Castle of Glass - The Slytherin's Curse

di Jules Wright
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo » La Camera è stata aperta ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 » Permessi negati, cicatrici dolenti e saette spezzate ***



Capitolo 1
*** Prologo » La Camera è stata aperta ***


Note iniziali:
Anche se ho già avviato Memories of a Prisoner (che aggiornerò prestissimo, promesso)l'idea mi bazzicava da parecchio in testa, così ho deciso di iniziare a buttar giù la storia. Nell'idea che mi sono fatta, sarà un po' lunghetta, probabilmente arriverà oltre al quindicesimo capitolo, calcolando che in ognuno di essi scrivo parecchio. Per quanto riguarda la velocità di aggiornamento, credo che sarò abbastanza veloce, ma non assicuro niente, dato che già so che avrò la settimana piena fin da settembre. Cercherò di avvisarvi prima, in caso di ritardi clamorosi.
In mente avevo perfino una Trilogia, ma dipenderà dal tempo e dall'ispirazione; come ho detto prima: non assicuro niente.
Come ho già detto nell'introduzione, cambierò (ma soprattutto aggiungerò) qualcosa nella storia originale e farò riferimenti a parecchi avvenimenti ideati dalla Rowling, mettendoci lo zampino e creando informazioni in più.
Il rating, per il momento, sarà arancione, ma può essere soggetto a cambiamenti.
Non sarà una completa Alternative Universe, perché mescolerò luoghi citati da zia Jo e luoghi inventati dalla sottoscritta. Oltre al tema principale, la guerra, ci sarà uno sfondo romantico, che contornerà o si dimostrerà elemento rilevante nel corso della storia.
Il Pairing principale sarà DracoxHermione (anche se ci vorrà un po' di tempo prima di vedere un fidanzamento o un rapporto stabile, preferisco fare le cose con calma dato il precedente rapporto che avevano), ma ce ne saranno altri, canon e fanon (anche sprazzi di RonxHermione, HarryxHermione e DracoxGinny).
All'inizio la situazione potrà sembrare poco chiara, ma alla fine tutto sarà risolto e tutto avrà il suo filo conduttore.
Spero vi piaccia, per ulteriori chiarimenti sono sempre qui, chiedete pure :)
 
 
 
 
Castle of Glass -  The Slytherin's Curse
Prologo » La Camera è stata Aperta
 
 
 
