Una storia da riscrivere di astarte90 (/viewuser.php?uid=217148)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 : Esprimi un desiderio ***
Capitolo 2: *** Cap.2 : primi passi in casa jarjayes ***
Capitolo 3: *** Cap.3 : Una bottiglia,una mela e uno sparo ***
Capitolo 4: *** Cap.4: Confessioni ( apri il cuore ) ***
Capitolo 5: *** Cap.5: Il canto del cigno ***
Capitolo 6: *** Cap.6: La saggezza dei corvi ***
Capitolo 7: *** Cap.7: < Andrè, sarò i tuoi occhi.... > ***
Capitolo 8: *** Cap.8:Υπέρ Μοίραν μαχομένη ***
Capitolo 9: *** Cap.10:La deriva delle illusioni ***
Capitolo 10: *** Cap.9:Dietro a una maschera ***
Capitolo 11: *** Cap.11: De rerum natura- ballata per l'innocenza perduta. ***
Capitolo 12: *** Cap.12: La luce della rinascita. ***
Capitolo 13: *** Cap.13:Nostalgie del tempo che fu ***
Capitolo 14: *** Cap.14: Partenze e nuove sfide ***
Capitolo 1 *** Cap. 1 : Esprimi un desiderio ***
oscar
Erano le mezzanotte passate quando rincasai dalla mia festa di compleanno.
Era una notte fredda e il cielo era dipinto di migliaia di stelle.
Tutto il caseggiato era immerso nel silenzio più profondo
,turbato solo dall' impercettibile latrato di un cane .
Non mi sarei stupita se entrando in casa non avessi trovato nessuno ad aspettarmi...
< Mamma?! Ma cosa ci fai ancora alzata? >
< Volevo solo accertarmi che tu ritornassi a casa sana e
salva.Guidare con questo buio non è proprio sicuro. Come
è andata la serata?Hai incontrato un ragazzo carino? .....Oh,
scusa tesoro...come al solito voglio sapere tutto nel momento meno
opportuno.....mi racconterai tutto domani con calma , quando sarai
bella riposata>
< ........ Va bene mamma; comunque sappi che non mi sono mai
divertita così tanto in questi venti anni! Per il resto, mi sa
che dovrai aspettare ihihi..... Buonanotte! >
< Buonanotte Ester.....Ah.....un'ultima cosa....ricordati di
esprimere il desiderio ,mi raccomando.....quello dei venti anni
è speciale... .>
Con queste ultime parole che mi ronzavano con insistenza nella mente mi
infilai sotto le coperte e incominciai a pensare....a pensare.....
Che desiderare?Sono stata e sono una ragazza molto fortunata....ho una
famiglia che mi vuole bene e che non mi fa mai mancare nulla, tanti
amici e scolasticamente non mi si poteva rimproverare niente....
Un fulmine trapassò con la sua velocità i reconditi del
mio pensiero ,ormai stordito dal sonno che stava per sopraffarmi.
"No Ester,dai! Questa è solo una follia ,una sciocchezza degna
di una bimbetta di dieci anni.....eppure.....
perchè......perchè non provare?".
Alla fine, quasi a guisa di preghiera , formulai in un sussurro queste parole:
< Nella mia vita ho avuto tantissimo ,più di quanto una
ragazza della mia età possa immaginare.Ecco....la mia
richiesta nasce dal senso di amarezza per una delle più belle
storie d'amore che non ha avuto il suo lieto fine..Una piccola
cicatrice nel mio animo da sognatrice che non si rassegna alla
crudeltà del destino...>.
< .. Io...Io ho un solo desiderio, il desiderio di salvare Oscar e
Andrè in quei maledetti giorni di metà luglio. So che il
mio è puro delirio, che il suo avverarsi sia una
eventualità che esula dal mondo terreno..... Tuttavia spero con
tutto il cuore che qualcuno mi ascolti, fosse anche l'ultimo dei
custodi dei sogni.... >
***********************************
< Ester! Ester svegliati! E' tardissimo ,la colazione è
pronta! Madamigella Oscar non aspetterà per sempre! >
< Mamma, dai..... ancora cinque minuti....Lady Oscar incomincerà solo alle nove... >
< Che mamma e mamma! Sono io ,Nanny!......Cosa significa" cominciare
alle nove"? Sono le sette e mezzo e dovevi essere sveglia già da
un bel pezzo! Alzati,su e vai a portare la colazione a madamigella! >
Finalmente, anche se un pò stordita, apro gli occhi e mi guardo attorno spaesata...
< No...non è possibile ....non può essere vero....ero
nel mio letto ieri sera.....Ma che razza di scherzo è
questo?! >
Mentre farfuglio queste frasi sconnesse, si presenta sul ciglio della mia camera una figura alta e virile......
Andrè.....
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Capitolo 2 *** Cap.2 : primi passi in casa jarjayes ***
cap 2.1
Questi personaggi non mi appartengono,ma sono di proprietà di
Ryoko Ikeda; questa storia è stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
< Che pelandrona che sei , Ester! Oscar è già sveglia
da mezz'ora ormai e ti sta aspettando......Lo sai che è molto
mattiniera e odia rivedere i suoi piani per la giornata. >
< .... >
< Ehi! Ma mi stai ascoltando? Mi stai fissando come se vedessi un fantasma.... >
Rimango lì, imbambolata, a contemplare la figura di Andrè
,che ora è davanti a me in carne ed ossa. Non avrei mai creduto
che mi potesse fare un tale effetto e comprendo uno dei motivi per cui
Oscar si è innamorata di lui.....
" Eh sì, è proprio un bel giovane " penso, ma le parole del ragazzo mi riportano alla " realtà ".
< Scusa Andrè, hai detto qualcosa ? >
< Ho detto che...bah....lasciamo stare..... Comunque posso darti un
consiglio? Fai meno le ore piccole la notte e non bere , sennò
la mattina seguente ti ritrovi a faticare parecchio e non dico solo nel
riconoscere le persone.... Come si dice.... la sera leoni e la
mattina... >
< Umph...te fatti i fatti tuoi che ai miei ci penso benissimo
da sola...piuttosto dì a nanny che mi preparo subito >
< Va bene > dice Andrè che poi scompare dietro la porta.
Sempre un pò stordita mi alzo dal letto e mi vesto non certo con
rapidità,visto che gli abiti non sono un paio di shorts e una
maglietta.
Nonostante le difficoltà iniziali ,mi incammino col vassoio verso la camera di Oscar.
Durante questo breve tragitto rifletto sul da farsi: " Certo,è
una situazione alquanto singolare , non posso assolutamente mettermi
nei guai.Devo recitare la parte della cameriera ma ancora non capisco i
rapporti e il comportamento della Ester in questo corpo prima di
me......sembra che tutti mi conoscano.... Inoltre non devo tradirmi o
rivelare avvenimenti futuri. Solamente nel luogo giusto e a tempo
debito saprò come sfruttare le mie armi".
Con questi pensieri arrivo a destinazione.
Busso.
< Avanti >
Con un pò di timore entro nella stanza .
Lei è davanti alla finestra, appoggiata di profilo ad uno stipite.
Le prime luci dell'alba, ormai volta al suo termine
,accarezzavano le sue chiome ,tramutandole in lunghi nastri
dorati, abbaglianti.
Lei se ne sta lì, nella sua uniforme da ufficiale delle guardie reali e attende.
< .....Madamigella Oscar.....con molto ritardo ecco la vostra
colazione....mi scuso infinitamente....ecco....ieri ho fatto più
tardi del previsto...e.... >.
Le parole mi muoiono in gola e un silenzio imbarazzante inonda la stanza.
Oscar si avvicina mentre io rimango immobile,inebetita.
< Beh , Ester , se stai lì ferma senza darmi la colazione , morirò di fame...... >
" Ah.....brava Ester , ti sei fatta prendere in castagna per la seconda
volta oggi. Se la giornata inizia così, voglio vedere come
finisce.....".
< Certo, Madamigella.... ecco a voi >.
Poso il vassoio sul tavolino e :
< Adesso, se non avete più bisogno di me , vado da nanny......ho tante, tantissime cose da fare e.... >
< Come, Ester! Non mi fai compagnia?Eppure , di solito, facciamo la
nostra chiacchierata mattutina.......Ti vedo un pò strana
oggi.....
Mi dai del "voi" quando sei abituata a essere meno formale con me .......Stai bene? >
Avvampo all'improvviso, ma fortunatamente la mia risposta non tarda a venire:
< Si si , tutto a posto.... è che ieri ho fatto tardi e ,come
dice Andrè, se uno fa le ore piccole, il giorno dopo rischia di
avere le mente offuscata e di comportarsi in maniera strana
,ehehehe.....quindi non farci caso. Comunque d'ora in poi
righerò dritto! >
< Sarà bene....non voglio una mummia come interlocutrice.
Mi dispiace per oggi, ma il tempo è tiranno e il nostro per ovvi
motivi è terminato..... Vorrà dire che stasera faremo uno
strappo alla regola >
< Va bene, Oscar . Solo una domanda : sei molto occupata oggi? >
< Beh, stamani devo addestrare le guardie , poi devo parlare con
degli ufficiali riguardo il cavaliere nero. Nel pomeriggio ho
un'udienza con sua maestà , la regina Maria Antonietta. Credo di
far ritorno verso le quattro >
< Bene.....Via ,Oscar ti auguro una buona giornata , vado da
Nanny.....chissà quante cose mi farà fare oggi.... >
< Grazie Ester, a stasera... >
< A stasera >.
Scendo in fretta e furia le scale , ma alla fine di queste mi fermo col
fiatone,dovuto non allo sforzo ma all'emozione provata per quel
colloquio.
Quella che prima era una flebile speranza vestita di dubbio ,adesso
è una certezza solida e infrangibile come il diamante più
puro: Io SONO qui , certa che non mi sarei svegliata finchè non
avessi adempiuto al mio compito o almeno finchè non ci avessi
provato.....
Vado da nanny tutta fischiettante per apprendere le mie mansioni per quel giorno....
< Oh ,bene ! Mi fa piacere che tu sia di buon umore, ma soprattutto
sveglia! Oggi ti aspetta un lavoro duretto..... spolverare la
biblioteca privata dei conti >
< Per me sarà un vero piacere! >
< Aspetta a dirlo! Ci sono volumi molto antichi e fragili; se
dovesse succedere qualcosa , il generale potrebbe........ Ester! Ma
dove vai così di fretta? >
Mentre Nanny sta dando i suoi preziosi cosigli,mi munisco di tutto
l'occorrente e scappo in direzione della biblioteca....
già....ma da che parte? Il palazzo è grande, con tante
stanze e non è una buona idea avventurarvicisi alla carlona.....
Con la coda tra le gambe torno da Nanny, cercando una scusa vagamente plausibile per ottenere l'informazione.
Con la mia solita faccia tosta:
< Ohiohi Nanny, mi sa che la sbornia non mi sia del tutto passata.... dov'è la biblioteca? >
< Umph, lo sapevo! Piano terra, ala nord, in fondo al corridoio
sulla destra, davanti alla finestra c'è il boschetto di
salici.....non puoi sbagliare..... >.
Mentre ,contenta per aver raggiunto lo scopo , mi allontano in
direzione di una delle stanze che considero sacre, sento Nanny
bofonchiare :
< Ah , i giovani , ma dove hanno la testa......non pensano mai alle conseguenze dell'alcool.... >
Io , ridendo sotto i baffi, penso tra me e me :
" Ma senti la nonnina ...e dire che anche lei alza qualche volta il gomito......Bah....".
Seguendo le indicazioni di Marron Glacè raggiungo la biblioteca e entro.
Per me è una vera sorpresa. Ci sono librerie a destra e a
sinistra che contengono , a occhio , più di duemila libri.
E io che credevo che fosse un lavoro da poco! Qui mi ci vorrà
tutta la giornata. Fortunatamente sono sola, quindi se sbircio in
qualche volume ,nessuno se la prenderà a male.....
Mi perdo, estasiata in quel tempio della cultura.
Trovo tantissimi volumi in latino e mi soffermo sugli autori classici
come Cicerone,Seneca, Giulio Cesare , Virgilio, Gello ,Cornelio Nepote.
Altra cosa sorprendente sono le raccolte di testi greci di storia , con
autori come Senofonte e Polibio, o di testi filosofici di Aristotele e
Platone. Non mancano neppure i grandi poemi omerici ,ovvero l'Iliade e
l'Odissea.
Rimango così, tra una spolverata e una fugace lettura finchè non suonano le quattro.
L'orologio mi desta dal mio stato di trance, facendomi accorgere con
disappunto di non aver completato di neanche un terzo il mio lavoro.
Sbuffo e mi dico :
" Tanto Nanny capirà; alla velocità ho preferito la cura e l'attenzione per i libri ".
Con passo rapido mi dirigo all'entrata e Oscar e Andrè sono lì ad aspettarmi.
Madamigella Oscar mi rivolge la parola:
< Allora come è andata la giornata? Spero che Nanny non ti abbia strapazzato troppo... >
< Assolutamente! Mi ha mandato in biblioteca a spolverare....è stato per me un puro piacere. >
< Ma se a te i libri disgustano ....e poi non sai leggere >
Velocemente rimedio alla gaffe :
< Ehm ...no.....ecco sono stata bene perchè ero sola soletta
e potevo svolgere il mio lavoro con tranquillità e > mi
affretto ad aggiungere < comunque oggi vi è andato tutto bene
? >
E Oscar :
< Nella norma, ma ti racconterò tutto più tardi.......
Senti Ester, ti piacerebbe venire con noi al fiume a sparare alle
bottiglie ? Credo che un pò di svago te lo sia meritato......
Non ti preoccupare , si va a piedi ; andare a cavallo per te è
ancora un tabù... >
Accetto volentieri e prima di partire prendo tre mele rosse , nel caso ci venga fame......
Continua.......
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Capitolo 3 *** Cap.3 : Una bottiglia,una mela e uno sparo ***
cap3
Un debole sole autunnale ci accompagna verso quel prato
isolato accanto al fiume. Spira un vento leggero, capace solo di far
vibrare le fronde ormai spoglie degli alberi.
C'è una quiete surreale e i nostri volti distesi e sereni sembrano complici di questa tranquillità.
Giungiamo a destinazione. Mi siedo a debita distanza da Oscar e
Andrè ,così da non intralciare le loro esercitazioni.
Mentre quest'ultimo apre il confanetto con dentro le pistole , domando:
< Ci sono delle novità riguardo il cavaliere nero? >
E' madamigella a soddisfare la mia curiosità:
< Purtroppo siamo a un punto morto, a un vicolo cieco. La soffiata ricevuta l'altro giorno ha rivelato una falsa pista.
Inoltre, dalla popolazione non possiamo aspettarci nè aiuto
,nè collaborazione visto che il cavaliere ruba ai ricchi per
dare ai poveri , proprio come un novello Robin Hood......
E' tanto rapido nel depredare le case dei nobili quanto nel
dileguarsi.... Se non lo avessero visto si potrebbe pensare che sia un
fantasma.
Per catturarlo abbiamo anche provato a reperire informazioni tramite
"talpe" o la corruzione negli ambienti delinquenziali a lui vicini,ma
senza successo. Chissà......forse qualcuno molto influente ha
interesse che non venga tradotto in ceppi.....non so darmi altre
spiegazioni...a meno che..... >.
Andrè la interrompe:
< Ecco Oscar, ho allineato le bottiglie e preparato le pistole >.
Per circa un'oretta osservo i bersagli frantumarsi uno ad uno.
Oscar non sbaglia mai un colpo e per terra ci sono centinaia di
frammenti di vetro, che sembrano tante gocce di rugiada sul far del
mattino. Il fiume che scorre lento vicino a noi , imperturbabile e
indifferente agli eventi del mondo che lo circonda , si tinge sempre
più del rosso del sole morente.
Una voce distoglie la mia attenzione dal paesaggio:
< Ester! Ma che stai lì ferma?! Lo so che ti piace misurarti
con me sparando ai bersagli in movimento..... Vieni dai, non farti
pregare, che adesso ti diverti anche tu! >.
Un brivido mi percorre per intero la schiena.
" Oh questa! Una cameriera analfabeta , che non sa
cavalcare(figuriamoci suonare un pianoforte) ,ma che è abile con
la pistola....davvero un personaggio singolare....tutto il contrario di
me..... Sì ,proprio un bello scherzo del destino ".
Per non destare sospetti raggiungo gli altri e abbozzo un sorriso grato per l'invito.
Penso : " Io provo lo stesso, se poi non mi comporto come loro si
aspettano , vorrà dire che incolperò un tremolio alla
mano ".
Prima di iniziare la gara ,un pò per perdere tempo , un
pò perchè era da stamattina che non toccavo cibo,
chiedo a madamigella se vuole una delle mele che ho portato.
Annuisce.
Gentilmente prego Andrè di prenderle dal sacchetto lontano da
noi.Tuttavia,quasi a volersi riscaldare, lancia uno dei due pomi a
Oscar .
Il tempo si ferma , c'è solo il frutto rosso che volteggia nell'aria fresca di un venerdì pomeriggio.
La mia eroina si tende per afferrarlo , ma....
Uno sparo!
In una frazione di secondo quel che rimane della mela si sparge come grandine sul tappeto erboso.
Un'espressione di disappunto mista a meraviglia si dipinge sui volti dei miei due amici.
Con fare di chi non si scompone perchè sa , mi giro.
Seduto sul suo cavallo con il fucile ancora fumante tra le mani , una
figura contornata da lunghissimi capelli color rosa del deserto
è rivolta nella nostra direzione.
Era Fersen , di ritorno dalla guerra di indipendenza americana.
Alla gioia di Oscar di aver ritrovato il suo amato sono contrapposti i
sentimenti di Andrè, combattuto tra il sollievo per un amico e
il fastidio per un rivale.
Già....un rivale che non merita l'amore di Lei......
< Ehi , Ester , come passa il tempo! Sei diventata una donna
ormai!Spero che tu sia migliorata con la pistola....ah...ma non mi devo
preoccupare, visto che hai iniziato da piccola , quando sei entrata in
casa jarjayes.... >.
E Oscar:
< Oh , non dubitate , è diventata molto abile....ma questo
non è il luogo adatto per conversare; vorrei che vi riteniate
mio ospite. Dopo tutto il vostro sarà stato un viaggio lungo e
faticoso.. >
< Vi ringrazio infinitamente, Madamigella Oscar >.
In un battibaleno giungiamo alla villa e oltrepassato il cancello ci
dividiamo: Oscar e Fersen entrano dentro ,mentre io e Andrè
sistemiamo il cavallo del conte nella stalla . Spinta dalla
curiosità di vedere la scuderia ,ma soprattutto Cesar, mi ci
addentro.
Con mia sorpresa mi accorgo che il numero degli equini non è
elevato ,tanto da poter riconoscere a colpo d'occhio le due cavalcature
che cercavo.
Tuttavia desta il mio interesse uno stallone possente, nero come la pece ,che mi sta fissando insistemente.
Per far cessare il silenzio del mio amico che non aveva spiccicato
parola dal momento dell'incontro vicino al fiume, gli chiedo
avvicinando la mano al muso dell'animale:
< Che magnifico esemplare ! Lo hai mai cavalcato , Andrè? >
< Fossi in te non lo toccherei . E' il cavallo più ostile e
selvatico della stalla , anzi no , direi di tutta la francia. E'
fratello del mio,ma è proprio indomabile ...eh sì...il
nostro caro Bucefalo >
< Ma come il cavallo di .... >
" CALMA, Ester , calma ; non ti azzardare a fare una delle tue solite
scenate da classicina saccente, tipo dire che Bucefalo , ovvero "testa
di bue" , era il cavallo di Alessandro Magno , il solo che lo
domò , e che aveva paura della propria ombra.....no no, questo
non deve succedere!"
< Come hai detto scusa? >
< Ehm, no, niente .....solo che è un nome particolare....mi sembra di averlo già sentito... >
< Strano, perchè questo esula dalle tue conoscenze; comunque
così si chiamava il destriero di Alessandro il Grande .... me lo
ha detto Oscar quando ha " battezzato " quella furia nera....penso che
ci abbia azzeccato! Se un giorno vorresti imparare a cavalcare , quello
sarebbe l'ultimo quadrupede che ti darei...perfino un orso sarebbe
più mansueto. Non potrei sopportare un morto sulla coscienza.
>
< Vedo che hai molta fiducia in me eh , Andrè? >
< In effetti con Bucefalo ci vogliono fantini di una certa
esperienza , di mano ferma ma soprattutto sempre attenti e......lucidi
. Eheheheh >
Finalmente rivedo il tuo sorriso ,Andrè. Da quando Fersenen si
è materializzato davanti a noi, ti sei incupito , sommerso da
pensieri tormentati e suoi tuoi occhi era sceso un velo di
tristezza...ah, quanto vorrei che ti aprissi un pò con me.....
< Oh BASTA !Sempre a guardare nei piatti degli altri ..... cerca
invece di non farti travolgere te dai tuoi vizi.....Uno di questi
giorni finirà che io... >.
Siamo nel cortile quando il mio discorso viene interrotto....
Nanny , con un mattarello più grosso di lei e il viso mezzo
infarinato sta correndo verso di noi. Ha un fare minaccioso , che non
promette nulla di buono.
< Ester! Ester! Brutta monellaccia ....Dove ti eri cacciata ? Mi
dovevi aiutare a cucinare .... scommetto che sei stata a bighellonare
da qualche parte ! Ah.....ma adesso non crederai di passarla liscia
....ti aspetta una dura punizione ! >
< Ma nonna , Ester è stata a sparare con noi . Oscar ha
desiderato la sua presenza e poi ha venti anni .... lasciala un
pò libera di sfogarsi... >
< Andrè! Quante volte ti ho detto di chiamarla MADAMIGELLA
Oscar,sei uno zuccone !Comunque se stanno così le cose non ho
motivo di arrabbiarmi. Però domani sera dovrai cucinare te! >
< Come IO ? Ma non sono in grado di... coff ,coff .....cioè , sarò molto felice di sostituirti , nanny ! >
" Ecco un altro intoppo, io non so preparare i piatti della cucina francese!".
< Bene , allora la cena sarà servita alle otto. Non siate in ritardo. >.
Attendo in cucina, seduta su uno sgabello la suddetta ora.Il mio naso
è solleticato da tutti quei profumini invitanti provenienti
dalle pentole .
Faccio per prendere un tozzo di pane per intingerlo da qualche parte , che Marron Glacè mi redarguisce all'istante:
< Ester ! Invece di stare lì ,aiutami a portare le pietanze in sala da pranzo; è quasi l'otto .. >.
Un pò sconsolata abbandono il mio intento e con pazienza certosina faccio avanti e indietro da una stanza all'altra .
Sembra che sia stato invitato il re in persona per la
quantità e la qualità del cibo: terrina di fegato
d'oca,varie quiche, piccoli soufflè, zuppa di cipolle ,
cosciotto d'agnello , anatra all'arancia, patate dauphine e per finire
la crostata rovesciata di albicocche .
Quando mi volto verso il tavolo, scorgo con stupore che è apparecchiato per quattro.
Proprio in quel momento entrano i tre giovani.
Cerco di defilarmi velocemente, ma Oscar mi blocca :
< Dove vai, Ester ? Non rimani ? Non si doveva fare la nostra chiacchierata stasera? >.
Con gli occhi di tutti puntati su di me,mi invento sul momento una scusa appena accettabile:
< Non vorrei deluderti , nè preoccuparti , ma mi è
venuto un gran mal di stomaco e la testa mi sta scoppiando..... e poi
credo che sia meglio così. Il conte avrà tantissime cose
da raccontare . Con il vostro permesso, mi ritiro. >.
Andrè mi fulmina con lo sguardo.....non credo sia molto contento della mia decisione.
Prima che ci possa essere una replica,mi eclisso dietro la porta.
"No...altri cinque minuti e do di barta ! La giornata di oggi è
stata molto intensa e ho bisogno di riposare. Essere stata catapultata
in questo mondo è una gioia immensa , come lo è la fatica
per abituarmicisi. Inoltre , dato che il tredici luglio è ancora
molto lontano e ce ne dovrà passare parecchia di acqua sotto i
ponti, necessiterò di energie degne di Atlante in persona. ".
Mentre in tre amici riuniti rimediano al tempo perduto
,narrandosi a vicenda le proprie disavventure, Morfeo mi accoglie tra
le sue braccia, sicura che domani mi risveglierò nello stesso
letto, pronta a combattere contro le mire crudeli della Morte ,
invidiosa della felicità altrui.....
Continua......
*****************************
Volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno letto , recensito e
chi continua imperterrito a seguirmi..... Questa sarà un ff
lunga , dovuto al fatto il " tirar via " non è una delle mie
qualità, soprattutto quando scrivo sui miei personaggi
preferiti..... Quindi abbiate pazienza, molta pazienza ......
Grazie mille ancora e a presto.....
|
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Capitolo 4 *** Cap.4: Confessioni ( apri il cuore ) ***
cap4
*******************************************
< Ester ! Ester svegliati! E' tardi , sono le otto.......perderai il treno per l'università! >.
Apro gli occhi , stropicciandoli .
Mi guardo intorno.
Con delusione riconosco le pareti della mia stanza, con i miei poster e peluche.....
" No ! No ,non è possibile ! Non posso essere tornata al presente !
No .........non così presto.... Oscar, Andrè ...dove siete? Non voglio lasciarvi.....NON VOGLIO!".
Lacrime copiose rigano il mio viso.
Faccio per scendere.
Il vuoto.
Il vuoto infinito.
Cado.
Buio.
Un urlo nella notte.
< AHH! >
E' stato un sogno....anzi no un terribile incubo.
Respiro affannosamente, sento i capelli appiccicati alla fronte , come la camicia da notte alla schiena.
Mi giro.
Le lenzuola sono spasmodicamente contorte sul materasso, madido di sudore.
Il sudore della paura.
Dopo il primo smarrimento, riprendo quel minimo di lucidità
bastevole per accorgermi , con gioia che sono ancora a palazzo
Jarjayes. Tiro un sospiro di sollievo.
In quell'istante si materializza davanti a me Nanny, che con una dolcezza inusuale mi chiede:
< Oh ,Ester , cara! Cosa ti è successo? Ti vedo profondamente turbata e sconvolta! >.
Mi lascio andare a uno di quei gesti umani che non hanno bisogno di parole e ,piangendo, abbraccio forte Marron Glacè.
Lei ricambia e aggiunge:
< Deve essere stato un incubo mostruoso per averti ridotto
così. Su , su , calma.... è tutto passato. Adesso sei qui
, sei sveglia e quei demoni non ti tormenteranno più.
Resta qui , ti vado a preparare una camomilla ... >.
Ridestandomi dal torpore che consegue allo sfogo, asciugandomi le lacrime con una delle due maniche, domando:
< Ma che ore sono? >
< Quasi le sette , bambina mia. Per ora stai pure a letto ;
vorrà dire che oggi porterò io la colazione a Madamigella
... >
Mi alzo di scatto.
< No Nanny, non se ne parla nemmeno ! Non ti devi assolutamente
affaticare..... Sto già meglio, davvero....le tue parole e la
tua vicinanza sono state più efficaci di qualsiasi medicina !
>
< Ma sei sicura? Non mi sembra proprio il caso che tu... >.
Le sorrido serena e questo tranquillizza la nonna.
Dopo aver gustato la tisana,pronta e scattante percorro in un battibaleno la strada tra la cucina e la camera di Oscar.
Busso.
"Nessuna risposta. Strano. Oddio.....mica tanto.....".
Spavaldamente e andando contro i buoni principi dell' educazione ,varco la soglia.
Le finestre sono aperte, il letto è sfatto, ma di lei nessuna traccia.
Appoggio il vassoio su lavolino e mi avvicino al pianoforte, posto dall'altra parte dell'entrata.
Sicuramente può essere considerato uno Steinway dei nostri tempi per la fattura e la cura dei dettagli.
Probabilmente il costruttore di questo "fortepiano" sarà stato
l'austriaco Andrè Stein o il francese Ignace Pleyel.
Mi ci accosto e con le dita accarezzo i singoli tasti.
Nelle immense praterie dell'immaginazione io mi perdo,pensando a come
sarebbe bello poter suonare almeno un pezzo su quel prezioso strumento.
Prima che le mani esaudiscano inconsciamente la mia congettura,
Oscar entra e il suo sorriso dipinge la stanza di un tempore familiare .
E' più radiosa del solito e io so il perchè.
< Ecco la colazione. Stavolta sono stata puntualissima, ma non posso dire altrettanto di qualcun'altro... >
< E' vero, scusami ,ma mi sono alzata più presto del solito
sebbene iersera si abbia fatto piuttosto tardi. Così ho fatto
una passeggiata in giardino >.
Madamigella si sta gustando la sua solita tazza di latte , quando le chiedo:
< Se non sono troppo indiscreta, che cosa vi ha raccontato il conte di Fersen ? >
< Purtroppo, quando si parla di guerra , non ci si può aspettare che l'argomento sia felice e privo di eventi crudeli.
Già solo il viaggio oltreoceano è stata un'avventura
azzardosa, poichè il mare nasconde mille insidie e la terra
ferma non è stata da meno: imboscate, ritirate ,combattimenti in
campo aperto , feriti , sangue, compagni che ti lasciano morendo su un
campo di battaglia o in infermeria dopo mille sofferenze.
E' una continua lotta per la sopravvivenza e devi essere pronto per qualsiasi evenienza.
E' proprio in questi frangenti che la bestialità degli uomini
prende il sopravvento e mostra a tutti la sua maschera di perfidia.
Fersen mi ha raccontato di aver ritrovato una chiesa bruciata con
all'interno molti corpi carbonizzati (1).In seguito si è
scoperto che erano gli abitanti innocenti di una città ,
colpevoli solo di aver dato ospitalità a degli
indipendentisti....... tra loro c'erano anche donne e bambini. E' stato
orribile... >
< Ma perchè il conte non è tornato subito in Francia? >
< Prima di partire è stato colpito da una febbre
sconosciuta,che lo ha molto indebolito. Per guarire è stato
necessario molto tempo e poi..... >.
Gli occhi di Oscar si incupiscono e diventa tutto a un tratto pensierosa.
< E poi ? Oscar, se c'è qualcosa che ti preoccupa ,dimmelo.Lo
sai, da parte mia non puoi temere nulla. Sono tua confidente da sempre
( o almeno credo)..... Io vorrei che non ci fossero segreti tra noi.
>
< Ecco ,quando sono entrata non ti ho detto che stamani ho parlato con Fersen. Deve avere ancora problemi di insonnia.
Vedi, approfittando del fatto che eravamo soli mi ha confidato qualcosa
che , se non lo avessi udito con le mie stesse orecchie, non ci avrei
creduto.........
E' tornato in incognito in Francia perchè non vuole vedere la Regina Maria Antonietta.
Dice che non la ama più e che la ha dimenticata. >.
Nel pronunciare queste ultime parole , Oscar cerca di assumere un tono
quanto più guidato dalla tristezza. Tuttavia io so che sotto
quell'atteggiamento di pura formalità si nasconde un sentimento
diametralmente opposto: felicità mista a speranza .
