Alive di Bonnie Green (/viewuser.php?uid=101505)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***
Capitolo 16: *** Ringraziamenti e Intervista ai Personaggi ***
Capitolo 1 *** Capitolo I ***
Capitolo
1
È
una giornata tranquilla alla “Scuola di Magia &
Stregoneria di
Hogwarts”: il sole splende, gli uccellini incantati nuotano
nel
Lago Nero, i fantasmi gironzolano per i corridoi e chiacchierano con
i quadri parlanti, le scale si spostano da un piano all’altro
e ci
sono due alunni Serpeverde del sesto anno che importunano nel bel
mezzo del corridoio due Grifondoro del secon… no,
aspetta!Vada per
gli uccellini che nuotano, per i fantasmi in vena di chiacchiere, per
i quadri parlanti, per le scale che non stanno mai ferme, ma questo
no!Il ventesimo punto, comma due, del regolamento scolastico vieta
assolutamente di creare disordine nei corridoi, in particolar modo
mezz’ora prima dell’inizio delle lezioni e io, in
quanto Prefetto
dei Grifondoro, non posso permettere che qualcuno infranga il
regolamento scolastico, a prescindere dalla casata!
«Hey
voi due!Dieci punti in meno
ai Serpeverde per disturbo della quiete nei corridoi!Lasciate stare
quei ragazzi all’istante!>>
I
due si girano, così i
grifoni del secondo anno hanno il tempo di prendere le bacchette che
erano state gettate a terra-ovviamente dalle Serpi- e di scappare dai
loro compagni, lontano dai due bulli. Solo adesso mi sono resa conto
di chi si tratta:Tiger e Goyle, i leccapiedi della Serpe per
eccellenza!E non mi riferisco di certo al professor Piton.
«Noi
non seguiamo gli ordini di
un grifone, soprattutto i tuoi!>>
«Perfetto,
vorrà dire che questo
grifone in particolare vi toglierà altri venti punti per
avere
ignorato il richiamo di un Prefetto, hai qualcos’altro da
aggiungere Tiger?>>
Vedo
che sta per replicare, ma
viene interrotto dall’arrivo di un altro compagno di casa
… e non
uno qualunque, ma Sua Eccellenza La Serpe!Prima avete capito a chi mi
stavo riferendo?
«No,
non aggiungerà altro perché
ci tiene a restare indenne oggi, non è vero Tiger?»
«C-certo
C-capo!»
«Ecco
bravo, prendi esempio da
Goyle che non ha aperto bocca per farsi valere»
«Certo
C-capo!»
«Grazie
Capo!»
«Non
era un complimento, era
semplicemente una constatazione: non hai avuto il coraggio di
replicare»
«Ma
Capo!Hai appena detto a Tiger
che … »
«Osi
contraddirmi?»
«Assolutamente
no Capo!»
«Allora
entrate in classe prima
che mi venga voglia di trasformare qualcuno in ferma carte»
E
loro scappano con la coda tra
le gambe … ma come si fa a seguire gli ordini di un furetto
platinato del genere!?!
«Ovviamente
te la farò pagare
per avere tolto trenta punti alla mia casata, Mezzosangue»
«Ci
si vede Malfoy»
Ormai
mi aveva chiamata
Mezzosangue così tante volte da non farci più
caso. Meglio non
sentire gli insulti che ti fa, fai finta di niente, sei una strega
con capacità maggiori delle sue, Hermione… Avere
sangue babbano
nelle vene non significa essere inferiori ai Purosangue, è
solo che
hai il sangue un po’ diluito perché non sei figlia
di maghi...
Ma
a chi voglio darla a bere:
non sarò mai all'altezza di Draco Malfoy, figlio della
famiglia
Purosangue per eccellenza, nel mondo magico…
...
Sono
nel dormitorio e mi sto
portando avanti col programma: ormai l’ho quasi finito
… e dire
che siamo appena all’inizio dell’anno scolastico!
«Herm,
che stai facendo!?»
«Sto
studiando non si vede?»
«Hermione
Granger! Non azzardarti
a studiare in un giorno come questo!»
«Ovvero
il trenta Ottobre?»
«Domani
non c’è lezione Herm,
serata libera!Festa di Halloween!Per favore, ti prego!Ti supplico!Non
studiare!»
«Ok,
allora che faccio, mi giro i
pollici?»
«Andiamo
a vedere qualche
negozio, costume di Halloween, trucchi nuovi, scarpe, sai
com’è …
sono le cose che di solito fanno le ragazze per prepararsi alle
feste»
«Ma
io mi devo preparare per i
M.A.G.O. non posso permettermi distrazioni!Non posso venire alla
festa!»
«Herm,
ti stai preparando per i
M.A.G.O. dal primo anno!Guarda che l’esame è alla
fine dell’anno
prossimo!»
«Ma
è meglio essere pronti … »
«Herm…»
«Inoltre
non sono il tipo da
uscire per delle sciocchezze del genere …»
«Herm…»
«Poi
non voglio comprare
niente!Lo so benissimo cosa vuoi fare!Vuoi scegliere vestiti
attillati e corti e scintillanti e…»
«Herm!»
«Che
c’è!?Lo sai che ho
ragione!»
«Volevo
soltanto uscire a
chiacchierare con te!Non avevo intenzione di ricambiarti
il
Look!Te l’ho detto non era mia intenzione neanche
l’altra volta,
ma lo sai che non è stata colpa mia quando mio
fratello…»
«Quando
tuo fratello non ha
pensato neanche di invitarmi al Ballo del Ceppo, non mi ha
considerato come una ragazza ma solo come “l’amica
che ti fa
copiare i compiti” e poi quando mi sono trasformata
completamente,
grazie a te, e mi sono presentata al ballo con Victor Crum, il suo
idolo di Quiddich, mi ha rovinato la serata com’è
solito fare
quando sono felice?»
«Ronald
non l’ha fatto di
proposito, lo sai Herm»
«No,
non l’ha fatto di
proposito, ma potrebbe avere un po’ più di
rispetto nei miei
confronti!Anche io ho dei sentimenti!Cosa credi, che a me piaccia
Victor?Sarà pure un ragazzo stupendo con l’accento
straniero che
ti fa impazzire, campione di Quiddich e blablabla, però a me
non
piace Victor Crum, a me piace Ronald Weasley!»
«Wow…
beh, hai sempre il tempo
che vuoi per conquistarlo e il primo passo è cancellare la
tua idea
folle di prepararti all’esame sei anni prima e accantonare i
libri
per una volta!Sarai pure una Grifondoro brillante, colta,
responsabile, studentessa con i voti più alti,
nonché Prefetto
della nostra casata, ma non hai la più pallida idea di che
cosa
significa divertirsi!Hai presente?Di-ver-tir-si!»
«Forse
hai ragione …»
«Davvero!?!»
«Beh…
non voglio diventare come
Gazza e il suo felino snob e spifferone!Non voglio morire zitella con
venti gatti che mi mangiano le dita e mi fanno trasformare in una
gatta umana psicopatica irascibile che usa la frusta e la tuta in
pelle e al posto delle unghie ha dei pezzi di metallo che usa
per…»
«Dimmi
la verità… ti sei
guardata Catwoman ?»
«Beh…
io non studio sempre…
non quando non riesco a dormire almeno, quindi non avevo altro da
fare…»
«Tranquilla
non diventerai una
gatta umana psicopatica irascibile che usa la frusta e la tuta in
pelle e se la fa con Batman»
«Ginny!»
«Oh
mamma mia quanto la fai lunga
per una frasetta buttata giù così!Comunque il
costume di Catwoman
sarebbe l’ideale per conquistare Ron alla festa di
Halloween!»
«Dici?»
«Dico
dico!Ora muovi il culo,
accantona quel mattone di Erbologia che pesa più di te e
vieni con
me a fare shopping!»
«Agli
ordini capitano…»
Speriamo
bene...
|
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Capitolo 2 *** Capitolo II ***
Capitolo 2
Ok,
è
stata un’idea pessima. Come mi è venuto in mente
di prendere
questo costume per la festa!?!Devo aver bevuto...
«Herm!Sei
favolosa!»
«Ha
parlato Cenerentola!Sei tu quella favolosa!Invece per me i tacchi
degli stivali sono troppo alti, il corpetto è troppo
strizzato, ci
sono troppe fibbie!L’ombretto è troppo nero!Le
labbra sono troppo
rosse!Quindi il costume è troppo attillato, troppo nero,
troppo
lucido, troppo …»
«Sexy?Tesoro,
ti stai lamentando perché sei troppo sexy?Stai
bene?»
«Ginny…
io non so che fare alla festa!Mi sentirei in imbarazzo!Poi tutti
parleranno di come il Prefetto Granger si sia vestito così,
potrebbero capire per che cosa, o meglio per chi, lo sto
facendo»
«Se
ti metti la maschera non ti riconosceranno, inoltre nessuno ha mai
visto Hermione Granger con i capelli mossi e sensuali, il costume
super sexy da Catwoman e il trucco perfetto, ovviamente fatto da
me!»
«Quindi
dici che non mi riconoscono?»
«Esatto»
«Ok
… ce la posso fare, non è così
difficile no?»
«Esatto»
«La
pianti di dirmi fisso “esatto”?Piuttosto come
sarà vestito
Ronald?»
«Eh
eh… questa è la parte che mi piace di
più!Gliel’ho consigliato
io il costume!Per te è perfetto!»
«Ti
prego, non dirmi che anche lui si è vestito da Catwoman
perché non
potrei sopportarlo!Gli riderei in faccia!»
«Ma
che dici!Secondo te lo faccio vestire così!?!E dai signorina
Granger
un po’ di fantasia … secondo te quale
sarà il suo costume?»
«No…
non dirmi che l’hai convinto a vestirsi
da…»
«Batman?Sì!»
«Oddio
no!Sembra fatto apposta!»
«Ma
che dici!Sarà solo una semplice coincidenza che
vi farà
avvicinare ancora di più!»
«Ok,
se lo dici tu…»
«Fidati»
Tanto
non mi riconoscerà nessuno…vero?
Vero!?
...
«Hey
Harry!Ops, volevo dire Principe Azzurro!»
«Ciao
Cenerentola!E lei chi è?»
Oddio,
non mi riconosce veramente!?!
«Lei
è Catwoman, una mia amica, piuttosto sai dirmi
dov’è finita
Hermione?Credevo venisse alla festa...»
Sta
recitando e sta sbattendo languidamente le ciglia per fare colpo su
Harry, questa ragazza è un portento!È rimasto
imbambolato!Ahaha!
«Ehm….C-credo
non venga alla festa, lo sai com’è fatta, magari
sta studiando,
prende molto seriamente l’esame e…e si sta
impegnando!»
Oh
Harry, grazie… quanto ti voglio bene!
«Già…
sai dirmi dov’è Ron?»
«Veramente
deve ancora scendere in Sala Grande, l’ho lasciato del
dormitorio
perché mi ha detto di non farti aspettare»
«Che
gentile il mio fratellone!»
E
mentre questi due-che secondo me finiranno assieme-continuano a
parlare, io vado a vedere la luna in giardino, anche perché
gli
sguardi che mi stanno puntando addosso sono un po’ troppo
insistenti…
«Hey
Catwoman, dove scappi?Non vorrai lasciare Batman tutto solo
vero?»
Mi
giro e vedo…beh, dovrebbe essere Ronald,
anche se la voce è
stata modificata con un incantesimo, la maschera copre totalmente la
testa e la parte superiore del viso, però si vedono gli
occhi… no,
nemmeno quelli: ha messo le lenti incantate color tempesta!Non lo
riconoscerei se non sapessi chi è in realtà!
«Ciao
Batman, stai cercando Joker o sei venuto qui per me?»
Non
guardatemi così!Che vi aspettavate?Ginny mi ha consigliato
di
provarci con Batman stasera, quindi lo faccio!
«Niente
Joker, sono venuto per offrirti un’alleanza contro le forze
del
male, ti va di ballare tesoro?»
Tesoro?Mmm…Ok,
magari si sente più sicuro con la maschera…
«Certo»
E
iniziamo a ballare… non credevo fosse così
aggraziato anche con la
musica da disco che ha messo la
DJ-sono-una-sirena-ammaliatrice-oggi-Parkinson,
ovvero la
donna di facili costumi -per non essere volgare- della casata
Serpeverde che se la fa anche con gli sconosciuti… Ma
ritorniamo al
mio Batman Weasley, sul serio, non credevo sapesse ballare
così
sensualmente!Me lo sono sempre immaginato a ballare come la brutta
copia di John Travolta o il ballo del Robot, ma evidentemente mi sono
sbagliata.
«Ti
va di uscire un po’ in giardino?»
«Volentieri!»
Mentre
usciamo dal portone principale vedo Ginny che mi fa
l’occhiolino…
certo non mi aspettavo fosse così brava a organizzare piani
del
genere...
«Allora
Catwoman, mi vuoi svelare la tua vera identità?»
«Sono
una segretaria che si fa mettere i piedi in testa e che ha subito una
trasformazione assumendo i tipici comportamenti
felini…»
«No,
sul serio… chi sei?»
«Non
sai chi sono?»
«No
e muoio dalla voglia di saperlo, tu?»
Ho
voglia di giocare…fingerò di non averlo
riconosciuto…
«Mmm…
neanche io so chi sei… che ne dici di cinque domande a
testa?»
«Mi
sembra una proposta ragionevole… prego, inizi lei
signorina»
Pure
Gentleman…
«Allora…
di che anno sei?»
«Sesto,
tu?»
«Anche
io… a quale casata appartieni?»
«Serpeverde,
tu?»
Bugiardo…
«Grifondoro»
«Ah,
lo sapevo, non sei Serpeverde! Ti avrei riconosciuta altrimenti!Hai
fatto qualche incantesimo che ti ha modificato voce, occhi,
eccetera?»
«No
sono al naturale, tu invece?»
«Anche
io sono al naturale!Mmm… Sei una studiosa che alza sempre la
mano a
lezione?»
Certo,
niente incantesimi… niente voce profonda finta e niente
occhi color
tempesta fasulli…
«Sì,
tu sei un secchione?»
«Non
proprio secchione, diciamo che me la cavo, soprattutto in
Pozioni…
non per vantarmi ma sono abbastanza abile nel riconoscere le pozioni
mescolate ad altre bevande… Hai il ragazzo?»
Si
vanta pure!Dice scemenze in maniera così naturale poi!No
aspetta…
Chiede se ho il ragazzo? Spreca l’ultima domanda
così?!
«No…
tu?»
«No,
sono uno spirito libero»
Sì,
Ronald Weasley lo spirito libero che si fa riordinare la cameretta
dalla mamma, certo…
«Ora
è meglio che vada, infelice di non averti riconosciuto
Batman»
«Ma
come, non mi dai il bacio della buonanotte Catwoman?»
Stavo
per rispondere e dirgli di no!Veramente!Ci ho provato!Ma ha fatto
prima lui e… a dire la verità non mi dispiace poi
così
tanto…
Questo non è il tipico bacio a stampo che si lascia a
uno sconosciuto Herm, riprenditi! Beh, in teoria non è uno
sconosciuto!
Ma in pratica sì!Stai pomiciando con uno che non
conosci, perché lui crede che tu non lo conosca!
Lui crede
che io non lo conosca, io lo conosco benissimo, posso pomiciarci
quanto voglio!
E per fortuna che era la Parkinson la “donna di
facili costumi” che ci prova anche con quelli che non ha mai
incontrato… stai dando quell’impressione!Staccati!
Oh, stai
zitta dannata coscienza!
Però, purtroppo, anche la riserva di
ossigeno ha un limite, quindi ci stacchiamo. Batman mi sorride e i
suoi occhi si illuminano: caspita, l’incantesimo che ha fatto
è
riuscito alla perfezione! Ma, ahimè, anche la fiabe hanno un
termine
-traduzione:la festa è finita- quindi mi volto e mi dirigo
verso
l’interno della scuola…
«A
proposito: felice di averti riconosciuto Hermione Granger»
Sorrido.
Batman
è molto più bravo di quel che credevo.
...
«Ciao
Herm!Com’è andata?Perché hai quel
sorriso da ebete sul
viso?!Racconta!»
«Meglio
che abbassi la voce, stai strillando…Beh, Batman ha scoperto
l’identità di Catwoman»
«Ha
capito chi sei?Che ha fatto?»
«Ci
siamo fatti cinque domande a vicenda e mi ha detto un sacco di
cavolate per fare colpo, come se lui fosse un asso in
Pozioni…»
«Però
ammettilo: ha fatto colpo»
«Sì,
ha fatto colpo eccome!Però… ti giuro, non
sembrava nemmeno lui!»
«Aveva
la maschera quindi poteva sbizzarrirsi»
«Già,
ma dimmi… tu e Harry?»
«Ci
siamo baciati!»
«Anche
voi!?!»
«Come
anche noi?Vuoi dire che…?Oddio Herm,
sono felicissima per
te!»
«Anche
io per te Ginny!Poi senza il tuo piano non sarebbe mai successo
niente tra me e Ronald!»
«Figurati!Poi
non è che abbia fatto molto…»
Mentre
Ginny parlava e io vedevo cuoricini da tutte le parti, chi mi ritrovo
davanti?Il Bianconiglio?No.
Ronald Weasley con il costume da
Batman, però al naturale!Senza occhi magnetici finti color
tempesta
e con la maschera messa male, infatti si vedono dei ciuffi color
carota che escono fuori… e prima sembrava anche
più alto! Mamma,
che cambiamento in cinque minuti!
«Hey
ragazze!Scusate il ritardo, sono ancora in tempo per la
festa?»
Cosa?
«Ma
Ron , guarda che è appena finita e poi non c'eri da un bel
po’
tu?»
«No
Ginny!In realtà ho appena finito di mettere il costume, ho
detto a
Harry di precedermi perché ho avuto un problemino con una
ciambella
che ho mangiato… era rosa e con i canditi, Ginny tu sai
quanto mi
piacciono i canditi! Però è stata incantata da
quegli idioti di
Fred e George, ma me ne sono accorto troppo tardi, infatti ho fatto
in tempo a mangiarla tutta,e ovviamente ha avuto su di me un effetto
molto devastante, non riuscivo a sganciarmi dal bagno, una cosa
allucinante dovete credermi…»
E
mentre Ronald parla del suo attacco di diarrea scatenato dai gemelli
pestiferi, nonché suoi fratelli maggiori, io sto pensando a
qualcosa
di molto più importante: chi è il mio Batman?
|
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Capitolo 3 *** Capitolo III ***
Capitolo
3
È
passata
circa una
settimana dalla festa: non faccio che pensare a Lui… non
fraintendete!
Non sto dicendo che lo penso dalla mattina alla
sera, che non riesco a concentrarmi a lezione, che sto dimenticando
quello che provo per Ronald, no!Non ho sbagliato una pozione questa
mattina perché stavo pensando a Batman!Non sono mica
un’adolescente
alla prima cotta!È solo che non so chi sia!Deve essere la
curiosità
a spingermi a pensare a una persona di cui, francamente, non conosco
niente! Oddio, sto pensando a uno sconosciuto!Ma è possibile
che sia
così scema!?!
Sono
così presa dai miei pensieri che non rispondo nemmeno al
saluto di
Ronald che è costretto a ripetere tre volte
“ciao” per farsi
sentire… però quando mi accorgo della sua
presenza e mi giro per
salutarlo sbatto contro qualcuno...
«Mezzosangue,
non credevo ti saresti decisa a saltarmi addosso…»
Qualcuno
con cui avrei fatto a meno di scontrarmi ovviamente…
«Ha…Ha…Molto
divertente Malfoy, ora puoi anche lasciarmi andare»
Sì
perché, con tutta questa storia del salutare, scontrarsi e
saltare
addosso a qualcuno, d’istinto lui mi ha preso per la vita e
mi
tiene ancora stretta a…ai suoi addominali ultra scolpiti
grazie al
Quiddich, oh mamma salvami tu!-Scusami Ronald ma sono sincera e lo
sai…-E come se non bastasse io-per evitare di cadere
naturalmente,
mica per altro!- mi sono stretta alle sue spalle!Risultato:siamo
abbracciati-non proprio amichevolmente- in mezzo al corridoio, con
tutte le persone che ci fissano, professori e Ronald compresi, ma non
ci siamo ancora staccati.
Oddio…
«Guarda
che non disturbiamo nessuno»
«Guarda
che stiamo dando spettacolo»
«Guarda
che anche tu mi stai abbracciando»
«Guarda
che ti sbagli, io sto solo evitando di cadere»
«Ora
hai i piedi per terra, non rischi più di cadere»
«Bene»
«Bene»
«Ma
lo stai facendo apposta?»
«Cosa?»
«Mi
stai facendo innervosire!»
«Chi
io?»
«Si
tu!»
«Non
mi è passato nemmeno per l’anticamera del
cervello...»
«Bene!»
«Bene!»
«Mi
molli?!»
«Tu
mi molli?!»
