Venartis-Incanto Fatale

di MewAlexis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo... ***
Capitolo 2: *** The famous school ***
Capitolo 3: *** Pulizie di primavera ***
Capitolo 4: *** Primi Pericoli ***



Capitolo 1
*** primo capitolo... ***


Era un mattino come tutti gli altri ma per qualche ragazzo, sarà un giorno indimenticabile che cambierà loro la vita per aver ricevuto una lettera.

Arrivati a scuola la prima cosa che Leticia, o come la chiamano tutti Tissy, e suo fratello gemello Boris , mostrarono al loro migliore amico fu una semplice lettera.



SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA “VENARTIS”
Direttore: Mesinskj Michajl



Carissima Signorina Huznestov,

siamo lieti di informarLA che Lei ha il diritto di frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria “Venartis”. Accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e le attrezzature necessarie.

I corsi avranno inizio il 1°Settembre. Aspettiamo la Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio

Con ossequi

Viktor Baker

Vicedirettore



- ci è arrivata stamattina, anche a mio fratello…sono emozionatissima, è arrivata anche a te vero Yu?-

A quest’ultimo gli si era raggelato il sangue, perché non gli era arrivata la lettera? In fondo anche lui…

-Ci sei?-

-Perché a me non è arrivata???????????

-non ti è arrivata?-

-non è detto che anch’io debba frequentare quella scuola-

-…non dire sciocchezze…-

-e non le dico! I miei genitori sono maghi, ma io non sono neanche buono di tenere in mano una bacchetta cosa caspita ci dovrei andare là?-

-…forse perché mio fratello ha detto che l’anno scorso sbirciando tra quelli che dovrebbero venire nuovi c’eri di mezzo anche tu?-

-…magari si sono sbagliati, o c’è un mio omonimo o magari il gufo si è perso o è morto e loro credono che mi sia arrivata la lettera e invece è il contrario e…-

-…e se fosse il gufo in ritardo? Come i postini no? Vanno a quartieri…-

-…e poi non ti è mai capitato che quando sei arrabbiato ai delle cose che non vuoi fare e credi siano coincidenze?-per la prima volta prende parola Tissy.

-…tipo quella volta che ti avevano chiamato alla lavagna e non sapevi niente e “casualmente” è suonato l’allarme antincendio e siamo dovuti andare a casa tutti?-

-era una coincidenza…-

-non erano coincidenze e vedrai che oggi vai a casa e hai la lettera…-

In quel momento suonò la campana di fine intervallo, rientrarono in classe, occuparono i loro posti e mentre ricominciava la lezione un gufo a pois neri,si era appoggiato sul davanzale vicino al banco di Yuri e teneva tra il becco una lettera…

-…Boris …c’è un uccellaccio che mi sta guardando…lo cacci via mi fa schifo…e mi impedisce di stare attento-

Ma il suo interlocutore, fece l’opposto contrario e aprì la finestra permettendo al gufo di entrare e posare la lettera sul quaderno di Yuri

-Ma sei cretino? Ti ho detto di mandarlo via, non di farlo entrare, la prossima volta…-

-Shhh…guarda quel “uccellaccio” cosa ti ha lasciato sul banco? E poi era dolce il gufettino… guarda è volato via…-

-…’na lettera?-

-cosa parlavamo io e Tissy all’intervallo?-

Era l’ultimo giorno di scuola ma Yuri dovette passare le ultime 3 ore fuori dalla porta per il suo grido di gioia.

I mesi che li separavano dall’inizio del nuovo college diminuivano sempre più fino ad arrivare alla mattina del 1° settembre.

Alcuni erano agitati, altri non si ricordavano più e altri…



CASA SCHNEIDER



-Brook svegliati!-un ragazzo biondo e tremendamente affascinante si era appostato a fianco di un letto, cercando di svegliare un ragazzino dai capelli rossicci.

-Dai cugi…ho sonno-

-Abituati a chiamarmi per nome, comunque se tu ieri sera non andavi a letto alle 2:00...-

- anche tu ti sei addormentato a quell’ora!-

-Si ma io sono più grande di te e non fatico a svegliarmi, ci sono abituato-

-Che due scatole sempre la storia “io sono più grande”-

-É colpa mia se sei più piccolo di me di 5 anni?-

-No, ma smettila di dire “io sono più grande”! Non sono più un moccioso-

-…siamo lì-

-SMETTILA!!!!!!

-Hito, piantala tuo cugino ha ragione-

-…pà, ti schieri con lui?-

-Ha ragione, non devi più trattarlo così-

-Visto che ho vinto io?-

-Poi al college non ci sono loro a proteggerti quando ti menerò-disse scendendo le scale per andare a colazione.

-NO! Non lo farai sul serio?-disse scendendo a sua volta le scale

-Se mi fai girare le scatole come adesso si-cercò di concludere mentre dava un morso al suo toast.

-Ma tu mi vuoi bene vero?-

-Ma che cazzo c’entra? Comunque, certo che no…e ora sbrigati o arriveremo in ritardo…-

Brooklyn guardò suo cugino molto male, così Hito, dal dietro, lo abbracciò (nevica nd tutti) spettinandolo.

-Ma ci hai creduto cretino? Scherzavo! A volte rompi le palle ma scherzavo-

-lo speravo in un certo senso…-

-Ti conviene metterti la divisa, tra pochissimo partiamo, non sperare che io sarò così al college!-



CASA HUZNESTOV

- Fratellino SVEGLIATI SVEGLIATI SVEGLIATI!!!!!!!! É il primo giorno del college, non vorrai arrivare tardi?-disse tirando su la tapparella della loro camera.

-…ancora 5 minuti…e abbassa la voce, mi hai stordito!-ribatté il fratello tirandosi le coperte sugli occhi.

-Ti ricordo che siamo in 3 che devono andare alla Venartis e il bagno è uno solo! E se non ti sbrighi ti butto giù dal letto…!-insistette la sorella, già intenzionata a fare quello che aveva appena detto

-…e buttami giù dal letto, tanto so che non ne saresti capace…-

Appena finì la frase, sua sorella fece quello che promise, facendolo andare a sbattere contro l’armadio

-Non ne ero capace?-con un sorriso bastardo stampato in faccia uscì dalla camera

-Mi hai fatto sbattere contro l’armadio, adesso mi verrà il bernoccolo-si toccava la fronte con ormai un segno rosso verso la tempia.

- Quante storie…6 UN FRIGNONE!-lo ammonì sua sorella apprestandosi a scendere le scale

-Quando vi decidete voi due a scendere?-era Georgi il loro fratello maggiore, che quell'anno lì avrebbe frequentato il sesto ed ultimo anno alla Venartis.

-Ma è Boris che non si vuole alzare!-rispose scendendo le scale

-Devo venire su io?-

-No, no, no, Tissy stava scherzando non è vero Tissy?-

-Io non stavo scherzando-

-…io non sono a letto!-cercò di difendersi mentre usciva dalla camera

-…ma siamo lì fratellino, non ti sei neanche messo la divisa-rispose facendo una piroetta su se stessa, di modo che la gonna girasse anche lei.

-Ma poi me la sporco….-

-…che due…io vado a fare colazione-

-e vai! E cosa dovrebbe fregarmene?-

- Ok fratellino, non ti dispiace se mangio anche la tua brioche, vero?-

-Non sarai così bastarda?-la inseguì giù per le scale

-BORIS NON USARE QUEI TERMINI CON TUA SORELLA!-

-se mà…- (prendetelo come un sì mamma)

Nel frattempo arrivò su Georgi, che costrinse suo fratello ad andare giù prendendolo per un orecchio.

- Mi hai fatto male! E poi stavo scendendo...-protestò liberandosi dalla stretta del fratello

-Se non ti sbrighi, tra poco ti farò anche di peggio…-

-…non si può neanche fare la colazione in santa pace.-

-se ti fossi alzato prima…Ah, una cosa Boris , non pensare che al college potrai dormire quanto ti pare…-

-lo so, non sono poi così cretino…-

Davvero? Non ne ero al corrente di questa novità…-s'intromise Tissy con la bocca piena di brioche

-Tissy sei una puttana!-

Boris ricevette da suo fratello una sberla.

-AHIA fratellone…ç_ç-

-La prossima volta non dici più quelle cose lì a tua sorella-

-Perché? Cos’è diventata, tutto ad un tratto una santa?-

- -^_^- dai sbrigati che dobbiamo passare a prendere coso..- (grazie nd Yu)

-Non si chiama “coso”, si chiama Yuri –

-Chi è il tuo amante?-

-Tissy prima o poi te meno…comunque sì da il caso che sia il mio migliore amico e il nostro ex compagno di classe-



CASA IVANOFF



Ore 5:30, Yuri era già sveglio che controllava, ogni secondo che passava, la valigia per accertarsi di aver messo tutto.

-…tesoro, vuoi una camomilla?Non so se arrivi vivo al college se continui di questo passo-

-grazie del conforto mà-

-Hai rifatto la valigia 33 volte…-

-34 per l’esattezza, l’ho rifatta quando eri in bagno-

-Santo cielo Yu, calmati, se poi ti sarai scordato qualcosa, te lo invieremo via gufo…-

-Grazie, se volevi calmarmi ci sei riuscita, comunque inviare, invii un messaggio non la roba col gufo…-

-avanti, dai…-

-non mi pare abbiano bussato…-

-l’ironia di nostro figlio…Yu, tesoro, ti conviene andarti a riposare-

-…ma sono le sei, tra un’ora dovrei svegliarmi e tra un’ora e mezza arriveranno Boris e compagnia brutta-(grazie NdHuznestov family)

h 7:29

-tra un po’ dovrebbero arrivare! E se dovessero tardare?E se arrivo tardi il primo giorno? (ma come fanno i tuoi a sopportarti? NdBoris)

-Calmati, stanno arrivando-



-Ciao Yu ^____^-

-Ciao, ma che hai fatto hai capelli?-squadrò i capelli di Boris, che erano tutti bagnati

-Questo impiastro alla mia destra voleva provare una magia-gli spiegò indicando Tissy, lei rispose con un sorrisino a mille denti

-Ti do una mano io…ora che mi ricordo…ho il libro di incantesimi in camera-salì di corsa le scale per mettere il libro nella valigia

-e i miei capelli?-

-Dopo-

Due minuti più tardi.

-Com’è che avevi il libro di incantesimi in camera?-

-Mi annoiavo, l’ho letto-rispose come se fosse la cosa più normale del mondo, leggersi un libro di scuola quando si è annoiati.

-Tutto?-chiesero all'unisono i fratelli

-Tutto!-confermò Yuri soddisfatto

Mentre invece, ora facciamo un passo indietro nel tempo e torniamo al giorno precedente dell’inizio della scuola.



CASA HIWATARI



-Allora Key, sei pronto per iniziare?-

-iniziare che?-

-beh, la nuova scuola!-

-Ah!…Perché comincio una nuova scuola?-

-Key?! Sei collegato? College, Venartis, non ti dicono niente?-

-Non li ho conosciuti di persona…comunque l’ultimo nome era carino-

-Chi ti ha fatto l’incantesimo della memoria?-

-nessuno…-

-Come ti chiami?-

-Io?( no, mio nonno Nd papà di Key)…Key Hiwatari-

-…e cos’è che odi che ti facciano sul tuo cognome?-

-la “i” al posto dell’“y” finale?!-

-Bene, a nostro figlio non è stata tolta la memoria, Ricordi? Un mese fa hai ricevuto una lettera, che ti diceva che il 1° settembre dovevi partecipare a quella scuola di magia che sia chiama “Venartis”…?-

-Ah, quella scuola! E quand’è che comincio?-

-Te l’ho appena detto…domani.-

-Non vi incavolate se vi dico che non ho preparato la valigia, vero?-



Finalmente il gran giorno arrivò per tutti (a noi era già arrivato Nd tutti tranne Key).

Yuri Boris e Tissy riuscirono ad occupare uno scompartimento vuoto sul treno, e iniziarono a immaginare come fosse fatta la scuola, finché arrivò il signor “so tutto io” che si mise a spiegare nei minimi dettagli la Venartis.

-…no, non è niente di tutto quello che hai detto-

-Ah perché adesso, mr saputello mi sa dire nei minimi dettagli com’è fatta…-

-beh…allora…è composta da 32 stanze, ha 6 passaggi segreti…ci sono 142 scalinate…i dormitori sono divisi in quattro ragazzi per stanza e non si è con le femmine…-

-..ke peccato…magari c’era un figo da paura, e potevo starci in camera…-sentenziò Tissy diventando subito dopo rossa in faccia.

