Fell in love.

di heeylouis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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Prologo.

 

 

Quando ero piccola, fissavo per ore la mia città, dalla finestra della mia camera e pensavo che un giorno me ne sarei andata da questo posto.                                                                     

Sognavo di abitare nelle grandi città e di essere ricca sfondata.                                                

Ora invece sono cresciuta e mi ritrovo ancora in questa merda di città.                                        

Non che Doncaster non mi piaccia é che..ok, si, la odio.

Il tempo qui é sempre molto nuvoloso e mi fa sentire ancora più depressa.

Io non sono una di quelle ragazze che va in giro per negozi comprando di tutto, facendo la snob del cazzo.

Ammetto che preferisco i felponi e le tute.

Non esco quasi mai e sono sempre rinchiusa in casa scrivendo e leggendo libri, sono la mia passione.

Il mio sogno é quello di diventare una scrittrice, ma a Londra, la mia città di nascita.

Non sono molto lontana da Londra ma la mamma non mi ci ha mai portata, diceva che era piena di persone cattive e ipocrite.

Io non le ho mai creduto ma dovevo rispettare le regole e per questo non mi sono mai mossa da qui.

Frequento un liceo vicino casa e quest'anno per fortuna é l'ultimo anno.

L'anno prossimo frequenterò un college con i miei migliori amici, e quello sarà l'inizio della mia vera vita.

Se c'é qualcuno nella mia vita che amo sono proprio loro, i miei migliori amici.

Il primo si chiama Niall, beh quel fottutissimo ragazzo mi ha completamente cambiato la vita.

É dolce, amorevole e ci amiamo come due fidanzati, ma il nostro bene é fraterno o almeno cosi spero.

Poi ci sono Emily e Hope.

 Ci siamo conosciute all'asilo, il primo giorno e da quel momento siamo rimaste amiche fino ad oggi.

Noi tre siamo il perfetto esempio della vera amicizia.

Mi ritengo molto fortunata ad averli nella mia vita.

All'età di 9 anni io e Hope facemmo il nostro giuramento: io e lei compiuti i 19 anni saremmo scappate ci saremmo rifugiate nella grande Londra, la città che un giorno ,spero, mi salverà la vita. Lo giurammo di notte, con il tipico patto di ‘sputi’, anche Hope è un maschiaccio, ama qualsiasi cosa che riguardi il calcio, e tifa animatamente il Manchester United.

Emily invece vuole vivere a Los Angeles.

Come posso biasimarla?

 Il suo sogno infatti é quello di diventare una cantante.

Ha una voce magnifica, e ogni volta che l'ascolto mi emoziono.

E per questo vuole frequentare una scuola per allargare i suoi orizzonti.

Ma ora ci godiamo il nostro ultimo anno.

La mia vita quotidiana non é un granché.

Mia madre lavora e non é mai a casa mentre mio padre si é risposato quando avevo 14 anni e ha avuto figli con Libby, sua moglie.

Odio il fatto che anche mia madre li considera miei fratelli.

Loro non sono miei parenti, sono due stupidi bambini capricciosi e io non potrei mai considerarli fratelli, mai.

Quando mio padre se ne andò di casa mi guardò, mi abbracciò e mi disse:

"E’ ora di condividere il tuo papà"

Dovete sapere che fin da piccola non sono mai stata una brava bambina casa e chiesa. NO.

Ero un vero maschiaccio e il mio comportamento quel giorno fu molto violento.

Un papà non é qualcosa da condividere, come le caramelle.

Un papà é.. Un papà, appunto.

E’ fondamentale nella vita di un bambino.

Ma sono andata avanti e cresciuta in meglio.

Odio mio padre, sua moglie e quelle pesti.

Tutto alla meraviglia.

E anche se mio padre non era del tutto presente, mia mamma faceva le parti di entrambi i genitori.

Era severa, fredda ma allo stesso tempo dolce e comprensiva su tutto.

Lei é una donna molto bella, 35 anni portati molto bene, simpatica, moderna e molto particolare.

Lei era il mio esempio.

Ogni giorno in quella città era sempre uguale e non sapevo che il meglio stava proprio arrivando.

Tutto successe quella orribile mattina.

Il sole penetrava dalle finestre della mia stanza facendomi sussultare e nascondere la testa sotto il cuscino.

La mattina era arrivata troppo presto e una mattina stava per cominciare.

Che rottura.

Sperando di dormire altri cinque minuti la sveglia risuonò.

Quel suono fastidioso continuava a rimbombare tra le pareti della mia grande casa.

Che odio.

Così, scocciata e ancora addormentata mi recai in cucina.

Scesi gli scalini uno ad uno e arrivai alla porta della cucina.

Mia madre era uscita e il post-it attaccato sulla porta ne era la prova.

"Piccola, torno stasera. Per il pranzo.. Veditela tu. Con affetto, tua mamma. Ricorda che ti amo" Chissà che aveva in mente.

Strappai il biglietto ancora mezza addormentata e andai in bagno.

Mi spogliai e mi feci una doccia.

Una doccia fredda mi serviva la mattina per mettere in ordine i miei pensieri e soprattutto per farmi svegliare.

L'acqua scendeva sulla schiena e il contatto freddo mi fece rabbrividire cosi chiusi la doccia con un colpo secco e mi asciugai i lunghi capelli.

