Albus Severus Potter e lo scrittore

di Alex98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Una partita fantastica e una notte terrificante ***
Capitolo 3: *** Il segreto ***
Capitolo 4: *** Segreti e complotti ***
Capitolo 5: *** Un errore fatale ***
Capitolo 6: *** Brutte notizie ***
Capitolo 7: *** Il piano esplosivo di Lucy ***
Capitolo 8: *** Il piano B di Yaxley ***
Capitolo 9: *** L'horcrux ***
Capitolo 10: *** Ritorno a casa ***



Capitolo 1
*** Hogwarts ***


 

ALBUS SEVERUS POTTER E LO SCRITTORE

 

 

Premessa alla storia: questa è la prima di sette fanfiction a capitoli che raccontano delle avventure di Albus Severus Potter, il figlio medio di Harry. Spero che vi piaccia! Alex98 ☺

 

Premessa al capitolo 1: il primo capitolo racconta dell’arrivo a Hogwarts del nostro eroe che entrerà per la prima volta nel magico universo che ha incantato tutti noi. ☺

 

CAPITOLO 1

HOGWARTS

 

Albus salì sul treno per la prima volta, quel treno che portava a Hogwarts, la scuola che aveva sognato da tempo, specialmente da quando James gli aveva raccontato tutto su quel magico castello quell’estate.

Si sedette in uno scompartimento insieme a Rose Weasley, Scorpius Hyperion Malfoy e Lysander Scamandro.

Albus conosceva già Rose Weasley, sua cugina, e Lysander Scamandro, figlio della madrina di Lily Luna da cui prendeva il secondo nome.

Di Scorpius Hyperion Malfoy sapeva solo che era il figlio di Draco Malfoy, un antipatico compagno di scuola dei suoi genitori.

Rose era una ragazzina molto simile alla madre.

I capelli castani le ricadevano elegantemente sulle spalle e gli occhi marroni le illuminavano il viso.

Non aveva preso nulla dal padre.

Era il contrario di suo fratello Hugo.

Lysander era un ragazzino coi capelli biondi, gli occhi azzurri e il carattere di sua madre.

Scorpius era un ragazzino coi capelli biondi pettinati all’indietro e gli occhi azzurri.

Quelli con cui andava più d’accordo erano sua cugina, che però trovava troppo precisina, e Lysander.

Quando scesero dal treno, un uomo grande e grosso di nome Rubeus Hagrid li accompagnò al castello.

Gli studenti salirono sulle barche e lo seguirono.

Era tutto come gli aveva descritto James.

Le candele che fluttuavano, il soffitto magico, gli stendardi, i quadri e i fantasmi.

Albus, Rose, Lysander, Scorpius e tutti gli studenti del primo anno entrarono nella Sala Grande per primi, seguiti da quelli più “anziani”.

Era giunto il momento dello smistamento, la cerimonia che aveva temuto da sempre.

James, che frequentava il secondo anno, era diventato un grifondoro, ma lui aveva paura di non essere all’altezza del fratello.

James era sempre stato più dotato di lui, ma forse era solo un impressione di Albus.

“Scorpius Hyperion Malfoy!” urlò una professoressa anziana, alta e magra, con gli occhi azzurri nascosti dalle lenti degli occhiali a mezzaluna e i capelli grigi.

Indossava una lunga tunica verde scuro e stava leggendo la lista degli alunni del primo anno.

Scorpius si sedette su una sedia e la professoressa gli pose sulla testa il cappello parlante che, appena sfiorò i suoi capelli esclamò:

“Serpeverde!”

Scorpius sorrise e si sedette al tavolo dei serpeverde.

“Albus Severus Potter!” chiamò la professoressa.

Era arrivato il momento della verità.

Si sedette sulla sedia e la professoressa gli posò sulla testa il cappello parlante.

“Un Potter! Il secondo figlio di colui che ha sconfitto il mago oscuro che mi ha bruciato diciannove anni fa. Come tua padre, sei molto dotato, nonostante tu non lo sappia. Sei molto intelligente e coraggioso. Ma dove ti colloco?” si chiese il cappello.

“Non serpeverde. Non serpeverde.” sussurrò Albus.

“Non serpeverde? Sei proprio come tuo padre. Molto bene, allora sarà meglio…grifondoro!”

Albus tirò un sospiro di sollievo e fu accolto al tavolo dei grifondoro dai suoi numerosi cugini e da suo fratello.

“Lysander Scamandro!” gridò la professoressa.

“Un secondo Scamandro! Corvonero, ovviamente!” esclamò il cappello parlante.

“Rose Weasley!” chiamò la professoressa.

“Un'altra Weasley! So esattamente cosa fare con te! Grifondoro!” strillò il cappello parlante.

Il preside si alzò, li salutò e diede inizio al banchetto.

“Chi era la professoressa che ci ha chiamato?” chiese Albus al fratello.

“E’ la professoressa di trasfigurazione Bridget Taylor. E’ gentile, ma severa. Il preside, invece, è Aberforth Silente, grand’uomo. Quel mago laggiù è Alan Carter, insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.” gli spiegò indicando un uomo alto, coi capelli neri come gli occhi e il suo lungo mantello.

“Lui è Cedric Jackson, professore di incantesimi.” continuò indicando un mago alto e robusto, con gli occhi marroni e i capelli castani.

“Lui è Arthur Robinson, l’insegnante di pozioni.” disse indicando un professore basso e grasso coi capelli neri come gli occhi.

“Quel fantasma è Rüf, l’insegnante di Storia della Magia. Lui è Hagrid, il custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts e professore di Cura delle Creature Magiche. Lei è madama Bumb, l’insegnante di volo. Lui è Neville Paciock, l’amico di mamma e papà. Insegna erbologia. Lei è Alyce White, la madre di zia Hermione che ha ritrovato in Australia dopo aver usato quell’incantesimo diciannove anni fa. Insegna babbanologia. Lei è la professoressa Cooman. Insegna divinazione, ma ormai è completamente suonata. Lei è la professoressa Vector. Insegna aritmanzia dai tempi dei nostri genitori. Credo che sia la professoressa più anziana. Lei è Alice Celestine, l'insegnante di astronomia.” gli presentò James indicando una donna anziana coi capelli biondo cenere ricci e gli occhi marroni. 

“Lei è Abigail Lewis, la professoressa di rune antiche. E’ giovane e intelligentissima.” gli spiegò James indicandogli una donna giovane, alta e snella, con i capelli biondi e gli occhi azzurri.

James era molto intelligente come sua cugina Rose e studiava tutte le materie facoltative.

Per questo la Taylor gli aveva donato un giratempo.

I cugini Weasley erano davvero simpatici e salutarono calorosamente Albus e Rose.

Victoire, la figlia primogenita di Bill e Fleur, aveva finito i sette anni di studio a Hogwarts e si era fidanzata con Ted Lupin (cosa che infastidiva James perché aveva preso dallo zio Ron un istinto protettivo verso i parenti).

Dominique Weasley, la figlia media, era una ragazza identica a sua madre, come Victoire, e frequentava il settimo anno.

Louis Weasley, il figlio minore, era un ragazzo simile al padre che frequentava il sesto anno.

Molly Weasley Jr., la figlia primogenita di Percy e Audrey, era una ragazza alta e magra coi capelli rossi e gli occhi marroni con il carattere e l’intelligenza di Percy, e frequentava il quinto anno.

Lucy Weasley era il contrario di Molly, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, era sempre stata definita una ribelle e frequentava il terzo anno.

Fred Weasley Jr. era il figlio primogenito di George e Angelina, assomigliava a George e allo zio defunto Fred da cui prendeva il nome: era di carnagione chiara, con i capelli rossi e gli occhi marroni, era simpaticissimo, aiutava il padre a produrre nuovi scherzi e frequentava il quarto anno.

Roxanne Weasley era la figlia minore, di carnagione scura con i capelli e gli occhi neri e con un talento innato per il quidditch come la madre; frequentava il terzo anno.

Il migliore amico di James era Lorcan Scamandro che però era seduto al tavolo dei corvonero e frequentava il secondo anno come lui.

Era identico a suo fratello Lysander: aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri e il carattere di sua madre.

Quando ebbero finito di mangiare, seguirono Molly, il nuovo prefetto di grifondoro, che li accompagnò nella sala comune.

Albus entrò nel dormitorio maschile, si distese su un letto e pensò a tutto quello che era accaduto.

Non riusciva a credere che fosse davvero a Hogwarts.

Sperava solo di essere all’altezza di James e soprattutto di suo padre.

Il cappello parlante lo aveva definito molto dotato.

Chissà, magari sarebbe diventato un eroe e avrebbe salvato il mondo magico dall’arrivo di un nuovo mago oscuro…

 

Nota dell’autore:

Come avrete notato, in questo capitolo ho descritto soprattutto i personaggi, ma nei prossimi vi prometto che sarò meno noioso. Fatemi sapere cosa ne pensate! Alex98 ☺

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Capitolo 2
*** Una partita fantastica e una notte terrificante ***


CAPITOLO 2

UNA PARTITA FANTASTICA E UNA NOTTE TERRIFICANTE

 

Premessa al capitolo 2: questo capitolo descrive i classici eventi di Hogwarts prendendo spunto dalla saga di Harry Potter. Leggete e scoprite! ☺

 

Albus si svegliò e quando osservò l’orologio, svegliò Lysander e corse nell’aula di trasfigurazione insieme a lui.

“Signor Potter, signor Scamandro. Come mai questo ritardo?” li domandò la professoressa Taylor.

“Ci siamo persi.” si scusò Albus.

“Per questa volta, chiuderò un occhio.” dichiarò la professoressa.

Albus e Lysander si sedettero accanto a Rose che era arrivata in anticipo e stava prendendo appunti.

“Ora provate a trasformare una matita in una gomma.” ordinò la maga.

Rose concluse subito il compito e dopo qualche minuto, tutta la classe riuscì nell’intento, ma senza raggiungere il suo eccellente risultato.

Uno simpatico studente grifondoro, Stewart Finnigan, fece esplodere accidentalmente la matita.

Quando la lezione terminò, Albus, Lysander e Rose si diressero verso l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure.

“Tacete, stupidi ragazzini!” sibilò il professor Carter entrando insieme a loro.

Quando si sedettero, il professore scrutò ognuno di loro.

