Il principe e la cacciatrice

di Veronica Malfoy
(/viewuser.php?uid=159800)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


PER CHI HA FACEBOOK: queste sono due pagine che ho creato una su Draco e Hermione, e l'altra sul mondo di Harry Potter, non è che potete passare e lasciare un "mi piace"?
Grazie in anticipo


http://www.facebook.com/pages/Dramione/220688944705831

http://www.facebook.com/pages/La-magia-di-Harry-Potter/260690587372425

Capitolo 1
 
C’era una volta, un re e una regina, sovrani di un regno del mondo magico, i loro nomi erano Lucius e Narcissa, entrambi appartenevano a due delle più grandi famiglie del mondo magico, i Malfoy e i Black; il loro era stato un matrimonio combinato, ma appena si sono conosciuti è nato davvero qualcosa tra loro, un amore che durò per molti anni, ed è grazie ad esso che la regina mise al mondo un bellissimo bambino, Draco era il suo nome,  ed era destinato a prendere il posto del padre, diventando il sovrano di tutto il regno.
Draco fin da piccolo è cresciuto felice e spensierato, come qualsiasi bambino della sua età dovrebbe crescere, e condivideva le sue marachelle con Blaise, un bambino della sua stessa età, figlio del duca Zabini, il cavaliere più fidato del re.
“Draco, che cosa hai fatto?”chiese Lucius
“Padre non l’ho fatto a posta, è stato un incidente lo giuro”disse il figlio
“Certo, quindi il vetro si sarebbe rotto da solo, e non per la palla che hai lanciato tu?”
“Esattamente”rispose il figlio
Draco, non mi dire bugie”disse il padre alzando un po’la voce
“Dai Lucius lascialo stare, ha solo otto anni”in aiuto di Draco arrivò Narcissa, una bellissima donna dai capelli lunghi e biondi, lisci come la seta, con gli occhi azzurri, gli stessi che aveva trasmesso al figlio; per Draco la madre era un po’la sua salvezza, era molto legato ad essa, e la stessa cosa valeva per la donna, che avrebbe fatto qualunque cosa per il figlioletto.
Finche un giorno, Draco scoprì che qualcuno aveva portato via Narcissa, un male incurabile l’aveva uccisa, sottraendola al figlio, al marito e a tutto il regno…
Padre e figlio erano avvolti da una tristezza che durò per molti mesi, ma nonostante la grave perdita, Lucius continuò a governare sul regno, era un bravo re, giusto con tutti, ed a volte scendeva sul campo di battaglia per aiutare le sue truppe; come il giorno in cui l’Armata Oscura, un misterioso esercito di soldati di vetro, stava per invadere il territorio del regno della famiglia Malfoy.
Il re scese in campo ed aiutò i suoi uomini a sconfiggere gli intrusi, così uno ad uno i soldati vennero sconfitti; le truppe del regno iniziarono a raccogliere l’oro che possedeva l’armata, e si impossessarono anche del l’unico prigioniero che avevano:Bellatrix, che riuscì, invece, ad impossessarsi del cuore del re, Lucius si innamorò di Bellatrix, era una donna più giovane di lui, ma sicuramente era bella per ogni uomo: aveva un fisico impeccabile, capelli neri e ricci, occhi scuri e penetranti, il re non riuscì a resistere a ciò, così la portò con se al castello, la fece lavare e preparare per le nozze che si sarebbero svolte il giorno stesso.
Alla futura regina le stavano preparando i capelli, quando entrò nella stanza il piccolo Draco, era un po’scosso dall’arrivo di questa nuova donna, ma essa era comprensiva nei suoi confronti, sapeva che era rimasto orfano di madre da poco così si abbassò alla sua altezza e disse
“Tu sei Draco, vero?”chiese con uno dei sorrisi più dolci che il bambino avesse mai visto, solo la sua mamma gli riservava sorrisi del genere
“Si”disse timidamente
