Una storia da riscrivere

di astarte90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 : Esprimi un desiderio ***
Capitolo 2: *** Cap.2 : primi passi in casa jarjayes ***
Capitolo 3: *** Cap.3 : Una bottiglia,una mela e uno sparo ***
Capitolo 4: *** Cap.4: Confessioni ( apri il cuore ) ***
Capitolo 5: *** Cap.5: Il canto del cigno ***
Capitolo 6: *** Cap.6: La saggezza dei corvi ***
Capitolo 7: *** Cap.7: < Andrè, sarò i tuoi occhi.... > ***
Capitolo 8: *** Cap.8:Υπέρ Μοίραν μαχομένη ***
Capitolo 9: *** Cap.10:La deriva delle illusioni ***
Capitolo 10: *** Cap.9:Dietro a una maschera ***
Capitolo 11: *** Cap.11: De rerum natura- ballata per l'innocenza perduta. ***
Capitolo 12: *** Cap.12: La luce della rinascita. ***
Capitolo 13: *** Cap.13:Nostalgie del tempo che fu ***
Capitolo 14: *** Cap.14: Partenze e nuove sfide ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 : Esprimi un desiderio ***


oscar Erano le mezzanotte passate quando rincasai dalla mia festa di compleanno.
Era una notte fredda e il cielo era dipinto di migliaia di stelle. Tutto il caseggiato era immerso nel silenzio più profondo ,turbato solo dall' impercettibile latrato di un cane .
Non mi sarei stupita se entrando in casa non avessi trovato nessuno ad aspettarmi...
< Mamma?! Ma cosa ci fai ancora alzata? >
< Volevo solo accertarmi che tu ritornassi a casa sana e salva.Guidare con questo buio non è proprio sicuro. Come è andata la serata?Hai incontrato un ragazzo carino? .....Oh, scusa tesoro...come al solito voglio sapere tutto nel momento meno opportuno.....mi racconterai tutto domani con calma , quando sarai bella riposata>
< ........ Va bene mamma; comunque sappi che non mi sono mai divertita così tanto in questi venti anni! Per il resto, mi sa che dovrai aspettare ihihi..... Buonanotte! >
< Buonanotte Ester.....Ah.....un'ultima cosa....ricordati di esprimere il desiderio ,mi raccomando.....quello dei venti anni è speciale... .>

Con queste ultime parole che mi ronzavano con insistenza nella mente mi infilai sotto le coperte e incominciai a pensare....a pensare.....
Che desiderare?Sono stata e sono una ragazza molto fortunata....ho una famiglia che mi vuole bene e che non mi fa mai mancare nulla, tanti amici e scolasticamente non mi si poteva rimproverare niente....
Un fulmine trapassò con la sua velocità i reconditi del mio pensiero ,ormai stordito dal sonno che stava per sopraffarmi.
"No Ester,dai! Questa è solo una follia ,una sciocchezza degna di una bimbetta di dieci anni.....eppure..... perchè......perchè non provare?".
Alla fine, quasi a guisa di preghiera , formulai in un sussurro queste parole:
< Nella mia vita ho avuto tantissimo ,più di quanto una ragazza della mia età possa  immaginare.Ecco....la mia richiesta nasce dal senso di amarezza per una delle più belle storie d'amore che non ha avuto il suo lieto fine..Una piccola cicatrice nel mio animo da sognatrice che non si rassegna alla crudeltà del destino...>.
< .. Io...Io ho un solo desiderio, il desiderio di salvare Oscar e Andrè in quei maledetti giorni di metà luglio. So che il mio è puro delirio, che il suo avverarsi sia una eventualità che esula dal mondo terreno..... Tuttavia spero con tutto il cuore che qualcuno mi ascolti, fosse anche l'ultimo dei custodi dei sogni.... >

                           ***********************************

< Ester! Ester svegliati! E' tardissimo ,la colazione è pronta! Madamigella Oscar non aspetterà per sempre! >
< Mamma, dai..... ancora cinque minuti....Lady Oscar incomincerà solo alle nove... >
< Che mamma e mamma! Sono io ,Nanny!......Cosa significa" cominciare alle nove"? Sono le sette e mezzo e dovevi essere sveglia già da un bel pezzo! Alzati,su e vai a portare la colazione a madamigella! >
Finalmente, anche se un pò stordita, apro gli occhi e mi guardo attorno spaesata...
< No...non è possibile ....non può essere vero....ero nel mio letto ieri sera.....Ma  che razza di scherzo è questo?! >
Mentre  farfuglio queste frasi sconnesse, si presenta sul ciglio della mia camera una figura alta e virile......
Andrè.....

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Capitolo 2
*** Cap.2 : primi passi in casa jarjayes ***


cap 2.1
Questi personaggi non mi appartengono,ma sono di proprietà di Ryoko Ikeda; questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.





< Che pelandrona che sei , Ester! Oscar è già sveglia da mezz'ora ormai e ti sta aspettando......Lo sai che è molto mattiniera e odia rivedere i suoi piani per la giornata. >
< .... >
< Ehi! Ma mi stai ascoltando? Mi stai fissando come se vedessi un fantasma.... >
Rimango lì, imbambolata, a contemplare la figura di Andrè ,che ora è davanti a me in carne ed ossa. Non avrei mai creduto che mi potesse fare un tale effetto e comprendo uno dei motivi per cui Oscar si è innamorata di lui.....
" Eh sì, è proprio un bel giovane " penso, ma le parole del ragazzo mi riportano alla " realtà ".
< Scusa Andrè, hai detto qualcosa ? >
< Ho detto che...bah....lasciamo stare..... Comunque posso darti un consiglio? Fai meno le ore piccole la notte e non bere , sennò la mattina seguente ti ritrovi a faticare parecchio e non dico solo nel riconoscere le persone.... Come si dice.... la sera leoni e la mattina... >
< Umph...te fatti i fatti tuoi  che ai miei ci penso benissimo da sola...piuttosto dì a nanny che mi preparo subito >
< Va bene > dice Andrè che poi scompare dietro la porta.


Sempre un pò stordita mi alzo dal letto e mi vesto non certo con rapidità,visto che gli abiti non sono un paio di shorts e una maglietta.
Nonostante le difficoltà iniziali ,mi incammino col vassoio verso la camera di Oscar.
Durante questo breve tragitto rifletto sul da farsi: " Certo,è una situazione alquanto singolare , non posso assolutamente mettermi nei guai.Devo recitare la parte della cameriera ma ancora non capisco i rapporti e il comportamento della Ester in questo corpo prima di me......sembra che tutti mi conoscano.... Inoltre non devo tradirmi o rivelare avvenimenti futuri. Solamente nel luogo giusto e a tempo debito saprò come sfruttare le mie armi".
Con questi pensieri arrivo a destinazione.
Busso.


< Avanti >
Con un pò di timore entro nella stanza .
Lei è davanti alla finestra, appoggiata di profilo ad uno stipite.
Le prime luci dell'alba, ormai volta al suo termine ,accarezzavano  le sue chiome ,tramutandole in lunghi nastri dorati, abbaglianti.
Lei se ne sta lì, nella sua uniforme da ufficiale delle guardie reali e attende.
< .....Madamigella Oscar.....con molto ritardo ecco la vostra colazione....mi scuso infinitamente....ecco....ieri ho fatto più tardi del previsto...e.... >.
Le parole mi muoiono in gola e un silenzio imbarazzante inonda la stanza.
Oscar si avvicina mentre io rimango immobile,inebetita.
< Beh , Ester , se stai lì ferma senza darmi la colazione , morirò di fame...... >
" Ah.....brava Ester , ti sei fatta prendere in castagna per la seconda volta oggi. Se la giornata inizia così, voglio vedere come finisce.....".
< Certo, Madamigella.... ecco a voi >.
Poso il vassoio sul tavolino e :
< Adesso, se non avete più bisogno di me , vado da nanny......ho tante, tantissime cose da fare e.... >
< Come, Ester! Non mi fai compagnia?Eppure , di solito, facciamo la nostra chiacchierata mattutina.......Ti vedo un pò strana oggi.....
Mi dai del "voi" quando sei abituata a essere meno formale con me .......Stai bene? >
Avvampo all'improvviso, ma fortunatamente la mia risposta non tarda a venire:
< Si si , tutto a posto.... è che ieri ho fatto tardi e ,come dice Andrè, se uno fa le ore piccole, il giorno dopo rischia di avere le mente offuscata e di comportarsi in maniera strana ,ehehehe.....quindi non farci caso. Comunque d'ora in poi righerò dritto! >
< Sarà bene....non voglio una mummia come interlocutrice.
Mi dispiace per oggi, ma il tempo è tiranno e il nostro per ovvi motivi è terminato..... Vorrà dire che stasera faremo uno strappo alla regola >
< Va bene, Oscar . Solo una domanda : sei molto occupata oggi? >
< Beh, stamani devo addestrare le guardie , poi devo parlare con degli ufficiali riguardo il cavaliere nero. Nel pomeriggio ho un'udienza con sua maestà , la regina Maria Antonietta. Credo di far ritorno verso le quattro >
< Bene.....Via ,Oscar ti auguro una buona giornata , vado da Nanny.....chissà quante cose mi farà fare oggi.... >
< Grazie Ester, a stasera... >
< A stasera >.


Scendo in fretta e furia le scale , ma alla fine di queste mi fermo col fiatone,dovuto non allo sforzo ma all'emozione provata per quel colloquio.
Quella che prima era una flebile speranza vestita di dubbio ,adesso è una certezza solida e infrangibile come il diamante più puro: Io SONO qui , certa che non mi sarei svegliata finchè non avessi adempiuto al mio compito o almeno finchè non ci avessi provato.....
Vado da nanny tutta fischiettante per apprendere le mie mansioni per quel giorno....
< Oh ,bene ! Mi fa piacere che tu sia di buon umore, ma soprattutto sveglia! Oggi ti aspetta un lavoro duretto..... spolverare la biblioteca privata dei conti >
< Per me sarà un vero piacere! >
< Aspetta a dirlo! Ci sono volumi molto antichi e fragili; se dovesse succedere qualcosa , il generale potrebbe........ Ester! Ma dove vai così di fretta? >
Mentre Nanny sta dando i suoi preziosi cosigli,mi munisco di tutto l'occorrente e scappo in direzione della biblioteca.... già....ma da che parte? Il palazzo è grande, con tante stanze e non è una buona idea avventurarvicisi alla carlona.....
Con la coda tra le gambe torno da Nanny, cercando una scusa vagamente plausibile per ottenere l'informazione.
Con la mia solita faccia tosta:
< Ohiohi Nanny, mi sa che la sbornia non mi sia del tutto passata.... dov'è la biblioteca? >
< Umph, lo sapevo! Piano terra, ala nord, in fondo al corridoio sulla destra, davanti alla finestra c'è il boschetto di salici.....non puoi sbagliare..... >.
Mentre ,contenta per aver raggiunto lo scopo , mi allontano in direzione di una delle stanze che considero sacre, sento Nanny bofonchiare :
< Ah , i giovani , ma dove hanno la testa......non pensano mai alle conseguenze dell'alcool.... >
Io , ridendo sotto i baffi, penso tra me e me :
" Ma senti la nonnina ...e dire che anche lei alza qualche volta il gomito......Bah....".
Seguendo le indicazioni di Marron Glacè raggiungo la biblioteca e entro.
Per me è una vera sorpresa. Ci sono librerie a destra e a sinistra che contengono , a occhio , più di duemila libri.
E io che credevo che fosse un lavoro da poco! Qui mi ci vorrà tutta la giornata. Fortunatamente sono sola, quindi se sbircio in qualche volume ,nessuno se la prenderà a male.....
Mi perdo, estasiata in quel tempio della cultura.
Trovo tantissimi volumi in latino e mi soffermo sugli autori classici come Cicerone,Seneca, Giulio Cesare , Virgilio, Gello ,Cornelio Nepote.
Altra cosa sorprendente sono le raccolte di testi greci di storia , con autori come Senofonte e Polibio, o di testi filosofici di Aristotele e Platone. Non mancano neppure i grandi poemi omerici ,ovvero l'Iliade e l'Odissea.
Rimango così, tra una spolverata e una fugace lettura finchè non suonano le quattro.
L'orologio mi desta dal mio stato di trance, facendomi accorgere con disappunto di non aver completato di neanche un terzo il mio lavoro.
Sbuffo e mi dico :
" Tanto Nanny capirà; alla velocità ho preferito la cura e l'attenzione per i libri ".


Con passo rapido mi dirigo all'entrata e Oscar e Andrè sono lì ad aspettarmi.
Madamigella Oscar mi rivolge la parola:
< Allora come è andata la giornata? Spero che Nanny non ti abbia strapazzato troppo... >
< Assolutamente! Mi ha mandato in biblioteca a spolverare....è stato per me un puro piacere. >
< Ma se a te i libri disgustano ....e poi non sai leggere >
Velocemente rimedio alla gaffe :
< Ehm ...no.....ecco sono stata bene perchè ero sola soletta e potevo svolgere il mio lavoro con tranquillità e > mi affretto ad aggiungere < comunque oggi vi è andato tutto bene ? >
E Oscar :
< Nella norma, ma ti racconterò tutto più tardi.......
Senti Ester, ti piacerebbe venire con noi al fiume a sparare alle bottiglie ? Credo che un pò di svago te lo sia meritato...... Non ti preoccupare , si va a piedi ; andare a cavallo per te è ancora un tabù... >
Accetto volentieri e prima di partire prendo tre mele rosse , nel caso ci venga fame......


Continua.......

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Capitolo 3
*** Cap.3 : Una bottiglia,una mela e uno sparo ***


cap3




Un debole sole autunnale ci accompagna verso quel prato isolato accanto al fiume. Spira un vento leggero, capace solo di far vibrare le fronde ormai spoglie degli alberi.
C'è una quiete surreale e i nostri volti distesi e sereni sembrano complici di questa tranquillità.
Giungiamo a destinazione. Mi siedo a debita distanza da Oscar e Andrè ,così da non intralciare le loro esercitazioni.
Mentre quest'ultimo apre il confanetto con dentro le pistole , domando:
< Ci sono delle novità riguardo il cavaliere nero? >
E' madamigella a soddisfare la mia curiosità:
< Purtroppo siamo a un punto morto, a un vicolo cieco. La soffiata ricevuta l'altro giorno ha rivelato una falsa pista.
Inoltre, dalla popolazione non possiamo aspettarci nè aiuto ,nè collaborazione visto che il cavaliere ruba ai ricchi per dare ai poveri , proprio come un novello Robin Hood......
E' tanto rapido nel depredare le case dei nobili quanto nel dileguarsi.... Se non lo avessero visto si potrebbe pensare che sia un fantasma.
Per catturarlo abbiamo anche provato a reperire informazioni tramite "talpe" o la corruzione negli ambienti delinquenziali a lui vicini,ma senza successo. Chissà......forse qualcuno molto influente ha interesse che non venga tradotto in ceppi.....non so darmi altre spiegazioni...a meno che..... >.
Andrè la interrompe:
< Ecco Oscar, ho allineato le bottiglie e preparato le pistole >.


Per circa un'oretta osservo i bersagli frantumarsi uno ad uno.
Oscar non sbaglia mai un colpo e per terra ci sono centinaia di frammenti di vetro, che sembrano tante gocce di rugiada sul far del mattino. Il fiume che scorre lento vicino a noi , imperturbabile e indifferente agli eventi del mondo che lo circonda , si tinge sempre più del rosso del sole morente.


Una voce distoglie la mia attenzione dal paesaggio:
< Ester! Ma che stai lì ferma?! Lo so che ti piace misurarti con me sparando ai bersagli in movimento..... Vieni dai, non farti pregare, che adesso ti diverti anche tu! >.
Un brivido mi percorre per intero la schiena.
" Oh questa! Una cameriera analfabeta , che non sa cavalcare(figuriamoci suonare un pianoforte) ,ma che è abile con la pistola....davvero un personaggio singolare....tutto il contrario di me..... Sì ,proprio un bello scherzo del destino ".
Per non destare sospetti raggiungo gli altri e abbozzo un sorriso grato per l'invito.
Penso : " Io provo lo stesso, se poi non mi comporto come loro si aspettano , vorrà dire che incolperò un tremolio alla mano ".
Prima di iniziare la gara ,un pò per perdere tempo , un pò perchè era da stamattina che non toccavo cibo, chiedo  a madamigella se vuole una delle mele che ho portato.
Annuisce.
Gentilmente prego Andrè di prenderle dal sacchetto lontano da noi.Tuttavia,quasi a volersi riscaldare, lancia uno dei due pomi a Oscar .
Il tempo si ferma , c'è solo il frutto rosso che volteggia nell'aria fresca di un venerdì pomeriggio.
La mia eroina si tende per afferrarlo , ma....

Uno sparo!

In una frazione di secondo quel che rimane della mela si sparge come grandine sul tappeto erboso.
Un'espressione di disappunto mista a meraviglia si dipinge sui volti dei miei due amici.
Con fare di chi non si scompone perchè sa , mi giro.
Seduto sul suo cavallo con il fucile ancora fumante tra le mani , una figura contornata da lunghissimi capelli color rosa del deserto è rivolta nella nostra direzione.

Era Fersen , di ritorno dalla guerra di indipendenza americana.

Alla gioia di Oscar di aver ritrovato il suo amato sono contrapposti i sentimenti di Andrè, combattuto tra il sollievo per un amico e il fastidio per un rivale.
Già....un rivale che non merita l'amore di Lei......

< Ehi , Ester , come passa il tempo! Sei diventata una donna ormai!Spero che tu sia migliorata con la pistola....ah...ma non mi devo preoccupare, visto che hai iniziato da piccola , quando sei entrata in casa jarjayes.... >.
E Oscar:
< Oh , non dubitate , è diventata molto abile....ma questo non è il luogo adatto per conversare; vorrei che vi riteniate mio ospite. Dopo tutto il vostro sarà stato un viaggio lungo e faticoso.. >
< Vi ringrazio infinitamente, Madamigella Oscar >.
In un battibaleno giungiamo alla villa e oltrepassato il cancello ci dividiamo: Oscar e Fersen entrano dentro ,mentre io e Andrè sistemiamo il cavallo del conte nella stalla . Spinta dalla curiosità di vedere la scuderia ,ma soprattutto Cesar, mi ci addentro.
Con mia sorpresa mi accorgo che il numero degli equini non è elevato ,tanto da poter riconoscere a colpo d'occhio le due cavalcature che cercavo.
Tuttavia desta il mio interesse uno stallone possente, nero come la pece ,che mi sta fissando insistemente.
Per far cessare il silenzio del mio amico che non aveva spiccicato parola dal momento dell'incontro vicino al fiume, gli chiedo avvicinando la mano al muso dell'animale:
< Che magnifico esemplare ! Lo hai mai cavalcato , Andrè? >
< Fossi in te non lo toccherei . E' il cavallo più ostile e selvatico della stalla , anzi no , direi di tutta la francia. E'  fratello del mio,ma è proprio indomabile ...eh sì...il nostro caro  Bucefalo >
< Ma come il cavallo di .... >

" CALMA, Ester , calma ; non ti azzardare a fare una delle tue solite scenate da classicina saccente, tipo dire che Bucefalo , ovvero "testa di bue" , era il cavallo di Alessandro Magno , il solo che lo domò , e che aveva paura della propria ombra.....no no, questo non deve succedere!"

< Come hai detto scusa? >
< Ehm, no, niente .....solo che è un nome particolare....mi sembra di averlo già sentito... >
< Strano, perchè questo esula dalle tue conoscenze; comunque così si chiamava il destriero di Alessandro il Grande .... me lo ha detto Oscar quando ha " battezzato " quella furia nera....penso che ci abbia azzeccato! Se un giorno vorresti imparare a cavalcare , quello sarebbe l'ultimo quadrupede che ti darei...perfino un orso sarebbe più mansueto. Non potrei sopportare un morto sulla coscienza. >
< Vedo che hai molta fiducia in me eh , Andrè? >
< In effetti con Bucefalo ci vogliono fantini di una certa esperienza , di mano ferma ma soprattutto sempre attenti e......lucidi . Eheheheh >

Finalmente rivedo il tuo sorriso ,Andrè. Da quando Fersenen si è materializzato davanti a noi, ti sei incupito , sommerso da pensieri tormentati e suoi tuoi occhi era sceso un velo di tristezza...ah, quanto vorrei che ti aprissi un pò con me.....

< Oh BASTA !Sempre a guardare nei piatti degli altri ..... cerca invece di non farti travolgere te dai tuoi vizi.....Uno di questi giorni finirà che io... >.
Siamo nel cortile quando il mio discorso viene interrotto....
Nanny , con un mattarello più grosso di lei e il viso mezzo infarinato sta correndo verso di noi. Ha un fare minaccioso , che non promette nulla di buono.
< Ester! Ester! Brutta monellaccia ....Dove ti eri cacciata ? Mi dovevi aiutare a cucinare .... scommetto che sei stata a bighellonare da qualche parte ! Ah.....ma adesso non crederai di passarla liscia ....ti aspetta una dura punizione ! >
< Ma nonna , Ester è stata a sparare con noi . Oscar ha desiderato la sua presenza e poi ha venti anni .... lasciala un pò libera di sfogarsi... >
< Andrè! Quante volte ti ho detto di chiamarla MADAMIGELLA Oscar,sei uno zuccone !Comunque se stanno così le cose non ho motivo di arrabbiarmi. Però domani sera dovrai cucinare te! >
< Come IO ? Ma non sono in grado di... coff ,coff .....cioè , sarò molto felice di sostituirti , nanny ! >
" Ecco un altro intoppo, io non so preparare i piatti della cucina francese!".
< Bene , allora la cena sarà servita alle otto. Non siate in ritardo. >.

Attendo in cucina, seduta su uno sgabello la suddetta ora.Il mio naso è solleticato da tutti quei profumini invitanti provenienti dalle pentole .
Faccio per prendere un tozzo di pane per intingerlo da qualche parte , che Marron Glacè mi redarguisce all'istante:
< Ester ! Invece di stare lì ,aiutami a portare le pietanze in sala da pranzo; è quasi l'otto .. >.
Un pò sconsolata abbandono il mio intento e con pazienza certosina faccio avanti e indietro da una stanza all'altra .
Sembra che sia stato invitato il re in persona  per la quantità e la qualità del cibo: terrina di fegato d'oca,varie quiche, piccoli soufflè, zuppa di cipolle , cosciotto d'agnello , anatra all'arancia, patate dauphine e per finire la crostata rovesciata di albicocche .
Quando mi volto verso il tavolo, scorgo con stupore che è apparecchiato per quattro.
Proprio in quel momento entrano i tre giovani.
Cerco di defilarmi velocemente, ma Oscar mi blocca :
< Dove vai, Ester ? Non rimani ? Non si doveva fare la nostra chiacchierata stasera? >.
Con gli occhi di tutti puntati su di me,mi invento sul momento una scusa appena accettabile:
< Non vorrei deluderti , nè preoccuparti , ma mi è venuto un gran mal di stomaco e la testa mi sta scoppiando..... e poi credo che sia meglio così. Il conte avrà tantissime cose da raccontare . Con il vostro permesso, mi ritiro. >.
Andrè mi fulmina con lo sguardo.....non credo sia molto contento della mia decisione.
Prima che ci possa essere una replica,mi eclisso dietro la porta.

"No...altri cinque minuti e do di barta ! La giornata di oggi è stata molto intensa e ho bisogno di riposare. Essere stata catapultata in questo mondo è una gioia immensa , come lo è la fatica per abituarmicisi. Inoltre , dato che il tredici luglio è ancora molto lontano e ce ne dovrà passare parecchia di acqua sotto i ponti, necessiterò di energie degne di Atlante in persona. ".
Mentre in tre amici riuniti  rimediano al tempo perduto ,narrandosi a vicenda le proprie disavventure, Morfeo mi accoglie tra le sue braccia, sicura che domani mi risveglierò nello stesso letto, pronta a combattere contro le mire crudeli della Morte , invidiosa della felicità altrui.....



Continua......



*****************************

Volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno letto , recensito e chi continua imperterrito a seguirmi..... Questa sarà un ff lunga , dovuto al fatto il " tirar via " non è una delle mie qualità, soprattutto quando scrivo sui miei personaggi preferiti..... Quindi abbiate pazienza, molta pazienza ......
Grazie mille ancora e a presto.....

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Capitolo 4
*** Cap.4: Confessioni ( apri il cuore ) ***


cap4


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< Ester ! Ester svegliati! E' tardi , sono le otto.......perderai il treno per l'università! >.

Apro gli occhi , stropicciandoli .
Mi guardo intorno.
Con delusione riconosco le pareti della mia stanza, con i miei poster e peluche.....
" No ! No ,non è possibile ! Non posso essere tornata al presente !
No .........non così presto.... Oscar, Andrè ...dove siete? Non voglio lasciarvi.....NON VOGLIO!".
Lacrime copiose rigano il mio viso.
Faccio per scendere.

Il vuoto.

Il vuoto infinito.

Cado.

Buio.

Un urlo nella notte.

< AHH! >
E' stato un sogno....anzi no un terribile incubo.
Respiro affannosamente, sento i capelli appiccicati alla fronte , come la camicia da notte alla schiena.
Mi giro.
Le lenzuola sono spasmodicamente contorte sul materasso, madido di sudore.
Il sudore della paura.
Dopo il primo smarrimento, riprendo quel minimo di lucidità bastevole per accorgermi , con gioia che sono ancora a palazzo Jarjayes. Tiro un sospiro di sollievo.
In quell'istante si materializza davanti a me Nanny, che con una dolcezza inusuale mi chiede:
< Oh ,Ester , cara! Cosa ti è successo? Ti vedo profondamente turbata e sconvolta! >.
Mi lascio andare a uno di quei gesti umani che non hanno bisogno di parole e ,piangendo, abbraccio forte Marron Glacè.
Lei ricambia e aggiunge:
< Deve essere stato un incubo mostruoso per averti ridotto così. Su , su , calma.... è tutto passato. Adesso sei qui , sei sveglia e quei demoni non ti tormenteranno più.
Resta qui , ti vado a preparare una camomilla ... >.
Ridestandomi dal torpore che consegue allo sfogo, asciugandomi le lacrime con una delle due maniche, domando:
< Ma che ore sono? >
< Quasi le sette , bambina mia. Per ora stai pure a letto ; vorrà dire che oggi porterò io la colazione a Madamigella ... >
Mi alzo di scatto.
< No Nanny, non se ne parla nemmeno ! Non ti devi assolutamente affaticare..... Sto già meglio, davvero....le tue parole e la tua vicinanza sono state più efficaci di qualsiasi medicina ! >
< Ma sei sicura? Non mi sembra proprio il caso che tu... >.
Le  sorrido serena e questo tranquillizza la nonna.
Dopo aver gustato la tisana,pronta e scattante percorro in un battibaleno la strada tra la cucina e la camera di Oscar.
Busso.
"Nessuna risposta. Strano. Oddio.....mica tanto.....".
Spavaldamente e andando contro i buoni principi dell' educazione ,varco la soglia.
Le finestre sono aperte, il letto è sfatto, ma di lei nessuna traccia.
Appoggio il vassoio su lavolino e mi avvicino al pianoforte, posto dall'altra parte dell'entrata.
Sicuramente può essere considerato uno Steinway dei nostri tempi per la fattura e la cura dei dettagli.
Probabilmente il costruttore di questo "fortepiano" sarà stato l'austriaco Andrè Stein o il francese Ignace Pleyel.
Mi ci accosto e con le dita accarezzo i singoli tasti.
Nelle immense praterie dell'immaginazione io mi perdo,pensando a come sarebbe bello poter suonare almeno un pezzo su quel prezioso strumento.
Prima che le  mani esaudiscano inconsciamente la mia congettura, Oscar entra e il suo sorriso dipinge la stanza di un tempore familiare .
E' più radiosa del solito e io so il perchè.
< Ecco la colazione.  Stavolta sono stata puntualissima, ma non posso dire altrettanto di qualcun'altro... >
< E' vero, scusami ,ma mi sono alzata più presto del solito sebbene iersera si abbia fatto piuttosto tardi. Così ho fatto una passeggiata in giardino >.
Madamigella si sta gustando la sua solita tazza di latte , quando le chiedo:
< Se non sono troppo indiscreta, che cosa vi ha raccontato il conte di Fersen ? >
< Purtroppo, quando si parla di guerra , non ci si può aspettare che l'argomento sia felice e privo di eventi crudeli.
Già solo il viaggio oltreoceano è stata un'avventura azzardosa, poichè il mare nasconde mille insidie e la terra ferma non è stata da meno: imboscate, ritirate ,combattimenti in campo aperto , feriti , sangue, compagni che ti lasciano morendo su un campo di battaglia o in infermeria dopo mille sofferenze.
E' una continua lotta per la sopravvivenza e devi essere pronto per qualsiasi evenienza.
E' proprio in questi frangenti che la bestialità degli uomini prende il sopravvento e mostra a tutti la sua maschera di perfidia.
Fersen mi ha raccontato di aver ritrovato una chiesa bruciata con all'interno molti corpi carbonizzati  (1).In seguito si è scoperto che erano gli abitanti innocenti di una città , colpevoli solo di aver dato ospitalità a degli indipendentisti....... tra loro c'erano anche donne e bambini. E' stato orribile... >
< Ma perchè il conte non è tornato subito in Francia? >
< Prima di partire è stato colpito da una febbre sconosciuta,che lo ha molto indebolito. Per guarire è stato necessario molto tempo e poi..... >.
Gli occhi di Oscar si incupiscono e diventa tutto a un tratto pensierosa.
< E poi ? Oscar, se c'è qualcosa che ti preoccupa ,dimmelo.Lo sai, da parte mia non puoi temere nulla. Sono tua confidente da sempre ( o almeno credo)..... Io vorrei che non ci fossero segreti tra noi. >
< Ecco ,quando sono entrata non ti ho detto che stamani ho parlato con Fersen. Deve avere ancora problemi di insonnia.
Vedi, approfittando del fatto che eravamo soli mi ha confidato qualcosa che , se non lo avessi udito con le mie stesse orecchie, non ci avrei creduto.........
E' tornato in incognito in Francia perchè non vuole vedere la Regina Maria Antonietta.
Dice che non la ama più e che la ha dimenticata. >.
Nel pronunciare queste ultime parole , Oscar cerca di assumere un tono quanto più guidato dalla tristezza. Tuttavia io so che sotto quell'atteggiamento di pura formalità si nasconde un sentimento diametralmente opposto: felicità mista a speranza .
Osservo in silenzio colei che , col capo chino ,abbandonato su una spalla, rifugge al mio sguardo inquisitorio.

