Paura d'amare di ARCOBALENO_ (/viewuser.php?uid=229991)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IL COMPLEANNO ***
Capitolo 2: *** L'INCUBO ***
Capitolo 3: *** L'INCONTRO ***
Capitolo 1 *** IL COMPLEANNO ***
IL COMPLEANNO
Benji aveva appena finito gli allenamenti, si stava dirigendo negli spogliatoi quando
un nuovo compagno di squadra gli appoggiò una mano sulla spalla facendogli
gli auguri di buon compleanno. Lui lo guardò storto e gli rispose:
-Io non festeggio il compleanno da quattro anni, comunque grazie-poi si voltò e se ne andò.
Un quarto d'ora più tardi entrò in casa, si diresse verso
il telefono per ascoltare la segreteria, trovò i messaggi di sua madre e di sua sorella.
Dopo averli ascoltati e cancellati salì le scale dirigendosi verso il bagno;
voleva rilassarsi e prepararsi mentalmente in vista di quello che lo aspettava
quella sera. Si preparò a fare un bagno e, non appena la vasca, fu pronta Benji ci entrò;
Lentamente sentì i muscoli rilassarsi e, finalmente non pensò più a nulla.
Ormai era ora di prepararsi e con un pò di dispiacere uscì dall'acqua.
Doveva vestirsi e andare a casa dei suoi per festeggiare.
Benji, da quattro anni odiava festeggiare il proprio compleanno però,
per non deludere sua madre, ogni volta si armava di santa pazienza e ci andava.
Ad un certo punto, mentre guidava, ricevette una telefonata che lo distolse dai suoi
pensieri.
Benji rispose- Ciao mamma sto arrivando- Katrin (così si chiamava sua mamma) disse
-Ciao tesoro sono felice che tu stia arrivando,sbrigati che manchi solo tu e
stai tranquillo ho invitato solo i tuoi vecchi amici-
Benji fece un sospiro di sollievo- Grazie, lo sai che non vorrei venirci ma non
voglio deluderti.Comunque non mi va si stare da solo; almeno non
stasera-
Sentì la madre emettere un singhiozzo e se ne rattristò-Va bene mamma ci
vediamo fra un pò ciao-
Katrin concluse la telefonatta dicendo- Ok tesoro no correre-
Katrin, sapeva bene cosa stesse passando il figlio e cercava in tuti i modi di dargli
una mano ma, in questi quattro anni,nulla era stato efficacie. Lei sapeva bene che
a suo figlio non andava di festeggiare ma sapeva ancora meglio che, per Benji era meglio trascorrere quella giornata insieme agli altri.
Mezz'ora dopo Benji parcheggiò la sua auto davanti alla villa dei gentori.
Scese dalla macchina, venne ad aprirgli il maggiordomo che abitava a villa Price.
Appena mise piede in casa Katrin corse ad abbracciarlo e gli domandò
-Ciao tesoro, quanto tempo è che non ci vediamo?-
Benji l'abbracciò a sua volta- Ciao mamma, sono passati solo tre mesi, non sono poi
così tanti- sentendo la voce del ragazzo, gli invitati li raggiunsero nell'ingresso.
C'erano tutti: Holly e Tom, Bruce e Patti, Johnny e Paul, i gemelli Derick,
Ami e Jenny,Julian, Patrick e Danny, Ed e Alan, Evelin e Clifford, Philip e Ted,
il suo vecchio allenatore ed infine il severo Mark con sua sorella Elizabeth
che fu l'unica a fargli gli auguri.
Dopo i saluti, mentre raggiungevano la sala dove avrebbero cenato, Benji notò la
presenza di una nuova ospite.Katrin notando lo sguardo del figlio non perse tempo e la presentò
- Ragazzi lei è Mia un'amica di Elizabeth. Visto che passava da queste parti
l'ha invitata-tutti la salutarono con sorrisi e presentazioni,
Katrin le indicò il posto vuoto vicino a Benji:poteva sedersi lì.
La cena trascorse tranquilla, tutti parlavano fra di loro ma Benji non partecipò
a nessun discorso; era perso nei suoi tristi e malinconici pensieri.
