Hello, You Have Changed My Life Radically...

di Erika_Crespi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1_ L'incontro Scontro ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2_ Sarà solo il destino? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3_Sarà la coincidenza? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1_ L'incontro Scontro ***


Primo Capitolo

DRIIIIN!

Questo fantastico suono mi risvegliò dallo stato di trance che mi ero creata. Finalmente erano finite quelle 5 maledettissime ore che dovevo trascorrere a scuola quel giorno. La prof. diede i compiti, ci augurò un buon week-end e poi uscì trascinandosi dietro la solita lecchina che si lamentava del voto della sua interrogazione. Misi l'astuccio e il libro nella cartella, tirai fuori le chiavi del motorino e uscii da quelle maledette 4 mura che erano state la mia prigione fino a quel momento. Stavo camminando nel corridoio quando sentii qualcuno che urlava il mio nome:
- Alexia! Alexia! Aspettaci!-
Eccole lì, Christy e Brianna, le mie migliori amiche che correvano nella mia direzione. Mi fermai ad aspettarle e quando mi raggiunsero iniziammo a programmare il pomeriggio. Subito Christy iniziò a tirar fuori le idee più assurde.
-Potremmo andare al mare..
-Si, certo, perchè noi riusciamo a percorrere tutti quei km in un solo pomeriggio- dissi
-Ah già non avevo messo in conto del viaggio..
Sempre la solita.. tirava fuori idee che non stavano nè in cielo nè in terra. Alla fine ci accordammo di trovarci davanti alla solita gelateria per poi andare a fare un giro. Arrivammo al parcheggio delle moto e le salutai, mi misi le cuffie nelle orecchie "Can't Stop" dei Red hot chili Peppers al massimo volume, mi infilai il casco e partii, diretta verso casa. Era la una e le vie di Londra erano trafficate visto che la gente tornava a casa per la pausa pranzo, ma conoscendo alcune scorciatoie non ci impiegai molto ad arrivare a casa. Come al solito la trovai vuota, mia mamma da quando i miei si erano separati faceva gli straordinari e tornava la sera tardi. Non avendo voglia di cucinare decisi di farmi un panino e, mangiandolo, mi misi a guardare la tele. Facendo zapping mi ritrovai a guardare uno di quei programmi che intervistano la gente famosa. Lo stavo guardando da qualche minuto quando la presentatrice annunciò che dopo la pubblicità avrebbe intervistato gli One Direction. "E chi sono questi? " pensai "Bah sarò un'altra di quelle band fatta da ragazzini, che adesso ha un successo mega ma che fra poco non ne avrà più". Quindi cambiai canale visto che non mi interessava molto di quei 5. Arrivò presto l'ora di andare alla gelateria. Arrivai in ritardo come al solito, e trovai le mie 2 amiche al solito posto, sulla panchina rossa a parlare animatamente di qualcosa...
- No, per me sono veramente bravi! Non sono una band qualunque- Urlò Brianna
- Pff fai sempre così. cambi idolo ogni settimana, e stavolta tocca a loro!- replicò Christy
-Ehi belle! ciao! di cosa state parlando?- mi intromisi
- Bah Bri si è innamorata di 5 cantanti..- Mi piegò Christy
- Ah il solito.. e chi sarebbero??
- come si chiamano? One Infec...
- No! ONE DIRECTION! e non cambierò idea su di loro facilmente! sono sia belli che bravi ! Domani a scuola vi farò sentire il loro primo singolo e vi ricrederete!.
E la conversazione finì qui. non parlammo più di questa band per il resto del pomeriggio e quando giunse il momento si salutarci lei non accennò al singolo che ci avrebbe fatto ascoltare l'indomani, e io e Christy eravamo certe che non l'avremmo mai ascoltato. Sulla strada del ritorno mi vibrò l'Iphone, mi era arrivato un messaggio di mia madre che diceva:
"STASERA SI MANGIA LA PASTA ALLA CARBONARA. MANCA L'OCCORRENTE, VALLO A PRENDERE AL SUPERMERCATO. XX MAMI" "Uff anche questa pensai." ma visto che mi mancava mangiare della buona pasta, visto da quando ci eravamo trasferite dall'Italia la mangiavamo sempre di rado, decisi di rispettare gli ordini . Entrai nel supermercato e, volendo fare il più in fretta possibile accelerai il passo, non guardando neanche dove andavo. E per questo finii per sbattere contro qualcosa, o meglio contro qualcuno.. La pasta, la panna e la pancetta mi caddero di mano e finirono per terra. Mi chinai subito a raccoglierli e sentii una voce che diceva:
- Stasera carbonara?-
Alzai la testa. Non ebbi neanche il tempo di rispondere perchè il mio sguardo si posò sugli occhi della persona che aveva parlato. Rimasi senza parole ormai immersa in quel suo sguardo, in quei suoi occhi maledettamente verdi.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2_ Sarà solo il destino? ***


