Tre giorni per innamorarsi.

di Alessandra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 ***
Capitolo 4: *** Cap 4 ***
Capitolo 5: *** Cap 5 ***
Capitolo 6: *** Cap 6 ***
Capitolo 7: *** Cap 7 ***
Capitolo 8: *** Cap 8 ***
Capitolo 9: *** Cap 9 ***
Capitolo 10: *** Cap 10 ***
Capitolo 11: *** Cap 11 ***
Capitolo 12: *** Cap 12 ***
Capitolo 13: *** Cap 13 ***
Capitolo 14: *** Cap 14 ***
Capitolo 15: *** Cap 15 ***
Capitolo 16: *** Cap 16 The End ***



Capitolo 1
*** Cap 1 ***


                                                                                      Tre giorni per innamorarsi. Cap. 1



Hermione Granger pensò di aver capito male.
“…Quindi vi dividerete a gruppi di quattro e passerete un week end da soli e senza la bacchetta magica, partirete il venerdi mattina e farete ritorno a scuola il lunedì seguente, chiaramente andrete lontano da Hogwarts” La McGranitt si sistemò meglio gli occhiali sul viso.
“Vi avverto, se combinerete qualche disastro sarò la prima a saperlo”
Hermione ebbe un tuffo al cuore, un intero week end insieme ad altri tre compagni senza bacchetta magica, questa era una tortura.
“Scusi professoressa...” alzò la mano.
“Sì, signorina Granger ?”
“Ma perché solo Grifondoro fa questo... ehm ... viaggio a gruppi ?”
La McGranitt sorrise.
“Ogni capo casa deciderà, a partire da questo anno, un’attività ricreativa per la sua casa. Molti di voi non sono capaci neanche a fare due passi senza magia, e non sto parlando di te, signorina Granger" gli occhi dell'insegnante si posarono prima su Ron e poi su Neville. "Questa esperienza vi farà bene, chiaramente dovrete portarmi entro mercoledì una relazione in proposito, sarete regolarmente monitorati e valutati”.
“Ti pareva, era troppo bello per essere vero !” disse Ronald Weasley al suo amico Harry Potter.
Hermione lo fulminò con lo sguardo.
“Come verranno formati i gruppi ?” chiese la ragazza incuriosita.
“Parteciperanno solo i ragazzi del quinto, sesto e settimo anno, ed i gruppi potranno anche essere misti tra corsi, i nomi saranno estratti a sorte” La professoressa passò per la Sala Comune distribuendo bigliettini “Scrivete sopra il vostro nome e l’anno di corso. Dopo che me li avrete resi procederemo all’estrazione”.
Tutti i Grifondoro iniziarono chi a scrivere, chi a cercare la piuma, chi a fare congetture sul gruppo in cui sarebbe finito.
La professoressa passò velocemente a ritirare i fogliettini.
Harry alzò la mano “ Professoressa ? Scusi, ma con quale incantesimo estrarrà i fogli ?”
“Nessun incantesimo Potter”.
Tutti i Grifondoro guardarono straniti la loro professoressa.
“Visto che sarà un viaggio alla babbana, sarà anche una estrazione alla babbana
Poi guardò i suoi alunni "Pescherò io stessa quattro bigliettini alla volta e poi in seguito saranno decise le destinazioni" esclamò lapidaria.
Hermione trattenne il respiro mentre guardava la professoressa che si toglieva il suo cappello a punta e vi infilava i foglietti.
Voleva finire insieme ai suoi migliori amici, Harry e Ron, soprattutto insieme a quest’ultimo,
per cui provava una cocente, quanto nascosta, passione.
La McGranitt infilò una mano nel berretto.
“Allora, primo gruppo : Colin Canon - quinto anno, Katie Bell - settimo anno, Eileen Forsythe -settimo anno, Calì Patil - sesto anno”.
Infilò nuovamente la mano nel suo cappello.
“Secondo Gruppo: Ronald Weasley - sesto anno, ( Hermione trattenne il respiro ) Lavanda Brown - sesto anno, Dean Thomas - sesto anno, Ginny Weasley - quinto anno”.
Hermione rimase così delusa che non sentì neanche la McGranitt pronunciare il suo nome. Ron era finito in gruppo con Lavanda ed erano passate poche settimane da quando si erano lasciati. Iniziò a sentire una spiacevole sensazione allo stomaco.
Disorientata, guardò Harry.
“Mi sono distratta, in che gruppo sono finita ?”
Harry la guardò sorpreso, da quando Hermione si distraeva quando parlava un'insegnante ?!
“Sei in gruppo con me, con Seamus Finnigan e Neville, ma stai bene ?”
Hermione gli sorrise, “ Sì, certo !” almeno era insieme ad Harry.
Sia al gruppo di Hermione ed Harry che a quello di Ron e Ginny, come destinazione era capitata la montagna, infatti sarebbero stati in due chalet non lontani l’uno dall’altro.
“Vi proibisco di comunicare tra gruppi o incontrarvi in segreto, se vi pesco insieme non sarò tenera, vi avviso !” La McGranitt parve leggere nella mente di Seamus e Dean che stavano pensando proprio ad un incontro.
Il venerdì mattina tutti furono pronti per la partenza, Colin Canon salutò allegramente Ginny “Mi è capitato il mare e non mi posso certo lamentare, tu divertiti in montagna Ginny !”
“Grazie Colin, divertiti anche tu, ci vediamo lunedì”
La piccola Weasley era stata fortunata, era finita insieme a Dean Thomas, il suo ragazzo.
Hermione, sconsolata, salutò Ron “Divertiti ma non combinare disastri, ok ?”
“Certo, anche te ed Harry divertitevi” rispose Ron allegramente, dietro di lui Lavanda se lo mangiava con gli occhi, e ad Hermione naturalmente non sfuggì.
Fecero un tratto a piedi nella foresta proibita, poi i due gruppi si divisero diretti a due passaporte diverse.
Nel giro di pochi minuti arrivarono a destinazione.
Lo chalet del gruppo di Hermione era bellissimo, completamente nuovo ed in legno pregiato. Appena entrati si trovarono in un ampio salone, dove in un angolo troneggiava un caminetto ed un divano. Al centro invece c’era un tavolo con quattro sedie e, sulla destra, un piccolo angolo cottura.
Dall’altra parte della stanza una scala di legno portava al piano di sopra dove vi trovarono due stanze da letto ed un bagno.
Hermione arrossì di botto guardando il letto di una delle due camere, era l’unica ragazza, con chi avrebbe diviso il letto ? il suo pensiero corse a Ron, se gli chalet erano simili, anche loro avevano solo due letti e Ginny sicuramente avrebbe dormito con il suo ragazzo... quindi questo voleva dire che Lavanda lo avrebbe avuto tutto per sé per tre intere notti.
Una rabbia incontrollabile la prese.
“Tutto ok ?”chiese Harry, notando la sua espressione arrabbiata.
“A meraviglia !!” rispose lei bruscamente.
“Stai pensando a Ron, vero ?” per Harry lei era un libro aperto.
Hermione sbuffò “Non me ne frega niente con chi dormirà quel fannullone !”
Harry le sorrise, Hermione invece arrossì furiosamente pensando alla gaffe che aveva appena fatto con il suo migliore amico.
“Com’è carina quando si imbarazza !” si trovò a pensare il ragazzo guardandola, si sorprese per quello strano pensiero, in fondo era solo Hermione.
Ma i pensieri di Harry furono spazzati via da un fracasso infernale proveniente dalle scale.
I due amici, allarmati, si precipitarono fuori dalla stanza.
Neville era a pancia a terra alla fine delle scale, Seamus invece era in preda ad un attacco di risa incontrollate.
“Che vi siete persi ! E’ precipitato più che inciampato !” disse ad Harry, ridendo come un matto.
“Non sei simpatico, sai ? Mi sono fatto malissimo” piagnucolò Neville dalla fine della rampa.
Harry abbozzò un sorriso, Hermione invece scese preoccupata dall’amico.
“Come stai ? Dove ti fa male ?”
Neville le mostrò il polso “ Qui, ma non ti preoccupare Hermione, in passato sono stato anche peggio”.
Seamus scese le scale.
“Hermione...”
La ragazza di voltò.
“Dove dormirai ?”
Hermione arrossì “Be'... veramente ancora non ci ho pensato, perché ? ”
Seamus le sorrise “Perché se ti va puoi dormire con me !”
Hermione sgranò gli occhi mentre Seamus, sempre così spavaldo, abbassava lo sguardo imbarazzato.
Vedendo quella scena Harry sentì uno strano groppo allo stomaco.
“Hermione aveva promesso di dormire con me ! Mi dispiace Seamus, però potete scegliervi la stanza” esclamò a sorpresa, facendo voltare l'amica verso di lui.
Non aveva pensato, né programmato niente, le parole gli erano uscite ancor prima di poter formulare un qualsiasi pensiero razionale. Scese anche lui le scale, Hermione guardò Harry in silenzio.
“E’ vero Hermione ?” chiese Seamus mezzo deluso e scocciato.
“Ehm sì, non mi aspettavo la tua proposta !” rispose la ragazza, trovando estremamente interessante la punta delle sue scarpe.
Aveva sentito il cuore accelerare il battito, eppure sapeva bene Harry lo avesse fatto solo per toglierla di impaccio, anche se adesso avrebbe dovuto dormire veramente con lui. Non sappe il perché, ma in quel momento non riuscì a guardarlo in faccia, sentiva la testa estremamente pesante.
“Dobbiamo preparare il pranzo, meglio sistemarci !” Neville spezzò il silenzio teso che si era creato nel giro di pochi secondi.
“Ok, servirà della legna, Hermione mi accompagni a prenderla ?” disse subito Seamus, approfittando della situazione. Stranamente sembrava interessarsi ad Hermione, quando in sei anni le aveva rivolto la parola al massimo dieci volte. Per quanto Harry ci si arrovellasse, non riuscì a spiegarsi da cosa potesse derivare quello strano comportamento.
“Va bene” rispose la ragazza, prima di voltarsi verso Harry e Neville “Voi intanto sistemate la cucina e le provviste che ci ha fornito la McGranitt, dovremo cucinare senza magia...”
Harry non disse nulla ed andò a prendere la borsa per sistemare le provviste di cibo.
Neville iniziò a curiosare nella credenza e negli scaffali…ed un altro fracasso annunciò ai compagni che Neville avesse trovato anche le pentole.
“Allora Hermione... c’è qualcosa fra te e Ron ?”
Seamus aveva aspettato di essere da solo con lei nel bosco per porle quella domanda a bruciapelo.
Hermione sentì la faccia scottare.
“No, siamo solo amici” rispose evasiva.
Seamus la guardò scettico “Certo, ma provi qualcosa per lui vero ? Si vede lontano un miglio !”
Hermione non riuscì a credere alle proprie orecchie, Seamus quindi sapeva dei suoi sentimenti ? E da quando era diventato così impiccione ed invadente !?
“Ti sbagli, non provo nulla di diverso dall’amicizia” continuò, decisa a sottrarsi il prima possibile a quell'interrogatorio.
“Menomale allora, visto che a quest’ora sarà tornato insieme alla Brown !” cinguettò di risposta Seamus, assottigliando gli occhi.
Come se le avessero rovesciato addosso una tinozza di acqua ghiacciata… Hermione sentì il gelo scendere lungo la schiena, non riuscendo a farle formulare neanche una parola.
Iniziò a raccogliere più legna che potè senza fermarsi, sentendo gli occhi pizzicare prepotentemente, ma assolutamente decisa a non piangere davanti a Finnigan.
Seamus la guardò di sottecchi, mentre un largo sorriso gli si dipingeva sul volto.


***
Buonasera a tutti,
Avviso subito i lettori che questa sarà una Harry / Hermione... anche se devo dire che non è proprio il mio genere. Ma visto che ne ho lette di veramente belle ultimamente ho deciso di cimentarmi anch’io nell’impresa !
Spero che mi farete sapere se vale la pena continuare questa storia.
Cercherò di aggiornare il prima possibile...
^_^ Un bacio grande !

Alessandra


 
 

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


                                                  Tre giorni per innamorarsi ! Cap 2.

 

Harry non sapeva cucinare, come avrebbero potuto mangiare per tre giorni quelle provviste ? Non vi era nulla di pronto. Non c’erano alternative, uno di loro sarebbe stato ai fornelli… ma chi ? Neville neanche a parlarne, sarebbe stato troppo pericoloso farlo avvicinare al fuoco. Seamus era di famiglia babbana, ma Harry dubitava fortemente che il ragazzo avesse mai cucinato. La loro unica speranza era Hermione.
A proposito di Hermione, era passata più di un’ora da quando era uscita con Seamus, perché ci stavano mettendo così tanto ? Iniziò ad innervosirsi ed a camminare avanti e indietro per la cucina.
“Qualcosa non va, Harry ?” Neville fece capolino da dietro l’anta aperta del frigorifero.
“No, tutto bene, ma che stai facendo ?” gli rispose subito il Grifondoro, cercando di cambiare discorso.
A Neville si illuminarono gli occhi “Guardavo questo" sclamò, incando l'elettrodomestico "Non ho mai visto un frigorifero in funzione, nonna ne ha uno a casa, ce lo ha regalato un lontano parente
babbano, ma non lo abbiamo mai usato !” Harry non riuscì a trattenere un sorriso nel vederlo scomparire, eccitato, dietro l'anta del frigo.
Ma subito dopo si ricordò di Hermione e, seccato, fece qualche passo verso la porta. Sarebbe andato a cercarli, aveva deciso. E poi sembrava che ormai i suoi piedi si muovessero autonomamente. 
Harry non fece in tempo neanche a prendere il mantello che all’improvviso la porta si aprì, scoprendo Seamus ed Hermione carichi di legna.
"Finalmente !" esclamò subito vedendoli " Ci avete messo tanto, che è successo ? Stavo per venire a cercarvi !" aggiunse, guardando l'amica.
“Dateci una mano invece che lamentarvi !” rispose Seamus, ignorando la domanda del compagno “Pesano parecchio”.
Così non gli rimase che correre ad aiutarli seguito da Neville. Pochi minuti dopo un caldo fuoco illuminò i loro visi.
Harry in Privet Drive era diventato un vero esperto nell’accendere il camino.
Compiaciuto, il ragazzo guardò le fiamme lambire la legna e spostò lo sguardo su Hermione, che non aveva detto una parola per tutto il tempo, e di solito lei non riusciva a tenere la bocca chiusa.
Da quando era tornata dal bosco aveva uno strano sguardo, uno sguardo che Harry aveva già visto e che non amava.
“Che hai Hermione ?” le sussurrò all’orecchio non appena ne ebbe l’occasione.
La ragazza sussultò “Niente, sono solo stanca, non preoccuparti. Vado a sdraiarmi un minuto sul letto se non ti dispiace, quale stanza hai scelto ?” rispose poi, tutto d'un fiato e con gli occhi bassi, non lo aveva neanche guardato in faccia.
“La prima stanza...” Harry la seguì con lo sguardo mentre saliva lentamente le scale.
“Ehi, Seamus” chiamò, non appena la vide sparire al piano di sopra “Che è successo ad Hermione mentre eravate fuori ?”
Il ragazzo lo guardò interrogativo “Che vuoi che sia successo ? Niente, naturalmente ! ”.
“Non vi siete neanche parlati ?” continuò Harry, seccato dall’espressione da santarello messa su da Seamus.
“Certo che ci siamo parlati, non siamo mica muti !”
Harry sospirò, iniziando ad innervosirsi " Ti devo chiedere ogni singola cosa, o mi racconti e basta ?"
Seamus smise di sorridere “ E va bene, le ho chiesto che prova per Ron, tutto qui. ” Harry sentì la sua mascella irrigidirsi. 
Cosa gli importava a Seamus dei sentimenti di Hermione ? 
“E lei ?” anche Neville si era unito alla conversazione.
Seamus fece spallucce “Mi ha detto che sono solo amici, ma a chi vuole darla a bere !”
“Be'... è finita qui ?” dentro di sé Harry sapeva che non potesse essere quello il motivo che aveva reso così triste l'amica.
“ Non vi siete detti altro ?” insistette.
Seamus distolse lo sguardo.
“Ho fatto una battuta per vedere come avrebbe reagito”.
Il sopracciglio alzato di Harry gli fece capire che dovesse continuare immediatamente, se teneva alla vita.
“Le ho detto che era meglio che per lei Ron fosse solo un amico, perché secondo me, a quest’ora, lui e la Brown saranno tornati insieme !”.


Hermione raggiunse l’ampio letto matrimoniale e vi si gettò sopra senza troppe cerimonie.
Guardò in silenzio il soffitto.
Ron sarebbe tornato con Lavanda, non riusciva neanche a pensarci senza provare una fitta dolorosa al cuore.
Non voleva, non gli avrebbe più rivolto la parola.
Due caldi lacrimoni le solcarono le guance e fu costretta ad asciugarseli con la manica della divisa.
Basta ! Non avrebbe più pianto per lui, mai più.
In quel momento la porta della stanza di aprì ed Harry fece capolino dal corridoio buio.
“Posso entrare ?” chiese, titubante.
Hermione si tirò su sui gomiti e sorrise “Certo, è anche la tua stanza questa !”
Il ragazzo entrò e si sedette sul letto vicino all’amica, la stanza era buia, solo la luna che veniva da fuori illuminava i loro visi... e le lacrime di Hermione. Harry le notò subito.
“Piangi sempre quando sei stanca ? ” le chiese, per sdrammatizzare.
Hermione lo guardò, i capelli in disordine, gli occhi verdi che scintillavano dietro alle lenti, le labbra incurvate in un sorrisetto a lei famigliare. Tutto ad un tratto non pensò più a Ron, ma a quanto era fortunata ad avere un ragazzo così speciale accanto a lei.
“Lo sai che non sono stanca Harry, sono solo stufa !” si portò le ginocchia al petto.
Sembrava così triste, così fragile, così speciale...
Harry arrossì nel buio.
“Raccontami tutto ! ” Le si avvicinò, attento a non sfiorarla neanche con un braccio.
“Seamus mi ha detto che Ron a quest’ora si sarà sicuramente messo con Lavanda” di nuovo quella fitta.
“E tu cosa pensi ? Che sia così ?” chiese lui, paziente
“Non lo so...forse...”
Ci fu un momento di silenzio in cui la luce della luna permise loro di guardarsi negli occhi.
Un brivido percorse la schiena di entrambi.
Hermione sentì il cuore accelerare mentre pensava a quanto era bello il suo migliore amico, non se n'era mai accorta, o meglio se n'era accorta ma il suo cuore prima era occupato da Ron.
“Harry, sono stanca di stargli dietro e di soffrire a causa sua, mentre per lui sono una semplice amica… voglio dimenticarlo.” Non sapeva perché lo avesse detto, ma sentì ad un tratto il cuore più leggero.
“Se è questo che vuoi ti starò accanto, voglio solo vederti felice Hermione”.
L’impulso di abbracciarlo si fece irresistibile, gli buttò le braccia al collo e lo strinse.
Harry sentì il respiro fermarsi mentre il dolce profumo di Hermione lo avvolgeva.
Nel silenzio, sentirono solo i loro cuori battere.
Perché si sentiva così ? Si chiese Harry. Aveva abbracciato Hermione tante volte in quegli anni, ma adesso stava provando qualcosa di diverso... Ansia ? Emozione ? Paura ? Ma… paura di cosa ?
“Scendiamo per la cena ?” disse ad alta voce, allontanandosi da lei con il cuore a tremila, cercando di calmarsi.
Hermione lo guardò un po' imbarazzata.
“Va bene, penso sia meglio che cucini io, o moriremo di fame, o peggio, bruciati !” rispose, sorridendo poi radiosa.

La Grifondoro si mise all’opera... e, tra i disastri di Neville, le accortezze di Seamus e le risate che le faceva fare Harry mentre commentava Neville, riuscì a non pensare neanche una volta a Ron.
“Allora Hermione, ti andrebbe di fare una passeggiata romantica al chiaro di luna con me ?” sparò a sorpresa Seamus, dopo cena.
Si era avvicinato pericolosamente alle sue spalle senza che se ne accorgesse, Hermione si girò e lo trovò a fissarla, con un sorriso suadente.
Harry che stava lavando i piatti con l’aiuto di Neville, per poco non se fece sfuggire uno.
“Grazie Seamus, ma non mi va di stare fuori al freddo” sentì rispondere tranquillamente l'amica.
“Ma dai, basta coprirsi e poi ho bisogno di parlarti...devo dirti una cosa...” continuò Seamus con insistenza, afferrando il mantello e la sciarpa.
Non ci furono scuse che tennero, Hermione prese a malincuore il mantello e lanciò uno sguardo verso Harry senza trovare i suoi occhi, aveva solo continuato a lavare i piatti in silenzio, senza dire una parola in sua difesa.
Ma che si aspettava dopotutto ? Si chiese Hermione, sorpresa. Che si opponesse ? 
L’aria era fredda, la luna splendeva chiara nel cielo senza nuvole, la neve ricopriva le cime più alte delle montagne e gli alberi vicino alla casa. Seamus la guidò tra gli alberi e la portò in uno spiazzo da dove si poteva vedere il cielo.
“Di cosa mi volevi parlare ?” Hermione si strinse nella sua sciarpa rosso- oro , aveva un brutto presentimento.
Seamus fece un gran sospiro e la guardò “Vedi Hermione, noi non ci siamo mai parlati molto in sei anni...” Iniziò, imbarazzato dandole poi le spalle “ Ma negli ultimi tempi ho iniziato ad accorgermi di te, mi piaci molto… sei carina, intelligente, hai anche il senso dell’ umorismo, forse non ti lasci tanto andare alcune volte, ma a me piaci così...” detto questo, Seamus si voltò e la guardò seriamente.
Hermione arrossì. Stupita da quella inaspettata e paradossale rivelazione.
“Il mio unico problema è Ronald Weasley e, di conseguenza, i sentimenti che provi per lui."
Hermione aprì la bocca per ribattere, ma Seamus fu più veloce di lei "Stasera mentre cucinavi ti guardavo... ed ho deciso che dovrò assolutamente fartelo dimenticare ”.
Hermione sussultò e strinse la sua sciarpa così tanto da aver problemi a respirare.
“Ma Seamus... che stai dicendo ? Stai scherzando, vero?” sussurò scioccata, facendo un passo indietro.
“No...non scherzo... e te lo dimostro subito” Seamus fece un passo verso Hermione.
“C...Che vuoi fare ?” riuscì a malapena a dire prima che lui, con uno scatto, la sovrastasse.
Senza preavviso la afferrò per le spalle le la baciò prepotentemente sulle labbra.
“Sei impazzito ?” urlò Hermione, liberandosi dal suo abbraccio con le guance in fiamme “ Cosa ti sei messo in testa ? Non permetterti mai più !!!” berciò furiosa.
Per tutta risposta Seamus sorrise “ Cosa mi sono messo in testa ? Che voglio stare con te, Hermione...Ti farò dimenticare io Ron e sarai felice con me, vedrai... ” lo sguardo di Seamus
la fece rabbrividire.
“Seamus, io… mi dispiace... ma non posso”.
Hermione si voltò e tornò di corsa verso la casa… 
Harry... 
Era il suo solo pensiero in quel momento, aveva pensato a lui e non a Ron quando Seamus l’aveva baciata… si era persino sentita in colpa !
In quel momento aveva solo voglia di vederlo e di ridere insieme a lui di quanto era appena accaduto.
Ma quando si avvicinò allo chalet Hermione rimase sorpresa a fissare l'entrata, sulla porta di casa c’era...
“Ginny ! Che ci fai qui ?”esclamò sorpresa.
Ginny si voltò e corse ad abbracciare l’amica. “Ciao Hermione ! Dean ci ha convinti a venire da voi, in fondo siamo a solo mezz’ora a piedi da qui... spero solo che la McGranitt non ci scopra ! ”
Hermione la guardò “Che vuol dire che CI ha convinti !” il peggior sospetto della ragazza si concretizzò davanti ai suoi occhi. 
Ron le stava sorridendo seduto al tavolo e, vicino a lui, era seduta Lavanda.




Ciao ragazzi !!!
Grazie per le recensioni, spero che il secondo capitolo vi sia piaciuto, vi prego di consigliarmi e correggermi perché il mio desiderio più grande è di migliorarmi sempre più!
Spero di non avervi deluso...

Passo ai ringraziamenti :
marco: grazie per il tuo invito a continuare e sono contenta che ti piaccia l’idea, Kisses

desdeus: l’abbattimento di Seamus ancora non ci sarà perché come personaggio devo dire non mi dispiace affatto, ma di certo per lui non sarà vita facile, sono felice che ti piacciano le reazioni di Harry, spero che continuerai a seguirmi, bacioni

Dany: ecco qui una parte del seguito, sono lusingata che tu consideri la storia intrigante!! Grazie!

K94: Ciao grazie per i complimenti, sono felice che ti piaccia sia l’atteggiamento di harry che quello di seamus, forse lo dipingo un po viscido, ma serve ai fini della storia.. ^_^

Pandora91: Grazie, grazie mille per i complimenti, spero che troverai altrettanto interessante il seguito, spero che continuerai a seguirmi e se sbaglio ti prego aiutami a correggermi! Ciao!!!

Emma: ciao cara, sono felice che tu segua anche questa storia!! Anche io mi aspetto che tu mi segua, non mollarmi eh?

Granger90: Grazie anche a te!! Che ne dici di questo cap? secondo te ho esagerato?
Spero di no, sto gia scrivendo il seguito! Un abbraccio

Marigranger: anche io sono contenta di scrivere su questa coppia, per me nuova in assoluto, spero di riuscire a gestire bene l’idea!! Grazie che mi segui!! Kisses

Ringrazio anche tutti coloro che leggono senza lasciare un commento…

Bacioni
Alessandra.

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Capitolo 3
*** Cap. 3 ***


                                                                   Tre giorni per innamorarsi !  Cap. 3




“Ehi, ma non stiamo sulla porta” Ginny afferrò il braccio dell’amica e la trascinò senza preamboli al tavolo, dove Ron,
Lavanda, Dean e Neville erano comodamente seduti, Harry invece, era seduto sul divano poco distante.
“Ciao Seamus, ma dove eravate ?” la voce di Ron, più alta di un ottava, spezzò un imbarazzante silenzio che si era improvvisamente creato fra loro.
Hermione sentì lo sguardo di Harry e quello di Ron trapassarla da parte a parte nello stesso istante.
“Ciao Ron, stavamo solo guardando le stelle e facendo quattro chiacchiere !”disse Seamus, facendo spalancare la bocca del compagno.
“Davvero ?” Anche Ginny guardò sorpresa l’amica.
“Più la seconda...” disse Hermione arrossendo.
“Qual buon vento vi porta qui ?” chiese Harry al suo migliore amico, cercando di cambiare discorso.
“La compagnia, è ovvio !” rispose Dean al posto di Ron “ Lo sanno tutti che più si è... e più ci si diverte”.
“E’ vero... ma se la professoressa lo scopre, non credo che ci divertiremo molto” aggiunse Lavanda, aprendo bocca per la prima volta nella serata.
“Preferisco mille volte rimanere in camera mia, non è lo stesso per te Ronnino?” cinguettò, girandosi verso il ragazzo.
Come lo ha chiamato ?? E Ron non dice nulla !?  urlò Hermione nei suoi pensieri, sentendo il sangue ribollire.
Ron fece per aprire bocca ma la sorella fu più veloce di lui “ Ma certo che no !” Ginny scattò rabbiosa “ E poi la finisci di fare la smielata con mio fratello ? Tanto di te non gli frega niente !”
Hermione guardò con gratitudine l’amica. 
Tutti la guardarono a bocca aperta.
“Questo lo dici tu, e poi ho ancora tempo per fargli cambiare idea !” rispose invece Lavanda, con il suo sorriso più svenevole e facendo poi l’occhiolino a Ron, che divenne rosso quanto i suoi capelli.
Hermione iniziò ad innervosirsi, voleva andare via con una scusa, ma Ginny la bloccò iniziando entusiasta un’accurata descrizione della sua stanza, che alla fine era molto simile a quella sua e di Harry.
Cercò di non voltarsi mai dalla parte di Seamus, non gli aveva neanche dato il tempo di risponderle, se ne era andata via terrorizzata, baciarlo non solo non le era piaciuto, ma si sentiva in colpa… non sapeva neanche lei il perché.
Non voleva neanche parlare troppo con Ron, sapere che anche altri sapessero dei suoi sentimenti per lui non faceva altro che peggiorare le cose, aveva girato persino la sedia per non guardarlo in faccia. Ma non fu sufficiente, suo malgrado incrociò lo sguardo del ragazzo, ed il cuore iniziò a galoppare senza preavviso, mentre si perdeva nel blu dei suoi occhi... perché la stava guardando fisso e non accennava a smettere ?
“E’ ora di andare ragazzi” disse Ron all’ improvviso e senza togliere gli occhi di dosso da Hermione.
Harry distolse lo sguado, vedere Hermione che guardava Ron a quel modo gli faceva venire voglia di spaccare qualcosa.
Tutti si alzarono ed improvvisamente il grattare delle sedie fu l’unico suono nella stanza, Hermione sobbalzò, come se si fosse svegliata in quel momento dopo un lungo sogno. Cercò Harry con lo sguardo, ma lui si voltò dall'altra parte, la stava forse ignorando ?

