The hell is here

di pandoratonks
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vuoto ***
Capitolo 2: *** Riflessioni ***
Capitolo 3: *** Lui, senza nome ***



Capitolo 1
*** Vuoto ***


E’ una sensazione strana.

Sembra quasi che il mondo mi sia estraneo, che io viva in un’altra dimensione, in un altro sistema, in un’altra vita.

Tutto ciò che mi è attorno ha un significato diverso.

Una folle corsa verso ciò che non si conosce attanaglia la gente portandola all’esasperazione.

Ogni mio desiderio sembra essere anormale rispetto alla realtà.

Non lotto per ottenere ciò che voglio. Attendo semplicemente che mi arrivi qualche occasione da non perdere.

Guardo il mondo dall’alto e mi accorgo che l’unica cosa che non esiste è la felicità.

Come si può vivere senza felicità? Senza un sorriso sulle labbra o una risata liberatoria? Senza la possibilità di vivere un sogno e senza la capacità di realizzarlo in un mondo così  ostinatamente furioso?

D’un tratto vengo portata con la forza verso il basso, mi divincolo ma una forza superiore mi tira giù. Vuoto, solo vuoto attorno a me. Ma mi sento oppressa. Mi manca il respiro, faccio fatica a mettere a fuoco le immagini. Non so dove mi trovo. Sento dolore, caldo, troppo caldo, un urlo strozzato mi muore in gola. Mi sento morire.  Fuoco. Gelo. Non capisco cosa mi stia succedendo. Non vedo più nulla. Buio, soltanto buio attorno a me.

Che sia all’inferno? No sono viva, non posso essere morta. 

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Capitolo 2
*** Riflessioni ***


Ore 2.47

Mi risveglio madida di sudore, completamente immersa nel buio e con il cuore a mille.
Porto la mano verso la luce sul mio comodino rischiarando la stanza per cercare di riprendermi. Non ricordo nulla nonostante cerchi di far rivivere nella mia mente qualche piccolo istante del sogno. L’unica cosa familiare appena ho riaperto gli occhi è stata la strana sensazione di essere oppressa nel buio. E il terrore di rivivere l'incubo.

Il mio cuore continua a battere a mille.

“Che cretina sono nella mia stanza! La mia eterna piccola stanza in cui ci entro a stento. E’ normale che mi sento rinchiusa” dico tra me e me più che altro per auto-convincermi che non potrebbe mai succedermi niente.

Guardo fuori dalla finestra e mi perdo nei miei pensieri.

La notte è sempre stata mia amica, l’unico momento in cui tutto sembra lasciarti in pace e le bellezze della natura possono essere ammirate in tutto il loro splendore e nel silenzio.

Le stelle mi affascinano, il mio professore di astronomia le descrive come “corpi celesti che brillano di luce propria. Sferoidi luminosi di plasma
che generano energia nel proprio nucleo attraverso processi di fusione nucleare; tale energia è irradiata nello spazio sotto forma di radiazione elettromagnetica, flusso di particelle elementari e neutrini.”

Non ho mai capito molto a dir la verità, lui continuava nella sua spiegazione imperterrito dando per scontato che noi sapessimo i processi di fusione o il significato della frase “
Sferoidi luminosi di plasma “. La sua spiegazione, però, mi affascinava. In effetti sognavo di diventare un giorno come lui. Con tutte le sue nozioni e la sua convinzione e soprattutto con la sua passione per il cielo. I suoi occhi brillavano durante le spiegazioni e mi infondeva il suo interesse nonostante non ci capissi tanto. Una volta gli chiesi:” Perché esistono le stelle?”, lui inizialmente mi rispose: ”Per permettere la continuità della nostra esistenza !! “ . Rimasi stupefatta dalla sua risposta. Di solito si perdeva in spiegazioni astronomiche di cui capivo pochissimo e non mi sarei mai aspettata quella perla di saggezza. Iniziavo a credere che anche lui ogni tanto ragionasse con il cuore e che non credesse a tutto ciò che era scientificamente provato. Ma mi sbagliavo. La mia speranza era stata vana infatti, subito dopo, aggiunse: ” senza le stelle non esisterebbero i pianeti e di conseguenze non ci sarebbe nemmeno la terra!! Conclusione senza stella non avremmo l'universo che conosciamo ..” mi era crollato il mondo addosso. Lui continuava a parlare, io continuavo a ignorarlo. Speravo che anche lui immaginasse le stelle magari come la continua della vita dopo la morte. Mio nonno mi ripeteva sempre: “quando non ci sarò più guarda il cielo di notte. Io starò sempre accanto a te e ti guiderò.” Lui era la mia stella. Il cielo era la sua casa. La sua luce era la mia speranza e accendeva in me i suoi ricordi.

