A place to belong.

di The Loveless Jester
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter One : You're still you. ***
Capitolo 3: *** Chapter Two : Friendship. ***
Capitolo 4: *** Chapter Three : Beyond the Rage ***
Capitolo 5: *** Chapter Four : Sacrifice. ***
Capitolo 6: *** Chapter Five : May it Be a new Beginning? ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


A place to belong.




 


Prologo.

 

-You told me “my darling ,Without me you’re nothing ”
You taught me to look in your eyes and feed me your sweet lies.–




 

 
-Mi dispiace non vedo un'altra soluzione. Stavolta non abbiamo altra scelta.- La voce del padre degli dei risuonò grave per tutta la sala del trono ormai deserta occupata solamente da lui e dal suo amato figlio Thor.
-Non è vero, non stai facendo il possibile!- Il pugno di Thor si abbattè violentemente sulla superfice del  lungo tavolo da pranzo creando un enorme frastuono per tutta la sala.
-Lo credi sul serio?! CREDI CHE IO NON AMI MIO FIGLIO? Fosse per me ora sarebbe qui fra noi , tranquillo, perché io conosco il cuore di Loki, c’è del buono…molto infondo, ma c’è. –
Odino sospirò pesantemente lasciandosi scivolare debolmente su di una sedia sentendo all’improvviso su di sé il peso gravoso di tutti gli inverni vissuti.
-Deve essere giustiziato.- sentenziò infine.
L’ira di Thor esplose, proruppe in un grido simile a quello di un animale morente e abbandonato al suo misero destino.
-NON PUOI FARLO! Non puoi.. Padre ti supplico, non puoi farlo…-
Divenne quasi un bambino il possente Thor mentre si inginocchiava ai piedi del padre per supplicare per la prima volta in tutta la sua vita.
-Non puoi ucciderlo ,finiresti… con l’uccidere anche me.-
-Thor, non posso lasciare Loki a piede libero, e neanche rinchiuso nelle prigioni, sai meglio di me che prima o poi scapperebbe e ritornerebbe a essere una minaccia per tutti noi. Loki ha bisogno di una forte motivazione per non compiere più sciocchezze, e al momento questa motivazione non esiste .-
Odino accarezzava amorevolmente la testa di Thor poggiata sulle sue ginocchia e non riuscì a reprimere un sussulto quando questi si alzò di scatto improvvisamente.
-Puoi darmi un mese?- Domandò Thor evidentemente frenetico.
- Un mese? Per farci cosa Thor?-
-Un mese per trovare questa motivazione. Conosco bene Loki anch’io e so che c’è ancora del salvabile, ti prego padre, dammi solo un misero mese per convincere Loki e se fallirò…- E qui Odino vide Thor esitare come mai aveva fatto in vita sua , neanche davanti al più temibile dei nemici. – se fallirò, sarò io stesso ad uccidere Loki.-
Un pesante silenzio piombò nella sala mentre padre e figlio si guardavano negli occhi entrambi immersi nelle proprie riflessioni  fino a quando il padre degli dei non si riscosse dal suo torpore e poggiò amorevolmente una mano sulla spalla del figlio.
-E sia. Ti darò un mese Thor, ma ne un giorno di più , ne un giorno di meno. Chiaro?.
-Cristallino padre!- E Thor sorrise , raggiante per la prima volta da quando era tornato ad Asgard,
strinse il padre in un forte abbraccio e poi si avviò freneticamente verso l’uscita della sala ma non prima che il padre l’avesse richiamato un ultima volta. –Salvalo.- disse soltanto  e Thor annui più fiero e convinto che mai.
 
