The Girl and The Violinist

di sososisu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


-Sango io esco! Ci vediamo dopo, non so a che ora torno!
- Va bene, a dopo! Divertiti!
-Ciaoo!

Chiudi velocemente la porta in legno, pesante. La
serratura in bronzo scricchiola. Quanti anni avrà
quella casa? Cento? Forse duecento? Anche di
più…però è bellissima, è il ricordo dei suoi
genitori. È la tipica casa che profuma di mamma,
che ha i colori di papà.

L’ascensore ovviamente non c’è. Quinto piano. A
piedi. È cosi difficile scendere le scale con quei
tacchi. Vero Kagome? Si è cosi. Ce l’hai scritto in
faccia che sei stufa delle trenta rampe in salita e in
discesa ogni giorno, ma non hai il coraggio di
cambiare casa. Ormai è parte di te.

Finalmente sei per strada, il freddo, pungente,
penetra nei tuoi polmoni, entra nel tuo cuore e ne
rallenta il battito. Sei emozionata? Tanto eh? Fai
bene ad esserlo.
Continui a camminare, sembri tranquilla ma non lo
sei. Per strada si sente solo il rumore dei tuoi
tacchi sull’asfalto. Poche persone ti circondano,
un’anziana, una coppietta felice, una ragazza con
un cane. Fine.

Alzi la manica del cappotto grigio per guardare che
ore sono. Le otto e trenta. È ancora presto. Troppo
presto, sei talmente emozionata che sei in anticipo.
Rallenti, faresti una figuraccia arrivando mezz’ora
prima dell’inizio. Il vestito svolazza, gonfiato dal
vento che, curioso, ti accarezza le gambe fasciate
nelle collant nere. Ti senti cosi orgogliosa questa
sera, cosi…cosi…diversa. Finalmente sei alla loro
altezza. Finalmente anche tu puoi sfoggiare il tuo
vestito migliore. È bello sentirsi cosi vero? Si è
bellissimo.

Eccolo. Lo vedi da lontano, mai ti è sembrato più
bello. Le luci bianche lo illuminano. Di fronte a lui
un tappeto rosso. Poi arriva una limusine e li vedi,
quelli che invidi tanto. Una donna dalla bellezza
mozzafiato scende dalla lussuosa macchina
fasciata in un vestito nero ultraelegante. Si! Stasera
anche tu sei bella come lei! Anche il tuo abito è
cosi! Il tuo stupendo vestito grigio perla in seta,
lungo lungo, tocca terra, ha uno spacco laterale che
lascia intravedere la gamba perfetta. Anche tu oggi
sei fantastica! Ma la cosa più bella stasera è lui.

Royal Theatre

Il più bel teatro del mondo, il più regale, il più
lussuoso, il più luminoso…insomma, il migliore.
È da quando hai quattro anni che sogni di andarci,
e finalmente il tuo sogno si è realizzato. Stai per
varcare la soglia. Stai per entrare in quella
meraviglia. Ti avvicini alla lunghissima fila,
stasera non sei li per guardare, stasera sei li per
ENTRARE, non sei una fan, sei un’ospite!

Appoggi il piede destro sul tappeto rosso, è una
sensazione fantastica. Ah Kagome Kagome,
sembri Cenerentola che vede per la prima volta il
suo principe azzurro. Sei estasiata. Inizi a
camminare lentamente mentre un signore,
probabilmente una maschera**, ti prende a
braccetto e ti fa entrare nel teatro.
Ti salgono le lacrime. È la prima volta che ci entri.
Fino ad ora l’hai visto solo in televisione.

È la più bella sala che tu abbia mai visto. Tutto
dorata e rossa. Velluto e oro massiccio la
decorano. E poi la vedi, l’orchestra. Ma non una
qualunque. La SUA orchestra. L’orchestra del tuo
idolo. Il miglior direttore, compositore e violinista
degli ultimi cinquant’anni.

Inuyasha Smith

Solo una volta l’hai visto. Fuori dal teatro. Lui
stava entrando e tu, come sempre, eri fuori nella
folla. Eri la fan. Ma ora sei l’ospite ricordalo! Ora
sei l’ospite Kagome. Ora Lui suona solo per te.
Solo per l’ospite. Non più per la fan.

La maschera ti fa accomodare in prima fila. Nel
posto migliore di tutto il teatro. Ti siedi estasiata.
Non hai tempo per realizzare bene la situazione
che le luci si spengono e la gente si zittisce pronta
ad applaudire il grande direttore. Stasera suonano
Mozart. Il tuo preferito vero? Sorridi e aspetti
l’entrata del tuo idolo.

Tutti applaudono.
Eccolo.
Lo vedi.
Stupendo.

È vestito con uno smoking nero e la camicia bianca.
I capelli argentei sono lasciati liberi sulle spalle.
Gli occhi d’oro fuso luccicano dall’emozione.
Sorridi Kagome, lo sai, lo sai che anche dopo
undici anni che dirigi un’orchestra, l’emozione non
passa mai, l’emozione resta, per sempre.
L’emozione del pubblico, della folla che ti venera.

