Falling into Madness

di Wiamy
(/viewuser.php?uid=153601)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colori ***
Capitolo 2: *** Voci. ***
Capitolo 3: *** Dead Silence - Am i Beautifull? ***
Capitolo 4: *** Lacune mentali ***
Capitolo 5: *** Doppia faccia ***



Capitolo 1
*** Colori ***



Note introduttive:
La storia è una long ispirata a "Col senno di poi...", e parla dello sviluppo di un'ipotetica pazzia da parte di Ferb.
Inserisco l'avvertimento "Contenuti forti" perchè vengono citati il suicidio, l'omicidio, e probabilmente altri contenuti che potrebbero turbare qualcuno.
Lascio il rafting giallo perchè non mi addentro nella descrizione dei particolari.
Durante la storia verranno citate coppie Het, ma poichè non vengono approfondite non inserisco l'avvertimento.
Successivamente verrà citato un personaggio conosciuto da relativamente poco anche in America, dunque inserisco "Spoiler".
I personaggi non mi appartengono e non scrivo questa storia a scopo di lucro.
Dedico la storia a Verdi e Bea, e colgo l'occacione per ribadirle le mie più sincere scuse.
Detto questo, buona lettura.


 


Colori





8 Agosto 2012
L'altro giorno, ho incontrato la ragazza più bella che abbia mai visto.
Ha i capelli color cioccolato, e gli occhi dello stesso colore.
Era vestita completamente di nero, quindi deve essere una dark.
Non mi piace il nero, il nero è brutto.
La cose brutte sono brutte, a me piacciono le cose colorate e belle.
Mamma diceva sempre che i miei capelli erano belli perchè allegri e colorati.
Mamma mi vestiva sempre di colori allegri, e anche i suoi vestiti erano sempre allegri.
Una settimana fa sono andato con papà a Londra, e mentre lui parlava al telefono ho incontrato la mamma.
Era da tanto che volevo incontrare la mamma, la mamma se ne andata tanto tempo fa quando ero piccolo perchè non era felice.
Era colpa mia, mi ero comportato male. Alla mamma non è piaciuto quando l'ho disturbata con il mio disegno di me e lei che giocavamo felici e colorati.
La mamma si è spaventata, mi ha urlato contro e mi ha lanciato addosso un piatto.
E poi ha litigato con papà.
Ma a me non ha dato fastidio che mi avesse fatto male, perchè così ero ancora più colorato.
Quello che mi ha dato fastidio erano le urla. Così mi sono chiuso in camera, e ho aspettato che le urla cessassero.
E poi la mamma non è più tornata, quella sera.
E' stata colpa mia, il mio disegno era brutto e la mamma se ne è andata.
Eppure credevo che un disegno mentre io e la mamma eliminavamo le cose brutte la facesse felice.
Sarebbe dovuta essere felice di non essere tra le cose brutte come papà, perchè papà è cattivo.
Papà ha fatto del male alla mamma, e papà mi ha portato da una donna antipatica che ha detto che ero strano.
Ma questo non è importante.
Il punto è che la mamma era tutta colorata del colore del coltello con cui io e lei eliminavamo il brutto dal mondo nel mio disegno.
Però tutti urlavano, quando hanno visto che la mamma era piombata dal cielo come un angelo, e che adesso stava riposando tutta colorata sul marciapiede perchè era stanca.
A me non piacciono le urla, le urla sono brutte.
Così ho abbracciato la mamma e mi sono colorato, aspettando che le urla smettessero.
Ma la mamma era fredda, e mi fissava.
Forse ho fatto qualcosa di male.
Avrei voluto chiederglielo, ma papà mi ha afferrato mentre dei signori portavano via la mamma.
Papà è cattivo. Non mi piace papà, ma mi hanno detto che devo stare con papà e io mi comporto da bravo bambino, perchè è quello che devo fare.
E aspetto in silenzio che la mamma torni e mi porti via dalle voci.
Non mi piacciono le urla.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Voci. ***


Voci.
 



