GossipOneD

di zjamsglances
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** The game's beginnig!! ***
Capitolo 3: *** Be careful!! ***
Capitolo 4: *** From this moment you have my trust ***
Capitolo 5: *** Less one!! ***
Capitolo 6: *** I can't feel emotions ***
Capitolo 7: *** A chance,maybe... ***
Capitolo 8: *** It was a pleasure to meet you,Alexandra ***
Capitolo 9: *** The truce is over,Malik. ***
Capitolo 10: *** You.Are.Beautiful.And.Mine ***
Capitolo 11: *** I used to think that I was better alone ***
Capitolo 12: *** Can't believe the words came out of your mouth ***
Capitolo 13: *** After pain and suffering,the true finally ***
Capitolo 14: *** I was wrong and I regret it... ***
Capitolo 15: *** "The storm" ***
Capitolo 16: *** Tell me a lie ***
Capitolo 17: *** Fear... ***
Capitolo 18: *** Everything was clearer ***
Capitolo 19: *** She was the first true love of my life ***
Capitolo 20: *** Chess-dreams ***
Capitolo 21: *** The meeting ***
Capitolo 22: *** Cheating ***
Capitolo 23: *** Desire or love? ***
Capitolo 24: *** Leaving and tears ***
Capitolo 25: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***





-E’ perfetta.- disse uno dei manager,vedendo scorrere sullo sfondo di quel computer le foto di una ragazza,all’apparenza diciottenne.
Aveva dei lunghi e lisci capelli castani,lasciati cadere su una spalla,due occhi color ghiaccio che avrebbero stregato chiunque,la pelle chiara e liscia come la neve e un sorriso da favola,che metteva in mostra la sua dentatura perfetta.
Sembrava una ragazza per bene,socievole e simpatica,che non avrebbe dato problemi ma sarebbe stata al gioco.
E in parte avevano ragione.
-E ha anche una bellissima voce.- disse un altro,aprendo un’altra finestra sul desktop e premendo il pulsante play.
Partì una canzone,intonata da una soave voce femminile,appartenente a quella ragazza.
Era una cantante e una modella,bella e carismatica,e questo la rendeva una delle ragazze più invidiate del pianeta,ma anche la più amata.
-Siete sicuri che funzionerà??- si accertò Paul,affiancando i colleghi e osservando attentamente il viso di quella ragazza.
Le sembrava adatta proprio a quel ruolo,ma era comunque preoccupato per quel segreto che avrebbero dovuto mantenere,facendolo sembrare realtà.
Più le immagini scorrevano e più l’ansia lo assaliva.
Si chiedeva come l’avrebbero presa i ragazzi,soprattutto il diretto interessato,ma poi pensò che loro ormai ci erano già abituati,quindi non ci diede tanto peso.
L’unica domanda che riusciva a porsi era “Manterrà il segreto?? E lui come affronterà questa situazione??”
Sapeva che era un ragazzo molto fragile e sensibile,che non sapeva mentire e la sua preoccupazione aumentava.
-Certo che funzionerà. E’ una bellissima ragazza,con una voce stupenda e tanto talento. Ha anche avuto dei ruoli in qualche film,quindi saprà sicuramente recitare e fingere come una vera attrice. Inoltre ha ammesso alla tv di essere una directioner,e ciò è un punto a nostro vantaggio visto che molte directioner già la amano e la considerano un idolo. Filerà tutto come i piani,fidati.- disse il primo manager,un omone grande e grosso che dava l’impressione del boss.
Paul sospirò e guardò per un’ultima volta lo schermo di quel computer.
Si,aveva ragione,ma l’ansia lo assaliva: ormai quei ragazzi erano diventati come dei figli per lui,e dover comunicare per l’ennesima volta ad uno di loro che avrebbe dovuto fingere lo metteva a disagio.
Ma inoltre quando avevano deciso di diventare delle superstar sapevano che sarebbero andati in contro a varie difficoltà e sacrifici,che non sarebbero stati più liberi di decidere per se stessi.
In fondo sapeva che era la cosa giusta,sia per loro e il loro successo,sia per lui.
Avrebbe lasciato quei ragazzi verso la fine di quell’anno per dedicarsi alla sua famiglia,e di certo non poteva farlo senza un ricco stipendio alle spalle.
Sospirò nuovamente e si avvicinò lentamente alla porta.
-Vado a chiamarlo.- disse,per poi dileguarsi nei corridoi di quell’immenso edificio.
 
-Quindi vuoi dire che dovrò mentire anche io come loro??- disse il riccio,puntando Zayn e Louis.
Paul sospirò e gli mise una mano sulla spalla,per confortarlo.
Lo guardò dritto negli occhi,notando rabbia,e volle con tutto il cuore rispondergli che se non voleva avrebbe potuto non farlo,ma sapeva che non poteva.
Abbassò lo sguardo,per non dover vedere l’espressione infuriata del ragazzo di fronte a se e riprese a parlare.
-Sarà per un breve periodo di tempo,poi ti prometto che questa storia finirà e tu sarai libero di fare le tue scelte.- disse per confortarlo,anche se sapeva che non era così.
Sarebbe passato più di un breve periodo di tempo,ma sicuramente,se Harry lo avesse saputo,non avrebbe mai accettato quella ridicola proposta.
-Hai detto così anche a Louis,e invece è passato un anno. Non mi va di mentire alle mie fans,non se lo meritano. Soprattutto non mi va di mentire,non ne sono capace.- disse Harry,alzandosi dal divano dove era seduto e versando dell’acqua in un bicchiere,che bevve tutto in un sorso.
-Con Louis c’è stato qualche problema poiché ormai le fans si erano abituate a Eleanor e non abbiamo potuto fare come se niente fosse. Ti assicuro che con te sarà diverso,e appena questa storia sarà finita sarete liberi di scegliere per voi stessi.- disse Paul,cercando di persuadere Harry,anche se prima avrebbe dovuto convincere se stesso.
-E se anche con me andrà a finire così?? Dovrò stare al gioco per sempre e magari sposarla?? No,non ho intenzione di sposare una ragazza che non amo. Perché non posso fare le mie scelte come Liam??- sbottò il riccio,poggiando violentemente il bicchiere sul ripiano della cucina e indicando Liam,appoggiato alla parete.
Paul sospirò nuovamente e guardò negli occhi Harry,trovandone solo rabbia e disapprovazione.
Come biasimarlo,avrebbe dovuto mentire alle sue fans,alla sua famiglia,a se stesso,al mondo intero.
Si voltò verso gli altri ragazzi,che erano rimasti seduti sul divano,intenti ad assistere alla scena.
Louis annuì,facendogli intendere che era d’accordo con Harry e lo avrebbe spalleggiato,mentre Zayn aveva il volto rivolto verso il pavimento.
-E poi a che scopo dovrei farlo?? Noi non ne abbiamo bisogno,e nemmeno lei da quanto ho capito. Non riesco a capire il motivo.- continuò il riccio,incrociando le braccia al petto.
A quel punto Zayn,stufo dei lamenti dell’amico,sbuffò e s’intromise nel discordo.
-Dai,Harry,non farti pregare ancora per molto. Paul ti ha assicurato che sarà per un breve periodo di tempo,cosa sarà mai??- disse il moro,guardando l’amico che lo stava squadrando da capo a piedi,guardandolo torvo.
-Shut up. Tu non sei proprio nella posizione di parlare visto che sei convinto che la tua “finta” ragazza sia innamorata di te,quando invece ti sfrutta solo per avere più successo.- disse il riccio,facendo trasparire della riluttanza per quello che aveva appena detto.
Zayn a quel punto strinse forte i pugni e si avventò sull’amico,prendendolo per il colletto e sbattendolo al muro,ma questi non mosse un dito e non espresse nessuna emozione.
-Ripeti ciò che hai appena detto se hai il coraggio.- disse Zayn,a denti stretti.
Harry rimase muto,impassibile,guardando negli occhi il suo amico.
Provava pietà per lui,poiché si era ridotto in quelle condizioni a causa di quella situazione: era dimagrito,rimaneva tutto il giorno chiuso in camera,ogni qual volta gli capitava discuteva con chiunque,persino con Liam,e spesso era stato anche male,al punto che i suoi amici avevano dovuto trascinarlo in ospedale con la forza.
Ecco perché Harry non voleva accettare quella proposta,perché non voleva soffrire e stare male come Zayn.
-Adesso basta voi due. Zayn molla Harry.- disse Paul,allontanando i due ragazzi fisicamente,mentre i loro occhi erano fissi gli uni in quelli dell’altro e si lanciavano frecciatine infuocate.
Harry non capiva perché Zayn fosse così innocuo,così cieco nonostante avesse fatto di tutto per fargli capire che quella Perrie non era quella adatta a lui,ma si meritava di meglio.
Zayn,d’altra parte,non riusciva a capire perché uno dei suoi migliori amici fosse così egoista da non capire che Perrie lo faceva felice,fingendo o meno.
-Harry,tu hai anche il diritto di non farlo,ma pensa a me. Tra poco me ne andrò per dedicarmi ai miei figli e alla mia famiglia. Come farò se non riuscirò neanche a portare un pasto completo in tavola??- disse Paul,mettendo le mani su entrambe le spalle del ragazzo,guardandolo implorante.
Harry spostò il suo sguardo da Zayn a Paul: sapeva che se ne sarebbe andato,anche se non voleva.
Ormai si era legato a quell’omone tutto ciccia e muscoli,e gli dispiaceva lasciarlo andare.
Ma aveva conosciuto anche la sua incantevole moglie e i suoi figli e sapeva che,a causa del lavoro di Paul,non poteva dedicarsi completamente ai suoi figli come avrebbe voluto.
Harry sapeva come ci si sentiva a crescere senza un genitore,con dei problemi economici,e di sicuro quella non era l’infanzia che avrebbe augurato ad un qualsiasi bambino,soprattutto a quegli angioletti che erano i figli di Paul.
Sospirò,affranto,poi parlò.
-Qual è il suo nome??-rispose rassegnato.
Paul sorrise a quell’affermazione,poi diede una pacca sulla spalla al ragazzo di fronte a se e lo trascinò sulla sedia di fronte al computer,per mostrargli il volto della ragazza.
-Si chiama Alexandra Richards. E’ una cantante e modella. Ha molto talento,e ha avuto anche qualche ruolo in alcuni film,quindi non avremo problemi con lei. In un’intervista ha confessato di essere una directioner e molte delle vostre fans lo sanno,quindi non ci dovrebbero essere problemi come con Perrie.- spiegò Paul,facendo scorrere sul desktop le innumerevoli foto che ritraevano quella ragazza,ma Harry non lo stava ascoltando.
Si era fermato alla prima risposta: “Si chiama Alexandra Richards
Alexandra…….quel nome gli piaceva parecchio,come anche quegli occhi azzurro ghiaccio contornati dal viso perfetto di quella ragazza.
Paul fece partire un video musicale appartenente alla ragazza,e Harry giurò di non aver mai udito,in vita sua,una voce più bella.
Il ragazzo si perse tra le innumerevoli foto che il suo manager gli mostrava,e pian piano cominciava a ricredersi su quella storia.
Quella ragazza era molto bella,e inoltre era ben vista dalle sue fans,quindi avrebbe anche potuto chiudere un occhio per quella volta e fingere,come era solito fare dal suo debutto sul palco.
-Arriverà domani a Londra dal Canada,quindi mi aspetto la massima ospitalità.- le parole di Paul lo risvegliarono dai suoi pensieri.
-Domani hai detto??- chiese,come per accettarsi che non avesse sognato.
-Si,domani. Io l’andrò a prendere all’aeroporto e la porterò qui. Sa gia cosa deve fare e vi conosce gia. Non ci dovrebbero essere problemi,anche perché è molto socievole e le sue fans la descrivono come una persona dolce e simpatica,la solita ragazza acqua e sapone senza pretese.- continuò a spiegare ai ragazzi,mentre ad Harry si era illuminata una lampadina.
-L’andrò a prendere io domani all’aeroporto.- annunciò agli altri,che rimasero stupiti.
 
 


 
Avvistati allo studio di registrazione a Londra i miei cinque adolescenti preferiti: i One Direction.
Sembra che stia per arrivare una nuova arrivata,chi sarà mai questa ragazza misteriosa??
Bhè,per il momento il mistero rimango io.
Credono di potermi intralciare la strada,ma non sanno che così mi stanno solo rendendo il gioco più facile.
E che allora i giochi abbiano inizio!!

xoxo  GossipOneD


























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Ciao a tutti :3
Eccomi con un'altra storia!!
Lo so,sono una rompipalle io e le mie storie,ma davvero non riesco a stare senza scrivere >.<
Allora da premettere che con questa FF non voglio offendere nessuno e non voglio insinuare nulla,è solo frutto della mia immaginazione contorta e avevo pensato che fosse un'idea carina
Poi vi stareta chiedendo il perchè del titolo.......bhè,la risposta è semplice.
Io amo Gossip Girl e allo stesso modo amo i 1D,e allora ho pensato,perchè non unirli e farne una sola FF??
E allora ne è uscito questo :D
Il capitolo è un pò corto e non fa  capire un gran che,ma vi prometto che dal prossimo tutto sarà più chiaro ed esteso
Vi ringrazio in anticipo per coloro che seguiranno la mia FF e la recensiranno.
Un'ultima cosa e poi scappo >.<
Questa è come me la immagino Alexandra:



Io trovo sia bellissima,e voi??
Aspetto le vostre recensioni,anche negative ;)
Bacio <3
NemiZM

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Capitolo 2
*** The game's beginnig!! ***




Le macchine erano bloccate in quel traffico infernale che regnava a Londra,le strade sembravano bloccate e gli autisti si arrendevano al buon proposito di arrivare presto a lavoro.
In tutto questo trambusto c’era un giovane,a bordo della sua Audi R8,impaziente di arrivare in aeroporto per vedere con i suoi occhi se tutto quello che gli avevano detto fosse vero.
Per tutto il giorno Harry non aveva fatto altro che pensare a quella ragazza,al suo viso,al suo corpo,ai suoi fantastici occhi azzurri.
Aveva pensato a cosa dirle una volta atterrata,a come comportarsi,cosa fare,ma poi si ricordò che lei era una professionista,e quindi sarebbe stato più semplice per entrambi presentarsi.
Nella  sua mente rimbombavano ancora i mille raccomandamenti di Paul….
 

Ricorda Harry,devi essere all’aeroporto per le 09:30,per le 10:00 massimo. Alexandra odia i ritardatari e il suo umore cambia all’istante,quindi ti prego di non farla irritare già il suo primo giorno di permanenza qui.
Poi non provare a farle delle avances,lei le odia e reputa le persone che le fanno sciocche e immature.
E per l’amor del cielo non parlare in continuazione, è un tipo abbastanza tranquillo e le piace pensare,quindi non disturbarla con chiacchiere inutili e non provare ad avere per forza un dialogo con lei.
 

 
Ad Harry era sembrata subito una ragazza interessante e da conoscere fino a fondo,ma dopo aver ricevuto tutte quelle informazioni da Paul si era ricreduto,e aveva pensato bene di stare zitto e magari di aspettare che fosse lei ad aprirsi con lui.
Osservò l’ora: erano le 09:15.
Mancava poco all’atterraggio,e lui era ancora bloccato nel traffico,a picchiettare con le mani sul volante dell’auto.
Non poteva tardare,anzi,non doveva.
Cambiò direzione,svoltando in un vicolo a Picadilly Circus,ritrovandosi in una strada libera,e così guidò incontrastato fino all’aeroporto di Londra-Heathrow,arrivando puntuale: erano appena le 09:27.
Scese dalla macchina,indossando i suoi Ray-Ban neri e alzandosi sulla testa il cappuccio della felpa che indossava,per non farsi riconoscere.
All’aeroporto c’era molta confusione: ragazzine agitate che sventolavano cartelloni,ragazzi che sembravano presi da un’attacco d’asma e la sicurezza dell’aeroporto che tentava invano di calmare quella massa di adolescenti.
Harry non se ne stupì: Alexandra era una cantante molto stimata in Inghilterra,come anche in gran parte del mondo,o almeno così pensava,viste le ricerche accurate che aveva svolto.
Era strano per lui fare delle ricerche su una persona,soprattutto se questa era una totale sconosciuta.
Ma subito Harry aveva trovato interesse per quel mistero che si celava dietro quegli occhi azzurro ghiaccio della ragazza,tanto da portarlo a ciò,che lui riteneva una sciocchezza.
Perché una totale sconosciuta gli faceva quell’effetto??
 
Si avvicinò a una delle guardie di sicurezza dell’aeroporto,a passo felpato e guardandosi intorno,per accertarsi che nessuno lo vedesse.
-Harry Styles.- disse alla guardia,togliendosi gli occhiali e sfilandosi per un momento il cappuccio dalla testa.
La guardia fece cenno di si con la testa e gli concesse il permesso di passare.
Harry si camuffò di nuovo velocemente,poi sgattaiolo nell’aeroporto,raggiungendo il check-in,dove avrebbe aspettato Alexandra.
Controllò l’orologio,impaziente: 09:45.
Alzò lo sguardo,e proprio allora l’altoparlante annunciò l’arrivo del volo Canada-Londra dove aveva viaggiato Alexandra.
Deglutì,poi si mise le mani nelle tasche.
Fremeva dalla curiosità di conoscerla,di approcciare con lei e magari di sapere qualcosa di più di lei,anche il più banale particolare.
Vide una folla di ragazzini urlanti correre verso di lui,così si nascose ancora di più nella sua felpa,cercando di non essere riconosciuto.
Fortunatamente i ragazzini furono fermati dalla security,prima che potessero infiltrarsi,e Harry potè notare che alcuni di loro indossavano magliette o felpe con il nome della sua band sopra,e sorrise inevitabilmente.
Allora era vero,molte directioner amavano anche Alexandra!
Proprio mentre ci pensava sentì i ragazzi urlare ancora di più e agitarsi,così si voltò notando la figura snella e slanciata di colei che doveva essere Alexandra avanzare verso il check-in e fare il controllo,prima di giungere da lui.
Harry deglutì,poi le si avvicinò piano,tenendo lo sguardo basso.
-Emh…..Alexandra Richards??- chiese,una volta vicino alla ragazza.
Lei indossava degli enormi occhiali che le coprivano il viso e anche la visuale,così li abbassò leggermente sul naso,analizzando attentamente il ragazzo di fronte a lei.
Credeva di non averlo mai visto prima,eppure aveva qualcosa di così familiare.
Annuì,rimettendosi gli occhiali a posto e posizionandosi bene la borsa sulla spalla.
-Harry Styles,piacere di conoscerti.- disse titubante il ragazzo,porgendole la mano che lei,dopo un’attimo di titubanza e incredulità,strinse a sua volta.
-Il piacere è mio Harry. Posso chiamarti così??- chiese poi,con tono cortese e formale.
Harry annuì e lei si fece scappare un sorrisetto compiaciuto.
-Bene,ti dispiacerebbe aiutarmi a portare le mie valige?? Il viaggio è stato stancante e avrei proprio bisogno di un buon bagno caldo.- disse poi lei,afferando la maniglia di una delle sue valige.
Harry rimase a fissarla per un momento,quasi imbambolato dalle buone maniere e dal linguaggio cortese della ragazza,poi afferrò le sue valige e la scortò verso la sua auto,sotto lo sguardo vigile dei fans e dei fotografi,che non avevano perso occasione per scattare qualche foto.
Arrivati all’auto Harry posò le valige nel cofano,poi aprì lo sportello alla ragazza,permettendole di sedersi e lei gli rivolse un sorriso di ringraziamento.
Il riccio fece il giro della macchina,per poi sedersi nel posto dell’autista e mettere in moto l’auto.
Si sfilò gli occhiali,e la ragazza lo imitò,per poi riporli accuratamente nella borsetta che aveva poggiata sulle gambe.
Harry era concentrato sulla strada,ma non potè fare a meno di sbirciare un po’ la ragazza che era seduta al suo fianco: aveva una camicia bianca infilata in una gonna nera attillata,che le ricadeva un po’ più in su del ginocchio.
Ai piedi indossava delle ballerine nere semplici e come accessori portava solo la borsetta a traccolla nera e gli occhiali.
Aveva davvero un fisico invidiabile,e si stupì del fatto che avesse accettato di lavorare proprio con lui.
-Aspettavi da tanto??-  chiese poi la ragazza,non togliendo gli occhi dalla strada.
-No,da qualche minuto.- rispose Harry,senza far trapelare imbarazzo dal suo tono di volce,apparentemente calmo.
La ragazza annuì,poi posò lo sguardo sullo stereo.
Posso mettere un po’ di musica?? Mi rilassa ascoltarla durante il viaggio-.chiese poi,cortesemente.
-O
h,sisi certo.- rispose Harry,sembrando quasi impacciato.
Perché quella ragazza gli faceva quell’effetto?? Eppure la conosceva da pochi minuti,non dovrebbe renderlo così nervoso.
Alexandra allungò una mano verso lo stereo e lo accese,mettendo play e ascoltando bene la canzone che subito partì: As Long As You Love Me di Justin Bieber.
-Bieber. Ottima scelta.- disse,facendo una smorfia di approvazione.
-E’ un collega,e un caro amico. Mi ha chiesto un’opinione sul suo nuovo album. Mi fa piacere sapere che condividi i miei gusti in fatto di musica,Alexandra.- disse Harry calmo,mentre guidava attentamente,senza distogliere lo sguardo dalla strada.
-Chissà,forse convideremo altro oltre alla musica.- disse la ragazza,ed Harry non capì cosa volesse intendere con quella frase enigmatica eppure tanto semplice all’apparenza.
Sentì improvvisamente caldo e sbottonò la felpa,levandola e buttandola sui sediolini posteriori,per poi riprendere a guidare con tranquillità.
Era calato il silenzio in quella macchina ed Harry odiava il silenzio,soprattutto perché non ne era abituato,e sapeva invece che Alexandra non amava particolarmente chiacchierare.
Ma non poteva stare zitto ancora molto,quindi si guardò intorno,trovando un pretesto per iniziare un discorso con quella ragazza tanto complicata e enigmatica.
I suoi occhi si posarono sul libro che la ragazza teneva poggiato sulle gambe e che prima non aveva notato.
Con la coda dell’occhio riuscì a scorgere il titolo: Cinquanta Sfumature Di Grigio.
Un titolo interessante ma complesso,come la persona che lo leggeva.
-E’ interessante??- chiese,con la speranza di riuscire a ricavare un discorso da quella ragazza così taciturna.
-Il libro intendi?? Direi assolutamente di si. E’ così travolgente e appassionante,è diventata un’ossesione. Mi è stato consigliato da un’amica e da allora non ho smesso più di leggerlo. C’è una tensione travolgente negli avvenimenti,descritta con sensazioni forti e la scrittrice ha saputo amalgamare il tutto a suo favore,facendomi scoprire il lato oscuro della passione,senza porsi problemi.- rispose la ragazza,con un luccichio negli occhi.
Era la prima volta che Harry sentiva parlare con così tanta passione di un libro,e le parole venute dal cuore di quella ragazza lo avevano travolto,a tal punto da credere che avrebbe potuto trovare un piccolo spazio di tempo nella sua routine da dedicare alla lettura.
Mentre ci pensava non si rese conto di essere arrivato davanti lo studio di registrazione dove i ragazzi e Paul li attendevano.
-Eccoci,siamo arrivati.- annunciò,poi uscì dalla macchina e andò a recuperare le valige della ragazza nel cofano.
Intanto lei non si era mossa di un centimetro e osservava attentamente l’enorme palazzo di fronte a se,mentre aspettava che Harry le aprisse lo sportello per farla scendere.
Come previsto Harry,da gentiluomo quale era,aprì lo sportello alla ragazza,porgendole una mano che lei subito afferrò per alzarsi e scendere dall’auto.
-Allora,che ne dici di Londra?? Ti piace??- chiese Harry,prendendo le valige e avviandosi all’interno dello studio,affiancando la ragazza.
-Non ho visto un granchè durante il tragitto,quindi non saprei dirti. Ma non farti strane idee. Sono una persona molto difficile da impressionare.- disse freddamente la ragazza,ma sempre con quel suo pizzico di cortesia.
Harry rimase ancora una volta allibito dalle parole della ragazza: aveva soltanto 18 anni eppure le sue movenze e il suo attegiamento la rendevano più matura di quanto fosse.
Si fermarono davanti alla porta dello studio di registrazione e Harry bussò,aspettando che Paul aprisse loro la porta e li facesse accomodare.
-Oh,salve Alexandra. Io sono Paul,il manager dei ragazzi. Spero che il viaggio sia andato bene e che Harry non ti abbia annoiato o infastidito.- disse frettolosamente Paul,stringendo una mano alla ragazza.
-Nient’affatto,anzi è stato molto cordiale e premuroso.- rispose,porgendo un sorriso a Harry.
Lui si sentì avvampare,quindi abbassò la testa,per nascondere quell’evidente imbarazzo.
-Bene,allora passiamo subito alle presentazioni senza perdite di tempo. Loro sono Louis,Liam,Niall e Zayn.- disse Paul,presentando i ragazzi ad Alexandra.
Lei strinse la mano ad ognuno di loro e gli sorrise.
-E’ un piacere conoscervi. Ho sentito tanto parlare di voi e come ben saprete sono anche una vostra fan,quindi sarà un piacere lavorare con voi, o almeno con uno di voi.- disse,voltandosi verso Harry,che era ancora visibilmente rosso e che,al contatto con gli occhi azzurri della ragazza,avvampò nuovamente.
-Il piacere è nostro,Alexandra. Grazie di essere venuta e di aver accettato la nostra offerta.- disse Paul,facendole un grande sorriso.
Tra tutti Paul sembrava quello più agitato per l’arrivo della ragazza,anche se lo negava invano.
-Oh,sarai stanchissima. Vieni,Harry ti scorterà fino all’albergo dove alloggiamo e ti mostrerà la tua camera.  Benvenuta a bordo,signorina Richards.- disse infine Paul,cercando di sembrare il più cordiale possibile.
La ragazza gli sorrise,poi,dopo aver salutato con un cenno del capo i ragazzi,seguì Harry fuori dall’edificio per poi recarsi all’albergo dove avrebbe alloggiato.
Per tutto il tempo i ragazzi non avevano fiatato,ammaliati dalla bellezza e la cordialità della ragazza e imbarazzati allo stesso tempo.
 
-E’ sempre così agitato Paul??- chiese Alexandra,dopo minuti interminabili di silenzio durante il tragitto verso l’albergo.
-Di solito lo è quando si tratta di affari,e questo sicuramente lo è.- rispose Harry,ancora rosso in viso,ma visibilmente più calmo.
-Invece i ragazzi mi sono sembrati così taciturni.- commentò la ragazza,sospirando.
-Oh,perché non li hai ancora conosciuti bene. Vedrai che ti ricrederai presto.- affermò Harry,facendo una risatina sarcastica che Alexandra si fermò ad udire,come se fosse una dolce melodia.
-Lo spero. Credo che diventeremo grandi amici Harry,a prescindere dai nostri legami lavorativi.- disse,guardando per la prima volta negli occhi il ragazzo che guidava al suo fianco,facendolo sentire in imbarazzo.
Sapeva che si riferiva al contratto,e sperava con tutto il cuore,anche lui,che ciò non avrebbe ostacolato una loro eventuale amicizia fuori dal lavoro,visto che Harry ci teneva molto a conoscere a fondo quella ragazza e ogni suo minimo segreto.
Le rivolse un sorriso imbarazzato,poi fermò l’auto nel parcheggio dell’albergo e scese dalla macchina,seguito dalla ragazza,e afferrò le valige.
Lei lo seguì verso la reception ed Harry si avvicinò al receptionist per chiedere la chiave della camera della ragazza.
Il receptionist gli porse la chiave della stanza numero 1408,poi rivolse loro un sorriso cordiale augurandogli buona serata.
I due ragazzi si avviarono verso l’ascensore ed Harry premette il tasto del piano dove erano diretti,per poi ritrovarsi a destinazione qualche istante dopo.
Cercò la camera segnata sulle chiavi e quando la trovò notò che era un po’ più distante dalla sua,e la cosa gli dispiacque.
-Bene,siamo arrivati. Spero che ti troverai bene con noi,Alexandra. Buonanotte.- disse,poggiando le valige davanti la soglia della porta della casa e alzando lo sguardo verso di lei.
Notò solo allora che la ragazza lo guardava con uno sguardo divertito,penetrando con i suoi occhi azzurri dentro i suoi,e  arrossì nuovamente.
Doveva smetterla di arrossire,ma con quella ragazza nei paraggi era umanamente impossibile.
-Chiamami pure Alexis. Buonanotte Harry.- disse,per poi aprire la porta della camera e richiudersela alle spalle,dopo aver rivolto un sorriso al riccio.
Il ragazzo rimase imbambolato davanti la porta di casa,rosso in viso e con il cuore a mille.
Alexis………….gli aveva concesso di chiamarla con un nomignolo.
Esultò di gioia,poi a passo lento si avvicinò alla porta della sua camera e infilò le chiavi nella serratura,ma prima che potesse aprirla, gli vibrò il cellulare nella tasca dei pantaloni,avvertendolo che era arrivato un messaggio.
Afferrò il suo BlackBerry e lesse il messaggio appena ricevuto,rimanendo leggermente perplesso.

 
Da: Anonimo
A: Harry Styles
 

Avvistati all’aeroporto di Londra-Heathrow Harry Styles in compagnia di una giovane e misteriosa fanciulla.
E chi se non la nostra bellissima e talentuosa Alexandra Richards??
Che tra i due ci sia qualcosa?? Bhè,scoprirlo è il mio lavoro.
Per il momento mi accontenterò delle foto inviatemi dalle mie numerosi fonti,ma ricordate che il gioco ha appena avuto inizio!!
xoxo GossipOneD
 
 
 

Harry rilesse innumerevoli volte quel messaggio,cercando di capire il codice criptato che si celava al suo interno e sperare di capire a cosa si stesse riferendo con “il gioco ha appena avuto inizio”.
“Chi è questa GossipOneD??” si chiedeva Harry,ma non sapeva che quello era l’ultimo dei suoi problemi.


























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Ciao a tutti :3
Allora,prima di tutto,grazie per le 8 recensioni al prologo,siete fantastici!!
Poi volevo tenere a chiarire che la storia non è quello che sembra................potrebbe risultare un pò complicato ma andando avanti con la storia capirete ;)
Allora,cosa ne pensate di questo capitolo?? E di Alexandra,o meglio,Alexis??
Fatemi sapere,ci tengo molto alla vostra opinione :3
Ah,e se qualcuno volesse essere avvertito ogni volta che aggiorno me lo dica ;)
Vi lascio con un grandissimo bacio,e incrociate le dita per me perchè domani ho un esame importantissimo >.<
xoxo GossipOneD

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Capitolo 3
*** Be careful!! ***






Harry si era appena svegliato nel suo comodo letto dell’albergo dove alloggiavano.
Bhè,veramente non aveva mai chiuso occhio quella notte.
Non riusciva a non pensare a quel messaggio e poi mille pensieri raffioravano nella sua mente: “Il gioco ha appena avuto inizio” “Scoprirlo è il mio lavoro” “GossipOneD”.
Voleva sapere chi fosse GossipOneD e cosa volesse da lui,ma come avrebbe potuto rintracciarla o magari trovarla??
Quello era un mistero che avrebbe dovuto risolvere,ma non ce l’avrebbe mai fatta da solo.
Poi si chiese se anche i suoi amici avessero ricevuto il messaggio e se lo avessero letto.
Sicuramente non poteva essere l’unico,visto che GossipOneD aveva parlato al plurale nel messaggio:

Ricordate che il gioco ha appena avuto inizio!!


E se avesse voluto dire qualcosa?? O magari avvertirlo??
I codici criptati non erano il suo forte,anzi non ne trovava il senso.
Trovava più semplice parlare apertamente e esprimersi al meglio,in modo coinciso,in modo che tutti capissero.
Era un mistero,come Alexandra…..
Subito il suo pensiero passò dal messaggio alla ragazza,senza un motivo valido,senza una scusa.
Harry non capiva come una ragazza potesse metterlo in soggezione come faceva lei,eppure la conosceva solo da un giorno e gia lo stava facendo impazzire.
Il pensiero di lavorare con lei lo rallegrava,ma lo rendeva timoroso nello stesso tempo.
Aveva troppa confusione in testa,e forse una boccata d’aria gli avrebbe fatto bene.
Si alzò di malavoglia dal letto,stiracchiandosi,poi afferrò un paio di jeans da sopra una sedia e li infilò,per poi abbinarci una maglietta rossa e il cappellino di lana grigio.
Indossò le sue Converse e,dopo aver afferrato le chiavi della camera,uscì dall’albergo,diretto non so dove,ma con il solo intento di schiarirsi le idee e magari concentrarsi di più su se stesso.
Gli piaceva passeggiare di prima mattina,lo metteva di buon umore,e poi poteva godersi quella poca tranquillità di cui poteva disporre a Londra in mattinata.
Tutto sembrava così tranquillo,mentre Londra era gia in piena attività,ai suoi occhi.
Mentre passeggiava pensò a come sarebbe andata la sua vita se sua madre non lo avesse spinto a fare quel provino,se avrebbe conosciuto lo stesso i ragazzi,se sarebbero diventati comunque amici inseparabili,come fratelli.
Si chiedeva cosa avrebbe fatto,se avrebbe lavorato lo stesso nel campo della musica o avrebbe continuato a lavorare in quella panetteria,se avrebbe dovuto fingere di avere una ragazza….
L’ultimo pensiero lo turbava,ma lui non sapeva perché il suo dio interiore batteva le mani e sorrideva raggiante al pensiero della ragazza.
In fin dei conti lui odiava mentire,soprattutto alle sue fans,e allora perché era felice al pensiero di dover passare per il fidanzato di Alexandra??
Neanche lui ne sapeva il motivo,non sapeva spiegarselo e la cosa lo turbava alquanto,perché non riusciva neanche a capire cosa succedesse a se stesso,figuriamoci agli altri.
Si passò una mano sul viso,strofinandosi gli occhi arrossati per la mancanza di sonno,e pensò che un buon caffè lo avrebbe risvegliato, o almeno gli avrebbe dato la carica per affrontare un’altra lunga e stressante giornata di lavoro.
Entrò in uno Sturbuck’s più vicino e si avvicinò alla casa,ma,mentre era in fila per prendere la sua ordinazione,sentì una strana scossa percorrergli tutta la schiena,lenta e piacevole.
Si voltò e scorse un viso familiare seduto in uno degli ultimi tavoli del bar,e subito iniziò a pensare che la scossa fosse dovuta alla presenza della ragazza in quel bar.
Piano le si avvicinò,abbandonando la fila e senza fare rumore,per non interrompere l’attenta lettura di Alexandra.
Aveva in mano lo stesso libro di quello della mattina prima,ma la copertina era diversa e anche il titolo,in parte: Cinquanta Sfumature Di Nero.
“Ma non era Cinquanta Sfumature Di Grigio??” pensò.
Idiota,sarà il continuo.  Lo rimproverò il suo dio interiore.
Piano Harry si avvicinò alla ragazza,posizionandosi dietro di lei,senza disturbarla,e non potè fare a meno di posare i suoi occhi sulle righe del libro.
 
<< Tu mi ami. >> mormoro.
I suoi occhi si spalancano ancora di più. Apre la bocca. Fa un respiro profondo,come per scaricarsi.
Ha l’aria torturata… vulnerabile.
<< Si. >>  sussurra  << Ti amo. >>

 
Che cosa?? Una commedia romantica??
Harry non pensava che ad Alexandra piacessero quel genere di libri,pensava che fosse una ragazza attratta dal mistero e quindi da romanzi gialli o inglesi,non commedie romantiche e passionali.
Ma in fondo cosa ne sapeva lui di quella ragazza…..doveva ancora conoscerla.
Era così assorto nei suoi pensieri,così attento alla lettura di quelle poche righe,che non si rese conto che gli occhi color ghiaccio della ragazza erano puntati sul suo volto,senza lasciar trapelare nessun’emozione.
Deglutì e improvvisamente diventò nervoso,intimorito,come suo solito quando era in compagnia di quella ragazza.
Alexandra lo guardava attentamente,penetrandolo con gli occhi ed Harry non capì perché lo facesse,perché lo facesse sentire così timido e impotente.
-Buon giorno,Harry.- lo salutò cordialmente Alexandra,rivolgendogli un dolce sorriso.
Harry rimase incantato a guardarla,forse per minuti,prima di rendersi conto di essere diventato incredibilmente rosso per l’imbarazzo e la ragazza lo stava guardando perplessa,con un sopracciglio alzato.
-Ti vuoi unire a me per la colazione??- gli chiese Alexandra,indicandogli con un cenno della mano la poltroncina di fronte a lei vuota.
-Emh…..si,volentieri. Buon giorno,Alexandra.- si affrettò a rispondere,dopo essersi ripreso dall’imbarazzo.
La ragazza strinse gli occhi a fessura,guardandolo accigliata,ed Harry capì quale errore aveva commesso e affrettò a coreggersi.
-Emh…..Alexis.- disse,e la ragazza parve rilassarsi,facendo comparire un sorriso sul suo volto.
Harry deglutì nuovamente,prima di sedersi di fronte ad Alexandra,o meglio Alexis,la quale aveva chiuso il suo libro,dopo aver poggiato all’interno delle pagine un segnalibro.
-Ti ho disturbata??- chiese timidamente Harry.
-No,affatto. In realtà mi stavo annoiando e avevo pensato di portarti un caffè,ma vedo che mi hai preceduta.- rispose,sorridendo cordialmente al riccio,il quale diventò ancora più rosso.
Voleva portarti il caffè,significa che gli interessi.  Disse il suo dio interiore,ma Harry scacciò subito quel pensiero.
-Allora,cosa prendi??- chiese poi Alexis,sfogliando le pagine del suo menu con sguardo attento.
Harry balbettò un qualcosa di incomprensibile,poi posò gli occhi sul suo menu e lesse per evitare di pensare al nervosismo che gli causava la ragazza di fronte a lui.
Il menu gli si appiccicò alle dita tremendamente sudate,ma non per via del caldo visto che faceva anche freschetto.
-Emh….credo che prenderò i pancakes con bacon e un caffè.- rispose,per poi alzare gli occhi e osservare attentamente Alexis,ancora intenta nella lettura.
-Bene.- disse infine la ragazza,poi posò il suo menu sul tavolo e,con un cenno della mano,richiamò l’attenzione del cameriere,che subito raggiunse il loro tavolo.
-Buon giorno,posso esservi utile??- chiese cordialmente,prendendo il suo taccuino dalla tasca posteriore dei jeans e lanciando un’occhiata maliziosa alla ragazza.
Harry se ne accorse,e le sue mani iniziarono a prudere,incontrollate,per quel sentimento così nuovo che non aveva mai provato,e non sapeva neanche cosa fosse.
-Si,grazie. Prendiamo dei pancakes con bacon,un caffè e un tè Twinings English Breakfast,oh,con la bustina a parte.- rispose con la sua solita cordialità Alexandra,senza però degnare di uno sguardo il cameriere.
-Va bene così??- chiese questo e la ragazza annuì,prima che il cameriere sparisse tra i tavoli.
Harry,che fino ad allora era rimasto in silenzio,prese a parlare.
-Non ti sei resa conto che ci stava provando con te??- chiese con un filo di….rabbia nella voce??
No,era innammissibile,perché sarebbe dovuto essere arrabbiato…..
Alexis alzò lo sguardo su Harry e la sua espressione parve perplessa,stupita.
-Davvero?? Non me ne sono resa conto.- disse,con aria pensierosa.
Cosa c’era che non andava?? Perché era così cupa e pensierosa??
-Qualcosa non va??- chiese Harry più dolcemente.
La ragazza rimase a fissarlo per qualche istante,poi cacciò dalla borsa il suo BlackBerry e fece scorrere le dita sui pulsanti,prima si fermarsi e tendere il cellulare a Harry.
-Ieri,quando mi hai accompagnata alla mia stanza,ho ricevuto questo messaggio.- disse poi.
Harry rimase perplesso,poi afferrò il cellulare e lesse il messaggio,meravigliandosi di ciò che stava leggendo.
Era lo stesso messaggio che aveva ricevuto lui,dalla stessa persona,GossipOneD.
-Sai chi potrebbe essere e perché ci spia??- prese parola Alexis,guardando Harry in cerca di una risposta.
Il riccio alzò lo sguardo,incontrando gli occhi chiari e limpidi della ragazza,e scosse la testa.
-Ho ricevuto lo stesso messaggio e non so chi sia,ma sono determinato a scoprirlo.- disse,in modo determinato.
La ragazza chiuse gli occhi e sospirò,poi li riaprì,proprio nel momento in cui il cameriere raggiunse il loro tavolo lasciando le loro ordinazioni.
Harry lo ringraziò con un sorriso stentato,poi,quando se ne fu andato,posò di nuovo gli occhi su Alexis,che intanto rigirava il cucchiaino nella tazzina da tè.
-Secondo te anche i ragazzi lo avranno ricevuto??- chiese poi,prendendo la bustina di tè e immergendola nella tazzina.
-Non lo so,ma ho intenzione di chiederglielo. Paul deve essere il primo a sapere se qualcuno interferisce con la nostra privacy rendendola pubblica.- rispose il riccio,mettendo due chucchiaini di zucchero nel suo caffè.
-Spero solo che non scopra del nostro contratto.- disse la ragazza,sospirando –a quel punto saremo nei guai fino al collo e non credo che ne usciremo bene.-
Harry aggrottò la fronte e assunse un’aria pensierosa.
Non aveva ancora pensato a quel particolare e sinceramente il solo pensiero lo turbava e lo rendeva irrequieto.
Iniziò a mangiare i suoi pancakes con appetito,mentre Alexis sorseggiava piano il suo tè,osservando Londra dalla finestra del bar.
Gli sembrava una ragazza così sofisticata e delicata,con delle sfumature incolori che la circondavano e non facevano comprendere il suo stato d’animo e il suo modo d’essere.
-Vado un attimo alla toilette.- annunciò la ragazza,dopo aver appoggiato la tazzina vuota sul piattino.
Harry annuì e seguì i suoi movimenti,fin quando non la vide sparire dall’altra parte del bar.
Solo in quel momento emise un sospiro,sentendosi estremamente rilassato e sollevato.
La sola presenza di quella ragazza lo rendeva nervoso,irriconoscibile,e quella scossa che aveva provato quando si era reso conto della sua presenza nel bar era stata piacevole,sublime.
Chissà come sarebbero andate le cose tra loro nonostante quel contratto,se sarebbero diventati amici o se si sarebbero semplicemente ignorati,fingendosi una coppietta felice davanti ai paparazzi.
Il pensiero di dover fingere lo rattristava,ma l’idea di dover fingere con Alexis lo metteva di buon umore,facendogli dimenticare il resto.
Non sapeva neanche lui il perché,ma c’era qualcosa che lo attirava terribilmente in quella ragazza,oltre ai suoi occhi azzurro ghiaccio,al suo viso pallido e delicato e ai suoi tratti perfetti.
-Eccomi.- annunciò Alexis rivolgendo un grande sorriso ad Harry,quando tornò dal bagno,interrompendo i suoi pensieri.
-Hei,ci hai messo un’eternità,credevo ti fossi persa.- disse il riccio,con una goccia di ilarità nella voce.
-Ho dovuto occuparmi di una cosa.- rispose lei,dedicando un sorriso divertito ad Harry.
-Allora,andiamo??- chiese poi,ed Harry annuì,prima di alzarsi e seguirla tra i tavoli fino all’uscita.
-Ma non dovremmo pagare il conto??- chiese poi il riccio,indicando con un dito la cassa.
-No,ci ho gia pensato io.- disse Alexis,uscendo dal negozio.
-Che cosa??- quasi urlò Harry –era questa la cosa di cui dovevi occuparti??-
-In un certo senso si.- rispose Alexis,calma,continuando a camminare,diretta verso lo studio di registrazione.
-Ma perché??- insistette il riccio,non riuscendo a capire perché la ragazza avesse pagato al posto suo.
-Perché posso permettermelo.- rispose pacata lei.
-Bhè,anche io posso farlo,e avrei dovuto offrire io.- disse Harry,imbronciato,infilando le mani nelle tasche dei jeans.
-Offrirai tu la prossima volta.- rispose la ragazza,concedendogli un occhiolino e continuando a camminare.
Harry si fermò e sorrise. Gli stava forse chiedendo insplicitamente di uscire??
La raggiunse e l’affiancò,riprendendo a camminare verso lo studio,dove si sarebbero dovuti incontrare con gli altri.
 
 
-Harry,questa è una cosa seria. C’è un qualche malato di mente li fuori che vi spia e usa le vostre vite come scoop. Se venisse a conoscenza di questa specie di contratto fra di voi sarei rovinato,e anche voi. Di sicuro perderete milioni di fans,se non tutte e questo caratterizzerà la vostra carriera. Devo occuparmi di questa faccenda e scoprire chi si cela dietro a GossipOneD,ma voi dovete promettermi che non farete niente e non vi mettere in guai che potrebbero mettere ancora di più in pericolo la vostra privacy,chiaro??- avvertì Paul i raggazzi,puntando ad ognuno di loro contro il dito.
-Si,Paul. Ma non riesco ancora a capire come abbia fatto a sapere della nostra vita privata.- disse Harry,poggiandosi allo stipite della porta,mentre gli altri erano seduti sul divano e Alexis era in piedi ad osservare attentamente lo studio di Paul.
Erano stati convocati da Paul stesso nel suo studio per parlare di quel messaggio che,a quanto pare,era arrivato quasi a tutta la popolazione giovanile londinese.
-Non lo so neanche io,ma voi dovete tenere la vostra vita privata al sicuro. Non dovete parlare con nessuno di questo contratto,neanche con la vostra famiglia o i vostri amici,e non dovrete ubriacarvi e andare a feste non autorizzate da me. Sapete che effetto vi fa l’alcool.- disse Paul,guardando con un sopracciglio alzato i ragazzi,i quali si scambiarono un’occhiata prima di scoppiare a ridere.
-Non sto scherzando,lo dico per voi.- disse Paul,passandosi una mano sul viso.
-Lo sappiamo Paul,e faremo del nostro meglio per non deluderti.- s’intromise Liam,interrompendo quell’inopportuna risata.
-Lo spero. Adesso basta parlare di questo,ne riparlerò io con gli altri manager. Venite qua e abbracciatemi.- disse Paul,incitando i ragazzi ad abbracciarlo allargando le braccia.
I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e si gettarono tra le braccia del loro manager,investendolo con un enorme e caloroso abbraccio,tutti tranne Alexis.
Paul se ne accorse e le si avvicinò.
-Posso avere un abbraccio anche da te??- chiese,facendo labbruccio.
Alexis parve incupirsi,perplessa poi,per qualche motivo,sentì di avere bisogno di quell’abbraccio e abbracciò delicatamente Paul,sentendosi protetta.
-Spero che tu ti troverai bene con noi,soprattutto dopo questa situazione. Vuoi ancora lavorare con noi,con Harry??- chiese poi,dolcemente.
-Non ho mai pensato di tornare indietro,Paul. Sono decisa,e dopo questa situazione lo sono ancora di più.- disse lei,assicurando Paul,e facendo sorridere internamente Harry.
Voleva lavorare con lui,fingere con lui,nonostante ci fosse qualcuno che minacciava la loro privacy.
Sperava davvero che le parole di Alexis fossere sincere e che,in un modo o nell’altro,fossero dedicate a lui.
 