 
Harry era seduto su una delle comode poltrone dell'ufficio della Preside di Hogwarts, Minerva McGrannit. Considerava la scuola come casa sua, dato che non poteva considerare i Dursley piacevoli come una famiglia. Spesso si recava lì per raccontare alla sua vecchia professoressa di Trasfigurazione novità e pettegolezzi vari, e lei ricambiava narrandogli le peripezie del gruppetto del primo anno che aveva sostituito lui, Ron ed Hermione in qualità di ficcanaso combina guai.
« L'addestramento come procede, Harry? » chiese Minerva, mentre sfogliava superficialmente alcuni compiti in classe di Storia della Magia degli studenti del quarto anno.
« Bene, anche se è dura diventare un Auror. Io e Ron siamo partiti con una nota di merito in più degl'altri, dato che avevamo contribuito alla sconfitta del Signore Oscuro »
« Contribuire è la parola minima, Harry. Sai che tutto il mondo magico ti è debitore »
« Sa, professoressa » ancora la chiamava così, anche se non era più suo alunno « quando mi trovai faccia a faccia con Voldemort, in un primo momento pensai unicamente alla mia salvezza. Solo quando lo sconfissi realizzai di aver compiuto una grande opera non soltanto per me, ma anche per l'intera comunità magica, quindi non mi sento debitore di nessuno »
« Molto nobile da parte tua, Harry » disse sospirando la McGrannit. Evidentemente, come a lui, le mancava chiamarlo signor Potter durante le lezioni. « Tuttavia, c'è da ammettere che è merito suo se siamo salvi »
Harry sorrise. Si aspettava quella reazione da parte della sua interlocutrice all'argomento.
« Ed Hermione? Come sta? »
« Hermione sta benone, sempre sui libri, ma benone. Almeno una volta a settimana viene a visitarci alla Tana »
« Sai che carriera ha deciso di intraprendere? »
« Guardi, casa sua è piena di foglietti e fogliettini riguardanti i pro e i contro di ogni mestiere » disse sorridendo al pensiero dell'amica « ancora non si decide. Intanto sta studiando qualche cenno di ognuno di esso e sta usando i risparmi di una vita per permettersi di non lavorare »
« Capisco. Vuole sempre essere precisa e certa delle sue scelte, così come a scuola. Non mi sorprenderebbe vederla Ministro della Magia, un giorno » Minerva abbozzò un sorriso, uno dei pochi che comparivano sulla sua bocca.
« Io non credo » Harry la distolse dai suoi pensieri. « Credo piuttosto che sarebbe una perfetta Medimago. È così attenta e coscienziosa in quello che fa, che sicuramente nessuno morirà per i prossimi... cent'anni? »
« Credi veramente che Hermione sarà così longeva? Ha pur sempre radici babbane... »
« Non lo credo. Ne sono sicuro »
La sicurezza di Harry in quelle parole fece insospettire la professoressa, che tuttavia sorrise per la seconda volta.
Dopo qualche minuto di silenzio, si sentì un rumore alla porta. La McGrannit aprì la porta ed entrò trafelato un giovane dai capelli castani.
« Professoressa McGrannit! È urgentissimo! È apparsa una scritta nel bagno di Mirtilla Malcontenta! »
« Cosa? » Harry si alzò in fretta dalla sedia, precedendo la professoressa.
« Ma tu sei Harry Potter! » disse il ragazzino, con gli occhi che brillavano di gioia. Ma il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto non lo degnò di uno sguardo. Si precipitò in bagno e lesse su uno specchio una frase che aveva già conosciuto anni prima:
 
 
LA CAMERA DEI SEGRETI  È STATA APERTA.
TEMETE, NEMICI DELL'EREDE.
 
« Ma non è possibile... » mormorò Harry, mentre veniva raggiunto dalla professoressa di Trasfigurazione.
« Harry, sai cosa sta succedendo? »
« Non... non ne ho la più pallida idea » disse lui, cercando di riflettere sui vari avvenimenti del secondo anno.
« Credo che con l'aiuto del Signor Weasley e della Signorina Granger potrà trovare qualche indizio in più »
Harry annuì, salutò la professoressa e se ne andò proprio nel bel mezzo del caos generale, dato che tutti ormai conoscevano le avventure del giovane Potter, Camera dei Segreti compresa.
 
