I heard that you’ll marry now

di FrancyF
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I heard that you’ll marry now ***
Capitolo 2: *** It's not easy ***
Capitolo 3: *** I'm a miserable ***
Capitolo 4: *** He is a man now ***
Capitolo 5: *** Have you a Lunch Day again? ***
Capitolo 6: *** Just the way you are ***
Capitolo 7: *** Prince Charming & Belle ***
Capitolo 8: *** My daughter ***
Capitolo 9: *** Fuck you are my wife! ***
Capitolo 10: *** One against all ***
Capitolo 11: *** I need you ***
Capitolo 12: *** Joseph we have a problem ***
Capitolo 13: *** Like Romeo and Juliet ***
Capitolo 14: *** Do you really love that bastard? ***
Capitolo 15: *** Put the pieces together ***
Capitolo 16: *** Husband & Wife ***
Capitolo 17: *** Epilogue- 12 years later ***



Capitolo 1
*** I heard that you’ll marry now ***


Dodici mesi sono tanti da far passare.
In dodici mesi può succedere di tutto.
Si crea e si distrugge un amore.
Ci si sposa.
Si cambia vita.
 
Miley sospirò, mentre si specchiava. Era la solita Miley? I capelli erano gli stessi, forse più chiari del solito, gli occhi, azzurri come due zaffiri, anche. Ma la ragazza non voleva mentire a se’ stessa: sapeva di essere cambiata. Lo sapevano anche i fans, i paparazzi, la sua famiglia, i suoi amici e Liam. Già, Liam sapeva che lei era cambiata. Ma non quando lui avrebbe voluto.
Lo specchio del bagno iniziò ad appannarsi a causa del vapore e così la ragazza si avvolse l’asciugamano dal seno alla vita e uscì.
No, decisamente quella non era la Miley di sei anni fa’. Non era Hannah Montana ne’ Destiny Hope Cyrus. Era Miley Ray Cyrus. Anzi, fra un anno, futura signora Hemsworth. E di questo ne’ era consapevole. 
Quando aveva visto Liam inginocchiarsi e porgerle l’anello, pronunciando le magiche  parole –Mi vuoi sposare?-, si era sentita felice. Aveva accettato sorridendo e l’aveva stretto a se, mentre lui la faceva girare in aria e rideva. Era stata una vera sfortuna per Liam il fatto che non ci fossero fotografi nei dintorni, pronti ad immortalare quella scena degna di film hollywoodiano sulle testate dei maggiori tabloid americani e mondiali.
Ma, subito dopo, l’iniziale sentimento di gioia e considerazione che la ragazza aveva provato nel momento della proposta, aveva lasciato il posto ad un misto di insicurezza e depressione. Ma soprattutto di delusione.
Qualcuno doveva fare l’adulto fra loro. Qualcuno doveva voltare pagina senza cedere, come in precedenza, a paparazzi, scandali, appuntamenti o cosa altro.
E Miley Ray Cyrus voleva e doveva comportarsi come un adulta. Aveva diciannove anni ormai. Non ne’ aveva più tredici.
Nessuno l’avrebbe più chiamata Smile.
Nessuno l’avrebbe fatto battere forte il cuore.
Nessuno l’avrebbe tenuta sveglia la notte con messaggi d’amore.
Soprattutto non quel Nessuno. Nicholas Jerry Jonas era sparito dalla sua vita da due anni oramai. Ma non dal suo cuore.
Miley appoggiò la schiena contro il muro.
-Ma che cazzo sto facendo?- sussurrò.
Vide il book- fotografico degli abiti da sposa sulla scrivania. Era chiuso.
-Mils amore?-
Miley sobbalzò. Evidentemente la privacy per sua madre era un opzione facoltativa.
-Cosa c’è?-rispose seccata.
-Hai già visto i modelli?-
-No. Non ne’ ho ancora avuto il tempo-.O la voglia.
Sua mamma la guardò commossa.
-Mamma che c’è?-
-Niente-sua madre tirò su con il naso –parliamo amore-.
Tish si sedette sul letto e Miley la imitò.
La donna ispirò profondamente e poggiò le mani sulle spalle della figlia.
-Sai amore dopo il divorzio da tuo padre credevo… credevo che tu e i tuoi fratelli non vi sareste mai ripresi e invece…-una lacrima rigò il volto di Tish.
-Mamma ti prego manca ancora un anno!-
-Lo so stellina –Tish l’abbracciò – sono così felice per te. Mi rendete così orgogliosa. Tu Noah e Braison avete accettato la mia scelta e mi siete stati sempre accanto-
-Mamma… davvero… non-sussurrò Miley, ma prima ancora che potesse rendersene conto anche lei stava piangendo.
-Ok-sua madre si asciugò le lacrime e sorrise–ho pianto abbastanza al matrimonio di Trace e Brenda, insomma basta-
-E’ meglio va- commentò Miley. Parlare del matrimonio le dava fastidio. Perché doveva essere sulla bocca di mezzo mondo? Era già complicato così.
 
Nicholas sbattè lo schermo del computer con rabbia. Apprendere la notizia via twitter era una cosa schifosa.
“Che ti saresti aspettato idiota? Speravi che tornasse da te a braccia aperte solo perché avevi lasciato Delta?”
Gli sembrava di sentire i rimproveri di Joseph e di sua madre.
-Ehi bro-suo fratello Joe era davanti a lui, indossava solo il costume e una leggera canotta estiva. In mano aveva un pallone da rugby.
Nick lo guardò male. Si era rovinato la giornata e il buonumore. Ora i paparazzi avevano un motivo in più per giustificare con false piste il suo broncio persistente e i suoi rari sorrisi.
-Che cosa vuoi?-chiese brusco, quasi maledicendosi per parlare così a suo fratello.
-Ti va di fare un bagno?-
-No-
-Perché? L’acqua è caldissima. Andiamo siamo alle Bahamas è la nostra ultima vacanza prima di ricominciare con l’album. Dobbiamo divertirci!-
-Chi se ne frega-
Erano davvero poche le volte che Nicholas pronunciava quelle parole.
-Che hai?-
-Come se non lo sapessi!-gli si era formato un groppo in gola e la lingua gli divenne arsa.
-Ok-Joe alzò le mani in segno di resa. Posò la palla per terra e si sedette su uno dei letti.
-E’ per lei?-
Nick annuì, mentre si voltava in direzione del fratello maggiore, in cerca di supporto o, almeno, di qualche parole di conforto.
-Tu lo sapevi?-
Joe aspettò qualche minuto, prima di annuire lentamente.
Nicholas si sentì tradito. Si alzò di scatto, con la tempia che gli pulsava per la rabbia. Guardava fisso Joe, in attesa di spiegazione. Voleva che suo fratello si giustificasse.
-Mi ha chiamato non appena glie l’aveva chiesto-
La rabbia continuava ad aumentare, gli dava alla testa e gli faceva contorcere le viscere. Stava male. Gli venne da vomitare e pensò di svenire. Joe stava lì davanti al lui, in attesa di una sua reazione. Nick non riuscì più a trattenersi e la rabbia esplose.
-Ma se glie l’ha chiesto a marzo?! Perché non mi hai detto niente?! Che è?! Volevi fare il suo amichetto del cuore? Diavolo Joseph sono tuo fratello! Tuo fratello!-
Adesso i due ragazzi erano pericolosamente vicini.
Nicholas stringeva i pugni. Gli sembrava di non riuscire più a respirare.
Joe si alzò, facendolo indietreggiare. Era impassibile.
-Che hai avrei dovuto fare?-la sua voce era più che un sussurro, ma metteva Nicholas ancora più in suggestione –avrei dovuto dirtelo? Oh si, ma che grande idea! Così saresti stato da cani per tre mesi oppure mi avresti tenuto il broncio o ti saresti incazzato che.. oh guarda è esattamente quello che stai facendo adesso!-
Il mezzano spinse Nicholas da parte, contro il muro. Poi si avviò verso la porta.
-Questa è l’ultima volta!-urlò Joseph. Era deluso, glie lo si leggeva in faccia.
-E’ l’ultima volta che mi intrometto fra te e Miley. E’ l’ultima volta che provo a farti dare una chance! Perché ricordatelo fratellino, fra un anno, i giochi sono chiusi. E lei se ne andrà. Se ne andrà via da te!-
Nicholas provò a ribattere, ma Joe lo zittì subito, alzando una mano e guardandolo con odio. Quello era un colpo basso. Non se lo sarebbe mai aspettato da suo fratello, ma non si sarebbe mai aspettato di avventarsi così contro un membro della sua famiglia.
-E sai che ti dico? Dopo tutto quello che mi hai detto adesso, credo che quella ragazza abbia anche fatto bene. Cresci Nicholas. Non avete più tredici anni. Non sei più il suo Principe Azzurro!-
Nicholas sentiva la rabbia pulsargli in tutto il corpo. Gli sembrava di aver perso tutto.
-Joe ti prego…-  lo supplicò.
Joe uscì sbattendo la porta, lasciandolo da solo.
Nicholas si gettò sul letto, stordito dal dolore e assillato da mille dubbi. Si addormentò in un attimo.
Quando si svegliò si accorse che nella stanza regnava una leggera penombra, bucata dai dei riflessi di luci rosee.
Si girò supino e guardò in alto. Era l’alba.
Quanto aveva dormito? Doveva vedere Joe. Quello fu la prima cosa che lo colpì. Tutta la rabbia di poche ore prima era evaporata dal suo corpo. Si sentiva un verme per come aveva trattato suo fratello. Loro non litigavano mai. Doveva cercarlo. Doveva trovarlo e scusarsi per essere stato un’idiota. Di nuovo. Cavolo gli sembrava di essere impedito a continuare le relazione con le persone più importanti della sua vita.



Finalmente sono tornata con una nuova storia su i mie due carciiofi preferiti!
Allora questa è una Niley più "terra terra" rispetto alle altre: parla dei fatti che, secondo me, sono successi in questi ultimi mesi ( da giugno 2012 a giugno 2013), ovvero da quando Miley ha annunciato il suo fidanzamento con Liam. Questa fan fiction è tratta da avvenimenti reali, risistemati in chiave nileyosa.
Dato che ho quasi finito di scrivere l'intera storia, posterò ogni settimana.
Prossimo appuntamento mercoledì 12.
FrancyF

 

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Capitolo 2
*** It's not easy ***


Nick impiegò un po’ per trovare suo fratello. Quando si arrabbiava, solitamente, Joe se ne voleva stare in un posto tranquillo, lontano da occhi indiscreti. Senza fans, ne’ fotografi.
In hotel, secondo il giudizio di Nicholas, di posti tranquilli dove rifugiarsi dopo una litigata ne’ esistevano a migliaia: le terme, la terrazza, la spiaggia, per non parlare delle numerose isolette che circondavano la laguna.
Erano orami due ore che lo cercava e stava per essere assalito dal panico. Lui e Joe non avevano mai litigato in vita loro. Ok, forse sì, ma mai così pesantemente e mai per Miley.
Prese il cellulare e compose il numero di suo fratello. Era libero! Passarono circa dieci secondi, poi Nicholas udì la voce metallica della segreteria “Siamo spiacenti, ma l’utente da lei selezionato ha rifiutato la vostra chiamata. Potete riprovare più tardi”.
-Ma vaffanculo Joe!- Nick tirò un pugno al muro, per calmarsi.
Sentì la testa girargli e vomitò.
Era stato un cretino. Si distese sul prato, lentamente.
L’erba era morbida, Nicholas era protetto dalla mole di un ampio baobab che gli faceva pure ombra, mentre un leggero venticello gli sfiorava i capelli, che erano già incredibilmente ricresciuti.
Sospirò pesantemente e chiuse gli occhi. La testa aveva smesso di girare, ma aveva in bocca il sapore amaro del vomito. Probabilmente i valori gli erano schizzati alle stelle. Era dalla litigata della sera prima che non si faceva un’iniezione.
Nick pensò di stare lì per sempre. Di abbandonare il mondo lentamente, lasciando tutti e tutto. Sarebbe finalmente stato in pace. Non avrebbe più avuto il diabete, non avrebbe più dovuto scusarsi con Joseph, non avrebbe più dovuto soffrire per amore, non avrebbe più dovuto lottare tra l’impulso di lasciarla andare o averla e deluderla di nuovo.
Nella sua mente udiva solo tre parole: “Toccherai molte persone”; aveva già sentito quella frase da qualche parte, forse era stato Dio in un sogno che aveva fatto da bambino. Per anni il ragazzo si era affidato a quella voce per trovare le risposte che desiderava.
Si diede mentalmente dell’idiota. Non poteva mica lasciarsi morire a diciannove anni! E’ solo per un piccolo problema di cuore? Ok, forse non era tanto piccolo, era il suo più grande tormento, ma doveva essere superato. O almeno così sperava lui. Senza contare che se si sarebbe lasciato morire, il rimorso di aver lasciato soli suo padre, sua madre e i suoi fratelli l’avrebbe perseguitato.
La nausea lo riassalì. Basta, doveva tornare in camera e prendere dell’insulina o sarebbe svenuto per strada.
Con uno sforzo enorme si alzò e si trascinò fino in camera.
La porta era aperta. Nick si fiondò in bagno a vomitare.
-Ma sei deficiente?-Joe era davanti a lui.
Nick lo guardò sofferente. Non era arrabbiato.
Joseph gli andò vicino e lo aiutò a tirarsi su.
-Mettiti sul letto che vado a prenderti l’insulina-
Nicholas obbedì senza fiatare. Steso sul letto si sentì meglio.
Joe gli passò l’insulina e gli si sedette accanto.
Nick si fece l’iniezione e, non appena sentì l’insulina in corpo, la nausea e le vertigini diminuirono. Si sentiva però, esausto.
-Scemo il mio fratellino- scherzò Joe, dandoli un colpetto sul petto.
No. Decisamente non era più arrabbiato. Sorrideva. Nicholas si sentì immensamente sollevato.
Sentiva la gola secca.
-Joe sentì per ieri…-
-Non importa-lo zittì il mezzano –è tutto a posto. Riposati. Ne’ parleremo dopo-
-Grazie-Nick gli strinse la mano –ah! Joe… non dire quello che mi è successo agli altri. Non voglio far venire un infarto a mamma-
Joe si  alzò e chiuse le tende.
-Non sono mica scemo sai? Dormi ora-.
 
-Papà!-Noah saltò in braccio al signor Cyrus che la strinse a se’.
-La mia piccola! Come va?-
Braison e Miley erano sul divano, intenti a vedere la televisione.
-Ehi voi due?- Billy Ray aveva lasciato la figlia più piccola e ora reclamava l’attenzione dei più grandi.
Miley e Braison lo abbracciarono.
Billy Ray tenne stretta la figlia a lungo, quasi avesse paura di lasciarla andare.
-Papà andiamo! Non mi sono ancora sposata, manca un anno!-
Suo padre la lasciò andare.
-Lo so bocciolo. E che mi sembra ieri che fingevi di cantare davanti allo specchio usando la spazzola come microfono e adesso sei una cantante di successo e ti sposi-
-Fra un anno-sottolineò la ragazza, baciandolo.
-Si però ti sposi-il signor Cyrus alzò lo sguardo, in cerca di Liam –ma dove è il mio futuro genero?-
-E’ fuori con Happy e Ziggy- rispose Noah.
Tish si comportò in modo civile col suo ex- marito. Nonostante le liete ricorrenze di quei giorni, fra i due c’era ancora parecchia ruggine. Miley si comportò come se stesse camminando sulle uova: era contenta della visita di suo padre, ma allo stesso tempo, si sentiva sotto esame. Suo padre conosceva poco Liam. Voleva davvero che facesse parte della sua famiglia?
-Vieni andiamo fuori a parlare-le disse suo padre.
Si sedettero fuori, sui gradini della veranda che dava alla spiaggia. Il loro posto preferito.
-Cosa hai bocciolo?-suo padre la osservava con apprensione.
-Niente-Miley nascose il viso, sicura che il padre avrebbe letto nei suoi occhi un qualcosa. Non sapeva neanche lei come definire quel “qualcosa”. Era un sentimento opprimente che le invadeva parte delle viscere e che pulsava. Non sempre, solo in certi momenti. La ragazza era felice, amava Liam. Ma non era sicura che… insomma non lo vedeva con lei nel loro futuro.
-Non ne sono sicura…-
Suo padre rise, mentre si passava una mano nei capelli folti.
-Nessuno lo è-
-Non riesco a immaginarmi a ottanta anni con lui. Non riesco ad immaginare noi due vecchi che parliamo della nostra storia-
Billy Ray sorrise, comprensivo.
Miley appoggiò la testa contro la spalla del padre.
-E’ naturale sai? E’ capitato anche a me quando ho sposato tua madre-
La ragazza non sottolineò il fatto di come era andato a finire il matrimonio dei suoi.
-E’ un impegno serio sai bocciolo? Insomma non è come giocare alla famigliola felice per un paio d’anni… avete già deciso qualcosa?-
-Abbiamo solo visto qualche modello per gli abiti e abbiamo ingaggiato Christopher Boykin-
-Il grande Big Cat?!-
-Si-Miley si mise le mani sulla testa, appoggiando i gomiti alle ginocchia. Si sentiva già sopraffatta dagli impegni e mancava ancora un anno alle nozze! A volte avrebbe voluto chiudere tutto lì. Avere una vita normale, andare al college, avere un ragazzo comune. Ma Liam Hemsworth non era un tipo comune. Non quando stava con lei, almeno. 


