Alla ricerca dell'amore

di Sallivergron
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riepilogo e non solo... ***
Capitolo 2: *** Appuntamento a pranzo? ***
Capitolo 3: *** Felicità e cos'altro? ***
Capitolo 4: *** Notizia inaspettata ***
Capitolo 5: *** L'amore ***
Capitolo 6: *** Happy Days ***
Capitolo 7: *** Dov'è Marie? ***
Capitolo 8: *** Non può essere! ***
Capitolo 9: *** Ritorni e scoperte ***
Capitolo 10: *** Primavera ***
Capitolo 11: *** Bellezza folgorante ***
Capitolo 12: *** Piano ***
Capitolo 13: *** Dottor Salling? ***
Capitolo 14: *** Appuntamento ***
Capitolo 15: *** Elise ***



Capitolo 1
*** Riepilogo e non solo... ***



1




Ricordate dove eravamo rimasti? Naya era sposata con Mark dal quale aveva divorziato quando la loro bambina Marie aveva cinque anni. Quando questi aveva quindici anni scoprì dell’esistenza di una zia (Dianna) dispersa e poi ritrovata e di un fidanzato miliardario della madre (Chord). Conobbe la fidanzata del padre (Lea) con la quale non andava molto d’accordo. Di nascosto la madre e il padre stavano di nuovo insieme pur mantenendo la copertura con i rispettivi fidanzati. Chord chiese la mano di Naya la quale non vedendo una reazione da parte di Mark accettò di sposarlo. Nel frattempo Chris conobbe Darren cliente di Naya e Lea tradì Mark con Cory, amico d’infanzia dei genitori di Marie. Naya e Mark riscoprirono l’amore che provavano l’uno nei confronti dell’altro e dopo un’entrata trionfale dell’uomo in chiesa mentre la donna stava per sposarsi, questi rinunciò al matrimonio con il ricco miliardario per seguire l’amore della sua vita.
Credevate che la storia fosse finita così? Beh cari lettori vi sbagliavate, c’è ancora molto da raccontare.
Adesso che Mark viveva di nuovo nella sua vecchia casa, Dianna dovette spostarsi per una questione di comodità nella casa del fratello. Una mattina mentre entrava nel supermercato vicino casa sua per fare la spesa incontrò Chord, ex fidanzato di sua cognata nonché migliore amica.
-Dianna ciao!- la salutò l’uomo
-Chord che piacere vederti come stai?- domandò lei salutandolo
-Bene, dopo esser stato lasciato all’altare sono andato avanti- rispose e la bionda abbassò la testa imbarazzata
-Esci con qualcuna adesso?- domandò ma il ragazzo fece di no con il capo
-E tu?- domandò lui -esci con qualcuno?-
-Per il momento no, sai mi sono appena trasferita nell’appartamento di Mark e voglio prima mettere le cose a posto prima di concentrarmi sulla carriera e sull’amore- rispose la ragazza
-Oh Mark è tornato a vivere da Naya?- chiese il biondo guardandola
-Si, ormai sono sei mesi che stanno di nuovo insieme- rispose lei -Come mai da queste parti?- domandò lei
-Ho preso casa qui vicino. A proposito se ti serve una mano con gli scatoloni, chiedi pure non ho nulla da fare questa settimana, mio padre è tornato dal Giappone e mi ha dato una settimana di ferie forzate- esclamò lui
-Oh non voglio darti fastidio- esclamò Dianna
-Ma quale fastidio, lo faccio con piacere!- affermò Chord guardandola negli occhi
-Ok allora, ma solo se poi ti fermi a mangiare qualcosa con me, che ne dici? È il minimo che io possa fare, sai ho tanti scatoloni!- disse la donna
-Accetto!- rispose l’uomo e dopo essersi salutati ognuno tornò a casa propria
Dianna non appena arrivò a casa sistemò le cose nel frigorifero e dopo aver preso le chiavi dell’auto si diresse a casa Salling-Rivera. Aprì la porta di casa e stranamente non sentì nessuno.
-Ehi? C’è nessuno?- domandò
Salì le scale e aprì la porta della camera da letto, c’erano Naya e Mark che facevano sesso.
-Oh mio Dio!- esclamò e chiuse velocemente la porta
-Cazzo Dianna!- esclamò Naya dalla stanza. In fretta la mora si mise addosso una vestaglia e uscì dalla stanza
-Ma che diavolo di posizione era quella? Non credo esista!- esclamò la bionda schifata
-Oh ma per favore non farmi credere che tu non hai mai fatto nulla del genere!-
-Poteva entrare vostra figlia! Sapete c’è una cosa che hanno inventato per evitare questi inconvenienti, si chiama serratura!- esclamò la bionda
-Va bene la prossima volta chiudiamo la porta a chiave. Come mai sei qui a quest’ora?- domandò Mark comparendo alle spalle di Naya e dandole un bacio sulla guancia
-Perché ho incontrato Chord al supermercato prima, ha preso casa vicino a me- disse
-Oh e come sta?- domandò Naya
-Che ti importa?!- esclamò Mark geloso
-Oh sei geloso!- disse Naya girandosi verso di lui e accarezzandogli il volto
-Si sono geloso e non hai ancora risposto alla mia domanda!- precisò lui
-Mark l’ho umiliato davanti ad amici e parenti lasciandolo all’altare il minimo che possa fare è chiedere come sta- rispose la donna
-Solo per questo?- chiese l’uomo
-Solo per questo!- rispose la mora e lo baciò
-E basta!- esclamò Dianna -Comunque sembra stia bene, si è offerto di darmi una mano con gli scatoloni del trasloco-
-E tu che gli hai detto?- chiese il fratello
-Che non volevo approfittarmi di lui e ha detto che insiste e quindi ho accettato ma a patto che lui fosse ospite da me a cena- rispose la bionda
-Cosa?- domandò l’uomo un po’ arrabbiato
-Che c’è? Che ho fatto di male?- domandò la donna
-Non hai pensato che magari lui sta facendo il carino con te per arrivare a Naya e cercare di portarmela via?- domandò lui
-Mark ma che dici? È solo un ragazzo gentile che vuole aiutarmi, sei fissato. Abbiamo capito tutti che sei innamorato di Naya e che non vuoi che niente e nessuno si metta tra voi ma insomma no gira tutto intorno a voi!- detto questo la donna andò via. Mentre usciva incontrò Marie.
-Ehi zia dove vai?- chiese
-A casa tesoro! A casa!- disse e uscì dopo aver dato  un bacio alla nipote che stranita andò al piano di sopra e vide i genitori che parlavano in silenzio sull’uscio della porta della camera da letto.
-Che è successo? Perché zia Dì stava andando via?- chiese
-Niente, un piccolo battibecco tra fratelli- rispose Naya e diede un bacio a sua figlia
-Mamma, papà la prossima volta ricordate che la vestaglia da uomo è quella blu e che quella da donna è quella rosa- detto questo la giovane andò nella sua stanza lasciando che i genitori si accorgessero di avere l’uno la vestaglia dell’altro.
-Ecco perché mi stava così stretta!- esclamò lui. Lei lo guardò risse e lo trascinò nella stanza tirandolo per la cintura dell’indumento.
Nel frattempo Dianna prima di entrare in macchina prese il cellulare e compose il numero di Chord, ricordava di averlo.
-Pronto?- disse l’uomo
-Chord sono io, Dianna. Ti andrebbe di bere qualcosa insieme?- domandò
-Si, certo! Ti vengo a prendere fra dieci minuti!-
 



 (Nickayla Rivera che nella storia interpreta Marie Salling... so che non centra ma insomma guardatela, assomiglia tantissimo a sua sorella Naya)
 

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Capitolo 2
*** Appuntamento a pranzo? ***


Dopo essere arrivata a casa sua, Dianna parcheggiò l'auto e aspettò che Chord arrivasse, guardò l'orario, erano le 12.20. Sentì il clacson di una macchina suonare ripetutamente, alzò lo sguardo e vide che ad aspettarla in una porsche carrera grigia c'era Chord. Indossava una maglia a strisce bianche e nere, una giacca nera e dei pantaloni rigorosamente neri. Quello a cui Dianna non aveva fatto caso al supermercato era la barbetta che l'uomo si era fatto crescere. Le sembrava davvero molto sexy. Si avvicinò all'auto e dopo averlo salutato entrò. 
-Dianna stavo pensando, sono le 12.30 non credo sia l'orario adatto per andare a bere qualcosa, perché non andiamo a pranzo in un ristorantino che conosco? Lo hanno aperto da poco, il proprietario è un mio amico di vecchia data, che ne dici?- domandò il ragazzo 
-Dico che va bene!- rispose sorridente lei. 
Durante tutto il tragitto in macchina i due avevano cominciato a parlare del più e del meno cercando di non creare silenzi imbarazzanti. Arrivati, Dianna rimase esterefatta da ciò che vide. Ristorantino aveva detto eh?! Entrarono e si accorse di quanto lussuoso fosse. L'uomo si avvicinò al cameriere e gli disse qualcosa, dopodiché questi andò via e quando tornò con lui c'era un uomo, poteva avere più o meno la stessa età dei due. Era orientale, indossava un costume da imprenditore nero. Era davvero carino. 
-Chord Overstreet!- esclamò e andò ad abbracciare l'uomo
-Harry Shum! Da quanto tempo!- disse a sua volta il biondo
-Saranno due anni se non di più! Ho saputo che sei sposato, lei è tua moglie? Fatti dire amico che è davvero incantevole, bella scelta!- esclamò l'altro
-Oh no, io non sono sua moglie insomma- cominciò  a dire Dianna
-Lei non è mia moglie, non mi sono più sposato!- esclamò il biondo
-E come mai?- chiese Harry
-Sono stato lasciato all'altare- rispose
-Oh mi dispiace amico, che figura!- 
-Tranquillo, è storia vecchia ormai!- 
-Chord!- esclamò una voce femminile. Dianna guardò dietro l'orientale e vide una donna, anch'essa orientale. 
-Jenna!- disse lui e abbracciò la donna che dopo essersi staccata prese la mano del padrone del locale. -Jenna, Harry lei è Dianna, una mia amica!- continuò il ragazzo indicando la bionda
-Oh ma che bella ragazza! Piacere io sono Jenna- esclamò la donna e andò a stringerle la mano
-Piacere io sono Harry!- 
-Piacere mio!- rispose la bionda sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Oggi siete nostri ospiti, venite con noi!- esclamò l'orientale e portò i due in una saletta. Era elegantissima e dava sul mare. 
-è bellissimo qui!- esclamò Dianna guardandosi attorno
-è meraviglioso!- concordò Jenna sorridendo.
Nel frattempo a casa Salling, Naya e Mark aspettavano che Marie scendesse per poter cominciare a pranzare.
-Le hai detto di scendere?- domandò Mark
-Si che gliel'ho detto!- rispose Naya
-E allora perché non arriva?- chiese ancora lui
-Uffa Mark quando fai così mi fai innervosire. Sei pesante!- esclamò lei
-Pesante? Non è educato comportarsi come fa lei!- continuò l'uomo
-è una ragazzina!- disse la mora 
-Eccomi!- gridò Marie dalle scale
-Era ora signorina- esclamò Mark
-Ma che palle oh!- rispose lei. 
Naya si accorse subito che il suo uomo stava per dire qualcosa e lo bloccò subito. 
-Adesso sediamoci e mangiamo!- esclamò 
Mentre stavano mangiando Mark e Naya stavano scherzando come due adolescenti stupidi e innammorati. L'uomo fece piedino a sua moglie o meglio era quello che credeva.
-Pa vedi che quella e la mia gamba, quella di mamma è più a destra!- esclamò la ragazzina e Naya scoppiò a ridere. 
All'improvviso qualcuno suonò il campanello
-Vado io!- disse Mark e andò ad aprire
-Tu mi devi spiegare per quale motivo ragioni come un deficiente!- esclamò Chris entrando in casa
-Che ho fatto?!- esclamò Mark
-Che hai fatto? Ho parlato con Dianna!- rispose il latticino
-Ah ho capito!- esclamò l'uomo tornando in cucina.
-Che succede?- chiese Naya
-Chris è venuto a farmi la morale!- esclamò lui
-Ma insomma cosa vuoi da quella povera sorella! Dovresti essere contento che frequenta qualcuno, da quando è tornata non è uscita con nessun uomo!- esclamò Chris
-Ho capito ma non lui, con tanti uomini che ci sono proprio lui!- continuò il capo famiglia
-Non importa chi, dovresti essere contento per lei!- 
-Io non sto capendo niente!- esclamò Marie -Con chi si vede zia?- chiese
-Con nessuno perché tuo padre è un idiota!- rispose Chris
-Con chi avrebbe dovuto vedersi allora?- domandò di nuovo la ragazzina
-Con Chord!- rispose Naya
-E qual'è il problema?- chiese la giovane Salling
-Marie tuo padre crede che Chord sia ancora innamorato di me e che voglia arrivare a me usando tua zia!- rispose la mamma
-Ma è una follia. Insomma è Chord non potrebbe mai fare una cosa del genere, è l'uomo più buono che ci sia sulla faccia della terra e poi ho sempre pensato che tra lui e zia Dì ci fosse qualcosa, si guardavano in modo strano- rispose la ragazzina
-Davvero? Lo pensavo anche io!- esclamò Naya sorridendo -erano davvero carini, secondo me si piacevano- 
-Lo credo anche io!- commentò Chris. Dopo qualche secondo al latticino squillò il telefono
-Pronto?- chiese
-Sono Darren!- 
-Ehi dimmi!- disse Chris diventando improvvisamente dolce
-Non indovinerai mai chi è a pranzo al ristorante di cui ti parlavo l'altro giorno- disse il moro
-Chi?- chiese l'altro
-Chord e indovina chi c'è con lui- disse ancora il signor Criss
-Fammi indovinare, Dianna?- chiese Colfer
-Si, esatto. Come fai a saperlo?- domandò il moro
-Niente, niente, poi ti spiego, tienimi informato sugli sviluppi, ci sentiamo dopo ok?- detto questo attaccò. 
-Dall'espressione che avevi suppongo stessi parlando con Darren- disse Naya
-Esatto, indovinate?- chiese tutti lo guardarono aspettando che parlasse -Dianna non è così ubbidiente come credevamo, è a pranzo con Chord in un nuovo ristorante di lusso che hanno aperto da poco- 
-Cosa? Le avevo chiesto espressamente di...- cominciò a dire Mark
-Tesoro caro rilassati, non succederà nulla. Io ti amo, non esiste nessun'altro per me. Sono passati ormai tanti mesi da quando ho lasciato Chord all'altare, se ne sarà fatto una ragione, e se non è così beh dovrà farsela, perché c'è solo una persona che voglio, solo un'uomo che mi toglie il fiato e mi fa battere il cuore all'impazzata ogni volta che lo vedo e quest'uomo sei tu Mark. Quindi metti da parte le fantasie assurde e lascia che Dianna si crei una vita accanto ad un uomo, chiunque esso sia. Me lo prometti?- domandò Naya
-Cosa?- chiese lui
-Che non ti intrometterai nella sua vita e che gliela lascerai gestire come meglio crede?- chiese la mora mettendo una mano sul viso dell'uomo e guardandolo teneramente
-Te lo prometto- rispose lui e lasciò che lei lo baciasse. -Ti amo- esclamò abbracciandola 
-Aww quanto siete teneri!- esclamò Chris guardandoli con gli occhi a cuoricino
-Ok la scena era davvero commuovente, ma io adesso devo andare, ci vediamo stasera- esclamò Marie dopodiché si alzò da tavola ed uscì più in fretta possibile cercando di evitare le solite raccomandazioni che i suoi genitori erano soliti farle. 

 



 (Amoriii *-*)



 

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Capitolo 3
*** Felicità e cos'altro? ***