“Signor Potter, lei sa qualcosa su questa materia?” domandò quell’odioso mago con un tono di voce che non faceva trasparire nessuna emozione.

“Veramente questo è il mio primo giorno di scuola e…” balbettò Albus.

“Mi hanno riferito che anche tuo padre era così ignorante, a differenza di tuo fratello James.”

Albus avrebbe voluto ribattere, ma cercò di controllarsi.

“Malfoy, vai a pagina 1” ordinò il professore senza distogliere lo sguardo da Albus.

Scorpius lesse e l’insegnante assegnò cinque punti alla casa di serpeverde.

Che ingiustizia!

Il professor Carter era il direttore della casa di serpeverde.

Gli altri direttori erano Bridget Taylor, grifondoro, Cedric Jackson, Corvonero, e Arthur Robinson, tassorosso.

Tutti erano più gentili di quel mago.

Come avrebbe fatto a sopportarlo per sette anni?

La maledizione sulla cattedra era scomparsa insieme a Voldemort.

A quell’orrenda lezione seguì quella di incantesimi, poi pozioni, cura delle creature magiche (divertentissima), storia della magia (noiosissima), erbologia (con il timido Neville che era stato paralizzato per qualche secondo da Scorpius) e astronomia.

All’una, gli studenti compilarono il questionario delle materie facoltative.

Albus scelse divinazione perché era una sciocchezza e babbanologia perché tutti i suoi cugini ci sarebbero andati per far felice Hermione.

Lysander scelse solo divinazione, Rose le scelse tutte e chiese un giratempo alla professoressa Taylor, e Scorpius scelse divinazione.

Dopo aver fatto colazione, andarono in un cortile dove madama Bumb li aspettava.

Era molto anziana, ma sapeva ancora insegnare, a differenza della professoressa Cooman.

Consegnò delle Firebolt 10000 a tutti gli studenti e Albus dimostrò subito la sua abilità nel volo che aveva acquisito dai suoi genitori.

Si allenava sempre a casa della nonna Molly.

Madama Bumb li lasciò andare liberi e Scorpius ne approfittò per rubare la bacchetta di Lysander.

Albus lo inseguì.

“Che c’è, Potter?” gli chiese Scorpius, sarcastico.

“Restituiscila subito, Malfoy!” esclamò Albus.

“Altrimenti cosa fai?”

Albus non rispose e continuò a inseguirlo.

Scorpius la lanciò in aria e Albus l’afferrò al volo.

“Bravo, Potter. Vuoi diventare un cercatore?” gli domandò la professoressa.

“Sì! Molto volentieri!” rispose Albus.

Il sogno di suo padre era sempre stato che uno dei suoi figli diventasse un cercatore.

Era l’unica cosa in cui James l’aveva deluso.

Quel perfettino era comunque entrato nella squadra di grifondoro come portiere.

Ma questo batteva ogni record di James.

Albus restituì la bacchetta a Lysander e la professoressa lo accompagnò da suo cugino Louis, il capitano della squadra di grifondoro.

“Weasley, ti ho trovato un cercatore!” esclamò la professoressa.

 

“Wow! Tu e tuo padre siete i cercatori più giovani della storia!” esclamò Lysander col suo solito tono vago e lunatico mentre si dirigevano nella Sala Grande.

“Già! Finalmente qualcosa in cui sono più bravo di te, James!” si vantò Albus.

“Mi hanno riferito che sei molto bravo anche in incantesimi e pozioni.” aggiunse il fratello.

“Sì, e lo sarei anche in Difesa Contro le Arti oscure se non fosse per il professor Carter. Voglio diventare un auror come papà.”

“Io no. Voglio lavorare al Ministero della Magia.”

“E tu, Lysander? Cosa vuoi fare?”

“Il naturalista, come mia mamma, anche se adesso lei dirige Il Cavillo.” rispose Lysander.

“Io non ho la stessa passione. Voglio lavorare al ministero come James.” disse Lorcan.

James e Albus si sedettero al tavolo dei grifondoro mentre Lorcan e Lysander si sedettero a quello dei corvonero.

“Oggi stai esagerando, Stewart!” esclamò Steve Thomas, un altro studente grifondoro.

Stewart non lo ascoltò e fece esplodere anche il suo bicchiere d’acqua.

“La posta!” urlò Albus che aspettava solo quel momento per comunicare al padre che era diventato un cercatore.

“Caro Al,

Come stai?

Come sta andando il primo anno a Hogwarts?

Ti voglio bene,

la tua cara mamma

Ps: ti ho scritto solo io perché tuo padre è molto impegnato in questo periodo.”

“Cari genitori,

Qui a Hogwarts mi trovo benissimo!

Sono diventato un grifondoro!

E c’è di più!

Sono un cercatore!

Mi mancate tanto!

Al”

“Guarda, Al!” esclamò Rose porgendogli la Gazzetta del Profeta.

In prima pagina c’era scritto:

“RAPINA ALLA GRINGOTT FALLITA

Dei mangiamorte hanno scassinato una camera blindata, ma non hanno trovato niente perché Aberforth Silente ha deciso di nascondere il contenuto a Hogwarts.”

“I mangiamorte?” domandò Albus.

“Ci sarà ancora qualcuno in libertà, ma non hai capito cosa significa? Qualcosa di molto importante è custodito in questa scuola.” rispose Rose.

 

Albus si fece coraggio, seguì Louis, James e gli altri giocatori, ed entrò in campo.

“Albus! Albus! Albus!” strillò Hagrid sventolando la bandierina di grifondoro insieme alla famiglia Weasley, ai fratelli Scamandro, a Stewart e Steve, e molti altri.

Era la partita più emozionante dell’anno: grifondoro contro serpeverde.

“10 a 0 per grifondoro!” urlò madama Bumb mentre Albus cercava il boccino d’oro.

“10 a 10!”

Albus continuava a guardarsi intorno, ma ad un tratto un bolide cercò di colpirlo.

Non era capace di schivarlo.

Era troppo veloce.

In quel momento, Louis, che era un battitore, lanciò il bolide lontano dal campo.

Albus lo ringraziò e continuò a cercare il boccino.

Finalmente lo trovò e iniziò a inseguirlo insieme al capitano e cercatore di serpeverde.

Fred lo difese da un altro bolide mentre Roxanne segnò un altro goal.

“20 a 10!”

Il capitano di serpeverde lo spintonò, ma Albus non mollò la scopa e continuò a inseguire il boccino fin sotto gli spalti, dove il rivale non andò.

Albus afferrò il boccino e rientrò in campo.

“Grifondoro vince!” urlò madama Bumb.

 

“Sei stato fantastico, Al!” esclamò Rose.

“Già! Complimenti!” aggiunse Lysander indossando i suoi soliti occhiali strani.

“Lysander, non ti consiglio di indossarli.” ribatté Albus.

“Perché? Mi aiutano a vedere i nargilli.”

Proprio in quel momento, Scorpius passò di lì insieme ai suoi due scagnozzi.

“Guarda un po’ chi c’è! L’eroe, l’imbranato e la mezzosangue!” sghignazzò Scorpius.

“Come mi hai chiamata?!” strillò Rose.

“Mezzosangue! Tua madre è una nata babbana!” rispose Scorpius.

“Mio padre ha detto che era una studentessa modello!” ribatté Albus.

Prima che Malfoy potesse rispondere, Lysander lo colpì con un incantesimo.

“Scusa, eri pieno di nargilli.” rise Scamandro.

“Me la pagherai, Scamandro!” urlò Scorpius scappando insieme agli scagnozzi.

Rose rise, ma non riuscì a smettere di piangere.

“Calmati, Rose. Malfoy non capisce niente. Tu sei bravissima.” la consolò il cugino.

Rose annuì e si asciugò le lacrime.

I tre cercarono una scorciatoia per andare nella Sala Grande senza essere trovati da Malfoy.

Quando vide Dominique e il prefetto di tassorosso Tom Green che si baciavano pensò:

“Per fortuna che non c’è James. Altrimenti farebbe una scenata. Non capisco perché si debba sempre arrabbiare quando qualcuno sta con i suoi parenti.”

Quando entrò nella Sala Grande, notò che il guardiano, Augustus Black, aveva il mantello macchiato di sangue.

Era un uomo anziano e scorbutico, con i capelli grigi e sporchi e gli occhi marroni come il suo mantello marrone.

Era un animagus.

Poteva trasformarsi in un dobberman e spaventare gli studenti quando non erano a letto come Louis e una studentessa di grifondoro, Dorothy Roberts, qualche sera fa.

Quando James aveva saputo la notizia non era tanto contrariato.

Era protettivo solo con le ragazze, ma “solo” era una parola grossa.

 

La notte di Halloween, tutti erano emozionatissimi.

I professori e i prefetti avevano decorato la Sala Grande in un modo spettacolare e Silente aveva fatto apparire dei dolci squisiti sui tavoli.

Sembrava tutto magnifico finché si senti un ruggito.

Sembrava…

“Un drago! Nei sotterranei!” urlò il professor Robinson.

Gli studenti urlarono e si dispersero nella sala, ma Silente li richiamò all’ordine.

“I prefetti accompagnino gli studenti nei loro dormitori. Gli insegnanti mi seguano nei sotterranei.” decretò.

“Dov’è Roxanne?” domandò Rose, preoccupata. “Ma certo! E’ andata nel bagno delle ragazze qualche minuto fa! Devo salvarla! Forse il drago è riuscito a raggiungere il piano terra!”

“Rose! Cosa credi di fare!” ribatté Albus inseguendola insieme a Lysander.

Rose non lo ascoltò e corse nel bagno.

Roxanne stava uscendo dal bagno quando vide il drago, un mostro alto dieci metri e lungo trenta che entrò e distrusse tutto.

“Wingardium Leviosa!” urlò Rose, ma senza alcun effetto.

“Wingardium Leviosa!” urlarono Albus e Lysander.

Il drago volò a pochi centimetri dal suolo ma adesso sarebbe riuscito ad avere un campo visivo migliore.

Del fuoco scaturì dalle sue fauci e mancò Roxanne per un soffio.

I tre grifondoro lo lasciarono andare e lui li attaccò.

Stava per divorarli in un sol boccone quando Roxanne gridò:

“Expelliarmus!”

Il drago cadde a terra, poco fuori dal bagno.

Quando i professori arrivarono, rimasero allibiti.

Il drago, però, non era stato sconfitto.

