Welcome Back Home!

di gio694
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Back Home! ***
Capitolo 2: *** Welcome Back Home ***



Capitolo 1
*** Back Home! ***


Tornare a vivere dopo la tristezza.
Tornare a vivere dopo le lacrime.
Tornare a vivere dopo la frustrazione.
Tornare a vivere, semplicemente.

Dalle tenebre alla luce è un attimo, basta solo che qualcuno con più determinazione e coraggio di noi spinga il bottone che porta su, poi non puoi più evitare la vita, perché si insinua nei tuoi vestiti, nei tuoi capelli e ti illumina il viso. Sta a te accorgerti della bellezza che ti ha donato.

Arriva.

Prima o poi arriva quella persona che inaspettatamente e molto spesso inconsapevolmente, ti mostra che  il mondo non è poi così brutto, che c’è ancora qualcosa che non hai visto, qualcosa che non hai provato e qualcuno che non hai conosciuto. Basta solo fidarsi, aspettare che le sbarre di ferro della solitudine si  aprano e affidare la nostra mano pallida e restia ad ogni tocco alla persona che ci porge la sua, callosa, scalfita dal tempo e dai segni delle tante battaglie affrontate e vinte, come dimostrano i suoi occhi!

Sarà una persona speciale, che si confonderà tra le persone qualsiasi e ti accorgerai di essere stato salvato solo dopo che essa si sarà allontanata da te, perché lei ti aiuta a risalire e a percorrere i primi passi, poi sta a te decidere come continuare. A volte tornare a vivere così velocemente spaventa: c’è chi si rifugia nuovamente nel suo angolino buio, consapevole però che quell’incontro gli impedirà di ricadere nel baratro.

Potrebbe non avere le fattezze di un angelo, perché non lo è.                                                                                  
Potrebbe essere così diversa da te, perché la diversità ti attrae.                                                                         
Potrebbe essere la persona più stronza  del mondo o la più spericolata, è proprio questo che ti serve.

È possibile che dopo averti inconsciamente salvato, se ne vada, ti dimentichi, non pensi più a te.

Per te è diverso. È più doloroso. C’è chi si spera in un amore non ricambiato, chi non coglie al volo i sentimenti dell’altro, chi scappa e li evita, rimanendo con il dubbio e un pensiero fisso per chissà quanto. Tutti , inevitabilmente, cerchiamo di incontrarla di nuovo.La persona che ti ha salvato, che ha visto in te qualcosa che nessuno ancora aveva visto, e che tu ignoravi, immerso come eri nel dolore.

L’altra persona potrebbe ridere delle cose qui scritte, potrebbe prenderti in giro fino alla morte e considerarti uno psicopatico…ma per te è diverso, tu le sarai sempre riconoscente. 

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Capitolo 2
*** Welcome Back Home ***


Quella persona per me è arrivata, tanto tempo fa. Due anni fa, per la precisione, e per me è molto tempo, perché per cambiare basta un secondo, una parola, una persona e due anni sono formati da 63072000 secondi trascorsi,  milioni di parole pronunciate e innumerevoli persone incontrate. Tradotto: molte opportunità di cambiare, di crescere.

La persona che mi salvò era un ragazzo di soli venti anni che non mi notò per il mio aspetto fisico, per il mio carattere o per le mie qualità, lui non mi notò affatto. Si accontentò di quello che offriva la vita in quel momento: solo due ragazze facili da conquistare, una di loro era fidanzata, l’altra no…. La conclusione fu ovvia!

Io fui salvata da una risposta. Una risposta ad una domanda inespressa, ad una richiesta di aiuto e alla voglia di comprensione….”Io ti capisco!” mi disse e io sbalordita gli risposi “Davvero???” Era il primo che aveva compreso il mio malessere senza fare domande, senza indagare, senza affondare la lama nella piaga, senza farmi ricordare la sofferenza.

Ripensadoci oggi, non sono sicura che lui abbia capito tutto il dolore e la stanchezza che si nascondeva dietro alla maschera da persona felice che indossavo, ma poco importa, erano esattamente quelle le parole che stavo cercando e che finalmente avevo sentito pronunciare.

Indossava una maschera anche lui, faceva il duro, ma nel suo intimo soffriva. Soffriva per una relazione andata male, per un tradimento e non credeva più nell’amore, qualsiasi cosa venisse detta sull’argomento lui la criticava. L’amore –diceva- non è per i ragazzini, ma neanche per i grandi, l’amore è come una puttana: la scegli, la vivi e la paghi, poi torni a essere solo.

Andava a scontrarsi continuamente con me, povera ingenua romantica, che all’epoca riponeva in quel sentimento la ragione di vivere. Due vite a confronto, una vissuta e amareggiata, l’altra ancora tutta da vivere e piena di speranze, come si sono incontrati due mondi così diversi?? Me lo chiedo spesso, non ho mai trovato la risposta.

Prima poi sarebbe avvenuta una collisione. E la collisione avvenne, rapida ma incancellabile nel tempo, come un bacio. Le labbra ruvide ed esperte di lui su quelle lisce e pure di lei. E qui il bivio, la scelta, andare avanti o fuggire? Io sono fuggita, la fuga è nella mia indole, è facile, è veloce, ma allo stesso tempo molto dolorosa!

Solo dopo essere fuggita mi accorsi che provavo qualcosa di nuovo e di piacevole verso quel tipo così diverso da me.
 Un mese e mezzo più tardi capii che se stavo ancora in bilico sul filo della vita era grazie a lui, mi aveva sorretto proprio mentre stavo per cadere! Non so esattamente come, ma mi aveva salvato da una brutta caduta.

Oggi, dopo due anni, passo dopo passo percorro ancora il filo della vita, mi è capitato di sbandare, non più di cadere. Ma non ho smesso di cercare quella che è stata la mia ancora di salvezza, consapevole che potrebbe essere cambiato, cresciuto, proprio come me e chissà quanta strada avrà percorso e se avrà salvato qualche altra persona.

Ostinatamente continuerò a cercarla, sperando di ritrovare almeno un po’ me in lui.

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