3



Quella mattina Mark si svegliò molto presto. Si assicurò che Naya dormisse e scese dal letto. Facendo meno rumori possibili si vestì e uscì dalla camera. Chiuse lentamente la porta alle sue spalle per evitare che la donna si svegliasse.
-Oh papà che stai facendo?- domandò Marie che si trovava nel corridoio pronta per andare a scuola. L’uomo si spaventò ed emise un urlo
-Marie mi hai spaventato!- disse mettendosi una mano sul cuore
-Ok mi dici che stai facendo?- chiese ancora la ragazzina scuotendo il capo
-Sto uscendo, ma tu dove stai andando? Sono le sette- domandò l’uomo
-A scuola?- chiese sarcastica la giovane
-No, oggi non ci vai- rispose il padre
-Davvero?- domandò lei
-Certo- rispose lui sorridente
-Sei il miglior padre del mondo!- esclamò sorridente Marie e abbracciò Mark -Avviso Elise e me ne torno a dormire- disse
-Ehm … in realtà ho bisogno di una mano, dovresti venire con me- confessò lui mettendosi una mano dietro la nuca. La figlia lo guardò con aria interrogativa -Ti spiego tutto per strada, non abbiamo molto tempo prima che tua madre si svegli- disse lui
-Ma cosa- cominciò a chiedere la giovane
-Non c’è tempo, ha la sveglia alle 10.00 e devo andare al negozio, tornare preparare la colazione e passare dal fioraio cavolo me ne ero dimenticato!- esclamò l’uomo
-Ok non so cosa tu abbia in mente, ma potresti toglierle la sveglia e fare tutto con calma- propose la figlia
-Hai ragione, si vede che sei figlia mia- detto questo le diede un bacio e uscirono di casa.
Nel frattempo Chris era a casa di Dianna.
-Dì hai fatto pace con Mark?- domandò
-Si, abbiamo chiarito tutto, è venuto a scusarsi con me e a dirmi che posso frequentare chi voglio e poi mi ha regalato una collana. Mio fratello sa come farsi perdonare- rise la donna. In quell’istante suonò in campanello
-Oh sarà Darren, gli avevo detto di raggiungermi, ti dispiace?- domandò il ragazzo andando ad aprire la porta
-Niente affatto!- rispose la ragazza.
-Buongiorno!-
-Chord? Buongiorno, che ci fai qui?- domandò la bionda
-Beh sono venuto a darti una mano con il trasloco, non avevo nulla da fare e ho pensato di potermi rendere utile aiutando una povera ragazza in difficoltà- sorrise l’uomo
-Che pensiero gentile, vieni entra- disse Dianna -Ti offro qualcosa da bere? Un caffè magari?- chiese
-Un caffè lo prendo volentieri- rispose lui
-Ehm Dì mi sono ricordato di avere un impegno urgente, devo scappare- detto questo Chris non diede alla ragazza neanche il tempo di ribattere che sparì lasciando i due soli.
E mentre tutto questo accadeva Mark e Marie si recavano dal gioielliere più stimato della città.
-Papà che ci facciamo qui?- domandò la ragazza
-Beh tesoro ho intenzione di chiedere a tua madre di risposarmi- rispose l’uomo sorridendo
-Ne sei sicuro? Insomma è una cosa bellissima ma sei sicuro che poi non la lascerai come una volta, facendoci così soffrire di nuovo?- domandò la ragazzina
-Mi spiace se ho fatto soffrire te tesoro, ma mamma non ha sofferto per me, lei era d’accordo. E io sono innamorato di lei alla follia, sono sicurissimo di volerla sposare- rispose l’uomo accarezzandole la testa
-Papà questa è una cosa che non ho mai detto ma mamma per te ha sofferto eccome! Tu non c’eri quando la notte la sentivo piangere nel letto, so che ero molto piccola ma lo ricordo benissimo, come fosse ieri, ho quelle immagini strazianti impresse nella mente. Ogni notte mi affacciavo alla sua stanza e la vedevo, stava male. Poi una volta ricordo di essere andata da lei, avrò avuto all’incirca tre anni. Salì sul letto e mi misi accanto a lei. Le dissi di non piangere perché c’ero io con lei e io non l’avrei mai abbandonata. Ho tenuto tutto questo dentro per tanto tempo. Non ne ho mai parlato a nessuno. Se te lo dico è perché ritengo necessario che tu rifletta su quello che stai facendo. Ne sei davvero sicuro?- domandò ancora la giovane
-Allora mi ha mentito. Perché non me lo ha mai detto? Credevo che anche lei pensasse le stesse cose. Se avessi saputo che soffriva in quel modo io- cominciò a dire
-Tu cosa? Non avresti potuto far nulla- lo interruppe la figlia
-Lo so, ma Marie io la amo più di ogni altra cosa al mondo, a parte te ovviamente- disse -e voglio davvero sposarla. Questa volta non ci lasceremo, non sarò di nuovo così stupido, non voglio abbandonarvi di nuovo. Te lo sto giurando. Voi siete l’unica cosa che mi rende felice, che non mi fa abbandonare tutto quando le cose si fanno serie, voi siete la mia unica ragione di vita- rispose l’uomo
-Allora ok, comprale quell’anello- disse la figlia sorridendogli
Entrarono nel negozio e subito dopo aver parlato con il gioielliere questi porse ai due un bellissimo anello raffinato ed elegante, perfetto per la mano della donna. Era semplicissimo, niente di sfarzoso, era un bellissimo diamante puro, costato a Mark un occhio della faccia, ma non gli importava, gli importava solo di rendere felice la donna più importante della sua vita, Naya. Dopo l’acquisto padre e figlia corsero dal fioraio a comprare dei fiori di Iris. Erano i preferiti della donna e poi lo sanno tutti, l’Iris è il fiore dei sentimenti profondi e positivi. E cos’è l’amore se non questo? Un sentimento profondo e positivo capace di rendere dannatamente felici le persone.
Tornarono a casa verso le 10.30 come aveva previsto Marie, la donna dormiva ancora. La giovane sorrise, conosceva benissimo sua madre, avrebbe potuto dormire per sempre se qualcuno non si fosse degnato di svegliarla.
-Ok Mary prendi un vaso e mettici i fiori dentro, voglio che si svegli con questo profumo, poi scendi, io intanto preparo la colazione-
La ragazza fece come il padre le aveva chiesto. Entrò nella camera dei genitori e posò i fiori che emanavano un profumo buonissimo. Scese di sotto e sentì un altro profumo buonissimo. Era la colazione che Mark stava cucinando, latte alla vaniglia, cornetto appena sfornato al cioccolato, qualche frutto e del succo di frutta. Perfetto per cominciare la mattinata.
-Papà le porterai la colazione a letto?- domandò Marie
-Si Mary, è quello che intendo fare. Sarà perfetto vedrai- rispose Mark
-Sicuro che dovrei esserci anche io? Insomma non è una cosa intima?- domandò la ragazza
-Mary tu devi esserci, sei nostra figlia- rispose lui senza pensarci due volte.
Nel frattempo Chris e Darren gironzolavano per il centro
-Hai visto il nuovo maglione di Marc Jacobs?- chiese Chris
-Si, è davvero bellissimo. L’ho comprato proprio ieri- rispose Darren
-Ma è introvabile! Da dove l’hai preso- esclamò il latticino
-Lo so, me lo sono fatto mettere da parte qualche settimana fa- rispose l’altro
-Sono invidioso di te in questo momento- esclamò il primo
-E perché mai?- domandò il secondo
-Mi chiedi anche il perché?- chiese ridendo Colfer
-Hai ragione probabilmente ti avrei odiato anche io. Vieni a casa e te lo mostro che ne dici?- domandò Criss
-Dico che è perfetto- rispose il primo.
Dopo essere arrivati a casa Criss, i due si diressero in camera da letto. Darren aprì l’armadio e prese due buste
-Perché due buste?- domandò Chris
-Perché prima ho dimenticatoi dirti una cosa- disse Darren
-Cosa?- domandò il latticino
-Beh ne ho comprato uno anche per te!- rispose l’hobbit
-Davvero? Grazie! Non dovevi!- rispose Colfer abbracciandolo
-Chris è da un po’ che mi sto chiedendo questa cosa. Io e te siamo amici da parecchio. Vedi il fatto è che sin dalla prima volta che ci siamo visti, tu mi sei piaciuto. Ti dirò che quando ti vidi a casa di Naya quella sera fui dannatamente contento. Quello che sto cercando di dirti è che io provo dei sentimenti che vanno oltre l’amicizia nei tuo confronti, è lo stesso per te?- domandò Darren. Chris era senza parole. Lo guardò sorrise e l’unica cosa che riuscì a fare fu annuire. Senza aspettare ancora il latticino si avvicinò all’hobbit e lo baciò. Si era appena creata una nuova coppia.
A casa sua, nel frattempo, Dianna sistemava i mobili con Chord.
-Chord  grazie davvero per la mano che mi stai dando, lo apprezzo tantissimo- esclamò la ragazza mettendo una mano su quella del ragazzo, lui la guardò insistentemente
-Non c’è di che!- disse e le spostò una ciocca di capelli dal volto.
La situazione si stava facendo pericolosa. Da un momento all’altro Chord avrebbe potuto baciarla e lei non sapeva che fare. C’era sempre più tensione e la distanza si riduceva sempre di più. Lui con la mano sotto il mento di lei, lei rapita dai suoi occhi e dalla voglia di assaggiare quelle labbra perfette non riusciva a muoversi e a reagire. Decise allora solo di chiudere gli occhi e aspettare che lui facesse tutto. Come previsto il biondino posò le sue labbra su quelle della donna e con molta dolcezza la attirò a se. Un susseguirsi di emozioni invase il cuore di Dianna che meravigliata si staccò e lo guardò imbarazzata e confusa ma allo stesso tempo felice e spaventata, spaventata da quelle emozioni nuove che aveva provato. Come aveva fatto un solo ragazzo con un solo bacio a scatenare quella tempesta di sensazioni? Se lo chiedeva ancora quando lui azzerò ancora una volta la distanza tra di loro e la baciò di nuovo.
-Scusa, non mi sono saputo trattenere- gli sussurrò lui poggiando la fronte su quella della donna e mantenendo la mano sotto il suo mento
- Non scusarti- rispose lei e lo baciò ancora e ancora. Senza rendersene conto si ritrovarono avvinghiati l’uno all’altro dopo aver trascorso una mattinata d’amore in quello che era un letto arrangiato al momento.
-Credo che dovrei venire più spesso ad aiutarti con il trasloco- esclamò lui abbracciandola da dietro. Lei rise e si lasciò andare tra le braccia possenti del biondino.
Nel frattempo a casa Salling/Rivera Mark e Marie salivano le scale in silenzio con in mano il vassoio della colazione. Aprirono la porta e poggiarono tutto sul comodino, dopodiché Mary si sedette accanto alla madre, mentre Mark cercava di svegliarla.
-Naya tesoro?- la mosse un po’. Ma la donna non aveva intenzione di svegliarsi e infatti nascose il viso sotto il cuscino
-Naya svegliati!- continuò Mark
-Mark ho sonno va via!- esclamò la donna
-Su mamma svegliati!- disse Marie
La donna di scatto alzò la testa e si girò verso la figlia
-Tu dovresti essere a scuola!- esclamò un po’ arrabbiata
-Papà mi ha fatto fare festa- si discolpò la giovane
-Mark!- lo rimproverò Naya
-Tesoro, amore bello c’è un motivo valido per cui non l’ho fatta andare- si giustificò lui
-E sarebbe?- domandò la donna. L’uomo prese il vassoio con la colazione e glielo porse
-Wow, colazione a letto. Devi farti perdonare per qualcosa?- domandò Naya
-Prima eri più romantica sai?- chiese Mark
-Non senti niente?- domandò lui
-Si, profumo di iris!- sorrise la donna socchiudendo gli occhi
-Mi hai comprato dei fiori di Iris!- esclamò lei notandoli
-Si, ma c’è dell’altro. Il motivo di tanta gentilezza non è perché voglio farmi perdonare qualcosa,ma bensì perché devo chiederti una cosa- disse  e si mise in ginocchio -Naya Rivera vuoi mi vuoi sposare? Di nuovo?- domandò lui sorridendole e porgendole la scatola con l’anello. La donna la aprì e non appena vide il bellissimo gioiello si coprì la bocca con la mano.
-Mark è bellissimo grazie!- esclamò -Io davvero non so che dire!- rispose emozionata la donna
-Di semplicemente che mi sposerai- propose lui guardandola
-Io voglio sposarti. Di nuovo!- detto questo i due si baciarono
-Ok basta, ricordate che ci sono io- esclamò Marie guardando i genitori baciarsi molto appassionatamente.
-Assaggiamo questa colazione!- esclamò la donna sorridendo al marito e alla figlia.
Prese il cornetto e tirò un morso, cominciò a masticare. All’improvviso padre e figlia videro il volto della madre cambiar d’espressione. La donna prima felice corse in bagno e cominciò a vomitare.
-Fa davvero così schifo?- domandò Mark seguendola e mantenendole i capelli, mentre Marie andava ad assicurarsi che fosse tutto a posto.
-Ma che, il cornetto era buonissimo. Sarà colpa di qualcosa che avrò mangiato ieri- esclamò Naya e tranquillizzò i suoi cari.
Quel giorno sarebbe di certo stato memorabile per tutti, Darren aveva dichiarato il suo amore a Chris e finalmente stavano insieme, Dianna e Chord avevano superato la friend zone e Mark e Naya finalmente sarebbero convolati a nozze, di nuovo. Marie era felice, felice di aver una famiglia più unita che mai, ma allo stesso tempo preoccupata per sua madre. Che cosa le stava succedendo?








 Naya e Marie (Nickayla Rivera e Naya Rivera)


Angolo della scrittrice di Fabiana
Cari lettori mi scuso con voi per l'enorme ritardo con cui ho pubblicato il capitolo, mi ero lasciata scoraggiare dalla mancanza di recensioni al capitolo precedente. Detto questo spero che qualcuno stavolta recensisca. 
Alla prossima

Fabiana

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Capitolo 4
*** Notizia inaspettata ***


4


Dopo la proposta di matrimonio, Mark e Naya avevano cominciato i preparativi per le nozze, non volevano aspettare. La donna aveva chiamato Dianna e Chris subito dopo essersi ripulita dal vomito e gli aveva raccontato tutto. Loro erano stati felici per lei e la misero al corrente degli sviluppi nelle loro vite amorose.
Quella notte Naya non era riuscita a dormire, era stata molto male. Aveva continui mal di testa e forti nausee. Faceva fatica a fare qualunque cosa e Mark cominciava a preoccuparsi. Marie non aveva mai visto la madre in quelle condizioni. Le faceva molto male vederla in quello stato. Solo in un modo la donna riuscì a stare un po’ meglio. Le prime luci del giorno si erano fatte spazio nel buio e la donna voltandosi verso il suo uomo che per controllarla era rimasto sveglio, gli prese la mano e gliela portò sulla pancia rigirandosi nel letto e dandogli così le spalle.
-Mark massaggiami la pancia- disse la donna chiudendo gli occhi
-Tutto quello che vuoi- rispose lui dandole un bacio sulla guancia e facendo come gli era stato ordinato.
Finalmente la donna riuscì a chiudere gli occhi e a riposarsi, fino a quando, alle otto si svegliò e di corsa si recò verso il bagno. Marie stava per andare a scuola, sentendo i rumori andò in bagno e lì trovò sua madre che esausta a malapena si reggeva in piedi. Corse a sorreggerla e svegliò il padre.
-Naya che hai? Ti prego lascia che ti visiti, se non vuoi che lo faccia io ti porto da qualche mio collega ma ti prego lasciami capire che cos’hai- disse l’uomo facendola sedere al lato della vasca da bagno.
-Mark sto bene ok? Non devi sempre preoccuparti per me, va a lavoro, è da una settimana che non ci vai, c’è gente in ospedale che ha bisogno di te, io sono a posto- rispose la donna
-Non esiste proprio, tu hai bisogno di me. Marie va a scuola- ordinò l’uomo, dopodiché portò la donna a letto dove la costrinse a rimanere per tutta la mattinata. Preoccupato si stese accanto a lei e restò a vegliare su di lei. Quando la donna gli chiese di nuovo di massaggiarle la pancia si ricordò qualcosa. Naya quando era incinta di Marie gli chiedeva sempre di farlo, diceva che in quel modo le nausee diminuivano e lei si sentiva un po’ meglio. A quel punto decise di chiamare le uniche persone che potevano confermare la sua teoria e cioè che la sua futura moglie era di nuovo incinta. Qualche minuto dopo qualcuno suonò alla porta. L’uomo andò ad aprire. Erano Dianna e Chris. Sorrise.
-Perché ci hai chiamati? Come sta Nay Nay?- domandò Dianna
-Non le è successo nulla di grave vero?- domandò Chris
-No tranquilli. Ragazzi vi ho chiamati perché credo che Naya sia incinta- disse l’uomo guardandoli
-Cosa? Incinta? Davvero? Come fai a saperlo?- domandò Colfer
Mark lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Chris sono un medico e poi quando Naya era incinta di Marie aveva questo vizio di farsi massaggiare la pancia, mi diceva che le calmava le nausee. Da quando ha cominciato a star male me lo fa fare di continuo ed è l’unico modo in cui riesce a dormire, proprio come l’altra volta. Poi ha continue nausee e giramenti di testa, a malapena riesce a reggersi in piedi- rispose il signor Salling
-Potrebbe essere così, i giramenti di testa e le nausee sono sintomi della gravidanza- aggiunse Dianna.
-Andiamo a vedere come sta- disse Chris camminando verso la stanza della donna
Arrivati lì, videro Naya stesa sul letto che guardava la televisione
-Però che bella vita!- commentò Chris
-Stupido! Mi sento una vecchia ottantenne con la febbre, tra lui e Marie non mi fanno fare niente, neanche fossi in fin di vita- esclamò la donna guardando i suoi amici
-Adesso ci siamo noi qui tesoro!- rispose Dianna, andò da lei e si gettò sul letto
-Mark ci sono persone che hanno bisogno di te in ospedale, dovresti andare. Con lei ci siamo noi, sta tranquillo, ti puoi fidare- affermò la sorella. Solo quando anche la sua futura moglie e il suo amico glielo imposero, il ragazzo lasciò la casa e andò a lavorare.
-Tesoro Mark pensa che tu sia incinta- disse Chris
-E lo credo anche io- commentò Dianna
-Non lo so ragazzi, ho un ritardo ma non mi vengono mai puntuali- disse Naya
-Pensaci, hai giramenti di testa, le nausee- cominciò a dire la biondina
-I massaggi sulla pancia- concluse la mora
-Quindi te ne eri accorta anche tu, c’è lo sospettavi anche tu?- domandò l’uomo
-Si- ammise la donna
-Mark si è insospettito quando gli hai chiesto di massaggiarti la pancia- disse la cognata
-Se ne è ricordato?- domandò la presumibile gravida sorridendo
-Certo, ti ama, ti conosce benissimo- commentò l’altra donna
-Ragazze arrivati a questo punto abbiamo una cosa sola da fare- cominciò a dire Chris
-Il test di gravidanza- esclamarono tutti e tre all’unisono
-Chiamo Darren e ne faccio acquistare un paio- esclamò l’uomo, prese il telefono e compose il numero del suo uomo
-Pronto?- disse la voce
-Ehi amore sono io, mi serve un favore- disse lui
-Aww che teneri si chiamano amore- commentò Dianna sorridendo a Naya
-Che favore ti serve?- domandò Darren
-Ascolta devi passare in farmacia o in un qualunque supermercato e devi acquistare un paio di test di gravidanza per Naya-
-Un paio quanti sarebbero?- domandò l’uomo
-Fai tu, quattro, forse cinque- rispose il fidanzato
-Guarda cosa mi tocca fare per te!- esclamò Criss
-Lo sai che ti amo- esclamò Chris
-Anche io, è per questo che lo faccio- rispose Darren e chiuse la telefonata
-Oh quanto siete dolci- esclamò Naya
-Si, tanto dolci- continuò Dianna
-Smettetela mi fate arrossire- commentò Chris
-Perché dovresti è una cosa tenera e noi siamo tue amiche- disse Dì
-Si lo so. A proposito di dolcezza e tenerezza Dianna tu e Chord?- domandò l’uomo
-Già, racconta- esclamò Naya
-Beh non c’è nulla da raccontare. Noi siamo amici- disse la biondina arrossendo
-Si amici questa raccontala a qualcun altro- esclamò Colfer
-Ok beh ci sono andata a letto, è stato così dolce e romantico- disse con aria sognante
-Com’è successo?- chiese Naya curiosa
-Mi aveva aiutato con il trasloco e l’ho ringraziato, lui mi ha guardato intensamente e mi ha spostato i capelli dal viso e mi ha baciata. Bacio dopo bacio, beh siamo finiti a letto- rispose sempre la bionda
-Che cosa tenera!- commentò la latina felice
-E non vi siete più rivisti o sentiti?- domandò Chris
-Certo, ieri è venuto a prendermi dalla pasticceria in cui sto lavorando. Mi voleva fare una sorpresa ha detto. È davvero dolce- disse con aria sognante
-Qualcuno qui si sta innamorando- disse Naya ridendo
-No ma che dici… dici?- domandò Dianna
-Oh si- rispose la mora
-E io sono d’accordo- commentò Chris.
Risero tutti assieme. Poi venero interrotti dal suono del campanello.
-Vado io!- disse Chris e quando tornò in camera con Darren aveva in mano una busta piena di test.
-Ciao ragazze- disse Darren
-Ciao Hobbit- esclamò Naya ridendo, ormai quello era il soprannome che gli aveva affibbiato
-Ciao Darren- disse Dianna
-Pronta?- chiese Chris
-Certo, è solo un test Chris- commentò la donna
-Ok andiamo- detto questo andarono tutti  e quattro in bagno
-Ehm ragazzi?- disse Naya
-Si?- chiesero loro
-Uscite non riesco a fare pipì se mi guardate- detto questo tutti uscirono dal bagno lasciando la latina sola. Non appena ebbe finito di fare i test uscì e aspettò con gli amici il risultato.
-Allora?- chiedeva ansioso Chris
-Mancano ancora due minuti- rispose Darren
-Sta tranquillo, sembra che debba sapere tu se sei incinta o meno- commentò Dianna
-Hai ragione, adesso mi tranquillizzo- commentò il ragazzo e si sedette
Due minuti dopo erano tutti seduti sul divano aspettando che Naya li informasse.
-Ragazzi- disse questi alzando gli occhi dal test
-Allora?- domandarono loro
-Sono incinta- 







