Together we are never gonna fall

di EnjoyNandos95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Laurea. ***
Capitolo 2: *** Piacere di conoscervi ***
Capitolo 3: *** Ah,quel cardigan! ***
Capitolo 4: *** Dolce come il miele. ***
Capitolo 5: *** Felicità apparente? ***
Capitolo 6: *** Al cuore non si mente. ***
Capitolo 7: *** Risveglio inaspettato. ***
Capitolo 8: *** Litigio. ***



Capitolo 1
*** Laurea. ***


Avete presente quando la vostra vita cambia all’improvviso?Quando cambia senza darvi la possibilità di rendervene conto?Tutto succede per caso,nulla è voluto. Eppure,sono proprio le cose non volute,quelle che succedono perché il destino ha deciso cosi,sono proprio queste che sconvolgono la vita delle persone come una tempesta di neve in pieno agosto. Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo e decidere il mio destino,forse non sceglierei la strada che mi ha portato nel luogo dove sono ora. Forse sceglierei una strada più semplice. Da quel giorno in cui mio fratello si laureò la mia vita prese una svolta diversa. In senso positivo,ovviamente. Credo che quel giorno non lo dimenticherò mai,resterà impresso nella mia mente come le foto rimangono impresse nella carta. Quel giorno eravamo tutti molto emozionati ed eccitati:mio fratello Laurence stava per laurearsi in medicina dopo 5 anni di duro lavoro. Il suo sogno era quello di andare in Africa a fare volontariato,ed entrare in un campo di ricerca per la cura dell’AIDS. Lui mi aveva trasmesso la stessa passione,infatti il mese prossimo avrei affrontato i test di ingresso per entrare alla facoltà di medicina. Un giorno l’avrei raggiunto in Africa,ne ero certa! Laurence aveva 25 anni ed io 19.Nonostante gli anni di differenza eravamo molto uniti. Mi aveva sempre aiutato nei momenti di difficoltà essendo più grande e maturo,e continuava a farlo. L’uno dipendeva dall’altro. Finalmente quel giorno tanto atteso era arrivato,ed io ero davvero orgogliosa del mio fratellone.

-Ehi Lau,andrà tutto bene,vedrai!-gli dissi,stringendogli forte la mano tremante e sudata.
-Grazie Hope,sei un tesoro. In questo momento mi serve qualcuno che mi supporti,sono davvero agitato.-
-Io sono qui per questo fratellone! Molte volte tu mi hai aiutata in momenti difficili e sono sempre riuscita ad uscirne. Ora tocca a me aiutarti.-
Laurence mi strinse forte a se e potei sentire il battito del suo giovane cuore sul mio petto. Nostro padre ci chiamò da fuori interrompendo quel momento cosi intimo. L’espressione di Laurence si fece sempre più seria e preoccupata,ma io lo rassicurai con uno sguardo dolce e rincuorante. Subito ci dirigemmo in macchina. L’università di mio fratello distava solo venti minuti con la macchina,anche se quei venti minuti sembravano non finire mai. Dopo la laurea ci sarebbe stato un grande ricevimento nel nostro giardino. Gli invitati erano parecchi:non avevamo molti parenti,ma gli amici e di Laurence erano davvero tanti! Laurence era un tipo molto socevole e simpatico,non mi stupiva il fatto che molte persone gli volessero un gran bene. All’entrata dell’università ci attendeva Jennifer,la fidanzata di mio fratello,e Jordan,la mia migliore amica da 10 anni e sorella di Jennifer. Io e Jordan eravamo come sorelle,anzi di più! E fu proprio grazie al nostro aiuto che Lau e Jen si fidanzarono circa due anni fa. Jennifer era una ragazza molto simpatica e sempre disponibile:le volevo un gran bene! Avrei tanto voluto che un giorno lei e mio fratello si sposassero.­ Appena Lau vide la sua amata gli si illuminarono gli occhi e lei subito corse tra le sue braccia per rassicurarlo ed augurargli  buona fortuna. Io mi diressi da Jordan.
-Ehi Jo!-l’abbracciai.
-Tuo fratello sembra essere stato inseguito da un fantasma!Ha una faccia,povero.-disse lei dopo avermi baciato sulla guancia.
-Già,è molto agitato.Spero che vada tutto bene:si è impegnato davvero tanto.-
-Certo Hope,stai tranquilla.Tuo fratello è un genio!-
-Proprio come te,giusto?Ahahah-dissi io dandole una pacca sulla spalla.
-Ma che scherzi?Ahahah-
-Ragazze,dobbiamo entrare!-mio padre ci chiamò mentre tutti entravano nell’università. Io e Jordan ci dirigemmo all’interno e prendemmo posto. Mio fratello si accomodò davanti alla commissione e dopo qualche minuto si girò verso gli spettatori cercando il mio sguardo come se volesse essere rassicurato. Io gli sorrisi e lui mi mandò un bacio.
---
Dopo quasi 2 ore di inferno,l’incubò cessò e mio fratello finalmente era libero! Le lacrime di gioia,la felicità e gli abbracci sembravano non finire mai! Mio fratello aveva fatto il culo a tutti quelli della commissione,ed io non potevo che essere ancora più orgogliosa di lui! Il primo abbraccio fu proprio il mio. Per una mezz’oretta tutti i presenti si congratularono con lui,dopo di che ci dirigemmo tutti verso casa. Lì,alcuni amici di famiglia avevano iniziato i preparativi e la brace già era pronta per arrostire la carne. Io e Jordan stavamo letteralmente morendo di fame.
Essendoci tanta gente,ne approfittai per sgattaiolare in camera con Jo.
-Jo,Jo! Vieni qua!-strillai a bassa voce.
-Che c’è?-
-Andiamo via di qua ti prego!C’è troppa baldoria e poi ho fame.-
La presi per mano e la tirai verso di me. Ci dirigemmo prima in camera,perché volevo liberarmi di quel vestito cosi carino ma fastidioso,e poi saremmo andate in cucina e mangiucchiare qualcosa. Non avevo una camera tutta mia perché io e mio fratello l’avevamo sempre condivisa.Infatti,quello che trovai appena aprii la porta mi sconvolse.
 
***
Io e Jo stavamo per entrare in camera e nel frattempo già cominciavo e togliere le spalline del vestito. Fortunatamente non andai oltre perché entrando in camera trovai qualcosa,o meglio,qualcuno di inaspettato. Tre ragazzi che giocavano con i cuscini,ridevano e si spingevano a vicenda come bambini. Tutto era in disordine e il mio letto praticamente non esisteva più. Improvvisamente altri due ragazzi entrano correndo e uno di loro,abbastanza alto e biondino,mi scaraventò nella porta. Loro continuavano a scherzare senza essersi accorti che in camera c’eravamo anche io e Jordan e che il mio braccio sanguinava leggermente. Era una situazione che mi dava ai nervi.Chi erano?Come si permettevano di entrare in camera mia e fare quel casino?Ero davvero furiosa!
-USCITE.SUBITO.DA.QUI!-strillai.
I ragazzi finalmente si resero conto della nostra presenza e rimasero scioccati nel vederci lì impalate. Jo a stento trattenne una risata a causa delle loro facce,ed io mi massaggiavo il braccio dolorante e sanguinante. Le loro facce erano davvero buffe,ma ero troppo nervosa e infastidita dal loro comportamento per ridere come stava facendo Jordan. Loro non dissero una parola,si guardarono in faccia e poi intorno capendo di aver messo a soqquadro un’intera stanza.
-CHI SIETE?CHI VI HA DATO IL PERMESSO DI ENTRARE NELLA CAMERA MIA E DI LAURENCE??USCITE,ORA!-
-Ehm…si,scusaci…ehm…-disse uno di loro,alto,capelli ricci ed occhi verdi. Mi indicava con il dito per sapere il mio nome.
-Hope.-risposi io freddamente.
-Ecco,Hope. Scusaci tanto,pensavamo fosse la camera di Laurence,non anche la tua. Volevamo fargli una sorpresa e…-
-Me ne frego di quello che pensavate o di quello che volevate fare! Tutti gli invitati sono giù,perché voi siete qui?No dico,vi rendete conto di quello che avete fatto?Guardatevi un pò intorno ragazzi! Neanche un uragano avrebbe creato tutto questo caos.-dissi io furiosa senza dare il tempo al ragazzo riccioluto di finire la frase.
-Ragazzi vi conviene uscire,Hope è davvero furiosa.Su,forza.-disse Jordan,cercando di migliorare la situazione. I cinque misteriosi ragazzi,mai visti nella mia breve vita,uscirono in silenzio dalla mia camera. L’ultimo fu proprio il biondino che mi aveva buttato nella porta.
-E tu,guarda cosa mi hai fatto!-gli dissi afferrandolo per la maglia e mostrandogli il braccio che continuava a sanguinare. Il suo volto assunse una espressione molto preoccupata e i suoi occhi azzurri si spalancarono come se avesse appena visto un fantasma.
-Oddio…mi dispiace,davvero. Ti prego devi scusarmi…-disse lui,mentre cercava di prendere il mio braccio per osservare meglio.
-Fermo,non mi toccare. Non è niente di grave,anche se mi fa molto male. Ho soltanto voluto fartelo notare per farvi capire che siete dei terremoti!-dissi ad alta voce guardando tutti loro con uno sguardo di minaccia.
-Possiamo aiutarti a sistemare tutto se vuoi…-accennò uno di loro in tono gentile. Era alto,moro,occhi grandi e castani.
-Ti ringrazio,ma posso farcela anche da sola. Tanto c’è Jordan che mi da una mano. E poi credo che sia meglio se non vi facciate vedere per un po’ di tempo.-dissi accennando un piccolo sorriso. Ero arrabbiata,si…però non riuscivo mai ad esserlo fino in fondo. Con nessuno. Dopo questa scenata,io e Jo ci sedemmo su ciò che rimaneva del mio letto e i ragazzi scesero in giardino.
-Jo,puoi prendermi una benda nell’ultimo cassetto in alto a destra per piacere? E anche un cerotto grande.-le chiesi.
-Certo tesoro. Ti fa molto male?-
-Eh,un po’ si. Credo che si formerà un grande livido.-
-Dai,però devi ammettere che il ragazzo che ti ha fatto male era proprio carino!-disse lei con un sorriso malizioso sul viso.
-Carino?CARINO? Jordan,secondo te con la rabbia che avevo in corpo potevo mai pensare “oh,ma che carino che sei pero!” ?-
-Davvero non te ne sei accorta? Ahahah- disse lei incredula.
-Davvero. Sinceramente,non mi interessa minimamente.- dissi mentre cercavo di fasciarmi il braccio.
Improvvisamente,il cellulare di Jordan squillò:era sua madre che le diceva di dover scendere.
-Tesoro,puoi scusarmi un attimo? Mia madre mi vuole giù. Sarò qui tra qualche minuto.-
-Tranquilla Jo. Rimani tutto il tempo che vuoi e goditi la festa. Non penso che scenderò per ora:ho bisogno di stare un pò da sola. Lo sai? Oggi Cameron si è rifatto vivo dopo due mesi. Mi ha chiesto di incontrarci difronte al Big Ben,ma non l’ho risposto.
-Cameron?Proprio QUEL Cameron? Oh Cristo…- disse.
-Già. Sono un po’ sconvolta.-
-Va bene amore,ti lascio un po’ sola. Ma dopo ritorno perché senza di te la festa non prende vita,ricordatelo! Ahahah-
-Ahahah certo tesoro!-le diedi un bacio sulla guancia.
Il mio ex,Cameron, si era fatto vivo proprio mentre Laurence sosteneva il suo esame finale. Dopo due mesi. Dopo avermi piantato senza un motivo. Oh no,il motivo c’era eccome:si era invaghito di un’altra. Nessuna spiegazione,niente di niente. Ed io che ancora ci soffrivo. Ci soffrivo non perché ero ancora innamorata di lui, ma perché quello che mi aveva fatto era davvero troppo per me. Il modo in cui avevo scoperto la sue seconda relazione era stato davvero troppo. Non l’avevo raccontato a nessuno,neanche a Jordan o  a Laurence. A nessuno. Ed ora,cosi all’improvviso,Cameron ripiombava nella mia vita chiedendomi di vederci di fronte al Big Ben,il luogo del nostro primo appuntamento. Ricordo che quel giorno c’era il solo a Londra. Un sole che spaccava le pietre. Ero la più felice del mondo perché il ragazzo che tanto mi piaceva finalmente mi aveva chiesto di uscire. In quel momento mi sembrava di essere lì con lui,di rivivere le stesse emozioni,di sentire il battito del mio cuore andare a mille,di sentire la sua voce dirmi “Ehi tu,mi hai rapito il cuore sai?”. Anche lui aveva rapito il mio cuore…per poi romperlo in mille pezzi. Fantastico,no? 