Yeah! Secondo capitolo gente! grazie a tutti per le recensioni, mi fa davvero piacere che la storia vi garbi.
Allora voglio dire un grande in bocca al lupo a tutti quei poveretti che hanno iniziato la scuola. Io inizio il 17 l'ultimo anno di liceo e ho una paura enorme del futuro. Davvero l'album dei Jonas quest'anno è uno dei motivi che mi tirerà su il morale. :D   (le vostre recensioni sono incluse nelle cose positive ovviamente)
Ci vediamo fra una settimana esatta a mercoldì 18.
FrancyF

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Capitolo 3
*** I'm a miserable ***


Era mattina presto. Miley chiuse gli occhi e tese le orecchie. Sentiva trafficare giù in cucina. Era impossibile non udire il canticchiare allegro di suo padre ai fornelli e l’odore dei suoi famosi toast alla cannella.
Sopraggiunse anche il fischiettare di Liam e l’abbaiare dei cani.
Miley sentì la risata di suo padre. Probabilmente Liam stava cercando di imitare l’accento americano, cosa piuttosto buffa in effetti.
La ragazza si alzò, stropicciandosi gli occhi, con le orecchie ancora ben tese.
Sentì un altro cane abbaiare, ma non era uno dei suoi. Delle voci eccitate riecheggiavano per la strada.
Miley si affacciò alla finestra. Non lo faceva da tanto tempo, un po’ per gli impegni mondani che assolveva regolarmente, un po’ perché la finestra dava sulla sua casa. Su casa Jonas. Se non fosse stata per l’amicizia che c’era fra Frankie e Noah il meraviglioso legame che un tempo la univa con quella famiglia, sarebbe scomparso già da due anni.
Vide Denise, Kevin Sr. e Frankie fuori, sorridenti. Un SUV parcheggiò sul vialetto di casa Jonas e ne uscirono due abbronzantissimi Joe e Nick.
-Nick…-sussurrò la ragazza, stringendo con una mano la dog-tag che le pendeva dal collo.
Non poteva vederlo bene, ma restò comunque con lo sguardo fisso sulla casa. Nicholas abbracciava sua madre. Elvis e Winston si rincorrevano nel prato.
Joe si azzuffava con Frankie. Il mezzano però puntò lo sguardo verso casa Cyrus.
Miley ebbe un sussulto. Era sicura che Joe l’avesse vista. Non che la cosa le desse particolarmente fastidio. Joe era suo amico, si sentivano ancora per telefono. Ma la ragazza sapeva che Joseph avrebbe fatto di tutto per spingerla da Nick. Non andava bene. Lei si doveva sposare e non aveva tempo per i giochini infantili di Joseph Adam Jonas.
Distolse lo sguardo dal quadretto famigliare e, ancora in vestaglia, scese di sotto.
-Ciao amore-Liam la stinse a se’, depositandole un bacio veloce sulla fronte –dormito bene?-
Lei annuì, mentre, svogliatamente, prese a mangiare i toast.
-Ehi amore ti va se andiamo un po’ in spiaggia oggi? Tutti assieme, come ai vecchi tempi?- suo padre sembrava felice. Troppo felice.
Miley si sforzò di non fasi buttare giù dall’arrivo di Nicholas. Sembrava sempre che quel ragazzo arrivasse quando la sua vita era molto incasinata, per sconvolgerla ulteriormente. Ma lei non doveva stare male per lui. Non un’altra volta.
-Mi sembra un’ottima idea-disse, con un tono di voce eccessivamente alto –Liam tesoro tu vieni con noi vero?-
-Scusa Miley, ma oggi devo andare in centro per un’intervista su Hunger Games… vi raggiungerò non appena finirà-
Non sembrava così dispiaciuto, ma la ragazza decise di non darci troppo peso. Riprese a mangiare la sua colazione con maggiore allegria. Almeno la aspettava una giornata intera con suo padre, sua madre e tutti i suoi fratelli. Potevano fingere che niente fosse cambiato.
 
-Sono così felice che siate tornati amore!- Denise non riusciva a contenere la sua eccitazione a riavere i figli a casa.
-Calmati mamma!-le disse Nick, abbracciandola per la quarta volta –devono ancora arrivare Kev e Dani. Cosa farai quanto arriveranno anche loro? Scoppierai a piangere?-
Denise si asciugò una lacrima, mentre friggeva le uova e il bacon.
Kevin e Danielle arrivarono circa mezz’ora dopo e l’intera famiglia si mise a tavola.
Joe però non era tranquillo. Per qualche strana forza superiore voleva fare qualcosa per la sua amica Miley e per quello scemo di suo fratello Nicholas. Il ragazzo aveva giurato di non immischiarsi più fra loro due, ma non era mia stato bravo a mantenere le promesse. Soprattutto quelle importanti. Joseph  non agiva in mala fede, voleva solo che Nick e Miley si rimettessero assieme per tutta la vita, e che diventassero una coppia come Danielle e Kevin: praticamente perfetta sotto ogni punto di vista.
-Scusate-il mezzano si alzò da tavola, facendo cenno anche ai fratelli –riunione della band per un problema.. sapete come è…-
-Oh ragazzi-Denise li trattene un secondo –sbrigatevi però. Vogliamo fare un salto in spiaggia-
I tre ragazzi salirono di sopra, nella vecchia stanza di Nick e si sistemarono. Nick si sedette sul letto, in mezzo ai due fuochi; Kevin a sinistra, appoggiato al muro, e Joe a destra, sulla sedia girevole.
-Allora bro io e Kevin ti volevamo parlare-iniziò Joe.
Nick si mise le mani nei capelli. Sapeva bene dove volevano andare a parare.
-Non è necessario. Non sono più un ragazzino. Ho la mia vita, le mie scelte- disse in tono assolutamente pacato.
-Joe mi ha spiegato la tua situazione- continuò Kevin.
-Quale situazione?-
-Quella sentimentale-
-Non serve. Lui è single! No ho bisogno dei suoi consigli da sciupa femmine!-
-Ehi!-Joe tirò uno scappellotto a Nick che si massaggiò la testa.
-Già infatti, non ne hai bisogno-acconsentì il maggiore dei tre.
-Grazie Kev. Meno male che tu ragioni!-
-Non hai bisogno dei nostri consigli. Hai bisogno dei nostri stimoli e dei nostri sforzi per farti rimettere con lei-
-Oh Signore!- Nick era esasperato. Perché tutti continuavano a ripetere la stessa cosa? Perché non si arrendevano ai fatti? Miley si era sistemata, stava per sposarsi.
-Capisco perché entrambi stravedete per Adele. Le sue canzoni depresse sono perfette per due carciofi dai cuori infranti che non accettano la realtà!-sbottò Joe.
Il mezzano si avvicinò al minore.
-Non costringermi a picchiarti come ho quasi fatto in vacanza-
-Ragazzi! Noi siamo pronti scendete!- la voce di Denise pose fine alla questione.
-Sei fortunato fratellino. Ti ha salvato mamma, come al solito-disse Joe.
Nick sospirò mentre si trascinava di sotto, ancora più confuso di prima. Di una cosa però era certo: i suoi fratelli non avrebbero lasciato stare l’argomento tanto facilmente.
 
La spiaggia non era molto affollata e la giornata era limpida.
Nick tentò di distarsi giocando con Frankie in acqua e cercando di rimediare per l’abbronzatura che non aveva di certo guadagnato stando tutto l’anno a New York.
Però, per qualche strana ragione, anche in spiaggia tutto riconduceva a lei: Miley.
-Il famoso romanzo di Victor Hugo; dieci lettere-Danielle faceva le parole crociate a voce alta, permettendo a tuta la famiglia di partecipare.
-Miserabili!-esclamarono quasi tutti assieme.
I’m a miserable without you.
-Nick? Ehi Nick!- Frankie era davanti a lui e reggeva un pallone da spiaggia.
-Vuoi venire a giocare con me?-
-Oh scusa Macho, non mi va’. Voglio stare un po’ sa solo con i mie pensieri sai-
Nick odiava deludere Frankie, ma doveva liberare la mente. Non doveva tormentasi. Non c’era più lui nei piani di Miley. Doveva accentarlo e godersi il tempo che aveva a disposizione per stare con la sua famiglia.
Frankie era deluso.
-Ehi scimmiotta?-lo chiamò Joe –perché non vai a giocare con Noah?-
Il cuore di Nick ebbe un tuffo. Quale Noah? Non quella vero?
Ma Frankie correva già in direzione dell’amica e, sebbene ogni cellula del suo corpo gli gridasse di non farlo, Nicholas alzò lo sguardo verso i Cyrus, e gli fece un cenno di saluto. 


Ah terzo capitolo! :D
E anche per me è riniziata la scuola! Quinta liceo sceinze umane... in classe ho provato a usare la LIM per vedere i video dei Jonas, ma purtroppo i proff hanno modificato i dati d'accesso. :(
Spero che vi piaccia questo nuovo capitolo e grazie in anticipo per le recensioni. Ci si vede mercoledì prossimo.
FrancyF


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Capitolo 4
*** He is a man now ***


-Ciao ragazzi!-Miley li raggiunse e, immediatamente, Nicholas sentì il battito cardiaco accelerare.
-Ciao-rispose, cercando di essere disinvolto.
 
Si era tagliato i capelli, Miley non potè fare a meno di notarlo, ma stavano già ricrescendo. Aveva meno capelli e più muscoli. Era cresciuto ancora di qualche centimetro. Per quanto riguarda il resto Nicholas era dannatamente figo come il giorno in cui avevano deciso di troncare il loro rapporto. E questo non andava bene per Miley.
Joe e Kevin ci impiegarono circa un nano secondo per capire che i due volevano essere lasciati solo e sgusciarono via, veloci come non mai assieme al resto del clan Jonas, con la scusa di prendere un gelato.
-Come stai?-
-Bene- menti lui –te?-
-A meraviglia-  Miley avrebbe meritato l’Oscar solo per quella balla.
-Sono contento di vederti-
-Anch’io sono contenta di vederti. Non sai quanto-la ragazza abbassò lo sguardo imbarazzata.
Il fatto che entrambi erano solo in costume da bagno complicava ulteriormente le cose: Miley non poteva fare a meno di fissare i muscoli del ragazzo, e Nicholas non poteva fare a meno di fissare le forme di Miley.
Restarono in silenzio per un paio di minuti. Sentendosi sollevati solo dalla propria presenza. Avevano così tante cose da dirsi.
 
-Ehi!-Liam stava venendo incontro ai due ragazzi.
Nicholas spostò lo sguardo sulla sabbia, trovandola di colpo molto più interessante di Miley in bikini.
Liam era molto più grosso di lui e anche più alto. E lui non era di certo uno stupido, per quanto Nick desiderasse picchiare Liam il suo cervello e il suo buon senso glie lo impedivano. Mossa saggia dato che Miley, per prima, non avrebbe gradito la rissa.
-Ciao Nicholas-l’australiano li tese la mano.
Nick glie la strinse, ma si accorse che Liam stava stritolando le sue dita.
Non potè fare a meno di rivolgerli un’occhiata assassina senza farsi vedere da Miley, ma Nick sapeva che, tra i due, era lui quello in torto.
Non poteva fare a meno che continuare a fissare la ragazza, anche se Liam se ne era accorto da un pezzo.
-Andiamo tesoro-Liam prese Miley per il polso e la sospinse leggermente lontano da Nicholas –tuo padre sta distribuendo il cocco e Noah insiste per giocare…-.
La ragazza lo seguì,senza troppo entusiasmo.
-Ciao Nicky-
Nicholas arrossì lievemente nel sentir pronunciare il suo soprannome. Era un segnale forse?
-Ci vediamo Smile-ripose, tendendo la mano alzata in segno di saluto.
Liam gli lanciò un’altra occhiataccia ammonitrice e, i due, si diressero verso il loro ombrellone.
 
-Allora bro hai rivendicato il tuo onore?-
-Piantala Joe!- Nicholas allontanò da se’ il fratello con uno spintone che lo fece rotolare nella sabbia.
-Come siamo suscettibili-anche tutto infarinato Joseph non cessava di punzecchiare Nick.
-Dai seriamente che hai fatto?-chiese Kevin, sedendosi sullo sdraio con gli altri due.
-Niente-
-Niente?-
Nick alzò gli occhi a cielo–Che avrei dovuto fare?! Non è colpa mia se sta con quella sottospecie di gorilla!-
-Be’ si, ma prima che arrivasse Liam hai continuato a fissarla per cinque minuti senza aprire bocca-constatò il maggiore.
-Non sapevo cosa dirle. Mi venivano in mente troppe cose o cose troppo stupide. Non è così facile. Dopo la nostra litigata nel duemiladieci praticamente non ci siamo rivolti la parola-
-Senza praticamente- aggiunse Joe, guardandolo con noia.
-Ok-Kevin si alzò – è logico che qua abbiamo un problema-
-Sai che novità!-bofonchiò Nick.
-Prima di tutto devi schiarirti le idee. Insomma il discorso è sempre quello le sbavi dietro, ma poi sei troppo codardo per chiederle di stare assieme-
-Eh Kevin ti ricordi che lei sta con quel Leo?-
-Liam-
-E’ uguale-
Joe si unì nell’ovazione del fratello –Kev ha ragione Nick. Devi chiarirti le idee una volta per tutte, capire cosa vuoi fare con lei. Facendolo durare però-
 
-Frankie e io passeremo una settimana con la famiglia di Tucker alle Bahamas!- Noah saltellò allegra in camera dalla sorella maggiore.
-Mamma e papà sono d’accordo?-
-Certo loro adorano i Jonas!-
Miley cercò di dimenticare l’ultima frase che aveva sentito.
-Nick è cresciuto!- cantilenò Noah, ancora in fibrillazione.
-Già-ammise la ragazza, con un mezzo sorriso –è un uomo adesso-
Stava disperatamente cercando di dimenticare il passato. E il pomeriggio trascorso in spiaggia. Per quanto Miley non volesse ammetterlo, era consapevole del fatto che, prima dell’arrivo di Liam in spiaggia, tutto era perfetto. I suoi genitori, per un volta, si sforzavano di mostrarsi allegri e sorridenti l’uno nei confronti dell’altra, Brandi e Trace erano arrivati alla spiaggia solo per stare con lei. Per stare tutti  assieme come una famiglia. Neanche la presenza della famiglia Jonas aveva turbato Miley più di tanto. Anzi era contenta di vedere che anche loro erano sereni. E di sbirciare Nicholas di tanto in tanto.
Nicholas. Le era dispiaciuto che Liam lo trattasse in quel modo. Ma d’altronde, le era anche dispiaciuto la freddezza che Nick le aveva mostrato all’arrivo di Liam. O forse non più di tanto.
Era talmente confusa!
 
-Ehi amore!-Liam la stava fissando. Erano seduti tutti a tavola per cena. Miley si destò dai suoi pensieri.
-Scusa mi ero distratta. Cosa stavi dicendo Liam?-
-Starò via per due settimane. Sai per promuovere il film. Poi, quando ritornerò, potremmo scegliere il luogo per la cerimonia. Ti spiace amore?-
-No affatto!- esclamò lei con troppo entusiasmo, beccandosi una, giusta, occhiata indagatrice da parte del suo promesso sposo.
Noah tossì forte nel piatto, come per avvisare la sorella del fallo commesso.
-Cioè… vai tranquillo. Io mi arrangerò. Insomma devo accompagnare Noie all’aeroporto per andare alle Bahamas e poi provare il vestito… avrò il mo bel daffare-
Liam le strinse la mano riconoscente.
E Miley si maledì per aver già pensato cosa fare senza la mole ingombrante del suo fidanzatino che le oscurava le giornate: vedere Nick per chiarirsi.
O almeno solo per vederlo. Un’altra volta.
Solo un’altra volta, prima di sposarsi e lasciarlo definitivamente perdere. 


Finalmente i miei due caricofi preferiti si sono incontrati! Ebbene si Miley è diventata una splendida donna, ma il nostro Nicky è anche diventato un gran bel uomo. Ora mi commuovo ;)
Grazie a tutti per le recensioni! Aggiornerò il 2 ottobre.
FrancyF

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Capitolo 5
*** Have you a Lunch Day again? ***


 -Ve ne andate già domani?- Denise finì di riempire il cesto del bucato, guardando il figlio con apprensione.
-Mamma lo sai avanti! Io e Dani torniamo in New Jersey non solo per la beneficenza, ma anche per il disco…- si giustificò Kevin.
La madre aggrottò le sopracciglia, poco convinta.
-Ma siete rimasti solo per una settimana! Sono sicura che lo studio di registrazione resterà lì dove è! E poi non potete registrarlo qua?-
-No- intervenne Joe –l’appartamento di Nick è perfetto e poi così vedrò molto di più Mikey…-
-Ma puoi uscire anche qui con i tuoi amici caro. Non è necessario andare così lontano… a New York!-
-Tesoro andiamo!- il signor Jonas comparve dal soggiorno –i ragazzi sono cresciuti ormai. Lasciali andare. Se, per adesso, la loro vita è a New York ben venga. Tu stessa ci hai abitato-
Kevin e Joe guardarono il padre pieni di gratitudine, tirando un sospiro di sollievo.
-Ehi Nicky- Denise provò a trattenere il terzogenito, bloccandolo sulla soglia della lavanderia –ti piacerebbe restare in California ancora un po’?-
Nick scosse la testa –Mi spiace mamma, ma preferisco tornare a casa a New York. Devo sistemare ancora delle cose e poi lo sai che fra un po’ devo riandare a Broadway-
-Oh insomma Nicholas! Hai appena finito con Broadway! Hai tutto il tempo per stare con noi!-
Nick si sentì stringere lo stomaco: era da codardi abbandonare la propria famiglia per non voler vedere la donna della tua vita che si sposa. Ma il ragazzo era determinato a non vedere più Miley. Figuriamoci uscire con lei. Aveva usato la registrazione del nuovo album come scusa, una delle più efficaci della sua vita. Sapeva che ne’ Kevin ne’ Joe avrebbero rifiutato di lasciare LA per portarsi avanti con il lavoro: odiavano deludere i fans; e ai fans, i tre fratelli, avevano promesso, che avrebbero realizzato l’album entro l’inizio del 2013. Non si poteva lasciare il lavoro troppo arretrato. Era un piano prefetto. Nicholas era convinto che una volta giunto nella Grande Mela, Miley e tutta la miriade di problemi che la avvolgeva sarebbero spariti, sommersi dal troppo lavoro o dalle mille distrazione che New York offriva.
-Davvero mamma mi dispiace da morire, ma sai che dobbiamo lavorare-
Denise sbuffò in segno di resa, ma era dispiaciuta.
-Uno di voi può almeno accompagnare Frankie all’aeroporto lunedì?-
Nicholas sapeva che quella non era solo una richiesta, ma un ordine. Era come se sua madre gli volesse dire “Visto che non volete restare con la vostra famiglia, almeno prendetevi cura di vostro fratello”.
-Ma certo mamma, tranquilla. Frankie lo accompagnerò io- il ragazzo la baciò sulla fronte, per dimostrale che era veramente dispiaciuto di non passare altro tempo con lei.
Neanche Frankie sarebbe riuscito a fargli cambiare idea: sarebbe andato a New York, lontano da Miley e dal suo “fidanzato”. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Nick odiava le frasi fatte, ma sperava nella clemenza del fato: Miley doveva uscire dalla sua testa.
 
