Hetalia-travel!! Si prega di allacciarsi le cinture!

di Sery_Vargas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Si parte!!! ***
Capitolo 2: *** Sorpresa! Un nuovo Trio! ***
Capitolo 3: *** 3. Sol e Chantal in Nord America (Hi~!!!) ***
Capitolo 4: *** 4. Charlie in Gran Bretagna! (Hello~!) ***



Capitolo 1
*** Si parte!!! ***


"Waaaa.....non ce la faccio più!" mormorò Sery_Vargas "spaparanzata" sul divano, mezza sciolta per colpa dei 36 gradi siciliani "Oggi morirò...." disse alzando il braccio con fare tragico.
"Si certo, lo dici ogni giorno. Ma non sei mai abbastanza morta per non guardare Hetalia" sbottò una biondina seduta lì accanto, intenta ad osservare le immagini che scorrevano sull'IPod della sorella.
"AhAhAh...sei così divertente Clara.... Io potrò sempre guardare Hetalia!" sbottò sarcastica Serafina.
 "'Ma io mi sto annoiando... Tanto non ci capisco un'acca di cosa sta dicendo Germania!!!!" 
"Non è certo colpa mia se non riesci a leggere i sottotitoli!"
"Me li puoi legger-...?"
"No"
"Molto gentile, grazie!"
"Prego sorellina!" disse sarcastica la bionda più grande pizzicando una guancia alla bambina.
"Lasciami!" sbottò la più piccola allontanandosi.
"Come siamo suscettibili!" commentò Sery aprendo una pagina Internet e collegandosi ad Efp "Speriamo che almeno Sol e Charlie siano collegat-" trovò due messaggi rispettivamente di Sol e Charlie "Evviva! Almeno posso messaggiare con qualcuno!"
"Grazie mille per le attenzioni che mi serbi, sei sempre la solita! A volte vorrei che Russia esistesse davvero! Così potrebbe prestarmi di tanto in tanto il piccone!" esclamò Clara incrociando le braccia e iniziando a fantasticare.
"Se esistesse davvero....." ripeté Serafina pensierosa.

~ Il giorno dopo~
"Bene, siamo tutte pronte?" chiese un'alta figura bruna e con uno sguardo cielo.
"Sissignora!" rispose un'altra anch'essa bruna ma con due occhi scuri e profondi.
"Bene....- iniziò a passeggiare avanti ed indietro la prima figura con una mazza da baseball sulla spalla-...oggi è una giornata molto importante! Io, Sol,Sery e Clara, oggi riunite a Capri, riusciremo a..."
"Scusi, Charlie-signore! Ma come abbiamo fatto ad arrivare dalla Sicilia alla Campania senza che nessuno si insospettisse?" chiese Clara alzando un braccio.
"Beh, cara Clara, ci deve essere per forza un errore nella storia, altrimenti cosa esistono a fare le recensioni critiche? Su qualcosa si deve pur criticare!" rispose Charlie brandendo la mazza.
"In effetti ha ragione...." commentò la seconda figura.
"Grazie Charlie-signore e Sol-signore! " ringraziò Clara abbassando il braccio.
"Dicevo... Oggi è un giorno importante perchè riusciremo ad incontrare le Nazioni!" disse soddisfatta Charlie.
Sery si diede un pizzicotto per verificare che non stesse sognando, e, per sicurezza, si fece pure schiaffeggiare da Sol.
"Ora che siamo pronti, possiamo dare inizio al rito!" esclamò Charlie con un libro in mano.
"C-che rito?" chiese spaventata Clara guardando Charlie, avvolta in un mantello nero, che sorrideva. Paurosamente.
"EhEh, mai sottovalutare Charlie! -distese una mano davanti a sè e incomincio a ripetere frasi incomprensibili.
"......" disse Sery.
"......" commentò Sol.
".....?" si chiese invece Clara.
Una luce abbagliante avvolse la stanza e tutte le ragazze (Da quant'è che mia sorella è una ragazza? Mah.... Nd Sery) vennero catapultate in un altro Universo.
Nessuna ricevette una risposta. 



Charlie cadde a terra.
Sol cadde su Charlie.
Sery  cadde su Sol.
E infine Clara su Sery.
"MA CHE CAVOLO! DOVEVI FAR CADERE PROPRIO A ME PER PRIMA?" urlò Charlie brandendo la mazza da baseball verso un punto indefinito del cielo.
Lo sai, vero che non puoi parlare con la voce fuoricampo?
"NON ME NE FREGA SE POSSO O MENO, FATTO STA CHE MI STANNO SPACCANDO LA SCHIENA! FALLE ALZARE ALMENO!"
Va bene, lo stavo per fare, sei tu che hai urlato
"SBRIGATI!" 
Grazie alle minacce di Charlie all'autrice, tutte si alzarono e liberarono Charlotte che è cortesemente pregata di non agitare più quella mazza verso di me.
"Uff, ok!" acconsentì Charlie.
"Ma dove siamo?" chiese Sol guardandosi intorno: foglie, rami, foglie, terra, foglie, animali, foglie, fastidiosissimi insetti, foglie e l'ho detto che c'erano tante foglie?
"Siamo arrivate su Hetalia?" chiese ancora Sol con occhi luccicanti.
"Non so..." commentò Sery vedendo che era un normalissimo bosco dove gli uccellini cinguettavano, gli scoiattoli saltavano di qua e di là, i fiori riempivano tutto di un profumo intenso (Siamo arrivate nel paese delle Meraviglie.. Nd Sol), il sole faceva capolino tra le fronde dei rami e tre ragazzi sulla ventina correvano per un sentiero.
Tutto normale, no?
"Germania, puoi correre più lentamente? Anf Anf...sono esausto...!" si lamentò un ragazzo bruno seguendo gli altri due, uno moro e l'altro biondo.
"Nein! Italia, dovresti allenarti più spesso!" gli urlò contro il ragazzo biondo.
"Ecco, che un ragazzo si chiami Italia non è normale!" commentò Sery mettendo le mani sui fianchi e continuando a fissare i tre correre, o perlomeno, Germania e il moro che correvano, mentre Italia si trascinava sulle gambe.
"Veh~? E voi chi siete?" chiese avvicinandosi al nostro quartetto.
"Piacere! Charlie!" esclamò la prima stringendogli la mano.
"Io invece sono Sery!" disse a sua volta la bionda regalandogli un sorriso.
"Yo soy Sol!" si presentò un'altra figura.
"Ed io Clara!" concluse la bambina osservando con tanto di occhi l'italiano.
"Oh! Io sono Feliciano!! Piacere di conoscerv-" cercò di dire Italia, quando fu interrotto da Germania "IT- FELICIANO! Cosa stai facendo?" lo rimproverò trascinandolo per un orecchio.
Tempo cinque secondi ed ecco il tedesco a terra, colpito da un pugno della bambina.
"Non...toccare....Feli...." gli intimò massaggiandosi la mano,  con quegli occhi azzurri che lanciavano saette.
"Da quant'è che è così forte?" chiese incredula Charlie osservando la bambina che chiacchierava con Feliciano.
"Eeeh, quando si parla di Veneziano è iperprotettiva!" rispose Sery.
"Io.... Il sono Kiku..." si presentò il moro "Ed io Ludwig."
" Piacere!" esclamò Sol.
"Ma noi già vi conosciamo tutti, Sì! E sappiamo benissimo che siete anche delle Nazioni!" disse innocentemente Clara guadagnandosi una botta in testa dalla sorella.
"Allora conoscete anche gli altri? Se volete ve li presento!!" disse felice Veneziano, forse non aveva afferrato il concetto della frase appena detta dalla biondina.
"CERTO!" risposero in coro le tre autrici con gli occhi che luccicavano di luce propria.
Kiku e Ludwig diventarono pallidi: cosa significava il fatto che le tre sapessero dell'esistenza delle nazioni? E come faceva una bambina così piccola a tirare pugni così potenti?
Con che razza di persone avevano a che fare?!
 
