What If?

di emyJly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era una mattina come tante, Jenna si era svegliata di buon ora e come faceva da un paio d'anni a questa parte andò a controllare se Elena e Jeremy stavano bene, poi come sempre tornò a letto dal suo Alaric. Dopo che era riuscita a scampare a Klaus si era decisa che finalmente era giunta l'ora di voltar pagina e smettere i panni di eterna giovincella e accettò quindi l'invito di Alaric a creare qualcosa di più. In breve tempo Alaric, archiviata la delusione nel sapere che Isobel si era lasciata trasformare da Damon, si trasferì da Jenna insieme a Elena e Jeremy e insieme formavano un qualcosa che forse col tempo si sarebbe trasformato in una famiglia vera. Come già accennato, Jenna tornò a letto dal suo Alaric che si svegliò sentendola arrivare, Jenna si accorse che era sveglio e si stese accanto a lui.
Lo guardò negli occhi e lo baciò dolcemente. "Buongiorno amore". Continuò a guardarlo con molta dolcezza.
"Buon giorno a te amore" Alaric la guardò con amore e dentro di se ringraziava il Cielo per ogni momento che passava con la sua amata Jenna, la guardava ancora e ancora e cercava di fissare ogni suo lineamento per poter affrontare al meglio la normale routine di un insegnante di storia che si divide tra i suoi allievi, la sua vita privata e la caccia ai vampiri.
Jenna notava ogni giorno questa sua abitudine e ogni giorno arrossiva e anche lei a volte ringraziava il Cielo di essere ancora viva e poter godere ancora di momenti come questi.
Ad un tratto, come ogni mattina si sentirono Elena e Jeremy litigare su chi dovesse usare per primo il bagno, e come ogni mattina Alaric e Jenna dovettero alzarsi dal letto e tentare di far smettere di litigare i due ragazzi. Dopo aver fatto finire il solito litigio mattutino si riunirono come sempre a fare colazione e far programmi per la giornata.
Quella mattina Alaric decise di prendersi la mattinata libera e mettersi in malattia, aveva intenzione di restare un po a casa con Jenna e darle le attenzioni che non le aveva dato per colpa dei compiti da correggere e i vampiri da uccidere. Telefonò a scuola e disse che avvertiva un senso di pesantezza e spossatezza e sentiva che era meglio che restasse a casa. Fatto ciò guardò Jenna con aria amorevole come per dirle che avrebbe passato tutta la mattinata con lei a farle amorevoli coccole, a ripeterle quanto l'amava a convincerla di quanto lei contasse nella sua vita, ad ammirarla ogni istante. Questo sguardo venne interrotto dalla voce di elena che avvertiva che dopo la scuola sarebbe passata da Damon per sapere se stava bene. Jenna annuì leggermente e Alaric le raccomandò di non attardarsi troppo e di stare attenta a ciò che faceva. Dopo le normali raccomandazioni Elena e Jeremy si avviarono verso scuola e Alaric si ritrovo da solo con Jenna come aveva sperato che andasse.
*Sei bellissima" le sussurrò dolcemente all'orecchio. Jenna sentì un senso di felicità non appena quelle due semplici paroline uscirono dalla sua bocca, le piaceva sentirselo dire, non sapendo cosa rispondergli lo abbracciò e sentì quasi le lacrime sgorgare, ma si trattenne, in quel lungo periodo non aveva mai pianto voleva essere forte, la Jenna 'lamentosa' faceva parte del passato. Mille pensieri passarono nella mente di Jenna, voleva esplodere, piangere come non aveva mai pianto, urlare al mondo ciò che aveva dovuto affrontare... le scese una lacrima, poi un altra, cercò di trattenersi invano, iniziò a singhiozzare e a piangere senza controllo. Si strinse tra le braccia di Alaric e continuò a piangere sempre più forte.
Alaric la strinse ancora più forte, sapeva che dietro la maschera da Wonder Woman che si era creata in quel periodo si nascondeva la solita Jenna, colei che aveva un animo così dolce e sensibile da non poter sopportare tutta quella sofferenza. Aveva dovuto patire troppe batoste e non aveva mai potuto parlare con qualcuno, mai nessuno con cui esternare le proprie sofferenze, un emozione...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Era passata qualche ora da quando Jenna aveva avuto quel crollo, ormai aveva smesso di singhiozzare da un pezzo ma ogni tanto una lacrima sgorgava di nuovo. Alaric era sempre lì a consolarla, a darle un bacio per rassicurarla, a sussurrarle quanto l'amava, le ripeteva in ogni istante che la sua vita senza lei era persa. Continuò a consolarla per tutta la mattinata, e lei in un certo senso si sentiva protetta, si sentiva sicura, averlo accanto ogni giorno per lei significava tanto, sapeva che qualunque cosa succeda lui ci sarà sempre, che manterrà la sua promessa.
La ricorda ancora quella promessa, ricorda anche il giorno.. In quel momento le ripassò davanti tutta quella serata..
Klaus e il resto degli Originali era appena andato via da Mystic Falls e Jenna era appena scampata a quel folle piano e sentiva che la sua vita sarebbe stata per sempre segnata da quell'esperienza; per sempre durante i suoi sogni avrebbe visto gli occhi sadici di Klaus mentre stava per sacrificarla, per sempre avrà paura di rincontrarlo, per sempre non si fiderà degli estranei per paura che essi si rivelino Vampiri. Alaric era seduto sulle scale, in viso aveva un espressione ansiosa, e stava aspettando il momento giusto per dire qualcosa di molto importante. Jenna si avvicinò lentamente a lui e lo guardò con molta dolcezza, Alaric alzò il viso e la guardò negli occhi "Devo pararti.. è urgente." le parole sembravano bloccarsi nella sua gola, non riusciva a parlare tanto dell'emozione. Jenna capì che si trattò di un qualcosa di davvero molto importante e lo invitò ad entrare. Insieme si avviarono dentro casa.
Jenna lo guardò con infinita dolcezza e aspetto che lui iniziasse col dire quel qualcosa che gli creava così tanta ansia.