Harry si sentiva strano, non era riuscito neanche a fare due chiacchiere con il suo migliore amico, anche se in quel momento non era poi tanto felice che fosse piombato in casa loro senza preavviso. Hermione poi lo faceva veramente arrabbiare, lui cercava solo di starle accanto in quel momento non esattamente felice, mentre lei prima era andata a fare una passeggiata romantica con Seamus, che chiaramente non aveva intenzioni molto caste verso di lei, poi era
tornata e, trovandosi Ron davanti, non aveva fatto altro che sbavargli dietro. Solo quando lui se ne stava andando si era ricordata che aveva anche un altro amico, uno brunetto e con gli occhiali…  così Miss So-Tutto-Io aveva ben deciso di cercare il suo sguardo… ma … aveva capito male, lui non era ai comodi di nessuno.
“Quando ci rivediamo Hermione ?” Ginny stritolò l’amica in un abbraccio mozzafiato.
“Non so” rispose la ragazza “In teoria non potremo vederci proprio”.
Dean si intromise nella discussione.
“E’ vero ! Ma domani prenderemo le precauzioni adeguate per poter stare più a lungo... Che cosa ne dite fanciulle ?” 
“Ma sì... facciamo un bel festino che ne dite?” esclamò Seamus, accompagnato dai gridolini acuti e sgradevoli di approvazione di Lavanda.
Seamus se ne era uscito con una delle sue grandiose idee, non potè fare a meno di pensare Harry disperato.
“Buonanotte ragazzi” disse, salendo lentamente le scale lanciando ad Hermione uno sguardo scocciato che lei non capì.
“Notte Harry” risposero gli altri quasi in coro
“Allora a domani Hermione, ciao Neville, notte Seamus !” disse Ginny allegramente.
“Ciao ragazzi” disse Dean seguendo la sua fidanzata.
Lavanda uscì senza salutarla, Ron invece andò verso di lei e le diede un bacio sulla guancia.
“Notte Hermione” disse sorridente, lasciandola di sasso.
Non appena se ne furono andati Neville salutò gli amici e imboccò la via appena intrapresa da Harry.
Hermione si sentì un po’ a disagio, non voleva rimanere da sola con Seamus, ma il bacio sulla guancia di Ron le aveva fatto abbassare la guardia.
“Non ti illudere, Granger, era solo uno stupido bacetto che si da tra amici” la voce di Seamus la colpì come un pugnale.
Hermione si voltò innervosita “Ma come, qualche minuto fa mi chiamavi per nome… ed adesso di nuovo Granger ?”rispose piccata.
Seamus la guardò sorpreso “ Ti da fastidio ?”
“Affatto, ti facevo solo notare la tua incoerenza nelle cose che fai...”
“Incoerenza ?” lo sguardo di Seamus mentre le si avvicinava non le piacque affatto, adesso non avrebbe desiderato altro che la sua bacchetta, che al momento era sottochiave nell’ufficio della McGrannitt a centinaia di chilometri da lì.
“Già... incoerenza !” disse nuovamente Seamus.
Hermione si costrinse a non indietreggiare, insomma era sempre una Grifondoro !
Ma in un attimo Seamus la sovrastò e la spinse verso il muro.
“Io non sono mai incoerente, Hermione...” disse,prima di chinarsi a baciarla.
“Non ti permetterò di farlo ancora !” esclamò Hermione,spingendolo rabbiosa.
Seamus la guardò stralunato “Fare cosa ?”
“Baciarmi” Hermione era fuori di sé dalla rabbia “Non ti permetterò di baciarmi ancora ! 
“Non hai ancora capito che...” cercò di rispondere lui, ma una voce lo bloccò.
“Lasciala, Seamus, non hai sentito? Non ti vuole !” Harry era magicamente apparso dalle scale.
“Dai Harry, non ci interrompere” disse Seamus con un sospiro, voltandosi verso il compagno.

Hermione aveva sentito il cuore perdere un battito quando  a voce di Harry aveva raggiunto le sue orecchie. Da una parte gli era grato per aver in qualche modo fermato Seamus, dall’altra era preoccupata… Harry aveva sentito o meno del bacio ?! E' vero che aveva deciso di parlargliene, ma non così e non subito.
“Vi interrompo invece...” disse Harry, bellicoso “E non ti consiglio di farmi scendere le scale, ho un mal di testa pazzesco, Hermione non ti vuole, rassegnati !”
Hermione approfittò della distrazione di Seamus e fuggì di corsa per le scale fino a scomparire in camera sua.
“Perché ti intrometti, Potter ?” chiese Seamus spazientito. “ Cosa te ne importa ?”
“Lei è la mia migliore amica, tu non sei il ragazzo adatto a lei e, per finire, Hermione non ti vuole, quindi non devo aggiungere altro ! ”
“Il ragazzo adatto !” Seamus rideva quasi “ Che vuol dire... adatto ? E poi, chi è il ragazzo adatto per Herrmione ? Ron ? O forse te ! ”
Harry si voltò lentamente  per andarsene “ Notte Seamus!” disse gelido.

“Harry… Grazie…” gli dava le spalle, ma aveva sentito chiaramente l’amico entrare nella stanza.
“Non ho fatto niente...” rispose lui, gelido. Non sapeva anche lui il perché, ma era nervoso.
“Invece per me ha significato molto, senti..” iniziò titubante la ragazza, voltandosi per guardarlo.
““E così vi siete baciati... ” Harry accese la lampada sul mobiletto vicino al letto, la luce illuminò il suo viso… ed il suo sguardo scuro.
“Hai sentito il nostro discorso ? Non è come pensi” si giustificò subito Hermione, facendolo arrabbiare ancora di più.
“E come sarebbe ? Se non vi avessi sentiti...” la guardò seriamente “Me ne avresti parlato ? ”
“Certo che te ne avrei parlato” rispose Hermione  “Che stai cercando di dire, Harry ?”
“Che a volte non ti riconosco...” Harry si sedette a fianco a lei, ma non la guardò in viso.
“Lo stavi per baciare ancora...” disse con voce atona.
“Non è vero ! Sei impazzito anche tu ?” la rabbia di Hermione esplose, facendo sobbalzare anche lui.
“Non hai capito niente ! Lui mi ha baciata, ma io non volevo e lo stava facendo ancora senza il mio permesso !”
“E’ colpa tua Hermione ! Se non fossi uscita con lui non avresti rischiato niente” stavolta la guardò, con uno sguardo sicuro, uno sguardo da adulto, uno sguardo accusatore, la cosa non le piacque.
“Ma da che parte stai ? Perché adesso mi giudichi ? Pensavo fossi mio amico, pensavo che mi volessi bene”.

Silenzio…

Se lo avesse schiaffeggiato gli avrebbe fatto meno male, certo che le voleva bene, era per questo che era così arrabbiato, lei non capiva, non avrebbe capito.
Si ripromise di spaccare la faccia a Seamus il giorno dopo, e poi si alzò senza guardarla, con la testa che doleva. Aprì la sua borsa per prendere il pigiama e si avviò lentamente verso la porta… troppo lentamente.
“Vado a cambiarmi in bagno, tu fai pure con comodo, ho intenzione di stare un po’ davanti al fuoco prima di andare a dormire” disse prima di uscire.
“Harry… perché fai così…” disse tristemente Hermione fra sé e sé, guardando la porta da dove era appena uscito l'amico.

Chiaramente non ci era riuscita neanche per un minuto, non aveva chiuso occhio e dovette ricorrere ai suoi trucchi babbani, per far scomparire le occhiaie che le erano comparse la mattina dopo.
Prese la sua spazzola e si mise a districare quella massa di nodi che aveva per capelli… Harry si era già alzato anche se,come lei, sicuramente non aveva dormito.
Lo aveva sentito tornare verso le tre del mattino, ma lei aveva finto di dormire, non aveva voglia di discuterci ancora, lo aveva sentito rigirarsi centinaia di volte nel letto… e... ad un certo punto, lo sentì rimboccarle le coperte… in un gesto così dolce che ne rimase commossa.
Ma non si era certo scordata quelle parole…
“E’ colpa tua Hermione ! Se non fossi uscita con lui non avresti rischiato niente”.
Harry era suo amico, come aveva potuto accusarla? Perché era arrabbiato con lei?

Toc Toc…

Hermione sussultò.
“Chi è ?” chiese accigliata.
“Sono Neville, scusami se ti disturbo ma avrei bisogno di aiuto...” disse una voce, da dietro la porta.

Hermione riprese a respirare, per un attimo aveva avuto paura che ci fosse Seamus dietro la porta. Neville era un'altra cosa.
Sorrise tra sé.
“Arrivo subito !”

Neville le sorrise timidamente mentre Hermione ricuciva i bottoni della sua divisa, seduti al tavolo davanti al fuoco.
“Seamus per farmi uno scherzo mi ha strattonato e si sono staccati tutti ” spiegò alla compagna con rassegnazione.
“Non ti preoccupare, per fortuna che mi porto sempre dietro ago e filo” rispose Hermione, non commentando l'infantilità di Finnigan.
“Menomale che ci sei te, Hermione, senza la bacchetta non so fare proprio niente” constatò tristemente Neville.
Hermione sentì il cuore stringersi per la tenerezza “Non dire così, non è vero”.
Neville infatti non sapeva, né avrebbe mai saputo, quanto Hermione fosse contenta della sua presenza in quel momento…

“Buongiorno Hermione”.
La Grifondoro sapeva benissimo a chi appartenesse quella voce, posò delicatamente ago e filo e si voltò verso la porta.
“Buongiorno” rispose tranquillamente.
Seamus le sorrise carico di legna. “Neville, mi aiuti ?”
“Certo”rispose subito il ragazzo, alzandosi trafelato.
All'improvviso dietro Seamus apparve Harry, anche lui carico di legna.
Hermione, anche se non ne aveva voglia, si alzò per aiutarlo.
Ma Harry la bloccò subito con un cenno “Faccio da solo, non preoccuparti ” le disse freddamente, costringendola a sedersi nuovamente.
“Come vuoi” rispose solamente. In quel momento forse si sentì arrabbiata più con Harry che con Seamus.
E poi che ci facevano insieme di prima mattina ?
La mente di Hermione sfrecciò  verso mille congetture per figurarsi un discorso decente tra Seamus ed Harry dopo la sera prima, ma non le venne in mente niente.
Osservò prima Seamus, le sembrò allegro, per niente nervoso, e non aveva né lividi o graffi. Almeno era un buon segno.. .non si era picchiato con Harry.
Hermione notò che fosse molto carino quella mattina con una camicetta azzurra fuori dai pantaloni ed un paio di jeans babbani. Seamus era sempre molto curato, ed aveva anche un bel viso… ma a lei proprio non piaceva come ragazzo.
Che poteva farci ?
Poi il suo sguardo si posò su Harry, intento a spezzare i rametti più piccoli per il fuoco.
A differenza di Seamus non era allegro per niente, aveva delle occhiaie che però non aveva potuto nascondere con i trucchi, come aveva fatto lei.
Forse è per questo che Seamus è così allegro…
Pensò Hermione con una punta di fastidio.
Quella mattina Harry aveva i capelli più spettinati del solito, ma la cosa gli donava, aveva le guance rosse sia per il freddo che per la fatica che aveva fatto nel trasportare la legna da solo. 
Hermione non potè far a meno di arrossire nel guardarlo… Harry era uno dei ragazzi più ambiti della scuola.
Proprio in quel momento i suoi occhi verdi la guardarono, evidentemente si era sentito osservato.
Hermione non fu pronta, sorpresa da lui a fissarlo, gli sorrise imbarazzata ma Harry non la ricambiò. Anche se Hermione notò, compiaciuta, l'espandersi del rossore sulle sue guance. 

“Ehi, mi ascolti ?” Non se ne era accorta, ma Seamus le era arrivato di soppiatto accanto ed aveva iniziato a parlarle come se niente fosse.
“No, scusa non ho ascoltato. Dicevi ?”
“Chiedevo se vi andasse di fare tutti una bella escursione prima di pranzo, dobbiamo trovare del materiale interessante per la ricerca della McGranitt, o lunedì ci darà un'insufficienza .
Harry non volle ammetterlo apertamente, ma Seamus aveva ragione, avrebbero dovuto fare una relazione dei tre giorni passati in quello chalet, quindi, dovevano trovare un argomento. Comunque il suo cuore non aveva accennato a calmarsi neanche per un secondo. Non si riusciva a spiegare perché un semplice sorriso gli avesse fatto quell’effetto.
“Buona idea !” rispose Neville, rovesciando una sedia nell'alzarsi.
“Ottima” esclamò Hermione. Era nel suo elemento dopotutto.
“Va bene” disse suo malgrado Harry.
Seamus gli lanciò uno sguardo trionfante.



*****


Ciao ragazzi,
sono troppo felice che la storia stia piacendo, non ci speravo per niente.
Spero che anche questo capitolo vi abbia trasmesso qualche emozione, spero positiva.
Non esitate a strillarmi se faccio qualche errore!
Passo ai ringraziamenti :

emma: grazie per i complimenti, Hermione non ha ancora definitivamente rinunciato a Ron, in finale esiste il detto : fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Che ne pensi di questo cap? ti mando un bacione.

marco: eh eh .. lo so che non è quello che speravi, ma Seamus non la passerà liscia, Harry è arrabbiato ! Grazie che segui la storia. Fammi sapere che ne pensi di questo cap.

Granger90: ho aggiornato prima che potevo, il lavoro mi porta via tanto tempo. Sono contenta che un pochino ti piaccia anche seamus, io mi diverto tanto a scrivere di lui, Non mi abbandonare e fammi sapere che ne pensi di questo cap. grazie mille !!!! ^_^

Argentlam: ciao, non ho potuto accontentarti perché non sono tanto veloce e non ho troppo tempo! Ma sono contenta che ti piaccia la storia, grazie!!!! Ti abbraccio

Marigranger : ciao cara! Eh, lo so che avresti preferito le botte, ma per ora non ci saranno, Harry è superiore a certe cose, spero che seguirai ancora la storia!!! Un bacione.

Pandora91: Sono felice del tuo giudizio positivo e  molto lusingata!! Grazie, spero che anche questo sia riuscito bene che ne pensi? Seamus lo so che è antipatico, ma alla fine non è cattivo. Povero! ^_^  many Kisses

Aletheangel: sono contenta che sia proprio la mia tra tante ad appassionarti, io a mia volta ho avuto l’idea di scriverla perché ho letto tante ff su questa coppia che mi sono piaciute tanto! Grazie!

Costy24: GRAZIE MILLE spero che continuerai a leggerla.

Zahra: Non ti preoccupare se vai di fretta, è il pensiero che conta e la tua recensione mi ha resa davvero felice, in piu ho visto che anche tu sei fan di Kysa come me, abbiamo una cosa in comune! Spero che continuerà ad appassionarti anche questo cap, se puoi fammi sapere che ne pensi ! Grazie.

Maripotter: ciao! Grazie per il complimento, per me vuol dire molto perché non sono un auror, ma alla fine non sono neanche il contrario, e il mio personaggio preferito è Hermione, scusa se te lo chiedo ma che vuol dire che hermione è OT? Sono un po' ignorante in merito.. ^_^

K94: è la cosa più bella che un autore possa sentirsi dire, grazie davvero, spero di non averti delusa.

Volevo ringraziare anche chi legge ma non lascia un messaggio.
Un bacione,
Alessandra.

 



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Capitolo 4
*** Cap 4 ***


Wecome To PageBreeze

                                    Tre giorni per innamorarsi!  Cap 4

 

 

 

 

 

“Tutto pronto ?” chiese Hermione per l’ennesima volta ai compagni.

 

“Sì Hermione, se lo richiedi ancora giuro che parto da solo” rispose Harry, esasperato.

 

 “Volevo solo assicurarmi che avessimo preso tutto” Scattò Hermione, stizzita “Vediamo di stare calmi...”

 

Neville si intromise, annusando la tensione nell’aria “ Tranquilli, i panini li abbiamo fatti, abbiamo pergamene e piume

 

 per prendere appunti, la macchinetta fotografica, e poi…”

 

“e poi... una torcia visto che si sta facendo notte” finì scocciato Seamus.

 

Finalmente i quattro ragazzi partirono.

 

Percorsero il sentiero per più di un’ora, era una bella giornata e il sole splendeva nel cielo. I Grifondoro

 

camminarono tra la neve e le rocce marmoree, mentre alcuni animaletti scappavano al suono dei loro passi, visto che era

 

l’unico suono, a parte il vento e gli uccellini, che si poteva sentire nel raggio di chilometri… tutto era cosi

 

silenzioso e intatto, sembrava quasi un paesaggio irreale.

 

Hermione procedeva per ultima, un po’ perché portava la borsa con panini, un po’ perché rispetto ai tre ragazzi era

 

più bassa e di conseguenza aveva le gambe più corte.

 

Harry non le parlava e per di più le rispondeva male se poteva, non averlo vicino e soprattutto come nemico la faceva

 

star male, non riusciva a capire che cosa gli fosse preso.

 

Mentre camminava la ragazza non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, non ce la faceva più a vivere quella situazione,

 

rivoleva il suo migliore amico di sempre.

 

Poi pensò a Ron, anche lui era il suo migliore amico… ma erano due cose diverse… totalmente diverse.

 

A proposito di Ron… chissà che stava facendo in quel momento…

 

Aveva passato sicuramente la notte con Lavanda, certo, ma se era stata come quella sua e di Harry poteva anche

 

stare tranquilla, ma… se invece non fosse stato così ?

 

Iniziava a sentire caldo, anzi ora che ci pensava aveva problemi a respirare… ma che le prendeva?

 

Un leggero malessere la colse alla sprovvista, sarebbe caduta a terra se Seamus, che era di poco avanti a lei, non si

 

fosse fermato e l’avesse presa al volo.

 

“Ehi, ma che hai ?” disse preoccupato “Ragazzi, fermatevi !”

“Che succede ?” Neville tornò subito indietro.

“Hermione”  Harry era molto più avanti ma aveva visto chiaramente Hermione svenire e Seamus afferrarla al volo,

preoccupato iniziò a correre verso l’amica “Ma che hai ? Se stavi male non dovevi muoverti” lanciò il suo zaino a terra e

aiutò Seamus a farla sdraiare.

Aveva sentito Seamus urlare qualcosa, poi la voce di Neville e poi… “Hermione” la voce di Harry che la chiamava…

Ma che stava succedendo ? Non riusciva a vedere niente, solo buio e mancavano diverse ore alla notte.

“Che è successo ?” disse Harry a Seamus,

“Non so, ho sentito un respiro più profondo del solito e mi sono girato, lei era bianca come la neve e un secondo dopo è caduta”

“Facciamole la respirazione bocca a bocca !” disse il ragazzo, avvicinandosi ad Hermione.

“Che diamine dici ?” Harry lo bloccò “Non provarci nemmeno” sussurrò a denti stretti.

“H-Harry…” la vocina di Hermione si era fatta strana in mezzo a quel baccano.

“Sono qui Hermione, che è successo ?” Harry le afferrò la mano destra, era ghiacciata.

“Niente, stai tranquillo, deve essere la pressione” disse lei scostando la mano di Harry, non voleva la sua pietà.

“Diamole un po’ d’acqua!” suggerì Neville afferrando lo zaino delle provviste. "Ehi, ma non c’è !”

“Lo sapevo che avevamo scordato qualcosa...” pigolò Hermione, in un soffio.

“La finisci? ” rispose bruscamente Harry.

“Prima siamo passati vicino ad un ruscello, non è lontano, posso portarla in braccio fino a lì” Seamus ripresosi dallo spavento aveva nuovamente acceso il cervello.

Harry stava per intervenire quando…

“grazie Seamus…” Hermione stava sorridendo al ragazzo.

Un pugno allo stomaco, forse era questo che gli avevano dato, Harry dovette inspirare due o tre volte.

Vide Seamus, sorridente, prendere senza sforzo Hermione fra le braccia e percorrere il sentiero a ritroso.

Perché lo aveva fatto? Si era ripromessa di non stare mai più da sola con Seamus, eppure non era riuscita a tenere a freno la lingua.

In un paio di minuti arrivarono ad una piccola radura dove al neve si era sciolta, un piccolo ruscello sgorgava da delle rocce a pochi metri da loro.

Seamus la lasciò delicatamente sulla roccia più vicina e la aiutò a sedersi.

“Grazie davvero, adesso mi sento molto meglio” Hermione si era pentita di essersi fatta portare lì, perché Harry e Neville non erano andati con loro? Si bagnò i polsi e le tempie con l’acqua fresca.

“Mi hai fatto prendere un colpo sai?” Seamus la stava guardando seriamente “Sei sicura di star bene ?” quando non faceva l’idiota, convenne Hermione, in fondo non era male.

“Sì, sono sicura e ti ringrazio tanto” Hermione bevve un sorso d’acqua dalle mani.

“Adesso che stai un po’ meglio ne approfitto per dirti una mia impressione…” Hermione iniziò a preoccuparsi, e adesso che le avrebbe detto ? Aveva scelto il momento meno adatto visto che non stava bene, in più Seamus riusciva sempre a metterla a disagio

“Dimmi..”

“Dovresti mettere un po’ d’ordine in quella confusione che hai in testa !”

“Cosa ?”  Hermione lo guardò sorpresa

“Ogni tanto ti ho osservato… vuoi far credere sempre a tutti di avere in pugno la situazione, ma non è così... ”

la ragazza non riuscì a credere di aver realmente sentito quelle parole... e da quando Seamus era così attento e perspicace ?

“In più ho capito che nella tua vita non conta solo Ron”

“Che stai dicendo Seamus ?” Hermione non riusciva a capire, o non voleva capire ?

“Hai capito benissimo” Seamus si avvicinò leggermente per sussurrarle qualcosa all’orecchio.

“Hermione… so che non è il momento… ma volevo dirti che mi sono preso una cotta per te… “

“Ne abbiamo già parlato” tagliò corto lei nervosa.

“Ma non hai capito…” Seamus non accennava a mollare.

“Sei tu che non hai capito, non mi interessi e non me la sento di prenderti in giro. Se hai capito tante cose di me, saprai che non sono quel genere di ragazza...”  Hermione ricominciava a non sentirsi bene, rimise i polsi nell’acqua.

Fu un attimo, Seamus le afferrò il braccio ”Ascolta Hermione…”  lei non riuscì a liberarsi, il ragazzo strinse la presa “Lasciami, mi fai male” riuscì a balbettare

“Prima devi ascoltarmi !” disse lui deciso

Né Seamus né Hermione si erano resi conto che qualcuno si era avvicinato, una mano si serrò intorno al polso di Seamus.

“Lasciala subito”

Harry Potter in un attimo si era messo fra i due. Gli occhi mandavano lampi.

“Che vuoi, Harry ? Ci stavi spiando per caso?” Seamus lo guardava con superiorità.

“Ti avevo già avvisato una volta, Hermione non vuole stare con te, stai lontano da lei !”

Calò un silenzio carico di rabbia…

“Non intrometterti, Hermione non ha certo bisogno della balia !” la calma di Seamus stava sfumando.

“Vi prego, calmatevi !” Hermione tentò di alzarsi

“Stanne fuori, Hermione !” la zittì Harry insieme ad uno sguardo nervoso.

“E così la difendi perché io non sono il ragazzo giusto per lei, no ?” Seamus lo guardò con disprezzo

“Ma non lo sei neanche te…” sussurrò, facendo in modo che Hermione non sentisse.

Harry perse la testa, spintonò Seamus violentemente.

“Harry!!! Fermati, ti prego !” gridò la Grifondoro.

Harry si voltò a guardarla.

Ma Seamus non rimase con le mani in mano, approfittò della distrazione del moro e gli rifilò un bel pugno in pieno stomaco.

Hermione urlò spaventata

Harry chiuse gli occhi, mentre il respiro si mozzava e il dolore lo assaliva.

“Che succede ? Hermione !” Neville accorse allarmato, attirato dal grido della compagna.

Gli ci vollero solo un paio di secondi, giusto per capire dove fosse Seamus, poi Harry lo mise a fuoco e colpì...

preciso e potente, il ragazzo prese il pugno in pieno viso, rovinando pesantemente a terra.

Neville arrivò in quel momento trovandosi di fronte ad una scena apocalittica.

Hermione in ginocchio da una parte, con lo sguardo terrorizzato.

Di fronte a lei Harry che si teneva lo stomaco dolorante e Seamus per terra che si teneva il naso… un fiotto di sangue che scendeva tra le dita risaltava moltissimo dato il pallore del ragazzo.

Ma Seamus nonostante tutto si stava rialzando, gli occhi ridotti a due fessure.

“Fermi!!! Che state facendo!!? Se lo scopre la McGranitt saremo tutti nei guai” Neville si mise goffamente fra i due compagni.

“Per stavolta lascio perdere Potter !” Seamus si pulì il sangue e cercò di fasciare il naso con un fazzoletto di stoffa. “Ma me la paghi questa, e non la bevo la storia dell’amicizia !” Se ne andò a grandi passi con Neville preoccupato che gli porgeva anche il suo fazzoletto.

Calò nuovamente il silenzio… la quiete dopo la tempesta…

Hermione guardava l’amico sconvolta, non si aspettava una reazione violenta da Harry, da Ron forse, ma non da lui che era sempre tranquillo e posato, poi non riusciva a capire che intendeva dire Seamus, che storia sull’amicizia avrebbe dovuto bersi lui? Iniziò a sentirsi confusa...

 “Harry..” azzardò

“Aspetta Hermione, prima parlo io” Harry si era voltato per guardarla in faccia.

“Volevo chiederti scusa per ieri sera, sono stato troppo duro con te” le rivolse uno sguardo imbarazzato.

“Harry… io… c’ero rimasta male per quello che mi avevi detto, per il modo in cui mi hai considerata… “ Hermione abbassò lo sguardo.

“Vedi io non …” Harry la guardò e le parole gli morirono in gola, Hermione era in lacrime “Perché piangi ?”

Harry la prese fra le braccia  … “Calmati, adesso è tutto a posto”

Hermione in silenzio posò la testa sul suo petto.

Non dissero nulla per molto tempo,  l’unico rumore era quello dell’acqua scrosciante.

Qualcosa era cambiato, o qualcosa stava cambiando, entrambi stavolta se ne resero conto…

 

 

 

 

 

 

Buonasera a tutti…

 

Ecco un nuovo capitolo, che spero sia stato di vostro gradimento...

 

Ne approfitto per fare a tutti voi gli auguri di Pasqua.

 

Passo ai ringraziamenti:

 

maripotter: Sono contenta che il cap ti sia piaciuto e grazie per la spiegazione, in effetti è meglio che sia differente dall’originale sennò non ci sarebbe questa storia. Kisses

 

Ed_Ward: certo che la recensione mi ha soddisfatta, purtroppo avevo già finito questo capitolo e non ho potuto seguire i tuoi consigli, ma sicuro ne farò tesoro per il futuro.

Mi hai fatto morire dalle risate con il corteggiamento alla “uomo delle caverne” in effetti hai proprio ragione... non voglio che il mio Seamus appaia come un bruto, perché fondamentalmente non lo è.