-….-

-dicevo…al quarto piano si trova l’infermeria, che tra l’altro è gigantesca, poi la cosa più bella è la sala da pranzo…è vasta come non so cosa e come soffitto non c’è il solito muro ma il cielo di fuori, è una magia ma sembra reale…poi ci sono alcune porte che si aprono solo se glielo chiedi cortesemente..-

-…ed ecco a voi l‘enciclopedia ambulante in persona…-

-scusa, ma com’è che sai tutte ‘ste cose?-gli domandò Tissy, ignorando il fratello

-…ho studiato…-

-lo dici come se fosse la cosa più logica del mondo, ma devi essere proprio rincretinito se ti vai a studiare durante l’estate i libri di scuola…-

-ah, scordavo un particolare, che ovviamente farei senza dirvelo, dato che vostro fratello vi avrà di certo informati…-

-su cosa?- chiesero in coro i due gemelli

-…voi vi siete stupiti che ho passato l’estate a studiare ma voi quando l’avreste fatto?-

-Perché ce lo chiedi Yu?-

-beh, lo sapete di certo che i libri allegati alla lettera andavano studiati vero? Perché poi ce li chiedono…-

Tissy e Boris chiamarono all’unisono il loro fratello maggiore per “ringraziarlo” di averli avvertiti; ma un rumore di porta che si aprì energicamente attirò la loro attenzione, due ragazzi, uno dai capelli sull’arancione e l’altro dai capelli scuri, entrarono nello scompartimento pregandoli di nasconderli. Dissero che erano inseguiti da un ragazzo, intanto Tissy era andata a chiamare suo fratello maggiore per fargli ‘na ramanzina alla Tissy, per il fatto che non li aveva avvertiti di quello che gli aveva appena riferito Yuri , ma mentre stava uscendo quasi si scontrò con un ragazzo biondo dagli occhi azzurri…

-…ehi sta attento dove vai idiota!- = mazza se è carino…=

La ragazza si era scordata di chiudere la porta del suo scomparto e così Mystel, così era il nome del ragazzo che inseguiva i tipi appena entrati, riuscì a raggiungerli senza alcun sforzo.

-…per caso sono passati di qui due idioti?-chiese questo ragazzo dai capelli biondi legati, la divisa senza neanche una piega e l'aria da chi vive in una famiglia benestante.

-..se non ci dici come sono come possiamo aiutarti?!-gli disse Boris osservandogli i capelli, che per i suoi gusti erano troppo lunghi.

-…uno ha i capelli rosso chiaro e l’altro li ha neri…-rispose con tono che si stava spazientendo

- per caso l’ultimo che hai nominato ha le mèches blu?-

-se non ricordo male, si…-rispose, quasi certo di averli trovati

-…e l’altro aveva i capelli arancioni?-

-si…te l’ho appena detto-

-ok, non sono passati per di qua ^_^-

-eppure ne ero sicurissimo che…ma non è che mi stai prendendo in giro?-

-senti, nessuno è perfetto, o forse lui è un caso particolare-

Disse il ragazzo dai capelli violetti indicando Yuri , ma mentre tentavano di far sloggiare Mystel, a quest’ultimo attirò l’attenzione uno starnuto, i tre si guardarono e poi saltò su Boris con un “è colpa mia” ma mentre lo diceva ‘n’altro starnuto si ripeté e non poté fare a meno di guardare cosa c’era nel ripiano portabagagli.

-che cerchi?-gli chiese Boris cercando di distrarlo

-sono certo che c‘è qualcuno…-

E così dicendo scovò i due rintanati nel portabagagli

-…scusate a voi due, ma cosa avete combinato da averlo fatto incazzare?-

-Non è tempo di spiegazioni…-

Il ragazzo dai capelli biondi stava iniziando a menarli quando entrarono due prefetti: Georgi e Hito.

-METTILO-SUBITO-GIÚ-

-CHI TI CREDI DI ESSERE PER PARLARMI COSÌ?-

-FORSE DOVREI FARE LA STESSA DOMANDA A TE, SICCOME IO SONO UN PREFETTO…-ribatté Hito.

Nello stesso istante un altro ragazzo dai capelli biondi si affacciò alla porta dello scompartimento dicendo a Mystel di fregarsene. Dopo quelle parole Mystel li lasciò perdere e, arrabbiato andò via, seguito dall'altro ragazzo.

-grazie cugi^_^-

-ti ho detto di non chiamarmi così-

-Fratellone ^___^ vuoi restare a fare due chiacchiere con noi?-

-no, dobbiamo andare a vigilare gli scomparti, adios-

I due prefetti se ne andarono mentre gli altri si misero a chiacchierare.

-scusa sorellina, ma perchè quando quel tipo là è uscito ti sei scusata con lui?-

-io? No, no, ti sbagli, beh, visto che siete tutti maschi io vado a farmi un giro...ciao ciao^_^-

-quella sarebbe tua sorella?-

-già...che sfiga...mi rassenera il fatto che non saremo in camere assieme-

-non si è con le ragazze?-domando il ragazzino dai capelli rossicci

-No, i dormitori sono divisi...-

-già, come dargli torto, comunque non ci siamo ancora presentati, io sono Boris e lui è l’enciclopedia ambulante-

-preferisco che mi chiamate Yuri, grazie-

-noi siamo Key e Brooklyn...-

Cominciarono a parlare del più e del meno, fino a quando si dovettero interrompere per il semplice fatto che dopo poco sarebbero arrivati alla Venartis.



...cotinua...



ki ha idee sui cognomi di Brooklyn, Mystel e successivamente ci sarà anke Alex (ammmore), si faccia avanti....grazie...kiss
ringrazio chiunque commenterà!!!

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Capitolo 2
*** The famous school ***


 THE FAMOUS SCHOOL
- Capitolo 2° -


Accompagnati da quattro prefetti, entrarono nel famoso college di magia “Venartis”, dentro li attendeva un mago alto, dai capelli scuri e dall’aria terribilmente severa. Era il professore di pozioni, che li accompagnò nella sala grande.
-…uao…proprio come la tua descrizione Yu…-
-Silenzio lì in fondo-
-…credo proprio che ‘sto qui ci darà filo da torcere…-
I ragazzi seguirono il professor Baker che li condusse ai loro tavoli.
-ora ci sarà il discorso del preside, chi fiata vede le mura di casa…dopo la cena, vi farete accompagnare dai vostri prefetti nelle camere…-
-inizia a darmi sui nervi quello…-commentò Boris a Yuri e chiunque lo stesse ascoltando.
-…e pensare Bo che non è neanche il primo giorno…lo sapevi vero che domani le prime due ore c’è lui?!-
-non farmi questo Yu, non è possibile…-
-ed è possibile eccome e ora se non stiamo zitti possiamo anche salutare la Venartis…-

