THE FAMOUS SCHOOL
- Capitolo 2° -
Accompagnati da quattro prefetti, entrarono nel famoso college di magia
“Venartis”, dentro li attendeva un mago alto, dai
capelli scuri e dall’aria terribilmente severa. Era il professore di pozioni,
che li accompagnò nella sala grande.
-…uao…proprio come la tua descrizione Yu…-
-Silenzio lì in fondo-
-…credo proprio che ‘sto qui ci darà filo da torcere…-
I ragazzi seguirono il professor Baker che li
condusse ai loro tavoli.
-ora ci sarà il discorso del preside, chi fiata vede le mura di casa…dopo la
cena, vi farete accompagnare dai vostri prefetti nelle camere…-
-inizia a darmi sui nervi quello…-commentò Boris a Yuri e chiunque lo stesse
ascoltando.
-…e pensare Bo che non è neanche il primo giorno…lo sapevi
vero che domani le prime due ore c’è lui?!-
-non farmi questo Yu, non è possibile…-
-ed è possibile eccome e ora se non stiamo zitti possiamo anche salutare la
Venartis…-
-Benvenuti alla Venartis, tra poco avrà inizio il banchetto per l’inizio
dell’anno ma prima lasciatemi dire due cose: la prima che alla prima
scorrettezza sarete spediti a casa, io vigilo il dormitorio dei maschi e la
professoressa Brown quello delle ragazze e ora
preside a lei…-
-grazie Viktor, non vi ruberò molo tempo ma tengo a precisare alcune cose: per
gli studenti del primo anno il corridoio del 6° piano è proibito a meno che non
desideriate fare una brutta fine , è vietato fare magie nei corridoi e alcuni
alunni più grandi farebbero bene a ricordarlo- e lanciò uno sguardo d’intesa
hai due prefetti Hito e Georgi, che quest’ultimi si
guardarono con un sorriso 33 denti.
-E ora prima di iniziare il banchetto intoniamo l’inno della scuola-
Diede un colpo alla sua bacchetta magica e ne scese un lungo nastro color oro,
scivolò sopra i tavoli e intimò agli alunni di sceglierne un motivetto e
cantarlo come più piaceva.
Finito il “concertino” , il preside con un altro tocco
della bacchetta magica allestì i tavoli con su ogni ben di Dio.Tutti si abbuffarono sul cibo come gente che non mangiava
da secoli, poi quando tutti furono sazi, magicamente tutti gli avanzi
scomparirono lasciando le stoviglie pulite e splendenti,
pochi secondi dopo apparirono sui tavoli una
vasta scelta di dolci di tutti i tipi.
-…io sono mezzosangue…-raccontava Key –mia madre è babbana,
io e mio padre siamo nati maghi loro non ci danno peso…una volta mia madre ha
tentato di usare la bacchetta magica di mio papà ma tra un po’ mi cava
‘n’occhio…-
Tutti risero, poi Boris chiese a Brooklyn di raccontargli della sua famiglia,
siccome era l’ultimo rimasto.
-…io vivo con mio cugino, i miei credo siano spariti in america ma non si sono
mai fatti sentire, non mi volevano, perché loro, forse non erano maghi e io
si…-
Riprese la parola, per l’ultima volta, il preside.
-adesso è ora di andare a letto. Buonanotte, i maschi seguano i loro prefetti e
le femmine idem-.
Fecero tutti come gli fu stato conferito, Boris e Yuri erano
in camera con Brooklyn e Key, erano tutti stanchi dal viaggio e si
addormentarono, mentre, qualcuno tentava di dormire…
-…però è bella come scuola…il letto a baldacchino…l’ho sempre desiderato…-
-Boris …-
-…poi la sala enorme…-
-era la sala grande ma…-
-…aspetta, poi il cielo che sembra vero… la cena con ogni tipo di cibo, non ho
mai mangiat…-
-Boris , VUOI SPEGNERE QUELLA MALEDETTA RADIO? STO CERCANDO DI DORMIRE!!-
-scusa…-
-e meno male che non ti reggevi in piedi dalla stanchezza, al contrario parla
come ‘na radio, manco fosse mattina-
-vabbè,scusa, buonanotte-
-spero…-
Il mattino seguente, come prima materia avevano Pozioni, le lezioni solitamente
iniziavano alle nove dopo aver fatto colazione nella sala grande, il banchetto
durava un’ora, dalle sette e mezza alle otto e mezza,poi rimaneva quella
mezz’ora da prepararsi.
