Dare to dream ∞

di SimpleButEffective_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** AVVISO AI LETTORI. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


-CAPITOLO 1 -
 
Mattina del lunedì 11 Giugno. Il primo lunedì di vacanza. Finalmente la scuola è finita.Io sono Valentina,una directioner di 16 anni che vive a Roma. Frequento il 2° liceo linguistico e,anche se ancora non ne ho la conferma,sarò rimandata in matematica e scienze.
 
Mi svegliai,non troppo tardi, mi collegai su twitter per controllare eventuali notifiche e tra quelle trovai un tweet dove c'èra scritto che i One Direction avrebbero passato quest'estate qui! A Roma! Me ne ero completamente dimenticata! Cominciai a saltellare da tutte le parti urlando cose a caso. Twittai Niall e gli altri ragazzi per esprimergli la mia euforia a riguardo. Ovviamente non ricevetti risposta ma non era una novità.
"Valeeee! Hai finito di fare casino! Sono le 9 di mattina e tu urli e salti!"
Mi bloccai.
"Scusa mamma."
Vivo con mia madre,il suo compagno e il mio fratellino,Niccolò, di 5 anni.I miei hanno divorziato quando ne avevo 6 o 7.Ogni tanto mi ricordo la sera in cui hanno discusso in modo più aggressivo rispetto alle altre volte. Piangevano. Mio padre in cucina e mia madre in camera. Ero piccola ma cercavo di stare accanto ad entrambi, spostandomi da una stanza a l'altra per confortarli. Penso che quello fu il litigio che li portò al divorzio.
"Vale...!" 
Una voce mi distolse dai quei pensieri. 
"Che c'è Nicco?" 
"Ludovica ti vuole al telefono..." 
"Ah ok! Grazie"
 Mentre andavo verso il telefono inciampai in un peluche di mio fratello. "Niccoooo! Non li lasciare in mezzo!---Pronto Ludo?!"
 Dal telefono:"Ehi Vale! Giorno...ho sentito che oggi i One Direction arrivano in Italia! So che ci tieni,quindi perchè non andiamo all'aereoporto e cerchiamo d'incontrarli?"
 Io:" E' per questo che ti amo! *-*"
 Ludo:"Eh...I know! Bene Baby,alla fermata alle 2! Così saremo le prime ad arrivare ;) A dopo!" 
Io:"A dopo!" Attaccai e corsi verso la mia camera,urlando. "Mammaaaa!Vado con Ludo ad incontrare i One Direction!" Mamma:"Dove vai tu?" Io:" Ad incontrare i miei 5 ragazzi! Eddai arrivano oggi! Ti preeeego!" 
Mamma:"Vedi di non tornare tardi... -.-" 
Io:"Grazie mammiiii!" La abbracciai.
Cominciai a tirare fuori tutti i miei vestiti ma alla fine optai per un accoppiata semplice. Jeans blu,maglietta con la bandiera americana e converse rosse. La mattinata la trascorsi su twitter e alle 2 mi avvia verso la fermata.
"Ehi Ludo! ;)" 
Ludo:"Vale! Dai andiamo!"
Ci volle un pò per arrivare fino all'aereoporto e quando arrivammo c'erano già milioni di ragazze ammassate li davanti. 
Io:"Che palle!"
 Ludo:"Abbiamo fatto un pò tardino..." 
Io:"Non è possibile! Hanno bloccato completamente l'entrata! Dividiamoci e cerchiamo un modo per entrare!"
Dissi correndo via.Non le lasciai nemmeno il tempo di rispondermi. Mentre correvo,mi voltai dietro per vedere se Ludovica era ancora li,ma nel farlo colpii in pieno qualcuno,cadendo a terra.
"Ahia!" 
Dissi massaggiandomi il sedere mentre mi rialzavo.
"Ti sei fatta molto male?" 
Disse una voce celestiale in cui riconobbi un accento irlandese.Anzi,QUELL'ACCENTO IRLANDESE! Alzando gli occhi,lo vidi. Quegli occhi blu inconfondibili e quella bellezza quasi soprannaturale .Era Niall James Horan,cazzo.Li davanti a me,con tutto il suo splendore!
"Ehi stai bene?" 
Ripetè. Non capiva che con la sua voce e il suo sguardo poteva uccidermi. 
"Ehm...io...no...Credo di essere svenuta.Tu non puoi essere Niall Horan! Qui davanti a me..." 
"In carne ed ossa!" 
Rispose schietto. Rimasi senza fiato ancora per poco quando lui mi disse: "Senti per farmi perdonare ti offrirò un bel gelato,ti và?"
Annuii senza proferire parola. Lui mi guardò, mi sorrise e disse. 
"L'ho sempre detto io che le italiane sono le più belle!"
Non potevo credere a quello che mi aveva appena detto,mi limitai ad arrossire eccessivamente,come mio solito. Lui scoppiò in una tremenda risata contagiosa che fece ridere anche me e ci avviammo insieme verso la prima gelateria che vedemmo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-CAPITOLO 2 -

Mentre camminavamo alla volta di una gelateria,non troppo affollata, mi resi conto che Niall apriva e chiudeva la sua mano sinistra ad un ritmo nervoso.
Pensai subito che la causa di quella specie di tick nervoso ero io,che gli stavo facendo perdere tempo.

"Hey,irlandese! Lasciamo stare il gelato se hai fretta...!"
Lui si voltò verso di me e al contempo la sua mano sinistra si bloccò.
"Fretta? Non ne ho...Tu invece?"
"Figurati! Secondo te può esserci qualcosa di più importante di un gelato con te?"
"Non sò...probabilmente una pizza con me :)"

Rise. Quella risata. L'avevo sempre ascoltata da dietro uno schermo e adesso che la sentivo proprio davanti a me,non riuscivo più a respirare.
"Niall...senti..." Stavo tremando.
"Dimmi!" Rispose con il suo sorrisone.
"Posso abbracciarti?" Avevo il respiro affannato ed ero rossa come un peperone ma ero finalmente riuscita a sputare fuori quelle due paroline. Vedendo che lui restava lì,in silenzio senza fiatare,continuai.
"Sai,sei uno dei miei 5 idoli e ho passato la mia adolescenza a sognare un Horan hug...ma se non ti va non pr--"
Prima che potessi finire la frase lui mi abbracciò.
Ero davvero felice avvolta tra le sue braccia. Sentirlo così vicino. Il cuore mi batteva,ma non sapevo se per gioia o per amore. Probabilmente entrambi. Il suo profumo era inebriante e mi cullava nei più bei sogni di una vita.
In quel momento però,il tempo continuava a scorrere, nonostante io volessi restare così per il resto della mia vita. Il cellulare mi squillo,con la solita suoneria di More Than This.
Feci per staccarmi svogliatamente da quell'abbraccio ma lui non osava allentare la presa.
Così il cellulare continuava a squillare,quando io vivevo un sogno.
La sua voce interruppe quel momento.
"Scusami...Non volevo."
Lo guardai.
"Oh no...scusami tu.Non dovevi abbracciarmi se non volevi..."
"Non mi riferivo a quello.Intendevo che non ti ho fatto rispondere al telefono...ecco scusami."
"Horan,tu non devi scusarti di nulla. Questo è il momento più bello della mia vita."
"Sei davvero una ragazza stupenda --- Aspetta com'è che ti chiami? o.O"

Ridacchiai. "Valentina. Scusami non mi ero presentata! Ero troppo presa dalla tua bellezza Horan °w°"
"Che bel nome c: Allora Valentina lo prendiamo si o no questo gelato...sai mi è venuta una leggera fame :S"
Scoppiai a ridere senza alcun contegno. Lui rise insieme a me e prendendomi per mano iniziò a correre trascinandomi verso la gelateria che aveva puntato.
Non potevo ancora crederci che mi aveva abbracciato,figuriamoci che mi teneva la mano.
Arrivammo alla gelateria in un batter d'occhio e io Niall mi sfidò a chi mangiava più gelato. Ne ordinò 2 uguali. 4 gusti,copertura al cacao,noccioline e panna.
Io amavo quella gelateria e poi nessuno mi aveva mai battuto in una gara a chi mangia di più.
Il fatto è che non avevo calcolato che la gara era contro Niall James Horan.
Finì il suo gelato nel giro di 5 minuti mentre io avevo appena finito la panna. Mi guardò con due occhi da "se non ti sbrighi mi mangio anche il tuo".
Iniziai a leccare velocemente il mio gelato quando lui si avvicinò e portò via dal mio cono tutto il gusto Nocciola.Tra l'altro il mio preferito.
Anche se imbarazzata urlai:"Horan! Ridammi subito il mio gusto preferito del gelato!"
Fece una faccia strana. Come per dire: mi provochi ? 
"Lo rivuoi?"
"Certo!" Gridai senza esitazione.
"OK!" Disse avanzando verso di me. Si avvicinò sempre di più al mio viso e....

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


-CAPITOLO 3-

Si avvicinò talmente tanto che riuscivo a sentire il suo respiro sfiorarmi.
Ma mentre io ero occupata a sciogliermi come un ghiacciolo lui mi sfilò il cono dalla mano e d'un tratto inizio a correre. Quando fu abbastanza lontano,divorò il mio gelato e si diresse di nuovo verso di me. ,che ero ancora sotto shock. 
"Pronto? Ci sei?" Chiese con una vocina innocente.
Lo guardai male e gli dissi.
"Ti do 5 secondi per iniziare a correre Horan...1-"
Mi guardò spaventato e mi prese alla lettera iniziando a scappare mentre io ero già arrivata a 5.
Scattai in avanti e lo inseguii a tutta velocità. Ero sorpresa di me stessa.
Stranamente lui si bloccò,si voltò verso di me,che ancora correvo verso di lui,spalancò le braccia e rimase fermo.
Non riuscii a frenarmi in tempo e gli caddi (di nuovo) addosso. 
Stavolta i nostri nasi si sfiorarono dolcemente e lui mi sussurrò all'oreccio.
"Non sono meglio di quel gelato?" 
Arrossi. "No...!" Dissi orgogliosamente.
Lui fece una faccia da cucciolo sconsolato mentre io mi accorsi di essere sopra di lui,davanti una miriade di persone che ci scrutavano.
"Oh no! Che figura di merda!" Urlai peggiorando la situazione. Mi coprii il volto con le mani,dall'eccessivo imbarazzo.
"Ehi...non fare così...guardami!"
"Non posso!"
Dissi sempre con le mani di fronte al viso.
"Perchè?" 
"Non ce la faccio."
Mi sentivo terribilmente ridicola e probabilmente anche le mie mani stavano arrossendo dall'imbarazzo.
Niall mi scostò i capelli, si alzò con difficoltà mettendosi seduto vicino a me e mi disse.
"Sei davvero bellissima..."
Quasi d'impulso abbassai velocemente le mani ce mi coprivano il viso lo guardai e ribattei:
"Io? Horan vieni ti portò da un oculista!"
"Non ce n'è bisogno! Ci vedo benissimo!"
Mentre pronunciava soavemente queste poche parole,il mio sangue ribbolliva e il mio cuore batteva come mai aveva fatto.
Per la seconda volta Niall si stava avvicinando a me e proprio quando sentivo il suo respiro sempre più vicino,quel dannatissimo cellulare suonò ancora.
Era un momento imbarazzante per entrambi così decisi di rispondere.
"Scusa..." dissi prima di urlare contro a chi aveva interrotto quel sogno.
Era Ludovica. "Pronto Vale! Dove cazzo sei finita?"
"Sono finita dritta nelle braccia di Niall Horan e tu?"
"Cosa? Non ci credo! Hai trovato il tuo biondino adorato!"

Urlò talmente forte che anche Niall riuscì a sentirla e scoppiò a ridere.
"Ahaha si! "
"Allora non vi disturbo dai! Ci vediamo tra una mezzoretta alla fermata ;)"
"Ok a dopo amore *-*"
Niall si stranì. Mi guardo cupo e disse: "AMORE?"
"Ehm...si vedi...come dire..."
"Non pensavo fossi fidanzata!"
"Veramente era la mia migliore amica,Ludovica! E poi si sono fidanzata e sai con chi? Con i tuoi poster appesi in camera mia!"

Sorrise. Che bel sorriso che aveva. 
"Ho bisogno del tuo numero,ora!" disse schietto.
Non mi aspettavo una richiesta simile e cercando di contenermi gli passai il mio numero e registrai il suo sotto la voce: "OH CAZZO HO IL NUMERO DI HORAN!"
Fatto ciò ci incamminammo verso la fermata.Lui insistì così tanto nell'accompagnarmi che non potetti rifiutare. Non resisto ai suoi occhi da cucciolo :'3
Arrivati lì,non c'era ancora l'ombra di Ludovica e lui non voleva lasciarmi sola,perchè stava per venire a piovere e io non avevo praticamente nulla di pesante con cui coprirmi.
Così si sfilò la sua felpa e me la diede. La indossai. Si sentiva il suo profumo.Così lo avrei potuto portare con me fino a casa *O*
"Grazie Niall :)" 
"Grazie a te per il bel pomeriggio. Ci sentiamo presto ;)"
Detto ciò un suv nero lo caricò in macchina come se lo avessero rapito e si dileguò in breve.
Intanto io cercavo di realizzare tutto l'accaduto. Immersa nei miei pensieri e nelle mie immaginazioni venni afferrata da dietro.
Mi venne tappata la bocca e tenute ferme le mani. Mi sentivo trascinare ma non riuscivo a vedere o scorgere il mio aggressore.
Mi divincolavo ma non ero in condizioni da potermi ribbellare.
Arrivati in un piccolo angoletto buio mollarono la presa.
"Chi cazzo sei tu? Che vuoi da--" Non era un aggressore era....

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


-CAPITOLO 4-

Era...era Zayn Malik !
Non potevo crederci! Nel giro di 8 ore avevo incontrato due dei miei idoli.
Ma poi i miei pensieri si spostarono sul perchè "la perfezione in persona" mi aveva "rapita".
Prima che potessi anche solo aprir bocca lui mi anticipò:
"Sssh! Non fiatare! Ascoltami e taci!" Disse con tono autoritario.
Mi limitai ad annuire serrando le labbra.
"Oggi pomeriggio,vi ho visti...intendo a te e Niall e qui-"
Non lo lasciai finire.
"COOOOSA? CI STAVI SPIANDO?" Urlai noncurante.
"Sssshh! Non urlare,cazzo!"
"Ah scusa..."
Ripresi un tono mediocre.
"Non vi stavo spiando! Ero semplicemente eccitato perchè volevo vedere chi avrebbe vinto la scommessa! E poi -"
Lo interruppi di nuovo.
"Quale scommessa?" Dissi alzando un sopracciglio.
"Ah...no niente! Lascia stare..."
"No! Adesso parli Malik!"
Lo minacciai afferrandogli una ciocca di capelli.
"Ok!OK! Ma ti prego non i capelli!" Disse agitandosi.
Mollai la presa e gli feci cenno di iniziare a darmi spiegazioni.
"Vedi...Harry e Niall,avevano scommesso una cena da Nando's. Chi sarebbe riuscito a baciare una ragazza italiana entro oggi avrebbe mangiato a spese dell'altro. A quanto ho visto Niall ha perso..."
Disse quasi non curante dei miei sentimenti.
Mi sentivo una merda. Pochi minuti fà ero la felicià in persona e ora...Ora sto uno schifo.
Mi buttai istintivamente al collo di Zayn che mi abbracciò e si rese conto di aver mancato di tatto.
"Mi dispiace.Sono uno stupido!" Disse abbassando lo sguardo.
Mettendogli un dito sotto al mento,gli alzai il volto e sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi.
"Non sei tu quello che deve scusarsi! D'altronde ti ho chiesto io di dirmi la verità...Grazie :)"
"Senti io non penso che Niall stesse partecipando alla scommes-" 

Gli tappai la bocca. Ne avevo abbastanza per oggi.
Lo guardai e probabilmente lui mi lesse negli occhi.
Si accese una sigaretta e mentre fumava mi chiese.
"Giusto. Non sò il tuo nome Roscia!"
"Ah vero! Valentina piacere! E non chiamarmi Roscia! >.>"
"Piacere. Zayn Jawaad Malik!"
Disse sfoggiando un sorriso troppo sexy per il mio debole cuore.
Si passò la mano tra quel ciuffo di capelli neri e gettò la sigaretta.
Ero rimasta scioccata da tanta bellezza ma non riuscivo a pensare ad altro se non a quella dannata scommessa.
Niall mi aveva solo usata. D'altronde si sà che Niall ama il cibo,ma non mi aspettavo una cosa del genere da lui.
Era troppo bello per essere vero.
Zayn mi guardò. Mi stampò un dolce bacio sulla fronte e mi salutò con il suo solito fare molto sexy:
"Ciao Roscia!"
Lo guardai male. "Ciao Zayn :)"
Così si dileguò anche lui,lasciando me lì da sola,con un enorme vuoto,sia dentro che fuori.
Tornai alla fermata dove Ludovica mi stava aspettando e voleva che le raccontassi tutto per filo e per segno.
Così mentre aspettavamo l'autobus iniziai a raccontargli dell'incontro con Niall e senza rendermene conto arrossivo nei momenti più imbarazzanti.
Ludovica mi disse che mi brillavano gli occhi parlando di lui.
Ma poi continuando a raccontare la mia espressione diventava sempre più triste.
Lei si limitò ad abbracciarmi.
Arrivammo a casa un pò troppo tardi e mi beccai anche la ramanzina di mia madre. Come se non fosse abbastanza.
Dopo cena mi sdraiai sul mio letto. Fissavo i poster di quei 5 ragazzi che avevo sognato per una vita.
Mi soffermai su di uno. C'era Niall. Sorrideva. 
Sentii il cellulare squillare e questa volta era lui.
"Ciao" dissi freddamente.
"Ciao Vale! E' successo qualcosa? Hai una voce!"
"...E' successo che non mi sarei mai aspettata che tu giocassi con i sentimenti si una ragazza in questo modo.Per una cena da Nando's! Ma forse sono io quella stupida..."
"Ehi aspetta! Avevo già detto ad Harry che non avrei partecipato alla scommessa! Credimi! "
"Perchè dovrei farlo?"
"Perchè è la verità!" Disse alzando leggermente il tono.
"..."
"Come l'hai saputo?"
"Che importanza ha..."
"...senti mi dispiace! Ti prego credimi!"

"Niall...devo andare a dormire...ciao."
Attaccai. Mi accorsi di aver bagnato tutto il cuscino di lacrime senza nemmeno accorgermene.
Mi cambiai,indossando il pigiama e mi infilai sotto le coperte.
Non riuscivo a prendere sonno. Pioveva.
Erano passate due ore e ancora non riuscivo a dormire.
Sentii un picchiettio sulla finestra. Poi un altro,e un altro ancora.
Pensavo fosse la pioggia. Ma era troppo forte.
Mi alzai e mi affacciai alla finestra e intravidi una figura bagnata fradicia.
Sforzando un pò la vista lo riconobbi. Sotto casa mia c'era.....

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Capitolo 5-

Fuori dalla finestra c'era lui. Niall.
Completamente bagnato. Mi guardava e muoveva le labbra.
Non riuscivo a leggergli il labiale così scesi silenziosamente le scale e andai ad aprire la porta.
Portavo con me un asciugamano per lui.
Quando aprii,lo vidi lì. Fermo davanti a me. Fradicio ma come sempre stupendo.
"Vieni qui." Gli dissi e lui si avvicinò chinando il capo.
Gli buttai un asciugamano sulla testa e iniziai a stropicciarlo.
Era tutto scompigliato.Gli passai una mano tra i capelli,che,nonostante fossero stati sotto la pioggia,erano ancora morbidissimi.
"Sei matto! Che ci fai qui a quest'ora? Ti ammalerai! Dai entra..."
Dissi afferrandolo per un braccio e trascinandolo dentro.
Chiusi la porta alle nostre spalle e corsi a prendere dei vestiti asciutti.
Lo ripresi sempre per il braccio,poichè avevo paura di prenderlo per la mano e lo strattonai fino davanti la porta del bagno.
"Dai! Cambiati!" Lo spinsi dentro al bagno ma lui mi bloccò la mano e guardandomi negli occhi mi disse:
"Mi perdoni?" 
Non fiatai. Si udiva solo il rumore del silenzio. Non sapevo che rispondere e così gli diedi una spinta che lo fece entrare nel bagno e chiusi la porta.
Mi accovacciai a terra,fuori dal bagno,e dopo pochi minuti lo vidi uscire e sedersi accanto a me.
Mi guardò per un pò e poi appoggiò la testa sulla mia spalla dicendo "Grazie..."
Sentivo di nuovo il suo profumo accarezzarmi la pelle. Ma poi mi accorsi che la sua testa era caldissima.
Appoggiai delicatamente una mano sulla sua fronte. Era bollente.
"Niall...hai la febbre alta!" dissi preoccupata e alzando leggermente il tono di voce.
Lui alzò il viso e mi guardò strano.,come se non capisse la mia lingua.
Lo strinsi in una specie di abbraccio per portarlo di sopra in camera mia.
Fortunatamente riuscii a contenere il rumore e arrivati nella mia stanza lo lasciai sdraiato sul mio letto mentre andavo a prendere il termometro e la medicina.
Quando tornai lo trovai abbracciato al mio peluche preferito, un piccolo orsetto che io avevo chiamato Niall.
Gli misurai la febbre. Aveva superato il 38 e mezzo.
Mi affrettai a diluirgli nell'acqua la medicina e gliela feci bere.
Sembrava proprio un bambino tutto raggomitolato tra le coperte del mio letto.
Nonostante fossi preoccupata gli occhi mi si chiudevano dal sonno.
Mi alzai a chiudere la porta e poi mi misi seduta davanti al mio letto,poggiando la testa sopra il materasso e così mi addormentai.
Mi svegliai sentendo una mano accarezzarmi le guancie.
"Buongiorno!" Mi disse spensierato. Stava meglio.
" Ngiorno..." dissi stropicciandomi gli occhi e senza aver ancora realizzato la situazione.
Niall era proprio lì a 2 centimetri dal mio viso ed io ero finita sul letto.
Spalancai gli occhi e feci un balzo all'indietro,cadendo dal letto.
"Ahi! Come ci sono finita li sopra?" Dissi indicando il letto.
"Stanotte mi sono svegliato e ti ho vista dormire li a terra..non sembrava comodo così ti ho tirata su e ti ho messo vicino a me...mi sentivo solo!"
"Cosa? Vuoi dire che abbiamo dormito nello stesso letto?"
"Si"
disse sorridendo. Poi cambiando espressione aggiunse: "Ma solo dormito! Nient'altro non proccuparti!"
Lo guardai. "Bhè vorrei vedere! Ti sei infiltrato a casa mia in piena notte e tutto zuppo e volevi pure fare 'qualcos'altro'?"
Scoppiò in una fragorosa risata. "Scusami hai ragione. Piuttosto bel pigiama!"
Indossavo un pigiama che mi ero fatta stampare con la maglietta con diverse immaggini di Niall e i pantaloncini corti con la scritta dietro 'Niall's propiety' con la sua firma.
Amavo quel pigiama.
"Grazie! E' il mio preferito!" gli intimai.
"A me piacciono i pantaloncini!"
 
Arrossii dinuovo,imbarazzata e nella foga lo buttai giù dal letto.
Dall'altra stanza si sentì mia madre alzarsi. Udivo i suoi passi avvicinarsi sempre di più alla mia camera.
"Niall corri! Nasconditi sotto il letto,veloce!"
Si aprì la porta. Salutai con la manina mia madre che rimproverò:
"Cos'è questo casino di prima mattina?"
"Nulla!"
Mi affrettai a rispondere. "Sono solo caduta dal letto,niente di che!"
Mi lanciò uno sguardo fulmineo e richiudendo la porta disse: "Appena ti alzi ricordati che devi andare da Federico!"
"Ah già! Grazie mammi ^-^"

"Posso uscire ora?" Disse una voce sibilante da sotto il letto.
"Si! Devo correre a casa di Fede e tu devi andartene!"
"Ma non mi hai dato il bacio del buongiorno!"
disse con una voce da bambino capriccioso.
Lo squadrai e risposi prontamente. "Niente baci del buongiorno ai bimbi cattivi! E adesso muoviti! Non voglio che mamma ti trovi e io sono in ritardo per colpa tua!"
Con un faccino triste e deluso mi guardò e m'intimò:"Dai ti accompagno io! E' il minimo che possa fare!"
"Non ti preocc-"
Non finii la frase che lui mi tappò la bocca tirandomi in cuscino in faccia.
Rise. Anche io non riuscii a trattenermi.
Appena fui pronta scendemmo le scale cautamente e ci precipitammo fuori dalla porta.
"Fiuh! Ce l'abbiamo fatta!" Dissi con tono liberatorio.
"Eh già! Dai vieni! Ho la macchina in fondo alla via!"
Ci incamminammo verso la macchina e poi lui mi accompagnò fino sotto casa di Federico, il mio migliore amico.
Scesi dall'auto e lui mi seguì.
"Cosa sei uno stalker?" gli chiesi.
"No...Voglio solo assicurarmi che questo Federico sia un tipo affidabile!"
"Sicuramente più affidabile di te!"
 
Da lontano si udì: "Valeeeee!"
Guardai da dove provenivano le grida e scorsi Federico che mi correva in contro a braccia aperte.
Iniziai a correre verso di lui e ci unimmo in un abbraccio a mò di panda.
Era da un sacco che non lo vedevo e non volevo più sciogliermi da quell'abbraccio.
Da dietro mi sentii tirare la maglietta. Mi voltai e inclinai la testa.
"Che c'è Niall?"
"C'è che non puoi abbracciarlo così...io muoio di gelosia!"

Federico mi guardò stupito e disse: "Mi sono perso qualcosa? (!)"
Niall rispose al mio posto. "Piacere,Niall Horan! Lei è di mia propietà!" Disse con tono deciso afferrandomi e tirandomi verso di se.
Federico guardò la scena sbigottito.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


-CAPITOLO 6-

Federico guardava la scena sbigottito.
"Ehi ehi! Io non sono di proprietà di nessuno!" Gridai staccandomi da quella presa anche se in realtà ammetto che quelle parole mi avevano fatto molto piacere. Ma vedere Federico con gli occhi spalancati pronto a fraintendere ogni cosa mi fece avere quella reazione.
"Ma se ce l'hai scritto pure sul pigiama che sei di mia proprietà!" Disse acnche lui alzando la voce.
"Zitto! Stai solo peggiorando la situazione!" Mi affrettai a rispondere ma Federico mi guardò incredulo e urlò:
"Come fa a sapere del tuo pigiama? Non mi dire che...-" 
Lo interruppi.
"No! No! Non è come pensi! E' tutto un malinteso vedi ieri notte-"
"E seppure fosse? Che problemi hai? Non è mica la tua ragazza!"

Mi sovrastò Niall urlando contro Federico che era più confuso di me.
"Ma insomma! Che ti prende Niall! Hai ancora la febbre?" Lo fulminai.
Federico mi lanciò uno sguardo dei suoi e disse allontanandosi: "Facciamo un altra volta ok, Vale?"
E svanì con un espressione tra il triste e il sorpreso.
Guardai Niall talmente male che lui subito abbassò lo sguardo.
"Quello a cui hai appena urlato contro era il mio migliore amico. Te ne rendi conto?"
Restando con gli occhi bassi farfugliò qualcosa tra se.
"jdhgjkdsg"
"Cosa?"
Chiesi minacciosa.
"Niente."
"Parla Horan!"
Dissi cercando di fare una faccia spaventosa. Probabilmente non venne fuori quella desiderata e vidi Niall scoppiare a ridermi in faccia sdraiandosi a terra davanti a tutti. Stava lì. Rotolandosi a terra. Come se io non facessi abbastanza figure di merda da sola,ci si mette anche lui.
Mentre lui continuava a contorcersi dalle risate, io mi diressi verso la sua macchina. Arrivata di fronte ad essa chiusi gli occhi e ci appoggiai la testa.
Non passarono 2 secondi che sentii un abbraccio,avvolgermi da dietro. Un mento accostarsi sulla mia spalla. Delle labbra sfiorarmi il collo.
Che bella sensazione averlo li vicino a me. Ma con il mio solito orgoglio,feci per liberarmi da quella presa strategica, ma tutto ciò che ottenei fu ritrovarmi faccia a faccia con quel biondino che ormai sapevo di amare non solo perchè era Niall Horan ma perchè non potevo guardarlo negli occhi senza arrossire, ne afferrargli la mano senza sentirmi in imbarazzo,ne tantissime altre cose.
Mi fissava con quei bellissimi occhi che facevano invidia al colore del cielo.
"E' impossibile arrabbiarsi con te,non è vero?" gli intimai.
"Già...ma se vuoi so come farmi perdonare."
"No grazie!" Dissi voltandomi dalla parte opposta.
"Sei davvero crudele." Disse schietto.
"Forse..."
Fece per avvicinarsi a me. Di nuovo i nostri nasi si sfiorarono. Le mie guance ormai velate da un roseo naturale si lasciarono andare e gli occhi si chiusero quasi involontariamente.
Aspettavo di sentire le sue labbra poggiarsi sulle mie, ma niente.
Non volevo aprire gli occhi per paura di rovinare quel momento ma lo feci ugualmente.
Niall era scomparso.
"Perchè a me?" Dissi amareggiata.
"Dove diavolo sarà finito adesso?" Parlavo da sola. Poi scorsi in lontanaza Federico che cercava di mimarmi qualcosa.
Mi indicava verso destra così mi voltai e vidi 4 ragazzi incappucciati e vestiti di nero che trascinavano via Niall tenendogli la bocca tappata.
"...E ora?" mi domandai.
Che dovevo fare? Inseguirli? Feci cenno a Federico di venire con me.
Ci mettemmo a correre ma quei quattro erano di gran lunga più veloci nonostante trasportassero Niall.
Lo gettarono in una macchina e misero in moto, scomparendo dalla nostra vista in meno di 2 secondi.
"Non potevano venirlo a rapire prima?" Dissi sconvolta.
"Ma precisamente,chi era?" chiese Fede.
"Niall Horan! Dei One Directione Fe!"
"NO! Non ci posso credere!"
"Riguardo a prima...della storia del pigiama...ecco vedi.."

Mi azzittì dicendo. "Ti prego. Risparmiami i particolari intimi."
Iniziammo a ridere insieme. In seguito gli raccontai,per filo e per segno l'accaduto.
Si mostrò un pò troppo protettivo nei miei confronti,sembrava mio padre.
"Sai mi sei mancata molto questi mesi...e ho capito che sono innamorato di te."
Quella frase mi lasciò sconvolta. Perchè tutto questo stava succendendo proprio adesso.
Erano passate circa 2 ore dal "rapimento" di Niall e nonostante l'avessi chiamato più e più volte, non aveva mai risposto.
Federico mi fece una specie di dichiarazione,mentre io tentavo ancora di chiamare Niall, ma le uniche due parole che uddii furono: "Ti amo!"
Seguite da un piccolo bacio,caldo e pieno d'amore che mi lasciò sulle labbra prima di alzarsi e scappare.
Mollai il cellulare sulla panchina rimanendo del tutto scioccata da quel bacio. Avevo sempre visto Federico come un amico,nulla di più.
E adesso mi ritrovavo in un bivio. 
Tornando a casa mi accolse mia madre.
"E' passato un biondino a cercarti..."
"Davvero?" Dissi con gli occhi luccicanti e dimenticandomi per un attimo di Federico.
"Diceva di stare bene. Che non dovevi preoccuparti e poi ha lasciato quel biglietto per te."
Disse indicando un piccolo rettangolino in carta azzurra.
Salii di corsa le scale,mi buttai sul letto e iniziai a leggere.
"Cara piccola Vale,
quei 4 deficenti di Zayn, Liam,Louis ed Harry mi hanno rapito perchè gli avevo promesso di andare con loro al mare.
Spero che tu non ti sia preoccupata troppo per me.
Riguardo a prima,hai lasciato la chiamata aperta e ho ascoltato la dichiarazione che ti ha fatto Federico.
Sto male lo ammetto. E' da quando che mi hai investito in aereoporto che avrei voluto dirti cose come quelle che Federico ti ha confessato oggi.
Sono uno stupido. Probabilmente a quest'ora sarai felice con lui,quindi ciao.
Niall xx"

Piangevo. Piangevo di nuovo per quell'irlandese ottuso. Come poteva pensare che mi sarei dimenticata di lui dopo che solo lui riesce a farmi battere il cuore in quel modo.
Mi asciugai le lacrime con una passata veloce della mano e afferrai il cellulare.
Chiamai Niall tantissime volte,fino ad addormentarmi con il volto rigato di lacrime.
Verso l'ora di cena mia madre mi svegliò con la scusa che la cena era pronta.
Scesi le scale consapevole che non avrei toccato cibo.
Appena arrivata in fondo alle scale, il campanello suonò.
Trovandomi di fronte alla porta andai ad aprire e mi trovai LUI in una valle di lacrime.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


-CAPITOLO 7-

Me lo trovai lì davanti.In una valle di lacrime.
Non riuscivo a credere che la persona più allegra al mondo si trovasse lì davanti a me piangendo,per chissà cosa.
”Cosa è successo,Niall?” Gli dissi avvolgendolo in un abbraccio.
Vedere le lacrime continuare a solcargli il viso e sentirlo tremare tra le mie braccia mi spaventava.
”N-non lasciar-mi sol-o!” Disse tra un singhiozzo ed un altro ma nel sentirlo parlare sentii un eccessivo odore di alchool.
”Niall quanto hai bevuto?”
”Non ho bevuto!”
rispose convinto.
”Certo…”
Mamma passò davanti la porta e vide in che stato si trovava Niall.
”Stà messo male il biondino eh. Dai fallo entrare!”
La guardai. Probabilmente l’aveva preso in simpatia,poiché non aveva mai acconsentito a fare entrare un ragazzo,per lo più ubriaco in casa.
Lo portammo di sopra in camera mia e appena vide il mio orsacchiotto si fiondò sul letto abbracciandolo.Nel giro di poco si addormentò.
Era la seconda volta che lo vedevo dormire nel mio letto.
Mi veniva voglia di baciarlo e qualcosa mi diceva che se non ci fosse stata mia madre in camera con me lo avrei fatto.
Risalimmo dopo mezz’ora e lo svegliammo per sapere se aveva fame.
”Si.”
Ovviamente.Eravamo pur sempre al cospetto di Horan.
Mamma mi portò qualcosa da mangiare e io mi dovetti ridurre ad imboccare Niall.
In compenso però,lui sembrava felice e stava smaltendo l’alchool.
”Sei stupenda.” Mi disse tra un boccone e l’altro.
”Lo dici perché sei ubriaco. Quindi taci e mangia!”
“No! Lo dico perché lo penso davvero…non lo sai che gli ubriachi non mentono?”

Lo guardai con due occhi da ragazza innamorata che penso li avrebbe notati anche un cieco.
”Horan…”
Mi fissava. Si stava avvicinando a me.Lentamente.
Chiudemmo entrambi,gli occhi. E finalmente sentii il tocco delle sue labbra sulle mie. Erano così morbide e avevano un gusto inaspettato di lampone. Non riuscivo a pensare ne a ragionare. Volevo solo rimanere così per tutta la vita.
Sfortunatamente  l'irlandese crollò sul letto addormentandosi come un sasso.
Mi accoccolai vicino a lui,abbracciandolo e mi addormentai anche io.
Al mio risveglio Niall stava lì fermo ad osservarmi,
"Ngiorno..." Dissi con un tono stranamente amorevole.
"Sei sveglio da molto?" aggiunsi.
"Non molto...ho una domanda però..." disse perplesso.
"Dimmi..."
"Come sono finito a casa tua? E soprattutto nel tuo letto? Sai ho un forte mal di testa e..."
"Non ti ricordi?"
lo interruppi.
"No..."
"Proprio niente?"
chiesi rattristandomi,
"Già...perchè è successo qualcosa d'importante?"
"bhe ecco...no...nulla."
Non gli dissi nulla perchè iniziai a pensare che essendo ubriaco ieri sera, non avrerbbe voluto fare niente di quello che aveva fatto.
"Emh...riguardo al biglietto...non volevo essere freddo..."
"Niall come hai potuto solo pensare che ti potessi cancellare dalla mia vita così? Tu conti talmente tanto per me mentre io,per te,non conto un bel niente!"
Dissi iniziando a piangere.
"Non è vero che tu non conti niente per me! Vorrei aver trovato il coraggio che ha avuto Federico nel dichiararsi a te ieri. Lo vorrei veramente. Ma adesso non contano più i miei sentimenti. Non voglio mettermi in mezzo a voi due."
"Sei un idiota!" Urali mentre continuavo a versare lacrime.
"Cosa?" 
"Sei un idiota!"
dissi con tono ancora più alto.
"Perchè?"
"Perchè non vedi che ogni tuo gesto,ogni tuo sguardo o parola mi fa morire...!"
"Io..."
riprese lui.
"E sei un idiota perchè ieri sera ti sei presentato ubbriaco a casa mia,immerso tra le lacrime! Mi sono ridotta ad imboccarti per farti mangiare qualcosa. E poi...e poi...mi hai baciata!"
Arrossendo,mi alzai sommersa da quel pianto isterico e corsi in bagno. Mi chiusi dentro e mi sedetti appoggiando la schiena sulla porta. Sentii Niall sedersi fuori dalla porta,proprio come avevo fatto io.
Farfugliava tra se ma riuscii a sentire solo: "Sono un fottuto idiota."
Risposi da dentro. "Ma dai? Te l'ho detto 10 volte e l'hai capito solo adesso?"
Intanto passava di lì mio fratello. Vide Niall seduto a terra e indicandolo urlò come suo solito: "Quello è il ragazzo che piace a Vale! Mamma vieni a vedere!" E corse di sotto.
Non so quale reazione abbia avuto Niall ma io ero arrossita,nonostante gli avessi già confessato i miei sentimenti.
Niall disse con tono calmo: "Apri ti prego! Ho bisogno di un tuo abbraccio..."
Aprii timidamente la porta. Avevo ancora il viso rigato dalle lacrime.
Lui mi guardò con un dolce sorriso stampato in volto,mi asciugò le lacrime e mi strinse a se in un meraviglioso e caldo abbraccio.
"Scusa se sono stato così idiota!" mi sussurrò stringendomi ancora più forte.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

“Scusa se sono stato così idiota!” disse stringendomi ancora più forte a se. Quell’abbraccio era diverso da tutti gli altri. Non saprei descriverlo. Lo sentivo più vicino. Più mio. Ci interruppe il rumore dei passi di qualcuno che saliva le scale rumorosamente. Non volevo sciogliermi da quell’abbraccio per nulla al mondo, ma mio fratello che,teneva per mano mia madre trascinandola,indicò di nuovo Niall che nel frattempo si trovava in una situazione d’imbararazzo tale da arrossire come mai aveva fatto. Non pensavo che si potesse arrossire così tanto.
“Cosa state facendo voi due?” chiese inarcando un sopracciglio,mia madre.
“Nulla,signora…stavo solo ringraziando Valentina per l’ospitalità. Mi dispiace averle recato disturbo,stavo andando via.”

Disse Niall anticipando la mia risposta. Mia madre lo squadrò prima di rispondergli. “Mi sembravi un bravo ragazzo anche se ubriaco, e poi sei lo stesso biondino che è appeso da tutte le parti nella stanza di Vale…”
Rise. Ci unimmo a lei nella risata mentre Niccolò fissava Niall in modo strano. Corse verso di me e mi si aggrappò alla gamba.
“Vale è mia! Non la toccare tu!” Disse facendo la sua faccetta minacciosa.
Niall lo guardò con un sorrisone dei suoi e si abbassò per guardarlo negli occhi. “Non preoccuparti…non te la rubo.” disse in tono amorevole.
Si rialzò lanciandomi un occhiata d’intesa ed esclamò:” Vale,hai ancora la mia felpa, vero? Ti dispiace se la riprendo? Non ho nulla da mettermi!” Io capii che voleva parlarmi e ci dirigemmo in camera mia.
Chiusi la porta alle nostre spalle.
“Sono perdonato dopo quell’abbraccio?”
“Mmmh…chissà!”
dissi provocandolo.
“E cosa posso fare per esserne certo?” chiese facendomi indietreggiare fino a farmi trovare addosso al muro e poggiando un braccio su di esso.
“Bhè…con un po’ di fantasia ci arriverai…” Dissi con una vocina adorabile. Mi fissava con quei suoi occhioni azzurri. Non capivo più niente. I pensieri ormai erano troppo affollati.
Le sue labbra si poggiarono leggere sulle mie. Per la seconda volta. Ma questa era quella giusta. Tremavo dalla gioia ma riuscii ad alzare un braccio per far passare la mia mano destra nei suoi morbidi capelli, mentre lui, fece scendere una mano sul mio fianco,e poi sull’altro.
Rabbrividii e lo avvicinai a me, tirandolo per la maglia.
Avevo passato una vita a sognare questo momento ma adesso che lo stavo vivendo, era molto più bello di quanto avessi potuto immaginare.
La porta si aprì. Non facemmo in tempo a dividerci che mia madre si trovò a fissarci leggermente stupita.
“Ehm…scusate…Vale! C’è Fede di sotto che dice di volerti parlare…” Così dicendo chiuse la porta con un pizzico di violenza e lasciò me e Niall un po’ sorpresi dalla sua reazione. Poi i miei pensieri si volsero verso la frase che era appena uscita dalla bocca di mia madre.
“Lui qui?” esclamò mutando espressione,Niall.
“Sai ieri,dopo avermi baciata è scappato via e non l’ho più sentito…”
“Ti ha baciata?”
gridò.
“Sssh!” dissi ponendogli il dito indice sulle labbra ancora umide.
“Ha fatto tutto da solo! Io lo vedo solo come amico ma non voglio spezzargli il cuore…”
“Vado a parlarci io!”
disse prendendo una specie di rincorsa.
Lo fermai tirandogli un braccio. “Fermo! Potresti combinare un casino! Vado io ma tu resta qui!”
“Ma…!”

