And then... I met you

di 1Delena
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Brother ***
Capitolo 3: *** Terrace ***
Capitolo 4: *** Boys/girls evening ***
Capitolo 5: *** Disease ***
Capitolo 6: *** Quarrel ***
Capitolo 7: *** Elijah ***
Capitolo 8: *** Romantic evening ***
Capitolo 9: *** Welcome to NY ***
Capitolo 10: *** Born for this ***
Capitolo 11: *** My angel ***
Capitolo 12: *** Toast ***
Capitolo 13: *** I'll be here for you. ***
Capitolo 14: *** Preoccupation ***
Capitolo 15: *** Isn't it complicated? ***
Capitolo 16: *** Unexpected surprises ***
Capitolo 17: *** New Therapy ***
Capitolo 18: *** Photos ***
Capitolo 19: *** Messages ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Buona lettura, spero vi piaccia... vorrei dei commenti se possibile siccome è una delle mie prime storie ^.^ GRAZIE 

Elena rifinì il trucco di corsa, voleva arrivare in orario almeno il primo giorno di scuola.
"ELENA MUOVITI BONNIE TI STA ASPETTANDO!!"
"Si Zia, sto arrivando"
La ragazza si precipitò al piano di sotto, prese al volo in sacchetto del pranzo che Jenna le aveva lanciato e corse dalla sua migliore amica che la aspettava in macchina fuori casa, suo fratello Jeremy si era già accomodato nel sedile dietro e chiacchierava allegramente con Bonnie, Elena dovette battere due volte sul finestrino per farsi notare dai due e poter entrare nella vettura.
"La solita ritardataria!"
"Sono le 8 meno 10 è anche presto per i suoi standard" puntualizzò Bonnie accendendo la radio.
Arrivate davanti a scuola le ragazze salutarono Jeremy e si avviarono verso la segreteria per chiedere informazioni, mentre camminavano qualcuno le abbracciò da dietro.
"CARE!" gridarono in coro le due ragazze abbracciando la loro amica che era stata tutta estate in Europa con suo padre e il suo ragazzo.
"Mi siete mancate da morire, la Francia è fantastica e il mio guardaroba può confermare che ci sono negozi stupendi, bè può confermarlo anche la carta di credito di mio padre a dire la verità, Steven è simpaticissimo e mi sono divertita di certo più con lui che con mia madre"
"Care con calma, ci racconterai tutto, ma... chi abbiamo la prima ora?" intervenne Elena
"Ho già chiesto: abbiamo il signor Saltzman, nell'ora della Black vi racconto TUTTO, tanto quella è tonta"
Le ragazze entrarono in classe ridendo e scherzando, senza accorgersi del signor. Saltzaman che era già in cattedra
"Buongiorno ragazze, vedo che siete di buon umore; mi fa piacere."
"Giorno Signor Saltz, passato delle buone vacanze? Io si, l'Europa è bellissima!"
"Lo so Caroline, spero tu abbia visitato anche qualche museo di storia. Comunque si, grazie per l'interessamento, adesso sedetevi."
Il signor. Saltzman non era come gli altri professori, era molto giovane: aveva circa 30 anni, aveva uno splendido rapporto con i suoi alunni e tutti sapevano di poter contare sul "Signor Saltz" per qualunque problema o anche solo per un consiglio.
"Bene ragazzi, prima di esporvi in programma di quest'anno volevo presentarvi un vostro nuovo compagno che io ho già avuto il piacere di conoscere quando studiavo a New York: Stefan vuoi presentarti tu?"
Dall'ultimo banco si alzò un ragazzo molto bello con degli splendidi occhi verdi, Elena si chiese come avesse fatto a non notarlo prima, guradando Caroline e Bonnie si accorse che anche loro si stavano ponendo la stessa domanda, come il resto della popolazione femminile della classe probabilmente.
Stefan si mise di fianco al Signor Saltzman e il professore gli fece un gesto per incitarlo ad iniziare.
"Ehm... mi chiamo Stefan Salvatore, ho 17 anni e ho vissuto a New York fino alla settimana scorsa, direi che può bastare, vero Ric?"
"Stefan, a scuola io sono il Signor Saltzman"
"Giusto, dimenticavo"
Alaric notò Caroline che si sbracciava
"Si, Caroline?"
"Scusi, vorrei chiedere una cosa a mr.figo-misterioso-non-dico-niente-di-me, se abitavi a New York perchè trasferirti in questo posto dimenticato da Dio?"
"Motivi... ehm... famigliari"
Caroline lanciò un brutto sguardo ad Elena che le rispose che doveva farsi i fatti suoi una volta ogni tanto.
 
"Bene ragazzi il primo argomento di quest'anno è la guerra di secessione americana, divideremo la classe in gruppi e ogni gruppo farà una fase della guerra, entro settimana prossima voglio l'esposizione da parte di un rappresentante del gruppo"
"Prof." Disse Caroline prendendo per mano Elena e facendo gli occhioni dolci
"No, Caroline i gruppi li faccio io"
"MA PROF!" Dissero in coro Elena e Bonnie
"Ok, allora il primo gruppo sarà composto dal trio delle meraviglie insieme a Stefan, va bene ragazze?"
"Non poteva andare meglio" Disse Bonnie facendo un occhiolino alle amiche.


Mi scuso se in questo capitolo non compare quel bel figone di Damon, ma apparirà presto promesso ;)

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Capitolo 2
*** Brother ***


 
"Com'è andato il primo giorno Stef?" 
"Normale. Dovresti mangiarlo sai? Anche se fa schifo è commestibile" disse Stefan guardando suo fratello torturare con la forchetta il cibo nel piatto
"Ricordami di non lasciarti cucinare mai più"
"Non indovinerai mai chi è il mio professore di storia" cambiò argomento il più giovane non avendo per niente voglia di sentire commenti sulle pessime doti di cuoco che, nonostante le origini italiane, possedeva.
"Rick è il mio migliore amico Stef, ho saputo che ti avrebbe insegnato storia prima di te" disse il moro facendo un sorrisino sghembo al fratello minore
"Sei una merda Dam"
"Sopravviverò anche con questo peso... Stef sembra una suola di scarpa questa bistecca!!"
"Ma sentilo... la prossima volta cucini tu" esclamò Stefan fintamente offeso "comunque devo fare un progetto di storia con delle ragazze della mia classe, possiamo venire qua a studiare?"
"Dipende, sono carine?"
"Pensa a riposare non alle ragazze con 8 anni meno di te, guarda che lo dico a Kath!"
"Si si, venite qua... basta che la pianti di rompere e soprattutto che non le dici niente"
Stefan non potè fare a meno di notare la voce stanca del fratello
"Vai a letto Dam, quando arriverà Katherine le chiederò se ti può cucinare qualcosa di commestibile"
"Ok fratellino, grazie. Ci pensi tu ai piatti?"
"Certo, non preoccuparti" rispose mentre Damon si avviava verso il piano superiore
Il più piccolo dei Salvatore purtroppo sapeva che se suo fratello non gli rispondeva a tono o con una battuta-alla-Damon significava che non stava bene, era molto preoccupato per il suo fratellone: gli anticorpi di Damon erano molto deboli, quindi il ragazzo era spesso ammalato o comunque molto stanco, Damon era riuscito sempre a gestire questa situazione e a prendersi cura di Stefan anche dopo la morte dei loro genitori, ovviamente il fatto di appartene ad una famiglia importante come i Salvatore aiutava molto: poteva permettersi i migliori medici dello Stato; purtroppo però negli ultimi tempi il moro si ammalava più frequentemente del solito e i due ragazzi, sotto consiglio dei dottori, si dovettero trasferire in campagna in una delle ville che avevano ereditato dalla famiglia della madre che si trovava proprio a Mistyc Falls.
Stefan sentì il suo cellulare vibrare dalla tasca dei jeans mentre posizionava i piatti nel lavastoviglie, chi poteva essere?
Ciao, ci incontriamo al Grill per storia, poi decidiamo dove andare a studiare
xoxo Caroline
p.s. non chiederti come ho fatto ad avere il tuo numero... io sono sempre tutto!!
 
"Dai avete visto che culo ha? Il miglior culo nella storia di Mistyc Falls"
"Ma piantala Care sembri una maniaca!" Intervenne Bonnie prendendo in giro l'amica
"Perchè non lo è?"
"AH AH AH simpatica Lena!" esclamò la bionda.
Elena distolse lo sguardo dalle amiche e i suoi occhi incontrarono quelli di Stefan che era appena entrato nel bar.
"Ciao" disse il ragazzo con un palese imbarazzo
"Ciao, io sono Caroline, loro sono Elena e Bonnie; in caso non l'avessi ancora capito. Siediti!"
"Bene tempo conoscenza finito penso che dovremmo pensare sul serio a storia, altrimenti chi lo sente il Signor Saltz?" 
"Ok, Bon... ma da chi andiamo, da me c'è Jeremy e tu con mio fratello intorno non ti concentri" disse Elena ricevendo una bruttissima occhiata da Bonnie
"Possiamo andare da me, mio fratello ha detto che non ci sono problemi"
"Tu hai un fratello?" Chiese Caroline pensando che se fosse stato figo almeno la metà di Stefan quella sarebbe stata la ricerca di storia più bella della sua vita, anche perchè di solito le faceva fare agli altri
"Si, i miei sono morti quando ero piccolo e lui è il mio tutore legale, comunque casa mia è abbastanza lontana è meglio iniziare ad incamminarsi"
 
Stefan suonò il campanello della villa, dalla fretta aveva dimenticato le chiavi, e una bellissima donna sulla trentina lo fece entrare insieme alle ragazze
"Ciao Kath" Salutò il ragazzo abbracciando la riccia "Ragazze lei è Katherine la ragazza di mio fratello, Kath loro sono..."
"Non mi interessa Stef" lo interruppe lei "torno su da Damon, senza offesa ragazzine" 
"Simpatica" commentò Bonnie a bassa voce
"Si in effetti non è la sua migliore dote, andiamo in salotto"
Le ragazze attraversarono esterrefatte l'enorme casa ed arrivarono nell'altrettanto enorme salotto
"Spiegami, voi vivete in due in questa casa? La mia entra due volte solo nella sala da pranzo" esclamò la bionda
"Non abbiamo problemi economici"
"Ho notato"
 
Dopo ore di ricerca e studio, grazie alle quali le ragazze scoprirono che Stefan oltre che bello era anche molto intelligente, arrivò il momento che Elena avrebbe ricordato per tutto il resto della sua vita, il momento in cui lo vide per la prima volta. Se Stefan le era sembrato molto bello il ragazzo che stava scendendo lentamente le scale in quel preciso momento era in assoluto la persona più bella che avesse mai visto, indossava una camicia sbottonata che permetteva di vedere il suo fisico statuario, aveva degli splendidi capelli corvini e degli occhi azzurri talmente belli da poter incantare qualunque ragazza incrociasse il suo sguardo.
"Stef! Non mi presenti alle tue amiche?"
"Ragazze lui è Damon, mio fratello maggiore"

Spero che questo capitolo chiarisca un po' di cose :)
Aspetto i vostri commenti, e anche le critiche sono bene accette
Un bacione

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Capitolo 3
*** Terrace ***


"Bene, io penso di averne abbastanza della storia per oggi"
"Per una volta posso dire di essere pienamente d'accordo con Caroline" disse Bonnie buttandosi sul divando e lanciando sul tavolo il mucchio di fogli che teneva in mano
"Fai piano Bon! Lì dentro ci sono tutte le nostre ore di estenuante lavoro" esclamò Elena guardando Stefan che si avvicinava alla finestra e scostava la tenda che impediva di guardare fuori "Cosa guardi?" chiese al ragazzo
"Sto pensando che siccome piove ed è abbastanza tardi non mi sembra il caso che torniate a casa da sole, vi va di fermarvi cena? Poi vi riaccompagno in macchina"
Elena guardò in viso le amiche e insieme annuirono
"Se non disturbiamo ovviamente" 
La testa di Damon spuntò fuori dalla porta della cucina "NESSUN DISTURBO RAGGIO DI SOLE!" 
La mora non potè fare a meno di arrossire, era appena stata chiamata -raggio di sole- dal ragazzo più bello che avesse mai visto.
Una voce giunse alla ragazza dalle imponenti scale "Non ti illudere tesoro, è occupato."
Katherine lanciò alle tre ragazze uno sguardo che Elena poteva definire disgustato e saltò praticamente addosso a Damon, come se volesse segnare il suo territorio.
"Con calma, non mi vedi da circa 10 minuti"
"Un'eternità" disse la donna baciando morbosamente il moro.
 
Fu Caroline a rompere il silenzio creatosi dopo che Damon e Katherine furono entrati in cucina.
"Bè cosa si mangia di buono?"
"Non ne ho idea, ma non preoccupatevi Damon è un ottimo cuoco. Al contrario del sottoscritto"
"Alleluja!" gridò la bionda beccandosi delle occhiatacce da tutti i presenti.
"Cosa c'è adesso Care?"
"Abbiamo trovato qualcosa in cui non è mr.Perfezione!" Stefan la guardò trattenendo una risata
"Se chiedeste a Damon avreste una lista piuttosto lunga di cose in cui sono negato"
"Allora chiederò" disse la bionda facendo una linguaccia a Stefan
"Ragazzi mi dispiace interrompervi, ma io dovrei chiamare mia zia per dirle che sto fuori a cena" intervenne Elena dopo essersi ricordata di non aver ancora informato Jenna dell'accaduto.
"Oh certo, di solito in casa non c'è molto campo, ma se vai sul terrazzo sei coperta e il cellullare prende sicuramente"
"Ok ti ringrazio molto" disse Elena sfoggiando un dolcissimo sorriso e avviandosi verso la porta-finestra indicatale da Stefan per poi aprirla ed uscire.
Appena richiusa la porta-finestra la ragazza non potè fare a meno di notare lo splendido panorama che si godeva da quel terrazzo, nonostante la pioggia si poteva vedere benissimo tutto il bosco che circondava Mistyc Falls
"Bello vero?" 
Elena si spaventò sentendo una voce di fianco a lei, per poi girarsi e vedere Damon
"Oddio, mi hai fatto prendere un colpo" disse la ragazza leggermente imbarazzata, uno splendido colpo aggiunse poi mentalmente
"Tu sei Elena giusto?" la mora annuì "Cosa ci fai qui?"
"Devo avvisare mia zia che resto a cena. Pensavo fossi in cucina"
"Katherine sta pensando alla cena. Non sapevo cosa fare e sono venuto qui... questo posto mi rilassa"
Elena guardò il ragazzo, sorrise e rimirò ancora per qualche istante quel bellissimo panorama prima di prendere il telefono per chiamare la zia.
uno squillo, due squilli...
Pronto
"Ciao Zia, sono Elena volevo dirti che resto a cena da un amico con Care e Bonnie"
Va bene tesoro, nessun problema. Divertiti! Ciao.
"Ciao, Zia. Ci vediamo stasera"
Ehm... Lena, stasera esco con un collega. Ci vediamo domani.
"Zietta non me la racconti giusta tu, poi voglio sapere i dettagli, Ciao"
Ciao tesoro. Disse la zia ridacchiando.
Elena richiuse il telefono e lo ripose nella tasca della sua giacca
"Quindi vivi con tua zia?"
"Già, i miei sono morti qualche anno fa. Da allora io e mio fratello viviamo con lei." rispose la ragazza con un po' di tristezza nella voce 
"Mi dispiace"
"Potrei dirti la stessa cosa" disse la ragazza guardando in viso il moro "Stefan ci ha detto che anche i vostri genitori sono morti" spiegò Elena vedendo l'espressione confusa del ragazzo
"Ah... non pensavo ve l'avesse detto. Sai, di solito Stef è un tipo molto chiuso, soprattutto con le persone che conosce da poco; si vede che con voi si trova molto bene."
"Bè, mi fa piacere." disse la ragazza notando il sorriso mozzafiato che aveva Damon in quel momento.
 
