Tanti modi per amare.

di AriannaNavy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 4: *** Capitolo due. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


*Driiiiiiiin-driiiiiiiiiiiiiiiiin-driiiiiiiin*
Quel mattino la sveglia, non aveva proprio intenzione di smettere di suonare. Aprii con fatica un'occhio e spostai la mia mano su quell'aparecchio che di lì a poco avrebbe fatto una brutta fine. Erano le 7:40. Nonostante quello fosse stato il mio primo giorno di scuola, nonchè primo giorno da liceale, avrei fatto come ogni mio solito ritardo. Quasi fossi stata un giocattolo a molla, balzai dal letto dirigendomi in fretta e in furia verso il bagno, con l'intento di farmi una bella e rinfrescante doccia che sicuramente mi avrebbe aiutato molto a svegliarmi del tutto. Terminata la doccia, corsi verso l'armadio ancora con qualche goccia d'acqua che scendeva attraverso l'accappatoio, ed aprii con forza le sue ante. Al suo interno, giacevano masse di vestiti accatastati l'uno sopra l'altro. Quella sarebbe stata una scelta fondamentale. Tra vari ripensamenti, optai per qualcosa di molto semplice; una canotta rossa, dei jeans attillatissimi, converse rosse e qualche accessorio ben abbinato. Successivamente andai verso il bagno, e dopo aver spazzolato per bene i miei lunghi capelli turchesi, passai al make-up. Applicai del correttore che ormai era diventato un step indispensabile, un filo di eye-liner cercando di essere il più precisa possibile, del mascara e un velo di gloss. Finalmente ero pronta. Guardai l'orologio. Erano le 7:57. -"Oddiooo!"- urlai. Scesi più in fretta che potei le scale, afferrai lo zaino e uscii di casa salutando mia madre, che aveva stampato in volto un sorriso a trentadue denti, e mio padre che come al solito leggeva il suo quotidiano tra un sorso di caffèlatte e un morso di brioche. Corsi fino alla fermata, dove a farmi compagnia c'erano altri studenti che come me erano pieni d'ansia mista a curiosità. Dopo un paio di minuti passati lì a dimenarci come pazzi, intravedemmo sbucare dalla fine della via, quel mezzo blu inconfondibile. Salii sul bus e iniziai subito la mia ricerca con l'intento di trovare un posto libero per sedersi. -"Eccolo là!"- esclamai. Mi diressi verso quel sedile e con un tono di voce un pò imbarazzato chiesi -"Potrei sedermi vicino a te?"- la ragazza dalla chioma corvina si girò e con un sorriso mi rispose -"Certo che puoi. Piacere il mio nome è Chichi."- "Piacere Bulma. Anche te sei al primo anno?"- "Sii. Io frequenterò il 1C, non dirmi che staremo in classe insieme?"-"Dici sul serio? WOW,che coincidenza anche io."- "Ehi Bulma guarda,siamo quasi arrivati. Scendiamo!"- "ok"-. 
Scesi dal pullman e guardai con curiosità tutto quello che mi circondasse. Non ci potevo credere; stavo per diventare una liceale! Il mio sguardo si posò su un ragazzo, a mio parere molto carino. Non sapevo chi fosse così chiesi a Chichi se lo conoscesse. -"Ehi Chichi, sai come si chiama quel ragazo laggiù?"-"Certo, Vegeta Sayan. Vorrestidire che non lo conosci? E' uno dei ragazzi più popolari di tutta la città dell'Ovest."- mi rispose con tono stupito -"No,non sapevo chi fosse fino a questo momento, ahahah! Hai visto quant'è carino?"- "Bulmaa! Hahaha, non sai nemmeno quante ragazze gli vanno dietro. Non so se ci crederai ma hanno anche istituito un fun club 'Vegy our life'."-" Nooo non è possibile! ahahahaha!". risposi più stupefatta che mai. -"E adesso muoviamoci Bulma, che altrimenti arriveremo tardi a lezione."- "Andiamo!"-. Entrammo in quell'enorme edificio e chiesi al bidello dove fosse la nostra aula. -"Guardate ragazze dovete proseguire tutti il corridoio,salire le scale, girare a destra e proseguire fino alla fine. L'ultima aula è la vostra."- "Grazie mille"- rispondemmo simultaneamente io e la mia nuova amica. Seguimmo le indicazioni dell'anziano signore, e finalmente riuscimmo a trovare la nostra classe. -"Guarda sono entrati quasi tutti Chichi!"-"Muoviamoci e mettiamoci su quei banchi  prima che ce li prendano."-. Posammo gli zaini sulle sedie e ci sedemmo. Spostai lo sguardo sul resto della classe e notai con stupore che quel ragazzo di cui parlavamo prima, Vegeta Sayan, sarebbe stato un nostro compagno di classe. *Toc toc* -"Buongiorno a tutti ragazzi, sono la professoressa Bianchi la vostra insegnante di lingua Inglese. Con me avrete tre ore settimanali, più un'altra ora per chi volesse seguire il corso di madrelingua, ne avrete sicuramente sentito parlare. Bene iniziamo subito con l'appello."- "Bulma, guarda che maglia strana che ha! ahahah."-"ahahah dai smettila Chichi,non iniziamo subito."-.
*Driiiiiiiin* Le cinque ore passarono più in fretta che mai. Stavo entrando nel periodo della vita che tutti rimpiangono. Stavo diventando una liceale.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


