Perché tutto ciò che voglio è qui ed ora

di Mariachiara_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio. ***
Capitolo 2: *** Primo giorno. ***
Capitolo 3: *** It's gotta be you. ***
Capitolo 4: *** I'll take you to another world ***
Capitolo 5: *** I wanna save you tonight. ***
Capitolo 6: *** You've got that one thing ***
Capitolo 7: *** Harry ***
Capitolo 8: *** I can't be no superman,but for you I'll be superhuman ***
Capitolo 9: *** Liar,liar. ***
Capitolo 10: *** Where everything's nothing without you ***
Capitolo 11: *** We're breaking all the rules. ***
Capitolo 12: *** My heart beats only for you. ***
Capitolo 13: *** If you believe it's in my soul ***
Capitolo 14: *** Cause I can still feel it in the air ***
Capitolo 15: *** It's never too late ***
Capitolo 16: *** We can't hide the truth inside ***
Capitolo 17: *** Somebody brings up the light I want you to see ***
Capitolo 18: *** The end ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio. ***


Guardai fuori dal finestrino dell'auto,pioveva,pioveva a dirotto da 3 ore ormai ma ci stavamo avvicinando sempre di più e questa consapevolezza mi faceva venire ancora più pensieri di quanti già ne avessi.Iniziai a pensare,finito quel viaggio in macchina la mia vita sarebbe cambiata per sempre ma non avevo scelta,dovevo cambiare città,amici tutto.
Passarono due ore,la macchina si fermò.Scesi.Davanti a me l'unica cosa che riuscivo a vedere era una casa marrone simile,anzi uguale alle altre case che si trovavano in quel quartiere.Odiavo quel posto,l'avrei sempre odiato ma non avevo scelta.

"Destiny,scendi la tua roba!Abbiamo molte cose da fare." La voce di mio padre mi riportò alla realtà,presi uno dei vari scatoloni ed entrai in casa.Era piccola ma mi piaceva,una tipica casa inglese.Uscii ma non vidi i miei,non avevo voglia di cercarli, volevo solo che tutto finisse presto così presi un altro scatolone.Iniziai a pensare alla mia vecchia vita,al futuro che mi avrebbe riservato quel posto,e senza neanche accorgermene lo scatolone era a terra e con lui tutte le mie cose.Non poteva iniziare meglio,sotto la pioggia a raccogliere i miei oggetti.Mi inginocchiai e iniziai a mettere tutto nello scatolone.

"Dov'è la foto?Non posso perderla."Non potevo permettermi di perdere l'ultimo ricordo della vita che mi stavo lasciando alle spalle.

"Questa è tua?"sentii una voce alle mie spalle,era un ragazzo riccio con gli occhi verdi."Sì,grazie."La riposi accuratamente nello scatolone e continuai a raccogliere gli oggetti per terra e notai che il ragazzo stava facendo lo stesso."Non sei obbligato ad aiutarmi,posso farlo da sola."

"In due si finisce prima e non credo ti faccia piacere stare inginocchiata sotto la pioggia."Gli accennai un sorriso,non avevo la minima voglia di parlare,infatti appena tutte le cose furono dentro mi diressi velocemente in casa.

"Comunque io sono Harry."urlò il ragazzo rimasto in giardino,mi ero completamente dimenticata di lui,ma non avevo voglia di conoscerlo così mi affacciai alla finestra e riuscii solo a dire il mio nome.Aspettai che il ragazzo se ne andasse e quando sentii che lui non era più nel mio giardino continuai a riportare gli scatoloni dentro.Quando in macchina non rimase più niente salii le scale.Salita la prima rampa di scale vidi 3 porte,non le aprii ma decisi di salire ancora.Al secondo piano c'erano 2 porte:un bagno e quella che sarebbe diventata la mia camera.La osservai,era abbastanza piccola,ma almeno aveva un balcone e una bella vista,era perfetta.Mi affacciai al balcone,ma subito la voce di mio padre mi costrinse ad andare in giardino.Non feci in tempo ad arrivare in giardino che vidi un gruppo di uomini che scaricavano i mobili della vecchia casa da un furgone enorme.
"Almeno non dormirò per terra."cercai di pensare positivo. Decisi di aspettare in giardino che gli uomini avessero finito,non mi importava della pioggia,non mi importava di niente ormai,avevo solo bisogno di stare da sola.

"Destiny,sono già le otto,credo che ci vorrà un po' a sistemare tutti i mobili,sarebbe meglio che tu andassi a mangiare qualcosa così magari vedi se questo posto ti piace,no?!"alzai lo sguardo e vidi mia madre inginocchiata di fronte a me.Non avevo la minima voglia di uscire e sapevo già che quel posto non mi sarebbe piaciuto ma decisi di farlo.Presi i soldi che mi diede e cominciai a girare per il quartiere,una grande insegna attirò la mia attenzione ed entrai.Il posto era quasi pieno,"ottimo"sussurrai con sarcasmo.Ordinai una pizza e mi sedetti vicino ad un'enorme vetrata,guardai fuori e notai che non c'era molta gente"A Douglas c'era sempre molta gente.."iniziai a ricordare ma tutto fu interrotto da una voce che avevo già sentito prima.

"Destiny giusto?!"alzai lo sguardo e il riccio che avevo incontrato qualche ora prima mi si sedette di fronte.
"Non pensavo di incontrarti qui."Mi disse con un tono quasi sorpreso.Non sapevo cosa rispondergli quindi gli sorrisi,poi continuai a guardare fuori.
"Warlingham è sempre deserta a quest'ora,ma per fortuna siamo abbastanza vicini a Londra,lì è sempre pieno di gente,ci si diverte molto,ci sei mai stata?"il mio "no"fu talmente secco da farlo tacere.Non capivo perchè continuasse a cercare di chiacchierare nonostante vedesse che ero sovrappensiero,ma pensai che parlare con lui mi avrebbe fatto distrarre."Vorrei visitarla un giorno."mi sentii quasi in imbarazzo a pronunciare quella frase,infatti non distolsi lo sguardo dalla vetrata ma riuscii comunque a notare che Harry mi stava guardando quasi stupito e infatti la sua risposta confermò il suo stato d'animo:
"Pensavo che avresti parlato a monosillabi per tutta la serata."mi girai e gli sorrisi.
”Pioverà per sempre qui?”sapevo che avevo posto una domanda inutile,ma per iniziare un discorso andava bene e non mi era venuto niente di meglio da dire.
”Piove spesso in questo periodo dell’anno,ma fortunatamente non dura molto.”
“a Douglas non pioveva mai”non so come ma quelle parole mi uscirono da sole di bocca.
”Deve mancarti tanto la tua città immagino.”anche se sussurrai quella frase Harry l’aveva sentita”Era tutto perfetto e ho dovuto lasciare tutto.”non volevo parlarne,ma raccontare a quel ragazzo quelle cose mi faceva stare meglio,potevo sfogarmi con qualcuno.
”La cosa che mi è davvero dispiaciuta è stata non aver potuto dire addio al mio migliore amico..”dette quelle parole inizia di nuovo a fissare la città deserta.Il ragazzo non sapeva cosa rispondermi,così gli chiesi com’era Warlingham.Iniziò a raccontarmi di quanto quella città fosse noiosa,ma di quanto si divertisse con i suoi amici.Pensai che era simpatico e avere un amico avrebbe sicuramente migliorato la situazione.Continuammo a parlare per tutta la sera e mi stupii del fatto che non mi avesse chiesto il motivo del mio trasferimento.
Uscimmo dal locale e lui decise di accompagnarmi a casa "Casa mia si trova poco dopo la tua quindi non mi costa niente accompagnarti."così mi feci convincere.Eravamo quasi arrivati a destinazione quando ecco arrivare la fatidica domanda
"Destiny,perchè se eri così felice a Douglas ti sei trasferita qui?"sospirai"Scusami,ma non ho voglia di parlarne."
"Va bene,quando e se avrai mai voglia di parlarne sarò pronto ad ascoltarti."quella risposta mi spiazzò,così come il gesto che feci dopo averlo ringraziato:lo abbracciai.Mi venne spontaneo e anche lui rimase stupito di quel gesto ma poi ricambiò,mi sentivo a mio agio con lui,sapevo che sarebbe stato un ottimo amico,assomigliava tantissimo al mio migliore amico di Douglas,Ricky.
Arrivati a casa lo ringraziai e mentre ero sul punto di entrare la sua voce mi fece fermare
”Se vuoi possiamo andarci insieme,a Londra intendo.”mi voltai,gli sorrisi ed entrai in casa senza dire niente.Salutai i miei e senza dar loro il tempo di chiedere com'era andata la serata salii in camera mia.
Era tutto com'era nella mia vecchia camera,mi sdraiai sul letto e mi addormentai.
SPAZIO AUTRICE:
Questa è la mia prima fanfiction :3
Spero vi piaccia.
Abbiate pietà ahahah
Mariachiara.

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Capitolo 2
*** Primo giorno. ***


Erano le 5:30 quando mi svegliai,quella notte avevo dormito malissimo.
Avevo bisogno di aria così uscii in balcone.Come previsto pioveva e non c’era nessuno così restai a guardare il vuoto. Iniziai a pensare a Douglas,a Ricky,a quanto le cose fossero cambiate e fossero diverse,così finii a pensare a quel ragazzo,Harry.La sera prima ero stata bene,ma per non so quale motivo quella mattina mi resi conto che non volevo vederlo,volevo stare sola.Non volevo pensarci così decisi di uscire,in fondo dovevo pur iniziare a conoscere Warlingham e quello era il momento giusto.
Dopo essermi vestita di malavoglia uscii.Mi avviai per la strada che portava al locale della sera precedente,camminai molto,fino a quando non vidi un parco.Era deserto,come tutto in quella città e mi sedetti su una panchina. Quel posto non ricordava affatto Douglas,lo odiavo volevo andarmene e mentre questi pensieri mi entrarono in testa una voce mi bloccò
“Destiny.”era lui,Harry.Non avevo voglia di vederlo quindi mi alzai.
“Dove vai?”Non sapevo cosa rispondere,non volevo dirgli che non volevo vederlo,ma decisi di risedermi.
“Non credevo ti desse così fastidio la mia presenza,scusami.”sentendo quelle parole mi scappò un sorriso.
“Non mi dai fastidio,anzi,solo che..”
“Solo che hai bisogno di tempo,giusto?!”quella frase mi stupì,non so come ma quel ragazzo che conoscevo a malapena riusciva a capirmi.L’unica cosa che riuscii a fare fu annuire così lui si alzò. Rimasi di nuovo sola,cercai di riprendere i miei pensieri,ma l’unica cosa a cui in quel momento riuscivo a pensare era a quanto ero stata bene con quel ragazzo.Dovevo trovarlo.
“Casa mia si trova poco dopo la tua quindi non mi costa niente accompagnarti.”pensai a quella frase che mi aveva detto così ripresi la strada verso casa.
Niente,nessuna traccia di Harry.
“Prima o poi dovrà passare qui davanti.Lo aspetterò.”che pensiero stupido.Aspettai  davanti casa mia sotto la pioggia che il ragazzo passasse,e dopo circa un’ora lo vidi.
“Scusami.”in quell’ora mi ero preparata un discorso da dire,ma l’unica cosa che mi venne in mente quando lo vidi però fu questa.
“Hai aspettato sotto la pioggia per chiedermi scusa?”sentendo quelle parole mi accorsi di quanto era stupida quell’idea,così arrossii e abbassai lo sguardo.Non passò molto prima che mi si avvicinasse e mi abbracciasse.
“Sarebbe meglio che io rientri.”sussurrai.Avevo qualcosa in mano,un biglietto.Lo aprii e c’era scritto un numero.
“Invece di aspettare sotto la pioggia la prossima volta chiamami.”sorrisi ed entrai a casa.
Appena fui dentro salii in camera mia e iniziai a riempire la nuova camera degli oggetti racchiusi negli scatoloni.
Mi sdraiai sul letto,e solo allora mi ricordai del biglietto di Harry.Volevo vederlo,così gli mandai un messaggio.
Ciao Harry!Sono Destiny,
tra mezz’ora sono al parco.
Se vuoi,mi incontri lì.
Erano passati 40 minuti da quando avevo inviato il messaggio,lui non mi aveva risposto e nonostante questo ero al parco.
“Non lo biasimo se non verrà.” Ero già convinta che quel pomeriggio non l’avrei visto ma mi sbagliavo. Aveva uno sguardo preoccupato e dal rossore del viso notai che aveva corso.
“Scusami,è successo qualcosa?”sentendo quelle parole scoppiai a ridere.
“Niente,volevo solo vederti e chiederti ancora scusa per oggi.”si era tranquillizzato,ma non riuscivo a smettere di ridere.Parlammo molto quel pomeriggio,mi raccontò molto su di lui,la sua storia e i suoi amici
“Ci siamo conosciuti a scuola,Louis era il più grande,poi c’era Liam ed infine io che ero il più piccolo,mi prendevano sempre in giro per questo.Ora frequentiamo la stessa scuola qui a Warlingham.A proposito tu verrai?”era strano,avevo pensato a tantissime cose quel periodo che mi ero completamente dimenticata della scuola,era novembre e avrei dovuto iniziarla anch’io.
“Devo.Mi ero dimenticata della scuola.Sarà un disastro domani,non solo non conosco nessuno,ma l’anno è già cominciato.”iniziai a preoccuparmi
“Verrai con me e ti presenterò Louis e Liam.”sapevo che non sarebbe servito a molto,ma almeno non sarei stata completamente sola.Tornammo a casa,si era fatto tardi.
Il giorno seguente andammo a scuola insieme con la sua macchina.Non credevo avesse una macchina.Il viaggio fu abbastanza corto e silenzioso.Quando scendemmo molti dei ragazzi in quella scuola iniziarono a guardarci,Warlingham era piccola e le voci di una nuova ragazza a scuola si erano già sparse.Non mi piaceva per niente essere al centro dell’attenzione,e cercai di convincermi che sarebbe durata poco quella situazione.
“Tranquilla,domani avranno sicuramente da pensare ad altro.”non so come Harry riuscisse sempre a capire quello a cui stavo pensando,e quelle parole mi tranquillizzarono.Entrammo a scuola e due ragazzi si avvicinarono a noi.
“Ragazzi lei è Destiny,la nuova.”non mi piaceva che fossi etichettata come “la nuova” e Harry l’aveva capito,ma non riusciva a mettere da parte il suo senso dell’umorismo.Louis e Liam erano simpatici,mi piacquero da subito,ma il tempo per conoscersi era poco dato che il mio primo giorno di scuola doveva iniziare.Salutai i ragazzi e mi diressi verso l’aula di letteratura.La mattinata passò abbastanza veloce ed era già arrivata l’ora di pranzo.Entrai in caffetteria.Era piccola,ma i tavoli erano ben distanziati tra loro. Mi guardai intorno,non riuscivo a trovarli.
“Sarà meglio che esca.”ennesimo pensiero stupido.Stavo per uscire,ma una voce,anzi un urlo mi bloccò.Mi girai e vidi tutti i ragazzi girati verso di me e Louis che mi indicava il suo tavolo. Feci un respiro profondo e mi diressi verso il tavolo a testa bassa.
Mi sedetti vicino a Harry e cominciammo a parlare della scuola e mi parlarono dei ragazzi che la frequentavano.
“Lui chi è?”indicai un ragazzo biondo,aveva gli occhi azzurri,appena entrato nella caffetteria non aveva posato lo sguardo su nessuno ma era andato diretto verso un tavolo dove c’era un ragazzo moro ad aspettarlo.Non so perché ma quel ragazzo mi attraeva,tanto.
“Il biondo?Quello è Horan,Niall Horan e l’amico si chiama Zayn Malik.Stanno sempre per i fatti loro,non so niente su di loro.”le parole di Liam mi incuriosivano molto.Finimmo di mangiare e mi diressi verso l’aula di chimica.Nel corridoio incontrai Niall,credevo che anche lui come tutti mi avrebbe fissato nonostante fosse uno “riservato”,ma mi pissò vicino senza notarmi. Rimasi un po’ delusa,ed entrai in aula.Le lezioni finirono e Harry mi riaccompagnò a casa.Neanche durante il viaggio di ritorno parlammo molto,parlammo solo di quanto fossero noiose le lezioni e di Liam e Louis.Arrivata a casa lo salutai ed entrai.I miei non c’erano,meglio, almeno mi sarei risparmiata di raccontar loro della scuola e ne approfittai per andare in camera.Un altro giorno era passato.
SPAZIO AUTRICE:
HOLA MY FANZZ (Chiara ti odio per avermelo fatto scrivere.)
Se state leggendo vi ringrazio :3
Nel capitolo c'è l'entrata di un nuovo personaggio:Niall.
Spero vi sia piaciuto il capitolo,io non ero molto convinta :/
Grazie ancora :D

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Capitolo 3
*** It's gotta be you. ***