L'angolo della scrittrice di Fabiana
E anche lo scorso capitolo non ha ricevuto recensioni, credo proprio che cancellerò questa serie...
Fabiana

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Capitolo 5
*** L'amore ***


Dove eravamo rimasti? Ah si… Naya aveva scoperto di essere incita.
-Nay è una cosa fantastica!- esclamarono i tre presenti e corsero ad abbracciarla. Lei sorrise felice
-Ragazzi sono incinta- disse ancora incredula
-Sei incinta- disse Dianna guardandola teneramente
-Devo dirlo subito a Mark e a Marie, devo chiamare Lea e Cory ed Heather- cominciò a dire
-L’unica cosa che farai adesso è sederti qui e stare tranquilla- gli ordinò Darren facendola accomodare
-Ma Mark- continuò a dire lei
-Mark lo chiamo io e lo faccio venire qui ok?- disse Dianna cercando di convincere sua cognata ma senza risultato
-Ho deciso, gli preparo un pranzo a lume di candela e glielo dico- esclamò la latina alzandosi
-Primo non credo si possa preparare un pranzo a lume di candela e secondo  ma allora non capisci?- chiese retoricamente Darren -Devi stare seduta! Non puoi affaticarti, sei incinta te lo sei scordata?-
-No, ma è ancora troppo presto, al bambino non succederà nulla- rispose lei alzando le spalle
-Noi non vogliamo rischiare. Sta ferma qui, provvediamo noi a tutto- disse il latticino
-Io conosco un ristorante davvero fantastico, i proprietari sono degli amici di Chord, posso chiedere se cucinano il pranzo per voi, così tu non ti affatichi, mangiate roba squisita e siamo tutti felici. Che ne dite?- domandò la bionda
-Dico che è perfetto- esclamò Chris felice, sorridendo a trentadue denti
Dopo che Dianna ebbe chiamato il biondino, lui si precipitò a casa Salling-Rivera. Entrò in casa e gli tornarono in mente molti ricordi, in parte belli.
-Ciao a tutti- disse entrando timidamente nel soggiorno.
Era la prima volta che lui e Naya si rincontravano dopo il matrimonio mai celebrato. Era strano per entrambi.
-Ciao- risposero tutti insieme
-Dianna mi ha detto che sei incinta- disse il neo arrivato alla latina sorridendole.
-Si, è vero- rispose lei mettendosi una mano sulla pancia e sorridendogli -Come stai?- gli chiese
-Adesso benissimo- rispose lui guardando Dianna e sorridendole felice
-Sono davvero contenta per te, per voi- concluse la latina guardando quella scena
-Allora Chord, basta con le chiacchiere- esclamò Chris -Ci serve il pranzo, Dì ci ha detto che c’è un ristorante di cui sono proprietari dei tuoi amici che fa del cibo divino, potresti far preparare un pranzo per due e farlo portare qui prima dell’una?- domandò
-Intendi quello di Harry e Jenna?- domandò il biondino guardando la bionda che annuì. -Certo, offro io- disse prendendo il telefono e chiamando mentre Chris gli porgeva dei soldi datigli da Naya.
-No Chord sul serio prendi quei soldi, non posso accettare- disse la donna
-Assolutamente no, prendilo come un regalo prenatale- sorrise l’uomo.
A mezzogiorno e mezza Marie tornò da scuola.
-Che succede qui?- domandò guardando Chris, Darren, Dianna e Chord che apparecchiavano in cucina mentre Naya se ne stava sul divano -Aspetta un attimo, Chord!- esclamò notando il biondino e correndo ad abbracciarlo
-Ehi Mary- sorrise lui stringendola -Come stai?- domandò
-Benissimo, tu?- chiese
-Lo stesso- rispose lui e sorrise alla zia
-Che ci fai qui? Credevo che dopo quel giorno in chiesa non ti avrei più rivisto- continuò l’adolescente
-Do una mano- rispose il biondo accarezzandole la testa
-Marie va da mamma, deve dirti una cosa- esclamò Chris guardando l’orologio
-Perché?- chiese lei
-Tu vacci e basta- rispose Darren
La ragazza come ordinato andò dalla madre e le si sedette accanto
-Vedo che stai meglio- disse dandole un bacio sulla guancia
-Sto meglio. Mary c’è una cosa che devo dirti- esclamò la madre
-Cosa? Non starai mica morendo vero?- chiese la figlia preoccupata
-No tesoro, no. Sto bene, ho scoperto il motivo dei miei malesseri- rispose la latina abbracciando sua figlia
-E cioè?- domandò l’adolescente
-Mary io sono incinta- esclamò la donna sorridente
-Oddio davvero?- chiese la ragazzina sorridente alzandosi di scatto con le lacrime agli occhi.
-Si tesoro- concluse Naya.
Marie si avvinghiò a lei e la strinse forte.
-Grazie mamma, davvero grazie-
All’una e dieci Mark entrò in casa come al solito. Buttò le chiavi sul mobile dell’ingresso, si tolse la giacca e andò spedito verso le scale. Una volta superata la cucina tornò indietro e guardò all’interno.
-Che sta succedendo?- domandò entrandoci e guardando sua moglie che sorrideva dall’altro lato del tavolo.
-Mark ho preparato questo per noi- disse
-Ma non puoi affaticarti, non stai bene-
-Tranquillo non ho fatto niente, me ne sto soltanto prendendo i meriti- concluse la donna
-Questo non cambia il fatto che dovresti stare a letto- concluse l’uomo
-Mark siediti, devo darti una notizia- esclamò la donna
-Che notizia? E dov’è Marie?- domandò l’uomo
-Marie è a pranzo fuori con Dianna, Chris, Darren e Chord. Mark-
-Aspetta è a pranzo fuori con Chord?- chiese
-Cavolo Mark sto cercando di dirti una cosa importante e tu pensi al fatto che Marie sia fuori con Chord?- domandò Naya scaldandosi
-Naya stiamo parlando del tuo ex fidanzato del suo quas- cominciò a dire
-Mark sono incinta- esclamò la donna non facendolo finire di parlare
-Che cosa?- chiese lui
-Sono incinta, ecco cosa tentavo di dirti ma sei trop- cominciò a dire ma fu zittita dalle labbra dell’uomo che premettero su di lei
-è una notizia fantastica amore. Ti amo- esclamò baciandola di nuovo
-Ti amo anche io- rispose la donna
-Devo ammettere che lo avevo sospettato- disse lui sedendosi
-Me lo hanno detto e mi hanno detto che ti sei ricordato anche dei massaggi sulla pancia- sorrise la donna
-Come potevo non ricordarmene- rispose lui e le prese la mano -Dio saremo in quattro non ci posso credere! È fantastico- esclamò baciando ripetutamente la futura moglie.
 
Passarono i giorni, i mesi, nel frattempo Dianna e Chord avevano continuato a frequentarsi, loro dicevano come amici. Amici? Questa non se la beve nessuno. Era chiaro che tra loro c’era qualcosa di più. Quei continui sguardi, quei sorrisi timidi, erano tutti segni. Erano attratti l’uno dall’altra e forse con il passare del tempo questa attrazione era diventata qualcosa di più importante, qualcosa di forte, qualcosa di incontrollabile. Naya e Chord erano tornati ad essere amici come prima di fidanzarsi.
Quel giorno dopo aver fatto sesso, Dianna e Chord rimasero abbracciati nel letto e in quel momento lui realizzò che erano più di amici, quello che lui provava nei confronti della ragazza non era semplice attrazione fisica. Per carità la donna aveva un fisico da paura e un viso angelico a dir poco perfetto, ma non era quello che lo attraeva o meglio non solo quello. Lei era dolce, solare, generosa, disponibile per gli altri, insomma era la ragazza perfetta, la ragazza perfetta per lui.
-Dovremmo alzarci- disse lei staccandosi da lui
-No, restiamo ancora un po’ qui- protestò lui tirandola verso di se. Lei sorrise
-Sul serio Chord, dovremmo alzarci- continuò lei girandosi e dandogli le spalle
-Ma perché? Io così sto benissimo, potrei rimanere in questo letto con te per sempre- esclamò abbracciandola da dietro e stringendola. Lei rise, si girò verso di lui e lo guardò
-Mi hai convinta- rispose e si accoccolò sul suo petto dove si addormentò.
-Sei bellissima- disse lui e le baciò la fronte
Confuso dalle emozioni che provava per la biondina andò un pomeriggio a casa di Naya. Suonò il campanello e ad aprirgli andò Mark
-Ciao- disse
-Ciao- rispose il padrone di casa
-C’è Naya? Avrei bisogno di parlarle- domandò guardando in casa
-C’è Naya. Sei solo? Perché vuoi parlarle?- chiese Mark
-Mark fallo entrare- esclamò la donna comparendo vicino alle scale. L’uomo si spostò dalla porta e lasciò passare il biondino
-Allora Chord, che devi dirmi?- domandò la latina sedendosi sul divano
-Ehm preferirei parlarne in privato- rispose il biondo
-Certo, Mark?- disse la donna facendogli intuire che doveva lasciare la stanza. L’uomo fece di no con il capo e lei insitette -Mark?- lui sbuffò ed andò in cucina dalla quale vedeva e sentiva tutto. -Allora ritornando a noi-  cominciò la donna
-Si, ehm Naya sono confuso- cominciò a dire il biondino
-Che intendi dire?- chiese la donna
-Vedi io sono sempre stato un ragazzo che non gioca con i sentimenti delle persone. Dopo essere stato lasciato all’altare ho cominciato a frequentare molte donne e le ho illuse, ne cambiavo quasi una a notte-
-Ti sei dato da fare- commentò Mark tra se e se
-Il punto è che con loro e neanche con te ho mai sentito questa sensazione di protezione che sento nei confronti di questa persona-
-E chi sarebbe questa persona se posso chiedere che ti suscita tali emozioni?- domandò la donna
-Beh è Dianna. Quando siamo a letto insieme vorrei che non finisse mai, vorrei rimanessimo abbracciati come cucchiai per sempre. Lei è così piccola e delicata che quando è tra le mie braccia sento di doverla proteggere.  Sento che se la dovessi stringere troppo forte rischierei di stritolarla. Io non riesco più a starle lontano. Ho paura che possa trovare un uomo più bello e interessante di me e che possa non volermi vedere più- confessò il biondo
-E sei confuso riguardo a cosa?- domandò la donna
-Beh prima era solo attrazione fisica, invece adesso non so più cosa provo per lei. So solo che non posso starle lontano e che non sopporto l’idea di vederla al fianco di un altro uomo che non sia io capisci?- domandò lui speranzoso guardando la donna
-Chord io credo che tu ne sia- cominciò a dire
-Sei andato a letto con mia sorella?- chiese Mark entrando nella stanza arrabbiato
-Mark io- cominciò a dire
-Hai fatto sesso con Dianna, la sorellina Dianna?- continuò a chiedere avvicinandosi minacciosamente a lui.
-Mark!- lo rimproverò Naya -Allontanati da lui e vieni subito qui!- ordinò la donna
-Ti risparmio solo perché c’è lei- esclamò lui avvicinandosi alla futura moglie
-Mark sei un idiota, lui è innamorato di tua sorella ed anche lei lo è, quindi sta buono e lascia che stiano insieme- disse la latina all’uomo cercando di non farsi sentire -E poi è normale che è andato a letto con tua sorella, lei ha ventisei anni credi che si guardino negli occhi tutto il tempo?- domandò
-Ma Naya è mia sorella. Oddio non ci voglio pensare- rispose alzando la moglie e facendola sedere sulle sue gambe.
-Comunque Chord, quello che tentavo di dirti prima è che sei chiaramente innamorato di lei- rispose la donna sorridendo teneramente al biondo
-E cosa dovrei fare?- chiese lui
-Devi semplicemente dirglielo. Sono sicura che anche lei prova lo stesso per te- rispose la donna
-Grazie Naya, grazie mille- rispose ed uscì di casa correndo con l’intenzione di raggiungere Dianna al negozio in cui lavorava e dichiararle il suo amore. 












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Capitolo 6
*** Happy Days ***


Dove ci eravamo lasciati?
 

-Comunque Chord, quello che tentavo di dirti prima è che sei chiaramente innamorato di lei- rispose la donna sorridendo teneramente al biondo
-E cosa dovrei fare?- chiese lui
-Devi semplicemente dirglielo. Sono sicura che anche lei prova lo stesso per te- rispose la donna
-Grazie Naya, grazie mille- rispose ed uscì di casa correndo con l’intenzione di raggiungere Dianna al negozio in cui lavorava e dichiararle il suo amore. 
 


Giunto fuori dal negozio, Chord senza pensarci due volte entrò nella pasticceria. Dianna non c’era. Rimase fermo a guardarsi intorno per un po’, fino a quando un uomo ultrasessantenne seduto su una comoda sedia in stile vintage non attirò la sua attenzione.
-Chi cerchi giovanotto?- chiese
-Cerco Dianna, sa per caso dov’è?- domandò
-Dianna non è qui al momento- rispose
-Sa dove posso trovarla? La prego è importante- continuò il biondino
-Si, è andata a confessare i suoi sentimenti alla persona che ama- rispose sorridendo e tornando a leggere il giornale.
-C come?- domandò il giovane uomo guardando incredulo il vecchio e diventando triste
-La ragazza è andata a confessare il suo amore all’uomo che ama- ribadì lui
Sentendosi un idiota, ma soprattutto sentendosi preso in giro, Chord si mise in macchina e guidò arrabbiato fino al suo ufficio. Entrò nell’edificio, prese l’ascensore e schiacciò il tasto su cui compariva il numero 26. Una volta aperte le porte al suo piano, uscì e con la testa bassa camminò per raggiungere il suo ufficio. Era frustrato, arrabbiato, si sentiva preso in giro per la seconda volta. La sua segretaria lo salutò, ma lui la ignorò completamente.
-Signor Overstreet c’è una persona che attende di vederla nel suo ufficio- esclamò seguendolo la signora Fitzgerald
-Lisa- disse chiamandola per nome -non voglio vedere nessuno- detto questo si diresse in bagno. Al suo ritorno la sua segretaria lo aspettava
-Signor Overstreet mi spiace ma dice di non voler andar via fino a quando non l’avrà vista- lo informò. Lui sbuffò scocciato
-Va bene Lisa non fa niente- disse ed entrò nel suo studio leggendo dei fogli datigli dalla donna -Salve sono Chord Overstreet, mi hanno detto che ha bisogno di parlare con me- esclamò l’uomo non distogliendo lo sguardo dalla cartellina
-Oh è questa l’attenzione che rivolgi ai tuoi clienti?- domandò una voce al ragazzo famigliare. Lui alzò gli occhi e fu lì  che la vide. Bellissima come non mai. Io suoi occhi brillavano e spiccavano più del solito. Sembrava un’apparizione divina. Cavolo se lo era. Chord era imprigionato da quegli occhi color smeraldo. Subito si ricordò però di quello che gli aveva detto il vecchio e pensò “sicuramente sarà venuta a dirmi che tra noi è finita e che è innamorata di un uomo”
-Ciao Dianna non ti aspettavo- rispose lui fingendo un sorriso anche se avrebbe voluto mettersi ad urlare.
-Scusa se ho insistito tanto con la tua segretaria ma ho bisogno di parlarti- disse  lei
-No aspetta, prima che tu dica qualunque cosa vorrei parlare io- esclamò Chord
-Certo, dimmi-
-Dianna stamattina sono stato da Naya, ero confuso, confuso riguardo a noi, me e te. Lei è riuscita a capirmi e si è resa conto prima che potessi arrivarci da solo che io ti amo. Si, l’ho detto, sono innamorato di te- la ragazza rise sentendo quelle parole -Volevo dirtelo subito così sono venuto alla pasticceria e un uomo anziano mi ha detto che andavi dall’uomo che amavi a dichiarare il tuo amore. Mi sono sentito uno schifo, mi sono sentito preso in giro, mi hai ferito Dianna io non credevo che tu fossi così. Io credevo che tu fossi div- cominciò a dire il biondo, ma fu interrotto dalle labbra della bionda che si posarono sulle sue. Dopo essersi staccati su guardarono a lungo.
-Cosa significa?- domandò l’uomo
-Stamattina stavo parlando con quell’uomo anziano della pasticceria, è il padre del proprietario. Gli dicevo di avere un sacco di confusione in testa riguardo noi due e lui ha capito ascoltando le mie parole che sono innamorata, si Chord io sono innamorata di te. Così sono corsa qui ma tu non c’eri e ti ho voluto aspettare- sorrise guardandolo -Sei tu il ragazzo che amo-
-Cosa? Sono io? Davvero?- domandò l’uomo prendendola in braccio
-Si, sei proprio tu Chord Overstreet- detto questo i due si baciarono dolcemente.
-Questo è il più bel giorno della mia vita- sorrise lui guardandola negli occhi e stringendola forte.
Nel frattempo a casa Salling-Rivera
-Naya sbrigati o facciamo tardi!- esclamò Mark dal piano di sotto
-Un attimo ho quasi finito- esclamò la donna
Mezz’ora dopo i due erano seduti nella sala d’attesa del reparto di ginecologia, aspettando di fare l’ecografia per scoprire il sesso della creatura che cresceva nel grembo di Naya.
-La signorina Rivera- chiamò l’infermiera
-Signorina Rivera?- domandò Mark guardando la sua donna
-Non siamo ancora sposati tecnicamente non sono di nuovo la signora Salling e poi mi fa sentire più giovane-
-Naya ma sei giovane- esclamò Mark. Lei alzò le spalle e raggiunse l’infermiera. Entrati nello studio ad aspettarli c’era la dottoressa  che quando vide Mark lo salutò abbracciandolo
-Mark Salling, da quanto tempo non ti vedo!- esclamò la donna sorridendogli.
-Eh già, dall’università. Da quanto sei qui Amber?- domandò
-All’incirca due settimane, il medico che seguiva la vostra gravidanza è andato in pensione - rispose la donna
-Si l’ho saputo, possibile che non ci siamo mai visti? Strano- commentò l’uomo
-Già è strano, l’ospedale questo è, bah comunque, ho saputo che sei diventato primario-
-Si, finalmente- rispose lui sorridendo. Naya tossì per farsi notare. -Oh Amber lei è Naya- disse Mark indicandola
-è tua moglie?- domandò la donna
-Non proprio, insomma è la mia ex moglie nonché futura moglie- rispose
-Non credo di aver capito- commentò la dottoressa
-Beh dopo aver divorziato mi sono reso conto di amarla ancora ed eccoci qui, di nuovo insieme- affermò l’uomo abbracciando la moglie
-Siete davvero molto belli insieme. Naya se vuole accomodarsi sul lettino cominciamo l’ecografia-   
-Oh per favore dammi del tu- disse la latina sdraiandosi
-Oggi dovevate sapere il sesso?- domandò il medico
-Si, è possibile?- chiese la futura mamma
-Certo, voi avete una femminuccia vero?- domandò
-Si- dissero contemporaneamente Naya e Mark
-Ricordo bene allora, mi parlavi sempre di lei, comunque credo che sarete felici di sapere che è un maschietto-
-Cosa?- domandò Mark sorridendo con le lacrime agli occhi
-Avrete un figlio maschio- rispose la donna
-Naya è fantastico!- esclamò Mark baciandola. Il suo comportamento la fece sorridere, mai la donna aveva visto il suo uomo così felice. Quando seppe di Marie era molto giovane, ma nonostante questo ne fu felice. Adesso essendo già più grande e maturo comprendeva e sentiva di più quella gioia infinita che si prova quando scopri il sesso del tuo bambino, della tua piccola creatura.
-Si Mark, è fantastico- rispose Naya sorridendo felice