-Benvenuti alla Venartis, tra poco avrà inizio il banchetto per l’inizio dell’anno ma prima lasciatemi dire due cose: la prima che alla prima scorrettezza sarete spediti a casa, io vigilo il dormitorio dei maschi e la professoressa Brown quello delle ragazze e ora preside a lei…-
-grazie Viktor, non vi ruberò molo tempo ma tengo a precisare alcune cose: per gli studenti del primo anno il corridoio del 6° piano è proibito a meno che non desideriate fare una brutta fine , è vietato fare magie nei corridoi e alcuni alunni più grandi farebbero bene a ricordarlo- e lanciò uno sguardo d’intesa hai due prefetti Hito e Georgi, che quest’ultimi si guardarono con un sorriso 33 denti.
-E ora prima di iniziare il banchetto intoniamo l’inno della scuola-
Diede un colpo alla sua bacchetta magica e ne scese un lungo nastro color oro, scivolò sopra i tavoli e intimò agli alunni di sceglierne un motivetto e cantarlo come più piaceva.
Finito il “concertino” , il preside con un altro tocco della bacchetta magica allestì i tavoli con su ogni ben di Dio.Tutti si abbuffarono sul cibo come gente che non mangiava da secoli, poi quando tutti furono sazi, magicamente tutti gli avanzi scomparirono lasciando le stoviglie pulite e splendenti, pochi secondi dopo apparirono sui tavoli una vasta scelta di dolci di tutti i tipi.
-…io sono mezzosangue…-raccontava Key –mia madre è babbana, io e mio padre siamo nati maghi loro non ci danno peso…una volta mia madre ha tentato di usare la bacchetta magica di mio papà ma tra un po’ mi cava ‘n’occhio…-
Tutti risero, poi Boris chiese a Brooklyn di raccontargli della sua famiglia, siccome era l’ultimo rimasto.
-…io vivo con mio cugino, i miei credo siano spariti in america ma non si sono mai fatti sentire, non mi volevano, perché loro, forse non erano maghi e io si…-
Riprese la parola, per l’ultima volta, il preside.
-adesso è ora di andare a letto. Buonanotte, i maschi seguano i loro prefetti e le femmine idem-.
Fecero tutti come gli fu stato conferito, Boris e Yuri erano in camera con Brooklyn e Key, erano tutti stanchi dal viaggio e si addormentarono, mentre, qualcuno tentava di dormire…
-…però è bella come scuola…il letto a baldacchino…l’ho sempre desiderato…-
-Boris …-
-…poi la sala enorme…-
-era la sala grande ma…-
-…aspetta, poi il cielo che sembra vero… la cena con ogni tipo di cibo, non ho mai mangiat…-
-Boris , VUOI SPEGNERE QUELLA MALEDETTA RADIO? STO CERCANDO DI DORMIRE!!-
-scusa…-
-e meno male che non ti reggevi in piedi dalla stanchezza, al contrario parla come ‘na radio, manco fosse mattina-
-vabbè,scusa, buonanotte-
-spero…-
Il mattino seguente, come prima materia avevano Pozioni, le lezioni solitamente iniziavano alle nove dopo aver fatto colazione nella sala grande, il banchetto durava un’ora, dalle sette e mezza alle otto e mezza,poi rimaneva quella mezz’ora da prepararsi.
I ragazzi avevano finito di fare colazione, e siccome erano le otto e un quarto avevano tutto il tempo di chiacchierare e fare quello che ne avevano voglia.
- secondo me ci conviene scendere tra un quarto d’ora…-
-no, basta scendere a dieci minuti alle nove…-
-Boris , ma se avessimo la malaugurata sorte di perderci…-
- non ci perderemo, almeno finché abbiamo la mappa vivente di fianco, vero Yu?-
Il suo interlocutore non rispose,era intento a ripassare pozioni, perché si sentiva che gli avrebbe chiesto qualcosa.
-non vi conviene ripassare?-
-è il primo giorno,vedrai che non ci chiederà niente…-
-non ne essere così sicuro Bo-
Parlarono di un po’ di tutto fino a che arrivarono le otto e mezza e Key e Brooklyn vollero scendere prima.
-abbiamo paura di non trovare la strada, se non volete venire con noi, fate come volete…-
Certi di conoscere la strada, Yuri e Boris si trattennero dieci minuti in più rispetto agli altri; quando mancavano dieci minuti alle nove uscirono dal dormitorio dei maschi (no, guarda eravamo dalle femmine Nd Yu&Bo), scesero la larga gradinata, arrivarono al piano terra dove li attendeva un bivio, a destra si andava per la strada giusta, mentre a sinistra raggiungevi la serra.
-e adesso, dove andiamo?-
-suppongo…a sinistra-
-ne sei scuro? Il laboratorio di pozioni non è nei sotterranei?-
-non mi ricordo…-
Partirono per la tangente ma arrivati in fondo c’era solo un’aula con dei vasi e tante piante.
-…meno male che non era nei sotterranei…-
Avendo sbagliato strada, tornarono indietro, si diressero nei sotterranei ma lì c’era un lungo corridoio, con a destra una porta e poco più in fondo se ne trovava un’altra.
- e adesso? Quale tra le due?-
- se permetti Yu, fa scegliere a me, tu non ci becchi…-
Boris, convinto che l’aula di pozioni fosse quella in fondo al corridoio, ci si diresse senza esitare ma quando entrò si trovò davanti una scrivania, con un camino e una libreria con tanti libri e in parte provette.
-chi è che non ci beccava?-
-…capita a tutti di sbagliare no?Ma ora ci rimane quella là-
Indicò l’aula di pozioni e quando entrarono non videro il prof. sebbene fossero in ritardo di dieci minuti.
-visto? Non eravamo poi così in ritardo, non c’è manco il prof…-disse Boris un po' affannato ma contento; però qualcosa li fece sobbalzare, da dietro qualcuno posava le mani sulle loro spalle.
-….salve prof ^_^-
-salve, ora sentiamo cosa avete da dire, per esempio perché siete in ritardo?-
-…noi…ecco…noi…ci siamo persi!-
-per questa volta chiuderò un occhio, ma sappiate che se dovesse capitare ancora vi metterei in punizione-
-grazie prof, lei è troppo buono, le accenderemo un cero…vero Yu?-
-ci sai stare zitto???-
-mi fa piacere vederla così ottimista signor Huznestov, però un meno non ve lo toglie nessuno-
-beh, sempre meglio che averne due…-disse Boris felice mentre andavano ai loro posti.
-rimediamo subito… sapete dirmi cosa ottengo se verso della radice d’asfodelo in polvere dentro un infuso d’artemisia?-
-…versare una radice d’artemisia in un infuso d’asfodelo?-chiese con aria terribilmente confusa, mentre si sistemava al posto
-Bo è il contrario-
-Il signor Ivanoff me lo sa dire?-
-certo, asfodelo e artemisia insieme danno una pozione soporifera talmente potente da andare sotto il Nome di Distillato della Morte Vivente-
-proviamo di nuovo,dove andresti a cercare se ti chiedo di trovarmi una pietra bezoar?-
-non ne ho la più pallida idea…prof.-
-Dica pure Ivanoff…-
-Un bezoar è una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da molti veleni-
-Bene, Huznestov proviamo un’ultima volta, che differenza passa tra l’Aconitum napellus e l’Aconitum lycoctonum?-
- non lo so, ma visto che le ha chieste tutte a Yuri , può finire anche con questa…-
-sentiamo allora…-
-l’Aconitum napellus e l’Aconitum lycoctonum sono la stessa pianta, nota con il semplice nome di aconito-
-Immagino che lei Huznestov non abbia neanche aperto un libro quest’estate prima di venire qua, o sbaglio?-
-No, non sbaglia, ma è stato mio fratello a non avvertirmi-
-volevi il tuo secondo meno? E ti accontento, mentre al tuo compagno il suo meno si tramuta in più-
-…il solito fortunato…-gli disse con fare quasi geloso
Il professore iniziò a spiegare mentre Mystel, quel ragazzo incontrato sul treno, si voltò e iniziò a importunarli.
-immagino che tu fuori menerai il tuo amatissimo secchione?!-
-perché dovrei farlo?-rispose Boris cercando di stare attento, dato che aveva collezionando due meno nei primi due minuti della loro prima lezione di pozioni.
-se vuoi lo faccio io per te non è così difficile-
-….smettila…-
-ma vedi che non ti ha neanche in nota? Pensa solo a studiare…vero secchione?-
-…non sono un secchione, ho solo studiato….-
-appunto…secchione-
-Smettila-rispose con tono brusco e forse un po' alto, da attirarsi un'occhiataccia dal professore.
-la guardia del corpo….-
-Abbiamo finito di chiacchierare lì in fondo? Voi 3! Ora mi preparate una semplicissima pozione per far ricrescere i capelli.-
-Yu, come si fa?-
-Boris, lo ha appena spiegato-gli disse con tono quasi seccato.
-c’era ‘sto cretino che continuava a parlare…-
L’ora faticò a passare ma per loro fortuna passò, l’ora dopo avrebbero avuto trasfigurazione, purtroppo erano in ritardo anche per quella perché erano andati fino su all’ultimo piano mentre l’aula si trovava al primo. Mentre scendevano di corsa le scale Yuri, si scontrò con una ragazza, caddero per terra ma…
-MA GUARDI DOVE DIAVOL…-
-scusa, non era mia intenzione,andavo di fretta e…-
-anche noi andavamo di fretta e per colpa tua oggi è la seconda lezione che arriviamo tardi e…-
-Boris lascia stare, si è scusata, cosa vuoi di più? -
-beh, ci si vede, ciao ^\\\\\\\\\\\^-
-ciao ^\\\\\\\\\^-
-non dirmi che ti sei innamorato di quella?-proseguirono il loro cammino mente Yuri restava girato verso di lei, finché non scomparve su per le scale.
-anche se fosse che ci sarebbe di male?-
Erano,per l’ennesima volta, in ritardo e di certo questo non rese felice l’insegnante.
-Spero abbiate una buona giustificazione per il vostro ritardo-
-…ci…ci siamo…persi!-si giustificò Boris, con un sorriso a mille denti.
-cercate di non perdervi anche nel cercare i vostri posti…-
-…Yu,avrei voluto dirle, perché ‘sto qui si è lasciato trascinare dallo sguardo di una…-
-ma tu che sei il mio migliore amico non l’avresti fatto..-rispose cercando il più possibile di stare attento.
-…invece, sai che ero tentato?-continuò imperterrito il compagno di banco.
-…grazie…-cercò di tagliare corto Yuri, inutilmente.
-ma scherzavo, secondo te? Così fuori mi fai lo scalpo….-
-…e ora visto che sono stati molto attenti, me lo spiegano i due signorini là in fondo, di che cosa si occupa la trasfigurazione-il professor Russel si era accorto che due alunni non erano attenti
-…lo sai Yu?-
-più o meno…-
-…sentiamo, signor Huznestov?-
=ma perché devono beccare sempre me?= prof, non ero attento-
-ho visto,e lei signor Ivanoff me lo sa dire?-
-…la trasfigurazione a il compito di far cambiare forma ad un oggetto-
-bene….vogliamo avere, allora, il primo esempio? Lo vuole dare lei?-
-…per me…-rispose quasi imbarazzato del fatto che il suo amico non sapeva rispondere.
-allora, trasformi la sua penna in un qualsiasi animale-
Yuri prese in mano la sua bacchetta magica, si schiarì la gola, recitò la formula e in men che non si dica, la sua penna stilografica si trasformò in una splendida farfalla.
-eccellente, davvero eccellente, qualcun’ altro vuole provare?-
-…ma che romantico…perché hai scelto proprio una farfalla?-era ancora quel ragazzino biondo che,per loro sfortuna, avevano ancora davanti.
-perché che ci sarebbe di male?-troncò di netto la discussione.
Un’ora dopo, stavano risalendo le scale per andare nel dormitorio a posare i libri, sapendo che dopo un’ora si sarebbe tenuto il pranzo nella sala grande.
-giornata più pesante no?-
-si davvero…Boris …vieni un secondo in camera…-
-Perché? Che c’è?-
-Il tuo pigiama sta fluttuando…-
-Che ci trovate di tanto divertente?-
-…non te lo riprendi?-
-no, aspetto che vi arrendiate-
I due compagni della stanza accanto,tra cui Mystel, si divertivano nello stuzzicare il loro “collega”, non perché se la prendeva, ma per il semplice fatto che non era capace di “controbattere” in qualsiasi modo. E loro perdevano delle ore nello stuzzicarlo, in qualsiasi modo che veniva loro in mente.
-…E ALLORA VOI QUATTRO? NON VI SIETE RESI CONTO CHE IL PRANZO E’ INIZIATO GIA’ DA VENTI MINUTI?-
Era entrato uno dei prefetti, il più severo, Hito Schneider, il cugino di Brooklyn.
-…ma è colpa loro, non mi volevano…-
-NON ME NE’ FREGA DI CHI E’ LA COLPA, SE NON SIETE GIU’ ENTRO DUE SECONDI , POI VE LA STRIGLIATE CON BAKER-concluse severamente, apprestandosi a uscire dal dormitorio.
-ma vaffanc…-
-Si?-
-Che c’è? Senti le voci?-
Scesero giù nella sala grande che era bandita di ogni tipo di primi piatti, c’era un grande chiacchierio sia per il fatto che era la prima giornata, sia per il fatto che dopo pranzo, alle 15:00 avrebbero avuto la loro prima lezione sulle scope; in quel momento arrivò Tissy.
-Ciao ragazzi,com’è andata?-chiese con un sorriso smagliante, prendendo posto a fianco di Yuri.
-…lasciamo perdere…-
