Adventure Time - with Fionna and Cake

di Jopsy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 - Il Regno Solare ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 - Senza Volto ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 - Bellezza ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 - La macchina del tempo ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 - Un futuro migliore? ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 - L'appuntamento ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 - Il Re dei Vampiri ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 - Plantasia ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 - L'inizio ***
Capitolo 10: *** Cap. 10 - La Seconda Guerra di Ooo ***
Capitolo 11: *** Cap. 11 - La Regola 389 ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 - Una giornata vuota ***
Capitolo 13: *** Cap. 13 - La Pietra della Vita e della Morte ***
Capitolo 14: *** Cap. 14 - Luce e Buio ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 - Il Risveglio ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 - Il Regno Solare ***


Fionna, Marshall Lee e la piccola gattina Cake erano in viaggio verso nuove avventure.
La bionda non la smetteva più di saltare e canticchiare, mentre Marshall era sull'orlo di una crisi di nervi.
- Fionna, per l'amore di Dracula, vuoi finirla!? - gridò il vampiro.
- Sennò che mi fai? - rispose ridendo lei.
- Ti ammazzo, sta' a guardare! - rispose per le rime lui.
I due iniziarono a correre ridendo mentre Cake cercava di tenere il passo: - Aspettatemi! -.
I due ragazzi si fermarono di colpo: videro davanti a loro un cancello che conduceva ad un regno splendente e coloratissimo.
Fionna si accorse che il Principe Gumball si stava dirigendo proprio lì con un cestino in mano.
La ragazza, seguita da Marshall e dalla gatta, corse verso di lui.
- Ehi, Principe Gumball! Vostra altezza! - lo chiamò.
- Oh, buongiorno, Fionna, come stai? - rispose cordialmente il principe.
- Alla grande! Cosa ci fai in un posto così Algebraico? - chiese la ragazza.
- Vado a trovare una mia amica, la Solare Principessa Miriam, sovrana di questo regno, il Regno Solare! - rispose il principe entrando.
Invitò anche gli altri a seguirlo per fargli conoscere la sua amica.
Intanto, la principessa Miriam si stava annoiando.
- Qualcosa non va, principessa? - chiese il consigliere, nonché suo cugino.
- Uh? No, va tutto bene, non preoccuparti Rufus…- rispose sorridendo lei.
Miriam era molto apprezzata nel suo regno.
Era bella, sorridente e…costantemente solare!
Aveva dei lunghi capelli bianchi con la frangia tirata indietro.
Non era altissima, ma neanche bassa.
Se aveva un sogno, quello era di viaggiare intorno al mondo alla ricerca di nuovi amici e nuove avventure.
Gumball entrò a palazzo seguito dagli altri: - Principessa Miriam! - salutò.
- Principe Gumball! - sorrise lei correndo ad abbracciarlo.
- Questo è per te: sono dei fiori dal mio regno - disse il ragazzo consegnandole il cesto.
Lei ringraziò; si accorse dei tre ospiti e andò a salutare anche loro.
- Benvenuti nel mio regno, voi siete amici di Gumball? - chiese cordialmente.
- Mi presento, Fionna l'avventuriera! Loro sono Marshall Lee, il re vampiro, e Cake, la gatta - rispose Fionna.
- Ciao! - salutò Cake.
Marshall si limitò ad un gesto della mano.
"Tsz…Guarda dove sono finito…Troppa luce, mi da fastidio!" pensò il vampiro.
- Bhè, che fate lì impalati? Accomodatevi, avanti! - rise Miriam prendendo per mano Fionna e Gumball portandoli verso il salone.
Li fece sedere su dei comodi divani di pelle rossa bordata d'oro.
La bionda e il ragazzo di gomma erano allegri e sorridenti e Cake non faceva altro che mangiare tartine di fragole.
L'unico schizzinoso e annoiato era Marshall che non faceva altro che sospirare e sbuffare.
Si alzò e andò verso il terrazzo per prendere aria.
Miriam, che non voleva vedere i suoi ospiti tristi, lo raggiunse.
Lui era seduto sul parapetto e stava strimpellando col basso.
- Sei molto bravo - disse la principessa.
Marshall fece cenno di sì col capo.
Miriam abbassò lo sguardo: cos'è che non andava in quel ragazzo?
Il vampiro riprese a suonare.
- Per caso scrivi anche delle canzoni? - chiese la principessa per rompere quel silenzio.
- Mmm…Sì…alcune…- rispose lui.
- Me ne suoneresti una? - chiese nuovamente Miriam sorridendo.
Per la prima volta nella giornata, Marshall guardò la ragazza in viso, dritta negli occhi.
Arrossì lievemente; non si era neanche accorto di quanto fosse carina.
- Va bene…Te ne suonerò una sola! - disse infine.
Miriam poggiò i gomiti sul parapetto e ascoltò il ragazzo.
Era una melodia lenta e triste.
All'improvviso, si sentì un boato e Fionna era corsa dai due per avvertirli: - Emergenza! Un mostro sta attaccando il castello! - gridò.
- Finalmente un po' di movimento! Sai che ora è, Fionna? - disse Marshall.
- E' l'ora dell'avventura! - esclamò la bionda estraendo la spada.
- Voi restate qui, principessa! - disse poi rivolgendosi alla principessa solare.
I tre eroi uscirono da palazzo e si ritrovarono di fronte un enorme mostro verde tentacolare.
Miriam, seguita da Rufus e Gumball, era sulla soglia del portone ad osservare meravigliata il combattimento.
- Sì! Sì, è questa l'avventura che cercavo! - esclamò.
Rufus la guardò preoccupato: - Cosa intendi dire, principessa? - chiese.
Lei non rispose, impegnatissima a guardare Fionna, Marshall e Cake sfidare la creatura.
- Woohooh! Algebraico! - gridò Fionna dopo aver sconfitto la bestia verde.
- Visto, Miriam? Ecco perché Fionna è la mia guardia del corpo! - esclamò Gumball poggiando il braccio sulla spalla della sua amica.
Ma quest'ultima corse verso l'avventuriera: - Sei stata incredibile, Fionna! Posso unirmi alla tua compagnia? - chiese eccitata.
- C-cosa? Aspetta, principessa…- cercò di fermarla Rufus.
- Cugino caro, sono anni che sogno di vivere avventure così e mi piacerebbe partire con loro per il mondo! - disse Miriam.
- E il regno? Sai quanto è pericoloso la fuori? - rispose disperato il cuginetto.
La principessa si tolse la corona e la mise in testa a Rufus: - Sarai tu il nuovo principe! E per i pericoli…Sono tre anni che mi alleno di nascosto con l'arco ahahah! - rise la ragazza.
- Per me va bene, venite pure con noi se proprio lo desiderate! - esclamò Fionna
- Ma…ma…ma…ma…- balbettò il consigliere.
- Sssh…Rufus, ti voglio bene! Ogni tanto tornerò a farti visita, lo prometto! - lo rassicurò Miriam dandogli un bacetto sulla fronte.
Il giorno dopo, Miriam partì con Fionna, Cake e Marshall per il mondo, in cerca di avventure.
Era felice, più del solito, sapeva che si sarebbe divertita e che avrebbe finalmente trovato dei veri amici.

CONTINUA

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Capitolo 2
*** Cap. 2 - Senza Volto ***


Era notte fonda.
Tutti quanti dormivano beati a casa di Fionna, anche Marshall che adorava la notte dormiva come un sasso.
Cake si svegliò all'improvviso affamata.
"E' l'ora dello spuntino di mezzanotte!" si disse.
Aprì il frigo e rubò una fetta della torta al cioccolato di Fionna.
Mentre mangiava, qualcosa entrò dalla finestra.
Era una strana polverina rossa che finì sul muso della gatta.
Quest'ultima starnutì e il suo volto volò via.
Fionna si svegliò, disturbata da tutti quei rumori: - Cake! Ma che stai…SCIABOLETTE LA TUA FACCIA! - gridò.
Il copro di Cake continuava a sbattere contro la mensola mentre il suo viso, per terra tentava di dargli indicazioni.
Poco dopo anche Miriam e Marshall si svegliarono.
- Yaaawn…che caspita succede qui? - chiese il ragazzo ancora assonnato stiracchiandosi.
- Infatti, è mezzanotte passata…- disse la principessa strofinandosi gli occhi.
Marshall si mise a guardare la ragazza, ma quando quest'ultima si girò verso di lui che distolse lo sguardo immediatamente arrossendo lievemente.
"Ma che cavolo ti prende stupido!? Marshall Lee tu sei il Re dei vampiri non puoi pensare alle ragazze proprio adesso, svegliati!" si disse dandosi un pugno sulla testa.
- Come ti è successo, Cake? - chiese Fionna raccogliendo la faccia staccata della gatta.
- Non lo so…E' tipo entrata una polvere rossa in casa e ho starnutito…- rispose l'altra.
- Allora andiamo a cercare da dove arrivava quella polvere! - esclamò decisa Fionna trascinandosi dietro anche Marshall e Miriam, contro la loro voglia.
- Ti rendi conto che siamo in pigiama!? Non ha altamente senso! - si lamentò il vampiro.
- Shhh! Ma non ti piaceva la notte!? - rispose la bionda avventuriera.
Marshall sbuffò.
Iniziarono a camminare senza una meta precisa, facendo attenzione a non perdere la faccia di Cake; ma purtroppo quest'ultima volò via dalle mani di Fionna a causa del forte vento.
- Sciabolette! Dobbiamo riprenderla! - esclamò.
- AIUTOOO! - gridava Cake.
Marshall sospirò e si mise in volo all'inseguimento del volto perduto finché non riuscì a riprenderlo.
- Ma tu sai anche volare? - chiese meravigliata la principessa Miriam.
- Eh già...Un giorno ti faccio fare un giro! - rispose il ragazzo facendole l'occhiolino.
La ragazza rise e a sua volta anche Marshall sorrise.
- Ehi voi due, muovetevi! - gli disse Fionna.
- Laggiù! - esclamò Miriam indicando delle persone.
Una polvere rossa stava volando in mezzo a quel villaggio e appena qualcuno degli abitanti l'annusava, perdeva il volto.
- E' quella la cosa! - disse Cake.
- Fermiamola allora! - gridò Fionna mentre correva verso quella cosa.
Qualcosa la bloccò.
Miriam le aveva afferrato il braccio: - Ferma, Fionna! Potresti perdere il viso anche tu! Perché invece non la seguiamo di nascosto? - propose.
Fionna e gli altri iniziarono a pedinare la nuvola di polvere.
Stranamente, aveva rapito solo i volti di fanciulle, non di maschi o altre creature; probabilmente, per errore, avrà staccato quella di Cake, infatti l'aveva lasciata lì dov'era.
Forse mirava a qualcun'altra?
Questi pensieri correvano veloci nella mente di Miriam.
- Guardate…quello è…- -…Il palazzo di Regina Ghiaccio! - dissero Fionna e Marshall.
- Chi è Regina Ghiaccio? - chiese Miriam.
- Giusto, tu non la conosci…E' una regina vecchia e cattiva che rapisce i principi costringendoli a sposarla…Ma grazia a me e a Cake finora non ci è mai riuscita! - rispose la bionda estraendo la spada.
Per arrivare al castello della Regina, i ragazzi dovettero attraversare il pendio della montagna ghiacciata dove si erigeva il castello.
- Attenzione, si scivola! - esclamò Cake, e in quel preciso istante la principessa Solare rischiò di precipitare.
Marshall la afferrò al volo ritirandola su.
Si ritrovarono faccia a faccia, a pochi centimetri di distanza.
Entrambi arrossirono.
Poco dopo, anche il corpo di Cake fece la stessa fine di Miriam, ma stavolta cadde di sotto.
- Noooo!! Il mio bellissimo corpo! - gridò disperata la gatta.
- Uff…Vado a ripescarti…- sbuffò il ragazzo vampiro volando giù verso valle.
- Noi proseguiamo, vieni Miriam! - disse Fionna.
In poco tempo, si ritrovarono davanti al castello di Regina Ghiaccio…