Osservo in silenzio colei che , col capo chino ,abbandonato su una spalla, rifugge al mio sguardo inquisitorio.
" Per favore Oscar,aprimi il tuo cuore "
Finalmente prendo coraggio e azzardo:
< Non c'è altro che devi dirmi? L'espressione dei tuoi occhi
è cambiata da ieri, non mentirmi. Sono una donna anche io ,Oscar
, e come tale non mi sfuggono le vibrazioni del cuore altrui. >.
Fremi. Il tuo viso scatta all'improvviso.
Due iridi dardeggianti al centro del tuo volto mi stanno fissando con incalcolabile stupore.
Ad un certo punto , quasi per ritrovare le forze , la testa di
Madamigella , appesantitasi di colpo, cerca sostegno suo dei due palmi.
Un pò per metterla a suo agio, un pò per incoraggiarla, prendo la sua mano libera nella mia e attendo.
Spinta dalla vergogna , Oscar mi cela il suo volto:
< Si vede così tanto che sono innamorata di Fersen? Quando
c'è lui io mi sento felice; potrei perdermi nel suo sguardo
così limpido e la sua voce mi porta in luoghi lontani. Fersen mi
fa dimenticare che sono vissuta come un uomo per tutti questi anni
e che sono il comandante delle guardie reali.
Ehh.... ricordo ancora la prima volta che ci incontrammo durante una
festa in maschera molti anni fa , a Parigi. Lo reputai solo un
damerino sciupafemmine visto come era attaccato alla regina Maria
Antonietta . Eppure il loro fu amore a prima vista.
Tuttavia mi sono ricreduta il giorno dell'incidente alla mia cara
sovrana. Non ha esitato a esporsi per me e Andrè ,che
rischiavamo la furia di Luigi Quindicesimo. Il suo fu un gesto molto
nobile che mi colpì profondamente. Divenimmo amici ,tanto che mi
confidava le sue angosce, i suoi problemi , i suoi sogni , le sue
gioie. Purtroppo, più passava il tempo ,più il mio
sentimento per lui cresceva e più venivamo travolti dagli
eventi:Fersen con il suo amore corrisposto ma travagliato per la regina
ed io che pativo nel dover fare ambasciata tra i due amanti.
Dio solo sa quanto ho sofferto quando partiva all'improvviso e quanto esultavo nel mio piccolo al suo ritorno.
Ho vissuto solo con la speranza che un giorno lui potesse dimenticare
Maria Antonietta e finalmente tale dì è giunto ! >
< Si ....capisco, ma.... >.
Oscar si volta finalmente verso di me; i suoi occhi sembrano le stelle
più splendenti del firmamento , unica guida nelle più
oscure tenebre.Mi commuovo al suo slancio di felicità.
< Questo è un momento molto speciale .....non so quanto durerà.... tutto nella vita è effimero.....
Non so neanche se Fersen potrà ricambiare il mio amore , ma
avendo il cuore libero forse ho una possibilità in più.
Io.....io vorrei tanto che rimanesse qui ,per sempre, insieme a me!>.
La guardo con compassione , perchè il suo affetto è
riversato su chi non potrà mai amarla, e con
comprensione,perchè finalmente mi ha confessato i suoi pensieri.
Mi alzo e vado verso la finestra. Fisso un punto qualsiasi della campagna che si sta piano piano svegliando.Penso:
" Eh..... è proprio innamorata cotta ...è impossibile
farle cambiare idea,non ci provo nemmeno ...farei un buco nell'acqua e
chissà quali imprevedibili conseguenze ne deriverebbero....
Povero Andrè......
Mi dispiace solo che questo idillio finirà tra qualche
giorno..... vederla contenta e raggiante è una immagine da
preservare gelosamente nel cuore.
Passerà un brutto periodo,lo so ,ma è necessario
affinchè apra finalmente gli occhi. Rinascerà più
bella e più forte di prima , come l'araba fenice dalle sue
ceneri...".
< Ester, cosa stai pensando? Ti ho forse turbato? >
< No no, sono solo molto contenta che tu ti sia aperta a me ,Oscar,
davvero e sono felice che gli eventi volgano in tuo favore. Sareste una
coppia stupenda ,te e Fersen, ma.... >
< Ma ? >
< Ma lascia prima che ti dica una cosa prima di andare via.........
Secondo me è una vigliaccata contro noi stessi amare qualcuno
che non potrà mai essere nostro.....forse,inconsciamente ,
è un modo per non affrontare il vero Amore e questo è
dettato dalla paura di provare emozioni più intense e
complete >.
Faccio per oltrepassare l'uscita della stanza ,che aggiungo:
< E poi ricordati, soffre di più chi ,non amato , è amante di chi amato ama.....Buona giornata ,Oscar ... >.
Lei prova a replicare:
< E con questo che vuoi dire? Aspetta Ester! >.
Ma io avevo già chiuso la porta dietro di me.
" Mi dispiace , ma quelle parole me le ha fatte tirar fuori di
bocca.....eh sì....mi sa che la nostra ,cara madamigella
dovrà andare incontro alla dura realtà per
rinsavire.......Ma adesso basta, andiamo in cucina....devo inventarmi
qualcosa per stasera.
Inoltre,meglio non farsi trovare in giro oggi".
Persa tra i fornelli ,sembro una streghetta alle prese di una delle sue
pozioni. Nonostante i miei pensieri ,riesco con tutta
tranquillità a preparare la cena .....sarà un menù
diverso dal solito, spero sia di loro gradimento.
Sono le cinque passate quando scorgo dalla finestra i tre amici ,di ritorno dalla loro cavalcata .
Approfitto di queste due ore libere per tornare in biblioteca .
Mi soffermo su un frammento della poetessa Saffo ,che è
confacente per descrivere la situazione di limbo di Oscar e
Andrè:
"Καί ποθήω καί μαόμαι"
Soffro e desidero
Suonano le sette.
" Sarà meglio andare, la serata è ancora lunga e devo rifinire alcuni piatti..... ".
Ripongo il libro pensierosa.
Continua.............
**************************
(1) L'episodio è liberamente tratto dal film " Il patriota " con Mel Gibson.
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Capitolo 5 *** Cap.5: Il canto del cigno ***
cap 5
Sono le otto e attendo in sala da pranzo.
La stanza è rischiarata da poche candele e dal fuoco scoppiettante adiacente a due poltrone.
Fuori dalla finestra spira un vento furioso, preludio di tempesta.
La prima ad arrivare è Madamigella. Ci scambiamo un'occhiata che non lascia dubbi. Per riparare cerco il dialogo:
< Oscar,io.... >.
Ma mi devo subitaneamente fermare, poichè sono entrati gli altri due giovani.
Andrè,con un sorriso ironico, mi schernisce:
< O vediamo cosa ci ha preparato la nostra Ester..... sto morendo di
fame! Speriamo che non ci avveleni con uno dei suoi intrugli come
l'ultima volta. Lo stufato di montone era proprio una mattonata da come
era stoppaccioso.....mi ci è voluta una settimana per
digerirlo..ahahahha.... >
< Ah, grazie mille, di cuore ,davvero....come al solito ti
dimostri molto fiducioso.....quasi quasi mi verrebbe da lasciarti
col piatto vuoto. Comunque stavolta niente umidi di carne.... diciamo
che presento un menù alternativo, un pò
....ehm....esotico >.
Gli altri convitati si mettono a sedere mentre mi dirigo in cucina.
Questo però non mi esime dall'ascoltare la voce beffarda del mio
caro amico:
< Vai....prepariamoci a serpenti arrosto,iguane farcite, zuppa di babbuino e locuste fritte... >.
" Ti ricrederai , mio bel morino e dopo mi farai anche i
complimenti!.....però, la mia predecessora doveva essere una
frana ai fornelli.....agli uomini affamati andrebbe bene anche la
biada...mah ".
Come in una danza armoniosa sposto le varie pietanze nella stanza:
salvia fritta, collo ripieno, tortelli di zucca, pappardelle all'anatra
, braciole rifatte al pomodoro, coniglio alla cacciatora, patate della
nonna e fagioli al fiasco.
Rimangono tutti esterrefatti e un pò perplessi,ma Fersen, che
aveva girato il mondo, dopo aver passato in rassegna ogni singolo
vassoio, esclama:
< Beh, stasera veniamo deliziati dalla variegata cucina della
penisola italica, anche se qui viene privilegiata una particolare zona.
Voglio proprio vedere come se l'è cavata una francese come te...
>
< L'unica maniera è assaggiare...prego , servitevi pure ... >.
Mangiamo tutti con gusto , avvalorando la mia speranza di essere riuscita nell'impresa.
Il tempo ,scandito dai rintocchi dell'orologio , scorre velocemente , anche grazie alla giovialità dell'allegra brigata.
Quasi alla fine, mi alzo con discrezione e sparisco.
Riappaio con una soffice stiacciata unta alla maniera fiorentina alla
cui vista il conte, ormai confermata la sua opinione,afferma:
< Un degno finale per una cena squisita..... chissà se
eguaglierà quella gustata nella capitale del Granducato.... >.
Questo è il colpo di grazia per Andrè, che non esita a richiedermene, facendo il così detto "bis".
E' l'ora della rivincita.
< Mmmm...per tutta la sera non ho sentito critiche, ma soltanto un
gran rumore di mascelle da parte di qualcuno....vorrà dire che
per sentire di nuovo la sua voce, la prossima volta mi presento con lo
stufato di montone.. >.
Con la bocca ancora mezza occupata, il bel ragazzo dagli occhi verdi scatta all'improvviso:
< Non ti ci azzardare nemmeno! Sarei capace di nasconderlo nel vaso
di qualche pianta e farti credere di averlo mangiato. Quei tortelli si
scioglievano in bocca, la carne non è mai stata così
tenera e la torta è vera poesia..... >.
"Povero Andrè, non si parla mai con la bocca piena....si rischia di fare figuracce... ".
Infatti le sue labbra sembrano una fessura di quelle macchinette per pop-corn , da quante briciole seminava qua e là .
Glielo faccio notare.
Lui arrossisce e scoppiamo tutti in una fragrante risata, quasi ad
arrivare alle lacrime. Eh sì....il riso ha il potere di unire
coloro che il divario sociale separa....
Tornati ad uno stato di calma apparente, finalmente Madamigella mi
rivolge la parola e mi espone la domanda ,covata per tutta la serata:
< Scusami ,Ester , toglimi una curiosità..... Ma come hai
fatto a cucinare? Sei francese e non hai parentele italiche....
>.
E gli altri in coro , come se si fossero svegliati dalla catalessi :
< Già .... Come? >.
< Diciamo che mi sono fatta consigliare da un'amica....però
devo confessare che ho trovato parecchie difficoltà nel fare e
tirare la pasta.....non so quante volte sono ripartita da zero... Del
resto non potete negare il fatto che io sia migliorata ....ho
semplicemente seguito le istruzioni, tutto qui . >
< Comunque è stato tutto squisito....il nostro Andrè se ne ricorderà per un bel pezzo, vero? >.
E la sala si riempie di nuovo delle nostre risa.
Dopo un attimo di silenzio, il Conte prende la parola:
< Che ne direste di andare a fare una bella cavalcata... tipo....non so... a Parigi , per esempio? >
E Madamigella , repentina , si associa:
< Sarà un vero piacere. Purtroppo devo avvertirvi che la città è molto cambiata negli ultimi tempi.
Non c'è strada o vicolo che non sia toccato dalla
povertà. Anche le persone non sono più le stesse ; nei
loro cuori non c'è più amore per la nostra cara regina
,ma solo rabbia e disprezzo.....
Questo è un veleno che insieme alla miseria rende gli uomini delle bestie violente e irrazionali.
Ormai non sono rari i casi di saccheggio di massa e il più delle volte i bersagli sono le botteghe dei fornai.
Inoltre , neanche a corte la nostra sovrana è vista di buon
occhio.... la sua noncuranza verso il proprio ruolo le stanno
procurando diversi nemici.... >.
A queste parole Fersen impallidisce:
< No...non..non posso crederci...non può essere vero.... come
possono gli eventi essere precipitati così ?! Madamigella
Oscar,questo è un motivo in più per andare a
Parigi...voglio verificare di persona. >.
< Quand'è così....sarete accontentato....ah, Ester, non ti dispiace se per stasera ti lasciamo sola,vero? >
< No, assolutamente... tanto devo ripulire le stoviglie ,anche se vi
è rimasto ben poco. Ma sarà il caso che voi usciate?
Sembra che fuori si stia per scatenare la fine del mondo .... >.
E Andrè:
< Ah, ma noi siamo uomini duri e rudi; cosa vuoi che ci faccia
qualche goccia?......e dillo che ti scoccia rigovernare ,hahahah >
< Allora, se vogliamo dirla tutta.... è compito della vera cuoca sia cucinare, che rimettere tutto a posto.
Se continui a bistrattarmi, la prossima volta ti farò un bello scherzetto,altro che zuppa di babbuino...
Comunque signori, vi auguro una buona serata e state attenti, mi raccomando >.
I tre fanno per andarsene , ma la mia eroina si blocca di fronte a me
,prima di aver pregato gli altri di aspettarla nel salone di entrata.
Rimaste sole....
< Allora, c'era qualcosa che volevi dirmi? >
< Ecco , Oscar, io volevo scusarmi per stamattina....non so cosa mi
è preso.... ti prego di capirmi, io ti voglio molto
bene...più di quanto tu possa immaginare, più di quanto
la storia possa permettere e tollerare. Non mi fraintendere, sei
come una sorella per me ed è per questo che non voglio vederti
soffrire.
Nella mia vita ho incontrato tante donne, lacerate nell'anima da un
amore travagliato... donne stupende che sacrificavano il loro cuore per
poi rimpiangerne amaramente.
Vorrei solo che tu non toccassi con mano tale sfumatura del
dolore...a volte è meglio rivelare i propri sentimenti, che
annichilirsi giorno per giorno, aspettando chissà cosa o chi.
>.
Mi sorride e inaspettatamente mi abbraccia.
< Non ti preoccupare.....ho capito che le tue parole erano dettate
dall'affetto che provi per me e apprezzo che tu mi parli liberamente.
Adesso devo proprio andare, la strada per Parigi è lunga...non vorrei fare mattino....
Ah, a proposito.... visto che domani è domenica , riposati.
Mi dispiace solo che non ci potremo vedere tutto il giorno, devo fare delle commissioni per mio padre >
< Va bene , allora divertiti > e le faccio l'occhiolino.
Tutta sorridente mi lascia sola, al tepore del caminetto, a rimuginare coi miei pensieri.
Sprofondo nella poltrona,approfittando di questo momento di quiete:
"Ormai non siamo molto lontani dal giorno fatidico.... sono
proprio curiosa di vedere Oscar in abiti femminili...deve essere
splendida. Per ora il mio unico rammarico è di non averla fatta
ragionare su Fersen.... avrei potuto evitarle certi dolori, che
non saranno gli ultimi .
Certo...bisogna comprendere anche il conte ...ha occhi e cuore solo per
Maria Antonietta ed ha già un sacco di problemi per conto
suo...chissà cosa sarebbe successo se fin da subito avesse
saputo che Madamigella è una donna che ,maturando , sarebbe
diventata sempre più bella.......Poi, se ci si dovesse
soffermare sul carattere e le qualità ,beh...a mio dire il
confronto non regge anche se sono figlie di due educazioni differenti
,così come i loro ruoli .. ".
Mentre rifletto in questi termini,mi abbiocco e lentamente mi
addormento, dimentica delle stoviglie e incurante della possibile
punizione di Nanny....
**********************************************************
Un fascio di luci filtra dalle tende, sfiorando il mio volto ancora intontito dal sonno.
Sbadiglio scompostamente e mi accorgo che una coperta sta tenendo al caldo il mio corpo.
Ormai del fuoco non erano rimaste che le sue ceneri mute (1).
All'improvviso una voce dalla penombra :
< Eh brava la nostra stellina (2), batte la fiacca invece di
lavorare...... Chi sarebbe la vera cuoca? Lo dicevo io che riassettare
ti faceva fatica ... >
< Andrè! E' domenica,lasciami riposare ..... nessuno ti ha mai detto di non svegliare il can che dorme? >
< Te intendi la nonna,vero?.... Si è destata da poco e non
sarà molto contenta quando vedrà questo caos... >.
"Ihhhhhh.....Marron Glacè ! Maremma gatta ,me ne ero completamente scordata! ".
Salto dalla poltrona come una delle erinni:
< Presto, aiutami a rimettere per favore, sennò i tortelli di ieri te li puoi scordare per sempre! >
< Se la metti su questo piano..... agli ordini,eheheh >.
In un battibaleno rifacciamo regnare l'ordine sia nella sala da pranzo che in cucina, giusto appena prima che arrivi la nonna.
Tiriamo un sospiro di sollievo.
< Ragazzi, cosa ci fate svegli a quest'ora? >
< Ecco ,la mattina è il momento perfetto per una passeggiata ,vero Ester ? >
< Verissimo. Infatti stavamo per andarcene,giusto Andrè? >
< Giustissimo.>.
Lasciamo il palazzo di corsa , con dietro le urla di
Nanny,sdegnata per essere stata piantata in asso senza neanche un
saluto .
Raggiungiamo col fiatone il boschetto di salici.
< Aspettiamoci una mattarellata al ritorno.....sento già la
testa dolorante..... A proposito, sei stato tu a mettermi la coperta?
>.
E il ragazzo :
< Si, stanotte ti ho trovata che dormivi beatamente.....non ho voluto disturbarti >
< Grazie >
< E di che ? Non voglio che si ammali la mia "cuoca preferita ",iihihih >
< Umph, se il buongiorno si vede dal mattino, con te è tutto un programma !
Ma basta con l'ironia, parliamo di cose serie... raccontami, come è andata la trasferta a Parigi? >
< Ah..b..bene..cioè, nella norma...Il desiderio del conte
è stato esaudito e ha potuto vedere le miserie della
città...già ..una città che prima era ridente,
piena di colori ,invidiata da tutte le potenze europee.
La disperazione e la desolazione hanno ormai soffocato la vita parigina o semplicemente quella dei francesi.
Ieri sera tutto taceva, anche il cielo stellato era freddo e apatico.
Lungo la Senna ci ha accompagnato solo il suono malinconico di un organetto....
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una immagine
della regina ,trafitta da parecchi pugnali..... Fersen sembrava
impazzito...Era rimasto scettico fino a quel momento , ma quando ha
avuto la prova tangente davanti agli occhi........ Tutto il suo corpo
era percorso da un tremito convulso e invocava il nome della sovrana.
Ora che ci penso....il conte non ha mai nominato Maria Antonietta da
quando è tornato e all'improvviso ha deciso di non approfittare
più della nostra ospitalità,partendo stamattina
stessa.....
Andrà a rendere omaggio alla regina,credo.... Ah, a proposito,
ti porto i suoi saluti ....gli è dispiaciuto non farteli di
persona. >
< Ci saranno sicuramente altre occasioni ....e Oscar? >
E Andrè, ipocritamente:
< ...... Come ,scusa ? Non ho ben compreso ..... >
< Niente, niente....farfugliavo due parole tra me e me .... >.
Silenzio.
< Senti ,Ester.....perdonami ma ti lascio ; vado nelle scuderie a fare la toeletta ai cavalli , ci si vede stasera ? >
< Va bene, tanto anche io ho i miei impegni.....la biblioteca mi aspetta......
Stai attento a non farti cambiare i connotati da qualche zoccolata,eheheh... >
< ...e te a non cadere dagli scaffali... io non vengo a raccattarti col cucchiaino.... a dopo.>
< A dopo . > .
******************
Con passo furtivo per non incrociare Marron Glacè , mi barrico nella sala di lettura.
Mentre spolvero, mi ritrovo a ragionare sugli ultimi eventi:
" I tempi non sono ancora maturi per Andrè..... devo pazientare,
non è auspicabile costringere il ragazzo a confidarsi con me.....
Comunque dai suoi occhi traspariva una strana luce.....non so se era
dovuta al sollievo per la dipartita di Fersen o alle sue pene d'amore.
Tuttavia sento che in fondo al suo animo c'è una pentola a
pressione pronta a scoppiare e il limite sarà ben presto
dolorosamente oltrepassato..... ".
Mi cade un antico volume del 400' ; il mio volto diventa una maschera funerea e celermente scendo dalla scaletta.
Fortunatamente , constato che il prezioso manoscritto non ha subito danni. Comincio a sbuffare....
< Uff, da quanto tempo sono qui ?...... Le SEI? Per tutti i filistei
, è così tardi ?! Ecco perchè mi sentivo mancare
.... ho esaurito tutte le energie .... Però sono stata brava ,
ho liberato dalla polvere tutti libri e questo significa con mio grande
dispiacere che qui d'ora in poi non potrò metterci piede....
Ah , ma adesso una ricompensa me la merito proprio e alla mia maniera. >.
E preso un libro mi abbandono su una poltrona.
" Antologia di poesie latine "
Fatico non poco a lume di candela,ma più vado avanti con la
lettura, più mi dimentico del mio compito e di dove sono:
Nulli se dicit | mulier mea nubere malle
quam mihi ,non si se | Iuppiter ipse petat.
Dicit ; sed mulier | cupido quod dicit amanti
in vento et rapida | scribere oportet aqua. (3)
*
Asper eram et bene | discidium me ferre loquebar;
at mihi nunc longe | gloria fortis abest,
namque agor ut per plana | citus sola verbere turben,
quem celer adsueta | versat ab arte puer. (4)
*
Sunt aliquid Manes :| letum non omnia finit ,
luridaque evictos | effugit umbra rogos. (5)
*
Catullo, Tibullo ,Properzio......
Abbandonando l'ultimo barlume di razionalità, comincio a voce
alta a leggere in metrica lo scritto di Orazio più famoso:
< Tu ne quaesieris |, scire nefas | ,quem mihi, quem tibi
finem di dederint |, Leuconoe, nec babylonios
temptaris numeros | . Ut melius | ,quidquid erit, pati,
seu pluris hiemes | seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis | debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum:sapias | , vina liques |,et spatio brevi
spem longam reseces |.Dum loquimur ,fugerit invidia
aetas: carpe diem |, quam minimum credula postero. > (6)
Rumori da dietro l'entrata.
Taccio ,la maniglia sta ruotando.
Soffio sull'unica fonte di luce e mi rintano dietro un divano....
E' Andrè:
< Ehi, c'è qualcuno qui ? Mah....è tutto
buio........eppure mi è parso di sentire qualcuno
parlare,sembrava in latino... Eh,ragazzo mio, ti stanno venendo le
traveggole anche da sveglio.....di male in peggio..... >.
Il mio cuore batte all'impazzata e la mia schiena è percorsa da un brivido agghiacciante .
" Accidenti, sarebbe un guaio se mi trovasse qui.....immobile , resta immobile... ".
Finalmente la porta viene richiusa e dei passi si allontanano .
Camminando a carponi e tastando il pavimento,raggiungo l'uscita.
Sbircio nel buco della serratura per accertarmi che non ci sia nessuno in corridoio.
Sgattaiolo in cucina......
< Eccoti qui ! Dove eri andata a finire ? Sono le otto e mezza
passate ....ci stavamo preoccupando seriamente ,sai? >
< Perdonami, Oscar, mi devo essere appisolata da qualche parte.....
Ehi, ma perchè sei con la divisa delle guardie reali e non in
borghese ?Non avevi da fare delle commissioni per conto del generale ?
>
< Ti spiegherò tutto in camera mia, seguimi . > .
< Cosa? Il conte è tornato dalla regina ?! > esclamo stupita .
< Già > un sospiro < l'unica nota positiva è che
l' ha convinta a tornare alla reggia....da mesi si era chiusa nel
Trianon....mi hanno richiamata per scortarla ....> .
Batte un pugno sul tavolino.
< Che illusa ! Avevi ragione tu quando hai cercato di
avvertirmi.....un grande amore non si può soffocare con qualche
anno di lontananza....Però, io amo infinitamente Fersen e tale
sentimento mi porterà alla follia, lo so.
Questo pomeriggio ne ho avuto la prova . Infatti la sua persona ,i suoi
gesti hanno offuscato la mia mente e non mi hanno permesso di svolgere
il mio incarico... nel momento più delicato mi sono fatta
travolgere dai sentimenti ....ho abbandonato i miei soldati con la
scusa che ormai il peggio era passato..... Sono scappata,capisci ?
Ma io so cosa fare .... >
< Eh ? >
< Seguirò per una volta il tuo consiglio , Ester.....
Và da Nanny e dille di portarmi il più bell'abito da sera
che mi ha confezionato . >
< Da donna ? >
< Da donna. >.
In quattro e quattr'otto riferisco alla nonna il desiderio di Oscar e i suoi occhi si animano di commozione .
< Ah, questo giorno è arrivato finalmente ! >.
Con le sue mani esperte estrae da un baule d'ebano un magnifico abito di raso e seta, candido come un giglio.
Mosse da una fretta disumana e eccitate fino allo spasmo, percorriamo
il salone principale, dove Andrè ci sta fissando con
curiosità:
< Ehi ,ma dove andate con quella tenda ? >
< Macchè tenda e tenda ! Sei proprio grezzo.... E' per
Madamigella .... stasera andrà al ballo a Versailles ! >.
Non fa in tempo a replicare che siamo già sparite dalla sua vista.
< Che? E io dovrei mettermi quel macchinario infernale , quello strumento di tortura ? Non ci penso nemmeno.... >.
E Marron Glacè, energica ma premurosa :
< E' per dar forma all'abito e non farti sembrare un sacco di patate .....e adesso stai ferma e schiena dritta ! >
< Ma fa male e poi non respiro ! >
< Allora ho tirato bene i fili,eheheh... Ester, mi andresti a
prendere il diadema e la spilla con i coralli ? Sono nel portagioie
sulla destra >.
Ed ecco l'ultimo tocco sulla acconciatura. La mia eroina è
talmente perfetta che non è stato necessario neanche un grammo
di trucco.
Chi non si innamorerebbe a prima vista ? Solo un cieco.....
Ma rimane un ultimo ostacolo..... i tacchi !
Prendo le mani della ragazza e come una mamma fa col suo bambino ,le insegno a camminare.
E' così grande la sua determinazione che in un battito di ciglia da goffo anatroccolo si trasforma in un elegante cigno.
< Bene, direi che è ora di andare.. >.
Sotto gli occhi estasiati di tutti , Oscar scende la scalinata.
Tutta la sua persona è circondata da un'aura che irradia grazia e solennità.
Ma è solamente uno che, incantato da una tale visione , è rimasto pietrificato.
E' la nonna a scuoterlo:
< Andrè, non stare lì impalato ; vai a prendere la
carrozza , ma mi raccomando, copri lo stemma.... Oscar vuole viaggiare
in incognito... >.
Rimaniamo solo io e Madamigella nel salone di entrata ad attendere la vettura.
< Tieni il ventaglio, lo avevi dimenticato... E' un accessorio molto
importante ed ha una "lingua " tutta sua . Può essere un fidato
alleato e uno scudo per gli sguardi altrui........Ma perchè ti
tedio con questi discorsi? Sarà per smorzare l'emozione
.....Toh, ecco il tuo nocchiero.....beh....che dire... >.
Ci sciogliamo in un lungo abbraccio.....talvolta le parole sono un superfluo corollario .
Stante sull'uscio,la seguo con gli occhi, mentre ,radiosa, parte alla
volta del palazzo e ,come una lucciola in mezzo al bosco ,scompare
nelle tenebre.
"Domani sarà un altro giorno e io sarò qui a offrirti la mia spalla.....
Possano Tyche accompagnarti e le Pleiadi (8) rivelarti la giusta via per il tuo cuore ".
Continua.......
********************************************
Note
(1): Tratte dal carme " In morte del fratello Giovanni " del Foscolo, ovviamente il contesto è diverso....
(2):Ester letteralmente significa "stella " da Aster- asteros
(Αστήρ-αστερός).
Ha origini nel nome della dea babilonese dell'amore e della guerra
"Ishtar".
(3): Catullo,Liber c.70
(4):Tibullo,Elegiae I,5, 1-4
(5):Properzio,Elegiae IV,7 ,1-26
(6):Orazio,Carmina I,11
(7):Tyche è la dea greca della fortuna.
(8):Le Pleiadi sono una costellazione che ha origini nella mitologia greca.
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Capitolo 6 *** Cap.6: La saggezza dei corvi ***
cap 6
Un nuovo giorno viene accompagnato dal canto del primo pettirosso, messaggero dell'inverno.
Svegliandomi dolcemente ,riprendo conoscenza e insieme ad essa la consapevolezza di cosa mi aspetterà oggi.
Con gesti quasi meccanici e dettati dalla nuova abitudine,mi appresto a svolgere il mio ruolo.......
< Buongiorno Nanny, dormito bene ? >
< Come un ghiro, anche se inizialmente ho faticato parecchio per
l'emozione......vedere finalmente la mia bambina negli abiti che
avrebbe dovuto sempre indossare, mi ha suscitato una gioia
profonda.....e tu ? >
< Non mi posso lamentare > e impaziente aggiungo
< E' pronto il vassoio della colazione? Spero di non disturbare
Madamigella, visto che ieri ha fatto sicuramente le ore piccole... >
< Non ti preoccupare,lei è sempre mattiniera... >.
Con queste ultime parole della nonna ronzanti nella testa,giungo davanti alla porta della camera da letto .
Esito.
" Ma con che faccia mi presento da Oscar? Posso affermare con certezza
che il ballo non sia stato tra le esperienze più entusiasmanti
della sua vita....Certo,l'ho incoraggiata io ma è stata una sua
decisione,solo sua......e poi gli eventi dovevano prendere questa
piega.....per forza ....non c'è motivo per
rammaricarsene,ma......per la prima volta ho il timore di incrociare il
suo sguardo afflitto.......
Mi sgriderà? Mi incolperà ? Riverserà su di me tutta la sua amarezza ?
Forza, su Ester....un bel respiro ...".
E mentre a guisa di Eolo gonfio le guance ,l'ingresso viene spalancato e mi ritrovo vis à vis con la ragazza .
Il mio volto ,infiammato per l'incontro repentino e ingrossato per
l'aria imprigionata, fa scoppiare le risa di Madamigella .....
< Ahahah.....ma che ti stavi ingozzando con la mia colazione? Sembri una rana che sta per scoppiare..... >.
Dopo qualche secondo di apnea , deglutisco di colpo facendomi tossire :
< Coff,coff......perdonami....coff....mi hai sorpreso durante una profonda inspirazione.....se vuoi accomodarti...... >
< No, Ester; mi dispiace che tu ti sia presa tanta premura ,ma
stamani non ho appetito ....ho delle cose da fare e in più mi
è venuta una idea per catturare il cavaliere nero. Devo parlarne
subito con Andrè....... a proposito, sai mica dov'è ? >
< Nella sua stanza,credo.... >
< Bene >.
Rimaniamo immobili. Scruto il volto di Oscar, rabbuiatosi dopo l'ilarità iniziale.
