La Figlia della Cometa- Destini Incrociati

di Cassie Forbes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- New Power ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Claire Watson ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3- Welcome back to Mystic Falls ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4- The Descent ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5- Klaus and the Witch ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6- The Daughter of the Comet ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7- Elena ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8- Memories. The first time I saw You ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9- Crying ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10– Klaus is coming to town ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11-Caroline, wonderful you ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12- I’ve missed you. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13- Your humanity is still here. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14- Secrets ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15- The Prophecy ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16- Pure Magic ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 – With all the Love I can ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18- Sweetness ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19- Enchanted ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20- I'll get her back ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 - Marie ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 - As Red As Blood ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23-Vinculus sanguinis perpetuus, victa anima rege semper mea. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24- Dark Side ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25-I’ve turned my Soul off ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26-You know I’ll always find you ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 – Fix You ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 - Find the Key of Her Heart ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29-Welcome back home ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 – White as moon, Red as blood ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 - Turning in a Vampire ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32- I'd come for you ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33-Ending ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1- New Power ***


“ Dunque visto che la situazione è questa dobbiamo agire prontamente e cercare di essere preparati in tutti i modi possibili .”- “ Ovviamente. E qual è il tuo brillante e geniale piano, Rick? Perché data la tua illuminante constatazione a cui nessuno di noi poveri sciocchi era arrivato prima, si presuppone che tu ce l’abbia un piano ”. Damon e la sua ironica acidità avevano colpito ancora, aumentando solo l’irritazione di Rick che ancora non l’aveva perdonato per averlo ‘ucciso momentaneamente’.                                                                             “ D’accordo d’accordo, freniamo il testosterone ok ragazzi? Ovviamente Rick ha una soluzione, infatti ci stiamo preparando per andare a prenderla. ”- Rispose Caroline con la sua calma, almeno lei riusciva a mantenere un po’ di autocontrollo. “ Cosa vuole dire che state andando a prenderla ?”- Elena era sbucata dal nulla con Bonnie al suo fianco. “ Ricordate che tempo fa vi avevo accennato all’esistenza dell’ultima discendente vivente della Strega Originaria? Beh… E’ stata una mia studentessa e so esattamente dove trovarla, bisogna solo convincerla a venire ad aiutarci, ma non credo sarà difficile. ”- Rick disse tutto d’un fiato velocemente, temendo la reazione che avrebbe suscitato quella affermazione. Dopo tutto aveva tenuto nascosta per mesi quell’ informazione vitale. “ Cioè fammi capire, tu hai avuto quest’asso nella manica per tutta l’estate e ce lo dici solo ora? ”- Bonnie era tra l’irritato e l’emozionato: quella strega avrebbe potuto aiutarlo molto prima se solo Rick li avesse infirmati della sua esistenza e quello la faceva terribilmente arrabbiare. Dall’altro lato era elettrizzata, poiché finalmente avrebbe avuto al possibilità di confrontarsi con un’altra strega e non una qualsiasi, ma l’ultima discendente vivente della Strega Originaria!                                                                                                                                                                                 “ Beh, ma cosa stiamo aspettando? Andiamo da lei, subito! Forse grazie a lei possiamo ancora salvare Stefan! ”- Elena non aveva nemmeno aspettato una risposta e in un nanosecondo si era precipitata fuori da Villa Salvatore diretta verso l’auto. “ Ottimo Rick, vediamo di far scoprire al mondo che la doppleganger è ancora viva.. ”- E in un momento erano tutti sulle auto pronti a raggiungere questa fantomatica strega.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE: Ho deciso di cancellare la storia precedente che aveva un altro titolo e reimpostarla in modo diverso. Spero vi piaccia, fatevi sentire ;)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2- Claire Watson ***


“Annie, sto uscendo! Vado a provare l’assolo, vedi di essere a teatro tra mezz’ora altrimenti proverò i nostri pezzi senza di te”- glielo grido ridendo mentre esco di casa. “Non ci provare nemmeno, hai capito? Ah ma aspetta! I vestiti per i vari cambi?”- “Li ho già presi, li sto portando con me così li sistemo già in camerino altrimenti so che potresti dimenticarteli!”. Lo dico con affetto, Annie sa che amo prenderla in giro, è il nostro modo per dirci ‘ti voglio bene’. E infatti si sporge dalla balaustra e mi fa la linguaccia. “Metto i cristalli a porte e finestre prima di uscire, non si sa mai.”. “Ottima idea, meglio prevenire che curare. Adesso vado sul serio, a tra poco sgnoccaus di donna in accappatoio!”. Le lancio un bacio ed esco di casa, mentre chiudo al porta penso a quanto sono fortunata ad avere lei nella mia vita: se non ci fosse stata non sarei riuscita ad affrontare da sola tutto quello che è successo negli ultimi anni. Mi è sempre stata vicina e ho sempre saputo che potevo fidarmi, fin dal giorni in cui le rivelai di avere della particolari capacità, salvo scoprire che le aveva anche lei. Così siamo cresciute insieme, sostenendoci e imparando a controllare i nostri ‘doni’. Ripenso anche al mio professore del liceo, il signor Saltzman: mi è sempre stato accanto e i ha protetta ogni volta che ne avevo bisogno. L’ultima volta che l’ho visto è stato di anni fa, io avevo appena iniziato l’università; chissà come starà, dovrei proprio chiamarlo…                                                                                 
     “Ben arrivata splendore!”-una voce alla mie spalle mi fa sobbalzare, persa com’ero nei miei pensieri. “Ciao Ronnie”- gli rispondo sorridendo- “Sei pronto per subire la tortura di risentire le prove per stasera per la milionesima volta?”. Ride.” Sempre pronto. Anche perché sono l’unico tecnico a disposizione, perciò non ho molta scelta direi- mi fa l’occhiolino- Sei la prima anche oggi ovviamente. Allora, con cosa vogliamo iniziare?”.
 
Toc toc toc. “Arrivooo! Ma… professor Saltzman, che sopresa!”- “Ciao Annie, come stai? Mi dispiace disturbare…”- “Nessun disturbo si figuri, anzi! Si accomodi, cioè accomodatevi!”. Le ragazze entrarono timidamente, seguite da Damon che invece era spavaldo come al solito. “Che maleducato, loro sono Elena, Caroline, Bonnie e Damon. Ragazzi, lei è Annie, è stata mia allieva quando insegnavo qui.” “E’ sempre stato un insegnante eccezionale- dice la ragazza sorridendo- Pensi che proprio l’altro giorno io e Claire stavamo parlando di lei, pensavamo di venirla a trovare.”. “A proposito di Claire, ero venuto qui proprio per lei… Sai dove posso trovarla? Avremmo bisogno del suo aiuto… magico. Sai per via della discendenza e tutte quelle cose.” Annie annuì un po’ titubante. “Ecco, io non so se dirglielo ma… Claire sta un po’ rifiutando la magia da un paio di mesi a questa parte…” – “Perfetto – la interruppe Damon- Rick forse dovresti chiamare le tue amiche streghe e chiedere se non gli va più di praticare la magia prima di farci affrontare tre ore di viaggio la prossima volta.”.   “E forse lei signor Salvatore dovrebbe informarsi di come stiano le cose prima di pronunciare affermazioni come questa.”- una voce tremante ma dura aveva appena sussurrato queste parole dall’ingresso. La figura avanzò fino a entrare nel salotto, illuminata dalla luce del sole si distingueva finalmente  una ragazza minuta e magra, con lunghi capelli neri e occhi color nocciola; portava un paio di jeans e una maglia bianca con scollo a barchetta che le ricadeva morbida sul corpo, lasciandole scoperta una spalla. “Rick, è sempre un piacere vederti!”- esclamò avvicinandosi al professore sorridendo. “Claire, che meraviglia! Sei fantastica come sempre”- sorrise anche lui. Annie li guardava mentre si abbracciavano, spiegando ai presenti nella stanza che l’amica era sempre stata la preferita del signor Saltzman, avevano sempre avuto un rapporto speciale per le molte cose che avevano affrontato e condiviso. “Ma aspetta e le prove?”- “Oh ho detto a Ronnie di far iniziare gli altri. Non so spiegarti, ho sentito un’ energia magica forte e sconosciuta e mi sono fiondata qui. Direi che c’è un’altra strega eccezionalmente dotata in questa stanza.”- si rivolse a Bonnie con un dolce sorriso a cui quest’ultima rispose senza timore. Si fissarono negli occhi per un lungo istante, era come vedere due leonesse che si studiano prima di attaccare; invece le due si alzarono e si abbracciarono come se si conoscessero da sempre. Vedendo gli sguardi interrogativi di tutti intorno a loro, Bonnie si affretto a spiegare che era una cosa da streghe. Continuarono a chiacchierare conoscendosi per un paio d’ore fin quando Rick si decise a rompere l’imbarazzo. “Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Annie mi ha detto che è un po’ che non pratichi magia ma…”-“ Ma devi aiutarci a salvare Stefan e sconfiggere Klaus”- proruppe Elena tutto d’un fiato. Un brivido percorse la schiena di Claire, si disse che doveva uscire da quel limbo e farsi violenze se necessario, ma doveva cercare di aiutarli. E per di più, era Rick che le aveva chiesto aiuto, non il primo uomo della strada, quindi accettò. “A una condizione però: partiremo domani, stasera c’è lo spettacolo per raccogliere fondi e non posso dare buca, dobbiamo esibirci, è un progetto a cui tengo molto.”- Rick annuì, fiero come un tempo della sua ex studentessa e amica. “Ti preparo le valige in un attimo…”- e infatti Annie chiuse gli occhi, stese le mani e in un secondo migliaia di vestiti e scarpe iniziarono a vorticare per l’appartamento. “Ahio! Carino questo completino, ce l’hai solo nero o anche in altri colori?”- un allusivo Damon stava sventolando il suo completo intimo preferito dopo che gli era finito in piena faccia. Claire glielo strappò: ”Annie!”- “Scusa! Tanto ho finito.”- si scusò l’amica; quindi immagino che dovrò salutarti subito dopo lo spettacolo, lo sai che domro come un sasso, non voglio rischiare di non salutarti domani… E quanto starai via?”. “Oh tesoro.. non farmi quegli occhi da cucciola, ti prego… Prometto che ti manderò sms tutti i giorni e ti chiamerò ogni volta che posso d’accordo?”. Si stringono in abbraccio che pare eterno. “Forza, andiamo a teatro adesso, che ormai le prove le abbiamo saltate. Venite anche voi se volete, ci farebbe piacere”. Escono, salgono nelle auto e in pochi minuti sono a destinazione; mentre Annie e Claire vanno dietro le quinte a prepararsi, Rick, Damon e le ragazze si siedono. Dopo qualche istante senza che abbiano il tempo di commentare l’incontro si abbassano le luci e una voce poco carismatica annuncia l’inizio dello spettacolo: passano una manciata di secondi e una melodia dolce inizia ad accarezzare l’aria, mentre una voce altrettanto soave si espande per la sala: la nuova strega sta cantando.
“… I wanted you bad
I’m so through with that
Cuz honestly you turned out to be the best thing I never had
You turned out to be the best thing I never had
And I’m gon’ always be the best thing you never had
Baby sucks to be you right now
So sad, your hurt
Oh, did you expect me to care?
You don’t deserve my tears… “
 
Lo spettacolo finisce e il gruppo torna verso casa delle ragazze. “Beh, io allora vi saluterei qui… “- e Annie passò in rassegna tutti quanti, abbracciando specialmente il suo vecchio insegnante, per ritrovarsi davanti alla sua migliore amica a cui fece una richiesta strana che nessuno dei presenti capì.- “ Senti, io l’ho sentito e sono certa che in una piccola parte di te l’hai sentito anche tu, perciò promettimi che proverai ad aprire quella porta almeno un pizzico ok? Promettimelo. E anzi, lo so che non lo fai mai  e so che non vuol dire nulla questo ma visto che te ne vai, non so dove né per quanto, potresti dirlo almeno questa volta? Per favore… Farà bene anche a te.” Fissò i suoi occhi verdi speranzosi in quelli nocciola dell’amica che le passo una mano sulla tempia facendola addormentare in un istante. “Per lei è più sicuro così- affermò ad alta voce- ricorderà solo che le ho detto che sarei andata via per un po’ per degli studi.” – “D’accordo. Allora prendo la tua valigia e possiamo andare.”- Claire annuì, dicendo che l’avrebbe messa a letto nel frattempo. Le mise il pigiama, le rimboccò le coperte e le schioccò una bacio in fronte; ricordando la promessa di poco prima, andandosene pronunciò solo tre parole in un sussurro, che sapeva che Annie avrebbe sentito comunque.
‘Ti Voglio Bene.’

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Capitolo 3
*** Capitolo 3- Welcome back to Mystic Falls ***


                                                                                                   “…This innocence is brilliant, I hope  that it will stay
                                                                               This moment is perfect, please don't go away, I need you now
                                                                                          And I'll hold on to it, don't you let it pass you by…”
 
“Oh mamma mia, Mystic Falls non è cambiata per niente, non ci posso credere!”- dico ridendo. “Sei già stata qui?”- mi chiede un’eccitata Caroline; vedo tutte le ragazze emozionate e decido di domandare loro il motivo. Mi rispondono che è per il fatto della discendenza e un po’ per come Rick ha parlato di me, e anche il fatto di avere una figura più grande a far loro da ‘modello’. Damon e Rick intanto parlottando di strategie e cose simili ma so che il vampiro mi sta ascoltando, cerca di studiarmi, infatti non ha ancora deciso se gli vado a genio o meno; decido che non importa e, intenerita dalla risposta delle ragazze, ribatto dicendo che non ho molti anni più di loro e non sono così ‘esemplare’ come posso sembrare, anzi, ho molti difetti. “E per curiosità, quanti anni avresti?”- “Oh sono più grande di te signorino, ho ventidue anni.”- “Beh, io sono di qualche centinaio più in là veramente”- ribatte lui divertito.  Resisto all’impulso di fargli un gestaccio anche perché siamo arrivati a Villa Salvatore, dove a quanto pare per mia infinita gioia mi trasferirò, dato che ci sono un sacco di stanze libere come mi ha spiegato Rick. “Possiamo fermarci tutti qui per stasera Damon, cosa dici?”- “Oh io veramente andrei da Jer se per voi va bene.. L’ho visto cinque minuti da quando sono tornata…” –sussurra Bonnie timidamente scrutando Elena, che le sorride e annuisce. In un batter d’occhio si volatilizza per raggiungere la sua dolce metà. “Forza, entriamo prima che vi congeliate fragili donzelle…”. Tutte lasciamo cadere questo cenno di ironia, ma rimaniamo sorprese quando gentilmente Damon prende i miei bagagli e li porta dentro casa, fino a una stanza al piano di sopra. E’ bellissima e molto luminosa, con una armadio enorme e un grande letto sulla sinistra, accanto a una libreria ricolma di volumi e libri antichi; dall’altro lato della stanza c’è un camino con una tappeto largo e morbido di fronte; sulla sinistra un’altra porta che conduce al mio bagno personale. “Ti piace, può andare bene?”- non mi ero accorta che il vampiro mi stesse fissando; gli sorrido e annuisco, dicendo che va benissimo e lo ringrazio. “Di nulla. Oh e giusto per aumentare la tua gioia… Io dormo nella stanza accanto, sai nel caso ti venisse voglia di..”- lascia la frase in sospeso e mi l’occhiolino. E senza rendermene conto, gli faccio volare addosso tutti i cuscini presenti nella stanza. Fantastico, i miei poteri funzionano ancora direi.
Scendiamo in salotto e troviamo tutti seduti sui divani e qualcuno sui tappeti; nel frattempo si  sono aggiunti anche Bonnie e quello che dev’essere Jeremy, il fratello di Elena e Tyler, il ragazzo di Caroline, con cui lei stava parlando al telefono durante il tragitto. Rick prende la parola e inizia ad aggiornare tutti e spiegare tutta la mia storia e come potrei aiutarli. Nota che mi irrigidisco e anche Damon lo percepisce, perché appena dico che voglio uscire in giardino per verificare se le mie abilità si sono arrugginite mi segue. “Cosa vuoi? Andiamo, è stata una lunga giornata per tutti quanti, perciò fuori il rospo.”- “Nulla. Voglio solo vedere cosa fai, sono curioso, non si incontra tutti i giorni una strega del tuo calibro..”. –“Oh sai che grande strega sono…”. Lascio galleggiare la frase per qualche istante mentre i miei occhi si annebbiano a causa della prepotenza con cui certi ricordi tornano a galla. “AAAAH!”- un grido di Elena e tutti siamo intorno a lei. “Mi ha bruciata! La collana mi ha bruciata!” – “Forse è un segno del fatto che non dovresti più portarla…” – “Caroline!” la rimprovera Bonnie- “Era per dire!”. Osservo con interesse il girocollo della ragazza, mi sembra familiare, forse l’ho visto su qualche vecchio grimorio. “Posso?”- e accade tutto in un istante, appena la mia mano sfiora il ciondolo si sprigiona una luce bianca fortissima e calda che invade tutta la stanza e ci avvolge.
“Vi stavo aspettando.”- una voce di donna, calma e profonda invade tutta la casa, la sentiamo rimbombare nel petto e nella testa. “Sono Amelia, la Strega Originaria.”
 
Angolo autrice: Theme Song:”Innocence”- Avril Lavigne. Mi è piaciuta l’idea di abbinare la canzone che mi fa da soundtrack diciamo mentre scrivo i vari capitoli. J Il mistero si infittisce! Perché la nostra protagonista si irrigidisce così spesso? E sì, ho cambiato nome da Kristina in Claire perché mi è balzato alla mente in una uggiosa giornata in cui non riuscivo a scrivere. Fatemi sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4- The Descent ***


“Sono Amelia, la Strega Originaria. Aspettavo da tempo di essere liberata, solo il tocco di una mia discendete poteva farlo. Claire, finalmente sei tornata a casa.” – “ Io non sono tornata da nessuna parte. Non sono mai andata via, se è questo che intendi dire.”- rispondo irritata. “Allontanandoti dalla magia, ti sei allontanata da te stessa e dalla famiglia. Perché rifiuti la tua vera natura? Perché ti opponi così strenuamente?” – “Perché a cosa diavolo serve essere una strega, addirittura la discendete della strega più potente mai esistita se non si può salvare chi si ama? Tu mi parli di questo, tu che non hai risposto ai miei appelli quando chiedevo il tuo aiuto piangendo sporca del sangue di tutta la famiglia?” – sbotto mentre sento le lacrime iniziare a salirmi agli occhi. Mi alzo di scatto e getto a terra il ciondolo, per uscire di corsa dalla porta finestra.
 
“Oh cielo… Rick tu lo sapevi?” – domanda un’affranta Caroline; il professore scuote la testa costernato. Sono rimasti tutti ammutoliti, non avevano idea di cosa fosse appena successo, non sapevo praticamente niente di Claire, l’avevano appena conosciuta e subito accade questa cosa che nessuno sa da che parte prendere. “Dovremmo andare a cercarla, non credete?”- chiede Elena, visibilmente preoccupata. “Oh certo, e come credi di fare?” – “Damon, piantala d’accordo? Non lo so, ma l’abbiamo trascinata qui a forza in un certo senso e ci siamo buttati a capofitto in questa cosa senza domandarci e domandarle nulla… Glielo dobbiamo”- afferma risoluta la giovane Gilbert. Il vampiro sostiene il suo sguardo ancora per qualche minuto, poi acconsente dicendo che andrà a cercarla seguendo il suo odore e li avviserà appena l’avrà trovata. “Se Barbie Vampira vuole accompagnarmi..” – “Ovviamente, due nasi sono meglio di uno. E poi, di certo io le sto più simpatica.”- strizza l’occhiolino e dopo aver schioccato un bacio lieve sulle labbra di Tyler esce così velocemente che sembra volare, seguita a ruota da Damon. “Direi che non ci resta che tornare a casa. Riposiamoci un po’, Damon e Caroline ci avvertiranno.”- Rick apre la porta e tutti si avviano verso le rispettive case. E’ già sera.
 
Sono passate ormai due ore e i due vampiri si ritrovano come d’accordo nel salotto di casa Salvatore. “L’hai trovata?”- chiede la bionda, ma subito il vampiro fa segno di no con la testa. “Vai a casa – aggiunge- sarai stanca anche tu, è stata una lunga giornata. Continuo io a cercarla.” – “ Ma no, non… Sei sicuro? Posso restare ad aiutarti se vuoi.” – “va’ a dormire Caroline, ci vediamo domani mattina.” La vampira sorride e lo ringrazia augurandogli la buonanotte, aggiungendo un secondo prima di uscire: ”Sii carino quando la troverai, ha sofferto molto. So che l’hai notato. Oh e se fossi in te darei un’altra occhiata nei pressi del bosco, diciamo intorno al cimitero, sai per essere sicuri.” – “Aspetta ma che… ?”- “Non è un crimine Damon, avere affinità con le persone. Non lo è affatto. Tu prova a farti un giro da quelle parti ok? Forse ha solo bisogno di un’altra persona con cui parlare” e sparisce in un battito di ciglia. Il vampiro pensa che Caroline sia davvero incredibile, ha sviluppato un sesto senso tutto suo e raramente sbaglia. Esce correndo e in un attimo si ritrova nel bel mezzo del cimitero; silenzio. Chiude gli occhi e aguzza l’udito: lo sente! Un flebile singhiozzare che non sembra nemmeno un singhiozzare, ma è chiaro che qualcuno sta piangendo; si concentra ancora e sente un battito cardiaco lievemente accelerato; ancora e sente un profumo: sa di viole ed è molto delicato. Apre gli occhi: Claire! Non vuole spaventarla, così si avvicina cercando di fare poco rumore, ma viene preceduto. “Caroline aveva ragione, sei venuto tu.”- Claire esce dall’ombra e lo fissa con quegli occhi da cerbiatta tutti arrossati. ‘Ha pianto un sacco. Cavolo, cosa si dice in questi casi? Mi sento un perfetto idiota, non posso buttarla sul ridere’. “Sì, puoi buttarla sul ridere se è quello che stai pensando, anzi una battuta sarebbe perfetta in questo momento”- la strega accenna un sorriso. Damon la guarda stupito, come faceva a sapere cosa stava pensando? Tuttavia cerca di alleggerire la tensione:” Certo che hai scelto un posto un po’ lugubre… C’è brutta gente qua in giro, non so se hai sentito che a Mystic Falls ci vivono i vampiri…”- fa schioccare la lingua e mette in mostra i canini affilati per scoppiare in una risata che coinvolge anche Claire. “Cos’è questo odore di sangue?”- domanda un attimo dopo. “Scusa, colpa mia! Sono alquanto maldestra e sono inciampata… Devo avere un bel taglio sulla fronte, non so quanto grande però…”- “Che ne dici, andiamo a casa a darci una ripulita?”. La strega annuisce ringraziando dentro di sè il vampiro, che non sembra poi così cattivo.
 