L'angolo della scrittrice di Fabiana
nello scorso capitolo ho dimenticato di ringraziare coloro che hanno recensito la storia. Grazie a loro infatti sto pensando di non cancellarla. Mi fa piacere sapere che c'è gente a cui le mie storie piacciono. Spero davvero che continuerete a recensire, so di essere pesante e ripetitiva, ma questo è l'unico modo che ho per capire che la storia non fa cagare 
Grazie per l'attenzione, alla prossima

Fabiana

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Capitolo 7
*** Dov'è Marie? ***


Naya e Mark avevano appena scoperto il sesso della loro piccola creatura, era un maschietto. Dovevano dirlo a tutti, a Marie, a Chris e Dianna, ai loro genitori. Tornati a casa chiamarono Marie, ma la giovine non era in casa. I due cominciarono a preoccuparsi, la ragazzina non gli aveva detto di dover uscire, non aveva nemmeno lasciato un messaggio, niente di niente. 
-Mark dov'è Marie?- domandò la donna voltandosi verso il marito
-Non ne ho idea, non ti ha detto che usciva?- chiese lui e lei fece di no con il capo
-Prova a chiamarla!- esclamò la madre. Lui prese il telefono e cominciò a chiamarla, ma non rispondeva. 
-Non risponde- rispose dopo aver provato a contattarla altre volte
-Chiama Chris e chiedigli se è con lui e Darren- disse Naya andando a sedersi in cucina e cominciando a preoccuparsi seriamente. Non era da Marie comportarsi così
-Chris dice che non è con loro, chiamo Dianna- 
Il padre chiamò sua sorella, ma niente. Nessuno aveva visto Marie. Naya dopo l'ennesima risposta negativa prese il telefono fisso e compose il numero di casa di Elise, la miglior amica di Mary. Le chiese se avesse visto l'amica, ma questi non sapeva dove fosse. Disse che l'ultima volta che l'aveva vista era a scuola quella mattina e che avevano litigato. 
Come avrebbe fatto qualunque mamma, Naya chiamò i rinforzi per cominciare a cercare la sua bambina. Chris, Dianna, Lea, Chord, Darren e Cory arrivarono a casa Salling/Rivera in un battibaleno. 
-Naya viene con me- esclamò Dianna e prendendo per mano la cognata e cercando di rassicurarla con lo sguardo che le rivolse. 
-Chris viene con me ovviamente- disse Darren abbracciando il suo fidanzato visibilmente preoccupato
-Io vado con Cory- esclamò Lea guardando Naya
Mark e Chord si guardarono, nessuno dei due disse nulla, il biondino prese le chiavi della sua auto sportiva dalla tasca e le mostrò al primo 
-Facciamo in fretta- esclamò Mark guardando il miliardario preoccupato per sua figlia
Non era da Mary sparire senza dire nulla. Doveva essere successo qualcosa. Mentre erano in macchina e il silenzio invadeva quell'automobile, Dianna ruppe il ghiaccio
-Tesoro, non ti ha detto se ha conosciuto un ragazzo, oppure non so, se ha litigato con qualcuno?- domandò
-No, niente di niente. Prima parlava con me, mi diceva tutto quello che le succedeva, Chris la chiamava "Mamma mia" perché mi era sempre appiccicata, non si allontanava mai da me. Voleva sempre che l'andassi a coccolare prima che si addormentasse, passavamo interi pomeriggi sdraiate sul divano a ridere e scherzare guardando la televisione e mangiando schifezze di tutti i tipi e poi lei a fine serata, prima di andare nella sua stanza veniva da me e mi diceva "Mammina ti voglio tanto bene, starò sempre qui con te anche quando diventerai vecchia come le nonne" capisci Dì? Lei non farebbe mai niente del genere!- esclamò la madre cominciando a piangere
-Sai adesso mi rendo conto di tutto quello che ho fatto in passato. Insomma io non conosco per niente mia nipote, ho fatto tante stupidaggini, ma quella di andarmene senza dire nulla a nessuno è stata la peggiore in assoluto. Mi sono persa tutto della sua vita. Non piangere Naya, la troviamo vedrai, però pensaci bene, c'è qualcosa che le è successo ultimamente?- chiese
-Dì, Mary ti vuole bene, anche se ti conosce da meno tempo rispetto agli altri- disse -Adesso che mi ci fai pensare bene, la sua migliore amica Elise mi ha detto che hanno litigato in modo abbastanza brusco e non si parlano da un po'- 
-Aspetta cosa? Ha litigato con la sua migliore amica?- chiese la bionda e la mora annuì -Merda! Credo sia colpa mia!- esclamò la donna al volante
-Che? Sono stupidaggini tra adolescenti- cominciò a dire Nay
-No, non intendo quello. Le ho raccontato che quanto litigavo con te che eri la mia migliore amica andavo via di casa e mi nascondevo in un posto che però non so se c'è ancora- 
-Che posto?- domandò la madre curiosa e allo stesso tempo preoccupata. Dianna fece inversione di marcia
-Ti ci sto portando- rispose e cominciò a guidare non distogliendo lo sguardo dalla strada
Nel frattempo Chord e Mark restavano in silenzio nell'auto del primo.
-Mark io non capisco perché ce l'hai con me? Dovrei essere io ad avercela con te dato che mi hai rubato la fidanzata e invece non è così-
-Non è momento di parlarne, mia figlia è lì fuori tutta sola e in giro è pieno di pervertiti che dio solo sa cosa potrebbero farle, quindi scusa se non ti rispondo- esclamò il padre preoccupato
-Si, hai ragione, hai ragione. Speriamo che non le sia accaduto niente- affermò il biondino
-Adesso te la faccio io una domanda. Perché diavolo sei così affezionato a mia figlia?- chiese
-Lo vuoi davvero sapere?- domandò Chord
-Si che lo voglio sapere- rispose Mark
-Avevo una sorellina, si chiamava Melissa, quando aveva all'incirca l'età di Marie, cominciò a soffrire di problemi di anoressia e autolesionismo, così i miei decisero di chiuderla in un istituto e da allora è rimasta lì. Nessuno sa della sua esistenza, i miei hanno detto a tutti che è deceduta in un incidente al lago durante le vacanze perché dicono che ciò che le è successo potrebbe far sfigurare il nostro nome. Ecco perché tengo così tanto a Mary, lei mi ricorda tantissimo Melissa, quando sorride, il sarcasmo che la caratterizza, l'età a cui me l'hanno portata via- disse evitando di guardare l'uomo che s'inteneriva difronte a quella confessione.
-Mi dispiace, io non lo sapevo- disse Mark
-Tranquillo, non lo sa nessuno- commentò Chord
-Ero geloso!- esclamò all'improvviso il padre di famiglia
-Come scusa?- domandò il biondo
-Ero geloso, ecco perché ce l'avevo con te. Pensavo che fossi ancora innamorato di lei e che Dianna era solo una scusa per arrivare a portarmela via, così come ho fatto io con te- rispose Mark
-Ma, ma questo è ridicolo!- esclamò Chord -Insomma, te ne fai di seghe mentali eh?- commentò
-Si, lo so. Ma mettiti nei miei panni, ho già perso una volta l'amore della mia vita, avevo paura che questo potesse succedere di nuovo- 
-Posso capirti. Quando il vecchietto della pasticceria dove lavora tua sorella mi disse che era andata a confessare i suoi sentimenti all'uomo che amava, mi sono sentito morire. Nonostante non stessimo insieme, avevo una paura terribile che lei potesse trovare e amare qualcuno che non fossi io. Insomma lei mi appartiene. Con lei mi sento diverso. Quando stavo con Naya tutto questo non mi succedeva. Non provavo un sentimento così forte e vero come quello che provo per Dianna. Lei è la cosa più bella che mi sia capitata. Mi capisce, mi fa star bene. Mi fa sentire amato- 
-Non sai quanto ti capisco!- esclamò Mark annuendo
Nel frattempo con le due donne...
-Siamo arrivate!- esclamò Dianna scendendo dall'auto. Il buio era ormai calato e la luce del faro si faceva sempre più intensa. 
-Questo è il posto?- domandò Naya
-Si, è questo- rispose la bionda
-Ma io non vedo nessuno!- commentò la mora
-è normale, seguimi- detto questo le due si incamminarono. Giunte ai piedi del faro, entrarono nella struttura e cominciarono a salire le scale. 
Giunte in cima, video Marie che dormiva sul pavimento, con la testa sul suo zaino, utilizzandolo come cuscino e con indosso il giubbotto come coperta. 
Naya non appena la vide tirò un sospiro di sollievo. Si avvicinò silenziosamente alla sua piccola e le accarezzò il volto. La figlia aprì lentamente gli occhi e guardò la mamma. 
-Mamma!- disse e l'abbracciò cominciando a piangere
-Tesoro sta tranquilla, la mamma è qui!- rispose la donna accarezzandole i capelli
-Mamma mi dispiace tanto, io non volevo farti preoccupare- disse tra i singhiozzi la giovane Salling stringendo le braccia intorno al collo della donna che l'aveva messa al mondo. Nel frattempo Dianna chiamava suo fratello per rassicurarlo
-Mark? Sono io, l'abbiamo trovata. Tornate a casa, vi raggiungiamo lì- 
Arrivati a casa Salling, le donne trovarono solo Mark e Chord ad aspettarle. Tutti gli altri avevano capito la delicatezza della situazione e avevano preferito non rimanere, per permettere ai genitori di confrontarsi con la figlia e per chiederle i motivi di tale gesto. 
Non appena la porta si aprì e Mark vide le sue donne sospirò sollevato. 
-Cazzo Marie, come ti è venuta in mente una cosa del genere?- domandò il padre furioso
-è stata colpa mia!- esclamò Dianna cercando di difendere la nipote.
-Non metterti in mezzo Dianna, non ti riguarda!- esclamò Mark
-Lasciala stare, almeno a lei importa qualcosa di me!- affermò Mary -Durante questi mesi tutti hanno pensato al bambino in arrivo e nessuno a pensato a me! Nessuno si è reso conto che la mia vita ultimamente fa più schifo del solito. Nessuno ha notato che Elise ed io abbiamo litigato e che non torneremo più amiche come prima, nessuno ha notato che quell'idiota di Jason mi ha lasciata per quella schifosa. A nessuno importa mai nulla di me. E tu, tu sei il peggiore di tutti, mi hai lasciato quando avevo solo quattro anni e te ne sei andato a fare la bella vita con altre donne, quasi dimenticando di avere una figlia a casa. Soprattutto quando ti mettesti con quella cretina che aveva due figli dei quali ti importava più di me! Pensi che io non ricordi queste cose? Beh caro papà ti sbagli, io ricordo tutto e non dirmi che ti dispiace, a quei tempi non sembrava così!- esclamò la ragazzina, dopodiché salì le scale di corsa e si chiuse in camera. Mark rimase immobile senza proferir parola. Non si aspettava una reazione del genere, ma soprattutto non credeva che alla base di tutto ci fosse un problema con lui. Era convinto che avessero un buon rapporto, ma a quanto pare Mary non pensava la stessa cosa. 
Dianna guardò male il fratello e corse dalla nipote. Bussò alla porta.
-Va via chiunque tu sia!- esclamò 
-Sono io, Dianna, su dai apri!- 
La giovane aprì e la fece entrare
-Tesoro, vieni qui!- disse l'adulta e abbracciò la nipote. -Sai, io e te siamo molto simili. Non solo perché siamo figlie di un Salling- rise -Io ero solita non affrontare i problemi, scappavo. Pensavo fosse la via più semplice e più conveniente, ma poi, con l'età, ho capito che è sbagliato fuggire dai problemi, bisogna parlarne con qualcuno di cui ti fidi- disse
-Ma tu alla mia età avevi mia madre, io non ho più nessuno- rispose la ragazzina 
-Anche se tu ed Elise avete litigato, sappi che c'è sempre qualcuno su cui puoi contare, qualcuno che ti vuole bene e ci sarà sempre per te- 
-Chi?- domandò la ragazzina
-Io, tua madre, zio Chris, Chord e anche tuo padre, soprattutto lui. Sarebbe capace di tutto per te. Anche se in passato non te lo ha dimostrato, lui ti vuole tanto bene e non permetterebbe a nessuno di torcerti neanche un capello- 
-Come lo sai? Non c'eri!- 
-Hai ragione, io non so cos'hai provato all'epoca, ma Mark è mio fratello e lo conosco benissimo. Lui non è un campione nell'esternare le emozioni, ma questo non vuol dire che non ne provi no?- 
-Si, hai ragione- rispose la ragazzina sorridendo alla zia
-Sai zia Dì, anche se sei entrata a far parte della mia vita da poco, quando sono con te è come se fossi con una persona che conosco da quando sono nata- commentò -sai capirmi e mi fai sentire amata come solo mamma riesce a fare. Grazie- 
-Questo perché siamo più simili di quanto pensi- esclamò la donna abbracciando sua nipote e stringendola a se 
-Ti voglio bene zia- 
-Ti voglio bene anche io Marie- 

 (Naya e Nickayla Rivera) Marie e Naya









 

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Capitolo 8
*** Non può essere! ***