Sulla motivazione della gita hai toccato un tasto dolente, vedi, so perfettamente che a scuola Harry & Co devono dormire divisi fra sessi... ma non sapevo come porla, perché sta di fatto che solo in alcuni momenti particolari le situazioni si “smuovono” realmente, e poi volevo assolutamente far dormire Lavanda e Ron insieme, in fin dei conti in dormitori diversi ci stanno tutto l’anno e non sarebbe cambiato niente!! la scusa di babbanologia  è grandiosa, ma non ci ho pensato proprio.. però devo dire che volevo avere la McGranitt che incute terrore sugli studenti…Ti ringrazio e spero che continuerai a seguire la storia e a consigliarmi come hai fatto adesso. Bacioni

 

Marigranger: grazie per i complimenti, ma ti assicuro che non è una ron\herm… anche se ron capiterà spesso in mezzo vedrai!!! Fammi sapere che ne pensi di questo cap … ci conto ;)

 

Argentlam: hai ragione harry ha esagerato.. e guarda che ha combinato adesso… pure le risse mi fa! ^_^

 

Marco: che ne dici? Anche se è successo tardino alla fine lo scontro è inevitabile! Grazie per le recensioni, mi aspetto che non mi molli!! Ciao

 

Lady86: Sono veramente lusingata di aver piano piano conquistato il tuo interesse, spero di non averti delusa con questo nuovo cap!! grazie mille… kisses

 

Granger90: Eh sì… hermione un po' ottusa è quando non si tratta di libri, cmq non è facile per lei capire che le interessa il suo migliore amico… hai presente quella canzone degli 883??.. ti ho accontentata sulla rissa tra harry e seamus… e fra un po' capirai cosa voglia ron... bacioni

 

Zahra: la penso come te su kysa, è una delle migliori autrici che abbia mai conosciuto..Sono troppo felice che tu segua questa storia.. la giornata peggiore di harry non era certo quella del 3 cap.. questa la batte dai.. anche se adesso riesce a capire meglio cosa prova. Fammi sapere che ne pensi di questo… ti abbraccio!!!

 

Pandora91. carissima, sono davvero lusingata dei tuoi complimenti…grazie… spero di migliorare sempre più grazie ai consigli di chi mi segue…ci tengo troppo!

Spero di non averti delusa in questo cap.. fammi sapere che ne pensi.. ok? Bacioni!!

 

Emma: ciao!! Hermione piano piano sta aprendo gli occhi, ma la realtà a volte non si accetta subito.. e poi lei non capisce il comportamento di Harry, sarà dura per entrambi accettarlo!! Grazie per non stancarti di leggere le mie storie.

 

Grazie anche a chi legge e non lascia un commento

 

 

 

BUONA PASQUA A TUTTI!!

 

Alessandra

 

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Capitolo 5
*** Cap 5 ***


Wecome To PageBreeze

                      Tre giorni per innamorarsi!  Cap 5

 

 

“Volevo chiederti scusa per ieri sera, sono stato troppo duro con te” le rivolse uno sguardo imbarazzato.

“Harry… io… c’ero rimasta male per quello che mi avevi detto, per il modo in cui mi hai considerata… “ Hermione abbassò lo sguardo.

“Vedi io non …” Harry la guardò e le parole gli morirono in gola, Hermione era in lacrime “Perché piangi ?”

Harry la prese fra le braccia  … “Calmati, adesso è tutto a posto”

Hermione in silenzio posò la testa sul suo petto.

Non dissero nulla per molto tempo,  l’unico rumore era quello dell’acqua scrosciante.

Qualcosa era cambiato, o qualcosa stava cambiando, entrambi stavolta se ne resero conto…

 

La sera arrivò presto, così come sarebbero arrivati anche Dean, Ginny, Ron e Lavanda.

Dopo cena, Neville , che se la cavava in erbologia, fece un impacco per il naso di Seamus, che così evitò di gonfiarsi come una zucca.

“Lo hai ridotto proprio male Harry…” sussurrò Neville al compagno, non appena Seamus non fu a portata d’orecchio.

“Mhm…” Harry si massaggiò lo stomaco, gli faceva ancora male, neanche Seamus ci andava piano.

“Spero solo che non lo dica alla McGrannit…”

“Non lo farà !” disse Harry.

“Dici ? Scusa, ma che ti ha fatto di tanto grave…?”

“Lascia perdere… ma credimi se lo meritava !” Harry sentì nuovamente la mascella irrigidirsi.

Neville alzò le spalle e andò a sedersi vicino al fuoco “Hermione dov’è ?” disse infreddolito.

“Sta facendo la doccia...”

 toc toc..

 

Sono loro… e c’è anche Ron

Pensò subito Harry.

Doveva essere felice, avrebbe passato la serata con Ginny e Ron, ma in realtà si sentiva in ansia, sarebbe stato meglio se non fossero venuti.

Alla fine erano stati divisi, messi in posti diversi, perché mai avrebbero dovuto infrangere tutte quelle regole visto che a lui neanche andava !?

“Ciao Harry !” Ron appena entrato lo salutò vivacemente.

“Ciao Ron!! Alla fine siete venuti”  cercò di sembrare calmo e tranquillo

“Certo che sì !!! Stasera ci divertiamo!” Ron gli fece l’occhiolino

“Ehi, guardate cosa ho portato ??” Dean e Ginny erano appena entrati con in mano un sacchetto, dietro di loro c’era Lavanda sorridente.

“Cos’è ?” disse Neville curioso.

“Burrobirra e Whiskey incendiario” rispose fiero Dean

“E dove lo avete preso?” Harry si alzò incuriosito.

“Glielo ha dato Dobby!!” rispose per lui Ginny.

“Ma davvero?”

“Sì, è troppo forte quell’elfo, mi è bastato dire che ero amico di Harry Potter” disse Dean a trentadue denti “Ma dov’è Seamus ?” continuò, guardandosi intorno.
”Ed Hermione ?”notò Ginny

“Seamus è in camera sua, penso che scenderà a momenti” rispose Neville imbarazzato lanciando uno sguardo nervoso ad Harry “Hermione sta facendo la doccia”

“Eccomi… “ una voce femminile li fece voltare tutti.

“Ciao Hermione!” disse subito Dean.

Hermione era apparsa in cima alle scale, Harry sentì una strana sensazione allo stomaco mentre la guardava scendere.

Non si erano detti niente, non era successo niente, ma scoprire che lei non era una semplice amica, lo aveva come scioccato... insomma lei era Hermione, non Cho… di Cho ci si può invaghire… di Hermione ci si può innamorare, anche se era sicuro di non essere innamorato di lei.

“Ciao Dean” rispose la riccia

Anche Ron la stava guardando, se ne accorse subito.

I loro sguardi si incrociarono, due migliori amici, una ragazza, la loro migliore amica…

“Ciao Hermione !!!” strillò Ginny, andando poi ad abbracciare l’amica, “come va?”

“Ciao Ginny, tutto bene!”

“Ciao Mione” Ron si avvicinò a lei, Harry trattenne il respiro.

“Ciao Ron!” disse la ragazza tranquillamente.

Harry riprese a respirare.

“Ahhh!! Ma che hai fatto?” Ginny strillò guardando verso le scale, tutti si voltarono nuovamente.

Anche Seamus era sceso, aveva il naso rosso e due fazzolettini infilati nelle narici, segno che cercava di bloccare una emorragia nasale

“Ciao ragazzi… “ disse il ragazzo con voce nasale … ” ho sbattuto accidentalmente, ma niente di grave, se avessi avuto la bacchetta non sarebbe successo...” Seamus lanciò uno sguardo carico d’odio verso Harry, che lui ignorò bellamente.

I ragazzi si sistemarono intorno al tavolo, ma visto che le sedie non bastavano si sedettero anche sul divano, Lavanda chiaramente vicino a Ron.

Hermione non si perdeva una loro mossa… anche se aveva capito che Harry per lei non era solo un amico, non riusciva comunque a non pensare a Ron, e vederlo anche solo vicino a Lavanda non le piaceva affatto.

“Hermione, hai un minuto?” Ginny la guardò sorridente.

“Certo!”

Hermione seguì l’amica verso l’angolo cottura dove gli altri non potevano sentirle.

“Allora?” disse la rossa impaziente

“Allora cosa?”

“Non hai niente da dirmi?” Ginny lanciò uno sguardo curioso all’amica.

“In che senso?” Hermione non riusciva a capire.

“Con Harry! Dai non dirmi che non è successo niente !!”

Hermione divenne cremisi “ No, assolutamente! Lui è il mio migliore amico Ginny”.

“Allora perché sei arrossita!?” Ginny a volte era veramente maligna.

“Perché non mi aspettavo questa domanda… e poi se due persone dormono insieme non è detto che debbano per forza fare qualcosa, lo sai come la penso, no?”

“Be'sì… ma pensavo che con un po’ di atmosfera… persino quel rimbambito di Ron si è svegliato !!!” il cuore di Hermione perse un battito... Aveva capito bene? Ma no, sicuramente era solo suggestione.

“C-Come si è svegliato, che vuoi dire?” il cuore le batteva così forte che pensò che anche Ginny lo avesse sentito.

“Intendevo con Lavanda, hanno dormito insieme loro!” Hermione cercò di non figurarsi la scena.

“In più” continuò la rossa “Ieri sera li ho beccati mentre si baciavano...”

Hermione pensò che qualcuno l’avesse picchiata in testa… Ron e Lavanda si erano baciati… dopo tutto quello che era successo qualche mese prima… L’incubo stava per ricominciare… sentì una fitta allo stomaco.

“Ehi, ma che ti prende?” sentì la voce preoccupata di Ginny che la chiamava

Solo allora si rese conto dell’espressione disperata che aveva assunto, e cercò una scappatoia...” Stai tranquilla, ho un po’ di mal di stomaco, ma penso che mi passerà presto” sfoderò il suo miglior sorriso.

“Mhm… se lo dici tu” Ginny però non sembrava molto convinta, ma comunque non disse nulla.

 

“Ti fa male?” Neville guardò preoccupato il naso di Seamus.

“Sono stato anche meglio…” rispose scocciato il compagno.

“Lo dirai alla McGranitt ?” chiese Neville nervosamente.

 Seamus lo guardò pensieroso “Allora è questo che ti interessa!? Che non denunci il tuo amico…”

Neville lo guardò ferito “Ti sbagli…”

“Ah sì ?”

“Tanto per cominciare se la McGranitt lo venisse a sapere saremo tutti nei guai, secondo io sono amico di entrambi!”

Neville incrociò le braccia, offeso.

Seamus lo guardò e sorrise leggermente

“Ehi, stavo scherzando, e volevo dirti grazie per il tuo impacco di erbe, senza quello avrei il naso più grosso di un melone adesso, sei il migliore Nev” disse dandogli una pacca sulla spalla.

Neville incredulo gli sorrise compiaciuto “p-prego”

“Insomma ce lo beviamo o no tutto questo ben di dio?” Dean aprì il pacchetto sul tavolo, tutti gli si avvicinarono.

“Ma scusa Dean, facciamo come ai vecchi tempi” Seamus sembrava essersi ringalluzzito.

“Cioè?” chiese Lavanda curiosa

“Dici il gioco delle domande?”

“Esatto”

Tutti guardarono in silenzio lo scambio di battute fra i due ragazzi

“Si può sapere di che gioco parlate?” disse Ron spazientito.

“Ti spiego…” Seamus si avvicinò al tavolo con lui anche Hermione e Ginny.

“Ci facciamo delle domande a turno, domande semplici… ma anche quelle personali sono permesse, per esempio… Ginny, la McGranitt secondo te ce li ha cent’anni ?”

“Ma che domanda è?” chiese ridendo la ragazza.

“Rispondi...” disse Seamus sorridente

“Be', non lo so...”

“Allora bevi”

“Eh?”

“Ogni volta che non mi rispondi, devi bere un bicchierino tutto d’un fiato!”

“Questo sarebbe il gioco?” chiese Harry sorpreso.

“Se non ti piace quelle sono le scale e vai a dormire” Seamus scattò inviperito.

“Ehi calma!” intimò Dean, mentre Harry faceva spallucce a Ron e Ginny.

“Inizio io” a sorpresa, Lavanda prese il primo bicchiere e lo riempì di Whiskey

“Farò una domanda ad Hermione”

la riccia sussultò sorpresa, aveva ascoltato poco e niente in quei minuti.

“Hai mai baciato un ragazzo?”

Hermione avvampò di colpo, certo che lo aveva baciato… durante il ballo del ceppo, niente popò di meno che Viktor Krum.

Ron la guardò con sguardo assassino, Harry distolse lo sguardo.

“Non mi rispondi?”

non voleva di certo ubriacarsi e poi che c’era di male…“Sì, l’ho baciato!” rispose in fretta… come la odiava, non riuscì neanche a guardare dalla parte di Harry.

“Bene...” disse Dean “ Hermione, adesso tocca a te!”

La ragazza avrebbe preferito bere tutta la bottiglia da sola.

“Ehm… Ron… “il ragazzo la guardò un po’ scocciato, si era appena ricordato di Krum.

“Ti piace qualcuno adesso?”

ma come diavolo aveva potuto fargli quella domanda… stupida, stupida Hermione.

“Non lo so…” rispose Ron, con le orecchie in fiamme.

“Non è una risposta Ron !” disse malignamente Ginny “Su, bevi !” gli porse il bicchiere riempito poco prima da Lavanda.

Il ragazzo bevve tutto d’un fiato “Adesso tocca a me… vediamo…Harry!”

Tutti si voltarono verso il "nominato".

“Ti faccio la stessa domanda che ha fatto a me Hermione!” Ron sembrò quasi minaccioso.

Harry sentì un brivido di freddo

“Non mi piacciono queste domande…” rispose apparentemente calmo

“Ahh… bevi, bevi, questa non è una risposta!!” Lavanda sorridente riempì il secondo bicchiere.

 

Il gioco proseguì fino a quando la bottiglia non fu vuotata del tutto.

Ginny e Lavanda si erano addormentate sul divano non appena arrivati a metà bottiglia.

Dean e Seamus non la finivano di bere burrobirra e di sganasciarsi dalle risate, almeno quando beveva a Seamus non gli doleva il naso.

Neville dopo aver rotto il secondo bicchiere aveva deciso di andare a dormire… Hermione premurosa lo accompagnò in camera.

“Harry…” Ron, completamente sbronzo, strattonò l’amico per aiutarsi a stare in piedi.

“Che c’è Ron…” anche Harry aveva bevuto, ma sicuramente riusciva a rimanere in posizione eretta meglio dell'amico.

“Giochiamo… tocca a me…”

“E’ finito l’alcol …” Harry però voleva solo andare a dormire il prima possibile.

“Ti piace Hermione?” diretto, cristallino, preciso.

Harry spinse l’amico verso la sedia “Siediti che è meglio”

“Rispondimi Harry, ti conosco, stasera sei diverso, l’hai guardata per tutto il tempo!” Ron si rialzò di forza e Harry si sorprese nello scoprire che in quanto a forza, Ron lo superasse.

“Anche tu la guardavi e allora?”

In un attimo finì contro il muro.  “Tu perché lo hai fatto ?” Ron lo guardò fisso negli occhi, serio come non mai.

“Ma che ti importa scusa… tu hai Lavanda, no ?” rispose Harry, tagliente.

“Lavanda… è vero … c’è lei… ma… Hermione è speciale!”

“Già…” ammise Harry.

“Lo ammetti! Be'… levatela dalla testa!!”

Harry iniziò ad innervosirsi.. “Ron, non impicciarti per favore!”

Ron lo spinse ancora, Harry non riusciva a muoversi “Siete amici, non potete farlo”

“Anche tu sei suo amico Ron…” stavolta Harry reagì, per poco Ron non finì a terra.

“Harry… Ron…” Hermione era alle loro spalle, le mani le tremavano.

La guardarono entrambi sconvolti sperando che non avesse sentito.

“Accompagnami fuori Hermione, mi gira la testa!!” Immediatamente Ron fece un passo malfermo verso di lei.

“Aspetta!” Hermione si mise un braccio intorno alle spalle e lo sorresse (per così dire) verso l’uscita.

Il freddo pungente li avvolse, Hermione iniziò a tremare, non avendo preso il mantello.

Il cuore non faceva che battere all’impazzata, stavano discutendo… Ron e Harry stavano discutendo per lei… almeno così le era sembrato, che doveva fare ? Erano come fratelli, non poteva essere lei la causa di una loro rottura.

“Che hai sentito?” disse Ron diretto

“Che litigavate… per…” Hermione si interruppe troppo imbarazzata per continuare.

“Per te…” Ron la guardò seriamente, poi l’abbracciò stretta… Hermione poteva sentire il suo cuore correre all’impazzata”

Sentì la mano di Ron alzarle delicatamente il mento, i loro sguardi si incrociarono, Hermione trattenne il respiro.

No, non poteva farlo… eppure era stato il suo desiderio per anni, ma adesso che stava per baciarlo non ne era più sicura, non era quello che voleva.

 

 

Eccomi ancora qui… scusate se ci ho messo un po’ ma sono partita per qualche giorno e non ho potuto scrivere,

avete passato una bella Pasqua? Mi auguro di si… passo ai ringraziamenti…

Argentlam: ciao!! La “trappola” sta infatti per chiudersi, ma con qualche difficoltà… bacioni

Granger90: MI dispiace che tu abbia aspettato tanto ma proprio non potevo scrivere in questi giorni, spero che ne sia valsa la pena, stai tranquilla… Hermione è una donna di ferro!!! Passata una buona pasqua? Spero di si, Kisses

 

Pandora91: Sono felice che l’altro cap ti sia piaciuto!! E soprattutto le botte.. ^_^

Questo è più tranquillo, ma senza dubbio più determinante. Adesso entra in gioco anche Ron!!

Seamus deve arrendersi all’evidenza anche se non mollerà mai del tutto. Fammi sapere se anche questo cap ti è piaciuto!! Ti abbraccio… e grazie mille per gli auguri.

Zahra: Ciao!!  Penso che questa sera sia stata la ciliegina per Harry, lo faranno santo non credi? Seamus è un personaggio particolare, uno di quei ragazzi che mascherano le debolezze con la superficialità e l’aggresività, ma alla fine è un bravo ragazzo! A me piace molto come personaggio. Che ne pensi di questi sviluppi? Spero di trovare presto una tua recensione.

Maripotter: già… qualcosa scatta sempre quando si passa dall’amicizia all’amore, ma spesso si cerca di ignorare quel “click”… spero che tu abbia passato una buona pasqua.

K94: Ciao, anche io avrei perso la pazienza molto prima, ma Harry è abbastanza tranquillo come ragazzo, anche se poi gli salta la mosca al naso e non ci vede più (un pò come me) Le bacchette le ho fatte sparire apposta… sennò si ammazzavano di sicuro… che ne pensi di questo cap?

Aletheangel: Bentornata!! Non importa se ti sei persa dei cap, sono tanto felice che tu abbia ripreso a leggere!! Un bacione grande

Ed_Ward: Ciao Ed, sono felice che tu abbia continuato a leggere e sono felice che tu abbia apprezzato “la rissa” tra i due ragazzi! Neanche a me piacciono tanto i supereroi, anche se alla fine Seamus ci rimette un pochino di più ma solo per pura fortuna.

Ho cercato di stare più attenta alla punteggiatura, hai ragione, a volte mi “perdo” proprio.

Lo svenimento di Hermione era necessario per presentare meglio Seamus come personaggio e mettere in evidenza il rapporto con la ragazza, in più era decisivo per l’intervento di Harry.

Felice di sapere che Seamus si è “evoluto” ^_^  adesso aspetto di sapere che ne pensi di questo cap!

Spero che un pochino la storia ti stia appassionando e grazie mille per i consigli. Ps spero che tu abbia passato una buona pasqua

Lady86: ciao cara, ho cercato di fare questo cap leggermente più lungo dell’altro, che ne pensi? Herm si sveglierà presto tranquilla, aspetto un tuo commentino ok? Un bacio grande.

Kuklin: ciao, sono felice che questa storia ti piaccia, hai ragione lo svenimento è un po eccessivo, ma volevo dare il pretesto a Seamus di rendersi veramente utile e di rimanere da solo con Hermione. Spero che continuerai a leggerla!! Un bacio

 

Ringrazio anche a chi ha letto ma non ha lasciato commenti

Con affetto

Alessandra

 

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Capitolo 6
*** Cap 6 ***


Wecome To PageBreeze

 

                      Tre giorni per innamorarsi!  Cap 6

 

 

“Che hai sentito?” disse Ron diretto

“Che litigavate… per…” Hermione si interruppe troppo imbarazzata per continuare

“Per te…” Ron la guardò seriamente, poi l’abbracciò stretta… Hermione poteva sentire il suo cuore correre all’impazzata.

Sentì la mano di Ron alzarle delicatamente il mento, i loro sguardi si incrociarono, Hermione trattenne il respiro.

No, non poteva farlo… eppure era stato il suo desiderio per anni, ma adesso che stava per baciarlo non ne era più sicura, non era quello che voleva.

 

Harry l’aveva vista mentre li guardava sconvolta, troppo, per una che non aveva sentito niente.

E adesso? Certo, non aveva sentito qualcosa di troppo compromettente, solo che per loro era speciale.

Come se non glielo avesse mai detto, come se non glielo avesse mai dimostrato.

Allora perché era cosi nervoso?

“Accompagnami fuori Mione, mi gira la testa!!”

Non era riuscito a dire niente, aveva visto Ron uscire fuori di casa sorretto da Hermione,

quella scena… loro due di spalle che andavano via, lo faceva star male.

“Ti ha dato il bel servito eh?” una voce sbiascicata per l’alcol lo risvegliò dalle sue dolorose riflessioni.

“Piantala Seamus, sei ubriaco, vai a sdraiarti…” Harry proprio non aveva voglia di discutere in quel momento

“Ci andrò eccome Potter… ihc..” fece un bel respiro “Ma non prima di averti detto ciò che penso”

Harry dovette calmare la rabbia che sentiva in quel momento  “Seamus per favore, vai a dormire!”

“Ne tu, ne quel cretino di Ron, avete capito che lei non sarà mai vostra!! È solo confusa adesso… non innamorata, starà con entrambi e poi se ne pentirà… ma sarà tardi… la vostra amicizia si spezzerà!” detto questo, barcollante Seamus cercò di arrampicarsi per le scale.

Harry era inorridito, Seamus aveva messo le parole al suo peggiore incubo… e lui, senza Ron ed Hermione, sarebbe impazzito.

 

Hermione cercò di calmare il battito del suo cuore,

Ron per quanto sbronzo, aveva avuto la prontezza di sollevarle il mento, i suoi occhi azzurri si incatenarono in quelli castani di lei.

“R-Ron… che stai facendo?” Hermione mise le mani avanti, ma era un tentativo di mettere distanza tra loro davvero troppo debole per portare risultati.

“Hermione…lasciati andare…” Ron aveva le orecchie violacee ma aveva uno sguardo fermo, sicuro.

Che doveva fare? Lasciarsi baciare?

Ron stava avvicinando il viso a quello di lei…

Se l’avesse baciato sicuramente Harry non l’avrebbe presa bene

Ron aveva chiuso gli occhi e si stava chinando…

Ma lei aveva una cotta per Ron, perché non doveva baciarlo?

Mancavano pochi centimetri, poteva sentire il suo respiro sulla pelle…

Alla fine Harry era solo un amico

Hermione chiuse gli occhi… sentiva il profumo di Ron, insieme ad un vago odore di alcol.

Un amico sempre presente, un amico che voleva sempre accanto…

era sempre più vicino

…un amico che voleva che fosse al posto di Ron in quel momento.

 “No!!” urlò all’improvviso

 Ron sobbalzò spaventato “Che c’è?”

“Non posso Ron… scusami” Hermione cercò di frenare il tremito che le percorreva la schiena.

“Perché non puoi?” le regalò uno sguardo confuso

“Non è giusto!” riuscì a dire debolmente

“Per chi? Per te?” la guardò gelido “O forse per Harry?” Hermione rabbrividì

“Che centra Harry? Non è nemmeno qui…” Hermione non riuscì a nascondere il rossore delle sue guance.

“Almeno non prendermi in giro!” Ron si mise una mano sugli occhi, gli girava la testa

“Io prenderti in giro!! Ma se tu hai baciato Lavanda ieri?!!” disse Hermione arrabbiata

Ron la guardò sorpreso

“Eh si… me lo hanno detto, quindi non venirmi a dire che ti sto prendendo in giro, fatti un esame di coscienza!”

“G-Ginny, sicuro te lo ha detto lei…” Ron la guardò rabbuiato, poi fissò un punto imprecisato alle spalle di Hermione.

 Anche lei si voltò

“Perché non mi hai svegliata Ron?” disse Lavanda stiracchiandosi “Andiamo via?”

Ron lanciò uno sguardo eloquente alla riccia “Certo, va a chiamare Dean e Ginny!”

Lavanda sparì nuovamente in casa.

“Hai provato a baciarmi…ma stai un’altra volta con lei vero?” Hermione lo guardò con le lacrime agli occhi

“Mi dispiace…” riuscì a dire il rosso guardando a terra

Lavanda, Dean e Ginny uscirono in quel momento.

“Ciao ragazzi… ci vediamo a scuola!” Hermione tornò in fretta in casa senza guardare in faccia a nessuno

“Ehi … Herm, che hai!!??” urlò alle sue spalle Ginny

Troppo tardi, la porta si era già chiusa alle sue spalle.

 

Non era possibile…

Ron si era avvicinato ad Hermione e poi l’ aveva abbracciata guardandola seriamente negli occhi.

Harry non voleva guardare, ma non riusciva a scollarsi da quella maledetta finestra.

Ron aveva avvicinato il viso a quello di lei..

Non poteva baciarla, li avrebbe fermati… ma come? E poi Hermione non glielo avrebbe mai perdonato, non era di certo un segreto che a lei piacesse Ron, anche se poteva giurare che era cambiato qualcosa fra loro in quei due giorni.

Ron si stava chinando per baciarla e lei aveva anche chiuso gli occhi.

Una fitta dolorosa al cuore lo prese in quel momento… non aveva mai provato niente del genere, si sentiva a pezzi.

Ma proprio quando stava per baciarla, lei doveva aver detto qualcosa perché Ron era sobbalzato spaventato.

Hermione lo aveva fermato… non aveva voluto baciarlo, non riusciva a crederci, aveva una gran voglia di ridere.

Un rumore alle sue spalle lo fece voltare.

Lavanda si era svegliata e si stava alzando insonnolita dal divano, ci mise qualche secondo per mettere a fuoco Harry, evidentemente era ancora brilla.

“Ciao, dov’è Ron?” disse sbadigliando

“Ehm… è fuori che parla con Hermione”

“Con Hermione?” la voce di Lavanda assunse un tono dispregiativo, evidentemente la bionda non aveva dimenticato per colpa di chi si erano lasciati la prima volta.

Lavanda non se lo fece ripetere due volte, prese il mantello e uscì.

Erano passati pochi secondi che Harry la vide rientrare e correre a svegliare Ginny sul divano, e Dean sul tavolo.

“Ciao Harry, buonanotte” lo salutarono i tre compagni insonnoliti.

“buonanotte” rispose meccanicamente il moro… “Speriamo”  pensò subito.

Andò verso le scale molto lentamente, non riusciva a credere a quello che aveva visto, Ron che provava a baciare Hermione e lei che lo rifiutava.

Un tonfo alle sue spalle lo fece spaventare, Hermione, chiusa in malo modo la porta, si era lanciata verso le scale travolgendo tutto quello che si trovava sulla traiettoria … quindi anche Harry Potter.

Harry registrò a malapena l’informazione di lei che gli veniva addosso, era brillo anche lui e un po’ malfermo, ci fu un vero e proprio scontro.

Finirono lunghi sul pianerottolo delle scale.

“Ehi, se volevi uccidermi ti bastava farlo mentre dormivo!!! ti sei fatta male?” Harry le sorrise, anche sapeva che non era il momento non poteva far altro che sorriderle.

Hermione lo guardò smarrita tentando di rialzarsi, stava piangendo.