~Dopo un piccolo viaggetto dove Feli espose la sua opinione alle quattro sui vari tipi di pasta....~
"Bene, siamo arrivati!" esultò Veneziano allargando le braccia davanti ad un grande edificio dove si svolgevano le riunioni internazionali.
"Non dirmi che...che... CHE QUI CI SONO TUTTE LE NAZIONI?" urlò Sery trattenuta per la maglietta da Sol che le gridava di darsi una calmata.
"Se vuoi non te lo dico" sbottò Germania scrollando le spalle ed entrando nell'edificio.
"AhAhAh... Ha fatto la battuta..." commentò sarcastica Charlie seguendolo.
Inutile dire che Sol e Sery manco ascoltavano, impazienti com'erano di incontrare i loro grandissimi miti, le altre Nazioni.
Entrando in una sala grande e luminosa il nostro quartetto incontrarono le prime tre nazioni: Inghilterra, Francia e America.
"Ehm....."
Difatti, queste tre nazioni, stavano litigando, com'erano soliti fare: era un hobby, NO COMMENT.
"Scusi, autrice...."
Chi è stato a parlare?
"Scusi... Mi ha dimenticato..."
Davvero? Non ti avevo neanche visto!
"Sigh....."
"Chi sei?" chiese un piccolo orsetto color miele.
"Canada...." rispose la Nazione deprimendosi ancor più di quanto non facesse prima.
Ricominciando a narrare, le tre Nazioni stavano litigando con la partecipazione di Canada che continuava a sbraitare contro Kumajiro, accusandolo di non ricordarsi mai il nome del padrone.
"STUPID FRENCH FROG, PROVA A RIPETERE QUELLO CHE HAI DETTO SE NE HAI IL CORAGGIO!" gridava un biondino dagli occhi color smeraldo con ke mani al collo di un altro ragazzo dalla barbetta ordinata.
"Ho sol-solo detto che hai delle sop-sopracciglia che fanno paura! Ho detta la pura verità! " e detto questo il francese collassò a terra.
"Nahahah! Arriva l'eroe!" urlò un biondo con degli occhi azzurri nascosti in parte dagli occhiali; detto questo buttò letteralmente Francia nel bagno che andò a sbattere contro il lavandino spargendo sangue tutt'intorno "Scusami! Non era mia intenzione!" disse sinceramente preoccupato.
"Lascialo là Alfred" gli consigliò l'inglese allontanandosi.
"PERCHÈ NON RICORDI MAI IL MIO NOME!?" urlava ancora Matthew inseguendo l'orsetto che si era infilato in un gabinetto ed era sparito come un ninja....
Charlie e Sol guardavano la scena scioccate mentre Francia moriva dissanguato, Germania cercava di dargli dei punti, Feliciano vomitava nel lavandino per la scena che avevano appena visto e le due sorelle si rotolavano dal ridere. Per cosa, poi, per Kumajiro che era rispuntato e tirava shuriken a tutte le Nazioni, compreso Canada che minacciava di farlo rimanere senza sciroppo d'acero per una settimana.
Bene, come inizio era stato piuttosto spettacolare.
"E sanguinoso."
Ma perchè avete tutti la fissa di interrompermi?
"Volevo solo precisare."
Almeno presentati!
"Ciao! Sono Russia!" salutò un ragazzo biondo chiaro con un sorrisino divertito.
"R-Russia...." biascicò Veneziano prima di riprendere a vomitare.
"Ciao Ivan!" salutò Clara.
"Come fai a rimanere così tranquilla?!" chiese Sol aiutando il povero Feliciano che era verde come un alieno dalla nausea.
"Potrebbe prestarmi il piccone per minacciare Sery!" rispose la bambina sorridendo.
"Piacere! Come ti chiami?" chiese il russo avvicinandosi.
"Io sono Clara!!" salutò la bambina.
"Che ne dici di diventare un tutt'uno con la Grande Madre Russia?" chiese Ivan sorridendo alla PedoBear.
"NO!" urlò Sery portando via la biondina.
"Cosa significa diventare un tutt'uno con la Grande Madre Russia ?" chiese la bambina a Charlie.
"EhEh, poi ti spiego..." le disse Charlotte dandole leggere pacche sulla spalla.
"No, tu non glielo spieghi!" esclamò risoluta Sol.
"Lo so, era per farle smettere di dire domande!" spiegò Charlie.
Troppo tardi.
"Allora? Me lo spiegate si o no?" chiese ancora una volta Clara.
"NO!" urlarono all'unisono le tre autrici.
"Uffa, però... Che noia..." sbottò offesa la bambina incrociando le braccia.
Il quartetto, accompagnato dalle Nazioni, entrò in un'altra grande stanza dove tutte le Nazioni, e non dato che anche Sealand era seduto tra loro, li stavano aspettando.
"E loro chi sono, Aru?" chiese un giovane dai capelli castani e con una coda che gli ricadeva sulla spalla.
"Pao?" chiese il panda che aveva fra le braccia.
"PANDA!" soffocò un grido Sery alla vista dell' adorabile pacioccoso morbidoso e sicuramente meglio del Koala della Kinder animaletto.
"Sol..Sery...Clara..e Charlie..." le presentò Feliciano indicandole.
"Rappresentano qualcosa?" chiese Antonio col suo solito sorriso.
"Por supuesto!!! Io rappresento la California!" Mentì Sol osservando sognante il suo America che continuava a ridere con la sua risata cristallina.
"Io Londra!!" continuò Charlie sorridendo e guardando dolcemente a sua volta Inghilterra che sorseggiava un the molto elegantemente, incurante dei lamenti di Francis che perdeva ancora sangue nonostante i due punti striminziti che gli aveva dato Ludwig, il quale aveva capito che stavano mentendo ma aveva deciso di indagare più a fondo in seguito.
"Io la Sicilia!!" esclamò Sery ammirando guardando Lovino che ricambiò distogliendo lo sguardo, sapendo che quella ragazza non era Sicilia nonostante avesse un forte accento siciliano.
"¿Y tú, pequena?" chiese ancora Antonio alla bambina.
Clara inventò una scusa sul momento "Le Isole Eolie!!" esclamò arrossendo e avvicinandosi a ChibiItalia.
"STOP UN ATTIMO!! CHIBIITALIA??" urlò Sol.
Clara ha tanto insistito.... Ha un debole per i marmocchi!!
"Ma questo è un errore colossale!!!" continuò Sol sbattendosi una mano sulla fronte.
Clara sfoggiò degli occhini così dolci che avrebbero sciolto in un batter di ciglia anche il Gatto di Shrek e Sol non disse più niente, limitandosi a scuotere la testa.
H-hm... Posso continuare? Va bene...
"MA LORO NON SONO NAZIONI!"  
STAVO CERCANDO DI NARRARE !!!!  
"Ma, ripeto, Loro non sono Nazioni!! Che ci fanno qui?"
"Ehi, zitto tu! Tu non dovresti neanche esserci, Peter!" lo ammonì Sery agitando la sua spada.
Quasi tutte le Nazioni sbiancarono alla vista della lama affilata tranne naturalmente Svizzera che continuava a far roteare la sua fedele pistola e Ungheria che guardava l'autrice più tranquilla di una tazza di camomilla.
Sealand si sedette tremando e incominciò a farsi piccolo piccolo, finché non scomparve; Wy incominciò a cercarlo.
"Ci mancavano solo altre persone alle riunioni.." commentò Romano incrociando le braccia e continuando a scarabocchiare sul foglio schizzi di pomodori, piatti di pasta e pizze fumanti.
Ecco...quattro pazze erano entrate a far parte della vita degli Hetaliani, cosa succederà? E soprattutto, alla fine di questa avventura, le Nazioni avranno bisogno di uno psicologo? Non mi resta che..... dare un Veh~ciao a tutti! 



ANGOLO AUTRICE COMPLETAMENTE BACATA DI MENTE E CON UNA NOIA TALE DA FARLE SCRIVERE 'STA SCEMENZA
Quiindi...che ne pensate? Spero vi piaccia, anche se non so quando potrò aggiornare e con che regolarità.... sto per iniziare la 3ª media... *depressione*...
~CERCASI!!!!~
•Una Canada Fan
•Austria Fan (anche se non credo che ce ne siano)
•Russia Fan
•Germania Fan
•Italia del Nord Fan
•Francia Fan (ce ne saranno?)
E delle altre Nazioni tranne: Lovino, Alfred, Arthur, Antonio e Gilbert!
Gradite tutte le recensioni!
Baci!  

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Capitolo 2
*** Sorpresa! Un nuovo Trio! ***


"No...non va bene per niente!" borbottò una ragazza bionda portandosi un altro cucchiaino di granita al cioccolato in bocca 
"Che c'è che non va, Chanty?" chiese un'altra ragazza sul letto della stanza di Chantal.
"Tsuki, è una tragedia! È finita la granita!" si lamentò la bionda mostrando la vaschetta quasi vuota.
"E questa sarebbe una tragedia?" la rimproverò Tsuki dandole una botta in testa.
"Waaaa, perchè l'hai fatto?!" 
"Se non avere più zucchero in casa è una tragedia...."
Il cellulare di Tsuki incominciò a trillare, rivelando la Mein Gott di Gilbert come suoneria.
"TSUKI!" urlò una ragazza dall'altro capo del telefono.
"Sol? Ma lo sai che io dovrei dire prima 'Pronto?'?" 
"Non m'importa se ho una notizia ultra mega strabiliante!" urlò ancora Sol.
"Forza, sentiamo, quale sarebbe?"
"SERY E CHARLIE, LASCIATE IMMEDIATAMENTE FRANCIA! Non voglio omicidi sulla mia coscienza!"
"Eh?" chiese confua Tsuki capendoci ancor meno di Chantal che continuava a saltellarle intorno per aver dei soldi e poter comprare altra granita.
"No, scusa, parlavo con Charlie e Sery. SIAMO SU HETALIA TSUKI!" urlò ancora Sol.
"La smetti? Mi stai trapanando l'orecchio! E poi, mi stai prendendo in giro?"
"Giuro su quanto amo Alfred che.... Ehm, sul mio onore di autrice che siamo veramente arrivate su Hetalia!" esclamò indignata Sol, offesa perchè Tsuki non si fidava.
"Waaa!! Voglio la granita!" urlava disperata Chantal scuotendo Tsuki per le spalle.
"CHANTY! Basta! Fammi parlare con Sol!!" 
Chantal si avvolse di un'aura scura e iniziò a ripetere "Granita....granita...granita....granita...granita...granita....granita...." 
Tsuki era troppo abituata per lasciarsi impressionare e lasciò la riccia rotolarsi per terra in astinenza da zucchero, ricominciando a parlare con Sol.
"Vediamo...fammi parlare con qualcuno!" 
"E chi?" trillò Sol schivando un colpo di mazza da baseball che Charlie stava lanciando a destra e a manca.
"Uhmmm... Che so...Prussia" 
"Ehm.. in questo momento non può...Ungheria è riuscita a spaccargli una padella in testa ed ora è in infermeria più morto che vivo..." rispose Sol.
"CHE COSA!?! Allora..beh..con Feli?" disse Tsuki tenendo ferma Chanty che cercava di rubarle dei soldi dalla borsa.
"Ok! Feli?" lo chiamò Sol.
"Veh?" rispose l'italiano.
"Vuoi dire una cosa ad una persona che ti vuole bene?" 
Veneziano si girò di scatto verso Romano che stava prendendo a pugni il crucco perchè gli aveva tirato il ciuffo.
"Veh, Fratellone anch'io ti voglio bene!" urlò Il Nord Italia correndo ad abbracciare Sud.
"Ma che cazzo...?" si chiese Lovino cadendo a terra con a seguito il fratello che continuava a sorridere come un idiota.
"ANCH'IO TI AMO!" urlò Sery unendosi a quell'abbraccio collettivo.
Il Meridionale avvampò si colpo e incominciò a sbraitare insulti ai due che non avevano la minima intenzione di staccarsi "TOGLIETEVI IMMEDIATAMENTE!" urlò.
"Sol? Che succede?" chiese Tsuki che aveva solo sentito una serie di urla di Charlie che cercava di afferrare Francia "Mon cherié, non fare così!" urlò il francese scappando.
"Mon cherié lo dici a Giovanna D'Arco!" continuò ad urlare Charlie.
"Beh..Romano è solo tra le grinfie di Feli e Sery, mentre tra qualche minuto troveremo Francia viola dalle botte!" spiegò sorridente la castana.
"Allora fai sul serio... Non ho avuto ancora una prova, Sol" la informò Tsuki.
"TSUKI, TI PREGO, SOLO DUE SPICCIOLI!" continuava ad urlare Chanty spaventando il vicinato.
"Vuoi la prova?" chiese Sol tirando fuori un piatto di spaghetti da non si sa dove e mettendolo sotto il naso dei due italiani.
"PASTAAAAAAA!" urlò Feliciano avventandosi sul cibo.
"È anche mio, idiota!!" disse Lovino rivendicando il piatto di spaghetti.
"...."
"Tsuki?" chiese Sol.
"TSUKI! SOLO UN EURO E CINQUANTA, NIENTE DI PIÙ!!"
"Ehi, Tsuki...." mormorò Sol all'apparecchio.
"Ora mi spieghi per filo e per segno come hai fatto."