"Jenna...io, ti amo, e la cosa che sto per dirti l'ho decisa dopo aver ragionato molto su di noi e su ciò che proviamo l'uno per l'altra."
Jennna lo guardò con un espressione stupita e notava che lui parlava a fatica per via dell'ansia che lo tormentava quando doveva dire qualcosa di importante. "Che cerchi di dirmi?"
"Sto cercando di dirti che poco fa ho rischiato di perderti e non voglio succeda ancora, voglio viverti ogni istani e prometterti ogni giorno che io sarò sempre al tuo fianco a proteggerti. Voglio dirti che io mi sento pronto di formare con te, Elena e Jeremy qualcosa da poter chiamare famiglia." iniziò ad accarezzarle il viso "Ti sto dicendo, di andare a vivere insieme, e perchè no di sposarci un giorno"
Le si illuminarono gli occhi, non credeva a ciò che le sue orecchie avevano appena sentito. Riuscì solo ad abbracciarlo e a baciarlo.
Ora che era lì distesa sul divano, si ricordò il motivo per cui aveva scelto di essere forte. Si alzò e guardò Alaric drittò negli occhi.
"Tu un po di tempo fa mi avevi promesso che mi avresti sempre protetta, io oggi sono qui a prometterti che non lascerò più che attacchi come quello di stamattina si impossessino di me, ti prometto che la maschera da superdonna non sarà più sul mio volto"
Alaric non seppe cosa dire e si limitò solo a baciarla, sentiva che la Jenna di un tempo si stava facendo strada tra i sentimenti tristi e stava per ritornare a galla. Per la prima volta dopo tanto tempo sentì di abbracciare davvero la donna che lo aveva fatto innamorare follemente. Riconobbe finalmente la sua Jenna, e questo per lui fu una gran vittoria, la vittoria più bella in cui un uomo potesse sperare.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Jenna era ancora stretta tra le braccia forti di Alaric, sentiva che era tornata ad essere la se stessa di un tempo; un enorme sorriso si stampò sulle sue labbra, e quel sorriso irradiò di una nuova luce il suo viso. Era un sorriso diverso, era sincero e caldo, veniva dal profondo. Per la prima volta dopo mesi e mesi  aveva di nuovo voglia di sorridere. 
Alaric notò il suo cambiamento d'espressione. Si rese conto che era il suo sorriso era diverso e riconobbe la vecchia Jenna.
"Il tuo sorriso mi fa innamorare ogni giorno sai?" le disse con il tono più dolce possibile
"Me lo ripeti sempre, e ogni volta ti ripeto di smetterla altrimenti arrossisco" gli rispose Jenna guardandolo dritto negli occhi.
"E quindi sai anche che se non avevi questo meraviglioso sorriso non mi sarei mai innamorato così tanto di te?" lo disse con un tono quasi scherzoso, poi la baciò delicatamemte sulle labbra.
"Bhè! questo non lo sapevo, comunque devo ricordarmi di ringraziare il mio sorriso di tanto in tanto" per la prima volta dopo tanto tempo Jenna rise di vero cuore e Alaric ne fu soddisfatto.
"Il tuo sorriso è la miglior vittoria che potessi mai desiderare. Vedere il tuo sorriso è una delizia per i miei occhi e il mio cuore. E baciarti è come mangiare il nettare degli Dei" Alaric non  fece neanche in tempo a terminare la frase che Jenna lo baciò con amore e dolcezza. Lo baciò come non aveva mai fatto, un pò per ringraziarlo, un po per fargli sentire quanto lo amasse.
Si staccò un attimo e la prese in braccio delicatamente e andò con lei in camera da letto. Jenna intese subito cosa avesse intenzione di fare e ne fu contenta, era da un po di tempo che i loro corpi non si muovevano in sintonia. Jenna lo guardò con amore, lui fece lo stesso e subito si intesero. In quell'attimo sembrava che i loro cuori battessero all'unisono. In quell'attimo sembrava che nient'altro esistesse attorno a loro, i problemi avuti, la tristezza e le altre cose si dissolsero in quell'attimo di complicità.
Alaric la portò in camera da letto e la sistemò dolcemente sul letto e le sorrise.
Jenna lo guardò con il suo solito sorriso amorevole e gli fece cenno di avvicinarsi a lei, stavolta da lui non voleva solo un semplice bacio.
Alaric si avvicinò a lei ingenuamente e la baciò.
Jenna allora lo tirò a se continuando a baciarlo.
Alaric capì cosa avesse intenzione di fare in quel preciso istante. E preso dalla passione e iniziò a baciarla ovunque e spogliarla.
Lei gli permise di fare tutto e in breve tempo si trovarono a fare l'amore come non avevano mai fatto in quel periodo. Il cambiamento era dovuto alla ritrovata serenità di Jenna e alla tranquillità di Alaric. Tutto sembrò essere tornato a posto, e quel momento così magico fu reso ancora più speciale dalla richiesta inattesa di Alaric:
"Sposami Jenna. Sposami e rendimi l'uomo più felice della terra."
Jenna lo guardò incredula, trattenne a stento le lacrime che sgorgarono quasi subito.
"Si che ti sposo. Voglio essere il motivo della tua felicità e voglio che tu sia il mio*
Alaric la guardò con i suoi occhioni innamorati e la baciò.
In breve tempo si ritrovarono di nuovo a fare l'amore, e per loro fu come la prima volta. Si guardarono con occhi nuovi, e per loro fare l'amore era un modo per sigillare la decisione che avevano appena preso.
Passò il tempo ed era sera quasi e la casa cominciò a popolarsi. Jeremy era rincasato da poco e aveva portato una nuova amica con se, anche se il termine amica era poco adatto per lei. Elena arrivò scortata dai due Salvatore e la casa si riempì di gente.
Jenna e Alaric non erano più nella pelle, volevano dire la grande notizia a tutti, decisero quindi di far restare tutti a cena e annunciare a tutti la novità.