“Promettimelo.”
“…Promesso. Ma solo se mi dai un altro bacio.”
Disse in tono provocante.

Mi avvicinai a lui con le labbra leggermente socchiuse. Potevo sentire il suo respiro fondersi con il mio e proprio mentre stavo per sfiorargli le labbra,indietreggiai.
“Ehi!” Esclamò.
Mi morsi il labbro. “Dopo…ti mangerò di baci! Ma solo se farai il bravo!”
“Ma non puoi lasciarmi in questo modo. E non morderti il labbro così! Mi fai morire!”

Ridacchiai. “Cerca di rimanere in vita biondo! Vado da Fede!”
“E tu non cambiare idea…”
disse rattristandosi un po’.
“Come potrei?!” Gli dissi stampandogli un piccolo bacio sulla guancia.
Uscii dalla stanza guardandolo rimanere lì, dispiaciuto e rattristato.
Scesi le scale un po’ giù di morale. Non sapevo come dire a Federico che lui per me era solo un amico.
“Ciao…” Mi disse arrossendo.
“Ehi…” Dissi abbracciandolo come mia abitudine. Forse non avrei dovuto.
“Senti riguardo a ieri…” iniziò lui. Lo interruppi dicendo: “Fede,tu sei uno dei miei migliori amici e anche se vorrei poterti ricambiare io non ce la faccio…so che in questo modo ti spezzerò il cuore ma ritengo che tu debba sapere tutta la verità. A me piace Niall…e non voglio nascondertelo.” Dissi cercando di mantenere un tono calmo e pacato."

“E’ per questo che sono qui…ti prego, lasciami continuare ad essere tuo amico,per favore! “
“Non sarà troppo doloroso per te?”
“No. E’ una mia scelta e ti prego di rispettarla.”
“Va bene Effe,ma promettimi che non ti darai addosso per questo.”
“Te lo prometto Vu! Ti voglio bene.”

Ci abbracciamo e lui si dileguò in un attimo.
Risalii le scale acquietata e aprendo la porta vidi Niall con una faccia terrorizzata.
“Allora?” Disse scattando in piedi.
“Allora niente…” risposi di rimando.
“Dai…cosa è successo?”
“Niente…semplicemente mi ha chiesto di restare amici!”
“Amici?”
“Già…proprio così!”
“E tu?”

Gli raccontai per filo e per segno la conversazione avuta con Federico.
Si mostrò comprensivo. Ad interromperci fu di nuovo mia madre.
“Vale…io esco.Voi due che fate?”
Niall si slanciò e si mise dritto in piedi come un soldato.
“Oh mi scusi signora. Ho perso la cognizione del tempo. Tolgo il disturbo!”
“Non preoccuparti biondino! Resta pure.”
“Purtroppo devo tornare a casa mia, i miei amici saranno preoccupati. Non ho neanche il cellulare con me.”
“Allora d’accordo. Arrivederci caro !”
“Arrivederla…”
disse chiudendo il discorso con mia madre e dirigendosi verso di me. Mi prese la mano e mi trascinò fino davanti la porta.
Mia madre si trovava in corridoio e così non potetti salutarlo come volevo. Mi lasciò sulla soglia della porta con un piccolo bacio sulla guancia,colmo d’amore.
“Ciao piccola” disse con un sibilo e arrossendo.
“Ciau *-*” risposi priva di senso d’orientamento.
Andando via mise una mano all’orecchio mimando un cellulare e muovendo le labbra in un “Ti chiamo dopo.”
Lo salutai con la mano quasi saltellando e continuando a mordermi il labbro.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


-Capitolo 9-

Mentre ancora lo fissavo andare via per il viottolo,mi sentii osservata. Dietro di me c’era Stefano,il compagno di mamma. Mi fissava stranito,ma d’altronde non aveva un altro modo di relazionarsi con le persone.
Lo avevo sempre odiato,da quando era entrato nella mia vita,ma soprattutto in quella di mia madre.
Mi tratta come un cane e appena ne ha l’occasione, ne approfitta per darmi punizioni,molto spesso immeritate.
Si è sempre divertito a farmi stare male,la maggior parte delle volte in cui mi ritrovavo chiusa in camera a piangere,era a casa sua.
Tutti i miei cugini e amici lo definivano un uomo mostruoso.Come dargli torto?
”Quello lì…non deve più mettere piede in casa nostra. E tu…sei in punizione. Niente pc e fila in camera tua.”
disse rude.
Provai a ribattere ma non mi andava di rovinare una giornata talmente magnifica per un idiota.
Sbattendo i piedi sui gradini delle scale,giunsi in camera mia e mi ci chiusi dentro sbattendo violentemente la porta.
Stavolta non m’interessava più di tanto essere in punizione,anche se ingiustamente.
Mi stesi sul letto a fissare i poster di Niall. Non potevo crederci che si trattava dello stesso ragazzo con cui mi trovavo pochi minuti prima.
Il telefono vibrò,interrompendo i miei pensieri su di lui.
Risposi immediatamente.
”Ciao!”
”Ehi ciao! Ti manco?”
disse con la sua voce angelica.
”Non molto…e a te?”
”Mmmmh…no!”

Risposi con un breve silenzio.
”No ok non è vero! Stò morendo senza di te! E sono passati solo 10 minuti! Come farò…?” ribatté.
“Lo avevo capito…Sei molto più cuccioloso via telefono lo sai?”
”Che significa?”

”Nel senso che sembri più spontaneo, diretto!”
”Ehm…penso sia dovuto al fatto che i tuoi occhi mi mettano in imbarazzo…”
”Ma davvero? Pensa che i tuoi mi fanno perdere la ragione!”

Ridacchio. “E’ per questo che mi hai…baciato? Perché ti ho fatto perdere il senno?” disse cambiando tono.
”Niall…sei troppo insicuro! Se non avessi voluto baciarti,di certo non l’avrei fatto!” risposi un po’ arrabbiata.
”Il fatto è che non avrei mai pensato di poterti anche solo interessare…figuriamoci un bacio!”
”Stai scherzando spero!? No,scusa,ti stai rendendo conto di cosa hai appena detto? Tu non pensavi di piacermi? E io cosa dovrei dire,allora? Niall Horan mi ha anche solo considerato. Probabilmente questo è solo un sogno!”
”Sei incredibile…è per questo che ti a…”
si bloccò.
”Che mi a…cosa?”
”Che ti a…ammazzerei di baci!(?)”
”Aww :’3 Che dolce. A proposito..noi due abbiamo un bacio in sospeso!”
“E’ vero! E sono molto deciso a riprendermelo,quindi,stasera, tu…io…passeggiata sul mare? Come la vedi?”
”Oh si! Allora vado a rendermi presentabile!”
”Non c’e n’è bisogno. Sei stupenda già normalmente. A meno che tu non voglia avere sulla coscienza il decesso di un povero irlandese!”
”Ok! Ho deciso…appena ti vedo ti mangio di baci!”
”Anch’io! Ma poi dovrò mangiare qualcos’altro sai…”

Risi. “Certo!”
”Ti passo a prendere alle sette e mezza! Ciao piccola!”
”Ciao irlandese!”

Attaccai. Velocemente svuotai tutto l’armadio,poi i cassetti. Rovistai tra le cose di mia madre e alla fine scelsi un vestito abbastanza corto,nero e di raso.
Lo indossai con delle scarpe,non troppo alte e mi truccai come al solito per non esagerare.
A passi felini raggiunsi il corridoio di sotto,per evadere da quella prigione di casa. Aprii la porta e trovai Stefano,proprio davanti a me.
”Ehi! Dove vai così agghindata eh?”
disse con un sorriso malizioso.
”Da nessuna parte!” Dissi scappando di fuori e cercando di seminarlo ma, mi sentii tirare per i capelli.
”Oh ragazzina! Con me non si scherza mica! Rientra subito in casa e vai in camera tua e non immagini che potrei farti!”
Disse con un espressione cupa e più spaventosa del solito.
Mi bastò guardarlo per capire che non scherzava.
D’altronde,non volevo finire in ospedale di nuovo,a causa sua.
Così abbassai la testa senza fiatare e mi diressi verso la porta,ma lui mi ribbloccò,stavolta posizionando una mano intorno al mio collo.
”Sai forse potremmo giocare un po’…” disse con un sibilo.
”Lasciami,stronzo!” gridai.
”Oh ma guarda! La signorinella ha voglia di giocare!”
Nel dirlo alzò il braccio in alto e proprio mentre mi stava per arrivare un ceffone dritto in faccia, si udì una voce provenire dalle nostre spalle.
”Non, toccarla!” urlò Niall.
Lo guardai sconsolata. Non volevo che finisse nei guai per colpa mia. Gli feci cenno con gli occhi,di andare via.
Ma vedendo che non mi prestava attenzione,gridai:
”Vattene Niall!” con tono isterico.
Lui mi guardò aggrottando le sopracciglia e accennando un “NO” con la testa.
”Ascolta la tua amichetta,biondo!” disse Stefano.
”Leva quelle tue luride mani di dosso alla mia ragazza!” urlò,richiamando l’attenzione di alcuni passanti. Nonostante non fosse uno dei momenti migliori,quella frase mi fece battere il cuore all'impazzata.
Pian piano si formò una folla di sguardi indiscreti che costrinsi a quell’orribile uomo di mollare la presa e lasciarmi andare.
Istintivamente corsi verso di Niall per abbracciarlo. Ci stringemmo in un caldo abbraccio davanti a,ormai, una miriade di gente, mentre Stefano si rintanava in casa.
”Grazie.” Gli sussurrai nell’orecchio e lasciandogli un caldo bacio sul collo. Lo sentii rabbrividire.
”Non puoi restare in casa con quello lì! Io te lo proibisco!” Mi disse scansandomi.
”Cosa? Ma io devo! Non sono maggiorenne,non posso andare a vivere da sola!”
”Vai da tuo padre!”
”Mio padre è escluso!”
urlai.
”Perché?” rispose istintivo.
”Perché…perché…abita…all’estero! Si,proprio all'estero!”
”Ah…ma ci serve una soluzione!”
”Non preoccuparti…”
dissi prendendogli una mano e incastrando le dita tra le sue.
Lui mi accarezzò una guancia che arrossì involontariamente.
”Vieni…a vivere con…me!” mi disse amorevolmente lasciandomi scioccata.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


-CAPITOLO 10-

”Vieni…a vivere con…me!” mi disse amorevolmente lasciandomi scioccata.
“Sei diventato pazzo,per caso?” dissi quasi senza rendermene conto.
Lui bi strinse in un abbraccio e mi sollevò da terra iniziando a girare.
”Si…Sono pazzo di te! E’ tutta colpa tua quindi…!”
”Ah si eh?” Dissi alzando un sopracciglio.
Lui troncò quei giretti su se stesso e mi poggiò a terra con un fare più serio.
”Allora,posso avere quel bacio?”
Lo guardai mentre le mie guance si colorivano di un rosa velato. Non mi sembrava necessario rispondere a parole e così mi avvicinai a lui. Gli misi una mano sul petto mentre mi accostavo sempre di più. Sentivo il battito del suo cuore accelerare pian piano. Era una sensazione bellissima,sapere di potergli far battere il cuore in quel modo.
Poggiai delicatamente le labbra sulle sue,per poi socchiuderle e lasciare che quel bacio divenne l’unione vera e propria delle nostre labbra. Mi teneva stretta a se con una mano dietro la schiena. Rabbrividivo ogni volta che la sua lingua veniva in contatto con la mia,temendo che lui lo notasse.
Probabilmente fu così,perché accennò un sorriso soddisfatto e poi mi morse il labbro dolcemente. Ricambiai il gesto provocatorio e dopodiché, sempre mano nella mano ci avviamo verso la sua macchina per dirigerci al mare.

Impiegammo solo un breve quarto d’ora per arrivare in spiaggia. In macchina avevamo discusso un po’ dell’accaduto e ne venne fuori che Niall era molto preoccupato per il comportamento di Stefano. Continuava a ripetermi di andare a vivere con lui e i ragazzi,ma al momento non ero libera di scegliere anche perché mia madre non me lo avrebbe mai permesso. Lei non aveva mai saputo della violenza che Stefano esercitava su di me, o forse non aveva mai voluto saperlo. Niall si chiedeva come potessi permettere una cosa simile.In realtà tenevo troppo alla felicità di mia madre,anche se non le avevo mai perdonato il divorzio da papà,non volevo far troncare il suo rapporto con Stefano.
Soprattutto dopo la nascita di Niccolò. Come potevo dirle che quella volta finii all’ospedale per un trauma cranico,fu a causa del suo compagno che mi spinse dalle scale perché avevo rotto uno dei suoi gingilli preferiti? Così semplicemente,tacevo. Niall non comprendeva.

“Ehi…ci sei? Sembri un po’ assente…!” irruppe tra i miei pensieri la sua voce salvatrice.
Mi voltai verso di lui,che mi scrutava attentamente e risposi: “Ah scusami! Stavo ripensando a prima…”
”Lascia stare…ormai è passato! A proposito…Sei…bellissima stasera.”

“Davvero?Ho cercato di rendermi il più ‘guardabile’ possibile per te.” Risposi con una vena d’ironia.
”Non dovevi.”
”Che c’è non ti piaccio più ora?”
”Non è quello.Tu sei sempre bellissima.”
Disse abbassando lo sguardo e arrossendo evidentemente. “E’ solo che tutti i ragazzi ti stanno guardando e io…non li sopporto.”
Mi giravo in cerca di questi ‘tutti i ragazzi’ ma non ne scorsi nemmeno uno,piuttosto notai parecchie ragazze che guardavano Niall con occhi a cuoricino, ma non osavano avvicinarsi.
”Dovrei essere io quella gelosa Horan. Non tu! Ci sono minimo 50 ragazze che ci fissano. Scommetto che non aspettano altro che saltarmi addosso e lasciarmi lì stramazzata al suolo!” Scoppiò in una fragorosa risata delle sue. Risi con lui ma non troppo forte,i sguardi delle ragazze accanite aumentavano di poco a poco.
Niall se ne accorse (finalmente!) e afferrandomi la mano iniziò a correre verso il mare.
”Cos’hai in mente Horan?” dissi con voce preoccpata.
”Dai non sarà poi così fredda!” disse accelerando la corsa.
Ormai nessuna delle fan osava più starci dietro.
In mezzo secondo mi ritrovai in acqua sdraiata sopra quel meraviglioso ragazzo.

Eravamo entrambi sul pelo dell’acqua,in riva, ma eravamo riusciti a inzupparci comunque.
Mi morsi il labbro. Stava diventando una specie di tick.
”Ti ho detto di non farlo!” mi urlò.
”Ma è così bello vedere la tua faccia quando mi mordo.”

“Sei…davvero…” la sua frase si concluse in un sussurro racchiuso tra il respiro intrecciato delle nostre labbra.
Sdraiata su di lui passai una mano sul suo braccio,lentamente. La feci arrivare fino al suo collo e spostai le mie labbra dalla sua bocca alla sua guancia.
Cominciai a dargli dei piccoli baci scendendo man mano sul suo morbido collo. Lo sentii rabbrividire e mettermi una mano poco sopra il sedere. Mentre ancora lo ricoprivo di baci sul collo, lo vidi rabbrividire per la seconda volta.
Mi scostò,ma non con violenza, corse velocemente a riva si tolse scarpe e maglietta e tornò in acqua con un tuffo nuotando fino a largo.
”Ehi ma che ti è preso?” dissi urlando più forte che potevo.
”Nulla. Due minuti. Aspettami li.” Questa fu la sua risposta.

Ma io non volevo rimanere li al buio,da sola,senza di lui.
Raggiunsi la riva e sperando che non mi vedesse nessuno mi tolsi il vestito e indossai la maglietta di Niall. Tolsi anche le scarpe e iniziai a nuotare verso di lui,che intanto vedendomi arrivare sembrava volesse scappare.
Lo presi come una provocazione. Nuotai fino a lui e mi ci aggrappai come un koala.
”Perché mi hai lasciata tutta sola?” dissi con degli occhini da gattino. “Vedi…come posso spiegartelo…diciamo che dovevo raffreddarmi i bollenti spiriti.” Disse balbettando un pochino e immergendosi in acqua dalla vergogna. Cercavo di tirarlo su ma sembrava un sasso. Come faceva a trattenere il fiato così tanto? Mi immersi anche io e lo baciai sott’acqua.

Probabilmente avevo solo peggiorato la situazione,come mio solito,e lui mi spinse su facendomi tornare sul pelo dell'acqua.Risalì anche lui dopo pochi secondi.Teneva le mani immerse in acqua e aveva tutto il viso rosso,nonostante fosse in acqua.
”Scusami…” mi intimò per poi stamparmi un bacio sul naso e nuotare verso la riva. Mi ero fatta una piccola idea di quello che poteva essere accaduto e ridacchiai sotto i baffi mentre lo seguivo a nuoto per tornare a riva.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


-CAPITOLO 11-

Arrivammo sulla riva e ci sdraiammo uno accanto all’altro.
”Sai…non dovresti vergognarti.” Gli intimai.
In quel modo lo feci arrossire ancora di più.
Mi voltai verso di lui mentre fissava le stelle.

“Alla fine è una cosa naturale e poi mica è un reato eh!”
aggiunsi poiché non ricevetti alcuna risposta.
”Sono sicura che –“ Mi tirò qualcosa addosso.
”Puoi cambiare argomento per favore?” disse imbronciato e voltandosi dal lato opposto.
Ci rimasi male. Io stavo solo cercando,a modo mio,di non farlo sentire troppo in imbarazzo e lui si comportava così.

“Sei un bambino.” Mi alzai strizzando la maglietta e incamminandomi verso non so dove.
”Dove vai?” mi chiese con quel suo tono pacato.
”A baciare il primo che incontro! Non rompere…” dissi sbuffando.
”Ah si? E ci vai con la mia maglietta bianca che ti sta tutta aderente,per lo più bagnata?”
”Problemi?”
 risposi acida.
”Si…sai com’è io sono mezzo nudo!” 

“Vorrà dire che ci andrò senza la tua maglietta!” dissi in preda all’ira e sfilandomi la maglietta,rimanendo in intimo, continuando a camminare. Gliela lanciai dritta in faccia.Proseguii con passo fiero,orgogliosa di quel gesto che però,non gli era piaciuto molto. Lo sentii correre dietro di me e bloccarmi.
”Rimettiti subito questa cosa addosso!” Disse coprendomi con la sua maglietta e strizzando gli occhi.

“Idiota.” Gli intimai tornando indietro a prendere il mio vestito. Lo indossai insieme alle scarpe e mi avviai verso i negozi lì vicino. 
“Valeeee! Aspettami! Fermaaa!” sentii urlarmi da dietro.
Mi aspettavo fosse Niall ma voltandomi vidi che era Fede.
”Oi Effe! Come va?” dissi titubante.

“Bene! Tu? Che ci fai da queste parti,tutta sola e bagnata, eh?” rispose solare.

“Veramente…” dissi prima che Niall mi piombò addosso,appiccicandosi a me come un polipo.
”Ciao!” disse con un pizzico d’antipatia.
”Ah non eri sola!” rispose prontamente Federico per poi aggiungere uno svogliato “ciao…”
”Eh già…E’ lui la causa del mio zuppume(?)!”

“Bhè ma ammettilo che ti sei divertita!” ribatté Niall.
”Zitto! Sono ancora offesa…” dissi seccata.
”Mmmh…sono di troppo qui. Vi lascio piccioncini! Ciao Vale!”
Disse Federico accostandomisi per salutarmi con un innocente bacio sulla guancia,come era solito, ma Niall interpose una mano e lo scansò. Fede lo guardò un po’ smarrito ma anche seccato e si dileguò senza che io potessi salutarlo per bene.
”Di un pò cos’hai stasera?” gli chiesi irritata.

“Vale…scusami è che perdo la testa quando sono con te.” Disse con gli occhi lucidi.
Non volevo vederlo piangere di nuovo. Mi faceva troppo male. Lo abbracciai mettendoci tutti i sentimenti che provavo in quel momento. Lui mi strinse a se più forte che mai e, interrompendo quel silenzio dissi:”Sai…è da poco che ci conosciamo e sta succedendo tutto così in fretta per entrambi, credo…”
”Invece tu mi conosci da molto tempo! Mentre io…da solo tre settimane. Ci sono ancora molte cose che non so di te,ma ciò non toglie che tu mi piaci moltissimo.”
”…Sei diventato rosso come un peperone.”
 Dissi alzandogli il mento con l’indice. Notai una piccola lacrima scendere ed accarezzare la sua guancia rosea. La raccolsi sfiorandogli il viso. “Non c’è bisogno di sottolinearlo.” Disse raddolcendo il tono.
Mi prese la mano e continuammo la nostra passeggiata tra i negozi. D’un tratto il suo telefono squillò. Dopo avermi lanciato uno sguardo d’intesa lo lasciai rispondere.
"Pronto Harry?"
"Niall! Allora? Ce la presenti o no la tua ragazza?"
"Ehm...perchè ci tenete a conoscerla?"
"Scherzi? Dobbiamo approvarla noi prima di rendere la cosa pubblica!"

Ridacchiò. Intanto io incontra un mio vecchio compagno di scuola delle medie e lo salutai.
"Ci vediamo davanti al fontanile! Noi siamo già qui ad aspettarvi!" disse Harry.
"D'accordo! A dopo." rispose Niall attaccando.
Vidi Niall tornare verso di me e imbronciarsi un pò alla vista del mio amico.
Arrivato si fermò accanto a me in silenzio.
"Niall...lui è Alex,un mio compagno delle medie!" dissi mentre vidi Niall accennare un sorriso,che in verità sembrava molto più simile ad una colica.
"Alex...lui è Niall. Lui è -"
"Il suo ragazzo!" terminò la frase Niall con un sorrisetto malizioso in viso.
"Proprio così." intervenni io arrossendo anche se non avevo gradito molto il tono con il quale Niall l'aveva detto.
Alex fissò Niall e poi passò il suo sguardo su di me mimando un segno d'approvazione.
"Mi hai talmente assillato con questo biondino, ma alla fine ce l'hai fatta eh? Non sarai più la mia piccola Vu quindi?" disse con un tono chiaramente scherzoso ma che Niall non comprese ma fortunatamente,ci limitò al silenzio.
Spostavo lo sguardo da Niall ad Alex e poi mi affrettai a rispondere a quest'ultimo, prima che si accorgesse della situazione che si era venuta a creare.
"Eh già. Ti ho talmente assillato parlando di lui a scuola, fino a contagiarti! "
A queste parole Niall si mostrò sorpreso e notai dipingersi una leggera gioia sul suo viso.
"Voi due siete proprio una bella coppia!" riprese Alex. "Trattamela bene biondo!" aggiunse facendo l'occhiolino a Niall.
Poi mi abbracciò e sfiorò le guancie con le sue labbra e strinse la mano a Niall fissando i suoi occhi. Si volatilizzò.
"Hai fatto colpo!" gli intimai in preda alle convulsioni dalle risate.
"In che senso?" rispose lui spaesato.
"Ma come,non te ne sei accorto?"
"Ma di cosa?"
disse con una faccia palesemente interrogativa.
"Che Alex ti ha lanciato occhiatine SECSI...sai lui è dell'altra sponda."
"Ah!"
disse stupito.
"Quando ti stuferai di me,potrai sempre contare su di lui!" dissi senza trattenere le risate.
"Non ho nulla contro Alex, ma purtroppo per lui, non credo che mi stuferò mai di te!"
Disse con tono serio lasciando spazio ad un silenzio tombale.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


-CAPITOLO 12-

Il cuore mi batteva fortissimo. Non sapevo bene il perché,forse era stato troppo diretto,o forse, non me lo aspettavo in quel momento.
Non sapevo cosa rispondere, ne osavo pensare alla faccia che avevo assunto,così,mi lasciai cullare dai suoi occhi,che mi trapassavano ogni volta che incappavo nel loro sguardo.
”Ti senti bene?” mi sussurrò.
Quella frase mi rimase in giro per la testa e in più,si aggiunsero anche i commenti di alcune fans che ci osservavano.
Niall cercava di fare finta di niente, ma anche a lui stavano leggermente irritando. Cercò di concentrarsi su di me, mentre io mordicchiavo il mio labbro nervosamente.
”Non farlo.” Mi intimò.
”Scusa…” risposi prima di sentirmi accarezzare i capelli da lui. “E’ troppo tardi per le scuse!” disse cercando un contatto con le mie labbra. Lo ammetto ero tentata e mi ci volle un enorme sforzo a scansarmi e a ricevere quel bacio,diretto alla mia bocca,sulla guancia.
”Niall…non qui…davanti a tutte le tue fan! Morirebbero,dammi retta! Io lo dico per esperienza.” Dissi con una faccia da cucciolo.
”Hai ragione.” Rispose afferrandomi per il polso e cominciando a trasportarmi a passo lesto verso non so dove.

“Niall! Non ce la faccio a correre con i tacchi! Rallenta un po’!” a queste parole mi tirò verso di se e mi prese in braccio come una principessa.
”Niall…mettimi giù. Peso troppo! Lasciami!” gridai.

“Non ci penso neanche,principessa.” Disse mandandomi un bacio.
Mi lasciò seduta sul bordo di un fontanile tra gli sguardi indiscreti di 4 ragazzi incappucciati che mi accerchiarono,mentre lui tornò a firmare qualche autografo dalle fans che ci seguivano.

“Ehi roscia! Come và?” disse una voce familiare.
I quattro si liberarono della loro mascherata e si rivelarono uno dopo l’altro. Avevo i miei altri quattro idoli davanti ai miei occhi e non riuscivo a spiccicare una parola.
Mi sentivo mancare, ma non ero una tipa solita a svenire.
“N-non ci c-credo.” Dissi con gli occhi spalancati in preda ad un particolare panico.
“Ooh che carina che è! Vieni qui,lo vuoi un abbraccio?” disse Liam spalancando le braccia.
Gli occhi mi luccicavano dalla gioia. Liam mi aveva appena chiesto un abbraccio. Ero al settimo cielo. Mi avvicinai timidamente a lui,rigida come un pezzo di legno.
Lui mi strinse talmente forte da farmi sobbalzare.
Nonostante sentivo un po’ di dolore,non me ne importava molto. Ci separammo e spostai lo sguardo su di Harry,che scuoteva i suoi ricci secsi. “Mi vuoi morta per caso?” pensai a voce alta. Scoppiarono tutti a ridere all’unisono facendomi arrossire ancora di più.
Zayn mi guardò facendomi l’occhiolino e accendendosi una sigaretta.
Louis mi fece una specie di radiografia. Mi squadrò dalla testa ai piedi e poi esclamò:” Louis approves!”
Scoppiai a ridere seguita dagli altri.
Niall era ancora indaffarato tra foto e autografi,ma in compenso teneva a bada le directioners, lontano dagli altri 4.
“Non posso credere di avervi tutti qui,davanti ai miei occhi.”
Dissi appena trovai abbastanza fiato e coraggio per farlo, ma balbettai accentuatamente.
“Non mi ti ricordavo così bella.” Disse Zayn con la sigaretta leggermente appoggiata sulle sue labbra. Pensai alla reazione che avrei avuto un mese fa vedendo Zayn con quella sigaretta,sfiorargli le labbra. Sicuramente avrei detto qualcosa come ‘vorrei essere una sigaretta in questo momento’ ma stavolta era diverso. Ovviamente Zayn era sempre bello da mozzare il fiato,ma io ero cambiata,le cose erano cambiate.
“Zayn…posso fare un tiro?” dissi attirando lo sguardo di disapprovazione dagli altri tre.
Lui rispose con un secco: “Certo.”
Mi avvicinai a lui,presi la sigaretta tra le dita e la gettai più lontano che poteii.
“Ma che fai?” disse cercando di essere volgare.
“Ho fatto un tiro. Mi pareva ovvio.” Dissi con una faccia impassibile, mentre osservavo Louis che era piegato in due dalle risate. Che bel sorriso che aveva anche lui. Di certo non comparabile a quello di Niall.
Ed ecco che di nuovo pensavo a lui. Era diventato il mio pensiero fisso,ormai. “Bella mossa rossa!” disse Harry riportandomi nel mondo reale.
Dopo essere rimasta sotto shock poiché Styles aveva appena parlato con me,lo ringraziai con un sorriso soddisfatto, anche perché non credo che sarei stata mai in grado di rispondergli. Forse con 5 o 6 mesi di ritardo…All’imrovviso sentii qualcuno abbracciarmi da dietro. Alzai la testa e vidi il mio irlandese,osservarmi da poco sopra di me e mi baciò platealmente. Quattro colpi di tosse in coro e io mi ritrovai,di nuovo, in una situazione imbarazzante, velando le mie guance di un rosa sbiadito.
Ormai si era fatto tardi e solo all’idea che sarei dovuta rientrare a casa,senza sapere quello che mi aspettava,mi spaventava a morte. Niall lesse la mia preoccupazione dall’espressione che avevo. Mi abbracciò più forte che poté, cercando di darmi forza e mi ripeté: “Vieni a casa con noi,dai! Voglio stare tranquillo e non che tu vada da quello l’ì…” disse con un tono cupo,misto al preoccupato.
Zayn esclamò un improvviso:”Quello lì,chi?”
Bene. Mi ritrovavo in una situazione del cazzo. Avrei dovuto ripartire a raccontare tutta la mia storia e non mi andava a fatto e sbuffai sconsolata. Però dopo pochi minuti pensai che,parlandone con qualcuno avrei potuto trovare una soluzione,così iniziai il racconto.

Niall mi stava vicino e mi stringeva la mano ogni volta che mi sentiva crollare e alla fine della storia infinita mi ritrovai, 8 occhi sbarrati a fissarmi, pieni di compassione.
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


-CAPITOLO 13-

Mi fissavano allibiti ma io mi tolsi un gran peso dalle spalle.
Si aprì una grande parentesi sul perché non ne avessi mai parlato con mia madre,o con mio padre. Tralasciando tutto ciò che riguardava quest’ultimo,o almeno la maggior parte,tentavo di far capire le ragioni per cui non potevo farlo. Non potavano comprendermi a pieno.
“Bhè…sono stufa di parlare dei miei problemi e poi si è fatto ancora più tardi!” nel pronunciare quella frase,il mio telefonò squillò.
Risposi tranquillamente davanti a loro,prima di averli avvertiti che era mia madre.
“Pronto,mamma?”
“Dove sei finita?” disse in tono preoccupato.
“Sono a casa di Ludovica! Ci siamo bagnate e ora mi sto asciugando da lei…mi ha detto se voglio rimanere a dormire…posso?” dissi assumendo un tono dolce e mentendo spudoratamente davanti a tutti.
“Per me va bene,basta che non dai fastidio! Ah e domani mattina devi essere a casa! Torna Ginger!” disse esultante.
“Che palle! Perché torna a casa?” dissi scocciata e sbuffando animatamente.
“Dice che gli manchiamo un sacco.”
“Si certo! Come no…”
“Domani mattina a casa! Notte tesoro!”
disse amorevolmente.
“Notte mamma.”
Appena attaccai,Niall gridò saltando per la gioia.
“Quindi dormi da me?”
“Preferirei dormire su una panchina,piuttosto!”
dissi ironicamente.
“Perché?” disse rattristandosi.
“Ti rendi conto che se voi girate mezzi nudi,o peggio, in casa, io potrei collassate,vero?” dissi decisa.
“Ma io ti avrei rinchiusa in camera con me! Al massimo vedevi me,mezzo nudo,o peggio…” disse facendo ridacchiare sotto i baffi i ragazzi.
“Ammetto che è una proposta allettante, ma domani mattina devo essere a casa mia perché torna Ginger…” dissi seccata.
“Chi è Ginger? E comunque posso accompagnarti io!” mi intimò Niall.
“In realtà si chiama Michela, ma gli piace essere chiamata Ginger.
Io la definirei,la mia gemella cattiva.”

Vidi gli occhi di Niall spalancarsi per poi dire:”Tu hai una gemella?”
“Fisicamente è identica a me,forse un po’ più bassa.
Caratterialmente, è il mio esatto opposto. Noi due non ci sopportiamo e ci troviamo molto spesso a picchiarci.”

Louis mi interruppe dicendo:”C’è qualcosa che vi distingue,fisicamente?”
“Si!” risposi prontamente. “Io ho una voglia sul ventre basso a destra e lei no…” aggiunsi.
“Quindi dovremmo spogliarvi per riconoscervi! La cosa si fa interessante!” esclamò Harry .
Gli lanciai uno sguardo agghiacciante e si azzittì.
“Scusate ragazzi…ma io ho un gran sonno.” Disse Niall dietro di me sbadigliando vistosamente.
“Si…sonno!” esclamò Lou.
Fulminai con lo sguardo anche lui e lo vidi abbassare lo sguardo.
“Muoviamoci allora…sono STANCA.” Dissi sottolineando l’ultima parola per poi aggiungere: “Non osate ridacchiare. Vi tengo d’occhio io.”
Scoppiammo tutti in una fragorosa risata mentre ci avviavamo verso una macchina nero perla.
Dentro era molto spaziosa e nel tragitto ci limitammo a ridacchiare per le battute di Louis. Zayn se ne stava li ad un angioletto,fissando fuori dal finestrino,senza aprir bocca. Niall lo notò e disse:”Zayn,cos’hai?”
Zayn si voltò verso di lui cercando di fare una faccia più spensierata possibile. “Mh? Nulla perché?” rispose quieto.
“Mi sembri un po’ troppo silenzioso…”
Zayn rispose stringendo i denti e cercando di riprodurre un espressione impassibile e si voltò di nuovo verso il finestrino.
Non volevo sbagliarmi ma mi sembrò di scorgere una lacrima scendergli sul viso. Mi avvicinai a lui mentre gli altri continuavano i loro discorsi senza senso e con una mano gli asciugai il volto.
Non gli dissi niente. Non eravamo poi così legati ma lui era pur sempre un mio idolo. Niall si accorse della situazione e ci guardava con tenerezza. “Forse non dovrei venire a casa con voi…non mi sembra un buon momento…” sussurrai a Zayn mentre mi voltavo verso Niall per riferirglielo.
Zayn mi fece rigirare verso di lui,con un lieve strattone e m’intimò: “Non preoccuparti…è già passato.” Disse sfoggiando un bel sorriso naturale. Non volevo influire ancora e mi limitai a rispondere con un piccolo sorriso e un abbraccio.
Tornai al mio posto. Circa 5 minuti dopo l’auto si fermò e cominciammo a scendere.
Mi trovai di fronte a una villa enorme. Manie di grandezza. Probabilmente l’avevano acquistata prima di venire in Italia.
Entrando si rivelò molto più grande dell’apparenza.
C’erano un sacco di stanze,sicuramente mi sarei persa.
Niall mi guidò fino alla sua. Appena varcata la soia,si mostrò una stanza abbastanza normale. Le pareti erano dipinte di un blu,non troppo acceso. Il letto era posto in fondo alla stanza e vicino c’era la scrivania con il pc. C’era qualche poster di Bieber e, all’angolo, era poggiata la sua chitarra.
Lui chiuse la porta alle nostre spalle e disse:”Vuoi farti una doccia?”
“Oh si magari!Ma mi servirà un cambio per la notte!”
Niall frugò tra i cassetti e mi lanciò un accappatoio tendente all’azzurrino e la maglietta più lunga che trovò tra le sue.
Mi accompagnò fino in bagno e rimase ad aspettare sulla soglia.
“Che c’è?” dissi.
“Eh? Niente!” disse e chiuse la porta.
Per evitare ogni rischio mi chiusi a chiave e mi spogliai tranquilla.
Mi buttai sotto uno scroscio di acqua bollente. Iniziai a cantare le canzoni dei ragazzi e prima di uscire cantai More than this,la mia preferita. Al momento dell’assolo di Niall sentii la mia voce sovrapporsi alla sua. Aprii la porta del bagno indossando la sua maglietta,che alla fine mi arrivava appena sotto il sedere.
Lo vidi li,appoggiato con la schiena al muro,continuando a canticchiare. Quando mi notò,si mise dritto e smise di cantare.
“Hai davvero una bella voce!” disse sfoggiando un sorriso terribilmente secsi. “Grazie…mai quanto la tua!” appena finii la frase,mi afferrò per un braccio e mi rinchiuse in camera sua,lasciandomi seduta sul letto mentre lui andava a cambiarsi. Mi diede un lieve bacio sulle labbra,che mi fece rabbrividire e scappò via come un razzo dalla camera.

  ♥ SPAZIO AUTRICE  ♥

Carissime lettrici,
ritengo doveroso informarvi che da domani non potrò più collegarmi tutti i giorni,poichè da domani il compagno di mia
madre mi staccherà internet(causa debiti) e potrò collegarmi solo se sarò con mio padre,che vedo solo ogni 2 fine settimana. So che così perderò parecchi dei miei pochi lettori,ma,spero che chi si sia appassionato a questa FF continuerà a leggerla e recensirla,nonostante questo disagio. Spero vivamente di continuare a ricevere i vostri commenti 
 ♥

Piesse: Lasciate qualche recensione su questo capitolo,vorreii sapere cosa ne pensate. Per me è molto importante conoscere il vostro parere.
Per le lettrici che seguono questa FF e non recensiscono per diversi motivi,mi piacerebbe conoscere il vostro giudizio,anche per messaggio privato.
Fatevi sapere la vostra opinione e magari ditemi cosa pensate che accadrà. Apprezzerei moltissimo. Un bacio a tutte xx


 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


-CAPITOLO 14-

Ero parecchio stanca e gli occhi mi si chiudevano da soli.
Mi sdraiai sul letto,priva di forze.
Stavo ripensando a tutto quello che era successo in così poco tempo quando vidi entrare Zayn e chiudere la porta silenzioso.
“Ehi…che ci fai da queste parti?” gli dissi sorridendo e tirandomi su da una posizione alquanto imbarazzante.
“Niente…ero solo venuto a darti la buona notte.” Rispose con un sussurro mentre lo vidi avvicinarsi a me.
Mi posò un lieve bacio sulla guancia destra,poi sulla sinistra e infine si avvicinò pericolosamente alla bocca. Feci per scansarmi quando irruppe nella stanza Niall dicendo:”Ehi piccola,sono torna-“ ma si interruppe appena ci vide.
“Niall!” dissi scattando in piedi e dirigendomi verso di lui.
“Niall non è come sembra…cioè si voglio dire che,aspetta-“ stavo andando nel pallone quando intervenne Zayn con voce rotta:”La roscia non c’entra niente,non te la prendere con lei,sono io…non ho resistito.Scusami…” disse dirigendosi verso di Niall,che intanto passava il suo sguardo scioccato da me a Zayn.
Quest’ultimo gli passò accanto ma lui,lo fermò ponendoglisi davanti.
“Gradirei delle spiegazioni.” Disse fuori di se.
“Non ne ho.” Rispose Zayn quasi troppo tranquillo.
Niall posò il suo sguardo irritato su di me e fece uscire Zayn dalla stanza sbattendo la porta.
Si sedette accanto a me portandosi le mani al volto per poi passarle tra i suoi biondi e morbidi capelli.
“Niall io…” cercai di migliorare la situazione ma lui mi interruppe con una domanda spiazzante.
“Ti piace?”
“Chi?” risposi impulsiva.
“Zayn!” rispose arrabbiato.
“No! Cioè nel senso…non mi piace come mi piaci tu!” risposi cercando di mantenere un tono piuttosto tranquillo.
“E di un po’…come ti piaccio io?” disse voltandosi con una faccia interrogativa verso di me.
“Bhe ecco…tu…Non mi sembra una domanda da farmi a quest’ora della notte!” dissi alzandomi di scatto e dirigendomi verso la parte opposta della stanza. Niall mi bloccò girandomi verso di lui e facendomi ritrovare con le spalle al muro. Posizionò le sue mani sul muro,entrambe vicine alla mia testa.
“Dimmi se ti piace Za-” Disse prima che lo presi per il colletto della sua maglietta e lo tirai verso di me. Lo guardai per pochi secondi in quegli occhi che sembravano stessero per versare troppe lacrime.
Eliminai quella poca distanza rimasta tra le nostre labbra e lo baciai morsicandogli il labbro superiore.Fu un bacio lungo e appassionato. Un bacio in una dimensione tutta nostra,dove niente e nessuno poteva entrare.Le nostre lingue si sfioravano a vicenda lasciandoci rabbrividire ad ogni lieve tocco. Ci dividemmo con fatica da quel bacio e gli sussurrai:”Vuoi ancora sapere il nome di chi mi piace?”
“Bhè sai…per esserne sicuri!” disse sorridendo.
“Si chiama Mister Irlandese troppo secsi per il mio debole cuore e troppo bello per stare con una roscia qualsiasi.”
“Tu non sei una roscia qualsiasi. Sei la mia unica e sola roscia.”
Riprendemmo da voce avevamo lasciato e io mi staccai dal muro,senza mai interrompere quelle sensazioni meravigliose. Spinsi Niall addosso al muro,facendolo trovare nella mia situazione precedente.
Mentre le nostre labbra formavano diversi puzzle, lui mi circondò in un abbraccio tenero. Poco dopo fece scendere una delle sue mani,dai miei fianchi,lentamente,verso il mio fondoschiena,coperto solo da un pezzo della maglietta.Sorrisi e ricambiai il gesto aggiungendo un debole pizzico sul suo.
Sorrise e mi morse il labbro ma non osò andare oltre. Sapeva che era troppo presto per fare certe mosse e apprezzai molto quella maturità improvvisa. Ormai non mi reggevo più dalla stanchezza e per arrivare al letto,quasi strisciai. Niall invece sembrava rinato e pieno di forze.
“Ma come fai?” gli chiesi iniziando a sbadigliare.
Lui mi sorrise come un ebete e mi tirò sul letto,dove eravamo entrambi seduti l’uno di fronte all’altra.
“Che cos’è quello sguardo James?” chiesi ancora più assonnata.
“Sei bellissima.” Disse affettuosamente.
Mostrai un sorriso lieto e mi approssimai alle sue labbra,tenendo le mie socchiuse. Non feci nemmeno in tempo a sfiorarle che svenii sul letto senza forze,addormentata.
L’unica cosa che ricordo è la risatina compulsava di Niall e il suo corpo stringersi al mio,dolcemente. 