 
****
 
 
« Che cosa hai detto? » Hermione fece cadere a terra blocco per appunti e penna che aveva in mano, Ron spalancò la bocca, Ginny iniziò ad avere qualche senso di colpa. Tutta la Tana era sprofondata in un agghiacciante silenzio.
« Quel che ho detto. La Camera è stata aperta »
« Ma non è possibile, Harry. L'abbiamo chiusa » disse Ron, cercando di riflettere.
« E poi, anche se non l'avessimo chiusa bene, non hai ucciso Tom, l'unico erede rimasto? » aggiunse Hermione, elaborando parecchie ipotesi nella sua mente.
« La questione dell'erede non credo c'entri molto » esordì Ginny, che fino a quel momento era stata chiusa in un religioso silenzio. « In fondo io l'ho aperta, e non credo di essere l'erede di Serpeverde »
« Certo che no » Harry cercò di rincuorarla, perché capì che la ragazza si sentiva un po' a disagio per via di quella discussione.
« Ma non eri posseduta da un Horcrux? Il diario di Riddle? »
« Sì, Ron, ma non può essere stato un Horcrux questa volta.  Gli abbiamo distrutti tutti, altrimenti Voldemort non sarebbe morto, no? »  la logica di Hermione spezzò quell'abbozzo di ipotesi di Ron sul nascere. Così, Harry trasse le conclusioni.
« Quindi, dev'esserci per forza un altro erede »
Tutti si voltarono verso di lui, cercando di credere a quelle parole.
« Ma... Harry » come al suo solito, Hermione cercò di trovare una soluzione plausibile che andasse d'accordo con le informazioni che avevano ottenuto su Tom Riddle e tutta la sua famiglia in sette anni « Chi può essere l'erede? Fratello di Voldemort no, figlio non oso nemmeno pensarci »
« Non dobbiamo concentrarci solo su Merope. Che ne dite di Morfin Gaunt? » disse Harry.
« Harry, non credo che Morfin abbia figli » provò Ron.
« Ma qualche figlio illegittimo sì! » concluse al posto suo Hermione, felice di aver finalmente trovato un filo conduttore.
« Ipotizziamo che Hermione avesse ragione » rifletté Ginny « Come ha fatto Riddle a non venire a conoscenza di un suo possibile cugino? »
« Perché gli ha cancellato la memoria dopo aver estratto le informazioni che gli servivano, senza curarsi di ascoltare il suo racconto fino alla fine » rispose Harry
« Quindi, ricapitolando, Orvoloson Gaunt aveva due figli: Merope e Morfin. Merope era madre di Voi-Sapete-Chi e Morfin era padre di Noi-Non-Sappiamo-Chi, che ha generato a sua volta un'erede, che ha aperto la Camera dei Segreti »
« Scusa, Ron, come fai a sapere che il figlio di Morfin avesse un figlio a sua volta? » chiese Hermione
« La Camera dei Segreti è stata aperta oggi e, se il mio ragionamento è corretto, il cugino di Voi-Sapete-Chi dovrebbe avere la sua stessa età, dato che Morfin è stato rinchiuso tre anni ad Azkaban e poi gli è stata cancellata la memoria. Quindi dovrebbe esser diventato padre prima di questi avvenimenti e se fosse stato così, suo figlio sarebbe troppo grande per entrare ad Hogwarts. Quindi... »
« Tu dici che ha un nipote. Può darsi, ma Morfin potrebbe aver messo incinta la ragazza dopo aver perso la memoria. In fondo, ha perso la memoria, non la capacità di vivere una vita indipendente »
« Anche questo ragionamento non fa una piega, Hermione » disse Harry, complimentandosi con i suoi amici per aver trovato ipotesi valide « Quindi... che facciamo? »
« Propongo di andare ad Hogwarts, controllare tutti i registri di Serpeverde ed interrogare i ragazzi che ci sembrano sospetti »
Tutti si trovarono d'accordo con la proposta di Ginny.
« Quindi domani andremo ad Hogwarts; se troviamo l'erede ed ha meno di quindici anni, allora è il nipote di Morfin. Se ne ha di più, allora è il figlio » concluse Hermione, mentre gli altri annuirono, sostenendo la sua teoria.
 
 
 
 
 
 
Come Prologo è piuttosto breve, lo ammetto.
Credo che gli altri capitoli saranno più lunghi,  non volevo mischiare troppi avvenimenti.
Ho già stravolto abbastanza la storia della Rowling, aggiungendo ben tre possibili personaggi (figlio, nuora e nipote di Morfin); quando sarà li approfondirò tutti.
Per quanto riguarda la caratterizzazione, quello di cui ho più dubbi è Ron, dato che in tantissime fanfictions lo vedo in versione MangioENonFaccioUnCavoloTuttoIlGiorno; insomma, anche lui ha un cervello con cui poter pensare, ricordo solamente che è fortissimo a scacchi, gioco in cui ci vuole una certa capacità di riflessione.
E ho anche paura di aver reso OOC gli altri personaggi, avvisatemi se è così.
Grazie a tutti i lettori ed, eventualmente, anche ai recensori.
Al prossimo capitolo
Jules
 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 » Permessi negati, cicatrici dolenti e saette spezzate ***


Note iniziali:
Ringrazio enormemente tutti i recensori, che mi hanno reso felice con le loro bellissime parole, che mi hanno spronato a scrivere molto velocemente il capitolo. E sì, so di aver promesso di aggiornare prima l'altra Long in corso, ma il capitolo era praticamente pronto quindi...
Come sempre, spero di aver rispettato l'IC di ogni personaggio.
Un grazie speciale va anche a chi ha messo la storia tra le seguite; non sapete quanto sia felice!