Mi
sono accorta solo adesso di avere ancora le mani sulle sue spalle,
quindi le faccio cadere velocemente lungo i fianchi, che lui sta
ancora trattenendo - ma non aveva le mani più su un attimo
fa?- e
poi riprendo a parlare…
«Ecco,
contento?»
«Molto
contento»
«Ora
tu mi molli?»
E
lui che fa?Ghigna!Lui ghigna!
«Ah!Quanto
lo detesto!»
«Cosa?»
«Quel
ghigno sfacciato che ti ritrovi!Mollami!»
"...o
ti punto la bacchetta addosso e ti trasfiguro in un furetto!"
avrei voluto aggiungere!
«Non
è sfacciato!»
«Allora
sei duro d’orecchi!Emme, o, elle, elle, a, emme,
i!Mollami!»
E
mi molla… finalmente!
«Ci
si vede Mezzosangue...»
«Spero
di no Malfoy»
Si
gira e se ne va… con le mani in tasca e quell’aria
da superiore,
della serie “ho vinto io”, ma stai pur certo che
non hai vinto un
bel niente, Serpe dei miei stivali!
«Hey
Mione… cos’era quella cosa là?»
E dicendo
“quella”, Ron agita le mani verso Malfoy che
continua a
percorrere per il corridoio con una camminata lenta e sensuale -lo
sta facendo decisamente di proposito- e ormai
è abbastanza
lontano da farmi sfumare un po’ della rabbia che mi ha
scatenato.
«Mi
sono girata per salutarti e gli sono andata addosso, niente di
che…»
«E
allora perché siete rimasti abbracciati per un bel
po’?»
«Perché
evidentemente non avevamo niente da fare Ronald!»
«Cosa!?!»
«Ma
secondo te!?!L’hai capito che stavo cadendo e per riflesso ci
siamo
ritrovati così!?!»
«Se
lo dici tu… però questa storia non mi
piace»
«Ah,
Oddio!Certe volte sei veramente un bambino!»
Detto
questo percorro a grandi passi il corridoio -dove tutti mi stanno
ancora guardando naturalmente- e vado verso la Sala Comune dei
Grifondoro; una volta entrata vedo Ginny spaparanzata su uno dei
divani di fronte al camino…
«Hey
Herm!Come ci sei finita addosso a Malfoy?Di fronte a mio fratello
poi!»
«Come
fai a saperlo!?!»
«Uno:
le notizie volano;due: un primino mi ha fatto vedere la foto che vi
ha fatto, naturalmente era incantata, quindi si vedeva tutta la
dinamica del momento, peccato che non si sentiva quello che dicevate,
ma comunque Malfoy mi sembrava raggiante e credo che le sue mani
stessero scendendo troppo rapidamente, non so se te ne sei accorta,
visto che sembravi molto presa dal
“litigio”che stavate
avendo in corridoio;tre: Calì è corsa a dirmi
tutto appena Ron ha
mostrato segni di gelosia, perciò ti dico che sei stata
bravissima!»
«E
per quale motivo sarei bravissima?»
«Ma
hai il prosciutto in faccia allora, l’hai fatto
ingelosire!Significa che prova qualcosa per te!Adesso è
sicuro!»
«Ah»
«Dopo
tutto quello che è successo mi dici solo
“Ah”!?!Ma hai fumato o
cosa!?!»
«Forse
non me l’aspettavo e quindi non so che dire»
«Ah»
«Già…»
Almeno
so che Ronald prova qualcosa per me, ma come mai non sono felice per
questo?
|
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Capitolo 4 *** Capitolo IV ***
Capitolo 4
Sono
appena rientrata nel dormitorio e sono reduce da un compito in classe
a sorpresa di Difesa Contro Le Arti Oscure…
Naturalmente ho
preso il massimo punteggio, ma sono sfinita, non ho neanche voglia di
andare in Sala Grande a mangiare…
Meglio andare al Lago Nero e
leggere uno dei miei libri preferiti, ovvero “La Storia Di
Hogwarts”; è un librone che pesa quanto quello di
Pozioni più
quello di Rune Antiche, ma ne vale la pena, credetemi!Parla di
com’è
nata Hogwarts, dei suoi quattro fondatori che naturalmente hanno dato
i loro nomi alle quattro casate, ovvero Grifondoro, Tassorosso,
Corvonero e Serpeverde, e dell’antipatia che è
sempre esistita tra
Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde… Forse è
per questo che la
nostra casata rosso e oro non sopporta quella verde argento delle
Serpi…
Meglio
sbrigarsi ad andare però, non vorrei trovarmi Ron appena
uscita dal
dormitorio femminile, non ho proprio voglia di vederlo, mi farebbe
venire di nuovo il nervoso, sì perché durante la
verifica stava
cercando in tutti i modi di copiare da me visto che, ovviamente, non
aveva studiato e di conseguenza non era preparato per la verifica!Ma
non è solo questo… piuttosto è la
scenata di gelosia che ha fatto
dopo
“L’incidente-che-preferisco-dimenticare-perché-mi-fa-salire-il-nervoso”
che mi ha dato fastidio!Però non riesco a capire
perché non sono
felice di questo, Ginny ha ragione, non è
normale… ho una cotta
per Ron e non gioisco nel vederlo geloso…
all’inizio non ci ho
pensato perché ero occupata a riprendermi dallo shock visto
che il
mio Batman non era la persona che mi immaginavo, ma adesso non ho
nessuna scusa per il mio comportamento, ma è meglio pensarci
dopo
aver respirato un po’ d’aria fresca…
Esco
furtivamente dalla porta del mio dormitorio e guardo che non ci sia
Ronald, poi, con il mio libro preferito stretto al petto, mi dirigo
verso l’uscita per andare finalmente al Lago Nero;mi siedo
sotto un
salice vicino alla sponda, così sto
all’ombra… la brezza leggera
mi accarezza e mi fa rilassare… Finalmente posso crogiolarmi
nella
pace e nella tranquillità. Guardo
l’antico tesoro che ho tra le mani, inizio a sfogliare le
pagine
ingiallite e non faccio che pensare a quanto sia più vecchio
di me e
abbia visto e sentito più cose…Vorrei essere un
libro. Non dovrei
preoccuparmi di cotte, fantasmi, elfi domestici, voti, litigi,
Mangiamorte, verifiche, eccetera, eccetera…Starei poggiata
su uno
scaffale con tanti altri libri interessanti, aspetterei di essere
letta, di far conoscere la mia storia… possibilmente una
storia
interessante, antica e stupenda come la nascita di Hogwarts, o come
un tomo pieno di incantesimi sconosciuti che si possono creare con
ingredienti rari e preziosi, allora sì che non mi sentirei
una
semplice secchiona che non fa altro che studiare dalla mattina alla
sera perché vuole dimostrare di essere la migliore e vuole
far
vedere le proprie capacità per far capire a gli altri di
valere
qualcosa...Ma la verità è che non sono un libro,
ma solo Hermione
Granger, Prefetto della casata Grifondoro, studentessa diligente e
studiosa che si impegna perché un giorno vorrebbe diventare
Auror,
come i suoi due migliori amici
Harry-il-ragazzo-sopravvissuto-a-Voldemort Potter e
Ronald-non-mi-accorgo-che-Hermione-ha-una-cotta-per-me
Weasley…per
alcuni sono una semplice secchiona…per altri una schifosa
Mezzosangue.
E mentre quest’ultimo pensiero fa riaffiorare
ancora una volta i miei complessi di inferiorità nei
confronti dei
Purosangue, un gufo color grigio-argento e dagli occhi
d’onice
atterra davanti a me, con un messaggio...
Carissima
Catwoman,
siccome alla festa non mi hai riconosciuto e, di conseguenza, non hai
potuto rintracciarmi, sarò io a farmi avanti adesso. Devo
confessarti che non mi aspettavo fossi Hermione Granger e quando l'ho
scoperto, ovvero dopo la risposta alla quarta domanda, sono rimasto
sorpreso…ho sempre pensato fossi una persona insignificante
a dire la verità, ma mi sbagliavo di grosso. Scusa per aver
pensato queste cose di te senza neppure conoscerti.
Ora so di essere stato un vero idiota, ma sono nato in una
“famiglia” piena di pregiudizi - come saprai la
maggior parte dei Serpeverde non vede di buon occhio i maghi nati da
genitori babbani - perciò, nonostante questo, ho capito che
persona sei, ascoltandoti, osservandoti e... innamorandomi. Lo so:
è presuntuoso da parte mia affermare di conoscerti e lo
è ancora di più sperare di poter avere un posto
nel tuo cuore, di fare affiorare sul tuo viso uno di quei dolci sorrisi
che spuntano sulle tue labbra quando stai con i tuoi amici e che,
purtroppo, non hai mai rivolto a me, ma lo vorrei tanto.
Vorrei poter stare con te, ridere, abbracciarti, baciarti, senza avere
il peso della mia famiglia sulle spalle, ma siccome è
inconcepibile un’idea -un’utopia- del genere, mi
accontenterò di continuare a osservarti da lontano e di
tenere nascosta la mia identità. Credo sia meglio
così.
Un bacio infinito,
Il Tuo ammiratore
infelicemente innamorato
Non
riesco a capacitarmi di quello che ho appena letto, non è
possibile.
Batman... Innamorato… di me?
Non
ho nemmeno il tempo di pensare se scrivergli una risposta o no,
perché il gufo grigio-argento dagli occhi come
l’onice che pochi
minuti fa mi ha portato il messaggio, si alza in volo e con
rapidità
se ne va, sparendo tra il fogliame degli alberi del giardino.
Sono
scioccata… guardo davanti a me ma in realtà non
vedo niente, cosa
dovrei pensare?Cosa dovrei fare?Senza contare che ora questa lettera
ha fatto aumentare la mia curiosità in maniera
esponenziale!Chi sei
Batman?
«Per
quanto tempo ancora resterai imbambolata, Mezzosangue?»
Mi
giro di scatto verso la voce alla mia sinistra: Draco Malfoy se ne
sta comodamente sdraiato sull’erba, a circa un metro e mezzo
da me,
con le braccia dietro la nuca, la sua solita faccia da schiaffi e il
sopracciglio destro ironicamente alzato.
Mi sta fissando.
«Da
quanto tempo sei qui?»
«Da
un po’»
«Un
po’ quanto?»
«Un
paio di minuti, che c’è, non mi hai sentito
arrivare?»
«No»
«Eri
concentrata su qualcosa in particolare?»
«Non
sono affari che ti riguardano»
«Mamma
mia che acida… stavo solo cercando di…»
«Oh
ti prego, non venirmi a dire che stavi soltanto cercando di parlare
perché ti renderei in faccia, primo perché se non
mi sbaglio tu mi
detesti, secondo perché anche io ti detesto, terzo
perché non
capisco come tu possa respirare la stessa aria di una Mezzosangue, in
particolare della sottoscritta…»
«Primo:
non azzardarti a ridermi in faccia, anche perché non ne vedo
il
motivo visto che io posso parlare con chi voglio; secondo: io non ti
detesto, sono solo il Serpeverde più popolare della scuola,
quindi
devo rispettare una certa etichetta, o almeno così mi hanno
sempre
obbligato a fare, ma visto che non ci sono altri Serpeverde in giro
non vedo il motivo di continuare con questa pagliacciata; terzo:
tecnicamente non stiamo respirando la stessa aria visto che siamo
all’aperto e c’è circa un metro e mezzo
di distanza che ci
separa, quindi se dovessimo respirare la stessa aria dovremmo stare
così, non credi?»
Il
suo scatto è stato veloce, non avevo immaginato che potesse
starmi a
meno di trenta centimetri di distanza. L’improvvisa vicinanza
mi fa
indietreggiare di un poco, non abbastanza però.
«Che
c’è, hai paura Granger?»
Due
pensieri mi attraversano la testa uno dopo l’altro:
-non
mi ha chiamata Mezzosangue;
-è ancora troppo vicino.
Poi
un altro ancora più intenso mi colpisce come un fulmine a
ciel
sereno: lo conosco da sei anni ed è la prima volta che mi
sta così
vicino senza la presenza di Harry o Ron –quando ci siamo
scontrati
nel corridoio c’erano altre persone, compreso Ronald, quindi
non si
può contare- e io rimango qui senza insultarlo, senza sapere
cosa
fare, senza sapere come ribattere.
Lo conosco da sei anni ed è
come se lo vedessi per la prima volta: Draco Malfoy ha pelle diafana,
zigomi alti, viso spigoloso, ha capelli più chiari
dell’oro,
labbra carnose e disegnate, corpo snello ma forte, occhi color
ghiaccio scuro, color del cielo in piena tempesta.
La verità mi
trafigge così velocemente e così profondamente da
mozzarmi il
fiato: Draco Malfoy è stupendo… e io sono stata
così cieca da non
accorgermene.
«Sveglia!Granger!Così
mi spaventi, sai?»
«Ah,
sì…no, cioè…Hey!Sono
sveglia!»
«Credevo
fossi caduta in uno stato comatoso»
«Niente
affatto, stavo soltanto pensando a quanto tu possa essere
così
irrimediabilmente irritante»
Incrocio
le braccia al petto e giro la testa di lato: tutto pur di non
guardarlo, non voglio rendermi ancora più ridicola di come
lo sono
ora. Lo guardo con la coda dell’occhio e mi
sorprendo… Malfoy ha
la testa abbassata e sta sorridendo in modo tenero.
In modo
tenero!?!Trovo che Malfoy sia tenero!?!Oddio, non credevo che il sole
potesse fare così male!Forse è per questo che
sento il viso
accaldato.
«Quindi
arrossisci perché sono irrimediabilmente
irritante…Mmm…molto
interessante»
«Senti
Malfoy, stai vaneggiando!Io non sto arrossendo!È solo che il
sole
picchia troppo forte!»
«Certo,
il sole picchia troppo forte… a Novembre
poi…»
«Piantala,
stupido furetto platinato che non sei altro!»
«Guarda
che così mi offendo»
«Secondo
te che cosa sto cercando di fare da sei anni a questa
parte!?!»
«L’ho
detto e lo ripeto Granger: sei acida!Dovresti assumere più
zuccheri
e meno formule di incantesimi; ti arrabbi per ogni minima cosa!Se
continui così non troverai mai un ragazzo!»
«Io
mi arrabbio perché tu te ne stai qui a invadere la mia
tranquillità
e a dirmi come devo comportarmi!Sinceramente mi sono stufata!»
Mi
alzo e parto spedita verso la Sala Grande, ma dopo aver percorso
circa cinque passi mi giro verso Malfoy, rimasto nella stessa
posizione di prima.
«E
anche se fossi così acida da non trovare un ragazzo, non
sarebbe
affar tuo!»
Completo
il tutto facendogli la linguaccia e camminando -marciando- verso la
Sala Grande con aria orgogliosa.
Lo
so… è infantile, ma pazienza, sono fatta
così!Ora sono appena
passata dal portone principale: la risata di Malfoy è
così forte da
sentirsi anche qui, con stupore dei presenti e soprattutto mio.
Non
l’avevo mai sentito ridere così di gusto.
...
«Ciao
Herm!Come mai così adirata?»
Harry
è seduto al tavolo della nostra casata ed è
allegro come sempre. È
da quando lo conosco che i suoi occhi sorridono, anche se ne ha
passate tante…ha perso i genitori per mano di Voldemort,
quand’era
ancora piccolissimo è sopravvissuto al loro assassino,
è stato
affidato a una delle famiglie babbane più odiose che possano
esistere, ovvero presso la sorella della madre che, come il marito
orribilmente brutto e il figlio-porcello, crede fermamente che i
maghi e le streghe siano persone spostate che dovrebbero stare in
cliniche psichiatriche e hanno fatto di tutto per rendere la vita di
Harry impossibile, fin da quando l’hanno trovato davanti alla
porta
di casa per mano del nostro Preside Albus Silente perché
erano le
uniche persone con cui sarebbe stato al sicuro, almeno fino a quando
non avrebbe scoperto di essere un mago… Ora Harry non vede
l’ora
di diventare maggiorenne, così potrà lasciare i
suoi parenti.
Per
fortuna non manca molto.
«Ciao
Harry… sono adirata perché Malfoy ha disturbato
la mia
tranquillità al Lago Nero»
E
come il buon amico che mi aspettavo, Harry scatta in piedi con la
bacchetta già in mano.
«Dov’è
quella Serpe demente!Che ti ha fatto?Ti ha ancora insultato!?!Lo
trasformo in un furetto!»
«Harry calma, mi so difendere da
sola, non c’è bisogno di trasformarlo in
furetto… anche perché
non credo che tu sia ancora in grado di trasfigurare un essere umano
in animale, quindi lascia perdere ok?Grazie comunque però:
sei un
vero amico, sei sempre pronto a proteggermi»
Un
abbraccio se lo merita proprio, poi spero di averlo
tranquillizzato…
non vorrei che facesse qualche sciocchezza.
«Di
niente Herm, lo sai che per te questo e altro, ormai ho perso il
conto di tutte le volte che mi hai aiutato»
«Oho!Harry
si è deciso!»
«Non
sapevamo che tra te e Hermione…»
«…
ci fosse del tenero!»
«Fred,
George, che cosa pensate!Io e Harry siamo amici, dovreste saperlo
no?»
«Per
fortuna…»
«…altrimenti
chi lo sentiva …»
«Nessuno!»
Ecco
Ron…
Perché
guarda male Fred e George?
Perché
loro ridono?
Bah,
valli a capire i fratelli Weasley…
|
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Capitolo 5 *** Capitolo V ***
Capitolo 5
Era
da un bel po’ di tempo che non mi svegliavo nel bel mezzo
della
notte.
Mi
giro verso destra...sono scomoda. Verso sinistra ancora
peggio…Tolgo
il cuscino da sotto la testa, provo a
rilassarmi…Uff… non riesco
proprio a dormire...magari una passeggiata notturna mi potrà
aiutare
a riprendere sonno. Poggio i piedi per terra…Brrr!Che freddo
il
pavimento!Dove sono le pantofole?Una è vicino al comodino,
ok.
L’altra…Sotto il letto.
Esco
da dietro il quadro della Signora Grassa, ovvero la guardia appesa
alla porta del nostro dormitorio… è molto
efficiente!Non solo
perché non fa passare nessuno che non sappia la parola
d’ordine
che serve per entrare, ma è molto brava a far scattare il
suo
“allarme”-la sua potentissima,
acutissima… e stonatissima
voce-in caso scopra qualche intruso. Tanto sta dormendo, una
passeggiata notturna non me la toglie nessuno.
Percorro
il corridoio buio-troppo buio!- quindi estraggo la bacchetta dalla
tasca del mio pigiamone azzurro con i gattini neri e bisbiglio un
“Lumos” per far illuminare la
bacchetta… almeno così
vedo dove metto i piedi!
Tack...tack…tack…
Mi
blocco.
Cos’era?
Ora c’è solo silenzio.
Calma Hermione,
era solo il vento… sì, solo… solo il
vento.
Continuo
a camminare verso…verso dove?Non ho nemmeno un
obbiettivo…Beh, a
quest’ora la Biblioteca è chiusa…ma se
potessi aprirla con un
semplice incantesimo e senza che Gazza e la sua gatta mi scoprano,
non dovrebbero esserci problemi.
Ta-tack...tack...tack...
Mi
fermo in mezzo al corridoio. È il… il vento,
vero?Oh, in ogni caso
è meglio sbrigarmi ed entrare dentro la Biblioteca,
altrimenti mi
scoprono davvero. Percorro qualche metro ed eccomi arrivata al
portone che, naturalmente, è chiuso. Pronuncio un
“Alohomora” e
la serratura scatta… credevo fosse più difficile,
che ne so… una
formula un po’ più avanzata… invece
è bastata una di quelle
formulette che si imparano al primo anno… forse
perché gli alunni
non ci vogliono venire nemmeno di mattina, figuriamoci di notte.
Ah,
che schifo l’ignoranza della gente…
Apro
il portone e lo chiudo dopo di me appena entro.
I libri di Storia
della Magia dovrebbero essere un po’ più
avanti…
«Non
mi aspettavo che un’alunna modello come lei potesse
infrangere il
quinto punto comma uno del regolamento:”Agli studenti
è vietato
andare in giro per la scuola di notte ed entrare nelle aule a
insaputa del personale” ; e pure il settimo
punto:”Vietato usare
la magia per aprire aule chiuse senza il consenso dei docenti o del
personale”; inoltre la tenuta non è adatta per
andare in giro per
la scuola; non me lo sarei mai aspettato da lei, signorina
Granger!»
Ma
porca…
Mi giro lentamente e…
«Brutto
idiota, mi hai fatto prendere un colpo!»
«Lo
so, ma la situazione era così allettante… Non
potevo mica
lasciarmi scappare un’occasione d’oro come
questa!»
Deglutisco
lentamente...mi manca l’aria…
Hermione non farti strane idee…
«…ovvero?»
