Un nuovo compagno di giochi di Angelo Azzurro (/viewuser.php?uid=35470)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5.5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
gioco1
UN NUOVO
COMPAGNO DI GIOCHI
“Ma tutti i miei amici ci vanno?Dai!Per favore!”esclamò con
tono supplichevole un ragazzino di nove anni dalla chioma lilla.
Vegeta sbuffò,era una vera scocciatura quel bambino,gli
stava cercando di strappare il permesso per andare al campeggio con alcuni suoi
compagni di scuola,per lui ad essere sinceri avrebbe anche potuto andare,ma
Bulma era stata chiara in merito:Trunks era in castigo per l’ultima bravata che
aveva combinato a scuola con Goten e quindi chiaramente non poteva andare al
campeggio.
Di solito sarebbe stata Bulma a condurre quell’irritante
discussione,ma era all’ottavo mese di gravidanza e visto che non era più
esattamente giovane,anche se ancora molto attraente,l’esperienza si stava rivelando
molto più faticosa rispetto alla prima volta e quindi il medico l’aveva messa a
riposo e non doveva agitarsi per nessun motivo;quindi già era difficile tenere
calma e tranquilla una vulcano come Bulma Brief e se ci doveva anche aggiungere
i capricci del figlio sarebbe impazzito nel giro di ben poco tempo.
“Trunks,tua madre ha già detto di NO e rimarrà no,puoi
pestare i piedi finchè vuoi,ma non cambierà nulla.E ora non scocciarmi,vatti ad
allenare!”rispose Vegeta intento a prepararsi un caffè.
Il bambino mise il broncio,ma non si spostò di un
millimetro,rimase nella cucina a fissare il padre,il quale visibilmente
irritato fece del suo meglio per non spedirlo fuori dalla cucina a calci nel
sedere come avrebbe meritato,stava davvero diventando un ragazzino
impertinente,ma lui non era né sua madre né tanto meno i suoi rimbambiti
nonni,qualunque cose avesse fatto o detto non si sarebbe fatto convincere!
“Vuoi stare lì a fissarmi ancora per molto?Sai che detesto
essere fissato,fila nella gravity room e datti da fare!”esclamò il sayan con
tono autoritario.
“Mh,no,se non posso andare al campeggio almeno oggi
pomeriggio posso andare a giocare da Goten?”chiese il bambino speranzoso.
Vegeta si chiese se il figlio fosse tonto o cosa,era stato
punito perché lui e lo stupidissimo figlio minore di Son si erano fatti beccare
mentre disegnavano su un muro della scuola,davvero una bravata da idioti e sia
lui che Bulma erano d’accordo sul fatto che Trunks per un po’ non frequentasse
troppo Goten,visto che insieme non facevano altro che mettersi nei guai.
“Sei in c a s t i g o,quindi niente pomeriggi insieme a
Goten per un po’,ti ripeto vai ad allenarti o ti ci mando io a calci nel
sedere!”esclamò Vegeta furibondo.
Trunks gonfiò le guance,se il padre era furioso lui lo era
il doppio,non era giusto,il campeggio sarebbe stato l’evento dell’anno e lui se
lo sarebbe perso,ma che male poteva fare se andava a divertirsi un pochino a
casa di Goten,suo padre era sempre il solito,ogni occasione era buona per
eliminare dalla sua vita i divertimenti e per farlo sgobbare e anche a costo di
finire ancora più nei guai l’avrebbe detto a suo padre che cosa pensava:”Tu non
sai dire altro,mai una volta che mi proponi di fare qualcosa di diverso,sempre
solo allenamenti,sei solo capace di vietarmi tutte le cose divertenti e di
rimproverami,non sei mai dalla mia parte e si vede che non se mai stato un
bambino!”gridò il ragazzino,rendendosi però subito conto dall’espressione truce
del genitore di aver esagerato.
Le parole del figlio colpirono il principe dei sayan in
pieno petto,sì lui non aveva idea di come fosse una vera infanzia,lui non aveva
mai avuto un momento divertente in cui il sangue non scorresse a fiumi dalle
sue mani,lui non aveva mai giocato spensierato come faceva suo figlio!
“Sparisci!Se non ti vuoi allenare d’accordo,vai nella tua
camera e restaci!”sibilò Vegeta.
Trunks non se lo fece ripetere due volte,uscì di corsa dalla
cucina e si chiuse in camera sua dove scacciò a manate le lacrime di rabbia che
scendevano dai suoi occhi,era dispiaciuto di aver ferito il padre,ma era anche
furioso con lui perché veramente le uniche cose che per lui erano importanti
erano gli allenamenti e rimproverarlo quando cercava di essere un bambino come
gli altri,se solo lui avesse potuto capire come ci si sentiva ad essere bambini
e a divertirsi,a giocare e combinare anche pasticci insieme agli amici,peccato
che questo non sarebbe mai stato possibile!
Vegeta vide il figlio battere in ritirata,bevve avidamente
il resto del suo caffè e sospirò,suo figlio non si rendeva conto della fortuna
che possedeva,Trunks aveva la libertà,cosa che lui non aveva mai posseduto fino
a qualche anno prima,ma l’essere bambino non era una giustificazione per
distoglierlo dai suoi doveri e poi era suo compito fare sì che il ragazzo non
crescesse smidollato,ed era un compito davvero difficile visto che era
circondato da umani senza carattere,ogni tanto bisogna sapere dire di no,pensò
il principe dei sayan,mentre si dirigeva dalla moglie.
Bulma era seduta a letto col computer portatile appoggiato
sulla pancia,pancia davvero enorme,la sua espressione era piuttosto
contrariata:niente fumo,niente caffè,riposo obbligato,niente stress e quindi
niente lavoro;insomma un inferno!Certo in quel momento lei stava lavorando,a
letto senza fare nulla si stava annoiando a
morte e al suo futuro figlio o figlia qualche innocente calcolo non
avrebbe certo arrecato alcun danno!
“Ehi…che cosa stai facendo Bulma!Lo sai,il dottore ha detto
riposo,quindi spegni quell’affare altrimenti lo farò esplodere!”esordì Vegeta
entrando nella camera da letto,anche quella donna ci si metteva con i suoi
capricci,ma perché doveva succedere tutto questo proprio a lui?Si chiese il
principe dei sayan imprecando.
Bulma lo fissò con espressione colpevole,poi sbuffò e
rispose:”e da quando t’importa così tanto quello che dice uno stupido medico
terrestre,tu per caso ti sei mai fatto visitare da uno di loro?Dicono solo un
mucchio di sciocchezze!”
Vegeta si diresse verso la moglie e le tolse dalle mani il
computer:”Già è vero dicono un mucchio di sciocchezze,però in questo caso farai
come ha detto e basta!”esclamò.
“Uffa,sempre così tutto di un pezzo,non sgarri mai…a volte
dovresti lasciarti andare e…”disse Bulma,Vegeta però divenne molto serio e la
interruppe:”Ho appena affrontato un discorso simile con tuo figlio e ora l’ho
spedito in camera sua a riflettere,quindi ti consiglio di cambiare argomento!”.
“Dai Vegeta,Trunks è arrabbiato,è una cosa più che
ragionevole,al momento ci vede come i cattivissimi genitori che non gli
permettono di divertirsi insieme ai suoi amici,qualunque cosa ti ha detto non
voleva offenderti,sii comprensivo!”provò ad addolcirlo Bulma.
“Visto che ora tu sei qua a letto,sono io il cattivissimo
genitore che non essendo mai stato bambino,come ha detto lui,faccio tutto ciò
che è in mio potere per non farlo divertire,un giorno spero che mi
ringrazierà!”spiegò Vegeta stizzito.
Già Vegeta,non aveva mai avuto un’infanzia e quindi
difficilmente poteva capire quanto fosse brutto per un bambino sentirsi
proibire di stare insieme ai suoi amici per punizione,se solo lei avesse avuto
più,diciamo,mobilità avrebbe potuto sistemare le cose,ma al momento le redini
della famiglia erano nelle integerrime mani del principe dei sayan,che
sicuramente si sarebbe prodigato a far sì che la legge fosse rispettata,pensò
Bulma sorridendo tra sé.
“E’ davvero triste che Trunks non possa né andare al campeggio né vedere
Goten,quel Vegeta è davvero perfido,non vorrei averlo come padre per tutto
l’oro del mondo!”esclamò Dende mentre osservava la vita di casa Brief dall’alto
del suo palazzo,spesso gli capitava di “sbirciare”a casa Brief,e si faceva
sempre grandi risate,erano una famiglia davvero stramba,l’unico che al giovane
Supremo andava poco a genio era il principe dei sayan,che era e sarebbe sempre
stato un uomo cattivo e arrogante.
“E’ sì povero Trunks,sarebbe bello fare qualcosa per
lui,magari anche solo per farlo andare più d’accordo con Vegeta…”riflettè ad
alta voce Popo.
Dende ascoltò quelle parole in silenzio e concordò con il
compagno,forse qualcosa lui avrebbe anche potuto fare,Vegeta non era mai stato
bambino e non riusciva a capire il bisogno di divertimento di Trunks,quindi se
per caso al suo risveglio fosse trasformato in un bambino e costretto a
rimanere tale finchè non avesse compreso la bellezza dell’infanzia…nulla era
cosa più semplice che per il Supremo,dopotutto il suo compito era di aiutare i
terrestri e…anche coloro che vivevano sulla Terra anche senza essere terrestri
e poi con quell’innocente scherzetto si sarebbe vendicato di tutte le volte che
l’aveva chiamato muso verde,sì ormai aveva deciso:Vegeta il giorno seguente si
sarebbe svegliato trasformato in un bambino dell’età di Trunks e sicuramente ne
sarebbero successe delle belle!
