Il mio posto è con te

di Glee_Fan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** bastava poco! ***
Capitolo 2: *** Ti voglio... ***
Capitolo 3: *** Primi sospetti ***
Capitolo 4: *** Sorpresa ***
Capitolo 5: *** una notizia inaspettata. ***
Capitolo 6: *** Non ti lascerò mai ***
Capitolo 7: *** Paura ***
Capitolo 8: *** Sono felice se sono con te. ***
Capitolo 9: *** Noi ci saremo sempre per te ***



Capitolo 1
*** bastava poco! ***


Le riprese della terza stagione erano iniziate da poco, e tutti gli attori erano presi a studiare le proprie battute, i nuovi passi di danza e le nuove canzoni. Cory era seduto con Chord e Mark, stavano ridendo per una battuta fatta poco prima da Kevin, quando dalla porta principale entrano Dianna, Naya e Lea. Era da un po’ che Cory si sentiva strano vedendo la sua collega Lea, ma la cosa finiva insomma era bellissima e sexy ma era anche fidanzata, quindi non avrebbe potuto fare niente. Quel giorno qualcosa cambiò perché si accorse che anche lei gli lanciava degli sguardi dolci e teneri, Cory non capiva bene dove la ragazza volesse arrivare ma la situazione cominciava a farsi interessante. “tutti in sala prove tra 10 minuti!” urlò Ryan a tutto il cast. Le ragazze erano tutte radunate come al solito per spettegolare ma Cory si accorse che Lea non era più lì con loro, e andò a cercarla; mentre percorreva il lungo corridoi che portava alla sala prove, sentì una voce e poi un pianto provenire dal bagno delle ragazze. Entrò piano senza far rumore e vide una ragazza dal corpo piccolo e minuto accasciata a terra, piangeva e singhiozzava… Cory capì subito che era Lea, si avvicinò e si sedette accanto a lei, le prese la mano e la strinse. Passarono un paio di minuti senza che nessuno dei due parlasse, ma alla fine Cory ruppe il silenzio “Lea cos’è successo? Sai che con puoi parlarne.”, la guardava e non riusciva a smettere. Lei alzò lo sguardo verso di lui e all’improvviso cadde in quello sguardo appassionato di Cory e parlò con voce debole “Prima mi ha chiamato Theo, ed era arrabbiato… ha cominciato a gridare e ad insultarmi…” riprese a piangere ininterrottamente. Cory la guardava impotente “Ehi… ma perché era arrabbiato?” le chiese, “beh… perché girano delle voci… che io e te… insomma, che io e te ci frequentiamo… e così lui gridava sempre di più, io ero spaventata e l’ho lasciato…” anche se non voleva continuava a piangere. “senti, non devi piangere perché sei bellissima quando sorridi… e non voglio vederti così… quindi stasera ti porto fuori a cena e ti faccio divertire” Lea stava per rispondere ma Cory la interruppe “non accetto un no come risposta… e se lui ti tratta così non ti merita affatto” le disse mentre la aiutava ad alzarsi; “ora andiamo che ci staranno aspettando” e si avviarono verso la sala prove. La alle 20:00 Cory era fuori casa di Lea, avevano deciso di stare a casa mangiare una pizza e giocare al karaoke… suonò il campanello, era molto nervoso ed era la prima volta, e subito dopo la porta si aprì e si trovò davanti Lea, indossava un abito corto viola, che fasciava il suo corpo perfetto, portava un paio di ballerine nere e i capelli sciolti le scendevano sulla schiena… Cory non riusciva a smettere di guardarla e Lea faceva lo stesso, rimasero immobili per qualche minuto dopodiché si sedettero sul divano con le pizze e le birre. Cantarono tutta la sera e alla fine, stanchi morti si sedettero vicini sul divano, Lea si girò di scatto per prendere il telecomando e si ritrovò a qualche centimetro del viso di Cory, che non indietreggiava, di colpo l’unica cosa che voleva fare era baciarlo, non riusciva a pensare ad altro… sentì una mano di Cory appoggiarsi sulla sua e con l’altra le prese il collo e la chinò leggermente, lei chiuse gli occhi sentendo le labbra di Cory che piano piano le sfioravano il collo, per poi passare alla guancia e in fine si guardarono un attimo negli occhi prima baciarsi. Era un bacio appassionato, le loro lingue si incontrarono velocemente e si unirono, si staccarono solo per riprendere fiato e si guardarono per attimi che sembravano ore “In questi giorno mi sentivo strana, sentivo una strana attrazione verso di te… e non avevo mai provato nulla di simile” disse Lea stringendo le mani del ragazzo “Anche io… non riuscivo più a trattenermi, volevo baciarti e adesso che ci sono riuscito è stato fantastico… davvero!” a quelle parole Lea riprese a baciarlo con foga mentre lui iniziava a toccarla dappertutto… generalmente le dava fastidio quella cosa ma in quel momento non velava altro, voleva essere toccata e baciata da Cory e lei voleva fare lo stesso con lui. Ma fare l’amore con lui già quella sera le sembrava troppo affrettata come cosa, quindi rimasero lì ancora un po’ a scambiarsi baci e carezze e quando si fece troppo tardi Lea lo accompagnò alla macchina, si baciarono ancora e si diedero la buona notte. Entrambi quella notte non dormirono molto perché erano ancora emozionati, troppo emozionati per la serata…

