Dear Charlotte,

di Chiass
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


A Giorgy  (_OneDirectionAreMine_), 
Che mi ha supportata tantissimo durante la scrittura di "Il sole esiste per tutti".
Grazie!

 
CAPITOLO 1
"Charlotte Smith"
La ragazza Rigirava tra le mani quel vecchio diario che avevo trovato nello scatolone durante l'ennesimo trasloco. Era troppo curiosa di sapere a chi apparteneva, ma allo stesso tempo si sentiva quasi in colpa a sfogliarlo. I diari segreti sono qualcosa di personale, ma una sbirciatina non avrebbe fatto male a nessuno. Si sdraiò sul letto, invece di continuare a sistemare la mia nuova camera, e aprii il diario. 
"18 agosto 1934
Caro diario, 
Oggi è il mio compleanno, compio diciassette anni, e come regalo mi hanno regalato te, un bellissimo diario segreto. Mi presento: mi chiamo Charlotte Smith abito a Londra con i miei genitori, le mie cinque sorelle e mio fratello. Non siamo una famiglia ricca, anzi.. Facciamo fatica ad arrivare a fine giornata.. A volte non c'è cibo a sufficienza per tutti. Ma io sono felice, mi piace la vita. 
Pomeriggio sono andata nei campi a raccogliere, come il mio solito, il grano. L'ho rivisto.. Ti chiederai chi, beh.. Ho rivisto Arthur, se ne stava vicino al trattore ad osservare il cielo. Arthur ha la mia età, quando eravamo piccoli passavamo tanto tempo insieme, crescendo ci siamo allontanati, anche perchè dopo la morte del padre è stato lui a doversi occupare della famiglia. Anche la sua famiglia è molto numerosa e molto povera, come la mia. Avrei voglia di andargli vicino e stare a parlare con lui per tanto tempo. Mi manca tantissimo. Ora devo andare ad aiutare mamma. 
A presto
Charly"
1934, la ragazza continuava a chiedersi da dove era spuntato quel diario e soprattutto perché era tra le sue cose. Avrebbe voluto staresene lì a leggere ancora di Charlotte, ma iniziò a svuotare gli scatoloni, prima dell'arrivo della sua coinquilina, Jade. 
Emma Summer, il nome della ragazza, capelli biondi e occhi azzurro cielo, era appena giunta al college e lì avrebbe iniziato una nuova vita lontano dalla sua famiglia. 
<<Ciao. Tu devi essere Emma>> disse una ragazza mora con dei ricci stupendi e occhi verdi, subito dopo aver chiuso la porta della piccola stanzetta.
<<si, ciao.. E tu devi essere Jade>> rispose Emma sorridendo.
<<già.. Sono Jade Styles, piacere mio>> 
Nella stanza c'era molto imbarazzo, le due ragazze si guardavano non sapendo come comportarsi e cosa dire.. la mora aprì la valigia e iniziò a togliere le sue cose.
<<ti va di andare a fare un giro?>> propose la bionda, rompendo l'imbarazzo
<<ok, la valigia la disfo dopo..>> sorrise la mora
<<di dove sei?>> Chiese Emma curiosa
<<vengo da Holmes Chapell, ma ormai è da tanto che vivo a Londra, con la mia famiglia e i miei zii, tu?>>
<<Io sono metà italiana, dalla parte di mia mamma, ma ho sempre vissuto qui, a Londra.>> 
Un ragazzo dai capelli castani e occhi azzurri passò correndo superando le ragazze, la mora rise e la bionda la guardò interrogativamente.
<<Quello è Louis Tomlinson, è il miglior amico di mio cugino, lui è già al terzo anno..>> chiarì Jade
Altri tre ragazzi passarono correndo.
<<e quelli sono Zayn Malik, il bel moro, Liam Payne, quello dai capelli color miele, e Niall, il biondino con gli occhi più belli del mondo. Hanno un anno in più di noi.. Sono altri amici di mio cugino.. Non so cosa stanno combinando, ti va di andare a vedere? Così ti presento mio cugino..>> la mora era nervosa, aveva paura di fare una cattiva impressione sulla sua coinquilina. Emma le sorrise e annuì. 
Le due ragazze continuarono a parlare fino a quando raggiunsero il cortile, dove videro un gruppetto di ragazzi intorno ad un cartellone. 
Jade sorrise riconoscendoli, e si avvicinò saltando addosso al ragazzo riccio, che Emma non aveva visto prima. 
<<cugina!>> urlò il riccio e tutti gli altri cinque ragazzi si girarono per vedere cosa stava succedendo.
<<Hazza! Lei è Emma la mia coinquilina..>> esclamò Jade indicando la bionda.
Emma era rimasta affascinata dagli occhi del riccio, erano bellissimi, erano due smeraldi.
<<piacere..>> disse la bionda titubante
Lui le donò un meraviglioso sorriso stringendole la mano. 
<<Loro sono: Lou.....>> Jade interruppe Harry
<<Già presentati io..>> disse la mora e il riccio alzò le spalle.
<<cosa c'è su quel cartello?>> chiese Emma.
<<è un'audizione per partecipare alla gara "sing and dream", c'è ogni anno a scuola..>> disse Liam.
<<E voi pensate di partecipare?>>chiese la bionda
<<Già questa era l'intenzione..>> il ragazzo dai capelli color miele le sorrise.
<<Ci venite a vedere?>> esclamò Louis con una faccia implorante.
<<Certo!>> esclamarono le due ragazze, contente di aver già trovato qualcosa da fare per la serata. 
 