Il professor Carter pensò a metterlo fuori gioco.

“Cos’è successo?!” esclamò la professoressa Taylor.

“Io ero in bagno quando il drago mi ha attaccato. Se non fosse stato per Rose, Albus e Lysander sarei morta.” le spiegò Roxanne.

“Vorrei punirvi, ma non posso. Venti punti verranno assegnati a voi tre per un totale di sessanta punti.” decise l’insegnante di trasfigurazione.

 

Nota dell’autore:

Lo so, forse mi sono ispirato troppo alla generazione precedente, ma in fondo chi non la ama? Alex98 ☺

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Capitolo 3
*** Il segreto ***


CAPITOLO 3

IL SEGRETO

 

Premessa al capitolo 3: so che avevo promesso di cambiare subito la trama, troppo simile alla saga di Harry Potter, ma proprio per questo ho scelto un breve capitolo per allontanare l’attenzione dall’oggetto nascosto nella scuola (che poi riprenderò alla fine o un po’ prima). Ringrazio Grii per aver recensito i primi due capitoli e tutti i lettori anonimi che stanno seguendo la storia! ☺

 

“Hagrid!” urlarono Albus, Lysander e Rose in coro.

Appena li vide, Hagrid capì che sarebbe stata una conversazione difficile.

“Sai qualcosa sull’oggetto custodito qui a Hogwarts?” gli chiese Albus.

“Anche i vostri genitori erano sempre pronti a cacciarsi nei guai!” esclamò Hagrid, divertito.

“Non tentare di cambiare discorso.” ribatté Rose.

“E’ una cosa seria! Albus ha detto di aver visto il mantello di Black macchiato di sangue!” aggiunse Lysander.

“Ma lui, i professori e i prefetti lo sorvegliano!” ribatté Hagrid.

“I prefetti! Grazie Hagrid!” lo ringraziò Albus correndo nella sala comune di grifondoro, seguito da Rose, mentre Lysander andava nella sala comune di corvonero.

 

“Ti prego, Molly! Diccelo! E’ una cosa importante!” cercò di convincerla Albus.

“So benissimo che è una cosa importante, ma perché voi dovreste risolvere questo mistero?” ribatté Molly.

“Abbiamo visto il mantello di Black macchiato di sangue!” le spiegò Rose.

“Sarà stato il drago che…” obiettò Molly accorgendosi troppo tardi di averli svelato un segreto.

“Dai, dimmi di più su questo segreto, Molly!” esclamò Lucy.

Molly non sopportava sua sorella per le seguenti ragioni: era molto più carina di lei, aveva un’aria da strafottente e maleducata nonostante fosse più piccola, masticava sempre una cicca senza chiudere la bocca, indossava sempre dei vestiti all’ultima moda e molti la definivano perfino più attraente di Victoire e Dominique.

“No! Quando è no è no!” ribatté Molly, seccata.

Albus e Rose salutarono Molly e Lucy e uscirono dalla sala comune quando Lysander li raggiunse ed esclamò, spaventato:

“Il prefetto di corvonero, Austin Powell, si è lasciato scappare che l’oggetto nascosto c’entra con lord Voldemort!”

 

“Tutti in carrozza!” ordinò il conduttore dell’Hogwarts Express.

Albus, Lysander e Rose si sedettero nello stesso scompartimento per discutere del segreto nascosto tra le mura della scuola.

“Potrebbe essere un horcrux!” tirò a indovinare Lysander.

“Gli horcrux sono stati distrutti.” ribatté Albus.

“E i doni della morte?” domandò Rose.

“Mio padre li ha consegnati tutti al ministro della magia Kingsley Shacklebolt che li ha distrutti.” rispose Albus.

“Ma cosa può essere?”

“Non lo so.”

 

“Finalmente siete tornati!” esclamò Harry abbracciando James e Albus.

“Mi siete mancati molto! Forza, andiamo dalla nonna. Ha preparato dei dolci natalizi squisiti.” disse Ginny.

“Verranno con noi anche le famiglie Scamandro e Paciock e i cugini.” aggiunse Harry.

 

 “Sono fiero di te, campione! Sei diventato un cercatore!” esclamò Harry.

“Sì!” confermò Albus, sorridente.

“E’ stato grande!” aggiunsero Louis e Fred.

“Zio Harry, sai qualcosa su un oggetto di Voldemort che non sia un horcrux o un dono della morte?” domandò Rose.

Quella domanda scosse tutti.

“No, perché?” rispose Harry.

“A Hogwarts è custodito qualcosa che c’entra con Voldemort.”

“Non vi mettete nei guai. Se c’entra con Voldemort, è un problema mio.”

“Allora tu lo sai!” obiettò Albus.

Harry non rispose e continuò a mangiare.

“Come va’ il lavoro, Hermione?” domandò Molly sedendosi a tavola.

“Molto bene. Sono diventata vice ministro.” rispose Hermione.

“Già. E’ bravissima. Ma anche Harry e Ron stanno facendo un ottimo lavoro come auror. Di questi tempi si cerca ancora di arrestare i mangiamorte sopravvissuti.” fece notare Arthur.

“I tuoi genitori come stanno?” chiese Molly.

“Mio padre si sta ancora riprendendo dal trauma, mentre mia madre è rimasta a Hogwarts.” rispose Hermione.

“E tu, Ginny? Ho sentito che sei diventata una campionessa di quidditch!” esclamò George.

“Non direi proprio una campionessa…” ribatté lei.

“Sì che lo sei, invece.” disse Harry abbracciandola.

“Lucy! Spegni il magic-phone!” ordinò Percy.

“Aspetta un attimo, papà!” ribatté la figlia mentre Molly cercava di capire come riuscisse a ricevere così tanti messaggi.

“Come vi comportate col professor Paciock?” domandò Harry ai suoi figli.

“Loro si comportano benissimo, ma i serpeverdi sono delle pesti.” gli spiegò Neville. “Come dico sempre, Dominique è molto dotata in erbologia.”

Dominique lo ringraziò.

Era un po’ strano che un professore fosse anche un amico di famiglia.

Albus notò che James cercava di distogliere lo sguardo da Victoire e Teddy mentre Lily e Hugo continuavano a cercare di indovinare quale nuovo ragazzo stesse scrivendo a Lucy.

 

Quando Albus, Lysander e Rose provarono a cercare qualcosa su Voldemort, non trovarono niente a parte gli horcrux.

“Forse è vero che Black è innocente, ma un mangiamorte potrebbe entrare nel castello e rubare qualsiasi cosa sia nascosta nella scuola.” ipotizzò Rose.

“Ma nessuno può entrare a Hogwarts.” ribatté Lysander.

“E poi c’è un drago che sorveglia la stanza.” le fece notare Albus.

“Ma che stanza è?” si chiese Rose.

“Non importa. Dobbiamo stare lontani dai guai.” ribatté Lysander che seguiva sempre gli ordini di sua madre ed era molto affezionato a lei come il fratello, anche se quest’ultimo lo mostrava di meno.

“No. Non possiamo. Abbiamo tutti gli strumenti per farcela. James ha rubato a mio padre la mappa del malandrino!” ribatté Albus.

Infatti, la cosa che infastidiva di più Albus era che James, oltre ad essere un bravissimo ed intelligentissimo mago, era anche simpatico e popolare.

“No. Quella mappa dovrebbe essere consegnata alla Taylor.” obiettò Rose, anch’essa infastidita dalla perfezione di James.

Nessuno aveva il coraggio di decidere cosa fare.

Alla fine, lasciarono che ci pensassero i professori.

 

Nota dell’autore:

Spero che vi sia piaciuto! Fatemi sapere cosa ne pensate! Alex98 ☺

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Capitolo 4
*** Segreti e complotti ***


CAPITOLO 4

SEGRETI E COMPLOTTI

 

Premessa al capitolo 4: questo è un capitolo di transizione che serve a comprendere dei punti chiave della storia. Sono tornato sull’argomento dell’oggetto nascosto a Hogwarts, ma si sta staccando sempre di più (come avevo già programmato) dalla trama di Harry Potter e la pietra filosofale. Per adesso la storia ha ricevuto 2 recensioni. Scrivetemi cosa ne pensate! E’ molto importante, altrimenti non posso sapere se vale la pena di continuare questa storia con altre sei fanfiction! ☹

 

“Alexander Smith, il celebre scrittore di storie per ragazzi, sta scrivendo un nuovo libro! Non è fantastico?!” esclamò Rose leggendo il giornale.

“Io l’ho già visto quest’uomo! E’ venuto una volta al ministero per un’intervista!” aggiunse Albus.

“Allora, qualche novità?” domandò James sedendosi con loro al tavolo dei grifondoro.

“Dominique ha rotto con Tom Green.” mimò Fred con le labbra.

“E’ arrivata posta da papà. Ha detto che un mangiamorte si era infiltrato nel ministero da un anno intero, ma che pochi giorni fa è riuscito a catturarlo. Era uno di nome Yaxley. Papà ha detto che era uno dei più forti durante la II guerra magica.” gli riferì Albus.

“Cerca in tutti i modi di farci diventare degli auror.” gli fece notare James.

E mentre parlavano, Albus sfilò la mappa del malandrino dalla tasca del mantello di James.

 

“Molto bravo, Tom. Ora compi la tua missione.” ordinò Jayne Parkinson, il prefetto di serpeverde, a Tom Green, il prefetto di tassorosso.

“Sì, mia signora.” ubbidì lui entrando nel bagno dei prefetti.

“Ciao, Tom!” esclamò Austin Powell, il prefetto di corvonero.

“Imperio!” urlò lui.

Austin fu ipnotizzato e s’inchinò al cospetto di Jayne.

“Ne manca solo una.” sibilò Jayne.

“Ah, è così?! Non solo mi lasci, ma hai anche il coraggio di farti vedere insieme a Parkinson!” strillò Dominique.

“Vattene, questo è il bagno dei prefetti.” ribatté Jayne.

“Me ne stavo andando. Non so nemmeno perché sono venuta.” singhiozzò Dominique andandosene via.

 

“Expelliarmus!” urlò Molly disarmando Tom. “So bene cosa hai fatto a Austin! E io che mi fidavo di te! Eri un bravissimo ragazzo! Ma a quanto pare mi sono sbagliata!”

“Imperio!” urlò Austin mentre Tom recuperava la bacchetta.

Molly li disarmò entrambi e li spedì contro una parete.

