La ragazza che salvò la vita di Ace pugno di fuoco!

di allessor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 - Tale padre, tale figlia!

 
Una strana atmosfera scese all’improvviso sulla Moby Dick. Ad un lato della nave apparve una ragazza piuttosto giovane, con dei lunghissimi capelli rossi. Saltò giù dal parapetto e si diresse decisa verso Barbabianca, che nel frattempo con un lieve stupore in viso, osservava i suoi uomini cadere a terra uno ad uno privi di sensi al suo passaggio. “Questa scena non mi è nuova!” Pensò Marco guardando stupefatto la misteriosa ragazza.

“Sei cresciuta in fretta rossa!”La voce del capitano risuonò in tutta la nave.

“Hai visto? Io cresco tu invecchi!”rispose la ragazza sfoggiando un enorme e smagliante sorriso a trentadue denti.

Marco era più confuso che mai: chi diavolo era quella ragazza? E soprattutto che voleva dal suo capitano? Milioni di domande riempivano poco a poco la mente del biondo.

“Che ci sei venuta a fare qui? Tuo padre ha deciso di farmi perdere ancora tempo con inutili chiacchiere?”

“Mio padre è venuto a farti visita? Sono contenta! Come sta? L’hai visto bene?”

Barbabianca iniziò ad alterarsi “Smettila di fare domande inutili stupida ragazzina! Dimmi solo per quale dannato motivo sei venuta qui!!!”

La ragazza sorrise di nuovo, le piaceva farlo irritare, però arrivo decisa al dunque:  “ Mi sono arrivate voci su Barbanera! Dicono che sia molto più forte di quanto già lo fosse prima. Quindi ti chiedo di richiamare Ace! È in pericolo! Io sono mesi che non lo vedo, l’ultima volta risale ad Alabasta, quando lo incontrai insieme a suo fratello Rufy!” Sul volto di Ania comparve uno sguardo malinconico.

“Come ho già detto a tuo padre, Teach è un traditore e i traditori vanno puniti e sono sicurissimo che Ace se la caverà più che bene! E con questo chiudo Ania, vattene! Non voglio più vedere la tua faccia!”

La ragazza si alzò, non era affatto demoralizzata dalla risposta dell’uomo, anzi : “Non sei cambiato affatto vecchio! Comunque sono sicura che ci sarà una prossima volta, e sarà anche molto presto!”

 “Insulsa ragazzina come ti permetti!!!” Barbabianca perse del tutto la pazienza e fece per scagliarsi contro la giovane, ma questa sparì misteriosamente, come era arrivata. “Maledetta! Non cambierà mai! È rimasta come quando era bambina!”

La confusione di Marco sparì del tutto, ora aveva capito! “Quindi quella è la famosa Ania! È la prima volta che la vedo e devo dire che ha una forza straordinaria per essere una ragazza! Ma non c’è da meravigliarsi più di tanto, alla fine è sempre la figlia di Shanks!”

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
Ritorno al passato (parte 1)

Makino si avvicinò al covo dei briganti dove ad aspettarla c’era Dadan. La donna rimase scioccata nel vedere una piccola bambina al fianco della giovane, questa aveva i capelli rossi come il fuoco, indossava una camicetta bianca con dei pantaloni neri. Alla vita avvolta da una cintura marrone portava una spada fatta di legno.
<< E quella chi sarebbe? >> Chiese con voce un po’ arrogante .

<< Lei è Ania, ha nove anni ed p la figlia del capitano Shanks! >>

La donna sempre più arrabbiata domandò : << Ed io che ci dovrei fare? >>

Makino un po’ titubante le racconto lo svolgersi dei fatti e il motivo della sua visita. << Shanks me l’ha portata ieri notte, dicendomi che la madre della piccola era morta di una grave malattia. Mi ha chiesto, più che chiesto scongiurato, di tenerla con me, però io non ne sono in grado e allora ho pensato subito a te. Anche Shanks è d’accordo, così Ania potrà crescere con Rufy >>

Dadan nonostante le parole della ragazza sbottò : << L’unica che dovrebbe essere d’accordo qui, sono io!!!! E per chi mi avete preso per una balia??? >> La sfuriata della donna però, fu interrotta da un bambino, questo aveva i capelli neri coperti da un cappello di paglia, una maglietta bianca e blu e dei pantaloncini anch’essi blu.

<< Makinooooo!!! Ho sentito che parlavi di Shanks, dov’è ora?? >>

La ragazza salutò il piccolo << Rufy caro, il capitano non è potuto rimanere ha solo portato sua figlia qui, appropposito lei è Ania. >>

<< Ciao io mi chiamo Rufy! Vieni con me ti porto a conoscere mio fratello!! >> La bambina senza poter proferir parola fu letteralmente rapita dal piccolo Monkey.

Makino osservò la scena divertita poi rivolgendosi nuovamente a Dadan le disse << Il capitano Shanks te lo chiede con tutto l’amore che può avere un padre nei confronti della figlia. Non poteva portarla con se, mi ha detto di aver già rischiato grosso con un certo pirata di nome Barbabianca!  Quindi ti prego Dadan tienila qui con te. >>

<<  Tanto ormai non c’è più niente da fare, Rufy l’ha fatta sua! >> Sbuffò la donna rassegnata.

<< Dadan, un ultima cosa, ma non meno importante, anzi. Garp non sopporta Shanks quindi è meglio non rivelare la vera identità dei genitori della piccola Ania. >> Disse infine la ragazza allontanandosi.

<< Ok Makino! >> rispose la donna.
 

Intanto nella foresta …

<< Aceeeeeeeeeee !!! Ti devo presentare una persona! >>

<< Rufy non urlare, ancora non sono sordo >> A parlare fu un altro bambino dai capelli neri. Si era affacciato da una grande struttura costruita su un albero ed osservava il fratellino correre come un forsennato verso di lui, poi decise di scendere ed andargli incontro. Quando furono vicini, Ace fece caso che il fratello non era solo, ma in compagnia di una bellissima bambina. A quel punto il moro arrossì fortemente.

<< Ania questo è Ace ed Ace questa è Ania! >> Sorrise Rufy. Anche la bambina nel vedere Ace sembro molto imbarazzata, non aveva ancora parlato.

<< Piacere Ace! >> Il bambino poco convinto si avvicinò a lei, ma Ania rimase in silenzio per l’ennesima volta << Noi non accettiamo donne nella nostra ciurma! >> Non potè continuare perché fu interrotto ds Rufy << Ma lei è la figlia di Shanks! >>

<< Ah si?? Allora benvenuta. Sai tuo padre ha salvato la vita a mio frate… >> Ace fu nuovamente interrotto dal moro << E mi ha dato questo cappello perché un giorno io diventerò il re dei pirati! E questo è il simbolo della nostra promessa. >>

Ace osservando meglio Ania si accorse che questa aveva una spada fatta di legno legata alla vita. << Che bella quella spada, me almeno sei capace ad usarla? >>

La rossa come sempre senza proferir parola, in un attimo sfilò la piccola spada, colpi Ace e afferrò Rufy in una presa abbastanza forte, poi lo lasciò e finalmente parlò:

<< La conosco la tua storia mio padre mi ha parlato molto di te. Comunque non pensare che sia facile diventare re dei pirati, dovrai aspettare, perché questa era ormai è segnata. Non ci sarà nessun re, ma una regina, e quella sarò io. >>

I due bambini, soprattutto Ace, erano rimasti stupefatti dalla bravura e dalla determinazione della bambina. Rufy però per niente intimorito le rispose :

<< No sarò io il re dei pirati! Farò di tutto per riuscirci! >> Ania si piego verso di lui appoggiò la fronte sulla sua e guardandolo fisso negli occhi disse : << Bene, bene, bene! Vuoi la guerra?! E che guerra sia! >>

Ace fece un ghigno << Ci sarà da divertirsi!! >> pensò cercando di staccare i due e farli allontanare. E sapeva benissimo che quella era la prima di una lunga serie.
 


Da quel giorno il tempo passò in fretta …
I tre si divertivano, ne combinavano di tutti i colori, la povera Dadan era ormai a un passo dalla pazzia. Loro combattevano, si sfidavano, ed Ace e Ania erano i migliori in campo. Rufy però (come ben tutti sappiamo) non si arrendeva così facilmente e ogni giorno era sempre pronto a sfidarli nuovamente. Oltre a diventare sempre più forti, crescevano anche fisicamente. Ace (16) ormai era diventato un bel ragazzo, alto, ben piazzato, muscoloso . Rufy (14) invece, anche essendo il più piccolo, era cresciuto molto, ancora era un po’ magrolino, però in compenso era molto alto. Ania (15), lei aveva preso tutte le forme di una vera donna, alta, magra, aveva fatto crescere i capelli ed ora gli accarezzavano quasi i fianchi, che dire, era diventata bellissima e, un certo Portuguese D. Ace, se n’era perdutamente innamorato. <3

 
 
 
 
Angolino di Ro:
Ciao ragazzi/e! Ecco a voi il secondo capitolo. Lo pubblico oggi perché domani purtroppo ricomincia la scuola e quindi non avrò molto tempo da dedicargli, se riuscirò stasera avrete anche la seconda parte. L’ho dovuto dividere in due parti perché se no veniva veramente tanto tanto tanto lungo! xD
Sono rimasta veramente contenta del successo che ha avuto il primo capitolo. Spero tanto di non deludervi. Ringrazio tantissimo a chi a messo la mia storia fra le seguite e le preferite, a chi ha lasciato una recensione e naturalmente ringrazio anche chi legge rimanendo in silenzio! Ora vi saluto! Fatemi sapere come sempre che ne pensate! :D Vi aspetto al prossimo capitolo! Un bacione grande grande Ro! :P

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ritorno al passato
Parte 2

 
La vita trascorreva tranquilla sul monte corvo. I tre pestiferi ragazzi continuavano ad allenarsi giorno per giorno e decoravano la giornata alla povera Dadan con le loro solite marachelle.
 Era ormai sera e Ace e Rufy ronfavano tranquilli dopo aver mangiato come lupi. Ania però non era poi cosi tranquilla, per tutto il giorno era rimasta sempre in disparte, non riusciva a farsi coinvolgere dai due fratelli. Sentiva dentro di se che le mancava qualcosa, e quel qualcosa era il padre. A volte si fermava a pensare a lui, a dove poteva trovarsi in quel momento, a quale grande avventura stesse andando contro ora e a quelle che già aveva affrontato in quegli anni. Ripensava alla sua infanzia, a quando il padre giocava con lei.
<< Papà!! Papàà>>

<< Dimmi piccola!>> rispose il rosso mentre teneva in braccio la piccola Ania.

<< Stare in braccio a te è come volare!!! Però purtroppo non puoi tenermi sempre con te!>> disse Ania con un velo di tristezza in volto.

In quel momento al capitano venne in mente un’idea.
Dopo aver messo a letto Ania per il suo pisolino pomeridiano, diede inizio al suo progetto.

La bambina si svegliò e corse come sempre sul ponte della nave per andare dal padre, non riusciva a stare un attimo senza di lui. Quando arrivò, vide il rosso seduto su un’altalena. << Papààà che bellaaaaa!! >>
Shanks mentre prendeva in braccio la piccola disse << Con questa potrai sempre avere la sensazione di volare, anche quando non ci sono io!>>

Mentre nella sua testa scorreva questo breve flashback della sua infanzia, Ania avvolse una corda a un albero e fece una specie di altalena. Dondolava leggermente, anche perché non era molto stabile, però quel movimento e quell’oggetto la facevano sentire vicina all’amato padre.
I suoi pensieri, furono interrotti da un rumore. La ragazza saltò subito sull’attenti, ma quando vide la figura di Ace, si tranquillizzò.
Ormai con tutto il tempo che avevano trascorso insieme fra i due era nato del tenero, nonostante fossero bambini già dal primo momento si poteva intuire qualcosa.
Il moro naturalmente conosceva tutto dell’infanzia della ragazza, lei le aveva raccontato tutto, ogni minimo particolare. Avevano anche un posto speciale tutto per loro. Un piccolo punto su di una collina dove al centro si trovava un enorme albero.

<< Te la costruirò io un’altalena!!!!!>> disse il ragazzo avvicinandosi alla rossa.

<< E come farai scusa?>>

<< Tu non preoccuparti del come, me la caverò, l’importante è che tu sia felice! >> Ace diventò viola in volto, ma nonostante questo come sempre sfoggiò uno dei suoi splendidi sorrisi a trentadue denti.

<< Grazie >> sussurò la ragazza  arrossendo anche lei. << Sei molto gentile!>>

<< Per te questo ed altro! >> Il moro si fermò un attimo e dopo alcuni minuti chiudendo gli occhi e prendendo fiato aggiunse: << Sai sei molto bella, ti andrebbe di darmi un bacio? >> Il ragazzo ancora ad occhi chiusi aspettava una risposta da Ania, sperando sempre di non aver combinato un guaio, ma ad un trattò la ragazza lo baciò delicatamente e se ne andò.

Ace per i primi istanti rimase paralizzato, la guardava andarsene e nel frattempo si sfiorava le labbra. Quando fu sicuro che Ania non potesse più vederlo fece un altro sorriso ed iniziò a esultare in silenzio.

Il giorno dopo la ragazza si svegliò e come ogni mattina uscì e si diresse nella foresta per iniziare gli allenamenti. Si diresse verso la collina, dopo spesso trascorreva del tempo a chiacchierare con Ace. Dopo aver camminato per un po’ arrivò a destinazione e li vide il morettino tutto contento che l ‘aspettava.

<< Buongiorno Ania! >>

<< Buongiorno Ace>> rispose la rossa.

<< Ti ho aspettato a lungo, volevo mostrarti questa.>> il ragazzo si spostò dall’ albero dove era appoggiato e dietro di lui apparve un enorme altalena.

<< Ehi ma.. ma… quella è un’altalena!! L’hai fatta tu??>> Ania era sbalordita, non riusciva a credere ai suoi occhi.

<< Si! L’ho fatta io! Ti piace?? L’ho fatta un po’ più grande in modo da poterci andare insieme!>> disse il ragazzo arrossendo.

<< Grazie Ace! È bellissima!! >>
Ad Ania veniva quasi da piangere. Non poteva credere che l’avesse costruita veramente, il bello era che non aveva perso tempo.
Corse verso di lui e lo abbracciò e gli diede un bacio.

<< Grazie ancora! È la giornata più bella di tutta la sua vita! >>

<< Per ora! >> Disse il ragazzo << Ce ne saranno altre, te lo prometto! >> e mentre le parlava la stringeva sempre di più a se.

Quel piccolo bambino che 7 anni fa aveva conosciuto, ora era diventato un bellissimo e dolcissimo ragazzo, che si prendeva cura di lei e cercava di renderla felice in qualsiasi modo! Finalmente i due piccoli piccioncini potevano dare sfogo ai loro sentimenti.
 
 
 
 
 
Angolo di Ro:
Ragaaaaaaaaaaaaaaa!!! Sono viva!!!! Rieccomi quiii :D !!!!!
Ho pubblicato un capitolo dicendovi che all’inizio del nuovo anno ci saranno stati molti altri capitoli, ma non potevo lasciarvi ancora a fiato sospeso e quindi mi sono messa giu e ho scritto questo capitolo! Presto arriveranno anche quelli nuovi!!! Vi ringrazio tantissimo per non aver perso le speranze. Spero che questo nuovo ed atteso capitolo vi sia piaciuto. Come sempre vi chiedo gentilmente di dirmi che ne pensate. Ringrazio a chi a recensito i precedenti capitoli.
Con questo vi saluto. Grazie per aver letto anche questo mio capitolo! Un bacione enorme e tanti auguri di buone feste (e buon Natale in ritardo) Ro! <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
Ricordi di un fratello.