 
Le carceri di Asgard non erano come le solite squallide prigioni che Loki aveva visto sugli altri pianeti ,anzi erano cosi eleganti che sembrava quasi di non trovarsi in una prigione. Tuttavia tutto questo lusso non faceva altro che innervosire il dio degli inganni che passeggiava ansioso nella sua cella in attesa del verdetto finale, che poi era consapevole che qualunque questo fosse stato avrebbe di certo trovato un modo per fuggire di li.
Infine giunse il suono che tanto attendeva, la porta fu spalancata e Thor fece il suo ingresso,  ordinando poi alle guardie di lasciarli soli.
-Dunque?.-chiese Loki con lo stesso tono che si usa per chiedere l’orario.
- Un mese.-
-Un mese? Mi uccideranno tra un mese? Perché non subito!.- fece volutamente sarcastico.
-Non ti uccideranno se…- Thor esitò.
-Se cosa?! Per  Odino, Thor parla!-
-Non ti uccideranno se riesco a trovare entro un mese una motivazione per cui tu giurerai di non nuocere più a nessuno.- Disse il dio dei tuoni tutto in un fiato.
Il tutto fu seguito dalla sprezzante risata di Loki.
-Pazzo! Credi davvero che esita una motivazione del genere?? Io sono figlio di nessuno Thor,  sono nutrito dall’odio e le menzogne sono le mie compagne, tu come speri di redimermi?!.-
- Con la stessa motivazione con la quale tu hai dannato me!-
-Mai! Che tu sia dannato Thor,  ne abbiamo già discusso!.-
-No Loki, tu ne hai discusso, tu hai fatto tutto da solo! Hai passato gli ultimi anni della tua esistenza a cercare di ferirmi e uccidermi e in cambio da me hai ricevuto solo am-
-TACI! Taci Asgardiano! Tu non mi hai dato proprio un bel niente! L’unica cosa che mi hai dato è la tua arroganza unita al tuo compiacimento nell’avermi rubato il trono che mi spettava!.-
- Ed era solo questo per  te? Loki, misero ,non vi è mai stato affetto per me? Io sono tuo fratello…-
-Non sei mai stato mio fratello, e devi stare fuori dalla mia vita!-
Thor afferrò Loki per le braccia sbattendolo furiosamente contro il muro della cella fissandolo con rabbia e amarezza.
-Tu chi sei , essere malvagio che osi sputare veleno su coloro che non hanno fatto altro che amarti per tutta la tua dannata esistenza?! Come osi rinnegare ciò che ci lega!-
-Thor!.- gemette Loki schiacciato dal peso doloroso dell’altro e dalla sua ira incontenibile.
Non appena Thor vide la smorfia di dolore palesemente disegnata sul volto di Loki, lo lasciò andare tenendolo ugualmente intrappolato tra il suo corpo e il muro.
-Lasciami provare.-
-L’hai detto tu no? La mia vita è sempre stata dannata, non c’è redenzione per me .-
-Quando ti guardo negli occhi sento che ci può essere redenzione anche per te.-
Thor prese delicatamente la testa del fratello fra le proprie mani, entrambi aveva sbollito tutta la rabbia che avevano in corpo.
-Io non morirò.-
-Non permetterò che accada, te lo giuro Loki.-
Il dio dei tuoni lasciò un lieve bacio sulla fronte di Loki troppo scosso da quella discussione per ritrarsi a quel gesto. Prima di lasciarlo andare definitivamente prima di richiamare le guardie affinchè svolgessero il proprio dovere , Thor si concesse un ultimo lungo sguardo verso” il fratello” poi si incamminò per fare ritorno nel palazzo reale.
 
Loki era rimasto appoggiato contro il muro seguendo con lo sguardo il fratello che  si allontanava e una volta che Thor fu sparito dalla sua vista si lasciò scivolare fino al pavimento portandosi le ginocchia al petto e sospirando pesantemente  nascose la testa fra le ginocchia.
 Quella situazione non gli piaceva affatto, non gli piaceva restare rinchiuso  in una fredda cella  che per quanto potesse essere acchittata a lusso rimaneva pur sempre una fredda cella, inoltre non poteva soffrire il fatto di essere prigioniero di suo padre adottivo  e di un popolo che aveva imparato a considerare estraneo e nemico, per non parlare poi della fastidiosa presenza di Thor che non faceva altro che rimembrargli cose che avrebbe soltanto voluto gettare nel dimenticatoio.
Loki non era mai stato una persona facile da abbattere, era sempre passato attraverso le prese  in giro degli altri ragazzini durante la sua infanzia e inoltre aveva superato bene il fatto  che tutti su Asgard lo guardassero con sospetto  e che non lo degnassero neanche di un misero complimento riservando le lodi solo per il suo biondo fratellastro già fin da prima che tentasse di prendere il  potere ,non si era mai curato dell’astio altrui ne tantomeno aveva mai ceduto alla tristezza, eppure ora come ora desiderava farlo, desiderava chiudersi nel suo dolore e per la prima volta dopo tanto tempo sentiva addirittura il bisogno fisiologico di piangere
.