Ormai i litigi erano costanti in casa Salling/Rivera, la causa scatenante era sempre la stessa, Marie rinfacciava a suo padre tutti quei momenti in cui era stato poco presente. Un pomeriggio al ritorno da scuola, la faccenda degenerò. Mark, stanco di essere costantemente e pesantemente attaccato reagì agli insulti di sua figlia.
Lei era appena tornata da scuola e se ne stava seduta in cucina aspettando che Naya mettesse i piatti in tavola. 
-Mamma mi prendi una forchetta, hai dimenticato di metterle- fece notare
-Me ne sono dimenticata, dimentico tutto ultimamente. Tieni- rispose sorridendo la madre e continuò a cucinare
-Mamma prendi la coca dal frigo, l'ho messa ieri sera, sarà sufficientemente fresca- disse di nuovo la ragazza qualche minuto dopo
-Mary prendila da sola, non vedi che tua madre si sta affaticando per cucinare per noi? Ci tengo a ricordarti che è incinta e dovrebbe stare a riposo, invece ti sta facendo da sguattera!- esclamò Mark dall'altro lato del tavolo
-Chi ti avrebbe incluso in questa conversazione? Io no di certo!- continuò l'adolescente
-Modera i termini, non stai parlando con tuo fratello- sbottò il padre
-Io devo moderare i termini? Fatti gli affari tuoi!- ribatté Marie
-Questi sono affari miei, si da il caso che quella donna che ti sta servendo e riverendo sia la persona che più amo sulla faccia della terra e quel bambino che porta in grembo è mio figlio e non voglio che gli accada nulla di male. Voi siete la mia famiglia e vi proteggerei a costo della vita. Quindi smetti di fare la bambina capricciosa, alzati e fa da sola intesi?- chiese Mark
-No, io non sono una bambina capricciosa e tu non sei nessuno per dirmi cosa fare!-
-Sono tuo padre e finché vivrai sotto questo tetto dovrai stare alle mie regole che ti piaccia o no, hai capito?- chiese nervoso
-Non è casa tua, non più. Da quando sei andato via questa è casa mia e di mamma, tu non sei nessuno!- continuò Mary
-Marie basta!- disse Naya
-Basta un cazzo!- 
-Marie!- la rimproverò la madre
-Non hai rispetto per niente e nessuno!- esclamò Mark
-Io porto rispetto solo per chi mi porta rispetto!- continuò l'adolescente
-Sei solo una bambina a cui bisogna cambiare il pannolino e vuoi che io ti porti rispetto? Sono tuo padre, è grazie a me se oggi sei qui, io ti ho creata e così come l'ho fatto posso distruggerti!- 
-Cos'è una minaccia di morte?- domandò la ragazzina
-No, ma se non cambi il tuo atteggiamento nei miei confronti ti spedisco in collegio e giuro che lo faccio, non so cosa arriverai a fare quando nascerà tuo fratello!- continuò l'uomo cercano di calmarsi
-Sicuramente gli vorrò bene e sarò sempre presente per lui. Quando si è bambini si ha bisogno di tutto l'amore possibile e lui avrà tutto ciò che io non ho mai avuto!- 
-Tu hai avuto tutto quello che volevi Marie!- esclamò il padre
-Si, tutto, tranne un padre presente e che mi facesse sentire amata- affermò lei
-Non dire stupidaggini!- esclamò Mark
-Non ne dico, ho creduto per un sacco di tempo che zio Chris fosse mio padre, lo chiamavo papà, te lo ricordi questo?Lui era la figura maschile sempre presente e costante nella mia vita. Lui c'era sempre per me. Mi portava al parco la domenica quando tu portavi i figli di quella cretina, mi comprava il gelato di nascosto all'uscita da scuola. Mi accompagnava alle feste e mi comprava i vestitini da ballerina. Quando mi sono rotta il braccio cadendo dall'albero lui mi ha soccorso e portato all'ospedale e lo stesso quando mi sono rotta il labbro. E hai dimenticato la mia settima festa di compleanno? Ah già non puoi ricordartene, non c'eri. Qual era la scusa? Oh si, sono fuori per lavoro- 
-Lo so che sono stato un coglione, ma nonostante tutto ti sono sempre stato accanto. Ricordo che chiamavi Chris papà e hai ragione quando dici che lui c'era sempre per te. Quando sei caduta dall'albero e ti sei rotta il braccio, ti ho medicata io e per il tuo labbro ho chiamato il miglior chirurgo plastico dell'ospedale per far in modo che non rimanesse nessuna cicatrice. Alla tua settima festa di compleanno ero davvero fuori per lavoro, era un convegno e se non ci fossi andato adesso non sarei primario e tu non potresti comprarti tutte le cose che vuoi. Partendo dal telefono nuovo e finendo con quelle scarpe costosissime che compri e metti si e no una volta sola- concluse Mark
-Ok, adesso basta- esclamò Naya sospirando e mettendo i piatti in tavola.
Al momento del dolce arrivarono gli ospiti
-Che succede in questa casa? C'è aria di tempesta!- domandò Dianna guardando suo fratello
-Per favore Dì non ti ci mettere anche tu- rispose Mark
-Dico solo quello che percepisco- rispose la donna mettendosi a sedere accanto alla nipote e rubandole un cucchiaino di gelato
-Ehi!- esclamò Mary ridendo
-Non me lo dai un bacio?- domandò Chord
-Mh... non ti bastano quelli della zia?- chiese Marie ridendo. L'uomo rise 
-No, io voglio un tuo bacio!- esclamò. La ragazzina si alzò e stampò un bacio sulla guancia del biondo 
-Ci voleva tanto?- chiese lui e lei rise.
-Allora, tra quanto le nozze?- chiese Dì a Naya rubando ancora il gelato dalla nipote
-Ok, ho capito- esclamò la giovine e prese del gelato anche per la zia e il suo ragazzo
-Brava tesoro!- continuò la bionda ridendo
-La data è sempre la stessa, ma dopo aver saputo della gravidanza, vorrei aspettare dopo il parto. Insomma, non andiamo da nessuna parte, non cambia nulla se ci sposiamo fra tre mesi oppure aspettiamo qualche mese in più per permettermi di rimettermi in forma e apparire meno cicciona dell'ultima volta- esclamò 
-Ma non eri cicciona- esclamò Mark -eri bellissima- le diede un bacio.
-Dici così solo perché cerchi di tirarmi su il morale- disse la futura sposa
-Non è vero, dico così perché lo penso davvero- rispose l'uomo baciandola -sei bellissima, lo diventi ogni giorno di più- 
-Ok basta smancerie- commentò Marie
-Ragazzi, stavamo pensando di andare in quel posto che hanno aperto da poco, quel ristorante. Capito quale?- domandò Dianna
-Veramente no- disse Mark
-è un nuovo locale. è sempre di quel mio amico. Adesso ha in mano tutto lui, venite che lo presento. Lui e sua moglie sono delle persone davvero fantastiche. Li conosco da quando avevo tredici anni. Già allora stavano insieme- commentò Chord
-Dio stanno insieme da quando avevano tredici anni?- chiese 
-Esatto- ripose lui
-Wow- commentò la ragazzina.
Quella sera, dopo aver chiamato Chris e Darren, andarono tutti al locale di Harry e Jenna. Appena entrati i due proprietari andarono a salutare gli amici. 
-Chord ci si vede sempre più spesso adesso, mi fa un enorme piacere amico!- esclamò Harry 
-Ciao Dianna!- esclamò Jenna andando ad abbracciare la bionda 
-Ciao- sorrise lei 
-Ragazzi, questi sono i miei amici, lui è Mark, il fratello di Dianna e queste sono Marie e Naya, sua moglie e sua figlia. Loro due sono Chris e Darren, sono altri nostri amici- disse Chord
Dopo le varie presentazioni l'orientale chiese all'amico come andassero le cose
-Adesso benissimo, all'azienda abbiamo avuto un brutto periodo, ma siamo riusciti a venirne fuori- disse scuotendo il capo. 
-Per fortuna!- esclamò Harry
-E tra voi due come vanno le cose? Non me la bevo la storia del "Siamo solo amici"- domandò Jenna 
-Oh, adesso stiamo insieme- sorrise Dianna prendendo la mano del ragazzo
-Lo sapevo! Che ti avevo detto?- chiese la proprietaria a suo marito
-Hai ragione, tu hai sempre ragione amore mio- rispose lui baciandola
Dopo essersi accomodati a tavola, Naya chiese di aggiungere altri due posti. 
-Per chi sono?- domandò Marie
-Per Lea e Cory!- rispose lei
-Sei impazzita? Perché Lea? Sai che non la sopporto!- esclamò l'adolescente
-è una bravissima persona e noi l'avevamo sottovalutata. Lei e Cory sono bellissimi insieme e  poi mi da sempre degli ottimi consigli!- disse la donna
-Con questo cosa vuoi dire? Che quelli miei e di Dianna ormai sono sopravvalutati e scontati?- chiese Chris fingendosi offeso
-No, sai che non potrei mai rinunciare ai vostri!- rispose Naya mandando un bacio volante a lui e alla sua migliore amica
-Allora Darren, come va la convivenza con lui?- domandò 
-è terribile!- esclamò il moro fingendosi disperato
-Ah si? Terribile?- chiese Chris
-Sto scherzando, va tutto molto bene, più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto io sia fortunato. Insomma, non capita spesso di trovare un ragazzo con così tante qualità. Lui è bellissimo, gentile, intelligente, saggio. Sono davvero fortunato- disse il ragazzo
-Ti amo!- esclamò il latticino prendendogli la mano
-Ti amo anche io- rispose l'altro. 
Aspettarono qualche minuto, e finalmente arrivarono Cory e Lea mano nella mano. Dopo la presentazione agli amici di Chord si sedettero a tavola e finalmente poterono cominciare a cenare. 
La serata trascorse in armonia, fino a quando, entrò nel locale una bellissima ragazza. Era alta, aveva gli occhi azzurri come il cielo, le labbra rosee e i capelli castani che le scendevano lungo le spalle. Era vestita in modo semplice, indossava un jeans, una maglia lunga e delle scarpe con un tacco non molto alto sufficiente a slanciare la sua figura.
-Non può essere!- esclamò all'improvviso Chord guardandola 


 (Nickayla Rivera - Marie Rivera)














 

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Capitolo 9
*** Ritorni e scoperte ***


La ragazza appena entrata si guardò intorno sorridente. Quando il suoi sguardo incontrò quello di Chord, seduto vicino alla finestra, i due si alzarono e lei gli corse incontro. I loro occhi erano incollati e brillavano, le loro labbra disegnavano sui loro volti dei sorrisi ampi e luminosi. Dianna guardava la scena in silenzio, non riuscendo a proferir parola. Il suo sguardo era un misto di rabbia e dolore, di delusione e paura. Quando l'arrivata gettò le braccia al collo del ragazzo, lui la strinse a se. 
-Non posso credere che tu sia qui- esclamò lui non staccandosi
-Non credevo di rivederti mai più- disse a sua volta la ragazza
Mark osservava in silenzio, stava studiando ogni mossa del biondino e quando capì quello che stava succedendo si tranquillizzò e prese la mano della moglie che guardava schifata il suo ex fidanzato. 
-Mi sei mancata così tanto, non so neanche descrivere quanto, io non so che dire davvero- sorrise l'uomo
-Mi sei mancato anche tu- 
-Avrei voluto fare qualcosa quel giorno ma sai che- cominciò a dire lui mentre i suoi occhi cominciavano a farsi lucidi al ricordo
-Non avresti potuto fare niente. Adesso non pensiamoci. Ora io sono qui e nessuno ci potrà più separare ok?- chiese la ragazza
-Non lo permetterò, stai pur certa che non permetterò più a nessuno di portarti via da me- esclamò Chord abbracciandola di nuovo e chiudendo gli occhi.
Sentendosi tradita, offesa e umiliata, Dianna si alzò di scatto dalla sedia e si avviò all'uscita del locale in lacrime. Non riusciva  a credere che quel ragazzo che le aveva detto di amarla, che l'aveva fatta innamorare, adesso la lasciava in quel modo schifoso. Che coraggio aveva avuto, dire quelle cose davanti a lei, davanti alla sua ragazza. Che pezzo di merda pensava lei. 
-No Dianna aspetta!- esclamò cercando di seguirla, ma Mark si alzò e lo fermò
-Bravo amore, fermalo, non gli permettere di andare da lei. Ma che bastardo che sei Chord!-
-No voi non capite, Mark- cominciò a dire lui
-Tranquillo, ci penso io, ho capito tutto appena l'ho vista- detto questo i due si scambiarono un sorriso e il padre di famiglia corse dalla sorella. 
La trovò nel parcheggio, a terra. Dianna era svenuta. Allarmato Mark chiamò un'ambulanza. Nel frattempo, sentendo le sirene, tutti i presenti nel locale, uscirono per vedere cosa fosse successo. Marie non poteva credere ai suoi occhi, sua zia, la sua bellissima e buonissima zia era stesa su una barella. Le venne da piangere, ma non lo fece. Prese coraggio e andò a confortare la madre che preoccupata guardava la scena con una mano davanti alla bocca. Chris era scosso e Darren cercava con un abbraccio di confortarlo.
-Cosa sta succedendo a Dianna? Mark non voglio perderla di nuovo, non posso perderla di nuovo, lei è la mia migliore amica!- disse Naya vedendo suo marito avvicinarsi. 
-Sta tranquilla, è solo svenuta. Dov'è Chord?- domandò e in quel momento preciso l'uomo uscì dal locale, tenendo per mano la ragazza. 
-Dianna!- urlò rendendosi conto di cosa stava succedendo. Superò la folla e si avvicinò all'ambulanza. 
-Non può stare qui, si allontani!- esclamò un paramedico
-Quella è la mia ragazza!- continuò lui indicandola e facendo di tutto per andare con lei
-Ok, allora venga con noi, stiamo andando in ospedale- 
Una volta in ospedale, tutti quanti andarono a vedere cosa fosse successo alla bionda. Chord faceva avanti e indietro preoccupato. All'improvviso la porta della stanza in cui avevano portato la ragazza si aprì e il medico uscì.
-Allora? Che cosa le è successo? Sta bene?- domandò il fidanzato preoccupato
-Niente stia tranquillo, state tranquilli tutti, non è niente di grave, uno svenimento. Succede in gravidanza. Stia tranquillo signore, la sua donna e il suo bambino stanno bene- rispose dando una pacca sulla spalla del ragazzo che era senza parole.
-Mi scusi, incinta?- chiese Chris
-Si, la signorina è incinta. Di quattro settimane aggiungerei- concluse l'uomo con il camice e andò via lasciando tutti senza parole. 
Chord era scioccato, felice, ma allo stesso tempo triste e impaurito. La sua ragazza aspettava un figlio da lui, era una cosa bellissima. Lui la amava, ma adesso che lei lo credeva uno schifoso bastardo cosa sarebbe successo? 
Dianna uscì poco dopo dalla stanza con gli occhi gonfi. Si vedeva lontano un miglio che aveva pianto. Guardò tutti e si soffermò su Chord e la ragazza castana che gli stava al fianco. Scosse la testa e provò ad andar via.
-Dove vai?- chiese il biondo bloccandole il braccio
-Non ti riguarda, per quanto ti interessi saperlo, non sei più parte della mia vita- detto questo la ragazza si sottrasse alla presa e andò via. Mark la seguì. 
-Dianna, devo parlare con te- disse 
-Che c'è Mark? Sei venuto a dirmi "Te lo avevo detto?" non ce n'è bisogno- affermò lei
-No, sono qui perché ti sbagli. Chord non è il bastardo che credi- rispose. La ragazza lo guardò male
-Aspetta fammi capire. Da un sacco di tempo mi dici che non è il ragazzo giusto per me, che dovrei cercarmene un'altro e adesso? Adesso siete amici? Spiegamelo perché non capisco- domandò la bionda.
-Dì sai che ti voglio un bene dell'anima ma a volte sei proprio fastidiosa. Questo atteggiamento non mi piace e poi quella ragazza è sua sorella! Sua sorella che gli è stata portata via quand'era ancora una ragazzina perché i suoi si vergognavano di lei. Quella ragazzina aveva problemi di autolesionismo e bulimia. L'avranno sicuramente fatta uscire dal centro di riabilitazione in cui era. I genitori di Chord hanno detto a tutti che era morta per non gettar fango sul nome della famiglia. Hai capito?- domandò l'uomo abbracciandola
-Sono un'idiota!- esclamò lei stringendosi a lui. -Sono una completa idiota- commentò -Grazie Mark, sei il fratello migliore del mondo- 
-A proposito di questo. Congratulazioni sorellina- sorrise accarezzandole i capelli
-Oh per cosa?- chiese lei
-Sei incinta no?- domandò lui
-Si, ma come lo sai?- continuò
-Il dottore lo ha detto a Chord- rispose. La ragazza sbarrò gli occhi. 
-Cazzo devo andare da lui- esclamò e con il fratello si avviò all'entrata. 
Appena il ragazzo la vide sorridere le corse incontro e l'abbracciò stretta. 
-Mi dispiace, mi dispiace tanto. Non avrei dovuto nascondertelo. Perdonami ti prego- disse lui appoggiando la sua testa sulla spalla della ragazza 
-Non devo perdonarti nulla, non hai fatto niente di male. Anzi dovrei scusarmi io con te per non averti fatto parlare e per essermela presa come una bambina- rispose lei sciogliendo l'abbraccio. A quel punto lo sguardo dell'uomo di fermò sul ventre della donna
-Sei felice?- chiese lei
-Come mai nella mia vita- rispose lui posando la sua mano sulla pancia della sua amata. Dopodiché la baciò con infinita dolcezza e con tutto l'amore che aveva in corpo.
-Ti amo- sussurrò Dianna nell'orecchio dell suo uomo
-Ti amo anche io piccola- rispose 


 (Nickayla Rivera - Marie Salling)


 (Melissa Benoist - Melissa Overstreet)


L'angolo della scrittrice di Fabiana
Cari lettori vi piace la piega che sta prendendo la storia? Vorreste che sviluppassi un po' di più una delle coppie? Che creassi non so qualche altro ruolo o personaggio? Fatemelo sapere attraverso una recensione. Il vostro parere è importante, fatevi sentire. io sarò ben felice di ascoltare. Ringrazio chi ha recensito la storia e invito tutti a fare lo stesso. Mi scuso inoltre per il ritardo e vi saluto
Alla prossima

Fabiana

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Capitolo 10
*** Primavera ***