 
Emma era sdraiata sul letto, stava pensando a quel diario, a quella charlotte, che tanto la incuriosiva. Prese il vecchio diario e iniziò a leggere.
"19 agosto 1934
Caro diario, 
Come va? Oggi è stata una giornata impegnativa, come al solito sono andata nei campi a lavorare, e un signore mi ha offerto un impiego solo per oggi. Dovevo scaricare dei grossi scatoloni e aveva bisogno di aiuto. Ero felice, perchè così avrei portato a casa più soldi per la mia famiglia. È stato stancante, gli scatoloni erano troppo grossi per una ragazzina esile come me. La cosa positiva è stato il fatto che anche Arthur era stato chiamato per quel lavoro. È stata la prima volta dopo tanti anni che mi ha salutato. Si, Arthur è un ragazzo speciale, anche se non lo sa riesce a mettermi sempre i ottimo umore. Appena ricevuta la paga, sono corsa a comprare qualcosa da mangiare per la famiglia, e sono riuscita a no spendere tutto il denaro. Si, oggi ho avuto un colpo di fortuna, simbolo che prima o poi questa arriva da tutti. 
Ho tanti sogni, forse troppi. Quello più grosso è riuscire a studiare. Quello che so, come scrivere e leggere è opera di mia mamma, che mi ha insegnato tante cose con molta pazienza. Non devo smettere di sognare, mai. 
Con amore
Charly."
Emma si rigirava tra le mani quel diario, chiedendosi. Che aspetto avesse avuto la dolce Charlotte, immaginava una ragazza sempre sorridente, con una voglia di vivere infinita.  La ragazza decise di iniziarsi a preparare, quella sera ci sarebbe stata la famosa gara di canto, dove quei ragazzi avrebbero partecipato. 
Intanto Jade guardava la sua nuova coinquilina, era strana, l'aveva vista sfogliare quel vecchio libro e sorridere di tanto in tanto. Era strana, ma le sembrava simpatica. Era già un buon inizio. 
 
 
<<Sediamoci qui..>>disse Emma sedendosi su una panchina davanti al palco.
<<mi sembra perfetto.>> La incoraggiò Jade sorridendo.
<<Tu non canti?>> chiese la bionda
<<mmm.. No, lascio questo privilegio a mio cugino e compagnia bella>> sorrise
<<sono bravi?>> Emma era molto curiosa.
<<si, secondo me si.. Dovevi esserci quando si trovavano sotto casa mia a provare..Mi immagino ora in che stato stanno..>>la mora incominciò a ridere seguita a ruota dalla bionda.
<<non sei male.>> eslamò Emma improvvisamente.
<<Neanche te>> disse sorpresa Jade <<Posso sapere però cos'era quel vecchio libro impolverato che leggevi prima?>>
<<ah, è un diario segreto, di una ragazza, Charlotte.. Non so come ho fatto a trovarlo tra le mie cose. È fantastico, te lo farò leggere..>> Emma sorrise, con Jade stava bene, anche se la conosceva da qualche ora. 
<<Ragazzi, iniziamo con questa gara?>> urlò un signore appena salito sul palco. 
Tutti coloro che c'erano nella sala iniziarono ad urlare. 
<<I primi sono dicono di chiamarsi One Direction>> A Jade s'illuminarono gli occhi <<e sono Louis, Harry, Zayn, Niall e Liam. Buona fortuna ragazzi!>>
Emma sorrise a Jade quando sentii i nomi dei cinque ragazzi. La musica iniziò e i ragazzi entrarono sulle note di 'forever young'. 