Angolo autrice: iniziamo a vedere che c'è qualcosa che turba Claire, un motivo serio per cui ha voluto chiudere con la magia: la perdita di tutta la sua famiglia. Quello che ancora non sa è che qualcosa di molto più grande è legato alla sua nascita...

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Capitolo 5
*** Capitolo 5- Klaus and the Witch ***


                                                                                                   “…Don't waste your time on me you're already
                                                                                                      The voice inside my head (I miss you miss you)
                                                                                                     Don't waste your time on me you're already
                                                                                                    The voice inside my head (I miss you miss you)…”
 
Chicago
“Siete sicuri che non manchi qualcosa a questo dannato abito?”- chiede una voce squillante da un camerino. “Andiamo Rebekah, non manca nulla”- una voce maschile dall’affascinante accento british risponde, versandosi altro champagne e tendendo al bottiglia al suo compagno di viaggio seduto accanto a lui. “Ha ragione Bekah, puoi uscire. E poi, siamo alquanto affamati direi, almeno io.” Uno scocciato Stefan dondola sulla poltrona, impaziente di nutrirsi, l’ultimo pasto che ha fatto è stato un tizio lato e un po’ corpulento il pomeriggio precedente. E la sera aveva visto Elena… Era venuta fin lì accompagnata da suo fratello: mentre lui distraeva Klaus con ilo rischio di farsi uccidere, lei l’aveva pregato di tornare a casa. Ma lui non poteva farlo, non poteva più tornare indietro ormai, non dopo tutte le persone che aveva ucciso. Non poteva permettere che Klaus scoprisse che in realtà la doppleganger era ancora viva e per questo non riusciva a creare altri ibridi come lui; doveva proteggerla, da Klaus e da lui stesso.
“Quindi mi dovrei vestire come una prostituta, giusto?”- la voce esce dal camerino e una Rebekah infastidita si mostra ai due vampiri con indosso un abitino nero che lascia poco spazio all’immaginazione. “Siamo a Chicago sorellina, relax…”- salvo che poi i due iniziano a battibeccare e il minore dei Salvatore annuncia di voler prendere una boccata d’aria. Appena messo piede fuori dal negozio viene attirato da Katherine, che lo stava seguendo da quando lui e l’originario avevano lasciato Mystic Falls, in un vicolo accanto al negozio; un rapido scambio di battute come ai vecchi tempi dimostrava quanto la vampira ami ancora Stefan, tanto che si preoccupa di rivelargli che a casa la ‘scooby-gang’, come la chiama lei con disprezzo, ha trovato un asso nella manica: “ Hanno l’ultima discendente della Strega Originaria. Scommetto che Klaus non sa niente di questa cosa… “- afferma ammiccante. “ D’accordo, farò tesoro di questa informazione e vedrò come usarla. Tu vattene, se Klaus ti vede sei morta. “- risponde con decisione il vampiro. “ Felice di sapere che ancora ti importa – gli sorride- Tu fai attenzione alla sciacquetta bionda, ti rovinerà molto più di Klaus.” – “Felice di sapere che ancora ti importa” – le risponde a tono lui allontanandosi con un mezzo sorriso.
“Ripper, dov’eri?”- uno voca alle sue spalle lo coglie alla sprovvista. “Klaus. Ero uscito a prendere un po’ d’aria. Rebekah è pronta? Possiamo finalmente andare?”- chiede con impazienza Stefan. Cerca di mantenersi impassibile mentre il vecchio vampiro gli gira attorno, quasi avesse percepito che sta nascondendo qualcosa. “Certo. Appena avremo trovato un modo per recuperare la sua collana. Sai che è l’unico modo per contattare la Strega Originaria. A meno che… “ – “ A meno che?”- incalza Stefan, pensando che il compagno non può certo aver sentito la conversazione di poco prima con Katherine, si erano allontanati abbastanza dal negozio. “Vedi, qualche anno fa ho avuto dei trascorsi diciamo con l’ultima discendente dell’ Originaria, poi ci sono stato dei problemi ed è riuscita a sfuggirmi. Se riuscissi a ritrovarla sarebbe ancora più semplice e potrei finire ciò che avevo iniziato.. Rebekah! Rebekah sbrigati dobbiamo partire subito!”- e così dicendo Klaus si allontana, pronto a ripartire.
Che la caccia alle streghe abbia inizio.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6- The Daughter of the Comet ***


 
                                                                                     “…Now I feel the weight of the World is on  my shoulders… “
Mystic Falls

“Brucerà un po’” – mi fissa con aria corrucciata- “D’accordo brucerà più di un po’, stai perdendo  parecchio sangue. Devi averla sbattuta bene la testa.” Accosto l’asciugamano alla sua fronte dove c’è un lungo e profondo taglio sanguinante che, strano a dirsi, non mi fa venire sete, anzi. “Guarda che non è la prima volta che perdo sangue Damon, credimi , ne ho viste di molto peggio. Se sapessi ne resteresti stupito…” – lascia la frase sospesa a mezz’aria  senza spiegarsi ma nonostante la curiosità non domando nulla: mai far incazzare una donna già irritata ed emotivamente instabile!   “Oh comunque posso farlo da sola sai, se è un problema l’odore di sangue intendo…  Non vorrei che ti venisse così sete da voler dare un assaggio” – un mezzo sorriso spunta sulle sue labbra, è solo una lieve increspatura ma riesco a percepirla. Sorrido.  “Oh so essere molto più bravo di quanto credi sai? Se sapessi ne resteresti stupita…”- le faccio l’occhiolino schioccando la lingua mentre lei alza gli occhi al cielo. Pochi minuti dopo abbiamo finito e andiamo a dormire, scendo a prepararle una tisana calda e gliela porto; entro senza bussare senza rendermi conto che si sta cambiando e infatti dopo essersi velocemente coperta con il maglione mi urla dietro una serie di parole poco carine e mi butta fuori. Rido sotto i baffi ed entro nella mia stanza. Mi appoggio al muro, le pareti sono sottili:” Felice di sapere che ti sei portata il completino che mi piace tanto! Buonanotte e sogni d’oro”- sogghigno, so che mi ha sentito.   
 
“Damon, mi faccio un caffè! Siamo tutti già pronti e le neo-Buffy sono fuori” – “Arrivo Rick, non comincerai senza di me! Non me la voglio perdere questa… Ah Claire è uscita presto ed è andata a correre, ho trovato un bigliettino appiccicato a una sacca di sangue accanto al letto appena sveglio. Sarà qui tra poco immagino e…” – “uuh! Siamo già ai bigliettini eh?” – un’esuberante Caroline mi fa l’occhiolino –“Aveva capito che c’era intesa ma non credevo già fino a questo punto..” corre via ridendo prima che il cuscino che le ho tirato riesca a colpirla; poi la sento parlare in giardino con le ragazze, tutte le ragazze.  Io e Rick ci avviamo in cortile, pronti alla prima lezione: con totale partecipazione hanno deciso di imparare a difendersi, eccezion fatta per Barbie Vampira che ovviamente se la cava già alla stragrande. “Allora chi è la prima?”- chiede un entusiasta Rick. Claire si fa avanti e per un attimo rimango stranamente oserei dire abbagliato: è vestita con dei semplici pantaloni neri aderenti e una canotta nera altrettanto aderente, come un completo di una ballerina, è un po’ sudata per via della corsa e porta i capelli legati. “Adoro quel completo! Sembra come quelli che usavamo a danza, ti ricordi?”- vedo Elena sorridere per un ricordo dopo mesi ed è una bella sensazione. Caroline annuisce e la strega spiega che è proprio uno di quelli: una volta ballava. Si perdono in una breve discussione su un possibile aiuto per lo spettacolo di apertura dell’ultimo anno al ballo dell’ homecoming e nel frattempo io e Rick ci facciamo un’altra bevuta: lui caffè, io zero positivo.
 
 
Chicago

“Bekah, ti vuoi sbrigare?”- un impaziente Klaus scalpita per partire.  “Ma dove vuoi andare, si può sapere? Insomma, non sai nemmeno più dove sta questa strega! E poi non è che ti ci impegolerai di nuovo come l’altra volta? Dovevi ucciderla e invece..”- le parole della sorella fanno scoppiare d’ira l’originario: “Zitta! Non sai nemmeno di cosa parli, devi stare zitta.” “Tasto dolente, fratellino? Dimentichi che Gloria mi ha aggiornata sugli avvenimenti più importanti degli ultimi secoli. La Figlia della Cometa è decisamente tra le priorità direi; e poi ci sei tu. E niente è più importante della famiglia, giusto?”. Stefan osserva la scena e coglie la palla al balzo:” Cos’ha di speciale questa ragazza? Cioè è utile in qualche modo? La troviamo e poi..?” – “Non sono cose che vi riguardano ora. A tempo debito saprete tutto. Forza, devo iniziare a seguire le tracce”.
 
 
Angolo autrice: Scusate se ci metto molto ma con l’università non ho molto tempo libero. Come vi è sembrato questo capitolo? Cosa lega Claire e Klaus?  E cosa c’entra questa fantomatica Cometa?    Vedremo vedremo…  Nel frattempo vi abbraccio tutti: chi legge solo, chi recensisce, chi ha messo la storia tra i preferiti. -Cassie                                                              

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Capitolo 7
*** Capitolo 7- Elena ***


 
                                                                      “…E non c’è niente che faccia male ora che c’è amore…”
Chicago
“E dimmi com’è lei?” – “Bekah la vuoi piantare? Appena l’avremo trovata la vedrai!”. Klaus è alquanto irritato per questa faccenda di streghe, Stefan percepisce la tensione palpabile ma non vuole domandare troppo: ci sta già pensando sua sorella a tentare di carpire informazioni. “Oh andiamo Nik, sono curiosa! Deve avere qualcosa di speciale per essere riuscita a farti…” –“Vuoi tacere?”- risponde il vampiro in un grido animalesco. Un lungo momento di silenzio appesantisce l’aria già poco leggere che regna nella jeep con vetri oscurati. “E’ una ragazza normale: non molto alta, capelli neri, fisico snello. E quegli occhi, come quelli di un cerbiatto, che se fissi bene puoi vedere macchiati da pagliuzze dorate… Ha sempre avuto un potere incredibile, è la strega più forte che abbia mai conosciuto. La tua curiosità è abbastanza placata sorellina?”- si volta verso Rebekah con sguardo calmo e lei annuisce divertita, aggiungendo che è sorprendente come si ricordi ancora bene dei suoi occhi. Stefan cerca di attirare la sua attenzione senza farsi notare dall’ ibrido e sussurra: “Dal modo in cui ha parlato si direbbe quasi che…beh…”- “ Sì, la amava. E credo l’ami ancora ma sai quanto è cocciuto, non lo ammetterebbe mai. Non dopo che hanno rotto…” – il vampiro la interrompe: “Hanno rotto? Vuoi dire che..?” – “Sì Stefan, stavamo insieme.”- tronca il discorso la voce profonda di Klaus.
 
Mystic Falls
“ Buonasera! C’è nessuno in casa? “- una voce squillante proviene dall’atrio della casa, la riconoscerei tra mille. “Caroline, ma che ore sono?”- mi sento borbottare da sotto le coperte. “Le otto e trenta, esattamente l’ora in cui mi hai detto di essere qui stamattina. Su forza pigrona, mi sono presa la libertà di prepararti una serie di abiti che potresti indossare, così devi solo sceglierne uno e vestirti. Rick è già a casa Salvatore , era già prono quando sono arrivata. Oh e tuo fratello è da Bonnie, perciò alza le chiappe e vieni a darmi la soddisfazione di vedere il tuo volto piacevolmente stupito dalle mise che ho creato per te!”. Sorride con quel suo visino radioso, non si può non volerle bene. Le rispondo che vado a darmi una sistemata a capelli e viso e in poco sarò giù;  mi alzo dal letto e vado in bagno. Lego i capelli e mi specchio: il mio viso porta i segni della preoccupazione, la ricerca di Stefan mi sta consumando… Come posso rintracciare qualcuno che mi ha detto chiaramente di non voler stare con me e che non vuole essere trovato? Scuoto la testa e mi sbrigo a lavarmi il viso e prepararmi. In una manciata di minuti sono la piano di sotto, dove un’eccitata Caroline mi accoglie mostrandomi una strepitosa tavola imbandita per la cena: sorpresa e felice la abbraccio e la ringrazio, ci sediamo a mangiare e gustiamo ogni boccone, beh soprattutto io direi. Finito, sparecchiamo e usciamo; saliamo sulla sua auto e ci dirigiamo verso casa di Damon, dove dovremmo incontrarci per una serata allegra: Caroline sostiene che tutti ne abbiamo un gran bisogno. Arriviamo in pochi minuti, entriamo senza bussare, ormai è casa di tutti in pratica. Rick e Damon sono in salotto con un favoloso bicchiere di whiskey, mentre Claire sta scendendo le scale: è incantevole! Indossa dei semplici jeans e una maglione bianco a collo alto, di quelli che tengono caldissimo, mentre ai piedi calza un bel paio di stivali neri in pelle con tacco. Ci salutiamo e usciamo tutti, Damon si offre di guidare e in un battibaleno siamo al Mystic Grill, c’è la serata karaoke, una delle preferite di Caroline, che infatti va da Matt a chiedere per le esibizioni, lei ha davvero una bella voce. Mentre i due uomini fanno i cavalieri e vanno a prendere da bere, io e Claire restiamo sedute al tavolo. Vedo che mi osserva come se mi studiasse e poi dal nulla pronuncia una frase che mi fa avere finalmente una reazione dopo mesi: “ Elena, so cosa significa perdere qualcuno che ami. Ma non è tutto perduto, possiamo ancora farcela, ok? Tu non devi mollare, non voglio che tu lo faccia, ma non voglio nemmeno che resti attaccata a un’illusione. Voglio che tu sia centrata in questa missione di recupero, se così possiamo chiamarla; ho bisogno che tu creda in te, come ci crediamo tutti noi. Non voglio che tu sia forte a tutti i costi: puoi piangere, dovresti farlo, puoi concedertelo: non cadrà il mondo se lo fai. Sei umana Elena, puoi piangere e vedrai che il giorno dopo andrà meglio.” E senza accorgermene sto piangendo davvero, mi sono concessa dopo tempo di liberarmi un po’ da questa sofferenza e mi sento quasi svuotata, ma un vuoto positivo. Quel vuoto che puoi di nuovo riempire, con calore, amore, conforto. Lei mi stringe, mi accarezza i capelli e canticchia una melodia sottovoce.
Dopo mesi, mi sento di nuovo.
 
Angolo autrice: Questo capitolo non mi convince particolarmente, ma è uscito così, serviva un po’ da raccordo diciamo. Mi piace l’idea di presentare la storia dal punto di vista di un po’ tutti i personaggi quando mi riesce, voi cosa ne pensate? Se crea difficoltà nella lettura o caos troverò un altro modo ;)                                           Un abbraccio, -Cassie

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Capitolo 8
*** Capitolo 8- Memories. The first time I saw You ***


Un bar, due anni prima


“Ehi dolcezza, com’è andata la giornata?”- “Ehi Joe! Oh lasciamo perdere.. L a tua?”- “Idem. Il solito?” – “Sì grazie, mi siedo qui come al solito.” –“Claire, eccoti!”-“Annie, ciao! Scusami se poi non ti ho richiamata ma come al solito a casa è stato un inferno quindi ho pensato che avremmo fatto prima a vederci qui per parlare con calma. Dunque, hai presente il temporale di oggi?”- “Eccome! E’ stato un caos impressionante! Mi chiedo ancora come.. Aspetta”- fissa l’amica per un momento con sguardo indagatore- “Sei stata tu! Oddio Claire ma sei un portento! Come hai fatto?” – “Ehi ehi shh abbassa la voce! Non lo so... Cioè lo so, ero arrabbiata e sono andata verso casa di mia nonna e strada facendo, puff è successo. Lei dice che è a causa della discendenza e  tutta quella roba, l’amplificazione delle emozioni eccetra, sai”- mima le virgolette con le dita su ‘discendenza’ e alza gli occhi al cielo. Le due ragazze stanno sedute a parlare per un altro paio d’ore ignare del fatto che qualcuno le stia fissando e non le perda d’occhio per nessun motivo. E’ un uomo, sulla trentina, grosso e ubriaco, totalmente ubriaco; ha puntato Claire da quando ha messo piede nel locale e non ha decisamente buone intenzioni.         
“Allora a domani, facciamo colazione insieme, cosa dici?”- “Sì, assolutamente volentieri. Non reggerei un’altra mattinata a sentirmi chiedere se sono stata io a fare spifferi in corridoio e cose simili”- la mora alza gli occhi e ride. “Lo sai che puoi venire da me quando vuoi, vero?”- le ragazze si abbracciano- “Sì Annie, grazie. E tu idem, però andiamo da mia nonna. Buonanotte, a domani!”. La ragazza rimane sola al bancone e beve un altro caffè, in tutta calma; decisamente non ha fretta di tornare a casa. Passa un’altra mezz’ora e si alza, saluta Joe e si avvia verso il parcheggio; è un po’ tesa sente che qualcosa non va: ha notato con la coda dell’occhio un uomo grosso e apparentemente ubriaco alzarsi quando lei si è avviata verso l’uscita. E’ agitata, accelera il passo ma non abbastanza: in pochi secondo l’uomo la afferra: “Vieni qui bellezza, conosciamoci meglio..”- “No, mi lasci, mi lasci!”- urla atterrita la strega. Tuoni e fulmini iniziano a riempire il cielo minacciosi, ma l’ubriaco non molla la presa e stringe sempre più forte il braccio della ragazza, mentre cerca di tapparle la bocca ma in un attimo, non si sa come, è a terra, stordito e svenuto. “La signorina ha detto di lasciarla andare mi sembra. Stai bene?”- Claire apre gli occhi sentendo una mano delicata sulla fronte e vede davanti a sé un bellissimo ragazzo con capelli biondo cenere, occhi blu, un accenno di barba. “S-sì. Sì, sto bene, io… Grazie.”- risponde tremante e con le lacrime agli occhi. “Andiamo, ti accompagno a casa. O per lo meno di nuovo dentro al bar o puoi chiamare qualcuno che conosci. Capisco che sei  appena stata aggredita e forse un estraneo che si offre di portarti a casa non è il massimo…”- sorride. “No, no va bene. Cioè io non credo che riuscirei a guidare quindi… grazie. E poi in caso credo che potrei difendermi se sono preparate.”- sorride di rimando-“ A proposito, io sono Claire…”- gli porge la mano e lui la stringe con una dolcezza che non gli appartiene solitamente. “E’ un vero piacere. Io sono Nik”.

 
Angolo autrice: il primo incontro con Niklaus. Un flashback? Forse, o forse no… Cosa ne pensate? Un bacio,  -Cassie

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Capitolo 9
*** Capitolo 9- Crying ***


                                                          “…That made everything feel better and even then my eyes got wetter,
                                                     So confused, wanna ask you if you love me but I don't wanna seem so weak..”
 
Mystic Falls, oggi
Mi sveglio di soprassalto, alzandomi a sedere con uno scatto: ho sognato il primo incontro con Klaus. Fantastico, ci mancava solo questa! Ma non è un caso, può voler dire che è vicino, si starà muovendo, devo solo scoprire dove sta andando. Sarà meglio che mandi un messaggio a Annie. Mi alzo a prendere il cellulare e le scrivo di stare attenta: Klaus è in giro, se sente qualcosa deve avvisarmi immediatamente. Sono troppo nervosa per tornare a dormire, scendo in cucina a prepararmi una camomilla; faccio velocemente le scale in punta di piedi cercando di non fare rumore ma è inutile perché appena arrivo di sotto trovo Damon seduto sul divano con indosso solo i pantaloni. Arrossisco violentemente mentre mi viene incontro, non capisco perché debba farmi questo effetto, dopotutto è solo un vampiro come un altro. “Dove stai andando?”- mi segue con quel fare irritante e divertente allo stesso tempo. “A farmi una camomilla Damon , per caso ne vuoi una?” – “No grazie, sono a posto. Mi sembri agitata cosa c’è?”. Dannazione, come ha fatto ad accorgersene? Mi chiedo se dovrei raccontargli tutto, compresa la profezia… Ma per stanotte credo di averne avuto a sufficienza. Nota che non gli rispondo e deve aver capito. “Non usi quasi mai i tuoi poteri, neanche ad allenamento…”- e si è accorto anche di questo, ma bene. “E’ un po’ che non pratico la magia come si deve… Devo riabituarmi piano piano.” – “Capisco… Allora facciamo un esperimento: fai bollire l’acqua senza accendere il gas, prova su.”. Nota che sono titubante e restia, non voglio che succeda qualcosa come dare fuoco alla casa. “Ti farò da conduttore, Bonnie una volta ce l’ha spiegato. Così non puoi fare danni: mi avrai sulla coscienza altrimenti!”- ride e io scuoto la testa. Prende la mia mano e la porta al suo petto, dritta sul cuore; la mia mano a contatto con la sua pelle nuda e fredda sembra ardere. “Adesso guardami e concentrati sull’acqua che bolle. Guardami, puoi farcela.” La sua mano si avvicina la mio viso e mi costringe a fissarlo, incatenando i miei occhi nei suoi; concentrarsi eh, certo. Respiro profondamente, tento di liberare la mente e pensare solo all’acqua; passano un paio di minuti, sembrano interminabili ma l’acqua inizia a bollire, solo che nessuno dei due sembra accorgersene almeno fin quando non schizza fuori dal pentolino. Ci stacchiamo e con un po’ di imbarazzo che tento di mascherare gli dico che aveva ragione: ce l’ho fatta. Sorridiamo e rimettiamo a posto la cucina, poi io usando la scusa più patetica del mondo (dico che ho sonno) risalgo nella mia stanza. Trovo un messaggio di Annie che promette di fare attenzione e di avvisarmi; e mi supplica di tenere il cuore aperto: potrei avere una buon motivo  con gli occhi azzurri per farlo. La solita! Mio malgrado sorrido e dopo aver bevuto la camomilla mi rimetto a letto sperando in una notte senza sogni. Non so ancora quanto mi sbaglio.
 
“Se io non posso averti, nessuno ti avrà! Scoprirai presto cosa vuol dire rifiutare di stare dalla parte di un ibrido. A proposito, forse dovresti controllare a casa, sai?”. Atterrita spalanco gli occhi e corro via, corro a perdifiato verso casa e trovo fiamme, ma non mi fermo fin quando non arrivo a casa e la vedo bruciare. “No!!!”- grido con tutta la forza che ho in corpo. Entro facendomi largo e cercando di placare il fuoco, ma questo non vuole saperne di spegnersi; trovo i miei genitori squartati e sanguinanti, così come mio fratello. “Nonna!”- esco di corsa e vado verso casa sua, trovandola rasa al suolo; mi addentro tra le macerie e la trovo in fin di vita: ”Nonna, nonna non puoi lasciarmi anche tu! Ci deve essere un incantesimo, qualcosa! Io io…” – “E’ la profezia tesoro. E’ cominciata. Solo tu puoi spezzarla. Il tuo cuore può. Ricorda i tuoi doni. Sii forte, Claire. Io sono con te. Sempre.”  Vedo la sua vita scivolarle via, senza poter fare nulla; sono lì, impotente. “Amelia, Amelia, so che sei qui! Devi aiutarmi, devi salvarli! Ti prego!”- ma la nostra fantomatica antenata non risponde alla mia richiesta d’aiuto. Il dolore è lacerante, sento ogni cosa amplificata; sento una voce gridare e poi mi accorgo di essere io; i miei occhi si fanno totalmente neri e si scatena un tornado che spazza via tutto.
 