“Sto bene..” riuscì a dire

Si guardarono a lungo negli occhi

Troppe cose c’erano da dire, troppe cose erano da capire, troppe anche da accettare…

Una risata cristallina riempi la stanza

Harry era felice, voleva solo averla accanto, finalmente lo aveva capito, voleva renderla felice, vederla ridere…

Si unì anche lui a quelle risa senza senso

“Ehi, la facciamo finita??” la voce arrabbiata di Seamus li fece sganasciare ancora di più

Hermione cercò di soffocare le risa sul petto di Harry

Mossa sbagliata

Cosi come era arrivato, quel momento di ilarità sparì in un nano secondo. Harry si irrigidì, Hermione lo stava abbracciando.

“Che hai?” chiese Hermione

“Niente… ma adesso andiamo a dormire domani dobbiamo raccogliere veramente il materiale per la relazione, è l’ultimo giorno utile visto che dopodomani si torna a scuola. “ Era arrossito vistosamente, e anche se aveva cercato di nasconderlo Hermione se ne era accorta.

“Va bene”

 

“Insomma, la vuoi far intromettere ancora?”

“Ti sbagli, lei non si è mai intromessa!!”

“Allora prendi una decisione una volta per tutte, o lei , o me”

“Ma che dici?”

“Dico che domani andiamo a parlarci e mettiamo in chiaro che stiamo insieme!”

“Ma…”

“Niente “ma”, andremo insieme, devo parlarle anch’io!”

Ron tacque continuando a camminare a testa bassa, il suo viso preoccupato era illuminato dalla luce della luna,

Lavanda sorrise… aveva vinto.

 

“Non mi racconti che è successo?” Harry nel buio della sua camera non riuscì a trattenersi, doveva sapere.

Hermione si rigirò nel letto

“Scusa non volevo impicciarmi degli affari tuoi…” disse deluso

“Ron ha provato a baciarmi” la voce di Hermione lo fece quali sobbalzare.

Sapeva benissimo cosa era accaduto, ma detto da lei aveva tutto un altro aspetto, aveva voglia di strangolare il suo migliore amico.

“E poi?” gli tremava la voce, voleva sapere che cosa li aveva fermati

Hermione si fermò con il cuore in gola, non poteva dire ad Harry che lo aveva rifiutato perché voleva stare con lui…

Lo aveva capito finalmente… lei voleva stare insieme a lui. Hermione Granger voleva stare con Harry Potter…

“L’ho fermato Harry, tutto questo non ha alcun senso, ho capito molte cose in questi giorni”

Hermione si fermò emozionata, doveva dirglielo? E se lui l’avesse rifiutata?

“Davvero?” Harry si sedette nel letto, la sbornia gli era passata tutta insieme “cosa hai capito?”

ci fu qualche secondo di silenzio, Hermione prese la sua decisione

“Ho capito che lui non è il ragazzo per me”

“E chi sarebbe?” Harry si stava sentendo male

“Adesso vuole sapere troppe cose signor Potter” Hermione sorrise imbarazzata, menomale che Harry non poteva vederla con tutto quel buio.

“Mi scusi signorina Granger, non la importunerò più, le auguro la buonanotte” disse Harry sorridente, ma il sorriso gli si gelò sulle labbra, quando sentì chiaramente una testolina riccia posarsi sul suo petto.

 

 

Ciao a tutti!!!

So che ho deluso molti di voi che si aspettavano degli sviluppi tra harry ed herm, ma vi dico che arriveranno presto…

Scusate l’immenso ritardo, ma il mio lavoro mi porta via tanto tempo!

Passo ai ringraziamenti:

 

Zahra: ciao bella, sono felice che il cap 5 ti sia piaciuto, sono d’accordo con te, ron non si comporta per niente bene, ma hermione lo ha rimesso a posto…in quanto al “martire” Harry, in questo cap finalmente gli regalo un po’ di gioia… scusami se finisco i cap un po’ maluccio, ma mi viene naturale, un bacio

 

Pandora91: ciao!! Ho letto la tua storia, è bellissima sai? Hai visto hermione non si è fatta baciare, sono felice che ti sia piaciuta la scena del triangolo “lui, lei , l’altro” ci stava tutta. Madonna che errore che ho fatto negl… ahhhhhhhh che sbadata …grazie mille, spero di essere stata più precisa in questo cap (ma ne dubito) ho sempre la testa fra le nuvole. Kisses

 

Kalindra: Grazie!!!  ^_^ Hermione è molto indecisa fino alla fine, ma prima o poi si deve scegliere… eh eh… che ne pensi di questo cap? ciao e baci

 

K94: ciao!!! Sono contenta che la parte da bastardo di ron ti sia piaciuta, alla fine se ci pensi in tutti quegli anni hermione ha corso dietro a lui… sta un po rivendicando un suo diritto, anche se a dirlo cosi è brutto perché Herm non è un oggetto. Un abbraccio

 

Kuklin: sono troppo felice di averti fatta ridere con il giochino delle domande… no che non voglio farti morire, ecco il seguito e mi devi perdonare per il ritardo… non sai che settimana ho avuto. Baci

 

Granger90: Davvero sono cattiva?  Ç_ç  allora neanche la fine di questo cap ti piacerà… herm alla fine ha scelto, ma ora c’è la parte difficile, come dirlo ad harry? Baci

 

Ed_ward: Ciao!

Sono contenta che apprezzi la coerenza della trama, la faccenda è un po’ meno alla Hogwarts perché alla fine non siamo al castello, ma in montagna, per la scena del festino, mi sono ispirata più a feste a cui ho partecipato (lo ammetto…) che alle situazioni tv-movie… però chiaramente ci sono gusti e gusti… e devo dire che non fanno impazzire neanche a me.

Anche a me Seamus fa tenerezza, ma rimane sempre un gran paravento per non andare sul volgare. Infatti sono contenta che ti sia piaciuto l’atteggiamento che ha con Harry.

Per quanto riguarda Ginny… è vero è un po’ “la tappabuchi” del gruppo, sai alla fine è meglio che non abbia un ruolo di spicco.

Che ne pensi dello svolgimento Ron-Herm-Lavanda? Ci stava tutta la situazione ambigua…

Ho letto la tua storia, l’ho trovata bellissima, non ho lasciato recensioni perché mi sono un po’ scoraggiata dalla prefazione…ma davvero c’è uno che si spaccia per te? Ma eri sempre tu nelle prime recensioni? Perché non avevi effettuato il login.. ma penso di si…mi dispiace!

Ti saluto e spero che questo cap ti piaccia perché non ti nascondo, e lo noterai, che ho avuto qualche difficoltà a scriverlo.

Un abbraccio

 

Maripotter: hai visto? Niente bacio!! Grazie ho passato una pasqua stupenda.. a presto presto… baci

 

Marigranger:  … aiuto… non arrabbiarti… no che non li faccio mettere insieme… però un po’ di suspence ci voleva bacioni

 

Lady86: questo era un po’ cortino vero? Sorry!!! Rimedierò… spero… certo che il tuo sostegno mi serve… eccome!! Grazie di cuore bacioni

 

Giu93:  ciao!! Mi dispiace … ma il bel momento vedrai arriverà presto.. farò del mio meglio perché tutto sia perfetto! Bacioni

 

Grazie anche per chi legge e non lascia un commento

 

Con affetto

Alessandra

 

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Capitolo 7
*** Cap 7 ***


Wecome To PageBreeze

                           Tre giorni per innamorarsi!  Cap 7

 

 

“Davvero ?” Harry si sedette nel letto, la sbornia gli era passata tutta insieme “Cosa hai capito ?”

Ci fu qualche secondo di silenzio, Hermione prese la sua decisione.

“Ho capito che lui non è il ragazzo per me”

“E chi sarebbe ?” Harry si stava sentendo male

“Adesso vuole sapere troppe cose signor Potter” Hermione sorrise imbarazzata, menomale che Harry non poteva vederla con tutto quel buio.

“Mi scusi signorina Granger, non la importunerò più, le auguro la buonanotte” disse Harry sorridente, ma il sorriso gli si gelò sulle labbra, quando sentì chiaramente una testolina riccia posarsi sul suo petto.

 

“H-Hermione?” a questo ancora non era pronto, voleva farlo morire prima del tempo?

“Ti dispiace se dormo così ? ” chiese lei con un filo di voce.

“Certo che no! ” Harry deglutì nervosamente.

“Senti Harry, posso farti una domanda ?”

“Si” già sapeva cosa voleva chiedergli l’amica.

“Cosa stavi dicendo prima con Ron ? Ho sentito che litigavate...”

“Non stavamo litigando”iniziò lui ”Ron era ubriaco e …”

“Non dovete litigare per me…” la voce di Hermione tremò. Harry trattenne involontariamente il respiro.

“La vostra amicizia non deve risentirne, non me lo perdonerei mai!”

Harry rimase in silenzio per qualche minuto, Hermione aveva toccato un tasto dolente, non sapeva cosa dirle.

Riordinò con calma le sue idee e alla fine prese la sua decisione.

“Hermione vedi… io non farei mai qualcosa contro Ron, è il mio migliore amico. Però lui non si è comportato bene nei tuoi confronti e la cosa non mi piace affatto, visto che anche tu sei la mia migliore amica…” Harry era così emozionato che poteva sentire il battito del suo cuore rimbombare nelle tempie “ anzi… sei qualcosa di più…” Harry tacque, sentiva un caldo pazzesco anche se fuori la temperatura era sotto lo zero.

Hermione però parve prendere con calma la risposta da dare al ragazzo.

Harry sentì la delusione farsi strada in lui, perché non gli diceva nulla? Gli sarebbe andato bene una qualsiasi scusa ma il silenzio proprio non lo sopportava, non se lo aspettava da lei un comportamento menefreghista alla Parkinson.

“Hermione... dì qualcosa per favore !” disse con voce triste, niente… ancora silenzio “Hermione mi ascolti ?”  si sporse verso il comodino e accese la luce.

La luce tolse ogni dubbio…

Hermione Granger dormiva profondamente, non aveva sentito una parola del discorso di Harry.

“Perfetto” Pensò subito il ragazzo

La guardò intenerito, aveva un ricciolo ribelle davanti agli occhi, lo mise delicatamente dietro l‘orecchio… era bellissima, molto più di Cho.

 

“Ehi, ma vi svegliate o no?! Harry !!! Hermione !!!” la voce squillante di Neville lo fece sobbalzare

Ma come... aveva dormito per pochi minuti e già doveva alzarsi ? Harry guardò sorpreso fuori dalla finestra, era pieno giorno e il sole splendeva alto nel cielo.

“Arriviamo Nev” disse con la voce impastata

“Finalmente ! Vi aspetto giù ! “

Si sentì un gran tonfo e subito dopo le risa sguaiate di Seamus. Neville era caduto ancora per le scale.

“Herm…” Harry svegliò la ragazza dolcemente

“Mmm…”

“Svegliati, è tardi e dobbiamo fare la relazione”

“tardi?” disse lei con una vocina assonnata

“Sì” Harry guardò l’orologio “Sono quasi le undici e gli altri sono già pronti”

Hermione spalancò gli occhi tutto insieme e scese dal letto come una furia.

“LE UNDICI !!! COME LE UNDICI ???” aveva i capelli più ribelli che mai.

Ad Harry sfuggì un sorriso mentre si alzava anche lui.

“Che ti ridi ? È terribile, abbiamo perso una mattinata di lavoro !” iniziò a trafficare con i suoi vestiti.

Harry la guardò sconvolto “Hermione… aspetta”

Hermione si stava togliendo la maglietta del pigiama.

“Hermione !!!” Urlò Harry nel più completo imbarazzo.

la ragazza si accorse solo in quel momento che si stava cambiando davanti ad Harry.

Si guardarono… in un lampo si coprì il reggiseno con la maglietta appena tolta.

“AAAAAAH Harry... Esci di qui!!! SUBITO !!!”  lo spinse verso la porta con il viso in fiamme

“ma anche io sono ancora in pigiama… e poi fammi almeno prendere i vestiti...” fu la debole protesta del ragazzo.

“NO”

Sentì la porta chiudersi con la delicatezza di un elefante ed Harry si trovò per il corridoio

“Bene… vorrà dire che mi laverò il viso” si diresse verso il bagno in fondo al corridoio, ma qualcuno fu più veloce

“Scusa Harry, ma è un’emergenza, troppo succo di zucca!” disse Neville con un sorriso di scusa mentre chiudeva la porta.

“Scusate se esisto!” disse ad alta voce prima di scendere disperato le scale, avrebbe fatto colazione se a nessuno dava fastidio.

“Ancora così ?! Allora anche oggi non concluderemo niente!!!” Seamus guardò freddamente il compagno.

“Quella matta mi ha cacciata dalla camera e Neville è andato in bagno, non posso farci niente!” Harry si servì una porzione di uova strapazzate e succo di zucca.

“Chi le ha fatte queste ?” indicò il piatto

“Io” Seamus si sdraiò sul divano

“Sono buone”

“Grazie”

Harry mentre mangiava guardò con la coda dell’occhio il compagno, sembrava meno nervoso della sera prima, il naso era tornato quasi normale.

“Senti Seamus, mi dispiace per ieri e per come sono andate le cose…”

Seamus guardò seriamente il moro, per un attimo Harry temette che iniziasse ad urlargli addosso

“Anche a me…”

Harry sgranò gli occhi “Cosa ?”

“Dispiace anche a me…”

Harry sentì la sua bocca spalancarsi per lo stupore, senza essere stata interpellata.

“E non fare quella faccia!” disse Seamus scocciato “Non stai parlando con Malfoy... Siamo entrambi Grifondoro e, tranne che per quella stupida discussione l’anno scorso, siamo sempre andati d’accordo” si bloccò per controllare che non venisse nessuno. “Ma adesso c’è un problema in più”

“Un problema ?” Harry non capiva a che si stesse riferendo il compagno.

“Sì, siamo interessati alla stessa ragazza!” disse il biondino, tornando a guardare il soffitto.

Harry lo guardò per qualche secondo, come faceva a sapere che era interessato ad Hermione se lui stesso lo aveva capito solo la sera prima ?

“Che stai dicendo ?” negare, negare, negare.

“Che ad entrambi piace Hermione, ed è per questo che mi hai dato quel pugno ieri, no ?”

“Ti sbagli… hai frainteso lei è solo…” iniziò il ragazzo.

“La tua migliore amica.. sì, lo so, lo hai detto fino alla nausea, sta di fatto che non ti credo!” Seamus si alzò e si avvicinò al compagno.

“Dove vuoi arrivare Seamus, non ti seguo”

“Volevo essere chiaro con te, non ho intenzione di rinunciare ad Hermione, ma non voglio che accadano più situazioni come ieri”

Harry lo guardò, Seamus era sincero, non stava scherzando come al solito, ne rimase profondamente colpito.

“Sono interessato a lei…” confessò all’improvviso e senza nessuna logica.

“Bene, finalmente lo ammetti!” Seamus sorrise beffardo.

“Non so perché te l’ho detto… ma non serve a niente litigare”

“Allora… sarà un confronto leale!” Seamus gli strinse a sorpresa la mano destra come per congratularsi.

“Confronto?” chiese Harry, confuso.

“Sì, per conquistare la Granger”

“Ma io…” iniziò Harry arrossendo vistosamente

“Tanto lei sceglierà me, la tua è una causa persa!”

Harry si liberò dalla presa del compagno.

“Vado a vedere se Neville ed Hermione hanno fatto, così posso prepararmi anche io” non voleva continuare neanche per altri dieci secondi quello stupido discorso.

“Ah… ok”  Seamus guardò Harry salire due a due le scale e sparire dietro l’angolo.

 

Lavanda Brown si affacciò alla finestra e guardò il cielo, era proprio una bella giornata, coprì gli occhi azzurri con la mano per non rimanere abbagliata dal sole.

Era una ragazza complessa Lavanda, sempre molto appariscente fuori quanto insicura dentro, sempre in cerca di certezze.

“Ron, sei pronto?”

aveva trovato il ragazzo giusto per lei, non che Ronald Weasley fosse una certezza, ma la sua semplicità e dolcezza le avevano fatto credere che non poteva perderlo senza pentirsene.

Era a decisa a combattere per averlo, decisa ad affrontare l’unica persona che poteva costituire un pericolo per lei, Hermione Granger.

 “Ho quasi finito, tu invece hai finito la relazione per la McGranitt?” la voce di Ron arrivò ovattata con il sottofondo della doccia.

“Sì, dopo la copierai!”

Anche Ron aveva trovato una certezza... alla fine.

 

“Allora Seamus, spiegaci la tua idea per la relazione!” Harry finalmente era riuscito a prepararsi e si erano riuniti tutti e quattro per parlare della ricerca.

“Certo” rispose il biondino, Hermione lo guardò sorpresa, si aspettava che iniziasse ad urlargli contro.

“C’è un paesino di montanari babbani ad un paio di chilometri da qui”

“Come fai a saperlo ?” chiese curioso Neville.

“Due anni fa, sono venuto a sciare qui con i miei genitori … beh non proprio qui, dall’altra parte della montagna, ma abbiamo girato un pochino e mi sembra che il paese di cui parlo fosse proprio qui vicino”

“Vuoi fare la ricerca sul paese ?” chiese Hermione interessata.

“Non proprio sul paese, ma sulle abitudini degli abitanti… poi con qualche foto penso che sarebbe perfetto!”

“Bellissima idea!” dissero ammirati i compagni.

A volte Seamus aveva proprio dei colpi di genio.

Partirono subito e in meno di un’ora arrivarono al paesino che in effetti era non era molto distante.

Raccolsero appunti, fecero qualche domanda in giro, Neville fu anche preso a cornate da una capra, Seamus scattò foto a più non posso.

“Perfetto” Hermione era soddisfatta pienamente “Abbiamo abbastanza materiale, non ci resta che scriverla nel pomeriggio”

Harry le si affiancò “Hermione, appena torniamo dovrei parlarti”

Aveva deciso, quello che la sera prima lei non aveva sentito glielo avrebbe ripetuto quel pomeriggio, non voleva tornare a scuola e rischiare di non avere mai un momento libero per parlarle seriamente.

Hermione lo guardò strano “Va bene”

Il viaggio di ritorno fu, se possibile, anche più rapido del viaggio di andata.

Ma davanti alla porta di casa trovarono una sorpresa.

“Ron, Lavanda! Che ci fate qui?” esclamò Neville sorpreso.

Sia Harry che Hermione avevano perso la parola, mentre Seamus li guardava scettico.

“Ciao ragazzi” disse Ron imbarazzato come non mai.

Harry gli arrivò davanti “Ciao Ron” disse serio scrutandolo.

“Harry…” fece un cenno con la testa, si erano capiti al volo.

“Ciao Hermione” disse Lavanda sorprendendo tutti, tutti meno che Ron chiaramente.

La ragazza la guardò come se fosse una matta “Ciao...”rispose scioccata, da quando Lavanda la salutava?

Nel frattempo Seamus aveva aperto la porta “Volete entrare?”

“Sì, grazie” rispose prontamente la bionda.

Hermione era nervosa, non voleva rivedere Ron tanto presto dopo quello che era successo la sera prima, poi c’era anche Lavanda e la cosa non le piaceva affatto.

“Ginny e Dean dove sono?” chiese Neville, non appena entrati.

“Stavano finendo la relazione per scuola” Ron si sedette sul divano e Lavanda vicino a lui.

“E voi che ci fate qui?” disse Seamus, diretto come al solito. Anche a lui la faccenda lo insospettiva.

“Beh… ecco” iniziò Ron, un po' in imbarazzo.

“Facevamo due passi visto che abbiamo già finito ed abbiamo pensato di venirvi a trovare!” intervenne Lavanda, vedendo Ron in difficoltà.

Hermione ed Harry scrutarono Ron, non avevano creduto ad una parola di quello che aveva detto Lavanda.

“Cavolo…” l’esclamazione di Seamus li fece voltare tutti “E’ finita la legna, stasera moriremo di freddo!”

“Vado a prenderla io” si offrì subito Hermione, non voleva stare in quella stanza un minuto di più, era carica di tensione.

Prese il mantello e si avviò velocemente alla porta.

“Ti accompagno” disse una voce alle sue spalle.

Una voce che conosceva benissimo.

“Non ti preoccupare Ron, ce la faccio anche da sola” non si era neanche voltata.

“Beh, ti accompagno lo stesso, così fai prima” sentì distintamente Ron alzarsi e raggiungerla.

Hermione si avviò a passi veloci, senza neanche aspettare l'amico.

Sentiva il suo sguardo sulla nuca, cosa voleva da lei? Presto lo avrebbe saputo.

“Sono venuto per un motivo…” disse infatti dopo qualche minuto.

“Lo immaginavo” Hermione si voltò a guardarlo e posò tutta la legna che aveva raccolto “Su, avanti, facciamola finita con le recite Ron, cosa vuoi da me?”

Lui le si avvicinò, aveva le orecchie in fiamme. Un tempo quel particolare le avrebbe fatto tenerezza ma in quel momento le diede fastidio.

“Volevo chiarirmi con te, ieri ho bevuto troppo e ti ho messa in imbarazzo, ti chiedo scusa”

Hermione non se lo aspettava così remissivo, non potè fare a meno di arrossire.

“…ma non è solo questo che volevo dirti...”

Hermione lo guardò interrogativa

“L’altro giorno ho baciato Lavanda, e si può dire che siamo tornati insieme”

Hermione sentì un nodo in gola, non riusciva a respirare.

“Ma volevo dirti quello che l’altra volta non ti ho detto per molti motivi”

Hermione cercò di trattenersi dallo scappare da quella situazione così dolorosa. Che altro voleva dirle ?

“Cosa?” chiese ugualmente con un filo di voce, appena udibile.

“Mi piaci, mi piaci da anni, non te l’ho mai detto per paura di un rifiuto… e visto come è andata ieri ho fatto bene mi sembra”

Hermione avrebbe voluto la sua bacchetta per poterlo maledire, quanto dolore le avrebbe risparmiato?!

“Vedi io...”iniziò la ragazza.

“Aspetta, non ho finito! Lavanda sta con me adesso, ma vorrei che ci fossi tu al suo posto”

Hermione sentì il gelo nelle vene, che stava dicendo?

“Una tua parola, ne basta una e la mollo”.

Perché le stava dicendo questo? Perché aveva aspettato così tanto tempo per dirglielo?

Hermione chiuse gli occhi, doveva riprendere il controllo.

 

 

Vi prego… non odiatemi,

ci ho messo veramente troppo ad aggiornare, scusatemi, ma non sono stata tanto bene... lo so non è una scusa ma non ce la facevo a scrivere!

So che vi ho deluso, vi aspettavate il bacio eh? Ma questo capitoletto di intermezzo ci doveva essere per forza.

Passo ai ringraziamenti :

Zahra: Grazie bella per i complimenti, eh sì.. Ron la figura del pesce lesso un po’ la fa, povero… in questo cap che figura fa per te? Anche se non è finita…

 

Argentlam: mmm… parlando in ore mi è difficile fare un calcolo, ma penso che la tempistica sia proprio quella. Grazie per il complimento sulla conclusione! Baci

K94: scusa il ritardo… e scusa per il mancato bacio, un po di pazienza… anche se non so di meritarmela visto il ritardo con cui ho aggiornato. Sob… spero che continuerai a seguirmi…bacioni

 

Titti6493: ciao! Grazie per il complimento, ho scritto anche su quella coppia ( rompo le balle ovunque…) se ti può interessare, nel frattempo spero che non abbandonerai questa storia, bacioni

 

Dady: salve… ^_^ non so davvero cosa dire… se non grazie mille…spero d non averti deluso o delusa? (non vorrei fare gaffe) con questo capitolo, spero di trovare un’altra tua recensione. Un abbraccio

 

Granger90: adesso dirai che sono perfida… eh si hai ragione, scusami… ma non era ancora il momento… non mi mollare eh? BACI

 

Coccinella: ciao bella, grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo sia piaciuto come gli altri… un abbraccio e alla prossima

 

Giu93: sono felice che la storia ti piaccia,il momento è vicinissimo stai tranquilla!! Grazie che mi segui

 

 

Marigranger: lo so.. ho deluso anche te… volevi il concreto… sorry, ma dovevo mettere in chiaro delle cose prima non credi? Un bacio e grazie del commento

 

Lady86: Sono troppo felice che mi dici che ci sarai sempre a recensire, che ne dici della lunghezza del cap? era prestino per le dichiarazioni, anche se manca poco comunque. Grazie mille bacissimi

 

Pandora91: Non ti preoccupare di come hai scritto “Seamus” non è importante, grazie per i complimenti, anche tu scrivi molto bene, non mi devi ringraziare per la recensione, era una bella storia e volevo commentarla scrivine altre presto eh?

Che ne pensi di questo cap? Aspetto con ansia un tuo commento.. bacissimi

 

Loveman: sei stato sfortunato, sei capitato proprio nel periodo più lungo tra un cap e un altro, di solito in quattro giorni, tra lavoro, stanchezza e uscite varie, riesco a farcela. Non avevo fatto i conti con l’influenza, che con questo caldo mi ha proprio uccisa.

Sono davvero onorata di essere tra i tuoi preferiti, spero che questo 7 cap ti sia piaciuto, un bacio e grazie

Ed_Ward: menomale che eri sempre tu, mi sarebbe dispiaciuto il contrario.

Grazie per avermi segnalato gli errori… la mia testa non ne vuole sapere di tornare sulla terra.

Scusa la mia ignoranza , vorrei sapere che intendi per stile intimistico, se può migliorare la lettura ben venga, sono curiosa!

Per quanto riguarda il comportamento di Ron, una parte è vera, ron si è accorto che potrebbe perdere le attenzioni di hermione per causa di harry e qui entrano in fatto due fattori, l’egoismo e la rivalità che a volte prendono le persone. In realtà Hermione gli piace da tempo ma è bello essere corteggiati e riempiti di attenzioni!! La situazione “di stallo” gli piaceva, ma adesso è costretto a muoversi per non perdere la ragazza per mano del suo migliore amico.

Passiamo a Ginny, sarò sincera, dentro la mia testa il suo carattere e ruolo è gia delineato, ma non è molto rilevante ai fini della storia e hai ragione quando dici che alcuni personaggi possono risultare fastidios.i.. purtroppo ci ho pensato troppo tardi a lei.

Il dialogo Ron-Lavanda era un po’ cortino è vero e non spiegava niente,ma in realtà volevo introdurre la loro visita non gradita ai piccioncini, mi sa che non ci sono riuscita tanto bene.. sob..

Sono contenta delle tue recensioni, più lunghe ed interessanti sono, più io sono felice... quindi non devi scusarti anzi ne sono onorata che ti piaccia la storia.

Scusami ma non mi sento ancora bene e ritorno a letto.

Un abbraccio e grazie

 

Grazie a tutti voi

 

Alessandra

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Capitolo 8
*** Cap 8 ***


                           Tre giorni per innamorarsi!  Cap 8

 
 

 

Fece il respiro più profondo che in quel momento, agitata com’era, riuscì a fare.

Aprì gli occhi, erano vividi di una luce selvaggia.

“Che diavolo stai dicendo ?” disse con rabbia.

Ron la guardò strano, tra lo sconvolto e il deluso.

Si aspettava forse di vederla in lacrime come la sera prima ? Eh no ! Stavolta Hermione non glielo avrebbe permesso.

“Non mi hai sentito ?” iniziò un po’ titubante, aveva finito la scorta di coraggio “Ho detto che vorrei stare con te… che basta che tu me lo dica e lascerò un’altra volta Lavanda per te”.

Hermione rise sprezzante “Per me ! Anche l’altra volta l’hai fatto per me ?! Be' allora sei un idiota ! ”

Ron giurò di aver sentito la sua mascella staccarsi e cadere a terra.

La Grifondoro iniziò a gesticolare noncurante della faccia da pesce lesso di Ron che la guardava a bocca aperta.

“E se lo hai fatto per me… perché diamine non me lo hai detto prima ?  Eh???”

“Be' ecco…”

“Ecco un corno !”

Ron indietreggiò, spaventato da tanta rabbia.

“Anche un cieco si sarebbe accorto che ero innamorata di te... e tu che fai ? Prima ti metti con un oca senza cervello, poi la lasci per me e non mi dici niente ? Fai come se niente fosse ? Ma certo … chissenefrega dei sentimenti della stupida Hermione, tanto lei c’è sempre quando si devono copiare i compiti ! ”

Hermione ormai aveva perso la testa, tutti i suoi propositi di rimanere calma erano andati alle ortiche.