Al mio risveglio,lui dormiva ancora. Sembrava un angelo.
Uno spiraglio di luce che entrava dalla finestra,lo illuminava,rendendolo ancora più bello.
Il mio sguardo cadde sul suo petto nudo. Dov’era finita la maglietta che portava ieri sera? Mistero. Aveva una carnagione bianca come il latte. D’altronde era bianca quanto la mia. La mia mano si appoggiò dolcemente sul suo petto. Sentivo battere il suo cuore ad un ritmo travolgente. Poi vidi la sua mano sovrapporsi alla mia.
“Ti stavo sognando. E’ per questo che batte così velocemente.”
Arrossi. “Scusami ti ho svegliato…” sussurrai.
“Bhe ma baciarti nella realtà è molto meglio!” disse posando le sue labbra sulle mie. “Si buongiorno anche a te.” Dissi dolcemente morsicandomi il labbro. Lessi in lui un espressione che indicava uno sforzo abnorme per non saltarmi addosso e smisi di mordermelo ma appoggiai delicatamente la bocca sul suo collo. Lo riempii di baci,ma inconsciamente gli lasciai anche un piccolo segnetto rosso.
“Ehm…mettiti una maglietta a collo alto oggi ok?” gli intimai.
“Con questo caldo?” mi disse con un espressione come per dire ‘sei matta o cosa?’.
“No è che ti ho fatto un succhiotto,involontariamente.”
Lui si torse il collo in tutti i modi per anche solo scorgerlo e poi disse:”Pazienza…” e mi baciò.
Mi cadde l’occhio sull’orologio appeso alla parete. Erano quasi le dieci e io dovevo essere a casa in mattinata.
Caddi giù dal letto e sbattei la testa.
Mi alzai massaggiandola sotto lo sguardo attonito di Niall che scoppiò a ridere.
“E’ tardi,cazzo!” corsi afferrando il mio vestito della sera prima e uscendo dalla stanza di Niall. Chiusi la porta e nella foga di arrivare nel bagno mi scontrai contro Zayn,che era coperto solo da un asciugamano legato alla vita. Mi guardò quasi sbiancando e io non sapevo che fare in quella situazione,per me,troppo imbarazzante.


♥ SPAZIO AUTRICE ♥

Affezionatissime lettrici,
innanzitutto vi ringrazio per aver letto questo capitolo e vi invito ancora una volta a lasciare recensioni, che ripeto,mi fanno sempre piacere,che si tratti di critiche o non. Spero che vi sia piaciuto questo capitolo.Nel prossimo,vi anticipo che vedrete in azione la gemella di Vale,Ginger. Dimenticatevi valori quali la gentilezza,la femminilità e l'educazione. Mi piacerebbe sapere cosa pensate accadrà,quindi ditemelo senza preoccupazioni.


Piesse: Ho deciso che vi concederò queste specie di anticipazioni al futuri capitoli,poichè,come avrete letto nel capitolo precedente,potrò aggiornare a distanza di lunghi giorni da oggi in poi.
Ringrazio ancora tutte voi che continuate a seguirmi. Baci, la vostra Vale xx

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


-CAPITOLO 15-

Non sapevo cosa dire,ne cosa fare e mi trovavo in una situazione così imbarazzante.
“Ehm…buongiorno.” Mi disse Zayn rincamminandosi verso la sua stanza. “Giorno.” Dissi sforzandomi di sembrare il più serena possibile. Mi ripresi da quello shock mattutino e mi rinchiusi in bagno.
Mi lavai,vesti e truccai in un batter d’occhio e quando tornai in stanza,trovai Niall con addosso solo i boxer.
“Oh scusami.” Dissi arrossendo e aprendo la porta per uscire alla svelta.
“No! Puoi restare…sempre che non ti metta troppo in imbarazzo un fisico come il mio…” disse cercando di fare ironia sul suo fisico,che non apprezzava.
Richiusi la porta e mi avvicinai a lui, mordendomi il labbro inferiore.
“Potrei svenire da un momento all’altro a causa del tuo fisico. Se accade,prendimi al volo.” Dissi soavemente e lo provocai avvicinando la mia bocca alla sua. La socchiusi ma mi ritrassi prima di venire a contatto con la sua.
“A quanto pare ti piace molto provocarmi,eh?” m’intimò Niall rimpiangendo quel bacio.
“Forse…Dai sbrigati è tardissimo!”
“Ah giusto…”

In 10 minuti era pronto. Ci avviammo verso la macchina e notai spuntare una testolina,da una delle finestre dell’enorme villa.
Era Zayn che ci osservava allontanarci.
“Chiarirete…non è vero Niall?” dissi continuando a fissare quella finestra in lontananza.
“Non lo so…” rispose freddo.
“Non voglio essere la causa di un litigio all’interno dei One Direction. Mi sento già troppo in colpa per l’accaduto!” dissi alzando il tono della foce con un nodo in gola.
“Non dovresti! E’ lui che…lasciamo stare.” Gridò per poi lasciar affievolire il tono alla fine della frase.
“Promettimi che ci parlerai!” gli dissi con gli occhi colmi di lacrime pronte a bagnarmi il viso.
Mi guardò e vedendomi in quello stato rispose impotente:”Te lo prometto.”
Io gli diedi un bacio sulla guancia che lo fece arrossire e due minuti dopo ci ritrovammo sotto casa mia.
“Vai! Ci sentiamo dopo.” Mi intimò salutandomi con un piccolo bacio sulle labbra.
“Grazie,amore.” Dissi scendendo dall’auto.
“Come mi hai chiamato?” disse euforico e tirando la testa fuori dal finestrino rapidamente.
“Ehm…A-amore?” risposi balbettando.
“Scusa non ti chiamerò più così…” aggiunsi con una vena di tristezza.
“Scherzi! Ci sentiamo presto,AMORE!” Disse scandendo bene l’ultima parola,per poi mettere in moto e allontanarsi.
Aprii la porta di casa e mi trovai davanti mia madre che si scambiava effusioni con quella mezza specie di uomo.
“Buongiorno.” Sussurrai sperando non mi sentissero.
Vidi mio fratello correre giù per le scale e venirmi incontro.
Mi si aggrappò alla gamba gioendo:”Valeee! Sei tornata! Mi sei mancata tanto.” Fece un gesto per farmi abbassare e mi diede un innocente bacino sulla guancia. “Anche tu Nicco. Tra un po’ torna Ginger,lo sai?” gli sussurrai mentre lo abbracciavo.
“Io non voglio! Mi piaci solo tu,Vale!” disse mettendo un broncio.
Risi soddisfatta di me stessa e poi risposi:”Bravo fratellino! Ti voglio tanto bene!”
“Anche io,tanto! Fino allo spazio.” Disse allargando le braccia più che poté, come per farmi comprendere la grandezza dell’universo.
Sorrisi e gli diedi un bacio sulla fronte,passando una mano sui suoi capelli castani.
Il campanello suonò e la mamma corse ad aprire senza nemmeno l’accortezza di chiedere chi fosse.
Aprendo la porta,ci trovammo davanti a una miriade di valigie e dietro di esse si nascondeva una figura magrolina e rossiccia.
“Mamma!” urlò Ginger.
“Michela,quanto mi sei mancata!” gridò stringendola in un abbraccio senza fine.
Si sciolsero e poi mia sorella rivolse uno sguardo disprezzante a Stefano. L’unica cosa in cui ci trovavamo d’accordo era che quell’uomo era veramente spregevole e odioso.
Spiccicò verso di lui un “Ciao.” agghiacciante per non ricevere nulla in risposta.
La mia gemella rossiccia, si accovacciò a terra per abbracciare Nicco.
Ci volle un po’ per convincerlo ma alla fine si fece abbracciare per 2 secondi. Era un record.
Rialzandosi mi buttò un occhiata un po’ più amichevole del solito.
“Ehi Twin! Ti sono mancata?” Mi disse con un sorriso malizioso.
Di fronte a mia madre cercavamo sempre di fare le sorelline amorose ma durava sempre poco.
“Ciao Ginger. Mancata è una parola un po’ troppo grossa.” dissi forzando un sorriso.
La mamma mi chiese di aiutare Michela a portare su i suoi bagagli mentre lei e il suo orribile uomo preparavano il pranzo.
Avrei preferito apparecchiare io,per mettere una spolverata di cianuro nel piatto di quel mostro,ma al contrario mi caricai alcune valige e le trasportai al piano di sopra,seguita da mia sorella.
Arrivate in camera sua,tirai un sospiro di sollievo.
“Allora…quel cojone continua a fare lo stronzo? In realtà non mi va per niente di abitare con lui,ma papà doveva ripartire e mi ha spedito qui.” Disse masticando una gomma come era solita.
“Ieri mi stava quasi per picchiare…non ne posso più Mick.” Dissi con voce strozzata.
“Vu,fatti forza. Siamo in due contro uno adesso. Quando non saremo impegnate a mandarci a fanculo a vicenda,lo annienteremo.” Disse mostrando un sorriso stavolta più vero.
“Hai ragione. Sempre fine come al solito,eh?” risposi alzando gli occhi.
“Problemi?” rispose secca.
“Acida!” ribattei.
“Zitella!” continuò lei.
“Non mi risulta. Qui l’unica single sei tu!” dissi con tono superiore.
“Cosa? Hai trovato un pazzo che ti si è presa?” disse scoppiando in una grassa risata.
“Si! E si chiama Niall James Horan,conosci?” dissi facendo un sorrisetto,lo ammetto,abbastanza fiero.
“What? Ecco la cazzata del giorno! Se tu,mia cara stai con Niall Horan io sto con quel figo di Secsi Malik!” disse con un pizzico di presunzione dipinta sul volto.
“Libera di non crederci.” Dissi io superficialmente e proprio in quel momento mi arrivò un messaggio da lui.
“Amore,
tutto ok? Sto andando a parlare con Zayn.
 Mi manchi già…kisses xx”

Sorrisi come un ebete mentre mia sorella moriva d’invidia alla mie spalle,leggendo il messaggio.



~ Spazio Autrice ~

 Grazie a tutte voi che state continuando a leggere questa FF,
ricordate che per me è molto importante ricevere i vostri giudizi e pensieri a riguardo e perciò non esitate a recensire.
Ho potuto postare questo capitolo grazie all'assenza del compagno di mia madre,che è uscito dimenticandosi di staccarmi la linea.
Questo è un miracolo ma non vi ci abituate. Cercherò di avere altre fortunate giornate come questa per continuare a postarvi i prossimi capitoli.
Mi raccomando
RECENSITE e magari ditemi anche cosa pensate che accadrà nel prossimo capitolo.

Anticipazioni: Stefano colpisce ancora,ma stavolta contro Ginger. Quest'ultima decide di allearsi con Vale architettando un piano contro di lui,in cambio però,Vale dovrà presentarla ai ragazzi. 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


-CAPITOLO 16-

Mi volsi all’indietro per vedere la faccia sconvolta dall’invidia di Ginger.
“Riprenditi gemella!” le intimai uscendo dalla sua stanza e dirigendomi nella mia,che si trovava di fronte.
Mi sdraiai sul letto e invece di rispondere al messaggio di Niall,lo chiamai.
“Pronto, AMORE?” rispose euforico.
Sorrisi. “Ciao a-amo-re.” Risposi poco decisa.
“Scusa non ci sono abituata!” aggiunsi e lo sentii scoppiare a ridere.

“Non preoccuparti. Piuttosto, tutto ok?” disse con tono semplice e pacato.
“Per il momento mia sorella sta morendo di gelosia,perché sto con te.Sai lei ha sempre avuto una cotta per Zayn e per il riccio…” risposi disapprovante.
“Ah,quindi è una nostra fan?” chiese.
“Non la definirei proprio una directioner, gli piacciono solo i vostri faccini.” Dissi con disprezzo.
“Da come la descrivi tu,sembra la più stronza del mondo. Non sarà poi così male,è pur sempre la tua gemella!” rispose lui.
“Credimi lo è! E poi scusa,che intendevi con l’ultima frase?” dissi con un accenno d’ira.
“Nulla,pensavo solo che essendo la tua gemella,avrà qualche tratto della personalità come la tua,no?” rispose insicuro delle proprie parole.
“Ehm,lo vedrai da te e poi mi dirai che avevo ragione.” Dissi per non mettermi a discutere.
Dall’altra stanza si udì un grido:”Vu!”
E un secondo dopo, Ginger precipitò in camera mia sbattendo la porta.
“Con chi stai parlando?” gridò.
“Fatti i cavoli tuoi!” ricambiai con lo stesso tono.
“E’ Zayn? Harry?” urlava come un ochetta.
“E’ Niall…adesso esci dalla mia stanza,per favore.” Dissi indicando la porta. Lei,invece,corse verso di me e mi strappò il cellulare dalle mani.
“Horaaaaan! Ti prego fammi incontrare Zayn o Harry. Anzi entrambi! Ti preeeeeeeego!” questo fu tutto quello che riuscì a dire, prima che mi riappropriassi del mio telefono e la cacciai dalla mia stanza chiudendomi a chiave.
Sospirai. “Scusa,era lei…” ripresi a parlare con Niall.
“Incredibile. Avete anche la voce uguale!” ridacchiò.
“You are not funny, James.” Dissi seria.
“Non mi piace quando mi chiami così!” urlò lui.
“E allora evita certe battutine.” Risposi tirandomela un po’.
“Ok,scusa. Ho sentito rientrare Zayn,vado a parlarci. Ci risentiamo dopo.” Disse scoccando un bacio attraverso il cellulare.
“A dopo!” dissi udendo quello schiocco e sorridendo.
Aprendo la porta,buttai un occhio nella stanza di Ginger e la vidi parlare con Stefano,che era di spalle, e la stringeva per un polso.
Mi avvicinai sforzandomi di riuscire a cogliere un frammento della loro conversazione.
“Bentornata signorina.Ci sei mancata,sai?” diceva con quella voce roca e tenebrosa continuando a stringerle il polso.
Era l’unico uomo che conoscevo,capace di far stare zitta mia sorella.
“Lasciala!” gridai tentando di farmi udire anche di sotto,da mia madre.
Lui si voltò,posando quegli occhi neri su di me e ridacchiando.
“Tua madre è uscita a comprare l’olio. Sai era finito…” disse continuando a ridere animatamente.
Intanto Ginger,aveva scosso il braccio e si era liberata dalla sua presa.
Sentimmo la porta d’entrata aprirsi e notammo l’espressione di Stefano mutare in un viso innocente.
Ci salutò con la mano,sfoggiando un sorriso micidiale e scuotendo la sua nera chioma di capelli,scendendo le scale.
“Stai bene?” intimai alla mia gemella che sembrava stesse gia architettando uno dei suoi piani malefici.
“Si.” Disse toccandosi il polso,dove adesso compariva una circonferenza violacea tutt’attorno ad esso.
“Devo coprirlo. Hai un polsino o roba del genere?” mi chiese con la preoccupazione dipinta sul volto.
“Vieni. Ce ne dovrei avere uno nel cassetto.” Ci spostammo insieme, in camera mia e dopo aver frugato tra diversi cassetti,scorsi un polsino con l’immagine e la firma stampata di Zayn.
“Guarda! E’ fatto apposta per te!” esclamai mostrandoglielo.
Lei lo guardò con un sorriso entusiasta e se lo infilò ammirandolo.
“Ho un piano.” Disse poi,distogliendo lo sguardo dall’accessorio.
“Lo sapevo…Dai spara!” le risposi facendola accomodare sul letto mentre chiudevo,di nuovo, a chiave la porta.
Mi sedetti accanto a lei,aspettando che iniziasse a parlare.
Lei mi guardò e disse:” Però se te lo dico,mi presenti ai ragazzi?”
Disse facendo i  suoi tipici occhioni da gatto con gli stivali,come in Shreck.
“Sai che non mi fanno effetto,vero?” dissi ridacchiando.
“Si però ci ho provato lo stesso. Dai,ti prego! Sono caduta talmente tanto in basso da implorarti!” disse con una cantilena.
Pensai a come era fatta mia sorella,se non gli avessi presentato i ragazzi,sicuramente avrebbe organizzato uno dei suoi piani malefici anche contro di me. E poi io volevo vendicarmi di tutto quello che mi aveva fatto passare quell’uomo.
“Ci sto! Dimmi il piano!” dissi inconscia di tutto quello che avrebbe portato questa decisione.
“Bene!” disse saltando dalla gioia,come non aveva mai fatto in sedici anni di vita e poi iniziò a borbottare a bassa voce,ciò che aveva intenzione di combinare a “DF”.
Quello era il soprannome che avevamo affibbiato a Stefano,quando eravamo ancora piccole. DF,che sta per,Double Face. Non c’eravamo mai dimenticate di quel soprannome,che,anche se ormai,lo ritenevamo abbastanza stupido e infantile,era pur sempre frutto della nostra paura e ossessione nei suoi riguardi.
“E’ prontoooo!” si udì mia madre urlare come segno che il pranzo era in tavola. Ci scambiammo uno sguardo veloce e corremmo di sotto.


 ~ Spazio Autrice ~
Buona sera a tutte le mie care lettrici,
sappiate che anche oggi ho potuto postare il capitolo per pure fortuna,almeno quella non manca,
vorrei ringraziare tutte voi che state continuando a recensire e dare le vostre impressioni per i prossimi capitoli che nel frattempo io sto continuando a scrivere e sappiate che mi sono davvero
innamorata di due capitoli che ho scritto e spero di farvi leggere al più presto.
Un bacio e un ringraziamento speciale a tutte xx
Aspetto le vostre
recensioni :)

Nel prossimo capitolo: Zayn è scappato dalla villa dopo aver litigato e picchiato Niall. Harry chiede aiuto a Vale per ritrovarlo ma lei invece decide di andare a vedere come sta Niall e si trova davanti ad una scena che le spezza il cuore mentre Ginger riesce a trovare Zayn che però...Seguite il prossimo capitolo per saperlo ;)

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


-CAPITOLO 17-

A tavola si istituì una lunga e noiosissima conversazione tra mia madre e Ginger,che si raccontavano a vicenda ciò che avevano fatto l’una senza l’altra per questi 2 interminabili mesi.
Io partecipavo alla conversazione fingendo una risata ogni tanto,ma non alzai lo sguardo dal piatto fino alla fine.
Non è che mi interessava poi molto sapere cos’aveva fatto mia sorella da mio padre,ne tanto meno volevo stare lì ad ascoltare gli aneddoti più divertenti,almeno secondo mia madre.
Appena finimmo di mangiare,sparecchiammo velocemente e scappammo subito di sopra chiudendosi in camera di Mick.
Lei tirò fuori un borsone blu scuro da sotto il letto, e ne tirò fuori una decina di telecamere,di varie dimensioni.
Non azzardai nemmeno a chiederne la provenienza.
“Aspettiamo che escano. Nel frattempo vai a metterti una maglietta nera e degli shorts!” ordinò con un fare autoritario.
“Perché?” chiesi non avendo l’intenzione di rispondere a quell’ordine.
“Fa parte del piano!” esclamò lei mantenendo lo stesso tono.
Feci una faccia scocciata,andai in camera mia,indossai ciò che aveva detto,anche se di rimando e, quando tornai in camera sua,lei,era vestita allo stesso modo.
Inarcai un sopracciglio con un espressione interrogativa ma in risposta ebbi solo un sorrisetto soddisfatto.
Dopo una trentina di minuti,si udì la voce stridula di mia madre gridare:”Noi andiamo al centro commerciale,volete venire?”
Prontamente Ginger rispose con un sonoro:”No,grazie! Io sono un po’ stanca e Vu rimane qui a farmi compagnia!”
Si sentì la porta chiudersi,lasciando spazio ad un lungo silenzio di precauzione,nel caso fossero rientrati per essersi dimenticati qualcosa.
Dopo una decina di minuti,Mick mi fece cenno d’iniziare a posizionare le telecamere al piano di sotto,mentre lei le posizionava a quello di sopra. Le avevamo nascoste tutte molto bene e il martedì seguente le avremmo accese tutte,come pianificato.
D’un tratto,il campanello ci fece sobbalzare. Ginger si scaraventò sul suo letto,accendendo la tv e assumendo una faccia angelica.
Io andai ad aprire chiedendo:”Chi è?”
“Vale? Sono Harry!” rispose una voce fin troppo familiare.
“Harry?” dissi aprendo la porta avendo un attacco di panico.
Aveva un aria abbastanza preoccupata,nonostante si sforzasse di sorridere. Senza aspettare che io facessi una domanda,cominciò a parlare a macchinetta:”Senti Rossa,ci serve una mano! Stamattina, Zayn e Niall hanno litigato e Zayn lo ha picchiato,ed è sparito da circa 4 ore. Niall,invece,è a casa nostra con un medico,è conciato maluccio.Ci serve aiuto per trovare Zayn prima che faccia buio.noi non conosciamo ancora bene Roma. Ti prego!” disse congiungendo le mani e pregandomi a quel modo.
“Io voglio vedere Niall,ma mia sorella sicuramente sarà disposta ad aiutarti!” esclamai per poi urlare:”Gingeeeer! Ti va di accompagnare Harry Styles alla ricerca di Zayn?”
Michela scese le scale gridando sgarbatamente:”Mi prendi per il culo?” Ma nell’accostarsi alla porta si rispose da sola.
Poi notò che Harry la salutava con la mano e rimase per un attimo immobile,arrossendo.
“Riccio,lei è mia sorella gemella,Michela.” Dissi io vedendo che mia sorella non aveva il controllo delle proprietà linguistiche davanti a tanta bellezza.Come darle torto?
“Piacere. Certo che siete proprio identiche!” disse Harry con un sorriso perverso dipinto sul volto.
Vidi mia sorella,provare a muovere le labbra,senza riuscire a formare una sillaba.Le diedi una botta sul braccio e lei sputò fuori parole a raffica:” Ciao,piacere mio! Chiamami pure Ginger,o Mick o…come preferisci!”
Vidi Harry ridacchiare mentre mia sorella entrava di nuovo in uno stato di shock. In questo almeno la capivo.
“Vuoi aiutare il riccio a trovare Zayn,si o no?” dissi riportandola al mondo reale. Lei si limitò ad annuire con gli occhi che le brillavano dalla contentezza e Harry la afferrò portandosela via con se.
Io presi al volo le cose essenziali e le buttai in una borsa a caso.
Nel frattempo avevo chiamato Fede per farmi accompagnare alla villa dei ragazzi. Mi dispiaceva essermi dovuta rivolgere a lui,ma con i mezzi ci avrei impiegato il doppio del tempo.
Controllando di avere tutto,uscii di casa e trovai Federico già lì,ad aspettarmi,sulla sua moto rossa fiammante,con un casco in mano.
Lo indossai e mentre eravamo in viaggio spiegai in breve la situazione.
Arrivammo in un batter d’occhio. Scesi agilmente,lo ringraziai e mi diressi verso il portone,dove c’erano due omoni grandi come armadi.
Questi mi guardarono facendomi rabbrividire e con tono altrettanto freddo quanto la loro apparenza dissero:”Chi sei?”
“Sono…la ragazza di Niall!” scoppiarono a ridere.
“Bhè sei la duecento trentesima oggi,come la mettiamo?” risposero continuando a formare smorfie contorte con i loro visi in preda a grasse risate.
Feci una faccia scocciata, ma me l’aspettavo una risposta del genere.
“Dovete credermi,è la verità!” dissi implorando.
“Senti Ragazzina! Ci hai provato,ma ti è andata male! Adesso sparisci!” disse con voce rauca quello più spaventoso dei due.
Sbuffai mentre continuavo a pensare ad una soluzione. Non mi venne nulla di geniale in mente,così gridai semplicemente:” Niall! Sono Vale! Niall!” ma non durò molto,poiché i due mi afferrarono violentemente,trasportandomi a forza verso l’uscita.
Fortunatamente la sua voce riecheggiò in risposta:”Lasciatela salire!”
I due mi mollarono immediatamente,appena udirono quelle parole,e si scusarono abbassando la cresta.
Non avevo tempo da perdere con loro,entrai e corsi al piano di sopra diretta nella sua stanza,ma lo trovai in un'altra.
Era di spalle,mentre abbracciava una mora tutta seno e le sussurrava un:”Grazie sweetie.”
Una lacrima percorse velocemente il mio viso,dando inizio a un pianto straziante. Corsi via da quella scena e mi ripetevo tra me:”E’ così che stava male!”. Stavo morendo dentro,non riuscivo a respirare a causa delle troppe lacrime che mi scorrevano in viso.
Inciampai su di un tappeto e non ebbi le forze necessarie a rialzarmi.
Respiravo affannosamente e gli occhi mi si chiudevano da soli facendosi sempre più pesanti. Mi sentii mancare e svenni per la prima volta nella mia,seppur breve, vita.
 

-Ginger-


Dopo aver lasciato casa mia,trascinata da Harry Edward Styles,montammo in macchina dove mi spiegò la situazione.
Arrivammo al centro,dove Louis e Liam avevano trovato una guida turistica disposta ad aiutarli,mentre io e Harry cercavamo per altre vie.
“Senti,Styles. E’ meglio dividersi! Vai a destra,io andrò a sinistra,ci ritroviamo qui tra 10-15 minuti!” proposi.
Harry rispose annuendo e dirigendosi verso destra mentre io correvo dalla parte opposta.
Pensai che se Zayn stava male,probabilmente si sarebbe andato a rifugiare in un posto dove le fan non lo avessero trovato facilmente.
Provai molti posti che rispondevano a quei requisiti ma lui,non si trovava in nessuno di questi.
Mentre attraversavo un piccolo parco,udii una voce stupenda,ma rotta dal pianto,cantare ad un ritmo familiare:”I’ve tried playing cool, but when I’m looking at you, I can ever be brave, Cause you make my heart race…” gli misi una mano sulla spalla e lui si voltò di scatto.
“Vale!” urlò gioendo ma con le lacrime agli occhi e saltandomi addosso per abbracciarmi. Cademmo sul prato e ci ritrovammo uno sopra l’altra. I suoi occhi erano proprio di fronte ai miei.Sentivo il suo respiro accarezzarmi la pelle e improvvisamente mi baciò.
Di certo non rifiutai il suo bacio. Parliamo pur sempre di Zayn Jawaad Malik. Le mie amiche sarebbero morte di gelosia appena glielo avrei raccontato.L’unica cosa che mi disturbava,però,era il fatto che lui pensava che fossi Valentina. Ma in quel momento,niente avrebbe potuto fermarci. Aveva le labbra morbidissime e sapevano di caffè.
Quel bacio durò molto a lungo,finché, non ci accorgemmo della folla che ci si era creata attorno e di alcuni fotografi che catturavano il momento da tutte le angolazioni possibili.
Sinceramente,mi faceva solo che piacere! Sarei finita sui giornali di gossip e magari sarei diventata famosa. L’importante,comunque, era che avevo appena baciato Zayn Malik e che c’erano anche parecchi testimoni oculari. Una volta tanto,le cose giravano per il verso giusto anche a me,oltre che a mia sorella.
Spezzai quegli sguardi attoniti tirando per il colletto della camicia Zayn e stampandogli un bacio sulle labbra,mentre la luce di parecchi flash, ci accecava entrambi.


 

~ Spazio Autrice ~

Ed eccomi di nuovo qui carissime,
premetto che questo capitolo mi piace molto anche se non è uno dei più felici. Mi è venuto in mente ascoltando
One Thing mentre andavo al mare e l'ho scritto tutto a mano sul mio quaderno delle FF per non dimenticarmelo. C'è sempre il rischio c': Spero vi piaccia quanto piace a me :)
Aspetto le vostre meravigliose
RECENSIONI e le vostre previsioni sul Capitolo 18.

Nel prossimo capitolo: Vu decide di prendersi del tempo per riflettere sull'accaduto,mentre Ginger è alle prese con un intervista in cui si spaccia per Vale. Niall vede l'intervista e le foto dei baci con Zayn ed è convinto che quella sia Valentina e così...

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


-CAPITOLO 18-

Riaprii gli occhi e mi ritrovai distesa sul caldo petto di Niall,eravamo entrambi sul letto e lui era lì che mi osservava e mi accarezzava i capelli. Aveva il viso levigato dal pianto e appena notò che avevo aperto gli occhi mi sussurrò:”Finalmente ti sei svegliata. Mi hai fatto prendere uno spavento!” e mi strinse forte.
Poi mi ricordai dell’accaduto. 
Lui tentò di baciarmi ma io istintivamente lo respinsi,ponendo una grande distanza tra noi e alzandomi dal letto.
Ripresi a piangere,provata da quei immediati ricordi e poi posai uno sguardo attento su di lui.
La sua guancia destra era livida mentre,la sua spalla sinistra era ingessata accuratamente.
Feci due passi in avanti per dirigermi verso di lui e avvolgerlo tra le mie braccia,ma qualcosa,dentro di me,mi fermò dal farlo.
Continuava a venirmi in mente quell’immagine nitida.
Non riuscivo a togliermela dalla testa.
“Lasciami spiegare.” Disse con voce fioca avvicinandosi a me.
Fu una mia reazione involontaria,indietreggiare.
Era riuscito a ferirmi come mai nessuno lo aveva fatto e io non riuscivo a smettere di piangere.
“Io…Io devo tornare…a casa!” dissi tra un singhiozzo e l’altro e ripresi quella corsa che,pochi minuti prima,non ero riuscita a terminare; nonostante però,il senso di colpa per aver lasciato Niall in quello stato da solo,mi stava logorando passo dopo passo.
Ma poi,pensieri come “Tanto non è solo!C’è la sua sweetie! A cosa gli servo io…” presero il sopravvento,riuscendo a spronarmi ancora di più alla fuga.
In poco,mi ritrovai fuori da quello che avrei voluto tanto,fosse solo un orribile incubo,da cui mi sarei svegliata presto.
Richiamai Federico,ancora in preda a quel pianto isterico e lui si precipitò lì fuori in breve.
Mi chiese spiegazioni,che neppure io avevo,mentre il cellulare continuava a vibrarmi a causa delle innumerevoli chiamate di Niall,ma io volevo riflettere,da sola,senza nessun’altro.
Arrivammo davanti casa mia,molto velocemente. Mi scusai per tutto il disturbo che avevo recato a Federico e lui mi strinse a se.
“Ricorda,io ci sono e ci sarò sempre per te.” Mi sussurrò dolcemente.
Non so come avrei fatto senza di lui e delle sue parole,che sapevo gli costavano molto. Ci sciogliemmo da quell’abbraccio,a fatica, poi lui,rimontò in sella e sfrecciò via in un rombo assordante.
 

-GINGER-

 
Era già da un po’ che camminavo mano nella mano con Malik e ci scambiavamo a vicenda occhiate provocanti e baci con intenzioni,a mio parere, poco caste.
“Sapevo che non avresti resistito al mio fascino!” esclamò Zayn sicuro di se e delle proprie doti fisiche,mentre si accendeva una sigaretta.
“Posso fare un tiro?” chiesi gentilmente.

“Oh,non ci casco più Roscia!” rispose lui allontanando la mano con cui teneva la sigaretta.
“In cosa?” chiesi perplessa e aggrottando le sopracciglia. Non mi sembrava tanto chiedere un tiro. Non pensavo fosse così tirchio.
“Nei tuoi trucchetti!” rispose lui avvicinandosi a me e baciandomi appassionatamente di fronte una miriade di persone.
Si formò di nuovo una folla eccitata che urlava cose come:
“Zayn sei troppo secsi! Sposami!” “Zayn! Ti amo!” 
Sembravano tante ochette strozzate. E se non lo erano,avrei provveduto io a strozzarle.
Afferrai Zayn e lo riportai a fare quello che stavamo facendo prima che c’interrompessero quelle bambinette con gli ormoni in subbuglio. 
Una telecamera si avvicinò a noi due,inquadrandoci da diverse angolature. Poi una donna dai capelli neri come la pece e gli occhi castani,si avvicinò a noi con un microfono in mano e seguita da un cameraman indaffarato a riprendere Zayn.
“Ci concedete un intervista veloce?”
Io annuii,stringendo la mano a Zayn,che a sua volta accettò.
“Grazie! Allora ragazzi,sul web stanno spopolando delle foto di alcuni vostri baci molto appassionati! State insieme?”
Zayn rispose prima che io potessi urlare dalla gioia. Sarei diventata famosa!
“Si,noi stiamo insieme!” 
“Che bella coppia. Dicci come ti chiami,dai!” disse la giornalista indicandomi.
Mi ricordai del malinteso tra me e Zayn. Lui pensava fossi Vu e io non potevo contraddire tutto ora.
“Mi chiamo Valentina e ho sedici anni!” dissi sfoggiando un gran bel sorriso e aspettando un’altra domanda,poiché quella mi fece sentire a disagio nei riguardi di Zayn.
“Oh quindi sei Italiana!?” chiese la donna.
“Certo!” risposi euforica prima che una miriade di ragazzine impazzite ci venne addosso e ci costrinse a correre via,lasciando quell’intervista in sospeso.
Poi mi ricordai di Harry. Lui sapeva tutto. Sapeva chi ero veramente e l’avrebbe detto a Zayn. Mi venne un idea.
“Zayn devi tornare a casa! C’è Harry che ti aspetta in quella piazza!” dissi salutandolo con un bacio a stampo e spingendolo in quella direzione. “Mi raccomando! Di ad Harry che non hai visto nessuno! Soprattutto me!” lui annui anche se secondo me non aveva capito un bel niente e io presi il primo autobus che passò.
 

-HARRY-
 

Lo avevo cercato dovunque ma non c’era traccia di lui,così,tornai al posto che mi aveva indicato Michela e dopo un po’ vidi Zayn dirigersi verso di me.
“Ciao Harry!” disse a sguardo basso.
“Zayn!” gli corsi incontro per abbracciarlo. “Devi tornare a casa! Di un po’ ti ha trovato la Rossa?” 
“No…Andiamo a casa!” rispose lui in tono serio e incamminandosi.
Lo fissai per un po’ e poi lo raggiunsi salendo nella sua macchina.
Il tragitto fu breve e molto silenzioso. Non osavo chiedere molto. Ricevetti una chiamata da Lou e Liam che chiedevano di un passaggio e così tornammo indietro a prendere quei due.
 

-NIALL-
 

Dopo che Vale era praticamente scappata da me,la chiamai parecchie volte. Non potevo spostarmi da casa,perché in quello stato,non mi lasciavano uscire.
Kate era lì che mi fissava spensierata,arrotolando una garza tra le dita. “Ha frainteso tutto! Voglio dire tu sei il mio medico di fiducia,e nulla più!” sbraitavo camminando avanti e indietro.
Lei mi bloccò. Si sbottonò il primo bottone della camicetta e mi guardò leccandosi lentamente il labbro superiore.
“Per te,potrei essere anche qualcosa di più!” sussurrò soavemente mentre provava a mettermi le mani addosso.
“Esci da questa stanza, Kate! Subito!” dissi in preda a una furia inarrestabile.
Lei,stranamente,fece come le avevo ordinato e io mi sedetti sul letto a pensare a quello che stavo facendo passare a Vale.
Mi posai le mani sul volto e quasi senza accorgermene,iniziai a piangere. Ero preso dallo sconforto più totale. Non potevo credere di aver ridotto in quello stato,la ragazza che amavo.
Presi il telecomando e con un attacco d’ira lo scaraventai a terra,ma nel farlo si accese la tv.
“Un grande e fresco SCOOP su Zayn Malik degli One Direction!” urlava la donna dietro al bancone facendo partire un servizio.
C’erano foto di Zayn che baciava…Valentina. Era lei.
Era vestita allo stesso modo di come l’avevo vista poche ore prima.
Poi passarono all’intervista dove lei, confermò i miei dubbi.
L’aveva ammesso lei stessa di essere Valentina e dichiararono persino di stare insieme.
Non potevo crederci,io qui in pena per ciò che le stavo facendo passare e lei appena trovata una scusa, mi annientava in questo modo.
Presi il cellulare,tempestandola di chiamate e finalmente rispose.
“Sei una falsa! Un’ipocrita!” le urlai.
“Cosa stai dicendo? Stai bene?” rispose gridando.
“Complimenti sei su tutti i tg!” continuavo ad accusarla.
La sentii manovrare qualcosa e poi udii l’eco della televisione.
Rimase per un po’ in silenzio ad ascoltare la notizia e poi mi urlò contro.
“Sei un idiota! Come hai potuto pensare che quella fossi io,quando sono scappata da casa tua in lacrime per quello che mi hai fatto!
Quella lì è mia sorella! Sei un idiota!” disse urlando con voce,di nuovo,rotta dal pianto.
“Certo! Ed è vestita come te e si dichiara essere Valentina!” 
“Io non so cos’ha in mente mia sorella,ok? So solo che mi hai appena perso!” disse e mi attaccò in faccia.
Scaraventai il telefono a terra,che si fece in mille pezzi.
In quel momento vidi rientrare i ragazzi,seguiti da Zayn.
Volevo picchiarlo,anche se non sapevo come fare. 
Liam e Louis dovettero tenermi fermo mentre Zayn aveva quel suo sorrisetto compiaciuto stampato in volto.
“Evidentemente preferiva me!” disse con tono aspro indicando la televisione.
Cercavo di divincolarmi dalla presa dei ragazzi ma con la spalla che mi faceva un dolore atroce,mi fermai.
Harry diede un occhiata alla tv dietro di me e poi gridò:
“Zayn hai baciato Ginger?” 
“Chi cazzo è Ginger!? Quella lì è Vale!” rispose Zayn.
“Ti sbagli…Vale era qui con Niall mentre io e Ginger ti cercavamo. Ginger è la gemella di Vu!” esclamò Harry più che convinto di ciò che diceva.
In quel momento realizzai di aver commesso un gravissimo errore e che Valentina non mi avrebbe mai perdonato.
Una lacrima mi accarezzò velocemente il volto e mi lasciai cadere in ginocchio,accovacciandomi.

~ Spazio Autrice ~ 

Care lettrici,
innanzi tutto vorrei ringraziarvi per le meravigliose recensioni che continuate a lasciare per ogni capitolo e vi invito a 
lasciarne ancora di molte. Spero che questo capitolo vi piaccia,perchè io ne sono molto insicura,soprattutto per alcune parti. Prometto che mi rifarò al prossimo capitolo :)

Anticipazioni: Niall è disperato perchè pensa di aver perso ogni possibilità di rimediare con Vu, ma poi gli viene un a brillante idea che coinvolgerà tutti i One Direction. 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


-CAPITOLO 19-


-VALE-

 
Dopo la chiamata di Niall,stavo ancora peggio. Nonostante sapesse che stavo male per quella storia di lui e la mora,aveva anche il coraggio di urlarmi in faccia in quel modo.
Corsi al piano di sopra e mi rinchiusi in bagno. L’ultima cosa di cui avevo bisogno era subire le violenze da parte di DF.
Mi spogliai velocemente mentre accendevo l’acqua gelata nella doccia.
Mi ci buttai sotto,battendo i denti. Non la sopportavo l’acqua fredda,ero solita farmi solo docce bollenti proprio per questo.
Ma stavolta ne sentivo il bisogno. Potevo finalmente piangere in pace. Sotto la doccia nessuno può distinguere le tue lacrime dalle gocce d’acqua e così,ci restai parecchio.
Quando uscii dal bagno,mi diressi subito verso la mia stanza a prendere il pigiama.
“Niall’s propriety.”
Nel rileggere quella frase mi venne un nodo in gola.
Non volevo ricominciare a piangere,avevo appena smesso.
Nascosi quel pigiama sotto il cuscino e ne indossai uno semplice.
Sentii la porta sbattere. Scesi e vidi Michela,con il fiatone,riprendere un po’ d’aria.
“Sei una maledettissima stronza!” le urlai mentre mi avvicinavo a lei con un fare minaccioso.
“No,aspetta Vu! Fammi spiegare un secondo!” disse lei mettendo le mani davanti a se,come per difendersi.
“Non devi spiegare nulla a me!” gridavo inferocita.
“Hai ragione! Ho sbagliato ma vedi Zayn mi aveva scambiata per te e io non volevo rovinare tutto.” Disse indietreggiando.
“Sei davvero un egoista…non posso credere che tu l’abbia fatto solo per questo tuo scopo!” nel dirlo le sferrai un pugno diretto al viso,che però lei schivò abilmente.
Sfortunatamente avevamo frequentato entrambe lo stesso corso per difesa personale.
La tirai per i capelli e lei mi diede una gomitata nello stomaco,ma prima che potesse accorgersene le piazzai un calcio sullo stinco sinistro che la fece crollare a terra.
Non ero una ragazza violenta,ma lei,riusciva sempre a tirare fuori la parte peggiore di me.
Mi sentivo già in colpa infatti. Le porsi la mano e l’aiutai a rialzarsi.
Lei mi gettò uno sguardo fugace e uscì di nuovo di casa,diretta chissà dove.
Mi massaggiavo lo stomaco,che dopo quel colpo mi faceva male e mi venne un improvvisa nausa.
Di male in peggio. Odio dare di stomaco.
 