“Claire, Claire svegliati! E’ un sogno Claire!”- mi sento chiamare da una voce familiare ma sono scossa dai singhiozzi. Mi muovo appena, il mio cuscino è a terra e le lenzuola sono stritolate dalle mie mani; quando apro gli occhi mi trovo davanti un Damon preoccupato che mi accarezza i capelli.- “Ehi era un sogno shh, tranquilla.” Non riesco nemmeno a muovermi, riesco solo a fissare quegli occhi blu così vicini ai miei; lui si accorge che sto tremando e sono madida di sudore, come se fossi stata davvero tra le fiamme, come se avessi corso ancora e ancora; come se avessi scatenato ancora una bufera. Sto stringendo così forte la coperte da sembrare di marmo. Non parlo, non mi si scioglie il groppo che ho in gola. Vedo che Damon vorrebbe domandarmi qualcosa ma non sa come fare, si sta chiedendo se dovrebbe restare o lasciarmi nella mia privacy: ho sempre odiato mostrarmi debole e aver bisogno di qualcuno e credo che questo sia risultato chiaro da subito; inoltre so che lo può capire molto bene. Ma stanotte non posso e non voglio rimanere sola. Inaspettatamente, proprio quando lo vedo accennare ad allontanarsi parlo: “ Potresti… Potresti restare? “.



Angolo autrice: Scopriamo qualcosa in più sul legame tra Klaus e Claire, l’inizio e la fine per così dire. E veniamo a conoscenza, almeno in parte,del perché lei abbia rifiutato i suoi poteri. C’è un progressivo avvicinamento tra lei e Damon, forse troppo lento, ma non mi piace fare le cose di corsa. ;) Un abbraccio, -Cassie

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Capitolo 10
*** Capitolo 10– Klaus is coming to town ***


 
Casa di Annie e Claire
“Quindi precisamente, dove sarebbe la mia adorabile ex fidanzata?”- “Oh mio Dio Klaus!”- la voce acuta e sorpresa di Annie spezza il silenzio. “Di certo non mi aspettavi.. O forse non così presto, perché a giudicare dalla quantità di cristalli e verbena sul tavolino ti stavi preparando. Allora, dov’è lei?”. “Non lo so. E anche se lo sapessi non te lo direi mai, puoi andare all’inferno!”. “Testarda la piccoletta. Se la tua Claire le somiglia anche solo un po’ posso capire perché sei innamorato di lei…”- Rebekah lascia galleggiare la frase nell’aria, prendendo la strega di peso e portandola davanti a Klaus. “Su, uccidimi così lei avrà un altro motivo per odiarti e strapparti il cuore.”- “Non ne ho motivo. Voglio solo soggiogarti, come sai sono un ibrido, così tu mi dirai dov’è e poi dimenticherai ogni cosa.”.
 
Mystic Falls
“Ok ragazze stiamo decisamente migliorando! Dunque, facciamo la stessa cosa solo a coppie: Caroline ed Elena, Bonnie e io, Damon con Claire. Le streghe sono autorizzate a usare la magia ma per favore in modo delicato”- ride. Ha sempre avuto un bel sorriso Rick, riusciva a calmarmi ogni volta che ero troppo ansiosa o agitata; è sempre stato una delle persone che mi sono state più accanto e abbiamo sempre avuto un rapporto meraviglioso.  “Attenta streghetta, non vorrei che l’essermi stata accanto troppo questa notte ti abbai destabilizzata…”- il solito vampiro irritante. E ovviamente hanno sentito tutti. “Questa notte? Tu e.. Cioè voi?”- Elena sembra innervosita da questa affermazione, anche se non colgo pienamente il motivo. Velocemente tento di placare gli animi spiegando che avevo avuto un incubo terribile, o meglio un ricordo ed ero molto scossa quindi avevo chiesto a Damon di rimanere, poi ci siamo addormentati l’uno sull’altra e basta. Grazie al cielo Rick risolve come sempre la situazione e riprendiamo ad allenarci, non senza prima aver ricevuto un’occhiata eloquente pari a ‘’dobbiamo parlarne’’: deve aver notato il tremolio della mia voce sul racconto del ricordo.
 
Moving to Mystic Falls
“Ma sei certo che dovremmo tornare a Mystic Falls? Insomma non è più semplice attirarla fuori dalla città e..” – Rebekah zittisce il minore dei Salvatore con un bacio a cui lui reagisce sorpreso. “La tua spalla qui ha qualcosa da nascondere Nik. Lo sai, so sempre quando qualcuno mente. E lui è così nervoso all’idea di tornare perché nasconde qualcosa.” – ‘’Ma no, io non…”- “Silenzio. Lo scopriremo tra poco”- chiude la questione l’ibrido. “A proposito, dobbiamo procurarci degli abiti eleganti, non credo che potremo entrare al ballo a villa come si chiama vestiti così.” – “Villa Lockwood fratellino. E direi che è un’ottima idea.”
 
 
Angolo autrice: Cosa ne dite? Sembra che i due universi così lontani stiano per incontrarsi/ scontrarsi. Cosa succederà?

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Capitolo 11
*** Capitolo 11-Caroline, wonderful you ***


 
Casa Forbes
“Allora, che c’è tra te e Damon?’’- la domanda mi esce così, spontanea e senza pensarci, non potevo farne a meno. Alzo lo sguardo dall’armadio, consapevole di aver sganciato una sorta di bomba nucleare in un pacifico silenzio. Mi giro verso Claire tra il terrorizzato e il mortificato, ma devo aver assunto un’espressione alquanto buffa perché il velo di serietà nei suoi occhi svanisce e scoppia a ridere; un momento dopo mi sono unita a lei. “Caroline, ti adoro! Sei così spontanea e luminosa… Sembra che tu non abbia paura di nulla…” – lo dice con una tale tristezza che negli occhi che riesco a percepirne la pesantezza. “Da quanto non piangi? Sì insomma sai… Sembra che ti porti dentro un tale segreto, un tale dolore che ti schiaccia che… Vorrei aiutarti ecco, se posso. Non so come ma tra noi c’è stato subito feeling, ti sento terribilmente vicina.” Non so, forse ho osato troppo, ma tutti noi ci siamo follemente innamorati di questa ragazza e pensare che è qui solo da due settimane! La osservo mentre si alza dal letto tormentandosi le mani, come se stesse decidendo se aprirsi o meno a noi, non l’ha ancora mai fatto veramente; ma lei sa tutto di noi, ci fidiamo di lei. “Due anni- rompe il silenzio- Sono due anni che non piango. E che non mi apro con qualcuno che non conosco. Non che con chi mi conosca mi apro molto, ma un po’ di più ecco. E ho un segreto, sì; anzi sono piena di segreti. Come il fatto di conoscere Klaus e aver avuto a che fare con lui. D’accordo averlo amato, diciamola tutta, eravamo innamorati. O almeno io lo ero.  Per questo mi terrorizza tanto l’amore o qualsiasi sentimento simile che mi suscita Damon, per questo voglio starne distante. E sono schiacciata dalle responsabilità, fin da quando ero bambina: a causa di questo legame di discendenza dovevo sempre essere perfetta e non sbagliare mai; e il problema è che sono sempre stata diversa: in famiglia mi trattavano come un’estranea, come un mostro, era come se avessero paura di me; mi hanno ferita, fatta sentire niente, nemmeno degna di considerazione e li ho quasi odiati spesso per questo. Poi sono morti, uccisi per causa mia e io…” La sua voce si incrina ma non permette alle lacrime di liberarsi; solo una sfugge al suo controllo e disegna velocemente una linea sulla sua guancia. Sembra così piccola… Mi alzo e la stringo, così forte che ho quasi paura di romperla; mi aspetto quasi che si sposti e invece si lascia sorprendentemente abbracciare e mi stringe anche lei. “Andrà tutto bene. Si sistemerà tutto, d’accordo? Ci siamo noi ora. Siamo una famiglia in un certo senso e tu ormai fai parte della famiglia. Studieremo un piano e andrà tutto bene.” Lo dico guardandola negli occhi, io ci credo e voglio che lo faccia anche lei. Mi sorride e annuisce.
“Ragazze, dove siete?”- “Di sopra, salite!”, Sono arrivate anche Elena e Bonnie, ma capisco dallo sguardo di Claire che non vuole mettere in allarme anche loro, soprattutto Elena, così le faccio un breve cenno con la testa. “Abbiamo portato tutto il necessario!”- le due sorridenti ragazze cariche di borse entrano nella camera e i preparativi hanno ufficialmente inizio.
 
 
Angolo autrice: Vediamo finalmente Claire rivelare a qualcuno il suo legame con Klaus: amore. Capiamo qualcosa in più su di lei e sul suo passato. Ma cosa succederà quando incontrerà l’ibrido? Fatevi sentire, aspetto solo i vostri pareri J  Un abbraccio, -Cassie

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Capitolo 12
*** Capitolo 12- I’ve missed you. ***


 
“Bonnie, tutto bene? Sembri triste…” – “Oh sì, certo”- mi affretto a rispondere fingendo un sorriso. “No, a dire il vero è successa una cosa prima…” –“Elena, lascia perdere.”- la interrompo scuotendo la testa. Non voglio parlarne, non stasera, quando dovrei divertirmi con le mie amiche.”Andiamo, che è successo? Sputa il rospo!”- la solita adorabile  e impicciona Caroline. “Va bene.. Prima ecco…Jeremy ha baciato Anna e ha detto che la ama ancora ecco, l’ho detto.” – “Anna? Ma.. è morta!” – “Il suo fantasma – interviene Elena- a quanto pare è pieno di fantasmi che sguazzano in giro per colpa di quel maledetto ciondolo!”.  “Fantasmi…” – Claire ha lo sguardo perso nel vuoto e fissa un punto indefinito fuori dalla finestra; ci avviciniamo a lei preoccupate e cerchiamo di scuoterla ma niente. “Klaus… Stefan…”- dice un momento dopo. A quel nome Elena sussulta e si alza dal letto per aprire la finestra e scrutare nell’oscurità per cercare un segno della sua presenza. “Oddio.. Klaus è qui…ed è anche pieno di fantasmi se la mia sensazione non sbaglia!”- la nostra arma segreta è tornata in sé e direi che ci ha preso in pieno sui fantasmi. “Stefan è qui?”- “Non proprio qui, ma se conosco Klaus sa esattamente dove stiamo andando ed è proprio lì che lo troveremo. Chiamo Rick e dico a lui e Damon di tenersi pronti, dovrebbe esserci qualcosa di utile nell’auto di Rick, come sempre”. “Aspetta- la interrompo- che significa se conosco Klaus?”- Claire e Caroline si fissano per un lungo momento. “C’è qualcosa che dovremmo sapere?”- “Sì. Ma non ora, quando incontreremo gli altri al ballo. Muoviamoci.”
 
Villa Lockwood
“Bentornato a Mystic Falls Stefan!”- “Non sarà troppo presentarsi qui così? Insomma…” – “Taglia corto Stef, questo vestito favoloso merita di essere messo in mostra! E poi hai detto che non hai niente da nascondere, sbaglio?”- un attimo di silenzio in cui gli originari fissano il vampiro come per scrutargli nell’animo. “Io.. no, certo.” – “Allora entriamo amico.”
 
“Tu cosa? Sei stata con Klaus?”- “Ecco perché ho voluto parlane fuori..”- dannazione, lo sapevo che avrei scatenato queste reazioni, ma non potevo non dirlo. E manca ancora Damon, santo cielo! “Eccomi, cosa mi sono perso?”- sembra nervoso e brusco, più del solito. “Che hai Damon?”- gli domanda Caroline –“Nulla, ora vogliamo sbrigarci? Sembra che abbiamo compagnia.” Gli grido quasi in faccia tutto d’un fiato il mio passato per la paura della sua reazione, salvo il fatto che lui non faccia una piega. “bene, ora possiamo muoverci?”- si gira e si avvia all’entrata; pochi passi dopo viene raggiunto da due donne che sembrano discutere animatamente. Elena e io ci avviciniamo e “Andie! Rose! Ci siete anche voi, ,ma come..” – “Elena, finalmente una persona ragionevole! Dì tu a questa sgualdrina vampirizzata che sono io a stare con Damon, non lei!” – “No sempliciotta, ci sono prima io, tu al massimo sei un volgare rimpiazzo!”. Qualcosa dentro mi si spezza, è solo una lieve ‘crack’ ma posso sentirlo e deve averlo sentito anche Caroline perché in un attimo mi è accanto e mi prende per mano, trascinandomi dentro, mentre sento Elena gridare a Damon che non è il momento di giocare, e Rick gli dice che l’ha cercato tutta la sera. Fantastico, sono un’idiota. Sento la vampira bionda dirmi di aspettarla lì, mentre va a prendere Bonnie ma è come se non ci fossi e non è solo per il fatto di Damon: sono stordita come se ci fosse un sovraccarico energetico o qualcosa di simile: è tutto ovattato, mi gira la testa e sento il corpo molle. Resto in questo stato di intorpidimento fin quando non mi sento toccare la spalla e prendere la mano. Claire, mi sei mancata. Balliamo?”. Mi si blocca il respiro. “Klaus..”
 
 
Angolo autrice: Lo so che ci metto un secolo ad aggiornare, perdono! Sempre che ci sia qualcuno che legga… Finalmente i due mondi si sono incontrati! Cosa ne pensate fino ad ora? Un abbraccio, -Cassie

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Capitolo 13
*** Capitolo 13- Your humanity is still here. ***



Due anni prima


“Ti va di ballare?”- le chiedo sorprendendola alle spalle. E’ incantevole stasera: indossa un vestito color lavanda e porta i capelli mossi legati in uno chignon da cui sfugge qualche ciocca ribelle. Si gira sorridente, i suoi occhi brillano così tanto da scaldarmi il cuore solo a guardarla: com’è possibile che mi abbia fatto ritrovare così in poco tempo la mia umanità? Dovrei attuare un piano e portarla dalla mia parte, non stare qui a gingillarmi con queste cose. “Nik – mi posa una mano sulla guancia e l’altra sul petto, proprio dove dovrebbe stare il cuore- che c’è che non va?”. La fisso negli occhi e la stringo a me- “Nulla Claire, va tutto bene. Ero solo pensieroso.” –“Allora vorrei farti smettere di essere pensieroso e con quell’espressione corrucciata accettando il tuo invito a ballare”- ride e mi dà un bacio a fior di labbra.
 

Mystic Falls oggi, Villa Lockwood


“Lei non ballerà affatto con te”- interviene tempestivamente l’insegnate cacciatore di vampiri. “Sicuri?”- mi  riscuoto dai miei ricordi spostandomi appena per mostrare Rebekah stringere un braccio della  doppelganger Petrova. “Guarda guarda cosa nascondeva Stefan… L’ultima era più carina”- mia sorella è sempre poco critica. “D’accordo d’accordo balliamo, niente scontri, non qui.” – ribatte Claire. La solita pacifista pacata… E’ ancora più meravigliosa dell’ultima volta che l’ho vista l’anno scorso, quando sono andato a spiarla al ballo di beneficienza per non so più cosa. Ha sempre gli stessi occhi luminosi e dolci e perfino lo stesso inebriante odore; stasera però ha qualcosa che non va, sembra turbata, sto per domandarglielo quando mi interrompe: “Cosa vuoi Nik perché sei qui?” – “Diretta al punto ma diplomatica, non sei cambiata” – accenno un sorriso. Cosa diamine è questa strana sensazione che provo avendola di nuovo tra le mie braccia? “Te l’ho detto, mi mancavi. Ma parliamo di te piuttosto, sembri turbata stasera, cosa non va?”- mi guarda accigliata e solleva le sopracciglia tra l’irritato e lo stupito. “Seriamente?” – “Lo sai che sono sempre stato sensibile ai tuoi cambiamenti d’umore, anche se non vuoi darlo mai a vedere ti si legge tutto in faccia; basta guardarti negli occhi… “- “… però devi saper guardare con il cuore.” – completa la frase e sorride debolmente. “Cosa diavolo è questo connubio? Che c’è sei tornata con lui?”- è arrivato l’altro Salvatore decisamente ebbro, pronunciando queste parole con una tale acidità e cattiveria che vedo adombrarsi gli occhi di Claire. “Damon, vattene. Sei troppo ubriaco per gestire questa cosa.” – gli risponde pacata cercando di controllarsi. “Oh certo, così voi potete continuare il vostro balletto dell’amore e limonare allegramente!” –Claire si stacca da me e gli si piazza di fronte, arrabbiata e ferita, glielo si legge sul viso. “Qui nessuno sta facendo niente, se non hai notato tutto questo sta avvenendo perché la biondona sta stritolando Elena mentre tuo fratello non si sa dove sia e tu hai il coraggio di ubriacarti e giocare con le tue ragazze fantasma a fare peggio di quello di cui accusi me perché noto che hai la camicia slacciata e la lampo abbassata. Quindi, prima che ti faccia venire un’emicrania così forte da farti bruciare dall’interno, esci da qui.” “E’ una minaccia? So che non lo faresti, lo sento cosa c’è tra noi, l’altra notte l’hai visto anche tu..”- il vampiro le si avvicina e stranamente queste parole mi colpiscono allo stomaco, sono forse geloso? La stringe per i fianchi e le solleva il viso; vedo una lacrima veloce scivolarle dagli occhi nocciola su una guancia e la delusione e la rabbia che la infiamma. “Vattene. Da. Qui.”- cerca di controllarsi per non far scoppiare la stanza e con uno sforzo riesce a scaraventarlo in giardino. Poi viene verso di me. ”Allora, cosa vuoi Nik?  Trattiamo, forza, i patti sono sempre stati i tuoi preferiti.” – “Stai bene?”- ma che mi dice il cervello? Cosa cavolo ha questa ragazza che mi fa questo effetto? Sorride, poi si avvicina e mi poggia una mano sul petto e una sulla guancia, proprio come quella sera, mentre i suoi compagni la fissano allibiti: “La tua umanità è ancora qui. Posso sentirla. E puoi sentirla anche tu.”- mi dice fissandomi negli occhi. Poi sussurra una frase in latino e una nebbia improvvisa avvolge tutta la villa. “La tua umanità è ancora qui.”- mi sussurra ancora all’orecchio, poi sparisce con i suoi amici protetta da quell’incantesimo.


 
Angolo autrice: Cosa ne pensate di questo capitolo? Vediamo un lato decisamente più umano di Klaus! Colgo l’occasione per ringraziare quanti di voi seguono la storia e in particolare sporpellina che è sempre presente nel leggere, recensire e consigliare, grazie di cuore! Vi stringo, -Cassie

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Capitolo 14
*** Capitolo 14- Secrets ***


                                                                                                                                “…All my secrets away…”


 
“Buongiorno! Ti è passata la sbronza?”- sento la voce di Rick risuonare in cucina, segno che Damon si è alzato. Dopo ieri sera, non voglio averci niente a che fare fin quando non sarò sbollita e non avrò ricevuto delle scuse. Mi affaccio alla porta e vedo il vampiro tenersi la testa e osservare il mio ex professore con espressione indecifrabile per poi rivolgere il suo limpido e glaciale sguardo verso di me; “Rick io esco, ho bisogno di fare delle prove. Non aspettatemi oggi, se ho bisogno ti scrivo io” – “Aspetta ma non mi dici almeno dove vai? Se dovesse succedere qualcosa?”- “Non succederà e se dovessi avere bisogno un messaggio e ti raggiungerò al volo.” Sto per uscire quando improvvisamente Damon mi blocca la strada mettendosi davanti alla porta e piazzandosi a pochi centimetri dal mio viso: “Hai intenzione di tenermi il muso per molto?” – “Non lo so. Tu hai intenzione di giocare con le tue fantasmine per molto? Stanotte è stato difficile anche solo pensare di chiudere occhio.”- “Oh è così, quindi sei gelosa?” –“Vuoi dire come tu eri geloso di Klaus ieri sera?”. “Uno a zero per la strega!”- una voce alle nostre spalle interrompe il teatrino –“ Scommetto però che non sai che non sai che si è sbaciucchiato anche Elena mentre stava per morire prima che io arrivassi con l’antidoto, vero?”.
Mi si gela il sangue: fisso ripetutamente i due vampiri. “Beh direi che arrivi sempre al momento giusto Katherine. Ti ringrazio per la bella notizia. Ora se volete scusarmi, dovrei andare.” – “Vengo con te. Ho una cosa che ti serve.”- meno di un secondo e la Petrova mi trascina fuori dalla villa tenendomi per mano.
 




Casa Gilbert
Toc toc toc- “Arrivo! Damon! Da quando usi la porta?”- il vampiro non risponde ed entra in casa alla velocità della luce. “Katherine è tornata e sta tramando qualcosa, ha detto di avere qualcosa per Claire. E le ha detto anche del nostro bacio e chissà cos’altro potrebbe raccontarle! Dobbiamo riportare indietro mio fratello..” –“Calmati Damon adesso, possiamo fare tutto. Ce la faremo e…”- bip bip bip ‘Klaus ha preso Tyler. Dobbiamo fare qualcosa. Alla radura del sacrificio tra 5 minuti, già avvisato tutti’. A Elena si ferma il respiro leggendo il messaggio di Care, il vampiro se ne accorge e dopo un secondo le è accanto; letto il messaggio non le dà nemmeno il tempo di aprire bocca che la trascina fuori da casa, diretti alla radura.
 
 
 
 

Foresta di Mystic Falls
Inspira, espira. Dentro, fuori. Un colpo di tosse, l’ennesimo da due ore. “Katherine, se sei qui per schiarirti la gola e farmi perdere tempo puoi anche prendere il largo. Non ho ancora capito cosa diamine puoi avere da dirmi.” La vampira la fissa attentamente, studiando ogni suo movimento e osservandola negli occhi quasi volesse carpirne un segreto; poi si decide a parlare: “ Hai il fuoco dentro. Un fuoco che conosco bene. Io so tutto di te, come di ogni persona che incontro del resto, sai com’è, mi piace tenermi aggiornata.. – un sorriso malizioso, esattamente come immaginavo Katherine- ma sono qui perché ho fatto una promessa tempo fa. Non vuoi sapere la verità su di te? Non ti servono trucchetti o allenamento per gestire i tuoi poteri o altro, è una cosa innata. Nascondi un immenso dono, qualcosa che ti è stato tenuto segreto. Tutti pensavano che ci fosse più tempo perché venissi ‘istruita’, ma si sbagliavano. E d’altro canto non credo tu ne abbia bisogno.” Bip bip bip! Mi gira la testa, cosa diamine sta dicendo questa donna? Segreti? Doni? Mi fa un cenno e leggo il messaggio: Caroline, Tyler, Klaus radura, tutti, sacrificio. Senza che me ne accorga la vampira è alle mie spalle e sta leggendo il messaggio. “Ho ancora meno tempo, dobbiamo muoverci. Devi fidarti di me.”
 