 


 
Oh,Alexis,allora non vuoi mollare l’osso??
Bene,ci penserò io a darti il ben servito.
Mai mettersi contro il più potente,e tu sai che io sono molto più potente di te,più di quanto tu possa immaginare.
Ancora un po’ di pazienza,e anche tu saprai di cosa sono capace.
Questo è nella mia indole,e non verrò meno alla mia natura.
xoxo GossipOneD

 

























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Ciao a tutti :3
Scusate se non sono molto presente,ma come saprete è iniziata la scuola e gli impegni si fanno sentire!!
Però con mio grande piacere ho passato l'esame e adesso frequento ufficialmente il liceo linguistico :)
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! *----*
Ho gia conosciuto i miei compagni di classe e i miei professori,e sono tutti molto simpatici (almeno i prof sembrano,anche se sono severi e esigenti >.<)
Spero davvero che vada tutto bene,anche perchè quasi sicuramente quest'anno andrò a Londra,la città che amo di più in assoluto,e non vedo l'ora *Q*
E a voi come va con la scuola?? E cosa ne pensate del capitolo??
Fatemi sapere ;)
xoxo GossipOneD

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Capitolo 4
*** From this moment you have my trust ***





Nello studio tutto procedeva in modo monotono,noioso,e a rendere tutto ancora più fastidioso ci si metteva anche quel dannato orologio che ticchettava ad ogni secondo.
Era insopportabile ed Harry stava quasi per perdere la pazienza e lanciarlo dalla finestra,ma sapere che i paparazzi e piccoli gruppi di fans attendevano urlando ai piedi dell’edificio lo persuase dal suo intento di rompere quell’orologio e far cessare quell’insopportabile ticchettio.
Erano le 12:00 e di Niall neanche l’ombra: era uscito un’oretta prima,scortato da alcuni body guard,per andare ad acquistare il pranzo per gli altri,ma ancora non aveva fatto ritorno ed Harry iniziava a preoccuparsi, non per l’amico,ma per il suo stomaco che continuava a brontolare e supplicava del cibo.
Sapeva che Niall era al sicuro,quindi non c’era da preoccuparsi,ma del cibo nelle sue mani non si poteva proprio dire lo stesso.
Inoltre il tempo trascorreva lentamente ed Harry non riusciva a distogliere lo sguardo dall’orologio per contare i minuti.
Si passò le mani sul viso,strofinandosi gli occhi rossi che imploravano riposo.
Era la terza notte di seguito che Harry non chiudeva occhio a causa di tutto quello che era successo nell’ultimo periodo: l’arrivo di Alexis,il dover fingere una relazione ed infine,ma non meno importante,GossipOneD che si divertiva alle sue spalle a raccontare i più piccoli particolari della sua vita all’intera città.
Non ne poteva più di quella situazione,doveva prendersi una pausa o il suo cervello sarebbe scoppiato da un momento all’altro.
Poggiò le braccia sul tavolo e ci posizionò sopra il mento,osservando i suoi amici intenti in tutt’altro per ammazzare il tempo.
Liam era al computer come suo solito mentre Louis armeggiava con il cellulare,Zayn stava dormendo su una poltrona con gli occhiali da sole calati sugli occhi e le braccia incrociate,mentre Alexis leggeva comodamente il suo libro seduta sul pavimento,con la schiena poggiata al muro.
Gli venne voglia di raggiungerla e magari scambiare due chiacchiere con la ragazza,ma proprio nel momento che si alzò,la porta si spalancò ed Harry,credendo fosse Niall con il suo pranzo,si sedette nuovamente,con le braccia incrociate e gli occhi sbarrati per la fame.
Ma,purtroppo per lui,la persona che entrò nello studio non era Niall,ma bensì Eleanor,la “fidanzata” di Louis.
Entrò armeggiando anche lei con il suo cellulare sopra dei tacchi chilometrici,mentre masticava una gomma; aveva una gonna stretta e nera che le arrivava più in su del ginocchio,una camicetta bianca infilata nella gonna,i capelli lasciati liberi e mossi che ricadevano sulle spalle,e i suoi soliti occhiali da sole e la borsa.
Entrò senza neanche salutare,ma il tonfo che emanò la porta richiudendosi alle sue spalle attirò l’attenzione di Alexis,seduta sul pavimento di fronte la porta.
-Buon giorno,Eleanor.- la salutò Louis,con un grande sorriso sul viso.
Da quando avevano firmato quel contratto non avevano avuto altri rapporti se non quello lavorativo e professionale e questo a Louis dispiaceva poiché era sempre abituato ad essere amico di tutti e a fare nuove conoscenze,inoltre odiava lavorare con persone alle quali non rivolgeva nemmeno la parola,ma quello non era lo stesso pensiero della ragazza.
-Diamine Louis,smettila di chiamarmi Eleanor anche quando non siamo in pubblico. Il mio nome è Tina.- rispose seccamente la ragazza,facendo quasi lo spelling del suo nome,togliendosi gli occhiali e posando la sua borsa sull’appendiabiti,per poi sedersi su una sedia e continuare ad armeggiare con il cellulare.
Alexis rimase un po’ scettica per la risposta della ragazza poiché non sapeva che il vero nome di Eleanor fosse Tina e che era una studentessa di Manchester,assunta per il ruolo della fidanzata modella e perfetta di Louis,cioè Eleanor,come tutti la conoscevano.
Inoltre la ragazza non sapeva neanche che Eleanor era costretta a vestirsi con abiti lunghi e con scolli non molto profondi per non far posare troppo gli sguardi su di lei e non farle attribuire nomignoli offensivi da parte delle fans,anche se loro,grazie alle tecniche teatrali della ragazza,la amavano quasi come ad un idolo.
-Oh,si….scusa.- rispose alla fine Louis,rassegnato,per poi distendersi sul divano e continuare a non fare nulla.
Intanto Alexis aveva chiuso il suo libro e si stava concentrando su qualcosa di più importante,e cioè capire chi in realtà fosse Eleanor e perché si comportava in quel modo.
Stava osservando la ragazza da un po’,senza un motivo preciso,ma lei amava osservare le persone e magari capire i loro stili di vita,le loro abitudini e i loro comportamenti.
Eleanor,o meglio Tina,alzò per un momento lo sguardo dal suo cellulare e causalmente lo posò sulla ragazza,che la osservava attentamente.
-Bhè,cosa hai da guardare??- disse seccamente,facendo una bolla con la gomma che aveva in bocca ormai da tantissimo tempo.
Alexis si alzò e posò il libro sul pavimento,poi si avvicinò alla ragazza e le tese la mano.
-Non mi sono presentata. Il mio nome è Alexis.- disse poi,stringendo la mano della ragazza di fronte a se.
-Oh,si,tu devi essere la ragazza assunta per il ruolo della fidanzara di Harry.- rispose poi Eleanor,osservando attentamente la ragazza e accorgendosi solo in quel momento chi fosse.
-Esattamente.- rispose Alexis,e voleva aggiungere che non lo definiva esattamente un ruolo ma una scelta,ma un urlo proveniente dal corridoio la destò dal suo obbiettivo.
-Zaynuccio!- urlò una voce nasale dal fondo del corridoio dell’edificio,facendo sobbalzare il moro,ancora mezzo addormentato,e facendolo alzare velocemente dalla poltrona,strofinandosi gli occhi.
Dopo qualche secondo la porta si spalancò e una bionda,vestita tipo un hippy con un sorriso gengivale e gli occhi coperti di trucco fece interruzione nella stanza,buttandosi tra le braccia del moro.
-Oh,Zayn,amore mio,quanto mi sei mancato. Vedi quante belle cose ho comprato stamattina con Jade.- disse la ragazza,anche lei senza prestare attenzione agli altri e mostrando delle buste piene zeppe di vestiti a Zayn,ancora scosso per via del brusco risveglio.
Alexis osservava la scena in silenzio,analizzando bene la ragazza: era abbastanza alta,con un fisico niente male e di sicuro non si poteva dire che fosse brutta se non fosse per quei chili di trucco cosparsi per tutto il volto e quella voce nasale che si ritrovava.
Inoltre quei capelli sul biondo-bianco la fecero riflettere sul fatto che fosse tinta poiché nessuno mai avrebbe potuto avere dei capelli di quel colore.
Mentre osservava quella scena,però,sentì qualcosa allo stomaco comprimersi e arrotolarsi,fino a farle sentire un senso di nausea.
Non sapeva cosa fosse,era una reazione sconosciuta per lei,ma l’attribuì al fatto che aveva sempre odiato le bionde,soprattutto le bionde tinte,e che quindi la vista della ragazza non la rendeva particolarmente felice,eppure sapeva benissimo anche lei che quella non era la vera spiegazione,anche se non voleva ammetterlo.
Harry si rese conto che la ragazza stava osservando attentamente Zayn e Perrie,impassibile,così le si avvicinò posizionandosi dietro di lei e prendendola per mano,la quale la ragazza strinse forte.
-Ciao Perrie,come vedi siamo anche noi qui.- disse poi seccamente,per il comportamento della ragazza.
Lei si voltò nella sua direzione,con un’espressione innocente e uno sguardo complice.
-Oh,scusami Harry,non vi avevo visto. Ero troppo impegnata a mostrare i miei nuovi acquisti al mio bellissimo ragazzo.- rispose,strizzando la guancia a Zayn,il quale gemette per il dolore massaggiandosela.
Harry alzò gli occhi al cielo,consapevole che quello che aveva appena detto era solo un’ennesima scusa,poi fece ancora più pressione sulla mano di Alexis e si avvicinò alla bionda.
-Comunque lei è Alexis,la mia fidanzata per il momento. Alexis lei è Perrie l…..- non riuscì nemmeno a finire la frase che la bionda lo interruppe precedendolo.
-La ragazza di Zayn e cantante delle Little Mix. Avrai sicuramente sentito parlare di noi.- disse,con un sorriso gengivale che arrivava da un orecchio all’altro e porgendo la mano ad Alexis,la quale non ricambiò la stretta.
-In realtà è la prima volta che sento parlare di questa band,comunque grazie per avermelo detto. Io sono Alexandra.- disse calma,marcando sul suo nome e osservando attentamente negli occhi la bionda che ritrasse la mano appena si rese conto che Alexis non l’avrebbe stretta e appena udì quelle parole.
Harry sorrise sotto i baffi per la risposta della mora,poi,dopo aver liquidato i ragazzi con una scusa,uscì fuori per prendere una boccata d’aria,portando con se Alexis,la quale stringeva ancora la sua mano.
Arrivarono al balcone e solo allora lasciò la mano della mora,anche se con malavoglia,per affacciarsi al balcone e osservare un po’ il paesaggio londinese che gli si presentava davanti.
Intanto Alexis si sedette su una sedia e portò le ginocchia al petto,cingendole con le braccia,mentre osservava il profilo del riccio e si interrogava sul suo comportamento.
Non riusciva a spiegarsi perché avesse congedado così freddamente quella ragazza e perché aveva sentito quella sensazione così brutta nel vederla tra le braccia di Zayn.
Raramente si comportava in quel modo,solo se una persona gli stava davvero antipatica da meritare la sua indifferenza,ma questo soltanto dopo aver conosciuto nel profondo una persona,mentre con lei era stata una sensazione a pelle che l’aveva portata a comportarsi di conseguenza.
Mentre pensava e rimurginava su quel particolare non si accorse che intanto Harry la fissava,con la schiena poggiata al balcone e gli occhi fissi su di lei.
La riteneva estremamente riservata e in un certo senso fredda,ma secondo lui c’era sicuramente un motivo per il suo comportamento,e forse sapeva cosa fosse.
-Perché sei sempre così riservata e scontrosa??- chiese,distogliendo la ragazza dai suoi pensieri.
Lei rimase scettica per quella domanda e poggiò la testa di lato,non avendo capito dove volesse andare a parare.
-Perché mi fai questa domanda??- chiese poi.
-Perché vedo che stai sempre per conto tuo e raramente ti apri con gli altri.- rispose il riccio,guardandola incessantemente negli occhi in cerca di una risposta,che però non arrivò ma fu sostituita da un sospiro.
-Provo a indovinare. Secondo me i tuoi genitori sono separati e prima eri grassa e avevi il viso coperto di brufoli.- disse,dopo un’attenta osservazione della ragazza,cercando di essere il più sensibile possibile.
Lei alzò lo sguardo,puntandolo su di lui e sgranò gli occhi: aveva fatto centro sul suo lato più nascosto,anche senza sapere niente di lei.
-E come fai a dirlo??- chiese poi.
-Vedo come stai attenta a te stessa e alla tua linea.- rispose il riccio,poi prese un respiro e si scompigliò i capelli,prima di ricominciare a parlare –per l’altro motivo invece credo di saperlo perché anche io mi comportavo così all’inizio.-
Dopo quelle parole Alexis ebbe motivo di riflettere:anche i genitori di Harry erano separati e lui aveva sofferto per quella situazione come aveva sofferto anche lei,dopotutto,anche essendo la situazione diversa.
-Perspicace.- disse,con un sorriso malinconico stampato sul viso –ma non del tutto.-
Harry aggrottò la fronte,non capendo cosa intendesse,poi si sedette di fronte a lei,pronto ad ascoltare ciò che aveva da dirgli,sempre se avesse avuto voglia di dirglielo.
Alexis prese un bel respiro e si scostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio: non aveva mai parlato con nessuno del suo problema,anche perché nessuno si era mai interessato a lei,ma con Harry era diverso.
Lui desiderava conoscerla,sapere qualcosa di lei,mentre lei continuava a chiudersi e ad apparire come un muro,solido e forte,che non aveva bisogno di niente e nessuno per sentirsi importante.
Aveva bisogno di parlare con qualcuno dopo tanto tempo,e forse il riccio l’avrebbe potuta capire.
-I miei genitori non sono separati tra loro,sono separati da me.- rispose,con un po’ di malinconia negli occhi.
Harry aggrottò nuovamente la fronte,non capendo,poi le prese una mano e la strinse nella sua,per infonderle un po’ di fiducia nei suoi confronti.
Alexis alzò lo sguardo,incontrando gli occhi di Harry e solo allora si rese conto di quanto quel ragazzo fosse sensibile e disponibile ad ascoltarla,nonostante lei lo avesse ignorato in quei giorni.
-Per i miei genitori sono sempre stata un errore,un intralcio,per loro era più importante il lavoro,la carriera e i soldi ad una figlia,ed è per questo che sono sempre cresciuta da sola,senza l’amore di due genitori.- spiegò la ragazza,abbassando lo sguardo e guardandosi le unghie perfettamente curate.
Harry non potè non essere toccato da quelle parole dette con tanta freddezza ma con tanta tristezza.
Sapeva che quella ragazza aveva un lato nascosto dentro di se,che non avrebbe voluto rivelare,ma già il fatto che si fosse confidata con lui lo faceva sentire meglio.
Voleva davvero conoscere quella ragazza,sapere di più su di lei,e giurò a se stesso che ci sarebbe riuscito.
-Anche io mi sono sentito così quando i miei genitori si sono separati e all’inizio provavo un profondo odio nei loro confronti perché sapevano che avevo sempre desiderato una famiglia unita mentre loro si erano lasciati senza neanche provare a formarne una. Ma ero troppo piccolo per capire che quello non era un gesto di egoismo,ma una seconda chance per entrambi di essere felici.- disse il riccio,massaggiando le nocche della mano di Alexis e osservando il paesaggio.
Lei non riusciva a capire ancora perché Harry stesse parlando con lei,perché le stesse dicendo quelle cose,e poi pensò che magari anche lui cercava un po’ di conforto,qualcuno nella sua stessa situazione che sapesse infondergli coraggio.
Si voltò verso il riccio e l’osservò attentamente,mentre un leggero venticello scuoteva a entrambi i capelli.
-E adesso come ti senti??- chiese poi,con un filo di voce.
Harry sospirò,poi si voltò verso Alexis e l’osservò negli occhi,prima di ricominciare a parlare.
-Adesso,dopo tanti anni,va molto meglio. Ma ti posso assicurare che se mai mi sposerò non mi separerò da mia moglie per nessuna ragione al mondo poiché non vorrei mai far passare a mio figlio ciò che ho passato io. Forse tu puoi capirmi.- disse,spostando la testa di lato e osservando con tristezza la ragazza di fronte a lui.
Quelle parole furono per Alexis la conferma che anche un ragazzo all’apparenza sicuro di se  e forte come Harry poteva nascondere un lato triste e malinconico e che aveva bisogno di sostegno.
Pensò al fatto che mai in vita sua aveva incontrato una persona così sincera e sensibile,ma soprattutto matura da arrivare ad una simile conclusione.
Prese tra le mani il volto di Harry,prendendolo alla sprovvista,e guardandolo fisso negli occhi.
-Quel bambino sarà molto fortunato ad avere un padre come te.- disse,prima di poggiare le sue labbra su quelle del riccio per intrecciarle in un bacio dolce e casto,che per lei significa infondergli sicurezza,mentre per lui significa speranza in qualcosa di più.
Quando si staccarono fecero aderire le loro fronti: Harry aveva gli occhi chiusi e le labbra socchiuse,mentre Alexis lo osservava attentamente.
-Da questo momento in poi hai la mia più completa fiducia,e tu potresti darmi la tua.- disse,ed Harry a quelle parole riaprì gli occhi per scorgere la sincerità nello sguardo della ragazza e,una volta trovata,sorrise.
Doveva essere un momento di conforto e fiducia per i due ragazzi,ma quel benessere fu spezzato dall’arrivo improvviso di un messaggio,dallo stesso mittente:
  


 
Buon pomeriggio London,
qui GossipOneD,la vostra sola ed unica fonte sulle vite scandalose di cinque giovani superstar.
Si dice in giro che la nostra Eleanor nasconda un segreto,e voi sapete che io amo i segreti quasi quanto i pettegolezzi.
Naturalmente io sono già al corrente di tutto,ma non posso svelarvi nulla per il momento.
Vi dico solo che forse l’innocente Calder non è poi così tanto innocente.
Voi non sapete di amarmi.
xoxo GossipOneD

 
































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Ciao a tutti :3
Scusate per l'enorme ritardo ma come ben sapete c'è la scuola e purtroppo non posso più dedicarmi alle mie FF come un tempo >.<
Non vedo l'ora che arrivano le vacanze di Natale!!
Anyway........................ Let's go crazy crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
And never never never stop for anyone
Tonight let's get some
And live while we're young!! <3
Mi sono profondamente innamorata di questa canzone e del video,ma comunque sento un vuoto dentro,la malinconia per Up All Night :(
Ditemi che non sono l'unica........
Tornando al capitolo.......ribadisco che non voglio offendere nessuno e non voglio insinuare niente,è solo per prendere in giro questi assurdi rumors che creano e per scrivere una FF secondo le mie fantasie,niente di più!!
Spero continuiate a seguirmi :3
xoxo GossipOneD

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Capitolo 5
*** Less one!! ***







-Cazzo,ci hanno scoperti!- sbottò Louis,battendo un pugno sul tavolo e facendo sobbalzare tutti i presenti in quella stanza.
Alexis e Harry erano poggiati con la schiena al muro ad osservare la scena,mentre si tenevano per mano,sotto gli occhi indagatori di Zayn.
Da quando aveva conosciuto Harry,a X-Factor,non lo aveva mai visto comportarsi così con una ragazza,neppure con Caroline.
Ultimamente era più pensieroso,non faceva altro che parlare di Alexis e credeva che ne fosse stracotto,e dal canto suo sperava che la ragazza ricambiasse i sentimenti del ragazzo.
Da quando l’aveva vista la prima volta le era sembrata subito molto bella oggettivamente,poi aveva scoperto che aveva un carattere chiuso e si esprimeva poco con gli altri,tranne che con Harry.
Tra di loro era nata una specie di complicità,si capivano soltanto con uno sguardo e Zayn un po’ l’invidiava.
Si voltò per un momento a guardare la ragazza al suo fianco: stava rimurginando una gomma mentre era intenta a scrivere stati su Twitter o a rispondere alle fans.
Perrie gli era sempre sembrata la persona giusta per lui,la ragazza ideale con cui vivere e invecchiare,ma non avevano un rapporto tanto speciale come Harry e Alexis.
Lei gli dimostrava sempre il suo affetto con baci e carezze,ma era questo l’amore??
-Adesso è inutile che ti scaldi tanto. Troveremo una soluzione.- disse Paul,passandosi le mani tra i capelli,esasperato.
-No,adesso la trovo io una soluzione. Me ne vado.- sbottò Eleanor,prendendo la sua borsa e dirigendosi alla porta,ma prima che potesse aprirla la voce allarmata di Paul la fermò.
-No,aspetta,non arrivare a conclusioni affrettate. Sono sicuro che nessuno avrà neppure fatto caso a quel messaggio o non avranno mai capito cosa davvero intendeva GossipOneD. Forse possiamo ancora farla tacere,chiunque lei o lui sia.- disse calmo,prendendo  per un braccio Eleanor e tentando di calmarla.
-E a cosa servirebbe?? Per colpa di questo stupidissimo contratto ho dovuto rinunciare alla mia vita,la mia “vera” vita,ho dovuto nascondermi sotto un altro nome e fingere di essere quella che non sono. Ho ricevuto si approvazione,ma anche odio e non posso essere odiata soltanto perché fingo di essere quella che non sono,preferisco essere odiata per chi sono. E se GossipOneD non rivelerà tutto a quel punto lo farò io. Tanto non sono mai stata simpatica a nessuno,no??- disse quella acida,dimenandosi sotto la presa di Paul.
A quelle parole Paul sgranò gli occhi e la lasciò andare così lei,dopo aver rivolto un’occhiata fulminea a tutti i presenti nella stanza,se ne andò,sbattendo violentemente la porta alle sue spalle e battendo i tacchi sul terreno dove camminava.
Paul si voltò per un attimo ad osservare i ragazzi,con un’espressione assente,mentre loro erano rimasti allibiti dopo le ultime parole di Eleanor.
-E’ diventata intelligente tutt’ad un tratto??- si lasciò scappare Harry e ricevette un’occhiataccia da Paul,adesso furioso e ardente di rabbia.
-Spero che sarete felici adesso. Per colpa della vostra immaturità rischiate di mandare tutto a puttane. E’ questo ciò che volete fare?? Rinunciare alla carriera,al successo,ai fans e tornare a fare il panettiere o a vagabondare per le strade??- fece quello,guardando con rabbia ognuno di loro,ma sapevano che in fondo quando Paul si arrabbiava era per una buona ragione e la maggior parte delle volte quella ragione era legata a loro e al loro benessere.
Nessuno aveva il coraggio di fiatare,troppo impegnati a rimurginare sulle cose,mentre Perrie,disinteressata,continuava ad armeggiare con il cellulare e Alexis la osservava,impassibile.
Più la osservava e più si chiedeva cosa ci trovasse Zayn in lei: poteva capire che era carina,aveva una bella voce e un bel fisico,ma tutto qui.
Era un bel visino che sapeva cantare,anche se quest’ultimo aspetto doveva ancora valutarlo.
Passò numerose volte lo sguardo dalla finta bionda a Zayn,cercando un punto in comune tra di loro,un qualcosa che gli facesse comprendere che erano legati,ma tutto ciò che i suoi occhi riuscivano a vedere erano due persone completamente diverse,sotto ogni punto di vista,e che non avrebbero mai avuto futuro.
O forse era quello che i suoi occhi volevano vedere??
-No,Paul,non voglio tornare alla mia vita di prima,soprattutto dopo aver vissuto questa. Non lo sopporterei.- prese parola Louis,interrompendo quel silenzio.
-Bene,allora cercate di non ficcarvi in qualche altro guaio e lavorate. Avete ancora molto da fare per il prossimo album e manca poco. Io intanto vado a vedere cosa posso fare.- disse,guardando attentamente ognuno dei ragazzi,poi scosse la testa,come per dimenticare tutta la rabbia di un attimo prima,e si diresse nel suo ufficio,chiudendosi la porta alle spalle.
Solo in quel momento i ragazzi parvero rianimarsi e iniziarono a discutere del più e del meno,di ciò che era appena successo e di un modo per riparare la situazione.
Mentre Alexis ascoltava interessata la conversazione dei ragazzi,tendeva un orecchio verso Perrie,per non farsi scappare niente,come era solita fare.
In un momento però si sentì smarrita,come confusa,per una frase esclamata in quel momento dalla bionda.
“Meno una!” aveva detto in un sussurro,il sufficiente però da far sentire Alexis,in piedi vicino a lei.
La mora si voltò nella sua direzione e la fissò: credette di aver sentito male,eppure sapeva che non era così,poiché non aveva mai sbagliato in vita sua.
-Cosa hai detto??- disse piano alla bionda,non nascondendo un briciolo di stupore nella voce.
La bionda si voltò di scatto udendo la voce,e appena i suoi occhi perennemente truccati si posarono sulla figura della mora vicino a se si sgranarono,per lo stupore.
-Emh…..io?! Stavo dicendo che ci manca meno di un mese al mio compleanno e sono eccitatissima.- disse,facendo l’innocente e sfoderando un sorriso gengivale che agli altri sarebbe risultato adorabile,ma ad Alexis incuteva timore e falsità.
La fissò per un attimo,impassibile,poi riconcentrò l’attenzione sui ragazzi,intenti in un’avvincente discussione,ma la sua testa continuava a rimurginare quelle parole e non riusciva a capire perché credeva fossero soltanto una bugia.
-Io vado,ho un’appuntamento dall’estetista. Zaynuccio ti chiamo più tardi,ciao!- disse tutt’ad un tratto Perrie,alzandosi e sculettando fino alla porta,dopo aver strizzato una guancia a Zayn e avergli impresso il colore del rossetto rosso che indossava sulle labbra,poi uscì dalla stanza.
Rimasero tutti a fissarla mentre se ne andava,Alexis compresa,che parve sentirsi un po’ più sollevata appena la bionda oltrepassò la soglia.
-Carina la tua ragazza,non ci ha nemmeno salutato.- disse Harry,guardando con riluttanza la porta da cui era appena uscita la bionda.
Zayn fece soltanto una smorfia in risposta,senza scomporsi,ma Alexis rispose al suo posto.
-Secondo me si da troppe arie.- disse la mora,osservando impassibile i ragazzi.
Tutti si voltarono verso di lei sorpresi,mentre Harry sembrava divertito e d’accordo.
-Cosa??- chiese Zayn,per accertarsi di aver capito bene.
-Si crede Dio sceso in terra e non ha nessuno rispetto per gli altri. Poi ha appena detto una cosa che mi ha fatto riflettere.- disse,continuando ad avere l’aria impassibile.
-E cioè??- chiese Zayn,con una punta d’acidità nella voce.
-Perché non te lo fai dire da lei??- fece la mora,guardandolo in modo di sfida,con le braccia conserte.
-E perché invece non me lo dici tu??- disse il moro,assumendo la stessa posizione di Alexis.
-Non l’ho detta mica io quella frase,ma lei. Credo che se vorrà dirtela te la dirà,ma dubito che ti dirà il vero significato.- sbottò lei,seccamente.
Zayn socchiuse gli occhi e la guardò torvo: gli dava fastidio quando si parlava male di una persona a se cara,soprattutto se la ragazza che ne parlava era una totale sconosciuta che non sapeva nulla di lui.
-Io credo che tu non voglia dirmela perché sai che non è vera.- disse il moro,fissandola attentamente negli occhi,nocciola contro ghiaccio.
Lei rimase in silenzio,impassibile,senza muoversi,se non fosse per il movimento del petto per la respirazione.
Improvvisamente fece un passo avanti,ritrovandosi ad un palmo di distanza dal naso di Zayn,mentre lo fissava attentamente negli occhi.
Zayn di canto suo iniziò a ribollire dall’inteno,a sentire i muscoli contrarsi,ma non si sarebbe fatto intimorire da una ragazza qualunque.
-Pensala come vuoi,Malik.- disse lei,poi gli passò affianco,sfiorandolo appena e facendogli sentire una piacevole scossa elettrica al suo passaggio.
Si sentì sorpreso,sopraffatto da quello sfioramento,ma pensò che fosse solo la carica di adrenalina e rabbia che crescevano in lui.
Alexis attraversò la stanza,ritrovandosi in un secondo davanti la porta,poi,dopo aver farfugliato un semplice “Buona notte” uscì dalla stanza,ritrovandosi in corridoio.
Iniziò a camminare verso l’uscita dell’edificio,quando si sentì afferrata per un braccio e fu costretta a voltarsi.
Appena i suoi occhi incontrarono quelli azzurri di Perrie si stupì,ma appena vide l’espressione arrabbiata e di superiorità sul volto della ragazza capì le sue intenzioni.
-Cosa vuoi,Perald??- chiese seccamente.
La bionda fece una smorfia al suono di quel nome,e Alexis sapeva che,chiamandola così,l’avrebbe soltanto infastidita maggiormente.
-Ti ho sentita prima,e quello che hai detto non mi è piaciuto affatto.- disse,con una voce meno civettuola del solito.
-Bhè,dovrai fartene una ragione.- disse la mora,voltandosi nuovamente verso l’entrata,ma fu afferrata di nuovo per il braccio,e questa volta sentì le unghie finte appuntite della bionda conficcarsi quasi nella pelle.
-Non così presto carina. Non riuscirai a mettermi i bastoni tra le ruote,né tu né nessun altro. Se solo osi rivolgere di nuovo una sola parola con Zayn e parlare in quel modo di me ti giuro che ti ritroverai in mezzo ad una strada a chiedere l’elemosina.- disse la bionda,assumendo un’aria di superiorità,ma Alexis non si faceva intimidire da minacce del genere.
Si staccò dalla presa e questa volta fu Perrie ad essere sorpresa da quel gesto,ritrovandosi con le spalle al muro.
-Non mi fai paura,Perald. E non promettere cose che non puoi mantenere. Sappiamo entrambe che se non fosse per Zayn adesso ci saresti tutti in mezzo ad una strada.- disse la mora,osservandola con non curanza.
-Non sono affari che ti riguardano,solo non ti mettere tra me e Zayn perché non ne uscirai bene.- disse la bionda,riprendendosi dallo spavento.
-Sto tremando.- disse la ragazza,impassibile come al solito.
Perrie fece una smorfia,e i suoi occhi parvero luccicare per qualche pensiero che le gironzolava nella mente.
-Ti conviene tremare quando tutti sapranno che sei tu GossipOneD.- disse Perrie,incrociando le braccia al petto.
-E cosa te lo fa pensare??- disse la mora,senza lasciar trapelare nessuna emozione,anche se all’interno stava ridendo all’impazzata per quell’assurdità appena detta.
-Da quando ci sei tu non sono successi altro che guai,è palese che tu sei GossipOneD.- rispose seccamente la bionda,osservandola di sottecchi.
Alexis rimase a fissarla,senza parlare,senza capire se stesse scherzando o se parlasse sul serio.
Ma visto che credeva che il quoziente intellettivo delle bionde era pari a 0,e che dopo quella risposta l’aveva confermato,decise di lasciarla con una frase ad effetto,su cui avrebbe dovuto rimurginare per giorni interi.
-Ti lascerò con il beneficio del dubbio.- disse,poi se ne andò,dirigendosi verso l’uscita,mentre la bionda alle sue spalle non riusciva a capire il senso di quella frase,ma una cosa era certa: doveva liberarsi anche di lei.




 
E  così la Calder ha voluto rendermi il lavoro ancora più semplice?!
Bene,ne sono entusiasta.
Ma c’è ancora qualcuno che mi ostacola e quel qualcuno ha due nomi: Perrie e Alexandra.
Mi libererò anche di loro,farò solo fare al tempo il suo gioco.
Naturalmente le carte le mischio io….

xoxo GossipOneD

 










































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Ciaociaociaociaociao:)
Inizio con lo scusarmi per il terribile ritardo che ormai mi accompagna ad ogni capitolo,ma come credo anche voi,sono molto impegnata ultimamente.......
Come sta andando la scuola?? Approposito,che scuola frequentate??
Io il liceo linguistico :)
Spero che questo capitolo vi piaccia e che recensirete in tanti.
Adesso volevo chiedervi solo un ultimo favorino......
Ci sono due mie carissime amiche che sono alla prima FF,ma sono molto brave a scrivere,quindi mi farebbe piacere se passaste anche da loro.
Questi sono i link delle loro FF:
LIVE WHILE WE'RE YOUNG di Clially:    http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1284362&i=1
HALL OF FAME di Massive Love:    http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282663&i=1
Vi ringrazio in anticipo,so che non mi deluderete!!
Adesso vado,un bacione grande grande a tutti voi che mi seguite <3
xoxo GossipOneD

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Capitolo 6
*** I can't feel emotions ***


-E’ solo una ragazzina viziata,ecco che cos’è. Non ha il diritto di dire quelle cose su Perrie,la conosce da meno di due giorni,come può pensare di conoscerla davvero??- urlò furioso Zayn contro Harry,il quale stava fremendo di rabbia,con le mani che gli prudevano impazienti di sferrare un pugno sul viso del suo amico solo per farlo tacere e far smettere alla sua bocca di dire cavolate.
Si,Alexis non conosceva abbastanza Perrie,ma era abbastanza sveglia per capire ciò che Harry aveva sempre ribadito all’amico,e che cioè Perrie era una falsa,interessata solo al denaro e al successo.
Ma naturalmente Zayn,cieco per amore,non aveva voluto dargli ascolto e si ritrovava a fare il servetto della bionda.
-Tu non hai il diritto di dire queste cose di lei. Alexis ha capito subito quale fosse la situazione e ha voluto dire la sua. E se ciò può rincuorarti,la penso esattamente come lei.-disse Harry,rimanendo impassibile,un attegiamento che aveva imparato ad usare dalla mora.
-Rincuorarmi?? Uno dei miei migliori amici non appoggia la mia relazione e dovrei rincuorarmi??- fece Zayn,scettico.
-Si,così magari capirai prima in che guaio ti sei andato a infilare.- disse semplicemente il riccio,come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
Zayn rimase scettico,stupito dalle parole dell’amico: si,Harry non aveva mai accettato la sua relazione con Perrie,era sempre stato contrario e voleva ostacolarlo in tutti i modi,ma mai pensava che si sarebbe messo addirittura contro di lui a causa di una ragazza.
Che poteva essere anche la ragazza più bella,carismatica e talentuosa di tutta Londra,ma per lui aveva preso le sembianze di un’arpia,pronta a mettere tutti contro tutti.
Da quando era arrivata non succedevano altro che guai,e questo glielo aveva fatto notare Perrie stessa:
 
Zaynuccio,quella ragazza non mi piace. Da quando c’è lei succedono cose troppo strane. E poi lei stessa è strana. Non hai visto come si veste?? Non ha nemmeno un po’ di gusto nel vestire,e poi secondo me sta influenzando anche Harry. Mi chiedo se non sia lei GossipOneD….
 

Secondo Zayn la sua ragazza aveva ragione,ma come poteva farlo capire a Harry??
-Ti ha fatto il lavaggio del cervello forse?? Vuole soltanto metterci contro così da farci litigare e far sciogliere la band,e lei così ne uscirà vittoriosa.- sbottò Zayn,stringendo i pugni.
Harry a quel punto non ce la fece più di star a sentire le parole dell’amico,così gli si fiondò addosso,prendendolo con entrambe le mani per il colletto della camicia e sbattendolo al muro,sollevandolo di pochi centimetri da terra.
-E a che scopo?? Non sai quello che dici Zayn,ti stai facendo manipolare dalla tua “finta” fidanzata. Tu non sai nulla di lei,nulla,e non permetterti di insinuare più cose del genere. Soltanto lei sa cosa ha passato,e tu e la biondina non ne avete neanche idea. Non hai ancora capito che ti sta usando?? Adesso parli anche come lei. Mi fai pena,ecco.- ringhiò a denti stretti contro l’amico,poi lasciò la presa e,come una furia,uscì dallo studio di registrazione,sbattendo violentemente la porta alle sue spalle.
Zayn rimase stupito da quel comportamente,ma non si scompose più di tanto e si aggiustò la camicia,infilandola accuratamente nei jeans e si riavviò i capelli,quel giorno lasciati cadere sulla fronte.
Si voltò per prendere il suo BlackBerry,ma sobbalzò nel vedere la mora dietro di se,a braccia conserte,immobile.
-Ti sembra questo il modo??- disse urlando,ancora furioso per ciò che aveva detto di Perrie e guardandola torvo.
Però si pentì di aver usato tanta acidità dopo averla osservata bene e aver notato che era pallida,molto più del solito,e aveva delle grandi occhiaie che le contornavano gli occhi color ghiaccio.
In un primo momento pensò che fu soltanto scena,ma appena vide che la ragazza non rispondeva con la sua solita lingua biforcuta,si ricredette.
-Stai bene??- chiese più dolcemente,quasi preoccupato.
La ragazza non accennava a muoversi o a parlare,rimaneva immobile,fissa a guardare il ragazzo di fronte a se,poi improvvisamente le sue guance presero colore e lei riprese a respirare.
-E’ davvero quello ciò che pensi di me??- chiese,deviando la conversazione di un attimo prima,ma Zayn non ne colse il motivo.
-Si.- rispose,la voce ferma e pacata,lo sguardo fisso negli occhi di lei.
Alexis continuò a guardarlo,poi fece lentamente un passo avanti,trovandosi di fronte a lui,e riprese a parlare.
-Per quale motivo dovrei volere che la band si sciolga??- chiese,impassibile.
A Zayn gli si seccò la gola,ma non le avrebbe permesso di disarmarlo in quel modo,con quegli occhi azzurro ghiaccio e lo sguardo penetrante.
Cosa sta succedendo??
-Non lo so,perché non me lo dici tu??- rispose,assumendo un’aria altezzosa e provocandola,ma Alexis non si faceva di certo intimidire da lui e mantenne la sua calma e il controllo.
-Non credo che tu voglia davvero sfidarmi Zayn.- disse impassibile come sempre –non ho nulla da spiegarti,nulla da nasconderti. Perché questa domanda non la fai alla tua ragazza??-
A quelle parole Zayn socchiuse gli occhi a fessura,cercando di capire dove volesse arrivare.
-Adesso non mettere in ballo Perrie,lei non c’entra nulla.- rispose,con più rabbia nella voce.
Era quello che voleva,farlo arrabbiare.
-Davvero?? Io invece credo che debba darci molte spiegazioni.- rispose lei,pacata,alzando entrambe le sopracciglia.
-Cosa vuoi dire??- fece Zayn,che davvero non capiva.
-Nulla,solo una supposizione.- rispose e fece per girarsi,ma la voce del moro la bloccò.
-Stai insinuando che c’entri qualcosa con GossipOneD??- chiese,la rabbia nella voce palpabile.
Lei si voltò nuovamente e stette a guardarlo,senza spiccicare parola,con le mani lungo i fianchi.
-Non sto insinuando nulla,sto solo attenta ai dettagli.- disse,ma non si voltò nuovamente,aspettando una risposta del moro.
-Dettagli?? Cosa intendi??- chiese infatti,più scettico di prima.
Alexis fece una smorfia,poi si voltò e ricominciò a camminare,avvicinandosi alla porta e poggiando una mano sulla maniglia.
-Se quello che penso è vero allora lo scopriremo presto.- disse,e abbassò piano la maniglia.
-Io invece credo che sia tu a nasconderci qualcosa,vero,GossipOneD??- fece Zayn,riassumendo l’aria altezzosa e infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni.
Alexis si bloccò,ancora prima di aprire la porta: aveva già sentito una volta una stupidaggine del genere,dalla stessa persona che,secondo lei ed Harry,aveva fatto il lavaggio del cervello a Zayn.
Sbattè la porta,richiudendola,poi si voltò di nuovo verso il moro e,a passo svelto,si ritrovò di nuovo di fronte a lui,in uno scontro occhi contro occhi.
Adesso i suoi occhi erano rossi,ardenti di rabbia,mentre quelli di Zayn non facevano trapelare nessun’emozione,se non lo stupore.
-Vuoi la guerra Malik?? Perché io non aspetto altro. Non sai di cosa sono capace,posso passare dal giorno alla notte,dalla luce alle tenebre in uno schiocco di dita.- disse,non abbandonando con lo sguardo gli occhi di Zayn –volevi farmi essere cattiva?? Bene,eccomi,adesso sono cattiva. E non sperare che il mio umore cambi,perché non sarà così. Ho voluto darti una possibilità,farti conoscere l’Alexis buona e gentile che c’è in me,ma tu hai avuto la capacità di far uscire la vera Alexis. Da adesso in poi tra noi due non ci sarà più pace,ma la guerra prenderà il suo posto. Considerami la tua rivale,la tua migliore nemica,il tuo peggior incubo,perché ti porterò piano in un inferno che non avevi neanche idea potesse esistere.-
Zayn rimase a bocca aperta,con gli occhi spalancati a quelle parole.
Cosa vuol dire?? Cosa vuole fare??
-Nascondo cinquanta sfumature di tenebra dentro di me,e non credo tu voglia fare la loro conoscenza,quindi è meglio che tieni a bada la tua lingua e non dia più conto a me.- concluse,gli occhi ardenti,circondati da un fuoco invisibile,irreale.
Il moro voleva ribellarsi,opporsi,ma non riusciva a muoversi,stregato da quello sguardo magnetico e da quell’espressione così dura che per la prima volta aveva visto sul volto di quella ragazza.
-Credi che io sia GossipOneD?? Bene,questa è la prova che dimostra che non è così.- disse la mora,calmandosi visibilmente,ma sempre con una punta di rabbia nella voce.
Prese il suo cellulare dalla tasca,senza distogliere lo sguardo dal moro,e glielo porse.
Zayn,anche se titubante ,lo prese e lesse il messaggio che gli si presentava davanti:
 
Ciao Alexandra,
tu non sai chi sono io,ma io so tu chi sei.
Ho fatto alcune ricerche sul tuo conto e ho scoperto del contratto.
Wuao,anche tu sei il frutto di un imbroglio!
Ma d’altronde cosa potevo aspettarmi??
Per il momento terrò la bocca chiusa,ma al primo passo falso rivelerò a tutti del tuo piccolo segreto.
Non metterti contro di me,sai di non potermi vincere,quindi è meglio che ti comporti da brava bambina.
Ci rivediamo alla prossima e-mail.
xoxo GossipOneD

 
Zayn rimase a fissare quell’e-mail per minuti,e ricollegò quel messaggio al brutto umore della ragazza di qualche minuto prima.
GossipOneD aveva scoperto anche di lei……
Chi era?? Cosa voleva??
Pensò che fu un bene che lo sapesse,ma poi riflettè un momento,e capì che,se sapeva di Alexis,allora sapeva anche di Perrie,e il pensiero che rivelasse a tutti del loro contratto gli faceva accapponare la pelle.
-Forse anche Perrie ha ricevuto un’e-mail simile.- disse,alzando gli occhi dal telefono e porgendolo di nuovo alla mora,e nella voce risuonava l’ombra della paura.
-Non ne sono tanto sicura.- rispose lei,poi si avviò nuovamente alla porta,senza aggiungere altro.
-Cosa vuoi dire??- fece Zayn.
-Nulla.- rispose semplicemente la mora,continuando ad avanzare verso la porta.
-Sei forse gelosa,Alexis??- fece Zayn,incrociando le braccia al petto e osservandola poggiare una mano sulla maniglia e abbassarla.
La ragazza si fermò e si voltò verso di lui,facendogli sentire un brivido nel vedere i suoi occhi riprendere quel colore rosso fuoco e quella rabbia ardente.
-No,non sono gelosa. La gelosia è un sentimento. Io non posso provare sentimenti.- disse,poi si voltò,ma,prima di uscire aggiunse  -E per te sono Alexandra.-  poi uscì dalla stanza,non lasciando nemmeno il tempo a Zayn di replicare.
Cosa significava che non poteva provare sentimenti?? Cosa nascondeva quella ragazza??
Zayn in quel momento non sapeva spiegarselo,ma forse c’era una persona  che poteva risolvere ogni suo dubbio…….
 
 
 
 
Intanto,nell’anonimato della sua camera,una ragazza era intenta ad osservare ogni minimo particolare di ciò che succedeva nelle vite delle sue vittime.
Si era gia liberata di Eleanor e adesso gliene mancavano altre due,ma sapeva che non sarebbe stata una passeggiata.
Continuava a premere pulsanti sulla tastiera,alla ricerca di una notizia scottante,ma fu la notizia a trovare lei.
Un segnale acustico,che l’avvertiva dell’arrivo di un messaggio.
Mittente: Zayn Malik
Forse il piccolo Malik voleva schiarirsi le idee,ma doveva pagare un prezzo,uno scoop.
Questa ragazza conosceva tutti,ma nessuno conosceva lei,eppure tutti l’amavano.
Questa ragazza si nascondeva dietro il nome di GossipOneD……..

































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Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuz :)
Per farmi perdonare dell'enorme ritardo e della lunghezza del capitolo precedente ho deciso di regalarvene un altro,sperando di farvi felici!!
E poi ne vorrei approfittare per aggiungere una cosa: non ho mai pensato,nemmeno minimamente,di copiare l'idea per questa FF a qualcun'altro.
E' stata soltando un'idea che ho avuto e gia mi frullava in testa da un pò di tempo e se non mi credete potete chiedere conferma a Clially.......
Mi dispiace leggere cose tipo che sono una copiona o che avrei potuto avere la decenza di scrivere una FF per un'idea mia,ma non posso farci niente se ho avuto la stessa idea di un'altra persona.......
Chiedo scusa a coloro che,come me,hanno scritto una FF su GossipGirl e i One Direction prima di me e vorrei dirvi che mai ho pensato di rubarvi l'idea!!
Scusate per lo sfogo,ma avevo bisogno di mettere in chiaro le cose.
Adesso vi lascio alla lettura del capitolo,spero di continuare presto
xoxo GossipOneD

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Capitolo 7
*** A chance,maybe... ***


-Ok,ragazzi,ci siamo. Oggi è il grande giorno. Dovrete uscire allo scoperto e farvi fotografare dai paparazzi in atteggiamenti sdolcinati,romantici,cose così.- disse Paul,gesticolando con le mani per sembrare il più indifferente possibile,ma i ragazzi sapevano che tra tutti lui era sempre il più ansioso e si faceva travolgere dalle emozioni.
Harry e Alexis si voltarono contemporaneamente,facendo incontrare i loro occhi,poi scoppiarono a ridere alla visione di Paul preoccupato,nascondendo i loro enormi sorrisi dietro la mano.
Harry fu sorpreso dalla risata ingenua della mora,una melodia unica per le sue orecchie,che coinvolgeva anche gli occhi e la faceva apparire più bella di quanto gia non fosse.
Per Harry era una novità quella risata poiché era molto raro che la mora sorridesse o ridesse di cuore,ma quando stava con lui sembrava essere diversa dal solito,più leggera e serena.
Harry era compiaciuto di questo fatto,credeva che forse il motivo del buonumore di Alexis fosse lui,ma non ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
Paul sospirò,scuotendo la testa,poi,dopo aver accennato un saluto con un cenno della mano ai ragazzi,uscì dalla stanza,lasciandoli al loro lavoro.
Alexis,che aveva osservato Paul uscire dalla stanza,si voltò di nuovo verso Harry e lui ricambiò quello sguardo con un sorriso radioso.
-Vado a prepararmi,non ci metterò molto.- disse al riccio,stampandogli un bacio sulla guancia,poi uscì dalla camera per andarsi a preparare per la loro uscita.
Harry rimase immobile nel centro della stanza,con un sorriso ebete in volto,mentre con la mano si massaggiava la guancia sulla quale la mora gli aveva appena stampato un bacio.
Sperava di cambiarla,di portare un po’ di luce nella sua vita,e magari di rubarle il cuore. Si…..
Con un sorriso sincero si avvicinò al tavolo da biliardo dove i suoi amici stavano giocando,immersi in quella che si direbbe una scommessa.
-Tutto bene Harry??- chiese Liam premuroso,passando il gesso sulla punta della sua stecca e soffiando via quello in eccesso.
Il riccio si limitò ad annuire,poi si avvicinò agli amici,osservandoli mentre giocavano: erano piuttosto bravi.
-Mi sembri pensieroso. Qualcosa non va??- chiese ancora Liam,piegandosi e distendendosi sul tavolino per poter mettere in buca la palla.
Harry scosse la testa,con ancora un sorriso stampato sul volto,non accorgendosi che Zayn lo stava fissando con disapprovazione.
-Secondo me Harry è stato rapito e portato nel paese delle meraviglie.- disse scherzoso Louis,facendo una smorfia di soddisfazione nel vedere Liam sbagliare la buca.
-Adesso tocca a me.- esclamò Louis,euforico e Liam si alzò,cedendogli il posto.
-Prego.- dsse,indicandogli il tavolino con una mano mentre emetteva un ghigno divertito.
Louis,saltellando,raggiunse il lato del tavolino ed esaminò bene la situazione,poi decise di nominare la sua buca,chiamandola “Buca d’angolo a sinistra” e si piegò per colpire la palla bianca di fronte a lui,la quale scivolò sul tavolino e frisò la nera,facendola rimanere in bilico sulla buca per poi caderci dentro.
Louis iniziò a urlare e saltellare per la stanza,mentre sventolava vittorioso le mani in aria e sculettava con fare divertito.
-Ho vinto io. Ho vinto io- urlava per la stanza,mentre Liam fece una smorfia di disapprovazione.
Alla fine Liam scosse il capo,posò le stecche e le palline da biliardo nell’apposito contenitore e si avvicinò a Harry,guardandolo con le mani incrociate al petto.
-Tu non me la racconti giusta.- disse poi,appoggiandosi al tavolino dietro di lui.
Harry lo sguardò perplesso,poi abbassò la testa,imbarazzato e scrollò le spalle.
-E’ che mi sento un po’ a disagio.- ammise infine,muovendo nervosamente una gamba avanti e indietro.
-In che senso??- chiese Liam,appoggiandosi con i gomiti sul tavolino per poter vedere meglio l’espressione del riccio.
-Tutta questa storia,è nuova per me. Non credo di esserne all’altezza,ma non voglio sbagliare.- disse.
-Forse non vuoi sbagliare perché un po’ ti piace Alexis.- disse Liam,inclinando la testa di lato e sorridendogli dolcemente.
Al sentire quella frase Zayn fece cadere involontariamente il suo cellulare per terra,e si affrettò a raccoglierlo,dopo aver ricevuto un’occhiata perplessa dai suoi amici.
Che assurdità.  Pensò tra se e se  Perché dovrebbe interessargli quella li??
Harry aggrottò le sopracciglia,poi tornò a concentrarsi su Liam e la loro conversazione.
-Forse,ma anche se fosse non sono sicuro che lei ricambierebbe mai. Cioè,guardala. Siamo troppo diversi.- disse,passandosi una mano tra i ricci,rassegnato.
-Diversi dici?? Io vedo un ragazzo e una ragazza,entrambi stupendi,con due occhi da mozzare il fiato e capaci di mandare in iperventilazione mezzo mondo. Perché lei non dovrebbe ricambiare??- continuò Liam,poggiando la testa sulle mani.
Harry sospirò,un sospiro amaro che stava a significare che non condivideva ciò che l’amico aveva appena detto,che credeva che fosse tutto sbagliato e che lei fosse anni luce da lui.
Pensieri brutti e malinconici che facevano stringere il cuore ad Harry,e nello stesso momento gli facevano sperare che forse doveva solo aspettare e la sua anima gemella sarebbe arrivata.
Ma lui sperava fosse gia li…….
-Sarà soltanto una cotta passeggera. Fattela passare.- disse all’improvviso Zayn,scrivendo qualcosa sul cellulare,lo sguardo chino sul BlackBerry.
Harry alzò di scatto lo sguardo sull’amico,guardandolo per mettere a fuoco ciò che aveva appena detto,ma quello che voleva davvero fare era tappargli la bocca.
-Perché dici così,Zayn?? Harry è innamorato,come lo sei anche tu e come lo sono io.- intervenne Liam,vedendo la rabbia attraversare gli occhi del riccio,ma invano.
Harry si alzò di scatto dalla poltrona sulla quale si era appena seduto e,a passo svelto,raggiunse Zayn,trovandosi a pochi centimetri dal viso dell’amico,le mani serrate a pugno lungo i fianchi.
-Puoi dirmi quale è il tuo cazzo di problema??- ringhiò a denti stretti attirando l’attenzione del moro,il quale alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi con noncuranza.
-Lei.- rispose semplicemente,aspettandosi da un momento all’altro un pugno o un calcio,ma non arrivò.
-Ce l’hai con lei solo perché ha detto quelle cose di Perrie??- domandò Harry,gli occhi schiusi a fessura.
-Ce l’ho con lei perché ha detto quelle cose su Perrie.- rispose Zayn,marcando la parola “perché” e incrociando le braccia al petto.
Liam,vedendo Harry serrare la mascella,capì che sarebbe scoppiata una rissa da un momento all’altro,così raggiunse i due e cercò di tirare indietro Harry per calmarlo.
-Dai,non litigate come due bambini.- disse,cercando gli occhi di Harry per calmarlo,ma niente.
-Quando crescerai Zayn?? Quando ti renderai conto che lei ti sta solo usando??- sbottò Harry,furioso.
Zayn si alzò di scatto con l’intenzione di replicare e magari dirgliene due,ma proprio in quel momento la portà si aprì e Alexis rientrò,con un sorriso radioso sul volto.
-Harry,sono pronta. Andiamo??- chiese dolcemente ed Harry,osservando sempre Zayn negli occhi,furioso,annuì impercettibilmente,poi si liberò dalla stretta di Liam e si avvicinò alla ragazza,prendendola per mano.
-Ci vediamo più tardi.- sussurrò a denti stretti,prima di attraversare la soglia e uscire da quella stanza,sbattendosi la porta alle spalle.
Alexis trasalì per il tonfo emanato dalla porta,ma decise di seguire Harry visto che sembrava furioso,ma non ne capiva il motivo,fatto stava che le stava stritolando la mano.
Uscirono dallo studio e imboccarono una stradina abbastanza trafficata,così da far sembrare tutto un vero appuntamento.
-Harry,qualcosa non va??- chiese,con la voce fievole.
-No.- sbottò lui,ancora irato,e Alexis pensò per un minuto che ce l’avesse con lei. Ma quale era il motivo??
Abbassò lo sguardo sulla sua mano libera e iniziò a rigirarsi le dita,così da nascondere la delusione per quella risposta così brusca.
Harry si voltò un attimo verso la mora e,dopo aver notato che aveva un’espressione cupa,si prese mentalmente a schiaffi in faccia.
Lei non c’entrava,non era colpa sua,non doveva prendersela con lei.
-Scusa. No,non c’è niente che non va. Ho solo avuto una discussione con Zayn.- rispose,fermandosi,facendo imprecare un passante che andava di fretta.
Alexis alzò lo sguardo e lo fissò,poi gli sorrise,un sorriso sincero,a cui neanche lei era abituata.
Harry sorrise a sua volta,poi allegerì la presa sulla mano della mora e riprese a camminare,dimenticandosi di Zayn e delle sue cazzate.
-Il motivo della discussione ero io,non è vero??- chiese improvvisamente Alexis,rompendo il silenzio.
Harry si voltò verso la ragazza per analizzare la sua espressione: sembrava calma e serena e le sue guance avevano un insolito colorito roseo che le faceva risaltare ancora di più gli occhi,quel giorno con una punta di verde all’interno.
Riprese a guardare davanti a se,poi annuì impercettibilmente.
-Ce l’ha ancora con me per la storia di Perrie??- chiese poi la mora.
-Si,ma non devi sentirti in colpa per lui. Sa che quello è anche il mio pensiero,che gli piaccia o no.- disse Harry,massaggiando piano le nocche della mano di Alexis.
La mora sospirò,poi abbassò lo sguardo e sorrise amaramente.
-Forse non avrei dovuto dire quelle cose. Abbiamo iniziato con il piede sbagliato e facendo così non faccio altro che peggiorare la situazione.- disse,scalciando un sassolino che le intralciava il cammino.
Harry si voltò verso di lei,notando una linea di malinconia e tristezza attraversarle lo sguardo e penetrarla,come una forza invisibile.
Non voleva che si sentisse così,non voleva che si sentisse in colpa per Zayn.
Si fermò e la osservò attentamente.
Lei si fermò a sua volta e lo fissò corrugando la fronte,non capendo cosa stesse facendo.
Improvvisamente Harry l’attirò a se,mettendole una mano dietro la schiena,e la strinse forte tra le sue braccia,affondando il naso nei suoi capelli che profumavano di vaniglia.
Alexis all’inizio fu sorpresa da quel gesto,spaventata,poiché mai nessuno l’aveva mai stretta in quel modo,non le aveva mai infuso amore con un abbraccio,e questo le mancava.
Incrociò le braccia dietro la schiena del riccio e lo strinse a sua volta,inspirando il suo profumo e beandosene,come se fosse ossigeno per lei.
-Non devi pentirti di nulla. Tu vai bene così come sei,non devi cambiare mai. Continua ad essere chi sei davvero e continua a fare quello che fai,sempre. That’s what makes you beautiful.- disse il riccio,e Alexis insinuò il viso nell’incavo del collo di Harry e lo baciò,facendo provare al riccio un brivido mai sentito prima.
Piano si staccarono,ma Alexis voleva che quel contatto tra di loro durasse di più,dopo tanto tempo.
Prese il viso di Harry tra le mani e con i polpastrelli ne delineò le fossette,il labbro inferiore,il mento,la gola.
Harry smise di respirare per un momento,beandosi di quel tocco così intenso e bisognoso.
La mora gli sorrise dolcemente,poi si avvicinò al suo viso,appropiandosi delle sue labbra e intrecciando le mani nei suoi capelli.
La lingua della mora cercò implorante quella del riccio e insieme iniziarono una danza lenta e sensuale,venata di un bisogno carnale.
Harry emanò un gemito,un suono basso e sensuale che si riverberò all’interno di entrambi,facendo esplodere il desiderio come fuochi d’artificio.
Fu Harry a interrompere il bacio,ansimando,gli occhi ardenti di desiderio,mentre Alexis cercava di far entrare aria preziosa nei polmoni.
Si guardarono per secondi,minuti,ore,forse un’eternità,ma non volevano che quel contatto pelle contro pelle,occhi contro occhi,finisse.
-Non c’erano i paparazzi.- disse all’improvviso Harry,in un sussurrò,rompendo quel silenzio imbarazzante.
-Lo so.- rispose Alexis,e a quel parole il cuore di Harry iniziò a fare mille capriole e sul suo viso si formò un sorriso radioso,ricambiato da quello perfetto di Alexis.
I due si presero per mano e continuarono la loro passeggiata,lanciandosi qualche occhiatina e sorrisi innocenti.
 
 
Erano le 17:30 e nello studio di registrazione non volava una mosca,tutti erano troppo concentrati sul nuovo album e sulle tappe del tour.
Zayn picchiettava la penna sul mento,mentre pensava a qualcosa di unico e sensazionale da mettere in scena durante i Teen Awards,Liam aveva la testa tra le mani sforzandosi di mettere su una strofa di una canzone,Louis aveva la testa poggiata sul tavolo e una mano penzoloni,mentre con l’altra si divertiva a far scorrere una biglia sul tavolo e Niall provava nuovi accordi con la sua chitarra.
Tutto passava molto monotono e noioso e i ragazzi iniziavano a chiedersi che fine avessero fatto Harry e Alexis.
Con un tempismo perfetto la porta si spalancò e i due ragazzi apparvero nella stanza,sorridenti,mentre si tenevano ancora per mano.
-Hey,ragazzi,ancora al lavoro??- chiese Harry,un sorriso radioso stampato sul viso.
I ragazzi si voltarono verso di loro e guardarono le loro mani intrecciate,confusi,ma con l’ombra di un sorriso sul volto,mentre Zayn fece una smorfia di disapprovazione che non passò inosservata ai due ragazzi.
Harry aumentò la presa sulla mano di Alexis e si voltò verso la mora notando i suoi occhi diventare nuovamente azzurro ghiaccio,freddi,e la sua espressione serena mutare in gelida e cupa.
Deglutì: perché doveva essere così difficile??
-Siete tornati finalmente,mi stavo giusto chiedendo che fine aveste fatto.- disse Louis,facendo un occhiolino malizioso ai ragazzi ed Harry arrossì visibilmente,passandosi una mano tra i capelli.
-Emh….abbiamo fatto un giro e poi ci siamo fermati in un bar a chiacchierare. Il tempo è volato.- si giustificò Harry,fulminando con lo sguardo Louis,il quale se la rideva sotto i baffi.
Intanto Zayn e Alexis continuavano a fissarsi,gli sguardi freddi,assenti,pieni di rabbia e odio,e i tratti del viso contratti,la mascella serrata.
La temperatura era scesa a picco tra i due ed Harry non poté fare altro che attirare la ragazza a sé e cingerle i fianchi con un braccio,per cercare di calmarla.
Proprio in quel momento,quasi come a voler salvare la situazione,Paul uscì dal suo ufficio,con un foglio in mano.
-Bene,ragazzi. Ho buone notizie. Eleanor,o Tina,come preferite,ha accettato di tenere la bocca chiusa per un’accettabile somma di denaro,quindi non dovremmo avere problemi con lei.- disse,facendo un enorme sospiro di sollievo.
-Meno male.- sospirò Liam,portandosi una mano al petto con fare teatrale e gli altri annuirono d’accordo.
Paul sorrise,poi,accorgendosi della presenza di Harry e Alexis continuò:
-Ah,voi siete arrivati. Come è andata?? C’erano i fotografi??- chiese,appoggiandosi al tavolino e sembrando molto interessato.
-Non tanti,ma credo che avranno molto materiale su cui sbizzarrirsi.- rispose Harry.
-Perfetto,allora anche questa è andata. Continuate così e arriverete a fare grandi cose. Io adesso vado a pranzare,volete che vi prenda qualcosa??- disse Paul,strofinando le mani e,all’ultima domanda,Niall scattò in piedi e si offrì di accompagnarlo.
I due uscirono dalla porta ed Harry lasciò la stretta su Alexis per andare a posare la tracolla.
La mora,per distrarsi dallo sguardo accusatore di Zayn,si voltò verso Liam,notando che armeggiava al cellulare con un sorriso ebete ma sincero sul volto.
Solo in quel momento si rese conto di non aver mai parlato davvero con Liam e forse era arrivato il momento di rimediare.
Si avvicinò piano al tavolo al quale era seduto il ragazzo e intrecciò le mani dietro la schiena,assumendo un’espressione più rilassata.
-Ciao Liam.- disse in un filo di voce appena fu vicina al ragazzo.
Liam sobbalzò per la sorpresa non appena vide la ragazza in piedi vicino a lui e si sistemò meglio sulla sedia.
-Ciao Alexis.- la salutò titubante,non sapendo le intenzioni della mora.
-Stavo pensando che non ho ancora conosciuto Danielle.- disse la mora,sedendosi di fronte al ragazzo.
Al sentir pronunciare il nome della sua ragazza,Liam sorrise automaticamente ed Alexis se ne accorse,capendo che non era un amore superficiale ma quello che provava il ragazzo era molto più profondo.
-Già.- rispose alla fine il moro,massaggiandosi una gamba.
-Mi farebbe davvero piacere conoscerla.- disse Alexis,sorridendo dolcemente a Liam e lui ricambiò il sorriso.
-Sono sicuro che anche a lei farebbe piacere. Dovrebbe tornare domani dal suo viaggio per la Guyana. E’ andata a trovare sua nonna.- rispose il giovane,spiegando il motivo dell’assenza della ragazza.
-Capisco.- disse Alexis,poi si alzò dalla sedia e si sistemò meglio il vestito che indossava –allora io vado. A dopo Liam.-
Liam annuì e la ragazza fece per andarsene,ma Liam la fermò,chiamandola e prendendola per un braccio.
-Alexis,non innervosirti per Zayn,solo non dargli retta.- disse il ragazzo,massaggiandole piano la mano.
La ragazza all’inizio fu stupita da quel commento,poi non poté far altro che sorridere nel sapere che anche Liam le era vicino.
Lui sorrise a sua volta e finalmente la ragazza uscì dalla stanza,senza degnare di uno sguardo Zayn,che da un angolino della stanza aveva assistito a tutta la scena.
Si chiedeva perché Alexis fosse così dolce e carina con gli altri mentre con lui si comportava in quel modo così freddo,e si chiedeva perché avesse così tanta voglia di conoscere Danielle mentre non sopportava la vista di Perrie.
Credeva che ci fosse una spiegazione a tutto,ma,parlando di Alexis,forse non ne era sicuro.
Voleva soltanto capire perché la ragazza lo odiasse.
 