I ragazzi avevano finito di fare colazione, e siccome erano le otto e un quarto
avevano tutto il tempo di chiacchierare e fare quello
che ne avevano voglia.
- secondo me ci conviene scendere tra un quarto d’ora…-
-no, basta scendere a dieci minuti alle nove…-
-Boris , ma se avessimo la malaugurata sorte di perderci…-
- non ci perderemo, almeno finché abbiamo la mappa vivente di fianco, vero Yu?-
Il suo interlocutore non rispose,era intento a ripassare pozioni, perché si
sentiva che gli avrebbe chiesto qualcosa.
-non vi conviene ripassare?-
-è il primo giorno,vedrai che non ci chiederà niente…-
-non ne essere così sicuro Bo-
Parlarono di un po’ di tutto fino a che arrivarono le otto e mezza e Key e
Brooklyn vollero scendere prima.
-abbiamo paura di non trovare la strada, se non volete venire con noi, fate
come volete…-
Certi di conoscere la strada, Yuri e Boris si trattennero dieci minuti in più
rispetto agli altri; quando mancavano dieci minuti alle nove uscirono dal
dormitorio dei maschi (no, guarda eravamo dalle femmine Nd Yu&Bo),
scesero la larga gradinata, arrivarono al piano terra dove li attendeva un
bivio, a destra si andava per la strada giusta, mentre a sinistra raggiungevi
la serra.
-e adesso, dove andiamo?-
-suppongo…a sinistra-
-ne sei scuro? Il laboratorio di pozioni non è nei sotterranei?-
-non mi ricordo…-
Partirono per la tangente ma arrivati in fondo c’era solo un’aula con dei vasi
e tante piante.
-…meno male che non era nei sotterranei…-
Avendo sbagliato strada, tornarono indietro, si diressero nei sotterranei ma lì
c’era un lungo corridoio, con a destra una porta e
poco più in fondo se ne trovava un’altra.
- e adesso? Quale tra le due?-
- se permetti Yu, fa scegliere a me, tu non ci becchi…-
Boris, convinto che l’aula di pozioni fosse quella in
fondo al corridoio, ci si diresse senza esitare ma quando entrò si trovò
davanti una scrivania, con un camino e una libreria con tanti libri e in parte
provette.
-chi è che non ci beccava?-
-…capita a tutti di sbagliare no?Ma ora ci rimane quella là-
Indicò l’aula di pozioni e quando entrarono non videro il prof. sebbene fossero
in ritardo di dieci minuti.
-visto? Non eravamo poi così in ritardo, non c’è manco il prof…-disse Boris un
po' affannato ma contento; però qualcosa li fece sobbalzare, da dietro qualcuno
posava le mani sulle loro spalle.
-….salve prof ^_^-
-salve, ora sentiamo cosa avete da dire, per esempio perché siete in ritardo?-
-…noi…ecco…noi…ci siamo persi!-
-per questa volta chiuderò un occhio, ma sappiate che se dovesse capitare
ancora vi metterei in punizione-
-grazie prof, lei è troppo buono, le accenderemo un cero…vero Yu?-
-ci sai stare zitto???-
-mi fa piacere vederla così ottimista signor Huznestov, però un meno non ve lo
toglie nessuno-
-beh, sempre meglio che averne due…-disse Boris felice mentre andavano ai loro
posti.
-rimediamo subito… sapete dirmi cosa ottengo se verso della radice d’asfodelo
in polvere dentro un infuso d’artemisia?-
-…versare una radice d’artemisia in un infuso d’asfodelo?-chiese con aria
terribilmente confusa, mentre si sistemava al posto
-Bo è il contrario-
-Il signor Ivanoff me lo sa dire?-
-certo, asfodelo e artemisia insieme danno una pozione soporifera talmente
potente da andare sotto il Nome di Distillato della Morte Vivente-
-proviamo di nuovo,dove andresti a cercare se ti chiedo di trovarmi una pietra
bezoar?-
-non ne ho la più pallida idea…prof.-
-Dica pure Ivanoff…-
-Un bezoar è una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da
molti veleni-
-Bene, Huznestov proviamo un’ultima volta, che differenza passa tra l’Aconitum napellus e l’Aconitum lycoctonum?-
- non lo so, ma visto che le ha chieste tutte a Yuri , può finire anche con
questa…-
-sentiamo allora…-
-l’Aconitum napellus e l’Aconitum lycoctonum
sono la stessa pianta, nota con il semplice nome di aconito-
-Immagino che lei Huznestov non abbia neanche aperto un libro quest’estate
prima di venire qua, o sbaglio?-
-No, non sbaglia, ma è stato mio fratello a non avvertirmi-
-volevi il tuo secondo meno? E ti accontento, mentre al tuo compagno il suo
meno si tramuta in più-
-…il solito fortunato…-gli disse con fare quasi geloso
Il professore iniziò a spiegare mentre Mystel, quel ragazzo incontrato sul
treno, si voltò e iniziò a importunarli.