Angolo autrice: segreti segreti e misteri! Che ve ne pare fino a ora? Theme Song: “Secrets” dei One Republic! Smack, -Cassie

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Capitolo 15
*** Capitolo 15- The Prophecy ***



Vicino alla radura


“Sei sicuro che verranno Nik?” – “Sì sorellina, fidati di me. Non lascerebbero mai un amico in difficoltà. Stefan è ancora ko?” – “Sì. Con tutte le volte che gli hai spezzato l’osso del collo!”. L’ibrido sorride: “Sai che detesto le bugie.”
“Caroline, siamo qui!” – “Oh Rick, temevo che non arrivaste più! Non so cosa fare, cosa diavolo può volere da Tyler?”- “Renderlo un ibrido.” – risponde Damon comparendo dal nulla con Elena, che subito chiede a Bonnie se conosca un modo per fermare la trasformazione, ma la ragazza scuote la testa. “Dov’è Claire?” – il vampiro sembra preoccupato –“Mi ha scritto che deve fare una cosa, arriverà appena Katherine le avrà svelato un mistero. Dice di prendere tempo.” – “Quella dannata vampira dopo secoli riesce a scombinare ogni cosa!”- urla Damon sradicando un albero. “Io mi fido di Claire, deve essere davvero importante. Muoviamoci, raggiungiamo la radura e temporeggiamo.”- Rick raccoglie le armi e si mette in capo alla fila.
 


Foresta
 


“Non sei solo l’ultima Discendete vivente della Strega Originaria, sei molto di più.. Un’ antica profezia dice che ogni 170 passa nel cielo una cometa che attraversa entrambi gli emisferi. Se una strega nasce in quella notte, è destinata ad avere un grande potere, profondamente collegato alla sua anima. Se ha un’anima bianca e pura, potrà compiere grandi imprese e salvare chi si è perso; se ha un’anima nera userà la sua magia per scopi malvagi. Ma non sono certo qui per fare la moralista… -sospira – Ho promesso molti secoli fa a una strega del tuo stesso ordine per così dire, che se fosse nata una figlia della cometa l’avrei protetta e guidata; per tutti questi anni ti ho tenuta d’occhio. Hai un’anima estremamente bianca e un potere estremamente grande dovuto a tutto questo, ma anche un compito gravoso: solo tu puoi uccidere Klaus o salvarlo. Pare che lui possa essere salvato, ma non so come.” Si interrompe, ho il fiato corto e sto ansimando, la mia testa gira e un secondo dopo mi trovo a crollare a terra, non prima che la vampira mi sia accanto a sorreggermi. La sento chiamare il mio nome e schiaffeggiarmi, per farmi riprendere subito: dice che non abbiamo tempo. L’unico modo è accettare la mia magia, arrivare fino al confine del potere e toccare il baratro più profondo dell’ oscurità per poi risalire; perdersi per ritrovarsi. “Andiamo, dobbiamo raggiungere gli altri” – le dico e faccio per alzarmi ma mi blocca per un braccio, mi fissa negli occhi: “Qualsiasi cosa io faccia, tu devi fidarti di me. Puoi fidarti di me. Devi credermi, d’accordo?”. Le stringo la mano e annuisco, mi fido. “Lo so. Non si possono spezzare le promesse e i patti con le streghe antiche. Mi fido di te.”
 
 
Radura
“Ben arrivati, gentili ospiti. Non manca qualcuno però?” – “Tyler!” – “Caroline, stai indietro! Sono in transizione!”- la vampira si avventa contro l’ibrido: ”Cos’hai fatto!!” – “L’ho reso più potente. Ora, se non volete che muoia, sono certo che gli serva il sangue della doppelganger, al contrario di quanto diceva la maledizione. Quella strega mi ha sempre odiato. La vostra di strega invece dov’è?” – “Non la riavrai indietro. Lei non tornerà da te.” – gli risponde il maggiore dei Salvatore schioccando la lingua  e mostrando i canini. “Dov’è mio fratello?” – “Oh lo vedrai appena si sveglia, sarà un po’ diverso ma non preoccupatevi. Sarà solo più sensibile alla mia influenza”. Stefan sembra riprendersi, inizia a muoversi ed Elena gli va accanto correndo: “Stefan! Stai bene?”. Lui la guarda sconsolato, fin quando l’Originario gli ordina di rispondere. Stefan è stato soggiogato.
 

Angolo autrice: Questi misteri vengono pian piano svelati ;) Che ne dite? -Cassie
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16- Pure Magic ***




Radura
 


“Stefan è..?” – “Sì, mia adorabile doppelganger, è stato soggiogato. Ora squartatore, vorrei che bevessi un sorso dal collo della tua amata. Ora.” – il vampiro si divincola, aggrappandosi alla terra e tentando di ribellarsi all’oridne del suo nuovo padrone, ma invano. “Corri Elena, scappa!”- grida Stefan mentre il fratello e Caroline gli si piantano di fronte per tentare di fermarlo. Mal Klaus è più veloce: afferra la ragazza per la gola e preleva un goccio del suo sangue che raccoglie in un’ampolla: “Bekah, fallo bere a Tyler. Vediamo se è così che funziona.”- la sorella si avvicina la licantropo trovandosi davanti una bionda irritata- “Morirà se non beve”- dice l’originaria con aria sicura; la vampira titubante si sposta, sedendosi accanto al fidanzato e reggendogli la testa. Tutti osservando sconcertati la scena: Tyler dapprima si contorce e urla di dolore, poi i suoi occhi si fanno scuri e ambrati, come quelli di un licantropo, mentre i canini spuntano dalle gengive.                     Un nuovo ibrido è nato. “Funziona!”- sorride Klaus stringendo ancora la presa su Elena e avvicinandosi a Stefan: “E’ incredibile. La sola cosa più forte della tua sete di sangue è il tuo amore per questa ragazza. Tiene viva la tua umanità. Spegnila. “- “No.” – Stefan spintona l’ibrido, mentre Elena che è riuscita a divincolarsi lo esorta a resistere e combattere, protetta da Damon. “Spegnilo, ora!”- “NO!!”- “SPEGNILA!!!” Il vampiro assume un’espressione come persa nel vuoto, poi sogghigna e il sangue inizia ad affluire al viso. Lo squartatore senza umanità è tornato.
 
 
 
 

“Dammi la mano, faremo in un attimo. Ricorda quello che ti ho detto.”- annuisco e stringo la mano di Katherine, in un battito di ciglia ci lasciamo alle spalle la foresta e ci ritroviamo nella radura. “Katerina, Claire. Strano vedervi insieme, ma mancavate solo voi. Benvenute, date il bentornato allo squartatore.” – Klaus in un gesto teatrale scopre la scena: Elena esposta a un famelico Stefan che sta per avventarsi su di lei, mentre tutti gli altri non riescono a muoversi, impietriti da chissà quale incantesimo. “Dannazione!” – “Lo so streghetta – dice a Bonnie Rebekah- Gloria è forte quando si tratta di incantesimi, riesce a connettersi da lontano.”- fa l’occhiolino. Io non so cosa fare, sono spaesata e allora guarda Katherine, la sanguinaria e malvagia vampira che ha giurato di proteggermi: mi fa cenno di respirare a fondo e annuisce. ‘Puoi farcela. Puoi spezzare l’incantesimo’. Un secondo dopo senza accorgermene sono tra Elena e Stefan, con una mano sul petto del vampiro, recitando chissà che strana formula che non avevo nemmeno idea di conoscere; è stato tutto spontaneo, come qualcosa che fluisce nelle vene, come respirare. Dev’essere un incantesimo potente perché mi sento debole, ma gli altri stanno iniziando a muoversi e un attimo dopo le due doppelganger mi stanno stringendo la mano per aiutarmi con la loro energia. Chiudo gli occhi e respiro; li riapro e sono tutti neri, sento che c’è qualcosa di diverso ma non mi fermo fin quando non sento sciogliersi tutti i vincoli che legano i miei amici nella radura. Sento Klaus sussurrare a sua sorella: ”Pura magia. Eccoti spiegato perché volevo lei.” – ma ormai non sono più del tutto cosciente e sto cadendo, ma stranamente non sento al terra sotto di me, bensì un paio di braccia forti che mi afferrano e mi portano via.
 

 
Angolo autrice: un primo assaggio dei poteri della nostra Claire! Che ve ne pare di questo scontro? Un abbraccio, -Cassie.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 – With all the Love I can ***


Casa Forbes, qualche giorno dopo




“Sei sicura di star bene, voglio dire, te la senti?” – “Sì Care, davvero, è tutto a posto. E poi credo che dovremmo approfittare di questi giorni di ‘calma’ per recuperare un po’ di normalità. A proposito, credo di non averti ringraziata ancora come si deve per avermi permesso di restare qui…” – “Non dirlo nemmeno Claire, per me è un piacere! E poi mia madre ti adora quindi..”- le faccio l’occhiolino. Sto pensando se chiederle di Damon oppure no, forse è ancora un nervo troppo scoperto. Però non possono evitarsi per sempre giusto? In fondo è stato lui a prenderla al volo e a portarla istantaneamente in salvo dopo l’incantesimo che l’ha quasi uccisa per tutta l’energia che ha usato. “Senti ma quell’incantesimo… ?”- lascio la frase sospesa. “Sì, è assolutamente da perfezionare. Devo mettermi a studiarci un po’ su. E no, non ho ancora parlato con lui. Perché è questo che volevi chiedermi vero?”- ride. Per tutta risposta le faccio una linguaccia e usciamo dirette al Grill dove dovremmo incontrare gli altri; Tyler non verrà, ha detto di sentirsi ancora scombussolato per la faccenda dell’ibrido e preferisce restare a casa a riprendersi un po’. Spero vada davvero tutto bene.





 
Due anni prima, un ricordo, parco di Mystic Falls
“Sei diventata davvero brava, Cuore Mio.” – “Lo so Nik”- una linguaccia e una risata, una risata cristallina che pare possa sollevarti da terra e scaldarti in un attimo. “Sto scherzando, non è niente di che. Solo piccoli incantesimi, che però riesco a fare anche grazie a te quindi direi che ti potresti meritare una ricompensa”. Si siede sulla coperta accanto a me in mezzo a questo prato immenso in cui ci siamo solo noi due; il vento gioca con i suoi capelli scuri, il sole fa scintillare ancora più del solito i suoi occhi nocciola dorati. Mi osserva con un’ espressione buffa, poi si avvicina e mi dà un bacio leggero sul naso e sulle labbra. Lancio un ringhio giocoso e la afferro per la vita, ribaltandola a terra e bloccandola con il mio corpo. Non ci vorrebbe molto a ucciderla, sento l’istinto del predatore che sta riemergendo; il sangue sta affluendo al viso, i canini spingono per sbucare. Mi guarda, ma non leggo traccia di paura sul suo viso; al contrario mi accarezza il viso con dolcezza e mi passa un dito leggero sulle labbra come a voler alleviare un dolore che non si vede e d’un tratto, quell’istinto come era arrivato scompare fulmineo. “Non mi sono mai sentito più umano. Sei il mio miracolo Claire.” – le dico con tutta la sincerità e il cuore che ho. “Lo so, lo sento. Io sono qui, non vado da nessuna parte. Resto, sempre, con tutto l’amore che posso.”- mi risponde spiazzandomi ancora una volta.




 
Un odore familiare mi trascina fuori dai ricordi per tornare alla realtà e di colpo mi ritrovo sdraiato su questa panchina di Mystic Falls pronto come un segugio a balzare appena lei sarà più vicina, è a pochi metri, distinguo il battito del suo cuore. “E’ tutto il giorno che ti aspetto chiedendomi quando mi avresti concesso la tua deliziosa presenza. Oh non preoccuparti dolcezza, il tuo fidanzato starà bene”- c’è con lei anche la vampira bionda, ha fegato la ragazza, si è scagliata contro di me in un attimo nella foresta. “Nik, spiacente ma non ho tempo per te in questo frangente.” – “Nei sei certa? Ricordo che un tempo ne avevi molto.” –“ Ha detto di no, pezzo di cane.” Il fratello di Stefan, come al solito nei momenti meno opportuni; o forse no, pare ci sia una certa alchimia tra lui e Claire ma qualcosa si sta spezzando, forse potrei tirare la corda un altro po’. “Damon, torna dentro, avanti, stavamo arrivando.” –“No. Ho sentito il tuo battito cardiaco e ho capito che qualcosa non andava. Non me ne vado fin quando non vieni con me. Vai Caroline” – un’occhiata tra le due ragazza e la vampira svanisce. “Sai, stavo giusto ricordando i momenti felici con la mia fidanzata. Il nostro primo bacio te lo ricordi? Uscivamo da pochi giorni e quando ti ho riaccompagnata a casa ti ho sorpresa con un bacio sulle labbra invece che sulla guancia. E quella volta in riva la lago temporale ci ha sorpresi e ci siamo rifugiati in quella casetta vuota? Eravamo fradici e abbiamo acceso il camino, te lo ricordi? Abbiamo preso delle coperte di pile dall’armadio e ci siamo messi lì davanti al fuoco; avevi un profumo ancora più buono con la pioggia, ma chissà perché non avevo alcuna voglia di mangiarti. E’ stata la prima volta che abbiamo fatto l’amore, te lo ricordi?”- in una frazione di secondo il vampiro mi si lancia addosso e roviniamo a terra entrambi, sotto lo sguardo di Claire.




 
“Cosa diamine è questo fracasso?”- mi affaccio alla finestra e vedo Damon e Klaus lottare mentre Claire è lì in piedi inerme. “Cosa credono di fare quegli imbecilli  con tutta questa gente?”- un secondo e Caroline è fuori, seguita a ruota dalle amiche e da me. “Rick, aiutami!”- mi sento chiamare dalla vampira: vorrebbe separarli ma è impossibile, sembrano avvinghiati con le catene. Guardo Claire ma è come in trance: i suoi occhi sono velati e lo sguardo fisso di fronte a sé. Cerco di scuoterla passando una mano sulla fronte e prendendole il viso tra le mani chiamando il suo nome ma niente. Di colpo si sente un frastuono assordante, il cielo si fa nero e iniziano a saettare fulmini ovunque che colpiscono la terra circostante; mi volto verso la mia allieva e la vedo muovere le labbra senza emettere alcun suono, mentre una lacrima solitaria le accarezza una guancia. Uno schianto e i due litiganti sono sbalzati a parecchi metri di distanza l’uno dall’ altro; vado verso Damon, intanto una Claire mediamente lucida si indirizza per una ragione sconosciuta verso Klaus. Tutti aiutiamo il vampiro a rialzarsi, è conciato maluccio ma si riprenderà presto; nel frattempo la nostra alleata si è chinata accanto a Klaus e raccoglie su un dito l’unica lacrima versata poco prima e la poggia delicatamente sul labbro sanguinante dell’ibrido: “Posso ancora salvarti in qualche modo, devi solo lasciarmelo scoprire. Basta un miracolo, ricordi? Un miracolo con tutto l’amore che può. – siamo sbigottiti dalle sue parole. La vediamo alzarsi e indietreggiare senza staccare gli occhi da lui. – Non voglio essere costretta a ucciderti in modo orribile e straziante perché non mi hai fatto tentare. Perché lo sai, se sarò costretta, se non ci saranno altre soluzioni, ti ucciderò.”






 
Angolo autrice: vecchi ricordi e un po’ di titubanza da parte di Claire sull’uccidere Klaus; nuove amicizie e nuovi rapporti;  un Rick responsabile e combattivo e un Damon abbastanza ‘’fumino’’ che scatta alla minima provocazione. Che ne dite? –Cassie vi stringe!

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Capitolo 18
*** Capitolo 18- Sweetness ***


Villa Salvatore




“Ahia maledizione!” – “Stai fermo, te la sei voluta!” – “Sì, ma potresti anche essere più delicata Elena!” – “No, affatto, te lo meriti!” – “Non vorrei interrompere, ma forse posso darti una mano per velocizzare i tempi.”- quella voce. La sua voce. Non è più gelida e affilata come coltelli, ma calma e morbida, mi fa venire in mente una nuvola di zucchero filato. Non che io abbia mai mangiato lo zucchero filato. “E’ tutto tuo, te lo cedo volentieri! Cioè non in quel senso, non che io.. Sì insomma, quello che ti ha detto Katherine…” – la interrompe sorridendo –“Calmati Elena, stai tranquilla. Di là c’è una tisana per tutti, prendine una tazza.” – annuisce ed esce, lasciandoci soli. Non dice niente, prende in mano lo straccio e continua a tamponarmi delicatamente il taglio sul labbro e sul sopracciglio; poi prende due bende dall’armadietto e intanto mescola una strana pasta verdognola che deve aver preparato prima con Bonnie. “Ha un odore orribile, puzza! Non metterò quella schifezza” – “Non fare il bambino Damon, ti aiuterà a guarire più in fretta. Lo sai che è un ibrido, quindi la sua parte di lupo ti danneggia più che quella da vampiro”- la sua voce è di nuovo rigida. Finito di impastare quella roba maleodorante si avvicina e me la spalma delicatamente sulle zone ferite del petto; sembra così distante… “Grazie. Per prima – finalmente parla- anche se non avresti dovuto reagire in modo così impulsivo, è stato da idioti. Anche perchè non ti riguardava la cosa. Però grazie..” – è più dolce adesso. Applica le bende e le ferma, poi fa per allontanarsi ma le prendo una mano: “ Mi riguardava; ho reagito così perché mi hanno infastidito quelle cose. E anche quello che hai detto tu alla fine, quelle cose e quel ‘con tutto l’amore che posso’ o roba simile…” – mi ero ripromesso di non dirlo, sembro maledettamente geloso adesso e non è quello che volevo. O forse lo sono? Bah, sciocchezze. Claire però sorride, lo sguardo morbido che mi accarezza il viso:” Era una vecchia promessa. E io mantengo sempre le mie promesse, mi hanno insegnato a farlo.” – mi irrita questa affermazione, le allontano bruscamente la mano, ma lei mi prende il viso tra le mani per costringermi a guardarla- “Ma la cosa più importante è che non conta tanto l’amore che puoi, quanto quello che non puoi. Quando ami in quel modo che faresti anche l’impossibile per stare accanto a quella persona. Capisci?”. E’ così vicina, i suoi capelli mi solleticano la pelle e il suo profumo, non l’avevo mai sentito così da vicino, è così inebriante, ma non mi scatena la sete, no, ma un sentimento diverso. Simile a quello che ho provato per Elena, o provo ancora? Dio sono così confuso ultimamente, rivedere anche Andie e Rose è così strano… Ma il suo viso è qui, a pochi centimetri da me; non riesco a spostare lo sguardo dai suoi occhi, così grandi e simili a una cerbiatta forte ma anche fragile; sento di voler proteggere da tutto e da tutti, perfino da me stesso, non voglio ferirla. Mi sento stranamente nervoso, se avessi un cuore credo che batterebbe un po’ più veloce del normale, come… Come quello di Claire, non me n’ero nemmeno accorto; è una accelerazione lievissima ma percettibile se si presta estrema attenzione. Deve aver notato che me ne sono reso conto perché distoglie lo sguardo e si allontana velocemente, prendendo la ciotola con la crema miracolosa e puzzolente per andare in salotto a raggiungere gli altri. “Claire, scusa ma… Mi daresti una mano a vestirmi? Sembra ridicolo ma ho abbastanza male…” – “Oh certo, hai ragione”- ride. Appoggia la scodella e si avvicina di nuovo, prende un lato della camicia e mi aiuta a infilare il braccio, poi anche l’altro; i suoi capelli così lunghi mi fanno solletico, ma hanno davvero un buon profumo: sanno di vaniglia e qualcos’altro di dolce e buono. Mi allaccia anche i bottoni uno alla volta, sembra un momento eterno; quando ha quasi finito la blocco e pianto i miei occhi nei suoi, ha un viso talmente radioso… Siamo così vicini come mai, ma la distanza è ancora troppa e la riempio avvicinandomi di più: i nostri corpi quasi aderiscono, i battiti del cuore accelerano e sto per baciarla quando:” Damon!”- “Che diavolo stai facendo?!”. Andie e Rose, com’è possibile che appaiano sempre nei momenti meno opportuni? Apro gli occhi e guardo la meravigliosa ragazza di fronte a me: l’incanto ormai si è spezzato. Sospiriamo entrambi, appoggio la mia fronte alla sua. Sorride in modo triste: “Meglio che torni di là.” Non voglio lasciarla ma si divincola dalla mia stretta ed esce. Dal silenzio che regna in casa, sicuramente tutti sanno cos’è successo, specie Barbie Vampira con i suoi super poteri intuitivi, infatti quando esco me la ritrovo davanti in men che non si dica. “Non è colpa mia, compaiono quando gli pare!”- rispondo sbuffando a tutti gli insulti mentali che mi ha di certo mandato. “Affatto. Funziona come una porta, tira e spingi. Loro spingono per entrare, ma posso passare solo se tu pensi a loro e tiri la porta.”- assumo un’espressione indescrivibile e lei subito risponde a una domanda che non avevo ancora avuto nemmeno tempo di pensare: Claire ovviamente lo sa, ecco perché se n’è andata così.