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Capitolo 2
*** Ti voglio... ***


La mattina dopo Lea arrivò in anticipo al lavoro e seduti su un divanetto trovò Kevin e Naya che scherzavano allegramente, raggiunse velocemente il suo camerino, voleva riposarsi ancora un po’ prima dell’inizio delle riprese. Dopo una decina di minuti bussarono alla porta, “è aperto” disse Lea. E dalla porta entrò il più bel ragazzo che avesse mai visto, un po’ goffo certo, ma affascinante come pochi. Dopo essersi assicurata che nessuno l’avesse visto entrare nel suo camerino, si fiondò tra le sue braccia. “Mi sei mancata tanto stanotte” disse lui dolcemente tra un bacio e l’altro. Lea lo trascinò sul divanetto situato ad lato della stanza, una volta seduto si mise a cavalcioni sulle sue gambe. Iniziò a baciarlo con più foga, le loro lingue si incontrarono senza troppa fatica, Cory iniziò a baciarle il collo con forza ma senza farle male, Lea gemeva sempre più forte e passava le mani tra i suoi capelli… “io ho intenzione di riposare… ancora un po’” disse Lea a sottovoce mentre Cory era preso a succhiarle la spalla “beh vorrà dire che ti farò compagnia” le disse sotto voce, “Cor… se continui a succhiare così… si vedrà il segno…”le disse mentre emetteva un altro gemito di piacere, “hai ragione… adesso ci riposiamo e… prima che finisse Lea lo interruppe “…e basta!” ridacchiò un po’ e Cory la prese tra le sue braccia e si sdraiarono. Erano sdraiati sul divanetto e lea si addormentò per prima mentre Cory le dava dolci baci sulla fronte e tra i capelli, poco dopo si addormentò anche lui. “Lea… Lea svegliati… avanti!” le disse piano Dianna. Si era dimenticata di puntare la sveglia e adesso era in ritardo; quando aprì gli occhi vide lo sguardo divertito e malizioso dell’amica che la fissava… che li fissava… “beh Lee non è per farmi gli affari tuoi… ma questa dopo me la spieghi…” le disse, Lea le fece segno di andare via e Dianna obbedì “va bene… io me ne vado ma tu non ti rimettere a dormire!” sbottò ironicamente e poi se ne andò. Lea si avvicinò dolcemente al viso di Cory e lo accarezzò più volte,” Cor svegliati…” gli sussurrò all’orecchio facendogli anche un po’ solletico; lui aprì leggermente gli occhi ma non diede segno di volersi alzare. Si era dimenticata di quanto fosse pigro quel ragazzo “su Cor… siamo in ritardo… Dianna è già venuta a chiamarci… dobbiamo andare!” a quel punto, lui la prese di peso e la mise sopra di lui, e lei emise un gridolino che a lui sembrò davvero dolce. “Cor non possiamo adesso…siamo in ritardo…” gli disse cercando di calmare la voglia di entrambi. Lea sentì una voce gridare fuori dalla porta “Lee… muoviti e non fare cose strane… guarda che vi sento!” era Dianna ed era rimasta lì fuori ad origliare. Con fatica si alzarono entrambi, si diedero un ultimo e dolce bacio prima di immergersi nel lavoro della giornata.