“C-Calmati Hermione” Ron provò ad avvicinarsi.

“Quanto dolore mi avresti risparmiato... stupido!” Continuò lei, ignorandolo, mettendosi disperata le mani fra i capelli.

Ron le sorrise stupefatto “Quindi starai insieme a me adesso ?”

La ragazza di bloccò guardandolo con un’espressione indecifrabile.

“Hai detto che sei innamorata di me, no ?” Ron arrossì violentemente in zona orecchie.

“Ho detto che lo ero…” Hermione abbassò lo sguardo…

“Lo eri…” ripetè Ron, con voce inespressiva.

“Sì… Quindi non posso stare con te, mi dispiace...” detto questo, la ragazza recuperò la poca legna che aveva trovato fino a quel momento e ricominciò a raccogliere rami, sempre sotto lo sguardo stravolto di Ron.

“Ma che ti prende ?!”

“Mi prende, caro Ron, che mi sono stufata di starti dietro, di stare sempre a piangere, mi sono stufata di aspettarti” lo fulminò con uno sguardo.

“E poi…” si voltò per non fare vedere al ragazzo quanto fossero rosse le sue guance “ Mi sono innamorata di un altro”.

Non fece in tempo a pronunciare le ultime sillabe della frase che, in un attimo, l'amico le si parò davanti, da quando Ron era diventato così veloce ?

“Che hai detto ?” disse con gli occhi azzurri dilatati.

“Hai capito che cosa ho detto” lo guardò lei, gelida.

“Scommettiamo che indovino chi è ?” la faccia di Ron cambiò colore.

Hermione si maledisse per quello che aveva appena confessato… si morse un labbro preoccupata.

“Non voglio scommettere niente”

“Be' io sì…”

“Basta Ron, non fare il bambino!”

Hermione fece per voltarsi ma Ron la prese per il polso.

“Lasciami subito ! Che vuoi ancora ?” ma quello che vide la fece tremare.

Ron era rosso da far paura e non solo in zona orecchie.

“Harry non ti amerà mai Hermione, MAI, sono anni che è innamorato di Cho Chang, me lo ha detto lui, inutile che ci speri” detto questo, la spinse con rabbia.

“Non dirmi bugie…” pigolò lei, addolorata.

Ron la guardò furibondo “Continua pure a fare la legna, magari chiedi ad Harry di aiutarti, io torno dentro”.

Quando fu lontano Hermione scoppiò in lacrime… tutte le sue certezze erano sfumate.

 

Ma perché ci mettevano tanto ?

Harry non ascoltava una parola delle stupide chiacchiere tra Lavanda, Seamus e Neville.

Non ce la faceva più, il giorno prima per poco non si baciavano e... adesso ? Che stavano facendo ?

Ma non poteva alzarsi e andarli a cercare, avrebbe dato nell’occhio.

“Eh,i ma quanto ci mettono Ron ed Hermione ?” chiese Neville, interrompendo il suo comizio sulle piante grasse.

Harry lo avrebbe baciato.

“Già… forse hanno bisogno di aiuto” esclamò, prendendo la palla al balzo. Si alzò facendo il finto tonto.

Harry non era ancora uscito dalla stanza che un forte rumore fece sobbalzare tutti quanti.

Ron aveva appena chiuso, anzi, sfondato la porta d’ingresso, accompagnato da uno sguardo omicida.

“Amore, che hai ?” Lavanda premurosa era corsa subito ad abbracciarlo.

“Ho parlato con lei…” disse a bassa voce in modo che solo la bionda potesse udirlo.

“Le hai detto che non deve mettersi in mezzo ? ”

“Non lo farà” Ron distolse lo sguardo... aveva voglia di spaccare qualcosa.

“Ron, dov’è Hermione ?” la voce di Harry lo fece rabbrividire, era il suo migliore amico, ma in quel momento avrebbe preferito che ci fosse stato Malfoy al suo posto.

“Sta finendo di raccogliere la legna” rispose, senza incrociare il suo sguardo.

Harry gli si avvicinò, Ron era sempre stato un libro aperto per lui.

“E perché sei tornato indietro senza aspettarla ? ”

“Avevo freddo, ha detto che ce la faceva anche da sola”

“Vado io da lei” La vocina mielosa di Lavanda lo stupì Harry così tanto, che si dimenticò di scoprire che avesse l'amico.

“Ok” disse Ron con voce sfinita.

“Aspett-“ provò Harry, ma Lavanda aveva appena finito di sfondare la loro porta.

“Perfetto” Seamus alzò lo sguardo divertito “Se vi da tanto fastidio possiamo usarla come legna!”

Neville rise di gusto.

Harry invece guardò preoccupato il viso di Ron, che contemplava assorto il fuoco scoppiettante.

 

“Stupido, stupido… Ron sei uno stupido” Hermione non riusciva a frenare le lacrime, ormai non sapeva neanche dove mettesse i piedi.

Cercò invano un fazzoletto nella tasca interna del mantello “Maledizione !” imprecò ad alta voce.

“Tieni” una voce alle sue spalle, una voce femminile, una voce smielata, le gelò il sangue nelle vene.

Si girò singhiozzando, Lavanda era dietro di lei e le porgeva un fazzoletto.

La guardò stupita prima di prenderlo ed asciugarsi il viso ed occhi.

“G-Grazie”

“Di Niente” Lavanda raccolse la legna che Hermione aveva fatto cadere.

“Perché sei qui ?” chiese Hermione, non riuscendo a trattenersi. Lavanda che faceva la legna… ma andiamo !!!

“Ti aiuto!”

“Andiamo Lavanda, non fare come Ron, non mi incanti”

La bionda la guardò offesa, ma poi sorrise.

“So che Ron ti ha detto di noi”

“Sì, lo ha fatto” Hermione avrebbe voluto toglierle a schiaffi quel sorrisetto saputello.

“Non l’hai presa bene mi sembra”

 

Hermione la guardò... come la odiava.

 

“Non piango per questo…” rispose evasiva. Non poteva dirle che le aveva detto Ron, anche se quello stupido se lo sarebbe meritato.

 

Lavanda la guardò curiosa “Allora perché piangi ? Fa venire le borse sotto gli occhi non lo sapevi ?”

 

Hermione alzò gli occhi al cielo “Sarebbe una tragedia !” borbottò, ironica.

 

“Senti…” l’improvviso cambio di tono sorprese Hermione.

 

“Sono innamorata davvero di Ron” Lavanda arrossì.

 

“E tu ?”

 

Hermione poteva specchiarsi nei suoi occhi azzurri.

 

“Io cosa ?”

 

“Lo ami ?”

 

Hermione dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non risponderle male.

 

“Senti Lavanda…” iniziò cercando di calmarsi.

 

“No dico davvero… lo ami? Voglio saperlo, almeno se mi lascerà ancora saprò la verità”

 

Hermione la guardò, Lavanda non sorrideva più, anzi sembrava rassegnata e molto molto triste.

 

“No… non lo amo”.

 

Lavanda la guardò con gli occhi dilatati dallo stupore.

 

“Non ti credo”

 

“Fai come vuoi”

 

“Ma allora perché piangevi ?”

 

Hermione si prese qualche istante per riflettere, aveva detto la verità a Ron, era solo questione di tempo perché lo

 

venisse a sapere la sua ragazza… rabbrividì a questo termine.

 

“E va bene, ho litigato con Ron prima”

 

Lavanda la guardò scettica “E perché?”

 

Hermione sospirò.

 

“Perché gli ho detto che mi piace Harry” rispose, arrossendo anche lei.

 

Lavanda la guardò a bocca aperta “Davvero ?”

 

“Sì, e Roni mi ha detto che ero una stupida perché Harry gli ha detto è innamorato della Chang”

 

“Per questo piangevi ?” Lavanda aveva una strana espressione.

 

Hermione ingoiò a vuoto “Sì…”

 

Alla fine aveva detto una mezza verità.

 

Lavanda sorrise radiosa “E io che mi preoccupavo !” prese la legna e si avviò verso casa.

 

Hermione la seguì titubante “Lavanda ?”

 

“Sì ?”

 

“Harry non lo sa… quindi …”

 

“Stai tranquilla, non dirò nulla”

 

Ma che le diceva la testa ? Aveva appena detto una cosa così personale alla ragazza più pettegola di Hogwarts !

 

“Ah… comunque non è vero niente...”continuò inaspettatamente Lavanda.

 

Hermione si fermò “Che cosa?”

 

“Che ad Harry piace ancora la Chang, Ron ti ha detto una bugia”

 

“E che cosa ne sai ?” Hermione sentiva il cuore battere all’impazzata.

 

“Istinto femminile, e poi Ron me lo avrebbe detto, abbiamo notato tutti e due che Harry ieri non ti toglieva gli occhi di

 

dosso, pensa che vi stava spiando dalla finestra mentre parlavi fuori con Ron”

 

“Harry ci spiava ?” quindi aveva visto del tentato bacio di Ron...

 

Erano praticamente davanti a casa quando Lavanda le fece l’occhiolino “Per me sei ricambiata!”

 

Anche Hermione sorrise, forse Lavanda non era poi così male.

 

La bionda entrò in casa carica di legna, e lei stava per seguirla quando una voce alle sue spalle la fermò.

 

“Da chi sei ricambiata ?”

 

Harry Potter era dietro di lei e la guardava sorridente.

 

 

 

 

 

 

 

Ragazzi e Ragazze…

 Mi scuso per il ritardo, non ho visto proprio il pc in questi giorni, tranne quello del lavoro e ovvio!

 L’attesa è snervante, dovete perdonarmi, ci sarà questo benedetto bacio lo giuro!!

  dal prossimo cap in poi sarete soddisfatti (spero) anche se vi avviso che siamo quasi alla fine di questa storia..

 Mi scuso perché non ho la possibilità di rispondervi uno per uno, ma volevo dirvi che sono commossa dalle vostre parole, non mi merito tanti complimenti.

 Vi prego non abbandonatemi, i vostri commenti sono l’unico modo che ho per migliorarmi e capire i miei errori… oltre ad essere una buona “medicina” 

 per la mia autostima, quindi non siate troppo cattivi  vi prego

 

 Vi abbraccio con affetto

 

Alessandra

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Capitolo 9
*** Cap 9 ***


Wecome To PageBreeze

                        Tre giorni per innamorarsi!  Cap 9

 

 

 

 

Erano praticamente davanti a casa quando Lavanda le fece l’occhiolino “Per me sei ricambiata!”

 

Hermione sorrise, in finale Lavanda non era poi cosi male.

 

La bionda entrò in casa carica di legna, e lei stava per seguirla quando una voce alle sue spalle la fermò

 

“Da chi sei ricambiata?”

 

Harry Potter era dietro di lei e la guardava sorridente.

 

 

 

“H-Harry!! Che ci fai qui?” aveva sentito distintamente il cuore fermarsi alla vista del ragazzo.

 

“Ci hai messo cosi tanto che stavo venendo a cercarti” fece un passo verso di lei

 

“Stavi addirittura parlando con Lavanda. Quando vi ho viste non potevo credere ai miei occhi”

 

Hermione sorrise fra se e se “Gia, non è poi cosi male Lavanda”

 

Harry  sgranò gli occhi “Non è poi cosi male!? Ma hai la febbre?” le mise una mano in fronte,

 

Hermione divenne rossa come un peperone.

 

“Ma certo, avrai preso freddo, guardati, sei tutta rossa!!” le sorrise divertito, ignorando il vero

 

 motivo del colorito di Hermione.

 

“Allora sarà meglio rientrare” disse Hermione guardando a terra, ormai la sua faccia si confondeva

 

 benissimo con il rosso della sua sciarpa.

 

“Herm?”

 

“Si?” lo guardò con il cuore in gola

 

“Ma di cosa parlavi con Lavanda? Da chi sei ricambiata?” Harry non sorrideva più, il suo sguardo

 

 serio la trapassava da parte a parte.

                                                                

Non era ancora pronta per dirglielo, assolutamente no.

 

Doveva inventare una scusa, e anche in fretta, davanti non aveva quel rimbambito di Ron.

 

“Parlavamo della McGrannit”

 

Harry la guardò spaesato “Di chi??” disse con voce acuta

 

“Della McGrannit, dicevo a Lavanda della stima che ho per lei”

 

“Ah…” Harry sembrava schifato, ma che argomento di conversazione era quello?

 

“… e lei mi ha detto che in quanto a stima, sono ricambiata da lei”

 

Che scusa idiota!! Ma era l’unica che le era venuta in mente, menomale che Harry se l’era

 

bevuta a giudicare dalla faccia nauseata.

 

“Comunque volevo parlarti, prima te lo avevo accennato” Harry aveva distolto lo sguardo

 

“E’ importante?” disse Hermione preoccupata “Riguarda tu-sai-chi?”

 

“Ma no” Harry fece un gesto impaziente con la mano “Niente di tutto questo”

 

“Allora ne possiamo parlare stasera?” si morse il labbro nervosa guardando la porta

 

Anche Harry guardò verso la porta, “Ok!” disse deluso… in quel momento si sentì chiaramente la risata

 

 da oca di Lavanda, Seamus doveva aver fatto una delle sue battute.

 

Si, forse era meglio aspettare un po’ di tranquillità.

 

“Se non sta attenta, quella ci fa un uovo in mezzo al salone” Harry non era riuscito a trattenersi, Lavanda

 

 non la sopportava proprio.

 

Hermione ed Harry si guardarono un secondo, poi scoppiarono a ridere all’unisono.

 

Eh si, quando era con lui, Hermione era serena, lo era sempre stata.

 

 

Il resto del pomeriggio fu abbastanza tranquillo, anche se Hermione e Ron non si parlavano, invece

 

Lavanda regalava a tutti grandi sorrisi, era proprio felice.

 

“Adesso è ora di andare” spiegò la bionda quando il sole stava tramontando “Ginny e Dean ci staranno

 

 aspettando per cenare, ci vediamo domani a scuola”

 

“Ciao bellezza!” disse Seamus guadagnandosi una occhiataccia da Ron

 

“Ciao Lavanda, ciao Ron” disse il resto del gruppo

 

“Ciao” disse il rosso mestamente, guardò triste Hermione e lei gli restituì uno sguardo dispiaciuto.

 

Ad Harry non sfuggì.

 

“Ron aspetta un attimo!” disse il moro all’improvviso

 

tutti si voltarono a guardarlo…

 

“Vorrei dirti un paio di parole”

 

 tutti tesero le orecchie…

 

“…in privato” finì Harry scocciato

 

“Se proprio devi!” Ron uscì seguito dal moro “Lavanda puoi scusarci un minuto?”

 

“Certo amoruccio!” Seamus fece una smorfia schifata.

 

 

Ron lo guardò con aria di sfida “Allora? Cose c’è?”

 

“Dimmelo tu! Sei strano da ieri sera, mi vuoi dire che diavolo sta succedendo tra te ed Hermione?”

 

Ron lo fulminò con lo sguardo “Chiedilo a lei, visto che siete tanto amici

 

“Che significa?” non c’erano dubbi, Ron era geloso marcio “Senti… io non so niente e non c’entro niente,

 

 ti sto chiedendo che è successo perché non mi piace vederti cosi, sei il mio migliore amico”

 

Un lampo passò negli occhi azzurri di Ron , gli era venuta un idea …“Harry… sto male”

 

Il moro lo guardò preoccupato “Avete litigato ancora?”

 

“Non si tratta di un litigio” Harry sentì un brivido, era sicuro che quello che Ron gli stesse per dire non gli

 

sarebbe piaciuto “Harry, mi sono innamorato di lei…”

 

Ma no, era un sogno, Ron non gli stava dicendo quelle cose, si sarebbe svegliato da un momento all’altro

 

e si sarebbe trovato Hermione accanto che dormiva.

 

“Le ho parlato prima nel bosco, le ho detto tutto” continuò il rosso facendo finta di non vedere il pallore

 

 del viso di Harry.

 

“Ti sei dichiarato?” non riusciva ancora a crederci

 

“Si”

 

“Ma Ron, sei insieme a Lavanda!” Harry era scandalizzato “Perché non ti sei dichiarato prima?!”

 

“Prima che io mi innamorassi di lei, maledizione..”  avrebbe voluto aggiungere, ma non lo fece.

 

“Perché non ne avevo il coraggio, solo ora ho capito quanto lei sia importante per me”

 

Harry non voleva sapere… ma lo chiese comunque “Lei che ti ha detto?”

 

Ron lo guardò per un tempo indeterminato negli occhi.

 

“Mi ha detto di no”

 

Harry sentì un’ esplosione, sicuro il suo cuore

 

“Davvero?”

 

“Già”  lo guardò con uno sguardo di fuoco “Harry, devi aiutarmi!!”

 

“Eh?! E come?”

 

“Nessuno, e dico NESSUNO, deve stare con lei se non sono io, devi aiutarmi a riconquistarla!”

 

“Ma io…”

 

“Harry ti prego, sei il mio migliore amico, sei come un figlio per i miei genitori e un fratello per me”

 

Ron lo guardava con sguardo supplice

 

“Ron, Hermione non è un oggetto” disse calmo

 

“Lo so bene Miseriaccia!”

 

Harry gli mise una mano su una spalla ma venne scacciato in malomodo “Sei con me o no?”

 

“Ron…”

 

“Allora?” il rosso lo guardava con gli occhi fuori dalle orbite

 

“Ma che posso fare io?” non doveva farsi coinvolgere, lo sapeva, ci avrebbe rimesso solo lui.

 

“Puoi fare molto per me” Ron sorrise furbamente “Cerca di capire se è interessata ad un altro e se è cosi,

 

 scoraggialo fino a che lei non deciderà di tornare da me”

 

Harry rimase a guardarlo a bocca aperta

 

“Harry non abbandonarmi!!”

 

“Ma Ron…”

 

“HARRY!”

 

“Va bene, ho capito, ti aiuterò…” Ron sorrise e lo abbracciò.

 

Harry non sapeva che aveva firmato la sua condanna.

 

 

Hermione e Seamus iniziarono a cimentarsi nell’arte culinaria, mentre Neville ed Harry si occupavano

 

della tavola e di dare una sistemata allo chalet, visto che il giorno dopo sarebbero tornati a scuola.

 

“Te l’ho mai detto che sei bellissima con i capelli legati?”

 

“Ma dai!!”

 

“Ma è vero! Ho sempre sognato una ragazza che mi preparasse la cena e che portasse i capelli cosi”

 

Seamus sfiorò con la mano la coda di cavallo che Hermione si era fatta per cucinare.

 

“Piantala o mi farai bruciare tutto”

 

Seamus le fece l’occhiolino “Tranquilla, ci sono io con te, non brucerà niente”

 

“Come no” Hermione iniziò a ridacchiare mentre finiva di sbucciare le patate.

 

 

“Ehi ma hai capito che ti ho detto?? Harry!!!” Neville aveva iniziato ad urlare.

 

Il moro si risvegliò come da un lungo sonno “Eh?? Scusa Neville, che dicevi?”

 

“Ti ho chiesto quello straccio che hai in mano almeno tre volte, ma a che pensi?”

 

“Mah, a niente”

 

Neville gli scoccò un’occhiataccia, la faccia che aveva Harry non era proprio da “niente”.

 

Ma Harry non se ne curò, era in un mare di guai.

 

Aveva promesso a Ron di aiutarlo a conquistare Hermione, proprio quando aveva deciso di dichiararsi.

 

Non poteva fare questo al suo migliore amico, non era giusto, Ron era innamorato di lei da molto più

 

tempo. Aveva deciso, si sarebbe fatto da parte.

 

 

La cena fu consumata in religioso silenzio, Neville si ingozzava, Seamus continuava a lanciare sguardi ed

 

a fare sorrisi suadenti ad Hermione , che imbarazzata mangiava a testa bassa guardando il piatto.

 

Harry invece mangiava con lo sguardo perso nel vuoto.

 

“Era tutto buonissimo Herm” Neville fu il primo a finire

 

“Grazie mille”

 

“Brava mogliettina!!” Seamus si intromise sorridente abbracciando Hermione e beccandosi un calcio negli

 

stinchi da Harry, che si era risvegliato proprio in quel momento.

 

“Ahio !! cosi non vale!!” disse piccato il biondino

 

“Senti chi parla viscido!!” loro malgrado sia Harry che Seamus stavano sorridendo.

 

I due continuarono a bisticciare anche mentre lavavano i piatti

 

“Io non li capisco” disse Hermione a Neville mentre salivano al piano di sopra “Un giorno si prendono a

 

 pugni e un altro si comportano da amiconi, sembra quasi di vedere Harry e Ron a scuola”

 

 Ron…

 

Una fitta dolorosa le trafisse il petto, non doveva pensare a lui.

 

“Qualcosa ti preoccupa Herm?” si era quasi scordata della presenza di Neville accanto a lei

 

“No, niente”

 

“Hermione…” il tono del ragazzo la distolse da tutti i suoi pensieri

 

“Volevo dirti che sono tuo amico” Questa affermazione la fece rimanere a bocca aperta

 

“Oh” Hermione non riuscì a dire altro

 

“Io non sono certo Harry, oppure Ron, ma ti conosco da anni e ti voglio molto bene” Neville era rosso

 

 come un peperone, Hermione era imbarazzatissima

 

“Grazie ma…”

 

“Se ti va di parlare, io ci sono sempre per te”

 

Hermione lo guardò senza parole, era profondamente commossa.

 

“Senti…” disse senza pensarci su “Se tu dovessi dire qualcosa di personale, molto personale…” si

 

appoggiò alla parete del corridoio “ad una persona che ti è molto, molto vicina e sai che il tuo rapporto

 

con lei cambierà…”

 

“In peggio o in meglio?” la interruppe Neville

 

Hermione ci pensò su “Dipende… potrebbe migliorare, ma potrebbe anche peggiorare e si rovinerebbe tutto”.

 

“Ma il tuo attuale rapporto ti soddisfa?” Neville non era mai stato cosi serio

 

“Soddisfa?” chiese la riccia sorpresa

 

“Si, vorresti che in ogni caso cambiasse?”

 

“Beh si, in meglio” Hermione pensò che era la seconda volta nello stesso giorno che rivelava le sue

 

 faccende personali ad altri.

 

“Allora parlagli, se c’è solo una possibilità di cambiare ciò che non ti soddisfa più, io al posto tuo lo farei!”

 

Hermione gli regalò il più bel sorriso che Neville avesse mai visto.

 

“Grazie Neville, grazie mille!!” lo abbracciò di slancio e scappò in camera sua, lasciando Neville in mezzo

 

 al corridoio, con la faccia in fiamme

 

“P-Prego”

 

 

 

Non lo avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura, ma bisticciare con Seamus gli aveva fatto bene.

 

Harry salì le scale, si sarebbe fatto una doccia e poi avevano concordato con Seamus e Neville che

 

avrebbero fatto quattro chiacchiere davanti al fuoco.

 

Un gufo della McGrannit li aveva avvisati di farsi ritrovare davanti alla Passaporta che avevano utilizzato

 

all’andata, entro e non oltre le ore 10:00 a.m. e menomale che avevano già pulito la casa.

 

Senza pensarci entrò in camera a prendere i suoi vestiti …

 

Qquello che vide lo lasciò senza fiato.

 

Hermione era seduta sul letto, si era cambiata ed era molto elegante, portava un maglione bianco a collo

 

alto e una gonna lunga molto bella, si era leggermente truccata e questo risaltava molto il suo bel viso di solito acqua e sapone.

 

Harry si lasciò sfuggire  un…”Sei bellissima”

 

La riccia balbettò qualcosa di simile ad un grazie, mentre sentiva le sue guance prendere fuoco.

 

“Come mai cosi elegante?” Harry abbassò lo sguardo

 

“Beh, visto che è l’ultima sera pensavo che potevo vestirmi cosi, da domani terrò solo la divisa” Hermione accese la luce sul comodino, ormai era buio e la luna era già alta nel cielo.

 

“Hai fatto bene” le sorrise non notando il colorito rosso di Hermione che toccava sfumature viola.

 

“Harry, di cosa volevi parlarmi oggi?” tenne la voce bassa.

 

Lo sapeva che glielo avrebbe chiesto, doveva assolutamente inventare una scusa.

 

“Niente di importante, volevo chiederti se potevi darmi ripetizioni di trasfigurazione, il compito della prossima settimana mi impensierisce un po’” Harry odiava dire bugie, soprattutto ad Hermione.

 

“Ah” Hermione non si preoccupò di nascondere la sua delusione “Va bene” fece un sorriso poco rassicurante “Sono contenta che finalmente stai prendendo sul serio lo studio” ma, mentre parlava, la ragazza si avvicinò pericolosamente a lui.

 

“Comunque anche io devo parlarti Harry!” lo sguardò che gli lanciò, lo fece tremare dalla testa ai piedi

 

“Vuoi ripetizioni di Quidditch?” disse lui con un mezzo sorriso

 

“Non può essere… non può trattarsi di quello!!” pensò sconvolto.

 

“Molto divertente” si avvicinò sempre di più “Ma non ti disturbare, non centra nemmeno con lo sport”

 

“E con cosa centra?” Hermione era cosi vicina che poteva sentire il suo profumo dei suoi capelli, fresco e intenso insieme.

 

“Con noi!” Hermione incatenò i suoi occhi nocciola in quelli smeraldo dell’amico, fu scossa dai brividi mentre avvicinava il viso a quello di lui.

 

Harry non ci capiva più niente, perché Hermione faceva cosi? Se si fosse avvicinata ancora

 

non avrebbe garantito di poter rimanere immobile.

 

Hermione gli sistemò a tradimento il nodo della cravatta “Lo avevi fatto male” si giustificò in preda all’agitazione.

 

“Harry…” iniziò con voce roca “In questi tre giorni è cambiato qualcosa… tra noi intendo”

 

Il moro trattenne a malapena un grido di gioia… ma, mai cantare vittoria prima del tempo.

 

“Hermione io…” non fece in tempo, la riccia gli mise le braccia al collo e lo baciò sulle labbra.

 

 

 

Sentiva il cuore battere cosi forte che pensava che le sarebbe uscito dal petto.

 

Non era possibile, lo aveva fatto.. stava baciando Harry Potter, il bambino sopravvissuto, il prescelto, il suo migliore amico. Non riusciva a crederci

 

Harry, dopo il primo momento di smarrimento reagì al bacio.

 

Schiuse le labbra e spinse la ragazza sul letto, mentre il bacio da casto diveniva rovente e carico di passione.

 

Non era possibile la stava baciando… stava baciando Hermione Granger la ragazza più intelligente della scuola, la sua migliore amica.

 

Mentre la assaporava fece scorrere la mani lungo la schiena della ragazza provocandole non pochi brividi.

 

 

 

“Harry, devi aiutarmi!!”

 

“Eh?! E come?”

 

“Nessuno, e dico NESSUNO, deve stare con lei se non sono io, devi aiutarmi a riconquistarla!”

 

 

Il moro cercò di scacciare quella scena

 

 

“Harry ti prego, sei il mio migliore amico, sei come un figlio per i miei genitori e un fratello per me”

 

 

Ma non era facile…

 

 

“Harry non abbandonarmi!!”

 

 

Era impossibile scappare alla sua coscienza…

 

Smise di baciarla immediatamente e scese dal letto passandosi una mano fra i capelli

 

“Che ti prende?” chiese Hermione confusa e spaventata “Ho fatto qualcosa di male?”

 

Harry aveva voglia di buttarsi nel lago nero con un sasso al collo “No Herm, ma abbiamo sbagliato!”

 

“Sbagliato?” disse lei con voce acuta

 

“Si, tutto questo non è giusto, non possiamo farlo”

 

“Perché?” chiese Hermione addolorata cercando di trattenere le lacrime

 

Harry chiuse gli occhi

 

 

“Harry… sto male”

 

 

li riaprì deciso, “Perché per me sei solo un’amica”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti!!

 

Finalmente il bacio c’è stato!! Ma sono sicura che non ne siete contenti…

Scusate per l’interruzione improvvisa del capitolo, sono perfida lo so!

 

Non vi ringrazio uno per uno per mancanza di tempo, e mi dispiace tanto, ma non vedo l’ora di aggiornare.