"Che bel posto!!!" disse ammirata Chantal guardandosi intorno.
"Per forza è così! È Hetalia!" continuò una ragazza castana con una luuuunga treccia e una pelle abbronzata.
A-a-abbronzatissima....sotto i raggi del soooole....
"Ma che?" si chiese Tsuki.
com'è bello sognare....Abbracciato con te!!
"Autrice..??" chiese Georgia, la ragazza con la treccia.
Sulle labbra tue dolcissime.....un profumo di salsedine.....  
"AUTRICE!" urlò Georgia per farsi sentire meglio.
...Eh?..
"Dovremmo continuare!"
Uffa però, non si può neanche cantare un po'....
Quindi, dicevo, le nostre tre: Chantal (armata di una scorta di granita), Tsuki (armata di pazienza degna di Giappone) e Georgia (armata di coltellino per difendersi da Olanda a detta sua) erano arrivate dal quartetto che le guardava sbigottito.
"Come avete fatto ad arrivare così in fretta?" chiese Charlie lisciando la sua amata Antonella, la mazza da baseball.
"Che domande, ho spaccato lo schermo del pc e sono entrata nel primo video su Hetalia che mi capitava prima!" spiegò Tsuki.
"CHE!?" urlarono le tre perchè Clara era impegnata a coccolare il Panda di Cina ricevendo occhiatacce gelose proprio da Yao.
"Che succede? Ragazze state un po' calme..... Panda e amore per tutti!" esclamò la bambina sfoderando un sorriso alla Veneziano.
"Mi puoi ridare il Panda, Aru?" chiese Yao che doveva ritornare a casa dopo la riunione che non era stata per niente noiosa, anzi, ma lo aveva stressato a tal punto che non aveva proprio voglia di ritornare dal suo superiore:  Il drago con la mania di Hello Kitty....
"No, ti prego! È così morbido!" lo supplicò Clara abbracciando il povero panda.
"C'è sempre Kumajiro, Aru....." disse indicandolo l'orsetto che seduto per terra contava gli Shuriken rimasti mentre Canada veniva inseguito da Chantal.
"Ma Kumaqualcosa mi preoccupa...." gli disse Clara.
"Devo portarlo a casa, aru....Domani se vuoi, puoi venire a casa mia così puoi coccolarlo quanto ti pare, aru!" le propose Wang.
"Certo! " esultò la bambina
"Spero ti piaccia il riso con le verdure, Aru.....ci vediamo domani, Aru!"
Clara represse l'attacco di vomito che le stava per venire parlando di verdure e salutò con un sorriso forzato.
"Dov'è Prussia?" chiese preoccupata Tsuki sfoggiando un completino da infermiera fornito anche di tanto tanto amore.
"Mi sa che se ne stia prendendo cura Elizabeta..." suppose Sery con la sua mania della PruHun.
"CHE COSA!? - da dietro la schiena tirò fuori il fucile fregato a Svizzera poco prima, quando erano state presentate al resto della Nazioni - E no, quell'ungherese non metterà le sue mani sul mio Gilbert! Parola di Tsuki!"
Detto questo, la ragazza partì in quarta avviandosi a grandi passi verso l'infermeria. "Fermati Tsuki! Sai quanto poi ti verranno a costare le spese mediche?" la fermò Georgia. Lei si che andava d'accordo con Svizzera.
"E con questo che intendi dire!?"
O mio Dio! Vash, mi hai fatto spaventare! Non puntarmi contro quel fucile!
"Altrimenti?"
Potrei farti combinare qualsiasi cosa...
"Non mi faccio spaventare da una mocciosa come te che mi ritrovo d'autrice!"
Detto questo Vash si ritrovò in strada gettando banconote  a mo' di coriandoli, confessando a tutti quanto ci tenesse a sua sorella Lily.
Poi urlò che Francia è un pervertito, soprattutto quando va in Grecia e si buttò in uno stagno lì vicino.
Visto?
".... Mai insultare l'autrice" commentò Vash imbarazzato andando a recuperare  i soldi che aveva sperperato e che Georgia gli aveva pure fregato.
Osservando Vash ricoprire a bassa voce di insulti l'autrice, le nostre sette ragazze si avviarono nelle case dov'erano state invitate a restare per i prossimi giorni.
PICCOLO ELENCO!
•Sol e Chantal: erano andate da America e Canada anche se a distanza di sicurezza da Kumajininja...
"Ehi, cos'è il Canada?" chiese Sol.
Fammi fare in pace l'elenco, grazie!
•Charlie: non si sa come era riuscita a ricevere un invito da Inghilterra.
• Sery: era stata invitata da Feliciano a casa di quest'ultimo e di Romano.
•Tsuki: aveva deciso di sua iniziativa di prendersi cura di Prussia.
•Georgia: Aveva subito provato simpatia per Antonio (e non solo simpatia) ed era stata invitata proprio da quest'ultimo.
Clara: per non rompere le scatole alla sorella era spuntata in casa di Cina prima del previsto, ma Yao non ne fece una piega.
FINE ELENCO

Ed ora andiamo con ordine, iniziando con Sol e Chanty dai nostri Nord-Americani!





ANGOLO AUTRICE ~ 23:15~ SICILIA
Ok, sembra anche a me corto...Sorry guys... -
Solo che se lo continuavo con il pezzo di Sol e Chanty mi veniva più lungo della strada che c'è tra la Sicilia e Mosca...
(Ma che razza di paragoni sono questi? Nd Tutti)
(Non vi preoccupate, Sery è conosciuta proprio per questo! Nd Sol)
(Una volta per indicare rossore ha usato 'fragola senza puntini...' Nd Charlie)

Ok, basta voi due lì sopra! 
Non mi resta che correre a scrivere pure il terzo capitolo perchè so che avete una voglia matta di trucidarmi sul momento. Ma io vi voglio bene :c

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Capitolo 3
*** 3. Sol e Chantal in Nord America (Hi~!!!) ***


Sol, Chantal, Alfred e Matthew arrivarono nella grande casa dei NordAmericani, trascinandosi dietro Kumajiro, che voleva rimanere da altre nazioni per adoperare gli Shuriken.
"Smettila di opporre resistenza....!! Alfred, mi vuoi aiutare per una benedettissima volta?" esclamò Canada cercando di far entrare in casa l'orsetto. Oh, gli avrebbe tolto lo sciroppo d'acero, questo era poco ma sicuro!
Alfred alzò lo sguardo e si guardò intorno alla ricerca dell'insetto o di qualunque altra cosa avesse flebilmente sentito.
"Questo è davvero troppo! Neanche tuo fratello senti!?" si alterò la bionda prendendo di peso un Kumajiro più che infuriato e lasciandolo cadere su America il quale ingaggiò una lotta all'ultimo sangue contro l'orsetto.
"M-Matthew toglimi questo coso di dosso!" urlò mentre Kumajiro lo bloccava tirandogli il ciuffo.
Inutile dire che il canadese non mosse neanche un dito intento a sorridere fra sé e sé.
Qua Matt è terribilmente OOC, proprio perchè mi sono stufata di vederlo sempre ignorato!
" Alfred ti aiuto io!" urlò Sol correndo verso America, MA (c'è un MA) Kumajiro le fece lo sgambetto e l'autrice finì rovinosamente su Alfred, il suo volto a pochi centimetri da quello di America.
"Oh Santo Nonno  Roma!" gridò alzandosi di scatto.
"Fatta male?" chiese gentilmente America.
"No, g-grazie...!" rispose Sol lanciando uno sguardo omicida a Kumajiro che si era rintanato tra le braccia di Chanty, ritornando il dolce orsetto di sempre.
"Chi sei?" domandò.
"Chantal" rispose la bionda sorridendo a Canada.
"Perchè sorridi a lui e non a me!?" chiese inviperito Kumajiro.
"Ma tu non eri il dolce orsetto di sempre? Ora chi sei?"
"Kumajiro"
Sulla testa di Sol scese un gran gocciolone che minacciò di invadere la casa alla Diluvio Universale Mode, ma, per fortuna, America le guidò in cucina.
Era una cucina molto carina...
....senza soffitto, senza padelle.... Non si poteva entrarci dentro, perchè non c'era il pavimento....
"Ma l'autrice è proprio questa qui?" chiese Sol perplessa chiedendosi come mai riuscisse a vedere Canada; Chantal aveva attaccato il freezer per mettere al sicuro le scorte di granita mettendo un lucchetto per evitare che America le finisse tutte.
Non si poteva fare pipì, perchè non c'era il vasino lì. Ma era bella bella davvero, via dei Matti numero 0.....
 "Matta ci sarai tu!!" sbottò Chantal incrociando le braccia e gonfiando le guancie offesa.
Certo che siete tutti noiosi.....
Canada sospirò, aprì lo sportello della dispensa e chiese alle due ragazze: "Preparo delle frittelle con sciroppo d'acero o preferite gli hamburger di mio fratello?"
"FRITTELLE!" urlò Chantal correndo dal canadese con occhi trasformati in due stelline.
"No, grazie, a me ci pensa Alfred, vero?" rispose (o domandò?) Sol girandosi verso l'americano.
"Certo Sol! Sol....?" chiese America vedendo che la ragazza si era ammutolita pensando fra sé e sé.
Due secondi dopo il volto dell'autrice si illuminò. 
"Ma che...?" chiese Chantal cercando di tenere Kumajiro lontano dallo sciroppo d'acero.
La castana prese immediatamente il telefono in mano, digitò un numero alla velocità della luce e aspettò che il 'tu...tu....tu....tu....' si sostituisse con il...
"Pronto?" chiese la voce al telefono.
"Charlie!" urlò Sol.
"Ma allora urlare al telefono è una tua abitudine!" esclamò Chantal.
"Sol?" domandò Charlie.o
"No, tua mamma" rispose sarcastica Sol.
"M-mamma...ehmm...giuro che sto facendo i compiti non ti preoccupare!!"
"Sono Sol...."
"E allora perchè mi hai fatto preoccupare inutilmente!?"
"Senti, ho una notizia strabiliante!" esclamò Sol.
I visi di Alfred, Matthew e Chantal si fecero sempre più vicini dalla curiosità....Kumajiro, solo, attaccò lo sciroppo d'acero....
"E non mi state così sul fiato sul collo!" li rimproverò la castana.
"Quindi?" chiese Charlie.
"HO SENTITO MATTHEW! O MIO DIO, E HO PURE RICORDATO IL SUO NOME!" 
A quelle parole, Canada abbassò il capo e andò a preparare le frittelle, seguito da Chantal che cominciò a mandare occhiatacce a Sol.
"Ma dobbiamo festeggiare! È fantastico....e sentiamo, dove si trova il Canada?" chiese Charlie con i festoni pronti.
"Ehmmmmm.... -Sol si spremette le meningi-.....lo so!! Nel Nord America, sugli USA!"
"O MIO DIO, TU NON SEI SOL... FESTA GRANDE!! VADO A CHIAMARE SPAGNA!" urlò Charlie con le lacrime agli occhi.
"Perchè? Perchè!?" si disperava Canada.
"Su, su, Matt, io ti ho sempre notato, e ora anche Sol si ricorderà di te!" lo consolò Chanty.
Matthew sfoderò un timido sorriso voltandosi per cercare Kumajiro che si era fregato lo sciroppo d'acero; si sentì strattonare i pantaloni e abbassando lo sguardo trovò Kumajiro che gli porgeva lo sciroppo d'acero.
"Tieni, Matt" disse l'orsetto.
Gli occhi azzurri del canadese si inumidirono, prese Kumajiro in braccio e lo abbracciò tanto forte da farlo diventare blu "Ti sei ricordato il mio nome! Questo è il giorno più bello della mia vita!"
Chantal approfittò di quel momento per abbracciare stretto stretto Canada che arrossì ma non disse niente.
Waaaa~ Che bel momento!
 