“Senti io so cosa è successo alla tua mamma, e sappi che io non potrò mai prendere il suo posto, ma cercherò in ogni modo di rifarti sorridere di nuovo”e con quelle parole riuscì a far sbucare dal tenero faccino del bambino, un timido sorriso
“Grazie”disse allargando di più quel sorriso, un sorriso che da molti mesi non si vedeva nel castello.
Qualche ora dopo iniziarono le nozze, finalmente il regno avrebbe avuto un nuova regina, Draco era in prima fila all’evento, infatti portava il velo della sua nuova “madre”, dopo pochi minuti entrambi gli sposi pronunciarono l’atteso sì.
Dopo il banchetto la nuova coppia si ritirò nelle sue stanze per un po’di intimità, la prima notte di nozze la passarono nella camera del re, che non vedeva l’ora di avere un rapporto con la sua nuova moglie, la lussuria gli si leggeva negli occhi, lentamente iniziò a spogliare la donna, un indumento per volta cadeva a terra, ai piedi dei due sposi, finche la nuova regina rimase in intimo, a quel punto anche lei iniziò a privare degli abiti il re, finche anche lui rimase in intimo, si stesero sul grande letto, pronto ad ospitare la loro notte passionale, che però diventò una notte tragica…
“Sei bellissima”disse il re dando un bacio alla sua amata, che però neanche rispose, tocco semplicemente con una mano la pancia dell’uomo che le stava sopra, ed esso iniziò a sputare sangue, e in un secondo Bellatrix invertì le posizioni, e poi disse
“Odio gli uomini come te, che sfruttano la bellezza delle donne per poi liberarsene” stando sopra aveva un maggior controllo sull’uomo, infatti, con le gambe gli bloccava le braccia, poi brandì un pugnale da sopra il comodino e con un colpo secco lo conficcò nella pancia del re che morì sul colpo.
Si alzò dal letto con ancora il pugnale tra le mani, sporco di sangue, quel sangue purissimo, che ora sgocciolava sul pavimento…
Ad un tratto si sentì un rumore fortissimo, la regina si affacciò dalla finestra e poté ammirare il suo piano, l’Armata Oscura entrò nel cortile del castello, e iniziò il combattimento tra i soldati di vetro  e i guerrieri del re; durante la confusione che si era creata, il duca Zabini si aggirava in sella al suo cavallo tra i soldati, alla ricerca di Draco per portarlo in salvo; il bambino lì vide e cercò di avvicinarsi
“Blaise! Sono qui aiuto!”urlò all’amico che stava sullo stesso cavallo del padre, che si reggeva a lui da dietro
“Draco corri!”, ma per quanto potesse muovere le sue gambine, Draco non riuscì a raggiungere i suoi amici, che furono costretti a battere in ritirata, appena sentirono che il cancello principale si stava abbassando, appena toccò terra, Draco si appoggiò ad esso e sporse fuori il braccio invocando aiuto, ma invano, nessuno poteva abbattere quel cancello, e tutti quelli che rimasero bloccati dentro le mura, avrebbero dovuto combattere finche la stanchezza non avrebbe avuto la meglio, e la morte li avrebbe invasi; questo Blaise lo sapeva bene, e non voleva che il suo migliore amico facesse questa fine
“PADRE NO! NON POSSIAMO LASCIARLO LI’!” urlò con le lacrime agli occhi
“Mi dispiace figliolo ma non possiamo fare altro, qui fuori siamo impotenti”disse il duca guardando con tristezza il piccolo Draco, avrebbe voluto salvarlo, infondo Lucius Malfoy non era solo il suo re, ma anche il suo più caro amico, e avrebbe fatto di tutto pur di salvare il suo amico e la sua famiglia, ma in questo caso non sarebbe stato possibile…
“Vi prego aiutatemi!”continuava a gridare Draco al di là del cancello, ormai le sue guance erano bagnate dalle lacrime che uscivano copiose dai suoi teneri occhietti, che chiedevano solo aiuto e pietà…un aiuto che però non arrivò mai, non quel giorno…
 
