L'alchimista di luce

di Fredert
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La donna nel vicolo ***
Capitolo 2: *** Il conto in sospeso ***



Capitolo 1
*** La donna nel vicolo ***


Sono nuova di questo sito e questa è la mia prima fanfic su FMA… spero che non sia noiosa. E’ carina, spero che vi piaccia, buona lettura!

Scar stava correndo sotto la pioggia. Dietro Roy Mustang con una squadra di pochi uomini lo inseguiva certo che quella volta sarebbe riuscito finalmente a prenderlo.

Poco distante Edward Elric e suo fratello Alphonse stavano uscendo dalla sede dell’esercito di Central City:

“ Ma sei sicuro fratellone che sia la cosa giusta?”

“ In che senso? “ chiese Ed guardandosi alle spalle.

“Insomma non abbiamo chiesto il permesso a nessuno per andarcene. Nemmeno Mustang lo sa, se ci scopre…”

“ Non ci scoprirà. Sono stanco di fare il suo schiavo e stasera ha superato ogni limite!”

“ A o capito per la battuta del fagiolino ripieno…”

Edward si fermò con la faccia rossa di rabbia:

“ Si è anche per quello che ce ne andiamo” sbraitò.

“ Diamo solo per quello” disse Alphonse.

“ Non posso permettere che mi prenda in giro! Sarò anche un… bè lo sai… ma non permetto a nessuno di…”

Scar passò davanti a loro con una velocità incredibile tanto che Edward ci mise un po’ a capire chi fosse:

“ Prendiamolo!” disse al fratello più grande.

L’alchimista d’acciaio si fiondò dietro il fuggitivo. Alphonse rimase per un attimo indeciso con le loro valige in mano. Vedendo Edward allontanarsi sempre di più le lasciò a terra e lì inseguì:

“ Aspettatemi!”

La squadra di Roy arrivò come al solito in ritardo. Si ritrovarono davanti alla sede e senza la minima idea di dove fosse andato Scar:

“ Maledizione lo abbiamo perso” disse Mustang.

Solo allora notò le due valige sull’asfalto. Le osservò attentamente, le conosceva, appartenevano a Edward e Alphonse Elric:

“ Hanno tentato di svignarsela” disse a bassa voce “ Continuiamo a cercare Scar sono certo che sia qui vicino, forse Acciaio lo sta inseguendo. Presto!” disse ai suoi uomini.

Effettivamente Roy aveva ragione Edward Elric stava inseguendo con accanimento l’uomo di Ishbar che correva sempre più veloce. Alphonse riuscì finalmente a mettersi in parte al fratello:

“ Fratellone rischiamo di perdere il treno, parte fra 5 minuti!”

“ Ormai credo che non partiremo più Al, dobbiamo solo prendere quel farabutto prima che si dilegui ancora”

Il fratello minore annui. Ed aveva perfettamente ragione:
“ Però non possiamo continuare a correre così dobbiamo fermarlo!” disse Al.

“ Potrei trasmutare un muro davanti a lui ma non abbiamo la certezza di riuscire a sconfiggerlo una volta che ci è davanti”

Ad un tratto il fuggitivo di fermò. Davanti a lui c’era una luce:

“ Una trasmutazione!” esclamò Ed.

Un muro apparse bloccando la strada:

“ Fratellone ma…sei stato tu?”

“ Io?” protestò “Ma se ho appena detto che non era una buona idea!”

“ Ma allora… chi?”

Scar si voltò e lì riconobbe:

“ Acciaio!” lo chiamò “ Hai d’avvero fegato da vendere!”

Prese una ricorsa per attaccarli. Edward trasmutò il suo auto-mail del braccio per creare una lama. Non si sarebbe fatto uccidere tanto facilmente. Anche Alphonse si preparò allo scontro. Ma prima che i due fronti potessero scontrarsi si generò una nuova luce e apparve una donna :

“ Forse dovreste calmarvi…”

I due fratelli Elric non riuscirono a fare più un passo. Le gambe gli si fecero pesanti e caddero a terra senza nemmeno capire che cosa stesse accadendo.

Poco lontano Roy Mustang stava cercando Scar nei vicoli. Quando la una forte luce attraversò il cielo:

“ Presto deve essere una trasmutazione! Corriamo!” disse ai suoi uomini.

Arrivati sul posto Roy rimase a bocca aperta. Edward, Alphonse e Scar erano svenuti sul terreno e al centro della strada c’era una donna:

“ Chi sei tu?” chiese Mustang.