Inuyasha si volta verso i musicisti e li fa alzare in
piedi. Tutti gli applausi sono per loro che fra poco
ci trasmetteranno emozioni uniche.

Kagome, tremi dall’emozione. La musica parte e il
ragazzo inizia a guidare tutti con la sua bacchetta.
Tutti gli occhi sono puntati su di lui.

Lo guardi estasiata. È fantastico. È bellissimo. È
bravissimo. Insomma, è il tuo idolo. È il ragazzo
che riempie le pareti della tua stanza con le sue
fotografie, i suoi poster.

I secondi, i minuti, le ore passano e a te sembra di
stare in paradiso. Le dolci note del Notturno, le
vivaci dell’Allegro, ti riempiono l’anima.
Poi tutto cessa.
Tutti si alzano in piedi applaudendo con le lacrime
agli occhi.
Tu batti le mani talmente forte da farle arrossare.
L’applauso dura dieci minuti pieni e alla fine
Inuyasha si dirige verso il microfono e inizia a
parlare.

Arrossisci.

Perché?

La sua voce. Non l’avevi mai sentita. Ti piace vero?
Tanto. Troppo.
È sexy, è sensuale, è attraente, è profonda, è
mascolina. Ti piace da pazzi. Sei talmente presa
dal suo suono che non capisci nemmeno le parole
che dice.
Poi smette di parlare. Tutti trattengono il fiato.

Vedi il ragazzo prendere in mano un violino. A
quel punto capisci cosa ha detto al microfono.

Suonerà

Kagome! Sei la ragazza più fortunata del mondo!
Sentirai il grande Inuyasha suonare! È la prima
volta che lo fa in pubblico! Chiudi gli occhi
aspettandoti il dolce suono dello strumento e
invece senti di nuovo la sua voce profonda.

- Questo pezzo lo dedico alla mia cara nonna che
purtroppo stasera non è potuta venire. Grazie.

Sorridi. Anche tu Kagome sei venuta a questo
concerto solo perché la signora Kaede non poteva
andarci e ti ha regalato il suo biglietto.
Beh, grazie sognora!!
Chiudi di nuovo gli occhi e questa volta,
finalmente, le senti. Senti le note del violino
penetrarti nell’anima.

Dio se sei bravo Inuyasha.
Questo pensi. Te lo ripeti nella mente in
continuazione.

Il ragazzo suona divinamente. Tutti trattengono il
fiato per paura di disturbarlo.
Tu, Kagome, lo fissi rapita. Vedi le gocce di
sudore scendergli sulla fronte. Vedi la sua
concentrazione. Vedi i suoi occhi chiusi. Vedi i
suoi canini hanyou mordere il labbro inferiore. Lo
vedi. Te ne innamori perdutamente. Ti innamori
dell’irraggiungibile. Ti innamori di Inuyasha. Di
lui. Ti innamori del suo violino. Della sua mano
destra che preme sulle corde. Della sua mano
sinistra che stringe l’archetto. Delle sue labbra
contorte per la fatica e per la concentrazione. Dei
suoi capelli che ondeggiano. E infine, dei suoi
occhi, che si schiudono lentamente dopo aver
finito il brano e che, per una frazione di secondo,
incontrano i tuoi e ti sorridono per poi tornare a
fissare il pubblico estasiato che applaude,
applaude, applaude applaude……

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Imploro perdonooo…ho iniziato una nuova fanfiction. Lo so che devo ancora continuare Black Snake and Miss Viper pero mi era balenata in testa quest’idea!!!!

Si capisce ancora molto poco perché questo era solo il prologo. Non so ancora se sarà lunga o una ff di pochi capitoli. So solo che mi ispirava….eheheh….cmq sia la cosa importante è che vi sia piaciuta!Tutta la fic è scritta come se io fossi l'anima di Kagome...nel senso che parlo in seconda persona (es. Sorridi, Kagome) e scrivo spesso commenti (es. Sei stufa vero?)....bene ci tenevo a precisarlo ^^

Laciatemi dei commentino please!!!! Vi saluto!!!

Ciao!

Un bacione!

Vostra Giù_chan!

**La maschera per chi non lo sapesse è il signore/la signora che accompagna la gente ai propri posti in un teatro, in un cinema etc etc…

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Pochi secondi…
tre
due
uno

DRINN!!!!!!

- Ahhh!!!!

Hihi Kagome, la sveglia per te è
traumatizzante, tutte le mattine spicchi
un salto di tre metri…poi ti alzi
sbadigliando, rimbocchi le coperte
del letto e scendi in cucina dove Sango
ti aspetta. La tua migliore amica e
coinquilina prepara il caffe per due
apparecchiando la tavola.

Dopo una buona colazione, come ogni
mattina , ti fai la doccia e ti vesti, semplice
e casual, sportiva. Non sei una donna
particolarmente appariscente. Sorridi a
questo pensiero…ieri sera eri molto
più che appariscente…
Se ci pensi arrossisci. Ti piace vero?
Ti piace troppo…

-Ahh Su Kagome! Non fare certi pensieri…
nemmeno lo conosci!