-perché? Dai raccontate tutto, nei minimi dettagli, e cosa sapete su quel tipo che ho incontrato sul treno…-chiese abbassando la voce, per non farsi sentire dato che era solo a qualche posto di distanza.
-se vuoi ti dico come si chiama-le disse Boris mentre con forza infilzava un pezzo di bistecca.
-veramente fratellino lo sai?-
-certo si chiama “ spaccaballe con una faccia da culo”-le rispose brusco senza alzare lo sguardo.
-non è vero….-disse al fratello quasi offesa.
-non ne posso più Tissy, arriviamo tardi a pozioni e trasfigurazione e adesso, mentre eravamo in sala, arriva quell’altro prefetto spaccaballe, che ci urla dietro…-spiegò alla sorella il motivo della sua irruenza nei suoi confronti.
-Brook, ma come fai a sopportarlo?-
-è questione d’abitudine Yu…col tempo ti ci abitui-
Al pomeriggio, verso le tre e mezza, Yuri , Boris e tutti gli altri alunni della Venartis, correvano giù per le gradinate di marmo per andare nel giardino dove si sarebbero tenute la loro prima lezione su un manico di scopa. Era una giornata limpida, non tirava un filo d’aria. Arrivarono giù nel campo che le ragazze erano già arrivate, tutte nervose come se dovessero tenere l’esame, pochi minuti più tardi arrivò il professore: yyy, un tipo strambo, dall’aria severa, alto e muscoloso, con dei grandi baffi (uao ci siamo ritrovati un bravo dei promessi sposi NdYu) e con un gesto di intesa fece segno di smetterla di parlare. Poi, con un tono di voce molto basso, che stentavi a sentire ordinò di allungare la mano destra sulla loro scopa e…
-…dite “SU”!-
Tutti, in coro, gridarono l’ultima parola emessa dal professore; la scopa di Yuri si alzò appena ma poi ritornò giù senza degnare il suo padrone, quella di Boris si limitò ad impennarsi, mentre quella di Brooklyn gli arrivò semplicemente nelle sue parti basse, Key era l’unico che era riuscito a sollevarla e afferrarla, quella di Mystel si limitava a fare una specie di “girotondo” per terra.
A quel punto, il professore si congratulò con Key per essere stato uno dei pochi a riuscire a sollevarla, e mostrò agli alunni com’era la posizione esatta di montare sulla scopa.
-quando udirete il mio fischio,datevi una forte spinta con i piedi per terra, tenete ben strette le scope e sollevatevi di almeno un metro, poi tornate giù. Al mio tre…uno…due…tre, a quel punto tutti si alzarono di quanto indicato,tutti tranne uno, Brooklyn aveva preso il volo verticalmente,e andava come un forsennato,ma non era colpa sua, secondo lui la scopa era stregata. Il professore gli urlò, il più severamente possibile di tornare giù ma lui era ormai oltre la Torre di astronomia e se qualcuno non faceva qualcosa poteva rischiare di volare giù, causa panico; Key non attese un attimo di più, salì sulla sua scopa e cercò di raggiungerlo, andando più veloce che poteva, mentre il professore gli urlava di scendere immediatamente giù, ma Key era troppo impegnato per tentare di salvare il suo amico, ora si limitava a roteare attorno al castello per poi finire la sua corsa schiantandosi contro una torre del college, fortunatamente la caduta si placò perché Key riuscì, all’ultimo minuto ad afferrarlo per il mantello.
-sei salvo per un pelo ragazzo, da quell’altezza potevi farti male sul serio…-
-crede che non me ne sia accorto?-
-comunque questo non toglie che, di tua spontanea volontà ti sei messo a “fluttuare” in cielo…-
-prof, non è colpa mia,è la scopa che è partita da sola-
-le scope non partono mai da sole se non viene ad esse comandato…-
-prof. le giuro che non c’entro io…-
-niente toglie la sua punizione assieme al signor Hiwatari-
-e ora cosa dovrei centrare io?-chiese Key sentendosi tirato in causa.
-sei partito anche con il mio divieto-
-senta non è colpa mia se la sua scopa è partita…-
-Lo ha fatto apposta-insisteva il professore.
-Prof, non le può venire in mente che qualcuno gli abbia potuto fare il malocchio? Qualcuno che in questo momento se l’è svignata….-intervenì Yuri, che fino a quel momento aveva cercato di alzare la sua scopa almeno di un centimetro, senza alcun risultato.
-sentiamo signor Ivanoff chi sarebbe…-
-mentre lei faceva il conto alla rovescia, casualmente Mystel aveva gli occhi fissi sulla sua scopa e muoveva le labbra-
-e come faresti ad esserne certo che stesse dicendo un malocchio?-
-perché so leggere il labiale e quest’estate, sfogliando, per caso un libro di magie ho trovato la formula che stava usando il signorino…-
-mi dispiace signor Ivanoff, senza prove non posso far niente e per oggi la lezione è finita.-
Brooklyn venne portato subito in infermeria dove ci rimase per tre giorni e ne uscì con il braccio destro fasciato, raccontò che gli si era rotto il gomito, e mentre un giorno erano nella sala comune, Mystel iniziò a prenderlo in giro…
-non sei neanche capace di reggerti su una scopa, secondo me non sei adatto per questa scuola, vuole dei maghi, non dei babbani…-
-Non sono un babbano…-
-Ah no? E sentiamo perché non sei capace di fare un incantesimo?-insistette mentre stava spaparanzato sul divano, a sorseggiarsi il tè delle cinque.
-sono capace di fare gli incantesimi…-
-Oh, certo, se intendi il cavare un occhio a qualcuno, è pur sempre una magia….-il suo compagno di stanza, che era seduto su un bracciolo del divano, ridacchiò.
-SMETTILA! NON É VERO CHE NON É CAPACE DI FARE MAGIE…TI SEI GUARDATO CHE NON TI REGGEVI NEANCHE SULLA SCOPA E TI É ANCHE ARRIVATA NEI DENTI?-
Una ragazza dai capelli corti, chiari, era entrata nella sala comune dei maschi, si chiama Nadia ed era innamorata persa di Brooklyn.
-Senti ciccina, le questioni sono due: la prima COSA DIAVOLO CI FAI DA NOI MASCHI? e secondo, SLOGGIA!-le urlò contro alzandosi dal divanetto e facendo scaravoltare il tè.
-No che non sloggio…-disse con tono deciso, bloccandosi davanti alla porta.
-allora andrò a chiamare i prefetti…-
-spiacente, sono ad una riunione importante con il preside…-
-e allora glielo riferirò…-
-credi che non ti abbia mai visto ha pozioni che non riesci a beccarne uno? E ha trasfigurazione che hai trasformato una matita in un topo senza coda e alla fine dei baffi c’era la mina della matita?-i maschi ridettero, tutti tranne il suo amichetto biondo e stranamente Key.
-SE NON SPARISCI GIURO CHE IO…-prese la bacchetta in mano e stava per lanciarle un incantesimo.
-sentiamo…cosa hai intenzione di farmi?-chiese lei, senza avere un briciolo di paura.
-io…te la farò pagare…-rispose abbassando la bacchetta.
-Perché non ora? Hai paura?-
-..vuoi la guerra allora? Stanotte a mezzanotte in punto dietro al quadro della fata orba…-
-e come faccio a essere sicura che non mi darai buca?-
- non mi tiro mai indietro alle sfide, non sono un codardo, comunque, chi è il tuo secondo?-
-il mio secondo sarà…-
-sarò io il tuo secondo….-
Brooklyn riprese, dopo tanto, la parola offrendosi volontario per il posto che avrebbe dovuto prendere se Nadia…morisse. Mentre decidevano bene i fatti e le regole entrò Hito. (ma te pareva nd Yuri)
-Cosa cavolo fai qui dentro? E di cosa stavate parlando?-chiese guardando male la ragazzina dai capelli chiari.
-io sono qui perché non sono nel mio dormitorio….-
-questo lo deducevo anch’io, ma cosa stai facendo qua?-
-Non sono affari tuoi, arrivederci a molto presto…-lanciò uno sguardo d'intesa a Mystel per poi chiudersi la porta alle spalle.
Hito si era insospettito troppo e per mettere tutto a tacere, dissero che lui(lui?????ndtutti) e Brooklyn erano fidanzati…ma per precauzione, i quattro si chiusero in camera.
-e tu ci vorresti andare veramente là?-
-Non posso ritirarmi Yu, e poi lei mi ha difesa, sembrerei un codardo a non presentarmi-
-ma sei al corrente di quante regole infrangeresti?-chiese calmo al “secondo” di Nadia.
-certo…-rispose sicuro di quello che stava dicendo.
-e se lo viene a sapere tuo cugino? O ti dovesse scoprire Baker?-
-non succederà…-
-e come fai ad andare là senza che ti vedano?-
-io…non saprei–esitò un momento, con quella domanda l'aveva colpito in fallo.
-andiamo bene…-rispose con tono ironico, sdraiandosi sul letto.
-Yu…non ti conviene andare con loro?-gli domandò Boris, a bassa voce.
-Io? Ma infrangerei un casino di regole! E poi se ci beccano rischiamo di non fare l’esame o peggio essere espulsi-si risedette sul letto, turbato da quello che avevano appena finito di dire.
-anche…poi magari ci sparano…ma dai Yu sono solo cazzate…-
- quello che ebbero dato di punizione a mio fratello non era una cazzata e non vorrei che si tramandasse-si alzò dal letto dirigendosi verso la finestra.
-tuo fratello è stato espulso?-chiese cautamente Boris, sapeva che quel argomento era delicato.
-al 5° anno, aveva fatto quello che vorreste fare voi ma si scontrò con un prefetto…-
-anche lui era prefetto?-
-no caposcuola…-
-cioè ma doveva essere stato proprio ingenuo, non ci vuole una laurea per non farsi scoprire…-intervenì Brooklyn come se dicesse la cosa più normale del mondo.
-INGENUO SARAI TU! E SCORDATELO CHE STASERA VERRÒ!-
Se ne andò sbattendo la porta; avevano toccato un brutto tasto, parlare del fratello, c’era molto attaccato ma morì..non vi posso dire come se no svelerei tutto.
-permaloso il ragazzo…-
-io sto dell’idea che sei cretino tu…-
-non sono il veggente interplanetario che legge nella mente di tutti i maghi della scuola…-
-Boris , ti conviene raggiungerlo, e non ripassare su quella cosa…-
-con chi stai messaggiando?-
-con una che ho conosciuto qui pochi giorni fa..-
-e non ci dici niente? Racconta tutto!-
-no, tu hai da fare il tuo lavoro, e Brook preparati per stase…-
Boris sapeva dove trovare il suo amico,e infatti si recò in biblioteca dove Yuri stava sfogliando un “libricino”, e non si accorse dell’“irruzione” in biblioteca dell’amico.
-che stai facendo Yu?-
-mi sto mangiando un gelato…-
-…spiritoso…intendevo: cosa stai leggendo?ho capito che è un libro, ma di che tratta?-
-magia-rispose senza distogliere lo sguardo dal libro.
-no, guarda, qua c’ero arrivato anch’io, non credo tu stia sfogliando un libro di ricette…-
-che vuoi?-alzò appena lo sguardo per poi richinarsi a sfogliarlo.
-io? Perché?-domando a sua volta Boris, sedendosi di fronte a lui.
-perché non schiodi?-
-perché voglio stare qua-
-ti è venuto un attacco di bibliotechite?-
-…no, sono solo venuto a cercarti-
-perché avevi paura che mi perdessi?-
-CHE CAVOLO, PIANTALA DI RISPONDERMI COSÍ- urlò attirando l'attenzione dei ragazzi che cercavano di studiare, pensando che la biblioteca fosse il posto più tranquillo in qui rifugiarsi.
-Boris …siamo in una biblioteca…-
-e chi vuoi che si inkazzi?-
-Io, per esempio-apparve una strega dall'aria un po' stramba, era la bibliotecaria.
-prof, ma perché lei è sempre tra i coglioni?-
-dicevi?-
-Niente di particolare-
-Huznestov, non cercare di fare il furbo con me, perché non la passi liscia, ora prendilo come se non avessi sentito niente e tornate nei vostri dormitori…-
Risalendo le scale che conducono al dormitorio dei maschi, ripresero a parlare del duello che si terrà quella notte.
-Te l’ ho già detto Bo, io non ci vado a fare il palo, non voglio mica mettermi nei guai…-
-dai…e chi ci vede?-
-i prefetti che fanno la ronda sui corridoi, i professori che girano su e giù per il college, il custode che controlla se tutti siano a letto, ecc.ecc.ecc-
-come la fai lunga…-
-e chi ti impedisce di andarci?-
-…tu, precisamente ora, che mi hai messo la fatidica pulce nell’orecchio, dirò a Key che ci vada lui-
Mancavano, circa, due ore a mezzanotte e Brooklyn girava avanti e indietro per la sala comune,agitato per essere un secondo e agitato perché nessuno avrebbe fatto loro il “palo”.
Passò un’ora e quando erano le undici e tre quarti, Brooklyn si avviò verso il dormitorio delle ragazze per passare a prendere Nadia, mentre Mystel e il suo secondo erano già partiti mezz’ora prima. La ragazza lo aspettava a metà strada, e quando arrivarono sul luogo dell’“incontro”, Mystel e il suo secondo,Alexander, un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi verde smeraldo, si guardarono con fare d’intesa e Alex diede l’in bocca al lupo al suo compagno per poi incominciare l’incontro. Tutto era programmato, ma quando Nadia stava per lanciare il suo contrattacco, sentirono dei passi, si voltarono, era Hito, uno dei prefetti.