" Per favore Oscar,aprimi il tuo cuore "

Finalmente prendo coraggio e azzardo:
< Non c'è altro che devi dirmi? L'espressione dei tuoi occhi è cambiata da ieri, non mentirmi. Sono una donna anche io ,Oscar , e come tale non mi sfuggono le vibrazioni del cuore altrui. >.
Fremi. Il tuo viso scatta all'improvviso.
Due iridi dardeggianti al centro del tuo volto mi stanno fissando con incalcolabile stupore.

Ad un certo punto , quasi per ritrovare le forze , la testa di Madamigella , appesantitasi di colpo, cerca sostegno suo dei due palmi.
Un pò per metterla a suo agio, un pò per incoraggiarla, prendo la sua mano libera nella mia e attendo.
Spinta dalla vergogna , Oscar mi cela il suo volto:
< Si vede così tanto che sono innamorata di Fersen? Quando c'è lui io mi sento felice; potrei perdermi nel suo sguardo così limpido e la sua voce mi porta in luoghi lontani. Fersen mi fa dimenticare che sono vissuta come un uomo per tutti questi anni e  che sono il comandante delle guardie reali.
Ehh.... ricordo ancora la prima volta che ci incontrammo durante una festa in maschera  molti anni fa , a Parigi. Lo reputai solo un damerino sciupafemmine visto come era attaccato alla regina Maria Antonietta . Eppure il loro fu amore a prima vista.
Tuttavia mi sono ricreduta il giorno dell'incidente alla mia cara sovrana. Non ha esitato a esporsi per me e Andrè ,che rischiavamo la furia di Luigi Quindicesimo. Il suo fu un gesto molto nobile che mi colpì profondamente. Divenimmo amici ,tanto che mi confidava le sue angosce, i suoi problemi , i suoi sogni , le sue gioie. Purtroppo, più passava il tempo ,più il mio sentimento per lui cresceva e più venivamo travolti dagli eventi:Fersen con il suo amore corrisposto ma travagliato per la regina ed io che pativo nel dover fare ambasciata tra i due amanti.
Dio solo sa quanto ho sofferto quando partiva all'improvviso e quanto esultavo nel mio piccolo al suo ritorno.
Ho vissuto solo con la speranza che un giorno lui potesse dimenticare Maria Antonietta e finalmente tale dì è giunto ! >
< Si ....capisco, ma.... >.
Oscar si volta finalmente verso di me; i suoi occhi sembrano le stelle più splendenti del firmamento , unica guida nelle più oscure tenebre.Mi commuovo al suo slancio di felicità.
< Questo è un momento molto speciale .....non so quanto durerà.... tutto nella vita è effimero.....
Non so neanche se Fersen potrà ricambiare il mio amore , ma avendo il cuore libero forse ho una possibilità in più.
Io.....io vorrei tanto che rimanesse qui ,per sempre, insieme a me!>.
La guardo con compassione , perchè il suo affetto è riversato su chi non potrà mai amarla, e con comprensione,perchè finalmente mi ha confessato i suoi pensieri.
Mi alzo e vado verso la finestra. Fisso un punto qualsiasi della campagna che si sta piano piano svegliando.Penso:
" Eh..... è proprio innamorata cotta ...è impossibile farle cambiare idea,non ci provo nemmeno ...farei un buco nell'acqua e chissà quali imprevedibili conseguenze ne deriverebbero.... Povero Andrè......
Mi dispiace solo che questo idillio finirà tra qualche giorno..... vederla contenta e raggiante è una immagine da preservare gelosamente nel cuore.
Passerà un brutto periodo,lo so ,ma è necessario affinchè apra finalmente gli occhi. Rinascerà più bella e più forte di prima , come l'araba fenice dalle sue ceneri...".
< Ester, cosa stai pensando? Ti ho forse turbato? >
< No no, sono solo molto contenta che tu ti sia aperta a me ,Oscar, davvero e sono felice che gli eventi volgano in tuo favore. Sareste una coppia stupenda ,te e Fersen, ma.... >
< Ma ? >
< Ma lascia prima che ti dica una cosa prima di andare via......... Secondo me è una vigliaccata contro noi stessi amare qualcuno che non potrà mai essere nostro.....forse,inconsciamente , è un modo per non affrontare il vero Amore e questo è dettato dalla paura di provare  emozioni più intense e complete >.
Faccio per oltrepassare l'uscita della stanza ,che aggiungo:
< E poi ricordati, soffre di più chi ,non amato , è amante di chi amato ama.....Buona giornata ,Oscar ... >.
Lei prova a replicare:
< E con questo che vuoi dire? Aspetta Ester! >.
Ma io avevo già chiuso la porta dietro di me.


" Mi dispiace , ma quelle parole me le ha fatte tirar fuori di bocca.....eh sì....mi sa che la nostra ,cara madamigella dovrà andare incontro alla dura realtà per rinsavire.......Ma adesso basta, andiamo in cucina....devo inventarmi qualcosa per stasera.
Inoltre,meglio non farsi trovare in giro oggi".

Persa tra i fornelli ,sembro una streghetta alle prese di una delle sue pozioni. Nonostante i miei pensieri ,riesco con tutta tranquillità a preparare la cena .....sarà un menù diverso dal solito, spero sia di loro gradimento.



Sono le cinque passate quando scorgo dalla finestra i tre amici ,di ritorno  dalla loro cavalcata .
Approfitto di queste due ore libere per tornare in biblioteca .


Mi soffermo su un frammento della poetessa Saffo ,che è confacente per descrivere la situazione di limbo di Oscar e Andrè:

"Καί   ποθήω  καί   μαόμαι"

Soffro e desidero


Suonano le sette.
" Sarà meglio andare, la serata è ancora lunga e devo rifinire alcuni piatti..... ".
Ripongo il libro pensierosa.



Continua.............


**************************

(1) L'episodio è liberamente tratto dal film " Il patriota " con Mel Gibson.

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Capitolo 5
*** Cap.5: Il canto del cigno ***


cap 5


Sono le otto e attendo in sala da pranzo.
La stanza è rischiarata da poche candele e dal fuoco scoppiettante adiacente a due poltrone.
Fuori dalla finestra spira un vento furioso, preludio di tempesta.
La prima ad arrivare è Madamigella. Ci scambiamo un'occhiata che non lascia dubbi. Per riparare cerco il dialogo:
< Oscar,io.... >.
Ma mi devo subitaneamente fermare, poichè sono entrati gli altri due giovani.
Andrè,con un sorriso ironico, mi schernisce:
< O vediamo cosa ci ha preparato la nostra Ester..... sto morendo di fame! Speriamo che non ci avveleni con uno dei suoi intrugli come l'ultima volta. Lo stufato di montone era proprio una mattonata da come era stoppaccioso.....mi ci è voluta una settimana per digerirlo..ahahahha.... >
< Ah, grazie mille, di cuore ,davvero....come al solito ti dimostri  molto fiducioso.....quasi quasi mi verrebbe da lasciarti col piatto vuoto. Comunque stavolta niente umidi di carne.... diciamo che presento un menù alternativo, un pò ....ehm....esotico >.
Gli altri convitati si mettono a sedere mentre mi dirigo in cucina. Questo però non mi esime dall'ascoltare la voce beffarda del mio caro amico:
< Vai....prepariamoci a serpenti arrosto,iguane farcite, zuppa di babbuino e locuste fritte... >.
" Ti ricrederai , mio bel morino e dopo mi farai anche i complimenti!.....però, la mia predecessora doveva essere una frana ai fornelli.....agli uomini affamati andrebbe bene anche la biada...mah ".
Come in una danza armoniosa sposto le varie pietanze nella stanza: salvia fritta, collo ripieno, tortelli di zucca, pappardelle all'anatra , braciole rifatte al pomodoro, coniglio alla cacciatora, patate della nonna e fagioli al fiasco.
Rimangono tutti esterrefatti e un pò perplessi,ma Fersen, che aveva girato il mondo, dopo aver passato in  rassegna ogni singolo vassoio, esclama:
< Beh, stasera veniamo deliziati dalla variegata cucina della penisola italica, anche se qui viene privilegiata una particolare zona. Voglio proprio vedere come se l'è cavata una francese come te... >
< L'unica maniera è assaggiare...prego , servitevi pure ... >.





Mangiamo tutti con gusto , avvalorando la mia speranza di essere riuscita nell'impresa.
Il tempo ,scandito dai rintocchi dell'orologio , scorre velocemente , anche grazie alla giovialità dell'allegra brigata.
Quasi alla fine, mi alzo con discrezione e sparisco.
Riappaio con una soffice stiacciata unta alla maniera fiorentina alla cui vista il conte, ormai confermata la sua opinione,afferma:
< Un degno finale per una cena squisita..... chissà se eguaglierà quella gustata nella capitale del Granducato.... >.



Questo è il colpo di grazia per Andrè, che non esita a richiedermene, facendo il così detto "bis".
E' l'ora della rivincita.



< Mmmm...per tutta la sera non ho sentito critiche, ma soltanto un gran rumore di mascelle da parte di qualcuno....vorrà dire che per sentire di nuovo la sua voce, la prossima volta mi presento con lo stufato di montone.. >.
Con la bocca ancora mezza occupata, il bel ragazzo dagli occhi verdi scatta all'improvviso:
< Non ti ci azzardare nemmeno! Sarei capace di nasconderlo nel vaso di qualche pianta e farti credere di averlo mangiato. Quei tortelli si scioglievano in bocca, la carne non è mai stata così tenera e la torta è vera poesia..... >.
"Povero Andrè, non si parla mai con la bocca piena....si rischia di fare figuracce... ".
Infatti le sue labbra sembrano una fessura di quelle macchinette per pop-corn , da quante briciole seminava qua e là .
Glielo faccio notare.
Lui arrossisce e scoppiamo tutti in una fragrante risata, quasi ad arrivare alle lacrime. Eh sì....il riso ha il potere di unire coloro che il divario sociale separa....
Tornati ad uno stato di calma apparente, finalmente Madamigella mi rivolge la parola e mi espone la domanda ,covata per tutta la serata:
< Scusami ,Ester , toglimi una curiosità..... Ma come hai fatto a cucinare? Sei  francese e non hai parentele italiche.... >.
E gli altri in coro , come se si fossero svegliati dalla catalessi :
< Già .... Come? >.
< Diciamo che mi sono fatta consigliare da un'amica....però devo confessare che ho trovato parecchie difficoltà nel fare e tirare la pasta.....non so quante volte sono ripartita da zero... Del resto non potete negare il fatto che io sia migliorata ....ho semplicemente seguito le istruzioni, tutto qui . >
< Comunque è stato tutto squisito....il nostro Andrè se ne ricorderà per un bel pezzo, vero? >.
E la sala si riempie di nuovo delle nostre risa.
Dopo un attimo di silenzio, il Conte prende la parola:
< Che ne direste di andare a fare una bella cavalcata... tipo....non so... a Parigi , per esempio? >
E Madamigella , repentina , si associa:
< Sarà un vero piacere. Purtroppo devo avvertirvi che la città è molto cambiata negli ultimi tempi.
Non c'è strada o vicolo che non sia toccato dalla povertà. Anche le persone non sono più le stesse ; nei loro cuori non c'è più amore per la nostra cara regina ,ma solo rabbia e disprezzo.....
Questo è un veleno che insieme alla miseria rende gli uomini delle bestie violente e irrazionali.
Ormai non sono rari i casi di saccheggio di massa e il più delle volte i bersagli sono le botteghe dei fornai.
Inoltre , neanche a corte la nostra sovrana è vista di buon occhio.... la sua noncuranza verso il proprio ruolo le stanno procurando diversi nemici.... >.
A queste parole Fersen impallidisce:
< No...non..non posso crederci...non può essere vero.... come possono gli eventi essere precipitati così ?! Madamigella Oscar,questo è un motivo in più per andare a Parigi...voglio verificare di persona. >.
< Quand'è così....sarete accontentato....ah, Ester, non ti dispiace se per stasera ti lasciamo sola,vero? >
< No, assolutamente... tanto devo ripulire le stoviglie ,anche se vi è rimasto ben poco. Ma sarà il caso che voi usciate? Sembra che fuori si stia per scatenare la fine del mondo .... >.
E Andrè:
< Ah, ma noi siamo uomini duri e rudi; cosa vuoi che ci faccia qualche goccia?......e dillo che ti scoccia rigovernare ,hahahah >
< Allora, se vogliamo dirla tutta.... è compito della vera cuoca sia cucinare, che rimettere tutto a posto.
Se continui a bistrattarmi, la prossima volta ti farò un bello scherzetto,altro che zuppa di babbuino...
Comunque signori, vi auguro una buona serata e state attenti, mi raccomando >.




I tre fanno per andarsene , ma la mia eroina si blocca di fronte a me ,prima di aver pregato gli altri di aspettarla nel salone di entrata.
Rimaste sole....
< Allora, c'era qualcosa che volevi dirmi? >
< Ecco , Oscar, io volevo scusarmi per stamattina....non so cosa mi è preso.... ti prego di capirmi, io ti voglio molto bene...più di quanto tu possa immaginare, più di quanto la storia possa  permettere e tollerare. Non mi fraintendere, sei come una sorella per me ed è per questo che non voglio vederti soffrire.
Nella mia vita ho incontrato tante donne, lacerate nell'anima da un amore travagliato... donne stupende che sacrificavano il loro cuore per poi rimpiangerne amaramente.
Vorrei solo che tu non toccassi con mano  tale sfumatura del dolore...a volte è meglio rivelare i propri sentimenti, che annichilirsi giorno per giorno, aspettando chissà cosa o chi. >.
Mi sorride e inaspettatamente mi abbraccia.
< Non ti preoccupare.....ho capito che le tue parole erano dettate dall'affetto che provi per me e apprezzo che tu mi parli liberamente.
Adesso devo proprio andare, la strada per Parigi è lunga...non vorrei fare mattino....
Ah, a proposito.... visto che domani è domenica , riposati.
Mi dispiace solo che non ci potremo vedere tutto il giorno, devo fare delle commissioni per mio padre >
< Va bene , allora divertiti > e le faccio l'occhiolino.
Tutta sorridente mi lascia sola, al tepore del caminetto, a rimuginare coi miei pensieri.
Sprofondo nella poltrona,approfittando di questo momento di quiete:
"Ormai non siamo molto lontani  dal giorno fatidico.... sono proprio curiosa di vedere Oscar in abiti femminili...deve essere splendida. Per ora il mio unico rammarico è di non averla fatta ragionare su  Fersen.... avrei potuto evitarle certi dolori, che non saranno gli ultimi .
Certo...bisogna comprendere anche il conte ...ha occhi e cuore solo per Maria Antonietta ed ha già un sacco di problemi per conto suo...chissà cosa sarebbe successo se fin da subito avesse saputo che Madamigella è una donna che ,maturando , sarebbe diventata sempre più bella.......Poi, se ci si dovesse soffermare sul carattere e le qualità ,beh...a mio dire il confronto non regge anche se sono figlie di due educazioni differenti ,così come i loro ruoli .. ".
Mentre rifletto in questi termini,mi abbiocco e lentamente mi addormento, dimentica delle stoviglie e incurante della possibile punizione di Nanny....




**********************************************************  





Un fascio di luci filtra dalle tende, sfiorando il mio volto ancora intontito dal sonno.
Sbadiglio scompostamente e mi accorgo che una coperta sta tenendo al caldo il mio corpo.
Ormai del fuoco non erano rimaste che le sue ceneri mute (1).




All'improvviso una voce dalla penombra :
< Eh brava la nostra stellina (2), batte la fiacca invece di lavorare...... Chi sarebbe la vera cuoca? Lo dicevo io che riassettare ti faceva fatica ... >
< Andrè! E' domenica,lasciami riposare ..... nessuno ti ha mai detto di non svegliare il can che dorme? >
< Te intendi la nonna,vero?.... Si è destata da poco e non sarà molto contenta quando vedrà questo caos... >.
"Ihhhhhh.....Marron Glacè ! Maremma gatta ,me ne ero completamente scordata! ".
Salto dalla poltrona come una delle erinni:
< Presto, aiutami a rimettere per favore, sennò i tortelli di ieri te li puoi scordare per sempre! >
< Se la metti su questo piano..... agli ordini,eheheh >.




In un battibaleno rifacciamo regnare l'ordine sia nella sala da pranzo che in cucina, giusto appena prima che arrivi la nonna.
Tiriamo un sospiro di sollievo.



< Ragazzi, cosa ci fate svegli a quest'ora? >
< Ecco ,la mattina è il momento perfetto per una passeggiata ,vero Ester ? >
< Verissimo. Infatti stavamo per andarcene,giusto Andrè? >
< Giustissimo.>.



Lasciamo il palazzo di corsa , con dietro le urla  di Nanny,sdegnata per essere stata piantata in asso senza neanche un saluto .
Raggiungiamo col fiatone il boschetto di salici.
< Aspettiamoci una mattarellata al ritorno.....sento già la testa dolorante..... A proposito, sei stato tu a mettermi la coperta? >.
E il ragazzo :
< Si, stanotte ti ho trovata che dormivi beatamente.....non ho voluto disturbarti >
< Grazie >
< E di che ? Non voglio che si ammali la mia "cuoca  preferita ",iihihih >
< Umph, se il buongiorno si vede dal mattino, con te è tutto un programma !
Ma basta con l'ironia, parliamo di cose serie... raccontami, come è andata la trasferta a Parigi? >
< Ah..b..bene..cioè, nella norma...Il desiderio del conte è stato esaudito e ha potuto vedere le miserie della città...già ..una città che prima era ridente, piena di colori ,invidiata da tutte le potenze europee.
La disperazione e la desolazione hanno ormai soffocato la vita parigina o semplicemente quella dei francesi.
Ieri sera tutto taceva, anche il cielo stellato era freddo e apatico.
Lungo la Senna ci ha accompagnato solo il suono malinconico di un organetto....
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una immagine della regina ,trafitta da parecchi pugnali..... Fersen sembrava impazzito...Era rimasto scettico fino a quel momento , ma quando ha avuto la prova tangente davanti agli occhi........ Tutto il suo corpo era percorso da un tremito convulso e invocava il nome della sovrana.
Ora che ci penso....il conte non ha mai nominato Maria Antonietta da quando è tornato e all'improvviso ha deciso di non approfittare più della nostra ospitalità,partendo stamattina stessa.....
Andrà a rendere omaggio alla regina,credo.... Ah, a proposito, ti porto i suoi saluti ....gli è dispiaciuto non farteli di persona. >
< Ci saranno sicuramente altre occasioni ....e Oscar? >
E Andrè, ipocritamente:
< ...... Come ,scusa ? Non ho ben compreso .....  >
< Niente, niente....farfugliavo due parole tra me e me .... >.


Silenzio.



< Senti ,Ester.....perdonami ma ti lascio ; vado nelle scuderie a fare la toeletta ai cavalli , ci si vede stasera ? >
< Va bene, tanto anche io ho i miei impegni.....la biblioteca mi aspetta......
Stai attento a non farti cambiare i connotati da qualche zoccolata,eheheh... >
< ...e te a non cadere dagli scaffali... io non vengo a raccattarti col cucchiaino.... a dopo.>
< A dopo . > .



 ******************




Con passo furtivo per non incrociare Marron Glacè , mi barrico nella sala di lettura.




Mentre spolvero, mi ritrovo a ragionare sugli ultimi eventi:
" I tempi non sono ancora maturi per Andrè..... devo pazientare, non è auspicabile costringere il ragazzo a confidarsi con me.....
Comunque dai suoi occhi traspariva una strana luce.....non so se era dovuta al sollievo per la dipartita di Fersen o alle sue pene d'amore. Tuttavia sento che in fondo al suo animo c'è una pentola a pressione pronta a scoppiare e il limite sarà ben presto dolorosamente oltrepassato..... ".
Mi cade un antico volume del 400' ; il mio volto diventa una maschera funerea e celermente scendo dalla scaletta.
Fortunatamente , constato che il prezioso manoscritto non ha subito danni. Comincio a sbuffare....
< Uff, da quanto tempo sono qui ?...... Le SEI? Per tutti i filistei , è così tardi ?! Ecco perchè mi sentivo mancare .... ho esaurito tutte le energie .... Però sono stata brava , ho liberato dalla polvere tutti libri e questo significa con mio grande dispiacere che qui d'ora in poi non potrò metterci piede....
Ah , ma adesso una ricompensa me la merito proprio e alla mia maniera. >.
E preso un libro mi abbandono su una poltrona.



" Antologia di poesie latine "



Fatico non poco a lume di candela,ma più vado avanti con la lettura, più mi dimentico del mio compito e di dove sono:



Nulli se dicit | mulier mea nubere malle
quam mihi ,non si se | Iuppiter ipse petat.
Dicit ; sed mulier | cupido quod dicit amanti
in vento et rapida | scribere oportet aqua. (3)

*

Asper eram et bene | discidium me ferre loquebar;
at mihi nunc longe | gloria fortis abest,
namque agor ut per plana | citus sola verbere turben,
quem celer adsueta | versat ab arte puer. (4)

*

Sunt aliquid Manes :| letum non omnia finit ,
luridaque evictos | effugit umbra rogos. (5)

*

Catullo, Tibullo ,Properzio......
Abbandonando l'ultimo barlume di razionalità, comincio a voce alta a leggere in metrica lo scritto di Orazio più famoso:



< Tu ne quaesieris |, scire nefas | ,quem mihi, quem tibi
finem di dederint |, Leuconoe, nec babylonios
temptaris numeros | . Ut melius | ,quidquid erit, pati,
seu pluris hiemes | seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis | debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum:sapias | , vina liques |,et spatio brevi
spem longam reseces |.Dum loquimur ,fugerit invidia
      aetas: carpe diem |, quam minimum credula postero. > (6)




Rumori da dietro l'entrata.
Taccio ,la maniglia sta ruotando.
Soffio sull'unica fonte di luce e mi rintano dietro un divano....
E' Andrè:
< Ehi, c'è qualcuno qui ? Mah....è tutto buio........eppure mi è parso di sentire qualcuno parlare,sembrava in latino... Eh,ragazzo mio, ti stanno venendo le traveggole anche da sveglio.....di male in peggio..... >.
Il mio cuore batte all'impazzata e la mia schiena è percorsa da un  brivido agghiacciante .
" Accidenti, sarebbe un guaio se mi trovasse qui.....immobile , resta immobile... ".



Finalmente la porta viene richiusa e dei passi si allontanano .
Camminando a carponi e tastando il pavimento,raggiungo l'uscita.
Sbircio nel buco della serratura per accertarmi che non ci sia nessuno in  corridoio.
Sgattaiolo in cucina......




< Eccoti  qui ! Dove eri andata a finire ? Sono le otto e mezza passate ....ci stavamo preoccupando seriamente ,sai? >
< Perdonami, Oscar, mi devo essere appisolata da qualche parte..... Ehi, ma perchè sei con la divisa delle guardie reali e non in borghese ?Non avevi da fare delle commissioni per conto del generale ? >
< Ti spiegherò tutto in camera mia, seguimi . > .




< Cosa? Il conte è tornato dalla regina ?!  > esclamo stupita .
< Già > un sospiro < l'unica nota positiva è che l' ha convinta a tornare alla reggia....da mesi si era chiusa nel Trianon....mi hanno richiamata per scortarla ....> .
Batte un pugno sul tavolino.
< Che illusa ! Avevi ragione tu quando hai cercato di avvertirmi.....un grande amore non si può soffocare con qualche anno di lontananza....Però, io amo infinitamente Fersen e tale sentimento mi porterà alla follia, lo so.
Questo pomeriggio ne ho avuto la prova . Infatti la sua persona ,i suoi gesti hanno offuscato la mia mente e non mi hanno permesso di svolgere il mio incarico... nel momento più delicato mi sono fatta travolgere dai sentimenti ....ho abbandonato i miei soldati con la scusa che ormai il peggio era passato..... Sono scappata,capisci ?
Ma io so cosa fare .... >
< Eh ? >
< Seguirò per una volta il tuo consiglio , Ester..... Và da Nanny e dille di portarmi il più bell'abito da sera che mi ha confezionato . >
< Da donna ? >
< Da donna. >.




In quattro e quattr'otto riferisco alla nonna il desiderio di Oscar e i suoi occhi si animano di commozione .
< Ah, questo giorno è arrivato finalmente ! >.
Con le sue mani esperte estrae da un baule d'ebano  un magnifico abito di raso e seta, candido come un giglio.
Mosse da una fretta disumana e eccitate fino allo spasmo, percorriamo il salone principale, dove Andrè ci sta fissando con curiosità:
< Ehi ,ma dove andate con quella tenda ? >
< Macchè tenda e tenda ! Sei proprio grezzo.... E' per Madamigella .... stasera andrà al ballo a Versailles ! >.
Non fa in tempo a replicare che siamo già sparite dalla sua vista.





< Che? E io dovrei mettermi quel macchinario infernale , quello strumento di tortura ? Non ci penso nemmeno.... >.
E Marron Glacè, energica ma premurosa :
< E' per dar forma all'abito e non farti sembrare un sacco di patate .....e adesso stai ferma e schiena dritta ! >
< Ma fa male e poi non respiro ! >
< Allora ho tirato bene i fili,eheheh... Ester, mi andresti a prendere il diadema e la spilla con i coralli ? Sono nel portagioie sulla destra >.
Ed ecco l'ultimo tocco sulla acconciatura. La mia eroina è talmente perfetta che non è stato necessario neanche un grammo di trucco.
Chi non si innamorerebbe a prima vista ? Solo un cieco.....
Ma rimane un ultimo ostacolo..... i tacchi !
Prendo le mani della ragazza e come una mamma fa col suo bambino ,le insegno a camminare.
E' così grande la sua determinazione che in un battito di ciglia da goffo anatroccolo si trasforma in un elegante cigno.
< Bene, direi che è ora di andare.. >.





Sotto gli occhi estasiati di tutti , Oscar scende la scalinata.
Tutta la sua persona è circondata da un'aura che irradia grazia e solennità.
Ma è solamente uno che, incantato da una tale visione , è rimasto pietrificato.
E' la nonna a scuoterlo:
< Andrè, non stare lì impalato ; vai a prendere la carrozza , ma mi raccomando, copri lo stemma.... Oscar vuole viaggiare in incognito... >.




Rimaniamo solo io e Madamigella nel salone di entrata ad attendere la vettura.
< Tieni il ventaglio, lo avevi dimenticato... E' un accessorio molto importante ed ha una "lingua " tutta sua . Può essere un fidato alleato e uno scudo per gli sguardi altrui........Ma perchè ti tedio con questi discorsi? Sarà per smorzare l'emozione .....Toh, ecco il tuo nocchiero.....beh....che dire... >.
Ci sciogliamo in un lungo abbraccio.....talvolta le parole sono un superfluo corollario .






Stante sull'uscio,la seguo con gli occhi, mentre ,radiosa, parte alla volta del palazzo e ,come una lucciola in mezzo al bosco ,scompare nelle tenebre.
"Domani sarà un altro giorno e io sarò qui a offrirti la mia spalla.....
Possano Tyche accompagnarti e le Pleiadi (8) rivelarti la giusta via per il tuo cuore ".



Continua.......



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Note
(1): Tratte dal carme " In morte del fratello Giovanni " del Foscolo, ovviamente il contesto è diverso....
(2):Ester letteralmente significa "stella " da Aster- asteros
(Αστήρ-αστερός). Ha origini nel nome della dea babilonese dell'amore e della guerra "Ishtar".
(3): Catullo,Liber c.70
(4):Tibullo,Elegiae I,5, 1-4
(5):Properzio,Elegiae IV,7 ,1-26
(6):Orazio,Carmina I,11
(7):Tyche è la dea greca della fortuna.
(8):Le Pleiadi sono una costellazione che ha origini nella mitologia greca.

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Capitolo 6
*** Cap.6: La saggezza dei corvi ***


cap 6







Un nuovo giorno viene accompagnato dal canto del primo pettirosso, messaggero dell'inverno.
Svegliandomi dolcemente ,riprendo conoscenza e insieme ad essa la consapevolezza di cosa mi aspetterà oggi.
Con gesti quasi meccanici e dettati dalla nuova abitudine,mi appresto a svolgere il mio ruolo.......



< Buongiorno Nanny, dormito bene ? >
< Come un ghiro, anche se inizialmente ho faticato parecchio per l'emozione......vedere finalmente la mia bambina negli abiti che avrebbe dovuto sempre indossare, mi ha suscitato una gioia profonda.....e tu ? >
< Non mi posso lamentare > e impaziente aggiungo
< E' pronto il vassoio della colazione? Spero di non disturbare Madamigella, visto che ieri ha fatto sicuramente le ore piccole... >
< Non ti preoccupare,lei è sempre mattiniera... >.

Con queste ultime parole della nonna ronzanti nella testa,giungo davanti alla porta della camera da letto .
Esito.



" Ma con che faccia mi presento da Oscar? Posso affermare con certezza che il ballo non sia stato tra le esperienze più entusiasmanti della sua vita....Certo,l'ho incoraggiata io ma è stata una sua decisione,solo sua......e poi gli eventi dovevano prendere questa piega.....per forza ....non c'è motivo per rammaricarsene,ma......per la prima volta ho il timore di incrociare il suo sguardo afflitto.......
Mi sgriderà? Mi incolperà ? Riverserà su di me tutta la sua amarezza ?
Forza, su Ester....un bel respiro ...".
E mentre a guisa di Eolo gonfio le  guance ,l'ingresso viene spalancato e mi ritrovo vis à vis con la ragazza .
Il mio volto ,infiammato per l'incontro repentino e ingrossato per l'aria imprigionata,  fa scoppiare le risa di Madamigella .....

< Ahahah.....ma che ti stavi ingozzando con la mia colazione? Sembri una rana che sta per scoppiare..... >.
Dopo qualche secondo di apnea , deglutisco di colpo facendomi tossire :
< Coff,coff......perdonami....coff....mi hai sorpreso durante una profonda inspirazione.....se vuoi accomodarti...... >
< No, Ester; mi dispiace che tu ti sia presa tanta premura ,ma stamani non ho appetito ....ho delle cose da fare e in più mi è venuta una idea per catturare il cavaliere nero. Devo parlarne subito con Andrè....... a proposito, sai mica dov'è ? >
< Nella sua stanza,credo.... >
< Bene >.