Erano di un biondo cenere ed erano mossi.

Poi indossai la biancheria e la stupida divisa scolastica, che odiai dal primo giorno di liceo poi presi la borsa, il cellulare e le chiavi di casa.

Un’altra giornata stava cominciando, ma qualcosa di diverso sarebbe accaduto, me lo sentivo.

Arrivai davanti a scuola e non c'era nessuno.

Afferrai il mio , ormai vecchio, iPhone e chiamai Niall.

Lui era la mia salvezza ogni giorno.

Mi rispose dopo due secondi:"Amore mio, sto arrivando."

Mi gridò per poi chiudere la chiamata senza neanche darmi il tempo di rispondere.

Poco dopo mi girai e incontrai i suoi occhi color cielo e il suo sorriso fece sciogliere tutta l'acidità di quella mattina.

Mi venne incontro abbracciandomi.

Il suo profumo alla vaniglia mi entrò nelle narici e lo respirai come se fosse droga.

Perché lui era droga per me.

Mi diede un dolce bacio sulla nuca e mi guardò."La vuoi smettere di diventare bella ogni giorno che passa?" replicò serio.

Gli regalai uno dei miei migliori sorrisi e ci incamminammo nei corridoi mano nella mano.

Sapevano tutti della nostra stupenda amicizia e nessuno pensava il contrario.

I nostri armadietti erano lontani e ci dovemmo salutare.

Dopo due secondi mi piombarono addosso le mie migliori amiche.

"Buongiorno anche a voi " le salutai abbracciandole.

"Che palle quel rompicoglioni di Malik ha cominciato a rompere ad Emily." Disse Hope-

"Ma tanto ad Emily piace.. vero?"la stuzzicai.

"No care mie, Jake é la mia unica fissazione. Malik può andarsi a farsi fottere" ci spiegò sognante.

Tanto sarebbe cambiata la sua idea su Malik, cambia a tutti tranne a me.

Tra Zayn Malik e me infatti non c'é mai stato un buon rapporto.

Lui era il figo della scuola, capitano della squadra di pallanuoto e conosciuto come il grande puttaniere della scuola.

Se le scopa tutte, dalla più figa alla più cessa.

Con me ci ha provato un paio di volte, ma ormai ha capito che non attaccano con me le sue fesserie, così ha preso di mira le mie amiche.

Hope c'é cascata ma Emily...  lei é innamorata dell'amore e non farebbe mai certe cose e poi é ufficialmente quasi fidanzata con Jake, un ragazzo magnifico.

Dopo pochi secondi il mio sguardo fu catturato dall'entrata trionfante di tre ragazzi.

Notai le labbra di Hope muoversi ma non sentivo niente, vedevo tutto a rallentatore.

Questi tre sconosciuti sparirono girando l'angolo e io mi ripresi.

"Mel ci sei?" mi richiamò Emily girandosi a guardare.

"Oh si, certo." dopo pochi secondi mi sentii chiamare.

"Payne." quella fastidiosa voce.

Potevo riconoscerla tra mille.

Infastidita e incazzata mi girai.

Era lì, in tutta la sua perfezione e la sua stronzaggine davanti a me.

"Malik, che cazzo vuoi?" feci un sorrisetto falso che lo fece imbestialire.

Oddio, era fin troppo facile.

Suonò la campanella ma lui non si mosse da lì.

Guardò le mie amiche e loro si dileguarono salutandomi e dandoci l'appuntamento in mensa.

Rimanemmo io e lui, soli nel corridoio a guardarci male.

"Che cazzo, ti muovi? Devo andare a lezione." Mi stavo innervosendo, lui non parlava e cosi decisi di andarmene.

Ma qualcosa mi fermò. Malik mi prese per il polso e con forza mi fece girare.

In pochi secondi mi ritrovai praticamente addosso a lui.

Mi sorrise malizioso e con sensualità si avvicino al mio orecchio.

Morse il lobo dolcemente facendomi sussultare, al quel punto ridacchiò soddisfatto."Ammettilo, ti faccio impazzire." mi sussurrò.

Si certo, e io sono Lady Gaga.

 

Mi allontanai di stacco facendogli mollare la presa dal mio polso.

"Ma vaffanculo Malik, per colpa tua arriverò in ritardo a lezione."mi dileguai con passo svelto e lo lasciai lì con la bocca aperta.

Così sorrisi soddisfatta.

Arrivai nella mia classe per l'appello.

Per fortuna la professoressa non era arrivata.

Vidi Niall in fondo che mi sorrideva.

Ricambiai e mi andai a sedere vicino a lui.

Ma quando mi girai notai che i tre ragazzi di stamattina mi guardavano insistentemente.

Li fissai a mia volta e mi rivolsi al mio migliore amico.

"Niall, conosci quei tre che ci fissano?" lui si girò a guardare e fece no con il capo.

Perfetto, tre sconosciuti mi stavano fissando.

E se dopo mi stuprano? O mi molestano?

 

O..Dopo due secondi la professoressa arrivò mettendo fine al chiacchierio generale.

Cominciò l'appello e l'unico suono era quella della professoressa e dell'alunno interessato.

"Payne" era il mio turno.

"Eccomi" dicemmo in coro io e uno di quei tre ragazzi.

Mi girai a fissarlo notai che lui e tutta la classe lo stava già facendo.