Guardo la mia radiosveglia e mi accorgo che è più di due ore che penso. Ormai non ho più sonno. Mi resta solo attendere l’arrivo dell'alba.
Mi aspetta un’altra noiosa giornata.
L’idea mi rattrista.

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Capitolo 3
*** Lui, senza nome ***


Il suo sguardo mi ha fulminato.
Non riesco a togliere gli occhi di dosso da quel ragazzo.
Oggi è il nostro giorno libero a scuola. Sono in libreria con un volume di un classico tra le mani. Mi è piombato avanti e anche lui sta cercando qualcosa. Deve essere qualche anno più grande di me. Diciannove o vent' anni sicuramente.
Vorrei chiedergli cosa cerca, vorrei dargli molto volentieri il mio aiuto.
O perlomeno tentare di aiutarlo.
I nostri sguardi si sono incrociati per un istante e mi ha sorriso.
Merda ci mancava solo questo ! Non riesco a concentrarmi, le sue mani vagano tra i volumi decise ad avere ciò che cercano.
Giornata noiosa? solo la sua vista la agita la mia giornata! 
Moro e occhi chiari...il mio tipo ideale. Mi avvicino timidamente e silenziosamente a lui e...
 
"Ciao ti serve aiuto?" mi stupisco anch'io di averlo detto! L'ho detto non ci credo. Il mio cuore pare voler uscire dal mio petto.
Batte all'impazzata e inizio a sentir caldo.
Spero di non fare figuracce.
Punta gli occhi sul mio classico, una vecchia edizione di "Romeo e Giulietta", e poi ricambia il mio sguardo.
" Veramente cercavo quello", mi dice e  mi indica il volume guardandolo avidamente. Resto qualche istante zitta e mi accorgo di apparire una cretina.
"emmh...che coincidenza...ecco è l'ultimo" esclamo con voce sorprendentemente calma rispetto alle mie aspettative. Aggrotto la fronte e scrollo le spalle .
Vaga con lo sguardo sui libri non trovando altre copie rendendosi conto che ho ragione. Non so perchè questa volta mi sento orgogliosa di avere qualcosa che altri non possono avere.
Rotea gli occhi in segno di sconfitta e mi sorride ancora.
"Battuto sul tempo da una donna! Fa nulla prenderò un altra edizione".
"si ci sono molte versioni, buona scelta."
Sorrido lievemente e imbarazzata, dopo avergli fatto un cenno con la mano di saluto, decido di andar verso la cassa cercando nel frattempo il denaro. Mi soffermo a vedere alcuni cd musicali e, voltando lo sguardo, lo vedo dirigersi nella mia direzione. Faccio finta di non averlo visto e continuo guardando con aria vaga i nuovi singoli.
"Scusami potrei vedere il libro? giusto per curiosità, è da tanto che lo cercavo e ora che mi sfugge...vorrei almeno dargli un'occhiata."
Ciliegina sulla torta. Lo cercavo anch'io da molto tempo. I classici romantici devono essere nella mia collezione ad ogni costo.
Gli porgo il libro non molto volentieri e vedo che inizia a sfogliarlo con cura.
Distolgo lo sguardo, non vorrei che mi prendesse per una maniaca.
Non sono molto esperta con i ragazzi e quando mi capita di incontrare un ragazzo affascinante faccio fatica a restare calma
"Ecco tieni"  mi distoglie dai miei pensieri e guardandolo noto che mi sorride con lo stesso sorriso affascinante di qualche minuto prima. Che si aspetta che io rinuncia dandoglielo senza esitazione solo perchè mi sta facendo sciogliere con il suo sorriso? No no e no. 
"Grazie è stata veramente una fortuna trovarlo." Affermo timidamente e pago il mio libro dileguandomi in fretta tra la folla. 
Prendo una boccata d'aria e torno nella  mia priigione.
La mia minuscola stanza.
Lascio il libro tra gli altri soffermandomi per qualche istante sulla copertina. Giulietta al balcone e Romeo che la invoca. Che le canta il suo amore. Oh che romantico!!
Vorrei essere io al suo posto. Sorrido vedendomi nella loro stessa situazione. Io giulietta e ...Perchè non ci ho pensato prima !!
Non so neppure come si chiama!!
Sono agitata.
Il suo viso, le sue espressioni si susseguono nella mia mente. Il suo modo gentile e forse anche presuntuoso, la sua bellezza irresistibile non posso dimenticarla. Vorrei incontrarlo ancora. 
Ma non so nulla di lui. Non mi sono neppure presentata. Sono un danno...
Passo il resto della mia giornata a pensarlo.
Non riesco a perdonare la mia sbadataggine. 
Non riesco a credere di non poterlo vedere mai più.
Non riesco a non immaginarlo.
Mi addormento con la sua immagine impressa nella mente.

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