Un ricordo sfocato in una memoria cancellata

di Becky1DHoranJoe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Flash Mob ***
Capitolo 2: *** E forse non è solo un sogno... ***
Capitolo 3: *** La realtà più grande del sogno... ***



Capitolo 1
*** Flash Mob ***


‘L’una di notte e non riesco ancora a chiudere occhio. Ho provato con tutto: mi sono tolta le coperte, me le sono rimesse, ho aperto la finestra, ho preso il mio iPod e ascoltato la musica, l’ho spento, mi sono addirittura messa al contrario nel letto! Con la testa al posto dei piedi! Ma niente… non riesco a prendere sonno. Ho troppo paura che domani sbaglio qualche passo. Sono una di quelle che sta in prima fila e i ragazzi ci vedranno. Non posso e non devo sbagliare assolutamente niente! Ma come faccio?! Sono stra agitata e quando lo sono divento un’imbranata di prima categoria! Penso che domani non mi presenterò, almeno non farò fare una figura di merda alle altre. Sì, ho deciso: non ci andrò. Adesso però dormi Becky.’
Dopo essermi fatta tutto questo discorso mi addormentai come non avevo mai fatto prima; forse veramente il problema era il Flash Mob del giorno dopo. Boh, magari perché mi avrebbero vista i ragazzi anche se non si sarebbero accorti di me.
-        Becky svegliati! Dai che tra un’ora dobbiamo essere al Valentino! – mia sorella Martina mi stava svegliando alla sua solita maniera: presa di forza dalle coperte con l’aiuto di mio fratello e scaraventata nella vasca già piena d’acqua.
-        Ma sei cogliona?! Cosa ti salta in mente?! – urlai dopo aver sentito con che delicatezza mi aveva ‘appoggiato’ nella vasca.
-        Zitta e muoviti che è tardi! Dobbiamo andare al Flash Mob!
-        Non ti preoccupare, tanto non vengo. – dico distogliendo il mio sguardo dal suo.
-        Cosa?! Signorina tu DEVI venire! Siamo noi le organizzatrici di questo Flash Mob! E tu sei la coreografa! Non puoi mancare!
-        Marti lo sai che quando mi agito divento impacciata!  Sbaglierò tutti i passi! E non voglio rovinare tutto!
-        Senti, ti fidi di me? *Annuì* Bene, allora io ti prometto che tu non sbaglierai. Ma adesso muoviti che è tardi e dobbiamo andare a prendere le altre! – mi diede un bacio sulla guancia e chiuse la porta alle sue spalle. Iniziai a lavarmi e in 10 minuti ero fuori dal bagno con l’accappatoio e le mie fantastiche pantofole dei Simpson. Vado verso il comò e, quando stavo per aprire il cassetto, mi soffermo sulla foto della mia sorella gemella. La prendo in mano e  mi siedo sul letto.
-        L’ho fatto soprattutto per te questo! Mi manchi da morire, non doveva finire così! – mi scese una lacrima sul viso e iniziai a piangere molto silenziosamente.
-        Becky sei… - mia sorella entrò in camera e  mi trovò sdraiata sul letto con la faccia nel cuscino e la foto vicino a quest’ultimo. Lei si siede vicino a me e mi accarezza i capelli ancora bagnati.
-        Ehi, devi superarlo. Ormai lei non c’è più e noi dobbiamo continuare la nostra vita. Adesso noi andiamo lì e dedichiamo questo Flash Mob a lei, d’accordo? – io accennai un sì con il capo e alzai la testa. Lei mi asciugò le lacrime e mi aiutò a prepararmi. Alle 9.30 eravamo fuori di casa e dovevamo andare a prendere ancora Chiara e Sara prima di andare al parco del Valentino per le ultime prove.
Arrivata davanti casa di Chiara era già pronta; Sara, come sempre, era in ritardo e questo ci causò 10 minuti di ritardo alle prove. Io e mia sorella siamo state le ideatrici di questo Flash Mob a Torino perché amiamo il nostro gruppo musicale e perché lo vogliamo dedicare a nostra sorella che è morta 1 anno fa, mentre andava a un concerto dei ragazzi. È stata una botta molto dura per me essendo gemelle e non riesco ancora a dimenticare.. per fortuna ci sono i ragazzi!
Ci prepariamo e mettiamo la prima canzone. Io e Marti siamo davanti e diamo le spalle a tutte, iniziamo a ballare e Riccardo, mio fratello, che sta registrando con la videocamera mi fa ‘Ok’ con il dito e io sorrido. I passanti quando vengono nel nostro tratto di strada si fermano e iniziano a battere le mani a tempo di musica e io inizio a sorridere ancora di più: piacciamo! Mando uno sguardo d’intesa con mia sorella e, al mio via, lei prese le mie caviglie con le mani e io le sue. Iniziammo a fare la capriola a catena fino ad arrivare all’ultima parola del ritornello. La coreografia mi piaceva tantissimo, ma era anche molto complicata: c’erano pezzi di hip hop, pezzi dove c’erano delle prese e anche pezzi di acrobazie. Ogni volta che ce ne veniva una, mi sentivo un peso in meno nello stomaco. Finito di provare, mio fratello prese il pc e mise il video su You Tube. Naturalmente andò a casa perché gli serviva il Wi-Fi e noi eravamo tutte sedute in cerchio ad aspettare il suo messaggio. Al Flash Mob avevano partecipato moltissime ragazze! Eravamo quasi 2.000 e siamo state quello più grande in tutta Italia. Tutte eravamo amiche e, per non fare figure di merda, indossavamo una maglia con davanti il simbolo dei 1D e dietro il nostro nome o soprannome. Finalmente il messaggio arrivò. Mi alzai in piedi insieme a mia sorella, Chiara e Sara e presi il megafono.
-        Un attimo di silenzio ragazze! – urlai con il megafono davanti alla bocca. Tutte si zittirono e io continuai. – è arrivato! – caos più totale che però si spense subito dopo un mio ‘SILENZIO’ un po’ troppo forte.
-        Ve lo leggo: ‘L’hanno visto e si stanno mettendo d’accordo con i menager per venire in Italia, a Torino!’ – mentre leggevo urlavo ogni parola sempre più forte di quella prima e una lacrima mi scese. Mentre tutte festeggiavano, io mi accovacciai per terra e alzai lo sguardo pensando: ‘Questo è per te!’.