"Questo é uno dei nuovi arrivati ragazzi, benvenuto signor Payne" disse la prof.

Bene, ora mi avrebbe fissata sempre di più.

Ma proprio il mio cognome doveva avere?

Sbuffai e girai la testa.

Cominciai a contemplare il viso perfetto di Niall. I suoi capelli tinti, il suo sorriso, il suo naso, i suoi occhi.

"Amore la smettiamo con la radiografia??" oh ma che simpatico.

Gli sbuffai in faccia facendolo ridere e di conseguenza facendo ridere me.

"Horan, Payne fuori sono stanca di voi due." gridò isterica la prof.

Io e lui ci alzammo, prendemmo le nostre cose e ci dirigemmo verso l'uscita.

Girai la testa e i suoi occhi si posarono sui miei. Era ancora lì a fissarmi.

Era tutto a rallentatore come nei film.

Mi lanciò uno sguardo strano e abbassò lo sguardo.I suoi occhi, i suoi capelli, il suo sguardo erano famigliari.

Dopo posi secondi la voce di Niall mi fece riprendere dallo shock.

"Io cominciò ad andare verso la classe di scienze. Tu che hai?" mi domandò tenero.

"Letteratura" "Okay a dopo babe." mi lanciò un bacio volante e si allontanò.

Cominciai ad incamminarmi ma la campanella suonò.

Sbuffai. Con i libri in mano mi affrettai a raggiungere la classe.

Quando mi trovai davanti alla porta bianca latte qualcuno mi chiamò.

Mi girai e incontrai di nuovo i suoi occhi.

Il biondo mi sorrise."Io sono Liam, sai sono nuovo." mi ritrovai a fissare la sua mano davanti a me.

Aspettava che mi presentassi.

"Oh si, io sono Melanie ." gliela strinsi forte.

Quel contatto mi fece venire i brividi e subito la lasciai.

Lui mi rivolse uno sguardo molto strano.

Okay, prima figura di merda fatta.

"Questa é la classe di letteratura?" oddio questo ancora parla.

"Emmh… si.." Risposi ed entrai in classe sperando vivamente che non si sedesse vicino a me.

Raggiunsi il mio solito posto lontano da tutto e da tutti e cominciai ad uscire il libro.

 Il biondo mi guardava ancora.

La professoressa arrivò poco dopo."Buongiorno. Oggi interroghiamo."Oh ma porca troia, sempre quando non studio deve capitare.

"Porca miseria, ma questa vecchia non ha nient'altro da fare?" imprecai a bassa voce.

"Signorina Payne, visto che ha tanta voglia di parlare oggi, lei é la prima interrogata."

A chi poteva capitare? A me come sempre.

"Cosa mi sai dire della lezione del giorno?" Mi domandò la prof.

Okay, avevo dato una lettura alla lezione qualcosa mi ricordavo.

Cominciai a parlare balbettando.

Volevo dare l'impressione di aver studiato e invece non era un ottima idea quella di balbettare.

Udii il mio compagno di dietro dire "Vedi, non sa niente"mi girai di scatto.

"Allora perché non parli tu di questa merda di guerra brutto cazzone?                                         Anzi perché non te ne vai a fanculo una volta per tutte?"

Avevo decisamente esagerato ma se lo meritava.

Cinque minuti dopo mi ritrovai davanti al mio preside che mi faceva la ramanzina minacciandomi di perdere l'anno.

Gli dissi le cose che si voleva sentir dire del tipo "mi impegnerò, lo giuro, non renderò male" e me ne andai da quell’ inferno.

Volevo andare a casa, ora.

E invece due minuti mi dovevo subire l'interrogatorio delle mie amiche.

"Che cazzo é successo? Ti ha minacciata?espulsa? Che CAZZO HAI FATTO UN ORA IN QUEL CAZZO DI UFFICIO?"Molto tenera oggi Hope…

"Un cretino, in classe mi aveva rotto le palle e l’ho mandato a fanculo." Risposi semplicemente.

"Mel devi capire che non puoi mandare a fanculo le persone come ti pare e ti piace e soprattutto a scuola" dio esisteva e il suo nome era Emily, lei era calma e ragionevole al contrario di...

''Devi capirlo cazzo Melanie, non puoi perdere questa merda di anno, dobbiamo andare a Londra quindilecca il culo hai professori,studia quelle cazzo di lezioni e spacca il culo a tutti.'' Mi sorrise e se ne andò.

"Grazie per avermi parlato con amore e tenerezza" le gridai dietro.

Andai verso il mio armadietto quando incontrai lo sguardo di Liam, di nuovo.

Mi stavo innervosendo, ma non poteva fissare le puttanelle?

Porca merda, si stava avvicinando.

Forse porto sfiga? Forse qualcuno mi vuole male lì sopra?

"Come é andata dal preside?" come faceva a sorridermi?

Avevo la faccia di un toro imbestialito.

"Oh,molto bene. Mi odia ancora di più" gli risposi semplicemente aggiustando i miei libri nell'armadietto.

"Posso farti conoscere i miei amici? Qui conosco solo te.." continuò.

Ora gli spacco il culo a ‘sto tipo.

"Oh si, certo." gli sorrisi.

Perché lo odio tanto? Fece un fischio e dopo due secondi esatti mi ritrovai davanti due ragazzi a dir poco stupendi.