-immagino che tu fuori menerai il tuo amatissimo secchione?!-
-perché dovrei farlo?-rispose Boris cercando di stare attento, dato che aveva
collezionando due meno nei primi due minuti della loro prima lezione di
pozioni.
-se vuoi lo faccio io per te non è così difficile-
-….smettila…-
-ma vedi che non ti ha neanche in nota? Pensa solo a studiare…vero secchione?-
-…non sono un secchione, ho solo studiato….-
-appunto…secchione-
-Smettila-rispose con tono brusco e forse un po'
alto, da attirarsi un'occhiataccia dal professore.
-la guardia del corpo….-
-Abbiamo finito di chiacchierare lì in fondo? Voi 3! Ora mi preparate una
semplicissima pozione per far ricrescere i capelli.-
-Yu, come si fa?-
-Boris, lo ha appena spiegato-gli disse con tono quasi
seccato.
-c’era ‘sto cretino che continuava a parlare…-
L’ora faticò a passare ma per loro fortuna passò, l’ora dopo avrebbero avuto
trasfigurazione, purtroppo erano in ritardo anche per quella perché erano
andati fino su all’ultimo piano mentre l’aula si trovava al primo. Mentre
scendevano di corsa le scale Yuri, si scontrò con una ragazza, caddero per
terra ma…
-MA GUARDI DOVE DIAVOL…-
-scusa, non era mia intenzione,andavo di fretta e…-
-anche noi andavamo di fretta e per colpa tua oggi è la seconda lezione che
arriviamo tardi e…-
-Boris lascia stare, si è scusata, cosa vuoi di più? -
-beh, ci si vede, ciao ^\\\\\\\\\\\^-
-ciao ^\\\\\\\\\^-
-non dirmi che ti sei innamorato di
quella?-proseguirono il loro cammino mente Yuri restava girato verso di lei,
finché non scomparve su per le scale.
-anche se fosse che ci sarebbe di male?-
Erano,per l’ennesima volta, in ritardo e di certo questo non rese felice
l’insegnante.
-Spero abbiate una buona giustificazione per il vostro ritardo-
-…ci…ci siamo…persi!-si giustificò Boris, con un sorriso a mille denti.
-cercate di non perdervi anche nel cercare i vostri posti…-
-…Yu,avrei voluto dirle, perché ‘sto qui si è lasciato trascinare dallo sguardo
di una…-
-ma tu che sei il mio migliore amico non l’avresti fatto..-rispose
cercando il più possibile di stare attento.
-…invece, sai che ero tentato?-continuò imperterrito il compagno di banco.
-…grazie…-cercò di tagliare corto Yuri, inutilmente.
-ma scherzavo, secondo te? Così fuori mi fai lo scalpo….-
-…e ora visto che sono stati molto attenti, me lo
spiegano i due signorini là in fondo, di che cosa si occupa la trasfigurazione-il
professor Russel si era accorto che due alunni non erano attenti
-…lo sai Yu?-
-più o meno…-
-…sentiamo, signor Huznestov?-
=ma perché devono beccare sempre me?= prof, non ero attento-
-ho visto,e lei signor Ivanoff me lo sa dire?-
-…la trasfigurazione a il compito di far cambiare forma ad un oggetto-
-bene….vogliamo avere, allora, il primo esempio? Lo
vuole dare lei?-
-…per me…-rispose quasi imbarazzato del fatto che il
suo amico non sapeva rispondere.