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Capitolo 2
*** E forse non è solo un sogno... ***


Ormai era passata una settimana dal Flash Mob e la notizia che sarebbero venuti a Torino era ufficiale! Ero a scuola, durante l’ora di Spagnolo. 
Scusatemi se non mi sono ancora presentata: mi chiamo Rebecca, ma da quando mia sorella Desirè mi chiamò Becky, per me rimase così il mio nome; ho 17 anni e vado al liceo linguistico internazionale. Da come potete ben vedere dalla scuola e dal Flash Mob, mi piace chiedere il massimo alle mie capacità. Ho una sorella più grande di nome Martina che ha 20 anni e un fratello, anch’esso più grande, che si chiama Riccardo e ha 18 anni. Le mie migliori amiche sono Chiara, una ragazza molto dolce e solare che ama la musica e Sara, anche lei molto solare ma permalosa certe volte. Tutte e  tre andiamo in classe insieme fin dall’asilo e siamo inseparabili da allora.
- Becky, ma a che stai pensando?!! – mi da uno spintone Kia.
- Eh?! Cosa c’è? – dico stranita anzi, appena svegliata.
- La prof ti ha fatto una domanda!
- Andria come si dice posso andare al bagno dato che Perroni non lo sa? (nome inventato a cavolo) – mi chiese la prof interrompendo me e Kia.
- ¿Puedo ir al baño? – risposi sicura.
- Brava Andria; per questa volta ti sei salvata. – si, non sto molto simpatica alla prof di spagnolo, ma alla fine quella è una vipera e a me i serpenti non piacciono. :D
Uscita da scuola andai a casa e accesi il Computer. Facebook. Twitter. You Tube.
Straordinario! Avevo più di cento mila visualizzazioni nel video e un sacco di commenti! Ero al settimo cielo! Su You Tube lessi quello che mi aveva scritto mio fratello nel messaggio e rimasi allibita. Su Twitter avevo un fracco di Follower in più (non so se si dice così) e tra questi c’erano tutti e cinque i ragazzi! Mi avevano anche Twittato su un post: ‘Grazie mille per il Flash Mob! Troveremo un modo di venire a Torino’. Naturalmente l’avevano scritto una settimana fa quando i miei mi avevano messo in punizione dopo il Flash Mob perché era sorto di nuovo il discorso di mia sorella Desirè e io avevo risposto male. 
Rimasi un po’ su internet poi, visto che si fecero le sette, chiamai Kia e Sara per fare la nostra solita telefonata a tre. Dopo esserci state un’ora, andai a mangiare e poi a letto. 
I giorni erano tutti uguali e la settimana prima del concerto non passava più: non vedevo l’ora! Ci saremmo andate: io, mia sorella, Kia e Sara. 
- Marti non ce la posso fare per altri due giorni! – le dissi mentre le davo una mano ad apparecchiare.
- Lo so, neanche io ci riesco; ma dobbiamo tenere duro! Piuttosto stai scaricando le canzoni per quando staremo lì il pomeriggio ad aspettare?
- Certo! Le ho tutte. Dobbiamo essere le prime!
- Eh lo saremo! Pur di arrivare lì davanti con una gamba rotta.- e sì, per stare davanti a un concerto, dovevi 1 arrivare ore prima e 2 appena finito di controllare il biglietto correre come una pazza verso il palco, cosa che io avrei fatto sicuramente!
Fortunatamente quei due giorni passarono e mi ritrovai la mattina dello spettacolo alle 9 in vasca a prepararmi. Mi sarei messa dei jeans stretti, la canotta con la firma di Louis (https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/481331_245019872281056_1625538264_n.jpg) e i tacchi rossi. I capelli ce li avevo lunghi e ricci; presi l’elastico e mi feci una coda con la frangia e scesi con il CD, il cartello che avevamo fatto, lo zaino con il cibo insieme al resto della roba e mi fermai a prendere la foto di mia sorella: ci doveva essere anche lei, assolutamente.
- Ci sei Becky? – mi disse mia sorella dalla macchina vedendomi chiudere la porta alle spalle.
- Sisi eccomi! – corsi verso di lei e andammo a prendere le altre due scalmanate che avevano una la maglia con l’autografo di Liam, una quello di Niall, mia sorella quello di Harry e in borsa avevo la maglia con quello di Zayn, di sicuro non me le potevo mettere entrambe…
- Ci siamo, possiamo andare! – urlai mentre inserivo il Cd che avevo preparato. Non vedevo l’ora. 
Arrivate non c’era quasi nessuno e allora ci sistemammo davanti al cancello. Feci amicizia con una certa Linda che era venuta tutta sola e poi mi venne il lampo di genio. La maglia di Zayn la poteva indossare lei! Tanto aveva una maglia normale… aveva anche un bel fisico.
- Senti Linda… ti va di metterti questa maglia? – e tirai fuori la maglia dalla borsa.
- Ma certo! Sarebbe un piacere! – si tolse la sua e mise quella che le avevo dato… finalmente eravamo complete adesso! Verso le 8.00 iniziarono ad arrivare quelli per i biglietti e io fui la seconda a strapparlo dopo mia sorella. Iniziammo a correre come matte per prendere i primi posti e ci riuscimmo! Subito presi il cartellone e lo attaccai alla transenna per averlo più comodo dopo e poi presi la macchina fotografica e iniziai a fare video a cazzo alle ragazze dove si nascondevano tutte. Dopo neanche 10 minuti lo Juventus Stadium (bruttissimo stadio… T.T Ma l’unico abbastanza grande di Torino) era tutto pieno e c’era un casino che non finiva più. Verso le nove e mezza iniziò il concerto con le note di WMYB e io presi subito in mano il cartellone con l’aiuto di mia sorella. C’era scritto: ‘Un saluto a Desirè…. Che sta lassù’ 

