Contrasto

di kissmyassx_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First ***
Capitolo 2: *** Second ***



Capitolo 1
*** First ***


Non si passa da nessun tipo di anticamera, come dice mia madre, un giorno sei nulla e il giorno dopo ti ritrovi su un aereo in partenza per non si sa dove.

Si, beh in effetti è stato abbastanza divertente, nuovo mondo, nuovo tutto, adesso la vita cambia, non stai più tutti i giorni a casa con mamma e papà,
non vai tutti i giorni a scuola, per spostarti prendi un fuori strada sempre diverso e sempre nuovo, oppure una limousine, o se devi andare lontano un elicottero o un jet privato, è figo, anche se non ritrovi più i tuoi amici tutti i giorni, ma "true friends never die" giusto? 
Adesso è diverso, si, adesso hai un esercito di ragazzine urlanti che ti corrono dietro, le più 'disponibili' te le porti pure a letto, chissà, non si sa mai, mi piace pensarla così.
Ho vent'anni, non sono più un santo ragazzino, come Bieber era quattro anni fa, anche se più di qualche fans vorrebbe che io rimanessi casto fino al giorno del nostro incontro, che non succederà mai, molto probabilmente. A me piacciono le ragazze, le donne, quelle con le forme come Rihanna, quelle sexy.
Non che mi fossi portato a letto lei, no, ma fin'ora nessuna mi ha soddisfatto abbastanza.


Beh comunque adesso mi ritrovo su uno dei tanti jets privati, via da Brighton un'altra volta, e questa volta per un bel po' di tempo da quello che mi ha detto Taylor,
ed era proprio quello che volevo dopo otto mesi di vita monotona: letto-divano-cibo-twitter-amici-ragazza-cibo-divano-twitter-tv-cibo-divano-tv-letto. Ogni giorno andava così. E Brittany diventava assillante, tanto assillante; si, mi piaceva, ma quando iniziava a preoccuparsi di cosa avrei fatto una volta atterratto fuori dall'Inghilterra mi riempiva di domande su domande e continuavo a fare promesse che forse non avrei mantenuto, dopotutto sapevo che in qualche modo ci saremmo lasciati,
ignorando il fatto di chi per primo avrebbe preso l'iniziativa, stavo via troppo tempo per mantenere una relazione a distanza, non che io fossi il tipo da averne una.
Questo arco di tempo di assenza da casa prevedeva una tournè di beneficenza per raccogliere fondi per non so cosa, ma almeno era per una buona causa da quanto mi aveva detto T, c'erano molti artisti che vi partecipavano, del tipo Taylor Swift, Bieber, la Gomez, One Direction, Rihanna, Coldplay, Maroon five, cose così insomma,
a quanto capivo c'erano già state tournè del genere, ma mai lunghe come questa ed io ero il "nuovo artista" in scena, insieme ad un'altra, Cher, non Cher Lloyd, lei aveva rinunciato, il perché ancora insaputo, Cher, comunque, era il nome d'arte di "quella nuova", non ricordo il vero nome e non mi andava di ricordarlo, avevo già troppi problemi e sonno, tanto sonno, così mi misi le cuffie, chiusi gli occhi. Play.

"Ain’t this what you came for
don’t you wish you came, oh
girl what you’re playing for, ah, come on.
Come on, let me kiss that
oh, I know you miss that
what’s wrong, let me fix that
twist that"


 HEEELLO

 

Fanfict dedicata al mio migliore amico @Connormaynardo (https://twitter.com/ConnorMaynardo)

Recensite recensite recensiteeee, spero che questa premessa, vi sia piaciuta.

ENJOY IT

 

 


 