 
-When you try your best but you don't succeed ,
When you get what you want but not what you need ,
When you feel so tired but you can't sleep ,
Stuck in reverse… -

 



 

Ma quella notte Loki non pianse o almeno non nell’espressione fisica del termine, poiché non poteva di certo impedire alla sua anima di struggersi ancora e ancora...

 

“Come osi rinnegare ciò che ci lega? “

 

Quelle parole ancora gli vorticavano nella testa incapaci di dissolversi e lasciarlo in pace a crogiolarsi nella sua autocommiserazione  , al contrario gli scoppiavano nella testa  in ogni istante.
Se avesse dovuto dare una definizione  di quel “ legame “ che Thor tanto declamava, Loki avrebbe detto che era un intreccio d’odio e rabbia mentre il Loki interiore e se vogliamo il vero Loki, avrebbe aggiunto a quella definizione la parola “ amore”. Per questo negli ultimi due anni Loki non aveva fatto altro che distruggere tutto ciò che il fratellastro aveva di più caro, sperando vanamente che uccidendo lui avrebbe ucciso per sempre anche l’amore che provava nei suoi confronti.
Ma Loki era debole, tremendamente debole di fronte all’idea di spegnere per sempre la fiamma della vita di Thor e tutto ciò lo dimostravano tutti i suoi fallimenti. Loki non era mai stato un uomo dalla mole possente come lo era Thor, al contrario si era sempre dovuto affidare sempre e solo alla magia e alla sua stessa intelligenza per sopperire alle sue mancanze  e grazie alla sua determinazione era sempre riuscito nei suoi obiettivi  ma tutto ciò era stato impotente di fronte all’idea di vedere Thor morto per sempre e da qui tutti i suoi fallimenti.
Loki falliva perché mancava di determinazione.

 

Ti odio Thor.”

 
 Si disse  ancora Loki ripetendosi la frase che  si ripeteva da secoli, la frase che sperava lo aiutasse a riuscire nei suoi piani, la frase che ormai era diventata la sua preghiera personale.
Loki pregava che il Fato gli facesse odiare Thor, ma evidentemente  Loki non sapeva che  al Fato non manca mai il senso dell’ironia.




















Note : Salve a tutti!  Questo è il mio primo esperimento sulla coppia Thor/Loki ed è ambientata in un eventuale post Avengers.  La storia è gia scritta quindi credo che la posterò per il primo periodo almeno una volta a settimana di domenica e più avanti  credo che incrementerò gli aggiornamenti  ^^  
Per quanto riguarda la storia credo di aver fatto un loki leggermente  OOC, o forse è solo una mia impressione, anyway a voi il giudizio!
Spero di avervi incuriosito con questo prologo e che in futuro seguiate anche gli altri capitoli. Grazie a chi leggerà solamente e a chi lascerà un segno graditissimo del suo passaggio con una bella recensione. Baci :*
P.S. le canzoni usate sono " living in a world without you " dei The Rasmus e "Fix You" dei Coldplay


 

 


 

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Capitolo 2
*** Chapter One : You're still you. ***


Chapter One: You're still You

 



















- I look up to everything you are ,
In my eyes you do no wrong .
I've loved you for so long
and after all is said and done
You're still you, After all …
You're still you-

 