Avete visto? Ci ho messo un po’ meno tempo rispetto all’altra volta..

 

Lancio un sondaggio: al posto di Harry, voi che avreste fatto?

 

Vi ringrazio e vi bacio con affetto.

 

Alessandra

 

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Capitolo 10
*** Cap 10 ***


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                          Tre giorni per innamorarsi!  Cap 10

 

 

 

Era impossibile scappare alla sua coscienza…

 

Smise di baciarla immediatamente e scese dal letto passandosi una mano fra i capelli

 

“Che ti prende?” chiese Hermione confusa e spaventata “Ho fatto qualcosa di male?”

 

Harry aveva voglia di buttarsi nel lago nero con un sasso al collo “No Hermione, ma abbiamo sbagliato!”

 

“Sbagliato?” disse lei con voce acuta

 

“Sì, tutto questo non è giusto, non possiamo farlo”

 

“Perché?” chiese Hermione addolorata, cercando di trattenere le lacrime.

 

Harry chiuse gli occhi

 

 

“Harry… sto male”

 

 

li riaprì deciso, “Perché per me sei solo un’amica”

 

 

 

Il ritorno a scuola fu più traumatico del previsto, dopo tre giorni di libertà, a nessuno piaceva l'idea di tornare a

 

studiare. L’unica persona che fu felice di tornare nella sua amata scuola era Hermione.

 

Felice poi, felice era una parola grossa, soprattutto per una ragazza a cui avevano appena spezzato

 

il cuore.

 

Aveva pianto per tutta la sera, mentre Harry era sceso per chiacchierare con Seamus e Neville, e tutta la

 

notte, quando aveva sentito Harry dire distintamente a Seamus che sarebbe rimasto a dormire sul divano

 

Perché mai doveva essere cosi sfortunata?

 

Primo amore : il primo dei suoi due migliori amici, Ronald Weasley, rosso, occhi azzurri, la delicatezza di

 

un trattore e la varietà di emozioni di un cucchiaino da caffè, prima ce l’aveva fatta credere,

 

poi a “sorpresa” si era messo con la Brown.

 

Proprio quando lei si era messa l’anima in pace era tornato alla carica peggio del solito… in finale

 

(Hermione sorrise impercettibilmente) quella di Ronald era stata la prima dichiarazione che aveva

 

ricevuto, non contando quel buffone di Seamus e gli sguardi languidi quanto muti che le aveva lanciato

 

 Krum il suo quarto anno.

 

Secondo amore:  Indovinate un po’ ??? Harry Potter, l’altro dei suoi due migliori amici

 

“Ma che fantasia Hermione, brava, hai messo un record!!” disse sarcastica e amareggiata fra sé e sé

 

mentre metteva in ordine i suoi libri nel dormitorio.

 

Harry Potter era stata la cosa più inaspettata che le era successa.

 

Di solito non era facile “sorprendere” Hermione Granger (tranne che per Ron naturalmente)

 

Ma con Harry, in tre stupidi giorni, era cambiato tutto, TUTTO.

 

Il modo in cui si guardavano, il modo in cui si parlavano, il modo in cui erano complici.

 

E quel bacio… dio quel bacio… non poteva ripensarci senza arrossire dalla testa ai piedi, se qualcuno

 

l’avesse vista in quei momenti, avrebbe pensato che fosse un’altra componente della famiglia Weasley.

 

Ma come tutte le cose belle destinate a finire, anche questa poteva ritenersi un capitolo chiuso della sua

 

vita.

 

 “Perché per me sei solo un’amica”

 

Quella maledetta frase, non riusciva a togliersela dalla testa nemmeno per un secondo.

 

Si erano baciati, ed ora non si guardavano in faccia.

 

Inoltre, da quando erano tornati a scuola, Ron era sparito con Lavanda, e Ginny con

 

Dean. Non aveva nessuno con cui parlare, nessuno con cui sfogarsi.

 

In tre giorni aveva perso sia l’amicizia che l’amore, adesso era sola…

 

Non riuscì a trattenere una lacrima.

 

Si strinse il nodo della cravatta e si infilò la divisa, quel pomeriggio avrebbe avuto Rune antiche, almeno

 

si sarebbe un po’ distratta.

 

 

 

“Harry!! Ma dov’eri?” Ron era sbucato da dietro gli spalti e, inforcata la sua scopa lo aveva raggiunto in

 

 Volo.

 

“Mi sto allenando!!” rispose pensieroso “Mi cercavi?”

 

“Beh si, non ci siamo visti da stamattina!! Dov’è Hermione?”

 

Harry sentì una fitta dolorosa al petto… Hermione…

 

Più cercava di non pensarci, più il suo viso, i suoi occhi, il suo sorriso, erano nella sua mente, soprattutto

 

le sue lacrime..

 

 

 

 

“Perché per me sei solo un’amica”

 

Hermione lo aveva guardato sconvolta, il suo peggior timore si era avverato, aveva rovinato

 

tutto!

 

“E perché mi hai baciata se sono un amica?” le tremava la voce, si stava trattenendo a stento

 

dal piangere “Tu baci tutte le tue amiche?”

 

“NO” aveva quasi urlato

 

“Allora che significa per te tutto questo?”

 

“Ho capito che per te non provo altro che affetto!! Dimentica tutto Hermione e perdonami se

 

 puoi”

 

Si era alzato senza averla guardata in faccia ed era uscito da quella maledetta stanza, un

 

singhiozzo disperato era giunto alle sue orecchie proprio nell’istante in cui aveva chiuso la

 

porta alle sue spalle.

 

Una volta, in occasione di una litigata tra Ron ed Hermione, le aveva detto che poteva andare

 

da lui ogni volta che le veniva voglia di piangere, adesso era lui che le aveva fatto male, e lei

 

 era rimasta sola.

 

Harry non ce la faceva più, aveva voglia di piangere ed urlare, prendere a pugni Ron per quella

 

 promessa e se stesso per averla accettata… era un emerito cretino

 

“Harry? Harry!! Ma ti sei addormentato sulla scopa??” Ron lo guardò scocciato “Ti ho chiesto

 

dov’è Hermione?”

 

“Al suo dormitorio, doveva mettere in ordine i suoi libri”

 

Ron lo affiancò mentre volavano verso le gradinate dello stadio “Hai scoperto qualcosa ?”

 

Harry lo guardò interrogativo

 

“Ma come ti sei già dimenticato ? Mi avevi promesso che avresti fatto di tutto per capire chi le

 

 piace!” gli diede un’occhiata furba

 

Harry sentì un brivido, lo sapeva eccome chi le piaceva, e non solo, se avesse saputo del bacio

 

Ron lo avrebbe maledetto per il resto della sua vita.

 

“Beh.. ieri sera non le ho potuto parlare da solo, e con Seamus e Neville sempre intorno, ho

 

deciso che era meglio aspettare”

Ron sorrise “Hai fatto bene, andiamo a pranzo? Ho una gran fame!!!”

 

Che non le andasse di mangiare era scontato, ma che doveva fare ? Saltare il pasto

 

totalmente ? In più la sua assenza sarebbe stata notata e la cosa che Hermione voleva di più al

 

mondo, era che tutto tornasse come prima.

 

Si pettinò i capelli con lentezza incredibile.

 

“Allora?? Ci hai parlato Granger?”

 

Hermione per poco non cadde dalla sedia

 

“Lavanda!! Mi hai spaventata!! Ma quando sei tornata ?”

 

“Proprio ora, era al lago con Ron”

Hermione ignorò deliberatamente l’ultima frase

 

“Allora, hai parlato con Potter?”

 

“Si, ci siamo baciati!!” Hermione aveva abbassato lo sguardo addolorata

 

“E quindi? Bacia cosi da schifo? Guarda che faccia che hai!!”

 

“Non direi..”

 

“Senti Granger, devo prepararmi per andare a lezione, vuoi dirmi o no che diavolo è

 

 successo?”

 

Il tono aggressivo di Lavanda l’aveva risvegliata da quel torpore.. “Mi ha rifiutata!!”

 

Lavanda era rimasta a bocca aperta “ Ma hai appena detto che vi siete..”

 

“Si, ma poi mi ha allontanata dicendo che siamo solo amici, e che per me prova solo affetto”

 

Le lacrime tornarono a scorrere sul bel viso della riccia, Lavanda non sapeva che dire.

 

“M-Mi dispiace, eppure sembrava proprio che lui…”

 

“Passerà” disse Hermione soffiandosi il naso

 

“Senti, lo so che noi non siamo state mai amiche.. ma.. mi dispiace veramente per quello che è

 

successo, se hai bisogno di fare due chiacchiere puoi chiedere a me, dividiamo la stanza da

 

sette anni in fondo!!”

 

In fondo…??

 

Hermione fu comunque grata a Lavanda per quelle parole di conforto

 

“Grazie Lavanda, me lo ricorderò!” le sorrise prima di scendere in sala grande per il pranzo

 

 

“Hermione!!!”

Una voce maschile la raggiunse a metà scala

 

“Devo parlarti!”

 

 

 

Ciao a tutti!!

 

Ecco un altro capitoletto per voi:

 

ancora non ci credo di aver superato le cento recensioni… GRAZIE…

 

un bacio in particolare a :

 

HermioneCH, Giorgia, argentlam, Pandora91, Mione09, Emma, Midium,

 

Granger90, Shan91, Hermione_Granger_es, Chiara,Pink90

 

Ringrazio anche coloro che mi hanno lasciato commenti nei capitoli passati, e non ho ancora ringraziato.

 

 

Alessandra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Cap 11 ***


Wecome To PageBreeze

                                  Tre giorni per innamorarsi! Cap 11

 

“Hermione!!”

Una voce maschile la raggiunse a metà scala

“Devo parlarti!”

 

 

Hermione si voltò “ Cosa c’è?” disse apparentemente scocciata, ma in realtà era solo stanca.

“Ieri sera è successo qualcosa?”

“No”

“Su, a me puoi dirlo!”

“Senti Seamus, non ho tanta voglia di fare conversazione…” disse continuando a scendere le scale con il

biondino sempre alle costole.

“So che Potter non è tornato in camera a dormire, mentre te non sei proprio scesa, neanche per fare due

chiacchiere…”

“Ero molto stanca e mi sono addormentata, per quanto riguarda Harry non lo so perché non è venuto a

dormire, e sinceramente non mi interessa” abbassò la testa, in modo da nascondere gli occhi lucidi dietro

la frangetta.

“Senti Hermione, magari farò lo stupido a volte, ma ti assicuro che non lo sono”

Hermione lo guardò seria “Ti sto trattando da stupido?”

“SI”

“Allora lasciami in pace, cosi eviterò di farlo, voglio stare da sola…”

Hermione saltò a piedi pari gli ultimi tre gradini e imboccò correndo il corridoio ovest che portava all’ aula

di rune antiche.

Seamus la guardò allontanarsi, con i capelli sciolti e il mantello svolazzante “Maledizione” disse scocciato

prima di prendere il corridoio opposto.

 

 

“Ginny!! GINNY!!

Tutta la sala comune dei grifondoro si voltò a guardarlo.

“Che diavolo ti urli?! Che vuoi Ron?” disse lei avvicinandosi.

“Sto cercando Hermione, l’hai vista?”

Ginny guardò sospettosa il fratello “Che le hai fatto stavolta?”

Ron sgranò gli occhi “Niente!!! Perché pensi sempre male?”

“Perché sei un idiota!!” disse Ginny sprezzante

“Ti voglio bene anch’io”

“Smettila di fare la vittima, comunque non l’ho vista, prova a vedere in biblioteca!!”

“Ah ok, grazie” disse il ragazzo prima si scomparire dietro il buco del ritratto.

Ginny pensierosa andò alla finestra, da quando Ron cercava disperatamente Hermione e non il contrario?

e perché la ragazza non si era fatta viva con lei? Di solito dopo le lezioni mentre Harry e Ron giocavano a

scacchi, lei e la riccia stavano sempre insieme, parlavano, studiavano, o guardavano i ragazzi giocare.

Ma non era da lei sparire cosi, senza dire niente e senza un motivo apparente…

In più neanche Harry si era fatto vivo, anche se le era sembrato di sentire Dean che diceva di averlo visto

allo stadio di Quidditch.

Era di sicuro accaduto qualcosa.

Guardò fuori dalla finestra “Ehi, ma quella…” non finì la frase, che già aveva seguito la scia del fratello.

 

 

Hermione guardò sconsolata il lago nero, il sole stava tramontando e l’acqua splendeva dei colori caldi del

tramonto, si sentiva cosi sola…

Si sedette sull’erba gelata, stringendosi infreddolita nel mantello, sfogarsi con Lavanda le aveva fatto

bene, ma non le bastava, doveva reagire, parlare con qualcuno che le voleva bene…

“Allora è qui che ti nascondevi?!!” una voce squillante la riportò alla realtà

“Non mi stavo affatto nascondendo Ginny!” rispose la riccia voltandosi

“Ah si? Sei sparita da dopo le lezioni e non per andare in biblioteca!” sorridente si sedette accanto

all’amica.

“Volevo vedere il tramonto” Hermione tornò a guardare il lago.

“Hermione siamo sotto lo zero e tu vuoi vedere il tramonto? Potevi vederlo dalla sala comune!” la rossa

iniziò a battere i denti “Brrrrr… si gela” si sfregò le mani “… dai torniamo dentro”

“Non mi va grazie, torna tu, ci vediamo più tardi”

Ginny guardò il profilo di Hermione, era cosi pallida che faceva concorrenza alla neve, aveva le labbra

serrate e bianche per il freddo.

“Herm… ma ti senti bene?”

“A meraviglia, dai torna dentro che stai tremando” per un attimo quelle labbra chiare si piegarono in

un sorriso.

“Ascolta donna d’acciaio…” la guardò seria “Quel cretino di mio fratello ti ha fatto qualcosa? Perché se

è per lui che stai cosi ho intenzione di eliminarlo dalla faccia della terra”

Hermione la guardò pensierosa “ Penso che ti racconterò tutto!”

“Raccontarmi tutto? In che senso?”

“Giurami che non lo dirai a nessuno, tantomeno a Ron!”

Ginny guardò Hermione come se fosse impazzita “Ma Hermione, è da quando ho 7 anni che non racconto

gli affari miei a Ron!! Stai tranquilla, di me puoi fidarti!”

Hermione sorrise leggermente, poi iniziò a raccontare all'amica tutto quello che era successo in quei

giorni in montagna.

“Non ci credo… ti ha detto davvero cosi?” disse Ginny scandalizzata non appena Hermione ebbe finito

“Si e da quel momento non ci siamo più parlati, aiutami Gin, non so più cosa fare!” Hermione si mise le

mani fra i capelli in segno di disperazione.

“Senti ho una mezza idea, ma con questo freddo non riesco a ragionare bene, torniamo dentro cosi ti

spiego?”

“In sala comune no!! Ti prego… incontrerei sicuramente uno dei due”

“Andremo in camera mia, le mie compagne fanno sempre tardi la sera…” ci pensò un attimo “Ah… mi ero

scordata di dirti che Ron ti stava cercando”

Hermione impallidì ancora di più “Ti ha detto perché mi cerca?”

“No, ma se non vuoi vederlo sbrighiamoci, era uscito dalla torre per cercarti, magari facciamo

ancora in tempo a salire senza essere viste”

“Ok” Guardò commossa Ginny “Grazie per essermi venuta a cercare”

“Faccio finta di non aver sentito…” rispose la rossa imbarazzata “Non devi ringraziarmi mai più chiaro?”

malgrado l’ammonizione Ginny sorrideva.

Hermione le restituì il sorriso “Agli ordini!!”

 

 

Harry si tolse la divisa, si era allenato da solo per più di due ore, poteva ritenersi soddisfatto.

Senza tante cerimonie si infilò sotto la doccia.

“Hermione…” disse con un sospiro mentre chiudeva gli occhi e si rilassava sotto l’acqua calda.

…E se le avesse parlato della promessa fatta a Ron e cercato con lei una soluzione?

Se le avesse detto quanto stava male, e quanto adesso lei gli mancava?

Non avrebbe retto per tanto, in più Ron adesso sicuramente avrebbe passato più tempo con Lavanda,

quindi lui sarebbe rimasto solo…

“Si glielo dico!” disse ad alta voce

“Ron mi perdonerà… ma cosi non ce la faccio!”

Uscì pochi minuti dopo dalla doccia. Si sentiva decisamente meglio, come se l’acqua lo avesse rigenerato

e si fosse portata via il peso che aveva sul cuore.

Doveva assolutamente parlare da solo con Hermione, ma come riuscirci? Ron era sempre presente, in più

le rare occasioni in cui si era trovata da sola con lui era praticamente scappata senza troppi convenevoli.

Hermione non voleva ne vederlo ne parlargli.

Quando si fu preparato scese in sala comune sperando di trovare qualcuno, ma trovò solo Grattastinchi

acciambellato davanti al fuoco e due bambinette del primo anno che finivano i compiti.

“Dove potrebbe essere?” ci pensò un attimo “Ma certo in biblioteca!”

 

“Non ci credo che ti abbia detto veramente questa scusa idiota”

“Non volevo crederci neanche io all'inizio.. ma perchè avrebbe dovuto mentirmi?!”

“Ma io non ce lo vedo Harry che dice una cosa del genere, anzi non ce lo vedo a baciarti se davvero per

lui sei solo un’amica!” Ginny si fermò a metà rampa di scale.

“Io non lo riconosco più” disse Hermione affranta

“Ragazze!!” Seamus comparve da dietro l’angolo del corridoio di incantesimi.

Le ragazze salirono le scale e lo raggiunsero sul corridoio

Hermione alzò scocciata gli occhi al cielo, mentre Ginny lo salutò calorosamente

“Hermione ti cercavo!” disse rivolto ad Hermione

“Ancora? Senti non ho voglia di confidarmi con te! Come te lo devo dire?”

Seamus la trapassò con lo sguardo “Sono io che devo chiederti una cosa”

Hermione lo guardò sospettosa “Che cosa?”

In quel momento un rumore di passi interruppe la conversazione

“Ciao Ron” disse Seamus

Hermione e Ginny si voltarono

“E menomale che non l’avevi vista” disse Ron scocciato alla sorella

“Guarda che l’ho incontrata da poco, e poi non sono la tua spia personale” rispose acida Ginny

“Perché mi cercavi?” disse Hermione sempre più innervosita, si sentiva braccata come un animale da

caccia.

“Volevo chiederti se ti andava di venire ad Hogsmeade con me sabato...” aveva le orecchie in fiamme.

Seamus saltò come punto da una vespa “Eh no Ron, stavo per chiederglielo io! Non è giusto ci hai

interrotti!”

“Capita!” rispose il rosso con sufficienza.

Hermione sgranò gli occhi “Perchè c’è una gita?”

“Si, non hai letto l'avviso?” disse Ron sorpreso, Hermione leggeva sempre tutto.

“No” anche Hermione era sorpresa dalla sua stessa distrazione, che le era preso?

Ginny guardò schifata il fratello “Hai già mollato Lav Lav?”

Ron arrossì e distolse lo sguardo “Ancora no”

“Allora vacci con lei, ci verresti con me Hermione?” Seamus si era piazzato davanti alla riccia

“C’ero prima io!!” Ron spintonò Seamus e si mise a sua volta davanti ad Hermione

“No io, tu ci hai interrotti!!” Seamus tornò all’attacco.

“Non è vero!”

“E’ vero!”

“No!”

“Si!”

Hermione fece un bel respiro

“BASTAA!” urlò disperata “SMETTETELA SUBITO O VI PIETRIFICO NEL GIRO DI POCHI SECONDI!!”

Seamus e Ron si fermarono a guardarla sconvolti, Ginny soffocò una risata.

In quel momento il suo sguardo vagò oltre le spalle di Ron e Seamus.

Un ragazzo era dietro di loro e li guardava in silenzio, stava appoggiato al muro con un braccio,

sicuramente era li da un bel pò

“Harry…” pensò con un brivido

Lui la guardò intensamente, come lo conosceva quello sguardo… si erano guardati in quel modo prima di

baciarsi, Hermione non l’avrebbe mai dimenticato.

“Tu per me sei solo un’amica!” ecco un’altra cosa che non avrebbe dimenticato

“…SOLO un’amica…”

Hermione strinse i pugni con rabbia “Ron!”

Il rosso la guardò interrogativo

“Tu hai Lavanda, non venire da me a chiedermi di uscire insieme!”

“Ma..” provò lui

“Niente ma! Non sento ragioni”

Seamus lanciò uno sguardo raggiante al rosso, che invece stava schiumando dalla rabbia.

“Invece… Seamus…”

Calò il più totale silenzio

“Ho deciso che accetto!”

“Accetti??” disse il biondino al settimo cielo

“Si, sabato verrò con te a Hogsmeade!”

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti,

sono sempre più sorpresa dalle vostre recensioni e sempre più felice ovviamente.

Vi ringrazio di cuore…

Fatemi sapere cosa ne dite di questo capitolo, so che il precedente era un po cortino, spero di essermi

fatta perdonare..

Mando un bacione a :

Marco, Mione09, HermioneCH, Pink90 (mi dispiace di averti traumatizzata, ^^

fammi sapere come stai dopo questo)

argentlam,Shan91,marty,Ego me stesso ed io (ti ringrazio per i complimenti e per le

numerose recensioni,non abbandonarmi) Jojipv (può darsi che esaudirò il tuo desiderio.. quello del pugno)

Granger90,Loveman,chiara,medium(ci hai preso era Seamus)Sillina, barbycam,

kikkettina, Pandora91, emma, Gabriunzola, K94, lady86

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Capitolo 12
*** Cap 12 ***


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                               Tre giorni per innamorarsi!  Cap 12

 

 

 

“Invece… Seamus…”
 

Calò il più totale silenzio

 

“Ho deciso che accetto!”

 

“Accetti??” disse il biondino al settimo cielo

 

“Si, sabato verrò con te a Hogsmeade!”

 

 

 

 

“COOSAAA??” la voce di Ron echeggiò per tutti i corridoi del castello.

 

“Ma sei matto? Gazza ti avrà sentito!” Ginny si guardò intorno preoccupata

 

“Non me ne importa niente di Gazza” fece un passo verso la riccia “Hermione ti prego ripensaci!”

 

Hermione non ce la faceva più sentiva gli occhi di Harry perforarle il cuore, perché non diceva niente?

 

Perché non si opponeva come Ron, allora era vero che non gli importava niente di lei!

 

“Lasciami stare Ron, mi hai fatto soffrire troppo in passato, adesso ho diritto di prendere le mie decisioni

 

 senza sentire il tuo fiato sul collo”

 

Ron rimase qualche secondo a guardarla, dopo di che esplose…

 

“Come ti permetti!!? Mi sono sempre preoccupato per te, e non ti ho mai messo il mio fiato sul collo”

 

Era cosi rosso che Ginny pensò che stesse per avere un infarto

 

“Sei tu che fai sempre la cretina, l’hai sempre fatta…”

 

Hermione lo fissò sconvolta

 

“… con Krum”

 

Non stava succedendo

 

“…con me…”

 

le stava rinfacciando tutti gli anni passati insieme

 

“con questo poveraccio di Seamus…”

 

Seamus alzò la testa piccato “Poveraccio a chi?”

 

Ron lo ignorò e si avvicinò tanto da potersi specchiare negli occhi di Hermione.

 

“…con Harry…”

 

La mano si mosse senza che lei se ne rendesse conto, lo schiaffeggiò con quanta forza aveva in corpo

 

“Come osi…” disse tremante mentre le lacrime le rigavano il viso

 

Harry guardava impietrito la scena, non riusciva neanche a formulare un pensiero decente.

 

“io non faccio la cretina…” fece un bel respiro “…lavati la bocca prima di parlare di me, visto che tu stai

 

con una ragazza e chiedi ad un’altra di uscire…sei solo un verme!!”

 

Ginny e Seamus erano a bocca aperta

 

Ron invece era di una delicata sfumatura verde…

 

“C-Che stai dicendo?” era cosi arrabbiato che aveva iniziato a balbettare

 

“Niente Ron!!” si mise in mezzo la sorella “Hermione non voleva dire niente!”

 

“Non è vero!” continuò il rosso “Dimmelo in faccia che pensi di me!”

 

“Penso che sei solo un bambino, immaturo ed egoista!! Non ti importa niente dei sentimenti degli altri

 

quando ci stanno di mezzo i tuoi di sentimenti, non ti importa nemmeno dei tuoi amici, di chi ti vuole

 

bene!”

 

Ron rimase a guardarla senza poter dire niente, non gli aveva mai detto parole tanto brutte.

 

Senza preavviso Hermione partì di corsa

 

“Herm fermati dove vai? Ginny le corse dietro senza pensarci

 

Dopo i primi secondi di smarrimento “Hermione aspettami!!!” anche Seamus era partito all’inseguimento

 

della riccia.

 

 

Harry non sapeva che dire, Hermione aveva accettato di uscire con Seamus, poi aveva assistito ad una

 

litigata tra lei e Ron.

 

Era frastornato, confuso, ferito.

 

Ron invece, tremava da capo a piedi, teneva gli occhi bassi e stringeva i pugni.

 

“Vado a dormire Harry!!” disse all’improvviso

 

“Eh?”

 

“Vado a letto… e sarà meglio che mi addormenti subito, perché se quell’ossigenato arriva e sono ancora

 

 sveglio… giuro che gli faccio la crucio”

 

“Perché non mi dai la bacchetta? Te la ridò a domani a lezione!” disse Harry apparentemente calmo.

 

“Non prendermi in giro, avevi promesso di aiutarmi a farla tornare da me!”

 

Harry sentiva il sangue ribollirgli nelle vene

 

“E che dovrei fare? Pedinarla?”

 

Ron lo guardò a bocca aperta “Ma certo…”

 

Harry sudava freddo “No… Ron… non pensarai che…”

 

“Harry noi la pedineremo” il rosso lo guardò con una strana luce negli occhi.

 

“Che vuol dire NOI?”

 

“Che tu mi aiuterai!” Ron gli lanciò uno sguardo eloquente “Non puoi lasciarmi solo proprio ora!”

 

“Ron ti prego, non possiamo seguirla, non è giusto”

 

Ron lo afferrò per le spalle “Vuoi che si metta con Seamus?”

 

Harry lo guardò negli occhi “Non lo farà!” disse sicuro

 

“Pensavi che accettasse l’invito di quell’imbecille?” Ron non mollava

 

“Beh… no” anche se in cuor suo Harry se lo aspettava, Hermione si stava vendicando.

 

“Ecco, lo vedi? Ci ha fregati tutti e due” lasciò l’amico e iniziò a salire le scale “Io vado, e se vedi

 

l’ossigenato digli di aspettare per entrare in camera, perché anche se tu mi nascondessi la bacchetta io lo

 

potrei uccidere a mani nude!! Notte Harry”

 

“Notte” Harry rimase a guardarlo, mentre ancora con le orecchie rosse di rabbia saliva due a due le scale.

 

Anche lui era furioso, Hermione aveva accettato le avances di Seamus dopo tutto quello che era successo

 

in montagna e solo per ferire lui, per vendicarsi…

 

“Maledizione!!” disse avvelenato mentre raggiungeva con calma la sala comune

 

Aveva deciso di parlare con Seamus, un po’ per parlare con lui della decisione di Hermione, un po’ per

 

evitare che Ron finisse ad Azkaban.

 

 

“Hermione ti vuoi calmare??” Ginny era preoccupata Hermione piangeva in camera sua da più di un’ora

 

“Come faccio Gin? Ho fatto un casino, adesso dovrò andare ad Hogsmeade con Seamus, e in più ho detto

 

tutte quelle cattiverie a Ron, non mi perdonerà mai!” Hermione abbracciò disperata l’amica

 

“Su … Su…” la rossa le diede qualche colpetto sulla spalla “Vedrai che Ron ti perdonerà, in finale gli hai

 

detto la pura verità”

 

“Si…ma sono stata troppo dura… e poi … hai visto la faccia di Harry? Penserà che sono un mostro!”

 

Ginny la guardò pensierosa “Secondo me dovresti parlare con lui”

 

Hermione si staccò da lei come se si fosse scottata “Ma sei matta?? E che gli dico? Ciao Harry, sai per

 

vendicarmi di come mi hai trattata l’altra sera ho deciso che esco con un altro!”