“Brava, Molly. Quello che non hai ancora capito, però, è che io sono l’artefice di tutto questo. Imperio!” sibilò Jayne.

Molly parò il colpo e la disarmò.

“Sei dispiaciuta per Dominique? Ma come fai ad esserlo se non sai neanche cosa significa avere un ragazzo?” obiettò Jayne impugnando la bacchetta.

“Stupeficium!” urlò Molly.

“Imperio!” gridò Pancy.

I due incantesimi si unirono in un getto di lampi rossi e verdi.

Alla fine vinse Molly che spedì l’avversaria contro una parete.

Tom Green e Austin Powell erano tornati come prima a causa della botta contro una parete.

Tom Green corse subito a scusarsi con Dominique mentre Austin, che aveva assistito alle gesta eroiche di Molly, baciò la ragazza facendo infuriare Jayne che li attaccò con una maledizione.

I due la schivarono e scapparono nella Stanza delle Necessità.

Avevano chiesto di trovare un posto dove nascondersi da Pancy, ma la serpeverde aveva chiesto di trovarli e ci riuscì.

Molly e Austin continuarono a scappare nella stanza lanciando delle fatture contro Jayne che però non voleva arrendersi.

Silente, quando Tom gli disse cos’era successo, cercò Jayne e quando la trovò le ordinò di fermarsi, ma lei non lo ascoltò.

Era completamente impazzita.

“Pietrificus totalus!” urlò Silente pietrificando il prefetto di serpeverde.

 

Tutto era tornato alla normalità, anzi ancora meglio: Jayne era stata espulsa, Molly era fidanzata e Dominique stava ancora con Tom.

“Che cosa voleva Parkinson?” domandò Rose.

“Voleva prendere l’oggetto che custodiscono qui a Hogwarts.” rispose Dominique.

“Ma che cos’è, Molly?” le chiese Lucy.

“Se ve lo dico, poi la smettete di mettervi nei guai?” ribatté Molly.

Tutti annuirono.

“E’ un horcrux di Voldemort che Albus Silente non ha mai distrutto.” spiegò.

“E come mai Voldemort è morto?” le chiese Albus.

“Perché Silente aveva distrutto l’anima di Voldemort che c’era dentro l’horcrux, ma un mangiamorte potrebbe farlo tornare in vita.” rispose Molly.

“Quindi Voldemort potrebbe davvero tornare?” domandò Roxanne, preoccupata.

“Sì. Per questo non potrei dirvi niente. Se volete che non venga rubato, cercate di farvi gli affari vostri e per nessun motivo dovete entrare nella Camera dei Segreti.”

“La Camera dei Segreti! Ma certo! Ecco perché sulla mappa del malndrino segnano sempre dei professori o dei prefetti che vanno nel bagno delle ragazze e poi scompaiono!” capì Albus.

“Ecco chi mi aveva rubato la mappa del malandrino!” esclamò James riprendendo la mappa.

“Non è tua! E’ di papà!” ribatté Albus cercando di strapparla dalle mani di suo fratello.

James non lo ascoltò e se ne andò con la mappa del malandrino.

 

“Una decina di mangiamorte sono penetrati nel ministero minacciando di fare fuoco se non li avessero consegnato l’oggetto custodito a Hogwarts. Il ministro della magia ha rifiutato la proposta e i mangiamorte hanno ferito gravemente degli auror e hanno ucciso un dipendente del ministero. Il capo degli auror Harry Potter ha proclamato che il ministero è attualmente il luogo più pericoloso del mondo magico.

Così ha fatto evacuare il ministro Kingsley Shacklebolt, il vice ministro Hermione Granger e tutti i dipendenti, così che rimanessero solo auror nel ministero. Al ministero si combatterà duramente contro questi assassini che ancora oggi terrorizzano il mondo magico. E’ stato trovato, inoltre, vicino al ministero un baracchino che vendeva le cosiddette penne assassine, ovvero delle penne che quando scrivono tramutano le parole in cose reali. I possessori di questi pericolosi manufatti che ora il vice ministro cercherà di distruggere saranno arrestati.” disse un giornalista alla radio.

“E’ tutto come prima. Il mondo magico non è mai stato un luogo sicuro e non lo sarà mai. Mio padre ho combattuto tutta la vita contro le forze oscure per cosa? Ritrovare Voldemort dopo diciannove anni? Devo impedire che qualcuno entri nella Camera dei Segreti. Ora che ci penso, come fanno ad entrare nella Camera dei Segreti se non parlano in serpentese?” pensò Albus.

Così, nel cuore della notte, si avvicinò al letto del fratello e diede fuoco alla mappa del malandrino.

 

Nota dell’autore:

Stiamo entrando sempre di più nel cuore della storia! Cosa succederà adesso? Come reagirà James? Recensite, recensite e recensite! Alex98 ☺

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Capitolo 5
*** Un errore fatale ***


CAPITOLO 5

UN ERRORE FATALE

 

Premessa al capitolo 5: Voglio ringraziare theclansman95 per aver segnato la storia come seguita e tutti gli utenti anonimi che continuano a leggerla. Litigi e pericoli a Hogwarts vi aspettano in questo capitolo di transizione. Spero che vi piaccia! ☺

 

“ALBUS SEVERUS POTTER!!!” tuonò James entrando nella Sala Grande e mostrando un mucchio di ceneri.

“Come hai fatto a scoprirlo?!” esclamò Albus alzandosi dal tavolo dei grifondoro.

“Il tuo amico Lysander mi ha detto tutto.” gli spiegò il fratello.

“Scusami, Al! Mi ha costretto!” si difese Lysander.

“La pagherai, Al! Stupefic…” fu in procinto di dire James prima di essere fermato da Rose.

James sbuffò e se ne andò, infuriato.

“Ti fai difendere da tua cugina, Potter?” sibilò Scorpius.

“Stai zitto, Malfoy.” ribatté Harry.

“Sì, vattene!” esclamò Rose.

“Taci, mezzosangue!” gridò Scorpius impugnando la bacchetta e puntandola contro di loro.

“Cosa vuoi fare, Malfoy?!” esclamò Dominique difendendo i suoi cugini, seguita da Louis, Molly, Lucy, Fred, Roxanne e Lysander.

“Siete patetici!” strillò Scorpius uscendo dalla Sala Grande insieme ai suoi scagnozzi, Albert Tiger e Andrew Zabini.

 

“Lucy, svelta! La lezione sta per iniziare!” esclamò Kate Bennet, studentessa grifondoro del terzo anno e migliore amica di Lucy.

“Un attimo! Devo scrivere a Chip! E poi da quando ti interessa la scuola?!” ribatté Lucy, chiusa in bagno.

“Lo sai che non mi interessa, ma che ho paura del professor Carter!”

“Sì, ha troppe rughe!”

Kate rise, ma continuò a lamentarsi per l’attesa.

“Ciao Chip! Cm stai? Tt bene? Cos’hai a quest’ora? Mia sorella dice che c’è qst horcrux di Voldemort nella Camera dei Segreti…non ho ben capito…Ora ti saluto, devo andare da Carter! Che noia! Un bacione!” scrisse Lucy su magicbook.

“Andiamo?” continuò Kate.

Lucy uscì finalmente dal bagno e corse insieme a lei nell’aula di Difesa Contro le Arti Oscure.

 

“Sei inutile, Parkinson!” tuonò Yaxley sferrando un pugno contro il volto della ragazza.

Jayne cadde a terra e pianse per il dolore.

“Tuo padre è morto. Vuoi che anche tua madre Pancy faccia la stessa fine?!” sibilò Amycus Carrow.

“Forse la signorina Parkinson non è del tutto inutile.” fece notare Anthonin Dolohov indicando il magic phone di Jayne.

Yaxley afferrò il cellulare e sorrise.

Dopodiché i mangiamorte si smaterializzarono senza farsi notare dalle altre studentesse di Beauxbatons.

 

“Guarda, tutte le foto delle mie vacanze negli Stati Uniti sono su magicbook. Tu ce l’hai?” domandò Austin mostrandole il suo magic phone.

“No…come sono belle!” esclamò Molly.

“Ne ho altre sulla bacheca pubblica del sito.” aggiunse Austin uscendo dal suo account.

“E’ del sesto anno. Per questo ce l’ha, a differenza di Lucy che si è registrata ancor prima di andare a Hogwarts.” pensò Molly.

Ma quando si parla del diavolo, ecco che spunta fuori…

“Ferma un attimo. Lucy?” domandò Molly.

“Sì. I suoi messaggi sono sempre in bacheca.” rispose Austin mostrandole i messaggi stupidi e volgari di sua sorella.

Quando Molly lesse il messaggio, capì che Lucy l’aveva combinata grossa.

 

“LUCY WEASLEY!!!” tuonò Molly entrando nel dormitorio femminile dei grifondoro e lanciando in aria la sorella.

“Ma sei matta, Molly?!” esclamò Dominique.

“Voi non sapete cos’ha combinato quest’oca giuliva!” urlò Molly.

“Oca giuliva? E’ il miglior insulto che ti è venuto in mente?” la schernì Lucy.

“Me ne sono venuti in mente molti altri, ma non sono una stolta come te!”

“Ehi, che succede?” chiese Roxanne.

“Succede che questa qui ha rivelato che in questa scuola è nascosto un horcrux di Voldemort nella Camera dei Segreti!” sbraitò Molly.

“Davvero, Lucy?” domandò Rose che odiava vederle litigare.

“No! Stavo solo domandando a Chip se stesse bene! Ieri era malato!” rispose Lucy.

“Che romantico!” esclamò Dominique abbracciando la cugina.

“E nel frattempo gli ha raccontato dell’horcrux!” obiettò Molly.

“L’ho menzionato!”

“Allora lo ammetti!”

“Dai, Molly, smettila! Non fare come James!” ribatté Roxanne.

“James non aveva un valido motivo per infuriarsi! Io sì!” esclamò Molly continuando a puntare la bacchetta contro la sorella.

“Dai, Molly! Non esagerare! I mangiamorte non vanno su magicbook!” la schernì Rose.

“Ma non capite?! Lei combina sempre dei disastri e io devo risolvere sempre tutto! Lei ha due anni in meno di me ed è una ragazza affascinante e alla moda che in qualche modo riesce sempre a superare gli esami!” esclamò Molly.