 
 
 
 
Ah,Zayn,Zayn,Zayn……
Quante cose non sai di Alexis,ma io potrei illuminarti.
Dopotutto ricordati che mi devi un favore,ma non temere.
So gia come mi ricambierai,e lo farai molto presto.
Intanto prepariamoci all’arrivo della Peazer,e,forse,a qualche colpo di scena.
You don’t know you love me!
xoxo GossipOneD

 







































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Ciaociaociaociaociao :)
Finalmente sono riuscita ad aggiornare,evviva!!
Spero che il capitolo vi piaccia,anche se lo trovo di una noia mortale :/
In questa storia Liam e Danielle staranno ancora assieme poichè avevo programmato questa storia da prima della rottura del loro fidanzamento e poi perchè questa coppia è sempre stata la mia preferita e quindi volevo dedicargli un'ultima storia :)
Spero di continuare presto,ma non ne sono tanto sicura.......
Questa settimana iniziano le interrogazioni,che pizza >.<
Grazie per le 35 recensioni,siete fantastici :)
Io adesso vado,a prestooooo
xoxo GossipOneD

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Capitolo 8
*** It was a pleasure to meet you,Alexandra ***


-Sono stati avvistati in atteggiamenti molto romantici il bel cantante del gruppo anglo-irlandese,i One Direction,Harry Styles,in compagnia della cantante e attrice Alexandra Richards. Si parlava gia di una storia d’amore tra i due,ma erano tutti rumors,fino a ieri mattina,quando la giovane coppia ha deciso di mostrarsi in pubblico,confermando le supposizioni e i timori di milioni di fans. E’ proprio così: anche Harry Styles ha messo la testa apposto,ma soprattutto il cuore. Speriamo che almeno questa volta gli vada bene.- lesse la prima pagina del The Times Paul,ammirando la foto dei due ragazzi in copertina e richiudendo  subito dopo il giornale.
-Direi che è fatta.- disse così Louis,facendo un gesto vago con la mano.
-Direi di si,ma è presto cantar vittoria. Dobbiamo ancora vedere la reazione delle fans.- disse l’uomo,posando il giornale sul tavolo e appoggiandosi allo schienale della sedia sulla quale era seduto,grattandosi il mento con l’indice.
-Perché non vedere da subito??- suggerì Zayn,afferrando il pc di Paul e digitando qualcosa sulla schermata principale di Google.
Subito dopo si aprì sulla schermata la pagina del giornale che poco fa stavano leggendo,con la differenza che su quel sito c’erano dei commenti inerenti alla notizia.
-Leggi ad alta voce.- disse Paul,quasi come un obbligo,posizionandosi meglio sulla sedia e congiungendo le mani davanti al viso.
Zayn si schiarì la voce e cominciò.
-“Era quasi ora,almeno molte bimbe minchia smetteranno di ascoltare questo gruppo di merda.”- disse,finendo con una smorfia di disapprovazione.
-Cosa?? Ma che cazz…??- iniziò a infuriarsi Louis,ma fu bloccato da Paul.
-Zitto.- gli disse,continuando a fissare Zayn e facendogli segno con la mano di tacere –continua.- disse poi,rivolto al moro.
Zayn annuì e deglutì,poi lanciò una semplice occhiata ad Harry che,poggiato al tavolino,teneva stretta per la vita Alexis.
Sentì una strana sensazione dentro,sconosciuta,e non seppe spiegarsi cosa fosse.
Cosa succede??    Chiese tra se e se.
Riportò lo sguardo al pc,aggrottando le sopracciglia in una smorfia di disgusto,poi continuò a leggere.
-“Sono davvero felice per entrambi. Alexandra mi sembra una brava ragazza,inoltre ha una voce stupenda,quindi sono felice che sia stata lei a rubare il cuore di Harry. Per quanto riguarda lui è il mio idolo,quindi è palese che se lui è felice sono felice anche io”.- lesse,indifferente.
Si voltò verso Paul e questo gli fece cenno di continuare a leggere,così lui ubbidì.
-“E’ naturale che un po’ ci sia rimasta male,ma è la sua vita,e sono felice che finalmente abbia trovato l’amore.” Ha scritto un’altra ragazza,poi c’è il commento di un Directioner Boy che dice “Alexandra è il mio idolo,è stupenda. Harry  altrettanto. Quindi non vedo dove sia il problema?? Io li vedo perfetti insieme.”- continuò a leggere,per poi osservare Paul e scrutare la sua espressione,leggermente sollevata.
-Ce ne sono ancora??- chiese poi l’uomo,rivolto al moro.
-Altri 352 commenti,di cui 302 positivi e 50 negativi.- rispose il moro,spegnendo il pc e alzandosi per potersi stiracchiare.
-Bene,penso che l’abbiano presa bene,no??- disse Paul allegramente,rivolgendosi ai ragazzi.
Harry sorrise,poi si voltò verso Alexis,notando che la ragazza stava sorridendo,così la strinse di più a se e le sfiorò la tempia con le labbra,provocando così un’altra fitta all’altezza dello stomaco a Zayn.
Cosa sarà?? La fame forse….     Disse tra se e se il moro,cercando una spiegazione per la sua reazione.
-Adesso che abbiamo risolto questa questione,ce n’è un’altra da rivedere.- annunciò Paul,con aria affranta.
-Sarebbe??- chiese Harry,aggrottando le sopracciglia.
-GossipOneD.- rispose solamente l’uomo,lanciando un’occhiata al ragazzo.
-Ah..- rispose solamente Harry,sentendo un improvviso malumore impossessarsi di se.
Alexis si accorse della sua espressione cupa,così gli strinse la mano e si portò le nocche alle labbra,baciandole dolcemente e sentendo tutti i muscoli di Harry rilassarsi a quel tocco.
Il riccio si voltò verso di lei,sorpreso,e le sorrise,un sorriso timido.
-Ancora lei?? Ma cosa vuole??- sbuffò Louis,mettendosi le mani nelle tasche della tuta e scalciando un sassolino invisibile.
-Non lo so ancora,ma intendo scoprirlo.- disse Paul,passandosi una mano tra i capelli.
-E come??- s’intromise Liam.
-Non lo so,non lo so.- rispose Paul frustato,sbuffando sonoramente.
-Facciamo il punto della situazione.- suggerì così Harry.
Tutti lo guardarono perplessi,aspettando che il riccio continuasse.
-Allora,noi non sappiamo chi è GossipOneD,ma lei ha detto di sapere chi siamo noi,quindi non darei per scontato che sia una fan.- continuò il riccio,guardando attentamente ognuno dei presenti,i quali annuirono in consenso.
-Poi fa di tutto per far lasciare Eleanor e Louis,anche se apparentemente,minacciandola di sperperare a tutti del loro contratto.- continuò Harry –una volta arrivata al suo scopo ha messo gli occhi su Perrie e adesso anche su Alexis,minacciandole con la stessa arma.- concluse il riccio.
-Si,è tutto giusto,ma c’è ancora un particolare che non hai analizzato.- disse Liam,facendo voltare tutti nella sua direzione,in attesa di una risposta.
-GossipOneD minaccia solo ed esclusivamente le ragazze,non tocca mai noi direttamente. Quindi significa che non vuole farci del male.- spiega il ragazzo,gesticolando con le mani.
-E tutto questo a quale scopo??- chiese Louis,sbuffando nuovamente,cosa che faceva spesso quando si trattava di quell’argomento poiché per lui era indifferente,sarebbe bastato lasciarla fare e poi anche lei si sarebbe stancata di sputtanare le persone.
Calò un silenzio disumano in quella stanza,durante il quale tutti pensarono attentamente ad un motivo per tutto ciò.
-Ci sono.- ruppe il silenzio Liam,alzando l’indice come uno scolaretto.
-Parla.- gli intimò Paul.
-GossipOneD colpisce solo le ragazze,giusto??- continuò Liam,appoggiandosi con i palmi delle mani sul tavolino.
-Si,avevamo gia analizzato questo particolare,ma con questo??- chiese Paul esasperato,non sapendo dove volesse andare a parare.
-Non avete proprio capito??- continuò Liam,guardando uno per uno i ragazzi,i quali si scambiarono un’occhiata veloce prima di fare cenno di “no” con la testa.
Liam sospirò,scuotendo la testa,poi riprese a parlare.
-Cosa hanno in comune Perrie e Alexis??- chiese,lasciando stupiti i presenti nella stanza.
Nulla,assolutamente nulla.      Pensò tra se e se Alexis.
-I capelli lisci??- provò Niall.
-Gli occhi chiari??- questa volta fu Louis a parlare.
-Ma no.- rispose Liam –entrambe hanno un contratto,sono delle finte fidanzate sulla carta per Zayn ed Harry.- concluse il moro,spiegando la sua opinione.
-E lo stesso valeva per Eleanor.- sembrò aver ripreso coscienza Louis,e Liam annuì.
-E allora perché non se l’è presa anche con Danielle??- chiese Harry.
-Perché io e Danielle non abbiamo nessun contratto o scartoffia che ci tiene insieme. Noi siamo davvero una coppia.- spiegò Liam,addolcendosi nel pronunciare l’ultima frase,cosa che notò subito Alexis,la quale sorrise compiaciuta.
-Io ancora non riesco a capire.- sbottò Zayn,incrociando le braccia al petto e passandosi una mano tra i capelli.
-Forse GossipOneD vuole impedire che voi abbiate delle storie finte,ma che troviate davvero la ragazza adatta a voi.- disse Paul,alzandosi lentamente dalla sedia su cui era seduto.
-Si,è un’opzione.- disse Liam,facendo spallucce.
-Se è davvero questo il motivo allora è molto premurosa.- disse Niall,facendo scoppiare a ridere gli altri.
Finalmente l’aria in quella stanza si era un po’ alleggerita.
 
 



Alexis stava scaricando la tensione accumulata negli ultimi giorni nella box,l’unico sport che la teneva carica e lasciava che tutte le preoccupazioni scivolassero via dai suoi pensieri.
Nel giro di una settimana tutto era cambiato: aveva un ragazzo,finto,ma pur sempre un ragazzo,che in un modo o nell’altro teneva a lei e cercava sempre di dimostrarglielo,ma per Alexis era difficile credere che qualcuno davvero tenesse a lei.
Poi c’erano i paparazzi che adesso le stavano addosso più che mai,chiedendole ininterrottamente notizie sulla sua “relazione” con Harry e non le lasciavano respiro.
Inoltre c’era Zayn……si,Zayn…….
Alexis si fermò un attimo a pensare e fermò il sacco da box,sospeso a mezz’aria,tenendolo tra le braccia e appoggiandogli una guancia sopra.
Pensò al moro,al fatto che lei era sempre così acida e fredda con lui,quando lui invece cercava di stabilire un rapporto,così da non far trasparire la tensione tra di loro.
Forse si era comportata da stronza,forse Zayn non si meritava quel trattamento,forse stava esagerando come al solito e stava rovinando tutto un’altra volta.
Poi ripensò alla prima volta che incontrò il moro,e subito il suo odio acquistò forma,persino un nome: Perrie.
Era per quello che l’odiava,per la sua fottutissima ragazza.
Deglutì per la rabbia,poi scosse il capo e diede un pugno al sacco da box,ricominciando a colpirlo,a volte con violenza,non appena il viso della bionda gli passava davanti agli occhi.
Ci voleva poco,un niente,il solo pronunciare il nome di quella ragazza,e la serenità andava a farsi in culo,sostituita dalla rabbia e il disprezzo.
Perché lei?? Perché tra migliaia mi doveva capitare proprio lei??
Mentre rimuginava sulla cosa e intanto prendeva a pugni il sacco da box,sentì uno scricchiolio alle sue spalle e automaticamente si voltò.
Davanti alla soglia della porta una ragazza abbastanza alta,con un fisico invidiabile,la pelle mulatta e i capelli ricci e lunghi che le ricadevano sulle spalle,la fissava,sorridendo per l’imbarazzo nell’essere stata scoperta a fissarla.
Alexis la scrutò meglio,per capire se la conoscesse,ma quel volto non le sembrava familiare.
-Emh,posso esserti d’aiuto??- chiese gentilmente,tentando di non far trasparire il suo malumore.
La ragazza continuò a fissarla,analizzandola con i suoi occhi scuri,poi scrollò la testa e le sorrise.
-Stavo cercando Liam. Credevo fosse in palestra ad allenarsi,ma come vedo,mi sbagliavo.- spiegò pacatamente.
Alexis annuì,sovrappensiero,poi notò che la ragazza aveva un borsone in mano e pensò che fosse appena arrivata da qualche viaggio di lavoro o da una vacanza.
Continuò a fissarla e a scrutarla,fino a quando non si rese conto di dover mostrare le sue buone maniere.
-Io sono Alexandra,ma per tutti qui sono Alexis.- le disse,sfilandosi i guantoni per la box e porgendo la mano a quella sconosciuta.
-Lo so.- rispose questa,ricambiando la stretta e sorridendole ancora,scavandole negli occhi.
A quelle parole Alexis fu percossa da un brivido. Cosa era?? Paura?? Stupore?? O meglio,chi era??
-Posso sapere tu chi sei??- chiese in un sussurro,la voce spezzata.
La ragazza sgranò gli occhi e parve aver ripreso conoscenza,poi si schiaffò una mano sulla fronte.
-Oh,che maleducata che sono. Io sono Danielle,ma tu chiamami pure Dani.- disse,e per poco ad Alexis non cadde la mascella per terra.
Allora era lei Danielle,la famosa Danielle di cui Liam parlava costantemente??
La scrutò per un attimo ancora,chiedendosi perché non ci fosse arrivata da sola: in fondo era palese che fosse la ragazza di Liam,bastava guardare il suo fisico asciutto,la dolcezza dei suoi occhi e i suoi modi educati.
Alexis deglutì,poi riprese la sua solita compostezza e le sorrise di rimando.
-Quindi,tu sei….- non ebbe il tempo di finire la frase che la riccia annuì,sorridendo come si fa con un bambino.
-Si,sono la ragazza di Liam.- rispose Danielle,togliendo ogni dubbio ad Alexis –e tu dovresti essere la fidanzata di Harry se non sbaglio.- concluse poi.
Alexis avvampò improvvisamente e abbassò lo sguardo: non capiva perché si sentisse così intimorita da quella ragazza,eppure lo era in sua presenza.
-In un certo senso.- rispose poi,facendo una smorfia.
Danielle aggrottò un sopracciglio,poi sospirò e ritrasse la mano,chinandosi per riprendere il suo borsone.
-Bene,ti ho gia rubato molto tempo. E’ meglio che vada a cercare Liam.- annunciò,sorridendo nuovamente ad Alexis.
-E’ stato un piacere conoscerti,Alexandra.- disse poi,accarezzando con la lingua il suo nome.
-Anche per me,Danielle.- riuscì a rispondere la ragazza,facendo un cenno con il capo.
La riccia sorrise,poi si voltò per andarsene,ma Alexis sentì il bisogno di dirle qualcosa,e le sue parole uscirono prima che la sua mente potesse pensarle.
-Ah,Danielle…- la richiamò e la riccia sussultò,per poi voltarsi stupita.
Alexis deglutì,non sapendo cosa dire,sentendosi improvvisamente intimorita ancora di più.
-Emh…..benvenuta.- balbettò infine.
Danielle soppesò le sue parole,poi le sorrise per ringraziarla ed uscì dalla stanza.
Improvvisamente la temperatura in quella stanza tornò normale e Alexis gettò fuori l’aria che aveva accumulato all’interno dei polmoni.
Da quanto tempo la stava trattenendo??
Non lo sapeva,come non sapeva neanche perché fosse così intimorita da Danielle.
Forse aveva avvertito qualcosa di strano in lei,qualcosa di……..
GossipOneD     pensò,ma scacciò subito quel pensiero dalla mente.
Danielle non poteva essere GossipOneD,non aveva senso.
Sospirò,poi si rimise i guantoni e ricominciò a boxare,pensando al discorso avuto poco prima con la riccia.
 
 



 
 
E così anche la Peazer è entrata in scena.
Bene,adesso che sono tutti presenti,la festa si che può avere inizio.
Ho solo bisogno di alcuni invitati,degli stuzzichini,un po’ di champagne e soprattutto,di un ospite d’onore.
Ed io avrei gia qualche idea….
Volete sapere chi è questo ospite d’onore??
Bhè,naturalmente,me medesima.
You don’t know you love me.
xoxo GossipOneD






































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Scusate per l'inconveniente......vi assicuro che avevo pubblicato il capitolo ma qualcosa deve essere andato storto.
Vabbè,adesso rimediamo subito ;)
Lo so,lo so,sono pessima >.<
Non ho aggiornato per due settimane,ma adesso eccomi di ritorno :)
Spero che il capitolo vi piaccia.....cosa ne pensate??
Spero in una vostra recensione!
xoxo GossipOneD

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Capitolo 9
*** The truce is over,Malik. ***


Zayn picchiettava un piede sull’asfalto,mentre teneva ben salda una sigaretta tra le labbra e seguiva i cerchi di fumo che uscivano dalla sua bocca,sovrappensiero.
Mai come in quel periodo gli era capitato di pensare così costantemente,e sempre alla stessa persona.
Più ci rimuginava sopra e più non riusciva a trovare una spiegazione per i suoi insulsi pensieri,che stavano prendendo forma anche nei suoi sogni.
Era gia la seconda notte che sognava il viso pallido di Alexis,i suoi occhioni azzurro ghiaccio e le sue labbra rosse,ma nei sogni sembrava un’altra persona.
Era diversa,aveva un’adorabile sorriso stampato sul viso,un’espressione serena e gli occhi di un bel colore acceso,brillante.
Per qualche oscuro motivo preferiva l’Alexis dei suoi sogni a quella reale,perché almeno nei sogni aveva la possibilità di parlare con lei senza litigare,o magari di guardarla senza essere colpito da delle occhiatacce fulminee.
E nei sogni poteva anche starle vicino e abbracciarla,cosa che non avrebbe mai potuto fare nella vita reale senza ritrovarsi con la testa mozzata e le gambe ingessate.
Avrebbe tanto voluto che Alexis fosse come nei suoi sogni: carina,simpatica,spigliata,solare……
Scosse la testa per via della direzione che stavano prendendo i suoi pensieri.
Non poteva pensare ad Alexis in quel modo,no se intanto era fidanzato e provava odio per la stessa ragazza che gli compariva in sogno da due notti.
Ma era proprio sicuro di odiarla??
Sbuffò,poi fece un ultimo tiro di sigaretta e la buttò sul marciapiede,calpestandola con un piede per spegnerla; si alzò il cappuccio della felpa in testa,poi mise le mani in tasca e prese a camminare,tenendo la testa bassa e la mascella contratta,mentre ancora pensava ai suoi sogni.
In pochi minuti si ritrovò davanti all’albergo dove alloggiavano e un’infinita voglia di buttarsi sotto la doccia e darsi una rinfrescata si impadronì del moro,che intanto era entrato nella hall e si era avvicinato,a passo incerto,alla reception.
-Ciao,John. La chiave della mia stanza,per favore.- disse al ragazzo alla reception.
-C-certo signor Malik.- rispose quello titubante,poi,con la mano che tremava,prese la chiave della camera del moro e gliela porse.
John era un receptionist alle prime armi e si sentiva molto a disagio se Zayn o qualcun altro dei ragazzi parlava con lui,soprattutto perché avevano una fama mondiale senza confini e lui si considerava solo un semplice ragazzino con un po’ di fortuna.
-Ecco a lei.- disse,cercando di far comparire un sorriso sul suo viso asciutto,anche se un po’ tirato.
Zayn afferrò le chiavi,poi gli fece un cenno con la testa e si avviò all’ascensore,non prima però di essersi voltato e aver urlato un –Ti ho detto di chiamarmi Zayn.- al ragazzo dietro alla reception,lasciandolo perplesso.
Premette il pulsante dell’ascensore e aspettò che questo arrivasse al piano terra e si aprisse,concedendogli di entrare.
Intanto a lui si era affiancata una coppietta,residente nell’albergo, e il moro fece loro un cenno di saluto,che subito ricambiarono.
Finalmente l’ascensore arrivò ed entrarono,poi premettero il pulsante dei rispettivi piani e l’ascensore ripartì.
Zayn si rifugiò nell’angolino dell’ascensore,per non essere d’intralcio alla coppietta che intanto aveva preso a scambiarsi teneri baci e occhiatine senza ombra di malizia,ma solo piene d’amore.
Guardando quella coppietta a Zayn vennero alla mente Alexis ed Harry,e il pensiero di loro due insieme,mentre si scambiavano effusioni e baci casti,gli fece salire un senso di bile alla gola.
Scrollò la testa,poi ebbe l’idea di chiamare la sua ragazza,visto che non la sentiva da un po’ di giorni.
Compose il numero e si portò il telefono all’orecchio,aspettando che la bionda rispondesse,ma al quinto squillo ci rinunciò e con uno sbuffò agganciò la chiamata,per poi riporre il telefono nella tasca dei jeans.
Proprio in quel momento le porte dell’ascensore si aprirono proprio sul suo piano e Zayn saltò letteralmente fuori da esso,per non assistere ad altre effusioni dei due piccioncini.
Percorse il corridoio e si avvicinò alla porta della sua stanza,che ormai conosceva a memoria,prese le chiavi e le girò nella serratura,fino a quando non sentì il clic della porta e automaticamente poggiò una mano sulla maniglia,per aprirla.
Appena la sua mano toccò la maniglia fredda dei brividi lo percorsero e lui dovette guardarsi a destra e a sinistra per accettarsi di non essere spiato o seguito.
Non c’era anima viva nel corridoio,quindi scrollò le spalle ed aprì la porta,entrando e richiudendosela alle spalle.
Sarà stato il freddo.      Pensò,ma dovette ricredersi quando,voltandosi,si trovò davanti la figura snella e slanciata di Alexis,che teneva fissi gli occhi fuori dalla finestra  e si rigirava i pollici,nervosa.
Zayn pensò che fosse strano da parte sua visto che,per omissione della ragazza stessa,lei non provava sentimenti e non lasciava intravederli.
Scosse la testa,scacciando via quel pensiero e si concentrò su un altro: cosa ci faceva nella sua stanza?? E soprattutto,come aveva fatto ad entrare??
Proprio in quel momento la ragazza chiuse gli occhi,per poi sospirare e riaprirli,voltandosi nella sua direzione,ma non si scompose appena si accorse che lui era li.
Zayn,dal canto suo,appena aveva rivisto quegli occhi color ghiaccio era stato investito da un brivido gelido,inaspettato ed era stato costretto a schiudere le labbra per emettere un sospiro muto.
La ragazza davanti a se continuava a fissarlo negli occhi e Zayn avrebbe potuto credere che fosse morta,priva di vita,se non fosse per il suo petto che si alzava e abbassava a ritmo del suo respiro.
Il moro deglutì,poi distolse lo sguardo e si decise a parlare,per rompere quell’imbarazzante silenzio.
-C-cosa ci fai tu qui??- chiese titubante,molto meno duramente di quanto volesse,per fingersi indifferente.
Alexis anche parve rianimarsi ed abbassò lo sguardo,sorridendo e sembrando..imbarazzata??
Impossibile,Alexis non era mai imbarazzata,semmai riusciva a mettere in imbarazzo le persone con un solo sguardo.
-E’ la stessa domanda che mi sono fatta anche io,ma non ho ancora trovato una risposta.- disse,con il suo solito tono indifferente e la sua voce calda.
Zayn aggrottò le sopracciglia,perplesso,poi si tolse il giaccone,posandolo sull’appendiabiti,seguito dal capellino di lana.
-Come hai fatto ad entrare??- chiese poi,cercando di non incrociare in nessun modo lo sguardo della ragazza di fronte a se.
La vide aggrottare la fronte e si sentì i suoi occhi addosso mentre si muoveva nella sua camera.
-So essere molto persuasiva a volte,e questo sembra funzionare su John.- rispose lei,con un’espressione compiaciuta sul volto.
Zayn annuì,poi, a passo lento,si avvicinò al frigo bar,così da poter sottrarsi allo sguardo intimidatorio di Alexis,e prese una birra,aprendola e portandosela alle labbra.
-Posso offrirti qualcosa??- chiese poi alla ragazza,e non poté evitare di voltarsi per non risultare maleducato.
Alexis soppesò un po’ le sue parole,poi scosse piano la testa e Zayn bevve un lungo sorso della sua birra, come se fosse la sua unica ancora di salvezza.
Alexis intanto lo fissava,poi distolse lo sguardo e prese a camminare nella stanza,con le mani nelle tasche del suo giubbotto,e si guardava intorno,mentre Zayn si concedeva un attimo per pensare ed osservare la ragazza che l’aveva sorpreso nel suo appartamento.
Improvvisamente Alexis si fermò al centro della stanza,poco distante da Zayn,e puntò di nuovo le sue iridi chiare in quelle color cioccolato di Zayn.
-Arriverò in fretta al punto,Zayn,senza fare tanti giri di parole poiché non sono brava in questo,come tu avrai ben capito.- disse tutto d’un fiato,ma Zayn non si fece intimidire dallo sguardo che gli aveva lanciato e dall’indifferenza delle sue parole,quindi se ne compiacque.
Alexis notò che Zayn non aveva risposto al suo commento,quindi sospirò e riprese a parlare,con un tono di voce più calmo e meno deciso.
-Non voglio litigare con te.- disse,abbassando lo sguardo,e Zayn,quella volta,non poté non rimanere sorpreso da quelle parole.
Non ci credeva,forse stava sognando,ma sembrava così fottutamente vero.
O lui voleva che non fosse solo un sogno??
-Non capisco.- diede voce ai suoi pensieri,con un’espressione perplessa sul volto.
Lei alzò lo sguardo,penetrandolo,e Zayn poté giurare di aver sentito un po’ di freddo invaderlo.
-Non voglio litigare con te,senza alcun motivo poi. Abbiamo iniziato con il piede sbagliato e so che mi odi,ma non voglio continuare a comportarmi così con te. Anche perché non ci riesco. Non riesco ad odiarti come tu fai con me,e il pensiero che tu lo faccia perché io sono odiosa,ho una lingua biforcuta e sono acida m’infastidisce. Quindi sono venuta qui per dirti che non voglio più litigare con te.- disse,tutto d’un fiato,tenendo il contatto occhi con il moro.
Zayn deglutì  a fatica,risentendo nella mente quel discorso che sembrava irreale,e provò qualcosa all’altezza del petto,diverso da quel sentimento che provava quando vedeva Alexis ed Harry insieme.
Era più leggero,come se un masso si fosse spostato dal suo corpo e questa sensazione ne avesse preso il posto.
Zayn capì solo in quel momento di essere felice.
-Io non ti odio affatto.- disse poi,in un sussurro,non trovando parole abbastanza adatte per quel discorso.
La mora aggrottò la fronte,confusa,ma soprattutto sorpresa.
-Davvero??- chiese infatti,e questa volta fu Zayn a non capire il perché della sua reazione.
-Si,cioè è insensato odiare una persona senza un motivo. Forse hai ragione,abbiamo iniziato con il piede sbagliato,e neanche a me piace dover sempre litigare con te,scambiandoci insulti e occhiatacce. Credo che potremmo mettere il rancore da parte e ricominciare daccapo. Dopotutto sei anche la “ragazza” di Harry e devo accettarlo,come tu potresti accettare la mia relazione con Perrie. Sembrerà strano,ma…..- il moro non riuscì a finire di parlare poiché Alexis lo bloccò,aggrottando le sopracciglia e assumendo un’espressione contrariata.
-Frena,Malik. Non ho mai detto di voler accettare la tua ragazza.- disse,assumendo il tono freddo di sempre.
-Se vuoi avere un legame positivo con me,dovresti almeno provarci.- disse Zayn,prendendo un sorso dalla sua birra.
La mora fece un ghigno sarcastico,poi scosse la testa e se la prese tra le mani,sbarrando gli occhi,come terrorizzata.
Zayn in un primo momento si preoccupò,poi la voce della ragazza lo sorprese,facendolo rimanere immobile.
-Tu non capisci,non potrai mai capire.- quasi urlò lei,con gli occhi sbarrati per il terrore,e la paura e la preoccupazione di Zayn crebbero maggiormente.
-Cosa non posso capire??- chiese sconcertato.
Finalmente Alexis riprese un respiro regolare e alzò la testa,puntando il suo sguardo terrorizzato negli occhi del moro.
-Non potrò mai perdonarla,mai.- disse poi,in un sussurro,facendo rimanere Zayn perplesso.
Perché avrebbe dovuto perdonare Perrie??
-Cosa stai dicendo??- le chiese,dando nuovamente voce ai suoi pensieri,e lasciò la bottiglia di birra su un ripiano in camera sua,avvicinandosi alla mora.
Lei seguì accuratamente ogni suo movimento,senza perdere una virgola,poi posò di nuovo lo sguardo negli occhi color cioccolato di Zayn.
-Non arriveremo mai ad una conclusione.- disse,con un tono amaro,quasi dispiaciuto.
-No,se non accetti la mia ragazza.- rispose il moro,ancora perplesso per la reazione di Alexis di qualche istante prima e chiedendosi come avesse potuto tornare seria come sempre dopo una scenata del genere.
La ragazza annuì,poi mise le mani nelle tasche,risultando come sempre indifferente.
-Allora è meglio che vada,non ha senso che io rimanga qui.- disse freddamente,sostenendo lo sguardo perplesso di Zayn.
Anche lui annuì e non poté fare a meno di perdersi,ancora una volta nelle iridi chiare della ragazza di fronte a se.
Era ancora scosso,stralunato,per il suo comportamento di un attimo prima e stava valutando l’ipotesi di chiederle qualche spiegazione,ma quegli occhi così profondi gli fecero dimenticare persino perché fosse li e il suo nome.
Quasi come se fosse un gesto automatico,di bisogno,si ritrovò a stringerla tra le sue braccia,continuando a guardarla fisso negli occhi e a cercare di trarne qualche emozione.
Possibile che non ho nessun effetto su di lei??      Pensò tra se e se.
Abbassò lentamente il suo viso all’altezza di quello della mora e schiuse le labbra,chiudendo gli occhi e aspettando che le loro labbra si unissero in quel bacio che stava desiderando da troppo tempo.
Ma,non sentendo le labbra di lei sfiorare le sue,aprì gli occhi notando che Alexis aveva socchiuso gli occhi,perplessa ma divertita,e lo stava guardando come se fosse un alieno sceso sulla Terra.
Sta ridendo di me??      Pensò nuovamente.
Deglutì,sentendosi improvvisamente ridicolo,poi si ricompose,riprendendo la sua compostezza di sempre e sbattendo innumerevoli volte le ciglia,sperando di cancellare quel momento dalla sua mente.
-Non abbiamo più niente da dirci,quindi credo che tu debba andartene.- disse,cercando di risultare il più freddo ed indifferente possibile,invano però.
Alexis aggrottò la fronte,poi un sorrisetto prese spazio sul suo volto,e Zayn si sentì ancora di più un totale idiota.
-Prima cerchi di baciarmi e un attimo dopo mi cacci dal tuo appartamento,Malik??- chiese,con una punta di malizia nella voce,e il moro dovette deglutire nuovamente per non risultare una statua.
-Esattamente.- disse,non trovando una qualche parola che potesse liberarlo da quel momento d’imbarazzo.
La mora alzò un sopracciglio,aspettandosi forse una risposta più articolata,poi riprese la sua espressione fredda e si avvicinò a passo lento alla porta.
-Volevo solo chiarire che la tregua è finita,Malik.- disse secca,per poi aprire la porta ed uscire dall’appartamento lasciando ancora una volta Zayn perplesso e con mille domande che gli fluivano nella mente.
Ma lui aveva gia capito che,con quell’uscita di scena,non avrebbe ricevuto risposte per le sue domande.
 
 
 
 





Alexis riesce ad intrigare con pochi semplici parole e a lasciare di sasso le persone.
Chissà cosa farebbe lei se le raccontassi tutto quello che so.
Potrei risolvere i mille dubbi di Zayn,e far tornare alla luce vecchi segreti.
Ma forse vuole svelarceli lei stessa…..
Non so lei a che gioco stia giocando,ma io sono pronta ad accettare la sfida.
You don’t know you love me.
xoxo GossipOneD 

 
 






































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Hola!
Come state bellezze?? Io mai stata meglio,grazie :)
Vi starete chiedendo il perchè della mia felicità,bhè questa ha solo un motivo: One Direction.
Ormai tutta la mia vita è dedicata a loro,quindi non vedo dove sia il problema.
Ieri sera li avete visti ad XFactor??
Io si,e sono rimasta assolutamente senza parole,cioè erano fdbhskkfdklfdjx
Apparte Zayn che non si sa struccare,ma vabbè,dettagli u.u ahahahahah
Erano emozionatissimi,ed io più di loro.
Figuratevi che io e mia madre piangevamo sul divano per l'emozione,capite??
Poi ho aperto tutte le finestre urlando "FATE PASSARE L'ARIA DI MILANO" e allora i miei si sono preoccupati e volevano portarmi i ospedale con una camicia di forza ahahahahah
Poi oggi esce il video di Little Things ed è un qualcosa di stupendo ed indescrivibile.
Come cazzo fanno a penetrarmi con un solo sguardo?? No,davvero me lo devono dire che trucco usano.
E poi c'è domani........eh,domani.......
La sorte mia,della mia migliore amica e del nostro sogno è tutto racchiuso in domani e tutta la responsabilità è concentrata nelle mie mani.
Non potete capire come sono tesa e ansiosa,non vedo l'ora che il tempo passi,ma soprattutto spero che vada tutto bene......
Voi che mi raccontate?? Come vi pare il capitolo??
Naturalmente sono in un enorme ritardo,ma cercherò di farmi perdonare ;)
Adesso devo proprio andare,al prossimo capitolooooo
xoxo GossipOneD



Ps: le recensioni diminuiscono,io essere molto triste per questo :'(

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Capitolo 10
*** You.Are.Beautiful.And.Mine ***


Bussò nuovamente a quella porta,sperando che almeno questa volta avrebbe ricevuto una risposta dall’interno che lo invitava ad entrare.
Gli era venuta quella stramba idea per la testa e sperava con tutto il cuore che la ragazza avrebbe apprezzato quel gesto.
In fondo da lei si poteva aspettare di tutto,ma voleva a tutti i costi fare colpo e stupirla nei modi più possibili.
-Chi è??- udì finalmente quella voce ormai familiare ed un sorriso gli comparve sul volto.
-Servizio in camera.- disse,sperando che la mora ci cascasse e lo facesse entrare.
-Oh si,avanti.- sentì dire,e solo allora aprì la porta,entrando senza far alcun rumore.
Sbirciò all’interno,per controllare che non ci fosse nessuno in quella camera tranne la ragazza,poi entrò del tutto,spingendo in avanti il carrello pieno di leccornie che le stava portando.
-Può appoggiare tutto davanti all’entrata,grazie.- udì quella voce nuovamente e poté constatare che proveniva dal bagno,quindi aveva giusto il tempo per preparare tutto e stupirla come si deve.
Si sfregò le mani e diede inizio alla sua opera,apparecchiando accuratamente la tavola per due e spargendo petali di rose rosse qua e la per la stanza.
Troppo romantico??     Pensò.      Nah!
Fece una smorfia,poi continuò a preparare il tutto e,solo quando ebbe finito,guardò soddisfatto il risultato: aveva addobbato egregiamente la tavola,con una tovaglia bianca che si era fatto procurare dal ristorante,piatti di porcellana e posate d’argento,due coppe piene di vino bianco per brindare e una candela al centro,per rallegrare l’ambiente.
Aveva cosparso il pavimento,il letto,la tovaglia e i mobili con i petali di rose e si era sistemato meglio la camicia nei pantaloni.
Sembra tutto perfetto.      Pensò,poi annusò l’aria e fece una smorfia di disgusto nel sentire un brutto odore invadergli le narici.
Subito alzò un braccio e annusò l’ascella,constatando che era l’odoraccio del suo sudore,così fece un’altra smorfia.
Anche se non gli sembrò molto educato, aprì il primo cassetto di un comodino,trovandoci un deodorante femminile,e se lo spruzzò sotto le braccia per coprire la puzza.
Annusò nuovamente e sorrise soddisfatto.
Si diede uno sguardo nello specchio,aggiustandosi i capelli e il colletto della camicia,poi poté fare un sospiro di sollievo e aspettare che la sorpresa avesse inizio.
Impaziente si avvicinò alla porta del bagno e poggiò un orecchio su di essa,sentendo l’acqua della doccia scorrere,segno che la ragazza lo avrebbe fatto attendere un po’.
Sbuffò,poi mise le mani nelle tasche ed iniziò a gironzolare nella stanza,guardandosi intorno incuriosito.
Però,mentre camminava,fu assalito da una tremenda ansia e un senso di panico.
Cosa ci faceva li?? Se non avesse accettato quella sorpresa come sperava?? E se avesse fatto la figura dell’imbecille??
Scosse la testa,scacciando quei brutti pensieri,e cercò di trovare qualcosa che destasse la sua attenzione per ciò che stava per fare,quando i suoi occhi inquadrarono una foto,appesa sulla parete di fronte a lui.
Aggrottò la fronte,poi a passo deciso si avvicinò alla foto e l’esaminò: ritraeva una bambina in braccio ad una donna anziana,probabilmente sua nonna.
La donna aveva i capelli grigi raccolti sulla testa in uno chignon,indossava un abito lungo,di un color glicine,e aveva gli occhi blu,luminosi e brillanti.
La bambina tra le sue braccia era una bambina come le altre,sorridente,solare,felice.
Harry avvertì in quella bambina qualcosa di familiare: indossava un vestitino giallo canarino e i lunghi capelli castani erano raccolti in due codini,mentre i suoi occhi azzurri come il ghiaccio erano spalancati per la gioia e l’allegria degna di una bambina della sua età.
Harry capì al volo chi potesse essere quella bambina,ma la cosa che più lo incuriosì fu vedere un luccichio negli occhi di quella bambina che non aveva mai visto negli occhi della ragazza che era ora.
Era….felice,spensierata,come ogni bambina d’altronde,mentre la ragazza che gli affollava la mente era riservata e misteriosa.
Chiuse gli occhi,sentendosi impotente,inutile,poi li riaprì e si concentrò meglio sulla figura della donna alle spalle della bambina.
Alexis gli aveva raccontato di aver avuto un’infanzia non molto felice,con due genitori estremamente assenti e di essere cresciuta da sola,ma non gli aveva mai detto dell’esistenza di una nonna.
Si sentì improvvisamente ferito,ma era ridicolo visto che i due si conoscevano da poco e la ragazza aveva tutto il diritto di tener riservata la sua vita privata.
Il riccio sospirò,poi si concentrò sul sorriso della donna,un sorriso sincero e bellissimo,proprio come quello della nipote: ecco da chi lo aveva ereditato la mora.
-Cosa ci fai qui??- la voce sorpresa della ragazza lo fece sobbalzare ed Harry si girò di scatto.
Alexis era in piedi di fronte a lui,tutta gocciolante d’acqua e coperta solo da un asciugamano,con un’espressione curiosa e sorpresa in volto.
Harry arrossì nel vederla semi nuda davanti a lui e abbassò la testa imbarazzato,rigirandosi le dita tra le mani.
-Emh….ero venuto qui per farti una sorpresa.- rispose poi,estremamente imbarazzato.
Alexis lo scrutò attentamente,perplessa,poi diede un’occhiata alla tavola affianco a se e sbarrò gli occhi per la sorpresa,non credendo che potesse davvero essere tutto per lei.
-Una sorpresa??- chiese poi,perplessa,ed Harry non ne capì il motivo.
-Si,cioè,volevo….emh….stupirti.- rispose,massaggiandosi nervosamente il collo e continuando a tenere lo sguardo basso.
Alexis continuava a guardarlo e sinceramente la cosa lo metteva a disagio,ma in realtà la ragazza stessa lo metteva a disagio,con le spalle al muro.
-Stupirmi.- ripeté Alexis,soppesando le parole del riccio,come se fosse incredula di quello che stava dicendo.
Harry finalmente trovò il coraggio di alzare lo sguardo,ma se ne pentì subito non appena i suoi occhi incontrarono quelli color ghiaccio di Alexis,che lo scrutavano attentamente.
Deglutì,incapace di fare altro,e schiuse la bocca per dire qualcosa,ma l’unica cosa che ne uscì fuori fu un sospiro.
-Ti ho…. sorpresa??- chiese poi,chiaramente rosso in viso.
Alexis continuò a guardarlo,poi un sorriso comparve sul suo volto e tutta l’ansia del riccio scomparve in quel preciso istante.
-Si,mi hai sorpresa.- rispose la mora,continuando a tenere i suoi occhi azzurri fissi in quelli verdi di Harry.
Lui rimase a bocca aperta per quella risposta,poi le sue labbra si incurvarono in un sorriso che contagiava anche gli occhi: l’aveva sorpresa,era riuscito a fare un passo verso di lei.
Lei chinò la testa di lato,osservandolo attentamente,ed Harry poté giurare di aver sentito le sue guance andare a fuoco.
Solo in quel momento si ricordò che la ragazza era coperta solo da un asciugamano e si concesse qualche istante per osservare le goccioline d’acqua scenderle lungo la gola per poi perdersi sul pavimento.
Deglutì,sentendo non solo imbarazzo per quella scena,e subito distolse lo sguardo.
-Ti piace lo spettacolo??- chiese lei,e quando Harry alzò lo sguardo poté vedere un sorriso malizioso sul volto di lei,mentre si rigirava una ciocca di capelli tra le dita.
Deglutì nuovamente,questa volta per il nervosismo e l’incapacità di articolare una frase di senso compiuto.
-Emh….cosa??- chiese poi,aggrottando la fronte.
Lei fece un mezzo sorriso,poi,a passo lento,gli si avvicinò ed Harry fece aderire completamente la schiena alla parete dietro di lui.
Quando gli fu abbastanza vicina lo scrutò da capo a piedi,poi chinò di nuovo la testa di lato e un lampo malizioso le attraversò lo sguardo.
Quando la mora si inumidì le labbra con la lingua,Harry dovette schiudere le sue per emettere un sospiro,ma non fu abbastanza,visto che dopo un istante si ritrovò a stringerle il viso tra le mani,premendole le labbra sulle sue.
Lei non gli negò quel bacio,anzi afferrò con una mano i suoi riccioli,tirandogli la testa all’indietro e permettendogli così l’accesso alla sua bocca,e con l’altra mano libera gli carezzava una guancia.
Fu lei la prima a staccarsi,con grande disapprovazione di Harry che,guidato da non so quale coraggio,portò il bacino in avanti,facendolo scontrare con quello della mora ed emettendo un gemito.
Alexis alzò un sopracciglio,divertita ma maliziosa,poi fece un passo indietro  ed osservò il riccio davanti a lei,per poi posare lo sguardo sul letto cosparso di petali di rose e di nuovo sul riccio.
-Vuoi davvero giocare a questo gioco??- chiese poi,cogliendo Harry alla sprovvista.
Gioco?? Lui non intendeva affatto giocare,lui voleva assaporare di nuovo quelle labbra e sentirle sue un’altra volta.
Annuì impercettibilmente,e la mora socchiuse gli occhi,come se quello che stavano per fare fosse un qualcosa di vietato,illegale.
-Potrebbe essere rischioso.- disse lei,ed Harry non riuscì a capire il senso di quella frase,ma si fece prendere lo stesso dal suo senso ironico.
-Affronterò il pericolo.- rispose facendo spallucce,poi fece un mezzo sorriso timido.
Alexis fece una smorfia divertita,poi si avvicinò nuovamente a lui ed Harry trattenne il fiato non appena gli fu abbastanza vicina.
Lei scrutò attentamente quegli occhi verdi,cercando di capire se fosse davvero pronto o se si stesse nascondendo dietro una corazza,però non poté nascondere che anche lei lo voleva.
Lo voleva dopo tutto quello che era successo,lo voleva dopo tutto quello stress,lo voleva per averla guardata con così tanto amore,lo voleva perché l’avrebbe amata,lo voleva perché era lui.
Posò un bacio casto sulle labbra morbide di lui,poi quasi subito si sottrasse al bacio,rimanendo però con la fronte incollata alla sua.
-Ad una sola condizione però.- disse,tenendo gli occhi chiusi e respirando a fatica.
Harry sentì il suo respiro sul collo e coraggiosamente posò una mano tra i suoi capelli,carezzandoli dolcemente. La voleva,voleva farla sua dalla prima volta che l’aveva vista,a qualsiasi costo.
-Tutto quello che vuoi.- rispose,posando un bacio tra i suoi capelli umidi.
Lei spalancò gli occhi,incatenandoli ai suoi verdi,e mantenendo quel contatto occhi parlò.
-Mi piace avere il comando,non essere comandata. Sono stata abbastanza chiara??- disse,quasi freddamente,ma Harry non si fece intimidire.
Non aveva  mai pensato,neanche lontanamente,di comandarla,di farla diventare un suo burattino,e adesso lei gli stava dicendo chiaramente il suo punto di vista.
Annuì,anche se la sua mente non aveva ancora formulato una risposta,ma annuì.
-Bene.- disse lei,prima di farsi scivolare di dosso l’asciugamano e fiondarsi nuovamente sulle soffici labbra di lui,il quale l’accolse tra le sue braccia.
Harry sentì qualcosa bruciare nel suo corpo,qualcosa di misterioso,che però adorava……Gli tolse il fiato.
Lui portò una mano tra i capelli di Alexis,ancora umidi,e alcune ciocche le ricaddero sulle spalle,coprendole la schiena e ondeggiando sul seno.
Harry cercò di rimanere impassibile,ma a quel solo tocco,dopo tutto quel tempo,la voleva,la voleva più di tutto.
Di colpo lei si staccò,gli occhi ardenti di desiderio e di un’emozione nascosta.
Fece passare le dita sulla pelle di Harry,da una scapola all’altra,facendolo rabbrividire,poi afferrò il colletto della camicetta che il riccio indossava e iniziò a sbottonarla,lentamente.
Depose un bacio delicato sul primo bottone della camicia,per poi sbottonarlo,e così,con infinita lentezza,slacciò anche gli altri,mentre Harry si mordeva il labbro inferiore per evitare di gemere.
Con un unico,rapido movimento,Harry afferrò Alexis per la vita,facendola sdraiare sul letto e posizionandosi sopra di lei,cercando la sua bocca e mantenendole la testa,mentre le loro lingue si saziavano l’una dell’altra.
-Sei così bella….- sussurrò Harry,mentre con una mano delineava la forma snella della gamba di Alexis.
Lei lo guardò negli occhi,scavandoci dentro a fondo,poi ribaltò la situazione ed Harry si ritrovò con la schiena schiacciata sul materasso e lei china su di lui,mentre i suoi capelli,che gli ricadevano sul petto,lo solleticavano.
Alexis si disfò velocemente della camicia,per poi far scorrere le dita sull’addome di Harry,mordendosi il labbro.
Lui ebbe l’istinto di toccarla,così alzò una mano e le carezzò una guancia,per poi scendere sulla gola e finire su uno dei due seni,massaggiandolo avidamente,mentre lei inclinò la testa all’indietro,per permettergli il suo percorso indisturbato.
Harry si concesse un momento per osservare quel corpo perfetto,quella ragazza bellissima che imponeva su di lui come una dea.
La piccola camera d’albergo scomparve davanti alla sua bellezza mozzafiato che lo stava facendo impazzire.
Non se ne rese neanche conto,che si ritrovò senza pantaloni né boxer,rimanendo nudo,impotente sotto di lei.
Lei chinò il capo di lato,osservandolo negli occhi,forse aspettandosi qualcosa,una frase,un cenno.
-Perché mi sfidi??- chiese poi,muovendo appena le labbra e lasciandolo perplesso.
Sfidarla?? Lui non l’aveva mai sfidata,né aveva intenzione di farlo in quel momento.
-Mi hai detto che sono bella.- disse poi,rispondendo alla sua domanda inespressa –perché lo dici?? Sai che non è vero.-
Harry rimase ancora più perplesso a quelle parole,poi capì che,se le stava dicendo realmente,Alexis non doveva avere una grande stima di se stessa,ed era totalmente sbagliato.
Piano si inginocchiò sul letto,trovandosi l’uno di fronte all’altra,completamente nudi e con gli occhi fissi in quelli dell’altro.
Harry alzò una mano,per sfiorarle una guancia,ma la cosa che lo sorprese fu il fatto che lei strinse gli occhi non appena vide la mano muoversi,come se avesse avuto paura che l’avrebbe colpita.
Aggrottò la fronte,poi decise di non farci caso e prese il suo viso tra le mani,baciandola delicatamente.
-Tu.Sei.Bellissima.E.Sei.Mia.-  mormorò,tra un bacio e un altro.
Improvvisamente,senza aspettarselo,si ritrovò le mani di lei a tenergli la testa,mentre la sua lingua s’infilò nella sua bocca,assaporando,esplorando,dominando.
In un unico,rapido gesto lei alzò il bacino,facendosi penetrare dall’erezione pronta di Harry,il quale emise un gemito di sorpresa,ma soprattutto di piacere.
Alexis iniziò a muoversi,maledettamente lenta,mentre sfiorava il mento di Harry con i denti,fino a racchiudere nuovamente le sue labbra sulle sue e assaporarle avidamente.
Harry l’afferrò per i fianchi,muovendo il bacino,schiavo del suo ritmo,e lasciandosi andare a quella deliziosa tortura.
Non potendo più aspettare la posizionò sotto di lui,affondando dentro di lei.
La sensazione fu così intensa: lo sommerse levandosi dalle viscere e diffondendosi in ogni parte del corpo.
Ignaro di ciò che stava accadendo intorno a lui,aprì gli occhi,fino a quel momento chiusi,e si sorprese nel ritrovare gli occhi di Alexis sbarrati,privi di emozione mentre la penetrava.
Come poteva non provare nemmeno un minimo di piacere??
Spinse più forte,ma niente. Ancora. Nulla.
Spinse ancora una volta,ma l’unica cosa che ottenne fu che la mora si sollevò,ritornando cavalcioni su di lui,e lo baciò appassionatamente,avvolgendolo in una sensazione carnale,di bisogno.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso,visto che emise un ultimo gemito per poi scoppiare in un orgasmo violento,venendo dentro di lei.
Rimase interdetto,scioccato,e cadde a peso morto sul letto,seguito a ruota da Alexis,la quale lo accolse tra le sue braccia,sotto le coperte,e lui appoggiò la testa sul petto della mora,mentre lei gli carezzava piano i capelli.
Cercò di riprendere il respiro,ma non riuscì ad evitare ai suoi pensieri di vagargli nella mente: perché non aveva provato piacere mentre lo facevano?? Perché non era riuscito a regalarle quel minimo di emozione?? Cosa aveva sbagliato??
Si fece un esame di coscienza,pensando a cosa avesse sbagliato,ma l’unica cosa che ne uscì fu una lacrima dai suoi occhi,una lacrima incerta,insensata.
Alexis passò una mano sulla sua guancia,asciugandola,poi gli baciò la fronte,stringendolo ancora di più a se.
-Non piangere.- disse dolcemente,mentre lo cullava,ma quelle parole non fecero altro che aumentare le lacrime del riccio,che si ritrovò a singhiozzare sul petto della mora.
-Shh. Non fare così,Harry.- disse Alexis,come se ci fosse quasi abituata e la cosa le fosse indifferente.
-Perché??- chiese lui tra le lacrime,ma non ricevette una risposta,forse perché una risposta non c’era.
Alzò il viso per incontrare gli occhi della mora e lei,appena vide il fiume di lacrime uscire dagli occhi del ragazzo,sentì una morsa al cuore,una voglia di farsi del male da sola per averne fatto al ragazzo di fronte a lei.
Harry ripeté la domanda,ma lei non rispose,limitandosi ad abbassare il capo.
-Non mi merito il tuo bene,Harry. Sono una persona orribile.- disse,e improvvisamente il pianto di lui cessò nel sentire quelle parole pronunciate con una tale freddezza nei confronti di se stessa.
Le spostò una ciocca di capelli dal viso,permettendosi di ammirare ancora un po’ lo spettacolo che gli si presentava davanti,poi le prese il mento con le dita,costringendola a guardarlo.
-Non sei affatto una persona orribile. Tu sei bellissima,Alexis. Sei la persona più bella,fuori e dentro,che io abbia mai conosciuto. Se sto piangendo è perché non sono riuscito a farti felice,a toglierti quest’ansia di dosso,questo malumore. Ti prego,dimmi perché sei così dura con te stessa,con gli altri. Dimmelo.- disse,la voce roca e straziata dal pianto,e gli occhi rossi e gonfi.
Lei deglutì,non proferendo parola,ma lui non avrebbe mollato la presa.
-Dimmelo,per favore.- mormorò,quasi in una supplica che lei parve accogliere visto che lo guardò negli occhi come non aveva mai fatto prima,con preoccupazione,dolcezza,bene.
Si allungò verso di lui e gli baciò la fronte,chiudendo gli occhi e inspirando a fondo il suo profumo.
-Oh,Harry.- disse,quasi come in una supplica d’angoscia,poi scese sulla guancia,lasciando un bacio anche la.
-Un giorno…..un giorno.- disse,e diede un bacio sull’altra guancia,sul naso,per poi scendere sul mento e infine incontrò di nuovo le sue labbra,racchiudendole tra le sue.
Harry la strinse a se,abbracciandola,e in un attimo si ritrovarono di nuovo tra le coperte,ansimanti,mentre si possedevano ancora una volta.
Harry capì che,per quella volta,l’interrogatorio era finito.
 