Ciao a
tutti,vi ricordate di me?E' davvero tanto tempo che non scrivo,ma sono
stata davvero tanto impegnata e ammetto che mi era calata un pò
l'ispirazione,ma ultimamente mi è capitato di leggere qualcosa e
dal nulla mi è venuta questa perfida idea...vi piace?Spero di
sì e prometto di aggionarla prestissimo!a presto
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Capitolo 2 *** 2 ***
gioco 2
“Ih ih davvero un ottima idea quella di mettere la sveglia
due ore prima…il mio caro maritino sta ancora dormendo profondamente e io potrò
lavorare in pace per almeno due ore,sono davvero la donna più geniale della
Terra!”gongolò Bulma svegliandosi il giorno seguente,aveva deciso appunto di
svegliarsi un po’ prima per sfuggire al controllo del marito,la donna si leccò
le labbra soddisfatta,si giro verso la parte del marito e gli fece una
smorfia,ma esse le morì sul viso,perché a letto con lei non c’era suo marito,o
meglio sì c’era,ma era piccolo,decisamente molto piccolo e addormentato in
maniera alquanto scomposta.Subito Bulma credette di stare ancora sognando e
allora privò a pizzicarsi una guancia,ma a parte il male che si procurò la
visione di Vegeta non mutò,allora spaventata provò a scrollare la spalla del
bambino;ci volle molto tempo per svegliarlo,la donna dovette scrollarlo in
maniera alquanto energica,finchè una vocetta molto infantile chiese di essere
lasciato in pace perché voleva dormire ancora.
“Vegeta è meglio che ti svegli,credimi!”esclamò Bulma,Vegeta
sospirò aprì gli occhi e si voltò verso la sua donna,chiedendole piuttosto
scocciato che cosa avesse da dirgli di così importante che non poteva
aspettare,ma la donna non rispose,perché dopo che il marito aveva pronunciato
quelle parole si era portato sconvolto una mano alla bocca ed era scattato a
sedere sul materasso:”Ma questa voce è la mia?”chiese Vegeta,”Sì…e non è tutto
prova a guardarti allo specchio…aspetta attento al materass…o,come non
detto!”esclamò Bulma,dispiaciuta di non essere riuscita ad impedire al marito
di cadere rovinosamente dal letto,con la sua nuova statura il loro letto
diventava per lui veramente alto.
Vegeta si massaggiò il mento,ma si rimise subito in piedi,si
fissò le braccia e vide che erano…corte,in preda all’angoscia si diresse verso
il grande specchio della loro camera da letto e l’immagine che vi riflettè fu
quella di un ragazzino,decisamente basso e tremendamente identico a lui…forse
perché quello era davvero lui:era tornato bambino!Non poteva esserci incubo
peggiore,non era mai stato alto,ma ora era davvero basso,molto più basso di suo
figlio,ma soprattutto come era possibile che gli fosse successa una cosa del
genere…che fosse stata quella strega di sua moglie e renderlo vittima di
qualche suo malefico esperimento?Se fosse stato così gliel’avrebbe fatta pagare
cara,quello non era davvero uno scherzo divertente!
“Donna,confessa che cosa mi hai fatto?”chiese il principe
dei sayan ancora intento a contemplarsi nello specchio.
“Io?Niente!Perchè devi sempre pensare male di me?Sono senza
parole non so davvero come sia possibile una cosa simile.Tu bambino e proprio
ieri che abbiam parlato che tu non sei mai stato bambino e…”disse Bulma
iniziando a trovare Vegeta bambino piuttosto tenero,era proprio carino mentre
aggrottava le sopracciglia e si scrutava nello specchio e poi quei boxer che
indossava erano talmente larghi che sembravano i pantaloni di un pagliaccio,ma
forse era meglio non farglielo notare,pensò la donna.
“E se fosse stato Trunks?Ah se è stato lui farò in modo che
non riesca a stare seduto per un bel po’ di tempo!”esclamò furioso Vegeta che
era appena giunto alla conclusione che forse Trunks per vendicarsi di lui e gli
avesse tirato quello scherzo di cattivissimo gusto;quindi si diresse in gran carriera
verso la camera del figlio,seguito da Bulma,che anche se trovava la cosa un
pochino comica,doveva vigilare che i bambini non si facessero male!
Trunks stava dormendo beatamente,Vegeta si avvicinò al
letto,bruscamente strattonò le coperte e fece cadere per terra il figlio,il
quale si svegliò subito,e molto confusamente si mise in piedi,giusto per essere
atterrato immediatamente da un bambino dai capelli neri,che gli urlava a pieni
polmoni,come avesse osato fare una cosa del genere a suo padre e che l’avrebbe
pagata cara,un momento suo padre?In effetti quel bambino era identico al suo
severissimo genitore,sentì sua madre chiamarlo Vegeta e chiedergli di lasciarlo
andare,ma il bambino dai capelli neri rispose che l’avrebbe lasciato andare
solo quando Trunks avrebbe confessato le sue colpe,”ma io non ho fatto
niente!”esclamò quindi Trunks,cercando di levarsi quel bambino di dosso,il
quale però non mollò affatto la presa,anzi,”Stai mentendo,sei stato tu…”gridò
Vegeta sferrando un pugno al figlio,che ovviamente fu dosato sulla forza di un
ragazzino sayan di nove anni,Trunks incassò il colpo e s’infuriò,quindi
liberando finalmente tutta la sua forza riuscì a divincolarsi dalla stretta del
padre e a restituirgli il pugno con gl’interessi,mentre gridava che lui non
aveva davvero a che fare con quella storia.Bulma osservava la scena dalla
porta,sapeva che doveva trovare il modo d’intervenire,ma temeva di ferirsi se
fosse finita nella zuffa.
“Ehi ehi bambini basta,altrimenti ci penso io a sistemare
entrambi!Vegeta Trunks sta dicendo la verità,non è stato lui!”esclamò la
vecchia Baba apparendo dal nulla nella cameretta di Trunks.
Trunks lasciò andare i capelli del padre,Vegeta spinse via e
si diresse verso Baba con gli occhi che esprimevano fiamme e fuoco:”Se non è
stato nemmeno lui,sei forse stata tu?Brutta vecchia megera che non sei
altro?”chiese.
Baba rise poi rispose:”No,purtroppo,anche se ammetto che
avrei voluto prendermi il merito di una simile impresa,è stato Dende,ed è stato
lui ad avermi mandato;ha visto il tuo litigio con Trunks e vuole aiutarti a
comprenderlo meglio,quindi ti ha reso un bambino e rimarrai tale finchè non
avrai apprezzato l’infanzia.E Dende dice anche che è inutile che ti rechi da
lui a pestare i piedi,non cambierà idea,tu solo puoi rompere il suo
incantesimo.Quindi ti consiglio di vedere questo come un dono da parte del
Supremo e di godertelo…addio!ahahahahah!” e sparì nel nulla,lasciando i Brief
in silenzio e sconvolti.
“Bè di buono cìè che ora che sei un bambino come me,non puoi
più proibirmi un bel niente!”esclamò improvvisamente Trunks che stava iniziando
a vedere i lati buoni di quella situazione.
“Che cosa?Io sono tuo padre e anche se ora sono piccolo
rimango comunque tale e posso sistemarti come e quando voglio!”esclamò
Vegeta,pronto a fare nuovamente a pugni col figlio.
“Ma se sono molto più alto di te,nonché più forte,io posso
diventare super sayan!”esclamò Trunks pronto a prendersi tutta la superiorità
possibile sul padre,sì sapeva che una che lui fosse tornato normale,l’avrebbe pagata
cara,ma ne sarebbe valsa la pena,solo per vedere l’espressione contrariata che
aveva in quel momento.
“Fermo Vegeta non replicare!E tu Trunks smettila
immediatamente è un ordine!Visto che a quanto pare l’unico modo perché tu torni
normale è che tu ti godi l’infanzia,Trunks ti aiuterà in questo compito,fargli
fare tutto ciò che di divertente ti viene in mente,ma tenetevi lontani dai
guai,io devo riposare,l’ha detto il dottore!”decise Bulma.
“Ehi,come sarebbe a dire che devi riposare?Non mi lascerai
solo vero?”chiese Vegeta indicando il figlio,che aveva un’espressione molto
perfida e compiaciuta.
“Spiacente caro,ma sarà così,non ho davvero le forze per
correre dietro a due pesti come voi due,ma se avrai bisogno di me io sarò nella
mia camera,tu ovviamente finchè sarai bambino dormirai con Trunks,nel letto in
cui dorme Goten quando ci viene a trovare.”spiegò Bulma,che ormai visto che non
c’era da preoccuparsi sul motivo per cui Vegeta fosse tornato bambino,aveva
deciso di seguire il consiglio del dottore e tenersi lontano da tutti i guai
che avrebbero combinato quei due insieme.
Quella situazione stava diventando sempre più umiliante ogni
minuto che passava,Vegeta non rispose nemmeno alla moglie e fece per uscire
dalla stanza,quando Bulma gli bloccò l’uscita.
“Ehm caro,prima di uscire sarà meglio che ti vesti in
maniera più conveniente,alla tua nuova forma fisica,non puoi certo andare in
giro così.Trunks dagli qualcosa di tuo dell’anno scorso,forse rifacendo l’orlo
dei pantaloni dovrebbero andargli bene!”disse Bulma e Trunks si precipitò a
cercare quanto gli aveva chiesto la madre.