…to be continued…

io: scusate certi errori di scrittura, ma ho la tastiera che è mongola…spero non siano gravi…-
Boris :appunto, quella volta avevi scritto “palle” anziché “spalle”…. Non ti pare grave?-
Io:…beh…in un certo senso…MA NON ESSERE CATTIVO CON ME! Nella realtà sei il mio migliore amico…-
B:…se, se, aspetta e spera…-
Io:ç__ç nn è giusto….noi continuiamo a litigare, voi, se vi gira, commentate, se no fate quel cazzo ke volete… alla proxima…e scusate il ritardo colossale…
B: ragazzi...vi consiglio di commentare...è capace di inviare messaggi bomba via fp...
 

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Capitolo 3
*** Pulizie di primavera ***


"PULIZIE DI PRIMAVERA"
- Capitolo 3° -


-Che cosa ci fai qui?-chiese il secondo di Mystel, con aria alquanto minacciosa.
-dovrei chiedervi la stessa cosa, lo sapevate che vi siete messi in un grosso guaio?-
-eccolo, mr ottimismo…senti ciccio non portar sfiga-s'intromise Nadia, come se non sapesse con chi stava parlando.
-io non porto sfiga, andrò semplicemente a dire al professor Baker, quello che avete fatto-
-senti, non è un reato-
-reato no, ma vi ricordate cosa disse il preside il primo giorno?-
-….Ma per una volta non ci butteranno fuori…-
-non è detto, se non sarete espulsi sarete puniti, tutti e quattro-
-TUTTI E 4? E NOI COSA CENTREREMO CHE SIAMO I SECONDI?-
-grazie Alex…-
-era per dire…-
-dunque…la legge 379 del codice dei maghi e delle streghe dice che in un duello magico anche i secondi contano in tutto per tutto, chiaro?-
-e perché? Noi non stavamo mica duellando…assistevamo-insistette Alex, con la bacchetta in mano.
-va bene, ma se uno di loro moriva…-
-EHI CICCIO VACCI PIANO!!!!!!!!!!!!!!!!!
-senti cara, non alzare il tono con me, chiaro?-
-solo perché sei un prefetto…-
-prima vi stavo dicendo che voi due secondi, c’entrate col duello-
-MA NON ABBIAMO MICA DUELLATO-
-ma se fosse messo giù per iscritto certo che centrereste, e ora basta con le domande filate nei vostri dormitori e all’alba vi voglio nella sala comune per dirvi cosa vi spetterà-
-….ci basta la prof di divinazione…-
-senti, ma non puoi chiudere un occhio? Siamo amici di tuo cugino…-
-amici…per l’aria che tira…se no nn avremmo duellato-intervenì con tono non troppo basso, arrabbiato del fatto di essere messo in punizione.
-dai Myst, almeno cerchiamo di scamparla, per ‘sta volta-
-vi sbagliate cari, a me non me ne frega niente dei rapporti familiari, e ora camminate se non volete che vi porti su a calci-
I maschi furono accompagnati nei loro dormitori, e dopo aver loro raccomandato di trovarsi lì all’alba, Hito se ne andò ricordandogli che andava ad avvisare le loro famiglie.
-ma chi si crede di essere quel bastardo?-
-puoi dirlo forte, non ho mai conosciuto in vita mia qualcuno così impertinente-
-…ma lo hai sentito? “adesso vado ad avvisare le vostre famiglie”…io lo ammazzo se lo ritrovo sulla mia strada-
-…e io ti do una mano…lo faccio sistemare da mio padre quello…altro che “avviso le vostre famiglie”-
-i miei, come minimo, mi ammazzeranno…-
-dici?-
-certo, sempre che non mi vengano a riprendere…-
-ma no, vedrai…-
-mi hanno mandato qui perché non mi sopportavano più, e se adesso gli arriva la lettera, mio padre mi torce il collo e mia madre…mia madre lo aiuta…-
-pensa positivo se vai via di qui non hai più quel cretino tra i piedi…scherzo! No che non andrai via…e ora dormi che dobbiamo svegliarci all’alba…-
-Una cosa Myst…a che ora è l’alba?-
-sai che te lo stavo per chiedere?-
-ma chi se né frega, andremo quando ci sveglieremo… ‘notte Alex…e non pensarci troppo al fatto della lettera-
-‘notte-
Il mattino seguente, Mystel si svegliò bruscamente guardando l’orario, erano le 4:35.
Si avvicinò al letto del suo migliore amico,lo svegliò scuotendolo, quando quest’ultimo si lamentò con un verso non identificato e si girò dall’altra parte. Al biondino in piedi davanti al letto rimaneva una sola soluzione, buttarlo giù dal letto, anche se ne conosceva benissimo le conseguenze. Come previsto, Alexander si alzò di scatto, dando del deficiente alla sua “sveglia ambulante”. Dopo essersi vestiti, uscirono dal dormitorio dirigendosi verso i sotterranei dove si trovava l’ufficio del professor Baker.
-Alla buon’ora, è da più di mezz’ora che vi stiamo aspettando-sentenziò il professore, senza darci tanto peso.
-prof…non si svegliava!…-
-non è vero!-
-certo che è vero, o non ti avrei buttato giù dal letto, nel vero senso della parola-
-quando avete finito le vostre discussioni da fidanzatini, credo che potremmo incominciare..-Hito, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, trovò il modo di farlo.
I due ragazzi, a quelle parole, arrossirono di colpo, tacendo allo stesso tempo. Il professore li invitò a sedersi nelle due poltrone di fronte alla scrivania, probabilmente gli altri due c’erano già andati;se ne accorsero dal fatto che sulla scrivania non c’era un perfetto ordine.
-Mi è giunta voce da il prefetto che è qui dinanzi a voi, che voi due questa notte, avreste infranto almeno 3 regole del codice dei Maghi e delle Streghe…-
-tre…addirittura…per un duello magico-rispose a tono Alex, col professore aveva ottimi rapporti, i loro genitori frequentavano la scuola assieme.
-mi stupisce il fatto che tuo padre, (cognome di Alex), non ti abbia insegnato le buone maniere, quando parla qualcuno non bisogna interromperlo; comunque, tornando a noi, vi spetta una punizione…-
-non può chiudere un occhio per una volta?-
-se mi interrompi ancora (c. di Alex), ti spedisco immediatamente a casa, via gufo però-
-….si, mi scusi…-rispose tranquillizzandosi un poco, e iniziando a giocare con un filo della divisa.
-dicevo, la vostra punizione sarà assieme ai due che erano con voi, consiste nel pulire il college…-
-con le bacchette vero?…ok non la interromperò più, giuro-
-…stavo finendo di dire, che NON vi sarà permesso l’uso della magia, dunque prima di compiere il vostro atto di benevola importanza, ve le sequestrerò, deciderete poi voi come organizzarvi nel pulire i sette piani del nostro edificio, compresi i sotterranei ovviamente-
-e l’ora?-intervenì Mystel, senza lasciar finire il professore e si beccò un'occhiataccia dal prefetto.
-a che ora avete commesso la vostra infrazione?-chiese pazientemente il professore
-ma non può, è successo a mezza notte e…-
-meglio no? Non avrete nessuno che v’intralcerà il vostro lavoro. Ci siamo detti tutto? Direi di si…-
-scusi, un ‘ultima domanda…quando cominceremo?-chiese, infine, Alex accanto alla porta.
-Da stasera, arrivederci-
Rimasero per un attimo immobili, come pietrificati, poi uscirono dall’ufficio dirigendosi nel dormitorio.
-spedirti a casa via gufo eh? Idea piuttosto originale-
Mystel scoppiò a ridere immaginando la scena, del gufo che portava il suo amico; ma quando si girò per scusarsi del suo attimo di “ridolite acuta”, Alexander era scomparso. Si precipitò su per le scale, arrivò nel dormitorio, ma quando entrò il compagno non c’era.
=dove cazzo si è cacciato? Non mi pareva di averlo offeso così tanto=
Entrò di corsa nella stanza, la finestra era aperta, anzi spalancata, come se qualcuno si fosse buttato giù, si affacciò, non vide nessuno, stava per andare nel cortile, ma quando si voltò il suo compagno era dietro a lui, appoggiato al muro, con un sorrisino idiota sulla faccia.
-te l’ho fatta, e prendila come prima vendetta…ci saranno le conseguenze-
Quella sera, dopo cena, stavano aspettavano l’orario delle loro “pulizie notturne” nella sala di ritrovo, Alexander stravaccato sul divano, Mystel disteso sulla poltrona e Brooklyn contemplava il caminetto;
-che due palle…manca ancora un’ora e mezza…-sbuffò Mystel, iniziando a stancarsi di quell'attesa.
-ho un’idea Myst^____^-Alex si eresse di scatto sul divano, guardando il suo migliore amico, senza avere in nota Brooklyn.
-sentiamo cosa scaturisce il nostro genio…-esclamò come se già sapesse che qualunque cosa stesse per dire sarebbe stata una cazzata.
-che succede se uno non ci va?-
-Succede che la vostra punizione aumenterà o sarete sospesi…-
Era entrato Hito, molto probabilmente per comunicare qualcosa ma si interruppe…
-sempre tra le scatole sei? Ma sei capace di levarti dai coglioni?-
-mi fa piacere la tua reazione…e pensare che sono appena tornato dal preside, che mi ha detto che potevo scegliere se diminuire i giorni, ma visto questo caso, credo proprio che la vostra settimana non ve la toglierà nessuno-
Così dicendo, riprese la strada donde era venuto, ricordando che mancavano meno di un’ora.
-caro il mio signorino Alexander…SE STAVI ZITTO ERA MEGLIO!-
-senti, non leggo nel pensiero, come potevo sapere che ci avrebbe dato quella notizia?-gli rispose di rimando.
-…e dire che potevamo avere 3 giorni in meno…no… ‘sto qui va a rovinare tutto…-
-ti ho già detto che mi dispiace, non sono capace di tornare indietro nel tempo, quindi è acqua passata, ok?-
-no, che non è ok?-
-VA BENE, ALLORA SEI VUOI LITIGARE ANCHE TU DILLO SUBITO…-si alzò di scatto troncando di netto la discussione.
-non voglio litigare con…ASPETTA!-
Se ne era andato, chiuso in camera; Mystel si riteneva un cretino per avergli risposto male,sapeva che aveva dei genitori che si comportavano in malo modo, e lui cosa fa? Li imita…non ne aveva abbastanza di casa sua? Doveva rincarare la dose il suo migliore amico?
-Alex…scusa per prima…non intendevo offenderti, è che…-comparì un attimo dopo sulla porta della camera, mentre Alex era disteso sul letto.
-…è colpa mia…sono sempre arrogante…è per questo che i miei mi odiano…-
-…ma non è vero dai…ti vogliono bene loro…-
-questo è quello che credi tu, ma ti assicuro che se uno ci abita è decisamente molto diverso, io l’ho detto e lo farò, prima o poi scapperò da casa…-
-…e se poi ti dovessero scoprire?-
-a questo ci penserei più tardi, di solito io penso alle cose quando ci sono su…-
Un sorriso. Mystel era riuscito a fargli spuntare un sorriso e soprattutto a fare pace. Alex si alzò diretto verso Mystel, gli passò davanti scompigliandogli i capelli e ringraziandolo con un sorriso ancora più grande del precedente e tornarono fuori. Loro due erano fatti così, uno dei due metteva il muso, e dopo neanche dieci minuti erano amici più che mai, questo era uno tra i molti fatti che li caratterizzavano.
Si ritrovarono dopo un quarto d’ora dalla sala d’ingresso, per stabilire chi avrebbe pulito i piani.
-…allora, se voi due pulite anche i sotterranei…-iniziò Nadia, cercando di farsi ascoltare da Mystel
-…non è giusto, perché noi dovremmo pulire anche i sotterranei…?-
-perché siete lì-
-e cosa c’entra?-
-…noi non dovremmo andare su e tornare giù…-
-ma chi vi dice che voi dobbiate tornare giù?-
-perché se noi puliamo i sotterranei, per andare al piano di sopra dobbiamo passare dove avreste appena pulito…-Nadia si stava arrabbiando.
-e se noi aspettiamo che voi finiate?-
-no, perché non è giusto che stiate con le mani in mano…-
- credi né avranno per molto?-chiese Alex a Brooklyn, seduto su un secchio capovolto.
- conoscendoli….-era una delle poche volte, da quando erano entrati nella Venartis, che Brooklyn e Alex andavano d'accordo.
- della serie come andare a letto tardi…-continuò Alex, passandosi la scopa da una mano all'altra.
-se non prendono un accordo poi glielo facciamo prendere noi…
-…vedo che abbiamo la stessa idea…far pulire a loro…-
-appunto…-
- Alex, chi ti ha detto di parlare con quello lì…-intervenì Mystel nei loro discorsi, con aria da capo.
-senti….momenti è mezz’ora che state discutendo, trovate un accordo o noi due andiamo a letto-
-…si, 3 volte ci andate…-
-Myst, mi ascolti ‘n’attimo? Allora, se noi puliamo anche i sotterranei…-
-non è giusto nei nostr…-
-STA ZITTO! ( Alex-si-sta-innervosendo Nd autrice) noi puliamo un piano in meno…se puliamo i sotterranei chiaro?-
-ah…se è così va bene…-
-è quello che ti stavo dicendo da un’ora…-
-Non è un ‘ora è meno…-
-Suppongo che abbiate già fatto tutto visto che state “chiacchierando”…-
-Buong…buona sera professore-
Il professor Baker era,molto probabilmente,lì da cinque minuti, solo che i quattro non se ne erano accorti, bastò il richiamo dei loro nomi ad alta voce per farli iniziare il loro lavoro da “custodi”.
Nadia e Brooklyn iniziarono a pulire il primo piano, cercando di sveltire, così sarebbero andati a letto prima, mentre Alexander e Mystel sembrava non sapessero tenere in mano ‘na scopa. ( puoi anche togliere il sembrava, a casa nostra si è sempre usata la magia NdAlex&Myst)
Quando loro avevano finito i sotterranei, Brooklyn e Nadia avevano già pulito 2 piani.
Mystel doveva pulire le scale che conducevano al primo piano e “furbamente” partì dal fondo.
-Myst…non ti conviene iniziare dall’alto?-chiese Alex, mentre intingeva lo straccio nel secchio.
-E perché dovrei?-
-Vuoi due validi motivi? Il primo è che quando sei arrivato in alto e scendi risporchi quello che avevi pulito, e secondo rischi di cadere…-
-sciocchezze...-continuò testardo Mystel.
Stava riscendendo le scale quando la “premonizione” dell’amico si avverò.
-SEI UN CRETINO, POTEVI STARE ZITTO!?-la sua voce rimbombò in tutto il primo piano.
-Non dire che non ti avevo avvertito…-
-se ti prendo…E SMETTILA DI RIDERE!-
Con il “mocio” da pulire per terra, si mise ad inseguire il suo amico che si stava scompisciando dalle risate nel vedere Mystel che cadeva per la seconda volta, ma mentre passava davanti all’aula professori chi esce? Il professor Baker, naturalmente.
-Che stai facendo? Non dovevi pulire?-
-infatti…-
-…non mi pare che tu stia pulendo con la scopa rivolta verso l’alto…-rispose gelido indicando la scopa.
-…stava togliendo le ragnatele, prof-
Furono fulminati entrambi da quello sguardo da “poi faremo i conti”, e per loro fortuna, il professore tornò nell’aula.
-…togliere le ragnatele eh?-
-…e che cosa dovevo dire? Che a cena ti sei ubriacato e credevi che il soffitto fosse il pavimento?-
-…ti faccio diventare io un pavimento tra un po’…signorino “battutina pronta”-
Intanto all’ultimo piano, gli altri due in punizione avevano finito di pulire e si sedettero su una panchina a parlare…
-…non ti ho ancora ringraziato per ieri sera che hai scelto di fare il mio secondo…e ora…sei in punizione per colpa mia….-gli spiegò Nadia, con gli occhi che fissavano il pavimento e le guance che prendevano un colore rossiccio.
-veramente sarei io a doverti ringraziare, perché sei riuscita a controbattere quel cretino…-rispose modesto Brooklyn, anche lui un tantino imbarazzato.
-..sono fatta così io…-si giustificò arricciando l'orlo della camicia.
Continuarono la loro chiacchieratina, non pensando a quanto tempo era passato,finché Nadia tentò di rivelarsi a quello che per lei era l’amore eterno…
-…ecco…io…ti volevo dire una cosa…-
-dimmi…-
-io…io…ti…-alzò gli occhi, ebbe il coraggio di guaradarlo negli occhi; tutto era infinitamente intimo e nulla sarebbe andato male se non fosse stato per quei due cretini che stavano tornando nel dormitorio, dal tono della voce sembrava stesse arrivando un esercito.
-Finalmente abbiamo finito…-
-che ci fate voi due ancora qui?-
-e che te ne frega Alex?-
-Myst…era solo una domanda…-
-…stavamo tornando nei nostri dormitori…-
-…se, come no...-
-ciccina sloggia che noi andiamo-ammonì la ragazza
Nadia salutò Brooklyn, e andò nel suo dormitorio dove la aspettava la sua migliore amica Aya, una ragazza di cinque anni più grande, ma che si conoscevano dalla nascita, ha i capelli del colore del carbone ed è molto calma,affettuosa paziente e disposta ad aiutarti nel momento del bisogno.
-allora? Gliel’ hai detto?-chiese trepidante di sapere la risposta.
-certo, come no! Se forse non fossero arrivati su i due elefanti, che sembrava crollasse la scuola…-
-non ti demoralizzare, hai ancora sei sere da potergli parlare tranquillamente, e poi devi tenere conto che è in questa scuola…-
-si hai ragione, proverò domani sera…comunque ho scoperto che il tuo ragazzo è il cugino del mio Brook^\\\^ -
-ah…motivo in più perché tu ti debba rivelare, così ce l'ho più sotto controllo…-
-già…ma ci conviene andare a letto sono le quattro e domattina non ci svegliamo…-
h 8:55 dormitorio dei maschi
Mystel stava cercando di svegliare il suo compagno di stanza…
-ALEX!-gli urlò cercando di “buttarlo” giù dal letto.
-che vuoi?-rispose con voce ricoperta dal sonno.
-sono le 9! Dovremmo essere a lezione….-
-chi se ne frega…- rispose girandosi dall'altra parte e tirandosi le coperte fino a coprirsi il viso.
-COME CHI SE NE FREGA?-sbottò il suo compagno di stanza.
-non ho voglia…-rispose con la testa sotto il cuscino per non vedere il chiarore del mattino.
-e devi averne invece, se non ti sbrighi ti butto giù…-
Finalmente Mystel riuscì a convincerlo ma il signorino “voglio stare a letto” voleva mettersi il gel…
-non abbiamo tempo…-
-ma guarda! Mi si gonfiano i capelli…-
-fregatene, siamo abbastanza in ritardo…-
-No che me ne frego! Voglio mettermi il gel!-
-non fare i capricci, dai! Io vado…e dico al prof che tu sei rimasto in camera per gellarti i capelli-
-nooo, aspettami, ci metto due minuti…-
-Ti ho detto di no! Ciao Alex, ci vediamo a lezione…-
Avevano pozioni, con le ragazze, e Alexander si vergognava andare in aula con i capelli gonfi, infatti continuava a lisciarseli con le mani.
-piantala, non sei una ragazza-
-ma non mi ci vedo…-
-Come mai questo ritardo?-
-ecco…noi…ci siamo scordati a letto…-
-va bene, prendete posto, stavo spiegando come si prepara la pozione per….-
Intanto dall'altra parte dell'aula, qualcuno non era affatto interessato alla spiegazione del professore.
-guarda Yu…non gli ha detto niente! E noi l’ultima volta abbiamo beccato su…quanto li odio…-
-…Bo gira la pagina…-
-…grazie dell’attenzione…-
Brooklyn inviò un bigliettino a Boris …
cm cazzo si è conciato i capelli, il braccio destro di Mystel????
Mi sto annoiando un casino. . . messaggiamo un po’? Risp
Brook

Ciao, certo che lo ho notato, fa sputtanare dalle risate, io ho al mio fianco Mr simpatia…gli ho fatto notare che Beker nn si è incazzato con loro e come mi risp? “ Bo gira pagina…”, lo odio quando fa così…come cazzo fa a stare attento in questa pallosa materia? Risp
Boris