Sulla Sunny giaceva uno strano silenzio, dopo aver festeggiato a lungo i ragazzi si erano addormentati come ciocchi chi sul tavolo, chi sul pavimento, ma c’era una persona, quella più improbabile che fosse sveglio e pimpante e se ne stava seduto vicino all’albero maestro. Si porto una mano alla testa e si tolse il cappello, prese fra le mani la vivre card  che Ace gli aveva lasciato, la guardava bruciacchiare lentamente e negli occhi la speranza che questa smettesse.
Si senti appoggiare una mano sulla spalla.

<< Ehi che hai? Come mai non sei a poltrire da qualche parte?>> Chiese Zoro sedendosi affianco al moro.

<< Perché sto aspettando, lei è qui, me lo sento!>> rispose il capitano rimettendo al suo posto la vivre card.

"Chi lei? Chi è qui? Ma ti sei impazzito??" il verde lo guardo un po’ perplesso, forse il troppo alcool gli aveva dato alla testa.

<< Zoro sto parlando di Ania! Ho la netta sensazione che lei sia nelle vicinanze e che abbia già iniziato a fare qualcosa.>>

<< Che intendi dire? >> Chiese impassibile lo spadaccino.

<< Lei è molto legata ad Ace, e anche se non ha la vivre card lei sa benissimo dove cercare. Lo aveva già capito ad Alabasta che andando avanti sarebbe successo qualcosa a uno di noi, e quell’uno purtroppo è Ace. E per Ace, lei farebbe di tutto! >>

<< Se non ricordo male, tu ad Alabasta mi dissi che voi tre eravate cresciuti insieme, giusto?>> Zoro per far svagare un po’ la testa del suo capitano iniziò  a fare qualche domanda.

<< Sì, eravamo un bel trio.>> Rufy alzò lo sguardo al cielo, e ripensando a quei bei momenti inizio a raccontare qualcosa al suo vice. << Fra Ania e Ace c’è stato subito amore, si vedeva. Ace era cotto di Ania. Faceva di tutto per stare con lei. Ricordo anche che stette sveglio una notte intera per costruirle un altalena. Cosa non si fa per un po’ d’amore.>> Sorrise il moro. << Ricordo ogni cosa, le risate, gli scherzi, le sfide. Era tutto solare e divertente, solo un giorno fu triste, quello della partenza di Ace. Fu difficile vedere Ania piangere cosi tanto e disperarsi, ma i diciassette anni di Ace erano arrivati, lei doveva aspettare ancora un anno per partire. E quindi lasciarlo andare per lei fu molto difficile. Ace la baciò senza dirle niente, la abbracciò e poi senza proferir parola le volto le spalle e prima di salpare le fece uno dei suoi enormi sorrisi. Lo sguardo di Ania da triste e sconsolato, diventò deciso e forte, e senza fare altre scenate inutili si voltò e corse ad allenarsi, non perse tempo, si impegno duramente perché sapeva che dopo avrebbe potuto riabbracciare il suo amato Ace. Quell’anno passò in fretta sotto i miei occhi e anche Ania finalmente parti per raggiungere il padre e Ace.>>

Rufy fece un respiro profondo, lui sapeva benissimo cosa aveva passato la sua sorellina in quell’anno. Fece un altro respiro e continuò "Poi naturalmente dopo un anno presi per mare anche io"

 Zoro allungò il braccio per tappargli la bocca e urlò << Non voglio sapere nemmeno un dettaglio di come tutto questo è iniziato!!! Di come disgraziatamente tu sia arrivato nella stessa isola dove mi trovavo io!!!! >>

Lo spadaccino si calmò. Il suo capitano l’aveva fatto apposta a iniziare perché sapeva che Zoro odiava i sentimentalismi quindi dopo aver parlato allungo voleva divertirsi un po’.

<< Zoro?! >>

<< Dimmi >>

<< Sai qual è la cosa che mi preoccupa di più?>>

<< No, quale capitano?>>

<< La paura che Ania possa perdere Ace e anche che dopo tutti questi anni ancora non fosse riuscita a ritrovare suo Shanks. >>

Un Rufy sconsolato si alzò in piedi e si diresse sottocoperta per andare a riposare.

<< Vedrai che ce la farà, è o non è tua sorella?>> il verde con questa breve frase fece sorridere il moro che con un po’ di speranza in più se ne andò a dormire e neanche dopo dieci minuti già russava da far tremare pure i muri.
 

Nel frattempo sulla Red Force…

<< Capitano una piccola imbarcazione si sta dirigendo verso di noi, che facciamo? >>

L’uomo si alzò da terra con aria assonnata.

<< Che dici Benn? >>

<< Capitano mi vuole ascoltare si o no??? Le ho appena detto che.. >>

<< Si si ho capito! Tranquillo sono sicuro che la persona che è a bordo di quella bagnarola ci sorprenderà assai. >> Il rosso si risedette tranquillamente.

Benn molto confuso domando << Ma capo allora fermiamolo! Potrebbe essere un nemico!>>

Dalle spalle dell’uomo apparve Yasop che si sedette tranquillo anche lui vicino al suo capitano. << Benn ancora non hai imparato? Non sottovalutare mai il tuo capitano! >>

Il rosso si alzò  di nuovo velocemente in piedi, aggiustandosi meglio il mantello poi rispose << Giusto mio caro Yasop! >>

Shanks si diresse verso il bordo della nave poi guardando verso il buio urlò: << Lucky apri subito una bottiglia di sachè, mia figlia è tornata!>>

Tutti guardavano sbalorditi il proprio capitano quando dal buio apparve Ania, che con un enorme sorriso stampato in volto disse:   << Finalmente a casa! >>
 
 
 
 
Angolino di Ro:
Eccomi qua, con un nuovo capitolo.
Rufy è caduto fra i ricordi del passato e a raccontato a Zoro la storia di Ania e Ace. Nel frattempo una delle preoccupazioni di Rufy è sparita perché finalmente dopo molti anni Ania è riuscita a riabbracciare il padre, il nostro caro Shanks! Chissà ora che succederà. Lo scoprirete solo leggendo.
Come sempre vi chiedo di farmi sapere che ne pensate. Vi ringrazio tutti per aver letto fino in fondo anche questo capitolo. Vi mando un bacione enorme e vi faccio tanti auguri di felice anno nuovo!!! :D Ciao ciao Ro!!! PS: ragazzi ho dovuto mettere alcuni dialoghi fra virgolette perchè se no non me li visualizzava. questo vale anche per i capitoli precedenti!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
Padre e figlia

 
<< Mi ritrovo qui al buio mentre chissà fuori nel mondo che sta succedendo. È arrivata la mia fine me lo sento, ma nonostante questo ho in mente te, i tuoi capelli rossi come il fuoco che mi sfioravano il petto mentre stesi sopra la sabbia cocente di Alabasta facevamo l’ amore. Ricordo ancora i tuoi occhi che penetravano i miei. La tua pelle così liscia e lucente sapeva di pesca, ancora ne sento il sapore. Mi manchi cosi tanto. Vorrei rivedere il tuo sorriso incorniciato da quelle tue labbra morbide e delicate. Vorrei riabbracciarti e stringerti a me. Nessuno potrà mai capire cosa provo per te, sei la mia ancora di salvezza, l’unico motivo per cui vivo, e sarai tu che mi salverai? Lo vorrei tanto. Sento che la mia fine è vicina, e ho paura che tu possa dimenticarti di me, ma purtroppo ho la certezza che tu rimarrai solo un dolce e splendido ricordo. >>
 

<<  Buonasera miei cari compagni di gioco! >>

Il suo sorriso illuminò quella notte buia, i pirati ancora scioccati la fissavano increduli.

<< Non posso crederci!! Tu qui… Adesso… come… dove… >>

Yasop non credeva ai suoi occhi balbettava cose a vanvera. Il rosso si avvicinò ad Ania e con un sorriso malinconico e con lo sguardo da padre premuroso l’abbracciò e con una delicata ma intensa stretta la avvolse a lui.

<< Sei cresciuta tantissimo! Non sai quanto tu mi sia mancata in questi anni, non vederti crescere mi ha quasi ucciso. >>

Ania con le lacrime agli occhi ricambiò l’abbraccio.

<< Mi sei mancato anche tu papà! È  bello rivederti e sapere che stai bene! >>

Tutti brindarono per il ritorno della piccola Ania, anche se ormai tanto piccola non era più. Dopo racconti emozionanti e ricordi d’infanzia, la ragazza disse a suo padre dell’incontro avuto con il vecchio barba bianca.

Il rosso rimasto un po’ perplesso dalle parole della figlia fece la fatidica domanda:

<< Ania, so che tu ed Ace siete cresciuti insieme, ma come mai sei così preoccupata di non rivederlo più? >>

La ragazza un po’ in imbarazzo fece un sospiro e raccontò al padre della storia fra le ed Ace.

<< Papà io lo amo, e come se il destino abbia deciso che io e lui stessimo insieme. È dolce, premuroso, non si direbbe, ma lui per me darebbe la vita, e io per lui. E con questo vorrei confessarti che lo andrò a cercare e nessuno nemmeno tu potrai fermarmi! Mi dispiace! >>

Shanks sorrise e diede un bacio nella fronte alla figlia e alzandosi in piedi le disse:

<< Non pensare che non sarò preoccupato, non pensare che non ti seguirò, non pensare che io sia d’accordo, perché l’ultima cose che voglio è perdere mia figlia soprattutto ora che l’ho ritrovata. Voglio che tu sappi che ti voglio bene qualsiasi scelta farai nel corso della tua vita, quindi vai piccola mia, sappi che io sarò con te! >>
 
Quella notte dormirono nello stesso letto come quando Ania era solo una bambina, Shanks era contento di riabbracciare finalmente sua figlia, ma la sua preoccupazione era quella di non poterlo più fare.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

 

Svegliarsi in quel modo non era più abitudine nella vite del capitano Shanks. Come quando era piccola quella mattina Ania aveva una gamba sopra quelle del padre e un'altra in verticale appoggiata al muro, le braccia erano avvinghiate a quello del padre e la testa a penzoloni giù per il letto. E come se non bastasse stava russando e teneva la bocca spalancata. Il rosso nel vedere quella scena fece un sorriso e con delicatezza cercò di liberarsi dalla presa a koala della figlia. Si alzò e si preparò ad affrontare una nuova giornata, appena chiuse la porta della cabina Ania aprì gli occhi e quando guardò intorno a se non le sembrava ancora vero di essere finalmente a casa. Si alzò e anche lei pronta e pimpante uscì dalla cabina e si diresse in cucina dove ritrovò il padre che si abbuffava e divertita si unì a lui.

 

Sul ponte della Red Force c'era un grande via vai, i pirati erano indaffarati a svolgere i loro compiti quotidiani. Ania quando ebbe finito di fare colazione uscì dalla cucina e quando fu sul ponte non potè credere ai propri occhi. Ancora era li, intatta, nessuno l'aveva modificata o rovinata, la sua altalena era ancora li dal giorno in cui il padre gliel'aveva costruita. I ricordi affioravano nella sua mente e non solo quelli della sua infanzia, ma anche quelli con Ace. Le mancava ogni giorno di pìù. Shanks le si avvicinò e nel notare quel suo sguardo malinconico la prese per mano e le sorrise. La fece sedere sull'altalena e con delicatezza la iniziò a spingere.

 

<< A cosa pensi Ania? >>

 

<< Sto pensando di andare da Rufy, ora come ora ho veramente bisogno di parlare con lui! >>

 

Il rosso si fermò un attimo a pensare per poi arrivare ad una conclusione:

<< Siamo vicini a Sabaody quindi potresti cercare di contattarlo e in caso incontrarvi li? Ma sappi che io non verrò … perchè sai... >>

 

<< Sisi papà, so benissimo della promessa tua e di Rufy quindi andrò da sola. >>

 

Shanks fece segno a Rockstar di raggiungerlo.

<< Si capitano?? >>

Il rosso allungò un foglio alla figlia e disse:

<< Ania scriverà un messaggio, poi tu lo dovrai consegnare a Cappello di Paglia in persona, fai presto mi raccomando!! >>

<< Sarà fatto capitano! >>

 

 

Due giorni dopoSulla Sunny....

 

<< Ehi chi sei?? Non muoverti o ti affetto!!! >>

La voce di Zoro mise in allerta i suoi compagni e subito Franky e Sanji scattarono e si misero sull'attenti. Nami diede un colpo in testa al suo capitano che dormiva beato con la sua amica renna. Questo si svegliò di soprassalto

 

<< Cosa? ... Cibo?? … Rufy fame.... Perchè?... Fam... >>

Un altro colpo in testa svegliò definitivamente il moro.

<< Ahiaaaa!!! Sai essere veramente crudele a volte sai Nami! >>

<< C'è un tizio sulla nostra nave e tu dormi??? Mmmmmh!!! Vai subito a vedere chi diavolo è!! >>

 

Tutta la ciurma era li a fissare quello strano individuo che era salito di soppiatto sulla loro nave. Questo aveva dei capelli a punta rossi e una smorfia sul viso veramente strana, orribile a detta di Nami. Indossava una camicia color pesca con una giacca blu lunga fino alle caviglie e in vita aveva una grande fascia gialla.

 

<< Salve a tutti io sono Rockstar, nuovo membro della ciurma di Shanks il Rosso, sono qui per consegnare una lettera a Cappello di Paglia da parte di Ania. >>

 

Nel sentire quel nome a Rufy gli si illuminarono gli occhi. I suoi compagni si girarono verso i loro capitano che velocemente si avvicinò allo strano pirata e prese la busta.

Dalla bocca del moro uscì un grazie striminzito perchè troppo preso dall'aprire la lettera per leggerne il contenuto, Rockstar salutò i pirati e se ne andò.

 

Rufy si sedette sul prato e i suoi compagni lo ascoltarono leggere:

Caro Rufy, mi trovo sulla Red Force, in compagnia di mio padre, eh si! Finalmente l'ho ritrovato, ma purtroppo dovrò ripartire subito perchè sto cercando Ace, lo devo assolutamente trovare prima che lui incontri Teach. Rufy ho un brutto presentimento, Ace è in pericolo, ha bisogno di noi. Ti scrivo questa lettera per informarti che quando partirò mi dirigerò a Sabaody e per chiederti di incontrarci li. Ti aspetterò al porto. Ho bisogno di te più che mai! Fai presto Ania...”

 

Rufy guardò i suoi compagni e questi senza che il loro capitano pronunciasse parola si preparano a salpare per Sabaody.

Il moro rimasto ormai solo prese fra le mani il suo cappello e tirò fuori la vivre card che suo fratello gli aveva lasciato ad Alabasta. Si fermò a fissarla, bruciava lentamente, come il dolore che cresceva in lui. Sapeva già che suo fratello Ace era in pericolo e la prova ce l'aveva in mano anche adesso, ma non ha fatto nulla. Il senso di colpa stava prendendo possesso della sua mente quando una mano si appoggiò sulla sua spalla. Era Zoro che con il suo solito sguardo sicuro disse al proprio capitano:

<< Ti aiuterò a salvare Ace, fosse l'ultima cosa che faccio! >>

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

Chewingum

 

La Thousand Sunny attraccò al porto di Sabaody, Rufy partì davanti al gruppo, avrebbe riabbracciato l'amata sorella. Scesero e si incamminarono per il porto.

" Rufy dov'è sarà Ania? " Chiese Nami.

Il ragazzo si fermò un attimo a pensare.

"C'è odore di Rhum, odore di Sakè! Penso che nelle vicinanze ci sia un osteria!" Fece presente lo spadaccino.

"Ecco come fai a ritrovarci sempre, usi il tuo olfatto fufi!" Sanji non perse l'occasione di prendere in giro il compagno, ma prima che iniziassero a picchiarsi il capitano guardò Zoro, gli sorrise e si voltò poi verso Nami, che confusa aspettava la risposta del suo capitano.

"Non so perchè Nami, ma ho la netta sensazione che Ania sia vicina!"

Cappello di paglia iniziò a correre e i suoi compagni lo seguirono cercando di tenere il suo passo.

" Chopper, prendi per mano Zoro se no va a finire che si perde."