Alaric iniziò a convincere i tre ospiti a fermarsi per la cena, e tutti accettarono con piacere.
Jenna, invece, accompagnata da Elena iniziò a sfaccendare in cucina per preparare la cena, voleva che tutto fosse perfetto e speciale. Per rendere tutto più speciale mandò Jeremy in cantina a prendere un paio di bottiglie di un ottimo vino rosso e lui ovviamente non penso due volte al portarsi dietro Kayle.
In poco la cena fu pronta e si ritrovarono tutti riuniti nella sala da pranzo. Tutti presero posto e Alaric chiamò Jenna al suo fianco. Tutti si chiedevano che cosa stessero per fare, quindi Alaric iniziò con il prendere la parola:
"Miei cari." per un attimo le parole gli si bloccarono in gola "questa sera io e Jenna, abbiamo deciso di riunirvi qui per farvi un importante annuncio."
Tutti li guardarono esterrefatti e si chiedevano di che cosa si trattasse questo annuncio. Alaric poi fu bravo a creare un bel momento di suspence e culmino il suo silenzio dicendo:
"Però non voglio rovinare subito la sorpresa" sorrise leggermente e terminò la frase "vi diremo tutto appena finiremo di mangiare"
Tutti restarono con gli occhi sgranati, cercando di capire che cosa stesse succedendo.
Jenna iniziò a servire la cena che venne molto gradita da tutti.. Non appena finirono di mangiare, Kayle prese la parola:
"Come prima cosa volevo ringraziarvi per questa stupenda cena, e come seconda cosa volevo chiedervi di sciogliere il mistero che si cela dietro questa cena."
La sua richiesta venne ripetuta anche da Elena e Jeremy che orma non erano più nella pelle. Jenna allora guardò negli occhi di Alaric cercando la sua complicità e lui le fece cenno di tornare di fianco a lui e tornò a prendere la parola:
"Allora... ragazzi.... sono molto emozionato, quindi non so se riuscirò a dirvelo..." Alaric iniziò ad emozionarsi, quindi Jenna prese in mano la situazione:
"Io e Alaric ci sposeremo, è ancora tutto da organizzare, non sappiamo ne data ne luogo. La cosa certa è che ci sposeremo"
Tutti li guardarono felici.. Jeremy andò da sua zia e l'abbracciò e le sussurrò:
"Congratulazioni zia, sono felice per te... te lo meriti davvero."
Jenna lo strinse forte e si commosse, a quel puntò subentrò anche Elena che si unì all abbraccio e sussurrò commossa:
"Finalmente saremo una famiglia vera."
Dopo qualche secondo sciolsero quell'abbraccio e Kayle si avvicinò timidamente a Jenna:
"Sono contenta per te... Zia."
"Grazie tesoro" Jenna la strinse forte e le disse "Però se vuoi essere mia nipote non chiamarmi zia, mi fa sentire vecchia. Chiamami Jenna,"
Kayle annuì e tornò dal suo Jeremy.
Alaric invece doveva vedersela con Damon e il suo modo di fare. Damon di solito era freddo con tutti, ma i quell'occasione la freddezza passò in secondo piano e abbracciò Alaric che ormai era diventato un suo ottimo amico.
Elena decise di restare un po sola con il suo Stefan e si ritirarono i camera di Elena.
La serata passò in fretta e tutti furono felici della sorpresa finale. Quella notte Jenna e Alaric rifecero l'amore e lei sentìì qualcosa cambiare dentro di lei...

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


...quella notte passò rapidamente, Alaric si svegliò molto presto con Jenna stretta tra le sue braccia e così iniziò a guardarla dormire. Non credeva ancora che avesse accettato di diventare sua moglie, la guardò ancora e iniziò a sorridere, ringraziò ancora una volta il Cielo per aver fatto in modo che lei fosse ancora lì accanto a lui. Passarono i minuti e la radiosveglia sul comò iniziò a suonare, Jenna sussultò nel sonno dopodichè si svegliò dolcemente e guardò negli occhi del suo Alaric: " Buongiorno Amore" aveva ancora lo sguardo mezzo addormentato ma le bastò poco per capire che era rimasto lì a fissarla mentre dormiva. Alaric la fissò ancora per un pò, amava l'espressione che aveva appena sveglia. Continuò a fissarla ancora e ancora senza dire nulla. "Buongiorno a te cucciola" continuò ad ammirarla e non proferì parola. In alcuni momenti le parole erano superflue, bastava solo uno sguardo. Lo sapevano bene loro, quando le parole erano inutili con un sguardo l'una leggeva lo stato d'animo dell'altro e viceversa. In quell'istante si creò un momento di sintonia particolare e stava per sfociare in un bacio, le loro labbra non si erano neppure sfiorate che si sentirono le urla di Elena e Jeremy, non si capiva bene se stessero litigando o fosse successo qualcosa. Jenna si infilò subito la vestaglia, e andò a controllare e fu lieta di constatare che si trattava solo di un litigio tra fratello e sorella. Dopo pochi secondi arrivò anche Alaric che non si trattenne dal chiedere del perchè del litigio, li guardò entrambi negli occhi e iniziò col dire: "Perchè dovete litigare sempre voi due? Se proprio volete farlo fatelo ad un orario decente, sono solo le sei di mattina." Elena e Jeremy lo guardarono cercando di dare una risposta e restarono in silenzio poi tutto ad un tratto iniziarono a parlare all'unisono cercando di spiegare il motivo per cui stessero litigando. Mentre stavano parlano uscì Kayle dalla camera di Jeremy con un lenzuolo sistemato attorno al corpo per coprirsi. Jenna e Alaric si guardarono sbigottiti, non pensavano che Jeremy avesse mai fatto dormire una ragazza nel proprio letto, lo sbigottimento venne fatto crescere dal fatto che Elena non era particolarmente sorpresa. Jenna scrutò il suo sguardo e le parve di capire che lei sapesse già tutto. Elena intuì che sua zia avesse capito tutto e si limitò a dire: "Si zia, hai capito tutto, Kayle e Jeremy hanno dormito insieme." poi abbassò lo sguardo e contiuò "Non hanno soltanto dormito però". Alaric stette ad ascoltare la confessione di Elena in silenzio dopo di che iniziò con le sue di domande: "E questo cosa centra con il vostro litigio?" Jeremy abbassò lo sguardo e Kayle fece lo stesso, si erano accorti che si erano cacciati in un bel guaio. Elena non si trattenne dal confessare tutto e coninuò: "Bhè! lui