Il pranzo passò abbastanza in fretta, con il canadese che aveva l'umore alle stelle e Chantal che prese doppia porzione di frittelle; l'orsetto venne legato ad un palo per evitare che mangiasse tutto.
"Volete guardare un film?" chiese poco dopo Alfred prendendo un porta CD grande quanto un'enciclopedia.
"Si..." acconsentì Chantal che era sdraiata, o come dico spesso io, spaparanzata sul divano con un mal di pancia dovuto alle troppe frittelle mangiate.
"Io vorrei un....." cercò di dire Canada ma fu subito interrotto da Alfred che prese un cd qualsiasi e lo inserì nel lettore DvD 
"E sia per l'horror! Ma se avete paura non esitate a chiamare l'eroe!" esclamò non avendo sentito minimamente il Fratello.
E già, cascasse il mondo, Sol può anche ricordare il nome del canadese ma Alfred non sentirà mai Matthew....
"No, non preoccuparti, ci sarò sempre io!" lo rassicurò Chantal stringendogli la mano: Matthew odiava gli horror.
"Non è che poi ti spaventi?" chiese Sol ad America.
"Io? Nahahahahahahahahahahah! L'eroe non si lascerà di certo intimorire da un banale film!" rispose ridendo Alfred. 
"Sappiamo come andrà a finire!" commentò Chantal mettendosi comodamente sul divano e afferrando una mega porzione di pop Corn imburrati.
"Ma tu non stavi male fino a cinque minuti fa?" le chiese la castana grattandosi la nuca.
"EhEh, la vicinanza con Matt mi fa sentire meglio!" spiegò Chanty facendo arrossire il canadese.
"Ok! Are we ready?" chiese Alfred con un accento tipico americano che avrebbe fatto rabbrividire Arthur.
"Eh?" domandò Sol non avendoci capito niente.
"Yes, E ora sbrighiamoci!" rispose Chanty stringendo  Kumajiro.
America accese la televisione buttandosi letteralmente sul divano bevendo una CocaCola ma quando iniziò una musichetta lugubre come sottofondo al film si irrigidì e non disse più una parola.
La prima scena non era delle più spaventose: era un classico, una donna sola in casa mentre un esercito di zombie si riversava per le strade della città. Niente di che.
"AL, MI STAI ROMPENDO LA MANO!" urlò Sol accorgendosi che America stava stringendo la sua mano tanto forte che sentiva le ossa in pericolo di rompersi.
Non la ascoltò neanche.
E quando venne la scena più bella del film, ovvero quando lo zombie riesce a catturare la donna ecco che Alfred inizia a gridare e Chantal copre gli occhi a Matt per evitare che faccia lo stesso.
"Fallo smettere, fallo smettere, ti prego!!" supplicò Chanty.
"Non so come!!" le urlò Sol per coprire le grida dell'americano.
"Che? Che succede? Perchè Alfred grida a questo modo?? E chi ha spento la luce!?" chiese Matthew che con la mano di Chantal davanti agli occhi non vedeva niente.
"Ci penso io!" Chantal prese velocemente il telecomando togliendo la mani dagli occhi azzurri di Canada, che vedendo lo schermo lanciò un urlo soffocato; spense la tv e si ributtò pesantemente sul divano.
"E menomale  che l'eroe doveva salvare noi..." sospirò vedendo gli occhi di Alfred, terrorizzati di per sé.
Sol lanciò un'occhiata truce alla bionda e diede due schiaffetti all'americano.
"Matthew? Se ritorni in te ti darò tanto sciroppo d'acero!" Chanty ricattò Canada che a sentire le parole 'sciroppo' e 'acero' si risvegliò da una specie di trance e si alzò in piedi "Dov'è, dov'è?"
Sol scosse per le spalle Alfred che, quando ritornò il solito Alfred, si alzò in piedi e vicino al fratello si mise in posizione alla 'Superman'.
"Nahahahahahah!!! Piaciuto il film? Spero di si!" esclamò.
"O mio Dio...." commentò Chantal.
"Ehi, mi stai offendendo Alfred??" chiese Sol.
"No, ma è vero che ha fatto scena inutilmente!"
"Lascia in pace America!"
"E chi te lo sta toccando?"
Ed ecco che inizia un combattimento strabiliante con tanti tanti effetti speciali offerti da Alfred e Kumajiro che aveva ripreso la forma ninja....
"Autrice?" 
Si?
"Non stiamo facendo niente di così ... Uhm, esagerato?" disse Chanty cercando conferma da Sol.
"Vero" annuì la castana.
Ok.... Ci vorrebbe un po' più di azione, non credete?
"In effetti ha ragione..." disse Matthew pensieroso.
"Ah! Ho un'idea!" esclamò Alfred sparendo per un attimo.
"Ok, io sono pronta a qualunque evenienza!" informò Chanty Mettendosi uno scolapasta in testa e portando con sé una piccola scorta di cioccolato.
Poco dopo si sentì un rumore assordante provenire dall'esterno: clacson che suonavano, persone che sbraitavano vari insulti in inglese e una risata assordante invadere la strada.
I tre che erano rimasti a casa uscirono di colpo e si trovarono davanti un elicottero con su un America che si sbracciava per farsi notare dagli altri. Non è che ce n'era poi così bisogno.
"Dammit*..... Ci si mette ora anche Alfred con i suoi marchingegni...." disse sconsolato Canada portandosi una mano alla fronte.
Chantal e Sol sembravano molto più entusiaste e furono invitate dall'americano a salire e vedere l'America dall'alto.
"E poi Matt ci mostrerà il Canada, vero?" disse Chanty portandosi dietro Kumajiro e il canadese.
"E che cos'è il Canada?" chiese Sol piegando leggermente la testa di lato: se l'era dimenticato. Dinuovo.
"Sigh...." mormorò Matthew.
"Forza ragazzi!! Che aspettate?" li richiamò Chantal prende do posto nell'elicottero e allacciando le cinture a lei e a Kumajiro, stavolta il dolce e morbidoso orsetto.
"Oh, vabbè, lo scoprirò!" disse Sol sorridendo e con un salto si andò a sedere anche lei guardandosi intorno estasiata.
Matthew guardò l'elicottero un po' titubante ma vedendo Chanty che lo invitava a sedersi vicino a lei si fece coraggio e prese posto anche lui.
"Bene, ora che siamo tutti pronti possiamo partire!" esclamò Alfred mettendosi ai comandi e accendendo le pale che iniziarono a girare vorticosamente.
Canada si allacciò in fretta e furia le cinture e guardò fuori le persone che inveivano loro contro.
Ehi Al!
"Si?"
Che ne dici se su questa scena ne facciamo un film?
"Questa è proprio una bell'id-"
"Non è il momento!" urlò Matt al fratello che neanche lo calcolò.
"Si, dicevo, mi sembra proprio un'ottima idea!" acconsentì America alzando la macchina in volo.