Vegeta era livido dall’ira e dalla vergogna,soprattutto
perché sentiva distintamente il figlio sghignazzare alle sue spalle,sì ora in
quella sua nuova forma aveva ben poche possibilità di batterlo,ma quando
sarebbe ritornato normale si sarebbe vendicato eccome,sia si Trunks…che del
maledetto muso verde e anche di sua moglie che lo stava scaricando nelle mani
di suo figlio,smanioso di vendicarsi degli ultimi giorni di rifiuti e castighi
che aveva ricevuto da lui!
Trunks estrasse dall’armadio un paio di boxer rosso
peperone,una maglietta verde mela e un paio di pantaloncini bianchi e gettò
tutto questo al padre con una smorfia di derisione in viso,che Vegeta avrebbe
voluto togliergli a schiaffi,ma invece si limitò solo a ricevere gli abiti e ad
indossarli,nel complesso non stava male,erano più o meno della sua misura.
“Bene visto che sarò io il tuo maestro su come si fa il
bambino,come prima cosa andremo a giocare da Goten…è importante giocare con
altri bambini!”esclamò Trunks con espressione compiaciuta.
Sì,suo figlio era deciso a fargliela pagare,ma anche in
quelle condizioni lui avrebbe trovato un modo per aver la meglio e per
dimostrargli che si poteva esser bambini senza mettersi continuamente nei guai
e facendo il proprio dovere.
Eccomi
ancora qua con voi...ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito
la mia nuova storia,sono molto contenta che vi piaccia!^^
Questo
diciamo che è ancora un capitolo introduttivo...i guai
iniziaranno dal prossimo,quindi...continuate a seguirmi e vedrete!a
presto.
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Capitolo 3 *** 3 ***
gioco 3
“E se io mi rifiutassi di seguirti?”chiese Vegeta
incrociando le braccia,sapeva che opporre resistenza era piuttosto inutile,però
voleva capire fino a che livello di sbruffonaggine era disposto ad arrivare suo
figlio.
“Se non verrai è un problema tuo.Resterai così per
sempre,visto che devi fare tutte l’esperienze dell’infanzia,il gioco con altri
bambini,ti ripeto che è importante!”rispose Trunks,d’accordo il livello di
sbruffonaggine era alto,pensò Vegeta e ben consapevole che se ne sarebbe
pentito,disse al figlio che allora avrebbero assolutamente dovuto andare a
giocare con Goten.
Trunks sorrise e si alzò in volo,seguito dal padre,il quale
fece molto fatica a stargli dietro,perché ogni volta che riusciva a
raggiungerlo,il ragazzino aumentava la velocità,voleva godersi fino in fondo la
superiorità che aveva sul padre!
Vegeta ovviamente non si lamentò per tutto il tragitto,non
voleva certo dare la soddisfazione al figlio di vederlo in difficoltà,anche se
doveva ammettere che il comportamento di Trunks non era affatto divertente,anzi
a essere sinceri era un po’ dispiaciuto per come stavano andando le cose.
“Mamma noi andiam a giocare da Goten,torneremo presto e non
ti preoccupare avrò cura di papà!”aveva gridato Trunks poco prima di alzarsi in
volo per partire da casa e Vegeta gli aveva fatto eco,gridando che proprio
nessuno avrebbe dovuto prendersi cura di lui,che ne era capacissimo da solo!
Bulma dalla sua stanza non aveva potuto che dispiacersi per
Vegeta,anche se però doveva ammettere che si stava comportando con grande forza,chiunque
altro nella sua condizione sarebbe impazzito,invece sì per quanto subito avesse
perso le staffe,poi si era subito messo all’opera per uscire da quella spinosa
situazione.
“Bè almeno riuscirà a passare un po’ di tempo con
Trunks,speriamo solo che lui faccia il bravo,mh forse è meglio che avverta
Chichi!”pensò Bulma e telefonò subito all’amica per raccontarle che cosa era
accaduto a casa sua,e per far sì che Goten si comportasse bene con
Vegeta,”Povero amore mio,speriamo che non siano in molti quelli che si vogliono
vendicare di come li hai trattati quando eri più forte di loro!”,pensò Bulma
dopo aver riattaccato con Chichi,la quale una volta messa al corrente della
situazione non aveva fatto altro che ridere e sghignazzare,anche se alla fine
le aveva promesso che avrebbe cercato di tenere a bada Goten,ma che più di così
non poteva proprio fare e Bulma dovette accontentarsi di quella promessa.
Ma nessuno,stranamente nemmeno Vegeta non aveva calcolato
Goku…
“Tranquilli so già tutto,non mi dovete raccontare niente!”li
salutò Goten che li stava aspettando sulla porta di casa.
“E tu come fai già a saperlo?”chiese Vegeta.
“Sono stata io a dirglielo,Bulma mi ha telefonato per
avvertirmi del vostro arrivo e devo dire che ha fatto bene,altrimenti mi
sarebbe venuto un colpo se ti avessi visto senza sapere nulla!”esclamò Chichi
mentre contemplava il piccolo Vegeta.
“Come ti permetti brutta vecchiaccia!”esclamò Vegeta,anche
in versione bambino lui era molto carino!
“Ehi piccoletto,ora non sei altro che un bambino,quindi devi
portare rispetto!E ora su divertitevi bambini,più tardi vi chiamerò per la
merenda!”esclamò Chichi scompigliando la chioma a fiamma del piccolo
principe,il quale per tutta risposta le scoccò un’occhiataccia e poi seguì gli
altri due bambini che erano già partiti in gran carriera.
I tre si non si allontanarono molto da casa,entrarono in una
piccola radura e si sedettero ai piedi di una quercia e Goten chiese:”a che
cosa giochiamo?”
“Potremmo combattere…”disse Vegeta,al quale non garbava
molto fare giochi da mocciosi.
“Eh no,tu devi provare i giochi da bambini,quindi giocheremo
a NASCONDINO!”esclamò esultante Trunks.
“Nascon che?”chiese Vegeta storcendo la bocca.
“Nascondino papà,è un gioco bellissimo a cui giocano tutti i
bambini terrestri.Si gioca così,uno conta fino a cento,in questo caso sarai tu
perché sei l’ultimo arrivato,e gli altri si nascondono,quando poi hai finito di
contare ci devi cercare,ma se noi riusciamo a fare tana a questo albero senza
che tu ci veda,hai perso e noi vinciamo!”spiegò Trunks pregustandosi già il
trionfo.
“E quindi per vincere devo trovarvi prima che voi tocchiate
quest’albero?è semplice!”esclamò Vegeta,ben intenzionato a vincere.
“Eh eh sembra,ma non è così…visto che noi non siamo bambini
comuni a questo gioco abbiam aggiunto un paio di regole che dovrai rispettare
anche tu:regola numero uno,non è valido percepire le aure e quindi vanno
azzerate naturalmente,regola numero 2,non si vola e regola numero 3,non si
sbircia mentre si conta!”spiegò Trunks,mentre dietro di lui Goten annuiva
serioso.
“Non ho certo bisogno di questi ridicoli trucchetti per
vincere!”sbottò Vegeta,senza aggiungere che in realtà lui non era più in grado
di percepire le aure,perché all’età dei suoi nove anni non aveva ancora
acquisito quella capacità.
“Bene allora prego,appoggiati a quest’albero e conta,mi
raccomando non saltare dei numeri!”esclamò Trunks,il padre gli lanciò un’
occhiata molto storta,ma non rispose e prese a contare,anche a ritmo piuttosto
sostenuto,motivo per cui Goten e Trunks si guardarono negli occhi e iniziarono
a cercare un posto dove nascondersi.
La scelta ricadde su un grande tronco cavo che li conteneva
comodamente entrambi e soprattutto era spaventosamente vicino alla tana,appena
Vegeta si fosse allontanato loro avrebbero potuto fare tana libera tutti in
tutta comodità!I due birbanti si guardavano sghignazzando
silenziosamente,Trunks stava combattendo la sua battaglia personale mentre
Goten si stava rifacendo di tutte quelle volte che Vegeta aveva deriso per
qualche motivo lui o suo padre.
Vegeta finì molto presto di contare,fece un bel respiro
profondo e iniziò a guardarsi attorno:sì era un bambino,ma era sempre un
sayan,anzi era il principe dei sayan che era stato allenato fin dalla nascita
ad uccidere e quindi anche a scovare le sue prede,quindi iniziò a guardare il
terreno sperando di trovare delle orme di mocciosi,ma tutt’attorno era un
soffice manto erboso,che lasciava ben poche impronte,provò allora ad aguzzare
l’olfatto,ma sentiva soltanto odore di bosco,quindi scoraggiato iniziò a
battere i dintorni,ma tenendo le orecchie ben aperte.
Appena fu piuttosto lontano Trunks e Goten silenziosi come
due ombre,scivolarono fuori dal loro nascondiglio e poi correndo alla massima
velocità gridarono insieme:”tana libera tutti!”,Vegeta purtroppo si era girato
giusto in tempo per vedere i ragazzini fare tana,avevano vinto loro,Vegeta era
furioso e i bambini lo notarono subito,”Dai non prendertela papà,è un gioco,dai
tocca ancora a te,magari questa volta ti andrà meglio!”esclamò Trunks,Vegeta
non rispose e riprese a contare.
Trunks e Goten ritornarono nel loro nascondiglio e attesero
silenziosamente che Vegeta finisse di contare,quando avvenne il principe iniziò
a guardarsi attorno e ad allontanarsi di poco dalla tana che non aveva
intenzione di perdere di vista,ora che aveva capito come funzionava il gioco.
Ma all’improvviso davanti ai suoi occhi si materializzò
Goku,che teneva per la coda un grosso pesce,probabilmente la cena di casa Son.
Vegeta impallidì e Goku si abbassò a fissarlo
incuriosito:”Urka Vegeta sei davvero basso…tranquillo non mi devi spiegare
nulla,Dende mi ha già raccontato tutto,e devo dire che t’invidio un
sacco!”esclamò Goku.