Capitolo 2
- Ehi?! Mi hai sentito? Stai bene?
Mi resi conto che ero lì ferma impalata a fissarlo. ‘Che riccioli che ha..’ pensai ma poi mi ridestai e gli dissi:
- Oh si scusa ero solo sovrappensiero.
- E ho notato… non si corre nei corridoi.. tua mamma non te l’ha insegnato?
“Ecco ci manca che si mette pure a fare lo spiritoso, questo qui.” Ma mantenni la calma.
- Si certo. Ma volevo fare in fretta e allora non ho nemmeno pensato dove mettevo i piedi. E scusa se ti sono piombata addosso..
- Oh non ti preoccupare. Ma, non ci siamo ancora presentati? Io sono Harry
- Oh, ehm , io Alexia..
- Bel nome per una che va a sbattere contro la gente in un supermercato!
- Ahah spiritoso! Comunque grazie…
- È strano che però, c’è , che tu non mi sia saltata addosso urlando..
- E perché avrei dovuto? Ho capito che sei un bel ragazzo.. ma non sono così.. ehm ‘espansiva’..
- Non sai veramente chi sono?
- So che sei il tizio contro cui sono andata a sbattere in un supermercato..
- Oh ok.. vabbè dimenticati quello che ti ho detto..
- Ehm ok.. Se ti ricordi io dovrei essere quella di fretta quindi… Ciaoooo!
Presi le mie cose e senza neanche aspettare il suo saluto me ne andai. Mi diressi verso il reparto frigo. Presi le uova, e poi incuriosita da una rivista mi avvicinai e la presi, mettendo in conto che l’avrei letta la sera stessa davanti a una tazza di tè. Andai alle casse e, sorpresa delle sorprese, mi ritrovai dietro a quell’Harry .
- Oh, guarda chi si rivede! Allora è proprio destino che ci dovevamo incontrare oggi!
- Ehm già! Proprio così..
In quel momento arrivò il suo turno di pagare. Cordiale salutò la cassiera, e questa fece una faccia stupita, lui tranquillo si mise un dito sulla bocca come segno di fare silenzio, e la cassiera cambiò subito espressione. Pagò e prima di andare prese un fazzoletto e lo firmò. “Ma che diavolo sta facendo? Si mette a firmare i fazzoletti? E poi per quale motivo! Bah la gente qui è strana”. Immersa in questi pensieri arrivò il mio turno.. pagai, salutai la cassiera e solo allora mi accorsi che mi aveva aspettato. Insieme ci dirigemmo verso l’uscita.
- Non eri tenuto ad aspettarmi ma grazie!
- Oh si invece lo ero perc…
Non riuscì a finire la frase perché fu interrotto da un suono di clacson. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo, seduto in una decappottabile azzurra, indossava una maglietta a righe e dei pantaloni con le bretelle e mi sorrideva come un deficiente.. Io sorrisi a mia volta per non far l’antipatica, e lui a quel punto disse:
- Hazza per prendere due cose ci hai messo venti minuti. Sono stato qui a cuocere al sole..
- Scusa Tommo.. sono stato trattenuto da qualcuno..- disse indicandomi- Ok, mi sa che ora devo proprio scappare, se il destino vorrà ci incontreremo. Spero proprio che sia così. Ciao Alexia-
Salì in macchina e partirono a tutta birra, li salutai ma non ero certa che mi avessero sentito. Seguii con lo sguardo la macchina che pian piano scomparve dalla mia visuale. Ma io rimasi lì ancora qualche minuto a fissare il punto in cui era scomparsa… Immersa nei miei pensieri mi incamminai verso casa.. “Che strana coppia. Oggi è stata veramente una giornata strana. Non vedo l’ora di passare una serata tranquilla in casa, magari a leggere quella rivista che preso”.