E' lei a rompere il silenzio.
< Credo....credo che le nostre conversazioni d'ora in poi verteranno su tutto, ma non sull'amore....
ieri sera.... Fersen.....io....ah,lasciamo correre.....non mi va di parlarne stamani....un giorno, chissà....... >
< ..... >
< No,non è che io non voglia confidarmi con te,perchè
ho perso la fiducia nei tuoi confronti.....è solo che non me le
sento.....ti prego di comprendermi. sento che il tempo
rimarginerà le ferite e renderà il conte un ricordo
lontano......ma io.....io non mi innamorerò più,non ne
vale la pena.....
Cambiando discorso,vorresti venire con me ? Penso possa farti piacere renderti partecipe della mia idea.... >.
Simulando una gaiezza un pò ridicola,ma necessaria, annuisco.
Nonostante gli eventi recenti,l'atmosfera è rilassata , libera
dalla sofferenza che sicuramente sta tormentando il fulcro delle
emozioni di Madamigella.
Rispetto il suo desiderio e per tutto il tragitto cerco di distrarla ,interrogandola insistentemente sul suo ultimo incarico.
Nello sguardo della mia eroina balena una luce ,ascrivibile solo alla passione per le proprie mansioni.
" Per quante volte ti ritroverai sconfitta davanti alle avversità della vita, ti rialzerai....oh,si...ti rialzerai....."
TOC,TOC.
< Si? >
< Siamo noi ,Andrè >
< Ah, già alzata ... >,il ragazzo sorvola su quel che è accaduto ieri
< devi dirmi qualcosa di urgente? >
< Non sai quanto la notte porti consiglio! Ho escogitato un piano
per assicurare alla giustizia il nostro furfante dalla mano lesta.
Ascoltami attentamente......mi travestirò da cavaliere e per le
sere a venire mi intrufolerò nelle case dei nobili,depredandole.
Voglio vedere qunto tempo resisterà il nostro uomo, sapendo che
il suo nome viene abusato per dei semplici furtarelli. Ovviamente mi
darai una mano per fuggire e appoggiarmi nel mio intento....
Ah, se verrà adottata questa linea d'azione , acqua in bocca ,mi
raccomando.....quello che è stato detto in questa stanza deve
rimanere qui....... So che questo metodo sarebbe deplorato da tutti, ma
in certi casi l'unica soluzione sono le vie illegali e come ha scritto
un grande italiano (1) ,il fine giustifica i mezzi.
Allora ,cosa ne pensate? >.
E io:
< Beh, è un'idea grandiosa, rischiosa , ma grandiosa......far
uscire allo scoperto il "novello Robin Hood " colpendolo
nell'orgoglio.....si,si....approvo...... Ma, mi sorge un
dubbio......per quanto ne so ,lui non è biondo e con i tuoi
capelli, Oscar, potresti mandare all'aria tutta l'operazione. Non
voglio dire che fisicamente saresti inadatta...agile sei agile.....ma
è questa peculiarità nel tuo aspetto che non mi
convince.... >.
E Andrè, punzecchiandomi:
< E con questo , a cosa vorresti puntare ?Vuoi prendere il posto di
Madamigella ? Ti ricordo che con la tua chioma miele-rossiccia ti
riconoscerebbero dovunque.....e poi sei solo buona a spolverare e
cucinare.....ah...dimenticavo....neppure quello....ahahaha >
< Gnè,gnè...fanfarone sputasentenze, come al solito mi
interrompi mentre sto esponendo ciò che scaturisce da un'attenta
riflessione, cosa che ,dubito, tu ne sia capace......Eppure è un
requisito basilare per impersonare il cavaliere......vorrà dire
che tu sarai il braccio e Oscar la mente.... >
< Cosa cosa cosa ?Stai dicendo sul serio? >
< Vedi altri aspiranti al ruolo in questa stanza ? Su,poche storie;
indossa questo completo nero con tanto di mantello .....e non scordarti
della mascherina.... >.
E in men che non si dica, la trasformazione del ragazzo nel furfante è quasi completa.....
< Allora ,che ne dite? Acconciato così, sarei capace di far prendere un coccolone alla nonna, ahahah >.
Ci scambiamo un'occhiata complice con Oscar , che subito balza sul
povero Andrè, bloccandogli le braccia dietro le spalle.
< Ehi! Ma che diamine...... >.
Con aria terrorizzata mi vede avvicinare con un paio di forbici in mano...
< Che avete intenzione di fare?... No,eh.....i miei capelli, il mio
unico vanto non si tocca!.......Ehi,tu....non ti avvicinare......il tuo
sguardo sadico-assassino non mi piace per niente........
E dai ,Ester! Ti prometto che non ti tratterò più male ,
mangerò tutto quello che vuoi senza fiatare....ma ....per l'amor
di Dio non....... >.
ZAK
Troppo tardi.
Una coda bruna giace inerte sul pavimento con il solo nastrino come sudario funebre.
< Come avete potuto, sniff... >
E Madamigella,per addolcire la pillola:
< Uh....quante storie.....ricresceranno ,vedrai.......Ma guardati,
sei proprio un bel giovanotto ora e soprattutto sembri il sosia del
nostro ricercato.......
Ricordati,il tuo sacrificio per la patria verrà ricompensato... >
< Tsk, si....per il re e la regina.... >
< Che hai detto ? >
< Scusa, Oscar .....è solo che non sono molto d'accordo con
questa caccia al ladro....in fondo lui non spoglia degli averi i ricchi
per scopi personali....spartisce il bottino con chi non ha neanche
mezza cipolla da mangiare, con chi lotta disperatamente per vivere un
giorno in più in questo miserabile mondo.....
Pensaci, la forbice tra coloro che si ubriacano di opulenza e coloro
che si spengono nella crudele povertà si sta sempre più
allargando. A volte è necessaria una figura che riequilibri la
situazione o che almeno la tamponi, dando speranza alla gente.....
Bah.....questi discorsi sono inutili e il sentimento di umanità
e la pietà devono inchinarsi di fronte al dovere e alle leggi
dello Stato.......
Comunque,tornando a noi, quale sarà il nostro primo obiettivo stasera ? >
< La villa dei marchesi d'Argenson. Ci sarà una festa per il
compleanno della figlioletta. Agiremo indisturbati e l'occasione
darà eco al furto.
Per le volte successive seguiremo tale "modus operandi", sperando di incontrare al più presto il cavaliere nero....
Bene....detto questo.....ci ritroveremo al cancello alle dieci >.
Ci avviamo verso la porta , ma Madamigella non ha ancora terminato :
< E ... Andrè....quello che hai affermato prima è
giusto, ne convengo......ma io ho una missione da compiere e ,nè
come nobile,nè come capitano delle guardie reali, il lusso della
scelta non mi è concesso. Spero tu capisca...... >.
Il ragazzo annuisce in risposta.
Chiudiamo la porta dietro le nostre spalle.
***********************
I giorni si susseguono incessantemente, come le notti , compagne degli atti corsari dei miei amici.
Come il cucciolo della volpe attende nella tana il ritorno della madre
dalla caccia,così ogni volta temporeggio nel dormiveglia per
assicurarmi che i due raggiungano la villa sani e salvi.
La mia apprensione è rivolta soprattutto a Andrè, sapendo che la sua mascherata potrebbe costargli veramente cara.
Tuttavia, dopo un mese di tentativi, del furfante non si è materializzata neppure l'ombra.
In compenso la mia stanza è diventata la grotta di Alì Baba......
< Mamma mia! Non ho mai visto così tanti gioielli tutti
assieme......perle,rubini,zaffiri, diademi,argenti > allungo una
mano < Siamo sicuri di restituire proprio tutto ai legittimi
proprietari, quando avremo catturato il ladro ? Non credo si
accorgeranno se manca qualche spilla o braccialetto.... >
< ESTER! >
< Uff....scherzavo.......tenere tutto il bottino qui mi innervosisce....andrò fuori di testa,lo so......
Prima questa storia finirà,meglio sarà.....Non voglio
passare il resto dei miei giorni nelle Tuileries per un furto che non
ho commesso >
< Stai tranquilla,il tuo desiderio verrà presto
esaudito.....il silenzio del vero ladro mi fa capire che siamo vicini
al risultato sperato......ma ,senti...ti andrebbe di continuare a
parlarne in camera mia ? >
< Certo,Oscar...preparo un pò di tè? >
< Volentieri..... Allora a tra poco... >.
Con passo cadenzato raggiungo la stanza scelta come cassaforte dei nostri discorsi.
Busso ed entro.
La bella ragazza dagli occhi azzurri sta rimirando i riflessi scarlatti
dell'orizzonte, pronto ad accogliere le ombre vespertine.
E' serena e nel suo sguardo non colgo le venature malinconiche di qualche tempo fa .
Verso il nettare ambrato nella tazza di porcellana e Madamigella
,autonomamente, se ne appropria , tornando poi vicino alla finestra.
< Anche oggi dovrete fare visita a qualche ricco barone? Spero che
tutto questo vostro impegno non sia vanificato.... E' più di un
mese che va avanti questa sceneggiata... >
< E' indispensabile che questa catena di colpi del finto cavaliere
non venga spezzata. Inoltre, questa sera il duca di Nevers ha
organizzato un gran ballo....sarebbe un peccato perdere una simile
occasione e ......>.
Pochi secondi, frammenti di ceramica per terra e un corvo, questo solo
è concesso agli uomini per captare gli oscuri disegni del fato.
Così come era giunto , l'angelo nero ascese al cielo,
velocemente, lasciando in dono sulla mano di Oscar un rivolo rosso
sangue.
Indietreggio spaventata, non tanto per la vista della ferita , quanto per la scena sibillina.
"Oddio ,no! Questo....questo significa che l'infausto dì è.... ".
Ma per un attimo riacquisto lucidità e tampono il palmo della ragazza con un fazzoletto pulito....
< Vorrei proprio sapere cosa è preso a quei corvacci !......
Senti ,Oscar, ma è proprio necessario che vi rechiate alla festa?
......potreste prendervi una serata di riposo ....e poi non vedi? Si
sta rannuvolando......per favore...almeno per stavolta ,rimanete a
casa.... >
< Ma cosa dici? Ti sei bevuta il cervello per caso ?Siamo vicini
alla soluzione, non possiamo fermarci ora.....Non ci sono motivi
plausibili per rimandare l'operazione.....Non è che mi stai
nascondendo qualcosa ? Hai cambiato la tua opinione all'improvviso.....
>.
Sbianco e balbettando.....
< Chi ? Io? Non sia mai......solo che....l'incidente.....la tazza
rotta....non mi sembra di buon auspicio...... vorrei che non vi
accadesse niente di irreparabile......Non dimenticare che il cammino
che avete intrapreso è pericoloso e pieno di imprevisti e fino
ad ora una buona stella vi ha sorriso,ma.... >
< Ah, questi sono solo inutili pregiudizi, frutto della superstizione popolare, credimi.... >
< Sarà come dici tu, forse mi preoccupo troppo ,ma....se mi
è concesso, promettimi di non lasciare mai solo Andrè e
qualsiasi cosa accada non permettere che i due cavalieri raggiungano
uno scontro corpo a corpo, se le tue previsioni dovessero avverarsi....
Me lo giuri ? >.
I miei occhi dardeggiano di solennità per rendere credibili e efficaci le mie parole.
La mia reazione sorprende la ragazza che , prendendo le mie mani tra le sue , sigla il tacito accordo.
< In questo caso, buona fortuna a tutti e due > e sparisco dietro la porta.
**********************
Cammino su e giù nel soggiorno e le mie mani, intrecciate, si stanno contorcendo fino a diventare rosse e gonfie.
I miei pensieri sono rivolti ai ragazzi.
"Speriamo abbia colto l'avvertimento....io.....non potevo fare di più......Oh, Signore , fa che tornino illesi...... ".
< Ester , cosa ci fai ancora alzata ? E' mezzanotte passata....... >
< Scusa, Nanny, non riesco a prendere sonno...... >
< Infatti ti vedo un pò agitata....cosa è che ti turba? Pene d'amore ? >
< Oh, no no >.
Zoccoli al galoppo in lontananza.
Una voce di donna urlante.
Ci precipitiamo subito fuori.
Porto un palmo davanti alla bocca.
Le mie lacrime si confondono con la pioggia .
continua..........
************************
Note:
1 -Niccolò Machiavelli , "Il principe "
Volevo scusarmi per il ritardo, ma sono stata risucchiata in
una serie di impegni . Inoltre, visto che la mia nuova passione per la
scrittura sta prendendo campo, la mia immaginazione sta vagando in
scenari e personaggi diversi....ma non vi preoccupate, questa ff rimane
la mia priorità.
Ancora un grazie caloroso a chi mi segue e un abbraccio "virtuale".
Alla prossima :-)
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Capitolo 7 *** Cap.7: < Andrè, sarò i tuoi occhi.... > ***
cap 7
< Nanny,presto! Fai chiamare il dottor Leclercq! Andrè è stato gravemente ferito ad un occhio ! >.
Movimenti esagitati risvegliano la villa nel cuore della notte e un
rumore confuso di passi si fonde con il ticchettio armonioso della
pioggia.
Le nostre vesti sono ubriache d'acqua , ma questo è l'ultima delle nostre preoccupazioni.
Non so per quanto tempo sono rimasta immobile sotto quel cielo
piangente; l'unico mio segno di vita era riconducibile ad un unico,
dominante, tristo pensiero:
" Alla fine è accaduto lo stesso.......ma...come..... eppure mi
era sembrato di essere stata abbastanza chiara con Oscar ......non
doveva finire così......Perchè? E' stata colpa
mia.....non dovevo permettere loro di lasciare la villa, anche a costo
di.... ".
Ma la voce di Marron Glacè mi sveglia da questa condizione
pietosa, ricordandomi che non è il momento di stare immobili.
Sotto suo consiglio preparo l'acqua bollente e mi approprio di pezzuole pulite.
Le mie mani tremano mentre mi dirigo verso la camera del ragazzo e il mio stomaco si sta contorcendo,stritolato da mille spire.
Passo davanti a uno specchio e ingenuamente, forse sperando che il mio
volto non sia stato stravolto dal mesto caos che alberga nella
mia anima, scruto la mia immagine riflessa.
Mi basta un attimo per distogliere lo sguardo ,perchè chi ho
davanti a me non è la Ester che conosco, almeno in apparenza.
Degli occhi celesti è rimasta solo un 'espressione vuota,
distante, tumefatta dal gonfiore e venata di un rosso insano. Le
lentiggini sono state ormai coperte da un insolito pallore , quasi
cadaverico e le mie labbra sono serrate in una smorfia amara.
Inspirò profondamente ,ma non indugio di più: c'è bisogno di me.
Fortunatamente il medico non tarda ad arrivare .
Nel frattempo con delicatezza estrema pulisco il sangue ragrumatosi
intorno alla ferita. Cerco di matenere un certo contegno e il braccio
fermo , anche se una fastidiosa pulsazione mi preme sul petto ,
facendomi mancare il respiro: l'inizio del pianto.
L'atmosfera non è delle più felici: Oscar è
appoggiata al muro,pietrificata , e non toglie mai gli occhi di dosso
dal suo amico; Nanny come al solito si è trasformata in una
fontana vivente , lanciando accuse e spergiuri sensa senso.
Quando il dottore entra in camera ,noi tre li lasciamo soli.
L'attesa è snervante ; più il tempo passa, più le
nostre speranze di una possibile guarigione vanno via via scomparendo.
Non abbiamo il coraggio di guardarci in viso, nè di parlare . Qualsiasi argomento sarebbe inopportuno.
Mi siedo accanto alla nonna e le cingo le spalle con un abbraccio .
So che è inutile ,ma allevierà un pò l'inquietudine e la tensione.
Finalmente la porta si apre e ci precipitiamo subito all'interno della
stanza. I nostri sguardi si spostano meccanicamente ora su
Andrè, ora su Leclercq e viceversa.
Quest'ultimo, con aria preoccupata, non si perde in convenevoli e a
voce alta , affinchè tutti sentano , pronuncia la mesta sentenza:
< La ferita è piuttosto grave,tuttavia il taglio non ha
reciso zone fondamentali. Questo però non significa che non si
debbano prendere precauzioni. Ho disinfettato e fasciato l'occhio, ma
è necessario fare degli impacchi con la camomilla e il
medicinale che vi darò almeno due volte al giorno .
Inoltre , le bende siano cambiate con regolarità e spesso.....Il
tutto con il solo ausilio di una candela . Infine, a meno che non sia
io a ordinarlo,l'iride non deve essere lasciata scoperta, nè
tantomeno esposta alla luce del sole, altrimenti il danno sarebbe
irreversibile >.
E Marron Glacè, piagnucolando:
< Questo significherebbe ? >
< In termini spiccioli, signora, Andrè perderebbe l'uso dell'occhio sinistro >.
Queste ultime parole ci calano addosso come una mannaia ,ma il
più scosso di tutti è il ragazzo ,muto e immobile nel suo
letto.
Ci accomiatiamo da lui per lasciarlo riposare e mentre Nanny
accompagna il medico alla carrozza, Oscar mi blocca prima che io possa
dirigermi verso la mia camera.
E' sconvolta quanto me ,glielo leggo in volto , ma vi serpeggia un sentimento a lei nuovo: il senso di colpa.
< Ester, io non me lo perdonerò mai. Io.........no so come
sia potuto accadere......è successo tutto così in
fretta,che non ho avuto il tempo di riflettere e di onorare la nostra
promessa .
Andrè è stato più svelto di me nell'inseguire il
cavaliere, ma quando li ho raggiunti non ho saputo distinguere l'uno
dall'altro.
Te ne rendi conto ?! Non ho riconosciuto la persona che è
accanto a me da venti anni, uno dei miei più cari amici! Sono
una buona a nulla ,
incapace di proteggere chi mi sta vicino..... >.
La stringo a me con una intensità pari alla mia volontà di scacciare dalla sua mente un simile delirio.
< Non dirlo neanche per sogno. Non è a causa tua se lui
è rimasto ferito.E' stata un'orribile fatalità....... E
poi , in una situazione talmente critica ,chi avrebbe potuto discernere
l'amico dal furfante? Almeno non lo ha ucciso...... Andrè ,per
sua fortuna ,è un abile spadaccino.
Credimi, non avresti potuto fare nulla..... >.
Quasi ravvivata da una nuova fiamma, Madamigella distoglie il suo volto dall'incavo della mia spalla e ,ardente, afferma:
< Giuro su Dio che mi vendicherò....la farò pagare
molto cara al Cavaliere Nero, foss'anche l'ultima cosa che faccio in
vita mia ! Ha osato sfruttare la situazione per fuggire invece di
battersi con me.....un vero vigliacco......ma io so cosa
fare.....nessuno mi fermerà..... >.
La fisso con sguardo interrogativo.
< Non ti preoccupare....non mi comporterò in maniera
irresponsabile .....niente colpi di testa..... ti posso solo dire che
stanerò quel ladro ......ho già un piano.
Ma adesso cerchiamo di riposare....ci sono stati troppi fatti incresciosi per oggi ...... >.
Con un ultimo abbraccio ci separiamo e raggiungo il mio giaciglio di malavoglia. Sarei capace di tutto ,ma non di dormire.
*****************************************
Il giorno successivo,Oscar è uscita prima che io mi
svegliassi....."impegni di vitale impostanza ", come ha affermato la
nonna.
" Poco male " penso " vorrà dire che mi trasformerò in
una perfetta crocerossina per il povero Andrè..... ".
Munita di tutto l'occorrente indicato dal dottore , vengo anche
incaricata da Marron Glacè di far fare colazione a suo nipote:
ergo, un vassoio in più da portare.
Impacciata da tutti questi oggetti , con passo incerto raggiungo la stanza del convalescente .
Per lo sforzo arrivo scarmigliata e affannata. Busso con il piede e entro.
< Toh.....è arrivata la Befana ! E' novembre....è un
pò prestino........Che me lo hai portato un pò di
carbone? >.
Sebbene sia ferito e la diagnosi non sia delle più confortanti,
il mio amico non si perde d'animo..... anzi la sua vena sarcastica
è più pulsante che mai. E' un uomo più unico che
raro,lo riconosco.
Per la prima volta a una delle sue battute salaci, sorrido e sto al gioco.
Esistono altri metodi per replicare a una frecciatina..........
Simulando la voce di una vecchia , a mio rischio e pericolo mi curvo in avanti.
< Eh,ragazzo mio, non sono mai nè in anticipo ,nè in
ritardo quando c'è da visitare qualche
bricconcello.....mmmm......e te ti sei comportato mooolto male negli
ultimi tempi.....soprattutto con Ester.........vediamo......ho qui una
bella colazione......latte fumante, croissants, pain au chocolat,
crêpes suzette......ma non te le meriti mica.....prima ci vuole
una bella abluzione all'ortica... >.
Appoggio il vassoio sulla cassapanca ,lontano dal letto e ,pronta per la medicazione , raggiungo celermente il ragazzo.
Questi , appena mi vede arrivare , grugnisce per protestare :
< Questa me la paghi.... >
< Umph....dovevi pensarci prima.... Così la prossima volta
imparerai a essere più gentile.......la "befana " è
particolarmente irritabile la mattina.....
mmmm......dovresti sentire come sono buone le brioches...così
fragranti.....si sciolgono in bocca....i panini ,poi, sono morbidi
morbidi.....la nonna ha superato sè stessa stavolta..... >
< Ah, Ester ! Basta con questa tortura....pietà,pietà.......
Fai veloce......non resisto più >
< Subito accontentato. Mettiti a sedere .>.
E ,presa una sedia, mi sistemo davanti a Andrè, con in grembo la bacinella con la soluzione indicata dal medico.
Modellando la voce come una carezza per un amico in difficoltà, chiedo:
< Senti...... se ti disturba che io ti medichi, posso.... >.
E lui , contro ogni mia aspettativa ,si oppone:
< Eh,no! Mi sembra che tu ti sia offerta spontaneamente.....non puoi
gettare il sasso e poi ritirare la mano. Mi hai negato la colazione,
adesso fai il tuo dovere, ihihihih >.
Gli sorrido e penso:
"Non perde occassione per ironizzare ......spero solo di non fargli male.... ".
Lentamente avvicino le mie mani alle bende ,appena macchiate di sangue, almeno in superficie.
La gemma smeraldina di Andrè sta percorrendo il mio volto ,in cerca ,forse ,di una mia reazione alla sua risposta salace.
Peccato che , intenta nella mia occupazione, il mio senso dell'umorismo sia scomparso.
Indugio.
Le mie paure prendono il sopravvento, facendomi dimenticare
all'improvviso la determinazione e la fiducia nelle mie capacità.
Il ragazzo se ne accorge , ma , regalandomi uno di quegli sguardi tra i più dolci , mi rassicura.
< Continua..... non temere ciò che stai per fare....non aumenterà la mia sofferenza, ma la allevierà.
Stanotte mi hai ripulito il viso e il tuo tocco era così leggero
che non ho quasi sentito la stoffa del fazzoletto che pazientemente
stavi adoperando.
Sono certo che nessuno al mondo sarebbe capace di tanta
delicatezza....... Stai tranquilla, non ti fermare . Io confido in te,
Ester ..... >.
Colpita e commossa dalle parole del mio amico, non gli nascondo una piccola lacrima che furtivamente ha solcato la mia guancia .
Ma è questione di secondi e mi ricompongo, pronta ad adempiere al mio compito.
Finalmente la ferita viene pian piano liberata dal lungo lembo del tessuto, ma viene subito celata da un ciuffo di capelli.
Per la prima volta tocco la chioma di Andrè,sorreggendo con una
mano quella ciocca, mentre con l'altra intingo un pò di cotone
nella bacinella.
Solo con l'ausilio di una candela, comincio a tamponare l'occhio
sfregiato. Tuttavia, la flebile luce mi permette di constatarne la
reale condizione.
E così, non riesco a sbarazzarmi del velo di tristezza
che,pesante, ha avvolto la mia persona.Ma ciò non turba
Andrè,che,anzi,sorride sereno.
Che destino beffardo! Cerco di essere consolata da chi ,in realtà, è l'unico che necessita di una simile premura.
Terminata la medicazione, mi alzo per prendere le bende pulite e con movimenti circolari rifascio la parte lesa.
< Oh, hai visto?! Hai per caso sentito urla di dolore,suppliche o
anche solo una blanda lamentela? Hai le mani di fata.......forse
dovresti cambiare mestiere ..... >
< Giammai! E per cosa ? Per darti soddisfazione ? no,no....mi dovrai
sopportare ai fornelli per ancora molto,molto tempo,eheheheh........
Però adesso,la "Befana" decreta che il carbone dato è
stato sufficente.....adesso è tempo dei dolcetti..... >.
Con passo svelto sposto il vassoio sul tavolino ,dopo aver tolto di mezzo i tristi utensili da infermiera.
< Apriresti tutte le tende,per favore ? >
< Completamente ? Ne sei sicuro ? >
< Si.... voglio che il sole entri nella stanza....sono stufo di questa oscurità >.
In men che non si dica, esaudisco il desiderio di Andrè, che
,però, davanti alla luce sfolgorante si copre il viso con una
mano, giusto il tempo per abituarvisi.
< Tutto bene ? >
< Adesso si.... >
< Beh.....in questo caso ti lascio mangiare in pace, tornerò
dopo........ Ah, ricordati che staserà verrà il dottore a
controllare , quindi riposati e non fare sforzi......di qualsiasi
genere .... >.
E lui ,sedendosi al tavolo:
< E allora? Non posso stare a rigirarmi i pollici tutto il santo
giorno....tanto più che questa tortura continuerà per un
bel pezzo, o mi sbaglio ? >
< Uh, uggioso.......non ti preoccupare.....ho già pensato a
come mitigare la tua noia..... > - il ragazzo sta sorseggiando il
latte -
< Ah, a proposito....stai attento....ci ho messo un pò di cicuta tritata.... >.
Degno di una fontana impazzita, il mio amico sputa tutto ciò che ha bevuto.....
< Sput,sput..... ma che diavolo ?! >.
Incomincio a ridere a crepapelle .
< Brutta monella pestifera! Te ne approfitti ! Ah....ma vedrai , te ne farò pentire e assai amaramente >.
E io, nascondendomi dietro un 'anta della porta per fuggire velocemente:
< Ah , Andrè , ma tu lo sai.......io ti voglio taaanto bene..... >.
Mi getta addosso un tovagliolo, ma lo schivo con facilità, uscendo definitivamente dalla camera.
Mentre mi allontano, sento le sue risa che piano piano diventano sempre più distanti.......
****************
La giornata scorre relativamente tranquilla ,anche se il mio "paziente"
mi ha fatto dannare l'anima e ,in un modo o nell'altro ,si è
vendicato del mio scherzetto innocente.
Per esempio, avevo pensato al passatempo , almeno secondo me, tra i più efficaci: la lettura di un buon libro.
Tuttavia, fingendo di essere analfabeta , gli ho portato un libro
scelto a caso, ma lui non ha gradito e mi ha rispedito in biblioteca,
adducendo scuse ,come :
< In realtà volevo quello con la copertina rossa, sullo scaffale a destra.......non puoi sbagliare. >.
Ma questa scena si è ripetuta più e più volte ,
facendomi andare continuamente avanti e indietro, dalla camera allo
studio e viceversa.
Alla fine, presa dallo sconforto e stancatami di quel dannato
giochetto , avevo porto al ragazzo un opera di Rousseau,sicuramente non
frutto di una coincidenza......
< "Giulia o la nuova eloisa ".........hey! Non è quello che ti avevo richiesto...... Ester? > (1).
Ma sono già sparita dietro la porta.
"Mmm....speriamo che questo libro sia di conforto ad Andrè " pensai.
*********************
E' solamente verso sera che Oscar rincasa, giusto il tempo per incrociare Leclercq , di ritorno dalla visita di controllo.
Ancora è presto per essere completamente ottimisti, ma la ferita
non si è infettata e ci sono già piccoli miglioramenti.
Questo ,ovviamente, tranquillizza la mia eroina che , come una
gazzella, si precipita dall'amico. Così la vedo sparire, avendo
avuto solo il momento per un fugace saluto.
L'occasione per parlare da sola con Madamigella si presenta a cena , infatti il ragazzo ha preferito rimanere a letto.
< Allora,Ester, come si è comportato Andrè oggi ? Non ti avrà fatto ammatire ,spero..... >
< No........ assolutamente........diciamo che ,nella sua condizione
,certe esigenze sono più che comprensibili, anche se non so
quante volte abbia bocciato le mie idee per fargli passare il
tempo.......certo, tutte attività tranquille ed è proprio
per questo che non le gradiva. Devo inventarmi qualcosa per i prossimi
giorni, o saranno guai........lo sai ,ha una lingua biforcuta ,peggio
di una serpe......soprattutto quando è in mia
compagnia......quasi quasi scappo...ahahahah......
In compenso ,però, sopporta il dolore con coraggio
leonino. Mentre lo medicavo non ha battuto ciglio e per tutto il tempo
che siamo stati insieme sembrava di rivivere quei pomeriggi domenicali
, dedicati ai giochi e alla spensieratezza ...........
Oh, quanto vorrei che guarisse in fretta ...... > affermo con una punta di amarezza e malinconia.
< E' un desiderio comune, ma ,vedrai , se ci atteneremo alle
istruzioni del dottore, ci lasceremo presto alle spalle questo brutto
momento.... >
< A proposito, ci sono delle novità riguardo il cavaliere
nero? Oggi sei partita in fretta e furia e al tuo ritorno non mi hai
dato modo di parlarti.... >
< Hai ragione e ti prego di avere ancora un pò di pazienza .
Nei prossimi giorni non potrò fare a meno di non essere
diversamente occupata.
Tuttavia, credo che il mio impegnò verrà ben presto ripagato.....
Ti ricordi della nostra conversazione là, vicino al fiume?
Probabilmente la teoria del nobile che salvaguarda l'operato di quel
ladro non è poi così infondata. Ma ho ancora tante
informazioni da raccogliere ,eventi da collegare , potenziali
protettori da esaminare , anche se ho già la mia rosa di
sospettati..... >
< Ovvero? >
< Non è nulla di definitivo, ma la mia attenzione è
ricaduta su chi non ha in stima la casa reale ...... Dopo tutto il
nostro furfante reca danno ai nobili che deruba e per riflesso al re e
alla regina, potenzialmente tacciabili di inerzia.......
Allora, ho pensato al Duca d'Orleans, al Duca di Germain e a quello di
Corder....per una strana coincidenza il nostro uomo non ha ancora
fatto loro visita.....
Comunque non posso ancora formulare delle accuse certe .... >
< Beh,in questo caso, tienimi informata su eventuali sviluppi, mi raccomando . >
< Non mancherò , stanne certa . >.
Finito il pasto ,ci ritiriamo nelle nelle nostre stanze.
Mi dimentico di cambiarmi per la notte ed esausta mi addormento sopra le pesanti coperte del letto .
**********************************
Il sole e la luna si diedero il cambio più volte sul trono del
cielo ,prima che potessi avere un colloquio normale con la ragazza .