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Capitolo 3
*** Primi sospetti ***


Durante la pausa pranzo Cory attirò Lea nel suo camerino, e lei non tardò ad arrivare. Pur sapendo che non poteva fare niente con lei sul posto di lavoro, voleva almeno trascorrere un po’ di tempo da soli… solo loro due. Appena arrivò si baciarono con foga “per domani ho preparato una bella sorpresa per te… e non accetto un no come risposta” si era affrettato a dire lui. Lea con sorriso dolce sulle labbra le diede un leggero bacio “beh… accetto… ma sono troppo curiosa adesso! Dammi un indizio…”. Intanto si erano seduti sul divanetto e stavano ascoltando la musica “mi dispiace Lee… ma dovrai avere pazienza fino a domani” lei stava per ribattere ma lui le chiuse la bocca con un bacio. Lei dopo pochi minuti si staccò per prendere fiato e involontariamente fece una smorfia “Beh, come vuoi Monteith… farò la brava!” e dopo tornò tra le sue braccia. Rimasero lì a coccolarsi per tutto il tempo. Erano le 18:30 e avevano finito un po’ in anticipo, Lea stava andando a casa per farsi una doccia e riposarsi ma nel parcheggio venne fermata da Amber. “Ehi Lee… come stai?” le chiese mentre si avvicinava “bene Amber… ma perché sembri così preoccupata?” Lea iniziava ad agitarsi un po’. “ecco… oggi ti sei allontanata durante la pausa e poi non sei più tornata, pensavo fossi stata male… anche Cory non è venuto a pranzo e…” venne interrotta da Lea “male io? No figurati! E poi non so dove fosse Cory… io proprio non lo so…” si stava maledicendo per essere così nervosa ma non riusciva a calmarsi. “senti Lee non è per essere invadente e magari mi sto sbagliando ma a me sembra che tra voi stia succedendo qualcosa!” ora sì che era davvero agitata ma fece finta di niente “voi chi scusa?” chiese abbassando lo sguardo “tu e… Cory! Dai si vede lontano un miglio che ti piace!” arrossì leggermente ma non lo diede a vedere. “beh Amber ora devo proprio andare… A domani!” a prima che si avviò alla macchina Amber la fermò a le disse “Lee guarda che noi non vi giudichiamo, anzi voi steste insieme noi saremmo felici” lea si girò e le accennò un sorriso amichevole e se andò con aria imbarazzata. Appena arrivata a casa mandò un messaggio a Cory: Ehi Cor… allarme Amber! Ha capito tutto della nostra storia, ne dobbiamo parlar al più presto! Ti amo tanto. Lea. Il giorno dopo in studio sembrava tutto normale, a parte gli sguardi vigili di Amber, e Lea si tranquillizzò un po’ e decise di concentrarsi bene sul lavoro della giornata e sulla sorpresa di Cory. Sarebbe stata una serata perfetta, lo sapeva!