 

-NIALL- 
 

Me ne rimasi li raggomitolato,sotto lo sguardo atterrito dei ragazzi,che non sapevano cosa fare.
Cercavano parole di conforto ma nulla riusciva a farmi riprendere da quella situazione. Stavo davvero male e la colpa era soltanto mia.
Non mi ero fidato della sua parola e adesso mi ritrovavo in questo stato.
Harry irruppe violentemente tra i miei pensieri:”Dovresti sbrigarti a rimediare!”
“Non c’è rimedio.” Dissi in preda allo sconforto più totale.
“Ma andiamo Niall! Stiamo parlando della stessa Rossa. La ragazza a cui si mozza il fiato appena ti vede? La stessa che si perde nel tuo sguardo!”
Liam e Louis annuirono consenzienti ma rimanendo in silenzio mentre,Zayn non aveva ancora assimilato l’idea di aver baciato Michela invece di Valentina. Si fece cupo e salì in camera sua, serrandosi nel suo guscio.
Ero ancora arrabbiato con lui,per il fatto che mi aveva picchiato e ridotto così,costringendomi a casa,ma la maggior parte dei miei pensieri erano rivolti tutti a Vale.
I momenti più belli che avevamo passato,anche se non era tanto che ci frequentavamo. Mi venne in mente la sua voce celestiale che cantava More Than This sotto la doccia e così mi venne un idea.
“Ragazzi…ho bisogno del vostro aiuto per rimediare con Vu!” dissi rialzandomi.
“Sai che su di noi puoi sempre contare!” esclamarono in coro Louis,Liam ed Harry.
“Grazie ragazzi!” dissi prima di iniziare a esporre la mia idea, che venne approvata e ammirata da tutti e tre.
Iniziammo a fare i preparativi. Dovevo chiarire con Zayn. Lo avevo promesso a Vale,e le promesse vanno mantenute.
Salii al piano di sopra e bussai alla porta della sua camera,che,essendo socchiusa,si aprì da sola.
Vidi Zayn,il mio migliore amico,per la prima volta,piangere a quel modo.
“Ehi…” gli intimai appoggiando il braccio,quello che non mi faceva male,attorno al suo collo.
“Zayn…mi dispiace averti accusato,ma sono molto geloso di lei. E’ troppo importante per me…ti prego di sforzarti e comprendere.”
Dissi asciugandogli con la mia maglietta,le sue lacrime.
Di scatto lui mi abbracciò e m’intimò:”Scusa…scusa Niall! Ti prego perdonami! Non avrei mai dovuto picchiarti! Scusami,ho perso completamente la testa per lei. Provo ogni giorno a dimenticarla, ma non ci riesco, il mio amore per lei è davvero troppo grande, ma tengo molto anche alla nostra amicizia. Ti prometto che mi allontanerò del tutto da lei,però,perdonami!” sentirlo parlare così,con voce strozzata dal pianto,mi spezzava il cuore.
Come eravamo arrivati a tutto questo? Sentivo le sue lacrime bagnarmi la spalla.
“Scusami se ti ho fatto soffrire, scusa per tutte le delusioni che ti ho dato, scusa se quando avevi bisogno di me io non c'ero... ma ti chiedo solo una cosa. Perdonami per non essere stato un buon amico!”
Risposi così prima di sentirmi una lacrima scendere e bagnarmi il volto.
Avevamo sbagliato entrambi,chi per un modo e chi per un altro,ma adesso,le cose si stavano mettendo a posto e ci ricordammo a vicenda quanto bene ci volevamo e ci vogliamo ancora.
“Sembriamo due ragazzine!” disse Zayn rompendo quell’attimo tragico.
Scoppiammo entrambi in una fragorosa risata,quando venimmo interrotti dal suono del campanello.
Harry andò ad aprire la porta mentre io e Zayn scendevamo per vedere chi era. Quando aprì la porta, ci ritrovammo davanti ad una Rossa.
“Vale!” esclamai io euforico e correndo ad abbracciarla.
Dopo esserci sciolti da quell’abbraccio,non ricambiato da parte sua,parlò: “Piacere…Michela.” 
Avevo appena commesso lo stesso errore che avevo fatto poco prima.
“Oh…Prego accomodati.” Le dissi sorpreso e facendola entrare.
Nel farlo notai che zoppicava leggermente.
“Sono qui per parlare con Zayn.” Disse senza tanti giri di parole.
“E’ proprio là!” risposi voltandomi verso il punto dove avevo lasciato Zayn,ma era scomparso.
Harry mi guardò e disse:”E’ scappato di sopra!” 
Feci per salire le scale,ma la Rossa mi bloccò.
Mi fece uno strano effetto,era proprio come vedere Vale,ma in realtà erano completamente diverse.
“Se non vi dispiace,vorrei parlargli da sola…” disse con voce bassa.
Harry accennò un “Si.” Di consenso e io feci lo stesso.
Salì di sopra e si dileguò nel silenzio assoluto.
“Siamo pronti?” dissi lanciando un occhiata d’intesa ad Harry.
“Si! Lee ha già caricato tutto in macchina e Lou è pronto a guidarla,non vede l’ora.”
Feci una smorfia simile a un sorriso e uscimmo di casa insieme.


~ Spazio Autrice ~ 

Buona sera a tutti voi che state leggendo,
questo capitolo
mi piace molto ma non quanto il prossimo,che vi anticipo non so quando riuscirò a postare,la causa la sapete. Mi piacerebbe leggere ancora le vostre RECENSIONI quindi spero di riceverne molte,magari dove immaginate qual'è l'idea che è venuta a Niall e/o cosa dirà Ginger a Zayn.
Spero vivamente che vi piaccia e per stavolta non vi anticipo niente perchè voglio sapere da voi cosa vi aspettate dal Capitolo 20.
Un ringraziamento a tutte voi che continuate a leggere. Baci xxx c:


Piesse: Per chiunque volesse aggiungermi su twitter,con alcune di voi sono già in contatto e devo dire che sono dei tesori, io sono @_Valux_ e se mi seguite,ovviamente ricambierò c:
Love u all <3

 

 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


-CAPITOLO 20-
 
-VALE-

 
Dopo che Ginger era scappata,mi accorsi che il suo colpo mia aveva fatto abbastanza male,avevo la nausea.
Non mi piace dare di stomaco,per questo cerco sempre di evitarlo.
Corsi in bagno e presi un farmaco. Forse quel voltastomaco non era provocato solo dalla gomitata di mia sorella.
Forse influiva la tristezza e l’ira nei riguardi di Niall.
Sapevo solo che quella medicina mi stava causando un accentuata sonnolenza e io,sicuramente, non gli sarei stata d’intralcio.
Mi sdraiai sul letto aggrovigliandomi tra le lenzuola. Faceva parecchio caldo,così prima di crollare dal sonno,aprii la finestra per far entrare un po’ di sano venticello.
Mi rimisi sdraiata sul letto,stingendo il mio piccolo orsetto,Niall e mi addormentai a quel modo.
Ebbi parecchi incubi,uno di seguito ad un altro e si facevano sempre più terrificanti.
Fortunatamente un ritmo coinvolgente e alquanto familiare mi fece abbandonare quegli orribili sogni.
Mi affacciai alla finestra e stropicciandomi gli occhi,riconobbi Harry,Liam,Louis e Niall cantare sulle note di More Than This.
Niall iniziò a cantare con la sua meravigliosa voce,il suo assolo:
If I’m louder, would you see me. Would you lay down, in my arms an rescue me. Cause we are, the same, you saved me, when you leave it’s gone again…”
Mentre cantava mi guardava sorridente e cercando di mettere tutti I suoi sentimenti in quelle parole.
Continuarono a cantare in coro mentre Niall accompagnava la musica con la sua chitarra.

Can love you more than this…terminò Liam con la sua fantastica voce,come quella di tutti gli altri d’altronde.

Ci fu un breve silenzio. Poi Niall iniziò a gridarmi da sotto:
Molte volte ci si accorge di aver sbagliato troppo tardi!
Ma adesso io sono qui per chiederti scusa. Mi dispiace di non averti creduto e mi dispiace di averti ferito in quel modo.

Ti giuro che farei qualsiasi cosa per tornare indietro ed eliminare quello sbaglio enorme che ho commesso.
Riprese lentamente fiato e proseguì:
Sei la persona più importante per me, sei quel pensiero fisso che non mi abbandona un attimo, sei quella stella a cui rivolgo sempre lo sguardo e quell'amore di cui avrò sempre bisogno.
Deglutì nervosamente e poi finì:

Ti amo...
Ti ho sempre amato, dal primo sguardo che mi hai rivolto, dal primo bacio che mi hai dato. Ti amo più di quanto tutte queste parole possano esprimere… disse passandosi velocemente una mano sugli occhi. Io lo guardavo sorpresa da quelle parole.
Non potevo credere che avesse fatto tutto quello per me e che mi avesse appena dichiarato tutti i suoi sentimenti.
Chiusi velocemente la finestra. Mi affrettai a cambiare pigiama e ad indossare l’altro.
Scesi di corsa le scale e spalancai la porta.
Niall era di spalle e i ragazzi mi guardavano con dei sorrisi quasi innaturali. Feci loro un gesto per farli tacere e mi avvicinai silenziosa alle spalle di Niall.
Gli baciai il collo e sussurrai:”Anche io Ti Amo, mio piccolo irlandese.
Lui si volta con un espressione sorpresa. Probabilmente pensava che avendo chiuso la finestra,non lo avessi perdonato.
Mi strinse a se in un caldo abbraccio e poi mi baciò.
Quel bacio era pieno d’amore,del nostro amore.
Approfondimmo lasciando che le nostre lingue si ritrovassero, come noi due. Poi un colpo di tosse ci interruppe.
Ci separammo e vedemmo Harry ridacchiare insieme a Lou,mentre Liam ci guardava come fossimo due attori di una smielata scena in ul film romantico.
Come siete dolci.” Esclamò quasi saltellando dalla gioia.
Arrossii e Niall mi circondò con un braccio.
A rovinare quel momento arrivò Stefano.
Entra a casa ragazzina! E voi stronzetti,levatevi dalle palle!”
era così rude e sgarbato ma mi consolai sapendo che la vendetta era vicina e l’avrei attuata con,o senza la partecipazione di Mick.
Io non ci vengo a casa con te!” urlai ribellandomi.
Lo vidi infuriarsi e venirmi incontro pronto a picchiarmi,ma Liam e Niall si misero davanti a me ed esclamarono in coro: “Non azzardarti a toccarla!” mi fecero sentire così protetta ma allo stesso tempo non volevo che finissero nei guai a casa mia.
Lei viene con noi!” gridò Liam contro DF.
“Già!” aggiunse Niall. Poi si voltò verso Lee e disse:”Cosa?”
“Voglio dire che viene a casa nostra!” rispose Lee a Niall voltandosi anche lui.
Come volete. Prendetevi pure quella puttanel-“ non fece in tempo a finire la frase che Liam gli piazzò un destro dritto in faccia e Niall un calcio ai così detti “attributi”.
Si guardarono l’un l’altro e si batterono il 5 a vicenda farfugliando tra loro,qualcosa d’incomprensibile.
Andiamo a casa.” Riprese Lee.
Starai scherzando,spero?” risposi guardando Stefano contorcersi dal dolore a terra.
Non scherzo affatto!” ribatté lui deciso. Mi afferrò per il polso e mi trascinò in macchina,seguito da tutti gli altri.
 
 

-GINGER-

 
Salii al piano di sopra.
C’erano un sacco di stanze. Fortunatamente scorsi Zayn in una di queste,poiché teneva la porta aperta.
“Zayn…” dissi bussando.
Si voltò e mi chiese subito: “Perché mi hai mentito? Perché non mi hai detto subito che non eri Valentina?
Mi sentivo terribilmente in colpa per tutto ciò che avevo fatto e se me n’ero resa conto,dovevo ringraziare solo mia sorella.
E’ vero me lo aveva fatto capire con le brutte maniere,ma, evidentemente, quelle sono le più efficaci con me.
Forse dirti scusa sarebbe troppo scontato, ma…. ti giuro che se te lo dico io, vuol dire che queste arrivano dritte dal mio cuore.” Dissi cercando di nascondere le lacrime.
Non te l’ho detto subito,semplicemente perché avevo sempre desiderato un tuo bacio ma non a questo prezzo.S
ono solo una bambina che insegue il sogno sbagliato…
  dissi lasciando uscire le lacrime che non riuscivo più a trattenere. Lui mi si avvicinò e mi accarezzò i capelli.
“I sogni non sono mai sbagliati.” Mi sussurrò amorevolmente.
Alzai il viso e lo guardai sorridermi.
“Scusami veramente Zayn. Ti prometto che non mi farò più vedere.” Esclamai volgendomi verso la porta ma mi sentii bloccare per un braccio.

“Non dovresti. E' inutile vivere di ricordi abbandonandosi ai rimpianti, significherebbe lasciar sfuggire un presente per un passato che ormai non ci appartiene più.”
Disse ancora sorridendomi dolcemente.
“Io vorrei conoscerti meglio,come persona…” aggiunse poi.
“Non ti nascondo che sono veramente attratto da tua sorella. Ma solo fisicamente,anche perché caratterialmente non la conosco poi bene.
Se non ti dispiace…potremmo…non so…uscire,qualche volta.” Disse mettendosi un braccio dietro la testa un po’ imbarazzato.
“Non voglio essere la sostituta di mia sorella.” Dissi schietta per poi aggiungere:”Ma sarei molto felice di frequentarti,quando ti sentirai meglio.” Fece cenno con la testa e mi abbracciò.
Sciolti da quell’interminabile abbraccio,scendemmo le scale.
Si era fatto abbastanza tardi e io avrei dovuto essere a casa da un pezzo. Appena davanti la porta stavo salutando Zayn.
“Allora…ci vediamo…” dissi in preda ad un lieve panico.
“Certo!” rispose lui accostandosi a me e poggiando piano le sue labbra sulla mia guancia. Arrossii mentre nello stesso momento entrarono il resto dei ragazzi e mia sorella…in pigiama (?)
Dalle loro facce si capiva che avevano frainteso tutto.
Cominciai ad agitare le mani in avanti in segno che si stavano sbagliando,qualsiasi cosa stessero pensando.
“Previsioni meteo: prevista pioggia di baci e abbracci e chissà cos’altro! Avrò bisogno di un ombrello…” disse Lou prima che tutti scoppiammo a ridere. Ci sedemmo tutti in salotto e Vu iniziò a spiegarmi che avevano avuto un leggero scontro con DF e che per stanotte lei avrebbe dormito lì.
E io? Sarei dovuta tornare a casa subendomi l’ira di quell’uomo?
“Resta qui anche tu,no?” disse Zayn sentendosi il genio della situazione.
Non mi pareva proprio il caso di rimanere a dormire lì. Sarei anche potuta morire vedendo girare per casa,tutti i miei idoli. Ma dovevo scegliere tra loro o rischiare la morte a casa mia.
Non ci pensai due volte. “D’accordo…” dissi cercando di mantenere un tono calmo e una faccia seria mentre scoppiavo di gioia,dentro di me.
Si prospettava una bella nottata…



~ Spazio Autrice ~ 

Buonasera a tutte le lettrici,
ecco qua il tanto atteso
Capitolo 20 che spero sia valsa la pena per voi,di aspettarlo.
Devo dire che questo capitolo mi piace molto,non solo perchè
Vu e Niall si riconciliano ma, perchè Zayn,a mio parere,fa delle riflessioni molto mature e spero che voi non le troviate un pò troppo scontate
Fatemelo sapere attraverso le vostre
RECENSIONI e ditemi che cosa vi aspettate dal prossimo capitolo,di cui non vi anticipo nulla,poichè lo sto ancora ritoccando.

Spero di poterlo comunque postare al più presto. Un bacio a tutte
xxx

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


-CAPITOLO 21-
 
-VALE-

Dopo aver esposto l’accaduto a Ginger, Zayn le propose abbastanza cordialmente di restare a dormire lì. Come poteva essere gentile con lei quando l’aveva trattato in quel modo?
Forse mi ero persa una grande riconciliazione stile tragico e non riuscivo a comprenderli a pieno.
Avrei dovuto parlare con Zayn,ma non mi sembrava il momento adatto. Dopo aver scambiato quattro chiacchiere amichevoli tra tutti noi,ci dirigemmo al piano di sopra. Eravamo tutti abbastanza stanchi.
A Ginger lasciarono una delle moltissime camere degli ospiti.
Zayn si rifugiò in camera, stando attento a non incontrare il mio sguardo. Mi faceva male vederlo in pena per colpa mia.
Lui era uno dei miei idoli,non poteva soffrire per una come me.
Decisi di andare in camera sua ma Louis mi fermò dicendomi:”Non ancora.”
Capii che non era ancora il momento e proseguii per il corridoio insieme agli altri.
Passando davanti la camera di Lou e Hazza,notai un gran disordine.
“Poco disordinata la vostra stanza,eh?” esclamai in tono sarcastico.
La mia camera non è disordinata,si tratta di un percorso ad ostacoli per mantenersi in forma!” rispose Louis.
Harry iniziò a ridere a crepapelle,seguito dalla bellissima risata di Niall,che mi contagiò in un attimo.
Li salutammo dandogli la buona notte e i due mi guardarono allontanarmi con uno strano sguardo.
Finalmente arrivammo nella camera di Niall. Avevo un discorsetto da fargli. Lo presi per il colletto della sua polo e lo gettai sul letto minacciandolo:”Adesso mi spieghi la storia della mora,Horan! O non saprò rispondere delle mie azioni!”
Lo vidi arrossire vistosamente. Invertì la situazione.
Adesso ero io quella sotto esame,che era stata buttata violentemente sul letto.
“Sei terribilmente secsi quando sei gelosa,lo sai?” disse lasciandomi un bacio sul collo che mi fece rabbrividire.
Mentre mi mordevo il labbro inferiore risposi:”Non cercare di cambiare discorso, irlandese!”
Annui con un cenno e si sdraiò vicino a me.
“Vedi,la mora,come la chiami tu,è il mio medico di fiducia. O almeno lo era…” iniziò a confessare Niall.
“Ah…sono una stupida. Avrei dovuto ascoltarti prima di reagire a quel modo.” Dissi interrompendolo e diventando di colpo un po’ triste.
“…Quando te ne sei andata,io…stavo parlando con lei e poi ha cominciato a sbottonarsi la camicetta,dicendomi che lei voleva essere anche qualcosa di più della mia dottoressa e…” mentre pronunciava quelle parole, il mio sguardo si faceva sempre più cupo e spento.
“…e ha cercato di mettermi le mani addosso ma io l’ho scansata. Non è successo niente di più,devi credermi Vu.” Concluse deglutendo rumorosamente più di una volta.
Lo guardai negli occhi e osservandoli mostravano tutta la loro sincerità. Gli sorrisi e mi mordicchiai il labbro.
“Però la licenzi!” dissi ironica.
“Già fatto!” rispose lui serio.
Feci una faccia sorpresa alla quale lui rispose con un sorriso fantastico,solo per me.
Non passò molto che Niall,mi saltò letteralmente addosso e finimmo entrambi a terra,con un grande tonfo.
Le nostre labbra giocavano provocanti,lasciando quel pizzico di desiderio l’una dell’altra.
Ma,Liam irruppe in camera nostra urlando:”Cos’era quel botto? State bene?” disse per poi zittirsi nel vederci tutti aggrovigliati a terra.
“Ehm…scusatemi…” disse rivolgendo lo sguardo verso il basso.
Ma per non farlo sentire troppo a disagio mi alzai,gli afferrai la mano e lo trascinai in camera con noi.
Ci volle poco,prima che ci raggiunse Lou.
“Anche io voglio giocareee!” gridò spalancando la porta,seguito da Harry e Ginger,che aveva indosso una maglietta lunga,che avrebbe utilizzato come pigiama.
“Dai giochiamo a qualcosa!” urlò Liam.
“Ma non eravate stanchi?” chiesi io rivolgendomi a tutti nella stanza e poi notando che mancava Zayn.
Feci una faccia dispiaciuta, Niall la notò e posò una mano sulla mia, rivolgendomi uno sguardo dolce e sincero.
La porta si aprì di nuovo, ma questa volta,ci trovammo davanti a Paul.
“Ragazzi,ognuno nella propria stanza! Domani dovete svegliarvi presto per 2 interviste.” Mentre lo diceva,afferrava uno per uno,facendoli uscire. Nessuno osò ribattere. Poi rivolse lo sguardo su me e Niall e disse:”Quanto a voi…niente perdite di tempo. A letto,ora!” e chiuse la porta.
Non potei fare a meno di scoppiare a ridere e nel vedere Niall ridere insieme a me,mi sollevò.
Poi,un imbarazzante silenzio si prese gioco di noi e dei nostri intensi sguardi. Il cuore mi batteva a mille e sentii il suo fare altrettanto.
Sapere che non lo avevo perso. Che era ancora mio,solo mio,mi dava una gioia indescrivibile.
Mi avvicinai a lui e sfiorandogli lievemente le labbra,posai le mie sulla sua guancia e poi,spostandomi ancora gli morsi debolmente il lobo dell’orecchio. Rabbrividì.
“Vado in bagno!” disse troncando quell’attimo intimo che ero riuscita a creare.
“Ma…!” prima che riuscissi a fiatare,era già piombato fuori dalla stanza.
Sbuffai. Mi raggruppai tra le coperte del letto,che avevano il suo profumo. Le strinsi a me in una sorta di abbraccio quando,da dietro,mi senti accarezzare la schiena e mi venne la pelle d’oca.
Mi voltai e c’era Niall con una maglietta bianca tinta unita e dei pantaloncini corti tendenti all’azzurro. Probabilmente era il suo pigiama,ma non ci ero abituata.
“Sai…forse dovrei farci stampare Vale’s propriety!” esclamò riferendosi ai pantaloncini.
Ridacchiammo.
“Come mai in pigiama stasera? Di solito non dormi in boxer?” chiesi rompendo le risatine.
Lui si buttò sul letto vicino a me,poggiando entrambe le braccia dietro la testa e rispose con un insignificante:”Così…”
Alzai le spallucce e decisi di seguire il consiglio di Paul.
“Buonanotte!” dissi decisa e voltandomi di schiena a lui.
Mi abbracciò da dietro. Potevo sentire il suo cuore battere a mille.
Possibile che quel cuore batteva così per una come me?
“Buonanotte Vu…Ti amo!” mi sussurrò all’orecchio dandomi un bacio dietro al collo.
Le mie guance si tinsero di rosso e chiusi gli occhi più felice che mai.
 

-GINGER-


Mi lasciarono dormire in una stanza degli ospiti.
Oh ma che gentili! Grazie! Non potevo dormire con qualcun altro.
Soffro di solitudine. Io qui da sola mentre mia sorella magari si starà lavorando il restante dei ragazzi.
E poi vogliamo parlare del fatto che non ho un pigiama?
Mi toccherà dormire in biancheria.
Un leggero tocco sulla porta della mia attuale stanza mi scostò bruscamente da quei pensieri.
“Ehi Ginger! Ti ho portato una mia maglietta per dormire! Così starai più comoda!” disse con voce alquanto amichevole Harry,porgendomi una lunga maglietta grigia e profumatissima.
“Grazie…” sussurrai arrossendo.
“E di che! Notte Rossa ;)” disse stampandomi un bacio sulla guancia che mi lasciò lì impalata davanti la porta.
Mi cambiai velocemente quando sentii un tonfo.
Mi precipitai fuori dalla stanza,dove ritrovai Harry leggermente preoccupato. Insieme ci avviammo verso l’origine del tonfo, la camera di Niall.
Chissà,magari nella foga avevano rotto il letto.
Quando arrivammo,c’erano già Liam e Louis accovacciati a terra mentre si scambiavano chiacchiere su chiacchiere.
Vidi mia sorella squadrarmi perché ero in compagnia di Harry.
Non la sopportavo davvero. Le avevo fatto un torto,si. Ma non riuscivo proprio a sopportare quel suo faccino angelico. A lei le cose andavano sempre meglio che a me.
Mentre loro continuavano a parlare,irruppe nella stanza Paul che ci cacciò tutti fuori da quella stanza orinandoci di tornare ognuna nelle proprie. Non avevamo altra scelta e così mi avviai in camera mia.
Aprii la porta e come ciliegina sulla torta,trovai Zayn seduto sul mio letto.
“Che ci fai qui?” chiesi un po’ scioccata. Lui alzò il viso e mi scrutò per un paio di minuti mentre io attendevo una sua risposta.

~ Spazio Autrice ~

Carissime lettrici,
spero che anche questo
capitolo vi piaccia come gli altri. Aspetterò i vostri giudizi e le vostre RECENSIONI con impazienza,anche se brevi,le apprezzo molto.
Vorrei sapere anche cosa vi aspettate dal
prossimo capitolo e le vostre impressione su gli episodi
in questo. Non vi anticipo nulla sul capitolo seguente,perchè mi piace leggere il frutto della vostra fantasia.


Vi mando un ringraziamento speciale. Baci a tutte xxx

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


-CAPITOLO 22-
 
-GINGER-

 
Zayn rimase un po’ in silenzio, mentre fissava le sue mani in preda ad una lotta tra loro.
“Non riuscivo a dormire…” disse con un sussurro impercettibile.
E cosa voleva da me? Mica sono il suo peluche!
Dopotutto non mi sarebbe dispiaciuto esserlo,ma avevo la sensazione che lui mi stesse solo usando per dimenticare mia sorella.
Che poi chissà con quale stregoneria lo ha attratto. Povero Zayn.
Ci avrei pensato io a lui. Mi sedetti accanto a lui sul letto.
“Scusa…me ne vado…” disse emettendo un sussurro simile al precedente e alzandosi.
Lo bloccai e lo rivolsi verso di me. “Se vuoi…puoi restare…” dissi un po’ arrossendo. Non dovevo arrossire,io non lo facevo mai.
Dovevo sembrare forte,ma lui annientava tutto il mio buon senso.
Mi passai una mano dietro l’orecchio destro,incastrandoci una ciocca di capelli.
“Sembri una bambina!” esclamò con tutt’altro tono lui.
“Non sono una bambina!” dissi strizzando gli occhi in segno di disappunto.
“Si invece,lo sei eccome!” ridacchiò lui iniziandomi a fare il solletico.
Cosa che non sopportavo. Motivo? Non avevo contegno nel ridere.
Cominciai a ridere sempre più forte e alcune lacrime mi uscirono dagli occhi senza accorgermene.
“Zayn! HAHAHAHA! Aspe-aspetta,fermo! HHAHAHA!” urlavo in preda alle convulsioni. Lui non accennava a smettere. Ad un certo punto riuscii a muovere una mano,mi ci volle parecchio sforzo,e toccare un fianco di lui.
Fece una smorfia saltando verso l’alto e si fermò.
Io mi asciugai le lacrime di gioia e poi decisi che era ora di vendicarsi.
Presi in mano la situazione ribaltando la situazione.
Adesso era Zayn che stava sul letto,senza poter smettere di ridere.
Sembravamo davvero due bambini. Dopotutto mi stavo divertendo.
Improvvisamente però,lui mi afferra le mani e mi tira sul letto con lui.
Ci ritroviamo uno sopra l’altra e io sono incapace di eseguire anche solo un movimento basilare. Sono impietrita.
Lui cerca il mio sguardo ma io faccio di tutto per distoglierlo.
Vedo il suo volto avvicinarsi al mio. Il respiro mi si fa affannato e discontinuo. Chiudo gli occhi e mi sento mordere la guancia.
“Ehi!” esclamai riuscendo finalmente a liberarmi da quella presa.
Presi a massaggiarmi la guancia con la mano,mentre lo fissavo restare beato sul mio letto.
“Ok,adesso puoi anche andartene!” dissi aggrottando le sopracciglia.
“No! Voglio dormire con te!” disse assumendo una faccia da cucciolo e raggomitolandosi tra le lenzuola.
“What? Pussa via!” risposi seccata,ma non troppo.
“E dai! Non fare la cattiva! Giuro che non ti tocco!” disse alzando le mani e facendo degli occhioni da cerbiatto.
Erano fottutamente belli. La gente pensa che gli occhi chiari siano i più belli ma in realtà,nei suoi,potresti perderti per anni.
“D’accordo…ma fatti più in là!” Dissi sdraiandomi accanto a lui e agitando una mano per farlo spostare.
Lui lo fece senza ribattere e io mi voltai dandogli le spalle e intimando un piccolo:”Buonanotte…” provato dalla situazione.
“Posso abbracciarti?” mi venne in risposta.
“Cosa? E’ gia tanto che ti lascio dormire con me!” appena terminata la frase,mi tirò verso di se per farmi voltare e,mi abbracciò.
“Buonanotte…Roscia!” e mi baciò sulla guancia.
Avvampai sentendo il contatto tra i nostri corpi e non avevo,di nuovo,il controllo dei miei movimenti.
Mi arresi a quell’abbraccio e con poco ci addormentammo entrambi così.
 

 
-VALE-

 
In piena notte,una vocina sibilante mi fece sobbalzare dalla paura.
Io e Niall eravamo ancora nella stessa posizione nella quale ci eravamo addormentati.
La voce era flebile e vicina. Troppo vicina.
“Piccola Vu…No…non lasciarmi…ferma!” Mi voltai verso di Niall e capii che era da lui che veniva quel sibilo tetro.
Gli accarezzai il volto. Stava avendo un incubo. Faceva diverse smorfie e continuava a ripetere: “Non lasciarmi Vu…”
Lo baciai delicatamente sulle labbra e gli sussurrai all’orecchio:”Non ti lascerò mai,Niall.”
Dicendo questo,vidi spuntare sul suo volto un accenno di sorriso.
Da quel momento non balbettò più nulla nel sonno.
Come era bello. Vederlo lì,proprio accanto a me era un sogno.
Mi veniva voglia di mangiarlo di baci ma,non volevo svegliarlo.
Osservavo la sua bocca,leggermente socchiusa e rosea,che ispirava un sacco di baci. Osservavo il suo respiro,calmo e quasi impercettibile.
Gli presi la mano e finii per addormentarmi a quel modo.
Il restante della notte,passò velocemente e il mattino,quando mi svegliai,non c’era nessuno accanto a me.
Sollevai mezzo busto per guardarmi intorno e notai un mazzo di rose rosse posato sul mobile di fronte al letto. Allegato ad esse c’era un piccolo bigliettino bianco.
“Sono dovuto scappare per le interviste,torno presto.
Niall xx Ps: Quando dormi sei ancora più bella,Ti amo.”
Feci un sorriso innamorato nel leggere quelle brevi parole,ma pieni di significato.
Avevo un leggero languorino,ma non potevo scendere in pigiama.
Così frugai nell’armadio di Niall e indossai la sua maglietta con la scritta “Free Hugs” che adoravo,ma stava sicuramente meglio a lui e un paio di pantaloni di una tuta.
Scesi cautamente le scale e trovai seduta al tavolo,Ginger che si stava ingozzando.
“Ehm…buongiorno. Hai lasciato qualcosa anche a me?” dissi fissandola.
Borbottò qualcosa con la bocca piena. Feci una smorfia per evidenziare il fatto che non avevo capito niente e lei ripeté,stavolta in modo più comprensibile:”La tua è laggiù!” indicò il lato opposto del tavolo. Mi sedetti lì ad ammirare quella tavola in bandita.
Non riuscii a trattenermi e anche io iniziai a mangiare priva di regole.
Se mi avesse visto Niall in quel momento,si sarebbe sicuramente spaventato. Ormai si era fatto tardi. Io e mia sorella avevamo finito la colazione da un pezzo e ci eravamo ritirate entrambe nelle camere.
Volevo aspettare che tornasse lui,prima di andare via,ma era quasi ora di pranzo e io non avevo il mio cellulare dietro. Lo avevo lasciato a casa,probabilmente mamma mi avrebbe ucciso,per non parlare di DF. Rabbrividii al solo pensiero.
Mi andai a dare una sistemata in bagno e poi avvertii Ginger che era ora di andare. Infilai le Nike di Niall,con il mio piedino da fata,numero 40 e scesi le scale seguita da Ginger che non faceva altro che sbuffare.
Aprii la porta e mi trovai davanti ad una scena terribile.
No. Non poteva essere. Stavo sognando,era impossibile.
Una lacrima mi rigò il volto percorrendolo velocemente e sentivo qualcosa dentro di me,rompersi in mille pezzi. 


~ Spazio Autrice ~

Ciao a tutte,
ammetto che questo capitolo
non mi piace molto e vi prometto che mi farò perdonare nei seguenti.
Intanto lasciate le vostre
RECENSIONI,ovviamente sono ben accette anche le critiche, e ditemi
che cosa pensate che
Vu abbia visto,tanto da farla scioccare a quel modo.
Vi ringrazio
tutte come al solito,baci xxx

 

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


-CAPITOLO 23-
 
-VALE-

 
Quella scena mi lasciò impotente. Perché proprio ora? Perché a lui?
Di fronte a me c’erano i ragazzi che sorreggevano Niall,che era svenuto a causa di DF.
Lo aveva picchiato. Qui,davanti a me.
I due body guards si gettarono su di Stefano e con forza lo trascinarono in una macchina,che partì in un attimo.
Non mi interessava dove.
Corsi verso i ragazzi che,intanto stavano portando dentro Niall.
Parecchio sangue che gli usciva dal naso e non reagiva a nulla.
Aveva perso i sensi cadendo a terra dopo quel pugno.
Le lacrime iniziarono a scorrere da sole,senza alcun contegno.
Liam mi trascinò via a forza dallo stare accanto a Niall.
Mi abbracciò forte e mi sussurrò un:”Non preoccuparti. Andrà tutto bene.” Voleva consolarmi ma questa frase ebbe l’effetto contrario su di me. Era tutta colpa mia. Non avrei mai dovuto ribellarmi a DF ieri sera. Questo non sarebbe successo!
“E’ tutta colpa mia,cazzo! Lasciami!” urlavo con voce straziante cercando di divincolarmi da quell’abbraccio,senza grandi successi.
Il suono di un ambulanza si interpose a quello delle mie grida e velocemente 5 medici oltrepassarono l’uscio della porta e corsero al piano di sopra.
“Voglio andare da lui! Lasciami andare Liam,ti prego!” dissi provando con tutte le mie forze a liberarmi ma lui era troppo forte.
Continuavo a piangere,senza fermarmi. Lui accostò la mia testa al suo petto e mi lasciò sfogare ancora un po’.
“Non è colpa tua,e lo sappiamo tutti!” mi intimò.
“Invece lo è!” singhiozzai mentre lui mi asciugava le lacrime con le sue mani.
“No! E’ solo di quell’uomo! Che adesso si trova in carcere,anche se non ci rimarrà molto.” Aggiunse con tono deciso e stringendo la pano in un pugno. Lo sentii irrigidirsi e poi distaccarsi da me.
“Niall si rialzerà presto per la fame,non preoccuparti!” disse passandomi una mano tra i capelli.
Poi aggiunse:”Resterete qui ancora per un po’,Louis ha già avvertito vostra madre.” E indicò con lo sguardo Ginger.
“Scherzi? Non possiamo rimanere in questa situazione!”
Una voce si aggiunse alla nostra conversazione:
“E’ meglio per Niall. Eviteremo che si sforzi e venga a cercare te!” disse Paul.
“Però è meglio che dormirai in un'altra stanza…” aggiunse torcendo il collo verso destra.
Liam mi afferrò per una mano e mi trascinò di sopra,mostrandomi una stanza ben arredata,sul letto c’erano due buste.
Lee me le indicò e poi chiuse la porta,allontanandosi.
Non volevo restare li a scoprire cosa c’era nelle buste,volevo andare da Niall! Sapevo che se ci avessi provato,le sue guardie del corpo mi avrebbero fermata. Si erano appostate in tutto il corridoio e davanti la sua stanza.
Mi distesi sul letto per un secondo per pensare,ma finii per addormentarmi sfinita.
Quando riaprii gli occhi,il cielo si era già fatto buio.
Guardai l’ora. Erano le 18 e 30.
Come stava Niall? Si era ripreso? Volevo vederlo!
Spalancai la porta ma mi ritrovai davanti a Paul.
“Ben svegliata! Ancora non ti sei cambiata,eh?” gettò un occhiata veloce nella stanza e fissò le buste.
“Non le hai aperte ancora? Forza o faremo tardi!” nel dire ciò richiuse la porta.
Non solo ero segregata lì dentro,non ci capivo nemmeno niente.
Però mi aveva incuriosito. Presi la prima bustina di carta decorata e la aprii delicatamente.
Ne estrassi il contenuto e lo posi sul letto.
C’era un bellissimo vestitino di seta nera. Dico vestitino,perché era troppo corto. Di certo io non mi sarei messa quel coso.
Aprii l’altra bustina,identica a l’altra e dentro trovai delle scarpe alte e nere abbinate al vestito.
Io non so portare le scarpe alte,ne intendo indossare quello striminzito vestito!
Mentre facevo questi pensieri,entrò nella stanza una donna,munita di una valigetta rosa scintillante che mi fece un gran sorriso.
“Ciao cara, sono qui per truccarti e acconciarti.” Disse mostrando una flebile voce.
“Cosa? Ma perché?” chiesi sconvolta.
“Lo saprai presto…” disse aprendo la sua valigetta sfavillante.
“Ma..!”
“Niente ma! Dobbiamo sbrigarci!” mi afferrò dolcemente e mi mise seduta sul letto iniziando il suo lavoro.
Con tutta quella robaccia mi stava facendo intossicare.
“Non mi metta troppo trucco! Sembrerò una sgualdrina!”
“Tu resta ferma!” rispose scocciata.
Quando ebbe finito,si rifiutò di darmi il suo specchietto per farmi vedere come diavolo mi aveva conciata.
Mi rassegnai dopo poco,volevo solo vedere Niall.
“Forza vestiti!” esclamò su di giri.
“Con quel cosetto?”
“SI! Non è adorabile?”
“Diciamo che adorabile non è la parola adatta..”

Fece finta di non sentire e mi rincorse per tutta la stanza finchè non mi obbligò ad indossarlo.
Infilai anche le scarpe e mi osservai.
“Adesso si che sembro una sgualdrina!” esclamai irritata.
Paul entrò e restò un po’ in silenzio a bocca aperta.
“Non,fare,un,fiato!” dissi cercando di mantenere la calma.
Fece un colpetto di tosse e poi disse:
“Bene,visto che sei pronta,andiamo!”
“Io non vado da nessuna parte! Voglio vedere Niall!” urlai puntando i piedi. “Non preoccuparti per lui.” 
disse sollevandomi e portandomi in braccio,nonostante le mie elevate suppliche di lasciarmi camminare da sola,fino ad una limousine.
Mi ci posò dentro,dove c’era mia sorella con una faccia provata,quanto la mia e vestita come me,tranne per il fatto che lei aveva tutto in bianco.
Ci scambiammo uno sguardo impotente e ci rassegnammo a fidarci di Paul. A me non interessava andare chissà dove,volevo solo riabbracciare Niall e chiedergli scusa. Tutto qui! Era chiedere troppo?
Ci volle un po’ prima che la macchina si fermasse,ma quando lo fece,Harry mi aprì la portiera e mi aiutò a scendere, Zayn fece la stessa cosa con Ginger.
Eravamo di fronte ad un ristorante,dalle apparenze sofisticate.
Bene,odiavo i posti del genere. Tutte ragazzine viziate e pronte e giudicarti. Lanciai uno sguardo fulmineo ad Harry che fece finta di non vederlo. Entrammo sotto braccio. Lo ammetto era una bella sensazione stare così vicino ad Harry Styles ma avrei di gran lunga preferito entrare così con Niall.
Mi sentivo parecchio a disagio,soprattutto con quel vestito.
Harry lo notò e mi sussurrò:”Non preoccuparti,sei stupenda!” e sfoggiò un sorriso micidiale.
Poi qualcuno mi picchiettò con il dito dietro la schiena e quando mi voltai ebbi un sussulto. Cosa ci faceva qui?


~ Spazio Autrice ~

Buonasera a tutte voi,
vi ringrazio per continuare a leggere la mia
FF e vi invito a lasciare ancora le vostre RECENSIONI che
mi aiutano molto nel proseguimento della storia.
Purtroppo devo avvertirci che domani sarò fuori tutto il giorno e non potrò postare il seguito,
spero però di poterne postare
addirittura 3,questo sabato,poichè sarò da mio padre.
Mi aspetto di leggere le vostre fantastiche previsioni sul
prossimo capitolo.