Brava bambina…ora devi andare a scuola,
sei in ritardo, ci penserai dopo a lui…
Dopo!
Dopo?
Dopo quando?!
Dopo…

- Sango! Io vado a scuola! Ci vediamo
stasera!
- Stasera? Ma oggi pomeriggio dovevamo
andare a fare shopping!
- Mi dispiace ma non posso devo andare
dalla signora Kaede!
- Ah…peccato…vabbe a stasera allora
salutami la signora…buon lavoro!
-Ciao!

Prendi l’autobus sotto casa e arrivi a scuola,
la tua bellissima scuola..

International Academy Of Art

Arrivi al tuo armadietto: 529 K.H.
Kagome Higurashi…
Chi sei?
Una normalissima ragazza londinese
venticinquenne che frequenta una delle
più famose accademie artistiche del mondo.
Una musicista. Come la definiscono gli altri.
Suoni il Pianoforte da quando hai cinque
anni e ascolti Mozart da quando ne hai tre.
Da due mesi lavori come dama di compagnia
a casa di una vecchia signora ricchissima che
vive in una mega villa da sola…

La campanella suona e tu entri nell’aula di
musica…ti siedi al banco e ti incanti a
guardare fuori dalla finestra…una vocina
urla dentro di te…un nome…

Inuyasha
Inuyasha
Inuyasha…

Perché continui a pensare a lui? Certo…sei
convinta di esserne innamorata…eppure…
eppure è un sentimento cosi strano…vorresti
conoscerlo…vorresti capire se la tua è solo
attrazione fisica…mah
Prendi una matita e inizi a disegnare su un
blocco…sei sempre stata brava a disegnare lo
so…ma quando è il cuore a guidare la tua
mano esperta, beh, a quel punto, vengono
fuori dei capolavori…

Ma…cosa?
Stai disegnando…
Due orecchie canine
Un violino
Capelli lunghi e argentei

Kagome, stai disegnando Inuyasha
forse il tuo sentimento è vero, è profondo…

-Signorina Higurashi la smette di distrarsi!
ascolti la lezione piuttosto!
- S..si professore..m…mi scusi!

Il tuo sguardo cade sul blocco da disegno
sopra il banco…ahahah che faccia hai fatto!
Ti sei accorta di aver disegnato Inuyasha e
sei tutta arrossita!!

Le ore di lezione passano e finalmente la
tortura finisce…esci correndo da scuola con
un panino in bocca, la borsa a tracolla, gli
spartiti sotto braccio insieme al tuo blocco…
Sali sull’autobus e arrivi in pochi minuti
a casa della signora Kaede, suoni il
campanello che ogni volta ti fa sorridere,
il suono è uguale a quello della casa della
famiglia Adams…il classico DLIN DLON!
Hihi! L’anziana signora ti apre la porta e ti
saluta calorosamente.

-Signora Kaede la trovo in ottima forma!
-Grazie cara…accomodati pure e raccontami
tutto di ieri sera, com’è andata?
-Benissimo il concerto era fantastico! E poi
lui era stupendo….

Ti tappi la bocca rossa come un
pomodoro…Oddio Kagome! Stavi per dire
alla vecchia Kaede della tua cotta per Inuyasha!
Sciocchina!

-Lui chi?
- L…lui? Nooo ha capito male io ho detto
lei! Lei…la…ehm…la ragazza che
suonava….ehm…il…il…f…fagotto!! Sisi!!
Il fagotto!
-Mah…Kagome tu sei proprio strana…

Sorridi imbarazzata e corri in cucina a
preparare la cena per la vecchietta…
improvvisamente senti la serratura
dell’entrata scricchiolare…curiosa vai verso
l’ingresso e vedi una sagoma nera chiudersi
in una stanza. Ti spaventi e corri dalla
vecchia Kaede…

-S..signora! è entrato qualcuno!!!!!! Chi è?
Aiuto un ladrooo!!!
-Calmati Kagome! È solo mio nipote…
viene a trovarmi qualche volta ma rimane
chiuso in quella stanza fino all’ora di cena…
ha un carattere un po’ particolare non farci
caso!
-Ah..ehm…ok, io torno in cucina!

Ritorni ai fornelli…ma poi senti qualcosa,
un rumore…ma cos’è?!
Cos’è Kagome?
Un Fa, poi un Re, un Sol…ma sono…note!
Quel ragazzo, il nipote della signora…suona!
Suona il violino!! Ed è bravissimo, il suo
modo di suonare ti ricorda qualcuno vero?
Ma chi? Forse…Inuyasha, si ti
ricorda lui!

Cullata dalle note virtuose perdi la
cognizione del tempo…è tardi e devi andare
a casa poi d’un tratto la musica cessa.
Ti risvegli dallo stato di trance in cui ti
trovavi…lentamente cammini verso la
camera della signora.

La porta di una stanza si apre e una figura
maschile si avvicina al tavolino nell’ingresso.
EHI giù le mani dal blocco di Kagome!!!
Non è roba tua! Maleducato!