Ad un certo punto però, Mia chiese al festeggiato- Benji perché non partecipi?
Per te dovrebbe essere un giorno felice!- Benji la guardò e in quegli occhi
blu scorse una sincera curiosità che gli riportò alla mente il triste e malinconico ricordo di una persona.
All'improvviso si alzò dicendo-Scusate devo assentarmi un momento-
non appena Benji fu a distanza di sicurezza Holly le disse- Mia, ormai Benji non
festeggia più il compleanno da quattro anni- lei lo guardò confusa e lui continuò
-Senti il motivo non te lo posso spiegare, ma non fargli più domande del genere se non
vuoi che scoppi un rissa, per favore telo sto dicendo come amico-
lei gli fece un cenno di assenso con il capo appena in tempo prima che Benji tornasse. La cena
trascorse trenquilllamente e, dopo il dolce, gli invitati rimasero a chiacchierare ancora un
pò. Poi pian piano tornarono tutti a casa fino a quando non toccò a Benji. Si
avvicinò a sua madre e a sua sorella e le abbracciò forte entrambe.
Durante il tragitto ripensò a sua madre; Negli ultimi quattro anni era invecchiata tanto
e non solo fisicamente. Prima non era così ansiosa e il suo bel volto era molto più rilassato.
SALVE CARI LETTORI
Spero che questo capitolo ora che è stato modificato e sistemato vi piaccia di più ^_^
P.S: Scusate non sono una persona di molte parole XD
ARCOBALENO_
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Capitolo 2 *** L'INCUBO ***
L'INCUBO
Benji era appena sceso dalla macchina e si stava dirigendo verso il portone di casa
quando sullo schermo del suo BlackBerry apparve un messaggio; era di sua sorella
e diceva " Mi dispiace per Mia ma lei non sapeva nulla. E' stata colpa mia, scusa
fratellone" Benji le rispose che non era successo niente e che non ce l'aveva ne con
lei ne con Mia anzi quella ragazza gli stava simpatica.
Dopo essere entrato in casa salì le scale dirigendosi in camera sua dove si tolse i
vestiti e si mise il pigiama pronto per andare a dormire.
Quasi immediatamente iniziò un brutto temporale con tuoni, fulmini e rimbombi.
Benji odiava i temporali perché gli ricordavano quel maledetto giorno.
Ci mise un pò di tempo per addormentarsi e quando lo fece iniziò a sognare.
"- Benji ho le doglie, dobbiamo andare all'ospedale-" Era una notte buia e Clara
aveva iniziato ad avere le doglie, Benji l'aveva messa in macchina ed era partito per
l'ospedale ma proprio mentre accendeva il motore incominciò a piovere più forte.
Si stavano dirigendo all'ospedale, i dolori che aveva Clara aumentavano, allora Benji
pigiò il piede sull'acceleratore; all'improvviso si sentì un forte rombo di tuono dopo
di che Benji non sentì più nulla. "
Si svegliò zuppo di sudore, il suo sguardo non era mai stato così assente. Si alzò,
forse un pò d'acqua sul viso avrebbe potuto farlo stare meglio. Si lasciò cadere
su una poltrona prendendosi la testa tra le mani.
" Non ne posso più. Quest'incubo mi perseguita da quattro anni ormai, lo so è stata
colpa mia, non dovevo pigiare sull'acceleratore a quel modo; ma lei stava male e io
non volevo vederla soffrire. Alla fine sto soffrendo come un cane e credo che lei
non mi abbia perdonato: vorrei solo sparire così non farei più del male a nessuno."
Questo era quello che pensava, torturandosi da morire perché si incolpava
dell'accaduto. Tutti, compresi i genitori di Clara, gli avevano detto che non era stata
colpa sua, che era stato un incidente ma lui non riusciva a darsi pace.
Mentre entrava nel suo appartamento Mia pensava a Benji:
" E' proprio un bel ragazzo ma è così misterioso"
Lo aveva appena conosciuto e già le sembrava di provare qualcosa per lui:
il grande SGGK della Germania e del Giappone.