Nei primi giorni in assenza di Liam, Miley cercò di non mostrare troppo la sua esuberanza, ma la verità si presentava ben chiara agli occhi delle persone che le erano più vicine: la nuova libertà che aveva acquisito piaceva moltissimo a Miley. Senza la presenza costante di Liam, la ragazza era libera di andare dove voleva, quando voleva.
Soprattutto non era più costretta a promuovere quel suo stupido film! Hunger Games le stava davvero rovinando la vita!
La ragazza passò molto tempo con Mandy, cosa che non faceva a una vita a causa di Liam. Aveva rinunciato ad un sacco di cose per lui.
 
-Allora? Come va la vita?- Mandy leccò il suo gelato alla vaniglia.
-Bene-
-Sicura che non vuoi niente?-
Miley fece una smorfia –Devo dimagrire per il matrimonio. La prova vestito è fra due giorni-
-Andiamo! Mi sembri già abbastanza magra. Se Liam ti ama, ti amerà anche se tu fossi grassa e piena di brufoli!-
Miley rise. Era bello essere una ragazza senza pensieri.
-No seriamente- Mandy si sistemò gli occhiali da sole –Liam ti ama e questo tu lo sai. Non so’ se approvo ancora in pieno questa decisione, ma sono felice se tu sei felice-
Miley abbracciò l’amica riconoscente: Mandy era stata una delle poche amiche che le era rimasta accanto anche nei momenti più difficili.
-Grazie-
-E di che? Ti va di fare un salto a spiaggia?-
Miley sorrise maliziosamente. Era impossibile per lei non associare la spiaggia con lui, dopo il loro incontro.
-Cosa vuol dire quello sguardo Mils? Hai conosciuto qualcuno? Un amante segreto?-
-Mandy!- Miley scansò l’amica, ma non riuscì a non ridere –andiamo sono promessa sposa!-
-Si, si! Tanto con quell’area da santarellina non incanti proprio nessuno!-
-Ok. Un paio di giorni fa’ sono andata in spiaggia con i miei e…-
-E?- Mandy pendeva letteralmente dalle labbra dell’amica.
-E ho rincontrato un vecchio amico-
-Chi?-
-Nick-
-Quel Nick?- Mandy si sporse in avanti, per essere sicura di aver sentito bene.
 
-No St. Nick… ma che domande fai? E’ logico che sto parlando di Nick Jonas!-
-Racconta!-
-Non c’è niente da raccontare. E’ solo un amico-
-Sicura?-
-Si- Miley si alzò–è solo un amico-
-Certo! E io sono solo Mary Poppins! Dio Miley quanto sei cocciuta!-
 
-Sei sicuro di aver preso tutto Macho?-
-Sicurissimo-
-Bene-
Nick e Frankie si avviarono nell’area di attesa.
Frankie si sedette mollemente su una delle sedie e scrutò attentamente l’orizzonte.
-Potevi anche non accompagnarmi. Ho quasi dodici anni sai?- borbottò Frankie.
-Sei ancora un minore sai?-
-Touches-
Nick si sedette accanto a lui.
Aspettarono un po’ in silenzio finché Frankie non fece un salto dalla sedia, indicando un punto imprecisato del corridoio.
Nick strizzò gli occhi, per vederci meglio: due figure indistinte venivano verso di loro.
Quando si fecero più vicine il cuore del ragazzo fece un tuffo.
Miley!
Nick si dovette ricordare di respirare e si alzò di scatto.
-Ciao Frankie. Ciao Nick- Noah salutò tutti e due con un bacio sulla guancia.
Qualche minuto dopo, Nick e Miley si ritrovarono a sventolare le mani, in segno di saluto, verso i propri fratellini, che arrancavano sulla scia del gate d’imbarco.
-E sono andati-fece Nick.
-Già. Sono andati-gli fece eco Miley.
 
Nicholas non sapeva perché l’aveva fatto o perché il solo pensiero gli avesse sfiorato la mente. Ma quel delirante pensiero si era insinuato nel suo cervello nel momento esatto che aveva visto Miley all’aeroporto. Sapeva che quello, seppure era un qualcosa di innocente tra due persone, nel loro caso non lo era.
Eppure dalla sua bocca uscì una sola parola, che racchiude mille significati: pranzo.
 
-Come?- Miley lo fissava stupita.
-Ti ho chiesto se vuoi venire a pranzo con me- Nicholas stette sulla difensiva.
La ragazza lo fissò per un momento.
-Daccordo-
Nick sorrise.
Si avviarono assieme verso l’uscita, ma Miley lo bloccò dolcemente con un braccio.
-Aspetta un attimo… sai che giorno è oggi?-
-L’undici luglio-ripose lui, con una strana luce negli occhi color cioccolato.
Ci risiamo.


I fratelli minori
 servono a volte... sfruttiamoli! Muahhhhhhh!
Allora sis ecco il 5 capitolo. Mi spiace di essere poco presente su efp ultimamente, ma quest'anno avrò l'esame di maturità e la scuola mi attanaglia.
Grazie a tutti per le recensioni!
Non immaginerete mai che cosa Mils chiede al nostro Jonas nel prossimo capitolo... state conessi! :)
FrancyF

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Capitolo 6
*** Just the way you are ***


 Nick voleva fare le cose per bene. Quella, probabilmente, era la sua ultima possibilità di riconquistare l’amore della sua vita.
Non voleva portarla a pranzo in un locale vicino all’aeroporto. Troppo squallidi per lei. Nicholas era sicuro, che per farla stare zitta e buona, Liam avesse portato Miley in ristoranti esclusivi. E, sebbene in cuor suo, Nick sapeva che Miley se ne fregava dei posti esclusivi, lui non voleva essere da meno.
Di sicuro poi, i ristoranti in cui lui e Miley era stati in passato erano da scartare, e sicuramente, il “Village Idiot” era in cima alla lista.
Ancora non gli sembrava vero che Miley avesse accettato dopo tutto quello che le aveva fatto passare. Però era successo.
 
Alla fine il “Patty’s Cafè” era ciò che faceva al caso loro: fresco, accogliente e situato in un posto abbastanza appartato, il locale di Toluca Lake era una delle tappe preferite di entrambi. Forse era una scelta un po’ banale, ma Nick non sapeva più che pesci prendere con Miley.
 
-Come va?-
-Bene-
Nick fissò l’hamburger che aveva nel piatto. Non sapeva cosa dire. Di nuovo. Si diede mentalmente dell’imbecille: ogni volta che era distante da Miley gli venivano in mente mille cose da dirle e, ogni volta che le era vicino gli si bloccava tutto in gola.
Fortunatamente per Nicholas, Miley era sempre stata molto più efferata di lui nei rapporti sociali.
-Tu stai bene Nicky?-
Era da almeno un anno che voleva fargli quella domanda e, finalmente, c’era riuscita. Dopo la loro litigata Miley era stata depressa. Anche se c’era Liam, ed era allora che le erano venuti dei dubbi sul prolungamento della relazione,  non osava immaginare quanto Nicholas avesse sofferto. Lo vedeva tutte le volte sul palco che piangeva mentre intonava Stay.
Nicholas tirò un forte sospiro e la guardò negli occhi, penetrandola con lo sguardo. Sembrava che riuscisse a leggerle l’anima.
-Si sto bene. Non ti preoccupare. Lo sai, non devi credere a tutto quello che scrivono i giornalisti. Sono imbronciato per natura-
-Non quando stavi con me- la frase le era uscita spontanea, ma Miley non si pentì di averla detta. Anzi vide con piacere che il viso di Nicholas si illuminava in un sorriso bellissimo.
-Neanche tu eri così musona allora… Liam però ti fa stare bene- la voce del ragazzo tremò troppo.
Seguì un minuto di silenzio.
-Si-
-Lui…-Nick si sforzò di trovare le parole giuste –non ha niente in contrario se… se noi due ci frequentiamo?-
-Come amici?-
-Si-
-No di certo-
Miley fece spallucce: ad essere sincera non aveva mai parlato di Nicholas con Liam. Si il suo promesso sposo sapeva dell’esistenza dei Jonas e della relazione che Miley aveva avuto con Nick, ma non avevano approfondito più di tanto l’argomento.
“E’ solo stata una relazione adolescenziale. Eravamo piccoli. Era un normale tira e molla”.La ragazza aveva usato la stessa definizione che Nick aveva dato ad un tabloid mesi prima, per giustificarsi con Liam, che continuava a non vedere di buon occhio il Jonas.
Miley fissò la sua triste insalata. Le balenò in mente un’idea assurda.
-Senti Nick ho bisogno di aiuto con il matrimonio-
Il ragazzo si irrigidì.
-In che senso?-
-Joe non ti ha detto niente scusa?-
-No-
Nicholas provò l’irrefrenabile desiderio di spaccare in testa al fratello la sua mazza da baseball. Dannazione se voleva tanto che lui e Miley si rimettessero assieme, perché Joseph lo teneva sempre all’oscuro di tutto?
-Vi ho invitato tutti. Anche i tuoi genitori e Frankie possono venire-
-Come?-
-Credevo che Joe ti avesse avvissato- Miley si sentì tremendamente in imbarazzo. Joe era proprio un idiota a volte!
-Quando… quando vi sposate?-
-La prossima estate-
I loro occhi si incrociarono per un paio di secondi.
Nicholas si perse in quell’azzurro.
Diglielo avanti! Diglielo che sta commettendo l’errore più grosso della sua vita”
Miley gli strinse la mano.
“Dimmi qualcosa avanti. Non puoi rimanere un codardo per sempre…”
Nick era incanto dal tocco della ragazza. Non pensava ad altro che alla mano di Miley che stringeva la sua.
-Puoi farmi un favore Nick?-
-Eh?- lui si svegliò dal suo stato di trance.
-Domani ho la prima prova per l’abito da sposa. Ma nessuno può accompagnarmi…- Miley non sapeva perché lo stesse facendo, sapeva solo che tutto in lei le gridava di avere Nick accanto a se’-…potresti venire con me?-
 
-Cosa ti ha chiesto?!- Joe fissava il fratello minore a bocca aperta, appollaiato sul divano accanto a Elvis.
-Di andare con lei-
-E tu che gli ha detto?-
-Di si. Sarebbe stato da maleducati rifiutare-
Joe gli fece il verso.
-Sarebbe stati da maleducati rifiutare… ma che hai nella testa Nicholas!?-
Elvis sgattaiolò via, infastidito dalle urla del mezzano.
Nick guardò torvo il fratello, mentre si chinava ad accarezzare il cane.
-E’ tutto a posto Joe. E’ solo una prova di un vestito. Non mi ha mica chiesto di fare sesso con lei!-
-Si be è come se te l’avesse chiesto!-
Joe era infervorato. Si alzò dal divano e percorse a grandi passi il salotto.
-Secondo me Nick ha fatto bene- Kevin, al lavoro su un pezzo al computer, pose fine alla lite.
-Ma che dici sei suonato?-
-Per l’amor di Dio Joe! Tra loro due sei tu il più melodrammatico! Miley ha invitato Nick perché prova ancora affetto per lui. Credo che sia solo un pomeriggio fra amici-
-Tu credi?-Nick voleva essere rassicurato.
-Certo. Secondo voi una ragazza che è prossima alle nozze invita il suo ex fidanzato alla prova vestito per rimettersi con lui?-
-Certo se quella ragazza si chiama Miley Ray Cyrus!- Joe guardava i fratelli con area di sfida.
Nick sbuffò e si gettò sul divano. La testa fra le mani.
-Sinceramente non so’ più cosa pensare. Comunque è sempre Miley. Andrò a quella prova vestito sapendo di provare ancora qualcosa per lei-
-Nicholas-Kevin lo raggiunse, mettendogli una mano sulla spalla – qualunque cosa tu faccia non cacciarti nei guai. Promesso?-
-Promesso-
-Abbiamo la tua parola che questa volta non combinerai una delle tue cazzate con quella ragazza?- Joe gli porse la mano.
Nick gliela strinse, sigillando il patto.
-Avete la mia parola ragazzi. Sono un uomo adesso. Non voglio più farle del male-



Capitolo 6!
Allora ecco svelato il grande mistero: Mils ha chiesto al nostro Nicky di aiutarla con la scelta dell'abito da sposa! Un po' crudele vero?
Grazie a tutti per le recensioni!
Ci veidamo il 17.
FrancyF

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Capitolo 7
*** Prince Charming & Belle ***


 Se Nick arrivò all’appuntamento con Miley senza vomitare o svenire per l’emozione fu grazie ai suoi fratelli. Non era niente senza di loro. Ora più che mai sentiva di aver bisogno di loro. I lavori per il nuovo album procedevano velocemente e Nick si era addirittura convinto di includere “Stay” nell’album. Un motivo in più per leggere sui trend tweet il nome “Niley”.
Poche ore prima dell’appuntamento l’insulina faceva molte bizze e i livelli del diabete continuavano a salire: stress. Kevin provò a proporre al fratello di riposare. Effettivamente stavano lavorando tanto, anche troppo, e Nick era il più debole di tutti. Mal sopportava i sintomi del diabete, ma per nulla al mondo avrebbe rinunciato a perdersi Miley nel suo abito da sposa. Anzi le avrebbe scattato pure una foto. Lo avrebbe fatto anche di nascosto da lei, ma il ragazzo voleva conservare l’immagine della donna della sua vita vestita da sposa che gli sorrideva. Avrebbe guardato quella foto di notte, per riuscire a dormire e l’avrebbe rivista al mattino, per avere un buongiorno.
 
-Vestiti elegante se proprio vuoi assistere a questo martirio-Joe non aveva ancora digerito bene la cosa e non perdeva occasione per rinfacciarglielo.
Nick decise di ignorarlo: sapeva che presto la riluttanza di Joe si sarebbe trasformata in comicità. O in qualche scherzo cretino.
Sapeva benissimo che Joseph adorava troppo vedere lui e Miley assieme e non poteva tenergli il muso per l’eternità. Al massimo per un paio d’ore. O per cinque secondi.
Nicholas aveva già fatto i due piani di scale che lo separavano dal portone, quando sentì Joseph urlargli dalla tromba delle scale.
-E vedi di farti valere cretino!-
Tutto nella vita di Nick non era affatto cambiato. Nessun legame affettivo era stato infranto. Aveva ancora i vecchi amici di famiglia come Maya, aveva sostenuto Demi nei suoi momenti difficili, aveva dei fratelli che stravedevano per lui.
Nicholas era esattamente come sei anni fa’. Si era fatto solo più grande. Ma il ragazzo sapeva che lei, di sicuro, era cambiata. Lei. La sua Miley. L’unica persona che aveva amato apertamente.
Si. lei era l’unica persona con cui Nick aveva troncato i rapporti. E, dal momento in cui l’aveva fatto, aveva cercato disperatamente di riaverla accanto a lui.
 
Era arrivato sorridente all’appuntamento.
Miley l’aveva abbracciato, baciato sulle guance e si era affrettata ad entrare in camerino per provarsi il primo abito.
-Ho quasi finito-
Nicholas si era ripromesso di non comportarsi come un idiota, ma quando vide Miley con indosso l’abito da sposa non potè fare a meno che fissarla come un ebete per cinque minuti buoni: era la cosa più bella che avesse mai visto.
L’abito era semplice, senza pizzi e merletti ingombranti. Lungo fino a piedi, di un bianco cangiante e con le spalline: faceva apparire la ragazza ancora più bella di prima.
Lei era raggiante.
-Allora come sto?-chiese eccitata, guardandosi la punta dei piedi scalzi.
Alle scarpe ci avrebbe pensato dopo. Non voleva coinvolgere Nick in un pomeriggio di shopping sfrenato.
-Sei stupenda. Davvero sei bellissima-
Il ragazzo non potè fare a meno di arrossire.
 
