Lα nipote del signore in giαllo

di laurauhl_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Kαtherine αll'αttαcco ***
Capitolo 2: *** -Sorpresα ***



Capitolo 1
*** -Kαtherine αll'αttαcco ***




La signorina Hudson mi guardò perplessa quando mi vide sull’orlo della porta.
“ Lo studio della signorina Katherine Holmes? “ disse lei.
Le feci un cenno con la testa, ma lei continuò a guardarmi di striscio.
“ Mi permetta – disse lei – non le pare un po’ giovane per questo tipo di cose? “
“ Ho 19 anni, e se lei mi permette, capisco di queste cose molto più di quanto ne possa capire un poliziotto di Scotland Yard che ha fatto esperienza per quindici anni “
La signora Hudson si scusò con un cenno, ma il suo sguardo vuoto su di me non cessò.
“ Mi deve dare fiducia; mio nonno Sherlock ha lasciato molti documenti in eredità dalla quale ho ricavato molte informazioni – dissi indicando alcuni fogli rotolati accanto alla scrivania – e non tutto ciò che sembra esternamente sia uguale anche interiormente … Dopotutto è stata lei a chiamarmi … quindi mi dica “
Presi una poltroncina e la misi davanti alla scrivania in modo da far sedere la signora Hudson, e io presi posto sulla mia. Presi carta e penna e guardai intensamente quella povera anziana che avevo davanti ai miei occhi. Le sue mani iniziarono a tremare e le poggiò sul grembo.
“ Mi perdoni davvero – disse – in realtà sono veramente orgogliosa di poter parlare con la nipote del famoso Sherlock Holmes. Se non mi sono rivolta alla polizia è perché non mi fido, e specie Scotland Yard non farebbe che complicare la situazione … “
Si morse il labbro e io attesi pazientemente.
“ Vivo una casa isolata, insieme alla mia badante e mio marito, e avevo un figlio, Richard, che è morto qualche anno fa in guerra insieme ad alcuni soldati inglesi. “
L’anziana prese profondamente il respiro e continuò.
“ Richard è sempre stato un bravo ragazzo, e andava sempre in guerra per racimolare milioni di sterline. Quando è morto, ha lasciato tutta l’eredità a me, pensando che con quei soldi mi sarei potuta comprare medicine e altre cose in caso di necessità. Invece quei maledetti soldi non fanno altro che complicarmi gli ultimi istanti della mia vita. Sono quattro notti che non faccio altro che sentire dei rumori profondi per poi scendere e vedere che il denaro scompare poco a poco … “
“ Che genere di rumori? “
“ Passi e oggetti che cadono “
“ Che rapporti ha con suo marito? “
“ Come tutte le coppie: a volte litighiamo, però siamo sempre uniti”
“ Mi ha detto di avere una badante … “
“ Sì. “
“ Come si comporta con lei? “
“ Oh, Sarah è una donna eccezionale, non sospetterei mai di lei. “
“ Suo figlio aveva dei nemici? “
“ Non le saprei dire sul momento. “
“ Devo avere più elementi, questo non mi basta “

Presi una matita e iniziai a mozzicarla.
Feci alcuni scarabocchi sul blocchetto in modo da ottenere il più possibile d’informazioni.
“ Non le dispiace se verrò a casa sua, diciamo … domani? Se vuole che risolvi il mistero mi serve vedere il luogo dove tutto è cominciato “
“ No, va benissimo. La ringrazio signorina Holmes. “
Mi alzai dalla sedia e accompagnai la signora Hudson all’uscio della porta.
La salutai e presi la giacca a vento e la mia borsa.
Avevo bisogno di andare in biblioteca per documentarmi un po’ e stare in pace.
Uscii dall’appartamento trasandato di Avenue Street e camminai contro vento tra fumi di tabacco e odori di caffè.
Finalmente un nuovo caso per Katherine Holmes.

 

 




-Ok, ecco la mia nuova storia, huahuahua (?) *nuovarisata*
Ci tengo a dire che

io adoro Bieber e i Uan Darection (?) però
mi ero stufata delle solite storie dove

c’è la povera innocente che s’innamora del suo idolo,
lo incontra, e la storia continua che si scopano continuamente,

voglio dire … ormai è passato di moda (?)
Siccome adoro i gialli, ho pensato di scrivere

questo tipo di romanzo, spero vi piaccia.
Vi prego, recensite … Ci tengo davvero C:
Ah, mi chiamo Laura,

ma potete chiamarmi Lau <3

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Capitolo 2
*** -Sorpresα ***