CONTINUA




______
NOTA: Ok, questa è la prima parte, vi piace fin qui? (due apitoli, però....u.u).
Ecco una foto della Principessa Solare Miriam disegnata da me ^^
Carina, vero? :D Al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Cap. 3 - Bellezza ***


Miriam e Fionna erano entrate nel castello di Regina Ghiaccio.
Faceva freddo lì dentro.
Mentre le ragazze percorrevano il corridoio, udirono una voce: - Ahahah! Presto tutti i volti delle ragazze più belle del reame saranno miei, ed io potrò conquistare tutti i principi e i re del pianeta! Ahahah! -.
Era la Regina con la sua solita risata malefica.
- MAI! - gridò Fionna sfondando la porta con un calcio.
- Fionna! Accidenti, sempre qui!? - sbottò Regina Ghiaccio.
I suoi caddero immediatamente su Miriam: - E questa chi è? E' carina…molto carina, anzi, bellissima direi…Vale più di tutti questi visi messi assieme…Devo avere il suo volto, no ma che dico…Il suo intero corpo! Ahahah! - disse la Regina e lanciò dei fulmini ghiacciati verso le due ragazze.
La principessa estrasse il suo arco e creò delle frecce di luce grazie ai suoi poteri solari e le scagliò contro il nemico, che le evitò.
Fionna tentava di impedire alla Regina di avvicinarsi a Miriam, ma fu congelata e scaraventata dall'altra parte della sala.
Intanto, Marshall stava tornando indietro col corpo di Cake.
"Ma tu guarda quella gattaccia…Si perde le sue cose e devo andarle a riprendere io! Aaah Ma quant'è alta questa cavolo di montagna!?" pensò arrabbiato.
Quando raggiunse le ragazze, vide solamente Fionna intrappolata in una lastra di ghiaccio e un sacco pieno di facce.
- Che cosa è successo qui? - chiese mentre liberava la bionda avventuriera.
- Regina Ghiaccio! Ha rapito Miriam! - rispose Cake mentre tentava di riattaccarsi la faccia al corpo.
- Miriam…? -.
Per la prima volta nella sua vita, Marshall si sentì  strano.
Sentiva il bisogno di andare a salvare quella semplice umana conosciuta due giorni fa.
In realtà, sentiva di volerle davvero bene…Ma non voleva ammetterlo…
- Allora che si fa? Ehi, perché vi vedo sottosopra? - chiese Cake.
- Perché ti sei messa la faccia al contrario, aspetta ti aiuto io…- disse Fionna finalmente libera.
- Uuuh…Grazie ciccia! - ringraziò la gatta.
- Dobbiamo andare…- disse Marshall.
- Uh? Dove? - chiese Cake.
- A liberare Miriam! - rispose il ragazzo girandosi verso Fionna e la gatta.
La ragazza notò qualcosa di strano nei suoi occhi, sembrava determinato, più del solito.
- Ok, andiamo! - esclamò Fionna sorridendogli.
Uscirono da palazzo e andarono a cercare Miriam ovunque, senza trovarla.
Non c'era neanche un indizio, niente di niente!
- Dove potrebbe andare una donna di ghiaccio con un prigioniero? Mmm…- si chiese Marshall.
Poi guardò Fionna: entrambi avevano avuto la stessa intuizione.
Nel frattempo, Miriam era in una cella con i polsi legati dietro di se.
- Vedrai cara, non durerà molto! Mi prenderò la tua bellezza e tutto finirà! - esclamò la Regina con un tono di voce inquietante.
- E di me che ne sarà? - chiese spaventata la principessa.
- Tu? Oh, niente, invecchierai fino a diventare polvere, ahahah! - rispose malvagiamente l'altra.
- Non è di certo con la bellezza che conquisterai il mondo, Regina Ghiaccio! - esclamò Miriam.
- Oh, sì invece! - ribatté la Regina.
- Ti dico di no, essere bella non serve…Certo, facilità un po' le cose, ma bisogna essere gentili e sinceri se si vuole essere apprezzati…Amare per essere amati, così mi diceva mia madre…- disse la principessa abbassando lo sguardo sull'ultima frase.
Improvvisamente, Miriam ebbe un flashback.
Vide lei da bambina e sua madre, la Regina Solare Lucinda.
Lucinda stava pettinando i lunghi capelli bianchi della figlia.
- Sei davvero bella, Miriam…- le disse.
Miriam ridacchiò.
- Ma ricorda, tesoro, la bellezza serve a poco…Impara ad amare gli altri e vedrai che loro ti ameranno per la tua bontà…- disse ancora la madre accarezzando il viso della figlia.

Sul volto di Miriam scese una lacrima.
Marshall stava volando verso il grattacielo abbandonato nella valle dell'inverno, l'unico posto dove potevano trovarsi Miriam e Regina Ghiaccio.
Volava a più non posso, ad una velocità pazzesca, seguito a lunga distanza da Fionna sul dorso di Cake che non riusciva a volare veloce come il ragazzo.
Dall'altra parte, Regina Ghiaccio aprì la cella e afferrò la principessa per suoi capelli bianchi argentei.
La legò su una sedia e iniziò ad avvicinarsi a lei.
Miriam chiuse gli occhi e si alzò di colpo e roteò su se stessa colpendo la cattiva con la sedia.
Poi corse verso la parete per distruggerla in mille pezzi.
- Fermati, maledetta! - gridò la Regina tirando degli aculei di ghiaccio.
La principessa corse verso la finestra e salì sul parapetto.
- Cosa credi di fare, eh!? Vuoi morire per caso? - esclamò la nemica.
- Te l'ho detto, non ti serve la bellezza! - disse Miriam.
La ragazza chiuse nuovamente gli occhi: "Lo so, sta arrivando…Lo sento…" pensò.
Si gettò all'indietro dal grattacielo.
Iniziò a precipitare per diversi metri, finché non gridò il suo nome: - MARSHAAAALL!!! -.
Appena in tempo, Marshall Lee volò da Miriam e la prese in braccio portandola piano a terra poco prima che si schiantasse al suolo.
Le fece l'occhiolino e le liberò i polsi.
La ragazza sorrise e saltò al collo del vampiro per abbracciarlo.
In quel preciso istante arrivarono anche Fionna e Cake ridacchiando.
Marshall diventò rosso dall'imbarazzo.
Dopo essere scampati alla Regina, il team di Fionna riconsegnò i volti alle rispettive proprietarie e tornò alla casa base per rilassarsi.
Miriam dormiva nel suo letto, ma sorridendo.
Questa era l'avventura che desiderava da anni.

CONTINUA

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Capitolo 4
*** Cap. 4 - La macchina del tempo ***


Era un pomeriggio buio.
Fuori pioveva.
Fionna e Cake si davano ai videogiochi, mentre Miriam leggeva un libro.
- Ragazze è da un po' che non vedo Marshall Lee, che sta combinando? - chiese Miriam preoccupata.
- Eh? Ah, era uscito poco prima che piovesse…sarà in giro a quest'ora…- rispose Fionna concentratissima sul gioco.
- Cosa? Con tuta questa pioggia? Si prenderà un malanno…Vado a cercarlo…- disse la principessa prendendo il suo ombrello rosa con cuori rossi e pallini bianchi.
- Sarà sicuramente sul muretto della vecchia stazione a suonare il basso…Lo troverai lì…- disse Cake.
Miriam ringraziò e uscì di casa.
Come dicevano Fionna e Cake, Marshall era seduto a terra con la schiena poggiata al muro che suonava una triste canzone col suo basso rosso sangue.
La pioggia era forte e stava aumentando.
Il vampiro ripensava a ciò che successe una settimana fa al grattacielo da Regina Ghiaccio.
Perché Miriam aveva gridato il suo nome mentre cadeva? L'aveva visto arrivare? No, teneva gli occhi chiusi non poteva vederlo…Allora perché? Perché lui e non Fionna o Cake?
Marshall aveva la testa china sul suo strumento, quando improvvisamente la pioggia smise di cadere sulla sua testa.
Alzò gli occhi e vide Miriam davanti a se con un ombrello.
- Ti ho trovato, finalmente! - disse la ragazza.
- Che ci fai qui? - chiese lui.
- Vengo a salvarti la pelle prima che tu ti prenda un raffreddore! - rispose la principessa sorridendogli.
Il vampiro rise e si alzò in piedi.
Si legò il basso dietro la schiena e prese l'ombrello.
Prese Miriam sottobraccio e assieme se ne tornarono a casa.
- Posso farti una domanda, Miriam? - chiese d'un tratto Marshall.
- Certo…-.
- Perché quella volta…Hai gridato il mio nome? -.
- Ecco…Non lo so…In qualche modo sentivo che stavi arrivando e così ho agito d'istinto sapendo che mi avresti presa al volo…E' come se avessi previsto il futuro…- rispose la ragazza.
I due rientrarono in casa.
- Eccoli! Vi stavamo aspettando! - esclamò Fionna.
- Già, guardate qua…- disse Cake mostrando un libro ai due.
- Cos'è? - chiese Miriam prendendolo in mano.
- Guarda lì, una macchina del tempo! Voglio trovarla! Sarà Fionntastico! - esclamò l'avventuriera indicando l'immagine ritratta sulla pagina.
- Adesso? - chiese di nuovo la principessa.
- No, domani, ovvio! - rispose ancora Fionna.
- bene, così andrò a farmi una doccia fredda! - esclamò Marshall dirigendosi verso il bagno.
Il giorno seguente, i ragazzi partirono alla ricerca di questa presunta macchina temporale.
- Scusa Fionna, ma quando la troverai che cosa ci farai? - chiese Miriam.
- Con cosa? la macchina del tempo? Voglio vedere i dinosauri! - rispose determinata l'avventuriera alzando i pungi.
Miriam si mise a ridere e prese sottobraccio l'amica: - Se riesci a trovarla, mi riporteresti al tempo dell'Antico Egitto? - chiese.
- Perché in Egitto? -.
- Non lo so…I colori, il Sole, gli dei…I loro abiti regali…Insomma, è…Fionntastico! -.
- Sì! Fionntastico! -.
Le due si misero a ridere assieme.
- Tsz…Oche…- commentò Marshall sottovoce.
- Tsz…Bugiardo…- disse Cake imitandolo.
- Che significa? perché io sarei bugiardo ora? - rispose Marshall.
- Avanti dillo, ammettilo! Ti piace Miriam lo so…- disse la gatta seria.
- Cos…NO! Sei pazza!? - ribatté il vampiro.
- Ceeeerto, vallo a raccontare a qualcun'altra! Ti tengo d'occhio…- concluse l'altra allontanadosi.
Marshall scosse la testa: come poteva pensare a una ragazza?
"Però…Forse…" pensò "Aah, no! Ma che vado a pensare! Miriam non è affatto il mio tipo!".
Ma nonostante lui si rifiutasse, continuava a fissarla ogni volta che poteva.
- Eccolo il posto è questo…- disse Fionna controllando la cartina disegnata da Miriam.
- Un vecchio laboratorio abbandonato? - chiese Miriam sorpresa.
- Sì, ma non l'avevi disegnata tu questa cartina? - chiese Cake.
- Ma io mi sono basata su cosa diceva il libro e su una probabile posizione…Non pensavo arrivassimo davanti ad un laboratorio…- rispose la principessa.
- Bhè, è fatta…Entriamo? - propose l'avventuriera eccitata.
Il gruppo si addentrò nello strano laboratorio; lo esplorarono da cima a fondo, finché non trovarono la macchina del tempo.
- Prima io! - gridò Fionna catapultandocisi sopra.
- Ferma, Fionna! Può essere pericolos….- ma Miriam non finì la frase in tempo che la macchina si attivò da sola spedendo Fionna non nel passato, ma nel futuro…