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Capitolo 2
*** Piacere di conoscervi ***


La musica ad alto volume mi riportò alla realtà,cosi scesi dal letto,controllai che tutto fosse in ordine e mi diressi giù. La gente era aumentata,tutti erano seduti e si godevano l’ottima carne arrostita da mio padre e mio zio. Mi facevo spazio tra la gente in cerca di Jordan,ma fu lei a trovare me.
-Ehi bellezza!Ti sei ripresa un pò?-mi disse
-Si certo. Tutto bene ora.Mi serviva solo un po’ di tempo per pensare.-
-E cosa hai deciso di fare?-
-Riguardo a cosa?-le chiesi senza capire.
-Riguardo  Cameron….-rispose Jo.
-Ah…ancora non l’ho risposto,e non penso che lo farò per questa sera. Però gli devo parlare,deve sapere quello che penso.-
-E cioè?Cosa pensi?-
-Secondo te?Ci sto ancora molto male per quello che ha fatto e non ho intenzione di perdonarlo. Non so quali siano le sue intenzioni e sinceramente non mi interessa,però non mi va di lasciarlo in bilico. Io ci sono passata ed è brutto.Deve sapere quello che penso.-
-Se fossi in te non lo farei. Ma tu ti rendi conto di quello che ti ha fatto passare? Sei troppo buona…-
-Il punto è che non voglio abbassarmi ai suoi livelli.-
Mentre io e Jo parlavamo,Laurence mi prese per il gomito dicendo:
-Ma tu e Jo non avevate organizzato qualcosa per intrattenere tutta questa gente?-
-Certo che l’abbiamo fatto.-dissi io.
-E che aspettate?dai,sono curioso!-
-Ehi Jo,pronta?-le dissi sorridendo.
-Certo señoritaaaa!-
Subito ci dirigemmo dal DJ dandogli le tracce che avevamo preparato una settimana prima. Gli spiegammo un paio di cose ed eravamo pronte per esibirci davanti a tutte quelle persone. In pratica,avevamo preparato una serie di balli carini e divertenti. Giusto cosi,per perdere un po’ di tempo. Iniziammo a ballare e a scatenarci,anche se io ero un po’ in difficoltà per via del braccio. Tutti si riunirono intorno a noi per assistere al nostro “spettacolo” e sembravano davvero divertiti! Io e Jordan ballammo per più di mezz’ora,e dopo tutti si fiondarono in pista a ballare e divertirsi al ritmo di musica house. Nel frattempo io e Jo ci riposammo un po’ e ci sedemmo su una panchina nel prato.
-Ehi Hope,ci sono i tuoi amichetti in pista ahahah- disse lei indicando gli amici di mio fratello,quei cinque idioti che mi avevano smontato una casa.
-Sprizzo gioia da tutti i pori,guarda! Ahahah-risposi.
-C’è quel ricciolino che è proprio figo!-disse lei con gli occhi puntati su quel ragazzo.
-Mi sembra di capire che per te sono tutti fighi Jo!-
-E dai Hope! Guardali,non sono niente male!Tuo fratello avrebbe dovuto presentarceli prima ahahah-disse ridendo.
-Jordan,sei incredibile! Ahahah-
-Io vado in pista,vieni?-chiese.
-Ora no,più tardi ti farò compagnia.-
-A dopo babe!- disse buttandosi in pista.
Jo era cosi:non si stancava mai,sempre attiva e vivace! La adoravo! Adoravo il suo modo di godersi la vita e di buttare tutto alle spalle,adoravo tutto di lei! Mi saltarono subito agli occhi quei ragazzi che poco prima mi avevano fatto infuriare. Ballavano,rimorchiavano e si divertivano a fare gli stupidi. Erano tutti molto alti e ben vestiti,sembravano fratelli per quanto fossero uniti. Devo dire che Jo non aveva tutti i torti nel dire che erano carini. E anche molto direi. Come avevo potuto non notarlo? Evidentemente ero presa da altre cose. Un momento…in pista ne mancava uno. Si,quello biondino che mi aveva combinato quel ben di Dio al braccio. “Chi sa dove sarà finito” pensai cercandolo tra la folla. I realtà non avevo bisogno di cercarlo a lungo,perché fu lui a trovare me.
-Ehi…ehm…Hope,giusto?- mi chiamò facendomi spaventare leggermente.
-Oh,ciao. Stavo giusto pensando come mai non fossi in pista…-
-Mi stavi cercando?Pensavo mi odiassi a morte ahah- disse lui sedendosi di fianco a me.
-Beh,il braccio mi fa ancora male però non sarei mai arrivata ad odiarti. Sai,neanche il peggior nemico deve essere odiato.- risposi.
-Saggia la ragazza.- disse lui dandomi un leggero pugno sulla spalla.
-Beh,con un fratello come il mio! Ahah-dissi.
-Già,Laurence è un mostro!Porca miseria,non sarei mai capace di sostenere un esame dopo l’altro come ha fatto lui.-
-Sai com’è,quando hai la passione per qualcosa niente ti ferma. Io lo stimo tanto proprio per questo e spero tanto di avere la sua stessa forza di volontà quando inizierò l’università!-
-Anche tu andrai all’università?Che facoltà sceglierai?-mi chiese incuriosito.
-In realtà ho già scelto:medicina,proprio come mio fratello. Lui mi ha trasmesso la sua più grande passione e il mio sogno è proprio di condividerla con lui un giorno.- risposi.
-Quindi anche tu vorresti andare in Africa a fare volontariato?-
-Già.-
-Tuo fratello ha un cuore grande per aver scelto di intraprendere questa strada…e credo che anche tu lo abbia. Chiunque scelga di dedicarsi al prossimo con tutto se stesso deve avere un cuore grande e una grande sensibilità,giusto?-
-Si,hai proprio ragione. Ma bisogna sempre saper moderare la propria bontà.-
-In che senso?-
-Come hai detto prima,io ho un cuore grande,sono molto sensibile e buona con gli altri. Ma proprio per questo motivo circa due mesi fa sono stata fregata senza neanche accorgemene.-
-Lo sapevo! Si vede dai tuoi occhi che sei una ragazza dolce e sensibile. Però sai che ti dico? Questa persona che ti ha fatto soffrire evidentemente non merita una ragazza come te. Evidentemente tu sei superiore a lui o lei.-
-Grazie. Mi rincuorano molte queste tue parole-dissi,un po’ stupita.
Ci fu un momento di silenzio tra noi due durante il quale mi pentii di aver giudicato quel ragazzo cosi male. Era stato davvero carino e gentile. Forse perché si sentiva ancora in colpa per il braccio,o forse perché aveva un cuore nobile e gentile. In ogni modo,ancora non sapevo come si chiamasse.
-C’è una cosa che non so di te.-dissi,riprendendo il discorso.
-Cosa?-chiese lui.
-Il tuo nome,ahahah-
-Ahahahahah,oddio è vero!Scusami. Il mio nome è Niall,Niall Horan.-
-Piacere di conoscerla Niall Horan.-dissi io porgendogli la mano come se ci fossimo appena presentati.
-Il piacere è tutto mio signorina.-rispose lui scherzando. –Vorrebbe gentilmente concedermi questo ballo?-continuò.
Era appena partito un lento,e Niall ne aveva subito approfittato per invitarmi a ballare. Ne rimasi un po’ stupita,devo ammetterlo. Però mi fece molto piacere,e accettai senza farmelo ripetere due volte. Mi prese la mano delicatamente e mi portò in pista dove tanta altra gente stava ballando sulle note di quel lento meraviglioso. Mi cinse la vita con le braccia e appoggiò il mento sulla mia spalla. Ero un po’ imbarazzata,mentre lui sembrava essere sciolto e disinvolto. Mentre Niall mi accompagnava dolcemente,vidi Jo ballare con mio fratello e Jennifer ballare col padre. Jordan mi vide ballare con Niall e mi fece una faccia strana come per dire “Che ci fai con quello?Non lo odiavi a morte?”. Io le feci segno che ne avremmo parlato dopo.
-Niall,da quanto tempo vi conosce con mio fratello?- gli chiesi,giusto per spezzare quella situazione di imbarazzo.
-Aspetta,fammi pensare….sono sette anni che ci conosciamo con Laurence.-
-Cosa? Setta anni?!-chiesi stupita.
-Si,più o meno. Perché?-
-Perché non vi ho mai visto! Vi incontravate di segreto? Ahah-
-Ora che ci penso,anche io ignoravo la tua esistenza. Il fatto è che molto spesso andavamo  a trovarlo nella casa che aveva affittato ad Oxford per studiare,siamo venuti poche volte qui. Due o tre volte credo. E a volte lui veniva da noi.- rispose.
-Oh,capisco. Però è strano,non mi ha mai parlato di voi…-
-Avrebbe dovuto?-
-Beh,considerando il fatto che sono la sua più grande confidente,si!-dissi.
-Evidentemente era troppo impegnato con lo studio.-ipotizzò lui.
-Può essere.- risposi.
Dopo pochi secondi il lento terminò. Era stato piacevole ballare con Niall. Lo avevo appena conosciuto,ma già mi trasmetteva un senso di tranquillità. Lo ringraziai per il ballo e lui mi sorrise. Uno dei sorrisi più belli che avessi mai visto. Sembrava un angelo. Dopo di che,mi diressi verso Jordan che si era seduta su una panchina non molto distante dall’entrata di casa.
-Hola señorita!-
-Cos’è tutta questa felicità bambola?-mi chiese.
-Mi sono divertita un casino Jo!-dissi io,atteggiandomi da mezza cretina.
-Col tipetto biondo?-disse Jordan con la solita aria maliziosa.
-Oh Cristo Jo!Ma pensi sempre a male? Mi sono divertita in generale. Non voglio rovinarmi la serata per colpa di un tipo come Cameron.-
-Ben detto amica!In ogni modo,cos’è che dovevi spiegarmi?-
-…non sto capendo…- dissi io non capendo dove volesse arrivare.
-Mentre ballavi col biondino,hai detto che mi avresti “spiegato”…cosa devi spiegarmi?- precisò.
-Ah,si!Devo spiegarti perché stavo ballando con lui,visto che mi hai guardata con una faccia inorridita.-
-Capito. Allora spiega!-mi incalzò lei.
Cosi,mi sedetti sulla panchina vicino a lei e le raccontai la conversazione tra me e Niall. Le dissi che mi ero pentita di averlo definito un bambino e un irresponsabile e che mi ero ricreduta anche sulla sua “bellezza”e su quella degli altri.
-Lo sapevo che ti saresti ricreduta! Ahahahah. Come si fa a dire che non sono belli? No dico,guardali!- disse lei indicando i cinque ragazzi non molto distanti da noi. Stavano parlando con mio fratello:si abbracciavo,si baciavano come se non si vedessero da una vita. “Devono essere molto uniti” pensai. Proprio in quel momento mi chiamò mamma in disparte,poiché con la musica molto alta era difficile capirci a vicenda.
-Vai da tuo fratello e digli che è ora di aprire la torta,su!-disse lei.
-Mammaaaa!Ma proprio io devo andarci?Non può farlo papà?-mi lamentai.
-Forza signorina,muoviti!-girò i tacchi senza darmi il tempo di replicare.
A dire la verità,avevo vergogna di andare lì in mezzo a quei cinque figacci. Ero sempre stata cosi,però mi bastò chiederlo a Jo e lei subito mi prese per mano tirandomi verso di loro senza pensarci due volte.
-Lau,Lau!La mamma ti vuole.-dissi il più velocemente possibile.
-Cosa c’è ancora?-disse in tono scocciato.
-Non so…ha detto che è ora di aprire la torta. Insomma,vai da lei.-detto questo,girai i tacchi e,tirando per il braccio Jo,feci per andarmene. Ma Laurence mi fermò. “Porca miseria” pensai guardando di sfuggita Jo che rideva sotto i baffi.
-Ehi ehi pulce aspetta un attimo.-amava chiamarmi “pulce”,anche se non mi garbava molto.
-Sai che non mi piace essere chiamata cosi Lau.-gli ricordai fingendomi offesa.
-E’ carino invece!-disse uno dei cinque misteriosi ragazzi. Capelli biondo cenere un po’ scompigliati sulla fronte,occhi azzurri come il mare. Caspita se era bello! Io lo guardai un po’ imbambolata.
-Hope,lui è Louis. Louis Tomlinson. Gli piace scherzare e non si fa mai I fatti suoi ahah- disse dandogli una pacca sulla spalla. Lui ricambiò.
-E questi sono Harry Styles,Liam Payne,Zayn Malik e Niall Horan.-continuò presentandomeli uno ad uno.Davvero,davvero belli. Erano bellezze diverse,e ognuno di loro aveva qualcosa che mi colpiva e che rendeva la loro bellezza unica. Guardai Jo con uno sguardo di complicità.
-Niall già ho avuto modo di conoscerlo poco fa. Comunque,piacere di conoscervi ragazzi…anche se ci siamo già conosciuti precedentemente,no? Ahah-dissi stringendo la mano ad ognuno di loro.
-Ah,questa è la mia migliore amica Jordan.-continuai.
-Piacere di conoscervi ragazzi.-disse lei sorridente,stringendo loro la mano.
-Il piacere è tutto nostro!-disse uno di loro,Liam forse. –E scusateci ancora per quello che è successo prima,soprattutto per quello che è successo a te Hope.-disse in modo compito,come un vero gentiluomo.
-Non vi preoccupate,all’inizio ero un po’ arrabbiata ma poi è passato.-
-Si,lei è cosi. Non riesce ad arrabbiarsi con nessuno,neanche col suo peggior nemico.-si intromise Lau. -A proposito,cosa è successo prima?- continuò.
I ragazzi si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere. Io e Jo li seguimmo in una risata che sembrava non avere fine,mentre mio fratello era sempre più confuso.
-E’ una lunga storia amico.-disse un altro di loro. Probabilmente Harry:capelli ricci,faccia da sfacciato,occhi verdi come lo smeraldo.
All’improvviso mia madre chiamò Laurence rovinando quell’atmosfera allegra che si era appena creata.
-Laurence!La torta!-strillò lei.
-Arrivo!-strillò mio fratello. -Scusate ragazzi,continuiamo a parlare dopo.-continuò rivolto ai suoi amici.
-Non ti preoccupare maschiaccio,ci sono questi due splendori a farci compagnia.-disse uno di loro,Zayn forse,indicandoci con la mano. Io e Jo ci guardammo in faccia e ridemmo imbarazzate.