Il verde sbuffò e rosso dalla rabbia incominciò ad inseguire il cuoco, che dopo questa ultima infame battuta, iniziò a correre ancora di più soddisfatto della sua azione.

 

Rufy si bloccò di colpo. Tutti presi nell'inseguirlo andarono a sbattere contro la sua schiena uno dopo l'altro.

"Ehi Ru..." Nami pensava che il moro avesse trovato finalmente la sorella, però la sua intuizione era troppo bella per essere vera.

"CARNEEEEEEEEEE! Mangiamo! Mangiamo! Mngiamo!"

Senza esitare cappello di paglia spalancò la porta dell'osteria dalla quale fuoriusciva quel delizioso profumino di cibo. Si sedette ad un tavolo e ordinò tutti i piatti presenti sul menù a base di carne. La sua ciurma, anzi, Nami infuriata gli diede un pugno a martello, dritto dritto in testa.

"Ma sarà possibile che tu sia così irresponsabile? Tua sorella è la fuori da qualche parte che ti sta aspettando e tu pensi a mangiare."

 

"Ti sbagli. Lei è qui!"

 

I suoi compagni si guardarono intorno e chiesero poi in coro:

"Dove??"

 

"Non so precisamente dove, ma so che entrerà qui dentro!"

Nami e Chopper caddero allibiti a terra, mentre Zoro e Sanji si guardarono rassegnati e si misero le mani fra i capelli.

 

La ciurma mangiava tranquillamente, si fidavano del loro capitano quindi lo assecondarono.

Una cameriera con una pila di piatti pieni di cibo si avvicinò a Rufy, glieli porse e con voracità e avidità li afferrò. La ragazza però non se ne andò subito, si avvicinò al capitano e gli sussurro:

"Buon appetito chewingum!" Il moro sgranò gli occhi. La cameriera che gli era affianco era scomparsa. Si alzò di scatto e iniziò a guardarsi intorno, quando ad un tratto qualcuno lo afferrò da dietro, Zoro e Sanji si prepararono ad attaccare, quando invece.

"Oh mio Dio, smettilaaa! AHAHAHAH!" La risata del moro rimbombava in tutto il locale, dalle sue spalle sbucò una ciocca di capelli lunghi, color del fuoco.

 

"Smettila Aniaaaa! So che sei tu!!!"

La ragazza lasciò la presa ma per poco, perchè subito dopo ristrinse a se il suo piccolo fratellino. Salutò il resto della ciurma e si unì a loro.

"Allora Chewingum, come stai?" I ragazzi si guardarono un attimo fra di loro, per poi scoppiare in una forte e contagiosa risata.

"Chewingum! Non posso crederci!" Usop rideva del ridicolo soprannome del suo amico Rufy, ma fossi stato in lui io non lo avrei fatto.

 

"Non osare a prendere in giro il mio fratellino, solo io posso chiamarlo chewingum capito?" Un Usop tremante si chiuse la bocca con le mani. Non si direbbe, ma Ania nei confronti di Rufy è sempre stata molto protettiva, anche se non erano parenti, loro si reputavano fratello e sorella, perchè legati dal fatto di essere cresciuti insieme, legati da due persone, Shanks ed Ace, e legati dallo stesso sogno.

 

Nami ghignando chiese il motivo di quello strano soprannome, e Ania fulminando con lo sguardo per un ultima volta Usop rispose:

 

"Perchè sai, quando eravamo piccoli io, Rufy ed Ace ci fidavamo per valutare i nostri miglioramenti, e lui perdeva ogni santa volta!"

 

"Allora è vero!!! Ero un pò titubante a credere ad Ace quella volta ad Alabasta, quando ci disse che ti batteva sempre quando eravate piccoli! Allora qualcuno riesce a batterti!! Non posso crederci!" Disse Sanji incredulo.

 

" Te lo posso assicurare, era una schiappa, ed è proprio quello il motivo per cui lo soprannominato chewingum, perchè era solo un ammasso di gomma che non riusciva nemmeno a colpire un albero messo davanti a lui."

Ania e Rufy a quei pensieri risero, era bello quando erano piccoli, si erano divertiti tantissimo, ne avevano combinate di tutti i colori e la povera Dadan era impazzita.

Il ragazzo era contento di poter riabbracciare la sua adorata sorella, ma peccato che il motivo del loro incontro fosse così tragico. Il moro si tolse il cappello, ne sfilò la vivre card e la porse ad Ania.

La rossa sgranò gli occhi nel vedere quel piccolo foglietto bruciare lentamente.

"Tu lo sapevi!"

"Si! E sapevo che prima o poi mi avresti cercato quindi ti ho aspetto!"

Ania abbracciò per l'ennesima volta Rufy, lo strinse a se, come per cercare forze e conforto e le braccia del ragazzo gli diedero quello che cercava, ovvero la sicurezza di poter salvare Ace.

 

 

Angolo dell'autrice:

Ecco qua il settimo capitolo. In questi giorni sto sfornando storie su storie capitoli su capitoli, e infatti ho aggiornato.

Per quanto riguarda la storia, Ania e Rufy si sono finalmente incontrati dopo tanti anni, i ricordi hanno preso forma, tramite le risate divertite della ciurma, ma non è finita qui. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Ora vorrei dirvi due cose veloci veloci:

1 Da mercoledi 19 sarò assente per un pò di tempo causa esami. Ma quando tornerò sarò carica per pubblicare anche i prossimi capitoli.

2 Ho notato che le visite hanno battuto ogni record, infatti solo il primo capitolo ha 1010 visite. Nonostante ci siano tutti questi lettori che rimangano in silenzio, sono carica più che mai. Spero un giorno miei cari lettori misteriosi vi facciate sentire. Intanto vi ringrazio tantissimo. Veramente veramente tanto. Ora vi saluto se no rimango qui fino a domani. Vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo fino alla fine. Vi mando un bacione buon week end a tutti! A presto con il prossimo nuovo ed avvincente capitolo! Ro ;)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Perchè quando sorridi ...

 

Era steso sul suo letto il capitano, con le braccia sotto la nuca, era felice che sulla sua nave finalmente ci fosse Ania era una grande gioia per Rufy, nonostante i commenti della rossa:

 

<< Questa è la tua barchetta chewingum? Caruccia! >>

Un Franky piangente guardava depresso la ragazza ispezionare la nave da lui costruita.

 

Un sorriso apparse sul volto del moro nel ricordare il giorno precedente, non era cambiata affatto, era rimasta come l'aveva lasciata, senza peli sulla lingua, decisa sia nelle decisioni sia nel comportamento. Era stato bello riabbracciarla, sapere che stava bene, vedere che fosse diventata ancora più bella e che rispecchiasse perfettamente il carattere del padre, sempre con il sorriso sulle labbra, appunto come lui ed Ace.

 

Era mattina e i ragazzi si erano appena svegliati, Sanji era già ai fornelli per preparare la colazione ai suoi compagni, naturalmente più privilegiata per le signorine che lui adorava. Franky e Usop svolgevano le loro mansioni con l'aiuto del loro nuovo compagno Brook, Robin e Chopper sistemavano la loro infinita marea di libri e infine Zoro, bhe Zoro lui non è compreso nel "i ragazzi si erano appena svegliati".

Nami era con Ania, le faceva fare un tour della nave, dato che lei era la più affidabile, almeno per questo, fra i suoi compagni. Ania si sorprese nel vedere la dolce armonia che c'era fra la ciurma di Rufy, sembravano come una grande famiglia, era contenta che il fratellino avesse trovato persone di cui fidarsi, persone come lui, quelle che seguono i loro sogni.

Le ragazze si fermarono a guardare il mare e Nami notò nello sguardo di Ania una certa malinconia.

<< Ehi?! Scusa se mi permetto ma, che hai? >>

Ania si destò dai suoi pensieri.

<< No, niente Nami tranquilla! >> Sorrise.

<< Sei preoccupata per Ace? Sai che con me puoi parlare, sempre se ti va!>> Fra le due ragazze era nata una sorta di amicizia dal tempo di Alabasta, si erano trovate subito, sin dal primo momento, soprattutto per il fatto che Nami tranquillizzava Ania, per quanto riguarda il far rigare dritto Rufy, almeno sapeva che quando non era con lui c'era qualcuno che la sostituiva e badava al suo amato fratellino.

<< Sai Nami, è bello essere qui e sapere che Rufy mi aiuterà a trovare Ace, ma sono preoccupata per quello che troveremo. E se Ace fosse già spacciato e facesse la stessa fine di suo padre? E se non riuscissimo a salvarlo? Morirei, non me lo perdonerei mai. Io ho fatto una promessa a Rufy il giorno in cui presi il mare, gli promisi che un giorno ci saremo riuniti tutti e saremo stati insieme, che saremo diventati i più forti e che io avrei fatto di tutto per far realizzare i sogni suoi e di Ace e che avrei impedito a tutti di intralciare il loro cammino. Ecco Nami, la mia preoccupazione, anzi la mia paura e di venire a meno alla mia promessa e io odio non mantenere le promesse, soprattutto se riguardano persone a me care. >>

La navigatrice le sorrise nella speranza di tranquillizzarla.

<< Vedrai Ania che andrà tutto bene, fidati di noi, fidati di Rufy, ma soprattutto fidati di Ace. Lui non è di certo il tipo di persona che si fa battere così facilmente. >>

La rossa rispose al sorriso, Nami aveva raggiunto il suo obiettivo, ma quel sorriso non durò molto.

<< Nami, se io perdessi Ace e come se una parte di me sparisse, svanisse nel nulla e mai più la ritroverei, perchè non sai cosa significhi per me non rivederlo più, non sentire più il calore della sua pelle su di me, non sentire più il suo profumo quando mi abbraccia, non sentire più la sua voce, il suono della sua risata. Lui ha la risata più bella e comunicativa del mondo. Quando ride gli ridono la bocca, gli occhi, le guance, la fronte e persino i capelli, e chi lo sente o lo vede ridere sorride pure lui, come contagiato dall'esplosione di allegria della sua risata. >> Le lacrime iniziarono a scorrere lente sul suo viso. << Come fai a resistere? E' impossibile. Non vedere più il suo sorriso e non sentire più il dolce ed allegro suono della sua risata per me sarebbe come perdere un pezzo di sole. Si perchè lui è il mio sole, penso a lui quando sono triste, penso a lui quando sono in difficoltà, perchè mi da forza, speranza e coraggio. Non voglio perderlo! >>

 

<< E non lo perderai. >> Delle braccia le avvolsero la vita, e sulla sua spalla si appoggiò una testa dai capelli neri. Era Rufy, aveva sentito le parole della sorella e come era successo il giorno precedente, per darle conforto l'abbracciò. Nami si allontanò e lasciò i due da soli. Ania si voltò verso il ragazzo che la guardava serio, quello sguardo era raro sul volto di Rufy. Con la mano il moro leggermente asciugò le lacrime che ancora scendevano imperterrite sul volto della rossa, poi quello sguardo serio si trasformò in un sorriso che travolse completamente Ania. << Ringrazio il cielo per averti incontrato. Ti voglio bene Rufy. >> Il ragazzo la strinse a se, come se non la volesse più lasciare, ora i ruoli si erano capovolti, Rufy era li a proteggere Ania da quei brutti pensieri che la perseguitavano e la rossa si accorse della maturità che il ragazzo nascondeva dentro di se.

 

La voce di Sanji volse l'attenzione dei ragazzi altrove. << Forza miei cari, si mangia e prima le signore non fate i maleducati. >>

Rufy prese a braccetto la ragazza e sorridendo felice la portò in cucina dove finalmente potevano riempirsi il loro pancino... one... Perchè anche Ania non scherzava per quanto riguardava il fatto cibo.

La mattina si svolse come al solito, Zoro e Sanji cercarono tutto il tempo un modo per uccidersi a vicenda per chissà quale motivo, Chopper correva dietro ai due cercando di fermarli senza risultati, tutto questo accompagnato da un sottofondo musicale offerto gentilmente da Brook, contornato dalle risate del resto della ciurma. Arrivò il giornale del giorno, fu Robin a prenderlo. Il suo volto si scurì improvvisamente. Franky notando lo sguardo della ragazza si avvicinò << Ehi?! Che è quella faccia? Cosa è successo? >> Franky volse lo sguardo sul giornale quando anche lui sbiancò nel vedere pagina del giornale.

La foto di Ace ingrandita prendeva tutta la pagina e sopra di essa il titolo "Fra 5 giorni a Marineford, il pirata Ace detto pungo di fuoco verrà giustiziato." Franky prese il giornale e con voce seria disse:

<< Capitano! >> I suoi compagni si fermarono e volsero lo sguardo su di lui. << Ho il giornale fra le mani e non promette niente di buono Rufy, guarda coi tuoi occhi. >> Il ragazzo allargò il giornale per far vedere a tutti quella notizia.

<< Mi dispiace Ania, mi dispiace cappello di paglia. >> La ciurma rimase pietrificata e la rossa scappò via verso la cabina, dove la sera prima aveva dormito, Rufy dopo aver lanciato un occhiata a Zoro, la seguì a ruota e il resto della ciurma rimase li in silenzio.

 

 

Nello stesso momento sulla Moby Dick ...

<< Capitano che facciamo ora? >> Chiese Marco preoccupato.

<< Hanno giocato abbastanza col fuoco e arrivato il momento di fagliela pagare! >> Rispose secco Barbabianca.

 

In quel momento ripensò alle parole di Ania, << Si ci rivedremo presto rossa, avevi ragione. >>

 

Sul Monte Corvo...

 

<< Oh mio Dio, Makino!! Ace è in pericolo!!! Rufy come starà? Ania? >>

<< Dadan vedrai che ce la faranno, ce la devono fare! >> Rispose Makino preoccupata.

Le due donne e il resto dei briganti rimasero in silenzio ad osservare anche loro la pagine del medesimo giornale.

 

Sulla Red Force...

 

<< Maledizione, Edward! Ti avevo avvertito io! >> Sbattè i pugni Shanks sul tavolo della locanda, dove si era fermato a ristorarsi con la sua ciurma.

<< Cosa facciamo ora capitano? >> Chiese Benn.

<< Ora... Aspettiamo ... >>

<< Cosa scusi? >>

<< La fine di quest'era! >>

 

 

Tornando sulla Sunny...

 

Con un semplice sguardo lo spadaccino capì le intenzioni del capitano.

<< Ciurma, prepararsi a salpare, da questo momento siamo in guerra! >>

 

 

 

 

Angolo dell'autrice.

Tadaaaaa!!! Rieccomi quaaa!! :D :D

Finalmente libera dalla scuola definitivamente, esami andati bene sono molto contenta ... (Va bè non vi interessa quindi taglio!).

Bene bene, anzi male male. Il gabbiano con il giornale ha portato una tragica notizia e tutti hanno iniziato a preoccuparsi ed a organizzarsi per la grande guerra, la guerra per Ace. In questo capitolo mi sono soffermata molto sui pensieri di Ania e ho naturalmente reinserito un piccolo angolo di amore "fraterno" per far capire il legame fra i due anzi fra i tre. Tutti i personaggi citati in prevedenza hanno avuto la loro piccola parte e hanno reagito tutti allo stesso modo, ma con frasi diverse che naturalmente capirete nei prossimi capitoli. Ora vi saluto, grazie per aver letto anche fino in fondo questo capitolo, fatemi sapere che ne pensate, sono carichissima ed ho molte, anzi tantissime idee quindi fatevi sentire, ho bisogno anche del vostro sostegno ;P! Vi aspetto al prossimo capitolo, buon week end a tutti un bacione grande grande Ro!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Questo sarà il giorno...