CONTINUA


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Capitolo 5
*** Cap. 5 - Un futuro migliore? ***


Fionna era stata teletrasportata nel futuro da quella strana macchina mal funzionante.
Avrebbe dovuto ripararla per tornare indietro, ma non sapeva come.
Si guardò attorno, era esattamente nel laboratorio da dov'era partita, solo un po' più disordinato.
Uscì all'esterno: tutto era deserto.
Non capiva di essere nel futuro, non capiva cosa stesse accadendo.
Sapeva però che lì vicino c'era il castello del principe Gumball, lui avrebbe saputo cosa fare!
Corse in direzione del regno di Dolcelandia.
Quando arrivò, il palazzo era distrutto e gli abitanti del regno stavano morendo di fame.
In preda al panico, Fionna corse dentro al palazzo.
- T-tu chi s-sei? - chiese una voce.
- Come chi sono? Sono Fionna! Tu chi sei, piuttosto? - rispose la ragazza.
- Fionna…? - chiese incredula la persona misteriosa avvicinandosi.
- Principe Gumball! - gridò Fionna spaventata.
Il principe era mal ridotto…Con la barba e i capelli bianchi.
Vestiti di stracci e un colorito pallido sul viso.
- Allora sei tornata…O sei un'altra delle mie allucinazioni? Caspita, non sei invecchiata di una virgola…- disse Gumball abbracciandola.
- Ma cosa…? - tentò di dire la bionda.
- Sei scomparsa per 15 anni dopo quell'incidente con la macchina del tempo…Temevo non tornassi più…- spiegò il principe.
- 15 anni? Ma allora sono nel futuro! Vostra altezza, vi prego di scusarmi, ma appena adesso sono arrivata qui con la macchina del tempo…Vengo dal passato! - disse lei.
- Capisco…Seguimi…- disse il principe uscendo dal palazzo.
I due camminarono a lungo.
Gumball condusse la ragazza in un cimitero.
- Perché siamo qui? - chiese l'avventuriera preoccupata.
- Guarda…- rispose il principe indicandogli una lapide.
Sopra c'era inciso: "Cake la gatta, un'eroina e una fedele amica".
- Noo! Cake! - gridò Fionna in lacrime gettandosi sulla lapide di roccia.
- E non solo lei, neanche Lord Monocromatico non ha retto alla morte della sua amata e mi ha lasciato tanto tempo fa, come il resto di Dolcelandia…- disse il principe abbassando lo sguardo.
- Quando te ne sei andata, il regno è cambiato…Il mondo intero è cambiato! Senza te a difenderci, abbiamo perso tutto, i mostri ora regnano…- disse ancora lui posando una mano sulla spalla della piangente ragazza.
- E che ne è stato di Marshall Lee e la principessa Miriam? - chiese Fionna girandosi verso di lui.
- Marshall è stato trascinato via nelle tenebre, nel suo mondo d'origine…Miriam invece, ha sacrificato la sua vita per difendere il Regno Solare e i suoi abitanti, ma l'intera razza si è estinta…- rispose Gumball.
- No, no, NO! Devo riparare quella macchina! Tu sai come si fa? - chiese disperata la ragazza.
- Io no, ma nel regno Vampiro di Marshall, c'è qualcuno che potrebbe aggiustarla…Si fa chiamare…Otto Matico…- rispose il ragazzo.
Fionna abbracciò al suo amico: - Ti prometto di cambiare le cose e di rendere il tuo futuro migliore! -.
E detto così, la ragazza partì alla ricerca di Marshall Lee e Otto Matico.
Ci mise un paio di ore, ma attraversando pericolosi burroni e lagune infestate, raggiunse il regno di Marshall.
Si diresse verso il castello, attraversando la città buia.
Non le piaceva, non le piaceva niente!
Tutto e tutti erano inquietanti e facevano davvero paura.
Perfino la più coraggiosa non riusciva a non bloccarsi ogni tanto, sussultando a qualsiasi rumore sospetto.
Raggiunse l'entrata del palazzo.
Adesso Marshall Lee non era più il re, ma l'imperatore dei vivi e dei morti.
Costretto da suo padre, prese le redini del potere e conquistò la maggior parte della Terra, tra cui anche Dolcelandia.
Delle guardie notarono l'intrusa e attaccarono.
Fionna si difese con la sua spada e iniziò a combattere.
Combatteva e combatteva; finché non raggiunse la sala del trono.
- Mio sovrano, le vostre truppe hanno portato a termine la missione, distruggendo anche lo Spazio Bitorzolo - disse uno dei servi al suo sovrano.
- Sì sì, ottimo lavoro…- disse fregandonese completamente Marshall, agitando la mano per mandarlo via.
Fionna sfondò la porta facendo irruzione nella sala.
Tutte le guardie la puntarono con lance, balestre e baionette.
- Abbassate le armi! - ordinò l'imperatore.
- Fionna? Tu…dove sei stata tutti questi anni? Hai idea di cosa ho passato? - disse Marshall avvicinandosi a lei.
- So tutto…Devi aiutarmi a riparare una macchina del tempo! Mi serve un certo Otto Matico, solo così potrò riportare tutto alla normalità! - disse seria la ragazza.
- Normalità? Ormai non c'è più niente da fare Fionna! Tu non…-.
- Miriam è morta! A causa del tuo esercito! Il suo Regno Solare si è estinto, lo sapevi!? -.
- M-miriam…? Oh no…Che cosa ho fatto…-.
Marshall si coprì il viso con la mani dal dolore e dalla vergogna di se stesso.
Fionna riuscì a convincerlo a condurla da Otto Matico, così avrebbe aggiustato la macchina e lei avrebbe riportato in vita Miriam, Cake e gli altri.
Marshall la condusse davanti ad una vecchia casa: - E' qui che vive - disse.
Fionna fece un respiro profondo ed entrò nella casa: - E' permesso? C'è nessuno? -.
Un vecchietto molto gobbo si avvicinò.
Aveva gli occhiali e la barba lunga e grigia.
Portava un bastone.
- Imperatore Marshall Lee, mio sovrano, quale onore avermi nella mia umile dimora…Se posso chiedere, chi è questa giovane fanciulla? - disse Otto.
- Le presentazioni a dopo, devi aiutarci ora! - rispose brusco il vampiro.
- Certamente…Cosa vi serve? - chiese il vecchietto.
- Deve riparare una macchina del tempo…Mi hanno detto che lei ne è capace! E' molto importante per me! - rispose Fionna unendo le mani sul petto.
Otto ci pensò un po' su, ma alla fine accettò.
Fionna e Marshall lo condussero alla macchina.
Era ancora lì dove la ragazza l'aveva lasciata.
- Ora, vi chiedo silenzio e pazienza, ho una certa età…Ma posso farcela, devo solo concentrarmi…- disse Otto prendendo in mano gli attrezzi.
Passarono diverse ore, ma il signor Matico riuscì a ripararla.
- Cakosmico! Grazie! - esclamò Fionna saltandoci sopra.
 Impostò la data e l'ora.
- Buon viaggio Fionna…- disse Marshall con un tono lievemente triste.
- Tranquillo, la principessa Miriam sta benissimo! - esclamò l'avventuriera facendo l'occhiolino.
- Prima io! - gridò Fionna catapultandocisi sopra.
- Ferma, Fionna! Può essere pericolos….- ma Miriam non finì la frase in tempo che la macchina si attivò da sola spedendo Fionna non nel passato, ma nel futuro…

Ma improvvisamente, Fionna ritornò dopo qualche secondo.
- Ehm…cosa è successo? - chiese Marshall confuso.
- Ragazzi! Siete qui! Cake, Miriam siete vivi! - gridò Fionna saltando al collo dei due.
Il gruppo era confuso e disorientato, ma a Fionna non interessava, perché avea riportato tutto alla normalità.