10 ANNI DOPO
 
Draco fu rinchiuso nella torre più alta del castello, era solo un bambino quando le chiavi chiusero quella porta e non l’aprirono più; ora Draco è cresciuto, ha 18 anni ormai, è diventato un bellissimo ragazzo, alto, biondo, occhi azzurri, gli stessi occhi di Narcissa…quando i sovrani erano i suoi genitori, il regno era uno dei più belli, ora invece la miseria si è impossessata di esso, il popolo soffre la fame, la miseria.
Draco è da ben dieci, lunghissimi anni che è rinchiuso lì dentro, non si ricorda nemmeno com’è la luce del sole, i suoi occhi sono ormai abituati all’oscurità di quella cella, l’unica cosa che può fare tutto il giorno è starsene seduto sulla branda che ha come letto e incidere  nel muro di pietra una stanghetta ogni volta che trascorre un giorno…
 
……..CONTINUA…….
 
 P.S. ragazzi vi piace la storia? fatemi sapere ok?? ciao :)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Scusate tantissimo, so che non potrete mai perdonare il mio ritardo...però spero che con questo capitolo vi faccia cambiare idea ;) 
 
Capitolo 2
 
 
Dalla stessa finestra da cui la regina ammirava la battaglia per impossessarsi del regno, dopo dieci anni ammirava la sua opera...dall'alto del castello poteva osservare come la gente soffriva la fame, come lottava per sopravvivere, come moriva...
"Mia regina, oramai sono dieci anni che sei a capo del regno, cosa ti preoccupa?"a parlare era stato il fratello della malvagia regina, Finn, un uomo alto e magro, con dei capelli biondi, quasi bianchi, pelle pallida, era il consigliere della sorella fin dal primo giorno in cui essa prese il potere.
"Nulla fratello mio, sto solo pensando che sono già passati dieci anni da quando ho preso il trono"rispose la regina
"Dovresti esserne fiera"
"E lo sono, ma sono sopratutto in pensiero per il tempo"
"Il tempo mia regina?"
"Si, il tempo passa per tutti, anche per me, ed é solo grazie alla mia bellezza che sono riuscita nei miei intenti"disse andando a specchiarsi nel grande specchio posizionato in un angolo.
"Osserva"disse mostrandogli delle piccole rughe.
"Devo essere sicura di essere la più bella"
"Specchio, specchio delle mie brame, dimmi chi é la piú bella del reame"disse allo specchio
"Mia regina, tu sei molto bella, ma nel regno c'é una donna più bella di te...dal sangue della più bella é stato creato e solo dal suo sangue può essere distrutto..."disse lo specchio, Finn sembrava non capisse, ma la regina invece capí benissimo, tanto che ordinò al fratello di portargli  la prigioniera.
"Si mia regina"rispose Finn e andando a prendere la prigioniera, che era una ragazza di circa 18 anni, con i capelli rossi e ricci e con occhi chiari, era molto bella ed era stata imprigionata qualche giorno prima.
"Vieni, esci" disse Finn aprendo la cella della ragazza, Draco era nella cella difronte a osservare la scena.
"Non aver paura la regina vuole solo parlarti" la ragazza uscì timorosa, e guardò negli occhi Draco, che non poté far niente per aiutarla.
Arrivati nella sala principale, la ragazza che fino a quel momento non fu toccata, venne fatta inginocchiare davanti a Bellatrix, finche essa parló
"Sei molto bella mia cara"disse la regina
"G-Grazie"rispose la ragazza
"Alzati in piedi" la ragazza fece quanto detto, restarono a guardarsi negli occhi per qualche secondo, poi la regina posò una mano sul suo collo sollevandola, e "aspiró" la sua bellezza.
Dopo poco dieci minuti la ragazza era di nuovo in cella,e Draco vedendola ritornare la chiamò
"Ehy cosa é successo?"la ragazza si affacciò, ma quello che vide il giovane principe era una cosa sconvolgente: i capelli rosso fuoco, presero un colorito grigio e i bei ricci erano spariti, i suoi occhi chiari persero la lucentezza di prima, la pelle da chiara e perfetta divenne quasi cadaverica.
"Scappa...giovane principe, scappa" disse la ragazza
Draco si ritirò nella sua cella e guardò fuori, guardò gli uccelli che volavano liberi nel cielo...lui voleva la libertà. Erano dieci anni che la desiderava, senza mai riuscirci, ma questa volta non se la sarebbe fatta scappare.
Intanto nella sala principale del castello, la regina camminava avanti e indietro preoccupata finché si avvicinò allo specchio e gli chiese:
"Specchio, specchio delle mie brame, chi é ora la più bella del reame?"
"Mia regina, tu sei come sempre molto bella, ma esiste una persona più bella di te e vive nel tuo regno"
"Ho ucciso tutti coloro che potevano superarmi di bellezza, chi altro potrebbe esserci?"
"Lo so mia regina, ma appunto per questo che potrebbe diventare la più bella del reame, perché uccidendo tutte le bellezze che ci sono nel tuo regno, tu non ne avrai più per far rinascere la tua bellezza"
"Cosa posso fare, specchio mio?"
"Dal sangue della più bella é stato creato, e solo dal sangue della più bella può essere distrutto; regina mia, lei può distruggere il tuo regno, solamente uccidendola, e bevendo il suo sangue potrai diventare la più bella del reame, diventando anche immortale, così che il tuo regno non ebba fine"