 


Angolo autrice: un capitolo tutto Damon, non ne avevo ancora fatto uno! Cosa ne pensate? Se Claire dovesse fare una scelta, su chi ricadrebbe la sua decisione, sull’amore perduto di un tempo che conserva tracce di umanità o su questo nuovo affascinante ed enigmatico vampiro? Vi abbraccio, -Cassie

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Capitolo 19
*** Capitolo 19- Enchanted ***




Non la troviamo, dove può essersi cacciata? Guardo dall’altro lato della casa ed eccola lì, accovacciata sul prato a fissare il cielo stellato. Dovrebbero esserci anche le stelle cadenti questa notte, come se avessimo il tempo di stare a guardarle. E’ da troppo che non abbiamo il tempo di prenderci dei momenti in realtà… Mi ha sentito arrivare, perché si gira verso di me con un sorriso già stampato sul volto: ”Rick, immaginavo saresti venuto tu”. Mi siedo accanto a lei e non dico niente per un momento, poi dò voce a quello che mi girava per la mente da un po’: “Mi dispiace- mi guarda senza capire, confusa- Mi dispiace di non esserci stato, che tu abbia dovuto affrontare Klaus e la perdita della tua famiglia tutto da sola, senza che io potessi aiutarti in qualche modo. Avrei dovuto essere lì.” Lei scuote la testa: “No Rick, tu eri qui, esattamente dove dovevi essere. Tu c’eri, ci sei sempre stato. E non è la presenza fisica che intendo, lo sai”- mi sorride, mi sento meno in colpa adesso. Si avvicina e mi abbraccia, la mia allieva preferita, l’ho vista crescere e diventare la donna che è oggi da quando aveva 16 anni. “Sono molto fiero di te, lo sono sempre stato e sempre lo sarò” – “Ti voglio bene Rick.” Stiamo così, in silenzio per un po’ con il naso all’insù, quasi aspettando un segno. La notte è fresca, il cielo sereno e limpido illluminato da miliardi di stelle luccicanti, come la notte in cui l’ho incontrata; già allora sapevo che avrebbe fatto molta strada e sarebbe diventata una grande donna. Mi volto a guardarla mentre lei fissa un punto indefinito all’orizzonte: quanto dolore in quegli occhi, ma nonostante ciò vi si legge anche tanto amore e tanta luce. “Non prendertela per Damon, è un po’ sconclusionato… Deve capire cosa prova.”- una frase del genere è un azzardo, ma so che poso permettermi questi piccoli insegnamenti con lei. “Va bene professore”- ride e mi dà una spallata per poi apporgiarci sopra la testa.  “Ehi ragazzi, venite dentro, fa freddo lì fuori! Inoltre ci è venuta un’idea per ottenere informazioni!” – la voce di Elena ci richiama all’ordine e sempre stretti stretti rientriamo.





 
“Allora, qual è l’idea?”- “Beh Claire, anche se forse non ti piacerà, che potresti chiedere alla strega Originaria”- ecco, l’ho detto. Ho sganciato la frase come una bomba nucleare, tutto d’un fiato e con gli occhi chiusi. Mi sento stringere, non vorrà per caso darmi una sberla o picchiarmi vero? “Bonnie, ti sto abbracciando, vorrei che ti rilassassi- ride- Ed è un’idea ma prima vorrei fare un passaggio intermedio: mia nonna”- sorride. Sciogliamo l’abbraccio, che sciocca sono stata, e iniziamo a preparare il campo per il rituale: chi sposta i mobili, chi prepara tappeti e cuscini; noi due andiamo in cucina a prendere il necessario e intanto lei mi dice che preferisce non chiedere ad Amelia, la sua antenata appunto, a meno che non sia strettamente necessario. Spera che sua nonna sappia qualcosa anche se non sa esattamente cosa chiederle; aggiunge che è molto emozionata e si vede: ha gli occhi lievemente lucidi e le trema la voce, dev’essere molto che non ‘parlano’. Tornate in salotto sistemiamo le 7 candele bianche a formare un cerchio perfetto attorno a lei che si siede all’interno; viene bruciato l’incenso e anche foglie di menta, era la preferita di sua nonna. Siamo pronti per cominciare. “Ok, dovete sapere che mia nonna innanzitutto vuole essere chiamata per nome, quindi chiamatela Marie; poi potrebbe volerci un po’, adorava essere accolta da qualcuno che canta, quindi abbiate pazienza. Oh e divieto assoluto di domande personali.” – ci ammonisce Claire. Poi fa un respiro profondo e le candele si accendono; mentre la mente brucia lei recita l’incantesimo e poi inizia a canticchiare una dolce melodia, dapprima sottovoce poi cantando liberamente. Una brezza leggera ci accarezza le spalle: Marie è arrivata.




 
Angolo autrice: New entry nel circolo! Credete che la nonna sappia come uccidere o salvare Klaus? Darà qualche indizio utile? Restata sintonizzati ;) -Cassie

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Capitolo 20
*** Capitolo 20- I'll get her back ***


PREMESSA: Chiedo perdono per la lunga attesa, ammesso che ci sia ancora qualcuno che legge :D Specifico solo che la strega originaria in questa storia NON è la madre di Klaus & company. Buona lettura! ;)
 


 

Poco fuori Mystic Falls





 
“Dove diavolo è quella strega?” – Nik grida ancora. Dio, non lo sopporto quando fa così, è irritante, anche se gli voglio bene. E poi dannazione, mi distrae, sto tentando di farmi una manicure decente! “Sta di certo arrivando Nik, hai mandato Stefan a prenderla! L’hai soggiogato a eseguire ogni tuo ordine, quindi non può essere altrimenti…”. Continua a fare su è giù per il salotto, mi fa venire la nausea; e certo, potevamo anche soggiogare qualcuno con una casa migliore,ma no, non dobbiamo dare nell’occhio.  “Klaus, una semplice telefonata sarebbe stata sufficiente. Ciao dolcezza, tuo fratello è sempre il solito impaziente…” – “…impulsivo maniaco del controllo, sì.” – finisco la frase di Gloria accigliata. “Dunque tu vorresti riavere la tua strega giusto?”- entra nel salotto e si siede sul divano, seguita da Stefan che va a prendersi da bere: biondina, sui 25 anni circa, bell’ aspetto. “ Sì, la rivuole perdutamente. Perché lui non lo ammeterà mai nemmeno a se stesso ma lei riesce e tirar fuori il suo lato umano.” – riassumo con aria annoiata, scansando al volo la lampada che mio fratello mi tira. “Lato umano che a Stefan manca a quanto vedo.. Cosa gli hai fatto?” – “Soggiogato. Ed è quello che voglio fare con Claire: so che non si può, ma non c’è un incantesimo o qualcosa?”.
Nik è agitato, è strano vederlo così umano: mi ricorda quando eravamo bambini e aveva terrore di nostro padre. D’altra parte, chi non ne aveva.. Era sempre rude, ma con lui era cattivo ogni minuto di ogni giorno; sempre sottovalutato, non gli ha mai dato la possibilità di dimostrare quanto valesse. Mi perdo in quei ricordi quando lo sbattere della porta mi riporta alla realtà: lo squartatore è uscito a cercare provviste e io, in un impeto di tenerezza, abbraccio mio fratello come non facevo da quando eravamo umani. “Oh non farci troppi ricami sopra, è stato solo un momento”- lo schermisco subito.
“Trovato! – esulta intanto la nostra strega di Chicago – Non puoi soggiogarla ma possiamo fare un incantesimo che liberi il suo lato oscuro in modo che questo prenda il sopravvento e poi sarà facile farla riavvicinare a te. Devi solo farle usare la furia del sangue quando sarà passata al Buio e il gioco sarà fatto.”  Annuisce fiera di sé. “E che diavolo sarebbe?” – mi siedo sul tavolo, incuriosita da quella nuova cosa che nemmeno noi Originari abbiamo mai sentito. “E’ una magia strettamente legata all’anima e alle emozioni, più della magia comune perché è qualcosa che solo le discendenti della Strega Originaria appartenenti all’ Ordine Antico hanno. E’ il motivo per cui lei è l’unica che può salvarti o ucciderti. E’ una facoltà che forse nemmeno lei sa di avere ma usa sempre, solo che la usa con la magia bianca; noi dobbiamo fargliela usare con la magia nera. “ – “Continuo a essere confusa e non capire bene, in che senso?” – interviene mio fratello: “Come in un impeto di rabbia o di dolore, giusto? Dopo aver fatto l’incantesimo, ovviamente.” Gloria annuisce, suggerendo di iniziare a raccogliere gli ingredienti necessari: erbe per la maggior parte e il cuore di un animale. “Cerbiatta.” – aggiunge Nik perentorio. Ovviamente. E non ammette replica. Sospiro irritata, io puntavo ad andare a caccia d’altro ma mi toccherà rimandare, spero che Stefan abbia trovato abbastanza spuntini per tutti… “Bekha, vieni!”- uno sbuffo e sono già fuori dalla porta.







 
Angolo Autrice: Cosa ne pensate? L’incantesimo riuscirà, vedremo una Claire malvagia? Smacckete a voi, -Cassie

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 - Marie ***


Angolo Autrice: ecco arrivata anche la nonna! E gli ultimi due personaggi, chi saranno? Che ve ne pare? Ringrazio chi legge silenziosamente e chi fa sentire la propria voce, fa sempre piacere ed è importante per me conoscere il vostro punto di vista! Vi abbraccio,  -Cassie


Salotto, Villa Salvatore
 
 
“Bambina mia, che meraviglia rivederti. Mi chiedevo quanto ci avresti messo a chiamarmi, stavo fremendo dall’altra parte!” – la sua risata è esattamente come la ricordavo, contagiosa e pulita. E’ qui quasi come se ci fosse fisicamente, non so spiegare, ma non sembra un fantasma, mi pare di poterla toccare. “Oh e grazie per l’effetto sonoro, lo sai che sono sempre stata un po’ teatrale. E poi, ho sempre amato la tua voce fusa con quella canzone.” – si inginocchia di fronte a me e mi passa una mano sulla fronte. Non ci credo, posso toccarla!! Lei è davvero qui!!
 


E’ incredibile la gioia che si legge sul viso di Claire per una semplice carezza, sua nonna è davvero una forza. Sta lì a guardarla e accarezzarle i capelli, canticchiando a sua volta per la nipote. C’è tutta una sensazione di calma e armonia nel salotto, se non fossimo ‘in guerra’ contro Klaus, potrebbe essere in incantevole quadretto famigliare. “E’ un piacere conoscere finalmente anche tutti voi. Beh potervi parlare più che altro, vi osservo da molto.” – dice Marie guardandoci uno a uno; poi si rivolge a me, dicendomi che è straordinario il forte legame che unisce me e mio fratello, si può sentire perfino dall’altra parte. Sono sorpreso e incuriosito, ma non mi è concesso fare domande a giudicare dalla sua espressione: “Lo so che vorresti sapere, ma non occorre. E’ solo una cosa di cui devi prendere coscienza così che tu possa usarla al momento opportuno. Oh e Katherine, dov’è finita?”- “Perché chiedi della vampira psicopatica?!” – domando di getto, salvo beccarmi uno scappellotto da Rick e un’occhiataccia da Claire. Marie ride:” Sei esattamente come ti si vede Damon! Lei è la custode della mia meravigliosa nipote, abbiamo stretto un patto, per così dire. Vorrei solo ringraziarla per quello che ha fatto finora e dirle che ha onorato la sua parte, può considerarsi libera.” Uno scricchiolio una massa di lunghi capelli sfrecciano nel salotto, per fermarsi accanto alla donna: “Sono libera, davvero?” – “Sì mia cara. Ora è tutto nelle mani di Claire…” – lascia la frase sospesa, immaginando quanta pressione sia per la nipote. Kath guarda la ragazza al suo fianco, che le sorride e annuisce. “Beh, vorrei comunque che mi riteneste un valido aiuto se ce ne sarà bisogno. E se non dovessi rischiare troppo la pelle, ovvio.” – aggiunge con un’alzata di spalle, pronta a sparire così come era arrivata.



 
“Forse è il caso di sederci tutti quanti.” – aggiunge Marie. E’ una donna davvero interessante, mi ricorda molto mia nonna: quanto mi manca! “Sheila è molto fiera di te, Bonnie.” – si rivolge a me, con un sorriso dolce: sono commossa ed emozionata. Poi si fa improvvisamente dura e seria e si rivolge a sua nipote, seduta ai suoi piedi sul lungo tappeto persiano; ci siamo disposti a cerchio per interagire meglio, ma noto che Damon e Claire non si sono nemmeno guardati oggi, nonostante tutti i tentativi di lui per attirare la sua attenzione.
“Bambina mia, dovrai affrontare molte prove. Sarà duro e difficile, ma voglio che ricordi sempre che la tua anima è pura e non hai colpa di ciò che è successo. – Si interrompe per asciugare una lacrima che disegna il profilo della guancia della nostra amica. – Il Destino può essere crudele a volte, ma ti porterà sempre dove devi essere, non dubitarne mai. La vera magia risiede nel tuo cuore. Ora, so che affronterai un periodo Oscuro, ma è necessario attraversarlo per poter vedere la Vera Luce, ma dovrai lasciarti salvare per poter salvare a tua volta.” Marie finisce di parlare, lasciandoci tutti frastornati e confusi, specialmente Claire: ha la fronte aggrottata e un’espressione tra il corrucciato e il preoccupato che la fanno apparire un po’ buffa. Rick si sposta dalla poltrona e si china accanto a lei, per abbracciarla e cercare di confortarla: “Qualsiasi cosa accada saremo con te.” Lei annuisce e gli sorride, mentre vedo Damon guardarla con tenerezza e preoccupazione.
“Piccola mia, dobbiamo parlare di una cosa, ma prima è importante che tu ascolti quello che delle persone vorrebbero dirti. Serena, Edward, venite.”
 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 - As Red As Blood ***


Angolo autrice: E’ un capitolo secondo me abbastanza forte, ma mi piaceva l’idea di cercare di immedesimarmi totalmente in Stefan nella sua veste più sanguinaria di squartatore.. A voi i pareri!  -Cassie







Rosso ovunque: sulla mia camicia, sulla strada, sul corpo senza vita dei due ignari viaggiatori; c’è rosso sul mio viso e su quello di Rebekah, sulla sua pelle e sul vestito lilla. Rosso, rosso ovunque.



Qualche ora prima



“Perfetto, c’è tutto. Ora manca solo l’elemento chiave: hai qualcosa che le apparteneva, magari qualcosa a cui era affezionata?” – Klaus annuisce, mentre Rebekah alza gli occhi al cielo come per dire ‘ovviamente!’. Io sono qui seduto a osservare questo teatrino, cosa alquanto irritante. L’unica cosa che desidero, specie da quando ho spento le mie emozioni, è il sangue. Catturare le mie vittime non senza prima giocarci un po’: sentire i loro battiti cardiaci accelerati, il corpo che trema e leggere la paura nei loro sguardi accende sempre di più l’istinto del predatore, ogni volta aumenta. “Stef, ci sei?” – la voce frizzante di Rebekah mi riporta al presente, costringendomi a rimpiombare in questo momento di magia assurda, quando tutto ciò che vorrei è affondare i canini in una giugulare giovane e pulsante, sentire il sangue caldo sulle labbra mentre la vita scivola via da quel corpo che diventa sempre più tiepido fino a congelarsi di un freddo mortale. Quando apro gli occhi ho ancora davanti a me quelle immagini, rivelate ai presenti dal mio sguardo vacuo e dalle pupille dilatate. Mi sento fremere, qualcosa dentro di me pare ruggire: devo cacciare, quasi come un animale in gabbia che non vede l’ora di nutrirsi. Il sangue inizia ad affluirmi al viso mentre un’affascinata Rebekah mi guarda come se mi vedesse per la prima volta e suo fratello sorride compiaciuto; la bionda mi si avvicina guardinga e mi scruta attentamente, prima di ritrovarsi a pochi centimetri da me e soffiarmi sulle labbra l’offerta di uscire per trovare carne fresca. Sono così eccitato che se Klaus non avesse detto di aspettare sarei schizzato fuori dalla porta trascinandomela dietro. “Voglio controllare una cosa prima – dice perentorio l’ibrido –Elena?”. Pronuncia solo questo nome e qualche immagine sfocata inizia a volteggiarmi per la mente:  ‘’Siamo io e te Stefan, sempre.’’  Io e lei in un grande letto, sotto le coperte; io e lei sotto il portico di casa a parlare e poi ad un certo punto la bacio; la sua voce, il suo profumo, i suoi capelli; “Ti amo Stefan! Chiudi gli occhi!”. Ma la mia sete è più forte, il sangue inizia di nuovo ad affluirmi al viso e mi esce quasi un ringhio, mentre quello che ormai è il mio padrone sorride, rivolgendosi a sua sorella: “Andate e divertitevi, attenti a non lasciare tracce.” Non fa neanche in tempo a finire la frase, che siamo già fuori casa.




 
“Forza Stef, vediamo chi è più veloce e più bravo, come una volta?”- mi istiga Rebekah, facendomi l’occhiolino; sorrido divertito e schiocco la lingua mostrando i canini affilati, catapultandomi verso la strada dove ho sentito un’auto avvicinarsi. “Gioco di squadra è meglio, arriva qualcuno. Non vorrei che restassi a bocca asciutta..” – la prendo in giro e lei alza gli occhi al cielo con una smorfia. “Lui o lei?” – mi domanda, pur conoscendo già la riposta. “Lei.” Sorride e si sposta sul ciglio della strada, assumendo un’espressione spaventata e preoccupata che fa sempre colpo sugli uomini: il ragazzo alla guida dell’auto inchioda subito, con un certo disappunto malcelato da parte della ragazza che deve essere la sua fidanzata. Bekah spiega che siamo andati fuori strada e domanda al giovane di aiutarla e tirare fuori dal pantano la macchina, appena oltre il ciglio della strada, mentre “ io faccio compagnia alla signorina – esclamo – non si è mai troppo tranquilli di questi tempi!” – le sorrido e mi avvicino a lei per presentarmi : “Stefan” – allunga la mano “Elizabeth”- sorride. Nello stesso istante sentiamo il suo ragazzo urlare e lei fa per muoversi verso di lei ma la mia stretta ferrea le impedisce qualsiasi movimento. Il panico si impossessa di lei, il battito del cuore accelera il sangue ribolle, mentre sento i canini premere per uscire. Gli occhi mi si fanno scuri, la fame mi divora e la brama di affondare i denti nel sangue si fa sempre più forte. Mi accosto a lei, afferrandole il collo e annusando: ha davvero un buon profumo. Faccio un respiro profondo e la addento, succhiando tutto il suo sangue fino all’ultima goccia. Lascio il corpo esanime cadere a terra, alzo il viso richiamato dai passi dell’originaria e la vedo venire verso di me con la stessa espressione: ebbra ed eccitata, con il sangue ancora sul viso e sui vestiti.

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Capitolo 23
*** Capitolo 23-Vinculus sanguinis perpetuus, victa anima rege semper mea. ***


Angolo Autrice: Un incantesimo legato a una strana e antica profezia. Cosa ne sarà di Claire? Riuscirà Gloria a realizzare il desiderio di Klaus? Leggete e datemi i vostri parere Un abbraccio, -Cassie
 



 
Poco fuori Mystic Falls
 
“Quindi è tutto adesso, sei sicura?” – domando nervosamente a Gloria: devo essere certo che l’incantesimo riesca. Annuisce con espressione scocciata, aggiungendo che occorre qualche goccia del mio sangue da mischiare al tutto e il gioco è fatto. “Non hai iniziato senza di noi, vero fratellino?” – Bekah e Stefan sono tornati dal loro spuntino che a giudicare dagli abiti è stato divertente e soddisfacente.  “Stiamo per iniziare ora, così potete assistere o se vuoi mandare qualcuno a controllare..” – suggerisce la strega. Ottima idea! Decido di testare il mio nuovo ibrido: gli telefono e lo mando a controllare. “Mi raccomando Tyler, niente errori o entrate in scena. Devi solo rintracciarla e dirmi cosa succede, chiaro?” – “Sì signore!”- risponde lui obbediente. “Bene si comincia! – annuncia Gloria – dammi la mano Klaus, ora mi serve del sangue…”. Osservo il pugnale freddo disegnare una linea sul mio palmo da cui esce subito l’agognato liquido rosso; il taglio sembra profondo ma un attimo dopo si è già rimarginato. “Uh è proprio in preda alle emozioni la ragazza.. Sicuro che vuoi usare l’esca per farle usare il potere speciale?” – “Assolutamente. E poi a Stefan non dispiace” – sorrido.
 





Salotto, Villa Salvatore


“Piccola mia, dobbiamo parlare di una cosa, ma prima è importante che tu ascolti quello che delle persona vorrebbero dirti. Serena, Edward, venite.” – alle parole della nonna, due grosse bolle luminose si fanno strada verso il centro della stanza dove ci siamo tutti e si fanno sempre più lunghe e sottili fin quando non compaiono due figure che fatico ancora a distinguere, avvolte come sono nella luce. “Ciao Claire” – dice la luce alla mia sinistra; quella voce, così calma e forte che ho sentito milioni di volte… “Papà?” – chiedo tra l’emozionato e l’intimorito alzandomi e avvicinandomi; mi volgo poi nell’altra direzione, mentre le luci si fanno più tenui e distinguo il viso delicato di mia madre: “Mamma? Come, cosa.. ?”. Non riesco nemmeno a formulare un pensiero, figuriamoci una frase. Ho il cuore a mille e un groppo in gola grosso quanto una palla da bowling. “Dobbiamo parlarti di una cosa tesoro, è molto molto importante.” Ma io non voglio ascoltare.
 



Rifugio di Klaus

“La vedo, sono tutti nel salotto e ci sono delle luci che si chiamano Serena e Edward o simili. Lei è nervosa, continua a stroppicciarsi le mani e camminare su e giù, scuotendo la testa” - riferisce Tyler al suo sire – “Vedi la nostra esca, dov’è?” – Il nuovo ibrido si sporge ancora un po’ per poter avere una visuale migliore.  “Sì, obiettivo individuato! E’ su una poltrona accanto a Claire.” – “Fantastico! Restiamo in contatto, ottimo lavoro” – attacco e rivolgo la mia totale attenzione a Gloria, che mi fa un cenno con il capo. “Bene, pare che dopo molti falsi allarmi possiamo attivarci. Prima l’incantesimo, poi l’esca.” Chiude gli occhi e impone le mani sulla bacinella che ha di fronte, dentro cui ci sono tutte le erbe e un oggetto di Claire più il mio sangue e inizia a recitare la formula: “Vinculus sanguinis perpetuus, victa anima rege semper mea.”
 
 



Salotto Salvatore

“Tesoro, tesoro ascoltami è importante!” – “No! Tu mi hai odiata, detestata, isolata per tutta la vita o ora mi chiami tesoro e pretendi che ti stia a sentire? Dov’eri quando piangevo tutte le mie lacrime per voi? Dov’eri quando ogni volta che rientravo a casa cercavo un contatto per parlare e tu avevi sempre altro da fare? Era papà ad ascoltare i miei resoconti sulle lezioni che mi dava la nonna, papà! Un umano! E tu, mia madre, una strega, mi trattavi come un mostro quando tu stessa avevi delle capacità sovrannaturali!” – urlo in preda alla rabbia, quasi bruciassi dall’interno. E’ strano , la sento crescere ed esplodere ogni minuto che passa, ma è una cosa che non mi appartiene. Mia madre si immobilizza e resta a bocca aperta per un minuto, come tutti i presenti del resto; poi parla: “Come.. Come l’hai scoperto?”. La guardo quasi sprezzante: “Quella notte, con l’incendio. Ero con la nonna e quando se n’è andata anche lei ho sentito una cosa strana venire da dentro e di colpo il cielo è esploso.” Come adesso. “E’ la furia del sangue.”- conclude mia nonna in tono indecifrabile.
 



Rifugio di Klaus

Gloria alza lo sguardo dalla bacinella, gli occhi totalmente velati: “E’ fatta.” Sorrido insieme ai miei due compagni. “E adesso, la goccia che farà traboccare il viso. Inizia a spremergli il cuore.”.
 