“E tu, allora?! Sei la sorella peggiore del mondo! Studi tutto il tempo! Mi critichi per qualunque cosa faccia! Mi odi! Sei sempre stata una maga migliore di me! Forse è per questo che sono così! Voglio essere più brava di te in qualcosa!” ribatté Lucy.

“Weasley! Che cosa succede qui?! Ho sentito dei rumori!” esclamò la professoressa Taylor.

“Niente, professoressa.” rispose Molly.

“Non mentirmi, Weasley. So bene che qui qualcosa non quadra! Non sono mica rimbambita!”

Molly rimase zitta.

“Molto bene. In questo caso, consegnami la fascia da prefetto.”

Molly ubbidì, a malincuore.

“No, professoressa! E’ colpa mia. Le ho lanciato un incantesimo.” la difese Lucy.

“In questo caso, Molly, ti devo restituisco la fascia. Riguardo a te, signorinella, domani deciderò insieme a Silente la punizione più adatta. Nel frattempo, cinque punti verranno tolti a grifondoro.” decise la professoressa uscendo dal dormitorio.

“Grazie, Lucy. Non sapevo che pensassi tutte quelle cose sul nostro rapporto.” disse Molly.

“Nemmeno io sapevo che ti sentissi così.” aggiunse Lucy abbracciandola.

 

“Scusami per questa mattina, Al. Ho esagerato. In fondo tu volevi solo evitare che qualcuno rubasse l’horcrux e in effetti la mappa del malandrino non era mia. Era del papà.” si scusò James.

Albus accettò le sue scuse e andò a dormire.

Il giorno seguente ci sarebbe stata la partita grifondoro contro tassorosso.

Ma Albus non avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto…

 

Nota dell’autore:

Scrivetemi cosa ne pensate! Alex98 ☺

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Capitolo 6
*** Brutte notizie ***


CAPITOLO 6

BRUTTE NOTIZIE

 

Premessa al capitolo 6: avventura, azione e colpi di scena vi aspettano! ☺

 

Albus seguì Louis, Fred, Roxanne, James e il resto della squadra, e la partita cominciò.

Dominique continuava a sventolare la bandierina di grifondoro e quella di tassorosso poiché Tom era un cacciatore.

Roxanne fece subito un goal.

“10 a 0 per grifondoro!” urlò madama Bumb.

James, però, non riuscì a parare la pluffa lanciata da Tom.

“10 a 10!”

Albus, a quel punto, trovò il boccino e lo inseguì.

Oliver Anderson, il cercatore della squadra di tassorosso del secondo anno, fece lo stesso.

Faceva freddo e con la pioggia era impossibile vedere il boccino.

“20 a 10 per grifondoro!”

“20 a 20!”

Era una lotta tra Roxanne e Tom.

“30 a 20 per grifondoro!”

“30 a 30!”

Il boccino volò sempre più in alto e Albus riuscì a prenderlo per primo.

“Grifondoro vince!”

 

“Sei stato eccezionale, Al. Posso parlarti in privato?” domandò James accompagnandolo fuori dalla sala comune dei grifondoro.

“Che c’è, James?” gli chiese Albus.

“Imperio!”

 

“I mangiamorte continuano a bersagliare il ministero. Questa mattina Ted Lupin, auror da due anni e membro dell’Ordine della Fenice da quattro, è stato ferito gravemente dal mangiamorte Anthonin Dolohov, l’assassino di suo padre Remus.” comunicò un giornalista alla radio.

“Teddy!” esclamò Dominique prendendo subito il magic phone e chiamando Victoire.

“Pronto?” singhiozzò la ragazza.

“Ciao, sono Dominique. Come sta Teddy?” le domandò la sorella.

“E’ stato ferito a un braccio e a una gamba! Sta ancora sanguinando! Ora sono in ospedale con lui! Lo sta curando una mia collega! Andrà tutto bene, Teddy!”

La telefonata s’interruppe.

Victoire era un’infermiera, ma chiaramente non si era sentita in grado di curarlo per la paura.

“Povera Victoire…” pensò Dominique.

 

“I figli di Harry! Finalmente vi conosco!” esclamò Mirtilla Malcontenta.

“Taci!” tuonò James.

“Nessuno mi può trattare così! Ehi, ma hai ipnotizzato tuo fratello!”

“Stai zitta!”

Mirtilla corse a chiamare aiuto.

Intanto, Albus riuscì ad aprire la botola che conduceva alla Camera dei Segreti.

“Cosa c’è, Mirtilla?” domandò Molly.

“Devi venire subito!” rispose lei portandola nel bagno delle ragazze.

“La botola che conduce alla Camera dei Segreti! Chi l’ha aperta?!” esclamò Molly.

“Tuo cugino Al! E’ stato ipnotizzato da James!”

“Vai a chiamare Silente!” le ordinò Molly entrando nel condotto.

Quando arrivò, era troppo tardi.

La camera era stata aperta e il drago era pronto ad attaccare.

“Stupeficium!” urlò Molly confondendo il mostro per un istante.

Non era lo stesso tipo di drago che era entrato a Hogwarts la notte di Halloween.

Era molto più grande.

Il drago ruggì e tutte le pareti rocciose tremarono e cominciarono a cedere.

Una pietra colpì Albus che svenne.

Molly lo prese in braccio e tornò nel bagno delle ragazze.

James li raggiunse e spedì Molly contro una parete.

Quando Austin lo vide, lo scaraventò contro un rubinetto che esplose in mille pezzi.

Anche il drago riuscì a risalire e attaccò Austin.

“Wingardium Leviosa!” urlò Albus.

Ma il drago era troppo pesante.

A quel punto Silente entrò e fece saltare in aria il mostro.

Austin era coperto di sangue, come se fosse stato colpito da un incantesimo sectumsempra.

Quando i professori raggiunsero il preside, Alan Carter guarì le ferite di Austin, Molly e James, e Hagrid riportò il drago nella Camera dei segreti e chiuse la misteriosa stanza.

“Cos’è successo?” domandò Silente.

“Voldemort mi ha parlato si è impadronito del mio corpo.” gli spiegò James, alzandosi.

“Voldemort?” balbettò la professoressa Taylor.

“Forse mio padre ha smesso di essere in contatto con lui perché ha trasmesso questa capacità a noi. Io posso collegarmi mentalmente con Voldemort, Albus può parlare in serpentese e Lily…forse quando è vicina a Tom Riddle può sentire qualche dolore. Probabilmente è dovuto al fatto che esiste ancora una parte di quel mostro nascosta nella Camera dei Segreti.”

“Tu come fai a sapere dell’horcrux?” gli chiese il professor Carter.

“E’ colpa mia…” mormorò Molly.

“Signorina Weasley! Recentemente il suo comportamento mi ha stupito! Cento punti in meno a grifondoro! Restituiscimi la fascia da prefetto. Avrei dovuto ritirarla già ieri sera.” decise la professoressa Taylor.

“Non può fare questo! Molly ha salvato suo cugino Albus dalle grinfie del drago!” ribatté Austin.

“D’accordo, ma i punti verranno tolti comunque.” accettò la professoressa.

“E lui ha fatto tornare James come prima e ha trattenuto il drago!” aggiunse Molly.

“Bene! Cinquanta punti verranno assegnati a corvonero!” decise Cedric Jackson.

“Non è il momento adatto per parlare della gara tra case. Il punto è che Voldemort e i mangiamorte sanno che l’horcrux è nella Camera dei Segreti. Com’è potuto succedere?” domandò il professor Carter.

Nessuno rispose.

“Cercheremo di risolvere questo problema più tardi. L’importante è che stiano tutti bene.” dichiarò Silente.

“Sapevo che un figlio di Harry non poteva essere cattivo!” esclamò Mirtilla.

 

Albus, James e Molly si sedettero al tavolo dei grifondoro.

Dominique era incollata al suo magic phone nel tentativo di consolare Victoire.

“Teddy dovrà stare sulla sedia a rotelle fino alla fine di maggio.” singhiozzò Dominique.

Tutte le cugine si erano riunite accanto a lei per ascoltare la conversazione.

“Hai sentito, Al?” mormorò Rose.

“Sì. Mi dispiace.” rispose Albus.

“Ehi, Al! Come mai sei scomparso dopo la partita?” gli chiese Fred.

Albus raccontò a tutti la storia della Camera dei Segreti.

“Oh, no! Se cercheranno il colpevole, capiranno che ho postato su magic book quel messaggio!” esclamò Lucy.

“Vedrai che non succederà niente, sorellina. Cerca di sopravvivere, però, alla punizione nell’ufficio di Carter.” la incoraggiò Molly.

 

“Si sieda, signorina Weasley.” ordinò il professor Carter.

Lucy ubbidì e cominciò a copiare i primi quattro capitoli del libro di Difesa Contro le Arti Oscure.

“Mi consegni il cellulare.” continuò il professore.

Lucy ubbidì con riluttanza e il professor Carter cominciò ad usare il suo magic phone.

“Non può guardare le mie cose!” si lamentò Lucy.

“Mi creda, non vorrei davvero leggere i suoi messaggi, ma io e Silente abbiamo notato che, siccome ci sono molti studenti che sono a conoscenza dell’horcrux, non è solo colpa di tua sorella, ma anche di qualcuno che ha inviato un messaggio su un social network. Presto ritireremo i cellulari di tutti gli studenti.” le spiegò il professore.

Lucy finse di continuare a copiare il libro mentre osservava il professore.

“Beccata!”

 

Nota dell’autore:

Che pasticcio! Cosa succederà adesso a Lucy? Spero che vi sia piaciuto! Alex98 ☺

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Capitolo 7
*** Il piano esplosivo di Lucy ***


CAPITOLO 7

IL PIANO ESPLOSIVO DI LUCY

 

Premessa al capitolo 7: Azione e divertimento vi aspettano in questo settimo capitolo! ☺

 

“Beccata!” ripeté il professor Carter.

Lucy capì che per lei era giunta la fine.

“Non stai copiando il libro! Muoviti! Questo cellulare lo consegnerò al professor Jackson insieme agli altri. Io non ci capisco niente, ma lui è capace di rintracciare il messaggio con un incantesimo entro il 2 aprile In qualche modo ti sbatterò fuori, signorina Weasley! Studia! Come credi di superare l’esame?!” sibilò il professore.

Lucy rimase zitta e continuò a scrivere.

Quando la punizione terminò, si diresse verso la sala comune dei grifondoro e raccontò l’accaduto a Kate.