voleva portarla a fare un giro con la mia auto, e avevano deciso di comune accordo di marinare la scuola." Alaric e Jenna restarono di sasso, non si sarebbero mai aspettati che Jeremy decidesse di marinare la scuola e per di più con una ragazza. Lo guardarono inizialmente con disapprovazione, e lui capì subito che li aveva delusi e abbassò lo sguardo. Jenna non era abituata a vedere suo nipote così abbattuto così lo strinse e lo rassicurò: "Sei perdonato Jer, però non farlo mai più" dette queste parole Kayle si sentì in colpa e si avvicinò a Jenna, si sentì terribilmente in imbarazzo: "Jenna io..." sentì le parole fermarsi in gola, poi riprese coraggio "...volevo dirti che Jeremy non centra nulla, ho deciso tutto io. Non prendertela con lui." Jenna fece un sorriso molto tranquillo e le rispose con molta semplicità: "Non sono arrabbiata, è normale fare queste cose! Siete giovani comprendo che vogliate fare delle pazzie." Kayle si sentì sollevata da un peso e abbracciò sia Jenna che Jeremy. Alaric, invece, roteò gli occhi verso l'alto, a volte pensava che Jenna dovesse essere più severa con i propri nipoti ed non dargliela sempre vinta; a volte glielo diceva apertamente moltre altre invece lasciava perdere, amava vedere i loro abbracci e i loro sorrisi. quindi. si trattenne dal dire la sua opinione...si limitò semplicemente a dire: "Bhè! Ora che la crisi sembra essere scampata, andiamo a fare colzione?" sorrise e iniziò ad avviarsi in cucina mentre Jenna restò al piano di sopra con Jeremy, Kayle ed Elena. Li guardò divertita tutti e tre, poi con aria più seria guardò Kayle e notò che era ancora avvolta nel lenzuolo poi guardò Elena e le disse: "Elena prestale degli abiti non può restare con quel lenzuolo per tutta la giornata" rise e si avviò verso il piano di sotto "tra dieci minuti voglio vedervi tutti in cucina per fare colazione" I tre ragazzi si avviarono verso le camere da letto per darsi una sistemata ed Elena portò degli abiti a Kayle che li indossò subito dopo aver fatto la doccia. Nel frattempo, Jenna raggiunse Alaric in cucina. Lì salutò Alaric con un tenero bacio e decise, poi, di preparare le sue famose frittelle per colazione. Prese gli ingredienti dallo scaffale e li poggiò sul piano di lavoro e per un po di secondi le parve che la stanza girasse attorno a lei, le sembrò che stava per avere un mancamento e si aggrappò alla penisola che si trovava nel mezzo della cucina. Alaric si precipitò subito da lei per aiutarla e la guardò preoccupato: "Che hai amore?" continuò a guardarla con un espressione sempre più preoccupata attendendo una sua risposta. Jenna continuò a tenersi alla penisola non ancora sicura di stare bene. Guardò il vuoto per un pò poi lasciò pian piano la penisola e guardò Alaric: "Si amore, tutto bene.. è stato solo un giramento di testa, ora sto bene." In quel momento entrarono Elena, Jeremy e Kayle e videro quella scena e sui loro volti si leggeva chiaramente la preoccupazione. Jenna li guardò tutti e tre e cerco di rassicurali ma, tutte le rassicurazioni erano vane, avevano capito che c'era qualcosa che non andava. Elena le si avvicinò e con la sua solita dolcezza invitò sua zia a sedersi, Jenna fece un po di storie ma capì che forse era meglio che si sedeva. Dopo aver fatto colazione Alaric si preparò per andare a lavoro, mentre si vestiva pensò che forse era meglio prendere un altra giornata di malattia e restare accanto a Jenna. Non voleva lasciarla da sola, poteva sentirsi di nuovo male. Dopo aver svolto la sua routine mattutina andò ancora una volta da Jenna per vedere se stesse meglio. La abbracciò e le sussurrò: "Sono ancora in tempo per chiamare a scuola e prendere un'altro giorno" Jenna lo guardò teneramente e lo rassicurò: "Non preoccuparti amore, sarà solo qualcosa di passeggero. Mi metterò a letto e non farò nulla. Alaric le baciò la fronte, ma non si sentiva ancora tranquillo. Jenna capì la sua inquietudine e cerco di rassicurarlo dicendo che se si sarebbe sentita di nuovo male lo avrebbe avvertito. A questo punto Alaric si convinse e si avviò verso il lavoro. Dopo che lui andò via anche Elena, Jeremy e Kayle andarono verso scuola e Jenna si ritrovò da sola in quell'enorme casa. Si stese sul divano e guardò la tv per un pò. Ad un certo punto cominciò ad avvertire un senso di nausea e corse subito in bagno. Non capì ancora cosa le stesse accadendo. Dopo un po di giramenti di testa e nausee, un idea si fece largo nella sua mente. E se fosse incinta? Tentò di scacciare in ogni modo quell'idea, ma non ci riuscì. I fatti la riportavano sempre su quell'idea, che in fondo non le dispiaceva. Tornò sul divano e iniziò a fantasticare su un probabile bambino, poi piano piano tornò alla realtà. Pensò che forse era meglio essere sicuri, decise quindi di andare in farmacia e comprare uno di quei test di gravidanza di cui aveva sentito parlare dalle sue amiche già sposate. Infilò di corsa le scarpe e la giacca e si avviò alla farmacia. Comprò un test e tornò a casa. Appena rincasò trovò Alaric seduto sul divano con aria preoccupata. Jenna gli si avvicinò e gli disse con la sua solita aria candida: "Amore, penso di essere incinta" Alaric la guardò con le lacrime agli occhi, era da tanto tempo che voleva chiederle di metter su famiglia davvero. Si alzò e andò ad abbracciarla. La strinse forte e le sussurrò: "Come pensi?" Jenna abbassò lo sguardo e sorrise timidamente: "Non ho ancora fatto il test, ma sono del tutto sicura di esserlo" Alaric le sorrise amorevolmente e la guardò: "Lo hai già comprato?" Jenna annuì timidamente e si avviò verso il bagno: "Vado a fare il test non muoverti" Passarono una decina di minuti e si sentì Jenna urlare dal bagno, Alaric quindi si precipitò in bagno e vide Jenna con le lacrime agli occhi e un sorriso enorme sulle labbra. Jenna gli mostrò il test e per la prima volta dopo tanto tempo vide che anche il suo Alaric era in lacrime. Presto avrebbero avuto un bambino...