Miley si specchiò. Era piuttosto soddisfatta della sua scelta. Era anche grata a Nick per averla accompagnata, anche se aveva mentito per averlo vicino in un momento così importante. Il fatto era che non voleva sorbirsi un pomeriggio di pizzi e aghi con sua madre in lacrime, ne’ tanto meno con Mandy. Miley sapeva che, in quanto a damigella d’onore, la sua migliore amica avrebbe dovuto avere carta bianca per la prova dell’abito, ma non riusciva più a sopportare le sue insinuazione continue su Nick e Liam.
Quando l’aveva invitata a pranzo Nicholas le pareva cambiato: si era fatto un uomo. E poi lui era un tipo tranquillo e riflessivo, l’ideale per questo genere di cose. Soprattutto era uno dei pochi che non faceva commenti acidi sul suo corpo. Miley in quell’ultimo anno aveva perso parecchi chili e i commenti, ovviamente, non erano mancati: per i giornalisti era un’anoressica, per la sua famiglia e gli amici era pazza, per i fans una maniaca del fitness. Sapeva che anche Nick si era accorto della sua perdita di peso, ma, grazie a Dio, lui era un tipo silenzioso. In quegli ultimi anni l’aveva difesa praticamente su tutto, pure sul fumare salvia. Di certo non gli sarebbe importato sapere il suo peso. Le era davvero grata per tutto questo.
-Mils?-Nick la stava fissando.
Lei si riprese dai suoi pensieri. Scese dalla pedana e si specchiò ancora una volta, osservando attentamente il vestito. Le sembrava perfetto per lei anche se era il primo che aveva provato.
-Non ho il coraggio di provarne un altro sai… questo mi sembra perfetto per me-
Nick sorrise.
Le prese la mano. Lei in un primo momento la ritrasse, timorosa, ma poi strinse quella di lui.
Nick le fece fare un giro su se stessa, facendola ridere, mentre il vestito ondeggiava nell’aria.
Era ancora più bello così e Miley se ne convinse, sorprendendosi del fatto che quella era la prima volta che rideva da settimane.
-Si sono convinta. A te piace?-
Nick rimase sorpreso –Non sono io che ti sposo-.
C’era un briciolo di amarezza in quella frase.
-Andiamo tu sei un uomo. Mi serve l’opinione di un uomo. Allora?-
-Farai un figurone-
 
Miley emise un gridolino eccitato e  lo abbracciò.
Nick la strinse a se’, ispirandone il profumo e mettendole una mano nei capelli lunghi. Era magra.
Ma si separano in fretta. Troppo in fretta.
Il ragazzo fissò il pavimento, ma Miley sembrò non badarci più di tanto.
“Non farti illusioni Tutti gli amici si abbracciano tra di loro”.
Quella ragazza l’avrebbe fatto impazzire prima o poi, Nicholas ne era certo. Lui stesso abbracciava Maya o Demi, ma il modo in cui l’aveva abbracciato Miley era diverso. Era come se avesse paura di lasciarla. Avrebbe voluto stringerla a se’ e dirle che andava tutto bene. Che si sarebbe sposata con Liam, che l’amava, che si sarebbe fatta una famiglia e avrebbe avuto una vita felice. Ma sapeva che non sarebbe stato così. Lui avrebbe fatto di tutto pur di riaverla, anche da sposata. Doveva dirle addio. E così Nick decise di fare la sua mossa per l’ultima volta…
 
-Vedere, vedere, vedere!- sua madre aveva le lacrime agli occhi.
Non appena Miley era rientrata in casa le sue sorelle e sua madre l’avevano praticamente rapita, trascinata in camera e costretta ad indossare l’abito per vederlo in anteprima.
Miley uscì, vagamente imbarazzata, ma contenta nel vedere le reazione delle sue sorelle.
Noah e Brandi erano senza dubbio più eccitate di lei.
-Oh tesoro sei uno splendore!-tubò sua madre, già in un mare di lacrime.
-Grazie- Miley sorrise timidamente.
-Amore c’è qualcosa che non va? Non mi sembri molto felice-
Miley si sedette sul letto, imbarazzata. Le madri hanno una specie di radar per queste cose. Come poteva spiegarle quell’abbraccio? Come si era sentita quando Nick l’aveva stretta di nuovo tra le sue braccia? Come poteva dirle quello che lui le aveva chiesto subito dopo?
-Nick mi ha invitato a pranzo mamma-
Sua madre parve capire la situazione. La sapeva lunga.
Tish lanciò uno sguardo a Brandi e a Noah che lasciarono la stanza.
-Tu cosa hai risposto Miley?-
-Ho detto di si. Che mi sarebbe piaciuto rivedere tutti-
-Bene- il tono di voce di Tish era allegro–amore sono felice che voi due siate di nuovo amici-. Sua madre sottolineò l’ultima parola con forza.
Miley recepì il concetto. Non farsi fregare di nuovo. Non divorziare ancora prima di essere marito e moglie.
-Ti farò sapere come è andata promesso. Grazie mamma-.


Wuè capitolo 7 bella gente!
Prima di tutto mi scuso se non vi ringrazio pubblicamente, ma lo farò nell'ultimo capitolo (ovvero il 17); promesso.  :)
Allora vi piace la prova abito di Mils? :D
Ci vediamo il  24 ottobre.
Kiss,
FrancyF

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Capitolo 8
*** My daughter ***


 -Ok o è un coglione o è un genio!-
-Joseph ricordi cosa avevamo detto su Nick e Miley?- Kevin premette l’acceleratore un po’ troppo, beccandosi un’occhiataccia da sua moglie, che era seduta di fianco a lui.
-Penso di no…-
-Che avremmo sostenuto nostro fratello-
Joe grugnì e si appiattì sul sedile di dietro, con le braccia conserte, meditando su quanto fosse scemo suo fratello minore e su quanto fosse furbo quello maggiore.
Cavoli essere il mezzano era svantaggioso a volte! Per di più non poteva neanche contare sul supporto morale di Danielle, dato che era ansiosa di incontrare Miley.
Figuriamoci se avesse cercato manforte dai suoi genitori o da Frankie: a volte le cotte passano dopo anni.
 
-Mamma ti avevo detto solo noi!-
-Oh ma amore andiamo Dani vuole incontrarla…-
Era ovvio che Denise non sapeva gestire i pranzi “intimi e famigliari”. Non ne era mai stata capace, soprattutto non quelli in cui l’invitata era la ragazza di uno dei suoi figli. O meglio la ex ragazza di uno dei suoi figli.
Nick si maledì: forse sarebbe stato meglio se non avesse invitato a casa nessuno. Si. Forse era meglio se rimaneva single tutta la vita. Certo la sua carriera, che decollava grazie a ballate melense e canzoni struggenti su cuori spezzati, ne avrebbe risentito parecchio… un momento lui e aveva invitato Miley a pranzo solo per parlare un po’! Diavolo erano solo amici! Solo amici, ma era già qualcosa. E poi lui non era di certo il tipo che si andava a immischiare in relazioni altrui.
Quando vide Frankie scendere di sotto con la camicia stirata ei pantaloni lunghi, però gli sembrò tutto una grande soap-opera.
-Mamma!-si lagnò Frankie –perché dobbiamo vestirci così? Questa roba pizzica!-
-Si-gli fece eco Nick- perché? Una maglietta e un paio di jeans andranno benissimo-
-Non siate ridicoli tesori!-strillò Denise –insomma anche quando Danielle e venuta da noi eravamo eleganti e lo saremo anche adesso. Dobbiamo fare una buona impressione, dopotutto Miley si sta per sposare-
-Si ma mica si deve sposare con Nicky!- strillò Frankie.
-Grazie mille macho-commentò acido Nick, mentre arrancava su per le scale, dove lo attendeva il suo completo migliore.
 
Miley arrivò davanti a casa Jonas in perfetto orario. Cercò di non badare ai paparazzi accampati nelle vicinanze: di solito dietro l’alta siepe che ricopriva la recensione, in modo da sbucare casualmente all’improvviso. Ormai non ci faceva neanche caso, e poi la mole imponente di Elvis, che le stava allegramente trotterellando incontro, incuteva i paparazzi più del dovuto.
-Ciao bello!-Miley lo strinse a se’, incurante del pelo del cane che finiva sul suo vestito lungo rosso fuoco.
La porta di casa era aperta. Per poco la ragazza non si emozionò nel rientrare in quella casa, varcando il portone.
-Miley cara vieni avanti!-
Miley accettò l’invito e si incamminò verso l’interno della casa, abbastanza per vedere una sorridente Denise, accessoriata di grembiuli e guantoni da forno, venirle incontro e stringerla forte.
Miley ricambiò la stretta, sorpresa.
Ma non fece in tempo a ringraziare la donna della calorosa accoglienza che le venne incontro Danielle.
Si abbracciarono e poi ebbero qualche secondo per studiarsi meglio.
Non si erano mai incontrate.
Nel duemilanove, l’ultima volta che Nick e Miley stavano assieme, Kevin e Danielle erano troppo impegnati per i preparativi per il matrimonio e, anche se Miley aveva posto loro le congratulazioni su twitter, il loro rapporto si era fermato lì.
Le sembrava una tipa a posto e, sicuramente, Nicholas si era dimenticato di dirle quanto fosse bella sua cognata.
-Ehi ciao Miley- Nick, praticamente, corse verso di loro, con un’espressione mezza delusa mezza imbarazzata: probabilmente le donne di casa lo avevano battuto sul tempo.
 
Per pranzo Nick aveva preteso da sua madre un pranzo calorico. Anche se era stato zitto riguardo alla magrezza di Miley, il ragazzo voleva fare qualcosa. Quale scusa migliore di un pranzo? Va bene forse non l’aveva fatto solo per farle mangiare qualcosa di sostanzioso, ma anche per stare con lei. Comunque le lasagne e il profitterol a tavola non potevano mancare.
Nicholas credeva che si sarebbe divertito durante il pranzo, o almeno che sarebbe stato piacevole, invece fu come ricevere una serie continua di coltellate e i suoi famigliari non facevano che peggiorare la situazione. Sua madre non la finiva di chiedere a Miley informazioni sul matrimonio.
-Miley cara, ma avete già una data  tu e Liam?-
-Si. L’undici giugno-
A Nick venne l’acqua di traverso e si riprese solo grazie all’intervento di Kevin che gli battè dei colpi secchi sulla schiena.
Nessuno parve farci caso.
Ma che cavolo aveva in mente Miley? Per Nick cosa passasse veramente nella testa delle donne era sempre stato un mistero. Perché diavolo aveva fissato la data del matrimonio l’anniversario del giorno in cui si erano conosciuti? Se era solo un piano diabolico per avere ripicca su di lui c’era già riuscita dai tempi di “7 Things”.
Per tutta la durata del pranzo Nick restò muto come un pesce, ignorando tutte le sollecitazioni dei suoi fratelli. Era come in trance ma, per fortuna, i suoi genitori legarono il suo malumore all’insulina.
Il ragazzo stette per vomitare, quando Miley mostrò, ad un estasiata Danielle, l’enorme anello di fidanzamento, composto da una punta di diamante e equivalente a sette carati, che le aveva regalo il “suo Liam”, durante la loro vacanza.
Finito il pranzo Nick insistè per aiutare sua madre con i piatti, ma lei fu irremovibile e lo spedì fuori in giardino, dove Joe e Kevin stavano chiacchierando con Miley.
Nick fece ai fratelli un segno con la testa e loro li lasciarono soli.
-Ehi- Miley era seduta semplicemente su una sedia con le gambe accavallate, ma anche così al ragazzo parve meravigliosa. Per quanto provasse rammarico verso di lei, riusciva sempre a farsi conquistare dai suoi occhi e dal suo sorriso.
Gli stava sorridendo anche adesso.
-Tua madre mi ha davvero riempito. Erano mesi che non mangiavo così… ma che hai?-
-Lo sai cosa ho-
Miley gli lanciò una rapida occhiata contrariata. Era possibile che per qualunque cosa lui ne dovesse fare una scenata? Diavolo a volte Nicholas era proprio immaturo!
-Non fare il bambino Nicholas-
-Non darmi dell’immaturo. A me pare che sai tu quella immatura-
-Che vuoi dire?- replicò lei in tono offeso.
-Dico solo che potevi scegliere un altro giorno per fissare le nozze. Mi va bene giugno, ma l’undici no è fuori questione!-
-Abbassa la voce non voglio finire a litigare con te di nuovo!-
Miley si alzò e si mise davanti a lui, in segno di sfida.
Voleva farla finita una volta per tutte con questa eterna gelosia.
-Neanche io voglio più litigare, ma tu devi sempre complicare tutto-
-Io sono quella che complica tutto? Ma se ti ho pure invitato al matrimonio!-
-Ma non posso venire al tuo matrimonio! Non se provo ancora qualcosa!-
Il viso di Miley si gelò nel sentire pronunciare quelle parole.
-Devo andare- disse, evitando accuratamente di guardarlo negli occhi.
Nick si addolcì.
-Miley scusa…-
Lei lo baciò sulla guancia.
-Ci vediamo. Grazie per il pranzo Nick-
Ma lui  non voleva lasciarla andare così. Le prese delicatamente il polso, la attirò a se’ e la baciò. Sulle labbra.
Lei rimase immobile in un primo momento, ma poi rispose al bacio.
Nick sapeva di stare facendo una cazzata, eppure non riusciva a fare altro. Voleva che lei fosse sua. Non di Liam. Voleva tenerla stretta a lui e confortarla, e amarla.
Si separarono. Non sapevano se quel momento era durato pochi secondi o ore.
Si fissarono negli occhi per un istante.
Lui le lasciò andare il polso, lanciandole uno sguardo supplichevole.
-Ti amo Smile. Resta ti prego…-
Lei gli fece un mezzo sorriso, si girò e attraverso il giardino, diretta a casa sua, dall’altra parte della strada.


Scusate se sono riuscita a postare solo questa sera, ma la quinta liceo è un inferno!
KissFrancyF


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Capitolo 9
*** Fuck you are my wife! ***


 -Spiegami-
Liam era davanti a lei, e dallo sguardo non sembrava per niente contento. Era tornato con due giorni d’anticipo dal tour promozionale di “Hunger Games” e Miley ne aveva ignorato il motivo, finchè il suo futuro marito non le mise sotto gli occhi una rivista scandalistica: c’erano le foto di lei e Nick. E del loro bacio rubato.
Miley si mostrò dispiaciuta verso Liam, ma in realtà aveva uno sguardo colpevole. Per non contare quanto fosse imbarazzata. Era arrossita e si sentiva le guance avvampare. Non riusciva a sostenere lo sguardo di Liam.
-Senti-tossicchiò per schiarirsi la voce – sono andata a pranzo da lui e dalla sua famiglia. Ci eravamo rivisti un paio di volte e lui mi ha inviata. Io ho accettato. Poi lui mi ha dato un bacio. Io me ne sono andata-.
Liam rimase in silenzio per un paio di secondi.
Miley gli accarezzò una guancia: nonostante l’enorme confusione che quel bacio aveva portato in lei, si sentiva realmente dispiaciuta per Liam.
Lui si addolcì, ma non era del tutto convinto.
La ragazza rincarò la dose, per rassicurarlo.
-Ti mentirei se dicessi che non mi è piaciuto baciare Nicholas, ma tu sei il mio futuro marito. Quel bacio era solo un segno d’amicizia. Doveva dimenticarmi in qualche modo. Ma lui non è te. E io non sono la sua promessa sposa-
Era stata brava, ma soprattutto aveva detto quello che Liam voleva sentirsi dire. C’era del vero nelle parole di Miley e Liam lo apprezzò.
-E tu l’hai dimenticato?-le disse guardandola negli occhi.
Quella domanda la bloccò. Quello era un momento cruciale per lei. Indugiò troppo e dal suo sguardo Liam capì che era in dubbio.
-Vai a farti sfottere- le disse , alzandosi con rabbia, facendo cadere la sedia– Sei mia moglie! Non la sua! Vedi di non vederlo più! E scordati che quello la’ venga al nostro matrimonio! -.
Liam uscì come una furia, sbattendo la porta di casa con rabbia.
Miley aveva le lacrime agli occhi: stava perdendo tutto ciò che aveva di bello nella vita. Era intenzionata a salvare il matrimonio. Liam aveva ragione, era meglio se lei e Nick smettevano di frequentarsi, almeno fino alle nozze. Ma dimenticarlo le faceva un male tremendo. Soprattutto dopo il bacio.
In preda all’ansia e alla disperazione, con i mille dubbi che l’assalivano, Miley prese il telefono e compose il numero dell’unica persona che poteva aiutarla in una situazione simile: suo padre.
 