-allora, trasformi la sua penna in un qualsiasi animale-
Yuri prese in mano la sua bacchetta magica, si schiarì la gola, recitò la
formula e in men che non si dica, la sua penna
stilografica si trasformò in una splendida farfalla.
-eccellente, davvero eccellente, qualcun’ altro vuole provare?-
-…ma che romantico…perché hai scelto proprio una farfalla?-era ancora quel
ragazzino biondo che,per loro sfortuna, avevano ancora
davanti.
-perché che ci sarebbe di male?-troncò di netto la discussione.
Un’ora dopo, stavano risalendo le scale per andare nel dormitorio a posare i
libri, sapendo che dopo un’ora si sarebbe tenuto il pranzo nella sala grande.
-giornata più pesante no?-
-si davvero…Boris …vieni un secondo in camera…-
-Perché? Che c’è?-
-Il tuo pigiama sta fluttuando…-
-Che ci trovate di tanto divertente?-
-…non te lo riprendi?-
-no, aspetto che vi arrendiate-
I due compagni della stanza accanto,tra cui Mystel, si divertivano nello
stuzzicare il loro “collega”, non perché se la prendeva, ma per il semplice
fatto che non era capace di “controbattere” in qualsiasi modo. E loro perdevano delle ore nello stuzzicarlo, in qualsiasi
modo che veniva loro in mente.
-…E ALLORA VOI QUATTRO? NON VI SIETE RESI CONTO CHE IL PRANZO E’ INIZIATO GIA’
DA VENTI MINUTI?-
Era entrato uno dei prefetti, il più severo, Hito Schneider, il cugino di
Brooklyn.
-…ma è colpa loro, non mi volevano…-
-NON ME NE’ FREGA DI CHI E’ LA COLPA, SE NON SIETE
GIU’ ENTRO DUE SECONDI , POI VE LA STRIGLIATE CON BAKER-concluse
severamente, apprestandosi a uscire dal dormitorio.
-ma vaffanc…-
-Si?-
-Che c’è? Senti le voci?-
Scesero giù nella sala grande che era bandita di ogni
tipo di primi piatti, c’era un grande chiacchierio sia per il fatto che era la
prima giornata, sia per il fatto che dopo pranzo, alle 15:00 avrebbero avuto la
loro prima lezione sulle scope; in quel momento arrivò Tissy.
-Ciao ragazzi,com’è andata?-chiese con un sorriso smagliante, prendendo posto a
fianco di Yuri.
-…lasciamo perdere…-
-perché? Dai raccontate tutto, nei minimi dettagli, e
cosa sapete su quel tipo che ho incontrato sul treno…-chiese abbassando la
voce, per non farsi sentire dato che era solo a qualche posto di distanza.
-se vuoi ti dico come si chiama-le disse Boris mentre con forza infilzava un
pezzo di bistecca.
-veramente fratellino lo sai?-
-certo si chiama “ spaccaballe con una faccia da
culo”-le rispose brusco senza alzare lo sguardo.
-non è vero….-disse al fratello quasi offesa.
-non ne posso più Tissy, arriviamo tardi a pozioni e trasfigurazione e adesso,
mentre eravamo in sala, arriva quell’altro prefetto spaccaballe,
che ci urla dietro…-spiegò alla sorella il motivo della sua irruenza nei suoi
confronti.
-Brook, ma come fai a sopportarlo?-
-è questione d’abitudine Yu…col tempo ti ci abitui-
Al pomeriggio, verso le tre e mezza, Yuri , Boris e tutti gli altri alunni
della Venartis, correvano giù per le gradinate di marmo per andare nel giardino
dove si sarebbero tenute la loro prima lezione su un manico di scopa. Era una giornata limpida, non tirava un filo d’aria.
Arrivarono giù nel campo che le ragazze erano già arrivate, tutte nervose come
se dovessero tenere l’esame, pochi minuti più tardi arrivò
il professore: yyy, un tipo strambo, dall’aria
severa, alto e muscoloso, con dei grandi baffi (uao
ci siamo ritrovati un bravo dei promessi sposi NdYu)
e con un gesto di intesa fece segno di smetterla di parlare. Poi, con un tono
di voce molto basso, che stentavi a sentire ordinò di allungare la mano destra
sulla loro scopa e…
-…dite “SU”!-
Tutti, in coro, gridarono l’ultima parola emessa dal professore; la scopa di
Yuri si alzò appena ma poi ritornò giù senza degnare il suo padrone, quella di
Boris si limitò ad impennarsi, mentre quella di Brooklyn gli arrivò
semplicemente nelle sue parti basse, Key era l’unico che era riuscito a
sollevarla e afferrarla, quella di Mystel si limitava a fare una specie di
“girotondo” per terra.