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Jenna e Alaric erano ancora in bagno con le lacrime agli occhi e il test di gravidanza tra le mani. Si stringevano e si ripetevano quanto si amassero. Per loro formare una famiglia era la cosa più importante del mondo. Continuarono ad abbracciarsi per un pò poi scesero al piano di sotto dove sentirono dei rumori. Alaric guardò Jenna e le fece cenno di salire al piano di sopra, non voleva rischiare di nuovo specialmente ora. Jenna salì in camera da letto e Alaric si avvicinò verso il salone, era sicuro che i rumori provenissero dal salone. Si avvicinò con il cuore in gola alla stanza e vide una sagome di un uomo con un bicchiere in mano che si avvicinava al divano. Alaric continuò ad avvicinarsi e pensò di riconoscere la sagoma di Damon. Si limitò a chiamarlo: "Damon?" "Puoi dirlo forte!" Damon si alzò dal divano e si avvicinò verso Alaric "e penso che dovresti comprare del Bourbon, c'è solo dello sciatto Gin" Alaric si sentì sollevato a vedere Damon e gli rispose: "Bhè provvederò" detto questo si affacciò sulle scale e chiamò Jenna assicurandole che fosse tutto a posto. Jenna scese timidamente, non sapeva chi o cosa trovarsi di fronte, quando si trovò di fronte Damon tirò un sospiro di sollievo. Alaric prese Jenna per mano e le diede un bacio sulla guancia, Damon li guardò e roteò gli occhi verso l'altro e con il suo solito tono di voce iniziò a spiegare il motivo per cui si era intrufolato dentro casa: "Alaric, vecchio mio, abbiamo del lavoro da fare." si versò un altro bicchiere di Gin "Si vocifera tra noi membri del consiglio dei fondatori che un nuovo gruppo di vampiri è arrivato in città." guardò Jenna che aveva preso a tremare "tranquilla non sono Originali" si voltò di nuovo verso Alaric e continuò con la sua spiegazione "mi chiedevo se volessi aiutarmi con quel bell'anellino." Jenna guardò Damon poi Alaric con aria preoccupata, sperava che decidesse di non fare l'eroe. Alaric la guardò poi disse: "Mi dispiace Jenna, lo sai che ho impegno verso questa città" Jenna abbassò lo sguardo e si avvicinò di più ad Alaric: "Ti prego, non andarci stavolta, voglio che nostro figlio abbia un padre non un ricordo sfocato da una fotografia." Damon li guardò in modo strano: "Vos-vostro figlio?" Alaric lo guardò con un sorrisone poi guardò la pancia di Jenna e la accarezzò: "Hai capito bene! Nostro figlio, che nascerà tra qualche mese." Damon fece un ghigno, nessuno capì se fosse una cosa positiva o negativa, e si versò un altro bicchiere di Gin: "Allora, Alaric, non verrai con me a proteggere la città? Vivrai con il rimorso di aver fatto in modo che quei vampiri raggiungessero il loro scopo." lo guardò fisso con i suoi occhi freddi "il Grimorio di Emily Bennett fa gola a troppi, e sai cosa potrebbe capitare se capitasse nelle mani sbagliate." "Lo so Damon" Alaric cercò di guardarlo negli occhi "Ma comprendimi, non vorrei restarci secco. Non ora." "A questo punto non ti chiedo di farlo per me, ma per tuo figlio. Se quei vampiri riusciranno a mettere le mani su quel libro tu, Jenna, e tutta la città correranno un enorme pericolo. E poi tu hai quel famoso anello, che tanto t'invidio. Credimi non ti farai nulla." Jenna appena si ricordò di quell'anello tirò un sospiro di sollievo, Alaric invece non era ancora tranquillo. Pensava a Jenna, Jeremy ed Elena che non erano provvisti di 'anelli miracolosi'. Damon gli lesse nel pensiero e cominciò a fare i sapientone: "Per loro basterà bere delle tisane di verbena e appenderla in giro per la casa, e stare molto attenti." prese le spalle di Jenna tra le mani e la guardò negli occhi "non temere lo farò tornare vivo e vegeto" detto ciò la strinse forte "voglio vedervi sposare, e voglio che lui giochi con vostro figlio. Ti prometto che non gli succederà nulla." Jenna si sentì più tranquilla e Alaric vedendo che finalmente si era calmata si decise ad aiutare Damon. Passarono il tempo a studiare una strategia adatta per coglierli di sorpresa e avere la meglio, si fecerlo le tre del pomeriggio e rincasarono anche Elena e Jeremy, la prima accompagnata da Stefan, l'ultimo da Kayle che in un paio di giorni si era guadagnata un posto in famiglia. Quando Stefan vide suo fratello Damon intuì