Nick non disse a nessuno del bacio. Non era di certo un cretino. Sapeva benissimo quali reazioni poteva suscitare una notizia del genere, soprattutto se si fosse diffusa a larga scala. Forse, la cruda verità, era che non ci dava tanto importanza nemmeno lui. Sapeva di aver fatto uno sbaglio e il rimorso, seppure piccolo, lo dilaniava. Era certo che Miley non fosse riuscita a tenere la bocca chiusa su un fatto del genere, di sicuro il suo fidanzato-canguro lo stava già cercando armato di mazza da baseball, ma finchè stava rinchiuso in casa, con l’aria condizionata a mille, Nicholas non aveva di che preoccuparsi.
Aveva deciso di fermarsi ancora un po’ a Los Angeles, non tanto per accontentare la sua insistente famiglia, ma anche per seguire l’evolversi della situazione. Inoltre Kevin e Joe erano tornati a New York e così Nick era sfuggito a fastidiosi interrogativi sul dopo pranzo con Miley.
Sua madre, invece, per quanto adorasse il fatto che suo figlio fosse di nuovo a casa, non perdeva occasione di ricordarglielo.
-Sono contenta sai che tu e Miley siete di nuovo amici-
-Si anch’io- fece Nick, sbuffando.
-Non è cambiata affatto! E’ sempre una ragazza molto dolce-
Nick non voleva proseguire quell’inutile conversazione. Sapeva che Miley era cambiata. Eccome se  lo era! Soprattutto fisicamente, doveva prendersi più cura di se’. Nick odiava vederla così magra e, aveva anche il forte sospetto che quei segni sulle braccia di Miley non fossero dovuti ai graffi dei cani…
-Scusa mamma, ma o promesso a Frankie di giocare con lui a Mario Kart-.
Nick sgattaiolò via come meglio potè, ma invece di dirigersi in salotto dalla console, salì le scale fino in camera sua, si buttò sul letto e afferrò il black barry.
Nessun messaggio.
Eramo già passati tre giorni e Miley non lo aveva minimamente calcolato. Nei giorni che avevano preceduto il pranzo, i due ragazzi si erano sempre sentiti con messaggi e telefonate e, a Nick, era apparso un barlume di speranza: con tutti i messaggini ambivalenti che si erano mandati, gli era parso di essersi di nuovo fidanzato con lei. Ecco perché aveva tentato di riportarla da lui con il bacio.
Non se ne era pentito, ma forse Miley si era rinchiusa in casa per non doverlo affrontare o per Liam. Di sicuro l’australiano c’entrava in tutto quello.
Nick aveva provato a chiamare Miley almeno venti volte, ma gli rispondeva sempre la segreteria. Era diventato estremamente frustrante.
Doveva distrarsi o sarebbe certamente impazzito a fissare lo schermo del cellulare per tutto il giorno. Non poteva uscire per paura di incontrare Liam, ma aveva sempre internet per fare le sue indagini sulla momentanea “scomparsa” di Miley. La prima cosa che fece fu aprire twitter, Nick trovò la sua bacheca intasata di messaggi di complimenti di Nilers e di insulti da parte fan di Miam. Era strano da un lato: le Nilers gli lasciavano in bacheca moltissimi messaggi ogni giorno, ma le fan di Miam lo lasciavano stare, cosa che Nick aveva sempre apprezzato… allora perché tutto questo?
La risposta era proprio davanti a lui nei trend tweet: #nileykiss.
Oh cazzo! Un brivido gli percorse la schiena, il battito gli inizio ad aumentare e si sentì salire su il vomito. Che idiota! Era stato stupido! Era così ovvio! Digitò le stesse parole del trend tweet su google news… merda! Lui e Miley impegnati a baciarsi nel giardino di casa Jonas. Nick fece scorrere la pagina, e lesse l’articolo: “A volte ritornano… si a volte, ma questo per Nick Jonas e Miley Cyrus è il terzo ritorno di fiamma, dopo la loro ultima rottura nel duemiladieci. Fonti attendibili rivelano che Cyrus si trovava a casa Jonas per un pranzo, ma a giudicare dalle foto era un pranzo molto piccante…Fin qui tutto bene se Miley non fosse promessa sposa ad un altro: infatti il prossimo giugno lei e l’attore australiano Liam Hemsworth convoleranno a nozze. O meglio, probabilmente, convoleranno a nozze perché dopo questa scappatella i Niley faranno bene a stare in guardia: l’australiano si arrabbierà parecchio...”
Nick sbattè lo schermo del computer con rabbia e tirò un pugno contro il tavolo per sfogarsi.
-Idiota!-
Per una volta che Miley gli aveva di nuovo riofferto la propria amicizia, lui aveva rovinato tutto! Come al solito. Di nuovo. Aveva perso il conto di tutte le stronzate che aveva fatto a causa di Miley Ray Cyrus. E adesso lo sapeva il mondo intero. Ora aveva capito perché Miley non si era fatta più sentire: era morta di imbarazzo.
Come lo poteva spiegare al suo promesso sposo?
Si sentì uno schifo. Per un volta aveva agito d’impulso e aveva sbagliato tutto. Lui che era sempre stato un tipo così calmo e riflessivo.
Lo squillo del telefono lo riportò alla realtà.
-Mils?-
-No! Indovina chi sono?-
-Joseph… lasciami stare-
-E no che non ti lascio stare! Sei diventato un imbecille di colpo! Guarda se non vengo lì a menarti di brutto e solo perché hai un gran culo! Kev e Dani stanno volando in California per non farti rincoglionire del tutto-
-Oh andiamo ma la volete finire ! Apprezzo il vostro aiuto e sono consapevole di aver fatto un casino, ma me la cavo benissimo da solo grazie-
-No. Nemmeno se ci paghi carciofino-
Nick riagganciò: li odiava per quello che stavano facendo, ma senza i suoi fratelli si sarebbe sentito ancora più perso.
 
-Hai capito? Liam lo ha scoperto, io gli ho spiegato tutto e l’ho convinto, ma è comunque molto arrabbiato. Papà non mi vuole più parlare e se il matrimonio viene annullato io non…-  Miley era in lacrime, il mascara le era colato via dagli occhi gonfi.
-Si tesoro dai calmati. Va tutto bene… sssh-
 Billy Ray strinse a se’ la figlia, a volte le sembrava ancora una bambina smarrita.
Miley tirò su con il naso: adorava come suo padre riuscisse a tranquillizzarla. E adorava il fatto che, in casa, non ci fossero fotografi o telecamere: santa privacy.
-Grazie-
-Bocciolo?-
-Si papà?-
-Devi farti perdonare sai stavolta. Hai combinato un bel pasticcio. O meglio quel Jonas ha combinato un bel pasticcio-
-Papà potresti chiamarlo per nome per favore? E’ sempre mio amico-
-Gli amici non baciano gli amici- puntualizzò suo padre –comunque mi devi ancora dire una cosa signorina…-
-Quale?-
-Ti è piaciuto?-
Miley abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi per riflettere meglio.
-Si-disse sottovoce, come se avesse paura di ammetterlo.



Capitolo 9! WOW allora sis sorprese della reazione di Liam? Questa volta è lui che ha avuto la hard reaction e non Nick... ma anche Nicky non scherza è come stato di depressione.! E la povera Mils che deve riuscire a gestire i sentimenti che prova verso quei due uomini imbecilli?  :D
Menomale che eiste la famiglia va...
Appuntamento a mercoledì 6 novembre.
Kiss sis e riposatevi durante il ponte.   ;)
FrancyF

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Capitolo 10
*** One against all ***


Kevin e Danielle arrivarono verso l’una di quel bellissimo pomeriggio estivo. Danielle era molto abile con le parole e aveva convinto Denise a portare Frankie in piscina per farlo sfogare un po’, in modo da lasciare Nick solo con loro due.
Quando Nicholas sentì la macchina mettersi in moto e il rumore delle gomme sull’asfalto della strada, tirò un sospiro di sollievo: niente madri assillanti.
Sentì bussare alla porta e sbuffò: nessuno voleva proprio dargli tregua.
-Kevin finiscila dai!-
La porta si aprì leggermente e fece capolino Danielle, sorridente, ma incerta.
Nick si tirò su’ e le fece un sorriso forzato.
-Vieni avanti Dani. Non ti preoccupare… e scusa credevo fossi Kevin-
Lei non ci fece caso e gli sorrise dolcemente.
-Tranquillo. Probabilmente adesso ti sentirai da schifo-
-Senza probabilmente-
Nicholas odiava parlare di Miley e dei propri sentimenti con qualcuno, si teneva tutto dentro finchè il troppo dolore non veniva trasformato in versi e strofe; ma con Danielle era diverso: si sentiva libero di dire e fare ciò che voleva, aveva un modo tutto suo di trattare l’argomento, e lo ascoltava pazientemente, senza fargli troppe domande inopportune.
-Io la amo-
-Sul serio? In questo caso me ne sono accorta pure io Nick, ma credo che il problema sia un altro-
-Cioè?-
-La ami, ma te ne sei andato due volte-
-Si ma…-
-Ma l’hai baciata adesso-
-Ma come?-
Danielle sorrise divertita.
-Le foto- spiegò–avranno fatto il giro del mondo a quest’ora-
-Magnifico… che dovrei fare secondo te?-
Era stato stupido a non tenere in considerazione l’idea di chiedere consiglio ad una donna.
-Adesso lei è confusa. Starà cercando di riordinare i suoi pensieri. Devi starle vicino, anche se lei non ti vuole. Devi farle capire che sei cambiato veramente e resistere. Se anche lei ti ama tornerà da te. Ne sono certa-
Danielle si alzò e baciò affettuosamente Nick sulla testa.
-C’è la farai Nicky-
Lui le sorrise,abbracciandola.
-Grazie. Kevin è fortunato ad avere una donna come te-
 
Miley restò a casa di suo padre per tre giorni dopo il litigio con Liam. Dormiva male, mangiava poco e si tagliava più del solito. Neppure su padre e le sue battute da campagnolo riuscivano a tirarle su il morale.
-Tua madre ha chiamato altre cinque volte stamattina-
-Eh allora?- Miley si sentiva completamente svuotata dentro. Guardò tristemente le frittelle che aveva nel piatto e la nausea la assalì. Si fece forza.
-E allora dovresti dirle che cosa è successo-
-Per favore!- la rabbia e il dolore l’avevano riassalita improvvisamente, strinse la forchetta con forza, fino a piegarla –così potrà farmi la predica! Non ci tengo!-
-Puoi almeno mangiare qualcosa e cercare di riprenderti! Non risolverai tutto questo casino diventando anoressica e sei sulla buona strada!-
-Non mi pare che tu e mamma siete i più indicati nel farmi questo discorso! Siete divorziati e vi parlate appena!-
Suo padre la guardò dispiaciuto.
-Scusa…-Miley era mortificata –sono stata una cretina-.
Le lacrime iniziarono a rigarle il viso. Si odiava per come si era ridotta. Suo padre aveva ragione: doveva reagire. Non avrebbe permesso a nessun ragazzo di rovinarle la vita e la felicità.
-Io vado a fare la spesa, vuoi venire bocciolo?-Billy Ray le accarezzò una guancia, guardandola con affetto.
-Si-rispose Miley, di sicuro un po’ d’aria fresca non le avrebbe fatto male –vado solo a prepararmi-.
Era ancora agosto, ma tirava un venticello fresco e il cielo era ricoperto da nuvole scure.
“La giornata perfetta per dormire, se solo non avessi mille cose da sistemare” pensò Miley.
Perché tutto nella sua vita le si stava ritorcendo contro?
Mise un maglione a maniche lunghe, giusto nel caso avesse incontrato qualche fotografo. Ed era sicura che ne avrebbe incontrato qualcuno. Si sistemò i capelli  e uscì.
Camminava mano nella mano con suo padre, come quando era piccola. Ancora adesso le sembrava l’uomo più forte del mondo. Assieme a lui poteva affrontare tutto, anche i paparazzi.
 
Per Nick, Miley era la cosa più bella la mondo, anche quando era senza trucco e stava mano nella mano con suo papà. Almeno non c’erano più foto di lei e Liam o avrebbe anche potuto rompere il computer.
In quei giorni di solitudine, Danielle divenne la roccia di Nicholas: lo ascoltava, lo lasciava sfogare, soprattutto lo capiva.
-A me sembra perfetta per il nostro Nicky- esclamava lei, rivolta a Kevin, nella speranza di coinvolgerlo nel suo folle piano per organizzare un appuntamento per Miley e Nick.
-Non mi sembra per niente una buona idea-
-Oh andiamo Kev! Sono sicura che Nicholas lo farebbe se si trattasse di noi due- lei cinse le spalle del marito e gli baciò la guancia.
-Se la metti così allora… che dovremmo fare?-
-Solo lasciargli casa libera. Al resto penserà Joseph-
-Di che parlate?- Nick scese in cucina, andò verso il frigo e si prese da bere.
-Di niente- disse Kevin, tradendosi con la sua voce in falsetto.
Danielle andò in suo soccorso, sorridendo a Nick, che già gli guardava con fare sospetto.
-Dobbiamo tornare in New Jersey purtroppo, i miei genitori devono andare a trovare Michael e non ci possono più tenere Macy e Riley-
-Oh-Nick annuì, con fare comprensivo.
-Ah senti ha chiamato Joe-continuò Danielle, era davvero brava a mentire –ha detto che se vuoi domani passa qui a salutarti, per far giocare un po’ assieme Elvis e Winston e per fare quattro chiacchere-
-Ok- rispose Nick, senza troppo entusiasmo–grazie di tutto ragazzi-
-Figurati- risposero in coro Kevin e Danielle, mentre Nicholas tornava di sopra.
-Fase uno completa amore-esclamò Danielle, entusiasta, mentre baciava il marito.
-E in che cosa consisterebbero le altre fasi?-
-Semplice. La fase due e dire ai tuoi genitori e a Frankie di venire con noi nel New Jersey per qualche giorno e la fase tre consiste in Joe che chiama Miley e le dice di venire a casa vostra così il gioco è fatto-
Kevin sembrava perplesso, ma sua moglie era così entusiasta che non ebbe il cuore di esporle sue perplessità.
-Sei un genio piccola-le disse, baciandola a fior di labbra –scommetto che quei due non vedono l’ora di chiarire le cose. Grazie a te potranno finalmente ritrovarsi-
 
“Film e pop-corn come ai vecchi tempi? Oggi a casa dei miei alle cinque. Sei forte Cyrus. JAJ”
Miley sospirò e , sebbene sapesse che si sarebbe presto pentita di quel gesto, digitò la riposta al messaggio.
“Ok. Niente cazzate però Danger”
Non sapeva quello che aveva in mente Joe, ma trattandosi di lui non era una cosa normale. Di sicuro non l’aveva invitata solo per la pizza, i salatini e uno stupido dvd.
Era certa che sotto, di sicuro, c’era qualcosa. Qualcosa di losco, conoscendo il soggetto e i suoi parenti annessi e sconnessi. Ma Miley non ci volle dare troppo peso, voleva convincersi che avrebbe trascorso un piacevole pomeriggio con uno dei suoi più cari amici. Per quando si sforzasse però un brivido le percorse la schiena per poi diffondersi in tutto il corpo: non c’era da stare tranquilli quando si tratta di un appuntamento con Joe Jonas.
La porta di casa Jonas era aperta così la ragazza entrò. Sembrava che non ci fosse nessuno, si sentiva solo il suono della televisione in sottofondo.
-Joe?-
-Miley?-
-Nick?!-
Miley si ritrovò Nicholas di fronte.
I due si fissarono, senza sapere cosa dirsi.
Joe Jonas aveva colpito ancora. 



Capitolo dedicato all'amabile memoria del mio amico d'infanzia Gabriele Fazzari, nato il 6 aprile 1994 e deceduto il 31 ottobre 2012.
Ciao Gabri, ti voglio bene e ti porterò per sempre con me. Spero di rincontrarti un giorno.
FrancyF

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Capitolo 11
*** I need you ***


Nicholas la fissò. Fissò Miley ossessivamente. Come un drogato fa’ con la sua eroina.
-Lo fai con lui?-
Miley lo guardò, sconvolta dalla domanda che le era stata posta; ma, per quanto si sforzasse, non riusciva a staccare gli occhi di dosso da Nick. Non dopo due settimane senza vedersi. Senza sentirsi.
-No- abbassò lo sguardo, imbarazzata.
-Perché sei sparita?-
-Perché mi devo sposare fra quattro mesi!- non voleva urlargli contro, sapeva che erano nel torto entrambi, eppure lei si era sentita abbandonata. Di nuovo. Una terza volta.
-Cazzo ma ti ho detto che ti amo!-anche Nicholas aveva alzato la voce, incuteva timore.
-Be’ ma lo fai ogni volta!- Miley non riuscì più a trattenere le lacrime–ogni volta dici che mi ami, che sei cambiato e io mi sono rotta di aspettarti Nicholas! Per una volta. Per una volta che avevo trovato un ragazzo che mi piaceva e che mi ama tu hai dovuto rovinare tutto!-
Le lacrime le rigavano il volto, ma anche Nick era furioso.
-Dannazione avevo tredici anni! Poi tu te ne sei andata con quello senza problemi!-
-Infatti adesso succederà come sempre! Perché non importa quanto siamo cresciuti Nick noi siamo così! Ogni volta che proviamo a stare assieme è un disastro completo!-
Nick le si avvicinò dolcemente. Forse aveva esagerato. Non era colpa di Miley. Era colpa sua. Come sempre. Si era dovuto immischiare in una cosa non sua e l’aveva rovinata. Non doveva fare il cascamorto con una ragazza prossima all’altare. Si sentì uno schifo.
-Lo so che sono così. Ma non posso farci niente-
Erano vicinissimi.
Nick poteva specchiarsi negli occhi di Miley. Voleva perdersi in quell’azzurro.
Lei gli prese il volto tra le mani, accarezzando con un dito i riccioli scuri del ragazzo.
Avvicinò le sue labbra fino all’orecchio di Nicholas e gli sussurrò.
-Ti voglio. Adesso-
 
Miley aprì gli occhi e si guardò intorno, assonnata. Non era nella sua stanza. Le ci vollero parecchi secondi per ricordare la notte precedente. Un brivido di piacere le percorse la schiena.
-Ehi ti sei svegliata finalmente- Nicholas era di fronte a lei, con addosso solo un paio di pantaloni della tuta. In mano reggeva due tazze di cioccolata con panna.
Miley sorrise e Nick la raggiunse, posando le tazze sul comodino e stringendola in un abbraccio. Appoggiò la testa, piena di ricci, nell’incavo del collo della ragazza e ispirò il suo profumo.
Miley rise. Lo baciò e lo fissò negli occhi.
-Ti è piaciuto?-
-Si… ma?- Miley arrossì.
-Tranquilla-  Nick intuì il suo pensiero –non sono un’incosciente. Non voglio mica metterci ulteriormente nei guai-
Seguì un secondo di silenzio imbarazzante.
Era la loro prima volta in assoluto.
 -Sono contenta di averlo fatto con te-
-Anch’io-
Nick si sdraiò e Miley si stese accanto a lui. La ragazza appoggiò la testa sul petto del ragazzo e chiuse gli occhi. Sentiva il petto di Nick alzarsi e abbassarsi ad ogni suo respiro: era l’unica cosa che riusciva a calmarla, a non far entrare tutti i problemi nella sua testa.
-Nicky?-
Nel sentire pronunciare quel nome, lui la strinse di più a se’: solo Miley e sua madre avevano il permesso di chiamarlo così.
-Si?-
-Che facciamo?-
-Pensavo che potremmo bere la nostra cioccolata e fare un remake di quello che è successo sei ore fa-
-Sei un cretino!- rise lei, mentre si alzava.
Nick la trattene dolcemente, prendendole il braccio.
-Dai Smile resta qui ancora un po’… scherzavo-
-Non ne sono del tutto certa-
Nick sorrise, ma Miley era serissima.
-Abbiamo fatto una cazzata vero?-ora anche Nicholas era serio, guardava negli occhi Miley con un’espressione colpevole.
-Decisamente-lei si mise la testa fra le mani.
-Perché dobbiamo sempre agire d’impulso?-
-Noi non agiamo d’impulso. Sei tu quella impulsiva qua-
-Si, ma sei tu quello che mi è saltato addosso-
-Ehi mi hai dato tu il permesso!-
Lui la spinse di nuovo nel letto, sopra di lui e le prese il volto fra le mani, costringendola a guardarlo.
-Senti vuoi la verità? Non so cosa fare adesso. So’ solo di avere fatta una cazzata. Una cazzata che però mi è piaciuta, quindi sai che facciamo adesso?-
-Cosa?- chiese Miley sulla difensiva.
-Adesso rifacciamo questa cazzata e poi parlerò con tuo padre-
Nicholas fece scivolare le mani, fino al reggiseno della ragazza, slacciandoglielo.
Miley rise, mentre lo baciava e, per un momento, tutto le sembrò perfetto.
 