Quel giorno saremmo dovuti andare in un giardino botanico,era Dicembre e mancava poco alle vacanze di Natale,così la scuola  aveva permesso una gita a tutte le ultime classi.
Come al solito Harry mi stava aspettando in macchina,eravamo diventati davvero molto amici, lui era davvero un ragazzo speciale,mi ero legata davvero tanto a lui.Non avevo mai incontrato una persona come lui,era solare,divertente e riusciva a far star bene chiunque,anche me.Credo che senza di lui il periodo che stavo passando sarebbe stato molto più difficile,mi stava aiutando davvero molto.
"Sei sempre così puntale!"sorrisi,ogni mattina mi salutava con quella frase sarcastica.Entrambi non avevamo la minima voglia di andare in quella gita,ma Louis e Liam erano riusciti a convincerci ad andare.
"Ci divertiremo,vedrete."queste erano le parole dei ragazzi.
Appena arrivammo a scuola vedemmo un gruppo enorme di gente davanti a due pullman gialli.Non mi era mai piaciuto viaggiare su un pullman,e ancora di meno se era pieno di gente.Ci avvicinammo molto velocemente al gruppo,forse nessuno si sarebbe accorto che eravamo in ritardo.Diedi uno sguardo veloce,erano tutti agitatissimi ed emozionatissimi.Non riuscivo a capirli,cosa c’era di emozionante in una gita in un giardino botanico?!Continuai a guardare la gente nel gruppo.Non so perché ma cercavo qualcuno,cercavo Niall.Provai a  guardare più attentamente,ma non mi fu possibile,la gente era troppa.In quei due mesi avevo pensato spesso a quel ragazzo biondo,mi piaceva guardarlo a scuola,non era come gli altri ragazzi di quel posto,era imprevedibile.
“Sicuramente non è venuto,sta sempre per conto suo.Poi cosa t’importa?”non so perché mi facessi quelle domande,ma non so per quale motivo Niall mi interessava.Mi incuriosivano i suoi atteggiamenti e le sue azioni.Era diverso in tutto ciò che faceva.La voce di Liam mi riportò alla realtà e smisi di cercare Niall tra la gente.
“Credevamo non sareste venuti.”Mi girai,Louis e Liam ci fulminarono.
“Vi sentivate persi senza di me e Destiny,eh?”
Salimmo tutti e quattro sul primo bus;mi misi vicino ad Harry e Louis e Liam erano davanti a noi.Il viaggio sembrava infinito,tutti  i ragazzi urlavano,alcuni litigavano,mi ricordavano tanto dei bambini eccitati per una gita.Mi girai,lo cercavo ancora,speravo fosse in quel pullman.Sapevo che era inutile ma lo feci comunque.
“Destiny,ci stai ascoltando?Cosa cerchi?”Liam e il suo tempismo perfetto.
“Sarebbe meglio chiedere chi sta cercando.”Sentite le parole di Louis mi girai velocemente.
“Nessuno,volevo solo vedere se eravamo davvero così tanti da riempire due pullman,insomma la scuola è piccola,non ci sono molti studenti.”Ero abbastanza abile a mentire e sperai che mi avessero creduto.
“Ci sottovaluti molto.”La frase di Liam mi fece capire che fortunatamente ci avevano creduto.Non volevo che sapessero che stessi cercando Niall,non avrebbero capito che se lo cercavo non era perché mi piacesse,ma semplicemente mi incuriosiva.Sarebbe stato più facile dire quella piccola bugia piuttosto che spiegare tutto.
Non ci mettemmo molto ad arrivare.Il posto era enorme,ma il nostro gruppo riusciva ad occupare  l’intera strada quando camminavamo.Notai che faceva davvero caldo lì per essere dicembre,e non sapevo dell’esistenza di tutte quelle piante ma nonostante quello quella era una delle gite più noiose che avessi mai fatto.Stavamo camminando da circa 15 minuti e ormai tutti i luoghi che visitavamo mi sembravano uguali a quelli precedenti.
“Stavi cercando Horan prima vero?!”la frase di Harry arrivò come una doccia fredda.
“No,come ti viene in mente?!”cercai di mentire, sapevo che con Harry non avrebbe funzionato,riusciva sempre a capirmi e aveva imparato a conoscermi,ma sperai che mi credesse.
“A scuola lo guardi spesso quando pranziamo.L’ho notato,ti interessa.”non sapevo cosa rispondergli.Non sapevo cosa provavo nei confronti di quel ragazzo,forse era semplice curiosità ma non volevo che Harry o qualcun altro si facesse strane idee se l’avessi spiegato.
“Non mi interessa.Non lo conosco.Lo guardo solo perché è un tipo particolare,tutto qua.”
“Ok.Non ti interessa ma Niall e Zayn sono laggiù.”detto questo mi lasciò sola.Mi girai.Per qualche strano motivo Niall Horan era venuto.Non sembrava né eccitato né agitato anzi era piuttosto annoiato,si comportava esattamente com’era a suola:parlava con Zayn e non si interessava di altro.Più lo guardavo più non capivo il motivo della sua presenza.Senza accorgermene ero rimasta indietro e lui era a pochi passi da me ma non riuscivo a distogliere lo sguardo,ogni suo gesto mi incuriosiva.Finalmente mi distrassi e tornai da Harry,Liam e Louis e continuammo a camminare.Erano più o meno due ore che eravamo dentro quel giardino,eravamo tutti sfiniti,erano ore che vedevamo piante su piante e sentivamo la voce stridula della guida che spiegava ogni singolo particolare di ogni singola pianta e finalmente eravamo arrivati in un luogo dove avremmo potuto riposarci per un po’ di tempo.Quasi tutti si misero a giocare a calcio e così anche Harry Liam e Louis.Non avevo voglia di restare lì a sentire tutto quel rumore, era il momento perfetto per stare un po’ da sola così mi allontanai.Mi piaceva stare in compagnia,ma adoravo anche stare da sola.
Il posto che cercavo era poco distante da dov’erano gli altri,lo raggiunsi in circa 5 minuti e infatti ancora si sentivano le urla dei ragazzi e delle ragazze.L’avevo visto mentre stavamo camminando e mi era sembrato un posto stupendo,era tranquillo c’era anche un piccolo laghetto e delle panchine.Mi sedetti.Quel posto era davvero bello e la calma di quel posto mi faceva sentire a casa,la mia vecchia casa a Douglas.
Quando ero con Harry e gli altri non pensavo mai alla mia vecchia città,era impossibile pensarci,ma appena ero da sola tutto me la ricordava e così continuavo a pensare alle solite cose.Mi mancava,avevo parecchia nostalgia di quel posto,ma grazie ai miei nuovi amici ogni volta che mi ritornavano in mente quei pensieri mi facevano meno male.Mi stavano aiutando davvero molto quei ragazzi,non avrei mai saputo ringraziarli abbastanza,stavano diventando fondamentali per me,soprattutto Harry.Lui era davvero molto protettivo,riusciva a capirmi come nessun altro,lui c’è stato per me dal primo giorno che ho messo i piedi a Warlingham.Era davvero il migliore amico che avessi mai avuto,forse anche più di Ricky.
“Come mai non sei con gli altri?”non avevo mai sentito quella voce,ma era davvero una delle più belle che abbia mai sentito.Non avevo idea di chi potesse essere,nessuno mi aveva seguita e i miei amici erano rimasti con gli altri ragazzi.Mi voltai,non avevo la minima idea del perché Niall Horan fosse in quel posto davanti a me.
“Volevo un po’ di pace.Che ci fai qui?”ero davvero nervosa,non mi sarei mai aspettata quella scena e quelle furono le uniche frasi sensate che mi vennero in mente in quel momento.
“Stesso motivo.Posso sedermi?”mi spostai un po’ più in là mentre continuavo a guardarlo,i suoi occhi azzurri erano ancora più belli da vicino,non avrei saputo descriverli ma erano qualcosa di meraviglioso,i più belli che abbia mai visto e di certo non aiutavano a fermare il caos che avevo in testa.Da come mi avevano raccontato non aveva mai parlato con nessuno in quella scuola tranne Zayn,non aveva mai guardato nessuno negli occhi ed ora era lì vicino a me.
“Comunque mi chiamo Niall,Niall Horan.”in testa avevo tantissimi pensieri riguardanti quel ragazzo,mi prese il panico,non solo era vicino a me ma mi stava anche parlando,perché?cercai di rispondere con più calma possibile
“Sono Destiny.”
“Sei nuova,vero?”erano passati due mesi,ma a scuola ero sempre rimasta “la nuova”.Odiavo quando mi chiamavano con quel nomignolo,ma quando lo pronunciò quel ragazzo non mi fece nessun effetto,annuii.
“DESTINY!”ormai potevo riconoscere quella voce ovunque,era Harry.
“Ti stanno cercando,sarà meglio che vada.Ciao.”quelle furono le ultime parole del biondo,lo guardai per un’ultima volta e raggiunsi gli altri.
“Dov’eri finita?Dobbiamo andare.”Liam e le sue solite preoccupazioni.
“Ero vicino al laghetto che avevamo visto prima.”indicai il posto e appena i miei amici si furono girati dalla strada vidi Niall raggiungere Zayn.Non guardò nessuno neanche quella volta.Quel ragazzo era davvero bello ed era diverso dagli altri.
Avevamo quasi finito il giro del giardino e passò poco tempo prima di tornare nei pullman.Per tutto il tempo mi accorsi che Harry non rivolse parola a nessuno,fino a quando mi si sedette vicino sul pullman.
“Che facevi lì con Horan?”mi girai di scatto,non sapevo il perché di quella domanda e pensai che era davvero fuori luogo.
“Niente,ero andata da sola e solo dopo l’ho incontrato lì per caso,perché me lo chiedi?”
“Vi ho visti insieme e volevo sapere,non mi piace quel tipo.”la risposta di Harry non mi convinceva,ma l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era l’incontro con Niall.Non riuscivo a darmi una risposta sensata del perché fosse lì,così alla fine arrivai alla conclusione che era soltanto una coincidenza,ma la cosa che più mi aveva scioccato era l’agitazione e l’ansia che mi aveva procurato quel ragazzo.Mi convinsi che mi sentivo così perché non mi sarei mai aspettata che avrei parlato con lui,ma sapevo che non era quello il vero motivo.

SPAZIO AUTRICE
Nel capitolo Destiny c'è l'incontro con Niall anche se è parecchio corto :3
Destiny è molto confusa per Niall :S
Spero che il capitolo vi piaccia anche se secondo me è un po' corto.
Mi piacerebbe sapere che ne pensate :3
CIAO :3

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Capitolo 4
*** I'll take you to another world ***


Dopo la gita arrivarono finalmente le vacanze di Natale. A Warlingham faceva davvero freddo in quel periodo,ma non c’era niente che mi facesse pensare al Natale a parte le luci che decoravano la città. Harry in quei giorni era parecchio strano,mi stava nascondendo qualcosa;lo vedevo davvero di rado e quando gli scrivevo poco dopo si inventava sempre una scusa diversa per non rispondermi. Non avevo idea di cosa gli  avessi fatto.
Era arrivato Natale,io e la mia famiglia di solito ci riunivamo a mangiare tutti insieme,ma quell’anno non avevo idea di cosa avremo fatto,eravamo troppo lontani dal resto della nostra famiglia. Quella mattina non avevo la minima voglia di alzarmi dal letto,ma il cellulare continuava a squillare.
“Affacciati al balcone. Harry”rimasi sbalordita,credevo non volesse vedermi o che fosse arrabbiato,forse mi aveva scritto per dirmi che non voleva più vedermi,oppure mi avrebbe spiegato il motivo del suo comportamento recente. Uscii al balcone,lui era nel giardinetto dietro casa mia con un foglio in mano”Buon 1° Natale con me.”
“Credevo ce l’avessi con me. E un regalo bellissimo,grazie.”non sapevo cosa dire,nessuno mi aveva mai fatto una cosa del genere prima d’ora e non me l’aspettavo davvero soprattutto in quel momento da Harry.
“Non è questo il regalo. Vestiti e vieni con me,non fare domande.”Non feci in tempo a rispondere che già era salito sulla sua macchina.
“Auguri anche a te.”Entrai dicendo quelle parole e lo abbracciai. Durante il viaggio in macchina cercai di capire dove mi stava portando,ma non avevo mai visto quella strada,così cercai di convincerlo a dirmi qualcosa ma niente,Harry era irremovibile. Era passata quasi un’ora e stavamo ancora viaggiando,non avevo idea di dove fossimo e il riccio era davvero bravo a cambiare discorso quando cercavo di chiedere qualche informazione,mi stavo preoccupando e iniziai a pensare che ci fossimo persi.
“Ti ricordi la prima sera che sei arrivata qui?”non sapevo dove volesse arrivare con quel discorso e,incuriosita,annuii.
“Quando eravamo in quel locale io ti chiesi se eri mai stata a Londra e tu mi rispondesti che l’avresti voluta visitare. Fu la prima frase che mi dicesti.”forse avevo capito quale fosse la sua intenzione.
“Stiamo andando  a Londra?”appena finii quella frase riuscii a intravedere davanti a me il Big Ben.
“Buon Natale Destiny.”Harry era girato verso di me e mi stava sorridendo con il suo splendido sorriso,non sapevo cosa dire così l’unica cosa che riuscii a fare fu abbracciarlo di nuovo.
Eravamo arrivati a Londra,era davvero stupenda,c’erano luci natalizie ovunque e lì sì che riuscivo a sentire l’aria di Natale. Non ero mai stata in un posto così bello,restai immobile a guardare il panorama senza riuscire a dire una parola.
“Seguimi.”Non avevo avuto il tempo di muovermi che Harry mi aveva preso la mano e stavamo correndo in una strada quasi isolata rispetto al resto della città.
“Dove stiamo andando?”Non so se aveva sentito la frase che avevo appena urlato,ma lui non mi rispose subito. Avevamo girato parecchie volte, non avevo idea di dove fossimo e solo quando avevamo entrambi il fiatone ci fermammo. Davanti a noi c’era una vista meravigliosa,si vede gran parte di Londra,dovevamo essere parecchio in alto rispetto alla città e quel posto non dovevano conoscerlo in molti perché era davvero vuoto. Mi voltai e trovai Harry per terra disteso su una tovaglia.
“E una settimana che sto preparando tutto,per questo non avevo tempo per te. Scusami davvero ma volevo che fosse tutto perfetto.”sorrisi,era davvero dolce. Mi sedetti vicino a lui,rimanemmo lì a vedere lo splendore di Londra. Non parlammo molto,eravamo sdraiati ad osservare un posto meraviglioso,le parole erano superflue in quel momento.
“Dobbiamo andare,dobbiamo fare altre cose.”non sapevo cosa aspettarmi ormai da quel ragazzo,ma non esitai e non chiesi nulla. Tornammo al centro della città,ma questa volta non corremmo. Arrivammo in un locale che mi ricordava qualcosa.
“Questo è il locale simile a quello in cui ci siamo conosciuti,ho pensato che era una bell’idea mangiare qui,giusto per ricordare quella sera. Insomma è lì che è incominciato tutto.”Quel ragazzo era davvero speciale. Aveva organizzato tutto alla perfezione,non avrei potuto desiderare niente di meglio.
Pranzammo in quel locale e come quella sera ci sedemmo vicino alla vetrata;guardai fuori e vidi lo splendore di quella città illuminata.
“Grazie,nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me.”dissi quelle parole con le lacrime agli occhi.
“Dopo quello che hai passato volevo che il Natale lo passassi nel migliore dei modi.”
“Sei speciale,non ho mai incontrato una persona come te.”mi sorrise e iniziammo a mangiare e a parlare,soprattutto di quella sera e di come ci siamo uniti in quei mesi. Non avrei mai pensato che mi sarei legata così tanto a lui,ma soprattutto non avrei mai pensato di incontrare una persona così in quel luogo che tanto odiavo. Era tardi e passammo il pomeriggio tra le vie di Londra, non so come ma Harry era un ottima guida turistica. Era sera e l’unico posto che dovevamo ancora visitare era il London Eye,la ruota panoramica di Londra. So che era tardi ma salimmo,il ragazzo sembrava tenerci così tanto.
Era mezzanotte quando eravamo sul punto più alto della ruota e stavamo ammirando i fuochi d’artificio che illuminavano Londra. Sento la sua mano che prende la mia,la stringe. Sento che mi sta guardando,mi giro  ed entrambi sorridiamo poi improvvisamente mi abbraccia. Quello è stato l’abbraccio più bello che abbia mai dato.
“Ti voglio bene Harry.Grazie di esserci”iniziai a piangere,le emozioni erano tante e le lacrime mi scesero senza accorgermene.
“Ti voglio bene anch’io.”mi asciugò una lacrima e mi diede un bacio sulla guancia. Mi voltai e mi sentii qualcosa di freddo al collo,un ciondolo.
“Era questo il vero regalo di Natale.”non sapevo che dire.
Era sicuramente il Natale più bello che abbia mai passato.
SPAZIO AUTRICE.
Spero che il capitolo vi piaccia anche se secondo me è troppo sdolcinato lol
BYYYYE

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Capitolo 5
*** I wanna save you tonight. ***