 

“Ti ricordi che avevo detto di avere una mezza idea prima?”

 

Hermione si soffiò il naso rumorosamente “Si…di cosa parlavi?”

 

“Beh pensavo proprio a questo”

 

Hermione sgranò gli occhi

 

“Non guardarmi cosi Hermione!! tutte le ragazze fanno ingelosire il proprio uomo!” Ginny arrossì e

 

 distolse lo sguardo

 

“Quindi… pensi che io abbia fatto la cosa giusta?”

 

“giusta è una parola grossa, diciamo azzeccata!” le sorrise furba

 

Hermione si sedette sul letto “Speriamo”

 

“Ehi ma dove cavolo è finito?” Harry passeggiava avanti e indietro per la sala comune, ormai sul tappeto

 

aveva fatto un solco per quante volte ci era passato

 

“Chi cerchi??” una voce fece sobbalzare Harry dallo spavento

 

“Neville, mi hai fatto prendere un colpo” disse il moro mettendosi una mano sul petto

 

“Scusa” il ragazzo si avvicinò di qualche passo aveva le braccia piene di pergamene

 

“Che facevi con quelle?” disse Harry indicandole

 

“Facevo il tema di erbologia che ci hanno assegnato oggi, comunque se cerchi Ron è di sopra”

 

“No, veramente stavo aspettando Seamus”

 

“Seamus?” Neville sembrava sorpreso “L’ho visto prima con Dean, ma penso che stiano arrivando, ormai

 

 è scattato il coprifuoco”

 

“Grazie”

 

“Di niente, Buonanotte Harry!” il ragazzo salì le scale e sparì nel dormitorio maschile.

 

Infatti qualche minuto dopo il buco del ritratto si aprì e spuntarono proprio Dean e Seamus

 

“Ciao Harry” disse Dean sorpreso di trovarlo li “Come mai ancora qui?”

 

“Volevo parlare con Seamus” Dean e il biondino si scambiarono uno sguardo sorpreso

 

“Preferirei da solo…” precisò il moro

 

“Va bene, tolgo il disturbo, Notte ragazzi” Dean si avviò per le scale

 

“Buonanotte” fecero gli altri due quasi in coro

 

 

“Allora?” fece Seamus quando sentirono la porta del dormitorio chiudersi” Cosa volevi dirmi?”

 

“Volevo raccontarti dell’ultimo giorno in montagna”

 

Seamus si illuminò “Davvero? Bene!! Hermione non ha voluto dirmi nulla”

 

“Non sarai tanto felice quando avrò finito, prendi una sedia”

 

Seamus lanciò un’occhiata scettica al compagno mentre si accomodava nella poltrona più vicina.

 

 

 

 

Ron si girava e rigirava nel suo letto, non riusciva a dormire, e il russare di Neville non lo aiutava di certo

 

 

“Penso che sei solo un bambino, immaturo ed egoista!! Non ti importa niente dei sentimenti degli altri

 

quando ci stanno di mezzo i tuoi di sentimenti, non ti importa nemmeno dei tuoi amici, di chi ti vuole

 

bene!”

 

 

Le parole di Hermione gli rimbombavano della testa di continuo.

 

“Perché mi hai detto quelle cose Hermione?” disse in un soffio mentre si rigirava per l’ennesima volta.

 

Il suo vero problema era che Hermione aveva ragione, pienamente ragione.

 

Harry era il suo migliore amico, ma non si era preoccupato minimamente dei suoi sentimenti.

 

Sapeva che lui era innamorato di lei e che probabilmente era ricambiato, ma non aveva accettato di

 

essere al secondo posto nel cuore della ragazza.

 

Aveva fatto leva senza problemi sulla loro amicizia pur di scoraggiarlo e aveva notato che il ragazzo era

 

cambiato da quando erano tornati a scuola, passava sempre più tempo da solo, non sembrava neanche

 

più lui… ed era solo colpa sua.

 

“Miseriaccia, che devo fare?” disse disperato mettendo la testa sotto il cuscino.

 

 

“Mi stai dicendo…” Seamus si alzò all’improvviso “Che lei ha accettato di uscire con me per vendicarsi di

 

te?”

 

Anche Harry si alzò “Questo lo stai dicendo tu, ti ho solo raccontato i fatti, traine tu le conclusioni”

 

“Ma pechè hai fatto quella maledetta promessa? Sei proprio un idiota Potter!” disse il biondo sprezzante

 

“Lo so… ma voglio bene a Ron”

 

Seamus rimase a guardarlo, era rimasto colpito dalle parole del ragazzo.

 

“Io Sabato ci uscirò… e cercherò di capire se quello che mi dici è vero”  Seamus andò verso le scale

 

“E adesso dove vai?”

 

“A dormire!! non so se ti ricordi, ma domani abbiamo lezione, non siamo più in montagna Potter” detto

 

questo se ne andò lasciandolo nuovamente solo

 

“Già” disse il moro tristemente “… non siamo più in montagna”

 

 

 

 I giorni passavano, sabato si avvicinava sempre di più ed Harry era sempre più nervoso.

 

 Il venerdi prima della gita Harry stava malissimo, non ce la faceva più a tenersi tutto dentro,

 

 i suoi sentimenti, il bacio, la promessa, stava per esplodere… doveva assolutamente parlare con Ron,

 

 dirgli tutto..

 

“Ascolta Ron” gli disse mentre stavano facendo una partita all’ultimo sangue a scacchi

 

“Mmm… aspetta…sto pensando”

 

“No Ron, è importante!”

 

 Il rosso fece un gesto impaziente “E va bene… spara!”

 

 “Ecco io…”

 

 Ron lo guardò preoccupato “Che devi dirmi Harry? Hai qualche problema?”

 

 Harry aprì la bocca ma non ne usci alcun suono, fu sufficiente, Ron aveva capito lo stesso, gli bastava

 

 guardarlo negli occhi.

 

 “E’ per Hermione vero?” disse con un sospiro

 

  “Si, vedi io… sono…”

 

  Ron ebbe un tuffo al cuore “Stai zitto… e vieni con me” 

 

 

 

 

Ciao a tutti !!

 

come potete vedere le cose piano piano si stanno mettendo a posto

 

(molto piano)

 

ho postato oggi, perché fino alla prossima settimana non potrò

 

scrivere…quindi dovrete avere un po’ di pazienza…

 

Sapete che domenica 27 è il mio compleanno? (sicuramente non ve ne importa niente) ma scusate dovevo sfogarmi!!! sono 25 e quando uno arriva ad un quarto di secolo bisogna festeggiare!! ^_^

 

Vi ringrazio ancora per le numerose recensioni,

 

al momento non posso ringraziarvi uno per uno per problemi di tempo.. perdonatemi vi prego

 

La storia ormai è agli sgoccioli, ma ho intenzione di sviluppare ancora qualche ideuzza in mente… prometto che non diventerà una soap opera… e non l’ho affatto presa come una critica, ma come un consiglio…(grazie dalastor)

 

Vi abbraccio con tanto affetto

 

Alessandra

 

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Capitolo 13
*** Cap 13 ***


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                              Tre giorni per innamorarsi!  Cap 13

 

 

“Ascolta Ron” gli disse mentre stavano facendo una partita all’ultimo sangue a scacchi

 

“Mmm… aspetta…sto pensando”

 

“No Ron, è importante!”

 

 Il rosso fece un gesto impaziente “E va bene… spara!”

 

 “Ecco io…”

 

 Ron lo guardò preoccupato “Che devi dirmi Harry ? Hai qualche problema ?”

 

 Harry aprì la bocca ma non ne uscì alcun suono, fu sufficiente, Ron capì ugualmente, gli bastava

 

 guardarlo negli occhi.

 

 “E’ per Hermione vero?” chiese con un sospiro.

 

  “Sì, vedi io… sono…”

 

  Ron ebbe un tuffo al cuore “Stai zitto… e vieni con me” 

 

 

 

Senza tante cerimonie il rosso aveva strattonato Harry e lo aveva trascinato fino alle scale che portavano

 

al settimo piano.

 

“Ehi, ma non staremo andando…” iniziò il moro

 

“Nella stanza delle necessità, si!”

 

Harry lo guardò per qualche secondo, in effetti la sala comune a quell’ora era strapiena di gente, non

 

avrebbe mai potuto parlare seriamente e soprattutto in privato con lui.

 

“Ok, va bene” disse dopo un po’ “Ma per favore finiscila di sballottarmi, so salire da solo le scale”

 

 

 

Hermione come tutte le sere dal rientro dalla montagna, era rimasta in camera sua dopo cena.

 

Ginny le aveva detto più volte che avrebbe dovuto scendere e stare con loro, ma lei non ce la faceva.

 

Non poteva guardare, come una volta, Harry e Ron che giocavano a scacchi e scherzare con loro o

 

strillarli perché sicuramente non avevano finito i compiti assegnati.

 

Era cambiato tutto, e lei si sentiva malissimo.

 

In più Seamus non la mollava un secondo, le si sedeva vicino a tavola, a lezione, aveva persino iniziato a

 

frequentare la biblioteca, la riccia iniziava seriamente a pentirsi di aver accettato ad uscire con lui.

 

In un certo senso era anche per lui che non scendeva più in sala comune.

 

Il giorno dopo ci sarebbe stata la gita a Hogsmeade ed Hermione  era molto nervosa, un giorno intero

 

con Seamus, sapeva già che sarebbe diventata matta, ma non poteva tirarsi indietro visto che se l’era

 

cercata lei.

 

Voleva parlare con Ginny, DOVEVA parlare con Ginny, ma come faceva? Sicuramente lei era in sala

 

comune con Dean.

 

Si sistemò alla meglio i capelli e si decise a scendere. All’inizio si affacciò timidamente da sopra la scala

 

per guardare di sotto.

 

Come aveva previsto Ginny era seduta vicino al fuoco insieme a Dean, a Neville e Seamus.

 

Spostò lo sguardo nell’angolo vicino alla finestra e perse un battito, c’erano Harry e Ron che giocavano a

 

scacchi.

 

Dovette trattenersi dal correre da loro e abbracciarli come avrebbe fatto un tempo. Una lacrima le sfuggì

 

nonostante cercasse di mantenersi calma.

 

“Basta piangere Hermione!!” disse a se stessa prima di tornare a guardare la scena, almeno poteva star

 

loro vicino con il pensiero

 

Ma c’era qualcosa di strano, Harry sembrava nervoso, preoccupato, non stava prestando per niente

 

attenzione al gioco e Ron, come al solito, stava vincendo nettamente.

 

Ad un certo punto il moro aveva parlato a Ron, ma sembrava cosi spaventato che le parole sembravano

 

essere rimaste impigliate tra le corde vocali, non che lei potesse sentirli, ma si vedeva che si stava

 

sforzando a parlare.

 

Se volevi parlare con Ron poi, o ti mettevi l’anima in pace e parlare col muro o dovevi avere la sua più

 

completa attenzione ad ogni costo.

 

Ma la vera sorpresa per la riccia, fu la reazione di Ron al tentativo di Harry di parlare con lui.

 

Si era alzato, quasi rabbioso, aveva preso Harry per un braccio e lo aveva letteralmente trascinato fuori

 

dal buco del ritratto

 

E adesso? Il primo impulso fu quello di correre loro dietro, ma la risata di Seamus la raggiunse appena in

 

tempo, come faceva ad uscire senza essere vista da lui?

 

“Pensa Hermione.. pensa…” le passò vicino una bambina del secondo anno.

 

“Ehi, senti” la fermò d’impulso, la bambina la guardò in soggezione.

 

“Si?”

 

“Potresti farmi un favore?”

 

la bambina sorrise “Certo”

 

Hermione prese dalla tasca un fogliettino di carta e la sua piuma di riserva, da cui non si separava

 

praticamente mai, ed iniziò a scriverci sopra.

 

“Porteresti questo alla mia amica Ginny Weasley? È quella ragazza con i capelli rossi seduta vicino al

 

 fuoco”

 

“Sì, la conosco bene, è la nostra cacciatrice più brava!”

 

Hermione rimase un po’ spiazzata da quell’affermazione. Si era scordata che Ginny grazie al Quidditch e

 

alla sua bellezza, fosse diventata una delle ragazze più popolari della scuola.

 

“Ah…bene, come ti chiami?” chiese in imbarazzo.

 

“Kate, sono del secondo anno”.

 

“Piacere, io sono Herm…”

 

“Lo so chi sei! Hermione Jane Granger” la interruppe Kate

 

Hermione la guardò confusa “Ma io non gioco a Quidditch” le disse mentre le dava il foglietto.

 

La bambina fece una risatina sciocca che le ricordava molto Lavanda “Lo so, ma sei il prefetto di

 

Grifondoro e la migliore studentessa della scuola, vorrei sapere chi non ti conosce” le regalò un

 

sorriso e scappò via con il foglietto

 

Le labbra di Hermione si incurvarono in un sorrisetto compiaciuto.

 

 

Ginny lesse almeno dieci volte il biglietto che una bambinetta del secondo anno le aveva portato

 

“Di chi è Ginny?” chiese subito Dean

 

“Di Hermione!” disse lei pensierosa, Ginny rilesse il biglietto per l’ultima volta

 

 

 

Ginny,

 

ho bisogno di uscire senza che Seamus mi veda,

 

ti prego aiutami, sono in cima alle scale, crea un diversivo!

 

Hermione

 

 

 

“E che dice ?” chiese subito Seamus interessato.

 

Ginny lo guardò spiazzata, Hermione da in cima delle scale trattenne il respiro

 

“Ecco… dice che ha lasciato… ehm… ah si, ha lasciato il suo quaderno di erbologia in biblioteca e ci chiede

 

 se qualcuno di noi può andare a prenderglielo!”

 

“E perché non scende?” chiese insistente Dean

 

“Non sta tanto bene!” rispose subito lei, si sorprese con quanta facilità era riuscita a mentire agli altri.

 

“Davvero?” Seamus saltò sulla sedia “Cos’ha? Non mi dire che domani non esce!!”

 

 

“Però!! Potrei usarla come scusa per non uscire!” Pensò per qualche secondo la riccia

 

 

Ma la voce di Ginny la portò alla realtà “Ma no, ha solo un mal di testa terribile, ma dopo una bella

 

dormita vedrai che starà meglio”

 

Seamus sembrava soddisfatto.

 

“Va bene ci vado io” sia Ginny che Hermione persero un battito nel sentire la voce di Neville rompere il

 

silenzio

 

CAVOLO!!

 

“Ma Neville ti fa male il ginocchio!! come farai domani alla gita se non ti riguardi?”

 

Il ragazzo guardò la rossa in silenzio per qualche minuto “Mmm…” disse pensieroso

 

“Dai, ci vado io, pensa quanto sarà felice Hermione nel sapere che sono stato io a prenderglielo” Seamus

 

 si era alzato con un sorriso a trentadue denti.

 

 

“Ehhhhh.. Come no”  Pensò Hermione alzando gli occhi al cielo

 

Ginny trattenne una risata “Bravo, sicuramente le farà piacere”

 

 

Non appena Seamus era sparito dal buco del ritratto Hermione aveva sceso silenziosamente le scale,

 

tanto la sala comune era piena di gente, e senza problemi raggiunse il ritratto della signora grassa.

 

 

 

Ron aprì lentamente la porta della stanza delle Necessità che per l’occasione era piena di divanetti e

 

cuscini morbidi, neanche avessero dovuto dormire.

 

“Entra, prima che arrivi Gazza!” Ron spinse l’amico all’interno della stanza

 

“Bella stanza” disse ironico sedendosi su un divanetto a forma di cuore “ci vieni con Lavanda?”

 

“Oh, piantala!” Ron era di un colorito acceso

 

Harry lo guardò serio, “Ok, allora ascoltami… ho delle cose da dirti”

 

Ron strinse i pugni, “Va bene, ti ascolto!”

 

“Ron, sono innamorato di Hermione!” lo aveva detto, sentì Ron irrigidirsi ma per i seguenti secondi non

 

 disse nulla, cercava di attutire il colpo.

 

“Da quanto lo sai?” aveva detto il rosso con un filo di voce, Ron aveva lo sguardo perso nel vuoto.

 

“Dalla gita in montagna…”

 

Ron sgranò gli occhi “E perché non me l’hai detto prima?!!”

 

“Beh, perché sapevo che non l’avresti presa bene” Harry sentiva dei brividi lungo la schiena

 

Stava per arrivare il momento in cui la loro amicizia sarebbe stata messa duramente alla prova

 

“…l’ho baciata Ron”

 

Il rosso rimase per qualche secondo con la bocca aperta e iniziò a sbattere stupidamente le palpebre

 

“Non è possibile, deve essere un incubo”

 

Harry lo guardò preoccupato “No, non lo è”

 

 

 

Hermione iniziò a vagare per il corridoio del settimo piano

 

Dove saranno andati? Forse alla torre di Astronomia!”

 

Hermione fece un bel respiro e iniziò a salire le scale, quando un urlo disumano la raggiunse!!

 

Per quanto animale potesse sembrare, lei lo avrebbe riconosciuto tra mille, era senza ombra di dubbio la

 

voce di Ron.

 

 

“Come hai potuto!! Lo sapevi che mi piaceva da anni!! Mi Hai tradito!” Ron aveva la bacchetta puntata su

 

Harry che, dallo stato dei suoi vestiti, si era già dovuto difendere abbastanza.

 

“Ron ascoltami, non l’ho fatto apposta… ci siamo baciati proprio il giorno di quella stupida promessa!!”

 

“Che fai mi prendi anche in giro adesso? Prima mi prometti di aiutarmi a riconquistarla poi la baci tu?”

 

Harry si stava innervosendo, “Quella stupida promessa me l’hai fatta fare a forza, io già provavo qualcosa

 

 per lei, ma l’ho rifiutata perché sei il mio migliore amico Ron”

 

“Balle!!!” Ron lanciò uno schiantesimo niente male

 

“Protego” disse ad alta voce Harry, lo scudo era cosi potente che Ron perse quasi l’equilibrio.

 

“Mi ascolti Ron? Io sto male, malissimo, mi sento uno schifo per aver rifiutato Hermione, mi manca da

 

 morire… dovevo dirtelo Ron, mi dispiace se non sono l’amico che volevi!”

 

ma per Ron ancora non bastava, lasciata la bacchetta gli arrivò di peso addosso, caddero entrambi a

 

terra “Lasciami, finiscila di fare il bambino”urlò il moro furente.

 

Come risposta gli arrivò un pugno in pieno petto che gli tolse il respiro, ma anche Harry restituì

 

il favore senza tante cerimonie, ed alla fine sia il naso di Ron che il labbro di Harry iniziarono a

 

 sanguinare copiosamente…

 

“Vattene Harry” ruggì il rosso “Non farti più vedere… traditore…”

 

Harry sentiva il suo cuore martellare dolorosamente nel petto, ma quando sarebbe finita quella schifosa

 

giornata??

 

“Come vuoi…” il moro a testa bassa si avviò verso l’uscita tenendosi il labbro.

 

“Che idiota, ho perso tutto, amicizia e amore… peggio di cosi!” pensò disperato

 

Harry uscì quasi correndo dalla stanza delle necessità, neanche al quarto anno aveva litigato cosi con

 

Ron, si sentiva a pezzi, per lui era come un fratello.

 

Ma all’improvviso si fermò di colpo, per terra c’era una piuma da calamaio. Era dorata con un nastrino

 

rosso legato al centro.

 

Harry sbiancò di colpo, la conosceva eccome quella piuma, visto che l’aveva comprata lui per regalo

 

quello stesso Natale.

La girò più volte nelle mani, sul nastrino c’erano delle iniziali:     H. G.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti,

 

sono commossa per tutti i messaggi di auguri che mi avete dedicato sia in posta privata che nelle recensioni… grazie grazie grazie … mi viene da piangere…

 

 

*_*

 

Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere mi raccomando..

Mando un bacio di cuore ad ognuno di voi..

 

HermioneCH, midium, letipotter92 ,K94, argentlam, kikkettina, emma, Shan91, granger90, Pandora91, Giorgia (alias Jojipv), Ego me stesso ed io, chiara, emma, e naturalmente la mia amichetta valeria18.

 

 

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Capitolo 14
*** Cap 14 ***


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                             Tre giorni per innamorarsi!  Cap 14

 

 

 

Harry uscì quasi correndo dalla stanza delle necessità, neanche al quarto anno aveva litigato cosi con

 

Ron, si sentiva a pezzi, per lui era come un fratello.

 

Ma all’improvviso si fermò di colpo, per terra c’era una piuma da calamaio. Era dorata con un nastrino

 

rosso legato al centro.

 

Harry sbiancò di colpo, la conosceva eccome quella piuma, visto che l’aveva comprata lui per regalo

 

quello stesso Natale.

La girò più volte nelle mani, sul nastrino c’erano delle iniziali:     H. G.

 

 

 

“Hermione Granger”

 

Sperando di essersi sbagliata Hermione si bloccò all’uscita della sala grande.

 

“Ma brava! Te la filavi senza di me eh?” Seamus con un gesto felino le mise un braccio intorno alle spalle

 

“Non me la filavo” protestò lei poco convinta “Stavo solo andando avanti”

 

“Come va il tuo mal di testa?”

 

Hermione abbassò gli occhi imbarazzata “Meglio grazie”

 

“Ah, non ho trovato il tuo quaderno di erbologia, sei sicura che fosse proprio in biblioteca?”

 

 

“Io odio dire bugie, senza contare che sono negata!”

 

 

D-Davvero? Allora dovrò chiedere a Ron quando torniamo, forse l’ha preso lui per copiare!”

 

Seamus la guardò scettico e continuò a camminare “Allora, principessa, dove vuole andare oggi?”

 

 

 

 

 

“Maledetto, l’ha di nuovo abbracciata!!” Ron strinse i pugni guardando da qualche metro Seamus che si

 

avvicinava in continuazione ad Hermione

 

“Hai detto qualcosa amoruccio?” Lavanda Brown, accanto a lui, gli rivolse uno sguardo interrogativo

 

“No niente, andiamo!”

 

 

“Tutti i ragazzi del terzo anno consegnino il permesso per la gita a Gazza, tutti gli altri si dispongano per

 

file ordinate senza fare chiasso” La voce della McGrannit risuonò per tutto il cortile del castello

 

 

Era veramente una bella giornata per una gita, finalmente le temperature accennavano ad alzarsi.

 

Harry sorrise malinconico nel vedere due ragazzi del terzo anno che cercavano di imbucarsi senza

 

permesso proprio come aveva fatto lui qualche anno prima, certo che ne era passato di tempo… ne erano

 

successe di cose.

 

Il percorso per il villaggio fu breve, o almeno lo fu per tre persone totalmente immerse nei loro pensieri…

 

 

 

“Ron, sono innamorato di Hermione!”

 

“Come hai potuto!! Lo sapevi che mi piaceva da anni!! Mi Hai tradito!”

 

 

“Quella stupida promessa me l’hai fatta fare a forza, io già provavo qualcosa

 

 per lei, ma l’ho rifiutata perché sei il mio migliore amico Ron”

 

“Mi ascolti Ron? Io sto male, malissimo, mi sento uno schifo per aver rifiutato Hermione, mi manca da

 

 morire… dovevo dirtelo Ron, mi dispiace se non sono l’amico che volevi!”

 

 

 

“Ehi amore siamo arrivati!! Dove andiamo di bello?” la voce stridula di Lavanda lo riportò alla realtà

 

“Fai tu, per me va bene tutto!”

 

“Ok, allora iniziamo con Mielandia”

 

“Va bene” rispose sempre pensieroso.

 

Ma lo sguardo di Ron fu attirato da un ombra che si spostava seguendo la direzione percorsa qualche

 

minuto prima da Seamus e Hermione.

 

 

“Harry”  pensò sorpreso “ Cosi hai deciso di seguirla…”

 

 

Per un attimo i loro sguardi si incrociarono, sia Harry che Ron provarono un brivido.

 

Dopo quella litigata nessuno dei due era riuscito a chiudere occhio ed entrambi esibivano delle occhiaie

 

imbattibili.

 

Harry distolse lo sguardo per primo, si sentiva in colpa per quello che era successo, non gli importava

 

come, ma avrebbe fatto di tutto pur di non perdere l’amicizia di Ron.

 

Anche se per niente al mondo avrebbe rinunciato ad Hermione.

 

Lei non era una persona normale, per Harry era il suo punto di riferimento, lo era stata fin da quando

 

avevano undici anni, era stata un po’ la sua famiglia come lo era stato Ron.

 

E adesso si era innamorato, innamorato per davvero, e non una scemenza come lo era stata con Cho.

 

Voleva starle accanto e proteggerla, vederla ridere, farla ridere, vederla studiare, assaggiare nuovamente

 

quelle labbra…

 

Le sue labbra lo avevano stregato, era stato il bacio più bello che avesse mai dato e ricevuto.

 

Peccato che poi avesse rovinato tutto. Adesso non sapeva nemmeno se gli avrebbe rivolto mai più la

 

parola.

 

Ma Harry non riusciva comunque a dimenticare quelle parole…

 

 

“Che fai mi prendi anche in giro adesso? Prima mi prometti di aiutarmi a riconquistarla poi la baci tu?”

 

“Vattene Harry, non farti più vedere… traditore…”

 

 

 

“Harry, a cosa stai pensando?” la voce di Neville fece capolino fra i suoi pensieri

 

“Mah… a niente di importante, dove vuoi andare tu?”

 

 

 

 

“Andiamo da Zonko?”

 

“Ah… ok” rispose Hermione pensierosa, il villaggio non le era mai sembrato cosi noioso e triste, le

 

mancavano Harry e Ron.

 

Si divertivano sempre un mondo da Zonko, avevano riso tanto in passato progettando degli scherzi da

 

fare a Malfoy e il suo seguito.

 

Senza di loro però anche quello aveva perso ogni attrattiva.

 

In più non riusciva a togliersi dalla testa le parole che aveva sentito la sera prima nella stanza delle

 

Necessità:

 

 

 

“Quella stupida promessa me l’hai fatta fare a forza, io già provavo qualcosa

 

 per lei, ma l’ho rifiutata perché sei il mio migliore amico Ron”

 

Hermione era rimasta senza fiato dietro la porta ad ascoltare, di che promessa parlava Harry? e che

 

centrava Ron con il rifiuto di Harry? Il cuore le batteva fortissimo… Doveva scoprire di più…ah se solo

           

fosse arrivata prima!!!

 

 “Balle!!!” Hermione sentì la voce di Ron che attaccava Harry con uno schiantesimo

 

“Protego!” aveva risposto subito Harry

 

“Ma che fanno?? Ricorrono alla magia? Sono forse impazziti??” Hermione per un attimo pensò di fare

 

irruzione nella stanza e fermarli ma quello che sentì subito dopo la paralizzò

 

“Mi ascolti Ron? Io sto male, malissimo, mi sento uno schifo per aver rifiutato Hermione, mi manca da

 

 morire… dovevo dirtelo Ron, mi dispiace se non sono l’amico che volevi!”

 

Le gambe di Hermione non ressero più, si ritrovò in ginocchio nel bel mezzo del corridoio del settimo

 

piano.

 

Che stava dicendo Harry? Stava male per averla rifiutata? La confusione nella sua testa cresceva ogni

 

secondo di più, disperata, aveva raccolto le sue ultime forze ed era scappata via.

 

 

 

                                                                                                                 

“Hermione ti senti bene? Sei sempre sulle nuvole e poi mi sembri un po’ pallida” Seamus la squadrò

 

preoccupato.

 

La ragazza sussultò punta sul vivo “Sto bene, sono solo un po’ stanca” fece finta di osservare interessata

 

lo scaffale dei nuovi scherzi, ma in realtà non ce la faceva più, voleva che quella giornata passasse più in

 

fretta possibile.

 

“Scusa se ti assillo, ma non hai detto una parola da quando siamo arrivati! E’ per colpa mia?”  Seamus la

 

guardava dispiaciuto.

 

Hermione si sentì, se possibile, ancora peggio, Seamus era un bravo ragazzo, non si meritava di essere

 

trattato a pesci in faccia, ma non voleva neanche illuderlo non sarebbe stato giusto.