“Come farai? E’ già il 3 marzo! Tra meno di un mese Carter porterà tutti i cellulari nell’aula del professor Jackson e lui scoprirà tutto!” esclamò Kate.

“Non lo so.” ammise Lucy.

“Ehi, cosa combini, Fred?” chiese Louis, divertito, mentre Fred portava nella stanza una scatola di fuochi d’artificio.

“Preparo questi gioiellini per il pesce d’aprile.” rispose Fred.

Lucy sorrise ed esclamò:

“E io so già da dove puoi iniziare!”

 

“Expelliarmus!” urlò Barry Lee, uno studente serpeverde del secondo anno.

Allison Bell, studentessa grifondoro del secondo anno e migliore amica di James, parò il colpo.

James e Lorcan la raggiunsero e terminarono il lavoro.

“Grazie, ragazzi.” mormorò lei.

Era una ragazza con i capelli castani chiari e gli occhi marroni, ed era molto intelligente e studiosa (anche lei possedeva un giratempo).

“Siete pronti per la partita grifondoro contro corvonero di domani?” domandò entrando nella Sala Grande.

“Sì!” rispose James.

“Non vediamo l’ora!” aggiunse Lorcan che giocava nella squadra di corvonero come cercatore.

“Anche Lysander gioca?” domandò James.

“Sì. E’ un battitore.” rispose Lorcan.

“Ehi! Non ho ancora finito!” gridò Barry.

“Stupeficium!” strillò James facendo saltare in aria l’avversario.

I tre risero e James e Allison si sedettero al tavolo dei grifondoro dove tutti erano entusiasti per la partita.

 

Era il 31 marzo, il giorno della partita.

Il sole splendeva e gli uccellini cinguettavano.

Albus sentiva che sarebbe stata una splendida partita.

Grifondoro e Corvonero avevano vinto contro Serpeverde e Tassorosso.

La coppa di quidditch sarebbe stata assegnata alla squadra vincitrice.

Albus, James, Roxanne, Fred, Louis e tutta la squadra di grifondoro entrarono in campo, seguiti da Lorcan, Lysander e la squadra di corvonero.

La partita cominciò.

Roxanne segnò un goal e sarebbe stata colpita da un bolide se non fosse stato per Louis.

“10 a 0 per grifondoro!” urlò madama Bumb.

“10 a 10!”

“20 a 10!”

Albus trovò il boccino, ma anche Lorcan era determinato a vincere.

“20 a 20!”

“20 a 30!”

Molly sventolava la bandierina di grifondoro e di corvonero per Austin, anche se lui non era un giocatore e prima di conoscerla non tifava nemmeno.

“30 a 30!”

Fred riuscì a parare un bolide che altrimenti avrebbe preso in pieno James.

Lorcan era a un passo dal boccino d’oro quando un bolide che Lysander non riuscì a parare lo colpì e lo scaraventò a terra.

Albus avrebbe potuto afferrare il boccino e la sua squadra avrebbe potuto vincere, ma aiutò l’avversario a rialzarsi e insieme conquistarono il boccino d’oro.

“E’ un pareggio!” decretò madama Bumb consegnando la coppa a Louis e al capitano di corvonero.

“Grazie, Albus.” disse Lorcan stringendo la mano al fratello del suo migliore amico.

“Di niente.” ribatté Albus ricambiando il saluto.

Ci fu una grande festa nella Sala Grande e Albus era al centro dell’attenzione per il suo gesto eroico.

 

Un silenzio di tomba regnava nel castello.

Era arrivato il primo di aprile e Fred si stava preparando al grande botto.

A mezzogiorno, mentre i professori lo stavano già cercando, fece esplodere l’aula del professor Jackson e tutti i cellulari si trasformarono in cenere.

Fred scappò e si diresse nella Sala Grande e in seguito nei cortili della scuola e dei lampi rossi, verdi, gialli, blu e azzurri sfrecciarono in tutto il castello, spaventando a morte i professori e divertendo gli studenti.

Lucy capì che non correva più rischi, ma era preoccupata per Fred.

La professoressa Taylor lo trovò e lo portò nell’ufficio del preside.

“Signor Weasley, che piacere rivederla!” esclamò Silente.

“Signore, questo giovanotto ha introdotto nel castello dei fuochi d’artificio e li ha usati disturbando le lezioni. Cinquanta punti in meno a grifondoro!” dichiarò la professoressa Taylor.

“Concordo, ma non lo punirò ulteriormente. Il signor Weasley voleva solo rallegrarci un po’. Gli sono molto grato, ma spero per lui che non succeda più.” 

Fred annuì e uscì dall’ufficio.

“Ti è successo qualcosa, Fred?” gli domandò Lucy.

“No. Hanno tolto solo cinquanta punti a grifondoro.” rispose Fred.

Lucy tirò un sospiro di sollievo.

“Non ti devi sentire in colpa. Avrei usato quei fuochi lo stesso. Dovresti preoccuparti per la lista dei tuoi contatti che ora non esiste più.” aggiunse il cugino.

“No. Ho sempre un cellulare di riserva.”

I due risero ed entrarono nella Sala Grande dove tutti gli studenti accolsero calorosamente il loro eroe.

 

Nota dell’autore: ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Recensite, recensite e recensite! Alex98 ☺

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Capitolo 8
*** Il piano B di Yaxley ***


CAPITOLO 8

IL PIANO B DI YAXLEY

 

Premessa al capitolo 8: siamo sempre più vicini alla fine! In questo lungo capitolo una grande avventura vi aspetta! Leggete e scoprite! ☺

 

Albus, Lysander e Rose uscirono dall’aula di Difesa contro le Arti Oscure e si diressero nella Sala Grande.

“L’esame è stato abbastanza difficile!” esclamò Lysander.

Era il primo di maggio e gli esami erano iniziati.

Gli studenti del settimo anno erano disperati.

Domnique e Tom, che erano sempre stati degli studenti normali, adesso studiavano giorno e notte.

“Io l’ho trovato molto facile!” obiettò Rose. “E adesso c’è quello di trasfigurazione! Albus! Non dirmi che stai ancora pensando all’horcrux!”

“Mi sto seriamente preoccupando, Rose! Mio fratello continua ad avere delle visioni!” le spiegò Albus.

“L’unica cosa di cui ti devi preoccupare sono gli esami.”

Albus ubbidì con riluttanza ed entrò nell’aula di trasfigurazione.

 

“Quello stolto di James Potter non è riuscito a prendere l’horcrux!” tuonò Yaxley, adirato.

“Abbiamo un altro asso nella manica.” gli fece notare Alecto Carrow.

Yaxley sorrise e si smaterializzò.

Si ritrovò davanti nella casa di Draco Malfoy e Astoria Greengrass.

“Chi è lei?! Cosa ci fa in casa mia?! Tu sei quel mangiamorte che ha attaccato il ministero!” strillò Astoria.

Draco intervenne e domandò:

“Cosa ci fai qui, Yaxley?”

“Che scortese. Sono venuto per chiederti un favore…da mangiamorte a mangiamorte.” rispose lui mentre Astoria si rifugiava in camera.

“Non sono più un mangiamorte. Sono cambiato. Tutta la mia famiglia è cambiata. Non ne voglio più sapere. E poi la guerra è finita. L’Ordine della Fenice ha vinto e io adesso ne faccio parte. Non ho più il Marchio Nero. Lavoro al ministero come capo della redazione sotto la direzione dell’Alto Ufficiale Percy Weasley.”

“Ho sentito che tuo figlio assomiglia a te da piccolo.”

“Infatti non ho negato che siamo ancora dei serpeverde. Un momento…cosa vuoi da Scorpius?”

“Voglio solo che ci aiuti a rubare l’horcrux nascosto nella scuola.”

“Scordatelo, Yaxley.”

“Temo che tu non abbia compreso la gravità della situazione.” sibilò Yaxley schioccando le dita e facendo apparire in casa sua un esercito di mangiamorte.

“Devo scrivergli una lettera?”

“No. Usi questo. Ci mette molto di meno. Scorpius ha un telefono?”

“No”

“Io so ogni cosa. Non ti conviene mentirmi.”

Draco afferrò il magic phone di Pancy Parkinson, a malincuore.

 

Albus, Lysander e Rose, dopo aver terminato gli esami di quel giorno, si diressero verso la Sala Grande.

Ad un tratto, Scorpius, Tiger e Zabini spuntarono dal nulla e gridarono:

“Stupeficium!”

Lysander fu scaraventato contro una colonna che cedette e cadde su di lui.

Albus e Rose pararono i loro colpi.

“Expelliarmus!” urlarono.

Tiger fu disarmato.

“Stupeficium!” sibilarono Scorpius e Zabini lanciando Rose contro il soffitto e facendola ricadere a terra bruscamente.

“Imperio!” strillarono Scorpius e Zabini

“Expelliarmus!” urlò Albus.

I tre incantesimi si scontrarono.

Zabini fu disarmato, ma Scorpius vinse lo scontro e ipnotizzò il suo avversario

“Ehi, Albus! Sei stato ipnotizzato di nuovo?!” esclamò Mirtilla Malcontenta in procinto di chiamare Silente.

Albus la immobilizzò e distrusse i lucchetti che sigillavano la porta.

Tutti i fantasmi del castello, eccetto Pix che faceva solo danni e Rüf che era impegnato a insegnare Storia della Magia, lo attaccarono, ma lui li fermò ed entrò nel condotto che portava alla Camera dei Segreti.

Aprì la botola e si trovò davanti al drago.

“Avada kedavra!” urlò Albus uccidendo il mostro.

Lo scavalcò e aprì una seconda botola.

 

“Stupeficium!” urlò Rose dopo essersi ripresa colpendo Tiger e Zabini che persero i sensi.

“Lysander!” gridò riparando la colonna e aiutando l’amico a rialzarsi.

“Expelliarmus!” gridò Scorpius.

Rose parò il colpo e Lysander lo scaraventò a terra.

I due gli puntarono contro la bacchetta.

“Lysander, portami una fiala di veritaserum! Rubalo dalle scorte del professor Carter.

“Sciocca mezzosangue.” ghignò Scorpius riprendendo la bacchetta e lanciandola in aria.

Rose lo disarmò, gli rubò la bacchetta e gli impedì di muoversi.

“Sei solo una sporca mezzosangue!” la insultò Scorpius.