-"Mamma, noi andiamo in centro. Ci sentiamo dopo, divertiti alla spa."- dissi rivolgendomi a mia madre che stava leggendo con interesse una rivista di moda -"Si cara, a dopo. Ciao Chichi, quando ne hai voglia vieni pure, a noi fa molto piacere!"- "Grazie signora Brief, ritornerò sicuramente. Grazie ancora."-.
-"Bulma, avevo proprio bisogno di fare shopping, e poi non sai quanto ho voglia di trovare i costumi. Come aveva detto che si chiamava quel negozio tua madre?"- mi disse eccitata all'idea -"Credo 'Cool Travesties'. Si anche io, ho proprio bisogno di rinnovarmi il guardaroba. Che ne dici se il pomeriggio prima della festa, ce ne andassimo alla spa anche noi? Così la sera saremo impeccabili."- dissi con aria sognante -"Penso anche io che sia una buona idea.. tra i massaggi, le creme, la manicure, che ho proprio necessità di fare. Si, sarebbe proprio da fare Bulma."- mi rispose anche lei con altrettanta gioia.
Camminammo per svariati minuti e prese un pò dalla gola, ci venne voglia di un gustoso e rinfrescante gelato. La via era piena di negozi di ogni tipo, dai più lussuosi ai più particolari e originali. La gente era spensierata, piena di vita, e sotto il fresco e rigenerante venticello di fine estate, non si poteva far altro che liberare la mente da tutto e far spazio solo a pensieri positivi. -"Ehi Chichi, entriamo in questo negozio. Qui sicuramente troveremo qualcosa che fa per noi."- "Si, andiamo."-. Entrammo nel negozio, e non potemmo fare a meno di acquistare  ogni cosa ci capitasse sotto mano in quanto era tutto una meraviglia. Ogni abito che provavamo ci stava addosso divinamente e questo non poteva far altro che aumentare in noi la felicità nonché la stima in noi stesse. Uscendo da quel vero e proprio paradiso, notammo un negozio di bomboniere, allorché decidemmo di entrare per acquistare gli inviti che poi sarebbero serviti per la grandiosa festa della mia amica. Ne comprammo molti e devo dire davvero molto originali e cool; non c'è che dire, la ragazza ha davvero degli ottimi gusti!
Passò un'altra mezz'ora e finalmente, dopo tante fatiche trovammo quel negozio tanto desiderato -"Chichi ce l'abbiamo fatta, siamo delle grandi ahahahah!"- "Non ci credo Bulma.. corri entriamo,voglio assolutamente trovare questi dannati costumi. Speriamo bene!"- mi disse ridendo.
-"Salve,scusi volevamo chiederle se vendevate dei costumi o da diavolo o da angelo, sa per una festa in maschera."- chiesi al commesso -"Ragazze guardate laggù, in quell espositore vicino alle maschere, troverete quello che fa per voi. Se aveste bisogno di me, chiedete pure"- "Grazie mille"- rispondemmo contemporaneamente. Presi la mano di Chichi, e insieme andammo alla ricerca di quei costumi che tanto avevamo desiderato.. -"Guarda Bulma, che ne dici di questo?"- mi domandò curiosa -"E' molto bello, penso che dovresti provarlo. Chiediamo al commesso dove sono i camerini e se c'è la tua taglia. Io invece mi sono innamorata di questo, guarda!"- "E' bellissimo. Bisogna solo trovare gli accessori adatti. Io credo che dovremmo mettere anche delle belle scarpe col tacco!"- "Si Chichi, è ovvio che indosseremo dei tacchi. Comunque chiediamo un'attimo al commesso."- "Scusiii, i camerini dove sono? Ah, e un'altra cosa una 38 per questo e per questo ci sono?"- urlò la mia amica -"Allora i camerini sono là a destra e si, mi sembra che in magazzino ci siano delle 38 sia di quello da diavolo sia di quello da angelo. Aspettatemi qui che ora ve li porto"- "Siii evviva. Ora dobbiamo solo trovare gli accessori."- dissi con entusiasmo -"Guarda che carina questa aureola? Sii, è proprio deliziosa, la proverò con l'abito."-"Chichi pensi che le corna siano meglio con i brillantini o senza?"- "Io preferirei con i brillantini"- "Si hai ragione, effettivamente sono meglio"- "Ragazze vi ho portato le taglie. Ecco a voi"- "Grazie, corri Bulma andiamoceli a provare!"-.
Indossammo quei costumi e uscendo dai camerini, entrambe rimanemmo a bocca aperta. Erano splendidi, ci stavano da Dio. Io avevo scelto un abito rosso corto fino sopra le ginocchia, molto stretto che metteva in risalto le forme con una scollatura a 'v' molto profonda che lasciava leggermente intravedere il mio seno e le maniche lunghe che avevano alla fine un bordino di pizzo nero. Avevo poi abbinato delle scarpe rosse lucide con plateaux, un forcone immancabile e un paio di corna luccicanti che risaltavano tra i miei lunghi capelli turchesi. Chichi invece aveva indossato un abito che aveva un corpetto bianco, veramente molto bello, con una gonna che arrivava leggermente sotto le ginocchia, a palloncino. Il tutto era decorato da fili argentati che luccicavano e rendevano quel costume un sogno. Aveva poi abbinato anch'essa dei plateaux, rigorosamente bianchi, con un'aureola veramente deliziosa. Insomma dopo vari ripensamenti alla fine trovammo quel costume per quella meraviglisa festa.