<< Dannazione Roger! Non ce l'ho fatta, non volevo finisse così, io ce l'ho messa tutta per tenere fuori dai guai tuo figlio, ma eccomi qui, incapace di fare qualsiasi cosa. Non ho scelta che accettare la mia sconfitta e vedere purtroppo il povero Ace morire davanti a i miei occhi. Non me lo perdonerai mai, lo so, Rouge non me lo perdonerà mai, Dadan, ma soprattutto Rufy ed Ania. >>

Garp se ne stava in disparte a logorarsi il cervello fra mille pensieri di rabbia e sconforto, consapevole della sua sconfitta. La cerimonia stava per iniziare. Garp alzò gli occhi e lo vide, Ace era li, in ginocchio in mezzo a due marinai con le spade pronte a linciare il suo esile collo e staccargli la testa. Sengoku fece la sua entrata, tutto era pronto, il momento era vicino.

"Quel tuo sguardo deciso, ma allo stesso tempo dolce e protettivo stava penetrando le mie iridi. Accarezzavo le tue guance lentigginose come quelle di un bambino, veniva voglia di pizzicarle dolcemente fino a farle diventare rosse come il fuoco, si fuoco come quello che ardeva dentro di te, nel tuo spirito. Quello che si accendeva ogni qualvolta davanti a te si presentava un avventura. E anche quel giorno quel fuoco era acceso nei tuoi occhi, eri pronto a tutto pur di farla pagare a Barbanera. Ti avevo pregato di fermarti e non andare oltre, ed ora? Ora all'orizzonte scorgo la costa di Marineford, sono pronta a tutti per salvarti, come lo è Rufy. Non sei solo Ace, come hai sempre creduto, non sei solo, ci siamo noi, ci sono io! Ti salverò è una promessa!"


Ania appoggiata al bordo della nave pensava e ricordava l'ultima volta che aveva incontrato Ace e si preparava a quel grande scontro che l'aspettava mentre all'orizzonte le coste di Marineford si facevano sempre più vicine.

 

Nel frattempo poco distante dalla Sunny ...
 

<< Babbo allora la rossa aveva ragione! >> Disse Marco mentre anche lui come tutto il resto della ciurma si preparavano allo sbarco.

<< Marco non farmi queste inutili domande! >> Questa fu la risposta secca e orgogliosa di Barbabianca. Lui sapeva però che Ania e suo Padre lo avevano avvertito e quindi di conseguenza avevano ragione, ma non lo avrebbe mai ammesso.

 


Sull'isola di Marineford...


<< Grandammiraglio Sengoku, tutto è pronto! >>


Tutti erano pronti per l'eseguzione di Pugno di Fuoco. I marine, gli ufficiali e gli ammiragli era in posizione. In lontananza il patibolo, in cima a questo due marine con la spada fra le mani erano pronti a compiere il loro sporco e sudicio lavoro. Ace ascoltava parlare i due marine dell'esecuzione, questi lo facevano tranquillamente non calcolando minimamente che colui che avrebbe perso la vita poco dopo era li in mezzo a loro. Le ginocchia gli facevano male, a stare li su quel legno sudicio non era proprio una gran comodità. Alzò gli occhi Ace, gli alzò e questi si riempirono di lacrime. L'odore salino del mare colse alla sprovvista le sue narici, il vento soffiava leggero, socchiudendo i suoi neri occhi, lasciando scivolare via anche qualche lacrima, si concentrò e riusci a sentire in lontananza il dolce rumore delle onde infrangersi sugli scogli. Quelle onde avevano cullato tutte le sue emozioni, i suoi sentimenti, i suoi sogni. Quelle onde lo avevano trasportato verso le mille avventure che aveva vissuto. Sorrise a quel pensiero. Sorrise quando il ricordo dell'incontro con Barbabianca gli tornò in mente. Sorrise quando pensò a Marco a Satch. Sorrise pensando a Rufy e a Ania. Sorrise anche quando pensò a Shanks che salvò la vita al sua amato fratellino. "Chi salverà me?" disse con un lieve filo di voce.


<< Nessuno! >> Sengoku arrivò pronunciando quelle parole. << Chi vorrebbe mai salvare il figlio di un demonio? >>


Ace perse un battito nel sentire quelle parole, abbassò la testa in segno di resa e iniziò a contare il tempo che gli rimaneva da vivere, sapeva che nessuno sarebbe accorso.


<< Ammiragli, ufficiali, marine oggi, finalmente, avremo l'onore di giustiziare colui che nelle vene porta il sangue di Gol D Roger. Giusto Portuguese D Ace? >>

Tutti rimasero spiazzati a quelle parole. Ace guardò Sengoku con rabbia. << Sbaglio o no Ace? >> ripetè il grandammiraglio.


<< SBAGLI!! IL MIO UNICO PADRE è BARBABIANCA E NESSUN'ALTRO! >> Urlò deciso il moro.


<< Smettila di autoconvincerti Portuguese! Sai benissimo che Barbabianca non è il tuo vero padre! Gol Roger lo è! >>


Anche in quel momento Ace ebbe l'ennesima conferma che forse era meglio se non fosse mai nato. Era condannato fin dalla sua nascita e anche al momento della sua morte sarebbe stato giudicato.


<< Hai vissuto anche fin troppo Portuguese! Giustizziatelo! >>


All'improvviso un frastuono distolse l'attenzione dal patibolo. Due navi avevano appena attraccato sulla costa di Marineford. Da entrambe un tumulto di gente si avvicinò per farsi vedere.


<< MA QUELLA è LA MOBY DICK !!! >> Si sentì urlare.

<< QUEGLI ALTRI INVECE SONO I PIRATI DI CAPPELLO DI PAGLIA!!! >> Ace alzò lo sguardo e dove prima quella distesa blu regnava in solitudine, ora faceva da cornice alla nave del suo adorato capitano Barbabianca e a quella del fratello Rufy. Non sorrise, non pianse, rimase li stupefatto dell'accaduto.


Sengoku già prevenute fece intervenire i tre ammiragli Aokiji, Akainu e Kizaru e i componenti della flotta dei sette, fra questi era presente anche quel mentecatto di Barbanera e Occhi di Falco.


Dopo una breve discussione fra di loro Barbabianca diede inzio alla battaglia mentre un Rufy sorridente ripensava al discorso avvenuto poco tempo prima.


" << Dove pensi di andare novellino? >> Pronunciò Barbabianca guardando Rufy partire alla carica.

<< Vado a salvare mio fratello! Perchè qualche problema vecchio? >>

I pirati che stavano assistendo alla discussione sbiancarono

<< L'ha chiamato veramente vecchio? >> disse uno di loro terrorizzato dall'inaspettato avvenire.

Barbabianca era diventato rosso dalla rabbia i suoi occhi si infiammarono e quelli di Rufy di conseguenza.

<< Pensi di essere il più forte, ma sappi che sarò io a diventare il prossimo Re dei Pirati. >>

<< Vuole morire! E' ufficiale,vuole morire! >> disse un altro fra la folla.

Barbabianca si scagliò contro Cappello di Paglia, ma questi bloccò il colpo.

<< Ti dona quel cappello Monkey D Rufy! >>

<< Lo so! Vecchio! >>

 

Aveva appena dichiarato guerra a uno dei quattro imperatori e lui sorrideva. Distolto dai suoi pensieri Rufy non perse tempo e con affianco la sua ciurma diede inizio alla danze.



Sengoku guardò iniziare quella battaglia che non si sacome sarebbe andata a finire, era una vera propria guerra, Marina contro Pirati.


Il Grandammiraglio incitò i due marine a colpire Pugno di Fuoco.

<< Uccidetelo!!! >> I due alzarono le spade al cielo.

<< Provate a fargli anche un minimo graffio e ve la dovrete vedere con me! >>


Sengoku si aggiustò gli occhiali, da quell'altezza aveva una buona visuale, scorse poi fra la folla una testa dai capelli lunghi color del fuoco, anche Ace si accorse della sua presenza. Sgranarono gli occhi entrambi nel riconoscere la persona che aveva pronunciato quelle parole. "Non posso crederci è lei!" Pensò Sengoku mentre la guardava incredulo. Ania, la figlia di Shanks il rosso, era in piedi dinanzi a lui e lo fissava con rabbia, era furibonda.


Il Bhudda continuava a osservarla, non sapeva come comportarsi. Quella ragazza con semplicità sorrise e rivolse il suo sguardo su Ace, che pure lui la guardava come se lei fosse fantasma. In mezzo a quell'inferno era come se il ragazzo avesse visto un angelo, ma era così lei era il suo angelo. Lo sguardo della rossa non era come quello rivolto al Grandammiraglio, era dolce e sincero. Era sicuro. Questo però non durò a lungo La ragazza decisa riporto i suoi occhi neri e colmi di odio verso Sengoku, che tremò leggermente, ma ripresa la sua sicurezza le rivolse parola.


<< Cosa pensi di fare insulsa ragazzina? Pensi di riuscire a resistere a tutto questo? Non hai speranza! >>


<< Pensi di farmi paura? >> Sorrise la rossa. << Io non ho paura di niente, tanto meno di te! >> Decisa e sorridente fissò Sengoku, che nel sentire quelle parole indietreggio di poco. Nelle vene di quella ragazza scorreva coraggio puro mischiato alla rabbia provocatogli da lui stesso.


Ace la guardava sorridere in mezzo a quell'inferno, protetta dalla ciurma di suo fratello Rufy, riconobbe Zoro che insieme a Sanji tenevano a bada i marine. Era tanto che non vedeva più quel sorriso, era tanto che non vedeva più lei. In quel momento avrebbe voluto stringerla a se con tutta la forza che aveva in corpo per non lasciarla più andare via.

Ania riguardò per un istante Ace, ma senza perdere tempo pronunciò :
<< Sengoku! >> Tutti si fermarono nel sentire la voce di Ania. << Ricorderai questo giorno non come il giorno in cui hai giustiziato Ace Pugno di Fuoco, ma come il giorno in cui metà dei pirati più temibili e famosi presenti sul grande blu, ti hanno fregato nel tuo campo di battaglia!" Fu una frase di pura e vera sfida da parte della rossa.

Quella fu la frase che diede ufficialmente inizio alla grande guerra.

 

 

Angolo dell'autrice:

Ciauuu ragazzuoli e ragazzuole! (Schiva con attenzione degli oggetti contundenti). Si lo so scusate, sono in ritardo, (come sempre), ma ero in calo di ispirazione, ma fortunatamente mi è tornata e oltre a questo capitolo, con l'aiuto del piccolo criceto Jack Sparrow che vive nella mia testa, ho sfornato altre fic. Come il terzo capitolo di "Mai dire Mai!" e altre fic che pubblicherò in una raccolta, ma bando alle ciance e ciancio alla bande, torno al capitolo. La guerra ha avuto inizio e si preannuncia un gran putiferio. Ho voluto incidere molto sul carattere di Ania per farvi capire che tipetto è, e spero di esserci riuscita. Naturalmente non ho lasciato in disparte Rufy e l'ho fatto un pò battibeccare con il grande Barbabianca. La marina avrà un gran bel da fare! :D Spero di non avervi deluso con questo capitolo. Voglio assolutamente sapere cosa ne pensate mie care e miei cari! :D Per adesso vi saluto e vi auguro un buon week end! Un bacione a presto Ro!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Il gigante buono, la bambina e l'uomo nero..

 

Passarono interminabili minuti a fissarsi. Sengoku se ne andò chissà dove e chissà per quale motivo. Ania colse l'occasione e a grandi passi iniziò ad avvicinarsi al patibolo. Saltò con semplicità e con altrettanta fece fuori i marine con la sua spada. Si accovacciò davanti al ragazzo e gli sollevò il volto << Che ci fai qui? >> Pronunciò Ace, guardandola terrorizzato negli occhi. Non se lo sarebbe mai perdonato se le fosse capitato qualcosa. Ania gli sorrise << Un giorno un ragazzo mi disse: " se non ti preoccupi tu per me chi lo dovrebbe mai fare?" >> Ace a quelle parole rimase spiazzato, lui le aveva dette, lui le aveva confessato il suo dolore più grande, la solitudine, con quelle parole. Forse non aveva dato piena fiducia in Ania, forse non aveva capito che da quel giorno lei avrebbe fatto di tutto per lui. Guardò da dietro le spalle della ragazza la battaglia che si stava svolgendo, vide Rufy, Marco, Barbabianca, poi il suo sguardò ricadde su Ania, ora sapeva che poteva avere piena fiducia in lei, anzi in loro. Ora sapeva di non essere solo.

Dagli occhi della rossa caddero delle lacrime. << Io non saprei vivere sapendo che tu sia da qualche parte in questo mondo in preda a qualcuno in procinto di farti del male, ferocemente contento di vederti soffrire solo per una stupida vendetta personale, anzi più che per vendetta per liberarsi da quel senso di incompetenza e fallimento che regna dentro ognuno di loro per non essere riusciti a fermare Gol D Roger. Non devi pagare solo perchè nelle tue vene scorre il suo sangue! >> Alzò lo sguardo al cielo e sorrise.

<< Loro non sanno cosa si provi ad avere un sogno. >> Ace la guardò pietrificato. << Gol- D- Roger >> Scandì Ania. << Colui che ha dato inizio a tutto questo, colui che è diventato il padrone di tutti i mari del mondo, l'immortale Re dei Pirati. Un idolo per tutti coloro che hanno un sogno da realizzare. So che ti fa male sentire parlare di tuo padre, ti hanno fatto passare da dannato, ti urlavano dietro che forse era meglio se non fossi mai nato, e io ero li a guardare la scena, per poi correrti incontro a consolarti. E adesso sono qui e ci sarò per sempre, sarò sempre pronta a difenderti, perchè ti amo e non voglio perdere il mio pezzo di sole. Voglio sentire sempre il tuo calore su di me, voglio vedere sempre il tuo sorriso. Finalmente dopo tanto tempo posso finalmente dire, ho realizzato il mio sogno. >> La rossa sotto gli occhi attenti di Ace iniziò a liberarlo dalle manette. Lei rivolse di nuovo i suoi occhi in quelli del ragazzo << Il mio sogno sei tu Ace, vali più di qualsiasi altro tesoro.>>.

Ace aveva ricevuto l'ennesima conferma, non era solo. Non perse tempo e la strinse a se, come ormai da tempo voleva fare. Quel suo profumo di pesca tornò finalmente a stuzzicargli le narici, i suoi capelli rossi a sfioragli le braccia che con delicatezza stringevano la ragazza. La allontanò per guardarle il viso, le sue labbra erano proprio come se le ricordava, i suoi occhi decisi ma allo stesso tempo dolci lo guardavano. Sorrise Ace e Ania di conseguenza. Erano insieme, finalmente. Erano insieme, e lo saranno per sempre.

 

Ad un tratto da davanti gli occhi del moro la ragazza sparì travolta da una nube nera.

<< ANIA! >> Quel urlò straziato di Ace fece ricadere l'attenzione di Rufy su quell'orribile nube.

<< TEACH! MORIRAI!! >> Ace di infuriò, Rufy si diresse verso il fratello che ormai era colmo di rabbia.

Teach con la ragazza fra le braccia che si sbatteva come un ossesso, scappava, quando il fendente di una spada si appoggiò sul suo collo.

<< Teach, Teach, Teach! Dove credi di andare? >> Aveva una spada posata sul suo collo Barbanera, quella di Vista e i componenti della sua ciurma impegnati in uno scontro con pirati a lui ben noti. Un' ombra immensa apparì dietro di lui. << Dove pensì di andare con la figlia del rosso, caro Teach? >> La voce di Barbabianca fece fermare improvvisamente Ania che lo guardò a bocca spalancata.

Barbanera gli rise guardandolo in faccia. << Sei diventato la sua balia Edward? >>

Le sue mani luride sfioravano il viso della bella Ania.

<< Lasciami zozzo! >>

Vista premette di più con la spada, quando Barbanera scomparve lasciando cadere a terra Ania.
Ace e Rufy corsero da lei.

<< Grazie vecchio! >> disse Ania rialzandosi. Un piccolo moscerino dai rossi capelli era in piedi davanti al possente e gigante Barbabianca.

<< Ti ho salvato solo perchè conti molto per Ace, se no ti avrei fatto volentieri uccidere! >> rispose burbero Newgate.

<< So che mi vuoi bene infondo! >> Ghignò la rossa prima di unirsi ad Ace Rufy e gli altri al combattimento.