Uno era riccio e avevo gli occhi verdi l'altro i capelli castani e gli occhi color cielo.

"Io sono Melanie e sono in ritardo. é stato un piacere." conclusi in fretta quelle presentazioni, le odio.

"Noi siamo Harry e Louis, piacere nostro." disse Harry.

Sembrava un maniaco, ma fa niente.

Continuavano a sorridere come due ebeti e mi stavo ufficialmente spaventando.

"Di dove siete?" chiesi.

Ma sei scema? Sei in ritardo cogliona. Non puoi parlare ora.

"Di Doncaster" disse Louis.

Mi fissò con i suoi occhi azzurri.

Lo fissai a mia volta.

Devo dire che era propio un bel ragazzo.

Senti dei passi dietro di me e poi una voce. La sua voce.

"Payne, ti sei fatta dei nuovi amichetti?"ecco, mancava il colpo di scena di Malik.

Guardai i ragazzi ,sussurrai un ‘cazzo’ a denti stretti e mi girai.

"Malik" quel ragazzo lo manderò a fanculo una volta per tutte.

"Ricorda che sei mia." mi sussurrò prendendomi dai fianchi.

Che qualcuno mi fermi, lo posso uccidere a momenti."Preferisco scoparmi un procione invece che essere tua. Mi fai schifo, sei solo un maniaco." Gli mollai un ceffone e lo spinsi violentemente.

Vidi il suo viso farsi rosso e la sua mascella contorcersi.

Mi guardò con aria di sfida per poi prendermi dal polso e strattonarmi.

"Questa me la paghi, brutta zoccoletta." Mi urlò lasciandomi.

I tre ragazzi davanti a me fissavano la scena a bocca aperta.

"Tranquilli, fa sempre cosi. Ora si calma" dissi cercando di tranquillizzare più me che loro.

"Possiamo fare qualcosa?" domandò Liam hoiltuostessocognome.

"Mi accompagnate in classe?" gli sussurrai.

Mi fece si co il capo e ci incamminammo fino ad arrivare alla mia classe.

Li ringraziai ed entrai in classe pronta a sorbirmi due intere ore di algebra.

Finalmente la campanella suonò e io non vedevo l'ora di andare delle mie amiche.

Così come un fulmine raggiunsi la mensa cercando disperatamente le mie amiche.

Le trovai sorridenti al nostro solito tavolo.

Almeno loro erano felici, io ero traumatizzata e avevo paura di quel cazzone.

 

 

 

 

 

 

 

L’ANGOLO AUTRICE NON C’E’ PERCHE’ IO SONO UN’AMICA DI FRA E NON SO COSA SCRIVERE. lol

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


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Cominciammo a parlare un pò di tutto.

‘'Venite a casa stasera?'’ Domandai guardando altrove.

'’si, ci si vede ragazze io vado.’’ Emily ci mandò un bacio volante e uscì dalla mensa sotto gli occhi di tutti.

‘'Che cazzo hai oggi?'’ mi domanda Hope guardandomi negli occhi.

‘'Assolutamente niente'’

 A parte per il fatto che ho paura di Malik e di tre ragazzi stranieri che non so chi sono, ma che penso di conoscere, niente di che.

‘'Faccio finta di crederci e vado in classe. Ci vediamo alle sette da te. Ciao babe’' Scappò anche lei e mi ritrovai da sola.

Finii di mangiare il mio panino e mi recai in classe. Inglese. Che la tortura abbia inizio.

La campanella proclamò la giornata finalmente conclusa.

Presi tutte le mie cose e raggiunsi l'uscita in due secondi sperando che Niall fosse lì ad aspettarmi.

E infatti lui era lì, bellissimo che mi aspettava sorridente.

Lo raggiunsi e gli saltai completamente addosso.

''Buongiorno anche a te amore'' esclamò completamente sorpreso del mio gesto.

Intrecciò,come al suo solito, la sua mano alla mia e raggiungemmo la sua macchina.

''Niall, oggi vieni da me a studiare? Mamma non c'é'' gli proposi sorridendogli.

''Certo babe '' amavo il suo sorriso.

Arrivati a casa ci buttammo sul divano e accendemmo la televisione.

 ''Ho fame! Vuoi qualcosa?'' chiesi improvvisamente.

''Assolutamente si!'' Inutile chiederlo, lui ha sempre fame.

Mi trascinai fino alla cucina e aprì la dispensa.

Pop corn e coca.

Misi i pop corn nel microonde e aspettai che furono pronti, quando senti della freddi mani sui fianchi da sotto la maglia.

Sapendo già chi fosse non mi girai e mi lasciai coccolare da lui.

Mi spostò delicatamente i capelli e prese a baciarmi il collo.

Non eravamo mai andati cosi oltre ma lo lasciai fare.

Piano mi girai e mi ritrovai completamente in trappola.

Le mani del mio migliore amico di riposizionarono sui miei fianchi e riprese a baciarmi il collo provocandomi leggeri brividi.

Mi guardò negli occhi per un lungo istante prima di appoggiare la sua bocca sulla mia e baciarmi con una passione così intensa e profonda da farmi capire che non aspettava altro.

Ci spostammo dalla cucina al divano, continuando a baciarci avvinghiati l'uno all'altra.

Sentivo il mio cuore esplodere dal petto e non sapevo perché.