Ultimamente, le voci sono aumentate.
Prima mi capitava di sentirle solo la notte, quando il silenzio mi avvolgeva amorevolmente.
La prima voce che avevo sentito era dolce e vellutata, come quella della mamma.
Non ricordo cosa disse, perchè a lei se ne unirono altre, fino a non farmi capire più nulla.
Erano assordanti, non riuscivo a capire da dove provenissero, ma non cessavano.
Le voci volevano dirmi qualcosa, ma non capivo.
Poi tutto era cessato, e io mi ero addormentato.
Con il tempo, mi ero abituato a loro.
Andavano e venivano quando più le aggradava, e urlavano talmente forte da non farmi sentire i miei pensieri.
Però, oggi, erano più insistenti del solito, e mi distraevano dal mio lavoro.
Quando Phineas mi ha chiesto perchè ero così assente, gli ho detto che loro parlavano troppo forte.
E lui mi ha fissato come se fossi pazzo!
Io non sono pazzo, non lo sono!
Però lui ha detto che non c'era nessuna voce, e ho preferito non ribattere.
Phineas parla troppo, probabilmente non riesce a sentirle per questo motivo.
Sono certo che le voci esistano, perchè le voci mi dicono cosa fare.
Come adesso.
Adesso lei mi chiede di parlarle della bella ragazza vestita di nero.
"Non mi piace il nero," le dico, ma lei sorride - sono certo che stia sorridendo - e mi invita a continuare.
Le dico di quanto lei sia bella, di come quando la guardo senta una dolce musichetta mentre fiori colorati voleteggiano intorno ai suoi dolci capelli color cioccolato.
"Mi piace la cioccolata." mormoro con voce atona, stando attento a non svegliare Phineas - lui non capirebbe -. "E i fiori. I fiori sono belli, no?"
Si Ferb, i fiori sono belli. Dimmi, lei come si chiama?
"Non lo so, ma sono certo che il suo nome sia talmente armonioso e bello che persino un coro di angeli non riuscirebbe a renderne l'idea!"
Magari potresti scoprirlo. Hai detto di saperne il cognome, no? Cercala su Internet.
"No. Anche se scoprissi il suo indirizzo, non servirebbe a nulla."
Potresti farle un regalo.
"Hey, che idea!"
Ma ricorda, Ferb, io non ti lascerò mai.

*
Non capisco perchè lei abbia detto quella cosa.
Forse è gelosa, non lo so.
Adesso però, devo trovarle un regalo!
Ieri sera ho trovato la sua pagina facebook.
Vanessa, questo è il suo nome.
E' bellissimo.
"Ferb, so cosa faremo oggi!"
Anche io lo so, Phineas.

*
Non riesco a togliermela dalla testa.
Ultimamente le voci si sono aquietate, e ho ripreso a ragionare.
Lei è molto più grande di me, non ho speranze.
Eppure, se potessi vedere le sua labbra mutare in un sorriso, sarei felicissimo.
Linda dice che sono strano, sta parlando con papà.
Forse mi porterano da un'altra signora antipatica che mi farà prendere delle pillole colorate, me non mi importa.
Devo farmi notare a qualsiasi costo.

*
Mi piacciono la pastiglie che la signorina mi ha prescritto, sanno di arancia.
*
La signorina dice che è colpa della morte della mamma se mi comporto così.
*
La signorina è cattiva, dice che dovrei togliere la foto della mamma dal comodino.
*
La signorina ha dei bellissimi capelli nocciola.
*
Colore.
*
La signorina sta dormendo sul pavimento.
Sono colorato, come mi sono colorato?!
Cosa succede, perchè la signorina non si alzà?
Perchè ho un coltello in mano?!
Dov'è papà, perchè sento che la polizia sta arrivando?!
Ho paura, devo trovare un modo per andarmene!
Io... io devo...
NO! FATELE SMETTERE!
NON VOGLIO SENTIRE LE VOCI!
IO NON V-



Oggi la giovane Jessica Smith, psicologa infantile, è stata assassinata nel suo studio alle 23.30.
Sembra che la donna si fosse trattenura fino ad ora tarda per finire il lavoro arretrato, così da poter ancdare a vedere
il saggio di danza classica della figlia di soli nove anni.
Il marito è disperato, ma purtroppo non ci sono molte prove per catturare l'assassino.
A te la linea John.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Dead Silence - Am i Beautifull? ***