E' il primo pomeriggio di un lunedì di Dicembre e Oscar è tornata alla villa prima del previsto.
E' visibilmente eccitata e io non smetto di tartassarla con le domande.
Quel che riesco a capire dalle sue risposte sono piccole frasi sconclusionate, come :
< Sento che questa è la volta buona . > o < Finalmente
ho l'informazione che cercavo. > oppure < Non ho un minuto da
perdere. >.
Sembra una trottola impazzita , ma solo quando Madamigella è
già in sella al suo Cesar ,pronta a partire, che la mia
curiosità viene finalmente soddisfatta :
< Perdonami Ester, ma anche stavolta dovrai pazientare . Vado a Parigi , dal Duca d'Orleans. A dopo. > e parte al galoppo.
Rimango davanti al portone,interdetta .
< Duca d'Orleans.......palazzo di Parigi....... eppure non mi
suonano nuovi.....perchè ?.......Oh, porca paletta!! FERMA Oscar
, aspetta ! >.
Ma ormai lei era già un puntino, fusosi con l'orizzonte .
Rientro in casa,tremante di rabbia , e mi barrico nello studio.......
"Ah.....brava Ester, complimenti davvero........sei un'idiota!! Ti sei
rammollita di colpo,per caso? Ma lo sapevi che un giorno la tua eroina
avrebbe preso tale iniziativa.......sarebbe stata l'occasione per
evitare ad Andrè di perdere l'occhio sinistro...... Umph,
qualcun'altro al tuo posto saprebbe fare di meglio.
Comunque non è detta l'ultima parola.....forse lei
tornerà a casa stasera........ Ma che cavolo dico?! Tanto la
storia sta inesorabilmente proseguendo sui soliti binari, che mi illudo
a fare?
Pensa ,Ester, PENSA ad una soluzione ......ci deve essere...... ".
Mi abbandono su una poltrona e solo a sera inoltrata esco dallo studio.....
< ESTER ! Ma dove diavolo eri sparita ? E' tutto il pomeriggio che ti cerco.......e anche Andrè...... >.
Nanny lo indica sul divanetto nel soggiorno .
< E dai ,nonna .....non la sgridare...... mi sono medicato da solo,
non vedo il motivo di fare una tragedia ...... In compenso una delle
due l'abbiamo trovata, ma di Oscar nessuna traccia ...mi sto
preoccupando seriamente...... Ti ha per caso detto cosa faceva
oggi? >
< Dopo pranzo è rientrata a casa , ma aveva fretta . Da quel
che ho capito , era intenzionata ad andare dal Duca d'Orleans......
>.
Una luce sinistra trapassa lo sguardo del mio amico , che subitamente
si alza e si dirige verso la sua stanza , mosso da una forza ipnotica .
Trascurando le minacce di Marron Glacè , che onestamente non
stavo ascoltando, seguo il ragazzo e ,entrando di soppiatto nella
sua camera , lo sorprendo mentre sta sfasciando la ferita.
La mia voce tuona minacciosa :
< ANDRE' ! Cosa-diamine-stai-facendo? >.
E lui ,senza scomporsi :
< Non lo vedi da sola ? Sento che è accaduto qualcosa di
grave a Oscar e di sicuro ha a che fare col cavaliere nero......
Non è da lei rincasare tardi , nè non dare sue
notizie..... tutto questo silenzio è inquietante ......
Devo travestirmi da quel ladro per salvarla ...... >
< Ma non hai sentito gli avvertimenti del medico ? Vuoi rimetterci la vista dalla parte sinistra, per caso ? >
< Per lei questo e altro. >.
Tali parole mi spiazzano , poichè il ragazzo non aveva
lasciato trapelare i suoi sentimenti per Madamigella , prima d'ora .
Faccio finta di niente e mi avvicino a lui appoggiandogli una mano sulla spalla.
< Aspetta, non essere così impulsivo ....... ci deve essere
un altro modo.......e poi.....non voglio che tu vada da solo ......
è troppo pericoloso. >
< E con questo , stellina , cosa vorresti dire ? Non crederai di
poter venire con me...... con quelle gonne mi saresti di impaccio
e non sai cavalcare..... no,no ......è fuori discussione . > .
Ma io ,mettendomi sull'offensiva , con un pugno piantato in un fianco e
col dito indice dell'altra mano puntato sul mio amico, sentenzio ,senza
diritto di replica :
< Già , ma so sparare e bene..... per i vestiti basta che me li presti te .....
per il resto, beh , dovremo stare sul medesimo cavallo, non credo sia
un problema ...... ma tu rimarrai con le bende e ,volente o nolente,
Andrè , io sarò i tuoi occhi . >.
Rimaniamo a fissarci per qualche secondo , io col mio cipiglio bellicoso , che non avevo mai svelato , e lui pensieroso.
Tuttavia il ragazzo si scioglie in un sorriso :
< Vedo che sei testarda come un mulo.....mi ricordi qualcuno ,
ma forse sei anche peggio..... Non ho alternative , vero ? > .
Scuoto la testa .
< Allora non mi resta che accettare la tua proposta . > .
Suggelliamo il patto con una stretta di mano e , finiti i preparativi, partiamo alla volta del palazzo del Duca.
Il buio della notte inghiotte le nostre figure, guidate solo da una falce consumata.
Determinata più che mai, in cuor mio affermo:
" Stavolta non ci saranno errori...... Oscar e Andrè rimarranno
illesi.....niente mi farà tornare sui miei passi.....non perdere
la speranza, Madamigella, stiamo arrivando. " .
Continua..................
*****************************************
Note: (1) - Nel manga, questo libro è nelle mani di
Andrè quando ormai fa parte delle guardie metropolitane. Ho
voluto riproporlo , anticipandolo, poichè -come credo abbia
pensato la Ikeda- la storia ( ripresa da Rousseau da quella
medioevale di Abelardo e Eloisa ) calza a pennello col destino dei
nostri beniamini.
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Capitolo 8 *** Cap.8:Υπέρ Μοίραν μαχομένη ***
cap 8
L'aria gelida della notte sferza i nostri volti,semi nascosti
dall'oscurità che troneggia ormai per i vicoli della
città.
Parigi, nonostante la miseria e la povertà l'abbiano
apparentemente condannata ad un' inesorabile decadenza, conserva il suo
fascino che l'ha resa famosa in tutto il mondo.
Costeggiamo la Senna per un breve lasso di tempo , finchè non attraversiamo il Pont-Neuf.
Percorriamo per tutta la sua lunghezza la Île de la Citè ,
ma è solo alla fine che il mio sguardo viene catturato da un
unico edificio ,in stile gotico, che si staglia tra vecchi e anonimi
palazzi : Notre Dame.
Fremo ,mentre il mio viso è rivolto a contemplare la
cattedrale, quasi a voler incidere nella mia memoria queste preziose
immagini.
Non sento più il calpestio degli zoccoli, nè il freddo
che si è impossessato delle mie mani. Tutto ,intorno a me,
è avvolto in un alone ovattato, come in una dimensione
trascendentale.
Andrè , che non ha mai aperto bocca da quando siamo partiti , mi desta da questo torpore col suono della sua voce:
< Eh, è davvero magnifico, il vero cuore pulsante di
Parigi.... se ne può rimanere estasiati ogni volta che lo si
vede. Io.... non sono particolarmente religioso , ma credo che
ciò non sia necessario per apprezzare siffatto capolavoro,
mentre lo è il rispetto..... ehh >
sospira , < Già....... Spesso non vi è per gli altri
esseri umani, figuriamoci per tali opere d'arte inanimate
......anzi....indifese e inanimate...... >
< E' vero ,Andrè , ma esse sono vive nel cuore di molti e
sanno pizzicare le corde dell'anima...... Per il resto, se alludi alle
critiche condizioni politiche della Francia, beh....... penso che
sia prerogativa dell'uomo il volere al di là dei limiti imposti
dallo Stato, dalla Legge , dalle convenzioni e classi sociali , se
rimane fedele ai principi morali e naturali.
Credo che nessuno abbia il diritto di soverchiare il prossimo solo in
base a meri canoni anacronistici, nè tantomeno vivere alle
spalle degli altri.
E quando un cattivo pastore comincia a perdere piano piano le sue
pecore perchè non se ne cura , alla fine non avrà
più un gregge e verrà meno il suo ruolo, così come
il suo motivo di esistere..... >
< Whoa! Alla faccia del pensiero ! Allora quella testolina bionda
non è poi così vuota come sembra......... Eppure mi ero
convinto che le tue occupazioni da raziocinante si limitassero alle
mansioni domestiche ,ahahahah. >.
Sfoderando una linguaccia , replico :
< Almeno , IO ho avuto la facoltà di formularlo..... non so
se ne saresti stato capace....... E poi non ti credere , non ho
vista e udito solo per i pettegolezzi.... comprendo ciò che mi
accade attorno, più di quanto tu pensi..... quindi sei
avvertito.... > .
Gli strizzo l'occhio e lui ,nascondendo l'imbarazzo :
< Allora dovrò guardarmi alle spalle ...... potresti essere molto pericolosa, ahahah. >.
Penso: "Qualcosa mi dice ,invece, che ti proteggerò.... da te stesso........sarò il tuo angelo custode. " .
Arriviamo nei pressi del palazzo del Duca D'Orleans, illuminato da
mille candele. Probabilmente è in corso una festa o un ballo in
maschera.
Decidiamo di proseguire a piedi .
Le mie gambe sono indolenzite dalla lunga cavalcata ,ma non me ne curo
poichè il mio pensiero è ormai rivolto alla salvezza dei
due ragazzi .
Sento il mio sangue pulsare nelle vene e , come il cuore , sta
assumendo sempre più il ritmo di una locomotiva impazzita.......
Ho il sentore che il covo del cavaliere non sia poi così distante.
Proprio in un vicoletto limitrofo, inghiottito dal buio, mi fermo di scatto e Andrè cozza contro la mia schiena.......
< Ahia ! Ma perchè ti sei fermata? Potevi.... >, ma lo
zittisco , voltandomi e appoggiando il mio indice alla mia bocca ......
< Shhh ! > .
Gli faccio cenno di accostarsi il più possibile alla parete.
In fondo alla strada , semi nascosto da un muretto in discesa , il
nostro uomo stava parlottando , presumibilmente , con uno dei sui
compari.
Sfortunatamente siamo troppo lontani per ascoltare le sue parole , ma i
gesti concitati e il tono autoritario non lasciano dubbi sul
motivo di tale agitazione.Probabilmente si sta assicurando sia che
l' "ospite" non venga persa di vista ,sia che la cella non venga aperta,se non in sua presenza .
Dopo un piccolo cenno del capo, il furfante monta in sella al suo destriero .
Tiro un sospiro di sollievo , credendo che si sia allontanato , ma il
mio ottimismo viene soffocato sul nascere, quando scorgo che lui sta
imboccando al galoppo la nostra via .
Il pallore si impossessa del mio viso, che incrocia quello altrettanto paonazzo del mio amico.
Sul suo volto leggo gli stessi interrogativi che , come tanti fuochi d'artificio, sono scoppiati nella mia mente.....
"E adesso, che si fa ? Farci prendere in castagna quando siamo vicini
alla meta.....eh ,no.....sarebbe un peccato mortale...... Pensa, Ester,
pensa..... ".
Con le mani alle tempie occupate in uno stimolante ,quanto improbabile massaggio , vengo colta di sorpresa.
Poco prima che il cavaliere ci passi accanto, mi ritrovo con le spalle
pressate al muro, il corpo coperto da un mantello e le labbra di
Andrè stampate sul mio collo.
Rimango pietrificata fintanto che il pericolo non è passato,
dopo di che, il mio stato di trance viene sostituito da una reazione
isterico-esplosiva.
Soffiando come una vipera e arrossendo per la vergogna, scosto il corpo del ragazzo , inveendogli contro.......
< Porcaccia zozza ! Ma che diavolo ti è saltato in mente ?
Saltarmi addosso.. così .... all'improvviso.....
Sei....sei un deficente ..... Avrai sicuramente salvato la situazione ,
ma stavi per avere una morta di crepacuore sulla coscienza, te ne rendi
conto ,o no ? >
< Uuuu, quante storie per un bacetto.....potresti anche ringraziarmi
per la mia brillante idea ..... eheh, sono un genio > e , passandosi
una mano tra i capelli , < Già, ma cosa è il genio ?
E' fantasia , intuizione , colpo d'occhio e velocità
d'esecuzione . (1) > .
Ma io, poggiando un palmo sulla fronte ancora imperlata di sudore per l'emozione e scuotendo la testa......
< Si si , va bene, sarà come dici tu, "signor-
so-fare-tutto-da-solo".....cerca di ritrovare un certo contegno,
piuttosto , e riflettiamo..... > e continuo , riacquistando la mia
freddezza <
Questo incontro inaspettato ci da una grande opportunità.
Primo, sappiamo dove è tenuta prigioniera Oscar , o almeno
l'entrata del covo ; secondo , il cavaliere è partito in fretta
e furia , segno che , o è successo un imprevisto , o è
andato a derubare qualche nobile........ In ogni caso , avremo un
pò di tempo a nostra, anzi no...... a mia diposizione .... > .
Estraendo una pistola dal mantello , la punto addosso al ragazzo , che perde di colpo tutta la sua spavalderia .....
< Ester! Ma che intenzioni hai? Riponi subito quell'aggeggio, per
carità.....e dai ! Tanto so che stai scherzando, vero? > .
Prendo una corda da una sacca attaccata al cavallo e mi avvicino al mio amico.....
< Scusa, Andrè , ma ti chiedo di addossarti a quel palo laggiù , nascosto nel buio . >
< E se io mi rifiutassi ? > .
Come risposta ,faccio scattare il "cane " (2) . E' un gesto persuasivo molto eloquente e non ottengo nessuna replica.
Passo parecchie volte la fune attorno al suo corpo , per poi fissarla con più nodi dietro le mani, anch'esse legate.
Infine, per evitare che urli e attiri l'attenzione, lo riduco al
silenzio allacciando un pezzo di stoffa dietro alla nuca, dopo averlo
pressato davanti alla bocca.
In seguito mi metto faccia a faccia con il ragazzo e gli spiego le mie ragioni di un tal gesto:
< Perdonami ancora ,Andrè, se vuoi, ma non ti posso
permettere di venire con me ...... Quando c'è di mezzo
Madamigella , non mi fido nè delle tue azioni, nè delle
tue reazioni....e poi.... > indicando la sua ferita < hai
già pagato un prezzo troppo salato per questa battaglia.
Preferisco evitare certi possibili,inutili sacrifici. Inoltre, so
badare a me stessa...... ho con me la mia fidata compagna. >
alludendo alla pistola < Beh, ora è tempo che vada .......tu
non ti azzardare a muoverti da lì, siamo intesi ? >.
Una strana espressione si è dipinta sul volto del mio amico, ma
non riesco a decifrarne i sentimenti che la compongono..... forse
rabbia, stupore o angoscia.
Non aspetto neanche un suo cenno , che sono già sparita dalla sua visuale.
Con passo felino mi avvicino al muretto che mi separa dalla guardia e mi rendo conto di dover affrontare il primo ostacolo.
"Mmmm....e ora ? ...... Certo, travestiti da cavaliere nero sarebbe
tutto più semplice.... peccato che io non possa godere di tali
stratagemmi.....allora,vediamo.....Far piombare un vaso sulla testa del
malcapitato ? Troppo banale e rischioso....... Fronteggiarlo con la mia
arma ? Farebbe troppo clamore e poi ho solo un colpo.......
Ah-ah ! Eureka (3) ! Mi vergogno come una ladra, ma per Oscar farò un'eccezione...... " .
Prendo il mio mantello e con esso mi cingo la vita . Sfilo i
calzoni , preoccupandomi di non fare il minimo rumore e mi armo di un
mattone, trovato per caso sul selciato.
Mi alzo lentamente e con fare da civetta passo davanti al carceriere, sfoderandogli un sorriso alquanto invitante.
Giro l'angolo ,mimetizzandomi nell'oscurità.
Alzo un lembo della gonna improvvisata e offro alla vista dell'uomo una delle mie gambe eburnee.
Ovviamente la sua reazione , tipica di un maschio mosso dai suoi
istinti primitivi, non tarda ad arrivare . Sfortunatamente per lui ,
nella mia mano non c'è una rosa o un desiderio di carezza, ma un
pezzo di laterizio.
Un colpo secco e cade a terra come un sacco di patate .
Per renderlo definitivamente innocuo, rinnovo la prassi adottata con
Andrè e in quattro e quattr'otto la guardia è legata come
un salamino milanese.
Gli frugo nelle tasche , ma con mio disappunto trovo solamente la chiave dell'ingresso.
Mi mordo il labbro inferiore e penso:
" Ecco un altro grattacapo......pazienza.....me ne curerò al momento opportuno ".
Mi sbarazzo del mantello , dopo essermi riappropriata dei pantaloni .
Poi, guardandomi attorno per accertarmi che la via sia libera,
raggiungo la porta e celermente faccio scattare il chiavistello.
E' un attimo e mi ritrovo nelle segrete del palazzo del Duca D'Orleans.
Appena entrata , vengo investita da un olezzo nauseabondo di
umidità mista a lerciume, tipico delle carceri malsane e reprimo
a stento un conato di vomito.
Le pareti sono tinteggiate di un muschio spento, mentre in mezzo al
pavimento, leggermente concavo ,scorre un piccolo rivolo di acqua
putrida.
Strappo un pò di stoffa dalla camicia e la pongo davanti al naso.
" Povera Madamigella...... sopportare la prigionia in un tale ambiente
stomachevole...... una persona normale non resisterebbe più di
cinque minuti.......
Devo fare in fretta a trovarla , o giuro che stramazzo a terra!....
Già, ma da che parte vado ? " .
Mi balena in mente questo dubbio, costatando che di fronte a me si apre un dedalo di cunicoli simili tra loro.
Decido , a malincuore, che l'unica soluzione possibile sia ispezionarli
uno ad uno, stando attenta a non incappare in brutti incontri.
Fortunatamente , le strade sono speculari , per cui non perdo tempo a
esplorare questi sotterranei, sebbene debolmente illuminati da piccole
torce.
Come presumo, la cella che mi interessa è ubicata lontano
dall'ingresso, ma con mia grande sorpresa non c'è nessuno a
montare di guardia.
Lungo il mio tragitto ho notato, si e no, due individui a fare la ronda di routine.
Mi avvicino allo spioncino , sussurrando:
< Oscar! Oscar, sei qui? >
< Ester! Sei davvero tu? Che ci fai, qui? >
< Sono venuta a liberarti , che domande...... Ma non ti
preoccupare..... ti tirerò fuori in un baleno....devo solo
trovare un pezzo di ferro per azionare la serratura...... > .
All'improvviso , un tintinnio metallico disturba le mie orecchie.
Sento una presenza dietro le mie spalle.....
< Ehi, piccola..... non è che hai bisogno di queste chiavi , per
caso? > .
Mi volto.
E' il cavaliere nero......
Continua...................
********************************************************
Titolo: " upèr Moiran makomene " significa "combattendo
contro la Moira".La moira è ,nella tradizione greca, il destino.
Note:
1-Questa frase è ripresa dal film "Amici miei " ed è
detta da P. Noiret (Perozzi ). Come al solito, il contesto è
differente, ma mi sembrava carino far uscire tali parole dalla bocca di
Andrè.....
2-Il Cane è la levetta dietro la canna, che va abbassata prima di premere il grilletto.
3-Eureka significa letteralmente " trovato " ed è il perfetto
del verbo greco
ευρίσκω-eurisko "trovare"
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Capitolo 9 *** Cap.10:La deriva delle illusioni ***
cap 10
Silenzio.
Senso di vuoto.
Rimpianti.
Il gelo nell'anima.
Sono questi i nemici con cui combatto da qualche giorno,relegata in un
letto, ad un ruolo passivo che mi sta uccidendo lentamente .
Nonostante tutte le premure a mi riservate dalla nonna , da
Andrè e da Oscar, ho il morale irrimediabilmente risucchiato
in un gorgo oscuro, di cui non vedo la fine.
Non mi sono di conforto nemmeno i fasci di luce invernale che filtrano
dalle tende ,creando quei giochi di ombre di cui rimango sempre
incantata.Qualche giorno fa ha contribuito a peggiorare la situazione
anche il medico,che ha prolungato la mia inattività di altre
due settimane......
"per precauzione e per evitare che si irriti o si infetti ", come ha
affermato lui.
Storco la bocca , sia per il procrastinarsi della degenza ,sia per la
decisione improvvisa di Leclercq .
Quando una cura viene modificata senza preavviso, non c'è da
aspettarsi niente di buono, soprattutto in quest'epoca dove la medicina
è limitatamente efficace.
Sorrido ironicamente , ma con una punta di amarezza , pensando che la
mia missione potrebbe essere stroncata da un'operazione riuscita a
metà.
Stante con le spalle appoggiate alla testiera del letto,mi
lascio lentamente abbandonare sul materasso , permettendo ai miei
fantasmi di farmi visita ancora una volta .
Così ,ripensando agli ultimi eventi,i miei dubbi e le mie
domande, che non hanno avuto risposta ,hanno il sopravvento......
"A che scopo sono stata inviata qui ? Nonostante i miei sforzi,il
destino di questi giovani non è cambiato per nulla
.....prima ho tentato di intromettermi nella storia a parole, sperando
che i miei messaggi venissero captati; poi , avendo la riprova che i
miei consigli e le mie esortazioni non avevano alcun effetto ,ho messo
in gioco la mia stessa vita , illudendomi di salvare l'occhio di
Andrè! "- sbatto un pugno sul materasso- "......non solo non
ho ottenuto ciò che desideravo, ma sono stata anche ferita
,rischiando di morire........ No..... questo sogno si sta tramutando in
un terribile incubo, in cui sono costretta ad assistere impotente
alla lenta disfatta dei miei due amici.....Piccola
vanagloriosa che sei ,Ester, vanagloriosa e illusa e soffrirai....oh,
sì.....soffrirai come un cane ferito a morte ,QUEL
giorno......eppure..... "- stringo le mie dita attorno alle lenzuola -
"finchè questa storia non sarà finita,
combatterò con tutte le mie forze... dovessi anche
sacrificare il tempo che mi rimane con loro......
Potrei dirgli la verità, potrei confessare la mia
missione,così......
No...aspetta....rifletti......gli eventi non sono ancora maturi,
proprio come Oscar e Andrè...... rischierei di non sortire
l'effetto desiderato...... Deve svilupparsi in Oscar la consapevolezza
che l'affetto che prova per il ragazzo non è di natura
solamente fraterna .......Già....ma quel giorno è
ancora lontano....troppo......
E poi c'è ancora il fattore F. (1) e le sue
conseguenze....ma ....a proposito... " .
Purtroppo il mio vortice di pensieri viene interrotto da delle voci
provenienti dal corridoio........
< ......e così ha avuto il coraggio di
seguirti ,eh, Andrè ? Non credo abbia molta fiducia nei tuoi
confronti...... >
< Ehhh, mi sa anche a me .....però se non fosse stato
per lei ,avrei già occupato il mio posto al cimitero di
Sainte-Geneviève.... >
< Venite, Fersen,la sua camera è da questa parte
..... >
TOC TOC
< Si? >
< Ester, siamo noi ......c'è anche il Conte di
Fersen.....è venuto a vedere come stai . >
< Il Conte?! Oddio.....Ma sono
impresentabile ......aspettate cinque minuti,che mi vesto ..... >
< Allora ti aiuto io....del resto credo che la ferita sia ormai
rimarginata e puoi cominciare a stare un pò in piedi .....
>
replica Madamigella < Signori, col vostro permesso.... > .
Vedo la ragazza intrufolarsi nella mia stanza e piano piano avvicinarsi
al letto.
Noto con un certo disappunto che l'espressione sul suo viso ha un che
di enigmatico ,serioso come al solito ,ma venato di malinconia.
Approfittando della vicinanza della sua mano alla mia , gliela stringo
e la guardo negli occhi in cerca di una risposta .
Vi leggo la sorpresa del mio gesto e poi l'acuirsi della tristezza ,che
trova il suo apice nella chiusura delle palpebre e in un lento e
sommesso movimento della testa .
Dopo un lungo silenzio , Oscar principia così:
< So cosa stai pensando.....sì....c'è
Fersen là fuori...io....non ho mai voluto darti spiegazioni
sulla serata ......forse è meglio così,
perchè ti ho risparmiato degli sciocchi
particolari......quanto sono stata ridicola a credere che.....bah...il
passato è passato..... >
< Però mi sembra che questo fantasma sia venuto a
bussare alla tua porta...... >
< E' vero e io non so come reagire .....come comportarmi....
Tuttavia è necessario che tu sappia solo un particolare del
ballo......il Conte,mentre danzavamo, mi ha riconosciuto e io sono
scappata via .....Purtroppo quel che prova per me è solo
profonda amicizia......
Ecco la ragione della mia angoscia ,che ha piantato in me il seme del
dubbio......
Perchè è venuto qui?E soprattutto..... che
intenzioni ha ? In apparenza sembra tutto tranquillo, come se non fosse
cambiato nulla ....... Ma dopo che Fersen è giunto alla
villa , abbiamo assunto toni di pura
formalità.....però percepisco....sento che ha un
che di fittizio.........
Scusa ,ti sto caricando sulle spalle un peso che non ti riguarda
.....non avrei dovuto..... > ma la blocco, portando la mano
libera sulla nostre ,enunciando:
< Shh...non ripetere più un discorso del genere .....
se ti ascolto e ti consiglio volentieri ci sarà un
motivo,no? E' per il bene che ti voglioche rispondo sempre a una
richiesta di aiuto, che tu condividi con me le tue gioie ,le tue paure,
le tue difficoltà......non c'è niente di
più naturale tra due amiche ...tra due sorelle .......
Mmm...senti....adesso penso a una soluzione mentre mi vesto.
> .
Assistita da Madamigella , tocco dopo tanto tempo il pavimento con i
miei piedi e ,inaspettatamente , riesco con molta facilità a
deambulare per la stanza .
Ormai la ferita è solo un brutto ricordo .
Mi nascondo dietro il separè e velocemente mi tolgo la
camicia da notte ,per poi sosituirla con un semplice vestito celeste .
Mentre, con un certo imbarazzo , la ragazza mi sta abbottonando la
veste dietro la schiena, esordisco così:
< Beh...la situazione non è delle più
rosee...se poi aggiungiamo il giochetto del "io so che tu sai che io so
"......mmm....scusa la banalità,ma io continuerei la
farsa.....forse il tuo è solo un sospetto,forse no......solo
il tempo potrà dirlo.....Però,mi raccomando, non
tradirti.......bisogna salvare le apparenze e far credere che nulla
è cambiato tra di voi,chiaro? > . Annuisce e :
< Allora usciamo o potremmo destare sospetti ....prego,dopo di
te..... > .
Ci materializzamo davanti all'uscio.
Abbozzo un sorriso sincero......
< Ah, signor Conte, mi fa molto piacere che siate venuto a farmi
visita. E' da molto che non ci vediamo....come state? >
< Bene.....comunque sono felice di constatare la tua guarigione .
Tuttavia vorrei sentire da tu stessa come sono andati i fatti quella
famosa sera..... > .
Fersen si blocca un istante .La sua espressione suggerisce che la sua
mente sta vagando altrove.....forse verso un 'altra serata, in un luogo
lontano.......
Nonostante questa breve interruzione , continua , scacciando qualsiasi
dubbio potesse nascere in Madamigella .....
< Cioè.....Andrè mi ha accennato qualche
particolare ,ma non credo abbia reso giustizia a te e al tuo
coraggio..... >
E così,Oscar si affretta ad aggiungere:
< Allora,signori, credo che staremo più comodi nel
salottino....da questa parte...... > .
***************************************
Trascorriamo il pomeriggio in tutta tranquillità,riscaldati
dal piacevole tepore del caminetto acceso.
L'odore di querciolo bruciato inebria tutta la camera , mentre ad
allietare la nostra conversazione ci pensa una bottiglia di buon Cognac
invecchiato.
Rendo il mio racconto il più allettante possibile , non
facendo mancare qualche frecciatina sarcastica al mio compagno di
sventure a cui egli replica puntualmente.
L'atmosfera rilassata ,prodotta dalla mia sapiente parlantina,potrebbe
ingannare qualsiasi acuto osservatore che ignori
l'incisività dei fatti accaduti.
Tuttavia, proprio come una scia di gas aleggia in una stanza piena di
convitati festanti, così il sospetto e il senso di disagio
si insinuano nei nostri sguardi,nei nostri gesti.
Questo è un veleno che può uccidere lentamente
,più di ogni azione o parola.....lo leggo nell'espressione
di Madamigella.
Sfortunatamente la contemplazione del suo volto delicato viene
interrotto da una tremenda fitta all'altezza della cucitura ,che non mi
permette di velare la sofferenza provata.
Mossa da un istinto puramente ancestrale , pongo una mia mano sulla
ferita, cercando di tamponare il dolore pulsante .
Subito Oscar, seriamente preoccupata , si accerta delle mie condizioni
,ma ,nonostante il mio diniego della loro gravità,vengo
costretta ad un riposo forzato nella mia stanza.
A niente valgono le mie rassicurazioni, sebbene mistificatrici dato
che le scosse si stanno facendo sempre più frequenti.
Già immaginando quel che potrà accadere dopo la
mia dipartita, imploro con lo sguardo la ragazza , la quale,
imprevedibilmente replica con un sorriso sereno.
Quel che leggo nei suoi occhi sono semplici messaggi atti a
confortarmi, a farmi capire che la mia presenza non è
più necessaria , perchè ha deciso di andare
incontro al suo destino, qualunque esso sia.
Per cui, freno di colpo la mia ribellione silenziosa e saluto con una
riverenza il Conte, che nel frattempo si è alzato,
portandosi un braccio su petto e chinato il capo.
Sorretta dalla stretta di Andrè , lancio un'ultima occhiata
alla mia amica per poi varcare definitivamente l'entrata del salottino.
Lungo tutto il tragitto verso la mia camera non riesco a emettere un
suono,essendo troppo occupata a pensare sia al taglio, sia agli
avvenimenti futuri.
Quasi leggendomi nel pensiero, il ragazzo prova a rincuorarmi e dalla
sua bocca vengono pronunciate queste poche,sagge parole:
< Sai ,Ester, non devi premurarti sempre e comunque per Oscar.
Capisco che non vuoi che le accadano cose spiacevoli, ma non
può vivere per l'eternità sotto una campana di
vetro, dove le uniche difficoltà che incontra esulano dai
sentimenti...... >
< Che vuoi dire? >
< Alludo al fatto che è stata educata ad agire come
un soldato....come un uomo, ma lei non lo è.....non
potrà mai esserlo......Io.....non so come
spiegartelo......ma ciò che ha tentato di fare il Generale
Jarjayes è contro natura ...... forzare qualcuno a rinnegare
il proprio ego, a diventare l'opposto di sè stessi.......
E' stata una violenza gratuita e purtroppo si sta ripercuotendo su
Madamigella in egual misura.