"Dam cosa ci fai qui? Non devi prendere freddo, comunque vieni dentro è pro... ah, ciao ehm... Alina?" 
"Elena" corresse la ragazza
"Bè quel che è, comunque è pronto. Venite dentro." disse Katherine con un sorriso che Elena giudicò il più falso che avesse visto in vita sua.

Tadaaaa, eccomi qua. Spero che questo schifo  capitolo possa piacre a qualcuno, all'inizio volevo mettere molte più cose, ma veniva troppo lungo... quindi metterò tutto nel prossimo
Un bacione e un grazie enorme a chi ha recensito o messo la storia nei preferiti e nelle seguite
1Delena.

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Capitolo 4
*** Boys/girls evening ***


 
Erano passate alcune settimane da quando le ragazze erano state a casa Salvatore nelle quali le ragazze avevano conosciuto meglio Stefan e il ragazzo era ormai diventato parte del loro gruppo, Tyler e Matt l'avevano perfino convinto ad entrare nella squadra di football della scuola.
Elena era davanti al cancello della scuola con Bonnie e Jeremy e, vedendo Caroline arrivare, le corse in contro per lasciare i due ragazzi da soli: sapeva che Bonnie aveva una cotta per suo fratello anche se non lo ammetteva apertamente.
"Lena non crederai mai a quello che ho qui!"
"Un normalissimo giornale?" Chiese la mora scettica, vedendo quello che teneva in mano l'amica
"ESATTO!" esclamò Caroline entusiasta. Ok Caroline era molto espansiva, ma Elena non riusciva proprio a spiegarsi tutta questa euforia per un normalissimo giornale.
"E quindi?" 
"L'importante è cosa c'è dentro questo normalissimo giornale"
La bionda si mise a girare frettolosamente la pagine, suscitando leggermente l'interesse dell'amica.
"Ecco guarda qui." aggiunse voltando il giornale verso la mora. Elena rimase incantata dal ragazzo che posava a torso nudo in quella pubblicità, poi guardandolo meglio si accorse di una cosa...
"Ma è..." 
"Damon Salvatore." concluse la bionda al posto dell'amica "Credo di avere qualche domanda per Stef."
"Parli del diavolo," disse Elena indicando Stefan che si avvicinava a loro.
Caroline andò in contro al ragazzo.
"Mr. Salvatore mi spieghi perchè non ci ha mai detto che l'altro Mr. Salvatore fa il modello?" 
"Forse perchè non mi avete mai chiesto che lavoro facesse mio fratello?" disse Stefan stando sulla difensiva
"In effetti ha ragione lui Care" aggiunse Elena
"Tu sei la mia migliore amica e per definizione dovresti essere sempre dalla mia parte, traditrice!" 
"Comunque adesso Damon non lavora più, quindi non avrebbe avuto senso dirvelo"
"Perchè non lavora più? Non mi sembra che sia meno bello rispetto a questa foto" Chiese la bionda
Stefan non sapeva cosa rispondere, la ragazze gli erano molto simpatiche, ma non se la sentiva ancora di parlare con loro dei problemi di suo fratello; fortunatamente per lui la campanella suonò in quel momento.
"Ah, la campanella, mi dispiace devo scappare. Ciao." Disse praticamente correndo dentro l'edificio scolastico.
"Quel ragazzo non me la racconta giusta" 
"Care sei paranoica, io vado a lezione. Ci vediamo stasera da me?"
"Ok, ma vedrai che Bonnie mi darà ragione" esclamò la bionda avviandosi verso l'entrata.
 
"Cosa fai Stef?" chiese Damon notando il fratello preso a trasportare qualcosa giù dalle scale.
"Sto portando giù la playstation, vengono due miei amici più tardi."
"Vuoi una mano?" 
"Dam, piantala. Non devi fare sforzi per cose inutili, lo sai."
Damon sbuffò, non gli piaceva essere trattato come un povero malato, tantomeno da suo fratello. Stava per rispondere a tono a Stefan quando sentì il campanello suonare. Si alzò ed andò ad aprire, probabilmente erano gli amici di suo fratello.
"Ric ciao!" esclamò sorpreso, non si aspettava di vedere il suo migliore amico "Cosa ci fai qui?"
"Adesso non posso neanche passare a vedere come sta il mio migliore amico?" disse abbracciando il moro "Come stai Dam?"
"Ti prego non metterti anche tu, c'è già Stefan che mi tratta come un povero rincoglionito."
"E' solo preoccupato per te. Dopo l'ultimo periodo a New York hai fatto preoccupare anche me e Isobel, per non parlare di Kathrine."
"Senti, mi dispiace di avervi fatto preoccupare, ma adesso sto meglio. Penso che questa cosa della campagna stia funzionando sul serio."
"Speriamo." Disse l'insegnante non tanto convinto dalle parole dell'amico.
"Bè, ti va di autoinvitarti ad una serata di videogames con i tuoi alunni?" esclamò il moro cambiando argomento.
"Perchè no."
 
"Non ci credo. Il fratello di Stefan fa il modello?" disse Bonnie mentre Caroline le stava facendo la manicure.
"Faceva." la corresse la bionda "Pare che per un motivo non identificato abbia smesso."
"Non di certo perchè è diventato più brutto." 
"Ah Lena, qualcuna si è presa una cotta per un certo Salvatore dai penetranti occhi azzurri."
"Ma piantala Care, l'ho visto una volta in croce. Non nego che sia bello..." le amiche la guardarono storto "Ok bellissimo, ma di certo non mi posso prendere una cotta per uno con cui non ho praticamente mai parlato."
"Colpo di fulmine." esclamò Bonnie
"Ma dai. Poi è occupato. Comunque a me sembra che qualcun'altro" disse guardando Caroline "si sia presa una bella cotta per un altro Salvatore che conosciamo bene."
"Sgamata!" esclamò la bionda facendo una linguaccia alle amiche e diventando un po' rossa per l'imbarazzo.
 
"E la squadra dei vecchi regna." disse Damon schiacciando il 5 ad Alaric.
"Non vale. Nessuno ci ha avvisato che il signor Saltz fosse così bravo." esclamò Tyler un po' deluso dalla sconfitta.
"Anni di esperienza." disse il professore sorseggiando una birra.
Damon sussurrò qualcosa all'orecchio di Alaric e si alzò. Stefan guardò Ric con uno sguardo dubbioso, il professore mimò un "E' stanco" con le labbra e poi aggiunse ad alta voce "Bè dai partita a coppie? Io mi prendo il signor. Donovan sperando che giochi meglio di come sa la storia."
"Ci conti prof." disse Matt mettendo sul tavolino la birra appena finita.
 
"Ragazze io esco!!" gridò Jenna dal piano di sotto.
"Scusa Elena, ma dove va tua zia a quest'ora?" chiese Bonnie.
"E' qualche settimana che esce con un certo Elijah, un collega. Comunque mi fa molto piacere che si sia rifatta una vita sentimentale, non usciva più da quando io e Jeremy ci siamo trasferiti da lei."
"E brava Jenna!" esclamò Caroline facendo ridere le amiche.
 
 
Eccomi qua. Spero che il capitolo possa piacere.
GRAZIE A TUTTI!
 

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Capitolo 5
*** Disease ***


Stefan aveva deciso che prima di uscire per andare a scuola sarebbe passato a vedere come stava suo fratello, la sera prima quando Tyler e Matt se ne erano andati era già abbastanza tardi e aveva preferito lasciare Damon dormire, quindi adesso si stava avviando verso la stanza del moro.
Aveva attraversato il lungo corridoio e stava aprendo lentamente la porta della stanza di Damon, vedendo che il fratello era sveglio entrò e si sedette sul bordo del letto.
"Come ti senti Dam? Sinceramente però."
"Sono solo un po' stanco Stef, stai tranquillo." disse Damon cercando di mettersi a sedere, Stefan vedendo il fratello in difficoltà lo aiutò ad appoggiare il busto alla testiera del letto.
"Solo stanco? Non riesci neanche a reggerti in piedi"
"Non è vero" protestò Damon. Stefan guardò malissimo il fratello. "Vediamo" disse alzandosi e preparandosi a dover aiutare il moro in caso non fosse riuscito nel suo intento. Damon posizionò le gambe fuori dal suo letto, nonostante quel giorno si sentisse a dir poco una merda voleva dimostrare al fratello che non aveva motivo di preoccuparsi e che poteva andare a lezione tranquillo, tenendosi aggrappato alla testiera con le braccia si alzò lentamente dal letto, ma appena mollò la presa lo colse un senso di vertigini e se Stefan non l'avesse sorretto sarebbe sicuramente finito sul pavimento.
"La prossima volta stai a letto senza dimostrazioni di forza." sussurrò Stefan all'orecchio del fratello, lo aiutò a risdraiarsi sul letto e lo strinse in un abbraccio che Damon ricambiò con una stretta molto debole, Stefan mise una mano sulla fronte del fratello e si preoccupò sentendola terribilmente calda.
"Scotti Dam. Chiamo Kathrine, non voglio che tu stia da solo."
"Deve fare un servizio fotografico a New York, Stef non preoccuparti posso benissimo stare da solo."
"Tu non stai da solo oggi! Fine della discussione! Rimango a casa io!"
"Tutte scuse per non andare a scuola" sussurrò Damon chiudendo gli occhi per la stanchezza e provocando una risatina da parte del fratello minore.
 
"Sapete come mai Stefan è assente?" chiese Caroline agli amici
"Non ne ho idea, ieri sera stava bene. A proposito di ieri sera, sapete che il signor. Saltz è il migliore amico del fratello di Stefan?" 
"Sul serio Matt?" chiese Bonnie
"Si" confermò Tyler "E ieri sera ci ha anche stracciato alla playstation"
"Fate schifo ragazzi" disse Elena prendendo in giro i suoi amici e rubando l'ultima goccia di thè a Matt "Grazie per il thè Matty, comunque Care oggi potremmo passare da Stefan a portargli i compiti" aggiunse facendo un occhiolino alla bionda.
"Mi piacerebbe, ma oggi devo andare da papà e Steven. Passa tu, poi ci racconterai quanto erano fighi i fratelli Salvatore in tutto il loro splendore casalingo"
 
Damon era sdraiato sul divano in uno stato di dormiveglia aspettando che suo fratello tornasse dalla farmacia dove era andato per acquistare i farmaci che i medici gli avevano prescritto quando sentì il campanello suonare, si alzò facendo un po' di fatica ed andò ad aprire.
"Potresti anche ricordarti le chiavi qualche volta. Ah, Elena... ciao. Scusami pensavo fosse mio fratello, ti serve qualcosa?"
Elena fu stupita di vedere la faccia pallida e gli occhi stanchi del maggiore dei Salvatore, così diversi dalla prima volta che l'aveva visto.
"Cercavo Stefan, oggi era assente e volevo portargli i compiti. Ma a quanto pare non è in casa"
Damon le fece un sorriso molto tirato "No, non è in casa, ma tornerà a breve, entra pure se vuoi aspettarlo"
"Grazie" disse Elena entrando nell'enorme villa.
Il ragazzo impiegò tutte le sue forze per arrivare in salotto senza mostrare debolezza ad Elena e quando giunse a destinazione si buttò sul divano, quella casa non gli era mai sembrata così grossa.
"Non sapevo facessi il modello" disse la ragazza rompendo il silenzio creatosi tra i due.
"Bè non si vede?" scherzò Damon facendo un occhiolino ad Elena, che non potè fare a meno di arrossire "Comunque scherzi a parte, come fai a saperlo?"
"Caroline. Lei sa sempre tutto."
"Wikipedia vivente" esclamò il ragazzo facendo sorridere Elena e scogliendo un po' l'imbarazzo.
I due chiacchierarono per un po' fino quando sentirono la porta aprirsi.
"Dam sono arrivato, scusa il ritardo ma in farmacia c'era un po' di gente. Come ti sen... Elena ciao, cosa ci fai qui?"
"Ciao, ero passata per portarti i compiti, ma tuo fratello mi ha detto che non c'eri allora ti ho aspettato." 
"Ah, grazie. Vieni su in camera mia così me li passi tutti" disse uscendo dalla cucina con un bicchiere con dentro un liquido biancastro, che Elena classificò come una medicina; si avvicinò e lo porse al fratello "Devi bere questo" aggiunse con un tono talmente dolce che provocò alla ragazza un sorriso.
 
"Ok, geografia c'è un test dopodomani e basta, abbiamo finito."
"Grazie mille, Elena" disse Stefan sorridendole.
"Figurati, ma... cos'ha tuo fratello?" chiese la ragazza e notando l'insicurezza di Stefan aggiunse "Non sei obbligato a dirmelo, sappi solo che se vuoi parlarne io ci sono."
Stefan le sorrise "Damon è malato fin da quando era molto piccolo, i suoi anticorpi non funzionano bene quindi anche una semplice influenza lo prova molto. Lui è sempre riuscito a fare tutto nonostante questo, mi ha cresciuto ed è stato sia un fratello che un padre per me. Negli ultimi tempi a New York ha iniziato ad ammalarsi più spesso, abbiamo chiesto ai medici migliori dello stato, ma hanno detto che l'unica cosa che poteva aiutarlo sarebbe stata quella di traferirci in campagna e fargli lasciare il lavoro per un po', così avrebbe potuto respirare aria migliore e avere dei ritmi meno frenetici... quindi eccoci qua."
La ragazza notò la lacrima che scese lungo la guancia di Stefan mentre le raccontava questo, lo abbracciò e gli sussurrò che le dispiaceva.
"Ok, adesso è meglio che tu vada, altrimenti farai preoccupare tua zia." 
"Giusto." disse la ragazza.
Stefan accompagnò Elena alla porta.
"CIAO RAGGIO DI SOLE!" 
Elena ridacchiò, era la seconda volta che Damon la chiamava così "Ciao Damon, è stato bello conoscerti meglio. Ciao Stef, a domani."
"Ciao Lena" disse il ragazzo chiudendo la porta.
 
Stefan entrò in salotto e mise un panno umido sulla fronte del fratello.
"Meglio?" chiese
"Si, grazie Stef" disse il maggiore facendo un sorriso a suo fratello.
Il telefono di Damon squillò "Rispondi tu per favore" esclamò il moro.
Stefan prese il telefono del moro e rispose.
"Pronto"
Stefan? Dove cazzo è tuo fratello?
"E' qua Kath, cos'è successo?"
Cos'è successo? E' successo che si è dimenticato di andare a prendere la sua ragazza e le ha dato buca oggi!
"Kath, Damon è stato male, gli sarà passato di mente"
Non ne posso più!! Prima era tutto a posto e adesso BOOM sta sempre male! Dai piantala, ma cosa ne parlo a fare con te? Digli che io e lui dobbiamo parlare. Seriamente.
Così dicendo chiuse la telefonata.
"Dam era Kathrine. Era incazzata di brutto."