Note introduttive:
Scusate se posto il cpaitolo solo adesso, è che...
Beh, lunga storia.
Coooooomunque...
La frasi in corsivo sono ricordi.
Per chi non lo sapessi, quello a parlare sono i cugini di Ferb, che compaiono in "My fair goalie".
Non mi sono inventata il fatto che lo trattino male, loro lo accusano davvero di aver perso tutte le sue caratteristiche inglesi da quando si è trasferito in America.
Quello che gli accade, però, è inventato.
Mi dispiace, ma quelli mi stavano proprio sulle palle.
E io sono una ragazza!
(No, questa era pessima. Molto pessima.)
Nell'episodio americano usano il termine "British", ma siccome Britannico suonava bene ho preferito scrivere Inglese.
Buona lettura, e grazie a tutti quelli che hanno recensito.


Dead silence
Am i Beautifull?


Io detesto le urla, le urla sono brutte.
E' da quando sono piccolo che tutti non fanno altro che urlare, e alzare la voce, e parlare l'uno sopra all'altro nel disperato tentativo di farsi ascoltare.
A me queste cose non piacciono, quindi sto sempre in silenzio.
Eliza dice che se aprissi bocca direi solo cavolate, quindi sto zitto.
E tu ti definisci Inglese?! Ma fammi il piacere!
A volte mi sento in colpa, perchè anche se lei e i miei cugini dicono che dovrei stare zitto, a volte parlo.
Dico qualche frase di tanto in tanto, e mi è capitato che mi elogiassero.
Ma io lo so che ho sbagliato.
Loro dicono così solo per farmi riflettere.
Sei un disonore.
E' per questo che ultimamente mi sento così... lisergico.
Loro non mi parlano da quando qualcuno ha ucciso la signorina dai bellissimi capelli color Vanessa.
Mi piacciono i capelli della signorina, ne ho un po' sotto al letto.
Ma un giorno avrò anche quelli di quell'angelo oscuro.
Però adesso che loro non mi parlano mi sento solo.
Forse è per questo che sono stato tutto il giorno a letto, e fissare il soffitto.
Mi piace il soffitto.
Phineas è preoccupato, mamma e papà discutono di me.
"Ferb, è pronta la cena!"
Non ho fame, però se gli parlo farò una cosa sbagliata.
Crepa Ferb.
Così continuo a fissare il soffitto.
*
Candace è appena entrata nella mia camera.
Non so quanto tempo sia passato, ma non mi sento bene.
Fai schifo!
Vi prego...
"Ferb, ascolta..."
Sarebbe meglio che tu non fossi mai nato!
"Lo so che i recenti eventi ti hanno turbato..."
Hey cugini, vi va di giocare?
"Mi rendo conto che gli volessi bene..."
Vediamo chi sopravvive.
"...ma anche se sono tutti morti, dovresti guardare avanti."

I suoi cugini fuggono, hanno paura.
Ferb tiene in mano il coltello con cui ha messo a tacere la signorina dai capelli bellissimi.
Quella donna sembrava imitare la bellezza di Vanessa, non meritava di vivere.
E tutti corrono, e urlano, e cadono, e muoiono.

"Allora, credi di farcela a venire?"

E la sua amata cugina, quella che nonostante tutto amavi, piange quando scopre l'incidente.
Anche tu sei sconvolto, qualcuno li ha massacrati tutti e cinque.

"Ferb?"

Ed Eliza piange.

"Ferb, ci sei?!"

Ed Eliza è bellissima nella sua bara.

"Ferb! Mamma! Papà! Aiuto!"

Ed Eliza...

Le sirene suonano in lontananza.

Ed Eliza viveva, rideva, urlava, bruciava, giaceva in uno stupido ospedale.

E tutto di fa nero.

Ed Eliza non poteva sopportare che la sua bellezza fosse stata profanata.
Tutto, ma non quello.

*
"Maledizione, chi ha messo quella pentola piena d'acqua sulla porta?! Che cosa stupid-"
Urla.
L'acqua era bollente, aveva deturpato il bellissimo volto della cugina.
Non sarebbero bastati i suoi modi eleganti, niente avrebbe potuto rimediare a quel disastro.
"Ferb, secondo te sono ancora bella?"
Sua cugina soffriva tanto.
"Ferb, non sto bene."
E lui avrebbe voluto aiutarla.
"Ferb, le senti anche tu le voci?"