Rimaniamo immobili. Scruto il volto di Oscar, rabbuiatosi dopo l'ilarità iniziale.
E' lei a rompere il silenzio.
< Credo....credo che le nostre conversazioni d'ora in poi verteranno su tutto, ma non  sull'amore....
ieri sera.... Fersen.....io....ah,lasciamo correre.....non mi va di parlarne stamani....un giorno, chissà....... >
< ..... >
< No,non è che io non voglia confidarmi con te,perchè ho perso la fiducia nei tuoi confronti.....è solo che non me le sento.....ti prego di comprendermi. sento che il tempo rimarginerà le ferite e renderà il conte un ricordo lontano......ma io.....io non mi innamorerò più,non ne vale la pena.....
Cambiando discorso,vorresti venire con me ? Penso possa farti piacere renderti partecipe della mia idea.... >.
Simulando una gaiezza un pò ridicola,ma necessaria, annuisco.
Nonostante gli eventi recenti,l'atmosfera è rilassata , libera dalla sofferenza che sicuramente sta tormentando il fulcro delle emozioni di Madamigella.




Rispetto il suo desiderio e per tutto il tragitto cerco di distrarla ,interrogandola insistentemente sul suo ultimo incarico.
Nello sguardo della mia eroina balena una luce ,ascrivibile solo alla passione per le proprie mansioni.




" Per quante volte ti ritroverai sconfitta davanti alle avversità della vita, ti rialzerai....oh,si...ti rialzerai....."





TOC,TOC.
< Si? >
< Siamo noi ,Andrè >
< Ah, già alzata ... >,il ragazzo sorvola su quel che è accaduto ieri
< devi dirmi qualcosa di urgente? >
< Non sai quanto la notte porti consiglio! Ho escogitato un piano per assicurare alla giustizia il nostro furfante dalla mano lesta.
Ascoltami attentamente......mi travestirò da cavaliere e per le sere a venire mi intrufolerò nelle case dei nobili,depredandole.
Voglio vedere qunto tempo resisterà il nostro uomo, sapendo che il suo nome viene abusato per dei semplici furtarelli. Ovviamente mi darai una mano per fuggire e appoggiarmi nel mio intento....
Ah, se verrà adottata questa linea d'azione , acqua in bocca ,mi raccomando.....quello che è stato detto in questa stanza deve rimanere qui....... So che questo metodo sarebbe deplorato da tutti, ma in certi casi l'unica soluzione sono le vie illegali e come ha scritto un grande italiano (1) ,il fine giustifica i mezzi.
Allora ,cosa ne pensate? >.
E io:
< Beh, è un'idea grandiosa, rischiosa , ma grandiosa......far uscire allo scoperto il "novello Robin Hood " colpendolo nell'orgoglio.....si,si....approvo...... Ma, mi sorge un dubbio......per quanto ne so ,lui non è biondo e con i tuoi capelli, Oscar, potresti mandare all'aria tutta l'operazione. Non voglio dire che fisicamente saresti inadatta...agile sei agile.....ma è questa peculiarità nel tuo aspetto che non  mi convince.... >.
E Andrè, punzecchiandomi:
< E con questo , a cosa vorresti puntare ?Vuoi prendere il posto di Madamigella ? Ti ricordo che con la tua chioma miele-rossiccia ti riconoscerebbero dovunque.....e poi sei solo buona a spolverare e cucinare.....ah...dimenticavo....neppure quello....ahahaha >
< Gnè,gnè...fanfarone sputasentenze, come al solito mi interrompi mentre sto esponendo ciò che scaturisce da un'attenta riflessione, cosa che ,dubito, tu ne sia capace......Eppure è un requisito basilare per impersonare il cavaliere......vorrà dire che tu sarai il braccio e Oscar la mente.... >
< Cosa  cosa cosa ?Stai dicendo sul serio? >
< Vedi altri aspiranti al ruolo in questa stanza ? Su,poche storie; indossa questo completo nero con tanto di mantello .....e non scordarti della mascherina.... >.




E in men che non si dica, la trasformazione del ragazzo nel furfante è quasi completa.....
< Allora ,che ne dite? Acconciato così, sarei capace di far prendere un coccolone alla nonna, ahahah >.

Ci scambiamo un'occhiata complice con Oscar , che subito balza sul povero Andrè, bloccandogli le braccia dietro le spalle.
< Ehi! Ma che diamine...... >.
Con aria terrorizzata mi vede avvicinare con un paio di forbici in mano...
< Che avete intenzione di fare?... No,eh.....i miei capelli, il mio unico vanto non si tocca!.......Ehi,tu....non ti avvicinare......il tuo sguardo sadico-assassino non mi piace per niente........
E dai ,Ester! Ti prometto che non ti tratterò più male , mangerò tutto quello che vuoi senza fiatare....ma ....per l'amor di Dio non....... >.


ZAK
Troppo tardi.
Una coda bruna giace inerte sul pavimento con il solo nastrino come sudario funebre.
< Come avete potuto, sniff... >
E Madamigella,per addolcire la pillola:
< Uh....quante storie.....ricresceranno ,vedrai.......Ma guardati, sei proprio un bel giovanotto ora e soprattutto sembri il sosia del nostro ricercato.......
Ricordati,il tuo sacrificio per la patria verrà ricompensato... >
< Tsk, si....per il re e la regina.... >
< Che hai detto ? >
< Scusa, Oscar .....è solo che non sono molto d'accordo con questa caccia al ladro....in fondo lui non spoglia degli averi i ricchi per scopi personali....spartisce il bottino con chi non ha neanche mezza cipolla da mangiare, con chi lotta disperatamente per vivere un giorno in più in questo miserabile mondo.....
Pensaci, la forbice tra coloro che si ubriacano di opulenza e coloro che si spengono nella crudele povertà si sta sempre più allargando. A volte è necessaria una figura che riequilibri la situazione o che almeno la tamponi, dando speranza alla gente.....
Bah.....questi discorsi sono inutili e il sentimento di umanità e la pietà devono inchinarsi di fronte al dovere e alle leggi dello Stato.......
Comunque,tornando a noi, quale sarà il nostro primo obiettivo stasera ? >
< La villa dei marchesi d'Argenson. Ci sarà una festa per il compleanno della figlioletta. Agiremo indisturbati e l'occasione darà eco al furto.
Per le volte successive seguiremo tale "modus operandi", sperando di incontrare al più presto il cavaliere nero....
Bene....detto questo.....ci ritroveremo al cancello alle dieci >.
Ci avviamo verso la porta , ma Madamigella non ha ancora terminato :
< E ... Andrè....quello che hai affermato prima è giusto, ne convengo......ma io ho una missione da compiere e ,nè come nobile,nè come capitano delle guardie reali, il lusso della scelta non mi è concesso. Spero tu capisca...... >.
Il ragazzo annuisce in risposta.
Chiudiamo la porta dietro le nostre spalle.




***********************




I giorni si susseguono incessantemente,  come le notti , compagne degli atti corsari dei miei amici.
Come il cucciolo della volpe attende nella tana il ritorno della madre dalla caccia,così ogni volta temporeggio nel dormiveglia per assicurarmi che i due raggiungano la villa sani e salvi.
La mia apprensione è rivolta soprattutto a Andrè, sapendo che la sua mascherata potrebbe costargli veramente cara.
Tuttavia, dopo un mese di tentativi, del furfante non si è materializzata neppure l'ombra.
In compenso la mia stanza è diventata la grotta di Alì Baba......



< Mamma mia! Non ho mai visto così tanti gioielli tutti assieme......perle,rubini,zaffiri, diademi,argenti > allungo una mano < Siamo sicuri di restituire proprio tutto ai legittimi proprietari, quando avremo catturato il ladro ? Non credo si accorgeranno se manca qualche spilla o braccialetto.... >
< ESTER! >
< Uff....scherzavo.......tenere tutto il bottino qui mi innervosisce....andrò fuori di testa,lo so......
Prima questa storia finirà,meglio sarà.....Non voglio passare il resto dei miei giorni nelle Tuileries per un furto che non ho commesso >
< Stai tranquilla,il tuo desiderio verrà presto esaudito.....il silenzio del vero ladro mi fa capire che siamo vicini al risultato sperato......ma ,senti...ti andrebbe di continuare a parlarne in camera mia ? >
< Certo,Oscar...preparo un pò di tè? >
< Volentieri..... Allora a tra poco... >.





Con passo cadenzato raggiungo la stanza scelta come cassaforte dei nostri discorsi.
Busso ed entro.
La bella ragazza dagli occhi azzurri sta rimirando i riflessi scarlatti dell'orizzonte, pronto ad accogliere le ombre vespertine.
E' serena e nel suo sguardo non colgo le venature malinconiche di qualche tempo fa .
Verso il nettare ambrato nella tazza di porcellana e Madamigella ,autonomamente, se ne appropria , tornando poi vicino alla finestra.
< Anche oggi dovrete fare visita a qualche ricco barone? Spero che tutto questo vostro impegno non sia vanificato.... E' più di un mese che va avanti questa sceneggiata... >
< E' indispensabile che questa catena di colpi del finto cavaliere non venga spezzata. Inoltre, questa sera il duca di Nevers ha organizzato un gran ballo....sarebbe un peccato perdere una simile occasione e ......>.


Pochi secondi, frammenti di ceramica per terra e un corvo, questo solo è concesso agli uomini per captare gli oscuri disegni del fato.
Così come era giunto , l'angelo nero ascese al cielo, velocemente, lasciando in dono sulla mano di Oscar un rivolo rosso sangue.
Indietreggio spaventata, non tanto per la vista della ferita , quanto per la scena sibillina.
"Oddio ,no! Questo....questo significa che l'infausto dì è.... ".
Ma per un attimo riacquisto lucidità e tampono il palmo della ragazza con un fazzoletto pulito....
< Vorrei proprio sapere cosa è preso a quei corvacci !......
Senti ,Oscar, ma è proprio necessario che vi rechiate alla festa?
......potreste prendervi una serata di riposo ....e poi non vedi? Si sta rannuvolando......per favore...almeno per stavolta ,rimanete a casa.... >
< Ma cosa dici? Ti sei bevuta il cervello per caso ?Siamo vicini alla soluzione, non possiamo fermarci ora.....Non ci sono motivi plausibili per rimandare l'operazione.....Non è che mi stai nascondendo qualcosa ? Hai cambiato la tua opinione all'improvviso..... >.
Sbianco  e balbettando.....
< Chi ? Io? Non sia mai......solo che....l'incidente.....la tazza rotta....non mi sembra di buon auspicio...... vorrei che non vi accadesse niente di irreparabile......Non dimenticare che il cammino che avete intrapreso è pericoloso e pieno di imprevisti e fino ad ora una buona stella vi ha sorriso,ma.... >
< Ah, questi sono solo inutili pregiudizi, frutto della superstizione popolare, credimi.... >
< Sarà come dici tu, forse mi preoccupo troppo ,ma....se mi è concesso, promettimi di non lasciare mai solo Andrè e qualsiasi cosa accada non permettere che i due cavalieri raggiungano uno scontro corpo a corpo, se le tue previsioni dovessero avverarsi....
Me lo giuri ? >.
I miei occhi dardeggiano di solennità per rendere credibili e efficaci le mie parole.
La mia reazione sorprende la ragazza che , prendendo le mie mani tra le sue , sigla il tacito accordo.
< In questo caso, buona fortuna a tutti e due >  e sparisco dietro la porta.




**********************




Cammino su e giù nel soggiorno e le mie mani, intrecciate, si stanno contorcendo fino a diventare rosse e gonfie.
I miei pensieri sono rivolti ai ragazzi.
"Speriamo abbia colto l'avvertimento....io.....non potevo fare di più......Oh, Signore , fa che tornino illesi...... ".



< Ester , cosa ci fai ancora alzata ? E' mezzanotte passata....... >
< Scusa, Nanny, non riesco a prendere sonno...... >
< Infatti ti vedo un pò agitata....cosa è  che ti turba? Pene d'amore ? >
< Oh, no no >.
Zoccoli al galoppo in lontananza.
Una voce di donna urlante.


Ci precipitiamo subito fuori.
Porto un palmo davanti alla bocca.
Le mie lacrime si confondono con la pioggia .





continua..........


************************

Note:
1 -Niccolò Machiavelli , "Il principe "



Volevo scusarmi per il ritardo, ma sono stata risucchiata in una serie di impegni . Inoltre, visto che la mia nuova passione per la scrittura sta prendendo campo, la mia immaginazione sta vagando in scenari e personaggi diversi....ma non vi preoccupate, questa ff rimane la mia priorità.
Ancora un grazie caloroso a chi mi segue e un abbraccio "virtuale".
Alla prossima :-)

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Capitolo 7
*** Cap.7: < Andrè, sarò i tuoi occhi.... > ***


cap 7









< Nanny,presto! Fai chiamare il dottor Leclercq! Andrè è stato gravemente ferito ad un occhio ! >.


Movimenti esagitati risvegliano la villa nel cuore della notte e un rumore confuso di passi si fonde con il ticchettio armonioso della pioggia.
Le nostre vesti sono ubriache d'acqua , ma questo è l'ultima delle nostre preoccupazioni.


Non so per quanto tempo sono rimasta immobile sotto quel cielo piangente; l'unico mio segno di vita era riconducibile ad un unico, dominante, tristo pensiero:
" Alla fine è accaduto lo stesso.......ma...come..... eppure mi era sembrato di essere stata abbastanza chiara con Oscar ......non doveva finire così......Perchè? E' stata colpa mia.....non dovevo permettere loro di lasciare la villa, anche a costo di.... ".
Ma la voce di Marron Glacè mi sveglia da questa condizione pietosa, ricordandomi che non è il momento di stare immobili.
Sotto suo consiglio preparo l'acqua bollente e mi approprio di pezzuole pulite.
Le mie mani tremano mentre mi dirigo verso la camera del ragazzo e il mio stomaco si sta contorcendo,stritolato da mille spire.
Passo davanti a uno specchio e ingenuamente, forse sperando che il mio volto non sia stato stravolto dal mesto caos  che alberga nella mia anima, scruto la mia immagine riflessa.
Mi basta un attimo per distogliere lo sguardo ,perchè chi ho davanti a me non è la Ester che conosco, almeno in apparenza.
Degli occhi celesti è rimasta solo un 'espressione vuota, distante, tumefatta dal gonfiore e venata di un rosso insano. Le lentiggini sono state ormai coperte da un insolito pallore , quasi cadaverico e le mie labbra sono serrate in una smorfia amara.
Inspirò profondamente ,ma non indugio di più: c'è bisogno di me.


Fortunatamente il medico non tarda ad arrivare .
Nel frattempo con delicatezza estrema pulisco il sangue ragrumatosi intorno alla ferita. Cerco di matenere un certo contegno e il braccio fermo , anche se una fastidiosa pulsazione mi preme sul petto , facendomi mancare il respiro: l'inizio del pianto.
L'atmosfera non è delle più felici: Oscar è appoggiata al muro,pietrificata , e non toglie mai gli occhi di dosso dal suo amico; Nanny come al solito si è trasformata in una fontana vivente , lanciando accuse e spergiuri sensa senso.
Quando il dottore entra in camera ,noi tre li lasciamo soli.


L'attesa è snervante ; più il tempo passa, più le nostre speranze di una possibile guarigione vanno via via scomparendo.
Non abbiamo il coraggio di guardarci in viso, nè di parlare . Qualsiasi argomento sarebbe inopportuno.
Mi siedo accanto alla nonna e le cingo le spalle con un abbraccio .
So che è inutile ,ma allevierà un pò l'inquietudine e la tensione.



Finalmente la porta si apre e ci precipitiamo subito all'interno della stanza. I nostri sguardi si spostano meccanicamente ora su Andrè, ora su Leclercq e viceversa.
Quest'ultimo, con aria preoccupata, non si perde in convenevoli e a voce alta , affinchè tutti sentano , pronuncia la mesta sentenza:
< La ferita è piuttosto grave,tuttavia il taglio non ha reciso zone fondamentali. Questo però non significa che non si debbano prendere precauzioni. Ho disinfettato e fasciato l'occhio, ma è necessario fare degli impacchi con la camomilla e il medicinale che vi darò  almeno due volte al giorno . Inoltre , le bende siano cambiate con regolarità e spesso.....Il tutto con il solo ausilio di una candela . Infine, a meno che non sia io a ordinarlo,l'iride non deve essere lasciata scoperta, nè tantomeno esposta alla luce del sole, altrimenti il danno sarebbe irreversibile >.
E Marron Glacè, piagnucolando:
< Questo significherebbe ? >
< In termini spiccioli, signora, Andrè perderebbe l'uso dell'occhio sinistro >.


Queste ultime parole ci calano addosso come una mannaia ,ma il più scosso di tutti è il ragazzo ,muto e immobile nel suo letto.
Ci accomiatiamo da lui per lasciarlo riposare e  mentre Nanny accompagna il medico alla carrozza, Oscar mi blocca prima che io possa dirigermi verso la mia camera.
E' sconvolta quanto me ,glielo leggo in volto , ma vi serpeggia un sentimento a lei nuovo: il senso di colpa.
< Ester, io non me lo perdonerò mai. Io.........no so come sia potuto accadere......è successo tutto così in fretta,che non ho avuto il tempo di riflettere e di onorare la nostra promessa .
Andrè è stato più svelto di me nell'inseguire il cavaliere, ma quando li ho raggiunti non ho saputo distinguere l'uno dall'altro.
Te ne rendi conto ?! Non ho riconosciuto la persona che è accanto a me da venti anni, uno dei miei più cari amici! Sono una buona a nulla ,
incapace di proteggere chi mi sta vicino..... >.
La stringo a me con una intensità pari alla mia volontà di scacciare dalla sua mente un simile delirio.

< Non dirlo neanche per sogno. Non è a causa tua se lui è rimasto ferito.E' stata un'orribile fatalità....... E poi , in una situazione talmente critica ,chi avrebbe potuto discernere l'amico dal furfante? Almeno non lo ha ucciso...... Andrè ,per sua fortuna ,è un abile spadaccino.
Credimi, non avresti potuto fare nulla..... >.
Quasi ravvivata da una nuova fiamma, Madamigella distoglie il suo volto dall'incavo della mia spalla e ,ardente, afferma:
< Giuro su Dio che mi vendicherò....la farò pagare molto cara al Cavaliere Nero, foss'anche l'ultima cosa che faccio in vita mia ! Ha osato sfruttare la situazione per fuggire invece di battersi con me.....un vero vigliacco......ma io so cosa fare.....nessuno mi fermerà..... >.
La fisso con sguardo interrogativo.
< Non ti preoccupare....non mi comporterò in maniera irresponsabile .....niente colpi di testa..... ti posso solo dire che stanerò quel ladro ......ho già un piano.
Ma adesso cerchiamo di riposare....ci sono stati troppi fatti incresciosi per oggi ...... >.
Con un ultimo abbraccio ci separiamo e raggiungo il mio giaciglio di malavoglia. Sarei capace di tutto ,ma non di dormire.




*****************************************




Il giorno successivo,Oscar è uscita prima che io mi svegliassi....."impegni di vitale impostanza ", come ha affermato la nonna.
" Poco male " penso " vorrà dire che mi trasformerò in una perfetta crocerossina per il povero Andrè..... ".


Munita di tutto l'occorrente indicato dal dottore , vengo anche incaricata da Marron Glacè di far fare colazione a suo nipote: ergo, un vassoio in più da portare.
Impacciata da tutti questi oggetti , con passo incerto raggiungo la stanza del convalescente .
Per lo sforzo arrivo scarmigliata e affannata. Busso con il piede e entro.

< Toh.....è arrivata la Befana ! E' novembre....è un pò prestino........Che me lo hai portato un pò di carbone? >.
Sebbene sia ferito e la diagnosi non sia delle più confortanti, il mio amico non si perde d'animo..... anzi la sua vena sarcastica è più pulsante che mai. E' un uomo più unico che raro,lo riconosco.
Per la prima volta a una delle sue battute salaci, sorrido e sto al gioco.
Esistono altri metodi per replicare a una frecciatina..........


Simulando la voce di una vecchia , a mio rischio e pericolo mi curvo in avanti.
< Eh,ragazzo mio, non sono mai nè in anticipo ,nè in ritardo quando c'è da visitare qualche bricconcello.....mmmm......e te ti sei comportato mooolto male negli ultimi tempi.....soprattutto con Ester.........vediamo......ho qui una bella colazione......latte fumante, croissants, pain au chocolat, crêpes suzette......ma non te le meriti mica.....prima ci vuole una bella abluzione all'ortica... >.


Appoggio il vassoio sulla cassapanca ,lontano dal letto e ,pronta per la medicazione , raggiungo celermente il ragazzo.
Questi , appena mi vede arrivare , grugnisce per protestare :
< Questa me la paghi.... >
< Umph....dovevi pensarci prima.... Così la prossima volta imparerai a essere più gentile.......la "befana " è particolarmente irritabile la mattina.....
mmmm......dovresti sentire come sono buone le brioches...così fragranti.....si sciolgono in bocca....i panini ,poi, sono morbidi morbidi.....la nonna ha superato sè stessa stavolta..... >
< Ah, Ester ! Basta con questa tortura....pietà,pietà.......
Fai veloce......non resisto più >
< Subito accontentato. Mettiti a sedere .>.



E ,presa una sedia, mi sistemo davanti a Andrè, con in grembo la bacinella con la soluzione indicata dal medico.
Modellando la voce come una carezza per un amico in difficoltà, chiedo:
< Senti...... se ti disturba che io ti medichi, posso.... >.
E lui , contro ogni mia aspettativa ,si oppone:
< Eh,no! Mi sembra che tu ti sia offerta spontaneamente.....non puoi gettare il sasso e poi ritirare la mano. Mi hai negato la colazione, adesso fai il tuo dovere, ihihihih >.
Gli sorrido e penso:
"Non perde occassione per ironizzare ......spero solo di non fargli male.... ".
Lentamente avvicino le mie mani alle bende ,appena macchiate di sangue, almeno in superficie.
La gemma smeraldina di Andrè sta percorrendo il mio volto ,in cerca ,forse ,di una mia reazione alla sua risposta salace.
Peccato che , intenta nella mia occupazione, il mio senso dell'umorismo sia scomparso.
Indugio.
Le mie paure prendono il sopravvento, facendomi dimenticare all'improvviso la determinazione e la fiducia nelle mie capacità.
Il ragazzo se ne accorge , ma , regalandomi uno di quegli sguardi tra i più dolci , mi rassicura.
< Continua..... non temere ciò che stai per fare....non aumenterà la mia sofferenza, ma la allevierà.
Stanotte mi hai ripulito il viso e il tuo tocco era così leggero che non ho quasi sentito la stoffa del fazzoletto che pazientemente stavi adoperando.
Sono certo che nessuno al mondo sarebbe capace di tanta delicatezza....... Stai tranquilla, non ti fermare . Io confido in te, Ester ..... >.
Colpita e commossa dalle parole del mio amico, non gli nascondo una piccola lacrima che furtivamente ha solcato la mia guancia .
Ma è questione di secondi e  mi ricompongo, pronta ad adempiere al mio compito.



Finalmente la ferita viene pian piano liberata dal lungo lembo del tessuto, ma viene subito celata da un ciuffo di capelli.
Per la prima volta tocco la chioma di Andrè,sorreggendo con una mano quella ciocca, mentre con l'altra intingo un pò di cotone nella bacinella.
Solo con l'ausilio di una candela, comincio a tamponare l'occhio sfregiato. Tuttavia, la flebile luce mi permette di constatarne la reale condizione.
E così, non riesco a sbarazzarmi del velo di tristezza che,pesante, ha avvolto la mia persona.Ma ciò non turba Andrè,che,anzi,sorride sereno.
Che destino beffardo! Cerco di essere consolata da chi ,in realtà, è l'unico che necessita di una simile premura.


Terminata la medicazione, mi alzo per prendere le bende pulite e con movimenti circolari rifascio la parte lesa.

< Oh, hai visto?! Hai per caso sentito urla di dolore,suppliche o anche solo una blanda lamentela? Hai le mani di fata.......forse dovresti cambiare mestiere ..... >
< Giammai! E per cosa ? Per darti soddisfazione ? no,no....mi dovrai sopportare ai fornelli per ancora molto,molto tempo,eheheheh........
Però adesso,la "Befana" decreta che il carbone dato è stato sufficente.....adesso è tempo dei dolcetti..... >.

Con passo svelto sposto il vassoio sul tavolino ,dopo aver tolto di mezzo i tristi utensili da infermiera.

< Apriresti tutte le tende,per favore ? >
< Completamente ? Ne sei sicuro ? >
< Si.... voglio che il sole entri nella stanza....sono stufo di questa oscurità >.

In men che non si dica, esaudisco il desiderio di Andrè, che ,però, davanti alla luce sfolgorante si copre il viso con una mano, giusto il tempo per abituarvisi.
< Tutto bene ? >
< Adesso si.... >
< Beh.....in questo caso ti lascio mangiare in pace, tornerò dopo........ Ah, ricordati che staserà verrà il dottore a controllare , quindi riposati e non fare sforzi......di qualsiasi genere .... >.
E lui ,sedendosi al tavolo:
< E allora? Non posso stare a rigirarmi i pollici tutto il santo giorno....tanto più che questa tortura continuerà per un bel pezzo, o mi sbaglio ? >
< Uh, uggioso.......non ti preoccupare.....ho già pensato a come mitigare la tua noia..... > - il ragazzo sta sorseggiando il latte -
< Ah, a proposito....stai attento....ci ho messo un pò di cicuta tritata.... >.
Degno di una fontana impazzita, il mio amico sputa tutto ciò che ha bevuto.....
< Sput,sput..... ma che diavolo ?! >.
Incomincio a ridere a crepapelle .
< Brutta monella pestifera! Te ne approfitti ! Ah....ma vedrai , te ne farò pentire e assai amaramente >.
 E io, nascondendomi dietro un 'anta della porta per fuggire velocemente:
< Ah , Andrè , ma tu lo sai.......io ti voglio taaanto bene..... >.
Mi getta addosso un tovagliolo, ma lo schivo con facilità, uscendo definitivamente dalla camera.

Mentre mi allontano, sento le sue risa che piano piano diventano sempre più distanti.......



****************



La giornata scorre relativamente tranquilla ,anche se il mio "paziente" mi ha fatto dannare l'anima e ,in un modo o nell'altro ,si è vendicato del mio scherzetto innocente.
Per esempio, avevo pensato al passatempo , almeno secondo me, tra i più efficaci: la lettura di un buon libro.
Tuttavia, fingendo di essere analfabeta , gli ho portato un libro scelto a caso, ma lui non ha gradito e mi ha rispedito in biblioteca, adducendo scuse ,come :
< In realtà volevo quello con la copertina rossa, sullo scaffale a destra.......non puoi sbagliare. >.
Ma questa scena si è ripetuta più e più volte , facendomi andare continuamente avanti e indietro, dalla camera allo studio e viceversa.
 Alla fine, presa dallo sconforto e stancatami di quel dannato giochetto , avevo porto al ragazzo un opera di Rousseau,sicuramente non frutto di una coincidenza......

< "Giulia o la nuova eloisa ".........hey! Non è quello che ti avevo richiesto...... Ester? > (1).
Ma sono già sparita dietro la porta.
"Mmm....speriamo che questo libro sia di conforto ad Andrè " pensai.



*********************



E' solamente verso sera che Oscar rincasa, giusto il tempo per incrociare Leclercq , di ritorno dalla visita di controllo.
Ancora è presto per essere completamente ottimisti, ma la ferita non si è infettata e ci sono già piccoli miglioramenti.
Questo ,ovviamente, tranquillizza la mia eroina che , come una gazzella, si precipita dall'amico. Così la vedo sparire, avendo avuto solo il momento per un fugace saluto.



L'occasione per parlare da sola con Madamigella si presenta a cena , infatti il ragazzo ha preferito rimanere a letto.
< Allora,Ester, come si è comportato Andrè oggi ? Non ti avrà fatto ammatire ,spero..... >
< No........ assolutamente........diciamo che ,nella sua condizione ,certe esigenze sono più che comprensibili, anche se non so quante volte abbia bocciato le mie idee per fargli passare il tempo.......certo, tutte attività tranquille ed è proprio per questo che non le gradiva. Devo inventarmi qualcosa per i prossimi giorni, o saranno guai........lo sai ,ha una lingua biforcuta ,peggio di una serpe......soprattutto quando è in mia compagnia......quasi quasi scappo...ahahahah......
In compenso ,però,  sopporta il dolore con coraggio leonino. Mentre lo medicavo non ha battuto ciglio e per tutto il tempo che siamo stati insieme sembrava di rivivere quei pomeriggi domenicali , dedicati ai giochi e alla spensieratezza ...........
Oh, quanto vorrei che guarisse in fretta ...... > affermo con una punta di amarezza e malinconia.
< E' un desiderio comune, ma ,vedrai , se ci atteneremo alle istruzioni del dottore, ci lasceremo presto alle spalle questo brutto momento.... >
< A proposito, ci sono delle novità riguardo il cavaliere nero? Oggi sei partita in fretta e furia e al tuo ritorno non mi hai dato modo di parlarti.... >
< Hai ragione e ti prego di avere ancora un pò di pazienza . Nei prossimi giorni non potrò fare a meno di non essere diversamente occupata.
Tuttavia, credo che il mio impegnò verrà ben presto ripagato.....
Ti ricordi della nostra conversazione là, vicino al fiume?
Probabilmente la teoria del nobile che salvaguarda l'operato di quel ladro non è poi così infondata. Ma ho ancora tante informazioni da raccogliere ,eventi da collegare , potenziali protettori da esaminare , anche se ho già la mia rosa di sospettati..... >
< Ovvero? >
< Non è nulla di definitivo, ma la mia attenzione è ricaduta su chi non ha in stima la casa reale ...... Dopo tutto il nostro furfante reca danno ai nobili che deruba e per riflesso al re e alla regina, potenzialmente tacciabili di inerzia.......
Allora, ho pensato al Duca d'Orleans, al Duca di Germain e a quello di Corder....per una strana coincidenza il nostro uomo non  ha ancora fatto loro visita.....
Comunque non posso ancora formulare delle accuse certe .... >
< Beh,in questo caso, tienimi informata su eventuali sviluppi, mi raccomando . >
< Non mancherò , stanne certa . >.