“E di grazia che cosa invidieresti di questa assurda e
imbarazzante situazione?”chiese stizzito il principe,per lui stare in quelle
condizioni davanti a Goku era davvero imbarazzante.
“Bè puoi divertirti tutto il giorno e puoi allenarti daccapo
per diventare fortissimo!Ho chiesto anch’io a Dende di farmi un simile
regalo,ma lui ha detto che io nella testa sono già un bambino e che non ne
avevo bisogno…a dir il vero non ho molto capito il suo discorso!”esclamò Goku e
scoppiò e ridere;sì essere il sayan più debole di tutti e costretto a giocare
con due mocciosi,già davvero una grandissima fortuna,pensò Vegeta furioso,stava
per rispondere a Karoth,quando due odiose vocette trillarono le odiosissime
parole:”TANA LIBERA TUTTI”,sì ormai ne aveva piene le scatole di quel gioco.
“Non è valido,Karoth mi ha distratto!”esclamò Vegeta.
“Stavate giocando a nascondino?che bello,posso giocare
anch’io?Vi preeeeeeeeego!”esclamò Goku con gli occhi che gli brillavano.
“Va bene papà,però niente teletrasporto,non fare come
l’altra volta!”gli raccomandò Goten,che l’ultima volta che aveva giocato con
loro a quel gioco avevano dovuto passare molto tempo a spiegargli il perché non
fosse valido usare il teletrasporto.
“Certo farò attenzione,conto io,su nascondetevi!”esclamò
Goku e iniziò a contare.
Goku ci mise
veramente molto tempo a contare,perché non sapeva molto bene i numeri dopo il
cinquanta,se l’avesse sentito Chichi,pensò Vegeta mentre si nascondeva dietro
un cespuglio,appiattendosi al terreno.
Goku era un vero campione di nascondino,anche senza utilizzare
i suoi poteri in un minuto trovò tutti e tre i giocatori e senza nemmeno
doversi spostare dalla tana:”Vegeta ti vedo dietro il cespuglio di fiori
rosa,ragazzi vi vedo dietro quelle querce!”
Ecco ora Vegeta avrebbe voluto gridare di rabbia,anche lo
stupido Karoth era più bravo di lui a quel gioco da bambini terrestri;stava per
dire che voleva giocare ancora quando sentirono la voce di Chichi che li
richiamava per la merenda,quindi i quattro sayan corsero a per di fiato verso
casa Son,ovviamente Goku arrivò per primo,poi a seguire Trunks,Goten e infine
Vegeta.
Chichi aveva preparato un sacco di torte e biscotti davvero
appetitosi,i sayan si avventarono famelici su di loro e come bevanda avevano
del latte di dinosauro appena munto,che piaceva moltissimo ai Son,Vegeta
assaggiò quel latte,ma lo sputò subito e notò che nemmeno Trunks l’aveva
bevuto,avrebbe dovuto avvertirlo che era così disgustoso,pensò l’uomo,ora che
non c’era più motivo per metterlo in difficoltà lo stava ignorando,mangiava a
chiacchierava allegramente con Goten,Karoth e anche con Chichi,come se lui,suo
padre,non fosse nemmeno presente.
“Non ti piace il latte di dinosauro?”chiese Goku.
“Certo che non mi piace è disgustoso,ci vorrebbe una bella
birra piuttosto!”esclamò Vegeta,Chichi si alzò dalla sedia su cui era seduta,si
parò davanti al principe e poco delicatamente lo prese per un orecchio e
ignorando le proteste di Vegeta disse:”Ehi ragazzino sii più educato e sappi
che in questa casa non serviamo certamente birra ai bambini,anche a quelli che
fino a ieri erano uomini…
“D’accordo,ma molla il mio orecchio donna…!”esclamò
Vegeta,tenendosi in bocca l’insulto che aveva sulla punta della lingua,sia
numericamente che a livello di forza era nettamente in svantaggio,cosa che lo
stava facendo impazzire d’ira!
“Me ne vado!”disse il principe quando ebbe finito di
mangiare,”Bene ci vediamo a casa,ciao!”rispose Trunks,che era intenzionato a
rimanere ancora in compagnia dell’amico,Vegeta voleva rispondergli che era in
punizione e che gli aveva vietato di star con Goten e visto che per caso
eccezionale avevano fatto uno strappo alla regola,lui avrebbe anche potuto
essergli riconoscente,ma non disse nulla di tutto ciò,ma fu Chichi a fare il
lavoro sporco per lui:”Anche tu Trunks tornerai a casa con tuo padre,sei in
castigo e anche Goten lo è,quindi avanti a casa!”disse la donna indicando con
l’indice la porta di casa.
Trunks si alzò dal tavolo sconsolato e seguì il
padre,nessuno però disse una parola per tutto il tragitto.
Salve a tutti,eccomi qua!allora che ne dite di questo nuovo capitolo?vi piace?spero di sì.
Colgo
l'occasione per ringraziare chi ha letto il nuovo capitolo della ff
"non sono più solo" e per chi non sapesse che è uscito,lo
avverto!scusate sono di fretta...a presto
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Capitolo 4 *** 4 ***
amico 4
“Che cosa hai fatto tu???????”gridò Vegeta dopo
che Bulma,una volta che erano tornati a casa gli aveva comunicato una decisione
molto importante.
“Ti ho iscritto a scuola,nella classe di Trunks,per
l’esattezza,dirai di essere suo cugino venuto in visita per un po’ qui alla
Città dell’Ovest!”spiegò Bulma con un sorrisetto malefico,mentre suo marito e
Trunks erano usciti,aveva ponderato che se Vegeta fosse stato fuori dai piedi
tutta la mattina a causa della scuola,lei avrebbe potuto tranquillamente
lavorare al computer o anche fare qualche commissione,senza che il marito la
controllasse.
“Io non ci andrò!”gridò Vegeta,il quale non notò che Trunks stava
sogghignando sotto i baffi.
“E invece ci andrai eccome,Dende ha detto che devi provare OGNI
esperienza dell’infanzia,quindi…”disse Bulma con tono risoluto.
“Trovi davvero divertente questa situazione vero?Scommetto che hai
già provveduto a trovarmi quei ridicoli abiti che indossa Trunks per andare a
scuola…”disse Vegeta mettendo automaticamente la moglie nella lista delle
persone di cui si sarebbe vendicato una volta che tutto sarebbe tornato
normale,e sarebbe successo presto,anche a costo di far esplodere la Terra.
“Indosserai la divisa,perché si chiama divisa il completo che
indossa Trunks tutte le mattine,fortunatamente non avevo ancora buttato quelle
che nostro figlio indossava l’anno scorso,forse ti saranno un po’ lunghi i
pantaloni,ma basterà accorciarli un po’!”esclamò Bulma,che in cambio ricevette
da Vegeta un’occhiataccia carica d’ira.
“E poi,papà,le mie divise non sono affatto ridicole…e io sono
contento di andare a scuola con te e sarà contentissima anche la maestra Umbridge
di fare la tua conoscenza!”trillò Trunks,col suo più innocente sorriso,che fece
intuire a Vegeta che sicuramente quella scuola era piena di trappole,ma se avesse
rinunciato avrebbe perso la faccia con quelle due vipere che erano i suoi
famigliari, comunque lui non era di certo il tipo che si tirava indietro
davanti ad una sfida e poi la scuola che male avrebbe mai potuto fargli?Lui era
un sayan,il principe dei sayan,aveva conquistato pianeti e non vedeva davvero
come una maestra e una manciata di bambini potessero metterlo in difficoltà.
“Sì ci divertiremo moltissimo a scuola Trunks!”rispose quindi Vegeta
e per tutta risposta sua figlio e anche sua moglie sorrisero,sì si sarebbe
vendicato,poco ma sicuro!
La divisa gli stava decisamente bene,anche se non l’avrebbe mai
ammesso,i pantaloni erano stati accorciati da Bulma e ora gli calzavano a
pennello,la camicia bianca con la cravatta nera facevano un figurone e anche
quella giacca scura non era niente male,pensava Vegeta il giorno seguente rimi
rimirandosi nello specchio della sua camera,anche se ora era costretto a
dormire con Trunks…
“Sei bellissimo amore!”esclamò Bulma scompigliandogli i
capelli,Vegeta le tolse la mano e se li risistemò.
Quando anche Trunks fu pronto,Bulma consegnò ad entrambi i suoi
bambini il cestino del pranzo,che Vegeta trovò decisamente piccolo,ma non si
lamentò.
“Bene,a scuola Vegeta sanno già tutto del tuo arrivo,tu Trunks
dovrai solo accompagnarlo in classe e poi aiutarlo ad ambientarsi,mi
raccomando!”disse Bulma poi baciò sulla guancia e Trunks e poi Vegeta,che
arrossì e si tolse velocemente con la mano il rossetto che la donna gli aveva
lasciato sulla guancia.
Durante il tragitto per andare a scuola,Trunks si limitò solo ad
elencargli le materie scolastiche che si studiavano e come era suddivisa la
giornata,Vegeta ascoltava,ma non commentava,era certo che si sarebbe annoiato
tremendamente.
“Ma buongiorno Trunks,questo deve essere Vegeta,ma quanto è
carino,si vede che è nipote di tuo padre,a parte che hanno lo stesso nome,sono
praticamente identici!”commentò una donna che li accolse sulla soglia della sua
classe.La donna in questione aveva una voce schifosamente melliflua e
chiaramente falsa,era piuttosto bassa,ma di corporatura normale,indossava un
tremendo abito di color rosa caramella pieno di pizzi e fiocchi e in fine i
suoi ispidi capelli erano trattenuti da un cerchietto rosa con una piccola
ciliegia di plastica a lato,Vegeta era schifato da quella donna,l’aveva già
vista altre volte,ma di solito agl’incontri genitori-insegnati veniva conciata
in tutt’altra maniera,sempre sciatta,ma non rosa….!