~Qualche minuto dopo~
"Che bella l'America vista da quassù!!" esclamò Chantal con il naso appiccicato al vetro per vedere le file interminabili di grattacieli sotto di loro.
"Eh già....." annuì Sol che intanto guardava proprio America intento a spiegare loro la storia dei vari monumenti.
"Bene, ora passeremo proprio sopra New York, credo che Sol sia anche più informata di me su questa città, no?" le disse Alfred facendola risvegliare dai suoi pensieri.
Che Rating, Sol?
"Che!?"
Eeeh,  posso scrivere i tuoi pensieri o il Rating è troppo alto?
"Ma che vai a dire?"
"Ehi, Sol, cos'è il Rating?" chiese in quel momento Canada così da salvare l'autrice da una sfuriata in arrivo. Grazie, Matt.
"Ehm....." disse Sol impacciata.
"Allora?" chiese ancora il canadese.
"Si vero, vero mi sono sempre chiesta cosa fosse il Rating... Flà, me lo spieghi?" domandò Clara.
Clara? Che ci fai qui a scrivere con me??? Dovresti essere da Cina tu!! E non chiamarmi Flà che in questo momento io sono Sery_Vargas!
"Già, vero! Me n'ero dimenticata!" esclamò la biondina sparendo così com'era arrivata.
"O.o..... Beh, COS'È IL RATING?" chiese ancor più insistentemente anche America.
Sol si trovava  in difficoltà: guardò con sguardo disperato Chantal che però non l'ascoltava minimamente, intenta com'era a cercare di convincere Kumajiro a restare seduto.
"Ehmmm...I-il Rating è.... Fatemi pensare.... Tipo i bollino colorati che ci sono nei film?" 
"Aaaahhhhh....... -a quel punto Sol tirò un sospiro di sollievo-...... Ma a che cosa si riferisce?" chiese Alfred ancora alla guida.
"Beh, a scene di violenza e..... Ehm, guardate c'è la Statua della Libertà!" cercò di sviare l'argomento la castana riuscendo a catturare l'attenzione di tutti i presenti tranne di Alfred. 
"Poi ti spiego....."
In quel momento Chantal frugò nella sua sacca tirando fuori l'ultimo quadratino di cioccolato che aveva mangiandolo.
Passò qualche minuto e la sua testolina fece due più due: Cioccolato finito= niente più zucchero.
"No, non ho più cioccolato!" esclamò facendo sussultare Canada.
"Quando scendiamo te ne prendiamo altro se vuoi, va bene?" le disse America trafficando con i comandi.
"Ma io non vivo senza zucchero!!" si lamentò Chantal scuotendo Canada che aveva una faccia esasperata.
"È vero" assicurò Sol annuendo ad Alfred.
"Ma ora non possiamo fermarci, scusa" si scusò America guardando Chantal.
"Vedi che l'unica persona che ha osato negarmi dello zucchero non è vissuta abbastanza a lungo per raccontarlo......" disse Chanty con la sua aura oscura peggio di quella che ha Russia se gli neghi la Vodka "Ricordalo...."
Detto questo la bionda si slegò la cintura e si avvicinò ad America scuotendolo per le spalle "Scendiamo!"
"Wa~Wa~ Wa~ La-lasciami ....!" esclamò Alfred che aveva perso il controllo dell'elicottero.
Dall'esterno si poteva vedere l'elicottero che faceva su e giù, destra e sinistra mentre Matthew gridava di terrore e Chantal cercava di convincere Alfred a scendere finché le pale non si fermarono.
"Non mi dite che è successo quello che sto pensando io...." sussurrò Sol temendo che l'elicottero si fosse bloccato.
Infatti era così.
"Ma dai?" disse sarcastica Chantal. 
E fammi creare un po' di atmosfera!
La 'macchina iniziò a cadere roteando su sè stessa.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!" gridò Sol abbracciando Alfred (EhEh....).
"TI ODIO AMERICAAAAAAAAAAAH!" urlò Chanty stringendo Kumajiro e Canada.
"AL, FAI QUALCOSAAAAAAH!" urlò Matthew.
"NAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!" rideva intanto America.
"A PARTE RIDERE, IDIOTA!!! NON SIAMO SULLE MONTAGNE RUSSE!" urlò ancora Canada.
"Le mie montagne...?" sorrise Russia.
 "E tu che ci fai qui!?" esclamò Sol.
"Volevo solo vedere la vostra disfatta.... P.s. Mi ha mandato Inghilterra" rispose Ivan con l'aria più oscura che potesse avere; detto questo sparì con un 'Pop!'.
"Ma l'eroe sa come salvarvi tutti! Ho i paracadute!" disse America scatenando un moto d'ira epico nel fratello.
"CHE COSA!?! E PERCHÈ NON LO HAI DETTO SUBITO!?" gli urlò contro Matthew.
Ci voleva un po' di suspense!
"Al diavolo la suspense e dammi quel coso!" gli disse Chantal prendendo un paracadute e sistemandoselo indosso.
Tutti si misero uno dei paracadute così velocemente da far invidia alla luce e si buttarono uno a uno dall'elicottero: ah, anche Kumajiro per chi lo volesse sapere.
"ZUCCHEROOO!" urlò Chanty prendendo Matthew per mano e buttando anche lui nel vuoto.
"Nahahahahahah!" continuò a ridere America mentre Sol lo guardava con occhi terrorizzati.
Kumajiro, naturalmente, aveva tirato fuori tutta la sua abilità da Ninja e si era buttato senza paura con degli occhi ridotti a due fessure.
I quattro arrivarono sani e salvi a terra: Chanty corse immediatamente incontro a Canada che aveva degli occhi spiritati  e Sol urlò immediatamente ad America di non farlo mai più.
"LO SAI CHE ABBIAMO RISCHIATO DI MORIRE? EH?" lo rimproverò.
"Sovvy.........." si scusò America facendo degli occhioni così da cerbiatto che Sol non resistette e lo abbracciò "Waa~ non ti preoccupare!"
"Come non ti preoccupare?" esclamò Chantal.
Psssst, Chanty!
"Ora che c'è ??" chiese Chantal rivolgendo lo sguardo verso l'alto, scusate, verso di me.
Lo sai, vero, che se siete caduti è colpa tua?
"......."
"Di cosa stavi parlando Chantal?" chiese Matthew avvicinandosi e recuperando l'orsetto.
"Eh?? Niente niente! Di a tuo fratello che non sono assolutamente arrabbiata con lui!" gli rassicurò la bionda facendogli PatPat sulla spalla.
"Uh? Va bene, ma ora andiamo a casa, ok?" disse Matthew guidando tutti alla casa delle due Nazioni.
E l'elicottero? Si dice che Russia sia riapparso e l'abbia portato con sè, ma lo staff non ne è del tutto sicuro. Faremo avere sue notizie al più presto.

Dopo una cena non molto diversa dal pranzo per quanto riguarda Sol e Alfred, arrivò l'ora di andare a letto: nessuno se lo fece ripetere due volte perchè erano distrutti peggio della sedia di Busby dopo averla usata con Russia.
America aveva ceduto la sua stanza a Sol (le lezioni di Inghilterra per essere un bravo 'gentleman' possono anche servire, no?) mentre lui andò a dormire su un divano nel grande salone.
Matt nella sua stanza e Chanty ebbe la stanza degli ospiti.
Durante la notte una testa castana si alzò e si guardò intorno. Due occhi scuri cercarono di abituarsi all'oscurità e una bocca si aprì in uno sbadiglio. Due piedi toccarono terra e due mani afferrarono il cuscino. Sol si diresse verso il salone.
Si sistemò su uno dei divani di fronte a quello dove riposava Alfred e si accoccolò là.
"Sol?"
"Certo, chi dovrei essere?"
"Yaaam.... Che ci fai qui?"
"Beh, non mi sembrava giusto che tu dormissi  qui ed io nella tua stanza" rispose la castana arrossendo: fortunatamente il buio nascondeva il suo imbarazzo.
"Non ti dovevi disturbare... Sei l'ospite!"
"Non mi sembrava giusto. Punto."
"A volte sei testarda..."
Sol gonfiò le guance offesa ma poi fece un sorriso beffardo "Tu sei incosciente, siamo alla pari!"
"Io incosciente?"
"E allora forza, sentiamo come sei?"
"Io sono eroico!" le assicurò.
"Questo non lo metto in dubbio" lo assecondò la  castana.
"Davvero? Almeno ci sei tu, eh!" 
"Io ti ho sempre trovato eroico" detto questo la castana nascose la testa nel cuscino rendendosi conto di ciò che aveva appena detto.
"AhAhAh, grazie Sol!"
"D-di nulla Alfred" assicurò Sol iniziando a maledirsi di non aver portato  una coperta dato il freddo che c'era.
"Hai freddo?"
Ma come faceva a sapere quello che le passava per la mente?? "Uhm, un po'.... Ma niente di che"
"Ecco" disse porgendole un plaid.
"G-grazie!"
"Non ti preoccupare e ritorna a letto, Sol...."
"Sono qua ormai, e rimango, punto. Buonanotte Al"
Alfred fece un tenero sorriso e sussurrò girandosi dall'altra parte "Goodnight, my sweet dear Sol...**"
"Eh? Che significa?" chiese Sol.
"Oh, solo buonanotte....." 


"Matt?"
"Uhm...." mormorò Canada girandosi dall'altra parte.
"Matt, stai dormendo?"
"No, Chanty, non più...." 
"Scusami... E che la casa è così grande che non so dove si trova il bagno..."
"Ok, ti accompagno..." disse sbadigliando il Canadese uscendo dalla stanza seguito da Chantal.
"Mi aspetti?" chiese Chanty entrando in bagno.
"Va bene...yamh...." sbadigliò Matthew appoggiando la schiena contro il muro; tempo due minuti che si era già addormentato.
Dopo cinque minuti Chanty aprì la porta del bagno affacciandosi e vide il canadese che dormiva in piedi.
"BU!" esclamò facendogli fare un salto di tre metri.
"Sono sveglio, sono sveglio!" assicurò Matthew portando una mano sulla fronte "Chantal! Allora sei tu!"
"Ahahahahahah! Dovevi vedere la tua faccia!!" disse ridendo la bionda.
Canada scosse la testa sorridendo anche lui e la riaccompagnò in stanza  trascinandosi sui piedi.
"Ehm.. Matt?"
"Si Chanty?"
"Possiamo dormire insieme? Questa casa mi mette paura!" chiese tutto d'un fiato la ragazza arrossendo violentemente.
Canada restò qualche attimo interdetto dalla richiesta della ragazza; poi il suo viso si addolcì in un sorriso "V-Va bene, mi sa che oggi Kumajiro dormirà per terra, è troppo viziato..."
La bionda seguì il canadese fin nella stanza, rossa più dei pomodori
del mio
Lovino.
Entrarono tutt'e due nel letto a due piazze l'uno più rossa dell'altra.
"Grazie Matt..."
"E-e di che?"
"E scusa Kumajiro"
L'orsetto rispose con un piccolo sbuffo e si raggomitolò di più nel cuscino che gli era stato dato.
"Sei stato davvero gentile"
"Oh, s-sei mia ospite qui, non ti fare di questi problemi!"
"Buonanotte Matthew...."
"N-notte Chanty...."
"Non sai quanto mi renda felice essere qui...'notte...zzzzz...."
La bionda scivolò subito nel mondo dei sogni dormendo con un  lieve sorriso sulle labbra.
"If you are happy, I'm happy too....***." sussurrò Canada osservando il suo viso.


