They are the reason i'm here but he is the reason i live.

di Giu_wewe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** Let's start at the very beginning, avery good place to start. ***
Capitolo 3: *** russare, parlare e abbracciare (?) ***
Capitolo 4: *** Porca troia sto in intimo! ***
Capitolo 5: *** Un riccioluto molto accoloso (?) ***
Capitolo 6: *** ma si dai finiamo all'ospedale! ***
Capitolo 7: *** la prossima volta non voglio il vostro aiuto! ***
Capitolo 8: *** chi cazzo me l'ha fatto fare?!? ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Guardai gli spalti in cerca di quei quattro coglioni di cui non potevo più fare a meno. Quattro perché uno di loro se n’era andato completamente dalla mia vita, distruggendomi. Non glie ne facevo una colpa, d’altra parte si dice che la colpa non è mai di una sola persona.
Quando finalmente li trovai sul mio volto si dipinse un sorriso enorme. A richiamare la mia attenzione fu l’allenatrice che mi diceva di scaldarmi, tuttavia non feci molta attenzione alle sue parole. Mi sentivo già calda, anche se in un'altra maniera. Sentivo un calore pervadermi tutto il corpo, andava dalla punta dei piedi fino alla radice dei capelli. Questa senzazione di calore fu sostuita da brividi, quel tipo di brividi che sentivo quando lui mi guardava. In un baleno tutti i momenti passati insieme invasero la mia mente, era come se tutto quello che fino a pochi secondi prima mi circondava fosse sparito, ero sola nel nostro mondo; quel mondo che ci eravamo creati noi due, quello che era andato in frantumi in pochi attimi dopo che lui fu costretto a sparire dalle nostre vite. Sentivo la schiena bruciare e uno strano formicolio alle gambe ma decisi che era meglio non voltarsi per controllare se era davvero tornato: avevo paura di rimanere un’altra volta delusa dal fatto che non c’era. Così mi misi a cercare lo stringi naso dentro la borsa facendo però cadere il cellulare per terra. Imprecai silenziosamente e quando mi chinai per raccoglierlo, notai che avevo un messaggio.  Mentre aspettavo che si aprisse iniziando a guardare le ragazze che come me si stavano preparando per la loro esibizione. Chissà cosa le aveva spinte a continuare la loro passione, chissà che cosa o chi le motivava oggi, le dava spinta per continuare anche quando magari sbagliavano, le confortava, le aiutava ed era la per loro. Riguardai lo schermo del cellulare e lo stomaco fece una capriola, era lui. Mi aveva mandato un messaggio.
 
Harry: Puoi girarti, tranquilla che non scappo. Sto qua e non ho intenzione di andarmene. Te l’hanno detto di recente quei cinque dementi accanto a me (che d’altra parte stanno qua a non farsi i cazzi loro) che sei diventata ancora più bella?
 
Scoppiai a ridere. Mi girai cercandolo e quando finalmente i miei occhi trovarono i suoi mi sentii di nuovo a casa, lui stava qui per me. Non staccai per un attimo i miei occhi dai suoi, neanche quando dovetti andare a salutare i giudici o quando fu il mio turno di esibirmi. Mentre aspettavo il fischio pensai a tutto il tragitto fatto per arrivare qua. Pensai a come inaspettatamente quei cinque ragazzi fossero diventati tutto per me. Alzai un momento lo sguardo per incrociare il suo, i suoi occhi non mi avevano lasciato per un secondo. Mimò un ti amo con le labbra e io sorrisi, poi partì la musica e mi immersi in acqua.
 
Erano loro la ragione per cui stavo ancora in piedi. La ragione per cui mi impegnavo a coltivare la mia passione, la ragione per cui ridevo, per cui piangevo, per cui facevo quasi tutto. Ma era lui la vera ragione per cui ancora vivevo.

WEWEWEWE GENTE COME STATE? IO TUTTO BENE
FINALMENTE SONO INIZIATE LE VACANZE NON NE POTEVO PIU'
COMUNQUE NON STARO' QUA AD ANNOIARVI :)
SPERO CHE LA STORIA VI PIACCIA, QUESTO E' SOLO IL PROLOGO
MA HO GIA' IN MENTO COME ANDRA' A FINIRE QUINDI "STAY TUNED!"
DETTO QUESTO ALLA PROSSIMA E NON MORITE

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Capitolo 2
*** Let's start at the very beginning, avery good place to start. ***


NON HO RICONTROLLATO SIATE CLEMENTI!

L’orologio sul comodino segnava le cinque passate e come ogni notte il sonno proprio non ne voleva sapere di arrivare, ormai sapevo che era inutile cercare di addormentarsi così mi alzai e facendo il minor rumore possibile (visto che mia sorella e mia madre dormivano nel letto accanto al mio) andai a prendere il costume e l’asciugamano dalla valigia. Chiusi la porta alle mie spalle e scesi le scale dell’albergo fino a ritrovarmi davanti ad una vetrata che dava sulla piscina interna. Non mi passò minimamente per l’anticamera del cervello che non potevo stare li a quell’ora anche perché pagavo una cifra esorbitante per alloaggiare nell’albergo più lussuoso di Boston e di conseguenza il minimo che potevano fare era lasciarmi usare la piscina o qualsiasi altra struttura della’lbergo quando volevo. Così una volta entrata negli spogliatoi mi cambiai velocemente e in men che non si dica mi ritrovai a mollo nell’acqua calda, finalmente mi sentivo a casa. Restai ferma per una decina di minuti lasciando che il mio corpo assorbisse il caldo e si abituasse alla sensazione dell’acqua sulla pelle; anche se facevo nuoto sincronizzato da quando avevo cinque anni e la piscina era praticamente la mia seconda casa la sensazione che provavo quando entravo in acqua era sempre forte, come se fosse la prima volta che il mio corpo veniva a contatto con l’acqua. Andai sotto, l’unico rumore che sentivo era quello delle bollicine che uscivano occasionalmente dalla mia bocca, feci una decina di metri poi riemersi. Mi girai sentendo un rumore provenire dalla mia destra e per poco non mi prese un colpo: seduto a bordo piscina c’era un biondino che conoscevo fin troppo bene, accanto a lui un stava silezionsamente un riccio con un paio di occhi di un verdi che si vedevano fin da venti metri di distanza.
 
FLASHBACK: DUE ANNI E MEZZO PRIMA.


Percorrevo il corridoio di scuola tenendo lo sguardo basso, sentivo gli occhi della gente addosso ma non era la prima volta quindi scrollai le spalle e tenetti duro fino a quando non arrivai ai bagni. Mi ci chiusi dentro e la crollai, scoppiai in un pianto isterico e per calmarmi ci misi una buona mezz’ora. Le parole che quel ragazzo, il mio migliore amico, mi aveva detto, ringhiato per l’esattezza, quella mattina erano state la goccia che fa traboccare il vaso. Il perché di questo suo gesto non l’avevo capito e non volevo, chissà quale voce girava in giro su di me questa volta. Non era la prima volta che mi chiamavano “puttana” e m’insultavano ma da lui non me lo sarei mai aspettato, mi fidavo di lui, era l’unica persona che mi era rimasta e ora mi aveva lasciato sola pure lui. Mi guardai allo specchio, la ragazza che mi guardava non sembravo neanche più io: il corpo ormai era ridotto a belle e ossa, i capelli erano lunghi e scoloriti, gli occhi stanchi e rossi erano contornati da occhiaie profonde che lasciavano intuire le notti passate insonni. Non ero io quella nello specchio, era un mostro. La cosa veramente mostruosa era che a me piaceva quell’immagine, mi piaceva vedermi ridotta così. Orma il fondo l’hai toccato, peggio di così non può andare. Anzi si, inizia a drogarti va tanto una cosa in più o in meno non cambia niente no? È come se fossi morta comunque. Mi guardai un’ultima volta allo specchio prima di dirigermi a passo svelto verso l’uscita di scuola; non ce la facevo a passare cinque ore d’inferno chiusa qua dentro. Ignorai le proteste e le urla dei bidelli e continuai a passo deciso fino a non essere uscita dal cancello principale. E adesso cosa faccio?  Mi guardai intorno e quando vidi un bar decisi di passare la mattinata li, così mi sedetti a un tavolino e ordinai un succo di frutta. Quando mi alzai per andare a pagare sbattei contro qualcuno, un ragazzo biondo che mi dava molto l’aria di straniero, facendo cadere il bicchiere.
Annabelle: Cazzo! Ma guardare dove vai è un optional?!?
Detto ciò mi chinai a raccogliere i pezzi di bicchiere. Non l’avessi mai fatto, le nostre si scontrarono facendo un rumoroso “crack” e sentii una fitta di dolore pervadermi il cranio.
Annabelle: Ma porca troia! Senti lascia stare, torna a casa biondo prima che ci uccidiamo a vicenda.
Lui mi guardò senza capire e ,senza perdere il sorriso continuò ad aiutarmi a raccogliere i frantumi del bicchiere. Quando me li posò in mano lo vidi sgranare gli occhi vedendomi i polsi pieni di cicatrici, feci per dire qualcosa a lui mi precedette parlandomi in inglese e con gli occhi pieni di lacrime.
Biondino (?): Ti prego non farlo mai più, lo so che non ci conosciamo e non sono nessuno per dirti cosa devi fare ma ti prego, ti scongiuro, non farlo mai più. Fallo per questo ragazzo che ti è venuto addosso e ora piange come un cretino perché non vuole che ti rovini la vita. Sei così bella, sarebbe uno spreco.
Sbarrai gli occhi, certo non ero una spada in inglese ma lui parlava in modo da farmi capire. Poi fece qualcosa d’inaspettato,e se già non avevo le lacrime agli occhi questo peggiorò la situazione: iniziò a cantare, e fatevelo dire aveva una voce bellissima.