Furono svegliati dallo squillo di un cellulare.
Entrambi i ragazzi sbuffarono, con gli occhi impastati dal sonno.
-E’ il mio-brontolò Miley, mentre si allungava per prenderlo.
Si sistemò a pancia in giù e vide il numero sul display: papà.
-Pronto?-disse mentre cercava di levarsi di dosso Nick, che aveva iniziato a baciarle il collo.
La voce preoccupata di suo padre dall’altro capo del telefono era così alta, che Nicholas sussultò, mettendosi subito seduto dall’altro capo del letto.
-Amore ti avrò chiamato cinque volte da ieri pomeriggio! Dove sei?-
-Oh- Miley guardò la sveglia: le dieci del mattino. Non era possibile, era stata a casa Jonas dal pomeriggio precedente!
-Allora?-
-Sono a casa dei Jonas- rispose, cercando di non far trapelare la sua agitazione.
-Ma come ancora! E che ci fai da ieri scusa?-
La ragazza guardò Nick in cerca d’aiuto, ma lui sembrava ancora più preoccupato di lei.
Per un attimo Miley pensò di dire a suo padre la verità: sapeva già delle sue indecisioni e forse l’avrebbe capita. La sua incertezza fu come un segnale d’allarme per Nicholas che le fece subito segno di no, come se avesse intuito i suoi pensieri.
-Miley ci sei?-suo padre stava aspettando una risposta e lei doveva trovarla in fretta.
-E che ero con Joe e poi, verso sera sono passati anche Nick , Kevin e Danielle così i signori Jonas mi hanno invitato a cena-
-E perché non sei ritornata a casa?-
-Sapevo che avevi un concerto- continuò la ragazza, ricordandosi gli impegni di suo padre-e allora non mi andava di ritornare in una casa vuota, così ho dormito nella stanza degli ospiti. Adesso abbiamo appena finito di fare colazione. Giuro che ti avrei chiamato, ma il tempo è volato via-
-Ah- Billy Ray pareva soddisfatto–be comunque ti volevo dire che c’è Liam-
-Come?-
-Si. E’ passato appena adesso e vuole parlarti-
-Ok. Sarò lì fra dieci minuti-
Miley era ancora più confusa di prima, terminò la chiamata e si alzò, in cerca dei suoi vestiti.
Nicholas la fissava in silenzio.
-Lui è a casa tua?-per qualche strana ragione gli saliva sempre il vomito, quando cercava di pronunciare il nome “Liam”.
-Si-rispose secca Miley, mentre si rivestiva –posso usare un minuto il bagno per sistemarmi i capelli e il trucco?-
-Fai pure-
Miley uscì cinque minuti dopo, pronta per andare.
-Cosa vuoi fare?-le chiese Nick, prendendola per un braccio, come per fermarla.
-Devo andare-le disse lei –mi inventerò qualcosa con Liam. Stai tranquillo-.
Lo baciò e lo guardò negli occhi.
-Ti amo Nicky-
-Ti amo anch’io Smile. Telefonami per farmi sapere come è andata- 


Ciao belli!  :D
Allora devo dire che questa settimana (a causa e merito della scuola) mi sento molto meglio. Vorrei ringraziare tutti voi che mi avete offerto così tanto sostegno nei giorni scorsi. Vi voglio bene. <3
Dunque 11esimo capitolo. Ok era logico che nel capitolo numero 11 quei due dovevano fare qualcosa di più "concreto". Soddisfatti? Io si, loro pure; Liam vedremo... chi leggerà il prossimo capitolo vedrà! A mercoledì prossimo (21 novembre).
FrancyF

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Capitolo 12
*** Joseph we have a problem ***


 I dieci minuti che Miley impiegò per arrivare a casa di suo padre, furono i più lunghi e i più terrificanti della sua vita.
Se suo padre, ma soprattutto se Liam, avessero saputo cosa era successo nelle ore precedenti, l’avrebbero ammazzata. Anzi avrebbero prima ammazzato Nick.
Sarebbe stata la loro fine.
Aveva convinto suo padre, ma sarebbe stato molto più difficile convincere il suo promesso sposo. Liam era diventato ancora più assillante, dopo l’uscita di quelle maledette foto! Gli uomini hanno una specie di radar per i tradimenti, sanno non farsi scoprire e sanno quando sono stati traditi.
Suo padre l’aveva fatta accomodare al tavolo della cucina. Liam ad un’estremità, Miley all’altra e Billy Ray in mezzo.
La presenza del padre l’aveva rincuorata: di certo Miley non sarebbe crollata grazie all’appoggio paterno.
-Allora bene ora che ci siamo tutti voglio esporvi la situazione- iniziò Billy Ray, impugnando una bacchetta per la batteria –voi due ragazzi, vi dovete sposare e non potete iniziare un matrimonio se litigate per delle cavolate, dovete risolvere la questione. Quindi ditevi quel che vi dovete dire-
-Mi spiace- disse Liam, cercando lo sguardo di Miley.
Lei lo fissò: si vergognava per come l’aveva trattato. Lui l’amava e lei l’aveva tradito come una puttana.
-Anche a me-ammise, cercando di scusarsi anche per la scappella segreta.
-Siamo stati stupidi vero?-
-Degli idioti oserei dire-
Entrambi risero nervosamente.
Miley si sentì, leggermente sollevata, ma il cuore le batteva ancora a mille e cercava di non incrociare più di tanto lo sguardo di Liam.
Suo padre sembrava soddisfatto e li lasciò soli, bofonchiando che aveva un impegno urgente da sbrigare.
-Ti dispiace che sono andata a casa Jonas?-
-Un po’- ammise Liam–ma credo che potremmo invitarli al matrimonio se ci tieni tanto… sopporterò-
Miley gli sorrise. Si alzò e lo baciò sulla guancia.
-Ti va di portare Happy al parco?- le chiese.
-Certamente-Liam le prese la mano e la guardò profondamente negli occhi –noi due siamo forti assieme-.
Miley abbassò lo sguardo, imbarazzata.
L’aria calda di agosto stava, lentamente, lasciando il posto, a quella fresca di settembre, ma era ancora uno splendido pomeriggio di sole. Tuttavia Miley preferì indossare una felpa con il cappuccio, non voleva farsi vedere troppo in giro, ma, se non poteva evitare i fotografi, si sarebbe coperta da capo a piedi così l’avrebbero finita di darle della drogata anoressica.
Liam la strinse a se, cingendole con un braccio la vita, mentre con l’altra mano cercava di controllare un’eccitata Happy al guinzaglio.
Fu un pomeriggio stupendo. Almeno fu così per Happy. Miley ignorava Liam, che nonostante era paziente, non riusciva proprio a capire perché la ragazza era così fredda con lui. I due giovani tornarono a casa un po’ imbronciati, e quando un fotografo spuntò fuori da un bidone della spazzatura e iniziò a fargli foto a raffica sommergendogli di domande che preannunciavano una “crisi di coppia”, Miley fece appello a tutta la sua forza di volontà per non scappare via.
 
Nicholas fissò tristemente le valigie aperte sul suo letto. Si sentiva un verme: lasciava tutto e tutti per paura. Nelle settimane precedenti aveva fatto di tutto per riconquistare Miley e, adesso che c’era riuscito, si comportava da codardo. Aveva avuto molti dubbi su Miley, sul fatto di non essere più ricambiato; dopotutto, lei si stava per sposarsi, ma dopo la scorsa notte, Nick non aveva più nessun dubbio: Miley l’amava e, aver fatto l’amore con lei,  gli aveva legati l’uno all’altra in modo speciale.
Però di una cosa era certo: doveva andare via. Solo per un po’ di giorni, finché le acque non si fossero calmate e, finché, Miley non avesse scelto lui.
Nick aveva lasciato un biglietto per i suoi genitori e per Frankie, dove gli informava della sua decisone, o meglio che gli spiegava che c’era stato un imprevisto riguardo alla registrazione dell’album e che doveva andare al più presto a New York, per dare una mano ai suoi fratelli.
I suoi fratelli. Non gli aveva detto niente. Di certo non era uno stupido, Nick si immaginava vividamente la loro reazione: caotica e eccessiva, sarebbe stata così, soprattutto quella di Joseph.
La suoneria del cellulare interrupe il suo trasloco.
-Si?-ripose, cercando di mantenere un tono di voce normale.
La voce di Joe lo fece sobbalzare: suo fratello aveva sempre un sesto senso per quelle situazioni.
-Si cosa? Allora come è andata ieri? Sputa il rospo forza!-
-Bah. Non è successo niente di speciale- ripose schietto Nick, mentre cercava di far entrare il tablet in valigia.
-Bugiardo! Tu menti ne sono certo!-
-Sei fuori-
Joe sbuffò.
-E tu sei sempre il solito signor riservato… Nick-
-Che vuoi?-
-Ci sei bro?-
-Si stavo facendo i bagagli. Vado a New York-
-Che? Oh allora devi aver combinato qualcosa di grosso!-
Nick si morse la lingua per non mandare suo fratello a quel paese.
-Devo andare-rispose brusco.
Chiuse di scatto la valigia e la trascinò giù dalle scale. Controllò un’ultima volta il cellulare, per vedere se Miley gli avesse dato sue notizie. Negativo.
Se lo era aspettato. Si, andare nella Grande Mela era la scelta migliore.
“Domani la chiamo”si disse.
Poi uscì di casa, senza voltarsi indietro, con la mente ancora impegnata a ripercorrere la notte precedente.
 
-Pronto?-Miley ripose allo squillo insistente del cellulare.
-Chi è?-Liam le si avvicinò.
Miley gli fece segno di tacere. Ma perché diavolo doveva essere così appiccicoso?
- E’ Joe…-Miley gli fece cenno di lasciala sola e Liam uscì dalla stanza imbronciato.
- E’ un brutto momento Mils?-
-No… no. Io ho detto a Liam di darmi un secondo, lo sai come è fatto-
-Certo, certo- Joe cercò di arrivare dritto al punto–allora ho appena parlato col mio caro fratellino e vuoi sapere che mi ha raccontato?-
Il cuore di Miley fece un tuffo: e se Nicholas fosse stato così scemo da raccontare tutto quello che era successo a Joseph Jonas, comunemente noto come, Mr. Spiffero tutti i segreti di Niley!?
-Che cosa?- chiese con voce tremante, aspettando con ansia una risposta.
-Che va a New York! Ti dico che è proprio cretino!-
-Ma che cosa?!-
-Infatti e quello che gli ho detto io. Insomma mi ha detto che il vostro appuntamento è andato bene-
-Più che bene…- si lasciò scappare Miley.
Joe colse la palla al balzo –In che senso scusa?-
-Oh niente…- Miley cercò di svicolare il discorso.
-Non fingere Cyrus! Oramai vi ho beccati!-
Miley si morse la lingua.
-Allora sputa il rospo! Sarò una tomba giuro-
-Devo raggiungerlo-
-Ma sei matta e che dici a Liam? Siete incasinati nei preparativi per il matrimonio-
A Miley salì il magone. Singhiozzò.
-Ma perché piangi adesso?-
-Oh Joe devo raggiungere Nick. Dobbiamo parlare dopo quello che è successo. Non posso lasciarlo andare via-
-Ma che avete fatto?-
-Abbiamo fatto l’amore. E’ una cosa così non si può dimenticare- disse lei tutto di un fiato.
Dall’altro capo del telefono Joe tacque.
-Joey hai sentito quello che ho appena detto?- chiese Miley preoccupata.
Dopo alcuni secondi Joseph gli diede una conferma.

-Certo che ho sentito. Adesso si che siamo tutti in un gran casino-


Weee eccomi riemersa dallo studio pomeridiano sis!  ;D
Allora capitolo 12... allora parliamone.
No perchè sinceramente non credo di aver scritto così bene la conversazione telefonica fra Joe e Mils, insomma non sapevo come fare quando Miley spiattela in faccia a Joe la notte che ha passato assieme a quel cariciofo di Nicholas.
Comunque... avete problemi? Fuggite a New York! Questa è la mia pillola di vita. Io ci andrei dato che ho passato due ore a studiare la mitosi cellulare  ._.
Ciao
FrancyF

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Capitolo 13
*** Like Romeo and Juliet ***


Miley non dovette attendere molto per vedere la reazione di Joe in prima persona: il ragazzo si presentò da lei con un SUV enorme, meno di dieci minuti dopo la loro telefonata rivelatrice.
-Muoviti. Adesso- le ordinò, aprendo la portiera.
Miley non se lo fece ripetere due volte, fece segno a Joe di aspettare e corse in camera sua. Prese una valigia a caso e ci infilò dentro dei vestiti a caso: di sicuro a Nick non sarebbe importato niente di come fosse stata vestita in quell’occasione.
Era sempre stata una ragazza impulsiva e determinata: o tutto o niente. Da quanto stava con Liam era cambiata, era come se si fosse presa una lunga pausa da se stessa e dalla sua vita, per dedicarsi completamente al ragazzo. Nicholas e la loro notte assieme, però aveva riscatenato in lei quella gioia di vivere la vita in modo spontaneo e a fondo. Senza ricorrere a delle cazzate. Sapeva perchè Nick aveva preferito allontanarsi un po’ ma, in un momento come quello, lei non se la sentiva di starsene a casa con Liam sommersi di mille preparativi per delle nozze che erano sempre state un punto interrogativo: doveva e voleva stare con lui e chiarire, finalmente, la loro situazione.
Scese le scale due alla volta, ma venne bloccata da Liam.
Era in piedi, alla fine delle scale, e la guardava come se fosse una pazza.
-Che sta facendo?-
Per una frazione di secondo la mente di Miley si bloccò, poi disse –Vado a New York-
-Come? Ma se siamo nel pieno dei preparativi? Non mi pare il momento-
-Lo è invece!-stava urlando, ma non voleva farlo–scusa… è un’emergenza, poi capirai ne sono certa, ma adesso devi lasciarmi andare, avvisa tu tutti per favore-
Miley era già sulla soglia di casa, quando Liam le disse –Ok, ma quando torni?-.
Quella semplice domanda la mise in crisi.
Si voltò e lo guardò fisso negli occhi: l’aveva amato moltissimo all’inizio della loro storia, ma erano troppo diversi, erano troppo cambiati nel corso di quei tre anni: per lui provava solo affetto e pena adesso. Niente di più. Non voleva stare con lui.
-Non lo so… ciao-.
 
-Che hai detto all’australiano?-
Miley alzò le spalle, imbarazzata .
–Che non so quando torno-.
Joe emise un fischio.
-Allora fate proprio sul serio tu e il mio fratellino-
Miley gli lanciò un’occhiataccia.
-Era proprio necessario venirmi a prendere con sto SUV… tanto per passare inosservati-
-Ehi la decappottabile se la è presa Kev!-si lagnò Joe, andando dritto verso l’aeroporto.
Miley scese dalla macchina.
-Tu non vieni?-
-Ma che…-Joe si sporse dal finestrino–è una cosa vostra, qualunque cosa facciate state attenti. Non ci servono altri casini. E trattalo bene quel cretino di Nick. Fallo ragionare per una volta e digli, che se non torna entra una settimana, vengo io a New York e lo riporto qui a suon di caci in culo, abbiamo un album da finire-
Miley annuì.
-Agli ordini capitano-
-Che fai non mi abbracci Cyrus?-
La ragazza rise e lo abbracciò.
-Grazie di tutto Joe-
-Figurati- disse lui, mettendo in moto–dovere da futuro cognato-.
 