Mangiavo le sue labbra e respiravo il profumo dei suoi capelli mentre mi accarezzava la pelle e mi copriva di baci, riprendendo fiato di tanto e in tanto per guardarci negli occhi, eccitati e increduli, come due sconosciuti che si scoprono per la prima volta.

Stavo impazzendo dalla gioia, o forse stavo impazzendo e basta.

Io e Niall che ci baciavamo sul divano era un cosa talmente assurda che stentavo a crederci!

Mi sembrava di essere stata fra le sue braccia e di conoscere quelle labbra e quel corpo da sempre.

Come se fossimo stati insieme in un'altra epoca, in un altro tempo.

'' Niall -gli dissi prendendogli il viso tra le mani- perché mi hai baciata?''

''Perché ti desidero mia.'' disse intrufolandosi fra il collo e la mia spalla.

''Niall'' gli predi di nuovo il viso fra le mani, '' devi promettermi che non comprometterà la nostra amicizia'' Alzò la testa e mi guardò con dolcezza.

''Certo amore, la nostra é un’amicizia e rimarrà tale.’’ Ripresi a baciarlo con violenza.

Chiusi gli occhi e mi abbandonai fra le sue braccia.

Mi sollevò facendomi sedere sopra di lui.

Continuammo a baciarci e accarezzarci mordicchiandoci le labbra, il collo ed esplorando ogni angolo di noi, mentre ci toglievamo i vestiti.

Il sapore della sua pelle mi dava alla testa, desideravo Niall in un modo pazzesco e non mi sapevo dare un perché a tutto ciò.

Fece scivolare delicatamente le mani sotto la maglietta accarezzandomi i seni e baciandomi intensamente.

Il cuore mi batteva forte, provavo emozioni diverse che mi eccitavano.

Niall mi spogliava guardandomi come si guarda la cosa più bella del mondo, sempre accarezzandomi con dolcezza.

Si sdraiò sopra di me, impaziente e mi sorrise complice mentre disegnava linee immaginarie sui miei fianchi.

Chiusi gli occhi e lo abbracciai forte, aspettandolo.

Si posizionò tra le mie gambe e piano entrò in me continuando a baciarmi, emisi un piccolo gemito quando cominciò a spingere più forte.

Era una sensazione nuova per me ed ero sicura che da quel momento sarebbe cambiato qualcosa tra di noi.

Incrociai le gambe intorno al suo bacino mentre lui spingeva sempre più forte fino a farmi urlare.

Arrivammo al culmine insieme gridando i nostri nomi. Si staccò da me e si distese a fianco.

Mi accoccolai al suo petto mentre lui giocherellava con i miei capelli.

Non mi ero mai sentita cosi con nessuno.

Non era la mia prima volta fisicamente ma sentimentalmente si.

Ed ero contenta che ci fosse Niall vicino a me.

Erano già le cinque e Niall era di sopra che faceva la doccia. Non riesco ancora a credere a ciò che é successo.

Poco dopo entrò in camera, mi diede un bacio sulla guancia, come se non fosse accaduto niente, e ridendo, mi disse:

 

‘’I pop corn hanno fatto una brutta fine, c’è da pulire un bel disastro’’ Oh merda, cominciai a ridere anche io, la sua risata è troppo contagiosa.

Ero contenta che eravamo ritornati alla nostra vera amicizia, quel rapporto non ce lo può rovinare nessuno.

 

 

 

 

 

Hellow. (?)

Sciaaaaalve belle, questo capitolo è abbastanza corto, I know, ma il liceo mi spezza, quindi non ho molto tempo per scrivere (:

un ringraziamento speciale alla mia Fede, che ha betato il capitolo, dato che io non ne avevo il tempo c:

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


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Erano le 6 e mezza ed ero stravaccata sul letto con Niall.

Tutto stava procedendo alla meraviglia .. poi suonò il campanello.

Scendemmo e aprimmo la porta.

Le facce delle mie migliori amiche si presentarono sorridenti sulla porta.

Vidi Hope entrare in casa e dirigersi verso il salotto seguita da Emily.

 ''Buonasera anche a voi'' Dissi entrando in salotto; erano entrambe sedute sul divano e si erano tolte le scarpe.

''Vediamo un film, ti va?'' rispose Hope.

Guardai Niall, era in imbarazzo e io più di lui.

''Che avete fatto? Questa casa é un disastro.'' esclamò Emily.

Sentii lo sguardo di Niall che mi perforava la nuca.

Cercai una scusa plausibile ma non mi venne niente in mente, vuoto totale.

''Ci vive Melanie, quindi..'' rispose Niall al mio posto.

 Ero indecisa se applaudire o lanciargli una scarpa.

 ''Sei simpatico come un cactus in culo, Niall'' Detto ciò mi precipitai in cucina.

Odiavo quando mi prendeva in giro.

''Patatine per tutti e non si discute.'' Gridai sperando che mi sentissero.

Tornai in salotto e il film era già iniziato.

Emi dormiva e Nialler abbracciava Hope.

Una sensazione strana si fece spazio nella mia pancia. Gelosia?  No,impossibile. In fondo siamo solo amici.

Amici che scopano, ma comunque amici.

Sorrisi come se nulla stesse accadendo alla mia povera pancia e poggiai le patatine sul tavolo.

''Che film é?'' Domandai sedendomi vicino ad Emi che dormiva profondamente.