Salotto Salvatore


“La cosa?” – mentre mi giro per guardarla avverto un forte capogiro e una sensazione di vertigine così violenta da farmi chiudere gli occhi e lasciarmi andare a terra, mentre qualcosa sembra bruciarmi dentro: non è solo rabbia, è ira allo stato puro. Riapro gli occhi lentamente e con fatica tentando di rialzarmi ma poi mi accorgo che non sono caduta per terra, sto come galleggiando su una specie di nuvola azzurrina. Mi metto a sedere e irritata chiedo di scendere: vengo posata subito a terra, di fronte a mia nonna che mi scruta con aria preoccupata, quasi fossi un animale da sperimentazione. Il fuoco aumenta sempre di più, non credo di aver mai provato una cosa simile. Mi prende il viso tra le mani e raggiunta dai miei genitori mi fissa, poi sussurra quasi terrorizzata: “E’ cominciata. La profezia è cominciata.”
 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24- Dark Side ***


Angolo Autrice: Lo scorso capitolo è finito con, beh, con bel po’ di rabbia nervi tesi, non trovate? E’ quasi fatta per il nostro ibrido ma manca una cosa: deve far usare a Claire il suo strano potere perché la trasformazione sia completa! Ci riuscirà? Vi sbacio, -Cassie




 
Rifugio di Klaus

La mano della strega di Chicago si stringe attorno a un cuore animale, legato per magia a quello di qualcuno che si trova a Villa Salvatore. Mio fratello sorride compiaciuto, sa che Claire userà il suo potere per salvare lui. Per quanto odi ammetterlo, il sentimento che li lega è forte, molto forte. Così forte che anche lui è certo che la sua amata userà tutta la sua magia pur di salvarlo.
 




Villa Salvatore

“E allora, non è per questo che sono nata con tutte queste straordinarie capacità? Per innamorarmi di un assassino psicopatico che voleva uccidermi e poi ancora provare qualcosa per un altro vampiro che va in giro a spezzare cuori e basta!” – grido in faccia a tutti. Caroline si avvicina e tenta di sfiorarmi ma io mi scanso, rifiutando qualsiasi contatto, come se un tocco amorevole potesse ustionarmi la pelle.
TUMP. Un tonfo a pochi passi da me, mi volto e vedo Damon portarsi le mani al petto e contrarsi per il dolore; il cuore rallenta il battito, è madido di sudore e non riesce a respirare. Guardo mia nonna in preda al dolore, scuotendo la testa: “Non sono stata io!” – esclamo, mentre inizio a recitare una formula per lenire il dolore del vampiro, dandogli un po’ di respiro: faccio appello a tutte le mie forze.  “Lo so bambina mia,  stanno usando per farti usare i tuoi poteri. E’ la profezia: l’Oscurità è qui. Non possiamo fare niente.” La guardo senza capire per girarmi di nuovo verso Damon quando…

Il mio cuore si ferma, perde un battito.

Mi si annebbia la mente.

Il fiato si fa corto.

La vista è sfocata.

Quando riesco a riprendere il controllo lo scenario non è cambiato: Elena è inginocchiata accanto a Damon, con la testa di lui sulle proprio ginocchia e la mano stretta nella sua, mentre con l’altra gli accarezza la fronte dopo avergli stampato un bacio delicato vicino alle labbra, ricambiato ovviamente.
Qualcosa dentro di me ruggisce, gli occhi mi si fanno totalmente neri. Tuoni e fulmini riempiono il cielo, che si è fatto buio e ricoperto di nuvole così scure che pare vogliano dichiarare guerra. Poi sento quel fuoco farsi ancora più intenso. Sempre più forte finché tra le mie mani non si materializza una palla infuocata. La furia del sangue ha preso il sopravvento.
 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25-I’ve turned my Soul off ***


Angolo Autrice: premettendo che non mi convince molto come capitolo, ho voluto tentare di presentare il punto di vista di ciascun personaggio dopo l’avvenimento! Che ve ne sembra? Poco chiaro, troppa confusione? Colgo l’occasione per dedicare questo capitolo a due persone in particolare: ElyTVD, una cara amica e _Katherine_ sempre presente e sincera nei suoi commenti. Vi bacio, -Cassie




“Finestre in frantumi. Aria gelida. Oscurità. I fantasmi di prima sono scomparsi.” – riferisco al mio liberatore Klaus tutto ciò che vedo da qua fuori. “Fantastico. Aspettaci, stiamo arrivando.” Attacco il telefono e rimango lì fermo a osservare la scena: pezzi di vetro ovunque, sono tutti raggomitolati al suolo. Sono preoccupato per Caroline, non riesco a vederla.. Oh sì eccola! E’ lì accanto a Bonnie dietro il divano,  per fortuna stanno bene! C’è un silenzio tombale nel salotto: nessuno parla, nessuno si muove; quasi nessuno respira. “Ottimo lavoro, amico” – una voce e una pacca sulla mia spalla mi informano che Klaus e il suo seguito sono arrivati. Mi volto e faccio loro un cenno con il capo, salutando Stefan con una stretta di mano. “Tyler – mi invita l’ibrido- direi che possiamo entrare tutti.” E così dicendo si fa strada verso la finestra ormai inesistente e balza felino nel salotto.



Tutti sono ancora basiti per la trasformazione di Claire che nemmeno sobbalzano quando vedono entrare me e la mia nuova famiglia, con Gloria al seguito. Ci sono frammenti di vetro ovunque, mobili spostati e crepe nei muri e sul parquet di legno. Un’aria gelida aleggia nel salone, mentre Claire troneggia nella stanza avvolta da un’aura scura. “Missione compiuta quanto pare.”- sorrido, rivolgendomi al maggiore dei Salvatore: “Stai meglio, adesso?”. Un’ombra chiarificatrice gli compare sul volto: “Sei stato tu!” – “Gloria più precisamente..” – accompagno con un gesto lo sguardo che si posa sulla strega di Chicago, la quale fa un inchino impettita, come si aspettasse chissà quale orda di complimenti. “Oh ma non è tutto merito del mio piano – aggiungo sogghignando – il vostro patetico quasi bacio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, o meglio, la strega già piena d’ira, non è vero mia cara?”. Faccio un passo verso Claire per guardarla negli occhi ma non faccio in tempo ad avvicinarmi che è già scomparsa protetta da una nube.



“Cosa hai fatto!!”- senza pensarci due volte mi fiondo atterrando quello che era il mio fidanzato prima di essere asservito. “Caroline, io non pensavo che..” – cerca di spiegarsi e mi implora di ascoltare ma io scuoto la testa, sono così arrabbiata e ferita, mi sento tradita, da lui più che da chiunque altro al mondo. Non posso evitare di volergli fare del male a mia volta e così gli rompo il collo. Tanto non è morto, poi è addirittura il nuovo super ibrido, figuriamoci. Ma non posso fare a meno di detestarlo da quanto si è trasformato: è di nuovo lo stupido, menefreghista, egoista e borioso arrogante di un tempo. Mi accascio a terra e mentre Barbie Klaus carica verso di me, Damon all’improvviso mi si para di fronte mentre Rick lancia una granata alla verbena. L’urto è così forte che roviniamo tutti a terra tramortiti, io mi sento così annebbiata che chiudo gli occhi e mi lascio andare, il corpo è troppo molle per sorreggermi. “Caroline, Caroline!” – c’è una voce lontana e ovattata che mi chiama ma non so cosa sia. Poi più nulla.



Me ne sono andata in un attimo. E’ bastato desiderare di non essere lì e in un lampo sono scomparsa da quel grande salone per ritrovarmi qui a Fell’s Church. Wow. Mi sento così.. invincibile. E non sono costretta a essere perfetta o giusta; a non arrabbiarmi; a mantenere il controllo. A dire il vero, non mi sento più la solita piccola vecchia Claire. Ho sempre invidiato ai vampiri il fatto poter scegliere di chiudere le emozioni in un cassetto. Adesso posso farlo anch’io: posso sentire solo quello che voglio; niente più paura, niente più dolore; niente più amore, niente più insicurezza. Tutte sciocche debolezze da pivelli, da persone ordinarie e deboli. Adesso c’è solo Oscurità. Forza. Potere. Rabbia.  Io non sono una qualunque: fin dalla mia nascita le prime parole che ho sentito rivolte a me sono state relative alla mia discendenza e al legame con una cometa; un legame così forte con una cosa così fugace ed effimera, così rara da potersi scorgere in tutto il suo fulgore solo una volta ogni 170 anni.   
Io non sono ordinaria.                                                                                                                                                  
Rabbia. Forza. Fuoco. Potere. Ira. Scelgo di essere tutte queste cose, come una fiamma costantemente accesa sotto una brace ardente. Scelgo di spegnere la mia Anima di fronte al nuovo dono che mi è stato fatto. La Furia del Sangue sarà l’unica via.



“Forza, andiamo a cercarla.” – rieccheggia nella mia testa la voce di Klaus, se n’è andato ormai da qualche minuto ma siamo tutti ancora qui immobili a terra. Come ho potuto lasciare che accadesse, lasciare che si trasformasse in quella strega così piena d’odio? Avrei dovuto capirlo ed essere più attento, ma quando Elena mi ha baciato, mi sono lasciato andare a sensazioni non del tutto scomparse e il cervello mi si è scollegato. Scuoto la testa mentre mi siedo contro il divano e amareggiato mi prendo il viso tra le mani.



“Damon, Damon!” – sembra così in difficoltà, come non lo vedevo da tempo. Alza lo sguardo su di me, pronto a farmi la domanda che temevo: “Rick, cosa possiamo fare adesso?”. Non lo so, ma come posso dirlo a tutti loro?



Mi alzo di scatto e corro a frugare nella mia borsa: nel Grimorio ci dev’essere di certo qualcosa! Un controincantesimo o un metodo di localizzazione almeno per sapere dov’è. Dannazione, Gloria è troppo forte, è riuscita a colpirci anche a distanza. Devo contattare Emily, subito.



“Io torno nella vecchia casa abbandonata, devo parlare con Emily e le altre streghe! Forse loro potranno aiutarci e magari ci sarà anche Marie..” – una frettolosa Bonnie si avvia verso l’uscita ma io la trattengo per un braccio, con gli occhi lucidi di lacrime e il viso sporco di polvere, mentre accarezzo i capelli di Caroline ancora svenuta poggiata sulle mie gambe. “Ti prego – dico in un sussurro- Vi prego, prendiamo un momento per riflettere e trovare una soluzione..”. Un rumore di tacchi inconfondibile giunge alle mie spalle e poi quella voce, così suadente: “Non puoi fermarla mia cara. La profezia è cominciata. Bisogna solo trovare la chiave di volta che può salvarla, o sarà tutto perduto. Lei ha spento tutto adesso.”

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Capitolo 26
*** Capitolo 26-You know I’ll always find you ***


Angolo Autrice: Siamo al punto di svolta! Con Claire completamente accecata dal lato Oscuro. Chi incontrerà adesso? C’è una soluzione? Vi abbraccio con affetto, -Cassie




Fell’s Church



Da qui posso vedere tutto, riesco a controllare perfettamente tutto il paesaggio e le zone circostanti. Esco appena da dietro gli alberi dove mi ero appostata in cerca di equilibrio e mi affaccio al nuovo mondo che percepisco in modo del tutto diverso. Riesco a percepire anche a chilometri di distanza l’ira e l’odio delle persone; ne sento il dolore, come se mi premesse sulla pelle e la graffiasse. Ma anche la speranza, l’amore.
“Poveri sciocchi umani, così deboli, non è vero?” – una voce familiare mi accarezza l’orecchio, mentre due mani scivolano dai miei capelli a cingermi i fianchi. Resto sorpresa, non tanto per quanto mi sia familiare quel gesto, quanto per il fatto che mi mancava. O forse, mancava a questa Claire; quando ero con lui ero diversa: impulsiva, irrazionale; facevo esperimenti magici, mi spingevo al limite; in una parola ero diventata pericolosa. Poi qualcosa che aveva detto e fatto mi aveva fatta tornare la strega buona che ero; il dolore e la morte avevano preso il sopravvento, finchè mi ero persa. E poi mi sono trasferita qui, per vedere poi che il mio cuore poteva battere, salvo provare la sensazione di sentirlo ancora e ancora sbriciolarsi, stretto in una morsa fino a ridursi in polvere. Ma adesso, adesso non ero più quella ragazza: adesso potevo prendere decisioni avventate senza pensare, adesso avevo il potere e niente più paura o dolore.                                                
“Mi hai trovata..” -Sorrido appena, accarezzandogli le mani che lui prontamente annoda alle mie. “ Sai che ti troverò sempre. Sapessi quanto mi sei mancata, quanto mi è mancata questa te..” – sussurra suadentemente al mio orecchio, per poi scendere a baciarmi il collo. “Hai sempre lo stesso buon profumo.” – “Anche tu mi sei mancato, Nik. Ora vorrei andare a casa, immagino che tu abbia già provveduto.. C’è una stanza tutta per noi, vero?”- accenno un sorriso e mi allontano da lui. Mi è sempre piaciuto stuzzicarlo un po’.






Villa Lockwood



“Così mio fratello ti ha convinto a farci stare qui eh?” – sorrido divertita, mentre entro nello splendido atrio della villa di Tyler. E’ davvero sontuosa e regale, proprio la mia abitazione ideale insomma. Mi guardo intorno, quasi annusando l’aira mentre Gloria e Stefan entrano dietro di me, portando un paio di bagagli in cui abbiamo radunato abiti e cose varie. “Sì, mia madre è fuori città e ci resterà per un po’. E’ bastata una spintarella et voilà.”- afferma il padrone di casa, orgoglioso: sta imparando a maneggiare abilmente le sue nuove capacità vampiresche, mio fratello ne è molto fiero. “Allora, qualcuno vorrebbe accompagnarmi nella mia stanza?” – domando sbattendo le ciglia con fare seducente; ma gli sguardi di tutti sono rivolti alle mie spalle, verso la porta. “Io vorrei prenotare una matrimoniale nella zona più riservata, se possibile.” – una voce melodiosa accompagnata da un profumo che avevo imparato a riconoscere mi fa voltare: Claire e mio fratello sono arrivati.




Villa Salvatore



“Non puoi fermarla mia cara. La profezia è cominciata. Bisogna solo trovare la chiave di volta che può salvarla, o sarà tutto perduto. Lei ha spento tutto adesso.” Lo sguardo di Katherine è preoccupato, come poche volte nella sua ultracentenaria vita. “Vuoi dire che è come noi?” – Caroline finalmente si è svegliata e si alza, accoccolandosi tra Elena e Bonnie che, sollevate, la stringono in un abbraccio. “Peggio. Ha spento la sua Anima.” – la voce di Marie ci fa sobbalzare, pensavamo tutti se ne fosse andata con l’esplosione. “Perdonatemi ma Klaus non doveva sapere che sono ancora qui, doveva pensare che sarei scomparsa dopo la trasformazione di Claire. Lui e la sua strega hanno usato l’incantesimo che temevo, anche se nella profezia non era specificato: quello del sangue oscuro.” – il suo sguardo incrocia quello della Petrova, che fortunatamente intercetto prima che possa muoversi: “Cosa sai Katherine? Non farmi perdere tempo e pazienza.” – le ringhio contro. “Damon, non è lei la depositaria delle informazioni, solo una guardiana. E non era compito suo impedire questo, non si può fermare la profezia.” – afferma il fantasma, cercando di calmarmi; lentamente, tolgo la mano dal collo della vampira e il mio sguardo si posa su Marie: “E allora, come facciamo a riportarla indietro? Non c’è un contro incantesimo o una pozione o cose simili?”. Scuote la testa tristemente e si siede sulla poltrona accanto a me; si sente responsabile, glielo si legge negli occhi. “Non avrei dovuto appesantirla con tutte quelle responsabilità..” – “No mamma. Io non avrei dovuto tenerla così lontana da me, non è stata colpa tua” – Serena, la madre di Claire, è tornata anche lei –“ L’ho rifiutata e fatta sentire sbagliata per tutta la vita. Ora dobbiamo solo aspettare: se ha spento tutto, il suo cuore è immune a qualsiasi emozione. Ci vuole solo l’occasione giusta per risvegliarlo.”

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 – Fix You ***


Angolo Autrice: perdonate l’attesa, questo trimestre all’università ho degli orari assurdi! Suggerisco come soundtrack mentre leggete “Fix You” dei Colplay, canzone meravigliosa che dà anche il titolo al capitolo. Qui faremo un passo avanti o indietro a seconda delle coppie che preferite e vedremo crearsi una nuova situazione. Ringrazio di cuore chi è sempre presente e recensire e anche chi, con la sua presenza silenziosa, legge soltanto. Vi abbraccio, Cassie.





Villa Salvatore


“Quindi sostanzialmente non abbiamo un bel niente, dannazione!!” – Damon urla arrabbiato, lanciando con foga nel caminetto  il bicchiere pieno di whisky che si era versato un attimo prima. Il viso tirato, gli occhi quasi fuori dalle orbite e il sangue che inizia ad affluire al viso; si appoggia al muro lasciandosi scivolare lungo la parete, prendendosi la testa tra le mani. 
Non l’avrei mai immaginato, ma non  credo di aver mai provato per lui una tenerezza pari a quella che sento in questo istante. Ancora stordita, mi sciolgo dall’abbraccio di Elena e Bonnie avvicinandomi traballante a lui mentre nella stanza regna sovrano un silenzio tombale. Mi lascio andare sul pavimento accanto al vampiro, osservandolo per un lungo istante: sembra quasi che non respiri, beh non che gli serva farlo; è raggomitolato su se stesso; non muove un muscolo neanche quando allungo una mano per accarezzargli la testa, seppur con un po’ di timore, non si sa mai come reagisce in queste situazioni. Nessun movimento brusco o irritato, anzi riprende a respirare e si avvicina un po’ di più a me, così continuo ad accarezzargli delicatamente i capelli. “La troveremo”- bisbiglio in un sussurro impercettibile, ma so che mi ha sentito. Infatti alza leggermente il viso voltandosi a mostrare i suoi occhi azzurri coperti da un velo di tristezza: “Avrei dovuto stare più attento. Ho già perso mio fratello, incasinato le cose con Elena poi è arrivata Claire e… Non possiamo perdere anche lei, ecco. Avrei dovuto essere più attento.” Nelle sue parole si cela molto più di quanto non dica, posso sentirlo dal battito del suo cuore: quando parla di Claire accelera lievemente. “Non è stata colpa tua Damon, su tesoro, alzati..” – e ti pareva che non mancavano le sue fatidiche ex fantasme, Rose ed Andie. Alla loro comparsa arriccio il naso irritata e anche lui assume un’espressione infastidita: “Ti sembra il caso di pensare a loro mentre stiamo parlando di tutt’altro?”- gli sputo addosso questa frase come fosse veleno scostandomi da lui, mentre gli altri si sono radunati in cucina a cercare sul grimorio un modo per rimettere a posto l’esplosione del salotto. Assume un’espressione grave:” Stavo pensando alla sera in cui ci siamo quasi baciati.. io e Claire.. e loro sono apparse perché non so come solo per una frazione di secondo mi sono venute in mente.. Ma era un pensiero generale, pensavo al fatto che tutte le donne a cui mi sono affezionato poi sono morte e ecco perché sono apparse.. ma non penso più a loro, non in quel modo.” – Le due giovani stanno per replicare ma proprio in quel momento si dissolvono come nebbia leggera: sono in pace ora che Damon ha chiuso il passaggio. Non posso astenermi dal porgli la domanda fondamentale, la lancio come una grossa palla in mezzo alla stanza, quasi potesse atterrare con tutto il peso della sua importanza e far crollare tutto ciò che sta intorno: “Provi ancora qualcosa per Elena? Perché sai incasinarsi con due donne favolose creerebbe attorno a te un pantano da cui sarebbe quasi impossibile uscire.. Ovviamente, solo se provi qualcosa anche per un’altra.. Cosa provi per Claire?”.





Rifugio di Klaus


“Finalmente ci possiamo conoscere di persona!” – esclama contenta una biondinda, venendo incontro a me e Nik,  seguita a ruota da Stefan e Tyler. “Claire, loro già li conosci. Lei invece è mia sorella, Rebekah, è un po’ particolare..” – “Oh non dire queste cose Nik, diventeremo ottime amiche, già lo sento!”- afferma raggiante per poi avvolgermi in un abbraccio inaspettato a cui rispondo dapprima esitante poi divertita. “Sai – mi sussurra la vampira all’orecchio – mio fratello ti ha cercata per molto tempo da quando te ne sei andata. Anche se lui dice sempre che l’amore è una debolezza e cose di questo genere, io so che ti ama, in tutte le tue sfaccettature, ti ama davvero.” – sono colpita e stordita da queste parole. Poi si stacca velocemente da me e prendendomi la mani mi dà sorridente il benvenuto in famiglia; sorrido di rimando e la accarezzo i capelli.


“Se volete vi mostro la vostra stanza..” – un cortesissimo Tyler si offre di farci da guida e a un cenno di assenso di Nik inizia a farci strada: sale le scale, poi svolta a sinistra, in un’ala della villa che non sapevo nemmeno esistesse e si ferma davanti a una porta: “Questo è tutto vostro, accomodatevi.” – sorride e poi scompare. Osservo l’ibrido accanto a me con sguardo interrogativo, mentre sul suo viso compare un’espressione divertita e mi invita a chiudere gli occhi; appoggia la mano sulla maniglia e una sul mio viso, accompagnandomi gentilmente oltre la soglia per farmi fermare in piedi pochi passi dopo. “Adesso puoi aprire gli occhi.” – la sua voce calda e morbida mi accarezza l’orecchio e il collo, mentre una mano ci cinge i fianchi e l’altra sposta i capelli fino a lasciare il collo scoperto. Apro gli occhi e mi ritrovo in una sorta di piccolo appartamento: il corridoio conduce, per quello che riesco a intravedere, a destra al bagno, in mezzo al salotto, mentre a sinistra c’è la camera da letto. Spalanco gli occhi come una bambina . “Dovrebbe essere tutto come volevi.” – lo guardo senza capire- “Sì insomma te lo dovevo, tu sei stata.. sei, ecco.. Il mio cuore, sai la mia casa. Mi hai aggiustato, ricordo com’ero quando ci siamo incontrati..”- la voce gli trema, gli accarezzo il viso. Poi sorride, mi fa un cenno e senza farmelo ripetere  vado in esplorazione, muovendomi subito alla mia destra sotto il suo sguardo sornione: il bagno è enorme, con tanto di box doccia e accanto una meravigliosa e gigantesca vasca per l’idromassaggio a cui si accede tramite gradini; uscita mi dirigo in salotto, altra stanza grande e luminosa con due divani bianchi e soffici, molti cuscini e un caminetto scoppiettante in cui brucia la legna. Mentre mi guardo intorno passano pochi secondi e mi sento bruciare anch’io: in una mossa fulminea Nik si è spostato alle mie spalle prendendomi per la vita e iniziando a baciarmi il collo. “Manca ancora una stanza..” – colgo l’accenno di eccitazione nella sua voce e sorrido divertita, ripercorrendo dei ricordi nella mia mente e constatando che non è cambiato.
Mi lascio prendere per mano e condurre  fino all’altra stanza: luminosa, grande e calda, con toni color pastello morbidi e delicati, insomma meravigliosa. Devono brillarmi gli occhi per l’entusiasmo: “Abbiamo ripreso da dove ci eravamo interrotti..” – mormoro  quasi emozionata, andando alla finestra che dà sul parco per girarmi verso l’originario un attimo dopo, ma lui è già li di fronte a me: mi fissa con i suoi occhi penetranti, mentre mi accarezza una guancia con il dorso della mano, andando a sfiorare la clavicola; vedo il desiderio nei suoi occhi; poi si avvicina e posa le sue labbra sulle mie, coinvolgendomi in un bacio dapprima dolce poi sempre più famelico, finchè in un battibaleno non mi ritrovo schiacciata dal suo corpo contro il muro per sparire un secondo dopo tra le lenzuola.