 
 
 
 
 
 
Castle of Glass - The Slytherin's Curse
Capitolo 1 » Permessi negati, cicatrici dolenti e saette spezzate
 
 
 
 
Il giorno seguente, Harry, Ron, Hermione e Ginny si smaterializzarono vicino ad Hogwarts. Proseguirono fino a costeggiare la casa di Hagrid ma non si fermarono da lui, dato che avevano ben altri progetti in mente. Arrivarono davanti al portone, appellarono le scope e volarono fino all'ufficio della preside. Avevano optato per quel modo dato che sapevano che avrebbero dato troppo nell'occhio se fossero entrati dal portone principale e fossero stati scortati da Gazza fino a meta stabilita.
Tuttavia, il loro buon proposito di non farsi notare andò a farsi benedire quando scoprirono che la McGrannit stava strigliando per bene tre alunni che avevano fatto Merlino solo sapeva cosa. Forse sarebbe stato meglio procedere stretti sotto la sicurezza del Mantello dell'Invisibilità, come aveva proposto Ron.
L'insegnante di Trasfigurazione aprì la finestra e i ragazzi, seppur con qualche difficoltà, riuscirono ad entrare. Osservarono i ragazzini che la preside stava rimproverando, forse esageratamente. Erano sicuramente del primo anno, tutti e tre Grifondoro e tutti e tre con i capelli castani. Erano due maschi, evidentemente gemelli, ed una femmina.
« Ve lo ripeto per l'ultima volta: non dovete ficcare il naso in faccende più grandi di voi. Toglierò venti punti a testa, per il momento, e se osate ribattere, da venti passeranno a trenta e così via. Chiaro? »
« Cristallino » rispose il gemello più alto, mentre gli altri due soffocavano una risatina. Harry e gli altri non avevano mai visto tanta irriverenza, ma gli ricordavano vagamente i gemelli Weasley. Tutti furono presi da una morsa al cuore.
« Dato che siamo così in vena di scherzare » disse la professoressa « toglierò cinquanta punti al signor Ryan Hayley, sperando che sia da monito per la prossima volta. Spero che Kevin e Emma imparino da lui ».
Emma deglutì, mentre Kevin si scambiava un paio di occhiate complici con Ryan.
« Signorina Ross, parlo a lei dato che è la più "responsabile" se si può dire così; li tenga d'occhio » la ragazzina annuì.
« Bene, ora potete andare » i tre si alzarono, diligentemente, ed uscirono dalla stanza.
La McGrannit sospirò.
« Oggi avete avuto l'onore di conoscere il nuovo Trio » disse, mentre i suoi vecchi alunni sorrisero. « Allora, qual buon vento vi porta qui? »
« La ricerca » bastò una parola di Harry per far intendere l'argomento.
« Ragazzi, io vorrei esservi d'aiuto, ma senza un mandato scritto dal Ministero non posso farvi svolgere indagini ».
I ragazzi abbassarono il capo, sconsolati, mentre Hermione ritentò.
« Le ricerche le vogliamo svolgere per noi, non certo per il Ministero. Ci camufferemo, così non sapranno mai che siamo noi e continueranno a pensare che sono stati Tizio, Caio e Sempronio » ma la professoressa sembrava ancora dubbiosa. « Solo per un giorno...  » Hermione stava per demordere, ma giocò il suo ultimo asso nella manica. « Non vorrà che accada la stessa di quando noi eravamo al secondo anno, vero? Pensi agli alunni pietrificati e alla brutta reputazione che si creerebbe Hogwarts! »
« Mi dispiace ragazzi, davvero. Non posso farvi svolgere indagini, aspettiamo oggi pomeriggio due ragazzi del Ministero per risolvere il problema » i ragazzi annuirono.
« Tuttavia vi terrò aggiornati »
Ginny sorrise mestamente « Grazie, professoressa, ma temo che le informazioni del Ministero ci servano a poco, data la propensione all'omissione che hanno »
« Sono desolata, ma non posso farci niente »
« Non si preoccupi » rispose Harry « Forza, ragazzi, andiamo »
Tutti montarono sulle scope, chi volente e chi nolente, e scesero giù. Tornarono sui loro passi ed arrivarono al confine della Foresta Proibita e si prepararono per la smaterializzazione, quando Hermione li fermò.
« Volete davvero smaterializzarvi? »
« Beh, hai un piano di riserva, 'Mione? »
Lei sorrise, si avvicinò agli amici e gli bisbigliò il piano. Tutti si ritrovarono a pensare per la seconda volta - la prima era stata nell'ufficio della McGrannit - che la ragazza più intelligente del suo anno era semplicemente un genio del male.
« Allora, ragazzi, io e Hermione torniamo in biblioteca. Voi sapete cosa fare » Ginny strizzò loro l'occhio e gli consegnò due boccette, per poi incamminarsi verso la scuola.
Harry e Ron si nascosero dietro ad un albero, aspettando, proprio come aveva detto la loro amica di sempre.