 
 
 
 


Mi dispiace apparire nei momenti meno opportuni,ma sono stata creata appunto per questo.
Non mi piace vedere le persone a cui tengo soffrire,e questo Alexis lo dovrebbe sapere bene.
Oppure vuole che le rinfreschi un po’ la memoria?!
Mi sono liberata facilmente della Calder,non vedo come non possa liberarmi anche di lei.
Approposito di Eleanor….lei potrebbe ancora essermi utile.
Chissà,forse,molto presto…..
You don’t know you love me.
xoxo GossipOneD











































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Ciao :3
Visto che sono brava,e voglio farmi perdonare,ho deciso di pubblicare anche l'altro capitolo.
Spero siate contente ;)
Non c'è molto da dire......in realtà ce ne è TANTO.
Avete sentito le nuove canzoni di Take Me Home?? Io solo alcune e per quello che ho potuto sentire sono fottutamente stupende!!
Siete riuscite a prendere i biglietti?? Se si dove andrete??
No,è giusto per sapere,niente di che ;)
Infine: che ne dite del capitolo??
Spero sia stato di vostro gradimento e che recensiate in tante :)
Vabbè,per oggi è tutto,mi dileguooooooo.
xoxo GossipOneD

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Capitolo 11
*** I used to think that I was better alone ***


Quel giorno era particolarmente cupo,il cielo nero e ricoperto di nuvoloni che minacciavano di far venire a piovere da un momento ad un altro.
Nonostante ciò Zayn si era svegliato abbastanza bene,senza imprecazioni o mal di testa che comparivano improvvisamente proprio quando il tempo non prometteva bene.
Era letteralmente saltato giu dal letto ed era corso in bagno per darsi una rinfrescata,dopo di che si era vestito di tutto punto e,dopo aver indossato un cappello per coprire i capelli,quel giorno tenuti lisci sulla fronte,era uscito dalla sua camera per recarsi al bar a fare colazione.
Avrebbe dovuto incontrarsi con Perrie,ma all'ultimo minuto la bionda gli aveva dato buca,dicendogli che sarebbe dovuta andare dalle ragazze per discutere del nuovo singolo,e liquidandolo con un "ci vediamo stasera".
Zayn si diresse al primo Sturbucks che incontrò per prendere un muffin al cioccolato,il suo preferito,e il caffè per gli altri ragazzi.
Sbuffó nel vedere l'interminabile fila davanti a lui,cosí infilò il cappuccio,le mani nelle tasche della felpa,aspettando il suo turno.
Mentre aspettava si ritrovó a pensare al giorno precedente e al suo litigio con Alexis.
Ormai non faceva che pensare a lei,a quella ragazza strana e impertinente,ma la maggior parte dei suoi pensieri non erano caratterizzati dal carattere acido della mora,ma dai suoi occhi azzurro ghiaccio che avrebbero stregato chiunque.
Forse avevano iniziato con il piede sbagliato,forse avrebbe potuto mettere da parte l’orgoglio e fare un passo in avanti verso di lei,forse avrebbe anche potuto diventarle amico,o qualcosa di simile,ma c’era sempre qualcosa,un sentimento simile all’orgoglio,che lo fermava: la paura.
Aveva paura di essere rifiutato,di ricevere una porta in faccia,aveva paura di essere ferito.
Zayn,per quanto i giornalisti facevano credere,non era un ragazzo con molta autostima e soffriva per ogni piccola cosa,ogni litigio,anche il più banale.
Harry e Louis litigarono??Lui soffriva. Niall non si sentiva accettato dalle fans?? Lui soffriva. A Liam mancava Danielle e piangeva quasi ogni sera?? Lui soffriva.
Soffriva per tutto,anche se non riguardava se stesso,e si sentiva impotente,in colpa in un certo senso,per non saper bene cosa fare o come comportarsi.
Ebbene,anche in quel momento Zayn stava soffrendo,ma non l’avrebbe mai dato a vedere,soprattutto alla mora.
Non si sarebbe mostrato debole né tantomeno fragile,avrebbe sempre camminato a testa alta e avrebbe preso tutto con un sorriso.
Eppure pensare che forse il legame tra lui e Alexis non sarebbe mai potuto migliorare lo fece stare male,anche perché sapeva che poteva fare qualcosa per evitare ciò,ma aveva paura di fare qualsiasi cosa.
 

Non devi scappare dalle tue paure,affrontale.

 
In quel momento gli vennero in mente le parole sussurrate da sua madre quando lo consolava dicendogli che non c’era nessun mostro nell’armadio,che era solo nella sua testolina.
Sorrise inevitabilmente a quel pensiero,poi si appuntò mentalmente di chiamare Trisha non appena fosse tornato in albergo.
-Buon giorno. Cosa desidera??- chiese il ragazzo dietro il bancone,facendolo risvegliare dai suoi pensieri e facendogli notare che era arrivato finalmente davanti al bancone,mentre dietro di lui si era formata una fila chilometrica di persone che imprecavano contro di lui o discutevano di nuovi pettegolezzi.
-Ehm…- scorse il listino dei caffè alla sua sinistra,poi annunciò l’ordinazione al ragazzo che subito lo servì.
Pagò il tutto ed uscì dal bar,prendendo una grande boccata d’aria gelida e rabbrividendo.
Appena aprì gli occhi capì che avrebbe dovuto fare la cosa giusta.
 
 
Era salito al piano che gli aveva indicato il receptionist,ma nonostante tutto non riusciva a trovare quella maledetta stanza.
Stupido senso dell’orientamento sottosviluppato.   Pensò.
Aveva girato tutto il piano,ma della stanza numero 1408 neanche l’ombra.
Poi all’improvviso sentì delle voci e,credendo fossero le donne delle pulizie,si avvicinò per chiedere informazioni,ma fu troppo tardi quando capì che quelle voci erano familiari.
Svoltò l’angolo e vide la testa riccia di Harry uscire da una stanza,con gli stessi vestiti del giorno prima addosso e una giacca in mano,ma la cosa che lo colpì fu soprattutto il grande sorriso che gli riempiva il viso rilassato.
Sentì un brutto presentimento,quindi si nascose dietro la parete,per non essere visto dall’amico e da chiunque ci fosse stato nella stanza,anche se aveva gia intuito chi fosse.
-Allora,ci vediamo più tardi?!- disse il riccio a qualcuno che Zayn non riuscì ad identificare poichè era rimasto dietro la porta della stanza.
-Certo.- udì la risposta,e il suo cuore parve cessare di battere.
Quella voce.        Pensò,ma,prima ancora di capire a chi appartenesse,la figura slanciata della ragazza uscì dalla stanza,posizionandosi di fronte al riccio e circondandogli il collo con le braccia.
Il respiro gli si mozzò in gola e gli ci volle qualche minuto prima di mettere a fuoco l’immagine che gli si stava presentando davanti: Harry e Alexis,stretti l’uno all’altra,mentre si scambiavano un lungo bacio.
Deglutì,poi voltò il capo per non vedere oltre,ma non se ne andò: era deciso a rimanere e origliare.
-A dopo.- sentì la voce della ragazza,poi udì uno schiocco: forse Harry le aveva scoccato un bacio sulle labbra prima di andarsene.
Si affacciò nuovamente per constatare che la sua ipotesi era giusta,e sentì qualcosa al centro del petto nel vedere Harry come guardava la mora e le carezze che le concedeva.
I ragazzi si salutarono in modo sbrigativo e Zayn si nascose dietro la parete per non essere visto dal riccio che stava attraversando il corridoio per uscire dall’albergo.
Sentì una scarica elettrica attraversarlo e la voglia di prendere a pugni il riccio che,con ancora un sorriso ebete sul volto,si accingeva a lasciare l’albergo.
Deglutì nuovamente,chiudendo gli occhi.
Cosa ci faceva Harry li?! E perché indossava gli stessi vestiti del giorno prima?!
Aveva gia un’ipotesi per tutte quelle domande ma voleva che fosse la bocca della mora a dargli la conferma.
Strinse i pugni e a grandi falcate raggiunse la porta della stanza di Alexis,la quale la stava chiudendo, e la fermò intrufolando un piede dentro.
Alexis si stupì e subito riaprì la porta,credendo fosse Harry,ma non appena i suoi occhi puntarono la figura arrabbiata di Zayn il suo sorriso scomparve.
D’altro canto,Zayn,non appena vide la mora non potè fare a meno di reprimere un sorriso nel vedere le guance arrossate e i capelli arruffati che la facevano sembrare una bambina.
Lo sguardo freddo che la mora gli riservò lo fece gelare sul posto,ma lui non si scompose.
La rabbia gli ribolliva dentro,e la sua temperatura corporea era diventata ancora più bollente del caffè che teneva in mano.
-Che cosa vuoi?!- quelle parole pronunciate così freddamente da quelle labbra rosee lo fecero sussultare,ma Zayn sapeva che,per ottenere qualcosa,doveva rimanere impassibile.
Lo guardava con tutto l’odio e il disprezzo possibile,mentre Zayn nascondeva il suo vero sguardo dietro una maschera di rabbia e sofferenza.
-Cosa ci faceva Harry qui?!- chiese con un tono che non ammetteva repliche,senza dar conto alla domanda della mora.
Alexis corrugò le sopracciglia,stupita,ma soprattutto scettica.
-Non sono affari che ti riguardano.- gli rispose,poi cercò di chiudere la porta,ma Zayn si fece più insistente e con uno scatto entrò nella stanza,sbattendosi la porta alle spalle.
Alexis sussultò e strabuzzò gli occhi,prima di fulminarlo con un’occhiata gelida che non parve incutere timore al moro.
-Ci sei andata a letto?!- chiese il moro,sostenendo lo sguardo della mora.
A quella domanda Alexis strabuzzò ancora di più gli occhi e deglutì,ma non rispose.
Zayn le si avvicinò facendole intendere che non se ne sarebbe andato senza una risposta.
-Come ho gia detto non sono affari tuoi.- rispose Alexis,titubante per la vicinanza di Zayn.
Da quanto la sua vicinanza le incuteva timore?!
Forse era il suo sguardo carico di rabbia,le sue pupille dilatate,le sue mani strette a pugno sui fianchi……
Quella visione non era molto piacevole per Alexis,le faceva tornare alla mente vecchi ricordi….
Zayn le si avvicinò di scatto,prendendola per le spalle e scuotendola.
-Dimmelo!- scandì ogni lettera tra i denti,aumentando la presa sulle spalle della ragazza.
Alexis iniziò a tremare,anche se non lo diede a vedere….
 
Vieni qui,non avere paura.
No,non di nuovo….
Passerà in un attimo,vedrai.
E invece non passò mai,il ricordo era ancora vivo….
Volevi fare la stronza,adesso avrai quello che meriti.
Si,se lo era meritato,ma non un’altra volta….
Sei solo un’impertinente,ti odiano tutti,nessuno ti vuole.
Quelle parole bruciavano ancora….
Sei così bella e così fottutamente inutile.
Si era ripromessa di non pensarci più,di andare avanti…
Non tornare mai più,nessuno sentirà la tua mancanza.
E fu così…..lei non tornò più,e nessuno l’andò a cercare….
 
Alexis tremava,era diventata pallida e i suoi occhi avevano perso colore,erano diventati grigi e spenti.
Zayn si accorse del cambiamento d’umore della ragazza e allentò la presa sulle sue spalle,guardandola interrogativo.
Non respirava più,sembrava morta e Zayn giurò di averlo pensato se non fosse stato che Alexis fece un improvviso sospiro,riprendendo quasi la lucidità.
Strabuzzò gli occhi un paio di volte,prima di puntarli su Zayn e riprendere un’espressione dura,ma anche sollevata.
-Non sono tua. Non devo darti nessuna spiegazione.- disse freddamente,poi con uno scatto si levò le sue mani di dosso.
Zayn rimase sorpreso da quell’ennesimo cambio d’umore,poi puntò i suoi occhi color nocciola in quelli freddi di Alexis,senza espressione.
Giurò di aver visto un filo di paura in quello sguardo,timore,ma non ci fece caso,ostinato a portare a termine ciò che aveva iniziato.
-Voi non potete.- disse poi,anche se non credeva neanche lui alle sue stesse parole.
-Ah no?! E perché mai?!- fece lei sarcastica,alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto in attesa di una risposta.
-Voi avete un contratto. Siete finti.- disse poi,in un filo di voce sentendo l’assurdità che aveva appena proferito.
Alexis fece un sorriso sghembo,guardandolo di sbieco.
-Anche tu e Perrie siete “finti”,eppure tu ci provi ancora. E poi chi te lo dice che qualcosa non sia cambiato?! Che noi non lo facciamo più solo per un contratto?!- disse lei,fulminandolo con uno sguardo che non ammetteva di farlo scappare.
Zayn deglutì,nervoso.
Aveva ragione,perché gli era venuto in mente di fare quella stronzata?!
Non aveva senso….
-E’ cambiato qualcosa tra di voi?!- chiese poi,ma la sua bocca parlò prima che il suo cervello formulasse la domanda.
Voleva saperlo,ma solo per curiosità,solo pura curiosità…..giusto?!
Alexis aggrottò le sopracciglia e rimase a guardarlo,impassibile.
-Vai fuori dalla mia stanza.- disse solo Alexis,poi si avvicinò alla porta e la spalancò,facendo cenno a Zayn di uscire.
Lui la osservò ancora,avvicinandosi alla porta,poi,notando che lei aveva lo sguardo basso,uscì da quella stanza,senza fiatare,senza emettere un sospiro,impassibile.
Appena fu fuori si voltò e notò Alexis fissarlo,con una punta di rammarico nello sguardo,per poi chiudere la porta e lasciarlo da solo,li fuori.
Era solo,ancora una volta solo….
E lei anche era sola,estremamente sola….
Sola fuori,sola dentro…
Si sentiva vuota,in tutti i sensi,e si sentiva così soprattutto dopo aver chiuso Zayn fuori dalla sua stanza.
Si appoggiò con la schiena alla porta,chiudendo gli occhi,poi si lasciò scivolare lungo la porta fino a toccare il pavimento,e portò le gambe al petto,stringendole con le braccia.
Era tremendamente sola,e lo sapeva.
Sola.
Una lacrima le rigò il viso pallido….
Sola.
Aveva sempre odiato la solitudine….
Sola.
Eppure la vita l’aveva obbligata alla totale solitudine….
Sola.
L’aveva castigata….
Sola.
E lei se lo meritava….
Un’altra lacrima le rigò il viso,e lei non fece nulla per scacciarla.
Odiava rimanere da sola,odiava dover respingere le persone,odiava che quelle persone tenessero a lei.
Ma più di tutti odiava se stessa….
Credeva di meritarsi tutta quella sofferenza,quell’odio da parte delle persone,perché lei era cattiva,era diabolica…..
Ma forse ancora una speranza per salvarsi c’era…una luce….
E le era vicino,eppure lei non lo sapeva….
 
Zayn abbassò lo sguardo sui suoi piedi e chiuse gli occhi,sospirando.
Si avvicinò piano alla porta della stanza della mora e tentò di bussare,ma sapeva che Alexis lo avrebbe rifiutato di nuovo,e non voleva sentirsi ancora peggio.
Lasciò il pugno a mezz’aria,per poi far ricadere il braccio lungo il fianco.
Sospirò ancora,poi si sedette ai piedi della porta,congiungendo le gambe al petto e appoggiò la testa alla porta.
Sentì ancora quel groppo in gola,e qualcosa di salato scendergli lungo la guancia.
Si toccò il viso e lo trovò bagnato,rimanendo incredulo.
Una lacrima…
Non gli era mai successo,non gli era mai capitato,neanche nei casi più estremi….
Per la prima volta,in vita sua, Zayn Malik stava piangendo….
 
Erano schiena contro schiena,testa contro testa,soltanto una porta a dividerli.
I loro cuori battevano all’unisono.
I loro respiri erano regolari.
Le loro gambe tremavano.
I loro singhiozzi erano oppressi.
Eppure non sapevano di essere gia stati prescelti dal destino….
 
 
 






































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Ciaociaociaociaociao :)
Lo so,ho una bella faccia tosta a presentarmi solo adesso....
E non ho nessuna scusante,sono pessima ç.ç
Solo che sono successe tante di quelle cose tra Mister x,Flora,Taylor,Tecna e quant'altro che ho avuto una leggera crisi d'identità e il mio cervello è andato in stand-by.....
E poi mi sono stancata di leggere sempre le stesse cose,vedere sempre le stesse foto e stare sempre male....
Vabbè,apparte la mia depressione una cosa buona c'è :)
Anzi....due!!
1.Ho messo le extension (?) e adesso i miei capelli sono lunghi lunghi. MY HAIR IS BACK,BITCHES!!
2.Tra pochi giorni nasce la mia cuginetta ed io le farò da madrina.
E poi ci sono così tante cose belle nella vita,mi dovrei considerare fortunata,quindi è inutile darsi alla depressione per una vita che non sarà mai mia....
Anyway....voi che mi dite?! Vi è piaciuto il capitolo?!
Si,forse non si capisce molto nell'ultima parte,but don't worry ;)
Tutto ha un senso logico,ahahahahah lol
Io adesso vado che tra poco devo andare ad un galà di canto.....Bye :)
xoxo GossipOneD

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Capitolo 12
*** Can't believe the words came out of your mouth ***








-Ragazzi,tra tre secondi andrete in scena. Uno…- un assistente di dietro le quinte di quello show comparve all’improvviso nel backstage,contando con le dita il numero uno.
Era occhialuto,non aveva una folta chioma sulla testa,ma questa era coperta da delle cuffie,con tanto di microfono,che gli permettevano di avere i comandi da fuori.
In mano aveva una bottiglia d’acqua,che ogni tanto sorseggiava,e nell’altra stringeva una cartella dove era scritto il programma che si sarebbe tenuto quel giorno.
Il viso era molto stanco,e gli occhi contornati da occhiaie,e il fatto che fosse tutto grondante di sudore fece capire alla mora che stava lavorando duramente,e da molto tempo ormai.
Una delle cose che Alexis amava fare per reprimere i suoi pensieri era osservare le persone e trovarne ogni dettaglio,leggere nei loro occhi e capire la loro storia.
Questa cosa la trovava estremamente interessante e rilassante,e le permetteva di non pensare a tutti i problemi che le affollavano la mente.
Uno di questi era il fatto di essere nel backstage di quello show, il Chatty Man,condotto da Alan Carr,il presentatore comico tra i più amati nel Regno Unito.
Era stata invitata dal presentatore in persona,per parlare della sua “relazione” con Harry,il quale le stava stringendo la mano in quel preciso momento.
Naturalmente anche gli altri ragazzi,con le rispettive ragazze,erano stati invitati,ma Alexis sapeva che,essendo la loro relazione molto recente,l’attenzione si sarebbe concentrata su di loro.
Ed Alexis odiava avere sempre i riflettori puntati su di se….
-Due…- un altro secondo,solo uno,ed Harry,insieme agli altri ragazzi,sarebbero dovuti andare in scena,parlare con Alan,per poi presentare al popolo inglese le loro ragazze.
Alexis era abituata a recitare,fingere,eppure sentiva che qualcosa non andava.
Era da quel giorno,da quando Zayn si era presentato nella  sua stanza d’albergo,che non chiudeva occhio,e se mai riusciva a riposarsi i suoi sogni erano infestati da penetranti occhi marroni che pian piano si andavano arrossando,per poi far spazio alle lacrime.
Era da quel giorno che non toccava cibo,se non un frutto a pranzo solo per non far impressionare Harry,che era all’oscuro di tutto.
Lui non avrebbe dovuto sapere,anche perché era un sentimento stupido quello che provava per Zayn e non  avrebbe dovuto influenzare il suo rapporto con Harry.
E poi Alexis aveva altro a cui pensare,come il lavoro e garantirsi qualcosa per il futuro.
Il futuro non le aveva mai fatto paura,ma voleva comunque essere pronta per qualsiasi evenienza o necessità.
Era il passato,o meglio gli spettri del passato,ad incuterle timore e a non farle chiudere occhio la notte,ma lei cercava di reprimere questa sua paura dietro un muro di freddezza e indifferenza,che sperava l’avrebbe sempre protetta.
Ma quel muro,da quando conosceva i ragazzi,si stava sgretolando,e lei ne era al corrente….
-Tre. Adesso.- disse l’uomo,per poi far cenno ai ragazzi di uscire dal backstage e recarsi sul palco,mentre dalla platea si alzavano applausi e fischi.
Alexis si riprese dallo stato di trans che l’aveva invasa,giusto in tempo per voltarsi verso Harry e notare che le stava sorridendo rassicurante.
Il ragazzo le stampò un bacio sulla guancia,poi le sussurrò all’orecchio un “A tra poco” ed entrò in scena,seguendo gli altri quattro che erano gia fuori e stavano salutando il pubblico.
I ragazzi fecero un sorriso smagliante ai fans,poi Harry si voltò un’ultima volta verso il backstage,per fare un cenno alla mora, e infine si diresse al centro del palco,seguito dagli altri,per salutare il presentatore con un abbraccio.
Dopo vari saluti,Alan fece cenno ai ragazzi di sedersi sul divano blu preparato apposta per loro,e loro obbedirono.
-Vi adorano!- esclamò il presentatore,intendendo i fans,dopo essersi seduto nella sua comoda poltrona.
I ragazzi non risposero,imbarazzati,ma accennarono soltanto un sorriso,facendo andare ancora di più in delirio i fans.
-Woohooh! La festa sta cominciando con i One Direction.- esclamò ancora Alan,prendendo un drink e versandolo nei bicchieri posti di fronte ai ragazzi,mentre questi e il pubblico ridevano.
-Non è la prima volta che venite qui,vero?!- continuò poi –Questa è la seconda,no forse terza,si,terza volta che vi invito al mio programma. Wuao!- esclamò alla fine,fingendo una faccia sorpresa,mentre i ragazzi approvavano con un cenno del capo.
-E dobbiamo anche festeggiare,perché la settimana scorsa è stato il secondo compleanno dei One Direction.- l’ultima frase la enfatizzò urlando,mentre il pubblico faceva un caloroso applauso ai ragazzi.
-Ci credete che sono gia passati due anni?!- chiese poi,rivolto ai ragazzi,che stavano sorseggiando un po’ del loro drink.
-Lo so,è magnifico. Sono stati due anni davvero movimentati e indaffarati per noi. Cioè,stiamo vivendo i momenti più belli della nostra vita e sono sicuro che i ragazzi saranno d’accordo con me.- fu la risposta pronta di Liam.
-Capisco,e vi siete dati alla pazza gioia con i festeggiamenti?! Capite cosa intendo,alcoolici,ragazze,locali notturni…- Alan lasciò la frase a metà per farsi intendere,mentre gia il pubblico era inondato dalle risate,e neanche i ragazzi riuscirono a contenersi.
-No,in realtà lo abbiamo festeggiato tra di noi e con le nostre fans. In realtà loro ci hanno dimostrato il loro supporto e ci hanno fatto gli auguri tramite i social network. Non possiamo essergli più grati di così.- rispose Louis,con un sorriso furbo sul volto.
-Si,ma torniamo all’inizio.- continuò Alan –voi vi presentate ad X Factor,tutti come solisti.-
-Si.- concordano i ragazzi,con un cenno del capo.
-Ma non superate il Bootcamp.- continua il presentatore- ma in seguito,vi hanno messo tutti in insieme come una band.- conclude,mentre tra il pubblico si alzano fischi di approvazione e ai ragazzi si illuminano gli occhi al ricordo.
-Io penso che sia sta la cosa migliore che potesse capitarci ad ognuno di noi. Cioè,siamo molto forti adesso come gruppo e penso sia stata la cosa migliore che potessimo fare.- fu la risposta di Zayn,mentre guardava gli altri ragazzi per avere l’appoggio che non gli negarono.
-E pensate che Simon avesse programmato di rifiutarvi per poi unirvi in una band?!- chiese ancora Alan,gesticolando di tanto in tanto.
-Chi lo sa,è un uomo estremamente misterioso.- commentò Niall.
-Pensate che avesse gia programmato i One Direction?!- continuò con le domande Alan.
-Oh,credo che questo dovreste chiederlo a lui.- disse Niall,mentre Liam rise,coinvolgendo tutto il pubblico.
-E’ un uomo intelligente e sono sicuro che sapeva quello che faceva,quindi credo di si.- rispose Zayn.
-Harry,tu hai scelto il nome “One Direction”,vero?!- chiese poi Alan,rivolto al riccio alla sua destra.
-Si,l’ho fatto.- rispose sicuro di se e anche fiero Harry.
-E’ vero che l’hai scelto perché pensavi suonasse bene detto dalla voce del presentatore di X Factor?! Com’è che dice?! “One Direction”…- cercò d’imitare la voce del presentatore di X Factor Alan,non riuscendoci però.
-Niall,è lui che lo dice bene.- disse Harry,indicando l’irlandese,seguito a ruota da tutti gli altri.
All’inizio Niall si sentì un po’ in imbarazzo,poi,vedendo il pubblico applaudire,fece un piccolo colpo di tosse e fece la sua famosa imitazione.
-“One Direction”- disse,imitando alla perfezione la voce dell’uomo e facendo una smorfia alla fine,ricevendo applausi e urla da parte del pubblico e dallo stesso Alan.
-Sai dire qualcos’altro?!- continuò Alan.
-“In diretta,da Londra,lo show di Alan Carr”- disse l’irlandese,un po’ più spavaldo,facendo scoppiare a ridere Alan che cercò di fare nuovamente un’imitazione,ma invano.
-Lo adoro.- fu il commento del presentatore,tra le risate,per poi diventare più serio per il momento che tutti stavano aspettando.
-Allora ragazzi,so che non siete venuti da soli stasera.- disse,e i ragazzi annuirono sorridenti,mentre,da dietro il backstage,Alexis sudava freddo,cosa mai successa prima d’ora.
-Chi vi accompagna?!- chiese il presentatore,e fu Liam a prendere la parola.
-No,infatti. Stasera abbiamo l’onore di essere accompagnati dalle nostre ragazze.- disse sorridendo.
-Davvero?! E cosa aspettate a farle salire sul palco e a presentarcele?!- quasi urlò Alan,e i tre ragazzi si alzarono,per poi recarsi dietro il backstage e prendere la mano della rispettiva ragazza,per poi scortarla sul palco.
Appena Harry prese la mano di Alexis notò che quest’ultima stava tremando,forse per l’ansia,quindi la rassicurò.
-Hey,va tutto bene.- disse,per poi scoccarle un bacio sulla guancia e sorriderle.
Lei sorrise di rimando,ed insieme salirono sul palco,accompagnati dall’applauso del pubblico.
Le ragazze presero posto sul divano vicino ai rispettivi ragazzi e lo show ricominciò.
-Benissimo,finalmente ho l’onore d’intervistare i One Direction con le loro ragazze.- disse Alan,porgendo la mano ad ognuna delle ragazze,le quali la strinsero e sorrisero al presentatore.
-Perché non vi presentate?!- chiese poi Alan,dando la parola alle ragazze.
-Io sono Perrie,delle Little Mix.- disse la bionda,come se fosse la cosa più ovvia al mondo,e alzando una mano per farsi notare.
-Io sono Danielle.- disse la riccia,mentre stringeva calorosamente la mano di Liam.
-E lei è Alexandra,ma a me piace chiamarla Alexis.- s’intromise Harry,vedendo che la mora non accennava a rispondere.
Era piuttosto pallida e gli occhi erano sgranati,eppure sembrava stare bene fisicamente.
Harry le strinse la mano per farla voltare,e così fece.
-Non preoccuparti,è solo un po’ di capogiro,passerà.- lo tranquillizzò la mora,sorridendogli.
-Bene,ma vedo che due di voi sono senza accompagnatrici. Louis,dov’è Eleanor?!- chiese Alan,posando l’attenzione sul più vecchio del gruppo.
Louis deglutì,poi,come da copione,mise in atto la falsa che Paul gli aveva detto di recitare.
-Purtroppo io e Eleanor non stiamo più insieme,abbiamo deciso di prendere strade diverse e forse è stato meglio così per entrambi. Ma abbiamo comunque mantenuto un buon rapporto d’amicizia e siamo pronti ad andare avanti.- disse,sfoderando un sorriso estremamente falso,che lui odiava sfoggiare.
-Oh,mi dispiace molto.- disse Alan,posandosi una mano sul cuore in modo teatrale –e tu Niall?!- spostò poi l’attenzione sull’irlandese,e Louis potè fare un sospiro di sollievo.
-Bhè,non potevano accompagnarmi tutte le mie ragazze,quindi ho deciso di venire da solo.- disse l’irlandese,sfoggiando un’espressione da cucciolo.
-Tutte le tue ragazze?!- chiese Alan,scettico.
-Si,le directioners. Loro sono tutte le mie ragazze.- rispose Niall,con fare ovvio,e tra il pubblico si alzarono altre urla e applausi.
-Oh,capisco. Quindi non hai voluto spezzare il cuore di nessuna di loro,molto cortese da parte tua.- lo prese in giro Alan,mentre Niall arrossiva per l’imbarazzo.
-Bene,torniamo a voi invece. Liam,Danielle,come ben vedo la vostra storia è secolare ormai.- commentò Alan,facendo ridere il pubblico e i ragazzi stessi.
-Non avete mai avuto il bisogno di una pausa,non so,per riprendere aria?!- continuò il presentatore,sventolandosi con entrambe le mani per dare effetto alla frase.
-No,in realtà ci vogliamo molto bene,quindi va bene così.- rispose Liam,sorridente,mentre guardava negli occhi Danielle e le stringeva dolcemente la mano.
Sono così innamorati.      Pensò Alexis guardandoli scambiarsi sorrisi e carezze,ma la sua attenzione fu catturata di nuovo dalle parole di Alan.
-E voi,come va tra il bad boy dei One Direction e la bella Little Mix. Tra di voi è ufficiale?!- disse,accavallando le gambe e poggiando le mani su queste.
Zayn aprì la bocca,pronto a parlare,ma la sua voce fu sovrastata da quella della bionda,che prese parola prima di lui.
-È ufficiale tra di noi. Non siamo mai stati insieme quando ero a X Factor, ma abbiamo parlato molto. L’ho incontrato quando abbiamo registrato un singolo per beneficenza, era molto dolce e siamo amici da allora- disse,concludendo la frase con un sorriso tirato.
-Ma come è davvero cominciata la vostra relazione?!- continuò Alan,incrociando le gambe e assumendo un’espressione interessata.
Non è mai cominciata,ecco.   Pensò Alexis,che non vedeva l’ora di sentire quale altra bugia avrebbe inventato Perrie.
-E' stato tutto molto normale, nessun colpo di fulmine, ci siamo conosciuti nell' ambiente di X-Factor e siamo diventati amici, poi col tempo questo rapporto si è affinato e l' amicizia è diventata attrazione, poi amore, abbiamo aspettato tanto prima di decidere di uscire insieme, ma ne è valsa la pena.- rispose alla domanda,non mostrandosi neanche un po’ in disagio e non lasciando proferire parola al suo “ragazzo”,che,seduto al suo fianco, le aveva circondato il fianco con un braccio,sotto gli occhi indagatori di Alexis.
-Il primo bacio tra di voi?- chiese Alan,curioso.
Zayn si sedette meglio,pronto a rispondere,con un sorriso imbarazzato sul volto,ma Perrie lo anticipò nuovamente,facendogli morire le parole in bocca.
-E' buffo da raccontare, ma il nostro primo bacio è stato merito di una 'partita' a gira la bottiglia, siamo capitati noi e così ci siamo baciati, credo sia piaciuto ad entrambi –disse,guardando Zayn come se aspettasse una risposta,ma subito ricominciò a parlare -forse proprio quella sera ci siamo resi conto di essere più che amici.-
-Come vivete il vostro rapporto di celebrità? Siete entrambi due cantanti e siete circondati da innumerevoli fans.- disse Alan,gesticolando di tanto in tanto.
-Siamo ragazzi normali che fanno un lavoro che richiede una certa notorietà, ma infondo da una relazione normale non cambia quasi nulla, tranne che siamo costretti a vederci molto di rado, una volta lui è in tour, una volta lo sono io, comunque il momento in cui ci rivediamo dopo tanto tempo è molto 'passionale'.- continuò la bionda,stringendosi nelle spalle,compiaciuta di se stessa.
Se,”passionale”.       Pensò Harry sbuffando,per poi stringere la mano di Alexis e lasciarle un bacio su una tempia.
-Tu pensi che questa distanza possa compromettere la vostra relazione?- chiese ancora Alan e Alexis,nervosa,si chiese quanto ancora ci avrebbero messo.
-No penso proprio di no, se la nostra storia dovrà finire sarà perchè non c'è più amore, non sicuramente per la distanza che per noi non è un problema.-
Non c’è mai stato amore.    Pensarono Harry e Alexis all’unisono,come se si fossero messi d’accordo.
-Come è il tuo rapporto con le fan di Zayn?- continuò con le domande Alan.
-Le “nostre” fans.- s’intromise Harry,ma Perrie non gli diede ascolto e continuò a parlare.
-Mi odiano- disse ridendo.
-Veramente?- chiese Alan stupito,girandosi verso il pubblico.
La odio persino io,figuriamoci.    Pensò ancora una volta Harry,diventando nervoso per la troppa attenzione che il presentatore stava dedicando alla ragazza e non alla loro band.
-Le capisco, sono stata, e ancora forse un pò lo sono, adolescente, anche io avevo il mio idolo 'Jesse McCartney', ero innamorata follemente di lui, dunque tutte le fortunate che gli si avvicinavano ottenevano il mio odio. Se fossi una fan di Zayn, forse anche io mi odierei, cavolo, è l'uomo che amano, è normale reagire così, le capisco.- recitò egregiamente la sua parte la bionda,sembrando anche convincente agli occhi del pubblico.
- Woow sei molto comprensiva!?- rise Alan,seguito dalla bionda.
-Si, mi metto molto nei loro panni. Comunque ci sono, e ringrazio, delle sue fan che adesso sono anche mie fan e delle ragazze, sono molto tenere, in generale le fan sono la mia vita, vengono prima di tutto.- continuò salutando la telecamera e facendo un sorriso fin troppo ampio.
Come fa a sembrare così carina e falsa contemporaneamente?!    Si ritrovò a pensare Alexis,che la guardava di sbieco.
-Perrie sei una brava persona!- concluse poi Alan.
-Oh, grazie- sorrise la bionda,per poi scostarsi i capelli da sopra la spalla,facendoli finire in faccia a Zayn che starnutì.
Era ora  Pensò Harry,assumendo una posizione più comoda sulla poltrona.
-Bene,adesso passiamo alla prossima e ultima coppia.- cominciò Alan,guardando Harry e Alexis, e Zayn,a quelle parole,aprì di più le orecchie per permettersi di sentire meglio.
Harry sorrise,poi strinse la mano ad Alexis che si voltò verso di lui e gli sorrise di rimando.
Patetici.    Fu il commento inespresso di Zayn,che li guardava di sottecchi.
-Farò anche a voi questa domanda: com’è cominciata la vostra relazione?!- chiese Alan,assumendo la stessa posa interessata di qualche istante prima.
-Non c’è molto da dire. Diciamo che un amico in comune ci ha presentati ì,ed io all’inizio credevo che fosse una ragazza con mille pretese e soprattutto altezzosa.- disse il riccio,guardando negli occhi la ragazza e confessandole per la prima volta le sue impressioni su di lei –poi abbiamo iniziato ad uscire insieme sempre più spesso,ed io ho iniziato a vederla in un modo diverso,ho capito che dietro a quegli occhi color ghiaccio si nasconde una bellissima persona,non intendo solo esteriormente,e ho anche imparato ad amare ogni singolo pregio e difetto di quella persona.- finì,e subito notò l’espressione di Alexis addolcirsi.
Oh,Harry…    Pensò lei,facendo trasparire una punta di rammarico.
-Che romantico!- fu il commento di Alan,quasi come se volesse prenderlo in giro,e subito il pubblico scoppiò a ridere,compreso lo stesso Harry,mentre Alexis fissava il riccio e Zayn fissava Alexis.
Perché lo fissa così?! Non dovrebbe…    Si chiese Zayn,che si stava innervosendo un pochino.
-Qui abbiamo alcune foto di una vostra recente uscita.- disse Alan,mostrando ai due ragazzi alcune foto della loro “prima” uscita insieme,quando si fecero vedere dai paparazzi.
-Si,quella in realtà è stata la nostra prima uscita in pubblico. Io ero molto nervoso,non sapevo come l’avrebbe presa la gente,ma soprattutto le mie fans,e neanche lei era molto rilassata. C’è voluto un po’ di tempo prima di sciogliermi,poi ho messo a fuoco che stavo uscendo con la mia ragazza,e magari dovevo concederle più attenzione,e meno ai commenti della gente.- disse Harry,stingendo ancora più forte la mano fredda di Alexis.
-Però qui noto che hai un’espressione corrucciata?! Era forse successo qualcosa?!- s’incuriosì Alan,notando l’espressione furiosa di Harry dopo il litigio con Zayn.
-No,solo qualche battibecco tra amici…- disse il riccio,lanciando uno sguardo a Zayn,che non si fece scappare.
-Alexis,non abbiamo ancora sentito la tua soave voce.- scherzò Alan –dimmi un po’,può sembrare una domanda molto banale,ma,tu ami Harry?!-
Tra il pubblico non si sentì più una mosca volare,tutti trattenevano il fiato in attesa di una risposta che Alexis non sembrava voler dare.
Non si era preparata per quel genere di domanda,non sapeva come rispondere,ma forse poteva affidarsi al suo cuore di ghiaccio per una volta…
-Se,innamorata…- sussurrò Zayn,sicuro di non essere sentito,ma purtroppo non fu così.
-Cosa?! Non ho capito bene.- chiese Alan di ripetere cosa aveva appena sussurrato.
Zayn stava per ripetere più ad alta voce,rivelando che la relazione tra Harry e Alexis era solo una falsa,ma le parole glaciali della mora lo bloccarono.
-Se cado io,tu cadi insieme a me,Malik.- sussurrò la mora al suo orecchio,senza farsi vedere da nessuno,e Zayn raggelò sul posto.
Se avesse raccontato di loro due la mora non si sarebbe fatta scrupoli a rivelare anche il suo inganno e tutto sarebbe andato in fumo,il contratto,Perrie e tutto quello che si era creato finora.
Non poteva permetterlo,quindi decise di fare l’unica cosa che in quell’ultimo periodo gli riusciva meglio: mentire.
-Nulla,stavo solo dicendo che Alexandra ed Harry sono davvero molto innamorati.- disse,con un sorriso falso sul volto.
-Oh,che carino,avete anche l’appoggio dei tuoi migliori amici,Harry.- commentò Alan,sorridendo.
-Eh gia.- fu la risposta rapida di Harry,che stava fulminando con lo sguardo Zayn per ciò che aveva detto.
-Bene. Alexis stiamo ancora aspettando una tua risposta.- disse Alan,riconcentrando di nuovo tutta l’attenzione sulla mora,che fece un respiro profondo e poi parlò.
-Io credo che innamorata sia una parola troppo grande. Io ed Harry ci frequentiamo solo da poco tempo,e non credo che questo legame che ci lega sia gia amore.- disse,ed Harry abbassò lo sguardo,non volendo sentire quelle parole –d’altronde credo che Harry non mi sia indifferente. Forse lui è tutto ciò che ho sempre aspettato: è maturo,sa come trattarti,sa quando qualcosa non va e sa come tirarti su il morale e riesce a farti sfogare come nessun altro. E’ sicuramente la persona che ogni donna vorrebbe al suo fianco,me inclusa. E anche se adesso non posso dire di esserne innamorata,non dico che non lo sarò mai. Chissà,forse,inconsciamente,amo gia Harry in un modo tutto mio.- concluse la mora,guardando il riccio,che non poteva credere alle parole appena pronunciate dalle labbra di quella ragazza.
Aveva davvero detto tutto quello su di lui?! Era davvero tutto ciò che aspettava?!
Lui non lo sapeva con sicurezza,ma sperava che almeno un briciolo di verità ci fosse in quelle parole.
-Non credo ci siano parole più giuste e vere per descrivere questo sentimento.- disse Alan,sorridendo –bene ragazzi,purtroppo la nostra intervista è finita. Non vedo l’ora di riavervi di nuovo qui tutti insieme,e magari con qualche new entry.- finì,facendo l’occhiolino a Louis e Niall.
-Grazie a te,ci ha fatto davvero molto piacere essere invitati qui.- disse Liam,sorridendo e salutando i fans,e anche gli altri ragazzi lo imitarono.
-Questi erano i One Direction. A tra poco con noi,dopo la pubblicità.- annunciò la pubblicità Alan,e subito le telecamere si spensero,la gente iniziò a parlare o ad uscire dalla platea e i ragazzi si alzarono per sgranchirsi le gambe.
-Ragazzi,siete fantastici. Possiamo farci una foto tutti insieme?!- chiese Alan,allagando le braccia e i ragazzi,dopo aver acconsentito,si misero in posa per la foto.
-Grazie mille.- li ringraziò ancora una volta il presentatore.
-Grazie a te.- gli sorrise Harry,per poi prendere Alexis per mano e uscire dal palco,seguito dagli altri.
-Ah,Zayn.- lo richiamò Alan,e il moro tornò indietro,avvicinandosi all’uomo.
-Sei pessimo a recitare.- gli disse l’uomo all’orecchio,per poi dargli una pacca sulla spalla e andarsene sorridente.
Zayn rimase un attimo interdetto dopo quelle parole…
Forse Alan sapeva,sapeva tutto….
 
 
 
 
Oh,Zayn,Alan è solo una delle mie innumerevoli fonti.
Non devi avere timore di lui,non sarà lui a farvi uscire allo scoperto.
Quel ruolo spetta solo a me.
Ma tieniti pronto per il mio prossimo attacco.
L’alba è vicina,e prima del tramonto un altro scoop sarà rivelato.
You don’t know you love me.
xoxo GossipOneD

































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Ciaoooooooooooooooo :3
Sono in un enorme ridarto,madornale,ma non odiatemi >.<
Ho avuto qualche problema tra mia cugina in ospedale,quindi piangevo tipo ogni giorno e non ero proprio nelle condizioni di scrivere; poi mi sono sentita (e ancora mi sento) uno schifo che non si meritava nemmeno di viivere (?)
Non vi dico neanche quante cose mi sono passate per la mente in questo periodo...
Ma per farmi perdonare ho scritto il capitolo un pò più lungo e ho messo il banner :)
Nel banner,come potete ben vedere,ci sono Zayn,Harry,Alexis e la misteriosa GossipOneD
Spero che il capitolo e iil banner vi piacciano,l'ha fatto una mia amica! lol
Adesso vi lascio splendori,se volete seguitemi su twitter,ricambio di scuro ;)
Questo è il mio twittah
 lindt (xtakemetobed) su Twitter
https://twitter.com/xtakemetobed
xoxo GossipOneD

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Capitolo 13
*** After pain and suffering,the true finally ***






Quella sera era piuttosto fredda per essere solo settembre,ma era anche vero che l’inverno era alle porte,e il clima iniziava a cambiare a Londra.
Da pochi giorni si era tenuta la festa di compleanno organizzata dai ragazzi per Liam,e Alexis ed Harry,come regalo,gli avevano fatto preparare una torta di Batman dal più illustre pasticciere della città.
Era settembre,come dicevo,e per Alexis,settembre,significava un periodo di ricordi e dolore,soprattutto dolore.
Non avrebbe mai potuto scordare quel 10 settembre di qualche anno prima…
Come non poteva dimenticare la morte della sua amata nonna,l’unica persona al mondo che davvero l’amava e la proteggeva da tutti,crescendo la sua piccola “principessa” in una campana di vetro.
Ecco,questo era settembre per Alexis,un cupo e nero mese,che,se avesse potuto,avrebbe cancellato dal calendario.
Ma purtroppo i ricordi non si potevano cancellare così facilmente,infatti,ogni anno,quel 10 di settembre,incubi e insonnia l’assillavano….
 
 
-NO!- urlò nel sonno la mora,cercando di sfuggire alla persona che le voleva fare del male.
Era vicinissima,pochi metri li dividevano,ed Alexis sentiva il cuore salire in gola,come se volesse uscire dal suo corpo e rintanarsi in un posto più sicuro.
-NO!- urlò ancora,e quell’urlo arrivò anche alle orecchie del riccio,in qualche camera distante alla sua.
Harry si alzò nel letto,stropicciandosi gli occhi,e facendo mente locale.
Gli era sembrato di sentire un urlo,ma tutto era tranquillo.
-NO!- di nuovo quell’urlo. Allora non aveva sognato!
Si alzò di fretta dal letto,uscendo dalla sua stanza,e trovando gli altri ragazzi e Paul in mezzo al corridoio,e,dalle loro facce confuse,potè capire che erano allarmati.
-Cosa succede?!- chiese subito,in preda all’ansia.
-Abbiamo sentito un urlo e…- Louis iniziò a parlare,ma fu bloccato da un altro urlo proveniente dalla stanza della mora.
-LASCIAMI STARE!-
Harry subito si allarmò e il suo cuore cessò di battere: il tono di voce era troppo alto e grave,come se fosse doloroso per la mora urlare quelle parole,come se qualcuno le stesse facendo del male.
-LASCIAMI STARE,NO!- un altro urlò ed Harry pensò subito al peggio,correndo verso quella porta.
Forse qualcuno era entrato e le stava facendo del male…doveva muoversi.
-Alexis,apri questa porta.- urlò,battendo dei forti pugni contro la porta,ma l’unica risposta che ottenne fu un altro urlo.
-VAI VIA,LASCIAMI STARE!- e da quel tono Harry potè capire che la mora stava piangendo.
Si voltò verso Paul,terrorizzato,e lui ricambiò il suo sguardo.
-Alexis,apri questa maledetta porta.- questa volta Harry si stupì nel sentire la voce di Zayn urlare quelle parole e una mano del moro posarsi violentemente sulla porta.
Aveva la mascella contratta e la vena del collo pulsava,quasi come se stesse per scoppiare.
-Zayn,amore,non urlare,così svegli tutto l’albergo. Starà soltanto facendo un incubo.- s’intromise Perrie,sbadigliando.
Harry si voltò verso di lei furioso,ma non ebbe neanche il tempo di risponderle come si doveva,che un alto urlo lo bloccò.
-LASCIAMI,NO,VAI VIA.-
Zayn allora non ne potè più,qualcosa stava succedendo e lui doveva sapere cosa.
-Allontanatevi dalla porta.- intimò agli altri,che lo guardavano stupiti.
-Zayn,cosa..?!- provò Perrie,ma il moro le ringhiò contro.
-Ho detto allontanatevi da quella cazzo di porta.- urlò.
Tutti fecero come era stato detto loro e Zayn,dopo aver fatto un respiro profondo,prese la rincorsa e si lanciò conto la porta,che però non si aprì.
Tentò un’altra volta,ma niente,era chiusa a chiave,e anche per bene.
-NO!- un altro urlo,singhiozzi e urla mescolati.
Zayn non ne potè più: prese un’ultima volta la rincorsa e questa volta riuscì a buttare giu la porta.
La scena che gli si presentò davanti fece raggelare il cuore a tutti i presenti.
Alexis era nel suo letto,tutta sudata e ansimante,gli occhi spalancati,e continuava ad urlare.
Era una scena a dir poco raccapricciante.
-Vado a chiamare un’ambulanza.- disse Paul,in preda all’ansia,allontanandosi dalla stanza,ma Zayn non poteva aspettare.
Balzò sul letto,ritrovandosi sopra la mora,e le prese il viso tra le mani,scuotendola.
-Alexis,Alexis,va tutto bene.- disse dolcemente,ma non abbastanza da far cessare quelle urla.
-NO,VAI VIA,VAI VIA.- urlò ancora,tra le lacrime.
Zayn la guardò fissa negli occhi e solo allora notò che non erano del loro solito e stupendo color ghiaccio,ma erano completamente neri,vuoti.
In preda all’ansia la scosse più forte.
-Alexis,Alexis per favore svegliati,va tutto bene,è solo un incubo.- urlò.
La mora continuò ad agitarsi,senza dare segni di risveglio,e Zayn sentì le lacrime salire agli occhi.
-Alexis,svegliati.- urlò per l’ultima volta,e,improvvisamente,la mora smise di agitarsi ed urlare e chiuse gli occhi,per poi riaprirli subito dopo.
Erano tornati del loro colore naturale,ma erano come spaesati,guardavano a destra e a sinistra,come se non sapesse dove fosse.
-Alexis,sono io,sono Zayn. Va tutto bene.- disse Zayn più dolcemente,guardandola negli occhi.
La ragazza fece saettare gli occhi sul moro e,appena lo vide,parve riprendersi.
Però le lacrime iniziarono a colmare i suoi occhi,facendoli diventare lucidi,mentre si poteva sentire chiaramente la sirena dell’ambulanza arrivare.
-Zayn…- sussurrò la mora,per poi scoppiare a piangere e stringersi al petto del moro.
Zayn l’accolse tra le sue braccia,carezzandole i capelli,mentre gli altri li guardavano ancora confusi.
-Ssh,va tutto bene adesso. Ci sono io con te.- le sussurrò un attimo prima che i paramedici entrassero nella stanza e la trasportassero con una barella sull’ambulanza,per poi partire verso l’ospedale.
I ragazzi e Paul si vestirono di corsa per raggiungere l’ospedale,mentre Harry era ancora li,imbambolato,pietrificato…..
Aveva assistito a quella scena con i suoi occhi,e non riusciva a non pensare che ci sarebbe dovuto essere lui al posto di Zayn,avrebbe dovuto svegliarla lui,avrebbe dovuto dirle lui che sarebbe andato tutto bene e che lui era con lei.
Ma semplicemente non lo aveva fatto,perché un altro aveva preso il suo posto…
-Harry,noi andiamo,tu non vieni?!- gli chiese Liam,infilandosi il giubbotto.
Harry alzò lo sguardo verso l’amico e capì che non doveva essere egoista in quel momento poiché Alexis stava male e aveva bisogno di lui vicino a lei.
Inoltre Zayn lo aveva fatto in modo naturale,anche lui lo avrebbe fatto se fosse stata Perrie in quella stessa situazione….o forse no.
-Si,arrivo.- disse,per poi infilarsi di fretta un maglione e seguire gli amici.
Doveva solo pensare ad Alexis,poi tutto sarebbe venuto da se.
 
 
Entrarono in quella stanza dopo due ore passate nella sala d’attesa.
Il medico aveva detto loro che si era trattato di un disturbo notturno,ma che si era manifestato in una maniera molto ampia,forse dovuto a qualche trauma del passato della mora.
Eppure Zayn ancora ricordava quegli occhi,così neri,così vuoti,quell’espressione terrorizzata…
Non poteva essere un disturbo notturno,c’era sicuramente sotto qualcosa.
-Ragazzi,adesso potete entrare.- disse loro un’infermiera,indicandogli la stanza,e subito i cinque ragazzi scattarono in piedi.
Erano rimasti solo loro,poiché Paul era dovuto andare via per non far sospettare i paparazzi e Perrie aveva detto che doveva riposare poiché il giorno dopo avrebbe dovuto tenere una specie di concerto.
Erano rimasti solo loro,ed erano disposti a sapere tutto,rigo per rigo.
Entrarono in quella stanza molto cauti,facendo attenzione a non fare rumore visto che la mora aveva gli occhi chiusi,ma,appena entrarono questa li spalancò puntandoli su di loro.
Appena vide che erano loro si sedette meglio sul letto,facendo loro un sorriso sforzato e indicandogli di avvicinarsi.
Odiava essere vista in quelle condizioni,fragile e sofferente,dalle persone.
I ragazzi le si avvicinarono e subito Harry si mise in ginocchio vicino al suo letto,prendendole la mano.
-Come stai?!- le chiese preoccupato.
-Potrei stare meglio.- fu la sua risposta,poi i suoi occhi guizzarono su Zayn per poi riabbassarli nuovamente.
Provava troppo imbarazzo per essersi fatta vedere in quello stato e in lacrime dal moro,tanto da non riuscire a guardarlo in faccia.
-Siamo stati molto in pensiero per te,ci hai fatti preoccupare.- le disse dolcemente Liam.
-Mi dispiace.- disse solamente lei,tenendo lo sguardo basso.
-Non devi scusarti. Piuttosto dicci cosa è successo.- provò Louis.
Quelle parole le fecero raggelare il sangue nelle vene e,nonostante provasse  a nasconderlo,era più che evidente.
Non poteva raccontare loro tutto,non poteva coinvolgere anche loro in quella storia,non voleva.
Scosse il capo,chiudendo gli occhi per far si che il ricordo non le attraversasse di nuovo la mente.
-Ti prego.- le sussurrò Harry all’orecchio,e lei aprì immediatamente gli occhi trovando i suoi,verdi e scrutatori,fissarla.
-Non posso..- disse,per poi abbassare lo sguardo sul pavimento.
-Diccelo,lasciati aiutare da noi.- quella volta fu Zayn a parlare e,quasi inevitabilmente,la mora alzò lo sguardo,notando quello di Zayn,apprensivo e sofferente.
Perché era sofferente?! Perché stava male per lei?!
Ma quello sguardo fu sufficiente a farle capire che,se voleva davvero uscire da quella storia,doveva farsi aiutare da qualcuno.
Sospirò,poi abbassò lo sguardo,cercando le parole giuste e mettendo tutti insieme i pezzi del puzzle che aveva cercato per anni di distruggere.
-Tutto è successo qualche anno fa. I miei non erano i genitori più presenti e amorevoli del mondo,anzi,ancora mi chiedo come abbia fatto per anni a chiamarli mamma e papà.  Per loro ero soltanto un intralcio per la loro carriera,non ero la figlia perfetta che si aspettavano. Mi consideravano un errore,una punizione che Dio aveva inflitto loro.- disse,e un nodo in gola si formò a quelle parole,ma la mano di Harry,che stringeva la sua,le diede la forza di continuare.
-Qualche anno fa decisero di adottare due bambini,un maschietto ed una femminuccia,entrambi fratelli. Il bambino era poco più grande di me,mentre la bambina era mia coetanea. In loro i miei genitori trovarono tutto quello che non avevano mai trovato in me: loro erano solari,loro erano amorevoli,loro erano perfetti. Ma i miei genitori non sapevano che dietro a quelle maschere da angeli perfetti si nascondevano due mostri.- si fermò,e sul suo volto si dipinse un’espressione d’odio nel nominare quei due bambini.
I ragazzi si guardarono tra di loro,poi la incitarono a continuare.
-Ogni giorno mi ricordavano quanto fossi inutile,quanto tutti mi odiassero,quanto nessuno mi volesse bene e quanto a nessuno importasse di me. Fino a quel giorno…- concluse,con un filo di voce spezzata da una lacrima.
-Cosa successe?!- chiese Niall,adesso curioso.
Zayn vide perfettamente il terrore prendere forma sul viso della mora.
-Ero appena tornata da scuola,esattamente cinque anni fa. Ero salita in camera mia e tutte le mie cose erano sparite,le mie fotografie erano strappate sul pavimento e i miei vestiti erano in un totale disordine. Mi recai in salotto,per chiedere spiegazioni ai miei “fratellastri” e loro mi dissero di seguirli e mi avrebbero raccontato tutto. Camminammo fino a raggiungere una vecchia casetta vicino casa mia dove mia madre spesso raccattava le cose vecchie per poi darle in beneficenza. Si,perché mia madre aveva cuore,ma non ha mai saputo darlo a me. Mi spinsero dentro,poi entrarono anche loro e chiusero la porta a chiave. Solo allora notai che il mio fratellastro aveva un coltellino nella tasca. Chiesi loro spiegazioni,e loro continuarono con i loro insulti,dicendomi che avrei dovuto andarmene,che nessuno mi voleva,che ero inutile.-
Quelle parole erano troppo dure da ricordare,ma purtroppo la sua mente masochista faceva sempre in modo che stesse male.
-Io cercai di liberarmi,dissi loro che non me ne sarei mai andata,mi mostrai forte,ma in realtà non lo ero. E me ne accorsi solo quando la mia sorellastra diede l’ordine al fratello di finirla,e a me iniziarono a tremare le gambe. Lei uscì dalla casa,dopo avermi fatto un sorriso malvagio,mente lui si avvicinava a me,tenendo il coltellino in una mano. E tutto quello che credevo impossibile successe. Mi violentò,mi tagliò la pelle con quel coltellino,lasciandomi i segni addosso,ma soprattutto segni indelebili nell’anima. Poi mi lasciò li. Rimasi li due interi giorni,senza vedere il giorno e la notte. Poi vidi una finestrella. Anche se dolorante mi arrampicai e riuscii ad uscire da li. L’unica cosa che mi rimaneva da fare era scappare,e così feci. Scappai,e non feci mai più ritorno a casa mia.- finì il suo racconto aprendo gli occhi e vedendo le facce sconvolte dei ragazzi davanti a lei.
-E non li hai denunciati?!- chiese stupito Louis.
-A cosa sarebbe servito?! Mi avrebbero preso per una pazza,poiché loro erano perfetti ed io ero la figlia inutile.-
Rimasero tutti in silenzio dopo quelle parole,guardando quella ragazza all’apparenza tanto forte,ma in realtà di una fragilità unica,rara come poche.
Non sapevano cosa dire,non sapevano come comportarsi,solo rimasero in silenzio….
 