Infatti le ragioni del cuore sono riemerse ed hanno avuto la meglio
quelle di un ruolo impostole.
Tuttavia deve imparare ad affrontare le conseguenze , qualunque esse
siano.....nel bene e nel male...... >
< E questo significherebbe rivivere il dolore di un amore non
corrisposto o essere posta davanti a una delusione cresciuta
a forza di grandi illusioni? No ,Andrè, scusa ma non ti
comprendo....io.....ah! >
< Ester! Cosa c'è? >
< Niente,davvero,è questo stupido taglio....ma ora
sto bene ......non preoccuparti.....ho solo bisogno di stendermi un
pò..... >
< Vuoi che chiami il dottore ? >
< Disturbarlo per una simile sciocchezzuola? Io credo che abbia
pazienti più bisognosi di me ,ora... >
< Ah-ah......adesso sei tu la testarda di turno.....non mi avevi
detto-correggimi se sbaglio- "io seguirò le direttive di
Leclercq" .....il che implicherebbe informarlo su eventuali
complicazioni......o no? >
< Eh,no....sei in errore,Andrè.....come hai appena
ribadito,io sono tenuta ad attenermi a quel che dice il medico... In
mia presenza non ho mai sentito discorsi ,tipo : " Contattatemi se ci
sono problemi " o "al minimo segno di acuirsi del dolore,non esitate a
farmi venire "...... >
< E' vero, ma.....non dovevi stare ferma per due settimane
ancora? Ne è tracorsa solo una...... Ergo, non hai tenuto
fede ai tuoi buoni propositi...... >
< UFFA....non avevo il mio caro infermiere a ricordarmelo.....
Comunque hai mai provato a stare a letto tanto tempo,senza avere la
benchè minima possibilità di fare altro?
E poi una settimana o due che differenza vuoi che faccia?!..... >
< Purtroppo la fa.... come anche poche ore di luce ......
> .
Vedo il ragazzo diventare serio di colpo. La sua allusione è
stata assai chiara.......
Sospirando,dichiaro sconfitta:
< E VA BENE ...... ti
accontenterò.....avvisa pure il dottore,ma digli che non
è nulla di speciale....non voglio che si premuri troppo per
qualcosa che oramai è già passato.... >.
Annuisce.
Con queste ultime parole giungiamo al mio letto,dopo aver varcato la
soglia della camera. Tuttavia prima che il mio amico si dilegui, ho una
supplica da presentargli........
< Senti....ho ripensato un pò ai tuoi discorsi...
> -sospiro- < Da un certo punto di vista, sono
giusti..... Oscar deve crescere ,anche se questo significa far cozzare
la sua natura di donna con quella sua maschera fittizia a cui il padre
l'ha obbligata.... E' vissuta fino ad ora nell'illusione di poter
vivere ,agire come un maschio..... Forse credeva che, svolgendo
impeccabilmente il suo compito , rimanesse lontana da certe
problematiche dovute al conflitto di
personalità.......Però non è giusto
che paghi lei in prima persona..... >
< Ma non puoi fare nulla per cambiarlo... tu....non puoi
cambiare il corso del destino...... >.
Questa frase mi spiazza, lasciandomi intrappolato in gola
ciò che intendevo replicare. Tuttavia trovo una nuova forza
che mi permette di unire questi pochi pensieri....
< Hai ragione ,Andrè.......non è dell'uomo
costringere gli eventi a prendere la piega desiderata.....ma lo
è cercare di migliorarli e il non darsi mai per vinti.....
Io sono più che certa che un giorno Madamigella
troverà la sua strada..... Ma per questo ,Andrè,
ti prego di vegliare su di lei , come hai sempre fatto e farai....Me lo
prometti ? >
E il ragazzo, i cui occhi stanno ora brillando di luce nuova ,
replica......
< Lo giuro...finchè vivrò..... > e
poi, schernendomi :
< Via,allora chiamo Leclercq per dirgli che la ferita si
è infettata e c'è bisogno di asportare la parte
interessata,va bene? >.
Andando su tutte le furie, afferro un cuscino ,provando a colpire il
mio amico,ma ,ahimè, è già fuggito a
gambe levate. Sbuffo.
"Mmmm,la prossima volta devo ricordargli che è da vigliacchi
scappare davanti a una fanciulla inerme come me, senza averle dato la
possibilità di rispondere alle sue frecciatine.....
Vabbeh,attendiamo mestamente la venuta di Leclercq.....tanto non potrei
fare altrimenti,purtroppo....... " .
Con gli occhi sbarrati e un tremolio convulso alla gamba, frutto del
nervosismo crescente in me,aspetto....
Quel che ne sarà di me non mi è dato saperlo.....
So solo che in me sta prendendo il sopravvento un cancro meschino,le
cui conseguenze si stanno materializzando al piano di sotto,in un
salottino non lontano da qui....
Sospiro,mentre mi ritorna in mente la crudele sentenza del mio amico:
" Non puoi cambiare il corso del destino...... ".
continua..........
***********************************
Nota (1): ovviamente si parla di effetto Fersen.
N.d.A.: Scusate per l'incredibile ritardo......spero mi
perdonerete,ma purtroppo i miei impegni scolastici hanno avuto il
sopravvento ed ho dovuto frenare per un pò la stesura del
pezzo. Come credo avrete visto, questo è un capitolo di
passaggio, dove la fanno da padrona i diversi conflitti che animano le
donne del racconto (chi per un verso,chi per un altro). Spero
vi sia piaciuto......
A presto !!!
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Capitolo 10 *** Cap.9:Dietro a una maschera ***
cap9
Un velo pesante mi annebbia la vista e il mio respiro viene
ostacolato,compresso da un macigno che, invisibile ma potente, sta
gravando sul mio petto.Tutto il mio corpo viene scosso da una scarica
adrenalitica,che , invece di sollecitare una reazione ,rende più
barcollanti le mie gambe già doloranti.
Per riflesso, poggio le mie spalle alla fredda porta metallica della
cella,boccheggiando sia per la paura , sia per l'aridità che si
è impadronita della mia gola.
Faccio un tentativo ,ardito ma assai maldestro , e ,con la mano nascosta dietro il bacino, cerco di afferrare la pistola.
Sebbene un sudore freddo mi percorra la schiena, meravigliandomi di me
stessa e della mia velocità, riesco a puntare l'arma sul
furfante .
Ma tanta sorpresa viene superata da una ancora più grande e
terribile , appena sento udire con le mie orecchie tali inaspettate
parole........
< Mmm, vedo che non perdi il vizio di minacciare gli
amici....ahahah....dovrò chiedere a Oscar di sequestrarti certi
aggeggi, sennò la prossima volta che cucini lo stufato di
montone o qualche altra porcheria,non ci potremo lamentare.... > .
Adesso il pallore cadaverico è moltiplicato tre volte sul mio
viso e il mio labbro inferiore trema per lo stupore o , forse, per
rabbia.
Lascio cadere il freddo ferro per terra ,mentre il mio sguardo osserva
la figura più accuratamente,soffermandosi sull'occhio smeraldino
,incorniciato dalla maschera.
Mi accorgo che non c'è traccia della benda e la mia collera esplode.
Nonostante questo,modello la mia voce in un bisbiglio , dandogli comunque un tono furioso:
< Andrè! Ma cosa ti avevo ordinato? Sei forse sordo,per caso
? Dove hai preso i vestiti e le chiavi? E poi....perchè ti sei
tolto la fascia? E porca miseria ,io.... > .
Ma il ragazzo ,quasi canzonandomi, si porta l'indice davanti alle labbra, come io avevo fatto in precedenza.....
< Shhh.....a dopo lo spiegazioni... adesso la fuga di Madamigella
è prioritaria e con essa il tornare sani e salvi a casa.
Scostati. >.
Mossa da una forza ipnotica, obbedisco, permettendo che la cella venga aperta.
Tuttavia,entro per prima ,avendo così modo di dare spiegazioni
alla ragazza ed evitare che scambi il nostro amico per il cavaliere
nero. Ma quando le propongo di scappare all'istante , si risveglia in
lei il desiderio di cogliere l'occasione e catturare il vero ladro.
Il piano da lei elaborato sembra piuttosto semplice;basta che io e
Andrè ci nascondiamo a lato della porta, all'interno della
stanza , e,quando arriva il nostro uomo,piombargli addosso
all'improvviso.
Lei invece sarebbe rimasta sulla branda, davanti all'ingresso, lasciato socchiuso per insospettire il furfante.
********************
Il tempo scorre lentamente ,mentre aspettiamo di passare all'azione.
Preoccupazione e nervosismo sono tangibili nell'aria ,quasi coprendo
l'odore nauseabondo......il tutto nel più completo, angosciante
silenzio.
Finalmentente dei passi riecheggiano nel cunicolo antistante la cella.
E' giunto il momento dello scontro.
I cardini ruotano con un cigolio inquietante e una figura nera si intrufola nella semi oscurità della prigione.
Saltando come un ghepardo, Andrè gli si getta addosso , ma il
cavaliere si rivela più agile e lo scaraventa a terra.
Vedo la sua mano brandire la spada .
Terrore.
Decisioni.
Questioni di attimi.
La vita è fatta di decisioni e di attimi,del resto.
Non lascio che la mia mente venga travolta da mille pensieri e per la
prima volta mi faccio dominare dall'istinto. Così,mi paro di
fronte al ragazzo poco prima che una stoccata lo raggiunga.
Sento il rumore di stoffa strappata e un forte dolore al di sopra di un fianco, il che mi scuote dal mio stato di catalessi.
Un urlo.
Percepisco le mani del mio amico sulle mie spalle e il suo corpo reggermi, mentre Oscar sta puntando la mia pistola sul ladro.
Un particolare mi fa raccapricciare: il sangue sulla lama della spada.....il mio sangue......
Roteo gli occhi e tutto diventa confuso.
Riesco ad ascoltare solo poche parole di Madamigella,come:
< Non provare a muoverti > , < .....ci farai uscire.... > ,
.
Poi il buio......
Quel che accadde dopo è intervallato solo da immagini
sconclusionate e brevi e da ricadute nella incoscienza più
profonda: braccia vigorose che mi stringono, il passo cadenzato di un
cavallo, il calore di un mantello, un cielo stellato, uno
sparo.....infine, il senso di leggerezza.
Riprendo conoscenza allorchè mi accorgo che vengo trasportata
nella mia camera da letto,nonostante tutta la delicatezza del gesto.
Con la coda dell'occhio sbircio una delle mie mani, ma lo spettacolo
non è dei più edificanti, visto che è tinto di
rosso scarlatto....
Al mio capezzale trovo Nanny, in preda a una delle sue reazioni
isteriche.Ci sono anche Oscar e Andrè ed è proprio
quest'ultimo che la nonna investe di accuse di vario genere ,che
esulano anche dal mio stato.
Vedo sopraggiungere il dottor Leclercq e con un filo di voce lo
supplico di visitare prima il ragazzo.Tuttavia la sua decisione
è irremovibile.....
< E' fuori discussione. State perdendo molto sangue....devo agire subito. Fatemi vedere.... > .
Arrotola la camicia all'altezza della ferita e la esamina.
Scuote la testa.
< Necessiterò del vostro aiuto, Madamigella, e anche del
vostro,signora Glacè. Vedo che avete già preparato
l'acqua calda,le bende e l'Arquebuse (1),ma.... >
< Ma? > continuo io, preoccupata.
< Vedete,signorina Ester,il taglio è un pò lungo e
profondo.... per arrestare l'emorragia ci vogliono vari punti di
sutura..... ho bisogno che qualcuno vi tenga ferma,perchè non
sarà una procedura indolore...... > .
Le mie iridi cadono nel vuoto e maledico mentalmente me stessa di essere stata catapultata in un sogno così reale......
Ammetto di sentire la mancanza dell'anestesia e serro le mascelle in previsione di quel che sta per succedere.
Nel pugno destro si sta contorcendo all'inverosimile la stoffa delle lenzuola.
Vedo sparire Andrè, che con un cenno del medico si è
spostato nel corridoio, dove con ogni probabilità si è
fermato.
Vengo coricata sul fianco illeso e dopo che il sangue è stato
ripulito, la nonna si siede in fondo al letto, tenedomi stretta le
gambe. Oscar, invece, si è posizionata alle mie spalle.
Mendico la mano della mia cara amica, che , comprendendo la situazione,stringe la mia nella sua.
Col solo aiuto di un candelabro, inizia la tortura.
Quando l'ago trapassa la mia carne per la prima volta, non riesco a
reprimere un gemito soffocato, mentre le mie membra si irrigidiscono.
Un fuoco rende schiavo il mio volto, dove stanno nascendo piccole stelle di sudore,che vanno confondendosi con le lacrime.
Dopo otto punti , il mio autocontrollo si è completamente
dileguato, lasciandomi libera di dare sfogo alla mia sofferenza.
Credo di non aver mai urlato così tanto e purtroppo anche il mio
corpo sta risentendo degli effetti, visto che è scosso da
fremiti incontrollabili.
Nanny prova a tranquillizzarmi:
< Calma ,bambina mia, calma e tieni duro......il dottore ha quasi
finito...se ti muovi tutti i suoi sforzi andranno perduti....stringi i
denti, su..... >.
Peccato che non stia comprimendo solo quelli....infatti la mano di
Madamigella si sta arrossando sotto la mia stretta,ma lei rimane
impassibile e paziente.
Questo, più di ogni altra parola, mi convince a sopportare
l'operazione,ma nonostante ciò il dolore mi sopraffa e svengo.
Forse era meglio se fosse accaduto fin dall'inizio, almeno mi sarei evitata codeste pene..........
****************************
Il disco di Apollo è ormai alto nel cielo quando riapro gli occhi, stupendomi di sentirmi bene,tutto sommato.
Percorro con lo sguardo tutta la stanza per poi focalizzarmi su me stessa e in particolare sulla zona del taglio.
Scosto la camicia da notte per vedere meglio, ma la mia vista è
ostacolata da delle bende spesse che circondano il ventre.
Sotto ,c'è la cucitura ancora pulsante.
Provo ad alzarmi, ma una voce maschile mi blocca sul momento.
Onestamente ,non mi sono accorta dell'improvviso ingresso del mio amico.......
< Ferma lì,stellina, il dottore ha ordinato che tu non
ti muova per una settimana, pena la non rimarginazione della
ferita.....al cervello,ahahahah...... > .
Lo scruto perplessa mentre sta appoggiando sul comodino il vassoio con una scodella di brodo fumante.
Il candore delle fasce non sta più colorando il suo occhio sinistro.
Trattengo il respiro, come se dovessi raccogliere forze sufficienti a sputargli addosso tutta la mia collera.
Replico così:
< In questa camera, chi dovrebbe essere tacciato di insanità
mentale non sono certo io...inoltre , a differenza di qualcun'altro, io
seguirò le direttive di Leclercq..... Dimmi Andrè.. >
-faccio una pausa- < Perchè non sei rimasto lì,dove ti
avevo legato?Perchè non mi hai dato retta? Perchè sei
venuto nei sotterranei ? E soprattutto....perchè ti sei tolto la
benda ?
Perchè? >.
Le mie lacrime e i miei singhiozzi interrompono la ramanzina, addolcendo il tono delle parole....
< Me la stavo cavando alla grande......ero quasi arrivata alla meta,
ma tu.....come al solito hai voluto fare di testa tua ......il tuo
occhio.... >
< E' compromesso per sempre, Ester..... > conclude lui, irritabilmente calmo e sereno.
I miei sospetti,se prima erano tali ,adesso sono certezze e , sebbene
pronta ad una simile evenienza , la novità mi trafigge come
mille pugnali e con essi al consapevolezza di aver fallito, ancora una
volta.
Abbasso il capo ,fissando un punto indefinito della coperta, mentre un pianto sommesso sta rigando le mie guance.
Nel frattempo il ragazzo prende una sedia e si mette vicino a me, accanto al letto.
Mi porge un fazzoletto,che subitamente afferro, ma la mia mano viene trattenuta da quella di Andrè.
Questo gesto fa incrociare i nostri sguardi.
Tuttavia è lui a rompere il silenzio.....
< Non devi dolerti...non....devi essere triste per me
,Ester.....è stato un sacrificio che per primo sono stato io a
volere .....ma lascia che ti spieghi da principio.
Quando mi hai lasciato solo,in quel vicolo, non so quali sentimenti mi
dominassero....se rabbia per lo smacco ricevuto, se delusione per la
poca fiducia di una cara amica o la paura di perdere due persone tra le
più importanti della mia vita.
Perdonami, se puoi, ma ti ho ingannato, ammansendomi come un agnellino
davanti alle tue minacce e facendoti credere di avere la situazione in
pugno.....Sono un osso duro più di quanto tu possa sospettare e
ho anche io i miei assi nella manica. Infatti avevo nello stivale un
piccolo stiletto, con cui ho tagliato le funi..... Devo confessarti che
non erano così saldamente legate...mi hanno lasciato abbastanza
libertà d'azione.
In seguito mi sono mascherato da cavaliere nero con le vesti nascoste sotto la sella del cavallo.
Per completare la trasformazione dovevo liberarmi delle bende , ma non ho esitato un attimo a decidermi........
un occhio per due vite.....mi sembrò un baratto più che conveniente....
Così travestito, mi sono potuto imbattere tranquillamente in due
guardie che controllavano i cunicoli...... Mi hanno addirittura
consegnato le chiavi della cella di Madamigella...devo essere stato
piuttosto convincente,eheheh......
Poi è accaduto l'imprevisto e la colluttazione...... Se non
fosse stato per te , a quest'ora avrei già pagato con la vita la
vostra salvezza, forse neppure quella......
Purtroppo le mie parole sono troppo misere per esprimere tutta la mia
gratitudine ....avrei voluto evitarti una sofferenza simile.....
i fendenti di una spada e i punti di sutura non si addicono ad una
fanciulla come te e poi.... > ma lo blocco,poggiandogli l'indice
sulle labbra.......
< Shhh, non aggiungere altro, il mio è stato un gesto
più che naturale , non potevo lasciare che ci fosse un triste
epilogo....e che diamine....dopo tutto il nostro impegno.....
Il mio unico rimpianto è stato quello di..... > e addito il
suo occhio sinistro < solo quello.... > e abbasso lo sguardo.
Tuttavia , Andrè non aveva ancora finito..
< Vedi ,Ester,tante volte ,durante la nostra esistenza, ci capita di
ragionare su questioni futili,puerili, di dare valore a oggetti che di
indispensabile hanno poco o nulla .....di arroccarci su princìpi
egoistici e materialistici, facendoci dimenticare quel che o chi
è veramente prezioso......
Per favore, non biasimare la mia scelta ......ho voluto sacrificare una
piccola parte di me per due persone che amo, diversamente,si, ma che
amo...penso tu lo sappia.......
Il dolore per una morte è assai più forte e distruttivo
di quello per una perdita consapevole per il bene altrui,credimi.....Il
rimorso mi avrebbe perseguitato per il resto dei miei giorni....
Dare e darsi a chi si vuole bene...questo è il senso della vita.
E poi ,in fondo, non sono diventato cieco; mi rimane ancora l'occhio
destro, quindi non c'è motivo di rattristarsi , no? >.
Finalmente trovo il coraggio per guardare in volto il ragazzo , che placido sta sorridendo.
In uno slancio improvviso, lo cingo con le mie braccia ...
< Ah , Andrè ! Ce ne fossero di persone come te ,in questo mondo.... >.
E lui , rispondendo all'abbraccio, replica:
< Mmmm, che strano ....eppure nel vicoletto sembravi più contrariata,ahahah ... > .
Mi scosto di colpo dal mio amico e gli tiro un leggero pugno su un pettorale .
< Che bischero !(2) Come al solito non capisci niente.....non riesci
a comprendere le sfumature dei sentimenti ,eh? Sei proprio un
somaro...... >
< Come hai detto? Che significa b.... >.
Ma lo interrompo, capendo la mia gaffe linguistica:
< SCEMO, ti ho chiamato scemo.....ma che fai ? Sei diventato anche sordo ? Questa poi.... > .
Per ovvie ragioni, devio il discorso.
< Ma...dopo che sono svenuta, che è successo? >.
Il ragazzo ,dapprima assorto per la mia improvvisa interruzione,
scaccia con un colpo di mano i suoi dubbi e , ravvivato da un nuovo
spirito,esordisce:
< Oscar è riuscita a bloccare il cavaliere e ,dopo averlo reso inoffensivo, siamo usciti indisturbati dalle segrete.
Ci siamo appropriati del cavallo del ladro e mentre quest'ultimo e
Madamigella usavano tale cavalcatura per il ritorno alla villa, con
molta cautela sono salito insieme a te sulla nostra.
Durante il viaggio non si sono presentati imprevisti, anche se la preoccupazione per te era grande.
Ti ho avvolta nel mio mantello perchè la temperatura si era
abbassata ulteriormente....le tue condizioni erano parecchio
critiche..... > .
Sorrido ad Andrè, come per ringraziarlo e aggiungo :
< E poi ?Mi sembra di aver udito il suono di uno sparo....forse sognavo..... >
< O no....assolutamente....il colpo è partito dalla pistola di Oscar.....il ladro stava per fuggire......
Diciamo che il suo gesto non è stato privo di conseguenze.....
Leclercq ha avuto un terzo paziente da curare..... >
< E' grave? >
< Doveva essere colpito a un braccio , ma chissà per quale
motivo la traiettoria era sbagliata , così la pallottola
è finita vicino al cuore.......lo abbiamo salvato per un
soffio....anche da Oscar...... >
< Come?! Perchè? > mento, supponendo già quale sarà la sua risposta.
< Aveva i nervi a fior di pelle ed era molto adirata ....non
avrebbe mai voluto che ti accadesse qualcosa. E' molto legata a te,sai?
Comunque la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la
sentenza definitiva del medico sul mio occhio....Dovevi
vederla,sembrava una furia,una bestia indomita....nei suoi occhi era
sparita qualsiasi traccia di autocontrollo.....ha fatto paura anche a
me , che non ero l'oggetto della sua rabbia .
E' scappata dalla mia stanza con la spada sguainata ....non prometteva
nulla di buono, per cui l'ho seguita ,bloccandola proprio quando stava
per avventarsi sul cavaliere ....non sarebbe stato giusto. Le dissi "In
fondo io non provo rancore per quel che è successo e la vendetta
sarebbe una stupida reazione, tanto non mi renderebbe quel che mi
è stato tolto e poi.....creerebbe altro dolore, che senso ha?
"..... Comunque per decisione di Madamigella , non verrà
consegnato alle autorità parigine e sarà liberato....Ha
promesso che metterà fine alle sue
scorribande......Vabbè....questi sono altri discorsi....
Via....ti lascio mangiare in pace..... >.
Gentilmente mi sposta in grembo il vassoio e il profumino del brodo stuzzica le mie narici.
Anche il mio stomaco viene sollecitato da tale fragranza e
borbotta,come se mi scongiurasse di gustare il prima possibile la
pietanza.
Senza aspettare che il ragazzo esca , mi approprio del cucchiaio e finalmente le mie papille vengono soddisfatte.
Esclamo:
< Mmm,che bontà! E' davvero delizioso.....ma la nonna cosa ci ha messo? >
< Per la sua malatina ha usato ingredienti molto energetici......pezzi di carne, cotenna, delle ossa......>
< Ossa? >.
A questa interiezione stupefatta, compare un sorrisetto ironico sul suo volto.
< Si, dai......ossa di un cadavere.... >.
Dopo tali parole ,non curandomi certo del bon ton,sputo il brodo, ma vengo contrariata dalle pazze risa di Andrè.
Non mi sono resa conto che mi ha fatto pagare lo scotto per il colpo gobbo giocatogli giorni fa .
Gli ho creduto proprio come una bambina ingenua......
< Pfff.....dovresti vedere la tua faccia....ahahah.....Ma ricordati: chi la fa ,l'aspetti........
Comunque non mi hai permesso di finire la frase....volevo dire "ossa di
cadavere di un maiale".......ahahah....scusa,non riesco a smettere di
ridere..... > .
Lo fulmino con lo sguardo.
No.....non sono dell'umore adatto per i soliti battibecchi fraterni,
non adesso che il mio pensiero sta dolorosamente tornando al recente
insuccesso.
Il mio amico riesce a leggere la mia espressione , si alza e fa per andarsene , ma inaspettatamente afferma :
< Comunque ,Ester, questa conversazione non è ancora finita
......ci sono ancora delle questioni che sono rimaste
nell'oscurità e solo tu puoi darmi delle risposte.
Per esempio, non so il perchè, ma da un pò di tempo sei
cambiata....cioè.....non fraintendermi....sei sempre la stessa,
ma le tue reazioni, i tuoi atteggiamenti si addicono ad una ragazza
più matura, non della tua età.......
E poi, quella determinazione , quella grinta....beh...sembra che tu
abbia indossato una maschera per vent'anni e di colpo tu te ne sia
disfatta....forse mi sbaglio.....ma lasciamo stare.....se hai bisogno
di me, non esitare a chiamarmi.....a dopo.... > .
Si sta avvicinando alla porta, ma lo blocco.
< Sai ,Andrè, le persone mutano nel tempo, crescono......
Raramente riusciamo a carpire completamente ciò che muove un essere umano , anche se gli siamo accanto da decenni.....
Inoltre ognuno di noi, a suo modo e magari anche inconsciamente, si nasconde dietro a un velo.....come me e come te......
Pensaci, tu non ne sei esente e una prova lampante è il tuo comportamento nei confronti di Oscar......
Tu la ami, come solo un ragazzo fedele e perdutamente innamorato sa
amare. Sei pronto a sacrificare tutto per lei, ma,nonostante
questo,devio reprimere i tuoi sentimenti ,anche a causa dello status
sociale.Pur di rimanere accanto a Madamigella ti sei modellato un nuovo
viso, valevole per un grande amico ,ma non per un amante....
Comunque non sempre le persone sono mosse da nobili intenzioni, quando
decidono di recitare un altro ruolo e imparerai a tue spese che
nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti
(3) ........ >.
Tali parole colpiscono profondamente il ragazzo ,che per qualche attimo
rimane assorto, perso in chissà quale delle sue
riflessioni.
Infine ,esordisce :
< Vedi stellina , più parlo con te e più mi
stupisci.....non mi lasci la possibilità di replicare,
poichè ,in fondo,hai maledettamente ragione.....Mmmm.....
però adesso ti devo lasciare...hai bisogno di riposarti,
sennò chi la sente la nonna? La vedo già che mi bacchetta
perchè ti importuno troppo.....ahaha....ma il nostro discorso
non finisce qui ,chiaro ? Allora.... > .
E io, prendendo in mano il fazzoletto sul vassoio:
< Allora cosa? Sei ancora qui! Ahahah....ma adesso ti farò
uscire con il saluto che mi hai riservato l'altro giorno....eheheh....
>.
Prontamente gli scaglio addosso il pezzo di stoffa , ma Andrè,invece di ritirarsi, lo prende al volo.
Lo vedo varcare la soglia dell'entrata sghignazzando, mentre io fremo dalla rabbia per lo smacco ricevuto.
Tuttavia, l'ira scompare velocemente , lasciando spazio ad una sensazione più subdola e terribile.
Per la prima volta da quando sono qui,l'avere la solitudine come mia compagna mi spaventa.
E in questo momento sono sola a combattere contro i miei fantasmi.
I fantasmi della mestizia e del rimorso.........
Continua..........
*************************************
Note:
1-L'Arquebuse è un distillato di erbe altamente alcolico.Era un
potente disinfettante e veniva usato per le ferite da archibugio.
2-Bischero:è un termine dialettale toscano e nasce al tempo dei
De' Medici. Infatti la famiglia de' Bischeri non accettò
l'offerta vantaggiosa per la vendita di un quartiere il loro possesso.
In una notte, le case ,che componevano tale lotto ,presero fuoco e
furono danneggiate irrimediabilmente.
3-E' un celebre aforisma dello scrittore Luigi Pirandello, contenuto nella sua opera "Uno,nessuno ,centomila ".
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Capitolo 11 *** Cap.11: De rerum natura- ballata per l'innocenza perduta. ***
cap11
< Mmm...no...così non va bene ,signorina Ester...io
vi ho dato delle istruzioni precise al riguardo....mi è
sembrato di essere stato piuttosto chiaro. Vi avevo ordinato riposo
assoluto per altre due settimane intere. Capite che i punti da soli
non possono sanare il taglio.
Purtroppo la zona interessata viene coinvolta quando si è in
movimento,ma fortunatamente non si sono presentati i segni di un
infezione .....avete corso un bel rischio....... >
< Comprendo, dottore, ma non posso permettermi di rimanere ferma
in un letto......ho degli impegni,delle commissioni da fare .. >
< Non siate sciocca...prima la salute e poi il resto.....ma non
vi preoccupate, dovrete attendere solo sette giorni e poi potrete
tornare a camminare, ma mi raccomando ....all'inizio non dovrete
sforzarvi più di tanto. >
Sospiro e annuisco.
Dopo che il ventre è stato fasciato ,vedo Leclercq andarsene.
Le sue parole mi hanno sollevato dal dubbio sulle condizioni della
ferita ,infondendo in me la speranza di una vicina guarigione .
Illuminata solo dalla debole fiamma di una candela quasi consumata
,aspetto ,distesa sul letto, che si spenga autonomamente.
Con le mani imprigionate tra la mia testa e il cuscino, osservo
noncurante il soffitto stuccato e proietto la mente sugli eventi che si
stanno compiendo in un altra stanza, sulla dolorosa fine di un'amicizia
nata tanti anni addietro.
Tuttavia, proprio come il cero quasi terminato sfoca gli oggetti ad
esso limitrofi,così il sonno e la stanchezza deformano la
mia vista ,facendomi sprofondare in una dimensione eterea......
Finalmente il sonno ristoratore vince sulle mie povere membra pesanti
ed il buio prende il posto dei miei pensieri ....
*********************************
Il mattino seguente,un vento gelido ed ostile mi sveglia,accarezzando
il mio volto con le sue dita ghiacciate.
Apro gli occhi a fatica ,accorgendomi che l'ospite sgradito
è entrato da una finestra spalancata ,troppo debole per
opporsi al freddo visitatore.
Mi rintano più a fondo nelle coperte ,costretta ad attendere
l'arrivo provvidenziale della nonna o di Andrè.
Tuttavia è proprio quest'ultimo che giunge in mio aiuto e
,oltre a portarmi la colazione, fa sì che il mio compagno
indesiderato venga scacciato dalla mia stanza.
Ovviamente, prima di un qualsiasi "Buongiorno",bersaglio il mio amico
con una delle mie osservazioni sarcastiche :
< Umph...finalmente ti sei reso utile....credevo fossi capace di
portarmi solo da mangiare ...mmm....e io che mi facevo in quattro per
te ,quando ti dovevo fare da infermiera......e invece mi tocca subire
la mia solitudine ..... Mi sono annoiata parecchio in questi
giorni,sai? > concludo con un cipiglio polemico.