- Ma guarda questa…la dolce dama di
compagnia è un’artista…

Ragazzaccio! Rozzo! Giù le mani! Non è
roba tua!

- E’ anche una musicista…spartiti di Mozart
hai anche buoni gusti musicali bambina…
m…ma…questo…è…

Noo! Maleducato! Non si frugal fra le
cose altrui!

- …Inuyasha? Questa ragazza…ha disegnato
il concerto di ieri sera…

Ma guarda te questo qua! Si sta intascando
il disegno di Kagome! Al ladro!!!!!!
Al ladroooooooooooo!!!

- Signora Kaede ci vediamo martedì prossimo
si riguardi!
- Arrivederci Cara…buona Domenica!

Ti vesti velocemente e prendi le tue cose
uscendo di casa! Kagome accidenti!
Qualcuno ti ha rubato il tuo disegno di
Inuyasha!!! Guarda! Uff…non mi senti…

Corri verso casa per la cena.
Mentre il misterioso ragazzo è disteso sul
suo letto a guardare il tuo disegno…grrrr che
nervi! Ma come si è permesso di frugare fra
le tue cose!

La signora Kaede bussa alla sua porta ed entra
gentilmente…

- Caro…è pronta la cena, vieni!
- Arrivo subito nonna…
- La mia cara Kagome ha preparato una cena
buonissima!
- Non ne dubito…sono affamato!
- Andiamo…Inuyasha…

°°°°°°°°°

Ciao!!!! Ho aggiornato!!! Giuro che tra pochissimo aggiorno anche l’altra fiction! Lo prometto!!!! Hihi! Lasciatemi tanti commentino grasiie!!!!!

Ciaoooo!

Vostra Giù_chan!

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


-Sango!!!
Io te l’avevo detto Kagome…
Te l’avevo detto!
-Che c’è?
-Hai per caso frugato nel mio blocco?
-No! Lo sai che non mi permetterei
mai di mettere le mani nelle tue cose!
-Sei sicura?
-Sicurissima.
Io te l’avevo detto!
Ti avevo avvertito che Inuyasha
ti aveva rubato il tuo preziosissimo
disegno ma tu non mi hai ascoltata!
Ahh….sei un disastro!

-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

-Ehi Inuchan…stasera esci con me?
Ti alteri….molto.
Perché? È cosi tenero il tuo soprannome
Cagnolino
E’ cosi dolceee!
-No. Non posso uscire. Devo sistemare
degli spartiti.
-E che palle! Dai esci con me! Ci saranno
anche due tenere micine tutte per noi!
-Micine??
Ti guarda malizioso. Lo guardi malizioso.
Signorino Smith non la facevo cosi porco!
-Micine eh?
-Si si si anche se sei un cagnolino le fusa
ti piacciono lo stesso vero?
- IO non sono un cagnolino!
-Allora esci con me?
-Forse.

-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

-Kagome stasera abbiamo ospiti a cena.
-Ah ok…tanto io devo studiare non posso
onorarvi con la mia presenza. Mi dispiace.
-Ma…ma
-Niente ma…hai capito.
-Però…
-Sango sei sorda?
-Ehi calmati e non mi rispondere cosi! Ma che
hai stasera?
-Sono incazzata ok? Non posso esserlo? Se volete
compagnia invita quella stronza della vicina.
-Scherzi vero?
-No non scherzo affatto. Invitala.
-Ma….
La fulmini e te ne vai in bagno a farti una doccia.
-Io proprio non la capisco. Mah…andiamo dalla vicina
che è meglio…
Si Sango…nemmeno io la capisco.
Non sei l’unica.

Mi spieghi perché fai così?
-Vuoi sapere perché faccio cosi?
Vuoi saperlo? Eh? Coscienza di merda?
Ci tieni tanto a saperlo?
Si. Ci tengo ok?
-Bene allora ti accontento. Non lo so
nemmeno io!
Che bella risposta ragazzi! Ahh…continua
a insaponarti che è meglio.
Dicono che l’acqua calda porti consiglio.
O forse è quella fredda? Boh…non ricordo…

Esci dalla doccia e ti guardi allo specchio.
Pettini i capelli dolcemente…una smorfia.
Non ti piaci.
Li tiri su.
Li arrotoli, li stiri, li acconci.
Poi guardi più in basso.
Il seno. No, proprio non và.
Lo sollevi con le mani. Cosi è più sodo.
Ancora più giù. Le gambe.
Ti metti in punta di piedi per snellirle.
Sorridi. Ti senti scema? Si. Lo sei.
Kagome sei bellissima.
I tuoi capelli, il tuo seno e le tue gambe
sono cosi perfetti da fare invidia a tutte
le ventenni in circolazione.

-Chissà come sono le donne con cui è
andato a letto? Magari mi assomigliano.