Dopo un’oretta i ragazzi lasciarono l’ospedale.
Alexis sarebbe dovuta rimanere li quella notte e loro non potevano rimanere,quindi avevano deciso di tornare in albergo e riposare,per poi tornare l’indomani.
Non l’avrebbero abbandonata,non avrebbero detto il suo segreto a nessuno,glielo avevano promesso.
Dopo averla salutata uscirono uno ad uno dalla stanza,così triste,ma Zayn venne bloccato sull’uscio della porta dalla voce della mora.
-Zayn…-
Lui si voltò,guardandola incessantemente.
Aveva un’espressione più sollevata,ma aveva gli occhi terribilmente rossi per il pianto e delle occhiaie enormi.
Era sempre la solita Alexis,ma Zayn sentiva che qualcosa in lei stava cambiando.
-Grazie.- disse soltanto la mora,lasciando di stucco Zayn.
Gli aveva detto grazie,e non un semplice grazie,ma il più bel e sincero grazie che il moro avesse mai visto.
Le lasciò un sorriso,poi uscì definitivamente da quella stanza,facendosi una promessa: mai avrebbe abbandonato quella ragazza,mai.
 

 
 




























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LOOK AT ME!
Bene,ho aggiornato finalmente :3
Cosa ne pensate?! Vi piace il capitolo?! E il banner?!
Non siete più attivi come prima e quindi questo mi fa pensare che la storia non vi piace,vi annoia D:
Bhè,spero di no,ma nel caso fosse così sto scrivendo anche un'altra ff più divertente,una gender bender,nel caso vi interessi questo è il link

One Direction, 'I'd like to be a fan for a day' di GossipOneD (Cap 1) su EFP Fanfiction http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1530797&i=1 
Aaah! Cosa mi raccontate di bello?!
Io ho preso 4 in scienze,whoowhoo :D
E ho anche convinto mia madre a non farmi andare domani a scuola,yup.
Bene,vado a dormire perchè sono stanchissima,ci stanno massacrando di compiti....
Se qualcuno volesse aggiungermi su twittah questo è il mio profilo  stop hate,just love. (xtakemetobed) su Twitter https://twitter.com/xtakemetobed 
Notte <3
xoxo GossipOneD


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Capitolo 14
*** I was wrong and I regret it... ***






Erano passati solo tre giorni da quando Alexis era stata portata in quell’ospedale,e gia non vedeva l’ora di uscirne.
Odiava gli ospedali,li odiava con tutta se stessa.
Per lei un ospedale era come una prigione,ti rinchiudono dentro e poi cercano di capire cosa c’è che non va,e molte volte sbagliano anche e nessuno può farci niente.
E’ in quel posto che Alexis aveva passato la maggior parte della sua infanzia,era in quel posto che aveva perso la persona più importante della sua vita.
Ricordava ancora quel giorno…..
Il cielo era di un grigio scuro e grossi nuvoli promettevano una pioggia imminente.
La piccola Alexis era appena uscita da scuola e,a differenza dei suoi compagni,nessuno era andata a prenderla,con un sorriso stampato sul volto e le braccia aperte per un caldo abbraccio,pronto per portarla a casa.
L’unica persona che lo faceva era costretta in un letto d’ospedale e toccava ad Alexis il compito di andarle a fare visita e darle un caloroso abbraccio.
Per una bambina di sei anni l’affetto è una delle cose più importanti,che determina la sua crescita e il suo carattere futuro,ma quella bambina,di affetto in vita sua,non ne aveva mai ricevuto.
Qualche gocciolina di pioggia bagnò la guancia pallida della bambina,quindi fu costretta ad indossare l’impermeabile e alzarsi il cappuccio per non bagnarsi,o,al ritorno a casa,la mamma gliene avrebbe fatto pentire.
Non odiava la sua mamma,come non odiava il suo papà,anzi,voleva bene loro,ma quel bene non era mai stato ricambiato.
L’unica persona che davvero le voleva bene la stava aspettando,ma non per molto ancora….
La piccola bambina,dalle treccine color cioccolato,giunse davanti la grande porta dell’ospedale e vi entrò.
Come ogni giorno,da brava bambina educata quale era,salutava la portinaia che la conduceva sempre a destinazione e le offriva un succo alla mela,il suo preferito.
Era una bambina così bella e solare,così facile da amare,e allora perché i suoi genitori non se ne accorgevano?
Arrivata davanti alla camera numero 53,la bambina ringraziò la portinaia ed entrò,andandosi a sedere ai piedi dell’ultimo letto in fondo alla camera.
Li era distesa una vecchia donna,dai capelli bianchi ormai,e gli occhi color ghiaccio,molto simili a quelli della nipotina,spenti e stanchi dal dolore che la sua anzianità e la malattia incurabile le avevano procurato.
Ma appena vedeva la sua bambina,sfoggiava il suo sorriso migliore e gli occhi le brillavano come per magia,per nascondere alla sua adorata nipote tutto il dolore che le procurava la malattia.
-Nonna,nonna,guarda che bel disegno ho fatto oggi.- disse la bambina,mostrando alla nonna un pezzo di carta piegato e sul quale aveva disegnato due figure che si tenevano per mano.
-Siamo io e te nonna. La maestra ha detto che sono molto brava a disegnare,che farò molta strada. Cosa significa fare strada nonna?- chiese la bambina,ingenua e ancora troppo piccola.
La nonna le sorrise e le fece cenno di avvicinarsi e sedersi accanto a lei,così da poterle carezzare i capelli e baciarle la fronte.
Amava carezzare i capelli della sua nipotina perché erano di un colore molto raro,e di una morbidezza unica,inoltre amava il fatto che fossero tremendamente lisci mentre sulle spalle cadevano dei soffici boccoli color cioccolato.
Amava sua nipote,e odiava sua figlia per non essere stata la madre che sperava diventasse per i suoi nipoti.
-Significa che farai grandi cose piccola mia,diventerai grande e arriverai in alto.- le sussurrò all’orecchio,con quel po’ di voce che ancora le rimaneva.
-In alto,in alto come le stelle?- chiese la bambina,indicando il cielo grigio che si vedeva dalla finestra.
-Si,piccolina,come le stelle.- le rispose la nonna,depositandole un bacio tra i capelli.
-E tu verrai con me,vero nonna?- le chiese la bambina,voltandosi verso l’anziana signora e abbracciandola forte,per quanto le sue esili braccia glielo permettevano.
La donna sospirò e la strinse a se per quanto fu possibile,mentre piano le carezzava i capelli.
-Certo amore mio,te lo prometto.- ma sapeva che quella promessa non l’avrebbe mai mantenuta perché,poco dopo,la luce nei suoi occhi si spense e il battito del suo vecchio e malato cuore cessò.
 
Erano passati solo tre giorni,e finalmente Alexis poteva lasciare quel luogo,pieno di brutti ricordi,delusioni e promesse non mantenute.
Non aveva chiamato nessuno per avvertirli che l’avevano dimessa,non voleva che nessuno la compatisse.
Ce l’aveva sempre fatta da sola Alexis,senza l’aiuto di nessuno,e così avrebbe continuato a fare.
Ma si meravigliò quando,uscita dalle porte dell’ospedale,si ritrovò il ragazzo sorridente di fronte a lei,a tenderle la mano.
-Cosa ci fai qui?- chiese stupita e irritata allo stesso tempo,ma il suo tono di voce non assunse la freddezza che si aspettava.
-Sono venuto a prenderti per riportarti a casa.- le rispose Harry,avvicinandosi a lei e prendendole la mano,per poi condurla verso la sua macchina.
Alexis aveva tante domande da porgere al riccio in quel momento,ma era così stanca che l’unica cosa che avrebbe davvero voluto fare era arrivare il prima possibile in albergo e infilarsi sotto le coperte.
In ospedale non era riuscita a chiudere occhio,perché sentiva che non era il suo letto quello,non si sentiva a casa.
-L’infermiera conosce la madre di Louis,e Johannah mi ha avvertito che oggi saresti uscita. Immaginavo che non avresti chiamato nessuno per farti portare a casa,quindi sono venuto io. Spero non ti dispiaccia.- le disse il riccio,una volta entrati in macchina,rispondendo ad una delle innumerevoli domande che affollavano la mente di Alexis.
La mora rimuginò sulla risposta da dargli….gli era dispiaciuto quel gesto? Non credeva poiché si sentiva bene,ma aveva comunque un masso sul petto.
Fece cenno di no con la testa ed Harry mise in moto la macchina,non prima però di averle scoccato un bacio sulla fronte.
Alexis considerò quel gesto ripugnante…
Le aveva dato un bacio sulla fronte,non sulle labbra,come suo solito…significava che pensava non stesse ancora bene.
-Ti serve qualcosa? Una rivista? Una bottiglietta d’acqua?- le chiese lui,premuroso,e la rabbia di Alexis accrebbe ancora di più.
Fece ancora cenno di no con la testa e abbassò lo sguardo,incapace di guardarlo in viso.
-Il viaggio non sarà molto lungo,ma perché non ti riposi un po’,sarai sta…- non riuscì a concludere la frase che la mora lo interruppe.
-Sto bene.- lo disse con un tono di voce così freddo e distaccato che Harry sentì il sangue raggelarsi nelle vene e deglutì.
-Vuoi ascoltare un po’ di musica? O preferisci…- non riuscì ancora a completare la frase che la mora lo interruppe nuovamente.
-Basta,smettila.- urlò,voltandosi verso il riccio e fulminandolo con lo sguardo.
Harry rimase spiazzato,non sapendo cosa avesse fatto di male,seppe solo che quello sguardo lo stava lacerando vivo.
-Non capisco..- disse infatti,ma la sua voce fu solo un soffio.
-Sono stanca,non voglio la tua compassione,come non voglio la compassione di nessuno. Lasciami in pace.- urlò la mora,ed Harry notò i suoi occhi inumidirsi e diventare rossi.
-Scusami se voglio accertarmi della tua salute.- disse lui,con un tono fermo e duro.
-Non farlo,non ne ho bisogno e tu non sei obbligato a farlo.- rispose lei,voltandosi verso il finestrino e guardando fuori,per non incrociare gli occhi color smeraldo del riccio.
-Nessuno mi ha obbligato a fare niente,lo faccio solo perché sono preoccupato per te.- le disse lui,guardandola,non dando attenzioni alla strada.
-Non essere preoccupato per me,non lo fare. E per piacere,guarda la strada.- disse lei,asciugandosi la guancia di una lacrima scappata dagli occhi.
-Non ti capisco,sei impossibile.- sbuffò Harry,guardandola ancora,poi portò lo sguardo sulla strada,giusto in tempo per vedere che una macchina si stava per schiantare contro di loro.
-Cristo!- urlò tra i denti,poi girò il manubrio,cercando di deviare la macchina,e per un pelo ci riuscì,ma comunque premette sull’acceleratore e la macchina sbandò in modo brusco.
Per fortuna entrambi portavano la cintura di sicurezza,quindi non andarono a sbattere con la fronte sul parabrezza.
Harry poggiò le mani sul manubrio e respirò a fatica,con gli occhi spalancati per lo spavento.
Per un pelo…   pensò.
Si voltò verso Alexis,notando gli occhi spalancati e le lacrime che le scorrevano lungo le guance.
-Va tutto bene?- chiese dolcemente,allungando una mano per carezzarle il braccio,ma lei si scostò e abbassò lo sguardo.
-Ti avevo detto di guardare la strada.- lo rimproverò,con un tono duro.
Harry provò rabbia mista a confusione in quel momento,ma non riuscì a proferire parola che il suo telefono vibrò nella tasca.
Senza distogliere lo sguardo dalla mora lo afferrò e notò che aveva appena ricevuto un messaggio da Paul,che gli diceva di tornare subito allo studio di registrazione.
Harry rimase perplesso e decise che gli avrebbe chiesto spiegazioni più tardi.
-Paul ci vuole vedere.- informò la mora,che subito sbuffò,poi scrisse una risposta veloce a Paul e ripartì.
Per tutto il resto del viaggio nessuno dei due osò proferire parola.
 
-Finalmente siete arrivati anche voi,vi stavamo aspettando.- li salutò Paul,non appena Alexis e Harry varcarono la soglia dello studio.
-Abbiamo fatto il prima possibile.- rispose Harry,con un tono ancora duro e malinconico,dovuto al battibecco con Alexis.
Odiava litigare,soprattutto con la mora.
-Bene. Ah,Alexis,bentornata.- le rivolse un caloroso sorriso Paul,che la mora ricambiò con un cenno del capo,poi i suoi occhi si voltarono nella direzione del ragazzo,seduto in fondo al tavolo,che non le scollava gli occhi di dosso da quando era entrata.
Zayn,in quei tre giorni,era stato in totale tensione,dovuta alla preoccupazione per la mora,ma non si era mai recato a farle visita,un po’ per orgoglio,un po’ perché sapeva che alla mora non avrebbe fatto piacere.
-Bene,adesso che ci siete tutti,per favore,guardate qui.- disse Paul,poi mostrò ai ragazzi un messaggio ricevuto in mattinata,con il quale era allegata una foto.
 


Da: Anonimo
A: Paul Higgins 
 
Salve Paul,
sono sicura che non le farà molto piacere ricevere questo mio messaggio,ma ritenevo fosse doveroso da parte mia metterla a conoscenza di un fatto appena scoperto.
Allegato a questo messaggio c’è una foto.
Sono sicura che capirà subito cosa intendo chiederle: chi è Tina? Ma soprattutto,chi è Eleanor?
Spero che mi risponderà,o sarò costretta a spedire questa email a tutte le mie innumerevoli fonti,e sa che,quando io voglio qualcosa,la ottengo sempre,in un modo o nell’altro.
Le auguro una gradevole giornata.
xoxo GossipOneD

 




Quel messaggio aveva lasciato stupiti e a bocca aperta tutti i ragazzi,tranne Louis e Paul,che sembravano per lo più preoccupati e consapevoli.
-Cosa vuol dire questo messaggio? E la foto? Cosa succede?- si scaldò Harry,che ancora non si era ripreso dalla precedente litigata.
-So che adesso siete confusi,ma fatemi spiegare. Quando Tina ha lasciato l’agenzia e mi ha minacciato di sperperare tutto al fandom,io sono stato preso in contro piede e non sapevo cosa fare. Inoltre il fandom non so come avrebbe preso questa notizia,quindi ho deciso di liquidare Tina con un’abbondante somma di denaro,e intanto ho trovato un’altra ragazza,completamente identica a lei,che prendesse il suo posto.- spiegò Paul,passandosi una mano tra i capelli e sbuffando,mentre Louis annuiva.
-Io sapevo di tutto ciò,ma non potevamo ancora dirvi niente,non era sicuro.- spiegò anche Louis,timoroso della reazione dei compagni.
-E perché ce lo state dicendo adesso?- s’intromise Zayn,stringendo le braccia al petto e serrando la mascella.
-Perché,non so come,ma l’unica persona che non doveva scoprirlo è venuta a conoscenza di ciò e sono sicuro che non basterà chiederle di tenere la bocca chiusa per farla tacere. Ho bisogno del vostro aiuto,dobbiamo trovare una soluzione,qualcuno che ci aiuti,o tutto andrà a rotoli.- implorò Paul i ragazzi.
-E’ tutta colpa tua,tua e di questa agenzia di merda. La nostra carriera e la nostra vita privata è basata su menzogne,menzogne su menzogne. Mi sono stancato,tutto questo ci sta causando solo problemi.- sbraitò Harry,lanciando un’occhiata di fuoco a Paul,e poi ad Alexis.
-Harry,adesso hai tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiato,ma per favore,dammi una mano anche tu.- lo implorò ancora Paul.
-Arrabbiato? No,io non sono arrabbiato. Sono infuriato. Mi sono rotto di tutte queste stronzate,mi state solamente togliendo la vita.- urlò il riccio contro Paul,che abbassò lo sguardo.
-Harry,calmati. Troveremo una soluzione e,una volta trovata,la finiremo con tutte queste menzogne e questi contratti.- s’intromise Louis,poggiandogli una mano sulla spalla.
Harry si voltò e lo guardò negli occhi,notando anche nei suoi un’infinita tristezza.
-Chi me lo dice che questa volta sarà definitiva?- chiese,più a Paul che al suo migliore amico.
-Te lo assicuro io,una volta risolta questa cosa sarete liberi di prendere le vostre scelte. Dammi solo un po’ di tempo.- gli disse Paul,calmo.
Harry ragionò sulle sue parole e capì di aver esagerato e di aver alzato un po’ troppo la voce con quell’uomo che voleva loro un bene dell’anima.
-Va bene.- disse infine,abbassando il tono di voce,e Paul gli sorrise grato,dandogli una pacca sulla schiena.
-Questo è il mio Harry.- gli sussurrò,con fare paterno,ed Harry si pentì di averlo accusato ingiustamente.
-Bene,ma adesso devo darvi anche una buona notizia. Siete stati invitati ad esibirvi alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi che si terranno  a Londra.- disse loro Paul,con un tono di voce più fiero che mai,e nella stanza ci fu un boato,caratterizzato da urla di gioia e abbracci tra amici.
Era quello ciò che ci voleva per i ragazzi,mettersi ancora in gioco con nuove esperienze.
 
-Alexis.- dopo i festeggiamenti,dovuti alla buona notizia data ai ragazzi da Paul,Harry si era avvicinato alla mora,per chiederle scusa.
La mora si voltò verso di lui e gli lasciò uno sguardo cupo e tetro,che fece morire le parole in bocca al riccio e gli fece stringere il cuore a vederla così.
-Non ho voglia di parlare con te adesso,Harry. Buonanotte.- lo congedò,per poi raggiungere il taxi che aveva fatto chiamare per farsi riaccompagnare in albergo.
Harry osservò in silenzio il taxi allontanarsi,senza poter far niente.
Si sentiva tremendamente in colpa per averle detto quelle cose,ma non voleva,solo era arrabbiato e confuso.
Lui non voleva,e se ne pentiva….
  

 
 




























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LOOK AT ME!

Ciao a tutteeeeeee :3
Scusate per il ritardo,ma ho dovuto fare alcune cose per la scuola che mi hanno tenuto occupata
Come va a voi? Vi piace il capitolo?
Ammetto che a me non piace per niente,ma dettagli....
Cosa avete fatto a carnevale? Io sono andata in discoteca e mi sono vestita da GossipOneD AHAHAHAHAH lol



Vedete? Sono orribile perciò ho messo solo la foto della maschera xD
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xoxo GossipOneD

 
 
 










 

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Capitolo 15
*** "The storm" ***








Erano stati dei giorni d’inferno quelli durante i quali Alexis era stata tenuta in osservazione all’ospedale,e durante quei giorni una persona in particolare si era sentita tremendamente vuota e in colpa,nonostante non avesse fatto nulla.
Anzi,era stato proprio lui ad aver sentito per primo le sue urla,era stato lui ad aver avvertito gli altri,era stato lui a buttare giu la porta ed era stato lui che,in un certo senso,l’aveva riportata alla realtà.
Se non fosse stato per lui l’incubo di Alexis si sarebbe propagato per tutta la notte,e non solo,dando ancor più spazio nella mente della ragazza angoscia e buio…il buio più totale.
Dopo che lei fu tornata non aveva avuto neanche il tempo di chiederle come stesse,di parlarle.
Però aveva ancora impressa nella sua mente quella parola, quel “Grazie” che la ragazza gli aveva rivolto una volta ripresa conoscenza,che forse per lei era stato un gesto nullo,aveva dovuto combattere contro il suo orgoglio per pronunciarlo,mentre per lui aveva significato tutto e niente.
Ecco,era proprio in quel modo che si sentiva Zayn: confuso,confuso da tutto e da niente.
Quella ragazza,lei,lo confondeva in una maniera esasperante,e Zayn non capiva neanche cosa c’entrasse lei con lui,perché si sentisse strano quando c’era lei in giro e perché ogni volta che la vedeva le sue mani iniziavano a sudare.
Era anche arrivato al punto di sentire la ragazza arrivare ancor prima di metterla a fuoco nel suo campo visivo,anche solo ascoltando il rumore dei passi o sentendo il suo inconfondibile profumo.
Tutto di quella ragazza lo confondeva,e lui non riusciva a spiegarsi il perché.
 
Zayn stava correndo in un parco isolato.
Erano appena le 05:40 e la stanchezza proprio non lo voleva rapire.
Come ogni notte,da un po’ a quella parte,non riusciva a chiudere occhio a causa di un sogno che gli affollava sempre la mente,e cercava di prendere sonno correndo,ma proprio non ci riusciva.
Quel sogno non gli lasciava scampo,era come una calamita,sempre pronto a raggiungerlo appena vedeva i suoi occhi chiudersi e trasportarlo in un sonno profondo.
Era arrivato anche al punto di cercare di non dormire,di rimanere sveglio tutta la notte,ma questo gli portava soltanto un’incredibile stanchezza e malumore.
Per non parlare delle occhiaie e della brutta cera che caratterizzavano il suo volto,a tal punto da far preoccupare le fan e far arrivare tra le tendenze mondiali tweet tipo #zayneatforusplease.
Era vero,lui non mangiava,o meglio,mangiava ma non il necessario.
A pranzo non toccava pasta,per via della sua religione non poteva mangiare carne di maiale,la mozzarella di quelle parti non gli piaceva,quindi era costretto a mangiare un filetto di tacchino con l’insalata.
Ma c’erano giorni in cui non voleva neanche toccarlo o guardarlo da lontano il cibo,lo disgustava,e Liam lo costringeva a mangiare correndogli dietro per tutto lo studio,con il piatto in mano.
Non tagliava più i capelli da neanche lui sapeva quanto,e il suo adorato ciuffo era diventato un ammasso di capelli tenuti nascosti alla meglio da un cappellino di lana,preso in prestito da Harry.
Non si rasava più la barba,e quando si guardava allo specchio non vedeva più quel ragazzo bello,curato e sempre in ordine,con un enorme sorriso sul volto.
No,lui vedeva solo un ragazzo stanco,vestito come un barbone e troppo,ma troppo magro.
Tutto questo per un solo sogno.
Un sogno lo aveva ridotto in quello stato.
 
Stava correndo da circa un’ora e gia delle goccioline di sudore gli imperlavano la fronte e scorrevano lungo il profilo della mascella,delineandola.
Era esausto,ma non aveva nessuna voglia di tornare in albergo e buttarsi sotto le coperte o cullarsi in quella meravigliosa sensazione di quando gli occhi stanno per chiudersi,esausti.
Si fermò un attimo,per prendere fiato,poggiando le mani sulle ginocchia e facendo dei grandi e lunghi respiri.
Vide in lontananza una fontanella e si avvicinò,bevendo un po’ d’acqua fresca.
Ne mise un po’ tra le mani e si sciacquò il viso,per poi asciugarlo con la maglietta che indossava,ormai fradicia di sudore.
Era stato Liam a mettergli in testa quell’abitudine…

“Quando non hai nulla da fare,o semplicemente non riesci a prendere sonno,fai una corsa nel parco. Ti assicuro che non c’è niente di meglio per sgranchirsi le ossa e accumulare un po’ di stanchezza. Dormirai come un ghiro.”

Queste erano le parole che gli aveva detto l’amico,quando si era confidato con lui del suo problema,ma sembrava che con lui,quella tecnica,non funzionasse.
 
CRAK!
Zayn sobbalzò e si guardò intorno,ma non c’era nessuno.
Era sicuro di aver sentito un rumore,ma non vedeva nessuno.
Iniziò a indietreggiare fin quando non si sentì toccare una spalla.
Sobbalzò nuovamente e si voltò,ma per sua grande sorpresa ciò che lo aveva toccato era solo il ramo di un albero.
Sospirò,sentendosi incredibilmente stupido.
Chi dovrebbe esserci Zayn? Il parco è deserto.   Pensò tra se e se,schiaffeggiandosi mentalmente,ma proprio in quel momento sentì un altro rumore,come di vento,come se qualcuno avesse indossato un mantello e poi fosse volato via,facendo muovere il suo mantello e provocando quel rumore.
Si girò,molto lentamente,e quando fu del tutto girato vide un’ombra nell’oscurità.
Era coperta da un mantello nero,come aveva immaginato,e sul viso sembrava di vedere una maschera completamente nera che gli copriva la faccia.
Era molto distante rispetto a lui,quindi non riuscì a vedere molto,non riuscì neanche a capire se ciò che stava vedendo era reale oppure no.
Riusciva solo a distinguere il battito accelerato del suo cuore dalla paura che stava provando in quel momento.
Sbatté le ciglia,per capire se stava sognando oppure no,e quando riaprì gli occhi quella tetra figura era scomparsa.
Rimase a bocca aperta,stupito e incredulo.
Te lo sarai solo immaginato,è da tanto che non dormi e sai che la stanchezza ti fa avere delle allucinazioni.    Diceva tra se e se,ma più se lo ripeteva e più non ci credeva neanche lui.
A passo lento si avvicinò al punto dove aveva visto apparire quella figura.
Non sapeva neanche lui dove avesse preso tutto quel coraggio,ma sentiva che doveva andare li,qualcuno o qualcosa lo stava spingendo ad avvicinarsi.
Arrivato in quel punto esatto non vide niente di paranormale o inquietante,se non una maschera nera,lasciata per terra,forse per far si che fosse trovata proprio da lui.
Zayn deglutì,poi si abbassò e prese la maschera tra le mani.
La girò e una scritta color argento attirò la sua attenzione: GossipOneD.
Si sentì sopraffare da mille emozioni,ma la più forte di quelle era la paura.
Si alzò da terra e alzò il viso,ma quello che vide gli fece raggelare il sangue nelle vene…
Erano tutte intorno a lui,era praticamente circondato.
Non sapeva quante ne fossero,sapeva solo che quelle figure che lo stava fissando e accerchiando erano completamente identiche a quella che aveva visto un attimo prima.
La paura si trasformò in terrore,e Zayn,non sapendo cosa fare,sentendosi impotente,iniziò a correre.
Corse,lontano,il più veloce che poteva.
Scappava,scappava da quelle figure senza una ragione,solo perché la paura gli aveva comandato così.
Correva e ogni tanto si girava in dietro per vedere se lo seguissero…
Scappava,con il cuore in gola,e con la sola speranza di arrivare presto in albergo,così che quell’incubo finisse.
Aveva il fiatone,ma poco gli importava: in lontananza vedeva sorgere l’albergo,e non si sarebbe fermato proprio in quel momento,quando si trovava a pochi metri da un posto sicuro per lui.
Anzi,aumentò la velocità e corse più veloce che poteva,e quando raggiunse la hall dell’hotel ci si catapultò dentro.
Il receptionist lo vide e si spaventò nel vederlo correre verso l’ascensore.
Zayn pigiò il tasto e si guardò intorno,per poi rivoltarsi verso la hall e vedere il receptionist,che gli sorrise insicuro.
Zayn ricambiò il sorriso,poi notò che il receptionist era anch’esso vestito di nero e solo in quel momento si rese conto che quel colore lo spaventava,tremendamente.
Le porte dell’ascensore si aprirono e il moro ci si fiondò dentro,premendo in fretta il tasto dove era contrassegnato il numero del suo piano.
Le porte si richiusero e Zayn si sentì oppresso,si sentiva mancare l’aria in quello spazio tanto grande quanto spento.
Solo quando l’ascensore arrivò al suo piano emise un sospiro di sollievo e s’incamminò a passo incerto verso la sua camera.
Camminava e intanto si voltò indietro per controllare che fosse tutto apposto,quando si sentì andare a sbattere contro qualcosa,o meglio qualcuno.
Chiuse d’istinto gli occhi,credendo che fossero di nuovo quelle figure che lo avevano seguito,ma quando li riaprì si accorse con stupore,e forse sollievo,che era solo Alexis,che lo osservava in modo strano.
-C-ciao Alexandra.- la salutò un po’ titubante,e fingendosi il più disinvolto e calmo possibile.
-Zayn.- ricambiò il saluto lei,scrutandolo in volto.
Aveva come l’impressione che qualcosa non andasse nel ragazzo,ma non capiva cosa.
Lo guardò da capo a piede,notando che indossava una tuta da ginnastica,era tutto sudato,tanto che i capelli sembravano essere appena usciti da sotto l’acqua,e aveva il fiatone,quindi pensò subito che fosse andato a correre.
Zayn notò che la mora lo stava scrutando per bene e arrossì,per le condizioni in cui era.
Solo quando Alexis riportò tutte le sue attenzioni su di lui,Zayn decise d’interrompere quel silenzio imbarazzante.
-Emh…come stai?- chiese,accertandosi delle sue condizioni fisiche e soprattutto,psicologiche.
-Meglio,grazie.- rispose lei,con un tono secco e distaccato,facendo sentire dei brividi di freddo al ragazzo per tutto il corpo.
-M-mi dispiace.- fece poi Zayn,e Alexis lo guardò dubbiosa e stupita,forse non avendo capito il senso di quella frase.
-E per cosa?- chiese infatti,incrociando le braccia al petto.
Zayn deglutì a vuoto e si guardò ancora intorno,poiché non si sentiva particolarmente a suo agio.
Alexis lo notò e anche lei si guardò intorno,cercando quel qualcosa che avrebbe potuto urtare il moro,invano.
-Per averti urtato,prima.- spiegò Zayn,grattandosi la testa nervosamente.
Alexis annuì,e il moro pensò che quello fosse il momento giusto per parlare di quello che era accaduto solo qualche giorno prima.
-E per tutto il resto.- disse poi,e ricevendo un’altra occhiata perplessa da parte della mora,continuò –mi sono comportato male con te,non sapevo cosa avessi passato.-
Lei non fiatò,non fece nulla.
Quella frase sembrava carica di compassione,pietà,eppure a lei non dava fastidio.
Sentiva come se quelle parole fosse sincere,come se Zayn avesse davvero voluto porgerle le sue scuse.
-Non è colpa tua,anche io ci ho messo del mio.- rispose,cercando di puntualizzare che lei ne era tanto colpevole quanto lui.
Fu Zayn questa volta ad annuire,ma i suoi occhi vennero attirati dal movimento della lingua della mora,che passava veloce sulle labbra,inumidendole.
In quel momento,non capì il perché,avrebbe tanto voluto essere quella lingua solo per sentire che sapore avevano le labbra di Alexis.
Ma poi pensò che non c’era bisogno di essere una lingua per sentire il sapore delle labbra di quella ragazza.
Ebbe l’istinto di avvicinarsi a lei e abbassarsi di poco,avvicinando i loro visi.
Non riusciva a distogliere lo sguardo dalle labbra della mora,mentre lei spalancò gli occhi,come se avesse terrore di quella vicinanza,ma in realtà non gli dava alcun fastidio.
Lui guardò ancora a lungo le labbra della mora,poi i suoi occhi,quasi come spinti da qualcosa,saettarono in quelli color ghiaccio di Alexis e notò una preghiera silenziosa,un incitamento a non fare quel gesto.
Forse fu quello sguardo,o il solo fatto di aver pensato di baciare la ragazza di uno dei suoi migliori amici,che lo fece staccare dalla mora e posticipò ad un’altra volta quel tanto desiderato tocco.
Alexis parve rilassarsi e fissò Zayn negli occhi,notando solo vuoto e tristezza in essi.
Sapeva che non poteva essere a causa di quel bacio mancato,ne era sicura.
E allora per quale motivo il ragazzo si sentiva così?
-Cosa hai Zayn?- gli chiese,ancora prima che il suo cervello formulasse quella domanda.
Era diventata impulsiva da quando era arrivata in quella città,non pensava più prima di agire come una volta,e questo non le piaceva.
Lui sembrò stupito da quella domanda e corrugò la fronte,non sapendo a cosa si riferisse la mora.
-Cosa c’è che non va? Perché ti senti così vuoto?- chiese lei,dando ancora una volta retta alla sua bocca e non al suo cervello.
Solo allora luì capì,e si concesse un po’ di tempo per riflettere alla risposta da dare a quella domanda.
Non poteva dire ad Alexis di ciò che era successo prima,nel parco,avrebbe prima dovuto fare chiarezza con se stesso e magari parlarne con i ragazzi e con Paul.
Non voleva coinvolgerla,non voleva metterla in ansia.
Voleva risolvere quella questione,ma senza sconvolgere la ragazza.
Rifletté ancora alla risposta da dare,e allora disse quella più ovvia e che da un po’ di tempo lo turbava.
-Perrie vuole presentarmi a suo fratello.- disse,senza espressione,senza una particolare luce negli occhi,niente.
Lo disse in modo piatto,ed Alexis lo notò,ma nonostante ciò sussulto e sentì qualcosa dentro di lei fermarsi,per poi ricominciare a partire qualche istante dopo.
-E allora? Non sei contento?- chiese,anche se avrebbe preferito non fargli quella domanda.
Perché,ogni volta che scambiavano una parola,si trovavano sempre a parlare di lei?
-Questo vuol dire che vuole qualcosa di serio.- rispose Zayn,sospirando,quasi come se quella cosa gli pesasse.
Abbassò la testa e si strofinò gli occhi,che si erano leggermente arrossati.
Era normale visto che non dormiva da parecchi giorni e non era neanche l’alba.
-E tu? Tu non lo vuoi?- chiese Alexis,guardandolo negli occhi e pregandolo silenziosamente di dirgli la verità.
Ma a Zayn non serviva che lei lo pregasse,lui gliel’avrebbe detta lo stesso la verità.
-Prima si,prima credevo di passare tutta la mia vita con lei,credevo di presentarla alla mia famiglia,di rendere tutto ufficiale. Ma adesso…- lasciò la frase in sospeso,ma la mora riuscì a coglierne lo stesso il significato.
Ma riuscì anche a cogliere il messaggio tra le righe: se Zayn si sentiva così un motivo ci doveva essere.
-Cosa ti ha fatto cambiare idea?- chiese infatti,e sentì troppa enfasi nella sua voce,quindi si maledì mentalmente.
Zayn alzò lo sguardo e la guardò negli occhi,con la speranza di trovarne una risposta da darle.
Non lo sapeva neanche lui cosa fosse successo,solo tutto era cambiato,e lui non se ne era neanche reso conto.
La guardò ancora negli occhi e si ritrovò a fare un passo in avanti,non sapendo che la risposta gia l’aveva.
Tu,i tuoi occhi.
-Sta cambiando tutto troppo velocemente,Alexis. Quando ho deciso di fare questo lavoro non credevo che avrei dovuto accettare tutte queste condizioni,pensavo solo ad avverare il mio sogno. Quando penso al mio futuro mi vedo vecchio,con i capelli bianchi,il che è un incubo per me.- scherzò,facendo ridere di gusto la mora.
Era la prima volta,forse,che la sentiva ridere,e si sentiva bene nell’avere la consapevolezza di essere stato lui il motivo di quella risata.
E forse pensò che nessuna canzone,neanche la più bella e sentita,si potesse paragonare a quel dolce suono che era la sua risata,e che per troppo tempo era rimasto nascosto alle orecchie dell’uomo.
-Ecco,quando penso al mio futuro,troppo spesso,quasi ogni notte,mi ritrovo a sognarlo anche. Mi vedo seduto su una poltrona,in una grande e accogliente casa,circondato dai miei figli e dai miei nipoti. Però non riesco a vedere la cosa più importante,il volto di mia moglie. Ma sento,lo percepisco,che quel volto non ha le sembianze del volto di Perrie. Non so perché,ma vedi…Io non riesco a vedere Perrie nel mio futuro.- disse,massaggiandosi il collo e diventando leggermente nervoso.
Era davvero ciò che sentiva: non pensava che il volto di quella donna dai capelli ormai grigi appartenesse alla bionda,lo sentiva.
Era come se qualcuno glielo avesse detto precedentemente che non era lei.
Era una pura intuizione,e Zayn confidava nelle sue intuizioni,poiché la maggior parte delle volte queste erano fondate.
Alexis rimase un po’ interdetta: cosa voleva significare che non vedeva Perrie nel suo futuro?
Lei non credeva nei sogni,pensava fossero solo illusioni che la nostra mente crea,o che fossero lo specchio contorto della realtà,o desideri che purtroppo non possiamo o ancora non si sono avverati…
Ma come era possibile che Zayn desiderasse che non ci fosse Perrie nel suo futuro?
Era ridicolo…
-E chi vedi invece? Di chi senti abbia il volto quella donna?- chiese poi,riflettendo bene sulla domanda.
Zayn rimase un po’ perplesso a quella domanda.
Non ci aveva mai pensato,ne tantomeno aveva cercato di collocare sul viso di quell’anziana donna un altro viso.
Ma se ci rifletteva su,gli veniva un gran mal di testa e la sua mente andava in fumo.
Forse era solo stanchezza,o forse la sua mente non voleva che trovasse subito una risposta.
Chiuse e riaprì velocemente gli occhi…erano ancora un po’ rossi e gli bruciavano maledettamente.
Sbatté le palpebre e mise a fuoco l’immagine di Alexis davanti a se.
Solo allora si rese conto che indossava una camicia intima di seta e una vestaglia,entrambe di un color pesca,che risaltavano e rendevano ancora più vellutato il colore della sua pelle e dei suoi occhi.
E se la sua mente non volesse fargli vedere il volto di quella donna perché lo aveva gia davanti agli occhi?
Scosse la testa per quel pensiero inopportuno e ritornò a guardare la mora.
-Non ci ho mai pensato.- rispose –ma appena ne sarò certo te lo farò sapere.-
Alexis annuì e gli lasciò un piccolo sorriso.
Il mondo si era forse capovolto? O era la sua testa che gli dava le allucinazioni?
No,non era possibile che Alexis gli avesse sorriso..
A lui poi…
Mentre ci pensava si rese conto che lei non aveva fatto obiezioni o non lo aveva attaccato quando l’aveva chiamata “Alexis”.
Non lo odiava una volta? O forse era solo rabbia adesso repressa?
Gli girava la testa in una maniera allucinante e gli occhi continuavano a diventare sempre più rossi,quasi a bruciargli.
Non poteva rimanere li un secondo di più,aveva bisogno di riposare.
-Io allora vado. Buona notte.- la salutò,per poi voltarsi non dandole neanche il tempo di rispondere.
-Ah,Zayn.- lo richiamò lei,e lui subito si voltò nella sua direzione,come un fulmine.
-Ci manca poco alle Olimpiadi.- disse lei,sorridendo appena e risultando un po’ a disagio.
Da quanto Alexandra Richards si sentiva a disagio? E per di più con lui?
-Buona fortuna.- disse,e Zayn,anche se pensava stesse sognando,riuscì a cogliere sincerità in quelle parole.
Sorrise e si voltò nuovamente,andando dritto verso la sua camera.
L’aprì e si chiuse la porta alle spalle,ma sentiva uno strano presentimento.
La stanza era troppo fredda e sentiva un fruscio alle sue spalle.
Si girò lentamente,con gli occhi quasi socchiusi.
La finestra era completamente spalancata e le tendine svolazzavano di qua e di la.
Deglutì e si affrettò a chiudere bene la finestra.
Avrebbe fatto una ramanzina al coordinatore dell’albergo,quello era poco ma sicuro.
Si voltò,facendo per buttarsi a peso morto sul letto,stanco morto,ma ciò che vide lo fece bloccare di colpo e raggelare sul posto.
No,non era possibile.
Come ci era arrivata li?
Era sicuro di averla lasciata li dov’era,nel parco.
E allora perché quella maschera si trovava sul suo letto?
Si avvicinò piano,col cuore in gola e prese la maschera tra le mani.
Da li ne scivolò un bigliettino piccolissimo bianco.
Lo afferrò,titubante e ne lesse il messaggio.

“La tempesta sta iniziando.”

La tempesta? Che tempesta?
Girò il bigliettino e ne lesse il mittente.
GossipOneD
GossipOneD
GossipOneD
GossipOneD era entrata nella sua camera,e sapeva che stava architettando qualcosa…
Doveva solo scoprire cosa….
  



















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LOOK AT ME!

Ciao a tutte :D
Come ben vedo le recensioni sono aumentate!
Aww,vi adoro,grazie davvero tante.
Spero di essermi riscattata con questo capitolo,sperando che sia di vostro gradimento.
Intanto parliamo un pò,e poi mi dite cosa ne pensate del capitolo ;)
Avete visto OWOA? Certo che lo avete visto,che domanda stupida,pff u.u
Anyway....QUELLO E' IL VIDEO MIGLIORE CHE IO ABBIA MAI VISTO!
Niente modelle,niente vestiti troppo eleganti,niente coreografie preparate,niente di tutto questo.
Solo loro,la loro spontaneità e la loro dolcezza...che vogliamo di più?
Comunque io vedendo quel video sono "schiattata" dalle risate :')
E inoltre è iniziato il TMH tour....che cosa carina :3
Magari per molte di voi no,poichè non siete riuscite a prendere il biglietto o perchè magari non potete andarci per vari problemi,ma io non vedevo l'ora che iniziasse perchè per un pò staranno lontano da tutti,paparazzi e modest compresi,e saranno soltanto loro,senza finzioni,se stessi...
Spero di non essere l'unica che la pensa così,anche perchè il mio ragionamento è un pò contorto,ma capitemi,ho mal di stomaco e sto facendo avanti e indietro dal bagno >.<
AHAHAHAHAHHAHA lol

Se volete questi sono i miei siti dove potrete trovarmi,ricambio e seguo tutti :)
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Un bacio a tutti voi che mi seguite.
xoxo GossipOneD

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Capitolo 16
*** Tell me a lie ***





 

Era sudato.
Si rigirava nel letto,interamente sudato.
Di nuovo quel sogno,quel maledetto sogno.
Stringeva forte le lenzuola nei pugni mentre piano si avvicinava la verità.
Finalmente lo avrebbe visto quel volto tanto desiderato.
Finalmente avrebbe capito.
Un altro passo e avrebbe capito cosa fare,quale sarebbe stato il suo destino.
Si stava avvicinando piano alla donna dai capelli bianchi,le stava poggiando una mano sulla spalla.
Lei si girò piano,e il suo volto rugoso si presentò a Zayn.
Il moro spalancò improvvisamente gli occhi,mettendosi seduto nel letto e respirando a fatica.
L’aveva vista e a quel pensiero un sorriso apparve sulle sue labbra.
-E’ lei.- disse,prima di alzarsi dal letto e vestirsi di corsa.
Doveva dirglielo.
 
 
 
Harry correva,correva come neanche un atleta sapeva fare.
Odiava correre ma doveva farlo se voleva fare quello che era giusto.
Si era fatto prendere dalla rabbia e dal nervosismo,ammettendo cose non vere e allontanando chi invece avrebbe voluto stesse sempre accanto a lui.
Stava correndo da circa dieci minuti buoni per raggiungere quell’albergo,e ad ogni passo questo sembrava allontanarsi sempre di più.
Ci stava pensando da tanto,cercando le parole giuste e il momento giusto,e quella mattina aveva capito che era arrivato.
Si era vestito di fretta per poter partecipare ad un’intervista che purtroppo non avevano potuto rimandare,e,una volta finita,si era catapultato in un taxi dritto verso l’hotel.
Ma,come al solito,le strade di Londra erano affollate e,non potendo aspettare oltre,aveva iniziato a correre senza mai fermarsi un secondo.
E adesso si trovava li,davanti quell’imponente albergo,a soli pochi piani dalla persona a cui doveva delle scuse.
Riprese a camminare ed entrò all’interno dell’albergo che ormai conosceva a memoria,e si diresse direttamente all’ascensore.
Una volta dentro premette il piano desiderato e aspettò che l’ascensore lo raggiungesse,ma quel giorno sembrava che andasse più lento del normale.
Prese a picchiettare le dita sul muro fino a quando le porte non si aprirono e lui non si catapultò fuori,diretto verso la camera giusta.
Aspettò un po’ prima di bussare,titubante,ma se non avesse bussato se ne sarebbe pentito e lo sapeva.
Bussò alla porta,col cuore in gola,aspettando che aprissero.
-Avanti.- quella voce proveniente dalla camera gli fece battere ancora più forte il cuore e lui entrò subito nella stanza.
Si voltò e nel vedere quella camera gli tornò alla mente quel giorno in cui fece finta di essere un cameriere e passo la serata migliore della sua vita.
Si sforzò di non arrossire a quel ricordo,invano.
Lei uscì dal bagno,abbassandosi la maglietta che aveva appena indossato,e appena lo vide i suoi occhi s’incupirono ma non poté fare a meno di incuriosirsi.
-Cosa ci fai qui?- chiese freddamene,non nascondendo però stupore nella sua voce.
Harry aprì la bocca,con l’intento di parlare,ma non ne uscì nulla dalle sue labbra.
Si concesse un attimo di tempo per pensare e intanto diede anche una lunga occhiata alla ragazza davanti a lui.
Indossava un semplice jeans ed una maglietta,i capelli erano tenuti sciolti sulle spalle,ancora bagnati,segno che aveva appena finito di fare la doccia.
Il viso era struccato per la prima volta da quando Harry la conosceva e lui pensò di non aver visto nessuno di così perfetto senza trucco.
Posò poi le iridi verdi sulle sue chiare,vedendoli leggermente arrossati,e si soffermò sulla ruga a forma di V che si era formata sulla fronte della ragazza per l’aggrottamento delle sopracciglia.
-Allora?- chiese lei,più insistente,ed Harry non poté lasciarsi ancora alla sua visione.
Sollevò gli occhi nel suo sguardo e inghiottì,preparandosi a parlare.
-Dovevo parlarti.- disse,quasi più a se stesso che alla ragazza.
Alexis sbuffò e si voltò,facendo per andarsene,ma non prima di rispondere al riccio.
-Non abbiamo nulla da dirci.- così facendo incrociò le braccia al petto e si diresse verso il bagno,ma Harry le bloccò un braccio e la fermò a metà strada.
-Lasciami parlare.- chiese speranzoso.
Alexis lo guardò,poi posò lo sguardo sulla sua mano stretta intorno al suo braccio e si concentrò di nuovo sul ragazzo di fronte a se.
-Ti prego.- fece lui,quasi in una supplica.
La mora,nonostante fosse arrabbiata con il riccio,notò il noto di sofferenza e speranza con la quale aveva pronunciato quella frase e,senza rendersene conto,si ritrovò ad annuire,sedendosi sul letto.
Forse era l’aria londinese,o le persone che aveva conosciuto,ma sapeva che stava cambiando e in cuor suo sperava di non doverlo fare.
Harry sospirò sollevato,poi si passò una mano sugli occhi: era da notti che non dormiva solo per pensare al discorso accurato da fare alla mora.
Sbuffò e decise che era arrivato il momento di parlare,di mettere ogni cosa al proprio posto.
-Ho detto cose che non dovevo e non volevo dire. La mia bocca ha sputato quelle parole solo perché sono stato preso dall’ira,non ci ho visto più. E’ che…è che tu sei impossibile certe volte.- disse aggrottando le sopracciglia come per darsi ragione per l’ultima frase,mentre la mora inarcava il sopracciglio destro,stupita –io proprio non riesco a capirti,anche se mi ci impegno. Sei diversa,diversa da tutte le altre,diversa da me. Ti fa felice ciò che mi rende triste,e sei triste quando io cerco solo di farti star bene. Sei una sfida continua,e forse è per questo che mi piaci,perché non so mai come muovermi con te.-
-Harry.- Alexis cercò di fermare quel groviglio di parole che stavano fuoriuscendo dalla bocca del riccio,invano.
-No,adesso lasciami continuare perché altrimenti perdo il filo del discorso e non riesco a dirti la cosa più importante.- Harry non la fece continuare,determinato a portare a termine ciò che aveva iniziato.
Alexis lo guardò ancora una volta stupita,poi si concentrò sulle sue parole.
“La cosa più importante” forse era quella che l’aveva fatta rabbrividire,quella frase.
Harry sbuffò ancora una volta,portandosi le mani tra i capelli,come se stesse combattendo una lotta interna,quando invece sapeva bene cosa voleva,ma solo non sapeva esprimersi.
-Io…davvero,non lo so. Da quando sei arrivata è cambiato tutto,io neanche volevo firmarlo quel contratto. Ma poi sei arrivata,e qualcosa dentro di me ha iniziato a cambiare. Non so cosa sia,so solo che ho paura Alexis. Ho paura che questa sensazione finisca per un litigio futile,perché davvero questa situazione mi fa star bene. Ma più di tutto ho paura per ciò che provo per te e che cresce man mano. Non ho mai provato cosa fosse l’amore,ma se l’amore è questa sensazione che sento che mi rende felice ma allo stesso tempo mi uccide,allora sono fermamente convinto di essere innamorato. Se tu non mi perdonerai non so come o cosa farò,perché davvero ci tengo troppo a te per lasciarti andare via così.- disse quelle parole non seguendo un discorso,ma solo ciò che gli dettava il cuore.
Si,forse definirsi innamorato era un po’ troppo,ma Harry era fatto così,si affezionava facilmente alle persone e spesso ci rimaneva malissimo.
Alexis rimase a bocca aperta,senza parole.
Dire che non se lo aspettava era forse troppo scontato,ma era davvero così.
Harry in pratica le aveva confessato i suoi sentimenti,le stava consegnando il suo cuore su un vassoio d’argento e lei non sapeva se sarebbe mai stata capace di prendersene cura.
O forse lo sapeva,ma non voleva dare quella delusione al riccio.
Lei provava qualcosa per Harry,ormai ci si era affezionata,ma non considerava quel sentimento “amore”.
In realtà non aveva mai pensato di aver provato amore per qualcuno in vita sua,solo si era adeguata alla presenza di altre persone nella sua vita,ed Harry era una di quelle.
-Harry,io….- non continuò la frase,forse più perché le mancavano le parole che per imbarazzo.
Harry le si era avvicinato di un po’,sovrastandola e guardandola in attesa di un qualcosa,anche solo una parola o una frase positiva.
In quel momento,anche se non lo dava a vedere,stava fremendo di curiosità e speranza,aspettando che la mora si decidesse a parlare.
-Io ti ho gia perdonato,davvero. Ma….- ancora una volta si fermò,mordendosi il labbro inferiore.
Era la prima volta in vita sua che si sentiva in disagio,e non le piaceva affatto.
-Ma?- incalzò Harry,sperando che quella tortura finisse il prima possibile.
Si,perché per lui aspettare era una tortura vera e propria.
-ALEXIS!- proprio nell’istante in cui la ragazza stava per aprir bocca si sentì chiamare dal fondo del corridoio da una voce molto familiare.
E come avrebbe fatto a non riconoscerla?
Dopo qualche istante apparve Zayn sulla soglia della porta,e solo in quel momento la mora si rese conto di averla lasciata completamente aperta.
Il sorriso di Zayn si spense subito non appena vide Harry e Alexis,praticamente a pochi centimetri di distanza.
Si sentì fremere di rabbia nel vedere il riccio così vicino alla mora,troppo avrebbe osato dire.
Strinse forte il pugno nella mano,serrando la mascella e guardandolo in modo truce.
L’occhiata che gli riservò Harry non fu delle più dolci,e nella testa del riccio si stavano formando man mano tante domande,ma una di quelle era “cosa ci fa Zayn qui?”.
Entrambi si guardarono con sguardo di sfida per attimi che sembrarono interminabili,mentre Alexis faceva scorrere lo sguardo da Harry a Zayn e viceversa.
-Scusate,non volevo interrompervi.- disse poi Zayn,facendo una smorfia,prima di uscire dalla stanza e tornare indietro,così come era venuto.
Alexis rimase a bocca aperta,non riuscendo a parlare.
Harry si voltò verso di lei e la guardò con gli occhi assottigliati.
Il riccio non era stupido,sapeva fare due più due,e di sicuro quello che ne era uscito non lo aveva reso particolarmente felice.
-Potevi dirmelo prima che sarebbe arrivato Zayn.- sputò irato Harry,facendo una smorfia pronunciando il nome dell’”amico” –non avrei fatto la figura dell’imbecille con quel discorso,viste le cose come stanno.- disse infine,per poi lanciare un’altra occhiata truce alla mora e uscire dalla stanza,sbattendo la porta alle sue spalle.
Alexis sobbalzò per il rumore che fece la porta sbattendo,o forse sobbalzò per quelle parole così dure che le aveva rivolto il riccio.
Si sentì divisa a metà,non sapeva cosa fare.
Sapeva che doveva fermare uno dei due,ma non sapeva chi.
Poi tutto le apparve più chiaro: era lui che doveva seguire.
Uscì dalla stanza,correndo per poterlo raggiungere visto che sarebbe potuto essere benissimo andato via in macchina,ma si stupì quando lo trovò seduto su un muretto dietro l’albergo,con la testa tra le mani e la mascella serrata.
Sentì come se qualcosa dentro di lei si fosse rotto,come se il suo cuore si fosse diviso a metà nel vederlo così.
Cosa le stava prendendo? Lei non aveva un cuore.
Allora perché si sentiva così in colpa in quel momento?
-Zayn.- lo chiamò,cercando di sfiorargli una spalla con la mano,ma lui si scostò brutalmente.
-Vai via,vai,corri dal tuo Harry.- urlò,alzandosi e facendo così intravedere la sua espressione arrabbiata.
Alexis rimase ancora una volta a bocca aperta,sconvolta.
Sentiva gli occhi pizzicare,diventare rossi,ma non avrebbe mai pianto,mai.
-Zayn,lasciami spieg….- tentò di parlare,ma il moro la interruppe brutalmente.
-No,tu non mi devi spiegare proprio niente. Ho capito tutto,sono stato solo un illuso,un ingenuo. Come ho potuto anche solo pensare che tu potessi avere un cuore? Tu un cuore non ce l’hai,non lo hai mai avuto,e sai cosa ti dico? I tuoi genitori hanno fatto bene a considerarti un errore,a non cercarti,perché è questo quello che sei. Non fai altro che portare distruzione e guai dappertutto.- disse,puntandole un dito contro e esponendole tutto ciò che credeva di pensare su di lei.
Intanto Alexis,sentendo quelle parole,rimase scioccata.
Chi avrebbe mai osato dire una cosa del genere? In quel caso Zayn Malik lo aveva fatto,e a lei quel dettaglio bruciava più delle parole.
-Ti avevo detto di aver sognato me tra qualche anno,ma che non riuscivo a vedere il volto di mia moglie.Bhè,mi sbagliavo. L’ho sempre avuto davanti e non me ne sono reso conto. E’ Perrie. Perrie è la donna per me, Perrie è quella che amo,quella che vorrò sempre al mio fianco. E mi pento di aver pensato anche solo per un secondo che saresti potuta essere tu.- disse,ancora più arrabbiato di prima,ma si vedevano chiaramente le lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi.
La mora ascoltava,senza proferire parola,aspettando ancora un’altra pugnalata,che non avrebbe tardato ad arrivare.
Zayn le si avvicinò di più,sovrastandola e guardandola negli occhi con tutto l’odio che poteva.
-Mi pento di aver pensato anche solo per un attimo di provare qualcosa per te,quando invece mi fai schifo.- sputò,guardandola truce.
E quello,per la mora,fu il colpo di grazia.
Sentì proprio il suo cuore spezzarsi e venire sostituito da una roccia,dura ed impenetrabile da qualsiasi tipo di sentimento.
Era quella la sua vera natura,lei non provava sentimenti,non ammetteva eccezioni.
E quella volta si era lasciata andare,distruggendo il suo muro di roccia,per poi crearne uno ancora più solido dopo quella delusione.
I suoi occhi,da un azzurro ghiaccio,divennero di un blu notte,molto simile al nero,tanto che la pupilla non si distingueva più.
Zayn aggrottò le sopracciglia per quell’improvviso cambiamento,mentre l’espressione della mora s’indurì.
-Bene.- disse,prima di voltarsi e dirigersi di nuovo verso l’albergo.
Lo avrebbe anche raggiunto,se non avesse visto la figura di Harry uscire dalla hall e fermarsi,non appena la vide.
E fu allora che in lei scattò qualcosa,la vendetta.
Si fiondò sul riccio,travolgendolo in un bacio appassionato,davanti agli occhi di Zayn,mentre quest’ultimo li guardava,irato e spento dentro.
Quando Alexis si staccò da Harry si voltò un’ultima volta per lanciare uno sguardo di sfida a Zayn,facendolo rabbrividire sul posto,per poi girarsi di nuovo verso Harry.
-Sei tu quello per me.- disse al riccio,senza nessuna emozione,con il solo intento di ferire il moro come lui aveva ferito lei.
Il riccio rimase sorpreso da quelle parole,ma poi un grande sorriso si aprì sul suo volto.
Si fiondò di nuovo sulle labbra della ragazza,tenendola stretta tra le sue braccia,non volendola lasciar andare.
Alexis in quel momento giurò che nessun’altro Zayn Malik le avrebbe spezzato il cuore,mai più.
 

