-Sango io esco! Ci vediamo dopo, non so a che ora torno!
- Va bene, a dopo! Divertiti!
-Ciaoo!
Chiudi velocemente la porta in legno, pesante. La serratura in bronzo scricchiola. Quanti anni avrà quella casa? Cento? Forse duecento? Anche di più…però è bellissima, è il ricordo dei suoi genitori. È la tipica casa che profuma di mamma, che ha i colori di papà.
L’ascensore ovviamente non c’è. Quinto piano. A piedi. È cosi difficile scendere le scale con quei tacchi. Vero Kagome? Si è cosi. Ce l’hai scritto in faccia che sei stufa delle trenta rampe in salita e in discesa ogni giorno, ma non hai il coraggio di cambiare casa. Ormai è parte di te.
Finalmente sei per strada, il freddo, pungente, penetra nei tuoi polmoni, entra nel tuo cuore e ne rallenta il battito. Sei emozionata? Tanto eh? Fai bene ad esserlo.
Continui a camminare, sembri tranquilla ma non lo sei. Per strada si sente solo il rumore dei tuoi tacchi sull’asfalto. Poche persone ti circondano, un’anziana, una coppietta felice, una ragazza con un cane. Fine.
Alzi la manica del cappotto grigio per guardare che ore sono. Le otto e trenta. È ancora presto. Troppo presto, sei talmente emozionata che sei in anticipo. Rallenti, faresti una figuraccia arrivando mezz’ora prima dell’inizio. Il vestito svolazza, gonfiato dal vento che, curioso, ti accarezza le gambe fasciate nelle collant nere. Ti senti cosi orgogliosa questa sera, cosi…cosi…diversa. Finalmente sei alla loro altezza. Finalmente anche tu puoi sfoggiare il tuo vestito migliore. È bello sentirsi cosi vero? Si è bellissimo.
Eccolo. Lo vedi da lontano, mai ti è sembrato più bello. Le luci bianche lo illuminano. Di fronte a lui un tappeto rosso. Poi arriva una limusine e li vedi, quelli che invidi tanto. Una donna dalla bellezza mozzafiato scende dalla lussuosa macchina fasciata in un vestito nero ultraelegante. Si! Stasera anche tu sei bella come lei! Anche il tuo abito è cosi! Il tuo stupendo vestito grigio perla in seta, lungo lungo, tocca terra, ha uno spacco laterale che lascia intravedere la gamba perfetta. Anche tu oggi sei fantastica! Ma la cosa più bella stasera è lui.
Royal Theatre
Il più bel teatro del mondo, il più regale, il più lussuoso, il più luminoso…insomma, il migliore.
È da quando hai quattro anni che sogni di andarci, e finalmente il tuo sogno si è realizzato. Stai per varcare la soglia. Stai per entrare in quella meraviglia. Ti avvicini alla lunghissima fila, stasera non sei li per guardare, stasera sei li per ENTRARE, non sei una fan, sei un’ospite!
Appoggi il piede destro sul tappeto rosso, è una sensazione fantastica. Ah Kagome Kagome, sembri Cenerentola che vede per la prima volta il suo principe azzurro. Sei estasiata. Inizi a camminare lentamente mentre un signore, probabilmente una maschera**, ti prende a braccetto e ti fa entrare nel teatro.
Ti salgono le lacrime. È la prima volta che ci entri. Fino ad ora l’hai visto solo in televisione.
È la più bella sala che tu abbia mai visto. Tutto dorata e rossa. Velluto e oro massiccio la decorano. E poi la vedi, l’orchestra. Ma non una qualunque. La SUA orchestra. L’orchestra del tuo idolo. Il miglior direttore, compositore e violinista degli ultimi cinquant’anni.
Inuyasha Smith
Solo una volta l’hai visto. Fuori dal teatro. Lui stava entrando e tu, come sempre, eri fuori nella folla. Eri la fan. Ma ora sei l’ospite ricordalo! Ora sei l’ospite Kagome. Ora Lui suona solo per te. Solo per l’ospite. Non più per la fan.
La maschera ti fa accomodare in prima fila. Nel posto migliore di tutto il teatro. Ti siedi estasiata. Non hai tempo per realizzare bene la situazione che le luci si spengono e la gente si zittisce pronta ad applaudire il grande direttore. Stasera suonano Mozart. Il tuo preferito vero? Sorridi e aspetti l’entrata del tuo idolo.
Tutti applaudono.
Eccolo.
Lo vedi.
Stupendo.