When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

High up above or down below
when you're too in love to let it go
but If you never try you'll never know
Just what your worth

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I

Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

 
Quando finì, rimase per un paio di minuti a guardarmi, io intanto piangevo come una fontana: nessuno che conosco aveva mai cantato per me e ora arrivava questo ragazzo sconosciuto bellissimo e mi cantava tra l’altro una delle mie canzoni preferite era normale che scoppiassi a piangere no? Senza chiedere niente mi prese il cellulare dalla tasca, mi abbracciò e click scatto una foto, mi rimise il cellulare in tasca e sorrise.
Biondino (?): ogni volta che ti viene l’impulso di farti del male guarda la foto e ricordati di me.
Mi diede un bacio sulla guancia e salutandomi timidamente con la mano se ne andò proprio com’era venuto. Quel ragazzo fece scattare qualcosa dentro di me, la voglia di vivere. Mi aveva travolto come un uragano, da quel giorno non mi tagliai più ne mi misi due dita in bocca cercando di essere perfetta o di scomparire: cambiai radicalmente, non solo fisicamente ma anche caratterialmente. Non lo feci per me, o forse in parte si, ma lo feci principalmente per lui. Non potevo sapere che quel ragazzo in futuro sarebbe diventato uno dei miei idoli o il mio migliore amico questo, però non cambiò che per me sarebbe sempre rimasto il biondino che mi aveva dedicato una canzone e mi aveva ridato la voglia di vivere.
 
Fine flashback.
 
I due furono subito raggiunti da altri tre ragazzi, certo che sono molto più belli dal vivo: le foto e i video non gli rendevano per niente giustizia.
Louis: ragazzi non sta urlando. È entrata in shock?
Harry: stiamo pure in costume, evidentemente non sa chi siamo.
Zayn: impossibile.
Annabelle: so benissimo chi siete.
Zayn: ah, l’ho detto io!
Annabelle: siete gli One Direction, boy band anglo-irlandese emersa da XfactorUK 2010. Tu sei Niall, hai 19 anni e vieni da Mullingar. Il riccio è Harry, 18 anni, Holmes Chapel. Mr. Ciuffo è Zayn, 19 anni, Bradford. Infine ci sono i due fidanzati Louis, 20 anni, Doncaster fidanzato con Eleanor Calder e Liam, 19 anni, Wolverhampton fidanzato con Danielle Peazer. Credo che la finirò qui perché sennò sembro un’ossessionata oppure una stalker.
Detto questo uscii dall’acqua e mi incamminai verso gli spogliatoi senza neanche dargli il tempo di replicare.Ssentivo la schiena bruciare il che significava che mi stavano guardando ma non ci diedi peso  e continuai a camminare come se niente fosse, come se non avessi appena incontrato gli One Direction, in costume ,nella piscina del mio albergo, e come se non mi avessero appena fissato il culo per cinque minuti. Dopo essermi fatta la doccia tornai su in camera dove crollai tra le braccia di morfeo.



GIORNO BELLE, SERA SAREBBE MEGLIO COMUNQUE:
HO PENSATO DI UNIRE QUESTA E L'ALTRA FF CHE STAVO SCRIVENDO INFATTI
TROVERETE UN CAPITOLO DELL'ALTRA INCORPORATO IN QUESTO (?) SPERO CHE VI PIACCIA
E DIMTEMI COSA NE PENSATE!
LOVA YA

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Capitolo 3
*** russare, parlare e abbracciare (?) ***


non ho ricontrollato :)

Dana: ti uccido.

Annabelle: …
Dana: sei una cogliona! Sei la persona più stupida che abbia mai conosciuto porca troia! Se nella prossima vita all’elementari mi si presenta una ragazzina di nome Annabelle davanti ricordami di non farci amicizia.
Annabelle: come faccio a ricordartelo se non ci siamo ancora conosciute e tu non vuoi fare amicizia con me?
Dana: hai ragione. Vabbè ma rimani comunque una cogliona patentata di prima categoria! Ti pare che tu ti ritrovi gli One Direction in costume davanti a te e inizi a ripertgli la loro biografia che molto probabilmente sai meglio di loro!
Annabelle: tu invece ricordami che la prossima volta che cerco conforto di non chiamarti.
Dana: come faccio se non mi hai ancora chiamato?
Annabelle: che fai riusi le mie frasi?
Dana: no. È diversa da quella che hai detto tu e comunque non farmi cambiare discorso: spiegami perché NON SEI ANDATA LI E NON GLI HAI CHIESTO UN AUTOGRAFO PER LA TUA MIGLIORE AMICA!
Annabelle: non lo so e smettila di urlare come una mandragola!
Dana: una che? Perché hai tirato fuori Harry Potter ora? O mio dio stai messa peggio di quello che pensavo. Ora rispondi di nuovo alla domanda che ti ho fatto prima.
Annabelle: quale domanda? Sai credo di aver perso il conto delle domande che mi hai fatto anche perché erano seppellite tra montagne di insulti.
Dana: non esagerare, non ti ho insultato così tanto!
Annabelle: la prossima volta registro la nostra conversazione!
Dana: ok scusa. Ora mi spieghi perché NON SEI ANDATA LI E GLI HAI CHIESTO UN AUTOGRAFO PER LA TUA MIGLIORE AMICA OPPURE NON HAI FATTO AMICIZIA O QUALSIASI ALTRA COSA?
Annabelle: sono una stupida? Poi ero impanicata non sapevo che fare, non volevo essere la solita fan che va li e inizia a urlare come una pazza.
Dana: ok hai ragione vabbè tanto stanno nel tuo stesso albergo quindi li rivedrai. Il biondino ti ha riconosciuto?
Annabelle: credo che farò di tutto per evitarli. Comunque no, non mi ha riconosciuto.
Dana: mi dispiace.
Annabelle: anche a me. Dana ora devo andare a cena che è da circa una ventina di minuti che mia madre mi chiama e credo che se non vado li non ritornerò mai più: se leggi un articolo di giornale su una diciassettenne uccisa dalla madre a Boston sono io, ti ho voluto bene. Ciao scema!
Dana: cogliona!
Dopo aver chiuso la chiamata buttai il cellulare sul letto e scesi giù per cena. Stavo cenando tranquillamente quando quella squilibrata di mia sorella iniziò a urlare come una pazza. Sapendo già il perché mi dileguai e corsi su in camera, Dana mi avrebbe ucciso lo so ma non ce la facevo a stare nella loro stessa stanza dopo quello che era accaduto la sera prima. Mia madre e mia sorella tornarono su un’ora dopo e con mia sorella decidemmo a giocare a burraco giù nella sala bar. Passammo due ore a giocare a carte.
Marianna: senti Nana io vado a letto che sono stanca morta tu che fai?
Annabelle: vengo anch’io, tu intanto inizia a salire che metto a posto le carte e chiedo un bicchiere d’acqua al bar.
Marianna: ok allora ci vediamo su, notte!
Annabella: notte!
Iniziai a dividere le carte in due mazzi, mi piaceva molto l’ordine quindi avevo questa mania che nel mazzo di carte rosse non ce ne poteva essere neanche una blu e viceversa. Una volta finito mi accasciai sulla poltrona e chiusi gli occhi. Evidentemente mi addormentai perché quando aprii gli occhi il bar era vuoto e l’orologio segnava mezzanotte passata. Feci per alzarmi quando notai che davanti a me c’erano quei cinque ragazzi che avevo cercato di evitare per tutto il giorno.
Liam: ti sei svegliata finalmente! Passavamo di qua e ti abbiamo visto seduta, all’inizio pensavamo ti fossi sentita male poi però hai iniziato a russare e abbiamo capito che dormivi.
Si alzò un risolino generale ed io come risposta mi portai una mano alla faccia. Mamma mia che figura di merda.
Annabelle: ho fatto altre cose imbarazzanti?
Louis: ti sei messa a cantare a squarciagola poi ti sei accasciata su di Niall e non l’hai mollato più.
In quel momento mi accorsi di essere tra le braccia del biondo e arrossii mentre cercavo di scrollarmelo di dosso lui però non ne voleva sapere e quando alzai lo sguardo con fare supplicante mi rivolse un sorriso bellissimo.
Zayn: ti sei scordata di dirci il tuo nome ieri sera
Annabelle: vi interessa? Non è che se vi dico il mio nome poi avete il via libera per portarmi a letto eh!
Questa volta al posto di un risolino, scoppiò una propria e vera risata di cuore.
Liam: tranquilla non è nostra intenzione visto che 4/5 tradirebbero le loro fidanzate e il quinto mancante è troppo dolce per farlo. Quindi ora esigiamo nome, età, data di nascita, luogo di nascita, nazionalità in poche parole la tua biografia.
Annabelle: ok. Allora mi chiamo Annabelle Dumas, mio padre è francese mia madre italiana, al momento vivo a Roma ma in passato ho vissuto cinque anni in Inghilterra. Faccio nuoto sincronizzato a livello agonistico e infatti sono nella nazionale italiana e ho diciassette anni, sono nata il 15 febbraio 1995.
Niall: il colore di capelli è naturale?
Annabelle: si, ho i capelli rossi di mio. Ora spiegatemi la cosa dei quattro quinti, chi è fidanzato?
Louis: beh io, Liam, Zayn e Harry.
Annabelle: quindi quello che secondo voi non mi porterebbe a letto sarebbe Niall? Questo spiega perché non si è scollato per tutto il tempo. Biondino mettiamo le cose in chiaro non finirò nel tuo letto.
Harry: non sarebbe mai capace, è troppo buono!
Annabelle: mi prendi per il culo? Secondo voi davvero credo che siete gli angioletti che volete sembrare? Ma per favore, chissà quante ve ne portate a letto! Dai su, lo sapete benissimo di essere belli poi se ci aggiungi il fatto che metà mondo cade ai vostri piedi facciamo bingo.
Harry: si capisce così tanto?
Annabelle: no in realtà per niente. Però basta un po’ di cervello, d’altra parte siete ragazzi di diciotto, diciannove e venti anni se non aveste gli ormoni a mille ci sarebbe da preoccuparsi.
Zayn: intelligente la ragazza!
Annabelle: lo so modestamente, ora scusate ma devo tornare in camera!
Niall: ci vediamo domani a colazione!
Harry: questa volta non scappare però come hai fatto sta sera eh!
In tutta risposta alzai il dito medio e sfrecciai in camera dove mi addormentai, strano ma vero, in poco tempo.