''Amici di letto'' il mio sguardo si precipitò su Niall che già sghignazzava e mi guardava divertito.

Gli lancia uno sguardo pieno di odio e mi girai verso la TV.

Quel film era una vera merda, anche se loro sembravano così felici.

Mi accoccolai vicino ad Emi e mi abbandonai a vedere quel film facendo finta di non notare lo sguardo di Niall fisso su di me.

Dopo pochi minuti anche fede si addormentò e rimanemmo io e Niall soli, in quel salotto che in quel momento mi sembrava sempre più piccolo.

Vidi la sua figura passare davanti a me e dirigersi in cucina.

Bene, almeno non mi rivolgeva la parola.  Non potevo sopportare il fatto che abbracciasse in quel modo Hope, un’ora prima stavamo scopando beatamente su quel divano e ora già stava ''flirtando'' con la mia migliore amica.

 Avevo bisogno di lui, non potevo aspettare. Dovevo sentirlo mio.

Mi alzai bruscamente da quel divano e mi precipitai in cucina.

Lo vidi appoggiato al lavandino, con una birra in mano e una mia foto nell'altra.

Mi avvicinai e notai che nella fotografia c'era anche lui.

Notò la mia presenza ma non alzò lo sguardo dalla foto.

''Questa l'abbiamo scattata tre anni fa. Eravamo in gita scolastica.''

''Come siamo belli.'' Rimasi in silenzio contemplando la cucina che in quel momento sembrava molto interessante.

''Ti voglio bene'' Al suono di quelle parole mi girai verso il mio migliore amico che mi guardava con gli occhi leggermente lucidi.

''Te ne voglio anche io, biondo'' Quei centimetri che ci separavano adesso sembravano infiniti come se tutto il tempo in cui eravamo stati lontani si fosse cancellato.

Gli saltai al collo attorcigliando le gambe intorno ai sui fianchi e mi fece girare tenendomi stretta quasi fino a farmi soffocare.

Mi abbandonai fra le sue braccia, incantata dal suo sguardo e cominciammo a sorriderci e guardarci negli occhi.

Mi risvegliai il giorno dopo, sul divano con Emi e Hope buttate su di me e Niall da solo sul divano.

Cercai di alzarmi scavalcando Em che dormiva profondamente e mi recai in bagno.

Avevo le occhiaie e i capelli alla 'sesso selvaggio' come li chiamava Niall.

Cominciava bene questa mattinata di merda.

In quel momento mi ricordai di mia madre.

Andai nella sua camera ma il letto non era disfatto come tutte le mattine e l'armadio era vuoto.

Scesi velocemente in cucina e vidi uno dei suoi post-it sul tavolo.

Avevo paura di leggerlo, ma la curiosità mi stata uccidendo cosi lo presi:

''Piccola mia, sai già chi sono. So cosa stai pensando, ormai non ci parliamo da molto tempo ma io ti voglio un bene che nemmeno immagini. Sono tornata a casa all'una di notte e vi ho trovati a dormire sul divano. Non volevo disturbarvi cosi ti ho lasciato questo biglietto. Ora sono in Germania e ci rimango per non so quanto tempo. Ti starai domandando perché. Semplicemente ho trovato una persona che mi fa stare bene, mi ha fatto capire cosa vuol dire tornare ad amare e spero che un giorno la troverai anche tu. Ti voglio bene, piccola mia.  Spero di rivederti presto. Un bacio. La tua mamma''

Ci misi pochi secondi per capire che quella stronza di mia madre mi aveva lasciata qui, da sola.

Le lacrime si fecero spazio sul mio viso.

Non ci potevo credere.  La mia mamma, la persona che amavo di più al mondo mi aveva lasciata qui, da sola a lottare contro il mondo.

''Amore, mi dispiace'' sentii una voce molto familiare alle mie spalle.

Mi girai e corsi ad abbracciare la mia migliore amica.

Hope mi avvolse tra le sue braccia e mi accarezzò i capelli appoggiando il mento sulla mia testa

''Piccola, sei cosi piccola e nessuno ti abbraccia mai'' Alle sue parole cominciai a singhiozzare.

Hope riusciva sempre a toccare le mie corde più sensibili.

''Ne hai passate troppe in vita tua e sempre da sola.  E ora sei stanca e hai bisogno di appoggiarti a qualcuno. E l'unica persona su cui contavi di più ti ha lasciata, ma stai tranquilla, io Em e Niall siamo qui, sempre accanto a te. Ti amiamo da morire, piccola.'' Mi sentii meglio tra le sue braccia.

Hope cominciò ad accarezzarmi i capelli e i passi alle mie spalle mi fecero capire che Niall ed E aveva assistito a tutta la scena.

Hope mi aiuto ad alzarmi e mi accompagnò sul divano. ''Ora noi andiamo a scuola e tu rimani qui a riposarti. Okaay?''

Feci si con il capo e mi abbandonai beata su quel divano che mi aveva accolta.

Dopo pochi secondi mi addormentai.

*

 

Mi svegliai di soprassalto e mi ritrovai da sola in quella casa.

Erano le 12 e mezza e tra meno di un ora sarebbero tornati i miei migliori amici.

Mi alzai e mi trascinai davanti allo specchio.

Ero uno zombie.

Le occhiaie si facevano spazio di più sul mio viso e i capelli erano tutti arruffati.