Ma in realtà non fu così. Arrivai a casa e trovai un messaggio in segreteria. Mia mamma
“CIAO TESORO SONO LA MAMMA. HO AVUTO UN IMPREVISTO AL LAVORO E TRONERO’ PIU’ TRADI DEL SOLITO. NON TI PREOCCUPARE NON SARAI SOLA, HO INVITATO BRIANNA E CHRISTY A CENA E POI STANNO A DROMIRE QUI. BACIO A DOPO” .
Ascoltato il messaggio rimasi ne rimasi delusa, ma fui anche molto felice di passare una serata con le mie migliori amiche. Misi a posto la spesa e senza dare neanche un’occhiata alla rivista mi sdraiai sul letto.
Alle 19.30 accesi l’acqua e iniziai a cucinare. Dopo pochi minuti suonò il campanello, erano arrivate! Mi aiutarono a cucinare, e quando ci mettemmo a tavola gli raccontai la mia avventura nel supermercato. Quando finii il racconto loro iniziarono i soliti commenti ‘Eh Ale hai fatto colpo!’ o ’quando lo rivedrai??!! ’ o ‘vi siete baciati?’ Per chissà quanto mi riempirono di domande ma per fortuna riuscii a chiarire che tra me e quello non era successo niente. Quando finimmo di sparecchiare andammo in taverna, e sorpresa delle sorprese Brianna tirò fuori Ipod e casse e disse:
- Ve lo detto che vi avrei fatto ascoltare il loro primo singolo.. un attimo e vi ricrederete di quello che avete detto!
- Oddio Bri! Pensavamo che te ne fossi dimenticata! No ti prego! Tanto cambierai idea fra 5 o 6 giorni!- disse Christy
- Dai Chri, quanto ci costa ascoltare un brano? Così la facciamo contenta.- intervenni io
Brianna in pochi minuti trovo la canzone e nella taverna si diffusero le note.. e poco dopo si aggiunsero le parole, una voce calda e profonda che diceva:
You're insecure, Don't know what for
You're turning heads when you walk through the do-o-or
Don't need make up, To cover up
Mi ritrovai a tenere il tempo col il piede. In fondo non erano male. Quando la canzone terminò con un
That's what makes you beautiful
Bri ci chiese come la pensavamo e ovviamente quando io le dissi che non erano male lei esplose in una marea di gridolini e di esclamazioni. Ma la cosa per fortuna finì lì. Certo. Ci parlò ancora di questi 5, dicendoci alcune curiosità, tipo che uno adorava le carote, uno amava i gatti e girava per casa nudo, uno continuava a mangiare, uno si amava da solo e l’ultimo quello più assurdo che aveva paura dei cucchiai. Ma non ci disse i loro nomi ne ce li descrisse.
Passammo una serata tra chiacchere e risate e arrivò presto, troppo presto, l’ora di dormire. Io come al solito non riuscii ad addormentarmi, sentii pure mia madre rientrare in casa, ma feci finta di dormire e non andai a salutarla…
Cambiai posizione, decisa a prendere sonno, e mi ritrovai a pensare a quel pomeriggio, a quella piccola avventura che avevo vissuto nel supermercato.
E pensando ai quei suoi occhi verdi e quei suoi fantastici ricci mi addormentai mentre un piccolo sorriso si formava sul mio viso.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3_Sarà la coincidenza? ***