PUONCIORNOOOOO COME VA? HO AGGIORNATO YEAAAAAAH!
OK BASTA AHAHAHAHAH VI LASCIO QUESTO CAPITOLO E VADO A DORMIRE
SIETE FANTASTICHE E GRAZIE A CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITE O
PREFERITE (QUELLO CHE E') SIGNIFICA MOLTO PER ME!
LOVE YAA

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Capitolo 4
*** Porca troia sto in intimo! ***


non ho ricontrollato!

Quando scesi giù a colazione il giorno dopo ero di pessimo umore: quella mattina mi era venuto il ciclo e mi facevano malissimo i reni, sfortunatamente mia madre era convinta che stare a rotolarsi sul letto dal dolore non mi aiutasse e che quindi sarei dovuta scendere lo stesso. Evidentemente lei non aveva mai avuto il mio ciclo. Stavo seduta al tavolo con lo sguardo fisso sul piatto pieno davanti a me quando qualcuno mi colpì una spalla, feci per aggredirlo ma riuscii a fermarmi in tempo notando che era un Niall sorridente.
Niall: mi scusi singorina è occupato il posto accanto a lei, mi posso sedere?
Annabelle: mia madre mi dice non parlare con gli sconociuti quindi in genere non li faccio sedere accanto a me ma credo che per lei farò un eccezione!
Lui allargò ancora di più il sorriso, non so come, e si sedette.
Niall: guarda che noi ci conosciamo benissimo!
Gli rivolsi uno sguardo interrogativo e lui sorrise prima di iniziare ad ingozzarsi di cibo.
Niall: comunfue beffa mafietta!
Annabelle: eh?!?
Louis: CHUPAAAA!
Annabelle: Anche alle dieci di mattina sei sempre pronto a rompere i coglioni?
Louis: per te sempre carotina!
Annabelle: carotina? Oh andiamo Louis ma se neanche ti piacciono le carote!
Lui mi guardò incuriosito.
Louis: come fai a saperlo?
Annabelle: l’ha detto tua sorella in una twitcam.
Harry: tu guardi le twitcam di sua sorella? Ma allora sei una nostra fan supersfegatatissima!
Annabelle: una che?
Zayn: buongiorno bel culo!
Annabelle: buon.. aspetta un secondo, come cazzo mi hai chiamato?
Zayn: raggio di sole?
Annabelle: no troio dei miei stivali hai detto bel culo!
Niall: supponiamo che abbia detto bel culo io lo prenderei come complimento!
Annabelle: biondo da che parte stai?
Niall: dalla tua ovviamente ma…
Harry: ma Zayn ha ragione, hai un bel culo!
Zayn: zitti tutti un secondo, mi hai appena chiamato troio? Non esiste neanche una parola del genere!
Annabelle: infatti l’ho inventata. TROIO!
Zayn: CULONA!
Annabelle: fanculo moro
Liam: buongiorno raggio di sole! Che si dice?
Harry: si dice che hai appena interrotto quella che si sarebbe trasformata in una lotta sumo!
Liam: eh?
Louis: CHUPAAAA!
Annabelle: Ma che avete oggi con tutti questi soprannomi? E poi Louis finiscila con questo chupa che se iniziamo a giocare te la metto al culo hai capito sidhlasuhblasuhlds?
Louis: eh?
Annabelle: CHUPAAAAA!
Liam: ci sto capendo poco, qualcuno mi spiega?
Harry: te l’ho già spiegato, ma se vuoi lo rendo più facile. Zayn + Annabelle = lotta sumo!
Annabelle: lotta di sumo? Ma mi pigli per il culo? Da quando in qua peso una tonnellata!? Credo che Zayn rientrerebbe negli standard ma io no!
Zayn: ehi!
Rivolsi al moro un occhiata vincente e ridiressi (?) la mia attenzione al biondo che ora stava mangiando quello che credo fosse il bis del bis.
Annabelle: stavamo dicendo biondo?
Niall: che mi piace la tua maglietta, i coldplay spaccano e poi fix you è una delle mie canzoni preferite!
Mi fece l’occhiolino e io abbassai lo sguardo per guardare la maglietta che avevo indossato quella mattina per caso: era quella che avevo comprato al concerto dei coldplay. Che si fosse ricordato di quello che era accaduto? Ti pare Annabelle che si ricorda; ha conosciuto così tante persone in questi anni come fa a ricordarsi di te? Finì la mia colazione e dissi ai ragazzi che ci saremmo visti dopo perché mia madre mi voleva costringere a visitare la città quella mattina. Mentre aspettavo l’ascensore sentii due braccia prendermi da dietro e un mento poggiarsi sull’incavo del mio collo, non dovetti girarmi per riconoscere chi fosse avrei riconosciuto quel profumo tra mille.
Niall: sai non mi sono mica scordato di quella ragazza che ho “casualmente” incontrato quando stavo in vacanza in Italia con i miei famigliari prima di diventare famoso eh!
A quella affermazione mi illuminai, allora non si era scordato! Era come se mi fossi tolta un peso dalle spalle.
Annabelle: davvero? Pensavo che non ti ricordassi, d’altra parte per me quel giorno sei stato fondamentale ma io per te ero solo una delle tante ragazze che rimorchiavi!
Niall: ehi mica ho cercato di rimorchiarti!
Annabelle: giusto, mi sei solo venuto adosso per sbaglio.
Niall: in realtà non era per sbaglio ma se tu vuoi pensare così fai pure.
Gli rivolsi un super maga sorriso e gli saltai adosso, quanto amore per quel biondo. Alla fine con l’aiuto di un Niall dolce e pacioccoso riuscii a convincere mia madre a farmi rimanere con Niall in albergo (MIRACOLO!). dopo pranzo lo cacciai perché dovevo fare la doccia, prima di andarsene però mi avvolse in un abbraccio a panda.
Niall: sei speciale non scordartelo mai!
Annabelle: anche tu lo sei. Fidati che se non fossi una rintriciullita ti sarei già saltata adosso quindi non ascoltare chi ti dice che sei brutto ok biondo?
Niall: certo roscia! Ora vado sennò i ragazzi iniziano a farsi tutti i filmini mentali su cosa sto facendo.
Mi diede un bacio in fronte e si dileguò, così andai a farmi un BELLISSIMA E LUNGHISSIMA doccia calda.