Primo. Secondo. Terzo. Quarto.
Miley sentiva di stare per impazzire. Finalmente arrivò al decimo piano: quello di Nick.
Suonò il campanello.
Nicholas gli comparve sulla soglia. Aveva lo sguardo pietrificato e confuso e, anche se indossava dei jeans vecchi e una semplice maglietta bianca, a Miley parve più bello che mai.
Lo baciò. E ancora. E ancora. Gli bastava sentire le sue labbra sulle sue. Il suo corpo contro il suo. Il suo respiro caldo sulla pelle…
 
Nick si svegliò. Fortunatamente Miley dormiva ancora  e così lui si concesse qualche minuto per osservarla mentre dormiva.
Era così bella. Attento a non svegliarla, Nick le accarezzò delicatamente i capelli.
I loro vestiti erano sparsi sul pavimento, segno tangibile di cosa era successo la notte precedente. Ma questa volta era diverso, perché Nicholas non si sentiva minimamente in colpa.
Si sentì sfiorare i capelli.
-Ti sei svegliata-Nick baciò Miley.
-Si-
Stettero per un po’ così: sdraiati l’uno di fianco all’altra, a guardarsi.
Miley appoggiata al petto di Nick impegnata ad ascoltare il battito del suo cuore, Nick con Miley stretta se, facendole appoggiare la testa nell’incavo del suo collo, mentre ascoltava i respiri di lei.
Poi Miley ruppe il silenzio.
-E’ stato più intenso dell’altra volta-
-Si-confermò Nick, baciandola sulla spalla –ho notato-
-Allora che facciamo? Insomma mica possiamo restare a letto tutto il giorno-
-Per quanto mi alletti Cyrus, penso che adesso ci facciamo una doccia, ci vestiamo e poi il tuo straordinario ragazzo ti porterà a fare colazione da Tiffany-
Miley lo strinse a se’.
-Mi sembra un’ottima idea Jonas-
 
Ci misero quasi un’ora per prepararsi e uscire. Quando arrivarono davanti a Tyffany erano ormai le dieci passate e dovettero aspettare parecchio prima di sedersi.
Ma, finalmente, con un delizioso muffin in una mano e un caffè fumante nell’altra, si potettero sedere in pace e gustarsi il resto della mattina assieme, come ai vecchi tempi, parlando del più e del meno e ridendo come due ragazzini.
A Nicholas non pareva vero. Eppure la donna che amava era lì, davanti a lui.
Come sei anni fa’.
Dopo passeggiarono per un po’ a Central Park e si sedettero sul prato, a osservare le anatre nello stagno.
Nick si sentì vivo per la prima volta dopo una sacco di tempo: si sentiva, di nuovo realizzato.
Miley l’aveva reso migliore. Gli aveva fatto scoprire il vero amore a tredici anni, gli aveva fatto capire cosa significasse donarsi completamente ad un’altra persona, l’aveva fatto soffrire, l’aveva amato. Era stata l’unica, tra le sue ragazze, ad averlo fatto ridere.
-Senti Mils- Nick respirò pesantemente, non era una cosa facile da dire, e trattandosi di Miley non aiutava di certo –se risolviamo questa faccenda con l’australiano…-
-Si?-
-Sposeresti me al suo posto?-
Miley tossì: per poco non si strozzava.
-Che hai detto?-
-Hai sentito benissimo scusa!-
-Oh Dio Nicky non saprei me lo hai chiesto così su due piedi!-
-Ma abbiamo fatto l’amore!- brontolò lui.
Miley gli si avvicinò e abbassò la voce.
-Non farlo sapere a mezzo mondo-le sfiorò i capelli con una mano e proseguì –lo so. Ed è stata la nostra scelta migliore. Ti ricordi una mia vecchia intervista?-
Nick sorrise: se le era viste tutte le sue interviste.
Annuì.
-Quella volta dissi che un giorno o l’altro ti avrei sposato. E vuoi sapere una cosa?-
-Cosa?- Nick poteva specchiarsi nell’azzurro di quegli occhi.
-Lo voglio ancora-
Entrambi sorrisero.
Nick si alzò in piedi.
-Potremmo sposarsi in gran segreto, come Romeo e Giulietta-
-Non mi pare un gran esempio! Guarda come sono finiti!-rise Miley.
-Allora potremmo rifare l’amore così mi schiarisco le idee-
Miley lo abbracciò.
-Questa proposta mi piace di più sai- 


Awwww ma quanto sono tenerosi Nick e Mils?
Allora la mia conessione ad internet fa schifo, cuasa diluvio universale che va avanti da tre giorni... comunque dai ci son cose più gravi.
Gracias per le recensioni. Siete fantastiche, vi ringrazierò una per una nel capitolo finale; ah e i capitoli sono 16+un epilogo. Ci vediamo mercoledì 5 dicembre.
Hola
FrancyF

 

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Capitolo 14
*** Do you really love that bastard? ***


 Miley non mantenne la promessa fatta a Joe: non tornò presto e non riportò Nick a Los Angeles neanche dopo una settimana, ma dopo ben dieci giorni.
Le ci voleva una pausa. Ne aveva proprio bisogno.
New York era stupenda in autunno, gli alberi nei parchi avevano iniziato a perdere le foglie e i mille colori di inizio ottobre avevano le stesse sfumature delle matite appena temperate.
Con Nick stava bene. Lui sapeva come prenderla, come farla mangiare, come sopportare i suoi sbalzi d’umore e come lasciarla sfogare. Sopratutto la faceva sentire la donna più desiderata del mondo.
La loro convivenza improvvisata fu una terapia per entrambi: un modo assai efficace di mettere a nudo i propri sentimenti, risentimenti, segreti e paure. Finalmente erano maturi e si comprendevano meglio di chiunque altro.
-E’ come se fossimo già sposati-commentò Nick, durante il loro ultimo giorno a New York.
Amava Miley di un amore sincero e profondo e, questa volta, le sue intenzioni verso di lei erano più che serie…
 
Tornarono di notte.
Nick insistette per accompagnare Miley, davanti alla porta di casa Cyrus.
Si salutarono con un bacio veloce.
-Parlerò con Liam domani-Miley era decisa a chiudere questa storia per sempre.
-Ok-Nick era nervoso –vuoi che venga con te?-
Lei gli accarezzò una guancia.
–Tranquillo Nicky. Andrà tutto bene. E poi sai, non credo che i mie genitori e i mie fratelli saranno tanto dispiaciuti per Liam. Loro ti adorano e, come dice mia madre, in guerra e in amore tutto è lecito-
-Quindi seguiamo un detto popolare per lavarci la coscienza?-
Miley rise.
-Ehi mica dobbiamo vergognarci per avere fatto l’amore?-
-Lo so. E che la nostra promessa con Dio…-
-Ehi Nicky ascoltami bene- Miley gli prese il viso fra le mani e incrociò il suo sguardo, voleva che quella conversazione gli rimanesse impressa. Nick l’osservava immobile, quasi incanto dal tatto delicato della ragazza.
-Senti- disse lei- sono sicurissima che Dio ci ha già perdonati per la storia della promessa. Non è Lui ha dire che l’amore vince su tutto? E poi credo che questo sia un segno che io e Liam non eravamo destinati al matrimonio-
Nick era poco convinto.
Miley rincarò la dose.
-Sono contenta di averlo fatto con te. Abbiamo fatto l’amore. Non avrei potuto immaginare di farlo con nessun altro. Era con te che dovevo farlo. Era così che doveva andare. E’ successo e adesso dobbiamo solo sistemare alcune cose-una lacrima rigò il volto della ragazza.
-Ehi Smile-Nick glie la asciugò.
Poi baciò di nuovo Miley.
–Sorridi dai-
Miley ubbidì, facendolo sorridere.
-Chiamami sei hai qualche problema con l’australiano intesi?-
La ragazza annuì, lasciandolo andare.
-Ti amo Nicky-
-Ti amo anch’io Mils-
 
Quando i suoi fratelli arrivarono allo studio di registrazione, Nicholas era già lì da oltre un’ora. Doveva farsi perdonare. Solitamente era lui quello più stacanovista con il lavoro e, spesso, faticava a far concentrare Kevin e Joe sulla musica per più di due ore, ma adesso era lui quello in torto.
-Ah buongiorno!- Joe lo accolse con un pugno sulla spalla ed un broncio persistente.
-Ciao Joe. Anch’io sono felice di vederti!-Nick si massaggiò il braccio, mentre Kevin lo abbracciava.
-Sono felice che si sia sistemato tutto con Miley-gli disse.
-Già-intervenne Joe –allora che avete fatto Nick? Perché sai ho dovuto chiamare lei per sapere cosa era successo il giorno del vostro appuntamento-
-Oh andiamo Joe non farne un dramma dai!-
-Non farne un dramma!-Joseph stava urlando, ma Nick era, quasi certo, che si stesse divertendo nel fare quella scenata -cavolo Nick non mi hai detto niente! A me, il tuo fratello preferito, che hai fatto sesso con Miley, che tra parentesi, è promessa sposa ad un altro!-
-Non urlare- Kevin aveva l’aria di aver saputo appena adesso quella notizia ed era leggermente scioccato, ma cercava di mantenere il controllo–Joe è una cosa di Nick. E’ privata. E, anche se avrei gradito essere informato su una cosa del genere, non possiamo dargli addosso. Si amano e hanno fatto finalmente pace. Io non ci trovo niente di male in questo-
-Va bene- Joe crollò su una sedia e offrì la mano al fratello minore in segno di resa.
Nick glie la strinse, un po’ dispiaciuto. Dopotutto Joe aveva un buon motivo per arrabbiarsi, lui era andato a New York quando la registrazione del nuovo album era nel pieno dei lavori.
-Be che intendi fare adesso?-Joe si era ripreso immediatamente e una luce gli brillava negli occhi scuri.
-Che?-Nick era confuso.
-Insomma non credo che,a New York, non abbiate fatto niente di…-
-Sessuale?-suggerì Kevin.
Joe schiocco le dite in segno di approvazione.
-Che farete adesso?-
-Le ho chiesto di sposarmi-ripose semplicemente Nick.
Kevin e Joe rimasero come paralizzati.
-Cioè… vuoi dire che ti sei inginocchiato con l’anello e…- balbettò Kevin.
-No. Prima deve lasciare l’australiano-
-Ah! E quando lo farà?-
-Dovrebbe farlo in queste ore-
-Scusa e tu che ci fai qui?-lo accusò Kevin, guardandolo in tralice.
-Dici che dovrei andare da lei?-improvvisamente un formicolio partì dai piedi di Nick fino ad arrivargli in cima alla nuca. Sentì una scossa elettrica dentro di se.
Ma che stava facendo? Era ovvio che Miley aveva bisogno di lui! Non le avrebbe lasciato affrontare Liam da sola! I suoi fratelli avevano ragione: se voleva sposarla, doveva stare al fianco di Miley.
 
-E’ meglio che ti siedi-
Miley e Liam si accomodarono al tavolo della cucina.
Liam era alquanto seccato. Miley lo capiva. Dopo la sua fuga a New York non si erano mai sentiti. Se fosse stato Liam a fare una cosa del genere si sarebbe arrabbiata anche lei.
-Cosa c’è?-
Miley rimase qualche secondo in silenzio.
Liam sbuffò.
-Miley ho preso una pausa dal nuovo film perché tu volevi parlare con me… allora?-
Lei si sfilò l’anello di fidanzamento e lo posò sul tavolino, di fronte al ragazzo.
-Che significa?-chiese lui brusco –lo sai quando ho speso per quell’anello? Ma che ti prende ultimamente?-
-Non ci sposiamo più-
-Come?-Liam si era alzato in piedi.
Miley lo fissava dritto negli occhi: voleva almeno essere onesta con lui.
-Hai capito. Non ci sposiamo più. Mi spiace-
-Ma che cavolo hai in testa? Abbiamo già organizzato tutto! Abbiamo spedito gli inviti! E poi perché non ci dobbiamo più sposare? Non puoi decidere solo tu!-
-Ho conosciuto un altro-tagliò corto lei, alzandosi a sua volta.
-Ok un altro. Sai quante volte io conosco altre persone Miley?-
-No. E’ diverso. Sono andata a New York con lui. Siamo stati assieme-
La ragazza abbassò lo sguardo colpevole solo per una frazione di secondo.
Liam era rosso in volto. Non se lo aspettava, ma cercò, comunque, una giustificazione.
-Che vuol dire “siamo stati assieme”?-
-Lo sai anche tu-rispose Miley, imbarazzata. Si sentiva da schifo, ma, una piccola parte di lei, gridava vittoria per essere riuscita nella sua impresa tanto agonista.
-Hai scopato con un altro?!-adesso Liam stava urlando.
A Miley dava fastidio quando le persone si mettevano ad urlare.
-Non era mica programmato. Ci siamo rincontrati ed è successo!-
-E’ successo!-Liam era furioso, rosso in volto, gesticolava a vuoto per tutto il soggiorno e faticava a trovare le parole –queste cose non succedono per caso cazzo! Ti accorgi se stai scopando con uno!  Non ci posso credere! Dopo tutto quello che abbiamo passato, tu… tu… tu ti sei comportata come una troia!-
-Io sono cosa!?- urlò Miley. Non si era mai sentita così offesa e umiliata in vita sua. Sapeva che Liam aveva tuti i buoni motivi per arrabbiarsi, ma quello era troppo. Non era mai stata insultata così da nessuno. Nemmeno i paparazzi si erano mai osati di chiamarla con quella orrenda parola.
Lei e Liam erano pericolosamente vicini. Si fissavano con aria di sfida.
Il suono improvviso del campanello li fece voltare entrambi.
Miley andò ad aprire.
Nicholas era davanti a lei.
Aveva un sorriso  così rassicurante, che Miley si illuminò.
-Ciao. Volevo vedere come stavi-disse lui, mentre entrava in casa.
Non appena vide Liam Nick si fermò.
Liam perse ogni interesse per Miley e si parò davanti a Nick.
L’australiano era decisamente più alto di lui e Nick deglutì, tuttavia non era così codardo da indietreggiare.
Miley osservava i due ragazzi da una distanza di sicurezza: era certa che Liam sapeva che era Nick la causa di tutto.
Quando Liam afferrò Nick per il colletto della maglia e lo spinse contro il muro, il ragazzo incrociò lo sguardo preoccupato di Miley e capì che non doveva reagire: lui e Miley si amavano, ma erano anche stati stupidi e, soprattutto, avevano fatto infuriare Liam; se lo meritavano.
Ma l’australiano si limitò a colpire Nick ad una spalla, prima di lasciarlo andare e sbattere la porta, imprecando.
-Vaffanculo. Spero che tu sia contenta adesso Cyrus-


Nuovo capitolo. Allora sodisfatte? Finalmente Miley ha lasciato il canguro! ;D
Ora, tutto questo, devo solo uscire dalla mia mente e diventerà realtà? Dai... uno.. due... tre! Forse succederà entro il giorno-CASUALE-del-matrimonio...
Liam ha la bocca piena di insulti... mea culpa, non volevo essere troppo volgare, ma mentre scrivevo ero arrabiata perchè a Xfactor hanno eliminato Daniele, che era il mo preferito. Povero Dani, secondo me ha un talento mostruoso, la Ventura (come al solito) non capisce un cacchio di musica e non gli ha dato i pezzi giusti... vabo' ma perchè dico queste cose che non centrano un piffero con i miei amati Niley?
Allora prossimo appuntamento, mercoledì 12 dicembre.
Kiss
FrancyF

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Capitolo 15
*** Put the pieces together ***


Nick e Miley si guardarono per un lungo istante. Il rumore della porta d’ingresso che sbatteva violentemente sembrava un eco lontano.
No c’era più nessuno, tranne che loro due.
Nick e Miley.
Miley e Nick.
Niley.
Adesso c’erano solo loro.
 
-Stai bene?-Nick sfiorò delicatamente il viso di Miley.
Lei sembrava turbata. Immersa in mille pensieri.
Scosse leggermente il capo.
-Vuoi che ti lasci sola?-
Miley annuì lentamente.
-Si ti prego. Solo per un po’-
-Allora ci vediamo fra un’oretta-le disse il ragazzo.
 
Nicholas la capiva. Era logico che Miley volesse stare da sola: anche se avevano rotto, lei e Liam erano stati assieme per tre anni e, finire una storia, fa sempre male.
Nick voleva tornare da lei e lasciarla sfogare, ma con calma. Voleva lasciarle il tempo di riordinare i pensieri. E, di quel genere di tempo, ne aveva bisogno anche lui.
Decise di fare una veloce capatina a casa sua.
Quando infilò la chiave nella serratura, realizzò che non ci era entrato da mesi.
Senza pensarci due volte, prese in mano la sua chitarra Gibson preferita e uscì nel giardino sul retro. Strimpellò qualche verso a caso e, ad ogni melodia che formavano le crode pizzicate sotto il suo plettro, sentiva la sua mente liberarsi da tutte le ansie e le preoccupazioni di mesi passati.
Gli passò tutto davanti agli occhi, come in un film.
Miley, la loro rottura, Selena Gomez, Miley, Liam, il ricongiungimento con Miley, la litigata con Miley, Delta, la scoperta del matrimonio di Miley, la vacanza alle Bahamas, la litigata con Joe, la sua famiglia, la famiglia Cyrus, e ancora Miley.
Per quasi metà della sua vita, lei era sempre presente nei suoi pensieri.
L’abbaiare di qualche cane nel quartiere, riportò il ragazzo alla realtà.
Erano passate più di due ore.
Nicholas scattò in piedi e corse in macchina diretto a casa di Miley.
Aveva paura i non trovarla più lì, dopotutto era passata più di un’ora e lui non si era fatto vedere! Riusciva solo a combinare casini quando c’era di mezzo lei!
Con suo enorme sollievo la trovò seduta su una delle sedie nella veranda che dava sulla spiaggia.
-Ehi Miley scusami davvero- si giustificò, premeditando l’arrivo di una sonora sgridata.
Lei rise, facendolo sorridere.
-Sei buffo quando ti preoccupi-
Nick, decisamente sollevato, la baciò dolcemente, per poi lasciarsi cadere sulla sedia più vicina.
-Stai bene?-le chiese, stringendole una mano.
-Si-sospirò lei.
-Sicura?-
-Si. E’ logico che mi dispiace per Liam ma…- Miley si alzò e si mise in braccio a Nick, mettendogli una braccio dietro la schiena –ora ho te.-
Nick sorrise compiaciuto.
-Mi avrai per sempre sai?-
-Be’ sarà meglio per te Jonas!-scherzò Miley, baciandolo.
-Quindi adesso che si fa?-le chiese lui, allontanandola dolcemente.
-Credo che dovremmo dirlo ai nostri genitori prima o poi…-
-Preferisco poi-
Miley sorrise.
-Non fare lo scemo! Mica possiamo vederci clandestinamente per sempre!-
-Si invece! Possiamo scappare e andare a vivere in qualche regione sperduta della Bolivia o che so io…-
-Nicholas!-
Nick si rifece serio, per quanto adorasse scherzare con Miley, sapeva che quando lei lo chiamava in quel modo era meglio smetterla.
-Io l’ho già detto hai miei fratelli. Tu?-
Miley annuì.
-I nostri genitori… è tutto diverso-
-Perché? Non hai detto che mi adoravano?-
-Oh si-Miley gli accarezzò i capelli –si ti adorano infatti. Tutti ti adorano. E che sai non credo che riusciranno a sopportare la notizia, sono già quasi svenuti quando gli ho detto che io e Liam ci dovevamo sposare. Ricorda che il matrimonio è ancora in fase di preparazione…-
Nick la zittì con un bacio.
-Ti prego possiamo andare in camera tua adesso?-
Miley rise, mentre si alzavano e salivano al piano superiore.
La ragazza era già senza camicetta, quando Nick si fermò.
-Che c’è?-
Gli occhi del ragazzo la penetrarono, le accarezzò i capelli.
-Miley non c’è bisogno di annullare il matrimonio…. Mi sposeresti a giugno?-
A quella domanda la mente di Miley si arrestò.
Non sapeva cosa pensare.
-Mils?-
-Tu sei pazzo Jonas!- rise lei, con le lacrime agli occhi, abbracciandolo, mentre finivano sul letto.
-E’ un si?-chiese Nick.
-Secondo te? Certo che è un si!-
 