Non avevo idea di che ora era,doveva essere sicuramente presto quando il telefono ha cominciato a squillare. Quando sono in vacanza mi piace alzarmi tardi,ma evidentemente non posso.
“Pronto?”
“Buongiorno!Tra dieci minuti passo da te e andiamo a fare un giro,ok?”Harry,chi poteva essere se non lui?!
“Va bene.”La frase “andiamo a fare un giro” aveva un significato preciso nel gergo del riccio:devo parlarti di qualcosa.
Quando salii in macchina guardai il ragazzo cercando di capire cosa avesse da dirmi,ma non ne avevo la minima idea. Arrivammo in un bar e ordinammo la colazione,un cappuccino e un cornetto per iniziare la mattinata era l’ideale dopo il “brusco risveglio”.Guardai Harry con un’espressione strana,talmente strana da farlo scoppiare a ridere.
“Perché mi guardi così?”disse continuando a masticare il cornetto e cercando di smettere di ridere.
“Cosa devi dirmi di tanto importante da disturbare il mio sonno?”
La sua risata di fece più forte e non sapendo come farlo smettere di fare tutto quel rumore fui costretta a dargli un calcio alla gamba. Un gemito di dolore,ma almeno aveva smesso di ridere.
“Oggi è l’ultimo dell’anno. Dove vivi? Volevo parlarti di questa sera.”Era vero,a volte non so dove abbia la testa e mi ero completamente dimenticata di che giorno fosse,poi non mi erano mai davvero interessate le feste, non sono il tipo a cui piacciono le feste,le discoteche e questo genere di cose.
“Ogni anno qui in città organizzano una festa in piazza,è pieno di gente”continuò”Che ne dici di andare?”
Non risposi,guardai fuori e mi portai la tazza colma di cappuccino alla bocca e Harry capì che non avevo voglia di andare ma per non deluderlo non volevo rispondergli di no. Improvvisamente mi prese la mano
“Ci divertiremo,per favore. Non voglio che passi la sera di Capodanno a casa.”mi girai e vidi che mi stava quasi supplicando. Cercai di trovare delle scuse,ma me ne vennero di pessime in mente come “non ho un vestito”,”non so se i miei mi faranno venire” ma non sapevo mentire a Harry così fui costretta ad accettare.
Mi ringraziò con un abbraccio che sembrava infinito,mi piacevano i suoi abbracci.
Era arrivata sera e mancava circa un’ora  all’appuntamento che avevo con Harry,Liam e Louis nella piazza di Warlingham;Harry mi mandò un messaggio
“Scendi,ho una cosa per te. Harry”
Non sapevo davvero più cosa aspettarmi da quel ragazzo così non mi feci aspettative e mi avviai verso il giardino. Lui era già vestito per la festa,aveva una camicia nera e dei pantaloni bianchi,era ancora più bello di quanto non fosse e notai che aveva una busta in mano che mi pose nella mano appena mi avvicinai.
Mi sorrise e lo guardai in modo strano,quasi incuriosita.
“Io non so più cosa aspettarmi da te.”detta quella frase aprii la busta.
“Avevi detto che non avevi un vestito per stasera così”non fece in tempo a finire la frase che gli strinsi le braccia al collo per abbracciarlo.
“Grazie.”sussurrai quella parola e mi diede un bacio sulla guancia. Entrammo in casa,lui aspettò in salotto e io salii in camera e indossai i vestiti che c’erano dentro la busta:un paio di jeans a sigaretta,una camicia arricciata davanti e delle scarpe coi tacchi nere.
Scesi le scale e  vidi il ragazzo che mi stava aspettando davanti a me.
“Siete bellissimi. Voglio farvi una foto prima della festa.”mia mamma e le sue solite idee ridicole.
“Mamma per favore, sei imbarazzante.”
“Io la trovo una bella idea,poi sarà la nostra prima foto insieme e la tua prima foto a Warlingham.”mia madre era imbarazzante,ma Harry che le dava corda era peggio. Lo fulminai con lo sguardo e  come risposta ottenni uno dei suoi soliti sorrisi.
“Avvicinatevi,voglio una bella foto.”stavo odiando mia madre,ma volevo farla finita il prima possibile così mi avvicinai al ragazzo che puntualmente mi abbracciò ma appena mia madre scattò la foto mi staccai subito e uscimmo.
Arrivammo dagli altri ragazzi con dieci minuti di ritardo e la piazza era piena di gente.
“Non immaginavo ci fosse così tanta gente.”
“Continui sempre a sottovalutarci.”quella era la frase che Liam mi ripeteva più spesso.
Ci avvicinammo e c’erano quasi tutti i ragazzi della nostra scuola e facendo quel pensiero mi venne in mente Niall,ma quel pensiero durò poco,non avevo voglia di pensare a lui quella sera,volevo stare con i ragazzi e almeno quella sera non pensare a niente.
“Te l’avevo detto che ci saremmo divertiti stasera no?!”
“Ok Harry,avevi ragione. E una bella serata.”odiavo dover dire che aveva ragione ma era così,ci stavamo divertendo davvero molto,avevamo giocato a biliardino,un gruppo stava suonando quindi c’era buona musica da ascoltare,c’erano cibo e bevande a volontà ed era una bella serata.
“E tu che volevi restare a casa.”sorrisi,per fortuna che mi aveva convinto altrimenti avrei probabilmente passato la sera a guardare film con i miei oppure da sola.
“Ragazzi andiamo a ballare!”Louis non fece quasi in tempo a finire la frase che Liam si era già fiondato al centro della piazza insieme a molti bambini e ragazzi che ballavano come matti.
“Tu non vieni?”
“No Harry,andate a me non è mai piaciuto ballare. Vi aspetto qui.”aspettò per vedere se avessi cambiato idea ma su quello ero irremovibile,non avrei mai ballato. Lo odiavo.
“Ok,se non vai tu non vado neanch’io.”e dette quelle parole si sedette vicino a me,stava solo aspettando che cambiassi idea,conoscevo Harry.
“E inutile,non mi alzo non mi piace ballare.”lo guardai e cercai di convincerlo ad andare con gli altri.
“Ciao Harry,vuoi ballare?”una voce femminile, mi voltai ed era una ragazza bionda che avevo già visto a scuola.
“Va bene se vado?”Il ragazzo si girò verso di me e annuii,non volevo che fosse costretto a stare vicino a me per un mio capriccio anche se un po’ mi dava fastidio che andasse con quella ragazza.
Rimasi lì seduta a guardare il centro della piazza,c’erano ragazzi e ragazze di tutte le età che ballavano,poi c’erano Liam e Louis che come loro solito non si sa cosa stessero facendo alla gente vicino a loro e poi c’erano Harry e la ragazza bionda attaccata a lui;li fissai per circa un minuto,fino a quando Harry se ne accorse e iniziò a ridere,appena successe mi girai e continuai a guardarmi in giro. Cercai di pensare ad altro così iniziai a pensare ai vecchi Capodanni passati a Douglas con Ricky. Erano molto diversi da quello,ma con lui mi divertivo sempre tantissimo,bastavamo noi due e tutto andava bene e facendo questi pensieri pensai  a quanto Harry assomigliasse a Ricky in questo senso,era tutto perfetto con lui.
“Sei pensierosa?”avevo già sentito quella voce,non potevo dimenticarla era davvero stupenda,ma nonostante avessi riconosciuto quella voce cercai di non farmi prendere dal panico,potevo anche essermela immaginata. Mi girai,era proprio Niall. Mi innervosii,così riuscii solo ad annuire,non so perché quel ragazzo mi facesse quell’effetto. Lui si sedette vicino a me,eravamo esattamente come la prima volta che avevamo parlato,lui vicino a me e io che fissavo imbambolata i suoi bellissimi occhi azzurri.
“Non pensavo che venissi ad una festa come questa.”non so perché avevo detto quella frase ma era quello che pensavo e appena pronunciate quelle parole mi morsi la lingua sapendo della stupidaggine che avevo fatto. Lui sorrise,non l’avevo mai visto sorridere e aveva un sorriso davvero bello.
“Potrei dirti la stessa cosa.”si girò verso di me e mi rispose ancora sorridendo. Dopo quella frase mi girai e mi calmai.
“Non vai a ballare con i tuoi amici?”
“Non mi piace ballare,l’ho sempre odiato.”risposi senza nemmeno voltarmi e continuai a guardare la gente,soprattutto Harry e la ragazza che lo aveva invitato a ballare. Ci fu un silenzio quasi imbarazzante per quasi un minuto così cercai di dialogare con lui.
“Sei qui con Zayn?”
“Sì,siamo venuti insieme.”
“Siete molto amici..”ero curiosa di sapere come mai stesse solo e sempre con quel ragazzo
“Sì,siamo amici da molto tempo,diciamo da sempre. E sempre stato il mio migliore amico,mi è sempre stato vicino,mi ha sempre difeso e anch’io ho fatto lo stesso con lui. Siamo sempre stati come una cosa sola io e lui”mentre diceva quelle parole mi guardava con uno sguardo che non avrei saputo descrivere,ma era davvero sincero e quando parlava della sua amicizia con Zayn sorrideva leggermente come per indicare la sua fierezza nei confronti di quel ragazzo.
“E per questo che state per conto vostro?!”improvvisamente lo sguardo del biondo cambiò,il sorriso scomparve dalla bocca e si girò,iniziando a guardare davanti a se. Non pensavo che quella frase potesse avere quell’effetto, forse anzi sicuramente ero stata troppo invadente. Credevo se ne sarebbe andato o avesse cambiato discorso ma invece inaspettatamente iniziò a raccontarmi.
“No,eravamo in terza elementare quando è iniziato tutto. Abitavamo a Chicago e avevamo molti amici, andava tutto bene fino a quando mia sorella iniziò ad avere dei malori.” Lo guardai,non sapevo perché mi stesse raccontando tutte queste cose,in fondo ero un’estranea. Vedevo quanto gli pesasse dire quelle parole,ma non volevo interromperlo,si stava sfogando con me e io non potevo far altro che ascoltare,sospirò e continuò a guardare il vuoto davanti a lui.
“E morta 3 settimane dopo il primo malore.”non sapevo cosa fare,non sapevo che dire,non sapevo come potevo confortarlo così decisi di rimanere in silenzio. Non avevo mai avuto una situazione simile,quindi non avevo idea di come farlo stare meglio e poi non lo conoscevo,non avevo idea di come potesse reagire.
“Zayn fu l’unico dei miei amici a venire al funerale. Da quel momento siamo sempre stati io e lui.”lo guardai stupita,non ci pensai due volte e lo abbracciai. Non so se avevo fatto bene,ma avevo reagito d’impulso,era la cosa più giusta che mi sembrava di fare. Lui ricambiò subito quell’abbraccio affondando la testa nel mio collo,mi sentivo morire,il cuore mi batteva velocissimo,nella testa avevo il caos più assoluto,avevo Niall Horan tra le mie braccia che mi aveva appena raccontato forse anzi quasi sicuramente la parte più dolorosa della sua vita e che sicuramente pochi conoscevano.
“Grazie.”rimasi stupita nel sentire quelle parole,non aveva motivo per ringraziarmi. Sciolsi l’abbraccio e lo guardai negli occhi,fino a un momento prima mi sembravano bellissimi,ma ora mi sembravano spettacolari. Mi sembrava fuori luogo e stupido fare quei pensieri,ma non riuscivo a nono farli,era più forte di me.
Restammo quasi cinque minuti in silenzio,eravamo entrambi abbastanza imbarazzati da quell’abbraccio.
“Non avevo mai raccontato a nessuno questa storia,solo Zayn sapeva del nostro patto.” Mi girai,ancora una volta, per la millesima volta ero lì e non sapevo cosa dire,anzi una domanda che volevo fargli c’era,ma avevo paura. Mi presi coraggio
“Come mai l’hai raccontato a me?Insomma per te sono una completa estranea,eppure mi hai raccontato un evento che ti ha cambiato la vita.”dicendo quelle parole avevo un nodo alla gola,anch’io mi trovavo nella sua stessa situazione,nel mio passato c’era una cosa che mi aveva cambiato la vita costringendomi a trasferirmi a Warlingham,ma io già sapevo che non avrei mai avuto il coraggio di raccontare a nessuno quello che era successo a Douglas.
“Non lo so,non so come ma mi è sembrato naturale dirtelo,non mi era mai successo prima.”mi voltai verso di lui e notai che stava ancora fissando il vuoto,era ancora sconvolto,non sapevo cosa fare,non sapevo cosa rispondere;si girò e mi sorrise. Ricambiai.
“Mi hai detto che non ti piace ballare,ma se te lo chiedessi,verresti?”si alzò e mi porse la mano. Sorrisi,gli afferrai la mano e mi alzai. Improvvisamente mi conduce lontano dalla piazza,in un parco vicino. Era vuoto,erano tutti in piazza dato che mancavano pochi minuti al nuovo anno. Mi prese la mano libera e la posò sulla sua spalla,poi posò la sua mano libera sul mio fianco e quando fummo in posizione si strinse a me. Il cuore mi stava uscendo dal petto.
“Muoio.”questo era l’unico pensiero che avevo in mente. Restammo due minuti a dondolare a destra e a sinistra attaccati l’una all’altro fino a quando la musica di fermò. Il conto alla rovescia era iniziato.
“Cosa desideri per questo nuovo anno Destiny?”
“Non lo so,tu cosa proponi?”
“Che ne dici di un nuovo inizio per entrambi?”iniziò a sorridere,credevo non fosse possibile ma il cuore iniziò ad accelerare il battito. “Ok,ora muoio davvero.” Lo guardai e gli sorrisi.
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“Ad un nuovo inizio.”quelle furono le prime parole dell’anno nuovo,in cui sarebbe iniziato tutto da capo.

SPAZIO AUTRICE:
Il capitolo è un po' più lungo lol
Per una settimana non potrò connettermi e quindi non potrò continuare D:
Spero vi piaccia. :3
Ciao. :3

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Capitolo 6
*** You've got that one thing ***


Quella era la prima notte che sognai Niall Horan. Erano passati pochi giorni dall’inizio del nuovo anno,ma per me il tempo sembrava non passare mai,forse era perché la maggior parte del tempo la passavo a casa per il freddo,o forse perché volevo assolutamente vedere Niall di nuovo,avevo una voglia pazzesca di parlargli. Erano le cinque e mi svegliai di colpo,credevo davvero che Niall mi stesse davvero abbracciando e parlando,sembrava tutto come quella sera,sentivo la sua voce vicino al mio orecchio. I brividi. Sembrava tutto così reale,ma quella sensazione durò davvero poco.
Rimasi per circa dieci minuti a fissare il vuoto davanti a me e iniziai a pensare a lui. Mi alzai e andai in balcone,mi serviva aria. Fuori il gelo pungente mi accarezzava il corpo,ma mi faceva davvero bene quella sensazione e persi la cognizione del tempo. Non saprei dire quanto tempo sia rimasta là fuori,ma non era più tanto presto.
Tornai dentro e presi il telefono,un messaggio.
“Ho bisogno di parlarti,ci vediamo tra 10 minuti al solito posto? Harry”
Non mi aveva mai mandato un messaggio così serio,ero preoccupata. Rimasi a fissare la prima frase “Ho bisogno di parlarti” cosa aveva da dirmi? Uscii di corsa e per tutto il tempo che impiegai per arrivare l’unico mio pensiero in testa era il sogno che avevo fatto,non so perché ma era l’unica cosa a cui riuscivo a pensare nonostante il messaggio di Harry.
Senza neanche accorgermene ero arrivata,intravidi dalla vetrina i ricci del ragazzo e non so per quale strano motivo rimasi lì fuori a fissarlo,a studiare i suoi atteggiamenti,era davvero nervoso,guardava continuamente il suo orologio e poi fuori dalla vetrina. Doveva dirmi davvero qualcosa di importante,così dopo una decina di minuti entrai. Mentre mi avvicinavo al tavolo in cui era seduto notai che aveva già ordinato per entrambi,sorrisi.
“Perché ci hai messo così tanto?” aveva un’espressione tra il preoccupato e l’ansioso che non avevo mai visto nel suo viso e che non avrei mai saputo descrivere.
“Un contrattempo,scusami.”
“Potevi avvisare.” Dopo quell’ultima frase da parte del ragazzo ci fu un silenzio lunghissimo,quasi interminabile,sembrava che nessuno dei due avesse intenzione di iniziare a parlare così abbassai la testa e iniziai a consumare quello che Harry mi aveva ordinato. Continuai a pensare a Niall, non riuscivo a smettere di farlo.
“Hai passato bene la serata con Horan?” Quella domanda mi fece rabbrividire,la voce di Harry era rotta e parecchio fredda,alzai lo sguardo e incrociai il suo,non lo riconoscevo, i suoi occhi erano gelidi. Non riuscivo a capire.
“Che domanda è?”ero parecchio confusa e non pensai troppo alla risposta da dare.
Il riccio si girò e iniziò a guardare fuori,lo fissai per circa cinque minuti ma niente,non rispondeva e non muoveva lo sguardo,continuavo a non capire.
“Harry.” Continuava a guardare fuori,non aveva intenzione di smettere di farlo. Mi aveva fatto venire fin lì e ora non voleva neanche spiegarmi il perché,non capivo perché si comportasse così. Mi alzai e varcai la porta del bar.
L’aria era ancora più gelida di quando ero entrata,ma non mi importava,non riuscivo a capire il comportamento di Harry,ero sconvolta,non l’avevo mai visto così. Continuai a camminare fino a quando una mano mi prese il braccio. Mi voltai.
I suoi occhi mi fissavano,erano più belli del solito,non sapevo che fare o che dire,ma Niall mi precedette.
“Come mai sei qui da sola con questo freddo?” il sorriso sulle sue labbra era indescrivibile,le mie labbra diventarono secche e lo stesso fece la mia gola,avevo come la sensazione di non riuscire più a parlare e l’unica cosa che riuscivo a fare era fissare il suo viso angelico.
“Ti porto in posto,vieni.” Appena mi prese la mano mi sentii morire,il cuore non smetteva di battere velocissimo,non avevo idea di dove mi stesse portando,ma non aveva importanza,ero con Niall Horan e avevo dimenticato il resto. Camminammo non per molto tempo e arrivammo in un posto isolato, c’era un piccolo lago ghiacciato dal freddo e tutta l’erba che lo circondava era secca, ogni passo che facevamo per avvicinarci procurava un rumore che sembrava fortissimo rispetto al silenzio che governava in quel posto.
Quando arrivammo vicino al lago sentii la mano del biondo lasciare la mia e grazie a quel gesto il mio cure ricominciò a battere normalmente.
“E il posto più bello che abbia mai visto.”continuai a fissare il paesaggio davanti a me e intanto notai il suo sguardo posarsi su di me.
“Ci vengo sempre in questo periodo dell’anno,mi sento tranquillo qui.”mi girai verso di lui e gli sorrisi.
Ci sedemmo nei pressi del lago,l’aria era davvero fredda e incominciai a tremare,ma non mi importava, nonostante tutto l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era lui. Notai che si stava cacciando la giacca per darla a me.
“No per favore,odio questo gesto. Non ha senso farti congelare per far star meglio me.” Non sapevo come spiegargli che mi è sempre sembrato stupido come gesto e sperai che capisse.
Lui iniziò a ridere,ma aveva sempre la giacca tra le mani.
“Sei strana lo sai?” accennai un sorriso e mentre lui rideva si rimise la giacca tra le spalle. Appena lo fece continuai a guardare davanti a me. Era vero,quel posto era davvero tranquillo, stavo davvero bene lì fino a quando non sentii le braccia del biondo attorno alla mia vita. Non so come ma si era seduto dietro di me e non me n’ero accorta,appoggia la schiena sul suo torace ma non smisi di continuare a guardare davanti a me. Fino a un momento prima mi sentivo gelare,ma ora stavo morendo dal caldo, quel ragazzo mi faceva uno strano effetto.
Rimanemmo in quella posizione e in silenzio per parecchio tempo,non avevamo bisogno di parlare in un posto del genere,ma la frase mi uscì spontaneamente dalla bocca.
“Perché mi hai portato qui?”quella fu l’unica volta da quando eravamo in quel posto in cui mi girai a guardare Niall negli occhi,ma lui continuò a guardare davanti a se.
“Ogni volta che ti guardo mi ricordi tantissimo me,sei l’unica persona che mi ha spinto a parlare con qualcuno da quando è successa quella cosa quand’ero piccolo,sei l’unica a cui sto dando la fiducia che ho perso.” Dopo quella risposta tornò il silenzio di prima ma a differenza di prima ora non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso.
Non avevo idea di che ora fosse e di quanto tempo fossimo rimasti lì,ma sapevo solo che dovevamo andarcene. Mi alzai e lui fece lo stesso. Continuammo a guardare il paesaggio davanti a noi. Era tutto perfetto.
“Grazie.”quando sussurrai quella frase non avevo il coraggio di guardarlo così continuai a guardare davanti a me.
“Per cosa?”
“Per la fiducia,per avermi portata qui,non lo so neanch’io per cosa di preciso,ma grazie.”questa volta mi girai verso di lui e appena vidi i suoi occhi azzurri guardare i miei il cuore iniziò a battere stranamente.
Lui non rispose,continuava a guardare i miei occhi,intanto si avvicinava sempre di più,stavo morendo, non sapevo cosa fare. Era a pochissima distanza da me così chiusi gli occhi.
Le sue labbra erano fredde e spaccate dal freddo  e anche le sue mani appoggiate sul mio volto avevano fatto la stessa fine. Il bacio non durò molto, quando ci staccammo lo guardai negli occhi,era ancora più bello. Mi abbracciò e insieme guardammo il lago davanti a noi. Avrei voluto rimanere lì per sempre.
Un fiocco di neve freddo mi si posò sulla punta del naso,alzai gli occhi al cielo e in poco tempo iniziò a nevicare. Niall mi strinse più forse a se,era tutto perfetto.

SPAZIO AUTRICE:
Scusate l'assenza ma non ci sono stata questa settimana :3
Come sempre grazie per aver letto e spero che il capitolo vi paiccia :*
CIIIIIIIAOO

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Capitolo 7
*** Harry ***


Rimasi a fissare il bicchiere del cappuccino ancora pieno davanti a me, se n’era andata. L’avevo fatta andare via. Sei davvero un cretino Harry Styles,ha fatto bene a lasciarti da solo. L’hai chiamata e non ti sei nemmeno degnato di spiegarle la situazione,anche se era difficile. Non avrei mai saputo spiegarle che per me era diventata tutto,che era qualcosa di più di una semplice amica. Forse da spiegare non era poi così difficile, ma come l’avrebbe presa?E se quella confessione rovinasse tutto quello che si era creato fino ad allora?Lei mi serviva e io le servivo,non potevo rischiare di buttare tutto all’aria.
Non le avrei mai detto quello che provavo per lei,o almeno per il momento,ma non potevo continuare a far finta di niente. Ero maledettamente geloso,ogni volta che la vedevo sentivo un senso di vuoto, ma a complicare ancora di più le cose c’era quell’Horan,le piaceva,si capiva dal modo in cui lo guardava.
La testa mi stava andando a fuoco,non sapevo cosa fare. Rovinare uno splendido rapporto o continuare a far finta di niente e tenermi tutto dentro?
Aria,avevo bisogno d’aria.
Lasciai i soldi sul tavolino senza preoccuparmi del resto e uscii.
Un getto d’aria gelida mi attraversò i capelli. Mi sentii già meglio.
Iniziai a camminare,non avevo idea di dove stessi andando,le gambe continuavano a muoversi da sole mentre la mia testa era altrove. Riuscivo solo a pensare a lei,non volevo perderla ma non volevo continuare a stare così male.
“Può essere una cotta passeggera..”cercai di convincermi,ma una cotta non poteva durare così tanto e poi non avevo mai provato quelle sensazioni con nessun altra.” Dal primo momento che l’ho vista mi è sembrata diversa e ora credo di essermi innamorato”
BASTA. Avrei dovuto rischiare,non ce l’avrei più fatta a continuare così. La gelosia mi divorava e dovevo confessarle tutto prima che fosse troppo tardi,prima che Horan potesse prendere il posto che mi spettava.
Non feci in tempo a finire quel pensiero che il mondo mi crollò addosso. Era lei,l’avrei riconosciuta ovunque. Quando la vidi tra le braccia di Niall mentre le dava un bacio solo il dolore che avevo alla gola mi fece pensare che stava succedendo davvero. Non potevo crederci,era davvero troppo tardi ora. Non avrebbe avuto alcun senso ormai dirle quello che provavo,non avrebbe mai ricambiato il mio sentimento. L’unica cosa era lasciarla stare,lasciarla libera con Horan.Era la scelta più giusta per entrambi. Appena feci quel pensiero una scia calda mi accarezzò la guancia destra. Non avevo mai pianto per una ragazza. Era la sensazione più brutta che avessi mai provato.
Dovevo andarmene da quel posto,li guardai un’ultima volta,erano ancora attaccati,ma ora erano “solo” abbracciati.
Senza accorgermene iniziai a correre, gli occhi mi bruciavano da morire a forza di trattenere le lacrime che però continuavano ad uscire. Non sapevo che fare,mi sentivo perso.
Aprii la porta di casa,non salutai neanche mia madre,andai dritto in camera.
Un dolore lancinante sulla mano destra. Sul pavimento c’erano macchie di sangue e sul muro un buco.
Non so perché l’avessi fatto ma dopo quel gesto moralmente mi sentii più sollevato.
Dopo il botto provocato sentii mia madre correre verso la mia camera.
Non mi interessava cosa sarebbe successo dopo quel gesto,non riuscivo a non pensare a Destiny. L’avevo persa e la cosa peggiore e che non avevo fatto niente per farla rimanere.
Un urlo mi portò alla realtà. Mia madre ha sempre avuto il terrore del sangue e appena vide la mia mano coperta del liquido rosso urlò come non aveva mai fatto prima.
Iniziò a parlarmi preoccupata,non avevo voglia di starla a sentire. Non volevo né parlare né tantomeno stare ad ascoltare.
Mi prese il braccio sinistro.
“Dove andiamo?”non avevo mai parlato con una voce simile,ero distrutto e nonostante il panico che avesse mia madre anche lei riuscì ad accorgersene.
Mia madre non rispose,era preoccupatissima. Non l’avevo mai vista così preoccupata per quanto mi ricordi.
Salito in macchina il copione si stava ripetendo: mia madre continuava a parlare disperata e io che guardavo fuori dal finestrino assente,riuscendo solo a pensare alla scena che avevo visto.
La macchina si fermò d’improvviso,eravamo in ospedale. Dovevo immaginarlo conoscendo mia madre.