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Capitolo 2
*** Second ***


Sentivo la faccia e le orecchie farmi male e una voce scossante in lontananza, pesante, volevo urlare "basta", ma non ce la facevo,
ero stanco e non riuscivo a capire di cosa mi stesse parlando a causa di tutti quegli strani rumori che la sovrastavano.
-Con...- ad un tratto i rumori svanirono -Conor, cazzo, svegliati!- aprii un occhio, poi l'altro, T aveva il mio i-Pod in una mano e con l'altra mi stava letteralmente schiaffeggiando
-CONOR!- con le mani mi massaggiai la nuca -Ho mal di testa- dissi con voce da zombie -Due ore di jet con la musica al massimo volume, fai un po' te- mi rimproverò l'uomo
-Muoviti a scendere, siamo arrivati- sbuffando lasciai cadere la testa all'indietro colpendo il sedile e ritirandola con una smorfia di dolore, T mi prese per il braccio facendomi alzare e mi spinse verso lo sportello aperto, scesi e mi avviai all'uscita dell'areoporto seguito dal mio manager-rompi-coglioni; eravamo in Germania.
Da lì partiva il tour, bello... Germania, birra, tedesche; per essere una partenza andava più che bene, sperando che non fosse stata solo una mia fantasia
che già andava per i fatti suoi dimenticando Brittany, peccato per lei. 
Guardavo in basso con le mani in tasca, calciando l'aria con i piedi aspettando i nuovi aggiornamenti quando -Con, sorridi-  disse Taylor, alzai lo sguardo e vidi quella specie di stormo misto macchine fotografiche, poster, cartelli, cellulari che costituiva tutte quelle ragazzine avanzanti verso la mia incolumità, non adesso, non ora.
"Qualcuno le fermi" pensavo "okay, sorridi bello", salutando mi fiondai con T, verso le porte, usciti, una limo nera e lucida di spettacolo ci aspettava a porte aperte, entrammo e, una volta chiuse, l'auto partì e venni aggiornato per l'ennesima volta da Taylor -Incontrerai gli altri domani, per adesso andremo all'hotel, se vuoi approffittane per riposarti, tanto so che quelle due ore non ti sono bastate, io vado a farmi un giro-.

La suite dell'hotel era fighissima e supermoderna, anche in sè l'hotel non era affatto male, c'erano due palazzi attaccati se non per il poco spazio di due metri, con un "traguardo" del tipo più di 800 camere, scelto da T, ovviamente, la suite aveva quattro stanze tra camera, bagno, soggiorno e cabina armadio senza contare un immenso terrazzo;
letto matrimoniale, doccia con idro-massaggio, televisore ultrasottile e tutte quelle super cazzate della tecnologia insuperabile che ci vanno dietro, divano di pelle, ovviamente e rigorosamente nero, pareti divise tra una metà fatta di pietra dal grigio chiaro al bianco sporco e l'altra di cartongesso grigio scuro, quasi nero, il caminetto, separato dalla stanza tramite una sottile lastra di vetro, figo, tappeto semplice, grigio pure quello, va bene.
Con un sospiro di soddisfazione aprii la porta-finestra  per andare sul terrazzo, carina la vista, l'unica cosa non molto spettacolare della stanza, sicuramente ce n'erano di migliori...
Ma a parte quello, e un fastidioso bussare alla porta, era praticamente perfetto, andai ad aprire convinto che fosse T -Che cazzo vuoi?- sbottai stanco, ma al suo posto mi trovai davanti una ragazza che, dal fiatone, sembrava aver appena corso la maratona, sentivo qualche urla lontano dal corridoio, feci capolino dalla porta e vidi un gruppetto scarso di ragazzine che correva nella nostra direzione -Fammi entrare- mi pregò lei -Chi sei?- -Non c'è tempo, fammi entrare- insistette, così mi spostai per farla passare chiudendomi la porta alle spalle, a chiave, continuando a sentire le urla sempre più vicine, adesso bussavano pure, anzi, colpivano freneticamente la porta (e le guardie?); si sarebbero calmate. 
Quella ragazza.. sembrava praticamente una ragazza come tutte le altre per essere rincorsa dalle fans, insomma, non sembrava affatto famosa, il ché dava sui nervi, però era carina, bella, a dire la verità, dai lineamenti fino al sedere, aveva un bel sedere, si, l'unica cosa che lasciava a desiderare era quella scarsa seconda che portava al seno, ma per il resto, capelli castano chiarissimo, ma non biondo, occhi verdazzurri, labbra carnose, non troppo, si, era bella.
-Adesso mi dici chi sei?- chiesi.
-Piacere Bessie, Bessie Clarkson- mai sentita, veramente sei famosa? Avrei voluto chiederlo..
Mi porse la mano -Piacere io sono Conor- dissi, ricambiando la stretta.


HEEEELLOO!

Ok questo, vero e proprio primo capitolo della storia, è stato scritto lentamente e con molta cura,
spero vi piaccia, anche se a riscriverlo qui mi sembra che lasci un po' a desiderare..
Aniway


ENJOY IT
(continua dopo tre recensioni, non di meno)

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