Your reason to be; My love, my heart.

di getoverit
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You told me you'd never fall in love. ***
Capitolo 2: *** There's just one life to live and there's no time to wait. ***



Capitolo 1
*** You told me you'd never fall in love. ***


Lauren-
 
"Pronto.." Dissi con un filo di voce.
"Dove sei? Ti stò aspettando da trenta fottuti minuti!" Urlò dall'altra parte della cornetta.
Mi schiarì la voce e risposi un: "Stò arrivando..calmati."
Bastò una semplice maglietta e un paio di pantaloncini così che fossi pronta. 
Scesi e arrivai al bar, tra la prima ed Amistad, dove avevo appuntamento con Arielle..sempre di fretta, la ragazza.
"Hey" la salutai così, insomma..mi ero svegliata solo dieci minuti prima.
"Ciao!" Mi rispose sorridente.
"Allora..che ne dici se andiamo a farci un giro?"
"Mi hai dato appuntamento la scorsa mattinata per..UN GIRO?!..sono le dieci del mattino!"
"Sempre pigra, tu." 
"Pff..e tu sempre così 'allegra'."
"Depressa."
"Stronza depravata."
"Idiota, andiamo.." mi trascinò per un braccio, così sbuffai.
Arrivammo davanti l'entrata di un enorme Centro Commerciale. "Non ho soldi.." le dissi.
"Tranquilla..è per il regalo di Bett." Bett. Una ragazza d'oro; molto sensibile e disponibile. 
"Oh.." mormorai sorpresa.
"Farà diciannove anni e.." Aspetta..ha interrotto la frase o sbaglio? 
"Cosa cazzo nascondi?" Le puntai un dito contro.
"Nulla..nulla! Ma ha organizzato una festa. A casa sua. E dobbiamo andarci..." Non mi sono mai piaciute le feste. Sopratutto quelle importanti come quella di una ragazza che compie diciannove anni. Vestiti, scarpe alte, chili di trucco..cazzo. Non volevo. Ma se quella povera ragazza ci teneva, sarei andata.
"Sai come la penso; sono contraria a mol.." "Beh se è per questo, sei anche molto pigra e realista. Ahahah.." rimasi seria. 
"Che cazzo ridi?..comunque, dicevo. Sono contraria a molte cose. ma.." 
"Ma..?!" 
"Ma verrò." 
"PERFETTO!" 
"PER..Bett."
"Bene. Entriamo..dobbiamo comprarle un vestito." 
"Perchè proprio un vestito?.." 
"Dio ma sei noiosa."
"Pff..Entra, scema" 
Il negozio era pieno di fiori, fiocchi e cose del genere..Tutto rosa. TUTTO. Iniziava bene la giornata. (Ironico, ovviamente.)
"Che ne dici di questo?" Mi indicò un vestito rosso, abbastanza corto. Ma perfetto per lei.
L'osservai per bene e le dissi che mi piaceva.
"Vorremmo comprare questo." Dissi, rivolgendomi alla ragazza dietro il bancone di legno.
Arielle mi diede i soldi. Le passai la busta con il vestito e uscimmo da lì. La bionda era avanti a me, si fermò. "Cosa c'è?" Le chiesi.
"Nulla." Aveva il telefono in mano. Squillò un paio di volte..
Lo presi e lessi: Chiamate ricevute (Fred).
Fred era il suo ex ragazzo. Non mi è mai piaciuto..se la tirava, e parecchio anche. "E' Fred." Lei rimaneva in silenzio, guardando in basso.
"E' un coglione..lascialo perdere." Le lasciai il telefono in mano e continuai a camminare. "Coglione?! Non lo conosci." Mi disse alzando la voce per farsi sentire. Mi fermai e girai indietro.
"'Non lo conosci'?!..Ti ha tradito con una troia!" 
Mi guardò con uno sguardo spento e perso nel vuoto che mostravo negli occhi. "..Scusa." Sussurrai.
Mi superò e si allontanò. "Dove vai?" "A fanculo!" 
"..BENE!" Le urlai contro.
"D'accordo!" Mi rispose. Ci girammo e ce ne andammo così, senza dire nulla.
Camminai a passo svelto, guardandomi i piedi..Urtai una vecchietta ma lei iniziò a colpirmi con la sua borsa. COSA CONTENEVA? MATTONI?!
"Scusi..oi!" Mi chinai e cadde tutto ciò che avevo nella borsa. La nonnetta si allontanò, urlandomi contro cose come "I RAGAZZI D'OGGI! DOVREBBERO STARE PIU' ATTENTI!"
Ero a terra e mi voltai con uno sguardo cattivo.
Mi alzai ma mi cadde il telefono.."UH UH UH!" urlai.
"VAI, VAI, VAI!" Dopo di questo mi ricadde tutto. C'erano due ragazzi..ridevano, ovviamente.
Rimase fermo..un ragazzo. L'altro si avvicinò a me. Guardai in basso.
Una voce. Alzai lo sguardo e "..cosa?!" "Scusa..dai, ti aiuto.." Si chinò per aiutarmi a prendere la roba quando, velocemente, presi tutto e dissi "Non importa..grazie." L'ultima parola aveva un tono forzato. 
Sorrideva. Io, seria come sempre, lo schivai e mi allontanai, sfiorandogli una spalla.
Penso mi abbia guardato il culo, ma non importava..(?)
Bastò qualche secondo a farlo parlare. "Aspetta!.." Mi fermò per un braccio. "Non dirmi che te la sei presa..era uno scherzo." "Non è giornata." Risposi.
"Ok.." Disse. "Comunque, piacere.." Occhi verdi, ricci, alto..ma non il massimo per uno della sua età. "Harry." Lo guardai seria..ma poi sorrisi. Mi avvicinai "Io sono qualcuno che non conoscerai mai." Cercai di andarmene ma appena mi allontanai di qualche metro, mi rincorse. "Hai dimenticato questo.." Era il portafoglio. "COSA CAZZO HAI RUBATO, BASTARDO?!" Dissi, minacciandolo. Mi guardò sorpreso, ma poi sorrise dinuovo. Lo squadrai.
"Nulla..ahah, tranquilla." Fece come per ridarmelo, allungai la mano e..ovviamente lui l'allontanò. 
"Vediamo un pò.." "Hey, ma che cazzo fai?" Dissi con voce alta. "Lauren Hall" Affermò il riccio. "..smettila." 
Mi avvicinai per prenderlo ma lui allontanò il braccio fino al suo viso. "Quanto sei alto?..merda." Dissi. "Che principessa!♥" Ironico il ragazzo.
"Ora sò che ti chiami così, almeno.." Quel sorriso..iniziava a piacermi, quel sorriso. Lieve..ovviamente, non come lui. Involontariamente, sorrisi anche io. 
Mi diede il portafoglio "Scusa, ma devo andare.." Guardai dietro di lui e vidi il suo amico parlare a telefono.
"...Ciao, 'Lauren'" Rise, quasi.
Lo guardai male e poi sorrisi dinuovo "Ciao, Harry". Pronunciai l'ultima parola chiaramente e mi allontanai. 
Mi fermai a qualche passo da lui e sussurrai "Harry..". Sorrisi e proseguì.
Uscì dall'edificio.
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Arielle-
 