CONTINUA


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Capitolo 6
*** Cap. 6 - L'appuntamento ***


Era un caldo pomeriggio estivo.
Fionna era in costume da bagno dentro una piscinetta d'acqua ghiacciata, mentre Cake stava mangiando gelato a più non posso: - Aaah, mal di testa! - gridò.
Marshall girava con l'ombrello aperto dentro casa.
Entrava troppa luce e gli dava fastidio.
Salì al piano di sopra: lì faceva più fresco.
Notò che la porta della stanza delle ragazze era socchiusa.
L'aprì leggermente e vide Miriam che dormiva scoperta.
Marshall diventò rosso scarlatto e si coprì gli occhi: la ragazza indossava solo l'intimo.
La sua frangia era sciolta, non più tirata indietro.
Per la prima volta, il vampiro notò che la sua pelle era pallida e luminosa.
Per evitare di svegliarla, il ragazzo richiuse piano la porta.
Con le guance ancora un po' rosee, sorrise e si chiuse nello sgabuzzino dove tutto era buio.
Cake era sul divano quando le arrivò un messaggio di Lord Monocromatico.
- Ehi, Fionna…Leggi qui! Lord Monocromatico ci ha invitati alla sua festa da ballo per i suoi 29 anni! - esclamò la gatta mostrando l'invito a Fionna.
- Ah, è di un anno più grande di te? - chiese la ragazza.
- Sì…Continua a leggere! - esclamò la gatta.
Fionna lesse attentamente la lettera: - COSA!? Si può venire solo in coppia? - sbottò.
- Sì! E' la tua occasione per chiedere al principe Gumball di uscire! - gridò Cake saltando sul divano.
- No, no, no!!! Non se ne parla! - rispose la bionda arrossendo.
- Ehi che succede ragazze? - chiese Miriam che era scesa la piano disotto, vestita, ovviamente.
- Leggi! - gridò Cake emozionantissima dandole il foglio.
- Una festa di compleanno di Lord Monocromatico…chi è il tuo ragazzo, Cake? - chiese la principessa.
- Esatto! E siamo tutti invitati, ma possiamo andare solo in coppia…- rispose la gatta guardando furbamente Fionna.
La ragazza non sapeva che fare, ma appena scese Marshall al piano inferiore si catapultò da lui: - IO CI VADO CON MARSHALL! - gridò.
- Eh? Dove? - chiese il vampiro confuso.
- Vuoi andare alla festa con Marshall Lee? E il principe? - chiese Cake delusa.
- No, voglio andarci con Marshall! - rispose la bionda.
- Andare dove!? - sbottò il ragazzo.
Cake gli porse l'invito.
- E tu vorresti andarci con me? -.
Fionna annuì.
- Davvero? -.
L'avventuriera annuì di nuovo.
- Bhè…ok…? - rispose incerto Marshall guardando Miriam.
- E io con chi potrò andarci? - chiese la principessa sedendosi sul divano.
- A te rimane il principe Gumball - rispose Cake.
- Sì, giusto, ci andrò con lui! Infondo siamo amici da anni! - esclamò decisa la principessa.
Ma anche se nessuno lo avrebbe mai pensato, anche Miriam voleva andare con Marshall al ballo.
La sera, il principe Gumball e Lord Monocromatico andarono a prendere le ragazze (e Marshall) per scortarle alla festa.
- Ciao Fionna! Marshall, Cake…- salutò il principe.
- C-ciao…- disse Fionna imbarazzata, nel vedere il principe così bello ed elegante.
- Allora, Fionna hai deciso con chi andrai? - chiese Gumball.
- Ehm..andrò con Marshall…sì…Marshall…- rispose la ragazza.
- Woohooh…- disse sotto voce il vampiro sarcasticamente.
- Ah ok, quindi deduco che io accompagnerò Miriam…Va bene…Ma, dov'è? - chiese il ragazzo.
Poco dopo, la principessa solare scese la scale con addosso uno dei suoi vestiti regali.
Era azzurro, con ricami d'oro e di pizzo bianco.
Aveva dei guanti bianchi e un collare d'oro con una pietra blu.
Sul petto, c'era il simbolo del Regno Solare e anche sulla coroncina che portava.
In più aveva anche la frangia sciolta.
Marshall spalancò occhi e bocca: come avrebbe voluto essere al posto di Gumball adesso!
- Bhè, siamo tutti! Possiamo andare! - esclamò il principe.
Alla festa tutti si stavano divertendo.
Anche il Principe dello Spazio Bitorzolo, PSB, aveva trovato una compagna.
Cake era sedate in un angolo con Lord Monocromatico a farsi le coccole mentre Fionna e Marshall, e Miriam e Gumball ballavano al centro della sala.
L'avventuriera e il vampiro continuavano a pestarsi i piedi a vicenda e a litigare.
- Ahi, accidenti Fionna! -.
- Io? Tu mi hai massacrato il piede destro caro! -.
- Ma tu non tieni neanche il ritmo! Che ti prende? -.
Fionna non rispose.
Si limitò a guardare con la coda dell'occhio Gumball e Miriam.
- Senti, perché sei voluta venire al ballo con me? - chiese il vampiro.
- Perché io…Non lo so! - rispose la ragazza.
La principessa Miriam si allontanò dal partner per andare a bere un po' d'acqua fresca e Marshall colse l'occasione per mollare Fionna al principe.
- Scambio partner! - esclamò lanciando la bionda tra le braccia del principe di gomma.
- Ehm…ehilà…- disse la ragazza imbarazzata.
- Ciao - rispose tranquillamente il principe.
- Ti prego di scusare Marshall è un vero cafone! - esclamò la bionda.
- Fa niente, eri tu la partner che volevo…- sorrise Gumball.
- E-eh…? - tentò di parlare Fionna rossa dall'emozione.
Il principe Gumball le mise una mano attorno al fianco e le prese l'altra.
I due iniziarono a ballare guardandosi negli occhi.
Miriam li vide insieme e sorrise, dirigendosi verso la balconata esterna del palazzo.
Era un'ampia terrazza; Si vedeva tutto.
La luna era piena e molto vicina e le stelle brillavano.
La principessa si sentì una mano attorno al fianco.
Girò la testa e vide il viso di Marshall Lee a pochi centimetri dal suo.
- Oh, ciao…Quello lì è stata opera tua, vero? - chiese la ragazza.
- Esatto - rispose il vampiro - Perché io volevo ballare con te - disse poi prendendole l'altra mano.
Miriam sorrise.
I due si misero a danzare sulla terrazza.
Marshall si alzò in volo trascinando la principessa con se.
Lei rideva: era bellissimo ballare sull'aria.
Il vampiro si avvicinò piano a lei e chiuse gli occhi.
Anche Miriam li chiuse sapendo cosa le aspettava.
Mancava poco e le loro labbra si sarebbero toccate.
Ma il tutto fu interrotto da una violenta esplosione.

CONTINUA


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Capitolo 7
*** Cap. 7 - Il Re dei Vampiri ***


La festa venne interrotta da una violenta esplosione.
- Che sta succedendo? - esclamò Cake spaventata.
Lord Monocromatico l'abbracciò e le fece da scudo conducendola fuori dal palazzo.
- Fionna, che facciamo? - chiese Gumball preoccupato.
- Tranquillo, ho la mia spada! - rispose la bionda estraendo l'arma e tagliandosi la parte inferiore del vestito per poter correre e combattere meglio.
Anche Miriam e Marshall li raggiunsero.
- Anch'io mi sono preparata! - esclamò la principessa alando la gonna del vestito dov'era nascosto il suo arco.
Gumball e Marshall si coprirono gli occhi imbarazzati.
Si sentì una seconda esplosione.
Stavolta veniva da dentro il palazzo.
Il protone fu disintegrato e un essere oscuro fece il suo ingresso gridando a pieni polmoni: - Marshall Lee! Lo so che sei in questo palazzo! -.
- Oh no…- disse piano il ragazzo spaventato, riconoscendo quella dura e profonda voce.
Per la prima volta, Marshall aveva davvero paura.
Tremava, non gli reggevano le gambe.
- Marshall…? Chi è quello…? - chiese Fionna.
- E'…è…- il vampiro non riusciva a rispondere.
- Io sono il Conte Dracula, il Signore dei Non Morti! Marshall Lee è mio figlio, il Re dei Vampiri…Sono venuto a riprenderlo…- rispose l'uomo.
Marshall cadde in ginocchio.
Si mise le mani tra i capelli e chiuse gli occhi, sperando che fosse solo un brutto sogno.
- No…no…non ci voglio tornare…non voglio andare…no…- continuava a ripetere.
Miriam lo abbracciò: - Marshall…Se mi spieghi tutto quanto, io potrò aiutarti…tutti noi potremo aiutarti! - disse per confortarlo.
- Vieni, figlio mio, torneremo a regnare insieme! - ordinò Dracula.
- NO! Io non ci torno in quel posto! Ho finalmente trovato degli amici qui! Non voglio tornare da solo rinchiuso in quella maledetta prigione! - gridò il ragazzo.
- Bene…Ma tu sai le regole del nostro regno: "Chiunque fugga o tradisca la nostra terra, verrà giustiziato, che sia della famiglia reale oppure no" - rispose il Conte.
- Cosa!? Avete intenzione di uccidere il vostro stesso figlio!? - gridò Miriam alzandosi.
- No…fermati…Miriam…- cercò di bloccarla Marshall.
- Perché? Perché lo volete uccidere? Solo perché è scappato di casa? No, io non vi permetterò di portarlo via se sono queste le vostre intenzioni! - gridò la principessa puntando arco e frecce di luce contro il Conte.
- Se è questo quello che vuoi, ti accontento subito! - rispose Dracula trasformandosi in un essere viscido, nero e tentacolare.
- Gumball, porta via Marshall! Fionna, con me! - ordinò decisa la principessa.
Tutti obbedirono.
Fionna e Miriam iniziarono a combattere contro il mostro.
Un tentacolo afferrò Miriam e la scaraventò verso una parete.
Appena in tempo, la principessa fece una capriola all'indietro posando i tacchi sul muro e lanciandosi verso il nemico.
Fionna riusciva a tagliare facilmente i tentacoli.
Il piano di Miriam era il seguente: l''avventuriera distraeva Dracula, mentre lei gli lanciava frecce di luce in dei probabili punti deboli, come il collo, il ventre, il petto e la schiena.
Aveva studiato anatomia umana in passato, quindi conosceva la maggior parte dei punti più fragili di ogni essere vivente.
Miriam si accorse di una cicatrice sul dorso della creatura e vi tirò una freccia.
- AAAAARGH!!!! -  urlò Dracula dal dolore.
- Fionna! Salta sulla schiena e fai penetrare la tua spada lì dove ho scagliato la freccia! - gridò la principessa Solare.
Fionna annuì e infilzò il mostro in quel punto preciso.
Con varie grida e gemiti di dolore, il Conte Dracula tornò normale.
Si ritrasformò subito, ma in pipistrello e volò via gridando un'ultima volta: - Avete vinto la battaglia, ma non la guerra! Tornerò presto e Marshall Lee verrà con me! -.
Le due ragazze, con gli abiti stracciati e alcune ferita, uscirono dal castello e raggiunsero il principe Gumball e gli altri.
- Oh mio Dio! Oh mio Dio! Fionna, stai bene? - esclamò Cake abbracciandola.
- Sì, tranquilla! Sto bene - rispose l'avventuriera.
Anche Gumball andò ad abbracciarla e la ragazza divenne rossa come un pomodoro.
Miriam invece andò da Marshall.
Si guardarono negli occhi: Miriam sorrise e anche Marshall, ma il vampiro scoppiò in lacrime.
- Mi dispiace, Miriam! E' colpa mia, solo colpa mia! - disse.
- Non è vero…Tu non centri niente, sei un bravo vampiretto e io lo so! - rispose dolcemente la ragazza abbracciandolo.
- Adesso che facciamo? - chiese lui asciugandosi le lacrime.
- Non lo so, ha detto che tornerà…dobbiamo solo prepararci…- rispose Fionna avvicinandosi.
- Io posso armare le guardie ed organizzare un esercito nel caso attaccasse ancora…Manderò i miei soldati anche in giro per il Regno di Ooo! - disse Gumball.
Marshall sospirò.
- Cavolo…Non avevo mai visto Marshall così…- disse Cake a Fionna.
- Già…Sciabolette, è una questione seria…Sarà meglio andare a casa…- rispose la bionda.
Ognuno tornò alla propria dimora.
C'era chi era riuscito ad addormentarsi, e chi, come Marshall Lee, non chiudeva occhio.
Dracula se n'era andato: quella ferita lo avrebbe tenuto lontano per un po'.
Ma un po'…quanto?