Ti
prego non dire che è allettante perché siamo noi
due da soli…di
notte… in una Biblioteca deserta…ti prego, ti
prego, ti prego…
Oddio sono pure in pigiama…
Ho fatto una figura di merda con il
mio futuro maniaco.
Oh, Hermione, ma che cosa pensi!?!Poi Malfoy
non può essere un maniaco!
Ma certo che no!Non è vero che si è
fatto tutte le ragazze Serpeverde e la maggior parte di tutte le
altre alunne… comprese alcune delle tue compagne di
casa…
Se è
vero sono state tutte consenzienti, ma se le voci fossero solo una
montatura per renderlo ancora più popolare?
Sì, certo Herm…come
se non bastasse il fatto che Malfoy è il rampollo di una
delle più
famose famiglie del mondo magico, che ti supera in Pozioni - questo
è
quasi un miracolo- e che è semplicemente
magnifico… non può
essere una montatura!Quindi non devo avere paura di…
Dillo Herm…
sii sincera… hai paura di essere sedotta dal tuo peggior
nemico.
Già.
Visto?Non era così difficile.
Quindi se mi
dovesse dire qualcosa del tipo che è allettante la
situazione perché
siamo da soli, in una Biblioteca deserta, nel bel mezzo della
notte...Cosa dovrei rispondere?
«Perché
sto per battezzare la mia prima punizione da Prefetto!»
Gli
rispondi semplicemente che ti piace un altro ragazzo… Oh, ma
fammi
il piacere, a chi vogliamo prendere in giro, gli salteresti addosso e
te lo fares…Cosa?Punizione da Prefetto?Draco Malfoy
Prefetto!?! I
miei occhi saettano dal suo viso alla spilla appuntata al petto. Non
ci credo…
«Sei
un…Prefetto?»
«Sì!Me
l’hanno proposto perché la gente mi conosce e
inoltre mi sto
impegnando negli studi…mi hanno ritenuto un ragazzo
responsabile
e…»
«Ahahaha!Certo!Tu…un
ragazzo responsabile!Ahahahah!»
Dire
che mi ha incenerito con lo sguardo è dire poco…
«Ridi,
ridi…intanto ti tolgo quaranta punti per esserti aggirata
per la
scuola fuori orario, per aver aperto la Biblioteca con un incantesimo
e per aver preso con leggerezza le parole di un Prefetto. La cosa
migliore è che, nonostante tu sia un Prefetto a tua volta,
non puoi
stare qui senza che sia il tuo turno di ronda per i corridoi, quindi
non hai nessuna scusa, hai trasgredito le regole e la tua casata ne
subirà le conseguenze»
NoNoNoNoNO!
«Non
puoi farlo!Il mio curriculum!Il mio stupendo, impeccabile
curriculum!La mia vita è finita!Sono stata ripresa da un
Prefetto!Ho
fatto togliere quaranta punti alla mia casa!Oddio!La Professoressa
McGranitt si fida ciecamente di me!E il Professor Silente!?!Lo sto
deludendo!Maledetta insonnia!»
«Oddio
Granger, calmati!Sai quanti punti mi hanno tolto?Vediamo un
po’…Il
primo giorno mi hanno tolto dieci punti perché ho istigato
due miei
compagni a litigare…la settimana dopo Gazza mi ha beccato di
notte
mentre stavo per mettere una pozione puzzolente nel dormitorio
Grifondoro…trenta punti perché mi sono
intrufolato quindi dentro
un dormitorio e con un incantesimo che non rivelerò mai a
nessuno,
“La Signora Grassa “ non si è accorta di
niente…l’anno
scorso Miss Purr, quella gatta merdosa, ha avvertito Gazza che mi
trovavo nei bagni dei Prefetti, senza essere un Prefetto, e stavo
ehm…ero con una del settimo anno… poi la
McGranitt mi ha tolto
altri trenta punti per essermi introdotto fuori orario nelle cucine
per fare qualche scherzetto agli elfi domestici…Ho tentato
di
resuscitare un fantasma contro la sua volontà, cinquanta
punti…ho
fatto esplodere una delle serre di Erbologia, quaranta
punti…ho
indotto Mirtilla Malcontenta ad allagare il bagno del primo piano,
venti punti…ho preso un libro di incantesimi
dall’ala proibita
della Biblioteca alle due di notte...quaranta punti…ho preso
a
pugni un elfo domestico, venticinque punti…Ho aggredito
Potter…dieci punti…Ho tentato di avvelenare
Potter, trenta
punti…Ho tentato di rompergli una gamba di proposito durante
la
finale di Quiddich dell’anno scorso…venti
punti…gli ho
provocato, con una pozione creata da me modestamente, un effetto
lassativo durato una settimana…»
«Oddio…E
ti ricordi tutti questi?»
«Solo
quelli più importanti…»
«Ovviamente…»
«Però
la crisi isterica stile “Ho rubato una caramella, mi
arresteranno“
è passata, no?»
«Devo
ammettere che sei stato utile…certo se ora non fossi qui non
avrei
fatto perdere tutti quei punti alla mia casa»
«Ma
non avresti nemmeno quel sorriso»
È
vero, sto sorridendo… a Lui.
Oddio…Draco Malfoy mi ha
fatto sorridere...e non perché si è messo in
ridicolo, o perché ho
vinto contro di Lui com’è successo altre volte
-tutt’altro: ha
tolto quaranta punti ai Grifondoro, è Lui che ha vinto- sto
sorridendo perché ha cercato di tirarmi su di
morale…
Riuscendoci.
Malfoy che cerca di consolarmi?
Nemmeno Ginny mi
crederebbe…
«Già…
Ora credo che me ne tornerò di nuovo in dormitorio, non
voglio far
perdere altri punti alla mia casa per aver aggredito un
Prefetto!»
«A
proposito, lo sai che mi vendicherò per questi punti,
vero?»
«Ovviamente»
Mi
volto e apro la porta della Biblioteca, diretta verso La Signora
Grassa, ma prima di uscire mi rivolgo ancora al Prefetto Malfoy.
«Grazie
per avermi tirato su di morale durante la mia “crisi
isterica”»
«L’ho
fatto perché non mi uccidessi in un impeto di schizofrenia
ovviamente…-mi sorride- a
proposito… carino il pigiama…»
«Se
vuoi te ne regalo uno uguale per Natale»
«Non
metterei mai un pigiama del genere… credo non mi doni per
niente,
comunque grazie del pensiero… Buonanotte Granger»
«Buonanotte
Malfoy»
E
percorro il corridoio verso il dormitorio. Davanti alla Signora
Grassa -credo sia in uno stato di beatitudine nel mondo dei
sogni-pronuncio la parola d’ordine e l’entrata che
ho davanti si
apre. Entro, chiudo la porta alle mie spalle e mi ci appoggio, poi
-non so per quale motivo- sospiro.
Sto ancora sorridendo.
|
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Capitolo 6 *** Capitolo VI ***
Capitolo 6
Driiiin!Driiin!
Che
fastidiosissimo rumore!
Driiiin!Driiin!!!
«Svegliati
Herm, faremo tardi a lezione!»
Ma
se mi sono coricata due minutini fa…
Apro un occhio per guardare
l’ora… solo per sicurezza…
Per i mutandoni rossi di
Godric!Mancano trenta minuti precisi all’inizio della lezione!
Mi
alzo di scatto dal letto buttando le lenzuola all’aria,
mentre
Ginny -già pronta, beata lei- riordina tutto quello che
sconvolgo
lungo il mio cammino con un colpo di bacchetta.
Vado di corsa in
bagno a lavarmi, mi lego i capelli come al solito, poi mi metto la
divisa -con l’immancabile spilla da Prefetto, visto che
questa
notte sarò di ronda- poi prendo tutti i libri della
giornata,
compreso il mio blocco di appunti ma, prima di poter superare la
porta del dormitorio, Ginny mi tira il braccio e mi fa girare su me
stessa, facendomi poi fermare subito dopo di fronte a lei.
«Fermati
un attimo, non arriveremo in ritardo, perché sei stata
velocissima,
quindi lasciati almeno mettere un tocco di lucidalabbra!»
«E
perché mai?»
Stiamo
per fare ritardo e lei vuole che mi trucchi!?!
«Perché
il tuo Batman potrebbe essere tra i nostri compagni e,
perché no,
potrebbe essere anche uno dei Serpeverde, visto che dobbiamo dividere
la classe con loro oggi per Pozioni con Piton!»
La
guardo un attimo persa… Batman?E ora che cosa
c’entra Batman!?!
«Cosa!?!»
«Sì,
mi sono accorta che sei sopra le nuvole da un po’…
inoltre è
palese il fatto che non ti stai più interessando a mio
fratello…
beh, credo sia meglio così: sei troppo
sveglia per lui»
E
mentre cerco un modo per controbattere alle sue parole -molto giuste,
anche troppo- lei mi mette un po’ di lucidalabbra alla
ciliegia e
un po’ di mascara, poi mi
prende per mano e iniziamo a correre
verso la Sala Grande per una fetta biscottata al volo.
«Dici
che ce la facciamo?»
Dico
dopo aver preso una fetta con marmellata alla ciliegia-io adoro le
ciliegie- e dopo essere entrata in aula assieme a Ginny, si
perché
la mia cara amica ha scoperto all’inizio di
quest’anno di essere
nata due giorni troppo tardi -non so ancora come abbiano fatto a
scoprirlo qualche anno in ritardo, incompetenti!-
per
frequentare la quinta ed è stata mandata nella nostra
classe…
Naturalmente di questo non posso che essere felice!
«Mancano
otto minuti e Piton arriva sempre cinque minuti in anticipo,
quindi...Corri!»
E
iniziamo a correre lungo il corridoio, ridendo come pazze; io con
indice e pollice appiccicosi a causa della marmellata e Ginny che
cerca di lisciarsi i capelli rossi -dovrebbero
essere
lisci…-
perché sono irrimediabilmente scarmigliati a causa della
corsa. Per
fortuna arriviamo un minuto esatto dopo e ci sediamo nel secondo
banco al centro; mi giro verso Ginny e… credo sia meglio
darle il
mio elastico, quei capelli sono troppo
scarmigliati!
«Tieni,
mettitelo»
«Ma
tu ti fai sempre la coda a lezione…»
«Fa
niente!»
Detto
questo tolgo l’elastico con la mano sinistra,
perché mi sono
appena ricordata di avere ancora la marmellata nell’indice e
nel
pollice della mano destra, quindi, mentre cerco di toglierla via
leccando le dita come si fa con le Fonzies - se non ti lecchi le dita
godi solo a metà!Avete presente?- Ginny mi spinge verso il
basso la
testa per farmi scuotere i capelli…
«Dai
scuoti!I tuoi folti ricci stanno molto meglio con l’effetto
“giungla sexy” che con la forma della
coda!»
E
inizio a scuotere la testa da una parte all’altra con le dita
ancora in bocca –no, non voglio provocarmi il vomito, ma
l’effetto
è esilarante, credetemi, dovreste provare!- ma, proprio nel
momento
in cui riporto la testa su e faccio quindi inavvertitamente una delle
mosse più sensuali che una riccia potrebbe fare -ma,
ahimè, me ne
accorgo troppo tardi-mi ritrovo Malfoy davanti alla porta
dell’aula
che mi guarda con uno sguardo tra lo stupito e il soddisfatto e, come
se non bastasse, ha anche un sorriso malizioso-e tanto, tanto
sensuale- sulle labbra.
Ora vi chiedo… avete mai avuto
l’impressione di aver fatto una figura di merda poderosa e
allo
stesso tempo altamente sexy?Io non ho mai avuto a che fare con
questa
situazione, ma sono consapevole di avere appena fatto una figura del
genere.
No,dai…mi sto facendo solo delle paranoie!Non è
successo niente!
Certo, quindi secondo te quella mossa con i
capelli e il fatto che ti sia appena leccata le dita non contengono
un significato che Malfoy potrebbe anche comprendere e apprezzare?
Ma
che cosa dovrebbe apprezzare di me!?!Sono solo paranoie come quella
dell’altra notte in Biblioteca!
Certo, allora perché ti
sta mangiando con gli occhi da quando è entrato?E non
dimentichiamo
che è stato trascinato dall’amico Blaise al loro
posto perché non
si muoveva dall’entrata…
Magari ha trovato qualcosa di
interessante da guardare dalla porta.
O qualcuno di
interessante…
Senti, pensala come vuoi, coscienza del cavolo!
«Hey
Herm, è arrivato Piton»
Eccolo
là… il sosia di Renato Zero in carne e ossa
signore e
signori!Affrettatevi!Non ve lo vendo nemmeno!È gratis! Anzi,
vi pago
se ve lo prendete!
«Bene,
vediamo chi mi sa dire l’effetto della Polvere di Tritone se
versata in una pozione di Ridarella…»
E
ovviamente alzo la mano…ma tanto non mi farà
rispondere, come
sempre. Darà la parola al suo pupillo, ovvero Draco Malfoy
che ha la
mano alzata; la precedenza va sempre alle Serpi con Piton…
Che
amarezza. Molte volte toglie punti ai Grifondoro senza motivo o ne
regala altri ai Serpeverde senza che abbiano fatto niente…
Se
queste si chiamano pari opportunità...
«Prego
Draco»
«Naturalmente
esplode, professore»
Vedo
Piton indeciso sul da farsi…certo, la risposta è
assolutamente
incompleta, per questo io continuo a tenere rigorosamente la mano
alzata, se fa finta di non vederla mi incazzo!
«Vediamo
se la signorina Granger può darci una spiegazione un
po’ più
completa, anche se non si può togliere niente al signor
Malfoy,
perché quello che ha detto è assolutamente
esatto»
«La
Polvere di Tritone è un elemento che ha una costante,
infatti non si
può mettere nei contenitori che hanno una temperatura che
supera i
60°C perché si creerebbe una nube di fumo in seguito
a uno scoppio
simile a quello che si ottiene nella Pozione della velocità
che si
studierà l’anno prossimo. Comunque, visto che la
Pozione
della
Ridarella dev’essere preparata con una cottura pari a
65°C
è ovvio che esploda, ma se quella stessa polvere dovesse
essere
gettata in un calderone con Erba Elfica, senza aver superato i
60°C,
o anche semplicemente a temperatura ambiente, si creerebbe un
cristallo salato utile per il distillato del
Malan…»
«Dieci
punti in meno ai Grifondoro, signorina Granger non le avevo chiesto
di ripetermi il libro»
Bastardo.
Mentre
sto per inveire mentalmente contro il professore più infame
della
scuola, Harry e Ron arrivano trafelati davanti alla porta aperta
dell’aula; probabilmente non hanno sentito la sveglia,
perciò ci
verranno tolti altri venti punti- dieci a testa- e probabilmente
altri dieci ancora perché appena seduti Harry e Ron si
metteranno a
parlare di come il Professor Piton sia stato cattivo con me
-perché
Ginny li aggiornerà su quello che è successo
pochi minuti fa- in
seguito Piton ci darà una pozione da finire entro la fine
dell’ora
e, naturalmente, io e Dra… ehm, Malfoy, finiremo
contemporaneamente, ma sarà Lui a fare aumentare i punti
della sua
casa perché il professore farà finta di non
vedermi arrivare
assieme a Malfoy.
Ecco, questo è più o meno il resoconto di due
ore di Pozioni col Professor Piton.
...
«Ah,
finalmente sono finite le lezioni, non ne potevo
più!»
«A
chi lo dici Harry…Ehm, piuttosto…non credi che la
McGranitt sia
stata piuttosto crudele nell’assegnarci quel compito a
sorpresa?»
«No
Ronald, avevamo due giorni di tempo per prepararci e non era
un compito a sorpresa»
«Non
ricordo nemmeno quando ci ha avvisati»
«Perché
stavi dormendo»
«Che
demente che sei fratellone, per fortuna i geni danneggiati sono
andati tutti da te»
«Hey!»
«Beh,
amico mio, devi ammettere che ha ragione Ginny»
«Harry,
dovresti schierarti dalla mia parte!»
«No,
starà dalla nostra… vero Harry?»
«C-certo
Ginny…»
«Oh
ti prego amico!Non farti fare il lavaggio del cervello da mia
sorella!»
«Ron!Ma
che dici!»
«Oddio
Harry, sei rosso come un peperone!Ronald Weasley, non impicciarti
negli affari di tua sorella e del tuo migliore amico!Sono questioni
sentimentali!Tu non puoi capire…»
Mentre
io, Harry, Ginny e Ron -e per quanto riguarda quest’ultimo
sono
sempre più confusa, sentimentalmente parlando- camminiamo
lungo il
corridoio che ci porterà alla Sala Grande per pranzare, mi
rendo
conto che è da un paio di giorni che non vedo in giro
“La Storia
Di Hogwarts”, mi chiedo se l’ho lasciato in
dormitorio, anche se
ieri non l’ho visto, ma poi ho
l’illuminazione…L’avevo
lasciato al Lago Nero l’altro giorno, quindi deve averlo per
forza
Malfoy!Ma perché non me l’ha detto
l’altra notte in Biblioteca?E
oggi a lezione non ne aveva il tempo? Forse di notte se n’era
dimenticato, ma oggi… forse non voleva che le altre Serpi
pensassero che parlava normalmente con una Mezzosangue come me,
sarebbe altamente oltraggioso per uno del suo lignaggio… per
non
parlare poi della sua famiglia, ovvero delle persone rispettabilmente
stronze e infami, soprattutto Lucius Malfoy, il padre di Malfoy,
proprietario di una delle più grandi proprietà
del mondo magico con
solo qualche insignificante pecca nella sua vita
schifosamente
perfetta:è un Mangiamorte incallito e, come se non bastasse,
è il
braccio destro di Voldemort; ha torturato un sacco di persone, ne ha
uccise altrettante e la cosa migliore è che non
finirà mai in
prigione a meno che non ci siano testimoni, ma naturalmente
è
impossibile, perché è potente, è pieno
di soldi e ha una certa
influenza su alcuni dei personaggi politici più importanti
del mondo
magico. Ha persino fatto crescere il figlio senza l’affetto
che
dovrebbero dare dei genitori normali, niente fiabe, niente fantasia,
niente amore. Non mi stupisce la durezza con cui il figlio tratta i
suoi compagni di casa, per non dire il resto delle persone, ma spero
che questa carenza affettiva non lo trasformi in un orribile incubo
che lo accompagnerà per tutta la vita, sempre che non lo
condanni
anche dopo la morte: spero che Malfoy non diventi mai come suo padre
in futuro.
«Guarda
guarda chi si vede, il primo esemplare di Serpe-Furetto del
Mondo!»
Dopo
il commento di Ronald non faccio a meno di girarmi verso sinistra,
per vedere Malfoy -perfetto come sempre nella sua divisa scolastica,
anche con la camicia leggermente sbottonata e la cravatta a strisce
oblique verdi e nere allentata- che viene dalla nostra parte. Forse
Ron ha scatenato uno di quei botta-e-risposta che tanto
odio…
purtroppo so che si andrà a parare sempre nello stesso
punto…Ronald
attacca Malfoy, Malfoy controbatte su Ron e Harry, Harry attacca
Malfoy, Malfoy attacca Harry e me…e io
controbatto…e lui mi
offende pesantemente…e così via finché
un professore non ci
blocca…Ma oggi non ci sto, basta, ignorerò le sue
frecciatine, me
ne frego! Piuttosto devo chiedergli del mio libro, sperando che non
l’abbia buttato, o nascosto, o non so
cos’altro…
«Almeno
io non vado ad attaccare la gente senza motivo, Weasley. Granger ti
devo parlare, potresti cortesemente seguirmi, per favore?»
Cosa!?!Niente
“Almeno io non prendo libri di seconda mano”
o…“Senti
senti la lenticchia che parla a nome del gruppetto di
sfigati”?
«No!Hermione
non viene da nessuna parte con te, brutto figlio di
Mangiamor…»
«Ronald
Weasley, attento a quello che dici!»
Ron
mi guarda stupito, Harry mi guarda stupito, Ginny… beh,
è curiosa
e sta sorridendo -andate a capirla voi, io ho perso la voglia- e
persino Malfoy mi guarda stupito!Devo riparare la situazione!
«Ehm…
non voglio che si prendano decisioni al mio posto, so difendermi da
sola Ron...»
E
mentre vado in una parte più tranquilla del corridoio
seguita da
Dra…Malfoy -porca paletta si chiama Malfoy!Malfoy!-mi rendo
conto
di aver appena evitato una gaffe poderosa, perciò devo
evitare di
dilungarmi nei discorsi e ascoltare quello che dice…
probabilmente
vuole ridarmi il libro e ha aspettato di non avere Tiger e Goyle, o
Blaise vicino.
Ci
fermiamo davanti a un’ aula vuota ed è lui il
primo che ci entra
dentro… Ecco!Ora oltre a essere seccata sono anche in
imbarazzo a
starmene da sola con lui.
Di nuovo.
Io resto in piedi in mezzo
all’aula in attesa di ciò che Malfoy mi deve dire,
mentre lui con
tutta calma si dirige verso la cattedra e vi si appoggia, restando
sempre in piedi; a questo punto mi fa segno con la mano di
seguirlo.