Ringraziamenti a tutte voi che siete dolcissime,vi mando un mondo di baci xxx

 


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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


-CAPITOLO 24-

-VALE-


Non potevo credere di averlo li,davanti ai miei occhi,dopo un anno.
“Ciao,piccola!” disse con la stessa voce che ricordavo.
“Logan! Che ci fai qui?” chiesi senza nemmeno salutarlo.
“Oh bhè,anche per me è un piacere rivederti!” esclamò mostrando un sorriso mozzafiato. Harry tossì. Rivolsi il mio sguardo su di lui e capii. “Logan,lui è Harry…” dissi evitando il cognome.
“Harry Styles,piacere Logan.” Aggiunse con tono superiore e porse la mano destra a Logan. Si scambiarono una stretta veloce e poi Harry mi circondò i fianchi con il suo braccio destro.
Io lo guardavo spaesata e Logan altrettanto.
“State insieme?” chiese mostrando un leggero interesse.
“No!” risposi io,ma la mia voce fu sovrastata dal “SI!” di Harry.
Lo guardai sbarrando gli occhi. Stavo per urlargli in faccia,ma Logan mi fermò dicendo:”Vu,magari ci risentiamo e andiamo a bere qualcosa insieme,ok?” Io mi voltai verso di lui e annuii,mentre Harry mi afferrò velocemente la mano e mi trascinò via.
Gettò una fugace occhiata verso Logan,in lontananza e poi si fermò.
“Chi era quello?” mi sussurrò.
“Ehi ma che hai? Perché hai detto che stiamo insieme?” urlai.
“Ssssh! Abbassa la voce!” disse ponendo l’indice sulle mie labbra.
Poi ripeté:”Allora,chi era quello là?” e aggrottò le sopracciglia.
“Che c’è sei sordo? E’ Logan!” risposi sempre con tono più alto del suo. “Intendevo chi è per te!?”disse Harry,anche lui,alzando il tono.
“Non sono cose che ti riguardano,riccio.” Risposi voltandomi e iniziando a camminare verso una meta sconosciuta.
“Dove vai? Il nostro tavolo è dall’altra parte!” gridò Harry catturandomi in un abbraccio da dietro.
“Lasciami Styles!” gridai ma nessuno sembrava fare caso a noi.
Pian piano mi trascinò fino al tavolo e mi costrinse a sedermi accanto a lui e Liam,che appena mi vide sgranò gli occhi e balbettò:”Sei bellissima!” arrossii e gli diedi un lieve schiaffetto sulla spalla.
Accanto a Lee c’era Louis che farfugliava qualcosa al telefonino mentre,Zayn seduto affianco a Lou,chiacchierava amorevolmente con Ginger. Quei due non me la raccontavano giusta.
Vicino Ginger c’era un posto vuoto,che la separava da Harry e me.
Quel posto era sicuramente per Niall. Vuoto. Come il mio stato d’animo adesso. I rimorsi mi stavano divorando. Sapere che lui era costretto a letto e dolorante per colpa mia mi stava logorando.
Louis terminò la sua telefonata,sibilò qualcosa a Zayn e Liam e fecero un cenno ad Harry,che sembrò cogliere tutto al volo.
Seguivo con lo sguardo ogni loro movimento ma in realtà riuscivo solo a pensare a lui.
Io ero lì insieme a tutti gli altri a spassarmela,mentre lui soffriva a casa da solo.
Ginger sembrava la più spensierata di tutti.
I camerieri cominciarono a portare piatti su piatti di pietanze meravigliose,ma non riuscii a toccare nulla. Mi limitai a sorseggiare diversi bicchieri d’acqua,restando in silenzio.
Una musica iniziò a cullare l’atmosfera della serata.
Zayn propose di ballare a mia sorella e ovviamente quella accettò,volgendosi verso di me e facendo una risatina soddisfatta.
Louis trasportò in pista Liam e si misero a ballare come una coppietta. Harry si alzò,mettendosi di fronte a me e porgendomi una mano. “Mi concede questo ballo,signorina Horan?” mi chiese illuminando quei suoi bellissimi occhi.
Gli sorrisi e gli porsi la mano. Entrammo nella pista,dove un sacco di coppie innamorate danzavano come all’unisono.
Harry posò dolcemente una mano dietro la mia schiena,quasi avesse paura che mi rompessi in mille pezzi.
La musica ci trasportava entrambi,ma avrei voluto che ci fosse Niall li davanti a me. Harry mi accarezzo il volto e mi sussurrò “Non preoccuparti per lui,sta bene!”
“Grazie Harry.” Lo ringrazia e gli sfiorai una guancia con un bacio.
Lui mi abbracciò e vidi Zayn,guardarmi male.
Abbracciò mia sorella,che rimase impietrita e mi gettò uno sguardo fiero. Non lo capivo quel ragazzo.
D’un tratto la musica cessò, le coppie si divisero scocciate e voltarono tutte lo sguardo su di un piccolo palcoscenico,dove un uomo in giacca e cravatta si scusava per l’interruzione della melodia e cercava d’intrattenere gli ospiti,senza molto successo.
Si udì,in seguito,lo stridolio del microfono e poi un’altra voce si annunciò.
“Buona sera a tutti. Vorrei invitare a salire qui sul palco,una ragazza molto speciale per me. Vi prego di accoglierla con un grande applauso.
Vale,sali su dai!” quando sentii il mio nome,mi voltai verso la voce e rimasi un pò di stucco nel vederlo lì.
Un attimo prima non facevo altro che pensare se stesse bene e struggermi dandomi la colpa di tutto ma poi,lo vidi lì,in tutto il suo fascino in smoking.
Mi dovette ripetere un paio di volte di salire sul palco con lui perchè alla fine mi ci spinsero a forza,Louis e Liam.
Mi abbracciò sotto gli occhi di migliaglia di persone e mi sussurrò:"Mi sei mancata." Io gli ero mancata! Non aveva idea di quello che avevo sopportato io.
"Stai bene?" dissi allontanandomi da quell'abbraccio plateale. "Ora che ti vedo,si." disse cercando le mie labbra,ma a causa della mia timidezza,trovò solamente la mia guancia rossa d'imbarazzo.
Niall riprese il microfono e annunciò:"Adesso io, la mia ragazza,e il resto dei One Direction ,canteremo una canzone che vorrei dedicare proprio a lei." concluse indicandomi.
Scossi la testa in segno di disappunto.
"Niall,io non canto davanti a questa folla!" urlai.
Lui mi accarezzo i capelli e mi sorrise.
"Sei bravissima,perchè non dovresti?"
rispose mentre la base di Stole My Heart cominciava a rompere il silenzio che si era venuto a creare e gli altri ragazzi salivano sul palco con un microfonfo ciascuno.
Ero sotto stress,in preda al panico.
Avevo sempre desiderato esibirmi con i miei idoli,ma adesso che ne avevo la possibilità,non trovavo il coraggio per farlo.

~ Spazio Autrice ~

Buonasera a tutte,
mi scuso per aver postato solo ora ma sono stata parecchio male,
spero lascerete ancora molte
RECENSIONI e mi perdonerete.
Lasciate anche le vostre impressioni
sul capitolo e su quello che vorreste accadesse nel prossimo.
Vi ringrazio
come sempre e vi abbraccio tutte virtualmente *-*
Baci xxx
 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


-CAPITOLO 25-

-VALE-


Senza darmi alcuna possibilità di scelta,i cinque iniziarono a prepararsi all'esibizione.
Alcune persone presero cellulari e videocamere per riprendere il momento.
Liam iniziò a cantare con la sua meravigliosa voce:"The light shines,It's getting hot on my shoulder.I don't mind this time, it doesn't matter.Cause your friends, they look good,but you look better...Don't you know, all night.I've been waiting for a girl like you to come around, round, round..."
Poi si unirono in un coro spettacolare e mi passarono un microfono invitandomi a cantare assieme:
"Under the lights tonight, turned around,and you stole my heart, with just one look.When I saw your face, I fell in love
Took a minute girl, to steal my heart tonight.With just one look, girl.I waited for a girl like you.
"
Una sensazione indescrivibile mi pervase e Liam continuò:
"I'm weak now, my words fall till they hit the ground.Oh life, come ahead, don't you fail me now.I start to say,
I think I love you,but, I make no sound.
"
Si fermò e lasciò cantare Niall: "I know cause all my life,I've been waiting for a girl like you to come around, round, round"
La sua voce mi contagiò e cominciai a cantare il ritornello con tutti loro.
"Under the lights tonight, turned around.
And you stole my heart, with just one look.
When I saw your face, I fell in love.
Took a minute girl, to steal my heart tonight
With just one look, girl,I waited for a girl like you.
"
Liam mi abbracciò e mi sibilò nell'orecchio:"Sei davvero bravissima!"
Ero felice di sentir pronunciare quella frase da lui.
Era il momento dell'assolo di Zayn e prima di iniziarlo mi buttò un occhiataccia e poi rivolse il suo sguardo verso mia sorella,seduta al tavolo,si mangiava le unghie dall'invidia.
"There is no other place, that I would rather be.
Than right here with you tonight.
As we lay on the ground.I put my arms around you..
And we can stay here tonight.There is so much that I want to say,I want to say.
"
Terminò indicando mia sorella con un dito, e quella s'illumino in volto.
Ripartimmo insieme ad intonare il ritornello.
"Under the lights tonight, turned around.And you stole my heart, with just one look..."
E poi si fermarono lasciando spazio solamente alla mia umile voce.
"When I saw your face, I fell in love.
Took a minute girl, to steal my heart.
Under the lights tonight, turned around.
And you stole my heart, with just one look.
When I saw your face, I fell in love.
Took a minute girl, to steal my heart tonight.
"
Quando mi accorsi di aver cantato da sola,era già troppo tardi e Niall concluse la canzone,mentre io ero occupata ad arrossire e a coprirmi il volto dall'imbarazzo.
"With just one look, girl.I waited for a girl like you...I waited for a girl like you!"
La musica finisce e lascia spazio ad un fragoroso applauso all'interno dell'enorme sala.
Scesi velocemente dal palco,diretta al tavolo,mentre gli altri ridacchiavano sotto i baffi.
Due ragazze mi fermarono,con occhi scintillanti.
"Ti prego,puoi farci un autografo?!" dissero implorandomi.
Io,dal canto mio,non sapevo cosa fare. Non ero una celebrità,eppure quelle due ragazze mi avevano chiesto un autografo. A me!
Sorrisi ad entrambe e chiesi loro il nome.
"A Cristina e Giulia,le mie prime due fan :) Vu Horan xx" scrissi così sul foglio che mi porsero.
Mi firmai Vu Horan,perchè odiavo il mio cognome, e poi così sarei stata più riconoscibile.
Tornata al tavolo,vidi avvicinarsi Logan,mentre Ginger corse tra le braccia di Zayn.
"Ehi,non sapevo fossi diventata famosa!" esclamò Logan esultante.
"Infatti non lo sono. Mi conoscono solo come la ragazza di Niall." risposi sottolineando le ultime parole.
Logan era il mio ex-ragazzo. Ci lasciammo perchè si trasferì e decidemmo di non intraprendere una relazione a distanza.
Aveva i capelli castani,occhi tendenti al grigio e un fisico palestrato.
Ho sempre avuto una cotta per lui,fin dalle elementari,ma adesso era da tempo che non lo pensavo.
La sua voce mi riportò alla realtà.
"Bhè dopo oggi,lo sarai!" mi disse accarezzandomi i capelli.
Gli scansai la mano,irritata.Forzai una risata e gettai un occhiata su Niall,che era impegnato tra flash,domande e autografi.
"Che c'è,piccola? Non ti piaccio più ora?" mi intimò cambiando tono e passando una mano sulla mia coscia.
"Logan,lasciami stare." dissi cercando di non richiamare l'attenzione e togliendo la sua mano dalla mia gamba.
"Oppure?" aggiunse con tono provocatorio e baciandomi con forza.
Mi staccai subito e gli diedi uno schiaffo sul viso,fino a farglielo rivoltare.
Si girò di nuovo verso di me e mi fece sedere con uno spintone. Lui si sedette di fronte a me.
"Dio quanto sei sexy. In questo momento non sai che ti farei!" disse leccandosi il labbro superiore.
"Vattene Logan! O saprai cosa ti farò io!" risposi minacciosa.
"Oh la signorina vuole giocare!" dicendo così,mi afferrò il mento e mi baciò di nuovo,cercando di insinuare la sua lingua nella mia bocca,ovviamente serrata.
Riuscii a dargli una ginocchiata ben assestata,dritta nello stomaco.
Lo vidi piegarsi in due e tossire animatamente.
Si rialzò in piedi e mi guardò con disprezzo. "Stai certa che uno di questi giorni,ti farò un bel servizio!" satva per riavvicinarsi a me,ma l'ultima persona che mi aspettavo che mi salvasse da quel lurido porco,gli tirò un pugno in viso.
"Zayn!" gridai correndogli icontro e abbracciandolo istintivamente.
Lui mi avvolse tra le sue braccia e mi sussurrò:"Tutto ok?"
"Si,mi ha solo baciato forzatamente. Grazie Zayn." dissi baciandolo sulla guancia.
Lo vidi arrossire. Fece cenno a due guardie di portare via Logan,dolorante e con parecchio sangue che gli rigava la mascella.
Harry e Niall avevano visto la scena e gettarono uno sguardo omicida a Logan che si dileguava tra la folla,scortato dai due uomini.
Niall corse verso di me,facendo tantissime domande. Harry invece,stava facendo il terzo grado a Zayn,che si limitava a risposte brevi e cenni insignificanti.
Per il trambuto,Niall decise che era meglio tornare a casa,così,ci precipitammo tutti dentro alla macchina,che ci aspettava fuori e quando arrivammo alla villa dei ragazzi,un enorme folla si era concentrata di fronte al cancello e alcune ragazze sventolavano cartelloni con il mio soprannome. Uno in particolare mi colpì: "Vu Horan is my new idol"
Avrei voluto restare a parlare con tutte loro ma, le guardie del corpo dei ragazzi ci scortarono all'interno e lì ricevetti una chiamata,sul cellulare di Niall,da parte di mia madre che aveva visto un servizio in tv della mia esibizione.
"Devi tornare immediatamente a casa!" disse irritata.
"Ma mamma!" ribattei.
"Avete mandato in galera Stefano! Vi siete rese conto? La pagherete tutta!" urlava gravemente.
"Non non abbiamo fatto proprio nulla! Lui ha picchiato Niall e lo hanno portato via!" cercavo di spiegarle tutto con cautela.
"Stefano non sfiorerebbe nemmeno una mosca!" quando disse questa frase,mi sentii esplodere dentro.
"E' quello che credi tu! E' una vita che io e Ginger ti nascondiamo i lividi e le ferite che ci fa!" sbottai innervosita.
"Cosa stai dicendo? Sei ubriaca per caso?" disse sbigottita.
"No! Sei tu che non vuoi aprire gli occhi! Io non rientrerò in quella casa,finchè ci sarà quell'uomo,hai capito?" le urlai.
"Non fare la bambina e torna subito qui!" gridò anche lei.
"Mai!" chiusi così la chiamata,mentre cercavo di capire come avesse trovato il numero del telefono di Niall.
Lui mi raggiunse sullo scalino,e si sedette accanto a me in silenzio.
"Sai che puoi restare quanto vuoi..." disse poi rompendo quel momento.
"Lo so...ma non posso fuggire a vita da lei." risposi lasciando che le lacrime mi solcassero il volto,liberandomi da tutto lo stress accumulato.
Niall mi abbracciò e poi posò le labbra sulla mia guancia. Io feci per dargli un bacio sulle labbra ma lui si scansò.
"Cosa?" chiesi stranita.
"Scusa...è che...sai quel tipo,ti ha baciata e...tu sei solo mia..." rispose abbassando lo sguardo a terra.
"Hai ragione,scusami tu...io sono solo tua,e di nessun'altro!" gli intimai alzandolo in piedi.
Lo costrinsi alle spalle al muro e mi avvicinai lentamente alle sue labbra,mi morsi il labbro e lo lasciai così,in sospeso.
Salivo le scale ma poi da dietro,mi saltò addosso,facendomi cadere a terra.
Ci ritrovammo aggrovigliati sul pianerottolo delle scale.
"Te la farò pagare!" disse in un tono provocante.
Mi morse la guancia e poi il collo. Mi baciò il volto,stando attendo ad evitare le labbra e poi,finalmente,le sfiorò,mordendo anche quelle. Le nostre bocche si socchiusero e iniziarono ad incastrarsi in vari modi.
Le nostre lingue si ritrovarono in un abbraccio intrecciato e proseguirono per poco,poichè Harry ci interruppe con più di un colpetto di tosse.
"Ehm...scusate se disturbo le vostre effusioni,ma c'è una cosa in tv che dovreste assolutamente vedere." ci alzammo entrambi un pò imbarazzati da quell'interruzione.
Ci dirigemmo in salone dove la tv stava trasmettendo la nostra esibizione di quella sera,ma poi la presentatrice aggiunse qualcosa che mi fece rabbrividire.
"La ragazza,presentata da Niall Horan come la sua ragazza,pochi giorni prima si era dichiarata in un intervista,la ragazza di Zayn Malik. Quindi quale sarà la verità? Ecco a voi il video dell'intervista con Zayn e colei che tutti adesso chiamano Vu Horan."
Mi dovetti sedere ad analizzare la situazione mentre Niall si copriva il volto con le mani,sperando fosse un incubo.
Avevamo di nuovo un problema e non avevo idea di come affrontarlo. La notorietà fa schifo.

~ Spazio Autrice ~

Amatissime lettrici,
mi ha fatto molto piacere leggere i vostri
giudizi e apetterò sempre le vostre RECENSIONI.
Sinceramente so che questo capitolo fa leggermente schifo,quindi sfogatevi pure con le critiche :S
Entro oggi spero di poter pubblicare ancora
uno o due capitoli :)
Intanto ditemi pure che vi aspettate che accadrà
nel prossimo c:

Come sempre vi ringrazio per tutto ^^ Baci xxx

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


-CAPITOLO 26-

 
Quello straziante servizio finì dopo una decina di minuti,ma ancora non avevamo trovato una soluzione adeguata.
Harry era andato a chiamare gli altri,per discuterne insieme,ma l’ultima persona che volevo vedere in quel momento era mia sorella.
Quando scesero tutti,ci riunimmo in salone sui divani e Niall iniziò una parlantina irritata per spiegare la situazione,lanciando diverse occhiatacce a Ginger. Lo capivo. Non potevo nemmeno guardarla in faccia,nel rischio di saltargli addosso.
“Potremmo organizzare un intervista video,dove spiegheremo che Vu e Ginger sono gemelle,ma ci serve la presenza di entrambe.” Propose Lee saggiamente.
“Non è una cattiva idea.” Introdusse Harry mentre scuoteva i suoi ricci. Un colpo al cuore. “Styles,lasciami morire in pace!” esclamai per sdrammatizzare la situazione.
Tutti risero. Tutti tranne Niall,che mi guardò con un espressione cupa e irrigidendo il volto.
Troncai quella mezza risata e distolsi lo sguardo,gettandolo altrove.
“Liam che ne dici se domani mattina lo facciamo noi,questo video e poi lo passiamo in rete?” disse Niall più serio che mai.
“Va bene. Ci riuniamo domani mattina tutti insieme e lo facciamo.” Rispose con un sorriso Lee.
Tutti annuirono quasi contemporaneamente,mentre mia sorella sembrava stare da tutt’altra parte. Non le importava nulla di in che guaio ci aveva cacciato,era così superficiale.
Mi alzai innervosita e mi diressi di sopra lasciando tutti con un freddo:”Buonanotte!”
Nonostante il sonno,avevo bisogno di una doccia per pensare.
Mi rinchiusi in bagno per una buona mezz’ora e mi feci una bella doccia fredda. Nel mentre,mi rivenne in mente l’occhiataccia che mi aveva lanciato Niall,poco prima. Cercavo solo di migliorare la situazione. Ero un po’ dispiaciuta dal suo comportamento ma,allo stesso tempo infastidita.
Non ne potevo più di avere problemi su problemi,non c’era un attimo di tregua da quelle parti.
Inoltre,sapevo che era questione di tempo,prima che avrei dovuto ritornare a casa con la forza,ma l’unica persona che mi mancava davvero era Niccolò. Chissà se la mamma se la stava prendendo con lui,per i nostri errori. E se DF fosse già tornato a casa?
Scacciai con difficoltà quei pensieri e indossai il mio pigiama.
Quando uscii mi ritrovai davanti al volto impaziente di Niall.
“Finalmente!” esclamò.
Rimasi in silenzio.
“Io non so cos’hai stasera,ma fammi il favore di non parlarmi fin quando non ti sarà passata!” dissi al colmo della pazienza e dirigendomi nella stanza dove mi avevano rinchiusa prima della cena.
Entrai e,sbattendo la porta con violenza,mi gettai sul letto.
Che cosa aveva stasera? Capisco che sia preoccupato per il servizio in tv,ma non è con me che dovrebbe prendersela.
Non riuscivo a prendere sonno,mi rigiravo da un lato all’altro cercando una posizione rilassante,ma ormai ero abituata a sentire la presenza di quel biondino accanto a me,durante la notte.
Non ero capace nemmeno di stargli lontano un ora senza sentire la sua mancanza. Era troppo importante per me.
Decisi di andare da lui,socchiusi la porta e vidi tutte luci spente.
Mi avventurai per il corridoio,che in piena notte aveva un aspetto macabro e mi dirigevo a tastoni verso il buio.
Cercavo di moderare il rumore che provocavo con i passi in punta di piedi quando,mi scontrai con qualcuno e involontariamente urlai impaurita.
“Sssh! Sveglierai tutti!” disse in un sibilo di voce,Niall.
“Mi hai spaventata!” risposi tremando e avvolgendolo in un abbraccio.
“Dove stavi andando,eh?”
“Da…te.” Gli intimai arrossendo. Fortunatamente era talmente buio da non poter scorgere il rossore sulle mie guance.
Silenzio.
“E tu?” chiesi interessata.
“Anch’io…non riuscivo a dormire senza di te…Mi dispiacer prima io-“ lo baciai,prima che potesse continuare la frase.
Era un bacio composto principalmente di foga ma allo stesso tempo colmo d’amore.
Sentivamo entrambi la passione crescere dentro di noi e io avvertii il suo eccitamento su di me. Ridacchiai divertita troncando quel meraviglioso e intimo bacio.
“Scusa…” disse allontanandosi da me.
“E per cosa?” dissi mordendomi il labbro.
“Ti prego non farlo!”
“Cosa?”
“Il labbro…non lo mordere…ho perso tutta la resistenza che avevo.”

“Oh bhè…nessuno ti ha detto di trattenerti,biondo!” dissi provocandolo,mentre continuavo a morsicarmi le labbra.
“Ferma.” Disse precipitandosi sulla mia bocca e ricominciando quel rapporto interrotto. Le nostre lingue sembravano incapaci di trattenersi,come noi d’altronde.
Finimmo inaspettatamente a terra. La ragione aveva lasciato il posto alla passione infuocata che ci avvolse entrambi.
Iniziò ad accarezzarmi i fianchi,fino ad accarezzare il mio ventre,che rabbrividiva ad ogni suo tocco.
Mentre la sua delicata mano,cercava di raggiungere il mio seno,io passavo la mia sotto la sua maglietta.
La luce si accese. Alzammo entrambi lo sguardo e sfortunatamente ci ritrovammo sotto lo sguardo meravigliato,e assonnato,di Louis.
Senza dire niente,corse verso di noi,mi afferrò per un braccio e mi trascinò verso di se.
“Non ci provare,irlandese! E’ troppo piccola!” gridò non curante dell’orario.
“COSA? Allora sei tu che gli metti in testa queste fisse! Lasciami Tomlinson!” urlai disprezzante.
“Mai.” Rispose in tono deciso e fissando Niall disapprovante,che intanto si era alzato e aveva lo sguardo basso.
“Hai ragione Lou…perdonami.” Sussurrò.
“Non è a me che dovresti chiedere scusa,Horan!” rispose Lou battendo a terra ritmicamente il piede destro.
“Scusa…Vu.” Disse rivolgendomi uno sguardo realmente dispiaciuto.
“Ehi! Mollami! Io non sono una bambina! So prendere le decisioni da sola,capito voi due?” gridai scrollandomi dalla presa in cui mi intrappolava Louis.
Poi aggiunsi:”Lou apprezzo il tuo interessamento,ma,davvero io sono abbastanza grande per prendere decisioni del genere.”
“Ti sbagli!” gridò in risposta lui.
“No,sei tu che ti sbagli. E se voglio fare questo…” dissi andando verso Niall e posando una mano,con delicatezza,sull’ “amichetto” di Niall,a cui lui reagì rimanendo immobile e sgranando gli occhi verso di me.
“…senza bisogno del permesso di nessuno,capito?”
Louis rimase in silenzio,ammiccando e Niall era arrossito.
Lo baciai dolcemente sulle labbra e mi nascosi nella sua stanza,non potendo credere nemmeno io,di ciò che avevo appena fatto.
Li sentivo parlottare tra loro,tra un sussurro e un altro e dopo pochi minuti,Niall entrò in camera.
“Allora?” chiesi.
“Allora,non ti sembra di aver esagerato un po’?” disse ridacchiando.
“Forse…ma tu non hai le palle per difendere i nostri diritti,devo fare tutto io qui!” dissi schietta.
“Hai ragione,ma Louis è più grande,che ti aspettavi che facessi?”
“Tutto tranne quello che hai fatto!”
“Dai,non ha tutti i torti in fondo!”

“Ma sei scemo?” gridai.
“Non gridare!” disse attappandomi la bocca con la mano.
Producevo dei strani suoni mentre cercavo di toglierla e quando ci riuscii,m’imbronciai.
“Oh come siamo permalose!” sussurrò ridendo.
“Sono arrabbiata.” Dissi secca ed evitando il suo sguardo.
“Va bene,allora io vado a dormire,eh?! Buonanotte.” Mi intimò sdraiandosi a pancia in giù sul suo letto.
“Perché a pancia sotto,eh Horan?”
“Fatti miei.” Rispose socchiudendo gli occhi.
Gli saltai sopra e morsicandogli l’orecchio gli sussurrai:”Non me lo dai il bacino della buonanotte?” Mi baciò delicatamente sulle labbra e si voltò. “Adesso a dormire Vu. Ho sonno.” Disse poco convincente.
“Già…sonno.” Risposi malamente e mi sdraiai di fianco a lui dandogli le spalle. Avrei dovuto rimanere in camera mia. Bella nottata. Proprio bella…



~ Spazio Autrice ~

Carissime
lettrici,
in questo capitolo ho voluto
movimentare un pò le cose tra Vu e Niall,ma cercando di essere meno volgare possibile,spero di non aver dato,invece,l'impressione contraria.
Mi scuso soprattutto per il mio ritardo,ma purtroppo per me,
mi sono ammalata,quindi capitemi se questo capitolo è un pò bruttino,poichè l'ho scritto con 38 di febbre >.<
Lasciate le vostre
RECENSIONI,che mi fanno sempre più felice e mi sono molto d'aiuto.
Aspetto anche le vostre fantastiche previsioni sul prossimo capitolo.

Ancora
scuse e ringraziamenti,
la vostra
ammalata Vu c':
Baci xx


 

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


-CAPITOLO 27-

 
Il mattino seguente,mi ritrovai a dormire da sola sul suo letto,di nuovo. Che cosa insopportabile.
Feci per scendere dal letto,quando sentii che i miei piedi non avevano poggiato sul pavimento,bensì sulla pancia di Niall,che si contrasse.
Emise un forte gemito di dolore,per poi aprire gli occhi stralunato.
“Vuoi uccidermi per caso?” disse con voce rauca.
“Scusa ma, cosa ci fai a terra?” chiesi rimontando sul letto.
“E-ehm…caldo?!” rispose balbettando.
“Mmh…tu non me la racconti giusta,irlandese.” Dissi aggrottando le sopracciglia.
“Ma perché dubiti sempre della mia parola?” gridò alzandosi.
“Non volevo,scusami...” Gli intimai per poi dirigere una mano sul suo volto,per una carezza.
La scansò con un fare cupo.
Non riuscivo a riconoscerlo. Da ieri sera è così freddo.
“Pensavo che tu fossi diverso,ma ovviamente mi sbagliavo!” urlai correndo fuori dalla stanza e iniziando a piangere.
Nel corridoio mi scontrai contro Zayn.
Mi vide piangere in quel modo e mi strinse in un abbraccio,senza proferire parola.
“Va tutto bene,roscia. Non piangere.” Mi sussurrò.
Non avevo abbastanza fiato per rispondergli.Per dirgli grazie.
Quel ragazzo doveva essere proprio forte per consolare me.
La ragazza per cui ha una cotta,o forse aveva,e che sta con il suo migliore amico.
“Come ci riesci?” domandai singhiozzando.
“A fare cosa?”
“Voglio dire…a essere così forte.”
“Neanche io lo so.Non sai mai quanto sei forte, finché essere forte non è l'unica scelta che hai...
Quel ragazzo aveva pienamente ragione. Probabilmente che io,presto,avrei dovuto essere forte.
“Gra-zie Zayn…sei un buon amico.”
sussurrai ancora in preda ai singhiozzi.
Mi strinse ancora più forte a se,finché non spuntò fuori Ginger dando qualche colpo di tosse.
La guardai di sfuggita e capii che dovevo lasciarli soli.
Scesi le scale in fretta e furia e trovai Louis sdraiato sul divano a torturarsi le mani.
Non volevo che mi vedesse in quello stato,ma appena sentì la mia presenza,scattò in piedi e mi corse incontro.
“Cos’è successo,baby?” chiese preoccupato asciugandomi le lacrime che rigavano il mio volto,una ad una.
“Niall…eh? Vado a parlarci io.” Disse intuendo.
Lo fermai tirandolo per la maglietta e scossi la testa.
“Per favore,no. Mi serve un favore.”
“Qualunque cosa!”
“Mi potresti procurare dei vestiti puliti…ho intenzione di tornare a casa mia…”
dissi con voce strozzata.
“Cosa? Non puoi! Sicuramente quell’uomo sarà già uscito di galera e-“
“Lou…sai che sarebbe capace di incriminarvi per sequestro di minore? Conosco quell’uomo,si vendicherà…”
“L-lo farebbe davvero?”
“Si,senza esitazione. Non voglio che vi prendiate la responsabilità dei miei problemi.”
“Ma se ti picchierà? No! Troveremo una soluzione tutti insieme.”
“Tommo,ascoltami. Io e Ginger abbiamo vissuto con le violenze di quell’uomo per 16 anni,ma adesso abbiamo deciso di ribellarci a lui,abbiamo ideato un piano,ma per farlo dobbiamo essere entrambe a casa…”
sussurrai rivivendo quei terribbili momenti.
“Ma come faremo per il video?”
“Questo non è il momento migliore tra me e Niall,non credo sia il caso di fare oggi questo video…”
“Capisco…però vi accompagno io a casa vostra.”
“No davvero,non devi!”
“Allora non lascerai questa casa!”
“…Va bene…sai essere incisivo a volte Tommo…”
gli intimai con un sorriso.
In breve,riuscii a parlare della mia decisione a Ginger,che stranamente era d’accordo e poco dopo Lou ci portò dei vestiti puliti con cui lasciammo la casa,senza dire niente agli altri.
Louis ci scortò con la sua porche,fino davanti casa nostra,dovendo cambiare strada parecchie volte poiché,le fan,ne avevano assediate parecchie.
Alcune avevano dei cartelloni con il mio nome,altre invece mi insultavano dandomi della doppiogiochista.
Mi sentivo uno schifo,ma non potevo ribattere.
Quando arrivammo,Louis volle a tutti i costi accompagnarci fino alla porta.
Mia madre ci aprì,e senza nemmeno curarsi di lui,ci abbracciò entrambe. Per poi assumere un espressione di rimprovero.
Salutammo Louis,ringraziandolo di tutto e ci preparammo psicologicamente al discorso di nostra madre.
Di Niccolò,non c’era traccia.
Una domanda si porse spontaneamente:”Dov’è Nicco?”
“Da nonna!” rispose mia madre,facendomi riprendere a respirare.
Temevo che DF gli avesse fatto del male.
Iniziò il suo rimprovero sulla nostra irresponsabilità e mi rimproverò per aver dato la colpa a Stefano che,poverino non c'entrava niente ed era finito in prigione per colpa nostra.In conclusione ci mise in punizione segregandoci in casa finché lo avrebbe voluto.
Di bene in meglio. Ma tanto,Niall neanche mi voleva più vedere.
Salimmo nelle nostre stanze e finalmente ripresi il mio cellulare.
C’erano 2 chiamate perse di Niall,oggi. E altre 15 di Logan,tra ieri e oggi. Perfetto,contavo più per quel pervertito che per il mio ragazzo.
Ero distrutta,ma non volevo piangere di nuovo.
Andai nella camera di Ginger,che massaggiava con un sorriso compiaciuto sul volto.
Mi notò e con un cenno mi fece chiudere la porta.
“Ho chiesto alla mamma quando verrà rilasciato DF…Domani.” Disse deglutendo rumorosamente.
“Allora domani stesso avvieremo questo benedetto piano?”
“Credo di si…”
“Credi?”
“Voglio dire,sicuramente si!”
“Non preoccuparti,andrà tutto come pianificato. Domattina mi alzo io prima,per accendere tutte le videocamere.”
“Non farti beccare,mi raccomando.”
Disse con un accentuato tono preoccupato.
“Non lo farò!” esclamai.
Ci sorridemmo. Forse era il primo sorriso vero,da anni.
Mentre tornavo in camera mia,buttai un occhiata di sotto.
Mia madre era davanti la porta,stava parlando con qualcuno.
Non riuscivo a distinguerlo bene,socchiusi un po’ gli occhi e poi lo riconobbi. Mi si strinse un nodo allo stomaco e mi chiusi a chiave in camera mia. Questa giornata peggiorava ogni ora che passava.
Volevo solo far sparire tutto questo,ma il bussare violento alla mia porta me lo impediva. Era lui,ma io non avrei aperto,non questa volta…



~ Spazio Autrice ~

Dolcissime
lettrici,
ultimamente ho avuto la possibilità di
conoscere alcune di voi e devo dire che siete tremendamente fantastiche,
sono davvero
felice di continuare a vedere nuove ragazze recensire.
Vi ringrazio di tutto,siete persone molto importanti per me,nonostante non conosca molte di voi.
Vi ritengo tutte
speciali e spero di vedervi ancora lasciare parecchie RECENSIONI per farmi conoscere i vostri pareri su ogni capitolo. A tal proposito,chi pensate che stia bussando alla porta di Vu?

La
vostra ancora ammalata,
con
mal di gola e mal di testa,Vu.
Vi amo
xx


 

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


-CAPITOLO 28-

 
Il rumore del suo pugno batteva sempre più violentemente contro la porta. Ero spaventata da quel comportamento,anche se ero sempre stata una ragazza forte.
Volevo gridare,chiedere aiuto,ma in quel momento mi sentivo sola,completamente sola.
Mi rannicchiai in un angolo della stanza,afferrandomi le gambe e portandole a combaciare sul mio busto.
“Voglio solo parlare! Dai apri!” gridava lasciando intendere chiaramente che il suo scopo non era quello di scambiare quattro chiacchiere con me.
“Logan,va via!” strepitai cercando di non versare altre lacrime.
Si sentì un breve tonfo sulla porta,ma molto più deciso.
Un attimo di quiete pervase la casa,poi percepii la voce di mia sorella.
“Sparisci idiota.”
“Michela…sei tornata! Quanto tempo che non ci vedevamo eh?”
“Ti conviene sparire prima che ti faccia un occhio nero,stronzo!”
“Sei sempre così rude…e dannatamente sexy!”

Riuscii a distinguere dei gemiti strozzanti,temendo fossero quelli di Ginger,aprii la porta rapidamente,ma ironicamente,vidi Logan contorcersi tenendo le mani congiunte sul suo membro.
Guardai Michela,che si atteggiava con aria soddisfatta.
Senza aggiungere nient’altro,Logan svanì ancora in preda al dolore.
“Grazie…” dissi timidamente.
Rispose con un piccolo sorriso,ma non costretto.
Forse c’era davvero la possibilità che cambiasse del tutto.
Rientrò in camera sua e io feci lo stesso,ero esausta.
Quella giornata mi aveva sfinita. Mi distesi sul letto e crollai in un profondo sonno,ricolmo di desideri e rimpianti.
Fortunatamente il mattino seguente mi svegliai presto,dovevo sbrigarmi ad attivare tutte le videocamere sparse in casa.
Con passo felpato le accesi tutte senza alcuna difficoltà e poi mantenendo quell’andamento ovattato avvertii Ginger.
Si era già vestita,io invece avevo dormito con gli abiti ancora addosso.
Mi diedi una rinfrescata veloce e mi cambiaii.
Adesso dovevamo solo aspettare l’arrivo di DF.
Mamma aveva lasciato un biglietto in cucina,dopo il lavoro sarebbe passata a riprendere Nicco dalla nonna,per cui sarebbe rientrata più tardi. Era un problema,in questo modo lui ci avrebbe avuto tra le sue grinfie per più di un ora,ma dovevamo farlo ugualmente.
Alle 11 e 30 precise la porta si aprì cigolando,ne varcò la soglia Stefano,che sembrava non vedere l’ora di picchiarci entrambe.
Noi,lo osservavamo da in cima alle scale. Tremavo un po’ ma allo stesso tempo ero decisa a far capire a tutti che razza di uomo era veramente.
“Voi due…siete due piccole stronzette morte!” sibilò salendo le scale minacciosamente. Indietreggiammo di poco per poi trovare la forza di ribattere.
“E tu sei solo un senza palle che se la prende con due piccole stronzette!” gridò Ginger,con la sua solita volgarità,scandendo ogni parola alla perfezione.
Stefano fece uno scatto in avanti e le diede un forte manrovescio in viso. La vidi sanguinare davanti ai miei occhi,aveva superato il limite stavolta. Ginger si teneva il naso,nascosto tra le sue bianche mani macchiate del suo stesso sangue.
Come se non bastasse,prima che la potessi soccorrere,lui la spinse per le scale. Rotolò rumorosamente su di esse e cadde di fronte alla porta d’ingresso priva di sensi.
“Cosa cazzo hai fatto?” dissi correndo verso le scale per andare a vedere in che stato si trovasse.
Non potevo credere che l’avesse fatto veramente.
“Dove vai? Adesso è il tuo turno!” mi disse afferrandomi per il collo.
Non riuscivo a respirare,boccheggiavo in cerca di un aiuto esterno ma il respiro si faceva sempre più flebile fin quando non s’interruppe quasi del tutto.
L’ultima cosa che ricordo è l’immenso dolore che sentivo dentro quando mi gettò per quelle scale,macchiate dello stesso dolore di Michela,sulla quale precipitai al fine di tutti i gradini.
Gli occhi si chiusero fortuitamente lasciandomi davanti all’ultima scena di quello spettacolo atroce.
 
Non sapevo che giorno o che ora fosse.
Sentivo solo un fastidioso odore di disinfettante,poi presi coscienza di essere in un ospedale.
La vista era opaca,ma si schiarì con qualche battito di ciglia,mostrando un circolo di persone radunate intorno allo scomodo letto su cui ero costretta.
Tutti e 5 i ragazzi e mia madre erano lì a parlare della situazione.
Non avevano ancora notato che avevo ripreso i sensi.
Niall piangeva,mentre Zayn gli teneva stretta la mano.
Liam e Louis scuotevano la testa parlando del fatto che non avrebbero mai dovuto lasciarci tornare in quella casa.
Harry parlava al telefono con qualcuno.
Mia madre,invece,aveva una mano posata sulla bocca e lasciava che le lacrime scorressero velocemente sul viso.
“Non sono mica morta…” dissi con un filo di voce che però tutti riuscirono a udire e assunsero facce,una più meravigliata dell’altra.
Niall si separò da Zayn e cominciò a singhiozzare cercando di dire qualcosa,che a mio parere era incomprensibile.
Harry abbandonò la sua conversazione telefonica per mostrare un sorriso smagliante,come quelli di Louis,Liam e Zayn.
“Niall,respira…lentamente. E non piangere.” Bisbigliai ancora con tono debole.
Prese un lungo respiro,mentre si asciugava gli occhi e poi disse:
“Non farlo mai più,capito?” e mi si gettò al collo.
Solo allora mi resi conto di sentire dolore intorno al collo e di avere un polso ingessato.
Non gemetti,perché quell’abbraccio era molto più forte di tutto il dolore che potessi provare.
“Sei il solito idiota…sai che non ti lascerei per nulla al mondo!”
dissi con qualche colpetto di tosse.
Poi guardai mia madre. Era sconvolta.
Doveva aver visto il video,eppure come?
La guardai con un fare interrogativo ma a rispondermi fu Harry.
“Ginger,prima di entrare in sala operatoria,mi ha spiegato velocemente il vostro piano e sono andato a casa vostra a prendere la registrazione e bhè…il resto lo puoi immaginare da te.”
“Ginger è in sala operatoria?” dissi cercando di alzarmi,ma Niall mi fermò con una mano.
“Si è rotta una gamba e ha riportato un trauma cranico. Mentre tu hai solo dei problemi con la respirazione,per lo strangolamento e il polso rotto.”
“U-un trauma cr-anic-o?”