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Capitolo 4
*** Sorpresa ***


Erano le 7:30 e tra poco sarebbe dovuta andare a casa di Cory per la cena e la sorpresa. Prese le chiavi e la borsa, si mise in macchina e partì per trovarsi cinque minuti dopo davanti a casa del ragazzo più bello del mondo. Appena suonò Cory aprì e si trovo davanti Lea, che indossava un abito corto viola, con scarpe con tacco molto alto e i capelli sciolti sulla schiena nuda. “ciao Lee… sei davvero bella stasera!” disse senza toglierle gli occhi di dosso, intanto lei fece un passo per entrare e le sue labbra furono catturate da quella di Cory e cominciarono a baciarsi con foga. “mi sei mancato moltissimo oggi… non ci siamo dati nemmeno un bacio” diceva tra un bacio e l’altro. “beh rimedieremo stasera allora… che ne dici?” chiese Cory in tono sarcastico. “per cena ti ho preparato…” ma subito le bocca di Cory venne catturata da un altro bacio. “per qualche strano motivo non ho fame… voglio sapere della sorpresa! Cory ti prego…” Cory cedette, le prese la mano e la portò in camera sua. Appena la porta si aprì Lea vide delle candele accese, dei petali di rosa sparsi sul letto e ai piedi del letto; “Cory è stupendo, davvero…” disse, mentre delle lacrime le scesero sul viso e iniziò a piangere. “Lee… perché piangi… ti prego non fare così…”, “Cory io piango di felicità perché mai nessuno ha fatto una cosa del genere per me… non so cosa dire” disse sempre tra le lacrime. Cory le prese le mani “io so cosa dirti… TI AMO LEA MICHELE! Ti amo come non ho mai amato nessuno!” a quel punto Lea lo abbracciò forte senza paura di fargli male e avvicinandosi all’orecchio gli disse “anche io TI AMO CORY… ti amo tantissimo!” si baciarono per minuti, con passione e foga. “Cory… devi chiederti una cosa…”, “dimmi Lea… qualsiasi cosa” disse guardandola negli occhi, “fai l’amore con me… adesso!” i loro sguardi non si mollarono un attimo. “Lee… sei sicura… non sei obbligata”, “ no Cory… voglio farlo adesso, è il momento giusto”. Iniziarono a baciarsi dolcemente, Cory le slacciò il vestito che finì a terra seguito dalla maglietta e i jeans di lui. Le accarezzò la schiena e la prese in braccio portandola sul letto, si stesero e lei poteva già sentire la sue erezione premere sul ventre. Cory trovò il gancio del reggiseno e glielo tolse gettandolo a terra e ammirando i seni di Lea, che lo guardava divertita, lui iniziò a baciarle il collo per poi scendere ai seni, li baciò prima dolcemente e poi con foga succhiando anche i capezzoli, lea emetteva gemiti sempre più forti che eccitavano lui. Lea le tolse i boxer lentamente e lui fece lo stesso con le sue mutandine. “Cory… ti prego… ho bisogno di te ora!” Cory con una leggera spinta entrò dentro di lei, iniziò a spingere sempre più forte, lei si contorceva sotto lui e gridava il suo nome, gridava perché voleva sempre di più e gridava sempre più forte per il piacere. Fece l’amore con lei tutta la notte, dolcemente e con passione… con la sua Lea. La mattina Lea si svegliò abbracciata a Cory e questa cosa la faceva sentire molto bene, lo svegliò con dei dolci bacetti sul petto e sul collo. “buongiorno tesoro” disse lei. “buongiorno Lee”, Cory percepiva il corpo nudo di lei contro il suo, sentiva i capezzoli contro il petto e la cosa le faceva molto piacere, era innamorato di quella ragazza. Quando la avvicinò di più a se per baciarla, si accorse di quanti succhiotti le avesse fatto sui seni, sul collo e su tutto il resto del corpo. “guarda quanti segni che ti ho lasciato stanotte!” aveva un’aria divertita e dispiaciuta allo stessa tempo. “beh a me piacciono… e poi anche io te ne ho lasciati parecchi sparsi per il corpo, sia succhiotti che incisioni delle mie unghie sulla tua schiena!” disse con tono divertito. A lui piaceva quando faceva così, gli piaceva sempre. “Lee, non voglio rovinare questo momento ma… dobbiamo andare al lavoro oggi”, “hai ragione… dobbiamo andare purtroppo!” disse lei in tono un po’ triste. “allora ti accompagno a casa e ti cambi… poi andiamo agli studi!” si stava per alzare dal letto ma lei lo fermò e lo tirò vicino a se e gli disse “grazie Cory… per stanotte, per amarmi e per permettermi di fare altrettanto! TI AMO!” lui la guardò e la baciò dolcemente, dopodiché la prese di peso e notò che era ancora tutta nuda e la portò sotto la doccia. “la doccia la facciamo insieme!” le disse e poi accese l’acqua della doccia e entrò ancora lentamente dentro di lei.

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Capitolo 5
*** una notizia inaspettata. ***