Let's dance in style, lets dance for a while 
Heaven can wait we're only watching the skies 
Hoping for the best but expecting the worst 
Are you going to drop the bomb or not? 
 
Let us die young or let us live forever 
We don't have the power but we never say never 
Sitting in a sandpit, life is a short trip 
The music's for the sad men 
 
Forever young, i wanna be forever young 
Do you really wanna live forever, forever 
Forever young 
 
Some are like water, some are like the heat 
Some are a melody and some are the beat 
But Sooner or later they all will be gone 
Why don't they stay young 
 
It's so hard to get old without a cause 
I don't want to perish like a fading horse 
Youth is like diamonds in the sun 
And diamonds are forever 
 
Forever young, i wanna be forever young 
Do you really want to live forever, forever or never 
Forever young, i wanna be forever young 
Do you really want to live forever 
Forever, or never 
 
So many adventures couldn't happen today 
So many songs we forgot to play 
So many dreams are swinging out of the blue 
We let them come true 
 
Forever young, i wanna be forever young 
Do you really want to live forever, forever or never 
 
Forever young, i wanna be forever young 
Do you really want to live forever, forever or never 
Forever young, i wanna be forever young 
Do you really wanna live forever, forever or never 
Forever young, i wanna be forever young 
Do you really want to live forever, forever, forever young..
 
Emma e Jade si guardarono e iniziarono a urlare, quei cinque erano veramente bravi. Emma notò Il riccio, Harry, che le stava sorridendo. La bionda pensò che lui aveva il sorriso più bello che avesse mai visto. 
 
                                                                         


                                                     

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Avete presente quando sentite di trovarvi al posto giusto e al momento giusto? Quando tutto pare perfetto, ogni cosa è perfetta e sembra di vivere una specie di sogno? 
Emma si sentiva proprio così in quel college. Erano passate due settimane da quando era arrivata, ma sapeva già di trovarsi nel posto adatto a lei. Aveva instaurato un bellissimo rapporto con la sua coinquilina, Jade. Lei è l'amica che tutte le ragazze sognano di avere: è gentile, dolce, simpatica e riesce sempre a farti sorridere. 
Certo a Emma mancava infinitamente sua mamma, il suo papy e, anche se le costava dirlo, le mancavano i suoi fratelli: Noah di dieci anni e Thomas di vent'anni. 
Era stata lei a scegliere quel college, c'era rimasta affascinata, e per ora non si era pentita. La bionda non vedeva l'ora del coprifuoco, quando, con Jade, leggeva il diario di Charlotte, che ormai era come se la conoscessero da una vita. Charlotte Smith, chissà chi era, chissà dov'era. 
Era rimasta affascinata da quei cinque ragazzi, che nonostante avessero età diverse, provenivano da paesi diversi e che si conoscevano solo da due anni, erano come fratelli che non si stancano mai di stare insieme e di soprattutto di vivere ogni singolo momento della loro vita insieme. A Emma piaceva osservarli e rimanere incantata dai loro occhi, verdi, azzurri e castani in tutte le loro sfumature e dai loro sorrisi, stupendi. 
<<Em! Svegliati faremo tardi a lezione!>> urlò Jade come ogni mattina per cercare di svegliare la sua coinquilina.
<<Jade… perché urli sempre? Dammi 5 minuti e sono pronta..>> mugugnò Emma da sotto le coperte
<<Come sempre..>> sospirò contrariara Jade
Jade era una ragazza molto particolare, e la cosa che più detestava era arrivare in ritardo, cosa che per Emma era assolutamente normale. A parte questo, aveva imparato a voler bene alla bionda, che, infatti, diventava sempre più importante per lei ogni giorno che passava. 
La mora prese la sua borsa e uscì dalla stanza: il suo lavoro l'aveva compiuto, anche se Emma era rimasta sotto le coperte. Arrivò all'aula dove si sarebbe tenuta la lezione di musica, la sua prima lezione di musica di quell'anno, e vide quegli occhi azzurri, quegli occhi che nessuna ragazza poteva dimenticare, quelli che ti fanno sognare, che ti fanno vivere un sogno, quelli che ti rapiscono il cuore. Infatti il respiro di Jade si fermò e il suo cuore iniziò a battere all'impazzata: perché Niall Horan le faceva quel effetto fin dalla prima volta che lo aveva visto? 
<<Ei Jade!>> disse Niall avvicinandosi alla mora, che pregava di non diventare rossa.
<<Ciao Niall, anche tu hai lezione di musica oggi?>> gli chiese dopo avergli lasciato un tenero bacio sulla guancia. 
<<Si, doveva esserci anche tuo cugino, ma è ancora a dormire, non aveva proprio intenzione di svegliarsi..>> sbuffò
<<Ne so qualcosa, anche Em non aveva intenzione di alzarsi dal letto, io proprio non capisco!>> Esclamò ridendo, seguita a ruota da Niall
Intanto Emma correva per i corridoi, era in ritardo per la prima lezione di letteratura. Avrebbe dovuto ascoltare Jade! Arrivò all'aula con il fiatone, entrò e si ritrovò tutte le facce dei 24 studenti del corso rivolte verso di lei. 
<<Alla buon ora signorina Summer! Non mi sembra il modo corretto per iniziare l'anno le pare?>>
<<Mi scusi signora Davis, non capiterà più>> rispose la ragazza 
<<Lo spero per lei, ora si sieda, grazie!>>
Emma prese posto vicino a una ragazza dai capelli scuri che le sorrise. 
<<Piacere Isabelle, ma chiamami Bella>> le porse la mano che Emma strinse prontamente.
<<Emma, piacere mio>>
<<Credo che la professoressa ti terrà molto sott'occhio ora in poi..>> sorrise
<<Spero di no, la puntualità non è il mio forte!>>