 



ANGOLO DI UN'AUTRICE DA RICOVERARE
Yaaaaaaa!! Non ho resisto!! Il capitolo doveva finire con i quattro che ritornavano a casa ma essendo conosciuta coma la Sery romantica, non ho potuto fare a meno di metterlo!!

Care Chantal e Sol, mi sa che in questo momento non potete sentirmi, lascio un messaggio alla segreteria telefonica allora......
Risponde la segreteria telefonica Efpiana delle autrici Sol e Chantal, lasciare un messaggio dopo il segnale acustico....BIIIIIIP!!!!!.......
Spero di non avervi uccise ah, Chantal, mi sembra di aver esagerato nella tua reazione per aver scoperto che non c'era più cioccolato! Sorry!! *si inginocchia*
 
*Dammit = Maledizione
** Goodnight my sweet dear Sol = Buonanotte mia dolce cara Sol
*** If you are happy, I'm happy too = Se tu sei felice, lo sono anch'io





(Quindi cos'è il Rating? Nd Alfred)



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Capitolo 4
*** 4. Charlie in Gran Bretagna! (Hello~!) ***


Sery: *canticchia* Hola,  Jounetsu wa tomaranain ya de.....*si accorge della presenza dei lettori* Ehmmm, Scusate,  colpa di Spagna...
Antonio: Perchè è colpa mia?
Sery: se le tue canzoni sono belle mica è colpa mia!
Antonio: ^///^
Ecco, forse ora si zittisce cinque minuti. Quindi, oggi andremo in Gran Bretagna! *valigie* Parleremo di Charlie e Igg-*mazzata da parte di Charlie* Va bene, lo chiamo Arthur, Arthur.
Charlie: *aureola* Parliamo...di me...e.....Igirisu?? Sery: *sarcastica* No, di un'autrice che ha il tuo stesso Nickname...
Charlie: *prepara mazza* Dov'è?
Sery: Tu il sarcasmo non lo capisci proprio, Veh~?
Charlie: ^^"
Sery: Bene....*corre sul posto*....
Charlie: Ma che stai facendo?
Sery: Riscaldamento!
Charlie: -.-"
Sery: *si ferma* E dopo il riscaldamento possiamo iniziare!




"Ehmmm... Io vivo con tre miei fratelli, possono sembrare strani ma in fondo sono gentili. Beh, parlando di uno in particolare, mooooolto in fondo....." spiegò Arthur accompagnando Charlie a casa Kirkland.
"Ah, non ti preoccupare, saprò come comportarmi!" disse solo Charlie sorridendo.
"O bene, siamo arrivati!" esclamò Arthur suonando il campanello -Speriamo che non apra Nathan, fa che non apra Nathan, ti scongiuro non far aprire Nathan, ti prego non far aprire Nathan, farò qualsiasi cosa se non apre Nathan, cucinerò per tutte le Nazioni se non apre Nathan....- pensò l'inglese riferendosi al fratello scozzese.
"Finalmente, era ora Arth- Oh, abbiamo ospiti?" chiese facendo un sorriso un ragazzo dai capelli rosso fuoco, scrutando Charlie.
"Come non detto.... Ciao Nathan" salutò sospirando Arthur.
"Piacere, Scozia! Ma tu puoi chiamarmi Nathan! Lusingato di conoscerti! Ti chiami...?" chiese lo scozzese fregandosene altamente del fratello e presentandosi a Charlie che lo guardò truce.
"Charlie, ma tu chiamami Londra....." sibilò osservandolo con occhi non più cielo ma ghiaccio.
"Piacere Charlie!"
"HO DETTO LONDRA!" ringhiò Charlie prendendo da non si sa dove la mazza da baseball e puntandola verso lo scozzese.

Veh~! Fa bene!

"Ok, London...... Vuoi accomodarti?" disse Scozia spingendo la porta e facendo segno alla castana di entrare.
"Hmpf!" sbuffò Charlie sorpassandolo.
Nathan la osservò allontanarsi; poi rivolse un'occhiata interrogativa al fratello che gli rispose stringendosi semplicemente nelle spalle.
"Oh, Arthur, finalmente sei qui! Ho prepara-" si bloccò Galles vedendo Charlie "Oh, Io sono William, questo è il mio drago -indicò un draghetto rosso che la osservò con aria superiore-, tu chi sei?" le chiese con un gran sorriso.
"Charlie, piacere di conoscerti Will!" lo salutò Charlie adocchiando il draghetto.
"Wa~..perchè lui può chiamarti Charlie?" si lamentò Scozia entrando in cucina.
"Perchè si! " sbottò Charlie mettendosi a braccia conserte.
"Oh, ma io ti conosco! Eri al Summit!" esclamò un ragazzino dagli occhi celesti alzandosi dal divano in cui era seduto.
"Ciao Sealand -lo salutò accarezzandogli la testa- infatti, tu eri al summit con noi. Come hai fatto a tornare prima?" chiese
"Facile. Avevo fame" rispose semplicemente Peter ributtandonsi sul divano sbuffando "ma non è servito a niente" 
"Assomigli ad una mia amica, ha sempre fame, specialmente di pizza!" esclamò Charlie, indovinate a chi si sta riferendo..

Non l'avete capito?! Traditori!

"Italiani..." borbottò Scozia sedendosi al tavolo e poggiando una guancia sulla mano e osservando Galles "Will, manca tanto per il pranzo?"
Nessuna risposta.
"Will...?"
(Di nuovo) nessuna risposta.
"Oh My God, si è addormentato di nuovo...." mormorò Arthur sbattendosi una mano sulla fronte
Fortunatamente Peter, affamato come non mai, si alzò in piedi e andò a scuotere William fino a svegliarlo "Yes, Yes! I'm not sleeping!" esclamò.
"Certo, come no!" gli disse con tono di rimprovero Peter.
"Galles, se non  ti sbrighi, cucino io!" gli disse Inghilterra incrociando le braccia.
Gli altri tre Kirkland lo guardarono con occhi terrorizzati e in meno di due minuti il pranzo fu pronto e fumante in tavolo.
Charlie si trattenne dal ridacchiare solo perchè lo amava troppo gli voleva bene e non voleva ferirlo: però la situazione era molto comica!

"Non ti avevo mai vista! Da dove vieni?" chiese Scozia continuando a mangiare.
"Io? Capri, Italia" rispose la ragazza.
"Italia? E rappresenti Londra?" chiese di nuovo aggrottando la fronte.
"Si. PROBLEMS?" esclamò Charlie avvicinandosi la mazza.
"No, Charlie, no - un bagliore sinistro negli occhi della castana lo avvertì che aveva fatto qualcosa che non dovrebbe avuto mai fare.... Una mano si allungò verso la mazza....- Londra, Londra!!!" si corresse nascondendosi dietro al drago di William.
"Uh, ecco!" esclamò Charlie finendo di mangiare "Aaah, era tutto squisito! Grazie Will!".
Galles arrossì leggermente "Grazie a te! Vedi, almeno lei apprezza!" disse al dragherò sorridendo.
"Parla?" chiese Charlie avvicinandosi al drago fino a guardarlo negli occhi.
"Certo! Gli altri però non ci credono..." rispose Will guardando i fratelli a mo' di rimprovero.
"Lascialo perdere, ha questa fissa..." le sussurrò Scozia ad un orecchio.
"Io ci credo invece!" sbottò la ragazza iniziando a conversare col drago mentre i fratelli Kirkland, tranne Galles che più felice di così non poteva essere, la guardavano stupiti.
"Bene -sospirò Arthur alzandosi- ora che abbiamo finito possiamo offrire qualcosa alla nostra ospite"
"No, Arthur, non dirmi che..." boccheggiò Scozia.
"Non farlo...!" tentò di fermarlo Sealand ma Inghilterra, da bravi gentleman, porto a tavola un bel vassoio con dentro...
"....S-Scones...." balbettò William alla vista dei biscotti.
"Oh, ho sempre sognato di assaggiarne uno!" gioì Charlie prendendo uno Scone.
"Noooo, non mangiarlo!" urlò Peter alla castana.
"Non vogliamo che una così bella ragazza muoia prima del tempo per colpa di questo stupido!" spiegò Nathan indicando Arthur che lo scrutava con due fessure a posto degli occhi.
Charlie lo fulminò con gli occhi mangiando lo Scone mentre i tre Kirkland la osservavano con il fiato sospeso, aspettando uno svenimento o qualcosa del genere.
Charlie mangiò tutto il biscotto come se niente fosse e quando si accorse degli sguardi stupiti dei tre inglesi chiese "Beh? Che avete da guardare?"
William ebbe un attacco di vomito e corse in bagno premendo le mani sulla bocca mentre Scozia la osservava con tanto di occhi.
Sealand abbracciò la ragazza iniziando a farle un interrogatorio "Stai bene? Ti senti male da qualche parte?" e giù di lì.
Mentre Arthur... Beh, Arthur gongolava fra sé e sé perchè finalmente aveva trovato qualcuno che apprezzasse la sua cucina.
 