Ma nessuno dei due sapeva che si erano messi contro il destino,e il destino gliel’avrebbe fatta pagare.
Ad entrambi.
Non l’avrebbero passata liscia.
E questo GossipOneD lo sapeva bene.




 
 


















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LOOK AT ME!

Ciao a tutti :D
Cavolo,è da quasi un mese che non aggiorno,che vergogna >.<
Mi dovete perdonare,davvero...
E' che stiamo agli sgoccioli e io vorrei finire l'anno in bellezza quindi ho dovuto studiare come una pazza....
Davvero,scusatemi ancora.
Però ci sono delle novità :D
Prima di tutto il banner: che ve ne sembra? me l'ha fatto la mia amica https://twitter.com/infinitjve (questo è il suo profilo twitter,se volete banner per le vostre storie potete chiedere a lei,è bravissima ;) )

Poi ho messo una specie di titolo per la fine del capitolo e quello l'ho fatto io.....vi piace?
Inoltre c'è una svolta della storia....che ne dite del capitolo?
Ah,c'è un'ultima novità!
Diciamo che io e la mia amica (quella del banner) stiamo cercando di fare una specie di trailer della storia.
Spero di riuscire a pubblicare il link nel prossimo capitolo,mi piace molto come idea :)
Bene,adesso direi che è proprio ora di andare.
Oggi a pranzo ho mangiato come un maiale >.<
C'è qualche belieber tra noi? Ieri c'è stato il concerto di Justin,ma visto che non ci sono andata poichè non mi considero una belieber,ho visto la serata dedicata a lui su mtv djghfvcbhj fvgedb
Chissà se ne faranno una anche per i ragazzi? :o
Approposito.....chi di voi va al concerto?
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e non mi abbandonate,ve ne prego.
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Capitolo 17
*** Fear... ***








Finalmente l’atteso giorno era arrivato.
Quel giorno avrebbero cantato alla chiusura della cerimonia delle Olimpiadi,davanti a più di un miliardo di persone e non potevano permettersi di sbagliare.
Cantare alla cerimonia di chiusura era sicuramente un momento importante per la loro carriera,non avrebbero mai pensato di arrivare a tanto.
Ed invece erano li,nel backstage a parlare e a cercare di calmarsi per l’emozione,ma era umanamente impossibile.
Tutti parlavano e scherzavano ma pensavano ad un’unica cosa: la loro carriera stava salendo alle stelle,avevano raggiunto un successo straordinario,mai ambito prima,e loro ancora non riuscivano a crederci.
Era stata dura arrivare fino a li,superare tutti gli ostacoli e le difficoltà,ma alla fine,con un po’ di buona volontà,ce l’avevano fatta e non riuscivano a descrivere l’emozione che provavano in quel momento.
Tutti erano eccitatissimi,ma forse c’era ancora qualcuno che,nonostante fosse emozionato per la loro prossima performance,non riusciva a lasciarsi alla spalle il passato.
Si,proprio Zayn.
Era passato gia un po’ da quando aveva avuto quella discussione con Alexis,non si ricordava nemmeno quanto tempo fosse passato,sapeva solo che ne era fin troppo.
Ogni giorno si picchiava mentalmente per aver sputato quelle cose così crudelmente,senza un filo di buon senso,ed ogni volta che pensava che era stato lui a pronunciare quelle parole,si sentiva male e avrebbe voluto prendersi a schiaffi da solo.
Da quel giorno Alexis era cambiata,non solo fisicamente,ma anche caratterialmente.
Era diventata più muscolosa,poiché frequentava la palestra e le piaceva la box,ma non eccessivamente da rovinare il suo fisico perfetto e snello.
I lunghi capelli castani erano più voluminosi del solito e le davano un’aria selvaggia,mentre gli occhi,una volta azzurro ghiaccio,erano diventati di un blu notte,intenso.
Nessuno aveva fatto caso alla sua trasformazione,tranne il moro,ovviamente.
Ed ogni volta che la incontrava per il corridoio dell’albergo e lei faceva finta di niente,ogni volta che Perrie parlava male di lei ed ogni volta che Harry gli lanciava delle occhiate di fuoco,lui non poteva far altro che sentirsi ancora più in colpa,un verme.
Ed Harry….ormai credeva che la loro amicizia sarebbe potuta ritenersi conclusa,sepolta.
Il riccio non gli rivolgeva più la parola,cercava di tenersi il più lontano possibile da lui e quando poteva non si presentava alle prove,allenandosi in un secondo momento,solo per non incontrarlo.
Ormai Zayn pensava che il danno fosse fatto,che non avrebbe più potuto far niente per rimediare.
Era davvero la fine di quella bellissima amicizia?
 
-Ragazzi,tra un po’ dovete iniziare a posizionarvi sul furgone.- disse Paul,entrando nel backstage e facendo un sorriso fiero ai ragazzi.
Paul non si era accorto di nulla,per lui procedeva tutto normalmente,tutto scorreva liscio come l’olio,ma non era così purtroppo.
Dopo aver ricevuto un cenno di acconsenso dai ragazzi,il manager ritornò alla sua postazione,eccitato come non mai.
Quella sera avrebbero sbalordito tutto il pubblico,entrando vestiti come al solito con il loro marchio di fabbrica,su un furgone scoperto,che avrebbe fatto fare loro il giro dell’arena,sulle note di “What Makes You Beautiful”.
E inoltre non potevano mancare tutti i loro genitori che forse erano ancora più eccitati di loro a sapere che i loro figli si sarebbero esibiti durante una cerimonia tanto importante.
Tutti erano fieri di loro,anche se stessi,e quello sembrava un momento magico.
Ma non sarebbe destinato a durare.
 
-Andiamo,dobbiamo prendere le nostre posizioni.- disse Louis,facendo segno ai ragazzi di seguirlo.
Zayn respirò a fondo,per calmarsi,poi si mise una mano in testa per controllare che i suoi capelli fossero apposto,ma si ricordò di aver scordato una cosa.
-Ragazzi,vengo subito,ho dimenticato il mio capello nel camerino. Aspettatemi qui,ci metterò un attimo.- avvertì i ragazzi,prima di voltarsi e dirigersi di corsa al camerino.
Entrò senza neanche chiudere la porta alle sue spalle e cercò dappertutto il suo capello.
Sembrava si fosse volatilizzato.
Poi,quando aveva perso le speranze,lo trovò,sotto il tavolo per il make-up.
Lo afferrò da terra e se lo posiziono sul capo,guardandosi soddisfatto allo specchio.
Si,poteva andare.
Si voltò per tornare indietro dai suoi compagni quando notò la porta chiusa.
Strano,era sicuro di averla lasciata aperta.
Pensando fosse stata chiusa da qualcuno si avvicinò,cercando di aprirla,ma niente,era chiusa a chiave.
Provo più e più volte ma non c’era verso di aprirla.
-Aiuto,sono rimasto chiuso dentro. Aiuto.- iniziò ad urlare e a dare dei pugni contro la porta,sperando che qualcuno lo sentisse.
Vedendo che nessuno andava in suo soccorso cercò di buttare giu la porta,fregandosene delle conseguenze.
Diede una spallata alla porta,e un’altra ancora,ma questa sembrava essere di cemento.
Si prese la testa tra le mani e respirò a fondo.
Sicuramente i ragazzi,notando l’assenza di Zayn,lo sarebbero andati a cercare,quindi non c’era nulla da temere.
Il moro si sedette su uno sgabello,aspettando l’arrivo dei suoi amici,ma proprio in quel momento la luce parve fulminarsi e rimase nel buio assoluto.
Provò ansia mista a paura dentro di se,ma non ebbe nemmeno il coraggio di muoversi da sopra la sedia.
Dopo un attimo,che per Zayn parve interminabile,la luce tornò,ma il moro si pentì subito di essere andato a cercare quel cappello.
Non era solo.
Dietro di lui c’era una figura,più specificamente una ragazza.
Indossava una maschera nera,simile a quella che aveva trovato nel parco,appartenente a GossipOneD.
La ragazza era in un angolo buio della stanza,quindi Zayn non riusciva a capire chi fosse,anche se era praticamente impossibile con quella maschera.
Non si muoveva,stava immobile,quindi Zayn avrebbe potuto anche pensare che fosse un manichino se non avesse visto il suo petto alzarsi e abbassarsi.
Deglutì,poi si decise a parlare per far cessare quel silenzio macabro e magari capire qualcosa di quella situazione.
-Chi sei tu?- chiese,con il cuore in gola,e pensava di star perdendo quasi la voce dalla paura.
La ragazza inclinò il capo da un lato,non emettendo però una parola.
Zayn si stava innervosendo.
Perché non rispondeva?
Le era stata fatta una domanda e lui pretendeva una risposta.
-Sei stata tu a chiudere la porta a chiave?- provò ancora Zayn.
La ragazza abbozzò un sorriso alquanto inquietante e il moro pensò che fosse una risposta affermativa,quindi deglutì.
-Cosa vuoi da me?- dalla sua voce era percepibile la paura.
La ragazza portò il capo alla posizione di prima,guardando ancora Zayn.
Sembrava una macchina che sottostava ai comandi del suo padrone tramite ad un telecomando.
Metteva ansia e paura solo a guardarla ed il fatto che non rispondesse era ancora meno confortante.
-Lei non è adatta a te.- all’improvviso parlò,ma la sua voce era meccanica,come se non avesse voluto far sentire la sua vera voce.
Zayn deglutì ancora una volta,terrorizzato,e strinse i pugni.
Le sue mani erano tutte sudate,come anche la sua fronte,e non si sentiva più le gambe.
Che cosa voleva dire con quell’affermazione?
Chi non era adatto a lui?
-Che cosa intendi?- chiese spazientito per coprire la paura che provava in quel momento.
Avrebbe anche potuto alzarsi e sfilare la maschera a quella ragazza,ma era come immobilizzato su quella sedia,incapace di muoversi.
La ragazza non si muoveva ancora,non aveva fatto neanche un minimo movimento.
-Lo sai cosa intendo.- disse all’improvviso,sempre con quella voce.
Rispondeva solo quando voleva lei,forse per far salire l’ansia,o forse per incutere paura al moro,o forse solo per prendere tempo.
Zayn ci pensò un po’ su,poi  collegò varie cose.
-Perrie? Perrie non è adatta a me?- chiese,sperando di aver fatto centro.
La ragazza abbozzò di nuovo un sorriso,facendo intendere al moro di aver centrato il punto.
In quel momento Zayn si sentì ribollire di rabbia.
Tutti gli dicevano cosa fare,con chi vedersi,nessuno gli lasciava la libertà di prendere in mano le redini della sua vita.
Nessuno.
-Non credo che siano affari tuoi con chi mi frequento.- disse furioso,credendo così di incutere anche lui timore alla ragazza,ma niente.
Anzi,quella assunse ancora più fiducia in se stessa ed il moro si sentì piccolo piccolo di fronte a lei.
-La mia padrona non ne sarà contenta.- disse la ragazza,scuotendo il capo.
Zayn non capiva di chi stessa parlando.
La mia padrona.
Ma certo,poteva riferirsi solo ad una persona.
-Tu lavori per GossipOneD,non è vero?- chiese,sperando ancora una volta di aver avuto un buon intuito.
Senza preavviso la ragazza iniziò a ridere e la sua risata rimbombò in tutta la stanza,come una voce registrata.
Quella risata gli fece raggelare il sangue nelle vene,ma poté intuire di aver azzeccato la risposta ancora una volta.
Perché i suoi amici non andavano a cercarlo?
Che si fossero dimenticati di lui?
-I tuoi amici non verranno.- disse la ragazza,come se gli avesse appena letto nel pensiero.
Che voleva dire?
Cosa aveva fatto ai suoi amici?
-Cosa gli hai fatto?- ringhiò pensando subito al peggio.
Forse aveva fatto loro del male,ecco perché non lo erano andati ancora a cercare.
La ragazza rise ancora,una risata più leggere però,ma che gli fece venire lo stesso la pelle d’oca.
-Potrei aver fatto loro del male,oppure no.- disse,per poi ridere nuovamente.
Zayn pensò di non aver mai odiato una persona ridere quanto stava odiando quella ragazza in quel momento.
La sua risata lo agitava,gli trasmetteva paura ed inoltre aveva qualcosa di malefico.
Sentì un tuffo al cuore quando sentì quelle parole.
Cosa era?
Un enigma forse?
Perché non parlava chiaramente con lui invece di fare quei giochetti?
Ma poi pensò bene….
GossipOneD amava torturare le sue vittime,amava usare quel tipo di linguaggio e amava tenerlo sulle spine.
Non c’erano dubbi.
Quella ragazza era agli ordini di GossipOneD.
-Tutto dipende da te. La mia padrona odia essere contraddetta,quindi ha mandato me a consegnarti il suo messaggio.- disse ancora la ragazza,con ancora quell’odiosa voce meccanica.
Perché non voleva far sentire a Zayn la sua vera voce?
Che senso aveva?
Forse era qualcuno che conosceva e non voleva essere scoperta?
Probabile.
-Quale messaggio?- chiese Zayn,in preda al panico.
La ragazza emise un’altra risatina,poi tornò seria e incatenò Zayn alla sedia con uno sguardo.
Non voleva che si muovesse,era logico.
-La ragazza non fa per te,lasciala. O potrebbero pagarla i tuoi amici.- disse quelle parole come se stesse recitando una formula magica o qualcosa di simile.
A Zayn si accapponò la pelle.
Doveva lasciare Perrie?
Per quale motivo?
-Non vedo perché dovrei separarmi dalla ragazza che amo.- disse,più convinto che mai.
La ragazza rise ancora di più,facendo rimbombare più forte la sua risata nella stanza e portando la testa all’indietro.
Zayn sentì l’ansia crescere e assalirlo del tutto,ma non si mosse.
Avrebbe tanto voluto che quella tortura terminasse il più in fretta possibile.
-Tu pensi che sia amore quello che provi,ma non è così.- disse la ragazza,calmando la sua ambigua risata.
Zayn non capiva più niente.
Non capiva cosa intendesse,non capiva cosa volesse da lui,non capiva perché avesse scelto proprio lui.
In quel momento voleva capire solo chi fosse la ragazza di fronte a lui.
-Chi sei?- chiese nuovamente alla domanda a cui non aveva avuto risposta.
La ragazza sorrise ancora,poi,molto lentamente,fece un passo in avanti,mostrandosi agli occhi del moro.
Si posizionò meglio sotto la luce della lampadina,e Zayn poté giurare di aver sentito il suo cuore smettere di battere.
Quel corpo.
Quei capelli.
Quello sguardo.
Appartenevano solo ad una persona,e lui sapeva bene a chi.
-Alexis.- pronunciò quel nome come se fosse in una totale trance,sperando di sbagliarsi,ma i suoi occhi non si sbagliavano mai.
La ragazza rise ancora,scatenando un altro black out.
Quando la luce tornò Zayn era di nuovo solo in quella stanza e la porta era di nuovo aperta.
Si rese conto solo dopo di avere il respiro pesante e di essere tremendamente sudato.
Si alzò piano dalla sedia,temendo di svenire,e si diresse alla porta.
Uscito dalla stanza vide che tutto era normalissimo.
Possibile che nessuno si fosse accorto di nulla?
-Zayn.- sentì Niall chiamarlo e solo allora si ricordò dei suoi amici.
Corse verso la parte del backstage da cui proveniva la voce,ritrovando tutti i suoi amici li,come li aveva lasciati.
Vide Alexis seduta vicino ad Harry e non aspettò un attimo per puntarle un dito contro e parlarle con rabbia.
-Tu.- urlò,facendo spaventare sia lei sia il riccio che lo fulminò con lo sguardo,sorpreso.
-Tu,sei una pazza.- ringhiò ancora Zayn,avvicinandosi pericolosamente alla ragazza.
Per fortuna Liam lo prese per le spalle e lo trattenne,cercando di calmarlo.
-Zayn,cosa stai dicendo? Che ti succede?- chiese Liam,cercando di capirci qualcosa di quella situazione.
Zayn intanto non scollava gli occhi da Alexis che lo guardava sconcertata.
-Lei,lei è al servizio di GossipOneD. E’ stata lei.- urlò Zayn,indicandola più e più volte,non smettendo di agitarsi.
Aveva ancora paura,poteva sentire ancora l’ansia dentro di se e quella risata malefica risuonava ancora nelle sue orecchie.
-Ma cosa diamine stai dicendo? Cosa ha fatto Alexis?- chiese Liam,ancora più stupito dalla reazione del suo amico e non capendo cosa gli fosse successo di così sconvolgente da averlo portato a quello stato.
-Lei mi ha chiuso in camerino,ha indossato una maschera e mi ha minacciato di farvi del male. Era lei,ne sono sicuro. Non voleva farsi riconoscere,quindi ha usato una voce meccanica. Era lei però,sono sicuro che era lei.- spiegò velocemente,mentre le immagini di qualche attimo prima scorrevano ancora nella sua mente,facendo aumentare l’ansia.
-Ma cosa dici? Alexis è stata tutto il tempo con me. E’ impossibile.- disse Harry,scuotendo la testa per darsi ragione.
-Si,è vero.- si aggiunse Louis,guardando in modo strano Zayn.
Il moro si voltò verso il riccio e poi verso Louis che sicuramente lo stavano prendendo per pazzo.
Era impossibile,lui era sicuro che quella ragazza fosse Alexis,ne era più che certo.
Si voltò verso la diretta interessata,che non aveva fiatato per tutto il tempo,e la vide guardarlo anche lei in modo strano,con un sopracciglio alzato.
No,lui non era pazzo.
-Ragazzi,dovete entrare in scena.- li avvisò un tecnico,per poi dileguarsi al di fuori del backstage.
I ragazzi erano ancora stupiti da ciò che era successo poco prima,ma avevano uno spettacolo da portare avanti.
-Adesso andiamo,ne riparleremo in un secondo momento.- disse Liam,dando una pacca sulla schiena a Zayn e portandolo con se sul furgone.
Il moro era ancora scosso.
Non poteva essersi sbagliato,era impossibile.
Quella ragazza era troppo simile ad Alexis,come avrebbe potuto non essere lei?
Nonostante le sue infinite domande dovette mettere fine ai suoi pensieri per il momento.
Aveva un’esibizione da fare al meglio,e non si sarebbe arreso.
Ma sapeva che quella notte gli incubi lo avrebbero assalito.
 


    


  
















 

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LOOK AT ME!
Ciao a tuttiiiiii!
Ho aggiornato finalmente,viva me (?)
Però ho notato che le recensioni sono diminuite e questo non mi fa particolarmente felice :c
Non vi piace la mia storia?
So che nell'ultimo capitolo ho scritto che avrei cercato di pubblicare il trailer della storia ma io e la mia amica abbiamo avuto un contrattempo quindi lo pubblicherò nel prossimo capitolo sempre se vi fa piacere.
Adesso mi dileguo,fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo.

Se volete questi sono i miei siti dove potrete trovarmi,ricambio e seguo tutti :)
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Un bacio a tutti voi che mi seguite.
xoxo GossipOneD

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Capitolo 18
*** Everything was clearer ***



 

 





 

Erano passati pochi giorni dalla cerimonia delle Olimpiadi,e i ragazzi dovevano ancora riprendersi da tutto il calore delle fan e dall’acclamazione ricevuta.
Tutti i loro amici e parenti erano andati a dare loro il sostegno necessario,facendoli sentire ancora più soddisfatti della carriera che si stavano creando.
Dire che era stato uno spettacolo unico era dire poco,poiché quello spettacolo era stato strabiliante.
I ragazzi avevano cantano senza sosta,fino alla fine,trasmettendo come sempre tutto il loro amore e la loro devozione per il lavoro che facevano.
Persino Zayn era riuscito a mettere la paura da parte e a cantare egregiamente,facendo battere a tutti il cuore.
Zayn,quello stesso Zayn che,dopo la cerimonia,era stato preso quasi per pazzo dai suoi amici per l’episodio avvenuto nel camerino.
I ragazzi lo evitavano,non parlavano più con lui,anche solo per chiedergli un consiglio,e non lo rendevano più partecipe della loro vita.
Ma Zayn non era pazzo,e lo sapeva.
Era sicuro di non aver sognato,quel giorno,in quel camerino.
Lui c’era davvero li,come c’era anche lei.
E allora perché non riusciva a trovare una spiegazione a tutto ciò?
Anche Alexis non parlava più con lui,ma non perché lo credeva pazzo,ma perché era furiosa e delusa da tutte le cose brutte che il moro le aveva detto.
Anche lei soffriva,anche se non lo dava a vedere.
Era brava a recitare
.
Intanto Paul aveva anche sottoposto Zayn ad uno psicologo,dopo essere venuto a conoscenza dell’accaduto,ma il dottore non sapeva spiegarsi il motivo di quelle sedute.
Il ragazzo era normalissimo,non c’era niente che non andava.
Lui non era pazzo.

 

-Zaynuccio.- solo una persona lo chiamava così,l’unica che,in un modo o nell’altro,era rimasta vicina a lui.
Vicina nel senso che lo riempiva di telefonate per riferirgli della sua carriera che andava a gonfie vele,che gli riempiva la testa dicendogli che non vedeva l’ora di fare un tour o che non perdeva occasione per ricordargli di tagliarsi i capelli.
Ma almeno lei,a differenza degli altri,non lo credeva pazzo.
O almeno così pensava.
-Zaynuccio.- disse la bionda,con una voce un po’ scocciata per non aver ricevuto risposta.
Zayn era un tipo solitario,odiava avere sempre gente in giro per casa e odiava quando lo disturbavano mentre pensava.
Era il suo momento di solitudine quello,e nessuno avrebbe dovuto privargliene.
-Zayn,e dai alzati da quel divano,mi sembri un barbone.- disse la bionda,scocciata,cercando di tirarlo giu dal divano dove Zayn era disteso a fumare.
Gli piaceva fumare,lo alleggeriva da tutti i pensieri negativi che gli inondavano la testa lasciandolo in un mondo tutto suo,un mondo dove lui era felice.
-Mio dio,guarda questi capelli. Sono inguardabili. E tu sei irriconoscibile. Quando è stato l’ultima volta che sei andato dal barbiere?- lo rimproverò ancora la bionda,mettendosi le mani sui fianchi e puntandolo con un dito.
Zayn odiava quando gli si facevano troppe domande o quando gli davano ordini.
Era la sua vita,faceva quello che voleva.
-Zayn,e rispondimi cazzo. Mi sembra di star parlando con il muro.- urlò la bionda irritata,sbattendo i piedi per terra,come una bambina.
Zayn non le rispose,l’unica cosa che fece fu espellerle il fumo vicino al viso,sapendo di infastidirla.
Infatti la bionda tossì sonoramente,dandosi dei colpetti all’altezza del petto e agitando una mano davanti al naso.
Quando smise di tossire emise un urletto quasi disperato,per poi stringere i pugni lungo i fianchi e,dopo aver sbattuto ancora una volta i tacchi sul pavimento, dirigersi verso l’uscita,a passo veloce e in modo molto brusco.
-Ah- si voltò,prima di uscire definitivamente dalla camera –fatti anche una doccia. Mio fratello arriverà a momenti.-
Finalmente uscì,chiudendosi la porta alle spalle,facendo tornare quel silenzio che Zayn tanto amava.
Fece un ultimo tiro,poi spense la sigaretta e si diresse davanti allo specchio.
Era vero,era irriconoscibile.
I suoi capelli,i suoi amati capelli,a cui prestava sempre tantissima attenzione,erano cresciuti smisuratamente e,al posto del solito ciuffo accurato,aveva solo una folta e disordinata chioma ad ornargli il capo.
Era dimagrito parecchio,tanto che si potevano vedere le ossa uscire fuori dalla pelle quando si metteva di profilo.
Aveva sempre amato curare il suo look in ogni minimo dettaglio,mentre in quel momento indossava solo un pantalone di tuta e una maglietta grigia omonima.
Nulla a che vedere con il vecchio ragazzo di un tempo,il vecchio Zayn.
Era cambiato,e lo vedeva,e lo spettacolo che gli si presentava davanti non gli piaceva affatto.
Doveva fare qualcosa prima che la situazione degenerasse.
Afferrò frettolosamente il suo cellulare e compose il numero della loro hair stylist personale.
-Lou? Ciao sono Zayn. Ho un urgente bisogno di te.-
 
Quella di chiamare Lou era stata l’idea migliore che potesse avere.
Dopo solo due ore era riuscito a far riemergere fuori il vecchio Zayn.
Lo Zayn curato,attento al dettaglio e con neanche un capello fuori posto.
Il suo famoso crestino era ritornato,insieme al suo ciuffo biondo.
Anche il suo look era tornato,infatti indossava un jeans nero stretto,una maglietta bianca che gli faceva risaltare l’addome e la sua giacca nera di jeans.
Sembrava essere tornato il vecchio Zayn esternamente,ma internamente lui sapeva che il nuovo Zayn non lo aveva abbandonato.
-Wow.- una voce alle sue spalle lo distrasse,facendolo sussultare.
Si voltò,trovandosi davanti Perrie che lo squadrava attentamente dalla testa ai piedi,con un’espressione di apprezzamento in volto.
Si guardò soddisfatto nello specchio,mentre la bionda lo scrutava attentamente.
-Adesso si che riconosco il mio ragazzo.- ammiccò la bionda,mettendosi dietro di lui e riflettendo la loro immagine nello specchio.
Intrecciò le sue mani con quelle del moro,non rompendo però il legame occhi.
Poggiò il mento sulla sua spalla mentre con l’altra mano gli accarezzava il fianco.
-Siamo così belli insieme,Zayn. Perfetti.- disse,mentre massaggiava piano le dita del moro e lo fissava attentamente.
Perfetti
.
Quella parola rimbombava nella mente di Zayn come una lama tagliente.
-Dovrebbe essere sempre così.- continuò la bionda.
Sempre.

Quell’arco di tempo,a Zayn,sembrava troppo lungo.
-Nessuno dovrebbe mettersi tra di noi.-
Nessuno.

Eppure tutti rischiavano dalla loro relazione,lui stesso.
Ma forse non era quello.
Forse Zayn era ancora confuso,c’era ancora un tassello del puzzle che non voleva incastrarsi perfettamente con gli altri.
E Zayn temeva che quel puzzle non sarebbe mai stato completato.
La bionda si spostò da dietro di lui posizionandosi davanti allo specchio e alzandogli il mento.
Incatenò il suo sguardo a quello cupo di Zayn,guardandolo fisso negli occhi e avvicinandosi piano alle sue labbra per dargli un bacio.
Ma Zayn non voleva,infatti voltò il viso,sorprendendo la bionda.
Perrie lo guardò confusa,aspettando una risposta,che però non arrivò.
Zayn neanche sapeva cosa gli stesse succedendo,era così e basta.
Fortunatamente a rompere quel silenzio imbarazzante fu Liam,che entrò in camera con un gran sorriso stampato sul viso.
-Perrie,è arrivato tuo fratello.- li avvertì,rimanendo in piedi vicino alla porta.
La bionda annuì verso Liam,poi si voltò verso Zayn e gli lasciò un bacio sulla guancia,prima di uscire dalla stanza e dirigersi dal fratello.
Zayn sospirò e si passò le mani sul viso,preparandosi a quell’incontro.
Quando uscì dalla stanza passò vicino a Liam,il quale aveva lo sguardo basso.
Era da quel giorno che non si parlavano,anche se Liam credeva che Zayn non fosse pazzo.
Ma restargli indifferente era per lui uno strazio.
Era pur sempre il suo migliore amico.
Alzò lo sguardo,incontrando quello cupo di Zayn,ed istintivamente lo abbracciò,sussurrandogli un “mi dispiace” all’orecchio,che Zayn accettò con un sorriso.
Era così tra di loro,non potevano stare lontani più di tanto,si sarebbero sempre ritrovati.
-Andiamo di la.- disse Liam,cingendo le spalle di Zayn con un braccio e in questo modo raggiunsero la sala dove li stavano aspettando gli altri.
Quando entrarono nella sala videro subito Perrie avvinghiata al collo di un ragazzone,alto quanto una montagna e abbastanza muscoloso.
Si notava anche da un kilometro di distanza che erano fratelli,si somigliavano tanto,anche se il fratello era più in carne e molto più alto della bionda.
-Fratellone,mi sei mancato così tanto.- disse felice Perrie,mollando il collo del fratello e sorridendo radiosa.
Erano molto legati,questo era evidente.
-Anche a me è mancata la mia sorellina rompiscatole.- la prese in giro il fratello,scuotendole i capelli e la bionda gli fece la linguaccia,prima di prenderlo per mano e dirigerlo verso Zayn,che li osservava da lontano.
-Jonnie,lui è Zayn,il mio ragazzo.- annunciò la bionda,indicando il moro che,imbarazzato,se ne stava a disparte.
Zayn,sentendosi chiamare in causa,si avvicinò titubante,grattandosi la testa nervoso.
Appena si ritrovò davanti a Jonnie il ragazzo divertente di un attimo prima sembrava essere scomparso e aver lasciato posto ad un’immensa montagna dall’espressione molto seria.
Zayn si sentì sotto pressione,come ad un esame.
Deglutì prima di proferire parola.
-Emh,io sono Zayn,piacere.- disse,porgendo la mano al ragazzo.
Questo guardò la sua mano con un sopracciglio alzato,poi posò di nuovo lo sguardo sul moro.
-Tu saresti il ragazzo di mia sorella,eh?- chiese retoricamente,sapendo gia la risposta.
Zayn spostò lo sguardo da Perrie al fratello,per poi annuire titubante.
Non ebbe il tempo di fare qualsiasi cosa,che si ritrovò stretto da due braccia possenti e forti.
-Ben venuto in famiglia,ragazzo.- disse felice Jonnie,alzando Zayn da terra.
Il moro si sentì subito meglio dopo quelle parole,come se avesse superato il tanto temuto esame.
Jonnie lo mise a terra e gli batté una mano sulla spalla,facendo gemere di dolore il moro.
Era simpatico,si,ma troppo forte.
Proprio in quel momento si sentì la porta aprirsi,segno che qualcuno era appena entrato,infatti fecero il loro ingresso Harry e Alexis.
Appena entrarono in sala si stupirono di vedere tutti riuniti li,poiché era da tanto che non stavano tutti insieme.
-Harry,Alexis venite a conoscere il fratello di Perrie.- li invitò Liam,indicandoli.
I due ragazzi si avvicinarono,sorridenti,ma il sorriso della mora si spense non appena vide il fratello della bionda.
Harry lo salutò cordialmente,presentandosi,ma quando fu il suo turno Alexis rimase immobile,come paralizzata.
-Piacere,Jonnie.- disse il ragazzo,porgendole la mano.
Alexis si sentì male,iniziò a sudare anche se la temperatura era abbastanza bassa.
Tutti gli altri notarono il suo cambiamento d’umore,ma non seppero darsi una spiegazione.
-Perrie.-  qualcuno chiamò la bionda,distraendo anche gli altri.
Tutti si voltarono verso la donna bionda che aveva parlato,accompagnata da suo marito.
Perrie subito si lanciò su di loro,abbracciandoli stretti e sorridendo.
-Mamma,papà.- disse felice,ma quello fu il colpo di grazia.
Un tonfo.
Alexis era per terra,inerme.

 
Quando la mora si svegliò si ritrovò nella sua stanza,distesa nel suo letto,con affianco Harry che le stringeva la mano.
Provò ad alzarsi,ma un dolore lancinante alla testa,forse dovuto alla caduta,la fece gemere di dolore.
-Ti senti bene?- chiese Harry preoccupato,notando che si era svegliata.
La mora annuì piano per evitare di far preoccupare il riccio,quando sapeva che non andava affatto bene.
-Sei svenuta così,all’improvviso. Sicura di stare bene? Ti serve qualcosa?- chiese ancora Harry,stando attento a non farle fare alcuno sforzo.
La mora si guardò un po’ intorno,poi si rese conto che aveva la gola secca e aveva bisogno di qualcosa di fresco.
-Ho sete.- avvertì il riccio,che annuì e subito si diresse alla porta per andarle a prendere dell’acqua.
Ma quando aprì la porta si trovò davanti Zayn,con la mano a mezz’aria,forse perché stava per bussare alla porta.
Harry gli lasciò uno sguardo di fuoco,attendendo che iniziasse a parlare.
-Emh…volevo sapere come sta Alexis.- chiese il moro,abbassando lo sguardo e deglutendo.
Harry non si fece commuovere dalla sua espressione dispiaciuta.
Aveva dato della pazza alla sua ragazza e gli stava facendo passare l’inferno.
Quelle erano delle buone motivazioni per avercela con lui.
-Sta benissimo,grazie per essere passato.- rispose duramente,incrociando le braccia al petto.
Zayn annuì per la risposta fredda dell’amico,poi posò lo sguardo sulla mora,ancora stesa sul letto.
Sembrava essersi ripresa,ma non del tutto,e voleva capire per quale motivo fosse svenuta.
-Posso parlare con lei?- chiese il permesso al riccio,che,anche se un po’ titubante,annuì,lasciando la stanza.
Zayn entrò,chiudendosi la porta alle spalle e sospirando.
Era una situazione un po’ strana.
C’era una specie di legame amore-odio tra Zayn e Alexis,e nessuno dei due sapeva spiegarsi il perché.
Si voltò verso la mora,raggiungendo il letto e sedendosi dove precedentemente era seduto il riccio.
Alexis si scostò più lontano sul letto,cosa che fece abbastanza male a Zayn.
Non lo voleva vicino.
-Come stai?- azzardò il moro,guardandosi i piedi pur di non guardarla negli occhi.
In un primo momento la mora pensò di non rispondergli,ma la faccia dispiaciuta e il tono di voce che aveva usato la spinsero a parlare.
-Meglio,grazie.- rispose,ed il moro annuì alla sua affermazione.
Nessuno dei due parlava,nessuno dei due si muoveva,ma Zayn doveva sapere.
-Come mai sei svenuta prima?- chiese,leggermente preoccupato.
La mora sussultò a quella domanda,imponendo alle lacrime di non scendere.
-Ho avuto un calo di zuccheri.- rispose,titubante.
Zayn si voltò verso di lei,e gli bastò un’occhiata per capire che stava mentendo.
-Non è vero.- disse in modo convincente,non staccando gli occhi da lei.
A quelle parole la mora non ce la fece più,ed una lacrima scappò dai suoi occhi,seguita poi da altre e altre ancora.
Il dolore era troppo grande da poter esprimere.
I ricordi si erano trasformati in incubi.
-L’ho rivisto.- riuscì a dire,tra le lacrime.
Zayn non capì,quindi aggrottò le sopracciglia.
-Il mio fratellastro.- spiegò la mora e a Zayn parve tutto più chiaro.
Ma c’era ancora una cosa che si chiedeva.
Dove lo aveva visto?
E soprattutto,chi era?
-Dove lo hai visto?- chiese,asciugandogli alcune lacrime.
La mora non rispose,lasciando che le lacrime scorressero ancora,senza sosta.
Tremava mentre piangeva poiché tutti i ricordi che aveva tenuto segreti fino a quel momento stavano tornando a galla,come anche la sua paura.
Zayn le prese il viso tra le mani ed incatenò i suoi occhi a quelli della mora.
-Alexis,guardami.- le ordinò con dolcezza.
La mora fece come le era stato detto ed incontrò lo sguardo preoccupato di Zayn.
Nei suoi occhi vide calore,quel calore che aveva sempre cercato e non aveva mai ricevuto in tutti quegli anni.
Quel calore di cui sapeva si sarebbe potuta sempre fidare.
-Il fratello di Perrie.- disse,e Zayn pregò di aver capito male,ma purtroppo non era così.
Il fratello della sua ragazza era il mostro che aveva violentato e picchiato Alexis,rendendole la vita un inferno.
E quello voleva dire che Perrie era la bambina che contribuiva alla sua sofferenza.
-Ne sei sicura?- chiese,sperando che si sbagliasse.
La mora annuì,asciugandosi le lacrime.
Zayn non poteva crederci.
Gli sembrava di vivere in un incubo.
-Appena ho visto Perrie l’ho subito collegata alla mia sorellastra,ma avevo ancora qualche dubbio. Dopo oggi tutti i miei dubbi sono diventati certezze.- disse la mora,guardandolo.
Ecco che si spiegava tutto.
L’odio della mora nei confronti di Perrie.
L’ostilità verso la sua relazione con la bionda.
Tutto prendeva forma.
-Cosa ti da questa certezza?- chiese ancora Zayn,sperando fino all’ultimo,ma ormai non ci credeva più nemmeno lui.
-I miei genitori.- disse la mora,con tanta malinconia nella voce.
Zayn non capiva,proprio non ci riusciva,ed Alexis lo capì.
-Coloro che Perrie ha chiamato “mamma” e “papà” in realtà sono i miei genitori.-
Ed un altro pezzo del puzzle tornò al suo posto.
Alexis gli aveva parlato dei suoi genitori,di come la trattavano e come la consideravano.
Tutto era chiaro,limpido come l’acqua.
Ma in quel momento Zayn sentì tutto il peso del mondo sulle sue spalle e tutto ciò che aveva costruito con le sue mani distruggersi.
Colui che doveva essere suo cognato era un mostro,e la sua ragazza altrettanto.
Cosa avrebbe fatto?
Non avrebbe più potuto fare finta di niente.
Mentre si perse nei suoi pensieri,Alexis si asciugò tutte le lacrime scese sul suo volto,tenendo lo sguardo basso.
Era la fragilità fatta persona,e solo in quel momento Zayn se ne rendeva conto.
Era stato uno stupido a dirle tutte quelle cose orribili,a puntarle il dito contro e a considerarla pazza.
Lei non era pazza,era solo desiderosa d’amore.
Come lui d’altronde.
E in quel momento fu più sicuro che mai di aver compiuto un altro errore.
Non poteva essere Alexis la ragazza in quel camerino.
Ma subito gli balenò alla mente una domanda.
Allora chi era?
Nessuno poteva saperlo,ma Zayn sapeva che c’era una persona che sapeva sempre tutto….
 
 



                                                    


 

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Capitolo 19
*** She was the first true love of my life ***



 

 

 






Le giornate passavano veloci in quell’ultimo periodo.
I ragazzi erano sempre carichi d’impegni,tra l’incisione del nuovo album,interviste,l’inizio del nuovo tour e cose varie e non potevano permettersi neanche una pausa.
Dicembre era quasi alle porte e con lui anche un’altra grandissima opportunità per i ragazzi: cantare al Madison Square Garden.
Erano emozionatissimi ma soprattutto nervosi……..non sapevano che una nuova minaccia li attendeva,proprio li.

 
Alexis stava ancora a letto,a rigirarsi e rigirarsi tra le coperte cercando di prendere sonno,invano.
Erano le 8.30 e i ragazzi erano gia usciti da un quarto d’ora,lasciandola riposare.
Ma lei non riusciva proprio a dormire,era irrequieta.
Da quando aveva rivisto i suoi genitori ogni notte faceva un incubo,sempre lo stesso incubo.
Sognava il buio,le tenebre intorno a lei,occhi pieni di rabbia e malvagità,risate soffocate e urla strazianti.
Ogni notte si svegliava piangendo,tutta sudata e con il fiatone,come se avesse corso per scappare a quell’incubo.
Anche Harry se ne era accorto,infatti dormiva quasi tutte le notti con lei e la cullava tra le sue braccia durante le innumerevoli crisi di pianto.
Non era più lei,era cambiata.
Il viso era sfiorito,gli occhi non brillavano di luce propria e la sua carnagione chiara non faceva risaltare neanche il rossore delle guance.
Era dimagrita parecchio negli ultimi tempi,troppo avrebbero detto coloro che le stavano intorno,e la sua voglia di uscire dalla sua camera d’albergo era pari a zero.
Rimaneva chiusa li dentro per tutto il giorno,a piangere silenziosamente.
Qualche volta Zayn andava a trovarla,stringendola a se e carezzandole i capelli,e sembrava che quelle attenzioni la calmassero un po’,facendo sentire compiaciuto di se stesso il ragazzo.
Neanche Zayn era rimasto quello di un tempo.
Il suo precedente cambiamento di look non era servito a molto poiché sembrava ancora più trasandato di prima.
Ma Zayn aveva i suoi buoni motivi,come anche Alexis,per lasciar scorrere la sua vita così.
Era da quel giorno in cui scoprì tutta la verità che cercava in tutti i modi di non incontrare Perrie,ma puntualmente la vedeva sempre sbucare dal nulla e pararsi davanti a lui.
Non riusciva a guardarla più negli occhi sapendo quello che aveva fatto,e non ne aveva neanche intenzione.
Inoltre il fatto che ogni notte Alexis si svegliasse urlando e piangendo e non ci fosse lui a calmarla lo faceva imbestialire.
Voleva essere lui ad abbracciarla sussurrandole che sarebbe andato tutto bene.
Voleva essere lui ad asciugarle le lacrime dal viso e a sussurrargli parole dolci all’orecchio.
Voleva essere lui a guardarla mentre dormiva e a baciarle la fronte quando questa si corrugava in un’espressione di sofferenza.
Voleva essere solo lui……ma non poteva.
 

Decise di alzarsi dal letto,tanto stando tra le coperte non avrebbe risolto nulla.
Mise i piedi per terra,sedendosi sul letto,ma appena lo fece sentì un conato di vomito invaderle la gola e dovette correre in bagno.
Non mangiava da settimane ormai,e appena metteva qualcosa sotto i denti lo rigettava subito.
Ormai si era ridotta pelle e ossa e il suo corpo non conteneva altro che acqua.
Tirò lo sciacquone del bagno e abbassò la tavoletta,sedendosi sopra.
Tremava e piangeva silenziosamente,mentre la testa le girava e i piedi sembravano non poterla più reggere.
Aveva perso il conto delle volte che era svenuta nelle ultime settimane,ma quella volta fortunatamente non successe.
Si alzò da dove era seduta e si avvicinò al lavandino per sciacquarsi la bocca.
Tamponò l’acqua in eccesso con un asciugamano e alzando il viso si trovò faccia a faccia con il suo riflesso nello specchio.
Non sembrava neanche lei tanto che era magra,quelle occhiaie rendevano i suoi occhi inesistenti e le labbra screpolate non erano più rosee come un tempo.
Abbassò prontamente lo sguardo,imponendo alle lacrime di non scendere,invano.
Si ritrovò seduta per terra,con la schiena contro il muro e le braccia strette al petto,con la testa nascosta tra queste.
Un gemito di dolore uscì dalla sua bocca mentre le lacrime scorrevano irrefrenabili sulle sue gote.
Improvvisamente però sentì un rumore tanto forte che sobbalzò per lo spavento.
Rimase in silenzio,per qualche attimo,credendo di averlo soltanto immaginato,ma quando ne sentì un secondo capì che non era così.
Per la curiosità si avvicinò lentamente alla parete da cui proveniva il rumore,appoggiandoci l’orecchio sopra.
In quel momento non sentì più nulla,poi ne arrivò un altro seguito da un urlo soffocato.
Proveniva dalla palestra.
Tornò in camera,prese un leggins e una maglietta lunga,infilò un paio di scarpe a caso e a passo svelto si recò alla fonte del rumore.
Era settimane che non usciva dalla sua camera,ma quel posto le era rimasto familiare,tutto era al suo posto.
Piano si avvicinò alla palestra,che aveva delle vetrate al posto delle mura,quindi si poteva vedere benissimo ciò che succedeva all’interno.
Arrivata davanti alla palestra vide un ragazzo seduto per terra,con la testa tra le mani e i pugni serrati così forte che le nocche stavano diventando sempre più bianche.
Alexis entrò nella palestra senza fare il più minimo rumore,e si avvicinò lentamente al ragazzo.
Lui aveva ancora il capo chino e i muscoli delle braccia e la schiena contratti,ma appena Alexis gli poggiò una mano sulla spalla alzò il viso.
Liam.
Era Liam,e dagli occhi rossi e gonfi Alexis capì che stava piangendo.
-Liam..- sussurrò la ragazza,carezzandogli la guancia cercando di calmarlo,ma quel gesto scatenò ancora più lacrime da parte del ragazzo.
-Cosa è successo?- chiese ancora la mora,inginocchiandosi di fronte a lui e ritrovandosi faccia a faccia.
Liam non rispose,si limitò ad abbracciarla e ad affondare il viso nella maglietta della mora,impregnandola di lacrime,mentre lei gli carezzava piano i capelli.
Non sapeva cosa fosse successo a Liam,ma doveva essere qualcosa di grave visto che non lo aveva mai visto così sconvolto.
 

Era passato qualche minuto,durante il quale Liam aveva sfogato tutte le sue lacrime e piano si stava calmando,ma la sua voce era ancora scossa dai singhiozzi.
Non avevano mai parlato tanto loro due,solo qualche volta di sfuggita,ma quella situazione non dava fastidio a nessuno dei due.
Improvvisamente Liam si staccò dall’abbraccio,abbassando il capo e cercando di asciugare le lacrime sul suo viso,mentre Alexis lo guardava in cerca di risposte.
-Scusami…- sussurrò lui,e Alexis gli posò una mano sulla spalla,per fargli capire che andava tutto bene.
Quando il ragazzo capì che era inutile asciugarsi il viso,alzò lo sguardo su Alexis e la fissò,con un’espressione di sconforto e dolore sul viso.
-Cosa è successo?- chiese nuovamente la mora,guardando il ragazzo di fronte a lei.
Liam fece una smorfia di dolore,poi sospirò e posò lo sguardo sulla finestra.
Solo in quel momento si accorsero che stava nevicando.
-Danielle mi ha lasciato.- rispose poi,dopo qualche minuto di silenzio,mordendosi il labbro per non scoppiare di nuovo a piangere.
Alexis lo guardò sconvolta.
Non poteva essere,era impossibile.
Non aveva mai visto una coppia tanto affiatata come Liam e Danielle,e lui le stava dicendo che era finita.
Chiuse gli occhi un attimo,poi si sedette affianco al ragazzo,senza parlare,e guardando anche lei la neve cadere a fiocchi e perdersi sul terreno.
-Ha detto che era impossibile per lei andare avanti. Riceve continuamente minacce di morte dalle fan o cose del genere,e non ha affatto bisogno di questo. Danielle non è molto sicura di se e tiene conto di quello che la gente dice.- spiegò il moro,dopo essersi calmato.
Alexis ascoltò le sue parole,mentre gli carezzava la spalla incoraggiandolo a parlare.
Liam spostò lo sguardo dalla finestra,portandolo davanti a se,poi si strofinò gli occhi con le mani.
Doveva essere molto stanco,si vedeva dal viso.
Si voltò verso Alexis e la guardò,pronto a continuare a parlare.
-Mi ha detto che era diventato sempre più difficile mandare avanti la nostra relazione con me che passo sempre più tempo lontano. E’ stato molto difficile per noi vederci negli ultimi mesi e la band ha un tour mondiale in partenza l’anno prossimo il che avrebbe reso le cose ancora più difficili.- continuò a parlare,mentre i suoi occhi si riempivano ancora di lacrime trattenute.
Alexis non ce la fece a vederlo ancora in quello stato,quindi lo abbracciò,poggiando la testa sulla sua spalla.
Quel gesto fece scattare qualcosa in Liam che riprese a piangere,ma silenziosamente.
Alexis non sapeva cosa stesse provando in quel momento,ma poteva immedesimarsi nei suoi panni.
Non doveva essere facile riprendersi dopo che la persona che ami ti aveva lasciato.
Ci doveva per forza essere qualcosa da fare per loro.
-Come vi siete conosciuti?- chiese Alexis,a bassa voce,come se non volesse urtarlo.
Liam sospirò,poi si allontanò da lei per poterla guardare in faccia e parlarle.
-Quando io mi sono messo con Danielle  è stato Harry a farci incontrare. Harry è l’uomo degli incontri. E’ come Hitch, può farlo per tutti gli altri ma non per se stesso.- iniziò a spiegare il ragazzo,guardando Alexis negli occhi.
-Io e Danielle cisiamo incontrati sul palco di X-Factor e per me è stato amore a prima vista.- disse,mentre un sorriso timido si disegnava sul suo volto e le guance si tingevano di rosa.
Alexis avrebbe tanto voluto che un ragazzo parlasse di lei come Liam parlava di Danielle.
-Danielle invece aveva paura che la storia con un ragazzo più giovane non potesse funzionare, invece siamo stati insieme due anni.  Purtroppo però gli  impegni di lavoro e le minacce hanno indebolito il nostro rapporto…- concluse,diventando di colpo cupo e triste.
Alexis lo fissò,mentre il suo viso diventava malinconico al ricordo della sua ormai ex ragazza.
Non poteva credere davvero che un ragazzo potesse rendersi tanto debole per amore,eppure in quel momento Liam gli appariva proprio così: debole e spento.
Gli venne d’istinto carezzargli una guancia asciugandogli le lacrime,mentre lui faceva di tutto per non crollare.
-Solo pochi giorni fa le avevo detto che poteva essere quella giusta, poi ieri Danielle ha lasciato l’appartamento di Londra in cui vivevamo insieme da pochi mesi,lasciandomi solo.- continuò a raccontare,mentre si faceva forza da solo.
Alexis non sapeva cosa dire,cosa fare…
Non era brava in quel genere di cose,lei non s’innamorava mai e mai nessuno le chiedeva consigli.
Quella era una situazione nuova anche per lei,e non le dispiaceva affatto essere per una volta la spalla su cui qualcuno poteva piangere e sfogarsi.
-Credi che ci sia ancora una possibilità per noi due?- le chiese Liam,dolcemente.
In quel momento apparì come un cucciolo in cerca di affetto agli occhi di Alexis.
I suoi occhi non facevano altro che sprigionare amore e sofferenza,mentre il suo viso stanco non si arrendeva.
-Tu la ami?- gli chiese la mora,sapendo gia la risposta che non tardò ad arrivare.
-Certo che la amo.- rispose Liam,annuendo,come se quel gesto avesse reso più vera la sua costatazione.
Alexis lo abbracciò ancora una volta,stringendolo però più forte a se.
Lo avevano sempre considerato il più maturo,il più forte,ma Liam in realtà era quello più desideroso di amore.
-Allora andrà tutto bene.- gli sussurrò lei all’orecchio per poi baciargli una guancia..
Lui,a quelle parole,la strinse a se,affondando il viso nell’incavo del suo collo.
-Grazie.- sussurrò,e Alexis si sentì felice nell’udire quella parola.
Per una volta era lei che aiutava qualcuno che stava male.
Si allontanò dall’abbraccio e sorrise al ragazzo che ricambiò prontamente,poi gli stampò un altro bacio sulla guancia e si alzò,dirigendosi verso la sua camera.
I conati di vomito stavano tornando,come anche il mal di testa.
Ma prima di uscire dalla palestra la voce di Liam la raggiunse,facendola fermare.
-Lei è stata il primo vero amore della mia vita.-
 
 
 
 
 

Salve ragazzi,
finalmente sono tornata,contenti?
E non è tutto.
Sono più combattiva che mai.
Non credete che la mia assenza abbia placato la mia vendetta perché non è affatto così.
Anzi,sono stata assente per così tanto tempo per plasmare meglio il mio piano.
Non temete,ci saranno presto delle novità anche per voi.
You don’t know you love me.
xoxo GossipOneD



 



  
















 

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LOOK AT ME!
Ciao a tutti :)
Scusate se aggiorno solo ora ma quest'ultimo mese è stato leggermente faticoso (spero possiate capirmi)

Anyway....chi di voi è andato al concerto?
Io si,e non mi sono ancora ripresa.....piango quasi ogni giorno.
Ma poi penso a chi non ha avuto la fortuna di andarci e mi do della stupida mettendomi nei loro panni.
E vabbè,cosa ci volete fare....
Intanto scusate per il ritardo e per il capitolo leggermente corto,prometto che appena finisce la scuola mi impegnerò di più.
Inoltre la storia è quasi finita,ci manca poco ;)

Se volete questi sono i miei siti dove potrete trovarmi,ricambio e seguo tutti :)
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Un bacio a tutti voi che mi seguite.
xoxo GossipOneD

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Capitolo 20
*** Chess-dreams ***



 

 

 




Quel 3 dicembre si avvicinava e lo stress iniziava a farsi sentire,anche per un ragazzo tanto riservato ed introverso come Zayn.
Era eccitatissimo tanto che non poteva ancora crederci che proprio lui sarebbe salito sul palco del Madison Square Garden e avrebbe cantato davanti a milioni di persone.
Se pensava che cantare alle Olimpiadi fosse favoloso,quello risultava ai suoi occhi ancora più grande e meraviglioso.
Non era ancora preparato per una cosa simile,ma sapeva,in cuor suo,che ne sarebbe uscito ancora più forte e vittorioso.
Tutto sembrava andare per il meglio nelle ultime settimane,apparte il fatto che il suo migliore amico,Liam,non era proprio dell’umore adatto e toccava a lui tirarlo su.
Non che fosse proprio un obbligo,ma si sentiva in dovere di aiutare il suo amico poiché lui c’era sempre stato quando ne aveva bisogno,e vederlo in quello stato non era molto bello neanche per Zayn.
Ormai Liam non faceva altro che registrare i pezzi del nuovo album,cercare di scrivere i testi delle canzoni e dedicarsi alla beneficenza,tutto pur di non pensare a Danielle.
Da quando si erano lasciati non faceva altro che sovraccaricarsi di lavoro così da non avere mai un minuto libero per pensare a lei,ma era la notte la parte della giornata che più odiava Liam: durante la notte niente e nessuno poteva evitare che lui sognasse la sua Danielle e piangesse in silenzio.
E questo a Zayn dispiaceva molto,avrebbe preferito di gran lunga soffrire lui che veder soffrire uno dei suoi migliori amici.
Inoltre c’era il problema di Perrie…
Da quando faceva di tutto per ignorarla le directioners avevano notato il distacco tra i due,dubitando della veridicità della loro storia,e questo di certo non era una gran cosa per i manager che avevano ordinato ai due ragazzi di passare più tempo insieme e di farsi scattare più foto possibili.
Zayn non l’aveva presa molto bene questa notizia poiché lui voleva mantenere le distanze da quella ragazza; Perrie intanto sembrava aver capito che il ragazzo volesse ignorarla quindi non faceva altro che il suo lavoro e il moro,per questo,era rincuorato.
Almeno non avrebbe dovuto averla sempre davanti e rifiutarla ogni volta in malo modo.
Poi c’era Alexis…
Eh,si…proprio Alexis.
Zayn non si arrendeva,faceva di tutto pur di riuscire a sollevarla su di morale e a farla uscire dalla sua camera di albergo,e sembrava che i suoi buoni propositi stessero portando a qualcosa.
Alexis ricominciava ad uscire,riprendendo in mano le redini del suo lavoro e della sua vita,e stava iniziando a fidarsi di Zayn,anche se piano piano.
Se questo da una parte rendeva Zayn felice,dall’altra faceva rodere il fegato ad Harry,che si sentiva come emarginato dalla vita della ragazza,come messo da parte.
Ma nonostante ciò Harry voleva molto bene ad Alexis e non aveva il coraggio di lasciarla sola,come lei non trovava il coraggio di separarsene.
Anche se pensava di star iniziando a provare qualcosa per Zayn,voleva molto bene ad Harry e ferirlo sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe voluto fare,ma in quel modo feriva Zayn.
Ma il moro era forte,aveva deciso di aspettare,anche tutta la vita se necessario,ma alla fine avrebbe raggiunto il cuore di ghiaccio di Alexis,sciogliendolo e dandogli amore.
Ne era più che sicuro.
Infine c’era un ultimo problema,o meglio,una nuova minaccia.
Negli ultimi giorni nel fandom si sentiva parlare molto spesso di un certo “Mister X”,qualcuno che si divertiva a spifferare cose infondate e a creare caos tra le directioners.
I ragazzi e i manager sapevano di tutto questo,ma non ne facevano parola per non allarmare ancora di più le fans.
Insomma,la loro non era proprio una vita monotona e noiosa,e Zayn ancora non sapeva che avrebbe fatto i conti con la nuova minaccia molto presto….

