Love will show you everything

di Fairyceltica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


 

Tutto ebbe inizio in una fresca e profumata giornata di primavera.
Il silenzio regnava sovrano vicino nel giardino di casa Goku.
Una raffica di vento fece ondeggiare i rami di un ciliegio e qualche fiore bianco si staccò dall'albero.
Fecero qualche piroetta e infine finirono sul davanzale della finestra del salotto.
Ma quel magico silenzio venne interrotto da un urlo.
Anzi, sarebbe meglio dire una risata sguaiata proveniente dal salotto.
- AHAHAHAHAHAHAH!!!! Ho vinto io, Kakaroth!- urlò Vegeta, trionfante.
Goku guardò sconsolato la scacchiera.
Era la terza volta che l'amico lo batteva!
Sentendosi offeso, gli fece una pernacchia.
Junior, con la schiena appoggiata al muro, sbuffò spazientito.
Quei due sayan a volte si comportavano come bambini di cinque anni!
- Voglio una rivincita!- mugugnò Goku.
Proprio in quel momento, Chichi e Bulma scesero giù per le scale.
- Non se parla neanche! Ce ne andremo tutti al villaggio e passeremo il pomeriggio fuori!- disse Chichi, autoritaria.
-Meno male, così questi due la smetteranno di fare i mocciosi- pensò Junior.
I due sayan, fecero per protestare, ma si arresero.
Quando alle loro mogli veniva in testa un'idea, nessuno poteva fermarle.
Vegeta alzò gli occhi al cielo.
Quando furono tutti pronti, uscirono di casa.
Il namecciano fece per volare quando Goku gli chiese - Vuoi venire con noi? Il villaggio dove andremo è stupendo, sono sicuro che ti piacerà!-
- No, andrò al palazzo del Supremo a meditare- rispose Junior, brusco.
Mentre volava, si vergognò un pò per come lo aveva trattato.
Insomma, lo aveva invitato a passare una giornata con loro...
Tornò indietro e atterrò davanti al sayan.
- E va bene verrò, ma tra qualche ora me ne andrò- disse.
Goku sorrise.
- Grazie Junior-.

 

Il villagio era molto affollato e al namecciano era salita la tentazione di fuggire via.
- Incredibile, il super guerriero namecciano ha paura di stare in mezzo alla folla- disse Vegeta, beffardo.
Junior lo fulminò con lo sguardo.
- Oooh andiamo dentro, presto!- urlò Bulma eccitata trascinando Vegeta dentro un negozio.
- E due dei nostri li abbiamo persi!- sghignazzò Goku.
Mentre camminavano, Junior rimase indietro.
Il namecciano sbuffò.
Quel villaggio non gli sembrava niente di speciale come aveva detto Goku.
Fece per andarsene quando qualcosa attirò la sua attenzione.
O meglio, qualcuno.
Una ragazzina camminava su per la stradina lastricata, assorta nei suoi pensieri.
Capelli lunghi e boccolosi le arrivavano fino alle scapole e indossava un vestito color crema che le arrivava fino alle ginocchia.
Teneva in mano un bastone e di tanto in tanto lo faceva sbatacchiare davanti a sè.
Junior la guardò, con una punta di curiosità.
Conosceva di vista tutti gli abitanti di quel villagio, ma lei non l'aveva mai vista prima d'ora.
Era abbaztanza lontana da lui, ma riuscì a vedere bene il suo viso.
Aveva tratti delicati e graziosi e le sue labbra un pò sottili erano rosse come una rosa.
Ma quando vide i suoi occhi... rimase di sasso.
Erano completamente grigi e vitrei, che le impedivano di vedere.
Ora capì il perchè di quel bastone.
La ragazza gli passò accanto e continò a camminare tranquillamente.
Passò sotto a due colonne che sorreggevano una grande insegna con su scritto "Parco naturale".
Ma nel momento in cui ci passò sotto, l'insegna cominciò a scricchiolare... e si staccò.
La gente cominciò a urlare e a fuggire.
La ragazza avvertì il pericolo e fece per scappare...
Ma Junior volò fulmineo verso di lei e la prese in braccio.
Subito dopo che riprese il volo, l'insegna cadde per terra, alzando una nube di polvere e facendo un fracasso tremendo.
Il namecciano atterrò vicino a una panchina e fece sedere la ragazza, che tremava come una foglia.
- Stai bene?- chiese lui.
La ragazza fece di si con la testa.
Subito dopo chiamarono la sicurezza e uno di loro, esaminò l'insegna.
Affermò che le viti che la reggevano erano arruginite.
Junior fece per andare via, quando la ragazza gli prese la mano.
- Per favore, non andartene- disse, la voce dolce come il miele.
Il namecciano si sentì pietrificato.
- Abiti in questo villaggio?- domandò.
- No, abito dall'altra parte del boschetto a ovest di questo villaggio- rispose lei.
Il namecciano la prese di nuovo in braccio.
- Andiamo, ti porto a casa- disse, e si alzò in volo.