È vestito con uno smoking nero e la camicia bianca. I capelli argentei sono lasciati liberi sulle spalle. Gli occhi d’oro fuso luccicano dall’emozione. Sorridi Kagome, lo sai, lo sai che anche dopo undici anni che dirigi un’orchestra, l’emozione non passa mai, l’emozione resta, per sempre. L’emozione del pubblico, della folla che ti venera.
Inuyasha si volta verso i musicisti e li fa alzare in piedi. Tutti gli applausi sono per loro che fra poco ci trasmetteranno emozioni uniche.
Kagome, tremi dall’emozione. La musica parte e il ragazzo inizia a guidare tutti con la sua bacchetta. Tutti gli occhi sono puntati su di lui.
Lo guardi estasiata. È fantastico. È bellissimo. È bravissimo. Insomma, è il tuo idolo. È il ragazzo che riempie le pareti della tua stanza con le sue fotografie, i suoi poster.
I secondi, i minuti, le ore passano e a te sembra di stare in paradiso. Le dolci note del Notturno, le vivaci dell’Allegro, ti riempiono l’anima.
Poi tutto cessa.
Tutti si alzano in piedi applaudendo con le lacrime agli occhi.
Tu batti le mani talmente forte da farle arrossare.
L’applauso dura dieci minuti pieni e alla fine Inuyasha si dirige verso il microfono e inizia a parlare.
Arrossisci.
Perché?
La sua voce. Non l’avevi mai sentita. Ti piace vero? Tanto. Troppo.
È sexy, è sensuale, è attraente, è profonda, è mascolina. Ti piace da pazzi. Sei talmente presa dal suo suono che non capisci nemmeno le parole che dice.
Poi smette di parlare. Tutti trattengono il fiato.
Vedi il ragazzo prendere in mano un violino. A quel punto capisci cosa ha detto al microfono.
Suonerà
Kagome! Sei la ragazza più fortunata del mondo! Sentirai il grande Inuyasha suonare! È la prima volta che lo fa in pubblico! Chiudi gli occhi aspettandoti il dolce suono dello strumento e invece senti di nuovo la sua voce profonda.
- Questo pezzo lo dedico alla mia cara nonna che purtroppo stasera non è potuta venire. Grazie.
Sorridi. Anche tu Kagome sei venuta a questo concerto solo perché la signora Kaede non poteva andarci e ti ha regalato il suo biglietto.
Beh, grazie sognora!!
Chiudi di nuovo gli occhi e questa volta, finalmente, le senti. Senti le note del violino penetrarti nell’anima.
Dio se sei bravo Inuyasha.
Questo pensi. Te lo ripeti nella mente in continuazione.
Il ragazzo suona divinamente. Tutti trattengono il fiato per paura di disturbarlo.
Tu, Kagome, lo fissi rapita. Vedi le gocce di sudore scendergli sulla fronte. Vedi la sua concentrazione. Vedi i suoi occhi chiusi. Vedi i suoi canini hanyou mordere il labbro inferiore. Lo vedi. Te ne innamori perdutamente. Ti innamori dell’irraggiungibile. Ti innamori di Inuyasha. Di lui. Ti innamori del suo violino. Della sua mano destra che preme sulle corde. Della sua mano sinistra che stringe l’archetto. Delle sue labbra contorte per la fatica e per la concentrazione. Dei suoi capelli che ondeggiano. E infine, dei suoi occhi, che si schiudono lentamente dopo aver finito il brano e che, per una frazione di secondo, incontrano i tuoi e ti sorridono per poi tornare a fissare il pubblico estasiato che applaude, applaude, applaude applaude……
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Imploro perdonooo…ho iniziato una nuova fanfiction. Lo so che devo ancora continuare Black Snake and Miss Viper pero mi era balenata in testa quest’idea!!!!
Si capisce ancora molto poco perché questo era solo il prologo. Non so ancora se sarà lunga o una ff di pochi capitoli. So solo che mi ispirava….eheheh….cmq sia la cosa importante è che vi sia piaciuta!Tutta la fic è scritta come se io fossi l'anima di Kagome...nel senso che parlo in seconda persona (es. Sorridi, Kagome) e scrivo spesso commenti (es. Sei stufa vero?)....bene ci tenevo a precisarlo ^^
Laciatemi dei commentino please!!!!
Vi saluto!!!
Ciao!
Un bacione!
Vostra Giù_chan!
**La maschera per chi non lo sapesse è il signore/la signora che accompagna la gente ai propri posti in un teatro, in un cinema etc etc…
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