 
Rientrò in camera dopo un’intensa giornata di lavoro passata tra interviste,registrazioni e autografi.
Si sentiva stremato e c’erano alcuni giorni in cui aveva pensato di mollare tutto e andare via,ma aveva resistito.
Quell’oggi aveva ricevuto anche una telefonata inaspettata da Alexis,che lo informava dell’uscita del suo nuovo album.
Gia udire la voce della mora era una grande gioia per il ragazzo,poi quella notizia lo aveva rallegrato ancora di più,come se fosse stato lui a dover creare quel nuovo album.
La verità era che Zayn aveva imparato ad essere felice quando anche la mora lo era,a gioire dei suoi successi e a calmarla nei suoi momenti di crisi.
Ormai non faceva altro che pensare a lei e iniziava a chiedersi se stesse cominciando a provare qualcosa di più profondo per lei.
Forse si…forse no…..chi poteva saperlo?
Sapeva solo che starle accanto e sapere di essere il motivo del suo sorriso lo faceva sentire tremendamente bene e leggero.
Sorrise al solo pensiero della mora,ma una luce lampeggiante lo distrasse,facendolo alzare da sopra al letto su cui era disteso.
Il suo computer era acceso stranamente e la luce lampeggiante indicava l’arrivo di un nuovo messaggio.
Zayn corrugò la fronte,stupito e leggermente confuso.
Era sicuro di aver spento il computer prima di uscire dalla camera,come era possibile che fosse acceso?
Si guardò intorno nella camera,guardando in ogni singolo angolo per paura che qualcuno fosse entrato e avesse usufruito del suo computer.
Ma lui era completamente solo in camera.
Scrollò le spalle,confuso,poi decise di andare a leggere il messaggio ricevuto.
Sbloccò lo schermo del computer e si aprì la schermata di Omegle.
Omegle? Lui non aveva mai usato Omegle.
Ancora più confuso lesse il messaggio,non riuscendo però a capire chi fosse poiché il mittente era sempre uno sconosciuto.

Stranger: Ciao,Zayn.

Come faceva a sapere il suo nome?
Cosa voleva da lui?
Ma soprattutto,chi era?

You: Chi sei?

 
Chiese subito il moro,sperando che lo sconosciuto gli dicesse chi fosse e cosa voleva da lui,ma così non fu.
 

Stranger: Chi credi che io sia?

Zayn aggrottò le sopracciglia,ancora più confuso.
Era forse un indovinello?

You: GossipOneD?

Chiese subito,pensando alla persona più ovvia.

Stranger: No

Il modo in cui rispondeva,diretto e distaccato,iniziava a infastidire il moro,ma nello stesso momento lo intimoriva.
Chi altro poteva essere se non GossipOneD?
Forse…

You: Mister X?

Chiese,deglutendo in attesa della risposta che non tardò ad arrivare.

Stranger: Perspicace

Zayn deglutì nuovamente.
In quel momento tutta l’ansia e la preoccupazione che assaliva le loro fans stava assalendo lui.
Mister X lo aveva cercato,e voleva parlare con lui.

You: Cosa vuoi da me?

Il fiato gli si mozzò in gola,tanto che dovette bere un sorso d’acqua o non avrebbe retto la pressione.

 Stranger: Stai attento. La tempesta. 7 giorni.

Zayn lesse e rilesse più e più volte quella frase senza trovarne però un senso.
La tempesta?
Di cosa stava parlando?

You: Cosa vuol dire? Di che tempesta stai parlando?
Stranger: Preparatevi per la tempesta. La tempesta Larry.

La tempesta Larry?
Molto spesso le directioners si divertivano a chiamare Louis ed Harry in quel modo credendo che tra di loro ci fosse una relazione,per questo avevano dovuto assumere Eleanor.
Ma cosa c’entravano i ragazzi con tutto quello?

You: Cosa puoi dirmi? Non capisco….

Mentre aspettava la risposta l’ansia cresceva dentro di lui.
In quel momento si sentì davvero spaventato come mai in vita sua.

Stranger: Bhè,c’entra Harry
Stranger: Liam sta uscendo dalla lotta

Liam?
C’entrava anche Liam?

Liam sta uscendo dalla lotta

Liam era molto debole in quel periodo a causa della rottura con Danielle,forse era per questo che lo considerava fuori dai giochi.
Ma fuori da cosa?                 

You: Puoi dirmi qualcos’altro?
Stranger: Louis è sconvolto
Stranger: Anche Eleanor è coinvolta
Stranger: Hai capito?

Zayn non aveva affatto capito,non sapeva di cosa stessero parlando.
Gli sembrava che stesse sognando,anzi un po’ lo sperava,ma era tutto fottutamente vero.

You: Anche Perrie è coinvolta?

Quella domanda gli ronzava nella testa gia da un po’ e sperava davvero che non fosse coinvolta,o sarebbe crollato ancora di più,sarebbe stato un altro colpo per lui.

Stranger:Perrie non è molto coinvolta,solo all’inizio

Se quella risposta da un lato lo aveva rincuorato dall’altro faceva sorgere in lui altri dubbi.
Inizio? Quale inizio?
Subito pensò ad Alexis,a quello che Perrie e il fratello le avevano fatto passare e pensò che fosse quello l’inizio di cui parlava Mister X,ma non ne era molto sicuro.
Doveva capirne di più.

You: Quando inizierà? E’ gia iniziato?
Stranger: 7 giorni

Zayn subito afferrò il calendario controllando la data e sette giorni dalla data odierna.
3 Dicembre.
Lo spettacolo al Madison Square Garden.

You: Inizierà il 3 di Dicembre,vero?
Stranger: Si

Quella risposta spiazzò Zayn,facendogli passare le mani tra i capelli.
Non sapeva cosa aspettarsi,non sapeva se credere o meno a tutto ciò.
Non sapeva se parlarne ai ragazzi.
Non sapeva cosa fare.

Stranger: Ho solo pochi minuti,poi me ne andrò

Quella frase mandò Zayn nel panico.
No,lui doveva sapere,doveva capire molto di più.

You: No,dimmi dell’altro,ti prego

Sembrava più come una supplica che come una richiesta,ma lui sentiva che doveva sapere.

Stranger: Bhè,molte persone non hanno ancora capito cosa significhi in realtà “tempesta Larry”
You: E cosa significa?

Neanche lui aveva capito in realtà ma voleva capire per venire a capo a quella situazione.
Sentì delle goccioline di sudore scendergli lungo la fronte e se le asciugò con la manica della felpa.
Guardò l’orologio: 23.30.

Stranger: Quando gli uccelli voleranno fuori dalle gabbie,quattro si rialzeranno,uno cadrà.

Zayn rimase pietrificato da quella risposta.

Gli uccelli voleranno fuori dalle gabbie

Forse si riferiva a loro,al fatto che erano come tenuti in gabbia dai manager e non potevano rivelare chi davvero amavano.
Ma Harry e Louis non si amavano,loro si volevano molto bene,si,ma non si amavano.
Però Harry stava con Alexis mentre Zayn con Perrie,ma Zayn non amava Perrie bensì credeva di provare qualcosa di forte per Alexis.
Forse era a quello che si riferiva.
Inoltre Harry aveva dei tatuaggi che simboleggiavano gli uccelli,e tutti sapevano che gli uccelli erano simbolo di libertà.
Ma non era quel dettagli che spaventava Zayn quanto la frase seguente.

Uno cadrà

Chi sarebbe caduto?
E in che modo sarebbe caduto?

You: Chi cadrà?
Stranger: Il ragazzo con gli uccelli

Zayn sentì il cuore cedere di battere.
Harry.
Harry era l’unico di loro che aveva tatuati due uccelli sul petto.

You: Sarà Harry a cadere?
Stranger: Vedrai

Cosa significava?
Perchè non dava delle risposte concrete invece di girarci intorno e di mettere su quegli estenuanti enigmi?
A Zayn pulsava forte la testa,ma a lui non importava.
Doveva arrivare a fondo di quella storia.

You: Qualcuno morirà?
Stranger: No

Zayn tirò un sospiro di sollievo.
Almeno sapeva che nessuno avrebbe rischiato.

You: Puoi dirmi perchè accadrà tutto questo?
Stranger: Le persone. L’amore. L’odio. Le persone amano cose diverse.

Quella risposta,per quanto enigmatica fosse,si ricollegava a Larry.
Ma cosa voleva davvero dire?

You: Tu non puoi fare nulla per aiutarci?
Stranger: No. Voi stessi avete programmato tutto questo. Non io. Io ti sto solo preparando.

Loro avevano programmato tutto….ma tutto cosa?
Forse non si riferiva a loro ma ai manager che avevano creato coperture per racimolare più soldi e arricchirsi.

You: Cosa mi suggerisci?

Zayn aveva davvero bisogno di un suggerimento,di qualcuno così tanto dentro nella faccenda quanto lui che potesse dirgli cosa fare,come comportarsi.

Stranger: La ragazza cadrà. Lo specchio cadrà. Uno cadrà. Quattro si rialzeranno. 3 Dicembre. 0:37 Live While We’re Young. X
*Il partner si è disconnesso*

Quella forse fu la parte della conversazione che più spaventò il moro poiché sapeva che avrebbe dovuto cavarsela da solo,non avrebbe avuto più risposte poiché lo sconosciuto si era disconnesso.
Si prese la testa che sembrava stessa per scoppiare tra le mani,ed iniziò a riformulare ciò che era riuscito a capire.

La ragazza cadrà

A chi si riferiva?
Eleanor?
Probabile,visto che era solo una copertura per far si che le fans sviassero dalla loro supposizione infondata sulla relazione tra Louis ed Harry.
Perrie?
Anche,visto che anche lei era una copertura,ingaggiata solo per pubblicità.
Alexis?
Al solo pensiero che potesse succederle qualcosa Zayn rabbrividì e pensò che fosse meglio concentrarsi su altro.

Lo specchio cadrà

Quella frase forse era quella che lo aveva messo più in difficoltà.
Specchio…a chi poteva riferirsi?
Forse a se stesso visto che lo avevano considerato quello più vanitoso del gruppo e quindi il più legato agli specchi.
Ma questo non aveva nessun nesso logico…
Rileggendo l’ultima frase che Mister X gli aveva lasciato notò un particolare che aveva omesso.

0:37 Live While We're Young

Zayn aprì la loro pagina vevo e cliccò sul video della canzone citata,soffermandosi al minuto 0:37 e quello che notò gli fece bloccare per un attimo il respiro.
Proprio nel momento indicato la telecamera riprende tutti tranne che Zayn….
Che fosse lui quello a cadere?
Riavviò il video e notò che,un nanosecondo prima del minuto 0:37, si vedeva Louis che spingeva Harry.

Uno cadrà

Che si riferisse ad Harry?
A lui?
A chi?
Zayn cominciò a pensare a ciò che poteva accomunare lui ed Harry e quando la trovò si bloccò sulla sedia.
Alexis.

La ragazza cadrà

In quel momento davvero non sapeva cosa pensare,era terrorizzato.
Guardò ancora il messaggio soffermandosi sulla data.

3 Dicembre

Perché proprio il 3?
Pensando bene Zayn arrivò ad una conclusione,cioè che il 3 indicasse il numero di persone coinvolte.
Louis,Harry,Eleanor.
Zayn,Harry,Alexis.
Mentre ci pensava notò che in entrambi I casi c’entrava Harry.

Uno cadrà

Chiuse di scatto il computer,portandosi le mani al viso.
No,non doveva pensare al peggio,sarebbe andato tutto bene.
In quel momento sentiva che nulla avrebbe potuto calmarlo,anche se forse una persona c’era.
Si alzò di scatto dalla sedia con ancora tutti i pensieri che gli frullavano in testa.

La ragazza cadrà

No,lui avrebbe protetto Alexis,non le avrebbe fatto succedere mai nulla.

Lo specchio cadrà

E chi avrebbe protetto lui?
Uscì dalla sua stanza,uscendo in corridoio e solo allora si sentì libero di respirare.

Uno cadrà

Mister X gli aveva assicurato che nessuno sarebbe morto quindi doveva solo capire in che senso quel qualcuno sarebbe caduto.

3 Dicembre

L’unica cosa che gli veniva in mente era il Madison Square Garden.
Sarebbe accaduto tutto li?
Scrollò la testa,massaggiandosi le tempie.
La testa stava per scoppiargli,aveva avuto una giornata piena e stressante e sapere tutte quelle nuove ed intricate notizie non aiutava di certo.
Chiuse gli occhi e quando li riaprì capì che quella notte non sarebbe riuscito a dormire nella sua camera con tutti quei pensieri e la paura che aveva dentro.
Camminò nel corridoio fino ad arrivare davanti alla porta della camera che durante quei giorni aveva frequentato molto.
Prese dalle tasche la chiave d’emergenza che il receptionist gli aveva concesso ed aprì la porta,entrando dentro senza fare il minimo rumore.
Si avvicinò al letto dove la ragazza dormiva e si fermò ad osservarla per un minuto.

La ragazza cadrà

Scacciò quei pensieri dalla testa e si coricò sul letto vicino alla ragazza,stringendola tra le braccia ed annusando il profumo dei suoi capelli.
Quello bastò a farlo rilassare e a non garantirgli gli incubi per tutta la notte.
-Nessuno ti farà del male,io ti proteggerò.- le sussurrò all’orecchio e lei si mosse nel sonno,girandosi dalla sua parte,senza svegliarsi.
Si ritrovarono faccia a faccia e lui ebbe tutto il tempo per osservarla senza essere disturbato.
E’ talmente bella.            Pensò mentre le carezzava piano il viso.
Si avvicinò a questo,sfiorandole con le labbra la fronte e imprimendole un bacio proprio su quel punto.
Poi si rannicchiò vicino a lei,tanto vicino da poter sentire il suo odore e il suo respiro caldo.
E nonostante le premesse,quella notte Zayn dormì beatamente,cullando la ragazza tra le braccia,e senza fare nemmeno un incubo.
Forse lei era il suo scaccia-sogni.
 
 

 


 









  
















 

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Capitolo 21
*** The meeting ***



 

 

 

 

 




Quella giornata non doveva essere una delle migliori a Londra poiché,nonostante avesse ancora gli occhi chiusi,Zayn poteva chiaramente sentire il rumore della pioggia scendere dal cielo e schiantarsi sull’asfalto.
Non aveva affatto voglia di aprire gli occhi ed alzarsi,era troppo faticoso per un dormiglione come lui,ma sapeva che se non lo avesse fatto i ragazzi lo avrebbero dato per disperso.
Aprì piano un occhio,sbadigliando e mettendosi una mano sulla bocca.
Guardandosi intorno notò che quella non era la sua camera d’albergo e che quello non era il suo letto.
Si passò una mano sugli occhi e quando notò che indossava la giacca capì di essere andato a letto ancora vestito.
Forse era troppo stanco per svestirsi e mettere il pigiama,ma perché si ritrovava in un’altra camera?
Si voltò dall’altra parte del letto e notò Alexis,distesa e con gli occhi aperti guardarlo senza emettere alcun minimo suono.
Solo in quel momento si ricordò della sera precedente: Mister X,i messaggi criptati,la sua paura.
Rabbrividì al ricordo decidendo di non pensarci per il momento e tornò a guardare la ragazza davanti a se che l’osservava confusa.
Lo aveva sicuramente preso per pazzo,questo era poco ma sicuro,ma non sembrava essere infastidita dalla sua presenza.
-Ciao..- sussurrò il moro,con la voce ancora impastata dal sonno.
La ragazza gli riservò un timido sorriso,poi si avvicinò a lui,accoccolandosi sul suo petto e tracciando con un dito la forma dei suoi addominali sul tessuto della maglietta.
Il moro si rilassò,poggiando nuovamente la testa sul cuscino e beandosi di quel tocco magico.
-Ti sei lamentato tanto stanotte.- parlò poi Alexis,alzando il viso per poterlo guardare,in attesa di risposte.
Zayn fu preso in contro piede.
Non sapeva se dirglielo o meno,non sapeva se metterla al corrente di quella minaccia o se tenersi tutto per se e aspettare fino a quel 3 di Dicembre.
Alexis inclinò il capo,non avendo ancora ricevuto una risposta alla sua domanda inespressa,poi insinuò una mano tra i capelli del ragazzo,rigirandoseli tra le dita.
Il ciuffo si era abbassato lasciando spazio ad una folta chioma disordinata.
Ad Alexis sembravano piacere i suoi capelli così selvaggi,visto che ci stava giocando da un bel po’ e qualche volta li tirava all’indietro,per lasciar libero il viso di Zayn.
In quegli attimi rimasero in silenzio,a contemplare l’uno gli occhi dell’altra e a parlare in silenzio.
Non avevano bisogno d’altro,solo di silenzio.
-Come mai sei venuto da me stanotte?- chiese poi la mora,curiosa più che mai di conoscere la risposta.
Zayn sospirò,poi prese una ciocca di capelli caduta sul viso di Alexis sistemandogliela dietro l’orecchio,senza darle una risposta.
Si avvicinò al suo viso e le diede un bacio sulla fronte,rimanendo in quella posizione più a lungo del necessario.
Si avvicinò poi al suo orecchio,lasciandole un bacio sul lobo e sussurrandole queste parole.
-Nessuno ti farà del male.-
Quando si allontanò dal suo viso vide il volto della mora dipingersi con un’espressione confusa che subito si tramutò in una divertita.
Abbozzò una risatina,poi carezzò dolcemente la guancia del moro.
Le piaceva carezzare le sue guance poiché poteva sentire la ruvidità della barba sotto il suo tocco.
-Sicuro di stare bene?- chiese ancora divertita,coinvolgendo anche Zayn.
L’attirò a se,stringendola tra le braccia e lasciandole un bacio tra i capelli.
Non aveva mai visto il lato giocoso di Alexis,d’altronde credeva che fosse la faccia della ragazza che più gli piaceva.
Lei gli sorrise un’ultima volta,poi gli diede un bacio sulla guancia e si alzò dal letto,scoprendo le gambe nude.
Indossava una camicia da notte leggermente corta e che faceva intravedere il colore dell’intimo.
Lei non provò alcun imbarazzo a farsi vedere in pigiama e senza trucco dal moro,mentre lui non pensava nemmeno ad altro se non alla bellezza della ragazza in quel momento.
-Sai,forse sei il mio angelo custode.- sussurrò lei,mentre frugava nei cassetti in cerca di qualcosa da indossare.
Quella frase lasciò interdetto Zayn che non ne aveva compreso il concetto.
La mora si voltò e legò i capelli in una coda alta,mentre non distoglieva lo sguardo dagli occhi di Zayn.
-Stanotte non ho avuto incubi con te accanto.- spiegò poi,arrossendo leggermente.
Zayn non aveva ma visto Alexis arrossire,mai,e pensò che il colore roseo delle sue guance le donasse molto.
Sorrise ripensando alle parole della mora.
Era vero,non si era lamentata per tutta la notte come invece capitava spesso.
Forse la sua vicinanza le faceva davvero bene.
-E tu sei il mio.- sussurrò,sorridendo alla ragazza.
Lei rimase un po’ confusa,poi ricambiò il sorriso e si rifugiò in bagno per poter fare una doccia.
Quando Zayn sentì scorrere l’acqua,segno che la ragazza era entrata nella doccia,si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra.
In quei giorni a Londra pioveva sempre e faceva molto freddo,ma nonostante ciò Alexis si ostinava ad indossare una camicia da notte leggera,mettendo a rischio la sua salute.
Sorrise quando si rese conto di star pensando alla mora in senso protettivo,quasi amorevole.

7 giorni

Mentre pensava alla ragazza che in quel momento era sotto la doccia,gli vennero in mente i messaggi della sera precedente.
Alexis forse era in pericolo,come anche gli altri,e lui non sapeva assolutamente cosa fare.
Non avrebbe permesso a niente e nessuno di farle del male,ma per proteggerla aveva bisogno dell’aiuto di qualcuno.
Qualcuno che sapeva sempre tutto.
Afferrò il cellulare dalla tasca posteriore dei suoi jeans e cercò in rubrica quel numero che aveva spesso pensato di chiamare,ma aveva sempre avuto il timore di farlo.
Si morse il labbro,riflettendo se fosse la cosa migliore da fare,ma anche se non gli sembrava la migliore era l’unica cosa che poteva fare.
 
Da: Zayn Malik
A: GossipOneD
Ho bisogno di parlare con te. Dove possiamo incontrarci?

 
Sospirò dopo aver inviato quel messaggio e si passò le mani sul viso,mentre attendeva la risposta.
Quella situazione lo stava stressando.
Dopo qualche attimo il telefono vibrò,segno dell’arrivo di un messaggio.
Il ragazzo lo aprì subito,impaziente di ricevere qualche riposta concreta.
 
Da: GossipOneD
A: Zayn Malik
Stasera alle 22:00 al Funky Buddha.

 



Era davanti a quel locale con dieci minuti di anticipo.
Le mani sudavano e l’ansia si faceva sentire,ma l’attesa di ricevere finalmente delle risposte era tanta.
Affidò le chiavi della sua auto al parcheggiatore,poi si avviò verso l’interno di quel locale.
Quel locale lo conosceva bene,loro ci andavano molto spesso ed era frequentato da molta gente importante,quindi per Zayn fu un po’ strano leggere che la tanto temuta GossipOneD gli avesse dato appuntamento proprio li.
Entrò e subito riconobbe molte facce.
C’era anche Alan Carr,seduto ad un tavolo circondato da altre persone note,mentre sorseggiava un drink.
Il presentatore si voltò nella sua direzione e appena lo vide gli fece un cenno con la testa che Zayn ricambiò,anche se titubante.
Iniziò a guardarsi intorno nel locale in cerca di qualcuno che avesse potuto avere un viso da GossipOneD.
Questa non gli aveva dato nessuna indicazione o nessun particolare per poterla riconoscere,e questo rendeva tutto molto più complicato.
Guardandosi intorno,però,il suo sguardo si soffermò sulla figura di una ragazza,girata di spalle.
Vista da quella prospettiva gli sembrava molto familiare,anzi pensava anche di conoscerla.
Alexis
Subito gli tornò alla mente l’episodio accaduto nel camerino durante le Olimpiadi e la ragazza che somigliava tremendamente alla mora.
Deglutì poi si avvicinò piano alla ragazza.
Ti prego,fa che non sia lei.       Si ripeteva in mente,mentre si avvicinava sempre di più alla ragazza seduta di spalle.
Quando le fu dietro si fermò,inconsapevole di come comportarsi o cosa fare.
-Ti stavo aspettando.- parlò la ragazza,ancora girata di spalle,mentre sorseggiava un drink.
Dopo aver finito il contenuto del bicchiere si voltò verso il moro,e per fortuna,non era di Alexis quel volto.
Zayn si rilassò,porgendo alla ragazza la mano,che subito strinse.
Non aveva nulla da invidiare ad Alexis,certo.
Aveva i capelli della sua stessa tonalità di colore,ma i lineamenti e il colore degli occhi e della pelle erano completamente diversi da quelli della mora.
La ragazza gli fece cenno di accomodarsi nella sedia vuota accanto a lei e il ragazzo non se lo fece ripetere due volte.
-Posso offrirti qualcosa?- chiese lei,senza distogliere lo sguardo da Zayn.
Sembrava studiare ogni suo minimo movimento,ogni suo dettaglio,persino il movimento repentino dei suoi occhi.
Il ragazzo scosse la testa e lei sorrise,congedando poi con un cenno della mano il cameriere che era andato a prendere le loro ordinazioni.
-Presumo che tu sia GossipOneD?- chiese poi Zayn,fingendo di essere calmo.
La ragazza abbozzò un sorrisetto divertito,scuotendo la testa.
Zayn aggrottò la fronte,confuso.
Se quella non era GossipOneD allora chi era?
-E allora tu chi sei?- chiese,credendo di aver sbagliato persona.
Lei gli sorrise,uno di quei sorrisi di chi la sapeva lunga.
-
Non posso rivelarti la mia identità. Per te sono Agente Z,la socia molto stretta di GossipOneD. Ci siamo gia incontrati in precedenza.- spiegò la ragazza,alludendo all’episodio delle Olimpiadi.
Zayn annuì,ma venne invaso dalla rabbia.
Lui voleva parlare con GossipOneD,non con la sua socia.
Solo lei avrebbe potuto dargli le risposte di cui aveva bisogno.
-Ma io avevo chiesto espressamente di parlare con GossipOneD.- disse nascondendo la rabbia crescente.
-La mia padrona era molto impegnata,doveva sbrigare un affare importante. Ha mandato me ordinandomi di rispondere ad ogni tua domanda. Sono l’unica persona,oltre a lei,ad essere a conoscenza di ciò che succede nei minimi dettagli.-
Quella risposta calmò Zayn che capì che avrebbe lo stesso ottenuto le sue risposte.
Ma comunque era deluso poiché avrebbe tanto voluto sapere chi si celasse dietro la maschera di GossipOneD.
La ragazza gli sorrise,poi allungò la mano sul tavolo per poter prendere uno degli stuzzichini lasciati sul tavolo.
Zayn sospirò,pronto a formulare nella sua mente tante domande,una in fila all’altra.
-Bene- iniziò a parlare,torturandosi le mani –sicuramente sarai a conoscenza di questo Mister X.-
La ragazza abbozzò un altro sorriso,mentre mordeva un pezzo di tramezzino.
Durante quel silenzio che si creò Zayn poté osservare meglio la ragazza di fronte a lui.
Aveva un fisico snello e slanciato,poteva essere una modella o una ballerina.
-Certo. E’ uno dei nostri.- rispose semplicemente la ragazza,alzando lo sguardo verso Zayn.
Questo rimase interdetto.
Uno dei nostri?
Cosa voleva dire?
-Non capisco..- sussurrò poi,evidenziando la sua richiesta di spiegazioni.
La ragazza sorrise soddisfatta,come se si aspettasse quella reazione.
Accavallò le gambe e voltò tutto il suo corpo verso destra,dal lato di Zayn.
-Ci sono quattro Mister X in tutto,ma si nascondono dietro il nome di Mister Y,Mister Z e Mister K. Ecco,io sono Mister Z.- iniziò a spiegare,scrutando bene l’espressione confusa sul viso del moro.
-GossipOneD è il nostro capo e ci ha affidato questa missione: voi. Per questo Mister X si è messo in contatto con te.-
Zayn non capiva dove volesse arrivare,ma gia il fatto di scoprire che Mister X era in stretto accordo con GossipOneD gli stava aprendo tutto un altro mondo.
-Non vogliamo farvi del male,vogliamo solo mettervi in guardia.- finì di spiegare la ragazza,tornando nella sua posizione precedente.
-Metterci in guardia da cosa?- chiese Zayn,sempre più confuso.
Se credeva che avrebbe ricevuto risposte concrete in quel momento si ricredette.
-Dal 3 Dicembre.- rispose semplicemente la ragazza,e il modo in cui lo disse scatenò dei brividi lungo la schiena del moro.
Zayn deglutì,pronto a formulare la prossima domanda.
-Cosa accadrà il 3 Dicembre?-
La ragazza lo guardò,poi si passò i capelli da una spalla all’altra,scoprendo il viso.
Era molto bella,c’era da dirlo.
-Questo mi è stato ordinato di non svelartelo.- rispose.
Zayn rimase deluso da quella risposta e l’ansia tornò a crescere in lui.
Doveva sapere cosa sarebbe accaduto quel 3 Dicembre o non avrebbe retto.
-Sarete anche voi li?- chiese d’istinto,chiedendosi se anche loro avrebbero contribuito,e quando la ragazza annuì,senza proferire parola,Zayn deglutì.
Poi per la mente gli passò una domanda che avrebbe voluto porgerle dall’inizio della loro conversazione.
-Chi sono gli altri?-
La ragazza ci pensò un po’ su,mordendosi il labbro,poi si alzò dalla sedia e si posizionò dietro Zayn.
-Lui- disse indicando Alan Carr che li stava osservando –è Mister Y.-
Zayn deglutì.
In quel momento si spiegò molte cose e il comportamento alquanto strano del presentatore durante lo show.
-E lui- continuò la ragazza,indicando un uomo nascosto nel buio –è Mister K.-
Zayn scrutò attentamente la figura dell’uomo per capire chi fosse,e quando ci riuscì non poté credere ai suoi occhi.
Paul.
Il suo manager gli fece un cenno col capo che lui ricambiò con uno sguardo stupito.
Non poteva crederci.
-Per il momento non posso svelarti l’identità di Mister X,ora lui e GossipOneD staranno parlando del piano da attuare il 3 Dicembre.- disse la ragazza,sorridendo.
Ma Zayn non aveva affatto voglia di sorridere.
-Perché lo fate?- chiese,sperando che almeno quell’informazione potesse dargliela.
-Perché voi ormai avete perso i redini della vostra vita. Siete diventati delle macchine,delle marionette nelle mani della Modest. Man mano state perdendo la passione per il vostro lavoro,l’amicizia che vi lega e la vostra felicità. Noi vogliamo solo aiutarvi a ritrovarvi.- spiegò la ragazza,facendo cenno al cameriere di avvicinarsi e ordinando un altro drink.
-E voi cosa ci guadagnate?- chiese Zayn,non comprendendo il motivo per cui loro stavano facendo tutto quello.
La ragazza ci pensò un pò su,stringendo le labbra tra di loro,poi si decise a parlare.
-Giustizia. La vostra felicità. La vostra libertà.- disse,mentre il cameriere le poggiava davanti il bicchiere con il suo drink.
Ma Zayn non capiva.
Perché a loro stava tanto a cuore la loro felicità?
Perché volevano ridargli la loro libertà?
Non aveva senso….
-Adesso non capirai,ma vedrai che una volta arrivato alla fine di tutto questo,la situazione ti sarà molto più chiara.- disse la ragazza,interpretando il silenzio di Zayn come un’incomprensione per le sue parole.
Zayn era più che confuso,non capiva più niente.
Ed inoltre non aveva ricevuto abbastanza risposte.
Voleva sapere di più.
-E quei messaggi? La ragazza cadrà. Quattro si rialzeranno,uno cadrà. Cosa vogliono dire?- chiese,sull’orlo dell’esasperazione.
La ragazza sorrise,finendo il suo drink e passandosi la lingua sulle labbra.
-Quello tocca a te capirlo.- disse,allontanando il bicchiere ormai vuoto da vicino a lei.
Lui?
Come avrebbe fatto a capirlo se in quel momento aveva una tale confusione in testa?
-Adesso devo andare,Zayn Malik. Ma ci vedremo molto presto- annunciò la ragazza,facendogli l’occhiolino.
Zayn non ebbe nemmeno il tempo di fermarla che tutte le luci del locale si spensero,facendolo cadere nell’oscurità.
Quando si riaccesero la ragazza era sparita,senza lasciare né tracce né un messaggio.
Si guardò intorno notando che anche Alan Carr e Paul erano spariti con lei.
Si appoggiò allo schienale della sedia,con gli occhi spalancati.
Aveva saputo tanto e non aveva saputo niente da quella conversazione.
Aveva solo capito che nulla aveva più un senso.

 
 
Mentre Zayn cercava risposte ai suoi problemi,dall’altra parte della città GossipOneD si recava a congratularsi con Mister X per il lavoro svolto.
Non aveva ancora rivelato alla ragazza chi fosse davvero,ma stava per farlo.
D’altronde Eleanor gli era stata molto d’aiuto in precedenza,quindi coinvolgerla nel piano era il minimo che potesse fare per sdebitarsi.
Attraversò l’entrata del locale e raggiunse il tavolo dove la ragazza stava attendendo.
Le poggiò una mano sulla spalla e quando la ragazza si voltò un sorriso compiaciuto si dipinse sul suo volto.
-Sapevo che eri tu.-

 

 













  



Questa è la socia di GossipOneD,la bella Katerina Graham (Bonnie in The Vampire Diaries)













 

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Capitolo 22
*** Cheating ***



 

 

 






Le giornate erano molto movimentate in quei giorni a causa dei preparativi per lo show che si sarebbe tenuto al Madison Square Garden.
Mancava poco,ormai quel 3 Dicembre era dietro l’angolo.
I ragazzi erano sempre indaffaratissimi,tra prove,sponsorizzazioni per il nuovo album,interviste e photoshoot,tanto da non avere neanche più un po’ di tempo libero.
In quei giorni però Alexis aveva un po’ ripreso in mano la sua vita.
Era riuscita ad uscire e a lavorare al suo nuovo album,visto che si era presa una lunga pausa e doveva rimettersi al lavoro.
Nonostante questo però aveva imparato a vivere con i ragazzi e le piaceva tantissimo.
Non si sarebbe mai immaginata una vita senza di loro.
Aveva imparato a convivere con le bustine di patatine lasciate in giro da Niall,con il suo sorriso gia di prima mattina e anche con i suoi odori poco gradevoli.
Aveva imparato a ridere di cuore alle battute di Louis,a tenere sempre gli occhi aperti in attesa di un suo scherzo.
Aveva imparato a vivere in tranquillità grazie a Liam,ad ascoltarlo e rivelargli ogni cosa in attesa di un consiglio.
Aveva imparato a stare in loro compagnia e a volergli bene,cosa che non avrebbe mai creduto possibile,ma ancora non aveva imparato a prendere una decisione,ad amare e ad essere amata.
Era combattuta,si sentiva come alla fine di una strada dove un incrocio l’attendeva e lei doveva scegliere che strada prendere.
Non le era mai piaciuto scegliere.
Lei voleva sempre entrambe le cose,e se non poteva,vi rinunciava.
Ma Harry e Zayn erano diventati troppo importanti per potervi rinunciare.
 
-Alexis,sei pronta?- le chiese Harry,sbucando in camera proprio mentre la mora raccattava le sue cose per poter uscire.
Si voltò verso il riccio e gli sorrise in segno di conferma,poi lo seguì fuori dalla camera per potersi recare in centro.
I ragazzi avevano stranamente qualche giorno libero e di certo non lo avrebbero sprecato stando seduti sul divano davanti alla play station.
-Gli altri non vengono con noi?- chiese la mora,chiudendo a chiave la sua camera d’albergo.
Harry le strinse la mano e la portò di fianco a se,così da averla vicina.
-Solo Liam viene con noi. Louis e Niall hanno preferito passare del tempo con le loro famiglie,mentre Zayn ha detto che aveva un servizio da fare.- rispose il riccio,spostandole una ciocca di capelli dal viso.
La mora annuì,poi consegnò le chiavi al receptionist e finalmente uscirono dall’albergo dirigendosi verso il parcheggio,dove Liam li aspettava.
-E tu non volevi passare del tempo con la tua famiglia?- chiese ancora lei,curiosa di sapere perché il riccio stesse spendendo il suo tempo con lei e non con i suoi parenti.
-Mia madre e mia sorella sono fuori città per un po’- spiegò il riccio –e poi non abbiamo mai tempo per vederci,volevo passare del tempo anche con te.-
Harry le diede un bacio sulla guancia ed Alexis arrossì,abbassando lo sguardo.
Da quando conosceva i ragazzi era diventata più vulnerabile,più dolce….più umana.
Aveva abbandonato la sua corazza di ghiaccio.
Arrivati al parcheggio entrarono nella macchina di Liam e,dopo averlo salutato,partirono verso il centro della città.
Londra era immensa e per una straniera come Alexis era naturale meravigliarsi per qualsiasi cosa che catturasse la sua attenzione.
La mora necessitava di un vestito per un evento di beneficenza che si sarebbe tenuto pochi giorni dopo lo spettacolo al Madison Square Garden,quindi si recarono subito verso una boutique che vendeva abiti eleganti e sofisticati.
Stranamente riuscirono a camminare tra la gente senza essere fermati da gruppi di fan,e questo sembrò rilassare i tre ragazzi.
-Io vado in quel negozio,voi intanto aspettatemi pure qui.- disse la mora prima di entrare nel negozio e chiudersi la porta alle spalle.
I due ragazzi annuirono,dicendole che la sarebbero andati a prendere dopo una mezz’oretta,poi si avviarono verso il bar per prendere qualcosa da bere.
Alexis intanto girava per quel negozio in cerca di un abito perfetto per l’occasione.
In realtà non ne aveva neanche uno per il Madison Square Garden,quindi doveva tenere gli occhi doppiamente aperti per trovare i due abiti perfetti.
Mentre osservava i vari vestiti,in cerca dei due che più le avrebbero donato,si ritrovò a pensare,come sempre d’altronde.
E come sempre i suoi pensieri ricadevano su un’unica persona: Zayn.
Zayn in quei giorni era molto strano: le era sempre accanto,controllava ogni suo movimento e appena poteva rimaneva anche un po’ con lei a parlare.
Le piaceva la sua compagnia,l’attenzione che aveva nei suoi riguardi,ma il suo comportamento era fin troppo strano.
Dalla sera che l’aveva trovato a dormire in camera sua non le sembrava più lo stesso,le sembrava diverso,come se avesse timore di qualcosa o qualcuno.
Scompariva all’improvviso,le teneva sempre gli occhi addosso e voleva sapere di ogni suo minimo spostamento.
Qualche giorno prima Alexis era uscita a prendere una boccata d’aria senza avvertire il moro,e al ritorno all’albergo l’aveva trovato in ansia e arrabbiato.
L’aveva “sgridata” dicendole che avrebbe dovuto avvisarlo,che era stato in ansia per tutto quel tempo e che non sapere dove fosse lo aveva mandato in agitazione.
Solo dopo che lei gli aveva spiegato di essere andata a fare una passeggiata perché si sentiva sola si era calmato,abbracciandola e chiedendole scusa.
Ma la mora non capiva il motivo del suo comportamento.
Perché era in ansia per lei?
Perché gliene importava tanto?
A nessuno era mai importato di lei,perché invece Zayn voleva proteggerla?
E proteggerla da chi?
-Amore,che ne dici di questo?- sentì una voce molto familiare pronunciare queste parole dai camerini.
Conosceva quella voce,la conosceva molto bene.
A passo lento si avvicinò verso i camerini e quando vide una chioma biondo platino capì di non essersi sbagliata.
Era proprio Perrie.
-Sei stupenda.- rispose una voce maschile alla domanda precedente della bionda,ma quella voce non le sembrava affatto quella di Zayn.
Si affacciò un po’,il necessario per vedere un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi azzurri scrutare attentamente la bionda prima di alzarsi dallo sgabello sul quale era seduto e avvicinarsi a lei.
-Davvero? Bene allora lo compro.- squittì Perrie,alzandosi sulle punte per dare un bacio a fior di labbra al ragazzo.
E Alexis non seppe se andarsene e fare finta di non aver visto niente,oppure andare li e strapparle quei capelli tinti uno ad uno.
Zayn non si meritava una ragazza così,lui era migliore e si meritava il meglio,non una ragazza che lo tradiva con uno qualunque.
Non era cambiata affatto,lo sapeva,e rendersi conto di aver litigato con Zayn per tanto tempo a causa sua la rendeva ancora più furiosa.
Perrie si staccò dal ragazzo,sorridendo,ma quando si voltò nella direzione di Alexis,il sorriso le scomparve dal volto.
Alexis continuava a guardarla,impassibile,con solo un fuoco che le ardeva dentro.
Perrie disse qualcosa al ragazzo,poi si avvicinò alla mora a passo spedito.
-Cosa ci fai tu qui?- ringhiò contro la mora,raggiungendola.
Alexis guardò prima lei schifata,poi il ragazzo che assisteva alla scena alle loro spalle.
-Potrei farti io la stessa domanda.- rispose,ricevendo uno sguardo omicida  dalla bionda.
-Chi è quello? Non mi sembra affatto Zayn. Che c’è? Ti sei gia stancata di lui?- continuò la mora,incrociando le braccia al petto e mandandole uno sguardo di sfida.
Perrie si voltò verso il ragazzo,che le fece un cenno con la testa,poi prese Alexis per il braccio e la portò dietro ad uno scaffale,il più lontano possibile dai camerini e dall’altra gente.
-Stammi bene a sentire tu. Non dirai niente a Zayn,hai capito? Lui mi serve ancora e non sarà di certo una ragazza come te a mandare a rotoli i miei piani.-  ringhiò puntandole il dito contro.
Alexis socchiuse gli occhi,infastidita dalle sue parole,ma non poteva scoppiare.
Se avesse reagito sarebbe stata soltanto al suo gioco,invece lei voleva infastidirla ancora un po’.
-Cosa ti fa credere che terrò la bocca chiusa?- la stuzzicò la mora,mettendo su un ghigno divertito.
Perrie,capendo il giochetto che voleva fare la mora,stette al gioco,incrociando anche lei le braccia al petto.
-Credi davvero che Zayn ti crederà? Pensaci bene,fino ad adesso,non mi sembra che i vostri rapporti siano andati a gonfie vele.- disse la bionda,guardandola con cattiveria.
-Rispondimi,credi che crederà a me,la sua amorevole fidanzata,o a te,la misteriosa ragazza uscita fuori dal nulla e di cui non si sa nulla? Rispondi.- le chiese,mettendo le mani sui fianchi e sorridendo maliziosa.
Alexis non rispose,non era neanche lei sicura della risposta da dare.
-Vedi,non sai dare neanche tu una risposta perché è ovvio che lui crederà a me. Lui mi vede come un angioletto,la ragazza perfetta,mentre tu sei solo una sconosciuta,non vali niente per lui.-
Quelle parole iniziavano a far male ad Alexis,ma lei non lo dava a vedere.
-Credevi davvero che lui provasse qualcosa per te? Povera illusa,lui ama me. Ha occhi solo per me. Se magari ti ha fatto credere il contrario era solo per compassione. Lui ti odia,non sei fatta per lui.-
Alexis irrigidì la mascella,chiudendo a pungo le mani.

-Sei inutile,non vali nulla. Zayn è troppo per te. Fattene una ragione,bambolina.-
Aveva ragione?
Zayn davvero non si meritava una ragazza come lei?
-Mi dispiace,ma questa volta hai perso. La tua maschera da bambina viziata è caduta,ho vinto io. Zayn è nelle mie mani,sono io che lo manovro. Posso fargli credere quello che voglio e lui mi crederà e sai perché? Perché io sono Perrie,non Alexis. Perché lui ama me,non te.- finì,sorridendo maliziosa,per poi girare le spalle e dirigersi di nuovo verso il camerino.
Alexis ancora fremeva,le nocche erano diventate praticamente bianche e gli occhi si stavano riempiendo di lacrime,ma non avrebbe mai permesso a nessuno di umiliarla in tal modo.
Alzò lo sguardo,riprendendo la sua maschera fredda,di ghiaccio.
-Invece tu sei sempre più sicura di te,vero Pezz?- si rivolse alla bionda che,udendo quelle parole si fermò,irrigidendosi.
Si voltò nuovamente verso la mora guardandola confusa,mentre Alexis sorrideva compiaciuta.
Sapeva per quale motivo si era fermata,e sapeva di averla confusa.
-Come fai a sapere il mio soprannome da bambina?- chiese Perrie,voltandosi verso la mora e guardandola con un sopracciglio alzato,in attesa di risposta.
Il sorriso sulle labbra di Alexis si estese ancora di più.
-Forse perché abbiamo vissuto nella stessa casa per qualche anno.- rispose,mantenendo gli occhi fissi sulla bionda.
Perrie all’inizio sembrò non capire,poi divenne ancora più pallida del solito e allargò gli occhi.
Scrutò la mora da testa a piede,mantenendo la sua espressione,come spaventata.
Poi parve riprendere la sua sicurezza di sempre,ed infine parlò.
-Non ci posso credere. La piccola Rachel.- disse,ancora con il sorriso stampato sul volto.
In realtà il vero nome della mora non era Alexandra Richards,ma Rachel Edwards.
Dopo essere scappata di casa aveva deciso che non sarebbe più tornata,che avrebbe dato una svolta alla sua vita.
Ma per dare una svolta alla sua vita doveva anche dimenticarsi di tutto ciò che era stata fino a quel momento,della sua famiglia,i suoi amici,tutto.
E per cambiare aveva dovuto anche cambiare la sua identità.
Ed era per questo che era diventata Alexandra Richards,prendendo il nome di battesimo di sua nonna,l’unica persona che le avesse mai voluto bene.
-Vedo che ti ricordi ancora di me.- la stuzzicò Alexis,andandole di fronte.
-Cosa credi di fare? Racconterai tutto a Zayn,o alla stampa?- la derise Perrie,guardandola superiore.
Alexis sorrise,non un sorriso dolce,come quelli degli ultimi tempi.
Un sorriso cattivo.
-Se ti riferisci a quello che tu e tuo fratello mi avete fatto non preoccuparti. Zayn sa gia tutto.-
Perrie impallidì,perdendo il sorriso ed iniziò a sudare fredda.
Ecco perché Zayn in quell’ultimo periodo non le parlava più,la trattava in modo freddo e cercava sempre di evitarla.
Lui sapeva tutto.
-Se invece ti riferisci alla scena di oggi e al tuo amichetto non temere. Non scenderò così in basso. Sarai tu a dirglielo se vorrai.- disse,per poi passarle accanto.
-Ah- si voltò un’ultima volta verso la bionda,che ancora non aveva spiccicato parola –comunque il vestito è fuori stagione.-
Si voltò ed uscì finalmente dal negozio,respirando l’aria fresca a pieni polmoni.
Non credeva che avrebbe mai più parlato con colei che aveva rovinato la sua vita,causandole solo dolore.
Aveva capito,da quell’incontro,che faceva bene a tenere per se le sue emozioni,a non legarsi a nessuno.
Né ad Harry,né a Zayn.
Loro le avrebbero solo fatto del male e lei avrebbe procurato loro altrettanto dolore.
-Alexis.- qualcuno la chiamò e lei alzò lo sguardo,vedendo Harry correre verso di lei.
-Tutto bene?- le chiese una volta arrivato da lei,vedendola leggermente pallida in viso e turbata.
-Si,ma voglio tornare a casa. Dov’è Liam?- chiese,mentre Harry la guardava dubbioso.
-Sono qui.- annunciò il ragazzo,sbucando alle spalle della mora con un gran sorriso sulle labbra.
-Ero andato a cercare un bagno.- spiegò Liam,e la mora annuì.
Tutti e tre si incamminarono verso la macchina,in silenzio.
Harry si chiedeva cosa fosse successo ad Alexis,perché fosse di così malumore,cosa le avesse fatto.
Ma non sapeva che lei stava ricostruendo le sue pareti di ghiaccio.


 
 
 

Non temere Alexis.
Non sarai tu a dirlo a Zayn,né Perrie,ma io.
Grazie per avermi concesso un altro scoop,te ne sarò infinitamente grata.
Intanto l’atteso giorno si avvicina ed io non vedo l’ora di assistere ai fuochi d’artificio.
E’ solo questione di tempo,poi tutto sarà finito.
You don’t know you love me.
xoxo GossipOneD
 






  
















 

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LOOK AT ME!
Ciao a tutti :)
 
Come va? Finalmente la scuola è finita,fiù.
Siete stati tutti promossi? Io si :D
Allora in questi ultimi capitoli abbiamo capito un pò di cose: c'è Mister X,che in realtà è Eleanor; GossipOneD si è rivelato ad Eleanor; Perrie ha capito chi è Alexis in realtà; Alexis è tornata la vecchia Alexis di sempre.
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Eheheh se volete saperlo vi tocca leggere :)
Comunque qui c'è il trailer della mia FF che vi avevo promesso qualche capitolo fa ma che solo adesso ho avuto modo di pubblicare.
Trailer:  
http://www.youtube.com/watch?v=BnQbg8rbRe4
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xoxo GossipOneD

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Capitolo 23
*** Desire or love? ***



 

 

 

 

 






In quel periodo si sapeva che a Londra pioveva spesso ed era una seccatura tenere costantemente l’ombrello aperto a causa della pioggia.
Ma questo non valeva per Zayn che invece amava la pioggia e amava stare sotto l’ombrello e sentire il rumore che le goccioline di pioggia causavano cadendo sull’ombrello.
Gli piaceva saltare nelle pozzanghere e ridursi ad un ammasso di fango,ma la sua carriera e la sua notorietà non gli permettevano più di fare ciò.
Non si sentiva più libero di fare nulla o di prendere una decisione nella sua vita,neanche di respirare.
Si sentiva costantemente chiuso in una gabbia dalla quale non sarebbe più potuto uscire.
Amava il suo lavoro,era ciò per cui era nato,ma se avesse saputo cosa davvero avrebbe dovuto affrontare e i limiti da rispettare,forse non avrebbe mai accettato quell’incarico.
Quando aveva fatto le audizioni per X Factor vedeva intorno a lui un mondo tutto rosa e fiori,ma alla fine del programma e dopo aver firmato il contratto con la Modest!,quel mondo si era rivelato tutt’altro che rosa e fiori.
Aveva rinunciato a comprare una casa con Liam,con il quale aveva legato tantissimo; aveva acconsentito a vedere la sua famiglia raramente; aveva acconsentito ad avere una ragazza-copertura; aveva acconsentito a farsi togliere dalle mani la sua vita e dopo la sua anima.
Aveva acconsentito a tutto,senza fare nulla,e poi se ne era pentito.

Gli uccelli voleranno fuori dalle gabbie

In quel momento si ritrovò a pensare alle parole di Mister X e credette di aver trovato un tassello del puzzle.
Gli uccelli erano sicuramente loro,perché loro si sentivano come uccelli,desiderosi di volare liberi senza che nessuno li ostacoli, invece erano destinati a vivere confinati in delle gabbie che li teneva lontani dalla libertà.
Mister X aveva ragione,come anche GossipOneD: loro erano diventati delle marionette nelle mani della Modest!,non sapevano muoversi se non gli si dettava loro i movimenti.
In quei giorni aveva anche fatto delle ricerche e aveva scoperto qualcosa sui soci di GossipOneD.
Alan Carr sembrava non c’entrare nulla con tutto quello,e invece Zayn si sbagliava di grosso.
Prima di diventare un conduttore di fama mondiale,Alan Carr lavorava per la Modest!,ma fu licenziato quando si seppe che era gay e si presumeva avesse una relazione con il figlio del capo della Modest! stessa.

Giustizia

Ecco a cosa si riferiva la socia di GossipOneD con giustizia.
Alan Carr voleva giustizia per essere stato trattato in modo così meschino ed essere stato mandato sull’astrico solo per il suo orientamento sessuale.
Sembrava che qualcosa stesse prendendo forma.
Per quanto riguardava Paul,Zayn non vedeva il suo manager da quella sera,ma aveva gia potuto capire cosa c’entrasse con GossipOneD.
Paul era come un fratello maggiore per i ragazzi,un secondo padre.
Lui voleva bene a loro e viceversa,e non avrebbe mai permesso ai suoi ragazzi di perdere quella bella amicizia che li legava,la felicità,la voglia di fare quel lavoro.