“ Io?” disse lei con calma “ Non sono nessuno”

Si sentì un tonfo. La sua squadra era caduta a terra, non c’era più nessun uomo in piedi:

“ Ripeto: Chi sei?”

“ Sei veramente testardo, non hai visto che non poi battermi?”

“ Rispondi alla mia domanda!” disse Roy mezzo spaventato e mezzo determinato “ Sono l’alchimista di Fuoco e non penso che tu possa tenermi testa”

“ Ho sentito parlare di te” la donna rise “ Sei così sicuro di potermi battere? Io credo di no”

Mustang tirò fuori una mano di tasca. Come al solito portava i guanti:

“ So come usi l’alchimia. Basta che tu schiocchi le dita per creare una scintilla e con quella puoi creare un esplosione, tutto grazie a quei guanti”

Roy decise che la strana donna aveva passato il limite e tentò di schioccare le dita, ma la sua mano non si mosse:

“ Problemi?” lo sbeffeggiò.

“ Cosa mi hai fatto?”

“ Metti via quella mano”

Il braccio di Roy ubbidiente mise la mano in tasca. Mustang cercò di tirare fuori la mano aiutandosi con il secondo ma non ci fu nulla da fare:

“ Già è vero che voi umani avete due braccia… metti via anche quella” anche questo desiderio fu esaudito dal corpo dell’uomo.

“ D’accordo che cosa vuoi?”

“ Cosa voglio?” chiese la donna a sua volta “ Mi serve un informazione. Facciamo…come si dice in alchimia? Uno scambio equivalente, giusto?”

“ Che genere di scambio?”

“ Tu mi dici come funzione l’alchimia e io libero i tuoi amici. Ci stai?” la donna si era avvicinata a Roy praticamente gli era di fronte.

“ Va bene. Ma a cosa ti serve ?”

“ Non ti riguarda. Allora lo scambio si fa?”

“ Ho detto va bene. Se vuoi saperlo la risposta e proprio sotto il tuo naso”

La donna si chinò e guadò a terra. Mustang colse il momento e con le gambe libere dall’incantesimo che doveva avergli fatto quella strega diede un calcio ben assestato. La giovane cadde a terra e prima che Roy potesse finirla con la sua alchimia disse:

“ Fermati!”

Il controllo sull’uomo questa volta fu totale. Non poteva più muoversi, ma la sua mente era sveglia:

“ Credevo che avessimo un accordo…ma mi sbagliavo”

La donna toccò la strada e pochi secondi dopo il terreno sparì. Gli alchimisti precipitarono e sparirono nel buio.

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Capitolo 2
*** Il conto in sospeso ***


Ecco il secondo capitolo della mia prima fanfic! Grazie per aver recensito, sono contenta che vi piaccia!

Fu per tutti una brutta caduta. Scar fu il primo a toccare terra, forse perché era il più pesante (^^scusa Scar). Non si ricordava nulla dell’accaduto. L’ultima cosa che aveva sentito era stata la voce di una donna e poi…era caduto o almeno così credeva. Si alzò a fatica. Si trovava in un vicolo sotterraneo l’unica fonte di luce era il buco sopra la sua testa. Non riusciva a vedere nulla al di fuori di dove era, l’oscurità che lo circondava era totale. Che posto era quello? Ad un tratto sentì un gridò, proveniva dal cavità e si faceva sempre più vicino. Edward Elric cadde sopra Scar facendolo cadere di nuovo violentemente a terra (scusa ancora ^^).

“ Che cosa è successo?” chiese l’alchimista.

“ Acciaio!” esclamò Scar ricordando di averlo visto quella sera “ Cos’è questo, un altro dei tuoi patetici trucchetti?”

“Scar? Cosa ci fai qui?”

A porre fine a tutta quella serie di domande senza risposta fu un rumore sinistro proveniente dall’alto, come se una scatola di metallo stesse cadendo sbattendo contro le pareti dell’apertura. Edward capì al volo di che cosa si trattava, aveva sentito mille volte quel rumore:

“ Spostiamoci presto!”

Ma prima che potessero togliersi Alphonse fece la sua apparizione e li travolse bloccandoli a terra. L’alchimista d’acciaio provò a spostarlo ma era troppo pesante, lui e Scar erano intrappolati:

“ Non riesco a spostarlo” disse Edward.