<<Hazza! Sei sempre il solito.. Saltare la prima lezione non è un buon inizio!>> Liam era esasperato: come poteva fare con Harry?
<<Suvvia Liam, era solo una lezione di musica!>> replicò Harry tranquillamente
<<Era solo la prima lezione Harry!>> 
<<Ok, papà!>> esclamò il riccio ridendo
<<Hai visto il volantino del secondo provino per il concorso?>> Chiese il castano 
<<Si , ma che canzone portiamo?>>
<<Non lo so, non sono riuscito a parlare con i ragazzi stamattina.. Ma stavo pensando.. Tua cugina non ha più intenzione di cantare vero?>>
<<Oddio Liam, lo sai che non canta, quella volta era solo per una scommessa che aveva fatto con me e Lou!>>
<<Ma è brava!>> Esclamò Liam
<<Lo so, ma lei non ne vuole sapere.. Ha la palcoscenico-fobia!>>
<<E se chiedessimo a Emma di cantare con lei?>> chiese
<<Ma Em canta bene? come lo fai a sapere? E poi Liam si può sapere cosa stai cercando di fare? Insomma cosa c'entrano loro due con la nostra esibizione?>>
<<Abbiamo bisogno di una voce femminile Hazza!! E no non so come canta Emma!>>
<<Sei troppo complicato Liam!>> 