Finito il pasto ,ci ritiriamo nelle nelle nostre stanze.
Mi dimentico di cambiarmi per la notte ed esausta mi addormento  sopra le pesanti coperte del letto .


**********************************


Il sole e la luna si diedero il cambio più volte sul trono del cielo ,prima che potessi avere un colloquio normale con la ragazza .
E' il primo pomeriggio di un lunedì di Dicembre e Oscar è tornata alla villa prima del previsto.
E' visibilmente eccitata e io non smetto di tartassarla con le domande.
Quel che riesco a capire dalle sue risposte sono piccole frasi sconclusionate, come :
< Sento che questa è la volta buona . > o < Finalmente ho l'informazione che cercavo. > oppure < Non ho un minuto da perdere. >.
Sembra una trottola impazzita , ma solo quando Madamigella è già in sella al suo Cesar ,pronta a partire, che la mia curiosità viene finalmente soddisfatta :
< Perdonami Ester, ma anche stavolta dovrai pazientare . Vado a Parigi , dal Duca d'Orleans. A dopo. > e parte al galoppo.
Rimango davanti al portone,interdetta .
< Duca d'Orleans.......palazzo di Parigi.......  eppure non mi suonano nuovi.....perchè ?.......Oh, porca paletta!! FERMA Oscar , aspetta ! >.
Ma ormai lei era già un puntino, fusosi con l'orizzonte .

Rientro in casa,tremante di rabbia , e mi barrico nello studio.......
"Ah.....brava Ester, complimenti davvero........sei un'idiota!! Ti sei rammollita di colpo,per caso? Ma lo sapevi che un giorno la tua eroina avrebbe preso tale iniziativa.......sarebbe stata l'occasione per evitare ad Andrè di perdere l'occhio sinistro...... Umph, qualcun'altro al tuo posto saprebbe fare di meglio.
Comunque non è detta l'ultima parola.....forse lei tornerà a casa stasera........ Ma che cavolo dico?! Tanto la storia sta inesorabilmente proseguendo sui soliti binari, che mi illudo a fare?
Pensa ,Ester, PENSA ad una soluzione ......ci deve essere...... ".
Mi abbandono su una poltrona e solo a sera inoltrata esco dallo studio.....




< ESTER ! Ma dove diavolo eri sparita ? E' tutto il pomeriggio che ti cerco.......e anche Andrè...... >.
Nanny lo indica sul divanetto nel soggiorno .
< E dai ,nonna .....non la sgridare...... mi sono medicato da solo, non vedo il motivo di fare una tragedia ...... In compenso una delle due l'abbiamo trovata, ma di Oscar nessuna traccia ...mi sto preoccupando seriamente...... Ti ha per caso detto cosa faceva oggi?  >
< Dopo pranzo è rientrata a casa , ma aveva fretta . Da quel che ho capito , era intenzionata ad andare dal Duca d'Orleans...... >.
Una luce sinistra trapassa lo sguardo del mio amico , che subitamente si alza e si dirige verso la sua stanza , mosso da una forza ipnotica .
Trascurando le minacce di Marron Glacè , che onestamente non stavo ascoltando, seguo il ragazzo  e ,entrando di soppiatto nella sua camera , lo sorprendo mentre sta sfasciando la ferita.
La mia voce tuona minacciosa :
< ANDRE' ! Cosa-diamine-stai-facendo? >.
E lui ,senza scomporsi :
< Non lo vedi da sola ? Sento che è accaduto qualcosa di grave a Oscar e di sicuro ha  a che fare col cavaliere nero...... Non è da lei rincasare tardi , nè non dare sue notizie..... tutto questo silenzio è inquietante ......
Devo travestirmi da quel ladro per salvarla ...... >
< Ma non hai sentito gli avvertimenti del medico ? Vuoi rimetterci la vista dalla parte sinistra, per caso ? >
< Per lei questo e altro. >.
 Tali parole mi spiazzano , poichè il ragazzo non aveva lasciato trapelare i suoi sentimenti per Madamigella , prima d'ora .
Faccio finta di niente e mi avvicino a lui appoggiandogli una mano sulla spalla.
< Aspetta, non essere così impulsivo ....... ci deve essere un altro modo.......e poi.....non voglio che tu vada da solo ...... è troppo pericoloso. >
< E con questo , stellina , cosa vorresti dire ? Non crederai di poter venire con me...... con quelle gonne mi saresti di impaccio  e non sai cavalcare..... no,no ......è fuori discussione . > .
Ma io ,mettendomi sull'offensiva , con un pugno piantato in un fianco e col dito indice dell'altra mano puntato sul mio amico, sentenzio ,senza diritto di replica :
< Già , ma so sparare e bene..... per i vestiti basta che me li presti te .....
per il resto, beh , dovremo stare sul medesimo cavallo, non credo sia un problema ...... ma tu rimarrai con le bende e ,volente o nolente, Andrè , io sarò i tuoi occhi . >.
Rimaniamo a fissarci per qualche secondo , io col mio cipiglio bellicoso , che non avevo mai svelato , e lui pensieroso.
Tuttavia il ragazzo si scioglie in un sorriso :
 < Vedo che sei testarda come un mulo.....mi ricordi qualcuno , ma forse sei anche peggio..... Non ho alternative , vero ? > .
Scuoto la testa .
< Allora non mi resta che accettare  la tua proposta . > .
Suggelliamo il patto con una stretta di mano e , finiti i preparativi, partiamo alla volta del palazzo del Duca.

Il buio della notte inghiotte le nostre figure, guidate solo da una falce consumata.
Determinata più che mai, in cuor mio affermo:
" Stavolta non ci saranno errori...... Oscar e Andrè rimarranno illesi.....niente mi farà tornare sui miei passi.....non perdere la speranza, Madamigella, stiamo arrivando.  " .





Continua..................



*****************************************


Note: (1) - Nel manga, questo libro è nelle mani di Andrè quando ormai fa parte delle guardie metropolitane. Ho voluto riproporlo , anticipandolo, poichè -come credo abbia pensato la Ikeda- la storia  ( ripresa da Rousseau da quella medioevale di Abelardo e Eloisa ) calza a pennello col destino dei nostri beniamini.


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Capitolo 8
*** Cap.8:Υπέρ Μοίραν μαχομένη ***


cap 8










L'aria gelida della notte sferza i nostri volti,semi nascosti dall'oscurità che troneggia  ormai per i vicoli della città.
Parigi, nonostante la miseria e la povertà l'abbiano apparentemente condannata ad un' inesorabile decadenza, conserva il suo fascino che l'ha resa famosa in tutto il mondo.
Costeggiamo la Senna per un breve lasso di tempo , finchè non attraversiamo il Pont-Neuf.
Percorriamo per tutta la sua lunghezza la Île de la Citè , ma è solo alla fine che il mio sguardo viene catturato da un unico edificio ,in stile gotico, che si staglia tra vecchi e anonimi palazzi : Notre Dame.


Fremo ,mentre  il mio viso è rivolto a contemplare la cattedrale, quasi a voler incidere nella mia memoria queste preziose immagini.
Non sento più il calpestio degli zoccoli, nè il freddo che si è impossessato delle mie mani. Tutto ,intorno a me, è avvolto in un alone ovattato, come in una dimensione trascendentale.
Andrè , che non ha mai aperto bocca da quando siamo partiti , mi desta da questo torpore col suono della sua voce:
< Eh, è davvero magnifico, il vero cuore pulsante di Parigi.... se ne può rimanere estasiati ogni volta che lo si vede. Io.... non sono particolarmente religioso , ma credo che ciò non sia necessario per apprezzare siffatto capolavoro, mentre lo è il rispetto..... ehh >
sospira , < Già....... Spesso non vi è per gli altri esseri umani, figuriamoci per tali opere d'arte inanimate ......anzi....indifese e inanimate...... >
< E' vero ,Andrè , ma esse sono vive nel cuore di molti e sanno pizzicare le corde dell'anima...... Per il resto, se alludi alle critiche condizioni politiche della Francia, beh.......  penso che sia prerogativa dell'uomo il volere al di là dei limiti imposti dallo Stato, dalla Legge , dalle convenzioni e classi sociali , se rimane fedele ai principi morali e naturali.
Credo che nessuno abbia il diritto di soverchiare il prossimo solo in base a meri canoni anacronistici, nè tantomeno vivere alle spalle degli altri.
E quando un cattivo pastore comincia a perdere piano piano le sue pecore  perchè non se ne cura , alla fine non avrà più un gregge e verrà meno il suo ruolo, così come il suo motivo di esistere..... >
< Whoa! Alla faccia del pensiero ! Allora quella testolina bionda non è poi così vuota come sembra......... Eppure mi ero convinto che le tue occupazioni da raziocinante si limitassero alle mansioni domestiche ,ahahahah. >.
Sfoderando una linguaccia , replico :
< Almeno , IO ho avuto la facoltà di formularlo..... non so se  ne saresti stato capace....... E poi non ti credere , non ho vista e udito solo per i pettegolezzi.... comprendo ciò che mi accade attorno, più di quanto tu pensi..... quindi sei avvertito.... > .
Gli strizzo l'occhio e lui ,nascondendo l'imbarazzo :
< Allora dovrò guardarmi alle spalle ...... potresti essere molto pericolosa, ahahah. >.
Penso: "Qualcosa mi dice ,invece, che ti proteggerò.... da te stesso........sarò il tuo angelo custode. " .








Arriviamo nei pressi del palazzo del Duca D'Orleans, illuminato da mille candele. Probabilmente è in corso una festa o un ballo in maschera.
Decidiamo di proseguire a piedi .
Le mie gambe sono indolenzite dalla lunga cavalcata ,ma non me ne curo poichè il mio pensiero è ormai rivolto alla salvezza dei due ragazzi .
Sento il mio sangue pulsare nelle vene e , come il cuore , sta assumendo sempre più il ritmo di una locomotiva impazzita.......

Ho il sentore che il covo del cavaliere non sia poi così distante.




Proprio in un vicoletto limitrofo, inghiottito dal buio, mi fermo di scatto e Andrè cozza contro la mia schiena.......
< Ahia ! Ma perchè ti sei fermata? Potevi.... >, ma lo zittisco , voltandomi e appoggiando il mio indice alla mia bocca ......
< Shhh ! > .
Gli faccio cenno di accostarsi il più possibile alla parete.
In fondo alla strada , semi nascosto da un muretto in discesa , il nostro uomo stava parlottando , presumibilmente , con uno dei  sui compari.
Sfortunatamente siamo troppo lontani per ascoltare le sue parole , ma i gesti concitati e il tono autoritario non  lasciano dubbi sul motivo di tale agitazione.Probabilmente si sta assicurando sia che
l' "ospite" non  venga persa di vista ,sia che la cella non venga aperta,se non in sua presenza .
Dopo un piccolo cenno del capo, il furfante monta in sella al suo destriero .
Tiro un sospiro di sollievo , credendo che si sia allontanato , ma il mio ottimismo viene soffocato sul nascere, quando scorgo che lui sta imboccando al galoppo la nostra via .
Il pallore si impossessa del mio viso, che incrocia quello altrettanto paonazzo del mio amico.
Sul suo volto leggo gli stessi interrogativi che , come tanti fuochi d'artificio, sono scoppiati nella mia mente.....



"E adesso, che si fa ? Farci prendere in castagna quando siamo vicini alla meta.....eh ,no.....sarebbe un peccato mortale...... Pensa, Ester, pensa..... ".
Con le mani alle tempie occupate in uno stimolante ,quanto improbabile massaggio , vengo colta di sorpresa.
Poco prima che il cavaliere ci passi accanto, mi ritrovo con le spalle pressate al muro, il corpo coperto da un mantello e le labbra di Andrè stampate sul mio collo.
Rimango pietrificata fintanto che il pericolo non è passato, dopo di che, il mio stato di trance viene sostituito da una reazione isterico-esplosiva.
Soffiando come una vipera e arrossendo per la vergogna, scosto il corpo del ragazzo , inveendogli contro.......
< Porcaccia zozza ! Ma che diavolo ti è saltato in mente ? Saltarmi addosso.. così .... all'improvviso.....  Sei....sei un deficente ..... Avrai sicuramente salvato la situazione , ma stavi per avere una morta di crepacuore sulla coscienza, te ne rendi conto ,o no ? >
< Uuuu, quante storie per un bacetto.....potresti anche ringraziarmi per la mia brillante idea ..... eheh, sono un genio > e , passandosi una mano tra i capelli , < Già, ma cosa è il genio ? E' fantasia , intuizione , colpo d'occhio e velocità d'esecuzione . (1) > .
Ma io, poggiando un palmo sulla fronte ancora imperlata di sudore per l'emozione e scuotendo la testa......
< Si si , va bene, sarà come dici tu, "signor- so-fare-tutto-da-solo".....cerca di ritrovare un certo contegno, piuttosto , e riflettiamo..... > e continuo , riacquistando la mia freddezza <
Questo incontro inaspettato ci da una grande opportunità.
Primo, sappiamo dove è tenuta prigioniera Oscar , o almeno l'entrata del covo ; secondo , il cavaliere è partito in fretta e furia , segno che , o è successo un imprevisto , o è andato a derubare qualche nobile........ In ogni caso , avremo un pò di tempo a nostra, anzi no...... a mia diposizione .... > .
Estraendo una pistola dal mantello , la punto addosso al ragazzo , che perde di colpo tutta la sua spavalderia .....

< Ester! Ma che intenzioni hai? Riponi subito quell'aggeggio, per carità.....e dai ! Tanto so che stai scherzando, vero? > .
Prendo una corda da una sacca attaccata al cavallo e mi avvicino al mio amico.....
< Scusa, Andrè , ma ti chiedo di addossarti a quel palo laggiù , nascosto nel buio . >
< E se io mi rifiutassi ? > .
 Come risposta ,faccio scattare il "cane " (2) . E' un gesto persuasivo molto eloquente e non ottengo nessuna replica.




Passo parecchie volte la fune attorno al suo corpo , per poi fissarla con più nodi dietro le mani, anch'esse legate.
Infine, per evitare che urli e attiri l'attenzione, lo riduco al silenzio allacciando un pezzo di stoffa dietro alla nuca, dopo averlo pressato davanti alla bocca.
In seguito mi metto faccia a faccia con il ragazzo e gli spiego le mie ragioni di un tal gesto:
< Perdonami ancora ,Andrè, se vuoi, ma non ti posso permettere di venire con me ...... Quando c'è di mezzo Madamigella , non mi fido nè delle tue azioni, nè delle tue reazioni....e poi.... > indicando la sua ferita < hai già pagato un prezzo troppo salato per questa battaglia. Preferisco evitare certi possibili,inutili sacrifici. Inoltre, so badare a me stessa...... ho con me la mia fidata compagna. > alludendo alla pistola < Beh, ora è tempo che vada .......tu non ti azzardare a muoverti da lì,  siamo intesi ? >.
Una strana espressione si è dipinta sul volto del mio amico, ma non riesco a decifrarne i sentimenti che la compongono..... forse rabbia, stupore o angoscia.
Non aspetto neanche un suo cenno , che sono già sparita dalla sua visuale.
Con passo felino mi avvicino al muretto che mi separa dalla guardia e mi rendo conto di dover affrontare il primo ostacolo.
 
"Mmmm....e ora ? ...... Certo, travestiti da cavaliere nero sarebbe tutto più semplice.... peccato che io non possa godere di tali stratagemmi.....allora,vediamo.....Far piombare un vaso sulla testa del malcapitato ? Troppo banale e rischioso....... Fronteggiarlo con la mia arma ? Farebbe troppo clamore e poi ho solo un colpo.......
Ah-ah ! Eureka (3) ! Mi vergogno come una ladra, ma per Oscar farò un'eccezione...... " .

Prendo il mio mantello  e con esso mi cingo la vita . Sfilo i calzoni , preoccupandomi di non fare il minimo rumore e mi armo di un mattone, trovato per caso sul selciato.
Mi alzo lentamente e con fare da civetta passo davanti al carceriere, sfoderandogli un sorriso alquanto invitante.
Giro l'angolo ,mimetizzandomi nell'oscurità.
Alzo un lembo della gonna improvvisata e offro alla vista dell'uomo una delle mie gambe eburnee.
Ovviamente la sua reazione , tipica di un maschio mosso dai suoi istinti primitivi, non tarda ad arrivare . Sfortunatamente per lui , nella mia mano non c'è una rosa o un desiderio di carezza, ma un pezzo di laterizio.
Un colpo secco e cade a terra come un sacco di patate .
Per renderlo definitivamente innocuo, rinnovo la prassi adottata con Andrè e in quattro e quattr'otto la guardia è legata come un salamino milanese.
Gli frugo nelle tasche , ma con mio disappunto trovo solamente la chiave dell'ingresso.
Mi mordo il labbro inferiore e penso:
" Ecco un altro grattacapo......pazienza.....me ne curerò al momento opportuno ".



Mi sbarazzo del mantello , dopo essermi riappropriata dei pantaloni . Poi, guardandomi attorno per accertarmi che la via sia libera, raggiungo la porta e celermente faccio scattare il chiavistello.



E' un attimo e mi ritrovo nelle segrete del palazzo del Duca D'Orleans.
Appena entrata , vengo investita da un olezzo nauseabondo di umidità mista a lerciume, tipico delle carceri malsane e reprimo a stento un conato di vomito.
Le pareti sono tinteggiate di un muschio spento, mentre in mezzo al pavimento, leggermente concavo ,scorre un piccolo rivolo di acqua putrida.
Strappo un pò di stoffa dalla camicia e la pongo davanti al naso.


" Povera Madamigella...... sopportare la prigionia in un tale ambiente stomachevole...... una persona normale non resisterebbe più di cinque minuti.......
Devo fare in fretta a trovarla , o giuro che stramazzo a terra!....
Già, ma da che parte vado ? " .
Mi balena in mente questo dubbio, costatando che di fronte a me si apre un dedalo di cunicoli simili tra loro.
Decido , a malincuore, che l'unica soluzione possibile sia ispezionarli uno ad uno, stando attenta a non incappare in brutti incontri.
Fortunatamente , le strade sono speculari , per cui non perdo tempo a esplorare questi sotterranei, sebbene debolmente illuminati da piccole torce.



Come presumo, la cella che mi interessa è ubicata lontano dall'ingresso, ma con mia grande sorpresa non c'è nessuno a montare di guardia.
Lungo il mio tragitto ho notato, si e no, due individui a fare la ronda di routine.



Mi avvicino allo spioncino , sussurrando:
< Oscar! Oscar, sei qui? >
< Ester! Sei davvero tu? Che ci fai, qui? >
< Sono venuta a liberarti , che domande...... Ma non ti preoccupare..... ti tirerò fuori in un baleno....devo solo trovare un pezzo di ferro per azionare la serratura...... > .
All'improvviso , un tintinnio metallico disturba le mie orecchie.
Sento una presenza dietro le mie spalle.....
< Ehi, piccola..... non è che hai bisogno di queste chiavi , per
caso?  > .
Mi volto.
E' il cavaliere nero......






Continua...................




********************************************************

Titolo: " upèr Moiran makomene " significa "combattendo contro la Moira".La moira è ,nella tradizione greca, il destino.


Note:
1-Questa frase è ripresa dal film "Amici miei " ed è detta da P. Noiret (Perozzi ). Come al solito, il contesto è differente, ma mi sembrava carino far uscire tali parole dalla bocca di Andrè.....
2-Il Cane è la levetta dietro la canna, che va abbassata prima di premere il grilletto.
3-Eureka significa letteralmente " trovato " ed è il perfetto del verbo greco  ευρίσκω-eurisko "trovare"

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Capitolo 9
*** Cap.10:La deriva delle illusioni ***


cap 10





Silenzio.
Senso di vuoto.
Rimpianti.
Il gelo nell'anima.
Sono questi i nemici con cui combatto da qualche giorno,relegata in un letto, ad un ruolo passivo che mi sta uccidendo lentamente .
Nonostante tutte le premure a mi riservate dalla nonna , da Andrè e da Oscar, ho il morale irrimediabilmente risucchiato in un gorgo oscuro, di cui non vedo la fine.
Non mi sono di conforto nemmeno i fasci di luce invernale che filtrano dalle tende ,creando quei giochi di ombre di cui rimango sempre incantata.Qualche giorno fa ha contribuito a peggiorare la situazione anche il medico,che ha prolungato la mia inattività di altre due settimane......
"per precauzione e per evitare che si irriti o si infetti ", come ha affermato lui.
Storco la bocca , sia per il procrastinarsi della degenza ,sia per la decisione improvvisa di Leclercq .
Quando una cura viene modificata senza preavviso, non c'è da aspettarsi niente di buono, soprattutto in quest'epoca dove la medicina è limitatamente efficace.
Sorrido ironicamente , ma con una punta di amarezza , pensando che la mia missione potrebbe essere stroncata da un'operazione riuscita a metà.
Stante con le spalle appoggiate alla testiera  del letto,mi lascio lentamente abbandonare sul materasso , permettendo ai miei fantasmi di farmi visita ancora una volta .
Così ,ripensando agli ultimi eventi,i miei dubbi e le mie domande, che non hanno avuto risposta ,hanno il sopravvento......




"A che scopo sono stata inviata qui ? Nonostante i miei sforzi,il destino di questi giovani non è cambiato per nulla .....prima ho tentato di intromettermi nella storia a parole, sperando che i miei messaggi venissero captati; poi , avendo la riprova che i miei consigli e le mie esortazioni non avevano alcun effetto ,ho messo in gioco la mia stessa vita , illudendomi di salvare l'occhio di Andrè! "- sbatto un pugno sul materasso- "......non solo non ho ottenuto ciò che desideravo, ma sono stata anche ferita ,rischiando di morire........ No..... questo sogno si sta tramutando in un terribile incubo, in cui sono costretta ad assistere impotente alla  lenta disfatta dei miei due amici.....Piccola vanagloriosa che sei ,Ester, vanagloriosa e illusa e soffrirai....oh, sì.....soffrirai come un  cane ferito a morte ,QUEL giorno......eppure..... "- stringo le mie dita attorno alle lenzuola - "finchè questa storia non sarà finita, combatterò con tutte le mie forze... dovessi anche sacrificare il tempo che mi rimane con loro......
Potrei dirgli la verità, potrei confessare la mia missione,così......
No...aspetta....rifletti......gli eventi non sono ancora maturi, proprio come Oscar e Andrè...... rischierei di non sortire l'effetto desiderato...... Deve svilupparsi in Oscar la consapevolezza che l'affetto che prova per il ragazzo non è di natura solamente fraterna .......Già....ma quel giorno è ancora lontano....troppo......
E poi c'è ancora il fattore F. (1) e le sue conseguenze....ma ....a proposito... " .
Purtroppo il mio vortice di pensieri viene interrotto da delle voci provenienti dal corridoio........


<  ......e così ha avuto il coraggio di seguirti ,eh, Andrè ? Non credo abbia molta fiducia nei tuoi confronti...... >
< Ehhh, mi sa anche a me .....però se non fosse stato per lei ,avrei già occupato il mio posto al cimitero di Sainte-Geneviève.... >
< Venite, Fersen,la sua camera è da questa parte ..... >



TOC TOC



< Si? >
< Ester, siamo noi ......c'è anche il Conte di Fersen.....è venuto a vedere come stai . >
< Il Conte?! Oddio.....Ma sono impresentabile ......aspettate cinque minuti,che mi vesto ..... >
< Allora ti aiuto io....del resto credo che la ferita sia ormai rimarginata e puoi cominciare a stare un pò in piedi ..... >
replica Madamigella < Signori, col vostro permesso.... > .



Vedo la ragazza intrufolarsi nella mia stanza e piano piano avvicinarsi al letto.
Noto con un certo disappunto che l'espressione sul suo viso ha un che di enigmatico ,serioso come al solito ,ma venato di malinconia.
Approfittando della vicinanza della sua mano alla mia , gliela stringo e la guardo negli occhi in cerca di una risposta .
Vi leggo la sorpresa del mio gesto e poi l'acuirsi della tristezza ,che trova il suo apice nella chiusura delle palpebre e in un lento e sommesso movimento della testa .
Dopo un lungo silenzio , Oscar principia così:
< So cosa stai pensando.....sì....c'è Fersen là fuori...io....non ho mai voluto darti spiegazioni sulla serata ......forse è meglio così, perchè ti ho risparmiato degli sciocchi particolari......quanto sono stata ridicola a credere che.....bah...il passato è passato..... >
< Però mi sembra che questo fantasma sia venuto a bussare alla tua porta...... >
< E' vero e io non so come reagire .....come comportarmi.... Tuttavia è necessario che tu sappia solo un particolare del ballo......il Conte,mentre danzavamo, mi ha riconosciuto e io sono scappata via .....Purtroppo quel che prova per me è solo profonda amicizia......
Ecco la ragione della mia angoscia ,che ha piantato in me il seme del dubbio......
Perchè è venuto qui?E soprattutto..... che intenzioni ha ? In apparenza sembra tutto tranquillo, come se non fosse cambiato nulla ....... Ma dopo che Fersen è giunto alla villa , abbiamo assunto toni di pura formalità.....però percepisco....sento che ha un che di fittizio.........
Scusa ,ti sto caricando sulle spalle un peso che non ti riguarda .....non avrei dovuto..... > ma la blocco, portando la mano libera sulla nostre ,enunciando:
< Shh...non ripetere più un discorso del genere ..... se ti ascolto e ti consiglio volentieri ci sarà un motivo,no? E' per il bene che ti voglioche rispondo sempre a una richiesta di aiuto, che tu condividi con me le tue gioie ,le tue paure, le tue difficoltà......non c'è niente di più naturale tra due amiche ...tra due sorelle .......
Mmm...senti....adesso  penso a una soluzione mentre mi vesto. > .



Assistita da Madamigella , tocco dopo tanto tempo il pavimento con i miei piedi e ,inaspettatamente , riesco con molta facilità a deambulare per la stanza .
Ormai la ferita è solo un brutto ricordo .
Mi nascondo dietro il separè e velocemente mi tolgo la camicia da notte ,per poi sosituirla con un semplice vestito celeste .
Mentre, con un certo imbarazzo , la ragazza mi sta abbottonando la veste dietro la schiena, esordisco così:
< Beh...la situazione non è delle più rosee...se poi aggiungiamo il giochetto del "io so che tu sai che io so "......mmm....scusa la banalità,ma io continuerei la farsa.....forse il tuo è solo un sospetto,forse no......solo il tempo potrà dirlo.....Però,mi raccomando, non tradirti.......bisogna salvare le apparenze e far credere che nulla è cambiato tra di voi,chiaro? > . Annuisce e :
< Allora usciamo o potremmo destare sospetti ....prego,dopo di te..... > .




Ci materializzamo davanti all'uscio.
Abbozzo un sorriso sincero......
< Ah, signor Conte, mi fa molto piacere che siate venuto a farmi visita. E' da molto che non ci vediamo....come state? >
< Bene.....comunque sono felice di constatare la tua guarigione .
Tuttavia vorrei sentire da tu stessa come sono andati i fatti quella famosa sera..... > .
Fersen si blocca un istante .La sua espressione suggerisce che la sua mente sta vagando altrove.....forse verso un 'altra serata, in un luogo lontano.......
Nonostante questa breve interruzione , continua , scacciando qualsiasi dubbio potesse nascere in Madamigella .....
< Cioè.....Andrè mi ha accennato qualche particolare ,ma non credo abbia reso giustizia a te e al tuo coraggio..... >
E così,Oscar si affretta ad aggiungere:
< Allora,signori, credo che staremo più comodi nel salottino....da questa parte...... > .



***************************************




Trascorriamo il pomeriggio in tutta tranquillità,riscaldati dal piacevole tepore del caminetto acceso.
L'odore di querciolo bruciato inebria tutta la camera , mentre ad allietare la nostra conversazione ci pensa una bottiglia di buon Cognac invecchiato.
Rendo il mio racconto il più allettante possibile , non facendo mancare qualche frecciatina sarcastica al mio compagno di sventure  a cui egli replica puntualmente.
L'atmosfera rilassata ,prodotta dalla mia sapiente parlantina,potrebbe ingannare qualsiasi acuto osservatore che ignori l'incisività dei fatti accaduti.
Tuttavia, proprio come una scia di gas aleggia in una stanza piena di convitati festanti, così il sospetto e il senso di disagio si insinuano nei nostri sguardi,nei nostri gesti.
Questo è un veleno che può uccidere lentamente ,più di ogni azione o parola.....lo leggo nell'espressione di Madamigella.
Sfortunatamente la contemplazione del suo volto delicato viene interrotto da una tremenda fitta all'altezza della cucitura ,che non mi permette di velare la sofferenza provata.
Mossa da un istinto puramente ancestrale , pongo una mia mano sulla ferita, cercando di tamponare il dolore pulsante .
Subito Oscar, seriamente preoccupata , si accerta delle mie condizioni ,ma ,nonostante il mio diniego della loro gravità,vengo costretta ad un riposo forzato nella mia stanza.
A niente valgono le mie rassicurazioni, sebbene mistificatrici dato
che le scosse si stanno facendo sempre più frequenti.
Già immaginando quel che potrà accadere dopo la mia dipartita, imploro con lo sguardo la ragazza , la quale, imprevedibilmente replica con un sorriso sereno.
Quel che leggo nei suoi occhi sono semplici messaggi atti a confortarmi, a farmi capire che la mia presenza non è più necessaria , perchè ha deciso di andare incontro al suo destino, qualunque esso sia.
Per cui, freno di colpo la mia ribellione silenziosa e saluto con una riverenza il Conte, che nel frattempo si è alzato, portandosi un braccio su petto e chinato il capo.
Sorretta dalla stretta di Andrè , lancio un'ultima occhiata alla mia amica per poi varcare definitivamente l'entrata del salottino.