L'altro giorno mi sono vestito di nero, non mi piace il nero.

"Ferb, mi passi quella corda?"





 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lacune mentali ***


Lacune mentali
...Fratello? Muori.

 


Il dottore ha detto che non è niente di grave, era solo un calo di pressione dovuto al mio digiuno.
Sono stato un paio di ore in osservazione, mi hanno dato delle pasticche colorate che sanno di arancia - dove ho già sentito quel sapore? - e poi mi hanno fatto uscire.
A casa sono tutti molto dolci con me da un paio di giorni, mi chiedo perchè.
L'altra sera lo zio stava stava piangendo sulle spalle di papà, ma non so il motivo.
Ho come un vuoto nella mia testa, ma se fosse successo qualcosa di importante l'avrei ricordato, no?

*
Oggi io e Phineas non abbiamo costruito niente, siamo stati tutto il giorno ai magazzini.
Ho incontrato Vanessa, e l'ho aiutata.
E lei mi ha baciato.
Quasi non riesco a crederci, sono felicissimo!
Ma poi è arrivato Phineas, e ho dovuto lasciare Flowerland, la bellissima distesa fiorita in cui mi reco quando penso, vedo, parlo, o faccio qualsiasi cosa che abbia a che fare con Vanessa.
Ma forse è meglio così, il mio cuore batteva talmente forte che sembrava scoppiare, e se lui non fosse arrivato mi sarei messo a saltellare e urlare peggio di Candace quando Jeremy l'ha invitata a cena per presentarla al padre, che per lui è una persona importantissima.
Ora siamo in camera, Phineas si sta mettendo il pigiama.
Oggi è stata una bellissima giornata, ma ho come l'impressione di dimenticare qualcosa.
Qualcosa di molto importante.
 Ma non credo sia possibile, io sono intelligente.
Non dimenticherei una cosa tanto importante se in realtà non lo fosse.
<< Hey Ferb, che giornata, eh? Quelle poltrone erano comodissime! >>
Apro la bocca per dire qualcosa, e tento di inserirmi nella conversazione alzando l'indice, ma Phineas continua a parlare imperterrito.
Ovviamente, quell'idiota non mi lascia mai parlare. Vorrei staccargli la lingua.
No, aspett-
<< Ma l'hai vista quella lì? Si, dai, quella vestita tutta di nero! >>
Quella lì?!

-a, cosa mi p-
<< Dio, era orribile! Certa gente proprio non la capisco! >>
Vanessa...?
-rende? Questo è mio...
<< Notte Ferb! >>
Notte Phineas. Per sempre.
...fratello?

*
La lama luccica nell'oscurità, illuminata dalla fioca luce della Luna.
Si nasconde dietro le nuvole, la codarda.
Ma tanto sa cosa succederà, dunque perchè non restare a guardare?
Un'altro omicidio, l'ottavo, e probabilmente non l'ultimo.
Fedele compagna di avventure, mi accompagna fin dalla più piccola età.
Sarà lei l'unica testimone del mio peccato.
Già mi immagino la scena.
Isabella apre gli occhi, e già pregusta di pronunciare la sua frase.
Peccato che dietro le sbarre di un qualche manicomio, o di un riformatorio, o in qualunque posto finirà, non potrà più dirla.
Perchè Phineas morirà - gli staccherò la lingua a quello sciocco che osa insultare la mia Vanessa -, e il suo corpo sarà ritrovato nella casa di quella sciocca.
Un veloce doccia, brucerò i miei vestiti, e via.
Isabella si è introdotta nella nostra casa, ha ucciso Phineas e poi l'ha trasportato nella sua camera.
Mi procurerò qualche ferita, così crederanno che abbia aggredito anche me.
La mamma lo ha già fatto tante volte, di colorarsi con il coltello della cucina.
Non sarà un problema.
Alzo il coltello, pronto a colpire.
La Luna esce dal suo nascondiglio, illumina la scena di un'altro peccato.
Per te, Van-