Ok, su questo capitolo ho molti dubbi quindi i vostri commenti sarebbero graditi per sapere se almeno a qualcuno è piaciuto o fa proprio schifo.
Vi ringrazio tutti!!

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Capitolo 6
*** Quarrel ***


 
Spero che il capitolo possa piacere, ringrazio tutti e non mi resta che augurarvi buona lettura :)

Stefan sedeva sul divano passando una mano tra i capelli del fratello che dormiva con la testa appoggiata sulle sue gambe quando il suo telefono vibrò dalla tasca dei pantaloni, il ragazzo spostò delicatamente la testa di Damon e la appoggiò su un cuscino, poi andò in corridoio.
"Pronto"
Ciao Stefan sono Caroline
"Ciao Care, ti serviva qualcosa?"
No, solo che oggi abbiamo deciso di trovarci tutti al Grill, volevo sapere se ti andava di venire. Ovviamente se vuoi stare con tuo fratello non ci sono problemi.
"Mio fratello?"
Elena mi ha detto tutto, lo dici a una: lo dici a tutte e tre.
"Ah, bè comunque non lo so. Vedo come sta Damon quando si sveglia, comunque mi farebbe piacere. Se non vengo ti mando un messaggio, altrimenti ci vediamo lì."
Ok Stef, ciao.
"Ciao Care."
Stefan si avviò verso il salotto pensando a Caroline, non la conosceva da molto, ma la ragazza lo aveva colpito fin da subito con i suoi modi aperti e sbarazzini, ma comunque molto dolci quando qualcuno aveva bisogno di qualcosa.
"Chi era?" Si sentì chiedere entrando in salotto.
"Ti sei svegliato?"
"No, sto dormendo, non vedi." ironizzò Damon.
"Vedo che stai meglio, mi fa piacere. Comunque era Caroline, mi ha chiesto se andavo al Grill"
"La bella biondina?"
"Lei non è solo bella, è dolce, simpatica e..."
"E ti piace" concluse Damon al suo posto
"No, cioè si... non lo so"
"Scoprilo!" esclamò il moro mettendosi in posizione seduta con l'aiuto delle braccia.
"Come faccio?"
"Vai al Grill, parlale."
"Non voglio lasciarti da solo" disse sedendosi accanto al fratello e posandogli una mano sulla fronte "Hai ancora la febbre alta, non me la sento Dam."
Damon guardò il fratello negli occhi "Stefan non devi preoccuparti, puoi benissimo lasciarmi solo un pomeriggio, se avessi bisogno di qualcosa ti chiamerei."
"Dam non lo so, non mi sentirei tranquillo. Chiamo Ric"
"Fai un po' come vuoi. Tanto non riuscirei mai a convincerti."
 
Caroline stava ascoltando con poca attenzione i discorsi delle sue amiche, sperava che Stefan riuscisse a venire al Grill. Si rese conto che i suoi desideri erano stati esauditi quando vide il ragazzo entrare nel locale col cellulare in mano e una faccia a dir poco tesa.
"STEF" gridò sbracciandosi per farsi notare dal ragazzo, Stefan le sorrise e lei non potè fare a meno di arrossire.
"Ciao ragazze, come state?"
"Noi bene, tu hai una faccia." disse Bonnie
"Scusatemi, è che sono un po' preoccupato"
"Bè, allora giochiamo e vedrai che ti passerà" esclamò la bionda trascinando Stefan al biliardo "Dimmi che sai giocare perchè io faccio pena, e dobbiamo assolutamente stracciarle"
"Me la cavo" rispose il ragazzo.
 
Al suonò del campanello Damon si alzò ed andò ad aprire la porta non senza fare un po' di fatica, perchè quei corridoi dovevano essere così immensi?
Una volta aperta la porta vide che oltre al suo amico c'era anche la moglie Isobel.
"Ei Ric, Isobel. E' tanto che non ci vediamo" disse sorridendo all'amica che si avvicinò e lo abbracciò.
"Veramente. Possibile che ogni volta che ti vedo tu sia sempre più bello?"
"Vacci piano" esclamò Alaric baciando la moglie.
"Bè non vorrete mica restare sulla porta a vita? Andiamo in salotto." disse Damon sentendo che le sue gambe non avrebbero retto ancora se fosse stato in piedi a lungo.
I tre si avviarono verso il salotto e appena arrivati Damon si buttò sul divano.
"Damon, ma con Kathrine cos'è successo? Prima mi ha chiamata, ma non ho capito molto." chiese Isobel sedendosi accanto all'amico.
"Stamattina era a New York e io le avevo promesso che sarei andato a prenderla e saremmo andati a fare un giro in città. So che non è una scusa valida, ma stamattina non mi sono sentito bene e me ne sono dimenticato" spiegò il moro.
"Secondo me invece è una scusa più che valida" disse la donna mettendo una mano sul braccio di Damon, così facendo però si accorse che il ragazzo stava tremando "Dam tremi, cos'hai?"
"Ho solo un po' freddo, tranquilla" Isobel guardò il marito.
"Vado a prenderti una coperta" disse Ric sorridendo al suo migliore amico.
 
"SIAMO I MIGLIORI!" esclamò Caroline abbracciando Stefan che inizialmente era imbarazzato poi ricambiò la stretta della ragazza.
"Tutto culo" disse Elena sorridendo agli amici "Ecco sono arrivati Matt e Tyler" aggiunse vedendo i due amici avvicinarsi.
"Adesso cosa si fa?" Chiese Bonnie sedendosi ad un tavolino, dopo quesa affermazione tutti i ragazzi guardarono Caroline.
"Mi sento un po' osservata" scherzò la bionda facendo un occhiolino.
"Dai di solito sai sempre cosa fare, pensaci un po'."
"Bè si può giocare ad obbligo o verità" propose la ragazza.
 
Isobel stava aiutando il marito a correggere i compiti di storia mentre Damon dormiva sul divano quando il campanello della villa suonò.
"Vado io" disse la donna. Aprì la porta e si trovò davanti Kathrine più arrabbiata che mai.
"Dov'è quel coglione?"
"In salotto, ma sta dor..." Kathrine non le fece finire la frase e corse verso il salotto.
"Tu mi devi delle spiegazioni, IMMEDIATAMENTE" esclamò la riccia svegliando il ragazzo.
"Ma Kath, non vedi che sta male? Aspetta un attimo"
"Tu fatti i cazzi tuoi Ric, anzi tu e la tua cara mogliettina sareste pregati di andarvene in un'altra stanza, grazie"
Damon si mise a sedere sul divano "Kath senti, mi dispiace non stavo molto bene e mi è passato di mente"
"Oh si certo ti è passato di mente, per te sono sempre l'ultima cosa a cui pensare, non mi calcoli mai Damon"
"Ma se ogni volta che usciamo mi stai appiccicata come una cozza"
"Ah adesso ti sto appiccicata come una cozza?? Non è colpa mia se ci provi con tutte"
"Io ci provo con tutte?"
"Oh si -raggio di sole-"
Damon si alzò dal divano nonostante gli tremassero le gambe.
"Se per te scherzare con un'amica di mio fratello è provarci mi sa che sei messa proprio male." Kathrine si avvicinò al ragazzo e gli tirò uno schiaffo.
"Sei messa male lo dici a tua sorella e non a me, sei solo un ragazzino presuntuoso"
"Kathrine per favore, oggi sono stanco. Parliamone un altro giorno."
"Oh si, giusto. Rimandiamo tutti i problemi. Non vuoi parlarne oggi? Bene non ne parliamo mai più. E' finita Damon."
"Dopo 5 anni mi molli perchè mi sono sentito male e non sono riuscito a venire a prenderti?"
A Kathrine sceserò delle lacrime dagli occhi.
"Senti Damon il fatto è che tu ti senti male troppo spesso, so che non è colpa tua, ma io così non posso andare avanti, scusami."
"Quindi erano tutte scuse, tu mi molli perchè sono malato?" 
"Se vuoi vederla così va bene. So di essere una persona orribile ma non posso andare avanti così, scusami tu ti meriti di meglio."
La ragazza non riuscì a guardare negli occhi l'ormai ex-ragazzo e se ne andò.
"Kath cosa?"
"Lasciami stare Isobel" disse sbattendo la porta.
 
"Stefan, obbligo o verità?" chiese Elena
"Verità"
"Il tuo primo bacio" disse Matt siccome nessuno aveva proposte migliori.
"In prima media, con una che non mi piaceva neanche, solo perchè tutti i miei amichetti avevano già baciato." rispose il ragazzo imbarazzato.
"Ok, Caroline: obbligo o verità?" chiese Bonnie.
"Dai io rischio con l'obbligo."
"Bacia Stefan!" esclamò Elena. Caroline guardò prima Stefan poi Elena che le fece un segno di incoraggiamento.
Caroline si stava avvicinando al ragazzo, le loro labbra erano vicinissime quando a Stefan suonò il cellulare.
"Ehm, scusate" disse Stefan molto imbarazzato tirando fuori il telefono dalla tasca.
Damon e Kathrine si sono mollati, la litigata non gli ha fatto bene, è meglio se torni. Scusa se interrompo la tua uscita.
Ric
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Elijah ***


 
Stefan entrò nella villa, si richiuse la porta alle spalle, percorrendo il lungo corridoio arrivò in salotto e vide suo fratello sdaiato sul divano più pallido che mai che dormiva tremando nonostante la coperta che Alaric gli aveva posto addosso. Isobel si avvicinò al ragazzo e lo trascinò in cucina per un braccio.
"Come sta?" chiese Stefan preoccupato per il fratello maggiore.
"Penso gli sia salita la febbre, la litigata con Kathrine lo ha provato parecchio."
Alaric li raggiunse, si avvicinò al lavandino, accese l'acqua e bagnò un panno che prima si trovava sulle fronte di Damon.
"Lascia stare Ric, faccio io. Mi dispiace molto avervi disturbati." disse il ragazzo prendendo il panno dalle mani dell'insegnante.
"Figurati Stef, tu hai 17 anni è normale che tu voglia uscire con i tuoi amici e comunque farei molto più di questo per il mio migliore amico. Adesso è meglio se noi andiamo a casa, ma se avessi bisogno di qualcosa non esitare a chiamarci."
"Non avete idea di quanto io vi sia grato."
Isobel abbracciò il ragazzo e gli diede un bacio sulla guancia, Stefan voleva molto bene a Isobel: con lei era a suo agio e la donna aveva sempre avuto degli atteggiamenti quasi materni con lui.
"Vi ho preparato qualche cosa da mangiare siccome so che la cucina non è il tuo forte. Salutaci Dam quando si sveglia."
"Grazie ancora" disse Stefan vedendo la coppia uscire dalla cucina e poi dalla villa.
Il ragazzo andò in salotto, rimboccò la coperta al fratello, si sedette per terra vicino al divano e tirò un sospiro di sollievo notando che Damon aveva smesso di tremare e che il suo viso aveva riacquistato un po' di colore.
 
Elena era appena arrivata a casa con Bonnie e Caroline che avrebbero cenato da lei.
"Io non avrò mai più il coraggio di guardarlo in faccia" disse Caroline buttandosi sul divano ancora turbata da quello che era successo poco prima con Stefan al Grill.
"Non dire così, ti avrebbe baciato se non fosse stato per il telefono"
"Ma Bonnie, secondo te un ragazzo può decidere di guardare uno stupido messaggio, invece di baciare me. Non sono mica il primo sgorbio che passa per strada."
"E' vero Care, ma se mio fratello stesse come sta Damon io interromperei qualunque cosa anche solo al dubbio che possa essere stato lui a contattarmi."
Caroline sbuffò non potendo negare che Elena avesse ragione "Comunque io non avrò il coraggio di parlarci."
"Secondo me lui sarà più imbarazzato di te." ipotizzò Bonnie
"Probabile." esclamò Elena "Chissà come sta Damon?" aggiunse poi con un po' di preoccupazione.
Jeremy scese le scale di corsa e si sedette sul divano con le tre amiche interrompendo i loro discorsi.
"Cosa si mangia stasera di buono?"
"Non cucina la zia?" chiese Elena
"No, esce con Elijah. Cosa mangiamo?"
"Ordiniamo una pizza" propose Bonnie
"Vedi, devi essere un po' più come Bonnie invece di continuare a fare domande Lena"
Elena lanciò un cuscino addosso al fratello minore.
 
Quando Damon si svegliò aveva ancora un tremendo mal di testa, ma sentì che il peggio era passato, almeno per quanto riguardava il dolore fisico.
"Ei Dam, come ti senti?"
"Meglio"
Stefan toccò la fronte del fratello "La febbre è scesa un po', ma comunque non devi sforzarti. Ric mi ha detto che con Kathrine è finita... cos'è successo?"
Una lacrima scese dalla guancia del maggiore dei Salvatore, che però si affrettò a nasconderla; non gli piaceva mostrarsi debole, soprattutto davanti a Stefan "Mi ha mollato perchè sono malato." spiegò il moro.
"Cosa?" chiese Stefan non potendo credere alle sue orecchie.
"Mi ha mollato a causa della mia malattia Stefan, è così difficile da credere?"
"Quella putt.."
"Stefan basta" lo interruppe Damon "Ha ragione lei. Come può stare con uno come me? Ha fatto bene. Non so come abbia fatto a non pensarci prima."
"Damon ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Se vuoi bene ad una persona non la lasci perchè sta male, è la cosa più innaturale del mondo."
Dopo quelle parole Damon abbracciò il fratello minore.
"Il mondo non è così buono come lo immagini tu, Stef." gli sussurrò all'orecchio
"Ce la fai ad alzarti o porto di qua la roba da mangiare?" chiese Stefan dopo aver sciolto l'abbraccio.
"Non dirmi che hai cucinato tu"
"Non sia mai!" esclamò il minore "Ci ha pensato Isobel"
"Per fortuna" mormorò Damon con un tono che fece scappare una risatina al fratello. Il moro mise una mano sulla spalla di Stefan e si alzò, dopo un po' di traballamenti riuscì a trovare l'equilibrio ed andò in cucina seguito dal fratello.
 
Il campanello suonò ed Elena si affrettò ad andare ad aprire, aveva molta fame non vedeva l'ora di mangiarsi la sua bella pizza e godersi una serata con le sue migliori amiche e suo fratello.
Quando aprì la porta però non si trovò davanti il fattorino, ma un uomo sulla trentina che giudicò molto affascinante.
"Tu devi essere Elena, io sono Elijah piacere di conoscerti" disse l'uomo baciandole la mano "Jenna è pronta?"
"Piacere mio" disse Elena appuntandosi mentalmento di dire alla zia che approvava i suoi gusti in fatto di uomini "Ecco mia zia." aggiunse vedendo Jenna scendere le scale.
"Sei incatevole."  
"Ti ringrazio Elijah." esclamò Jenna che salutò Caroline ricevendo dalla ragazza un segno di approvazione, poi Bonnie che le augurò buona fortuna e infine abbracciò la nipote uscendo poi con Elijah che rivolse alle ragazze un segno di saluto prima di chiudersi la porta alle spalle.
"Bene, comincia la serata!" esclamò Caroline che aveva definitivamente ritrovato il buon umore.