 
Attesero fino a quando non videro due armature nere che cavalcavano cavalli neri come la pece, anche se avevano una macchia a forma di saetta spezzata in mezzo agli occhi.
« Che dici, Harry, sono loro quelli del Ministero? » ma Harry non rispose. La cicatrice iniziava a far male.
« Harry, tutto bene? » Ron incominciava a preoccuparsi.
« Sì, sì Ron. Andiamo a prenderli, forza »
Harry uscì fuori dal suo nascondiglio ed iniziò a lanciare Schiantesimi da tutte le parti.
« Qualcosa mi dice che non sarà facile » disse Ron, più a se stesso che ad Harry, ed iniziò anche lui a cercare di colpire i presunti "cavalieri".
Quest'ultimi tirarono fuori le loro bacchette e, anziché lanciare banali incantesimi, ricorsero alle Maledizioni Senza Perdono.
« Ma così non vale! » disse Ron, mentre cercava di ripararsi dietro l'albero. Harry, dietro l'albero accanto, iniziava a perdere la pazienza.
« Che dici, Ron, glielo andiamo a dire? »
I due amici saltarono in aria e finirono a terra quando i loro scudi naturali furono spezzati da un Bombarda Maxima eseguito alla perfezione.
« Almeno hanno cambiato repertorio » constatò Ron, tentando di consolarsi. I due amici si rialzarono velocemente e disarmarono uno dei due, mentre l'altro sfiorò Ron con l'Anatema che Uccide, che cadde dietro ad un masso. Alzò lo sguardo, tentando di rimettersi in piedi, e vide due figure con un mantello giallo che camminavano veloci.
« Harry, guarda là » Ron indicò le due persone. Harry si rifugiò dietro al masso insieme all'amico ed alzò la testa.
« Sai, Ron, quelli sembrano molto di più due persone del Ministero... »
« Già. E ora come facciamo? Se usciamo da qui, quei due ci riducono in pezzettini! »
« Dobbiamo pensare ad un piano geniale per uscire da questa cavolo di situazione »
« Ehm... Harry? » fece il rosso, con voce titubante
« Ron, sto pensando »
« Prima di pensare... guarda un po' qui sopra! »
Harry non fece in tempo ad alzare lo sguardo che fu colpito da uno Schiantesimo partito dalla bacchetta di uno dei due cavalieri. Lo stesso trattamento toccò a Ron, che però riuscì a rialzarsi velocemente, prendere la mano di Harry e smaterializzarsi insieme a lui.