“Ma sono più brava di te a quanto pare.”

 

Albus entrò in una stanza piena di dissennatori e li fece sparire con un incanto patronus.

Era diventato più forte perché era comandato da una magia oscura di un mago vero come Scorpius e non di uno ipnotizzato come James, comandato da un essere senza vita.

Albus aprì un’altra botola.

 

“Signor Scamandro! Cosa ci fa nel mio ufficio?!” chiese il professor Carter.

“Malfoy ha ipnotizzato Albus e mi serve il veritaserum per scoprire dov’è Albus.” si giustificò Lysander.

“Accio veritaserum!” urlò il professore afferrando la fiala e ordinandogli di seguirlo.

Carter raggiunse Malfoy e gli fece bere la pozione.

“Dov’è Albus Severus Potter?” gli chiese.

“Nella Camera dei Segreti.”

 

Albus riuscì a tenere a bada un branco di ragni giganti ed entrò nella penultima stanza.

Un esercito di cavalieri di pietra lo attaccò.

Albus li disintegrò immediatamente.

“Eccoti qui, Potter!” esclamò Carter.

“Avada kedavra!” sibilò Albus.

“Finite incantatem!” urlò il professor Carter.

I due incantesimi si scontrarono.

 

“Non mi porterete da Silente! Stupeficium!” urlò Scorpius lanciando Rose contro una parete.

“Expelliarmus!” gridò Lysander.

Scorpius schivò il colpo, lo fece saltare in aria e corse nel bagno delle ragazze.

“Rose! Lysander!” urlò Molly facendoli rinvenire con un incantesimo.

“Cos’è successo?” li domandò.

“Scorpius ha ipnotizzato Albus! Adesso lui è nella Camera dei Segreti!” rispose Rose.

 

L’incantesimo di Carter riuscì quasi a raggiungere l’avversario quando Scorpius lo colpì alle spalle e lo fece saltare in aria.

“Continua il tuo lavoro. Io mi occupo di lui.” sibilò Scorpius.

Albus annuì e aprì l’ultima botola, ma Carter gli lanciò un incantesimo e Albus ritornò in sé.

“Serpensotia!”sibilò Scorpius.

Un gigantesco pitone si avvolse attorno al corpo dell’insgnante che lottò duramente per non essere morso.

“Expelliarmus!” urlò Albus.

Scorpius perse la bacchetta, ma sferrò un pugno contro Albus che perse i sensi.

Rose e Lysander lo colpirono alle spalle facendolo svenire.

“Incendio!” strillò Molly uccidendo il serpente mentre Albus sveniva.

 

“Scorpius, cosa ti ha spinto a compiere questo terribile gesto?” domandò Silente.

“I mangiamorte avrebbero ucciso mio padre se non li avessi portato l’horcrux. Ora mi ha comunicato che se l’è cavata con una brutta ferita.” rispose Scorpius.

“Avresti dovuto dirlo a me, Scorpius. Non verrai sospeso, ma il professor Carter deciderà la punizione adatta.”

“Trecento punti in meno a serpeverde per aver ipnotizzato uno studente e aver fatto del male ad altri due e a un professore, e tutti i giorni, dalle tre alle quattro verrai nel mio ufficio a copiare il libro di Difesa Contro le Arti Oscure.” decise il professor Carter.

“Nel frattempo, cento punti verranno assegnati a Rose e a Molly Weasley per il loro coraggio.” decretò la professoressa Taylor.

“E cento punti verranno assegnati a Lysander Scamandro.” dichiarò il professor Jackson.

“Non dimentichiamo inoltre Tiger e Zabini. Altri duecento punti in meno a serpeverde.” sibilò il professor Carter, infuriato per le ferite provocate dal serpente.

Albus e Lysander uscirono dall’ufficio e corsero in infermeria.

Albus era guarito e si stava già alzando dal letto per salutarli.

“Abbiamo scoperto che il padre di Scorpius è stato minacciato dai mangiamorte! Scorpius voleva solo salvarlo!” esclamò Lysander.

“Rimane comunque uno stupido.” ribatté Rose.

“Avete visto? L’horcrux non è al sicuro!” esclamò Albus.

“E cosa vuoi fare?!”

“Non ne ho idea. So solo che se lo dicessi a Silente, lui direbbe che Hogwarts è l’unico posto sicuro.”

“E ha ragione!” obiettò Lysander.

Albus si rassegnò e tornò a dormire.

 

Nota dell’autore:

Cosa succederà adesso? Scopritelo nel prossimo capitolo! Alex98 ☺

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Capitolo 9
*** L'horcrux ***


CAPITOLO 9

L’HORCRUX

 

Premessa al capitolo 9: Siamo arrivati al penultimo capitolo! Azione, avventura e colpi di scena vi aspettano! Ringrazio Directioner Brat per aver recensito il capitolo 7 e per aver segnato la storia come preferita e seguita! ☺

 

Era il sei giugno e tutti gli esami erano terminati.

Dominique era diventata ufficialmente una naturalista.

Rose, James, Molly e Allison avevano ottenuto Eccezionale in tutte le materie.

Albus aveva smesso di preoccuparsi dell’horcrux perché aveva saputo che dei nuovi mostri controllavano la Camera dei Segreti.

L’unica seccatura ora era Scorpius che continuava a far impazzire Rose.

Un’altra buona notizia era che Teddy era guarito.

Il primo anno a Hogwarts stava per finire.

Che emozione!

 

“Io tornerò in vita e voi morirete! Non potete impedire che il destino si compia!” sibilò il Signore Oscuro.

James si contorse dal dolore nel letto.

“Questa sera prenderò l’horcrux e Voldemort risorgerà!” tuonò Black.

James si svegliò di soprassalto.

“Un altro incubo?” gli chiese Lorcan.

“Sì! Black vuole rubare l’horcrux!” rispose James.

 

“Ne sei sicuro?” domandò Allison correndo verso il bagno delle ragazze insieme a Albus, Lysander, Rose e Lorcan.

“Assolutamente!” rispose James, preoccupato.

La Camera dei Segreti non era stata ancora aperta.

“Che cosa combinate adesso?” domandò Mirtilla.

“Qualcuno vuole entrare nella Camera dei Segreti! Dobbiamo impedirlo!” rispose Albus aprendo la camera.

“Dovrò cercare una nuova casa…” sospirò Mirtilla mentre Albus, Lysander, Rose, James, Lorcan e Allison entravano nel tubo.

Albus aprì la botola e tutti si prepararono al peggio.

Una decina di draghi li attaccò.

Le fiamme scaturirono dalle loro fauci e li mancarono per un soffio.

I giovani maghi entrarono nella seconda stanza chiudendo bene la botola.

Un esercito di dissennatori li colpirono.

“Quale incantesimo avevi usato?!” domandò Rose, disperata.

“Ricordo solo di aver visto un cervo bianco…Ma certo! L’incanto patronus!” capì Albus.

“Meno chiacchiere, più azione!” gli ordinò Lysander.

“Expecto patronus!” urlò Albus disintegrando i nemici.

“E’ incredibile!” esclamò James.

“Forza, andiamo.” decise Allison.

Entrarono in un’altra stanza e trovarono un branco di ragni affamati.

Uno assalì Allison, ma James lo spedì contro una parete.

Rose li mandò via con un potente incantesimo.

A quel punto mancava “solo” l’esercito di statue di pietra.

Erano molto resistenti.

Un soldato ferì gravemente Lysander che fu scaraventato a terra.

Un altro lanciò Allison contro una parete e colpì Lorcan sulla testa con la sua spada di pietra.

James creò un’onda d’urto che fece esplodere i soldati in mille pezzi, ma che ferì anche lui.

“Albus, devi proseguire tu. Io e Rose porteremo Allyson, Lorcan e Lysander in infermeria. Ora che abbiamo superato le sfide possiamo usare un incantesimo per evitare di passare dalla stanza dei draghi.” dichiarò James.

“No! Non posso proseguire da solo! Io…non sono come te…” ribatté Albus.

“Tu sei molto meglio di me. Sei un mago eccezionale e questo è il tuo momento. Non ti toglierò la gloria che ti spetta di diritto anche questa volta!”

Albus sorrise e annuì, ed entrò nella vera e propria Camera dei Segreti.

 

Albus scese i gradini della scalinata e vide un uomo anziano davanti alla statua di Salazard Serpeverde:

“Chi è lei? E’ qui per rubare l’horcrux?” gli domandò.

Il mago non rispose e non si voltò.

Albus lo raggiunse e lo osservò.

Era Alexander Smith, il celebre scrittore di storie per ragazzi che Rose adorava.

Stava osservando una penna stilografica che teneva nelle sue mani raggrinzite.

Sembrava uno scheletro ambulante che non traspariva alcuna emozione.

Aveva i capelli grigi e sporchi e gli occhi marroni.

Indossava degli stracci e sembrava molto confuso.

“Signore, si sente bene?” gli chiese Albus.

“Non saresti dovuto venire. Stanno arrivando.” gli spiegò Smith.

“Chi sta arrivando?”

Lo scrittore non rispose.

“Che strano. Ancora non mi rendo conto di aver scritto una vera storia.” balbettò Smith, delirante.

“Come, scusi?”

“Deve avermela data Yaxley.”

“Che cosa?”

“Questa sera noi moriremo, signor Potter.”

“Vuole uccidermi?”

Lo scrittore non rispose.

C’era un’atmosfera angosciante.

Albus era terrorizzato.

“Li ho mandati via. Io volevo solo scrivere. Non facevo niente di male. Loro hanno insistito e io ho lottato, ma invano. Così ho provato. Ho usato la penna e sono tornati al ministero.” gli spiegò lo scrittore.

“Chi?”

“Tuo padre e tuo zio Ronald.”

Albus cominciava ad avere i brividi.

“La penna! Yaxley gli ha donato una penna assassina! Ma come…” borbottò Albus.

“L’ha infilata nel mio zaino. Credevo che fosse una penna normale…Non è colpa mia…Perdonami, Potter.” si scusò lo scrittore voltandosi per la prima volta.

“Qual’è il finale della storia, signore?”

“Che strano. Io faccio parte del finale. Yaxley è scappato, lo sai?”

“Qual è il finale?!”

“Stanno arrivando, Potter. Ci uccideranno.”

Ad un tratto si udì un boato assordante.

La statua di Salazard Serpeverde esplose in mille pezzi e i mangiamorte fecero irruzione nella camera.