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Capitolo 4
*** Capitolo due. ***


-"Ehi Chichi, andiamo a casa insieme? Mi ha chiamato ora mio padre e ha detto che mi viene a prendere. Se vuoi ti do uno strappo io!"- dissi con un'aria allegra -"Magari! Così parliamo ancora un pò durante il viaggio."- mi rispose lei con altrettanta felicità. Essì, quella giornata era stata davvero emozionante, tra l'ansia di prima mattina, la curiosità, le nuove conoscenze, i nuovi professori, il nuovo ambiente.. e le nuove cotte! -"Ecco papà!"- urlai alla mia amica che per un momento aveva sconnesso il cervello -"Cosa? Sisisi ecco salgo! Stavo pensando a una cosa che ora ti spiego in auto."- "Ciao ragazze! Come è andato il primo giorno di scuola? E' stato emozionante spero!"- "Sisi papà è andato tutto bene. Poi ti spiego meglio a casa. Possiamo accompagnare Chichi? A quasi dimenticavo, papà lei è Chichi,una mia compagna di classe. Chichi, lui è mio padre."- "Piacere figliola."- "Il piacere è mio. No,non ci credo. Lei è il presidente della Capsule Corporation?"- domandò la ragazza con aria stupefatta -"Eheheh, si, sono proprio io. Che fate non salite?"-.