 

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Capitolo 3
*** Ah,quel cardigan! ***


Quei cinque ragazzi si erano rivelati davvero simpatici e divertenti,specialmente Louis che era un burlone! Si capiva benissimo che fossero davvero molti uniti tra loro,dei veri amici. E volevano molto bene anche a mio fratello:parlavano di lui come se fosse il re d’Inghilterra. Lo stimavano davvero tanto,e questo poteva farmi solo piacere!La festa era stata un successo,tutti erano rimasti contenti del buon cibo e della buona musica. Qualcuno si era anche complimentato con me e Jordan per il nostro piccolo spettacolo :3                                                                                        Insomma,la giornata si era conclusa davvero bene. Il mio fratellone era felice,ed io lo ero per lui.
-Allora ci vediamo domani?-disse Jo prima di salire in macchina con la sorella.
-Certo. E sii puntuale!-
-Tranquilla Darling. Domani alle 19:00 davanti il Big Ben.-
-Perfetto!Buonanotte amore.-la salutai con un bacio sulla guancia.-Buonanotte Jen.-salutai anche lei,che ricambiò mandandomi un bacio.
Dopo averle salutate,mi diressi verso mamma che aveva già iniziato a sistemare il giardino. Fortunatamente non c’era molto da fare. Mentre mamma spazzava per terra,io mi occupavo di riordinare le sedie. Su una di esse trovai un cardigan grigio. Era maschile,quindi chiesi a mio fratello se fosse il suo nonostante non glielo avessi mai visto addosso.
-No,non è mio. Dove l’hai trovato?-mi chiese.
-Su una sedia.-dissi io continuando ad esaminarlo per capire a chi appartenesse. –Aspetta…. Ma si,certo! Questo cardigan lo aveva addosso uno dei tuoi amici,Liam credo si chiami.- conclusi.
-Fammelo vedere meglio.-glielo porsi. –Si sorellina,hai proprio ragione. Ora gli mando un messaggio per avvisarlo. In ogni modo,domani arrivo un attimo a casa loro e glielo restituisco.-
-Caso LORO?Vivono insieme?-chiesi stupita.
-Si,già da un anno. Sono molto uniti e avevano chiesto anche a me di andare a vivere con loro,ma ho rifiutato a causa dell’università.-
-Capisco.- dissi infine.
Laurence se ne andò in camera,mentre io continuai a riordinare le sedie.
Quando ebbi finalmente finito,spensi tutte le luci e andai in camera. Erano le 3:00 ed ero stanchissima. Volevo soltanto indossare il pigiama e dormire fino al giorno dopo. Entrai in camera e trovai mio fratello che dormiva. Come al solito aveva lasciato la finestra aperta,e toccò a me chiuderla. Gli sistemai le coperte addosso e,dopo aver indossato il pigiama,feci per entrare nel letto ma trovai un bigliettino sul cuscino. Lo presi e lo lessi. Era di mio fratello: “Scusa sorellina,domani non posso arrivare a casa dei ragazzi perché ho appena letto il messaggio del mio prof di anatomia e vuole vedermi domani mattina per una conferenza che durerà delle ore. Potresti andarci tu per favore?Loro abitano a 31 Inglis Road,poco lontano dalla stazione dei treni. So che lo farai,ti voglio bene”.
Perché?Perché io?
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Il giorno dopo mi svegliai alle 12:00,e soltanto mezz’ora dopo realizzai di essere completamente sola in casa. Mio padre era a lavoro,mia madre da una sua amica e non sarebbe tornata prima delle 18:00 e mio fratello era andato a quella riunione. Dannazione! Avrei dovuto  convincerlo ieri notte ad andare a riportare quel maledetto cardigan a Liam. Non avevo scelta. “Forza e coraggio” ripetei tra me e me.
Chiamai Jordan e le spiegai la situazione.
-Ti prego,dimmi che puoi venire con me!-la supplicai.
-Amore mi piacerebbe accompagnarti e rivedere quel bel ricciolino,ma non posso. Sono fuori con i miei genitori e credo che non riuscirò a rientrare neanche per le 19:00,quindi dobbiamo vederci un altro giorno.-disse lei.
-Capisco. Dai,non preoccuparti. Ce la farò ahahah.-
-In ogni modo,ti faccio sapere se riesco ad essere a casa prima delle 19:00.-
-Va bene amore,buona giornata.-
Chiusi la chiamata e mi buttai sul letto,consapevole che da lì a poche ore avrei rivisto quei ragazzi. Non so perché,ma mi facevano uno strano effetto. Mi mettevano in soggezione. Odiavo sentirmi cosi,e odiavo quella situazione.
Dopo quel momento di intensa riflessione,indossai un jeans e una T-shirt e andai in cucina a prepararmi un panino. Ma,aprendo il frigo,realizzai che non c’era niente da mettere nel panino. Nel vero senso della parola. Niente. “Bene” pensai “comprerò qualcosa al  supermercato tornando a casa”. Presi il cardigan e uscii di casa. Mi accorsi di aver dimenticato l’elastico per i capelli:c’era un sole meraviglioso,un caldo pazzesco e di lì a poco non avrei sopportato più i miei lunghi capelli. Ma non mi andava di tornare indietro,tanto sarei tornata a casa in meno di un’ora. O almeno cosi credevo.
Conoscevo la zona in cui abitavano i ragazzi e non era molto lontana da casa mia:un quarto d’ora a piedi. Non fu difficile trovare la loro casa:era abbastanza grande rispetto alle tipiche case inglesi,con una piscina e un giardino ben curati. “Si trattano bene i ragazzi” pensai. Non c’era un campanello o un citofono all’entrata,cosi aprii il cancello di ferro ed entrai nel giardino.  Seguii la stradina in pietra che portava al portene di casa ma vidi una figura in lontananza che giaceva sul bordo della piscina. Mi avvicinai per capire quale dei cinque ragazzi fosse e lo riconobbi subito:Harry. Riconobbi i suoi capelli ricci e voluminosi. Approfittai della situazione per dargli il cardigan di Liam cosi non sarei dovuta entrare dentro e avrei potuto svignarmela il prima possibile. Mi avvicinai a lui e attirai la sua attenzione schiarendomi la voce. Lui aprì i suoi bei occhioni verdi e mi fissò per un istante cercando di capire chi fossi. Poi si ricordò.
-Ohi,Hope! Come va?E’ un piacere rivederti.-disse alzandosi. Mi strinse la mano e mi baciò entrambe le guance.
-Si tira avanti.-risposi.
-Che ci fai da queste parti?-mi chiese.
-Sono passata giusto per restituire il cardigan di Liam perché Lau non poteva passare di qua.-
-Oh già,capisco. Beh,visto che sei qui perché non ti fermi per un drink? Fa un caldo oggi!-
In effetti c’era un sole favoloso a Londra e tutti,come anche il ricciolino davanti a me,se lo stavano godendo in quanto il sole a Londra si fa sempre desiderare.
-No guarda,sono passata giusto per fare un piacere a Laurence,devo andare ora.-dissi cercando di non perdere tempo e uscire da quella casa.
-Sei proprio sicura di non voler assaggiare uno dei miei speciali drink?-disse lui in tono scherzoso. Io feci una risatina.
-Mi dispiace Harry,sarà per un’altra volta.- “Se mai ci sarà un’altra volta” pensai.
Proprio in quel momento qualcuno uscì fuori in giardino gridando il nome di Harry.
-Harry,Harry!- non riuscivo a riconoscere di chi fosse quella voce.
-Cosa c’è ancora?Possibile che non posso rilassarmi un po’?-disse.
-C’è il tuo amico Olly al telefono,e ringraziami per avertelo portato fin qua.-disse Niall sbucando da dietro la siepe.
-Oh,Hope. Ciao!-disse passando il telefono ad Harry. Lui lo prese ed iniziò a parlare animatamente.
-Cosa ci fai qui?-continuò Niall. Gli spiegai il motivo. -Hai già pranzato?- mi chiese.
-Non ancora. Credo che comprerò un panino tornando a casa.-dissi.
-Perché non mi fai compagnia? Sono solo oggi:Harry sta per uscire con degli amici e gli altri tre sono usciti con le rispettive fidanzate. Potremmo andare in un parco qui vicino e mangiare qualcosa,ti va?- mi chiese.
 Era stato cosi carino a chiedermelo ^^ anche se ero un po’ indecisa. Mi avrebbe fatto piacere stare con lui,era un ragazzo molto interessante e divertente…ma mi metteva in soggezione,cosi come tutti gli altri.
-Allora?- mi incalzò.
-Dai fagli compagnia!-Disse Harry che aveva appena finito di parlare a telefono. –Avresti il coraggio di lasciarlo solo soletto?- disse facendo gli occhi dolci. Io scoppiai a ridere!
-Ahahah  Harry sei un cretino.-dissi.
-Ne sono consapevole cara!Comunque,io devo scappare perché sono in un ritardo assurdo. Vi auguro un buon picnik ragazzi!-disse infilandosi gli jeans,una T-shirt e un paio di all star bianche al volo. Prese le chiavi della macchina sul tavolino di legno e sfrecciò via. Dopo di che,presi Niall sottobraccio e dissi: “Dove mi porta a pranzo mio signore?”
Lui rise,controllò di avere dei soldi con sé e mi fece cenno di uscire.
***
-Mi fa piacere che tu abbia accettato il mio invito!Non mi andava di restare da solo tutto quel tempo.-disse Niall mentre ci dirigevamo al supermercato più vicino.
-Ma figurati,è un piacere!Io oggi avrei dovuto incontrarmi con Jordan alle 19:00,ma lei non è in casa quindi anche io non avrei saputo cosa fare ahah!-risposi.
-Bene,allora ci faremo compagnia a vicenda.-
-Già.-
Dopo poco tempo,arrivammo al supermercato.Entrammo e comprammo due sandwich ciascuno e una coca-cola media.Come da copione,volle pagare lui.Sinceramente,la cosa non mi dispiacque perché avevo giusto qualche sterlina in tasca e non sarebbe bastata.Dopo aver pagato,io presi la busta con i sandwiches e lui quella con la bottiglia di coca-cola,e uscimmo dal negozio.
-Allora,dove hai intenzione di portarmi?-gli chiesi.
-C’è un parco a 15 minuti di cammino da qui che è davvero molto bello.Non so se ci sei mai stata,si chiama Combledon Park.Io lo adoro!Ci venivo spesso con Julie.-disse.
-Julie?-chiesi incuriosita.
-Si,la mia ex.-rispose.
-Oh,capisco.Beh,possiamo andare in un altro parco se la cosa ti disturba.Ce ne sono tantissimi da queste parti,anche più belli e grandi,con altri modi per svagarsi…-iniziai a parlare in modo molto veloce senza neanche rendermene conto,ero imbarazzata e non volevo che Niall tornasse in quel posto dopo esserci stato con la sua ex.Ma lui non mi diede il tempo di finire…
-Hope!-mi bloccò il braccio,siccome stavo tornando indietro. –Smettila!Non ho problemi a tornare lì.La storia tra me e Julie è finita,e ora voglio tornare in quel luogo.Con te.-continuò.
Io rimasi colpita da quelle parole.Sembrava molto…sincero.Con me?Perchè mai?Rimasi qualche secondo a guardarlo senza parlare.
-Con me?-fù l’unica cosa che riuscii a dire.
-Si.Sei una ragazza simpatica e divertente,cosa c’è di male?Non voglio rovinare il mio presente per colpa di una vecchia storia d’amore.-disse.
-Come vuoi.-
Continuammo a camminare in silenzio:Niall immerso nei suoi pensieri,ed io che cercavo di non pensare al mio rossore in viso. Fortunatamente,il parco era a qualche passo da noi ormai.
-Eccoci arrivati.-disse Horan.
Quel signorino biondo di fianco a me aveva proprio ragione!Il parco era bellissimo,strabiliante direi.Proprio di fronte a noi c’era un grande spazio dedicato allo svago,con giostre e panchine.Più che altro,era per i bambini.Sulla nostra destra c’era uno spazio enorme per coloro che erano in bici o con lo skateboard. Proprio dietro l’area giochi c’era un piccolo chioschetto molto carino e anche molto affollato.
-Ti piace?-chiese lui soddisfatto.
-Penso che si capisce dalla mia espressione che mi piace tanissimo!Nessuno mi ci aveva mai portata.-risposi.
-La prima volta che venni qui avevo solo dodici anni,ero con mio nonno.Fu la prima e ultima volta che ci venni con lui.-disse Niall. Una traccia di tristezza percepibile nella sua voce.
-Come mai?-chiesi,sperando di non essere invadente.
-Morì qualche mese dopo.-
-Capisco.Gli volevi un gran bene eh?-dissi.
-Era tutto per me.Sai cosa vuol dire “tutto”?Avevo solo lui come nonno e viveva in casa con noi. Era sempre dalle mia parte,e quando ero in torto riusciva sempre a farmi capire l’errore. Mi ha insegnato tanto,e io continuo a stimarlo.-
Parlava del nonno come se fosse la persona più importante nella sua vita.Anche più importante dei genitori stessi. Ne parlava come se la sua morte avesse creato un vuoto enorme nel suo cuore. Gli mancava,ed anche tanto.
-Vieni.-disse improvvisamente,rompendo quell’atmosfera cosi intensa di emozioni.
Mi prese per mano e mi invitò a seguirlo.
-Ti sto per mostrare la parte più bella di questo parco.-disse.
Io continuai a seguirlo senza aprire bocca. Niall mi condusse in un sentiero abbastanza nascosto. La strada era in terra battuta e si poteva camminare solo in fila indiana. Sia a destra che a sinistra,centinaia di peschi rendevamo la visuale incantevole. Giungemmo in prossimità di un laghetto naturale con tanto di ninfee e pesciolini. Quel posto era adorabile,mai vista tanta bellezza! Sembrava la sceneggiatura di un film. Sapete quelle scene dove tutto è perfetto e impeccabile e sembra di essere in una fiaba? Ecco,quel posto era proprio cosi.
-Wow.- dissi
-Sapevo che saresti rimasta meravigliata. Anche io ebbi la tua stessa reazione quando mio nonno mi ci portò per la prima volta.-disse Niall.
-Quindi tuo nonno ti ha fatto scoprire questo luogo incantevole?Dio mio,è tutto cosi…cosi…-
-Fiabesco.-continuò lui.
Io lo guardai e gli sorrisi:mi aveva tolte le parole di bocca.
-Già.-dissi.
Guardandomi intorno intravidi una panchina tra gli alberi e gli feci cenno di andare a sederci lì. Consumammo il nostro pranzo senza parlare per un po’. Era un peccato non godersi quel luogo cosi bello,e soltanto con il silenzio era possibile farlo.
-Quando mio nonno mi portò qui,mi disse che questo è un posto soltanto per le persone speciali. Per le persone che sanno apprezzare la sua bellezza. Mi disse che lui ci aveva portato soltanto me e sua moglie perché noi eravamo le persone più importanti della sua vita. Mi disse ancora che in futuro anche io avrei dovuto mostrare questo posto a chi è davvero speciale e importante. Io l’ho mostrato a te perché sapevo che avresti apprezzato tanta meraviglia e anche io,come mio nonno,ti dico di mostrare questo luogo a chi è davvero importante per te.-
-Certo,lo farò. Grazie,davvero grazie Niall!-gli dissi stringendogli la mano.
-Non fare il mio stesso sbaglio.-
-In che senso?-chiesi io continuando a mangiare il mio sandwich.
-Nel senso che devi valutare bene la persona che porterai qui. Io ci portai Julie,quando facemmo due anni di fidanzamento. Credevo fosse rimasta,rimasta per sempre. Ma mi sbagliavo.- disse.
Quel ragazzo dagli occhi color oceano mi faceva molta tenerezza. Credevo fosse uno come tanti,come i soliti 18enni di oggi. Invece era molto profondo e aveva dei sentimenti molto forti. Questo mi rincuorava.
Lo fissavo mentre dava l’ultimo morso al suo sandwich e sorrisi pensando quanto fosse carino. All’improvviso,il mio cellulare squillò interrompendo i miei pensieri.