che ci fosse qualcosa che non andava, si staccò dal gruppo e raccomandò Elena di andare con sua zia e Jeremy in cucina, Elena capì subito che c'era qualcosa che non andava e si avviò verso la cucina sostenendo di voler imparare a cucinare qualcosa di buono. Jenna e Jeremy la seguirono curiosi di sapere cosa avesse intenzione di fare, arrivati in cucina Jenna cominciò di nuovo ad accusare un giramento di testa, Jeremy si precipitò da lei per sostenerla e la guardò preoccupato: "Che hai zia?" la guardò sempre più preoccupato e la accompagnò verso una sedia "Non farmi preoccupare" Jenna si sedette poi guardò suo nipote affettuosamente e richiamò anche l'attenzione di Elena: "Non ho nulla Jeremy, è normale che io stia così" sorrise poi li guardò entrambi negli occhi "Elena... Jeremy... presto avrete un cuginetto, o perchè no una cuginetta" I volti di Jeremy e Elena si illuminarono e la abbracciarono, avevano sempre desiderato un cuginetto e ora il loro desiderio è stato finalmente esaudito. Nel frattempo nel salone Alaric e Damon aggiornarono Stefan e Kayle che non sapevano ancora nulla di quanto fosse accaduto. Damon come suo solito non si trattenne dal dire anche le ultime sul 'gossip' di casa Sommers-Saltzman. Kayle si rallegrò per quella notizia, Stefan un pò meno, si sentiva responsabile per quel cuginetto acquisito, doveva spazzare via quel gruppo di vampiri per rendere Mystic Falls un posto sicuro. Dopo che l'emozione della notizia era passata continuarono a studiare un piano e ad un tratto entrò Ashley, una dei pochi ibridi rimasti a Mystic Falls. Tutti si guardarono preoccupati, la sua espressione non prometteva nulla di buono Kayle invece capì che aveva scoperto qualcosa di importante e le fece cenno di parlare e non far stare sulle spine tutti. "So dove si nascondono" guardò negli occhi tutti quanti "e non sono neanche tanto lontani." "Avanti allora! dicci dove sono" Damon scrutò a fondo il suo sguardo con i suoi occhi freddi. "Hanno soggiogato una coppia di anziani che abita nei pressi della parte di bosco in cui si trova la cripta in cui vennero rinchiusi altri vampiri." Kayle si illuminò e pensò subito di capire cosa avessero intenzione di fare, si alzò di scatto e iniziò a spiegare la sua intuizione: "Nella vecchia cripta si trovano ancora dei vampiri e per poter arrivare al libro di Emily hanno bisogno anche dell'aiuto di altri non-morti. Io dico che stanno pensando di aprire la cripta e liberarli tutti." Stefan annuì non appena Kayle finì di parlare ed esordì dicendo: "Per me Kayle ha ragione, e sarebbe meglio andare alla cripta stanotte." Tutti annuirono ma Alaric si sentì messo alle strette, non sapeva come spiegare a Jenna che avrebbe passato la notte lontano da casa e per di più davanti a una cripta che da quando è stata creata non aveva creato mai nulla di buono. Tutti intuirono la sua inquietudine, Damon e Stefan si scambiarono uno sguardo complice: "Se non te la senti di venire con noi puoi restare qua" disse un Damon intenerito dall'espressione preoccupata del suo amico "lo capiamo benissimo, e poi tu devi restare qua, devi proteggere la tua famiglia." Alaric sentì un peso in meno di cui preoccuparsi, e fu contento che gli altri erano sereni a lasciarlo ai 'box'. Non se la sentiva di lasciare Jenna da sola, non ora, aveva solo voglia di starle accanto, accarezzarle l'inesistente pancia e baciarla all'infinito. Le tenebre calarono presto e l'oscurità si impossessò subito di tutto, e fu il momento in cui Stefan, Damon, Kayle ed Ashley lasciarono 'la casa base' per recarsi nel bosco e fare la guardia alla cripta. Tutto sembrava tranquillo, ma quella tranquillità era sospetta. Attesero per ore un qualche attacco e la loro attesa non venne resa vana. Dopo cinque ore circa che si trovavano lì apparve un gruppo di quattro forse cinque vampiri. Lo scontro non si fece attendere tanto. Damon riuscì ad appalettarne un paio e anche se di poco si trovarono in superiorità numerica. Lo scontro continuò ancora per un poco e quel gruppetto privato di due elementì si sentì subito indebolito e battè la ritirata. Damon li osservò andare via, aveva ancora il sangue dei vampiri che aveva ucciso sulle mani, avevano vinto la battaglia ma la guerra chi la vincerà?