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Capitolo 3
*** La realtà più grande del sogno... ***


-        C’era scritto: ‘Un saluto a Desirè…. Che sta lassù’ in inglese e con una freccia che puntava il cielo. I ragazzi non lo videro subito ma durante More Than This. Anzi, se ne accorse Harry che, come sempre, era il più bravo a cambiare le parole nelle canzoni e cantò: ‘Cause i can’t Love Desi More Than This’ e lì io e mia sorella iniziammo a piangere. Gli altri si chiesero perché Harry avesse fatto quel cambiamento; cioè, erano abituati a Harry che cambiava le canzoni ormai, ma non capivano perché proprio il nome Desirè dato che non conosceva nessuna ragazza con quel nome ma poi videro il nostro cartellone e, uno ad uno, vennero verso di noi per toccarci la mano.
Per me, dopo il concerto, potevo anche morire.. nel senso che tutti i miei sogni si sono avverati: vedere i ragazzi dal vivo e, dopo che Desi è morta, far dedicare una canzone, anche un solo pezzetto a lei. C’ero riuscita, ero al settimo cielo. Durante la pausa tra More Than This e Moments però i ragazzi fecero una cosa che mi lasciò a bocca aperta. D’un tratto mi ritrovo davanti la mia immagine ingrandita un bordello di volte sullo schermo. Sono i Flash Mob! Subito Marti si gira verso di me e mi abbraccia. Avevo le lacrime agli occhi mentre vedevo io e mia sorella in prima fila ballare per altre 2.000 ragazze. Quando finì il video tutto lo stadio gridò ‘Becky’ e lì stavo per svenire hahaah. Poi iniziò a parlare Liam insieme ai ragazzi.
L: Sappiamo che Becky e Marti stasera sono qui.
Z: Sappiamo inoltre chi sono e come sono fatte.
N: Sappiamo che vorrebbero tanto conoscerci, almeno speriamo ahahah.
Louis: Sappiamo che adesso si stanno guardando negli occhi e stanno dicendo ‘No non è possibile!’ *voce da donna*.
H: Insomma sappiamo che siete voi! *Harry ci indicò* E sappiamo che avete tanta voglia di salire sul palco! – fece cenno alla sicurezza che ci prese in braccio e ci portò fino alle scale e salimmo sul palco. Subito tutti vennero ad abbracciarci e si sentì un Ooh dalla folla.
Lou: Quanto siete grate a queste due ragazze per averci portato qui?! – urlò a squarcia gola e il pubblico andò in delirio. Dato che facevo il linguistico internazionale capivo molto quello che dicevano ed Harry si avvicinò a me.
H: Vuoi dire qualcosa? – io timidamente feci cenno di si e presi il microfono.
Io: Voglio solo dire che vi devo ringraziare. Devo ringraziare ogni singola ragazza di quel Flash Mob. Eravamo più di 2.000 ed è stato una cosa impressionante per me e mia sorella *indico Marti che stava piangendo dalla commozione* e per le mie amiche. Abbiamo organizzato questo Flash Mob non solo per i ragazzi, ma anche per una persona per noi molto importante. La mia gemella. *nel mentre i ragazzi ascoltavano il mio discorso tradotto in inglese dagli auricolari e si erano messi dietro di me in fila con mia sorella in mezzo tutti a braccetto*. Avrete di sicuro notato in More Than This la variazione di Harry *mi giro verso di lui e mi sorride* Quando ha detto ‘Cause i can’t love Desi More Than This’. Beh Desi si chiamava mia sorella. *La prima lacrima si faceva sentire e, di sicuro, questa volta non la volevo trattenere: era la serata dei sentimenti e li avrei fatti uscire tutti.