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Capitolo 4
*** Dolce come il miele. ***


Ero talmente immersa nei miei pensieri che anche il docile squillo del mio cellulare riuscì a spaventarmi. Posai ciò che rimaneva del mio sandwich su un fazzoletto e presi il telefono dalla tasca dei jeans.
-Deve essere sicuramente Jordan. Mi tartassa di messaggi quando è fuori.-dissi.
-Salutamela allora.-disse Niall.
Ma quel nome a me cosi familiare sullo schermo del telefono mi fece realizzare che in realtà quel messaggio non era di Jordan. Cameron,di nuovo. Rimasi immobile e fissare il cellulare senza la forza di premere il tasto ‘elimina’. Le mie mani tremavano dal nervoso e l’unica cosa che volevo fare era lanciare quel maledetto telefono il più lontano possibile da me.
Niall si accorse che c’era qualcosa che non andava e mi fissava stralunato.
-C’è qualcosa che non va?-mi chiese prendendo le mie mani in modo da farle smettere di tremare.
-Niente di cosi importante.-dissi
-Oh,andiamo Hope.Vuoi prendermi in giro?Non sarò tuo amico da chissà quanto,però non sono stupido.Le tue mani tremano e il tuo sguardo è assente.Non mi sembra una cosa da niente questa.Dai,dimmi cosa ti turba cosi tanto.-neanche la sua gentilezza riuscì a calmarmi in quel momento.
-Il fatto è che se ne parlo è peggio. Scusami.-
-Questo cambia le cose.Se non vuoi parlarne,sei libera di non farlo.Vuoi tornare a casa?-mi chiese.
Perché dovevo rovinarmi una giornata cosi bella per colpa di quell’idiota?Dio,avevo i nervi a fior di pelle. Non poteva lasciarmi in pace come aveva fatto in precedenza?Credevo che senza rispondere al messaggio di ieri non mi avrebbe cercata per un po’. Mi sbagliavo. Con quel messaggio mi ricordava il nostro appuntamento davanti al Big Ben il giorno dopo. Decisi di ignorarlo ancora una volta.
-Non ci penso proprio a tornare a casa. E’ una giornata bellissima,questo posto è bellissimo e non lascerò a delle persone come LUI rovinare tutto ciò.-dissi.
-Capisco. Quindi,devo trovare un modo per farti tornare il sorriso. Cosa vorresti fare?-
-Non ci vuole molto per tirarmi su di morale. Basta anche solo parlare.-
-Ti andrebbe di parlarmi un po’ di te?-azzardò Niall.
-La mia vita non è molto interessante,e poi penso che sai già qualcosa della mia famiglia siccome sei amico di Lau.-risposi.
-Infatti io non voglio che tu mi parli della tua famiglia. Voglio che mi parli di te. Di Hope Anderson,niente più.-disse guardandomi con quegli occhi profondi come il mare. Tutta quella sua dolcezza mi faceva solo che bene.
-Cosa vuoi sapere?- dissi sorridendogli.
-Mmh,parlami della tua amicizia con Jordan.-disse.
-Mi fa piacere che tu sia interessato alla nostra amicizia! Lei è la persona più importante nella mia vita. E quando dico ‘importante’ lo dico col cuore.Ho sofferto molto per lei,ma alla fine il destino mi ha ripagato.-dissi
-Quindi porterai anche lei qui immagino.Ma in che senso ‘hai sofferto per lei’?-mi chiese interrompendomi.
-Credo che tu sappia che la mia famiglia ha origini italiane,no?-
-Si,Laurence ce ne ha parlato…-rispose Niall.
-Ecco,anche la sua famiglia è italiana. La nostra amicizia è nata proprio in Italia,quando avevamo cinque anni. Pensa,ci siamo conosciute in parco e nessuna delle due avrebbe creduto che saremmo finite insieme a Londra. Comunque,la mia famiglia si è trasferita qui quando io avevo dodici anni perché mio padre ha dei parenti che lo hanno aiutato a trovare lavoro quando eravamo in difficoltà. Si,l’idea di andare a vivere a Londra era fantastica,ma questo significava anche lasciare tutti i miei amici in Italia. Lasciare Jo.-dissi.
-E lei come reagì a questa notizia?-chiese lui.
-Jordan è una ragazza particolare:sa sempre nascondere i suoi sentimenti,anche quando il suo cuore scoppia dal dolore. Quando le dissi che mi sarei trasferita qui,lei non me lo fece mai pesare perché sapeva che ci stavo davvero male.Continuammo a vederci tutti i giorni come se non fosse successo niente,fino alla mia partenza.Non versò una lacrima,ma sapevo che ci stava male anche lei. Non aveva molti amici nella scuola che frequentava,e non tutti la accettavano. Ebbi la conferma di quanto ci tenesse a me dopo sei mesi che arrivai qui.-
-In che modo?-chiese Niall preso dal racconto.
-Devi sapere che da quando mi trasferii qui,ci sentivamo tutti i giorni,anche più volte al giorno attraverso Skype. Un giorno la mia connessione non funzionava a causa del cattivo tempo,così lei mi chiamò sul cellulare. Mi disse che le mancavo un casino e pianse. Quella volta pianse davvero. Ed io potevo percepire la tristezza nelle sua parole perché non l’avevo mai vista cosi!Era sempre stata lei il pilastro della situazione,ma in quel momento il pilastro si era dissolto come un biscotto tra i denti di chi lo mastica(?). Non l’avevo mai vista piangere,neanche per un ragazzo. Non c’era modo migliore per farmi capire quanto la nostra amicizia fosse vera. Ed ero davvero felice per questo.-
-Si,ti capisco benissimo. E’ una sensazione bellissima sapere che ci sono delle persone sulle quali puoi contare in ogni momento e che non ti lasceranno mai in bilico.-commentò il biondino.
-Ma poi,come ti ho già detto,il destino ci ha ripagate.-aggiunsi.
-In che senso?-
-Nel senso che un anno dopo la mia partenza,esattamente durante la notte di Natale, Jordan mi chiamò e mi disse che la sua famiglia si sarebbe trasferita qui,sempre a causa della mancanza di lavoro.-spiegai.
-Immagino la tua felicità!-disse Niall
-Già. Il regalo più bello che mi avessero fatto per Natale,anche più bello della barbie che ricevetti a cinque anni. E quella barbie significava molto per me!-dissi ridendo.
-Hai ricevuto una barbie per Natale?-
-Certo!Io le adoravo. Passavo tutto il tempo a giocare con loro,anche da sola.-
-Ed ora ce l’hai ancora quella famosa barbie?-mi chiese scherzando.
-Certamente mio caro. E’ tra i miei effetti personali ahah-risposi.
-Vedi?Ci sono riuscito.-disse infine.
-A fare cosa?-chiesi senza capire a cosa si riferisse.
-A farti sorridere.-
Ci era riuscito veramente,ed io neanche me ne ero accorta.
-Già.Grazie Niall.-gli dissi poggiando la mia mano sulla sua.
-E’ un piacere vederti sorridere.Non permettere mai a nessuno di toglierti il sorriso,chiaro?-
Io non avevo le parole per risponder. Quel ragazzo mi aveva catturato ancora una volta con le sue dolci parole ed io ancora una volta mi ritrovai immobile a fissarlo.
-Senti,sai dirmi l’ora?-disse lui subito dopo facendomi ritornare alla realtà.
Guardai l’orologio del cellulare:erano le 17 passate. Cavolo come era volato il tempo!
-Sono le 17:10.-dissi.
-Cosa?!Possibile che siamo stati qui tre ore senza rendercene conto?-
-Mi sa proprio di si.- affermai incredula quanto lui.
-Che ne dici se torniamo a casa ora?Ho urgente bisogno di fare una doccia:sono tutto sudato!-esclamò.
-Hai ragione,oggi il caldo è insostenibile.-dissi
-Se non hai niente da fare puoi venire a casa con me,e dopo essermi lavato potremmo uscire con i ragazzi tutti insieme.Magari chiamiamo anche quel secchione di tuo fratello,che ne dici?-
L’idea mi allettava molto. Quindi accettai.
-Perché no?Avviserò Laurence appena arriviamo a casa.
***
-Pronto?Mamma,che c’è?-dissi io col telefono in mano una volta arrivati a casa dei ragazzi.
-No…sono con Niall…. Ma come ‘chi’?L’amico di tuo figlio!... Non credo che sarò a casa per cena,esco con loro stasera. Ah!Visto che ci sei,passami Lau per piacere… Si,va bene.Un bacio mamma,ciao.- continuai.
-E’ a casa Laurence?-mi chiese Niall mentre lo aspettavo in linea.
-Si,l’ho sentito urlare contro qualcosa o qualcuno.Starà giocando alla playstation,sicuramente. Oh,fratellone ciao!.... Sisi ho riportato il cardigan a Liam e poi sono uscita con Niall… No,sono appena tornata a casa dei ragazzi… Si,ho capito.Senti,stasera sei impegnato con Jennifer per caso?... Ok,allora ti andrebbe di uscire con noi?...Aspetta,ora glielo chiedo. Dov’è che andremo esattamente?-dissi rivolgendomi a Niall.
-Credo in un pub,non so. Possiamo decidere al momento.-rispose.
-Non si sa dove andremo…allora che fai?Vieni?... Va benissimo,ti aspettiamo per le 20:00 allora. Un bacione.-dissi,chiudendo la chiamata.
-Se vuoi,puoi dirlo anche Jordan.-aggiunse Il biondino.
-Certo,ora la chiamo subito.-dissi.
-Fai come se fossi a casa tua. Io intanto vado a lavarmi.Ah,se senti dei rumori provenienti da sopra è Harry.Ho visto la sua macchina fuori,quindi è in casa.-
-Tranquillo amico.Divertiti sotto la doccia!-gli dissi ridendo mentre saliva le scale.
Lui si girò e ricambiò il sorriso.
Nel frattempo inviai un messaggio a Jordan per chiederle di uscire con noi,sperando in un si.Non mi andava di essere l’unica ragazza in mezzo a ben sei ragazzi,anche se tra questi c’era mio fratello. “Oh,andiamo Jo!Rispondi!”. Strano che ancora non mi avesse risposto,di solito era un fulmine. Ne approfittai per esplorare un po’ il piano terra della casa. Non c’era da meravigliarsi nel vedere un disordine di quelle dimensioni.Non solo erano ragazzi,erano anche inglesi e gli inglesi non curano molto l’ordine nelle loro case.Naturalmente,non poteva mancare un televisore enorme con tanto di x-box e playstation.Notai,inoltre,uno scaffale pieno zeppo di CD e dischi. “Qualcuno di loro deve avere una grande passione per la musica.” pensai. Mi diressi in cucina:era molto grande e ben arredata. La cosa che mi saltò subito agli furono i fornelli:nuovissimi! Evidentemente non amavano cucinare molto. L’idea di cinque ragazzi ai fornelli mi divertiva. Continuai ad osservare la cucina,quando intravidi un paio di boxer su una sedia. Un paio di boxer?Per tutti i chicchi di mais,cosa ci faceva un boxer con scritto ‘lover’ in cucina?Lo presi con la punta delle dita ed un’espressione schifata.Quella situazione era davvero buffa!
-Oh,ecco dove erano andati a finire!-
Harry sbucò dalla porta della cucina spaventandomi a morte.Stava cercando i suoi boxer,e grazie a me li aveva trovati.
-Harry,strozzati con quei boxer!Ho il cuore in gola!-replicai.
-Scusami babe,ma ero in pensiero per i miei boxer preferiti.-disse
-Lo capisco.Non è una cosa di tutti i giorni trovare un paio di boxer in cucina,non credi?-dissi ridendo.
-Oh,qui  lo è eccome mia cara!-precisò il ricciolino.
Era cosi caruccio con quei capelli ricci e due fossette sulle guance che potevano intenerire anche un orco brutto e bavoso. I suoi occhi poi!Color verde smeraldo,talmente belli che se fossero stati venduti all’asta non li avrebbero comprati neanche per 10 mila sterline. Jordan subito lo aveva notato e,onestamente,li immaginavo bene insieme :3
-Dov’è Horan?-mi chiese improvvisamente.
-E’ andato a farsi una doccia.Penso che abbia finito ora.-dissi.
-Ok,lo aspetteremo in salotto.Ti va una partita con l’x-box?-propose
-Ci sto!-dissi
-Batti il cinque babe!-
Mentre Harry impostava la TV per giocare,il mio cellulare iniziò a squillare. Pensavo fosse una chiamata di Jordan,invece era un numero sconosciuto. Lasciai squillare il telefono in attesa che la chiamata si interrompesse,ma più passava il tempo,più diventava insistente.Così risposi.
-Chi parla?-
Oh no.Non era possibile.Due volte in una giornata.
-Ancora tu Cameron?Ma forse non ti è chiaro il concetto?Se non ti riprondo ai messaggi vuol dire che non voglio né vederti,né sentirti.E tu che fai?Mi chiami con lo sconosciuto.Pensavo che i maschi ne avessero due di palle,ma a quanto pare tu sei un’eccezione.- smisi di parlare per un attimo perché lui mi interruppe. Intanto mi accorsi che Harry mi stava guardando con un’espressione sconvolta sentendomi pronunciare quelle parole. Mimai uno “scusami” con le labbra e mi appartai in cucina.
-Cameron,ascolta.Tu non puoi piombare così nella vita delle persone!Non sei NESSUNO,mettitelo in testa.La nostra storia è finita,e non ne voglio parlare più perché solo io posso sapere quanto sono stata male a causa tua!-mi interruppe di nuovo con le sua solite chiacchiere. Voleva parlarmi di una cosa seria stavolta,voleva farmi capire quanto fosse cambiato in questi due mesi.
-Eh si,certo!Una persona è capace di cambiare totalmente in soli due mesi.Ma fammi il piacere tesoro,non raccontarmi balle. Le favole non esistono,e nessuno ci crede più ormai…. IO ME NE FREGO,ME NE FREGO! Proprio come hai fatto tu quando mi hai piantata in asso… Ahahah mi fai solo che ridere!Sai che ti dico,vediamoci ora cosi posso guardarti in faccia un’ultima volta e dichiararti tutto il mio disprezzo… Oh no mio caro,non cambierò idea.Stanne certo.-attaccai la chiamata.
Uscii dalla cucina come un fulmine e mi diressi verso la porta per uscire. In quel momento non rispondevo delle mie azioni.
-Ehi,ehi,ehi dove credi di andare in queste condizioni?-Harry mi afferrò per il braccio.
-Harry,ti prego lasciami andare. Ho già dato troppo spettacolo qui,voglio risolvere questa faccenda da sola.-dissi
-Non puoi farlo da sola Hope.Ma ti sei vista?-intervenne Niall. Non mi ero proprio accorta delle sua presenza.
-Non mi interessa,io…-
-Tu,NIENTE!Se devi andare da qualche parte ti accompagnamo noi,ma non uscirai sola da questa casa,intesi?-La voce di Niall rimbombò tra le quattro mura di quella casa.
-Niall,passami le chiavi del Range Rover.Hope dove devi andare?-mi chiese Harry.
-Big Ben.-dissi
-E tu volevi arrivarci a piedi?Sarà quasi un’ora di cammino da qui.Tu sei pazza ragazza.-commentò Harry mentre tutti uscivamo di casa.