Saranno state si e no le 9 e mezza quando un raggio di sole mi svegliò. Mi alzai e notai che Christy dormiva ancora ma Brianna no.. ‘Dove è andata a ficcarsi quella là?’ Ma questa domanda trovò subito risposta perché sentii della musica provenire dalla cucina.. visto che avevamo dormito in taverna salii le scale e la trovai in cucina che stava cucinando non so cosa e intanto usava il cucchiaio come microfono. Cantava, stonando ovviamente perché, ehm devo dirlo non è molto intonata.. vabbè cantava una roba tipo:
Get out, get out get out of my head, and fall into my arms instead
Ok, era a dir poco ridicola.. Appena mi vide si bloccò e goffamente di diede il buongiorno. Ma dopo poco scoppiammo a ridere insieme! Svegliata da queste urla Christy comparve in cucina e insieme finimmo di preparare la colazione. Poi , mio malgrado, se ne andarono. E io rimasi a casa da sola. Visto che anche di domenica, questa domenica mia mamma lavorava. All’inizio mi misi a fare un po’ matematica, da brava alunna, ma visto che non mi veniva niente la lasciai stare. Accesi il computer, andai su iTunes e scaricai tutto l’album di questi One Direction, perché in fondo non erano per niente male! Senza volerlo mi ritrovai a cucinare e intanto ballavo seguendo i motivi delle canzoni appena scaricate. Si non erano niente male.. Bri aveva ragione. Quando finii di mangiare, guardai un po’ la tele, ma visto che non trovavo un programma decente decisi di andare a fare un giro al parco, tanto per fare un giro all’aria aperta. Salii in camera mia, indossai una canotta con su la bandiera d’Inghilterra e degli shorts neri, mi infilai le All Stars rosse ai piedi e i Ray-Ban neri e corsi fuori.
Ero al parco da all’incirca quindici minuti, stavo camminando tranquillamente con le cuffie nelle orecchie quando mi arrivò tra i piedi un pallone. Mi tolsi le cuffie, presi in mano il pallone, giusto di sentire uno che gridava:
-Ehi! Tu! Quel pallone è nostro!