Era una calda giornata primaverile, erano passati ormai tre mesi dalla scoperta della gravidanza di Dianna. La ragazza era ormai al quarto mese, mentre per Naya si avvicinava il momento del parto. Ormai era solo questione di giorni. Il bambino sarebbe nato presto. A casa Salling-Rivera c'era tensione, tutti aspettavano con ansia il momento in cui la latina sarebbe stata pronta al parto. Una sera, Chris, Dianna e Naya erano a casa Criss-Colfer. Darren era via per lavoro e così avevano organizzato una serata tra amici. 
-Che si fa stasera?- domandò Chris
-Pizza, film e chiacchiere fino a notte inoltrata?- chiese Dianna
-Oh vi prego si, ho una voglia matta di pizza!- esclamò Naya guardando con occhi sognanti gli amici
-Ok perfetto, Dì voi chimate la pizzeria, io vado a noleggiare un bel film- esclamò il ragazzo mettendosi la giacca e avviandosi alla porta
-Chris?- lo chiamò la latina
-Si?- chiese lui
-Niente film strappalacrime, voglio qualcosa di divertente- rispose lei. Il ragazzo annuì e andò via. 
Al suo ritorno non trovò nessuno. Erano le 22.10 del 24 aprile. Cercò le amiche per la casa, mentre si dirigeva in camera da letto scivolò e solo quando sentì di essere bagnato capì cos'era successo. In fretta prese il telefono e chiamò Mark. 
-Mark credo che a Naya si siano rotte le acque!- esclamò
-Cosa? Dov'è adesso?- chiese l'uomo
-Non lo so- rispose lui
-Chris che significa che non lo sai?- domandò ancora Salling
-Significa che non lo so. Ero andato a noleggiare un film e al mio ritorno non ho trovato nessuno. Casa mia era vuota, completamente. Sono scivolato e mi sono accorto di essere bagnato sulla schiena così ho supposto che a tua moglie si siano rotte le acque- rispose il latticino un po' agitato
-Ok, calmati. Prendi un respiro e dimmi, chi era con lei?- chiese il padre di famiglia
-Dianna- rispose Colfer
-Cosa?- esclamò Mark -Ma mia sorella è impazzita?- 
-Sai com'è fatta- rispose lui
-Ma è incinta anche lei!- esclamò l'altro uomo
-Lo so Mark!- ribattè Chris
-Ok, Chris va in ospedale, io chiamo Chord- detto questo riattaccò. 
Il latticino si cambiò la camicia e uscì in fretta di casa per cercare di raggiungere più in fretta possibile l'ospedale. 
Nel frattempo Mark preoccupato chiamava Chord.
-Pronto?- chiese il ragazzo
-La tua fidanzata è impazzita! A quanto pare sta portando Naya in ospedale perché le si sono rotte le acque- esclamò Salling
-Cosa?- chiese Overstreet -Ma non può guidare nelle sue condizioni!- esclamò
-Lo so! Vieni in ospedale, saranno sicuramente lì- disse Mark. Conlcuse la telefonata e svegliò Marie
-Che c'è?- esclamò la ragazzina lamentandosi nel sonno
-Alzati, a tua madre si sono rotte le acque. Dobbiamo andare in ospedale- 
Giunti nella struttura sanitaria, il fururo padre e la figlia si recarono alla reception dove trovarono un infermiere. Gli chiesero di Naya e questi rispose che era stata sistemata in una camera e che era in attesa del ginecologo. Di corsa l'uomo e sua figlia raggiunsero la camera e da bravo compagno qual'era, Mark andò a tenere la mano della sua donna. 
-Siete qui!- esclamò lei sorridente
-Si, siamo qui tesoro!- rispose lui baciandole la mano
-Mamma sono così felice- esclamò Marie
-Mi fa piacere tesoro, sono felice anche io- disse la madre
-Ma ci pensi, a momenti nascerà tuo fratello!- esclamò Mark guardando la figlia
-Non riesco ancora a crederci!- affermò la ragazzina sedendosi accanto alla madre. 
Ad un certo punto dal bagno in camera uscì una barcollante Dianna con le mani dietro, nella tipica posizione delle donne incinte. 
-Mi fa sempre più male la schiena!- esclamò la donna. -Oh guarda chi c'è!- disse sorridente andando a dare un bacio alla nipote. Mark la guardò seria
-Che c'è?- chiese -Che ho fatto?- continuò guardando il fratello
-Che c'è?- ripeté Mark -C'è che sei incinta, non puoi guidare!- esclamò l'uomo
-Ma dai che vuoi che sia da casa di Chris qui!- disse lei con tranquillità mentre prendeva posto su una sedia accanto alla nipote.
In quel momento il ragazzo con gli occhi azzurri fece irruzione nella camera con un caffé in una mano e una ciambella molto farcita con tanto cioccolato nell'altra.
-Sono tornato!- esclamò. -Oh siete arrivati, bene!- 
-Dov'è la mia ciambella?- chiese Dianna
-Ecco!- rispose il ragazzo porgendogliela. Lei gli diede un bacio sulla guancia
-Sei il migliore!- esclamò
-Si ma ricordati che lo faccio solo perché sei incinta, non sono il tuo servetto ok?- domandò retoricamente
-Agli ordini capitano!- rispose Dianna facendo il saluto militare con la mano. 
In quell'istante Amber Riley, la ginecologa entrò in stanza. 
-Sei pronta tesoro?- chiese guardando la donna
-Sono pronta!- esclamò la donna
-Bene, le infermiere dicono lo stesso. Allora Mark vuoi restare?- chiese
-Certo che voglio restare- rispose lui
-Perfetto. Signori mi spiace ma devo chiedervi di uscire dalla stanza- disse la dottoressa rivolgendosi agli altri presenti. Quando tutti uscirono, l'impresa cominciò.
Nel frattempo fuori dalla stanza Chris chiamava Darren
-Amore non saprai mai cos'è successo!- esclamò
-Ehm...Naya sta per partorire?- chiese il ragazzo 
-Naya sta per... oh aspetta ma lo sai già? Come fai a saperlo?- domandò 
-L'ho intuito dalla tua voce- rispose. Il latticino sorrise
-Mi spiace che tu non sia qui adesso- esclamò il ragazzo dagli occhi azzurri
-Io non ne sarei così sicuro!- esclamò l'hobbit
-Cosa intendi dire?- chiese Colfer
-Voltati!- disse Darren.
Quando Chris si voltò vide il suo ragazzo che sorrideva nella sua direzione con il telefono all'orecchio. 
-Sorpresa!- esclamò il più basso sorridendo
-Ma, ma come facevi a sapere che ero qui?- chiese andando ad abbracciarlo
-Beh, a dire il vero sapevo che Naya era qui, mi ha chiamato Dianna prima- disse -Ero appena atterrato, stavo per farti una sorpresa ma poi ho ricevuto la chiamata e ho preso il primo taxi sapendo che ti avrei trovato qui- Il fidanzato sorrise e lo baciò. 
-Sei il miglior fidanzato al mondo!- disse Chris abbracciandolo -Ti amo!- 
-Ti amo anche io!- sorrise Darren stringendo di più il suo uomo. 
Nel frattempo Dianna mangiava la sua ciambella spaparanzata su una di quelle scomodissime poltrone delle sale d'aspetto degli ospedali. 
-Zia ma come fai a mangiare in questo momento?- chiese Marie
-Ho una fame da lupi, colpa della gravidanza- rispose la bionda continuando ad abbuffarsi. -Mary faresti un favore alla tua zietta?- chiese Dianna
-Quale favore?- domandò la ragazzina
-Mi andresti a prendere un paio di merendire al cocco e un po' di caffé dalle macchinette?- chiese
-Assolutamente no!- disse una voce
Dianna roteò gli occhi e si girò verso questa. C'era Chord che la guardava male.
-Icaffé in gravidanza non si beve! Te l'ho detto duecento volte, te lo ha detto tuo fratello e tua madre, ma niente non vuoi sentire eh?- chiese l'uomo mettendosi le mani sui fianchi. La donna sbuffò e guardò la nipote. 
-Da quando sono incinta è diventato una noia mortale, quasi quasi lo cambio con uno nuovo!- esclamò indicando il fidanzato e rivolgendosi all'adolescente che rise.
-Sei simpaticissima!- disse sarcastico Chord. -Su dammi un bacio!- esclamò
-No!- rispose Dianna. 
-Eddai un bacino!- continuò il biondo cercando di darglielo. 
-No, sono irremovibile, niente baci!- esclamò mettendosi con le braccia conserte scherzosamente 
-Non mi vuoi dare un bacio?- chiese il giovane e la fidanzata fece di no con il capo -Chissà se quella bella infermiera bionda che sta alla reception del primo piano me lo vuole dare- chiese lo stesso grattandosi il mento e cercando di far ingelosire la sua donna che lo fulminò con lo sguardo.
-Sto scherzando, sto scherzando!-esclamò cercando di abbracciare la sua donna
-Perché non vai ad abbracciare l'infermiera eh?- chiese gelosa la bionda
-Perché io amo solo te- affermò Chord.
In quell'istante, l'infermiera bionda della reception del primo piano passò dal loro corridoio e guardò maliziosamente Chord. Notando l'accaduto, Dianna gelosa mise le mani sul viso del suo uomo e lo baciò. 
-Adesso me lo hai dato il bacio eh- commentò Overstreet
-Quella tizia ti spoglia con gli occhi... questa cosa non mi piace affatto anche perché l'unica che può spogliarti in tutti i sensi sono io!- esclamò lei 
-Zia!- esclamò Marie ridendo
-Dianna!- esclamò Chord
-Che c'è?- guardò il suo uomo e poi la nipote -Oh avanti, Marie è grande!- affermò.
Passò un'abbondante oretta. Ad un certo punto, l'infermiera uscì dalla stanza di Naya e invitò i famigliari ad entrare. Quando Marie entrò in stanza le brillarono gli occhi. Suo padre era in piedi accanto alla madre che sdraiata aveva tra le sue braccia il neonato. Era così bello. Tutti rimasero senza parole. Dianna cominciò a piangere
-Che le succede?- chiese Darren
-Niente, sono felice!- esclamò la donna e Chord ne frattempo mimò con la bocca al ragazzo "Colpa degli ormoni". L'hobbit rise.
Era una scena molto commovente. Erano arrivati anche Cory e Lea, i genitori di Naya e quelli di Mark. Il piccolo Wayne, questo era il nome che gli avevano dato, fu portato via dalle infermiere e a quel punto era giunto il momento per i visitatori di andare a casa.
-Si è fatto tardi, sono le due di notte. Tesoro è ora di andare a casa. Mamma deve riposare- disse la nonna materna andando accanto alla nipote. 
-Mary io stanotte rimarrò qui con la mamma, tu andrai a casa con zia Dì oppure con i nonni o con Darren e Chris ok?- chiese
-Ok papà- rispose sorridendo. Si avvicinò alla mamma e le diede un bacio. La donna l'abbracciò. 
-Ti voglio bene tesoro!- le sussurrò all'orecchio
-Ti voglio bene anche io mamma!- rispose lei
-Allora tesoro, hai deciso da chi andrai a dormire?- chiese la nonna paterna
-Oh, credo che andrò con zio Chris e zio Darren. Spero non vi dispiaccia- disse la piccola
-Tranquilla tesoro!- risposero le nonne. 
Mentre uscivano dall'ospedale, Mary andò a sbattere contro qualcuno e stava per cadere, ma fu sorretta da qualcuno.
-Attenzione, prezioso il carico!- disse un bellissimo ragazzo guardandola negli occhi e sorridendole








L'angolo della scrittrice di Fabiana
Allora comincio con lo scusarmi per il ritardo nell'aggiornamento ma purtoppo sono molto impegnata con FF che doveva essere di Natale quindi ho poco tempo da dedicare al resto. Mi farò perdonare cercando di aggiornare prima possibile. Detto questo ringrazio l'unica che ha recensito lo scorso capitolo pepper snixx heat  e invito tutti gli altri a fare come lei e a lasciare un vostro commento alla storia, mi farebbe molto piacere. In più vorrei chiedervi che volto dovrebbe avere a parer vostro questo ragazzo che Marie incontra uscendo dall'ospedale. Detto questo vi saluto.
Un bacio
Fabiana

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Capitolo 11
*** Bellezza folgorante ***


Marie non riusciva a togliersi quegli occhi dalla mente, quel viso, quel sorriso e le parole che quel ragazzo misterioso, incontrato all'ospedale le aveva rivolto. Sicuramente la ragazza rimase affascinata da tanta bellezza. Certo, ne aveva visti di bei ragazzi, tra i quali c'era anche Blake, il suo ex, ma nessuno era come lui. Non riuscì a dormire quella notte, un po' per la gioia della nasciata del suo fratellino, un po' per quell'orribile rumore che faceva la pioggia quando violenta sbatteva sulla finestra della camera in cui dormiva, ma soprattutto, non riusciva a dormire perché sapeva che molto probabilmente, mai avrebbe rivisto quegli occhi, quel viso, quel sorriso che l'avevano colpita mentre usciva dall'ospedale. 
Nella stanza accanto, Chris e Darren dormivano abbracciati. L'hobbit era stato via per due settimane e durante questo tempo, Chris aveva realizzato quanto avesse bisogno di avere accanto il suo uomo. Senza lui era solo. Certo, c'erano Dianna e Naya, ma non potevano sempre stare con lui, avevano delle famiglie. Era tempo che anche lui cominciasse a parlare con il suo uomo di metter su famiglia. Mentre il suo compagno dormiva beatamente, Chris lo chiamò dolcemente cercando di svegliarlo in modo molto tranquillo, ma il moro aveva il sonno pensante, così, dopo essersi sottratto dal suo abbraccio, il latticino lo buttò giù dal letto. L'altro subito si svegliò e si guardò intorno confuso. 
-Cazzo sono caduto dal letto!- esclamò rimettendosi a dormire
-Non sei caduto, ti ho spinto io!- disse Chris che lo guardava con la mano che gli sorreggeva la testa. 
-Cosa? Perché?- domandò l'altro
-Perché ho bisogno di parlarti e con le buone non riuscivo a farti svegliare- rispose il ragazzo occhi cielo.
-E così mi butti giù dal letto?- chiese ridendo Darren
-Esatto- rispose Chris
-Ok. Cosa c'è di così urgente da non poter aspettare domani per parlarmi?- domandò l'hobbit 
-Durante il tempo che sei stato via mi sono sentito solo. So che ho le mie amiche ma loro hanno anche una famiglia a cui pensare, arriverà il momento in cui non potranno più farmi da baby-sitters, Naya ha appena partorito e il tempo che passerò con lei sarà pochissimo, mancano pochi mesi al parto di Dianna e quando neanche lei potrà essere sempre a mia disposizione io non avrò nessuno- cominciò a dire
-Ma che stai dicendo Chris? Ci sono io con te, ci sarò sempre lo sai, sai che ti amo e sai benissimo che se vuoi puoi venire con me alle mie riunioni e ai convegni- disse Darren non capendo il punto a cui il fidanzato voleva arrivare
-Darren voglio un figlio!- esclamò tutto d'un colpo. Il moro rimase senza parole. Quella richiesta un po' troppo schietta gli aveva completamente fuso il cervello. Un figlio era una cosa impegnativa, dovevano pensarci bene. 
-Di qualcosa, ti prego!- disse il latticino. L'hobbito lo guardò intenerito.
-Chris io voglio avere dei bambini, ma credo che questo argomento vada affrontato quando siamo entrambi più svegli, ma soprattutto lucidi. è un'importante decisione da prendere e vorrei che facessimo tutto per il meglio- disse l'altro
-Si, hai ragione, ne riparliamo domani. Scusa se ti ho svegliato- affermò un po' deluso Chris.
-Non ti preoccupare!- rispose Darren e dopo avergli dato un bacio si addormentò, mentre l'altro ancora sveglio pensava alla reazione e alla risposta che il suo ragazzo aveva avuto. 
 
All'ospedale Mark vegliava su Naya che dormiva beatamente. Le teneva la mano e ogni tanto le dava qualche bacio sulla fronte, poi si dirigeva al piano inferiore dove c'era il reparto neonatale dove portavano i bambini e andava ad osservare per qualche minuto il suo piccolo Wayne. Lo guardava attraverso la grande vetrata e sorrideva incredulo. Poi tornava in stanza e il processo ricominciava. Fu così per tutta la notte. L'indomani mattina Naya si svegliò e vide il marito che dormiva sulla poltrona accanto al suo letto. Si accorse che le teneva la mano e sorrise. In quel momento il futuro marito si svegliò e la guardò.
-Ehi- disse lei
-Ehi come ti senti?- domandò lui
-Stanca, ma allo stesso tempo sono la donna più felice sulla faccia della terra- rispose. Mark si alzò e la baciò, dopodiché l'abbracciò forte.
-Ti amo tanto lo sai?- chiese lei
-Lo so, ti amo tanto anche io- rispose lui 
In quel momento giunse in stanza Dianna seguita da Chord e con in mano una confezione di ciambelle. 
-Aww siete troppo teneri!- esclamò la bionda parlando con la bocca piena
-Scusatela!- disse Chord dandole un fazzoletto
-Come mai qui a quest'ora?- chiese Mark
-Dianna voleva portare delle ciambelle a Naya anche se non sono molto convinto che il motivo per cui me le abbia fatte prendere sia quello e in più non smette di dire che tra un po' tocca a lei e che quindi deve essere presente per capire come si deve comportare- disse Chord sospirando
-Dianna se non la finisci di mangiare in quel modo, diventerai grassa come una mongolfiera e potrai dire addio al corpicino da favola che avevi prima- esclamò Chris entrando nella stanza
-Oh sta zitto Chris- esclamò la bionda difendendo le sue ciambelle
-Mamma!- esclamò Mary e andò ad abbracciare la donna
-Tesoro!- esclamò Naya -Hai dormito bene da Chris e Darren?- domandò
-Non sono riuscita a dormire a dire il vero- cominciò a dire
-Chris con mia figlia in casa?!- esclamò Mark
-Cosa?- domandò il ragazzo cadendo dalle nuvole
-Ma che hai capito, per via della nascita di Wayne- rispose l'adolescente. A quel punto Mark rise imbarazzato. 
-Tesoro che hai? Sei strana!- notò Naya guardando sua figlia
-Cosa? Non ho niente- rispose la ragazza
-Ne sei sicura? Da quando sei arrivata guardi di continuo il corridoio, come se aspettassi di veder passare qualcuno- disse la donna
-Non so di cosa parli- si difese l'adolescente
-Marie, sono tua madre, ti conosco bene e queste cose le mamme le capiscono al volo- disse puntando un dito verso la figlia, la quale le si avvicinò e si sedette accanto a lei, salendo sul letto. 
-La verità è che ieri ho incontrato un ragazzo mentre uscivo di qua, più che altro mi sono scontrata con un ragazzo. Lui era davvero bello e mi ha detto una cosa sorridendomi, solo che non credo lo vedrò più!- disse in silenzio confidandosi con la mamma cercando di non farsi sentire mentre gli altri cercavano di convincere Dianna a dar loro qualche ciambella.
-Tesoro mai e poi mai smettere di sperare, magari è ancora qui. Solo che un ospedale non credo sia il posto migliore per un incontro. Com'era?- chiese la mamma accarezzandogli la testa
-Mamma era bellissimo, era moro con questi due occhioni scuri e queste labbra, poi quando mi ha sorriso il mio cuore ha smesso di battere per un secondo. Aveva le braccia forti- disse la figlia guardando con aria sognante un punto vuoto.
-Aspetta aveva le braccia forti? E tu che ne sai?- domandò la madre ridacchiando
-Beh ci siamo scontrati e stavo cadendo, così lui mi ha afferrata e mi ha detto "Attenzione, prezioso il carico" e mi ha sorriso, tutto qui- rispose Marie
-Tutto qui?- rise la mamma abbracciandola -Oh la mia piccolina sta diventando grande- esclamò dandole un bacio.






 

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Capitolo 12
*** Piano ***


Quei dannati occhi, quel dannato sguardo, quelle dannate labbra, quella dannata voce. 
Ormai erano passati due giorni da quando, uscendo dall'ospedale, Marie si era imbattuta in quel bel giovane il cui nome le era ancora sconosciuto. Il pensiero di quel momento non l'aveva abbandonata nemmeno per un istante. Ormai si era insidiato nella sua testa e non era intenzionato ad uscire. Ma cosa avrebbe dovuto fare? Probabilmente non lo avrebbe rivisto mai più in tutta la sua vita. 
L'indomani, Chris da bravo zio qual'era, entrò nella stanza della ragazza con in mano un vassoio con la colazione. 
Nel momento in cui però il suo sguardo incontrò quello della fanciulla, capì che qualcosa non andava. 
-Tesoro cosa c'è?- domandò lasciando la colazione sul comodino e sedendosi sul letto 
-Niente- rispose lei alzando le spalle.
Ma Christopher non era ingenuo e nessuno poteva ingannarlo. Se lui supponeva qualcosa al 99,9% era qualcosa di esatto. Erano rare o addirittura inesistenti le volte in cui sbagliava. 
-Tesoro sono nato tanto tempo fa, credi davvero di potermi prendere in giro?- chiese ancora l'uomo prendendole le mani -Cosa ti turba?- 
-Zio Chris la verità è che l'altra sera, quando è nato Wayne ho incontrato un ragazzo mentre uscivo dall'ospedale. Sono rimasta abbagliata dalla sua bellezza- rispose lei
-E allora perché hai questo muso lungo? Quella che ti è successa è una cosa bellissima- sostenne
-Non è per quello, sono triste perché so che non lo rivedrò più!- continuò la giovine. 
Chris capì subito quale fosse il problema. Si alzò e cominciò a camminare avanti ed indietro per la stanza con una mano sotto il mento e l'altra sotto il gomito. 
-A cosa stai pensando?- chiese Marie non capendo cosa lo zio avesse in mente
-Beh se era in ospedale un motivo doveva pur esserci! Gli ospedali non sono un posto che si frequenta volentieri, doveva avere qualche interesse, magari sua madre è un medico o qualche suo parente. Oppure semplicemente era in visita a qualche parente malato- affermò Chris 
-E con questo?- domandò
-Beh potremmo corrompere l'infermiera e chiedere informazioni- rispose
-E in che modo?- chiese Marie guardando lo zio
-Beh... io un'idea ce l'avrei!- commentò l'adulto ridendo.
La giovane non aveva assolutamente capito cosa l'uomo volesse fare. Nessuno al posto suo ci sarebbe riuscito. Quando Chris si metteva in testa qualcosa e aveva intenzione di non svelare dettagli, nessuno, nemmeno Darren, riusciva a smuoverlo. Era testardo, bello ma testardo in maniera quasi esagerata. 
Le idee nella sua testa riuscivano finalmente a trovare una collocazione solo quando arrivarono difronte casa di Dianna e Chord. L'uomo scese dall'auto e invitò l'adolescente a seguirlo. Suonò il campanello ripetutamente. La porta fu aperta da un assonato Chord con addosso solo le mutande. 
-Oh cercavo proprio te mr. Abercrombie- esclamò Chris entrando in casa e andandosi a sedere in salotto.
-Me?- chiese confuso e assonato il biondino sbadigliando
-Si. Va a metterti qualcosa di decente addosso e poi torna qui, io e Mary dobbiamo chiederti un favore- concluse il giovane 
Qualche minuto dopo, Chord tornò in salotto con indosso una maglia e dei pantaloni della tuta. Chris lo guardò male.
-E tu credi che questa roba che ti sei messo sia qualcosa di decente?- domandò mr. Colfer guardando male l'altro
-Ascolta Chris, Dianna è stata male tutta la notte per via del bambino che scalciava, non ho quasi chiuso occhio stanotte e proprio mentre dormivo beatamente sei arrivato tu, perciò concludiamo in fretta, anche perché ho fretta di tornare a letto dalla mia fidanzata- disse mr. Overstreet 
-Ok. Sarò breve. Verrete in ospedale oggi?- domandò 
-Si verremo!- rispose Dianna entrando in salotto
-Oh perfetto- esclamò Chris
-Perfetto cosa?- chiese la donna dando un bacio sulla guancia alla nipote e sedendosi accanto al suo amico, guardando il suo fidanzato.
-Oh non chiederlo a me!- si difese il biondo alzando le mani. Lo sguardo della bionda si poggiò quindi sull'amico
-Non è nulla di che. Chord dovrà flirtare con l'infermiera di turno la notte in cui è nato Wayne- disse il ragazzo
-Che cosa?- esclamò Dianna gelosa alzandosi dal dal divano e mettendosi difronte all'amico
-Che cosa?- chiese contemporaneamente il fidanzato guardando male l'altro uomo
-Oh su ragazzi non fate così, ci serve per una questione importante. Le dobbiamo estorcere un'informazione- rispose 
-Non se ne parla!- esclamò la fidanzata gelosa
-è per Mary!- insistette Chris -Su dai Dì, dovrà solo dirle qualcosa di carino e farle qualche sorrisetto o qualche occhiolino. Niente di più!- 
-Cosa? Stiamo scherzando? Non esiste che il mio uomo e sottolineo MIO debba fare l'idiota con un'infermiera perché tu hai qualche strano piano in mente. E non venirmi a dire che è per Mary perché non ci credo, lo dici solo perché sai che lei è il mio punto debole- esclamò la donna tornando a sedersi. 
-No Dì ti sbagli, è davvero per lei- disse l'uomo e le raccontò tutta la storia. 
Una volta convinta, Dianna acconsentì al piano malefico del ragazzo dagli occhi azzurri. 
Arrivati in ospedale, Marie andò subito da Naya. Dianna e Chris si fermarono poco distante dalla reception perché la bionda voleva sorvegliare il suo fidanzato. 
 