Il mio corpo era piccolo e il seno cresceva ogni giorno sempre di più.

In quel momento mi tornò in mente mia madre e ricominciai a piangere sedendomi ai piedi della vasca.

 

 

Poi la vidi, la mia vecchia ancora di salvezza.

La presi in mano.

E dopo due anni, feci il primo taglio,  che fu seguito da altri.

E mentre il sangue esce a gocce dai tagli,
mi sento euforica, leggera.
Come se il dolore fisico
riuscisse ad annebbiare quello sentimentale.
Sentire i tagli che pulsano per il dolore…
ed un misto di orgoglio, paura e vergogna,
mi assalgono.

 

Hope ed Emi lo sapevano, loro mi avevano aiutato a smetterla, ma io sono troppo debole.

Per queste cose, con la mia sensibilità, non mi calmo facilmente.

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


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Rimasi lì, ai piedi della vasca a vedere il sangue uscire dai miei polsi.

Sentii dentro di me un senso di libertà, mi ero sfogata, anche se in modo sbagliato, ma lo avevo fatto.

Mi alzai e misi il polso sotto l'acqua ghiacciata.

Mi bruciava terribilmente e le lacrime ricominciarono ad uscire.

Ero diventata schiava di quella droga di nuovo e mi sentivo molto male anche per questo.

Mentre disinfettavo la ferita qualcosa catturò la mia attenzione.

Il cellulare sul comodino mostrava l'orario. Le 12:56.

Tra neanche cinque minuti i ragazzi sarebbero stati qui.

Senza mettere la garza corsi in camera,mi misi la prima felpa che trovai e corsi in cucina a preparare la tavola.

Misi la tovaglia, i tovaglioli, le posate e i bicchieri ed erano l'1:00.

Ero fuori pericolo,cazzo.

Mi rilassai sulla sedia e alzai la manica.

Il sangue continuava ad uscire ed era molto gonfio e rosso.

Dopo un istante suonò il campanello.

Il cuore cominciò a battermi all'impazzata.

Okay, dovevo stare calma.

Mi precipitai davanti alla porta e l'aprì.

I miei migliori amici erano davanti alla porta che sorridevano come non mai.

Abbracciai Hope ed Emi distrattamente e mi fiondai nelle braccia del mio migliore amico ignorando il mio polso che bruciava e pulsava.

Feci una smorfia di dolore e mi allontanai da lui.''Tutto bene?'' mi domandò leggermente preoccupato.

 ''Niente, tranquillo.'' Gli presi la mano e lo trascinai in cucina dove Emily e Hope erano intente a cucinare qualcosa.

’'Cosa hai fatto stamattina?'’ disse la mia Hope cercando di mettere su un po’ d'acqua per la pasta.

Pensai alla mattinata e risposi frettolosamente un 'niente' ridacchiando come una deficiente.

Digli la verità.

Chi sei?

Sono la tua coscienza, scema.

Senti fatti i cazzi tuoi.

Devi dirglielo, potranno aiutarti.

No, grazie tornatene a casa tua.

Io sono la tua coscienza, dove dovrei andare?

‘'VIA’' gridai ad alta voce.

Niall e le ragazze mi rivolsero uno sguardo preoccupato ma allo stesso tempo divertito.

Ridacchiai velocemente e fissai le punte dei miei calzini, che in quel momento erano molto interessanti.

''Emi, io e Melanie andiamo di sopra, controlla Hope che brucerà tutto.'’ Sghignazzò come un bambino e scappammo in camera.

Udimmo un 'fanculo' provenire dalla cucina e ridemmo ancora di più.

Ci guardammo negli occhi. I suoi erano stranamente più chiari del solito.

Bacialo.

Ah, eccola la simpaticona della mia coscienza, cominciavi a mancarmi.

Fai come ti ho detto.

NON MI ROMPERE I COGLIONI

''Melanie,stai bene?' la voce di Niall mi riportò alla realtà.

‘'Oh si, era solo quella rompipalle''

‘’Rompipalle? Ma di chi stai parlando?'’ Che cazzo gli rispondevo? Mi prederà per malata.

'’La mia coscienza’'  Risposi così, di proposito.

Niall mi guardava divertito.'’E che ti diceva?’' si avvicinava sempre di più.

‘'Niente'’ risposi con il fiato corto.

Quel ragazzo mi avrebbe fatta impazzire.'’Mmh, tu dici?’' eravamo ad un centimetro di distanza e speravo tanto che quella distanza si colmasse.

‘'Baciami’' Mi disse ormai con le sue labbra con le mie.

‘'É PRONTOOOOO’' La voce stridula di Hope inondò tutta la stanza.

Sbuffai e ci staccammo '’Sarà per un altra volta.’' Mi disse lasciandomi un bacio sulla guancia.

Sentii la porta chiudersi, segno che Niall era andato giù a sbranare tutto.

Mi guardai intorno e alzai la manica ormai abbastanza sporca e lasciai che il polso prendesse un pò d'aria.

Il taglio bruciava e anche i miei occhi.

‘'MEELANIE, MUOVITI'’ Abbassai in fretta la manica e raggiunsi la cucina.

I miei migliori amici erano intenti a mangiare e non si accorsero del mio arrivo.

Presi posto come sempre, davanti a Niall che aveva appena finito tutto il piatto.