No, Herm… meglio il banco davanti a lui, potrebbe
sempre giocarti qualche brutto scherzo…
Così, sempre molto
lentamente -come ha fatto lui un minuto fa per farmi innervosire- mi
siedo sul banco davanti a lui, a qualche metro di distanza, poi
comodamente accavallo le gambe e intreccio le mani sopra il ginocchio
che sovrasta l’altro e aspetto. È lui che deve
parlare.
«Se
non sbaglio…-dice sorridendo maliziosamente-
…l’altro
giorno al Lago Nero hai dimenticato qualcosa…»
«Si,
è vero… infatti volevo chiederti di
restituirmelo… ma mi hai
preceduto tu»
«Sai
Granger… a dire la verità… non so se
te lo restituirò…»
«E
come mai?Tutto a un tratto ti interessa la Storia di
Hogwarts?»
«No,
a dire la verità non mi interessa per niente…
piuttosto stavo
pensando di estorcerti qualcosa…»
Si
allontana dalla cattedra e si dirige verso di me con una calma
disarmante, con una camminata disarmante, con uno sguardo
disarmante…Draco Malfoy è disarmante in tutto e
per tutto.
Ma
io, da brava e intelligente ragazza quale sono, non mi faccio
intimorire da una Serpe; magari prima sì… mi
avevi fatto venire
strane idee in Biblioteca, o quando
mi avevi guardata in quel modo
a Pozioni… ma ora basta con i filmini mentali.
Certo Hermione…
non farti filmini mentali mentre ti sta a ottanta centimetri di
distanza… settanta… sessanta…
cinquanta…
quaranta…
Basta!Vuole solo spaventarmi!
Certo, il modo in cui
mette le braccia ai lati del banco in cui tu sei seduta e con il suo
viso a pochi centimetri dal tuo è certamente un
modo per
metterti paura,
figurati, lo fa anche con Harry e Ron, sì, tutti
i giorni!
Piantala di sparare cazzate, lo fa per
intimorirmi.
Guardalo!Sta pure ghignando!
Come se non lo
facesse di continuo…
«Allora…
che mi proponi Granger?»
Mi
sto colando. Mi sto colando. Mi sto colando. Mi sto colando. Mi sto
colando. Mi sto colaaaaaaaaaandoooooo…
«Non
saprei...tu che mi proponi Malfoy?»
«Facciamo
così… adesso ti lascio andare, poi si
vedrà… per ora godo
nell’averti in pugno, basta poco per
soddisfarmi…»
Avrà
notato che la sua frase è piena zeppa di doppi
sensi?Macché…
Draco Malfoy che si accorge dei doppi sensi che mette nelle sue
frasi?
Naaah… secondo me ti sei sbagliata, Hermione… Ma
certo
che se n’è accorto, deficiente! Lo sta facendo
apposta! Qua
bisogna contrattaccare!
«Perfetto,
allora quando avrai deciso sul da farsi fammi un fischio, ma bada che
non sono una ragazza paziente e se per soddisfarti basta
così
poco.…beh, stai certo che non basta a soddisfare me»
Mamma
che contrattacco!E brava Hermione!Visto come ti guarda?Sembra
piacevolmente sorpreso, come questa mattina… a
Pozioni…
Sì,
sì… comunque ora ci vuole un’uscita
d’effetto…E infatti
tolgo le mani dal ginocchio e metto quella destra sul petto di
Malfoy, dandogli una leggera spintarella
per farlo allontanare di
un poco, poi scendo dal banco e mi dirigo verso la porta…
Questa
è una bella uscita… peccato che Malfoy adora
farmi venire le
paranoie…
«Ah
Granger… la McGranitt mi ha detto di aggiornarti per i turni
di
ronda… Questa notte staremo assieme»
Eccheccazzo!
«Perfetto,
allora ci troviamo all’ingresso della Sala Grande
alle…»
«Alle
undici»
Stavo
per dire alle dieci…
«D’accordo,
ci vediamo dopo allora, non tardare»
«A
stanotte Granger»
Ma
perché questo ragazzo deve sempre farmi venire le paranoie!?!
|
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Capitolo 7 *** Capitolo VII ***
Capitolo 7
Alle
nove e mezza Ginny rientra nel dormitorio e mi vede fare ciò
che non
ho mai fatto in vita mia.
E
io che ho sempre detestato queste cose…Io, Hermione Granger,
alunna
modello che studia come un’ossessa dalla mattina alla sera,
non sto
facendo niente. Niente, capite?Sto aspettando le undici come una
demente e, come se non bastasse, Ginny capisce subito che
c’è
qualcosa che non va con “qualcuno”…O per
lo meno con più di un
“qualcuno”, precisamente tre.
«Forza
Hermione, sputa il rospo»
Si
siede sul mio letto e aspetta che dica qualcosa… il problema
è:
glielo dico o non glielo dico della lettera, della notte con Malfoy
in Biblioteca… dei momenti di flirt con Malfoy soprattutto!I
miei
dubbi per Ron stanno aumentando, ma lei su quello sa già
tutto, o
meglio, ha capito già tutto… però
parlarle di Malfoy… con lei
che, credo lo detesti… non so se è una buona
idea… però devo
parlare di questo con qualcuno no?
«Ok
Ginny… partiamo dall’inizio… Sai che,
alla festa, Batman ha
fatto colpo su di me e anche che sono confusa per quanto riguarda
Ronald…»
«Secondo
me dovresti cercare il tuo Batman e lasciare perdere mio
fratello…
non ti merita Herm e mi stupisco che non te ne sia ancora
accorta»
«Ma
non mi hai mai detto niente prima… non sapevo che non mi
vedessi
bene con tuo fratello»
«Beh…
all’inizio ho pensato “Dai, siamo ai primi
anni… Ron crescerà
e non sarà più un idiota”, poi
però ho visto che non cambiava,
ma non ti ho voluto dire niente prima perché sembravi
così sicura
di lui… ma adesso che c’è questo dubbio
posso dirti la mia»
«E
di questo ti ringrazio, infatti voglio mettere la “questione
Ron”
da parte per un po’… voglio capire meglio quello
che sta
succedendo…»
«Per
Batman intendi?»
«Sì…
anche»
«Come
“anche”?»
«Poi
c’è la “questione
Malfoy”»
Ed
è qui che Ginny aggrotta le sopracciglia e piega la testa di
lato…
credo stia cercando di capire se sto scherzando.
Purtroppo per me
non sto scherzando affatto.
«Ok…
che cosa intendi esattamente con “questione
Malfoy”?»
«Allora…
Tutto è iniziato quando sono andata al Lago Nero per leggere
“la
Storia di Hogwarts”, quando mi è arrivata una
lettera da un gufo
grigio-argento dagli occhi color onice… la lettera era di
Batman…
aspetta che la prendo…»
Mi
alzo dal letto e apro il primo cassetto della mia scrivania, tiro
fuori la lettera e la porgo a Ginny, che inizia a leggerla.
Sospirando e sorridendo me la restituisce.
«Oddio…
che romantico!Romanticissimo!Peccato che non ti abbia detto chi
è…»
«Lo
so… comunque, subito dopo che l’ho letta e
l’ho messa in tasca,
mi ritrovo Malfoy sdraiato nell’erba accanto a me che cerca
di
attaccare bottone!Allora gli dico di smetterla di provare a parlare
con me perché non può fare così da un
momento all’altro e gli
dico anche che non dovrebbe respirare la stessa aria di una
Mezzosangue…ed è qui che si avvicina di scatto
-oddio, me lo sono
ritrovato a tipo venti centimetri Gin!-e mi dice “Questo
è
respirare la stessa aria”… È stato
là che ho iniziato a provare
della forte attrazione per Malfoy…»
«E
poi?Vi siete baciati?»
«No,
ero imbambolata come un’ebete!Me ne sono
andata!E…e ho
dimenticato il mio libro preferito… l’ha preso
lui»
«E
poi?Dai racconta!Questa storia sta diventando sempre più
emozionante!»
E
non sai ancora niente…
«Beh…
io non mi ero accorta di aver dimenticato il libro nemmeno di notte,
ovvero quando mi sono svegliata e sono andata in Biblioteca…
e sono
stata beccata in flagrante dal Prefetto Malfoy,
che mi ha
tolto quaranta punti per aver violato il regolamento, quindi mi stava
venendo una crisi isterica perché avevo fatto perdere
quaranta punti
alla mia casa, ma lui ha cercato di consolarmi elencandomi le
memorabili volte in cui ha fatto perdere punti ai suoi compagni
-credimi se ti dico che l’ho dovuto interrompere io,
perché erano
veramente tante- ed è stato dolce da parte sua tirarmi su di
morale,
no?»
«Wow…
Hermione Granger che definisce Draco Malfoy dolce… non me lo
sarei
mai aspettato da te»
«Ed
ero pure in pigiama, oddio… che imbarazzo!»
«Quale…
pigiama!?»
«Quello
blu con i gatti neri…»
«Oddio
siamo rovinate!Non puoi farti vedere
così da un ragazzo!»
Tralasciamo
il fatto che hai parlato al plurale...
«Lui
mi ha detto che è carino!»
«Sì!?!Wow!Credevo
che ai ragazzi non piacessero queste cose!»
«Già…
pensa che mi ha pure dato la Buonanotte… Ti ricordi quando
ci
mandavamo a quel paese contemporaneamente? Oddio, come sono cambiate
le cose…»
«Pure
la Buonanotte...»
«E
non è tutto… Ti ricordi a lezione quando ti ho
prestato l’elastico
e tu mi hai detto che era meglio la versione “giungla
sexy”? Beh…
quando ho portato la testa su, portandomi i capelli
all’indietro,
mentre avevo le dita con la marmellata ancora in bocca è
arrivato
Malfoy…»
«Aaaaah…I
ragazzi adorano quelle mosse sexy!»
«Già…
mi ha guardato come se volesse mangiarmi per tutta
l’ora… e ne
ero lusingata porca paletta!»
«E
ci credo…»
«Poi
quando Ronald lo ha insultato e Malfoy ha risposto senza mettersi al
suo livello… mi è sembrato molto maturo»
«Eh
già… ma quando Malfoy ti ha chiesto di parlare e
Ronald ha detto
di no al posto tuo…era per quello che hai impedito a mio
fratello
di finire la frase o c’è
dell’altro?»
«Quello
che vi ho detto era solo una scusa Gin… non volevo che
Ronald
dicesse quelle cose a Malfoy…»
«Come
mai?»
«Perché
è la verità… e se ti dicono la
verità soffri molto più delle
cazzate… credi che a Malfoy piaccia essere additato come
figlio di
Mangiamorte e che tutti si aspettano che diventi come il padre? No
che non gli piace!»
«Hai
ragione Herm… non l’avevo mai vista in questo
modo… ma Malfoy
cosa ti ha detto quando ve ne siete andati?»
E
qui arriva la parte imbarazzante…
«Ehem…
voleva dirmi che ha il mio libro, abbiamo flirtato e poi mi ha detto
che ci vediamo questa notte alle undici per la ronda, poi
basta…»
«Ah,
ok… No aspetta…Cosa avete fatto voi
due!?!Espandi la
definizione di flirtare. Ora»
«Siamo
andati a parlare in un’aula vuota e ci stavamo provocando a
vicenda… ero seduta su un banco con le gambe accavallate
davanti a
lui, ma poi si è avvicinato bloccandomi ogni via
d’uscita, quindi
l’ho spinto leggermente e me ne sono andata in grande
stile…
tutto qua…»
«Oh
bene… allora ti aiuto a prepararti per la ronda!»
«Prepararmi?Senti,
mi devo mettere la divisa, non c’è bisogno
di…»
«Divisa!?!Stai
scherzando tesoro, vero?Senti, ti vesti normalmente senza camicioni,
cravatte, maglioni e non provare a ribattere»
Stavo
per farlo, ma mi sono bloccata in tempo quando ho visto il suo
sguardo:Ginny è l’unica che riesce a zittirmi
così, perché a
volte fa paura!
«Ok…
mi fido di te»
«Brava!Allora…
innanzi tutto ti metti questi jeans strappati alle ginocchia
con…
questa camicetta in sangallo con le maniche corte a
sbuffo…»
E
mentre Ginny sta cercando delle scarpe, io mi sto abbottonando la
camicetta…
«Non
fino all’ultimo bottone, lascia i primi tre aperti!»
«Ma
così si vede il bordo in pizzo nero del reggiseno!»
«Appunto!»
«Ginny!»
«Senti,
è inutile che fai la santarellina così!Sei
intelligente, sei bella
e non ti fai mettere i piedi in testa!Hai tutte le capacità
per
stenderlo, tesoro!»
«Se
lo dici tu…»
«Sì,
lo dico io, e ora siediti che ti faccio i capelli e ti
trucco…
guarda che manca un’ora, voglio fare le cose al meglio!Come
si
dice?Non mettere fretta alla perfezione!»
Ok,
Gin sclera ogni tanto, non so se l’avete capito…
comunque mi
mette spuma nei capelli per rendermeli stile “giungla
sexy” come
piacciono a lei e mi mette quel lucidalabbra alla ciliegia che mi
piace tanto, infine un po’ di matita e di mascara negli
occhi…
speriamo bene.
Ma speriamo bene che cosa!?!Non devo fare colpo su
Malfoy!
Perché no?Perché per una volta non vuoi stendere
qualcuno?
Perché è Draco Malfoy, non so
se mi spiego…
No,
non ti spieghi.
Uff… ci siamo odiati per sei anni, abbiamo
duellato l’uno contro l’altro spesso e volentieri,
ci facevamo i
dispetti, ha tentato di avvelenarmi!Gli ho dato un pugno!Mi ha fatto
crescere i denti da castoro una volta! Allora sapevo che Malfoy era
il nemico!Lo detestavo e lui detestava me!Mi spieghi che
cos’è
cambiato?
Innanzi tutto il cibo in Sala Grande è più
salutare,
non è più obbligatorio volare da qualche anno,
avete cambiato
qualche professore…Ma che razza di domanda
è!?!Siete
cresciuti!Ecco che cos’è cambiato!
È semplicemente il fatto
che siamo cresciuti?Allora perché con Harry e Ron non depone
le armi
e non ci flirta spudoratamente come ha fatto con me!?!
Allora… a
una certa età, quando si hanno le prime modifiche del corpo,
si
subiscono anche dei cambiamenti a livello emotivo… i maschi
sviluppano una certa attrazione per le femmine -o almeno la maggior
parte- e viceversa…
Oh, vi prego!Qualcuno la spenga per favore!
«Hey
Herm, come mai quella faccia?Ti dà fastidio come ti sto
mettendo il
mascara?»
«No,
tranquilla!»
È
soltanto la mia coscienza che mi sta esasperando.
|
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Capitolo 8 *** Capitolo VIII ***
Capitolo 8
Sono
all’entrata della Sala Grande e Malfoy è in
ritardo.
Sono solo
due minuti…
Ma è pur sempre in ritardo!
Ok, forse ha avuto
un contrattempo…
O forse non fa bene il lavoro da
Prefetto...
Sei patetica Hermione… dillo che non te ne sbatte
niente della ronda e che vuoi vederlo.
Ehem… Cinque minuti di
ritardo dopo…
Non cambiare argomento!
Stavo dicendo… cinque
minuti di ritardo dopo arriva Malfoy…
Finalmente!Oddio che
bono…
Non mi piace questa parte di me!
Scusa se esisto…
Comunque è veramente più bello del solito!
Capirai… un paio di
jeans grigi strappati e una maglia nera con scollo a V…
ma…ma
sbaglio o… o non ha messo la gelatina ai
capelli…?Li ha lasciati
leggermente scompigliati come…
Come piacciono a te?
Sì…
«Ciao»
«Sei
in ritardo»
«Un
Malfoy non è mai in ritardo, sono gli altri in
anticipo»
«Ovviamente…
Scusatemi tanto Vostra Maestà… Sarà
meglio iniziare il turno di
ronda così potrete congedarvi e non rompermi le
scatole»
Inizio
a camminare per il corridoio, sicura che dietro di me ci sia Malfoy-
che non ha risposto alla provocazione- ma non ci bado tanto…
anzi,
mi è venuta un’idea magnifica!
«Che
ne dici se ci dividiamo?Faremo più in fretta»
«…Ehm...sì...
mi sembra una buona idea»
«Allora
io vado a destra, ci incontriamo a lavoro fatto in Sala Grande, per
sapere di eventuali contrattempi come alunni e
quant’altro… ciao
ciao»
Inizio
a percorrere il corridoio che devo controllare… naturalmente
sono
al buio e ho la bacchetta già accesa.
Di
sicuro non troverò nessuno, perciò la serata si
preannuncia
tranquilla e noiosa.
«BUH!»
Faccio
un balzo avanti e mi giro di scatto, ma come si è permesso!?!
«Dì
la verità: ti diverti a farmi venire il batticuore, non
è così!?!»
«Credevo
di spaventarti… ma addirittura il
batticuore…
wow, non me l’aspettavo una confessione in piena
regola…»
«Cos…
Ma che cos’hai capito!?!Sempre a pensare male
tu…»
Riprendo
a camminare e a controllare nelle varie aule… con Malfoy
ancora
dietro… ma non doveva controllare l’altra parte
del corridoio?
«Lo
so che hai una cotta per me… non c’è
bisogno di nasconderlo…»
«Ahan...»
«No,
dico sul serio, dopotutto sono il ragazzo più affascinante
della
scuola…»
«Ahan…»
«Ti
capisco benissimo…»
«Ahan…»
«La
smetti di dire “ahan”?Guarda che sono
serio!»
E
qua mi fermo.
«Sei
serio?»
«Sì»
«E
ti sei definito il ragazzo più affascinante della
scuola…»
«Sì»
«E
pensi che io abbia una cotta per te…»
«Sì»
«…Ok…
»
Penso
sia meglio riprendere a camminare, altrimenti questo schizofrenico
montato inizia ancora col suo monologo da “Sono lo splendido
della
situazione, tutti mi amano”, quindi faccio un
passo… però lo
schizofrenico montato mi taglia la strada.
«Hey,
mi stai prendendo in giro o cosa!?»
«Cosa?»
«Non
mi stai ascoltando!»
«Esatto»
«Mi
stai mandando a quel paese!»
«Esatto»
«Come
ti permetti!Guarda che io sono…»
Mentre
parla, io lo interrompo e inizio a imitarlo...
«Io
sono Draco Malfoy!Il ragazzo più attraente di questa
scuola!Ti
supero in Pozioni!Tutte le ragazze -e non solo- mi trovano
bellissimo!Sono il cercatore della squadra Serpeverde di Quiddich,
non hai il diritto di ignorarmi…Ma la smetti di
fare il
bambino?Stiamo lavorando se non te ne sei reso conto!E se non sbaglio
dovevi controllare l’altro corridoio!Comincia a renderti
utile per
una volta!»
«Io
mi stavo annoiando prima, quindi sono venuto a romperti le scatole e
comunque non usare questo tono con me
Granger!Tzè… io… un
bambino… Ma comunque hai detto bene all’inizio: ti
supero in
Pozioni,sono il cercatore dei Serpeverde e tutte le ragazze mi
cascano ai piedi perché sono il più bel ragazzo
di Hogwarts!»
«Non
credo proprio!Sei il ragazzino più spocchioso, noioso e
montato che
abbia mai conosciuto!C’è almeno un altro ragazzo
migliore di te e
su questo non ci piove!»
E
riprendo a camminare -lasciandolo dietro di me con la bocca e gli
occhi spalancati- certa di aver colpito nel segno. Però
è vero, c’è
un altro ragazzo migliore di lui, ovvero
“Batman-dall’identità-segreta”…
Lui sì che mi ha colpito
sin da subito… invece questo principino montato viene qui e
mi dice
“sono il più bello, sono il più bravo,
ti batto qui, ti batto là,
tutte le ragazze mi cadono ai piedi appena passo…”
sinceramente
non so cosa mi sia preso questi ultimi giorni...
Per
quanto mi riguarda la questione Malfoy è chiusa.
|
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Capitolo 9 *** Capitolo IX ***
Capitolo 9
Sono
in Sala Grande, seduta al tavolo dei Grifondoro tra Ginny e Ron;
davanti a me c’è Harry.
Come
avevo immaginato anche oggi c’è succo di
zucca… non è che non mi piace, è solo
che dopo un po’ stanca... Dov’è finita
la cara, deliziosa, saporita Coca Cola?
È
proprio mentre mi faccio questa domanda che Draco Malfoy si alza dalla
sua tavolata e -sotto lo sguardo di tutti - mi prende per il braccio,
mi fa alzare e mi trascina in malo modo fuori dalla Sala Grande,
diretto verso un’aula vuota.
Mi
molla soltanto quando siamo dentro e sbatte la porta.
Ora
sono proprio curiosa di sapere per quale motivo questo cretino che ho
davanti non mi ha fatto finire -pardon, volevo dire iniziare- il pranzo.
