The Potter Games

di __avatar__
(/viewuser.php?uid=180093)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Volontario ***
Capitolo 2: *** 2. In viaggio...parte 1 ***
Capitolo 3: *** 3. In viaggio... seconda parte ***



Capitolo 1
*** Volontario ***


Distretto 1. Giorno della Mietitura. L’ho sempre trovato molto noioso, di solito siamo sempre noi i vincitori, oppure quelli del Distretto 2. Noi siamo i migliori, anche perché veniamo addestrati per questo. La mia famiglia, la più ricca e potente del Distretto, i Malfoy, oggi sono in fermento, mi candiderò come volontario. Fin da quando avevo 8 anni sono stato addestrato alle spade, ma preferisco di gran lunga la magia, ma nell’Arena non è possibile portare una bacchetta, quindi mi sono allenato più che potevo. << Draco, vieni giù immediatamente!! >> mi sento chiamare da mia madre. I miei genitori sono i sindaci dell’1, molto rispettati e temuti. Scendo in soggiorno, dove c’è una sarte ad aspettarmi, prende un metro e inizia a misurare. Quando ha finito, con un semplice tocco delle bacchetta confeziona per me un vestito nuovissimo, che durerà solo poche ore. Vengo congedato, ed esco dalla porta sul retro, li ad aspettarmi c’è Alex White, seduta sul muretto all’ombra di un grande melo. Ha un vestito color oro pallido, che in contrasto con la sua pelle abbronzata è stupendo, i capelli castani, molto corti la fanno sembrare un maschiaccio, ma io so molto bene che non lo è. Nel complesso è una delle ragazze più sexy del Distretto. << Allora Draco pronto per il tuo teatrino di oggi?? >> mi canzona lei, odia più di me questi stupidi giochi. << Certo, sono nato per questo. E te? Pensi che verrai scelta? Quante volte c’è il tuo nome?? >> gli rispondo avvicinandomi al muro. Lei con un balzo scese e con un sorriso beffardo risponde << Quanto basta per essere scelta. Ma se mai avverrà, farò tutto ciò che è in mio potere per mettere in ridicolo i nostri “cari” capi. Ora è meglio che vada, manca poco all’arrivo di Miss Viola Perpetua. >> e così dicendo mi diede un bacio leggero sulle labbra, prese la Firebolt e se ne andò. Ormai non mi stupisco più per come mi saluta, so che tra me e Alex non c’è niente, o meglio lei lo sa, io non so più cosa pensare da qualche mese a questa parte. Rimango in cortile altri 5 minuti, poi mi obbligo ad entrare in casa, vestirmi e uscire in piazza. Una volta in fila per la registrazione, trovo Zabini ad aspettarmi, a lui è sempre andata bene, non si è mai dovuto candidare. Ci registrano e quando tutti furono ai loro posti arrivò Maia Twente, e come aveva detto Alex, era vestita di viola, come al suo solito. A quella vista mi volto verso le ragazze e la trovo subito, ci basta uno sguardo per intenderci. E con un sorriso torno a guardare il palco. Parte l’inno di Panem, e dopo il discorso sul perché degli Hunger Games, Maia si dirige verso la boccia di vetro contenente i nomi delle ragazze, venne scelta una certa Millicent Bulstrode, che conosco appena, meglio così sarà più facile eliminarla. Quando tocca ai ragazzi, esco dalla fila e urlo “Mi offro volontario come Tributo” aspetto un cenno dalla nostra accompagnatrice, e salgo sul palco. I miei genitori mi guardano con aria molto fiera, dopo poco sale anche il nostro Mentore, Severus Piton, ci fanno salutare tutti, e ci spingono verso il Palazzo di Giustizia. Qui vengono a trovarmi i miei genitori, e per tre, interminabili minuti, non fanno altro che cianciare su quanto siano fieri, e che di sicuro troverò molti sponsor. Ma una frase detta da mia madre, mi fa perdere il controllo. Il che mi lascia di stucco. << Ovviamente, quando tornerai da vincitore, dovrai tagliare i ponti con quella insulsa ragazza… Alex. Troverai una compagna degna di te, degna del cognome Malfoy. >> << Quando tornerò, madre, farò quello che riterrò più giusto. E non saranno affari tuoi. >> rispondo molto freddamente, non sono abituato a trattare così mia madre, e me ne pento subito. Ma in quell’istante arriva un Pacificatore che li fa uscire, pochi secondo dopo entra Alex. << Allora Draco, sei pronto? >>mi chiede, la guardo per un momento e poi senza pensarci troppo mi avvicino e la bacio. << Si sono pronto, e tornerò da te! >> le dico scostandomi appena, la sua visita dura poco perché solo un’amica. Ma sono pronto a mantenere quella promessa, penso mentre mi portano verso il treno diretto a Hogwarts.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. In viaggio...parte 1 ***