Ciononostante riesco a scorgere un sorrisetto beffardo sulla faccia del
ragazzo ,che replica:
< Ohh...non ti credere....in me sono nascoste delle doti di cui
ignori completamente l'esistenza.....per esempio,l'alto livello di
sopportazione nei tuoi confronti, per cui meriterei un bel premio.....
per il resto.....non è certo colpa mia se sei analfabeta
.....
dimmi la verità,vorresti che ti legga qualche fiaba ,ma non
sai come chiedermelo ,eh? Ahahah ..... > .
Sorpresa dalla mordacità della risposta ,il colorito del mio
viso da candido avorio si tramuta in rosso fiamma.
Così presa alla sprovvista ,sforzo le mie corde vocali ad
emettere qualsiasi suono differente dal grugnito, ma quel che ottengo
è un incomprensibile balbettìo.
Andrè,compiaciuto dalla mia debole reazione ed essendo ormai
certo di avere la vittoria in pugno,pone il vassoio davanti a me .
Ma non ha fatto i conti con la mia testardaggine.
Infatti rimango immobile e lo scruto con sguardo interrogativo. Al che
il mio amico,preoccupato,principia....
< Beh? Che ti è passato l'appetito all'improvviso?
Non mi dirai che la mia proposta ti ha spiazzato a tal punto da
chiuderti lo stomaco..... >
< Nient'affatto > replico io ,furbamente < Sto
morendo di fame .....ma come ben sai.....le fiabe si raccontano ai
bambini piccoli...... >
< E allora? >
< Pensavo...visto che la mia autosufficenza ,a detta
tua,è paragonabile a quello di un poppante
,perchè , da brava "mammina" non mi imbocchi ? >.
Un silenzio imbarazzante cala nella stanza ,ma viene subito sferzato
dalle fragorose risa che sono spontaneamente nate dalla mia
bocca.Infatti il mio autocontrollo è sparito del tutto
allorchè ho potuto constatare l'effetto della mia
dichiarazione sul ragazzo.
Il suo volto ha assunto l'espressione di una maschera grottesca ,con
gli occhi che sembrano gonfiarsi da quanto sono sgranati e le labbra
fisse in una muta sorpresa .
Nonostante la titubanza iniziale , Andrè si
avvicina,sedendosi su una sedia ,debitamente posta accanto al mio letto
.
Sorride beato, come se l'aver obbedito ai miei ordini gli permettesse
di vincere la battaglia , ma non la guerra.
So solo che quello che sto per dirgli rischierà di farmi
disprezzare per il resto della giornata.
Addento un pezzetto di Clafoutis,ma invece di esprimere la
soddisfazione ,solita per qualsiasi manicaretto di Nanny, indugio a
masticare il boccone ,assorta nei miei pensieri.
Davanti al ragazzo ,che non si capacita del mio indugio,comincio una
vera e propria filippica sulla qualità del cibo portatomi....
< Ma cosa è questa schifezza? Sembra un mattone
zuccherato.....e poi i pezzi di frutta sembrano
avariati....hanno lasciato un bel saporaccio.....
Dio ,quanto odio cominciare la giornata così,senza
un'accettabile colazione....mmm....credo che comunque la nonna abbia
preparato qualcos'altro.
Non è che saresti talmente gentile da andare a prendere una
brioche o una crêpes,s'il te plaît (1) . > .
Per rendere più credibile la richiesta,congiungo le mani
come per pregare e sbatto le ciglia a guisa d'ali di farfalla.
Ovviamente, di fronte ad una supplica così ben congegnata
nessuno potrebbe dire di no. Difatti ,nonostante Andrè abbia
portato un palmo sulla fronte e abbia scosso la testa sconsolato, si
alza e va in cerca di qualcosa di commestibile nelle cucine.
Appena torna con un'altra fetta di dolce,invento la solita scusa
,costringendolo ad andare da Nanny.
Alla fine il ragazzo si presenta con un bel croissant fragrante,il cui
profumo allieterebbe qualsiasi senso umano.
Il suo sguardo trionfante mi suggerisce che oramai è
consapevole del gioco che ho inaugurato e tutto fiducioso aspetta la
mia capitolazione.
Sebbene l'estrema bontà del cornetto sia degna
delle più famose pasticcerie francesi, storco la bocca
indignata e ,piegando il capo da un lato ,affermo:
< No no, non ci siamo ....la pasta è vecchia ....mi
si appiccica ai denti.....INFERMIERE ! Il suo servizio è
insoddisfacente... >
< Ma come?! Non è possibile....mmm.....qui gatta ci
cova.....aspetta un pò... >.
Prima che possa oppormi in qualche maniera ,vedo il ragazzo portarsi il
dolce delicato alle labbra.
Tuttavia emerge in me il diavoletto dispettoso e si affaccia alla mia
mente un'idea geniale , ma quanto mai ardita.
Con uno scatto felino del braccio ,applico una significativa pressione
sulla mano occupata del mio amico ,facendo spalmare il resto della mia
colazione sul suo viso.Ironia della sorte, è anche ripieno
di marmellata di more......
Quel che succede dopo è complicato da spiegare...... So solo
che Andrè scoppia come un vulcano in eruzione , mandandomi
spergiuri e tanti accidenti.
Dal canto mio ,invece,non riesco a smettere di ridere e il mio petto
è schiacciato dalla mancanza d'aria .
Piccole lacrime ,frutto del mio divertimento spasmodico ,stanno
solcando il mio volto,arrivando a macchiare la linda stoffa delle
coperte.
Combattendo contro me stessa, riesco ad appropriarmi di un certo
contegno, cercando di sdrammatizzare la situazione.
Credo di aver abusato della pazienza del mio amico fino alla sua
saturazione,ma io so come farmi perdonare......
Dopo aver ripristinato l'espressione del mio viso ad un'apparenza
lontanamente decente , sorrido serena in direzione del ragazzo e
,strizzando l'occhio, dico:
< E dai....non ti arrabbiare....Io non mi adiro così
tanto quando esco sconfitta dalle nostre diatribe..... E poi....non sei
stato te il primo ad affermare "chi la fa ,l'aspetti" ? Ho vinto questa
volta , ma non è assicurato che la dea bendata della fortuna
mi sorrida sempre..... Su....vieni qua,che ti pulisco della confettura
col tovagliolo..... >
< Concesso,ma solo perchè so che sai nettare le
ferite con una delicatezza unica. Se porterai a termine il tuo compito
con successo, considerati scusata...... >
< Bene > .
Mentre sto ottemperando alla sua richiesta,azzardo questa
semplice,pericolosa domanda:
< Andrè...perdonami se ti sembrerò
inopportuna,ma....dove è Oscar? > .
Tale interrogativo scaccia dalla stanza quel clima di gioco e sberleffi
,cui le pareti fungevano da recinto.
Il sorriso del ragazzo viene lentamente sostituito da un velo di
tristezza.
Nonostante tutto ,non perde tempo e mette a tacere la mia
curiosità .......
< Lei...è uscita presto stamane.....ha detto che
andava dalla Regina, ma non so bene cosa avesse in mente ....Penso che
stasera torni per cena..... > .
I nostri sguardi si incontrano.
Sul mio volto si dipinge un certo disappunto per la risposta non
esauriente e questo non passa inosservato.
Scrollando la testa e le spalle , il ragazzo si prepara a riferirmi
quel che ,in fondo , ho sempre conosciuto.
Tuttavia le circostanze richiedono che venga resa luce sulla questione
e il mio amico non indugia di più.....
< Ecco, come ben sai, ieri sera Madamigella e Fersen sono
rimasti soli per un pò e ...come dire..... hanno avuto
l'occasione di chiarirsi, o almeno era questo che il Conte voleva, ma
non Lei, che ,messa di fronte ancora una volta alla cruda
verità, è fuggita.
Ciò però non ha evitato il confronto e
,successivamente ,la rovina di un'amicizia.
Difatti non si frequenteranno più....si sono definitivamente
detti addio...... > .
Annuisco come per comprendere meglio le sue parole.
In seguito, replico:
< Credo che questo sarà un periodo cupo per
Oscar,dovremo starle vicino ed evitare che faccia qualche
sciocchezza.....Tuttavia penso che la sua forza d'animo sarà
determinante per far sì che esca da tale momento
difficile......certo....dispiace che abbia a soffrirne...... >
< Eh,già.... > sospira < Quest'ultimo
incontro ci sta costando parecchia preoccupazione e sofferenza.....
> .
Lo vedo chinare il capo ,pensieroso.
Tentando di non essere contagiata da siffatta vampata di amarezza,non
mi abbatto e rompo il silenzio con una bella frase rincuorante...
< Beh.....almeno qualcosa di positivo per te
c'è......sei stato liberato di un potenziale avversario e
potresti conquistare il cuore della tua amata...... >
< Ester! Ma..... cosa stai dicendo? Sei impazzita, per
caso?....ma....te ne rendi conto? Apparteniamo a classi sociali
diverse......io sono solo un povero attendente,mentre lei.....o
Dio....Lei è troppo lontana dalle mie
possibilità...è la stella più lucente
del firmamento....un tramonto estivo....è acqua fresca per
la mia gola riarsa.....la mia luna nelle notti più
scure.....l'unica possibiltà di salvezza in mezzo al deserto
ed è da venti anni che ne seguo le orme,che vivo alla luce
della sua ombra, senza dire una parola, senza che lei sospetti
niente.....Eppure....adesso...no,sarebbe una follia... >
< E' tanto folle agognare colei che si ama? In fondo quando si
muore siamo tutti uguali....non si può ingannare
la triste mietitrice.
Secondo me è illogico che delle anacronistiche leggi degli
uomini infrangano quelle ancestrali e plurimillenarie della natura....
Quando una farfalla decide di prendere una compagna,deve forse chiedere
il permesso a qualcuno? E le acque del fiume che si uniscono a quelle
del mare? Persino il vento riesce nell'impresa di far incrociare
elementi di terre lontane....Perchè voi non... >
< Perchè siamo il Sole e la Luna.....abbiamo il
nostro posto nel cielo ,ma non ci potremo mai incontrare.... Il nostro
è un continuo ciclo di inseguimenti e fughe a senso unico e
.... > .
Purtroppo il nostro discorso viene interrotto da Marron
Glacè, che irrompe nella mia camera...
< Andrè! Brutto scansafatiche! Invece di pelare le
patate ,sei qui ad importunare la nostra Ester...e poi ....quanti dolci
ti sei scroccato stamattina? Ah,ma adesso vedrai ..... >
< Nanny,per favore, non ti arrabbiare.....mi stava facendo
compagnia......e poi sono stata io a chiedergli altre porzioni delle
tue torte favolose...avevo un certo languorino....lo sai...sei una
cuoca fantastica....
Per il resto, il mio infermiere se ne stava per andare, giusto? >
< Giustissimo > e ci strizziamo l'occhio.
Prima che il ragazzo scompaia dietro la porta, concludo così
la nostra conversazione:
< Però ricordati,amico mio......Fin dalla notte dei
tempi esisterono,esistono e esisteranno sempre le eclissi..... >
.
Vedo il turbamento di Andrè,che piano piano si scioglie in
un sorriso struggente .
" Qualunque siano le avversità,mai perdere la
speranza...mai. "
Questo banale pensiero mi accompagna per tutta la giornata e mi chiedo
se tale consiglio fosse indirizzato solo al ragazzo oppure anche a me.
Fatto sta che per allietare la mia solitudine , supplico la nonna,
allorchè mi porta il pranzo ,di procurarmi un libro con
delle figure.
Subitamente ella esaudisce il mio desiderio,fornandomi un
trattato sulla flora francese e una sulle opere d'arte italiane.
************************
Fortunatamente,grazie a questi "regali" , il calar della sera risulta
poco lontano e con esso il ritorno tanto agognato di Oscar a casa.
Ho bisogno di parlarle.
Tuttavia ,contro ogni mia aspettativa,vedo piombare nella mia camera la
ragazza, dopo l'ora di cena ,accompagnata dal suo angelo custode dagli
occhi verdi.
< Buonasera Ester,spero che tu adesso stia bene...... >.
Guardo stranita in direzione della coppia, poi replico:
< Non mi posso lamentare.....ho avuto anche un passatempo
illustrato > indico i tomi < Ma perchè vi
siete fiondati qui ? E' strano che riceva visita da voi
contemporaneamente..... >
< E' vero,ma ho preso una decisione importante e vorrei renderne
partecipi le due persone che mi stanno accanto da una vita >.
Annuisco e addito loro due sedie ai lati della porta .
Dopo aver preso posto vicino al mio letto ,Oscar principia
così:
< Oggi sono andata dalla Regina Maria Antonietta e ,per la prima
volta che sono al suo servizio, le ho presentato una supplica...
Ho...lasciato il comando delle Guardie Reali e l'ho pregata di
assegnarmi qualsiasi mansione sia disponibile .......
Non è stato semplice lasciare i miei amati soldati .....in
fondo avevo la loro fiducia; li conoscevo uno ad uno.......Credo che
comunque non avranno problemi sotto la guida di Girodelle
.....sarà un ottimo comandante e saprà farsi ben
volere dai miei uomini.... >.
A queste parole io e Andrè ci guardiamo basiti, ma
Madamigella non ha ancora terminato....
< Per favore...non giudicatemi.....non è per vezzo
personale che mi sono concessa questa libertà,ma per
qualcosa che ne va della mia stessa esistenza........
Io.....io sono stanca di essere divisa tra quel che sono e quel che
dovrei essere , intrappolata in un corpo inadatto al mio volere,alle
mie azioni,ai miei compiti.......
Ho finalmente compreso la mia vera strada ed è per questo
che voglio vivere a fondo la mia esistenza da militare.
Non mi importa se mi spediranno su un campo di battaglia, se
morirò per difendere la patria .
Ah...quanto vorrei ritornare ai giorni felici della mia infanzia, dove
,da bambina innocente, ancora non sapevo....non comprendevo la scelta
di mio padre e le contraddizioni che da essa sarebbero scaturite.Ma
ormai quel periodo è andato perduto per sempre e con esso
certe illusioni che solo Fersen ha infranto.......
D'ora in poi non mi farò sopraffare da tali debolezze
e vivrò come un uomo...non avrò
più bisogno dell'aiuto di nessuno.....a proposito...
Andrè.... >.
Il ragazzo a quest'esclamazione si volta di scatto verso Madamigella .
< Fin da ora puoi considerare terminato il compito che ti aveva
affidato il Generale .....non necessito più del tuo ausilio.
Sei libero di fare ciò che vuoi... >.
Il mio amico impallidisce all'istante , ma tale espressione si tramuta
velocemente in una di muta rabbia.
Il suo corpo si irrigidisce,mentre sulle mani, strette dolorosamente in
un pugno,vedo le vene bluastre pulsare .
Si alza di scatto ,ma, prima che possa proferire parola ,blocco il suo
braccio con il mio palmo destro ......
Stavolta sarò io a parlare.....
< Devo confessarti ,Oscar ,che la tua scelta mi ha....ci ha
lasciato spiazzati.....ma non ti preoccupare, siamo ben lungi dal
giudicarti. Ognuno,fino a prova contraria , è libero di
scegliere come impiegare la propria vita, di decidere chi essere e chi
non essere.....a volte anche come morire.....ma almeno lasciami
esprimere almeno la miliardesima parte di quel che penso io.
La natura ha creato i suoi figli e nessuno,neppure l'uomo,
è in grado di cambiarne i caratteri....
Non si possono mutare a nostro piacimento il corso delle stagioni,
nè far sì che il sole sorga due volte nello
stesso giorno o che una farfalla riesca a raggiungere il punto
più alto del cielo.....
Una rosa rimane sempre una rosa, anche se essa sia bianca o rossa.
Una rosa non sarà mai un lillà (2).... >
< E allora? Con questo cosa vorresti dire? Che una donna rimane
tale per tutta la vita ? > .
Sotto l'occhio sbigottito di Andrè,Oscar mi prende per il
bavero della camicia da notte e comincia a strattonarlo ,facendomi male.
Vedendomi in difficoltà ,il ragazzo si intromette ,riuscendo
a liberarmi dalla presa ferrea di Madamigella che,furiosa
ancora per la triste verità, lascia la stanza sbattendo la
porta.........
< Tutto bene,Ester? > .
Ed io massaggiandomi il collo....
< Sì.....penso che lei mi porterà rancore
per un mese ,dopo le parole che ho detto..... >
< Che mai sono state più sagge.....su per
giù era quello che volevo proferire io..... Sembra quasi che
tu mi abbia letto nel pensiero.....ehh.... >
< Cosa c'è ? > chiedo allarmata.
< Niente...solo che sono ancora scosso dal discorso di
Oscar,dalla sua decisione.....perdonami,ma ti lascio.....
ho bisogno di stare da solo..... >.
Proprio mentre sta per varcare l'entrata ,domando con una certa
preoccupazione:
< Ma dove vai? >
< Uff...in città ad affogare la mia
tristezza.....dove vuoi che vada ? Qui in villa non ci rimango
sicuramente...... >
< Ma fa male ber.....vabbeh.....stai attento ....le strade non
sono sicure di notte.....a domattina.... >
< A domani. >.
L'ultimo rumore che sento è lo scatto della maniglia ,poi un
silenzio assordante cala nella mia stanza ,illuminata da pochi, deboli
ceri.
Mi abbandono sul materasso,cercando di focalizzare la mia mente sugli
ultimi eventi.
Tuttavia il loro è un peso che grava anche sul mio corpo e
le mie palpebre stanno per coprire come un lenzuolo i miei occhi.
Prima di cedere definitivamente tra le braccia di Hypnos (3), realizzo
soddisfatta di essere riuscita a sostituire un ingranaggio nel
meccanismo della storia.
Almeno stavolta.............
Continua........
********************************
Note:
1-In francese significa "per favore".
2-Ovviamente ho ripreso la frase del manga......come si fa a non
citarla ?
3-Nella mitologia greca,Hypnos (o Ipno) è il dio del
sonno,figlio di Erebo e fratello gemello di Thanatos (la Morte).
N.B. Il titolo è preso dalla famosa opera di Lucrezio (la
natura delle cose).
Ho anche anticipato lo "scontro" tra Oscar e Andrè - di
solito dovrebbe passare almeno un giorno da quando Oscar matura la sua
decisione. Per la cronaca,la scena della camicia strappata non ci
sarà.......
|
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Capitolo 12 *** Cap.12: La luce della rinascita. ***
cap12
E'
l'alba del primo
dei ventotto figli di Febbraio, mese che alcuni considerano un inutile
appendice del gelido inverno.
Il
disco lunare ha
toccato la volta del cielo sempre più spesso da quando Oscar partita senza preavviso,
senza spiegazioni,
senza un saluto.
Da
quel momento ha
iniziato a svilupparsi nel mio cuore un piccolo cancro che , simile ad
un
parassita, risucchia le mie energie ,sia intellettive che fisiche ,
nonostante
la mia completa guarigione.
Sebbene
alberghi in
me la consapevolezza che la fuga della mia eroina è stata
dettata dal suo
desiderio di solitudine, non riesco a estirpare dalla mia mente la
vista dei
suoi occhi colmi di rabbia.
Rabbia
per la verità
tanto scomoda.
Rabbia
nei miei
confronti che ne sono stata la portavoce e adesso ne sto soffrendo.
Oramai
l'unico
compagno fedele rimastomi accanto è questo dolore ,che
riempie le mie monotone
giornate alla villa ...... Già.... villa che dovrebbe invece
essere rallegrata
dalle voci,dai passi,dalla semplice presenza di Oscar e
Andrè.
Sì......
anche Andrè
è stato travolto da sentimenti amari, come la mestizia e
l'ira,ma non il
rimorso,che bensì anima ogni fibra del mio essere . Tuttavia
essi sono
bastevoli a spingere il mio amico sconsolato a recarsi ogni sera in
qualche
bettola di Parigi, a ingannare sè stesso con vari bicchieri
di infimo Cognac.
A
nulla sono valsi i
miei deboli tentativi di porgere la mia spalla,di consolarlo, di farlo
sfogare....... forse io per prima non ne ero veramente convinta .....
Siamo
diventati due
bambole mute, incapaci di relazionarci con la realtà attorno
a noi, chiusi nel
nostro egoismo....nella sciocca convinzione che una parola amica non
potrebbe
fungere da balsamo per i nostri pensieri devastati.
Siamo
consci che
solamente una cosa, o per meglio dire una persona, saprebbe salvarci
dal nostro
inesorabile declino,dall'abisso scuro in cui stiamo lentamente
sprofondando.
Ma
lei non
arriva..........
non
arriva in nostro
aiuto.....
Eppure
la sua venuta è
tanto attesa, quanto prevista.
Infatti
, qualche
giorno fa è giunta una missiva da parte della Regina, in cui
si affida a
Madamigella il comando delle Guardie Metropolitane e con ogni
probabilità
questa comunicazione ha raggiunto anche lei,sebbene sia lontana.....
Chissà........
Forse
oggi.........
TOC
TOC
Mi
volto in direzione
della porta.
<
Sì? Chi è? >
<
Sono io.....
Andrè...... Posso entrare o devi ancora vestirti ? >
<
Non ti
preoccupare ...... Sono pulita,lavata e stirata,eheheh........ e poi
non
crederai mica che voglia far vedere le mie grazie proprio a te......
Pffff....
>.
E
lui ,entrando.....
<
Ahahah....nonostante tutto non perdi il tuo animo birichino .... eh,
Ester?
E
comunque non ho
certo il desiderio di vederti come mamma ti ha fatto......potrei
rimanere
scioccato a vita.... >
<
Eeee.......
Esagerato........
Ma
dico io....potevi
trovare un altro argomento ,dopo tanti giorni che non ci
incontriamo......
Bah...... >
<
Guarda che hai
cominciato te. >
<
Mannaggia!
Stamani vuoi proprio farmi uscire dai gangheri,eh?
Passiamo
alle cose
serie,che è meglio......
Che
sei venuto a
riferirmi di così importante? >
<
Uuuh......ma
quanto sei polemica.....e pensare che io ero venuto con intenzioni
amichevoli,
pronto a sostenere un dialogo serio,pacato.....e invece..... Va
beh.....tornerò
più tardi, quando ti si saranno calmati i bollori....
>.
Fa
per girare i
tacchi ,ma subitamente lo arpiono per una spalla...
<
Eh, no....non puoi
tirare il sasso e poi nascondere la mano.....e soprattutto non puoi
addossarmi
certe colpe di cui, checchè tu ne dica, ne sei artefice
quanto me. Su, sputa il
rospo. > .
Il
mio giovane amico
sorride malignamente, consapevole di aver ripreso terreno nella nostra
tacita
battaglia .
Dopo
vari indugi
iniziali e i lunghi tira e molla, finalmente si decide di rendermi
partecipe di
novità assai importanti:
<
Grazie alle
nuove disposizioni di Maria Antonietta , Oscar farà il suo
ritorno tra noi
questo pomeriggio... > proferisce raggiante e per riflesso tale
luce di
giubilo rischiara anche il mio sorriso.
<
Veramente,
Andrè? Non....non uno
dei tuoi soliti
scherzi ? >.
Scuote
la testa ,
mentre una grande stella sul suo volto si sta piano piano accendendo e
ravvivandosi
di nuova energia.
Con
uno slancio
improvviso dettato dalla magnifica nuova, abbraccio per la prima volta
il
ragazzo.
Quest'ultimo,
sorpreso dalla mia reazione spontanea, comincia ad accarezzarmi il capo
,in
silenzio, come fa un fratello maggiore quando la sua sorellina cerca
conforto.
Infatti
piccole gocce
salate stanno sgorgando prepotentemente dal fondo dei miei occhi,
spinti da una
profonda felicità a lungo sopita.
Rimaniamo
così,incatenati in una stretta tenera e gentile per parecchi
minuti, finchè
l'idillio non viene dissolto da un mio insignificante, ma quanto mai
pressante
dubbio.
Faccio
capolino dal
petto del giovane e in un sospiro, lasciando trasparire la mia
preoccupazione,
enuncio:
<
Andrè,tu......
tu mi hai reso davvero felice....ma.... >
<
Ma? >
<
Ecco.....Lei
sarà ancora adirata con me? Vorrà ancora
rivolgermi la parola? Io.......mi
auguro di non essere morta di fronte alla sua considerazione.....non lo
potrei
sopportare.... >
<
Ah....ma allora
in tutti questi anni non hai imparato niente di Madamigella.
Non
devi spaventarti
se ha un atteggiamento distaccato o se tu credi che ti stia portando
rancore.....
In
fin dei conti è
una donna estremamente intelligente e avrà compreso che le
tue affermazioni
erano dettate dal cuore e che ,da ottima amica quale sei, hai preferito
essere
sincera e coraggiosa ,invece di nasconderti dietro una diplomazia
compiacente
,ma ipocrita......
Se
ne sarà già resa
conto,vedrai....... In fondo questo periodo le è stato utile
per meditare e per
riconquistare quel poco di tranquillità bastevole per
riprendere il suo posto
di comando....... >
<
Già...sarà come
dici.....mentre te....come stai adesso? > domando , staccandomi
dal lungo
abbraccio.
<
Beh.....direi
benone .....non vedo l'ora che sia pomeriggio ,eheheh.... >
esclama vago,
come se non avesse capito le evidenti sfumature della mia richiesta.
Non
mi azzardo a
replicare , rigidamente muta e delusa dall'insoddisfacente risposta del
ragazzo.
Talvolta
mi chiedo se
questa sibillinità sia dovuta alla scarsa considerazione nei
miei confronti o
se perchè crede di avere davanti a sè una
bambocciona che non ha compreso nulla
della vita.......
Fatto
sta che , con
cipiglio contrariato e a braccia conserte , il mio tacito messaggio non
è
passato inosservato.
Sul
volto del mio
amico si dipingono i tratti di un leggero imbarazzo .
Lo
sento
sbuffare.......
<
Eh,
Ester.....sei proprio cambiata...oramai non ti si può
nascondere più nulla.....
> .
Ed
io,
interrompendolo acidamente:
<
Da come
sgattaiolavi manifestatamente dalla villa ogni sera, sembrava che lo
dovesse
sapere il mondo intero.....
Non
farti beffe di me
,per favore...... La ragazzina ingenua e un pò facilona
è scomparsa da
tempo..... >
<
Hai ragione
....chiedo perdono.....è solo che gli anni passano
così velocemente e spesso è
difficile ammettere con sè stessi che certi mutamenti sono
necessari, come lo
sono altri....... > .
Dopo
questa semplice
frase, il volto di Andrè si flette verso il pavimento e
nella stanza riecheggia
il suono della sua inspirazione profonda.
Poi
seguita così:
<
In questi giorni
bui, dove i nostri pensieri erano completamente occupati ,in un modo o
nell'altro, da funesti eventi recenti, io non ho mai voluto
approfittare
dell'aiuto che generosamente mi stavi porgendo.
Non
che io non lo
volessi o non ti ritenessi abbastanza
matura perchè
io condividessi con te le
mie pene. Semplicemente non volevo gravarti di ulteriori
pesi.....Ma.....devo
rinnovarti le mie scuse ,poichè io stesso non ti sono stato
vicino.
Come
ben sai, ho
preferito la compagnia di una deprimente bottiglia di Cognac.......
Mi
sono quasi perso
nei vicoli stretti e oscuri della
mia
disperazione,avvilendomi perchè Lei mi ha allontanato per
sempre, perchè mi ha
negato la possibilità di starle accanto,anche solo come
semplice attendente
......ed io questo non l'ho mai accettato.
Tuttavia
non mi sono
perso d'animo e venire a sapere quale sarà la
nuova mansione di Oscar ha ridato fuoco nelle mie
vene.......
Mi
ha indotto a fare
un'importante scelta..... > .
Il
mio sguardo
interrogativo si posa sul suo viso ma, trapassata ,
come
da un tuono ,da
un atroce presentimento,azzardo:
<
Non mi dirai
che.... >
<
Sì....mi sono
arruolato tramite un amico nello stesso reggimento che
comanderà Madamigella.
Mi devo presentare lunedì prossimo....... tra due giorni. Ma
non informare
Lei,per favore… > .
Sebbene
io debba
aspettarmi un tale sviluppo della vicenda , rimango sbigottita e
insieme
amareggiata.
Venire
a conoscenza
della sua scelta in prima persona e in tal maniera fa rinascere in me
un
sentimento inusuale , a metà tra la costernazione e il senso
di impotenza.
Così
,la taciturnità
sigilla le mie labbra in una
riga
laconica, cosa che non è d'aiuto al mio amico......
<
Ti prego....non
fissarmi così......
Sicuramente
penserai
che la mia è una pazzia dettata da un momento di debolezza ,
che la vita nella
Guardia Metropolitana non sarà semplice e potrei rischiare
di morire .
Ma
non mi importa.
Non
mi interessa.
Finchè
sarò accanto a
Madamigella, la mia anima martoriata continuerà ad avere
quel respiro vitale
che solo Lei è capace di donarmi.
Per
il resto della
mia esistenza , io sarò la sua ombra, pronto a proteggerla,
a vegliarla.......e
la amerò....oh,sì....io seguiterò ad
amarla ,qualunque cosa accada.
Nessuno
me lo potrà impedire,
nemmeno Oscar.....
>.
Copiose
lacrime
rendono struggente una delle più belle dichiarazioni che le
mie giovani
orecchie hanno potuto udire.
Mi
avvicino al
ragazzo , ponendo le mie mani sulle sue spalle ,
fissandolo
dritto
nell'occhio e perdendomi nel
suo mare
smeraldino.
Nonostante
la scarsa
considerazione del mio giudizio , ciò che intendo proferire
è ben lungi da
essere una critica dettata dalla delusione o dalla sorpresa:
<
Sai
,Andrè......quel che ho riferito tempo fa nel mio ultimo
incontro con
Madamigella è valevole anche per te.
Io
non sono nè
capace, nè degna di criticare le decisioni altrui,
soprattutto se concernono il
loro modo di vivere.
Ognuno
è libero di
seguire il proprio sogno,di essere l'artefice delle proprie azioni, ma
deve
essere anche consapevole delle conseguenze che da esse possono
scaturire.
Sono....solo
preoccupata....preoccupata per un amico che si è
già sacrificato tanto.....
questo ,spero, tu me lo possa concedere.
Per
il
resto,penso comprenderai
che non potremo
vederci poi così spesso....e francamente.......giuro che mi
dispiace . >
concludo amara ,ma con un sorriso che vela la mia bocca.
A
tali parole vedo la
mia espressione riflessa sul volto del ragazzo ,mentre il suo sguardo
si carica
di malinconia , segno che questo pensiero aveva trapassato sicuramente
la sua
mente nel momento della scelta.
Sebbene
non sia necessario
, egli cerca di
sdrammatizzare:
<
Non
temere....non ti libererai di me tanto facilmente......
Esistono
le
licenze......i permessi straordinari....le visite d'ordinanza....
E
poi....esigo che
qualche volta tu mi porti un tuo manicaretto .
Sicuramente
il cibo
darà molto a desiderare.....ma niente stufato di montone,mi
raccomando ,eh?