Sì,
voglio proprio saperlo.
«Tu
mi devi delle spiegazioni»
Io!?!
«Ah,
certo… io che ero seduta tranquilla a mangiare ti devo delle
spiegazioni… non tu che mi hai trascinato qui…
certo, ora è tutto chiaro…»
«Ieri
mi hai detto che c’è un ragazzo più
attraente di me e te ne sei andata!Chi è!?!Mi spieghi che ci
trovi di speciale in quello!?!Hai davanti Draco Malfoy e pensi a un
altro!?!Tu sei pazza!Non ti meriti le attenzioni di un
Purosangue…»
«Woooooo,
frena, frena! Stoooop!Che cavolo stai dicendo!?!»
«Quello
che ho detto!»
«Ti
stai arrabbiando perché a me piace qualcuno?»
«Ma
no figuriamoci, non sono mica un adolescente geloso! È solo
che non capisco come ti possa piacere uno come Pel Di Carota
Weasley!»
«Ma
a me non piace Pel Di Caro… Ehm , Ron!»
Se
prima stava andando avanti e indietro con le mani dietro la schiena
come un Re impaziente, ora Malfoy si ferma e mi guarda sorpreso.
Però dà sempre l’impressione di un
sovrano preso alla sprovvista.
«E
chi ti piace!?!Oddio!Ti piace Potter!Ah!Di male in peggio!Beh
no… siamo sinceri: nessuno è peggio di
Weasley…»
«Non
è neanche Harry!»
«E
allora chi è!?!Porca miseria!»
«Non
lo so nemmeno io!»
Mi
guarda con un sopracciglio alzato, della serie “stai
scherzando vero?”. Ecco… ora si è messo
pure a ridere!Di me!
«Ma
che cos..ahahaha!Non lo conosci e ti piace…
ahahaha!»
«Non
ridere di me,stupido principino dei miei stivali!L’ho
conosciuto alla festa di Halloween!Era mascherato porca miseria, come
pretendi che conosca la sua identità!?!»
Malfoy
ritorna serio appena finisco di pronunciare la frase… soffre
di sbalzi d’umore… non avrà mica il
ciclo?
«Com’era
vestito?»
«All’inizio
ero convinta fosse Ronald, perché aveva lo stesso
costume… ma Ronald non è arrivato alla
festa…»
Mi
afferra per le spalle e mi scuote… ho paura...questo mi
ammazza, mi fa a pezzetti e mi seppellisce nella Foresta
Proibita!Nessuno mi troverà!Sarò una di quelle
ragazzine scomparse di cui nessuno sa il nome! Nessuno si
ricorderà di me! Sarò peggio di Mirtilla
Malcontenta!
«Com’era
vestito!?!»
«Da…
da Batman!Che fai, mollami!»
E si blocca,
di nuovo.
«Da…
Batman?Intendi con la tuta, il mantello, la maschera e… e
tutto il resto!?!»
«Sì!Aspetta…
Tu lo conosci, non è così?Ti prego, ti faccio i
compiti per una settimana, un mese se è necessario, ma
dimmi chi è!»
Malfoy
non mi ha ancora mollato le spalle, ma la sua espressione è
più intensa, sembra voglia leggermi dentro.
Poi
mi bacia.
Non
mi aspettavo una reazione simile da lui… a dire la
verità non aspettavo altro. Le sue mani salgono , una dietro
il collo, l’altra dietro la mia testa… mi scioglie
i capelli, i miei ricci oggi sono ancora più ribelli, ma
credo che gli piacciano così… da come li
accarezza e attorciglia le dita intorno a qualche ciocca. Le sue labbra
non sono fredde come credevo- ho sempre immaginato che fosse un ragazzo
freddo, sia fisicamente che caratterialmente- mi sono sbagliata, sono
calde e morbide.
Malfoy
sa di menta… e di liquirizia.
Perché
è così sconosciuto e, allo stesso tempo,
così familiare?Non credo di averlo mai baciato prima, no?
Ho
bisogno di respirare, ma non voglio, perché se ci
staccassimo… Oddio, cosa succederà quando ci
staccheremo?
Mi
dirà che è stato un errore, uno scherzo?
Io
non mi allontano.
Purtroppo
però è Lui che interrompe il bacio.
Mi
guarda e resta in silenzio, ancora con le dita tra i miei capelli.
Se
non sa cosa dire allora siamo in due.
«Io…
scusa… non so cosa mi sia preso...»
Scioglie
la sua presa e indietreggia di un passo… Di che cosa stavamo
parlando prima?Credo di aver perso anche la cognizione del
tempo…
«Forse…
è meglio che vada… Harry e li altri si staranno
chiedendo… che fine ho fatto…»
Non
aspetto una risposta, lo supero e apro la porta.
Lui
è ancora fermo, di spalle; forse so a cosa sta
pensando…
È
stato un errore… un errore da dimenticare.
E
così faro: questa è l’ultima decisione
che prendo mentre lo guardo.
Poi
mi chiudo la porta alle spalle.
...
«Mi
spieghi dove diamine eri finita!?!Mi hai fatto preoccupare!Credevo ti
avesse ammazzato!»
Quando
sono rientrata in Sala Grande, Harry, Ron e Ginny mi stavano aspettando
curiosi -soprattutto Ginny- e preoccupati… mi stavo
chiedendo cosa avrei dovuto dirgli e quale scusa plausibile avrei
dovuto usare, quando Ginny mi ha trascinato in dormitorio per farmi il
terzo grado.
«Ginny…
non è successo niente… tranquilla, non mi ha
ammazzato!Come vedi sono qui viva e vegeta»
«Qualcosa
dev’essere successo per forza, altrimenti non ti avrebbe
trascinata via così, solo perché si stava
annoiando… a proposito!Non mi hai ancora detto niente della
ronda!Parla o saranno guai!»
Non
so se l’ho detto, ma mi sta puntando contro il suo
coniglietto rosa di peluche.
Credo
voglia incutere un’aria spaventosa con quello.
Non
ci sta riuscendo.
«Beh…
da dove vuoi che inizi?»
«Credo
che il comportamento di Malfoy c’entri con quello che
è successo ieri notte, quindi inizia dalla ronda»
E
si mette comoda nel mio
letto.
«Innanzi
tutto è arrivato cinque minuti in ritardo»
«Capirai...»
«Un
ritardo è pur sempre un ritardo!»
«Sì,
sì ok, va’ avanti»
«Ti
è mai capitato di sentirti come se fossi due persone
contemporaneamente?Mi sta capitando da un po’…
praticamente una parte di me stava pensando di strangolare Malfoy per
il ritardo, l’altra di saltargli addosso! Oddio Gin, non si
è messo il gel ieri, te ne rendi conto!?!Stavo
impazzendo!»
«Eh
lo credo con i capelli stupendi che si ritrova, è un peccato
che si metta il gel, dovrebbe lasciarli sempre svolazzanti al
vento!Anche perché adesso gli stanno leggermente crescendo,
quindi è ancora più bello… comunque
è normale sentirsi così, anche a me capita ogni
tanto… è come avere un angioletto su una spalla e
un diavoletto su un’altra, solo che tu eri
l’angioletto e il diavoletto stava pensando di saltare
addosso a Malfoy»
«Esatto…
comunque iniziamo a camminare, però gli dico che
è meglio dividerci che facciamo prima…»
«Sei
una deficiente!Addio lo scoop che mi aspettavo di sapere…
uffa!»
«Guarda
che poi me lo sono ritrovato dietro!Mi ha spaventato a morte urlando
“Buh!” e allora gli ho detto che mi faceva venire
il batticuore se continuava a spaventarmi… lui ha iniziato a
dire che non si aspettava una confessione del genere e allora io lo
stavo ignorando perché veramente… ti dico che
è un montato perso Ginny! Lo sai che diceva!?!Sono il
più bello, sono il più bravo, tutte le ragazze mi
cadono ai piedi… Ma fammi il piacere…»
«Guarda
che non è montato, è solo consapevole di essere
il ragazzo più fico, super sensuale, intelligente,
magnifico, tenebroso, intrigante, stimolatore di sogni erotici di
Hogwarts e, come se non bastasse, è anche il cercatore, e
contemporaneamente, il capitano della squadra di Quiddich!Ha pure
quell’aria da ragazzaccio… mamma come mi
piace!»
«Oddio…
vada per le nostre compagne di casa che svengono quando passa, ma tu
no!Ti prego!»
«Senti
io non sarò come la maggior parte delle oche a Grifondoro e
non solo, però sono realista Herm»
«Beh…
effettivamente Malfoy è un gran bel ragazzo…
Però è il suo carattere che non mi
piace!»
«E
vabbè… metti che con la sua ragazza si comporti
meglio… magari più dolce, più
romantico…»
«Malfoy
non ha la ragazza»
«Beh…
una no, ne ha tante»
«Ma
le tratta da oggetti, ci va a letto e basta!»
«Ok,
ma che ne dici di Super Troia Parkinson?Alta, mora, bella, un
po’ oca forse… ma non credo che a lui importi il
suo cervello…»
«È
come tutte le altre, ne sono sicura, altrimenti lei andrebbe in giro ad
atteggiarsi su come il suo Dracuccio si comporti in modo diverso con
lei»
«Mmm…
già… comunque stiamo
divagando!Cos’è successo dopo che lo stavi
ignorando?»
«Si
è incavolato, però io gli ho risposto per le
rime, gli ho detto che il più attraente non è
lui»
«Sei
pazza»
«Evita
i tuoi commentini del cavolo… l’ho lasciato
così, con la bocca e gli occhi spalancati»
«È
per quello che oggi ti ha trascinata non so dove?Voleva fartela
pagare?»
«Mi
ha trascinato in un’aula vuota perché voleva
sapere chi è il ragazzo che mi piace… ha supposto
che mi piacesse Ron, tralascio i soprannomi, poi credeva che mi
piacesse Harry… e allora gliel’ho dovuto dire, mi
è scappato»
«Cosa?»
«All’inizio
gli ho solo detto che aveva lo stesso costume di Ron, quindi lui mi ha
scosso per le spalle fino a che non gli ho detto chiaro e tondo che mi
piace Batman, allora si è bloccato e ha descritto il costume
per essere sicuro che stessimo parlando della stessa persona, allora ho
capito che lo conosce, quindi gli ho chiesto di dirmi chi è,
anche a costo di fargli i compiti per un mese e
lui…»
«Fammi
indovinare, si è messo a ridere e non ti ha detto chi
è Batman»
«No…»
«Ti
ha detto chi è Batman!?!»
«No…
Mihabaciata!»
«Ah…Cosa!?!»
«Ginny…
non farmelo ripetere»
«Ma
non ho capito niente!Hai parlato velocissimo!»
«Che
vergogna… devo proprio ridirlo?»
«A
meno che non voglia farmi un’imitazione della scena
sì, Herm»
Meglio
dirglielo.
«Mi.Ha.Baciata.
Ora hai capito?»
«Per
tutti i calzini bucati di Cosetta Corvonero. Herm… credo tu
abbia fatto colpo su Draco Malfoy»
«Ma
che dici!»
«È
così: le sue occhiate l’altro giorno erano di puro
interessamento; il suo atteggiamento è come quello di un
pavone, ha voluto mettersi in mostra per attirare la tua attenzione e
quando gli hai spiattellato davanti che ti piace un altro è
rimasto scioccato, con conseguente gelosia, per quello ti ha trascinato
via in quel modo, ed ecco perché ti ha baciato! Quadra tutto
Herm!»
«Oh»
«Eh
già»
«Cavolo»
«Ma
dire una parolaccia no?Qua ci starebbe bene!»
«Porca
la pasta alla Puttanesca!»
«Ok,
lasciamo perdere…»
«Ho
fatto colpo su Draco Malfoy»
«Esatto»
«Ho
davvero fatto colpo su Draco Malfoy!»
«Puoi
dirlo forte sorella!»
|
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Capitolo 10 *** Capitolo X ***
Capitolo 10
Dopo
due ore buone passate a pensare a una rivelazione impossibile,
menzionata così tante volte che adesso ho il cervello -e il
viso- in
fiamme, mi sto dirigendo verso i campi di Quiddich perché
Harry e
Ron si stanno allenando , così salgo le scale degli spalti e
finalmente vedo gli anelli in cui si dovrebbe fare centro…
Mamma,
sono davvero in alto!Non riesco a spigarmi come si possa stare
sospesi in aria su una scopa con il pericolo dei bolidi che ti
arrivano addosso con il rischio d romperti una gamba o un braccio, o
con i giocatori avversari che cercano di buttarti di sotto per
prendere punti!È inconcepibile uno sport così
violento!In una
scuola poi!
Mentre sto pensando ai diritti di tutti gli studenti
che soffrono di vertigini e che per tutto il primo anno sono stati
costretti a volare su una scopa -una di questi sono io- mi rendo
conto che il campo non è occupato solo dai Grifondoro.
Dico io,
ma com’è possibile che le due squadre
più accanite della scuola,
rappresentanti delle casate per eccellenza nonché nemiche
per la
vita, possano allenarsi assieme!?!
Sì, avete capito bene, ci sono
anche i Serpeverde!E che cavolo!Io volevo evitarlo a tutti i casti e
ora me lo ritrovo davanti che si allena con Harry e Ron!Ma è
possibile che Draco Malfoy non abbia nient’altro da fare se
non
perseguitarmi!?!
Ok, ora me ne vado, l’importante è che non mi
vedano, mi inventerò una scusa da dire a Harry e a Ron...
Ed è
proprio nel momento in cui mi giro per scendere le scale degli
spalti, che sento un braccio solido che mi prende per la vita e mi fa
salire nella parte anteriore della sua scopa.
Giro la testa e chi
mi ritrovo?Dai, provate a indovinare, non è difficile!
«Guarda
chi c’è… Ciao Granger, non credevo ti
piacesse volare!»
Sono
abbagliata dal suo sorriso… è davvero bello.
Però ha detto una
cavolata: a me non piace volare, perché avrebbe dovuto dire
che mi
piace… no aspetta, volare? Vo-volare io!?!
Poi
realizzo…
Tenendo presente che Draco Malfoy mi ha afferrata
dagli spalti.
Che mi ha messo sopra la sua scopa.
Che gli
spalti sono alti quanto gli anelli in cui bisogna fare centro, anelli
che ora ho davanti a me.
Significa che ci troviamo in alto.
Tanto
in alto.
Improvvisamente
mi metto a strillare parole incomprensibili tipo “brutto
stroaaaaah!” oppure “furetto ti
strozzoddio!!!”, poi -non
chiedetemi come ho fatto- mi sono girata completamente e mi sono
aggrappata senza contegno a Malfoy, continuando a insultarlo e a
pregarlo contemporaneamente di farmi scendere.
Wow, che coerenza
Hermione!
«Granger
calmati!Cosa c’è?Siamo soltanto sulla mia
scopa!»
«Fammi
scendere!Fammi scendere stronzo!Ahhhh!Per le mutande a quadri rosa e
gialli di Godric Grifondoro!Fammi scendere!»
«Siamo
al sicuro sulla mia sco…»
«Oddio!Moriremo!Cadremo
al suolo!Mi troveranno spiaccicata sul campo di Quiddich!»
«Tranquilla,
ci sono io. Non ti farei cadere per niente al mondo… Se
morissi non
saprei più come divertirmi. Sei la sola ragazza che mi tiene
testa
in tutta Hogwarts lo sai no?»
È
in questo preciso istante, in cui sono terrorizzata e lo abbraccio
con tutte le mie forze con lui che fa lo stesso cercando di
tranquillizzarmi, che mi rendo conto di quanto possa essere dolce
Draco Malfoy.
Però tutti i momenti fantastici prima o poi
finiscono,o almeno, questo è quello che succede sempre a me.
«Malfoy
lasciala immediatamente o te la dovrai vedere con me!»
L’occhiataccia
che Draco lancia a Ron dice tutto.
«Proprio
tu vieni a dirmi queste cose?Al limite potresti mandare tua sorella
visto che è di sicuro più capace a farsi valere
di te»
Ron
-con la faccia rossa di rabbia e i capelli tutti scarmigliati- sta
per partire alla carica con una vagonata di insulti pesanti che
faranno arrabbiare Draco, ma non posso rimanere ferma senza fare
nulla mentre questi vogliono far perdere punti alle loro case
no?Dopotutto sono un Prefetto…
Sì, bella scusa Herm.
«Ron,
non c’è bisogno di dare spettacolo, potrebbero
arrivare i
professori, non vuoi far perdere punti ai Grifondoro vero?E comunque
stavo cadendo dagli spalti è Draco mi ha presa prima che
potessi
finire di sotto»
«O-ok,
allora…Come l’hai chiamato!?!»
Come
l’ho chiamato? Ma perché mi chiede come
l’ho… oddio, l’ho
chiamato per nome!
E
ho Ron davanti!
E
sono ancora abbracciata a Dr… ahhh!Cavolo!Si chiama
Malfoy!Malfoy!
«Bene
Weasley, ora non ci senti neanche più?Mi ha chiamato Malfoy
, in
quale altro modo mi avrebbe dovuto chiamare secondo te?»
Le
cose sono due… o sia io che Ron abbiamo avuto
un’allucinazione,
oppure Malfoy mi ha difesa…
Naaah...
«Ah…mmm…beh,
ora fai scendere Hermione dalla tua scopa, soffre di vertigini, non
le fa piacere stare qua sopra e, per di più, attaccata a
te»
Dici?
«Se
lo dici tu Weasley…»
E
così Malfoy atterra sugli spalti e mi fa scendere. Sta per
raggiungere gli altri nel campo, ma prima mi stupisce
un’altra
volta… ormai è diventata normale
amministrazione… questo ragazzo
vuole farmi venire un infarto!
Scende
dalla scopa, mi si piazza di fronte e mi accarezza la guancia con la
punta delle dita.
Oddio,
ora muoio... mi sciolgo... rimarrà solo un po' di sughetto
che sa di
Hermione Granger per terra...
«Si
stata così spontanea prima dicendo il mio
nome…non me
l’aspettavo... Beh, ci si vede Hermione»
E
prima ancora di poter replicare, lui sale sulla scopa e raggiunge i
suoi compagni negli spogliatoi.
Quindi… l’avevo veramente
chiamato per nome?
Mi tocco il punto in cui mi ha sfiorato poco
fa… oddio sono paonazza e sto sorridendo come un'
ebete… non ho
speranze… sono cotta, non è così?
Volto le spalle al campo e
scendo le scale degli spalti, diretta verso la Sala Comune.
Mi ha
chiamata Hermione…
Devo parlare con Ginny.
...
«Ma
come… cioè… senti…
tu… cioè lui… ah!Ma perché
hai una
vita così complicata Herm?!Non ci capisco più
niente!»
È
da circa venti minuti buoni che Ginny farfuglia frasi senza senso e
non capisco a cosa si stia riferendo.
«Gin
potresti spiegarti meglio?Senza quei cioè, tu, lui, ah,
eccetera...»
Si
mette comoda nella poltrona della nostra Sala Comune e assume la
tipica posizione da psicologa, come fa ogni volta che vuole
analizzarmi -o farmi ridere- ovvero con le gambe accavallate e una
mano che le sostiene il viso.
«Mi
stai dicendo che Draco Malfoy mi ha fatto un complimento?»
«Ginny!Io
sono in crisi e tu pensi solo a questo!?!»
«Scusa,
è vero… non posso mettermi tra te e il tuo Draco,
poi sono
fidanzata con Harry, quindi…»
«Ginevra
Weasley non ti azzardare mai più a dire che Malfoy
è mio!»
«Ma
sentiti!Fino a pochi minuti fa eri tutta felice con la faccia rossa e
un sorriso da ebete in faccia, mi hai detto tutta la storia dicendo
sempre “Draco di qui” e”Draco di
là” e ora incominci di
nuovo a chiamarlo Malfoy?Senti tesoro, la questione è
cristallina:
sei stracotta di Draco Malfoy ma sei troppo orgogliosa per farti
avanti e allora crei queste distanze col cognome perché il
tuo
inconscio ti sta dicendo a lettere cubitali “Hermione attenta
ti
sta innamorando”»
«Ma
Ginny che cavolo stai…»
«Signorina
Granger mi faccia finire di parlare, dopotutto sono o non sono la
dottoressa Weasley, psicologa della scuola?»
«Ma
piantala…»
«E
comunque stavo dicendo che sei troppo orgogliosa per farti avanti,
mentre Draco Malfoy è chiaramente stracotto, ma non si
può fare
avanti sia per orgoglio, sia per il padre che non accetterebbe mai
un’unione tra suo figlio e te, beh, è inutile che
ti dica che il
problema principale è il tuo sangue non
“puro” e non “degno”
secondo il signor Lucius dei miei stivali… quindi si limita
a
manifestare attenzioni che secondo lui sono normali… credo
che
l’inconscio stesso di Malfoy l’abbia spinto ad
avvicinarsi a te,
ma probabilmente neanche lui si è reso conto che vi siete
avvicinati
parecchio negli ultimi mesi a questa parte. Da quanto tempo non ti
chiama più Mezzosangue, Herm?»
