Punto 2, le prime emozioni
2. Punto secondo : Le
prime emozioni.
"Il primo amore non si scorda mai". Soprattutto se non
corrisposto.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva
Sebastian si siede
al banco come suo solito, il banco a destra nella fila centrale. Piccole cose
che fanno la differenza per lui ; quel banco , quel banco in cui un tempo Quinn
si era seduta quando lo era andato a trovare… in quel pomeriggio d’autunno.
Ricorda ogni singolo
istante in cui ha visto Quinn, ogni singolo secondo. Ricorda tutto, anche prima
che si rendesse conto che ormai, per lui non c’era niente da fare ; Innamorato
perso , così diceva sua madre. E lui negava , negava.
Negava che quando
era accanto a lei , il mondo cambiava. Radicalmente.
Prime emozioni. Si , il titolo mi piace. Ho capito di che si tratta. Pensa
il biondo , giocherellando lievemente con la sua penna a sfera.
Prime emozioni? Vediamo, un po’.
La prima emozione, il primo mio batticuore con lei? Non ricordo
esattamente, forse perché mi accorsi troppo tardi quello che stava succedendo
dentro di me.
Avevo solo quattordici anni e nella mia mente… la confusione più
totale: tutti mi credevano gay e in fondo i ragazzi non mi dispiacevano più
così tanto, ma lei… Lei, oh lei.
Lei sapeva farmi impazzire come i ragazzi non sapevano fare. Nel suo
modo di spostarsi una ciocca bionda dietro l’orecchio, nel suo modo di
guardarmi con i suoi occhi grandi e nel suo modo di sorridermi. Mi faceva
sentire speciale, mi dedicava le sue attenzioni e io morivo ogni volta.
Forse ora inizio a ricordare qualcosa, quella volta che mi accorsi di
provare qualcosa per lei ma non ero capace di dire cos’era.
Sebastian beve,
ancora una volta. La sua bottiglietta d’acqua è mezza vuota e sorride
debolmente.
Era l’estate della prima liceo, della sua prima liceo. Avevamo deciso
di passarla ancora una volta insieme e lei continuava a ripetermi quanto si era
divertita durante l’anno. Io dovevo andarci l’anno dopo e da cosa mi raccontava
lei , tutto sembrava così bello e roseo.
Era entrata nelle cheerleader e si erano classificate per entrare nel
gare regionali, l’anno dopo secondo le previsione potevano passarle ora che lei
era in lista per diventare capitano.
Ero felice per lei e anche tanto. Per una volta riuscivo ad essere
felice per una persona che non fossi io, visto che nessuno era mai felice per
qualcosa di mio avevo imparato a fare lo stesso. Il cinismo diventava a mano a
mano parte di me, mentre con Quinn
sembrava non fosse mai esistito.
Lei era l’unica che non si domandava cosa non andava in me, perché mi
piacevano sia i ragazzi che le ragazze e non mi chiedeva mai niente di tutto
questo se non ero io a parlargliene.
Forse lei era l’unica per cui le ragazze mi piacevano, l’unica a cui
osservavo costantemente le labbra, o gli occhi o le curve ben visibili nei
costumi più o meno striminziti.
Ma lei questo non lo sapeva e nemmeno io, allora. Ma quel giorno, per
mia disgrazia lo capii.
Cercai di dimenticarmi la data, l’ora e il secondo ma ancora adesso, se
mi sforzo, ricordo tutto. Perché è bastato un secondo di consapevolezza per far
cambiare il mio mondo.
Un secondo, in cui, mentre eravamo in giro per il paesino più vicino mi
ha preso a braccetto.
Solo sfiorarsi, ha mandato il mio cuore in visibilio, quello sfiorarsi
mi ha mandato fuori.
Mi sono accorto il secondo dopo che tutte le cavolate di cui mia cugina
parlava fino alla nausea con gli occhi a cuoricino erano vere. Tutte maledette
vere.
Sebastian trema un
po’, ma cerca di non darlo a vedere. Incrocia lo sguardo di Thad , che gli
sorride e lui sorride pronto con un sorriso sghembo, strafottente che fa
voltare per il rossore il castano.
Sebastian sa come
comportarsi con i ragazzi , si trova meglio con loro. Preferisce i ragazzi alle
ragazze , loro sono visibilmente più complicate e non cambiano facilmente.
I ragazzi invece
sono complicati nell’animo , fingendosi proprio semplici. E per le storie che
ha avuto Sebastian con loro, non c’era bisogno di scavare così tanto dentro di
loro per trovare quello che gli serviva.
Calma i tremori e
continua a scrivere, consapevole che tra poco avrà un incontro piacevole con
Thad negli spogliatoi di fisica. Non gli piace , ma non importa.
Tutto meglio che pensare a Quinn , pensa mentre riprende a scrivere
passando al terzo punto del racconto.
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