SPAZIO AUTRICE:
Come avrete capito il capitolo parla dei pensieri di Harry.
Non lo so come idea mi paiceva ahahah
Povero Harry però :S
Grazie per aver letto anche questo capitolo e soprattutto per quelli che seguono la storia la recensiscono o ce l'hanno tra i preferiti :3
Grazie ancora. :*

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Capitolo 8
*** I can't be no superman,but for you I'll be superhuman ***


Il copione rincominciava: sveglia troppo presto,solito ritardo e solita ramanzina di Harry in macchina mentre andavamo a scuola. Aspetta,Harry. Ero così presa da Niall e tutto quello che era successo che mi ero completamente scordata di Harry,erano giorni ormai che non ci parlavo.  Non avevo tempo di pensare,come al solito ero in ritardo e dovevo sbrigarmi per arrivare a scuola in tempo.
Scesi le scale,era la solita ora di sempre. Aprii la porta,faceva un freddo pazzesco. Mi guardai intorno,non c’era traccia né di Harry né della sua macchina. Dovevo aspettarmelo,in fondo erano giorni che non lo sentivo e l’ultima volta che l’ho visto non è stato uno dei nostri incontri migliori.
Ogni mattina da quando mi sono trasferita andavamo a scuola insieme,              quella era la prima volta che sarei dovuta andare da sola. Optai per andare con il pullman quindi iniziai a dirigermi alla fermata che non era molto distante da casa mia. Ci misi circa cinque minuti ad arrivare e a quell’ora sarei dovuta già essere nei corridoi della scuola. La fermata era isolata,ovviamente tutti gli studenti erano già a scuola e purtroppo non c’era ombra di nessun pullman.
“Ottimo..Primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale comincia meglio del mio primissimo giorno di scuola.” Appena pensai quella frase mi vennero in mente tutti i primi ricordi della mia “nuova” vita,di quanto Harry fosse fondamentale e di quanto mi avesse aiutato. Stavo davvero male sapendo che ora non era lì con me. Avevo sbagliato,non avrei dovuto comportarmi come avevo fatto. Sospirai. Dovevo chiarire con lui.
Passarono dieci minuti e finalmente un pullman si degnò ad arrivare. Salii. Era quasi vuoto,mi guardai un po’ intorno ma non vidi nessuna faccia conosciuta. C’era un uomo mal vestito che fissava ardentemente una donna lì vicino e una signora sulla sessantina. Mi sedetti lontano da quelle strane persone,come al solito volevo stare da sola a riflettere,ma questa volta era diverso,i miei pensieri non erano indirizzati a Niall ma a Harry. Iniziai a ricordare tutti i momenti che avevamo passato,al nostro primo incontro,a quando la sera che arrivai iniziai a parlarci in quel locale,a quando mi aveva portato a Londra. Cos’era successo di tanto grave improvvisamente? Non riuscivo a spiegarmelo e l’unico capace di farlo era lui.
“Posso?”quella voce mi riportò alla realtà,annuii e un ragazzo mi si sedette vicino. Guardai il telefono. Erano passati circa venti minuti da quando salii sul pullman. Guardai fuori dal finestrino. Non avevo idea di dove fossi,non avevo mai visto quella strada.
Non sapevo che fare e per non peggiorare la situazione decisi di scendere e mi accorsi che appena mi alzai anche il ragazzo seduto vicino a me fece lo stesso. Il pullman si fermò in una via quasi desolata,non c’era nessuno e non avevo idea di quale paese fosse quello in cui ero finita. Iniziai a camminare per cercare qualcuno a cui chiedere indicazioni o almeno per trovare un cartello. Non sapevo perché ma avevo la sensazione di essere seguita. Cercai di non farci caso e continuai ad andare per la mia strada. Presi il telefono,volevo vedere che ora si era fatta e trovai parecchi messaggi da parte di Niall che mi chiedevano dove fossi. Per migliorare la situazione non c’era campo e non potevo né richiamarlo né mandargli un messaggio. Rimasi parecchio delusa dallo scoprire che Harry non mi avesse cercato e non si fosse minimamente preoccupato che io non fossi andata a scuola.
Passarono circa cinque minuti ma non c’era ancora traccia di qualcosa o qualcuno che potesse aiutarmi e intanto continuavo a sentirmi seguita. Voltai di poco la testa e con la coda dell’occhio intravidi che il razzo che mi si era seduto vicino sul pullman continuava a seguirmi.
“Forse abita da qualche parte qui e sta andando a casa.”cercai di tranquillizzarmi anche se la situazione mi stava terrorizzando e nonostante i miei tentativi di essere più calma iniziai ad accelerare il passo.
Continuavo a non avere idea di dove stessi andando e dopo aver iniziato a camminare più velocemente notai che lo strano ragazzo non mi stava più seguendo.
“Forse stava davvero andando a casa sua,mi sono preoccupata per niente.”
Era tantissimo che ero in quel posto e ancora non avevo trovato nessuno capace di aiutarmi. Se pensavo che Warlingham era desolata dopo aver visitato quel paese dovevo ricredermi. Ripresi il telefono,mi ero allontanata parecchio e credevo,anzi speravo che il cellulare mi permettesse di chiamare. Niente,il segnale era assente. Non persi la speranza così iniziai a cercare campo. Iniziai a camminare sventolando il cellulare in aria come fosse una coppa fino a quando...
“UNA TACCA”non mi importava di aver urlato,tanto non c’era nessuno in quel posto.
Iniziai a camminare sempre più veloce e improvvisamente mi trovai in un vicolo cieco. Non sapevo come ci fossi arrivata e l’unica cosa da fare era tornare indietro.
“Se il cellulare non ti prende puoi sempre usare il mio. Te lo presto volentieri.” Sentite quelle parole rabbrividii. Avevo già sentito quella voce.
“No,grazie.” Mi voltai e appena vidi il volto del ragazzo del pullman mi iniziò a raggelare il sangue. Feci per andarmene ma la mano del giovane mi bloccò il braccio.
“Dove vai?Ci siamo appena conosciuti?”il cuore mi iniziò a battere fortissimo,avevo una paura tremenda. Cercai di scappare ma appena mi mossi la presa del ragazzo si fece più forte.
Urlai un po’ per il dolore un po’ nella speranza che qualcuno mi venisse ad aiutare. Inutile,non c’era nessuno.
“Non serve che urli,non c’è nessuno qui.”il sorriso che gli nacque nel viso appena pronunciò quelle parole era terrificante. Non avevo idea di cosa volesse quel ragazzo e non volevo sapere le sue intenzioni,l’unica cosa che sapevo era che dovevo andarmene da lui e da quel luogo. La presa sul braccio si faceva sempre più stretta e il dolore era sempre più lancinante.
Cercai di metterci tutta la mia forza nel calcio che gli diedi,ma anche se era poca era abbastanza da far lasciare la presa al ragazzo e darmi un vantaggio per scappare. Iniziai a correre e come al solito non sapevo dove. L’inseguimento iniziò poco prima che girassi l’angolo,notai che il ragazzo era abbastanza veloce e io ero già stanca dopo pochi metri.
Dovevo resistere. Riconobbi quella strada,era la strada principale, quella in cui ero scesa e in cui era iniziato l’incubo. I miei passi si facevano sempre più pesanti e le gambe iniziavano a farmi male e il suono dei passi dietro di me si faceva sempre più forte. Era vicino,troppo vicino.
La mano fredda mi riprese il braccio e mi strattonò abbastanza violentemente. Non avevo mai avuto così paura in vita mia.
“Non puoi scappare.”appena sentii quelle parole iniziai a piangere. Ero terrorizzata,non sapevo cosa volesse quel ragazzo e nessuno sarebbe venuto ad aiutarmi.
Chiusi gli occhi. Non volevo né vedere né sentire niente. Volevo solo essere a scuola,volevo che Harry mi fosse venuto a prendere sotto casa mia come ogni mattina,volevo la solita ramanzina che mi avrebbe fatto per il ritardo.
Sentii una macchina fermarsi all’improvviso,dal rumore doveva essere abbastanza vicina. Forse non mi sarebbe successo niente o forse le cose sarebbero peggiorate. La presa si faceva sempre più stretta,il braccio ormai mi faceva malissimo. La mano si tolse dal mio braccio,il rumore dei passi del ragazzo si faceva sempre più debole. Era scappato.
Non volevo aprire gli occhi,non ne avevo il coraggio,riuscivo solo a piangere.
Una mano mi prese la mia.
“Destiny,Destiny stai bene?”avrei riconosciuto quella voce ovunque. Continuai a tenere gli occhi chiusi ma fiondai le mie braccia su quelle dal ragazzo che ora mi si trovava davanti.
“Grazie Harry.”
Rimanemmo abbracciati per tantissimo tempo,fino a quando sentii le sue mani prendere il mio volto e la sua voce dirmi che dovevamo andare a casa.
Annuii e dopo che lui mi asciugò una lacrima mi abbracciò un’ultima volta e salimmo in macchina.
“Come facevi a sapere che ero qui?”
“Mi hanno detto che ti hanno vista salire sul pullman che portava qui.”
“Se non fossi venuto tu non so cosa mi sarebbe successo”
“Se fossi passato a prenderti come tutte le mattina non sarebbe mai successo”
“Harry,non ci pensare nemmeno.”
Ci fu un silenzio tombale. Nessuno dei due voleva parlare,eravamo ancora abbastanza sconvolti dall’accaduto. Passò più di mezz’ora e ormai saremmo dovuti arrivare a Warlingham da un pezzo così chiesi a Harry dove stessimo andando.
“In ospedale. Il braccio si sta gonfiando e devi farlo controllare.” Cercai di farlo tornare indietro,non volevo che i dottori avvertissero i miei su quanto era accaduto,ma il riccio era irremovibile così mi arresi e accettai di farmi controllare il braccio.
“Cos’hai fatto alla mano?”solo dopo tutto quel tempo mi accorsi che aveva una fasciatura.
“Niente,sono caduto.”era pessimo a mentire quindi cercai di farlo parlare
“Ho dato un pugno al muro..”
“Sei diventato scemo?Perchè?” appena feci quella domanda arrivammo in ospedale,ma prima o poi mi avrebbe spiegato tutto,sia il motivo del pugno sul muro sia quello che mi doveva dire in quel locale prima che succedesse tutto questo casino.

SPAZIO AUTRICE:
Boh è un po' strano come capitolo ma è venuto tutto spontaneo ahahahha
Spero vi piaccia come al solito grazie per aver letto :*
Fatemi sapere se vi piace e se preferite più Destiny e Harry o Destiny e Niall

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Capitolo 9
*** Liar,liar. ***


Non ero mai stata in un ospedale di Londra,erano molto diversi da quelli di Douglas.Non c’era molta gente fortunatamente,ma nonostante questo stavamo aspettando di entrare da tantissimo tempo.
“Devi ancora dirmi della tua mano Harry.”
“Te l’ho detto ho dato un pugno al muro.”
“Voglio sapere il perché!”
 Come sospettavo non voleva rispondermi e si girò a guardare fuori. No. Volevo sapere,doveva essere successo qualcosa di grave per averlo fatto indurre a quel gesto. Gli voltai la testa verso di me. Non riusciva a guardarmi negli occhi,guardava altrove.
“Ti ho visto baciare Niall.” Rimasi paralizzata,non sapevo che dire.
“Poi l’ho sentito parlare con Zayn,ti sta usando.” Rimasi immobile a guardarlo,non era geloso quindi,ma la persona di cui mi ero innamorata mi stava usando. Mi stava cadendo il mondo addosso.
“DESTINY COOPER SALA 3”
“Devi andare.” Ero sconvolta,mi alzai. Guardai per un’ultima volta Harry che continuava a guardare a terra,mi avvicinai alla porta e seguii l’infermiera. Quell’ospedale sembrava enorme,i corridoi non finivano mai.
“E stato molto gentile il tuo ragazzo a portarti qui.”
“Non è il mio ragazzo.” Le risposi davvero molto scontrosamente,ma non riuscivo a non esserlo.
“Perdonami”
Continuò a regnare il silenzio. Non vedevo l’ora di uscire da quell’ospedale,volevo che tutto finisse.
Finalmente dopo un periodo che mi sembrava interminabile arrivammo in una sala abbastanza piccola dove c’era un uomo con un camice bianco che mi stava costantemente fissando il braccio. Dopo pochi minuti la donna se ne andò e rimasi sola con il dottore.
“Cos’è successo?”
“Un aggressione” non sapevo come definirla e non avevo voglia di spiegare tutto quello che era successo.
“Controlliamo.”
HARRY’S POV
Rimasi a fissare il pavimento per tutta la durata della visita. Ero un cretino. Ce l’avevo fatta,le stavo dicendo quello che provavo per lei e invece avevo rovinato tutto,anzi avevo fatto peggio.
“Come ti è venuto in mente?” Ero geloso,ma Niall non c’entrava niente in quella storia, la mia invidia nei suoi confronti per il fatto che lui avesse Destiny non era una buona giustificazione. Mi sentivo malissimo,le avevo mentito. Le avevo mentito per paura,ma cosa più importante lei ora stava male per colpa mia,per una bugia che le avevo raccontato per egoismo. Non avrei mai saputo riparare al danno che avevo fatto.
DESTINY’S POV
“Fortunatamente non è niente di grave,deve solo essere fasciato e rimanere a riposo per un po’ di tempo.”
Non risposi,non mi interessava quello che il dottore mi stesse dicendo,ero immersa nei miei pensieri. Non riuscivo a credere a quello che Harry mi aveva detto,Niall mi aveva mentito dall’inizio,mi stava solo usando.
“Sono una cretina. Mi sono innamorata di uno stronzo.”
Il dolore che mi provocava la fasciatura appena fatta mi permise di smettere di pensare,ringraziai il dottore e tornai nella sala d’attesa dove c’era il riccio.
Aveva ancora la testa bassa,non mi importava. Volevo solo andare via.
Il viaggio verso casa sembrava infinito,nessuno dei due parlò.
“Cos’ha detto il dottore?”
“Niente”
“Hai una fasciatura”
“Sì.”
Non volevo parlare,non ce l’avevo con Harry,lui non c’entrava nulla in quella storia,anzi dovevo essergli grata dato che mi avesse spiegato che tipo era Niall,ma ero ancora sconvolta e arrabbiata con me stessa.
Appena arrivammo a casa scesi dalla macchina senza nemmeno salutarlo,non lo feci per cattiveria,ma perché mi scordai completamente di lui.
“Cos’hai fatto al braccio?” ora ci mancava solo mia madre
“Niente,sono caduta a scuola.”tagliai corto,volevo stare sola e poi non volevo farla preoccupare.
Salii le scale,ma questa volta non andai in camera. Entrai in bagno,sapevo cosa volevo. Aprii lo sportello delle medicine. Sì,quello che stavo cercando era lì. Presi una piccola bottiglietta arancione dallo scaffale al centro,lo aprii e lo svuotai nella mia mano. Sul mio palmo c’erano 4 o 5 pasticche bianche. Le guardai per un po’ e poi le ficcai in bocca. Senza neanche mettere a posto il medicinale andai in camera e mi addormentai.
La mattina seguente mi svegliai prima che la sveglia suonasse,avevo un mal di testa assurdo.
“I sonniferi che ho preso ieri ora mi stanno uccidendo”
Mi guardai allo specchio,il mio volto era orrendo,avevo gli occhi rossissimi e stavo davvero male,lo vedevo. Mi truccai ma nonostante tutto si riusciva ancora a vedere che ero distrutta. Non mi importava. Alla stessa ora di sempre uscii di casa,ma la macchina di Harry ancora non era fuori casa mia.
Lo aspettai,passarono circa dieci minuti e finalmente arrivò.
“Perché ci hai messo così tanto?” gli chiesi seccata salendo in macchina
“Sei distrutta. Sicura di stare bene?”
“Sto benissimo.” Sapeva che stavo così per quello che mi aveva detto.
Arrivati a scuola Liam e Louis ci corsero incontro e cominciarono a riempirci di domande su quello che era successo ieri mattina,le voci correvano velocemente in quel paese.
“Perché ti ha fatto così?”
“Cosa voleva?”
“Cosa ti ha fatto?”
Non li ascoltai. Harry li fece smettere dicendo loro di finirla di fare domande.
Entrammo a scuola e tutti gli occhi erano puntati su di noi,o meglio su di me e il riccio vicino a me. Cercai di non farci caso,non mi piaceva essere al centro dell’attenzione.
Camminammo per tutto il corridoio,lo vidi,era di fronte a me. Il cuore iniziò a battermi forte nonostante quello che Hatty mi avesse raccontato su di lui. Quando gli passai vicino non lo guardai e continuai a camminare per andare in aula. Dopo quello che avevo saputo su Niall non volevo nemmeno guardarlo.
La giornata a scuola era noiosa come sempre ed era arrivata ora di pranzo. Non avevo voglia di mangiare con gli altri così decisi di andare nel giardino della scuola. Mi sedetti su una panchina,non avevo pensieri. Non volevo pensare e cercai di non farlo.
“Perché ti comporti così?” non avevo parole,aveva anche il coraggio di chiedermelo.
“Vattene. Non voglio vederti Niall.”
“Spiegami.”
“Non c’è niente da spiegare.”
“Ok,vado. Quando vorrai parlarne io sono qui”
“Ma io no. Per te non ci sono più”
“Non capisco.”
“Non c’è niente da capire. Non voglio più vederti.”
“E questo quello che vuoi?”
“Sì.”
Non riuscii a guardarlo nemmeno in faccia,avevo davvero chiuso con Niall Horan ma non so perché mi dispiaceva,mi stavo ancora illudendo che lui provasse qualcosa di sincero. Dopo che pronunciai quel “Sì” me ne andai da quel posto. Avevo bisogno di Harry,volevo parlare con lui.
Lo chiamai. Appena era vicino a me iniziai ad abbracciarlo e a raccontargli tutto con le lacrime agli occhi.