Le cose tra loro andavano benissimo, ma non erano ancora pronti a dirlo a tutti ma sapevano che presto avrebbero dovuto farlo. Era passato circa un mese dalla loro “prima volta” e avevano fatto sesso tante altre volte, non potevano farne a meno. Tra qualche giorno sarebbe cominciato il nuove tour e le prove erano gia iniziate. “dai dai ragazzi… dovete ancora migliorare quei passi” urlava il coreografo a tutto il gruppo. I ragazzi provavano i passi mentre le ragazze provavano le canzoni e viceversa, erano tutti eccitati per l’inizio del tour. “ragazze non so voi ma io sono nervosa, mancano poche settimane all’inizio dei concerti” disse Amber e le altre ragazze fecero un gesto per annuire. “ti capisco… ma soprattutto io sto gia organizzando le camere, le feste e tutte le serate!” Naya era davvero eccitata per tutto questo. Dianna, Lea e Jenna stavano lì ad ascoltare ma non parlavano perché erano esauste, ad un certo punto Dianna si accorse che qualcosa non andava in Lea. “Lee tutto bene? Sembra che tu stia male…” disse Dianna in tono preoccupato. “no ma che dici Di… sto bene… ho solo bisogno di andare in bagno un attimo per rinfrescarmi” si alzò e andò in bagno, ma Dianna non aveva creduto alle parole dell’amica e la seguì senza farsi vedere. Quando entrò in bagno sentì qualcuno vomitare e vide che era Lea, era accasciata per terra vicino ad un wc, la aiutò a tenere su i capelli e a lavarsi. “Lee… cos’hai? Lo sai che con me puoi confidarti!” disse Dianna. “Dì davvero sto bene… è solo intossicazione alimentare! Adesso vado a casa e starò bene!” disse lea in tono rassicurante anche se entro di lei sapeva che qualcosa non andava. Dianna la riaccompagnò a casa sperando che l’episodio di quel pomeriggio non si ripetesse più ma lea stette male altri tre giorni quella settimana e Dianna non sapeva più che fare, alla fine prese il coraggio e le parlò chiaramente. “senti Lee, sono giorni che stai male così… all’inizio potevo capire l’intossicazione alimentare, ma adesso è qualcosa di più grave!” disse preoccupata. “hai ragione, cercherò di scoprire cos’ho e poi…”, “io lo so cos’hai Lee…” la interruppe l’amica, Lea la guardava dritta negli occhi “tu sei in cinta!” a quelle parole lo sguardo di Lea si fece terrorizzato “cosa? No ma cosa ti viene in mente…”, “Lea… non potrai nasconderlo a lungo, parlane con me… ti prego” a quelle parole Lea scoppiò in lacrime, come poteva essere vero? “forse… non ne sono sicura” disse tra le lacrime “Lee… non piangere, e scusa se ti faccio questa domanda ma di chi sarebbe?” chiese curiosa Dianna “beh…” non voleva rispondere, ma doveva farlo “ecco…” le lacrime scendevano ancora più numerose “di… Cory!” ecco lo ha detto e tutto le sembrava impossibile. Dianna la guardava con un’aria perplessa e subito si risedette vicino a lei. “Lee ma come è possibile? Non può essere!” “invece sì! È una cosa che volevo aspettare a dirtela ma… io e Cory stiamo insieme da quasi due mesi ma ci amiamo da tre anni… capisci? Tre anni!” e le lacrime ripresero a scendere. “Lea… ma non ti sembra un po’ presto avere un figlio da lui?” “pensi che non lo sappia, che non abbia paura? Ma almeno è frutto del nostro amore!” “beh… e se fosse frutto di una notte di sesso mentre eravate ubriachi? Sto solo facendo un’ipotesi ma…” e venne subito interrotta. “no, no, no… noi abbiamo fatto l’amore tante volte e abbiamo sempre usato le protezioni tranne una volta, ma non pensavo di rimanere in cinta!” “scusa Lee hai ragione tu, è solo che mi devo abituare a vedervi insieme! Comunque io ti starò vicino ma voglio che tu faccia una cosa… subito!!” le disse l’amica seria. “cosa?”, “voglio che tu dica a Cory questa cosa subito! E non voglio sentire storie… adesso!” “io ho paura… cosa dirà??”, “beh adesso lo vado a chiamare e tu stai ferma lì, non ti muovere!” Dianna si allontanò verso la palestra e appena vide Cory in un angolo lo raggiunse e quando fu più vicine gli disse “Lea ha bisogno di te” non dovette aggiungere altro che stava già correndo verso la sua ragazza.

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Capitolo 6
*** Non ti lascerò mai ***


In pochi secondi arrivò nel bagno e la trovò lì, seduta per terra che piangeva. Senza dire niente si avvicinò e la strinse forte a sé mentre sentiva le lacrime che bagnavano la camicia. “amore non piangere… ti prego! Parla con me” disse mentre la teneva stretta. “io ti devo dire unna cosa, ma tu non ti devi arrabbiare… va bene?” “ma come posso arrabbiarmi con te?” “perfetto, allora… sai che noi abbiamo sempre usato le protezioni quando abbiamo avuto dei rapporti…” “certo sempre!” “ma ricorderai anche che una volta non abbiamo usato niente perché eravamo a casa di Naya ad una festa giusto?” “si… era l’unica festa a cui non avevamo bevuto! È stato bello…” “sì ma il punto è che… quella è stata l’unica volta che abbiamo rischiato e…” “Lea? Cosa vuoi dire?” “Cory io… sono incinta forse!” Lui rimase impassibile, senza dire e fare niente e mi stavo preoccupando. Le lacrime ripresero a scendere velocemente e sempre più numerose e a quel punto lui mi prese tra le braccia e io appoggiai la testa sul suo petto stringendolo al massimo delle mie forze. “scusa se ti ho fatto questo… non ti arrabbiare!” “cosa Lea? Arrabbiarmi? Ma io sono contento di questa notizia… è vero che è inaspettata e forse è un po’ presto, ma ti amo con tutto me stesso e voglio questo bambino… se tu sei d’accordo! Se tu lo vuoi, lo cresceremo insieme e saremo i migliori genitori per lui!” disse quando le lacrime iniziarono a bagnare gli occhi anche a lui. “io lo voglio tenere, lo voglio perché ti amo più di ogni altra cosa! Ma ti voglio chiedere un’altra cosa” “dimmi Lea qualsiasi cosa!” disse in tono sicuro. “domani mi accompagneresti dal ginecologo per accertare la gravidanza? Ah… e poi voglio aspettare a dirlo a tutti… va bene?” “benissimo Lee… questo per un po’ sarà il nostro bellissimo e tenero segreto e… se vuoi ti porterò anche in braccio a fare la visita!” dopo quelle parole si baciarono con foga come se fosse il loro ossigeno, e in un certo senso lo era. Pochi minuti dopo la prese in braccio, perché stava ancora male, e si diresse verso la sua macchina, la fece sdraiare sul sedile posteriore e la portò a casa sua, non l’avrebbe mai lasciata sola, MAI! (SCUSATE SE è CORTO MA NON AVEVO MOLTO TEMPO! IL PROSSIMO SARà PIù RICCO E CI SARà L'APPARIZIONE DI UN PERSONAGGIO NON VOLUTO DAI PROTAGONISTI... MA RESTERà POCHISSIMO! SPERO VI PIACCIA, CONTINUATE A LEGGERE :D)