Mi voltai e la vidi allontanarsi. 
Uscì dal Centro commerciale e mi avvicinai ad un pub lì vicino.
Era quasi vuoto. Una vecchia radio trasmetteva canzoni degli anni '80, stile blues.
Appena entrai, una campanella suonò. 
Due uomini, grossi e vestiti di nero, giocavano a carte..mi guardarono.
Distolsi lo sguardo e mi avvicinai al lungo bancone di legno nero dove lavorava una ragazza con capelli corti e neri. "Cosa desidera?" "Un caffè."
Si avvicinò alla macchina per il caffè e iniziò a prepararlo. Dopo qualche minuto me lo servì. "Grazie". Sorrise, dopo la mia parola.
Guardai ancora il cellulare e lessi quel nome: Fred.
Scossi la testa e continuai a fissare il legno consumato e pieno di segni.
Mi guardai intorno. La signorina si avvicinò ad un ragazzo, seduto al bancone a quattro o cinque sgabelli da me.
Tipico ragazzo figo; Capelli neri, occhi cupi, labbra sexy. 
Continuava ad annuire e sorridere. La ragazza faceva lo stesso, poi si allontanò, porgendogli una fetta di torta..offerta dalla casa, penso.
Il caffè era così caldo che riusciva a distogliermi da tutti i pensieri. 
Mi voltai dinuovo e lo vidi; mi guardò. 
Finì il mio caffè e lasciai tre dollari sul bancone. Mi alzai, presi la roba ed uscì.
Continuava a fissarmi..avevo qualcosa sul viso?
Diretta verso l'uscita, aprì la porta. Sentì il suono del campanello suonare un paio di volte..
Affianco l'entrata, c'erano alcune vetrine.
C'era traffico, le auto facevano un gran casino..mi voltai; la strada era piena di gente. Era mezzo giorno.
Continuai a guardare avanti e sentì dei passi muoversi sempre più veloci. Mi girai di scatto.
"Ciao." Disse, quasi collassando.(?)
"Ciao.." Risposi sorpresa.
Eravamo vicini, ma non riuscivo a capire;
"..Scusa, ti ho spaventato."
"No, insomma.."
Aveva un borsone scuro, e indossava una giacca di jeans. "Ti serve aiuto?"
Dio mio, sembro un'asociale. "No..ma ti ho visto, prima. Sembravi..interessante."
"Interessante?.."
"Interessante." affermò.
"...grazie." Non sembravo convincente, ero imbarazzata.
Silenzio.
Mi strinse la mano "Zayn." 
Zayn. "...così carino.." 
L'avevo detto ad alta voce..o almeno, mi aveva sentito. Sorrideva.
"Grazie." Rispose.
"Scusa...Arielle." arrossivo.
Urla. URLA?! 
Zayn si voltò; "Corri!" Girammo l'angolo ed entrammo nel primo edificio che c'era.
"..Cosa cazz?!" Buio. Guardò fuori la porta socchiusa e fece un sospiro di sollievo. 
Vidi delle ombre superarci; "Ti..rincorrono?" "Forse." 
Mi guardò e sorrise, ricambiai. In quel momento, squillò il cellulare; Era Lauren.
Stronza, mi cerchi ora? Fottiti. "Pronto?" 
Abbassai lo sguardo.
"Dobbiamo tornare a casa, abbiamo tanto da fare..dove sei?"
"Cazzo, è vero.." sussurrai. "Ci vediamo a casa tua."
"D'accordo." Dopo questo, attaccai.
"Scusa, una mia amica.." Annuì, lui.
"Devi andare, vero?" 
"Si." 
Iniziò a piovere; un altro motivo per odiare New York; le strade allagate, macchine che peggio di Fast and the Furious..e se non hai un ombrello, sei praticamente fottuto.
Guardai fuori "Perfetto..piove." 
Mi osservò per qualche attimo, poi disse "Ti accompagno, se vuoi."
"Non preoccuparti.." "Ho l'auto, quì fuori.." Lo guardai.
Sorrise e mi prese per mano "Vieni." Mi fermai "Grazie.." 
Entrammo in auto "Dove abiti?" "Liberty street." 
 