SPAZIO AUTRICE:
Ok,questo capitolo non mi piace per niente :S
Boh,spero che a voi piaccia nonostante a me no ahah
Grazie a tutti per le recensioni e per quelli che la seguono o ce l'hanno tra i preferiti o ricordati :)
Grazie :3

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Capitolo 10
*** Where everything's nothing without you ***


Era passato quasi un mese dal mio ultimo incontro con Niall e tutto era tornato come all’inizio,eravamo come due sconosciuti,come se non fosse successo niente in tutto quel tempo. Ci stavo malissimo,ma l’avevo voluto io. Tante volte avrei voluto parlargli,magari anche solo per cinque minuti,o avrei voluto che mi guardasse ancora,invece no,si comportava come quel biondo misterioso a cui non importava nulla e di nessuno. Non avrei potuto farci niente,gli avevo detto io di stare lontano da me e che non l’avrei voluto più vedere.
“Se stai così male vai e riprenditelo.”il pensiero fisso di quel mese,ma poi pensavo alle parole di Harry e mi bloccavo,poi riflettevo su come si stava comportando e mi convincevo che non gli era mai importato niente di me. Per fortuna ad aiutarmi,come sempre dopotutto,c’era Harry anche se mi sembrava cambiato in qualche modo,sapevo che mi stava nascondendo qualcosa ma non gliel’avevo mai detto,ero troppo presa dalle mie paranoie sul biondo.
Successe tutto all’improvviso. La scuola sarebbe stata chiusa per un bel pezzo,non avevo mai visto tanta neve in vita mia. Ero sdraiata sul balcone,in quel periodo lo facevo ogni volta che cadeva qualcosa dal cielo:pioggia,neve …
Mi rilassava stare lì,c’era una tranquillità indescrivibile,c’eravamo solo io e i miei pensieri che svanivano ogni volta che mi mettevo a fissare il vuoto davanti a me. Chiusi gli occhi. Mi piaceva quella sensazione di pace,ma purtroppo durò poco essendo stata interrotta da una voce che chiamava il mio nome. Guardai dentro la mia camera,non c’era nessuno. Mi sporsi dal balcone per guardare se la voce provenisse dal giardino ma anche lì non c’era ombra di qualcuno.
“Forse me lo sono solo immaginata …” Così continuai a fissare il cielo e la città davanti a me.
“DESTINY” No,non era la mia immaginazione. Mi voltai di nuovo e anche quella volta la camera era vuota,mi alzai e riguardai di nuovo in giardino anch’esso desolato. Osservai più attentamente e notai qualcosa in mezzo alla neve,una busta.
Che ci faceva una busta in mezzo al mio giardino?! E quella voce?! Uscii fuori senza neanche mettermi il cappotto . Stavo letteralmente gelando lì fuori così presi velocemente la busta e rientrai in casa. Mentre salivo le scale per tornare nella mia camera l’aprii. Conteneva un biglietto per l’Italia. Chi mai mi avrebbe regalato un viaggio in Italia?! Forse avevano sbagliato casa,forse anzi sicuramente non era indirizzata a me quella busta. Continuai a fissare il biglietto. No,era proprio per me,c’era il mio nome inciso.
Perché? Ma soprattutto chi?
“Piaciuto il regalo?” una voce mi fece sobbalzare dal letto.
“Sei matto?Perché?”
“La scuola sarà chiusa per parecchio tempo,poi stai davvero male in questo periodo ed è l’unica volta in cui non so che fare per sollevarti il morale così ho pensato a un viaggio.”
“Harry,non posso accettare.. Non …”
“E già tutto prenotato. Devi solo sbrigarti a fare le valigie.”
“Davvero,non posso accettare un regalo simile.”
“Smettila,ci divertiremo. Poi non lo faccio solo per te,lo faccio anche per le ragazze italiane.”
Scoppiammo a ridere entrambi,quel ragazzo sapeva sempre convincermi in un modo o nell’altro ma non avrei mai saputo sdebitarmi con lui,quel regalo era davvero troppo ma ormai non potevo rifiutare e sicuramente aveva ragione,una vacanza mi avrebbe fatto benissimo. Almeno non avrei pensato a Niall … Forse.
“Quando partiamo?”
“Tra tre ore.”
“Tre ore? Harry sei matto? Come faccio?”
“I tuoi sanno già tutto e per le valigie ti aiuto io ora.”
“Tu sei pazzo” Non mi fece finire la frase che stava già frugando tra i miei vestiti.
La valigia fu pronta in dieci minuti. Stavo per prendere la maniglia quando il ragazzo mi toglie la mano per mettere la sua.
“Dai almeno falla portare a me. Hai fatto fin troppo per me.”
“Ma smettila,che ragazzo sarei se ti facessi portare anche un peso simile? Poi almeno così mi alleno le braccia. I muscolosi fanno colpo.”
“Il solito cretino.” Si voltò verso di me e mi sorrise. Feci lo stesso.
Arrivammo all’aeroporto giusto in tempo per fare il check-in e prendere l’aereo in tempo,ma c’era un problema. I nostri posti erano parecchio lontani e nonostante le proteste del ragazzo con la ragazza che ce li aveva prenotati non potevamo cambiarli. Ci dovevamo rassegnare.
“Tanto durerà solo un paio d’ore.” Cercai di essere positiva. L’aereo era pienissimo,ora capivo perché non potevamo cambiare i posti. Harry si sedette appena entrammo,vicino a una ragazza e una signora sulla sessantina. Prima di andare a sedermi osservai la bionda che stava già corteggiando il riccio. Era parecchio carina e questo mi dava non poco fastidio,ma soprattutto non sopportavo che ci stesse provando con Harry. Me ne andai talmente velocemente da non riuscire neanche a capire bene cosa il mio ragazzo mi avesse detto. Non sapevo perché ma ero gelosa. Non volevo che la ragazza gli si avvicinasse. Cercai il mio posto,non fu difficile trovarlo essendo uno dei pochi liberi. I miei “compagni di viaggio”erano una coppia di anziani. Si tenevano la mano e vedendoli così cedetti il mio posto (quello in mezzo) alla signora così io mi sedetti vicino al corridoio dell’aereo. La prima cosa appena seduta fu girarmi e controllare Harry e quella ragazza,ma sfortunatamente non li vedevo molto bene così dovevo dimenarmi per osservarli.
“Bambina,non devi essere gelosa del tuo fidanzato. Se ti vuole davvero bene non farà nulla di male.”
Mi voltai di scatto,la signora aveva capito tutto e mi guardava con un sorriso dolcissimo.
“No,no non è il mio ragazzo. Siamo solo amici.”
“Ma tu provi qualcosa per lui. Non è vero?”
“No. Cioè sì è normale è il mio migliore amico. Ma non provo niente per lui in quel senso,cioè …”
La coppia iniziò a ridere fragorosamente.
Mi girai di nuovo a guardare il ragazzo ma mi voltai subito.
Non ero mai salita su un aereo e non avevo paura di volare ma appena si alzò in volo mi venne un nodo in gola. Forse era perché stavo per passare una vacanza sola con Harry o forse anche perché non era con me ma con quella ragazza. Non ebbi tempo di pensare che una hostess ci stava già servendo. Sia io che i signori accanto a me scegliemmo una busta di biscotti per ognuno. Dopo pochi minuti notai che la mia vicina Gina aveva già finito i suoi biscotti. Sorrisi,io non avevo ancora aperto i miei. Non feci neanche in tempo a offrirle la mia busta ancora sigillata che il marito le aveva già messo nelle mani la sua nonostante fino a un minuto prima si stesse lamentando di essere affamato. Rimasi a guardarli per un po’,erano talmente dolci che non riuscivo a staccar loro gli occhi di dosso. Si erano accorti del mio gesto così Carlo sorridendo iniziò a parlarmi.
“Quando t’innamorerai davvero di qualcuno capirai che prima dei tuoi desideri e bisogni vengono quelli della persona amata. Per quanto tu possa desiderare di fare qualcosa quando t’innamori sei disposto a non farla per il bene di quella persona,anche se ti fa star male.”
Il sorriso dalle mie labbra sparì,sembrava davvero che conoscesse la mia situazione con Niall.
No,era completamente diversa. Lui non poteva essere innamorato davvero,si stavo comportando in quel modo perché non gli importava di me. Quella era la verità. Non volevo pensarci. Stavo per andare in Italia e non avevo voglia di rovinarmi il viaggio per quel ragazzo. Regalai il mio pacchetto di biscotti al signore e iniziai a guardare fuori dal finestrino. Era davvero stupendo,sotto di noi si vedevano le nuvole e  tutta la terra che stavamo sorvolando. Dopo molto tempo mi accorsi che la coppia si era addormentata,si tenevano ancora per mano.
“Chissà se anch’io vivrò una storia d’amore come la loro.”
Iniziai a pensare alle parole che mia aveva detto la signora all’inizio del viaggio. Non avevo mai visto Harry più di un amico,ma ora stavo iniziando a immaginarmi a me e a lui insieme. Non dovevo pensare quelle cose. Non volevo cambiare il rapporto che avevamo,poi non sapevo se lui provasse un sentimento più forte di una semplice amicizia. Avevo bisogno di lui e non potevo rischiare di perderlo.
Cercai di addormentarmi,ma purtroppo non riuscivo mai a farlo nei mezzi pubblici così mi limitai a chiudere gli occhi,almeno il tempo sarebbe passato più velocemente. Stavo per addormentarmi quando una voce mi solletica l’orecchio sinistro.
“Ehi,dormi?”mi voltai lentamente. Aprii gli occhi e davanti a me c’erano quelli di Harry. Sorrisi ancora assonnata.
“Che ci fai qui?Torna dalla bionda.”
“Uh. Sei gelosa.”
“Ma no,solo che lei potrebbe sentire la mancanza.” Iniziammo a ridere quasi silenziosamente siccome tutti stavano dormendo.
“Mi fai sedere?”
“E dove?” Ci pensò per un po’ e dopo pochi secondi me lo trovai sopra le mie gambe come un bambino.
“Che vuoi Harry?”continuai
“Mi mancavi e sono venuto.”
Sorrisi. Parlammo per un po’,soprattutto di quella ragazza,Alex. Scoprii che lei aveva già dato il suo numero al ragazzo. Dovevo immaginarmelo. La voce del pilota costrinse Harry a tornare a posto. Stavamo per arrivare all’aeroporto di Milano. Prima di scendere salutai la coppia vicino a me. Speravo di rincontrarli in qualche modo ma sapevo che quella sarebbe stata la prima e l’ultima volta che li avrei visti. Mi girai e trovai quella ragazza bionda abbracciata al riccio. Diventai rossa in viso per il nervoso. Ero gelosa. Forse era vero,forse provavo qualcosa per Harry che andava al di là di un’amicizia.

SPAZIO AUTRICE:
Mmmmm non so che scrivere ahah
Al solito:spero vi sia piaciuto :3
Grazie a tutti per le recensioni i preferiti ecc e soprattutto per aver letto :3

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Capitolo 11
*** We're breaking all the rules. ***


Scesi dall’aereo. Stare a terra mi faceva sentire più tranquilla. Mi guardai un po’ intorno,ero davvero in Italia con Harry.
Aspetta,Harry. Dov’era finito? Mi voltai ma non c’era nessuno,solo qualche sconosciuto che scendeva a terra. Diedi un’occhiata all’interno dell’aereo da cui ero scesa ma dal poco che potevo intravedere capii che non c’era traccia del ragazzo.
“Starà sicuramente con quella bionda. Destiny smettila,non deve importarti nulla di Harry,è solo un amico.” I miei pensieri erano parecchio contrapposti,ma non potevo farci niente,dopo quella frase da parte di quella signora faticavo a vedere il riccio solamente come un amico ma dovevo finirla con quelle idiozie o avrebbero finito per rovinare il rapporto tra noi due.
L’unica cosa a cui dovevo pensare era trovare quel ragazzo. Dov’era potuto andare? Fino a un minuto prima era fra le braccia di quella Alex,non era potuto andare lontano.
“Ma dov’eri?Ho setacciato tutto l’aereo per trovarti! Potevi aspettarmi.”
“Ti avevo visto indaffarato con Alex e non vi volevo disturbare.” Con lui potevo scherzare tranquillamente senza che si facesse strane idee,ma in fondo volevo che mi rispondesse che avrebbe voluto stare tra le mie braccia o cose simili,ma l’unica risposta che ricevetti fu una risata assordante. Sorrisi anch’io.
“Andiamo,le valigie dovrebbero essere arrivate.”appena mi prese la mano sentii un brivido percorrermi la schiena. Rimasi parecchio scioccata,non era la prima volta che faceva quel gesto ma era cambiato qualcosa, cercai di non pensarci,ma era difficile,ero davvero confusa talmente tanto da far preoccupare Harry.
“Ti senti bene?”
“Sì,è l’emozione di stare in Italia.” Sorrise,mi aveva creduto.
Erano 10 minuti che eravamo in aeroporto e avevamo visto migliaia di valigie passare su quel dannato nastro,ma non c’era ombra della mia. Continuammo ad aspettare un’infinità di tempo,fino a quando i bagagli non finirono di passare davanti ai nostri occhi.
“Bene,hanno perso le mie cose.” La mia solita fortuna.
“Hanno detto che arriverà tra tre giorni,sta tranquilla.”
“Sì,ma dentro c’erano tutte le mie cose. Ok,sarai costretto a starmi vicino nonostante la mia puzza.” Cercai di sdrammatizzare la situazione. Ero talmente felice che non avevo nemmeno voglia di prendermela per una sciocchezza simile.
“Ti starei vicino in ogni situazione.” Lo abbracciai sprofondando il mio viso sul suo petto. Adoravo il suo profumo,non l’avevo mai notato. Appena iniziai a fare quei pensieri mi staccai dal ragazzo.
“Dobbiamo andare.” Non vedevo l’ora di visitare quel paese.
Usciti dall’aeroporto mi resi conto che non avevo idea di dove avremmo dovuto alloggiare,di come arrivare in Hotel,di quanti giorni saremmo rimasti …
“Harr..”
Ecco che mi ero ripersa quel ragazzo. Mi voltai e non c’era ombra del riccio.
“Era qui vicino a me un attimo fa,siamo usciti insieme dall’aeroporto.” Ero sicura questa volta.
Scoppiai a ridere,era davvero buffo su quella Vespa bianca.
“Che intenzioni hai?”
“Di portarti a visitare l’Italia.” Rimasi un altro minuto a guardare quella scena poi presi il casco che mi stava porgendo e salii su quel motorino. Milano era bellissima,poi vederla con quel ragazzo su quella Vespa la rendeva migliore.
“Harry. Siamo appena usciti da Milano,dove stai andando?”
“Non ho mica detto che saremmo rimasti lì.”
“E dove stiamo andando?”
Non rispondeva. Come al solito. Ho sempre odiato le sorprese,non riuscivo mai ad avere pazienza. Cercai di capire da sola dove fossimo,ma soprattutto dove mi stesse portando ma non c’era nessun cartello che potesse aiutarmi.
“Come fai a sapere dove stiamo andando? Non è che ci siamo persi?”
“Ma no,mia nonna è italiana,quand’ero piccolo i miei mi portavano sempre in Italia da lei.”
Sorrisi. Durante tutto il lunghissimo viaggio cercai di non fare domande,ma era più forte di me,volevo sapere dove stavamo andando e ovviamente il ragazzo non aveva intenzione di proferire parola.
Solo dopo molto tempo notai un cartello che mi aiutò a capire dove ci trovassimo.
Il paesaggio della Toscana era davvero qualcosa di incantevole. Rimasi a osservare incantata quello splendore fino a quando sentii la voce di Harry.
“Siamo arrivati.”
Eravamo rimasti talmente tanto tempo in quella motoretta che trovavo difficoltà a reggermi in piedi. Persi l’equilibrio per un istante ma il ragazzo mi aiutò subito. La mia solita goffaggine.
Lui era già entrato in casa ma io volevo rimanere a guardare quell’incredibile posto.
Era davvero spettacolare,c’era un giardino enorme davanti alla villa e al fondo del giardino un piccolo laghetto. Entrai,l’interno non era da meno. Sembrava davvero lussuosa. Si era fatta sera e avendo passato tutta la giornata in viaggio eravamo entrambi stanchissimi. La sua stanza era di fronte alla mia. Lo abbracciai un’ultima volta e mi addormentai.