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Capitolo 5
*** Felicità apparente? ***


-Harry,per tutti i boxer buttati in cucina,premi quel dannato acceleratore!-gli urlai contro mentre ci dirigevamo al luogo dell’appuntamento.
-Ehi amica,stai calma!Cos’è tutta questa fretta?-replicò infastidito.
-Devo vederlo il prima possibile.Sono stufa di tutto questo!-
-Come mai hai cosi tanta fretta di vederlo?-mi chiese.
-Devo sputargli in faccia tutto il mio disprezzo.Che non si azzardi più a cercarmi.-
-Tragica la situazione a quanto pare.-commentò girandosi verso destra per assicurarsi che nessuno stesse passando.
Ero seduta di fianco al ragazzo riccioluto e la mia testa era affollata di pensieri. Avevo tante di quelle cose da dire a quel bastardo che non sapevo da dove cominciare. Avrei tanto voluto allungargli uno schiaffo,ma poi mi sarei abbassata ai suoi livelli. Soltanto gli ignoranti si esprimono con le mani,mio fratello lo diceva sempre ed aveva assolutamente ragione. I finestrini un po’ appannati,a causa del tempo che stava peggiorando,non mi permettevano di vedere al di fuori dell’abitacolo. Non che mi interessasse,era giusto per distrarmi un po’. Quella giornata era iniziata davvero bene,ma non prospettava niente di buono. Proprio niente!Mi dispiaceva soltanto per i ragazzi:saremmo dovuti uscire quella sera,passare del tempo insieme e divertirci,ma a causa dei miei soliti problemi era andato tutto all’aria. Scossi la testa con aria amareggiata e con la coda dell’occhio intravidi  il viso di Niall dallo specchietto retrovisore. Cosa stava pensando di tutta quella situazione?
NIALL.
Era cosi strano. Tutto era cosi strano. Non potevo pensare che quella giornata cosi bella e solare si fosse trasformata in un incubo per quella ragazza. Cosi,con una semplice telefonata. Eravamo in macchina diretti verso il Big Ben dove Hope avrebbe incontrato il suo ex. Ah,questi ex! Rovinano sempre la vita degli altri. Hope era davvero giù di morale e più la osservavo,più riuscivo a percepire quanto quella situazione fosse difficile per lei. Mi faceva tenerezza e avrei tanto voluto aiutarla,ma come? La conoscevo da poco e poi la mia stupida timidezza bloccava tutto.
-Ehi amico,tutto bene là dietro?-mi chiese Harry.
-Si,a parte questo tempo del cavolo. Mette tanta tristezza.- risposi.
-Già,hai proprio ragione. Allora,visto che la situazione qui dentro non è molto allegra- iniziò –perché non mi racconti un po’ dove hai portato di bello la nostra bellissima amica?- disse cercando di essere divertente.
Intravidi dallo specchietto di fuori le labbra di Hope aprirsi in un sorrisetto.
-Siamo andati al Combledon Park,hai presente?-risposi.
-Ma certo!E’ un posto bellissimo quello. Beh,allora il nostro Niall ti ha trattata bene Hope!-commentò Harry ridendo con gli occhi puntati sulla strada.
-Lo so Harry.E’ stato davvero un tesoro e poi quel parco è spettacolare! Grazie mille ancora.-disse girandosi verso di me.
Dal suo sorriso a trentadue denti potevo capire quanto fosse stata bene in quel parco,e questo mi rendeva davvero felice. Aveva un sorriso spettacolare,e i suoi occhi poi! Riuscivano a catturare anche l’attenzione di un cieco. Tanto splendore racchiuso in visino piccolo e dolce.
Io ricambiai il sorriso e lei tornò a girarsi avanti. In quel momento avrei tanto voluto saper leggere i suoi pensieri,o per lo meno saper catturare quelli più brutti in modo da renderla felice. Mi sentivo uno stupido,semplice umano.
Tra un quarto d’ora saremmo arrivati e già potevo intravedere il famoso Big Ben.
-Vuoi che scendiamo con te Hope?-le chiesi.
-Sei un tesoro Niall,grazie. Ma tu non conosci Cameron!E’ molto suscettibile e può diventare anche aggressivo,non vuole che nessuno si intrometta nelle sue faccende.- rispose pacatamente.
-Possiamo essere sicuri Hope? Hai detto che è suscettibile,non potrebbe farti del male?-intervene Harry.
-Ma no,stai tranquillo Styes. Con me non ci ha mai provato e poi so tenergli testa. E’ soltanto un cretino,non ci vuole molto.- disse.
-In ogni modo,noi resteremo lì in caso ti servisse aiuto.- dissi.
-Si,Niall ha ragione.- affermò Harry.
-Va bene ragazzi,grazie ancora!-rispose con tono sollevato.
I minuti scorrevano in fretta e Harry sfrecciava tra le strade affollate di Londra. Il pensiero di quella ragazza cosi minuta e carina di fronte a quel Cameron mi preoccupava un po’,anche se lei sembrava tranquillissima. Evidentemente doveva essere davvero un cretino come aveva appena detto.
-Eccoci,puoi fermarmi anche qui mentre tu cerchi un posto dove parcheggiare.-disse Hope.
-Dov’è  Cameron?-chiese Harry
-Eccolo lì,seduto sulla prima panchina a destra.-rispose indicandolo col dito.
-Va bene,allora ti lascio qui. E mi raccomando!-disse Harry
-State tranquilli,andrà tutto bene.-
Scese dalla macchina e chiuse la porta dietro di se. La vidi incamminarsi verso quel ragazzo,con passo svelto e sicuro.
-Preoccupato Horan?-mi chiese Harry all’improvviso.
-Per cosa?-
-Per quella ragazza. Non dirmi che questa situazione non ti tocca nemmeno un po’!Si vede..-
-Beh,un po’ lo sono. E’ comunque una ragazza.-risposi
-Una ragazza qualsiasi?-
-Una ragazza carina,divertente e solare,proprio come tutte le altre.- affermai.
-Si certo,come tutte le altre.- disse Harry abbozzando un sorriso malizioso.
Io lo guardai stranito,ma non riuscii a mantenere una risata a causa della sua buffa espressione. In ogni modo,le sue parole mi fecero riflettere. Quella ragazza era davvero come tutte le altre?
HOPE.
Lasciai i ragazzi dietro di me e mi diressi verso Cameron. Era seduto su una comune panchina di legno e guardava il suo cellulare. Non era cambiato per niente:soliti capelli scombinati, solite all star bianche,solita espressione.
-Vedo che non sei cambiato per niente.-dissi
-Ohi Hope,ciao. Da dove sbuchi?-rispose alzando la testa dal cellulare.
-Dal cielo.-dissi in tono sarcastico.
-Anche tu non sei cambiata. Sempre spiritosa,sempre bellissima.-disse
-Non ho tempo per i complimenti Cameron. Voglio risolvere questa faccenda una volta per tutte.-
Si alzò dalla panchina e si scotolò i pantaloni.
-Bene,anche io voglio farlo.- disse.
-Benissimo. Comincio io se non…-
-No,aspetta. Lasciami parlare.- disse con una voce profonda.
Si avvicinò ancora di più e cercò di prendere le mie mani,ma io le scansai.
-Cameron,ti prego.-
-Va bene,cercherò di evitare qualsiasi contatto fisico con te. Anche se mi risulta difficile.-disse
-Grazie.-mi limitai a rispondere.
-Allora,le cose che ho da dirti sono tante. Lo so,ho sbagliato a comportarmi in quel modo tempo fa. Mi sento un cretino e un coglione per quello che ho fatto e credo che non me lo perdonerò mai,però io ora sono pentito. E lo sono sinceramente. Vorrei soltanto farti ricredere,farti capire che sono pronto a ricominciare. Con te.-
-Le tue parole sono bellissime Cameron,ma ormai è tardi. La mia vita va avanti e anche la tua. Tu non puoi capire quanto io abbia sofferto. Ora sto bene,perché ho cancellato tutto il dolore,ma tornando con te sarebbe soltanto peggio. E io sono stanca di soffrire. Il mio cuore è stanco.- risposi.
-Lo so Hope. Ma in questo momento ti so chiedendo soltanto di lasciarmi provare. Ti sto chiedendo perdono.-
-Con Amelie non ha funzionato a dovere eh?-dissi
-Smettila Hope. Lo sai che non è cosi!-
-Cameron,quando ti innamori di una seconda persona vuol dire che non ami la prima.-
-Oh andiamo Hope!Io non ero innamorato di Amelie. Ero innamorato di te,e lo sono tutt’ora. Credimi ti prego.-la sua voce era cosi profonda che per un attimo le sue parole sembrarono davvero sincere.
-Vorrei farlo,ma non ci riesco proprio.-
-Tu lasciami fare.-disse
Cameron si avvicinò nuovamente per pendermi le mani,e ‘sta volta glielo lasciai fare. In quel momento non sapevo più cosa fare o cosa credere. Mi sembrava soltanto di essere ritornata in quel periodo in cui ero felice con lui. Mi abbandonai a me stessa,lasciando che tutto scorresse come il destino aveva deciso per me. Il mio cuore seguiva una strada,la mia testa un’altra. Per una volta decisi di ascoltare il mio cuore,nonostante fosse quello più debole. Nel momento in cui le labbra di Cameron si poggiarono delicatamente sulle mie,il mondo si fermò per un istante. Un istante che sembrava non avere fine.
Le emozioni provate in quel momento non erano forti come una volta,ma erano pur sempre emozioni. Non capivo perché potessi ancora provare qualcosa dopo quello che era successo. Ero forse ancora innamorata? No,non potevo esserlo. Ero forse stata troppo debole? La mia mente era in confusione,confusione totale. Non sapevo cosa stessi facendo,ma non riuscivo neanche a smettere. Cosa stava succedendo?
-Hai detto che avresti evitato qualsiasi contatto fisico.-dissi
-Ho anche detto che mi risulta difficile.- disse avvolgendo le sue braccia intorno alla mia vita. Appoggiò il mento sulla mia spalla e sospirò. –Ti giurò che sarò diverso,non voglio perderti di nuovo.-continuò
-Cameron,io non so come questo sia potuto succedere di nuovo. La mia testa è in confusione e ho bisogno di tempo. Il bacio che c’è stato non vuol dire che tutto è tornato come prima,non fraintendere. E’ stato soltanto un po’ di debolezza.-dissi
-Farò in modo che questa debolezza diventi solo un ricordo,vedrai.-
Io non risposi. Restai tra le sue braccia meditando su ciò che era appena successo. Jordan e mio fratello mi avrebbero fucilata quando glielo avrei detto. Ma io avevo bisogno di un po’ di serenità,e in quel momento mi sembrava di averla trovata. Forse era serenità apparente,ma non volevo pensarci. Mi sciolsi dalla sua presa,lo guardai ancora negli occhi e me ne andai. Senza dire niente. Dopo qualche passo,mi girai e lui era ancora lì a fissarmi. Mi sorrise ed io lo salutai con la mano.
***
Mentre ero in cerca del Range Rover di Harry,qualcuno bussò con il clacson per attirare la mia attenzione:era proprio lui. Mi diressi verso la macchina ed entrai.
-Ciao ragazzi.- dissi
-Meno male che dovevi sputargli addosso tutto il tuo disprezzo.- disse Niall scimmiottandomi.
-Che vuoi dire?- chiesi
-Abbiamo assistito alle vostre effusioni.-spiegò Harry sfottendomi.
Mi feci subito tutta rossa in viso.
-Dai Hope,non c’è bisogno di vergognarsi. Siamo felici che tu abbia chiarito col tipetto.- disse Harry abbracciandomi.
-Non è proprio tutto sistemato,ma col tempo spero che si aggiusti la situazione.-spiegai.
-Quindi ora possiamo festeggiare?-proprose Il ricciolino.
-Certo.-risposi con non troppo entusiasmo.
-Perfetto!Gli altri ci stanno aspettando al Red Lion.-
-Devo soltanto chiamare Jordan per sapere se viene…-gli ricordai.
-No tranquilla,tu fratello ci ha pensato e anche lei è lì-intervenne Niall.
-Oh Niall,allora sei vivo!-dissi girandomi verso di lui e rivolgendogli un gran sorriso. Vederlo mi rincuorava sempre.
-E’ un po’ giù di morale il nostro amico. Ma con una bella bevuta si riprenderà subito,vedrai!-disse Harry.
***
Erano le 20:00 quando arrivammo al Red Lion. Quel pub mi era sempre piaciuto:ottimo servizio e ottimo cibo. I ragazzi erano già tutti lì.
-Buonasera a tutti!-dissi entrando.
-Finalmente ce l’avete fatta!-disse Louis.
Mi diressi verso di lui e lo salutai con un grande abbraccio,cosi come con Liam e Zayn.
-Avete passato un bel pomeriggio?-chiesi loro
-Certo babe. Spero ti sia divertita col ragazzo irlandese!-disse Zayn
-Certo certo. Ho trascorso una bella giornata.-dissi
Mi sedetti vicino a Jordan e l’abbracciai.
-Ho delle novità-le bisbigliai all’orecchio.
-Dopo usciamo fuori e mi racconti.-rispose
-Esisto anche io sorellina.-disse Lau attirando la mia attenzione.
-Scusami fratellone.-mi avvicinai e gli diedi un grande bacio sulla guancia.
Una volta aver ordinato,consumammo il nostro cibo tra risate e giochetti. Io e Jordan ci stavamo divertendo e quei ragazzi mi erano sempre più simpatici. Jordan era felicissima di essere capitata vicino ad Harry e vedevo che parlavano animatamente. Mi faceva davvero piacere! Durante la serata mi sentii anche con Cameron che ogni tanto mi mandava messaggi. Niall non parlò molto,evidentemente era davvero giù di morale. Cosa poteva mai essere successo? Lo guardai come per dirgli “Qual è il problema?” ma lui mi rispose con un gesto della mano,come per dire “Tranquilla,non è niente”.
-Ehi Hope,chi è questo misterioso ragazzo con cui stai massaggiando continuamente?-mi chiese Lau all’improvviso.
Era arrivato il momento,dovevo dirglielo. Mi avrebbe uccisa,me lo sentivo.
-Cameron.-dissi io velocemente.
-Non ho capito bene.-
-CA-ME-RON.-scandì bene Harry.
-Cosa?-Lau e Jo si girarono di botto verso di me fulminandomi con lo sguardo. Ci fu un momento di silenzio.
Ops.