 

Era arrivato l'imbrunire e mentre volavano, il namecciano e la ragazza non si dissero neanche una parola.
Junior la guardò e vide che si era addormentata.
A un certo punto la ragazza appoggiò la testa sul suo petto e vi ci si accoccolò.
Il namecciano sentì un caldo che non aveva mai provato prima... e le sue guance divennero rosso pomodoro.
Spostò lo sguardo da lei e si concentrò sul percorso.
A un certo punto vide in lontananza una piccola casetta semplice.
Doveva essere la casa di... si era dimenticato di chiederle il suo nome.
Atterrò sul vialetto e girò la maniglia della porta, che non si aprì perchè era chiusa a chiave.
Fece allora il giro della casa e vide che una finestra era aperta, e così vi entrò.
Quella doveva essere la stanza della ragazza.
Si avvicinò al letto e vi ci appoggiò la ragazza, che non si svegliò.
Dopo averle rimboccato le coperte, appoggiò il suo bastone vicino al comodino.
Prima di uscire, Junior si voltò a guardarla.
Come si chiamava?
Decise che il giorno dopo l'avrebbe incontrata e, attento a non fare rumore, si alzò in volo raggiungendo i suoi amici.

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Capitolo 2
*** 2 ***


 

Quando Junior tornò al villaggio, vide i suoi amici seduti su una panchina, preoccupati.
- Junior eccoti! Stai bene?- domandò Goku.
- Si sto bene- disse lui.
- Per fortuna nessuno si è fatto male- sospirò Bulma.
- E' meglio se andiamo a casa, adesso- disse Chichi.
Tutti furono d'accordo con lei.
Mentre si avviavano, Goku si avvicinò a Junior.
- Dov'eri finito? Non ti abbiamo più visto da quando è successo l'incidente- chiese.
- Ero tra la folla- rispose il namecciano.
Dentro di sè, Goku sapeva che stava mentendo, perchè lo aveva cercato in lungo e in largo e non lo aveva trovato da nessuna parte.
Dove poteva essere stato?

 