“I dottori pensano che riporterà una leggera amnesia dopo l’operazione,ma che con un po’ di tempo recupererà la memoria.” Disse Harry cercando di essere meno drammatico possibile.
Vidi Zayn stringere le mani in due pugni e chiudere gli occhi per controllarsi.
Rivolsi di nuovo lo sguardo sulla figura pallida di mia madre.
“Avrei dovuto credervi 8 anni fa,tutto questo non sarebbe successo.
E’ solo colpa mia io-“
“La colpa non è tua,ma di quell’uomo.Finalmente adesso è tutto finito.”

Le dissi porgendole la mano e lasciando le la stringesse per un po’.
Ma in quel momento,vidi varcare la soglia della mia stanza d’ospedale da una figura familiare.
Non ci credevo,era venuto fin qui. Non siamo tutt’ora in buoni rapporti io,e mio padre e questo era il momento meno adatto per affrontarlo di nuovo. Guardai Niall esprimendogli tutta la mia preoccupazione per la presenza di quell’uomo,anche senza emettere un fiato. Lui mi tranquillizzò accarezzandomi i capelli e sussurrandomi:
“Ci sono qua io,stai tranquilla.” Mi baciò in fronte,per non creare situazioni spiacevoli con i miei genitori e poi mi sorrise dolcemente.
Saperlo li vicino a me,in quel momento,mi fece sentire davvero amata e al sicuro,per questo ero meno titubante per quell’incontro.
Sarebbe andato tutto bene con Niall lì al mio fianco,lo sapevo.
 


~ Spazio Autrice ~

Carissime lettrici,
prima di tutto
vi informo che magari questo capitolo e un pò bruttino perchè l'ho scritto con la febbre alta ieri sera,quindi spero che mi perdoniate. Lasciate pure tutte le vostre RECENSIONI con il vostro effettivo parere,perchè mi fa sempre felice riceverle,anche se sono critiche.Vi ringrazio per il vostro continuo sostegno e vi annuncio che ci siamo finalmente liberati del nostro antagonista principale ossia Stefano,che ormai ho deciso che non apparirà quasi più.

La vostra
Vu,
ormai
rassegnatasi ai vari dolori 
e alla
febbre, vi ringrazia.
Baci
xx

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


-CAPITOLO 29-

 
Appena incrociai il suo sguardo,mi rivenne in mente quella brutta giornata. Scossi la testa cercando di scacciare quei brutti ricordi.
“Come stai?” disse non avendo nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi. Probabilmente non ero l’unica a cui riaffioravano i brutte memorie.
“Bene. Che ci fai qui?”
“E me lo chiedi?” disse alzando finalmente gli occhi dal pavimento e soffermandosi su di me.
Rimasi in silenzio.
“Come sta Cristina?” mi sembrava una domanda comune eppure prese una brutta piega.
“Lo sai…”
“Veramente no…”
“Senti,sono 3 anni che non mi vuoi ne vedere ne parlare,solo per quello! Quando capirai che sono pentito?”

Mia madre agitava la testa disapprovando la conversazione.
“Per te è SOLO quello? Non sei cambiato per niente…”
“Io…voglio solo che tu mi perdoni. Mi dispiace per-“
“Per cosa,mh? Sentiamo!”

Mamma cercava di farmi chiudere la bocca ma io,per tutto questo tempo,mi ero tenuta tutto dentro. Era ora di liberarsi da questo orribile ricordo che mi opprimeva.
“Per…tutto.”
“Per aver tradito mia madre,sotto i miei stessi occhi e avermi persino pregata di non dirle nulla?”

Fortunatamente,o forse no,una dottoressa interruppe quella che stava diventando l’ennesima litigata tra me e mio padre.
“I genitori di Michela Marra?” intimò scrutando una cartella clinica.
Si voltarono entrambi verso di lei e annuirono.
“Abbiamo appena finito in sala,tra poco la porteranno qui in stanza ma ci vorrà un po’ prima che riprenda conoscenza.
L’intervento è riuscito bene,non ci sono state complicazioni ma mi pare doveroso avvertirvi che vostra figlia ha rimosso molti più ricordi di quanto ci aspettavamo. I medici pensano che non riuscirà a riacquistarli tutti. Almeno questo è il risultato del test neurologico…” era stata così fredda e diretta nel dirlo. Era il suo mestiere,eppure,non riuscivo a capire come faceva a comunicare cose del genere con tanta facilità.
I miei erano incapaci di far muovere le labbra,fui io a parlare.
“Non potrà tornare a casa?”
“Ma certo. Per la gamba,basterà un mese di riposo,le affideremo delle stampelle. Per l’amnesia è necessario che stia tra le persone a lei più care. Un paio di giorni per dei veloci controlli e potrete riportarla a casa.” Disse puntellando la penna sul suo libricino.
“E per quanto riguarda lei?” disse Niall indicandomi pensieroso.
“Abbiamo svolto già tutti gli esami,oggi stesso verrà dimessa.”
Quelle parole mi rincuorarono,ma allo stesso tempo mi dispiaceva non poter restare al fianco di Ginger.
Nel giro di un paio di minuti,la portarono nella stanza.
Aveva la testa fasciata,i suoi capelli completamente coperti da quella garza biancastra e la gamba ingessata dal ginocchio in giù.
Un ondata di rabbia mi pervase. Quell’uomo l’aveva ridotta così. Lo stesso che 5 anni fa,mi fece rischiare di perdere la vita.
Non potevo vederla in quello stato,i medici dicevano che si sarebbe svegliata solo l’indomani.
Niall,mi aiutò a scendere lentamente dal letto,mia madre e mio padre vollero rimanere lì in ospedale per la notte,ma non me lo permisero a me. Niall si offrì per portarmi a casa con se ma i miei preferirono che fosse lui a venire a casa nostra. Sostenevano che fosse meglio,nel caso ci fossero novità.
Il polso destro,mi faceva parecchio male,ancora non riuscivo a muoverlo.
Quando entrai in macchina con Niall,aprii lo specchietto davanti e notai che intorno al mio collo,si estendeva una linea violacea.
La sfiorai e senza contenermi gemetti dolorante.
Niall mi guardò preoccupato ma lo rassicurai con un sorriso.
Arrivati a casa,aprii la porta con le chiavi della mamma,e mi diressi in cucina,tuffandomi nel frigorifero.
“Hai fame?” dissi prevedendo una risposta scontata.
“No.”
Mi strozzai mentre bevevo dell’acqua.
“Aspetta ti rifaccio la domanda.” Schiarii la voce con un colpo di tosse. “H-A-I F-A-M-E?”
“Ti ho già detto di no…”
Chiusi il frigo con una spinta e mi avvicinai a lui.
“Sei ancora arrabbiato con me?”
“Cosa? No! Come potrei?”
“E allora cos’hai…?”
“Non mi va giù…il fatto che ti abbia ridotto così. Anzi,vi abbia ridotto così…vorrei solo spaccargli la faccia a quel bastardo.”

Disse gettando un pugno violento sul muro,per poi raccogliersi la mano dolorante.
“Ma sei scemo? Fammi vedere!” dissi afferrandogli delicatamente la mano.
Si era solo sbucciato un po’ le nocche.
“Vieni..” lo trascinai fino al piano di sopra,in bagno.
Estrassi un disinfettante e una piccola garza.
Lo feci sedere sul bordo della vasca e iniziai a medicarlo.
“Dovrei essere io quello che si prende cura di te,non viceversa.”
Sussurrò dispiaciuto.
“Lo stai già facendo,con la tua presenza.”
Mi guardò negli occhi e poi m’intimò:
“Ti amo,Vu.”
Ammetto che non me lo aspettavo in quel momento,ma fu la più bella,forse l’unica,cosa che mi accadde quel giorno.
Gli sorrisi dolcemente e mordendomi il labbro risposi con un uguale sussurro:”Ti amo anche io.”
Nessun bacio,nessuno sfioramento di labbra o carezze.
Nulla. Non fece nulla. Non ero mica un inferma,poteva anche baciarmi non lo avrei sicuramente disapprovato.
Finii di fasciargli la mano e mi diressi in camera mia,mentre lui insistette per mettere apposto tutto.
Tentavo di spogliarmi da sola,ma con quel dannatissimo polso rotto non riuscivo a fare nulla con la sinistra.
“Niaaaaaal!” gridai spazientita.
Dei passi pesanti si fecero strada fino alla mia stanza.
“Che è successo?” disse con il fiatone.
Arrossendo e nascondendo un po’ il volto esclamai:
“Mi aiuti a spogliarmi?”
“Cosa? Non ci riesci da sola?” gridò sgranando gli occhi.
“Non te lo avrei chiesto no?”
“Ma dai..non posso…io…”

“Non hai detto che volevi prenderti cura di me? Bhè questa è l’occasione giusta!” dissi un po’ scocciata.
“Si ma…” si fermò solo guardando la mia espressione diventare triste.
Mi si avvicinò lentamente e con le sue mani,che sembravano trattarmi come una tazza di porcellana iniziò lentamente a sollevarmi la maglietta fino a togliermela completamente.
Mi guardava silenzioso ma con le guance velate.
“No,non ce la posso fare.” Esclamò volgendosi altrove.
“Oh andiamo…non è così difficile.”
“Non sai cosa mi hai chiesto! Non capisci quanto sia difficile reprimere i propri istinti…” disse congiungendo le mani per cercare di nascondere la sua eccitazione.
“Invece si…lo faccio da settimane ormai…E poi non sono questo granchè in biancheria.”
“Scherzi! Ma ti sei vista?” gridò voltandosi di nuovo su di me.
Sentivo il suo sguardo analizzare ogni centimetro del mio corpo.
“Non ti chiedo di trattenerti Niall,anche perché io non ce la faccio più…” dissi con fatica e mi avvicinai a lui percorrendo il suo collo,di baci fino a rendermi conto del fatto che lo desideravo più di ogni altra cosa al mondo.


~ Spazio Autrice ~

Tenerissime lettrici,
come promesso ecco a voi il capitolo,sinceramente,questo mi piace mooolto di più del precedente e spero 
che anche per voi tutte sia lo stesso. 
Aspetto le vostre magnifiche RECENSIONI con ansia e i vostri presentimenti sul prossimo capitolo.
Vi ringrazio di tutto,anche perchè siete fantastiche.

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


Attenzione: Ho cercato di non andare oltre il rating arancione,ma non posso assicurarvi niente,se non ve la sentite,non leggete questo capitolo.


-CAPITOLO 30-

 
Esitò un po’,ma poi mi afferrò i fianchi,irrigidendosi e si abbandonò a quell’eccitazione,iniziando a baciarmi con foga.
Avvertii la sua erezione,ormai palese,scontrarsi con la mia stessa voglia crescente. In quel momento,nulla era più importante di quei sentimenti che ci stavano trasportando,niente era più importante di quel breve fremere nel desiderio di fare l’altro,solo suo.
Anche se il polso mi faceva male,raccolsi le mie forze per sfilargli la sua maglietta e accarezzando avidamente il suo corpo,desiderandolo a pieno. Mi sussurrò a fior di labbra:”E così non riuscivi a spogliarti da sola,eh?” ma senza rispondere gli morsi il labbro bramosamente.
Cominciai ad indietreggiare verso il mio letto,trasportandolo con me a fior di labbra,le quali si mostravano insaziabili l’una dell’altra.
In balia di piccoli brividi di piacere,che ci ricoprivano entrambi,mi ritrovai sovrastata dal suo caldo corpo,che desideravo diventasse solo mio e di nessun’altro.
Mi circondò con le braccia, senza interrompere quel meraviglioso rapporto tra labbra e corpo che ci teneva uniti e slacciò abilmente il reggiseno. Lo sfilò smanioso,e lo gettò via senza preoccuparsene.
Sentii le sue labbra,scostarsi dalle mie, per calare sul mio collo e poi attraversare bramose i morbidi lineamenti del mio seno.
Lo baciò e carezzo golosamente con la lingua,lasciandomi invadere da brividi di piacere incessanti e terminando con un piccolo e delicato morso su di un capezzolo,che s’indurì al suo tocco.
Posai una mano sul suo membro,ancora coperto dai jeans,e questo sembrò fremere al cospetto di quel maneggiamento.
Li sbottonai con avidità,lasciandoli scivolare via dalla sua pelle vellutata. Prima di toglierseli interamente,estrasse da una delle tasche un preservativo.
“Ah siamo attrezzati vedo…” sussurrai analizzandone la figura.
Stava per imporsi di nuovo su di me,ma riuscii a ribaltare le posizioni,cingendo le gambe attorno al suo bacino,sentendo di nuovo prorompere la sua eccitazione contro di me,che aumentava la voglia che avevamo represso entrambi per un lungo periodo.
Mi trovavo sopra di lui,che era incapace di muoversi,se non per mostrare piccoli segni di sofferenza dovuti alla voglia repressa di farmi sua,ma,lui aveva giocato con me e adesso era il mio turno,avrebbe resistito ancora un po’.
Presi a sfiorare la sua pancia con le dita,fino a raggiungere i suoi pettorali e circondarli di brevi ma numerosi baci,ne succhiai uno mentre gli accarezzavo l’interno coscia,lo sentivo gemere sotto le mie mani e non aveva forza per muoversi,così,sfruttando quel suo attimo di debolezza,afferrai il preservativo che custodiva ancora tra le sue mani e dopo essermi liberata,anch’io dei pantaloni,insinuai una mano all’interno dei suoi boxer.
Sfiorai i prorompenti lineamenti del suo membro che si contraeva ad ogni mio tocco e facendo molta attenzione inserii il preservativo.
Arrivarono in aiuto,le sue mani esperte che,afferrarono le mie e mi aiutarono nel completare quell’importante passaggio.
Si tirò su con mezzo busto,come feci anche io e mentre lui mi sfiorava e conteneva il mio seno nelle sue mani,che sembravano essere state create apposta per quello,io gli rimossi anche quell’ultimo indumento che aveva.
Era così dannatamente perfetto,ed era proprio li,tra le mie braccia.
Di nuovo,ribaltò le posizioni,lasciandomi stendere sotto di lui.
Non smetteva mai di baciarmi,mentre mi bloccò le mani con una sua stretta e nel frattempo con l’altra mano,arrivò a sfilarmi gli slip.
Le nostre lingue fremevano,come volessero partecipare a quell’imminente peccato.
Lui si fermò per un secondo,distanziandosi e guardandomi negli occhi in cerca di un eventuale cambio d’idea,ma io,allungai le mani dietro la sua schiena e lo riavvicinai a me.
Finalmente sentivo il contatto della mia pelle con la sua e poco dopo lo avvertii penetrare in me.
All’inizio sentii un accenno di dolore ma poi,il piacere lo sovrastò pervadendomi interamente. S’insinuò ancora più all’interno,sempre lentamente,facendomi godere in un supplizio.
Per evitare di esporre quell’enorme piacere che mi regalava pian piano,affondai le mie unghie sulla pelle della sua morbida schiena.
Stavo per scusarmi ma non ci riuscii poiché,raggiunse un ritmo sempre più veloce e sussultorio,che mi permise solo di ansimare rumorosamente.
Lui trovò addirittura il potere di ridacchiare divertito ed evidentemente compiaciuto dai miei numerosi versetti ma quando anche lui cominciò a godere di quella piccola lussuria,mi resi conto del perché. Era molto piacevole e piuttosto appagante sapere di poter soddisfare in quel modo l’altro.
Il sudore dei nostri corpi divenne uno solo e noi ci fondemmo in un'unica cosa e in quel momento,indivisibile.
Distaccai per un momento le labbra emettendo un incontenibile verso e appoggiando le mie mani sul suo fondo schiena e incitandolo ad aumentare il ritmo.
Lo sentii gemere,senza alcun contegno,e man mano raggiunse un movimento ritmico e veloce.
Il suo respiro si fece più affannato del mio,che riuscivo a stento a trattenere quella goduria con la quale lui mi stava dominando.
Ebbi un ennesimo sussulto di piacere,in contemporanea al suo,gemendo incontrollatamente nella separazione dei nostri corpi.
Si stese al mio fianco,cercando di riprendere fiato,come me,nonostante i nostri respiri affannati fossero allo stesso tempo compiaciuti e soddisfatti.
Mi accorsi di stare stringendo il lenzuolo con la mano sinistra,stretta in un pugno,lo lasciai sollevata.
Eravamo entrambi esausti e ci unimmo in un breve bacio innocente che contrastava tutto ciò che avevamo fatto poco prima e ci unimmo in un abbraccio,ricoperti solo della nostra intimità.
“Promettimi,che resterai per sempre mia…” sussurrò Niall prima di regalarmi un ultimo brivido con un succhiotto sul collo.
“Per sempre.” Gli intimai mordicchiandogli l’orecchio e lasciando scivolare una mano,sui contorni del suo corpo.


- Spazio autrice -

Carissime
lettrici,
Sono
pronta a tutto. Critiche,a "è troppo presto","sei stata troppo esplicita" e cose varie per questo capitolo.
Personalmente ho cercato di non uscire dal rating arancione,ma aspetterò le vostre RECENSIONI per esserne sicura.
Secondo me,molti particolari,non dovrebbero essere
omessi,poichè 
non si saprebbe cosa i due
provano o fanno in un preciso momento,per cui non lo trovo per nulla volgare o eccessivamente esplicito,ma ribbadisco
che se per voi lo è,mi piacerebbe che lasciate
un commento.

La vostra
Vu,
quasi guarita vi mannda un grosso
ringraziamento e
spera che
questo capitolo
non vi scandalizzi. :)
Baci xx


Piesse: Mi ci è voluto molto per scriverlo,dato che è la prima volta che scrivo cose del genere e mi vergogno un pò,per cui perdonate alcune imprecisioni.

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


-CAPITOLO 31-

 
I nostri corpi sono intrecciati e abbandonati sulle lenzuola, sfiniti. Mi accarezzò piano i capelli, sospirando e stringendosi a me.
Ci addormentammo uniti da quel nostro peccato indimenticabile.
La notte passò in fretta,uno spiraglio di luce penetrò dalla finestra donandomi un risveglio gioioso.
Mi voltai verso quella perfetta figura accanto a me,baciata da quella luce che lo rendeva ancora più bello.
Dormiva ancora,sussurrando cose incomprensibili eppure avevo l’impressione di capirne il significato.
Mi alzai lentamente per evitare di svegliarlo e mi precipitai in bagno per fare una doccia.
Ripensando a quella notte,i brividi si rimpossessarono del mio corpo,che fremeva all’idea di poterlo avere di nuovo mio e farlo ancora mio ogni volta che lo desideravo.
Forse dell’acqua fredda mia avrebbe aiutato. Mi lasciai scivolare addosso quelle gocce d’acqua gelida,cercando di scacciare la sensazione che mi ricordavano. Il suo morbido tocco sulla mia pelle,ecco cosa. Chiusi gli occhi appoggiando la testa all’angolo della doccia,mentre il getto d’acqua continuava ad infrangersi sulla mia schiena. Un altro brivido.
Stavolta non era dovuto alla temperatura dell’acqua,ne alle mie fantasie mentali,qualcuno mi aveva afferrato i fianchi da dietro lasciandomi un soffice bacio dietro il collo.
“Niall,che ci fai qui? Esci! Sto facendo la doccia!” dissi voltandomi verso di lui e rimanendo un attimo folgorata dal suo splendido corpo,privo di ogni copertura.
“La facciamo insieme?” chiese finendo sotto a quel gelido getto e abbracciandomi facendo combaciare alla perfezione i nostri corpi.
“Fortuna che l’acqua è gelata,non avrei resistito per 2 minuti di più…”
sussurrò tenendomi stretta a se e appoggiando la testa sulla mia spalla. Quella frase si ripeteva nella mia testa all’infinito.
Lo spinsi contro il muro,forse troppo violentemente.
“Bene…se vuoi fare la doccia con me,ti insapono io!” dissi mostrando un sorriso malizioso. Lui mi guardo beffardo e per la prima volta fu lui a mordersi il labbro.
“Avevi ragione…forse non dovrei mordermi il labbro così spesso!” dissi prima di afferrare la spugna e ricoprirla completamente di sapone.
“Non ci provare!” mi disse bloccandomi il braccio con la spugna.
Con l’altra mano mi verso addosso quasi tutto il bagnoschiuma rimasto ridacchiando divertito perché mi ero trasformata in una nuvoletta di schiuma. Lo guardai sprezzante e poi m’incollai a lui cospargendolo di schiuma per vendicarmi.
I nostri corpi si trattenevano frementi ma le nostre lingue sembravano non volerne sapere di controllarsi.
S’inseguivano bramose di assaggiare l’altro, tra morsi e risatine.
Era difficile contenere quei sentimenti che ci assalivano,ma non potevamo,ed entrambi ci controllammo a fatica.
“Tu non puoi immaginare quanto ti abbia desiderato e quanto ti desideri ancora e ancora Vu…Sei la mia droga,non riesco a pensare ad altro se non a te.”
“Tu non puoi sapere invece per quanto tempo io abbia aspettato di sentirti vicino a me come lo sei ora. Ti amerò per sempre e anche quando tu ti stuferai di me e non mi amerai più,non m’importerà perché non ti lascerò mai andare e sarò in grado di amare per tutti e due…”
“Io non mi stuferò mai di te.”
Dicendo così,mi abbracciò,spengendo l’acqua e tenendomi in braccio mi portò fino in camera,avvolta da un piccolo asciugamano. Lui ne aveva uno rosa stretto in vita.
Non riuscii a trattenermi dal ridere e lui non potè fare a meno di partecipare a quella risata.
Una vibrazione troncò le nostre risate.
Niall prese in mano il suo cellulare e lesse velocemente un messaggio.
“I ragazzi sono qui sotto,mi hanno portato il costume,vogliono andare al mare oggi…vieni anche tu?”
“Al mare? Io? Irlandese ma mi hai visto? Sono pallida come un fantasma,mi vergogno.” Dissi arrossendo e torturandomi le mani.
Lui me le raccolse tra le sue e guardandomi negli occhi mi disse:
“Ehi,tu sei stupenda così. E poi saremo in due,bianchi pallidi.” Fece un sorrisone e mi baciò la guancia.
Mi voltai per cercare le sue labbra ma si era già allontanato.
“Solo se vieni al mare con me!”
“E’ un ricatto biondo?”
“Forse baby…”
“Allora vengo!”
“Oh! Adesso si ragiona! Vado a prendere il costume!”
disse precipitandosi giù dalle scale.
Tirai fuori dal cassetto,il mio costume preferito,azzurro e lo indossai alla svelta con sopra dei pantaloncini e la mia maglietta con la scritta “keep calm and kiss me”.
Nel giro di pochi minuti arrivò Niall di fretta si mise il costume e prese tutta la sua roba.
Andavamo di fretta per caso? Mi trascinò fuori casa e mi spinse in macchina.
“Buongiorno!” disse Harry con un sorriso beffardo stampato in volto.
“Dormito bene?” aggiunse Louis.
“Andiamo ragazzi,lasciatela stare.” Terminò Liam venendomi in soccorso. Gettai un occhiataccia verso Niall.
“Neanche un po’ di privacy…” sbuffai innervosita.
“E dai Vu,capiscimi. Loro sono i miei migliori amici e ho passato il momento più bello della mia vita ieri notte…” arrossi coprendomi la faccia e balbettando.
“Ti sembrano cose da dire davanti a tutti?” solo allora notai l’assenza di Zayn. Dov’era finito quel ragazzo?
 
 

-ZAYN-

 
Ero troppo preoccupato per Mick. Non potevo certo andarmi a divertire con i ragazzi al mare.
Mi preparai veloce e mi feci scortare all’ospedale.
Nella stanza c’erano i suoi genitori con aria stanca e assonnata.
La madre aveva gli occhi gonfi dal pianto,il padre si teneva la testa sorretta dalla mano destra.
“Signori,se volete andare a casa per davi una rinfrescata,rimarrò io qui con lei.”
“E tu saresti?”
mi domandò infastidito l’uomo alzando su di me uno sguardo disprezzante.
“Sono…ehm…un amico di Michela…forse qualcosa di più…”
“Come sarebbe a dire?”
replicò la madre.
“Vede…io mi sono innamorato di lei…” non potevo credere nemmeno io a ciò che era uscito dalla mia bocca.
Sapevo solo che avrei dato tutto il tempo che mi restava da vivere,per averla tra le mie braccia di nuovo.
Ma stavolta non era un amore fisico,era un vero e proprio amore.
Io la amavo. Era così. Mi ero innamorato di lei e solo ora realizzavo che in realtà non avevo mai amato nessun’altro in vita mia.
“Ragazzo…come ti chiami?”
“Zayn…Zayn Malik,signore…”
“Sembri davvero sincero, e posso fidarmi di te,ieri ti ho visto anche vicino a Valentina. Non ci metteremo molto. Solo il tempo per darci una ripulita veloce,ma assicurami che non la lascerai sola.”
“Per nulla al mondo!”

Mostrò un sorriso e si allontanò con la donna incapace di replicare.
Mi sedetti accanto quel letto stretto e con un non so cosa di fastidioso. Le presi la mano,sfiorandola con un soffice bacio.
Si sarebbe svegliata da un momento all’altro e io ero sommerso dai dubbi. E se non si ricordasse di me? Se mi avesse rimosso completamente da i suoi ricordi? Il mio cuore si sarebbe spezzato del tutto. Vu si sbagliava. Io non ero forte,non lo ero,non ci riuscivo.
Una lacrima mi attraversò impetuosa la guancia e cadde proprio sulla sua mano.
“Z-ayn…” disse con una flebile voce.
Scossi la testa meravigliato e senza pensarci le gettai le braccia al collo,avvolgendola con tutti i pensieri e i sentimenti che provavo in quel momento.
“Mi sei mancata Mick…” dissi sciogliendola da quell’abbraccio.
“Anche tu.” Disse osservandosi la gamba ingessata.
“Che mi è successo?” aggiunse.
“Come,non ti ricordi?”
“Cosa?”
“Del piano contro Stefano che hai architettato con Vu!”
“Vu?”
“Tua sorella!”
“Scherzi! Io non ho una sorella! Ho solo te come fratello,non dire cazzate!”
mi intimò lasciandomi intendere di non aver perso la sua finezza ma uccidendomi dentro.
Era addirittura peggio di quello che pensavo,non potevo farcela da solo. Sono troppo debole ora.



~ Spazio Autrice ~

Amatissime lettrici,
eccomi qui con questo
31° capitolo solo per voi. Mi ha fatto davvero piacere leggere tutte le vostre recensioni nel capitolo precendente e devo dire che non mi aspettavo tutti quei complimenti.
Vi ringrazio tantissimo perchè siete davvero importanti per me e spero continuerete a farmi saper le vostre opinioni e a lasciare RECENSIONI come sempre,che mi aiutano molto.
Che ne pensate di
questo capitolo? E per quanto riguarda Ginger e Zayn?
Fatemelo sapere,per me il vostro parere è fondamentale.

Una miriade di baci a tutte voi,
che mi rallegrate
ogni giornata.
Grazie a tutte,Vu xxx

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


-CAPITOLO 32-

 
-VALE-

 
Il viaggio fu insopportabile.
Niall mi tirava la maglietta perché voleva la levassi. Secondo lui qualche pazzo mi sarebbe saltato addosso.
Louis e Harry si lanciavano occhiate confabulanti e si scambiavano paroline all’orecchio che terminavano con istiganti risate.
“La finite voi due?” gridò Liam notando il mio irritamento.
“Oh,mio salvatore!” dissi con gli occhi lucidi e gettandomi su di lui in un abbraccio a mo’ di panda.
Lui mi stritolò con tutta la sua forza.Aveva un profumo inebriante che mi riuscì a tranquillizzare. O forse era solo merito del suo abbraccio.
Mi sentii tirare ancora dalla maglietta.
Niall aveva aggrottato le sopracciglia e mi guardava con un fare cupo.
Morsi la guancia a Liam,sotto lo sguardo sorpreso di quei due corvi che sparlottavano di me e tornai al mio posto vicino a Niall,che aveva incrociato le braccia e non mi degnava di uno sguardo.
Mi avvicinai pericolosamente alle sue labbra,sentendo il suo respiro sovrapporsi al mio ma non lo baciai.
“Dio,quanto sei secsi quando sei geloso.” Gli sussurrai a fior di labbra,mentre mi mordicchiavo nervosamente le mie.
Mi allontanai lasciandolo con una faccia da ebete incapace di proferire parola.
Fortunatamente la macchina si fermò e ci ritrovammo su una piccola spiaggia privata. Almeno le fan non ci avrebbero assalito,ma c’erano già parecchie persone. Tutte ricche a mia opinione,mi sentivo un po’ fuori luogo.
I ragazzi scesero dall’auto eccitatissimi,io afferrai la mia borsa da mare e mentre i ragazzi sceglievano un posto che fosse abbastanza per tutti io mi offrii di andare a prendere dei gelati.
Ognuno di loro mi lasciò la propria ordinazione,tutti ghiaccioli ma di diversi gusti. Sembravo la loro valletta.
Mi recai in quel piccolo bar,poco distante dalla riva del mare e presi i 5 ghiaccioli. Per Louis arancia,Harry menta,Liam coca cola,Niall fragola e per me limone. Me li feci mettere tutti in una bustina,pagai e mi diressi verso la spiaggia.
Qualcuno mi strinse per il polso rotto. Non riuscii a contenere il dolore. Mi voltai e senza nemmeno rendermi conto della situazione lanciai uno schiaffo al mio aggressore.
Mollò la presa e iniziò a massaggiarsi la guancia arrossata.
“Logan…cos’altro vuoi?”
“Vorrei solo dirti un semplice 'ciao', incrociare il tuo sguardo, stare con te anche solo due minuti. Non mi sembra di chiedere tanto...”
“Non voglio più saperne di te.”
“Senti mi dispiace per quello che ho fatto alla festa,ero ubriaco! L’altro giorno ero a casa tua per chiederti scusa ma…”
“Come no!”
“Perché non vuoi credermi?”
“Perché ti conosco bene,so come sei fatto Elle!”
“Mi hai chiamato elle…non mi ci chiamavi da quando ci…ci siamo…”

“Lasciati?” sbottai irritata.
“Già…io…ti amo ancora.”
“Certo!”
“Ti amo te lo giuro, farei qualunque cosa per stare con te. Non voglio mentirti e non voglio deluderti ancora. Ho sbagliato tante volte ma questa volta non ricommetterò gli stessi errori.”
“Logan,io amo Niall,per me tu,ormai,sei solo acqua passata. Non ti perdonerò mai,capito? Adesso devo andare…”
Mi voltai ma mi tirò di nuovo verso di lui.
“Un ultima cosa.” Disse. Mi prese il mento e mi baciò sulle labbra.
“Bella maglietta.” Mi sussurrò,facendomi l’occhiolino e si dileguò come al solito.
Quando mi voltai,notai la faccia sconvolta di Niall,osservarmi e sicuramente fraintendendo tutto.
Corsi verso di lui,prima che la situazione peggiorasse.
“Niall,non è come pensi!” mi affrettai a dire.
“Non devi disturbarti a darmi spiegazioni…”
“No aspetta..io-“

Mi baciò lasciandomi senza fiato.
“Io mi fido di te,so che non lo faresti mai…Vu,te l’ho mai detto che Ti amo? disse tirandomi verso di se.
Le sue parole,la sua voce e i suoi gesti mi trasportavano,in un mondo parallelo dove non si riesce a respirare e l’unica sensazione che ti pervade è quella delle farfalle nello stomaco che mi uccide per ogni suo sguardo.
Mi arrivò una pallonata in testa,talmente forte da farmi perdere l’equilibrio. Niall mi prese al volo,prima che facessi una di quelle figure di merda epocali. Un ragazzo corse verso di me.
“Tutto bene?” mi chiese.
Solo dopo averlo osservato attentamente lo riconobbi.
“Josh!” gli saltai addosso.
“Vu? Cosa ci fai qui?” disse abbracciandomi forte e sollevandomi da terra.
“Sono con il mio ragazzo. Niall ti presento Josh!”
Si strinsero la mano freddamente.
“Perché non ti unisci a noi,eh?” gli chiesi sentendo la mano di Niall stringermi forte in una presa.
“Oh non preoccuparti,sono con un gruppo di amici. Magari in settimana usciamo insieme se ti va?”
“Ma certo!”
“Ottimo! Allora a presto…”
disse stampandomi due grossi baci sulle guance e correndo via con il suo pallone.
Niall mi prese per i fianchi e mi caricò in spalla come un sacco di patate mentre io mi dimenavo e urlavo per farmi lasciare.
Arrivammo sotto il nostro ombrellone e mi lasciò cadere sul suo asciugamano.
Si tolse la maglietta,mostrando il suo fisico fottutamente perfetto e rimanendo in costume.
Si posò sopra di me e mi leccò una guancia.
Forse si aspettava un “Bleah! Che schifo!” eppure a me faceva tutt’altro che schifo. Gli attorcigliai le mani dietro il collo e lo avvicinai sempre di più a me.
Non potevo fare a meno di desiderarlo,sempre,ogni minuto che passava,ogni secondo.
Non lo baciai ma ricambiai leccandogli golosamente il collo e poi allontanandolo puntando un dito contro il suo naso.
Mi sfilai anche io la maglietta e i shorts,mostrando la mia terribile pelle biancastra.
“Non mi guardare così per favore…” dissi frugando nella borsa alla ricerca della crema.
“Rimettiti subito quei vestiti!”
“Ma come? In macchina rompevi perché dovevo levare la maglietta e ora!”
“Ma ti vedranno tutti in costume! Tu sei solo mia,ricordi?

Mi voltai verso di lui e lo guardai torturarsi le mani nervosamente.
“Ti amo,lo sai questo vero?” dissi tirandogli su il mento e costringerlo a guardarmi negli occhi.
“Ti lascerò girare in costume solo se ti fai mettere la crema da me!”
“Solo se io posso metterla a te!”
ridacchiai mordendomi il labbro.
“Lo fai apposta?” disse distogliendo lo sguardo da me.
“A volte…” risposi lanciandogli la crema.
“Dai spalma!” lo incitai mentre scoppiammo in una risata all’unisono.
Volevo che questi momenti non finissero mai. Lo amavo più della mia stessa vita,e perderlo avrebbe significato morire per me.
Speravo solo che il tempo si fermasse e che lui non dovesse mai più lasciare L’italia,eppure sapevo che a settembre mi avrebbe abbandonata. Preferivo non pensarci ora.
 

-ZAYN-

 
Perché? Perché aveva scelto me? Perché mi aveva fatto innamorare così tanto fino a farmi perdere la testa? Perché?
Ora che so di amarti nulla potrebbe essere senza di te al mio fianco. Nulla. “Zayn,stai bene?”
“Cosa? Ah si,piuttosto tu come ti senti?”
“Bhè a parte qualche doloretto alla gamba,sto bene. Mi dimetteranno presto,vero?”
“Non so dirti.”
“Zayn sei sicuro di stare bene?”
“No. Il fatto è che il colpo che hai preso ti ha creato un a-“
“Per favore…venga un minuto con me.”
Mi bloccò la donna che il giorno prima ci aveva comunicato le condizioni di Michela.
“Signor…?”
“Malik.”
“Signor Malik,forse non l’hanno avvertita,lo farò io. Michela non deve essere cosciente della sua amnesia,dovete solo starle accanto.”
“Crede che io sia suo fratello!”
sbottai.
“E non lo è?”
“No,mi pare evidente dal cognome.”
Dissi acido.
“Giusto,mi scusi. In questo caso deve comportarsi come tale…”
“Sta scherzando spero? Quella li dentro è la ragazza che amo,più di me stesso! E lei mi dice che la devo trattare come fosse mia sorella?”
gridavo in preda all’ira.
“Mi dispiace ma è così. Se lei gli sconvolgesse le idee,il rischio sarebbe quello che non recupererebbe molti dei suoi ricordi e noi vogliamo farle recuperare il più possibile…”
Mi limitai a stare in silenzio. La dottoressa si allontanò farfugliando qualcosa e io mi rincamminai verso la stanza di Michela.
“Zayn, temevo non tornassi più!” esclamò lei di nuovo raggiante.
“Non lo farei mai.” Le dissi con un sorriso.
“Ti voglio bene.” Disse allungando le braccia per ricevere un altro abbraccio. Non potevo farcela,io stavo morendo.
Non volevo che mi volesse bene,volevo che mi amasse.
“Anche io te ne voglio.” Forzai le parole e la abbracciai.
In quel momento vidi rientrare i suoi genitori.
“Zayn,chi sono queste persone?”
Sentendo quelle parole la madre si portò le mani alla bocca,cercando di non piangere ancora. Il padre mi guardò smarrito,in cerca di un appoggio,un supporto che nemmeno io potevo dargli.
Eravamo tutti e tre provati da quella situazione,non poteva star succedendo ora. Ora che tutto mi era più chiaro.
Ti accorgi di amare le persone solo quando stai per perderle e io ne stavo pagando le conseguenze.


~ Spazio Autrice ~

Adhfdshshghd lettrici,
innanzitutto grazie! Grazie per tutto quanto e per essere così meravigliose.
Spero che
questo capitolo vi piaccia,dato che come alcune di voi sanno ho avuto un leggero blocco dello scrittore,
vi prometto che
se non vi piacerà rimedierò presto con i prossimi capitoli.
Che ne pensate di questa entrata in scena di Logan? E di Zayn e Ginger?
Aspetto con
impazienza le vostre tanto amate RECENSIONI.
Molte di voi mi hanno detto già dal capitolo precedente che sono stata un pò troppo crudele con Zayn,
lo so e
lo ammetto,ma vi prometto che si risolverà tutto al meglio.

Un ringraziamento grandissimo ad ognuna di voi,
la vostra
amata Vu.
B
aci xxx

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


-CAPITOLO 33-
 
-VALE-

 
Appena lui terminò di riempirmi di crema,per paura che mi bruciassi,sembrava mia madre,me la lanciò.
“E’ il tuo turno cara.” Disse sorridendo.
“Devo proprio?”
“Ovvio. Era questo l’accordo no?”
“Bhè ci ho ripensato…”
“Ma non puoi ripensarci!”

“E’ che…” dissi troncando la frase e arrossendo.
“E’ che,cosa?” disse con uno sguardo interrogativo.
“Che non so se riuscirei a…trattenermi.” Dissi imbarazzata e nascondendo la faccia tra le mani.
“Sei splendida quando sei imbarazzata lo sapevi?”
Mi disse passandomi una mano su di un fianco,facendomi rabbrividire.
“Dai girati di spalle!” dissi evitando quel discorso.
Lui lo fece per evitare di accentuare il mio rossore e cercai di spalmare la crema più veloce che potei dietro la schiena.
“Lascia,davanti faccio da solo.” Se la passò su tutto il busto mentre io lo ammiravo con un po’ d’invidia,ma non sarei riuscita a passargli le mani sul petto senza saltargli addosso.
Era meglio evitare,e poi la gente in giro non era ancora al corrente di come stavano realmente le cose.
Tutti si trovavano nella condizione di credere che fossi stata insieme a Zayn e poi averlo lasciato per Niall.
Non mi andava proprio giù questa situazione. A distogliermi da quei pensieri fu Niall,che mi afferrò la mano,stringendola più forte che mai e dirigendosi verso gli altri ragazzi che si erano già tuffati in acqua. Quando arrivammo sulla riva e sentii l’acqua rabbrividii.
“Io non entro.” Dissi seria.
Niall mi guardò strano. “Tu entri eccome!”
“Non ci penso proprio! E’ congelata…”
“Bhè quella della doccia non ti dispiaceva però!” disse mostrando un sorriso malizioso. Non mi diede il tempo di ribattere che mi prese in braccio e cominciò ad attraversare le onde finchè l’acqua non gli arrivò al ginocchio,mentre io mi dimenavo e lo pregavo di farmi tornare a riva.
“Sei pronta?” disse lanciandomi uno sguardo malefico.
“No,Niall! Ti prego,non farlo!”
“Troppo tardi.” Dicendo così mi gettò in mare lasciandomi travolgere da qualche onda. Stavo congelando.
Aspettai un po’ prima di riemergere,e prima che lo feci spontaneamente lui mi afferrò tirandomi in superficie.
Lo spintonai e feci cadere anche lui in acqua e lo abbracciai come un koala non avendo alcuna intenzione di mollarlo.
Mi morse il collo,accarezzandomi la schiena.
Amavo sentire il suo tocco,e avvertire le sue labbra sfiorarmi leggermente la pelle. Amavo tutto di lui.
All’improvviso mi scansò.
“Che hai?”
Fece un cenno con la testa e quando mi voltai vidi Josh nuotare verso di noi.
“Ho interrotto qualcosa?” disse poco distante.
“No!” gridai in contemporanea al “SI!” di Niall.
Ci guardò perplesso ma poi continuò imperterrito.
“Vu senti possiamo parlare un secondo?”
“Certo.”

Intanto Niall teneva lo sguardo basso e divenne fin troppo silenzioso.
“In privato?” disse aspettando una mia risposta.
“Non ho segreti con il mio ragazzo,puoi dirmi tutto qui.”
Nel pronunciare quelle parole afferrai velocemente la mano,stretta in un pugno,di Niall e lo accostai a me,tenendolo per mano.
“Ehm,d’accordo.” Disse annuendo brevemente e prendendo fiato.
“Ricordi Logan?”
Niall tossì sgranando gli occhi.
“Si…”
“Circa un paio di giorni fa è venuto da me e mi ha offerto parecchi soldi per ‘rapirti’ dato che sa che siamo molto legati…”
“Rapirmi?”
“Si…voleva che ti invitassi a rivederci e che ti portassi in un luogo,ma ovviamente non ho accettato,sai quanto ci tengo a te no?”