CONTINUA

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Capitolo 8
*** Cap. 8 - Plantasia ***


Una nuova giornata ad Ooo.
Fionna e Cake giocavano con BMO.
- Ahahah! Boom! Ho vinto di nuovo! - esclamò la ragazza.
- Eh? Non vale! Tu bari! - ribatté Cake.
- Non è vero! - rispose Fionna.
- Ehi voi, potete stare zitte? Mi gira la testa! - le rimproverò Marshall steso sul divano.
Teneva il braccio destro sopra gli occhi, mentre il sinistro penzolava dal sedile.
- E' ancora scosso per ieri, vero? - chiese a bassa voce l'avventuriera alla gatta.
- Credo proprio di sì, ciccia…- rispose Cake.
Miriam arrivò dalla cucina con un bicchiere d'acqua fresca per Marshall.
- Tieni, bevi…- disse porgendogli il bicchiere.
Il vampiro sorrise e lo accettò volentieri.
Anche se si sentiva uno straccio, Miriam riusciva sempre a tirargli su il morale.
D'un tratto, qualcuno bussò alla porta.
Fionna andò ad aprire, ma non vide nessuno.
Qualcosa le tirò il meno della gonna.
La bionda abbassò lo sguardo e vide una buffa pianta rosa con occhi e bocca.
- Buongiorno! Voi siete Fionna l'avventuriera? - chiese.
- Sì sono io, come posso aiutarla? - rispose la ragazza.
- Mi presento, sono il Signor Seme! - esclamò inchinandosi - So che voi siete una valorosa guerriera e per questo mi rivolgo a voi per aiutarmi a proteggere i miei Alberelli Peloselli e a farli crescere…- concluse.
- Io e miei amici saremo felici di aiutarla! Da cosa dobbiamo proteggerli? - chiese Fionna.
- Dalla morte…Non riesco a capire cosa gli sia preso alle mie dolci piante…non crescono più, muoiono soltanto…io gli do tutto…- rispose tristemente la creatura.
Fionna e gli altri accettarono la richiesta del Signor Seme e partirono per il regno di Plantasia.
Il Signor Seme era davvero buffo.
Non camminava, ma saltellava allegro, spesso inciampando, e questo divertiva molto Miriam che ogni tanto si faceva scappare qualche risatina.
La pianta si fermò improvvisamente e si girò verso Marshall.
- Tu sei un vampiro, giusto? - chiese serio, con sguardo cattivo e minaccioso.
- Ehm…Sì…e quindi? - rispose il ragazzo.
- Oh niente, prendi questo ombrello fatto con foglie giganti! A Plantasia c'è molto sole e rischierai di bruciarti, uhuhuh! - rise la creaturina porgendo la foglia al vampiro.
Marshall prese "l'ombrello" con una finta risata, quasi sarcastica, ma per lo più sconvolta dalle alterazioni di umore del Signor Seme.
Arrivarono a Plantasia.
Sigor Seme aveva ragione: c'è un sacco di sole!
- Eccoci arrivati! Quelli laggiù sono i miei Alberelli Peloselli…Stanno appassendo, ne sono rimasti pochissimi - disse la pianta parlante.
- Bhè, noi li faremo rivivere, vero Cake? Ehm…Cake…? Dove sei finit…Ah, sei lì…- esclamò Fionna vedendo la sua amica  strusciarsi ad un albero.
- Ahahah! Sono soi pelosi e morbidi! Ne voglio uno in casa, ci voglio dormire! fanno anche il solletico! Ahahah! - gridò eccitata la gatta.
- Tsz, non cambierà mai…- disse Marshall fra se e se.
Ma anche Miriam andò ad abbracciare lo stesso albero assieme a Cake.
- Ihihi, è vero, fanno il solletico! - rise divertita.
- Neanche la tua ragazza è normale, sai? - esclamò il Signor Seme.
- La mia cosa? N-non è la mia ragazza è solo…solo un'amica…- rispose imbarazzato il vampiro cercando di fare il superiore.
- Ceeerto…Mi sono accorto di come la guardi ogni volta, tesoro…- rispose a sua volta l'altro.
- Bhe, proviamo a far crescere questi alberi! - esclamò determinata Fionna.
Le provarono tutte: acqua, sole, concime, lampade proiettate direttamente sui semi interrati…ma niente.
Marshall era seduto sotto il suo ombrello.
Miriam si avvicinò a lui: - Tu non vieni ad aiutarci? - chiese.
- No, non mi interessano questi stupidi alberi…- rispose il vampiro prendendo il suo basso.
La principessa scavò una buca vicino al ragazzo e vi piantò uno dei semi del Signor Seme.
- Che stai facendo? - chiese Marshall confuso.
- Lo lascio qui, provaci Marshall…- disse la ragazza.
Il vampiro iniziò a suonare qualche nota dal suo strumento.
Qualcosa uscì dal terreno.
- Guarda! Suona ancora, Marshall! - esclamò felice Miriam.
Più Marshall suonava, più la piantina iniziava a crescere.
- Signor Seme! Signor Seme, guardi! - chiamò la ragazza.
La pianta parlante, Fionna e Cake corsero dai due.
- E' incredibile…Questi alberi avevano bisogno di musica e amore! Forza, che aspettate? Un invito ufficiale? Piantate un seme e fatelo crescere con amore e musica! Tutti pensavano che gli Alberelli Peloselli necessitavano sole e acqua…MA SI SBAGLIAVANO! Andiamo…piantano questi alberi! - gridò il Signor Seme.
- Serve musica? - chiese improvvisamente BMO spuntando fuori dallo zainetto di Fionna.
- Ehi coso, capiti al momento giusto! Vai con la base! - esclamò Cake.
Il Signor Seme iniziò ad intonare una canzone, mentre gli altri si impegnavano a far crescere le piante:

Plant a seed inside the Earth
Just one way to know it’s worth
When we celebrate the world
Celebrate the world
Come on and
Celebrate the world
Celebrate the world

All you gotta do,
All you gotta do is live your life
Be true, live your life, be true
And never be afraid, never be afraid to grow, grow

It don’t matter how you got it
It’s your now, don’t you hide it
Let it grow, let it grow

Let the love inside you show it
Just one way you know you’re worth it
Let it grow, let it grow


Anche Marshall si alzò in piedi ed andò ad aiutarli, semplicemente perché il sorriso di Miriam gli aveva rischiarato il cuore.

It’s your turn now
To show your world now
Open up your heart and let it grow
It’s your turn now
To show your world now
Open up your heart and let it grow


- Allora, sei venuto anche tu! - esclamò la principessa abbracciandolo.
- Mmm…sì, perché no? - rispose il vampiro facendole l'occhiolino.

It don’t matter how you got it
It’s your now, don’t you hide it
Let it grow, let it grow

Let the love inside you show it
Just one way you know you’re worth it
Let it grow, let it grow


Dopo musica e divertimento, i ragazzi riuscirono a far crescere nuovamente tutti gli alberi.
Il Signor Seme, gli diede come ricompensa del polline magico che avrebbe curato qualsiasi ferita.
Dopo questa pazza avventura, i nostri eroi se ne tornarono a casa.

CONTINUA



____
NOTA: La canzone utilizzata è "Let It Grow" di Eater Dean, dal film Lorax e questo è il Signor Seme:

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Capitolo 9
*** Cap. 9 - L'inizio ***


"Chiunque fugga o tradisca la nostra terra, verrà giustiziato, che sia della famiglia reale oppure no"
Regola n° 389 del Gran Libro dei Non-Morti


E Marshall Lee l'aveva infranta il giorno della sua incoronazione.
Il giorno in cui conobbe Fionna e Cake.
Odiava quel posto. Lo aveva sempre odiato.
Distrusse la corona sotto gli occhi di tutti gli abitanti del Regno dei Vampiri e fuggì via dall'ira del padre.
Fuggì dal dolore e dalla sofferenza.
Fuggì dalla solitudine.