La mattina seguente, Junior si svegliò più presto del solito.
Dopo essere uscito dal Palazzo del Supremo, volò verso la casa della ragazza.
Una volta raggiunta la meta, vide che la sua stanza era vuota.
- Dove potrebbe andare una ragazzina a quest'ora?- si chiese.
Tornò al villaggio e chiese ai pochi passanti che c'erano se l'avevano vista.
- E' andata al parco, ci va tutte le mattine, la troverai senz'altro- disse un vecchio.
Junior volò al parco e, dopo aver cercato per un quarto d'ora, la trovò.
Stava passeggiando.
Junior si appollaiò in cima a un albero per osservarla.
Indossava un top leggero, pantaloncini corti e un paio di scarpe da ginnastica.
Sembrava volesse far jogging, invece di una passeggiata.
Lasciò il bastone su una panchina, inspirò profondamente... e cominciò ad allenarsi.
Il namecciano restò a bocca aperta.
Era... bravissima.
Fece una capriola in aria, diede un calcio a un nemico invisibile e, quando atterrò, fece tre capriole all'indietro.
Continuò ad allenarsi senza nemmeno fare una pausa.
Junior rimase incantato dalla sua bravura.
Chissà chi era il suo maestro?
- Devo migliorare di più- pensò la giovane, dopo essersi fermata.
Prese il bastone e fece per andarsene quando una voce la fermò.
- Sei in gamba, ragazzina- disse Junior, atterrando davanti a lei a braccia conserte.
La ragazza rimase immobile per qualche istante, poi sorrise.
- Oh, sei quello che mi ha salvata ieri!- disse.
Junior rimase di stucco.
- Come hai fatto a sapere che ero io?- chiese, sbalordito.
- Bè, ti ho riconosciuto dalla tua voce- rispose lei.
Poi si avvicinò a lui di qualche passo.
- Grazie per avermi salvata- disse, piena di gratitudine.
- Non ringraziarmi- disse Junior - Come ti chiami?-
- Mi chiamo Kelly, felice di conoscerti- sorrise lei.
Quella risposta ebbe uno strano effetto su Junior.
Anni fa, la gente non era per niente felice di fare la sua conoscenza.
- Io sono Junior. Hai una grande conoscenza delle arti marziali, chi ti ha insegnato?-
- Nessuno, ho imparato da sola. Mi alleno fin da quando ero piccola- spiegò Kelly.
- Non ti sei mai allenata con qualcuno?- chiese Junior.
- No- disse Kelly cercando di apparire disinvolta, ma Junior notò una punta di malinconia nella sua voce.
- Anche tu conosci le arti marziali, non è vero?- chiese Kelly.
A quella domanda, il namecciano sorrise.
- Oh sì, anzi sono anche un maestro di arti marziali. Ti va di allenarti?- disse.
- Va bene, ma verso le sette devo andare in biblioteca.- rispose Kelly riappoggiando il bastone sulla panchina.
Il namecciano si tolse turbante e mantello e assunse una posizione d'attacco.
Iniziarono a combattere e dovette ammettere che era molto abile, per essere la prima volta che si allenava con qualcuno.
Dopo un'ora finirono di allenarsi.
- E' stato molto istruttivo, grazie- sorrise Kelly.
- Se ti va potremmo allenarci anche domani- propose Junior.
- Oh grazie, ok ci vedremo qui allora- rispose lei.
Prese il bastone.
- Ora devo andare, ci vediamo!- lo salutò con un sorriso.
Junior arrossì.
- A presto- disse lui.
Mentre Kelly si allontanava, Junior rimase immobile.
 Incredibile, era venuto solo per conoscere il suo nome e invece... si era messo a parlare con lei.
A conoscerla.
Non sapendo cos'altro fare, passeggiò.
Che posto tranquillo.
Camminò lungo il sentiero, e i rami fruscianti degli alberi e il cinguettio degli uccelli rendevano magico quel luogo.
Quando raggiunse la fine del parco, si rese conto di essere stato lì tutta la mattinata.
E se Kelly fosse ancora in biblioteca?
Spinto dalla volglia di rivederla, si avviò verso il villaggio.
Quando entrò in biblioteca, alcune persone alzarono lo sguardo dai libri, mentre altre continuarono a leggere.
Il namecciano andò di tavolo in tavolo, ma non riuscì a trovarla.
Credendo che se ne fosse andata, fece per uscire quando la vide che era immersa nella lettura.
Quando si avvicinò, Kelly cambiò pagina e col dito seguiva piccoli buchi che formavano lettere.
- Ciao- la salutò Junior.
La ragazza fece un balzo.
- Oh, Junior non pensavo che saresti venuto qui...- disse lei.
- Sono pieno di sorprese- ghignò lui - che leggi?-
- "L'arte del combattimento del 18°secolo"; è interessante. Vuoi leggerlo con me?-
Non riuscendo a dire di no, si sedette accanto a lei.
Poi Kelly prese la sua mano e gli fece seguire quelle lettere bucherellate.
Junior avvampò di fronte a quel gesto... dolce... e gentile.
Tutti i terrestri lo guardavano sempre con disprezzo, ma lei lo trattava come se fosse... un amico.
E per giunta lo conosceva da poco!
A un certo punto Kelly arrossì e tolse la mano dalla sua.
- Scusa, mi sono dimenticata per un attimo che tu ci vedi...- disse lei.
- Non preoccuparti, è stato molto istruttivo- la rassicurò Junior.
Kelly fece un sorrisetto.
- Ora devo andare a casa- disse, alzandosi.
Junior l'accompagnò all'uscita.
- Vuoi che ti accompagni a casa?- chiese, assumendo un tono un pò distaccato.
- Oh no, grazie- disse Kelly.
- Bene, allora. Ci vediamo domani-
Quandò Kelly sparì, Junior provò una strana sensazione.
Quella ragazzina lo aveva trattato... come una persona.
Il namecciano volò verso il Palazzo del Supremo, cercando di scacciare quella strana sensazione che non aveva mai provato prima, senza successo.

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