Proprio mentre mi stavo mettendo mutande e reggiseno bussarono alla porta, sbuffai dato il tempismo.
Annabelle: MARI VAI TU CHE SONO INDECENTE???
Mia sorella mi guardò in cagnesco dalla sua postazione sul divano.
Marianna: perché devo fare sempre tutto io?!?
Decisi di non rispondergli anche perché conoscendola non mi avrebbe mai fatto andare ad aprire la porta semi nuda, magari ero un pazzoide! Infatti come pensavo si alzò, andò ad aprire e iniziò a urlare come una pazza. Ok forse non è stata una buona idea mandarla ad aprire la porta! forse è davvero un pazzoide che esattamente in questo momento la sta facendo a pezzettini, ok allora è meglio che scappo: potrei saltare da balcone a balcone! Ok annabelle ma che cazzo pensi?
Marianna: NANA PERCHE’ I ONE DIRECTION STANNO IN STANZA NOSTRA E CERCANO TE? ODDIO SVENGO, HO BISOGNO DI ARIA.
E ti pareva che erano quei cinque coglioni.
Marianna: ok se non vi dispiace ora esco, mi calmo e vado a pensare alla figura di merda appena fatta.
Detto questo sentii la porta chiuderesi, delle risate e infine la testa di Louis fece capolino dalla porta.
Louis: adesso è dopo NANA?
Decisi di ignorare il modo in cui mi aveva chiamato anche perché non potevo uccidere uno dei One Direction, oppure si?
Annabelle: se non avete niente altro da fare che scartavetrare i coglioni a me ok!
Harry: vedo che non perdi mai il tuo lato acido.
Annabelle: di sicuro non per te riccio!
Gli feci un occhiolino e lui scosse la testa sapendo che scherzavo.
Liam: spiegami una cosa, come mai la maggior parte delle volte che ti incontriamo sei mezza nuda?
Porca troia sto in intimo!
Zayn: perché glie lo hai ricordato? Ora si andrà a cambiare, uffa!
Annabelle: prima di tutto non credo che sia la prima volta che vediate una ragazza in mutande e reggiseno e poi credo che assomigli molto ad un costume no?
Louis: se tu hai costumi di pizzo nero allora si!
Annabelle: taci! Detto questo grazie Zayn di avermi ricordato che devo andare a cambiarmi e Niall finiscila di fare il vago perché ti ho visto che mi stavi divorando con gli occhi fino a tre secondi fa!
Harry: colpito e affondato!
Niall strabuzzò gli occhi e le sue guance assunsero un bel colore rosso pomodoro, quant’era pacioccoso! Mi veniva voglia di abbracciarlo ma visto le circostanze mi limitai ad uscire dalla stanza ed andare a infilarmi la prima cosa che mi capitò tra le mani, cioè la tuta. Fantastico così si che sei sexy! Tornai di là e trovai Niall, Zayn, Harry e Louis intenti a giocare a mario cart mentre Liam stava comodamente seduto sul divano a godersi lo spettacolo: Niall piagucolava come un bambino perché Harry lo aveva appena ucciso e da primo era passato a settimo, Zayn stava dicendo chissà che cosa in arabo perché continuava a finire fuori pista mentre Louis cercava di fare il solletico a Harry che intanto era primo. Il resto del pomeriggio fu passato così a cazzeggiare. Quando, stanchi di aver giocato per due ore di fila, mi accorsi che erano le sei passate corsi in camera a prendere il laptop sotto lo sguardò curioso dei ragazzi. Appena acceso mi collegai a skype e avviai la chiamate per Dana; di sicuro mi avrebbe ucciso visto che gli avevo detto che l’avrei chiamata un’ora fa. Infatti la sua voce riempì la stanza dopo solo due squilli e la sua faccia incazzata apparve sullo schermo.
Annabelle: vengo in pace!
Dana: ma porca troia i quel cane in calore, che cazzo di fine hai fatto? E da solo un'ora che ti aspetto, è meglio che tu abbia una buona spiegazione perché sennò appena ti vedo ti ficco un palo su per il culo di traverso!
Annabelle: ed ecco a voi Miss Finesse 2012 signori e signore!
Dana: non sei nelle condizioni di sfottere. L’unica cosa che potrebbe giustificare la tua assenza è il fatto che stavi a letto con cinque ragazzi bellissimi e bravissimi.
Annabelle: allora io direi che primo non riuscirei a stare a letto con cinque ragazzi contemporaneamente ma che uno alla volta andrebbe bene anche se, secondo, non sono così troia da farlo anche perché la vedo poco possibile visto che più della metà sono fidanzati! E terzo va bene se ci ho semplicemente passato tutto il pomeriggio insieme?
Dana: mi pigli per il culo?
Annabelle: ora accendo la video camera tu però rimani calma!
Appena Dana si accorse che non era uno scherzo e che accanto a me c’erano loro iniziò a saltare e a urlare per tutta la stanza.
Annabelle: Dana?
Niente.
Annabelle: Dana?
Ancora niente.
Annabelle: DANA TI RICORDO CHE LA VIDEO CAMERA E’ ACCESA FINISCILA DI DIMENARTI CHE SEMBRI UN LOMBRICO!
Lei si fermò tutto ad un tratto e tornò a sedersi davanti allo schermo facendo un timido ciao ciao con la mano.
Ragazzi: CIAO DANA!
Non ci fu neanche il per tempo per il silenzio imbarazzante perché Niall cascò dalla sedia scatenando una risata generale e così i ragazzi e Dana iniziarono a parlare come se si conoscessero da una vira. Una volta chiusa la chiamata i famossisimi UAN DIRECTIOOON dovettero tornare un camera cos’ ci dettimo appuntamento per il giorno seguente.
 
 
SCIAOOOOOO OK LO SO CHE SONO IN SUPER MEGA
RITARDO MA SONO STATA IN VACANZA E QUINDI NON
SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE, SCUSATE! COMUNQUE
ECCO SFORTANO APPENA CALDO (?) UN NUOVO CAPITOLO
DITEMI CHE NE PENSATE UN BACIONEEE

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Capitolo 5
*** Un riccioluto molto accoloso (?) ***


non ho riletto! :)