"Arthur? Dove siamo?"
"Non fate rumore e seguitemi"
"Col cavolo che ti seguo se non so dove sto andando! "Perchè non ti rilassi un po', Nathan?"
"Caro Will, lo sai meglio di me che quando si parla di Arthy non si scherza!"
"Devo prendere quest'affermazione come un offesa?"
"Questo posto così buio fa paura!!"
"Non ti preoccupare ci sono qua io!"
"Ora sono sicuro, Charlie
"Tu mi devi chiamare LONDRA!"
"Calmi ragazzi....."
"Come faccio a stare calm-AHIA! Chi mi ha pestato il piede??"
"Sara  stato il drago...."
"Non incolpare il mio draghetto!" 
"Scusa Sol, sono stato io...."
"Non ti preoccupare Peter..." 
"E non spingere!!"
"E chi sta spingendo??"
"La finite di litigare? Siamo arrivati!"
"Beh, finalmente!!!"
"Dov'è l'interruttore della luce?"
"Ci penso io....."
*Click!*
"E questo sarebbe...?" chiese Charlie perplessa guardando la sala che aveva davanti 
"Questa è la mia personale stanza degli incantesimi!" esclamò Arthur allargando le braccia.
La castana si guardò intorno, la stanza aveva proprio l'aria di essere....misteriosa?: ragnatele di qua e di là, candele sparse, libri impolverati accatastati l'uno sull'altro e.....un frigorifero?
"Quello è per quando ho fame io!" spiegò Peter.
"Capisco" disse Charlie osservando Arthur che aveva preso uno dei libri dagli scaffali delle immense librerie e aveva incominciato a sfogliarlo con un ghigno dipinto in faccia.
No, non si stava preparando per fare un incantesimo....vero?

Di certo io non vi rispondo.

"Bene....posso assicurarti, cara Charlie, che io sono un grande mago di quelli che se ne vedono pochi in giro, oggi.... E te lo dimostrerò" disse deciso Inghilterra osservando la castana.
-Allora fa sul serio...- pensò la ragazza avvicinandosi al biondo "B-beh, c-come vorresti d-dimostrarmelo?" balbettò incerta.
"Will? Will sveglia!!!" li interruppe in quel momento Nathan scuotendo Galles.
"Eh? Sai Scozia, ho fatto un sogno stranissimo dove Inghilterra voleva fare uno dei suoi incantesimi..." disse William sbadigliando.
"Mi dispiace ma questa è la dura realtà...." scosse la testa lo scozzese.
Arthur fece finta di non sentirlo e continuò a parlare con la castana "Non ho ancora deciso quale fare.... Vuoi scegliere tu?"
"Ehm, si, tanto te lo dovevo chiedere prima o poi: non ho detto niente a Sol e Sery ma.... Non so la formula per tornare a casa... Potresti insegnarmela?" domandò Charlie.

CHE COSA!?

"Ahh, non c'è problema!" assicurò Arthur andando verso un grande cerchio luminoso.
"Certo, non c'è problema se ti piace rimanere con il corpo diviso a metà tra una Dimensione all'altra. Allora non c'è problema" commentò sarcastico Nathan tenendo Sealand e Sery lontani dal frigorifero.

ONE MOMENT!!! Che ci fa l'altra me là!?

"Waa~ avevo fame!!!" si lamentò la bionda mangiando un gelato alla nocciola.

"RITORNA (o ritorno?) SUBITO DA LOVI E FELI!!!!!

"OkOk, vado...." sbuffò Sery dissolvendosi.
"Eh?" si chiese William avendo visto la ragazza sparire di colpo proprio davanti ai suoi occhi.
"Non ti preoccupare! Per noi autrici fare cose al di là del normale e più che naturale!" li rassicurò Charlie seguendo Inghilterra accompagnata da un coniglietto verde con le ali che avrebbe voluto chiamare Francis, ma Arthy non glielo permise.
"Eccoci qua! Tieni questo-le disse porgendole un  libro Inghilterra- così ora possiamo iniziare!" esclamò sistemandosi una specie di mantella che aveva un qualcosa di inquietante.
Charlie sbiancò di colpo, ma non perchè non si fidava di Arthur...noooo..... Ok, va bene, tutti sanno che l'inglese non eccelle in queste cose!!
"Io mi dissocio!" esclamò Nathan sedendosi a terra vicino a Peter e  mangiando un gelato "E faresti meglio a farlo anche tu se vuoi continuare a vivere...."continuò ghignando alla ragazza che per tutta risposta gli diede una mazzata in testa.
William, che voleva molto bene al fratello, decise di seguirlo ma lasciò il draghetto a Scozia e Sealand, sistemandosi anche lui nel cerchio.
"Per prima cosa chiudi gli occhi...." disse Arthur.
Charlie obbedì arrossendo lievemente; ma dopo cinque secondi, vinta dalla curiosità, apri l'occhio destro trovandosi Nathan a pochi centimetri da lei.
"BRUTTO MANIACO PERVERTITO, GIÙ QUELLE MANACCE!" urlò colpendolo più forte che poteva.
"Oh, My Dear, non fare cos-AHIA!!!" gridò Scozia colpito da una nuova mazzata.
"NON AZZARDARTI NEANCHE A CHIAMARMI MIA CARA PERCHÈ PER TE SONO LONDRA!" 
"Ehi, ragazzi, calma!" cercò di dire William ma ci pensò il draghetto che si avvicinò a Scozia e gli bruciò metà dei suoi vestiti. 
"MA QUEL COSO È....VIVO!?" urlò Scozia rotolandosi a terra per spegnere le piccole fiamme che gli invadevano la giacca.
"Ma va?" disse sarcasticamente Galles incrociando le braccia.
"E PERCHÈ NON L'HAI DETTO PRIMA?!" gli urlò Scozia ancora a terra.
William stava per ribattere che lui ci aveva sempre provato, ma nessuno lo aveva mai ascoltato, ma sapeva che con Nathan era fiato sprecato e si mise a complimentarsi con in drago.

Esatto! Bravo draghetto!

"Ma ce l'ha con te?" chiese William a Scozia riferendosi all'autrice.
"Si, non lo sopporta proprio..." sospirò Charlie scuotendo la testa per poi aggiungere sottovoce "Proprio come me!" 
"Hai detto qualcosa, Charlie?"
"No no Arthur! Pensavo che sarebbe ora di iniziare, no?" rispose la castana scuotendo le mani davanti a sé.
"Yes, hai ragione, bene..... Bisogna ripetere in continuazione queste frasi -le porse un bigliettino- e concentrarsi" le rispose Arthur.
"Ok, mi fai vedere prima tu?" chiese la ragazza.
"Va bene, ma non  ci metterò tutta la mia bravura altrimenti potreste ritornare a casa ora"
"Naturalmente, tu la vuoi qui..." commentò Nathan tenendosi a distanza di sicurezza dal drago.
"SHUT UP! È un'ospite!" esclamò Arthur arrossendo.
"Bene! Incominciamo?" chiese Charlie mettendosi tra Inghilterra e Scozia che si scrutavano l'uno con uno sguardo omicida e l'altro con uno malizioso da far paura... Beh, se gli sguardi potessero uccidere, a quell'ora Scozia sarebbe stato a terra morente.
"Allora......" 
Una luce viola avvolse la stanza mentre Inghilterra ripeteva parole apparentemente senza senso per poi allungare una mano verso il centro e urlare 'Porta Dimensionale!'
Ci furono due secondi di silenzio e un esplosione invase la stanza mandando Scozia, Sealand e il drago da una parte e Galles, Inghilterra e Londra dall'altra.
Scozia finì sul draghetto che lo guardò con occhi assassini e incominciò a tirargli fiammate in serie.
"FATE SMETTERE QUESTO COSO! S**T!" urlò Scozia cercando di fermare  il caro animaletto che lo stava arrostendo per bene.
"N-non ci riesco!" disse Peter tentando invano di prenderlo.
Dall'altra parte Charlie si trovò sia Arthur che William sulla schiena e incominciò a sbraitare.
" NON DI NUOVO!!!!!!  [vedere CAP.1] TOGLIETEVI IMMEDIATAMENTE DI DOSSO CHE IO QUELL'AUTRICE L'AMMAZZO, GIURO!"
" Scusa..." mormorò Galles rialzandosi e liberando Scozia dal draghetto.
"S-Sorry, Charlie" balbettò Arthur alzandosi e aiutando la ragazza a fare lo stesso.
"NOOO, ORA MI SENTE QUELLA LÀ! VADO DIRETTAMENTE IN SICILIA E LE ROMPO QUELL'IPOD IN TESTA!" urlò la castana partendo verso la porta ma venne fermata da Arthur che la prese prontamente per il polso.
"Calm down, Charlie, non lo farà più, altrimenti la storia diventerebbe troppo monotona" spiegò Arthur incontrando gli occhi azzurri e furiosi di Charlie.
"Uff, va bene... Ma solo perchè me lo hai detto tu!" acconsentì Charlie.
In quel momento Nathan fischiò maliziosamente ma fu subito zittito da una mazza che gli arrivò dritta in testa a mo' di boomerang.
"Ho capito come si fa questo incantesimo, grazie.. Che ne dici se ne proviamo uno diverso?" domandò Charlie incrociando le dita dietro la schiena, sperando che almeno il secondo riuscisse.
"NO!" esclamarono in coro Scozia, Galles e Sealand.
"Si, invece, ma sarà una sorpresa!" disse invece Arthur.
Sealand si abbracciò al frigo, Will al drago e Scozia iniziò a confessare tutto quello che pensava prima di morire "Beh, ragazzi, volevo dirvi che volevo bene a tutti, che la cucina di Inghilterra fa schifo e che avrei voluto affogare il drago di Galles nella tazza del water.... E che, cara Charlie, io ti ho sempre amat-" Nathan non riuscì a finire la frase che la castana gli tappò la bocca con uno Scone "Ma se mi conosci solo da un giorno! E MI DEVI CHIAMARE LONDRA!"
"E stato amore a prima vista....." 
"Certo, ed io sono la Regina Elisabetta" rispose Charlie guadagnandosi un'occhiataccia da Arthur che iniziò un nuovo incantesimo.
Ma invece di dire 'Porta Dimensionale' urlò "VIENI A NOI DEMONE DELLE LONTANE TERRE!"
"No, aspetta...!" cercò di fermarlo la ragazza ma fu tutto inutile.
Tutta la stanza fu invasa da una luce accecante e nel c'entro del cerchio apparve una testa con un dolce sorriso.
"Dolce?!" esclamò Sealand alla vista di....Russia in persona.
"Avete chiamato?" chiese Ivan sorridendo ad Arthur.
"Ecco, lo sapevo...." sospirò sconsolata Charlie stampandosi una mano sulla fronte.
"Non di nuovo!" esclamò Arthur.
"Posso fare qualcosa, da?" chiese ancora Russia.
"No, puoi andare..." rispose l'inglese togliendosi il mantello mentre gli altri Kirkland sospirarono di sollievo.
"Kol" disse semplicemente Russia con un gran sorriso ma con l'aura cattiva
 
Lo sapevo che si sarebbe arrabbiato se lo avessi fatto venire dalla Russia per niente...