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Capitolo 6
*** Al cuore non si mente. ***


Laurence era furioso. Dai suoi occhi uscivano lingue di fuoco e il suo viso era diventato rosso improvvisamente. Colpì il tavolo di legno con entrambi le mani talmente forte che il suo bicchiere pieno di birra cadde su di esso. Tutt’intorno c’era musica ad alto volume,ma tra di noi regnava un silenzio tombale.
-Dimmi che stai scherzando. DIMMELO!- mi urlò contro.
-Laurence scusami…-iniziai,ma non mi diede il tempo di finire.
-Scusami?SCUSAMI?Hope,tu non devi avere niente a che fare con quel tizio. Niente!Dimmi perché ci stai messaggiando,ora!-urlò.
I ragazzi erano sorpresi,evidentemente non avevano mai visto mio fratello cosi incazzato. Non osavano aprire bocca.
Mi feci coraggio e guardai Lau diritto negli occhi. Avrei comunque dovuto dirglielo.
-Ci siamo visti oggi.- farfugliai.
-Bene. Bravissima Hope. Vedo che fai progressi. Se prima eri stupida adesso lo sei ancora di più!Come ti è saltato in mente?Spiegamelo!-
Anche Jordan continuava a guardarmi con sguardo deluso.
-Io avevo bisogno di parlargli,ed anche lui. Avrei dovuto porre fine a questa situazione,ma…-la mia voce si arrestò.
-Ma?Non è andata cosi immagino. Hope parla,porco il mondo!-Laurence era sempre più alterato.
-Ma… ci siamo baciati.-
-Non ci credo.-disse Jordan guardandomi con gli occhi fuori dalle orbite.
-Voi cosa?VI SIETE BACIATI?Non è possibile Hope!Non è possibile,cazzo!- colpì nuovamente il tavolo con i pugni. Questa volta ancora più forte.
Io trasalii. Abbassai lo sguardo:non avevo il coraggio di guardarlo.
-Quando imparerai la lezione Hope?Quando?Aspetti che ti prenda ancora in giro?E’ questo quello che vuoi veramente?Lo conosco troppo bene,e anche tu. Ma nonostante ciò ci sei ricascata! Non posso crederci!Cosa ti ha detto ‘sta volta? “Sai Hope,io sono cambiato. Mi sono pentito di averti fatta soffrire e vorrei ricominciare.”- disse scimmiottandolo.
-Ma lui sembra davvero diverso!-dissi ad alta voce.
-Hope non posso credere alle tue parole. Davvero amica mia.-intervenne Jo.
-Ti prego,almeno tu cerca di capirmi.-la supplicai.
Jordan mi guardò e scosse la testa. L’avevo delusa davvero tanto.
I miei occhi si riempirono di lacrime e il mio cuore di dolore. Cosa avevo fatto per meritarmi tutto quello? Una lacrima mi segnò il viso per poi cadere sul fazzoletto che avevo appoggiato sulle gambe.
-Non puoi davvero pensare ciò. Non dopo quello che ti ha fatto!E’assurdo!Ti ha solamente sfruttata e farà cosi anche questa volta. Io davvero non ti capisco!Cos’ha di speciale quell’imbecille?COSA?-disse mio fratello.
-Lau cerca di capirmi!Io voglio essere felice,ho bisogno di serenità ed è questo quello che ho provato quando mi ha baciata. Non sono sicura dei miei sentimenti e le mie emozioni con lui non sono più forti come prima,ma sono pur sempre emozioni.-la mia voce era pena di tristezza e amarezza. Le lacrime continuavano ad inondare le mie guance come la piena di un fiume inonda un villaggio. Le espressioni dei ragazzi erano indecifrabili,non sapevano né cosa fare né cosa dire.
-No Hope. NO!Dannazione!Smettila di essere cosi stupida e ingenua. Un giorno io non ci sarò più a proteggerti,e allora cosa farai?SMETTILA DI ESSERE COSI STUPIDA DANNAZIONE!-a quel punto la sua voce era talmente alta da far girare tutti,nonostante la musica fosse alta.
Io ero spaventata e non riuscivo a smettere di piangere.
-Credo che sia abbastanza adesso Laurence. Non vedi che è dispiaciuta?la stai soltanto spaventando.-intervenne Niall.
-Niall stai zitto per piacere. Tu non sai quello che è successo. Io sono suo fratello e ho il diritto di difenderla dai quel tipo.-
-Si ma in questo modo non risolvi niente. Perché non ti calmi prima e poi ne riparlate?-continuò il biondinò.
-Non ho intenzione di calmarmi!-gli urlò contro. Niall lo guardò impassibile.
-Niall,porta Hope fuori. Ci penso io a farlo calmare.-suggerì Jordan. –Ehi Hope,andrà tutto bene. Ora vai un po’ fuori.-continuò accarezzandomi la guancia.
-Dai vieni.-Niall mi prese per mano e mi condusse in giardino.
NIALL.
La situazione era precipitata improvvisamente. Un solo nome era bastato per far incazzare Laurence e far piangere Hope. Mi chiedevo cosa fosse davvero accaduto.
Tenevo quella ragazza per mano e la stavo conducendo nel giardino che si trovava dietro i pub. Non c’era molta gente lì fuori e questo era soltanto un bene. Il cielo era pieno di stelle,e la luna era cosi bella quella notte che sarei potuto rimanere lì per l’eternità.
Hope mi seguiva con la testa bassa,senza parlare. Ero agitato e non sapevo cosa fare o dire. In quello stato mi faceva ancora più tenerezza.
-Ti va di sederci un po’ sotto quell’albero?-proposi.
Lei si limitò soltanto ad accennare un ‘si’ con la testa. Ci sedemmo sotto quel pino,e Hope si rannicchiò tra le ginocchia. Per qualche minuto non parlammo. Io non sapevo cosa dire,e poi volevo lasciarla un po’ in pace. Ma all’improvviso,Hope iniziò a singhiozzare pesantemente. Dio mio quanto mi faceva male vederla cosi. Non seppi trattenermi,cosi la strinsi forte a me. Lei si lasciò andare e a quel punto le lacrime aumentarono. Dio,cosa poteva essere mai successo? Le accarezzai la guance vellutate e le diedi un bacio sui capelli voluminosi. Aveva un profumo cosi buono.
-Ehi piccola.-dissi –Calmati dai,io sono qui per aiutarti.-continuai.
-Oh Niall,io non ce la faccio. Sono distrutta. Ho deluso Laurence e Jordan,le persone più importanti per me. Ti rendi conto?-la sua voce era spezzata dai singhiozzi e le lacrime continuavano a scendere bagnando la mia felpa.
Io le alzai il viso in modo da poterla guardare in faccia. Dio mio. I suoi occhi erano gonfi e rossi,non più vivaci e brillanti come sempre. E il suo viso,rigato dalle lacrime. Quanta compassione provavo per lei. Troppa. Le accarezzai il viso e le asciugai le lacrime con il pollice. Lei mi guardò con uno sguardo di gratitudine ed io le sorrisi.
-Abbracciami,ti prego.-mi implorò.
Io feci come mi disse e la strinsi di nuovo forte a me. Ogni tanto il suo piccolo corpo sobbalzava a causa dei singhiozzi e potevo sentire il suo dolce cuore battere forte.
-Ascoltami bene Hope. Io non voglio vederti cosi perché ci sto male,davvero. Non si direbbe,ma sto iniziando a volerti bene. Inizio a capire la bella persona che sei ed ogni giorno mi lego sempre di più a te. Io non so cosa è successo di preciso e ti giuro che vorrei capirci qualcosa anche io,ma questo non vuol dire che non sarò qui ad aiutarti e ascoltarti. Sfogati,lancia oggetti,anche contro di me se vuoi,ma fallo:starai meglio. Laurence già ti avrà perdonata e poi deve capire che la vita è tua. Gli sbagli ti serviranno. Ma ti prego,smetti di piangere. Fallo per me.-dissi
-Per te questo ed altro amico mio.-disse lei accennando un lieve sorriso.
‘Amico mio’. In quel momento mi resi conto che per lei ero soltanto questo. Un amico. Beh,sempre meglio di niente.
Quando mi abbracciò forte,provai tante emozioni mai provate prima. E il suo profumo mi dava alla testa. Dio,cosa stava succedendo? ‘Niall riprenditi’.
-Grazie Niall. Grazie mille con tutto il cuore! Sei una persona fantastica ed ora già sto meglio grazie a te.-mi baciò la guancia dolcemente. ‘Oddio’.
Quel momento cosi intimo fu interrotto dallo squillo del mio cellulare. Era Laurence.
-Dimmi amico.-risposi
-Ti va di accompagnare Hope a casa?-mi chise.
-Certo,ci mancherebbe. –
-Come sta?-domandò.
-Si è ripresa un po’ ora,ma è molto dispiaciuta e crede di averti delusa.-risposi
-Oddio,quella piccola mia. Le voglio troppo bene.-disse
-Ecco,perché non glielo dici?-
-Domani le parlerò,ora devo andare:è tardi e domani ho un colloquio di lavoro.-rispose
-Ma se stai andando a casa non può venire con te?-
-No,in realtà in tendevo casa vostra.-puntualizzò Laurence.
-Ah. Aspetta che le chiedo se è d’accordo.-
-Cosa c’è?-mi chiese Hope.
-Ti va di rimanere a dormire da noi stanotte?-le chiesi.
-Va bene.-si limitò a rispondere
-Ha detto di si.-mi rivolsi a Laurence
-Perfetto. Dille che deve stare tranquilla e che parleremo domani. Buonanotte.-disse attaccando la chiamata.
Posai il cellulare in tasca e mi ritrovai gli occhi di quella ragazza puntati addosso. ‘Oddio,ho qualcosa fuori posto?’ Lei mi sorrise. Mi sorrise in un modo cosi bello che ancora oggi ricordo quel momento perfettamente. Era incantevole. Io le ricambiai il sorriso.Cosa pesava di me?
-Ha detto che devi stare tranquilla e che parlerete domani.-le riportai le parole del fratello.
-Non vedo l’ora che questa storia finisca.-disse
-Credo che sia ora di tornare a casa,no?-proposi
-Si. Sto morendo di sonno.-
-Bene,allora raggiungiamo gli altri-
La aiutai ad alzarsi e la presi per mano. Subito intravidi Louis uscire dal pub. Lo chiamai.
-Ehi,Tomlinson!-
-Ohi,tornate con noi?-chiese voltandosi verso di noi
-Certo.-risposi
-Come stai stella?-chiese ad Hope accarezzandole un braccio.
-Bene dai. Diciamo che il peggio è passato.-rispose
Tutti gli altri si accodarono,e appena Hope vide Jordan le corse incontro abbracciandola fortissimo. Il loro abbraccio durò qualche minuto e credo si scambiarono qualche parola all’orecchio.
-Jordan resti anche tu a dormire da noi?-le chiesi
-Ehm,veramente i miei mi aspettano.-disse
-Dai,resta!-la implorò Harry
-Lo sai che mi piacerebbe,ma non posso. Magari un’altra volta.-disse arrossendo leggermente. Ero più che sicuro che Styles le faceva un certo effetto.
-Va bene,allora ci vediamo in questi giorno splendore.-disse Liam congedandosi.
Tutti la salutammo e lei si incamminò verso un taxi libero proprio davanti l’uscita del pub.
Dal pub a casa nostra era circa un’ora di viaggio. Hope si sedette di fianco a me,e dopo un quarto d’ora cadde in un sonno profondo.
-Niall vuoi un fazzoletto?-chiesi improvvisamente Zayn
-Per cosa scusa?-gli chiesi
-Guardati! Un altro po’ e sbavi. Su,smettila di guardarla cosi! Ahah-disse
Tutti risero,ed io arrossii leggermente.
-Non la sto guardando affatto.-dissi cercando di difendermi
-E dai,ammettilo che ti fa un certo effetto la ragazza!-disse Liam
-Si dai amico,non c’è nulla di male. E poi lei è cosi carina e dolce. Stareste bene insieme sai?-effermò Louis e Harry annuì mentre teneva gli occhi puntati sulla strada.
-Si ma lei ha in testa quello lì.-dissi
-Ma chi?Quel Cameron? Puah,non durerà.-disse Zayn
-Non ci giurerei.-risposi
-Amico,ma l’hai vista oggi no? Lei lo ha baciato non perché le piace veramente. Lo ha fatto perché evidentemente le manca qualcosa. Le manca una persona giusta al suo fianco,e con quel bacio si è soltanto illusa.-disse Harry
-E quel qualcosa sei tu amico mio.-intervenne Louis
-Apri gli occhi,e falli aprire anche a lei. Chiaro? Altrimenti ci penserò io.-disse Zayn fingendo di minacciarmi. Io abbozzai un sorriso.
Per il resto del viaggio non parlammo molto. Eravamo tutti stanchi e il giorno dopo sarebbe stata una giornata faticosa per tutti noi. Non potevo negare,però,che le parole dei ragazzi mi avevano fatto riflettere. Io davvero provavo qualcosa per Hope. Ma cosa?