Eccola che parte con le domande insensate.
Ma che ti frega di quelle che si è portato
fra le lenzuola?
Meglio se non ci pensi e ti vesti.
Vai in camera lentamente e ti infili una
maglietta maschile che usi come camicia da notte.
Una maglietta non tua. Un relitto. Un ricordo sbiadito
di uno dei tuoi ex.
Ti avvicini al pianoforte che hai in camera.
Lo apri.
Sfiori i tasti con delicatezza.
Ti siedi sullo sgabello e chiudi gli occhi.
Inizi a suonare uno dei pezzi del signorino Smith.
Da brava fan li sai tutti a memoria.
E visto che stasera sei depressa suoni il
più deprimente.
Non senti il campanello suonare.
Non senti la parlantina della tua odiosa vicina.
Suoni rapita. Come tutte le sere. Sennò non ti addormenti.
Non senti due voci sconosciute.
E sbagli a non sentirle.
O forse fai bene. Se tu capissi a chi appartengono
quelle voci probabilmente sverresti.
Come sta per fare in questo momento Sango.

Non la senti, non la vedi, ma io si…
-O…mio…Dio
-Ehi Sango che c’è? Sei impallidita.
-T…Tu…Sei…un…amico…d…di…
-Ehm…piacere io sono Inuyasha Smith.
-P…piacere…Sango…Ma…Miroku?
-Mi spieghi che succede?
-SEI AMICO DI INUYASHA SMITH?
E PERCHE’ NON ME L’HAI MAI DETTO???
-Guarda che io ti dico sempre che il mio migliore
amico si chiama Inuyasha.
-S…si ma io non pensavo…fosse proprio lui!
-beh…che c’è di male?
Ti metti a correre verso la stanza di Kagome.
-APRI LA PORTA!!!
-No Sango…non scassare. Non ti sento, sto suonando.
-Ma Kagome!! Di là…c’è..
-Miroku…lo so chi c’è…non me ne frega
nulla…salutalo e vattene. Sono di cattivo umore
stasera.
kagome! Stai perdendo l’occasione della tua vita!
vai di là!! Muoviti!!!

Niente. Non ti ascolta Sango.
E’ inutile provarci. Stasera va così.
Glielo farai conoscere un altro giorno.
tanto mica scappa no?

-Scusate ragazzi…la mia coinquilina Kagome non
può venire a salutarvi. Ha dei…problemi.
-Non fa nulla…salutala da parte mia.
-Accomodatevi che si mangia!!
-Hmm…ho una fame!

Inuyasha…sembri perplesso. Che c’è?
Non parli. Non mangi. Bah.
A che pensi? Il nome Kagome ti dice qualcosa?
Si…è lo stesso nome della badante di tua nonna.
E’ lo stesso nome dell’autrice di quel disegno.
-Scusate vado un attimo in bagno…dov’è?
-E’ nel corridoio. Terza porta!
-Grazie…torno subito.

Prima porta.
Seconda porta. Un suono. Una canzone.
La riconosci vero Inuyasha? È tua, lo so.
Ti stupisci. Ti avvicini alla porticina
in legno. Ti appoggi alla superficie fredda.
Le braccia aperte e l’orecchio sigillato al legno
per sentire ogni singola nota. Chiudi gli occhi.
Pensi.
Sussurri.
-La la sol fa do mi re re fa…
E’ brava vero?
Sorridi tirando fuori dalla tua tasca il disegno
di una strana ragazza che forse è la stessa che in
questo momento sta dietro quella porta.
Ti senti un verme ma la curiosità è troppa.

Ti inginocchi e guardi nella fessura
della serratura. Vedi un donna circondata
dalla luce soffusa della notte, della luna.
Hai sempre stimato le persone che suonano
al buio. È molto più bello. Profondo.
Segui il suo profilo con lo sguardo.
Kagome…se sapessi cosa sta pensando di te
in questo momento probabilmente non
ti comporteresti mai più come hai fatto
oggi in bagno.
Purtroppo non puoi sapere cosa gira nella testolina
del qui presente Inuyasha Smith.

Tu no. Ma io si.

Io lo posso sapere. O meglio…io lo so.
Parte dalla sagoma dei tuoi capelli
cupi…notturni. Gli viene voglia di toccarli.
Scende seguendo i tuoi lineamenti dolci
ma forti…osserva rapito la perfezione del naso,
leggermente all’insù…poi arriva alle labbra. Sussulta.
Inuyasha…sappiamo che sei un uomo, ma contieniti!
Ti lecchi le labbra mentre dalla bocca continui a scendere
sempre più giù…
L’incurvatura del collo è perfetta.
Cosi maledettamente femminile…continui sempre più giù.
La maglietta che indossa è larga.
La parte che preferisci non è ben visibile.
Sussurri.
-Accidenti.
Vabbe…meglio di niente.
Un po’ si vede accontentati.
Ti lecchi nuovamente le labbra. È bella vero?
Ti piace quello che vedi?
Dal seno passi alle braccia.
Kagome dalle bianche braccia.
Le dai questo epiteto, come nell’Iliade.
Scendi ancora…le mani. Affusolate. Delicate.
Pigiano dolcemente i tasti del pianoforte.
Torni indietro e continui a seguire il percorso
iniziale. La maglietta copre il ventre piatto.
Chiudi gli occhi e lo immagini.
Li riapri e scendi ai fianchi, poi le cosce.
Morbide probabilmente profumate.
Come le gambe, lunghe e magre.
Improvvisamente smette di suonare.
Kagome? Strano. Di solito smetti più tardi.
Sono appena le dieci.
Inuyasha…ti sei svegliato finalmente!
Sei intontito dalla sua bellezza.
Ti alzi in piedi e tiri fuori dalla
tasca dei jeans una penna. Apri il disegno
di Kagome e in basso, vicino alla firma
inizi a scrivere…velocemente richiudi
il foglio appoggiandolo per terra vicino alla porta.
Lentamente torni in sala da pranzo
ancora mezzo imbambolato. Continui
a pensare a quel profilo. Sorridi pensando che
guardando quella ragazza, solo guardandola
attraverso una fottutissima serratura, ti sei
eccitato.