Ahahahah....... >
<
Oddio...mi sa
che era meglio se stavi zitto....adesso so a chi rifilare i pentoloni
di quella
robaccia avariata ,ihihih.... >
<
COSA?!......mi
daresti addirittura cibo guasto? Ma allora vuoi che mi rispediscano a
casa in
quattro e quattr'otto ...... >
<
Dipendesse da
me, rimarrei qui , accanto a Voi , per il resto dei miei giorni.
> esclamo
mesta, per poi concludere:
<
Ma il dovere
chiama e.... > riacquistando un pizzico di gaiezza
<
.....a
proposito.....scusa ma devo scappare.... visto che domani
sarà l'ultima
Domenica che passeremo assieme , oggi , dovessi anche spaccarmi la
schiena , mi
avvantaggerò sui compiti assegnati dalla nonna. Con
permesso...... > .
Sfuggo
in direzione
della porta e ,varcando l'entrata, abbandono il ragazzo assai sorpreso,
senza
avergli dato il tempo di replicare.
Vado
in cerca di
Marron Glacè.
Spero
vivamente che
non sia clemente nell'affidarmi le mansioni....
Ultimamente
, dato il
periodo di convalescenza non proprio semplice, sta avendo un occhio di
riguardo
nei miei confronti.
Tuttavia
,stavolta ho
bisogno di avere oltre alle mani ,anche la mente occupata.
I
miei pensieri
devono attraccare in altri lidi.......
**********************************
Stesso
giorno,nel
tardo pomeriggio.........
Mi
abbandono a peso
morto su una poltrona del salotto , esausta ,ma al contempo soddisfatta
del mio
operato.
Davanti
a me , su un
lungo tavolo, sfilano ben lucidi gli argenti
su cui ho speso buona parte della giornata. Simili a degli
specchi
,riflettono le colorazioni calde ,quasi vermiglie , del fuoco che
scoppietta
accanto a me.
Il
mio corpo,
completamente alla mercè della stanchezza, sprofonda sempre
più tra i morbidi
cuscini in piuma d’oca.
Non
mi accorgo che
,piano piano,il torpore sta avendo la meglio sulle mie membra ed il
braccio,
inizialmente piantato sotto il mento come una colonna portante , si sta
irrimediabilmente piegando sul mio petto.
Il
crepitìo della
legna bruciata mi culla verso terre lontane,in una dimensione surreale
e
,minuto dopo minuto, il suo canto diviene
distante…….
“
Ester! Ester, alzati….il tempo
è scaduto…….
Non
possiamo concederti altre
possibilità…….
Svegliati………
“ .
<
Svegliati ,amica
mia, apri gli occhi……. Sono tornata…..
> .
Frastornata
dallo
stato di dormiveglia ancora presente, incatenata tra sogno e
realtà, creo una
sottile fessura tra le mie palpebre .
Le
mie iridi vengono
quasi accecate dall’oro dei capelli di Madamigella, i cui
riflessi sono
vivificati dalle voraci fiamme che serpeggiano dietro
lei……
<
Allora
,pelandrona! Che stai lì impalata ? Non sei contenta di
vedermi? >.
Finalmente
vinco la
mia battaglia personale contro la confusione che aveva preso il
sopravvento e
,animata da sincero fervore, mi slancio a braccia aperte verso la
ragazza.
Il
ricongiungimento
,anelato da tanto tempo ,ha finalmente trovato il suo posto nel corso
degli
eventi.
Tuttavia
l’abbraccio
è di breve durata,in quanto mi accorgo che le mie vesti sono bianche dalla polvere
e , come una
sciocca, mi levo dalla poltrona ,farfugliando suoni e presentadole le
scuse più
svariate.
Ma
forse il mio
imbarazzo non è figlio di questo tentativo di salvare le
apparenze, bensì del
pensiero razionale che fa rivolgere la mia mente al motivo della
partenza
disattesa di Madamigella…….
Camminando
nervosamente per la stanza come una trottola frenetica, riesco tuttavia a mettere insieme
poche frasi
disordinate:
<
Oddio…mi sono
addormentata solo da cinque minuti , Ve lo
giuro……che sbadata, Vi…..Vi ho
macchiato tutta la camicia…. Oh,mamma…..che devo
dire…… Adesso sparisco dalla
Vostra vista…… Vado. > .
Ma
prima che possa
poggiare la mia mano sul pomello della porta , sento la presenza di
Oscar alle
mie spalle e un attimo dopo la mia schiena aderisce perfettamente al
petto
della ragazza, i cui arti superiori ,simili a due ali angeliche, mi
bloccano in
una tenera morsa.
Le
sue parole si
sciolgono nel mio orecchio come un fragile sussurro …..
<
Oh, Ester……
Sparisco per più di un mese e ti ritrovo a darmi del
“Voi”.
E’
così cambiato il
nostro rapporto? Eppure, credimi, da parte mia non hai nulla da temere
,perché
niente è riuscito a scalfire il bene che provo per
te,neppure la bieca cecità
in cui la rabbia e la delusione mi avevano fatto errare .
Ciò
che a suo tempo
mi avevi detto fa parte della scomoda
realtà…..nè
più,né meno…..
Confesso
che inizialmente
ero mossa da sentimenti contrastanti. Da una parte avevo il cuore
soffocato
dalla sofferenza per la perdita definitiva di un grande amico
e…del solo uomo
che io sia stata in grado di amare. Dall’altra la mia testa
scoppiava per l’ira
nei tuoi confronti. Infine, dovevo fare i conti con me stessa, con il
mio
corpo, con le mie contraddizioni e credimi…..in tutta la mia
esistenza non ci
sono state settimane peggiori di queste.
Ho
combattuto con un
nemico invisibile , che si nascondeva nella mia persona.
Ho
rischiato
seriamente di perdermi nei meandri bui della mia anima , anelando a
quella pace
che solo l’ignoranza sa dare. Tuttavia, più
trascorreva il tempo, più la mia
parte razionale ha superato il sentimento e il mio
lato…….come definirlo…..debole.
Grazie
anche alle tue
parole, dettate da profonda amicizia e lealtà, ho finalmente
compreso i limiti
inerenti alla mia natura.
Io
…so che è
impossibile cancellare il fatto di essere nata donna e dovrò
convivere con tale
scomodo fardello…..è
inevitabile……. Ma almeno potrò
decidere chi essere e chi
non essere e sono certa di essere legata indissolubilmente al ruolo di
comandante.
Quel
che mi impose
mio padre tanti anni fa sarà per me motivo di salvezza. In
fondo devo essergli
grata…. Ho ricevuto un’istruzione paragonabile
solo a quella impartibile ad un
maschio….ho conseguito successi, svolto missioni pericolose,
aspirato alle più
alte cariche della carriera militare.
Se
ci pensi, ho
conquistato delle libertà che alle donne, anche del mio
stesso ceto, sarebbero
negate. >
<
Ma.. > .
Abbozzo una replica , che prontamente faccio morire sulle mie labbra.
Nonostante
la mia
tacita reazione , non mi esimo dal commentare intimamente
quest’ultima
affermazione di Madamigella:
“
Già…..tante libertà
adesso,ma inizialmente ti hanno precluso quella più
importante…quella di non
rinnegare se stessi….. “ .
Vedendomi
così
accigliata, la mia eroina si zittisce
all’improvviso,fissandomi con sguardo
interrogativo.Al che, per rimediare e non far pesare ulteriormente il
senso di
imbarazzo che è calato nella stanza, affretto a dire:
<
Perdonami ,Oscar…..ho
ascoltato con attenzione le tue motivazioni,le tue
parole…..però in questi
giorni , e anche adesso, il mio pensiero è occupato da una
preoccupazione che
oserei considerare inerente alla sfera dei miei affetti.
Cioè…sono
molto
contenta che ti abbiano dato il comando delle Guardie
Metropolitane……sicuramente
potrà rispondere alle tue necessità e finalmente
saprai farti valere per quel
che sei.Tuttavia questo significherà anche che passerai meno
tempo a casa…con
me.
Potrebbero
assegnarti
delle missioni che ti impegneranno per
settimane……Io….potrei esprimere un
desiderio? >
<
Certo …. A patto
che rientri nei limiti delle mie possibilità…
>
<
Ecco…pensavo…la
tua licenza finisce domani,che è domenica e
chissà quando potremo riunirci
insieme io ,te e Andrè….. >
<
Quindi? >
<
Quindi ,se fosse
possibile, vorrei trascorressimo assieme l’ultimo giorno, in
ricordo dei vecchi
tempi….. > .
La
ragazza poggia l’indice
sul suo labbro inferiore come per meditare e, sorridendo velatamente,
accetta
di buon grado la mia proposta.
Sebbene
il mio animo
è travolto da un’irrefrenabile moto di entusiasmo,
devo mitigare la mia
felicità poiché Nanny è venuta a
chiamarci per la cena.
Penso:
“
Appena avrò finito
di mangiare, mi ritirerò in camera mia …..devo
escogitare qualcosa per la
nostra giornata speciale…. “ .
Occupata
in simili
riflessioni, abbandono con Madamigella il salotto, debolmente
illuminato dal
fuoco che va via via affievolendosi tra le braccia del
caminetto…..
Continua……….
N.A.
Volevo ringraziare coloro che stanno seguendo la mia storia e devo
confessare che siete veramente tanti. Il che per me
è un grande onore :))).
Inotre,è
per me un motivo in più per andare avanti....non che ce ne
sia bisogno nel senso che concluderei la ff, comunque è una
specie di tifo per me e ve ne sono grata... Al prossimo capitolo ;-)
|
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Capitolo 13 *** Cap.13:Nostalgie del tempo che fu ***
cap13
Volevo scusarmi se l'aggiornamento è
arrivato con una settimana di ritardo in più, ma volevo far svolgere la
giornata speciale in un solo capitolo -anche a sottolinearne l'importanza e non
dividere ciò che potremmo definire gli ultimi sprazzi di "innocenza"
e spensieratezza . Ovviamente , il solito spazio non bastava per quello che volevo esprimere e per occupare i personaggi un'intera
giornata.
Inoltre , questo è un capitolo che mi
sta particolarmente a cuore, in quanto , diciamocelo, in quanti hanno sognato
almeno una volta di fare qualcosa con i nostri due beniamini?
Quindi, e questo è un altro motivo del
ritardo, volevo rendere al meglio cosa significa per me spendere un giorno
intero con Oscar e Andrè .
Per quanto riguarda il mio pensiero
personale alla fine dello scorso capitolo, mi dispiace che le mie parole
possano essere state fraintese e può darsi che mi sia spiegata male io.
Comunque volevo ringraziarvi ancora
tutte/tutti perché mi state accompagnando e aiutando in questa mia avventura.
Per quanto riguarda il terminare la
storia, era riferita a qualche critica ricevuta,niente di più…..questi sono
altri discorsi.
Quindi grazie ancora a tutti quelli
che mi sostengono e per l’attenzione.
Buona lettura :)
******************************************
Buio.
Tutto è immobile......
Sento solo dei lievi sussurri in
lontananza.......
< Shh...... fai piano, sennò la
svegli.... >
< Va bene ,Oscar , ma con questa
oscurità non vedo più in là della mia mano... Rischio di andare a sbattere
contro i mobili.... > .
THUD!
< Auch! Il mio piede ! >
< Andrè ! Che ti avevo detto? Così
rovinerai la solita sorpresa. >
< Ma sei sicura che sia veramente
tutto necessario ? >
< Ha accennato di passare la giornata
come hai vecchi tempi ed è quello che si farà. Quindi adesso sta zitto... >
.
....Rumori di passi leggeri accanto al
mio letto.....poi....
< Ehm,ehm.... Mademoiselle Ester...
le prime luci dell'alba hanno già accarezzato l'orizzonte da un pezzo. Si
prevede un giorno baciato dal sole ed esule da qualsiasi nuvola portatrice di
pioggia.
Adesso è tempo che vi alziate ,vi
prepariate e scendiate a fare una lauta colazione .
Oggi sarete molto impegnata..... >.
Debolmente, riesco a schiudere le
palpebre ,ma subitamente le riserro poichè i fasci dorati di Apollo sono
riusciti ad entrare nella mia camera .
Infatti ho potuto scorgere il mio
amico, intento a spostare le nere e pesanti tende delle finestre . Tuttavia si
fa strada in me la curiosità per le parole della ragazza e ,nonostante le
titubanze iniziali, lascio finalmente che le due stelle celesti illuminino il
mio volto.
Stupore, meraviglia, sbigottimento....
tanti sinonimi di un sentimento che è scoppiato in me alla vista dei miei due
amici, ma soprattutto di Oscar.
Quest'ultima è vestita in abiti
borghesi ,che sembrerebbero essere stati presi dal suo attendente...ma non ne
sono certa.....
Rimango paralizzata e sgrano gli
occhi, ancora più perplessa da ciò che ,come una cascata azzurra , è poggiato
sulle braccia della bionda eroina.
Il mio profondo silenzio sollecita
tale esortazione:
< Come? Cosa fa ancora impalata
sotto le coperte? Su ,su ....non c'è tempo da perdere.......
Andrè, ti prego di uscire...devo aiutare
Mademoiselle ad indossare questo vestito. > .
Con un cenno del capo , il ragazzo si
eclissa dietro la porta .
Ancora frastornata e confusa da un
simile comportamento, non mi accorgo della velocità e della maestria con cui
una veste azzurrina , splendida nella sua semplicità,ma al contempo degna di
una baronessa, viene abbottonato dietro la mia schiena.
Rinsavisco dal torpore allorchè viene
fatta riflettere la mia immagine nello specchio.
Davanti a me non c'è più la ragazzina
abituata a fare le veci della cameriera, ma una giovane donna aristocratica
dallo sguardo un pò perplesso.
Il flusso dei miei pensieri viene però
interrotto dalla voce di Oscar, che nel frattempo si è posta dietro le mie
spalle.....
< Allora? Non ti è piaciuta la tua
solita sorpresa? Ti vedo contraddetta........ Eppure, fino a qualche anno fa,
quando si decideva di riservarci del tempo ,solo per noi tre, quasi non ci
dormivi la notte ,sapendo quel che sarabbe successo la mattina seguente.
Ahh... non scorderò mai la luce dei
tuoi occhi la prima volta....
Tremavi estasiata come una fanciulla
al primo ballo di corte.
Ti portai un abito color avorio ad
ampie maniche.....lo rubai nel cassettone dove la povera Nanny conserva le sue
creazioni. Spera ancor oggi che io abbandoni l'uniforme......
Ma ... Ester..... Sei sicura di stare
bene? >.
Sicuramente questa domanda è la giusta
reazione al mio sguardo assorto, perso chissà in quale ragionamento contorto.
Tuttavia mi desto all'improvviso ,
scuotendo brevemente il mio corpo come in preda ad una leggera crisi
epilettica.
Riesco a reimpossessarmi di un barlume di lucidità,
cosa che, oltre allo stupore, fa crescere in me anche la paura e la
preoccupazione per l'assoluta novità degli eventi.
Infatti ,come è accaduto spesso in
passato e soprattutto all'inizio, le abitudini, le conoscenze della Ester
settecentesca stanno per scontrarsi inevitabilmente con quelle della Ester del
nuovo millennio.
Solo la fortuna e una buona dose di
autocontrollo mi hanno permesso di uscire indenne da tanto sottili, quanto
mortali trappole.
Ma stavolta è diverso.
In questi mesi ho potuto conoscere più
a fondo i miei cari amici, cogliere le
sfumature dei loro caratteri, capirne i gesti e le azioni , soffrire e gioire
per le loro disavventure e successi .
Ho davvero toccato con mano il loro
mondo e tutto ciò che ad esso è connesso, quasi riuscendo, come in un sogno, a
dimenticare chi sono in realtà, ma non la mia missione.
Tuttavia adesso sto fremendo, sentendo
così vicino il corpo di Oscar e i suoi occhi cristallini puntati nei miei, in
cerca di una risposta che tarda a venire.
E intanto l'odor di panico ha pervaso
fino alla loro saturazione i miei polmoni, soffocandomi.
In modo repentino e del tutto
inaspettato, rifuggo quel contatto , andando a poggiare le mie mani su un
vecchio cassettone dall'altra parte della stanza .
Inspiro profondamente ,mentre piccole
gocce di gelido sudore imperlano la mia fronte.
Tossisco.
Porto una mano all'altezza del cuore,
forse per constatare che sta pulsando all'impazzata , forse per far cessare
siffatto movimento frenetico.
Fatto sta che sono ancora girata di
spalle , quando Madamigella, con passo fermo, tenta di raggiungermi.
Tuttavia allungo il braccio nella sua
direzione ,in maniera tale da costruire una barriera invalicabile tra me e lei.
Sebbene tale mia volontà di instituire
uno spazio immaginario venga rispettata, per non fomentare sospetti più gravi
esordisco:
< No...non ti
preoccupare,Oscar...sto...sto bene... è solo che non ho dormito bene stanotte...chissà...forse
in vista di questo giorno, non so.....magari.... >.
Il mio discorso viene però
interrotto,in quanto il polso del mio arto alzato è stato catturato dalle dita
della mia eroina .
Prima che io possa prenderne coscienza
, percepisco la sua calda mano sulla parte alta del mio volto, ancora freddo
per l'intensa emozione .
Rimaniamo in questa posizione per
alcuni secondi, ma che per me sembrano ore tanto il suo gesto mi ha colto alla
sprovvista.
< A me non sembra > afferma lei,
scrutandomi con cipiglio serio < Il tuo viso è pallido ed emaciato come un
cencio. Sarà meglio che chiami il medico....
Mi sa che dovremo procrastinare la
nostra gita. > .
A queste ultime, sentenziose parole,
la mia persona viene ravvivata da una nuova, potente forza , che sorprende
persino me stessa ,oltre che la ragazza.
Infatti ,in un millesimo di secondo
sia l'angoscia che i tremori vengono sostituiti da un ardore e determinazione
simile ,che sulle mie guance si dipinge il rosso del sole ed il mio sguardo
scaglia tanti dardi fiammeggianti.
Mi oppongo categorica:
< Eh,no! Che diamine..... ho atteso
questo giorno da non si sa quanto tempo ..... Mi sono scervellata tutta la sera
precedente e buona parte della notte per organizzare una sorpresa
sufficientemente decente e > avvicinandomi alla finestra < inoltre non ci
possono essere condizioni atmosferiche migliori di queste...... Neanche una
nuvola all'orizzonte......
Ora , per dei miei sciocchi e
trascurabili mancamenti non si può e non si deve cancellare i nostri impegni,
chiaro? > .
Stringo i pugni sui fianchi, mentre
atteggio il mio viso a guisa di bambina imbronciata perchè non può mangiare il
suo gelato preferito.
Grazie al mio contegno, non certo
degno di una ragazza di venti anni, ma molto utile e funzionale in questo
momento, vedo passare Madamigella da uno stato di pura meraviglia ad uno più
disinvolto e ,a mio dire, rincuorante.
Difatti ella comincia a ridere a
crepapelle, portandosi un palmo sulla fronte e scuotendo meccanicamente il capo
.....
< Ahahah..... Oddio, Ester.....
quando ti metti in testa una cosa, è difficile farti cambiare idea.....sei
proprio testarda...sì..... testarda come un mulo, ahahah..... Comunque va bene,
asseconderò la tua scelta. Se però sentirò anche un minimo colpo di tosse,
preparati a tornare sotto le coperte di questo letto.
Dai... scendiamo a fare colazione
..... > .
Le mie labbra si sciolgono in un
profondo sorriso , sia per come si è risolta momentaneamente la questione, sia
per la reazione della mia amica.
Copro velocemente la distanza che mi
separa dall'entrata come se stessi camminando sulle nuvole e ,dopo averla
varcata, in un battibaleno mi ritrovo assieme a Madamigella e ad Andrè nella
saletta dove mi ero addormentata la sera prima.....
Soltanto che ,al posto degli argenti ,
ci sono torte di molti tipi e brioches, sicuramente dolci creazioni della cara
nonna.
Da vero gentleman,il ragazzo mi sposta
la sedia, permettendomi di sedere.
Ancora più disorientata e confusa,
sposto lo sguardo ora sui miei due commensali, ora sulle più svariate leccornie
che, simili a tante composizioni floreali, decorano la linda tovaglia.
Nel mio cervello stanno frullando e
vagando i soliti,incessanti pensieri: "Che cosa facevano i tre prima della
mia venuta? E soprattutto.... Cosa mi aspetta ora? ".
Vedendomi assorta nel mio insolito
silenzio, il mio amico , sventagliandomi davanti le sue dita, irrompe nella mia
catalessi:
< Youhou....... Stellina....Che sei
su un altro pianeta? Ti prego di tornare
tra noi.......
Guarda che ti metto in sella a
Bucefalo, così ti svegli sul serio....ahahah..... > .
Ed io, divenendo rossa in viso,
farfuglio....
< Ehm,ehm.....Oddio, scusatemi
tanto.....chissà a cosa stavo pensando.... eppure non tocco più la bottiglia da
un bel pezzo...va,beh.... lasciamo stare. Ho giusto una fame da lupi... >
< Ecco, lo sapevo...la mancanza di
zuccheri ti fa lavorare meno e peggio il cervellino che ti ritrovi,
ihihihih..... > .
E Oscar, interrompendolo:
< Andrè! Invece di sproloquiare su
qualità che a tuo parere sono dubbie in Ester, ma che in realtà ella ha
dimostrato chiaramente di saperne usufruire più di te, perchè non la servi?
>
< Agli ordini! Allora cara, cosa
vorresti per colazione? >.
Noto un sorrisetto maligno sulla bocca
del ragazzo , il che mi fa pensare che aspetti una mossa falsa da parte mia per
poter riiniziare con le sue frecciatine sarcastiche.
Strano a dirsi,ma col fatto che è una
giornata particolare ,pare che la sua vena ironica si sia ingrossata a
dismisura ...o è solo una mia impressione?
Tuttavia non è questo il problema che
maggiormente mi blocca nel poter controbattere efficacemente , ma bensì un
dubbio atroce:
" Cosa risponderebbe la vera
cameriera ? ".
Ciononostante , la furbizia e il colpo
di genio aiutano gli impavidi e , fidandomi del mio istinto, replico coprendomi
gli occhi con una mano:
< Una fetta del mio dolce
preferito,grazie.......dovresti saperlo,ormai....... >.
Queste parole spiazzano leggermente l'attendente
e lo noto dal tempo che passa tra la mia richiesta e l'effettivo adempimento di
quest'ultima .
Solo la voce di Madamigella riesce a
scandire tale lasso.
Difatti, modulando il tono come per
redarguire un bambino dispettoso, apostrofa il suo amico d'infanzia....
< Ehi! Basta scherzi......lo sai
che odia il profiteroles....devi porgerle quest'altra..... >
< E dai ,Oscar, devo
vendicarmi..... >
< Finchè ci sono qui io , no....
Su, abbiamo altro da fare.... Non
abbiamo a disposizione tante ore di luce, ricordatelo..... >
< Uff.....Toh, eccoti accontentata.
> .
Apro lentamente le palpebre , per
gustare sia la visione che si sta schiudendo a me ,sia l'ulteriore sconfitta
del ragazzo.
Difatti quest'ultimo è seduto poco
lontano da me e , con le braccia conserte , ha il viso rivolto dalla parte
opposta, come per esprimere il suo disappunto per la beffa rovinata.
Tuttavia non mi soffermo oltre nel
contemplare Andrè e , allietata dal profumo , abbasso lo sguardo su quel che si
rivela essere una semplice crostata alla frutta invernale.
Devo ammettere con una certa sincerità
che , almeno su un punto, o ,per meglio dire, un dolce,siamo d'accordo, io e la
ragazza francese.
Non mi faccio pregare e con la
forchetta trincio il primissimo ,succulento boccone.
Il tempo ,di cui necessito per
assaporare questo piccolo pezzetto di paradiso, mi permette di riflettere sulla
situazione e su come poter capovolgerla a mio vantaggio.
Comunque è proprio vero..... lo
zucchero mette in moto il cervello....
Dopo aver posto, come il galateo
richiede, le posate sulle quattro e venti sul piatto vuoto , domando con una
certa malizia:
< Sentite......mi è sorto un
dubbio.
Ecco....volevo sapere cosa avete
escogitato per oggi.... perchè anche io avrei pianificato una serie di attività
e non vorrei che cozzassero con le vostre idee...... > .
Sebbene il quesito sia alquanto
bizzarro, Madamigella non si scompone e ,anzi, mostrandosi sempre tranquilla e pacata
nei movimenti, fuga qualsiasi mia incertezza:
< Beh...mi sembra una
preoccupazione più che lecita.
Ma per non sciuparti la sorpresa,
visto che stavolta sarà tutto diverso, ti basti sapere che la mattinata e il
pranzo saranno sotto il nostro stretto controllo > indica Andrè < mentre
nel pomeriggio e a cena avrai te carta bianca.
Penso sia una bipartizione della
giornata piuttosto equa .
In fondo hai dimostrato una certa inventiva ed è sempre
stato così, fin dalla prima volta........ > .
Dentro di me tiro un sospiro di
sollievo e finalmente posso vivere a pieno e senza il minimo senso di paura
questa domenica particolare .
Terminato il pasto, colgo il cenno dei
due e li seguo.
Il loro passo mi conduce fuori dalla
villa ed è solo in questo momento che posso scorgere una carrozza semplice,
senza stemma ,ma con il suo nocchiero , che ci aspetta nel piazzale.
Guardo basita Oscar, la quale non si
cura del mio stato d'animo in tumulto e ,insieme al suo fedele attendente, si
pone ad uno dei lati dello sportello.
Porgendomi una delle sue eburnee mani,
afferma:
< Prego, Mademoiselle Ester, la
vettura è pronta.....
Attende solo che voi ci saliate e sarà
in grado di farvi vedere le meraviglie del mondo al di fuori di un cancello.
Oggi potrete avere questo potere......
> .
Divengo preda di un 'eccitazione
inaspettata , mentre i miei denti fanno capolino dal sorriso entusiasta che si
è impossessato delle mie labbra .
Non me lo faccio ripetere due volte e
in quattro e quattr'otto prendo posto su uno dei due sedili, mentre i due
occupano quello opposto al mio.
************************************************
L'opaca luce mattutina ci
accompagna,mentre i suoi riflessi sulla foresta ai lati della strada rendono
ancora più ovattato questo magnifico sogno.
I colori e i suoni del bosco che si
sta piano piano svegliando mi ipnotizzano, facendomi rimanere con il viso
costantemente affacciato al finestrino.
Chiudo gli occhi, abbandonandomi a
sensazioni nuove e indescrivibili.
Tuttavia , tale idillio svanisce ,
appena odo la domanda inaspettata di Oscar.
Infatti bisogna giustamente informare
il cocchiere sulla nostra meta.
Senza la minima esitazione,articolo
con la voce spezzata dall'emozione un unico,chiaro nome.
Parigi.
*******************
Percorriamo tutta la città, passando
anche su quel pezzo di strada maledetto di qualche mese fa .
Tuttavia i lungo Senna della Île de la
Citè illuminati dal sole non emanano più quel senso di mistero e di
inquietudine che l'oscurità di quella notte ,invece, avvolgeva.
Ascoltando una mia supplica,
Madamigella mi permette di visitare la cattedrale .
Grande è lo stupore e la meraviglia
che si impossessano di me mentre varco la soglia.
Infatti il mio sguardo non si era mai
posato sulle immense vetrate, animate dalle veste del più grande astro, ma
soprattutto su Notre Dame.
Infatti ,mai prima d'ora ho potuto
vedere di persona ,toccare con mano, ciò che ho conosciuto solo attraverso
delle fotografie.
Per un attimo mi dimentico dei miei
due amici, ma il colpo di tosse del ragazzo mi fa tornare la mente alla realtà.
Mi giro subitamente e riesco a
scorgere Madamigella mentre arpiona per il lembo della giacca il suo
attendente.
Tuttavia ,un suo velato cenno mi fa
capire espressamente che posso fruire di tutto il tempo che voglio.
Rimasta sola in mezzo alla navata
centrale e immersa nel silenzio più assoluto
, disturbato e scandito solo dai rintocchi delle campane delle dieci,
permetto ad un pensiero di impossessarsi di una piccola parte di me.
Mi avvicino di più
all'abside,rimanendo però addossata ad una colonna .
Sebbene io non mi consideri
particolarmente religiosa, ma nemmeno atea, in quanto credo che un qualcosa di
superiore o di ultraterreno tenga in mano le redini del mondo, congiungo le
mani, non come gesto ancestrale, ma per indirizzare e concentrare la mia forza
spirituale.
Come se dovessi parlare ad un essere
lontano,ma assai potente , reclino il capo e serro le palpebre, confidando in
un sospiro paure ,incertezze, desideri, voleri.......
**************************
Abbandono la cattedrale, mentre piano
piano piccoli gruppi di persone si stanno avvicinando per la funzione
domenicale.
Un sorriso sereno mi dipinge le
labbra, quasi a rimarcare che una certa pace interiore abbia lasciato traccia
del suo passaggio.
Quiete e silenzio caratterizzano la
mia figura per un bel tratto di strada , in cui,dallo spazio di un finestrino,
posso rimirare palazzi,chiese, il museo del Louvre che già a quei tempi vantava
di qualche opera d'arte , il Pantheon non ancora ultimato ......e infine
Versailles.....
Facciamo fermare la carrozza poco
distante dai famosi cancelli, noti in tutto il mondo per il colore dorato, le
punte a forma di giglio, lo stemma reale ........
< Puoi entrare, se lo
desideri....... Così vestita potresti essere scambiata per una nobile.... >
afferma Oscar.
Tuttavia ,poichè il sole è ormai
prossimo allo zenit , ma soprattutto perchè mi preme fare ben altro piuttosto
che sprecare tempo prezioso per visitare luoghi troppo vasti e conservatisi
fino ai giorni nostri, declino l'offerta.
Questo rifiuto viene enfatizzato
dall'appunto minuscolo ,ma efficace del mio amico che, col suo solito tono un
pò scherzoso, incita Madamigella a raggiungere l'ultima tappa della prima parte
della giornata.
Infatti,da come ho potuto capire dalla
direzione imboccata dalla vettura, stiamo percorrendo la strada verso la villa.
Ma ancora prima di raggiungere la
cancellata principale, i miei due amici fanno bloccare i cavalli e dopo che
siamo tutti scesi, bendano i miei occhi
, affinchè io non veda dove mi vogliono condurre.
Avanzando alla cieca , ho come unico
punto di appoggio le mani dei due ragazzi, che, come lucciole in mezzo alla
notte, mi guidano all'interno del bosco.
Con la vista oscurata , lascio che gli
altri sensi abbiano il sopravvento.
Così, sento che la mia pelle viene
accarezzata dal calore del sole opaco, mentre i rumori della foresta si
confondono con quello dei nostri passi , sebbene attutito dall'erba.
Finalmente , dopo una breve camminata
dove ho rischiato di slogarmi una caviglia da quante volte ho urtato pietre e
pietruzze, arriviamo alla nostra meta.
