In Trappola

di ValyJackson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Intrappolati nella casa ***
Capitolo 3: *** Non si esce ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


« Olè! » urlò Alois rompendo il silenzio nella stanza.
« Desiderate qualcosa, signore? » chiese Cloude fiondandosi dinanzi al biondo.
 
« Bocchan, avete un appuntamento con il Conte Alois Trancy... » il maggiordomo non finì nemmeno la frase, che Ciel, seduto sulla sua sedia davanti alla sua scrivania, lo interruppe bruscamente dicendo « Sebastian! Me lo hai già detto! Adesso portami un altro po' di thè... »
« Ma bocchan, ha già bevuto tre bicchieri! » obbiettò il demone.
« È un ordine, Sebastian. Prendimi un altra tazza di thè. » disse il ragazzo togliendosi la benda dall'occhio destro.
« Yes, My Lord » disse senza obbiettare ancora il maggiordomo.
 
« Allora? Cloude, quando viene Ciel? » chiese Alois al suo maggiordomo di fiducia.
Cloude Faustus era un demone che, come il suo peggior nemico Sebastian, aveva preso le sembianze di un maggiordomo per poter accudire il suo padroncino, per poi, quando il patto con lui fatto sarà compiuto, mangiargli l'anima.
« A breve, signore. A breve. »
 
« Bene Bocchan »
« È questo il posto dove finirà tutto? »
« Si »
« Quel rapace sta aspettando »
« Già »
« Puoi dargli gli avanzi, quando avrai preso la mia anima »
« Proprio da lei, padroncino, gentile fino alla fine »
« Farà male? »
« Si, un po'... proverò a fare piano »
« No. Sii brutale quanto vuoi. Imprimi il dolore dentro la mia anima. È la prova di una vita che è valsa la pena vivere »
« Yes, My Lord »
 
Ciel guardava il finestrino. Stava pensando. Stava ricordando.
Si girò di scatto con un aria interrogativa. Non ricordava da dove proveniva quel ricordo.
Il suo maggiordomo, seduto davanti a lui, vide con la coda dell'occhio un moviemento brusco proveniente dall'altra panca dove era seduto il suo padoncino.
« Qualche problema? » chiese.
« Nessuno... » rispose ancora con l'aria interrogativa stampata sul viso.
Da fuori la carrozza si usì una voce che annunciava l'arrivo alla residenza Trancy.
« Finalmente! » disse soddisfatto Ciel.
Da una delle moltissime finestre della residenza si intravedeva un'ombra.
Era Alois Trancy, dirigente della sua famiglia, insieme al suo maggiordomo Cloude.
« Andiamo ad accoglierli! » urlò il biondo.
Il ragazzo si precipitò sulla porta d'inglesso, dove ad aspettare c'erano Sebastian Michaelis e Ciel Phantomhive.
« Ciel! Ti aspettavo con ansia! Non vedevo l'ora di incontrarti e di conoscerti bene! »
« Tsk... »
I due ragazzi entrarono e il padrone di casa accompagnò l'altro nel salotto di casa.
« Ciel Phantomhive... Quanti anni hai? » chiese Alois.
Ciel lo guardò con aria arrabbiata e seccata. Lo guardò molto. Poi si girò e iniziò a guardare altrove, senza rispondere.
« Siamo socievoli... » commentò sarcastico Alois.
« Perché mi hai fatto venire qui? » chiese Ciel sempre scocciato.
« Per conoscerci meglio! »
Alois si avvicinò al ragazzo seduto sulla poltrona davanti a lui. Si avvicinò tanto.
Ciel si alzò di scatto, cercando di allontanarsi il più possibile dal proprietario di casa.
« Avanti! Vieni qui! »
« Dodici! Ho dodici anni! » gli disse Ciel scappando alla ricerca del suo maggiordomo.
"Almeno è qualcosa... Un passo alla volta, dovrebbe dirmi tutto..." pensò Alois facendo un ghigno.

« Il tuo contratto non è molto forte, vero? » domandò Sebastian pur sapendo la risposta.
« E il tuo invece è forte, vero? » gli chiese Cloude retorico.
"Bocchan... Perché stai venendo?" si domandò Sebastian.
Il dodicenne corse accanto al suo maggiordomo. Cercò di riprendere fiato.
Aveva corso un sacco, contando che si era perso nella residenza.
Sebastian si voltò verso Cloude, ma lui non era lì.
Riguardò il ragazzo e lo vide dietro il suo padroncino che cercava di leccarlo per assaggiarlo.
« Andiamo via di qui, Bocchan... » disse il maggiordomo.
Andarono verso il portone d'ingresso ma arrivò Alois ad impedire la loro fuga.
« Di qui non si esce, se non lo decido io! » disse sadicamente il ragazzo davanti al portone.
Iniziò a piovere, finestre e porte d'uscita si sigillarono.
Ci fu un tuono e poco dopo un lampo.
Alois scomparve insieme alla luce proveniente da fuori.