"Eeeemmm, intendeva che puoi andare a....a...a vedere se America sta preparando strategia offensive!" inventò una scusa sul momento la castana facendo un sorriso nervoso.
Arthur la guardò interrogativo mentre Russia spariva con un "Da......" e la stanza ritornava normale...


Estratto dal capitolo 3....
La 'macchina (l'elicottero)  iniziò a cadere roteando su sè stessa. 
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!" gridò Sol abbracciando Alfred. 
"TI ODIO AMERICAAAAAAAAAAAH!" urlò Chanty stringendo Kumajiro e Canada. 
"AL, FAI QUALCOSAAAAAAH!" urlò Matthew. 
"NAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!" rideva intanto America. 
"A PARTE RIDERE, IDIOTA! NON SIAMO SULLE MONTAGNE RUSSE!" urlò ancora Canada. 
"Le mie montagne..."? sorrise Russia.   
"E tu che ci fai qui!?" esclamò Sol. 
"Volevo solo vedere la vostra disfatta... P.s. Mi ha mandato Inghilterra" rispose Ivan con l'aria più oscura che potesse avere; detto questo sparì con un 'Pop!'.   


~Casa Kirkland dieci minuti dopo ~
Mentre Ivan era da Alfred: Scozia litigava con Galles per il drago, Peter stava finendo il gelato e Charlie e Arthur parlavano fra di loro.
"Sono pazzi vero?" chiese Arthur sorridendo.
"Allora non conosci me, Sol e Sery... Ma anche Tsuki, Chantal e Georgia non scherzano! Siamo... Allegre! Di certo non ci si annoia!" rispose la ragazza osservando William ordinare  al  drago di bruciacchiare un po' Nathan.
"Hai ragione... Mi fanno impazzire però gli voglio bene. Anche a Nathan" aggiunse.
"Lo sai che sei molto dolce con i tuoi fratelli?"
Arthur arrossì di botto e osservando gli occhi azzurri della ragazza ricordò Alfred da piccolo..gli voleva bene ma poi lui chiese l'indipendenza....
"Non succederà la stessa cosa con Nathan, Will e Peter, non ti preoccupare" gli assicurò la castana.
"C-come facevi a sapere....?"
"EhEh, in quanto a doti magiche sono più brava, e poi tu non hai segreti per me!"
"C-che??"
"AhAhAh!! Sei più rosso del drago di Will!" rise Charlie indicandolo.
"E tu sei più rompiscatole di Nathan!" le rispose scherzosamente.
"Ah si?"
"Yes!" assicurò convinto Inghilterra.
"Se è così che la metti...." Charlie prese il drago in braccio e lo mise sulla testa di Arthur.
"No, ahi! Fa male con quegli artigli!!"  si lamentò il biondo.
"AhAh, e tu che eri convinto che non fosse vero!" gli rinfacciò la castana ridendo e liberandolo dall'animaletto.
"Uffa però..." sbuffò Arthur cercando invano di risistemarsi i capelli.
"No, non così... Ci penso io...." gli disse la castana mettendogli una mano fra i capelli.
Arthur arrossì come non mai mentre Charlie gli sistemava i ciuffi ribelli; la castana se ne accorse ma non gli disse niente per non imbarazzarlo ancora di più.
E perchè lo trovava molto carino quando arrossiva.
"Ehi, Arthy, cosa hai mangiato? Un peperoncino per caso?" Ecco che Nathna rompeva.
"S-Shut up, Scotland!" balbettò Arthur.
"Oh, è ritornato Russia, guardate!" esclamò William salvando lo scozzese da una nuova mazzata.
"Russia... Hai scoperto qualcosa?" chiese Charlie avvicinandosi ad un Ivan più felice che mai.
"Da! Stavano precipitando su un elicottero!" rispose Russia felice e contento come una Pasqua.
"Stavano?C'erano altre persone con lui?" chiese Arthur preoccupato.
"Uhmmm..... Due ragazze e un tizio mezzo trasparente, da!"
"Due ragazze......?" si chiese Charlie pensierosa "Stasera chiamerò Sol, giusto per sapere come sta..."
"Ehm, G-grazie I-Ivan, puoi andare ora!" balbettò Arthur cercando di non notare quel bagliore sinistro negli occhi del russo quando parlava di 'elicotteri che precipitano'.
"No, non posso andare"
"E perchè scusa?" chiese Will avvicinandosi.
Russia allungò una mano davanti a sé col palmo rivolto verso l'alto "Pagare"
"CHE?" esclamò Inghilterra.
"Ho fatto un bel lavoro, da, ora pagare, no?" disse con il suo solito sorrisino poco rassicurante.
"E-ehm, ok..!" assentì Arthur frugando nelle tasche e turando fuori delle sterline inglesi; le porse al russo che le guardò perplesso.
"Ma questo non è un rublo russo....."
"Certo che no lo è, sono delle sterline, le monete inglesi" specificò Georgia con un dito alzato.
 
Allora, ora noi facciamo un bel discorsetto..... NON POTETE ENTRARE QUANDO VI PARE E PIACE NELLE STORIE!

"Se avete bisogno di consigli sull'economia o altro, potete chiamare a questo numero! Oppure venite in Portogallo e mi troverete sicuramente!" esclamò porgendo loro un biglietto da visita e sparendo.
"Ma hanno tutti la fissa di sparire come se niente fosse?" chiese Will stringendo il drago.
"Si saranno fatti dare lezioni da Canada!" ipotizzò Charlie.
"H-hm" fece finta di tossicchiare Russia.
"Ehmmm, cosa facciamo? Non ho rubli russi!!" sussurrò Arthur ad un orecchio della ragazza.
"Ah! Ho un'idea!" la ragazza senza pensarci troppo (sennò si sarebbe spaventata e avrebbe ragionato per una buona volta) piazzò un colpo di mazza sulla testa del russo che sparì di vista.
"Ma ma..ma..." balbettò Arthur.
Charlie roteò Antonella, la mazza, fino a portarsela sulla spalla "EhEh, mai sottovalutare Charlie" ridacchiò.
"Mi sa che è meglio se ce ne andiamo da qui: non voglio più ne esplosioni né pazzi da manicomio che spuntano dal pavimento! " propose Galles uscendo dalla stanza.
"Uhm, ha ragione! Anche a me questo posto mi ha stancata"
"Bene, siamo in tempo giusto per l'ora del the!" gioì Arthur uscendo seguito da Scozia e chiudendosi la porta alle spalle.
....
....
....
" Vi siete dimenticati di me?" piagnucolò Sealand al buio "EHI, CI SONO ANCORA IO QUA DENTRO!" urlò sbattendo i pugni sulla porta.
Un'ora dopo fu salvato da Charlie.



"Wa~ resterei per sempre qua !!" sospirò Charlie sottovoce stiracchiandosi nel letto.
"Anche se credo  non farò più incantesimi con Arthur" si disse pensierosa ricordando le esplosioni e Russia. 
"E Will è proprio simpatico....
Ma meglio non parlare di Nathan che è più una cavia per la mia Antonella"
Sorrise fra sé e sé pensando a cosa stessero facendo in quel momento le altre, e inevitabilmente pensò anche alla faccia rossa di Arthur che aveva fatto quando aveva dato la buonanotte a tutti con un bacino sulla guancia poco prima.
"Certo che in queste cose è ancor più impacciato di me!" sussurrò alzandosi per prendere un bicchiere d'acqua.
A piedi scalzi scivolò fra le ombre della grande casa cercando la cucina e abituandosi al buio.
Entrò in una stanza senza fare il minimo rumore e aprì il frigorifero cercando una bottiglia di acqua fresca finché non si sentì stringere le spalle "O MIO DIO, CHI SEI?!" urlò girandosi.
"SSSSSH! Così svegli tutti!" le disse un'alta figura tappandole la bocca.
"ARTHUR!! Ma sei scemo o cosa?? Mi hai fatto prendere un infarto!" lo rimproverò la ragazza.
"Scusami, non volevo. Piuttosto, che fai sveglia a quest'ora?"
"Beh, la stessa domanda potrei farla anche a te, non credi? Comunque stavo prendendo un bicchiere d'acqua" rispose la ragazza.
"Capisco...Io ero solo uscito un attimo perchè adoro l'aria notturna " spiegò versandole l'acqua nel bicchiere.
"....Sai, pensavo a come sarebbe bello rimanere qui...."
"Perchè non resti?"
"Non è il mio mondo- sospirò la castana- a casa ho persone che mi aspettano, magari si stanno preoccupando per me"
"Ah..." disse un po' amareggiato l'inglese.
"Però credo che verrò più spesso su Hetalia!" esclamò Charlie con occhi che le luccicavano.
"E promettimi che verrai poi a trovarci!"
"Promesso!"
Lo abbracciò.
"Sono felice di averti incontrato sai?"
"A-anche io...." balbettò Arthur.
"E mi piacciono gli Scones, sul serio"
Arthur sorrise sciogliendo l'abbraccio "Sei la prima...." 
"Dovresti sorridere più spesso. Sei più carino" 
"E-eh..Lo pensi davvero?"
"Certo!  E penso anche che se non vado a letto domani avrò seri problemi a svegliarmi..." 
"Si, hai ragione, già ho problemi con Will..."
"Magari potrei prestarti il megafono di una mia amica...."
"Mi farebbe comodo.. Buanotte Charlie"
" 'Notte Arthur!" disse allontanandosi sorridendo delle gote rosse dell'inglese.
Ad Arthur piaceva quel sorriso, era luminoso e coinvolgeva anche gli occhi. E quando sorrideva con gli occhi, Charlie gli sembrava una stella: vicina e lontana allo stesso tempo.




ARRIVA UN'AUTRICE MEZZA SCIOLTA PER L'ULTIMO PEZZO
Ok, avete ragione, questa dovrebbe essere una demenziale, ma io proprio non ci resisto senza un pochino di romanticismo.

Veh~ rassegnatevi ...
Mi sa che questo capitolo non è venuto poi tanto bene...uffa, Arthur non riesco proprio a descriverlo...

TUTTI I PARERI SONO BEN ACCETTI!

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