* Sapete *mi giro verso i ragazzi che alzano la testa per ascoltarmi* lei forse era una delle vostre fan più accanite, in senso buono certo. *Piccolo sorriso*. Non so se vi ricordate di quando avete fatto il concerto a Londra un anno fa.
H: Certo, è stato un concerto molto discusso per un incidente. Ma non sappiamo di preciso.
Io: Io e Marti purtroppo lo sappiamo. *Mi rigiro verso la folla* La sera del 24 Febbraio 2011 è accaduto un incidente: un tir aveva preso in pieno un motorino davanti a dove si sarebbe tenuto il concerto. Su quel motorino c’era mia sorella, Desirè, che era venuta fino a Londra per potervi vedere insieme alle sue amiche. *iniziai a piangere e Martina mi raggiunse stringendomi da un fianco* Stava andando… stava andando all’hotel per prendere il cartellone che si era tanto impegnata a fare e che…*non riuscivo a parlare: le lacrime mi fermavano la voce e facevo una fatica allucinante* e che stasera noi abbiamo portato. – finisco la frase e faccio un bel sospiro e poi mi sporgo verso Kia che stava allungando un vecchio cartellone arrotolato. Con l’aiuto di Liam lo aprì e lo mostrai ai ragazzi. Sopra c’era disegnato il ‘mondo’. Mia sorella era bravissima a disegnare e aveva disegnato tutti i simboli che descrivevano i ragazzi: dal quadrifoglio al gatto, dallo specchio al cucchiaio, dalla carota al triangolo di pizza; tutto. In mezzo poi c’era il segno dell’infinito con la scritta Directioner. I ragazzi ne rimasero molto ammaliati e subito ci vennero ad abbracciare.
Liam: Abbiamo capito che vostra sorella era qualcosa di fantastico e che le volevate un mondo di bene, perciò questo concerto sarà dedicato a lei e a voi.
Io: Nono, dedicalo solo a lei: se lo merita di più di noi. – mi scese un lacrima e abbracciai mia sorella che stava piangendo da quando era salita sul palco.
 Harry si avvicinò e mi abbracciò. All’inizio rimasi basita, ma poi lo strinsi più forte che potei. Dopo aver abbracciato tutti ci fecero scendere dal palco e, mentre passavamo tra il palco e le transenne, tutte allungavano la mano per stringere la nostra io la diedi a tutte e poi tornai dalle altre che ci abbracciarono. Ma mi abbracciò anche un’altra persona. Mi girai e dietro avevo una ragazza che mi stava abbracciando.
Ragazza: Non mi ero mai commossa così tanto, lo giuro. Io ho grande stima nei tuoi confronti.
Io: Grazie mille! – ricambiai quell’abbraccio con tutto l’amore che avevo in corpo e poi mi rigirai per seguire il concerto.
H: Dopo questo momento di commozione *e si gira verso di noi* vorrei dedicare il concerto a Desirè e, se ci stai sentendo, questa e le prossime canzoni sono per te! – Harry lascia posto a Liam che inizia a intonare le note di Moments

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