Quella sera era rimasto da solo.
Fionna e Miriam erano andate dal principe Gumball per aiutarlo con alcuni esperimenti, e siccome Cake non le avrebbe mai lasciate sole, andò con loro.
Il vampiro, invece, non era interessato e continuava a giocare assieme a BMO.
Improvvisamente scoppiò un temporale.
- Uff….Maledetto tempo…Maledetto Gumball…Maledetti tutti! - esclamò il ragazzo.
- Maledetta anche Miriam? - chiese BMO.
- Cos…Che centra!? - rispose secco l'altro.
Mentre Marshall aveva iniziato a litigare col giocattolo, qualcuno bussò alla porta.
Sbuffando, il vampiro andò ad aprire.
Sobbalzò.
Fece dei passi indietro.
Due braccia forti lo afferrarono.
Una figura incappucciata lo portò via sotto i tuoni e i fulmini della tempesta.
BMO, corse subito ad avvertire Fionna e Miriam che erano al palazzo di Dolcelandia.
- Credo che dovremmo aggiungere un po' di Artemisia…-.
- Sì, potrebbe funzionare! Ottimo Miriam! -.
- Io non ci sto capendo nulla…E tu Cake? -.
- Negativo, ciccia…-.
I ragazzi stavano cercando di trovare un rimedio per il morbillo lunare che si era presa PSB mentre inseguiva dei conigli alieni.
BMO irruppe nella cucina dove si trovavano i ragazzi seguito da Camerieramenta: - Pericolo! Pericolo! S.O.S.! Aiuto! Pericolo! - gridava il game boy.
- Calmati e spiegati - disse il principe.
- Marshall Lee…E' stato rapito! Lo hanno portato via adesso! - disse nel panico.
Miriam si portò le mani alla bocca per la brutta sorpresa.
Fionna e Cake si scambiarono un'occhiata: - Credi che sia…Il Conte Dracula? - chiese la bionda.
- Sì, aveva detto che sarebbe tornato…è lui…- rispose la gatta.
Ci fu un lampo di luce abbagliante seguito da un tuono fortissimo.
Ma la luce di quella saetta era rossa.
- Oh no…Oh no…Non di nuovo! - esclamò il principe Gumball nel panico.
- Cosa succede, Gumball? - chiese Fionna abbracciandolo cercando di calmarlo.
- Già, tu non lo sai…Anni fa ci fu un temporale identico a questo, e lo stesso lampo di luce rossa cadde sulla Terra di Ooo. Ciò segnava l'inizio di una guerra. E adesso ne scoppierà un'altra, una seconda guerra tra i regni di Ooo. - spegò Miriam.
- In quel giorno tu persi i tuoi genitori, Fi…Ed io ti trovai in una foresta e ti presi con me…- disse Cake.
- Ed io persi mia madre…- disse Miriam.
Fionna scoppiò in lacrime e tutti quanti l'abbracciarono.
Gumball, per la prima volta, aveva trovato del coraggio; si alzò in piedi e deciso ordinò a tutto il castello: - Camerieramenta, dai l'allarme Tuono Rosso! Avverti tutti gli abitanti di Dolcelandia di ripararsi e di fuggire. Io andrò a chiamare l'esercito di Dolcibotti…-.
Si tolse la corona: avrebbe combattuto anche lui.
- No, Gumball! - disse l'avventuriera.
- Devo, Fionna! Per il bene del mio regno…- rispose il ragazzo.
- Ma…- la ragazza non fece in tempo a ribattere che le sue labbra furono serrate da quelle del principe.
- Non preoccuparti, tornerò…- disse.
Fionna preparò tutto il necessario per andare alla ricerca di Marshall.
Miriam preparò il suo arco e baciò il ritratto di sua madre.
Cake diede un ultimo saluto a Lord Monocromatico.
Forse non si sarebbero più rivisti…

CONTINUA

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Capitolo 10
*** Cap. 10 - La Seconda Guerra di Ooo ***


I Vampiri e i Non-Morti erano pronti.
Miriadi di eserciti schierati davanti a tutti i regni.
Ed ogni re, regina, principe e principessa, suonò il corno reale per dar inizi alla Guerra.

Marshall Lee era svenuto.
Incatenato al trono reale, con gli abiti da cerimonia e la sua corona d'oro in testa.
Il Conte Dracula rideva: aveva incoronato il figlio e finalmente, avrebbe conquistato l'intera landa.
Marshall si svegliò e gemette.
- Oh, buongiorno mio caro! - esclamò Dracula.
- Cosa…Ma che…- il ragazzo cercava di capire dove si trovasse.
- Diamo il buongiorno e il bentornato al nostro nuovo Re dei Vampiri! - esclamò nuovamente suo padre, gridandolo a tutto il palazzo.
- Eh? No! Come ci sono finito qui? Non voglio essere Re! - gridò Marshall.
- Ormai lo sei diventato! Ed io sono passato al rango superiore, non come Imperatore del Regno delle Tenebre, ma ben sì come Signore Oscuro! - seguì una risata malefica.
Marshall cercava di liberarsi, ma ad ogni strattone una violenta scossa elettrica gli invadeva il corpo.
In aria si alzò il suo grido di dolore che risuonò per tutta la sala.
- Aaaah…che dolce suono…- sospirò il padre.
- Ma tu non dovevi uccidermi? - chiese Marshall con la voce roca.
- Sì, ed ho ancora intenzione di farlo, ma prima…Voglio che tu veda come noi conquisteremo la Terra di Ooo! - rispose Dracula.

Dall'altra parte del regno, Miriam e Fionna, in sella a Cake, volavano verso il Regno dei Vampiri.
- Sei sicura che sia la direzione giusta? - gridò Miriam per farsi sentire attraverso la tempesta.
- Sì! Sicurissima! - gridò di rimando Fionna.
Sapeva benissimo dove dovevano andare, l'aveva visto quando fu trasportata nel futuro, la strada era quella non poteva sbagliare.
Mentre volavano, sentivano le grida dei guerrieri, le esplosioni, alcuni stridi di spade e urla di morte.

Il principe Gumball, in groppa a Lord Monocromatico, combatteva contro i Vampiri.
Una farcia gli trapassò la spalla.
- AAAAAH!!! - gridò nel dolore e cadde dal suo unicorno.
Lord fece di tutto per proteggerlo e riportarlo al castello, dove Camerieramenta curava i feriti.
Nel Regno Solare, invece, gli Zombie stavano avendo la meglio.
Morirono in molti, anche Rufus, l'adorato cugino di Miriam.
Ma alla fine, unendo i loro poteri del Sole e dalla Luce, riuscirono a spazzar via tutti i nemici.
Ma le case ed il castello erano in rovina.
Avrebbero dovuto ricostruire tutto.
Anche Regina Ghiaccio combatteva, al fianco del Principe Flame, il quale regno di Fuoco era vinco al suo.

Miriam sentì un improvviso dolore pungente sulla coscia sinistra.
Non capiva cosa potesse essere.
Gemette.
- Tutto bene, Miriam? - chiese Fionna.
- Sì, continuiamo! - rispose decisa la principessa.
Dopo diversi istanti, raggiunsero il castello del Signore Oscuro...

CONTINUA

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Capitolo 11
*** Cap. 11 - La Regola 389 ***


- IIIIIHAAAAH!! -.
Fionna sfondò la porta d'ingresso con un potentissimo calcio.
Le ragazze corsero a cercare il loro amico per tutte le sale del castello.

- Le senti? Stanno arrivando…- disse Dracula al figlio.
- Sì, e te la faranno pagare cara! - rispose Marshall.
- Non credo, sai? I miei servi le uccideranno prima che possano accorgersene…- rise il padre.
Infatti, un'ora di pipistrelli assassini attaccò le due fanciulle mordendole ripetutamente sulle braccia, sulle gambe e sui fianchi.
- COPRITEVI IL COLLO! COPRITEVI IL COLLO! - gridava Cake che utilizzava la sua coda come scudo.
Fionna stava uccidendo le creature con la sua spada del fuoco, regalatagli per il compleanno dal Principe Flame un'anno fa.
Miriam scoccava frecce dal suo arco trafiggendo tre o quattro bestie alla volta.
Cake si gonfiò smisuratamente e ne schiacciò una cinquantina.
Mentre continuavano ad ammazzare pipistrelli, corsero verso una porta che portava alla sala grande, dove si trovava Marshall Lee.

- AAAAAH!! - gridava Gumball.
Camerieramenta cercava di disinfettare e curare la ferita alla spalla del principe che non riusciva a sopportare il dolore di quelle salate ed acide medicine.
Il sangue non si fermava.
Di gomma o no, anche lui si feriva e si faceva male.
Regina Ghiaccio e il Principe Flame, che avevano salvato i loro regni, erano lì con lui ad aiutarlo e a sperare che si rimettesse.
Era incredibile come quei due stessero vicini.
Forse, Flame aveva trovato qualcuno che lo capiva, che capiva cosa voleva dire essere diverso e non poter stare vicino agli altri diversi da te.
E la regina, aveva a sua volta trovato il principe che attendeva da anni.

Fionna e Miriam avevano iniziato il combattimento contro il Conte Dracula.
Cake cercava di liberare Marshall dal trono elettrificato, ma spesso si bruciava il pelo per le scosse.
E il vampiro, per aiutarla, si dimenava per scollarsi i cavi di dosso, sopportando il dolore delle scariche elettriche che gli correvano per tutto il corpo fino al cervello.
- Non vincerete mai, stupide mortali! Solo un vampiro può uccidere un'altro vampiro, non lo sapete? - gridò il Conte mentre scagliava raggi di luce nera contro le ragazze.
- Lo sappiamo, infatti ti stiamo solo distrendo! - esclamò Fionna.
Cake aveva liberato Marshall, finalmente.
Miriam corse da lui e lo abbracciò forte.
- Stai bene! - disse felice.
Il ragazzo annuì.
- NOOOO!!! - urlò Dracula.
Il suo corpo divenne improvvisamente enorme, afferrò Miriam e, distruggendo il tetto del palazzo, uscì dal castello.
- MARSHALL!! -.
- MIRIAM!! -.
- Dobbiamo riportarla qui, assolutamente! - gridò Cake.
Marshall, senza pensarci, volo in alto più veloce che poteva per raggiungere  il padre e Miriam.
Fionna, in groppa a Cake, li seguiva rapidamente.
Il Conte Dracula arrivò al castello di Dolcelandia.
- NO! GUMBALL! - esclamò spaventata Fionna, e corse immediatamente dal suo amato principe.
- Ehi, tu! - disse Marshall attirando l'attenzione del padre.
Appena quest'ultimo si voltò, il ragazzo volò verso la sua mano destra ed afferrò la fanciulla al volo, tirandola fuori dal suo pugno.
Dracula ruggì ancora più infuriato.
I due giovani volavano via assieme.
Si abbracciarono: - Marshall, grazie! Sarei stata persa senza di te…- disse dolcemente la Principessa.
Mentre volavano in cielo, la tempesta si era calmata e la Luna era tornata a splendere.
La guerra era finita.
Miriam poggiò le mani sulle spalle di lui, mentre quest'ultimo chiuse gli occhi.
Le loro labbra erano sempre più vicine, sempre di più, finchè…

SCRATCH!

- M-marshall? Marshall! MARSHAAAAL!! -.
Una risata malvagia usciva dalla gola del Conte Dracula, mentre il suo braccio sinistro si era allungato fino a trafiggere il petto del figlio.
Miriam e Marshall pricipitarono.
La ragazza, piangendo, lo teneva stretto a se, mentre le sue calde lacrime si mischiavano al freddo sangue del ragazzo.
Caddero nel lago.
Il Conte Dracula sparì all'improvviso, continuando a ridere.
La Principessa Solare trascinò il corpo senza vita del vampiro alla riva e fu presto raggiunta da Fionna e gli altri.
- Non può essere finita così…Non puoi lasciarmi, Marshall! - diceva la ragazza mentre lo abbracciava.
Fionna piangeva sulla spalla di Gumball, che la stringeva forte.
Cake era a sua volta abbracciata alle gambe di Fionna.
Tutti piangevano la morte di un amico davvero speciale…

CONTINUA

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Capitolo 12
*** Cap. 12 - Una giornata vuota ***


…Marshall…Marshall…Marshall…

- Eh? D-dove mi trovo? Che posto è questo? Chi sei tu? -.
- Sono colui che veglia sulle anime, colui che conosce il bene e il male, colui che sa cosa gli altri non sanno…-.
Vuoto totale.
Una luce bianca circondava Marshall Lee.
Si sentiva vuoto, leggero, senza peso.
- Io…Io non posso essere morto…Non posso essermene andato così! Non posso aver lasciato tutti i miei amici, i miei cari e…- il ragazzo, che aveva appena capito di essere solo un'immagine della sua anima, non capiva più cosa fare.
Ormai era morto, nessuno lo avrebbe salvato, non più.
- Dove sono gli altri? Come stanno? - chiese alla creatura di luce davanti a se.
- Vuoi controllare tu stesso? - propose l'altra.
Marshall annuì e l'essere fece comparire sia lui che il vampiro vicino al castello di Dolcelandia.