Ecco che appare anche il mio caro Elijah detto Swish :3 non potevo non metterlo.
Ringrazio tutti e fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione.

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Capitolo 8
*** Romantic evening ***


 
Era arrivato l'intervallo e Caroline era riuscita pienamente nel suo intento di evitare Stefan, in quel momento stava andando verso il bagno delle ragazze dove sapeva che lui non avrebbe potuto raggiungerla, ma si sentì bloccare da qualcuno per il polso.
"Caroline dobbiamo parlare"
Fantastico, l'ultima persona che voleva vedere!
"Stefan, non c'è niente di cui dobbiamo parlare"
"Invece si, ascoltami. Voglio farmi perdonare per ieri sera, ti va di venire da me per cena."
"Solo tu ed io?" chiese la ragazza
"Si, mio fratello uscirà e avremo la casa libera, dammi un'opportunità per rimediare"
"Si può fare" disse Caroline sorridendo al ragazzo.
 
"Sembri un ragazzino alla sua prima cotta" 
"La smetti di prendermi in giro Dam? Così non aiuti."
"Io vado da Ric, mi raccomando non entrare nella sala da pranzo, dev'essere una sorpresa anche per te."
"Se mi fai fare una figuraccia ti odierò a vita." disse Stefan preoccupato riguardo a come il fratello potesse aver conciato la stanza.
"Farai un figurone. Comunque: grazie Damon per aver sistemato la sala da pranzo in un modo incredibile e per aver cucinato in modo egregio per me e Caroline" disse il moro imitando la voce del fratello "Di niente Stefan, questo ed altro per il mio fratellino." aggiunse raggiungendo la porta
"Grazie Dam" sussurrò Stefan ridacchiando, sedendosi sul divano e iniziando a muovere la gamba sinistra per l'agitazione.
 
"Questo come vi sembra?" chiese Caroline alle amiche che erano sedute sul suo letto
"Fantastico, come gli altri 12 Caroline" disse Elena sdraiandosi
"Mi spieghi come fanno a starci tutti questi vestiti nel tuo armadio? Hai un nascondiglio segreto per caso?" chiese Bonnie stanca di dover dare pareri all'amica
"Siete molto d'aiuto, grazie" ironizzò la bionda sedendosi sul letto
"Metti quello blu" disse Elena 
"Quello blu? Sicura?"
"Si, il blu è decisamente il tuo colore" esclamò Bonnie cercando di far finire -la ricerca del vistito perfetto- come l'aveva definita Caroline "Poi hai un paio di scarpe che ci puoi abbinare tranquillamente" aggiunse sperando che questo potesse convincere la bionda
"Vada per quello blu allora."
Dopo essersi cambiata, sistemata i capelli e truccata Caroline chiese di nuovo un parere alle amiche
"Sei stupenda" la incoraggiò Bonnie
"Fantastica" esclamò Elena "noi andiamo a raccattare mio fratello e poi al Grill, mi raccomando quando torni voglio il resoconto dettagliato" aggiunse allegra trascinando Bonnie fuori dalla porta
"Buona fortuna Care"
"Grazie Bonnie" rispose la bionda facendo un sorrisone alle amiche
 
Il campanello suonò e Stefan aprì la porta trovandosi davanti Caroline bella come non mai
"Ciao Caroline, sei bellissima" disse il ragazzo porgendole la mano
"Ti ringrazio" 
Lei gli prese la mano ed entrarono in casa, Stefan la guidò verso la sala sa pranzo non sapendo cosa aspettarsi. Quando entrò nella stanza Caroline rimase a bocca aperta, sul tavolo c'erano delle candele che insieme ai lampadari di cristallo creavano degli splendidi giochi con la luce; quando Stefan le scostò la sedia per farla accomodare la bionda vi trovò sopra una splendida rosa blu che la lascio ancora una volta a bocca aperta, Stefan si appuntò mentalmente di ringraziare ancora il fratello.
 
Elena entrò nel Grill insieme a Bonnie e Jeremy, i tre ragazzi si sedettero ad un tavolino ed ordinarono qualcosa da bere.
"Chissà come se la sta cavando Caroline?" disse Elena
"Secondo me benissimo, quei due si piacciono si vede lontano un kilometro"
"Bè c'è altra gente che si piace e non si fa avanti" ribattè la ragazza "Riferimenti a cose e persone puramente casuali" aggiunse poi vedendo la faccia dei due a cui non era scappata l'allusione alla loro situazione
"Guardate" disse il ragazzo "c'è il Signor Saltz"
Elena notò che Alaric stava parlando con qualcuno, ma siccome il professore le era davanti non riusciva a vedere la faccia di questa persona, quando l'uomo si spostò la ragazza vide Damon Salvatore in tutto il suo splendore, possibile che quel ragazzo la lasciasse sempre a bocca aperta?
"C'è anche Damon, vado a chiedergli come sta" disse volendo lasciare da soli la sua migliore amica e suo fratello, sperando che finalmente quei due si dessero una mossa.
"Giorno Signor Saltz, ciao Damon" disse la ragazza avvicinandosi ai due con un sorriso
"Ciao Elena, ti serve qualcosa?" chiese il professore
"Fammi indovinare, vuoi lasciare soli i tuoi amici."
"Tu mi preoccupi, leggi nella mente?"
"Si vede che si piacciono" disse alzando le spalle
"Tu come stai?" chiese con una voce dolce che fece sorridere il ragazzo "Stefan era piuttosto preoccupato ieri"
"Molto meglio, grazie" rispose il ragazzo sorridendole.
 
"Allora come ti è sembrata la cena?" chiese Stefan
"Ottima, tuo fratello è un cuoco bravissimo. Direi che la serata sarebbe perfetta se succedesse ancora una cosa"
"Cosa?" chiese Stefan portando la ragazza in salotto per poi farla sedere sul divano 
"Questo" disse la bionda trascinando il ragazzo con lei sul divano per poi baciarlo. Stefan si sentì benissimo in quel momento; appena i due si staccarono il ragazzo le diede un dolcissimo bacio sulla guancia.
"Vuoi essere ufficialmente la mia ragazza?" sussurrò Stefan all'orecchio di Caroline
"Aspettavo solo che me lo chiedessi" esclamò la ragazza baciandolo nuovamente.
 
"Ragazzi io devo andare, Dam vuoi venire con me o resti qui?" chiese Alaric all'amico
"Penso che resterò qui con Elena, se non ti dispiace Ric."
"Nessun problema" disse l'uomo facendo un cenno di saluto alla sua allieva e uscendo dal locale.
"Vedo che sia mio fratello che il tuo si stanno dando da fare" esclamò Damon indicando Jeremy che chiacchierava allegramente con Bonnie avvicinandosi sempre di più alla ragazza.
"Già" disse Elena "Chissà come va tra Stefan e Caroline"
"Andrà benissimo, dopo la sala e la cena che gli ho preparato rimarrei stupito se lei non cadesse ai suoi piedi"
"Hai fatto tutto questo per tuo fratello?" chiese la ragazza 
"Mi sentivo romantico" disse il moro sorridendo ad Elena "Perchè non andiamo a fare un giro? Tanto quei due non si accorgeranno di certo della nostra assenza"
Elena ci pensò un attimo poi accettò.
I due stavano chiacchierando girando per il parco della città quando Damon si accorse che la ragazza stava tremando allora si tolse la giacca e la pose sulle spalle della mora
"Grazie" disse la ragazza sorridendo "Ma così non prenderai freddo?"
"No, tranquilla. Sto bene così."
"Si è fatto piuttosto tardi." constatò la ragazza guardando l'orologio "Devo tornare a casa"
"Ti accompagno" disse il moro "Sempre se non ti dispiace"
"No, mi fa molto piacere, grazie"
Damon accompagnò la ragazza fino a davanti casa.
"Ti ringrazio per la serata" disse lei "E' stato bellissimo"
"Grazie a te, cosa ne diresti di sentirci più spesso?" chiese lui facendole un occhiolino
Elena non potè credere alle sue parole "Certo, mi farebbe molto piacere" disse abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia
"Buonanotte Elena" sussurrò lui
"Buonanotte Damon" disse lei chiudendosi la porta alle spalle, non riuscendo a togliersi dalla mente gli splendidi occhi color del mare del ragazzo.

Ringrazio tutti quanti per le recensioni e ringrazio anche i lettori silenziosi, mando un bacione a tutti e spero che la storia vi possa piacere :)

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Capitolo 9
*** Welcome to NY ***


Era passato qualche giorno da quando Stefan e Caroline si erano messi insieme, in quei giorni Elena era andata spesso con Caroline a casa del ragazzo dell'amica e aveva passato molto tempo con Damon, affezionandosi parecchio al ragazzo.
 
Caroline era con Stefan. Dopo aver terminato le lezioni il progetto iniziale era quello di uscire per andare a fare una passeggiata nel parco, ma dato che il tempo non era dalla loro parte avevano optato per la casa del ragazzo dove potevano restare al coperto.
"Prego Madame" disse Stefan aprendo la porta e facendo cenno alla ragazza di entrare.
"Grazie Monsie" esclamò Caroline prendendo la mano al ragazzo e trascinandolo con lei dentro la villa.
"Monsieur, Caroline" la corresse lui ridendo
"Si va bè, quella roba lì" disse lei per poi baciarlo
"Ciao piccioncini!" 
"Ei Damon, tuo fratello è un pignolo" esclamò la bionda facendo una linguaccia al suo ragazzo
"Pensa che io lo sopporto da 17 anni" disse Damon facendo una faccia che fece ridere la bionda.
"Pensa che io sopporto te 17 anni" ribattè Stefan rivolgendosi al fratello
"Già, dovrebbero farti santo: Santo Stefan, senti come suona bene!" disse il moro sorridendo
"Ma vi siete messi d'accordo?" chiese Stefan guardando i due 
"Può essere" disse la bionda facendo un occhiolino a Stefan "Cos'è quello Damon? Un altro dei tuoi fantastici alcolici?" chiese Caroline vedendo che il moro aveva in mano un bicchiere e avvicinandosi a lui con una faccina supplichevole; adorava gli alcolici di Damon!
"Vuoi assaggiare?" chiese lui porgendole il bicchiere
"No, non... " iniziò Stefan per poi interrompersi ad un cenno del fratello maggiore
"Dai Stef, non sarà mica così forte" disse Caroline prendendo il bicchiere dalla mano di Damon, assaggiò il liquido che conteneva per poi sputarlo immediatamente 
"Se hai rovinato il tappeto sei morta" esclamò Damon
"Ma che schifo. Che roba è?" 
"Un farmaco" rispose Stefan al posto del fratello
"Vaffanculo Dam, avevi detto che era un liquore!" esclamò la ragazza facendo una faccia finta offesa
"A dire la verità io ho chiesto solo se volevi assaggiare, mai detto che questo fosse un liquore. Tu mi credi un uomo spregevole Caroline" disse mettendosi una mano sul cuore per poi prendere il bicchiere dalle mani della ragazza e bere ciò che restava della medicina "Possibile che questa roba faccia sempre più schifo?" aggiunse facendo una smorfia
"Ogni quanto devi berla?"
"Tutti i giorni"
"Condoglianze" esclamò la ragazza mettendo una mano sulla spalla del moro per poi andare a sedersi sul divano
"Ah, Stef" disse il moro rivolgendosi al fratello "Prima mi ha chiamato Pearl, mi ha detto che uno dei ragazzi ha avuto un imprevisto, non può partecipare ad un servizio fotografico e mi ha chiesto se stavo abbastanza bene per sostituirlo"
Stefan guardò il fratello "E tu cosa vuoi fare? Te la senti?" chiese 
"Aspetta, è quella Pearl che penso io?" intervenne Caroline
"Non so che cosa pensi tesoruccio. Va bene che sono fantastico, ma non leggo ancora nella mente" disse Damon entrando in cucina
"Penso di si, se la Pearl che intendi tu è la stilista" disse Stefan ignorando il commento del fratello
"OH MIO DIO" gridò Caroline saltando in piedi
"Puoi venire anche tu se vuoi" esclamò Damon uscendo dalla cucina con un altro bicchiere in mano
"Quanta roba devi prendere?" chiese la ragazza vedendolo
"Tanta" disse il ragazzo facendo una smorfia
"Comunque posso venire dove?"
"Al servizio fotografico svegliona, se dico che siete con me potete venire anche tu e le tue amiche."
"Quindi hai deciso di andarci?" chiese Stefan un po' preoccupato
"Pensavo di si" rispose Damon "Ultimamente mi sento meglio. Pearl mi ha sempre aiutato per qualunque cosa, mi ha chiesto un semplice favore e mi farebbe piacere accontentarla. La cosa che mi stancava era il dover fare continue sfilate e servizi senza pause, ma un servizio fotografico solo non dovrebbe creare problemi."
"Si, hai ragione, ma per sicurezza voglio venire anche io, nel caso non ti sentissi bene."
Damon annuì.
"Davvero possiamo venire anche io, Elena e Bonnie?" chiese Caroline entusiasta
"Si Barbie, te l'ho già detto: non ci sono problemi" disse il moro sedendosi sul divano e appoggiando il bicchiere ormai vuoto su un tavolino
"Sei stanco?" chiese Stefan
"Adesso non posso neanche sedermi e mi chiedi se sono stanco? Sto bene Stef, sul serio. Ti preoccupi troppo fratellino" disse Damon sorridendogli
"Lo so, solo che non riesco a farne a meno" Damon annuì comprensivo e Caroline si avvicinò al suo ragazzo e lo abbracciò
"Sei molto dolce" gli sussurrò ad un orecchio.
 
"Caroline non mi stai prendendo per il culo? sul serio possiamo andare a New York a vedere i modelli di Pearl senza dover pagare un centesimo?" chiese Elena scettica mentre si spazzolava i capelli col cellulare in vivavoce appoggiato vicino allo specchio.
SI, ti ripeto che Damon ha detto che possiamo entrare se siamo con lui. 
"Quel ragazzo guadagna punti ogni giorno che passa"
Elenuccia è cotta di un certo Salvatore disse la bionda scherzando Ah comunque, portati anche Jer: gli rifili la scusa che Stefan non vuole essere l'unico maschio.
"Perchè dovrei portarmi Jer?" chiese la more confusa
SVEGLIA, per la nostra cara Bon-Bon. Se aspettiamo che quei due facciano da soli faccio in tempo a sposarmi, divorziare e risposarmi di nuovo.
 
Il giorno dopo
"Wow" fu l'unica cosa che Caroline riuscì a dire una volta scesa dall'aereo.
"Benvenuti a New York!" disse Damon sorridendo al gruppo di amici.


