A Big Girl (provvisorio)

di TheBlack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piansi.. Mi commiserai.Ci stavo morendo ***
Capitolo 2: *** Routine mattutina e fratello adorabile ***
Capitolo 3: *** questa è la storia della bambina più fortunata al mondo .. :) ***



Capitolo 1
*** Piansi.. Mi commiserai.Ci stavo morendo ***


Piansi, non avevo altro modo per far capire al mondo, e a mio padre che non volevo mi leggesse quelle ridicole fiabe dove finisce sempre bene, ero stanca.. e a dirla tutta, un pò troppo grande, almeno spiritualmente per queste stronzate! ma ogni sera che tentava di raccontarmene una e non ci riusciva la sua espressione passava dall'eccessivo entusiasmo alla più cupa tristezza. Le fiabe non avrebbero dovuto aiutarmi a dormire? no. Mi disturbavano. I BAMBINI mi disturbavano.. Ma torniamo alla storia.. < Sicura, tesoro? > un velo, giusto un velo di speranza gli accarezzava il viso. Ma non mi feci commuovere, anzi, non lo guardai nemmeno, mi limitai a girarmi dall'altra parte del mio lettuccio decisamente TROPPO MORBIDO e chiusi gli occhi. Ma non dormii.. aspettai di vedere la solita triste scena di mio padre che, a passi trascinati accende la luce in corridoio, aprendo una fessura della porta.. quando finì.. potei dormire, dopo essermi dolcemente accoccolata nel caldo tepore delle coperte e nello stesso tempo, nel freddo abbraccio del mio cuore, ormai diventato una statua di ghiaccio, a causa sua. Solo a causa sua. Tutto questo casino l'aveva procurato lui! Soltanto lui! quel mostro! E la rabbia riusciva dal suo nido clandestinamente il mio cuore. La mia piccola mano strinse la parte del cuscino bagnata già dalle mie silenziose lacrime, poi mi stropicciai gli occhi e mi addormentai, consapevole che avrei passato ogni sera della mia vita così.

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Capitolo 2
*** Routine mattutina e fratello adorabile ***


< Svegliati, my secret love.. > chi era? il ragazzo che chiunque avrebbe voluto, e non solo come sveglia mattutina.. Lui era mio fratello, Mark Handler, un famoso cantante, dolce, simpatico, alto, dai capelli castani, con un lungo ciuffo/ frangia, dal fisico snello e tonico, dai grandi occhioni azzurri.. insomma, perfetto! ma alla sua dolcezza risposi con uno sbadiglio a ippopotamo, e sentì un flash.. oh, ecco un vizio di Mark: scattare foto, sempre, in ogni occasione, ovunque a chiunque! e specialmente a me, aveva il computer pieno delle mie foto! Ehh quando una nasce perfetta.. E lui esclamò < Sei la mia modella > e mi schioccò un bacio in fronte.. Il solito insomma..Intendiamoci, non è che non mi piacessero tutte quelle attenzioni.. ma un pò ormai mi avevano stancata. Mark mi aveva perfino dedicato una delle sue canzoni, " The moment when you born" sembrava l'avesse fatto apposta.. io avrei dovuto ucciderlo quando potevo farlo, quando era debole, proprio come aveva fatto lui con me. fortunatamente mio fratello riuscì a distrarmi dai miei pensieri, guardandomi con un espressione che andava dal torvo allo stupito < Papà, ti dico che questa bambina sta ragionando. Sul serio! > e, dopo la rispostaccia acida di mio padre, che includeva anche il fatto che era impossibile che una bambina di due anni fosse dotata di un pensiero, che comportasse poi una caterva di altri pensieri formando così quei discorsi noti come "film mentali". Mark mi prese in braccio, mi avvicinò a sè, e dise < io tanto lo so che tu stai pensando seriamente. Solo che.. ecco fammi un favore, se stai progettando la distruzione del pianeta ricorda che Mark, il tuo carissimo fratellino ti vuole taaanto bene, okay? > poi ridemmo insieme, vide l'orologio e.. < oh cazzo, devo andare alle prove, ciao baby > abbracciandomi mi rimise nella mia tana, o culla, come preferite. Quando si richiuse la porta dietro di sè, capii che c'era ancora una speranza, quel maledetto incantesimo poteva essere spezzato, finalmente! bastava che capisse che ero io! la sua sorellina diciassettenne,, l'avrebbe capito? bah.. forse si o forse no.. cercai di accantonare quel discorso, almeno momentaneamente, perchè pensai, che FORSE mio padre si era dimenticato che io TECNICAMENTE sarei dovuta andare.. < andiamo all' asilo! yee > No. No sul serio. Papà, cosa ti ho fatto di male?! inizialmente rifiutai categoricamente, ma dopo avermi promesso un gelato, le patatine, e le letterine di legno, accettai, anche se a malincuore.. cominciava un incubo, che non avrei mai più dimenticato.