<<Jade!>> Urlò Emma dall'altro lato del corridoio 
<<Em, sei riuscita ad andare a lezione?>> chiese la mora
<<Certo, dubitavi di me?>> 
<<Si!>> Jade scoppiò a ridere seguita a ruota da Emma
<<Ora visto che entrambe non abbiamo lezione, andiamo a leggere un po' il nostro diario?>> Chiese Emma impaziente di "incontrare" Charlotte tra le pagine di quel vecchio diario segreto. 
<<Mi sembra un'ottima idea>> rispose a tono Jade, prendendo sotto braccio l'amica e incamminandosi verso la loro camera.
"21 agosto 1934
Caro amico, 
è da due giorni che non ti scrivo, mi dispiace così tanto, ma ho avuto tantissimo lavoro da sbrigare! Ieri sono andata dalla nonna, abita ad un'ora da me, ci sono andata a piedi con le mie sorelle, è tanto ammalata e dovevo portarle i farmaci che ci ha consigliato il dottore. Poi una volta che sono tornata a casa sono andata nei campi a lavorare, e qui arriva la parte più bella: ho visto Arthur. È stato tutto il tempo con me, ma non abbiamo parlato molto perché lui era molto molto occupato a vangare la terra. Mi ha chiesto come stavo! Arthur mi ha chiesto come stavo, non ci posso credere! Oggi, però, non l'ho visto, non è venuto al campo e la sua casa è chiusa. Chissà dov'è andato! Spero veramente di rivederlo domani! 
Grazie
Charly"
<<Dobbiamo trovarla!>> Disse Emma chiudendo il diario
<<Ma come facciamo Em? Pensaci.. magari è morta..>>
<<Il fatto che il diario era tra le mie cose è già un indizio, non deve essere capitanato lì per caso.>>
<<Se lo dici te.. Ora però andiamo dai ragazzi, hanno le prove e Hazza mi ha mandato un messaggio dicendomi di andare da loro..>>
<<Perchè?>> chiese Em
<<Ma che ne so.. tu li capisci?>> disse Jade ridendo 
Le ragazze si incamminarono verso la stanza di Harry, Louis, Niall, Zayn e Liam, dove di solito si trovavano a fare le prove. 
<<Permesso?>> Domandò la mora entrando nella stanza
<<Cugina!!>> esclamò il riccio abbracciandola e poi rivolse a Emma un bellissimo sorriso, che come sempre la fece "sciogliere".
<<Che volevate?>> chiese Jade dopo aver salutato gli altri ragazzi
<<Stasera suoniamo>> disse Liam
<<Lo so, me lo avete già detto..>> esclamò la mora
<<si ma voi cantate con noi!>> urlò ridendo Louis
<<Ma siete matti?>> esclamò la mora, sperando che stessero scherzando
<<Si sono pazzi>> replicò la bionda.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3


Era terrorizzata dal palcoscenico e, dopo quella volta, Jade, si era ripromessa che non ci sarebbe più salita. Amava cantare, amava esibirsi, ma stare davanti a tante persone l'aveva sempre messa in soggezione. Ecco perché la ragazza si stupì di sentire da suo cugino Harry che sarebbe salita sul palco con loro e, soprattutto, che avrebbe cantato con loro. Harry sapeva tutto di lei, erano come due fratelli che non possono e non riescono nascondersi qualcosa.  Il palcoscenico le metteva ansia e non c'era modo di superarla!Anche Emma era rimasta basita, lei non aveva mai cantato in pubblico e l'unica cosa che l'aveva sentita era la sua doccia, la sua unica fan.
<<Mi dispiace ragazzi, ma non mi sembra proprio il caso di farmi cantare>> disse Emma, con tranquillità
<<Si infatti, e sapete qual'è la cosa più ridicola? È che voi lo sapete benissimo che io non ci salgo sul palco, quindi non vedo il perché me lo avete chiesto!>> Sbottò la mora
<<Vedi Liam? Avevo ragione, ti avevo detto che era impossibile convinceva!>> Esclamò esasperato Harry
<<Almeno ci abbiamo provato, e io ci riproverò ancora! Dio santo Jad, tu hai una voce magnifica, non capisco i tuoi problemi..>>
Jade sbuffò. Sapeva che quando Liam si metteva in mente qualcosa era molto difficile convincerlo del contrario. 
<<Quindi se loro non cantano con noi.. Che cantiamo?>> interruppe Louis perplesso.
<<Io direi "torn", ok, non rispecchia molto il nostro stato d'animo ora, ma è comunque perfetta>> esclamò Niall
<<Che dici Niall?! Io sono "lacerato"! Em e Jad non cantano con noi! Come dovrei sentirmi?>>  Urlò Louis e tutti scoppiarono a ridere. 

<<Secondo te come andranno?>> Jade era agitata, anche se sapeva che quei cinque ragazzi avrebbero in poco tempo conquistato tutti con le loro bellissime voci. 
<<Benissimo, vedrai.>> rispose la bionda
Appena salirono sul palco le ragazze si strinsero istintivamente la mano, i cinque si misero ai loro posti e partì la base.
Liam iniziò a cantare, aveva una voce melodiosa che era perfetta per lui. 

"Oh ,I saw a girl 
Brought to life. 

She was warm , she came around 
and she was dignified. 
She showed me what 
it was to cry. 
Well, you couldn't be that 
girl I adored. 
You don't seem to know 
seem to care 
what your heart is for. 
But I don't know her anymore. 