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 - Find the Key of Her Heart ***


Lo so, lo so, sono scandalosa, sono passati secoli dall’ultimo capitolo: chiedo venia! Ma voi ci siete sempre, vero? Ho qui fresco fresco un nuovo capitolo corto corto lo so, ma mi serve più che altro per cercare di distendere la matassa e avviare alla fine; perciò fatemi sentire i vostri pareri, potete anche sgridarmi, ne avete facoltà. Un abbraccio, Cassie.





Villa Salvatore



“Ho trovato l’incantesimo di localizzazione!”- esclama Bonnie raggiante. “Ma ci serve a poco se non sappiamo come riportarla indietro.”- la voce bassa e preoccupata di Rick riflette le sensazioni di tutti. “Solo una persona può riportarla indietro e non con la forza.” – a queste parole i nostri occhi sono tutti puntati su Serena, la madre di Claire. “E chi è? E come si può fare? Forza, cosa stiamo aspettando?!”- mi alzo in piedi pronta a balzare fuori dalla porta, ma lei mette un braccio sulla mia spalla fermandomi. “Calma Caroline. L’identità di costui, o costei, non è mai stata rivelata direttamente, come in ogni profezia che si rispetti – accenna un sorriso irritato – ci sono solo indizi che non mi hanno comunque permesso in tutti questi anni di scoprire chi sia. Di certo è qualcuno vicino alla mia piccola. Quanto al come, è solo questione di fare i passi giusti e riuscire a toccarle il cuore di nuovo; a farle sentire tutto quello che non vuole sentire, vedere ciò che non vuole vedere. Ma anche a provare il dolore, la gioia, l’amore.” – “Allora mi dispiace dirglielo ma ci vorrà un gran fatica. – Katherine entra con passo felpato in salotto – non scherzavo quando dicevo che è passata al lato oscuro. L’ho appena verificato Oh e quindi niente incantesimo di localizzazione, mi spiace di averti battuta sul tempo.” Alza le spalle, per niente dispiaciuta. “Dov’è lei?” – Damon parla per la prima volta dopo ore, agganciando gli occhi scuri della vampira nei suoi. “Dov’è? Non te lo chiederò una terza volta.” – “Non so se vuoi davvero saperlo… “ –“Dannazione, dov’è??” – urla, alzandosi a velocità fulminea e stringendo una mano alla gola della Petrova. “Sta festeggiando con Klaus. In tutti i sensi.” Lo dice lentamente, quasi calibrando le parole per paura di ferirlo. Poi si avvicina e gli sussurra qualcosa all’orecchio.


“Trovate la chiave del suo cuore e troverete come riportarla indietro. Ricordate che dovrà scegliere da sola, sempre. Sia il suo ritorno, sia il futuro dell’ibrido. Lei sola può dare la vita o toglierla. Ricordatele il suo dono, che ha ricevuto alla nascita: la guiderà e le dirà cosa fare” – vediamo le figure dei fantasmi sbiadirsi piano piano, fino a sparire con un soffio di aria leggera e tiepida, lasciando un odore di incenso e menta.

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Capitolo 29
*** Capitolo 29-Welcome back home ***


Angolo Autrice: Lo so, lo so, sono imperdonabile, vi chiedo di scusarmi!Questo è il primo momento quasi libero che ho avuto e mi sono fiondata a scrivere un altro po’ ;) Come vedrete, avremo l’ingresso di tutti gli Originals con un tocco di umorismo, esclusi Esther e Mikael, e verremo alla scoperta di un vecchio segreto!  Canzone consigliata: Poision & Wine- The Civil Wars. Come sempre, attendo i vostri pareri se vorrete darmene, è un piacere e un onore leggere i vostri commenti! Vi sbacio, -Cassie
 
Villa Lockwood, qualche giorno dopo
Un respiro leggero, un movimento delicato ed eccola scivolare via dal letto. Si muove piano, senza fare rumore, come una farfalla che vola sbattendo lievemente le ali; sinuosamente si sposta davanti alla finestra, sedendosi sul divanetto di fronte. Il sole luccica sui suoi capelli, accarezzando il suo profilo perfetto e facendo risaltare nei suoi occhi nocciola quella sfumatura dorata che i piace tanto. Ha i capelli in disordine, ma così sembra ancora più bella; fa un respiro profondo e si stiracchia come una gatta, tendendo ogni muscolo del corpo. Poi, come se niente fosse, si gira verso di me con un sorriso luminoso. “Buongiorno”- si alza dal divanetto e si appallottola contro il mio petto, stampandomi un bacio a fior di labbra- “Come hai dormito?” – cerca di trattenere una risata. “Come se avessi dormito con te accanto...” – le soffio sul collo, baciandola per un attimo dopo, pensieroso. “Nik, cosa c’è?” – allunga la mano per sfiorarmi la guancia. “Nulla, stavo solo riflettendo. Su, abbiamo un sacco di cose da fare stasera prima del ballo!” – le dico sorridendo attirandola fuori dal piumone. “Ballo?”- chiede incuriosita aggrottando la fronte – “Sì, ballo. Finalmente abbiamo una sistemazione e si da il caso che, oltre a invitare il vicinato, io voglia farti conoscere la mia famiglia. Tutta la mia famiglia.”- aggiungo inarcando le sopracciglia. “Ma.. Non sarà troppo? Voglio dire, non ti aspetterai davvero che ti gettino le braccia al collo dopo averli privati della scoperta di cose come internet e lo spazzolino elettrico, vero?”- sorride divertita e mi fa una linguaccia, cerca di sfuggirmi ma sono più veloce e la afferro per la vita in un battito di ciglia, baciandola con passione e sentimento.  “Avrò bisogno del tuo aiuto per un piccolo incantesimo quando la Luna sarà allo Zenit, d’accordo amore?”. Si fa seria: ”Di cosa si tratta?”- “Non preoccupiamocene per adesso,. Tu e Bekah preparate il salone mentre io mi occupo della mia famiglia. Oh e più tardi, potresti trovare una sorpresa” – le strizzo l’occhio dandole un bacio fugace ed esco.
 
 
Villa Salvatore
“L’avete ricevuta anche voi?” – “Sì. E’ davvero il caso di andare?” – una titubante Elena si stropiccia tra le mani l’invito che abbiamo ricevuto tutti: ‘Siete cordialmente invitati al ballo a Villa Lockwood organizzato dalla famiglia  Mikaleson’. “Certo! Devo riuscire a far rinsavire Tyler! E di certo ci sarà anche Claire, potremmo trovare un modo per il fatto della maledizione..”- Caroline sobbalza sul divano, agitata e pronta all’azione. Si scatena un uragano di voci, una sopra l’altra, tutti pronti a esprimere il proprio piano d’azione, i loro dubbi e disappunti, le loro paure; solo una voce manca al coro: Damon. In un angolo, attaccato al caminetto con il suo fedele bicchiere di bourboun in una mano e l’invito nell’altra, lo sguardo perso nella danza delle fiamme. MI avvicino, battendogli una mano sulla spalla. “Ehi.” – “Ehi. Cosa dobbiamo fare Rick?” – alza gli occhi azzurri e li fissa nei miei, aspettando una certezza che non so trovare; ho solo una speranza e su quella voglio che tutti puntiamo. “Tira fuori lo smocking, si va ad una festa.” – Sorride, pronto alla caccia. “Signore- annuncia- andate a prepararvi e mettervi in ghingheri, abbiamo un appuntamento stasera.”
 
Villa Lockwood, scantinato
“Fratello, quale onore!”- frase idilliaca accompagnata da una poco piacevole pugnalata alla mano, una alla schiena e una alla gamba: Kol, Elijah e Finn sono tornati. Seguono momenti di aspra lotta, fin quando non veniamo interrotti. “La finite con tutto questo baccano? Di sopra stiamo cercando di arredare e scegliere la musica, branco di animali!” – “Rebekah, è bello vederti.”- Elijah si avvicina a nostra sorella, seguito dagli altri. “Su, litigherete dopo cercando di uccidervi come dei bambini cresciuti nella giungla, ora muovetevi abbiamo una festa stasera! Oh e vi prego, fatevi una doccia.. Troverete i vostri abiti già elle vostre stanze.” –annuisce saltellando felice: ha sempre amato questo genere di cose. Anche se non capisco come abbia fatto a procurarsi tutto così in fretta: sto per domandarglielo ma mi anticipa: “Claire è stata formidabile, ci abbiamo messo un attimo.” – mi fa l’occhiolino mentre sale le scale, consapevole di aver scatenato la curiosità di Finn e Kol, che di certo tenterà subito un approccio diretto, infatti si è già materializzato nel salone. “Ti sento che ci provi con la mia ragazza, sai?!”- sbuffo tra l’irritato e il divertito salendo accompagnato da Elijah. “Come mai tu non sei volato di sopra? Avete sempre avuto un rapporto e un’intesa speciali voi due..” – gli dico ripensando al passato. “Perché prima voglio assicurarmi che tu non la uccida di nuovo. Le hai fatto un incantesimo, vero?” – Fissa i suoi occhi dentro i miei, senza darmi via di fuga. Non gli rispondo ma sa di averci preso subito. Mi fa un cenno con il capo e si allontana, comparendo davanti a Claire: i loro occhi brillano e si stringono in quell’abbraccio particolare che hanno solo l’uno per l’altra, non ho mai capito perché. Restano abbracciati fissandosi per qualche istante, mentre di sopra i miei fratelli gridano entusiasti per la scoperta della doccia.
 
 
Appena la vedo, mi sento quasi sollevare da terra: non è cambiata, l’ultima immagine che avevo di lei corrisponde a questa. La stringo di nuovo tra le braccia, ma non ha lo stesso battito e le stesse sfumature, lo stesso calore: si sente che è diversa, l’incantesimo di  Nik la sta privando della sua essenza, potrebbe essere peggio di quello che sembra. I suoi occhi però conservano un po’ di quella luce, ma ci vedo anche il dolore: ecco perché non ha cercato di liberarsi, o forse non se n’è nemmeno resa conto. “Bentornato, Elijah.”- mi sussurra così piano in modo che solo io possa sentirla. E in un attimo, sono tornato a quella notte: fuoco e fiamme ovunque; odore di sangue e carne bruciata; la cerco disperatamente ma non riesco a trovarla fin quando non sento un grido che scatena una tempesta e allora la vedo, lì, rannicchiata su un corpo esanime, sporca di rosso e terra, distrutta e ferita nel corpo e nell’anima. “Vieni, andiamo via!”-  la sollevo e sfrecciamo via fino a casa mia; la faccio sedere, si calma e si dà una ripulita mentre io le preparo una borsa con dei vestiti e organizzo un piano per farla scappare. Appena entra nella stanza, ancora con gli occhi lucidi, scuote la testa: “Non puoi aiutarmi, ti ucciderà.” – “Non sarò davvero morto, lo sai. E sai anche che in qualche modo riuscirò a convincerti, quindi evitiamo di dilungarci: prendi il borsone ed esci, Annie è già fuori ad aspettarti.”. Mi guarda come un cucciolo spaurito, le prendo il viso tra le mani: “E’ l’unico modo, sei l’unica che può impedire tutto. Sei l’unica.” – sappiamo entrambi quanto queste parole non si riferiscano solo a mio fratello; infatti sorride, si avvicina e mentre una lacrima le scorre lungo la guancia posa la fronte contro la mia, sussurrando un ‘addio’ e regalandomi il nostro primo, unico, leggero bacio.                                                                                                                                    
“Elijah?”- mi chiama sfiorandomi il viso e sono di nuovo al presente.
 
 

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 – White as moon, Red as blood ***


NOTA AUTRICE: Perdonatemi, lo so che ci metto sempre troppo tempo, cerco di fare il meglio che posso. Spero ci sia ancora qualcuno che mi legge e mi possa dare il suo parere, ormai stiamo per avviarci pian piano alla conclusione. Secondo voi, chi dovrebbe scegliere Claire? Si coglie il differente rapporto che ha con Elijah rispetto a quello con Klaus?   Morsetti, -Cassie
 

 

Casa Forbes

“Pff. Uff. Aaah dannazione!” – si sente sbattere una porta e un tonfo, io ed Elena ci precipitiamo su per le scale, temendo che sia successo qualcosa. “Caroline! Va tutto bene?”-  entriamo nella stanza e sembra che vi sia esplosa una bomba: abiti ovunque, fotografie stracciate e sparse sul pavimento e una bionda raggomitolata contro il letto, Piange, Caroline, singhiozza e alza il viso verso di noi mostrando gli occhioni azzurri lucidi e arrossati. “Sto bene, non è niente. E’ solo.. una crisi di nervi. Ecco io.. Io non so cosa indossare e tutto è così sbagliato, ecco.”- dice scuotendo il capo e rialzandosi lentamente. “Care..” – mi avvicino – “Non è nulla Bonnie, sto bene.” Cerca di dissimulare la tristezza, ma è palese quanto il tradimento di Tyler l’abbia ferita: “Andrà tutto a posto, lo libereremo, ok? Non agisce in modo autonomo, lui non ti ferirebbe mai così, lo sai. Andrà tutto bene”. – “Sì – si avvicina Elena e ci stringiamo in un abbraccio – ce li riprenderemo. Riavremo Tyler e Stefan e Claire, in un modo o nell’altro!”.




 
Villa Salvatore

“Forza Rick, non abbiamo tutta la sera! Chiudi il borsone e andiamo a prendere le nostre amabili donzelle, poi filiamo alla festa.” – Alarci alza gli occhi al cielo: “Almeno , ti prego, allacciati la camicia e metti una cravatta. Sarà il caso di essere presentabili vista tutta la gente che ci sarà.” – “Oh beh io in realtà pensavo di presentarmi con un ‘Ehi grazie per l’invito, siamo qui per uccidervi tutti, qualcuno vuole contribuire?’”.- ribatte il maggiore dei Salvatore entrando nella stanza con il suo fedele bicchiere di schotch. “Riavremo tuo fratello Damon. E la mia allieva. Te lo prometto. Andiamo adesso.”


 
 


Villa Lckwood

“Buonasera Mrs. Lockwood, grazie per averci permesso di organizzare il party qui a casa sua.” – Nik si protende in un elegante inchino e un baciamano – “Oh ma ci mancherebbe, è un piacere. E poi, siamo qui per collaborare in pace, no?” – risponde lei lusingata. Mi avvicino a Claire che osserva la scena dall’alto della scalinata. “Lo sai, è sempre stato bravo in questo genere di cose. Immagino che te lo ricorderai..” – le sussurro all’orecchio, sfiorato da un ricordo fugace e veloce. Ora, come allora, è bellissima, seppur indebolita: i suoi occhi luminosi sono più opachi, quasi velati; la sua pelle color ambra, sempre calda, ora è fredda e chiara, quasi bianca come la luna; i suoi capelli sono sempre neri come la notte, lunghi e fluenti, morbidi; il tutto a contrastare con l’abito rosso accesso che le fascia perfettamente il corpo, restando aderente al fisico e lasciandole scoperta parte della schiena. Mi sento infiammare a guardarla, ma cerco di controllarmi anche se diventa troppo difficile avendola così vicina. Stringo le mani in un pugno e chiudo gli occhi per prendere un respiro profondo e concentrarmi su altro, fin quando non sento il suo profumo così vicino, a pochissimi centimetri da me. “Stai stringendo i pugni, Elijah. C’è forse qualcosa che ti rende nervoso?” – mi accarezza delicatamente la guancia, senza fare movimenti bruschi i scostarsi da me. Mi perdo a ricordare: Tatia. Katherine. Claire. Tre donne ho amato in tutta la mia vita, tre donne che ho diviso e per cui ho lottato con mia fratello; o almeno ciò vale per le prime due. Con Claire è sempre stato diverso: abbiamo avuto qualcosa di speciale dal primo momento che ci siamo conosciuti, qualcosa che non si può spiegare, una connessione; non mi sono mai spinto oltre, non mi sono mai imposto e battuto per lei; non ho mai provato ad andare oltre, a prendere ciò che volevo, ad avvicinarmi alle sue labbra e al suo viso, al suo collo, al suo corpo, al suo cuore. E oggi, oggi potrei perderla da un momento all’altro perché questa oscurità al consuma e adesso non sto sfruttando l’unica occasione che ho. Apro gli occhi di scatto, non le dò nemmeno il tempo di reagire o pensare e la sbatto contro il muro, baciandola con rabbia, disperazione e passione. Quando le nostre labbra si staccano  sto ancora stringendo i suoi polsi e appoggio la fronte contro la sua, respirando profondamente e lei fa altrettanto. “Wow.. – dice in un sussurro – non sei mai stato così deciso. Mi piace.” – basta questo per  accendermi come un fiammifero e lasciare spazio ai miei sentimenti: riprendo a baciarla, stavolta con più dolcezza ma sempre con passione e mentre sotto arrivando gli invitati poco alla volta, sento la voce di Bekah che ci richiama tutti all’ordine: Damon Salvatore e compagnia sono arrivati.


 
“Che piacere, vedo che ci siete tutti!” – Klaus, mio fratello e il fidanzato di Barbie Vampira ci accolgono all’ingresso. “Con un invito del genere non potevamo mancare di certo.” – rispondo ironico. Mentre tutti entriamo, mi guardo intorno ma l’ibrido mi precede: “E’ di sopra con mio fratello Elijah, stanno per scendere. Adesso.”- e infatti parte una musica dolce, il suono di un pianoforte accompagna la discesa di quelli che devono essere gli altri Originari, tutti rigorosamente in smoking, compresa Barbie Klaus che porta un abito niente male, mentre alle spalle Elijah e Claire scendono a braccetto: lei è diversa, ma sempre bellissima. Bianca come la luna, rossa come il sangue.


 
Damon Salvatore, eccolo. Lo vedo mentre cammino tenendo Claire accanto a me: la guarda intensamente, proprio come la guardo io. Evidentemente prova qualcosa per lei, forse potrebbe essere un buon alleato, forse insieme potremmo trovare il modo di salvarla e spezzare questo incantesimo: Nik con questo incantesimo sta assorbendo i suoi poteri oscuri ma la sta anche prosciugando e, se continuerà così, la ucciderà.

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 - Turning in a Vampire ***


 
Angolo Autrice: ed eccomi di nuovo, a proporvi un nuovo capitolo e scusarmi nuovamente per le lunghissime attese, spero mi perdonerete. In attesa dei vostri pareri, consigli, desideri, vi abbraccio. –Cassie
 






 
Villa Lockwood

“Elijah, il mio vampiro preferito con la mia strega preferita. Che adorabile accoppiata.” – un tono aspro che mi ferisce le orecchie, facendomi voltare senza restare sorpresa di ritrovarmi davanti Damon Salvatore. Sposto lo sguardo poco più in là e vedo le tre ragazze più incredibili che io abbia mai conosciuto, beh che l’altra me abbia mai conosciuto: una doppelganger, una strega e una vampira. Tutte belle, forti, coraggiose e colme di qualcosa che a me manca. L’amore.                                                                                                    
  “Vogliate scusarmi signori – dico ai due vampiri accanto a me – avrei una faccenda da sistemare con l’organizzatore del party.”- sguscio via dal braccio di Elijah senza degnare Damon di uno sguardo; localizzo però suo fratello a cui chiedo di accompagnarmi da Nik. Ripercorriamo la scalinata, arrivando all’ufficio in cui è solito rintanarsi per riflettere e bussiamo: “Amore mio, Stefan, venite avanti.” Gli faccio cenno di stare appena dietro di me e mi avvicino a Nik: ”Avrei da proporti una cosa. Cosa ne diresti di lasciar andare Stefan? Sarebbe un’ottima moneta di scambio! Avrebbero ciò che sono venuti a riprendere e tu potresti muoverti senza inutili e superflui scontri.” Non si muove, tiene lo sguardo fisso sulla finestra, respira piano. “Mi stai dicendo questo perché..?” – “Perché  trovo sia una mossa intelligente e preventiva, ti darebbe del vantaggio e una difesa in più. Non è cedere Nik, è anticipare.”- gli accarezzo una guancia, lui prende la mia mano e mi fissa negli occhi. “D’accordo. Però potrebbe non essere del tutto come prima.” – “A questo posso pensarci io, lo aiuterò.” –“Ok. Ma dopo tu farai quell’incantesimo per me?” – “Sì.”

 
“Mi stai proponendo di allearci, sul serio?” – Damon mi guarda tra il sorpreso e l’accigliato. “Mi pare evidente che non sono l’unico a tenere particolarmente a lei, quindi più siamo meglio è. Devo solo scoprire che incantesimo le ha fatto esattamente e qual è il suo piano per stasera, poi potremo agire.” Annuisce e mentre ci dirigiamo verso Elena e il resto del gruppo, vediamo Claire scendere con Stefan, una mano posata sul cuore di lui, diretti proprio verso di noi. “Cosa succede?”- una ansiosa Elena si avvicina a loro, per riconoscere in men che non si dica lo Stefan che tanto aveva continuato ad amare in quei mesi di solitudine e disperazione. “Ma come..” – non finisce la farse, interrotta dalle labbra di lui che si posano sulle sue. Guardo Claire osservare la scena e mi sorprendo nel vedere quello scintillio nei suoi occhi, dura solo un secondo. Ma questo vuol dire che lei è ancora lì, da qualche parte e sono certo che è possibile riportarla indietro; posa il suo sguardo su di me: “Elijah, dobbiamo andare. Nik ci vuole tutti.” Annuisco, facendo un cenno al maggiore die Salvatore, ma la doppelganger ci blocca: “Claire aspetta! Io..grazie. Ti salveremo, troveremo un modo.” – il suo sguardo è di nuovo glaciale, la voce senza sfumature:” Non ringraziare me. E’ solo un equo scambio: lui per la libertà e l’intoccabilità di Nik. Nessun salvataggio richiesto.” E si affretta tenendomi per mano.
 