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Capitolo 3
*** questa è la storia della bambina più fortunata al mondo .. :) ***


allora, anche se a malincuore, scesi dal mio lettino, e pian pianino mi sono avventurata per andare in cucina. Mi sentivo nel film di "Mission Impossible"!! destinazione: Cucina. motivo: Colazione. Conseguenze della non riuscita del piano: Latte freddo. alla fine ci riuscii, anche se inciampai un paio di volte arrivai in cucina che il latte era tiepido. Avrei potuto fare di meglio ma non mi lamentai, lo presi e poi << Piccola, sicura di voler andare a scuola? >> ma perchè vi ostinate a chiamarla così?!?! io quello lo chiamo "cazzeggiare e sopire bambini appiccicosi e piagnucoloni" e lui, senza risposta da parte mia, continuò << io oggi non lavorerò, quindi puoi restare con il tuo papino, eh? che ne dici? >> bastò un istante, solo una frazione di attimo, perchè davanti i miei occhi passassero tutte le immagini di me e mio padre mentre faceva cose moolto poco imbarazanti davanti gli altri, sgranai gli occhi, e cominciai a vedere la scuola come una prigione sicura e confortevole, quindi si, ero sicura di volerci andare, e mossi la testa così velocemente che stavo andando quasi a asbattere il nasino sulla tazza. bene, ero salva, avrei dovuto accettare il fatto che mi avrebbe docuto cambiare mio padre, cosa parecchio imbarazzante per me, ma che potevo fare? e ad un certo puntò esclamò << però.. così tanta voglia di studiare già da adesso, chissà quali grandi soddisfazioni mi darai da grande! >> si papà.. certo papà.. se per grandi soddisfazioni intendi il 6 allora te ne darò parecchie. e nel frattempo che ridevo senza che mio padre sapesse il motivo, entrò Mark.. ma le prove? << papà, oggi la prendo in prestito, okay? >> mi prese in braccio, sballottandomi qua e là. era impazzito. << Mark! ha appena fatto colazione! >> e sorrise felice << scusa pà, io vad.. NOI andiamo! vero piccola? >> non capivo esattamente quello che stava succedendo, ma se significava non andare a scuola e stare con mio fratello, la mia risposta era super-sì, e agitai di nuovo la testa troppo forte, stavolta andando a sbattere sontro la guancia di Mark << pà, andiamo alle prove >> poi, mentre mio padre stava per chiedere spiegazioni lò anticipò << pà, lei è la mia usa ispiratrice, non canto se non ho lei che mi guarda e mi ispira >> stava per aggiungere altro, ma Mark lo bloccò di nuovo << tranquillò papà, stasera torneremo sani e salvi, non le può accadere niente se è con me >> << Mark! >> riuscì finalmente a dire mio padre << cosa c'è? ho scordato qualcosa? è tutto dentro la borsa papà: ci sono le bavette, il ciuccio il biberon e il latte ce l'ho in magazzino, e non ho.. >> << volevo soltanto salutarti e augurarti in bocca al lupo. queste sono le prove che decideranno il tuo futuro >> e Mark rispose imbarazzato << bè allora grazie,ciao. >> mentre stava per uscire dalla porta, guardai l'espressione tristissima di mio padre. poverino, non lo meritava.. perchè Mark non sapeva farci? quindi intervenni io, prendendo per la faccia Mark e dandogli uno schiaffo, prima guardò torvo, poi stupito, e subito dopo tra il sarcastico e terrorizzato. lo capii, quindi mi mise a sedere in macchina, e mi allacciò la cintura, poi suonò alla porta di casa mia, e abbracciò mio padre. dopo un pò tornò, e vidi mio padre allegro. caspita, due missioni già compiute in due orette.. sono infallibile!

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