A quel punto, il professore si congratulò con Key per essere stato uno dei
pochi a riuscire a sollevarla, e mostrò agli alunni com’era la posizione esatta
di montare sulla scopa.
-quando udirete il mio fischio,datevi una forte spinta
con i piedi per terra, tenete ben strette le scope e sollevatevi di almeno un
metro, poi tornate giù. Al mio tre…uno…due…tre, a quel punto tutti si alzarono
di quanto indicato,tutti tranne uno, Brooklyn aveva preso
il volo verticalmente,e andava come un forsennato,ma non era colpa sua, secondo
lui la scopa era stregata. Il professore gli urlò, il più severamente possibile
di tornare giù ma lui era ormai oltre la Torre di astronomia
e se qualcuno non faceva qualcosa poteva rischiare di volare giù, causa panico;
Key non attese un attimo di più, salì sulla sua scopa e cercò di raggiungerlo,
andando più veloce che poteva, mentre il professore gli urlava di scendere
immediatamente giù, ma Key era troppo impegnato per tentare di salvare il suo
amico, ora si limitava a roteare attorno al castello per poi finire la sua
corsa schiantandosi contro una torre del college, fortunatamente la caduta si
placò perché Key riuscì, all’ultimo minuto ad afferrarlo per il mantello.
-sei salvo per un pelo ragazzo, da quell’altezza potevi farti male sul serio…-
-crede che non me ne sia accorto?-
-comunque questo non toglie che, di tua spontanea volontà ti sei messo a
“fluttuare” in cielo…-
-prof, non è colpa mia,è la scopa che è partita da sola-
-le scope non partono mai da sole se non viene ad esse comandato…-
-prof. le giuro che non c’entro io…-
-niente toglie la sua punizione assieme al signor Hiwatari-
-e ora cosa dovrei centrare io?-chiese Key sentendosi tirato in causa.
-sei partito anche con il mio divieto-
-senta non è colpa mia se la sua scopa è partita…-
-Lo ha fatto apposta-insisteva il professore.
-Prof, non le può venire in mente che qualcuno gli abbia potuto fare il
malocchio? Qualcuno che in questo momento se l’è svignata….-intervenì Yuri, che fino a quel momento aveva cercato di
alzare la sua scopa almeno di un centimetro, senza alcun risultato.
-sentiamo signor Ivanoff chi sarebbe…-
-mentre lei faceva il conto alla rovescia, casualmente Mystel aveva gli occhi
fissi sulla sua scopa e muoveva le labbra-
-e come faresti ad esserne certo che stesse dicendo un malocchio?-
-perché so leggere il labiale e quest’estate,
sfogliando, per caso un libro di magie ho trovato la formula che stava usando
il signorino…-
-mi dispiace signor Ivanoff, senza prove non posso far niente e per oggi la
lezione è finita.-
Brooklyn venne portato subito in infermeria dove ci rimase per tre giorni e ne
uscì con il braccio destro fasciato, raccontò che gli si era rotto il gomito, e
mentre un giorno erano nella sala comune, Mystel iniziò a prenderlo in giro…
-non sei neanche capace di reggerti su una scopa, secondo me non sei adatto per
questa scuola, vuole dei maghi, non dei babbani…-
-Non sono un babbano…-
-Ah no? E sentiamo perché non sei capace di fare un incantesimo?-insistette
mentre stava spaparanzato sul divano, a sorseggiarsi il tè delle cinque.
-sono capace di fare gli incantesimi…-
-Oh, certo, se intendi il cavare un occhio a qualcuno, è pur sempre una
magia….-il suo compagno di stanza, che era seduto su
un bracciolo del divano, ridacchiò.
-SMETTILA! NON É VERO CHE NON É CAPACE DI FARE MAGIE…TI SEI GUARDATO CHE NON TI
REGGEVI NEANCHE SULLA SCOPA E TI É ANCHE ARRIVATA NEI DENTI?-
Una ragazza dai capelli corti, chiari, era entrata nella sala comune dei
maschi, si chiama Nadia ed era innamorata persa di Brooklyn.