Era vero, un pò di bene gliene voleva. Quando era più piccola e per davvero puro caso la Red Force e la Moby Dick attraccarono sulla stessa isola, quella piccola peste dai capelli rossi gli aveva dato proprio un gran da fare.


" Ania felice girava per il piccolo villaggio con i suoi inseparabili compagni di gioco Lucky e Yasop, quando, per una breve distrazione, i due la persero di vista. Quando questi se ne accorsero ormai era passato un bel pò di tempo. I due pirati erano terrorizzati dalla reazione che avrebbe avuto Shanks.

<< Il capitano ci uccide! Ci fa fuori! >>

<< Che succede ragazzi? >> La voce di Shanks fece tremare i due che si girarono lentamente verso di lui.

<< Bhe capitano ...>> disse Yasop.

<< Dovremmo dirle una cosa... >> Continuò Lucky.

<< Ehi dov'è Ania? >> Domandò il rosso.

<< Ecco proprio di quello volevamo parlarle... >> presero fiato e dissero in coro. << Abbiamo perso la piccola Ania! >>

Sul viso di Shanks comparve un espressione disperata.

<< Oh mio Dio!!! Aniaaaa!!! Dove sei?? Aniaaa!! Che facciamo adesso?? >> Urlò con la mano fra i capelli.

 

Nel frattempo...

La piccola bimba saltellava felice canticchiando, mentre si dirigeva al porto. Come sempre doveva cavarsela da sola, perchè non era la prima volta che i due si scordavano della presenza della piccola. Quando fu a destinazione però si trovò davanti ad un grande dilemma, qual'era la nave dove doveva salire?. Iniziò a guardarle quando la sua attenzione cadde su un'immensa nave bianca, << Sembra una balena! >> Disse la bimba dirigendosi verso di essa. Con qualche piccolo sforzo salì a bordo di quell'affascinante nave. Sentiva la curiosità crescere sempre più, << Chissà che giochi ci sono qui? >> . Girovagando in qua e in la, trovò un filo e preso fra le piccole manine iniziò a seguirlo per sapere dove portasse. Camminò per un pò e si ritrovò sopra il ponte della nave, il filo saliva in cima ad una grande sedia. Ania iniziò ad arrampicarsi, sembrava una piccola scimmia. Finalmente dopo la grande scalata era arrivata al capo, questa però non si accorse che si trovava in un posto al quanto insolito.
Guardò verso il basso e si accorse di essere sopra la testa di un uomo che in quel momento la stava fissando incredulo. Con una sua possente mano, questo la prese per la maglietta e tenendola a mezz'aria la portò ad altezza del suo viso.

<< E tu chi saresti piccola marmocchia? >> Chiese.

<< WooW!! Ma tu sei un gigante? >> Disse Ania senza nemmeno calcolare la domanda che le aveva posto l'uomo.

<< No! Non sono un gigante! >>

<< E allora cosa sei? Un dinosauro? E come ti chiami?? >> Domandò la bambina. La rossa era predisposta a fare domande, molte domande.

<< No! Non sono un dinosauro, e mi chiamo Barbabianca! >>

<< Ma se ti chiami Barbabianca, perchè hai solo i baffi bianchi? >> Non ce la fece più, iniziava a odiare quella bambina più di ogni altra cosa al mondo.<< Tu come ti chiami piccola? >> Chiese poi.

<< Io mi chiamo Ania! >> rispose felice la bimba.

<< E come mai sei finita sulla mia nave? >>

<< Stavo cercando quella del mio papà, però ho avuto qualche problema nel ritrovarla, poi ho visto la tua nave e mi piaceva tanto allora ho deciso di salirci! >>

<< Sai che non puoi salire sulle navi degli altri senza permesso?! Comunque chi è tuo padre? >>

<< Il mio papà è un pirata! >> Barbabianca si incuriosì e incitò la bimba a continuare. << Si chiama Shanks! >> L'uomo a quel nome sorrise e scoppiò in una sonora risata.

<< Ho un cucciolo di Shanks fra le mani! Gurarara! >> rise << E così tu sei la figlia di quel novellino di Shanks? >>

Ania nel sentire come Barbabianca prendeva in giro suo padre divento rossa in volto.

<< Ehi che hai? >> Chiese lui, la bimba sgattaiolata via dalla presa dell'uomo si caricò e gli diede un pugno in pieno viso.

<< VECCHIO! NON OSARE MAI PIU' PARLARE MALE DEL MIO PAPA' ! OK??? >> Questo non fece in tempo ad alzarsi che la piccola Ania già se ne stava andando a passo fiero dalla nave.

Shanks e la sua ciurma erano appena arrivati al porto e videro la bimba scendere dalla nave di Barbabianca.

<< Ania ma che hai fatto? Perchè sei andata su quella nave! >> Disse Shanks.

<< C'era un uomo cattivo che ti prendeva in giro e allora l'ho picchiato! Nessuno può prendere in giro il mio papà! >> disse fiera di se la rossa.

Dalla nave si affacciò Barbabianca.
<< Dove sei insulsa mocciosa?? >>
<< E' lui! >> Gridò la piccola.

<< ROSSO!!! >> urlò il capitano della Moby Dick notando la presenza dell'uomo << Tieni a bada tua figlia, se no la prossima volta non la rivedrai mai più! >> Shanks facendo segno al vecchio di scuse seguito dalla sua ciurma si dileguò.

<< Quella peste dai capelli rossi, me la pagherà un giorno! >> recitò l'uomo rimettendosi seduto nella sua postazione. << Oste come me la pagherà! >> "

 

Così se la ricordava Barbabianca, così l'aveva conosciuta, comparsa improvvisamente sopra la sua testa con gli occhi pieni di curiosità. Tutte le volte successive che l'aveva incontrata, l'aveva comunque lasciata andare senza torcergli un capello ed ora era li vicino ad Ace e a quel insolente di suo fratello Rufy a combattere per i loro sogni, per la loro libertà, quelle due cose per cui anche lui alla loro età voleva. Negli occhi di quei tre vedeva la voglia di vivere, la voglia di avventura di mille uomini. << Vi copro io ragazzi voi andate! >> Disse Barbabianca fermandosi. Da dietro di lui all'improvviso Crocodile accompagnato da alcuni marine cercarono di attacarlo, ma Ania e Rufy li fermarono.

<< Meglio che noi badiamo a te vecchio! >> Risero insieme i due ragazzi.

<< Andiamocene subito! >> Disse Ace.

Più facile a dirsi che a farsi però. Furono subito bloccati da un onda di marine capeggiati da Akainu, pronti a tutto pur di fermarli e anche gli altri due ammiragli non persero tempo.

 

<< Cosa credete di fare? >>

La voce di Kizaru fece voltare una a una la testa di tutti i componenti della ciurma di Cappello di Paglia. Sgranarono gli occhi nel vederlo.

<< Ma quello è... Kizaru! >> disse Robin.

<< Preoccupati di me, non di lui Nico Robin! >> Una voce famigliare, forse anche troppo per Robin la distolse dall'ammiraglio. << A.. Aok... Aokiji ! >>

<< Franky, Sanji andate ad aiutare Robin, ragazzi state in guardia, avremo un bel da fare! >> Zoro diede gli ordini ai propri compagni che subito si prepararono all'attacco.

<< Ehi tu! Roronoa!!! Ci rivediamo finalmente! >>

<< Oh no! Non dirmi che... >> Zoro si giro verso la direzione della voce.

<< Ti ricordo che io e te abbiamo un conto in sospeso! >> Tashigi carica come sempre, tentava per l'ennesima volta di combattere contro Zoro.

<< Ti ho già detto ragazzina che non combatto contro le donne! >> Disse lo spadaccino senza perdere la guardia.

Tutti avevano trovato la propria nemesi. Pirati e marine stavano usando tutte le loro armi pur di avere la meglio, ma si stavano solo distruggendosi a vicenda. Faccia a faccia si guardavano tutti, quella era una guerra che forse non avrebbe mai avuto fine. Eccomi quiiii! Gni Gni Gni Gniiiii! :D :D
Nuovo capitolo fresco fresco fresco! (Non sapevo che titolo dargli, ma questo mi piaceva troppo allora alla fine fra tutti ho scelto quello!) Tante cose sono successe e altre ancora ne devono succedere! :D In questo capitolo ho aggiunto tante belle cosine. Ania ed Ace finalmente insieme! <3 <3 <3 <3 e i ricordi di Barbabianca sulla piccola peste con i capelli rossi. Non vedevo l'ora di pubblicarlo questo capitolo. Però, però, però c'è un però, anzi tre però, quattro. Barbanera ha fatto la sua entrata i tre ammiragli sono schierati Akainu contro Barbabianca, Ace, Rufy e Ania. Aokiji contro Franky, Sanji e Robin e Kizaru contro Usop, Nami, Brook e Chopper. Il povero Zoro l'ho dato in pasto a Tashigi! xD
Questo è tutto, spero come sempre che anche questo capitolo vi sia piaciuto, (Sono le 2 è l'ho riguardato ora, perfavore se trovate errori ditemelo che li correggo, sapete Morfeo è un pò cattivello per ste cose! ) Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo la mia storia (siete tantissimii *.*), a chi l' ha inserita fra le preferite e chi fra le ricordate, ma naturalmente saluto e ringrazio anche voi miei carissimi lettori del misterooo! :D Vi ringrazio ancora tanto tanto, fatemi sapere che ne pensate, non vedo l'ora di sapere le vostre opinioni. Ora vi saluto, Grazie per aver letto fino infondo anche questo capitolo, vi auguro un buon week end, vi mando un bacione a preso prestissimo Allessor!!! Shshhshshciauuuu ragàààà!!! <3 :D xD Ps: ho voluto aggiungere questo disegno fatto da me: è uno schizzo di Barbabianca e Ania. Moltooo wark in preogress, devo migliorare a disegnarli! Per farmi perdonare vedrete la prossima volta! xD

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11

La battaglia continua...

 

L'odore del sangue regnava nell'aria. Tanti marine caduti a terra, tanti pirati stesi al loro fianco. Urla di rabbia e dolore premevano con forza nelle orecchie di chi ancora poteva sentire. Lo scontrarsi di spade e gli spari facevano da colonna sonora a coloro che col viso rivolto verso l'alto guardavano per l'ultima volta il cielo.

Kizaru e Aokiji avevano dato filo da torcere alla ciurma di Cappello di Paglia. Stremati ormai dalla battaglia gli uni di fronte agli altri si guardavano senza dare segno di cedimento.

<< Sotto a chi tocca! >> Urlarono i due ammiragli.

Senza dar tempo di rispondere ai suoi compagni, Zoro, che con un colpo aveva fatto svenire la povera Tashigi, si scagliò contro di loro.

<< Roronoa! Quanta fretta, cosa pensi di fare? >> Disse Kizaru mentre schivava il colpo dello spadaccino.

<< VORTICE DELLE TRE SPADEEE! >> Zoro non aveva alcuna intenzione di fermarsi, cercava di non dargli tregua.

Il resto della ciurma nel vedere il loro compagno combattere, si fecero forza e ripresero anche loro lo scontro.

<< SEIS FLEUR CLUTCH! >>

<< COLLIER SHOT!>> Sanji e Robin si buttarono contro Aokiji.

<< Ehi Ehi! Due contro uno non è leale! >> Disse l'ammiraglio rispondendo ai colpi.

 

Nel frattempo Akainu osservava soddisfatto quello che era riuscito a fare.

Colorati del loro stesso sangue, Barbabianca, la sua ciurma e i tre fratelli, barcollavano cercando di rimanere in piedi. Nonostante fosse solo Akainu, aveva messo in grande difficoltà tutti i suoi avversari. Ancora non contento, chiamò al suo fianco dei marine e riprese la sua battaglia contro Barbabianca.

Ace, Ania e Rufy si davano le spalle, cercando di difendersi a vicenda, quando ad un tratto Ace cadde a terra. Il suo corpo era sudato e sporco del sangue che usciva dalle sue innumerevoli ferite. Era caldo, quasi bruciava, doveva assolutamente fermarsi, non ce l'avrebbe fatta ancora per molto. Ania cercò di aiutarlo a rialzarsi, ma proprio in quel momento, quel vigliacco di Akainu ne approfittò e sferò uno dei suoi attacchi. La rossa strinse forte a se il ragazzo ed insieme vennero scaraventati in aria e poi caddero violentemente a terra. Gli occhi di Rufy si riempirono di rabbia, i due erano immobili, non davano segni di vita. "Non può succedere, non lo permetterò, non posso perderli entrambi!" Pensò il ragazzo volgendo lo sguardo poi su Akainu.

<< Gear Second ... >>

<< Che pensi di fare moccioso? >> Rise l'ammiraglio.

<< Non toccare mai più mio fratello e mia sorella. Hai capito? >> Scandì Rufy.

<< Cosa? >>

<< HO DETTO, NON TOCCARE MAI PIU' MIO FRATELLO E MIA SORELLA, HAI CAPITO ADESSOOO??? >> Con tutta la sua forza e la sua rabbia il ragazzo si scagliò contro l'ammiraglio che in un attimo si ritrovò steso a terra. Afferrò al volo il braccio di Rufy << Adesso ti faccio vedere io cosa significa mettersi contro un ammiraglio! >>

 

Ania aprì gli occhi e vide Ace svenuto a fianco a lei.

<< Ace svegliati! Acee!! >> Era immobile, cercò di scuoterlo, ma niente, non si svegliava. I suoi capelli neri gli incorniciavano il viso, " Com'è bello! " Pensò Ania. Ad un tratto il ragazzo aprì gli occhi. << Ehi... Sei tu! Ania! >> Sussurò con voce debole.

<< Si Ace sono qui, non preoccuparti! >> Gli accarezzò il viso. Ancora non le sembrava vero di essere di nuovo al suo fianco. Un urlò straziato di dolore distolse Ania dai suoi pensieri.

Rufy era a terra con un enorme ferita al petto, con Akainu pronto a dargli il colpo di grazia.

<< RUFYYYYY!!!! >> Lo chiamò Ace.

<< E' la tua fine Cappello di Paglia! >> E proprio quando stava per sferrare il colpo una mano fermò il suo braccio. << Non credo proprio! >>

<< Garp che diamine stai facendo??? >>

Il nonno era arrivato in soccorso del nipote.

<< Quel vecchio finalmente si è deciso a darci una mano! >> Disse Ania. Lei non aveva mai sopportato Garp, lui era stato molto cattivo con lei quando era piccola ed abitava sul Monte Corvo. Solo perchè era la figlia di Shanks la trattava malissimo, poi ancora la rossa si chiede quale motivazione ci sia dietro questo odio verso suo padre, non aveva mai avuto il coraggio di chiederglielo, anche perchè se il loro cammino si incrociava entrambi cambiavano direzione. Ora, però il vecchio Garp si era guadagnato un pò del suo rispetto, correndo a salvare il nipote. La ragazza si alzò di scatto << Ace rimani li, non muoverti torno subito! >>. Afferrò la sua inseparabile spada << Colpo della Rosa Rossa. >> Il fendente trapasso deciso la spalla dell'ammiraglio che stremato si accasciò a terra. << Ma..male...maledetta... >> Sussurò, Ania sfilò la spada dal corpo di Akainu e piano di rialzò. << Pensi di farmi fuori con così poco? >> La rossa posò lo sguardo terrorizzato sul uomo che teneva il pugno teso verso di lei << CANEE OSCURO! >>

<< SPOSTATI ANIAAAAA! >> Urlarono in coro Barbabianca e Marco che guardavano sconcertati la scena.

Un flusso di magma incandescente travolse Ania, ma quando questo svanì la rossa non c'era più. Era rimasto solo il fumo.

Ace cercava con lo sguardo il corpo della ragazza. Non poteva crederci, Akainu l'aveva uccisa. Il suo volto si riempì di lacrime. Finalmente dopo tanto tempo l'aveva riabbracciata. Davanti ai suoi occhi passarono mille ricordi dei momenti passati con lei.