E intanto la mia dolce Kagome non sa di essere
diventata il sogno erotico del suo mito.
Non lo sa…apre la porta della sua stanza
per andare a lavarsi i denti e inciampa in un foglio.
Non lo sa…ancora
Apre il disegno ridendo.
L’hai ritrovato piccola!
Poi sussulti.
Kagome…leggi quelle poche parole in basso
vicino alla tua firma.
Sei letteralmente sconvolta.
Poi senti una voce.
-Grazie della bellissima serata Sango è stato
un piacere conoscerti.
-Anche per me Inuyasha…
-Ciao amore ci vediamo domani.
-Ciao Miroku.
Arrossisci fino alla punta dei capelli.
L’hai riconosciuto. Hai sentito solo una
volta la sua voce. Ma non l’hai dimenticata.
Assolutamente.
Ti chiudi in camera emozionata.
Il cuore a mille.
La testa che ripete una frase
letta poco prima su quel foglio,
su quel disegno….

Grazie del disegno…
Sei maledettamente bella.
Inuyasha

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Per Piacere lasciatemi qualche commentucciooo….ç_ç
Spero vi sia piaciuto questo capitolo…
Baci

Giù

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Un uccellino canta alla tua finestra.
Mugugni qualche parola incomprensibile.
Troppo difficile alzarsi questa mattina.
Ieri sera hai pensato per ore intere…ti sei addormentata
come minimo alle quattro.
Porti le coperte fino al mento.
Chiudi lentamente gli occhi.
-Oggi non vado…sono troppo stanca.
Kagome sei una bambina.
Non puoi saltare l’università
solo perché hai sonno! La prossima volta
vai a letto prima no?
…ok ok la smetto…sembro tua madre.

Passano le ore. Riposi tranquilla fino alle undici.
Poi ti svegli…finalmente ti alzi dal letto.
Con la stessa delicatezza di un elefante
lanci le coperte giù dal letto.
In mutande ti trascini in bagno.
Apri l’acqua della doccia e ti ci fiondi
dentro. Oggi devi andare a fare la spesa
altrimenti morite di fame tu e Sango.
La dispensa sembra il deserto dei Tartari.
Esci dal box-doccia e ti avvolgi nell’asciugamano.
Fa un caldo assurdo. Detesti l’estate.
Pettini i morbidi capelli. Li lasci bagnati.
Corri in camera e apri l’armadio velocemente.
Ti infili una tuta dell’adidas grigia.
Orrenda…la metti solo quando non hai proprio
un cazzo da metterti.
Prendi le chiavi di casa e scendi le scale a
duecento all’ora.
Svolti l’angolo e arrivi al mitico
Esselunga [pubblicità occulta :-D ndMe]
le porte scorrevoli si aprono e vieni avvolta
dal nauseante odore di plastica
che riempie ogni supermercato.
Velocemente prendi un carrello e inizi a
riempirlo. Frutta, verdura, carne, uova, birra…
In poco tempo è stracolmo di roba.
Entri nel reparto ‘carta igienica’ [esiste? ndMe]
e ti avvicini con passo furtivo allo scaffale
degli assorbenti. Hai sempre trovato imbarazzante
farti vedere dalle altre persone mentre compri
articoli cosi privati. Lentamente agguanti un pacchetto
fucsia. Ti volti per raggiungere il carrello.
In un secondo senza nemmeno rendertene conto
finisci contro qualcuno e alzi lo sguardo per scusarti.
Come nei migliori film d’amore americani ti ritrovi
di fronte la figura del ragazzo per cui stravedi.
Arrossisci e ti senti una perfetta idiota, anzi, di più.
Sembrate due statue di marmo. Siete anche ridicoli.
Tu con il pacchetto degli assorbenti, e lui
con una confezione di carta igienica.
Come una perfetta cretina ti allontani bruscamente
e fai cadere per terra il pacchetto fucsia, ti metti
a correre fuori dal negozio sperando che lui non ti
insegua.
-Kagome sei una cogliona!! Hai mollato là dentro
tutto il carrello pieno e per di più hai fatto una
figura di merda con Inuyasha! Ma non potevi semplicemente scusarti e far finta che
ieri sera non sia successo nulla! Anche perché
non è successo nulla! Ti ha solo detto, o meglio
scritto che sei bellissima!! Ahh! Che pirla, che pirla!
meglio se me ne torno a casa.
Concordo pienamente, sei proprio un’idiota!
Ti sei fatta scappare l’occasione per conoscerlo!