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


La mattina non si fece attendere, tutti in casa, passarono la notte magnificamente. Mai una notte fu così tranquilla. Nessun vampiro si fece vedere in quella nottata. Alaric, sempre mattiniero, era in cucina che sorseggiava del caffè e leggeva il suo quotidiano. Sembrava tutto tranquillo, poi, sentì bussare incessantemente. Si avvicinò alla porta chiedendosi chi fosse a quell'ora, aprì ancora mezzo addormentato e si trovò avanti Kayle, Damon, Stefan e Ashley. Li invitò ad accomodarsi in cucina per un caffè e per raccontarsi le ultime novità. Si sedettero attorno al tavolo ansiosi di raccontare di come si fosse svolta la loro nottata. La parola venne presa da Damon che come al solito si vantava delle sue 'imprese': "Ne abbiamo fatti fuori... Oops, chiedo venia! Ne ho fatti fuori un paio. Il gruppo era composto da quattro forse cinque vampiri, siamo certi di averli indeboliti quanto basta per metterli KO definitivamente" Alaric tirò un sospiro di sollievo, un velo di ottimismo si era impossessato del suo cuore, era sicuro di vincere. Il suo ottimismo venne mandato in frantumi da Stefan che era sempre il vampiro più riflessivo nei paraggi: "Non possiamo sapere se stanotte il gruppo era al completo oppure no, bisogna stare sempre all'erta." Damon lo guarò un pò contrariato "Fratellino sei sempre il solito, mandi sempre in frantumi le speranze di tutti. Ti diverti non è vero?". Stefan lo guardò con un atteggiamento di superiorità ma non rispose nulla. Poi tutto ad un tratto Kayle si alzò di scatto, aveva appena avuto un idea: "Io dico di fare a turno e controllare quella cripta, poi quelche altro farà il giro della città. Se non possono arrivare ai vampiri che sono nella cripta ne creeranno di certo nuovi altri." L'idea di Kayle non era poi così tanto sbagliata, aveva davvero ragione in fonto. La notte prima anche se di poco erano stati indeboliti e ora avevano bisogno di nuove forze. Damon si offrì volontario per fare il giro della città, quella cripta lui voleva solo dimenticarla, gli aveva già causato troppe grane in passato. Stefan, invece, si propose per fare la guardia alla cripta. Kayle ed Ashley invece dovevano dividersi un paio di zone attorno al bosco. Alaric, infine, ricoprì l'incarico che aveva già svolto quella notte, ovvero quello di proteggere Jenna e i ragazzi. Continuarono ad organizzare la guardia per la notte ancora per un pò, poi non appena Jenna si svegliò dovettero smettere, non volevano farla agitare con i loro piani e sotterfugi, la sua condizione non le permetteva queste emozioni. Non appena entrò in cucina Alaric le diede un bacio e le cedette il suo posto. Notò i sorrisi soddisfatti che erano stampati sui volti di tutti e si chiedeva che cosa fosse successo quella notte, se avvessero ucciso vampiri se le loro mani erano sporche del sangue di quei ceffi, Damon, che ormai leggeva nel pensiero di tutti accentuò il suo sorrisetto e si avvicinò con il suo solito fare da 'divo' a Jenna e le sussurrò: "Jennina, cara, non porre domande, se poi non ti piacerà la risposta" Alaric lo fulminò con lo sguardo "Sta lontano da lei, Damon!" Damon lo guardò e sul suo viso si dipinse uno dei suoi ghigni: "Mi sta sfidando signor Saltzman?" Ridacchiò poi si allontanò uscendo dalla porta della cucina. Jenna era turbata dalle parole di Damon, e anche dal tono di voce in cui le aveva dette. Alaric notò il suò turbamento e la abbracciò: "Amore sta tranquilla, lo sai come è Damon, lo ha fatto apposta. Tu ora devi rilassarti" la guardò e si inginocchiò ai suoi piedi "e pensare al nostro bambino, okay?". Lo guardò negli occhi amorevolmente restando in silenzio e sorrise, con quel sorriso Alaric capì che il suo turbamento era svanito ed era tornata ad essere serena. Dopo un pò di tempo tutti i vampiri presenti, ad eccezione di Kayle, lasciarono la casa per tornare alla loro. Kayle andò timidamente in salotto, si sedette in salotto e aspettò che Jeremy si svegliasse. Passò una mezz'oretta circa e la sua attesa venne gratificata non appena vide Jeremy scendere le scale. Si precipitò subito da lui e lo assalì con un grande abbraccio e gli sussurò: "Li abbiamo fatti neri!" Jeremy la guardò negli occhi poi le disse: "Quindi abbiamo vinto?" Kayle lo guardò affettuosamente e cercò di non dargli troppe false speranze: "Bhè abbiamo vinto la battaglia, non la guerra. Ma ieri sera li abbiamo indeboliti parecchio." Jeremy non si sentì affatto sicuro e iniziò a preoccuparsi. Voleva esternare il proprio stato d'animo, ma nel momento in cui stava per farlo si sentì la voce di Jenna che avvisava che la colazione era pronta. Come ogni mattina tutti si sedettero attorno al tavolo e si raccontarono i propri programmi per la giornata. Elena passava il pomeriggio da Stefan, Jeremy in giro con Kayle e Alaric a scuola per i Consigli. Jenna capì che avrebbe passato la giornata da sola ma cercò di non pensarci, Alaric intuì la sua inquietudine, l'abbracciò e la rassicurò: "Non resterai da sola, più tardi ti verrò a prendere e starai con me. Sperò che non ti annoierà vedermi sistemare vecchie cartacce nell'archivio della scuola." Jenna gli sorrise e rispose con la sua solita naturalezza: "Se sono con te non mi annoio" Fecero colazione e Alaric, Jeremy, Elena e Kayle si avviarono verso scuola lasciando Jenna da sola a casa. Pensò che il modo migliore per stare tranquilla fosse quello di non invitare nessuno ad entrare ed evitare di aprire la porta. I suoi pensieri vennero interrotti da alcuni rumori che provenivano dal piano di sopra, Jenna non si preoccupò molto e salì al piano di sopra convinta di trovarsi Damon davanti. Non appena salì al piano di sopra notò la figura di una donna rovistare nei cassetti dello studio di Alaric, Jenna non capì se si trattasse di un'umana, una vampira o un'ibrida, ciò non la trattenne dall'urlare di paura. La 'donna' si girò di scatto e con una velocità impressionante andò vicino a Jenna e la inchiodò al muro guardandola dritta negli occhi con i canini che le sporgevano. Jenna, in lacrime, supplicava quella sconosciuta di risparmirla di non farle nulla, ma non la ascoltò, anzi, si stava preparando a morderla. Jenna continuò ad urlare sperando che qualcuno la ascoltasse, le sue speranze non furono vane, con uno scatto fulmineo Damon entrò dalla finestra e inniettò qualcosa nelle vene di quella donna che si accasciò immediatamente a terra. Damon notò che Jenna era visibilmente scossa e la strinse forte mentre cercava di capire chi fosse quella vampira, non l'aveva mai vista da quelle parti. Stefan non appena saputo l'accaduto si liberò dalle lezioni e avvisato Alaric raggiunse Damon e Jenna. La vampira era ancora stordita per la verbena che aveva nelle vene, e a intervalli regolari Damon gliene somministrava un altra dose per tenerla a bada. Jenna era ancora sotto shock ed era seduta sul divano a fissare il vuoto.Damon e Stefan iniziarono a farle mille domande e a ogni suo rifiuto la torturavano con argento e acqua benedetta facendo attenzione a non colpirsi a vicenda con quelle banali armi che per loro erano pericolose. Jenna era ancora sconvolta quando Alaric tornò a casa. Subito si precipitò dalla sua amata per assicurarsi come stesse lei e soprattutto il loro bambino. Assicuratosi che stesse bene, raggiunse Damon e Stefan per dare un aiuto a scoprire qualcosa riguardo a tutta questa faccenda. Passarono le ore e dopo vari rifiuti da parte di quella 'donna' Damon perse la pazienza e le piantò un paletto al centro del cuore. Alaric e Stefan lo guardarono in modo strano, i loro sguardi erano un misto di emozioni e sensazioni. Erano sollevati che avessero un vampiro un meno a cui pensare, ma volevano sapere anche i loro piani. Poi la domanda generale fu la seguente, Damon aveva fatto bene o no a impalare quel vampiro? Avrebbe attirato la vendetta del resto del suo gruppo?