Era una triste mattina.
Fuori faceva freddo.
La guerra era ormai finita, ma il nemico era ancora la fuori.
Miriam era seduta a fissare la cella di contenimento dove si trovava il corpo di Marshall.
"Troveremo una soluzione" diceva Gumball "Lo riporteremo indietro".
La povera ragazza era caduta in depressione.
Anche gli abitanti del suo regno se n'erano andati, lei era l'ultima creature di luce che abitava Ooo.
Fionna e Cake entrarono nella stanza dove si trovava la principessa.
- Ehi, tutto bene? - chiese dolcemente Fionna posandole una mano sulla spalla.
Nessuna risposta.
- Si sistemerà tutto, me lo sento…- disse Cake abbracciando le gambe della ragazza.
- Oggi ci sarà il matrimonio tra Regina Ghiaccio e il Principe Flame! Siamo stati tutti invitati! - esclamò ancora la gatta per cambiare argomento.
Ebbene sì, Regina e Flame si stanno per sposare.
Lei troppo fredda per sciogliersi e lui troppo caldo per congelarsi.
Se si toccavano, non sentivano dolore, ma la loro temperature creava una sensazione tiepida e piacevole.
- Auguri per loro…- disse finalmente Miriam.
L'avventuriera intuì che avrebbe dovuto lasciarla da sola ed incitò Cake a seguirla verso il luogo dove si teneva il matrimonio.

- M-miriam…- disse con voce tremula Marshall.
Il vampiro volò ad abbracciarla, ma il suo spirito attraversò il corpo della ragazza che non si accorse di nulla.
- Non può vederci né sentirci - disse la creatura magica.
Marshall guardò in viso la ragazza e si avvicinò a lei: - Prometto di tornare - disse.
L'essere luminoso non parlò e non reaggì a quell'esclamazione.
Marshall si diresse verso la sua vecchia dimora nel bosco, che aveva ormai abbandonato da anni. Ci andava quand'era piccolo, era il suo posto segreto.
Guardò tutte le foto della sua famiglia, tutti i suoi vecchi giocattoli.
Pensò a Fionna, a Cake, a Gumball, a tutti i suoi amici e a Miriam, la sua Miriam.
La Miriam alla quale non era riuscito a rivelare i suoi sentimenti.
Un'agonia infinita.
Sotto gli occhi della creatura, Marshall intonò una triste canzone.

I have nothing left to give
I have found the perfect end
You were made to make it hurt
Disappear into the dirt
Carry me to heaven's arms
Light the way and let me go
Take the time to take my breath
I will end where I began

And I will find the enemy whithin
Because I can feel it crawl beneath my skin

Dear Agony
Just let go of me
Suffer slowly
Is this the way it's got to be?
Dear Agony

Dear Agony
Just let go of me
Suffer slowly
Is this the way it's got to be?
Don't bury me
Faceless enemy
I'm so sorry
Is this the way it's gotta be?
Dear Agony...





________
NOTA: Siamo quasi giunti alla fine della storia, ormai mancano pochi capitoli! ^^
Vorrei fare un ringraziamento a tutti coloro che la stanno seguendo, ma soprattutto alla carissima slipper wool che mi commenta la storia ogni volta, un bacione!
La canzone cantata da Marshall Lee è "Dear Agony" dei Breaking Benjamin, ve la consiglio.

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Capitolo 13
*** Cap. 13 - La Pietra della Vita e della Morte ***


Fionna passeggiava lungo la costa assieme al Principe Gumball.
Si tenevano per mano, ma nessuno dei due sembrava felice.
Lui non riusciva a trovare nessun modo per salvare Marshall e lei era triste per la sua amica Miriam.
- Gumball…Sono due giorni che lei sta così! Mangia appena e passa intere giornate nella camera dove si trova il corpo di Marshall, ci dorme anche! Non so cosa fare, vorrei aiutarla! - disse l'avventuriera.
- Ci vorrà tempo, Fi, solo tempo…- rispose il principe.
Le diede un bacio e cercò di tirarle su il morale, ma la bionda ragazza non riusciva a ridere.

Nel frattempo, Miriam era come al solito seduta davanti alla cella di Marshall.
Ma stavolta non sembrava triste, aveva un'aria seria e pensierosa.
Camerieramenta le aveva portato un bicchiere di cioccolata calda: - Tutto bene, principessa? - chiese preoccupata.
- Camerieramente…- rispose Miriam - Sapresti indicarmi dove si trova la Biblioteca? - chiese.
Camerieramenta avrebbe fatto qualsiasi cosa per vedere di nuovo quel bellissimo e solare sorriso che aveva un tempo.
- Certamente, vi ci accompagnerò io personalmente! -.
Detto così, la piccola cameriera condusse Miriam nei sotterranei del castello.
Attraversarono un lungo corridoio pieno di muffa e insetti.
Raggiunsero un porta enorme.
- Eccoci arrivati, non abbiate paura! E' sottoterra per via di alcuni libri che solo il Principe Gumball è autorizzato a consultare! - esclamò Camerieramenta.
La principessa solare ringraziò con un lieve cenno del capo ed entrò.
La ragazza si diresse verso la sezione proibita, estrasse un libro, "Misteri di Ooo", e iniziò a sfogliarlo velocemente.
Ne prese un altro e poi un altro ancora, e così via.
Sfogliò tutti i libri che trattavano di magie, incantesimi, pozioni, misteri e segreti.
I suoi occhi caddero improvvisamente su un libro molto strano: "Magie Oscure".
Miriam sapeva che non conteneva niente di buono, ma lo aprì lo stesso.
Sfogliò le pagine e le esaminò una ad una, finché non trovò ciò che stava cercando.
- "La Pietra della Vita e della Morte, è un oggetto magico che si trova nel regno Oscuro. Può riportare in vita le persone amate o far morire coloro che se lo meritano davvero. E' impossibile da trovare. Chiunque si sia avventurato nel regno, ha incontrato solo la morte, e chiunque avesse trovato la pietra fu divorato dal suo guardiano." - lesse la ragazza.
Prese carta e penna e vi disegnò sopra la pietra e, su di una mappa, un possibile percorso da seguire.
Purtroppo, il luogo dove si trovava la pietra non era niente di buono…
La ragazza corse via, verso casa di Fionna.
Si mise una maglietta, dei jeans e degli anfibi; preparò lo zaino con tutto il necessario e si avviò alla ricerca della pietra.
Prima di uscire, si fermò davanti allo specchio e si guardò seria: prese una spada e si tagliò i capelli, che così lunghi avrebbero intralciato la sua missione impigliandosi da qualche parte.

Cake aveva raggiunto Fionna e Gumball, seguita da Camerireramenta: - FIIIIONNAAAA!! MIRIAM E' FUGGITA!! Ero andata a palazzo a trovare il mio Lord Monocromatico e Camerieramenta mi è corsa incontro chiedendomi dove Miriam si trovasse, ma non si trova! - gridò tutto d'un fiato la gatta.  
- Ok ok ok, fermati! Respira…Brava…Parla! - la fermò Fionna.
Camerieramenta e Cake spiegarono tutto ai due e la gatta mostrò a Gumball il libro che aveva preso la principessa Solare.
- Oh no! Miriam è impazzita! Vuole riportare indietro Marshall Lee con questa pietra…Rischia di morire anche lei! - esclamò nel panico il ragazzo gommoso - Fi devi trovarla, conto su di te! - aggiunse abbracciando la sua ragazza.
La bionda annuì e fece segno a Cake di trasformarsi per andare a cercare Miriam.

- Hai sentito tutto, Marshall? -.
- Sì, ho sentito…Devo andare da Miriam e assicurarmi che non si faccia del male! -.
Marshall Lee e la Creatura si erano diretti al castello perché il vampiro voleva vedere come stava la sua amata principessa, ma vedendole correre così impanicate avevano deciso di seguire Cake e Camerieramenta ed ora avevano udito ogni singola parola.
Il ragazzo sfrecciò via nella stessa direzione dove stava andando Miriam, pregando che non le fosse accaduto nulla di spiacevole.


CONTINUA

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Capitolo 14
*** Cap. 14 - Luce e Buio ***


Miriam aveva finalmente raggiunto la sua destinazione.
Dopo ore e ore di cammino, era riuscita a trovare dove si nascondeva la pietra.
Ma c'era un unico problema: si trovava nel castello del Conte Dracula…
- Accidenti…Di tutti i posti proprio qui? - disse a bassa voce la ragazza.
Dopo aver raccolto tutto il suo coraggio, entrò nella dimora.
Attraversò il portone principale, in fondo che altro aveva da perdere?
Marshall Lee la seguiva in preda a panico e ansia.
- Quindi la pietra ce l'ha mio padre? Io non lo sapevo…- disse.
- Ci sono molte cose che non sai…- disse la creatura luminosa.
- Taci tu! Non sei d'aiuto in questo momento, e poi si può sapere cosa diavolo sei? - esclamò il vampiro irritato.
- Io assumo la forma che desidera il mio protetto, e cioè tu: che cosa vedi? - rispose l'essere.
- Vedo…Vedo…Una donna…Sì una donna, decisamente una donna! Ed hai un viso familiare...- rispose Marshall.
Dopo questa piccola discussione, il ragazzo si affrettò a raggiungere la principessa che nel frattempo era già alla fine del corridoio.

