Della perdita e delle pene

di Rigel und Betelgeuse
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dei buoni propositi ***
Capitolo 2: *** Della Fanciullezza ***
Capitolo 3: *** Della Bellezza ***
Capitolo 4: *** Dell'Amore ***



Capitolo 1
*** Dei buoni propositi ***


1. Dei Buoni propositi
Remus Lupin


Lei era solo l'amante da amare senza amore. Seguì i suoi movimenti. Non ne dimenticò nessuno.


L’uomo è di carne e tu, solitario lupo, sei più carne di tutti.
Toccarla la prima volta ha avuto l’effetto truce e meraviglioso di una boccata d’acqua gelida dopo un’arsura desertica, e già la seconda volta hai sentito crescere, galoppante, la dipendenza consapevole. L’età giovane della sua pelle, della peluria chiara sul ventre morbido, dello sguardo non ancora completamente adulto; i poco più che vent’anni dei suoi sospiri e appagamenti, delle sue dita sulla tua schiena, delle sue labbra scarse d’esperienza, come infondo anche le tue sono.
E ti dici sempre è solo bisogno: di Ninfadora non vuoi amare niente. Ti struggi però, perché tuo malgrado ricordi di lei ogni meravigliosa piccola cosa.


(113 parole)





Doverose note d'autrice: le maratone mi sono sempre piaciute molto, e se sono drabble e a lunga scadenza mi piacciono ancora di più perché mi ci posso dedicare senza eccessi di sensi di colpa. Questa raccolta è scritta per un contest, per cui bisogna seguire dei prompt nell'ordine deciso dal giudice. La frase sotto il titolo è il prompt da cui è stato chiesto di iniziare. Hope you like it
un bacetto <3

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Capitolo 2
*** Della Fanciullezza ***


2. Della Fanciullezza
Luna Lovegood


E la nausea saliva. Si faceva liquido sotto le palpebre…
Diventava lacrime che rapprese perché non scendessero a riaccenderle il cuore .



Ogni boom era da sempre motivo d’entusiasmo. Esplosioni, luci forti, rumori assordanti: nulla di questo faceva paura. Intorno, solo dedizione in cui immergersi, solo amore per la scoperta; talmente tanto da rendersi spoglio di responsabilità altre, di preoccupazioni altre.
L’ultimo di quei boom chiarì la realtà dei fatti.
Di orrori così grandi Luna non ne aveva mai visti nella sua vita bambina. Delle troppe, agghiacciate lacrime che aveva non ne pianse una per sua madre: la rapidità con cui crebbe in un attimo le impedì di abbandonarsi al dramma. Diventata adulta in un giorno, costruì intorno a sé una bolla di sogno in cui si rinchiuse per tutta la vita.


(111 parole)





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Capitolo 3
*** Della Bellezza ***


3. Della Bellezza
Bellatrix Lestrange



Essere bella non era mai stato importante. Forse perché la bellezza non era mai stata una sua mancanza, forse perché l’essere bella era da sempre un’ovvietà troppo ovvia per essere considerata: crescere con quest’abitudine di osservare lo splendido ogni volta che affrontava lo specchio, tanto che lo splendore le aveva riempito gli occhi, anestetizzandola all’estetica delle cose.
Il mondo si svolgeva ai suoi occhi col pragmatismo e gli eccessi dei sesti e dei settimi sensi e, nella sua descrizione della vita, mai definiva qualcosa come bello o come brutto.
Poi arrivò l’inverno senza tempo della prigionia. Poi il 1996.
Pianse allora per le sue perdite effimere, assieme al proprio riflesso di morta.




(112 parole)





Doverose note d'autrice: Alcuni dei prompt obbligatori sono delle immagini. Questa è quella a cui la drabble s'ispira.

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Capitolo 4
*** Dell'Amore ***


3. Dell'Amore
Angelina Johnson



Per quanto ricordasse, il giardino dei Weasley non era mai stato asciutto. Pieno di gnomi sì, stracolmo d’erbacce senza dubbio; mai però, nemmeno nelle estati più torride, ricordava di avervi visto arsura del terreno o ingiallirsi delle verzure. Seduta sulla panca, Angelina osservava le spaccature della terra e pensava a sé stessa e a quanto, come statua di arenaria, bene s’intonasse all’asciutto circondario. Sentiva il cuore pesante, insabbiato, impiombato: sapeva che nulla di lei poteva più ricordare rigogli floristici, splendori giovanili, spensierate futilità. Angelina e il giardino dei Weasley morivano di sete per la stessa ragione.
E George, a ricordalo ad entrambi, che si sedeva sull’arida panca a morire con loro.




(111 parole)





Doverose note d'autrice: un'altra immagine come prompt, e per sfatare ogni curiosità è questa qui.

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