Allora, sono consapevole del fatto che in questo capitolo non succeda praticamente niente, ma mi serviva per anticpare il prossimo. Spero che almeno a qualcuno possa piacere ugualmente.
Un bacione e un grazie immenso a tutti quelli che sono arrivati fin qua, e soprattutto a chi recensisce, mi fa molto piacere sentire i vostri pareri :)

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Capitolo 10
*** Born for this ***


Una volta uscito dall'aeroporto il gruppo raggiunse Pearl che stava aspettando Damon all'uscita accanto ad una splendida limousine bianca
"Damon, è un piacere vederti" disse la donna abbracciando il moro "Ciao Stefan." aggiunse guardando il minore dei Salvatore che le rivolse un cenno di saluto
Una ragazzina minuta uscì dalla macchina
"DAM, STEF" gridò saltando addosso ai due fratelli 
"Ciao Anna" dissero insieme Damon e Stefan abbracciando la ragazza
"Ragazzi" esclamò il moro rivolgendosi a Caroline, Elena, Bonnie e Jeremy "Vi presento Pearl e sua figlia Anna"
Il gruppo si presentò alle due donne ed Elena dovette parlare anche per Caroline perchè la ragazza era talmente emozionata che non ricordava nemmeno il proprio nome.
"Mi dispiace ragazzi ma devo rubarvi Damon, dobbiamo andare a preparci. Intanto se volete fare un giro in città fate pure, il servizio fotografico comincia alle 4. Stefan sai dov'è il posto vero?"
"Si Pearl, vicino a Central Park. Anna vuoi venire con noi a fare un giro?" chiese il ragazzo all'amica
"Volentieri" disse la ragazza rivolgendo a Jeremy un'occhiata che Bonnie non apprezzò per niente.
 
"Io non la sopporto" sussurrò Bonnie ad Elena, i ragazzi stavano passeggiando per Central Park e, secondo Bonnie, Anna ci stava provando spudoramente con Jeremy, ma la cosa che dava fastidio alla ragazza era che lui le dava anche corda.
"Non è che non la sopporti, non sopporti il fatti che ci provi con Jer" la corresse Elena sottovoce "Bè, da quanto vi conoscete tu e Stefan?" aggiunse poi ad alta voce rivolgendosi ad Anna per fare un piacere alla sua migliore amica e distogliere l'attenzione della ragazza dal fratello
"Da tantissimo tempo. Ci siamo conosciuti quando lui aveva 10 anni e io 9." spiegò la ragazza sorridendo a Stefan.
"Mio fratello era appena diventato maggiorenne e lavorava per Pearl già da due anni, i miei sono morti quell'anno e Damon è diventato il mio tutore legale. Siccome non sapeva dove lasciarmi quando lavorava mi portava con lui." aggiunse il ragazzo
"E mia mamma portava me a lavoro perchè mi divertivo a gironzolare tra i camerini. Ci siamo conosciuti mentre Dam e mia madre lavoravano e siamo diventati amici praticamente subito."
 
"Ragazzi" intervenne Elena interrompendo i commenti di Caroline su quanto fosse favoloso quel posto "So che il servizio comincerà tra poco, ma io dovrei andare in bagno abbastanza urgentemente"
"Bè non è mica uno spettacolo potresti andare in bagno anche se fosse già iniziato" esclamò Anna "Sali quelle scale, seconda porta a destra" aggiunse per poi tornare a parlare con Jeremy, se gli sguardi avessero potuto uccidere quello che Bonnie riservò ad Anna in quel momento avrebbe decisamente mandato la ragazza nella tomba.
"Torno subito" esclamò Elena alzandosi.
Salì le scale e percorse il corridoio finchè raggiunse il bagno.
Una volta finito si fermo un attimo allo specchio per ricontrollare il trucco, aprì la porta e sbattè contro qualcosa, alzando gli occhi si rese conto di essersi scontrata con Kathrine; si ricordò che Stefan le aveva detto che Kathrine e Damon lavoravano insieme come modelli e si rimproverò per non aver pensato di poterla incontrare.
"Scusa" disse la donna entrando nel bagno, Elena notò le lacrime che le rigavano guance.
Ad Elena venne in mente che Kathrine aveva lasciato Damon da poco, temette che le lacrime della donna fossero causate dall'incontro col ragazzo e si preoccupò un po' per lui: voleva parlarci e rassicurarlo, ma non sapeva assolutamente dove poterlo trovare. 
Una donna sulla cinquantina uscì da una delle tante porte di quel lunghissimo corridoio
"Alexandra, Damon preparatevi che dopo Natasha e John ci siete voi" disse quella signora praticamente urlando.
Se Elena aveva capito bene la donna aveva chiamato Damon quindi la ragazza era arrivata alla conclusione che lui dovesse trovarsi in quella stanza. Era indecisa se entrare oppure raggiungere Stefan e raccontargli l'accaduto, le sue gambe si mossero istintivamente verso la porta. Era troppo preoccupata per Damon, doveva entrare.
Bussò, quando una voce femminile le disse di entrare aprì la porta e lo vide, Damon era sempre bellissimo, ma in quel momento, con i capelli appositamente spettinati e con un leggerissimo trucco che lo rendeva meno pallido del solito, era oltre il limite della bellezza, quasi divino; Elena rimase per qualche istante a bocca aperta, ma si ricompose quando il ragazzo chiamò il suo nome e si alzò per raggiungerla.
"Ti serviva qualche cosa?" le chiese Damon atono uscendo e chiudendosi la porta alle spalle
"No è che ho visto Kathrine prima, stava piangendo" disse Elena parlando un po' troppo velocemente "Avevo paura che aveste litigato ed ero preoccupata per te. Stefan ha detto che l'ultima litigata con lei ti aveva provato molto quindi..." 
Damon abbracciò la ragazza interrompendo il suo discorso
"Grazie Elena, sei stata molto dolce a venire a cercarmi. Si, abbiamo litigato; ed è vero che l'ultima volta questo mi aveva provato molto, ma stavo già male da prima." La rassicurò il ragazzo "In questo momento sto bene, sei tranquilla adesso?" Chiese prendendo il viso di lei tra le mani.
La ragazza annuì e abbracciò Damon avvicinando sempre di più il suo viso a quello del ragazzo.
Quando arrivò il momento che sembrava perfetto per un bacio il ragazzo si scostò e dopo questo gesto Elena si chiese come avesse fatto ad essere così stupida a pensare di poter piacere ad un ragazzo come Damon, come avesse fatto a scambiare degli scherzi per un interesse serio; si voltò per andarsene, ma il ragazzo la prese per un braccio e la bloccò.
"Scusami" disse "Non è per te, tu mi piaci e anche molto ad essere sincero, ma non mi sento pronto." confessò Damon
"No scusami tu" disse la ragazza "Non avevo considerato il fatto che ti sei appena lasciato con Kathrine e..."
Damon la interruppe "No, non hai capito Elena, non è per questo. Con Kathrine le cose non andavano bene già da un po'. E' solo che quando mi ha mollato lo ha fatto per un motivo preciso e io la capisco. Magari tu non te ne rendi conto, ma non è semplice stare con una persona che metà delle volte che ti vede sta male."
Elena non poteva credere alle sue orecchie "Io invece penso che sia difficilissimo per una persona che sta male affrontare tutto da sola." ribattè lei "E quello che ha fatto Kathrine è una cosa spregevole, non capisco come si possa anche solo pensare ad abbandonare una persona che dici di amare solo perchè è ammalata. So benissimo che sarebbe difficile per entrambi, ma insieme lo renderemmo meno difficile."
Damon le sorrise "Sei sicura?" chiese
"Si" esclamò lei sicura come non lo era mai stata nella sua vita.
Damon la guardò negli occhi ed Elena si perse nell'oceano di quelli del ragazzo.
Il ragazzo la baciò in un modo dolce, ma allo stesso tempo passionale ed Elena si sentì perfetta, come se fosse nata solo per incontrarlo e stare con lui e finalmente avesse raggiunto quello che, pur non sapendo, cercava da tutta la vita.
"Ti va di affrontare questa cosa con me?" le sussurrò lui all'orecchio
"Certo" disse lei abbracciandolo e lui la baciò nuovamente
"Adesso scendiamo che tocca a me e voglio la mia ragazza ad ammirarmi in tutto il mio splendore" disse lui facendole un occhiolino.

Ok, allora vorrei sapere cosa ne pensate, perchè non sono molto sicura della mia scelta di mettere il Delena così presto.
Spero abbiate apprezzato, un bacione.

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Capitolo 11
*** My angel ***


 
Caro diario,
oggi è stata una giornata davvero intensa, non ci crederai mai: IO E DAMON STIAMO INSIEME!
Lui è convinto di essere un peso per me, ma io penso che, anche se non lo da a vedere, abbia davvero bisogno di qualcuno che lo sostenga . Caroline e Stefan sono davvero una bellissima coppia, sono molto contenta di vedere Care così coinvolta e Damon mi ha confessato che era da tanto tempo che non vedeva Stefan così felice.
Sono un po' preoccupata per Bonnie, lei e mio fratello si piacciono praticamente da sempre; io e Care eravamo praticamente convinte che si sarebbero messi insieme, ma quando siamo andati a New York a vedere il servizio fotografico di Damon (non immagini neanche quanto fosse bello mentre posava: in assoluto la persona più bella che io abbia mai visto) abbiamo incontrato Anna, una vecchia amica di Stef e Dam; lei ci ha provato con Jer e non so per quale motivo lui è stato al gioco; diciamo che a Bonnie questa cosa non è piaciuta molto e sinceramente neanche a me, sai quanto ci tengo a lei e sai che mi fa male vederla triste.
In questo momento sono in camera di Damon, dopo il viaggio di ritorno era un po' stanco quindi mi sono fermata a villa Salvatore perchè non mi andava di lasciarlo solo: per lui è stata una giornata abbastanza impegnativa, ha incontrato quella stronza della sua ex e ci ha litigato, lui dice di no, ma secondo me la lite lo ha provato molto. Lo sto guardando dormire e mi sento la ragazza più fortunata del mondo; è il mio angelo dai capelli corvini e il cielo intero dentro gli occhi!
"Elena? Cosa ci fai ancora qui?" la ragazza chiuse il suo diario e si posizionò sul letto accanto al moro
"Pensavo ti avesse fatto piacere svegliarti e trovarmi qui. E poi non mi andava di lasciarti da solo." rispose Elena
"Il risveglio migliore della mia vita" disse lui mettendosi a sedere e baciandola "Sto bene, non preoccuparti, ero solo un po' stanco"
Elena annuì e lo abbracciò "Devo andare a casa o Jenna mi darà per dispersa"
Damon fece una faccia che fece ridere la ragazza "Devi proprio?" chiese trascinando Elena sotto le coperte "Non puoi dire, che ne so... che dormi da Caroline?"
"Lei mi tenta signor. Salvatore" disse la ragazza baciando il moro.
 
Se mia zia ti chiede qualcosa io dormo da te ;)
Lena.
"Eh brava Elenuccia" commentò Caroline 
"Cos'ha fatto?" chiese Bonnie all'amica
"Dorme" disse facendo il segno delle virgolette con le mani "da Damon"
"Beate voi che avete una vita sentimentale" commentò la mora
"Tu ce l'avresti una vita sentimentale se ti svegliassi un po'" esclamò la bionda sedendosi sul divano di casa Bennet e prendendo una cucchiaiata di gelato dalla tazza dell'amica "A te piace lui, a lui piaci tu. Non riesco a capire cosa manca"
"Dai, hai visto come ci provava con quella tizia di New York"
"Parlaci" 
"Tu fai sembrare tutto semplice" commentò la mora
"MA E' SEMPLICE BONNIE: parlate, vi chiarite, vi mettete insieme e io ed Elena canteremo l'Alleluja" disse Caroline gesticolando animatamente e facendo ridere Bonnie 
"Oh certo, poi ci sposiamo abbiamo 3 figli e ci trasferiamo in Messico"
"Messico, sul serio? Se proprio dobbiamo fantasticare diciamo Parigi, Roma, New York"
"New York anche no" commentò la mora
"Ma sei paranoica! Seriamente Bon, devi parlare con Jeremy"
"Si si, domani mattina" disse Bonnie accondiscente
"L'hai detto" concluse la bionda
 
"Elena?"
"Ciao Stefan" disse lei sorridendo al ragazzo
"Damon dov'è?" chiese il ragazzo
"In camera sua, sta dormendo. Ieri sera era un po' stanco quindi ho preferito lasciarlo riposare stamattina"
"Hai fatto bene" disse il ragazzo prendendo due tazze dall'anta della cucina "Cosa vuoi per colazione?" le chiese
"Oh quello che prendi tu, grazie"
"Ci mancherebbe, non lascio mica mangiare la mia cognatina al bar"
"Come suona bene" commentò lei facendo ridacchiare il ragazzo
Finita la colazione i due ragazzi andarono a scuola con la macchina di Stefan e appena arrivati raggiunsero Bonnie e Caroline.
"Elena tu mi devi raccontare tutto!" esclamò la bionda vedendoli
"Ciao anche a te tesoro" disse Stefan
"CIAO!" urlò lei saltandogli in braccio "Bè Lena, dai racconta"
"Abbiamo dormito" dopo questa affermazione la faccia della bionda cambiò improvvisamente
"Potresti anche scendere" disse Bonnie vedendo che Caroline era ancora in braccio al suo ragazzo
"Bè potrei anche restare qua tutto il giorno" commentò la bionda
"Anche no" esclamò il ragazzo buttandola giù
"Cattivo" disse lei girandosi, così facendo potè vedere Jeremy entrare nel cancello "Bon-Bon è arrivato il tuo momento" aggiunse indicando il ragazzo
"Ok, auguratemi buona fortuna"
 
Damon aprì gli occhi e non trovando Elena si preoccupò leggermento, sotto la sua mano sentì qualcosa e guardandoci vide un pezzettino di carta.
Sono andata a scuola con Stefan, quando mi sono svegliata stavi dormendo come un angelo e non ho voluto svegliarti. Passa una buona mattinata tesoro, ci vediamo oggi pomeriggio.
Elena <3
Leggendo quel biglietto gli spuntò un sorriso sulle labbra.

Ta-daaaa eccomi qua! Spero abbiate apprezzato un bacione e un grazie a tutti :)

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Capitolo 12
*** Toast ***


"Speriamo che questa sia la volta buona" esclamò Caroline
"La volta buona per cosa?" chiese Stefan
"La volta che si mettono insieme" rispose Elena al posto della bionda.
"Si piacciono da una vita e sanno che è una cosa corrisposta, mentre si stavano ancora svegliando io ho fatto in tempo a mettermi con te" esclamò baciando il ragazzo "ed Elena con tuo fratello" aggiunse poi
"Già" disse Stefan "Avete un debole per i Salvatore è?"
"Come si fa a non averlo?" ribattè la bionda stringendosi al suo ragazzo
"Ma piantatela di fare i piccioncini" esclamò Elena avviandosi dentro la scuola, seguita poi dalla coppietta.
 