"Dimmi il suo nome"
"Non posso mia regina, deve entrare nel castello e lì riuscirò a riconoscere se é lei"
La regina disse al fratello:
"Finn, portami Draco"
"Mia regina, lo volete uccidere?"
"É un ragazzo di notevole bellezza, e potrebbe distruggere il mio regno"
"Come volete mia regina"
Finn, salì le scale della torre più alta del castello, dove era rinchiuso Draco da dieci lunghi anni; lo trovò steso sul suo "letto", sembrava che dormisse, così Finn aprì la porta in tutta tranquillità, ma appena poggiò la mano sulla spalla del ragazzo, quello diede una botta in pieno viso all'uomo facendolo cadere a terra, e guadagnare quei pochi istanti che gli permisero di raggiungere la porta e chiudere Finn dentro la cella
"APRI LA PORTA!" Draco neanche lo guardò, cercò di aprire la porta della ragazza ma lo fermò dicendogli
"No fermo scappa, non pensare a me, la regina non può avere più niente da me, pensa a salvarti la vita"
Draco non se lo fece ripetere due volte, scese per le lunghe scale, finche delle guardie gli bloccarono il passaggio, l'unica via di uscita che aveva era la finestra, ma nessuno si sarebbe mai buttato da lì, era un salto di una cinquantina di metri sul mare, infatti il castello era costruito da un lato a strapiombo sul mare, che si abbatteva con violenza sui numerosi e appuntiti scogli che emergevano dall'acqua...Draco non aveva scelta, così si butto nell'acqua, lasciando le guardie a bocca aperta.
Entrò con un rumoroso tuffo in acqua, rimase in apnea per qualche secondo, poi riuscì ad aggrapparsi ad uno scoglio e raggiungere la riva; si stese sulla sabbia, guardando il cielo, i suoi occhi non erano abituati alla luce del sole, ma cominciavano sempre di più ad adattarsi.
Si tirò su in piedi,e vide non molto lontano un branco di cavalli che pascolavano, si avvicinò lentamente ad uno di loro, un cavallo bianco, con gli occhi chiari, si fece accarezzare dal ragazzo, e riuscì a salirci sopra, e partirono al galoppo verso la Foresta Nera.
Qualche ora dopo la fuga di Draco, nel regno, in un'osteria, si creò una rissa, tra il proprietario del locale e una ragazza.
"Vattene! Non sono ammessi mezzosangue qui!"
"Altrimenti che fai?"
Il proprietario del locale, un uomo alto e robusto, assottigliò gli occhi scuri e con una sedia tentò di colpire la ragazza davanti a lui, che però evitò il colpo senza problemi
"È questo il meglio che sai fare?"chiese la giovane
"Non ci interessa quello che sa fare"una voce alle spalle dei due, fece gelare il sangue nelle vene ad entrambi; Finn era entrato nel negozio con altre due guardie
"Tu, mezzosangue, vieni con me"disse, la ragazza lo seguì senza fare storie, e fuori dal locale l'uomo disse
"Potresti essere utile alla nostra regina"
"Non vedo in che modo"
"Lo so io, andiamo"
Le altre due guardie spintonarono la ragazza fino al castello, dove la regina era seduta sul suo trono
"Mia regina, abbiamo trovato qualcuno che potrebbe fare al caso nostro"disse Finn, la ragazza fu spintonata fino al trono
"Come ti chiami?"chiese Bellatrix
"Hermione Granger"
"Hermione, quanti anni hai?"
"17"
"Sei mai stata nella Foresta Nera?"
"Si, più di una volta, ma adesso non ci ritornerei mai"
"E come mai sentiamo"
"Solo un pazzo, potrebbe rimetterci piede là, in pochi riuscirebbero a sopravvivere"
"Uno di quei pochi, a quanto pare, sei tu"
"Fortuna...ma voi cosa interessa"
"Un mio prigioniero é fuggito da quella parte"
"É morto"disse Hermione diretta
"Non conosce le tecniche di sopravvivenza"
"E allora é morto sicuro"
"Devi trovarlo"
"E se m rifiutassi?" la regina fece cenno alle guardie, che puntarono le loro armi addosso alla ragazza.
Hermione guardò dritta negli occhi la regina che ricambiò lo sguardo; gli occhi neri di Bellatrix si scontravano con quelli d'oro della ragazza.
"Se ti rifiutassi, non avresti la libertà"disse la regina alzandosi dal suo trono
"Una mezzosangue non avrà mai la libertà" disse Hermione
"Non se lo decido io, allora ci stai?"disse la regina porgendogli la mano, che afferrò dopo averci pensato qualche secondo.
"Bene vedo che iniziamo a ragionare"
"Quando devo partire?"chiese la ragazza
"Ora, ma verranno con te anche alcune guardie"disse la regina.
Hermione, venne accompagnata fuori da Finn e altre guardie, per iniziare la ricerca di Draco.
Intanto la regina si diresse come sempre dal suo specchio e gli chiese
"Specchio, specchio delle mie brame, chi é la più bella del reame"
"O mia regina, tu come sempre sei molto bella, ma una fanciulla al mondo é più bella di te...occhi dorati, capelli color caramello, labbra rosso sangue, quel sangue impuro sporco, che scorre nelle vene della ragazza é allo stesso tempo oggetto purissimo, reso tale dalla sua innata bellezza"
"Voglio il suo nome"
"Hermione Granger é il suo nome..."
 