 

" Camminava da ore insieme alla ciurma di Rufy sulla sabbia cocente di Alabasta. Il caldo lo aveva intontito, forse così tanto da fargli credere di vedere in lontananza la figura di Ania. Scosse la testa Ace, << Forse è meglio se ci fermiamo un pò ragazzi! >> Propose.

<< Già stanco Pugno di Fuoco? Ti facevo più resistente! >> Una voce femminile catturò l'attenzione di tutti. Ace conosceva bene quella voce, era sicuro, era lei. Si voltò e vide Ania in tutto il suo splendore. I capelli rossi come fiamme le sfioravano i fianchi, sul volto aveva impresso il suo solito ghignò presuntuoso, lo faceva impazzire quando lo guardava così. Si perse ad osservarla, era da quando aveva lasciato il Monte Corvo che non la vedeva.

<< SORELLONAAA!! >> La ragazza aprì le braccia a Rufy che contento le salto addosso facendola cadere a terra. << Sorellona?!? >> Disserò in coro i suoi compagni.

<< Capitano sei pieno di sorprese! >> Disse Sanji accendendosi una sigaretta.

<< Rufy tesoro, da quanto tempo che non ti vedo, sei cresciuto! Ma sicuramente sei rimasto la schiappa di sempre! >> Rise Ania stringendo a se il ragazzo.

<< Ragazzi lei è Ania, la figlia di Shanks! E' cresciuta con me ed Ace sul Monte Corvo, siamo come fratelli noi tre.>> Disse fiero il capitano.

<< Sisi >> Confermò la rossa. << Provate a far star male il mio Rufy e giuro vi faccio fuori! >> Continuò per poi sfoggiare un meraviglioso sorriso a trentadue denti.

Fatte le dovute presentazioni si andarono a riposare. Quando tutto fu un pò più tranquillo la ragazza si avvicinò ad Ace << Ehi vieni con me! >> Il ragazzo la seguì un pò incuriosito. Ania si assicuro che nessuno potesse disturbarli. << Dim.. >> Il moro fu interrotto dalle labbra della ragazza che si erano posate sulle sue. << Da quanto tempo volevo rifarlo. Mi sei mancato fiammifero! >> Ace senza risponderle la strinse a se e la baciò, come d'altronde anche lui voleva fare da tempo. Quel bacio sembrava durare un'eternità, almeno a loro sembrava così. Si fecero trasportare dalla passione e si ritrovarono stesi sulla sabbia. Ace si fermò di colpo e si perse nel guardare gli occhi di Ania << Ti amo >> Sussurò. Lei sorrise e ricambiando lo baciò. L'emozione di un momento così era enorme in loro. Avevano sempre sognato di passare tutta la vita insieme, ma il caso ha voluto dividerli, ma dentro di loro sapevano che un giorno il loro sogno si sarebbe realizzato."

 

Il ricordo di quell'incontro fece crollare Ace, non poteva finire così. Non poteva perderla in quel modo, dovevano realizzare il loro sogno, dovevano vivere la loro vita insieme. Alzò lo sguardò verso il punto in cui Akainu aveva sferrato il colpo. La nube di fumo si stava dissolvendo lentamente, nel mezzo di questa Ace notò un ombra. << ANIA! >> Urlò. La nube era ormai scomparsa. La rossa era in bracciò ad un uomo con un lungo mantello nero. Il ragazzo cercò di alzarsi, quando una mano si posò sulla sua spalla.

<< Fermò Portuguese, adesso ci pensiamo noi. >>.


Angolo dell'autrice:

Ciauuuuu!!!
Premessa.... Sono brava a creare la suspance???? Mi sono impegnata tanto e spero di non aver creato uno schifo di capitolo. (Sicuramente è così, ne sono più che certa -.-") Diciamo che mi sono messa un pò alla prova. Coooomunqueeee... ricapitolandolooo...

La ciurma di Cappello di Paglia si è incacchiata un pò tanto, soprattutto Zoro (povera Tashigi, è una cacca, sempre pensato e sempre lo penserò).

Rufy ha dato il meglio di se quando Akainu il vigliacco ha attaccato i suoi adorati fratelli, però ha fatto una finaccia (scusa Rufy!), ma il nonno è arrivato in soccorso ( e che soccorso poi, guarda poteva stare dov'era! Mhaaa... ) Ci ha rimesso Ania infatti, che presa dalla rabbia era corsa anche lei ad aiutare il piccolo Rufy. Però chi è che ha salvato Ania dal terribile colpo di Akainu? E chi ha fermato Ace posandogli una mano sulla spalla? Lo scoprirete nel prossimo capitoloooo! :D Non linciatemi vi prego! Fatemi sapere però che ne pensate! :D Naturalmente sono accettate le correzioni se trovate qualche errore o di battitura o di altre entità! :D Vi ringrazio tanto per le vostre recensioni e per le vostre visite. Ringrazio tanto anche a chi ha messo la mia storia fra le seguite, le ricordate o le preferite. MI fa davvero piacere sapere che la mia storia vi piaccia. Come sempre spero di non avervi deluso e vi ringrazio per aver letto fino in fondo anche questo capitolo! :D Per adesso vi saluto e vi mando un bacione grandee grandee! Fatevi sentire, a presto e buon week end Ro! Shshshshciauuu! xP
PS: Per farmi perdonare dell'orrendo disegno dell'altra volta, vi faccio una sorpresa, anzi un regalo per rifarvi gli occhi! Spero vi piaccia, ci ho messo tanto amore ed impegno per farlo. Avrò 50mila disegni suoi, questo è il migliore che abbia mai fatto! :D Spero vi piaccia! (Notare il mio smalto orrendo! xD)

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12
Bianco contro Nero

 

Ania non ha mai avuto paura dei suoi avversari. Basti dire che nel corso della sua infanza aveva corso mille pericoli inconsciamente. Si ritrovava in situazioni che tutti i pirati del mondo avrebbero evitato, come ad esempio mettersi contro Barbabianca, ma per fortuna del vecchio Newgate, lui non era l'unico ad essere torturato dal diavoletto dai capelli rossi.

"<< Mi fai provare la tua spada? >> La bimba stava a un millimetro dal naso dello spadaccino e lo fissava con i suoi enormi occhioni, cercando in tutti i modi di convincerlo.

<< Mocciosa non esagerare adesso, sei troppo piccola ancora! >> Rispose serio l'uomo.

<< Sei cattivo! Sei brutto e cattivo! >> Ania era decisa più che mai, ed era anche molto testarda, quando voleva una cosa l'avrebbe ottenuta con qualsiasi mezzo e ad ogni costo.

<< Ehi Shanks tieni a bada questa cosa rossa potrei affettarla se non la smette di infastidirmi. >> Mihawk non era certo un tipo da bambini, poi un tipetto scalmanato come Ania era abbastanza difficile da tenere ferma e buona.

Il rosso rideva mentre in mano teneva il suo inseparabile boccale di rhum. << Eh dai Occhi di Falco e solo una bambina, che vuoi che faccia? >>

Yasop e Benn si accorsero subito che Ania aveva qualcosa in mente, la videro seduta in un angolo che fissava intensamente senza batter ciglio la spada nera di Mihawk. Ad un tratto questa si alzò e si avvicinò allo spadaccino e i due si guardarono << Le ultime parole famose ... >>

Seduto dietro Mihawk c'era Lucky che dormiva beato dopo aver mangiato e bevuto in grande quantità. La rossa sfilò lentamente la bottiglia di rhum dalle mani del suo carissimo zietto e si arrampicò piano fino ad arrivare sopra la sua spalla, quindi perfettamente dietro la testa dello spadaccino.

Benn e Yasop nel frattempo ridevano sotto i baffi. Ania afferrò il cappello di Mihawk e lo spinse verso il basso in modo da coprire gli occhi all'uomo e con l'altra manina con tutta la sua forza gli ruppe la bottiglia in testa. In fretta la piccola afferò la spada nera e la sfilò dalla sua fodera, ma essendo troppo pesante questa cadde a terra e il suo piano fallì.

I due pirati scoppiarono a ridere, mentre Shanks guardava Mihawk diventare della stessa tonalità dei suoi capelli. Lo spadaccino si alzò e afferrò Ania per la maglietta e la sollevò << Non provarci mai più mocciosa, se no giuro che la prossima volta ti affetto! >> L'uomo lasciò la rossa a suo padre e dopo aver raccolto la sua spada se ne andò furioso più che mai. "

 

Ania ci aveva riprovato non si sa quante volte da quel giorno, eppure Mihawk non le aveva mai fatto del male, ma come non gliene aveva fatto lui, nessuno doveva permettersi di fargliene. Infatti anche adesso era li che la stringeva fra le braccia e cercava in tutti i modi di proteggerla, mentre con tutta la sua forza respingeva il potente colpo di Akainu.
<< Avrei giurato che fino a pochi anni fa avresti voluto uccidermi! >> Sorrise Ania guardando lo spadaccino negli occhi.
<< Sono ancora in tempo rossa. >>

<< Mihawk, anche tu? Ma che vi è preso a tutti? >> Urlò l'ammiraglio, interrompendo le frecciatine dei due.
<< Non ti conviene far del male a questa ragazza! >> Rispose lo spadaccino.
<< Posso anche ucciderla se voglio! >>
<< Allora accomodati pure, hai appena firmato la tua condanna a morte! >> Occhi di Falco allungò il braccio con il quale impugnava la spada verso la direzione di Ace, però non era solo lui che gli interessava, ma chi ci fosse dietro.

Akainu rimase pietrificato, non solo perchè dietro a Pugno di Fuoco si trovava Shanks con tutta la sua ciurma, ma anche per il fucile che fermo puntava con forza sulla sua nuca.
<< Una mossa, un'altra sola mossa contro mia nipote equivale a un proiettile con destinazione il tuo cervello! >> Disse serio Benn mentre premeva ancor di più il suo fucile contro la testa dell'ammiraglio.
<< Tsk... Che vuoi che mi faccia un pr... >>
<< Un proiettile di algamatolite? Molto male, fidati! >>

Mihawk aiutò Ania ad alzarsi e preso anche Rufy, in velocità corsero verso gli altri, che nel frattempo combattevano contro i miliaia di marine che, con vana speranza, cercavano di sconfiggere Shanks.
<< Comunque grazie Occhi di Falco! >> Disse la rossa guardando dietro di lei. Era pienamente sicura che fino a qualche istante prima lo spadaccino fosse esattamente dietro di lei, ma chissà per quale strano motivo ora era sparito.

 

Nel frattempo Barbabianca affiancato dai suoi fedeli figli continuava a combattere. Marco lo vide in grande difficoltà, stremato da tutti i colpi infieritogli da Akainu in precedenza.

<< Forza ragazzi non mollate! Dobbiamo aiutare il babbo! >> Urlò ai suoi compagni.

<< Poveri illusi! Non ne uscirete vivi da qui! >> Barbanera riapparve come sempre accompagnato dalla sua lucubre e fredda risata, insieme alla sua ciurma di rozzi pirati avevano circondato Barbabianca, che senza nemmeno pensarci attaccò quel lurido traditore che se ne stava davanti a lui con un ghigno perfido stampato in viso. Non fece in tempo a colpirlo che una nube nera lo avvolse e una scarica di proiettili trapassavano uno ad uno il suo corpo. Il sangue colava e le ferite moltiplicavano, quando ad un tratto tutto si fermò. Gli spari cessarono. Tutto era avvolto da un gelido silenzio. Marine e pirati smisero di combattere, Shanks e la sua ciurma tenevano a bada gli ammiragli. Ania con in braccio Rufy era in piedi a fianco ad Ace.

<< Era questo il suo piano sin dall'inizio. >> sussurò il rosso.

<< Il babbo era il suo obiettivo. >> Pensò Marco.

<< GURARARARA! >> Una risata scuarciò il silenzio.

<< TEACH! >> Urlò << Non sei tu colui che Roger aspettava. Non sei tu che porterà avanti la sua volontà. Non sei tu che diventerai il prossimo Re dei Pirati. Non sei tu che fermerai quel ragazzo. >> Alzò il braccio a fatica ed indicò Rufy esanime. << Tu sei solo un incidente di percorso, che verrà spazzato via come polvere. Tu sei l'illuso! GURARARA! >> Rise più forte di prima, << NON TROVERAI MAI ONE PIECE! >>.

Addirato Barbanera sferrò un altro attacco, gli occhi di Barbabianca si spensero, ma il suo braccio puntava ancora verso Rufy.

<< Maledetto vecchio e le sue uscite ad effetto! >> Disse Ania lasciando il fratello a terra, pronta a correre in direzione di Edward. Ace però l'afferrò per un braccio.

<< Ferma! >> Il suo volto era scuro e i suoi occhi puntavano verso il basso, lacrime di dolore iniziarono a scivolare sulle sue guance. << Si è spento... Per sempre. >> Il ragazzo alzò lo sgurdò nella speranza di incontrare quello di Marco. Lo trovò, anche lui lo stava cercando. Si fecero un piccolo cenno che nessuno notò.

<< Prendi Rufy e vattene via! >> disse ad Ania.
<< Ace ma cosa dici? Cosa vuoi fare? >>
<< Ho detto prendi Rufy e vattene! SUBITO! >> Ribadì. La ragazza prese in braccio il fratello e si diresse verso la Sunny, i pirati di Cappello di Paglia notando la rossa correre verso la nave la seguirono.

<< LA PAGHERAI PER QUESTO TEACH!!!!! >> Urlarono Marco ed Ace, mentre una colonna rossa e una azzurra si univano sopra le loro testa.

<< MORIRAIII!!! >>


Lontano dalla battaglia...

<< Mihawk dove stai andando? >>
<< Non preoccuparti della mia destinazione Sengoku, preoccupati dell'ira dei figli di Barbabianca. >> Lo spadaccino si fermò e guardandolo negli occhi continuò << Poni fine a questa guerra prima che sia troppo tardi. >>

 

 

Angolo di Ro:

Ciaoooooo! (schiva ferri da stiro/ chiavi inglesi/ mattoni/ tutto ciò che provoca tanto dolore). Lo so, come sempre sono in ipersupermega ritardo. Sono stata impegnata questo periodo, ma stasera (sta notte) mi sono messa d'impegno e ho corretto tutto il capitolo da cima a fondo ed è nato lui (ammetto che è un pò corto, ma ha il suo perchè!) ... Bianco contro Nero.
Ricapitolandolo: questo capitolo ha posto fine ai vostri dubbi e alla vostra curiosità, il misterioso uomo con il mantello nero era Mihawk, il paladino della giustizia!!! xD (Poretto anche lui ha avuto a che fare con la perfida BabyAnia! xD), poi il mitico grande e meraviglioso Shanks naturalmente avete intuito è colui che ha pronunciato la fatidica frase "Fermo Portuguese, adesso ci pensiamo noi!". Però Sugar_Ginger spero ti sia piaciuta la mitica parte di Benn! xD Non potevo non metterlo, lo adoro. Infine il lurido Teach si è fatto vedere e ha fatto secco il vecchio Barbabianca, ho cambiato il discorso finale, uno perchè l'oroginale è intoccabile e bellissimo, due perchè volevo insultare Teach. Poi proprio arrivando alla fine Ace e Marco si sono arrabbiati tanto tanto e Mihawk ha avuto anche lui la sua uscita ad effetto, ma cosa farà adesso Sengoku? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. (Ora smetto che se no scrivo le note più lunghe del capitolo.) Spero che vi sia piaciuto, come sempre se trovate errori di qualsiasi entità ditemelo pure, date sfogo alle vostre opinioni (anche quelle positive eh! xD). Ringrazio tantissimo a chi continua a seguire, a preferire, a ricordare e a recensire la mia storia, naturalmente anche voi miei lettori del mistero! :* ;) Ora vi saluto grazie per aver letto fino in fondo anche questo capitolo, a presto ( Voi: SiSi! Come no! ) Buona domenica. Un bacione Ro! :D Shshshhshsciauu ragààà! :D

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13
La fine di niente, l'inizio di tutto.