SPAZIO AUTRICE:
Ok non so che dire ancora ahah
Grazie per tutto :3
Spero che il capitolo vi piaccia e grazie ancora ahah

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Capitolo 12
*** My heart beats only for you. ***


Eravamo ad un bar solo io e lui a fare colazione. Tutto il paese si stava svegliando,si poteva vedere dalla vetrina davanti a noi. Era ancora prestissimo,ma a causa del fuso orario e dell’agitazione abbiamo dormito davvero poco.
Facemmo una tipica colazione italiana:un cornetto e un cappuccino. Era tutto più buono lì,era tutto diverso dall’Inghilterra. Quel posto aveva quel qualcosa che mi faceva sentire bene,ma avevo l’impressione che qualcosa di strano stesse per accadere. Non aveva senso e non avevo motivo di pensarlo,ma il mio sesto senso mi stava avvertendo.
Rimanemmo un bel po’ di tempo in quel posto,anche dopo aver consumato tutto.
“Harry sarebbe meglio che usciamo prima che chiedano l’affitto.”
Il ragazzo rise e si alzò per andare a pagare il conto. Lo guardai,era davvero bellissimo. Mi si stampò un sorriso sulle labbra.
Lui si voltò e un raggio dalla finestra lo puntò in viso. Rimasi fissa a incantare i suoi occhi. Erano davvero stupendi e non riuscivo a distogliere lo sguardo nonostante il ragazzo cominciò a farmi facce stranite.
“Devi smetterla Destiny. Siete solo amici.” Cercavo continuamente di tornare alla realtà e appena fatto quel pensiero abbassai lo sguardo e mi alzai.
“Mi stavi fissando?” non gli avrei mai potuto dire quello che provavo così gli diedi una leggera gomitata e mi avviai verso l’uscita.
L’aria era diversa lì,era meno fresca da Warlingham e nonostante avessi preso un profondo respiro non mi bastava,avevo come l’impressione che l’aria mi mancasse e la sensazione di prima si faceva sempre più forte.
Cercai di dare la colpa a quel posto che era diverso da casa mia e al duro viaggio che avevamo affrontato,ma sapevo che il motivo di quella preoccupazione ero solo io.
“Allora oggi che vuoi fare?” Sentii la sua voce sul mio orecchio destro e un brivido percorrermi la schiena subito dopo.
Mi voltai verso il ragazzo che era dietro di me.
“Non lo so. Tu conosci questo posto. Suggerisci tu qualcosa.”
Sorrise. Adoravo il suo sorriso,era perfetto. Non ci volle molto che mi prese il polso e cominciammo a correre verso strade a me sconosciute. Ancora non riuscivo a capire perché con quel ragazzo dovevo stancarmi sempre,ma quella volta ne valeva davvero la pena.
Non avevo mai visto il mare,a Douglas non c’era e in Inghilterra non ho mai avuto l’occasione di andarci, anzi non avevo mai pensato di andarci.
“Immaginavo che non fossi mai andata su una spiaggia dato che la città in cui abitavi era lontana dall’oceano così ho pensato che portarti qui sarebbe stata una buona idea.”
Al solito mi aveva capito,era come se mi avesse letto nel pensiero. Continuai a fissare quell’immensa distesa d’acqua davanti a me,non sapevo cosa rispondere così riuscii solo a ringraziarlo.
Lui si tolse le scarpe e io feci lo stesso. La sensazione della sabbia sotto ai piedi non mi faceva impazzire ma dopo poco tempo sparì. L’unica cosa che sentivo era l’acqua gelida che arrivava sulle caviglie per poi scomparire subito.
“Anche se è la prima volta che vedi il mare non credo che sarà la prima volta che entrerai in acqua.” Lo credevo anch’io,gli sorrisi. Eravamo pur sempre in inverno e credo che se fossi entrata in acqua quella sarebbe stata l’ultima esperienza della mia vita.
Camminammo lungo la riva per parecchio tempo,non parlammo molto,ma il tempo passò lo stesso velocemente. Rimanemmo in quel posto fino a tardo pomeriggio,fino a quando un rumore assordante rovinò quel momento.
“C’è una festa in quel chiosco. Che dici? Andiamo?”
Non mi erano mai piaciute le feste,ma notai che Harry moriva dalla voglia di partecipare così cercai di sembrare entusiasta quando accettai la proposta del ragazzo.
C’era davvero tanta gente lì,era davvero affollato e non ci volle molto prima che qualcuna iniziasse a provarci con il riccio. Non riuscivo a non mostrare gelosia e lui doveva essersene accorto dato che rifiutava ogni invito a ballare che ogni ragazza gli chiedeva.
“Se vuoi puoi andare. Non mi dispiace stare sola.”
“Preferisco stare qui con te.”
“E a fare cosa? Sarei molto più contenta se ti vedessi divertirti piuttosto che stare seduto a non fare niente,quindi vai tu adori ballare alle feste.”
“Se devo ballare sarà solo con te.”
“Non mi costringerai a farlo.”
“Non lo farò. Staremo a parlare qui seduti allora.”
Conoscevo Harry e sapevo che moriva dalla voglia di alzarsi da quella sedia.
Passarono circa 45 minuti e il ragazzo continuava a mantenere la parola nonostante le ragazze continuassero a ronzargli intorno.
Odiavo ballare,ma non riuscivo a vedere Harry in quello stato così mi alzai e gli porsi la mano.
“Che fai?”
“Andiamo a ballare.”
“Ma se tu odi farlo.” Non risposi. Mi strinse la mano e iniziammo a muoverci nella pista.
Ero davvero impacciata,ma non ero mai stata capace di essere coordinata nei movimenti.
La situazione peggiorò quando la musica cominciò a rallentare e tutte le coppie iniziarono ad avvicinarsi gli uni agli altri. Non sapevo che fare,sentivo il cuore iniziare a battere più veloce,molto più veloce.
“Che dici se questo ballo lo fai con me?” una voce dietro di me. Non riuscivo a credere ai miei occhi,il cuore che fino a un momento sembrava uscire dal petto si bloccò. Mi staccai velocemente da Harry subito dopo aver sentito quella frase.
Non lo guardai nemmeno per un secondo da quando avevo sentito Alex dire quella frase. Che ci faceva quella ragazza lì? Ero diventata rossa in viso per la rabbia e il nervoso,mi dava davvero fastidio. Tornai al posto dov’ero seduta pochi minuti prima e cercai di convincermi che non c’era motivo di essere gelosa. In fondo Harry non era il mio ragazzo e non sapevo nemmeno se poteva essere interessato ad Alex,ma appena alzai lo sguardo vidi i due appiccicati l’uno all’altra.
Non ce la facevo,uscii da quel locale.
Il rumore del mare era più forte di sera e faceva parecchio freddo rispetto a poche ore prima.
Non mi importava della temperatura,non volevo rientrare in quel posto così mi sedetti per terra e iniziai a guardare le onde infrangersi sulla costa davanti a me.
Quello spettacolo mi calmò davvero molto. Riuscivo a non pensare a niente,era davvero lo spettacolo più bello che avessi mai visto.
“Ogni volta che ti incontro sei sempre da sola mentre gli altri si divertono.”
Non riuscivo a crederci,non appena sentii quella voce il cuore iniziò ad accelerare.
Mi voltai per guardarlo e nonostante il buio riconobbi il colore di quegli occhi che mi stavano guardando. Erano gli occhi azzurri più belli che avessi mai visto quelli di Niall.
“Che ci fai qui?”
“Appena ho saputo che eri venuta in Italia con Harry ho preso il primo aereo ed eccomi.”
“Pensavo non ti importasse nulla di me.”
“Ho tenuto le distanze solo perché tu mi hai detto di farlo. Sono stato malissimo per tutto questo tempo.”
“Anch’io,non immagini quanto. Poi credendo che a te non importasse..”
“Non succederà mai.”
Lo abbracciai affondando la mia testa sul suo petto. Improvvisamente iniziai a sentire caldo anche se pochi minuti prima stavo gelando. Quel ragazzo mi faceva sempre uno strano effetto.
Avevo perso la cognizione del tempo e non sapevo da quanto fossi rimasta tra le sue braccia a guardare quel posto. L’unica cosa che sapevo e che era la sensazione più bella del mondo,avrei voluto rimanere lì per sempre.
“Destiny..”
“Destiny alzati.”
Improvvisamente l’immagine di me e Niall cominciò a svanire e l’unica cosa che ore riuscivo a vedere con gli occhi ancora appannati era la faccia di Harry nella camera di quella villa enorme in cui mi aveva portato.
Non capivo,non riuscivo a capire.
“Dai,svegliati. Ti ho preparato la colazione. Ci aspetta una giornata stupenda.”
Appena vidi il ragazzo uscire dalla mia camera sprofondai la testa nel cuscino. Era stato tutto un sogno.
Io non avevo mai visto il mare.
Harry non era appiccicato ad Alex.
Niall si era dimenticato di me.
 
SPAZIO AUTRICE:
Spero di avervi fatto rimanere malissimo dal fatto che era tutto irreale ù.ù
Ahahahah spero vi sia piaciuto grazie per aver letto :3

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Capitolo 13
*** If you believe it's in my soul ***


Sentii i dieci tocchi del campanile del paese prima di svegliarmi,era davvero tardi a differenza del mio sogno. Quanto avrei voluto che fosse vero,che tutto quello fosse successo davvero,che Niall mi avesse davvero detto quelle cose,che non si era dimenticato di me.
Dovevo alzarmi. Ero in Italia con il mio migliore amico e non avrei permesso ad una stupida immaginazione di rovinarmi la giornata.
"Buongiorno. Dormi poco insomma."
"Smettila,ero stanchissima per colpa del viaggio." risposi abbastanza bruscamente.
"Nervosa?"
"No,ho solo fame." mentii,non volevo raccontare a Harry quello che avevo sognato,a lui Niall non era mai andato a genio e da quando è successo tutto quel casino credo che la sua visione del biondo sia peggiorata e poi ,conoscendomi,la rabbia e la delusione mi sarebbero passate presto.
"Hai davvero cucinato tu o sei andato al primo bar che hai incontrato stamattina?"
"Dubiti delle mie qualità di cuoco o credi che ti abbia mentito?"
Sorrisi e cominciai a portare sul tavolo in giardino la nostra colazione che aveva un odore meraviglioso.
Quando ci sedemmo rimasi incantata,quel posto era ancora più bello dalla sera precedente, il giardino era immenso e si riusciva a intravedere anche il laghetto in fondo che luccicava alla luce del sole. Non avevo mai visto una casa così bella.
Cominciammo a mangiare in silenzio e come al solito cominciai a pensare.
E se Niall non mi parlasse solo perchè gli ho detto di stare fuori dalla mia vita e che non l'avrei mai più coluto vedere? Se gli fossi davvero mancata mi avrebbe rivolto uno sguardo e mi avrebbe cercata nonostante quello che gli avevo ordinato di fare e poi rimaneva il fatto che Harry l'aveva sentito dire che era solo tutta una presa in giro. Non potevo illudermi per colpa di uno stupido sogno che avevo fatto. Quelle cose non sarebbero mai successe.
"A cosa stai pensando?" alzai lo sguardo velocemente e vidi Harry guardarmi con uno sguardo tra il preoccupato e il dispiaciuto.
"Niente,sciocchezze." cercai immediatamente di cambiare discorso così iniziai a chiedere cosa avremmo fatto,ma come al solito il ragazzo non voleva rivelarmi niente e cercava continuamente di scoprire perchè fossi arrabbiata. Quando finimmo a mangiare tutto ero davvero esausta,non avevo mai mangiato così tanto e così bene in vita mia.
"Dove hai imparato a cucinare così?"
"Quando ero piccolo venivo sempre da mia nonna in Italia e lei mi ha insegnato tutto."
"Sono curiosa di provare un piatto cucinato da lei allora."
"Lo faremo oggi."
"Cosa?"

"Sorpresa?!" Iniziammo a ridere,avevo rovinato il piano di Harry scoprendolo,ma ero davvero nervosa e imbarazzata all'idea di conoscere un membro della sua famiglia che per lui contava davvero molto da come mi aveva raccontato,ma in fondo non ero nè la sua fidanzata nè sua moglie,ero solo un'amica e non c'era niente di strano a conoscerla.
Lasciammo tutto com'era e salimmo in macchina.
"Non saprei cosa dirle."
"Sei nervosa perchè stai per conoscere mia nonna?"
Il ragazzo iniziò a schernirmi così gli diedi una leggera gomitata sul braccio.
"No,cioè sì,un po'. Nessuno mi aveva portato a conoscere un membro della famiglia."
Continuammo con quel discorso per tutta la durata del viaggio che fu davvero corto a dirla tutta, le due case erano davvero vicine.
"Siamo arrivati."
Appena sentii Harry uscii dalla macchina e anche quella volta rimasi sbalordita. L'abitazione non era molto grande,ma adoravo quel giardino spazioso e ben curato essendo pieno di fiori e piante di ogni genere.
"Sì,adora il giardinaggio." come al solito sembrava mi avesse letto nel pensiero e continuai a fissare quel posto meravigliata.
"Harold. Quanto tempo." mi voltai e vidi una signora venire verso di noi.
"Nonna,lei è Destiny,la ragazza di cui ti ho parlato." Quella era la nonna?! Mi ero immaginata una signora anziana coi capelli grigi e invece mi ritrovavo una signora coi capelli marroni ben pettinati,attiva come una quarantenne.
"Siete ancora amici o vi siete finalmente messi insieme?"
Guardai Harry stupita e con le guance rossissime dall'imbarazzo e notai che lui aveva la mia stessa espressione.
"Nonna ..."
"No signora,siamo solo amici,buoni amici."continuai io vedendo che il ragazzo era parecchio imbarazzato.
"Non chiamarmi signora,mi fa sentire vecchia. Chiamami Felicity."

Sorrisi,sembrava davvero una quarantenne se non fosse per le rughe che aveva in viso.
"Devo andare a finire di preparare il pranzo,Harold fai vedere alla tua amica la casa."
Senza neanche poter offrirmi di aiutarla notai che l'arzilla vecchietta era già sparita.
"Non me la immaginavo così"
"Già,diciamo che è una nonna un po' diversa."

Cominciammo a camminare e Harry mi fece vedere l'interno della casa. Era davvero splendida, tutti i mobili erano ordinatissimi e davvero belli, ma nonostante quella fosse una delle case più carine che avessi mai visto,non vedevo l'ora di esplorare quell'enorme spazio verde lì fuori.
"Harold,è pronto!"
"Dobbiamo andare,la nonna si arrabbia se non scendiamo subito."
"Come mai ti chiama sempre Harold?"
"E il mio vero nome,Harry è un'abbreviazione."
Risi e notai che era vero,la signora stava per salire per farci andare a mangiare.
Appena varcammo la porta della cucina un odore delizioso mi arrivò addosso. Doveva essere davvero brava ai fornelli e le mie deduzioni furono confermate dal primo boccone.
Il pranzo durò davvero molto,le portate erano tante e tra un piatto e l'altro Felicity mi raccontò delle avventure di Harry quando era piccolo e di quanto fosse speciale. Lo sapevo già,ma sentirlo dire da un'altra persona mi faceva uno strano effetto.
"Non fartelo scappare."
Quella frase mi lasciò spiazzata,non sapevo che dire e l'unica cosa che feci fu guardare il ragazzo con le guance rosse dall'imbarazzo. Era tenerissimo quando si vergognava e mi venne spontaneo stringergli la mano che aveva sotto il tavolo.
Quando finimmo di mangiare mi ofrii di aiutare la nonna di Harry e ripulire,ma lei mi costrinse a visitare il giardino dicendo che "è la parte della casa più bella e a cui tiene maggiormente."
Accettai con entusiasmo,in fondo non vedevo l'ora di poterlo vedere,mi aveva colpito fin da subito così io e il ragazzo uscimmo fuori.
Impiegammo quasi un'ora per guardare bene quel posto,ache perchè adoravo vedere così tante specie di piante e soprattutto stare lì con Harry,solo io e lui.
Dopo molto tempo passato lì arrivammo nei pressi di un albero davvero grande e notai che il riccio stava salendo lì sopra da una scala di legno attaccata a un ramo.
"Seguimi."
Guardai il ragazzo e salii anch'io.
"Una casa sull'albero?"
"Quando ero piccolo la costruii con mio padre e mio nonno,era il mio rifugio,ci passavo intere giornate."

Ci sedemmo sui bordi della costruzione e iniziammo a guardare il paesaggio davanti a noi. Non riuscivo a capire come tutti i posti in quel paese erano così dannatamente belli.
"Sai,sei la terza ragazza a salire qui sopra." mi girai verso il ragazzo curiosa e un po' delusa.
"La prima era mia madre, poi mia nonna." Gli diedi una leggera spinta,odiavo quelle frasi fatte.
"Perchè venivi qui?"
"Quando morì mio nonno ero davvero piccolo e i miei iniziarono a litigare,così un'estate mi mandarono qui da solo. Mia nonna quella volta non era la stessa,piangeva sempre ed era parecchio scontrosa così l'unico posto in cui potevo sentirmi me stesso ed essere tranquillo e che mi ricordasse di quanto eravamo felici insieme era questo. Quella era l'ultima volta che sono venuto qui,quando sono tornato a casa quell'estate mio padre se n'era andato,mia madre mi disse che non avrei rivisto nè lui nè la nonna."

Lo guardai con uno sguardo di comprensione e lui si stupì.
"Non immaginavo,non me l'avevi mai raccontato."
"Non l'ho mai detto a nessuno a dire la verità,di solito quando si raccontano queste cose tutti ti vedono con una luce diversa,hanno compassione e io non voglio che qualcuno mi guardi con quello sguardo. Ma tu non l'hai fatto,grazie."

Non risposi,ero felice dal fatto che Harry si fidasse talemente tanto di me da raccontarmi quelle cose del suo passato,ma io non ero ancora pronta a raccontargli il mio.
"Il tramonto da qui è sempre stata la cosa più bella che abbia mai visto."
Distolsi lo sguardo dal suo viso e cominciai a guardare lo spettacolo davanti a me, non avevo mai visto un tramonto così bello.
 

SPAZIO AUTRICE:
Si scopre il passato triste di Harry ma ancora non svelo quello di Destiny :3
Comunque come al solito grazie per aver letto e per le 30 Recensioni *-*
Grazie davvero e spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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Capitolo 14
*** Cause I can still feel it in the air ***


Fortunatamente la notte seguente non sognai altro,quel sogno mi sarebbe bastato per tutta la vita. Era stato il sogno più bello e realistico a cui avessi mai creduto e di cui mi fossi mai illusa,forse perché era una cosa di cui mi importava molto,o forse perché per Niall provavo qualcosa di forse,o magari mi c’avevo creduto davvero. Non doveva importarmi,non potevo pensare al passato. Era andata così,era solo un ricordo e dovevo dimenticarmi di lui anche se non avevo idea di come fare poi quello era l’ultimo giorno in cui saremmo stati in Italia e non volevo iniziarlo pensando a Niall-
Mi alzai dal letto sperando che Harry non si fosse già svegliato,quella mattina volevo preparare io stessa la colazione,ogni mattina lo faceva lui. Non ero mai stata un’eccellente cuoca,ma me la cavavo,o almeno ci provavo.
“Andiamo,quanto potrà essere difficile cucinare una colazione?”
Convincendomi con quella frase mi venne l’idea. Era parecchio presto,ma fortunatamente avevo dormito benissimo e non avevo sonno. La cosa mi aiutava parecchio,avrei potuto concentrarmi meglio e avrei sicuramente fatto meno casini.
Rimasi circa cinque minuti a guardare il frigorifero aperto. Non avevo idea di cosa fare,ero nei guai. Non avevo mai fatto colazione a casa mia,solo quand’ero piccola e mia madre me la lasciava sul tavolo prima di andare a scuola,altrimenti ho sempre mangiato fuori. Il problema maggiore era che non avevo idea di cosa poter preparare,la mia colazione tipica è sempre stata un cappuccino e un muffin. A parte quelli e latte e cereali non sapevo cosa si potesse mangiare per colazione.
“Ma possibile che mi crei tutte queste paranoie?” Così presi velocemente la scatola del latte dal frigorifero delle uova e del burro. Setacciai la cucina per trovare gli altri ingredienti e decisi di provare a cucinare per la prima volta l’unica cosa che mi era passata per la testa in quel momento:Pan Cakes.
L’impasto non sembrava così terribile dall’aspetto così mi convinsi che a Harry sarebbero piaciuti e iniziai a cuocerli il più silenziosamente possibile. Sperai di non aver svegliato Harry e prima di andare a controllare diedi un’ultima occhiata ai fornelli.
“Non ci vorrà molto,posso andare a controllare,non si brucerà niente”
Sgattaiolai dalla cucina e aprii leggermente la porta della camera del ragazzo. Fortunatamente dormiva ancora,mi sembrava dolcissimo e mi incantai a guardarlo fino a quando una puzza di bruciato mi costrinse a sgranare gli occhi.
Senza preoccuparmi del rumore corsi velocemente in cucina e trovai la pentola con 2 pan cakes bruciati.
“Complimenti Destiny,in cucina non ti batte mai nessuno.”
Cercai di non scoraggiarmi,in fondo ne avrebbe solo mangiati di meno,gli altri sembravano commestibili. Misi tutto sul tavolo all’esterno dove mangiavamo tutte le mattine,avrei potuto portargli la colazione a letto,ma mi sembrava scontato. Quando tutto era pronto decisi di aspettare il ragazzo,in fondo si alzava sempre prestissimo e non avrei dovuto attenderlo molto. La mia solita fortuna decise che quel giorno il ragazzo avesse sonno e non avesse intenzione di alzarsi.
Rientrai in casa e mi diressi direttamente in camera sua,era ancora lì nella stessa posizione di prima,non si era mosso di un centimetro e l’espressione dolce e irresistibile era la stessa,ma non mi sarei incantata di nuovo quella volta.
Cercai di chiamarlo dolcemente ma niente,non rispondeva. Mi avvicinai al letto ma la situazione non cambiava.
“Harry svegliati.”cercai di sussurrarglielo ma continuava a non funzionare così mi accucciai davanti a lui e glielo sussurrai all’orecchio.
Finalmente il ragazzo aprì gli occhi.
“Che ci fai qui?Che ore sono?”
“Tranquillo,è presto. Volevo farti una sorpresa.”