.....CONTINUA.....
 
Per chi sta su Facebook, se vi va di seguirmi su queste due pagina ve ne sarei molto grada
http://www.facebook.com/pages/Dramione/220688944705831
http://www.facebook.com/pages/La-magia-di-Harry-Potter/260690587372425

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
 
Image and video hosting by TinyPic" />





Nessuno sa per quanto tempo il principe Draco cavalcò il bel cavallo bianco, ma in una corsa che parve infinita, sia per l’animale sia al ragazzo, riuscirono finalmente a raggiungere la Foresta Nera.
I possenti zoccoli del cavallo si fermarono nel fango, e Draco scese dalla sua groppa, e atterrando pesantemente schizzò sia lui che l’animale.
Molte gocce di fango sporcarono il pelo bianco e candido del cavallo che protestò con un nitrito.
“Scusa, non volevo” disse il ragazzo accarezzandolo.
Draco godè del contatto con il pelo morbido dell’animale per qualche secondo, poi si concentrò sulla Foresta Nera davanti a se.
Gli occhi chiari del principe scrutavano attentamente ogni minimo dettaglio della boscaglia davanti a se: il cielo era grigio, segno che a breve avrebbe piovuto, tra le numerose nuvole che non lasciavano passare la luce del sole, volava qualche corvo emettendo il proprio verso, rendendo la foresta ancora più tenebrosa e spettrale: gli alberi non lasciavano intravedere niente, solo oscurità, un vento freddo s’insinuava tra le poche foglie secche attaccate ai rami, facendole ondeggiare; il rumore di alcuni tuoni fecero sbizzarrire il cavallo, che si tranquillizzò solo grazie al tocco rassicurante di Draco.
Il ragazzo osservò il terreno: c’erano solo fango e foglie, qualcuna di queste veniva trasportata dal vento, accompagnando il suo ululato attraverso la Foresta Nera.
Il giovane principe doveva decidersi sul da farsi: lui non aveva un cuor di leone, anzi…lui e il coraggio non andavano molto d’accordo, però doveva decidere, e in fretta, ormai il temporale era pronto per travolgerlo, e sicuramente Bellatrix non se ne restava senza far niente mentre lui era scappato.
Si passò una mano tra i capelli biondi continuando ad osservare la foresta: non aveva altra scelta; decise di passare tra due tronchi, così tirò una mano indietro per afferrare la criniera del cavallo per portarlo con sé: non c’era.
Non sentendo il pelo morbido del cavallo si girò e scoprì che l’animale era almeno quindici centimetri più basso, lo guardo interrogativo, poi capì: sabbie mobili.
Guardò le sue gambe e anche lui aveva il fango fino alle ginocchia, per sua fortuna la sponda era vicino, e con un po’di forza, che il ragazzo aveva in abbondanza, riuscì ad uscire da quella trappola mortale; ora toccava al cavallo, non voleva lasciarlo lì, voleva tirarlo fuori, ma come? Il suo peso era di gran lunga superiore a quello di Draco, ed era esattamente al centro della pozza di fango; decise di prendere un bastone lungo abbastanza da raggiungere l’animale: ormai il fango aveva sommerso completamente le zampe, ma nonostante questo Draco tese il bastone verso l’animale che lo chiuse tra le sue mandibole, a quel punto il principe tirò, con tutta la sua forza, con tutta la sua volontà.
“Avanti forza! Vieni fuori!” urlò all’animale, che di tutta risposta lasciò andare il bastone e il ragazzo cadde indietro, si tirò su in piedi porgendo di nuovo il bastone all’animale che lo osservò e poi osservò il principe.
“Oh avanti afferralo stupido cavallo!” l’animale girò la testa dall’altra parte.
“Ma non capisci che sto cercando di salvarti! Forza!”il cavallo guardò dritto negli occhi Draco, in uno sguardo di ringraziamento e rassegnazione: ormai il fango aveva lasciato fuori solo il collo dell’animale.
“Avanti puoi farcela! Afferra il bastone!” ma alla fine Draco non arrivò più al cavallo, che veniva lentamente sommerso dal fango, così si tirò su in piedi, accompagnando l’animale verso la sua fine.
Nell’aria suonò forte un nitrito, e il cavallo non c’era più, sommerso dal fango lasciò il giovane principe ad osservare il punto in cui sparì; un misto di tristezza e delusione regnava sul volto del ragazzo, con gli occhi persi nel vuoto.
“G-grazie”solo questo riuscì a dire, mentre alcune gocce di pioggia gli cadevano sul viso, a malincuore lasciò il punto in cui morì il cavallo e si diresse verso la Foresta.
Mentre stava per entrare sentì un nitrito, si girò pensando a qualche miracolo, ma fu costretto ad entrare nella foresta il più in fretta possibile.
Hermione arrivò al galoppo di un cavallo nero, il suo mantello scuro ondeggiava nel vento, come i suoi capelli e la criniera dell’animale.