Intanto Inuyasha è rimasto sconvolto. È ancora
impalato nel famoso reparto con un pacco
di carta igienica in mano. Ti vede correre via.
Molla la confezione e ti insegue.
Kgome…entri nel tuo palazzo e Sali le scale
quattro alla volta. Bestemmi in tutte le lingue
esistenti contro quel deficiente che ha costruito
il condominio senza ascensore. Senza fiato entri
tiri fuori le chiavi e le ficchi nella serratura.
Spalanchi la porta e la richiudi con forza.
Basta. Sei salva.
Ansimi dalla fatica. Goccioline di sudore scivolano
dalla tua fronte. Ti accasci per terra sfinita.
Lo ripeti…
-Odio l’estate…
Il campanello suona.
Sobbalzi. Naa..non può essere lui.
Vai alla porta.
-Chi è?
-Signorina la sua pizza è arrivata.
Eh? Pizza? Quale pizza? Quando l’hai ordinata?!
Apri la porta con un enorme punto interrogativo sulla
testa. E quello che vedi non ti piace per nulla…
…cioè, in realtà ti piace, e anche tanto, è il contesto che non
va giù. Di fronte a te c’è la figura di Inuyasha, fradicio
di sudore.
Cerchi di sbattergli la porta in faccia ma lui la
blocca con il suo corpo.
-Perché sei corsa via?
Zitta. Non sa che rispondere.
Lui sorride beffardo, si avvicina al tuo
orecchio e sussurra
-…piaciuta la mia dedica?
Kagome…non puoi stare al suo gioco. Non arrossire.
Ghigni sorniona e rispondi alla sua provocazione.
-Oh si…mi è piaciuta, grazie.
Sorride ironico e avanza verso di te. Chiude con
una spinta la porta che sbatte brusca.
Il rumore rimbomba nelle vostre orecchie.
-Fa caldo.
…dice lui.
Kagome sembri tanto forte ma dentro tremi come
una foglia. Capisci dove vuole arrivare e ti spaventi.
Con foga ti sbatte contro il muro e ti solleva da terra
prendendoti dalle gambe.
-E’ dal primo momento che ti ho vista che
desidero farlo…
Sorridi compiaciuta.
-Io è da quando sono nata…
Già. È vero. Appena hai esalato il tuo primo respiro
hai capito che l’unico scopo della tua vita
era amarlo.
Amare il tuo idolo, amare l’uomo più
bello sulla faccia della terra, amare Inuyasha.
Preme il suo corpo contro il tuo catturando le
tue labbra in un bacio che non ha nulla di casto.
Maggio. Fa caldo. Hai sempre detestato fare l’amore
d’estate. Troppo faticoso. Però per lui, puoi anche fare
un’eccezione.
Avvolgi le braccia intorno al suo collo leggermente
sudato e accarezzi i folti capelli argentei.
Inuyasha abbassa la zip della felpa in cotone.
Adora le donne semplici. In tuta.
Fa scivolare la maglia per terra e scopre
il seno avvolto in un banale reggiseno bianco.
-Scusa…non sono vestita molto sexy
-Non fa niente…sei bellissima…
Ti bacia le guance, gli occhi, il naso.
La casa è un vero disastro. Giornali e riviste abbandonate
sul pavimento, tazze sporche sul tavolo, il letto
è sfatto e le lenzuola profumano ancora di notte.
Ti prende in braccio ed entra in camera gettandoti sul materasso
morbido e caldo. Indietreggi birichina fino alla testiera
e lui ti insegue gattonando fino a quando non ti raggiunge.
Sei agitata, non sai quello che stai facendo.
Sai solo che lo vuoi e che ammazzeresti
chiunque provasse a disturbarvi. Tanto Sango è a scuola.
Ti rattristi un po’ pensando che probabilmente sarà solo
sesso. Lo conosci. Sai che non è una persona ‘fedele’.
Sai che sei solo una delle tante, ma non ti interessa. Vuoi vivere
questo momento indimenticabile, tutto, fino in fondo,
senza pensare al futuro.
Lo tiri per il colletto della camicia bianca in cotone.
Lo baci passionale, giochi con la sua lingua, ti diverti.
Ridi, gli slacci i bottoni e fai scivolare il tessuto lungo
le spalle muscolose. Accarezzi i bicipiti, poi i pettorali,
e infine il collo. La parte del corpo maschile che preferisci.
I tendini tesi per il piacere. Li accarezzi provocante.
Lui ti sfila delicato i pantaloni della tuta.
Accarezza dolcemente le gambe perfettamente lisce.
Sorridi pensando che hai fatto bene ieri a farti la ceretta…
Con sguardo malizioso ti toglie i calzini bianchi.
Bacia il collo del piede e risale fino al polpaccio
lasciando una lunga scia di baci che continua
la sua corsa fino al ginocchio, poi la coscia,
l’inguine e poi sempre più su…su…su…fino a farti morire.
L’ombelico…e poi su…sotto il seno.
Di più, di più.
Con la bocca abbassa una spallina del reggiseno.
…la corsa di baci continua
Più su…più su…ora la spalla, rabbrividisci, ti viene
la pelle d’oca. Poi il collo, seducente, provocante.
E infine l’orecchio, la guancia e poi la bocca.
Ti è piaciuto, tantissimo.
Accarezzi le spalle accaldate. Le massaggi maliziosa.
Lui ti slaccia il reggiseno e accarezza il suo
contenuto morbido e profumato.
Ridi.
-Soffri il solletico?
-…si
Piano piano gli togli i pantaloni. Le gambe sono perfette. Ti
piace cosi tanto…
Ti guarda dolce prima di continuare con la sua opera.
Scende giù fino alle anche. Le mani sfilano
lentissimamente le culotte bianche.
Sorridi felice. Una smorfia di piacere.
…non pensi al futuro. Non ti chiedi perché
è cosi bravo, non ti chiedi la ragione per cui non hai mai provato
cosi piacere. Lo sai che l’unico motivo è
che ormai è un esperto. Sa quali sono
i punti segreti, sa come fare.
E tu sai che presto sarà tutto finito. Lo sai ma te ne freghi.
Compi il tuo peccato fino in fondo.
Il tuo peccato di gola. Lo vuoi e non hai intenzione
di smettere…
…e nemmeno lui.
Bacia le parti che preferisce del tuo corpo. Per farti impazzire
ci gioca…
Sorride beffardo e risale fino alla tua bocca.
-Pronta?
Annuisci, probabilmente non hai nemmeno la forza di
pronunciare la parola ‘si’…ma sei solo all’inizio…
Con forza entra dentro di te. Sussurri….
-Ahi..
-Scusa…fatto male?
-No. Continua.
E’una risposta secca, decisa. Avvolgi le gambe
intorno alla sua schiena.
Un braccio finisce dietro la tua testa, appoggiato sul cuscino
gelato, l’altro stringe le lenzuola bollenti.
Caldo e freddo insieme.
La fronte imperlata di sudore.
E tu che odi l’estate…e fuori è maggio…e fa caldo…
…e ti piace comunque….e vuoi che duri per sempre…
…e sospiri…e sospira…vi piacete…continuate…
…e lui spinge con forza…e ti fa male e bene insieme…
…e il vento muove le tende….e i capelli si mischiano…
…e nero e bianco …e su e giù…e non capisci più niente.