«Da
un bel po’»
«Visto?Non
ti insulta più, ti accarezza, ti chiama per nome…
e non scordiamo
neanche il bacio!»
«Ok,
psicologa del cavolo, visto che ci sei spiegami cosa devo fare, non
ci capisco più niente!»
«Aspetta
e vedi come si evolvono le cose, non forzare la situazione…
sono
sicura inoltre che se qualcuno dei Serpeverde vi vedesse assieme
avviserebbe Lucius del comportamento di suo figlio, quindi lo
costringerebbe a starti lontano… per ora non so che altro
dirti
Herm»
Ha
ragione Gin, devo aspettare.
Spero solo che non accada niente di
improvviso.
Ma
proprio mentre penso queste parole, Harry entra in Sala Comune
correndo verso di noi; si ferma davanti alla poltrona di Ginny ,
proprio accanto a me, e prende fiato.
«Ragazze,
sapete la novità?»
«No,
dicci tesoro»
«Lucius
Malfoy è stato arrestato per omicidio»
«Cosa!?!Chi
ha ucciso?»
Alla
mia domanda Harry si volta verso di me; vedo i suoi occhi pieni di
pena e di tristezza.
«Narcissa
Malfoy»
«Ha
ucciso sua moglie?!Ma come ha potuto!»
«Beh,
Ginny… non credo che un Mangiamorte si faccia tanti
problemi»
Non
ci credo.
«La
madre… di Draco è morta?»
«Sì
Herm... Aspetta un attimo, da quando in qua chiami Malfoy per
nome?!Ti ha rifilato qualche filtro strano nel succo di zucca per
caso?»
Mi
alzo e inizio a correre.
«Herm
dove stai andando?»
«Harry,
lasciala andare, deve risolvere la questione da sola»
«Ma
quale questione, mi spiegate che sta succedendo!?!»
Le
loro voci sono sempre più lontane, sento solo il battere
insistente
delle mie scarpe sul pavimento in marmo.
Corro per i corridoi e
per le scale, devo scendere nei sotterranei.
Devo entrare nel covo
delle serpi e nessuno mi potrà fermare.
Sono all’entrata della
Sala Comune dei Serpeverde, ma ho davanti quei due deficienti di
Tiger e Goyle.
«Senti
Granger gira al largo,è un posto pericoloso per una
Mezzosangue che
sta pure da sola»
«Già,
è meglio che te ne vai se non vuoi dei problemi»
Non
ho il tempo di togliere punti a nessuno, per vostra fortuna.
«Provate
a fermarmi»
Stanno
per estrarre la loro bacchetta, ma io sono più veloce: li
disarmo
tutti e due contemporaneamente con un incantesimo non verbale e
pronuncio un "Wingardium Leviosa" per farli
levitare… ma sì, mettiamoli pure a testa in
giù visto che ci
siamo… Ora è il turno del portone massiccio che
ho davanti a me.
«Stupeficium!»
Il
portone si spalanca e sbatte contro il muro, attirando
l’attenzione
di tutte la serpi presenti nella sala… una ventina?Forse, ma
non me
ne preoccupo molto,infatti cammino spedita verso la porta del
dormitorio maschile, ma un ragazzo che non conosco cerca di fermarmi.
«Hey,
non puoi andare…»
Gli
punto la bacchetta al collo con un movimento svelto e micidiale, poi
parlo con una voce glaciale.
«Fatti
da parte se non vuoi che ti stacchi la testa»
Vedo
il terrore nei suoi occhi -forse ha capito che faccio sul serio-
quindi indietreggia inciampando nei suoi stessi piedi e cade schiena
a terra, poi si rimette in piedi e fugge via.
Patetico…
era un Prefetto del settimo anno quello...
Io procedo verso
l’entrata del dormitorio Serpeverde e vedo un primino davanti
a me;
forse so come procurarmi la parola d’ordine.
«Ciao
tesoro, senti.. ho molta fretta, quindi potresti cortesemente dirmi
la parola d’ordine?»
«Ma
tu-tu non sei una dei Serpeverde quindi non…»
«Ho
detto che ho fretta»
«Va-va
bene!È “Potere e Gloria” Non farmi del
male!»
«Vattene»
E
lui scappa nella direzione opposta alla mia.
Percorro
le scale che mi portano ai sotterranei e mi trovo davanti all'ingresso
del dormitorio Serpeverde, controllato dal quadro di
Rufus Lunastorta, un mago brontolone che capta i mezzosangue a
distanza.
«Sentivo
una puzza tremenda da cinque minuti a questa parte, ora capisco il
perché...Hai sbagliato posto mocciosetta»
«Senta
non mi faccia perdere la pazienza...»
«Come
osi inutile plebea!Io sono Rufus Lu...»
Lo
interrompo pronunciando la parola d’ordine “ Potere
e Gloria”
-“Sorbetto al limone” secondo me era meglio- poi,
sentendo gli
insulti di quel quadro vecchio e ammuffito, scendo le scale di pietra
e mi ritrovo davanti alla camera del Prefetto. Busso due volte, ma
non mi risponde nessuno, in più la porta è chiusa
a chiave.
«So
che ci sei»
Con
un altro incantesimo faccio scattare la serratura e la porta si apre.
La
scena che ha davanti mi sconvolge: Draco Malfoy è accasciato
ai
piedi del letto a baldacchino color verde e argento e piange
disperatamente.
Si
rende conto della mia presenza da subito e inizia a ridere
amaramente.
<<
Ah ma bene, hanno mandato la Granger a darmi il colpo di grazia! Il
principe delle Serpi che piange come un bambino, quale notizia,
non è così?!Allora distruggimi!Insultami ora che
sono
vulnerabile!Non ho voglia di fingere che vada tutto bene, quindi
muoviti e poi vai pure a dire tutto ai tuoi amichetti, tanto lo so
che siete tutti uguali>>
Avanzo
e mi inginocchio davanti a lui. Draco alza lo sguardo e posso vedere
disperazione e
dolore. Non l’augurerei mai a nessuno. Non resisto e lo
abbraccio,
lo stringo a me con tutta la forza che ho, perché so che
è questo
ciò di cui ha bisogno adesso, ma le sue ferite sono troppo
profonde
e solo pensandoci gli occhi mi si rendono lucidi, ma non posso farne
a meno perché questo ragazzo che ho davanti ha perso tutto,
persino
l’affetto della madre.
Probabilmente l’unico affetto che abbia
mai avuto.
Le lacrime solcano i nostri visi e Draco inizia a
stringermi a sua volta. Non è abituato a questi gesti
d’affetto, è
cresciuto con un padre freddo e malvagio, non mi stupisco che sia
diventato cinico e distaccato.
«Perché
lo fai?»
«Cosa?»
«Perché
mi consoli?Perché stai piangendo?»
«Perché
ne hai bisogno e perché non sopporto di vederti triste e
disperato»
«Sei
troppo buona Hermione, uno come me non merita le tue lacrime»
«Uno
come te?Draco, hai bisogno di affetto e io te lo sto dando, non mi
interessa se sei un Serpeverde, un Malfoy e una frana in
Babbanologia… -Era un mezzo sorriso quello?
- In questo
momento però sei soltanto Draco e io voglio stare assieme a
te e
voglio aiutarti ad affrontare questo orribile momento, se me ne darai
la possibilità»
Draco
prende delicatamente il mio viso tra le sue mani e mi bacia.
Sento
il sapore delle nostre lacrime, ma come posso essere così
egoista da
non voler smettere di baciarlo?
Eppure con lui è così, nelle
situazioni imprevedibili accadono cose imprevedibili, come questo
bacio.
Chissà se lo ha fatto solo perché vuole
compagnia…
Sembra
che mi legga nel pensiero, perché si stacca e sorride.
«Prima
che tu dica o pensi qualcosa, non ti ho baciato perché non
sono in
me oggi, ma perché me lo sentivo. Sono un Malfoy dopo tutto
e i
Malfoy non perdono mai la testa, psicologicamente parlando,
perché
credo che un mio vecchio zio abbia perso veramente la testa
…
fisicamente intendo, gliel’hanno mozzata»
«Non
sono forte come pensi, se continui così darò di
stomaco»
«Ok,
non parliamo più di queste cose»
Ora
che guardo intorno a noi e non soltanto Draco -come faccio sempre da
qualche mese a questa parte- noto che ci sono dei pezzi di carta per
terra sparsi tutti intorno a lui, ma non ho il coraggio di chiedergli
niente adesso.
«Hermione
hai letto il giornale e così sei venuta a sapere di mia
madre?»
«Non
ho letto il giornale, me l’ha detto Harry»
«E
hai chiesto l’autorizzazione per venire qui,
giusto?»
«Ehm..no»
«Non
mi vorrai dire che sei entrata nel dormitorio di nascosto da
tutti…»
«No,
altro che di nascosto… ho steso Tiger e Goyle, ho spalancato
la
porta con un incantesimo, ho minacciato uno del settimo anno
puntandogli la bacchetta al collo affinché mi lasciasse
passare e ho
obbligato una matricola a dirmi la parola d’ordine»
«Signorina
Granger, non me lo sarei mai aspettato da lei, però ora non
le
toglierò punti perché…
perché c’è qualcosa di più
importante
che devi sapere Hermione… non so a chi rivolgermi, forse tu
mi puoi
dare una mano»
«Certo,
dimmi»
Draco
cerca tra i fogli per terra e ne prende uno in mano.
«Questa
è la corrispondenza mia e di Lucius, ultimamente gli urgeva
che
tornassi a casa… è iniziato tutto qualche mese
fa… noi non
stavamo andando d’accordo perché voleva che
diventassi come lui…
e io non volevo»
«Intendi
dire un… Mangiamorte?»
«Sì…
ma per diventare Mangiamorte bisogna avere diciotto anni , solo che
lui voleva accelerare i tempi. L’altra sera voleva portarmi
al
cospetto di Voldemort affinché mi facesse il marchio
nero»
Solo
a sentirlo parlare mi vengono i brividi.
Non riesco neanche a
immaginare il braccio sinistro di Draco marchiato da un serpente che
esce dalla bocca di un teschio. Il marchio nero è il simbolo
del
male assoluto, lo hanno soltanto i seguaci di Voldemort.
«Hermione…
la scorsa notte mia madre ha voluto impedire che mi
marchiassero…
ho visto Lucius prenderla per i capelli e sbatterla al muro…
le ha
puntato la bacchetta alla gola è ha usato
l’anatema che uccide e i
suoi occhi si sono rovesciati! L’ha uccisa e io non ho potuto
fare
niente per impedirglielo, ho potuto solo smaterializzarmi assieme al
corpo di mia madre… sono apparso davanti ai membri del
ministero e
ho poggiato mia madre sul marmo, riuscivo solo a dire
“l’ha
uccisa”, ci sono volute delle ore perché riuscissi
a dire
dell’altro. Mi hanno affidato a Silente, ma neanche lui sa
che
Lucius voleva che ricevessi il marchio, come se non bastasse gli
altri Mangiamorte mi daranno la caccia appena sapranno che ho detto
la verità su Lucius… non riesco neanche a dire
che è mio padre,
mi fa schifo solo pensarci, non voglio essere suo figlio!Non voglio
essere come lui!»
Stringo
Draco a me e lo cullo, non riesco a credere che Lucius volesse faro
marchiare. Che razza di padre è!?!
«Calma,
shhh… è tutto a posto, dirai tutto a Silente, lui
saprà cosa
fare, ci sarò anche io e non ti lascerò un
attimo»
Anche
se volessero far diventare Draco uno di loro non ci riuscirebbero
mai.
Dovrebbero
passare prima sul mio cadavere.
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Capitolo 11 *** Capitolo XI ***
Capitolo 11
Io
e Draco siamo all’ingresso della sala Grande.
Dopo
avere detto tutto a Silente, si sente molto più leggero, ma
la
tristezza per la morte di sua madre resta ancora. Come se non
bastasse, lui sa che appena entrato in Sala Grande tutti gli sguardi
saranno puntati su di lui e trasmetteranno pena… lui odia
essere
compatito.
«Appena
entrerò mi sentirò uno schifo… se solo
ci fosse una novità
sconvolgente, magari non sarebbero tutti concentrati su di me e su
quanto il povero Draco Malfoy abbia perso la
famiglia…»
Beh,
un modo ci sarebbe…
«Tranquillo,
vedrai che tra qualche minuto nessuno penserà più
a questa storia»
«Sarebbe
bello ma…»
«Ti
fidi di me?»
«Sì»
«Allora
entra, al resto ci penso io»
«A
dopo Hermione»
«Ciao»
Mentre
entra è a disagio, anche se non vuole darlo a
vedere… è vero
quello che ha detto prima: tutti gli sguardi sono su di lui, anche
quelli dei professori, ma non ci devo pensare adesso.
Dopo un
minuto entro io, così i nostri compagni non si
insospettiscono…però,
ora che sono seduta al mio tavolo e parlo con Ginny, Harry e Ron, mi
rendo conto che è stata una cavolata, perché sto
per creare lo
scoop dell’anno, potevamo anche entrare
assieme.“Avanti Herm, non
fare caso al fatto che hai la scuola davanti”…
è questo che
penso mentre mi dirigo al tavolo degli alunni Serpeverde.
Vogliono
la notizia succulenta no?L’avranno.
Metto le mani sul tavolo e
guardo Draco… credo abbia capito cosa sto per fare,
perciò mi
asseconda:si alza, si mette nella mia stessa posizione e sorride.
«Allora
tesoro, che stai aspettando?»
Ok,
tralasciando il fatto che mi ha chiamato tesoro -e che mi sto
colando- mi sporgo sul tavolo, lo prendo per la cravatta della divisa
scolastica e lo bacio, tra fischi e applausi di Ginny e di altri
coraggiosi. Non credo che Tiger e Goyle si permetteranno più
di
chiamarmi Mezzosangue… hanno la bocca e gli occhi spalancati
e non
sono gli unici… sì, credo che i professori siano
rimasti
abbastanza sorpresi.
Mentre io e Draco ci stacchiamo e i fischi e
gli applausi cessano, mi rendo conto che Silente sta sorridendo,
credo sia rimasto piacevolmente sorpreso, non come Piton che ci sta
guardando malissimo.
Poi, guardando la mia tavolata e in
particolare dove mi siedo con gli altri, mi rendo conto di
un’altra
cosa.
Il posto di Ronald è vuoto.
«Ora
è meglio che vada a sedermi… comunque credo che
il tuo problema si
sia risolto»
«Hai
ragione… grazie Hermione»
Appena
mi risiedo al tavolo vedo Ginny che mi guarda come se la sapesse
lunga e vedo Harry un po’ amareggiato.
«Hey
Gin, che c’è?»
«Ron
non ha toccato cibo»
«Tranquilla,
magari non aveva fame»
«Herm,
non dire cavolate, è chiaro che mio fratello è
geloso»
«Ma
quindi tu e Malfoy…»
«Io
e Malfoy niente, volevo che tutti dimenticaste la faccenda dei
genitori e quale modo migliore per uno scoop?»
«Ah…
mi hai deluso Herm, e io che credevo che l’altro giorno te ne
fossi
andata per farti avanti…»
«Cosa?Farti
avanti!?!»
«Sì
Harry, farsi avanti. Non vorrai farmi credere che eri convinto sul
serio che mio fratello si sarebbe messo con lei…»
«In
effetti non lo so… magari sì…
però non credo vada bene per te…
certo, Ron è sempre il mio migliore amico
però…»
«Visto
Herm?Non ero l’unica a pensarlo, ti meriti di meglio, senza
offesa
per mio fratello»
Sto
per dire la mia, ma Silente si alza per parlare.
«Ragazzi,
volevo informarvi che sabato prossimo ci sarà
un’altra festa in
maschera, solo che sarà una festa di beneficenza per il
C.R.E.P.A,
come ben sapete è il Comitato per la Riabilitazione degli
Elfi
Poveri e Abbruttiti, per l’organizzazione ce ne occuperemo
noi
professori, voi occupatevi solo di esserci tutti, perché
è
obbligatoria la partecipazione»
«A
proposito di feste in maschera… Herm, l’hai
più sentito Batman?»
«No…
però non mi interessa adesso, se provava veramente quello
che mi ha
scritto si sarebbe fatto vedere»
«Già…
e poi ora c’è Malfoy, no?»
«Vi
prego, basta con questi discorsi per ragazze!Non ne posso
più!»
«Allora
vai da mio fratello, queste cose non le puoi capire, perché
sei un
ragazzo e i ragazzi non sono svegli come noi»
«Grazie
tesoro, questa me la ricorderò»
«Amore,
lo sai che è la verità»
«Ok,
le questioni da femmine non sono il nostro forte, questo è
un dato
di fatto… quindi ora vi lascio alle vostre
stupidaggi… ehm... ai
vostri discorsi molto importanti… ciao!»
E
inizia a correre verso l’uscita, consapevole di aver fatto
infuriare Ginny.
«Harry
Potter, è inutile che scappi, tanto ho sentito che cosa
stavi per
dire!»
Harry
spunta da dietro la porta con un sorriso enorme.
«Ti
amo!»
«Anche
io, ma non te la caverai così facilmente
signorino!»
«Ginny
sei troppo dura con lui, l’hai detto tu stessa no?I ragazzi
certe
cose non le capiscono»
«Hai
ragione Herm, cambiando discorso… come ti vesti per la
festa?»
«Voglio
cambiare costume, quello da Catwoman non lo metto più, stavo
pensando a qualcosa tipo ninfa dei boschi o roba del genere»
«Hai
azzeccato!Il verde e l’oro ci staranno benissimo con il
castano dei
tuoi occhi!»
«Tu
invece?»
«Che
ne dici di Cleopatra?»
«Si
è suicidata»
«Ma
era una regina molto bella»
«Hai
ragione, bella e letale… ha fatto innamorare Cesare e lui
non si è
neanche reso conto che il figliastro e i suoi più fidati
conoscenti
lo volevano uccidere»
«Ma
non l’ha fatto di proposito, non lo sapeva nemmeno... era
Cesare
che non si era reso conto di niente, Cleopatra non aveva mica
partecipato alla sua uccisione»
«Già,
ma era bella e letale lo stesso! E ricordati di farti tanti bagni nel
latte»
«Ma
se sono allergica al lattosio»
«Allora
usa il bagnoschiuma alla vaniglia»
«Che
c’entra con Cleopatra?»
«Niente,
mi piace l’odore»
«Ok,
allora vada per Cleopatra alla vaniglia e la ninfa dei
boschi!»
«Ma
che faccio se mi trovo Batman davanti?»
«Gli
dici che il tuo cuore appartiene a un altro, semplice»
«Ok…
detto così sembra semplice…»
|
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Capitolo 12 *** Capitolo XII ***
Capitolo 12
La
settimana è volata e ora mi ritrovo tutto l'occorrente -
ovvero vestito, trucchi, scarpe e bacchetta - sul letto. Ieri io e
Ginny siamo uscite per comprare i costumi; lei ha trovato il
suo…
ma io no, perciò ho deciso che lo voglio creare io. Ho preso
un
corpetto color verde foresta e una gonna lunga e fine dello stesso
colore, oltre che altri pezzi di stoffa con colori diversi che vanno
dal dorato al verde bosco e ora mi ritrovo davanti a questa roba e
sto aspettando Ginny, giusto per qualche dritta
sull’abbinamento
dei tessuti, ma nel frattempo inizio… Innanzitutto faccio
levitare
sia il corpetto che la gonna, in modo da averli davanti, poi con la
bacchetta unisco la base dell’uno con il bordo superiore
dell’altra, poi… potrei tagliare la gonna in modo
asimmetrico,
per poi dare l’effetto strappato in qualche punto…
e magari
sollevo un lembo al lato e lo blocco un po’ più
indietro… poi
aggiungo questo pezzo di organza lungo tutto l’orlo e
aggiungo
queste strisce di tessuto dietro… ci metto del nastro sopra
e … e
potrei anche modificare le maniche… le taglio in
più punti in modo
da ottenere una serie di strisce attaccate assieme… ma manca
qualcosa, l’abito è un po’
spento… magari se fosse un po’
più brillante…
«Eccomi
qua Herm… oddio, che meraviglia, hai fatto un lavoro
magnifico!»
«Grazie,
ma manca qualcosa…»
«Ed
è per questo che ci sono io!Guarda»
Ginny
apre una scatola cilindrica blu e prende un po’ di
… di polvere?
Sembrano briciole di cristalli piuttosto… comunque soffia
sulla sua
mano in modo che la polvere brillante che ha preso finisca sul
vestito.
«Aspetta
qualche secondo…et voilà!»
Il
vestito ha acquisito la brillantezza tipica di un bosco pieno di
vita, la luce che entra dalla finestra lo rende ancora più
bello…
sembra composto da tanti piccoli diamanti!
«Grazie
Gin! È stupendo!»