“Buongiorno maestra,sì questo
è mio cugino,avanti Vegeta saluta la maestra!”esclamò Trunks,che era pronto a
godersi fino in fondo quella giornata memorabile.
“N’giorno!borbottò Vegeta che ricevette in cambio un comprensivo
sorriso da parte della maestra.
“Visto che sei nuovo e la signora Brief,mi ha detto che fino ad ora
hai studiato a casa,ti ho messo il banco vicino alla cattedra,così potrò
aiutarti!”spiegò la maestra,Trunks gongolava di gioia,e Vegeta s’impose di
tacere,sapeva benissimo che vicino alla cattedra ci stavano i somari oppure
quelli dal comportamento irrequieto,lui invece avrebbe tanto voluto stare in
fondo alla fila,nei film aveva visto che quello era il posto per i bulli,quelli
che avevano successo con le ragazze e che erano rispettati da tutti:ed era
anche il posto di Trunks,constatò Vegeta vedendo il figlio accomodarsi in fondo
alla classe.
La prima ora fu dedicata a matematica,ripasso delle tabelline,e sia
Vegeta che la maestra che i compagni di classe constatarono che Vegeta non
aveva mai affrontato l’argomento nei suoi “studi casalinghi” e ciò contrariò
non poco la maestra,che però si sforzò di sorridere in maniera forzata al suo
poco matematico allievo.
Le due ore successive furono dedicate al Giapponese,ognuno avrebbe
dovuto descrivere la classe,Vegeta che non aveva mai fatto un testo descrittivo
si limitò ad elencare gli oggetti della stanza facendo anche molto errori di
ortografia,come appurò la maestra quando corresse quel capolavoro letterario
durante la ricreazione.
Appunto durante la prima ricreazione Trunks presentò al padre-cugino
alcuni compagni di classe e quindi il principe dei sayan passò venti minuti a
osservare due di quei poppanti che mostravano orgogliosamente agli altri la
loro collezione di macchinine,una noia mortale e l’apice fu raggiunto quando ad
ognuno dei presenti fu prestata una macchinina e con questa ci si divertiva a
farla sfrecciare nel corridoio dove la maestra Umbridge non poteva
vederli,visto che disseminare il corridoio di macchine era decisamente
pericoloso e quindi vietato.
A furia di lanciare le macchinine e di vincere le competizioni
Vegeta iniziò a divertirsi,anche perché non stava affatto attento a dosare la
sua forza come invece faceva Trunks,nonostante il figlio gli avesse consigliato
di non farsi vedere troppo forte,comunque il continuare a vincere lo faceva
sentire importante,e vedere l’ammirazione nei gli occhi di quei mocciosi tonti
era davvero gratificante e lo spingeva a dare sempre di più in quelle ridicole
gare.
Il principe dei sayan teneva tra le mani la macchinina,era rossa,di
vernice lucida,decisamente la macchina giusta per lui era pronto a far
sfrecciare la sua macchinina più forte di tutti gli altri,tirò,solo che lo fece
con troppa forza e la macchinina non si posò sul terreno come nei precedenti
lanci,ma continuò a volare,forte come un proiettile e colpì in pieno stomaco una
maestra dell’altra classe,che si piegò in due dal dolore.
I bambini si agitarono,tutti tranne Vegeta,che rimase tranquillo,che
cosa potevano mai fargli per una macchinina tirata un po’ troppo forte e poi se
anche l’avesse rimproverato la sua caramellosa maestra,non sarebbe stato poi
così tremendo,avrebbe avuto qualcosa da raccontare a Bulma,quando sarebbe
tornato a casa.
La maestra colpita si riprese un attimo,e si avvicinò al nugolo di
bambini e chiese chi fosse stato l’autore del lancio,e tutti Trunks incluso,indicarono
Vegeta,”Spioni!”esclamò il principe dei sayan,mentre la maestra lo trascinava
nella sua classe.
La maestra Umbridge ascoltò tutto il racconto della collega e poi
chiese conferma agli altri bambini che avevano assistito alla scena.
Dopo che anche i bambini confermarono che le cose erano andate
proprio come aveva raccontato la maestra dell’altra classe,la maestra Umbridge
tenne il suo discorso:”Sono davvero delusa dal vostro comportamento
bambini,ormai siete grandi e conoscete benissimo le regole e quindi se per caso
in quel momento le avete dimenticato a casa come compito in più scriverete 50
volte,devo rispettare sempre le regole.In quanto a te Vegeta,salterai la
ricreazione del pranzo e scriverai un testo di almeno una pagina e mezzo sul perché
bisogna comportarsi civilmente a scuola e poi a casa farai lo stesso compito di
castigo dei tuoi compagni!Sono stata chiara?”
“Sì maestra!”risposero i bambini,tutti tranne Vegeta e quando notò
che la Umbridge
lo guardava le disse:”Io non farò un bel niente,te non puoi punirmi!”
La maestra divenne paonazza:”Ah sì,ne sei proprio sicuro?Bene…l’hai
voluto tu e davvero come primo giorno di scuola direi che per te le cose non si
mettono davvero bene,pazienza che non sei molto preparato a livello
scolastico,ma l’educazione in questa scuola è fondamentale e a te manca
proprio!”e così dicendo prese Vegeta ed uscì dalla classe,il principe non si
liberò dalla sua stretta perché voleva vedere che cosa avesse in mente quella
donna e fu presto accontentato:lo chiuse a chiave in una stanzetta,che si
rivelò essere lo studio della maestra e prima di lasciarlo solo gl’intimò a
fare quanto gli era stato detto di fare altrimenti non sarebbe tornato a casa.
Vegeta era allibito,nessuno gli aveva mai parlato così,sì forse a
parte Bulma,ma con lei era una sfida ad armi pari,invece quella megera si stava
arrogando il potere di controllarlo solo perché lui era un bambino e lei la sua
maestra,era veramente una cosa meschina.Potrei distruggere tutto questo studio
tappezzato di schifosi gattini ad ogni parete con una sola mano,poi però chi la
sentirebbe Bulma e l’alieno verde?con i suoi poteri potrebbe farmela
pagare,prima devo riprendere le mie sembianze,poi darò quello che si merita
anche a questa megera,pensava Vegeta mentre si guardava attorno.
Sì,ma come si scrive un testo,sul perché bisogna comportarsi
civilmente a scuola,io non ne ho davvero idea,pensò Vegeta davanti al blocco di
fogli immacolato,quindici minuti dopo metà dei fogli erano sul pavimento
accartocciati:tutti tentativi falliti.
“Non uscirò mai da qui?O forse mi verrà a prendere Bulma e mi
prenderà in giro per la figuraccia che ho fatto,o magari davanti a tutti
potrebbe rimproverarmi come fa con Trunks,no questo non potrei sopportarlo,è
molto meglio rigare dritto e scrivere qualcosa!”si disse Vegeta.
La maestra Umbridge venne a liberare il principe dei sayan a metà
della pausa pranzo,ormai Vegeta stava morendo di fame,era quasi pronto a
sbranare una di quelle fotografie coi gattini,dal tanto che era affamato,”Ecco
qua il tuo pranzo,potrai averlo solo se hai scritto il testo,altrimenti me lo
porterò via!”esordì la donna entrando nello studio,Vegeta si alzò dalla sedia e
consegnò alla donna due fogli un po’ stropicciati e rimase davanti a lei in
attesa,la donna gli porse il pranzo e afferrò i due fogli,commentando che l’ordine
era sicuramente un’optional per lui,poi iniziò a leggere,aggrottando le sopracciglia
ogni volta che vedeva qualche errore di ortografia.
Una volta che ebbe finito disse:”Bè diciamo che ho letto testi
migliori,senza errori e con più concetti,ma qui pare almeno che tu abbia
compreso perché bisogna rispettare le regole,perché come scrivi tu,se ognuno si
comportasse come preferisce ci sarebbe una gran confusione e qualcuno potrebbe
farsi male,è giusto…quindi spero che da ora in poi rispetterai le regole!”e poi
appoggiò una mano sul capelli di Vegeta,il quale chiese:”Ora posso andare?”
“Certo,caro,ma vedi di comportarti bene!”così lo congedò la maestra
Umbridge.
“Allora amore com’è andato il primo giorno di scuola?”chiese Bulma
una volta che i suoi ragazzi furono tornati a casa,mentre facevano merenda
tutti insieme.
“Benissimo,adoro la scuola!”rispose Vegeta sarcasticamente.
“Meglio così,perché finchè rimarrai bambino ci dovrai andare ogni
giorno!”gli annunciò Bulma,Trunks scoppiò a ridere,ma Vegeta stanco di essere
gentile col figlio gli apostrofò un calcio negli stinchi da sotto il tavolo,che
zittì il figlio;alla fine lui Vegeta,il principe di tutti i sayan avrebbe vinto
anche sulla scuola e soprattutto sulla maestra Umbridge!
Ciao,lo
so che mi avevate dato per dispersa e invece eccomi qua col nuovo
capitolo...che ne dite?Vi piace?spero di sì,io a scriverlo mi
sono divertita moltissimo...e le avventure di Vegeta e la scuola sono
solo appena iniziate ahahahahahah!A presto
|
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Capitolo 5 *** 5.5 ***
5.5
La sveglia suonò
puntuale alle 7, Vegeta aprì gli occhi immediatamente e scese
dal letto, ma dimenticandosi le sue nuove dimensioni cadde
rovinosamente a terra, ma nemmeno ciò svegliò Trunks, il
quale continuava a dormire tranquillamente nonostante tutto il rumore.