-Senti ciccina, le questioni sono due: la prima COSA
DIAVOLO CI FAI DA NOI MASCHI? e secondo, SLOGGIA!-le
urlò contro alzandosi dal divanetto e facendo scaravoltare
il tè.
-No che non sloggio…-disse con tono deciso, bloccandosi davanti alla porta.
-allora andrò a chiamare i prefetti…-
-spiacente, sono ad una riunione importante con il preside…-
-e allora glielo riferirò…-
-credi che non ti abbia mai visto ha pozioni che non riesci a beccarne uno? E
ha trasfigurazione che hai trasformato una matita in
un topo senza coda e alla fine dei baffi c’era la mina della matita?-i maschi
ridettero, tutti tranne il suo amichetto biondo e stranamente Key.
-SE NON SPARISCI GIURO CHE IO…-prese la bacchetta in mano e stava per lanciarle
un incantesimo.
-sentiamo…cosa hai intenzione di farmi?-chiese lei, senza avere un briciolo di
paura.
-io…te la farò pagare…-rispose abbassando la bacchetta.
-Perché non ora? Hai paura?-
-..vuoi la guerra allora? Stanotte a mezzanotte in punto dietro al quadro della
fata orba…-
-e come faccio a essere sicura che non mi darai buca?-
- non mi tiro mai indietro alle sfide, non sono un codardo, comunque, chi è il
tuo secondo?-
-il mio secondo sarà…-
-sarò io il tuo secondo….-
Brooklyn riprese, dopo tanto, la parola offrendosi volontario per il posto che
avrebbe dovuto prendere se Nadia…morisse. Mentre decidevano bene i fatti e le
regole entrò Hito. (ma te pareva nd Yuri)
-Cosa cavolo fai qui dentro? E di
cosa stavate parlando?-chiese guardando male la ragazzina dai capelli chiari.
-io sono qui perché non sono nel mio dormitorio….-
-questo lo deducevo anch’io, ma cosa stai facendo qua?-
-Non sono affari tuoi, arrivederci a molto presto…-lanciò
uno sguardo d'intesa a Mystel per poi chiudersi la porta alle spalle.
Hito si era insospettito troppo e per mettere tutto a tacere,
dissero che lui(lui?????ndtutti) e Brooklyn erano
fidanzati…ma per precauzione, i quattro si chiusero in camera.
-e tu ci vorresti andare veramente là?-
-Non posso ritirarmi Yu, e poi lei mi ha difesa, sembrerei un codardo a non
presentarmi-
-ma sei al corrente di quante regole infrangeresti?-chiese calmo al “secondo”
di Nadia.
-certo…-rispose sicuro di quello che stava dicendo.
-e se lo viene a sapere tuo cugino? O ti dovesse
scoprire Baker?-
-non succederà…-
-e come fai ad andare là senza che ti vedano?-
-io…non saprei–esitò un momento, con quella domanda l'aveva colpito in fallo.
-andiamo bene…-rispose con tono ironico, sdraiandosi sul letto.
-Yu…non ti conviene andare con loro?-gli domandò Boris, a bassa voce.
-Io? Ma infrangerei un casino di regole! E poi se ci beccano rischiamo di non
fare l’esame o peggio essere espulsi-si risedette sul letto, turbato da quello
che avevano appena finito di dire.
-anche…poi magari ci sparano…ma dai Yu sono solo
cazzate…-
- quello che ebbero dato di punizione a mio fratello non era una cazzata e non
vorrei che si tramandasse-si alzò dal letto
dirigendosi verso la finestra.
-tuo fratello è stato espulso?-chiese cautamente Boris, sapeva che quel
argomento era delicato.
-al 5° anno, aveva fatto quello che vorreste fare voi ma si scontrò con un
prefetto…-
-anche lui era prefetto?-
-no caposcuola…-
-cioè ma doveva essere stato proprio ingenuo, non ci vuole una laurea per non
farsi scoprire…-intervenì Brooklyn come se dicesse la
cosa più normale del mondo.
-INGENUO SARAI TU! E SCORDATELO CHE STASERA VERRÒ!-
Se ne andò sbattendo la porta; avevano toccato un
brutto tasto, parlare del fratello, c’era molto attaccato ma morì..non vi posso dire come se no svelerei tutto.