Salì in bagno e si fece una doccia veloce per poi andarsene a letto.
Il sonno però non ne voleva sapere di arrivare così, mentre continuava ad agitarsi tra le lenzuola, i suoi peensieri corsero alla serata appena trascorsa.
"Questa sera mi sono divertita da morire, ho conosciuto delle persone davvero
simpatiche come Patty e Tom. Holly mi ha chiesto perché sono venuta a Nankatsu
e io gli ho risposto che mi ero trasferita per motivi medici. Poi ho conosciuto anche il
fratello maggiore di Beth ..." appena pensò a Benji le sue guaance divennero leggermente rosse
" E' davvero un bel ragazzo non c'è che dire: ha le spalle larghe e
muscolose e , un torace da far paura, per non parlare poi dei capelli e degli occhi;
ma quello che mi incuriosisce di più in lui è il suo carattere. E' una persona riservata
e chiusa, un pò misteriosa e con un gran vuoto in quei grandi occhi neri. E' silenzioso
e penso che, anche se ha tanti amici, si deve sentire solo , povero Benji"
quel volto triste e malinconico ma allo stesso tempo bello
da mozzare il fiato si insinuò nei suoi pensieri. Mia si addormentò col il sorriso sulle labbra felice di aver trovato tanti nuovi amici.
Benji, dopo essersi svegliato di soprassalto, non riuscì più a prendere sonno, ripensò alla serata trascorsa a casa dei genitori:gli venne in mente Mia
" Devo ammettere che è una bella ragazza. E' alta per per essere una ragazza. Ha i capelli molto lunghi neri e, quei occhi blu, mi hanno ricordato Clara.
Mi sembra di sentire il suo
profumo, un profumo che sa di lavanda, è una ragazza simpatica; penso che sia dolce ma un po' troppo impicciona per i miei gusti" Riflettè anche sul
comportamento di sua madre "Appena ha visto che ho rivolto lo sguardo verso Mia si è sbrigata a presentarla, ahahahahahahahah che mamma"
e con quel pensiero chiuse gli occhi senza però riuscire a prendere sonno.
SALVE A TUTTI
Spero che questo capitolo vi piacca. Grazie per aver letto la mia storia e spero che vi sia piaciuta.
P.S: Scusate non sono una persona di molte parole ^_^
ARCOBALENO_
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Capitolo 3 *** L'INCONTRO ***
L'INCONTRO
Benji prese la sua porches e si diresse al campo di
allenamento della Nazionale Giapponese in previsione del ritiro:
tra un anno ci sarebbe stato il Mondiale di calcio.
Parcheggiò la macchina ed entrò nel grande palazzo dove salutò gli
addetti ai lavori e il mister, entrò negli spogliatoi dove si trovavano già
i suoi vecchi compagni che lo salutarono
- Ciao Benji -lui si voltò e li salutò a sua volta con un sorriso di
circostanza, quella mattina non gli andava proprio di sorridere
dopo la notte appena trascorsa. Finirono di cambiarsi e raggiunsero
il campo dove iniziò una sessione d'allenamento dura; si
sottoposero a dei test di valutazione per partire tutti dallo stesso
livello. Appena finito l'allenamento il mister Parson li richiamò per comunicare loro i risultati dei test
- Salve ragazzi ho i risultati; direi che siamo a buon punto-
il mister fece girare i fogli e aspettò che i ragazzi finissero di leggere prima di congedarli e rimandarli negli spogliatoi.
I giocatori si fecero una doccia e visto che mancava ancora un po’ di tempo, si misero a chiacchierare fra di loro.
Benji, che aveva rivolto lo sguardo incuriosito su una farfalla dalle ali blu posata sul davanzale della finestra,
ascoltò le chiacchiere degli amici ma non prese parte alla conversazione perché in poco tempo si era addormentato.
Il tempo passò in fretta e, quando Holly si accorse che era ora di andare,
lasciarono tutti in fretta lo spogliatoio: Tutti tranne uno
-Ehi Benji - non ricevendo alcuna risposta rientrò nello spogliatoio dove sentì qualcuno parlare,
allora cauto si avvicinò ad un armadietto e si sentì sollevato nel constatare che,
a fare quel rumore, era stato Benji.