"Jeremy, dobbiamo parlare" esclamò Bonnie andando incontro al ragazzo
"Ei Bonnie, che problema c'è?" chiese lui
"C'è un problema che si chiama Anna ed è una ragazzina petulante e viziata di New York" ribattè la ragazza
"Anna? Cosa ti ha fatto?"
"A me niente"
"Bonnie per favore mi spieghi?" chiese Jeremy confuso
"C'è che mi da fastidio come ci hai provato con lei, ecco l'ho detto!" spiegò lei
"Perchè dovrebbe darti fastidio? non mi risulta di essere il tuo ragazzo." esclamò il ragazzo irritato.
"Bè, io cosa sono per te?" chiese Bonnie
"Un'amica" disse lui confuso da quella domanda "Un'amica speciale" si corresse poi
"Sai Jer, devi essere più chiaro! Citando una delle perle di saggezza di Caroline: ci sono due tipi di amiche speciali, c'è l'amica speciale del genere migliore amica praticamente sorella, e c'è l'amica speciale del genere quasi la tua ragazza. Se rientrassi nella prima categoria mi darebbe fastidio perchè come sorella ti direi che quella non è gente per noi, quella ragazza è sempre stata abituata ad avere ciò che voleva subito, ha i soldi che le escono dal buco del culo; se rientrassi nella seconda categoria mi darebbe fastidio perchè sarei gelosa. Vedila un po' come vuoi."
"Adesso posso parlare io?" chiese Jeremy ricevendo dalla ragazza un segno di consenso "Allora direi che, a giudicare da come sei fine quando si parla di Anna, io per te rientro nella seconda categoria!"
"Io so cosa sei tu per me, voglio sapere cosa sono io per te. Scusa il gioco di parole"
"Tu sei l'amica speciale per cui da piccolo hai una cotta, ma pensi sia impossibile perchè lei è più grande ed è la tua migliore amica di tua sorella; quindi speri che ti passi. Poi cresci ed inizi ad uscire con delle ragazze però ti accorgi che nonostante tu sia con loro la guardi per vedere la sua reazione, che quando lei suona il campanello ti ritrovi a sperare che tua sorella non sia in casa per poter passare del tempo insieme senza cercare scuse; ti accorgi che lei con i suoi boccoli e i suoi occhi dolci ti è entrata dentro, anzi c'è sempre stata. Mi piaci Bonnie ok?"
"Ok" disse lei sorridendo
Jeremy rimase un po' stranito dalla reazione della ragazza, non sapeva che cosa fare; lui si era aperto con lei e lei gli aveva risposto ok, un semplice ok.
"Bè vuoi stare lì impalato o mi baci?" chiese Bonnie stupendo ancora di più il ragazzo. Da dove l'aveva tirata fuori questa grinta?
 
"Dobbiamo festeggiare" esclamò Caroline
"Perchè dovremmo festeggiare?" chiese Elena "L'hanno solo confermato, ma in realtà stanno insieme praticamente dalla culla"
"Dobbiamo festeggiare perchè, mie care, è la prima volta che siamo tutte tre occupate contemporaneamente" spiegò la bionda
"Eppure" intervenne Bonnie "Siamo qua noi tre, a casa di Elena. Senza Jeremy, senza Stefan e senza Damon"
"Eh già" disse Elena ridacchiando
"A proposito, tu non dovevi andare da mr. Figo oggi?" chiese Caroline rivolgendosi alla ragazza
"Si, ma mi ha chiamato Stefan e ha detto che era ancora un po' stanco"
"Capisco" disse Bonnie 
"Bè adesso escludiamo le cose tristi" esclamò Caroline "Bisogna brindare" aggiunse tirando fuori dal frigorifero una bottiglia di coca-cola
"Con la coca?" chiese Elena scettica
"Io preferisco la coca alla birra, e purtroppo noi non disponiamo della vasta gamma di alcolici di Damon, che tralatro adesso dovrò controllare prima di bere"
"Devi controllare?" chiese Bonnie curiosa
"Storia lunga" liquidò Caroline versando la coca-cola in tra bicchieri. Elena ne prese uno e lo alzò "A noi tre" disse poi
"Che siamo unite da un'amicizia indistruttibile" aggiunse Caroline 
"E abbiamo trovato dei ragazzi uno più bello dell'altro" aggiunse poi Bonnie
"Letteralmente" esclamò la bionda
"Come?" chiese Bonnie
"Letteralmente uno più bello dell'altro, senza offesa per Jer, ma Stefan è più bello; e mi duole dirlo ma Elena ha il più figo di tutti"
"Fa il modello per un motivo" ribattè la Gilbert
"Io dico che festeggiare da sole non ha senso" esclamò Caroline "Abbiamo fatto il nostro brindisi adesso prendiamo su Jeremy e andiamo a casa Salvatore da quei due là"
"Ma... " ribattè Elena "Se Damon non sta bene, non mi pare il caso"
"Primo: non è che non sta bene, sarà solo un po' stanco, secondo: sai com'è Stefan, con suo fratello diventa mr. Protezione; avrà esagerato come il solito." rispose la bionda
"Io vado a raccattare Jeremy e poi andiamo ok?" esclamò Bonnie contenta di poterlo dire senza provare vergogna.
 

Ok, non mi piace fare dei capitoli senza il mio dolcissimo Damon, ma ogni tanto sono necessari purtroppo. Spero abbiate apprezzato nonostante l'assenza del nostro figone ;)

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Capitolo 13
*** I'll be here for you. ***


 
Il gruppo suonò il campanello di villa Salvatore con l'intento di chiamare Stefan e Damon e di andare al Grill per una serata tutti insieme, Stefan aprì la porta e il suo sguardo fu catturato dallo splendido sorriso della sua ragazza.
"Pronto?? Terra chiama Stefan" scherzò Jeremy
"Ehm... scusate" sussurrò il ragazzo imbarazzato "E' che... è ogni volta più bella"
Caroline sorrise e abbracciò teneramente Stefan "Volevamo sapere se a te e tuo fratello andava di venire al Grill, stavamo brindando alla nostra -occupazione- e abbiamo pensato che aveva molto più senso festeggiare con i nostri ragazzi" disse baciandolo
"Ah, fosse per me verrei volentieri, ma Damon è un po' stanco, ci sono qui Isobel e Alaric e non mi pare il caso. Ma se volete restare non date di certo fastido, anzi mi farebbe davvero piacere."
"Bè, ormai siamo qua. E poi, sinceramente, sono curiosa di incontrare la moglie del singor Saltz" esclamò Elena
 
"Come ha conosciuto Damon?" chiese Caroline, rivolgendosi ad Alaric, mezza-addormentata sulla spalla di Stefan
"Io ed Isobel frequentavamo l'università con Kathrine, 5 anni fa ha iniziato a fare qualche servizio come modella e ha conosciuto Damon" spiegò il professore
"Già" disse Isobel "Kathrine era la mia migliore amica."
"Aspetta" intervenne Damon "era?"
"Dam, mi pare ovvio che io ci abbia litigato. Credevi che dopo quello che ha fatto io non le avessi detto niente?"
"Non dovevi litigarci per me, non ne valeva la pena"
"La smetti di darti così poca importanza" disse la donna avvicinandosi al ragazzo che era seduto di fianco ad Elena sul divano di fronte, lo abbracciò donandogli un dolcissimo bacio sulla fronte e Damon le sorrise.
"Secondo me hai la febbre" esclamò mentre si accomodava di fianco al marito  e prendeva la mano dell'uomo.
Elena sentite le parole della donna si strinse al ragazzo preoccupata e gli sussurrò all'orecchio se stesse bene, Damon annuì e le diede un bacio.
"Voi tre invece" disse Alaric "Da quanto tempo siete il trio delle meraviglie?"
"Da sempre" esclamò Bonnie
"Asilo, elementari, medie e superiori insieme" aggiunse Caroline
"Chissà come hanno fatto a sopportarti, Barbie." esclamò Damon ricevendo un pugno scherzoso sul braccio dalla sua ragazza e una linguaccia da parte della bionda
"Io mi chedo come ho fatto a sopportare te" scherzò Stefan
"Me lo chiedo anch'io" rispose il fratello facendo ridere i presenti
"Ma voi non litigate mai?" chiese Jeremy a Stefan
"Prima regola quando sei il fratello di Dam: non litigarci mai, lui trova sempre il modo di rigirare la situazione, ti farebbe credere di avere torto anche se discuteste sul fatto che la terra è tonda"
"E' schiacciata ai poli, quindi non è tonda" lo corresse Damon
"Vedi" esclamò Stefan "Il problema è quando non ti risponde a tono, significa che sta male" aggiunse con un tono talmente triste che Caroline gli accarezzò una mano per rassicurarlo.
A Damon non piaceva vedere suo fratello così preoccupato, non era giusto; Stefan aveva 17 anni e doveva godersi la sua adolescenza, non di certo sprecare tempo a preoccuparsi per lui. Il moro cercò di prendere un respiro profondo, ma tossì violentemente. Elena lo strinse ancora di più, ma il ragazzo la scansò dolcemente e si alzò, sentiva il sapore metallico del sangue in bocca e doveva assolutamente andare in bagno, l'idea di vomito-misto-sangue sui tappeti persiani di sua madre non gli piaceva per niente. Stefan ed Alaric si alzarono subito dopo il moro, lo aiutarono a reggersi in piedi e a raggiungere il bagno.
Elena si alzò subito dopo con l'intento di raggiungere i ragazzi, ma Isobel la bloccò
"Non ti conviene, non è un bello spettacolo"
"E' il mio ragazzo, non mi interessa se non è un bello spettacolo. Sono pronta per questo" rispose la ragazza sicura
"Elena, nessuno è pronto a vedere il proprio ragazzo vomitare sangue. A lui non piace mostrarsi debole, credimi preferirebbe che tu stessi qui."
Sentite le parole della donna Elena di risedette restando comunque molto preoccupata.
 
Stefan aveva le lacrime agli occhi mentre teneva una mano sulla fronte del fratello e gli toglieva i capelli da davanti agli occhi. Ric, che stava reggendo Damon mentre sputava sangue nel lavandino, vedendo Stefan gli mise una mano sulla spalla per rassicurarlo.
"A certe cose non ti abitui mai" disse il ragazzo triste "Non importa quante volte possa capitare"
"Lo so" rispose il professore comprensivo.
Stefan abbassò la tazza del water ed Alaric aiutò Damon a sedersi.
"Vado a prendere un bicchiere d'acqua" disse Stefan uscendo dalla stanza.
 
"Non capisco perchè non abbia detto che non si sentiva bene" disse Caroline "Non c'è niente di cui vergognarsi"
"E' quello che cerchiamo di fargli capire da anni, ma Damon è una testa-dura. Non dice niente fino a quando non riesce più a nasconderlo" spiegò Isobel.
Elena vide Stefan che attraversava il corridoio per andare in cucina e lo seguì interrompendo tutti i discorsi.
"Come sta?" chiese al ragazzo
"Il peggio è passato, tranquilla" disse lui versando un bicchiere d'acqua "Vuoi andare tu?" chiese. La ragazza annuì e prese il bicchiere che Stefan le porse, si avviò verso il bagno ansiosa di vedere Damon. Aprì la porta e vide il suo ragazzo ed Alaric, ma la cosa che la colpì fu il lavandino, nonostante l'acqua che scorreva si vedeva molto sangue, troppo per i suoi gusti; combattè l'urto del vomito e si avvicino a Damon. 
Alaric le prese il bicchiere dalle mani "Grazie" disse il professore prima di dare il bicchiere a Damon e di aiutarlo a bere il contenuto. Ad Elena vennero le lacrime agli occhi vedendo il suo ragazzo così debole.
"Scusa" le disse Damon abbassando lo sguardo
"Non è colpa tua" disse la ragazza prendendogli il viso tra le mani.
Alaric si alzò "Io sono qua fuori" disse "Quando volete tornare in salotto chiamatemi" aggiunse sorridendo ai due e chiudendosi la porta alle spalle.
Elena abbracciò Damon e il ragazzo si lasciò andare "Fa male Elena, e vedere te, Stefan e Ric così preoccupati fa ancora più male"
"Siamo preoccupati perchè ti vogliamo bene Damon"
"Io... non so come farei se voi non foste qui" sussurrò il ragazzo
"Ma noi ci siamo Dam, non siamo come lei, non ti abbandoneremo mai" disse lei baciandolo dolcemente "Come stai?"
"Adesso che ci sei tu meglio"
"Io ci sono Damon" disse lei ancora stretta al ragazzo "Ci sarò sempre."

Ok, eccomi qua e perdonate il ritardo. Spero che questo capitolo riceva più commenti di quello precendente e spero che lo apprezziate, Bacioni.

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Capitolo 14
*** Preoccupation ***


Mi dispiace tanto per ieri, sul serio
"Piantala di scusarti, non è colpa tua. Come stai adesso?" chiese Elena scendendo le scale e andando in cucina con il telefono in mano
Molto meglio
"Sincero Damon"
Sto meglio, veramente.
"Vado che ho una fame assurda, ci vediamo dopo"
Ok Angelo, ti amo
"Anche io"
La ragazza aprì il frigorifero in cerca di qualcosa da mangiare
"Tra cinque minuti è pronto, abbi pazienza" le disse la zia "Comunque, chi è questo Damon?" Alla domanda la diciassettenne arrossì vistosamente "Il tuo ragazzo?" chiese Jenna
"Si" disse Elena con un sorriso stampato in faccia, solo pensare al maggiore dei Salvatore le provocava queste reazioni.
"E' un tuo compagno di classe?" 
"No, è un po' più grande di me" rispose Elena prendendo il piatto che le porgeva la zia e iniziando a preparare la tavola
"E quanti anni avrebbe questo famigerato ragazzo?"
"25"
"Elena, dimmi che ho sentito male" esclamò la zia
"No zia, ha 25 anni" ribattè la ragazza
"Ma ha 8 anni più di te? Non ti sembra un po' troppo grande? Ha quasi la mia età"
"Senti zia, non mi importa. So che alla mia età 8 anni di differenza sono tanti, ma penso veramente che lui sia quello giusto. Non l'ho cercato io, è arrivato inaspettatamente e ormai è dentro di me, non posso farci niente."
Jenna rimase molto colpita dalle parole della nipote, Elena sembrava molto coinvolta e lei aveva paura che potesse ricevere una grande delusione, doveva conoscere questo Damon "Perchè non lo inviti a cena? So che è un po' tardi, ma voglio conoscerlo."
"Chiederò" rispose la ragazza. Era sicura che se sua zia avesse incontrato Damon tutti i dubbi che aveva sarebbero scomparsi.
 
"Dove vai?" chiese Stefan vedendo il fratello scendere le scale
"Mi ha appena chiamato Elena, dice che sua zia ha dei dubbi sulla nostra relazione e vuole conoscermi. Quindi vado da loro a cena" rispose il moro
"Ti senti abbastanza bene?" 
"Stefan non preoccuparti, sto meglio"
"Meglio non è bene" rispose il minore dei Salvatore preoccupato
"Stefan non devi preoccuparti, so quello che faccio"
"Si che mi devo preoccupare Dam" rispose Stefan con le lacrime agli occhi "Perchè tu non dici mai quando stai male, e fai finta di niente, fingi che tutto vada bene fino a quando il dolore diventa troppo da nascondere. Io non so mai quando ti senti poco bene Dam, lo scopro quando svieni oppure vomiti sangue o robe simili, è per questo che sono preoccupato"
Damon si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò, Stefan si strinse al fratello e lasciò che le lacrime scendessero sulle sue guance.
"Mi dispiace Stefan, per tutto. Tu dovresti uscire, divertirti come qualsiasi altro diciassettenne e goderti la tua adolescenza. Non è giusto"
"E' giusto essere preoccupati se il proprio fratello maggiore sta male, soprattutto se questo fratello maggiore ti ha cresciuto ed è stato anche un padre fantastico"
Damon diede un bacio sulla guancia al fratello "Prometto che ti dirò tutto, tu però promettimi che non ti preoccuperai più così tanto"
"Ci proverò" disse Stefan guardando il fratello negli occhi così uguali a quelli della loro madre, era una delle poche cose che si ricordava bene di lei.
"Vado da Elena, la cena è pronta devi solo riscaldarla, tranquillo che non ti lascerei mai cucinare, potrei tornare e ritrovarmi la casa in fiamme" scherzò il moro
"Simpatico come il solito. Ci vediamo più tardi, chiamami in caso avessi bisogno di qualunque cosa"
"Stefan" esclamò il maggiore con aria di rimprovero
"Ok, va bene, la smetto. Ciao, stai attento"
Il morò sbuffò rumorosamente chiudendosi la porta alle spalle "Si Nonno!" gridò poi facendo ridere il fratello minore.
 