I giorni seguenti passarono tra giocate alla play, cinema, giocare a carte, shopping, battaglie con i cuscini e tanto ma tanto casino, d’altra parte stiamo parlando dei One Direction quindi un pomeriggio rilassante era l’ultima cosa che uno si poteva aspettare. Legai molto con tutti loro, non sapevo quello che sarebbe successo dopo la partenza e non volevo pensarci così non tirai mai fuori l’argomento e sembrava che a loro andasse bene così visto che non aprirono bocca sulla faccenda. La mattina del mio ultimo giorno (sarei partita il giorno seguente) mi alzai presto, troppo presto considerando l’ora a cui mi ero addormentata ieri sera, forse dovrei dire questa mattina, mannaggia a  Louis e le sue  maledette battaglie con i cuscini. Sapendo che mia madre non si sarebbe svegliata per almeno un’altra ora gli lasciai un bigliettino su cui c’era scritto che avrei passato la giornata fuori con i ragazzi, cazzata colossale, ma volevo godermi l’ultimo giorno girando per la città in pace. Detto così sembra che non mi piace passare tempo con i ragazzi, cosa assolutamente falsa e stupida da pensare, ma devo ammetere che è una delle cose più stancanti che ho mai fatto in vita mia: quando sto con loro è come se tornassi ad essere una bambina di quattro anni. Prima di scegliere i vestiti uscii fuori in balcone per controllare la temperatura: appena entrai a contatto con l’aria fredda il mio corpo fu percosso da un brivido. beh direi che oggi mi vesto pesante! Così una volta rientrata presi i pantaloni verde bottiglia attillati della gap e un felpone della Jack Wills. Presi da sopra la sedia la borsa e il giacchetto e uscii, naturalmente ai piedi avevo le mie amatissime VANS grigie, compagne di sventura da almeno due anni. Credo che devo comprate un paio di scarpe nuove. Mentre aspettavo l’ascensore tirai fuori l’ipod e ficcai le cuffiette nelle orecchie, quasi come se qualcuno  mi volesse prendere in giro appena schiacciai il bottone “casuale” parti What Makes You Beautiful, scoppiai in una risata fragorosa pensando a quante volte i ragazzi me l’avessero cantata negli ultimi giorni e visto che mi trovavo in un ascensore da sola cominciai a cantare a squarcia gola. Proprio mentre stavo cantando l’assolo di Harry le porte si aprirono per rivelare proprio lui che mi guardava divertito, per non perdere la mia dignità ancora di più di quanto non l'avessi già fatto (era volata giù dalla finestra) continuai a cantare fino alla fine prima di togliermi le cuffiette e dirigere la mia attenzione a quel ragazzo riccioluto accanto a me.
Annabelle: non dire niente.
Harry: va bene
Annabelle: hai appena parlato! Zitto, da quella labbra non deve uscire neanche una sillaba ok?
Harry: ok
Annabelle: cosa non capisci nella frase “neanche una sillaba”? facciamo così, tu ti scordi di avermi appena sentito cantare a squarcia gola e io mi scordo della figura di merda colossale appena fatta. Ora se non ti dispiace vado a rimuginare sopra l’accaduto.
Quando finalmente uscii dall’albergo, dopo essere scappata dalle grinfie di Harry, mi diressi verso lo starbucks che si trovava alla fine della via. C’eravamo passati davanti svariate volte con i ragazzi ma non eravamo mai entrati così visto che il mio stomaco brontolava approfittai della situazione. Riuscii a fare due metri prima che Harry apparse alla mia sinistra devastando la pace interiore che mi ero creata in quei pochi minuti di libertà.
Harry: dove vai a quest’ora?
Annabelle: vado a prendere la mia astronave per arrivare su Marte! Dove vado secondo te Harry alle otto e mezzo di mattina?
Harry: non lo so dimmelo tu!
Annabelle: sto andando a fare colazione, sai com’è i comuni mortali quando si svegliano in genere vanno a mangiare qualcosa.
Harry: abbiamo mangiato pane e simpatia per colazione?
Annabelle: ti ricordo che non l’ho ancora fatta, e poi scusa tu dove stavi andando?
Harry: tornavo in camera, sai è quello che si fa dopo che uno va a trovare la sera prima la fidazata.
Annabelle: non ho bisogno di un rapporto dettagliato di quello che hai fatto, la mia era pura cordialità. Non mi aspettavo che mi rispondessi.
Harry: me l’hai chiesto tu! E poi mica ti verrei a raccontare di quello che faccio con la mia ragazza la notte anche se credo che tu sia troppo piccola per capire.
Lo guardai di traverso e lui sorrise maliziosamente.
Annabelle: ma di quale ragazza stiamo parlando? Perché mi pare che tu ne cambi una a notte! Stai sicuro che comunque per sapere della tua vita “sessuale” mi basta leggere sui giornali!
Harry: credo che tu mi abbia confuso con Zayn, io ho una ragazza solo che non è una cosa pubblica!
Annabelle: ohw che cosa carina e dolce. Spiegami perché lo stai dicendo a me visto che non mi interessa?
Harry:sicura?
Annabelle: certo tesoro, non cadono mica tutte ai tuoi piedi lo sai vero?
Harry: anche io ti voglio bene.
Annabelle: ora se non ti dispiace vorrei andare a fare colazione. DA SOLA. Ci vediamo dopo Styles e mi raccomando non metterla incinta la prossima volta che passate una notet focosa insieme!
Me ne andai soffocando una risata. Dovetti camminare poco prima di raggiungere lo Starbucks, entrai e mi misi in fila. Quando toccò a me avevo già deciso cosa prendere così ordinai senza esitazioni.
Annabelle: un mocaccino per favore!
Harry: due grazie e magari anche un muffin al cioccolato.
Mi voltai e gli rivolsi un’occhiataccia sbuffando ma non dissi niente perché in fondo la sua compagnia non mi dava fastidio anzi era piacevole, nonostante litigassimo la maggior parte del tempo mi divertivo con lui.
Annabelle: spero che hai i soldi perché di sicuro io per te non pago!
Harry: amore dai non fare così! Lo so che ci sei rimasta male ma mi sono scusato tante di quelle volte, guarda la pago tutta io! Anche perché il minimo che posso fare visto che ogni giorno mi riempi con il tuo amore (?).
Harry si rivolse alla cassiera sorridendo e poi mi guardò con fare da innamorato, io intanto stavo la ferma e non ci capivo niente.
Annabelle: ma amore a chi scusami?
Harry: deve essere ancora arrabbiata perché ieri sera mi sono scordato di avvertirla che andavo a cena con amici! Mi sono scusato un miliardo di volte ma niente, è irremovibile!
Harry parlava con la cassiera della nostra “presunta vita amorosa” come se fossero vecchi amici e io intanto cercavo di capire a che gioco stesse giocando quel coglione di Styles. Mi stufai e così alzando gli occhi al cielo andai a cercare un tavolo, ne trovai uno vicino alla finestra e mi sedetti aspettando il riccio. Quando lo vidi dirigersi verso di me con un vassoio pieno di cose lo guardai incuriosita.
Annabelle: devo essermi persa qualcosa. Da quando io e te stiamo insieme? E poi tutta quella roba da dove l’hai presa?
Harry: la cassiera mi ha offerto il tutto dicendomi “così magari la addolcisci un pochino” e il fatto di stare insieme era solo un modo per ottenere cibo!
Alzai le spalle, quel ragazzo era strano forte.
Annabelle: sei al corrente che tutto questo cibo lo avresti potuto ottenere lo stesso flirtandoci un poco invece che far passare me come la ragazza capricciosa?
Harry: ma così poi mancavo di rispetto alla mia ragazza!
Annabelle: sei serio?
Lui addentò il muffin e poi mi guardò.
Harry: certo.
Annabelle: si ma ora tutti penseranno che sono la tua fidanzata!
Harry: per tutti intendi la cassiera?
Annabelle: non mi prendere in giro. Lo sai quanto in fretta si diffonderà questa cosa?
Lui scrollò le spalle, evidentemente non ci aveva pensato. Per un secondo mi parve di cogliere un velo di preoccupazione (se si può definire così) nei miei confronti questa però poi mutò immediatamente in malizia.
Harry: beh allora posso dire che ho una ragazza super sexy!
Gli rivolsi un occhiataccia, era proprio un don giovanni!
Annabelle: spero che la tua vera ragazza ti lasci immediatamente, te lo meriteresti!
Harry: se mi lascia avrò sempre te, amore mio.
Grugni e rivolsi la mia attenzione al muffin che Harry mi aveva messo nel piatto, era davvero invitante così iniziai a mangiarlo. Una volta che il mio stomaco fu saziamente riempito alzai lo sguardo e mi misi a studiare il ragazzo davanti a me, era davvero bello. Mi accorsi che lo stavo fissando da più o meno cinque minuti solo quando lui alzò lo sguardo e ancorò i suoi occhi ai miei.
Harry: così mi sciupi bellezza!
Roteai gli occhi, perché doveva rovinare sempre tutto?
Annabelle: comunque volevo ringraziarti per la colazione
Harry: non c’è di che dolcezza
Rimase per un po’ a guardarmi, i suoi occhi scorrevano su tutto il mio viso ma alla fine andavano a finire sempre sulle mie labbra.
Annabelle: guarda che solo perché mi hai offerto la colazione non significa che finiremo a letto insieme eh!
Harry: stai tranquilla che ho già chi mi soddisfa anche se tu sei un bocconcino allettante!
Scossi al testa sorridendo, in fondo sapevo che anche lui scherzava. Come io ero sempre sarcastica e acida lui faceva il don Giovanni. Quando ci alzammo Harry prese la mia mano e intrecciò le dita con lei mie, per un momento non capì se facesse sul serio ma poi mi ricordai della cassiera così stessi al gioco e lo attirai a me per schioccarli un bacio sul naso. Una volta usciti notai che Harry non lasciava la mia mano così pensai di farlo io, ma ogni mio tentativo fu invano perché lui la strinse ancora di più. alzai lo sguardò e incontrai i suoi occhi verdi. lui mi sorrise e io sentii le guancia andare a fuoco così per distrarre l'attenzione da me dissi la prima cosa che mi passò per la testa.
Annabelle: lo sai che hai degli occhi da gatto?
 