«Guarda
che l’hai messo assieme tu, io ho solo soffiato della
polvere…
questa me l’ha data mamma qualche mese fa, l’ho
trovata giusto la
settimana scorsa mentre frugavo in uno dei miei bauli»
«Beh,
allora grazie per aver soffiato quella polvere sul mio
vestito… a
proposito di vestiti, sei incantevole Cleopatra!»
Ginny
ha addosso una tunica di lino con uno strato di tessuto trasparente e
perlato sopra… non mancano neanche i bracciali e la collana
color
oro con pietre blu, verdi e rosse e il diadema con il serpente ad
adornare il caschetto lungo… Bell’effetto!
«Ma
quelli non sono i tuoi capelli vero Gin?»
«Accorciati
e tinti con incantesimi, appena li lavo ritornano come prima»
«Io
adoro i tuoi capelli rossi, però neanche il nero ti sta
male!»
«Grazie…
Indovina che cosa mi sono messa?»
Mi
porge il braccio, così posso sentire l’odore del
bagnoschiuma alla
vaniglia che mi piace tanto.
«Brava!L’hai
usato!»
«Sì
ed è buonissimo, però ora ci dobbiamo occupare di
te, siediti qui»
Mi
siedo e Gin inizia a maneggiare i miei capelli come una parrucchiera
professionista raccogliendone e intrecciandone alcuni e lasciandone
sciolti altri, poi quelli sciolti li rende ancora più mossi
con la
bacchetta, creando un effetto delicato e allo stesso tempo selvatico,
tipico delle ninfe che popolano un Bosco Incantato.
«Ora
resta ferma che ti trucco»
«Agli
ordini!»
Inizia
usando una crema perlata tendente al dorato che mette sugli zigomi,
sui lati del naso, sopra e sotto la bocca e inizia a omogeneizzare il
tutto, conferendo alla mia pelle una luce dorata. Me ne mette un
po’
anche nelle braccia e nel collo, poi prende la matita verde e la
passa all’interno degli occhi, solo nella parte inferiore
però…
poi mette l’ombretto verde nella palpebra mobile e lo sfuma
con un
ombretto dorato e aggiunge dei brillantini agli angoli degli occhi.
Per le labbra invece usa un rossetto color amarena che lascia il
riflesso perlato.
«Bene,
ora possiamo mettere l’abito… tra qualche minuto
dobbiamo
scendere, Harry e Ron ci staranno aspettando»
Con
il suo aiuto mi metto l’abito, facendo attenzione a non
rovinare
pettinatura e trucco, poi metto un paio di sandali con un po’
di
tacco, formati da un incrocio di fili sottili e perline e si legano
con un fiocco alla caviglia.
«Ok,
sono pronta… possiamo andare»
«Pronta
per stenderli tutti?»
«Me
ne basta uno»
Usciamo
dal dormitorio e entriamo in Sala Grande… gli insegnanti
hanno
fatto un buon lavoro, anche se potevano risparmiarsi quel grammofono
gigante, ma non si può ottenere tutto dalla vita…
«Ciao
Amore! Ciao Herm! Come siamo belle!»
«Grazie
Harry, anche tu sei favoloso!»
«Grazie
tesoro, sei bellissimo, il costume da pirata ti dona
tantissimo»
«Grazie»
«Harry,
dov’è Ronald?»
Non
mi parla da quando ho baciato Draco, si aggira per la scuola come un
morto che cammina e assomiglia a un cadavere
tant’è pallido; a
lezione sembra un robot che esegue gli ordini e parla solo con Harry,
usando solo frasi corte o monosillabi.
Non lo riconosco più.
«Ehm…
non viene questa sera, ha detto che sta male»
«È
da una settimana che dici così e se stesse davvero male non
andrebbe
a lezione ma se ne starebbe a letto!»
«E
dai Herm, sai com’è fatto…»
«No,
non so più com’è fatto!Non mi parla, fa
finta che non esista e io
mi sono stancata, scusatemi tanto»
Mi
giro e vado verso il giardino, decisa a fare una passeggiata per
schiarirmi le idee… quando sento una voce che mi fa voltare.
«Hey
ninfa incantata, non vorrai lasciarmi qui tutti solo, vero?»
Sembra
un dejà
vu… io che
sto per andare in giardino, ma Batman mi blocca…
è la seconda
volta!
«Ciao»
Stesso
costume, stessa maschera, ma non ha più lo stesso fascino e
neanche
gli occhi brillanti color tempesta -avrei potuto giurare che erano
più scuri e meno tendenti al verde la volta scorsa- adesso
non è
più lui.
O forse sono io che sono cambiata.
«Allora,
alla fine sei riuscita a entrare nel nostro dormitorio vero?Un
uccellino mi ha detto che l’hai spaventato e l’hai
costretto a
darti la parola d’ordine»
«Chi
sei in realtà?»
«Vuoi
saperlo?»
«Sì»
«Va
bene, ma ti avviso che ci conosciamo già»
Detto
questo si porta le mani ai lati della testa e solleva la maschera
nera fino a togliersela, rivelando in questo modo la sua
identità.
«Non...credevo
fossi tu… non ci ho neanche pensato»
«Non
sono il tipo che si veste da Batman, vero?»
«Direi
di no»
Non,
mi aspettavo fosse lui.
Blaise
Zabini.
L’organizzatore di tutte le feste clandestine della
scuola;
Il terzo ragazzo più ambito a Hogwarts.
Il migliore
amico di Draco.
«Beh,
allora… sorpresa»
«Senti,
io…»
«Lo
so, non te l’aspettavi e non sei preparata, però
se vuoi possiamo
provare a uscire assieme, così, per conoscerci meglio,
facciamo
quattro chiacchiere…»
«No,
senti… se fossi stato veramente interessato ti saresti fatto
avanti
prima, a me piace un altro ragazzo adesso»
Non
so se Draco gli ha detto che il bacio in Sala Grande era solo un modo
per togliere l’attenzione dall’omicidio della
signora Malfoy o
gli ha detto che era vero, però preferisco non sporgermi
troppo. Mi
meraviglierei che Zabini ci provasse con me sapendo che piaccio al
suo migliore amico… quindi ne deduco che Draco non prova
niente per
me.
Perfetto…
«Ma
quella sera è stato tutto diverso… vorrei provare
a farti cambiare
idea»
Prima
che io possa declinare l’offerta, Blaise mi prende il volto
deciso
a baciarmi; io cerco di divincolarmi, ma lui non me lo permette.
«Non
agitarti così tanto, dammi la possibilità di
farti cambiare…»
Ma
non riesce a concludere la frase perché gli arriva un pugno
nella
mascella talmente forte da farlo cadere a terra mentre è
praticamente costretto a lasciarmi andare.
Mi giro per sapere chi
mi ha salvata…e vedo Draco, in jeans e camicia, con i
capelli
liberi da gel.
Non faccio in tempo a realizzare che è bello da
mozzare il fiato e neanche a chiedere spiegazioni, che subito si
lancia su Blaise e lo prende per il colletto della camicia con
sguardo omicida.
«Perché
l’hai fatto?Ti dico tutto quello che provo per lei, tutto!E
tu mi pugnali alle spalle!Perché mi hai rubato il
costume?Perché ci
stavi provando proprio con Lei?Sai quanto ci tengo
e lo hai
fatto comunque!?! Da quanto ci conosciamo?Dall’asilo?E hai
avuto
comunque il coraggio di tradire la nostra amicizia! Mi hai deluso
Blaise, non voglio più vederti»
Cosa?
«Scusa
amico, ma avevi bisogno di una spinta»
«Cosa…?Brutto...idiota!Non
mi dirai che l’hai fatto di proposito!Non...non ci posso
credere…»
«Oh
credici, ora devo andare a prendere un po’ di succo di zucca,
potresti mollarmi per favore? Sai com’è, mi stai
strozzando»
Draco
lo molla, si alza e si allontana di un passo per fargli spazio,
mentre l’altro si alza a sua volta, ci guarda sorridendo e se
ne
va, lasciandomi in quella parte deserta della Sala Grande assieme a
Draco.
Lui mi dà ancora le spalle e non si decide a dire niente,
ma credo di meritare delle spiegazioni, no?
«Ehm…
non ho capito bene cos’è successo, potresti
spiegarmi per favore?»
Finalmente
si volta e si avvicina.
«Eravamo
nel dormitorio, stavamo per prepararci sia io che Blaise. Il mio
costume era nel letto, mi sono assentato un attimo e quando sono
tornato non c’erano né Blaise né il
costume che avevo lasciato
sul letto, allora ne ho dedotto che era alla festa con il mio
costume addosso, quindi ne ho dedotto che aveva usato tutto
quello che gli avevo detto su di te per provare a conquistarti,
così
ho messo le prime cose che ho trovato e sono entrato in Sala Grande,
ma quando ho visto che ti stava costringendo a baciarlo non ci ho
visto più. E lui aveva calcolato tutto, ha visto che entravo
in Sala
Grande e ha attirato sia la mia che la tua attenzione. È uno
stramaledetto idiota!»
«Frena
frena frena!Mi stai dicendo che… che il costume è
il tuo?»
«Sì»
«Sei
tu che mi hai scritto quella lettera quando ero al Lago Nero?»
«Sì»
«E
quindi... tu sei Batman?»
«Sì
Hermione, sono io… mi dispiace di non avertelo potuto dire,
ma non
avevo il coraggio… mi piaceva come si stavano evolvendo le
cose
senza che sapessi la verità, ma non sai quante volte sono
stato sul
punto di dirtelo!Dicevo tutto a Blaise, di come mi hai incantato
quella sera e da allora ti ho visto con occhi diversi, di come mi hai
difeso contro Weasley quando mi stava per definire figlio di
Mangiamorte e anche se è la verità tu hai evitato
il peggio, gli ho
detto di quanto sei bella quando ridi, di quante volte ti ho sognata,
di quante volte venivo ripreso dagli insegnanti perché mi
distraevo
pensandoti e guardandoti, Hermione tu mi piaci tanto… il
bacio
nell’aula vuota mi è scappato, credevo fosse
troppo presto per
dirti tutto e quindi ti ho chiesto scusa, poi sei venuta da me quando
ero in difficoltà e mi hai consolato, quell’altro
bacio mi ha
fatto venire voglia di dirti tutto… ma neanche allora mi
sono
sentito pronto, poi mi hai baciato in Sala Grande, ma non ero sicuro
di piacerti, credevo l’avessi fatto solo per togliermi quelle
occhiate pietose di dosso… adesso Blaise non mi ha lasciato
altra
scelta che uscire allo scoperto… quello scemo ha rischiato
di
rovinare la nostra amicizia affinché mi facessi avanti per
dirti
tutto e, porca miseria, ci è riuscito!Ah!Ma gliela
farò pagare
prima o poi…»
Mi
avvicino ancora di più a lui, ormai non riesco a trattenere
il
sorriso che questa storia pazza mi ha fatto spuntare sulle labbra.
«Quindi
io ti piaccio»
«Sì
e tanto, ma non ti voglio obbligare a provare lo stesso solo
perché
ora sai chi è il vero Batman»
«Prima
che arrivassi tu credevo che Blaise fosse Batman, eppure gli ho detto
chiaro e tondo che mi piace un altro»
E
si stupisce pure…
«Vuoi
dire che ti piace Lenticchia!?!»
«No!Ma
perché sei fissato con Ronald!È un capitolo
chiuso!»
«Allora
Potter!?!»
«Uffa!Harry.
Sta. Con. Ginny!Ma non l’hai ancora capito!?!Mi piaci
tu!»
Non
gli lascio il tempo di replicare perché lo bacio.
Mentre
quest’angolo della Sala si sta popolando, lo bacio.
Con
trasporto, con dolcezza, con tutte le emozioni che mi ha fatto
provare dopo quella sera, e lui non è da meno, anzi mi
avvicina a sé
stringendomi per la vita, mentre fischi e applausi riempiono la Sala.
Draco si stacca e guarda i nostri compagni; in prima fila
c’è
Harry che non si risparmia le solite battute stile
“Finalmente il
furetto ha capito di che pasta sono fatti i grifoni” e Gin
che si
trova accanto a lui non fa altro che dire “Lo
sapevo!” e “Voglio
i particolari dopo!”.
«Allora?Non
vi siete stancati di romperci le scatole?Perché non lasciate
me e la
mia ragazza in pace?»
Ha
proprio scandito a voce alta “la mia ragazza”
davanti a tutta
Hogwarts!?!
«Dove
eravamo rimasti?»
Draco
mi sorride e i suoi occhi brillano.
«Ehm…
mi stavi baciando»
«Oh,
allora riprendiamo subito»
«Ricordati
di ringraziare Blaise»
«Lo
farò»
Si
sporge verso di me per baciarmi quando…
«Crucio!»
Un
urlo irrompe nella Sala e l’incantesimo che ha scatenato
colpisce
Draco, che inizia a contorcersi a terra.
Mi giro e vedo ciò che
non avrei mai voluto vedere neanche nei miei incubi: Ronald Weasley
pallido, con uno sguardo malvagio e una smorfia orribilmente maligna
in volto, sta puntando la bacchetta verso Draco e lo sta
torturando.
Ron sta usando il Cruciatus su Draco, con il rischio
di finire ad Azkaban per tutta la vita, perché!?!
«TI
PREGO RONALD BASTA!»
«DEVE
MORIRE!PER IL SIGNORE OSCURO DEVE MORIRE!»
Harry
si getta sopra Ron e la sua bacchetta cade a terra, liberando Draco
dall’incantesimo.
«Draco!Stai
bene?»
«Herm-Hermione…
non è lui… Voldemort ha usato…
l’Imperius per… per
obbligarlo…»
«Non
sforzarti, adesso ti portiamo in infermeria…
Oddio…»
«Tranquilla…
sono abituato… a essere torturato… Lucius mi
puniva sempre così»
«Draco,
cosa tutto hai passato…»
Gli
stringo la mano mentre alcuni ragazzi lo mettono sopra la barella
portata dall’infermiera della scuola.
Ron
è svenuto.
Dev’essere
stato colpito di sicuro dall’Imperius, non
c’è altro motivo per
usare il Cruciatus… hanno trasportato in infermeria anche
lui.
Draco aveva
ragione: lo vogliono morto, ma cosa posso fare
per aiutarlo?
|
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Capitolo 13 *** Capitolo XIII ***
Capitolo 13
Da
un paio di giorni a questa parte non si fa altro che parlare
dell’attacco di pazzia di Ronald Weasley.
Ho pensato subito che
fosse stato veramente colpito dall’Imperius, non avrebbe mai
potuto
fare del male a una mosca, figuriamoci volere uccidere qualcuno di
sua spontanea volontà.; ora non ne sono poi così
tanto
sicura.
Draco si sta riprendendo in fretta, soprattutto grazie a
dei ricostituenti che gli stanno facendo bere.
Ho avuto tanta
paura per lui, non l’ho difeso, ho solo detto a Ronald di
smetterla, ma sapevo che non l’avrebbe fatto. Che persona
sono?Mi
sono sentita uno schifo per questo, poi ho reagito. Se dovesse
succedere di nuovo sarò pronta, ho già imparato
degli incantesimi
di difesa avanzati, delle tecniche per eludere le difese
dell’avversario e incantesimi d’attacco molto
potenti; so che la
McGranitt non gradirà molto e neanche Piton, visto che sto
apprendendo delle tecniche che non saranno in programma neanche
l’anno prossimo e... sono incantesimi di magia oscura, molto
pericolosi per la persona che viene colpita, ma non mi farò
trovare
impreparata questa volta: nessuno gli farà del male
d’ora in poi,
perché io non lo permetterò.
Ora sono seduta in infermeria e ho
davanti Draco che sta rimuginando su qualcosa da qualche minuto ed
è
più concentrato che mai.
«Draco,
a che cosa pensi?»
Si
gira verso di me con aria cauta.
«Hermione,
non voglio spaventarti, ma devi ascoltarmi… la scorsa notte
ho
sentito Weasley che parlava nel sonno, rispondeva a ordini e diceva
molto spesso “Sì, mio Signore”, non
vorrei che… »
«Lo
so»
Si
gira verso di me di scatto. So che non se l’aspettava, ma
anche io
ho i miei dubbi su questa storia.
«Che
cosa intendi?»
«So
che stai pensando che Ron non sia stato colpito
dall’Imperius, che
stia lavorando per conto di Voldemort e che vuole ucciderti,
però
non capisco come siano entrati in contatto. Comunque credo che Ronald
non si aspettasse che ti baciassi in Sala Comune, perché
credeva che
provassi ancora qualcosa per lui… e Voldemort se
n’è
approfittato. Gli ha detto di sicuro che uccidendoti lo avrebbe
aiutato a riconquistarmi… la prova è nel suo
braccio sinistro, ma
non ho ancora avuto il coraggio di alzargli la manica per
controllare. Draco, non so se ne ho la forza… se fossi
sicura che
Ron è diventato un seguace di Voldemort lo vedrei come un
nemico,
non voglio fargli del male»
«Tranquilla
Hermione, il dubbio mi è venuto l’altra notte e ho
controllato…
non ha nessun marchio»
Draco
mi tiene la mano per rassicurarmi e guarda la barella davanti a noi
con volto inespressivo.
Ronald
sta ancora dormendo.
«Grazie
Draco, so che hai controllato e mi vuoi rassicurare, ma non
c’è
bisogno di mentirmi»
«Non
ti sto mentendo Hermione, stai tranquilla»
«Allora
dimmelo mentre mi guardi negli occhi»
Ha
abbassato lo sguardo da quando il discorso è iniziato. Ora
mi guarda
di sfuggita per pochi secondi, poi distoglie di nuovo lo sguardo e
chiude gli occhi; una rabbia cieca gli indurisce il volto.
Mi alzo
e vado verso Ron; è sempre più pallido e ha il
viso sciupato.
«Hermione,
per favore...»
Ignoro
Draco, penso solo a Ronald; gli stringo la mano, ma so che non
può
sentirla: hanno dovuto somministrargli dei sedativi perché,
appena
sveglio, aveva incominciato a dimenarsi come un posseduto e voleva
scappare.
Gli
accarezzo il palmo e salgo sul polso, dove c’è il
polsino della
camicia.
«Per
favore, non farlo»
Continuo
a salire sollevando la manica sempre più su, fino alla fine
dell’avambraccio.
Sulla
pelle cinerea spicca l’inchiostro del disegno scuro;
probabilmente
è stato fatto il giorno della festa: la pelle attorno al
Marchio
Nero è ancora arrossata.
«Avviserò
Silente oggi stesso»
«Lo
manderanno nel riformatorio del Ministero fino a quando non
sarà
maggiorenne e poi lo rinchiuderanno ad Azkaban per il resto dei suoi
giorni, lo sai questo?»
«Sì»
«È
il tuo migliore amico»
«È
un Mangiamorte»
Esco
della stanza diretta verso l’ufficio di Silente, ma mi fermo
in un
angolo e mi appoggio al muro; inspiro profondamente e quando rilascio
l’aria mi scappa un singhiozzo, poi un altro, poi un altro
ancora.
Mi
rendo finalmente conto di come stanno le cose: Ron ha capito i miei
sentimenti per Draco e, cieco di rabbia, si è unito a
Voldemort. Ha
tentato di uccidere Draco, ma non ci è riuscito
perché Harry l’ha
fermato. Ora il mio ragazzo e il mio migliore amico sono su una
barella, uno si sta riprendendo, l’altro ha assunto sedativi
pesanti perché stava impazzendo. Io ci tengo a Ron, ma non
voglio
che faccia del male a Draco. E se ricevesse anche l’ordine di
uccidere Harry?Non posso permettere che accada.
«Signorina
Granger, cosa le è accaduto?»
La
McGranitt è davanti a me e mi guarda con preoccupazione; non
resisto
e l’abbraccio, mentre lei, sorpresa, ascolta il mio pianto
disperato.
«Professoressa…
mi… mi deve aiutare, non so… cosa…
fare!»
«Tranquilla,
mi dica cos’è successo»
«Ron
ha il Marchio Nero»
La
professoressa rimane scioccata, ma riesce comunque ad avere un
contegno, al contrario di me che non riesco a smettere di piangere.
«Meglio
andare nell’ufficio del Professor Silente, il corridoio non
è un
luogo adatto per parlare di queste cose»
Così
percorriamo il corridoio fino a che non troviamo l’ufficio di
Silente; lui è già dentro che dà da
mangiare alla sua fenice, ma
non sembra sorpreso di vederci.
«Signorina
Granger, Minerva, prego sedetevi»
«Albus,
credo sia opportuno fare parlare la signorina Granger»
«Professore,
ho visto il Marchio Nero sul braccio di Ronald»
«Quindi
non è stato colpito dall’Imperius…
Però, pensandoci, il Marchio
potrebbe essergli stato fatto contro la sua volontà proprio
per fare
ricadere le colpe su di lui. In ogni caso Voldemort è
tornato»
«Crede
che Ron possa essere innocente?»