 
Ron non era mai stato bravissimo con le Smaterializzazioni.
Molte volte, durante gli esercizi del sesto anno, aveva lasciato dietro di lui un sopracciglio o un piede. Durante il settimo, si era addirittura Spaccato. Tuttavia, quel giorno azzeccò in pieno la Smaterializzazione, dato che i due amici caddero proprio sopra gli impiegati del Ministero. Il Purosangue non perse tempo: pietrificò i due dal mantello giallo e rianimò Harry con un Innerva.
« Ron? »
« In carne ed ossa » rispose lui con un sorriso, mentre spogliava le due pseudo statue
« Che è successo? »
« Ti hanno solo preso in pieno con uno Schiantesimo; ne hanno lanciato uno anche a me, ma non mi hanno preso bene » spiegò Ron « Così ti ho tenuto per mano e ci siamo smaterializzati proprio sopra questi due che, effettivamente, sono del Ministero. Se Hermione osa dire che non sono bravo con le Smaterializzazioni... »
Harry sorrise e si rialzò in piedi. Prese i vestiti ed il cartellino di uno dei due, scoprendo di chiamarsi "Roger Flitch" per un'ora.
Li indossò, mentre Ron si mise quelli di un certo "Manuel Tomphson". Tagliarono una ciocca di capelli a i due impiegati e li buttarono nella Pozione Polisucco che Ginny gli aveva dato e che Hermione portava sempre - "non di sa mai", era solita ripetergli.
Dopo aver nascosto abilmente i corpi dei due poveri pietrificati, s'incamminarono verso il castello. Il piano di Hermione consisteva nel prendere la Polisucco appena davanti il castello, per poter condurre libere indagini per un'ora. Arrivarono davanti al maestoso portone, bevvero un sorso della pozione e se la misero in tasca, nel caso ne avessero ancora bisogno; bussarono.
Gazza aprì il portone e li condusse nell'ufficio della McGrannit senza fare troppe domande. Anche se ciò che videro all'interno della stanza non fu proprio di loro gradimento.
« Flitch, Tomphson, perché ci avete messo così tanto? » di fronte alla cattedra dell'insegnante di Trasfigurazione, sedeva Draco Malfoy.
Ron, nei panni di Tomphson, stava per chiedergli che ci faceva lì, quando arrivò l'appena percettibile gomitata di Harry/Flitch, che gli imponeva di comportarsi normalmente.
« Abbiamo avuto... dei contrattempi » disse lui.
« Infatti, non puoi capire cosa abbiamo visto! » Ron tentò di dargli man forte « Potter e Weasley che combattevano... » un'altra gomitata da parte Harry gli fece capire che non doveva soffermarsi troppo su quei dettagli « tra loro! Weasley stava... »
« D'accordo, d'accordo, basta. Sapete cosa pretendo durante il lavoro: non devono essere nominati quei due nomi, chiaro? »
« Cristallino » disse Ron, così come Ryan Hayley. A quel punto, Harry sperava solo nella disattenzione della McGrannit, dato che avevano già fatto capire abbondantemente le loro identità.
Quest'ultima, tuttavia, sembrò non badare troppo alle parole di Tomphson, dato che stava sfogliando più accuratamente i compiti di Storia della Magia del giorno prima.
Malfoy storse il naso, come non soddisfatto dalla risposta, ma si limitò a dire un "rigate dritto" e a fargli cenno di seguirlo.
Harry pensò subito che si dovevano liberare di Draco velocemente, se non volevano tardare ancora di più all'appuntamento con Hermione e Ginny alla biblioteca. Già s'immaginava l'infinita strigliata che l'ultima gli avrebbe riservato, visto che non amava stare in compagnia dei libri, al contrario dell'altra.
« Senti Malfoy... » ì Harry fu bruscamente interrotto dal biondo.
« Come ti permetti? Io per te sono il 'Signor Malfoy', non approvo simili comportamenti. Come arriverò al Ministero, vi farò licenziare! »
« Stavo dicendo, Signor Malfoy, perché ci dividiamo? Le ricerche sarebbero così più veloci e... » Fu nuovamente interrotto.
« Ah, ma non vi hanno spiegato niente allora? Presenterò le mie lamentele al Ministero. Comunque, il nostro compito è di farci un giretto per il castello e dire che è tutto a posto; nulla di più, stupidi incompetenti »
Harry sembrò molto contrariato. Si avvicinò a Ron e iniziò a parlare sottovoce con lui.
« Noi andremo in biblioteca, con o senza il suo aiuto. Hai tu il Mantello dell'Invisibilità? »
« Io credevo ce l'avessi tu... » rispose lui « Non dirmi che dovremmo ricorrere per la seconda volta alle bacchette! Siamo vivi per miracolo, non te lo scordare »
« Basterà pietrificarlo e farlo tenere d'occhio dalle ragazze » Ron annuì e tirò fuori la sua bacchetta, ma Harry lo fermò.
« Non è giusto che ti prenda tu tutta la gloria » disse lui, strizzandogli l'occhio, per poi tirar fuori la sua. Malfoy si girò per controllare la situazione alle sue spalle.
« Che state bisbigliando qua dietro? »
« Scusa, capo. Petrificus Totalus » Draco si immobilizzò. « Certo, potevo aspettare un po' prima di pietrificarlo. Ha una faccia orribile »
« Tranquillo, Harry, ce l'ha sempre avuta ».
Il moro sorrise, e con un Levicorpus e si trascinò di fretta il corpo di Malfoy verso la biblioteca.
« Tu inizia andare da Mirtilla per controllare la situazione. Ti raggiungo lì » Il rosso iniziò a correre per le scale per raggiungere il secondo piano, mentre Harry si avviò verso la biblioteca.