Continuarono a messaggiare per un po’, quando il professore, insospettito che stettero prendendo appunti, si avvicinò a loro e…sfortuna delle sfortune lesse ad alta voce i bigliettini.
Yuri guardò Boris fulminandolo e Alexander diventò bordeaux.
-bene, vedo che è questo che state facendo durante la mia ora…allora, ogni volta che vi becco disattenti vi metto un bel due sul registro e logicamente sarà comunicato alle famiglie-
-dalla prossima volta?-chiese Boris, con tono rassicurato.
-NO signor Huznestov, da adesso-i due rimasero a bocca aperta.
Così furono obbligati a stare attenti per due ore consecutive, cercando di pensare che l’ora dopo avrebbero avuto matematica, e con quella professoressa potevi anche ascoltare la musica che non ti diceva niente. Quando finì anche l’ultima ora di pozioni, andarono nel dormitorio dove avevano gli armadietti per prendere i libri della materia successiva e mentre si stavano cambiando, siccome l’ora prima avevano pozione e dovevano usare il mantello (solo per quella materia ed erbologia), Yuri volle chiarire una cosa al suo amico Boris.
- A ME LE COSE VOGLIO CHE MI SI’ DICANO IN FACCIA…-chiuse l'armadietto di Boris con un sonoro ciocco fissandolo, con l'aria di chi ti vuole usare contro l'Avada Kedavra.
-cosa intendi dire?-
-LO SAI BENISSIMO! Dovevo immaginarlo che facevi una specie di doppio gioco, fingi di essere il mio migliore amico e poi mi sparli dietro…-
Uscì dal dormitorio e si diresse nell’aula di fronte, quella di matematica.
- io-quello-lo-ammazzo-
-con chi ce l'hai fratellino- chiese Tissy mentre stava andando anche lei nell’aula.
-CON BAKER CE L’HO…con quel figlio di puttana, che mi ha fatto perdere un’amicizia…-
-perché che è successo?-
Boris spiegò a sua sorella l’avvenimento di pozioni e il chiarimento del suo “amico”.
-io gliela farei pagare, certo però che anche tu messaggiare con Brooklyn durante pozioni…-
-ero nell’ultimo banco, non mi vedeva-(non ti vedeva? E cm è ke ha letto i vostri bigliettini?ndTissy)
-…però non è giusto! Hai offeso il migliore amico di quel figo…-cercò di cambiare discorso la sorella, fissando Mystel che si stava sedendo nella fila davanti a loro.
-ci risiamo…Tissy, è nostro nemico, ci sfotte ogni volta che gli capitiamo sotto tiro…-
-a me no ^__________^-
-perché la signorina è un caso a parte…comunque mi conviene stare attento se non voglio beccare su, e tu piantala di mangiarti le patatine che mi fai gola…-
-…se ne vuoi una…-
-no che mi becca!-
-ah già, mio fratello quando mangia sembra che ci sia un’intera mensa, per non parlare di quanto sbriciola…-
-taci per piacere…sai che mi sono accorto adesso che siamo vicini?-
-grandissimo, Boris ha vinto il mongolino d’oro^___^-
-visto Alex? Lo ammette anche sua sorella…-qualche posto poco più distante Mystel aveva assistito alla scena.
-cosa vuoi dire? Guarda che ti ho sentito…-
-lo so che mi hai sentito…hai litigato con il genio della lampada?-chiese sarcastico Mystel,mentre Tissy soffocò una risatina.
-Tissy ti vieto di ridere alle sue battutine…e comunque non abbiamo litigato…-
-come no! Guarda che vi ho sentiti prima…-intervenì il suo compagno di banco.
-e allora cosa cazzo ve ne deve fregare? Fatevi gli affaracci vostri!-
Boris non si era accorto di aver alzato un po’ troppo la voce, e la professoressa lo aveva sentito…(xkè capitano tutte a me? Cambia personaggio…prendi mia sorella, nn si nota la differenza NdBo)
-c’è qualche problema?-chiese cordialmente la professoressa Mitchell.
-no, no, professoressa-
-per caso non avevi capito qualcosa?-
-no,no, tutto a posto…-
-allora vieni alla lavagna, se fai bene ti metto il voto se no chiuderò un occhio…-
-ecco…io…-
-dai fratellino…che ti costa?-sorrise la sorella, mentre scambiava un sorriso con il ragazzo che amava.
Fu costretto a farsi deridere anche alla lavagna da Mystel, perché gli facevano degli scherzi cretini tipo far levitare il gesso che aveva in mano, e il brutto che sua sorella gli dava corda a quegli scherzi. Passarono, per la fortuna di Boris , anche quelle 2 ore di matematica, seguiva un’ora di Storia della Magia, non esisteva materia più noiosa di quella (certo che esiste…Divinazione^___^ Nd Alex&Myst), il professore era un tipo non tanto alto, piuttosto grassoccio e con due enormi baffi biondi che gli calavano sul petto, da tutti gli alunni era soprannominato “il tricheco”. La fortuna di avere quel professore era che entrava sempre dieci minuti dopo l’orario previsto, ed era cieco come ‘na talpa, infatti nelle verifiche potevi copiare liberamente che non ti scopriva. (io lo faccio sempre cn Yu ^____^ Nd Bo) (si peccato ke prima scrivo tutto il contrario, così ki mi copia sbaglia…Nd Yu) (ecco capito il fatto che consegnavo la verifica ed era tutta sbagliata, mentre la sua era giusta…Nd Bo) Quel giorno entrò tenendo in mano dei fogli, aveva deciso di fare una verifica a sorpresa. Boris era dietro al suo “migliore amico”, riuscendo perfettamente a vedere cosa scriveva ma, Yuri quel giorno,volle sperimentare la sua nuova biro “anticopiatura”;tu scrivevi e gli altri non potevano leggere. (ke figata ^__________^ la voglio ank’io NdAutrice)
-….il signorino ha la biro anticopiatura…-rispose Brooklyn quando il suo compagno di banco gli aveva chiesto se riusciva a copiare qualcosa.
-cioè?-
-cioè te lo spiego dopo, avevi studiato per caso?-
-secondo te? Certo che no…-rispose asciutto Boris, come se fosse la cosa più normale del mondo non studiare.
-e i due che hai davanti?-continuò Boris, cercando qualcuno che avesse studiato in quella classe.
-stanno barando…-rispose ingenuamente Brooklyn
-perché?-
-hanno il libro aperto…-
-e tu copia…e poi mi passi il compito…-
Boris , mentre aspettava che il suo compagno avesse finito di copiare, faceva i suoi soliti paciughini sul banco, non accorgendosi che aveva il prof. dietro…
-mi pare di aver capito, che lei signor Huznestov, non ha studiato…-
-…non mi aspettavo la verifica adesso…tutto qua…-
-tenta di rispondere, perché parto dallo 0 come voto…un ‘ultima cosa, poi rimarrà dieci minuti qui, finita l’ora, per pulire il banco…invece-disse rivolgendosi alla classe –chi ha finito può andare-
Mentre Boris si cimentava a colorare i quadretti del foglio,( ke fantasia Ndautrice) (taci tu, che a lezione disegni i cuoricini della “Sweet Years” NdBoris) si vide passare di fianco Brooklyn che consegnò dicendogli, con un sorrisino bastardo:
-ci vediamo al settimo piano…sfigato-
Boris tentò di lanciargli dietro una gomma ma…beccò il prof, molto probabilmente erano stati Alexander e Mystel a fare deviare la traiettoria, perché il prof era da tutt’altra parte.
-ti va male questa volta Huznestov, non hai il tuo secchione a difenderti?-si soffermò Mystel passando davanti a Boris che stava ripulendo il banco con la gomma.
-dai Myst, andiamo, non ne vale la pena, piuttosto andiamo a beccarci gli ultimi due banchi per divinazione…-
Abbandonarono Boris che era alle prese nello sparare risposte a casaccio e andarono nell’aula di divinazione, la loro prossima materia.
Boris arrivò più tardi del previsto, il professore lo aveva tenuto là, per fargli una ramanzina sul lancio della gomma.
La professoressa era una acida come…come…l’acido. Appena entrò Boris , si sentì una sbraitata arrivare dall’aula di divinazione e poi cominciò a spiegare…
-a che pagina siamo Myst?-
-a che pagina siamo Alex?-
-copione di battute…-
-lo so…-
-mi ‘sto per addormentare…dammi un’idea sul fare qualcosa…-
-non saprei…-
-grazie…ho un’idea…-
-sentiamo…-
-le faccio il ritratto…-
-dai…e se poi ti becca?-
-ci penserò quando succederà…di solito io penso alle cose quando ci sono su…una cosa…hai un foglio?-
-non credo…-
-fai girare la voce, allora-
In meno di un minuto Alexander aveva un foglio e si mise a rappresentare il ritratto della professoressa Miller, gli stava venendo una favola, (come lui ^\\\\^ Nd autrice) (grazie,grazie, modestamente NdAlex), fatto a matita con tutte le ombreggiature, le sfumature…quando gli arrivò una gomitata da Mystel, per avvertirlo che la prof era dietro di lui…
-signor ….vuoi andare avanti con la lettura?-
-…certo….subito…-
-vai allora….-
-subito…subitissimo…una sola cosa…da niente eh?! Non si preoccupi…prendiamola come una mia curiosità…-
-sentiamo la tua curiosità…-
-…dove siamo?-
-mi stai prendendo in giro o cosa?-
-…io? Non mi permetterei mai…sono rimasto solo indietro di un paio di pagine…-
-vogliamo verificare se sono,come dici tu, “un paio”?-
-…fa lo stesso…non è necessario…se non vuo…-
-NO, tu mi dici a che pagina sei…e alla sveltina…-
-…io sono a pagina…47…-
-vedo che sei molto attento, INVECE CHE STARE ATTENTO MI FACEVI IL RITRATTO VERO?-
-no, veramente io…-
-STA ZITTO! ORA SAI COSA NE FACCIO IO DI QUESTO TUO DISEGNO?-
-…lo getta nel camino?!-
-NO! LO SPEDISCO A TUO PADRE!-
-…ah…bene a sapersi dunque…- =cazzo…sn messo decisamente male…=
-….e per tua informazione siamo a pagina 55, se ti vorresti degnare di seguire….-
Aveva due possibilità rimaste o seguire o salutare la Venartis, suo padre non l’avrebbe di certo liquidato con un “fa lo stesso”, alla presenza di quel ritratto. L’ora successiva, Difesa contro le arti oscure, si rivelò molto allegra perché il professore partì subito con la pratica, sperimentavano un incantesimo da disarmare l’avversario ma non tutti avevano afferrato il concetto, Boris , che per sua sfortuna era in coppia con Brooklyn, venne sbattuto contro il muro, perché il signorino che aveva di fronte si era momentaneamente distratto, a parte questo i maschi non se la cavavano male, le femmine invece, erano dei disastri, facevano tutto tranne quello richiesto, infatti, alla fine dell’ora, l’aula non era delle più ordinate.
Quella sera, Mystel, Alexander, Brooklyn e Nadia, dovevano scontare la loro punizione, però, mentre Alexander e Mystel, ripulivano i sotterranei, per caso, si imbatterono nell’ufficio del professor Baker, che momentaneamente non c’era.
-Alex, fai il palo…-
-cosa cazzo vuoi fare?-
-io? Se non sbaglio quello è l’armadio dove Beker tiene la “roba” sequestrata agli studenti?!-
-…si, allora?-
-…allora dovrebbero esserci, anche le nostre bacchette…-
-non vorrai…?-
-e perchè no? Avvertimi se arriva…-
-e come fai ad aprirlo?-
-scassino la serratura…o hai delle idee migliori-
-ma ci metti una vita…perché piuttosto non provi con questa?-
Alexander lanciò all’amico una bacchetta magica.
-e questa da dove viene?-