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Capitolo 7
*** Paura ***


Era arrivato il giorno della visita e sia Cory che Lea erano molto emozionati, partirono presto di casa per essere là in orario. Durante il viaggio ascoltarono la musica e parlarono del lavoro. In 20 minuti arrivarono allo studio medico. “Lea tu aspetta qui, io vado a parcheggiare e torno.” “va bene… fai in fretta!” Cory si allontanò con la macchina e Lea prese il suo cellulare per vedere se c’erano chiamate quando all’improvviso sentì una stretta al braccio e non poteva essere Cory perché lui non faceva così, si girò e vide l’ultima persona che avrebbe voluto vedere. “Theo che ci fai qui?” chiese con un po’ di paura, perché si accorse che era ubriaco e infatti poco lontano da lì c’era un pub. “beh… ti ho visto e volevo dirti che mi manchi… torna da me” mentre lo diceva si avvicina di più a lei e Lea cercava di respingerlo ma era debole. “dai lasciami stare… non voglio!” ma tutto era inutile. “e, Lea, tu che ci fai davanti ad uno studio medico- ginecologico?” Lea era riuscita ad allontanarsi un po’ ma Theo insisteva. “non sono affari tuoi… ti prego lasciami” le lacrime cominciavano a scendere e lei non riusciva a fermarle. “Lea non sarai mica in cinta?” e lo disse in tono aggressivo e arrabbiato. “non sono affari tuoi…” lui stringeva la presa al braccio e iniziava a farle male. “siamo stati insieme un anno e adesso non sono affari miei… tu sei mia Lea ricordati…” Lea era scoppiata in lacrime e aveva paura. Aveva paura che potesse alzare le mani. “adesso non sono più tua… lasciami andare! E tu dovresti andare a casa perché sei ubriaco!!” in quel momento lui le diede uno schiaffo. Uno schiaffo forte e Lea si accasciò a terra in lacrime. nello momento arrivò Cory e vide Lea per terra, “che stai facendo? Lasciala subito o ti spacco la faccia!” a quelle parole Theo scappò e Cory andò subito da Lea. “tesoro, se né andato… mi dispiace non avrei dovuto asciarti sola! Andiamo a casa” prima di alzarla Cory scostò i capelli dal viso di Lea e vide che era tutta rossa sulla guancia destra. “Lea… cosa ti ha fatto?” Lei piangeva sempre di più con viso nel collo di Cory. “ti ha picchiato?” le prese il viso tra le mani e non poteva capire come quel verme potesse fare del male ad una donna così meravigliosa. “Cory avevo paura. Avevo paura che potesse farmi qualcosa, che fosse armato e poteva far del male al bambino… gli ho detto di lasciarmi ma lui stringeva sempre di più” era agitata “poi diceva che ero sua, e alla fine mi ha dato uno schiaffo ma per fortuna sei arrivato ed è scappato” Cory non riusciva a dire niente, la abbracciò con forza e la baciò dolcemente sulle labbra. Lea ha voluto comunque fare la visita e Cory rimase vicino a lei sempre, le loro mani intrecciate che si trasmettevano amore.