Disse portando una mano dietro la nuca e sfregandola imbarazzato dalla presenza alquanto ostile di Niall.
“Quanto sei dolce J! Grazie.” dissi abbracciandolo.
Niall intervenne distanziandoci entrambi da quell’abbraccio e urlò contro Josh.
“Per favore,evitate queste effusioni,almeno davanti a me.”
“Ma Niall lui è solo-“ dissi cercando di chiarire.
“Un amico…già. Vi lascio soli…” non mi fece finire la frase e si diresse verso i ragazzi che si erano accerchiati più in là guardando la scena.
Josh mi guardava incredulo e io avevo voglia solo di rincorrere Niall. Mi sembrava di aver visto una lacrima sul suo viso,ma forse,era solo acqua.
“J,ci risentiamo meglio un'altra volta perché voglio capire questa cosa di Logan…poi ti racconto delle cose…”
“Va bene,cugina. Ti voglio bene!”

“Anche io cugino.” Dissi terminando la frase con un piccolo e innocente bacio sulla guancia destra di lui.
Quando mi voltai verso i ragazzi vidi Niall appoggiato alla spalla di Harry,mentre Louis e Liam gli avevano appoggiato le mani su entrambe le spalle.
Mi avvicinai lentamente,sentendomi addirittura in colpa,per un maledetto fraintendimento.
Mi faceva un po’ male sapere che lui non si fidava affatto di me.
“Niall,non possiamo continuare in questo modo…non ti fidi mai di me.”
“Se vuoi lasciarmi fallo subito!” gridò senza alzare lo sguardo.
“Ma sei deficiente o cosa? Cazzo sei un idiota. Vaffanculo!” per la prima volta trovai una certa somiglianza con mia sorella.
Tornai in spiaggia correndo,presi velocemente tutte le mie cose presi il primo autobus che mi capitò a tiro.
I pensieri mi si affollavano in testa uno dopo l’altro,confondendomi e non facendomi capire più niente.
Scesi ad una fermata qualsiasi. Ero davanti l’ospedale dove ci avevano ricoverate. Entrai,sentendomi in dovere di farlo e lasciai tutti quei pensieri al di fuori di quelle mura.
 

 
-ZAYN-

 
 
Mick mi guardava con aria terrorizzata. Mi ripeteva di scacciare quei due,ma come potevo farlo.
“Stai tranquilla sono…miei amici. Ci offriranno un po’ di ospitalità in casa loro per un po’.” Dissi cercando di sorridere nel modo più convincente che trovai.
Il padre si riprese velocemente e parlò.
“La dottoressa ha detto che possiamo andare a casa,ti hanno dimessa.”
“Oh che bello! Non vedevo l’ora. Andiamo Zayn?” mi disse guardandomi intensamente.
I suoi occhi erano più brillanti e spensierati del solito.
Mi sorse una domanda. Perché si era dimenticata di tutti i suoi veri parenti e invece di me si ricordava,anche se non precisamente?
La madre la aiutò a vestirsi mentre io preferii uscire anche se,Michela insisteva che la vestissi io,non si vergognava che la vedessi mezza nuda,perché era fermamente convinta che essendo suo fratello non era la prima volta che la vedevo così.
Cazzo avevo solo voglia di urlare,dirle tutto,così su due piedi eppure non volevo rischiare di rovinargli la vita per sempre.
Considerai l’idea di scappare e non farmi vedere finchè non recuperasse la memoria,ma avevo troppa paura.
Non riuscivo a respirare senza averla accanto a me,e se questo significava fingermi il suo amato fratello,lo avrei fatto.
Forse quella fu la decisione più importante della mia vita,e anche l’unica. Stavolta non mi sarei tirato indietro,per nulla al mondo.
Uscendo dall’ospedale,la madre si accorse di aver lasciato la borsa nella camera,così faccio una corsa mentre loro portano in macchina Ginger che non si fida molto di andare con quei due ‘estranei’.
Quando riscendo mi scontro con una ragazza.
“Vu?Cosa ci fai qui?” mi ero completamente dimenticato di avvertirla che Mick non si ricordava di lei e se Ginger l’avesse vista sicuramente avrebbe intuito qualcosa.
Poi però notai che le guance di Vu erano rigate da molte lacrime ed era distrutta.
“Cos’è successo?” sussurrai accarezzandole i capelli.
Dio quanto mi ricordava Michela,mi sembrava di essere in grado di fare a lei ciò che non potevo fare alla ragazza che amavo.
Eppure ciò che sentivo per Vu,non poteva eguagliare ciò che invece provavo per Mick.
Singhiozzava,senza essere in grado di parlare.
Non c’era nessun’altro con lei,evidentemente aveva litigato con Niall,ma non poteva dormire a casa sua con Ginger nei paragi in quelle condizioni. Sapevo che non era il momento adatto ma le spiegai velocemente che non poteva farsi vedere da sua sorella.
Il suo umore sembrò peggiorare ancora,mi si spezzava il cuore a vederla in quello stato,ma neanche io stavo bene.
“Andrò da mio cugino,non preoccuparti Zayn…stalle accanto tu.” Mi disse bagnandomi una guancia con un bacio e incamminandosi a testa bassa.
Mentre guardavo la sua figura allontanarsi,vidi la macchina dei suoi genitori dirigersi verso di me e facendomi segno di salire.
Quando mi sedetti sui sedili posteriori insieme a Mick,lei mi abbracciò tremolante. “Non lasciarmi sola,Zayn.” Ripeteva a labbra socchiuse.
Quelle stesse labbra che desideravo con tutto me stesso ma che non potevo avere. “Mai.” Le sussurrai lasciandole un dolce bacio sulla fronte e facendole appoggiare la testa sulla mia spalla,dolcemente.



~ Spazio Autrice ~

Stupende lettrici,
sappiate che
sono consapevole che questo non è uno dei miei capitoli migliori,ma oggi ho trovato parecchie difficoltà nello scrivere,a causa di diversi fattori esterni che non mi metto ad elencare,
spero,però,che non vi faccia troppo schifo,siate sincere nelle vostre RECENSIONI.
Che ne pensate di
questo piccolo litigio tra Vu e Niall? E riuscirà Zayn a trattenersi con Ginger?
Vi ringrazio perchè continuate a seguirmi nonostante questi miei alti e bassi,
siete
davvero meravigliose e non so in che modo ringraziarvi,davvero c:


La vostra carissima Vu,
che vi manda un Virtual Horan Hug,
solo
per voi <3
Bacioni xxx

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


-CAPITOLO 34-
 
-VALE-

 
Suonai il campanello di quell’enorme palazzo rossiccio,sperando che Josh fosse già rientrato in casa,dal mare.
“Chi è?”
“J,sono Vu…posso salire?”

“Oh Vu! Certo sali !” Disse con tono sorpreso attraverso quel citofono.
Presi l’ascensore fino all’ottavo piano e trovai sulla soglia della porta,Josh che mi aspettava a braccia aperte.
Mi abbracciò facendomi entrare. Viveva da solo,i suoi genitori lo avevano praticamente cacciato di casa,non lo sopportavano più.
Mi guardò con quegli occhi color nocciola,notando il mio stato.
Scosse la testa,agitando i suoi meravigliosi capelli castani e chiuse la porta alle mie spalle.
“Cos’è successo cugina?” disse porgendomi un fazzoletto e facendomi accomodare sul divano.
Per essere un diciannovenne single la casa si mostrava molto ordinata e pulita,se non fosse per qualche videogame sparso in giro avrei detto che fosse completamente maturato,ma io gli volevo bene così com’era.
Dolce,simpatico ma a volte molto scorbutico.
Ci avevo passato tutta la mia infanzia insieme,era come un mio fratello maggiore che si prendeva sempre cura di me,anche nei momenti più difficili.
“Ho un fidanzato idiota…o forse lo avevo…” dissi asciugandomi il volto e sforzandomi di evitare un altro pianto isterico.
Gli raccontai tutto,per filo e per segno,e fu abbastanza liberatorio,stavo un po’ meglio dopo essermi aperta con lui.
“Senti,posso rimanere qui stanotte?” chiesi gentilmente.
“Per me va bene…i tuoi lo sanno?”
“Si!”

“Allora d’accordo.” Disse sfoggiando un sorriso smagliante.
“Posso farmi una doccia?” aggiunsi.
“Ma certo,sai dov’è il bagno no? Fai come a casa tua,piccola.”
“Non chiamarmi piccola!” strinsi gli occhi in una fessura.
Ridacchiò e corse in cucina per preparare qualcosa da mangiare per entrambi. Nel frattempo io mi recai in bagno,mi spogliai rapidamente e mi gettai in doccia per eliminare quel poco sale di mare che avevo addosso e quell’immenso dolore che mi stringeva il cuore.
Il cellulare vibrò per un messaggio,ma lo avrei letto appena fuori la doccia. Mi venne spontaneo cominciare a cantare ‘Torn’.
Cazzo,proprio quella canzone! Di tante canzoni tristi,quella mi si fissò in mente per tutta la sera.
Mentre la cantavo,aumentavo sempre più il tono,senza accorgermene ma quando il telefono rivivrò decisi di uscire.
Infilai l’accappatoio blu di Josh,asciugandomi le mani e afferrai il telefono.
2 messaggi,entrambi di Liam.
“Vu,dove sei? Ho sentito Zayn che mi ha detto che non puoi tornare a casa tua. Ti prego rispondi.” Era il primo.
Il secondo invece era molto più breve.
“Niall è a pezzi,non vuole mangiare. Dovreste chiarire.”
Perché non poteva scrivermele lui queste cose? Perché dovevo essere sempre io a chiarire la situazione?
Risposi un po’ infuriata.
“Sono a casa di Josh,
che per la cronaca è mio CUGINO.
Dì a Niall di crescere e di trovare un po’ di fiducia in me.
Sono arrabbiata anche con voi,oggi avete preso tutti le sue parti quando io sono dovuta tornare a casa da sola.

Ringraziate che non mi abbia incontrato Logan. Ciao.” Terminai fredda quel messaggio e uscii dal bagno.
“J,mi serve qualcosa per la notte…”
“Per me puoi anche dormire in mutande!” disse ridendo.
“E dai! Dammi una tua maglietta!” dissi dandogli uno schiaffo giocoso sul sedere.
Si precipitò in camera e tornò da me con una maglietta abbastanza lunga.
La indossai al volo e sentii di nuovo il cellulare vibrare,ma stavolta cominciò anche a squillare con quella fottuta suoneria.
Sullo schermo si era dipinta la scritta.
“Oh cazzo ho il numero di Niall Horan.” Che ancora non avevo cambiato,dal nostro primo incontro,e questo mi fece pensare un po’.
“Pronto?” risposi.
“Vu…”
“Che c’è?”
“Scusa se sono così geloso…non è che non mi fido…è che tu sei la persona più importante al mondo per me,e ogni volta che ti vedo vicino ad un altro,io non riesco a non pensare che tu lo preferisca a me…”
“E’ per questo che sei un idiota.”
“Come?”
“Hai sentito bene…Sai che io ti voglio bene più di qualsiasi altra persona al mondo…non mi sognerei mai di tradirti,mettitelo in testa.”
“Mi vuoi bene…?”
“Già…”
“Perché non mi ami più ora?”
“Io…sono solo…arrabbiata.”

Dall’altra stanza venne un urlo.
“Piccolaaaa! E’ pronta la cena!” disse con voce squillante Josh.
“Chi era?” disse Niall udendo quella voce.
“E’ Josh.”
“Sei a casa sua?”

“Non te l’ha detto Liam?”
“No…perché stai da lui?” disse rattristandosi ulteriormente.
“Non avevo un altro posto…”
“Invece si…qui con me.” Disse alzando il tono.
“Se tu non avessi fatto l’idiota sarei lì con te ora…Adesso scusami,vado a mangiare.”
“Certo…”

Attaccai un po’ dispiaciuta da quella conversazione. Faceva tutto schifo in quel momento. Tutto. Ma almeno eravamo riusciti a scambiarci qualche parola.
 
 

-ZAYN-

 
Arrivammo in casa sua in breve tempo.
L’aiutai a salire in camera sua,mentre la madre si mise ai fornelli e il padre le dava una mano. Questa cosa sembrava averli riavvicinati almeno un po’.
Aprii la porta della sua camera e subito notai tutti i poster di me e i ragazzi appesi al muro. Chissà se di loro si ricordava.
Notò il mio sguardo perso tra tutte quelle figure e disse:
“Ti mancano i tuoi amici? Potremmo andarli a trovare a Londra appena mi toglieranno il gesso.”
Annuii capendo la situazione e senza influire ulteriormente.
Si voleva sdraiare sul letto,era un po’ stanca. La sorressi fino a farla adagiare su quelle morbide coperte,nel farlo i nostri nasi si sfiorarono pericolosamente,facendomi arrossire.
“Z-zayn…”
“Si…?” dissi in un sussulto.
“Ti va di sdraiarti qui vicino a me,per favore? Non voglio restare sola.” Come potevo rifiutare.
Il mio corpo ribolliva anche solo incrociando il suo sguardo.
Mi affiancai a lei,puntando lo sguardo verso il soffitto,per evitare qualsiasi contatto con lei.
“Sei bellissimo…non ci assomigliamo per niente.” Mi sussurrò.
“Scherzi? Tu sei bellissima,Mick.” Dissi arrossendo di nuovo.
“Cos’hai? Sei un po’ strano ultimamente…”
“Niente,sono solo un po’ preoccupato per te…” dissi cercando di evitare quel discorso.
Mi sfiorò la guancia con un caldo e angelico bacio.
Dio,mi stava uccidendo e neanche ne aveva la più pallida idea.
“Mick…io non ce la faccio.” Dissi alzandomi da letto e dandole le spalle.
“A fare cosa?” disse perplessa dalla mia reazione.
“A…” mi bloccai.
Cosa stavo facendo? Non potevo,dovevo resistere. Trattenermi per il suo bene. Dovevo inventarmi una scusa,ora.
Una scusa credibile o almeno un po’ convincente.
Mi voltai verso di lei,il suo viso pulito mi fissava ingenuamente.
Era talmente bella da togliere il fiato.


-SPAZIO AUTRICE-

Carissime lettrici,
so che questo capitolo
è abbastanza corto,ma è un capitolo di passaggio che mi serve così com'è.
Prometto che
recupererò in avanti :)
Che ne pensate del problema Josh,Vu e Niall? E secondo voi cosa farà Zayn?
Fatemelo sapere nelle vostre RECENSIONI.

La
vostra Vu,
che
vi ringrazia infinitamente.
Baci
xxx

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


-CAPITOLO 35-

-VALE-


Lasciai il cellulare sul mobile in salone e mi diressi in cucina,dove Josh aveva preparato una specie di cena a lume di candela.
"Stai aspettando qualcuno? Se è così me ne vado,eh..."
"Ma che dici,scema! E' per noi due." disse dipingendo le sue guance di un rosa perlato che lo rendevano molto tenero.
"Owh,J. Non avresti dovuto...bastava una cavolata." dissi osservando tutto quel ben di Dio che aveva esposto sul tavolo.
"C'è da mangiare per un esercito qui!" esclamai consapevole che non sarei riuscita a mangiare tutto.
Strano da parte mia. Io ero un pozzo senza fondo,niente e nessuno mi aveva mai tolto il mio insaziabile appetito.
Nessuno,tranne lui. Mi sentivo davvero una schifezza.
Forse era tutta colpa mia,ero io quella che sbagliava sempre? Una lacrima mi percorse il viso,ma trovò subito una mano pronta a raccoglierla. "Vu...non ci pensare. Vieni..." disse prendendomi la mano e facendomi sedere su di una sedia.
Lo guardavo ammaliata,era veramente cambiato,maturato.
Fece un colpetto di tosse e iniziò a servirmi da mangiare come un cameriere di un ristorante di lusso.
Probabilmente aveva appreso tutto dai suoi studi all'Alberghiero. Sembrava così a suo agio in quelle vesti.
"Volevo parlarti già da un pò..."
"Dimmi."
dissi sforzando il miglior sorriso che avessi.
"Vedi...ho da poco scoperto di...essere stato adottato."
"Cosa?"
"Quella che pensavo fosse mia madre,in realtà non lo è. Ricordi che parlavamo spesso del come lei e tua modre non si assomigliassero per niente?"
"Si mi ricordo,ma..."
"Questo perchè lei è nata da un rapporto extraconiugale tra i nonni."
disse volgendo lo sguardo a terra e ingurgitando una forchettata di lasagna.
"Non ci posso credere...perchè me lo dici solo ora?"
"Nonna,mi ha chiesto di non dirtelo..."

Si interpose tra noi un grande silenzio. Continuammo a parlarne,per poi finire sull'argomento Logan.
Mi spiegò per filo e per segno la proposta che gli aveva fatto,e in quel momento persi l'ultimo briciolo di rispetto che mi era rimasto nei suoi riguardi. Quel lurido sporco ragazzino. Lo odiavo e volevo solo che mi stesse lontano.
Aiutai a sparecchiare,avevamo sprecato un sacco di cibo,ma come prevedevo non riuscii a mandar giu molto.
Intanto fuori imperversava un forte temporale,fino a grandinare. In piena estate una pioggia del genere sembrava inconcepibile,eppure la grandine picchiettava contro le finestre.
Il suono del campanello mi fece sobbalzare. Andaii a rispondere,Josh stava lavando i piatti.
Dal citofono non si sentiva quasi niente,riuscii a distinguere solo un rotto "Perfavore apri." pensando fosse un inquilino di quel palazzo,aprii.
Mi sdraiai sul divano e accesi la tv,quando stavolta fu il campanello a suonare.
Alzandomi,sbuffai animatamente e urlai: "Chi è?"
"N-nial-l." mi veni in risposta una voce timorosa e tremolante.
Quando aprii la porta,vidi la sua sagoma bagnata dalla testa ai piedi.
Lo tirai per un braccio facendolo entrare in casa,mentre Josh canticchiava allegramente senza essersi accorto di nulla.
"Idiota,ti ammalerai." dissi rivolgendo uno sguardo di rimprovero verso Niall.
"Sono già ammalato,d'amore per te." rispose. Gli toccai la fronte con una mano era caldo ma non troppo.
Lo trascinai nel bagno,afferrando un paio di mantaloni e una maglietta puliti al volo dalla camera di Josh ed entrai in bagno con Niall.
"Stupido che non sei altro,vieni qua." accesi l'acqua calda,riempendo la vasca da bagno.
"Da quant'è che giri sotto la pioggia?" dissi preoccupata mentre gli sfilavo la maglietta bagnata che accarezzava ogni lineamento del suo corpo.
"Un ora,forse due...o tre." disse senza staccarmi gli occhi di dosso.
Scossi la testa disapprovante e gli slacciai la cinta dei pantaloni,rimuovendo anche quelli.
"Dai,ti sembra il momento Vu?" disse ridacchiando divertito con gli occhi socchiusi.
"Sta zitto." dissi mentre buttavo in un angolo le sue scarpe e i vestiti.
"Vuoi levarti i boxer o te lo fai così?" gli chiesi.
Rimase in silenzio mentre rabbrividiva da alcune ondate di freddo.
"Bene..." dissi gettandolo nella vasca fumante.
Sembrava un pulcino bagnato e spaesato.
"Vale...mi ami ancora?" disse porgendomi una debole mano.
La afferrai stringendola. "Certo che ti amo,idiota che non sei altro."
Sorrise. "Anch'io." rispose tirandomi la mano e facendomi automaticamente cadere nella vasca,sopra di lui.
Stavo per urlargli incontro quando, mi baciò all'improvviso.
Non era passato neanche un giorno e già sentivo che quelle labbra mi erano mancate come l'aria.
La porta si spalancò. Ci ritrovammo di fronte la faccia incredula di Josh.
"Vale,come cazzo ci è arrivato nella mia vasca?"
"No vedi...ti posso spiegare."
risposi cercando di tirarmi su,ma Niall me lo impediva con uno dei suoi abbracci.
Insinuò una mano sotto la mia maglietta,ormai zuppa davanti a Josh che si rifiutava di credere a tutto ciò che stava vedendo.
Scansai la mano di Niall,mentre Josh lasciava la stanza. Feci per uscire dalla vasca,ma Niall mi bloccò.
"Dove vai,non vorrai lasciarmi qui da solo?"
Lo baciai senza rispondere e lo sentii fremere sotto di me,ma in questo modo ne approfittai per uscire dalla vasca e andare da Josh.
Lo vidi in piedi,con la testa appoggiata al muro affiancata da un pugno.
"J...scusa. Era tutto bagnato e ha la febbre così io l'ho fatto entrare ma..."
"Come puoi farmi questo Vu? Sono anni che cerco di dimostrartelo in tutti i modi,tu...mi piaci. E ora che ho scoperto che non siamo più veramente cugini,non ho fatto altro che pensare al modo in cui potessi averti mia e solo mia."
"Josh,io ti voglio bene lo sai...ma resti sempre mio cugino."
risposi sorpresa dalle sue parole.
Battè violentemente il pugno sul muro e mi si avvicinò minaccioso.
Si appropriò delle mie labbra per pochi minuti e poi uscì sbattendo la porta.
Cosa cazzo stava succedendo a tutti? Non capivo più niente. Mi abbandonai in ginocchio,cadendo a terra.
Mi sentii abbracciare da dietro e mi abbandonai a quel morbido e piacevole contatto mentre alcune lacrime si confondevano tra le gocce d'acqua sul mio volto. Volevo sparire.

 

-ZAYN- 


"N-non ce la faccio a...sentirmi dire che sono strano ecco." cosa cazzo ho detto. Una peggiore cazzata la potevo trovare no.
"Oh...scusa era una mia impressione tutto qui..." disse dispiaciuta.
Di bene in meglio. Adesso neanche mi guardava più.
Si portò una mano alla testa,gemendo incontrollabilmente.
M'inginocchiai al lato del letto per vedere cosa avesse. Le usciva molto sangue dal naso,e lei si teneva la testa racchiusa tra le mani.
"Zayn." si sforzò di parlare. Corsi in bagno a cercare qualche cosa di unitile per fermare il sangue.
Intanto bagnai un asciugamano con dell'accqua fredda e presi al volo dell'ovatta e altre cose.
La feci sdraiare mettendole l'asciugamano sulla fronte mentre le tamponavo il naso,rimuovendo tutto il sangue e inserendole il cotone nelle narici per bloccarne il flusso.
Sembrava che la testa le facesse meno male ora. La madre salì per annunciare che il pranzo era pronto e la ritrovò in quello stato.
"Cosa è successo?" disse raggiungendo velocemente il letto.
"Nulla,mamma.Tranquilla,c'era Zayn con me." disse normalmente. Si era ricordata della madre,chissà se anche del padre e forse anche di me,ma non come fratello.
La donna sorrise sollevata mentre Mick mi osservava perplessa.
"Cos'è quella faccia?" chiesi io sperando in un miracolo fortunato come quello della madre.
"Pensavo ad una cosa..."
"Cosa?"
aggiunsi ansioso.
"Che non mi ricordo il giorno in cui siamo nati noi due...e non ricordo un sacco di altre cose."
Mick non ti ricordi niente di noi due insieme perchè non siamo fratelli! Ti prego ricordatelo,io non ce la faccio più a sopportare questa situazione.
Mi sento privato di ogni forza,ho bisogno di te affianco,ho bisogno che tu ti ricordi di me come ragazzo,non come fratello.
Non lo vedi che sto provando con tutto me stesso a non dichiararmi apertamente a te?
Come puoi non accorgertene? Mi stai uccidendo con delle parole eppure per te sembra tutto così normale.
Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti,ora...

"Non preoccuparti,è solo un pò di stanchezza." disse la madre notando la mia situazione ed essendo al corrente dei miei sentimenti per Mick.
Velocemente la donna raccolse tutti gli oggetti che avevo portato nella camera e si diresse a rimetterli al proprio posto.
"Ho capito perchè non mi ricordo nulla di me e te..."
Mi si spalancarono gli occhi e aspettavo solo che terminasse quella frase come desideravo.
"Tu non sei mio fratello...tu sei-"

~ Spazio Autrice ~

Adorabili lettrici,
grazie per continuare a seguire la mia umile FF sono davvero felice di vedervi sempre pronte a darmi consigli e dare le vostre impressioni sui capitoli. Spero che lascerete anche qui molte RECENSIONI
e che non mi odierete più tanto dato che questo capitolo è un pò meno drammatico dei precedenti.
Che ne dite della
reazione di Josh e cosa succederà durante la notte tra quei due?
Per quanto riguarda Mick,cosa pensate che dirà?
Aspetto le
vostre risposte come sempre. :)

Un bacio a tutte,
Vu
xxx

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


-CAPITOLO 36-

-VALE-


Quell'abbraccio mi aiutò molto,mi sorresse e in quel momento capii che niente avrebbe potuto dividerci.
Mi dispiaceva per Josh,lui era mio cugino,non lo avevo mai guardato con altri occhi,e la sua confessione mi spezzò un frammento di cuore. Era una delle persone a cui tenevo di più,ed ero riuscita a rovinare tutto. Era tutta colpa mia.
Mi asciugai le lacrime e mi voltai verso Niall,che forzava un sorriso,nonostante avesse visto quella scena.
"Mi dispiace...avrei dovuto essere più cauta e-" mi baciò con foga.
Scottava,ma nonostante questo non osava interrompere quel bacio desideroso di ben altro.
Finimmo sdraiati l'uno sopra l'altra sul pavimento,lasciandoci trasportare da quel nostro personale riconciliamento.
"Niall,fermo." dissi quando sentii i tentativi di lui di sfilarmi la maglietta bagnata.
"Che c'è?"
"C'è che stai male."
"Non mi importa."
disse mordendomi il collo facendomi rabbrividire.
"Andiamo Niall,sai che vorrei ma adesso proprio no."
"E' perchè non ti è piaciuto...l'altra volta?"
"Ma che cazzo dici!"
mi alzai gridando.
Lo trasportai fino in camera,facendolo asciugare e indossare una maglietta pulita di Josh.
Anche io dovetti ricambiarmi per colpa di Niall e dopo averlo fatto afferrai un medicinale per abbassargli la febbre.
"M rifiuto di prenderlo." disse incrociando le braccia.
"Devi prenderlo,hai la febbre altissima."
"Allora mi amerai per sempre?"
chiese guardandomi con la coda dell'occhio.
"Per sempre!"
Mandò giù la pasticca con un sorso d'acqua e poi si stese sul letto. Mi fece cenno con la mano di sdraiarmi accanto a lui.
Lo guardai male e prima che potessi rifiutarmi,mi tirò per un braccio.
"Devo dirti una cosa...Vu."
"Dilla..."

"Sto malissimo quando ti vedo anche solo vicino ad un altro. Ho paura di perderti da un momento all'altro e sono terrorizzato dal fatto che qualcuno possa portarti via da me. So che tu continui a ripetermi che non accadrà mai,ma io non riesco proprio a non essere geloso di te."
Terminò la frase accarezzandomi i capelli. Aveva una faccia da cucciolo alla quale nessuno avrebbe mai resistito.
Chiusi gli occhi e tutta d'un fiato gli confessai i miei sentimenti.
"Niall io ti capisco,anche io sono gelosa di te,ho paura che prima o poi ti stancherai di me e troverai sicuramente qualcuna molto più bella degna di te e ogni volta che penso che a Settembre ci dovremo lasciare,mi viene da piangere."
Riaprii gli occhi e mi accorsi  che si era addormentato come un bambino durante il mio breve discorso. Non potevo biasimarlo,era stanco e aveva la febbre alta e poi così sembrava così innocente e indifeso.
Lo abbracciai e mi addormentai con lui sperando di partecipare ad almeno uno dei suoi sogni.
Il mattino seguente mi svegliai avvertendo un leggero sfiorarmi sulle labbra.
"Giorno amore." mi sussurrò.
"Giorno malaticcio. Come stai?"
"Una favola,solo grazie a te."
disse mordendomi un orecchio.
"Mh come siamo dolci stamattina. Ti mangerei di baci."
"Fallo!"
gridò entusiasta.
Risi. "Dobbiamo andarcene,non dovremmo neanche stare qui."
In quello stesso momento sentimmo la porta d'ingresso aprirsi, la voce di Josh rimbombare tra le mura della casa.
Urlava cose senza senso,era chiaramente ubriaco.
Ero nel panico,non sapevo che fare,dissi a Niall di nascondersi per evitare altri danni. Si intrufolò nell'armadio più grande proprio prima che Josh entrasse in camera.
"Ah,guarda chi c'è...la mia cuginetta." disse tra un singhiozzo e l'altro.
"J me ne stavo andando tranquillo..." dissi tenendo un tono molto calmo.
"Oh no,tu non vai da nessuna parte se non lo decido io." dicendo così mi afferrò per i polsi,e gemetti perchè il destro mi faceva ancora parecchio male.
"Josh tu non sei così,lasciami dai." dicevo mentre mi divincolavo da quella presa.
"Hai ragione...dammi un bacio e ti lascio andare."
"Cosa? No!"
risposi irritata.
"Allora sta ferma." mi incatenò in una morsa costringendomi immobile sul letto e mi baciò con foga. Potevo sentire il sapore dell'alchool attraverso quel bacio forzato da cui cercavo di evadere serrando la bocca.
"Oh andiamo piccola." disse accarezzandomi una coscia e cominciando a tastarmi dovunque,finchè non sentii più il suo tocco sulla mia pelle. Un tonfo e mi accorsi che Niall gli aveva sferrato un pugno micidiale dritto in faccia.
"Ma sei matto!" urlai.
"Ti stava toccando Vu!"
"Si ma l'avrai ucciso."
"E' solo svenuto....andiamo!"
"Non posso mica lasciarlo così Niall!"
"Si invece."
afferrò i suoi pantaloni indossandoli facendo una breve chiamata mentre io cercavo di alzare il corpo sprivo di sensi di Josh e posizionarlo sul letto.
Niall mi prese in braccio e afferrando la mia roba mi portò fuori dalla palazzina di corsa.
"Ma sei deficiente! Sono mezza nuda!" urlavo.
Lui sembrava ridere di questa cosa e appena fummo fuori dal palazzo,una macchina nera,con i finestrini oscurati ci accolse rapidamente.
"Ti consiglio di dormire,il viaggio sarà lungo."
"Viaggio? Perchè dove stiamo andando?"
"E' una sorpresa."
"Perfetto! Una sorpresa! Mi mancava proprio..."

Ridacchiò soddisfatto e mi abbracciò amorevolmente evitando tutte le mie domande sul luogo in cui ci dirigevamo.
"Vuoi stare zitta! Io vorrei dormire,al contrario di te." urlò dopo dieci minuti di incessanti domande da parte mia.
"No! Io non sto zitta. Mi stai rapendo e chissà dove mi stai portando. Sei un maniaco,fammi scendere!" urlavo con velocità supersonica ma ad interrompermi furono le sue morbide labbra.
"Ho trovato un ottimo modo per farti tacere." sorrise mentre mi baciava ininterrottamente.
Non mi importava più il luogo dove saremmo andati,ma solo quello in cui ci trovavamo ora. Sentire il sapore delle sue labbra,mi faceva dimenticare tutto ciò che mi circondava e tutto ciò che mi faceva male.
Lo amavo più della mia stessa vita e nessuno ci avrebbe diviso in quel momento.
Mentre mi cibavo letteralmente di lui,sentii la sua erezione premere sulla mia pelle e sorridendo maliziosamente dissi:
"Ci vuole così poco,Horan?"
"E' che sei irresistibile."
disse scostandosi da me.
Feci una faccia dispiaciuta e mi morsi il labbro.
"Dio,vuoi uccidermi?" aggiunse osservandomi.
Feci una risatina compiaciuta e poi rivolsi lo sguardo fuori dal finestrino,continuando a ridere sotto i baffi.
"E' la mia vendetta per non avermi voluto dire dove andiamo." dissi.
Emise un versetto infastidito e mi tenne il muso per tutto il resto del viaggio.

-ZAYN-


"Tu non sei mio fratello...tu sei Zayn Malik dei One Direction!" concluse urlante.
Non sapevo come prenderla,almeno non era più convinta che fossi il fratello.
"Mammaaaa! Che cazzo ci fai Zayn Malik in camera mia? Oh mio dio,ti prego puoi farmi un autografo?" disse urlante.
Solo in quel momento capii che la situazione era addirittura peggiore di prima,adesso non ero nemmeno più un conoscente,semplicemente uno dei suoi idoli. Dovevo esserne felice? Non lo sapevo.
"Ma certo!" dissi sforzando un sorriso."Dove lo vuoi?" aggiunsi.
"Oh,sul muro ti prego." dissi quasi implorandomi.
Afferrai un pennarello dalla sua scrivania e tracciai la mia firma sul muro con una dedica.
"Alla più bella ragazza che conosca. Zayn Malik xx"
Quando la lesse sgranò gli occhi e arrossì come una bambina. Era stupenda e io finalmente la vedevo sorridere veramente felice.
"Ehm...p-posso abbracciarti?" disse imbarazzata e balbettando.
Mi avvicinai a lei lentamente e la circondai con le mie braccia. Volevo trasmettergli tutti i miei sentimenti.
Sfiorò di nuovo la mia guancia con un caldo bacio che mi fece perdere il controllo delle azioni.
Mi divisi da quell'abbraccio e la baciai. Un semplice e puro bacio che desideravo da parecchio tempo.
Le sue labbra erano come miele per me e avrei voluto assaggiarle a pieno ma realizzai di essere solo un fottuto egoista.
Non mi ero saputo trattenere e adesso mi trovavo in questa situazione.
Interruppi quel piccolo gesto d'amore con fatica. "Mi dispiace..." dissi dirigendomi fuori dalla stanza lasciandola impietrita sul letto.
La madre mi squadrava con disprezzo e io non riuscii a reggere quello sguardo deplorevole.
Abbassai la testa e corsi fuori da quella casa,lasciando un pezzo di me all'interno.
Mi tenevo il petto,temevo scoppiasse per il misto di felicità e disgusto per me stesso. Cominciai a camminare senza meta coprendomi con il cappuccio per evitare qualche fan.
"Cazzo quello è Zayn Malik!" urlò una ragazza in lontananza.
Corse verso di me in tutta fretta ed euforicamente lasciando che il vento le accarezzasse i suoi lunghi capelli biondi e il sole baciasse il colore ghiacco dei suoi occhi.
"Zayn...ti prego una foto." disse con una voce soave.
Era terribbilmente bella e per un momento riuscì a farmi dimenticare di Mick.


~ Spazio Autrice ~

Stupenderrime lettrici,
vi ringrazio ancora per tutto il vostro supporto. Sono davvero felice di continuare a vedere che la mia FF vi piace almeno un pò,quindi aspetto ancora le vostre RECENSIONI.
Per quanto riguarda questo capitolo,so che fa cagare e potete dirlo così chiaramente.
Ho provato a cambiarlo parecchie volte ma alla fine penso questo sia il migliore tra tutte le bozze che ho fatto :S
Dove starà portando Vu,il dolce Niall? Cosa accadrà tra la bionda misteriosa e Zayn?
Apetto
le vostre risposte :))

La vostra Vu,
Baci xxx

Piesse: Per favore,potreste passare da lei -> swag_baby che sta pubblicando una FF sui OneD davvero stupenda,vi ringrazio se lo farete.
Questo è il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1148569&i=1

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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


-CAPITOLO 37-

-VALE-


Senza neanche accorgermene mi addormentai,per la gioia di Niall che mi fece sdraiare su di lui,addormentandosi con me.
Non sognai nulla,sentivo solo il suo respiro combaciare esattamente con il mio.
Improvvisamente la macchina si fermò,facendomi sobbalzare e dandomi un brusco risveglio.
Niall stava russando beatamente a bocca aperta e teneva una mano poggiata sulla mia pancia.
"Ehm...Niall siamo arrivati." sussurrai cercando di alzarmi.
Continuava a dormire emettendo versi poco simpatici.
Mi tirai su senza che lui nemmeno se ne accorgesse,mi misi seduta a cavalcioni su di lui e mordicchiandogli l'orecchio gli sussurrai:
"Sveglia dormiglione."
Aprì gli occhi di soprassalto e nel vedermi in quella posizione arrossì scansandomi da sopra di lui.
"Ti pare il modo di svegliare il tuo ragazzo?"
"No. E' il modo per svegliare il mio rapitore. Dai,siamo arrivati,scendi che sono curiosa."
"Oh no. Tu devi mettere questa."
disse tirando fuori dalla tasca una piccola fascietta nera.
Guardai prima quel pezzo di stoffa e poi spostai sullo sguardo su di lui.
"Quando torneremo a casa ti denuncerò,sappilo." urlai mentre mi legava attorno la testa quella fascia impedensomi di vedere.
Mi aiutò ad uscire dall'auto e mi guidò fino a fermarsi dopo un paio di minuti.
"Sei pronta?"
"No."

Rise. "Spero ti piaccia." disse mentre mi restituiva la vista.
Quando aprii gli occhi mi trovai di fronte a una meravigliosa casa,non troppo grande,coronata da una piscina ovale in un enorme giardino infiorato.
"Questa è casa nostra." continuò facendo un sorriso ibarazzato e torturandosi le mani.
"Casachecazzohaidetto?" gridai sgranando gli occhi.
"Casa nostra." disse trascinandomi vicino la porta dove accanto,su di un piccolo rettangolino argentato c'era inciso il mio cognome affiancato al suo. Rimasi pietrificata in silenzio.
"Che c'è non ti piace?"
"Scherzi,non avresti dovuto sul serio."
"Volevo solo avere un posto tutto nostro."
concluse prima che lo baciassi accostandolo alla porta.
Lui allungò una mano dietro di se aprendo la porta con le chiavi,con parecchia maestria.
L'interno profumava talmente di rose da farmi aprire gli occhi per osservarmi intorno.
C'erano rose d'appertutto. Una tavola per due era già apparecchiata pronta ad ospitarci e due piccoli ometti identici vestiti da pinguini ci fissavano in attesa di qualcosa.
"Ambrogio e Alvaro. Sono i nostri maggiordomi."
"C'e ne era bisogno?"
dissi guardandolo male.
Uno dei due maggiordomi mi gettò uno sguardo imbambolato e mi sorrise.
"We,Alvaro-"
"Ambrogio."
s'interpose lui.
"E' uguale. Contieniti."
Il ragazzo arrossì a morte. Niall rise a crepapelle fino a farsi mancare il fiato.
"Ragazzi,tra poco ceniamo,potreste preparare?" disse Niall riprendendosi e con tono molto amichevole.
"Ma certo." risposero all'unisono i due giovani mentre cambiavano stanza.
"Allora...dov'eravamo?" dissi io sorridendo.
Mi baciò con dolcezza sfiorandomi i capelli e poi ripresi a parlare.
"Facciamo un tour per la casa,prima di cena?" chiesi.
"Preferirei fare un tour su di te,ma va bene."
disse cominciando a ridere seguito da me.
Mi prese per mano e salimmo al piano superiore.
La prima stanza che visitammo,fu il bagno,era enorme.
Aveva una cabina doccia per due e una vasca da bagno incredibilmente grande,avrei potuto dare una festa li dentro.
La stanza seguente era una cabina armadio,un lato conteneva parecchi vestiti di Niall e molte delle sue scarpe.
L'altra parte sovrabbondava di vestiti del mio stile con parecchie scarpe che amavo,solo che non erano i miei vestiti,erano nuovi,con tanto di profumo di neozio.
"Ma sei pazzo?"
"Di te? Ovviamente!"
disse abbracciandomi e sollevandomi da terra trasportandomi in un altra stanza.
Mi lasciò cadere su di un morbido letto e mentre mi riempiva di piccoli morsi sul collo disse:
"E questa...è la nostra camera da letto."
"Mmmh,penso sia la mia preferita."
dissi rabbrividendo. Poi notai una sagoma scrutarci dalla soglia della porta.
"Alvaro!" urlai scansando Niall e sgranando gli occhi in imbarazzo.
"Ambrogio." ribadì lui in tono professionale.
"Che c'è?" disse Niall più calmo che mai.
"E' pronta la cena,signore." disse serio.
"Arriviamo subito." rispose Niall ricomponendosi mentre il ragazzo si allontanava.
Non osai nemmeno fare domande a riguardo,ero solo un pò meravigliata dalla reazione di Niall.
"Sai..in realtà io li chiamo Ambrogio e Alvaro ma i loro veri nomi sono Lumiere e Victory. Odiano i loro nomi e così li chiamo in quel modo. Sono dei bravi ragazzi."
"Interessante...anche se non te l'ho chiesto." dissi mentre un mio evidente brontolio di stomaco risuonò nella stanza. "Ho fame." conclusi.
Ridemmo insieme. "Mai quanto me!" disse cominciando a correre di sotto urlando. "Mangio tutto io!"
"Ehi,aspettami!" dissi correndogli dietro. Inciampai per le scale e proprio quando pensavo di stare per rotolare giù mi ritrovai tra le braccia di quel ragazzo dagli occhi grigi perlati e i capelli castani corti.
"Tutto bene,signorina?"
"A-alvaro? Ma stai d'appertutto?"
"Ambrogio,signorina."
"La domanda non cambia."
dissi tirandomi su.
"E' il mio compito signorina."
"La smetti di chiamarmi così! Sono Valentina,ma preferisco Vu o Vale. Grazie."