Harry cercò lo sguardo delle due ragazze e una volta trovato, prese un respiro e iniziò a cantare, dando il meglio di lui. 

 

There's nothing left 
I used to cry 

My conversation has run dry 
that's what's going on. 
Nothing's fine I'm torn. 

 

Le loro voci si unirono creando una perfetta armonia che lasciò tutti a bocca aperta. Erano un bel gruppo e lo sarebbero stati per sempre. 

 

I'm all out of faith 
This is how I feel 

I'm cold and I am shamed 
lying naked on the floor. 
Illusion never changed 
into something real 
I'm wide awake and I can see 
The perfect sky is torn 
You're a little late 
and I'm already torn 
(I'm already torn...) 

There's nothing left, 
I used to cry 

My inspiration has run dry. 
That's what's going on. 

Nothing fine, I'm torn 
You're a little late 

I'm already torn 
(I'm already, I'm already torn) 
Torn..."

 

<<Ragazzi, siete stati fantastici, fenomenali, magnifici..>> urlò Jade abbracciando ognuno di loro.
<<E vi voglio tantissimo bene>> Aggiunse la mora.
Emma in quel momento si sentii un'estranea, in fondo lei li conosceva solo da pochi giorni, e anche se provava un grande affetto per loro, preferì non darlo a vedere. Si, Emma non comunicava spesso i suoi sentimenti, non ci riusciva. Ogni volta che qualcuno le diceva "sei importante" o "ti voglio bene" lei sorrideva e arrossiva, ma non riusciva a dire quello che provava. Era un suo limite e la ragazza lo detestava. Un limite che probabilmente derivava dal grandissimo orgoglio che la caratterizzava.
Harry notò la bionda in disparte e istintivamente la abbracciò, facendola sorridere. Ormai la ragazza faceva parte della loro vita, nessuno avrebbe permesso di lasciarla uscire e Harry ne era estremamente felice. 


"22 agosto 1934
Caro diario,

Sono seduta sui gradini davanti alla mia casetta. Sta piovendo, mi piace la pioggia e il suo dolce rumore. Poi in questi giorni è il massimo. Sono successe troppe cose. Tutte brutte. Arthur si è trasferito, non so dov'è andato e non so neanche il perché. Non capisco perché non me l'ha detto. Ok, non parlavamo spesso, ma avrebbe potuto dirmelo. Chissà quando e se lo rivedrò prima o poi, non sono così fiduciosa. La seconda cosa brutta è che mia sorella Tanja si è ammalata, non sappiamo cos'ha di preciso, sta notte è arrivato il medico, ma non è riuscito a capire. Spero che non sia niente di grave perché non saprei come stare senza di lei. 
Ti saluto, speriamo che domani sia un giorno migliore. 
Tua Charly"

 

<<No! Jade, ti prego dobbiamo trovarla!>> esclamò Emma
<<Lo so, ma è difficile come facciamo? Forse i ragazzi possono aiutaci non credi?>>
<<Jad, è una cosa tra me e te, quei cinque non centrano>>
<<Allora, dove proponi di incominciare?>> chiese Jade, tranquillamente
<<Non lo so..>> rispose la bionda, perplessa. <<ma troveremo un modo>>


<<Hazza ti voglio bene>> disse Jade stringendo più forte che poteva suo cugino.
Il riccio rise. <<Lo so, cuginetta, anche io te ne voglio tantissimo>> 
<<Come ti sembra Emma?>> chiese la mora 
<<È dolce, simpatica e si beh.. è anche molto bella>>
Jade nel sentire quelle parole scrutò per bene suo cugino, non aveva mai sentito dire da lui certe cose, beh, forse non ne avevano mai veramente parlato. Le ragazze o i ragazzi erano l'unico argomento di cui non riuscivano a parlare, forse perché erano troppo gelosi tra di loro. 
<<Ma non ti fare strane idee, la conosco solo da pochi giorni>> esclamò Harry notando l'espressione sul volto di Jade. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Quella mattina Emma si svegliò all'alba, quella notte non era riuscita a dormire a causa di un sogno strano che aveva fatto: non era un incubo, anzi, aveva sognato due occhi verdi che la guardavano e un sorriso bellissimo. L'unica cosa che la metteva in soggezione era non capire chi era quella persona, probabilmente, pensò la ragazza, non esisteva, era troppo perfetta per essere vera. 
Sapeva che, essendo le sei di mattina, la colazione non era ancora servita, quindi prese il diario di Charlotte e iniziò a leggere.