Mi voltai e chi mi ritrovai davanti? Si, mister occhi verdi in persona. Indossava una maglietta bianca, dei jeans a vita bassa, anzi dire vita bassa era dir poco, e aveva i miei stessi Ray-Ban neri. Appena mi riconobbe esclamò:
- Alexia? Sei tu?! Wow che coincidenza! Ti ricordi di me vero? Sono..
- Certo che mi ricordo.. tu sei quello a cui sono andata addosso al supermercato ieri, Harry!
- Ahah si sono io.. Ahah Vabbè che fai qui di bello?
- Sono venuta a fare una passeggiata, non volevo stare chiusa a casa da sola.. e allora sono venuta qui. Tu invece?
- Oh, io sono venuto qui con due dei mie migliori amici per svagarci un po’. Vuoi unirti a noi?
- No, dai non voglio rovinare questo fantastico pomeriggio a voi ragazzi..
- Non ti preoccupare, di sicuro non ci darai fastidio.. anzi..
Li diedi il pallone e insieme raggiungemmo i suoi due amici che poi scoprii che uno era il ragazzo che ieri mi sorrideva come un deficiente nella decappottabile, mentre l’altro era un biondo, tinto probabile, con un apparecchio semi-invisibile ai denti e due occhi azzurri, che più azzurri non si può.
- Ragazzi, lei è Alexia. Alexia loro sono rispettivamente Louis e Niall
- Abbiamo già avuto l’occasione di conoscerci noi - disse Louis
- Beh io non l’ho ancora conosciuta, anche se Harry ci ha raccontato del vostro incontro, o dovremmo dire scontro?
Scoppiammo tutti e quattro a ridere, e ci mettemmo seduti sull’erba a chiacchierare un po’. Dopo un po’ che parlavamo Louis disse:
- Ma sei straniera? Perché il tuo accento…
- Si sono italiana, mi sono trasferita qui all’incirca due anni fa quando i miei si sono separati e mia mamma per scappare da mio padre ha deciso di venire qui e io, beh l’ho seguita.
- Mi dispiace, pure i miei si sono separati e non da tanto- disse Louis
- Pure i miei- disse Harry
- Scusa sei italiana!!?!? WOW! Io adoro il cibo italiano! Ahah Sai cucinare?
- Ahah oh Niall! Sempre pensare al cibo!- disse Harry
- Non ti preoccupare Harry. Si so cucinare e le mie amiche dicono che sono un’ottima cuoca!
- Wow! Fantastico allora una sera, quando non siamo impegnati con i co..
- Zitto Tommo!
- È? Ah so scusa Harold.. comunque stavo dicendo? Ah si, se non siamo impegnati, beh sei invitata a casa nostra, però cucinerai tu!
- Ahah Ok ci sto!
- Uffa parlando di cibo mi è venuta fame!- Disse Niall
- Ahah pure a me!- dissi
- Vi va un gelato? Andiamo a prenderlo io e Alexia e ve lo portiamo ok?- disse Harry
- Ahah Si!- esclamarono Louis e Niall all’unisono
Io e Harry ci alzammo, ci dirigemmo verso la gelateria, e Harry mi disse:
- Cosa vuoi?
- Oh, ehm, niente non ho portato i soldi..
- Ahah ma va offro io! Non ti preoccupare!
- Grazie! Ehm allora un frappè al cioccolato!
- Ahah ok tanto non hai bisogno di dimagrire..
- Ma..
Non finii la frase perché arrivò il nostro turno, ordinammo anche per Niall e per Louis. Louis aveva preso un gelato alla vaniglia con i maltesers , Niall un cono alla stracciatella e Harry un cono menta e cioccolato. Io presi il gelato di Louis mentre Harry prese quello di Niall..
- Allora il destino ha deciso che ci dovevamo incontrare di nuovo..
- Già.. Proprio il destino. Ma si potrebbe chiamare anche coincidenza no?
- Ahah si infatti. Come mai oggi non sei uscita con il tuo ragazzo?
- Ah, ehm, non ho un ragazzo. Diciamo che.. non sono la ragazza di cui i ragazzi solitamente si innamorano.. e tu?
- Ahah single.. Single.. Single.. ahah
- Come mai lo hai detto così tante volte? Non ne sei sicuro?
- Ahah nono sono single. Sicuro e comunque non ci credo.
- A cosa?
- Che i ragazzi non ti corrono dietro
- Ahah e credici è così..
- Ma sei così bella…
- Cosa? Oh wow.. grazie Harry
- È la verità – Si girò verso di me emi sorrise
‘che sorriso fantastico ’ pensai..
e gli sorrisi a mia volta
La conversazione stava prendendo una strada sempre più romantica, ma per fortuna, o sfortuna ?, arrivammo da Niall e Louis. Harry diede il gelato a Niall e prese dalle mie mani quello di Louis per darglielo. Ma Louis era lontano con il pallone e stava palleggiando. Si accorse che eravamo arrivati e allora gridò:
- Ehi ragazzi! Prendete questa!
- No Tommo no!
Calciò la palla, e non riuscii neanche a dire alle mie gambe di spostarsi che il pallone mi arrivò addosso. Precisamente sulla mano in cui tenevo il frappè. Questo mi cadde e finì tutto sulla maglietta di Harry che fino a qualche momento fa era stata candida e bianca.

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