Lungo tutto il tragitto verso la mia camera non riesco a emettere un suono,essendo troppo occupata a pensare sia al taglio, sia agli avvenimenti futuri.
Quasi leggendomi nel pensiero, il ragazzo prova a rincuorarmi e dalla sua bocca vengono pronunciate queste poche,sagge parole:
< Sai ,Ester, non devi premurarti sempre e comunque per Oscar.
Capisco che non vuoi che le accadano cose spiacevoli, ma non può vivere per l'eternità sotto una campana di vetro, dove le uniche difficoltà che incontra esulano dai sentimenti...... >
< Che vuoi dire? >
< Alludo al fatto che è stata educata ad agire come un soldato....come un uomo, ma lei non lo è.....non potrà mai esserlo......Io.....non so come spiegartelo......ma ciò che ha tentato di fare il Generale Jarjayes è contro natura ...... forzare qualcuno a rinnegare il proprio ego, a diventare l'opposto di sè stessi.......
E' stata una violenza gratuita e purtroppo si sta ripercuotendo su Madamigella in egual misura.
Infatti le ragioni del cuore sono riemerse ed hanno avuto la meglio quelle di un ruolo impostole.
Tuttavia deve imparare ad affrontare le conseguenze , qualunque esse siano.....nel bene e nel male...... >
< E questo significherebbe rivivere il dolore di un amore non corrisposto o essere posta davanti a una  delusione cresciuta a forza di grandi illusioni? No ,Andrè, scusa ma non ti comprendo....io.....ah! >
< Ester! Cosa c'è? >
< Niente,davvero,è questo stupido taglio....ma ora sto bene ......non preoccuparti.....ho solo bisogno di stendermi un pò..... >
< Vuoi che chiami il dottore ? >
< Disturbarlo per una simile sciocchezzuola? Io credo che abbia pazienti più bisognosi di me ,ora... >
< Ah-ah......adesso sei tu la testarda di turno.....non mi avevi detto-correggimi se sbaglio- "io seguirò le direttive di Leclercq" .....il che implicherebbe informarlo su eventuali complicazioni......o no? >
< Eh,no....sei in errore,Andrè.....come hai appena ribadito,io sono tenuta ad attenermi a quel che dice il medico... In mia presenza non ho mai sentito discorsi ,tipo : " Contattatemi se ci sono problemi " o "al minimo segno di acuirsi del dolore,non esitate a farmi venire "...... >
< E' vero, ma.....non dovevi stare ferma per due settimane ancora? Ne è tracorsa solo una...... Ergo, non hai tenuto fede ai tuoi buoni propositi...... >
< UFFA....non avevo il mio caro infermiere a ricordarmelo.....
Comunque hai mai provato a stare a letto tanto tempo,senza avere la benchè minima possibilità di fare altro?
E poi una settimana o due che differenza vuoi che faccia?!..... >
< Purtroppo la fa.... come anche poche ore di luce ...... > .
Vedo il ragazzo diventare serio di colpo. La sua allusione è stata assai chiara.......
Sospirando,dichiaro sconfitta:
< E VA BENE  ...... ti accontenterò.....avvisa pure il dottore,ma digli che non è nulla di speciale....non voglio che si premuri troppo per qualcosa che oramai è già passato.... >. Annuisce.


Con queste ultime parole giungiamo al mio letto,dopo aver varcato la soglia della camera. Tuttavia prima che il mio amico si dilegui, ho una supplica da presentargli........
< Senti....ho ripensato un pò ai tuoi discorsi... > -sospiro- < Da un certo punto di vista, sono giusti..... Oscar deve crescere ,anche se questo significa far cozzare la sua natura di donna con quella sua maschera fittizia a cui il padre l'ha obbligata.... E' vissuta fino ad ora nell'illusione di poter vivere ,agire come un maschio..... Forse credeva che, svolgendo impeccabilmente il suo compito , rimanesse lontana da certe problematiche dovute al conflitto di personalità.......Però non è giusto che paghi lei in prima persona..... >
< Ma non puoi fare nulla per cambiarlo... tu....non puoi cambiare il corso del destino...... >.
Questa frase mi spiazza, lasciandomi intrappolato in gola ciò che intendevo replicare. Tuttavia trovo una nuova forza che mi permette di unire questi pochi pensieri....
< Hai ragione ,Andrè.......non è dell'uomo costringere gli eventi a prendere la piega desiderata.....ma lo è cercare di migliorarli e il non darsi mai per vinti..... Io sono più che certa che un giorno Madamigella troverà la sua strada..... Ma per questo ,Andrè, ti prego di vegliare su di lei , come hai sempre fatto e farai....Me lo prometti ? >
E il ragazzo, i cui occhi stanno ora brillando di luce nuova , replica......
< Lo giuro...finchè vivrò..... > e poi, schernendomi :
< Via,allora chiamo Leclercq per dirgli che la ferita si è infettata e c'è bisogno di asportare la parte interessata,va bene? >.

Andando su tutte le furie, afferro un cuscino ,provando a colpire il mio amico,ma ,ahimè, è già fuggito a gambe levate. Sbuffo.
"Mmmm,la prossima volta devo ricordargli che è da vigliacchi scappare davanti a una fanciulla inerme come me, senza averle dato la possibilità di rispondere alle sue frecciatine..... Vabbeh,attendiamo mestamente la venuta di Leclercq.....tanto non potrei fare altrimenti,purtroppo....... " .
Con gli occhi sbarrati e un tremolio convulso alla gamba, frutto del nervosismo crescente in me,aspetto....
Quel che ne sarà di me non mi è dato saperlo..... So solo che in me sta prendendo il sopravvento un cancro meschino,le cui conseguenze si stanno materializzando al piano di sotto,in un salottino non lontano da qui....
Sospiro,mentre mi ritorna in mente la crudele sentenza del mio amico:
" Non puoi cambiare il corso del destino...... ".




continua..........



***********************************


Nota (1): ovviamente si parla di effetto Fersen.

N.d.A.: Scusate per l'incredibile ritardo......spero mi perdonerete,ma purtroppo i miei impegni scolastici hanno avuto il sopravvento ed ho dovuto frenare per un pò la stesura del pezzo. Come credo avrete visto, questo è un capitolo di passaggio, dove la fanno da padrona i diversi conflitti che animano le donne del racconto (chi  per un verso,chi per un altro). Spero vi sia piaciuto......
A presto !!!

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Capitolo 10
*** Cap.9:Dietro a una maschera ***


cap9






Un velo pesante mi annebbia la vista e il mio respiro viene ostacolato,compresso da un macigno che, invisibile ma potente, sta gravando sul mio petto.Tutto il mio corpo viene scosso da una scarica adrenalitica,che , invece di sollecitare una reazione ,rende più barcollanti le mie gambe già doloranti.
Per riflesso, poggio le mie spalle alla fredda porta metallica della cella,boccheggiando sia per la paura , sia per l'aridità che si è impadronita della mia gola.
Faccio un tentativo ,ardito ma assai maldestro , e ,con la mano nascosta dietro il bacino, cerco di afferrare la pistola.
Sebbene un sudore freddo mi percorra la schiena, meravigliandomi di me stessa e della mia velocità, riesco a puntare l'arma sul furfante .
Ma tanta sorpresa viene superata da una ancora più grande e terribile , appena sento udire con le mie orecchie tali inaspettate parole........



< Mmm, vedo che non perdi il vizio di  minacciare gli amici....ahahah....dovrò chiedere a Oscar di sequestrarti certi aggeggi, sennò la prossima volta che cucini lo stufato di montone o qualche altra porcheria,non ci potremo lamentare.... > .

Adesso il pallore cadaverico è moltiplicato tre volte sul mio viso e il mio labbro inferiore trema per lo stupore o , forse, per rabbia.
Lascio cadere il freddo ferro per terra ,mentre il mio sguardo osserva la figura più accuratamente,soffermandosi sull'occhio smeraldino ,incorniciato dalla maschera.
Mi accorgo che non c'è traccia della benda e la mia collera esplode.
Nonostante questo,modello la mia voce in un bisbiglio , dandogli comunque un tono furioso:

< Andrè! Ma cosa ti avevo ordinato? Sei forse sordo,per caso ? Dove hai preso i vestiti e le chiavi? E poi....perchè ti sei tolto la fascia? E porca miseria ,io.... > .
Ma il ragazzo ,quasi canzonandomi, si porta l'indice davanti alle labbra, come io avevo fatto in precedenza.....
< Shhh.....a dopo lo spiegazioni... adesso la fuga di Madamigella è prioritaria e con essa il tornare sani e salvi a casa. Scostati. >.


Mossa da una forza ipnotica, obbedisco, permettendo che la cella venga aperta.
Tuttavia,entro per prima ,avendo così modo di dare spiegazioni alla ragazza ed evitare che scambi il nostro amico per il cavaliere nero. Ma quando le propongo di scappare all'istante , si risveglia in lei il desiderio di cogliere l'occasione e catturare il vero ladro.



Il piano da lei elaborato sembra piuttosto semplice;basta che io e Andrè ci nascondiamo a lato della porta, all'interno della stanza , e,quando arriva il nostro uomo,piombargli addosso all'improvviso.
Lei invece sarebbe rimasta sulla branda, davanti all'ingresso, lasciato socchiuso per insospettire il furfante.




********************



Il tempo scorre lentamente ,mentre aspettiamo di passare all'azione.
Preoccupazione e nervosismo sono tangibili nell'aria ,quasi coprendo l'odore nauseabondo......il tutto nel più completo, angosciante silenzio.




Finalmentente dei passi riecheggiano nel cunicolo antistante la cella.
E' giunto il momento dello scontro.
I cardini ruotano con un cigolio inquietante e una figura nera si intrufola nella semi oscurità della prigione.
Saltando come un ghepardo, Andrè gli si getta addosso , ma il cavaliere si rivela più agile e lo scaraventa a terra.
Vedo la sua mano brandire la spada .



Terrore.
Decisioni.
Questioni di attimi.
La vita è fatta di decisioni e di attimi,del resto.
Non lascio che la mia mente venga travolta da mille pensieri e per la prima volta mi faccio dominare dall'istinto. Così,mi paro di fronte al ragazzo poco prima che una stoccata lo raggiunga.


Sento il rumore di stoffa strappata e un forte dolore al di sopra di un fianco, il che mi scuote dal mio stato di catalessi.
Un urlo.
Percepisco le mani del mio amico sulle mie spalle e il suo corpo reggermi, mentre Oscar sta puntando la mia pistola sul ladro.
Un particolare mi fa raccapricciare: il sangue sulla lama della spada.....il mio sangue......
Roteo gli occhi e tutto diventa confuso.
Riesco ad ascoltare solo poche parole di Madamigella,come:
< Non provare a muoverti > , < .....ci farai uscire.... > ,
.
Poi il buio......



Quel che accadde dopo è intervallato solo da immagini sconclusionate e brevi e da ricadute nella incoscienza più profonda: braccia vigorose che mi stringono, il passo cadenzato di un cavallo, il calore di un mantello, un cielo stellato, uno sparo.....infine, il senso di leggerezza.



Riprendo conoscenza allorchè mi accorgo che vengo trasportata nella mia camera da letto,nonostante tutta la delicatezza del gesto.
Con la coda dell'occhio sbircio una delle mie mani, ma lo spettacolo non è dei più edificanti, visto che è tinto di rosso scarlatto....
Al mio capezzale trovo Nanny, in preda a una delle sue reazioni isteriche.Ci sono anche Oscar e Andrè ed è proprio quest'ultimo che la nonna investe di accuse di vario genere ,che esulano anche dal mio stato.
Vedo sopraggiungere il dottor Leclercq e con un filo di voce lo supplico di visitare prima il ragazzo.Tuttavia la sua decisione è irremovibile.....
< E' fuori discussione. State perdendo molto sangue....devo agire subito. Fatemi vedere.... > .
Arrotola la camicia all'altezza della ferita e la esamina.
Scuote la testa.
< Necessiterò del vostro aiuto, Madamigella, e anche del vostro,signora Glacè. Vedo che avete già preparato l'acqua calda,le bende e l'Arquebuse (1),ma.... >
< Ma? > continuo io, preoccupata.
< Vedete,signorina Ester,il taglio è un pò lungo e profondo.... per arrestare l'emorragia ci vogliono vari punti di sutura..... ho bisogno che qualcuno vi tenga ferma,perchè non sarà una procedura indolore...... > .
Le mie iridi cadono nel vuoto e maledico mentalmente me stessa di essere stata catapultata in un sogno così reale......
Ammetto di sentire la mancanza dell'anestesia e serro le mascelle in previsione di quel che sta per succedere.
Nel pugno destro si sta contorcendo all'inverosimile  la stoffa delle lenzuola.
Vedo sparire Andrè, che con un cenno del medico si è spostato nel corridoio, dove con ogni probabilità si è fermato.
Vengo coricata sul fianco illeso e dopo che il sangue è stato ripulito, la nonna si siede in fondo al letto, tenedomi stretta le gambe. Oscar, invece, si è posizionata alle mie spalle.
Mendico la mano della mia cara amica, che , comprendendo la situazione,stringe la mia nella sua.
Col solo aiuto di un candelabro, inizia la tortura.


Quando l'ago trapassa la mia carne per la prima volta, non riesco a reprimere un gemito soffocato, mentre le mie membra si irrigidiscono.
Un fuoco rende schiavo il mio volto, dove stanno nascendo piccole stelle di sudore,che vanno confondendosi con le lacrime.
Dopo otto punti , il mio autocontrollo si è completamente dileguato, lasciandomi libera di dare sfogo alla mia sofferenza.




Credo di non aver mai urlato così tanto e purtroppo anche il mio corpo sta risentendo degli effetti, visto che è scosso da fremiti incontrollabili.
Nanny prova a tranquillizzarmi:
< Calma ,bambina mia, calma e tieni duro......il dottore ha quasi finito...se ti muovi tutti i suoi sforzi andranno perduti....stringi i denti, su..... >.
Peccato che non stia comprimendo solo quelli....infatti la mano di Madamigella si sta arrossando sotto la mia stretta,ma lei rimane impassibile e paziente.
Questo, più di ogni altra parola, mi convince a sopportare l'operazione,ma nonostante ciò il dolore mi sopraffa e svengo.
Forse era meglio se fosse accaduto fin dall'inizio, almeno mi sarei evitata codeste pene..........




****************************



Il disco di Apollo è ormai alto nel cielo quando riapro gli occhi, stupendomi di sentirmi bene,tutto sommato.
Percorro con lo sguardo tutta la stanza per poi focalizzarmi su me stessa e in particolare sulla zona del taglio.
Scosto la camicia da notte per vedere meglio, ma la mia vista è ostacolata da delle bende spesse che circondano il ventre.
Sotto ,c'è la cucitura ancora pulsante.
Provo ad alzarmi, ma una voce maschile mi blocca sul momento.
Onestamente ,non mi sono accorta dell'improvviso ingresso del mio amico.......

< Ferma lì,stellina, il dottore  ha ordinato che tu non ti muova per una settimana, pena la non rimarginazione della ferita.....al cervello,ahahahah...... > .
Lo scruto perplessa mentre sta appoggiando sul comodino il vassoio con una scodella di brodo fumante.
Il candore delle fasce non sta più colorando il suo occhio sinistro.
Trattengo il respiro, come se dovessi raccogliere forze sufficienti a sputargli addosso tutta la mia collera.
Replico così:
< In questa camera, chi dovrebbe essere tacciato di insanità mentale non sono certo io...inoltre , a differenza di qualcun'altro, io seguirò le direttive di Leclercq..... Dimmi Andrè.. >
-faccio una pausa- < Perchè non sei rimasto lì,dove ti avevo legato?Perchè non mi hai dato retta? Perchè sei venuto nei sotterranei ? E soprattutto....perchè ti sei tolto la benda ?
Perchè? >.
Le mie lacrime e i miei singhiozzi interrompono la ramanzina, addolcendo il tono delle parole....
< Me la stavo cavando alla grande......ero quasi arrivata alla meta, ma tu.....come al solito hai voluto fare di testa tua ......il tuo occhio.... >
< E' compromesso per sempre, Ester..... > conclude lui, irritabilmente calmo e sereno.
I miei sospetti,se prima erano tali ,adesso sono certezze e , sebbene pronta ad una simile evenienza , la novità mi trafigge come mille pugnali e con essi al consapevolezza di aver fallito, ancora una volta.
Abbasso il capo ,fissando un punto indefinito della coperta, mentre un pianto sommesso sta rigando le mie guance.
Nel frattempo il ragazzo prende una sedia e si mette vicino a me, accanto al letto.
Mi porge un fazzoletto,che subitamente afferro, ma la mia mano viene trattenuta da quella di Andrè.
Questo gesto fa incrociare i nostri sguardi.
Tuttavia è lui a rompere il silenzio.....
< Non devi dolerti...non....devi essere triste per me ,Ester.....è stato un sacrificio che per primo sono stato io a volere .....ma lascia che ti spieghi da principio.
Quando mi hai lasciato solo,in quel vicolo, non so quali sentimenti mi dominassero....se rabbia per lo smacco ricevuto, se delusione per la poca fiducia di una cara amica o la paura di perdere due persone tra le più importanti della mia vita.
Perdonami, se puoi, ma ti ho ingannato, ammansendomi come un agnellino davanti alle tue minacce e facendoti credere di avere la situazione in pugno.....Sono un osso duro più di quanto tu possa sospettare e ho anche io i miei assi nella manica. Infatti avevo nello stivale un piccolo stiletto, con cui ho tagliato le funi..... Devo confessarti che non erano così saldamente legate...mi hanno lasciato abbastanza libertà d'azione.
In seguito mi sono mascherato da cavaliere nero  con le vesti nascoste sotto la sella del cavallo.
Per completare la trasformazione dovevo liberarmi delle bende , ma non ho esitato un attimo a decidermi........
un occhio per due vite.....mi sembrò un baratto più che conveniente....
Così travestito, mi sono potuto imbattere tranquillamente in due guardie che controllavano i cunicoli...... Mi hanno addirittura consegnato le chiavi della cella di Madamigella...devo essere stato piuttosto convincente,eheheh......
Poi è accaduto l'imprevisto e la colluttazione...... Se non fosse stato per te , a quest'ora avrei già pagato con la vita la vostra salvezza, forse neppure quella......
Purtroppo le mie parole sono troppo misere per esprimere tutta la mia gratitudine ....avrei voluto evitarti una sofferenza  simile..... i fendenti di una spada e i punti di sutura non si addicono ad una fanciulla come te e poi.... > ma lo blocco,poggiandogli l'indice sulle labbra.......
< Shhh, non aggiungere altro, il mio è stato un gesto più che naturale , non potevo lasciare che ci fosse un triste epilogo....e che diamine....dopo tutto il nostro impegno.....
Il mio unico rimpianto è stato quello di..... > e addito il suo occhio sinistro < solo quello.... > e abbasso lo sguardo.
Tuttavia , Andrè non aveva ancora finito..
< Vedi ,Ester,tante volte ,durante la nostra esistenza, ci capita di ragionare su questioni futili,puerili, di dare valore a oggetti che di indispensabile hanno poco o nulla .....di arroccarci su princìpi egoistici e materialistici, facendoci dimenticare quel che o chi è veramente prezioso......
Per favore, non biasimare la mia scelta ......ho voluto sacrificare una piccola parte di me per due persone che amo, diversamente,si, ma che amo...penso tu lo sappia.......
Il dolore per una morte è assai più forte e distruttivo di quello per una perdita consapevole per il bene altrui,credimi.....Il rimorso mi avrebbe perseguitato per il resto dei miei giorni....
Dare e darsi a chi si vuole bene...questo è il senso della vita.
E poi ,in fondo, non sono diventato cieco; mi rimane ancora l'occhio destro, quindi non c'è motivo di rattristarsi , no? >.


Finalmente trovo il coraggio per guardare in volto il ragazzo , che placido sta sorridendo.
In uno slancio improvviso, lo cingo con le mie braccia ...
< Ah , Andrè ! Ce ne fossero di persone come te ,in questo mondo.... >.
E lui , rispondendo all'abbraccio, replica:
< Mmmm, che strano ....eppure nel vicoletto sembravi più contrariata,ahahah ... > .
Mi scosto di colpo dal mio amico e gli tiro un leggero pugno su un pettorale .
< Che bischero !(2) Come al solito non capisci niente.....non riesci a comprendere le sfumature dei sentimenti ,eh? Sei proprio un somaro...... >
< Come hai detto? Che significa b.... >.
Ma lo interrompo, capendo la mia gaffe linguistica:
< SCEMO, ti ho chiamato scemo.....ma che fai ? Sei diventato anche sordo ? Questa poi.... > .
Per ovvie ragioni, devio il discorso.
< Ma...dopo che sono svenuta, che è successo? >.
Il ragazzo ,dapprima assorto per la mia improvvisa interruzione, scaccia con un colpo di mano i suoi dubbi e , ravvivato da un nuovo spirito,esordisce:
< Oscar è riuscita a bloccare il cavaliere e ,dopo averlo reso inoffensivo, siamo usciti indisturbati dalle segrete.
Ci siamo appropriati del cavallo del ladro e mentre quest'ultimo e Madamigella usavano tale cavalcatura per il ritorno alla villa, con molta cautela sono salito insieme a te sulla nostra.
Durante il viaggio non si sono presentati imprevisti, anche se la preoccupazione per te era grande.
Ti ho avvolta nel mio mantello perchè la temperatura si era abbassata ulteriormente....le tue condizioni erano parecchio critiche..... > .
Sorrido ad Andrè, come per ringraziarlo e aggiungo :
< E poi ?Mi sembra di aver udito il suono di uno sparo....forse sognavo..... >
< O no....assolutamente....il colpo è partito dalla pistola di Oscar.....il ladro stava per fuggire......
Diciamo che il suo gesto non è stato privo di conseguenze.....
Leclercq ha avuto un terzo paziente da curare..... >
< E' grave? >
< Doveva essere colpito a un braccio , ma chissà per quale motivo la traiettoria era sbagliata , così la pallottola è finita vicino al cuore.......lo abbiamo salvato per un soffio....anche da Oscar...... >
< Come?! Perchè? > mento, supponendo già quale sarà la sua risposta.
< Aveva  i nervi a fior di pelle ed era molto adirata ....non avrebbe mai voluto che ti accadesse qualcosa. E' molto legata a te,sai?
Comunque la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sentenza definitiva del medico sul mio occhio....Dovevi vederla,sembrava una furia,una bestia indomita....nei suoi occhi era sparita qualsiasi traccia di autocontrollo.....ha fatto paura anche a me , che non ero l'oggetto della sua rabbia .
E' scappata dalla mia stanza con la spada sguainata ....non prometteva nulla di buono, per cui l'ho seguita ,bloccandola proprio quando stava per avventarsi sul cavaliere ....non sarebbe stato giusto. Le dissi "In fondo io non provo rancore per quel che è successo e la vendetta sarebbe una stupida reazione, tanto non mi renderebbe quel che mi è stato tolto e poi.....creerebbe altro dolore, che senso ha? "..... Comunque per decisione di Madamigella , non verrà consegnato alle autorità parigine e sarà liberato....Ha promesso che metterà fine alle sue scorribande......Vabbè....questi sono altri discorsi....
Via....ti lascio mangiare in pace..... >.
Gentilmente mi sposta in grembo il vassoio e il profumino del brodo stuzzica le mie narici.
Anche il mio stomaco viene sollecitato da tale fragranza e borbotta,come se mi scongiurasse di gustare il prima possibile la pietanza.
Senza aspettare che il ragazzo esca , mi approprio del cucchiaio e finalmente le mie papille vengono soddisfatte.
Esclamo:
< Mmm,che bontà! E' davvero delizioso.....ma la nonna cosa ci ha messo? >
< Per la sua malatina ha usato ingredienti molto energetici......pezzi di carne, cotenna, delle ossa......>
< Ossa? >.
A questa interiezione stupefatta, compare un sorrisetto ironico sul suo volto.
< Si, dai......ossa di un cadavere.... >.
Dopo tali parole ,non curandomi certo del bon ton,sputo il brodo, ma vengo contrariata dalle pazze risa di Andrè.
Non mi sono resa conto che mi ha fatto pagare lo scotto per il colpo gobbo giocatogli giorni fa .
Gli ho creduto proprio come una bambina ingenua......
< Pfff.....dovresti vedere la tua faccia....ahahah.....Ma ricordati: chi la fa ,l'aspetti........
Comunque non mi hai permesso di finire la frase....volevo dire "ossa di cadavere di un maiale".......ahahah....scusa,non riesco a smettere di ridere..... > .
 Lo fulmino con lo sguardo.
No.....non sono dell'umore adatto per i soliti battibecchi fraterni, non adesso che il mio pensiero sta dolorosamente tornando al recente insuccesso.
Il mio amico riesce a leggere la mia espressione , si alza e fa per andarsene , ma inaspettatamente afferma :
< Comunque ,Ester, questa conversazione non è ancora finita ......ci sono ancora delle questioni che sono rimaste nell'oscurità e solo tu puoi darmi delle risposte.
Per esempio, non so il perchè, ma da un pò di tempo sei cambiata....cioè.....non fraintendermi....sei sempre la stessa, ma le tue reazioni, i tuoi atteggiamenti si addicono ad una ragazza più matura, non della tua età.......
E poi, quella determinazione , quella grinta....beh...sembra che tu abbia indossato una maschera per vent'anni e di colpo tu te ne sia disfatta....forse mi sbaglio.....ma lasciamo stare.....se hai bisogno di me, non esitare a chiamarmi.....a dopo.... > .
Si sta avvicinando alla porta, ma lo blocco.
< Sai ,Andrè, le persone mutano nel tempo, crescono......
Raramente riusciamo a carpire completamente ciò che muove un essere umano , anche se gli siamo accanto da decenni.....
Inoltre ognuno di noi, a suo modo e magari anche inconsciamente, si nasconde dietro a un velo.....come me e come te......
Pensaci, tu non ne sei esente e una prova lampante è il tuo comportamento nei confronti di Oscar......
Tu la ami, come solo un ragazzo fedele e perdutamente innamorato sa amare. Sei pronto a sacrificare tutto per lei, ma,nonostante questo,devio reprimere i tuoi sentimenti ,anche a causa dello status sociale.Pur di rimanere accanto a Madamigella ti sei modellato un nuovo viso, valevole per un grande amico ,ma non per un amante....
Comunque non sempre le persone sono mosse da nobili intenzioni, quando decidono di recitare un altro ruolo e imparerai  a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti (3) ........ >.
Tali parole colpiscono profondamente il ragazzo ,che per qualche attimo rimane assorto, perso  in chissà quale delle sue riflessioni.
Infine ,esordisce :
< Vedi stellina , più parlo con te e più mi stupisci.....non mi lasci la possibilità di replicare, poichè ,in fondo,hai maledettamente ragione.....Mmmm..... però adesso ti devo lasciare...hai bisogno di riposarti, sennò chi la sente la nonna? La vedo già che mi bacchetta perchè ti importuno troppo.....ahaha....ma il nostro discorso non finisce qui ,chiaro ? Allora.... > .
E io, prendendo in mano il fazzoletto sul vassoio:
< Allora cosa? Sei ancora qui! Ahahah....ma adesso ti farò uscire con il saluto che mi hai riservato l'altro giorno....eheheh.... >.
Prontamente gli scaglio addosso il pezzo di stoffa , ma Andrè,invece di ritirarsi, lo prende al volo.
Lo vedo varcare la soglia dell'entrata sghignazzando, mentre io fremo dalla rabbia per lo smacco ricevuto.


Tuttavia, l'ira scompare velocemente , lasciando spazio ad una sensazione più subdola e terribile.
Per la prima volta da quando sono qui,l'avere la solitudine come mia compagna mi spaventa.
E in questo momento sono sola a combattere contro i miei fantasmi.
I fantasmi  della mestizia e del rimorso.........




Continua..........




*************************************

Note:
1-L'Arquebuse è un distillato di erbe altamente alcolico.Era un potente disinfettante e veniva usato per le ferite da archibugio.
2-Bischero:è un termine dialettale toscano e nasce al tempo dei De' Medici. Infatti la famiglia de' Bischeri non accettò l'offerta vantaggiosa per la vendita di un quartiere il loro possesso. In una notte, le case ,che componevano tale lotto ,presero fuoco e furono danneggiate irrimediabilmente.
3-E' un celebre aforisma dello scrittore Luigi Pirandello, contenuto nella sua opera "Uno,nessuno ,centomila ".

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Capitolo 11
*** Cap.11: De rerum natura- ballata per l'innocenza perduta. ***


cap11



< Mmm...no...così non va bene ,signorina Ester...io vi ho dato delle istruzioni precise al riguardo....mi è sembrato di essere stato piuttosto chiaro. Vi avevo ordinato riposo assoluto per altre due settimane intere. Capite che i punti da soli non  possono sanare il taglio.
Purtroppo la zona interessata viene coinvolta quando si è in movimento,ma fortunatamente non si sono presentati i segni di un infezione .....avete corso un bel rischio....... >
< Comprendo, dottore, ma non posso permettermi di rimanere ferma in un letto......ho degli impegni,delle commissioni da fare .. >
< Non siate sciocca...prima la salute e poi il resto.....ma non vi preoccupate, dovrete attendere solo sette giorni e poi potrete tornare a camminare, ma mi raccomando ....all'inizio non dovrete sforzarvi più di tanto. >
Sospiro e annuisco.


Dopo che il ventre è stato fasciato ,vedo Leclercq andarsene.
Le sue parole mi hanno sollevato dal dubbio sulle condizioni della ferita ,infondendo in me la speranza di una vicina guarigione .



Illuminata solo dalla debole fiamma di una candela quasi consumata ,aspetto ,distesa sul letto, che si spenga autonomamente.
Con le mani imprigionate tra la mia testa e il cuscino, osservo noncurante il soffitto stuccato e proietto la mente sugli eventi che si stanno compiendo in un altra stanza, sulla dolorosa fine di un'amicizia nata tanti anni addietro.
Tuttavia, proprio come il cero quasi terminato sfoca gli oggetti ad esso limitrofi,così il sonno e la stanchezza deformano la mia vista ,facendomi sprofondare in una dimensione eterea......




Finalmente il sonno ristoratore vince sulle mie povere membra pesanti ed il buio prende il posto dei miei pensieri ....