 
« Ma quanto ci avete messo? Potevo morire di noia! » Ginny l'accolse non proprio caldamente.
« Non farmi anche tu strigliate varie. Mi basta Malfoy » rispose lui.
« Che c'entra Malfoy? E dov'è Ron? » Questa volta fu Hermione a parlare
« Io e Ron abbiamo preso le sembianze di due impiegati del Ministero controllati da Malfoy. Ron è iniziato ad andare nel bagno di Mirtilla, tra poco lo raggiungo »
« Non hai risposto alla mia domanda. Come mai avete fatto tardi? »
« Abbiamo incrociato due persone con un'armatura nera ed un cavallo nero con una saetta spezzata bianca in mezzo agli occhi a testa. Abbiamo pensato fossero loro i tipi del Ministero, così li abbiamo attaccati, ma loro ci hanno risposto a suon di Cruciatus e Anatemi che Uccidono » Ginny sobbalzò, Hermione sembrò stupita « Eravamo spacciati, se non fosse stato per Ron che mi ha preso la mano e ci ha Smaterializzato proprio sopra quelli del Ministero. Li ha pietrificati e poi mi ha rianimato. Siamo arrivati al castello ma prima di iniziare le ricerche, che poi non avremmo mai iniziato perché secondo Malfoy il nostro compito era quello di farci un giretto e dire che è tutto a posto, il furetto ci ha bloccati e ci ha rimproverati. L'abbiamo pietrificato ed eccomi qui »
« Oh, Ron... » disse la riccia, colpita dalle gesta del ragazzo che amava.
« Quindi dovremmo tenere a bada noi il biondo ossigenato? » disse Ginny, mentre storceva il naso al solo pensiero di passare più di un minuto della sua vita a contatto con il Serpeverde.
« Esatto. Io scappo, prima che l'effetto della pozione svanisca. Poi mi dite che avete trovato su Morfin e... Se vi avanza tempo, potete cercare qualcosa su questi cavalieri neri? »
« Agli ordini, Harry » disse scherzosamente la sua ragazza, dato che non intendeva muovere un dito sui libri « Più che altro, io faccio la guardia alla bella statuina qui accanto » ed indicò Draco con la bacchetta.
Flitch uscì dalla biblioteca e si avviò verso il bagno del secondo piano.
Trovò il suo collega, Tomphson, alle prese con il lavandino su cui era raffigurato il serpente.
« Ah, Harry, eccoti qui » disse Ron, con un tono di voce neutro
« Trovato qualcosa? »
« Bah, ti dirò. Ho toccato il sangue e non era asciutto, probabilmente non era nemmeno sangue. Per quanto riguarda la Camera... non mi sembra tanto aperta. Prova tu a parlare Serpentese, magari risponde »
Il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto iniziò a dire le stesse cose che disse al Medaglione di Serpeverde l'anno prima, ma non accadde niente.
« Mi stai dicendo che è una farsa? Che non esiste l'altro Erede e che la Camera non è mai stata aperta? » Ron stava per perdere i lumi della ragione. « Ho rischiato di morire per una scrittarella falsa e per una Camera chiusa? »
« Sta calmo, Ron. Abbiamo controllato che la Camera è chiusa e che non c'è nessun Erede. Adesso torniamo da Hermione e Ginny » Ron sospirò, ma seguì il consiglio dell'amico.
 