"Come mai 4 piatti?" chiese Jeremy entrando in cucina
"Viene il ragazzo di Elena" gli rispose la zia
"Damon? Sta già bene?" domandò il ragazzo alla sorella che era seduta sul divano in salotto
"Ha detto che sta meglio"
"Mi sono persa qualcosa?" chiese la zia
"Solo che Damon ieri non stava tanto bene" rispose Jeremy ricevendo un sorriso da Elena e poi tornando al piano di sopra.
"Cosa devo aspettarmi?" chiese Jenna sedendosi di fianco alla nipote "E' bello?"
"Bellissimo" rispose Elena senza esitazioni
"Studia o lavora?"
"Lavora. Hai finito con l'interrogatorio?" 
"Ok, ero solo curiosa" disse Jenna facendo una linguaccia alla nipote. 
Il campanello suonò in quel momento ed Elena fece cenno alla zia di andare ad aprire "Placa la tua curioità" le disse sorridendo.
Jenna aprì la porta e si trovò davanti Damon in tutto il suo splendore
"Waoh. Elena mi aveva avvisato che eri molto bello"
Il ragazzo sorrise imbarazzato, cosa molto strana per Damon Salvatore.
"Ciao" si intromise Elena baciandolo "Avrai notato che mia zia è molto diretta"
"Già" disse Damon "Molto piacere di conoscerla, io sono Damon" aggiunse allungando la mano destra
"Dammi del tu, abbiamo praticamente la stessa età." esclamò la zia lanciando una frecciatina alla nipote "Piacere, Jenna" aggiunse ricambiando la stretta di mano del giovane.


Bonjour, perdonate il ritardo per favore :3 prometto di aggiornare in fretta e spero che il capitolo venga apprezzato, un bacione.

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Capitolo 15
*** Isn't it complicated? ***


"Italiano, ricco, bellissimo e con un ottimo senso dell'umorismo. Dov'è il trucco Elena?" 
"Nessun trucco. Ammettetelo che sono perfetto" esclamò Damon accompagnando la sua voce a gesti teatrali mentre usciva dal bagno
"Anche modesto" aggiunse Jenna sarcastica
"Quella è la mia migliore dote" ribattè il ragazzo avvicinandosi ad Elena
"Come stai?" gli chiese la ragazza domandandosi se il pallore sul viso di Damon fosse dovuto ai fatti avvenuti il giorno precedente o ad altro che lui le nascondeva, come sempre quando si parlava della sua salute
"Bene" ribattè Damon subito
"Lena, vorrei farti presente che è la quinta volta che glielo chiedi stasera. Non è un cosa tanto normale" Sentite le parole della zia Elena alzò lo sguardo per incontrare quelo di Damon che le sorrise e annuì per rassicurarla: poteva raccontare tutto a Jenna e lui non avrebbe avuto da ridire
"Dopo ti spiego zia" disse la ragazza facendosi seria, sapeva che a Damon non piaceva che si parlasse delle sue condizioni e quindi decise di aspettare che il ragazzo se ne fosse adato, anche per non far sentire Jenna in imbarazzo 
"Uh, segreti inconfessabili" ribattè la zia spegnendo la tensione che si era creata.
 
Quindi tuo fratello ti ha bidonato?
"Si, però penso che mi godrò una serata di relax. Certe volte è davvero insopportabile" Caroline rise alle parole di Stefan.
 Fratello insopportabile e ragazza nevrotica. Oh Stefan sei destinato a una vita di miseria
"Accetterei tutta la miseria del mondo pur di stare accanto al mio fratellone insopportabile e alla mia adorabile ragazza nevrotica"
No no Stef, risposta sbagliata. La risposta giusta era: Caroline tesoro, tu non sei per niente nevrotica, sei la perfezione fatta a persona. Farò finta che tu abbia risposto in questo modo.
"Si, brava. Cosa stai facendo tu mentre io mi sto godendo una rilassantissima villa Salvatore tutto da solo?"
Normale serata in famiglia in una famiglia non tanto normale. Ci sono qua le figlie di Steve e tutta la famiglia Forbes al completo, mi sono dovuta chiudere in bagno per parlare con te, ma adesso i miei trucchi richiedono la mia presenza altrimenti finiranno sul pavimento distrutti per colpa di quelle pesti e fossi in loro non vorrei vedere la mia reazione, quindi vado ciao. Ti amo Caroline disse tutto questo e poi riagganciò il telefono ad una velocità che Stefan non credeva umanamente possibile, ma daltronde Care non aveva niente di umano.
Il ragazzo sentì la porta aprirsi e udendo quel rumore capì che i suoi attimi di pace erano finiti.
"Ti sono mancato fratellino caro?" chiese Damon buttandosi sul divano accanto al fratello 
"Sei già tornato? Era troppo bello per essere vero" esclamò il più giovane beccandosi una cuscinata in faccia da parte del fratello "Jenna ti ha cacciato di casa?" chiese poi ricevendo un'altra cuscinata come risposta
"Penso di esserle simpatico"
"Puoi essere anche simpatico?"
"Hai fatto una battuta! Dovrei registrare questo momento epico. Ovviamente per arrivare ai magnificenti livelli umoristici del tuo fratellone ci vuole ancora tempo, ma questo è già un passo avanti"
"Ma taci" disse Stefan, e questa volta il cuscino in faccia lo ricevette il moro.
 
"Bene" esordì Jenna "Adesso che il tuo favoloso ragazzo se n'è andato noi due dobbiamo parlare"
"Parliamo allora" disse Elena sedendosi di fronte alla zia
"Partiamo dalla premessa che Damon mi piace, è un bravo ragazzo e mi piace come ti tratta. Ammetto che avevo dei dubbi, ma sono felice di dire che mi sono ricreduta. Però adesso mi devi spiegare perchè prima sei diventata seria improvvisamente e perchè chiedevi ogni 10 secondi se stesse bene"
Elena prese un respiro prima di parlare, solo il nominare certe cose le faceva venire le lacrime agli occhi "Damon è malato, i suoi anticorpi sono molto deboli. Ieri è stato piuttosto male, io non l'avevo mai visto così e mi sono preoccupata parecchio... è per questo che ero così ossessiva"
La faccia di Jenna parlava per lei
"Cosa c'è adesso zia?"
"Non è contagioso vero?" chiese la zia preoccupata
"No" la rassicurò Elena "E' così fin da piccolo"
"Non lo so Elena. Non è una cosa troppo complicata per una ragazza di 17 anni?" Elena guardò male la zia
"Prima non avevi problemi e adesso? Lo amo zia, cosa c'è di complicato in questo?" dicendo così la ragazza salì le scale e si sbattè la porta alle spalle piangendo.
Jenna si alzò per fermare la nipote ma si ritrovò la porta chiusa in faccia, si sedette sulle scale e si diede mentalmente della stronza insensibile, aveva detto quello che le passava per la mente, ma di sicuro l'aveva fatto nel modo sbagliato. Il ruolo di madre non le riusciva per niente bene: Elena le aveva detto che era preoccupata per il suo ragazzo e lei cos'aveva risposto? "Non è troppo complicato?" 
Non avrebbe mai preso il posto di Miranda, questo lo sapeva, ma almeno doveva provare ad essere una buona figura di riferimento per i suoi nipoti. 
Si asciugò le lacrime che le scesero al pensiero di sua sorella, e decise che avrebbe fatto sbollire la rabbia di Elena, poi le avrebbe chiesto scusa.

Rieccomi a rompervi  rallegrarvi con i miei capitoli, spero che sia piaviuto e fatemi sapere cosa ne pensate se vi va, Bacioni

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Capitolo 16
*** Unexpected surprises ***


"Buongiorno Dam" esclamò Stefan vedendo il fratello scendere le scale sbadigliando
"Giorno" gli rispose il moro con voce impastata dal sonno
"Come mai sveglio così presto?" disse ricevendo un buffetto sulla testa da suo fratello che ormai l'aveva raggiunto e si stava avviando verso la cucina.
"Non sono riuscito a dormire bene, avevo un po' di tosse." Stefan lo seguì in cucina, si stava già preccupando: se Dam diceva un po' di tosse significava che come minimo non riusciva a respirare.
"Stai bene adesso?" chiese mettendo una mano sulla spalla del moro che annuì. 
Inserì una cialda nella macchinetta del caffè, fece per prendere in mano la tazza, ma Damon gliela fregò dalle mani "Grazie mille Stef" esclamò il poi facendo una linguaccia al fratello minore che lo guardò piuttosto male.
"Vaffanculo Dam" 
"Oh, ti voglio tanto bene anche io. Come sei tenero" disse bevendo un po' di caffè.
Il telefono di Damon squillò interrompendo i discorsi dei due ragazzi, il moro si alzò a andò in salotto per poi rispondere, lasciando il fratello da solo in cucina.
Stefan non riuscì a sentire molto di quello che disse il fratello al telefono, ma intuì che probabilmente stava parlando con Pearl o con qualcuno che lavorava per lei. Sperò vivamente che la donna non avesse ancora bisogno di lui a New York, preferiva che Damon riposasse il più possibile: il lavoro poteva di certo aspettare.
I suoi pensieri furono interrotti dal moro che spalancò la porta ed entrò in cucina "C'è una sopresina per la tua Barbie, a proposito: ti accompagno io a scuola così la avviso."
 
"Hai fatto pace con tua nipote?" chiese Elijah alla guida della sua auto con Jenna seduta di fianco
"Abbiamo parlato e, in teoria, abbiamo fatto pace; ma in pratica so che le ci vorrà un po' per perdonarmi sul serio, sono stata una stronza insensibile"
"Sappiamo tutti che la sensibilità non è una delle tue maggiori doti, ma infondo non hai fatto niente di male. Penso che alla fine Elena apprezzerà il fatto che tu sia stata sincera con lei riguardo ai tuoi dubbi sulla sua relazione con questo ragazzo che a mio parere non sono neanche infondati."
"Io penso che non abbia apprezzato per niente il modo in cui le ho parlato. Non sono capace neanche di stare vicina a mia nipote in un modo decente. Non sono la figura di riferimento giusta per lei e Jeremy" disse la donna con gli occhi lucidi.
Elijah le mise una mano sulla gamba e, grazie a quel contatto, Jenna si tranquillizzò. "Non mi hai ancora detto dove stiamo andando così presto di mattina" gli chiese cambiando argomento.
"Ho comprato una villa a Mistyc Falls" rispose lui sbrigativo
"Fantastico. Così ci potremmo vedere più spesso."
"Jenna, non è solo per me e i miei fratelli. Mi piacerebbe che tu venissi a vivere con noi, ovviamente anche con i tuoi nipoti"
La donna rimase senza parole.
"E'... whao. Mi piacerebbe, sul serio, ma sei sicuro che i tuoi fratelli ci vogliano in mezzo ai piedi?"
"Finn non ci sarà, vive a Los Angeles con la sua fidanzata Sage. E Nik, Bekah e Kol non hanno niente in contrario. Ovviamente non ti chiedo di trasferirti subito, pensaci e parlane con Elena e Jeremy, sappi solo che mi renderesti l'uomo più felice del mondo."
 
"Sei pronta per altre 5 ore infernali?" chiese Caroline ad Elena davanti al cancello della scuola
"Non ricordarmelo. Dov'è Bonnie?"
La bionda alzò le spalle "Probabilmente da qualche parte a limonarsi tuo fratello" Elena fece una smorfia all'affermazione dell'amica e poi sentì delle mani davanti agli occhi, si girò per vedere chi fosse e... possibile che ogni volta che vedeva quegli occhi ci si perdesse dentro?
"Cosa ci fai tu qui?" chiese dando a Damon un bacio sulla gancia "Fatti la barba che pungi" aggiunse poi facendogli una linguaccia
"Ho accompagnato il mio caro fratellino" disse lui ignorando il commento della sua ragazza. Elena non trovando Stefan si girò e lo vide fermo a parlare con il signor Saltzman "e poi c'è il vero motivo" aggiunse Damon facendo sorridere le due ragazze
"Quale sarebbe?" gli chiese Caroline
"Blondie, devo parlarti di una cosa. Prima mi ha chiamato Pearl, mi ha detto che stavano cercando volti nuovi per le sfilate della stagione estiva e mi ha detto anche che aveva notato la ragazza bionda che c'era con me a New York quando sono andato a fare quel servizio fotografico. Non è niente di sicuro, ma ha detto che se tu accetti manderà una fotografa per farti una specie di book con delle foto da sola e altre con me, se le piacerà potresti essere una delle nuove modelle di Pearl Johnson" disse il moro parlando ininterrottamente, vedendo che Caroline non gli rispondeva guardò Elena dubbioso e la ragazza gli passò una mano davanti al viso "Allora?" chiese alla bionda.
Caroline urlò talmente forte che tutti gli studenti nel cortile si girarono e poi saltò in braccio a Damon che la prese al volo e le sorrise "Lo prendo come un si" le disse abbracciandola.
"Te l'ho mai detto che ti adoro?" gli disse la bionda
"No, e avrei dovuto registrarti. Peccato: occasione persa"
 
Elena e Bonnie riuscirono a trascinare Caroline in classe nonostante la bionda fosse super-contenta e continuasse a saltellare per i corridoi facendo venire lle amiche seri dubbi sulla sua sanità mentale. Si sedettero hai loro posti e quando la professoressa entrò notarono che vicino a lei c'era una ragazza molto carina che non avevano mai visto "Ragazzi" disse la prof. con un tono che fece placare tutti i chiacchiericci "Lei è Rebekah e da oggi sarà una vostra compagna"

Eccomiiiii :) spero che vi piaccia e spero che ci siano dei commenti, fatemi sapere cosa ne pensate, una recensione non vi costa niente e mi rendereste molto felice :)
Un bacio <3

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Capitolo 17
*** New Therapy ***


Quando Elena uscì da scuola, seguita dalle sue migliori amiche con i rispettivi ragazzi, si trovò davanti Damon appoggiato comodamente al cofano della sua ferrari nera che fissava il cielo con un'espressione pensierosa la quale, secondo la ragazza, lo rendeva ancora più bello di quanto già non fosse.
Gli corse subito in contro, ma il ragazzo era talmente perso nei suoi pensieri che sembrò non accorgersi della sua presenza.
"Terra chiama Damon" disse allora sventolandogli una mano davanti alla faccia, il moro si riscosse dai suoi pensieri e, vedendola, la sua espressione si tramutò in un dolcissimo sorriso.
"Scusami, ero un po' sulle nuvole" sussurrò avvicinandosi a lei e baciandola teneramente.
"Cosa ci fai qua?" gli chiese lei prendendogli la mano
"Devo parlare di una cosa a Ric. Quando ho finito andiamo a fare un giro con i tuoi amici, ti va?" rispose per poi baciarla sulla fronte
"Va bene, ma fai presto."
 