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Capitolo 8
*** Sono felice se sono con te. ***


Lea ormai era di incinta di tre mesi e tutto procedeva per il meglio. Dall’ultima ecografia si era scoperto che era una femmina ed entrambi erano cos’ felici di questa notizia, ma c’era solo un problema… nessuno sapeva niente, né famiglia né amici, a parte Dianna. “Lea, tesoro, stavo pensando… questo week and potremmo andare a Vancouver dalla mia famiglia per comunicare la notizia! Se ti va” “beh mi sembra un’ottima idea… anche perché la pancia comincia a crescere e non voglio che lo sappiano dalla stampa! Poi lo diremo anche ai miei e a tutto il cast!” “adesso prenoto subito il volo per sabato… e avviso mia madre… che è meglio” sentendo questa frase Lea rise perché le venne in mente l’ultima volta che erano stati in Canada, quando erano ancora solo amici, la volta in cui Cory era arrivato senza preavviso e erano dovuti andare a dormire nel capanno degli attrezzi per una notte perché i genitori erano in viaggio e lui avevamo lasciato le chiavi a casa, quando sua madre tornò a casa il giorno successivo vide la macchina del figlio davanti al cancello e si preoccupò quando non lo vide in giro per la casa. Comunque non volevano ripetere l’esperienza, anche se era stato divertente dormire insieme nel capanno degli attrezzi, soprattutto perché lea era incinta. Lea passò i due giorni successivi a preparare valigie e borse con qualche tappa al bagno per le nausee e si fermava solo per mangiare e dormire, se ci riusciva. “Cory, sbrigati che perdiamo l’aereo… veloce” gridò Lea dal salotto. “arrivo tesoro… stai tranquilla che non faremo tardi!” e di corsa scese le scale, prese Lea per mano, le diede un dolce bacio sulle labbra e uscirono di casa pronti per partire. “sono felice di fare questo viaggio… ma soprattutto sono felice di dire alla tua famiglia del bambino! Spero che saranno contenti quanto lo siamo noi” lo disse con aria sognante mentre accarezzava la grande mano di Cory. “saranno felicissimi, ti adorano e… non vedevano l’ora che ci mettessimo insieme” a quelle parole Lea sentì gli occhi inumidirsi e qualche lacrima scendere sulle guance. Non sapeva perché ma stava piangendo. “Amore perché stai piangendo?” Cory era un po’ preoccupato, in questo periodo capitava spesso che Lea piangesse, ma adesso era diverso perché di solito piangeva quando guardava i documentari sulle nascite dei bambini o film commoventi. “non è niente…” “lo sai che odio vederti piangere, se c’è qualcosa che non va dimmelo… ti prego Lee” “è che… devo ancora abituarmi a tutto questo! Sono così fortunata ad avere tutto questo, ma soprattutto ad avere te! Ti amo Cory e lo farò per sempre.” “Lea anche io ti amo da impazzire. Farei di tutto per te!” Si baciarono dolcemente e con amore. Il volo durò un paio d’ore e era stata sempre appiccicata a Cory che qualche volta l’aveva accompagnata in bagno per le nausee, le quali sull’aereo erano aumentate. Lea non vedeva l’ora di arrivare in Canada e scendere dall’aereo, e per fortuna venne presto accontentata. Appena scesi presero i bagagli e si diressero al noleggio auto, Cory aveva prenotato un SUV per essere più comodi nelle strade di campagna. In mezzora erano davanti a casa di Cory e Lea era molto nervosa di incontrare la sua famiglia in quelle circostanze, ma prese forte la mano di Cory e si fece coraggio. “ragazzi, sono così felice di vedervi!” disse la madre di Cory felice. “anche noi lo siamo mamma, ti prometto che verremo più spesso”. Dalla porta del salotto sono uscito anche il padre di Cory e suo fratello. “ragazzo mio, sono molto felice che siate qui” gli ha detto stringendoli la mano “fratello… da quanto tempo! E Lea sono felice che tu sia qui” Si sedettero tutti a tavole per un pranzo molto abbondante, quando tutti ebbero finito Cory e Lea si alzarono e chiesero silenzio. “mamma, papà, Shon… come sapete io e Lea stiamo insieme adesso, e siamo immensamente felici insieme! E oggi siamo venuti qui per stare con voi ma anche per darvi una notizia bellissima, che cambierà le nostre vite per sempre… beh sapete che con le parole non sono granché quindi per farla semplice… Lea aspetta un bambino o meglio una bambina.” Cory lo disse in tono orgoglioso e felice. Lea sempre al suo fianco teneva stretta la sua mano e non intendeva smettere. I visi dei genitori e del fratello di Cory erano paralizzati. “dite qualcosa… per favore!” disse Cory. “beh… siamo molto felici per voi, davvero…” disse la madre di Cory. “ma…” aggiunse Cory prevedendo le parole della madre. “ma credo che sia un po’ troppo presto. State insieme da poco e… siete pronti a tutto questo? Non sto dicendo che vi allontaneremo e non vi staremo vicino, non starei mai lontana da mia nipote. Ma io ci avrei pensato meglio…” lea a quelle parole si sentiva confusa. “ovviamente noi non l’avevamo previsto.” Disse Lea. “è successo… ed è meglio così perché ameremo questo bambino più di ogni altra cosa, e lo cresceremo insieme… sempre!” Cory era orgoglioso della donna che aveva al suo fianco. Non avrebbe potuto vivere senza di lei. “lo sappiamo ed è per questo che vi staremo vicino sempre… vi vogliamo bene!” “grazie mamma!”. Non era certo come se l’era immaginato ma non era andata così male, stava per avere la sua famiglia con Lea, l’amore della sua vita. Questo era il massimo per lui. Non poteva desiderare di meglio.