Gli si avvicinò pian piano e lo scosse per svegliarlo. L'SGGK aprì gli occhi di colpo;
Il suo volto lasciava trapelare tutta la stanchezza accomulata per la notte quasi insonne sommata alla fatica degli allenamenti
- Grazie Holly, ora mi vesto e vado a casa, salutami gli altri- il capitano lo guardò e gli rispose
- Ok te li saluto, mi raccomando cerca di riposare altrimenti ti ammalerai-
detto questo il capitano uscì dallo spogliatoio
accompagnato dalle risate del portiere.
Mia era appena rientrata a casa dal lavoro quando sentì squillare il telefono
- Si pronto sono Mia Mischizuki chi parla?- dall'altra parte della cornetta sentì un colpetto di tosse
-Buona sera Sig.na Mischizuki sono la manager della Nazionale Giapponese e volevo chiederle se poteva fare un servizio fotografico alla squadra-
lei ci riflettè un attimo poi rispose
-Si, va bene se facciamo direttamente domani mattina?Mi scusi ma lei, per caso, non è Patty Gatsby?-
dall’altra parte arrivò una risposta immediata
-Si perfetto facciamo direttamente domani mattina e si sono io Mia, volevo vedere quanto tempo ci mettevi a riconoscermi-
sentì una risata a cui si unì dopo qualche istante
-Ahahahahah, si va bene ciao Patty- e lei le rispose
-Ok ciao Mia- appena messa giù la cornetta iniziò a saltare dalla gioia per la bella notizia ricevuta.
Benji, quella mattina, si era svegliato di nuovo bagnato fracido.
Aveva svolto la solita routine di tutti i giorni fino all’entrata del Parcheggio.
Era sceso dalla macchina a testa bassa e, non si era accorto, che stava andando a sbattere contro a qualcosa
… o meglio a qualcuno
-Scusa non ti avevo visto- abbassò lo sguardo e incrociò gli occhi blu profondi di Mia
-Ah ciao Mia, scusa ancora non ti avevo visto, ti sei fatta male? Ma cosa ci fai qui?- lei gli sorrise e fu
contenta del fatto che le stesse dando una mano per aiutarla ad alzarsi
-Non ti preoccupare non mi sono fatta male . Io sono una fotografa e Patty mi ha chiesto se potevo farvi un un servizio fotografico-
lui la guardò sorpreso
-Ah quindi fai la fotografa, bel mestiere complimenti- mentre chiacchieravano sentirono alle loro spalle una voce femminile
-Mia e Benji meno male che siete arrivati, mancavate solo voi- si voltarono e risposero in coro
-Scusaci per il ritardo Patty- seguirono la ragazza all'interno dell'edificio lungo corridoio, verso il set fotografico.
Dopo un paio d’ore passate a scattare fotografie fu richiesta l’ultima di gruppo. Si misero tutti in posa e, per uno sfortunato caso, Bruce capitò vicino a Benji;
Lo sbadato giocatore della New Team inciampò, facendo cadere
Benji su Mia in una posa un po’ imbarazzante. Si rialzarono subito e Benji guardò torvo Bruce che si spostò immediatamente dal posto in cui si trovava.
Appena la foto venne scattata, Mia raccolse immediatamente le sue cose per poi lasciare il set di corsa;
Si sentiva in imbarazzo per la figura rimediata con Benji;
Invece i ragazzi avevano ripreso gli allenamenti
-Bruce sei un idiota hai fatto vergognare a morte quella povera ragazza, STUPIDO!!!- Patty sgridava Bruce mentre gli altri ridevano come matti;
Più laragazza andava avanti e più Bruce diventava rosso come un peperone per la gioia dei compagni di squadra,
Benji invece se ne stava in disparte a pensare a quello che era successo qualche ora prima …
SALVE A TUTTI
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come gli altri
e che continuerete a seguire la storia e a recensirla,
grazie a chi ha letto e recensito la mia storia.
Ciao a tutti e un bacio da
ARCOBALENO_ ^_^ |
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