CIORNO BELLEZZE!
 LO SO CHE FA SCHIFO E CHE SI CAPISCE POCO DELLA
RELAZIONE TRA HARRY E ANNABELLE MA E' COME PER DIRE
CHE E' UNA COSA MOLTO INCASINATA LOL
OGGI SONO A LAVORO DA MAMMA, ERO INDECISA SE AGGIORNARE
MA ALLA FINE L'HO FATTO LO STESSO. AMATEMI LOL
ORMAI E' INUTILE DIRVI DI RIMI COSA NE PENSATE PERCHE' NON LO
FATE MA A ME BASTA VEDERE CHE LA STORIA VIENE LETTA PER CONTINUARE
QUINDI BUONA LETTURA GENTE! E SE NON AGGIORNERO' PER UN
PO' E' PERCHE' PARTO E NON PERCHE' SONO MORTA!
 UN BACIO LOVE YA
 

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Capitolo 6
*** ma si dai finiamo all'ospedale! ***


NON HO RICONTROLLATO :)
 

Bene, hai appena ottenuto l’effetto contrario di quello che volevi fare. Ti pare che te ne esci con certe cose Annabelle? Un semplice “oh guarda quell’edificio” non potevi dirlo?
Harry: hai appena detto che ho gli occhi come un gatto?
Annabelle: caramelle.
Harry:cosa?
Annabelle: i folletti verdi fanno una danza strana attorno al fuoco, oppure non sono folletti? Il bagnoschiuma è quasi finito e devo ricomprarlo. Topogigio è un topo inutile anzi no è il mio preferito proprio per la sua inutilità.
Harry avvicinò la mano libera, perché con una era ancora impegnato a tenere saldamente la mia, alla mia fronte e ce la posò sopra guardandomi preoccupato.
Harry: ti senti bene?
Annabelle: mai stata meglio! Oh guarda il fantasma di zia peppina, seguiamola su!
Lui mi guardò divertito ma io non gli diedi la possibilità di dire niente visto che iniziai a correre come una forsennata per le strade che ormai si stavano riempiendo e visto che le nostre mani erano ancora saldate insieme lo trascinavo dietro a me. Diciamo Annabelle che sei un’emerita cogliona! Ma cosa cazzo mi passa per la testa, ora penserà che non sto bene.
Tutto ad un tratto mi sentii tirata indietro come a molla e andai a finire contro Harry e come due coglioni cademmo per terra.
Annabelle: genio del male non lo sai che se ti fermi mentre due corrono quello che sta davanti fa effetto molla e con molte probabilità si fa pure male? Non potevi avvisarmi che ti fermavi?
Harry: magari avresti riniziato a parlare a vanvera e non volevo rischiare di dovermi subire altri discorsi insensati. Anche se in realtà è stato abbastanza divertente vederti gesticolare e dimenarti parlando di cose senza senso.
Intanto si era alzato e mi guardava dall’alto al basso, LETTERALMENTE, con un sorriso beffardo sulle labbra.
Annabelle: pensi di darmi una mano ad alzarmi oppure no?
Lui mi porse una mano e mi tirò su in un batti baleno, forse con troppa forza perché mi ritrovai incollata al suo petto a due centimetri dalla sua faccia. Il sorriso beffardo di Harry si tramutò in preoccupazione quando notò l’espressione di dolore che era apparsa sul mio viso.
Harry: tutto a posto?
Annabelle: no. Credo di essermi fatta male.
Harry: che ti eri fatta male me ne ero accorto anche da solo, dove?
Annabelle: la caviglia
Lui senza dire niente si chinò ad ispezionarla, cosa che feci pure io quando tornò a guardarmi con una faccia che faceva un baffo ai morti, e con orrore notai che si era gonfiata ed era diventata tutta viola.
Harry: credo che sia meglio se ti porto all’ospedale.
Annabelle: NO! TUTTO MA NON L’OSPEDALE, MI DOVRANNO METTERE L’AGO E IO NON VOGLIO. FA MALE TI PREGO HARRY L’OSPEDALE NO.
Lui però non sembrò darmi ascolto visto che mi prese in braccio e mi depositò su una panchina che stava la accanto prima di chiamare qualcuno. Rimasi la seduta per dieci minuti buoni prima che Harry tornò e si sedette accanto a me.
Harry: beh il mio autista ci sta venendo a prendere e poi ci porta all’ospedale.
Annabelle: ma all’ospedale mi fanno la punt-
La mia frase fu interrotta da una serie di “O MIO DIO E’ HARRY STYLES!” “POSSO FARE UNA FOTO?” “MI SPOSI?” così mi feci piccola piccola e aspettai che Harry finisse di fare autografi. Tuttavia quello che prima era un innocuo gruppo di dieci di ragazze si tramutò presto un uno sciame pronte a tutto pur di attirare l’attenzione del riccio infatti una ragazza di circa la mia età mi buttò giù dalla panchina per riuscire ad arrivare più vicino. L’urlo che usci dalla mia bocca dopo fece girare tutti, compreso Harry che accorse subito a raccogliermi, fortunatamente in quel momento arrivo il suo autista e lui salutò tutte le ragazze ed entrò in macchina con me in braccio.
Annabelle: se la tua fan mi ha procurato altri danni alla caviglia giuro che la trovo e la faccio a pezzettini! Inoltre la faccio contattare dal mio avvocato perché sarà solamente ed esclusivamente colpa sua se non vincerò l’oro alle olimpiadi.
Il riccio non rispose e si limito a ridere. Il viaggio in macchina durò poco e appena la macchina si fermò Harry mi prese in braccio e mi portò dentro l’ospedale. Fortunatamente non avevo niente di rotto però comunque mi misero una benda visto che la caviglia era slogata e mi diedero delle stampelle ordinandomi di non sforzarla per almeno una settimana che sennò potrei romperla. Quando finalmente uscii da quel posto infernale mi ritrovai davanti alla macchina quattro facce conosciute con in mano palloncini giganti.
Feci per andare ad abbracciarli quando un Louis mi anticipò capultandosi fra le braccia urlando chissà che cosa a proposito del fatto che potevo morire, che gli sarei mancata tantissimo e che non potevo fargli prendere certi spaventi.
Annabelle: non credi di esagerare un po’ Louis? Ho solo una caviglia slogata e non sto morendo in un letto d’ospedale visto che sto qui a parlare con te!   
Liam: Annabelle ci hai fatto prendere uno spavento! Harry ci ha chiamato dicendoci che stavi in ospedale e noi abbiamo appena pensato subito al peggio.
Zayn: Niall pensava che era una cosa molto grave e ci ha fatto comprare questi palloncini enormi dicendo che di sicuro li avresti apprezzati. Sinceramente mi sento abbastanza un cretino con questo coso in mano.
Il biondo arrossi e quando miracolosamente riuscii a staccarmi dalle grinfie di Louis e lo andai ad abbracciare, poi feci la stessa cosa con Zayn e Liam per poi entrare in macchina. Tuttavia fui bloccata dal braccio di Harry.
Harry: e a me niente abbraccio?
Annabelle: ma se sei stato con me fino ad ora!
Harry: appunto! Me lo merito e poi ti ricordo che ti ho portato io in braccio per mezza Boston, ti ho tenuto io la mano mentre ti mettevano l’ago, ho passato io due ore del mio giorno chiuso con te in ospedale che ti lamentavi, mi sono sorb-
Così per farlo stare zitto lo abbracciai, anche se un po’ goffamente visto le stampelle. Lo sentii poggiarmi un leggero bacio sulla testa per poi sospirare ma non dissi niente e feci finta di non essermi accorta di niente.
Louis: sentite innamorati pensate di rimanere così abbracciati così per il resto della giornata? No perché se è così noi ce ne andiamo e vi lasciamo la vostra privacy.
Harry: ma quanto sei coglione?
Annabelle: io direi tanto ma proprio tanto. BooBear stai tranquillo che non ti frego l’amante!
Louis: si dicono tutti così. L’ha detto pure Caroline.
Guardai Harry e lui abbassò lo sguardo, allora è vero che aveva una fidanzata!
Annabelle: Aspetta un secondo Caroline? Quella Caroline?
Zayn: se per “quella Caroline” intendi quella più grande di lui di quattordici anni si quella.
Harry: Per favore non iniziate con le solite storie. La vita è mia quindi posso fare quello che mi pare.
Annabelle: io pensavo che vi foste lasciati.
Niall: hai pensato male nana.    
Sentii i ragazzi sospirare, evidentemente a loro non andava a genio questa cosa ma la vita era di Harry quindi come aveva detto lui poteva farci quello che voleva, che spreco però. Intanto si era accumulata tensione in aria e tutti stavano zitti, i ragazzi guardavano tutti Harry che intanto stava con lo sguardo fisso per terra e i pugni chiusi.
Annabelle: Harry ha ragione la vita è sua-lo guardai visto che lui aveva alzato lo sguardo sorpreso dalla mia affermazione - questo però non significa che quello che stai facendo è giusto. Detto cio andiamo che devo fare le valige che domani parto.
Entrammo tutti in macchina e in mezz’ora fummo all’albergo.
 