"Dear Diary, 
Sono passate due settimane da quando ti ho scritto l'ultima volta, qui le cose non vanno per niente bene, Arthur non è tornato a casa, non so dov'è andato, ma non credo che ritornerà più qua. Mia sorella, in compenso, è guarita ma non si è ancora ripresa del tutto. Io voglio trovare Arthur, voglio sapere dov'è e voglio capire perché se n'è andato. Ora, senza di lui, andare al campo è diventato un peso per me, non  sono più motivata, lui non c'è. Non capisco più niente. Mi sento perduta, spenta, finita. Devo tuttavia uscirne, devo aiutare la mia famiglia, gli unici che mi rimangono. Devo andare avanti per loro. E magari solo andando avanti la vita diventerà migliore, diventerà quasi perfetta per me, per una piccola contadina bisognosa di essere amata. 
Troverò qualcuno che mi ami, oltre alla mia famiglia? 
Non devo smettere di credere nei sogni. Perché solo sognando riesco ad andare avanti, riesco a vivere. E nei miei sogni ora c'è solo Arthur. 
Ciao amico immaginario, alla prossima 
la tua Charly."

Emma dovette trattenersi dall'impulso di continuare a leggere: si era promessa di leggere solo una pagina di diario al giorno, per gustarsela meglio e per arrivare lentamente alla fine di esso. Anche Emma sognava l'amore, l'aveva sempre sognato. Si chiedeva spesso se nel mondo ci fosse qualcuno che sarebbe stato capace di amarla, di farla sentire bella, ma credeva che se fosse esistito si sarebbe trovato molto lontano da lei. 
Cosa voleva dire amare e essere amati? Queste erano le domande a cui la ragazza non si dava risposta. 
Ci raccontano del principe azzurro e questo è il problema. Ci insegnano a credere nelle favole, poi la realtà si presenta e ferisce. 
Le favole, il principe azzurro tutto creato per ingannare le povere ragazze che ancora credono nell'amore, questo pensava la bionda. Se esisteva il vero amore, si trovava molto distante da lei. 

Erano finalmente le sette e la colazione stavano iniziando a servirla, così uscì piano dalla stanza diretta alla mensa. Ovviamente, a parte due o tre persone, la sala da pranzo era vuota, tutti ancora erano nel mondo dei sogni e si sarebbero svegliati dopo circa un'oretta. 
<<Emma.. che fai qui?>> chiese Niall incuriosito, vedendo la bionda entrare in mensa. Il ragazzo sapeva che Emma aveva l'abitudine si svegliarsi molto tardi la mattina: infatti era sempre in ritardo. 
<<Ciao Niall, non riuscivo a dormire.. e tu?>> rispose Emma sedendosi vicino al biondino
<<Idem.. Ultimamente è sempre così..>> sbuffò
<<Dai raccontami>> lo incoraggiò la ragazza
<<Ma no, Em, non è niente..>> Sorrise 
<<Ok, ho capito.. Problemi di cuore.. Lei chi è?>> Il ragazzo arrossì, Emma aveva centrato il colpo!
<<Non la conosci, il punto è che non so lei cosa prova per me, la conosco da due anni, e sempre, sempre mi ha attratto.. Ma io non so che fare, per lui sono solo un amico e non vorrei mai rovinare l'amicizia.>> disse 
<<Ho capito, beh, ma tu sei sicuro che lei non prova niente per te?>> chiese Emma
<<Penso di si.. So che lei mi vede come un amico.>> 
<<Secondo me, invece, devi provare a farti avanti, chiedile di uscire! Poi magari sbaglio, sai io sono una frana in queste cose..>> La bionda sorrise dolcemente
<<Ok, ci proverò.. Ma ora dimmi di te.. Anche tu problemi di cuore?>>
Emma sorrise, felice che Niall si interessasse del suo umore: <<Io e i problemi di cuore non andiamo d'accordo.. È un sogno, uno stupido sogno che non mi ha fatto chiudere occhio>>
<<Incubo?>> domandò in ragazzo addentando un pancake
<<No, non era un incubo.. era un sogno strano.. cerano due occhi verdi smeraldo che mi fissavano e poi un sorriso stupendo.. Ora penserai che sono matta>> Emma arrossì lievemente
<<Sei sicura che non appartengono ad un ragazzo?>> Niall si fece più curioso
<<Ma no.. Sono qui da poco, e poi era troppo perfetto per essere vero..>> rispose Emma
<<Facciamo così, ti aiuto io a capire chi è, tu intanto guardati in giro>> 
Emma era felice, Niall era un buon amico ed era felice di averlo trovato.