-frugavo nel cassetto…usa l’Alohomora”-
Il ragazzo fece come gli fu stato indicato e in meno di un secondo (esagerata…Nd Tutti), aveva le 4 bacchette in mano, si girò per lanciarla al suo amico ma egli era sparito.
Lo chiamò varie volte invano, finché uscì da quella stanza, girò l’angolo e se lo trova beatamente appoggiato al muro che si mangiucchiava un’unghia.
-…è optional per te rispondere quando uno ti chiama, vero? Tieni!-
Gli lanciò la bacchetta, Alexander la prese al volo e, nascondendo le bacchette in tasca, con Mystel andarono al secondo piano per dare le bacchette agli altri due, che, stranamente, Nadia stava cercando di rivelarsi al compagno.
-tenete le bacchette, e non pensate che stiamo collaborando perché non è affatto vero…-
-…vabbè…grazie comunque…-
Quella sera finirono le pulizie prima del solito, e, dopo aver riposto le bacchette al loro posto, tornarono nei dormitori, ma nella sala di ritrovo li aspettavano i due prefetti.
G-ci avete messo meno del solito, come mai?-
M-ma…forse perché dato l’orario che abbiamo finito ieri sera, volevano andare a letto leggermente prima?!-
H-si da il caso, che noi due essendo prefetti ci sia dato rispetto…e comunque non ci convincete…-
G-…e se noi vi avessimo visto fare quello che stavate facendo?-
A- non è possibile…-
M- non c’era nessuno mentre stavamo usando le bacchette, ce ne eravamo accertati…-
G- ah…dunque usavate le bacchette?!-
H-….vi siete ingannati da soli ragazzi miei…-
G-…già, noi non parlavamo di quello-
-non ci farete niente vero?-
H- non è detto…-
G-…ma questa volta chiudiamo un occhio…-
A- meno male…lo sapevo che tu eri più ragionevole-
G- non ho finito Alexander….stavo dicendo che noi lo riferiremo al professor Baker (precisino, gli mette anke “professor” davanti Nd Alex) ma non vi faremo fare niente…-
H-…ma se dovesse capitare un’altra volta, rischierete grosso, e parlo per tutti e tre, compreso il signorino qui presente che va in oca, vero Brooklyn?-
-certo…^___^-
G- e ora filate a letto e che non succeda più, chiaro?Perché se dovesse accadere ancora, non guarderemo i legami di parentela, compreso i miei fratelli, buonanotte-
La mattina avrebbero avuto, con la professoressa Davies, Musica e Arte e ciò affascinava molto Alexander che non vedeva l’ora arrivasse quel giorno.
I legami tra Boris e Yuri non erano cambiati dall’ultima volta della loro litigata e in camera l’aria era piuttosto tesa. Silenzio assoluto, chi parlava veniva fulminato, con lo sguardo, da qualcuno della camerata e se qualcuno cercava di far riappacificare i due litiganti, beccava su, o con la bacchetta o con le mani.
Quella mattinata passò veloce e in men che non si dica erano arrivate le due e mezza, e alle tre i maschi avrebbero avuto Difesa Contro Le Arti Oscure.
-che due palle…chi ci ha voglia di tornare là oggi pomeriggio?-
Erano nella sala comune, Brooklyn, Yuri e Boris ; Brooklyn aveva posto solo un semplice quesito…non aveva chiesto l’oro, ma a quanto pare si sbagliava.
-perché c’è quest’aria funerica?-
A-…vi è morto il gatt…-
-STA ZITTO-
A-Mi fa piacere aver ricevuto il coretto, ma non era questa la mia domanda…-
-ti conviene rinunciarci…neanche a me rispondono…-
-…ma non avete litigato…-
-io no…loro sì…-
-io vado giù, se vuoi venire anche tu…-
-si così Mystel mi lincia…-
-No, se glielo dico io…almeno ti togli da qua…-
Scesero al 3° piano(avevo scritto pino ndme) per andare nell’aula di Difesa, ma Alexander incrociò Mystel e gli dovette spiegare perché aveva al suo fianco Brooklyn mentre quest’ultimo andò in aula. Mentre i due si apprestavano per tornare in aula, Tissy, la sorella gemella di Boris , salutò in maniera “mielosa” Mystel, al che, Alexander lo interrogò.
-…ti sei fatto la ragazza e non dici niente al tuo migliore amico?-
-ma che ragazza…è la sorella di quello sfigato di un prefetto che fa coppietta con quell’altro bastardo-
-Ah, è la Huznestov…e da quant’è che ti viene dietro…?-
-sinceramente, se la vuoi sapere tutta è stato che quando eravamo sul treno, mi aveva beccato Schneider che menavo il suo povero cuginetto…-
-lo hai menato?-
-più o meno, assieme a quell’altro; comunque coso (si riferisce a Hito Ndautrice) mi scaccia dallo scompartimento e mi ritrovo davanti la tipa, che ci guardiamo…e secondo me abbiamo provato la stessa sensazione…-
-di amore no?-
-vacci piano Alex, mica mi piace…-
-ma se è quello che stai dicendo…-
-non è vero…-
-sei arrossito e i tuoi occhi dicono tutto…non mi puoi mentire, ti conosco troppo bene…-
-Alex…non per mancarti di rispetto ma…guarda l’orario-
Erano le 15:15 e si erano persi in chiacchiere nel pianerottolo del terzo piano; entrarono tutti trafelati in aula e beccarono gli ultimi posti che erano rimasti…in prima fila. Il professor Collins era un uomo dai capelli castani e dai baffi color nocciola (ce l'hai con i baffi tu…Ndtutti), che dall’aspetto sembrava severo ma era tutt’altro, infatti li accolse con un semplice “buondì ragazzi, accomodatevi e prendete il libro a pagina 348” (‘mazza partono dall’ultima pagina??? Ndtutti).
Si dovettero subire due ore, che poi non erano state assai pesanti anzi, il professore era decisamente simpatico. A cena, erano stravolti, e pensare che per quattro di loro la giornata non era del tutto finita, mentre Alexander e Mystel stavano cenando, si siede di fianco a quest’ultimo la ragazza dai capelli violetti: Leticia, che si mise ad “attacar bottone” con Mystel, facendo così, andare via Alexander, forse perché si sentiva escluso o per il semplice fatto che era geloso. Mentre tornava nel dormitorio lo fermò Nadia conducendolo dietro ad un’insenatura del muro.
-avete ancora intenzione di ramare le bacchette?-
-no, o forse si, non lo so, so solo che ci hanno beccato…-
-e come? Ma non è possibile…-
-infatti non lo è, è stato quel furbone di Mystel a farselo sfuggire di bocca davanti hai due prefetti-
-fagli i complimenti da parte mia…un’ultima cosa, quando avete finito potete fare meno casino? Sembravate due elefanti…-
-tranquilla, Mystel ha conosciuto una che gli ha bevuto il cervello…per tutta sera non farà che parlare di quello…-
-vabbè a tra poco…-
Nel mentre che si salutavano arrivò su Mystel con una guancia rossa.
-che stai facendo qui Alle?-
-ecco che cominciano i primi sintomi della tipa…da quando mi chiami Alle?-
-mi sono sbagliato, ma tu cosa ci fai qua?-
-perché? E’ un reato? Secondo te cosa stavo facendo? ‘na lampada?-
-perché parlavi con la tipa che ha la punizione con noi?-
-cazzo te ne frega? Torna dalla tua Huznestov…-
-aspetta…non andartene, non rispondermi mai più così, ok?-
-perché chi saresti tu?-
-senti non ne hai il motivo di essere geloso, mi ha chiesto solo cosa ne pensavo dei suoi fratelli e quando gli ho parlato di quello che è prefetto mi ha dato una sberla-
-sta solo cercando di avvicinarsi a te..-
-ma anche se fosse? A me non me ne frega un cazzo di quella…-
-tutti dicono così all’inizio-
-senti pensala come vuoi ma…MA PERCHE’ NON MI VUOI CREDERE?-
-…mi dispiace…è che in alcuni momenti mi sento così solo, tu per me sei l’unica persona che ho di cui mi fido, ma se dovessi perdere anche questa…-
-…non succederà, te lo dico, ti do la mia parola-
Mystel abbracciò l’amico cercando di trasmettergli tutto il bene che provava nei suoi confronti. =se solo tu fossi capace di leggermi nel pensiero, sapresti che non ti sto mentendo=
In quel momento il prefetto Schneider apparse dietro a loro.
-cazzo ci fai qui?-
-ero qui per dirvi che la punizione è stata spostata di un’ora…-
-prima o dopo?-
-prima, quindi siate al primo piano alle 11, chiaro?-
-se…-
Andarono nella sala comune a contemplare il fuoco e parlare di alcuni avvenimenti di quando erano piccoli. Ad esempio quella volta che erano andati al mare assieme e mentre tornavano a casa, Mystel si era girato per vedere se il suo migliore amico lo stesse seguendo ma non aveva visto un ramo e ci andò a sbattere contro, Alexander non la finiva più di ridere.
-…e ti ricordi che ti rimase il segno per tutta la vacanza?-
-…me lo ricordo, e pianta lì di ridere…-
-…ma perché? Eri così buffo con quel bollo rosso sulla fronte…-
-e c’è da ridere?-
Nel rivangare quei ricordi non si accorsero che il tempo era passato decisamente veloce, ed erano già le 11. Di corsa percorsero le scale di marmo, Mystel inciampò nei suoi stessi pantaloni, arrivarono giù e fortuna volle che non ci fosse né il professor Baker, né uno dei due prefetti.
-Alex…coprimi…ritento di ramare le bacchette-
-ma avranno fatto qualcosa, Schneider glielo ha detto-
-ma noi siamo i cocchi di Beker…-
-si, se poi lo chiami così…e poi come fai a sapere che noi siamo i suoi cocchi?-
-semplice, i nostri genitori sono suoi amici-
-ah…favoloso..-
-non lo sapevi? Sai che i nostri genitori si conoscevano dalla nascita, come noi d’altronde, e da piccoli venivano in questo college e a quei tempi Baker era caposcuola, e mio padre ha detto che ha ricevuto diverse punizioni da Viktor, però sono molto amici-
-myst?! Ci stiamo perdendo in chiacchiere, arriva mezza notte che dobbiamo ancora scassinare l’armadietto-
Cercarono nel cassetto della sera prima, la bacchetta magica, che probabilmente apparteneva al professor Baker, Mystel lanciò il solito incantesimo, ma qualcosa andò storto, infatti si ritrovò in fondo all’aula, con la bacchetta in mano e l’armadio chiuso; era stato respinto da un incantesimo fatto all’armadio di modo che qualsiasi persona (tranne il prof ke conosceva il controincantesimo ndautrice) tentasse di rubare le bacchette fosse respinto.
-dai Myst, non ti abbacchiare, muniamoci di mocio e facciamo quello che dobbiamo fare-
-dici bene tu, io ho un mal di testa che non mi reggo in piedi, avrei preferito usare la magia-
-va bene, ma ciò non toglie che tu pulisca la tua parte…-
-dai Alex..se il mio migliore amico…-
-scordatelo…-
Era da poco passata l’una di notte e i quattro puniti stavano tornando nei dormitori, ma un rumore molto simile ad un fruscio attirò la loro attenzione, proveniva dal 3° piano, tutti e tre, Nadia era andata a letto, seguirono quella specie di rumore, che era piuttosto sinistro, percorrevano corridoi bui che non avevano mai percorso, passavano attraverso passaggi segreti che non sapevano neanche loro se era proibito andarci, tutto per seguire quel fruscio che via via proseguendo andava ad aumentare, finché dietro un angolo videro un’ombra, stavano per seguirla ma qualcuno o qualcosa apparì dietro a loro.