***Angolino***
Hey, allora? Che ve ne pare?
Il famigerato Ciel Phantomhive è intrappolato, insieme al suo maggiordomo Sebastian Michaelis, nella residenza del suo peggior nemico!
Secondo voi che succederà??
lo scoprirete nel prossimo capitolo ^o^
Ci vediamo...
Baci,
valy
 

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Capitolo 2
*** Intrappolati nella casa ***


« Bocchan, credo che rimarremo qui più a lungo di quanto avevo previsto... » annunciò il maggiordomo.
Ci fu un altro lampo, ma questa volta, insieme alla luce, sparì Ciel.
Sebastian iniziò a girare per la resedenza alla ricerca del suo signorino.
 
« Hey Ciel! Che ne dici di andare nella mia stanza? » domandò Alois prendendo Ciel per mano e tirandolo verso la stanza.
« Lasciami » disse gelido il dodicenne.
« E dai! Non essere cattivo! »
Ciel rimaneva immobile. Non voleva muoversi.
 
« Sebastian Michaelis! » disse Cloude dall'altra parte della stanza.
Sebastian si girò ma non vide nessuno. Non ebbe nemmeno il tempo di rigirarsi che trovò una spada affilatissima ad un centimetro dal suo occhio sinitro.
« Non puoi uccidermi! » disse ridendo.
« Lo so... Ma posso ferirti! » rispose l'altro.
Cloude spinse la lama, ma Sebastian riuscì a spostarsi in tempo.
« Non scappare! Combatti! » urlò il maggiordomo aggiustandosi gli occhiali.
Lui si voltò verso Sebastian, sbattè le palpebre, ma il suo nemico era sparito.
« Non voglio ucciderti, ma il piacere di vederti ricoperto di sangue è troppo forte! » gli disse contento.
Gli sfilò la lama dalla mano e gliela conficcò nella schiena.
Cloude cadde a terra. La schiena, in poco tempo, fu tutta ricoperta di sangue, che scivolava giù, rigando tutta la giacca e per finire a terra.
Si formò una chiazza molto grande attorno a lui che, ancora a terra, cercò di leccare il suo sangue.
 
« Ciel! Vieni qui! Dai... Non ti farò nulla! » giurò Alois.
Il biondo, seccato, si avvicinò al dodicenne.
Iniziò a toccargli la giacca girandogli attorno.
Rideva.
Ciel si allontanò da Alois. Vide una poltrona, sembrava morbida, quindi si accomodò sopra. Aveva ragione, era morbida e comoda.
Si girò, si guardò in torno. Non lo vedeva. Non vedeva il suo nemico.
Sospirò.
"Spero che se ne sia andato, così posso godermi questa bellissima poltro..."  pensò, ma a quel punto spuntò Alois da dietro la poltrona e cercò di strozzarlo con una catena trovata lì per terra.
 
« Bocchan! » urlò Sebastian mentre Cloude cercava di strozzarlo.
« Non andrai a salvarlo! Il mio padrone ucciderà Ciel Phantomhive! »
 
Ciel si dimenava. Cercava di liberarsi.
« Oh no! Ciel Phantomhive morirà per mano mia! » urlò Alois non mollando la presa.
Il dodicenne si fermò. Non respirava.
Il biondo non ci credeva. Aveva veramente ucciso Ciel Phantomhiev? Mollò la presa per vedere più da vicino.
Appena lasciò la catena, Ciel aprì gli occhi e prese l'oggetto che lo stava uccidendo.
Lo impugnò per bene e minacciò Alois.
Il ragazzo si guardò in torno, vide delle spade, gli sembravano molto affilate.
Si muoveva aventi e indietro, a desttra e a sinitra, quando finalmente arrivò vicino alle spade. Ne prese una qualsiasi e la puntò verso Alois.
Il biondo si avvicinò a Ciel, anche se aveva una spada in mano, non pensava che fosse capace di uccidere qualcuno.
Prima di arrivare vicino al più piccolo, si fermò ad ammirare la spada.
La toccava affascinato, ma dopo un po' si tagliò.
Ciel iniziò a tremare, e con lui la spada nelle sue mani.
Il più grande si avvicinò a lui, ma Ciel, spaventato, lo trafisse nello stomaco.
Alois cadde a terra. Usciva sangue dalla ferita. Usciva tanto sangue.
Si toccava la ferita e macchiò le sue mani.
Stava per parlare, ma il sangue salì fino alla bocca.
Sputò.
Poi Alois iniziò a sporcarsi anche il pantalone. Poco dopo il rosso raggiunse le scarpe di Ciel. Buttò la spada per terra e fuggì via. Intanto Alois si lasciò cadere per terra, e i suoi biondi capelli divenatrono rossi, sporcati dal sangue.