Sorrise ed era bellissimo,anche appena sveglio.
“Ti ho preparato la colazione,ti aspetto fuori.” Mi alzai da terra e feci per andarmene quando sentii la sua mano stringermi il polso.
“Aspettami,non ci metto tanto.”
“No,devo finire fuori.”
Non era vero,ma non mi sembrava il caso di stare lì.
La presa di fece più forte e in poco tempo mi trovai seduta sul letto del ragazzo.
“Smettila e vestiti tu che puoi farlo.” La valigia non esitava ad arrivare e ormai i miei pochi vestiti che ero riuscita a portare nel bagaglio a mano li avevo usati tutti.
“Oh aspetta.” Vidi il ragazzo alzarsi e prendere una busta nascosta dietro una poltroncina che mi stava porgendo appena seduto sul letto .
“No dai,non posso davvero.”
“E un regalo,non mi dispiace fartelo. Poi devi pure cambiarti i vestiti.”
“E bellissimo,grazie. Ma lo prendo come un prestito,ti ripagherò in qualche modo.”

Non mi erano mai piaciuti tantissimo i regali,ogni volta che ne ricevevo uno mi sentivo come in debito.
Abbracciai il ragazzo cadendo entrambi sul letto e andammo a cambiarci.
Quando scesi le scale per andare in giardino il ragazzo era già seduto a tavola.
“Sei bellissima.” Arrossii e iniziammo a mangiare.
“Hai cucinato tu?”
“Non sono molto brava,ma ho voluto provarci,volevo ringraziarti in qualche modo.”

Iniziò a ridere e non riuscivo a capire il perché,in fondo il cibo non era malissimo.
“Non devi ringraziarmi.”
“Sì invece,hai fatto tutto questo solo per me. Devo sdebitarmi in qualche modo.”
“Raccontamelo.”

Non riuscivo a capire.
“Raccontarti cosa?”
“Cosa avevi fatto ieri mattina,eri davvero strana.”
Non mi aspettavo quella domanda ma iniziai a raccontare a Harry il sogno,non volevo mentirgli e avrei potuto sfogarmi con lui.
“Credo di provare qualcosa di forte per lui.”
“Passerà.”
“Non lo so,da quando lo conosco mi sento strana,è come se mi avesse cambiato,non avevo mai conosciuto nessuno come lui,era diverso,ma soprattutto io ero diversa quando ero con lui. Aveva qualcosa che gli altri non avevano,era se stesso. Lui mi piaceva,ma soprattutto mi piacevo io quando ero con lui. Non lo so,non so spiegarti. Ti sei mai sentito così?”

“Mi ci sento da un po’ di tempo.”
Non risposi,quella conversazione stava diventando strana e non mi piaceva così cambiai discorso.
“Che si fa oggi?”
“Hai mai visto Venezia?”
“Ho sempre sognato di visitarla,non vedo l’ora di arrivarci. Aspetta,come ci arriviamo?”

Il ragazzo cacciò dalla tasca due biglietti.
“Il treno parte tra un’ora.” Lo abbracciai.
Il viaggio durò un paio d’ore e fu davvero silenzioso,dopo l’ultima conversazione che avevamo avuto entrambi avevamo parecchi pensieri in testa.
Quando scendemmo rimanemmo colpiti dalla bellezza di quel posto e della gente che c’era,erano quasi tutte coppie di tutte le età e sembravano felici. Non so perché ma iniziai a pensare se anch’io e Harry un giorno avremmo potuto stare insieme.
“Destiny smettila. Non rovinare tutto.” Continuavo a ripetermi quella frase ma i miei pensieri su un futuro con lui mi tormentavano.
Eravamo stanchissimi,avevamo visitato senza sosta quella città per tutto il giorno e non vedevo l’ora di andare a mangiare.
“Harry,è tardi,quando mangiamo?” il ragazzo iniziò a ridere e iniziò a camminare con un passo più svelto.
Riuscivo a fatica a stargli dietro,ma cercai di tenere il passo. I piedi mi facevano malissimo quando arrivammo,ma non mi importava. Salimmo sullo yacht in cui eravamo arrivati. Ero sbalordita,davvero aveva affittato quella barca per una cena?
“O devi essere ricco sfondato o sei davvero pazzo.”
“Diciamo entrambi.”

Sorrisi e lo ringraziai. Non riuscivo a crederci di essere a Venezia a cenare su uno yacht con un ragazzo così bello che era un amico fantastico.
Il mare quella sera era meraviglioso,l’unico problema era che stavo gelando. Stavo tremando tantissimo,fino a quando non sentii le braccia del ragazzo attorno la mia vita. Improvvisamente il freddo svanì e il cuore iniziò a battermi fortissimo,non avevo parole per descrivere come mi sentissi in quel momento.
“E bellissimo vero?”
“Nessuno aveva mai fatto tanto per me,grazie davvero Harry.”
Appena dissi quella frase mi girai e lo abbracciai come non avevo mai fatto prima,era sicuramente l’abbraccio più bello che avessi mai dato.
Rimanemmo in quella posizione per qualche minuto fino a quando un odore ci avvolse entrambi.
Non vedevo l’ora di mangiare,eravamo entrambi affamatissimi così ci sedemmo sul tavolo vicino a noi.
Quella sera la passammo benissimo,ridemmo e scherzammo come non avevamo mai fatto e il tempo purtroppo passò troppo velocemente.
Dopo aver mangiato ci alzammo e andammo nel punto dove si poteva vedere meglio il mare che ci circondava:la punta dello yacht.
Rimanemmo in silenzio per tantissimo tempo a guardare lo spettacolo davanti a noi.
“Destiny..”
“Destiny devo parlarti.”
Avevo già capito dove voleva finire quel ragazzo con quel discorso,ma nonostante tutto non lo fermai.
“Credo di essermi innamorato di te.” Non risposi e iniziai a pensare a tutte le mie paranoie,alla nostra amicizia che stava per rovinarsi,a Niall,all’Italia,al nostro primo incontro.
“Destiny ti prego rispondimi,non sai quanto è difficile per me dirtelo.”
“Credo di saperlo.”
“Che intendi?”
“Credo di provare qualcosa per te,qualcosa che va oltre l’amicizia.”
“Perché non me l’hai mai detto?”
“Avevo paura ..”
“..Che avresti mandato tutto all’aria vero?”
Capii che i pensieri che avevano tormentato me per tutto questo tempo erano passati anche per la testa di Harry.
“Cosa intendi fare ora?”continuai
“Non voglio rischiare di perderti,ma non ce la faccio a continuare così. Poi non è detto che rovineremo il nostro rapporto..”
“Harry,sai cosa provo per Niall,finirò col ferirti e col perderti. Ho bisogno di te.”
“Lo so cosa provi per lui,ma so che te lo dimenticherai..”

Non risposi,non sapevo se l’avrei mai scordato o no,sapevo solo che provavo qualcosa di forte per lui.
“Non ho intenzione di fermarmi fino a quando non me lo chiederai tu.”
Guardai il ragazzo avvicinarsi piano verso di me. Avrei dovuto dirgli di fermarsi,ma non ci riuscii.
Sentii le sue labbra premere sulle mie,sapevo che era sbagliato,che avrebbe rovinato tutto,ma l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era a quanto aspettassi quel bacio e a quanto Harry mi piaceva.

SPAZIO AUTRICE:
Ciiiiiiiiiiao :3
allora grazie a tutti per aver letto e spero vi sia piaciuto :3
Boh non so che dire :3 grazie di nuovo,spero di non aver deluso le aspettative :)

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Capitolo 15
*** It's never too late ***


Quella notte in aereo sembrava non passare mai,dopo quel bacio nessuno dei due sembrava avere intenzione di parlare per l’imbarazzo. Forse avevamo sbagliato,anzi sicuramente l’avevamo fatto. Riflettei a lungo su tutto quello che era successo.
Certo,avevo iniziato a provare qualcosa che andava oltre l’amicizia per Harry,era un sentimento abbastanza forte e quel bacio mi aveva lasciato letteralmente senza fiato,ma purtroppo non era un sentimento forte come quello che provavo per Niall,su questo ero certa,anzi era l’unica cosa sicura che sapessi. Dopo quello che era accaduto quella settimana ero davvero confusa,ma quel bacio mi aveva chiarito le idee in qualche modo. Riuscii a prendere una decisione dopo molto tempo di riflessione:scesi dall’aereo avrei detto al ragazzo che saremmo rimasti amici,niente di più. Sarebbe stata la cosa migliore,io non l’avrei ferito e tutto sarebbe tornato come prima,o almeno speravo. Sapevo che lui provava qualcosa per me,ma provai a sperare che lui la pensasse come me,o almeno che il sentimento che provava non fosse forte abbastanza.
“E dopo aver chiarito con Harry?Con Niall che farai?” a quella domanda che continuavo a farmi non riuscivo a rispondere,era tantissimo che non ci parlavamo,che ci comportavamo come fossimo due completi estranei,come se non fosse mai successo nulla e in più avevo saputo che era stata tutta una presa in giro anche se non riuscivo ancora a crederci. Non riuscivo a capire il perché,ma nel profondo ero convinta che quel ragazzo fosse sincero,ma ero altrettanto sicura che  il mio migliore amico non avrebbe mai potuto mentirmi su una cosa del genere sapendo quanto ci tenessi a quel ragazzo. Rimasi a pensare per quasi tutta la durata del viaggio a quello che era successo con Niall e solo dopo una lunga riflessione presi una decisione. Avrei parlato un’ultima volta per chiarire con lui,ma soprattutto per sentire un’ultima volta la sua voce,per vedere di nuovo il suo volto da vicino.
“Vado a prendere i bagagli,aspettami al bar,ok?” annuii e mi avviai nell’ala destra dell’aeroporto,proprio la parte opposta dove stava andando il ragazzo.
“Sei una codarda,avresti dovuto fermarlo e dirgli tutto.” Non ci riuscii e decisi che l’avrei fatto al bar,così avrei anche avuto il tempo per pensare come spiegargli la situazione senza ferirlo.
Durante la fila per ordinare al bar iniziai a pensare alla nostra conversazione che sarebbe avvenuta pochi minuti dopo.
“Non riuscirò mai a dirgli tutto,mi conosco.”
“IL PROSSIMO”
Era arrivato il mio turno,stavo per ordinare quando sento una voce all’unisono con la mia. Mi voltai velocemente per vedere chi stava cercando di passarmi avanti e non riuscivo a credere a quello che stavo vedendo.
“Ti ho vista con Styles.” Continuai a guardare davanti a me e ordinai due frappuccini.
“Ti riprendi subito.” Appena sentii quelle parole sentii il sangue ribollirmi nelle vene e riuscii a guardare per la prima volta negli occhi neri di Zayn.
“Riprendermi subito dalle prese in giro di Niall?” nonostante la rabbia che avevo in quel momento riuscii a notare che il ragazzo era parecchio confuso e non rispose.
“Di che parli?”
“Del motivo per cui ora è come se non ci conoscessimo.”
“Sei stata tu a dirgli di non volerlo vedere più”
“Se gli fosse importato davvero qualcosa,se ci fosse rimasto davvero male ora sarebbe qui. Aveva ragione Harry.”
“In che senso?”
“Se lui non lo avesse sentito dirti che era tutta una presa in giro ora sarei ancora abbindolata dal tuo amico.”

Lo sguardo del moro si faceva sempre più confuso,così capii. Non riuscivo a crederci,Harry mi aveva mentito. Avevo perso Niall per aver creduto ad una stupida bugia. Non sapevo che fare,ero sconvolta.
Iniziai a camminare verso l’entrata dell’aeroporto senza salutare Zayn. Avevo bisogno di stare sola.
“Destiny,dove vai?”
“Non toccarmi Harry.”
“Che ti prende?”
“Come hai potuto mentirmi su una cosa del genere? Sapevi quanto io tenessi a Niall,sapevi quanto ci sono stata male per lui,di quello che provavo. Come hai potuto?”
“Lasciami spiegare.”
“Non voglio sentirti.”
“Sono innamorato di te Destiny. Non so perché l’ho fatto,ma non riuscivo a vederti con lui,ero geloso,o meglio ero invidioso che lui aveva ciò che io non riuscivo ad ottenere. Te. Non sai quante volte ho cercato di dirti la verità,ma era inutile,ogni volta che vedevo il tuo viso mi bloccavo.”

Avevo le lacrime agli occhi,non volevo piangere davanti a lui così me ne andai da quel posto.
Non sarei mai riuscita a stare senza Harry nonostante quello che aveva fatto,era troppo importante per me e in qualche modo lo capivo. Ora su tre cose ero certa.
1=Il sentimento che provava Harry era molto più forte del mio
2= Avevo lasciato andare via Niall
3=Non sarei riuscita a stare senza di lui

I giorni passarono e finalmente la scuola riaprì. Non vedevo l’ora che arrivasse quel giorno,finalmente l’avrei rivisto e mi ero convinta,avrei chiarito tutto con lui. Come al solito salii in macchina di Harry in ritardo e ci avviammo verso la scuola. Il nostro rapporto si era stranito da quel viaggio,sapevo che io non avrei mai potuto provare quello che lui provava per me,ma non volevo perderlo,era troppo importante per me.
Il viaggio sembrava interminabile e ci volle un’eternità per arrivare in quell’edificio. Scesi velocemente e mi guardai rapidamente intorno. Non c’era traccia di Niall. Cercai di trovarlo ovunque con lo sguardo ma non mi fu possibile. Non era venuto a scuola quel giorno e così fece per le settimane successive.
Forse era egocentrismo,ma ero sempre più convinta che il motivo della sua “scomparsa” ero io. Non riuscivo a togliermi dalla testa quel pensiero. Dovevo inventarmi qualcosa,a scuola sicuramente non l’avrei rivisto e io non riuscivo a resistere a quella situazione. Dovevo chiarire con lui,volevo sapere cosa provasse per me realmente,volevo vedere un’ultima volta il suo viso,dovevo riuscire a farmi perdonare in qualche modo.
Quella mattina mi alzai prima dell’alba,sapevo cosa dovevo fare. Mi vestii velocemente e mi diressi verso la parte destra di Warlingham. Il mare era stupendo,mancavano pochi minuti al sorgere del sole.
Era bellissimo,sentivo il cuore battermi velocissimo e un nodo sullo stomaco era tantissimo tempo che non provavo quella sensazione. Era tantissimo che non rivedevo i suoi occhi incrociare i miei.
Improvvisamente la gola si seccò,ma questo non mi impedì di parlare,finalmente era a pochi passi da me,avrei dovuto giocarmi tutto in quel momento.
“Destiny..” la sua voce,quanto mi era mancata in tutto quel tempo la sua voce.
“Mi hanno sempre detto che non è mai troppo tardi,ma non sono mai riuscita a crederci. Eppure è passato un mese ma sono ancora qui,non riesco a dimenticarti,non riesco a dimenticarmi il colore dei tuoi occhi,le tue cicatrici e come te le sei procurate. Mi hanno detto che non è amore,ma se non è amore come posso uscirne? Non ci riesco. Ho bisogno di sapere cosa sono io per te,ho bisogno di sapere cosa fai,di cosa provi,ho bisogno di te Niall.”
Improvvisamente avevo le guance rigate dalle lacrime,i nuovi raggi del sole sugli occhi e le labbra umide del ragazzo sulle mie. Era tantissimo che sognavo quel momento,non riuscivo a fermare le emozioni che avevo dentro di me,non ne avevo mai provato così tante nello stesso momento.
“Non è mai troppo tardi Destiny.”

SPAZIO AUTRICE:
Ook sono contentissima che finalmente c'è il ritorno di Niall ahahahah
boh non lo so mi sembra un po' troppo sdolcinato :S
Grazie per aver letto e fatemi sapere se è troppo romantico o se vi è piaciuto o no ahahah
Grazie ancora :3

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Capitolo 16
*** We can't hide the truth inside ***


Tutto sembrava essere ritornato com’era,il mio rapporto con Harry,la scuola,ma tutto con una piccola differenza:tutto ciò che volevo era lì e in quel momento.
Niall mi aveva cambiato il mio modo di vedere le cose in quel posto,con lui sembrava tutto migliore,era davvero un ragazzo speciale,uno di quelli che ti spinge a cercare nel tuo passato un motivo per averlo avuto in regalo,uno di quelli che non riuscirai mai a scordare e che è davvero unico al mondo,uno di quelli che ti piacciono talmente tanto da star male,uno di quelli che ti fanno sentire un bambino,ti fanno rinascere perché ti costringono a vedere il mondo da un’altra prospettiva e tutto sembra nuovo,uno di quelli con cui puoi sentirti te stesso,per cui sei disposto a dare tutto.
Quello era esattamente ciò che provavo per lui e quando ero con lui. Quante notti le avevo spese insonni immaginando la sua reazione quando gli avrei detto tutto ciò,ma non avevo mai avuto il coraggio e l’unico che fosse al corrente di tutto era Harry.
Il rapporto con lui,dopo un corto periodo d’imbarazzo e incomprensione,era davvero migliorato,avevo la certezza che lui era il mio migliore amico,anche più di Ricky. Non sapevo ancora se il sentimento che provassi per lui andava oltre l’amicizia,né sapevo se il suo “amore” per me fosse abbastanza forte da sopportare il mio rapporto con Niall,che,non essendogli mai andato a genio e ora diventando il ragazzo di cui mi ero innamorata,aveva iniziato a odiare. Non parlava molto male di lui,sapendo cosa provassi,ma sapevo che lui stava male quando ne parlavo,capivo che avrebbe voluto essere al suo posto,ma era meglio che tutto rimanesse com’era. Provavo qualcosa per Harry,ma non era minimamente paragonabile all’amore che provavo per Niall.
Non davo molta importanza a quello che pensava Harry su di lui,lo amavo e questo non sarebbe mai cambiato,su questo ero certa.
Le mattine a scuole sembravano tornate alla normalità:io ed Harry costretti ad ascoltare le sciocchezze dette e fatte da Louis e Liam e Niall e Zayn isolati da tutto,non dando conto a niente e a nessuno. Spesso mi univo a loro,in fondo Niall e io eravamo una coppia ed ero diventata molto amica di Zayn da quando mi aveva aiutato ad organizzare la sorpresa in spiaggia per il biondo trovando una scusa per farlo andare al mare mentre lo stavo aspettando.
Successe tutto un giorno,ero emozionatissima all’idea di presentare Niall ai miei genitori. Certo,loro lo conoscevano già essendo il figlio di due grandi amici di mio padre e avendolo visto nelle varie cene che avevamo passato in casa loro,ma volevo che lo conoscessero ufficialmente,il ragazzo ci teneva molto da come mi aveva detto un giorno mentre eravamo al parco.
L’incontro fu parecchio rapido ed imbarazzante. I miei erano in cucina a vedere la televisione e camminammo talmente lenti da non farli sentire che eravamo a pochi passi da loro.
“Mamma,papà lui è Niall Horan,ci tenevo a presentarvelo ufficialmente.”
I miei erano sbalorditi,non sapevano cosa dire e la cosa mi sembrò strana e parecchio comica e cercai a fatica di non ridere della situazione. Loro sapevano che Niall e io stavamo insieme,ma non avrebbero mai creduto che fosse una cosa che sarebbe durata o che sarebbe potuta diventare talmente seria da presentarlo ufficialmente. Subito dopo uscimmo,il ragazzo era diventato rossissimo dall’imbarazzo soprattutto dopo l’unica frase che mio padre riuscì a dire: “Se la farai soffrire in qualche modo ti cercherò in capo al mondo.”
“Su questo non si deve preoccupare signore,soffrirei più io nel vedere Destiny piangere che lei farlo. E stato un piacere conoscervi”
La sua risposta era stata dolcissima e quella fu l’ultima frase dell’incontro con i miei.
Quando chiamai Harry per raccontarglielo però non ebbe la reazione che aspettavo.
“Ti ha dato di volta il cervello? Credi davvero che la storia tra voi due può diventare così seria? Credi davvero nei suoi sentimenti?”
Quelle frasi mi ferirono molto,ma non me la presi con il ragazzo,in fondo sapevo che le aveva dette solo perché era arrabbiato e sconvolto,ma non avrei mai immaginato che avesse potuto avere una reazione come quella.