Presi la forchetta e mandai giù due bocconi di pasta.

Ero già sazia.’'Non finisci il piatto?'’ Domandò Emi fissandomi negli occhi.

Lei era l'unica che avrebbe capito che qualcosa non andava, che stavo realmente male.

Così frettolosamente abbassai lo sguardo sul piatto ancora pieno.

'Io sparecchio.. Melanie, sei sicura che non vuoi finire di mangiare?'’ Mi chiese gentilmente Emi.

‘'Tranquilla, vado di là'’ risposi e mi buttai a peso sul divano.

Il telefono cominciò a squillare all'impazzate e mi precipitai in cucina per vedere chi fosse.

Il nome 'papà' lampeggiava sullo schermo del mio cellulare.

‘'Papàà'’ risposi con un finto entusiasmo guardano i ragazzi che ormai si erano bloccati a sentire la telefonata.

‘'Tesoro, ti va se oggi andiamo a cena? Verrò a prenderti dopo, ciao piccola'’ rispose frettolosamente chiudendo subito la chiamata.

Rimasi con il cellulare in mano e la bocca aperta.

Quell'uomo mi farà impazzire un giorno.

Cosa mi chiama a fare se decide tutto lui? Chiusi la chiamata e lasciai il cellulare sul comò.

Tornai al mio amato divano e accesi la televisione sperando di trovare qualcosa di 'interessante'.

Pochi minuti dopo arrivarono Niall e Hope, segno che Emi era andata a dormire, come sempre.

Mi rubarono il telecomando e si piazzarono sul divano accanto al mio.

Hope cambiava canali ogni due secondi, così io mi addormentai sul divano sognando un mondo senza Zayn Malik.

‘'SVEGLIAAATIIII’' Mi gridarono nelle orecchie Hope ed Emi.

Caddi dal divano e imprecai con parole che neanche io conoscevo.

'’Ma porca troia, perché non mi lasciate stare?'’ Gridai raggiungendo il bagno.

Sentii dei passi dietro di me e capì che mi stavano seguendo.

‘'Amore ti devo dire una coosaa'’ cantilenò Hope con un sorriso a trentadue denti.

Fissai Emi, non ero ancora abbastanza lucida e non stavo capendo un cazzo, speravo che lei mi aiutasse a zittire la mia mostriciattola.

Entrai in bagno e cominciai a pettinarmi i capelli.

‘'Dimmi tutto'’ risposi ad Hope continuando a fissare la manica abbastanza sporca di sangue.

Sperai che se ne accorsero e sorrisi come un ebete.

‘'Prima mentre tu ed Emi dormivate, Niall mi ha.. ecco, sverginata.' disse tutto d'un fiato salterellando come una bambina la mattina di natale.

La spazzola mi cadde per terra e la mia bocca era completamente spalancata.

Hope si ricompose e mi fissò con uno sguardo strano.

‘'Ah'’ mi uscì dalla bocca.

Ero completamente delusa. La mia vita stava andando di male in peggio e l'unica persona che 'amavo' sul serio si era scopata la mia migliore amica, beeene!

‘' Sono contenta per te, ora state insieme'’ cercavo di sorridere, ma era più forte di me.

‘'Beh spero di si’' sorrise Hope.

Guardai Emily. Lei aveva capito tutto. Aveva capito quando amavo quel ragazzo, aveva capito che dentro stavo morendo e che tutto la ragazza felice non esisteva più.

Aveva capito che stavo male. Mi affrettai a cambiare discorso.’'Io vado a prepararmi per l'uscita con mio padre’' dissi entrando nella mia stanza in preda dalla tristezza più totale.

Non mi sentivo cosi sola da una vita. Non ero in grado di gestire affetti e persone: chi volevo non voleva me e viceversa, un classico. Respirai forte, e mi feci coraggio per affrontare quell'orribile serata. Mio padre suonò il campanello alle otto, chiaro segno che volevano far presto.

Aprii la porta e lui era lì, con le mani infilate nelle tasche del cardigan grigio e qualche capello sulla testa. Un tempo era sposato con mia madre, facevano progetti e vivevano insieme.

Adesso quell'uomo aveva un'altra vita da un altra parte con un altra donna e altri figli.

Pensai a Niall.

Era innaturale fingere che niente fosse successo, dopo essere stati cosi intimi.

Gli sorrisi e uscì di casa a testa bassa.

La macchina di mio padre era parcheggiata nel vialetto,Libby era seduta davanti e le due scimmie urlatrici dietro a strapparsi i capelli.

Sospirai e guardai il cielo.

Mi sedetti dietro e fui accolta dal lancio di un cartone di succo di frutta che mi colpì in fronte.

Sentii i miei ‘fratellastri’ ridacchiare.

‘’Siete simpatici come un calcio nelle palle. Ciò che avrete se non la finite, imbecilli.’’

Melanie 1 – Fratelli stronzi 0.

Go Mel go.

 

 

 

 

Aaamori miei.

Scusate per il ritardo,

ma questo capitolo l’avevo scritto da un po’

solo che mi sono completamente scordata

di postarlo qui.lol

Comunque, auguri di buon natale e vi auguro

un buon 2013 (?)

Che ne pensate di questo capitolo?(:

Come al solito l’ha corretto Fede.

(_theyaremyidols)

 

Reeeeecensite.xx

-Fra

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