Quando Damon entrò nell'istituto per la seconda volta nella sua vita, la prima era stata per le udienze di Stefan, si trovò davanti dei lunghissimi corridoi deserti che gli ricordarono quando lui era al posto di Elena e Stefan, quando i suoi genitori erano ancora vivi; scacciò via i brutti pensieri e continuò la ricerca del suo migliore amico per la scuola. 
Mentre attraversava i corridoi scorse ad un angolo una ragazza e decise di chiederle informazioni sul posto dove avrebbe potuto trovare Ric, altrimenti sarebbe rimasto in quella scuola fino al mattino successivo.
"Scusa" le disse correndole in contro.
"Hai bisogno?" chiese la ragazza sentedolo
"Sto cercando il professor Saltzman, sai dove posso trovarlo?"
"Sto andando da lui, sono nuova e mi deve dare dei libri."
"Bè allora benvenuta. Io sono Damon, piacere." disse lui porgendole la mano, la ragazza rispose con una stretta forte che riuscì a coglierlo di sorpresa.
"Piacere mio, io sono Rebekah" rispose poi con un sorriso. 
 
"Cosa ci faceva mio fratello qui?" chiese Stefan appena il gruppo di amici raggiunse Elena che si trovava di fianco all'auto del proprio ragazzo.
"Ha detto che doveva parlare con Ric e di aspettarlo qui" gli rispose la ragazza.
"Bè allora aspettiamo il fratellone, anche perchè vorrei sapere qualcosa di più riguardo quella cosa di Pearl" esclamò Caroline entusiasta prendendo la mano di Stefan che le sorrise teneramente come risposta.
"Certo che hai una fortuna" ribattè Bonnie rivolgendosi all'amica.
"Tutto merito della mia innata bellezza" rispose Caroline sbarazzina "magari anche Damon ha cominciato così: un po' per gioco alla fine del liceo"
"Damon ha fatto i primi scatti a 15 anni" puntualizzò Stefan
"Potevi anche non dirlo questo Stef" rispose la bionda mettendo il broncio al proprio ragazzo
"Ei, non ho detto che non sfonderai, ho detto solo che Damon non ha cominciato in questo modo. Chiedo umilmente perdono." le disse avvicinandosi con l'intenzione di darle un bacio, ma la ragazza si scostò e gli tirò un buffetto sulla guancia.
"Devi farti perdonare, trova il modo."
 
"Bene Rebekah, ci vediamo domani e spero che ti troverai bene qui a Mystic Falls." disse Alaric consegnando dei libri alla ragazza e sorridendole incoraggiante.
"Grazie Signor Saltzman, arrivederci. Ciao Damon, è stato un piacere"
"Ciao Rebekah"
La ragazza uscì dalla porta, non senza riservare un'altra occhiata a Damon.
"Di cosa dovevi parlarmi?" chiese Ric sedendosi sulla cattedra
Damon si sedette su un banco e prese un respiro profondo prima di iniziare a parlare "Stamattina è venuta Meredith."
"La tua dottoressa?"
Il moro annuì e poi continuò "Abbiamo fatto degli esami e ha detto che nonostante mi sia trasferito qui e abbia fatto una pausa con il lavoro non ci sono stati i miglioramenti in cui sperava"
Alaric guardò l'amico preoccupato, lui aveva notato dei miglioramenti in Damon rispetto a quando stava a New York e la frase del ragazzo l'aveva colto di sorpresa.
"Ci sarebbe una nuova terapia, Meredith ha detto che devo vedere se me la sento, però non ne sono molto sicuro. "
"Di cosa si tratta?"
"E' all'incirca l'opposto di quello che sto facendo ora. Adesso prendo dei farmaci che contro la malattia non fanno praticamente niente, ma mi aiutano a diminuire la stanchezza e il dolore; la terapia che mi ha proposto è ancora in sperimentazione: dovrei fare una serie di iniezioni, flebo e trasfusioni che, col tempo, dovrebbero attenuare la malattia; il problema è che si tratta di una cura molto dolorosa: secondo lei mi proverebbe parecchio soprattutto all'inizio e ha detto che non è sicura che il mio fisico possa reggere uno sforzo di questo genere."
Appena finito di parlare Damon abbassò lo sguardo, Alaric si alzò e mise una mano sulla spalla del suo migliore amico con l'intento di incoraggiarlo. 
"Ei Dam, guardami. Devi fare quello credi, sappi solo che puoi farcela e sei abbastanza forte per superare anche questo. Parlane con Stefan ed Elena e ricordati che io ti sosterrò in qualunque caso."
"Grazie Ric." disse il moro sorridendo.
 
"Oh eccoti" esclamò Bonnie vedendo Damon arrivare il lontananza.
Damon sorrise al gruppo e sia Elena che Stefan si accorsero che il suo sorriso era molto tirato, entrambi si riproposero di parlarci più tardi da soli.
"Adesso che ci siamo tutti possiamo anche andare al Grill" esclamò Jeremy ansioso di allontanarsi dalla scuola.


Non ci crederete mai, ma.... ECCOMI QUA! Scusatemi per l'immenso ritardo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e vorrei sapere cosa ne pensate. Una recensione non vi costa niente!
Grazie mille a tutti. Un bacio.

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Capitolo 18
*** Photos ***


Caro diario,
Damon mi ha appena parlato della nuova terapia che dovrebbe affrontare: sono molto preoccupata e non sono veramente convinta che ne valga la pena, ma davanti a lui devo essere forte e mostrargli tutto il mio sostegno; se si sente pronto io gli starò accanto e non avrò niente da ridire, come sono sicura che faranno anche Stefan e Ric.
Sinceramente penso che Damon sia la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la mia vita, non ci crederai mai, ma penso di essermi veramente innamorata: ho avuto altri ragazzi, ma i sentimenti che provavo non si avvicinano minimamente a ciò che sento quando sono con Dam... è come paragonare un bicchiere d'acqua ad un oceano intero; so che è brutto da dire (o scrivere), ma non mi importa cosa pensa mia zia di questa relazione: so che non è una "cosa troppo complicata per una ragazza di 17 anni"!! Jenna frequenta Elijah più o meno da quando io sto con Damon e noi ci stiamo già per trasferire da lui, quindi penso che lei possa capire che non è troppo presto per dire che AMO DAMON SALVATORE!
A proposito del trasferimento non so perchè, ma ho una brutta sensazione: forse perchè sono troppo legata a questa casa e ai ricordi dei miei genitori, o forse perchè non mi sento pronta ad avere un'altra "famiglia"; Elijah mi piace, ma dovremmo stare anche con i suoi fratelli che hanno più o meno la mia età o qualcosina in più, penso che avere Jeremy intorno possa anche bastare!!
Domani finalmente conoscerò i fratelli di Elijah, magari non sono così tanto male. Adesso vado da Dam siccome Caroline mi vuole presente ai suoi primi scatti (anche se sono di prova).
Con amore,
'Lena
 
Quando Elena entrò a Villa Salvatore si trovò davanti una scena che le fece spuntare un sorriso: Caroline era veramente bellissima mentre posava, Stefan la guardava come se vedesse una dea e Damon le dava piccoli consigli sorridendole incoraggiante seduto di fianco ad una ragazza bionda.
"Elena!" esclamò Caroline vedendola
Damon si alzò, le si avvicinò e le diede un bacio a fior di labbra.
"Ei!" li interruppe Caroline "Io vi volevo qua per incoraggiarmi non per amoreggiare"
"Ai suoi ordini madame!" esclamò allora Damon "Comunque Elena, lei è Lexi... la nostra fotografa" disse tornando serio.
"Piacere" le disse la ragazza bionda rivolgendole un enorme sorriso.
 
"Caroline sei bellissima e non c'è dubbio che tu sia portata per questo lavoro, ma santo cielo sciogliti un po' e sorridi!" esclamò Lexi esasperata
"Scusa" mormorò Caroline "ma mi sento un po' a disagio"
Sul volto di Lexi comparve un'espressione pensierosa "Conosci bene Damon, giusto?" Caroline annuì poi la fotografa si rivolse al moro che era seduto sul divano tenendo Elena tra le braccia "ti dispiace fare qualche scatto con lei?"
Il ragazzo si alzò, ma dovette subito appoggiarsi ad Elena perchè venne colto da un senso di vertigini. 
"Sto bene, tranquilla" mormorò in risposta all'occhiata preoccupata della ragazza.
Elena gli sorrise incerta e lo guardò avvicinarsi a Caroline.
 
"Sei ancora troppo rigida, però va meglio."
Elena scambiò uno sguardo dubbioso con Stefan notando che il moro aveva fatto un occhiolino alla fotografa, quando sentì l'amica scoppiare a ridere: Damon le stava facendo il sollettico.
"PIANTALA" urlò la bionda, che ormai era accasciata tra le braccia di Damon, continuando a ridere
"PERFETTA!" esclamò poi Lexi "questa è magnifica"
 
"Sei agitata?"
"No Dam, dovrò solo conoscere le persone con cui passerò all'incirca il resto della mia vita" rispose Elena sarcastica, Damon tolse per un secondo gli occhi dalla strada e la guardò notando la sua gamba che si muoveva nervosamente.
"Non c'è bisogno di essere acida, stavo solo chiedendo."
"Si scusami: è che ultimamente sono successe un po' troppe cose e sono un po'... non lo so" il ragazzo tolse una mano dal volante e la posò sulla gamba di lei, poi le si avvicinò con l'intenzione di darle un bacio sulla guancia, ma lei lo scostò.
"Guarda la strada, idiota!"
"Potrei arrivare a casa tua ad occhi chiusi"
"Bè, siccome ci siamo arrivati con gli occhi aperti e ancora vivi è meglio. Augurami buona fortuna!"
"Buona fortuna" disse lui prima di fermare la macchina, baciarla e poi farla scendere.
Elena si chiuse la porta della vettura alle spalle e rivolse un ultimo sguardo al suo ragazzo prima di suonare il campanello della propria casa dove sarebbero venuti a cena Elijah e i suoi fratelli.
"'Lena finalmente, mancavi solo tu" le disse sua zia Jenna quando le aprì per farla entrare in casa. 
"Ed ecco la famosa Elena" si sentì dire da un ragazzo scuro di capelli che era seduto di fianco a Jeremy. Elijah si alzò e le si avvicinò con quell'aria tranquilla ed elegante che lo caratterizzava "Permettimi di presentarti i miei fratelli: Rebekah, Kol e Niklaus."

So che non ci credete, ma.... eccomiii!!! Ditemi cosa pensate di questo capitolo, so che non succede niente di che, ma ogni tanto devo fare anche i capitoli così ;)

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Capitolo 19
*** Messages ***


La cena stava proseguendo nel migliore dei modi, decisamente meglio di quanto Elena si potesse aspettare, si era trovata abbastanza bene con Rebekah, con la quale aveva scoperto di avere molte lezioni in comune a scuola, e in quel momento ci stava chiacchierando come se fossero vecchie amiche; nel fattempo Jeremy stava confabulando con Kol e Klaus alle spalle di Elijah, la ragazza non potè fare a meno di chiedersi cosa avessero in mente combinare, quei tre insieme non potevano portare altro che guai.
"Tralatro ieri ho incontrato un ragazzo davvero bellissimo" le disse Bekah con aria sognante
"Assì? E dove?" chiese lei pensando a quali ragazzi bellissimi possa aver incontrato a Mistyc Falls.
"A scuola. E' davvero... wow! Comunque ho la sensazione che lo rivedrò presto"
"Bè quando quel momento arriverà cogli l'occasione e provaci. Tanto non hai niente da perdere."
"Tu invece?" le chiese la bionda "Come sei messa in fatto di ragazzi?"
"Occupata e innamoratissima" rispose Elena con il solito sorrisone che le nasceva spontaneo sul viso ogni volta che pensava a Damon.
 
"Ei" esclamò Stefan entrando nella camera del fratello, che stava fissando un punto indefinito sul muro.  "Sei preoccupato?"
Damon lo guardò negli occhi per qualche secondo e poi il suo sguardo ritornò al muro, come se fosse la cosa più interessante del mondo.
"No" gli rispose atono.
"Damon" lo chiamò il minore "Sai anche tu che non è vero"
"Stef, mi spieghi l'utilità di fare una domanda quando conosci già la risposta?"
"VOGLIO CHE TU LO AMMETTA!"
Damon si alzò dal letto e si avvicinò al fratello "Ok, sono terribilmente preoccupato. E adesso? L'ho ammesso, cos'è cambiato? NIENTE!"
"Posso chiamare la Dottoressa Fell e dirle di rimandare se non sei pronto."
"Sono pronto, ho già parlato con Meredith e ha detto che si trasferirà qui per un po'. Sono solo un po' preoccupato; penso sia normale"
Stefan annuì. "Se sei pronto io sono con te"
 
Mr.Sensibilità mi ha fatto il suo discorso epico, mi stavo chiedendo che fine avesse fatto. Come procede con le new entry? Love u <3
Quando Elena lesse il messaggio le spuntò un sorrisino
"Il tuo ragazzo, vero?" le chiese Rebekah.
La ragazza annuì in risposta.
Meglio di quanto pensassi, mi sto divertendo e ho incontrato ragazzi simpatici. Mi sono fatta delle paranoie per niente ;) Come stai? Sono sicura che il discorso di Stef era fantastico, sei tu che non apprezzi mai niente :P Love u 2 <3
"Elena" la chiamò sua zia "Metti via quel cellulare"
Elijah guardò sorridendo Elena seduta sul divano di fianco a Rebekah "Le due signorine sono pregate di raggiungerci o i ragazzi finiranno il gelato"
"MAIALI!" urlò la bionda alzandosi seguita poi dalla mora.
In fondo, quella famiglia allargata iniziava a piacerle.
 
Mia madre ha deciso di voler fare la madre proprio stasera -.- Spero che tu ti stia divertendo più di me. 
Ho i miei dubbi. Serata deprimente con mio fratello che non ha messo piede fuori dalla sua camera. Oggi eri bellissima <3
Stefan lesse il messaggio e si buttò sul divano.
Io sono sempre bellissima ;) 
Lo so, ma oggi più del solito.
Mi piace quando mi fai i complimenti <3
E' solo la verità :)
Sono riuscita a far capire a mia madre che la mamma non è il suo lavoro, adesso vado a letto. Non preoccuparti tuo fratello si riprenderà è il ragazzo più forte che io abbia mai incontrato. Notte <3 Ti amo. P.s. ricorda a Dam che gli vogliamo bene
Stefan leggendo il messaggio della sua ragazza sorrise: lei riusciva sempre a metterlo di buon umore.
Notte Principessa :) Riferirò il messaggio. P.s. Ti amo anch'io.
 
Jenna stava sistemando i piatti nel lavandino quando si sentì abbracciare da dietro.
"Allora? Come ti è sembrato il primo incontro."
"Credo che Jeremy e Kol insieme non saranno facili da gestire" rispose baciando sulle labbra il suo ragazzo. "Però direi che è andata bene."
"Penso che non ci sarà mai da annoiarsi" disse Elijah
"Poco ma sicuro."
L'attenzione dell'uomo venne catturata dal casino che proveniva dal salotto "E' meglio che torni di là, sono peggio dei bambini"
Quando stava per attraversare la porta si sentì chiamare "Elijah"
"Si?"
"Ti amo"
 
Mi scuso per il ritardo, ormai avrete capito che la puntalità non è il mio forte. Spero che questo capitolo possa piacervi, ditemi cosa ne pensate... è troppo mieloso??
 
 
 

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