Miriam aprì una grande porta di ferro e ossa.
- Ah! Guarda chi si rivede! La principessina! - esclamò il Conte Dracula nel vedere la ragazza.
- Non credere che io sia così felice di vederti…- rispose la principessa.
Quel posto era davvero tetro.
Niente luce, solo buio.
- Bhè? Cosa vorresti da me? Ah no, non me lo dire, tanto lo so…Vuoi questa? - domandò furbamente il Conte mostrandole una pietra brillante.
- La pietra…Dammela! - ordinò la ragazza.
- Giammai! - ribatté il vampiro che scagliò un primo attacco contro la fanciulla.
Iniziarono a combattere.
Più frecce Miriam scagliava, più lance di luce nera la colpivano.
Il Conte Dracula era troppo forte per lei, non riusciva neanche a graffiarlo.
Dopo vari colpi e profondi graffi sul suo corpo, Miriam cadde a terra stremata.
- Ahahah! Ho vinto di nuovo! - rise il nemico.
- No! NO! Miriam! - gridò Marshall e volò subito da lei.
- Ti prego…Ti prego non mi morire…Non mi morire…- continuava a ripetere disperato.
La creatura rimase a fissarli commossa.
Marshall Lee non era un cattivo ragazzo, solo un po' complicato, ed era l'unica persona che riuscì a riportare gioia nel cuore di Miriam.
Si avvicinò al corpo della ragazza e, facendo allontanare Marshall, diede un bacio sulla fronte della principessa.
- Sei cresciuta, Miriam…Brava, piccola mia…- disse con le lacrime.
Marshall non voleva crederci: quella creatura che lo aveva accompagnato dalla sua amata…Quel volto familiare…Era proprio l'anima luminosa della madre della principessa Miriam.
La grande Regina Lucinda, famosa in tutta Ooo per la sua bontà e saggezza.
La sua luce si fece più intensa e così quella attorno a Miriam.
La ragazza si alzò in piedi, avvolta da un'aura pura, bianca, luminosa…Sulla sua coscia sinistra, un tatuaggio: il simbolo del Regno Solare.
Dietro di lei si formarono un paio di ali d'angelo, anche esse della stessa brillantezza.
Miriam aprì gli occhi: - Conte Dracula - disse - Adesso mi riprenderò ciò che mi appartiene…- ed unì le sue mani.
Quando le separò di nuovo, si creò una falce di luce che la principessa fece roteare tra le sue dita con destrezza ed elegantezza.
- Non è possibile…Da dove viene tutta quella luce!? - gridò il Conte cercando di coprirsi gli occhi.
Miriam volò verso di lui ed alzò la falce in aria: - MI RIPRENDERO' MARSHALL! - e trapassò da parte a parte il corpo del vampiro.
Era finita.
Finalmente la vera guerra era finita.
la principessa raccolse la pietra e se la strinse al cuore.
Una lacrima di gioia le scese sul viso.

- FIONNA! ASPETTA! - gridò Cake da lontano.
L'avventuriera stava correndo a tutta velocità dalla sua amica: - MIRIAM! Ti abbiamo trovata! - esclamò vedendola arrivare dal nulla.
Le saltò al collo: - Oh cielo, eravamo così preoccupati! - esclamò.
- Lo so, lo so…Mi dispiace! Ma…- fece commossa la principessa e mostrò loro la pietra.
- C-come…? - balbettò Gumball sorpreso.
- L'ho strappata al Conte Dracula! E' morto, Gumball…L'ho ucciso…- rispose piangendo di gioia Miriam.
Tutti quanti l'abbracciarono.
Miriam si staccò quasi subito: - Dobbiamo correre da Marshall! -.




_____
ndA: Ciao! Sono finalmente tornata dopo una luuunga assenza da questo fandom! Devo finire la storia al più presto! ^^
Scusatemi ma sono stata molto impegnata x)
Un bacio a tutti!

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Capitolo 15
*** Cap. 15 - Il Risveglio ***


Miriam stava correndo con tutta le sue forze verso il castello di Dolcelandia.
Non ci credeva, non sembrava vero, eppure era lì proprio tra le sue mani.
La pietra della Vita e della Morte.
Ora poteva salvare Marshall, poteva riabbracciarlo, sentire di nuovo la sua calda e profonda voce, avvolgere le braccia attorno al suo collo e potergli gridare Ti Amo con la voce dei suoi limpidi occhi cerulei.
Aveva attraversato il cancello della città e sorpassato gli abitanti che la guardavano esterrefatti.
Aveva un unico pensiero in mente: "Marshall Lee…Sto arrivando, amore mio…".

SBAM!

Si sentì un sonoro botto e le porte del palazzo si spalancarono, facendo sobbalzare la povera Camerieramenta che rovesciò l'annaffiatoio.
- Oh cielo, Signorina Miriam! Eravamo tutti in pensiero! Dove siete stata? - fece la caramellina vivente, che venne purtroppo ignorata.
La principessa sfrecciò su per le scale seguita da una Fionna palpitante, una Cake stremata e un Gumball ansimante.
Anche lo spirito di Marshall era lì con loro, anzi, era lì con Miriam.
Volava al suo fianco facendogli forza e coraggio, sperando che potesse sentire la sua presenza vicino al suo cuore.
Quando la ragazza entrò nella camera dove risiedeva il corpo i Marshall, si bloccò sulla porta stringendo al petto il gioiello.
- Bhè? Cosa fai ora? Vai! Cioè…Il mio cadavere è lì! E aspetta! - esclamò il ragazzo mettendosi davanti a lei.
Era inutile, non lo vedeva e non lo sentiva.
Fionna la raggiunse subito: - Miriam! - e si fermò a pochi passi da lei.
Si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla: - Miriam…Cos'hai? Tutto bene amica mia? - chiese guardandola negli occhi.
C'era una bella differenza di altezza tra loro: Fionna era bassina e un po' rotonda, Miriam alta e ben definita.
Per questo la principessa non poté far altro che prendere la testa dell'avventuriera e stringerla al suo petto, piangendo di gioia: - Ce l'abbiamo fatta, Fi, ce l'abbiamo fatta! - esclamò tra le lacrime.
- No, Miriam, tu ce l'hai fatta…- sorrise la bionda prendendo le mani dell'amica.
Quando anche Cake e Gumball arrivarono, Miriam si avvicinò alla cella frigorifera che conteneva il corpo di Marshall ancora integro e sano…o quasi.
Allungò la mano per aprirla ma non ci riuscì.
Guardò Gumball: - Ehm…Non so come…- disse timidamente.
Il principe sorrise e prese una chiave da un cassettoni lì accanto: - Te la apro io - disse.
Presero con delicatezza il corpo inerte del vampiro e lo adagiarono sul letto.
Da un angolo in disparte, Marshall trattenne il fiato mentre la sua principessa si avvicinava al sua corpo.
Miriam mise la pietra sul cuore del ragazzo e la fece scendere fino al buco della ferita mortale.
Lì, la pietra s'illuminò di una luce calda e viola e si sciolse lentamente sull'addome di lui.
Marshall Lee si sentì improvvisamente vuoto, più di come non lo fosse già, e una luce lo attraversò.
Sentì la testa scoppiargli e la vista offuscarsi, finché non perse del tutto la memoria e vide soltanto un nero tetro inghiottirlo.

- Shh…Si sta svegliando! -.
- Fate attenzione, mi raccomando! -.
- Voglio farmi raccontare com'è il mondo dei morti! -.
- FIONNA! -.
- Cosa? -.
- Non ci credo…-.
Tutto quel brusio rimbombò nelle orecchie di Marshall appena questi si svegliò da un lungo sonno.
Strizzò gli occhi per vedere più chiaramente le figure in movimento sopra la sua testa.
Mugugnò appena ed esclamò: - Posso dormire altri 5 minuti? -.
Tutti scoppiarono a ridere e a piangere simultaneamente.
Gumball lo aiutò a sedersi sul bordo del letto: - Sei un cretino come al solito! - disse mentre una lacrima gli graffiava il viso gommoso.
- E' bello sentirsi dire "ti voglio bene"…Ma…Cosa è successo, esattamente? - chiese Marshall massaggiandosi le tempie.
- OMMIODIOMARSHALLSEIQUI! - gridò Fionna tutto d'un fiato fiondandosi al collo del poveretto.
- Argh! Cavolo quanto pesi! - esclamò lui sentendo il respiro mancare.
Il Principe Gumball gli raccontò brevemente tutti gli avvenimenti: la sua morte, la dolorosa fine della guerra, le perdite, il suo salvataggio, il coraggio di Miriam.
- M-Miriam…- disse in un filo di voce il giovane - Dov'è? Dov'è la mia Miriam!? - esclamò balzando in piedi.
Si guardò in torno finché non la vide.
Era lì in piedi, in disparte, con le mani sul petto e le lacrime che le rigavano il candido viso.
I capelli corti fino al collo, la frangia sciolta che le contornava gentilmente il viso.
La luce della finestra fa rendeva ancora più bella di come era lasciando il vampiro senza fiato.
La ragazza si avvicinò a piccoli passi, accarezzando il viso di Marshall con mano insicura.
Lui la strinse e la baciò, poi la guardò negli occhi: - Tu sei quella che mi è mancata di più…- disse.
Miriam afferrò i suoi capelli corvini e lo attirò in un caldo bacio.
Le loro labbra tremanti dal pianto che si lasciarono solo per un imbarazzante rumore proveniente dalla gola di Gumball.
- Bhè, io direi di lasciarli alle loro…cose…- disse il principe mentre conduceva Fionna e Cake fuori dalla stanza.
La porta si chiuse.
I due si guardarono per qualche istante, per poi arrossire e fare i vaghi.
Marshall si avvicinò a lei e le cinse i fianchi, conducendola di nuovo sul letto.
Si stese affianco a lei, perdendosi nei suoi bellissimi occhi di zaffiro, mentre accarezzava i suoi capelli di neve: - Perché gli hai tagliati? - chiese.
- Mi avrebbero intralciato in battaglia…- rispose lei.
- Ma a me piacevano…Adesso come faccio a farti le trecce!? - ribatté il vampiro offeso.
Miriam scoppiò a ridere nel ricordare quelle volte in cui al suo Marshall gli prendevano i cinque minuti e si metteva a fare il parrucchiere.
- Potremmo sempre fare qualcos'altro che coinvolga non solo te…Ma anche me…- disse la principessa.
Marshall arrossì e sgranò gli occhi: una principessa così innocente ed educata andava a pensare a…- Per esempio delle passeggiate al chiaro di luna, qualcosa da fare in due…- continuò la ragazza poggiando la testa sul petto del ragazzo.
- Mi vuoi bene, Marshall? - chiese.
- No, per niente…- rispose lui prendendole il mento con l'indice e il pollice - …Ti amo…- e la baciò di nuovo.

Qualche mese più tardi al palazzo di Dolcelandia c'era una grandissima festa.
Anche la cittadina era eccitata e felice.
Dopo che Regina Ghiaccio e il Principe Flame ebbero coronato il loro sogno d'amore, fu la volta della Principessa Solare e del Re dei Vampiri a fare la mossa decisiva.
Si sposarono e poco dopo ebbero una figlia, con i capelli neri del padre e gli occhi splendenti della madre.
La chiamarono Lucinda.





_______
ndA: Ciao a tutti quanti, oh miei fichissimi lettori(?)!
La serie di Fi, Cake, Marshy, GumGum e Miri è finita, già!
Spero vi sia piaciuta quanto lo è a me :)
Bacissimi a tutti! ^_^
E grazie mille!!

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