Era accompagnata da Finn, alla ricerca del ragazzo, anche lui aveva un mantello scuro, in contrasto con i capelli biondi, quasi bianchi.
“Questa è la Foresta Nera?”chiese l’uomo.
“Cosa te lo fa pensare? Il fatto che è una foresta o il fatto che ricoperta dall’oscurità?”di tutta risposta, Hermione ottenne uno sguardo omicida da parte dell’uomo.
“Sei mai entrato là dentro?”
“No, te come hai fatto ad uscire viva da là?”
“Segreti del mestiere, e ora andiamo”mosse le redini per far avanzare il cavallo, incurante di Finn che protestava.
“Vieni qui! Voglio sapere quali sono questi segreti nel caso siamo in una brutta situazione!”Hermione fermò il cavallo e si girò verso di lui dicendogli:
“Mettiamola così, se vuoi fare squadra con me e se vuoi uscire vivo da lì devi fare quello che ti dico, sono stata chiara?”
“Io non prendo ordini da una Mezzosangue”
“E allora te lo cerchi da solo il ragazzo”.
“No! Ok farò come dici tu”
“Vedo che iniziamo a ragionare, e ora stammi dietro, e mantieni il passo, vorrei tornare a casa per cena”.
Gli occhi d’oro della giovane scrutavano attentamente ogni minimo dettaglio della foresta e vide le tracce degli zoccoli lasciati dal cavallo usato da Draco per venire qui, le seguì con lo sguardo, capendo che l’animale era morto nelle sabbie mobili, ma il ragazzo? Spostò lo sguardo poco più avanti dove vide le impronte del giovane entrare nella foresta.
“Allora Mezzosangue? Vogliamo restare qui tutto il giorno? Dov’è andato il ragazzo?”
“Da quella parte, fai camminare il cavallo esattamente dove vado io, potresti incontrare qualcosa di pericoloso”.
Il vento soffiava forte, tirando indietro i capelli mossi di Hermione, un brivido di freddo le percorse la schiena a causa del suo abbigliamento poco pesante: aveva il mantello, ma non era molto pesante in confronto al vento freddo della foresta, aveva un corpetto nero e rosso, che lasciava intravedere l’incavo dei seni, a contatto con la sua pelle c’era una croce d’argento che aveva da quando era piccola, nonostante i capelli un po’spettinati, qualche goccia di fango, e alcuni graffi sulle braccia, Hermione era una ragazza bellissima.
Mentre avanzava nella foresta chiese a Finn:
“Perché state cercando questo ragazzo?”
“Non è affar tuo Mezzosangue”
“Credo che lo sia, considerando che sto rischiando la vita per trovarlo”.
“Se la regina vuole quel ragazzo, un motivo ci sarà, ed io non sono tenuto a dirtelo”.
La ragazza sbuffò, pensando che avrebbe tentato più tardi, a un tratto si sentì forte un urlo nell’aria, la cacciatrice capì subito che era un grido di dolore e capì la direzione da cui proveniva, così strattonò le redini e partì al galoppo seguita da Finn, che si limitava a cercare di non colpire con la testa qualche ramo.
Arrivarono a una piccola pianura con un unico albero spoglio e sporco di fango, ma lì non c’era nessuno, eppure Hermione era una cacciatrice, queste cose non le sbagliava, lì doveva esserci qualcuno.
Infatti ai piedi dell’albero, protetto dalle radici c’era Draco, che si teneva il braccio sanguinante, cercando di non farsi sentire.
L’albero non era molto alto, ma aveva le radici che formavano una specie di cella, nella quale il ragazzo si era nascosto e da dove osservava i movimenti di Finn ed Hermione.
“Mezzosangue mi hai fatto preoccupare per niente, qui non c’è nulla andiamo”
Ma la ragazza non si curò minimamente delle parole dell’uomo, e scese dal cavallo osservando la piccola pianura, lì doveva esserci per forza qualcuno, o lei non era più Hermione Granger.
Fece qualche passo, fermandosi all’altezza del ragazzo, che accovacciato dietro le radici, riusciva a vederle solo i piedi; la ragazza si girò verso le radici ma poi proseguì avanti, e Draco fece un sospiro di sollievo: gravissimo errore.
Sentì dietro le spalle, la punta di una lama, girandosi si trovò davanti al suo predatore.
“Finn, era questo il ragazzo che la regina cercava?”
“E brava la Mezzosangue, è riuscita a stanarlo, complimenti sei in gamba” disse scendendo dal cavallo, e raggiungendo Hermione, poi proseguì:
“Consegnamelo Mezzosangue”
“Aspetta, prima voglio la mia ricompensa”
“E cioè? La libertà? Stupida Mezzosangue, una sangue sporco non potrà mai avere la libertà! Tu non avrai alcuna ricompensa!”
Hermione spostò la spada verso Finn, ferendolo alla gamba e facendolo cadere per terra, dove sbatté la testa ad un masso e perse i sensi.
La ragazza era rossa dalla rabbia, spostò lo sguardo verso Draco che intanto la guardava come una preda guarda il predatore, sperando che lo avrebbe risparmiato.
Hermione guardava Draco come un predatore guarda la sua preda, sapendo che lui era l’unico mezzo per riavere la propria libertà.
Preda e predatore…
 