«Non
ne sono del tutto certo, ma ci sono delle possibilità che lo
sia;
per sicurezza però è meglio far sorvegliare
continuamente
l’infermeria, avvertirò il professor
Piton»
«Grazie
Professore»
«Di
niente, grazie a lei per avermi avvertito, non voglio trattenervi
oltre, sarà meglio che andiate ora»
«Certo,
arrivederci Professore… grazie per prima
Professoressa… e scusi
lo sfogo»
«Ci
mancherebbe altro»
Esco
dall’ufficio di Silente e mi dirigo verso
l’infermeria: vorrei
avvisare Draco che ho detto tutto. Svolto l’angolo e apro la
porta
bianca e mi rendo subito conto che c’è qualcosa
che non
va.
Lenzuola sfatte, finestra spalancata… Draco a terra!
«Draco!Stai
bene?Cos’è successo!?!»
«Hermione,
non ho potuto fermarlo, mi ha sbattuto al muro con un incantesimo non
verbale…scusa»
Non
può essere…
Ron
è scappato.
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Capitolo 14 *** Capitolo XIV ***
Capitolo 14
Hanno
cercato nei pressi della scuola e oltre la Foresta Proibita, ma di
Ron nessuna traccia.
Ginny è sconvolta, così come Fred, George e
i loro genitori che sono stati avvisati da Silente in persona. Harry
si sente in colpa perché non si è reso conto di
niente, non riesco
a fargli capire che non è colpa sua.
Draco
non mi lascia un attimo da quando è uscito
dall’infermeria e sono
felice che mi stia accanto, però non riesco a capacitarmi di
quello
che è accaduto, voglio dire, Ron è sempre stato
buono ed è una
frana soprattutto in Difesa Contro Le Arti Oscure e Pozioni, come
può
avere steso Draco così?
Credo che qualcuno gli abbia fatto il
lavaggio del cervello e che gli abbiamo inculcato degli incantesimi
di Magia Oscura… ma non è cattivo, non Ron.
Quel Marchio non
significa niente.
«Ciao
Hermione»
Draco
si siede accanto a me nella panchina del giardino.
Il sole sta per
tramontare e tra poco rientreranno gli Auror per riferire le
novità
sulla ricerca ai professori.
Sempre che ce ne siano.
«Ciao»
«Che
stai facendo?»
«Penso…»
«Pensi
a Weasley, vero?»
«Sì,
non posso farne a meno»
«Tesoro,
vedrai che lo ritroveranno»
«Non
è vero»
«Abbi
fede negli Auror, è il loro lavoro no?»
«Si
aspettano di trovarlo svenuto tra gli arbusti della Foresta Proibita,
miracolosamente sopravvissuto? Ci sono due possibilità: o si
è
unito veramente a Voldemort oppure è morto»
Draco
sa che ho ragione, per questo mi abbraccia: vuole farmi sentire che
è
vicino.
«Non
puoi continuare così Hermione, pensi sempre
negativo…»
«Ok,
pensiamo positivo… almeno non si è visto
invecchiare…»
«Hermione…»
«No,
sul serio, c’è gente che si uccide
perché non vuole invecchiare e
se a soldi ricorre alla chirurgia plastica, invece lui ha la fortuna
di non avere visto spuntare rughe sul suo viso»
«Hermione…
Weasley non è morto»
«Ho
interrotto qualcosa?»
Harry
viene verso di noi con le mani nelle tasche dei jeans.
«Guarda
guarda, ciao Potter, stavo solo ascoltando i vaneggi di
Hermione»
«Non
sto vaneggiando, Ron è morto»
«Hermione…»
«Ah,
non ti ci mettere anche tu!Lo sai come la penso: preferisco che sia
morto con l’animo buono, piuttosto che vedermelo davanti un
giorno
con il mantello e il cappuccio nero, che invoca il suo Signore e
uccide persone»
«Potrebbe
sempre essere ancora lui, magari è riuscito a scappare da
Voldemort»
«Non
illuderti Harry»
«Potrebbe
avere ragione, non sempre il mondo è solo bianco o
nero»
«Da
quando in qua dai ragione a Harry?»
«Infatti,
da quando in qua mi dai ragione?»
«Da
quando credo che dica cose sensate»
«Lo
prendo come un complimento»
«Sì,
ma non abituartici»
«Oh
questo è il Draco che conosco!»
«Che
ne dite ragazzi, andiamo nella Foresta Proibita a fare una
passeggiata?Mancano ancora alcune ore prima di cena»
«Perché
no?»
«Dai
andiamo»
Percorriamo
il giardino, superiamo la casa di Agrid e ci inoltriamo nella Foresta
Proibita.
Di sera il paesaggio è più suggestivo,
soprattutto
quando cala il buio.
Di solito ci sono degli animaletti in giro, o
quanto meno un po’ di vita… ora che me ne rendo
conto però, la
foresta sembra morta...è inquietante.
«Ragazzi,
forse è meglio tornare indietro»
«Ma
che dici Herm… Guardate!»
Più
avanti si vede una piccola statua in pietra che non avevo mai visto
prima… è ricoperta di foglie, ma si distingue
chiaramente una
donna che punta il suo arco verso il cielo, pronta a scoccare la
freccia.
«L’ultimo
che la tocca è una zucca vuota, pronti…
via!»
Nonostante
sia restia, inizio a correre come mi ha detto Harry e dopo un
po’
tutti e tre tocchiamo l’arciera contemporaneamente.
Subito
dopo la statua si stacca dal terreno e noi iniziamo a vorticare.
«Che
sta succedendo!?!»
«Non
ne ho la più pallida idea!Ma non è niente di
rassicurante!»
«Ragazzi,
è una Passaporta!Non mollate la presa per nessun
motivo!»
Dopo
qualche secondo ci ritroviamo sbattuti per terra in modo talmente
forte che rotoliamo due o tre volte, poi mi rendo conto che la statua
è sospesa sopra Draco e un attimo dopo inizia a cadere, ma
lui
rotola di nuovo e la evita, mentre quella sbatte contro il terreno e
si sgretola.
«Oddio!Draco!»
«Tranquilla,
sto bene… e tu?»
«Anche
io, ma credo che dovremmo ritornare indietro… dove
siamo?»
Solo
adesso metto a fuoco quello che c’è intorno a me:
la terra è
scura, con macchie di erba giallognola e fango; grosse statue scure e
vecchie ci circondano, oltre a vasi con fiori morti e…
lapidi.
«Siamo
in un Cimitero…»
«Credo
di sì…ma preferirei sbagliarmi»
Solo
adesso mi sono resa conto che Harry non ha ancora parlato; mi giro
per vedere come sta e mi blocco: è a terra e si sta
contorcendo dal
dolore; gli occhiali, rotti a causa della caduta, sono nel fango.
Mi
alzo e corro subito verso di lui, cercando di scuoterlo, ma quando
vedo la sua faccia mi allontano.
Il
suo viso sta cambiando lentamente forma e appaiono delle lentiggini,
mentre la cicatrice che ha in fronte sparisce, la corporatura muta
leggermente e i capelli assumono un color carota acceso.
Dolore
che costringe a contorcerti… mutamenti… Questi
sono gli effetti
della Pozione Polisucco, che fa assumere a chi la beve
l’aspetto di
altre persone…
«Tu
non sei Harry…»
«No
Mione, non sono Harry»
Ronald
Weasley è davanti ai miei occhi con un sorriso sinistro
sulle
labbra. La maglietta nera a maniche corte lascia scoperto il Marchio
Nero; ora la pelle attorno al tatuaggio è priva di
arrossamenti,
pallida. Come il resto di lui.
«Ron…
non può essere… »
«Che
c’è Mione?Sembra che abbia visto un
fantasma»
La
risata che riempie il silenzio del Cimitero mi fa venire i brividi.
«Hermione
allontanati da lui!»
«Malfoy,
Malfoy… ma non imparerai mai?»
Ron
muove la mano e Draco viene sbattuto contro una lapide, perdendo
così
i sensi.
«Ronald!Non
fargli del male!Altrimenti…»
«Altrimenti
cosa?Mi togli dei punti perché non ho rispettato il
regolamento
scolastico?Piantala di fare la coraggiosa, qua non ti potrà
aiutare
nessuno… tu e Malfoy siete da soli... e io lo
ucciderò»
«Sei
pazzo…»
«E
tu sei una puttana!Come hai potuto metterti assieme a Malfoy, dopo
tutto quello che ha detto e che ha fatto!?!»
«La
gente cresce Ronald, e poi ha fatto solo qualche scherzo, non ha mai
cercato di ucciderti!»
«Quindi
vuoi dirmi che provi sul serio qualcosa per il verme svenuto
appoggiato a quella lapide?»
«Sei
tu il verme Ronald!Sei passato dalla parte di Voldemort!Come hai
potuto!?!»
«Il
Signore Oscuro mi ha mostrato una vita piena di potere e
gloria!All’inizio mi ha obbligato ad ascoltarlo, questo
è vero, ma
poi mi sono reso conto di che razza di codardo fossi!Mi ha fatto
crescere e mi ha mostrato tanti incantesimi per avere il mondo ai
miei piedi. Hermione, potresti avere tutto quello che vuoi stando con
me!Soldi, fama, potere, potresti avere tutto stando
con me!»
«Non
venderò mai la mia anima a Voldemort!Sei pazzo!Non mi
servono soldi
e potere per essere felice!»
«Parli
così perché non vedi come stanno realmente le
cose Hermione!La tua
razionalità è offuscata da quello che provi per
Malfoy, ma adesso
ci penso io…Sectumsempra!»
Ron
lancia un incantesimo in direzione di Draco, ma io mi piazzo davanti
a lui per difenderlo, lanciando un incantesimo di difesa per
annullare l’effetto dell’attacco.
«Protego!Non
ti lascerò uccidere Draco, ti fermerò
Ronald!»
«Sei
solo una ragazzina che studia come far crescere le piante
più in
fretta e come distinguere una pozione da un’altra, che cosa
ne sai
tu della vera Magia? Niente!Tu non conosci tutti gli incantesimi
Oscuri che il mio Signore mi ha insegnato!»
«Credi
che sia stupida?Anche io conosco molti incantesimi oscuri, non sono
rimasta di certo con le mani in mano, ho promesso che avrei protetto
le persone a me care e così farò»
«Allora
non mi lasci altra scelta Hermione… Incarceramus!»
Dalla
sua bacchetta escono delle corde che formano una gabbia pronta per
catturarmi, ma so come bloccare anche questa fattura.
«Riducto!»
La
gabbia che stava per incombere su di me si rimpicciolisce fino a
raggiungere le dimensioni di una biglia, poi con un incantesimo non
verbale la polverizzo prima che possa toccare terra. Ron inizia ad
applaudire lentamente, in modo calcolato, come se volesse darmi il
contentino; ha sempre quella smorfia malvagia che gli deforma il
volto.
«Complimenti
signorina Granger, è molto più brava di quel che
credevo, ma ora
non mi sto più divertendo , quindi vediamo di fare sul
serio,
Obscurio Incanto!»
«Stupeficium!»
I
fasci di luce che escono dalle nostre bacchette si scontrano e danno
il via a una lotta. Purtroppo per me è troppo forte; il suo
incantesimo annulla il mio e mi catapulta a qualche metro di
distanza, facendomi sbattere contro il terreno duro.
«E
ora vediamo di concludere la tua vita, verme inetto»
Ron
si avvicina a Draco, che nel frattempo ha ripreso leggermente i
sensi, e gli solleva la testa tirandogli i capelli.
«La
vedi là?Vedi com’è ridotta?È
per colpa tua. Non la meriti, non
l’hai mai meritata!È per questo che dovevo
eliminarti alla festa!È
per questo che ho preso le sembianze di Harry!Devo eliminarti,
per tutto quello che le hai causato, ma lo faro molto
lentamente…Crucio!»
L’incantesimo
colpisce Draco e Ron si allontana giusto il tanto che basta per
tenere sotto controllo la situazione con la sua bacchetta.
Questa
volta non c’è Harry a bloccarlo, quindi lo
ucciderà se non farò
qualcosa io.
Cerco di alzarmi, anche se le ginocchia sono talmente
indolenzite che mi riesce quasi impossibile, ma riesco comunque a
stare in piedi, appoggiata a una lapide, poi mollo l’appoggio
e mi
avvicino a Ron, che ora ha interrotto il Cruciatus e si sta
preparando a sferrare l’ultimo incantesimo. Non
arriverò mai in
tempo per bloccarlo, cosa posso fare?
Pensa Hermione!Pensa!
«Ora
Draco Malfoy, io ti ucciderò. Resterò a guardarti
mentre la luce
abbandonerà i tuoi occhi e mi divertirò a fare a
pezzi il tuo
cadavere!Hermione è mia!»
Draco
sta cercando di alzarsi tremante e pieno di ferite; sa che lo sto
guardando, perciò vuole morire a testa alta e un sorriso
triste si
dipinge sulle sue labbra.
Draco...
«Hermione,
ti amo»
Ron
gli punta la bacchetta contro, pronto a sferrare il colpo di
grazia…
«Avada
Kedavra!»
Un
lampo verde esce dalla bacchetta e lo colpisce, facendolo capitolare
per terra.
Gli
occhi gli si rovesciano.
Il
suo viso perde vita.
Il
corpo resta immobile.
Cado
in ginocchio e la bacchetta mi segue scivolandomi dalla
mano e cadendo a terra con due rimbalzi sordi.
Le
lacrime escono copiosamente mentre guardo davanti a me.
Guardo
il suo corpo morto.
I ricordi mi passano davanti agli occhi,
quando ridevamo assieme e quando ero arrabbiata, quando scherzavamo,
quando facevamo semplicemente silenzio.
Credevo
di poterlo salvare, ma mi sbagliavo.
Ho
ucciso il mio migliore amico.
«Her… mione»
Draco
ha gli occhi spalancati e viene lentamente verso di me; mi si
inginocchia davanti e mi abbraccia.
«Hermione…
stai bene?»
«Ho
ucciso Ron… l’ho ucciso…»
«Non
potevi fare altro Hermione… Credevo fosse finita»
«Non
pensarlo neanche… Non mi puoi lasciare, io ti amo»
«Anche
io tesoro, vedrai, si sistemerà tutto adesso»
«Come
farò a dirlo a Ginny?Ho ucciso suo
fratello…»
«Siamo
in due, non ti lascerò affrontare tutto questo da
sola»
Draco
si alza e mi porge la mano, la prendo e mi alzo a mia volta.
Farò
incubi su questa notte per molto tempo.
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Capitolo 15 *** Epilogo ***
Epilogo
È
una giornata triste alla “Scuola di Magia &
Stregoneria di
Hogwarts”: il cielo è plumbeo, non si sente
un’anima, i quadri
appesi ai muri dei corridoi preferiscono non parlare, le rive del
Lago Nero sono deserte e fredde, i fantasmi hanno interrotto i loro
dispetti di routine.
Siamo tutti riuniti in silenzio in Sala
Grande per assistere al rito funebre di Ronald Bilius Weasley.
Alunno
capace.
Figlio perfetto.
Amico leale.
Sognatore ed
eroe...caduto in battaglia.
Si è sacrificato perché ha voluto
salvare me e Draco, finiti in una trappola di alcuni seguaci di
Voldemort nella Foresta Proibita; questo è ciò
che ha detto Silente
ai familiari e al resto della scuola, per evitare inconvenienti con
il Ministero e con la reputazione di un alunno veramente capace, un
figlio veramente perfetto e un amico veramente leale.
Almeno fino
a quando non è diventato un Mangiamorte.
Nonostante tutto terrò
sempre il ricordo migliore che ho di lui nel mio cuore: un ragazzo
impacciato e sorridente con le lentiggini e i capelli scarmigliati
color carota, che si diverte come un matto assieme ai suoi due
migliori amici.
La Sala Grande è stata adornata con arazzi neri,
eco dell’umore di tutti i presenti nella Sala.
Alla mia sinistra
c’è Ginevra Weasley protetta dall'abbraccio dei
suoi due fratelli
maggiori: tengono gli occhi bassi e piangono in silenzio; accanto a
loro c’è un padre disperato che stringe a
sé una madre
distrutta.
Draco è alla mia destra e mi stringe la mano; mi
è
rimasto sempre vicino, anche quando Silente mi ha detto che sarebbe
stato meglio tenere nascosto ciò che è realmente
successo nella
Foresta Nera, anche quando ci ha detto chiaro e tondo che Voldemort
potrebbe tornare da un momento all’altro, non mi ha lasciata neanche quando ho
dovuto
svegliare Ginny per portarla dalla McGranitt affinché
apprendesse la
notizia della morte del fratello, né quando, ancora in
camicia da
notte e scalza, mi ha lasciato la mano ed è scappata,
fermandosi
davanti al portone principale piangendo e si è inginocchiata
nell’erba del giardino, mentre pioveva, solo per urlare e
battere i
pugni a terra, avventandosi contro tutti, o forse nessuno di reale;
anche quando ho dovuto tapparmi le orecchie con le mani pur di non
sentire la mia migliore amica che chiedeva a vuoto:
“Perché?Perché
l'hai ucciso?Perché hai dovuto portarmi via mio
fratello?”, non
sapendo che in realtà la colpa era mia. Draco mi ha cullato
e ha
sopportato le mie lacrime per giorni, anche quando sono rimasta tutta
la notte in Biblioteca nella Sezione Proibita per cercare una formula
che riportasse Ron in vita.
Draco
è sempre stato con me, grazie a lui non sono sola, anche se
ora sento una voragine che mi logora giorno dopo giorno e so che non
scomparirà mai, il tutto aggravato dalla mia testardaggine
nel volerlo dire a Harry che, sapendo di non poter dire niente a Ginny,
non ha più il coraggio di guardarmi, né di
parlarmi, perché non riesce ancora ad accettare la morte del
suo migliore amico per mano mia.
Ora
ho capito che la Magia non può fare tutto, tanto meno contro
la Morte, ma rimane sempre la speranza di avere qualcuno accanto a te
che asciughi le tue lacrime e ti consoli, qualcuno che ti possa amare,
nonostante il tuo orribile passato.
Io
ho Draco Lucius Malfoy: Prefetto della casata Serpeverde, figlio del
Mangiamorte Lucius Abraxas Malfoy, braccio destro del Male assoluto.
Nessuno
è perfetto, nemmeno la sottoscritta:Hermione Jane Granger,
studentessa impeccabile, il Prefetto più giovane, maga
promettente, modello dell'intera Hogwarts, macchiata di un crimine che
non potrò mai – mai! - cancellare dal mio cuore.
Fine
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Capitolo 16 *** Ringraziamenti e Intervista ai Personaggi ***
Ringraziamenti:
Un grazie speciale a J. K. Rowling per aver creato dei personaggi
così reali e per aver fatto in modo che io potessi scrivere
qualcosa su di loro. So che mi denuncerà per averle
stravolto la storia, ma si rallegri guardando online il sito
“EFP Fanfiction” nella sezione “Harry
Potter”: vedrà che non sono l’unica ad
averlo fatto.
Grazie ai personaggi che, pur essendo irreali hanno fatto passare alla
sottoscritta un' avventura emozionante, in particolare grazie al
Professor Piton, per essere stato veramente profondo ed espressivo, un
grazie al gufo dagli occhi color onice che si è dimostrato
molto più civile di altre persone, senza fare nomi (Fred e
George con le loro ciambelle incantate) e grazie al signor
Lunastorta per aver recitato in modo impeccabile la sua parte.
Infine ringrazio chiunque abbia letto questo mio sclero
perché, sul serio, ci vuole coraggio.
Ora i commenti molto profondi tratti da un'intervista fatta ai
personaggi:
"Purtroppo la storia è finita, ma
conserverò il suo ricordo per sempre!Come ha detto? Se
c'è realmente del tenero tra me e Malfoy? Sta scherzando
spero!"
Hermione Granger
"Miseriaccia, è stato emozionante!No, le ciambelle non erano
realmente incantate, altrimenti non avrei potuto fare l'apparizione
alla festa, ha idea della potenza degli incantesimi di Fred e George!?"
"Oh porca Zucca!Mi si è rotta un'unghia!Il libro? Come, non
era una pubblicità televisiva?!Mi sta dicendo che sono stata
cinque ore dall'estetista per niente?!"
Pansy Parkinson
"Avrei voluto mangiare anche io una ciambella...sembravano
così deliziose che... cosa?Commento sulla storia?
Ehm...sì, credo che il quattordicesimo capitolo sia stato il
più emozionante!Come?
Sì sì, anche se non c'ero...E perchè
mai dovrei pormi delle domande?Mi sta insultando per caso!?!"
Harry Potter
"Per Salazar, ho dovuto baciare la Mezzozangue!Puah!Mio padre lo verrà
a sapere!"
Draco Malfoy
Prima che lo pensiate, sì, questi sono i commenti migliori
e, no gli altri non li metto perchè altrimenti saremmo scesi
di livello, non trovate?
Baci,
Bonnie Green
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