 
HO AGGIORNATO PER DUE GIORNI DI FILA YEAAAAH
DOVREI FARMI UN STATUA DA SOLA PERCHE’ SONO
SICURA CHE VOI NON ME LA FARESTE :’( OPPURE SI?
AHAHAHAH OK STO DELIRANDO COMUNQUE
LO SO FA SCHIFO MA QUESTO SERVE COME CAPITOLO
DI PASSAGGIO :D SENNO’ POI NON SI CAPISCE NIENTE,
ABBIATE PIETA’! SEMMAI PER FARMI PERDONARE
POTREI (FORSE) METTERNE UN ALTRO. NON LO SO
DEVO VEDERE SE MI GIRA :DDD
GODETEVELO CARROTS, CI SENTIAMO AL PROSSIMO
LOVE YAAAA

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Capitolo 7
*** la prossima volta non voglio il vostro aiuto! ***


non ho ricontrollato :)

Annabelle: Zayn metti giù le mie mutande immediatamente!

Louis: ma gli stanno così bene, perché non glie le regali nana?
Annabelle: perché sono le mie! Ora Malik te lo ripeto un’ultima volta, METTI GIU QUELLE CAZZO DI MUTANDE!
Zayn: Te lo scordi, ora sono di mia proprietà!
Sbuffai era da troppo tempo che questa cosa andava avanti. Appena tornati in albergo avevo chiesto ai ragazzi di aiutarmi con le valigie; non l’avessi mai fatto! Per Zayn e Louis aiutare con le valigie significava tirare fuori il mio intimo e sfottermi.
Louis: nana guarda Zayn!
Rivolsi il mio sguardo verso il moro e notai che si era messo le mie mutande, tutto d’un tratto mi venne un idea. Tirai fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e gli feci un video senza che se ne accorgesse, appena sarei stata dal computer l’avrei caricato su youtube. Così vediamo se la prossima volta fa una cazzata del genere! Mi dispiace solo per la ragazza, o forse no. Decisamente no, la faccia che farà Zayn appena vedrà il video sarà fantastica. Rivolsi un sorrisetto ai due pagliacci della situazione e tornai a fare i bagagli, avevo quasi finito il che era un bene perché era faticoso stare in piedi su una sola gamba.
Louis: Zayn perché Annabelle non ci urla più contro?
Zayn: non lo so ma meglio così!-il moro si girò verso di me  -questo significa che posso tenere le tue mutande?
Annabelle: se proprio ci tieni. Cosa dirai alla tua ragazza?
Zayn: che una mia amica stava facendo la valigia così io per dispetto le ho fregato le mutande e visto che non riusciva più a riprendersele me le ha regalate.
Louis: secondo te ti crederà?
Zayn: certo!
Liam: convinto tu!
Zayn: senti “io e la mia ragazza formiamo la coppia perfetta” non sei stato interpellato!
Niall: oooo giù le mani da Payne!
Zayn: biondo non rompere!
Niall: nessuno tocca Payne. Sennò con chi farei “Niam” ?
Niall guardò Zayn con aria di sfida prima di fiondarsi addosso a lui e iniziare una lotta, naturalmente finta, che sarebbe continuata fino a chissà quando se qualcuno non avesse bussato alla porta.
Annabelle: qualcuno va ad aprire?
Nessuno si degno di rispondermi anzi tutti si girarono verso di me come a dire “la camera è tua”
Zayn: la camera è tua, alza quel culone che ti ritrovi e vai ad aprire!
Appunto.
Niall:senti ciuffone smettila di guardargli il culo e prenditela con uno della tua misura.
Mi misi a ridere, detto da Niall era un po’ come una barzelletta visto che era più basso di svariati centimetri di Zayn.
Annabelle: si certo lasciate che la donna ferita vada ad aprire la porta così magari casca si fa male, forse muore, e non può ne andare alle olimpiadi ne mettere su famiglia e fare figli.
Naturalmente nessuno mi stava ascoltando; Louis e Liam erano troppo intenti a giocare a Monopoly mentre Zayn e Niall avevano ripreso a picchiarsi. Se vi state chiedendo dov’è Harry appena siamo arrivati in albergo se n’era andato in camera sua dicendo che era stanco. Arrivai alla porta con il fiatone e la aprii.
Annabelle: oh si parla del diavolo ed ecco che spuntano le corna!
Harry: stavate parlando di me?
Annabelle: no in realtà ti stavo pensando.
Appena le parole uscirono dalla mia bocca mi accorsi di come era facile non interpretarle bene.
Annabelle: cioè, quello che intend-
Harry: tranquilla lo so che mi pensi sempre.
Sbuffai, davvero pensava che era così bello da far cadere tutti ai suoi piedi? Si ok forse lo è ma esistono tantissimi ragazzi più belli di lui. Ok allora fai una lista. Stupido cervello e tu che cazzo vuoi ora?
Harry: pensi di farmi entrare o vogliamo rimanere sulla soglia per sempre?
Annabelle: mi piace la soglia. Si, credo proprio che rimarremo qua.
Mi scansai per farlo entrare e chiusi la porta alle mie spalle. Una volta arrivata mi diressi verso il divano, non prima di aver dato una stampellata in testa a quei due coglioni che stavano ancora prendendosi a pugni. Mi ero appena seduta quando mi ricordai che dovevo fare la valigia così contro voglia mi alzai e mi diressi verso la mia camera con l’intento di riuscire a chiudere quella santa valigia per l’ultima volta.
Stavo finendo di riporre le ultime cose quando fui affiancata da Harry.
Harry: dai ti do una mano
Annabelle: grazie Harry
Harry: prego scricciolo
Scricciolo? Finimmo di mettere l’ultime cose dentro e Harry stava per chiudere la valigia quando lo fermai.
Annabelle: domani mattina dovrò metterci dentro il pigiama e il beauty case, è inutile che chiudi. Comunque grazie ancora per avermi aiutato, ora su andiamo di là.
Mi diressi verso la porta e stavo per uscire dalla stanza ma mi fermai quando sentii la sua voce roca.
Harry: mi mancherai
Me l’ero sognato?
Mi girai e notai che aveva lo sguardo basso e si stava torturando le mani. Stava per piangere?
Annabelle: anche voi mi mancherete tanto.
Harry: comunque volevo ringraziarti per avermi difeso oggi sulla storia di Caroline. Lo so che non mi fa bene stare con una persona più grande ma credo che lo faccio perché sento di aver bisogno di qualcuno che mi voglia bene.
Annabelle: ma hai i ragazzi che te ne vogliono!
Harry: volere bene non in quel senso. Ho bisogno di qualcuno che mi ami e non per Harry Styles dei One Direction ma per Harry Style il ragazzo che prima lavorava in una panetteria.
Annabelle: lei ti ama?
Harry: no, ma è la cosa più vicina che ho all’amore.
Sembrava un cucciolo indifeso, chi l’avrebbe mai detto che Harry Styles si sarebbe aperto così tanto con me. Mi venne l’impulso di abbracciarlo e fu proprio quello che feci. Mi ritrovai nelle sue braccia e il suo profumo invase le mie narici, sentivo il mio cuore e il suo battere insieme, i suoi ricci mi solleticavano la fronte. In quel momento mi sentivo molto una madre che rassicurava il proprio figlio.
Annabelle: lo troverai Harry ne sono sicura, l’amore intendo.
Lui stava per dire qualcosa quando sentimmo un urlo provenire dall’altra stanza così ci affrettammo ad andare a vedere cosa fosse successo. Trovammo Louis schiacciato da Liam e Niall e Zayn che se la ridevano.
Louis: nana aiutami ti prego mi sta schiacciando i gioielli di famiglia, come farò a fare figli senza di quelli?
Liam: tu bari Tomlinson? Questo è il risultato!
Louis: ma così davvero non potrò avere figli. Nana pensa che non potrai vedere correre per il giardino tanti piccoli Tomlinson!
Annabelle: è un modo per dirmi che vuoi fare figli con me?
Louis: no. Però voglio che tu li conosca!
Zayn: a proposito di figli non è che fra nove mesi ci sforni un bambino Annabelle?
Annabelle: cosa?             
Zayn: cosa avete fatto tu e Harry di là?
Liam: si infatti che avete fatto?
Harry: la valigia
Louis: si perché ora si dice così. Fare la valigia. Liam scendi che sennò non potrò fare la valigia!
Annabelle: coglioni!
Mi diressi verso Niall che era l’unico che era rimasto in silenzio, lui mi accolse tra le sue braccia.
Niall: no povero scricciolo, lasciatela in pace!
Scoppiò una risata generale e io mi rifugia ancora di più tra le braccia del biondo. L’attenzione si sposto velocemente verso Louis che era riuscito a liberarsi dalle sgrinfie di Liam e ora lo rincorreva per tutta la suite. In meno di cinque minuti l’argomento di me e Harry fu archiviato, almeno per il momento.
Niall: sai verrebbero fuori dei figli bellissimi se ti dessi da fare con Harry.
Annabelle: Niall!
Lo guardai imbronciata mentre lui se la rideva, tuttavia anche io alla fine non resistetti e scoppiai a ridere la sua risata era così contagiosa!
Mi sarebbero mancati quei cinque ragazzi. Tantissimo.
 