Passarono svariati minuti e finalmente Chichi si decise a dirmi quella 'cosa' a cui stava pensando prima -"Non so se è una buona idea, ma dato che questo sabato è il mio compleanno volevo organizzare una festa e invitare tutti i compagni di classe, anche perchè così possiamo conoscerci meglio.. avevo pensato a una festa in maschera. Credi sia un'assurdità? Dammi un consiglio ti prego."- mi disse un pò confusa -"Io credo che.. sia un' idea magnifica! Immaginati le cose che potremmo fare. Tutti mascherati.. magari viene anche Vegeta! Sii, è proprio una fantastica idea. Però secondo me dovresti organizzare una festa con un tema in modo che tutti ci vestiamo con costumi adatti."- risposi fantasticando con la mente -"Oh, meno male. Si, magari con il tema di 'Paradiso o inferno' così che i costumi siano o da angelo o da diavolo. Sei un genio Bulma. Un geniaccio assurdo. Hahahahah!"- "Ne ero al corrente ahahahaha.. io sarò un diavolo Chichina!"- "E io un'angelo! Oggi pomeriggio hai da fare? Così potremo discutere bene sul da farsi della festa."- mi disse elettrizzata dall'idea che avevamo avuto -"No, oggi sono libera. E se pranzassimo insieme a casa mia?"- le domandai -"Per me andrebbe bene. Ora chiamo mio padre!"- "Ha detto che va bene! Per i tuoi invece?"- mi chiese -"Ricordati una regola della casa Brief. Casa mia è casa tua. Hai sempre l'invito aperto!"- "Oh, ma è magnifico, siete gentilissimi!"-.
Arrivati a casa, iniziammo nell'immediato a pranzare con gli scquisiti manicaretti che mia madre preparò con cura quella mattina e parlammo del più e del meno con un'allegria e una gioia che rendevano quella giornata memorabile. Al termine del pranzo, io e Chichi andammo in camera mia a discutere sulla festa che ci stava mano a mano elettrizzando ogni terminazione nervosa, in quanto sarebbe stata un vero successo ed un divertimento assicurato. -"Io direi di chiamare anche un dj,così possiamo ballare. Non è una cattiva idea no?"- "No Chichi,anzi.. mmmh l'ultima cosa da fare sono gli inviti e procurarci due bei costumi."-"Si,ma il problema è dove li prendiamo?"- mi rispose un pò preoccupata.. -"Aspetta qui,chiamo mia madre che sicuramente conoscerà un negozio fatto per noi."- gli dissi per tranquillizzarla un pò -"MAMMAAAA! Puoi venire un'attimo?"- "Arrivo cara! Dimmi pure."- mi disse con aria tranquilla -"Conosci per caso un negozio dove vendano costumi? Magari da angeli o da diavoli?"- "Mmmmmh,fammici pensare. Oh,sicuro in centro c'è un negozio credo si chiami 'Cool travesties'.. se volete vi ci accompagno io."- "Grazie mammma, nono non preoccuparti,ci facciamo una passeggiata, tanto il centro è pieno di bei negozi, così cogliamo l'occasione per fare dello shopping."- "D'accordo tesoro.. fammi sapere se hai bisogno di me, capito?"- "Certo mamma!"-.
Quando mia madre uscii dalla cameretta,io e Chichi decidemmo di uscire e di andare alla ricerca di un bel costume da indossare per quella meravigliosa festa.