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Capitolo 7
*** Risveglio inaspettato. ***


HOPE.
Un leggero spiraglio di luce mi svegliò. Avevo un mal di testa terribile,come se la sera prima avessi bevuto chisà quante birre. E invece ricordavo perfettamente quello che era successo. Un attimo… quella stanza non era la mia. Ah si,giusto! Niall mi aveva portata qui la sera prima! ‘Oddio,Niall’ pensai. Era stato cosi carino e dolce quella sera. Avrei dovuto offrigli una super cena da Nando’s per ringraziarlo. Mi girai sul fianco e scorsi il telefono sul comodino. Lo presi e guardai l’ora:erano appena le 7.30. ‘Bene,posso rilassarmi un altro pò’ pensai. Quel letto era cosi confortevole che avrei potuto rimanerci una vita intera. Chi sa di chi era quella camera,o forse era soltanto la camera degli ospiti.
Mi alzai dal letto per ispezionarla. Le pareti erano di un rosa molto leggero con alcuni motivi disegnati amano. La porta era proprio di fronte al letto e sul lato destro c’era un armadio enorme di color bianco panna. Lo aprii e vidi tanti di quei panni lì dentro quanti non ne avevo mai avuti in vita mia! Assurdo. ‘Sono dei maniaci della moda questi’ pensai. Oh,c’era anche il bagno in camera. Si,era decisamente la camera degli ospiti quella. Entrai nel bagno:non era molto spazioso ma carino e ben tenuto. Per essere dei ragazzi erano abbastanza puliti. Non ordinati,ma puliti. Visto che mi trovavo lì,mi sciacquai il viso cosi sarei scesa giù in salotto. Ma all’improvviso mi sentii chiamare.
-Hope!Posso entrare?- era Liam che bussò alla porta.
-Certo,entra Liam.- dissi mentre mi asciugavo il viso.
-Buongiorno principessa,come stai oggi?-chiese
‘Oddio,mi ha chiamato principessa. È adorabileeee’ pensai.
-Sto benissimo,grazie Liam. Tu?-
-Si tira avanti. Senti,vuoi fare colazione ora o aspettare che gli altri si sveglino?-mi chiese
-Non ho molta fame quindi posso aspettarli.-risposi
-Perfetto!Io vado giù a preparare la colazione. Uova,pancetta e brioche?-
-Oh yeah amico!-dissi dandogli il cinque. -Il tempo di vestirmi e vengo ad aiutarti- continuai.
-Fai con calma cara.- disse lui. Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Io finii di lavarmi e subito mi infilai gli jeans della sera prima e una maglia che presi dall’armadio dei ragazzi perché la mia era sporca di coca-cola. Mi andava un tantino grande,ma meglio di niente. Indossai le mie amate converse e scesi in cucina.
Già si sentiva un profumino delizioso! Liam doveva essere un ottimo cuoco.
-Che prepari di buono?-gli chiesi cogliendolo di sorpresa.
-Oh,Hope. Sto friggendo le uova.-disse
-Pensavo che non cucinaste mai,invece…-dissi
-In verità non usiamo molto i fornelli,preferiamo ordinarlo il cibo. Diciamo che io sono il più dotato in cucina,e siccome ci sei tu oggi ho deciso di preparare una colazione con i fiocchi.-
-Aaaw che tesoro che sei Liam!-gli schioccai un bacio sulle dolci guanciotte.
-Ma quella non è la maglia di Harry?-mi chiese
-Ah,è di Styles? Non lo sapevo. In realtà la mia è ancora sporca,quindi..- mi spiegai
-Ma no tranquilla. Ci sono panni in quantità in questa casa!-disse ridendo
-Ho notato ahah-
Mentre scherzavamo,io lo aiutavo a preparare il tavolo. Erano le 9.00 passate e iniziavo ad avere fame. Ne approfittai per chiamare a casa. Rispose mia madre e mi disse che Lau l’aveva avvisata di tutto. Per fortuna! Altrimenti avrei dovuto sentire una delle sue lunghe e noiose ramanzine. Chiesi di Laurence e lei mi disse che era uscito un’oretta fa. Fortunatamente,mio fratello non le aveva detto niente di ciò che era successo il giorno prima. Anche mia madre non tollerava Cameron,e credo che avrebbe avuto una reazione anche peggiore di quella di Lau.
Dopo un po’,attaccai la chiamata e mi diressi nuovamente in cucina. Harry,Zayn e Louis erano appena arrivati. Ogni giorno mi stupivo sempre di più per quanto erano belli. Potevano avere anche un sacco di patate addosso,ma rimanevano pur sempre adorabili. Appena mi videro corsero ad abbracciarmi. Oddio,erano cosi teneri! Come potevano essersi affezionati cosi tanto a me in poco tempo?
-Vi siete svegliati finalmente!-dissi scherzando
-Anche presto direi.-precisò Zayn
-Ragazzi,la colazione è pronta!-ci avvisò Liam dalla cucina.
-Si ma,manca Horan. Che fine ha fatto?-chiesi
-Oh cara Hope,Niall e il sonno vanno di pari passo. Credo che non si sveglierà prime di mezzogiorno.- disse Louis afferrando la prima fetta di pancetta
-Si,Louis ha ragione. Ti conviene mangiare,avrai fame no?-disse Harry
-Beh,se le cose stanno cosi…- accennai,mentre spostai la sedia per sedermi di fianco Zayn.
-Però credo che se lo andassi a svegliare tu gli farebbe mooolto piacere.-disse il moro vicino a me,scambiando un’occhiata d’intesa con gli altri. Harry scoppiò in una risata soffocata dal boccone,gli altri sorrisero maliziosamente. Ed io non capivo il motivo naturalmente.
-Tu dici?-chiesi a Zayn
-Ma certo! Se ti va,fallo.-
-Qual è la sua camera?-chiesi dirigendomi verso le scale
-E’ l’unica con la porta chiusa Hope.-mi informò Liam
-Capito. Vado,lo sveglio e torno.-dissi sorridendo ai ragazzi che ricambiarono con quattro sorrisi mozzafiato.
Mentre salivo le scale mi sembrò di sentirli ridacchiare tra loro. Perché avevano quel comportamento bizzarro quella mattina? Non riuscivo  capire. ‘Sono ragazzi’ pensai.
Arrivata al piano di sopra mi guardai intorno alla ricerca della camera di quel ragazzo cosi dolce e simpatico. Era l’ultima in fondo a destra,proprio dopo la camera dove avevo dormito io.
Fortunatamente la porta era socchiusa,cosi avrei evitato di fare troppo rumore. Entrai in punta di piedi. ‘Oddio’ pensai. C’erano panni da tutte le parti! Sotto il letto,sul computer,sul pavimento. Fuori al balcone addirittura! Ahahah che situazione divertente! Non potei evitare di ridere. Mi avvicinai lentamente al letto e mi sedetti poco distante dal suo viso.
Aaaw,era uno spettacolo! La dolcezza in persona. Dormiva cosi beatamente che mi piangeva il cuore a svegliarlo. Inclinai la testa per osservarlo meglio:quanto poteva essere bello? ‘Perché mi fa quest’effetto?’ pensai. Ma era davvero troppo dolce! Lo guardai ancora per un po’,poi lo strattonai leggermente. All’inizio non diede alcun segno. Quindi,lo feci di nuovo e…
-Louis..lasciami dormire!-biascicò ancora immerso nel sonno. Io risi.
-Niall,sono Hope.- risposi docilmente
-Louis…non prendermi per il culo. Sarebbe un sogno essere svegliato da quello splendore.- disse lui con lo stesso tono moscio e pieno di sonno.
Un sogno?Splendore? Davvero mi aveva chiamata cosi? ‘Sarà il sonno. Probabilmente nemmeno sa cosa dice.’ Pensai.Lo strattonai di nuovo.
-Niall…Niall. Sono Hope,davvero.-ripetei
-Louis,riconosco la tua voce anche da un chil… Oh merda,Hope!- Niall aveva appena aperto gli occhi e realizzato che davvero ero accanto a lui. Si alzò dal letto come un fulmine e per poco non cadde. Io non potei far altro che ridere. Era cosi divertente! Lui arrossi pesantemente.
-Da quanto tempo sei qui?-mi chiesi imbarazzato
-Più o meno da un quarto d’ora. Ma tranquillo,non è successo niente.-dissi,cercando di tranquillizzarlo
-Eh,non proprio. Ti hanno mandato i ragazzi,vero?-disse
-Si. Mi hanno detto che ti avrebbe fatto piacere essere svegliato da me.-risposi
Niall mugolò qualche parola a bassa voce che non riuscii a capire.
-Ti ha dato fastidio?-chiesi
-Cosa?-
-Che sia venuta a svegliarti. Forse volevi dormire ancora.-spiegai
-Manno,figurati Hope!Certo,non è questo il risveglio da far vedere ad una ragazza carina come te,però… la prossima volta starò più attento.-disse leggermente imbarazzato ma con un sorriso meraviglioso stampato sul viso.
‘Carina’ pensai. Mi aveva detto che ero carina. Arrossii leggermente. Quel ragazzo continuava a farmi uno strano effetto e non capivo il perché.
-Okay,direi che ora possiamo scendere altrimenti non troveremo più niente da mangiare.-gli dissi
-Hai ragione. Ho anche una fame assurda!-rispose
Uscimmo dalla camera e ci dirigemmo in salotto.
-Ce l’hai fatta ad alzarti amico!-disse Louis
-A quanto pare.-rispose lui passivamente.
-Ehi Hope,non è adorabile quando dorme?-disse Liam
Io guardai Niall e gli rivolsi un sorriso.
-Già,è un angioletto.-affermai. Lui ricambiò il sorriso a potei percepire un leggero rossore sulle sua guance.
-‘Un angioletto’. Aaaw ma quanto sei dolce Hope?-disse Harry abbracciandomi
Niall già si era accomodato e stava mordendo la sua brioche. Io mi sedetti di fronte a lui e mi servii. La colazione era deliziosa e mi complimentai con Liam. All’improvviso Harry si rivolse a me.
-Hope,ti è arrivato un messaggio.- era seduto sul divano,le cosce divaricate come se niente fosse.
-Leggilo Harry,credo sia di Jordan.-dissi addentando la mia pancetta.
-Ehm,no. Veramente è di Cameron-disse Harry.
Niall per poco non si strozzava con le uova e Zayn subito corse a battergli dietro la schiena. Io mi bloccai e smisi di masticare ciò che rimaneva della pancetta. ‘Oddio’ pensai.
-Vuole vederti oggi pomeriggio alle 17.00 nel Parco dei Gelsomini.-continuò Harry
-Scusate,vado un attimo in bagno.-disse Niall. Liam e Louis si scambiarono un’occhiata strana e io non ne compresi il significato. Stava succedendo qualcosa di strano. O ero semplicemente io ad essere strana?
-Il Parco dei Gelsomini? È troppo lontano da qui. Non credo che ci andrò oggi,non almeno fin quando sarò qui.-dissi
-Possiamo accompagnarti con la macchina.-disse il riccio. ‘Dio Harry!’ pensai. Era proprio quello che non volevo sentirmi dire. Almeno avevo una scusa per rimandare.
-Va bene.-dissi rassegnata. -Porrò fine una volta per tutte a questa storia.-