Nel frattempo nella camera d'ospedale, Mark era seduto accanto a Naya che allattava il piccolo Wayne.
-Sai che sei bellissima- disse l'uomo sorridendole e guardandola amorevolmente
-E tu sei un bugiardo. Guardami sono orribile. Le brose sotto i miei occhi sono diventate valige, mi sento distrutta, sfinita- lo contraddisse la donna
-Non è vero. Sei la donna più bella che io abbia mai visto e sei mia- esclamò l'uomo baciandola. 
In quell'istante, Marie entrò in stanza. 
-Interrompo qualcosa?- domandò sorridendo ai suoi genitori
-Tesoro vieni a darmi un bacio- disse Naya guardando sua figlia. 
La giovane si chinò verso di lei e le baciò la guancia, poi si sedette. 
-Dove sono Chris e Darren?- domandò Mark guardando in direzione della porta.
-Oh beh... Darren doveva lavorare, mentre zio Chris, zia Dì e Chord sono alla reception- rispose la ragazza 
-E che stanno facendo lì?- continuò a chiedere il padre
-Oh niente- rispose lei e chiese alla madre di poter prendere in braccio il suo fratellino. 
 
Una mezz'oretta più tardi, Chord e Dianna entrarono in stanza discutendo mentre Chris leggeva qualcosa dal suo cellulare. 
-Che succede?-chiese Naya 
-Oh niente di che, discutono- rispose Chris non alzando lo sguardo
-Lo vedo, ma perché discutono?- domandò ancora la donna. 
-Amore devo scappare- esclamò Mark baciando Naya -il mio turno comincia tra cinque minuti e devo affrettarmi, vengo a trovarti a fine turno- detto questo l'uomo andò via. 
-Tornando a noi Chord, Dianna e Chris mi dite che sta succedendo?- sbottò miss Rivera -Cominciamo con Dì, perché stai sbraitando?-
-Perché il qui presente Chord Overstreet fa il farfallone con le infermire- esclamò la donna
-Ma faceva parte del piano!- ribatté il ragazzo
-No, nessuno ha detto che dovevi prendere il suo numero di telefono!- urlò la bionda. Mentre i due litigavano, Naya aveva notato lo sguardo di Chris, cercava di guardarla il meno possibile. Lei conosceva troppo bene quel ragazzo, sapeva che stava nascondendo qualcosa, ma cosa? 
-Chris!- esclamò 
-Non c'entro niente io!- disse lui di rimando
-Oh su forza Chris, ti conosco troppo bene, non mentirmi.- domandò
-Beh, ok forse è colpa mia. Ma l'ho fatto a fin di bene- si discolpò
-Ok ma mi devi dire cosa hai fatto- precisò la mora aspettando che l'uomo parlasse. Questi allora si avvicinò a lei e sedendosi sul letto cominciò a raccontare tutta la storia. 
-Allora? Avete saputo qualcosa di questo ragazzo?- domandò 
-Si, allora. La tizia ha detto a Chord che viene ogni sabato pomeriggio e ogni domenica mattina, passa ore intere nel reparto di pediatria e "distrae" i bambini ricoverati. Tutto questo però non spiega che ci faceva Domenica notte qui- disse mr. Colfer grattandosi il mento
-Oh che cosa dolce, va a fare visita ai bambini del reparto di pediatria, vi ha detto come si chiama?- chiese Naya guardando Marie che interessata guardava lo zio mentre cullava il suo fratellino
-Si, a quanto pare il suo nome è Jacob- 






L'angolo della scrittrice di Fabiana
Scusate davvero tanto per il ritardo, la scuola mi distrugge, non sapete da quanto ho pronto questo capito, il problema è che non ho mai un po' di tempo per aggiornare. Mi scuso ancora con voi e vi prometto che aggiornerò più frequentemente. Almeno durante i prossimi giorni dato che per via di elezioni e cose varie avremo un po' di tempo libero. Detto questo spero che recensiate.
A presto

Fabiana

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Capitolo 13
*** Dottor Salling? ***


Era arrivato il sabato, presto Naya sarebbe uscita dall'ospedale assieme al suo piccolino e sarebbe tornata a casa. Marie aveva poco tempo per ritrovare quel bel ragazzo con cui si era scontrata durante la notte della nascita di suo fratello, Jacob. 
Assieme a Chris e Darren, l'adolescente entrò in ospedale. Erano fermi davanti alla reception e stavano aspettando Dianna  e Chord. 
-Ma quando arrivano?- si lamentava Chris. 
-Sta tranquillo amore, saranno qui da un momento all'altro- cercò di calmarlo Darren.
Marie se ne stava in silenzio, aspettando di veder entrare il bel Jacob. Dianna e Chord arrivarono. Attraversarono il primo corridoio dell'ospedale tenendosi mano nella mano. In quel momento, un'altra persona fece il suo ingresso nella struttura. Aveva in mano una grande scatola. Gli occhi della ragazza cominciarono a brillare quando lo vide. Era lui, il ragazzo con cui si era scontrata ed era proprio lì, più bello che mai. Chris nel frattempo parlava con la ragazzina che però non lo sentiva. 
-Che hai?- chiese, poi guardando nella stessa direzione in cui guardava la ragazzina capì. -è lui?- domandò e lei annuì. 
Il giovane giunse alla reception, salutò l'infermiera e le porse un caffé e una ciambella. 
-Buongiorno Rosy- disse 
-Buongiorno a te Jake- rispose sorridente. 
-Ehi ciao!- esclamò il ragazzo notando Marie e sorridendole
-Ciao- rispose lei timidamente 
-Jake sii gentile con la signorina, presentati come le persone educate- affermò Rosy
-Oh si scusa, mi ero incantato a guardare i suoi occhi, sono così... belli- esclamò e la ragazzina arrossì visibilmente -Io sono Jacob, ma puoi chiamarmi Jake- porse la mano alla ragazza che la strinse timidamente 
-Io sono Marie- rispose. 
Lo sguardo del giovane ragazzo passò poi su Dianna e notanto che era in dolce attesa la guardò. 
-A quale mese è?- domandò
-Al quarto- rispose sorridendo e poggiando una mano sulla pancia
-Posso?- chiese Jake facendole intendere di volerla toccare
-Certo- rispose la donna. 
Il giovane poggiò le mani sul ventre di Dianna e lo accarezzò sorridendo teneramente. 
-è una cosa troppo bella- esclamò. -Mi scusi sono stato molto maleducato con lei, è incinta e non le ho offerto neanche una ciambella, su forza, ne prenda una. Il suo bambino ha bisogno di crescere per diventare un ometto sano e forte- disse 
-Veramente non so qual'è il sesso- 
-Oh secondo me è un maschio- affermò il giovane porgendo la scatola alla donna in modo da farle prendere una ciambella, questi ne prese una. 
-Sei un tesoro, grazie- disse la bionda
-Scusate se non ne offro a voi, ma devo portarle ai bambini di oncologia- si discolpò
-Fai volontariato in quel reparto?- chiese la Chris 
-Si- rispose
Chris era meravigliato. 
-Come mai proprio oncologia infantile?- domandò
-Beh ho passato qui la maggior parte della mia infanzia, ero uno di quei bambini e all'epoca non c'era nessuno che si prendesse cura di noi, insomma nessuno che ci facesse divertire, nessuno che ci portasse le ciambelle e che rendesse meno triste e noiosa la nostra permanenza in ospedale- rispose
-Oh quindi tu- cominciò a dire Dianna
-Sono sopravvisuto al cancro- rispose 
-Mi dispiace- affermarò la donna 
-E di cosa? Non è mica colpa sua- rise il ragazzo -ormai è acqua passata. Adesso sto bene e voglio rendermi utile, voglio utilizzare ogni momento della mia vita, finché avrò forza, per rendere migliore quella degli altri. Voglio sentirmi utile, voglio fare del bene e questo è il modo migliore- rispose sorridente 
-Wow- si lasciò sfuggire Darren
-Jake è un amore, nonostante abbia l'aria da bello e dannato, è un tenerone- rise Rosy scompigliando i capelli del ragazzo. 
-E voi come mai siete qui?- chiese il ragazzo 
-Beh mia madre ha partorito qualche giorno fa- rispose Marie.
-Davvero?- chiese felice il moro e la ragazza annuì
-Marie porta Jake da Wayne, da quanto ho capito adora i bambini- disse Chris. 
-Oh si mi piacerebbe vedere tuo fratello- rispose il ragazzo 
-Seguimi- esclamò Mary e invitò il ragazzo a seguirla.
Giunti davanti al reparto neonatale la ragazzina indicò il piccolo bambino che piangeva tra le braccia di un'ostetrica. Ridendo Jake bussò sul vetro. La donna lo guardò e sorrise, mise il piccolo nella sua "culla" ed uscì. Andò ad abbracciare il ragazzo. 
-Jacob da quanto tempo non passi in neonatologia!- disse la donna
-Si lo so, ho avuto molto da fare ultimamente al piano di sopra- affermò 
-Capisco- la donna spostò lo sguardo su Marie -Jake non mi hai presentato la tua ragazza!- esclamò la donna
-Ehm io non sono la sua ragazza- rispose timidamente la ragazza diventando rossa in viso
-Non ancora- disse la donna
-Lucy ci siamo appena conosciuti- rise il ragazzo, ma la donna era convinta che presto sarebbero stati insieme. 
 
Nel frattempo Dianna, Chord, Chris e Darren arrivavano in camera da Naya e Mark e li trovarono piuttosto impegnati. L'uomo infatti era seduto sul letto della donna e si stavano baciando molto appassionatamente. 
-Vogliamo concepire un'altro bambino?- domandò Dianna sedendosi accanto al fratello. 
-Dì sei una cicciona. Appena ti sei seduta il letto ha cominciato a pendere dalla tua parte- affermò prendendola in giro Mark
-Sei simpaticissimo- rispose sarcastica la sorella
-Ragazzi ma dov'è Marie?- domandò Naya
-Beh- cominciò a dire Chris guardando Dianna
-Oh si insomma Marie è con un ragazzo. Ma è un bravo ragazzo- disse subito Darren notando lo sguardo arrabbiato di Mark che si alzò di scatto e si avvicinò alla porta. 
-Ditemi immediatamente dov'è mia figlia e soprattutto a chi devo spaccare la faccia!- esclamò 
-Ma a nessuno. Sta calmo. Quel ragazzo è un pezzo di pane. Fa volontariato nel reparto di oncologia infantile, dice che lo fa perché una volta lui era uno di quei bambini e poi porta da mangiare ciambelle a tutto l'ospedale e me ne ha offerta una- disse Dianna
-Sono al reparto di neonatologia, ho detto a Marie di portarlo a vedere Wayne- si intromise Chris. 
-Voi due me la pagherete- disse Mark. 
-Almeno è meglio di quello con cui stava l'anno scorso. Quel tizio le metteva in testa strane idee- disse Chord. 
-Domani mi dimettono- disse Naya cambiando argomento. 
-Fantastico. Dobbiamo organizzare una festa. Chord chiama Cory e Lea- esclamò Dianna 
Il suo fidanzato prese il telefono dalla tasca e cominciò a comporre il numero dell'uomo. 
-Lea? Ciao sono Chord potresti gentilmente passarmi Cory?- domandò 
-Oh no, fammi parlare con lei, fammi parlare con Lea!- esclamò la bionda.
-Lea aspetta un secondo. Dianna vuole parlare con te. Te la passo- 
-Lea dobbiamo assolutamente organizzare una festa. Domani Naya torna a casa con il piccolo e stavo pensando ad una cena. Ci saremo solo noi, i miei genitori e quelli di Nay, sua sorella e suo fratello e chi altro? Basta così. Che ne dici?- domandò la donna incinta
-Dico che è perfetto. Adesso sto entrando in teatro, ci sentiamo dopo- detto questo la chiamata terminò
 
-Ti va di uscire con me qualche volta?- domandò all'improvviso Jake mentre accompagnava la giovane Salling nella stanza in cui c'era sua madre
-Ehm... certo perché no- rispose la ragazzina guardandolo e sorridendogli.
-Perfetto- esclamò lui 
-Perfetto- ribadì lei -Ecco siamo arrivati. Qui c'è mia madre- affermò Marie aprendo la porta. 
-Questo è il mio numero. Chiamami- sorrise il moro. 
-Dov'eri?- domandò Mark avvicinandosi alla porta
-Dottor Salling?- chiese Jake un po' confuso -Dottor Salling si ricorda di me?- sorrise
-Jacob Artist? Mio dio sei cresciuto un sacco- affermò e l'altro continuò a sorridere sotto lo sguardo confuso del resto dei presenti
-Papà vi conoscete?- domandò Marie
-Aspetta lui è tuo padre?- chiese Jake e la ragazza annuì. 
-Naya ricordi quando ti parlai di quel bambino con il caso disperato che tutti i medici avevano dato per spacciato?- domandò
-Certo che me lo ricordo. Tu riuscisti a salvarlo ed eri felicissimo e mi portasti a cena fuori. Ricordo che era il giorno del terzo compleanno di Mary- rispose la donna
-Beh ti presento quel bambino- disse indicando Jacob che sorrideva.








L'angolo della scrittrice di Fabiana
Allora anzitutto volevo scusarmi con voi per non aver aggiornato questa storia e per avervi fatto aspettare parecchio e poi volevo dirvi grazie perché nonostante tutto continuate a leggere e recensire. Spero che anche questa volta lo farete. 
In più vorrei spendere due parole per Cory anche se non c'entra con la storia. 
Come voi già saprete perché ormani non si parla d'altro, mr. Monteith è entrato in riabilitazione per la seconda volta per via di uso di sostanze stupefacenti. Tutti noi sapevamo che in passato ci era già passato. Vorrei solo dire che io lo sostengo e lo reputo una grande persona. Non è facile ammettere di avere una dipendenza, soprattutto quando si hanno i riflettori puntati addosso. Perciò Stay Strong Cory. 
Un bacio a tutti e alla prossima

Fabiana

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Capitolo 14
*** Appuntamento ***