“Avada kedavra!” urlò Yaxley uccidendo Smith.

“No!” gemette Albus.

“Buonasera, signor Potter.” sibilò il mangiamorte.

Tutti risero.

“Andatevene via!” singhiozzò Albus.

“Sei davvero divertente, Potter. Assomigli molto a tuo padre.” sibilò Antonin Dolohov aprendo una botola, prendendo l’horcrux di Voldemort e consegnandolo a Yaxley.

“Che gusto c’è ad essere comandati da un tiranno?!” ribatté Albus.

“Noi non siamo comandati da nessuno!” tuonarono i Carrow.

“Calmatevi. Lasciate respirare questo povero ragazzo. Solo il Signore Oscuro può toccarlo.” li fece notare Yaxley impugnando la spada di grifondoro e puntandola contro l’horcrux: Horace Lumacorno.

 

Nota dell’autore:

Che sorpresa! Non me lo sarei aspettato nemmeno io! E io sono quello che ha scritto la storia! Continuate a recensire! Alex98 ☺

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Capitolo 10
*** Ritorno a casa ***


CAPITOLO 10

RITORNO A CASA

 

Premessa al capitolo 10: che emozione! Siamo arrivati alla fine! Che cosa succederà adesso?

 

Lumacorno indietreggiò e balbettò:

“Cosa volete farmi?”

“Stai tranquillo. Non vogliamo ucciderti. Vogliamo solo prelevare l’anima di Voldemort.” rispose Yaxley.

“Mai! Da quando sono andato in pensione ho vissuto in una stanza di nove metri quadrati! Credete che mi arrenda adesso?! Non potete uccidermi!”

“Ma possiamo torturarti.” gli spiegò Augustus Rookwood, l’assassino di Fred.

“Stupeficium!” urlò Albus lanciandolo in acqua.

“Expelliarmus!” gridò Goyle, il padre del defunto Gregory.

Albus parò il colpo e lo fece saltare in aria.

“Incarceramus!” strillò Tiger che non era riuscito a convincere il figlio, Vincent, a diventare un mangiamorte.

Albus fu incatenato al pavimento.

“Questa spada riesce sia a distruggere un horcrux che a riportare in vita l’anima che contiene.” sibilò Yaxley.

“Non vi permetterò di usarla per far tornare in vita Tom Riddle!” ribatté Lumacorno.

“Crucio!” urlò Travers.

Lumacorno cadde a terra e si contorse per il dolore.

“Non serve torturarlo. Lo prenderemo con la forza. Pietrificus totalus!”tuonò Thorfinn Rowle mentre Travers smetteva di torturare Lumacorno.

“Expelliarmus!” gridò Albus che riusciva ancora a muovere la bacchetta.

I due incantesimi si scontrarono e vinse quello di Albus che disarmò il mangiamorte.

Lumacorno lanciò in aria Yaxley e corse da Albus chiedendogli:

“Cosa facciamo?”

Albus si guardò intorno e capì.

“Li trattenga.” bisbigliò raggiungendo il cadavere di Alexander Smith.

“Stupeficium!” esclamò Lumacorno facendo saltare in aria Travers.

“Expelliarmus!” strillò Selwyn.

Lumacorno parò il colpo, ma fu buttato in acqua da Zabini Senior, il padre del nuovo mangiamorte Blaise.

Albus, intanto, prese un taccuino nella tasca della giacca dello scrittore, prese la penna e cominciò a modificare il finale della storia.

Yaxley lo spedì contro la statua di un serpente.

“Confringo!” urlò Lumacorno lanciando Avery contro una statua.

Il mangiamorte batté la testa e cadde a terra senza vita.

“Levicorpus!” strillò Macnair.

Lumacorno parò il colpo e lo lanciò contro Mulciber.

I due mangiamorte caddero in acqua.

“Expelliarmus!” gridò Albus.

Yaxley perse la spada di grifondoro.

“Nessuno mi comanda, Potter! Avada kedavra!” sibilò.

Albus schivò il colpo e risalì in superficie.

“Incendio!” gridò Yaxley.

“Aguamenta!” urlò Albus.

Il mangiamorte fu travolto da una cascata d’acqua che lo spedì contro una parete.

“La spada di grifondoro si librò in aria e colpì l’horcrux.” scrisse Albus.

Yaxley si riprese, ma non riuscì a impedire che l’arma volasse via e si conficcasse nel cuore di Lumacorno.

“Ben fatto, Potter.” sussurrò Lumacorno esplodendo in mille pezzi.

Uno spirito nero, l’anima di Voldemort, volò verso Albus.

L’ultima cosa che vide il giovane mago fu un incantesimo che illuminò la stanza e cacciò via l’anima di Voldemort e i mangiamorte.

 

“Come stai?” chiese una voce dolce e rassicurante.

“Professore! Che cosa…Stanno tutti bene!” esclamò Albus.

“Sì, Albus. Rose e James mi hanno avvertito che eri nella Camera dei Segreti e sono subito accorso in tuo aiuto. Devo ringraziarti. Se non fosse stato per te, probabilmente ora Voldemort sarebbe risorto. Ma ti devo rammentare che per qualunque problema io sono sempre qui ad aiutarti.” rispose Silente.

Albus annuì, ancora confuso.

“Quindi tutto quello che ho fatto a Hogwarts è stato scritto da Smith?”

“No, Albus. Una penna assassina può cambiare gli eventi, non le caratteristiche dei personaggi.”

“Ma Lumacorno…”

“Il sesto anno scolastico di tuo padre, a mio fratello serviva conoscere un segreto di Lumacorno, ma non avrebbe mai potuto pensare che fosse un horcrux. Poi è morto e tuo padre, sapendo che gli horcrux erano sette, anzi otto perché anche lui lo era, non ha mai pensato che ci fosse un nono horcrux. Dopodiché Voldemort è morto perché mio fratello, in passato, aveva sospettato che Tom Riddle avesse maledetto un professore della scuola e ha fatto un incantesimo per distruggere l’anima di Voldemort che si nascondeva all’interno della scuola. Così ha richiesto che il malcapitato si mostrasse per dimostrare che l’anima era morta, ma Lumacorno non ha avuto il coraggio di rivelare il suo segreto perché temeva di dover morire. Quando Voldemort è morto, Lumacorno mi ha confessato tutto e ha promesso di nascondersi al momento opportuno. Mi sono assicurato che l’incantesimo di mio fratello avesse funzionato e ho trovato un nascondiglio per Lumacorno. Non sentirti in colpa per aver comandato alla spada di ucciderlo. Sono sicuro che anche lui avrebbe preferito morire piuttosto di veder tornare in vita il Signore Oscuro.”

“Ma come mai Voldemort ha scelto lui come nono horcrux?”

“Perché era l’unico professore con cui era riuscito a creare un legame di amicizia. Si sentiva molto attaccato al suo insegnante.”

“Così tanto da maledirlo.”

“Era un ragazzo disgraziato. Purtroppo era anche molto furbo. Sapeva che i ricordi delle persone erano molto preziosi. Così non ha voluto rivelare a Lumacorno la vera quantità di horcrux che possedeva.”

“Ma adesso il nono frammento dell’anima di Voldemort è stato distrutto?”

“Purtroppo no. Ho usato tutta la mia potenza per cacciare via i mangiamorte e l’anima di Voldemort è volata via.”

“Ma mio fratello ha avuto una visione in cui Black rivelava di voler rubare l’horcrux. E poi quel drago che è entrato nel castello la notte di Halloween…”

“Voldemort ha cercato di attirarvi nella Camera dei Segreti facendovi credere che l’horcrux fosse in pericolo.”

“Ma come sono entrati i mangiamorte nel castello? E come mai Yaxley aveva la spada?”

“Yaxley deve aver distrutto ogni barriera magica e ha rubato la spada dal mio ufficio. Adesso è ancora in suo possesso, ma non può utilizzarla perché non è un vero grifondoro. Ora devo andare. Ti aspetto nella Sala Grande.”

Albus annuì, si alzò e corse da Rose, Lysander, James, Lorcan e Allison.

“Stai bene?!” esclamarono in coro.

“Mai stato meglio. Forza, andiamo nella Sala Grande.” rispose Albus.

“Bravo, Albus!” gridò Hagrid abbracciandolo.

“Mi mancherai, Hagrid.” disse Albus ricambiando il saluto ed entrando nella Sala Grande insieme ai suoi amici e sedendosi al tavolo dei grifondoro.

“E’ il momento di alcune piccole modifiche ai punti delle case.” dichiarò Silente. “Per il coraggio di James Potter, Rose Weasley, Lorcan e Lysander Scamandro, e Allison Bell attribuisco 400 punti a grifondoro e 200 punti a corvonero.”

Tutti applaudirono, tranne i serpeverde.

“Infine, per il sangue freddo e la tenacia di Albus Potter, attribuisco 500 punti a grifondoro.” continuò Silente.

Gli studenti di grifondoro erano ufficialmente impazziti.

“E ora vediamo i risultati.” decise Silente. “Al quarto posto, con 345 punti, serpeverde. Al terzo posto, con 532 punti, tassorosso. Al secondo posto, con 1000 punti, corvonero. E infine, al primo posto, con 2100 punti, grifondoro!”

Gli stendardi di grifondoro dipinsero la scuola di un rosso fiammante e gli studenti uscirono dal castello e corsero verso il treno che li stava aspettando.

Dominique salutò per l’ultima volta la sua scuola.

“Pensa che a noi mancano ancora sei anni.” le fece notare Albus.

Dominique lo abbracciò, in lacrime, e salì sul treno.

“E’ strano tornare a casa.” commentò Rose salendo insieme a lei, Albus, Lysander, James, Lorcan, Allison e tutta la famiglia Weasley.

“Questa è come una seconda casa per me.” disse Albus.

Così quel treno tanto sognato e temuto partì, portando con sé la magia di Hogwarts, l’unico incantesimo che non sarebbe mai terminato.

 

FINE DELLA PRIMA STORIA

 

Nota dell’autore:

La mia prima fanfiction è finita, ma non temete: altre sei storie vi aspettano! Ringrazio nuovamente DirectionerBrat per aver recensito il capitolo 9 e tutti i lettori anonimi che hanno continuato a seguire la storia! Spero che seguirete anche “Albus Severus Potter e la maledizione di Voldemort”!

A presto!

Alex98 ☺

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