La biblioteca della signora Lee era aperta nonostante fosse sera.
Aprii la porta e il suono di un campanellino risuonò in tutto l’edificio.
Dopo pochi secondi, mi venne immediatamente incontro una signora abbastanza goffa, con i capelli biondi raccolti malamente da un ferretto, che mi guardava sorridendo sotto un paio di occhiali rotondi da far invidia al London Eye.
“ Ciao Katherine, hai bisogno di aiuto? “
Disse lei.
“ No … Grazie, signora Lee, voglio solo dare un’occhiata ad alcuni libri “
Risposi accennando una libreria.
“ Certo tesoro … Sappi che se hai bisogno, io … io sono a disposizione “
Disse sorridendo sfoderando un paio di fossette sotto le guance.
Se ne andò camminando con passi enormemente goffi, sotto una gonna lunga dai motivi etnici.
Andai verso la solita libreria dove spesso m’immergevo in profonde letture, e presi da uno scaffale un libro di Agatha Christie, ‘Assassinio allo specchio’.
Iniziai a leggere la trama, e con il libro sotto il naso, mi sedetti davanti ad un tavolo … Notando che il mio piccolo solito posto era occupato da un’altra persona.
Alzai gli occhi, e notai una ragazza più o meno della mia stessa età.
Aveva una cascata di capelli rossi ricci che le coprivano la schiena, e sotto gli occhi verdi aveva numerose lentiggini.
Era magra, portava gli occhiali e anche lei era immersa totalmente nella lettura.
Presi una sedia accanto alla sua.
“ Scusa … Disturbo? “
Le chiesi.
Lei alzò la testa di scatto e si girò verso di me. Sorrise.
“ No, non ti preoccupare … Sono in molti a sedersi vicino a me, ormai ci ho fatto l’abitudine “
Guardai incuriosita il suo libro.
“ Stai leggendo ‘Assassinio allo Specchio’ di Agatha Christie? “
Le chiesi incredula.
Lei mi guardò, incredula quanto me.
“ Come fai a saperlo? “
“ E’ semplice, con la mano hai coperto la copertina, ma dal retro intravedo un ‘ … inio a … pecchio – Agatha Christie ‘ e l’unico titolo che inizia con ‘Inio a’ e finisca con ‘Pecchio’ tratto dalla Christie, è questo “

Lei guardò la sua mano, e poi guardò il libro che avevo io in mano.
“ Accidenti, che coincidenza … “ Disse sorridendo imbarazzata
“ Però … sembri una piccola Sherlock Holmes “
Dedusse lei.
“ Sono la nipote “
Le risposi.
Mi guardò come se fossi un Justin Bieber sceso dal cielo.
“ N-non ci posso credere … Sei tu Katherine Holmes? “
“ Già “
“ Non ci credo … “
“ Vuoi una prova? “
“ Certo “

Mi rispose in tono di sfida.
“ Domandami ciò che vuoi “ Le dissi.
“ Prima di morire, il signor Sherlock aveva nascosto il suo taccuino dove raccontava le sue imprese dentro la sua stanza, in un mobile, che Scotland Yard trovò. La città di Londra decise di tenere il taccuino per sé, in un museo prestigioso. Nessuno lesse dentro ciò che vi era scritto. Quali racconti vi erano? “
Sorrisi sotto i baffi.
“ Più che una domanda di prova, mi sembra più una domanda di curiosità. “
“ A domanda si risponde “

“ Ebbene, – risposi – il taccuino non si trova in nessun museo – ci fu una lunga pausa – Ciò che dice Scotland Yard e ciò che sostengono i ministri britannici insieme alla città di Londra è falso. Scotland Yard non trovò da nessuna parte il famoso taccuino di Holmes. Perché l’avevo già trovato io “
Gli occhi stupiti della ragazza mi guardarono scioccati sotto quel piccolo paio di occhiali.
Presi dal taschino della giacca un piccolo libricino scritto, in pelle consumata, dove vi era inciso il nome di Sherlock Holmes. Lo diedi alla ragazzina e lei iniziò a toccarlo prudentemente, con le dita che tremavano.
“ Scotland Yard sa di tutto questo?” Mi chiese.
“ No “
“ Perché mi dici questo… Proprio a me? “
“ So di potermi fidare, ho davvero una grande intuito “
“ Sono … stupita “
“ … Lo so “
“E’ incredibile
– disse lei in una piccola risata nervosa – ho letto tutti i libri di Sherlock, e mi ritrovo davanti la nipote “
Era in preda dalla gioia.
“ Sono contenta che tu abbia letto i libri di mio nonno “
“ Ma … Sherlock non era interessato interessato alle donne … Come … Come fai a essere sua nipote ?! “
“ Sono la figlia del figlio del fratello di Sherlock “
“ Holmes aveva un fratello? “

Disse lei stupita.
“ Sì, ma era molto più giovane di lui. Ovviamente ci teneva alla sua vita, sapeva che Sherlock si era fatto un sacco di nemici col suo mestiere, perciò non disse a nessuno di essere suo fratello. In Inghilterra esistevano un sacco di ‘Holmes’ a quei tempi, quindi nessuno sospettò di niente … “
“ Oh, capisco … “

Iniziai a sfogliare il libro della Christie, che ancora avevo in mano.
“ Beh, devo proprio leggermelo, questo libro mi attrae … Non so per quale motivo … “
“ Già, è successo anche a me … “

Mi girai verso di lei, la guardai, e mi parve all’improvviso un dubbio.
“ Scusami, ora tu sai chi sono ma … Qual è il tuo nome?”
Le chiesi.
La ragazza si morse il labbro, e le lentiggini si muovevano su e giù dal nervosismo delle guance.
“ Devo proprio dirtelo? “
“ Certo, non hai la faccia da criminale, perciò … Cosa c’è di male? “

Sprizzò in una risata nervosa, prese un bel respiro e disse tutto d’un fiato.
“ Elizabeth Watson … Ti dice niente questo cognome? “

 
 







- Ok, ecco il secondo capitolo c:
Spero vi sia piaciuto, davvero! <3
Vi prego, recensssssiteehhhh (?) :D
.   Lau  

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