CIAOOOOOOO ECCOMI DI NUOVO! DUE CAPITOLI IN UN GIORNO (TUTTE E DUE SCHIFOSI QUINDI SE MESSI INSIEME NE FANNO UNO DECENTE!) SONO PROPRIO UNA BOMBAAAA. NO LA VERITA’ E’ CHE MI STO ANNOIANDO E SCRIVERE MI DIVERTE. OK DETTO QUESTO SPERO VI PIACCIA! LOVE YAAA

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Capitolo 8
*** chi cazzo me l'ha fatto fare?!? ***


La mattina seguente mi svegliai con una grande mal di schiena. I ragazzi avevano insistito che visto che era l’ultima sera dovevamo dormire tutti e sei in un letto; naturalmente nessuno aveva tenuto in considerazione che non saremmo entrati tutti in un letto matrimoniale per quanto esso potesse essere grande. Così la mattina mi ritrovai schiacciata tra un Niall che russava e un Harry che aveva deciso di appicicarsi a me come una piovra. Cercai di alzarmi senza svegliare nessuno ma Niall mi diede un calcio sul polpaccio e vista la mia poca stabilità caddi rovinosamente addosso al povero Payne, il quale urlò come una donna che sta partorendo, sfrantuandogli le cosidette palle con il mio ginocchio. Opps. Le sue urla di dolore svegliarono Louis che per farlo azzittire gli tirò una ciabatta con l’intento di fargliela arrivare in faccia, credo, senza però riuscirci perché prese pienamente in faccia Zayn.
Zayn: chi cazzo è stato a tirarmi una ciabatta in faccia?
Louis: Annabelle!
Annabelle: cosa?!?
Zayn: senti bel culo avrai pure un bel lato B e ad essere sincero anche un bel lato A a questo non ti autorizza a tirarmi le ciabatte in faccia!
Annabelle: senti bello, prima di tutto io non ti ho tirato proprio un bel niente se devi incolpare qualcuno veditela con quel coglione di dicochemipiaccionolecaroteanchesenonècosì! E secondo FINISCILA DI FARE COMMENTI SUL MIO LATO A E B!
Liam: Nana lo sai che ti voglio bene ma mi stai facendo un male cane, ancora di più di quello che ho sentito con la tua ginocchiata sulle palle.
In effetti il povero Liam non aveva tutti i torti, stavo seduta sulla sua pancia e mi dimenavo come una pazza ma che ci poteva fare io se mi scaldavo così facilmente? Oddio sembra una cosa brutta vista la posizione in cui sto. Decisi che era meglio scendere onde evitare altri danni ma visto che la mia legiadria può essere paragonata a quella di una mandria di elefanti con il tutù che ballano danza classica prima di riuscire a toccare terra con i piedi diedi una gomitata a Niall, che ancora dormiva come un bambino (chissà come faceva dato il chiasso che avevamo fatto negli ultimi cinque minuti), una serie di calci a Liam, poverino :’), caddi adosso ad Harry, che sembrò gradire molto la cosa e infine diedi una piedata in faccia a Zayn visto che avevo deciso di cercare di saltarlo invece che scavarlarlo come un comune canguro (?). inutile  dire che i ragazzi si lamentarono ben poco di tutte le botte prese ma dovettero tacere quando gli ricordai che l’idea di dormire insieme era stata loro. Visto che avevo sudato come pochi quella note presi i vestiti che avevo scelto per il viaggio, la mia bellissima e comodissima tuta grigia dell’abercrombie, e mi diressi in bagno a fare la doccia.  Quando uscii da sotto il getto d’acqua calda mi accorsi che avevo dimenticato l’intimo in valigia. Porca troia! Mica posso chiedergli di passarmelo no? Oppure si? Ma che cazzo di pensieri fai Annabelle quelli già sono eccitati la mattina se tu ci aggiungi anche il fatto di scavare tra l’intimo quelli partono per il paradiso. Ok calma, mi avvolgo nell’asciugamano e prego che non siano ancora la fuori così da poter prendere l’intimo e tornare in bagno senza problemi. Quanto cazzo sei ingeniosa Annabelle! Aspetta poi potrebbe essere ancora peggio. O cazzo.
Alla fine decisi di chiedergli di portarmelo così mi affacciai dalla porta del bagno e mi rivolsi a loro con una faccia da angioletto tirata fuori da chissà dove.
Annabelle: ehm, scusate mi dovreste fare un favore?
Harry: dicci scricciolo
Annabelle: beh… vedete dovreste prendermi…  ho dimenticato… si insomma…
Liam: a parole tue
Niall: si dai che chi va piano va sano e va lontano! Una parola per volta
Zayn: dai bel culo che facciamo tutti il tifo per te!
Annabelle: avete finito di sfottermi?- li guardai accigliata, certo che erano poco poco stronzi eh!- comunque mi sono dimentica di prendere le mutande e il reggiseno e mi chiedevo se un’anima clemente me li potesse passare.
Louis: FACCIO IO!
Tutti ci girammo a guardare Louis, lui fece spallucce.
Louis: che c’è?
Liam: beh…
Louis: mica la stupro eh! Vi ricordo che ho una fidanzata.
Detto ciò si diresse verso la mia valigia e iniziò a frugare tra i vestiti. Dopo cinque minuti era ancora la a cercare. Ma quanto cazzo ci mette oh!
Annabelle: Louis tutto bene?
Louis: si solo che ci sono così tanti vestiti che non trovo niente, non è che potresti venirmi a dare una mano?
Alzai gli occhi al cielo, SANTA POLENTA! Ma perché non ero uscita subito invece che farle cercare a loro? Mi strinsi l’asciugamano al corpo e andai a dare una mano a Louis. Una volta trovate mi rientrai in bagno e mi cambiai. Sarebbe stata una giornata faticosa.
 
Tre ore dopo stavamo tutti all’aereoporto, i ragazzi ci avevano accompagnati nonostante i miei reclami, erano cocciuti forte! Mia madre e mia sorella si misero in fila per fare i biglietti probabilmente per darmi del tempo in più da sola con loro. Gli abbracciai uno per uno, tenendoli stretti cercando di imprimere il loro odore sulla mia pelle, di registrare ogni minimo e insignificante dettaglio nella mia testa. Ci conoscevamo da quasi un mese eppure mi sembrava che fosse una vita, non volevo lasciarli. Per me farlo significava perderli per sempre, non pensavo che ci saremmo cercati a vicenda anzi ero sicura che loro non l’avrebbero fatto ed io troppo orgogliosa o per paura di dargli fastidio avrei fatto la stessa cosa. Mi ero ripromessa di non piangere ma quando Niall mi strinse sussurandomi che ci saremmo tenuti in contatto e che non mi avrebbe persa di nuovo sentii gli occhi pizzicare. Fortunatamente arrivo mia madre e dopo averli salutati e aver insistito per farci una foto disse che dovevamo andare. Rivolsi un ultimo sorriso ai ragazzi prima di varcare il controllo, loro stavano la in piedi e mi salutavano. In quel momento non ce la feci più e le lacrime cominciarono a rigarmi le guance. In aereo mi addormentai ascoltando le loro cd. Sentivo un vuoto allo stomaco.  Sentivo la loro mancanza, e non erano passate neanche ventiquattro ore.
 
 
POTETE UCCIDERMI NE AVETE LA FACOLTA’.
NON MI FACCIO VEDERE DA TANTO TEMPO E TORNO CON QUESTO
CAPITOLO MERDOSO, SCUSATEMI :/ MI RIFARO’ CON IL PROSSIMO PERO’ QUESTO
SERVIVA PERCHE’ E’ DI PASSAGGIO. BUONA CHIUSURA DI VACANZE BELLISSIME <3

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