 

“Ma no!!” disse con enfasi “… che vai pensando scemo?” gli sorrise dolcemente “Ehi hai visto questi nuovi

 

scherzi? Che dici li possiamo far imbucare nel castello?

 

Seamus rimase a bocca aperta da questo cambio repentino “Cosa sentono le mie orecchie? Hermione

 

Granger che vuole imbucare qualcosa a scuola di nascosto!!!”

 

La ragazza lo fronteggiò a braccia conserte con uno sguardo di sfida “Sembra che stai parlando di un

 

mostro!!”

 

“Ma no!!”  le mise nuovamente un braccio sulle spalle “…E’ che tu di solito non la pensi cosi, ma

 

se vuoi portarli a scuola non preoccuparti che ci penso io!! Negli ultimi due anni sono io che ho

 

organizzato e imbucato roba per le migliori feste clandestine”

 

Gli occhi di Hermione di dilatarono dallo stupore “Allora eri tu!!! Io e la McGrannit avevamo da tempo

 

questo sospetto!”

 

“Ehi, mica sono un ricercato, comunque hanno partecipato anche Dean e i tuoi amichetti Harry e Ron”

 

Hermione nel sentire quei nomi sbiancò di colpo, Seamus se ne accorse subito.

 

“Hermione ascolta…” la ragazza lo fissò interrogativa “Ho notato più di una volta che quando nomino o

 

Harry o Ron cambi espressione”

 

“Ti sbagli Seamus, non me importa niente!”

 

“Se lo dici tu... Comunque ho parlato con Harry e so tutto!”

 

 Il cuore di Hermione perse un battito “Che significa?”

 

“Che so del bacio e tutto il resto”

 

Non poteva essere vero… Seamus che sapeva del bacio? Allora era vero che aveva parlato con Harry

 

“Che vuoi dire con “tutto il resto” ?

 

 

 

 

Ron non ce la faceva più, meno cercava di pensarci più gli veniva in mente la faccia di Harry che gli

 

diceva che stava male per aver rifiutato Hermione.

 

Alla fine tra lui ed Hermione in tutti quegli anni non era successo niente, non poteva dire di amarla, a

 

differenza di Harry.

 

Per quanto ci era rimasto male nel saperlo, Ron non poteva far finta di ricordare che Harry aveva rifiutato

 

Hermione in nome della loro amicizia…

 

Mentre lui era riuscito solo ad offenderlo dandogli del traditore.

 

Gli pesava ammetterlo, ma aveva sbagliato… e gli mancavano da morire i suoi amici… tutti e due.

 

“Lavanda?” disse all’improvviso

 

“Dimmi amore!!”

 

“Aspettami un minuto qui per favore…” Ron si era voltato come per tornare indietro

 

“Ehi, ma dove vai?”

 

“Devo sistemare una cosa e torno, ci metterò pochissimo!!”

 

Lavanda lo guardò preoccupata “Ma…” non fece in tempo a dire niente, Ron era già sparito.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti!!!

 

Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo,

sono veramente dispiaciuta per avervi fatto aspettare tanto, ma tra il lavoro e le uscite con gli amici, mi era rimasta solo la notte per scrivere!!

Vi ringrazio per le numerose recensioni, sono commossa ogni volta che le rileggo.

 

Grazie di cuore

 

Alessandra

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Cap 15 ***


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                                      Tre giorni per innamorarsi! Cap 15

 

Ciao!!! Eccomi !! sono tornata, scusate per l’assenza! Questo sarà il penultimo capitolo di questa storia, spero che sia di vostro gradimento…

Buona lettura.

 

 

 

 

“Lavanda?” disse all’improvviso

 

“Dimmi amore!!”

 

“Aspettami un minuto qui per favore…” Ron si era voltato come per tornare indietro

 

“Ehi, ma dove vai?”

 

“Devo sistemare una cosa e torno, ci metterò pochissimo!!”

 

Lavanda lo guardò preoccupata “Ma…” non fece in tempo a dire niente, Ron era già sparito.

 

 

Ron correva da più di cinque minuti per le strade di Hosgmeade,

 

Miseriaccia!! Adesso dove sarà?!” pensò con il fiato mozzo.

 

“Non è possibile!!”

 

una voce a Ron famigliare lo fece fermare cosi di botto che per poco non investì in

 

pieno un gruppo di Corvonero.

 

La voce proveniva dal retro del negozio di scherzi “Zonko”, e non c’erano dubbi su di chi fosse.

 

“Non ci credo che Ron abbia fatto una cosa del genere” Hermione guardava Seamus con gli occhi fuori

 

dalle orbite.

 

Ron ebbe un brivido e si avvicinò di soppiatto.

 

Che avesse scoperto della promessa?

 

“Ti ho detto solo quello che so, chiedi direttamente a Ron allora!!” rispose Seamus esasperato

 

Hermione si mise le mani fra i capelli

 

“Io non ci sto capendo più niente, prima Harry mi bacia, poi mi rifiuta, poi litiga con Ron, ho persino

 

ascoltato la loro litigata nella stanza delle necessità!!”

 

“Davvero?” dissero all’unisono sia Ron che Seamus, solo che il rosso lo aveva sussurrato.

 

“Si, ho sentito che Harry sta male per colpa di una promessa, anche se non capivo di cosa si trattasse

 

fino ad ora!”

 

Hermione strinse i pugni “Ma non posso credere che Ron c’entri qualcosa, è il nostro migliore amico e ci

 

vuole bene”

 

Ron chiuse gli occhi, si sentiva malissimo, gli ci vollero pochi attimi, dopo di che decise.

 

“Ti sbagli Mione… è tutta colpa mia!” aveva fatto un passo avanti rendendosi perfettamente visibile ai

 

suoi compagni.

 

Hermione si voltò e rimase impietrita a guardarlo, Seamus alzò gli occhi al cielo “Ci mancavi solo tu,

 

perfetto!”

 

Ron ignorò deliberatamente il suo commento fuori luogo “Voglio dirti tutto, dall’inizio alla fine, ma ti

 

prego non interrompermi…” gli occhi azzurri di Ron erano pieni di rimorso e la guardavano con speranza

 

“Ti ascolto Ron…” Hermione si sedette su un muretto poco distante, era pallida e stanca.

 

 

Harry Potter, tra gli scaffali di Zonko, si guardava intorno nervoso “Maledizione, l’ho persa, da che parte

 

sarà andata?”

 

Neville poco lontano da lui alzò la testa “Chi cerchi?”

 

Harry si girò imbarazzato “Ehm, mi era sembrato di aver visto passare Hermione con Seamus e volevo

 

salutarli”

 

Neville lo guardò per qualche secondo “Si è vero li ho visti anche io, se li vedi ancora, di loro di venire ai

 

tre manici di scopa cosi ci prendiamo una burrobirra tutti insieme!”

 

La scusa aveva tenuto.

 

“Ok, lo farò” disse guardando dalla finestra appannata per il freddo.

 

“… ero accecato dalla gelosia, non so neanche che mi sia preso!”

 

Hermione aveva lo sguardo fisso a terra e gli occhi lucidi “Adesso capisco molte cose, molti

 

comportamenti… ma perché non siete venuti subito da me? Ne potevamo parlare insieme!”

 

“Hermione ti chiedo solo di perdonarmi, sono un completo idiota, e ho fatto soffrire sia te che Harry…”

 

“Lo hai capito allora?” disse con voce rigida “Ho sempre sofferto per te, e ora che potevo essere felice, ti

 

sei intromesso nella mia vita mandandomela in frantumi…”

 

“Scusami ti prego… sono pentito e mi faccio schifo da solo”

 

Seamus fece un’espressione schifata, anche se si era allontanato, poteva sentire abbastanza bene cosa si

 

dicevano lei e Ron.

 

Ron si torceva le mani con le orecchie di un rosso brillante “… non ti farò più soffrire e poi ancora non

 

avevo capito quello che provo realmente per te…”

 

Hermione lo guardò seria “Adesso lo sai?”

 

“Si”

 

“Cosa sono per te?”

 

“Un’amica, ma non una qualsiasi, la mia migliore amica, anche se ho avuto una bella cotta …” alzò

 

lo sguardo su Seamus che poco distante guardava annoiato una vetrina “… ma chi non la prenderebbe

 

per una ragazza cosi…”

 

Hermione singhiozzò non riuscendo a trattenere oltre le lacrime “Oh Ron!!!” lo abbracciò cosi forte che

 

quasi gli tolse il respiro.

 

“Calmati… e grazie per aver capito!” Ron rispose all’abbraccio e chiuse gli occhi, un capitolo della

 

sua vita era chiuso, un capitolo chiamato “Hermione”… adesso avrebbe iniziato un nuovo capitolo…

 

“Miseriaccia!” urlò improvvisamente

 

Hermione sobbalzò spaventata e Seamus si voltò di scatto “Che c’è?”

 

“Ho mollato Lavanda in mezzo alla strada, e senza nessuna spiegazione!”

 

“ma sei matto?” disse Hermione sconvolta “vai subito da lei, non puoi lasciarla cosi!”

 

Ron le sorrise e si voltò “Ci vediamo stasera Mione, penso che sia io che te, dovremo parlare con una

 

persona di nostra conoscenza… anche se motivi opposti” le fece l’occhiolino.

 

Hermione fece il gesto di tirargli la sua borsa “Sparisci Weasley!!” disse ridendo.

 

 

Al tramonto, piano piano tutti gli studenti di Hogwarts, iniziarono ad avviarsi verso la scuola.

 

Ron aveva ricevuto una bella lavata di capo da Lavanda, ci aveva messo quasi un ora per convincerla che

 

era andato da Hermione solo per dirle di parlare con Harry.

 

Harry d’altro canto, aveva salutato Neville che era rimasto con Ginny e Dean a Mielandia, ed era tornato

 

a scuola, voleva salire per primo alla torre dei Grifondoro.

 

Non voleva incontrare ne Ron, ne Seamus e aveva deciso di fingere di dormire

 

qualora fosse stato sveglio al loro rientro.

 

Cenò frettolosamente e si sdraiò sul letto chiudendo le tende rosso-oro.

 

Doveva dimenticare Hermione, per il bene di tutti era meglio così.

 

Ma che avrebbe fatto se invece lei non lo avesse dimenticato?

 

Se non fosse tornata la vecchia amicizia che un tempo li legava…

 

Innamorarsi della sua migliore amica, ma che gli era preso?

 

Anche l’amicizia che lo legava a Ron sembrava essersi incrinata, si sentiva veramente solo.

 

Un rumore lo fece sobbalzare, qualcuno era entrato nella stanza.

 

Chiuse gli occhi come deciso.

 

“Harry?”

 

Cavolo era la voce di Ron!!

 

“Harry, sei sveglio?”

 

Silenzio

 

Perché Ron lo stava chiamando? Per insultarlo ancora?

 

Harry sentiva crescere dentro di se una gran rabbia.

 

Sentì Ron sospirare sonoramente e sdraiarsi sul letto.

 

“Se non mi vuoi parlare ti capiso…” continuò Ron imperterrito

 

“Anche io al posto tuo non mi parlerei”

 

Harry non disse nulla, ma la sua mente galoppava.

 

“Non dovevo farti fare quella stupida promessa”

 

I pensieri di Harry si bloccarono di colpo, la frase di Ron lo aveva completamente spiazzato.

 

“… ho capito molte cose in questi giorni… la più importante che non amo Hermione”

 

Harry strinse le coperte, ma non emise alcun suono.

 

“… lei è solo la mia migliore amica, lo sarà sempre… forse era questo che mi ha impedito di confessarle i

 

miei sentimenti in tutti questi anni...”

 

Che stava dicendo? Stava annullando la promessa? Harry era sempre più confuso

 

“… sto bene con Lavanda, certo a volte è insopportabile ma… sto bene cosi per ora”

 

Ron si bloccò di colpo, aveva sentito un leggero movimento proveniente dal letto di Harry.

 

“Spero che tu non stia dormendo veramente Harry, perché non te lo ripeterò due volte…”

 

Non si udì nessun rumore.

 

“Vai da Hermione, parlale e spiegale tutto, lei ti ama veramente… la promessa è annullata!”

 

Ron si alzò di colpo dal letto e andò verso la porta.

 

“… vado a farmi strapazzare un po’ da Lavanda! Ah… ma tanto tu non mi senti, che parlo a fare?”

 

Mentre Ron chiudeva la porta, un largo sorriso si disegnò sul viso di Harry.

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti!! Non ho avuto il pc sotto mano per un po’ di tempo, quindi vi chiedo scusa per la lunga attesa e del capitolo molto corto!! Mi dispiace ma è un periodaccio e non ho mai tempo per scrivere, anche se ho sempre molte idee in mente.

La storia è quasi alla fine, mi mancherete veramente molto. Ma tornerò con qualche shot o long fiction.

Spero che mi seguirete sempre!!!

Grazie a tutti voi che mi lasciate sempre messaggi, e anche a chi non li lascia!!

Alessandra


 

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Capitolo 16
*** Cap 16 The End ***


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     Tre giorni per innamorarsi!  Cap 16

 

 

 

“Spero che tu non stia dormendo veramente Harry, perché non te lo ripeterò due volte…”

 

Non si udì nessun rumore.

 

“Vai da Hermione, parlale e spiegale tutto, lei ti ama veramente… la promessa è annullata!”

 

Ron si alzò di colpo dal letto e andò verso la porta.

 

“… vado a farmi strapazzare un po’ da Lavanda! Ah… ma tanto tu non mi senti, che parlo a fare?”

 

Mentre Ron chiudeva la porta, un largo sorriso si disegnò sul viso di Harry.

 

 

 

 

“Senti, secondo te che dovrei fare?!” Hermione era seduta, anzi sdraiata, sul suo letto e guardava la sua

 

migliore amica seduta sul letto vicino.

 

“Non so Hermione, io al posto tuo non avrei mai perdonato Ron per come si è comportato!” disse Ginny

 

alzando debolmente le spalle.

 

“Il fatto è …” disse Hermione tirandosi su dal letto, “che qui non si tratta più di Ron, io sono innamorata di

 

 Harry, e non so veramente cosa fare…”

 

Ginny la guardò in silenzio.

 

In quel momento entrò nella stanza Lavanda Brown, sembrava andasse di fretta, Ginny si alzò di colpo

 

dal letto su cui era seduta visto che era proprio il letto di Lavanda.

 

“Non ti preoccupare Ginny!” disse lei in fretta “Tanto sono tornata su solo per prendere il mio rossetto,

 

sapete, vado a strapazzare un po’ Ron”

 

Ginny guardò Hermione aspettandosi una reazione tipo, occhi al cielo, sorrisetto acido, oppure sguardo

 

carico d’odio, ma quello che vide le fece dilatare gli occhi per lo stupore.

 

Hermione non era niente di tutto ciò che si era figurata, anzi, la guardava tranquilla e aveva anche

 

abbozzato un mezzo sorriso.

 

La voce acuta di Lavanda la riportò alla realtà.

 

“Ma tu perché non sei con Potter?”

 

aveva toccato un tasto dolente, l’espressione  di Hermione cambiò radicalmente

 

“Beh… ci sono un po’ di …ehm problemi tra noi, cioè c’erano, poi ho scoperto che sono risolti ma… ecco

 

non so se lui mi vuole ancora…”

 

Lavanda la interruppe con un gesto brusco “Sei tanto brava con i  compiti, ma qui non ci siamo proprio!”

 

Ginny ed Hermione la guardarono sorprese.

 

“Non mi guardare cosi Granger, intendevo dire che non ci ho capito niente di quello che mi hai detto!”

 

Ginny scoppiò a ridere.

 

“Io fossi in te andrei a cercarlo, Ron mi ha detto che voleva parlargli!”

 

Hermione guardò Ginny allarmata

 

“… ragazze vi saluto!! Il mio ragazzo mi aspetta” Lavanda prese il suo rossetto e sparì dietro alla porta

 

del dormitorio.

 

“Hai sentito?!!” disse Hermione all’amica “… Ron starà dicendo a Harry che la promessa è annullata, gli

 

sta dicendo che lo amo e adesso?”

 

Ginny le sorrise “ Di che ti lamenti? A questo punto dovrete chiarire, Ron ti sta solo facendo un favore!”

 

Hermione arrossì leggermente “Non mi lamento, solo che adesso dovrò affrontarlo, e se davvero non mi

 

volesse più? Se avesse capito che io per lui sono solo un’amica?”

 

“Ehi!! Frena frena!! Finchè non ci parli non saprai mai cosa pensa Harry realmente”

 

 

 

 

Harry si alzò dal letto, si sentiva felice come non lo era da giorni, Ron aveva annullato quella maledetta

 

promessa e non solo… aveva detto ad Harry di non essere realmente interessato ad Hermione e

 

sembrava proprio che avesse per cosi dire “benedetto” una loro possibile relazione sentimentale.

 

Si guardò distrattamente allo specchio, aveva i capelli disordinatissimi e gli occhiali di traverso.

 

Merlino che disastro!! Se le devo parlare non posso farlo cosi!!” pensò allarmato.

 

Prese il pettine di Neville e si mise a domare quel cespuglio che aveva come testa.

 

Cosi può andare!” pensò specchiandosi qualche minuto dopo.

 

Guardò in fretta l’orologio, erano le sette e mezzo. Il coprifuoco era alle nove. Sperò con tutto il cuore

 

che Hermione non fosse andata a dormire cosi presto.

 

Scese in sala comune con il cuore in gola, era molto nervoso, cosa le avrebbe detto di preciso? Non ne

 

aveva la più pallida idea.

 

La sala comune dei Grifondoro era più piena che mai, tutti gli studenti erano rientrati dal villaggio e si

 

erano riuniti li chi per scaldarsi, chi per chiacchierare, chi per studiare, chi per riposarsi prima di cenare o

 

dopo averlo fatto.

 

Tra le tantissime teste scorse quelle di Seamus, Dean e Neville.

 

“Ehi Seamus” disse cercando di sovrastare le tante voci nella sala.

 

 

 

Seamus si girò immusonito “Dimmi!” rispose guardandolo strano.

 

Harry se ne accorse e si pentì subito di averlo chiamato “Cerco Hermione, sai dov’è?”

 

“Perché dovrei saperlo?!” rispose Seamus a mezza bocca

 

Harry lo guardò scocciato “Perché sei uscito con lei oggi no?”

 

“Non lo so, appena abbiamo rimesso piede al castello è scappata e si è rintanata in camera sua con

 

 Ginny!”

 

“Ok, grazie!” disse Harry in fretta. Come avrebbe fatto ad entrare in camera sua? L’allarme alle scale del

 

 dormitorio delle ragazze sarebbe scattato in men che non si dica.

 

Doveva solo sperare che Hermione non avesse cenato, in modo da poterla intercettare mentre andava in

 

sala Grande.

 

Si mise su una poltrona non lontana dalle scale. Quando, dopo un pochino, con la coda dell’occhio vide una cascata di capelli

 

rosso fuoco.

 

“Ehi, Ginny!” disse alzandosi di scatto.

 

Ginny Weasley si bloccò, era insieme ad una sua amica del settimo anno Eileen Forsythe.

 

“Ciao Harry, mi hai chiamata?” disse sorridente

 

“Si, mi hanno detto che fino a poco fa eri insieme ad Hermione, sai dov’è adesso?”

 

“E’ uscita un secondo prima che mi chiamassi”

 

“Uscita per andare dove?” disse Harry sorpreso

 

“Doveva riportare un libro in biblioteca, visto che chiude alle otto doveva sbrigarsi, ah… hai visto Dean?”

 

Harry indicò la finestra “Da quella parte!” aggiunse prima di salutarla e sparire dietro al buco del ritratto.

 

Ronald Weasley, seduto in un angolo, aveva seguito tutta la scena, da una parte invidiò l’amico, dall’altra tirò un

 

lieve sospiro di sollievo.

 

Buona fortuna amico!!” pensò sorridendo prima di abbracciare la sua ragazza.

 

 

 

“Grazie signorina Granger, buonanotte” Madama Pince meno arcigna del solito, chiuse la biblioteca alle

 

 otto in punto.

 

Hermione salutò educatamente e si avviò verso le scale per tornare alla torre, quando dei passi che

 

andavano nella sua direzione la fecero fermare.

 

Chi poteva essere da quelle parti a quell’ora? Solo qualcuno che doveva andare in biblioteca, poiché tutte

 

le sale comuni non si trovavano li vicino. Curiosa si fermò per aspettare il proprietario di quei passi così

 

frettolosi.

 

Da dietro l’angolo comparve, affannato e sudato, Neville Paciock con in mano un libro.

 

 

“Madama Pince!” urlò dietro la porta della biblioteca “Apra, le ho riportato il libro! Lo so che i quindici

 

giorni scadevano oggi, ma mi sono proprio dimenticato”

 

Madama Pince apparve, bellicosa, dalla fessura della porta “Paciock!!” tuonò  “I quindici giorni sono

 

scaduti ieri! Per punizione non le verrà prestato nessun libro per tutto il mese” detto questo aprì

 

bruscamente la porta e prendendo il libro dalle mani di Neville, la richiuse rumorosamente.

 

“Non te la prendere Neville” disse Hermione tornando sui suoi passi cercando di trattenere una risatina

 

“Lo sai com’è fatta Madama Pince!”

 

Neville sospirò, “Già, ma sono proprio un disastro, come farò a fare le ricerche se non mi danno i libri?”

 

In quel momento, il rumore di altri passi li fecero voltare entrambi.

 

Il cuore di Hermione perse un battito quando dalle scale comparve Harry Potter, con il mantello

 

svolazzante e più scarmigliato che mai.

 

“Oh!” disse non appena li vide

 

Hermione arrossì “Ciao Harry, sei arrivato tardi, la biblioteca ha appena chiuso”

 

Harry la guardò con una strana espressione “Davvero? Ma non è per andare in biblioteca che sono venuto

 

fin qui!” aggiunse cercando di riprendere fiato.

 

“Oddio!!” disse Neville all’improvviso facendo sobbalzare sia Harry che Hermione.

 

“Che c’è?” disse in fretta la ragazza

 

“Mi sono scordato di inviare la lettera alla nonna!!” disse Neville con il terrore in viso.

 

“Lo potrai fare domani” disse Hermione tranquillamente.

 

“No, non posso! Oggi è il suo compleanno, domani sarà tardi, ci rimarrà malissimo!!”

 

“Neville” intervenne Harry “hai ancora un’ora prima del coprifuoco, e se non fai in tempo, ti presto

 

Edvige!”

 

Neville guardò Harry con gratitudine “ Grazie, sei un amico! Corro a scriverla!!” detto questo,

 

inciampando nel suo stesso mantello, si diresse alle scale.

 

Hermione sentì le gambe tremare mentre si rendeva conto che lei ed Harry si trovavano da soli in un

 

corridoio completamente deserto.

 

“Andiamo anche noi?” chiese timidamente ad Harry mentre gli andava in contro.

 

“Si certo” rispose lui, meccanicamente.

 

Ci fu un imbarazzante momento di silenzio, l’unico suono era quello dei loro passi.

 

“Senti io…” dissero ad un certo punto quasi in coro.

 

Si bloccarono imbarazzati “Prima tu!” disse sorridendo Hermione.

 

“No prima tu!” disse rossissimo Harry.

 

“Ok” Hermione fece un bel respiro, proprio come faceva prima di un’interrogazione “… ad Hosgmeade ho

 

incontrato Ron… mi ha detto un po’ di cose, alcune devo dire molto strane… su una certa promessa!”

 

Harry sentì lo stomaco accartocciarsi.

 

“Ah si, ho parlato anche io con Ron prima… cioè non ho proprio parlato, ma ci siamo capiti uguale e…”

 

Hermione scoppiò a ridere.

 

“Cosa c’è di tanto buffo!?” disse Harry un po’ arrabbiato

.

“Ma ci senti Harry?” disse tra le risate “ Non riusciamo a formulare neanche delle frasi decenti!”

 

Harry abbozzò un sorriso “E’ vero, sembriamo due imbecilli” iniziò a ridere insieme all’amica

.

Senza accorgersene erano arrivati alla fine della scala.  Dietro l’angolo c’era il ritratto della signora

 

grassa, vicino al quale si sentiva il vociare della sala comune dei Grifondoro.

 

Il fatto di aver riso insieme come ai vecchi tempi, allentò di parecchio la tensione tra i due Grifoni.

 

“Hermione io… “ disse Harry tornando serio  “…quella sera del bacio ti ho rifiutata e ti ho detto quelle cose

 

solo perché avevo fatto una promessa a Ron, la promessa di aiutarlo a riconquistarti”

 

Hermione lo fissò in silenzio “Io ci sono rimasta malissimo lo sai?” aggiunse poco dopo.

 

“Lo so, e mi dispiace ma non potevo fare questo a Ron… “

 

“L’hai fatto solo per lui alla fine?” disse lei con un filo di voce

 

“Si, per la nostra amicizia!”

 

“Ed io non sono tua amica?” disse Hermione abbassando lo sguardo

 

Harry la guardò senza parole, lei era la sua migliore amica, ma era anche la ragazza che amava.

 

“Scusa… che cosa brutta che ho detto” continuò Hermione imbarazzata.

 

“Te e Ron siete come fratelli, è giusto quello che hai fatto”

 

“Aspetta Hermione, voglio rispondere alla tua domanda” disse Harry spiazzandola.

 

“Te non sei mia amica” disse lentamente.

 

Hermione sgranò gli occhi ma non disse niente.

 

“… Io non sono bravo a parole, ma vorrei che tu capissi che prima eri la mia migliore amica… “

 

“Prima?” disse Hermione sull’orlo delle lacrime

                                                                               

“…si, prima di innamorarmi di te” disse Harry in un sussurro, che Hermione non ebbe difficoltà a sentire.

 

Alla fine, aveva capito bene, Harry le aveva detto che era innamorato… dapprima non aveva afferrato il

 

concetto, in quei giorni tutto poteva sperare se non questo.

 

Ma il suo cuore iniziò galoppare mentre il suo cervello iniziava ad elaborare l’informazione.

 

Nonostante tutto non riuscì a trattenere le lacrime.

 

“Stai scherzando?” disse piangendo e ridendo insieme

 

Harry le prese il viso tra le mani “Come fai a piangere e ridere contemporaneamente?”chiese sorridendole

 

dolcemente.

 

“Non lo so!” disse lei asciugandosi le guance con la maniche della divisa.

 

“Comunque hai capito bene Hermione, non so come, non so perché, non so quando, ma mi sono

 

innamorato della mia migliore amica!”

 

Hermione gli mise le braccia al collo abbracciandolo stretto “Oh Harry!” disse al colmo della felicità.

 

Si mise delicatamente in punta di piedi per dargli un bacio, ma Harry la fermò

 

“Aspetta!!” disse in fretta, Hermione lo guardò delusa.

 

“Ma in tutto questo io non ho capito una cosa importante!” disse Harry con un sopracciglio alzato.

 

“Ma tu mi vuoi bene o no?!” continuò imperterrito.

 

Hermione ci pensò un secondo e poi disse

 

“E’ una domanda difficile, ma ti rispondo uguale : decisamente NO”

 

Harry la guardò stupito.

 

“… ti volevo bene, ed eri un ottimo amico…prima che mi innamorassi di te!”

 

Non servì altro, Harry la baciò dolcemente, inutile dire da quanto tempo Hermione aspettasse quel

 

momento.

 

Fu solo alle nove e mezzo, quando furono beccati da Gazza in corridoio, che si resero conto di quanto

 

entrambi lo avessero atteso.

 

Gazza pensò che fossero impazziti, non aveva mai visto due studenti sorridere a quel modo mentre

 

pulivano le scale del castello.

 

 

                                                                                                        

 

 

                                                                                                                 The End

 

 

 

Ciao a tutti!!

 

Scusate l’immenso ritardo, ma in questi giorni mi è capitato di tutto.

Questa è la fine della storia. E spero proprio che vi sia piaciuta!!

 

Volevo salutarvi uno per uno, per dirvi grazie per tutti i commenti che mi avete lasciato, ma al momento non ne ho proprio il tempo e poi non avrò il pc per almeno due settimane. (parto grazie a Dio)

Volevo solo dirvi che mi mancherà questa storia e voi che la seguite… spero che mi seguirete in altre…

 

Vi abbraccio con affetto  (sono commossa)  *_*

 

Alessandra

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