*********************************



Il mattino seguente,un vento gelido ed ostile mi sveglia,accarezzando il mio volto con le sue dita ghiacciate.
Apro gli occhi a fatica ,accorgendomi che l'ospite sgradito è entrato da una finestra spalancata ,troppo debole per opporsi al freddo visitatore.
Mi rintano più a fondo nelle coperte ,costretta ad attendere l'arrivo provvidenziale della nonna o di Andrè.
Tuttavia è proprio quest'ultimo che giunge in mio aiuto e ,oltre a portarmi la colazione, fa sì che il mio compagno indesiderato venga scacciato dalla mia stanza.
Ovviamente, prima di un qualsiasi "Buongiorno",bersaglio il mio amico con una delle mie osservazioni sarcastiche :
< Umph...finalmente ti sei reso utile....credevo fossi capace di portarmi solo da mangiare ...mmm....e io che mi facevo in quattro per te ,quando ti dovevo fare da infermiera......e invece mi tocca subire la mia solitudine ..... Mi sono annoiata parecchio in questi giorni,sai? > concludo con un cipiglio polemico.
Ciononostante riesco a scorgere un sorrisetto beffardo sulla faccia del ragazzo ,che replica:
< Ohh...non ti credere....in me sono nascoste delle doti di cui ignori completamente l'esistenza.....per esempio,l'alto livello di sopportazione nei tuoi confronti, per cui meriterei un bel premio.....
per il resto.....non è certo colpa mia se sei analfabeta .....
dimmi la verità,vorresti che ti legga qualche fiaba ,ma non sai come chiedermelo ,eh? Ahahah ..... > .
Sorpresa dalla mordacità della risposta ,il colorito del mio viso da candido avorio si tramuta in rosso fiamma.
Così presa alla sprovvista ,sforzo le mie corde vocali ad emettere qualsiasi suono differente dal grugnito, ma quel che ottengo è un incomprensibile balbettìo.
Andrè,compiaciuto dalla mia debole reazione ed essendo ormai certo di avere la vittoria in pugno,pone il vassoio davanti a me .
Ma non ha fatto i conti con la mia testardaggine.
Infatti rimango immobile e lo scruto con sguardo interrogativo. Al che il mio amico,preoccupato,principia....
< Beh? Che ti è passato l'appetito all'improvviso? Non mi dirai che la mia proposta ti ha spiazzato a tal punto da chiuderti lo stomaco..... >
< Nient'affatto > replico io ,furbamente < Sto morendo di fame .....ma come ben sai.....le fiabe si raccontano ai bambini piccoli...... >
< E allora? >
< Pensavo...visto che la mia autosufficenza ,a detta tua,è paragonabile a quello di un poppante ,perchè , da brava "mammina" non mi imbocchi ? >.
Un silenzio imbarazzante cala nella stanza ,ma viene subito sferzato dalle fragorose risa che sono spontaneamente nate dalla mia bocca.Infatti il mio autocontrollo è sparito del tutto allorchè ho potuto constatare l'effetto della mia dichiarazione sul ragazzo.
Il suo volto ha assunto l'espressione di una maschera grottesca ,con gli occhi che sembrano gonfiarsi da quanto sono sgranati e le labbra fisse in una muta sorpresa .
Nonostante la titubanza iniziale , Andrè si avvicina,sedendosi su una sedia ,debitamente posta accanto al mio letto .
Sorride beato, come se l'aver obbedito ai miei ordini gli permettesse di vincere la battaglia , ma non la guerra.
So solo che quello che sto per dirgli rischierà di farmi disprezzare per il resto della giornata.
Addento un pezzetto di Clafoutis,ma invece di esprimere la soddisfazione ,solita per qualsiasi manicaretto di Nanny, indugio a masticare il boccone ,assorta nei miei pensieri.
Davanti al ragazzo ,che non si capacita del mio indugio,comincio una vera e propria filippica sulla qualità del cibo portatomi....
< Ma cosa è questa schifezza? Sembra un mattone zuccherato.....e poi i pezzi di  frutta  sembrano avariati....hanno lasciato un bel saporaccio.....
Dio ,quanto odio cominciare la giornata così,senza un'accettabile colazione....mmm....credo che comunque la nonna abbia preparato qualcos'altro.
Non è che saresti talmente gentile da andare a prendere una brioche o una crêpes,s'il te plaît (1) . > .
Per rendere più credibile la richiesta,congiungo le mani come per pregare e sbatto le ciglia a guisa d'ali di farfalla.
Ovviamente, di fronte ad una supplica così ben congegnata nessuno potrebbe dire di no. Difatti ,nonostante Andrè abbia portato un palmo sulla fronte e abbia scosso la testa sconsolato, si alza e va in cerca di qualcosa di commestibile nelle cucine.



Appena torna con un'altra fetta di dolce,invento la solita scusa ,costringendolo ad andare da Nanny.



Alla fine il ragazzo si presenta con un bel croissant fragrante,il cui profumo allieterebbe qualsiasi senso umano.
Il suo sguardo trionfante mi suggerisce che oramai è consapevole del gioco che ho inaugurato e tutto fiducioso aspetta la mia capitolazione.
Sebbene l'estrema bontà del cornetto sia  degna delle più famose pasticcerie francesi, storco la bocca indignata e ,piegando il capo da un lato ,affermo:
< No no, non ci siamo ....la pasta è vecchia ....mi si appiccica ai denti.....INFERMIERE ! Il suo servizio è insoddisfacente... >
< Ma come?! Non è possibile....mmm.....qui gatta ci cova.....aspetta un pò... >.
Prima che possa oppormi in qualche maniera ,vedo il ragazzo portarsi il dolce delicato alle labbra.
Tuttavia emerge in me il diavoletto dispettoso e si affaccia alla mia mente un'idea geniale , ma quanto mai ardita.
Con uno scatto felino del braccio ,applico una significativa pressione sulla mano occupata del mio amico ,facendo spalmare il resto della mia colazione sul suo viso.Ironia della sorte, è anche ripieno di marmellata di more......


Quel che succede dopo è complicato da spiegare...... So solo che Andrè scoppia come un vulcano in eruzione , mandandomi spergiuri e tanti accidenti.
Dal canto mio ,invece,non riesco a smettere di ridere e il mio petto è schiacciato dalla mancanza d'aria .
Piccole lacrime ,frutto del mio divertimento spasmodico ,stanno solcando il mio volto,arrivando a macchiare la linda stoffa delle coperte.
Combattendo contro me stessa, riesco ad appropriarmi di un certo contegno, cercando di sdrammatizzare la situazione.
Credo di aver abusato della pazienza del mio amico fino alla sua saturazione,ma io so come farmi perdonare......


Dopo aver ripristinato l'espressione del mio viso ad un'apparenza lontanamente decente , sorrido serena in direzione del ragazzo e ,strizzando l'occhio, dico:
< E dai....non ti arrabbiare....Io non mi adiro così tanto quando esco sconfitta dalle nostre diatribe..... E poi....non sei stato te il primo ad affermare "chi la fa ,l'aspetti" ? Ho vinto questa volta , ma non è assicurato che la dea bendata della fortuna mi sorrida sempre..... Su....vieni qua,che ti pulisco della confettura col tovagliolo..... >
< Concesso,ma solo perchè so che sai nettare le ferite con una delicatezza unica. Se porterai a termine il tuo compito con successo, considerati scusata...... >
< Bene > .



Mentre sto ottemperando alla sua richiesta,azzardo questa semplice,pericolosa domanda:
< Andrè...perdonami se ti sembrerò inopportuna,ma....dove è Oscar? > .
Tale interrogativo scaccia dalla stanza quel clima di gioco e sberleffi ,cui le pareti fungevano da recinto.
Il sorriso del ragazzo viene lentamente sostituito da un velo di tristezza.
Nonostante tutto ,non perde tempo e mette a tacere la mia curiosità .......
< Lei...è uscita presto stamane.....ha detto che andava dalla Regina, ma non so bene cosa avesse in mente ....Penso che stasera torni per cena..... > .
I nostri sguardi si incontrano.
Sul mio volto si dipinge un certo disappunto per la risposta non esauriente e questo non passa inosservato.
Scrollando la testa e le spalle , il ragazzo si prepara a riferirmi quel che ,in fondo , ho sempre conosciuto.
Tuttavia le circostanze richiedono che venga resa luce sulla questione e il mio amico non indugia di più.....
< Ecco, come ben sai, ieri sera Madamigella e Fersen sono rimasti soli per un pò e ...come dire..... hanno avuto l'occasione di chiarirsi, o almeno era questo che il Conte voleva, ma non Lei, che ,messa di fronte ancora una volta alla cruda verità, è fuggita.
Ciò però non ha evitato il confronto e ,successivamente ,la rovina di un'amicizia.
Difatti non si frequenteranno più....si sono definitivamente detti addio...... > .
Annuisco come per comprendere meglio le sue parole.
In seguito, replico:
< Credo che questo sarà un periodo cupo per Oscar,dovremo starle vicino ed evitare che faccia qualche sciocchezza.....Tuttavia penso che la sua forza d'animo sarà determinante per far sì che esca da tale momento difficile......certo....dispiace che abbia a soffrirne...... >
< Eh,già.... > sospira < Quest'ultimo incontro ci sta costando parecchia preoccupazione e sofferenza..... > .
Lo vedo chinare il capo ,pensieroso.
Tentando di non essere contagiata da siffatta vampata di amarezza,non mi abbatto e rompo il silenzio con una bella frase rincuorante...
< Beh.....almeno qualcosa di positivo per te c'è......sei stato liberato di un potenziale avversario e potresti conquistare il cuore della tua amata...... >
< Ester! Ma..... cosa stai dicendo? Sei impazzita, per caso?....ma....te ne rendi conto? Apparteniamo a classi sociali diverse......io sono solo un povero attendente,mentre lei.....o Dio....Lei è troppo lontana dalle mie possibilità...è la stella più lucente del firmamento....un tramonto estivo....è acqua fresca per la mia gola riarsa.....la mia luna nelle notti più scure.....l'unica possibiltà di salvezza in mezzo al deserto ed è da venti anni che ne seguo le orme,che vivo alla luce della sua ombra, senza dire una parola, senza che lei sospetti niente.....Eppure....adesso...no,sarebbe una follia... >
< E' tanto folle agognare colei che si ama? In fondo quando si muore  siamo tutti uguali....non si può ingannare la triste mietitrice.
Secondo me è illogico che delle anacronistiche leggi degli uomini infrangano quelle ancestrali e plurimillenarie della natura....
Quando una farfalla decide di prendere una compagna,deve forse chiedere il permesso a qualcuno? E le acque del fiume che si uniscono a quelle del mare? Persino il vento riesce nell'impresa di far incrociare elementi di terre lontane....Perchè voi non... >
< Perchè siamo il Sole e la Luna.....abbiamo il nostro posto nel cielo ,ma non ci potremo mai incontrare.... Il nostro è un continuo ciclo di inseguimenti e fughe a senso unico e .... > .
Purtroppo il nostro discorso viene interrotto da Marron Glacè, che irrompe nella mia camera...
< Andrè! Brutto scansafatiche! Invece di pelare le patate ,sei qui ad importunare la nostra Ester...e poi ....quanti dolci ti sei scroccato stamattina? Ah,ma adesso vedrai ..... >
< Nanny,per favore, non ti arrabbiare.....mi stava facendo compagnia......e poi sono stata io a chiedergli altre porzioni delle tue torte favolose...avevo un certo languorino....lo sai...sei una cuoca fantastica....
Per il resto, il mio infermiere se ne stava per andare, giusto? >
< Giustissimo > e ci strizziamo l'occhio.


Prima che il ragazzo scompaia dietro la porta, concludo così la nostra conversazione:
< Però ricordati,amico mio......Fin dalla notte dei tempi esisterono,esistono e esisteranno sempre le eclissi..... > .
Vedo il turbamento di Andrè,che piano piano si scioglie in un sorriso struggente .



" Qualunque siano le avversità,mai perdere la speranza...mai. "



Questo banale pensiero mi accompagna per tutta la giornata e mi chiedo se tale consiglio fosse indirizzato solo al ragazzo oppure anche a me.
Fatto sta che per allietare la mia solitudine , supplico la nonna, allorchè mi porta il pranzo ,di procurarmi un libro con delle figure.
Subitamente  ella esaudisce il mio desiderio,fornandomi un trattato sulla flora francese e una sulle opere d'arte italiane.



************************


Fortunatamente,grazie a questi "regali" , il calar della sera risulta poco lontano e con esso il ritorno tanto agognato di Oscar a casa.
Ho bisogno di parlarle.
Tuttavia ,contro ogni mia aspettativa,vedo piombare nella mia camera la ragazza, dopo l'ora di cena ,accompagnata dal suo angelo custode dagli occhi verdi.
< Buonasera Ester,spero che tu adesso stia bene...... >.
Guardo stranita in direzione della coppia, poi replico:
< Non mi posso lamentare.....ho avuto anche un passatempo illustrato > indico i tomi < Ma perchè vi siete fiondati qui ? E' strano che riceva visita da voi contemporaneamente..... >
< E' vero,ma ho preso una decisione importante e vorrei renderne partecipi le due persone che mi stanno accanto da una vita >.
Annuisco e addito loro due sedie ai lati della porta .



Dopo aver preso posto vicino al mio letto ,Oscar principia così:
< Oggi sono andata dalla Regina Maria Antonietta e ,per la prima volta che sono al suo servizio, le ho presentato una supplica...
Ho...lasciato il comando delle Guardie Reali e l'ho pregata di assegnarmi  qualsiasi mansione sia disponibile .......
Non è stato semplice lasciare i miei amati soldati .....in fondo avevo la loro fiducia; li conoscevo uno ad uno.......Credo che comunque non avranno problemi sotto la guida di Girodelle .....sarà un ottimo comandante e saprà farsi ben volere dai miei uomini.... >.
A queste parole io e Andrè ci guardiamo basiti, ma Madamigella non ha ancora terminato....
< Per favore...non giudicatemi.....non è per vezzo personale che mi sono concessa questa libertà,ma per qualcosa che ne va della mia stessa esistenza........
Io.....io sono stanca di essere divisa tra quel che sono e quel che dovrei essere , intrappolata in un corpo inadatto al mio volere,alle mie azioni,ai miei compiti.......
Ho finalmente compreso la mia vera strada ed è per questo che voglio vivere a fondo la mia esistenza da militare.
Non mi importa se mi spediranno su un campo di battaglia, se morirò per difendere la patria .
Ah...quanto vorrei ritornare ai giorni felici della mia infanzia, dove ,da bambina innocente, ancora non sapevo....non comprendevo la scelta di mio padre e le contraddizioni che da essa sarebbero scaturite.Ma ormai quel periodo è andato perduto per sempre e con esso certe illusioni che solo Fersen ha infranto.......
D'ora in poi non mi farò sopraffare da tali debolezze e  vivrò come un uomo...non avrò più bisogno dell'aiuto di nessuno.....a proposito... Andrè.... >.
Il ragazzo a quest'esclamazione si volta di scatto verso Madamigella .
< Fin da ora puoi considerare terminato il compito che ti aveva affidato il Generale .....non necessito più del tuo ausilio.
Sei libero di fare ciò che vuoi... >.
Il mio amico impallidisce all'istante , ma tale espressione si tramuta velocemente in una di muta rabbia.
Il suo corpo si irrigidisce,mentre sulle mani, strette dolorosamente in un pugno,vedo le vene bluastre pulsare .
Si alza di scatto ,ma, prima che possa proferire parola ,blocco il suo braccio con il mio palmo destro ......
Stavolta sarò io a parlare.....
< Devo confessarti ,Oscar ,che la tua scelta mi ha....ci ha lasciato spiazzati.....ma non ti preoccupare, siamo ben lungi dal giudicarti. Ognuno,fino a prova contraria , è libero di scegliere come impiegare la propria vita, di decidere chi essere e chi non essere.....a volte anche come morire.....ma almeno lasciami esprimere almeno la miliardesima parte di quel che penso io.
La natura ha creato i suoi figli  e nessuno,neppure l'uomo, è in grado di cambiarne i caratteri....
Non si possono mutare a nostro piacimento il corso delle stagioni, nè far sì che il sole sorga due volte nello stesso giorno o che una farfalla riesca a raggiungere il punto più alto del cielo.....
Una rosa rimane sempre una rosa, anche se essa sia bianca o rossa.
Una rosa non sarà mai un lillà (2).... >
< E allora? Con questo cosa vorresti dire? Che una donna rimane tale per tutta la vita ? > .
Sotto l'occhio sbigottito di Andrè,Oscar mi prende per il bavero della camicia da notte e comincia a strattonarlo ,facendomi male.
Vedendomi in difficoltà ,il ragazzo si intromette ,riuscendo a liberarmi  dalla presa ferrea di Madamigella che,furiosa ancora per la triste verità, lascia la stanza sbattendo la porta.........



< Tutto bene,Ester? > .
Ed io massaggiandomi il collo....
< Sì.....penso che lei mi porterà rancore per un mese ,dopo le parole che ho detto..... >
< Che mai sono state più sagge.....su per giù era quello che volevo proferire io..... Sembra quasi che tu mi abbia letto nel pensiero.....ehh.... >
< Cosa c'è ? > chiedo allarmata.
< Niente...solo che sono ancora scosso dal discorso di Oscar,dalla sua decisione.....perdonami,ma ti lascio.....
ho bisogno di stare da solo..... >.
Proprio mentre sta per varcare l'entrata ,domando con una certa preoccupazione:
< Ma dove vai? >
< Uff...in città ad affogare la mia tristezza.....dove vuoi che vada ? Qui in villa non ci rimango sicuramente...... >
< Ma fa male ber.....vabbeh.....stai attento ....le strade non sono sicure di notte.....a domattina.... >
< A domani. >.





L'ultimo rumore che sento è lo scatto della maniglia ,poi un silenzio assordante cala nella mia stanza ,illuminata da pochi, deboli ceri.
Mi abbandono sul materasso,cercando di focalizzare la mia mente sugli ultimi eventi.
Tuttavia il loro è un peso che grava anche sul mio corpo e le mie palpebre stanno per coprire come un lenzuolo i miei occhi.
Prima di cedere definitivamente tra le braccia di Hypnos (3), realizzo soddisfatta di essere riuscita a sostituire un ingranaggio nel meccanismo della storia.
Almeno stavolta.............





Continua........




********************************


Note:
1-In francese significa "per favore".
2-Ovviamente ho ripreso la frase del manga......come si fa a non citarla ?
3-Nella mitologia greca,Hypnos (o Ipno) è il dio del sonno,figlio di Erebo e fratello gemello di Thanatos (la Morte).


N.B. Il titolo è preso dalla famosa opera di Lucrezio (la natura delle cose).
Ho anche anticipato lo "scontro" tra Oscar e Andrè - di solito dovrebbe passare almeno un giorno da quando Oscar matura la sua decisione. Per la cronaca,la scena della camicia strappata non ci sarà.......

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Capitolo 12
*** Cap.12: La luce della rinascita. ***


cap12













E' l'alba del primo dei ventotto figli di Febbraio, mese che alcuni considerano un inutile appendice del gelido inverno.

Il disco lunare ha toccato la volta del cielo sempre più spesso da quando Oscar  partita senza preavviso, senza spiegazioni, senza un saluto.

Da quel momento ha iniziato a svilupparsi nel mio cuore un piccolo cancro che , simile ad un parassita, risucchia le mie energie ,sia intellettive che fisiche , nonostante la mia completa guarigione.

Sebbene alberghi in me la consapevolezza che la fuga della mia eroina è stata dettata dal suo desiderio di solitudine, non riesco a estirpare dalla mia mente la vista dei suoi occhi colmi di rabbia.

Rabbia per la verità tanto scomoda.

Rabbia nei miei confronti che ne sono stata la portavoce e adesso ne sto soffrendo.

Oramai l'unico compagno fedele rimastomi accanto è questo dolore ,che riempie le mie monotone giornate alla villa ...... Già.... villa che dovrebbe invece essere rallegrata dalle voci,dai passi,dalla semplice presenza di Oscar e Andrè.

Sì...... anche Andrè è stato travolto da sentimenti amari, come la mestizia e l'ira,ma non il rimorso,che bensì anima ogni fibra del mio essere . Tuttavia essi sono bastevoli a spingere il mio amico sconsolato a recarsi ogni sera in qualche bettola di Parigi, a ingannare sè stesso con vari bicchieri di infimo Cognac.

A nulla sono valsi i miei deboli tentativi di porgere la mia spalla,di consolarlo, di farlo sfogare....... forse io per prima non ne ero veramente convinta .....

Siamo diventati due bambole mute, incapaci di relazionarci con la realtà attorno a noi, chiusi nel nostro egoismo....nella sciocca convinzione che una parola amica non potrebbe fungere da balsamo per i nostri pensieri devastati.

Siamo consci che solamente una cosa, o per meglio dire una persona, saprebbe salvarci dal nostro inesorabile declino,dall'abisso scuro in cui stiamo lentamente sprofondando.

Ma lei non arriva..........

non arriva in nostro aiuto.....

Eppure la sua venuta è tanto attesa, quanto prevista.

Infatti , qualche giorno fa è giunta una missiva da parte della Regina, in cui si affida a Madamigella il comando delle Guardie Metropolitane e con ogni probabilità questa comunicazione ha raggiunto anche lei,sebbene sia lontana.....

Chissà........

Forse oggi.........



TOC TOC




Mi volto in direzione della porta.

< Sì? Chi è? >

< Sono io..... Andrè...... Posso entrare o devi ancora vestirti ? >

< Non ti preoccupare ...... Sono pulita,lavata e stirata,eheheh........ e poi non crederai mica che voglia far vedere le mie grazie proprio a te...... Pffff.... >.

E lui ,entrando.....

< Ahahah....nonostante tutto non perdi il tuo animo birichino .... eh, Ester?

E comunque non ho certo il desiderio di vederti come mamma ti ha fatto......potrei rimanere scioccato a vita.... >

< Eeee....... Esagerato........

Ma dico io....potevi trovare un altro argomento ,dopo tanti giorni che non ci incontriamo...... Bah...... >

< Guarda che hai cominciato te. >

< Mannaggia! Stamani vuoi proprio farmi uscire dai gangheri,eh?

Passiamo alle cose serie,che è meglio......

Che sei venuto a riferirmi di così importante? >

< Uuuh......ma quanto sei polemica.....e pensare che io ero venuto con intenzioni amichevoli, pronto a sostenere un dialogo serio,pacato.....e invece..... Va beh.....tornerò più tardi, quando ti si saranno calmati i bollori.... >.

Fa per girare i tacchi ,ma subitamente lo arpiono per una spalla...

< Eh, no....non puoi tirare il sasso e poi nascondere la mano.....e soprattutto non puoi addossarmi certe colpe di cui, checchè tu ne dica, ne sei artefice quanto me. Su, sputa il rospo. > .

Il mio giovane amico sorride malignamente, consapevole di aver ripreso terreno nella nostra tacita battaglia .

 

 

 

Dopo vari indugi iniziali e i lunghi tira e molla, finalmente si decide di rendermi partecipe di novità assai importanti:

< Grazie alle nuove disposizioni di Maria Antonietta , Oscar farà il suo ritorno tra noi questo pomeriggio... > proferisce raggiante e per riflesso tale luce di giubilo rischiara anche il mio sorriso.

< Veramente, Andrè? Non....non  uno dei tuoi soliti scherzi ? >.

Scuote la testa , mentre una grande stella sul suo volto si sta piano piano accendendo e ravvivandosi di nuova energia.

Con uno slancio improvviso dettato dalla magnifica nuova, abbraccio per la prima volta il ragazzo.

Quest'ultimo, sorpreso dalla mia reazione spontanea, comincia ad accarezzarmi il capo ,in silenzio, come fa un fratello maggiore quando la sua sorellina cerca conforto.

Infatti piccole gocce salate stanno sgorgando prepotentemente dal fondo dei miei occhi, spinti da una profonda felicità a lungo sopita.

 

Rimaniamo così,incatenati in una stretta tenera e gentile per parecchi minuti, finchè l'idillio non viene dissolto da un mio insignificante, ma quanto mai pressante dubbio.

Faccio capolino dal petto del giovane e in un sospiro, lasciando trasparire la mia preoccupazione, enuncio:

< Andrè,tu...... tu mi hai reso davvero felice....ma.... >

< Ma? >

< Ecco.....Lei sarà ancora adirata con me? Vorrà ancora rivolgermi la parola? Io.......mi auguro di non essere morta di fronte alla sua considerazione.....non lo potrei sopportare.... >

< Ah....ma allora in tutti questi anni non hai imparato niente di Madamigella.

Non devi spaventarti se ha un atteggiamento distaccato o se tu credi che ti stia portando rancore.....

In fin dei conti è una donna estremamente intelligente e avrà compreso che le tue affermazioni erano dettate dal cuore e che ,da ottima amica quale sei, hai preferito essere sincera e coraggiosa ,invece di nasconderti dietro una diplomazia compiacente ,ma ipocrita......

Se ne sarà già resa conto,vedrai....... In fondo questo periodo le è stato utile per meditare e per riconquistare quel poco di tranquillità bastevole per riprendere il suo posto di comando....... >

< Già...sarà come dici.....mentre te....come stai adesso? > domando , staccandomi dal lungo abbraccio.

< Beh.....direi benone .....non vedo l'ora che sia pomeriggio ,eheheh.... > esclama vago, come se non avesse capito le evidenti sfumature della mia richiesta.

Non mi azzardo a replicare , rigidamente muta e delusa dall'insoddisfacente risposta del ragazzo.

Talvolta mi chiedo se questa sibillinità sia dovuta alla scarsa considerazione nei miei confronti o se perchè crede di avere davanti a sè una bambocciona che non ha compreso nulla della vita.......

Fatto sta che , con cipiglio contrariato e a braccia conserte , il mio tacito messaggio non è passato inosservato.

Sul volto del mio amico si dipingono i tratti di un leggero imbarazzo .

Lo sento sbuffare.......

< Eh, Ester.....sei proprio cambiata...oramai non ti si può nascondere più nulla..... > .

Ed io, interrompendolo acidamente:

< Da come sgattaiolavi manifestatamente dalla villa ogni sera, sembrava che lo dovesse sapere il mondo intero.....

Non farti beffe di me ,per favore...... La ragazzina ingenua e un pò facilona è scomparsa da tempo..... >

< Hai ragione ....chiedo perdono.....è solo che gli anni passano così velocemente e spesso è difficile ammettere con sè stessi che certi mutamenti sono necessari, come lo sono altri....... > .

Dopo questa semplice frase, il volto di Andrè si flette verso il pavimento e nella stanza riecheggia il suono della sua inspirazione profonda.

Poi seguita così:

< In questi giorni bui, dove i nostri pensieri erano completamente occupati ,in un modo o nell'altro, da funesti eventi recenti, io non ho mai voluto approfittare dell'aiuto che generosamente mi stavi porgendo.

Non che io  non lo volessi o non ti ritenessi abbastanza matura  perchè io condividessi con te le mie pene. Semplicemente non volevo gravarti di ulteriori pesi.....Ma.....devo rinnovarti le mie scuse ,poichè io stesso non ti sono stato vicino.

Come ben sai, ho preferito la compagnia di una deprimente bottiglia di Cognac.......

Mi sono quasi perso nei vicoli stretti e oscuri della  mia disperazione,avvilendomi perchè Lei mi ha allontanato per sempre, perchè mi ha negato la possibilità di starle accanto,anche solo come semplice attendente ......ed io questo non l'ho mai accettato.

Tuttavia non mi sono perso d'animo e venire a sapere quale sarà la  nuova mansione di Oscar ha ridato fuoco nelle mie vene.......

Mi ha indotto a fare un'importante scelta..... > .

Il mio sguardo interrogativo si posa sul suo viso ma, trapassata , 

come da un tuono ,da un atroce presentimento,azzardo:

< Non mi dirai che.... > 

< Sì....mi sono arruolato tramite un amico nello stesso reggimento che comanderà Madamigella. Mi devo presentare lunedì prossimo....... tra due giorni. Ma non informare Lei,per favore… > .

Sebbene io debba aspettarmi un tale sviluppo della vicenda , rimango sbigottita e insieme amareggiata.

Venire a conoscenza della sua scelta in prima persona e in tal maniera fa rinascere in me un sentimento inusuale , a metà tra la costernazione e il senso di impotenza.

Così ,la taciturnità sigilla le mie labbra in  una riga laconica, cosa che non è d'aiuto al mio amico......

< Ti prego....non fissarmi così......

Sicuramente penserai che la mia è una pazzia dettata da un momento di debolezza , che la vita nella Guardia Metropolitana non sarà semplice e potrei rischiare di morire .

Ma non mi importa.

Non mi interessa.

Finchè sarò accanto a Madamigella, la mia anima martoriata continuerà ad avere quel respiro vitale che solo Lei è capace di donarmi.

Per il resto della mia esistenza , io sarò la sua ombra, pronto a proteggerla, a vegliarla.......e la amerò....oh,sì....io seguiterò ad amarla ,qualunque cosa accada.

Nessuno me lo potrà impedire, nemmeno  Oscar..... >.

Copiose lacrime rendono struggente una delle più belle dichiarazioni che le mie giovani orecchie hanno potuto udire.

Mi avvicino al ragazzo , ponendo le mie mani sulle sue spalle ,

fissandolo dritto nell'occhio e perdendomi  nel suo mare smeraldino.

Nonostante la scarsa considerazione del mio giudizio , ciò che intendo proferire è ben lungi da essere una critica dettata dalla delusione o dalla sorpresa:

< Sai ,Andrè......quel che ho riferito tempo fa nel mio ultimo incontro con Madamigella è valevole anche per te.

Io non sono nè capace, nè degna di criticare le decisioni altrui, soprattutto se concernono il loro modo di vivere.

Ognuno è libero di seguire il proprio sogno,di essere l'artefice delle proprie azioni, ma deve essere anche consapevole delle conseguenze che da esse possono scaturire.

Sono....solo preoccupata....preoccupata per un amico che si è già sacrificato tanto..... questo ,spero, tu me lo possa concedere.

Per il resto,penso  comprenderai che non potremo vederci poi così spesso....e francamente.......giuro che mi dispiace . > concludo amara ,ma con un sorriso che vela la mia bocca.

A tali parole vedo la mia espressione riflessa sul volto del ragazzo ,mentre il suo sguardo si carica di malinconia , segno che questo pensiero aveva trapassato sicuramente la sua mente nel momento della scelta.  

Sebbene non  sia necessario , egli cerca di sdrammatizzare:

< Non temere....non ti libererai di me tanto facilmente......

Esistono le licenze......i permessi straordinari....le visite d'ordinanza....

E poi....esigo che qualche volta tu mi porti un tuo manicaretto .