 
Arrivati, smise di piovere, chiusi lo sportello. Feci per andarmene ma mi girai verso di lui, che abbassò il finestrino
"Non dovevi..insomma, accompagnarmi fin quà." "Non potevo lasciarti sotto la pioggia..Sono un ragazzo amorevole, io." Risi, Zayn fece lo stesso.
"Ci vediamo.." "A mai più." "Simpatico..ahah." 
Mi voltai e sentì un "Ciao". Lo salutai con un semplice cenno della mano, non vedeva il mio sorriso.
Entrai, sentì la sua auto ripartire.
Mi cambiai la maglietta e aspettai che si facessero le due, per andare da Lauren.
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Allora..saaalve!
E' la mia prima fanfiction e il mio primo capitolo. Gradirei molto qualche recensione..
per farmi sapere cosa ne pensate..anche qualche consiglio. Accetto tutto. :)
Spero che qualcuno abbia letto..ahah.
Beh, aspetto i commenti.
Ciao a tutti.

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Capitolo 2
*** There's just one life to live and there's no time to wait. ***








 

Lauren-
 
"Questo? Come mi stà?" Disse, con un sorriso pieno di speranza..
Avevamo provato almeno una trentina di vestiti, in un'ora.
Continuavo ad annuire, con lo sguardo perso, quando uno schiocco di dita mi 'risvegliò';
"Hey?!" 
"Cosa?!" Dissi allarmata.
"..a chi pensi?" Chiese Arielle con un sorriso malizioso.
"Nessuno.." Dissi disinvolta.
Continuava a fissarmi con quel sorriso fastidioso.
Sono una persona normale e parecchio umile, poche cose mi colpiscono e raramente.
Arielle si alzò e prese il suo vestito. Era bello, ma troppo..almeno per me.
"Cosa indosserai?" Chiese.
Mi alzai e mi spostai, sedendomi sul divano e con il viso tra le mani..
dopo qualche secondo, alzai lo sguardo con un'espressione di 'strafottenza'.
"Avanti..Cos'hai portato?" Sorrideva.
Indicai un paio di vestiti stesi sulla poltrona
Li guardò;
"Io prendo un bicchiere d'acqua..tu provati qualcosa." 
Continuai a guardarla mentre si allontanava.
Decisi di alzarmi e vedere cosa c'era di abbastanza fine che potessi indossare
Quindi, presi qualche vestito e iniziai a provare e riprovare..
Vestiti viola, blu, verdi...presi un vestito celeste chiaro e lo indossai.
Continuavo a fissare l'immagine sullo specchio quando Arielle borbottò un "Mi piace!"
Mi voltai, continuava a fissarmi. 
"Sicura?" Chiesi.
La bionda annuì felice.
"Perfetto. Ora che ci siamo, le scarpe.." 
Sbuffai.
 