**Angolino**
Salve a tutti, ragazzi!
Alla fine ho aggiornato!
Io aspettavo solo di arrivare a 45 visite, e finchè non ci sarei arrivata non avrei aggiornato la fic
Allora... quando ho scrito questo capitolo mi sentivo sadica e affamata di sangue!
Infatti, c'è molto sangue nell'ultima parte... xD
Abituatevi!
Ah, il sangue è l'unico motivo del rating giallo e non verde!
Mamma mia... a rileggere il capitolo, ho notato che c'è veramente troppo sangue xD
Ringrazio chi mi segue ^^
Speor di avere ancora lettori...
Al prossimo capitolo,
valy

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Capitolo 3
*** Non si esce ***


« Sebastian! » urlò Ciel appena vide il suo maggiordomo.
« Bocchan! »

« È scappato, Cloude... » disse Alois ancora immerso nel sangue.
« Tanto non può uscire di qui! » lo rassicurò il maggiordomo.

« Sebastian! Lì c'è una porta! » urlò Ciel.
« Andiamo Bocchan! »
I due si avviarono verso la porta.
Era al piano terra, mentre invece Alois era sulle scale che li guardava con un aria molto maligna.
Ciel si guardò intorno. Vide giusto in tempo una bottiglia gigante di acqua minerale che rotolava molto velocemente verso di lui.
Il ragazzo iniziò a correre, cercando di scappare.
" Ciel Phantomhive. Morirai in questa residenza " urlò una voce nell'aria con anche l'eco. A queste parole aggiunse una risata malvagia.
Il dodicenne venne travolto da un ombra molto grande.
« Sebastian! » urlò.
« Bocchan! »
Sebastian gli corse incontro, ma poi si incastrò in una strana pozzanghera nera.
Ciel vide un altra porta. Ci corse dentro e poi chiuse a chiave, pensando di essere al sicuro.
Fece un lungo sospiro, poi si girò.
« AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH » urlò cercando di aprire la porta, ma senza riuscirci.
« Paura, eh? Ciel, non puoi fuggire per sempre… un giorno dovrai affrontarmi. Perché quel giorno non può essere oggi? » propose Alois dietro di lui.
« Cosa v-vuoi? Vuoi com-combattere? E sia! »
« Bene. È esattamente ciò che speravo di sentire… » detto questo il biondo aprì la porta.
Ciel fuggì via.

« Mi dispiace Sebastian… era necessario rapirti! »
« Lurido porc… » il prigioniero non riuscì a finire che si beccò una sberla che gli lasciò il segno rosso sul viso.
« Mettiamo in chiaro una cosa: qui comando io. » aggiunse Cloude.

« Ciel! Dove sei? » urlò con anche un po' di eco Alois.
Alois si avviò verso la porta, pensando che in quella stanza non ci fosse nulla di suoi interesse.

Dopo essersi accertato che se n'era andato, Ciel uscì dal cassettone in cui si era nascosto prima per scappare.
« Eccoti qui! »
Alois spuntò da dietro al ragazzo. Aveva una spada molto affilata in mano, non adatta al sadico Trancy.
« Voglio lottare… adesso io sto vincendo, e tu stai perdendo. Facciamo una cosa, io ti do 5 secondi per cercare di scappare, se non ci riesci ti infilo la spada nel cuore, in modo che la tua miserabile vita finalmente finisca, altrimenti il combattimento continua finché non riuscirò ad ucciderti »
I cinque secondi passarono e Ciel non era riuscito a liberarsi.
« Addio! »
La spada in mano al sadico Alois conficcò Ciel. La spada attraversò il suo piccolo corpo da Conte.
Il sangue macchiava il pavimento e il suo vestito.
La macchia rossa, dopo mezzo minuto, aveva già ricoperto la stanza.
« Quanto sangue in un corpo così debole! »
Il Conte Trancy buttò la spada per terra e se ne andò soddisfatto.
Questa fu l'ultima cosa che Ciel vide prima di cadere a terra senza vita.

« Lasciami »
« Perché? Perché devi salvare il tuo padroncino? Oh no, Sebastian! Non lo farai! »
« Lasciami »
« Hai la testa dura… Non ti lascio andare! »
« Lasciami »
La discussione sarebbe andata avanti così ancora per molto, ma nella stanza entrò Alois che disse: « Fatto Cloude. È morto, lascialo andare »
« Yes, your Highness » detto questo Cloude liberò l'altro demone.
Sebastian alle parole del ragazzino, appena libero, scappò via per verificare l'affermazione prima sentita.
Corse e entrò in ogni stanza del corridoio, finché non lo vide.
Vide il suo padroncino steso sul tappeto ricoperto e circondato dal sangue.

**Fine capitolo**
Eccomi qui ^O^ dopo atnto tempo ho aggiornato ^O^
Avrete notato che in questo periodo sono un po' sadica ^O^
Tanto saaaaangue *lo adora*
Avrete notato anche che... Ciel Phantomhive è muorto D:
Ci vediamo ^O^
Ciauuuu

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