Quando Jade si svegliò non trovò Emma nel letto, strano, pensò, di solito toccava sempre a lei buttarla giù dal letto. Si vestì di corsa e raggiunse gli altri in mensa. Vide Emma, era al tavolo seduta con Louis e Niall e li raggiunse. Perché quel giorni erano così  mattinieri?
<<Ciao ragazzi!>> disse la mora sedendosi al tavolo con i suoi muffin davanti agli occhi. 
<<Ei Jade..>> la salutarono 
Jade per un momento si perse nell'azzurro degli occhi di Niall, la giornata era iniziata proprio bene.
<<Jade??>> esclamò Emma
<<Si? Ah stavo dicendo.. quando dovete cantare ancora ragazzi?>> arrossì e Emma la guardò incuriosita
<<Domani, e oggi dobbiamo anche provare.. Perché hai cambiato idea e vuoi cantare con noi?>> chiese Louis divertito
<<No Lou, toglitelo dalla testa!>>
<Si, ma se vieni oggi alle prove, perché non canti con noi? Solo per divertimento!>>
<<Ci penso ok?>> la mora sbuffò e Emma scoppiò a ridere
<<Ciao ragazzi..>> esclamò sbadigliando Harry, appena arrivato
<<Buon giorno mio principe>> urlò Louis schioccandogli un bacio sulla guancia
Lo sguardo di Harry incrociò quello di Emma e il ragazzo sorrise. La ragazza, vide gli occhi, e arrossì di colpo. Poi si alzò dalla sedia e con uno "scusatemi ragazzi devo andare", uscì a prendere aria. 
Jade la guardò interrogativamente alzarsi e lasciare la sala, ebbe l'impulso di seguirla, ma non lo fece:  immaginò che la ragazza volesse stare un po' da sola. 
Quindi si ributtò nell'azzurro degli occhi di Niall. 

<<L'avevi promesso!>> urlò Louis 
<<No, io non avevo promesso niente Lou!>> esclamò esasperata Jade, entrando nella camera da letto dei ragazzi
<<Che sta succedendo?>> intervenne Harry
<<Jade ha promesso di cantare con noi, alle prove per divertirci, e ora si tira indietro!>>
<<Ma non è vero!>> esclamò la ragazza
<<Suvvia Jade, canta, io non ti ho mai sentita!>> Intervenne Emma
Jade le rivolse uno sguardo minaccioso <<Solo se tu canti con me!>> esclamò Jade
<<Che battuta! Io non so cantare>> disse ridendo Emma
Tutti guardarono la bionda che si senti molto in soggezione.
<<Ok, ok.. ma una sola canzone!>> 
<<Bene, che cantiamo?>> esclamò Liam
<<I'm yours!>> propose Niall iniziando a strimpellare con la chitarra. I ragazzi iniziarono a cantare lasciando che le loro voci si fondessero con quelle delle ragazze. 

"Well you done done me 
and you bet I felt it 
I tried to be chill 
but you're so hot that I melted 
I fell right through the cracks 
Now I'm trying to get back 

Before the cool done run out 
I'll be giving it my bestest 
And nothing's gonna to stop me 
but divine intervention 
I reckon it's again my turn 
to win some or learn some 

But I won't hesitate 
no more, no more 
It cannot wait, I'm yours"

Emma mise tutto l'impegno che poteva, si lasciò andare. SI sentiva libera, felice. Quei ragazzi stavano diventando la sua nuova famiglia. 
<<Wow, canti bene Emma.. Siamo un gruppo fantastico!>> esclamò Zayn 
La bionda arrossì, nessuno le aveva mai detto che cantava bene, e si sentì ancora più imbarazzata quando vide quei due occhi verdi che la stavano guardando e quel meraviglioso sorriso che lei credeva inesistente. 
Emma resisti, Harry Styles non poteva essere il tuo sogno. 

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