Il suo corpo non rispondeva, era immobile. Nelle sue vene scorreva odio puro, i suoi occhi piangevano dolore e le sue mani bramavano vendetta. Ace guardò diritto negli occhi di Teach, che sorrideva compiaciuto del suo gesto.
Marco non resistette un attimo in più, lo colpì con forza in pieno viso scaraventandolo in aria. << PUGNO DI FUOCO! >> Fianco a fianco i due capitani combattevano, questa volta per uccidere.

Shanks e la sua ciurma, insieme al resto dei pirati di Barbabianca, tenevano a bada gli ammiragli e la ciurma di Teach. Quella battaglia sembrava non avere fine. Vite innocenti si erano spente. Qualcuno doveva porre fine a quell'inferno. Molti se ne erano andati come già aveva fatto Mihawk, ma altri purtroppo furono costretti a rimanere.

Ace e Marco erano in vantaggio, Teach era solo. Due contro uno. Lo videro in grande difficoltà e quando stavano per attaccarlo per l'ennesima volta una voce alla loro spalle li fermo.
<< Portuguese, fermati! >> Sengoku si intromise. << Voglio porre fine a questa guerra. >>

Ace ormai colmo di rabbia lo afferro per il collo. << Mi hai fatto ricordare cose che non volevo ricordare, hai raggiunto i tuoi insulsi obiettivi uccidendo mio padre, Barbabianca, perchè ripeto e lui il mio unico e vero padre, l'unica persona al mondo che mi ha trattato per ciò che sono veramente, cioè un figlio del mare. E ora vieni qui a implorare me e i miei compagni di porre fine a questa guerra, e di non uccidere questo sporco traditore! >> Lasciò la presa e fece per scagliarsi contro Barbanera quando Marco lo prese per un braccio, volse lo sguardo su Sengoku, << Ci permetterai di portare via nostro padre per congedergli una degna sepoltura? >>

<< Marco.. Ma che.. Che fai? >> Il moro guardava incredulo il suo compagno.
<< Si, portatelo via. >>

<< MARCO MA CHE TI SALTA IN MENTE! >> Ace sbotto non capendo le intenzioni del biondo. Questo lo guardò serio, << Basta Ace... Andiamocene! Non voglio più combattere una guerra inutile. >> Marco aveva sempre mantenuto il lume della ragione, anche se anche lui avrebbe voluto vendicare Barbabianca. << Andiamocene e portiamo avanti il nome del babbo, sarà anche morto, ma faremo in mondo che nessuno si scordi di lui. >>

<< CODARDI!!! >> La risata di Teach interruppe il discorso dei due. << Ve ne andate così? >> Ace non potette resiste e lo colpì nuovamente, ma furbo Barbanera evitò il colpo e scoparve.
<< Andimoce ciurma, il nostro sporco lavoro lo abbiamo portato a termine. >>
Nessuno osò fermali, nessuno osò attaccarli.

Stremati molti marinai e pirati uno ad uno caddero a terra. Il silenzio regnava su Marineford. Fu la voce di Sengoku a romperlo. << Le condizioni sono state decise. >> Sembrava che ormai la guerra fosse giunta al termine, ma il gran ammiraglio diede un ultimo ordine ai suoi subordinati. << Prendete Cappello di Paglia, voglio lui! >>

I capitani delle flotte di Barbabianca ignari di tutto, presero il corpo del loro amato babbo e lo portarono sulla Moby Dick insieme a Shanks e la sua ciurma.

 

Sulla Sunny Cappello di Paglia era in gravi condizioni, Chopper cercava di fare del suo meglio, ma anche lui aveva riportato gravi ferite quindi faceva fatica ad occuparsi del suo capitano. Ad un tratto un raggio di luce colpi la nave e i Mugiwara si ritrovarono davanti Orso Bartholomew. Erano tutti stremati dalla battaglia, non sarebbero riusciti a combattere ancora. Il componente della flotta dei sette sfilò i suoi guanti bianchi.
<< Oh mio Dio che ci farà adesso! >> Usop e Chopper cercarono un riparo, ma Orso sembrava deciso a farli fuori tutti. Si avvicinò a passo veloce a Nami, Sanji vedendo la navigatrice in pericolo si lanciò verso di lei nel tentativo di difenderla. Orso lo sfiorò col palmo della sua mano e il cuoco sparì nel nulla.
<< SANJIIIII!!! >> L'urlo della ciurma fece attirò l'attenzione di tutti.
Il pacifista non si fermò e dopo Sanji fece sparire anche Nami, poi Usop, Chopper, Franky, Brook e Robin. Marco ed Ace corsero sulla sunny e li trovarono solo Ania, Rufy e Zoro.
<< MALEDETTO CHE GLI HAI FATTO? >> Urlò lo spadaccino. Orso si avvicino e con un semplice gesto fece sparire pure lui.

Ania terrorizzata teneva stretta a se il fratellino in fin di vita. Vide quel uomo immenso avvicinarsi a lei, mentre con tranquillità si rimetteva i guanti. Con un agile scatto le passò affianco e le sussurò qualcosa nell'orecchio e poi se ne andò. Ancora scandalizzata Ania stava appoggiata all'albero maestro della Sunny. Quelle parole non l'avevano impaurita, l'avevano tranquillizzata in un certo senso.

<< ANIA! > La voce di Ace la distolse da qui pensieri, << Ania che è successo? >>
<< I compagni di Rufy, sono spariti, Orso Bartholomew li ha fatti sparire. Li fiorava e poi sparivano. >> Guardò il fratellino sdraiato sulle sue gambe privo di sensi. << Devo cercare Law. >>

<< Trafalgar Law? Per quale motivo? >> Chiese Marco. << Lui mi ha detto che è qui, devo trovarlo deve curare Rufy, lo deve far guarire. Non deve morire! Non può morire! Lui deve realizzare il suo sogno. >> Lacrime di dolore solcavano le sue guance.
<< Ace prendi Rufy, cerca Trafalgar e digli che ci incontreremo ad Amazon Lily. Io porterò via la sua nave. >>
<< Ma perchè Ania? >> Il moro confuso più che mai, non riusciva a capire le intenzioni della rossa.
<< Lui è l'unico che può aiutarci, fai quello che ti dico e basta! Poi ti spiegherò. Sarà un duro colpo per lui. >>

Pugno di Fuoco senza far più nessuna domanda prese il fratello in braccio e lo portò con se. Scese a terra e vide la Sunny salpare. << Portuguese! >> Era Hancok, << Trafalgar Law dovrebbe arrivare tra poco, controllerò che nessuno possa ostacolarti. >>

Ace la guardò ancora più confuso, << Perchè tutto questo? >>

<< Perchè è così che deve andare! Fidati di noi! >>.

Poco dopo un gruppo di marine era pronto ad attaccare Rufy, per catturarlo e sbatterlo in prigione, come gli era stato ordinato da Sengoku, ma Boa insieme a Marco e alla sua flotta li contrastarono. << Vai Ace! Scappa qui ci pensiamo noi! >> Sorrise il biondo. Pugno di fuoco ricambiò e iniziò a correre il più vicino possibile alla porta della giustizia. Di li a poco da sott'acqua emerse il sottomarino giallo di Law. << Portuguese da questa parte! >> Il moro saltò sulla nave e consegnò il fratello alla ciurma di Trafalgar. << Preparate la sala operatoria, SUBITO! >> Il capitano diede gli ultimi ordini e si allontanarono da Marineford.

 

Sulla Sunny...

Ania proseguiva verso Amazon Lily, le parole di Orso Bartholomew le giravano in testa:

<< Fai ciò che ti ho detto e tutto andrà bene, E' tempo di cambiare! >>

 

....

 

Angolo dell'autrice:

Ragazzeeee rieccomi qua con il capitolo tredici.
Forse starete pensando, che titolo del cavolo ha dato a questo capitolo? Oppure, ma che schifo di capitolo ha scritto? O qualsiasi altra cosa.... Il titolo ha un significato ben preciso che forse non ho fatto intendere poi così bene.
Allora:
- La fine di niente: Sengoku ha posto fine alla guerra, ma alla fine ha mandato i suoi marine a catturare Rufy. Quindi non era concluso un bel niente.
Barbabianca è stato ucciso, Ace e Marco alla fine lo hanno lasciato andare. Quindi anche questo ancora è da risolvere.

- L'inizio di tutto: i pirati di Cappello di Paglia sono spariti, ma questo non significa che sono morti. (Per spiegarmi meglio dico solo, Episodi di Sabaody...).
Boa Hancok e Orso Bartholomew e Law hanno avuto la loro parte, ma perchè? ...Spero di essere stata chiara, non vi dico altro, vi ho solo elencato le parti di questo capitolo suddividendole per farvi capire che dovrete farvi un esame psicologico prima di leggere il capitolo quattordici, perchè non è finita qua...

Un ultima cosa, l'altra volta ho detto che ci sarebbe stata una specie di sorpresa... Bhe, sono due... Una eccola qua, l'avete appena letta. Purtroppo per voi, la mia storia durerà più del previsto. xD Ho scelto di cambiare il finale e quindi di aggiungere molte altre cose. La seconda ancora è in work in progress, non ho molto tempo, quindi non assicuro niente, però ho pensato di fare una raccolta dove inserirò delle Shot delle Flash, (Ho detto infatti che ancora devo decidere) inerenti a questa storia, cioè un racconto con le avventure di Baby Ania, oppure dei momenti fra Ace e Ania. Tutte cose così che nella storia principale non ho voluto aggiungere per questioni di lunghezza.
Spero che la mia idea possa piacervi. Spero anche che questo mio capitolo vi sia piaciuto. A me non è che mi convince tanto, ma è stata una cosa improvvisa, uno sclero del momento quello di cambiare totalmente tutto! xD Lascio quindi il giudizio a voi. Come sempre se vi urtano il sistema nervoso segnalate eventuali errori di qualsiasi entità, (devo smetterla di pubblicare a orari improponibili. <.< )
Vi ringrazio tanto per esserci sempre, per le vostre visite e per le vostre recensioni. Ringrazio tantissimo tutti quelli che seguiono la mia storia, chi l'ha inserita fra le preferite o le ricordate. Mi fate davvero felice, perchè ho notato che le visite non diminuiscono, ma aumentato poco a poco, spero di sentire un giorno tutte le vostre opinioni. :D Ora vi saluto, fatevi sentire, grazie mille ancora a tutti voi. Vi mando un bacione, ci sentiamo presto, buon week end. Baci e abbracci Ro! :D Shshshshsciauuu ragàààà! :D

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14
Nonno Garp

 

Suo fratello non dava segni di vita, lo guardava mentre era in braccio a quello strano orso polare che scoprì essere il vice capitano. Questo correva disperato in ogni angolo del sottomarino. Law impassibile gli ordinò di portare Rufy in sala operatoria, avrebbe fatto il possibile per salvarlo. Ace non si fidava di lui, ma si fidava di Ania, quindi non obbiettò quando Trafalgar disse che non c'era alcun bisogno di anestetizzare Rufy.
Si sedette in un angolo, non parlò per ore. Troppo cose gli passavano per la testa.
Facendo un piccolo cenno col capo fece capire a Penguin per l'ennesima volta che non aveva bisogno di niente, lui voleva suo fratello, voleva spiegazioni, voleva Ania.

 

Nel frattempo sulla Sunny la rossa navigava diritta verso Amazon Lily. Non sa per quale motivo abbia dato ascolto a Orso Bartholomew, ma quello in quel momento era l'ultimo dei suoi pensieri. Ormai era lontana da Marineford, anche il sottomarino di Law lo era, quindi quella era l'unica nota positiva di tutto. Ace stava bene, era salvo, ora le sue uniche preoccupazioni erano Rufy e i suoi compagni. Orso le aveva detto che doveva farlo per salvare la vita di quei ragazzi, non avrebbe mai voluto arrivare a tanto, ma è stato costretto da Garp. Ecco, questo turbava Ania. Garp aveva ordinato a Orso Bartholomew e a Hancok di salvare Rufy e la sua ciurma. Lei sapeva che il vecchio non disobbediva mai agli ordini della marina, invece questa volta, per la seconda volta, si era messo contro di loro fregandosene delle conseguenze.

<< Vallo a capire quello psicopatico Garp. >> Pensò Ania a voce alta.

<< Fondamentalmente il capo famiglia sono io, lo squilibrio mentale di mio figlio e di mio nipote dovrà pur avere un origine! >> Una risata portò fine a quella frase, quella voce inconfondibile, se l'era sentita addosso per anni << Garp!! Che diamine ci fai tu qui? >> Si voltò scandalizzata, stropicciandosi gli occhi non si sa quante volte. Era proprio lui, quel vecchiaccio insolente e burbero era proprio li davanti a lei.

<< Ho assolutamente bisogno di spiegazioni! >> La rossa lo guardò ancora, per l'ennesima volta, per capire se fosse tutto reale o solo frutto della sua immaginazione. Forse era sbagliato quello che pensava di lui, sapeva che voleva bene ai suoi nipoti, ma non pensava fino a questo punto.

<< Io e te cara ragazza non siamo mai andati daccordo, sai spiegarmi per caso il perchè? >> Disse sedendosi sul prato della Sunny, sembrava la persona più tranquilla del mondo, non sembrava che avesse appena combattuto una guerra.

<< Non stiamo parlando di te e di me vecchio! Dimmi cosa ci fai qui! >>
Ad Ania il modo di fare di Garp la stava irritando e non poco.

<< Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda, tuo padre non te l'ha insegnata l'educazione? >>
Anche se sapeva che era stata lei la prima a porre una domanda e poteva tranquillamente ribaltare la situazione, decise di rispondere. << Non lo so! Sei tu che ogni volta che arrivavi al covo mi urlavi addosso! >>

<< Ma sei tu che volevi diventare un pirata! >> Disse l'uomo infilandosi, come il nipote, un dito nel naso.

Ania si sbattè la mano sulla faccia, non poteva crederci, erano idendici lui e Rufy, l'unica differenza era che Garp era molto più furbo del moretto.

<< Non erano e non sono affari tuoi quello che voglio fare della mia vita! Quindi che motivo avevi di urlarmi ogni santa volta contro? Per te era come se fossi un pericolo per Ace e Rufy, mi portavi sempre in posti sperduti quando li venivi a trovare, poi mi abbandonavi li e quando tornavo tu te ne eri già andato. >>

Garp guardò il cielo, Ania continuava a fissarlo irritata, lo odiava con tutto il suo cuore, le aveva fatto passare un'infanzia terribile.

<< Sai ho parlato a Rufy di suo padre. >>

<< E questo cosa centra adesso? >> Chiese la ragazza addirata.

<< Lui nella sua vita ha avuto solo punti di riferimento maschili, fra qui me, Ace e tuo padre Shanks. L'unica figura femminile che conosceva era Makino, ma lei lo andava a trovare quando poteva, tu invece eri sempre li. >>

Ania si grattò confusa la testa, non riusciva proprio a capire dove il vecchio volesse arrivare. << Anche Dadan era sempre li! Non capisco!? >>

<< Dadan è Dadan, con lei aveva un rapporto diverso. Con te invece Rufy diventava completamente un altra persona. Ti tenevo lontano da lui perchè un giorno quando ero venuto su al covo a trovarvi lo sentii dire ad Ace che lui ti reputava la sua mamma e io non mi sono mai sentito così triste per lui. Però volevo che tu stessi lontana da lui perchè non volevo che quel suo pensiero si concretizzasse, perchè non sapevo tu cosa avresti fatto in futuro. Non sapevo se te ne saresti andata dimenticandoti completamente di lui, non sapevo se... >>

Ania con tutta la forza che le rimaneva in corpo gli diede uno schiaffo interrompendolo, non si preoccupò delle conseguenze, ma Garp quel ceffone se lo meritava. << Io non abbandonerei mai Rufy per niente al mondo. Non lo lascerei mai solo. Cosa pensi che io non l'abbia protetto in questi anni? Io c'ero ad Alabasta, io c'ero a Water 7, io c'ero a Enis Lobby. Tu invece Garp, dove ti trovavi? Puoi essere un Marine, puoi essere un vice ammiraglio, ma è sempre tuo nipote, sono sempre tuoi nipoti. >>

L'uomo ancora con lo sguardo rivolto verso il basso, rimase sbalordito nel sentire quelle parole. Non sapeva che Ania avesse seguito Rufy lungo tutto il suo viaggio, non sapeva che fosse così premurosa nei suoi confronti. Non sapeva che ci teneva così tanto.