“ Lo immaginavo. Ci proverò io” disse Scar, ma nemmeno lui ci riuscì.

“ Appena usciremo da questa situazione te la farò pagare Scar!”

“ Non vedo l’ora”

“ Ammettilo sei stato tu!”

“ A fare cosa?”

“ A catapultarci qua sotto!” gridò fuori di se Edward.

“ Io? Hai veramente una faccia tosta alchimista di stato…sei stato tu a portarci qui!”

“ Non rimarrò qui un minuto di più ad ascoltare le tue scemenze! Alphonse svegliati!”

Acciaio cercò inutilmente di alzarsi. Avrebbe voluto affrontare Scar e lo avrebbe voluto subito. Quella era la volta buona in cui avrebbe potuto finalmente catturarlo. Con il suo braccio destro poteva scomporre la materia. Usava l’alchimia per uccidere e questo non glielo avrebbe mai perdonato:

“ Alphonse!” gridò in preda alla rabbia Edward a suo fratello “ Svegliati!”

Per un attimo l’armatura sembrò muoversi lentamente e il ragazzo aprì gli occhi:

“ Dove…dove siamo?” dopo aver osservato dove era aggiunse “ E voi cosa ci fate lì !?”

“ Credo di dirlo anche a nome di Acciaio: ti saremmo grati se ti spostassi”

Alphonse si spostò subito lasciandoli liberi. Scar e Edward si alzarono e cercarono di togliersi la polvere dai vestiti:

“ Dove pensate che siamo finiti? Insomma non credo che ci fosse prima questo sotterraneo”

Al osservò quello che gli stava intorno. Era tutto buio ma poteva vedere chiaramente la due pareti che c’erano hai lati. Era un tunnel sotterraneo, ma la domanda che si poneva era: Dove conduceva? Non ne aveva mai sentito parlare. Sotto Central City non c’era mai stato motivo di creare quei tunnel:

“ Va bene esploriamo un po’ forse troveremo un uscita”

Proprio quando si girò e vide i compagni capì che nessuno lo aveva ascoltato. Sospirò. Ed e Scar infatti stavano litigando:

“ Fra poco la tua testa perderà sangue Acciaio!”

“ La mia? Te la trapasso con il mio automail “ disse mostrando il braccio meccanico.

“ Non ne avrai il tempo!” lo minacciò Scar.

Stava per scoppiare una lotta sanguinosa:

“ No! Aspettate…siamo tutti nella stessa situazione, non ci guadagneremo nulla combattendo l’un l’altro” ( povero Al ç_ç)

“ Dillo a lui” disse Edward.

“ Non sono io a voler combattere…sei tu che ti metti sulla mia strada. Fattevi da parte, troverò l’uscita da solo ma se continuate ad ostacolarmi temo che dovrò eliminarvi”

Per il più vecchio dei fratelli Elric fu la goccia che fece traboccare il vaso. Trasmuto il suo automail del braccio in una lama e si preparò alla battaglia:

“ Fatti sotto Scar!” gridò l’alchimista d’Acciaio.

“ Con vero piacere… per il dio Ishvara!” disse l’uomo dagli occhi rossi come gridò di battaglia.

Ma prima che potessero colpirsi a vicenda ci fu una esplosione fra di loro che li scaraventò su contro le pareti che delimitavano il tunnel:

“ Piantatela”

Era stata una voce autorevole a dire quelle parole. Dall’ombra uscì Roy Mustang:

“ Cerchiamo un modo per andarcene… e voi due smettetela di litigare, Alphonse ha ragione, per sopravvivere qui sotto abbiamo bisogno del contributo di tutti. Sia che siano alchimisti di stato che criminali” ci fu un attimo di silenzio “ Siamo intesi?”

Edward non era d’accordo ma sapeva che sarebbe stato inutile dirlo. Scar non si mosse e non disse niente, probabilmente era dello stesso parere di Acciaio:

“ Bene...visto che siamo tutti dello stesso parere andiamo a cercare un uscita. Farò luce con la mia alchimia, non per niente sono chiamato l’alchimista di fuoco”

Roy cominciò a creare piccole esplosioni davanti a loro. Edward inseguì suo fratello minore senza degnare di uno sguardo Scar. Ma fu quest’ultimo a chiamarlo:

“ Noi due abbiamo un conto in sospeso… e lo pareggeremo quando nessuno ci impedirà di combattere”

L’alchimista d’ Acciaio allungò il passo e sorrise.

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