Vederlo così tranquillo provò a Vegeta un sorriso, un
terribile sorriso, spense la sveglia e uscì quatto quatto dalla
stanza, dopotutto era da ragazzini fare i dispetto,no? Pensò il
principe dei sayan mentre si dirigeva allegramente verso la scuola.
Quella mattina era stato davvero puntualissimo, pensò
autocongratulandosi con se stesso mentre appoggiava lo zaino sul suo
banco, ma i suoi pensieri furono subito interrotti da una scocciatrice,
e non era la maestra Umbridge. Si trattava di una mocciosa; graziosa,
con la sua chioma fluente azzurra legata in due treccine e con grandi
occhi verdi, la scocciatrice in questione aveva osato toccargli una
spalla, mentre lui era intento a sistemare le sue cose nel banco.
Vegeta girandosi di scatto le chiese subito in malomodo che cosa
diavolo volesse, la bambina trasalì, poi però gli sorrise
ed esordì: " Ehi, ciao, io sono Amelia, sei carino, oggi per
l'intervallo vieni dal mio banco a mangiare la merenda?", gli occhi
della bambina brillavano, mentre con la bocca fece un sorrisetto molto
speranzoso. Vegeta continuando a scrutarla con freddezza le rispose:"
Sparisci, Amelia!". La bambina inizialmente rimase congelata nel suo
sorrisetto, poi i suoi occhi si riempirono di lacrime e inizio a
singhiozzare, il principe dei sayan le voltò le spalle,
continuando a fare ciò che faceva prima che lei lo scocciasse,
sperava così che se ne andasse, ma non fu affatto così,
perchè proprio in quel momento entrò la maestra.
"Amelia, cara, perchè stai piangendo?" chiese immediatamente la
maestra, la bambina tra i singhiozzi rispose " Vegeta mi ha trattata
male, non vuole esser mio amicoooooo!". A tale risposta, la maestra
Umbridge fissò severamente Vegeta, il quale sbuffò, ma
non disse nulla, al che fu la maestra a risolvere la cosa," Certo che
Vegeta vuole esser tuo amico, sai Amelia, ha un bel caratterino, ma
sono sicura che sarà felicissimo di esser il tuo compagno di
banco! Capito Vegeta? trasferisci le tue cose vicino ad Amelia e senza
discutere!" ordinò la maestra.
Vegeta sentì subito salirgli una grandissima rabbia, ma
preferì non discutere subito con la maestra e obbedì,
appena fu vicino ad Amelia lei gli fece un grandissimo sorriso che per
certi versi gli ricordò quello di Bulma, quando riusciva ad
ottenere qualcosa.
"Maestra chiedo scusa del ritardo, ma il mio cuginetto si è
dimenticato di svegliarmi questa mattina!"esclamò Trunks facendo
sbattere la porta della classe e arrivando trafelato con la camicia
dell'uniforme male allacciata e fuori dal pantaloni.
La maestra lo fissò serissima:" Trunks, ma guardati sei
completamente in disordine, non ti voglio nella mia classe in questo
stato, vai a ricomporti e poi tornerai, busserai e ti scuserai con me e
tutta la classe del tuo ritardo, ma senza dare la colpa a tuo cugino,
non è affatto educato incolpare qualcun'altro di una nostra
mancanza!"
Nel sentire ciò Vegeta non potè fare a meno di sorridere,
ma per fortuna la maestra non se ne accorse, Trunks invece
scoccò un'occhiataccia al padre e poi a testa bassa
obbedì alla maestra, si risistemò e poi bussò
discretamente alla porta della classe. La maestra,
trillò:"Avanti!", il bambino entrò e formulò le
sue scuse:" Maestra Umbridge, compagni, vi chiedo scusa per il mio
ritardo, ma questa mattina non ho sentito suonare la sveglia,
farò in modo che non capiti più!". Detto ciò
rimase impalata davanti alla maestra, la quale gli scoccò uno
dei suoi sorrisetti zuccherosi e gli disse che era stato davvero molto
bravo e che poteva tornare al suo posto, il bambino le sorrise e si
andò a sedere, pensando a tremende vendette da compiere sul suo
caro padre, che se da adulto gli proibiva tutto ciò che era
divertente, da bambino lo stava mettendo in pessima luce con la
maestra, e poi perchè era vicino alla bambina più carina
della classe? Non che a lui piacesse Amelia, anzi quando si fissava su
qualcuno era asfissiante, però suo padre rischiava di diventare
più popolare di lui, già il giorno prima con il gioco
delle macchinine, anche se era finito male, si era indubbiamente
guadagnato la stima dei compagni di classe, era meglio che quella
storia finisse al più presto; decise il bambino.
Arrivò l'ora della merenda e Amelia estrasse dal suo zaino due
cestini e ne porse uno a Vegeta, il quale però aveva già
tirato fuori quello preparatogli da Bulma. "Ehi ti ho preparato la
merenda, mangia la mia!" esclamò la bambina, piuttosto offesa
che la sua offerta fosse stata ignorata. Vegeta senza guardala le
rispose" Non ci penso nemmeno, chissà che schifezze ci saranno
in quel cestino!", ma appena pronunciato quelle parole sentì
l'ennesimo singhiozzo da parte della bambina e non volendo esser
sgridato dalla maestra, prese il cestino e l'aprì con aria
circospetta, dentro c'era un'enorme fetta di torta al cioccolato e dei
biscotti alla menta e tutto ciò aveva davvero un aspetto
invitante, quindi l'assaggiò con cautela, sotto lo sguardo
attento di Amelia, la quale sorrise quando lo vide iniziare ad
abbuffarsi. "Allora ti piace?" chiese la bambina, "Mh...sì, anzi
visto che sei così brava preparami la merenda pure domani eh!"le
rispose il principe dei sayan e detto ciò ripose il cestino
preparatogli da Bulma nello zaino e ciò non sfuggì a
Trunks che decise subito come vendicarsi dello scherzetto tiratogli dal
padre.
Finite le lezioni padre e figlio ritornarono a casa insieme, subito
nessuno dei due parlò, fu Trunks a rompere il silenzio:"
Stamattina mi hai fatto un bel dispetto papà, non si fa, anche
se devo dire che stai imparando a comportarti da bambino, non è
poi così male questa vita eh?", Vegeta senza guardalo rispose:"
E' davvero sciocca invece, non capisco come fa a sopportare quella
megera della maestra e quella massa di mocciosi petulanti, speriamo che
Dende si decida a metter fine a questa sciocchezza, altrimenti me ne
frego e ritorno da lui e distruggo tutto finchè non si decide ad
aiutarmi, dovessi anche utilizzare le sfere del drago!". Tranks rimase
un pò ferito dalle parole del padre, va bè che era un
pò arrabbiato con lui, però dire che la sua vita era
terribile e denigrare i suoi amici di scuola era troppo, però
non rispose al padre, preferì attendere a consumare la sua
vendetta!
Bulma era sulla porta che attendeva i suoi uomini con un vassoio carico
di biscotti al cioccolato," Ehi spero che quelli non li hai fatti tu, a
parte che non sei una brava cuoca, lo sai che devi stare a riposo come
dice il medico!", l'appostrofò Vegeta appena entrato nel
vialetto di casa, "Oh tranquillo questi li ha fatti la mamma, è
appena andata via, ma ha lasciato questi per voi, su venite il
tè è pronto in salotto!" rispose Bulma.
Appena tutti e tre i componenti della famiglia Brief furono in salotto
a divorare gli ottimi biscotti, Trunks disse, sorridendo
innocentemente:" Mamma era davvero ottima la macedonia che ci hai
preparato per merenda, l'ho finita in un attimo!". Bulma sorrise al suo
bambino e rispose:"Mi fa piacere caro, il medico ha detto che devo
consumare più frutta, quindi intanto che l'ho preparata per me
l'ho fatta pure per voi. E a te Vegeta è piaciuta?". Il principe
dei sayan annuì distrattamente, essendo troppo impegnato sui
biscotti di sua suocera, quella vecchia gallina almeno coi dolci ci
sapeva fare! "Ma mamma, papà non l'ha mangiata affatto, sai ha
fatto amicizia con Amelia, la bambina più carina della classe e
pensa lei aveva preparato per lui la merenda, credo ci fosse della
torta al cioccolato e di biscotti, dico bene papà? La tua
macedonia è stata rimessa nel suo zaino,puoi controllare se
vuoi!" spiegò Trunks con un sorriso trionfante. Bulma era
furiosa, guardò Vegeta il quale continuava a mangiare i biscotti
come se niente fosse, quindi la moglie dovette intervenire:" Ehi
è vero quello che sta dicendo Trunks?", Vegeta rispose
tranquillamente:" Sì è vero, ho preferito la torta alla
frutta, non è mica un delitto no?". A questa risposta Bulma
divenne rossa d'ira, balzò in piedi e iniziò ad urlare:"
Non è un delitto? No certo che no, ma preferire quella bambina
alla tua vecchia e grassa moglie che porta in grembo tuo figlio e che
anche se deve riposare ti ha preparato comunque la merenda è
davvero tremendo, come hai potuto Vegeta??????" e poi scoppiò a
piangere. Il principe dei sayan scoccò un occhiataccia a Trunks
e poi si avvicinò alla moglie:" Bulma, è Trunks che vuole
farci litigare e tutto perchè si vuole vendicare del fatto che
gli ho proibito quello stupido campeggio!"