HARRY’S POV.

Niall non mi era mai andato a genio,l’avevo sempre visto come un tipo strano,ma mai avrei pensato che avrei potuto odiarlo così tanto. Lui era riuscito dove io avevo fallito miseramente,era riuscito ad ottenerla e avrei voluto immensamente essere al suo posto. Il rapporto tra me e lei era il più bello che avessi mai avuto,ma purtroppo non riuscivo a vederla come una semplice amica ed ero convinta che Destiny provasse lo stesso per me,bastava solo farglielo capire. Sapevo che il sentimento che provava per Horan era forte,ma non avevo idea di cosa provasse lui e nonostante l’odio che provavo per lui mi ero deciso a chiederglielo. In fondo non volevo rischiare di vedere Destiny soffrire per colpa sua,non gliel’avrei permesso.
Sapevo dove trovarlo,tutti gli anni si rifugiava lì quando arrivava la primavera così andai al parco. Solito posto,solita espressione degli anni passati. Lo odiavo immensamente anche se lui per me provava solo indifferenza.
“Ho bisogno di parlarti” mi avvicinai a lui e con il tono più calmo e tranquillo che riuscii a fare gli dissi quella frase. Cercai di nascondere quello che provavo per lui e dalla sua espressione riuscii a capire che il mio tentativo era fallito. Capii che aveva già capito dove volessi andare a parare,in fondo era l’unico argomento che avessimo in comune così andai subito al sodo.
“Voglio sapere cosa provi davvero per Destiny.” Notai il suo sguardo stranito e non potei fare a meno di digrignare i denti.
“Non la farei mai soffrire. Sta tranquillo,tengo a lei più della mia stessa vita.”
Chiusi immediatamente la mano in un pugno,aveva capito tutto,cosa provassi per lei e l’invidia verso di lui ma cercai di non farmi prendere dalla rabbia.
“Lei può credere alle tue parole,ma non aspettarti che io faccia lo stesso.”
“Credi che il tuo odio per me ti farà amare da lei?” mi irrigidii appena sentii quella domanda.
“Non capisci.” Poteva capire perfettamente quello che provavo per lei,ma non poteva minimamente immaginare quello che provassi per lui,non odiavo lui,ma il fatto che lui fosse riuscito ad ottenerla. Non riuscivo a sopportarlo e sapevo che quell’odio non sarebbe mai potuto sparire.
Ero convinto di essermi sbagliato sulle impressione che avevo su quel ragazzo dalle poche parole che avessi scambiato con lui,ma ero ancora più certo che ,se solo la persona che era diventata la mia ragione di vita non fosse follemente innamorata di lui,saremmo diventati davvero ottimi amici.
“E una delle persone che mi ha migliorato,sono migliore quando lei è con me ed è l’unica con cui non ho bisogno di essere qualcun altro per piacerle. E la persona che mi ha spinto a guardarmi dentro e credo di amarla. La lascerò andare solo se sarà lei a chiedermelo,sono disposto a tutto per lei anche a soffrire,infatti era questo il motivo per cui non l’ho mai cercata prima che partiste,anche se dentro mi sentivo morto non potevo parlarle perché era stata lei a chiedermi di non farlo. E stata la decisione più dura che avessi mai dovuto prendere,ma ero disposto a farlo per lei. Credo di amarla,ecco cosa provo.”

SPAZIO AUTRICE:
Non so che dire quindi mi limito a ringraziarvi ahahahhaha
:* spero che il capitolo vi piaccia :3

 

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Capitolo 17
*** Somebody brings up the light I want you to see ***


-“Di cosa hai davvero paura?”
Mi voltai e guardai Niall negli occhi. Vidi uno sguardo curioso,non c’erano secondi fini nella sua domanda. Nessuno mi aveva mai fatto quella domanda prima,ma ero convinta che non avrei mai risposto a una domanda del genere,non ero una persona che amava parlare dei suoi sentimenti e delle sue fragilità,ma con Niall era diverso,o meglio ero diversa. Lo guardai sicura e senza vergogna negli occhi,quello sguardo mi faceva sentire nuda,come se potesse vedere dentro di me.
“Acqua.”
Lui mi guardò sorpreso e confuso,feci un respiro profondo e iniziai a raccontare prima che lui potesse chiedermi il motivo della mia risposta.
“Eravamo in barca,avevamo deciso di fare una gita. Andava tutto bene,quasi tutti quelli che erano con noi decisero di  prendere il largo. Non avevo voglia di allontanarmi così dissi che sarei restata alla riva. Una mia amica decise di farmi compagnia per non lasciarmi sola. Poco dopo si tuffò in acqua per fare un bagno, successe tutto all’improvviso.. Non so ancora come sia potuto succedere ma io non riuscii a muovermi,ero paralizzata da quello spettacolo agghiacciante,lei stava affogando e io ero lì che la guardavo morire immobile. Da lontano si vedeva ancora gli altri sulla barca che videro tutto,ma loro erano troppo lontani per salvarla.”
Non avevo mai raccontato quella storia,non avevo mai avuto il coraggio. Non volevo che la gente mi guardasse in modo diverso,che avesse pena per me. Continuai a guardare nei suoi occhi. Il suo sguardo sembrava capirmi.
“Se solo avessi accettato di salire in quella dannata barca la mia vita sarebbe completamente diversa ora. Da quel giorno è cambiato tutto e non è passato un giorno in cui non mi sia sentita in colpa,in cui non ho pensato che se ora quella persona non c’era più era per causa mia.”
Dopo quella frase sentii gli occhi bruciarmi. Non volevo piangere,non ancora,non lì,non in quel momento. Dovevo resistere,ma appena sentii il calore del petto del ragazzo attaccato al mio viso scoppiai in un pianto disperato. Non ero abbastanza forte da affrontare quella realtà che ancora non riuscivo ad accettare.
Cercai di riprendermi,mi liberai dalle braccia di Niall e lo guardai negli occhi di nuovo.
“Qual è la tua paura più grande invece?”
“Che tu possa soffrire così tanto.”

Feci un sorriso sarcastico e mi alzai da terra. L’odore dell’erba bagnata dalla pioggia entrò in testa,ma lo adoravo. Il ragazzo si alzò poco dopo di me. Quasi tutte le volte che stavamo insieme andavamo nel giardino dietro casa mia,era diventato ormai il nostro posto,sotto l’albero che si trovava di fronte la finestra di camera mia.
Scavalcai la staccionata che divideva quel posto da casa ed entrai.
Presi il telefono e come al solito non c’erano né messaggi né chiamate.
Sapevo che Harry non mi avrebbe cercata,ma ogni giorno ci speravo. Quella situazione non mi andava giù,non potevo sopportare di non sentire il mio migliore amico per così tanto tempo,avevo bisogno di un motivo e l’avrei cercato immediatamente. Presi velocemente la giacca e mi avviai verso casa del ragazzo. Continuavo a suonare il campanello ma nessuno si decideva a rispondermi.
Sapevo che lui era lì dentro,lo conoscevo troppo bene.
Evidentemente non aveva voglia di vedermi,ma io avevo bisogno di chiarire,di sapere perché mi stesse evitando così feci l’unica cosa che mi avrebbe permesso di entrare in casa sua.
Andai nel retro e mi misi ai piedi di quell’albero. Non ero mai stata brava con gli esercizi fisici,anzi ero sempre stata una ragazza parecchio goffa e scoordinata nei movimenti,ma quello era l’unico modo di entrare. Un ramo di quell’albero si affacciava proprio davanti al balcone della sua camera e conoscevo le abitudini di Harry e una di quelle era lasciare aperta la finestra quando piove.
Riuscii a scavalcare quell’albero anche se con molta fatica e una volta in cima come previsto vidi il ragazzo disteso sul letto che lanciava una palla verso il soffitto per poi riprenderla. Rimasi per un po’ di tempo ad osservarlo. Non riuscivo a spiegarmi lo sguardo che aveva,era pieno d’ira,nervoso ma anche triste. Non l’avevo mai visto così.
Improvvisamente un rumore strano mi costrinse a rovinare quella situazione. Il ramo in cui ero poggiata stava cedendo e in poco tempo mi trovai aggrappata al cornicione del balcone.
Iniziai a tremare dalla paura,ero terrorizzata. Cercai di resistere,ma le braccia mi facevano già malissimo.
Improvvisamente mi sentii una presa forte sul braccio e vidi il viso di Harry in mezzo alle gocce di pioggia.
Sicuramente non mi aspettavo che quel momento sarebbe finito in quel modo.
“Che ti è saltato in mente?” l’urlo del ragazzo mi rimbombò nelle orecchie.
“Spiegami che è successo. Perché mi stai evitando?”
“Non ti evito..” improvvisamente il tono di voce del ragazzo cambiò,aveva la voce rotta.
Lo guardai a lungo aspettando che lui ricambiasse lo sguardo,ma la sua testa rimaneva abbassata.
Non volevo altre bugie da lui. Ero stanca.
“Harry.” Mi innervosii e quell’urlo mi uscì spontaneamente,ma almeno costrinse il ragazzo a guardarmi negli occhi.
“Ho parlato con Niall. Volevo capire quello che provava per te.”
Lo guardai scioccata. Non riuscivo a capire perché avesse fatto una cosa del genere.
“Ti è piaciuto quello che ha risposto?Continuo a non capire perché mi stai evitando.”
Harry riabbassò la testa e io ero sempre più nervosa e di certo le mie grida non aiutavano la situazione. Non mi piaceva quella situazione così decisi di andarmene. Stavo per aprire la porta quando sentii la voce del ragazzo che ora mi stava urlando contro.
“Non capisci quello che provo per te?Entrambi siamo innamorati di te e anche tu di noi. So che nonostante tutto anche tu provi qualcosa per me ed è per questo che ho deciso di allontanarmi. Credi sia stato facile? Credi sia facile vedere la persona che ami amare un altro? Come credi che mi senta quando lo vedo?! Quando vi vedo insieme?!”
Non sapevo cosa dire,ma almeno ora capivo il comportamento di Harry.
“Io ho bisogno di te,ho bisogno del mio migliore amico.”
“Anch’io,ed è proprio questo il problema,che io bisogno di te in modo diverso,ho bisogno di te come la mia ragazza e non come semplicemente un’amica. E so che in fondo anche tu ne hai bisogno.”
Iniziai a tremare e vidi il ragazzo avvicinarsi a me. Il cuore iniziò a battermi velocemente,per quanto volessi negarlo e per quanto fossi innamorata di Niall sapevo che aveva ragione,per lui provavo qualcosa nonostante tutto. Cercò di guardarmi negli occhi,ma quella volta abbassai velocemente lo sguardo.
“Ora ho la certezza di quello che sto dicendo. Ti aspetterò fino a quando saprai davvero chi vuoi. Solo quando mi dirai di essere sicura di amarlo davvero tanto da non provare più niente per me mi arrenderò.”
Appena disse quelle parole tornai a casa. Sarebbe arrivato prima o poi il giorno in cui avrò avuto le idee chiare.

SPAZIO AUTRICE:
Scusate se non ho scritto per un po' ma dovevo studiare per un'esame -.-
Comunque spero che il capitolo vi piaccia :3
Grazie ancora per le recensioni i preferiti e i seguiti ecc*-*
Grazie ancora e scusate ahah :*


 

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Capitolo 18
*** The end ***


Quel sabato doveva esserci il ballo di fine anno. Era l'evento che odiavo maggiormente di tutto l'anno scolastico. Non sopportavo i vestiti,la competizione tra le ragazze per farsi invitare dai ragazzi "migliori" o di essere le più belle. Odiavo il modo in cui tutti si comportavano. Se non ci fosse stato Niall sicuramente non avrei partecipato,ma quel ragazzo era capace di farmi fare l'impensabile,mi faceva sempre quello strano effetto.
Eravamo sotto l'albero di casa mia,il nostro posto quando me lo propose,subito dopo aver inciso quella frase su quell'albero: Sei la cosa migliore che mi sia mai successa.
Poco dopo ricevetti un messaggio da Harry,aveva bisogno di parlarmi così ci incontrammo da Starbucks. Sapevo già di cosa voleva parlarmi,in fondo il ballo era l'unico argomento di cui tutti parlavano.
Senza neanche aver avuto il tempo di sedermi iniziò il discorso.
"Andrai con Horan al ballo immagino.." quel tono non mi piaceva,era dispiaciuto,ma non potevo fare nulla se non annuire.
Rimanemmo in silenzio per molto tempo,dovevo dire qualcosa,dovevo provarci almeno.
"Non c'è nessuna che ti interessi? Potresti invitarla."
Non rispose. Con quel silenzio mi fece capire che sperava che fossi andata con lui. Non sapevo che fare.
"Harry io.."
Non lasciò finirmi la frase che lo vidi uscire dal locale. Mi misi una mano tra i capelli,stavo malissimo nel vederlo in quello stato,ma non avrei potuto fare niente per migliorare quella situazione.
I giorni passavano e nonostante tutto sentii il ragazzo distante da me. Decisi che se lui non si sarebbe fatto vivo anch'io avrei fatto lo stesso con lui.
Non passò molto prima che mi diede quella notizia. Mi aveva chiesto di vederci al parco e notai con stupore che era nervoso e agitato,come se dovesse dirmi qualcosa di importante. Cercai di non farmi strane idee.
Parlammo per un po' del ballo fino a quando non disse quella frase:
"Ci andrò con Alex,la ragazza dell'aereo. Mi piace,e anche lei ricambia. Vorrei conoscerla meglio."
Rimasi per un attimo incredula,me la ricordavo bene. Non avrei mai immaginato che Harry avesse tenuto i contatti con quella ragazza,ma stranamente non provai nessun tipo di gelosia nel conoscere quella notizia,anzi ero parecchio sollevata nel sapere che finalmente il mio migliore amico avesse trovato qualcuna che avesse potuto dargli quello che io non avrei potuto dare.
Mancavano pochi giorni all'evento e finalmente per una volta da quando ero lì tutto andava perfettamente,la mia relazione con Niall,l'amicizia con Harry che oltretutto aveva iniziato ad accettare il biondo.
Avrei davvero voluto che quel momento fosse durato di più.
Era il giorno prima del ballo ed ero con Niall quando la mia vita stava per cambiare di nuovo e quando lessi quel messaggio da parte di Ricky.

"Sta venendo a prenderti.Devi andare via."

Rimasi parecchio tempo immobile a fissare quello schermo. Non potevo crederci,stava succedendo tutto di nuovo.
"Destiny,che succede?"
Era arrivato il momento,dovevo dirgli tutto,il perchè mi ero trasferita,il perchè di quel messaggio. Nessuno all'infuori di Ricky sapeva quella storia e mai avrei creduto di raccontarla di nuovo a qualcun altro.
"Devo andare via,come ho fatto da Douglas."
Sembrava non capirmi così iniziai a raccontare tutto.
"Ero piccola quando i miei si separarono e quando mia madre mi disse che aveva trovato un compagno che l'amava non avrei potuto essere più felice,fino a quando non scoprii che il mio nuovo padre era il padre di Ricky. Ero estasiata dall'idea di diventare la sorellastra del mio migliore amico,non avrei potuto desiderare di meglio. Quei due anni furono perfetti,andava tutto bene e nessuno si sarebbe mai potuto accorgere della malattia di mia madre. Eravamo a tavola quando ebbe quel mal di testa che fece iniziare tutto. Passarono solo tre mesi da quell'evento che lei morì.Fu lì che iniziò il mio inferno,non riuscivo a riconoscere più quell'uomo,mi accusava sempre della morte di mia madre e ogni giorno in quella casa diventava sempre peggiore. Continuava a picchiarmi e nessuno sapeva nulla di quella storia,solo Ricky. Fu per quel motivo che venni qui con i miei zii,solo mio "fratello" sapeva dove fossimo andati e per non far sapere niente a suo padre non avrei dovuto mantenere i contatti con nessuno,nemmeno con lui che era il mio miogliore amico oltre che mio fratello. Sta venendo a prendermi,devo fuggire di nuovo e lasciare indietro tutto Niall,anche te."
Corsi via cercando di trattenere le lacrime.
Decisi che avrei passato l'ultima serata a Warlingham al ballo,avrei voluto ricordarmi della bellezza di quel posto e delle persone che avevo incontrato. Subito dopo la fine sarei partita verso una nuova città e verso una nuova vita,ma questa volta da sola,non volevo coinvolgere ancora altre persone con me.
Presi un respiro profondo prima di uscire dalla mia camera,Niall era già arrivato e mi stava aspettando in salotto. Mi guardai allo specchio,sorrisi. Quel periodo in quella città mi aveva cambiata,Niall mi aveva cambiata. Scossi la testa e scesi le scale,volevo assaporare ogni singolo momento di quell'ultima sera. Appena varcai l'angolo mi incantai,era stupendo.
Entrambi rimanemmo in silenzio. Era tutto perfetto.
Quella volta chiesi io a mia zia di scattarci una foto,volevo un ricordo di me e lui,almeno quello lo avrei conservato per sempre.
Lui si avvicinò a me. Sentii la sua mano sul mio fianco e subito dopo un dolore al petto,quello sarebbe stato uno degli ultimi momenti con lui.
"Sei bellissima" sentii quelle parole solleticarmi l'orecchio. Alzai la testa e lo guardai e lui fece lo stesso,lo amavo,ero sicura. Il flash della foto mi riportò alla realtà. Era sicuramente la fotografia più bella che avessi mai avuto.
Al ballo c'era tutta la scuola,Zayn,Liam,Louis e anche Alex e Harry. Quella sera non c'erano bisogno di parole e io e Niall rimanemmo per tutto il tempo abbracciati l'uno all'altra a ballare lentamente. Non pensavo a niente,solo a quant'era perfetto quel momento.
"Non voglio perderti."
Non volevo pensare a quello che sarebbe successo dopo quella festa,ma quella frase mi uscii spontaneamente.
"Non lo farai."
"Sono sciocchezze,sarà tutto diverso,non sarai più con me e cambierà tutto e ci perderemo. Questo è un addio Niall. Ed è l'addio più doloroso che abbia mai dovuto dare."

Subito dopo quella frase sentii le sue mani fredde sul mio viso e le sue labbra velocemente sulle mie. Dopo quel bacio inaspettato non riaprii gli occhi,come se quel gesto fosse stato in grado di fermare il tempo,fino a quando sentii la sua voce dolce:
"Vengo via con te."

SPAZIO AUTRICE:
L'ultimo capitolo :S
Boh,non lo so non mi convince molto,ma spero vi sia piaciuto ahah
Grazie ancora per aver seguito la storia :3

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