La rossa era in piedi davanti a Garp, mentre ancora questo teneva lo sguardo fisso sull'erba che stava sotto di lui. Il silenzio regnava ora su tutta la Sunny, solo il rumore delle onde si permetteva di romperlo. Dopo quei minuti che sembravano ore per Ania, sentì uscire dalla bocca di Garp una frase che mai si sarebbe immaginata di sentire.

<< Scusa Ania, per tutto, mi dispiace. >>

La ragazza rimase sorpresa per un istante ma poi, porse la mano all'uomo che incredulo la afferrò e dopo che questi si alzò lei lo strinse in un abbraccio << Scuse accettate vecchio! >>

Ania era convinta che sarebbe morta senza mai aver sentito le scuse di Garp, era contenta di essere finalmente in buoni rapporti con lui, dopo tutto è il nonno dei suoi fratelli.

Erano ancora abbracciati quando la rossa all'improvviso lo scansò e con aria furibonda mentre gli puntava l'indice sul petto urlò << ORA SPIEGAMI PER QUALE DANNATO MOTIVO SEI QUI!!! >>

Garp spiegò finalmente ad Ania passo per passo cosa girasse nella sua contorta mente, gli spiegò che aveva chiesto ad Orso Bartholomew di spedire la ciurma di Rufy in luoghi ben precisi, dove le loro conoscenze e le loro tecniche potessero migliorare. Spiegò poi che il motivo per cui stavano andando proprio sull'isola delle donne era che Boa Hancok era un membro della flotta dei sette e Sengoku non sarebbe mai andato a cercare Rufy proprio li, a meno che qualcuno non glielo avesse riferito. Le disse anche che Law per lui era solo un piratuncolo da strapazzo, ma sapeva che era un ottimo dottore quindi promettendogli un posto nella flotta dei sette lo convinse a recarsi a Marineford e prendersi cura di Rufy. Il vecchio continuò spiegandole anche il piano di Sengoku.

<< Quindi tu mi stai dicendo che l'obiettivo di Sengoku arrestando Ace, non era solo attirare Barbabianca? >> Ania iniziò a disperarsi, camminava avanti e indietro tirandosi i capelli in tutti i modi possibili e bisbigliando qualcosa su dei vecchi psicopatici marine e in che modo avrebbe potuto farli fuori il prima possibile.

<< Si! Il suo obiettivo era attirare anche Rufy, ma per sua sfortuna non aveva calcolato te! >>

Ania si risvegliò dai suoi pensieri sentendo quelle parole, e sul suo volto nacque uno strano sorriso, quasi sadico e in quel momento Garp capì che Ania non l'avrebbe fatta passare liscia a nessuno.

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<< Ehi tu biondino, sei vivo? >>

<< Dove mi trovo? >> Sanji aprì gli occhi a fatica e quando questi furono completamente aperti si ritrovo davanti il suo incubo peggiore.

<< AAAAAAAAAAAAAAAH! E TU CHI DIAVOLO SEI?? >> Il cuoco cercò di scappare.

<< Oh tesoro non ti agitare, sei al siuro qui. Comunque piacere io sono la grande Iva, la regina dei trasformati! >>

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Perona svolazzava tranquilla per il castello di Mihawk quando un boato attirò la sua attenzione. Volò in direzione di un enorme nuvola di polvere. Iniziò a cercare la causa di tutto quel trambusto, nel frattempo anche Occhi di Falco l'aveva raggiunta, ma solo perchè voleva che la ragazza gli preparasse una tazza di the.

Ad un tratto Perona scorse una testa dai capelli verdi, e quando la nuvola di polvere fu completamente scomparsa, lei e Mihawk riconobbero la persona che era stesa priva di sensi dinanzi a loro.

<< Horo Horo Horo, finalmente un pò di divertimento. >>

 

 

Angolo dell'autrice:

Ragazze eccomi quaaaaaa! :D
Il quattordicesimo capitolo eccolo qui...

Parto subito col darvi delle spiegazioni. Come vi avevo già riferito ho cambiato il corso della storia, perchè farla finire come prima non mi piaceva più allora ho deciso di complicarmi la vita.

Punto 1. Colpo di scena dietro tutto l'ambaradam c'era Garp. Che in questo capitolo è stato protagonista insieme ad Ania. I due hanno chiarito fatti del passato e Garp ha spiegato ad Ania come stavano le cose.

Punto 2. Law sta curando Rufy e Ace è disperato, non ho parlato molto di lui, ma ci sarà tempo! :D

Punto 3. Moooltooo ma moooolto importante. Allora perchè alla fine di questo capitolo c'è il ritrovamento di Sanji, e come avrete ben capito di Zoro, perchè cambierò le cose solo a loro due, perchè come ho detto prima avevo voglia di complicarmi la vita quindi ho deciso di scombinare il futuro di questi due personaggi. Per quanto riguarda gli altri membri della ciurma tutto rimarrà uguale alla trama origiale del anime.

Un ultima cosa ragazze/i. Da oggi in poi cercherò di pubblicare una volta ogni due settimane perchè voglio portarmi avanti con altri progetti che ho in mente. ( Il mio cervello sta andando in sovraccarico di idee. ) Annunciò già che entro la fine dell'anno o inizio 2014 pubblicherò la raccolta delle avventure di Ania! :D E oltre a questo ho un altro progetto che inizierà nell'anno nuovo, ma ci sarà tempo.
Basta ho scritto troppo quindi ora vi saluto, spero naturalmente che il capitolo vi sia piaciuto e che Garp sia stato di vostro gradimento, come la mia pazza idea di cambiare tutto. :D Fatemi sapere quindi che ne pensate, se ci sono errori madornali e non, io sono qui che vi aspetto. Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo la mia fic, che l'hanno messa fra le ricordate e le preferite, vi ringrazio per le vostre recensioni. Le visite sono tantissime, e spero davvero che un giorno mie lettori del mistero possa leggere anche le vostre opinioni. Ringrazio ancora tutti di cuore, un bacione a presto, Ro! :D Shshshshsciauuuu ragàààà! :D ;P <3

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Il nuovo mondo

Quattro anni prima - Isola Sabaody


<< Io ho fame, vado a mangiare qualcosa non puoi tenermi qui. >> un Ace affamato scese dalla nave dirigendosi verso il centro di Sabaody.

<< Aspettami Ace! >> Ania gli corse dietro, quando quel cocciuto aveva fame non c’era ancora che teneva.

Ania guardava le vetrine dei negozi mentre Ace uscì dall’ennesima gelateria, però questa volta non uscì da solo, dietro di lui anche un altro ragazzo, alto con i capelli biondi e sul volto una cicatrice, si stava gustando un buon gelato. In testa portava un capello a cilindro e appesi al collo degli occhiali da aviatore blu e grigi.  

Ace continuò per la sua strada in cerca di una locanda dove poter pranzare, mentre il ragazzo della gelateria iniziò a seguirlo << Basta dolci, ora mi va un bel pezzo di carne >> Si muoveva velocemente era difficile stargli dietro, quando ad un tratto il moro si fermò di colpo iniziando ad annusare l’aria intorno a sè, per poi fiondarsi all’interno di una locanda.  

Il biondo si fermò, aspettando qualche istante prima di seguire Ace.

<< Lasciati offrire il pranzo straniero, così puoi spiegarmi perché stavi seguendo il mio amico. >> Ania gli passò accanto per poi fermarsi dinanzi a lui << Forza andiamo, altrimenti Ace si mangerà il ristorante intero>>

 

<< Io sono Ania e lui è Ace, ma questo immagino tu lo sappia già, ora dicci chi sei?>>

<< Mi chiamo Sabo e faccio parte dell’armata rivoluzionaria. >> disse a bassa voce.

<< COME MAI PARLI PIANO SABO?!>> Urlò Ace.

Ania gli diede una botta in testa rimproverandolo.

<< Scusalo! Ma dici Sabo il rivoluzionario per quale motivo ci stavi seguendo? >>  

<< Conoscete Monkey D Dragon? >> chiese il biondo.

<< Ne ho sentito parlare da mio padre una volta, so che è il capo dei rivoluzionari nulla di più, eppure il nome non mi è nuovo. >> rispose la rossa cercando di ricordare altro.

<< Ha lo stesso cognome di Rufy >> affermò Ace facendosi serio.

Ania sbiancò a quella frase << Quindi vuol dire che?! >> balbettò.

<< Esatto, Rufy è il figlio di Dragon. >> Continuò Sabo confermando i pensieri della rossa.

<< Non ti dirò dove si trova e non ti aiuterò a cercarlo. Non permetterò a suo padre e tanto meno a suo nonno di impedire a Rufy di realizzare il suo sogno. >> Disse Ace.

<< Chi ha detto che io sia qui per Rufy? Io sono qui per voi. Ho bisogno del vostro aiuto. >> Sorrise il ragazzo.

I tre continuarono a parlare, Sabo raccontò quello che aveva da dire ai due ragazzi che sconvolti e allo stesso tempo elettrizzati pendevano dalle sue labbra.

<< Non possiamo mi dispiace. >> disse Ace << Dovrei parlane con mio padre Barbabianca prima di fare una cosa del genere. >> Ania scosse la testa dando ragione alle parole del moro.

Sabo tirò fuori dalla tasca un mini lumacofono blu e grigio e lo appoggiò sul tavolo si alzò per andarsene << Se mai cambiaste idea. >>

Oggi – Isola delle donne

Erano finalmente sbarcati sull’isola delle donne, dove Hancock preoccupata per il suo amato Rufy aveva già fatto preparare una stanza solo per lui, per farlo riposare e monitorarlo al meglio. Law impiegò due giorni a ricucirlo, fu una delle sfide più difficili per lui.

Pure Ania dopo aver salutato Garp lungo il tragitto, sbarcò sull’isola.

Stanca dalla battaglia si accasciò a terra. Ace le corse incontro insieme a Bepo pronta per curarla.

Il ragazzo la strinse a sé con le lacrime agli occhi, finalmente dopo tutto erano di nuovo insieme, poteva stringerla fra le sue braccia. Ania si rilassò, ma pochi istanti dopo prese subito parola raccontando a pugno di fuoco ciò che le aveva detto Garp e le parole di Orso Bartholomew.

<< Ti ha detto questo? >> chiese Ace.

<< Si, queste sono state le sue parole prima di sparire. Poi Garp mi ha confessato che è stato lui in persona ad ordinare a Orso di far sparire i compagni di Rufy, mandandoli in posti dove sarebbero stati al sicuro. >> disse la rossa.

<< Quindi centra Garp in tutto questo! >> Esclamò il ragazzo.

<< Esatto, vostro nonno vi vuole bene dopo tutto. >> sorrise la ragazza.  

<< Anche Hancock ora che ci penso, mi ha detto una frase tipo: “è così che deve andare” >>  

Nella testa di Ania risuonavano di nuovo le parole di Orso Bartholomew.

<< Ace... >> sussurrò la ragazza mentre nel frattempo fra le mani stringeva qualcosa << È arrivato il momento di chiamarlo. >> La rossa porse verso il ragazzo un mini lumacofono blu e grigio.

<< È tempo di cambiare! >>

 

Marineford due mesi dopo.


<< Lascerò a te il comando della marina militare Akainu. >> Sengoku era seduto dietro ad una grande scrivania. << Il governo mondiale dopo quello che è successo a Marineford è molto preoccupato per il futuro dei sette mari, dobbiamo ristabilire la pace e tu sei la persona più adatta. >> Continuò il grand’ammiraglio.

<< La ringrazio signore >> Akainu con passo fiero si avvicinò a Sengoku per stringergli la mano, quando ad un tratto la terra iniziò a tremare.

<< CHE STA SUCCEDENDO?>> Urlò il grand’ammiraglio.

Corsero tutti fuori per capire cosa stesse provocando quel terremoto.

Sengoku sbiancò. Davanti a lui proprio all’ingresso della baia di Marineford l’intera flotta dei pirati di  Barbabianca sparava senza interruzioni dai loro cannoni. Un’altra forte scossa smosse l’isola, lungo le mura apparvero altre navi e anche queste iniziarono a sparare senza sosta.

<< TUTTI A LORO POSTI! PREPARATEVI AL CONTRATTACCO! >> urlò il Buddha. << Non gli è bastata l’ultima volta si vede. >>

<< Fermo Sengoku! >> Disse Akainu. << Non sono qui per combattere. >>  

In quel momento i cannoni si zittirono. Tutti i soldati erano immobili ad aspettare.

Sulla Moby Dick apparvero tre figure e da dietro di loro una bellissima fenice azzurra prese il volo e si diresse verso il grand’ammiraglio Sengoku, lo sfiorò e lasciò cadere ai piedi dell’uomo un biglietto. Fu velocissimo, in un attimo era già tornato sulla nave.

<< Messaggio consegnato >> Sussurrò Marco.

Ania prese la mano a Ace ,al loro fianco Sabo.  

<< Che inizi la vera guerra!>> spararono altri colpi a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, mentre si allontanavano.

<< Stanno dando l’ultimo saluto a Barbabianca. >> disse Akainu << Che c’è scritto in quel biglietto Sengoku? >>

 

<< Ci vediamo nel nuovo mondo.  
Portuguese D Ace – La Rossa >>


 

Due anni dopo....

Il tempo era passato in fretta, a Rufy non sembrava vero che già avrebbe rivisto i suoi compagni. Era pronto finalmente ad affrontare la grande avventura nel nuovo mondo.  

<< Ace Ania …. STO ARRIVANDOOOO!!! >>  


Note dell'autrice:

Salve a tutti ragazze e ragazzi, benvenuti alla fine dell'ultimo capitolo di Rosso come l'amore.
Sembra un miraggio, lo so! Lo so! Calmi è tutto vero!
Eggià miei cari lettori, le avventure della nostra Ania terminano qui. Molti di voi sanno già che questa storia è stata scritta da una piccola Allessor all'età di 14 anni, ora ne ho 26 e finalmente dopo non so quanti anni dalla pubblicazione qui su wattpad del capitolo 14 ho deciso di risistemare e pubblicare anche il quindicesimo. Molte emozioni mi hanno colpito rileggendo queste parole, eh si, devo ammettere che mi è presa un pò di malinconia per le mie FF, questo non significa che io non stia scrivendo anzi, sto lavorando a tanti progetti e non vedo l'ora di condividerli con voi. Dievo che mi è presa la malinconia per le mie FF per Ania soprattutto perchè sono molto affezionata a lei, è stata il mio primo personaggio inventato e sono fierissima del suo sviluppo.

Come avete potuto notare Sabo c'è,  c'è sempre stato, è uno dei miei personaggi preferiti secondo voi non lo inserivo in questa FF, se così non fosse stato, ora mi sentirei costretta acostruire una macchina del tempo e ad andare a piacchiare la me stessa di 14 anni, ma fortunatamente sono stata intelligente.

Ho notato anche rileggendo la storia errori grammaticali e di battitura del passato, e mi sono ricordata di quando alle tre di notte mi ritrovavo davanti al mio pc a scrivere capitoli su capitoli di questa appassionante storia. Dopo anni sono di nuovo qui, sono esattamente le 2:00 di notte e finalmente posso mettere la parola fine a questa grande missione di salvataggio del nostro amato Portuguese D Ace.
Io vi ringrazio veramente tanto per averlo letto e commentato la mia storia in questi anni e grazie anche a voi lettori del mistero come sempre.
Un abbraccio e a presto,
Allessor

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