Dissi sorridendo e dirigendomi verso la sala da pranzo dove Niall mi stava aspettando impaziente affiancato da l'altro gemello maggiordomo.
Mi avvicinai al tavolo e il ragazzo mi scostò la sedia per farmi sedere.
"Grazie Ambrogio."
"Alvaro,signorina."
sottolineò lui.
"Ma che cazzo di problema ho?" urlai facendo scoppiare a ridere persino i due seri pinguini.
"Buon appetito!" gridò Niall fiondandosi su di un piatto di fettuccine ai funghi porcini.
Sorrisi nel vederlo così felice e spensierato. Dopotutto stavamo bene noi due insieme.
Se non ci fossero stati quei due,di cui scambio sempre il nome,tutto avrebbe preso un altra piega. Forse meno casta,ma questa andava più che bene. Non potevo ancora credere a tutto quello che stava succedendo,avevo perso totalmente la cognizione del tempo.

-ZAYN-


La ragazza continuava a sorridere mentre aspettava tenendo in mano una piccola macchinetta fotografica.
"Certo!" esclamai euforico.
Si accostò a me e scattò velocemente la foto. Era davvero una ragazza bellissima e non potevo fare a meno di osservarla dalla testa ai piedi.
"Allora,come ti chiami?" dissi mentre a lei veniva a mancare il fiato.
"Rebecca." disse con un gran sorriso e lasciando trapelare un leggero rossore sulle guancie.
"Bel nome Rebecca. Ti va qualcosa da bere?" le chiesi cercando di mantenere un espressione calma e rilasata,tutto il contrario delle mie sensazioni.
"Io?" chiese strabiliata.
"Si,tu." dissi ridendo e vedendola arrossire ancora di più.
Cominciammo a camminare l'uno accanto all'altra mentre lei sembrava un pezzo di legno congelato.
"Ehi,non mangio mica eh!" dissi ridacchiando.
"Ehm...scusa. E' che non capita tutti i giorni che uno dei tuoi idoli ti chieda di bere qualcosa." disse balbettante.
"Bhè sta succedendo ora,rilassati." mostrai un sorriso a trentadue denti e la vidi ricambiare.
Persino il suo sorriso era stupendo.Era tutta stupenda.
"Dimmi,quanti anni hai?" le chiesi per conversare.
"Ne compierò 17 tra due giorni..."
"Davvero? Che bello!"
"Già. Non vedo l'ora!"
"Farai una festa?"
"Ovviamente."
disse euforica.
"E non mi inviti?" chiesi facendo una faccia dispiaciuta.
"Oh,non penso tu abbia tempo e voglia di venire ad una festa di una qualsiasi." disse un pò tristemente.
"Scherzi! Tu non sei una qualsiasi!" dissi mentre lei nascondeva il viso dall'imbarazzo.
Arrivammo davanti un bar,ma decidemmo di non entrare perchè troppo affollato.
Mi offrii di accompagnarla a casa,dato che era li vicino.
Camminammo lentamente conoscendoci un pò. Compresi che si era appena lasciata con il ragazzo perchè l'aveva tradita e lei era distrutta,in più si era trasferita a Roma da poco e non aveva molti amici qui.
Improvvisamente si fermò di fronte a un grande portone nero e mi sorrise.
"Siamo arrivati."
"Oh,bene. Non vedo l'ora di venire alla tua festa allora." dissi.
"Già..."
"Me lo lasci il tuo numero?"
chiesi temendo un rifiuto ma poi ripensai a chi ero. Cazzo,sono Zayn Malik,nessuna mi rifiuterebbe,sono così figo,devo ritrovare tutta la vanitosià persa!
"Davvero?"
"Si!"

Mi scrisse il suo numero sulla mano ed entrò nel portone.
"Allora ciao,Z-zayn." disse agitando la mano.
"Ciao Reb." risposi provocando una sua risatina cotta di me.
Ero di nuovo me stesso,nessuno mi avrebbe fermato.


~ Spazio Autrice ~
  
Spettacolari lettrici,
scusate se oggi mi ritrovo a quest'ora a pubblicare il capitolo ma questo pomeriggio,come alcune di voi sanno,
c'è stato
un terremoto a Roma e io mi trovavo proprio all'epicentro.
Per cui
mi scuso per il ritardo ma il terremoto è uno dei miei incubi peggiori e ammetto sinceramente che ho avuto
un attimo di panico che mi ha distratto dallo scrivere.
Spero
anyway che vi piacerà e che continuerete con le vostre RECENSIONI.
Che ne pensate della sorpresa di Niall? Troppo banale? E di Zayn e Reb?
Esprimetevi
u.u

La vostra un pò impaurita Vu,
baci
xxx  

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 ***


-CAPITOLO 38 -

-VALE-


Niall divorò ogni pietanza che Ambrogio e Alvaro gli sottoposero e io non fui da meno.
A fine pasto Niall si alzò in piedi gridando:
"Dobbiamo brindare!"
"Ma a cosa?"
risposi prontamente io.
Lui mi ignorò facendo un gesto d'intesa a uno dei due maggiordomi,che tornò con un vassoio
sul quale si trovavano una bottiglia di champagne e due coppe apposite.
"Ma sei matto! Ambrogio,riportalo via,per favore." dissi dando di matto.
"Alvaro..." si limitò a dire e rimase imperterrito in piedi di fronte al tavolo.
Niall si avvicinò a me e dopo avermi osservata per circa un paio di minuti,
si inginocchiò tirando fuori da una delle tasche un piccola scatolina nera di velluto.
"Oh mio Dio! Niall,sai che non ho ancora l'età legale per sposarti!?" gridai.
Lui rise ma non si fermò.
Aprì la piccola scatola,che mostro un fine anellino d'argento sul quale erano state incise
delle parole con caratteri. "I love you."
Una frase semplice. Eppure l'unica che potesse avere un tale significato.
Quella frase,non poteva essere sostituita da nessun'altra.
Tutte le parole hanno un sinonimo,eppure -Ti amo- non ne ha,per una semplice ragione.
Perchè l'amore è un sentimento unico,che si differenzia dal semplice affetto,dall'amicizia e dal piacere.
Delle lacrime di gioia mi bagnarono il viso.
"A-allora Vu...Vuoi essere mia per sempre?" disse deglutendo vistosamente lui.
Balbettai farfugliando qualcosa di incomprensibile all'orecchie altrui.
Arrossivo per la situazione e anche per la presenza alquanto ostile di Alvaro che emetteva rumoretti fastidiosi.
"Certo che voglio." dissi con un sussurro.
Niall tirò un sospiro di sollievo,chissà che si aspettava,che dicessi di no,che idiota.
Mi infilò l'anello all'anulare e mi baciò dolcemente.
Allo stesso tempo,Alvaro,lasciò cadere la bottiglia di champagne per lo sconcerto,che si ruppe in mille pezzi.
Uno dei frammenti mi schizzò sul volto,procurandomi tre piccoli graffietti sullo zigomo,che cominciarono
immancatamente a sanguinare.
"Victory,ma che cazzo fai?" gridò Niall.
"Ehm,mi scusi ma..." si fermò non trovando le parole.
Mi guardava in cerca di un aiuto e io gli sorrisi.
"Non preoccuparti è stato un incidente."
Niall mi rivolse uno sguardo cupo e mi trascinò al piano di sopra,prendendomi per mano.
"Non fare gli occhi dolci a Victory...sai che ti sbava dietro!" disse mentre cercava qualcosa tra gli scaffali del bagno.
"Ma che dici!?"
"Non fare la finta tonta! Con quegli occhi da cerbiatta che hai,faresti morire chiunque solo sbattendo le ciglia!"
urlò arrossendo.
"Che cucciolo che sei..."
"Non cercare di cambiare discorso,ora!"
"Scusa."
dissi abbassando lo sguardo mentre lui mi tamponava i piccoli graffi con un batuffolo d'ovatta con disinfettante.
"Sembri una bambina." disse accarezzandomi il volto con il pollice.
"Non sono una bambina!" dissi spingendolo.
Cadde nella gigantesca vasca e io iniziai a ridere a crepapelle e accesi anche l'acqua,lasciando che i vestiti gli si incollassero addosso risaltando il suo splendido fisico.
Per vendicarsi mi schizzò e continuammo così per un paio di minuti,sembravamo due bambini occupati a farsi i dispetti a vicenda.
Eravamo entrambi fradici e avevamo il fiatone. Il bagno era un disastro,ma non ce ne preoccupammo molto.
Corsi verso la cabina-armadio e afferrai una delle magliette di Niall. Mi diressi in camera da letto e trovai Niall completamente nudo in cerca dei suoi boxer preferiti.
Quando mi notò,sorrise maliziosamente ma potevo scorgere un lieve rossore sulle sue guance.
"Che c'è Horan ti vergogni?"
"E tu?"
disse con quel suo sorrisetto.
Mi avvicinò a se con un bacio che racchiudeva tutti quei sentimenti che entrambi custodivamo nei nostri cuori.
Sfiorandomi i fianchi,finimmo di nuovo uno su l'altra,lo volevo mio,ora.
Il cellulare continuava a vibrare anche se noi non lo sentivamo,troppo presi a scambiarsi baci inviolabili sul corpo nudo dell'altro.
All'ennesima vibrazione,afferrai il mio cellulare mentre Niall esplorava con la lingua il mio corpo dal collo in giù,provocandomi non pochi sussulti.
Sullo schermo la scritta "Mamma" prese il controllo. Fermai Niall che fece una faccia da bimbo a cui sono state tolte le caramelle.
"Pronto?"
"Mamma!"
"Vale..."
"Che succede?"
"Ginger...ha avuto un forte mal di testa e adesso continua a ripetermi di voler vedere Zayn,perchè deve dirgli qualcosa d'importante,ma lui è scappato via."
"Io...non so dov'è Zayn...Forse Niall!"

Chiesi a Niall ma nemmeno lui aveva notizie,oppure era troppo a mordermi ovunque.
"Niente." dissi riposando l'orecchio sul telefono.
"Dovrò inventarmi qualcosa..."
"Piuttosto,di me si è ricordata?"
"No."
disse gelida.
"Ah..."
"Senti...sai per caso se tua sorella stava insieme a quel Zayn e se hanno fatto...quello."
"Intendi sesso...non so,perchè?"
"Penso che tua sorella sia in cinta..."
"Coooosa?"
gridai.


-ZAYN-


*Flash back*

Le sfioravo le labbra mentre le mie mani viaggiavano desiderose per il suo corpo.
Sapevo che stavamo sbagliando entrambi,ma la voglia che avevo di farla mia mi opprimeva dentro e lei non sembrava contraria.
E' vero,l'odore dell'alchool aleggiava ancora nella stanza e nei nostri respiri uniti,ma in quel momento l'unica cosa che sentivo veramente era il desiderio di farla mia,e solo mia.
Forse mi stavo innamorando,chissà.
Ma chi voglio prendere in giro...Malik non s'innamora. Sono solo uno a cui piace farsi ogni ragazza facile che mi capita a tiro.
Sono un coglione. So che me ne pentirò,ma forse lei non è come tutte le altre.
E' speciale.
La accarezzo dolcemente,sentendo la sua pelle fremere al cospetto della mia imponente presenza su di lei.
Slaccio i jeans,non li tolgo nemmeno,li abbasso e lascio che lei goda di questa sensazione unica.
Sono dentro di lei,mi sento stranamente felice e soddisfatto.
Sembrava che si stesse avverando un sogno.
I movimenti lenti si fecero più rapidi e vogliosi,ansimava cercando di contenersi.
Io,non lo facevo. In quella notte,notte di un presunto errore,avevo capito che mi ero,
per la prima volta innamorato,veramente.
La guardai gemere ancora una volta e la baciai come mai avevo fatto.
Le lenzuola adesso sapevano di noi due,di quel nostro primo desiderio insieme.
Il primo giorno in cui potevo dire la parola noi.
Ci addormentammo coperti dalla nostra nudità. La sua perfezione.
Quella notte,io,Zayn Malik,mi sono innamorato.

*Realtà*

Forse dovrei mandarle un messaggio. O è troppo presto,dovrei aspettare quei tre giorni?
Ma quali tre giorni! Dovrei chiederle di uscire oggi stesso! Tornerò sotto casa sua a prenderla stasera e la porterò da qualche parte.
L'importante è che sia insieme a me. Quella ragazza mi ha davvero preso.
Una morsa mi strinse il cuore. Ginger. Come avevo potuto dimenticarmela,in quel momento.
Io la amavo,eppure Reb...mi attraeva.
Non avrei fatto male ad uscire con qualcuno,magari mi sarei ripreso da questo strano peso dal cuore.
"Reb,ti va di uscire con me stasera? Zayn xx" scrissi brevemente.
Non passò nemmeno un minutino che l'i phone mi vibrò in mano.
"Certo! Dove e a che ora? :)"
"Ti passo a prendere sotto casa tua alle 8 e 30. E' una sorpresa :)) xoxo"
"Non vedo l'ora...a dopo c: x"

Anche con dei semplici messaggi era così dolce. Nessuno mi evita un pò di divertimento no?
Al massimo ci passo un paio di notti,troppo semplice.
Ero diviso in due. Una parte di me,soffriva per Mick ,l'altra la voleva rimuovere perchè portava troppo dolore.
Un bivio. Non sono bravo a prendere la giusta direzione senza un aiuto esterno.
Michela...in questa situazione mi ci ha cacciato lei. E' tutta colpa sua.
Perchè ha scelto me? Perchè mi ha fatto innamorare e poi mi ha dimenticato?
Perchè mi distrugge così tanto sapere che lei non si ricorda nulla di me? Perchè ogni volta che pronuncio il suo nome
una morsa mi stringe lo stomaco e il mio cuore comincia a battere più forte che mai?
Perchè lei,perchè io?


~ Spazio Autrice ~

Pazientissime lettrici,
scusatemi davvero per il ritardo,ma sono da mia nonna e non ho il pc,
per
postare oggi ho dovuto far venire mio padre a prenderemi e portarmi solo oggi da lui per il pc.
E
non lo avrò fino a tempo indeterminato ç_ç
Oltretutto mi si è spento due volte,cancellandomi così il capitolo e l'ho dovuto riscrivere più volte.
Sono distrutta e coscente che il capitolo fa piu schifo dello schifo e lo saprò presto nelle vostre RECENSIONI.
Che ne dite di Mick? E Zayn?
La situazione tra Niall e Vu vi sembra troppo perfetta vero? Bhè non sapete che li aspetta! :)

La vostra stanchissima Vu,bacioni a tutte xxx

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Capitolo 39
*** Capitolo 39 ***


-CAPITOLO 39-
 
-Vale-

 
Un brivido mi congelò all’istante. Mia sorella,in cinta.
“Mamma…ne sei sicura?” chiesi riluttante mentre Niall aveva assunto un espressione sconvolta e passeggiava nervosamente nella stanza in cerca del suo cellulare.
“Ne sono quasi certa.” Rispose schietta mia madre per poi liquidarmi,lasciandomi avvolta da ipotesi quasi certe.
Intanto Niall aveva trovato il suo cellulare. Era già la quinta volta che ricomponeva il numero di Zayn,ma risultava sempre irraggiungibile.
“Tu credi che ne sia al corrente?” chiesi.
“Non ne ho idea.Mi ha lasciato un messaggio con scritto che aveva bisogno di pensare,quindi può darsi che Mick glielo abbia detto,prima che scappasse.”
“Spero solo che non si metta nei guai.” Dissi passando la mano sui diversi taglietti sul viso.
“Ti fanno male?”
“Un po’…”

Mi venne vicino,accarezzandomi i capelli e regalandomi un piccolo ed innocente bacio sul naso,per poi guardarmi con occhi persi.
“Ehm…Niall,non che mi dispiaccia,ma sai…tu,nudo,davanti a me,potrei anche perdere il controllo delle mie azioni.”
Dissi provocando una sua grassa risata che evolse in un grande sorriso malizioso.

“Non credo che mi dispiacerebbe,sai?”
“Chissà perché non avevo dubbi!” riuscii a dire prima che mi si avvinghiò,letteralmente,
al corpo e posò di nuovo le labbra sulle mie,ma con più foga.

Lo desideravo,più di ogni altra cosa.
Il peccato di gola,è un peccato mortale,eppure sentivo di non poterne fare a meno.
Era come un dolce a cui non si può opporre resistenza.

In quell’attimo,non ci accorgemmo che la porta si apriva lentamente,
lasciandoci sotto lo sguardo di una ragazza,che pur essendo evidentemente in imbarazzo per la situazione in cui si era intrufolata,non osava scollarsi dalla soglia della porta.

Se ne stava lì,immobile,con la bocca aperta.
Socchiusi gli occhi e nel vederla lì,emisi un lieve sussulto.
Niall voltò lo sguardo verso di lei,che a sua volta lo fece cadere sul suo membro.
Presi la prima cosa che mi trovai a tiro,in quel caso un cuscino,e lo usai per coprire la sua nudità.
“E-Elise?” disse Niall talmente in imbarazzo da arrossire più di quanto avesse mai fatto.
“Ciao sweetie. Scusate per l’interruzione.”
Disse prima rivolgendo un gran sorriso da oca verso Niall e poi fissandomi con fare incerto.
Sweetie? Chi cazzo è questa? Come si permette di entrare così in camera da letto e perché sta rovinando la mia vacanza,da sola,con Niall? Se non si vaporizza nel giro di due minuti,ci faccio un bel parrucchino per il mio cane,con i suoi capelli.
“Aspettami di sotto. Mi metto qualcosa addosso e sono da te.” Disse Niall deglutendo rumorosamente.
La ragazza chiuse la porta e si recò al piano inferiore.
Niall prese un paio di jeans e una maglietta e si rivestì velocemente.
“Scusami?” dissi irrigidita.
“Si?”
“Vuoi almeno spiegarmi chi cazzo è quella troietta?”
“Non è una troietta. E’ una mia amica,ci conosciamo sin dalle elementari.”
“Ah,si? Bhè felice per voi. Almeno spiegami perché si trova qui!”

“Non lo so neanche io,veramente.” Disse sbuffando.
“Non voglio che ci rovini questa settimana…”
“Non le permetterò di farlo…tu sei più importante!” disse scoccandomi un grosso bacio e dileguandosi.
Non mi fidavo per niente.
Insomma,era evidente che fosse una troia.
Non posso restare qui,sapendo che si starà sicuramente strusciando contro Niall.
Infilai i miei shorts e aprii la porta.
“Dove pensa di andare?” disse una voce ormai,fin troppo familiare.
Mi spaventai. “Ambrogio,cazzo. Mi hai spaventata. Devo andare di sotto,spostati.” Dissi scansandolo con un braccio.
Mi bloccò entrambe le mani e mi fece rientrare in camera. Entrò anche lui e richiuse la porta alle sue spalle.
“Sono Alvaro…Il signore,mi ha chiesto di accertarmi che lei rimanga qui,senza interferire con la conversazione che sta intrattengo con la signorina Rosmelt.”
“Senti a me non me ne frega un cazzo,ok? E poi non provare a toccarmi mai più,capito…?”
l’irritazione mi fece perdere il controllo e persi anche la finezza a quanto pare.

“Mi scusi,ma è necessario trattenerla in questa stanza.” Disse serio.
Camminai verso di lui,facendolo indietreggiare fino a farlo trovare con le spalle al muro.
Avvicinai il volto al suo,sempre più vicina alle sue labbra e al momento giusto scattai verso la porta e mi precipitai di sotto,lasciandolo lì con una faccia indescrivibile.
Quando scesi silenziosamente le scale,notai la figura di quella ragazza,appena fuori la porta,mentre salutava amichevolmente Niall.
Ma poi gli posò le mani in viso e lo baciò in tutt’altro modo.
Lui non si opponeva. Lasciava che le labbra che ormai consideravo solo mie,di cui solo io conoscevo il sapore,labbra che credevo inviolabili,venissero assaporate da qualcun’alto.
Non potevo credere ai miei occhi,già stracolmi di lacrime.
Perché solo lui riusciva a ferirmi così.
Quando Niall si voltò e mi vide in cima alle scale,spalancò gli occhi e iniziò a correre per raggiungermi.
Corsi di sopra in camera,fino a raggiungere,poi,la terrazza.
Sembrava stesse per venire a piovere da un momento all’altro.
Delle gocce di pioggia iniziarono a confondersi con le mie lacrime,finché quella pioggerellina non divenne un terribile temporale.
Niall mi guardava senza riuscire a parlare e cercava di avvicinarsi a me,ma più lo faceva più io indietreggiavo.
Passo dopo passo,percorsi tutto il terrazzo.
“Attenta!” gridò Niall.
Ma era troppo tardi. Avevo inciampato,finendo per cadere fuori dal bordo. Le lacrime mi impedivano di vedere qualsiasi cosa e sentivo il vuoto sotto di me. Stavolta non avevo scampo.
 
 

-Zayn-

 
Si erano già fatte le otto,ma il tempo non sembrava propenso alla mia idea di cena fuori.
Arrivai sotto casa sua alle otto e dieci,con una,non troppo vistosa,limousine nero perla.
Non volevo essere troppo formale per cui indossavo,una semplice camicia blu scura leggermente sbottonata,un paio di jeans abbinati e le mie nike blazer blu.
Ero nervoso.
Come mi aveva ridotto male Michela.
Come potevo essere nervoso,se uscivo con una ragazza già cotta di me,ancora prima che la incontrassi.
Ridacchiai.
Raggiunsi il suo portone e la vidi scendere le poche scale.
Aveva raccolto i lunghi capelli biondi,in una perfetta coda alta e con un po’ di ombretto azzurro,aveva messo in risalto i suoi occhi di un celeste quasi velato. Le sue labbra,rosse già naturalmente,erano state ricoperte da un lucidalabbra trasparente che esortava quasi a divorarle.
Indossava un vestitino cortissimo,bianco ornato da alcuni ricami di diverse sfumature di azzurro e delle scarpe intonate ad essi.
Sembrava un angelo. Non avevo mai visto nulla di simile in vita mia.
“Sei bellissima. Davvero,non ho parole.”
“Oh,grazie.” Disse arrossendo dolcemente.
Le aprii la portiera dell’auto e l’aiutai ad entrare.
Non si aspettava una limousine. Continuava a guardarsi intorno sbalordita e facendo parecchi sorrisi,che io reputo troppo sexy per il mio debole cuore.
Cazzo,mi aveva steso con un paio di occhiate e una manciata di sorrisi. Pendevo letteralmente dalle sue labbra,ma non dovevo darlo a vedere.
“Sembra che verrà a piovere,quindi dovrò cambiare i miei piani.”
“Che peccato. Ti ha rovinato la sorpresa ma,stare qui con te è già un sogno,non devi fare altro,credimi.” Disse mostrando una leggera sfacciataggine che prima non avevo notato.
“Non ci penso proprio. Il tempo non può rovinarci la serata! Ti va di venire a casa mia e mangiare solo io e te lì? Potremmo cucinare insieme…”
“Ci sto!” disse euforica.
Feci cenno all’autista di dirigersi verso la nostra villa.
I ragazzi erano tutti fuori stasera,che fortuna!
Niall era con Vu nel loro nido d’amore.
Harry ne aveva rimorchiata un’altra e avrebbe passato la notte fuori e Liam e Louis erano usciti in coppia per fare baldoria restando in piedi tutta la notte.
In poco arrivammo e durante il tragitto avevo appreso che era anche lei un po’ nervosa per questo appuntamento e quando le confessai che per me era lo stesso arrossì e mi diede un piccolo bacio sulla guancia,che mi provocò una lieve eccitazione che fortunatamente,riuscii a nascondere.
Entrammo in casa e le mostrai lentamente tutte le stanze.
Era così eccitata nel vedere le camere di tutti i suoi idoli e mi fece mille domande a riguardo.
“E questa è la mia stanza.” Dissi infine.
“Bhé è questa quella che più m’interessa!” disse lei con un fare malizioso.
Mi afferrò per il colletto della camicia e mi scaraventò letteralmente sul mio letto.
Oltre ad essere stupenda era anche focosa. Questa ragazza mi piaceva sempre di più.
Cominciò a baciarmi ovunque e,sottolinierei OVUNQUE.
Poi cominciò a sbottonarmi la camicia.
Dio,non potevo resisterle ancora. Era mia,ormai.

 
~ Spazio Autrice ~

Sono tornataaa! Yey!
Come molte di voi sanno,non ho più
la linea internet a casa,per cui
sono ridotta pubblicare ogni
non so quanti giorni,
vi chiedo perdono ç_ç
Spero che
continuerete a seguirmi e a recensire 
come sempre.
Che ne pensate di questa certa
Elise?
So che
mi ucciderete,sono pronta a morire cwc
E dell'apparentemente dolce
Reb?
Aspetto le vostre
RECENSIONI.
Baci,
Vu xxx
Piesse: Ho pubblicato il primo capitolo di una nuova storia, "I love you,sometimes. Spero che darete un occhiata :)
 

 

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ***


-CAPITOLO 40-
 
-Vale-
 
Mi abbandonai alla sensazione del vento tra i capelli,le gocce di pioggia che mi colpivano come fossero sassi e mi lasciai cadere.
Non volevo vivere una vita senza Niall.
L’impatto era vicino. Chiusi gli occhi.
Inaspettatamente la caduta non fu dolorosa e mi ritrovai sott’acqua.
Mi girava la testa e non avevo abbastanza fiato.
Gli occhi si chiusero velocemente,lasciandomi intravedere una sagoma che mi afferrava per portarmi in salvo.
Quando riaprii gli occhi,mi trovavo sul letto matrimoniale.
Ero ancora viva?
La testa mi faceva malissimo,tanto da non riuscire a muovermi.
Mi voltai lentamente e scorsi lui al mio fianco,che dormiva beato.
Provai una sensazione di ripudio solo guardandolo,per allontanarmi da lui,finii per cadere dal letto e così svegliarlo.
“Vu!” gridò.
“Non chiamarmi così!” dissi scuotendo la testa dolorante.
Aprì la bocca per replicare ma non gliene diedi il tempo.
Gli avevo appena dato uno schiaffo sul viso,che cominciò a diventare di un rosso,diverso da quello a cui ero abituata.
Lasciai che pensasse da solo al dolore che mi aveva provocato e nel frattempo presi i miei vestiti e l’indossai.
Prendevo tutta la mia roba in giro,mentre lui mi rincorreva per la casa sperando che io ascoltassi i suoi discorsi senza senso di nuovo.
Aveva lacerato la fiducia che avevo riposto in lui,stavolta non potevo farcela.
Appena preso tutte le mie cose mi precipitai fuori da quella casa,inseguita da lui,in preda a strazianti urla imploranti.
Mi strinse per un polso costringendomi a voltarmi,non riuscì a dire nulla di convincente.
“Niall…Vaffanculo!” strattonai via il mio polso e montai nella macchina che Victory si era offerto di guidare.
Non volevo piangere. Non dovevo.
Non se lo meritava,più.
Avevo sofferto abbastanza,promisi a me stessa di essere più forte,
e di non piangere più per motivi futili come questo.
Fortunatamente arrivai a casa con poco,Victory mi aiutò a portare i bagagli in casa e poi se ne andò lasciandomi con un abbraccio amichevole.
Mi sedetti sul divano con le mani tra i capelli,mentre Mamma e Papà accorsero alla porta.
“Vale. Che ci fai qui?” dissero all’unisono.
“Io e Niall ci siamo lasciati. Non ho nessun’altro posto dove andare.”
“Oh…Mi-mi dispiace…” disse abbassando lo sguardo mia madre,mentre papà si limitò ad un silenzio che parlava da se.
“Michela non si ricorda ancora di me?” chiesi per cambiare discorso.
“No.” Rispose con aria sconsolata mia madre.
“Ma adesso abbiamo la certezza che è in cinta…” aggiunse con una vena di preoccupazione.
Niente mi sorprendeva più ormai,tutta la mia vita era un casino.
“Vu!” udimmo tutti e tre un gridolino debole dalla cima delle scale.
“Ginger?!” risposi scrutando incerta mia sorella.
“Da quanto tempo che non ci vediamo,come stai?”
“Ehm,bene e tu?”

“Un po’ acciaccata ma sono felice.” Disse con un sorriso.
“Oh,perché?”
“Non te l’ha detto mamma? Sono in cinta,di due mesi!”
“Congratulazioni.”

Che giorno è oggi? Ho perso la cognizione del tempo come al solito.
Do un occhiata al calendario appeso in salone.
12 Agosto.
“Chi è il papà?” dico cercando di dissimulare l’interesse personale.
“Zayn…ma lui non lo sa,non gliel’ho ancora detto. E’ da ieri che non lo sento…”
“Oh…non preoccuparti si farà vivo presto!”

in quel momento era l’ultima delle mie preoccupazioni.
Volevo sparire.
Qualcuno bussa violentemente alla porta,mi aspettavo fosse Niall,invece…
 
 
-Zayn-
 
Al mattino mi svegliai sentendo il calore del suo corpo sul mio.
La notte più impegnata della mia vita.
Ci sapeva davvero fare al letto,non c’erano dubbi.
Eppure mi mancava qualcosa. Qualcosa dentro.
La osservo mentre respira tranquilla e dorme tra le mie braccia.
Il suo profumo ha invaso completamente la stanza.
“Buongiorno figo della madonna!” dice a fior di labbra mentre sembra voler ricominciare a giocare.
Mi cosparge di baci,sta per raggiungere zone poco caste ma un impulso del tutto innaturale,
mi costringe a bloccare ciò che sta per fare. Adesso ho capito.

Ciò che mi manca non è nulla di materiale,di acquistabile di sostituibile.
Ciò che mi manca è l’amore.

E questo sentimento Rebecca non me lo può donare.
Lei mi attrae fisicamente. Mi ispira solo sesso,nient’altro.
Michela.
Lei è la ragazza che amo.
Ho fatto un errore madornale,devo correre subito da lei,
devo assicurarmi che stia bene.
L’ho abbandonata in quello stato di amnesia,che razza di uomo sono.
“Che c’è Zayn?”
“Vattene!”

“Cosa?” dice in preda ad una risatina isterica.
“Ho detto vattene!” urlo incontrollatamente.
Lei raccoglie la sua roba e si riveste in tutta fretta correndo fuori da casa mia.
Velocemente,mi ricompongo.
Mi preparo per andare dalla persona che amo e con cui voglio passare il resto della mia alquanto miserabile vita.
L’autista impiega pochissimo per raggiungere casa sua e subito,corro verso la porta e busso con un incontrollata forza.
Ad aprirmi la porta è Valentina.
“Ciao.” riesce a dire prima che la superi.
Corro di sopra e apro la porta della sua stanza.
Lei è lì in piedi con una mano appoggiata sul ventre.
“Mick…”
“Zayn!” grida prima di abbracciarmi.
La bacio e ritrovo tutti quei sentimenti e le emozioni che avevo dimenticato,seppure per poco.
“Ti amo.” Le sussurro.
Arrossice violentemente.
“Anche io. Ma…”
“Ma cosa?” dico preoccupato.
“Devo dirti una cosa…”

 
Spazio autrice

Uhm,eccomi qui con un capitoletto ^^
Corto e anche schifoso,che bella accoppiata.
Che ne dite della reazione di Vu?
E del comportamento di Zayn?
Fatemelo sapere nelle recensioni cc:

Sappiate che vi amo tanto,
la vostra
Vu xx

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Capitolo 41
*** Capitolo 41 ***


Capitolo 41 - epilogo -

-Michela-


"Zayn. Sono in cinta." tremavo nel pronunciare quelle parole eppure non ero spaventata del fatto di dover diventare madre,ma ero molto preoccupata per la reazione che avrebbe avuto Zayn.
"Cosa?" disse a tono basso sedendosi con calma sul mio letto.
"Diventerai papà." ribbadii cercando di non essere troppo dura.
"No,non può essere. Non abbiamo mai..."
"Invece si...solo che tu eri troppo ubriaco per ricordartene. Io lo so da molto,ma non so perchè l'avevo scordato."

Abbassò lo sguardo sul pavimento mettendosi le mani sul viso,ben attento ad evitare di guardarmi negli occhi.
Sembrava stesse ripercorrendo i suoi ricordi mentalmente e ad un certo punto s'illuminò.
"Capisco."
"Non stavamo ancora insieme,quando è successo."
"Si...ricordo qualcosa del genere."

Un silenzio tombale ci avvolgeva tagliente come una lama appena affilata.
Mi sembrava fosse un eternità che stesse lì seduto senza dare segno di una risposta. Negativa o positiva che fosse.
D'un tratto scattò in piedi e si avvicinò a me,un pò barcollante.
Mi guardò dritto negli occhi,che sembrava stessero trattenendo un fiume di lacrime,sforzandosi di riggettettarle dentro.
Una sfuggì alla sua resistenza,ma la raccolse subito con la mano,poi la posò sul mio ventre,ancora apparentemente piatto.
"Saremo genitori."
Mi sforzai di soridergli per capire cosa stesse pensando ma il risultato non fu quello desiderato.
"Io..." disse accarezzandomi la pancia.
"Zayn...non voglio costringerti a fare niente."
"Non è questo."
"E cos'è allora?"
"Io,ti amo Michela. Lo sai questo vero?"
"Certo!"
dissi meravigliata dalla serietà con cui mi fissava.
"Allora ti prego perdonami." disse mentre il suo sguardo si spengeva.
"Per cosa?" gli intimai rilasciando una risatina isterica.
"Io voglio essere sincero con te..." aveva ancora lo sguardo perso nel vuoto.
"Zayn,mi stai facendo preoccupare. Cosa c'è?" sussurrai deglutendo rumorosamente.
"Sono stato con un altra."
"Cosa? Quando?"
gridai indietreggiando parecchio per eliminare quella vicinanza tra noi.
"Stanotte ma-"
"N-on posso crederci,non l'hai fatto davvero."
urlai mentre le lacrime cominciavano ad uscire,bagnandomi il volto.
"Mick,ero fuori di me,ho capito che sei tu quella che amo. Con lei non c'è niente! Ti prego. Io voglio prendermi cura di te e di nostro figlio!"
"Come posso fidarmi di te quando mi hai appena tradita! Mi fai schifo,Zayn! Vattene!" singhiozzavo come non mai.
Per una volta. Una volta tanto in cui sfioravo la felicità,lui mi faceva questo.
Fece per avvicinarsi,ma lo spinsi via dalla stanza coninuando ad urlare.
Valentina accorse sentendo le urla e vedendo il mio stato lanciò uno sguardo di ghiaccio a Zayn,che non trattenne più le lacrime.
Si gettò tra le braccia di Vale,che non sapeva cosa fare o dire.
Sbattei con forza la porta,volevo solo stare da sola.
Mi buttai sul letto,ancora in lacrime.
Senza neanche accorgermene,la mia mano si andò a posare sul mio ventre.
"Io mi prendero cura di te,da sola. Ti darò tutto l'amore che meriti."

-Vale-

Mi sembrava che tutto il mondo,mi stesse crollando addosso,schiacciandomi come un insetto.
Le urla di mia sorella mi distolsero dal dolore pressante al cuore che mi provocava il solo ripensare a Niall.
Salii le scale,preoccupata e vidi mia sorella in lacrime,mentre Zayn sembrava distrutto e incapace di trattenere ancora un pianto,soffocato.
Si gettò addosso a me,stritolandomi in un abbraccio in cui cercava una forza,che io nemmeno potevo regalargli.
Ginger,chiuse violentemente la porta,lasciandomi quel fardello.
"Che è successo?"
Staccandosi da me e cercando di riprendere un contegno,Zayn si asciugò le lacrime e sussurrò.
"L'ho tradita."
"Cos'hai fatto Zayn?"
"Ti prego,non anche tu."
"Perchè l'hai fatto?"
dissi sconvolta.
"Avevo perso di vista quello che amavo davvero. Io amo Michela e voglio stare insieme a lei,voglio crescere nostro figlio insieme a lei,Vale!"
"Devi darle del tempo,Zayn. Pensa come staresti tu se fossi nella sua situazione."
dissi abbassando lo sguardo e ripensando per l'ennesima volta a quello che mi aveva fatto Niall sotto lo stesso tetto.
"Io devo inventarmi qualcosa per farmi perdonare,Vu! Ti prego aiutami!" m'implorò.
"Non sono la persona adatta. Ho appena visto Niall baciare un altra,davanti ai miei occhi." gli intimai soffocando in gola un altro pianto.
"Chi?"
"Che cazzo ne so Zayn! Mi pare Rose qualcosa."
dissi gesticolando irritata.
"Rosemelt?" gridò spalancando gli occhi.
"Si,lei. Perchè?" dissi aggrottando un sopracciglio.
"No,niente..."
"Parla Zayn!"
gridai di nuovo ma stavolta con più grinta.
"Stavano insieme prima che partissimo per venire qui in Italia, ma lui l'ha lasciata perchè lo aveva tradito. Ma evidentemente..."
"Evidentemente la ama ancora."
sussurrai scoraggiata e ancora più addolorata.
"No. Penso che lui le abbia dato solo un addio,che lei gli richiedeva da tempo." sembrava sincero mentre lo diceva,mi fidavo di lui ma ormai avevo perso tutta la fiducia in Niall.
"Un addio..?" 
"Già. Adesso vado. Non voglio disturbare oltre. Ciao."

Non ebbi la forza nemmeno di salutarlo. Non sapevo se aver ricevuto questa notizia fosse un bene o un male.
Scesi di sotto,accompagnando con lo sguardo la figura di Zayn aprire la porta di casa.
Purtroppo una sagoma fastidiosamente familiare s'intrufolò in casa e Zayn non ci fece nemmeno caso.
"Ciao,piccola."
"Logan,che dispiacere vederti. Cosa ti porta qui a peggiorare la mia giornata."
dissi stufa di tutto,buttandomi sul divano incorciando le mani sul petto.
"Oh,come siamo gentili! Sono venuto per te ed è così che mi ringrazi?"
dicendo così,con tono totalmente inespressivo si gettò sopra di me sul divano,costringendomi in una stretta sotto il suo corpo.
"Spostati!" cercavo di divincolarmi ma era troppo per me.
Prese a baciarmi il collo,sbottonandomi lentamente la camicetta azzurra che mi copriva.
Non sapevo perchè,ma qualcosa mi imediva di sottrarmi a lui. Sentivo che quello stesso qualcosa,mi spingeva a lasciarlo fare.
Insinuò le sue mani sul mio seno ancora ben coperto dalla biancheria.
Si bloccò guardandomi fisso con quei suoi occhi color miele,in cui mi persi per la seconda volta.
Gli misi una mano dietro la nuca e lo avvicinai alle mie labbra,che stranamente desideravano le sue.
Le nostre lingue si ritrovarono dinuovo,come se anche loro avessero sentito la mancanza l'una dell'altra.
Gli tolsi la maglietta attillata scoprendo il suo corpo ancora più statuario di quando lo avevo lasciato.
Stavo ricadendo nella sua trappola,ma non m'importava più ormai.
Slacciai intraprendemente la sua cinta di cuoio,lasciandomi trasportare da quella foga appena ritrovata.
In quello stesso momento il cellulare squillò.
Sul cellulare comparse quella scritta tanto amata quanto odiata "oh,cazzo ho il numero di Horan!" spensi il telefono,decisa a spengere anche i sentimenti che provavo per lui.
Logan mi stava trascinado nel peggior errore della mia vita e fortunatamente lo capii prima che tutto andasse perduto.
"Ti prego vattene,Logan!"
"Ma!"
"Niente ma! I miei stanno tornando!"
urlai.
Sentendo quelle parole si dileguò come suo solito,come differenza teneva un muso lungo mentre usciva di corsa da casa mia.
Riaccesi il telefono e trovai un messaggio di Niall.
"Vale...sto partendo per Londra,proprio in questo momento,mio padre ha avuto un incidente. Ti prego perdonami,ritornerò presto e chiariremo tutto,ne sono certo. Ti amo,ricordalo."
Di nuovo quelle lacrime,di nuovo quel dolore.
Stava andando via. Mi stava lasciando da sola,qui.
Nonostante tutto,io lo amavo e niente avrebbe cambiato i miei sentimenti.

FINE 

*Spazio autrice*

Salve a tutte ragazze!
Allora,ho deciso che questo sarà l'epilogo di questa FF,
ma se vorrete la seconda serie,basta scrivere in una vostra
recensione questo: #vogliolasecondaserie
Prenderò in considerazione di scrivere la seconda serie se ci saranno
abbastanza recensioni con quel messaggio.
Spero che non mi odierete troppo.
Voglio ringraziarvi di tutto,siete delle persone fantastiche.
E' stato un onore ricevere i vostri giudizi e anche solo la vostra lettura.
Vorrei ringaziare soprattutto: Mrs_Malik, giulietta21, Giuli 1D,ProudToBeFood,Marty_94,saralovesniall_ e chiunque abbia solo letto e scusate se dimentico qualcuno.
Vorrei dire un grazie speciale a swag baby_ e Sara_B

GRAZIE A TUTTE!

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Capitolo 42
*** AVVISO AI LETTORI. ***


Ciao a tutti i miei amatissimi lettori,
allora sono qui per informatvi che ho accolto le vostre richieste
e ho scritto il primo capitolo della seconda serie,che troverete nel mio profilo
intitolata "Torn".
Spero di vedervi di nuovo lì al mio fianco e che questa nuova
serie vi piacerà abbastanza da lasciare tante bellissime recensioni
come quelle che mi avete scritto in "dare to dream".
Con questo vi saluto e vi invito a leggere e recensire
il primo capitolo di "torn".
Vi aspetto con ansia, la vostra Vu.
Baci xx

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