La vostra felicità

Ed ecco svelato un altro tassello del puzzle.
Ma ce ne era uno che mandava Zayn in confusione,non sapeva darsi neanche lui una risposta.

La vostra libertà

A chi stava a cuore la loro libertà?
Alla socia di GossipOneD?
Ma lui non la conosceva neanche,non poteva essere.
Doveva essere qualcuno coinvolto in quella situazione quanto loro,uno molto vicino a loro.
E se fosse stata GossipOneD stessa?
 

Mentre ancora pensava,Zayn si rese conto che il suo telefono vibrava,avvertendolo dell’arrivo di un messaggio.
Lo prese dalla tasca e visualizzò il messaggio,aprendo anche l’allegato che conteneva.
 

Da: GossipOneD
A: Zayn Malik
Ciao Zayn,
Ho buone notizie,ma forse non sono tanto buone per te. Si da il caso che stamattina la tua fedele ragazza sia uscita a fare compere…ma in bella compagnia. A meno che tu non abbia rinnovato il tuo look non credo che possa essere tu il ragazzo nella foto. E non credo neanche che il resto del mondo sarà felice di vedere questo messaggio. Bye Bye,ci vediamo il 3 di Dicembre.   xoxo GossipOneD

 


 

 
Zayn lesse il messaggio,senza capire,ma quando vide la foto tutto gli fu più chiaro.
Improvvisamente si sentì ribollire di rabbia,ma non solo per la foto.
Nessuno poteva tradirlo così,come se niente fosse,e farsi vedere davanti a tutti con un altro.
Aveva anche lui una reputazione da mantenere,e di certo quella non era una delle migliori.
Ma non era quello la cosa che più lo faceva imbestialire,ma il fatto di aver sempre difeso Perrie da Alexis inutilmente.
Era sempre andato contro la mora,l’aveva sempre ritenuta una bugiarda,tanto da incolparla di averlo chiuso in un camerino,quando lei in realtà non c’entrava nulla.
Lei era sempre stata leale con lui,mentre lui l’aveva sempre trattava male,e per cosa?
Per essere tradito così,su due piedi,dalla ragazza che pensava di amare.
Lei aveva ragione,Perrie gli aveva fatto il lavaggio del cervello.
Solo in quel momento Zayn si rese conto di non amarla,o almeno non più.
Tutto quello che aveva provato per la bionda era svanito,scacciato via per essere sostituiti con un altro sentimento,più forte e per un’altra persona.
Lasciò cadere l’ombrello per terra ed iniziò a correre,sotto la pioggia,incurante del suo ciuffo afflosciato.
Ma a lui non importava.
Aveva sbagliato per tanto tempo ma era arrivato il momento di rimediare.
Corse,dritto verso l’albergo,senza fermarsi mai.
Aveva incolpato la ragazza di tante cose e le aveva detto troppe cose brutte,ma quella volta le avrebbe detto solo una cosa,ma sapeva che sarebbe stata quella giusta.
Arrivato nella hall dell’albergo si fermò,guardandosi intorno.
Tutti si voltarono a guardarlo,stupiti e curiosi.
In realtà non era in una delle sue mise migliori.
Era interamente bagnato,dalla testa ai piedi, il ciuffo gli ricadeva sulla fronte e aveva il fiatone.
Non si curò nemmeno degli sguardi della gente e subito si recò dal receptionist,per ottenere informazioni.
-Dov’è Alexis?- chiese subito,senza neanche dare al povero ragazzo il tempo di rendersi conto della sua presenza.
Aveva una certa fretta,doveva fare quella cosa subito.
-I-in palestra,signor Malik.- rispose il giovane receptionist,balbettando.
Zayn lo ringraziò,poi corse subito verso gli ascensori,trovandoli entrambi occupati.
-Dannazione.- ringhiò tra i denti,ma decise di lasciar perdere e salire con le scale.
Salì di corsa le scale,inciampando in qualche scalino e spintonando qualcuno che nel frattempo andava dal lato opposto,ma neanche quello lo fermò.
Andava di fretta,doveva sbrigarsi.
Quando arrivò al piano desiderato si fermò a riprendere fiato,ma subito ritornò a correre,verso la palestra.
E fu li che la vide,sul tapis roulant,mentre correva e teneva lo sguardo fisso nel vuoto,come pensierosa.
Si concesse del tempo per prendere fiato e nel frattempo si fermò ad osservarla.
Era bellissima anche mentre faceva attività fisica,il che era una cosa alquanto strana.
Sorrise,poi si decise ad entrare nella palestra e chiudersi la porta alle spalle.
Il rumore del tapis roulant copriva quello dei suoi passi,quindi la mora non si era resa conto della presenza di Zayn nella stanza.
Ma Zayn sapeva che,quando Alexis faceva attività fisica,lo faceva per esprimere della rabbia repressa o perché era nervosa.
Si avvicinò all’attrezzo che stava usando,estraendo la spina dalla presa.
Come previsto il tapis roulant si fermò e la mora non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi o chiedere cosa stese succedendo,che Zayn l’abbracciò da dietro,nascondendo il viso tra i suoi capelli.
Alexis in un primo momento rimase sorpresa,ma poi capì a chi appartenevano quelle braccia e si rilassò.
Zayn intanto iniziò a piangere in silenzio,ma i singhiozzi divennero man mano più forti,tanto che la mora riuscì a sentirlo.
Alexis aggrottò le sopracciglia e sciolse l’abbraccio,per voltarsi verso il moro.
Lui aveva il viso chino,ma la mora glielo alzò,mettendo entrambe le mani ai lati della sua testa,per poterlo vedere meglio.
Lui non provò vergogna a farsi veder piangere dalla mora,e lei pensò che non aveva mai visto un ragazzo piangere così,tantomeno Zayn.
-Cosa succede?- chiese la mora,con un filo di voce.
Voleva essere rassicurante,ma la curiosità di sapere cosa lo avesse reso così non rassicurava neanche lei.
Zayn singhiozzò ancora,poi guardò la mora negli occhi.
Si stava rendendo ridicolo,ma a lui non importava.
-Avevi ragione tu,hai sempre avuto ragione tu.- disse solamente il moro,lasciando titubante la mora.
A cosa si riferisse non lo sapeva.
Ragione?
Ragione per cosa?
Chinò la testa da un lato e Zayn capì subito la sua confusione.
-Con Perrie. Avevi ragione tu. Lei mi stava solo usando ed io ero convinto di amarla ma non è così.- spiegò il moro,tirando su col naso.
Solo a quel punto Alexis capì a cosa si riferisse e dovette ammettere che un po’ ci rimase male.
Zayn stava piangendo per Perrie,solo ed esclusivamente per lei.
Forse non aveva del tutto ragione.
-Mi dispiace così tanto.- disse poi Zayn,cogliendola di sorpresa.
Per cosa si stava scusando?
Aggrottò le sopracciglia,in attesa di una risposta alla sua domanda inespressa,che non tardò ad arrivare.
-Mi dispiace per non averti creduto,per averti offesa e per averti detto tutte quelle cose brutte. Ma voglio che tu sappia che non le ho mai pensate davvero.- spiegò lui,avvicinandosi a lei e prendendole il viso tra le mani.
Alexis non poteva crederci.
Zayn si stava scusando con lei,si era pentito di tutto quello che le aveva fatto e le aveva detto.
Il brutto umore che aveva qualche istante prima scomparve inspiegabilmente lasciando spazio all’incredulità.
Sorrise al moro,senza dire nulla,ma quel sorriso nascondeva tutta la riconoscenza che lei poteva offrirgli.
Zayn le sorrise di rimando,uno dei sorrisi più belli che la mora avesse mai visto.
Erano incredibilmente vicini,troppo avrebbe osato dire prima la mora,ma in quel momento quella vicinanza per lei non era affatto un problema.
Zayn si avvicinò lentamente al viso di lei,guardandola negli occhi per essere sicuro che anche lei lo voleva.
Alexis,dal canto suo,stanca di aspettare,si avvicinò inaspettatamente al viso del moro,annullando le distanze tra di loro e unendo le loro labbra.
Zayn non si era mai sentito più completo grazie solo ad un bacio e lei non si era mai sentita tanto bene.
Zayn passò la lingua sul labbro inferiore della mora,aspettando che lei dischiudesse le labbra,e quando lo fece la sua lingua cercò subito quella del moro.
Alexis non fu sicura di quello che sentì baciando Zayn,ma sapeva che non era una sensazione normale.
Era come se non avesse più voluto staccarsi dalle sue labbra,da lui.
Ma fu proprio lei a interrompere il bacio,ansimando.
Guardò Zayn negli occhi,e quell’oro colato non le era mai sembrato tanto bello.
Riprese a baciarlo,con più foga di prima,mentre il moro la sollevava da terra e la portava lontano da quella palestra.
Nel corridoio sbattè la mora al muro e lei gemette nella sua bocca,provocando solo ancora più desiderio in Zayn.
Il moro si staccò per poterla prendere dalle gambe e sollevarla,e quando lei cinse il suo collo con le braccia,ripresero a baciarsi,ancora e ancora,fino a raggiungere la camera del moro.
Zayn afferrò frettolosamente le chiavi della sua camera e aprì la porta,entrando e chiudendola con un calcio,senza prestargli molta attenzione.
Poggio delicatamente Alexis sul letto,poi si concesse un attimo per osservarla: era bellissima.
Alexis si sentiva leggermente in imbarazzo ad essere scrutata così da Zayn,ma non lo diede a vedere e gli sorrise,carezzandogli un braccio.
Solo quando captò il suo sorriso,il moro capì che stava davvero facendo la cosa giusta e tornò a baciarla,non volendo più staccare quel contatto.
Si sentivano entrambi bene,entrambi erano desiderosi l’uno dell’altra e solo quelle mura sarebbero state testimoni del loro desiderio reciproco.
Che poi era solo desiderio o qualcosa di più?
In quel momento fu Zayn a chiederselo,ma non diede tanto conto a quella domanda.
Alexis,per quella notte,era sua e l’avrebbe posseduta nel miglior modo possibile.
In poco tempo si trovarono entrambi senza vestiti,completamente nudi sotto le coperte,senza neanche rendersene conto.
E fu quando Zayn entrò in lei,unendosi in un solo corpo,sentendo i brividi che le provocava,che diede una risposta alla sua domanda.
-Ti amo Alexis.- le sussurrò all’orecchio,mentre ancora era dentro di lei,poi si distese al suo fianco e la prese tra le braccia,annusando il suo profumo.
Fu in quel momento che si sentì davvero in pace con il mondo,fu in quel momento che si sentì davvero felice.
Ma la stessa cosa non valeva per la mora.
 
 





 


 

 




























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LOOK AT ME!
Ciao a tutti :)
 
Che ne dite del capitolo?
Finalmente si vede una scena  dolce e passionale(?) tra Alexis e Zayn.
Dai,potete dirlo......ASCIAFA'!
Ahahahahahhahaha lol
Per il resto cosa ne dite del capitolo in se?
Non sembra che la storia piaccia molto poichè le recensioni sono molto diminuite,ma so anche che è per colpa mia e per i miei innumerevoli ritardi....
Vabbè,ci vediamo al prossimo capitolo
Aaaah! Prima che mi dimentichi!
Siamo ormai giunti alla fine di questa storia,il prossimo sarà il penultimo capitolo e poi pubblicherò l'epilogo e dovremmo dire ciao anche a questa storia (che tristezza!)

Comunque qui c'è il trailer della mia FF che vi avevo promesso qualche capitolo fa ma che solo adesso ho avuto modo di pubblicare.
Trailer:  
http://www.youtube.com/watch?v=BnQbg8rbRe4
Se volete questi sono i miei siti dove potrete trovarmi,ricambio e seguo tutti :)
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Un bacio a tutti voi che mi seguite.
xoxo GossipOneD

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Capitolo 24
*** Leaving and tears ***



 

 

 

 

 

 






Quel giorno il cielo era ancora più nero del solito,nuvoloni carichi di pioggia non permettevano al sole di filtrare e una forte tempesta incombeva su tutti.
O almeno era così che si sentiva Alexis.
Quella notte non aveva chiuso occhio,troppo impegnata a pensare e ripensare alle parole che Zayn le aveva sussurrato prima di addormentarsi.

Ti amo Alexis

No,era sbagliato,fottutamente sbagliato.
Come aveva potuto innamorarsi di lei?
Lui,che aveva milioni e milioni di ragazze ai piedi,quel ragazzo dalla corazza dura ma dal cuore d’oro,quel ragazzo che aveva saputo ascoltarla,confortarla,a cui doveva la vita,lui l’amava.
Ed era tutto così sbagliato.
Lei non si meritava un ragazzo come Zayn e lui non si meritava di stare al suo fianco.
Lui era troppo per una come lei,una che era scappata dai suoi problemi senza affrontarli,una che era sempre stata considerata uno scarto della società,una a cui non importava dei pensieri o dei sentimenti degli altri perché li avrebbe fatti soffrire lo stesso.
Eppure in quel momento pensava al ragazzo ancora addormentato al suo fianco.
Pensava al fatto che con una ragazza come lei avrebbe solo sofferto,non sarebbe mai stato felice perché lei era una cattiva persona,era sbagliata e sbagliato era l’amore che il moro provava per lei.
Si ritrovò a pensare ad Harry.
Stando al fianco di Zayn stava facendo soffrire lui,colui che c’era sempre quando gli chiedeva aiuto,colui che aveva voluto conoscerla davvero e non solo per il suo aspetto.
Entrambi quei ragazzi erano diventati importanti per lei,ma doveva decidersi.
Harry o Zayn?
Non sapeva darsi una risposta,o forse non voleva darla.
Se avesse scelto Zayn,Harry avrebbe sofferto tantissimo,e la stessa cosa valeva per Zayn se avesse scelto Harry.
La testa le girava,non ce la faceva più.
Si voltò dall’altro lato del letto ritrovandosi faccia a faccia con uno Zayn ancora addormentato.
La bocca era leggermente dischiusa ma incurvata in un mezzo sorriso,il ciuffo gli ricadeva morbido sulla fronte e un braccio era steso su di lei,come a tenerla stretta.
Non poteva farlo soffrire,o se ne sarebbe pentita per sempre.
Quella notte non era stata solo una notte di svago per la mora,no.
Aveva sentito qualcosa che non sentiva da anni,neanche con Harry aveva provato quello che aveva sentito stando con Zayn.
Era forse amore?
Impossibile,lei non poteva amare,usciva da tutti i suoi schemi.
E allora cosa era?
Alexis non era sicura di quella risposta,ma una cosa era certa.
Doveva andarsene,o avrebbe fatto soffrire qualcuno.

 
Si stiracchiò nel letto,portando le braccia in alto e strizzando gli occhi.
Non aveva nessuna voglia di alzarsi,ma doveva andare a lavorare.
Ancora con gli occhi chiusi si coricò su un lato,stendendo il braccio sull’altra parte del letto,sicuro di non essere solo,ma si sorprese quando trovò il letto vuoto.
Si alzò di tutta fretta dal letto,guardandosi intorno,ma quando si rese conto di essere solo nella stanza,si rabbuiò.
Tutte le cose della mora erano sparite,volatilizzate,come lei stessa.
Pensò di aver fatto qualcosa di sbagliato,di averla trattata male,ma gli sembrava di essersi comportato bene ultimamente con lei.
Poi pensò che forse,per non destare sospetti,era tornata nella sua camera durante la prima mattinata,così che nessuno si sarebbe accorto della loro piccola fuga.
Si,doveva essere per forza così.
Visibilmente più calmo si diresse verso la doccia per darsi una sciacquata.
Non avrebbe voluto eliminare i segni della notte precedente dalla sua pelle,il suo profumo,le sue labbra su di lui.
Semplicemente non avrebbe voluto dimenticare quella che per lui era stata la sua notte migliore.
Le aveva rivelato di amarla,ma aveva davvero fatto la cosa giusta?
Dopo averglielo rivelato non aveva nemmeno studiato la sua espressione,troppo fifone,timoroso di essere rifiutato,e si era limitato a stendersi al suo fianco,tenendola tra le sue braccia.
Si,aveva fatto la cosa migliore a dirglielo.
E se lei se ne fosse andata proprio per quello?
Gli sembrava impossibile,eppure qualcosa gli diceva che ci era vicino.
Uscì di tutta fretta dalla doccia,mettendosi un asciugamano in vita e tamponandosi i capelli con un altro.
Scelse dei vestiti a caso,asciugò velocemente i capelli e si sistemò il ciuffo.
Afferrò il suo cellulare e le chiavi della camera,poi uscì,dirigendosi verso la hall dove sapeva che lo aspettavano giornalmente i ragazzi.
Arrivato alla hall,però,non trovò i ragazzi come al solito e questo fu piuttosto strano per lui.
Scrollò le spalle e si diresse verso il ristorante dove servivano la colazione,sicuro di trovare li almeno Niall e Louis.
Infatti i due erano seduti al loro solito tavolo e stavano mangiando un cornetto,tra una chiacchiera e un’altra.
-Hey,perché non mi avete aspettato?- domandò Zayn agli amici,avvicinandosi al tavolo.
Loro si voltarono verso di lui,smettendo di parlare.
-Oh,scusa. Ci siamo dimenticati.- rispose Niall,schiaffandosi una mano sulla fronte.
Il moro rimase alquanto confuso da quella risposta: si incontravano nella hall da quando alloggiavano in quell’albergo e fino ad allora non si erano mai dimenticati di aspettarlo.
Forse erano solo tutti un po’ stressati.
Scrollò le spalle e sorrise agli amici che ricambiarono e lo invitarono a sedersi con loro.
-Oh no,devo parlare con Alexis. Sapete dove è?- chiese,impaziente di parlare con la mora.
I due ragazzi si scambiarono una veloce occhiata,alquanto strana.
Zayn aggrottò le sopracciglia,chiedendosi cosa avessero i suoi amici.
-Stava parlando con Harry l’ultima volta che l’abbiamo vista. Erano in giardino.- rispose Niall,precedendo Louis.
Zayn annuì,ancora non troppo convinto,poi ,dopo aver salutato gli amici, si diresse verso il giardino dell’albergo,sul quale affacciavano tutte le loro camere.
Arrivato in giardino subito riconobbe la chioma riccia di Harry e di fronte a lui Alexis,che sembrava alquanto tesa.
Quando la mora lo vide,spalancò gli occhi,come se fosse stata colta in fragrante.
In quel momento Zayn si chiese perché fossero tutti così strani.
Harry,notando che la mora guardava dietro le sue spalle,si voltò e quando incontrò lo sguardo di Zayn la sua espressione divenne più cupa e serrò la mascella.
Zayn,non potendo e non volendo tirarsi indietro,si avvicinò ai due,sostenendo lo sguardo di Harry.
-Buon giorno.- li salutò,ma ricevette in risposta solo un cenno da parte del riccio.
Continuava a fissare Alexis,in attesa di una sua mossa o di una sua parola,e questo infastidiva molto Harry.
-Ti dispiace? Stavamo parlando.- irruppe Harry,distraendo Zayn.
Ormai tra di loro non scorreva più buon sangue,e il fatto che la loro amicizia forse non sarebbe più tornata come prima intristiva Zayn.
Il moro si voltò verso il riccio,subendo l’occhiata omicida che lui gli lanciò.
-In effetti si,mi dispiace. Dovrei parlare con lei.- rispose spavaldo,causando ancora di più ira nel riccio.
Harry strinse i pugni e non seppe neanche chi gli diede tutto quell’autocontrollo.
-C’ero prima io.- ribatté il riccio,a denti stretti.
Zayn allora guardò verso la mora,che non gli aveva rivolto nemmeno una parola,e si sorprese a vederla con il capo chino.
-Devo parlarle di una cosa importante.- cercò di essere il più convincente possibile il moro,ma Harry non si lasciava incantare.
-Anche quello che le stavo dicendo io era importante.- urlò Harry,avvicinandosi pericolosamente al moro.
-Basta!- urlò la mora,alle spalle dei due ragazzi.
Entrambi si voltarono,sorpresi.
Alexis non era affatto un tipo che perdeva le staffe e alzava la voce.
Aveva il viso paonazzo e gli occhi ardevano,non sembrava nemmeno lei.
Lanciò un’occhiataccia ad entrambi,per poi guardarsi intorno,notando che tutte le persone presenti avevano gli occhi puntati su di loro.
Deglutì,calmandosi visibilmente,poi si rivolse di nuovo ai ragazzi.
-Harry,aspettami pure dentro,ti raggiungo subito.- disse poi,guardando il riccio con uno sguardo che non ammetteva repliche.
Harry la guardò,confuso e meravigliato,poi senza dire nulla e dopo aver lanciato un’occhiata fugace a Zayn,rientrò dentro,sbattendosi la porta alle spalle.
Zayn aspettò che Harry chiudesse la porta prima di avvicinarsi ad Alexis e tentare di baciarla,invano.
La mora si spostò,con uno scatto veloce,e quasi lo uccise con lo sguardo.
Zayn aggrottò le sopracciglia,confuso,ma poi si diede dello stupido da solo.
Certo che non potevano baciarsi,erano in un luogo pubblico,la notizia avrebbe fatto il giro del web in pochi secondi.
Si ricompose,guardandosi intorno per accettarsi che nessuno avesse assistito al suo gesto tanto impulsivo quanto sciocco.
Tutto filava liscio.
-Scusami..- sussurrò alla mora,riferendosi a quel gesto.
La mora non rispose,abbassò solo lo sguardo e chiuse gli occhi.
Sembrava stesse pensando,eppure sul suo volto c’era dipinta una smorfia di dolore.
-Va tutto bene?- le chiese Zayn,allungando una mano verso il suo viso per poterlo alzare,ma lei si scostò nuovamente.
Spalancò gli occhi e lo investì con il loro azzurro ghiaccio,così freddo.
-No.- rispose secca,lasciando il moro interdetto.
Cosa c’era che non andava?
-Cosa hai?- le chiese Zayn,confuso.
La mora non accennò a muoversi,né a parlare.
Zayn si sentiva nervoso,una brutta sensazione gli stava attanagliando lo stomaco.
-Quello che è successo stanotte è stato uno sbaglio,un terribile sbaglio.- sputò fuori la mora,senza un minimo di tatto,senza sentimento.
Ma furono quelle parole che uccisero Zayn,peggio del suo sguardo freddo.
Sbaglio.
Era questo quello che lei riteneva l’amore?
Uno sbaglio?
-Sbaglio? Io non credo sia stato uno sbaglio. Ti ho dato tutto me stesso,mi sono concesso a te,ti ho amata. Non puoi davvero considerare tutto questo uno sbaglio.-
Zayn quasi la stava implorando di non considerare uno sbaglio quella notte,o avrebbe significato che considerava anche il suo amore per lei uno sbaglio.
Alexis non parve essere nemmeno minimamente toccata da quelle parole,anzi,sembrava che le scorressero addosso come acqua.
E Zayn non seppe se scoppiare a piangere o pregarla in ginocchio.
In entrambi i modi si sarebbe solo umiliato.
-Ti prego..- sussurrò,con le lacrime agli occhi.
Cercò di avvicinarsi a lei e abbracciarla,ma la mora fece un passo indietro,continuando ad allontanarsi.
No,non allontanarti da me.
-Non posso Zayn. Farei soffrire sia te sia Harry,e non posso permettermelo.-
Solo in quelle parole Zayn colse un minimo di umanità,un luccichio caldo in quello sguardo freddo.
Farli soffrire.
Lei lo stava uccidendo ma non se ne rendeva conto.
-Farci soffrire? E come?- chiese,quasi sul punto di piangere.
Non poteva permettersi di perderla,no.
-Non capisci? Se scelgo te Harry soffrirà,e vale lo stesso per te se scegliessi Harry. Non posso farvi soffrire ancora,me ne pentirei eternamente.- spiegò la mora,e a Zayn parve che la sua voce si fosse inclinata leggermente,come se si stesse trattenendo dal piangere.
Si,uno di loro avrebbe sofferto,ma avrebbero sofferto entrambi se le avessero permesso di andare via.
Senza pensare a chi gli stava intorno o alle conseguenze di quel gesto,Zayn la strinse a se,afferrandole la testa e premendo le sue labbra su quelle della mora.
Doveva farle capire quanto fosse importante,quanto ci tenesse.
-Ti amo Alexis.- le disse,e sentirlo ancora una volta fu simile ad una pugnalata per lei.
Si staccò velocemente dal moro,lasciandolo interdetto.
Non poteva,non poteva.
-Alexis..- sussurrò Zayn,sperando di convincerla a rimanere,ma neanche lui ci sperava più ormai.
La mora alzò lo sguardo,incontrando quello del moro,e quando vide il dolore e la tristezza in quell’oro colato,capì di star prendendo la decisione giusta.
-Domani,subito dopo l’esibizione al Madison Square Garden,me ne andrò.- disse,tutto d’un fiato,non dando nemmeno il tempo al moro di metabolizzare quello che aveva detto.
Alexis si voltò e corse all’interno dell’albergo,senza neanche aspettare una risposta da parte del moro.
Ma Zayn in quel momento non voleva darle una risposta,voleva solo che non se ne andasse.
Improvvisamente sentì qualcosa di liquido e caldo scorrergli sulla guancia,e fu più che sicuro che fosse una lacrima.
Si ritrovava di nuovo a piangere per lei.
Si portò le mani al viso,per nascondere le lacrime,ma così facendo non fece altro che scatenare ancora di più i suoi singhiozzi.
Si accasciò a terra,reggendosi sulle ginocchia,e pianse,pianse.
Pianse fino a quando i suoi occhi non gli implorarono di smettere.
Pianse,non rendendosi conto che qualcuno lo stava osservando.





 
E così Alexis vuole partire….interessante.
Vedremo se la penserà ancora così dopo lo spettacolo al Madison Square Garden.
Ormai il giorno è vicino,non dobbiamo più attendere.
Non potete fare più nulla ormai,anzi,una cosa si.
Sedetevi e godetevi lo spettacolo.
You don’t know you love me.
xoxo GossipOneD

 

 




 

 

 




























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LOOK AT ME!
Ciao a tutti :)
 
Allora? Vi piace il capitolo?
Lo so,è un pò noioso e ammetto che non mi fa impazzire ;/
Ma il prossimo sarà molto,ma molto,ma molto,ma molto,ma molto,ma molto movimentato.
Inoltre il prossimo sarà l'ultimo capitolo,quindi devo cercare di stupirvi.
E alla fine scopriremo anche chi è GossipOneD....qualcuno ha qualche idea?
Fatemi sapere nelle vostre recensioni :)

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xoxo GossipOneD

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Capitolo 25
*** Epilogo ***



 

 

 

 

 

 





Era finalmente arrivato il giorno,la verità era vicina.
Quell’attesissimo 3 di Dicembre era finalmente giunto e nessuno sapeva cosa aspettarsi da quella serata.
Tutti ero emozionatissimi e agitatissimi per lo spettacolo che si sarebbe tenuto la sera stessa.
Qualcun’altro non vedeva l’ora di mettere in scena il suo,di spettacolo.
E invece c’era qualcuno che non vedeva l’ora che l’orologio indicasse la mezzanotte,così che tutto sarebbe finito.
Zayn non era affatto emozionato,era terrorizzato.
Non voleva esibirsi,non voleva che quel giorno fosse arrivato tanto velocemente.
Ma arrivato a quel punto non poteva fare più niente.
Dal giorno prima non aveva più visto né aveva parlato con Alexis,e questo lo rendeva ancora meno agitato.
Ma se da un lato sperava con tutto il suo cuore che la mezzanotte arrivasse in fretta,dall’altro sperava che non giungesse mai,poiché avrebbe significato solo una cosa.
Tutto sarebbe finito.
E con tutto intendeva proprio tutto.
Alexis sarebbe partita,le sue valigie erano gia pronte e nascoste sotto il letto.
Era questione di ore,poi sarebbe scomparsa.
Come aveva fatto anni fa,e come avrebbe fatto sempre.
Era troppo codarda per rimanere,aveva troppo timore per continuare.
E mentre uno sperava di poter controllare il tempo,e l’altra di non sentire troppo la nostalgia delle persone che avrebbe lasciato,qualcuno,nell’ombra, teneva il suo conto alla rovescia.
Ci mancava poco,era solo questione di tempo.
 
C’era un via vai di gente in tutto il backstage.
Chi stava per avere una crisi di nervi.
Chi era agitatissimo e saltellava nei camerini.
E poi c’era chi per l’agitazione del momento,rimetteva tutto quello che aveva mangiato per cena.
Per i ragazzi invece non era così.
Loro erano emozionati ed agitati,si,ma non sentivano quell’euforia che li prendeva spesso prima di uno spettacolo importante.
Era come se sentissero che c’era qualcosa che non andava.
Di solito al Madison Square Garden,tempio multiuso di Manhattan, a sbancare erano solamente i grandi nomi in circolazione da anni.
Per questo i ragazzi erano lusingati di esibirsi la quella sera e di aver fatto sold out dei biglietti gia da tempo.
Ma era come se sentissero qualcosa,un brutto presentimento,che attanagliava loro lo stomaco e li costringeva a non esprimere il loro entusiasmo al cento per cento.
Il loro camerino era l’unico angolo silenzioso di quell’immenso backstage.
Zayn ed Harry erano seduti sugli sgabelli,mentre le truccatrici gli rifinivano il trucco.
Niall ripeteva i testi delle canzoni mentre le ascoltava,in caso se le fosse dimenticate.
Liam parlava al telefono con qualcuno,e Louis si divertiva a lanciare una pallina contro il muro.
Mentre,tutti concentrati sul da farsi,rimanevano in silenzio,Paul entrò nel camerino,con un gran sorrisone sul viso.
-Bene ragazzi,ci siamo. Adesso salite su quel palco e spaccate i culi a tutti. Fate sentire a tutti che i One Direction si stanno esibendo.- disse,sprizzando energia da tutti i pori.
Almeno qualcuno era emozionato,e Zayn sapeva che non lo era solo per la loro esibizione,ma per un’altra ancora più grande e spaventosa.
I ragazzi sorrisero a Paul,augurandosi buona fortuna tra di loro,poi uscirono dal camerino e ad attenderli c’era Alexis.
La mora,quando li vide uscire,mise su un sorriso d’incoraggiamento,sviando lo sguardo di Zayn.
Il moro se ne accorse e cercò di avvicinarsi a lei,ma Harry lo precedette,prendendo a braccetto la sua “fidanzata”.
Zayn sospirò e proseguì insieme ai ragazzi.
Tutti erano usciti dal camerino.
O almeno così pensavano.
 
Si stavano dirigendo verso il palco quando s’imbatterono in qualcuno che mai si sarebbero immaginati di vedere li.
Eleanor.
La ragazza si avvicinò a loro,con un sorriso di chi la sapeva lunga,e lanciando un’occhiata furtiva a Zayn.
Il moro,capendo il perché fosse li,deglutì,mantenendo la calma.
-Eleanor,cosa ci fai tu qui?- chiese Niall,aggrottando le sopracciglia.
In effetti era strano.
Nessuno l’aveva invitata,il suo contratto era finito ed era stata liquidata.
Non aveva nessuno motivo per essere li,tranne uno.
E Zayn lo sapeva.
-Sono venuta a darvi un bocca al lupo e ad assistere allo spettacolo.- rispose tranquilla,senza levare quel sorrisetto dal suo viso.
-Oh,grazie. Ci fa piacere che sei venuta a sostenerci.- disse Liam,sorridendo.
Ma Zayn sapeva che la ragazza non si riferiva a quello.
-Oh,ma io non sto parlando della vostra esibizionuccia,ma del vero spettacolo.- rispose,sorridendo maliziosa.
Zayn iniziò a sudare freddo,senza darlo a vedere.
Gli altri aggrottarono le sopracciglia,confusi,non capendo a cosa si riferisse.
-Di cosa stai parlando?- chiese Harry,che forse aveva intuito qualcosa.
Eleanor sorrise,lanciando un altro sguardo a Zayn,che non passò inosservato ad Alexis.
Cosa nascondevano quei due?
-Ma come? Zayn non ve lo ha detto?- chiese,fingendosi stupita,quando sapeva di aver centrato il punto.
Tutti si voltarono confusi verso il moro che non accennava a parlare,si limitava a tenere lo sguardo fisso sui suoi piedi.
-Stasera GossipOneD si rivelerà al mondo intero,con un grande spettacolo. Credetemi,non dovreste perdervelo.- disse la ragazza,guardando con sfida i ragazzi.
Loro però ancora non capivano di cosa stesse parlando e cosa c’entrasse Zayn.
-Ci sarà da divertirsi.- esclamò Eleanor,per poi voltarsi ed andarsene,lasciando tutti nel dubbio.
-Wuao,Louis la tua ex è inquietante.- la buttò li Niall,cercando di far ridere gli altri e di sciogliere la tensione che si era creata,ma fece soltanto rendere conto ai ragazzi della mancanza di qualcuno tra di loro.
-Dov’è Louis?- chiese dopo il biondo,allarmato.
Louis non c’era.
Sembrava essere sparito.
Harry non capiva più niente,sapeva solo che Zayn doveva loro delle spiegazioni.
Si avvicinò a lui,prendendolo dal colletto della camicia.
Era terrorizzato e arrabbiato,in quel momento era un mix micidiale per tutti.
-Che cosa sai?- ringhiò a denti stretti contro il moro,che tentava di liberarsi dalla sua presa.
-Non so nulla,lasciami.- ringhiò Zayn,in risposta,riuscendo a liberarsi.
Harry stava per colpirlo ma Liam lo precedette,fermandolo.
-Adesso basta voi due. Dobbiamo trovare Louis,senza di lui non possiamo esibirci. Poi ne riparleremo.- disse in modo autoritario ai due che non smettevano di fissarsi,disgustati e furiosi.
E fu allora che Alexis si sentì davvero un mostro.
Aveva rovinato una bellissima amicizia,lo sapeva.
-Aiuto!- si sentì qualcuno gridare,e subito i ragazzi riconobbero la voce.
Era Louis.
-Louis,dove sei?- urlò Harry,per farsi sentire dall’amico,ma non ricevette nessuna risposta.
I ragazzi cominciarono a cercarlo dappertutto,setacciando tutto il backstage,ma del loro amico nulla.
L’ora era quasi vicina.
Dovevano esibirsi.
-L’ho trovato.- esclamò Alexis all’improvviso,catturando l’attenzione di tutti.
I ragazzi si precipitarono verso la mora,che cercava di aprire la porta del loro camerino.
-E’ chiusa a chiave dall’interno.- disse,tentando ancora e ancora di aprirla,invano.
E Zayn parve di avere un deja-vù a quella scena.
Era l’identica cosa che era successa a lui alle Olimpiadi.
-Fatemi passare.- sbottò il moro,spostando gli amici e cercando di buttare giu la porta.
Niente,sembrava fatta di cemento.
-Louis!Louis!- urlò sbattendo ripetutamente le mani sulla porta,ma l’amico non rispose.
Fino a quando la serratura scattò e la porta s’aprì,così,all’improvviso.
Zayn deglutì,poi aprì piano la porta e accese la luce dei camerini.
Louis era al centro della stanza,in ginocchio e con gli occhi coperti dalle mani.
Tremava,lo si poteva percepire anche senza toccarlo.
-Louis?- tentò di chiamarlo Harry,avvicinandosi a lui piano.
Il ragazzo,forse riconoscendo la voce dell’amico,alzò lo sguardo.
I suoi occhi erano spalancati,persi.
Era terrorizzato,lo si poteva capire benissimo dallo sguardo.
Harry s’inginocchiò di fronte a lui e lo abbracciò,passandogli una mano sulla schiena.
-Cosa è successo?- chiese Harry,prendendo l’amico dalle spalle e guardandolo in faccia.
Louis sgranò gli occhi,poi spostò lo sguardo alle spalle di Harry.
-E’ stata lei.- disse,puntando con il dito Alexis.
E la scena si ripeteva.
 

-Lei,lei è al servizio di GossipOneD. E’ stata lei.- urlò Zayn,indicandola più e più volte,non smettendo di agitarsi.
Aveva ancora paura,poteva sentire ancora l’ansia dentro di se e quella risata malefica risuonava ancora nelle sue orecchie.

 
-Cosa stai dicendo Louis?- chiese Harry,non capendo.
Non capiva più niente di quella situazione,niente aveva più senso.
Intanto Alexis guardava Louis confusa.
Lei non aveva fatto nulla.
-E’ stata lei. Mi ha rinchiuso qui dentro. Si è messa una maschera e ha usato una voce registrata. Mi ha detto che stanotte ci sarebbe stato lo spettacolo,che gli uccelli sarebbero volati via dalle gabbie e che uno di noi sarebbe caduto.- disse Louis,guardando Harry negli occhi,come a pregarlo di crederlo.
Ma ad Harry tutto quello sembrava una pazzia.
Invece Zayn sapeva che non era una pazzia,sapeva che l’amico non si era inventato quelle cose.
E sapeva anche chi era il vero colpevole.
Si voltò,e alle sue spalle,nell’ombra,vide una figura molto familiare che sorrideva maliziosa.
Mister Z
Deglutì,non sapendo cosa fare.
Si sentiva impotente,così inutile.
-Louis,quella che hai visto non poteva essere Alexis. Lei era fuori con noi.- cercò di farlo ragionare Harry,invano.
-E chi ce lo dice?- buttò all’improvviso fuori Niall.
Tutti si voltarono verso di lui,sconvolti.
-Cosa vuoi dire?- chiese Harry,sperando di non aver capito bene il concetto che l’amico intendeva.
Ma si sbagliava.
-Chi ce lo dice che Louis non stia dicendo la verità. In fondo cosa ne sappiamo di lei. Potrebbe avere una sorella gemella o qualcosa di simile. Potrebbe persino essere lei GossipOneD.- disse il biondo,guardando in cagnesco la mora.
Ed Alexis credette che tutto quello fosse assurdo.
-Cosa stai dicendo Niall? Non ti fidi di lei?- chiese Harry,alzandosi da terra e incenerendo l’amico con lo sguardo.
-Pensaci bene. Anche a Zayn è successa la stessa identica cosa e anche lui ha affermato di aver visto Alexis,ma nessuno gli ha creduto. Non sto dicendo che non mi fido di lei,sto solo dicendo che arrivati a questo punto dobbiamo prendere in considerazione ogni possibilità.- rispose il biondo,senza perdere la calma.
Ma Harry la stava perdendo eccome.
Rise,una risata di nervosismo,una risata quasi terrificante.
-Voi siete pazzi,siete tutti pazzi.- disse indicando i suoi amici.
E se non fosse stato per Liam forse la serata sarebbe finita molto peggio.
-Harry. Niall. Smettetela. Adesso pensiamo a far riprendere Louis e a portar avanti lo spettacolo. Ho gia detto e lo ribadisco,che a tutta questa faccenda pensiamo dopo.- disse Liam,mettendosi tra i due e cercando di calmare la situazione.
E parve riuscirci.
-E’ quello che vuole GossipOneD. Vuole metterci l’uno contro l’altro. Ma noi non staremo al suo gioco.- disse,per poi dirigersi fuori,mentre in quel camerino l’aria era ancora tesa.
E quello era solo l’inizio.
 
Erano riusciti a calmare Louis e si erano ripromessi che ne avrebbero parlato solo dopo l’esibizione e l’after party che si sarebbe tenuto successivamente.
Si preparavano a salire sul palco e ad esibirsi.
Dovevano fare del loro meglio per non mostrarsi tesi e terrorizzati davanti a tutti.
-Harry.- il riccio si sentì chiamare e si voltò.
Alexis era dietro di lui,con il capo chino,e si stava torturando le mani.
Harry non dubitava di lei,sapeva che non poteva essere stata lei.
-Non ti preoccupare,so che non sei stata tu.- le disse il riccio,accarezzandole la guancia e lasciandole un bacio a fior di labbra.
La ragazza sorrise,ancora insicura,poi gli fece i suoi auguri per l’esibizione.
Harry ringraziò la sua “ragazza” e si voltò per entrare finalmente in scena.
Alexis aveva lo stomaco in subbuglio però.
Sentiva la sensazione che non sarebbe andata bene quell’esibizione.
Sentì la schiena bruciare,come se qualcuno la stesse osservando.
Si voltò,ma non c’era nessuno.
Forse era solo scossa,doveva calmarsi.
Tornò a guardare davanti a se,ma la sua attenzione venne catturata da Zayn,un po’ più distante,intento ad infilarsi l’auricolare nelle orecchie.
Quando il moro si voltò verso di lei e i loro sguardi s’incontrarono,Alexis sentì di nuovo quella sensazione dentro,accompagnata però da delle parole.

Ti amo Alexis

Cercò di rimanere calma e mimò un “In bocca al lupo” al moro che rispose solo con un cenno della testa,per poi salire sul palco.
Alexis sospirò.
Cosa si aspettava?
Dopo averlo lasciato così,senza una ragionevole spiegazione,non poteva pretendere che Zayn non ce l’avesse con lei.
Si ricompose e andò a sedersi al suo posto,da cui poteva vedere benissimo i ragazzi esibirsi.
Loro erano gia sul palco e si stavano esibendo con “Up All Night”.
Solo sul palco riuscirono a dimenticare tutte le preoccupazioni e tutto quello che era successo qualche istante prima.
Sembrava che cantando si dimenticassero di ogni cosa,ma non fu così a lungo.
Era arrivata la parte dell’assolo di Harry.
La base continuava ad andare,ma la voce del ragazzo non si sentiva.
Si sentì un tonfo e un rumore stridulo invase tutta l’arena.
Un microfono era caduto.
Nessuno sapeva dire con certezza cosa fosse successo.
Ma Harry non riusciva a muoversi.
Era paralizzato,in quel momento tremava di paura.
Di fronte a lui,a pochi metri di distanza,una ragazza lo stava puntando con una pistola.
La ragazza portava una maschera ed Harry si sentì mancare il fiato quando si rese conto che somigliava tremendamente ad Alexis.
Si voltò nella direzione dove sapeva che la mora era seduta,e li la vide.
Lo guardava,spaventata,mentre intorno a loro tutta la folla urlava per lo spavento e la polizia cercava di correre il più veloce possibile per catturare la ragazza.
Accadde tutto in un millesimo di secondo.
Harry si voltò di nuovo verso la ragazza mascherata,ma non la vide più.
Era scomparsa.
Si sentì subito più leggero,ma la paura e il terrore albergavano ancora dentro di lui.
Si lasciò cadere in ginocchio e scoppiò a piangere,come mai aveva fatto prima.
Aveva visto tutta la sua vita scorrergli davanti agli occhi in pochi secondi.
Credeva che fosse finita per lui,che era arrivata la sua ora.
Ma GossipOneD non aveva programmato di ucciderlo.
Voleva solo metterlo in guardia.
 
Erano tutti riuniti in una sala del backstage che avevano riservato appunto a loro.
Harry era seduto sulla poltrona,lo sguardo perso nel vuoto.
Sembrava paralizzato,senz’anima.
La polizia non aveva trovato nessuna traccia della ragazza mascherata,niente di niente.
I ragazzi cercavano di confortare Harry,di calmarlo ma sapevano che era inutile.
Era stato puntato con una pistola.
Aveva tutte le ragioni per essere traumatizzato.
-Paul,abbiamo delle novità.- esclamò un agente di polizia,entrando all’interno della camera.
La loro body guard si avvicinò all’agente,in attesa di ciò che aveva da dirgli.
-Abbiamo trovato l’arma. Era una pistola giocattolo.- disse,mostrando a tutti i presenti l’arma.
Tutti rimasero sconvolti,tranne Paul ovviamente.
Lui gia sapeva.
-Che cosa?- urlò Louis,incredulo.
Harry non dava segno di vita,eppure aveva sentito ciò che l’agente aveva detto.
Una pistola giocattolo.
Quindi la ragazza non voleva ucciderlo,voleva solo metterlo in guardia.
Ma da cosa?
Sollevò lo sguardo,incontrando quello di Alexis.
E se l’avesse voluta mettere in guardia proprio da lei?
Intanto a Zayn vennero in mente le parole di Mister X.
Aveva promesso che nessuno sarebbe morto e così era stato.
Alzò lo sguardo vero l’orologio: 22:57.
Non era ancora finita.
-Zayn.- il moro si sentì chiamare,ma quando si voltò nell’ombra vide solo una figura che lo incitava ad avvicinarsi.
Anche se timoroso,il moro lo fece,camminando lentamente.
-Alexis.- mentre la mora era intenta a guardare Harry,si sentì chiamare,ma quando si girò non vide nulla,solo un’ombra.
Mise meglio a fuoco la figura che le parve Zayn.
Si voltò verso la direzione dove prima era il moro,ma lui non c’era.
Forse voleva parlarle,e avrebbe fatto meglio a seguirlo.
Ma quell’ombra non era affatto Zayn.
I due ragazzi camminavano in due direzioni differenti,seguendo le ombre che li incitavano ad avvicinarsi.
Non sapevano dove stessero andando,ma ci andavano comunque.
Improvvisamente le ombre scomparvero e i due ragazzi si fermarono,confusi.
Tutte le luci si accesero,ed entrambi si resero conto di essere su un palco,uno di fronte all’altra,e con migliaia di persone che li fissavano curiosi.
Cosa succedeva non lo sapevano neppure loro,ma la risposta alla loro domanda arrivo immediatamente.
Su un pannello,alle loro spalle,comparve una foto.
La loro foto.
Ritraeva loro due,mentre si baciavano.
Entrambi non seppero che dire,ma qualcuno premette play prima di loro.
 

-Noncapisci? Se scelgo te Harry soffrirà,e vale lo stesso per te se scegliessi Harry. Non posso farvi soffrire ancora,me ne pentirei eternamente.-
-Ma io ti amo Alexis.-

 
Le loro voci registrate fecero eco in tutta l’arena,così che tutti potessero sentire.
Anche i ragazzi,ancora nella camera,sentirono quelle voci,e non capendo si precipitarono fuori,Harry compreso.
Alexis e Zayn non capivano nulla,sapevano solo che quello era uno scherzo di GossipOneD,poco ma sicuro.
Si ritrovarono uno di fronte all’altro,a guardarsi,e solo pochi metri li dividevano.
Credettero che fosse l’unica cosa da fare,e la fecero.
Corsero l’uno verso l’altra,per poi incontrarsi a metà strada.
Non avevano bisogno di parole.
Si strinsero tra di loro,facendo incontrare le loro labbra.
Sapevano che non era la cosa migliore da fare,ma era la migliore per loro.
Avevano bisogno di quel bacio per sentire che erano li,insieme ,che potevano farcela contro tutto e tutti.
E a loro non importava dei fischi o delle parole della gente.
Ma per Harry,quel bacio,fu il colpo di grazia.
 
Ancora mano nella mano si diressero verso l’after party,dove tutti gli altri li aspettavano.
L’orologio segnava la mezzanotte,e finalmente Zayn poté tirare un sospiro di sollievo
Dopo il loro bacio,sembrava che tutto fosse tornato come prima,che il piano di GossipOneD si fosse concluso,e infatti così era.
E Zayn era riuscito a rimettere insieme i pezzi del puzzle.

Quando gli uccelli voleranno fuori dalle gabbie,quattro si rialzeranno,uno cadrà.

Gli uccelli,come aveva ben pensato, erano loro,e le gabbie simboleggiavano la Modest!
Era da questa che si sarebbero dovuti  liberare.

Il ragazzo con gli uccelli cadrà

E infatti Harry era caduto,nel senso che era stato messo in guardia per quello che sarebbe successo dopo.
GossipOneD aveva rivelato a tutti che Alexis in realtà non lo amava,e lui era caduto nel saperlo.

La ragazza cadrà

La ragazza,in realtà,non simboleggiava altro che la copertura.
Infatti tutte le coperture erano cadute.
Eleanor,Perrie e infine anche Alexis.

Lo specchio cadrà

Lo specchio simboleggiava il modo in cui la Modest! poneva la realtà agli altri,cioè in modo diverso dalla verità.
E lo specchio non poteva far altro che riflettere le cose così come gli erano poste.
Infatti con specchio GossipOneD e Mister X intendevano tutto l’imbroglio che c’era dietro la Modest!.
E Liam aveva ragione: GossipOneD aveva fatto tutto quello solo per un motivo.
Renderli felici,renderli liberi,dargli di nuovo la voglia di cantare e vivere.
E ci era riuscita.
-Zayn!Alexis!- Liam chiamò i due ragazzi,facendo loro cenno di avvicinarsi.
I due ragazzi sorrisero all’amico,avvicinandosi e prendendo da bere.
Erano proprio tutti li,tranne uno.
-Dov’è Harry?- chiese Alexis.
Niall arrivò proprio in quel momento,bevendo tutto d’un sorso il suo drink.
-Se ne è andato. Sai,dopo la rivelazione di GossipOneD su voi due,era piuttosto distrutto.- rispose il biondo,e Alexis non fece altro che sentirsi ancora di più in colpa.
Zayn se ne accorse e le alzò il viso,sorridendole rincuorante.
Sapevano che Harry non li avrebbe perdonati molto presto,ma se ne sarebbe fatto una ragione.
-Ah,Alexis.- li interruppe Niall,grattandosi la nuca imbarazzato.
La mora si voltò verso di lui,prestandogli ogni minima attenzione.
-Mi dispiace per averti incolpato,prima.- disse,leggermente rosso in viso.
La mora gli sorrise e gli carezzò un braccio,dicendogli che andava tutto bene.
-Ah,c’è qualcuno che vuole parlarti.- le disse Zayn all’orecchio,e la mora rimase un po’ confusa da quella frase.
Zayn le sorrise,poi guardò dietro le sue spalle.
Alexis si voltò,e quasi non scoppiò in lacrime.
-Rachel.- sussurrò sua madre,mettendosi una mano davanti alla bocca per trattenere i singhiozzi.
Alexis non seppe se scappare via o rimanere e ascoltare cosa avevano da dire.
Zayn le strinse le mani,facendole capire che era con lei,che andava tutto bene.
-Mamma,papà.- sussurrò la mora,mentre una lacrima le scendeva lungo il viso.
-Oh,bambina mia.- disse la madre,tentando di abbracciarla,ma lei si tirò indietro,guardandola truce.
La madre rimase confusa da quel gesto,ma poi pensò che fosse del tutto normale.
-Ci dispiace tanto per tutto quello che è successo. Zayn ci ha raccontato tutto. Come ti sei sentita,cosa ti hanno fatto…- le parole le si bloccarono in gola nel vedere la figlia tanto cresciuta e cambiata.
Come avrebbe voluto vederla crescere sotto i suoi occhi.
-Io e tua madre non sappiamo come farci perdonare. Siamo stati dei genitori orribili,lo sappiamo. Ma non sapevamo come comportarci con te.- prese finalmente parola il padre,affiancando la moglie.
-Tu eri la nostra unica figlia,sapevamo che non avremmo potuto averne altri,e non sapevamo cosa fare,come tenerti al sicuro dal mondo esterno,come renderti felice. Abbiamo tentato di non farti crescere viziata,ma abbiamo fallito miseramente come genitori. Credevamo che adottando un altro bambino avremmo salvato il rapporto con nostra figlia,ma non ha fatto altro che peggiorare le cose.-
Alexis tremava mentre sentiva sua madre parlare.
Non sapeva cosa dire,le sembrava tutto una menzogna.
-Non abbiamo mai saputo cosa davvero ti ha fatto scappare da noi,fino a quando Zayn non ci ha raccontato tutto. Li abbiamo denunciati subito,bambina mia. Non ti faranno più del male.-
Li avevano denunciati davvero?
I suoi genitori avevano denunciato coloro che ritenevano dei figli modello per loro?
I loro due angeli?
-Ci dispiace tanto. Sappiamo di averti fatto soffrire tanto ma ricordati che ti vogliamo bene.- disse infine la madre,consentendo ad altre lacrime di scendere dai suoi occhi.
E Alexis non seppe perché lo fece,ma si ritrovò a stringere i suoi genitori,dopo tanto tempo,in un abbraccio.
Finalmente si era sentita dire quello per cui aveva sperato tanto.
Quel tanto atteso “ti vogliamo bene”.

Uscì sulla terrazza della villa dove si teneva la festa,per prendere un po’ di aria fresca e per stare finalmente un po’ sola con il moro.
Quando gli si avvicinò,lui si voltò verso di lei e le sorrise,cingendole le spalle con un braccio.
-Grazie.- sussurrò Alexis,stringendosi a lui.
A Zayn doveva tanto.
Era riuscito ad aiutarla,a confortarla,ad amarla.
E anche se non voleva ammetterlo anche lei lo amava.
Ma non glielo avrebbe ancora detto.
Era troppo presto.
Il ragazzo non rispose,le baciò solo la nuca.
Stavano bene anche in silenzio loro,bastava che stavano insieme.
Entrambi rimasero a fissare la luna piena che illuminava il cielo.
Ripensarono a dove erano arrivati,a tutto quello che avevano passato e a quello che avrebbero ancora passato insieme.
Speravano davvero di rimanere insieme ancora per molto e che quella sensazione meravigliosa non finisse tanto in fretta.
-Allora non sapremo mai chi è GossipOneD?- ruppe il silenzio Zayn,ponendo quella domanda che gli stava offuscando la  mente da un po’ di tempo ormai.
Alexis sospirò.
-Chissà,forse gia la conosciamo ma non lo sappiamo.- rispose,girandosi vero il moro.
Si guardarono per alcuni istanti,poi si avvicinarono sempre di più fino a far combaciare le loro labbra.
Non sapevano chi era GossipOneD,ma la ringraziavano per averli fatti trovare.
 




 
Ed eccoci arrivati alla fine della nostra avventura.
Tutto è filato liscio,secondo i miei piani.
Nessun impiccio,nessuna complicazione.
E fate bene ragazzi a ringraziarmi,perché senza di me sareste persi.
Adesso tutto è al suo posto,tutto è in ordine.
Nessuna copertura,nessun obbligo,niente di niente.
Soltanto voglia di vivere e cantare.
Ed io posso ritenermi soddisfatta del mio operato.
E’ arrivata l’ora di dirci addio però,people.
Ma prima che vi lasci vi svelerò una cosa.
Volete sapere chi sono io?
Bhè











io











sono












Liam.
 







 

 

 

 




























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LOOK AT ME!
Ciao a tutti :)
 
Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia *piange*
Allora,ditemi la verità....chi si aspettava che GossipOneD fosse Liam,eh?
Nessuno? ;)
Bhè,invece è proprio il nostro Liam.
Un pò tutti avevate dato per scontato che GossipOneD fosse una ragazza ed invece è Liam.
SORPRESA!
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto,mi ci sono dedicata tantissimo.
Mi dispiace che questa storia non abbia avuto molte visualizzazioni,ma so che è stata anche colpa mia e dei miei eccessivi ritardi.
Spero comunque che con questa storia sono riuscita a fare breccia nel cuore di qualcuno di voi.
Forse,tra quelle che ho scritto è la mia ff preferita :)

Comunque qui c'è il trailer della mia FF che vi avevo promesso qualche capitolo fa ma che solo adesso ho avuto modo di pubblicare.
Trailer:  
http://www.youtube.com/watch?v=BnQbg8rbRe4
Se volete questi sono i miei siti dove potrete trovarmi,ricambio e seguo tutti :)
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Un bacio a tutti voi che mi avete seguito,a presto :)
xoxo GossipOneD

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