La donna smise per un attimo di piangere e fissò il
bambino-marito, che la fissava con aria molto risoluta:" Non dare la
colpa a Trunks, brutto scimmione, sei stato tu a fare il cascamorto con
quella bambina tanto graziosa e con tanti dolcetti!" gridò
Bulma. "Ehi ricordati che devi stare tranquilla, ha detto il medico, e
poi come puoi esser gelosa di una mocciosa piagnucolona!" rispose
Vegeta. "La maestra li ha anche messi come compagni di banco!"
intervenne Trunks sghignazzando, Vegeta fece per caricare un pugno per
colpire quell'insolente bambino, ma fu fermato da Bulma:" Non ci
provare Vegeta, io ora credo che andrò a letto e tu è
meglio che vai a farti un giro, non ti voglio vedere fino a stasera,
per allora sarò più calma, promesso!".
Vegeta strinse i pugni, ma non ribattè fece come gli aveva
chiesto Bulma, non voleva agitarla ulteriormente, ma al suo ritorno
avrebbe regolato i conti con suo figlio.
Salve a tutti,ormai sicuramente
quasi nessuno si ricorda più di me, anche perchè non
scrivo più nulla dal 2009, ma ogni tanto mi è sempre
capitato di legger qualche ff sul sito e l'altro giorno mi è
tornata inaspettatamente l'ispirazione per proseguire la ff,spero che
questo capitolo vi piaccia. Allora premetto che non so quando
aggiornerò perchè sono abbastanza impegnata, ma
cercherò di farmi viva il prima possibile(non farò
passare anni almeno). Detto ciò vi saluto,alla prossima!!!!!!!
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Capitolo 6 *** 6 ***
6
Volava senza una meta precisa, era a dir poco furibondo, come
aveva potuto Bulma arrabbiarsi tanto per una sciocchezza simile, doveva
esser sicuramente legato alla gravidanza, doveva certamente esser
quello! Ma quello con cui era più furibondo era Trunks, l'aveva
profondamente deluso, era talmente arrabbiato perchè gli aveva
proibito una cosa così sciocca come un campeggio che gliela
stava facendo pagare, anche a costo di metter a repentaglio il rapporto
tra i suoi genitori. Quel mostricciatolo non deve passarla liscia, deve
imparare meditò Vegeta, già peccato che essendo un
bambino e pure più debole del figlio, non poteva certo fare
ricorso alla forza, ma doveva giocare d'astuzia! Senza accorgersene si
rese conto di trovarsi vicinissimo ai monti Paoz e quindi decise di
fare una visita a Karoth. Lo trovò vicino a casa intento ad
allenarsi con Gothen, più che allenarsi però, era un
combattimento più per divertimento, infatti i due ridevano come
pazzi, Vegeta non potè fare a meno di pensare che lui con suo
figlio non aveva mai riso così, già non era ovviamente
nel suo carattere regale ridere come uno stolto, come faceva Karoth,
però se qualche volta si fosse mostrato più
rilassato con Trunks forse le cose ora sarebbero state più
semplici, ma lui non ne era davvero capace purtroppo; una vita imposta
su una rigidissima disciplina militare sempre a contatto con orrore e
morte avevano del tutto cancellato la sua capacità di ridere
spensieratamente.
Karoth si accorse quasi subito della sua presenza e interruppe il
combattimento con Gothen, il quale saluto Vegeta con un cenno del capo,
"Ehi amico, vedo che sei ancora bambino, come mai da questa parti?"
chiese Goku, incuriosito dalla visita di Vegeta che difficilmente
veniva da quelle parti di sua spontanea volontà. " Ho bisogno di
parlarti, ma da solo!" rispose Vegeta. "Oh bè allora io vado da
Gohan, i vostri discorsi non m'interessano affatto!" rispose Gothen e
dopo aver salutato prese il volo e sparì.
"Bene, ora che siamo soli dimmi pure di che si tratta, sono
tutt'orecchi!" esclamò Goku in preda alla curiosità,
sedendosi sull'erba. Vegeta si accomodò vicino a lui e prendendo
un bel respiro disse:" Tuo figlio, quando tu gli proibisci qualcosa,
come la prende? Se la prende con te?", al principe dei sayan fare
questa domanda a Karoth era costato davvero moltissimo a livello
d'orgoglio, sapeva benissimo che Karoth come padre era del tutto
irresponsabile, però era giunto alla conclusione che forse il
parere di un'altro sayan, per quanto fosse lui, potesse essergli
d'aiuto, dopotutto quel Gohan non era poi cresciuto così male!
Goku a tale domanda rimase un momento in silenzio e perplesso, poi
scoppiò a ridere:" Ehm, veramente io non credo di aver mai
proibito nulla a Gohan o Goten, sai a quello pensa Chichi, io non ci
sono molto tagliato per quel ruolo, preferisco divertirmi con loro!"
Vegeta lanciò a Karoth un'occhiataccia, forse sarebbe stato
meglio non chiedere nulla a quell'impiastro, dopo aver sentito
ciò si era convinto ulteriormente di esser indubbiamente
migliore come genitore, ma decise comunque di spiegare a Goku il
perchè di tale domanda:" Capisco, sai io ho proibito a Trunks di
andar al campeggio dopo l'ultima marachella che ha combinato con Gothen
e nonostante tutto quello che è successo poi, cioè il mio
ritorno a bambino,lui continua a tenermi il muso, anzi mi mette i
bastoni tra le ruote, facendomi discutere pure con Bulma, che in questo
momento dovrebbe stare solo tranquilla!"
Goku fissò Vegeta con aria concentrata e commentò:" Eh
sì amico in effetti è un bel problema, il tuo Trunks
andrebbe rimesso in riga, ma forse dovresti proprio chiedere a Chichi,
lei in queste cose è bravissima!"
Sì, in effetti avrebbe fatto molto meglio a rivolgersi
direttamente alla megera che aveva sposato Karoth, lei in tale materia
era sicuramente più ferrata, pensò Vegeta e fece per
alzarsi, quando Goku aggiunse:" Urka però non capisco davvero
perchè non ti diverti un pò anche tu, essere bambini
è super divertente, io ho un sacco di bei ricordi di quando era
bambino...ehehe io e Crili ne abbiam combinate un sacco!"
A tali parole Vegeta si fece però furioso e gridò:"
Karoth, io non ho tempo per divertirmi, ho una moglie incinta di otto
mesi e un moccioso capriccioso che mi sta facendo impazzire, io sono un
guerriero, lo sono sempre stato, non sono mai stato bambino e ti
dirò trovo l'infanzia terrestre davvero molto patetica, una
bella perdita di tempo!"
Goku incassò le parole di Vegeta senza battere ciglio e rispose
con tono preoccupato:" Bè ecco, se però non ci provi a
rilassarti un pò, resterai sempre bambino, non vi hai pensato?"
"Sì Karoth, ci ho pensato eccome, ed è tutto colpa di
quel tuo amico Dende, anzi perchè non vai a parlarci tu, per
veder se riesci a sistemare le cose? Se no appena potrò
andrò io lassù e farò esplodere tutto!"
ribattè Vegeta.
"Dai amico calma, Dende aveva detto che l'unica soluzione per spezzare
l'incantesimo era esser bambini, potresti almeno provare no? Se anche
lasci per un momento Trunks senza sorveglianza cosa potrebbe mai
accadere?" rispose Goku. A tali parole Vegeta non ci vide più,
si alzò e senza salutare decise di recarsi da Chichi, sperando
che lei fosse meno ottusa del marito; per fortuna Karoth non lo
seguì.
Trovò Chichi in giardino intenta a stendere il bucato, lei non
fu molto sorpresa di vederlo, lo fece entrare e gli chiese se
desiderasse qualcosa da bere,"Vorrei una birra, oh su non fare quella
faccia, visto che sono bambino dammi pure un succo!" rispose Vegeta.
Una volta seduti attorno al tavolo della cucina, Chichi gli chiese il
perchè della sua visita e Vegeta le chiese come si comportavano
con lei i suoi figli, quando lei proibiva loro qualcosa.
Chichi si fece seria, incrociò le braccia e sorridendo rispose:"
Oh bè ci rimangono male, chiaro, però obbediscono, certo
che lo fanno, i miei bambini sono bene educati e per nulla viziati a
differenza del tuo. E non fanno certo capricci perchè sotto
sotto sanno che la loro mamma si preoccupa per loro e sa che cosa sia
meglio!"
"Ehi donna, non ti permetto di dire che il mio ragazzo è
viziato, è un principe quindi è normale che sia ribelle
rispetto ai tuoi figli di terza classe....!" rispose seccato Vegeta,
lui poteva criticare Trunks, ma la moglie di Karoth non doveva osare.
Chichi per un attimo ebbe un lampo d'ira negli occhi poi si
calmò però:" Credo che il problema sia il campeggio,
vero?Nemmeno Gothen vi andrà, ma non si è certo messo a
fare impazzire i suoi genitori, sai credo che sia tu che Bulma, anche
se ora non sta bene, gli abbiate dato troppo importanza ai suoi
capri...ehm diciamo desideri, forse dovresti fingere di non
preoccuparti più per lui e sono sicura che trovandosi solo
ritornarà a regime immediatamente!" esclamò Chichi.
"Spiegati meglio, donna!" rispose Vegeta visibilmente interessato,
"Smetti di proibirgli le cose, vuole andare al campeggio?Digli che voi
ve ne lavate le mani, se ci vuole andare può andare, poi
però non prestargli attenzioni di nessun tipo, lascialo nel suo
brodo, vedrai che sarà completamente spiazzato e
preferirà che torniate a fare i genitori severi, piuttosto che
del tutto assenti! Ehehe sai a volte utilizzo questa tecnica pure con
Goku, ma non dirglielo mi raccomando!" speigò Chichi; Vegeta non
potè fare a meno di sorridere e decise di provare la tecnica
della moglie di Karoth, sperando che funzionasse.