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Capitolo 9
*** Noi ci saremo sempre per te ***


Restarono in Canada due giorni e dopo ripartirono subito per New York, Lea voleva dirlo subito ai suoi, non voleva più aspettare e Cory se ne rendeva conto, perché non poterlo dire a sua madre per paura della reazione la stava distruggendo. Durante il viaggio in aereo rimasero accoccolati tutto il tempo, Lea pensava alle parole giuste da dire ai suoi, soprattutto a sua madre, e Cory pensava solo a quanto era fortunato ad averla e che non l’avrebbe mai lasciata andare, mai. Appena arrivati in aeroporto Lea avvisò sua madre che entro mezz’ora sarebbero arrivati. “Ciao mamma, senti siamo arrivati ora… quindi prendo i bagagli e arrivo!” “Lea, tesoro, tutto bene? Ti sento strana” disse Edith in tono preoccupato. “no mamma tranquilla, ci vediamo dopo!” e chiuse la chiamata perché aveva paura che sua madre partisse con le domande a raffica, a cui non avrebbe retto. “ascolta amore, andrà tutto bene! Qualsiasi cosa succeda io sarò sempre con te! Stringi la mia mano e andrà tutto bene” le disse Cory quando salirono in macchina, e Lea gli strinse la mano, si avvicinò al suo viso e gli diede un dolce bacio. “grazie Cory! Ti amo da impazzire, non so cosa farei senza di te davvero!”, Cory le sorrise baciandole il dorso della mano e partirono verso casa Sarfati. Arrivati davanti al portone Lea era agitatissima, era diventata un pallida e le mani le sudavano, Cory la guardò e le diede un ultimo bacio prima di suonare il campanello. Subito sua madre aprì la porta e abbracciò entrambi con amore. “Lea, Cory, finalmente! Mi stavo preoccupando” “ciao mamma, come stai? Mi sei mancata tanto” disse Lea abbracciando nuovamente la madre. “salve signora, come sta?” “dai Cory, chiamami Edith… signora mi fa sembrare più vecchia!” intanto un uomo non tanto alto era apparso dal salotto, il padre di Lea. “papà, ciao! Come stai?” e gli diede un bacio sulla guancia. “salve signor Sarfati” Cory si stava agitando un po’ di più. “allora mamma, papà prima di cenare, vorremmo dirvi una cosa molto importante… però sedetevi!” “Lea, così ci fai preoccupare! Dicci tutto cara” Lea ora era molto nervosa ma come promesso Cory era lì vicino a lei a stringerle la mano. “allora, dato che ho le parole giuste per dirvelo, lo dirò e basta…” “coraggio amore, lo dico io?” i genitori di Lea avevano degli sguardi confusi. “no lo dico io, tranquillo! Bene… come sapete siamo stati in Canada dai genitori di Cory, beh siamo stati là perché dovevamo dare una notizia, la stessa che ora daremo a voi… insomma, io sono incinta!” Lea si era tolta un peso enorme e si sentiva più tranquilla e anche Cory. Ma i suoi genitori erano rimasti impassibili, muti. “mamma ti prego di qualcosa” “Lea, io… sono felice per voi molto! Ma ci avete pensato bene? Un figlio?” “lo so mamma, è inaspettato anche per noi. Non l’abbiamo programmato è successo e basta...” le lacrime cominciavano a scendere piano “adesso ho solo bisogno della mia mamma, dei suoi abbracci e dei suoi consigli” Cory la teneva stretta a sé, odiava vederla piangere. “Lea, vieni qui! Non piangere… io ti aiuterò, noi ti aiuteremo!” disse sua madre abbracciandola. “ e se voi vi amate, amerete questo bambino altrettanto… ne siamo sicuri! Sarete una famiglia stupenda…” disse suo padre subito dopo stringendo la mano di Cory. Fu una bella serata, Lea era tranquilla ora, perché sapeva che aveva i suoi genitori e soprattutto Cory dalla sua parte!

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