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro. ***


I giorni passarono molto in fretta.. quasi non mi resi conto che quel sabato tanto atteso era ormai giunto alle porte. Appena mi svegliai, presi il mio cellulare, compagno di tante litigate, pianti, ma anche cadute, ed inviai un messaggio alla mia, ormai inseparabile amica Chichi:"Buongiorno tesoro, mi auguro con tutta me stessa che oggi per te sia un giorno memorabile, uno di quei giorni che non vorresti finissero mai. Io cercherò, nei miei limiti e nelle mie possibilità, di rendertelo ancora più bello perchè ormai sei diventata essenziale e per dimostrarti il mio affetto nei tuoi riguardi farò tutto il necessario per renderti felice. Tanti auguri amica mia!". Dopo averlo inviato mi alzai, e scesi giù in cucina per fare colazione. In casa regnava il silenzio più totale. Mio padre era in laboratorio a creare nuovi progetti per invenzioni che avrebbero portato la Capsule Corporation a livelli molto alti e mia madre era in un resort con la nonna che da pochi giorni era ritornata dal Canada. Tirai un sospiro di sollievo quando realizzai che quello fosse sabato, ed essendo sabato la scuola rimane chiusa. Mangiai una brioche con ripieno alla crema e una tazza di latte, il tutto nel giro di pochi istanti. Quel giorno non badai tanto a come fossi vestita; infilai infatti una t-shirt bianca e dei leggins. Stesi un filo di trucco, legai i capelli in uno chignon e il gioco era fato. Ero pronta per andare a chiamare la mia amica per dirigerci alla spa. Uscii di casa con la mia bag che conteneva il regalo per Chichi e passato qualche isolato trovai la sua casa.. e che casa! Suonai al campanello dove mi rispose la golf che la chiamò. La porta si spalancò e vi uscì la mia amica più raggiante che mai. Era splendida. Corsi verso di lei ed andai ad abbracciarla per poi schioccarle un tenero bacio sulla guancia. Lei ricambiò il mio abbraccio con altrettanta affettuosità e durante quel lasso di tempo notò la mia borsa che aveva assunto una forma insolita, al che mi domandò cosa ci fosse all'interno -"Tieni, è un piccolo pensiero per una grande amica."- "Bulma, non dovevi"- mi rispose con una lacrimuccia che le scendeva sul suo delicato viso -"Questo è un carillon che mi sono fatta spedire direttamente dal Giappone,così tu potrai sempre essere, almeno con una parte di te, nel paese delle tue origini. Lo so è solo un pensierino, ma ho voluto comunque fartelo."-"Bulma non dovevi, sul serio. Credo che tu mi hai appena fatto il più bel regalo che abbia mai ricevuto. Grazie."-. "Oh Chichi."- e la abbracciai nuovamente. -"Che ne dici se ora ce ne andassimo alla spa?"- domandai con un sorrisino da ebete -"Penso proprio di si ahaha."-.
Così, tra un sorriso e uno scherzo andammo verso la spa più nota di tutto il paese, 'Il bacio di Venere'. Entrammo guardandoci attorno, rimanendo a bocca aperta per lo splendore di quel posto. Eravamo entrate nel paradiso di ogni donna, dove sopra ogni cosa c'erano il benessere e la bellezza. Appena varcammo la soglia un gruppo di donne ci vennero incontro e ci fecero accomodare in un grande salone dove lasciammo le nostre cose. Ci tolsero gli indumenti avvolgendoci in dei morbidissimi e profumati teli per poi portarci in una stanza illuminata da qualche candela, creando un'atmosfera molto suggestiva e all'interno della quale ci fecero dei massaggi, manicure, pedicure e altri trattamenti di bellezza. I profumi all'interno di quella stanza, rendevano il tutto un ambiente fiabesco, dove regnavano due belle principesse.

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