Ciao tutti, spero che abbiate
passato un buon fine settimana. Oggi sono proprio di passaggio,comunque
ringrazio sia chi ha letto e chi ha recensito e appena potrò
risponderò con più calma a presto.
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Capitolo 7 *** 7 ***
7
Trunks guardò il padre volare via con un
sorrisetto di trionfo sul viso, ma la sua felicità durò
poco perchè Bulma lo stava fissando severamente:"Ehi cosa
credi?Ne ho anche per te!Mi hai davvero molto delusa, sì so che
papà a volte può esser pesante e troppo severo,
però è fatto così, certe cose non le ha mai
provate e ora che a causa di Dende, che detto tra noi gli ha fatto un
dispetto bello e buono, è costretto a provare certe cose, tu
potresti anche essere più gentile con lui!" e detto ciò
Bulma si mise a piangere. Il bambino a tali parole e davanti al
comportamento della madre rimase impietrito, sì forse aveva
esagerato a vendicarsi di tutti i torti subiti dal padre e poi non
voleva che la mamma piangesse, quindi provò a scusarsi, in
quella situazione era sicuramente la cosa migliore da fare:" Scusa
mamma, hai ragione, non mi sono comportato affatto bene,
cercherò di essere più bravo anche con papà,
così potrà tornare presto normale e tu ti potrai riposare
di più!"
Il trucco delle lacrime funziona con qualsiasi uomo, anche se ancora in
miniatura, pensò Bulma trionfante:" Ecco finalmente il mio bravo
bambino, quando tuo padre tornerà cercherai di fare pace e d'ora
in poi gli starai vicino, facendogli fare cose da bambino senza
metterlo nei guai però! E un'altra cosa, gli terrai lontano
quella piccola smorfiosa di Amelia!" esclamò Bulma.
"Ma mamma è solo una bambina!" rispose Trunks, "Non m'importa tu
lo farai e basta, sono stata chiaraaaa!" strillò Bulma isterica.
"E va bene, basta che resti tranquilla, non voglio che stai male
mamma!" rispose Trunks, più per fare finire quella tremenda
conversazione, infatti poi adducendo che doveva fare dei compiti si
dileguò nella sua cameretta.
Rimasta in salotto da sola, Bulma si alzò pesantemente e si
diresse anche lei nella sua stanza, convinta che forse quella assurda
situazione potesse volgere al termine, Dende aveva davvero avuto una
pessima idea a tirare quello scherzo a Vegeta, da quando il medico
l'aveva messa a riposo lui si era fatto in quattro per occuparsi di lei
e di Trunks, certo a modo suo e spesso bruscamente, ma lui era fatto
così, l'unica cosa che realmente le dispiaceva era che suo
figlio non lo capisse! Trunks era un bambino stupendo, forte e figlio
della della scienziata più geniale della Terra e quindi a sua
volta geniale, ma dotato anche di una vivacità che non poteva
che andarsi a scontrare con la rigidità di Vegeta. Quell'uomo
era nato soldato, poi per varie vicessitudini si era ritrovato a fare
il marito e il padre, ma ovviamente spesso credeva di esser ancora un
generale col suo esercito, era davvero più forte di lui, non
sarebbe mai cambiato e forse era per questo che lei lo amava
così com'era!
Trunks nel tardo pomeriggio avvertì subito l'aura del padre che
rincasava e quindi l'attese in giardino, Vegeta fu sorpreso di vederlo,
ma finse indifferenza, fu quindi il figlio a chiamarlo:"Papà
aspetta, la mamma mi ha fatto capire che ho sbagliato, da ora prometto
che ci divertiremo!", "Mh...d'accordo!" rispose Vegeta e
l'oltrepassò. Trunks rimase quindi in giardino da solo e non
capì se suo padre fosse ancora furioso o meno, ma decise che in
fondo dal momento che non era stato sgridato da lui era meglio
così!
Vegeta si diresse in camera dove trovò Bulma ad attenderlo:"Ah
eccoti finalmente!"lo salutò lei, "Ehi ti ricordo che sei stata
tu a cacciarmi!" rispose Vegeta, il quale fu però sollevato che
la moglie fosse più tranquilla.
"Hai ragione,ma ero un pò nervosa, sai questa gravidanza
è davvero pesante e dover stare a riposo mi irrita ancora di
più!" rispose Bulma.
"Però prendersela per una mocciosa!" esclamò acido Vegeta.
"Me la prendo eccome, è sempre una femmina e sono
gelosa!"rispose Bulma gridando, quindi Vegeta decise di non toccare
più quel tasto anche se davvero non riusciva a capire la gelosia
della moglie per una mocciosa senza importanza.
"E va bene, non parliamone più!Anzi dopo che sono stato buttato
fuori di qui, sono andato da Chichi e mi ha dato un'ottima idea su come
rimettere in riga Trunks!" disse Vegeta e poi raccontò a Bulma
il suo incontro con Chichi e anche la conversazione con Karoth,
più che altro per vantarsi di esser migliore di lui.
Bulma rimase ad ascoltarlo, sì il suo bambino a volte era
piuttosto indisciplinato, però ignorarlo del tutto non era
troppo severo, non l'avrebbe messo in guai peggiori? chiese la donna
apprensivamente a Vegeta. "Non ti preoccupare, mi assicurerò che
non succeda, però è davvero ora che quel moccioso viziato
capisca che i suoi genitori sanno cosa è meglio e lui deve
obbedire!" esclamò severamente Vegeta. "D'accordo caro,
però il nostro Trunks non è viziato, è un principe
no? Quindi è giusto che sia un pochino ribelle!" commentò
Bulma, la quale come Vegeta, non amava che si parlasse male del suo
bambino.
"Gli dirò che ha il permesso di andare al campeggio!"
annunciò Vegeta. "Cosa? Ma così crederà che questa
libertà sia un premio!" rispose Bulma incredula. "Oh bè
aspetta, gli dirò che può andare, ma non firmeremo
nè l'autorizzazione nè gli acquisteremo nulla, gli
dirò che d'ora in poi è abbastanza grande per occuparsi
di se stesso da solo e quindi può decidere lui per il campeggio
a patto che si occupi tutto lui dei preparativi e vedrai che non ce la
farà mai!" spiegò trionfante il principe dei sayan, era
davvero un piano perfetto!
Bulma fissò il marito incerta, temeva davvero che tutto
ciò portasse guai, proprio ora che era riuscita a far capire a
Trunks che stava sbagliando col padre, però Vegeta sembrava
così sicuro e lei era così stanca di tutta quella storia,
che forse era giusto che a quello scontro se la vedessero solo padre e
figlio e quindi acconsentì. "Ehi però devi avvertire
anche la vecchiaccia e tuo padre di non aiutare Trunks, altrimenti
gliela farò pagare!" esclamò Vegeta che conosceva
benissimo i suoi pazzi suoceri e sapeva che sarebbero subito corsi in
soccorso del loro amato nipotino! "Va bene, va bene, come vuoi, chiamo
subito mamma!" rispose Bulma che preferì non discutere.
Soddisfatto del risultato ottenuto Vegeta decise di dirigersi in camera
di Trunks, dove lo trovò intento a fare i compiti. "Trunks, io e
tua madre abbiam parlato e abbiam deciso che ormai sei abbastanza
grande per occuparti di te da solo e quindi potrai prendere tutte le
decisioni che vuoi, dall'ora a cui andare a letto, se fare o meno i
compiti e...se andare o meno a quello stupido campeggio! Ehi fermo non
ho finito, potrai decidere della tua vita solo se saprai provvedere a
te stesso e quindi a tutti i preparativi per il
campeggio!"speigò Vegeta tenendo un'espressione seria in viso.
Trunks ascoltò il padre incredulo, gli stavano donando un vagone
di libertà, doveva esserci una fregatura?Mah non ne era sicuro
però aveva detto che poteva andare al campeggio e quindi del
resto chissene importa, il campeggio era l'evento dell'anno a scuola e
lui avrebbe fatto di tutto per andarci. Per dimostrare però la
sua nuova condizione d'adulto col padre alle sue parole non si mise ad
esultare, come avrebbe voluto fare, ma disse che era d'accordo e che
non si sarebbero pentiti della loro scelta, suo padre annuì
distrattamente ed uscì dalla camera chiudendo la porta.
Nel frattempo Bulma aveva chiamato sua madre spiegandole tutta la
situazione, anche la parte in cui Vegeta era tornato bambino, e
ovviamente lei era impazzita di gioia, le aveva chiesto di fargli
qualche foto così avrebbe potuto conservare per sempre questo
bel ricordo:" Chissà come si starà divertendo
Vegeta...domani devo assolutamente vederlo!" trillò Bunny, Bulma
cercò di dissuadere la madre,ma senza successo e quindi
acconsentì a patto che loro non interferissero sulla decisione
che avevano preso con Trunks, cioè che lui avrebbe dovuto
provvedere a se stesso! "Va bene, cara come vuoi, anche se mi sembra
molto severo trattare così il mio nipotino, però se mi
dici che è un'idea di Vegeta, mi fiderò di lui,è
così affascinante e impetuoso che come si può
resistergli...ahahahah!"rispose la madre di Bulma e poi
riagganciò dopo aver salutato sua figlia, la quale abituata
ormai alla passione che sua madre aveva per Vegeta non potè fare
a meno di sorridere.
Salve a tutti, eccomi qua col
nuovo capitolo, come avrete capito ne vedremo delle belle!Spero che vi
sia piaciuto, anzi vi devo ringraziare perchè ho visto che siete
davvero moltissimi a seguire questa ff e non può che farmi
piacere! A presto!
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