-permaloso il ragazzo…-
-io sto dell’idea che sei cretino tu…-
-non sono il veggente interplanetario che legge nella mente di tutti i maghi
della scuola…-
-Boris , ti conviene raggiungerlo, e non ripassare su quella cosa…-
-con chi stai messaggiando?-
-con una che ho conosciuto qui pochi giorni fa..-
-e non ci dici niente? Racconta tutto!-
-no, tu hai da fare il tuo lavoro, e Brook preparati per stase…-
Boris sapeva dove trovare il suo amico,e infatti si
recò in biblioteca dove Yuri stava sfogliando un “libricino”, e non si accorse
dell’“irruzione” in biblioteca dell’amico.
-che stai facendo Yu?-
-mi sto mangiando un gelato…-
-…spiritoso…intendevo: cosa stai leggendo?ho capito che è un libro, ma di che
tratta?-
-magia-rispose senza distogliere lo sguardo dal
libro.
-no, guarda, qua c’ero arrivato anch’io, non credo tu stia sfogliando un libro
di ricette…-
-che vuoi?-alzò appena lo sguardo per poi richinarsi
a sfogliarlo.
-io? Perché?-domando a sua volta Boris, sedendosi di fronte a lui.
-perché non schiodi?-
-perché voglio stare qua-
-ti è venuto un attacco di bibliotechite?-
-…no, sono solo venuto a cercarti-
-perché avevi paura che mi perdessi?-
-CHE CAVOLO, PIANTALA DI RISPONDERMI COSÍ- urlò attirando l'attenzione dei
ragazzi che cercavano di studiare, pensando che la biblioteca fosse il posto
più tranquillo in qui rifugiarsi.
-Boris …siamo in una biblioteca…-
-e chi vuoi che si inkazzi?-
-Io, per esempio-apparve una strega dall'aria un po' stramba, era la
bibliotecaria.
-prof, ma perché lei è sempre tra i coglioni?-
-dicevi?-
-Niente di particolare-
-Huznestov, non cercare di fare il furbo con me, perché non la passi liscia,
ora prendilo come se non avessi sentito niente e tornate nei vostri dormitori…-
Risalendo le scale che conducono al dormitorio dei maschi, ripresero a parlare
del duello che si terrà quella notte.
-Te l’ ho già detto Bo, io non ci vado a fare il palo, non voglio mica mettermi
nei guai…-
-dai…e chi ci vede?-
-i prefetti che fanno la ronda sui corridoi, i professori che girano su e giù
per il college, il custode che controlla se tutti siano a letto, ecc.ecc.ecc-
-come la fai lunga…-
-e chi ti impedisce di andarci?-
-…tu, precisamente ora, che mi hai messo la fatidica pulce nell’orecchio, dirò
a Key che ci vada lui-
Mancavano, circa, due ore a mezzanotte e Brooklyn girava avanti e indietro per
la sala comune,agitato per essere un secondo e agitato perché nessuno avrebbe
fatto loro il “palo”.
Passò un’ora e quando erano le undici e tre quarti, Brooklyn si avviò verso il
dormitorio delle ragazze per passare a prendere Nadia, mentre Mystel e il suo
secondo erano già partiti mezz’ora prima. La ragazza lo aspettava a metà
strada, e quando arrivarono sul luogo dell’“incontro”, Mystel e il suo secondo,Alexander, un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi
verde smeraldo, si guardarono con fare d’intesa e Alex diede l’in bocca al lupo
al suo compagno per poi incominciare l’incontro. Tutto era programmato, ma
quando Nadia stava per lanciare il suo contrattacco, sentirono dei passi, si
voltarono, era Hito, uno dei prefetti.
…to be continued…
io: scusate certi errori di scrittura, ma ho la tastiera che è mongola…spero
non siano gravi…-
Boris :appunto, quella volta avevi scritto “palle”
anziché “spalle”…. Non ti pare grave?-
Io:…beh…in un certo senso…MA NON ESSERE CATTIVO CON ME! Nella realtà sei il mio
migliore amico…-
B:…se, se, aspetta e spera…-
Io:ç__ç nn è giusto….noi
continuiamo a litigare, voi, se vi gira, commentate, se no fate quel cazzo ke
volete… alla proxima…e scusate il ritardo colossale…
B: ragazzi...vi consiglio di commentare...è capace di inviare messaggi bomba
via fp...
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