Nick si svegliò la mattina dopo. Miley dormiva ancora.
Bene. Avrebbe potuto parlare con i suoi genitori senza interruzioni o ripensamenti.
Era una cosa delicata da dire, per la sua famiglia era passato da single a quasi sposato in meno di una notte…
Sua madre era facile da convincere, ma con suo padre era tutta un’altra storia. Sebbene Kevin Sr. volesse un bene immenso ai suoi figli era, da sempre, un padre molto severo ed esigente. Forse Nick poteva tralasciare la parte sessuale della questione. In ogni caso doveva procurarsi un’arma segreta, un modo per far capire a suo padre che non stava scherzando e, che le sue intenzioni verso Miley erano più che serie: sapeva già cosa fare.
Arrivò di buon ora a casa Jonas e suonò il campanello, mentre con una mano nella tasca stringeva il suo asso nella manica.
Sua madre venne ad aprigli ancora in vestaglia.
-Nick?-era sorpresa.
-Ciao mamma-disse lui, entrando in casa fischiettando e esibendo un sorriso a trentadue denti.
-Come mai sei così allegro?-Denise seguiva attentamente il figlio per tutta la cucina.
-Papà è già sveglio?-il ragazzo mise su il caffè.
-E’ successo qualcosa di importante amore?- sua madre non si dava per vinta.
-Vi devo parlare-le ripose Nicholas, voltandosi a guardarla, poi il suo sguardo si posò sulle frittelle che cocevano in pentola –non è che posso fermarmi a colazione?-
Dieci minuti dopo, Nick era seduto di fronte a due ansiosi Kevin Sr. e Denise.
Nicholas andò subito al punto.
-Allora vi ricordate che un po’ di tempo fa Miley era venuta a pranzo da noi? Bene io e lei ci siamo riavvicinati-
-In che senso scusa?-suo padre sembrava perplesso: scrutava attentamente il figlio in cerca di risposte.
-Stiamo assieme-
Ci fu un momento di imbarazzante silenzio che Nicholas aveva già previsto.
-Lei non stava con quel Liam amore?-sua madre era perplessa, ma sorrideva.
Buon segno.
-Non più. Lei lo ha lasciato per me-
Mentre pronunciava quella frase il volto del ragazzo traboccava di felicità: Miley aveva scelto lui!
-Ok-suo padre parve riprendersi –cosa farete adesso?-
Nick prese un respiro profondo, sapeva che quello che stava per dire avrebbe cambiato ogni cosa.
-Voglio sposarla-
  

Ciao! Nuovo capitolo! :D
Do you like it?
Allora manca solo un capitolo e poi un epilogo e, purtroppo, anche questa ff nileyosa sarà conclusa.
Kiss
FrancyF

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Capitolo 16
*** Husband & Wife ***


 Miley portava la sua nuova dog-tag, orgogliosamente al petto.
Era tipico di Nicholas coglierla alla sprovvista e sorprenderla, ma quando quella mattina si era presentato a casa sua e le aveva consegnato la collana con un anello di fidanzamento che penzolava vicino alla piastrina, la ragazza non aveva creduto ai propri occhi.
Non  c’era stato neanche bisogno di annullare il vecchio matrimonio di Miley. Era bastato non inviare i vecchi inviti e crearne di nuovi.
Con grande sorpresa di entrambi, i genitori di Miley non avevano opposto la benché minima resistenza, per loro contava solamente la felicità della loro prima figlia e Nick continuava a ringraziarli da giorni.
 
Miley non si era mai sentita così eccitata in vita sua. Se pensava che, pochi mesi prima, era quasi impazzita per accontentare Liam e organizzare il loro matrimonio, adesso sentiva che Nicholas le avrebbe dato tutto quello che avesse chiesto.
-Colombe?-sbuffò Nicholas gettandosi a peso morto sul divano di casa Cyrus. Quello era decisamente troppo, aveva acconsentito per i trecento invitati e per la torta a sei strati, ma le colombe erano fuori questione.
-Non se ne parla proprio!-
-Perchè no?-Miley era sofferma dalle carte dei preparativi.
-Perché è ridicolo amore! Vuoi davvero tenere cinquanta colombe chiuse in una gabbia per più di un’ora solo per farla volare per due minuti?-
-Oh Dio Nick non fare il melodrammatico! La gabbia è una voliera per uccelli e poi potranno volare quanto vorranno!-
Nick alzò gli occhi al cielo.
-Ma…-
-Papà!-
-Oh ma andiamo molto matura! Chiedi aiuto a tuo padre!-
Il signor Cyrus alzò gli occhi dalla pagina sportiva.
-Suvvia bocciolo. Il ragazzo ha ragione mica possiamo ordinare cinquanta colombe?-
-Insomma credo che dovremmo pensare prima alle cose davvero importanti come la chiesa per esempio, non abbiamo ancora deciso in quale stato sposarci!- gracchiò Nick insistentemente.
-Già fatto amore!-Denise, che fino a quel momento era rimasta concentrata sugli inviti, prese parola –zio Josh si è offerto personalmente di celebrare il vostro matrimonio nella chiesa in cui si sono sposati Kev e Dani-.
Almeno una questione era risolta.
 
Nick non si era mai sentito così nervoso in vita sua, neanche la prima volta in cui si era esibito a Broadway. Gli veniva da vomitare. Non sapeva nemmeno il perché dato che Miley era straordinaria per lui. Era il suo tutto.
Si guardò allo specchio, mentre un Joe, ancora più nervoso di lui, cercava di allacciarli il papion.
Non riusciva a crederci: la sua vita era cambiata in quell’ultimo anno. Era diventato un uomo e aveva accanto a se la donna più straordinaria dell’universo.
-Ehi Nicky-Frankie comparve dalla chiesa –ci sono i nonni!-
Fran Miller spingeva amorevolmente suo marito Jerry, sulla sedia a rotelle.
Nicholas sorrise. Era un sorriso forzato, nonostante la giornata di festa.
Si inginocchiò per guardare suo nonno dritto negli occhi: il tumore lo stava lentamente divorando e, mesi di cure disperate, avevano reso Jerry solo più debole. Fran si allontanò con i nipoti per lasciali da soli.
-Sono così fiero di te ragazzo mio-
-Grazie-
Erano tutti e due imbarazzati.
-Prenditi cura della nonna Nicholas-
Il cuore del ragazzo fece un tuffo. Non voleva essere triste il girono del suo matrimonio. Avrebbe voluto urlare. Ma non sarebbe servito. Sapeva che a suo nonno restava poco da vivere.
-Be oggi è il tuo giorno ragazzo. Va all’altare e sposa quella ragazza avanti. Io sono qua per te-
 
Miley non c’è la faceva più: sua madre aveva pianto dal viaggio di andata fino all’arrivo in chiesa.
-Andrà tutto bene amore ne sono certa-Tish la aiutò a scendere dalla limousine.
 -Lo so mamma!- sbottò Miley –cosa diavolo vuoi che vada storto? E’ un matrimonio non un funerale!-
Ci fu una scroscio di applausi e una risata generale, Frankie e Noah erano davanti a tutti gli invitati.
Miley gli sorrise.
Non la smetteva di sorridere, Nick era lì, davanti a lei, vestito di tutto punto e la stava aspettando all’altare. Ovviamente il vestito di Nicholas era troppo bello e Miley ringraziò con un rapido sguardo Danielle, seduta nelle prima file: di sicuro la paziente cognata aveva aiutato il suo promesso sposo nella scelta dell’abito.
Quando Miley arrivò davanti all’altare, dovette lottare parecchio con suo padre, che non voleva proprio lasciarle il braccio.
 
-Miley-Nick non aveva ancora iniziato a parlare che Miley sentì le lacrime scorrerle lunghe le guance –ti ringrazio di avermi permesso di fare di nuovo parte della tua vita. Ti amo e, di sicuro, non ho mai smesso di amarti. Sai non credevo che saremmo arrivati a questo punto. Dire che sono felice è riduttivo. Certo che sono felice, sono di fronte all’unica donna che amo, come potrei non esserlo? Mils sei tu il mio tutto. Solo vicino a te mi sento completo-.
-Ti amo- Miley lo fissò intensamente con i suoi occhi zaffiro– sai molti dicono che è impossibile trovare il Principe Azzurro al primo colpo, ma io c’è l’ho fatta. Io ho trovato te. Ed è incredibile pensare che quel ragazzino di cui mi ero innamorata a soli tredici anni, adesso stia per diventare mio marito-
Erano marito e moglie: erano una cosa sola ormai.
 
Le note di “Wedding Bells” risuonavano nell’aria, mentre Nick e Miley compivano il loro primo ballo come marito e moglie.
-Non è una scelta un po’ fuori tema Nicky?-
-No- Nick abbassò lo sguardo, colpevole. Eccome se lo era! Ma, dopotutto quello che aveva fatto per riavere la sua Miley indietro, questa canzone di ripicca ci voleva.
-Quindi, un giorno, diremo al nostro futuro figlio che, alle nostre nozze, abbiamo ballato, su un pezzo che parla di un cuore infranto?-
-No gli diremo che abbiamo ballato sopra il pezzo che ci ha fatto riavvicinare-
Miley sorrise, appoggiando la sua testa sulla spalla del marito.
-Tuo padre ci sta ancora fissando?- chiese Nick.
-Si-la ragazza scosse la testa. Aveva lottato parecchio per far allontanare suo padre dalla pista da ballo e poter ballare con Nicholas.
-Ti amo Mils lo sai?-
-Si- lei lo baciò–l’hai appena dimostrato a oltre duecento persone-.
Il ragazzo rise, mentre la sua mente ripercorreva le frasi precedenti: un figlio.
-Ehi Mils? Tu vuoi un figlio da me?-
Lei lo fissò negli occhi: diavolo era bellissima.
-Ti sei rincitrullito? Avete già preso tre giorni da tour per il matrimonio!-
-Si ma oggi è già l’undici giugno amore! Kev, Joey e io avremmo finito con il tour a inizio luglio e allora potremmo provarci…-
Miley scosse la testa, ma dal suo sorriso Nicholas sapeva già di averla avuto vinta.
Non disse niente però; si limitò a baciarla e ad avvicinare la sua testa alla sua: gli occhi blu di Miley che penetravano i suoi.
Nick era felice. Dopo sei anni, lo era davvero.



Finalmente sis! <3
Si sono sposati quei due carciofoni!
mamma mia quanto è ironico (e deprimente) postare questo capitolo il 19 dicembre, quando è finito tutto e si è complicato ancora di più. Sono già 5 anni, ma riusciranno a venirne a capo? Io spero di si per Nicky e Mils.
Manca solo l'epilogo sis e poi anche qusta ff sarà conclusa.
Ci vediamo LUNEDI' 24 dicembre, perchè poi parto per le vacanze.
Voglio ringraziare di cuore tutte voi che mi avete sostenuto e avete recensito ogni singolo capitolo.  <3
Kiss and love
FrancyF

PS auguroni a Kev e Dani che fanno 3 anni di matrimonio, perfortuna qulcuno che ama e resiste  <3

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Capitolo 17
*** Epilogue- 12 years later ***


Gli ormai trentaduenni, Nick Jonas e Miley Cyrus, erano appena arrivati a Central Park, New York City, per passare una tranquilla domenica in famiglia.
-Nate da bravo aiuta tuo padre a stendere la tovaglia!-
Il primogenito obbedì.
Miley mise sulla tovaglia i panini e le insalate e tutti e sei i membri della famiglia si sedettero sul prato a mangiare.
Nick respirò l’aria a pieni polmoni: era appena tornato dal tour con i suoi fratelli e adorava stare in pace con Miley e i bambini. Soprattutto in un giorno speciale come quello.
-Ehi ragazzi vi ricordate che giorno è vero?-
-Si è il mio compleanno!-gridò Nate, mostrando un sorriso identico a quello della madre –oggi compio undici anni!-
Tutti sorrisero.
Nick e Miley si scambiarono uno sguardo di intesa: tutti i fans e i famigliari avevano sempre detto che erano predestinati a passare il resto della loro vite assieme, e avevano ragione: il loro primogenito era nato proprio a mezzanotte dell’11 giugno, un anno dopo del loro matrimonio.
-Si è vero, ma oggi è anche l’anniversario di matrimonio mio e di vostro padre- intervenne Miley, mentre aiutava Hope di tre anni, la più piccola dei suoi quattro figli e l’unica femmina, a mangiare.
Jordan, dall’alto dei suoi sei anni, sbuffò.
-Lo sappiamo c’è l’avrete raccontata mille volte quella storia!-
Nate e Hope risero.
Christian rimase in silenzio, con, in volto, broncio tipico di suo padre. Si rigirava fra le mani una dog-tag identica a quella dei genitori.
-Non hai fame Chris?-
Nicholas mise un braccio intorno alla spalla del figlioletto e lo attirò a se’.
Gli occhioni azzurri del più piccolo dei suoi figli maschi lo scrutarono pensierosi. Era identico a Nick, tranne che per gli occhi. Per il resto quel piccolo bambino di cinque anni aveva ereditato tutto dal padre.
Mentalmente Christian non dimostrava affatto i suoi cinque anni, anzi il doppio.
-Mi fa’ male la pancia-Chris osservò tristemente Jordan che si era già ficcato in bocca tre panini e stava litigando con Miley per avere il permesso per un quarto.
-Non puoi non mangiare amore-Miley gli porse un panino e Chris lo addentò per poi mangiarne giù qualche boccone.
Nick sospirò. Non si era ancora abituato a considerare suo figlio malato. Chris non aveva il diabete, ma l’alfa 1; una malattia al fegato e allo stomaco dovuta a delle carenze persistenti di proteine. Ci si poteva convivere, ma non c’era una cura.
Nick baciò la testolina del figlioletto.
Per fortuna Nate e Jordan lo tirarono su di morale, invitandolo a giocare a football.
Nicholas si sorprese di quando fossero diventati più grandi e forti i suoi figli in soli tre mesi di assenza, soprattutto Nate, che con i suoi undici anni, stava davvero crescendo a vista d’occhio.
Li raggiunse anche Chris, così Nick si sedette nuovamente a fare un po’ di compagnia alle su donne.
Miley stava facendo la treccia a Hope, ma quando la bimba vide il padre sedersi corse in braccio a lui.
Nick la strinse a se’.
-Come sta la mia principessa oggi?-
Le fece il solletico e Hope rise di cuore.
C’era voluto più di un anno per convincere Miley a provare ad avere un quarto figlio, ma Hope era una bambina stupenda e ripagava Nick di tutte le attese per avere una femmina.
Poi dedicò la sua attenzione alla moglie, mettendole un braccio intorno alle spalle e attirandola a se’.
-Hai deciso cosa fare l’anno prossimo Mils?-
-No- lei appoggiò la testa sul petto di Nick–non ne sono del tutto sicura. Non vado in tour da quando è nato Jordan e mi fa paura un po’ paura lasciarli-
-Si, ma io ho già badato a loro mentre tu eri ha girare i tuoi film!-
Miley si mise seduta a gambe incrociate sul prato, osservando i figli giocare a football.
Nick permise a Hope di arrampicarsi su di lui, prima di riprendere la conversazione.
-Allora?-
-Allora che?!-Miley non distolse lo sguardo, ma Nick la conosceva troppo bene.
Attento a non far cadere Hope, abbracciò da dietro Miley, facendola ridere.
-Hope tuo padre sa come corromperci! Non dare mai retta agli uomini combinano solo dei gran casini!-
-Non è vero!- brontolò Nick –e comunque Hope non frequenterà gli uomini fino ai trent’anni-
Miley cercò ancora una volta di sviare l’argomento: Jordan si stava azzuffando con Christian.
-Jordan lascialo!- Nick si alzò per separarli.
-Tuo fratello li istiga troppo-borbottò Miley, mentre lanciava occhiate di rimprovero ai maschi di casa.
Nicholas borbottò qualcosa, ma sapeva che Miley aveva, come sempre, ragione: Joe adorava i suoi nipoti e li viziava in tutto e per tutto.
Finalmente Miley si decise a parlare.
-Pensavo di fare un mini tour solo negli States. Mi aiuterà a staccare un po’-
Nick la baciò: per una volta avrebbe avuto i bambini tutti per se’.
-Be mi sembra un’ottima idea-
Sua moglie gli lanciò uno sguardo perplesso, ma Nick le lanciò uno sguardo rassicurante.
Guardò l’orologio.
-Ragazzi dai andiamo!-
Nate, Jordan e Christian li raggiunsero.
Mentre tutti mettevano nel cestino gli avanzi del pic-nick, Nicholas scattò una foto.
Erano tutto così perfetto. Aveva dei figli stupendi, fatti con l’amore della su vita.
-A che pensi papà?-Jordan gli prese la mano, mentre attraversavano Manathan, diretti alla macchina.
Lui e Miley si scambiarono uno sguardo pieno d’amore.
-A niente macho. Pensavo a quanto sono fortunato ad avere tutti voi- .


Va bene sis eccoci giunti all'epilogo di questa mia (ennesima) fan fiction su Niley!
Prima di tutto vi ringrazio di cuore per aver seguito la mia storia. Siete mitiche!
Un grazie speciale a chi ha rencesito:
niley11, SissiG, x11nightsinJune, YayMe, Aliss_Jonas, _laliterandniley_, Marty1106. June11th2006, nileylove e cecif.
Buon Natale e felice Anno Nuovo.
FrancyF

PS molti di voi mi hanno chiesto se scriverò altre storie. Al momento sono un po' bloccata perchè ho iniziato a fare la mia tesina per la maturità. Forse inizierò a febbraio/marzo, quando l'avrò finita, ma non vi prometto niente. Credetemi dispiace anche a me perchè stavo scrivendo sia storie sui Niley/Jonas sia storie su altre cose, ma la quinta liceo è allucinante. 


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