 
« Quindi è tutto falso. Tante ricerche per niente » disse Hermione. Sembrava molto delusa dall'evolversi dei fatti. Ginny, invece, giocava a torturare Malfoy, ora che lui non avrebbe potuto dirle nulla.
« Hai trovato qualcosa d'importante? » chiese Harry, provando a rincuorarla un po'.
« No, niente riguardante i Gaunt. Solo un piccolo pezzo di giornale in cui si diceva che un certo Morfin Rosolvon aveva ereditato la casa di Orvoloson Gaunt, nulla più. Sui Cavalieri Neri ho trovato una leggenda che parlava di corpi senz'anima che portavano un'armatura nera e cavalcavano cavalli neri, ma non c'era scritto niente riguardante la Saetta spezzata »
« Però il fatto che sono ricorsi alle Maledizioni Senza Perdono non pensandoci due volte ha il suo perché: non ha senso aver paura che l'anima si "macchi" d'una colpa grande come quella di lanciare un Cruciatus se non hai un'anima » riflettè Ron.
« O, più semplicemente, sono tipi senza cuore » concluse Ginny, mentre bussava sulla testa del povero sventurato pietrificato che aveva accanto.
« Andrò alla Biblioteca di Diagon Alley, cercando di trovare informazioni più dettagliate. Comunque, che ne facciamo di questo qui? » Hermione indicò la vittima della piccola di Casa Weasley.
« Propongo di rimetterlo dov'era e di sciogliere l'incantesimo » disse Ron
« No, Ron, pensa se si gira e non ci trova più. Dico di modificargli la memoria, poi di sciogliere l'incantesimo »
« Appunto, Harry, pensa che spasso. Se ne andrebbe in giro per tutta Hogwarts ad urlare i nostri nomi e minacce di licenziamento. E poi, pensaci un po' su, se modifichiamo la sua dobbiamo modificare anche quella di tutti coloro che abbiamo incrociato, e sarebbe un po' difficilotto »
« Su questo non ci piove » Hermione sostenne la proposta di Ron. Harry si vide costretto ad accettare la proposta, mentre Ginny chiedeva un po' più di tempo per poter torturare ancora Malfoy.
I ragazzi spezzarono l'incantesimo che teneva modificato Malfoy, per poi convincerlo di aver fatto il giretto e che dovevano tornare a casa.
Draco uscì e si avviò a piedi, per poi smaterializzarsi al suo Manor, mentre Hermione e Ginny ringraziavano la McGrannit per la disponibilità della biblioteca.
Harry e Ron tornarono nel punto in cui avevano nascosto i veri Roger Flitch e Manuel Tomphson, gli rimisero i vestiti e li risvegliarono appena prima di Smaterializzarsi alla Tana, dato che avevano ancora le loro sembianze, e ritrovarono le ragazze, l'una che studiava i suoi appunti ed una cartina, l'altra che raccontava a suo fratello George tutte le torture a cui aveva sottoposto Malfoy.

 
Qualche minuto dopo la partenza delle ragazze di Hogwarts, bussarono alla porta della McGrannit i veri Flitch e Tomphson. La preside gli aprì la porta ma, dopo essere rimasta un paio di minuti a fissarli e a chiedergli cosa ci rifacevano lì, li fece rientrare. Le vennero in mente le parole dei precedenti impiegati del Ministero, sorridendo. Aveva capito che Harry e i suoi amici erano riusciti ad ingannarla.
 
 
 



 
Spero che come lunghezza vada bene questo secondo capitolo.
Ovviamente, i gemelli Ryan e Kevin Hayley, Emma Ross, Roger Flitch e Manuel Tomphson sono personaggi inventati dalla sottoscritta e ne detengo i diritte. Se vorrete usarli, almeno avvisatemi (non ho nulla in contrario, solo per esserne al corrente). 
Nota riguardante la storia è che Ron e Harry danno del "tu" a Draco perché non abituati ad avere quelle spoglie.
In caso di eventuali errori o di chiarimenti, non esitate a contattarmi.
Grazie nuovamente ai lettori e, eventualmente, anche ai recensori.
Al prossimo capitolo
Jules

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