Sicuramente il cibo darà molto a desiderare.....ma niente stufato di montone,mi raccomando ,eh? Ahahahah....... >

< Oddio...mi sa che era meglio se stavi zitto....adesso so a chi rifilare i pentoloni di quella robaccia avariata ,ihihih.... >

< COSA?!......mi daresti addirittura cibo guasto? Ma allora vuoi che mi rispediscano a casa in quattro e quattr'otto ...... >

< Dipendesse da me, rimarrei qui , accanto a Voi , per il resto dei miei giorni. > esclamo mesta, per poi concludere:

< Ma il dovere chiama e.... > riacquistando un pizzico di gaiezza

< .....a proposito.....scusa ma devo scappare.... visto che domani sarà l'ultima Domenica che passeremo assieme , oggi , dovessi anche spaccarmi la schiena , mi avvantaggerò sui compiti assegnati dalla nonna. Con permesso...... > .

Sfuggo in direzione della porta e ,varcando l'entrata, abbandono il ragazzo assai sorpreso, senza avergli dato il tempo di replicare.

 

Vado in cerca di Marron Glacè.

Spero vivamente che non sia clemente nell'affidarmi le mansioni....

Ultimamente , dato il periodo di convalescenza non proprio semplice, sta avendo un occhio di riguardo nei miei confronti.

Tuttavia ,stavolta ho bisogno di avere oltre alle mani ,anche la mente occupata.

I miei pensieri devono attraccare in altri lidi.......








**********************************






 

Stesso giorno,nel tardo pomeriggio.........

 

 

 

Mi abbandono a peso morto su una poltrona del salotto , esausta ,ma al contempo soddisfatta del mio operato.

Davanti a me , su un lungo tavolo, sfilano ben lucidi gli argenti  su cui ho speso buona parte della giornata. Simili a degli specchi ,riflettono le colorazioni calde ,quasi vermiglie , del fuoco che scoppietta accanto a me.

Il mio corpo, completamente alla mercè della stanchezza, sprofonda sempre più tra i morbidi cuscini in piuma d’oca.

Non mi accorgo che ,piano piano,il torpore sta avendo la meglio sulle mie membra ed il braccio, inizialmente piantato sotto il mento come una colonna portante , si sta irrimediabilmente piegando sul mio petto.

Il crepitìo della legna bruciata mi culla verso terre lontane,in una dimensione surreale e ,minuto dopo minuto, il suo canto diviene distante…….

 

 

Ester! Ester, alzati….il tempo è scaduto…….

Non possiamo concederti altre possibilità…….

Svegliati……… “ .

 

< Svegliati ,amica mia, apri gli occhi……. Sono tornata….. > .

 

Frastornata dallo stato di dormiveglia ancora presente, incatenata tra sogno e realtà, creo una sottile fessura tra le mie palpebre .

Le mie iridi vengono quasi accecate dall’oro dei capelli di Madamigella, i cui riflessi sono vivificati dalle voraci fiamme che serpeggiano dietro lei……

 

< Allora ,pelandrona! Che stai lì impalata ? Non sei contenta di vedermi? >.

Finalmente vinco la mia battaglia personale contro la confusione che aveva preso il sopravvento e ,animata da sincero fervore, mi slancio a braccia aperte verso la ragazza.

Il ricongiungimento ,anelato da tanto tempo ,ha finalmente trovato il suo posto nel corso degli eventi.

Tuttavia l’abbraccio è di breve durata,in quanto mi accorgo che le mie vesti  sono bianche dalla polvere e , come una sciocca, mi levo dalla poltrona ,farfugliando suoni e presentadole le scuse più svariate.

 

Ma forse il mio imbarazzo non è figlio di questo tentativo di salvare le apparenze, bensì del pensiero razionale che fa rivolgere la mia mente al motivo della partenza disattesa di Madamigella…….

 

Camminando nervosamente per la stanza come una trottola frenetica, riesco  tuttavia a mettere insieme poche frasi disordinate:

< Oddio…mi sono addormentata solo da cinque minuti , Ve lo giuro……che sbadata, Vi…..Vi ho macchiato tutta la camicia…. Oh,mamma…..che devo dire…… Adesso sparisco dalla Vostra vista…… Vado. > .

Ma prima che possa poggiare la mia mano sul pomello della porta , sento la presenza di Oscar alle mie spalle e un attimo dopo la mia schiena aderisce perfettamente al petto della ragazza, i cui arti superiori ,simili a due ali angeliche, mi bloccano in una tenera morsa.

Le sue parole si sciolgono nel mio orecchio come un fragile sussurro …..

< Oh, Ester…… Sparisco per più di un mese e ti ritrovo a darmi del “Voi”.

E’ così cambiato il nostro rapporto? Eppure, credimi, da parte mia non hai nulla da temere ,perché niente è riuscito a scalfire il bene che provo per te,neppure la bieca cecità in cui la rabbia e la delusione mi avevano fatto errare .

Ciò che a suo tempo mi avevi detto fa parte della scomoda realtà…..nè più,né meno…..

Confesso che inizialmente ero mossa da sentimenti contrastanti. Da una parte avevo il cuore soffocato dalla sofferenza per la perdita definitiva di un grande amico e…del solo uomo che io sia stata in grado di amare. Dall’altra la mia testa scoppiava per l’ira nei tuoi confronti. Infine, dovevo fare i conti con me stessa, con il mio corpo, con le mie contraddizioni e credimi…..in tutta la mia esistenza non ci sono state settimane peggiori di queste.

Ho combattuto con un nemico invisibile , che si nascondeva nella mia persona.

Ho rischiato seriamente di perdermi nei meandri bui della mia anima , anelando a quella pace che solo l’ignoranza sa dare. Tuttavia, più trascorreva il tempo, più la mia parte razionale ha superato il sentimento e il mio lato…….come definirlo…..debole.

Grazie anche alle tue parole, dettate da profonda amicizia e lealtà, ho finalmente compreso i limiti inerenti alla mia natura.

Io …so che è impossibile cancellare il fatto di essere nata donna e dovrò convivere con tale scomodo fardello…..è inevitabile……. Ma almeno potrò decidere chi essere e chi non essere e sono certa di essere legata indissolubilmente al ruolo di comandante.

Quel che mi impose mio padre tanti anni fa sarà per me motivo di salvezza. In fondo devo essergli grata…. Ho ricevuto un’istruzione paragonabile solo a quella impartibile ad un maschio….ho conseguito successi, svolto missioni pericolose, aspirato alle più alte cariche della carriera militare.

Se ci pensi, ho conquistato delle libertà che alle donne, anche del mio stesso ceto, sarebbero negate. >

< Ma.. > . Abbozzo una replica , che prontamente faccio morire sulle mie labbra.

Nonostante la mia tacita reazione , non mi esimo dal commentare intimamente quest’ultima affermazione di Madamigella:

“ Già…..tante libertà adesso,ma inizialmente ti hanno precluso quella più importante…quella di non rinnegare se stessi….. “ .

 

Vedendomi così accigliata, la mia eroina si zittisce all’improvviso,fissandomi con sguardo interrogativo.Al che, per rimediare e non far pesare ulteriormente il senso di imbarazzo che è calato nella stanza, affretto a dire:

< Perdonami ,Oscar…..ho ascoltato con attenzione le tue motivazioni,le tue parole…..però in questi giorni , e anche adesso, il mio pensiero è occupato da una preoccupazione che oserei considerare inerente alla sfera dei miei affetti.

Cioè…sono molto contenta che ti abbiano dato il comando delle Guardie Metropolitane……sicuramente potrà rispondere alle tue necessità e finalmente saprai farti valere per quel che sei.Tuttavia questo significherà anche che passerai meno tempo a casa…con me.

Potrebbero assegnarti delle missioni che ti impegneranno per settimane……Io….potrei esprimere un desiderio? >

< Certo …. A patto che rientri nei limiti delle mie possibilità… >

< Ecco…pensavo…la tua licenza finisce domani,che è domenica e chissà quando potremo riunirci insieme io ,te e Andrè….. >

< Quindi? >

< Quindi ,se fosse possibile, vorrei trascorressimo assieme l’ultimo giorno, in ricordo dei vecchi tempi….. > .

La ragazza poggia l’indice sul suo labbro inferiore come per meditare e, sorridendo velatamente, accetta di buon grado la mia proposta.

Sebbene il mio animo è travolto da un’irrefrenabile moto di entusiasmo, devo mitigare la mia felicità poiché Nanny è venuta a chiamarci per la cena.

Penso:

“ Appena avrò finito di mangiare, mi ritirerò in camera mia …..devo escogitare qualcosa per la nostra giornata speciale…. “ .

Occupata in simili riflessioni, abbandono con Madamigella il salotto, debolmente illuminato dal fuoco che va via via affievolendosi tra le braccia del caminetto…..




 

Continua……….

N.A. Volevo ringraziare coloro che stanno seguendo la mia storia e devo confessare che siete veramente tanti. Il che per me è un grande onore :))).

Inotre,è per me un motivo in più per andare avanti....non che ce ne sia bisogno nel senso che concluderei la ff, comunque è una specie di tifo per me e ve ne sono grata... Al prossimo capitolo ;-)

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Capitolo 13
*** Cap.13:Nostalgie del tempo che fu ***


cap13

Volevo scusarmi se l'aggiornamento è arrivato con una settimana di ritardo in più, ma volevo far svolgere la giornata speciale in un solo capitolo -anche a sottolinearne l'importanza e non dividere ciò che potremmo definire gli ultimi sprazzi di "innocenza" e spensieratezza . Ovviamente , il solito spazio non bastava per  quello che volevo esprimere  e per occupare i personaggi un'intera giornata.

Inoltre , questo è un capitolo che mi sta particolarmente a cuore, in quanto , diciamocelo, in quanti hanno sognato almeno una volta di fare qualcosa con i nostri due beniamini?

Quindi, e questo è un altro motivo del ritardo, volevo rendere al meglio cosa significa per me spendere un giorno intero con Oscar e Andrè .

Per quanto riguarda il mio pensiero personale alla fine dello scorso capitolo, mi dispiace che le mie parole possano essere state fraintese e può darsi che mi sia spiegata male io.

Comunque volevo ringraziarvi ancora tutte/tutti perché mi state accompagnando e aiutando in questa mia avventura.

Per quanto riguarda il terminare la storia, era riferita a qualche critica ricevuta,niente di più…..questi sono altri discorsi.

Quindi grazie ancora a tutti quelli che mi sostengono e per l’attenzione.

Buona lettura  :)

 

 

 

 

 

 

 

******************************************

 

 

 

Buio.

Tutto è immobile......

Sento solo dei lievi sussurri in lontananza.......

 

 

< Shh...... fai piano, sennò la svegli.... >

< Va bene ,Oscar , ma con questa oscurità non vedo più in là della mia mano... Rischio di andare a sbattere contro i mobili.... > .

 

THUD!

 

< Auch! Il mio piede ! >

< Andrè ! Che ti avevo detto? Così rovinerai la solita sorpresa. >

< Ma sei sicura che sia veramente tutto necessario ? >

< Ha accennato di passare la giornata come hai vecchi tempi ed è quello che si farà. Quindi adesso sta zitto... > .

 

 

....Rumori di passi leggeri accanto al mio letto.....poi....

< Ehm,ehm.... Mademoiselle Ester... le prime luci dell'alba hanno già accarezzato l'orizzonte da un pezzo. Si prevede un giorno baciato dal sole ed esule da qualsiasi nuvola portatrice di pioggia.

Adesso è tempo che vi alziate ,vi prepariate e scendiate a fare una lauta colazione .

Oggi sarete molto impegnata..... >.

 

Debolmente, riesco a schiudere le palpebre ,ma subitamente le riserro poichè i fasci dorati di Apollo sono riusciti ad entrare nella mia camera .

Infatti ho potuto scorgere il mio amico, intento a spostare le nere e pesanti tende delle finestre . Tuttavia si fa strada in me la curiosità per le parole della ragazza e ,nonostante le titubanze iniziali, lascio finalmente che le due stelle celesti illuminino il mio volto.

 

Stupore, meraviglia, sbigottimento.... tanti sinonimi di un sentimento che è scoppiato in me alla vista dei miei due amici, ma soprattutto di Oscar.

Quest'ultima è vestita in abiti borghesi ,che sembrerebbero essere stati presi dal suo attendente...ma non ne sono certa.....

Rimango paralizzata e sgrano gli occhi, ancora più perplessa da ciò che ,come una cascata azzurra , è poggiato sulle braccia della bionda eroina.

Il mio profondo silenzio sollecita tale esortazione:

< Come? Cosa fa ancora impalata sotto le coperte? Su ,su ....non c'è tempo da perdere.......

Andrè, ti prego di uscire...devo aiutare Mademoiselle ad indossare questo vestito. > .

Con un cenno del capo , il ragazzo si eclissa dietro la porta .

 

Ancora frastornata e confusa da un simile comportamento, non mi accorgo della velocità e della maestria con cui una veste azzurrina , splendida nella sua semplicità,ma al contempo degna di una baronessa, viene abbottonato dietro la mia schiena.

Rinsavisco dal torpore allorchè viene fatta riflettere la mia immagine nello specchio.

Davanti a me non c'è più la ragazzina abituata a fare le veci della cameriera, ma una giovane donna aristocratica dallo sguardo un pò perplesso.

Il flusso dei miei pensieri viene però interrotto dalla voce di Oscar, che nel frattempo si è posta dietro le mie spalle.....

< Allora? Non ti è piaciuta la tua solita sorpresa? Ti vedo contraddetta........ Eppure, fino a qualche anno fa, quando si decideva di riservarci del tempo ,solo per noi tre, quasi non ci dormivi la notte ,sapendo quel che sarabbe successo la mattina seguente.

Ahh... non scorderò mai la luce dei tuoi occhi la prima volta....

Tremavi estasiata come una fanciulla al primo ballo di corte.

Ti portai un abito color avorio ad ampie maniche.....lo rubai nel cassettone dove la povera Nanny conserva le sue creazioni. Spera ancor oggi che io abbandoni l'uniforme......

Ma ... Ester..... Sei sicura di stare bene? >.

Sicuramente questa domanda è la giusta reazione al mio sguardo assorto, perso chissà in quale ragionamento contorto.

Tuttavia mi desto all'improvviso , scuotendo brevemente il mio corpo come in preda ad una leggera crisi epilettica.

Riesco a  reimpossessarmi di un barlume di lucidità, cosa che, oltre allo stupore, fa crescere in me anche la paura e la preoccupazione per l'assoluta novità degli eventi.

Infatti ,come è accaduto spesso in passato e soprattutto all'inizio, le abitudini, le conoscenze della Ester settecentesca stanno per scontrarsi inevitabilmente con quelle della Ester del nuovo millennio.

Solo la fortuna e una buona dose di autocontrollo mi hanno permesso di uscire indenne da tanto sottili, quanto mortali trappole.

Ma stavolta è diverso.

In questi mesi ho potuto conoscere più a fondo i  miei cari amici, cogliere le sfumature dei loro caratteri, capirne i gesti e le azioni , soffrire e gioire per le loro disavventure e successi .

Ho davvero toccato con mano il loro mondo e tutto ciò che ad esso è connesso, quasi riuscendo, come in un sogno, a dimenticare chi sono in realtà, ma non la mia missione.

Tuttavia adesso sto fremendo, sentendo così vicino il corpo di Oscar e i suoi occhi cristallini puntati nei miei, in cerca di una risposta che tarda a venire.

E intanto l'odor di panico ha pervaso fino alla loro saturazione i miei polmoni, soffocandomi.

In modo repentino e del tutto inaspettato, rifuggo quel contatto , andando a poggiare le mie mani su un vecchio cassettone dall'altra parte della stanza .

Inspiro profondamente ,mentre piccole gocce di gelido sudore imperlano la mia fronte.

Tossisco.

Porto una mano all'altezza del cuore, forse per constatare che sta pulsando all'impazzata , forse per far cessare siffatto movimento frenetico.

Fatto sta che sono ancora girata di spalle , quando Madamigella, con passo fermo, tenta di raggiungermi.

Tuttavia allungo il braccio nella sua direzione ,in maniera tale da costruire una barriera invalicabile tra me e lei.

Sebbene tale mia volontà di instituire uno spazio immaginario venga rispettata, per non fomentare sospetti più gravi esordisco:

< No...non ti preoccupare,Oscar...sto...sto bene... è solo che non ho dormito bene stanotte...chissà...forse in vista di questo giorno, non so.....magari.... >.

Il mio discorso viene però interrotto,in quanto il polso del mio arto alzato è stato catturato dalle dita della mia eroina .

Prima che io possa prenderne coscienza , percepisco la sua calda mano sulla parte alta del mio volto, ancora freddo per l'intensa emozione .

Rimaniamo in questa posizione per alcuni secondi, ma che per me sembrano ore tanto il suo gesto mi ha colto alla sprovvista.

 

< A me non sembra > afferma lei, scrutandomi con cipiglio serio < Il tuo viso è pallido ed emaciato come un cencio. Sarà meglio che chiami il medico....

Mi sa che dovremo procrastinare la nostra gita. > .

 

A queste ultime, sentenziose parole, la mia persona viene ravvivata da una nuova, potente forza , che sorprende persino me stessa ,oltre che la ragazza.

Infatti ,in un millesimo di secondo sia l'angoscia che i tremori vengono sostituiti da un ardore e determinazione simile ,che sulle mie guance si dipinge il rosso del sole ed il mio sguardo scaglia tanti dardi fiammeggianti.

Mi oppongo categorica:

< Eh,no! Che diamine..... ho atteso questo giorno da non si sa quanto tempo ..... Mi sono scervellata tutta la sera precedente e buona parte della notte per organizzare una sorpresa sufficientemente decente e > avvicinandomi alla finestra < inoltre non ci possono essere condizioni atmosferiche migliori di queste...... Neanche una nuvola all'orizzonte......

Ora , per dei miei sciocchi e trascurabili mancamenti non si può e non si deve cancellare i nostri impegni, chiaro? > .

Stringo i pugni sui fianchi, mentre atteggio il mio viso a guisa di bambina imbronciata perchè non può mangiare il suo gelato preferito.

Grazie al mio contegno, non certo degno di una ragazza di venti anni, ma molto utile e funzionale in questo momento, vedo passare Madamigella da uno stato di pura meraviglia ad uno più disinvolto e ,a mio dire, rincuorante.

Difatti ella comincia a ridere a crepapelle, portandosi un palmo sulla fronte e scuotendo meccanicamente il capo .....

< Ahahah..... Oddio, Ester..... quando ti metti in testa una cosa, è difficile farti cambiare idea.....sei proprio testarda...sì..... testarda come un mulo, ahahah..... Comunque va bene, asseconderò la tua scelta. Se però sentirò anche un minimo colpo di tosse, preparati a tornare sotto le coperte di questo letto.

Dai... scendiamo a fare colazione ..... > .

 

Le mie labbra si sciolgono in un profondo sorriso , sia per come si è risolta momentaneamente la questione, sia per la reazione della mia amica.

Copro velocemente la distanza che mi separa dall'entrata come se stessi camminando sulle nuvole e ,dopo averla varcata, in un battibaleno mi ritrovo assieme a Madamigella e ad Andrè nella saletta dove mi ero addormentata la sera prima.....

Soltanto che ,al posto degli argenti , ci sono torte di molti tipi e brioches, sicuramente dolci creazioni della cara nonna.

Da vero gentleman,il ragazzo mi sposta la sedia, permettendomi di sedere.

Ancora più disorientata e confusa, sposto lo sguardo ora sui miei due commensali, ora sulle più svariate leccornie che, simili a tante composizioni floreali, decorano la linda tovaglia.

Nel mio cervello stanno frullando e vagando i soliti,incessanti pensieri: "Che cosa facevano i tre prima della mia venuta? E soprattutto.... Cosa mi aspetta ora? ".

Vedendomi assorta nel mio insolito silenzio, il mio amico , sventagliandomi davanti le sue dita, irrompe nella mia catalessi:

< Youhou....... Stellina....Che sei su un altro pianeta?  Ti prego di tornare tra noi.......

Guarda che ti metto in sella a Bucefalo, così ti svegli sul serio....ahahah..... > .

Ed io, divenendo rossa in viso, farfuglio....

< Ehm,ehm.....Oddio, scusatemi tanto.....chissà a cosa stavo pensando.... eppure non tocco più la bottiglia da un bel pezzo...va,beh.... lasciamo stare. Ho giusto una fame da lupi... >

< Ecco, lo sapevo...la mancanza di zuccheri ti fa lavorare meno e peggio il cervellino che ti ritrovi, ihihihih..... > .

E Oscar, interrompendolo:

< Andrè! Invece di sproloquiare su qualità che a tuo parere sono dubbie in Ester, ma che in realtà ella ha dimostrato chiaramente di saperne usufruire più di te, perchè non la servi? >

< Agli ordini! Allora cara, cosa vorresti per colazione? >.

Noto un sorrisetto maligno sulla bocca del ragazzo , il che mi fa pensare che aspetti una mossa falsa da parte mia per poter riiniziare con le sue frecciatine sarcastiche.

Strano a dirsi,ma col fatto che è una giornata particolare ,pare che la sua vena ironica si sia ingrossata a dismisura ...o è solo una mia impressione?

Tuttavia non è questo il problema che maggiormente mi blocca nel poter controbattere efficacemente , ma bensì un dubbio atroce:

" Cosa risponderebbe la vera cameriera ? ".

Ciononostante , la furbizia e il colpo di genio aiutano gli impavidi e , fidandomi del mio istinto, replico coprendomi gli occhi con una mano:

< Una fetta del mio dolce preferito,grazie.......dovresti saperlo,ormai.......  >.

 Queste parole spiazzano leggermente l'attendente e lo noto dal tempo che passa tra la mia richiesta e l'effettivo adempimento di quest'ultima .

Solo la voce di Madamigella riesce a scandire tale lasso.

Difatti, modulando il tono come per redarguire un bambino dispettoso, apostrofa il suo amico d'infanzia....

< Ehi! Basta scherzi......lo sai che odia il profiteroles....devi porgerle quest'altra..... >

< E dai ,Oscar, devo vendicarmi..... >

< Finchè ci sono qui io , no....

Su, abbiamo altro da fare.... Non abbiamo a disposizione tante ore di luce, ricordatelo..... >

< Uff.....Toh, eccoti accontentata. > .

 

Apro lentamente le palpebre , per gustare sia la visione che si sta schiudendo a me ,sia l'ulteriore sconfitta del ragazzo.

Difatti quest'ultimo è seduto poco lontano da me e , con le braccia conserte , ha il viso rivolto dalla parte opposta, come per esprimere il suo disappunto per la beffa rovinata.

Tuttavia non mi soffermo oltre nel contemplare Andrè e , allietata dal profumo , abbasso lo sguardo su quel che si rivela essere una semplice crostata alla frutta invernale.

Devo ammettere con una certa sincerità che , almeno su un punto, o ,per meglio dire, un dolce,siamo d'accordo, io e la ragazza francese.

Non mi faccio pregare e con la forchetta trincio il primissimo ,succulento boccone.

Il tempo ,di cui necessito per assaporare questo piccolo pezzetto di paradiso, mi permette di riflettere sulla situazione e su come poter capovolgerla a mio vantaggio.

Comunque è proprio vero..... lo zucchero mette in moto il cervello....

 

 

Dopo aver posto, come il galateo richiede, le posate sulle quattro e venti sul piatto vuoto , domando con una certa malizia:

< Sentite......mi è sorto un dubbio.

Ecco....volevo sapere cosa avete escogitato per oggi.... perchè anche io avrei pianificato una serie di attività e non vorrei che cozzassero con le vostre idee...... > .

Sebbene il quesito sia alquanto bizzarro, Madamigella non si scompone e ,anzi, mostrandosi sempre tranquilla e pacata nei movimenti, fuga qualsiasi mia incertezza:

< Beh...mi sembra una preoccupazione più che lecita.

Ma per non sciuparti la sorpresa, visto che stavolta sarà tutto diverso, ti basti sapere che la mattinata e il pranzo saranno sotto il nostro stretto controllo > indica Andrè < mentre nel pomeriggio e a cena avrai te carta bianca.

Penso sia una bipartizione della giornata piuttosto equa .

In fondo hai  dimostrato una certa inventiva ed è sempre stato così, fin dalla prima volta........ > .

 

Dentro di me tiro un sospiro di sollievo e finalmente posso vivere a pieno e senza il minimo senso di paura questa domenica particolare .

Terminato il pasto, colgo il cenno dei due e li seguo.

Il loro passo mi conduce fuori dalla villa ed è solo in questo momento che posso scorgere una carrozza semplice, senza stemma ,ma con il suo nocchiero , che ci aspetta nel piazzale.

Guardo basita Oscar, la quale non si cura del mio stato d'animo in tumulto e ,insieme al suo fedele attendente, si pone ad uno dei lati dello sportello.

Porgendomi una delle sue eburnee mani, afferma:

< Prego, Mademoiselle Ester, la vettura è pronta.....

Attende solo che voi ci saliate e sarà in grado di farvi vedere le meraviglie del mondo al di fuori di un cancello.

Oggi potrete avere questo potere...... > .

 

Divengo preda di un 'eccitazione inaspettata , mentre i miei denti fanno capolino dal sorriso entusiasta che si è impossessato delle mie labbra .

Non me lo faccio ripetere due volte e in quattro e quattr'otto prendo posto su uno dei due sedili, mentre i due occupano quello opposto al mio.

 

************************************************

 

L'opaca luce mattutina ci accompagna,mentre i suoi riflessi sulla foresta ai lati della strada rendono ancora più ovattato questo magnifico sogno.

I colori e i suoni del bosco che si sta piano piano svegliando mi ipnotizzano, facendomi rimanere con il viso costantemente affacciato al finestrino.

Chiudo gli occhi, abbandonandomi a sensazioni nuove e indescrivibili.

Tuttavia , tale idillio svanisce , appena odo la domanda inaspettata di Oscar.

Infatti bisogna giustamente informare il cocchiere sulla nostra meta.

Senza la minima esitazione,articolo con la voce spezzata dall'emozione un unico,chiaro nome.

 

Parigi.

 

*******************

 

Percorriamo tutta la città, passando anche su quel pezzo di strada maledetto di qualche mese fa .

Tuttavia i lungo Senna della Île de la Citè illuminati dal sole non emanano più quel senso di mistero e di inquietudine che l'oscurità di quella notte ,invece, avvolgeva.

Ascoltando una mia supplica, Madamigella mi permette di visitare la cattedrale .

 

 

Grande è lo stupore e la meraviglia che si impossessano di me mentre varco la soglia.

Infatti il mio sguardo non si era mai posato sulle immense vetrate, animate dalle veste del più grande astro, ma soprattutto su Notre Dame.

Infatti ,mai prima d'ora ho potuto vedere di persona ,toccare con mano, ciò che ho conosciuto solo attraverso delle fotografie.

Per un attimo mi dimentico dei miei due amici, ma il colpo di tosse del ragazzo mi fa tornare la mente alla realtà.

Mi giro subitamente e riesco a scorgere Madamigella mentre arpiona per il lembo della giacca il suo attendente.

Tuttavia ,un suo velato cenno mi fa capire espressamente che posso fruire di tutto il tempo che voglio.

 

Rimasta sola in mezzo alla navata centrale e immersa nel silenzio più assoluto  , disturbato e scandito solo dai rintocchi delle campane delle dieci, permetto ad un pensiero di impossessarsi di una piccola parte di me.

Mi avvicino di più all'abside,rimanendo però addossata ad una colonna .

Sebbene io non mi consideri particolarmente religiosa, ma nemmeno atea, in quanto credo che un qualcosa di superiore o di ultraterreno tenga in mano le redini del mondo, congiungo le mani, non come gesto ancestrale, ma per indirizzare e concentrare la mia forza spirituale.

Come se dovessi parlare ad un essere lontano,ma assai potente , reclino il capo e serro le palpebre, confidando in un sospiro paure ,incertezze, desideri, voleri.......

 

 

 

 

**************************

 

 

Abbandono la cattedrale, mentre piano piano piccoli gruppi di persone si stanno avvicinando per la funzione domenicale.

Un sorriso sereno mi dipinge le labbra, quasi a rimarcare che una certa pace interiore abbia lasciato traccia del suo passaggio.

 

Quiete e silenzio caratterizzano la mia figura per un bel tratto di strada , in cui,dallo spazio di un finestrino, posso rimirare palazzi,chiese, il museo del Louvre che già a quei tempi vantava di qualche opera d'arte , il Pantheon non ancora ultimato ......e infine Versailles.....

 

 

Facciamo fermare la carrozza poco distante dai famosi cancelli, noti in tutto il mondo per il colore dorato, le punte a forma di giglio, lo stemma reale ........

 

< Puoi entrare, se lo desideri....... Così vestita potresti essere scambiata per una nobile.... > afferma Oscar.

Tuttavia ,poichè il sole è ormai prossimo allo zenit , ma soprattutto perchè mi preme fare ben altro piuttosto che sprecare tempo prezioso per visitare luoghi troppo vasti e conservatisi fino ai giorni nostri, declino l'offerta.

Questo rifiuto viene enfatizzato dall'appunto minuscolo ,ma efficace del mio amico che, col suo solito tono un pò scherzoso, incita Madamigella a raggiungere l'ultima tappa della prima parte della giornata.

 

 

Infatti,da come ho potuto capire dalla direzione imboccata dalla vettura, stiamo percorrendo la strada verso la villa.

Ma ancora prima di raggiungere la cancellata principale, i miei due amici fanno bloccare i cavalli e dopo che siamo tutti  scesi, bendano i miei occhi , affinchè io non veda dove mi vogliono condurre.

 

Avanzando alla cieca , ho come unico punto di appoggio le mani dei due ragazzi, che, come lucciole in mezzo alla notte, mi guidano all'interno del bosco.

Con la vista oscurata , lascio che gli altri sensi  abbiano il sopravvento.

Così, sento che la mia pelle viene accarezzata dal calore del sole opaco, mentre i rumori della foresta si confondono con quello dei nostri passi , sebbene attutito dall'erba.

Finalmente , dopo una breve camminata dove ho rischiato di slogarmi una caviglia da quante volte ho urtato pietre e pietruzze, arriviamo alla nostra meta.

La benda viene lentamente sciolta e la visione scura viene piano piano sostituita dal verde dei prati, dall'azzurro di uno specchio d'acqua e dal candore di una tovaglia stesa sul terreno.

Su quest'ultima sono disposti tanti cestini, ognuno contenente leccornie diverse .