Una volta sul treno, Maia non fa altro che cianciare per il fatto che saremo i migliori, tutti vorranno essere alleati con noi e quelli del Distretto 2. Io non l’ascolto, mi guardo intorno e vedo che il treno ha qualcosa di vecchio stile, come i treni che si usavano molti anni fa, prima che nascesse Panem, e a confronto di tutte le altre cose bizzarre, mi piace molto. Ci sediamo sul divano aspettando il nostro Mentore, mentre siamo li seduti, mi volto verso Millicent, e vedo che piange. Non capisco, cosa c’è da piangere, risulti debole, e poi farlo davanti a me è ancora peggio. Ma potrebbe essere un trucco, ma si certo, fa così per farmi credere che è una debole, invece potrebbe farmi fuori direttamente alla Cornucopia. Questa ragazza non è da sottovalutare, per non dimenticare che è anche bella robusta, sarà un osso duro, meglio che la tenga d’occhio.
Arriva Severus, ci guarda e poi con un sospiro si siede. Passano pochi minuti, durante i quali non smette di scrutarci, come un leone che scruta le sue prede. Poi finalmente si decide a parlare
<< Allora voi dovrete tenere bene a mente, che nonostante siate del Distretto 1, e quindi i Favoriti, potrete morire nel bagno di sangue alla Cornucopia. E’ un dato di fatto. Vi ricorderete sicuramente le ultime quattro edizioni, uno solo è resistito tre giorni, poi il freddo ha preso il sopravvento.  >> Continua a scrutarci, non lo sopporto, il tono con cui ci parla è freddo e distante, come se non credesse nelle nostre possibilità. Ricordo benissimo gli ultimi 8 Tributi, erano tutti degli imbecilli, anche quando erano a casa, si credevano i migliori, sono sempre stati tutti amici. Negli ultimi 4 anni si candidavano al posto degli amici sorteggiati, ma nell’Arena non puoi fare troppo lo sbruffone, o almeno, non ultimamente. Gli altri Distretti hanno iniziato a essere molto pericolosi, soprattutto il 12 e l’11. Mentre penso a tutto ciò non mi accorgo che Millicent e Severus mi stanno guardando, mi ridesto e chiedo
<< Beh? Perché mi state guardando? >>
<< Ho appena detto che quando sarete ad allenarvi, sarà meglio per voi guardarvi intorno, capire chi sono i potenziali rivali. Coloro che vi darebbero del filo da torcere, e che quindi, è meglio per voi averli come alleati, per conoscerli meglio. >> Risponde Severus
<< Beh ma così, non è giusto. Cioè li usiamo e basta, preferirei stare da solo, senza alleati che potrebbero uccidermi, fingendo di essere chi non sono. >> E lancio un’occhiataccia a Millicent, la quale ha sprofondato il viso nelle mani. Vedendo quella scena non resisto più, mi alzo e urlo
<< Ma la smetti di piange, e fingere? Tanto ho capito il tuo gioco, credi di impietosirmi, ma io non ci casco. >> Lei mi guarda, con l’odio negli occhi
<< Secondo te sto fingendo? E’ ovvio che non lo sai, mio padre e mio zio sono morti molti anni fa negli Hunger Games, quando io ero più piccola. Ho dovuto prendermi cura di mia madre e i mie fratelli. Ma ovviamente la tua perfetta famiglia se ne infischia, e anche se siamo il Distretto più ricco, non vuol dire che tutti stiano bene come voi, c’è gente che soffre. >> E dicendo questo si alza dal divano e di corsa esce dallo scompartimento.
Io e il nostro Mentore rimaniamo li imbambolati. Non sapevo che nel Distretto ci fossero persone che soffrissero,i miei genitori non parlano mai di quello quello che accade in città, a meno che non sia qualcosa di veramente importante come cene di pre-elezioni o di quello che fanno i nostri amici più vicini, ma anche questo potrebbe essere un trucco per indebolir
mi.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. In viaggio... seconda parte ***