…continua…

io:in ogni capitolo lo sottolineo: scusate eventuali errori di scrittura, nn è colpa mia è la tastiera
Boris : non ti pare d essere un po’ monotona?
Io: certo!
B: e lo ammette anche!
Io :certo che lo ammetto, xkè è vero, cmq cn te Bo farò i conti riguardo la Venartis…se non so ki far morire tu sarai il primo della lista…goodbye ^_-

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Capitolo 4
*** Primi Pericoli ***


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PRIMI PERICOLI
- Capitolo 4° -

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- che state facendo? Non sapete che è proibito venire giù di qua?-
Quell’essere che era apparso dietro a loro era niente meno che Georgi Huznestov, il prefetto che viaggiava sempre assieme a Hito Schneider.
-che ci fai tu qui?-chiese Brooklyn che era sbiancato in un nanosecondo; - ci hai fatto prendere un colpo… -continuò Mystel mentre cerc= ava di farsi passare la tensione;
-…e ci hai fatto perdere le tracce di quel che stavamo inseguendo- Al= ex sembrava l'unico realista, e l'unico a non essersi spaventato, o almeno dimostrava di non essersi spaventato;
-mi piace perché state facendo voi la predica a me, cosa che dovrebbe essere l’esatto contrario- commentò il prefetto per poi cominc= iare lui a fare la predica: - e posso sapere cosa stavate cercando, proprio qui = al terzo piano?-
-stavamo inseguendo un fruscio-confessò Alex guardando il punto donde era sparita l’ombra;
-sarà stato Mercy, (tradotto all’italiana pietà)(hai copiato il nome del cane di Andrea di camera caffè Nd tutti) (e allo= ra? Mica ha il copyright NdMe) il cane del custode- Georgi cercava di distrarli dalla loro teoria di andare a zonzo per i corridoi invece che andare a dorm= ire;
-il cane del custode non è ad altezza umana…era qualcuno come…-cercò di esprimersi Alex, anche se venne subito interrot= to dal prefetto che era stanco e voleva andare anche lui a letto;
-si, si, adesso vi conviene andare a letto, siete stanchi e vi capisco e…-
-CI STAI PRENDENDO PER IL CULO? GUARDA CHE NOI ABBIAMO…- quando Alexa= nder si incavolava tutta la Venartis lo sentiva, di fatti la sua voce aveva rimbombato per tutta la scuola;
-calmati Alex…facciamo come ci viene richiesto, non voglio beccare al= tre punizioni-anche se a malincuore seguì il consiglio del suo migliore = amico e, fissando torvo il prefetto, tornò nel dormitorio assieme a Brookl= yn che non aveva ancora spiccicato parola da quando era sbucato il prefetto. Entrò in camera sua stravolto e trovò Key ancora sveglio, sdraiato sul letto e con le braccia dietro alla testa;
-che ti è successo? Hai la faccia che sembra un cencio che è uscito dal bucato…(pianta lì di copiare
le battute hai promessi sposi NdTutti), hai visto un fantasma?-gli domandò mettendosi seduto sul letto;
-peggio…comunque te lo spiego domani, se ‘sti due si svegliano = ci tritano- spiegò Brooklyn che non vedeva l’ora di dormire, era stanco morto e oltrettutto aveva incontrato quella sagoma poco rassicurante= ;
-invece tu me lo racconti adesso, e fregatene di quei due lì-
Brooklyn, anche se pur di mala voglia, raccontò all’amico cosa= gli era successo poco prima, senza tralasciare l’infarto che gli aveva fa= tto prendere il fratello di Boris.
-e chi credi sia quella sagoma?-chiese Key molto interessato al discorso, p= ur essendo le tre di notte;
-Alexander pensa sia stato Vandemar, ma io non credo, secondo me è s= tato qualcuno inerente al college…-ipotizzò Brooklyn, mentre si infilava il pigiama;
-come fai ad esserne sicuro?-gli chiese Key sempre più interessato al discorso;
-perché camminava furtivamente, credo volesse rubare qualcosa…-rispose, mentre si infilava sotto le coperte;
-e cosa? Cosa c’è qui nel college di così prezioso?-cercò di pensare Key mentre rispondeva ad un messaggio ricevuto;
-non lo so e non mi interessa per ora, ora voglio dormire che sono stravolt= o-
Concluse Brooklyn per poi addormentarsi, si erano già fatte le tre e mezza e il mattino seguente si dovevano svegliare alle otto. Per intanto qu= ella notte nessuno pensò all’ombra vista la sera prima, anche se qu= el “nessuno” aveva un nome.
-Alex non ci posso credere, tu stanotte non hai dormito per pensare a cosa corrispondesse quella figura?-chiese stupito,Mystel il mattino seguente; -senti, non è normale che compaia un’ombra misteriosa qua al college, dovrebbe essere protetto e invece chi ci ritroviamo? Vandemar...- =
spiegò Alex mentre si metteva il gel, stranamente quella mattina era= no in orario;
-ancora? ma perché ti ostini a credere sia lui? e poi cosa cazzo sar= ebbe venuto a fare qui?-gli domandò mentre faceva i compiti che si era scordato di fare il giorno prima;
-bhè, ci sono più di un motivo per il quale lui sarebbe venuto qua-rispose Alex intento ad infilarsi il maglione senza scompigliarsi la pettinatura;
-tipo?-chiese Mystel girandosi verso l’amico;
-bhè, primo per ammazzare il preside...-spiegò con un sorrisi= no vago intanto che si rimetteva a posto qualche ciuffo che si era scompigliat= o;
-ma certo...e il preside non se ne accorge- commentò incredulo mette= ndo via un libro;
-...e sentiamo, quale sarebbe il secondo motivo?-chiese in parte incuriosito mentre si infilava il mantello per erbologia;
-per ammazzare te...-scherzò Alex;
-ma vaffanculo Alex -gli disse l’amico lanciandogli il mantello, poi = si incamminarono alla volta della serra; quella mattina facevano lezione con le ragazze e nella serra c’era molta confusione;
la professoressa Brown, una maga bassa, bionda e grassoccia, riuscì = ad ottenere il silenzio solo quando minacciò di dare un voto negativo a= chi avrebbe continuato a chiacchierare.
Quella mattina avevano il compito di trasportare una rara pianta in un altro vaso, fatto ciò ne avrebbero commentato le caratteristiche. Ma prima= di cominciare, l’insegnante pose una domanda all’intera classe.
-sentiamo chi mi sa dire con parole sue cos’è il biodo, sarà questa la pianta che interreremo-
Un gran brusio riempì l’intera stanza, alcuni studenti sfoglia= vano il libro per cercare la risposta, altri che cercavano di non intercettare lo sguardo della professoressa, ma solo uno tra tutti gli alunni alzò la mano sapendo esattamente cosa fosse quel vegetale.
-prego signor Ivanoff-
-allora, il biodo appartiene alla classe dei monocotiledoni, è una pianta erbacea delle “Sparganiacee” con rizoma strisciante, ha = le foglie coriacee erette e infiorescenze a pannocchia, il suo nome scientifico è “ Sparganium erectum” e fu scoperta nel 1727- concluse sorridendo alla professoressa;
-benissimo, a fine lezione ti metterò un voto altamente positivo- di= sse la maga rivolgendosi a Yuri e ricambiando il sorriso; poi si rivolse alla classe: -tanto per dimostrarvi come si studia-
Poi la professoressa cominciò a spiegare come si interrava la pianta, perché ogni pianta andava travasata in maniera differente, altriment= i si rischiava di produrre l’effetto contrario di quello che doveva realizzare.
Però, in fondo all’aula, c’era qualcuno che come al soli= to non seguiva la lezione e commentava negativamente l’intervento fatto pochi attimi prima da Yuri.
- “a fine lezione le metterò un voto altamente positivo…”- esclamò Alex cercando di imitare con la voce= la professoressa;
-certo sono capaci tutti di studiarsi i libri a memoria e poi ripeterli, se avessi voglia sarei buono anch’io- continuò il biondo mentre prendeva la pianta e la “sbatteva” nell’altro vaso;
-spiegazioni....cazzo ci vuole a travasare una pianta da un vaso all’= altro...se fossero solo qui le difficoltà in questo mondo-continuò a lamentarsi Alex;
-lascialo perdere...cazzo ma perché esiste erbologia? guarda mi si è tutta incastrata la terra sotto le unghie...-anche Mystel si lamen= tava ma per un altro motivo, lui non era abituato a cose del genere, a casa sua aveva il giardiniere che si occupava di fare quello che stavano facendo lor= o in quell’ora.
-signor Coverdale, ma le pare la maniera di travasare una pianta?-lo sgridò la professoressa che aveva notato il modo in cui l’aveva gettata nel vaso;
-prof..è ‘na pianta-commentò sbuffando mentre si subiva= la predica dell’insegnante.
Quelle due ore di erbologia sembravano non finire più, tutti quanti erano esausti e quando ormai non speravano più che la campana suonas= se, finalmente trillò.
L’ora seguente l’avevano libera e, dato che era una giornata particolarmente soleggiata, i ragazzo decisero di andare nel cortile per rilassarsi dopo quell’ora pesante.
Si sedettero su di una collina che dava sul mare, tirava un leggero ventice= llo che non era né troppo caldo né troppo freddo, l’odore di salsedine attirava gli olfatti dei ragazzi. Mystel, appoggiato ad un albero, contemplava il cielo, era limpido a parte una nuvola di passaggio che ogni tanto copriva per pochi istanti il cielo, Alexander si era addormentato appoggiato ad una spalla del suo migliore amico, cullato dalla brezza marina che gli scompigliava leggermente i suoi capelli biondi.( ke carino ^\\\\^…ndme)
Poco più distante a loro, distesi sull’erba, c’erano Bro= oklyn e Nadia, stavano chiacchierando del più e del meno quando la ragazza pensò fosse l’occasione ideale per dichiararsi.
-senti Brook, io ho cercato tante volte di dirti quello che ti starò= per dire..spero solo che qualcuno non s’intrometta anche stavolta- Nadia tirò un sospiro, se non l’avesse fatto in quel momento probabilmente non ci sarebbe più riuscita; però non si sentiva del tutto pronta, il cuore cominciò a batterle forte e iniziò= ad avere le vampate di caldo;
-tranquilla, mancano più di 40 minuti dall’inizio dell’ora…-la rassicurò lui continuandola a fissarla in quegl'occhi color oro; forse il suo sguardo, forse la sua tranquillit&agrav= e; ma qualcosa la spinse a fare quel passo che non riusciva a compiere.
-senti io...-non riusciva a trovare parole per dirgli che lo amava, cos&igr= ave; fece la sua prima pazzia d’amore: lo baciò; Brooklyn inizialme= nte rimase leggermente sorpreso, non se lo aspettava ma quel bacio lo ricambiò, infondo non era una brutta ragazza, era gentile e aveva pr= eso più volte le sue difese, non c’era motivo perché lui rifiutasse.
-scusa io non..-cercò di spiegare la ragazza appena si staccarono, ma lui la zittì con un altro bacio; Nadia si sentiva al settimo cielo, finalmente aveva trovato qualcuno che ricambiava i suoi sentimenti, e poi e= ra dolce e sensibile, proprio il ragazzo che voleva per lei.
Quei quaranta minuti che li separavano dall’inizio della lezione vola= rono via come foglie al vento e, se non ci fosse stato Key ad avvertirli, probabilmente sarebbero andati avanti ancora per molto.
Il ragazzo, un po’ imbarazzato, si schiarì la voce e disse:
-ehm...piccioncini?!staccatevi che l’ora sta per cominciare-
Brooklyn e Nadia si alzarono di colpo arrossendo e, sorridendo nervosamente= a Key, entrarono mano nella mano nel college.
Purtroppo al secondo piano i due ragazzi si dovettero separare perché lei aveva trasfigurazione proprio a quel piano mentre Brooklyn aveva matema= tica al settimo piano.
Fortunatamente la professoressa di matematica aveva capito che i ragazzi er= ano un po’ assonnati e stanchi, così lasciò liberi gli ulti= mi 10 minuti di lezione, per prepararsi all’ultima ora di lezione:pozion= i.
Il professore, appena entrarono in aula, disse loro di dividersi in gruppi = da quattro, poi ci pensò su e i gruppi li fece lui, così che Brooklyn, Key,Boris e Yuri , si ritrovarono nello stesso gruppo.
Baker annunciò che il loro compito consisteva nel creare l’antidoto contro il veleno dei topi; il gruppo che avrebbe finito per primo si sarebbe guadagnato un voto maggiore.

Rilessero più volte la pagina, finché Yuri diagnosticò= che seguendo quel procedimento, non sarebbero mai e poi mai riusciti a finire la pozione entro l’ora,dato che richiedeva molti ingredienti e il procedimento era molto lungo; così consigliò di andare due o = tre pagine indietro dato che ce n'era una identica ma più semplice.
-…è la stessa pozione ma con dosi differenti…-tent&ograv= e; di spiegare al gruppo, anche se non aveva l'attenzione da parte tutti i componenti;
-ma il prof. ci ha detto di fare quella di pagina 152…-osservò Brooklyn ritornando a qualche pagina avanti;
-…ma il prof ha anche detto che chi l’avrebbe finita per primo avrebbe ricevuto un voto maggiore…-spiegò, calmo, rimettendo a= lla pagina che aveva detto;
-…ma io non voglio ricevere un voto barando…-questa volta fu Bo= ris a rigirare le pagine in avanti;
-…ma non bariamo, la semplifichiamo e basta-si stava innervosendo, e stavano anche perdendo tempo prezioso;
-semplifichiamo? Secondo me stiamo imbrogliando…-continuò testardamente Boris, che evidentemente non gli interessava di ricevere un v= oto maggiore;
-e allora? anche se fosse? non vuoi ricevere un voto più alto degli altri?-chiese ad alta voce, cosa che tutta la classe si voltò, per l= oro fortuna il professore era uscito un momento;
-non me ne frega niente di un voto maggiore, poi Beker ce l’ha con noi per tutta la vita perché imbrogliamo mentre creiamo antidoti…-continuò alzando a sua volta la voce.
-e allora sapete che vi dico? preparatevela da soli questo cazzo d’antidoto…-concluse scaraventando per terra il calderone, metà della classe si girò per il rumore sordo che aveva provo= cato l'oggetto cadendo; mentre Yuri uscì sbattendo la porta e dirigendosi= nel dormitorio.
-…se volevate attirare attenzione ci siete riusciti..-osservò Brooklyn guardandosi attorno, tutti gli sguardi erano verso loro.
-ma era lui che sbraiava-continuò Boris, senza abbassare il tono di voce.
-si come adesso, chi è che sta urlando?- disse Brooklyn mentre raccoglieva il calderone e cercava, con Key di fare quella benedetta pozion= e; anche se quando furono a metà il professore tornò in aula annunciando che il tempo era scaduto. Ovviamente i primi ad essere riusciti= a terminarla erano stati Alexander e Mystel.
-..però a quanto vedo, tra di voi non c’è stata nessuna “aquila”, se solo voi foste andati tre pagine più indiet= ro, vi sareste di certo, semplificati la vita -il gruppo di Key rimase paralizz= ato e fissarono con uno sguardo omicida Boris, che si sentì tirato in ca= usa.
La pagina di qui parlava il professore era quella che Yuri aveva mostrato al suo gruppo, ma che non era riuscito a farsi ascoltare.
D’un tratto la porta si spalancò, e apparve il custode, bianco= in volto, annunciando, con voce tremula che i ragazzi non potevano andare nei = loro dormitori perché...
-…perché? Perché…sembra sia stato avvistato Vande= mar-
Il professore di pozioni non credeva alle parole del custode, la sorveglian= za era massima sia dentro che fuori dal college,(si vede...NdMe) non sarebbe potuto entrare, come aveva fatto?
Si recarono dalla Miller per controllare se era vero ciò che aveva d= etto il custode e Purtroppo la professoressa di Divinazione, guardando nella sua sfera magica, dovette confermare le parole di ...(nome custode), i ragazzi = non potevano andare nel loro dormitorio.
Baker annunciò che la sua lezione era finita, li lasciò liber= i, ricordandogli che non dovevano andare nel dormitorio.
-ragazzi… Yu era diretto nel dormitorio…, vero?-domandò Brooklyn ai suoi due compagni, con aria tesa;
-come fai ad esserne certo?-chiese Boris in parte interessato al discorso;<= br> -perché è l’unico posto in cui i professori non lo becc= ano-

…continua…

-CIAU ^___^, SONO TORNATA A SPACCARVI LE BALLE…SONO INDECISA SE FAR LASCIARE LE PENNE A YU, OPPURE NO TIPO: BROOKLYN ARRIVA SU E TROVA IL COMPA= GNO MORTO STECCHITO COME UNA...-
YURI:-PROFERISCI UN’ALTRA PAROLA E FILI DRITTA NELL’ALDILÀ…-
-SI SCUSA…PERMALOSO IL RAGAZZO…SCHERZAVO IO…IN UN CERTO SENSO… =3D P
(VABBÈ..COMMENTATE…THANKS =3D )


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