"Sicuramente ci avrà messo lo zampino la cara, dolce nonna......."

penso.

Nonostante il mio viso tradisca una grande felicità, non è il momento giusto per fare domande,poichè i nostri stomaci si sono espressi più eloquentemente di qualsiasi altro discorso........

 

 

 

 

 

Sorrisi, battute di spirito e aneddoti su eventi passati riempiono questo pranzo all'insegna dei bei tempi andati e nonostante una leggera brezza ci fa ricordare delle basse temperature di inizio febbraio,il buon cibo , ma soprattutto il buon vino temprano i nostri corpi.

Tuttavia è proprio il nettare di Bacco che ,inaspettatamente, infonde in me il torpore tipico di chi non regge l'alcol e , senza che io me ne possa accorgere ,poggio la schiena sul tronco dell'albero che durante il desinare fungeva da spalliera.......

 

 

 

 

*******************

 

 

Mi sveglio un pò frastornata circa due ore dopo ,ma mi trattengo dall'esternare ad alta voce il mio disappunto per aver perso tanto tempo poichè,con la coda dell'occhio, scorgo più avanti, in riva al lago, Oscar e Andrè.

Chissà cosa si stanno dicendo..........

 

Come sotto una forza magnetica, i miei occhi non riescono a staccarsi da quella singolare ,ma assai familiare scena.

La luce che rende vivi i riflessi dei capelli di Oscar ..........

Lo sguardo innamorato di Andrè, che però non lascia trasparire nulla.....

Sembra tutto così perfetto...

Come vorrei che il tempo si fermasse ....

 

Erro di nuovo nei meandri dell'immaginazione e rimango ancora una volta assorta , fissando la mia attenzione sui ragazzi.

Ma ad un certo punto , questi ultimi si accorgono del mio risveglio.

Come al solito il mio fratello maggiore si premura di darmi il "buongiorno":

< Allora, stellina, che batti la fiacca? Meno male che dovevi escogitare qualcosa di speciale ...... Hai dormito per ben due ore.

Se questo è l'inizio, prevedo che ci annoieremo a morte,ahahah.. >

< Umph, è stata colpa delle tue chiacchiere. Mi hanno provocato una profonda sonnolenza .

Ah, ma non ti preoccupare, so io come renderti movimentata la giornata. Intanto..... che ore sono?mmmmm...... dovrebbero essere passate le tre e mezzo. Mi sa che devo rivedere i miei programmi.. >

e sempre pensando ad alta voce < no.... quel che avevo in mente non si può fare.... troppo poco tempo........Ah, sì! Trovato! > .

 

Rivolgendomi ai miei amici , li invito ad aiutarmi a ripiegare la tovaglia  e a riunire insieme gli avanzi del delizioso pranzo.

Per ovvi motivi, il primo compito lo assegno ai due .

Così, mentre cerco di rendere trasportabili da una sola persona le stoviglie, i cestini e il resto del cibo, mi gusto, deliziata , un piccolo spaccato di vita quotidiana assai inedito, ma delicato nella sua semplicità.

In seguito ,ordino loro di seguirmi alla villa, che ,alla fine  dei salmi, è relativamente lontana.

 

 

***********

 

Dopo aver poggiato gli oggetti in cucina, sparisco in camera mia , lasciando i ragazzi alquanto basiti davanti alla porta di ingresso.

Tuttavia il loro stupore cresce a dismisura, allorchè mi vedono ricomparire in abiti maschili e con in mano tre spade.

Enuncio:

< Finchè avremo abbastanza luce , vorrei che mi insegnaste , così che io possa almeno per una volta battermi con voi.... >.

E il ragazzo:

< E a  noi cosa  ne viene ? >

< Caro amico mio,vedo che nonostante i nostri battibecchi  tu non hai imparato nulla..... anzi ,la tua malizia è paragonabile a quella di un bue addormentato.

Credo che a Oscar farebbe piacere avere un'allieva particolare e alle prime armi, cosa che potrebbe darti lo spunto per qualche tua battuta salace. Capito il concetto?  O devo spiegartelo di nuovo? >.

Touche.

Colpito e affondato.

Povero Andrè, stavolta l'ho proprio svergognato.......

 

Ci spostiamo in giardino e Madamigella inizia la sua lezione sotto l'occhio vigile dell'attendente, che , aspettando  un mio qualsiasi passo falso, si siede sul bordo della fontana.

Sfortunatamente per lui, già dai primi momenti e dalle prime stoccate avverto un'insolita affinità tra me ed il ferro che impugno.

Lascio basita la mia stessa eroina , che in tutta la sua vita non aveva mai incontrato qualcuno che, da principiante, avesse saputo approcciarsi così bene con tale disciplina.

Riponendo estrema fiducia nelle qualità, invito Oscar a combattere.

Per una buona mezz'ora si sentono le strida metalliche delle nostre spade che si scontrano, intercalate, a volte, dagli sbuffi del ragazzo e da frasi ,come : < Umph...e meno male che eri alle prime armi . > o

< Ehi, e dove sta la mia fetta di divertimento? >.

Dopo l'ennesima sua rimostranza, decido di farlo partecipare.

Nonostante la sua vista compromessa, egli si rivela un osso piuttosto  duro e , poichè fa maledettamente sul serio, mi mette in seria difficoltà.

Tuttavia la sua vendetta non tarda a giungere.

Difatti, durante uno dei nostri scontri, mi ritrovo incastrata tra il corpo dell'attendente e il bordo della fontana.

Provo a scostarmi, ma ,anche grazie all'imbrunire che offusca la mia vista, metto un piede in fallo e subito il mio avversario coglie l'occasione.

Sento la sua gamba intrufolarsi dietro la mia caviglia e , facendo leva,mi fa scivolare all'indietro, regalandomi un bel bagno fuori stagione.

Mezza immersa nello specchio d'acqua, tento di replicare , ma l'affermazione di Andrè non permette risposte :

< In amore e in guerra tutto è permesso . > sentenzia lui , strizzando l'occhio.

Dentro di me già medito vendetta, certa che tale rivalsa giungerà presto.

Per il momento i giochi sono finiti e , anzi , devo far presto ad asciugarmi per non beccare un malanno.

Per questo do appuntamento ai due alle cinque e mezzo in cucina.

Come gli faccio notare, la giornata non è ancora terminata...

 

 

 

***************

 

 

Ovviamente, tutti ci dimostriamo puntuali.

Infatti, ci presentiamo all'ora stabilita nella stanza indicata ed in perfetto orario. Nè un minuto più ,nè un minuto meno.

Tuttavia è tangibile la curiosità di Oscar e Andrè, particolarmente stupiti dal luogo scelto per la prossima attività.

Ma ben presto sciolgo qualsiasi loro dubbio.

In poche parole spiego che ognuno dovrà preparare una pietanza per la cena , in una sorta di gara culinaria.

Al ragazzo affido il compito più difficile, ovvero presentare un dolce minimamente commestibile.

Grazie a questa specificazione, mi guadagno una delle occhiatacce più corrucciate che ho ricevuto dal  mio amico , ma non me  ne curo.

Al contrario, mi dedico sin da subito anima e corpo nel cucinare un piatto che lascerà tutti di stucco.

 

Mentre sono occupata a tritare il prezzemolo, sbircio furtivamente gli altri cuochi.

Il quadro che mi si presenta davanti è sia sbalorditivo, che comico.

Da una parte vedo Oscar , che con le sue dita sottili farcisce attentamente un fagiano, tenendo di fronte a sè una delle ricette della nonna.Dall'altra , Andrè si sta disperando  davanti ad un tavolo che definire caotico è  un eufemismo.

Infatti la farina la fa da padrona sugli altri ingredienti, imbiancandoli, e ci sono varie ciotole con composti informi e abbastanza equivoci all'interno.

Probabilmente, sono esperimenti riusciti male.

Il mio amico è fisso anche lui di fronte a un libro di cucina, ma il suo atteggiamento è diametralmente opposto a quello di Madamigella , in quanto percepisco una certa demoralizzazione nel suo stare corrucciato, amplificato dalle mani poste a cornice intorno al suo viso.

Sorrido tra me e me , pregustando la vittoria che in un certo senso ho già in pugno.

 

Ma purtroppo le sorprese non sono finite qui, poichè, dopo essermi assentata brevemente dalla stanza , al mio ritorno vedo i miei composti per tartine completamente pasticciati e mescolati tra di loro.

Sicura di sapere chi avesse sabotato le mie creazioni, guardo fiammeggiante verso il ragazzo dagli occhi verdi.

Tranquillo e sereno,  sta sbattendo con una forchetta quattro uova , fischiettando allegramente.

Tuttavia, proprio in questo momento trapassa la mia mente un atroce dubbio.

Possibile che Oscar non si sia accorta di nulla? E soprattutto.... perchè non è intervenuta?

 

Mentre mi frullano in testa queste semplici domande , vengo attirata dal movimento sussultorio delle spalle di Madamigella.

Mi avvicino lentamente per carpire il motivo di tale tremore e rimango sbigottita dall'apprendere che la causa è una risata malamente soffocata.

E' la goccia che fa traboccare il vaso, ma nonostante tutto, la vendetta deve essere ben calcolata e mai banale .

Così, prendo in mano un pugno di patè e lo scaglio sulla schiena di Andrè, nascondendomi poi dietro il bancone che separa i due ragazzi.

Ovviamente l'equivoco sortisce l'effetto desiderato .

Dire che quel che si scatena in seguito è il pandemonio , è troppo riduttivo.

Muri imbrattati delle più improbabili misture...

La farina che si confonde con l'aria....

Vestiti il cui colore originario non è più riconoscibile, perchè coperto da chissà quali cibi.....

 

Siffatto tiro al massacro non so quanto sia durato, ma avrei desiderato che si protraesse all'infinito.

Solo questo.

Invece, stremati e prosciugati di qualsiasi energia vitale , ci accasciamo a terra.

Ma sui nostri volti non è leggibile la stanchezza , ma una profonda e sincera felicità.

Rimaniamo in silenzio, ma sereni, guardandoci negli occhi l'un l'altro.

Alla fine ,però , faccio notare che potremmo passare un brutto quarto d'ora se Nanny entrasse in cucina con il cataclisma ancora visibile .

Concordando tutti con questo pensiero, cominciamo di mala voglia a riportare l'ordine nella stanza , consci, fra l'altro, che la cena sia stata irrimediabilmente compromessa.

Ma non hanno fatto i conti con la mia inventiva e il senso pratico.

Infatti, mi dileguo per cinque minuti con quattro  grosse patate in mano.

Al mio ritorno, i due mi guardano curiosi, ma , ahimè, non abbiamo tempo sufficiente per i convenevoli , e così ci apprestiamo a compiere il nostro duro compito.

 

 

Finalmente, verso le otto e mezzo riusciamo a dare alla cucina una parvenza d'ordine , sebbene minima per non destare le mire omicide di Marron Glacè.

Contro qualsiasi loro aspettativa, invito i miei amici a sedersi a tavola nella saletta attigua , dove stamani abbiamo fatto colazione.

In men che non si dica, riesco ad apparecchiare in tempo utile per servire ciò che un "focoso" cuoco mi ha aiutato a preparare.

Infatti , stando molto attenta a non ustionarmi, pongo su un vassoio i tuberi sporchi di cenere e , dopo averli posti al centro della tavolata, li distribuisco equamente nei piatti.

Naturalmente attiro su di me gli occhi stralunati di Oscar, ma non quelli di Andrè, che già si sta pregustando la bontà della cena,

nonostante la semplicità e il fatto che non sia degna di un nobile.

Con grande naturalezza, egli agguanta una patata cotta sotto la cenere, la apre , spalmando poi un pò di burro .

Infine ,aggiunge il tocco finale, ovvero un pizzico di sale.

Di riflesso e per imitazione, Madamigella ricalca i gesti del ragazzo  e dopo il primo boccone il suo scetticismo sparisce all'istante.

 

A volte i sapori genuini e non barocchi sono i migliori e sono quelli che conservi più gelosamente nella memoria,proprio come un particolare profumo o una dolce melodia.

 

Logicamente il bis non può mancare e la quarta patata viene nettamente tripartita.

Finalmente satolla, mi abbandono sulla sedia , mentre i sintomi della stanchezza stanno facendo la loro comparsa sul mio volto.

Ma prima di sventolare bandiera bianca davanti a Morfeo, mi rimane ancora una cosa da fare.........chiamiamolo un regalo per Andrè.....

Infatti , avendo riordinato  le poche stoviglie usate, faccio accomodare i due sulle poltrone accanto al fuoco , provvedendo di versargli in due bicchieri del buon Brandy.

Successivamente, quasi per concludere questa fantastica giornata e poter così ritirarmi nelle mie stanze , parlo così:

< Per me è ora di andare a letto. Devo confessarvi che oggi è stato un giorno molto intenso e pieno di sorprese, ma anche tra i più belli e degni di ricordo della mia vita.

Voi non potete neanche immaginare cosa mi avete donato concedendomi tutto questo tempo insieme a voi.

Prima un risveglio da sogno, poi il viaggio a Parigi, il pranzo che sapeva di nostalgia,e il resto.......

Ecco....poche e infantili parole non sono sufficienti per esprimere la mia estrema felicità e gratitudine....anzi....credo che non basterebbero tutte le lingue del mondo.

Quindi che dire di più?....... Ah, sì......certo.... beh.. Buonanotte... >

< Siamo noi che dobbiamo ringraziare te , Ester. Ancora una volta ci hai meravigliato con la tua fervida immaginazione ed originalità.

Anche per noi è stato un immenso piacere trascorrere questo giorno assieme a te. Inoltre, il tuo discorso ha espresso perfettamente la tua gioia , che , credimi, è speculare alla nostra.....

Beh...Buonanotte anche a te. > conclude Madamigella.

 

Prima di lasciare soli i due ragazzi, riesco ad incrociare lo sguardo del mio amico, su cui posso leggere una profonda gratitudine di cui solo noi conosciamo il motivo.

 

 

Troppo esausta per pensare,mi getto a peso morto sul letto, lasciandomi vincere dal sonno.

Mi addormento, pensando che il mattino seguente devo svegliarmi presto per salutare Andrè.

Ma nonostante tutto, sul mio viso rimane un puro e dolce sorriso......

 

Continua.........

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Capitolo 14
*** Cap.14: Partenze e nuove sfide ***


cap14













Nonostante l'orologio non segni nemmeno le sei del mattino , deboli spiragli di luce stanno carezzando il piazzale antistante alla villa.
Tutto ,intorno a noi, è immerso nel silenzio più profondo. Persino gli uccelli , abitanti stabili delle fronde degli alberi , non si sono ancora destati dal loro riposo notturno.
Solamente un vento gelido ,ma flebile, riesce a muovere e rendere animato gli opachi prati del giardino e gli zampilli della fontana.
Scendo ,incerta, la scalinata principale , essendo ancora mezza intontita dal sonno volutamente interrotto.
Stringo tra le mani un semplice pacchetto , imballato con della carta color paglia e legato con lo spago.Incedo a passi lenti verso il cancello semiaperto , dove un ragazzo , il cui occhio smeraldino spicca nell'oscurità, attende , accompagnato dal suo fido destriero dal manto d'ebano.
Prima che io possa raggiungerlo, la sua voce taglia lo spazio che cerco di colmare tra me e lui:
< Alla buon'ora, Stellina...... quasi credevo che tu te ne fossi dimenticata..... >
< Io non mi scordo mai di niente, Andrè...... e poi io mantengo sempre le promesse.
Come ti ho detto, è ancora lontano il giorno in cui ti sbarazzerai di me, quindi ti toccherà sopportarmi anche stavolta. Non crederai che lasci andare il mio fratellone senza averlo salutato, vero? >
< Ahahah.... certo che no, non sarebbe da te.... Anzi, ti ringrazio dal profondo del cuore , perchè , sinceramente, abbandonare la casa che mi ha ospitato per tanti anni in maniera furtiva come se fossi un ladro, beh....mi lascia un gran vuoto.
Non...non ho avvertito nè Oscar, nè il Generale, nè la nonna. Sono sicuro che quest'ultima impazzirà dal dolore quando apprenderà tale notizia e fin da adesso ti sono riconoscente, perchè saprai come calmarla e come indorarle una pillola assai amara.
Oggi parto di nascosto e , se non fosse per te, anche senza una persona cara che benedica la mia dipartita .
Tuttavia la solitudine non mi pesa e non mi peserà. Comprendo che il mondo al di fuori di questi cancelli è più duro e crudele, ma sacrifico volentieri il mio status di attendente privilegiato, perchè così potrò rimanere accanto ad Oscar.
Io so che lascio ben più di una campana di cristallo.......lascio altri miei affetti....lascio te.. >.
Vedo abbassare il capo del mio amico,mentre leggeri singulti fanno tremare la sua figura.
A stento egli riesce a trattenere le lacrime.....
< Non mi crederai ,ma ....è stata una decisione difficile..molto combattuta.Ho dovuto scegliere tra la persona amata e il mondo racchiuso in questa villa.
Ma un uomo non può vivere senza respirare e se io rimanessi, sicuramente mi mancherebbe l'aria di cui non posso fare a meno...perciò... >.
Poggio le mie mani sulle spalle del ragazzo ed il mio sguardo , carico di pianto anch'esso, si incrocia con il suo.....
< Shh... zitto, non devi dire altro.... tu non ti devi giustificare, perchè non hai niente di cui scusarti, davvero.
Io , al tuo posto, avrei fatto la medesima scelta, anche se non condivido il tuo stare nell'ombra...
" Amore " non può essere un sentimento a senso unico e a volte uno deve dimostrarsi coraggioso fino in fondo, anche a costo di distruggere un sogno personale.
Ricordati: più passano i giorni, più si muore lentamente.
Un affetto profondo può legare in eterno due individui, ma può anche farli scivolare nell'abisso oscuro della disperazione, nel tacito dolore.
Va beh.... tanto lo sai quello che penso. E' inutile rimarcare certe idee.
Piuttosto...toh... > sbatto scherzosamente il pacco sul petto del ragazzo.
 < Ti ho fatto un regalino d'addio momentaneo. Infatti preparati , perchè in un modo o nell'altro un giorno ti farò una visita in caserma.... >
< Cos'è? Scusa se non lo scarto , ma per me è più comodo trasportarlo se rimane così legato... >
< E' un maglioncino di lana. L'ho fatto con le mie mani e Dio solo sa quanto tempo ci ho impiegato. Però ti avverto, se non è di tuo gradimento o la misura non è quella giusta oppure se è venuto male , non si accettano reclami,chiaro? Pena: tre settimane di stufato di montone.... Verrei a Parigi appositamente per preparartelo,ahahah.....
Ma io ,coi miei discorsi, ti sto rendendo ritardatario il primo giorno di leva.....che sbadata...
Beh, Andrè... >.
Stringo il ragazzo in un caloroso abbraccio , corrisposto con altrettanta intensità.

Attimi che durano secoli......
Secoli che invece durano attimi.....

 I nostri occhi si serrano, quasi a non voler far fuggire piccole gocce tristi , mentre respiri profondi scandiscono questi ultimi momenti vissuti assieme in questa casa, in questa vita ovattata ed esule da assai ben più tristi eventi.
Concludo con i tipici consigli, ma dettati dal cuore , con cui ci si congeda da un caro amico, pronto a partire verso l'ignoto....
< E, mi raccomando..non cacciarti nei guai, cerca di stringere amicizia coi tuoi compagni d'arme , assicurati sempre di non rimanere troppo a lungo con gli abiti umidi dopo la ronda sotto la pioggia .... >
< Ehi! Piano con le raccomandazioni.... sembri mia nonna...a proposito, se ti metti una cuffia in testa ,le assomigli per davvero, ahahah.... >
< Andrè! Non ho finito, quindi risparmiami almeno per questa volta le tue frecciate.
Il mio è un discorso serio e voglio aggiungere un'ultima raccomandazione e vorrei che tu facessi promessa solenne... anche sui tuoi poveri genitori , se necessario. > .
Il ghigno scherzoso e ironico sparisce dalle labbra del ragazzo, che replica:
< Continua, ma forse ho già capito dove vuoi andare a parare... >
< Devi giurarmi che ogni settimana ti recherai dal Dottor Leclercq per farti controllare l'occhio  ancora sano e che qualunque cosa succeda , per qualsiasi segno di peggioramento, anche se minimo e trascurabile, non esiterai a contattare il medico .
Hai ancora polmoni ben funzionanti per respirare l'aria che ti serve , ma per vivere, se ben ricordo, hai bisogno anche della luce....di Una Luce, e per vederla, oltre al cuore, necessiti anche un vivo sguardo.
Per favore, so che ti sembrerà sciocca tale premura da parte mia , ma credimi.... ti lascerò andare con l'animo più leggero se tu fugherai le mie preoccupazioni con poche, rassicuranti parole. > .
Così concludo , al che sento un sospiro profondo provenire non più dall'attendente , ma dal soldato.
Senza abbassare il suo sguardo , intenso ed in tumulto come un mare in tempesta, egli poggia una mano sul petto, mentre solleva l'altra, con il palmo in linea col braccio.
E infine:
< Ester, io potrei giurare su qualsiasi cosa , su qualsiasi persona di questo mondo e dell'altro, ma ,credimi,di fronte a te non vale altro testimone se nn il profondo affetto che provo per te .
E' proprio su tale sentimento che pongo le fondamenta della mia promessa e solennemente ti assicuro che non trascurerò la salute del mio occhio. Va bene?
Però adesso fammi un sorriso..... Odio gli addii tristi. >.
Ed io , cingendolo con le braccia ed accontentando la sua richiesta, dichiaro:
< No , Andrè , questo non è un addio, è un arrivederci... >.

Ci stringiamo a lungo, come se fosse il nostro ultimo abbraccio.
Ma il tempo è un tiranno che non permette la lunga durata di momenti struggenti o di quelli felici.
Così, mentre i primi riverberi dell'alba si stagliano tra i rami degli alberi , osservo muta e immobile il ragazzo , finchè non si fonde insieme al suo cavallo con l'orizzonte rosato.
Chiudo accuratamente i cancelli e , mesta e pensosa, mi dirigo in cucinaper preparare una colazione speciale per Madamigella.
In fondo ,anche per lei è un giorno importante , visto che assumerà il comando delle Guardie Metropolitane.....


*************************************


Ore 7:30, davanti all'entrata della villa..........

<........sai, Oscar, ancora non te l'ho detto, ma questa divisa ti dona tantissimo.....sei splendida. >.
E lei, salendo sulla sua cavalcatura :
< Sei troppo gentile, davvero...... In teoria sarebbe stato meglio se avessi detto che incuto rispetto. Devo guidare i miei uomini, non ammaliarli......
A proposito.... hai mica visto Andrè? Chissà dove si è cacciato..... >
< Io? Non..non ho idea di dove possa essere..... sinceramente anche io ho notato la sua assenza, ma sono sicura che adesso stia dormendo o sia impegnato in una delle sue solite attività.... > mento io, spudoratamente < Comunque, buona fortuna, Madamigella e , mi raccomando,al tuo ritorno , stasera, voglio sapere i minimi particolari.
Sono proprio curiosa.... Chissà come saranno i tuoi prossimi sottoposti.
Beh....allora a dopo... >
< A dopo. >.

Il rumore degli zoccoli accompagna la dipartita della ragazza che, proprio come il suo attendente poche ore prima, sparisce dalla mia vista.
Rimango così , a osservarla con sguardo lungimirante , a metà tra il serio e l'assorto, finchè una dolorosa fitta al cuore costringe i miei pensieri a concentrarsi altrove.
Comincio a tossire ,portandomi una mano alla bocca e l'altra sul petto.
Fortunatamente questo tormento dura una manciata di secondi, cosa che mi fa dare all'accaduto il giusto peso.
Inoltre, la voce di Nanny mi ricorda che oggi non è giorno di riposo, per cui varco per la quarta volta la porta d'entrata.......



***************************************



Per mia fortuna, le mansioni assegnatemi mi permettono di tenere la mente occupata.
Tuttavia, quella che sembra una giornata uguale alle altre a palazzo Jarjayes , in realtà viene turbata dalla visita inaspettata del tenente Girodelle.
Lo vedo giungere alla villa verso le cinque del pomeriggio e, in tutta la sua eleganza e arroganza tipica dei nobili , essere ammesso nello studio del Generale.
Sebbene la mia curiosità sia tale da smuovere anche l'ultima delle pettegole, so già quel che è venuto a fare, ovvero chiedere la mano di Oscar.
Quindi, continuo imperterrita a spolverare i mobili della casa, aspettando il ritorno di Madamigella, anche se un pò temuto.



*******


Finalmente, verso le otto riesco, a fatica, a portare a termine i miei compiti; così , scendo in sala da pranzo per servire la cena alla ragazza.
La trovo seduta , mentre il fuoco acceso alle sue spalle si riflette sui suoi capelli, facendogli assumere  una sfumatura ramata.
Ha lo sguardo molto stanco e assorto  e la sua espressione non muta allorchè si accorge della mia presenza......anzi....c'è qualcosa in quegli occhi azzurrini che non mi convince....

Facendo finta di non aver notato tali particolari, metto sul suo piatto le costolette d'agnello e le patate arrosto.
Ovviamente, provo a non far regnare il silenzio, pronunciando qua e là brevi frasette formali.
Purtroppo il mio tentativo di ravvivare l'atmosfera fallisce, così come quello di nascondere la mia inquietudine dietro una normalità apparente .
Infatti , appena tendo la mia mano sulla stoviglia ormai vuota, mi sento afferrare il polso da Oscar.

Stupore e terrore si mostrano prepotentemente sul mio volto e non faccio in tempo a cacciarli via che lo sguardo di Madamigella incrocia il mio.
Qualsiasi parola o suono mi muore in gola e per qualche minuto l'unico rumore nella stanza è rappresentato dallo scoppiettìo della legna che brucia lentamente.
Evidentemente, la risposta che cercano le sue iridi fulminanti si può trovare solo in un chiarimento diretto, seppur doloroso.
Cogliendomi alla sprovvista, la ragazza grida, furiosa:
< Perchè? Perchè non me lo hai detto, Ester? >.
Ed io, liberandomi dalla sua presa,ma indietreggiando.....
< Di....di cosa stai parlando? Non capisco..... >.

Dietro queste insulse e fragili parole mi barrico, nel disperato tentativo di salvarmi dalla sua ira. Ma tali deboli affermazioni hanno solo il potere di accrescere l'astio di Madamigella, che prontamente replica:
< Come "di cosa"? Non azzardarti a gabbarmi.Tu sai bene a cosa mi stia riferendo .
Tu... come, come hai potuto permettere ad Andrè di arruolarsi, viste le sue condizioni?
E soprattutto,perchè non mi hai detto niente?
Quando stamani l'ho incontrato tra le file dei miei soldati, mi è mancato un battito del cuore.
Sono stata tutto il giorno con la mente occupata dalla sua immagine in divisa e dalla straziante domanda del perchè lo abbia fatto.
Ha contribuito a complicare la situazione il rifiuto dei miei sottoposti di sfilare in parata per il mio arrivo.
Fortunatamente, tutto si è risolto per il meglio, ma questi sono altri discorsi......
Comunque, prima che me ne andassi , ho voluto parlare con Andrè per chiedergli delle spiegazioni.Ma lui, anzichè esporre le sue motivazioni, si è chiuso in un testardo silenzio.
Ha unicamente accennato che aveva avvertito della sua decisione te sola e che , nonostante tutto, ti aveva pregato di non rivelarmi ciò che ti aveva detto. >.
Rabbia e dolore, che saettano dal suo sguardo ,si materializzano in poche, sofferte lacrime.
Ma Oscar non aveva ancora concluso:
< La vita nelle Guardie Metropolitane già è dura per noi ufficiali, figurarsi per un semplice militare.
Devo riconoscere che i soldati mi hanno dato del filo da torcere e so già che dovrò usare il pugno di ferro ed essere irremovibile per ottenere il loro rispetto.
Tuttavia, se solo penso a quello che dovrà affrontare lui......
Palazzo Jarjayes è una reggia al confronto......
Io non riesco proprio a capire  il perchè mi sia rimasto volutamente accanto, sebbene io l'abbia allontanato definitivamente.... > .
E infine, addolcendo il tono della propria voce come conseguenza di essersi tolta un grosso peso dallo stomaco....
< Quindi, Ester, in nome della nostra profonda amicizia, di quel che ci è più caro, se sei a conoscenza di qualcosa....di qualsiasi cosa, che possa essere riconducibile alla scelta di Andrè, dimmelo, ti prego.... >.

Udendo tali parole e avendo puntati su di me gli occhi supplicanti di Madamigella, mi turbo e mi commuovo.
Lascio che i miei sentimenti abbiano il sopravvento , costringedomi a voltare le spalle alla ragazza .
Subito un dubbio occupa i miei pensieri: " Cosa faccio? Le dico o no la verità? Dio, aiutami.... "
....
Faccio un lungo respiro , che sembra durare secoli, e chiudo gli occhi, lasciando che le mie mani intrecciate diventino bianche per la tensione.
Alla fine mi decido, pregando che la mia sia scelta migliore.
Mi giro lentamente, fino ad incontrare il viso della donna e finalmente, inizio il mio lungo ,tormentato discorso.....
< Credo sia giusto darti una risposta, Oscar. In fondo è un tuo diritto, anche se  sono la persona meno indicata.
Io penso che tu ti sia accorta che in tutti questi anni il tuo attendente ti sia rimasto molto fedele e che più volte abbia messo in gioco la sua stessa vita per te. Anzi, egli ha sacrificato tanto per te...... >.
Vedo le iridi di Oscar smarrirsi in un azzurro vitreo , ma questo non mi blocca più di tanto.
Infatti ,imperterrita continuo:
< Al di là di ciò, ti sei mai chiesta del perchè di tali premure e attenzioni? Tu non hai mai..... >.
Ma le mie parole vengono strozzate dall'improvvisa mancanza di respiro.
Meccanicamente ,porto i palmi sul petto ,in corrispondenza del cuore , che sta sbattendo all'impazzata, mentre minuscole gocce di sudore stanno rendendo umida la mia fronte .
Roteo gli occhi, per poi percepire col corpo il freddo marmo del pavimento.
Riesco a sentire solo la voce di Madamigella che invoca il mio nome.
Poi il buio.
Il buio e il silenzio.



Continua.............................................................

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