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Alaric e Stefan si guardarono negli occhi sconcertati, nel frattempo Damon ripuliva i suoi "attrezzi"....quelli che usava sempre per torturare i suoi simili e altre creature. Jenna era ancora al piano di sotto, fissava il vuoto, sul suo volto si leggeva chiaro il terrore che aveva provato, nella sua mente riviveva quegli istanti di paura; si fece coraggio e si avviò nella camera in cui giaceva il corpo, ormai senza vita, di quella vampira. Si strinse al suo Alaric e guardò sia Stefan che Damon poi abbasso lo sguardo.
"Allora ci sono novità?" disse con un filo di voce, cercando di riprendersi da quello spavento.
Damon la scrutò attentamente, come suo solito la squadrò dal basso verso l'alto e sul suo volto si dipinse uno di quei soliti ghigni; continuò a ripulire i suoi attrezzi cercando di darle una risposta. Dopo aver finito il suo lavoro di pulizia alzò gli occhi verso Jenna e sorrise freddamente:
"Non penso di volertelo dire...Jenna" parlando le si avvicinò e scrutò il suo sguardo da vicino "Non voglio essere cattivo, ma devo esserlo." Per la prima volta dopo decenni Damon sentì qualcosa che si accendeva dentro di lui e per la prima volta dopo un secolo di non-vita riusci perfino a sorridere "Voglio proteggerti Jenna, voglio proteggere Elena, Jeremy e il bambino... Anche se penso che Rick in questi mesi abbia fatto un lavoro straordinario." Detto ciò sentì di aver parlato troppo, quindi si congedò e seguito da Stefan andò via. 
Jenna guardo il suo Alaric negli occhi e si strinse a lui ancor di più, aveva rischiato ancora una volta ma non per questo voleva sentirsi triste o abbattuta, guardo di nuovo Alaric negli occhi e sfoggiò uno dei suoi sorrisi più caldi, Rick la bacio e la strinse forte a lui. La baciò ancora e ancora poi sorrise e la guardo negli occhi:
"Che ne dici di fare qualche attività da 'coppia normale'?" 
Jenna lo guardò scherzosa e gli rispose sorridente e scherzosa come sempre: "Mmmmh! Che ha in mente signor Saltzman?"
Rick, orgoglioso del fatto che la sua Jenna non si fosse fatta intimorire da quanto era appena successo, la baciò e tirò fuori uno di quei libri dei nomi e tante riviste che trattavano di maternità e neonati. Sorrise ancora e le rispose innocentemente: "Mmmmmh! Niente futura signora Saltzman! Solo dare un pò più di spazio al nostro piccolino."
Jenna sorrise e si impossessò delle riviste. "Va bene andiamo in salotto che voglio star comoda!". Alaric la seguì con lo sguardo per tutto il tragitto senza mai perderla di vista ancora una volta ringraziò il Cielo.
Jenna era comodamente seduta sul divano quando Alaric arrivò in salotto,  era impaziente di sfogliare tutte quelle riviste con l'uomo della sua vita, fremeva al solo pensiero di fantasticare sulla scelta dei nomi e dei vestitini da comprare, ma nascosto dentro di lei c'era un piccolo senso di tristezza...avrebbe sempre desiderato dividere quel momento con sua sorella Miranda, ma questo purtroppo questo non sarà mai possibile e ogni volta che questo pensiero riaffiorava la tristezza si imadroniva di nuovo di Jenna. Alaric comprese subito quegli stati d'animo e si sedette accanto a lei accarezzandogli la mano cercando di trasmetterle conforto. Il gesto venne subito apprezzato da Jenna che prontamente sorrise e gli strinse la mano.
Insieme iniziarono a sfogliare le riviste, si scambiarono sorrisi complici e insieme iniziarono a fantasticare sul loro futuro assieme al bambino.



I mesi passavano e la pancia di Jenna era cresciuta molto , il matrimonio era stato celebrato in gran segreto e da molto ormai non si sentiva più parlare di Vampiri o Licantropi, la vita non fu mai così tranquilla a Mystic Falls. Elena era in veranda con il suo Stefan a godersi gli ultimi raggi di sole quando si sentì un qualcosa cadere in casa e una voce che invocava il nome di Elena che subito si precipitò a controllare cosa stesse succedendo, non appena entrò in casa la situazione era chiara: Jenna con grande sorprese era entrata in travaglio e aveva bisogno di essere portata subito in ospedale. 
Non appena arrivarono all'ospedale cittadino Jenna venne sistemata in una bella stanza e subito visitata, era tutto a posto, bisognava solo attendere il nascituro. Alaric si precipitò li non appena saputo l'accaduto e quando arrivò trovò tutti li ad attendere il lieto evento che non si fece attendere moltissimo. L'indomani infatti Jenna stringeva già la sua piccola tra le braccia. In poche ore si era già guadagnata l'amore di papà, dei cugini e dei suoi "angeli custodi" Damon e Stefan che promisero solennemente di proteggere la piccola a costo della loro stessa vita. Malgrado tutto l'amore che la circondasse la piccola Miranda aveva qualcosa di strando nello sguardo, un qualcosa che faceva accapponare la pelle a tutti...

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