……..CONTINUA…….
 
Spazio Autrice
Ragazziiiiiiiiiii, come state? E’da un po’che non aggiorno la storia , ma ho avuto tanti, troppi impegni -.-“ scusate!! Lo so mi merito un Cruciatus da parte di Bellatrix.
Comunque vi piace il capitolo? Spero di sì! Tra poco ci saranno un po’di sorprese dai.
Spero che continuerete a seguirmi.
Ah stavo per dimenticarmi: vi lascio il link della mia pagina Facebook, dove potrete trovare delle bellissime immagini sulla nostra coppia preferita! Passate non ve ne pentirete:
http://www.facebook.com/pages/Dramione/220688944705831
Be’credo di avervi detto tutto, quindi ora vado, ci vediamo al prossimo capitolo.
Recensite in tanti!!
Baci baci
Veronica :)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Un silenzio assordante accompagnava la situazione, la spada di Hermione era ancora puntata sul petto del ragazzo.
Ad un tratto la ragazza l’abbassò e si avviò con grandi falcate verso il suo cavallo, permettendo a Draco di fare un profondo respiro.
"Che cosa stai facendo?" chiese il biondo.
"Me ne vado" rispose Hermione sistemando la sella.
"Che cosa?! Non puoi farlo!"
"E sono sicura che sarai tu che m’impedirai di farlo" ribatté con tono ironico la ragazza.
"Ma non puoi lasciarmi qui!" urlò preso dalla disperazione.
"E perché no?"
"Be'...perché..."un rumore mise in guardia i due ragazzi; si voltarono entrambi verso l'oscurità.
Hermione strinse più forte le redini e assottigliò gli occhi per vedere l'origine di quel rumore...poi di colpo li spalancò.
"Che cosa è stato?" chiese Draco.
"Sali a cavallo" la risposta fredda della ragazza lo colpì in pieno.
"Come scusa?"
"Sali a cavallo"
"Chi c'è tra gli alberi?" chiese il ragazzo.
"Ti ho detto...sali a cavallo" ripeté a denti stretti Hermione.
"Non prendo ordini da te"
"SALÌ A CAVALLO!" Dagli alberi si alzò un troll che ringhiò dalla loro parte.
Alla vista di quel mostro Draco non se lo fece ripetere due volte e montò a cavallo, Hermione strattonò le redini e partirono al galoppo.
S’inoltrarono nella foresta inseguiti dal troll; ogni tanto Draco si girava per vedere quanta distanza c'era tra loro e il mostro, trovandosi però a rigirandosi aggrappandosi sempre più forte alla vita di Hermione.
Riuscirono a seminarlo, ma per sicurezza cavalcarono ancora, cercando di allontanarsi il più possibile; arrivarono in una zona che sembrava piuttosto tranquilla: c'era un laghetto circondato da alti alberi, la luce del sole riusciva a filtrare tra le foglie e questo rendeva più 'invitante' il posto.
"Puoi aprire gli occhi ora, l'abbiamo seminato" disse quasi ridendo Hermione, vedendo che Draco non accennava a lasciare i suoi fianchi.
"Mi era solo entrata una cosa nell'occhio" si giustificò il ragazzo ricomponendosi.
"Non lo metto in dubbio" rispose scendendo dal cavallo seguita dal biondo.
"Perché la regina ti cerca?"chiese mentre si abbeverava al lago.
"Se mi dai la caccia dovresti saperlo"rispose Draco.
Hermione da accovacciata che era per bere, si alzò e guardò minacciosa il ragazzo facendo un passo avanti.
"Chi sei, e perché la regina ti vuole morto?"chiese guardandolo dritto negli occhi.
Il ragazzo la superava in altezza, era più forte fisicamente, ma nonostante questo Hermione non si fece scoraggiare e ripeté la domanda.
"Non sono affari tuoi " ricevette come risposta.
"Veramente sono affari miei visto che ti ho salvato la vita"
"Nessuno ti ha chiesto di farlo"