*
<< Ferb? >>
E improvvisamente  ritorno alla realtà, è come essersi svegliato da un sogno.
<< Che fai...? >>
Che faccio...? Io...
Io non lo so.
Perchè sono accanto al letto di Phineas, che mi guarda assonnato?
<< Ferb... >>
Perchè Phineas sgrana gli occhi, e mi fissa impaurito?
Perchè la sua voce, prima impastata dal sonno, è ora terrorizata?
Non vedo niente di strano, non c'è niente che non vada.
A parte il peso nella mia mano destra.
<< Cosa s- >>
Peso...?
Sgrano gli occhi.
Un coltello. Un coltello nella mia mano.
Io...
Lo ammazzerei volentieri.
...stavo per uccidere Phineas?
Io stavo per uccidere mio fratello?!
<< Ci sono cascato! Per un secondo ho davvero pensato che volessi uccidermi! Che bello scherzo Ferb, ma ora metti via quel coltello di plastica e torna a dormire! >>
Io sono...
...un'assassino.
Hey Ferb, ricordi? Te lo avevo detto, non ti saresti sbarazzato di me tanto facilmente!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Doppia faccia ***


Note intruduttive
Chiedo scusa per il ritardo, ma penso che ne sia valsa la pena, anche perchè quindi iniziamo a spiegare meglio quello che accade.
Da questo momento i capitoli dovrebbero essere meno contorti, ma se non capite qualcosa vi prego di lasciare una recensione.
Fatelo per questa povera ragazza con un'influenza che la sta uccidendo (metaforicamente).

Il capitolo lo dedico alla mia Kretimoto <3



Doppia faccia

 

N-non è possibile...
Mhh... Tu dici?
Cioè, io non sono un'assassino!
Certo Ferb. Certo che non lo sei.
Gli assassini sono pazzi. Ed è normale sentire nelle voci nella propria testa, no?
Cioè, succede a tutti, no? E tutti i bambini di dieci anni vanno da una psicologa...
Smettila.
Psicologa che muore qualche giorno dopo. E l'assassino non viene ritrovato.
Adesso basta.
Le telecamere non l'hanno visto. Forse era basso. Magari quanto te.
Io non...
E i tuoi cugini? Misteriosa la loro morte.
Quasi esagerata. E proprio mentre ti facevano visita.
...sono...
Ed Eliza? Ricordi come ti supplicava di aiutarla?
Non mi sembra che tu abbia fatto molto.
Sei stato zitto. E il silenzio vale più di mille parole.
...un'assassino.
Hai capito, vero?
Non ha senso.
Da quando credere che il sangue sia colore e che le cose colorate siano belle abbia senso?
Da quando mamma e papà litigavano.
Ah.
E io volevo togliere di mezzo papà.
L'hai già capito, vero?
E poi mamma e papà si sono lasciati, e prendevo le pillole colorate all'arancia fino a quando stavo bene.
Sei mai stato davvero bene?
No. Apparte quando l'ho incontrata.
Quella dai bellissimi capelli castani? Io la amo.
Ed è solo per questo che hai ucciso la signorina Jessica?! Perchè imitava la bellezza di Vanessa?!
No, perchè la madre di Vanessa voleva portarla lì perchè Vanessa sostinene che il padre sia uno scienziato malvagio.
E questo come lo sai?
Prendo il controllo su di te spesso.
Sa tanto di bipolarità.
Sa tanto si insania.
Ho capito dove vuoi andare a parare.
Davvero?
Si. Io sono pazzo. Schizzofrenico, forse bipolare - anche se poco probabile -.
Non ha importanza. Non voglio restare solo. Posso controllarti.
E tu credi di riuscirci ancora?
Si. Ti ricaccerò dentro di me. In fondo, è già successo in passato, ora ricordo.
Sa tanto di soluzione provvisoria.
Non finirò in un carcere-manicomio. Quelle persone le ho comunque uccise io.
Non ti riconosco più, ora ti comporti da me.
La gente cambia.
Molto bene, sopprimimi pure, ma questa volta il ricordo delle tue terribili azioni ti tormenterà a vita.
Correrò il rischio, ma prima voglio farti una domanda.
Cosa?
La terza voce. Chi è?
Non so  di cosa parli.
..lascia stare, l'avrò immaginata.
E' tutto irreale.
E tutta una farsa.
Queste cose, alle persone normali, non accadono.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1235630