Scegliemmo le scarpe quando squillò il cellulare di Arielle "Si?"
"Ciao Arielle, sono Bett! Sai a che ora è la festa, vero?" 
"Certo! Alle otto da te." Affermò, sorridente.
"Perfetto..a tra poco" 
Erano le sette e mezza.
"Lauren, dobbiamo prepararci." 
 
 
"Chiamo un taxi o andiamo a piedi?.." Continuava a farsi domande mentre era in preda al panico. E' una semplice festa, diamine.
Restavo ferma e continuavo a fissarla mentre camminava per tutta la stanza.
Decisi di fermarla e darle una risposta.
"Chiama il taxi, muoviti." 
"D'accordo" Disse con il fiato spezzato dall'ansia.
Dopo pochi minuti, si presentò un auto gialla che bussò un paio di volte per farsi sentire.
"Andiamo!" Arielle prese di corsa la busta che conteneva il regalo e si diresse verso il taxi con il suo vestito corto e splendente.
Entrammo in auto.
 
 
"Ecco, siamo arrivate. Grazie" Disse la bionda, più rilassata.
Diede all'autista qualche banconota e poi scese dal veicolo.
Eravamo davanti l'entrata "Ciao!" Disse Bett.
Sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia. 
Si scostò per farci entrare.
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Bett-
 
"Allora? Tutto bene?" Chiesi.
"Tutto ok." Affermò Lauren.
"Nuovi vicini?" 
"Si. Sono quì da qualche settimana." 
Annuirono.
"Salve, signora Allen" Salutarono mia madre che passò di lì per poggiare le bibite sul tavolo.
"Ciao ragazze! Io stò per uscire con mio marito.."
"Il vestito le stà benissimo." Disse Arielle.
"Grazie, Arielle." Si avvicinò alle scale e salì fino al piano di sopra, riscendendo con mio padre.
"Prendo l'auto" Disse lui.
"D'accordo.." Rispose mia madre.
"Oh e...Bett,"
"Si mamma?"
"Potresti invitare anche il figlio dei nuovi vicini, no?" Chiese sorridendo.
"Ehm..."
"Bell'idea!" Affermò Arielle.
"Va bene.." Ero insicura. Non lo conoscevo! Insomma, di vista..ma..
"Bene, io vado. Ciao ragazze! Divertitevi!"
"Arrivederci signora Allen." Salutarono insieme.
"Ciao mamma"
 
"Andiamo su, venite" 
Ci avviammo verso la mia stanza, qualche minuto prima della festa.
Appena entrò, Arielle si precipitò davanti la finestra, scostò leggermente la tenda e guardò fuori.
"Cosa fai?!" Disse Lauren.
"Shh!" La zittì Arielle.
La mora la guardò spaesata, Arielle la tirò verso di sè, afferrandola per un braccio.
Si chinarono e guardarono fuori entrambe, mi avvicinai anch'io.
"E' lui? Il ragazzo biondo?"
"Si, Arielle. E' lui." 
Lauren si alzò e si allontanò dalla finestra "Lo inviterai?" 
"Possibile.."
"Sa' suonare la chitarra..attraente!" Disse Arielle con un tono provocante.
Ridemmo.
 
Suonò il campanello.
"Vado ad aprire..scendete?"
"Andiamo." 
Mi avvicinai alla porta. 
La casa diventava sempre più affollata..
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Ecco il secondo capitolo!
42 visite al primo ma, purtroppo, una sola recensione. 
NON FATEVI PREGARE! cc
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo, siete fantastici! :3
Scusate ma questo capitolo fà leggermente schifo..non mi convince per niente.
Speriamo che il terzo sia meglio. 
Questo era un collegamento, sarebbe diventato chilometrico..
Detto questo, adios! 
Leggete e recensite. **
Ciau.

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