Rossa di rabbia, diede uno spintone a Draco che indietreggiò di qualche passo e andò a sbattere contro un albero; ci fu un attimo di silenzio, un piccolo scricchiolio e si ritrovarono appesi entrambi a testa in giù.
"Oh perfetto, questa ci mancava"
"Come facciamo a scendere ora?"
"Per quello si trova un modo, dobbiamo solo sperare che non è una trappola costruita dalle guardie della regina"disse Hermione.
Erano legati con una corda alla caviglia, quindi erano finiti a testa in giù, cercarono di raggiungere la spada che era a terra dondolandosi avanti e indietro, senza riuscirci, così Hermione sbottò:
"Non ci posso credere, sono riuscita a sopravvivere alla Foresta Nera più volte e non riesco a scendere da una trappola come questa! E tutto per colpa tua!"
"Colpa mia?! Sei tu che mi hai spinto!"
"Tu sei caduto troppo pesantemente addosso al tronco!"
"Oh ma per favore!"
"Se mi avessi detto perché la regina ti vuole morto, ora non staremo penzolando a testa in giù come due salami!"
"Chi vuole morto chi?!" da dietro un albero sbucò un essere strano, era un elfo: aveva due ciuffi di capelli bianchi ai lati della testa, due grandi occhi neri e un naso adunco, a quella vista Hermione si lasciò scappare un: " Oh no elfi..."
"Oh si mia cara cacciatrice" ribatté l'esserino.
"È vostra questa trappola?"
"Sì, hai visto come siamo stati bravi?"
"Lo vedo, lo vedo"
"Bene bene, vedo che oggi avremo anche il bis!" disse un altro elfo giunto in quel momento.
"Sarà meglio perquisirli prima di mangiarli, vediamo se hanno un po' di oro”.
"Mangiarli?!" chiese Draco.
"E tu chi saresti sentiamo?" chiese l'elfo mentre controllava se aveva oro nelle tasche.
"Ei leva quelle luride mani da me!"
"Abbiamo uno schizzinoso vedo"
"Attento a come parli nano! Io sono Draco Lucius Malfoy, mio padre era sovrano del regno!”.
Tutti i presenti si girarono guardando Draco a bocca aperta, e occhi spalancati...ed Hermione non fu da meno.
"Tu sei il principe Draco?" Chiese un elfo.
"Si"
"Fatelo scendere immediatamente da lì, forza!" con l'aiuto di altri elfi, Draco fu liberato dalle corde in meno di un minuto.
“E di lei cosa ne dobbiamo fare?”
“Uccidetela”
“No lasciatela stare” ribatté Draco.
“Questa delinquente ci ha derubati per anni, è quello che si merita!”
“Vorrei vedere cosa avresti fatto tu invece, visto che il regno era caduto nella povertà! Stupido
nano!” urlò Hermione.
“Io – sono – un - elfo!”
“Smettetela tutti e due; liberala, te lo ordina il principe Draco”.
“Oh e va bene”.
E anche la ragazza in meno di un minuto fu liberata dalle corde.
“Adesso venite, è quasi ora di cena” gli elfi entrarono dentro le radici dell’albero, lasciando Draco ed Hermione soli di fuori.
“Vuoi una mano?”
“No grazie, ce la faccio da sola”
“Ok”
“Perché non mi avete detto chi eravate?”
“Perché non mi sembrava molto saggio rivelare la propria identità quando la regina ti vuole morto”.
“Perché la regina vi vuole morto?”
“Dammi del tu; non lo so bene, so solo che vuole uccidermi; tu invece?”
“Be’ perché sono una mezzosangue e anche perché non ho ubbidito all’ordine di consegnarti a lei quando ti avrei trovato” lo guardò dritto negli occhi appena finì la frase, solo ora il principe si rese conto di quanto erano belli gli occhi della ragazza, di quanto erano puri e di quanta luce emanavano…
Di quanto era bello e semplice il suo sorriso…
“Venite è pronta la cena” annunciò un elfo uscendo; lì i loro occhi furono costretti ad allontanarsi ma segretamente si cercarono per tutta la sera.
 
………CONTINUA……..
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1265459