Ti prende per i fianchi e spinge un po’ più forte.
Passano alcuni minuti…ma il tempo sembra si sia fermato.
-Ci…ci sei?
No…non ci sei…non vuoi che finisca…
Ma non resisti, vuoi ma non vuoi.
L’aria che respiri pare bollente…sei pronta
ma non vuoi dirglielo…hai quasi paura.
Lo vedi…sta per scoppiare…le guance rosse…
-S…si…quasi
Non hai scelta. Rassegnati. Ormai è finito. Manca solo
il finale. La parte migliore. E poi, giù il sipario, lo spettacolo è finito.
Appoggia la fronte sulla tua spalla pronto a compiere l’ultimo sforzo.
C’è…c’è…manca poco…
…eccolo:

Caldo e freddo
Bene e male
Nero e bianco
Cacao e panna
Doccia e ghiaccio
Fragola…ciliegia
…Occhiali da sole
Sigarette…
Musica...

Parole insensate, piacere infinito e tristezza e felicità insieme.
Impossibile da descrivere vero Kagome?
…ma dopo sarà tutto finito
Domani Inuyasha Smith partirà per una tournè in Francia.
Domani Kagome Higurashi andrà all’università e continuerà
a studiare e a suonare il pianoforte.
…domani saranno solo ricordi, ricordi, ricordi…
E nella stanza di un bilocale Londinese
dormono due ragazzi.
Lei sogna, lui è un dongiovanni.
Non sono compatibili.
Lei lo ama…lui potrebbe, ma non ne è capace.
Forse è stato solo sesso.
Forse.
Forse Kagome, non è lui la tua anima gemella.
Sostieni di amarlo cosi tanto…sicura che sia la verità?
Troppi punti interrogativi.

Ma in fondo questa che vi ho appena raccontato è una
banalissima storiella,
una storiella senza un inizio e una fine…
Kagome la racconterà ai suoi figli quando saranno grandi…
Il suo primo vero amore…
Storiella…storiella…un po’ come Titanic…
Favola…
La favola di una bambina e un ventenne.
…La favola di una ragazza e un violinista…

Fine

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Corta…è stata parecchio corta ma era questo quello che volevo.
Una piccola ff di tre/quattro capitoli un po’ assurda.
…senza un inizio e una fine. Un piccolo sfogo^^
Spero vi sia piaciuta. Aspetto qualche commentuccio^-^ Tanti bacini! Vostra Giù

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