Il viaggio verso Hogwarts è abbastanza corto, ma comunque ci metteremo un giorno, quindi vado nella mia stanza per rilassarmi prima della cena. Quando entro nella stanza non mi stupisco di trovarla molto simile alla mia nel Distretto. Decido di farmi una doccia rilassante, di solito riesce a farmi pensare lucidamente. Sotto tutti quei getti ripenso a quella mattinata, a come mi sono rivolto a mia madre, al bacio ad Alex.
Alex. Fino a prima non avevo mai pensato a lei come può fare una ragazzo quando è attratto da una ragazza. Si l’ho sempre trovata bella e divertente, ma sembra cambiato tutto, mi ripeto la promessa che le ho fatto, che sarei tornato da lei, in qualche modo avrei vinto. Dei soldi non mi importa niente, voglio solo rivederla. Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e mi butto addosso le prime cose che capitano.
Mentre esco sul corridoio mi scontro con qualcuno, alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti Millicent, aveva gli occhi rossi, ma non stava piangendo. Mi accorsi di avere un’espressione ridicola in volta, un misto tra sollievo e un sorriso. Mi raddrizzo e dico
<< Ehm scusa se prima ho urlato, mi spiace per la tua famiglia. >> ma non volendo essere preso per debole, ancora non mi convinceva, rimasi li ancora qualche secondo e poi mi allontanai verso la carrozza ristorante.
Come normalmente la cena comprendeva tantissime portate, dai vari antipasti alle 3 portate di dolci, e nel mentre Maia stava dicendo che i vari Tributi degli altri Distretti non erano niente di speciale, tranne, naturalmente quelli del 2, 4, 11 e 12.
<< Come vi ho accennato, dovete stare molto attenti a guardarvi intorno, soprattutto dall’11 e 12. Sono i più pericolosi, se riuscite, e dovrete riuscire, alleatevi con quelli del 2 e 4!! >> ci ricordò Severus
<< E io come ho già detto preferisco stare solo, e non con gente che prima o poi mi ucciderà o dovrò uccidere. Non voglio usare nessuno!! >> risposi seccamente, non potevo dire che odiavo questi stupidi giochi, chissà quante telecamere ci stavano spiando in quel momento. Certo non per la gente di Capitol, ma la presidente Lasar starà in guardia.
Finita la cena ci raduniamo vicino al televisore per vedere tutta la Mietitura. Mi rivedo quando mi offro volontario, solo in quel momento mi immagino Pansy, Zabini e Alex che si cercano tra la folla per scambiarsi un’occhiata.  Le immagini scorrono, vediamo i vari Tributi, alcuni a occhio sono delle prede molto facili. Poi arriviamo al distretto 11, e quando vedo i due sorteggiati mi faccio scappare
<< Cavoli!!Sono delle bestie!!! >> e lo sono per davvero, la ragazza ha la carnagione ambrata, di una che sta tutto il giorno sotto il sole, i capelli lunghi tirati su in una coda dalla quale spuntano tre trecce. Gli occhi sono piccoli ma vispi e attenti. E' molto muscolosa, il che la fa sembrare anche più grande di quel che in realtà è. Il ragazzo sembra un orso. Di carnagione è molto più scuro della ragazza, ha i capelli ricci e neri, come fil di ferro. Il viso ricorda quello di un puma, un po’ schiacciato ma feroce. E' grosso e corpulento. Entrambi avranno sui 17 anni, avversari molto temibili, meglio stargli alla larga.
Arriviamo a quelli del 12. La ragazza è bassa ma magra, sarà molto veloce nella corsa. Ha i capelli corti biondi, tenuti indietro con un cerchietto. Mi cattura subito lo sguardo, è sicura di se, non sembra molto preoccupata di essere stata scelta. Mentre il ragazzo, che le somiglia molto, è molto più alo e muscoloso, sta li in piedi con le braccia conserte, e con lo sguardo fisso lontano, anche loro sono dei degni avversari. Saranno duri questi giochi.



Angolo autrice
Queste prime parti sono poco parlate, ma poi i dialoghi arriveranno..spero vi piaccia la storia :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1121589