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Capitolo 8
*** Litigio. ***


Erano le 4.30 quando uscimmo di casa diretti verso il Parco dei Gelsomini. Soltanto Harry mi aveva accompagnata. In realtà anche Louis avrebbe voluto,ma gli chiesi di rimanere a casa. Se la macchina non fosse stata di Harold,anche lui sarebbe rimasto a casa. Ero quel tipo di persona che non amava condividere i proprio problemi con gli altri,però Harry era stato cosi gentile a volermi accompagnare! Erano davvero dei ragazzi stupendi,sempre disponibili e con un grande cuore. Li adoravo,punto.
Harry sfrecciava per le stradi londinesi come se fosse in un ritardo assurdo.
-Ehi Harold,vacci piano. Non ho fretta.-dissi ridendo
-Il tuo amico vuole vederti alle 17.00 e io non voglio che aspetti molto. Sai,è brutto aspettare una ragazza.-
-Harry,non sfottermi. Non è divertente!-
-Non è il tuo amoroso Cameron?-continuò sfoggiando un sorriso beffardo
-No. Per niente. Sono seria Harry,smettila-dissi in tono più severo
-E dai Hope,scherzavo.-replicò
-Non sono in vena di scherzi:qui la situazione è tragica.-dissi
-Senti,io non ti capisco proprio.-affermò
-Perché?-
-Se ti piace,perché non ci ritorni insieme?Laurence capirà. In fondo la vita è tua.-disse
-Harry,tu forse non hai capito il vero problema.-risposi con un sorriso nervoso
-Spiegamelo allora.-mi incitò
-A me Cameron non piace affatto!- Harry spalancò gli occhi
-Ma…ma…e quel bacio allora?Sembravi cosi…appassionata.-commentò
-Apunto:sembravo.-risposi
-Hope,perché l’hai fatto allora?-chiese Harry
-Ti prego,non farmi questa domanda Harry.-dissi portandomi una mano sulla faccia
-No Hope,io vorrei soltanto capire quello che ti gira per la testa. Siamo amici ormai,vorrei aiutarti. Sai cosa credo? Se non sai rispondere a questa mia domanda evidentemente non avevi un motivo valido per baciare quel ragazzo.- Quanto potevano essere vere quelle parole?
-Infatti non ce l’avevo.-
-E perché l‘hai fatto allora?Non capisco.-disse
-Harry non ti è mai capitato di fare una cosa anche se in realtà,nella parte più profonda di te stesso,non volevi? Ecco,io ero andata là per dirgliene quattro e infatti ero partita col piede giusto. Poi non so cosa è successo,so soltanto che l’ho baciato pur non volendo. Lo so,ora potrai pensare ‘Questa è pazza’. Io farei lo stesso se fossi in te,ma certe cose non si possono prevedere. Accadono e basta. Non sto dicendo che non ho provato nulla con quel bacio,sto dicendo che non ho provato quello di cui davvero ho bisogno.-
-E di cosa hai bisogno?-mi chiese
-Ho bisogno di una persona che mi ami davvero,Harry. Una persona che non preferisca le altre a me,che sappia farmi stare bene. Ecco quello di cui ho bisogno.-risposi
-Come si fa a preferire le altre a te Hope?Sei una ragazza fantastica,bella,intelligente e divertente.-disse Harry
 -Intanto Cameron l’ha fatto.-
-Vabbè,ma quello è un coglione.- a quelle parole scoppiai in una risata che sembrava non avere fine. Contagiai anche il riccio.
-Scusami,ma mi è venuto dal cuore. E poi si vede dalla faccia,dai!-disse ridendo
-Oh Harry,io ti adoro!- dissi schiaffeggiandogli il ginocchio.
-Me lo dicono tutti.-azzardò lui,con aria fiera.
Io lo guardai di sottecchi e accennai un sorriso volgendo lo sguardo al di fuori del finestrino.
-Resta il fatto che sono in una confusione incredibile.- ripresi all’improvviso.
-In che senso?-disse Harry
-Nel senso che non so come comportarmi. So perfettamente cosa dirò a Cameron,ma non so se lui la prenderà bene,è un tipo suscettibile e non saprei come comportarmi in caso di una sua reazione un po’ violenta.- risposi
-Ci sei già capitata?In una situazione del genere intendo…-
-Beh,si. Una volta mi tirò uno schiaffo davanti ai suoi amici solo perché mi ero permessa di salutare un mio carissimo amico. Tipo che mi rimase il segno per due giorni e pretese anche le mie scuse.-dissi
-Caspita,violento il ragazzo. E immagino che tu ti sei scusata,giusto?-azzardò Harry
-Ma che sei scemo?Non c’era motivo si scusarmi con lui.-
-E come andò a finire?-
-Beh,dopo qualche giorno lui si riavvicinò.-risposi
-Oh,capisco.-
-Sono buona e cara,ma non fino a questo punto.-dissi
-Niall non ti farebbe mai soffrire in questo modo.-mugolò Harry come se non volesse realmente farmi capire quelle parole. Ma io capii perfettamente.
Niall?Cosa c’entrava lui? Perché non mi avrebbe fatto soffrire?
-Cosa c’entra lui ora?-chiesi stranita
-Ehm…no,volevo dire…che…a lui non piace quando una ragazza soffre in questo modo.-
-Si,ma cosa c’entro io?-insistetti
-Ti ho nominata per caso?-disse lui con aria incredula
-Certo che mi hai nominata,Harold! Hai detto che lui non MI farebbe mai soffrire cosi.-precisai
-Avrò sbagliato a parlare allora. Non me ne sono neanche reso conto.-disse
Io lo guardai come per dire ‘si,vabbè’ e tornai a volgere lo sguardo fuori dal finestrino. La giornata era abbastanza bella e serena. Il cielo non molto nuvoloso ed era possibile intravedere dei raggi di sole che davano un po’ di calore alla mia pelle di tanto in tanto. Le giornate cosi mi rallegravano. Probabilmente perché erano rarissime a Londra. In ogni modo,avevo proprio bisogno di un po’ di allegria in quel momento.
Dopo circa dieci minuti arrivammo al Parco dei Gelsomini. Io cercai con lo sguardo Cameron,mentre Harry era intento a parcheggiare quel bestione. Eccolo,era proprio lì:sulla panchina dove eravamo soliti sederci per ore e bere il nostro milkshake preferito.
-Harry,allora io scendo.-dissi aprendo lo sportello dell’auto.
-Senti,io rimango qui. Se soltanto alza un po’ la voce con te esco dalla macchina e un cazzotto non glielo toglie nessuno,chiaro?-
-Harry,ma tu…-
-Niente ‘ma’. Sei mia amica,ti voglio bene e devo proteggerti. Ora vai,e stai attenta.-disse il riccio dandomi un bacio sulla guancia e regalandomi un sorriso meraviglioso.
Io scesi dall’auto e mi diressi verso Cameron. Lui mi vide e mi sorrise. ‘Non sorridere,perché quello che sto per dirti non ti piacerà’ pensai guardandolo.
HARRY.
Lasciai andare quella ragazza meravigliosa nelle grinfie di quell’essere indescrivibile nella speranza che tutto andasse bene. Conoscevo da poco Hope,ma sapevo che era una brava ragazza e non meritava tutto quello. Sarebbe stata perfetta per Niall. E infatti,avevo intenzione di avvicinarli il più possibile. In un modo o nell’altro. Il problema era solo fare sbloccare quel ragazzo dagli occhi azzurri e dalla voce angelica.
‘A proposito!’ pensai. ‘Né Hope né Jordan sanno del nostro gruppo’. Avremmo dovuto dirglelo.
Mentre guardavo i due ragazzi che discutevano,mi squillò il telefono.
Parli del diavolo…
-Hey amico.-risposi
-Allora? Tutto bene?-disse Niall
-Certo,stai tranquillo. Siamo arrivati da dieci minuti e ancora è tutto calmo. Spero che non si scaldi troppo il nostro amichetto.-risposi
-Già. Mi raccomando,stai attento a Hope,chiaro?-continuò con tono preoccupato
-Hey Niall,ti puoi fidare.-cercai di rassicurarlo.
-Cerca di capirmi amico,sono in pensiero.-disse il biondino
-Posso farti una domanda?-gli chiesi. Lui non rispose,aspettando la domanda.
-Ma quanto ci tieni a quella ragazza?-chiesi
-Tanto,Harry. Tanto.-ripsose
-Beh,si nota. Finalmente di rivedo sorridere dopo l’esperienza con Julie.-
-Hai ragione amico. Sono cosi felice! Anche se non so se le interesso.-la sua voce si rattristò.
-Niall ma cosa dici? Sei fantastico,in tutto. Fatti conoscere e vedrai che sarà tua.-dissi sorridendo
-Lo spero. Senti,ora devo andare. Ci sentiamo più tardi,d’accordo?-
-Certo amico.-attaccai la chiamata
Diedi un secondo sguardo a Hope e Cameron. Hope si agitava,mentre Cameron la ascoltava attentamente. La situazione andò avanti cosi per qualche minuto,fin quando Cameron tirò uno schiaffo a Hope.
Hope si accarezzò la parte indolenzita e ricominciò a gridargli contro. Era molto incazzata e cercava anche di dimenarsi dalla sua presa. All’improvviso la situazione peggiorò. Lui cercava di baciarla,ma Hope si dimenava fra le sue braccia.
No,non potevo continuare a non far nulla. Scesi dalla macchina e mi diressi verso di loro come un fulmine.
-C’è qualche problema?-dissi scostando Hope dalle sue braccia e posizionandomi di fronte a lui.
-Ah,vedo che ti sei portata le guardie del corpo. Sei solo una bambinetta.-la insultò
-E’ cosi che chiami tutte quelle che non si fanno mettere i piedi in testa da uno come te? No perché se è cosi,allora mi sento lusingata.-lo affrontò Hope con grinta. Dio quanto la stimavo!
-E tu cosa vuoi?-si rivolse a me dandomi una spinta. Io lo guardai dall’alto verso il basso,come per sfidarlo.
-Prova a toccarmi di nuovo e sei morto,chiaro? Se sono qui sono affar miei,non tuoi,e vedi di fare poco lo spavaldo perché con me ‘sti giochetti non funzionano. Se provi a toccarla di nuovo,o soltanto a farti vedere in giro,quelle belle gambine te le spezzo. Ci siamo intesi?-
-Ma dove l’hai pescato ad uno sfigato del genere?-disse rivolgendosi a Hope e ridendo.
-Senti,non uso le mani soltanto per non abbassarmi ai tuoi livelli. Vergognati. Lei non ti vuole più e devi rassegnarti. Sei un grezzo e se continui cosi non farai molta strada nella vita.-
-Non mi serve la predica morale.-disse lui credendosi figo. Quanto avrei voluto mollargli uno schiaffo!
-Ancora non te ne vai?-dissi
-Devo ancora finire con lei.-rispose indicando Hope
-Hai finito eccome invece!Tu non la devi guardare neanche a trenta metri di distanza,forse non ci siamo capiti. E ora muovi quel culo da frocio che ti ritrovi e vai via da qui.-
Hope era dietro di me,un po’ più tranquilla. Cameron non aveva intenzione di muoversi.
-Andiamo Harry,stiamo solo perdendo tempo.-Hope mi prese per mano e iniziò a tirarmi verso la macchina.
-Ecco bravi,andate dalle vostre mammine.-disse Cameron ridendosela
-Taci. Pensa e non farti scaricare dalle ragazze in questo modo,caprone!-
A quelle mie parole,Hope scoppiò a ridere e Cameron abbassò lo sguardo senza più dire una parola.
-Grazie Harry. Sei stato fantastico.-disse Hope abbracciandomi
-L’importante è che tutto è finito ora. Non devi più preoccuparti.-dissi stringendola forte.
Pianse leggermente,e me ne accorsi dai piccoli singhiozzi che uscivano dalla sua bocca.
Le cose sarebbero cambiate,ne ero certo.

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