-Mamma! Mamma, ho bisogno di un consiglio!- esclamò Marie dalla sua camera.
Naya, con il piccolo Wayne tra le braccia, che ancora piangeva, si recò nella stanza della figlia e cercò di capire per quale ragione questi stesse urlando.
-Cosa c’è?- chiese
-Non so cosa mettermi, tra un po’ arriverà Jake e non sono pronta, mi sembra che niente vada bene- sospirò – ti prego, aiutami.
La donna sospirò, cullò il piccolo che aveva tra le braccia e, dopo essersi assicurata che stesse dormendo, lo ripose nella culla, concentrando subito dopo, tutta la sua attenzione sulla primogenita.
Aprì le ante dell’armadio e cominciò a valutare tutti i vestiti. Se c’era una cosa che Naya sapeva fare benissimo, oltre al suo mestiere, era scegliere degli abiti e creare abbinamenti.
All’improvviso lo vide. Era l’abito perfetto per una serata tra due adolescenti, era l’abito perfetto per un primo appuntamento. Certo non sapeva dove Jake avrebbe portato la sua bambina, ma era sicura che in qualunque luogo, quell’outfit sarebbe stato adeguato.
Era un vestitino corallo, che arrivava fin sopra il ginocchio. Semplicissimo. Forse un po’ troppo semplice. La donna rovistò ancora per qualche minuto nell’armadio e quando smise di farlo, aveva tra le mani un cinturone marroncino. Aprì la scarpiera della figlia e prese un paio di ballerine dello stesso colore del cinturone.
Gli occhi di Marie brillavano. Sapeva di poter contare su sua madre in qualunque momento. Era la donna che più di tutte la ispirava. È vero, c’erano stati momenti in cui avrebbe voluto essere orfana, ma anche in quei momenti, sapeva bene che la sua vita, senza la presenza di quella donna, non avrebbe avuto senso.
Loro due erano legate da un profondo sentimento. Avevano passato moltissimo tempo l’una con l’altra, sole e avevano imparato a tollerarsi, a rispettarsi e a volersi bene.
La ragazzina corse incontro a sua madre e l’abbracciò.
-Sei fantastica, come sempre!- disse
-Tu sei fantastica!- ribatté la donna stringendo sua figlia –Adesso però, va’ a cambiarti, io nel frattempo penso al makeup-
Marie entrò in bagno e uscì una decina di minuti dopo. Quando Naya la vide, sorrise. Era bellissima, quel vestito le stava d’incanto.
-Wow!- sentirono. Entrambe si girarono verso la porta.
Mark era in piedi sull’uscio e guardava sua figlia. Ormai era una ragazza, non era più la sua bambina. La somiglianza con la madre era incredibile, erano due gocce d’acqua. Chiunque avrebbe potuto scambiarle per sorelle.
-Come sto?- chiese la ragazzina facendo un giro intorno a se stessa
-Sei bellissima tesoro- affermò Mark avvicinandosi a lei e dandole un bacio sulla fronte –Sei tale e quale a tua madre-
La ragazzina sorrise.
Le piaceva essere paragonata alla madre. La faceva sentire più bella. Era consapevole – visti i commenti che i suoi compagni di scuola erano soliti fare – che sua madre era una bellissima donna. Come poche. E sentirsi dire di somigliarle o addirittura di essere tale e quale a lei, la faceva sentire bene, speciale.
-Dai, andiamo a truccarci- disse Naya prendendo la mano della sua “bambina” e trascinandola nel bagno.
-Ma come truccare? Lei è bellissima così. Non ha bisogno di quella robaccia- esclamò Mark
-Certo, è bellissima, ma ogni scusa è buona per una ragazza, per truccarsi. Perciò adesso esci di qui!- esclamò la donna ridendo e spingendo il futuro ri-marito fuori dalla stanza.
Una volta in bagno cominciò a truccare la sua bambina.
Marie non voleva nessun trucco appariscente, niente di sofisticato. Voleva solo coprire le imperfezioni del viso e valorizzare gli occhi che a Jake piacevano tanti.
Naya la fece sedere e cominciò a truccarla.
Si mise sulle mani un po’ di base e gliela spalmò sul volto. Prese il correttore e coprì tutte le imperfezioni, dopodiché, evidenziò la linea inferiore dell’occhi della ragazzina con una matita nera. Con la stessa, tracciò anche la parte superiore. Prese un po’ di cipria e gliela passò con un pennello lungo gli zigomi. Con il mascara le evidenziò le ciglia. Infine le tracciò il contorno delle labbra con una matita rosa e ci passò sopra un lucidalabbra color pesca. Finalmente la ragazzina era pronta.
Quando si guardò allo specchio, fu entusiasta di ciò che vide e ringraziò di nuovo la madre.
Nel frattempo, Mark giocava con il piccolo Wayne. Lo teneva tra le braccia e aveva un dito chiuso nel minuscolo pugno del bambino.
La sua attenzione fu catturata dal suono del campanello.
Aprì la porta e vide Jacob. Aveva un jeans e una maglietta bianca che metteva in risalto la sua carnagione olivastra. Aveva le mani in tasca e le spalle coperte da un giubbotto di pelle nero.
-Buonasera dottor Salling- disse sorridendo cordialmente
-Chiamami Mark, buonasera anche a te Jacob, accomodati pure, Marie sarà pronta a momenti- disse
Il ragazzo andò a sedersi in salotto, sotto lo sguardo sospetto dell’uomo. Il tutto era un po’ imbarazzante. Il padre della ragazza, prese posto di fronte a lui e cominciò a fissarlo.
-Ho fatto qualcosa di male?- domandò il ragazzo
-Non ancora. Ma se lo farai, ti spezzerò tutte le ossa che hai, una ad una e fidati, non sarà piacevole- rispose
Jake rise e abbassò per un attimo lo sguardo, quando lo rialzò, divenne d’improvviso serio. Non capendo il motivo di quella reazione, Mark si girò verso le scale e vide sua figlia e sua moglie.
Erano bellissime.
-Wow!- fu tutto ciò che Jake riuscì a dire, quasi con la bava alla bocca.
-Ehi chiudi la bocca giovanotto!- affermò Mark.
Subito lui si ricompose e si alzò, andando a raggiungere la ragazza alla fine delle scale. Le prese la mano per aiutarla a scendere gli ultimi scalini.
-Ragazzi, mi raccomando, non fate tardi- si premurò di dire Naya.
-Non si preoccupi signora Salling, riporterò Marie a casa per le 22.00- affermò guardandosi l’orologio.
-Bene ragazzi, adesso potete andare- concluse la donna.
I due salutarono e andarono via.
 
Nel frattempo, nello studio ginecologico della dottoressa Riley, Dianna e Chord stavano per scoprire il sesso del loro bambino.
Il medico fece accodare la donna sul lettino e le chiese di scoprire la pancia e abbassare leggermente pantaloni e mutande. Subito dopo le spalmò il famoso “gel” freddo e cominciò a “massaggiarle” la pancia con un aggeggio.
Nel monitor alle sue spalle, era possibile vedere il piccolo o la piccola. La donna osservò attentamente quella creatura e sorrise.
Dianna istintivamente prese la mano di Chord e la strinse, lo guardò. Lui le sorrise dolcemente e le baciò la fronte.
-Bene signora Overstreet- Chord sorrise sentendo il suo cognome abbinato alla sua donna. –Vuole sapere il sesso del suo bambino?- chiese
-Si- rispose subito Dianna.
-Bene, sono felice di informarvi che sarà un maschietto- esclamò.
Chord guardò la sua donna e sorrise felice, cominciò a baciarle ripetutamente la mano, guardando ininterrottamente il monitor e subito dopo le diede un bacio sulle labbra entusiasta.
Anche se avrebbero avuto una bambina, sarebbe stato felice, ma sanno tutti che infondo un padre, desidera sempre avere un maschio come primogenito.
-Se fosse stata femmina saresti stato felice allo stesso modo?- domandò Dianna una volta fuori dallo studio.
-Si, beh sai che ogni padre desidera avere un maschietto come primogenito, così che possa poi starle dietro e prendersi cura della sorella e difenderla dagli altri bambini e tutto il resto, ma sarei stato felice allo stesso modo, se fosse stata una lei. Sarebbe stata la mia principessa- rispose
La donna sorrise  e lo baciò.
-Ti amo da morire- disse –E stiamo per avere un ometto- disse felice, tornando a baciare il suo uomo e abbracciandolo.
 
Marie e Jake erano davanti all’entrata del cinema. Fissavano da un po’ in silenzio, le locandine esposte.
Ad un certo punto, il ragazzo decise di parlare, la situazione si stava facendo imbarazzante.
-Sai, avevo pensato che potremmo vedere questo qui- disse indicandone uno
-Si, è una buona idea- rispose la ragazza. E di nuovo furono in silenzio.
-Vado a prendere i biglietti- affermò lui.
Entrarono in sala e si posizionarono ai loro posti.
La proiezione cominciò.
Durante tutto il film non avevano fatto altro che starsene imbarazzati sulla poltrona, cercando di occupare meno spazio possibile. Ad un certo punto, Jake sbuffò.
-Il film non ti piace?- domandò Marie guardandolo. Lui scosse la testa imbarazzato e abbassò lo sguardo. –Per fortuna, non piace nemmeno a me- disse.
Il ragazzo alzò subito lo sguardo e la fissò. Insieme scoppiarono a ridere e sentirono le persone in sala che con degli “shh” cercavano di zittirli.
-Via di qui!- esclamò Jake prendendole la mano e trascinandola fuori.
Una volta sul marciapiedi, non si accorsero di avere le mani ancora intrecciate e corsero ridendo sino alla macchina.
-E adesso dove andiamo?- domandò la ragazza.
-Ti porto in un posto che ti piacerà di sicuro- rispose lui sorridendole
Mentre erano in macchina, finalmente riuscirono a conversare e a dirla tutta si stavano divertendo, anche parecchio. A Marie piaceva la compagnia di Jake e viceversa.
All’improvviso la macchina si fermò nel parcheggio di un self service, dove erano ferme altre macchine. C’era gente ovunque. Ragazzi che ballavano e che cantavano.
Jake scese dall’auto e andò ad aprire la portiera a Marie, le prese la mano e la trascinò nella folla. Salutò un mucchio di persone e quando fece un gesto verso il dj, la musica cambiò. Il ragazzo fece sedere la giovane Salling sul cofano di un’auto e cominciò a ballare.
Era davvero eccezionale.
Tutti intorno a lui erano stregati. Ad un certo punto, altra gente si unì a lui in un ballo di gruppo. Sorridente, trascinò Marie nella mischia e la convinse ad unirsi a loro.
Sembrava quasi di stare in una scena di “footloose”.  
Era tutto così dannatamente perfetto.
Ma ad un certo puntò, cominciò a piovere. Marie credette che a breve tutti sarebbero andati via, mettendo fine a quella meravigliosa serata. Ma non fu così. Tutti continuarono a ballare e cantare sotto la pioggia e quella fu in assoluto, la serata e l’appuntamento che ebbe mai passato.
Voleva che quella magia non finisse più. Quel senso di libertà che le dava ballare sotto la pioggia, tra tutta quella gente, con quel ragazzo che le interessava sempre di più, era indescrivibile. Era qualcosa di divino.
Quando l’orologio segnò le 21.40, Jake si avvicinò a lei e prendendola per mano la portò fuori dal gruppo.
-Mi spiace che questa serata debba già concludersi, ma ho promesso ai tuoi che ti avrei riportata alle 22.00, se non partiamo adesso non faremo in tempo, non voglio fare una cattiva impressione- disse sinceramente
-Posso capire, su dai, andiamo- disse Marie camminando verso la macchina.
Durante il tragitto, non avevano fatto altro che cantare a squarciagola e ridere, inzuppati d’acqua.
Una volta nel vialetto di casa, scesero dal veicolo e camminarono sino alla porta, continuando a parlare e a ridere.
-È stata davvero una bellissima serata, grazie Jake- disse Marie.
-Grazie a te, per avermi permesso di portarti fuori- sorrise. –Posso richiamarti? Magari potremmo uscire ancora insieme se ti va- chiese
-Certo- sorrise la ragazzina.
Naya e Mark origliavano e guardavano dallo spioncino.
-Beh, allora buonanotte- Marie sorrise dolcemente.
-Buonanotte- disse Jake e le diede un dolce e casto bacio sulla guancia, poi si allontanò e camminò sino alla macchina, si volto verso la ragazza e le sorrise di nuovo, prima che lei sparisse dietro la porta di casa. 






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Capitolo 15
*** Elise ***


“Chord! Chord!” esclamava Dianna
Il ragazzo sentendosi chiamare, corse dalla sua donna per capire il motivo di tante urla. Arrivato in stanza la trovò seduta, con un broncio adorabile. Si avvicinò a lei e le baciò dolcemente le labbra.
“Che succede dolcezza?” chiese.
“Chord non ce la faccio più!” rispose la ragazza e cominciò a lacrimare.
Con fare dolce, il fidanzato si sedette accanto a lei e l’abbracciò. Prese le mani tra le sue e la guardò negli occhi.
“Manca pochissimo, manca veramente poco, ce la puoi fare” la tranquillizzò
“Voglio che questo bambino esca al più presto”
“Lo so tesoro, lo so” affermò l’uomo stringendola e lasciando che lei poggiasse la testa sul suo petto. Le diede un bacio sul capo.
“Uscirà dalla mia vagina! Una persona uscirà dalla mia vagina, mi farà malissimo” disse spaventata
“Ehi! Ehi, guardami” Chord le alzò il viso e con il pollice le asciugò le labbra.
“Immagina solo che dopo quel dolore avrai tra le braccia il nostro bambino, il frutto del nostro amore. Sarà la personcina più bella del mondo”
Queste parole tranquillizzarono la donna che smise di piangere e si addormentò tra le braccia del suo uomo.
Mancava un solo mese al termine della gravidanza. Dianna era entrata nell’ottavo mese. Ce l’aveva quasi fatta.
Chord non aveva voluto sapere il sesso del bambino, per loro sarebbe stata una sorpresa.
 
Erano ormai quattro mesi che Marie conosceva Jake, i due erano diventati inseparabili, uscivano sempre insieme, ma tra loro non era successo nulla, nulla che andasse oltre l’amicizia.
Mark tornò a casa dal lavoro. Sentì delle risate provenire dal salotto. Andò a vedere chi ci fosse e trovò Marie e Jake. Lei era seduta di fronte a lui, aveva i piedi sulle gambe del ragazzo e tra le mani il telefono di questi. Stava leggendo dei messaggi ad alta voce.
“Chiamami tra mezz’ora sono troppo impegnato ad aggiustarmi i capelli” – guardò il ragazzo “Sul serio Jake?” rise. Lui tentò di riappropriarsi del proprio cellulare, invano.
“Dai Mary ridammelo, non è divertente” esclamò incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
“Oh  non fare così” disse sarcastica la ragazza e gli diede un bacio sulla guancia.
Lui approfittò di questo istante per riprendere il telefono e cominciò a farle il solletico.
Mark tossì per far sentire la sua presenza. Entrambi i ragazzi si sistemarono e guardarono verso di lui.
“Ehi papà!”
“Signor Salling”
“Ciao ragazzi. Stasera restate a casa?” domandò l’uomo guardandoli
“Si, serata cinema” rispose Marie
“Perfetto. Sai per caso dov’è finita tua madre?” chiese.
“Si, è da zio Chris. Dovevano organizzare qualcosa per il parto di zia” rispose
“Va bene, io sto andando lì. Mi raccomando a voi”
Detto questo l’uomo uscì di casa lasciando i due adolescenti da soli.
 
A casa di Chris, Naya era seduta e teneva Wayne tra le braccia mentre lo cullava per farlo addormentare.
“Allora dicevamo, facciamo una cena al ristorante di Harry e Jenna, poi andiamo la portiamo qui da te e le diamo i regali?” chiese la donna
“Si, però c’è qualcosa che non mi convince” obiettò Darren
“Cioè?”
“I regali non dovremmo darglieli appena partorisce? Insomma non dovremmo portarglieli in ospedale?” continuò
“Forse hai ragione” affermò Chris.
In quel momento il piccolo Salling riprese ad urlare e piangere, probabilmente affamato. La madre si alzò in piedi e diede il bambino a Darren mentre Chris riscaldava un po’ d’acqua per potergli fare il latte.
Il campanello suonò, attirando l’attenzione di tutti. La donna dalla pelle ambrata andò ad aprire. Era Mark.
“Oh menomale. – lo baciò – tuo figlio piange perché ha fame e non vuole calmarsi, va’ a dare una mano a Darren” ordinò
“Agli ordini capitano!” rise il futuro marito e in fretta prese il piccolo che smise di piangere.
“Aspettavi il tuo papà. Volevi il tuo papà. Sono qui” disse sempre lo stesso con un espressione da ebete mentre giocava con le manine del suo piccolo ragazzo e faceva facce buffe.
 
Nel frattempo a casa Salling Rivera, Marie e Jake parlavano tra di loro di cosa avrebbero fatto la sera successiva. La loro attenzione fu attirata dal suono del campanello. La ragazzina andò ad aprire. Era Elise, la sua amica Elise, quella con cui non parlava da tempo per via di uno stupido ragazzo.
“Che vuoi?” domandò fredda
“Parlare con te” rispose l’altra
“Ti ascolto” continuò.
“Sono stata una cretina. Sono stata un idiota. Ho buttato all’aria la nostra amicizia per un ragazzo. Tu sei molto più importante di lui, tu sei la mia migliore amica. Durate tutti questi mesi ho cercato il coraggio di venire qui e parlare con te, ma non ci sono mai riuscita, fino ad oggi. Non posso sopportare la tua mancanza. Non più. Sei troppo importante per me. Siamo cresciute insieme” affermò la ragazzina.
“Si è vero, siamo cresciute insieme, ma non so se riuscirò a perdonarti”
“Marie, metti da parte l’orgoglio, io l’ho fatto. Ti prego, dammi un’altra occasione”
La ragazza sospirò
“E va bene, ma solo perché anche io ti voglio troppo bene e starti lontano è stato difficile anche per me”
Le due si guardarono e si abbracciarono.
“Che stai facendo?” domandò Elise guardando alle spalle dell’amica
“Stavo per cominciare a vedere un film, vuoi unirti?” domandò
“Vorrei, ma io e il mio ragazzo dovevamo uscire” rispose.
“Potresti invitare anche lui se vuoi”
“Davvero?” chiese l’amica
“Davvero. Adesso entra, ti voglio presentare una persona”
Giunte in salotto, le due trovarono Jake spaparanzato sul divano che mangiava popcorn e guardava la TV.
“Jake” lo chiamò la ragazza
“Mary devi assolutamente vedere cosa fa’ questo imbecille” disse portando lo sguardo sulla ragazza, poi si zittì, notando che non era sola.
“Lei è Elise, Elise lui è Jake” affermò. I due si presentarono.
“Sei il suo ragazzo?” domandò la bionda
“No, noi siamo solo amici” affermò la ragazzina e lui annuì. “Jake puoi venire un attimo con me, devo parlarti in privato”
I due si allontanarono, lasciando Elise in camera.
“Allora, che devi dirmi?” chiese lui
“Ti va bene, insomma che io abbia invitato anche Eli ed il suo ragazzo?”
“Si, avrei voluto passare la serata con te, ma non fa niente, sarà per un’altra volta.” Rispose.
“Sei un amore” affermò Marie
“No tu sei un amore” rispose Jake baciandole la fronte.
I due tornarono da Elise che nel frattempo si era seduta sul divano.
Una mezz’oretta più tardi, il campanello suonò.
“Uh sarà sicuramente Blake” esclamò la ragazza andando ad aprire.
Il ragazzo era bellissimo. Era alto, aveva delle spalle enormi. Aveva l’aria da bonaccione.
La serata trascorse in armonia, finché ad Elise non venne in mente una cosa.
“Ragazzi che ne dite del gioco della bottiglia”
“Vuoi fare il gioco della bottiglia in quattro?” chiese Jake
“Si, qual è il problema?” domandò la ragazzina sorridendo e alzando le spalle
“Ci siamo solo io e Jake single” disse Marie
“Lo so” rispose lei ridendo.
“Ma questo non ha senso” affermò Blake
“E allora giochiamo ad “obbligo o verità” che ne dite?” propose la ragazza
“Ok, ci sto”
I ragazzi cominciarono a giocare.
“Obbligo o verità?” chiese Elise a Marie
“Verità” rispose lei
“è vero che in terza hai baciato Lenny alla festa di compleanno di Johanna?”
“Cosa? No!”
“Ok, chiedevo – spostò lo sguardo su Blake – obbligo o verità?”
“Obbligo”
“Alzati in piedi e gira attorno al divano con la maglietta in testa e dicendo di essere una rana”
“Devo fare anche il verso?”
“Si e devi anche saltare”
Il ragazzo fece come Elise gli disse, tutti scoppiarono a ridere
“Obbligo o verità?” domandò a Jake
“Obbligo”
“Bacia Marie”







 (Elise - Sasha Pieterse)
 (Blake)

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