“Nel bel mezzo della foresta con questo vestito, seriamente?” – “Cielo Barbie, non c’era scritto nell’invito ‘piano di salvataggio/omicidio spostato nella foresta!” – lo guardo irritata: “Damon, non sei affatto divertente, sappilo. E poi dove diamine sono gli altri?” – “A controllare il tuo fidanzato, ops ex, scusa.” –“Va bene, se sopravviviamo a questa cosa ricordati che ti devo un calcio sui denti come minimo. Oh eccoli!” – ci abbassiamo tra i cespugli cercando di non fare rumore e osserviamo al scena in attesa del segnale di Elijah.
 

“Allora qual è il tuo piano fratello?” – chiede avvicinandosi all’ibrido. “Adesso posso anche dirtelo: l’incantesimo fatto su Claire assorbe tutti i suoi poteri rinchiudendoli in un cristallo così non potrà più nuocermi e sarà per sempre dalla mia parte. Inoltre, il suo sangue serve per il rituale di potenziamento.” – L’Originario si blocca di colpo, guardando impietrito il fratello e urlando: “La ucciderai!”. Queste parole feriscono le nostre orecchie e i nostri cuori, la rabbia di Damon è palpabile e sta per gettarsi addosso a Klaus ma riesco a trattenerlo. “No – dice l’ibrido lasciandoci attoniti – la trasformerò in un vampiro dopo averla privata della magia.”

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Capitolo 32
*** Capitolo 32- I'd come for you ***


Angolo Autrice: Lo so, vi ho scioccati, vero? :D Mai successo che aggiornassi così in fretta ma ho colto l’occasione di questi due giorni di festa per prendermi un momento di pausa in più dallo studio e dedicarmi alla nostra storia. Non ho ancora deciso se concluderla con questo capitolo e il prossimo o scriverne ancora un paio.. Credo che il racconto deciderà da sé, come ha fatto da quando l’ho iniziato. Eravamo rimasti con il proposito di Klaus di trasformare la sua compagna in un vampiro così da sacrificarla in un certo senso e poi averla sempre con sé (che ne pensate, amore o possesso? L’eterna questione!).  Credo che questo sia uno dei miei capitolo preferiti, sia da leggere che da scrivere, tra gli altri metterei assolutamente “Sweetness”, le parti con Elijah e il capitolo dedicato a Stefan in modalità ripper. Consiglierei mentre leggete il sottofondo che dà il titolo al capitolo: “ I’d come for you” dei mitici Nickelback.
 



 
“La trasformerò in un vampiro dopo averla privata della magia.” A queste parole segue un silenzio impenetrabile, segno evidente dello  shock collettivo. Io e Damon facciamo in tempo a fissarci con gli occhi sgranati quando un rumore alle nostre spalle ci fa sobbalzare: Stefan, Elena e Rick sono arrivati. “Fratello, bentornato. Credo che dovremmo rimandare i convenevoli e il programma per la tua dieta..” – Damon pare accigliato, ma sa che non è il momento di punzecchiarsi, infatti torna sull’attenti e va ad appostarsi qualche metro più avanti per vedere meglio.
 
“Andiamo Klaus, un vampiro, sul serio? E’ così banale!” – una voce seducente ci fa spostare la testa e aguzzare la vista alle spalle degli Originari, infatti nel frattempo Kol e Finn si sono aggiunti al gruppo insieme a Gloria, la strega di Klaus, che indossa un lungo vestito nero. “Katerina..” – “Elijah.” – i due vampiri si fissano negli occhi con uno sguardo così intenso che sembra quasi difficile da interpretare. “Quella stronza sgualdrina!” – “Sshh! Vuoi farci scoprire?” – borbotto dando uno schiaffetto a Damon. E poi, lei è stata la sua custode per tutti questi anni, non la farà uccidere.”- dico con fermezza. “E come fai ad esserne certa Barbie?” – “Perché me l’ha detto lei.”.
 
 

Un fruscio tra gli alberi, passi leggeri, un profumo dolce e indimenticabile. “Chi non fugge si rivede. Kath.” – Claire si avvicina e fa una lieve riverenza, indossa un abito lungo e bianco, morbido ma che evidenzia il suo fisico. “Vedo che hai messo l’abito da cerimonia. Fantastico. Ora tu e Gloria siete equilibrate e il rituale può cominciare.” – l’ibrido si sposta alla nostra destra, lasciando spazio alle due streghe che si spostano al centro di un enorme cerchio disegnato per terra, il quale, appena vi mettono piede, diventa infuocato creando fiamme altissime e danzanti. “Non mi hai detto di cosa si tratta Nik.” – la voce della ragazza suona lieve e indebolita, ma ferma e decisa. Il vampiro si avvicina, la guarda negli occhi e accarezzandole una guancia dice che è un incantesimo perché possano stare insieme per sempre; poi pone la domanda che scatena la fine. “Tu mi ami, vero Claire?”
 
Sono stordita, mi sento come intorpidita e come se tutto rimbombasse. Tutto è ovattato ma contemporaneamente amplificato: suoni, colori, odori, sensazioni. Poi vedo Katherine arrivare da lontano, mentre sento discutere Nik ed Elijah, ma non capisco cosa si dicono; mi guardano entrambi, ma i loro sguardi sono diversi, com’è sempre stato: quello di Nik è acceso, bramoso, infiammato, mentre quello di Elijah.. Il suo è come una carezza, caldo e morbido ma allo stesso tempo forte e protettivo. E d’improvviso succede qualcosa di strano, a questa immagine se ne sovrappone un’altra, o meglio qualcun altro: sono due paia di occhi azzurri, così intensi da far male. E poi flash, dopo flash, dopo flash, questi occhi vanno a formare un viso e delle sensazioni: mentre sono raggomitolata nel letto, torturata dal dolore ma mi sento protetta; mentre sto improvvisando un incantesimo e mi sento tranquilla; mentre mi sto allenando e mi sto divertendo; mentre sto ballando e mi sento osservata; mentre siamo vicini e gli sto mettendo un impacco sulle ferite e mi sento…viva.

 
“Tu ami ami, vero Claire?” – torno alla realtà come travolta da uno scossone, quei flash mi sembrano così lontani, quasi ricordi di un’altra vita. Non riesco bene a capire cosa sia successo e cosa stia succedendo, ma quel viso.. Guardo Nik, ma non sono i suoi occhi. Fisso Elijah e nel suo sguardo ritrovo parte di quelle sensazioni, ma so che non è lui; deve aver colto qualcosa in me perché il suo viso si distende un po’ e lo vedo fare un lieve movimento del capo. Cerco di capirne il motivo quando Nik sposta il suo sguardo dietro di me e pronuncia un nome: “Damon Salvatore.”

 
“E tutta la banda, ma bene, è un piacere avervi tutti qui. Cosi potrete assistere alla transizione della vostra ex amica e festeggiare con me.” – sorride, facendomi voltare con una mano che stringe alla mia vita. E me li trovo davanti, quegli occhi; mi trovo davanti tutti quei visi, tutti quei cuori, tutti quelle anime. Riesco a sentire i loro battiti, le loro emozioni, i loro respiri. Qualcosa sta cambiando dentro di me, è come se quella pesantezza stesse lentamente scivolando via, è un movimento impercettibile ma posso percepirlo. “Siete venuti fino a qui.. – la mia voce è stanca e flebile, quasi un respiro – Sei qui.” Sposta i suoi occhi azzurri nei miei: “Certo che sono qui. Verrei sempre per te. Io verrò sempre per te.” E poi si scatena l’inferno, mentre l’oscurità mi avvolge ma qualcosa mi prende al volo.

 
Caroline si avventa su Rebekha, mentre Kol e Finn se la vedono con i Salvatore; Nik ed Elijah stanno per fronteggiarsi, ma si girano intorno come leoni prima di un attacco. Il cielo si fa scuro, piovono fulmini: “Bonnie!” – sento una voce familiare chiamare questo nome e poi un vociferare sommesso e frettoloso fin quando tre visi si fanno spazio per formarsi nella mia mente, di cui due identici: Bonnie, Elena, Katherine; ecco chi mi ha presa al volo poco fa! “Svegliati Claire, svegliati! – uno schiaffo mi colpisce il viso, non può essere altri che la mia vampira custode; infatti, aprendo lentamente prima un occhio poi l’altro, vedo per primo il suo viso, capendo poi di esserle praticamente sdraiata in braccio. Le due ragazze mi abbracciano di slancio, domandandomi  se sono io. Annuisco, un po’ stordita, faccio per alzarmi ma le braccia forti della Petrova mi trattengono: “Sei troppo debole, non puoi fare nulla.” – “Devo invece e so esattamente cosa fare se Bonnie può tenere impegnata Gloria per qualche minuto.” Cerca di dissuadermi ma sono decisa, così mi aiuta ad alzarmi e mi dirigo al centro del cerchio, mentre la Bennet vivente sfida a colpi magici la strega di Chicago. Un respiro, poi mi siedo nel cerchio. So che sono troppo debole, la magia mi ha succhiato via la vita, ma devo agire ora fin che sono in tempo. “Aiutami nonna.” – l’inizio della fine.
 
 

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Capitolo 33
*** Capitolo 33-Ending ***


Angolo autrice: Sono passati tanti mesi e chiedo umilmente perdono! Ho pensato tante volte che questa storia meritasse un finale straordinario, così come voi che l’avete sempre letta, ma nessuna idea mi sembrava all’altezza.. Oggi invece sì. Oggi avremo tutti un degno, magico lieto fine. Ringrazio chi ha letto, recensito, seguito questa storia che sa un po’ di me e un po’ di tutti noi fan di questo telefilm che ci ha rapito il cuore. Un abbraccio, alla prossima avventura -Cassie
 
 
“Aiutami nonna.” – l’inizio della fine.
Vento freddo, ecco il segnale! Soffia soffia fino a  dare corpo ai tratti lievi di mia nonna Marie, che mi sorride tristemente perché sa cosa ho scelto di fare; annuisco, sono serena ormai. “Iniziamo pure nonna. Recita la profezia, questa profezia tanto antica a cui, a quanto pare, sono inesorabilmente legata.” – le faccio un cenno, mentre la battaglia imperversa intorno a noi. Mi guarda ancora, poi fa qualche passo ed entra nel cerchio con me; sussurra a bassa voce i nomi di tutte le nostre antenate: si scatenano dei vortici che invadono la foresta, interrompendo i combattimenti in atto mentre delle piccole fiammelle si avvicinano fino a materializzare gli spiriti della casata delle discendenti della Strega Originaria; lei compresa, viene accanto a me nel cerchio, mentre le altre restano sul confine tutto attorno. Umani e vampiri nella radura sono disorientati e confusi, stanno per tornare a battersi quando la tonante voce di Amelia irrompe recitando la profezia:
 
Devasterà regni ed epoche, strappando Anime alla terra
E l’inferno griderà il suo nome finché una Figlia di Sangue
Nata sotto una Cometa non cederà a Lui il suo Cuore
Per farlo ritornare alle Origini con un patto di Anime
Legate dai doni che lei stessa custodisce.”
 
Nessuno aveva idea di quale stregoneria si trattasse, nessuno aveva mai sentito la profezia; erano certi che nemmeno io ne fossi a conoscenza, ma quando si voltano tutti a incontrare il mio sguardo capiscono quanto si sbagliano: dal momento della mia nascita, ogni sera mi veniva recitata questa filastrocca, quasi fosse una ninna nanna. Ciò che non sanno è quanto io non ne avessi appreso pienamente il significato, fino ad ora. Una lampadina si è accesa nella mia testa quando, per la milionesima volta, ho sentito citare le Origini e il patto di anime: sono stata così sciocca a non pensarci prima! E così potrò evitare di uccidere Nik, posso salvarlo perché adesso so esattamente cosa devo fare, non importa quanto mi costerà. Alzo gli occhi verso Amelia e mia nonna, tristemente consapevoli da tempo di quale scelta avrei fatto una volta che il Destino avesse bussato alla mia porta in maniera così prepotente. “Claire, sei sicura?”_-tenta di dissuadermi nonna Marie, come quando da piccola mi ostinavo a provare le cose anche se mi vietavano di farlo perché mi sarei fatta male. Sorrido mestamente e faccio un cenno col capo: “E’ il mio Destino, è per questo che sono nata proprio quella notte. “ – alzo gli occhi al cielo, puntandoli nella Luna piena esattamente sopra di me, per riabbassarli un momento dopo e fissare tutte le persone nella radura che sono rimaste inebetite e, grazie a un sortilegio di Amelia, immobili per evitare che possano fermarmi, le libererà a rituale iniziato. Vedo la confusione sui loro volti, l’inquietudine e la preoccupazione nei loro occhi: vorrei tanto poter loro dire qualcosa, spiegare ma so che sarebbe troppo doloroso; così li passo in rassegna, uno ad uno, con solo amore negli occhi: Katherine, Caroline, Elena, Tyler, Bonnie, Stefan, Elijah e Rick. E Damon, i suoi occhi di ghiaccio riescono a scatenare in me le emozioni più forti e contrastanti che abbia mai provato in tutta la mia vita: è in grado di farti sfiorare le stelle o scaraventarti a terra; con lui non ci sono mezze misure, o tutto o niente, ma sempre di amore si tratta. Cerca di farmi cenno di no con la testa, ma non può muoversi, così gli faccio un sorriso colmo di coraggio che non so dove trovare e rivolgo la mia attenzione a Nik, avanzando verso di lui lentamente, circondata da tutta la mia famiglia.

“E’ ora Nik. Oggi è il giorno in cui sarai libero.” – lo guardo attentamente, scorgendo quel pizzico di umanità nascosta in lui così a lungo da far credere che non esista più. Lui è confuso, non capisce cosa sto dicendo, come nessun altro del resto; ma non occorre che sappiano, non ancora. Volgo il viso alla mia destra, dove so che c’è mia madre: “Mamma, io… Ti chiedo scusa. Di certo hai avuto le tue ragioni per comportarti come hai fatto. Sappi solo che non ho comunque mai smesso di volerti bene.” – Mi sorride appena, addolorata, mentre una lacrima le accarezza una guancia e la sua mano si posa sulla mia: “Perdonami bambina mia. E tu sappi, che sono sempre stata fiera di te. C’è qualcosa che vuoi che dica ai tuoi amici?” – li guardo ancora, poi mi giro verso di lei: ”Ci sarebbero troppe cose da dire… L’importante è che sappiano quanto sono stati una famiglia per me, quanto li abbia amati e pensati ogni momento da quando li ho incontrati, anche quando sono andata via, erano sempre la parte pulsante nel mio animo. E potresti dire a Damon… - trattengo il fiato per un momento, poi scelgo altre parole senza dire tutto ciò che ho nel cuore - …Che voglio che sia felice.” – fingo un sorriso e ricaccio con ostinazione indietro le lacrime. Mi guarda sospetta: ”Solo questo tesoro?” – mi faccio forza e annuisco. Mi obbligo a sentirmi pronta per cominciare: le mie antenate si allargano intorno a me, dandomi più spazio e, purtroppo, più campo libero a tutti per osservare la scena;  raccolgo un pugno di terra umida, sistemo accanto a noi una candela,; mi metto esattamente sotto la Luna e di fronte e Nik, poggiandogli una mano sul cuore, poi comincio a recitare il rituale che porrà fine a ogni sofferenza:
 
Devasterà regni ed epoche, strappando Anime alla terra
E l’inferno griderà il suo nome finché una Figlia di Sangue
Nata sotto una Cometa non cederà a Lui il suo Cuore
Per farlo ritornare alle Origini con un patto di Anime
Legate dai doni che lei stessa custodisce.
 
La Figlia di Sangue accetta lo scambio,
offre i suoi doni per il patto di Anime affinché
il dolore sia placato come quando si fa giorno.
Cuore per Cuore, Anima per Anima
Si chiude l’inferno assordante,
spalanca le porte del tempo e
riporta lo spirito alle Origini!”
 
Cominciamo a poterci muovere, ma ormai è troppo tardi: Claire ha iniziato chissà che incantesimo e lei e Klaus sono avvolti dalle fiamme, che salgono sempre di più. Il cerchio infuocato si stringe e loro iniziano a bruciare! Faccio per scattare e buttarmi per tirarla fuori ma lo spirito di sua madre mi si pare davanti, sollevandomi e scaraventandomi a terra, fin quando le fiamme sono così alte da celare tutto ciò che è dietro di loro. “Non puoi Damon, ormai non puoi più.” – scuote la testa affranta, per poi rivolgersi a tutti noi, dandoci gli ultimi messaggi di Claire uno ad uno: ha avuto poco tempo ma lei sa esattamente cosa avrebbe voluto dirci. Nessuno si muove, pare che nessuno respiri…beh a parte gli umani. Qualche lacrima leggera scende dai loro visi, ma deve mescolarsi con la pioggia perché anche il mio volto è bagnato. Solo quando Serena mi si avvicina e cattura una goccia d’acqua dal mio viso capisco che sto piangendo anche io; mi si accovaccia accanto, senza dire nulla. Intanto, le fiamme ardono ancora, le streghe ora recitano chissà che formule con braccia e visi rivolti alla Luna. Mi decido a rompere il silenzio: “L’abbiamo persa. Io l’ho persa. E non ho mai nemmeno potuto spiegarle come mi sentivo, dirle che…” – un nodo mi strozza la gola e non riesco a stare lì seduto impotente. Mi alzo di scatto, ma lei mi ferma: “ Anche lei. Anche lei ti amava, Damon. Più di quanto tu possa immaginare. Anche quando era sotto l’effetto della Furia del Sangue, sei sempre stato tu il suo punto di riferimento fisso: eri tu la chiave per riportarla indietro e ci sei riuscito. L’hai salvata in tutti i modi in cui poteva essere salvata: dall’oscurità, dalla freddezza, dalla solitudine, dalla paura. E lei ha salvato te forse, in qualche modo. Non ha mai smesso di pensare a te, di sentire il suo cuore scalpitare mentre eri nelle vicinanze. Non ha mai smesso di amarti.” E mentre dice queste parole, qualche fuggitiva lacrima mi scende ancora sul viso, proprio quando si stanno abbassando le fiamme che ci offrono l’ultima immagine di Claire: sfinita, bruciacchiata, con il naso sanguinante per lo sforzo; i suoi occhi non ci vedono, divenuti viola per la forza della magia, fin quando la luce bianca ai suoi piedi non si spegne per rivelare nuovamente Klaus. Ma c’è qualcosa di diverso in lui: ha un forte odore, il cuore gli batte e respira… L’incantesimo l’ha fatto tornare umano, ecco cosa intendeva la profezia con il ritorno alle origini! E anche con il patto di Anime… Infatti Claire ritorna in sé per pochi secondi, solo il tempo di regalarmi uno sguardo e si accascia a terra.
 
“NO!!!”- Damon urla e si precipita in un battito d’ali accanto al corpo ormai esanime della nostra amica, mentre tutti corriamo al suo fianco. Sperduti e distrutti dal dolore, ci guardiamo a vicenda cercando di pensare a una soluzione. “Aiutatela! O aiutatemi ad aiutarla, si insomma facciamo qualcosa, facciamola tornare indietro!” – Bonnie si rivolge alle altre streghe per poi guardare tutti noi; annuisco alzandomi in piedi: “Sì, se vi serve sangue di vampiro avete un sacco di volontari.” – e infatti oltre a me, Stefan, Tyler, Damon e perfino Katherine fanno un cenno di assenso. Marie ci sorride tristemente e scuote il capo:” Non si può cari. La profezia e compiuta ormai, il Destino è realizzato.” – poi versa una sola lacrima, cercando di controllarsi. Vedo Damon furente, avvinarsi ad Amelia portando tra le braccia il corpo di Claire: ” Dannazione! Non potete fare così, non potete! Mi offro volontario! Non funziona così, una vita per una vita e stronzate varie? Ok sono morto in un certo senso, ma Claire mi ha fatto sentire vivo più di quanto avrei mai potuto immaginare, mi ha salvato dalla confusione e dall’oblio e mi ha fatto provare emozioni vecchie e nuove e non posso lasciar perdere tutto così.” Si abbandona esausto a terra e poggia la fronte su quella della donna che ci ha salvati tutti e ha salvato anche Klaus che, circondato dai fratelli, è rapidamente sparito nella foresta. Il vampiro rimane così qualche istante, poi mi sussurra, troppo piano perché orecchi umane possano sentirlo, che avevo ragione: prova qualcosa per Claire, ma, come sempre, le donne a cui tiene muoiono . Lo guardo provando grande compassione e tra le lacrime riesco a dirgli che forse lo aiuterebbe dirle quello che prova: di certo lei, ovunque sia, può sentirlo.  
Non credo di aver mai visto mio fratello più umano di oggi, così come non credo di aver mai sentito più forte di oggi il legame che ci unisce. Mi allontano da Elena dopo averla baciato la fronte e vado a inginocchiarmi accanto a lui. Non mi guarda ma sa che ci sono, infatti mi batte una mano sulla schiena, mentre gli stringo una spalla; poi parlo: “Dovresti seguire il suggerimento di Caroline fratello. Dovremmo farlo tutti.” E così, uno a uno, ci avviciniamo a Claire, sempre protetta tra le braccia di Damon, a darle un ultimo personale saluto e dimostrazione d’affetto. Per ultimo tocca a mio fratello e tutti ci allontaniamo leggermente per concedergli un po’ di spazio; la guarda con un’intensità che consuma, che ti entra nella pelle e non ti lascia più, come se bruciasse dall’interno. Gli cade ancora una lacrima che finisce accanto alle labbra di Claire, lui sorride e infine sussurra: “Questo era il mio primo e ultimo bacio, mi dispiace non ce ne sia stato uno reale. – poggia la fronte sulla sua- E per la cronaca… Nemmeno io ho mai smesso di amarti.” Poi le regala un leggero, dolce e appassionato, bacio.
 
“La Figlia di Sangue ha portato a compimento la Profezia.
Ma una magia più antica dei tempi e più forte della morte
La richiama alla vita, eccheggiando attraverso Ere e dimensioni:
due nuovi Destini si stagliano all’orizzonte creando promesse
nel fuoco e nell’acqua che si incrociano ora e si legano per sempre.
La Figlia di Sangue è richiamata alla vita da un respiro che sa di umanità
Ma legato al sovrannaturale Destino a cui lei ora appartiene e a lei ora lui appartiene.
Così sia, si ridesta la Figlia della Cometa amata in vita e nella morte.”
 
Pronunciano questo canto tutte le streghe della foresta, Bonnie compresa, come folgorate da un sortilegio sconosciuto. Poi un respiro di vita fa scivolare lacrime di gioia dagli occhi e dai cuori di tutti: è concessa la vita a Claire che, appena apre gli occhi, incontra il viso del vampiro tanto amato a cui ora appartiene. Entrambi si aprono in un sorriso, consapevoli dei loro Destini ormai fusi, consci delle difficoltà ma animati dal desiderio di far funzionare le cose. “Come due persone normali.” – dice la ragazza a mezza voce sulle labbra del vampiro, prima di regalare a entrambi, finalmente, quel tanto atteso bacio che ha la promessa dell’eterno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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