La benda viene lentamente sciolta e la
visione scura viene piano piano sostituita dal verde dei prati, dall'azzurro di
uno specchio d'acqua e dal candore di una tovaglia stesa sul terreno.
Su quest'ultima sono disposti tanti
cestini, ognuno contenente leccornie diverse .
"Sicuramente ci avrà messo lo zampino
la cara, dolce nonna......."
penso.
Nonostante il mio viso tradisca una
grande felicità, non è il momento giusto per fare domande,poichè i nostri
stomaci si sono espressi più eloquentemente di qualsiasi altro discorso........
Sorrisi, battute di spirito e aneddoti
su eventi passati riempiono questo pranzo all'insegna dei bei tempi andati e
nonostante una leggera brezza ci fa ricordare delle basse temperature di inizio
febbraio,il buon cibo , ma soprattutto il buon vino temprano i nostri corpi.
Tuttavia è proprio il nettare di Bacco
che ,inaspettatamente, infonde in me il torpore tipico di chi non regge l'alcol
e , senza che io me ne possa accorgere ,poggio la schiena sul tronco
dell'albero che durante il desinare fungeva da spalliera.......
*******************
Mi sveglio un pò frastornata circa due
ore dopo ,ma mi trattengo dall'esternare ad alta voce il mio disappunto per
aver perso tanto tempo poichè,con la coda dell'occhio, scorgo più avanti, in
riva al lago, Oscar e Andrè.
Chissà cosa si stanno
dicendo..........
Come sotto una forza magnetica, i miei
occhi non riescono a staccarsi da quella singolare ,ma assai familiare scena.
La luce che rende vivi i riflessi dei
capelli di Oscar ..........
Lo sguardo innamorato di Andrè, che però
non lascia trasparire nulla.....
Sembra tutto così perfetto...
Come vorrei che il tempo si fermasse
....
Erro di nuovo nei meandri
dell'immaginazione e rimango ancora una volta assorta , fissando la mia
attenzione sui ragazzi.
Ma ad un certo punto , questi ultimi
si accorgono del mio risveglio.
Come al solito il mio fratello
maggiore si premura di darmi il "buongiorno":
< Allora, stellina, che batti la
fiacca? Meno male che dovevi escogitare qualcosa di speciale ...... Hai dormito
per ben due ore.
Se questo è l'inizio, prevedo che ci
annoieremo a morte,ahahah.. >
< Umph, è stata colpa delle tue
chiacchiere. Mi hanno provocato una profonda sonnolenza .
Ah, ma non ti preoccupare, so io come
renderti movimentata la giornata. Intanto..... che ore sono?mmmmm......
dovrebbero essere passate le tre e mezzo. Mi sa che devo rivedere i miei
programmi.. >
e sempre pensando ad alta voce <
no.... quel che avevo in mente non si può fare.... troppo poco tempo........Ah,
sì! Trovato! > .
Rivolgendomi ai miei amici , li invito
ad aiutarmi a ripiegare la tovaglia e a
riunire insieme gli avanzi del delizioso pranzo.
Per ovvi motivi, il primo compito lo
assegno ai due .
Così, mentre cerco di rendere
trasportabili da una sola persona le stoviglie, i cestini e il resto del cibo,
mi gusto, deliziata , un piccolo spaccato di vita quotidiana assai inedito, ma
delicato nella sua semplicità.
In seguito ,ordino loro di seguirmi
alla villa, che ,alla fine dei salmi, è
relativamente lontana.
***********
Dopo aver poggiato gli oggetti in
cucina, sparisco in camera mia , lasciando i ragazzi alquanto basiti davanti
alla porta di ingresso.
Tuttavia il loro stupore cresce a
dismisura, allorchè mi vedono ricomparire in abiti maschili e con in mano tre
spade.
Enuncio:
< Finchè avremo abbastanza luce ,
vorrei che mi insegnaste , così che io possa almeno per una volta battermi con
voi.... >.
E il ragazzo:
< E a noi cosa
ne viene ? >
< Caro amico mio,vedo che
nonostante i nostri battibecchi tu non
hai imparato nulla..... anzi ,la tua malizia è paragonabile a quella di un bue
addormentato.
Credo che a Oscar farebbe piacere
avere un'allieva particolare e alle prime armi, cosa che potrebbe darti lo
spunto per qualche tua battuta salace. Capito il concetto? O devo spiegartelo di nuovo? >.
Touche.
Colpito e affondato.
Povero Andrè, stavolta l'ho proprio
svergognato.......
Ci spostiamo in giardino e Madamigella
inizia la sua lezione sotto l'occhio vigile dell'attendente, che ,
aspettando un mio qualsiasi passo falso,
si siede sul bordo della fontana.
Sfortunatamente per lui, già dai primi
momenti e dalle prime stoccate avverto un'insolita affinità tra me ed il ferro
che impugno.
Lascio basita la mia stessa eroina ,
che in tutta la sua vita non aveva mai incontrato qualcuno che, da principiante,
avesse saputo approcciarsi così bene con tale disciplina.
Riponendo estrema fiducia nelle
qualità, invito Oscar a combattere.
Per una buona mezz'ora si sentono le
strida metalliche delle nostre spade che si scontrano, intercalate, a volte,
dagli sbuffi del ragazzo e da frasi ,come : < Umph...e meno male che eri
alle prime armi . > o
< Ehi, e dove sta la mia fetta di
divertimento? >.
Dopo l'ennesima sua rimostranza,
decido di farlo partecipare.
Nonostante la sua vista compromessa,
egli si rivela un osso piuttosto duro e
, poichè fa maledettamente sul serio, mi mette in seria difficoltà.
Tuttavia la sua vendetta non tarda a
giungere.
Difatti, durante uno dei nostri
scontri, mi ritrovo incastrata tra il corpo dell'attendente e il bordo della
fontana.
Provo a scostarmi, ma ,anche grazie
all'imbrunire che offusca la mia vista, metto un piede in fallo e subito il mio
avversario coglie l'occasione.
Sento la sua gamba intrufolarsi dietro
la mia caviglia e , facendo leva,mi fa scivolare all'indietro, regalandomi un
bel bagno fuori stagione.
Mezza immersa nello specchio d'acqua,
tento di replicare , ma l'affermazione di Andrè non permette risposte :
< In amore e in guerra tutto è
permesso . > sentenzia lui , strizzando l'occhio.
Dentro di me già medito vendetta,
certa che tale rivalsa giungerà presto.
Per il momento i giochi sono finiti e
, anzi , devo far presto ad asciugarmi per non beccare un malanno.
Per questo do appuntamento ai due alle
cinque e mezzo in cucina.
Come gli faccio notare, la giornata
non è ancora terminata...
***************
Ovviamente, tutti ci dimostriamo
puntuali.
Infatti, ci presentiamo all'ora
stabilita nella stanza indicata ed in perfetto orario. Nè un minuto più ,nè un
minuto meno.
Tuttavia è tangibile la curiosità di
Oscar e Andrè, particolarmente stupiti dal luogo scelto per la prossima
attività.
Ma ben presto sciolgo qualsiasi loro
dubbio.
In poche parole spiego che ognuno
dovrà preparare una pietanza per la cena , in una sorta di gara culinaria.
Al ragazzo affido il compito più
difficile, ovvero presentare un dolce minimamente commestibile.
Grazie a questa specificazione, mi
guadagno una delle occhiatacce più corrucciate che ho ricevuto dal mio amico , ma non me ne curo.
Al contrario, mi dedico sin da subito
anima e corpo nel cucinare un piatto che lascerà tutti di stucco.
Mentre sono occupata a tritare il
prezzemolo, sbircio furtivamente gli altri cuochi.
Il quadro che mi si presenta davanti è
sia sbalorditivo, che comico.
Da una parte vedo Oscar , che con le
sue dita sottili farcisce attentamente un fagiano, tenendo di fronte a sè una
delle ricette della nonna.Dall'altra , Andrè si sta disperando davanti ad un tavolo che definire caotico è un eufemismo.
Infatti la farina la fa da padrona
sugli altri ingredienti, imbiancandoli, e ci sono varie ciotole con composti
informi e abbastanza equivoci all'interno.
Probabilmente, sono esperimenti
riusciti male.
Il mio amico è fisso anche lui di
fronte a un libro di cucina, ma il suo atteggiamento è diametralmente opposto a
quello di Madamigella , in quanto percepisco una certa demoralizzazione nel suo
stare corrucciato, amplificato dalle mani poste a cornice intorno al suo viso.
Sorrido tra me e me , pregustando la
vittoria che in un certo senso ho già in pugno.
Ma purtroppo le sorprese non sono
finite qui, poichè, dopo essermi assentata brevemente dalla stanza , al mio
ritorno vedo i miei composti per tartine completamente pasticciati e mescolati
tra di loro.
Sicura di sapere chi avesse sabotato
le mie creazioni, guardo fiammeggiante verso il ragazzo dagli occhi verdi.
Tranquillo e sereno, sta sbattendo con una forchetta quattro uova
, fischiettando allegramente.
Tuttavia, proprio in questo momento
trapassa la mia mente un atroce dubbio.
Possibile che Oscar non si sia accorta
di nulla? E soprattutto.... perchè non è intervenuta?
Mentre mi frullano in testa queste
semplici domande , vengo attirata dal movimento sussultorio delle spalle di
Madamigella.
Mi avvicino lentamente per carpire il motivo
di tale tremore e rimango sbigottita dall'apprendere che la causa è una risata
malamente soffocata.
E' la goccia che fa traboccare il
vaso, ma nonostante tutto, la vendetta deve essere ben calcolata e mai banale .
Così, prendo in mano un pugno di patè
e lo scaglio sulla schiena di Andrè, nascondendomi poi dietro il bancone che
separa i due ragazzi.
Ovviamente l'equivoco sortisce
l'effetto desiderato .
Dire che quel che si scatena in
seguito è il pandemonio , è troppo riduttivo.
Muri imbrattati delle più improbabili
misture...
La farina che si confonde con
l'aria....
Vestiti il cui colore originario non è
più riconoscibile, perchè coperto da chissà quali cibi.....
Siffatto tiro al massacro non so
quanto sia durato, ma avrei desiderato che si protraesse all'infinito.
Solo questo.
Invece, stremati e prosciugati di
qualsiasi energia vitale , ci accasciamo a terra.
Ma sui nostri volti non è leggibile la
stanchezza , ma una profonda e sincera felicità.
Rimaniamo in silenzio, ma sereni,
guardandoci negli occhi l'un l'altro.
Alla fine ,però , faccio notare che
potremmo passare un brutto quarto d'ora se Nanny entrasse in cucina con il
cataclisma ancora visibile .
Concordando tutti con questo pensiero,
cominciamo di mala voglia a riportare l'ordine nella stanza , consci, fra
l'altro, che la cena sia stata irrimediabilmente compromessa.
Ma non hanno fatto i conti con la mia
inventiva e il senso pratico.
Infatti, mi dileguo per cinque minuti
con quattro grosse patate in mano.
Al mio ritorno, i due mi guardano
curiosi, ma , ahimè, non abbiamo tempo sufficiente per i convenevoli , e così
ci apprestiamo a compiere il nostro duro compito.
Finalmente, verso le otto e mezzo
riusciamo a dare alla cucina una parvenza d'ordine , sebbene minima per non
destare le mire omicide di Marron Glacè.
Contro qualsiasi loro aspettativa,
invito i miei amici a sedersi a tavola nella saletta attigua , dove stamani
abbiamo fatto colazione.
In men che non si dica, riesco ad
apparecchiare in tempo utile per servire ciò che un "focoso" cuoco mi
ha aiutato a preparare.
Infatti , stando molto attenta a non
ustionarmi, pongo su un vassoio i tuberi sporchi di cenere e , dopo averli
posti al centro della tavolata, li distribuisco equamente nei piatti.
Naturalmente attiro su di me gli occhi
stralunati di Oscar, ma non quelli di Andrè, che già si sta pregustando la
bontà della cena,
nonostante la semplicità e il fatto
che non sia degna di un nobile.
Con grande naturalezza, egli agguanta
una patata cotta sotto la cenere, la apre , spalmando poi un pò di burro .
Infine ,aggiunge il tocco finale,
ovvero un pizzico di sale.
Di riflesso e per imitazione,
Madamigella ricalca i gesti del ragazzo
e dopo il primo boccone il suo scetticismo sparisce all'istante.
A volte i sapori genuini e non
barocchi sono i migliori e sono quelli che conservi più gelosamente nella
memoria,proprio come un particolare profumo o una dolce melodia.
Logicamente il bis non può mancare e
la quarta patata viene nettamente tripartita.
Finalmente satolla, mi abbandono sulla
sedia , mentre i sintomi della stanchezza stanno facendo la loro comparsa sul
mio volto.
Ma prima di sventolare bandiera bianca
davanti a Morfeo, mi rimane ancora una cosa da fare.........chiamiamolo un
regalo per Andrè.....
Infatti , avendo riordinato le poche stoviglie usate, faccio accomodare i
due sulle poltrone accanto al fuoco , provvedendo di versargli in due bicchieri
del buon Brandy.
Successivamente, quasi per concludere
questa fantastica giornata e poter così ritirarmi nelle mie stanze , parlo
così:
< Per me è ora di andare a letto.
Devo confessarvi che oggi è stato un giorno molto intenso e pieno di sorprese,
ma anche tra i più belli e degni di ricordo della mia vita.
Voi non potete neanche immaginare cosa
mi avete donato concedendomi tutto questo tempo insieme a voi.
Prima un risveglio da sogno, poi il
viaggio a Parigi, il pranzo che sapeva di nostalgia,e il resto.......
Ecco....poche e infantili parole non
sono sufficienti per esprimere la mia estrema felicità e
gratitudine....anzi....credo che non basterebbero tutte le lingue del mondo.
Quindi che dire di più?....... Ah,
sì......certo.... beh.. Buonanotte... >
< Siamo noi che dobbiamo
ringraziare te , Ester. Ancora una volta ci hai meravigliato con la tua fervida
immaginazione ed originalità.
Anche per noi è stato un immenso
piacere trascorrere questo giorno assieme a te. Inoltre, il tuo discorso ha
espresso perfettamente la tua gioia , che , credimi, è speculare alla
nostra.....
Beh...Buonanotte anche a te. > conclude
Madamigella.
Prima di lasciare soli i due ragazzi,
riesco ad incrociare lo sguardo del mio amico, su cui posso leggere una
profonda gratitudine di cui solo noi conosciamo il motivo.
Troppo esausta per pensare,mi getto a
peso morto sul letto, lasciandomi vincere dal sonno.
Mi addormento, pensando che il mattino
seguente devo svegliarmi presto per salutare Andrè.
Ma nonostante tutto, sul mio viso
rimane un puro e dolce sorriso......
Continua.........
******************************************************************************
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Capitolo 14 *** Cap.14: Partenze e nuove sfide ***
cap14
Nonostante l'orologio non segni nemmeno le sei del mattino , deboli
spiragli di luce stanno carezzando il piazzale antistante alla villa.
Tutto ,intorno a noi, è immerso nel silenzio più
profondo. Persino gli uccelli , abitanti stabili delle fronde degli
alberi , non si sono ancora destati dal loro riposo notturno.
Solamente un vento gelido ,ma flebile, riesce a muovere e rendere
animato gli opachi prati del giardino e gli zampilli della fontana.
Scendo ,incerta, la scalinata principale , essendo ancora mezza intontita dal sonno volutamente interrotto.
Stringo tra le mani un semplice pacchetto , imballato con della carta
color paglia e legato con lo spago.Incedo a passi lenti verso il
cancello semiaperto , dove un ragazzo , il cui occhio smeraldino spicca
nell'oscurità, attende , accompagnato dal suo fido destriero dal
manto d'ebano.
Prima che io possa raggiungerlo, la sua voce taglia lo spazio che cerco di colmare tra me e lui:
< Alla buon'ora, Stellina...... quasi credevo che tu te ne fossi dimenticata..... >
< Io non mi scordo mai di niente, Andrè...... e poi io mantengo sempre le promesse.
Come ti ho detto, è ancora lontano il giorno in cui ti
sbarazzerai di me, quindi ti toccherà sopportarmi anche
stavolta. Non crederai che lasci andare il mio fratellone senza averlo
salutato, vero? >
< Ahahah.... certo che no, non sarebbe da te.... Anzi, ti ringrazio
dal profondo del cuore , perchè , sinceramente, abbandonare la
casa che mi ha ospitato per tanti anni in maniera furtiva come se fossi
un ladro, beh....mi lascia un gran vuoto.
Non...non ho avvertito nè Oscar, nè il Generale,
nè la nonna. Sono sicuro che quest'ultima impazzirà dal
dolore quando apprenderà tale notizia e fin da adesso ti sono
riconoscente, perchè saprai come calmarla e come indorarle una
pillola assai amara.
Oggi parto di nascosto e , se non fosse per te, anche senza una persona cara che benedica la mia dipartita .
Tuttavia la solitudine non mi pesa e non mi peserà. Comprendo
che il mondo al di fuori di questi cancelli è più duro e
crudele, ma sacrifico volentieri il mio status di attendente
privilegiato, perchè così potrò rimanere accanto
ad Oscar.
Io so che lascio ben più di una campana di cristallo.......lascio altri miei affetti....lascio te.. >.
Vedo abbassare il capo del mio amico,mentre leggeri singulti fanno tremare la sua figura.
A stento egli riesce a trattenere le lacrime.....
< Non mi crederai ,ma ....è stata una decisione
difficile..molto combattuta.Ho dovuto scegliere tra la persona amata e
il mondo racchiuso in questa villa.
Ma un uomo non può vivere senza respirare e se io rimanessi,
sicuramente mi mancherebbe l'aria di cui non posso fare a
meno...perciò... >.
Poggio le mie mani sulle spalle del ragazzo ed il mio sguardo , carico di pianto anch'esso, si incrocia con il suo.....
< Shh... zitto, non devi dire altro.... tu non ti devi giustificare, perchè non hai niente di cui scusarti, davvero.
Io , al tuo posto, avrei fatto la medesima scelta, anche se non condivido il tuo stare nell'ombra...
" Amore " non può essere un sentimento a senso unico e a volte
uno deve dimostrarsi coraggioso fino in fondo, anche a costo di
distruggere un sogno personale.
Ricordati: più passano i giorni, più si muore lentamente.
Un affetto profondo può legare in eterno due individui, ma
può anche farli scivolare nell'abisso oscuro della disperazione,
nel tacito dolore.
Va beh.... tanto lo sai quello che penso. E' inutile rimarcare certe idee.
Piuttosto...toh... > sbatto scherzosamente il pacco sul petto del ragazzo.
< Ti ho fatto un regalino d'addio momentaneo. Infatti
preparati , perchè in un modo o nell'altro un giorno ti
farò una visita in caserma.... >
< Cos'è? Scusa se non lo scarto , ma per me è
più comodo trasportarlo se rimane così legato... >
< E' un maglioncino di lana. L'ho fatto con le mie mani e Dio solo
sa quanto tempo ci ho impiegato. Però ti avverto, se non
è di tuo gradimento o la misura non è quella giusta
oppure se è venuto male , non si accettano reclami,chiaro? Pena:
tre settimane di stufato di montone.... Verrei a Parigi appositamente
per preparartelo,ahahah.....
Ma io ,coi miei discorsi, ti sto rendendo ritardatario il primo giorno di leva.....che sbadata...
Beh, Andrè... >.
Stringo il ragazzo in un caloroso abbraccio , corrisposto con altrettanta intensità.
Attimi che durano secoli......
Secoli che invece durano attimi.....
I nostri occhi si serrano, quasi a non voler far fuggire piccole
gocce tristi , mentre respiri profondi scandiscono questi ultimi
momenti vissuti assieme in questa casa, in questa vita ovattata ed
esule da assai ben più tristi eventi.
Concludo con i tipici consigli, ma dettati dal cuore , con cui ci si
congeda da un caro amico, pronto a partire verso l'ignoto....
< E, mi raccomando..non cacciarti nei guai, cerca di stringere
amicizia coi tuoi compagni d'arme , assicurati sempre di non rimanere
troppo a lungo con gli abiti umidi dopo la ronda sotto la pioggia ....
>
< Ehi! Piano con le raccomandazioni.... sembri mia nonna...a
proposito, se ti metti una cuffia in testa ,le assomigli per davvero,
ahahah.... >
< Andrè! Non ho finito, quindi risparmiami almeno per questa volta le tue frecciate.
Il mio è un discorso serio e voglio aggiungere un'ultima
raccomandazione e vorrei che tu facessi promessa solenne... anche sui
tuoi poveri genitori , se necessario. > .
Il ghigno scherzoso e ironico sparisce dalle labbra del ragazzo, che replica:
< Continua, ma forse ho già capito dove vuoi andare a parare... >
< Devi giurarmi che ogni settimana ti recherai dal Dottor Leclercq
per farti controllare l'occhio ancora sano e che qualunque cosa
succeda , per qualsiasi segno di peggioramento, anche se minimo e
trascurabile, non esiterai a contattare il medico .
Hai ancora polmoni ben funzionanti per respirare l'aria che ti serve ,
ma per vivere, se ben ricordo, hai bisogno anche della luce....di Una
Luce, e per vederla, oltre al cuore, necessiti anche un vivo sguardo.
Per favore, so che ti sembrerà sciocca tale premura da parte mia
, ma credimi.... ti lascerò andare con l'animo più
leggero se tu fugherai le mie preoccupazioni con poche, rassicuranti
parole. > .
Così concludo , al che sento un sospiro profondo provenire non più dall'attendente , ma dal soldato.
Senza abbassare il suo sguardo , intenso ed in tumulto come un mare in
tempesta, egli poggia una mano sul petto, mentre solleva l'altra, con
il palmo in linea col braccio.
E infine:
< Ester, io potrei giurare su qualsiasi cosa , su qualsiasi persona
di questo mondo e dell'altro, ma ,credimi,di fronte a te non vale altro
testimone se nn il profondo affetto che provo per te .
E' proprio su tale sentimento che pongo le fondamenta della mia
promessa e solennemente ti assicuro che non trascurerò la salute
del mio occhio. Va bene?
Però adesso fammi un sorriso..... Odio gli addii tristi. >.
Ed io , cingendolo con le braccia ed accontentando la sua richiesta, dichiaro:
< No , Andrè , questo non è un addio, è un arrivederci... >.
Ci stringiamo a lungo, come se fosse il nostro ultimo abbraccio.
Ma il tempo è un tiranno che non permette la lunga durata di momenti struggenti o di quelli felici.
Così, mentre i primi riverberi dell'alba si stagliano tra i rami
degli alberi , osservo muta e immobile il ragazzo , finchè non
si fonde insieme al suo cavallo con l'orizzonte rosato.
Chiudo accuratamente i cancelli e , mesta e pensosa, mi dirigo in cucinaper preparare una colazione speciale per Madamigella.
In fondo ,anche per lei è un giorno importante , visto che assumerà il comando delle Guardie Metropolitane.....
*************************************
Ore 7:30, davanti all'entrata della villa..........
<........sai, Oscar, ancora non te l'ho detto, ma questa divisa ti dona tantissimo.....sei splendida. >.
E lei, salendo sulla sua cavalcatura :
< Sei troppo gentile, davvero...... In teoria sarebbe stato meglio
se avessi detto che incuto rispetto. Devo guidare i miei uomini, non
ammaliarli......
A proposito.... hai mica visto Andrè? Chissà dove si è cacciato..... >
< Io? Non..non ho idea di dove possa essere..... sinceramente anche
io ho notato la sua assenza, ma sono sicura che adesso stia dormendo o
sia impegnato in una delle sue solite attività.... > mento
io, spudoratamente < Comunque, buona fortuna, Madamigella e , mi
raccomando,al tuo ritorno , stasera, voglio sapere i minimi particolari.
Sono proprio curiosa.... Chissà come saranno i tuoi prossimi sottoposti.
Beh....allora a dopo... >
< A dopo. >.
Il rumore degli zoccoli accompagna la dipartita della ragazza che,
proprio come il suo attendente poche ore prima, sparisce dalla mia
vista.
Rimango così , a osservarla con sguardo lungimirante , a
metà tra il serio e l'assorto, finchè una dolorosa fitta
al cuore costringe i miei pensieri a concentrarsi altrove.
Comincio a tossire ,portandomi una mano alla bocca e l'altra sul petto.
Fortunatamente questo tormento dura una manciata di secondi, cosa che mi fa dare all'accaduto il giusto peso.
Inoltre, la voce di Nanny mi ricorda che oggi non è giorno di
riposo, per cui varco per la quarta volta la porta d'entrata.......
***************************************
Per mia fortuna, le mansioni assegnatemi mi permettono di tenere la mente occupata.
Tuttavia, quella che sembra una giornata uguale alle altre a palazzo
Jarjayes , in realtà viene turbata dalla visita inaspettata del
tenente Girodelle.
Lo vedo giungere alla villa verso le cinque del pomeriggio e, in tutta
la sua eleganza e arroganza tipica dei nobili , essere ammesso nello
studio del Generale.
Sebbene la mia curiosità sia tale da smuovere anche l'ultima
delle pettegole, so già quel che è venuto a fare, ovvero
chiedere la mano di Oscar.
Quindi, continuo imperterrita a spolverare i mobili della casa,
aspettando il ritorno di Madamigella, anche se un pò temuto.
*******
Finalmente, verso le otto riesco, a fatica, a portare a termine i miei
compiti; così , scendo in sala da pranzo per servire la cena
alla ragazza.
La trovo seduta , mentre il fuoco acceso alle sue spalle si riflette
sui suoi capelli, facendogli assumere una sfumatura ramata.
Ha lo sguardo molto stanco e assorto e la sua espressione non
muta allorchè si accorge della mia
presenza......anzi....c'è qualcosa in quegli occhi azzurrini che
non mi convince....
Facendo finta di non aver notato tali particolari, metto sul suo piatto le costolette d'agnello e le patate arrosto.
Ovviamente, provo a non far regnare il silenzio, pronunciando qua e là brevi frasette formali.
Purtroppo il mio tentativo di ravvivare l'atmosfera fallisce,
così come quello di nascondere la mia inquietudine dietro una
normalità apparente .
Infatti , appena tendo la mia mano sulla stoviglia ormai vuota, mi sento afferrare il polso da Oscar.
Stupore e terrore si mostrano prepotentemente sul mio volto e non
faccio in tempo a cacciarli via che lo sguardo di Madamigella incrocia
il mio.
Qualsiasi parola o suono mi muore in gola e per qualche minuto l'unico
rumore nella stanza è rappresentato dallo scoppiettìo
della legna che brucia lentamente.
Evidentemente, la risposta che cercano le sue iridi fulminanti si
può trovare solo in un chiarimento diretto, seppur doloroso.
Cogliendomi alla sprovvista, la ragazza grida, furiosa:
< Perchè? Perchè non me lo hai detto, Ester? >.
Ed io, liberandomi dalla sua presa,ma indietreggiando.....
< Di....di cosa stai parlando? Non capisco..... >.
Dietro queste insulse e fragili parole mi barrico, nel disperato
tentativo di salvarmi dalla sua ira. Ma tali deboli affermazioni hanno
solo il potere di accrescere l'astio di Madamigella, che prontamente
replica:
< Come "di cosa"? Non azzardarti a gabbarmi.Tu sai bene a cosa mi stia riferendo .
Tu... come, come hai potuto permettere ad Andrè di arruolarsi, viste le sue condizioni?
E soprattutto,perchè non mi hai detto niente?
Quando stamani l'ho incontrato tra le file dei miei soldati, mi è mancato un battito del cuore.
Sono stata tutto il giorno con la mente occupata dalla sua immagine in
divisa e dalla straziante domanda del perchè lo abbia fatto.
Ha contribuito a complicare la situazione il rifiuto dei miei sottoposti di sfilare in parata per il mio arrivo.
Fortunatamente, tutto si è risolto per il meglio, ma questi sono altri discorsi......
Comunque, prima che me ne andassi , ho voluto parlare con Andrè
per chiedergli delle spiegazioni.Ma lui, anzichè esporre le sue
motivazioni, si è chiuso in un testardo silenzio.
Ha unicamente accennato che aveva avvertito della sua decisione te sola
e che , nonostante tutto, ti aveva pregato di non rivelarmi ciò
che ti aveva detto. >.
Rabbia e dolore, che saettano dal suo sguardo ,si materializzano in poche, sofferte lacrime.
Ma Oscar non aveva ancora concluso:
< La vita nelle Guardie Metropolitane già è dura per noi ufficiali, figurarsi per un semplice militare.
Devo riconoscere che i soldati mi hanno dato del filo da torcere e so
già che dovrò usare il pugno di ferro ed essere
irremovibile per ottenere il loro rispetto.
Tuttavia, se solo penso a quello che dovrà affrontare lui......
Palazzo Jarjayes è una reggia al confronto......
Io non riesco proprio a capire il perchè mi sia rimasto
volutamente accanto, sebbene io l'abbia allontanato definitivamente....
> .
E infine, addolcendo il tono della propria voce come conseguenza di essersi tolta un grosso peso dallo stomaco....
< Quindi, Ester, in nome della nostra profonda amicizia, di quel che
ci è più caro, se sei a conoscenza di qualcosa....di
qualsiasi cosa, che possa essere riconducibile alla scelta di
Andrè, dimmelo, ti prego.... >.
Udendo tali parole e avendo puntati su di me gli occhi supplicanti di Madamigella, mi turbo e mi commuovo.
Lascio che i miei sentimenti abbiano il sopravvento , costringedomi a voltare le spalle alla ragazza .
Subito un dubbio occupa i miei pensieri: " Cosa faccio? Le dico o no la verità? Dio, aiutami.... "
....
Faccio un lungo respiro , che sembra durare secoli, e chiudo gli occhi,
lasciando che le mie mani intrecciate diventino bianche per la tensione.
Alla fine mi decido, pregando che la mia sia scelta migliore.
Mi giro lentamente, fino ad incontrare il viso della donna e finalmente, inizio il mio lungo ,tormentato discorso.....
< Credo sia giusto darti una risposta, Oscar. In fondo è un tuo diritto, anche se sono la persona meno indicata.
Io penso che tu ti sia accorta che in tutti questi anni il tuo
attendente ti sia rimasto molto fedele e che più volte abbia
messo in gioco la sua stessa vita per te. Anzi, egli ha sacrificato
tanto per te...... >.
Vedo le iridi di Oscar smarrirsi in un azzurro vitreo , ma questo non mi blocca più di tanto.
Infatti ,imperterrita continuo:
< Al di là di ciò, ti sei mai chiesta del perchè di tali premure e attenzioni? Tu non hai mai..... >.
Ma le mie parole vengono strozzate dall'improvvisa mancanza di respiro.
Meccanicamente ,porto i palmi sul petto ,in corrispondenza del cuore ,
che sta sbattendo all'impazzata, mentre minuscole gocce di sudore
stanno rendendo umida la mia fronte .
Roteo gli occhi, per poi percepire col corpo il freddo marmo del pavimento.
Riesco a sentire solo la voce di Madamigella che invoca il mio nome.
Poi il buio.
Il buio e il silenzio.
Continua.............................................................
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