 
I raggi del sole del mezzogiorno Asgardiano  colpirono in pieno il volto del dio dei tuoni che si era addormentato solo alle prime luci dell’alba, dopo aver passato una notte pessima e tormentata da mille pensieri che, non a caso, erano stati tutti volti verso il fratellastro minore incarcerato nelle lussuose segrete del palazzo reale di Asgard.
Lentamente Thor stirò i possenti arti beandosi ancora per un po’ del caldo tepore irradiato dal sole, infine si costrinse ad aprire gli occhi  e ad alzarsi dal letto.
Dopo essersi fatto una lunga doccia e aver indossato i panni puliti scese nella sala da pranzo per consumare un veloce pasto giusto per tenersi in energie e poi subito si diresse nella sala del trono dove  sapeva che Odino lo aspettava.
La sala del trono era sempre stato un luogo amato da Thor , da piccolo vi giocava con Loki , rincorrendosi e nascondendosi i due principi passavano delle ore intere in quella sala immensa e dorata senza che nessuno li disturbasse, anzi a volte venivano raggiunti dalla loro madre  che portava loro la merenda pomeridiana e si raccomandava   amorevolmente che non si facessero male o litigassero.
Thor aveva dei bei ricordi di quella sala, quelle lunghe tavolate  mille e mille volte gli avevano funto da nascondino o da barriera quando Loki gli correva dietro per prenderlo, oppure ricordava che  quando litigava con Loki perché quest’ultimo gli rinfacciava di averlo trascurato per stare con gli altri ragazzini Asgardiani e correva via piangendo , lo ritrovava sempre nascoto dietro il trono accucciato con la testa fra le ginocchia.
Sorrise amaro, quelli erano solo i tempi andati  e ora i tempi erano molto più difficili e ostili.
Sospirò pesantemente il dio dei tuoni facendo infine il suo ingresso nella sala del trono  ove
Odino aspettava  seduto sullo scranno d’oro  , con indosso un aria abbastanza grave e preoccupata che mise subito il figlio in guardia.
-Padre.-
-Thor figliolo, vieni pure ti aspettavo.- disse quello accennando un lieve gesto con la mano invitando il figlio ad avvicinarsi.
-Non avete una bella cera padre, c’è qualcosa che vi tormenta?- Chiese Thor  fermandosi solo a pochi passi dal trono del re.
-Ebbene si, ci sono molte cose che mi tediano ma ora ne verrai a conoscenza anche tu  non temere.-
Odino si piegò in avanti, le mani giunte sotto il mento e lo sguardo serio puntato negli occhi di ghiaccio del figlio.
-abbiamo avuto un problema sul pianeta Svartálfaheimr, il regno degli elfi oscuri e dei nani. Gli altri sette regni  hanno richiesto il nostro intervento in quanto pare che su quel pianeta sia in corso una guerra civile  fra nani ed elfi.Si mormora che il capo dei nani abbia ucciso la regina degli elfi e da lì ne è scoppiata una guerra. Abbiamo deciso di mandare un ambasceria e tu ne sarai a capo figlio mio.-
-Padre capisco la situazione ma io non posso muovermi da Asgard, devo occuparmi di Loki e ho solo un mese di tempo e non posso permettermi rallentamenti.-
-Sapevo che avresti parlato cosi Thor, per questo ho deciso che Loki verrà con te, certo con le dovute precauzioni, non voglio che ti sia di intralcio. Tuttavia mi auguro che tutto si concluda in una breve trattativa diplomatica. – Odino calcò volutamente le ultime parole proprio per indicare al figlio che non avrebbe dovuto fare come al suo solito lasciandosi andare al suo spirito guerriero.
Thor rise sommessamente. – Mi conosci fin troppo bene padre mio! Farò ciò che dici, ma dimmi come vuoi tener buono Loki?-
-Ho fatto costruire un bracciale in grado di tenere la sua magia ai minimi livelli, in modo che non possa nuocere a nessuno ma che almeno possa difendersi, dopotutto state andando in missione.
-La trovo un idea eccellente padre , se siamo fortunati magari l’azione porterà una svolta nell’animo di Loki.-
- Lo spero figlio mio, ma ora và, e porta con te i guerrieri che riterrai più degni della missione, si parte tra due ore.-
Thor sorrise compiaciuto.- State tranquillo padre , so già su chi ricadrà la mia scelta.-
 
Un paio d’ore dopo , d’innanzi alle macerie del  bifrost erano riuniti accanto a Thor , Loki al fianco del fratello con un espressione  sul volto indecifrabile, la dea Sif e gli altri valorosi guerrieri Asgardiani Fandral, Volstagg, Hogun e Heimdall.
 Il principe biondo si guardò intorno soffermandosi su ognuno dei guerrieri scelti sorridendo compiaciuto della propria decisione, infatti Thor sapeva bene che quei pochi guerrieri erano talmente valorosi che avrebbero avuto la stessa prestanza di un esercito completo.
Approfittando della distrazione generale e delle chiacchere  tra gli altri guerrieri Thor si volse verso Loki con una specie di sorriso incoraggiante stampato sul viso.
-Ti ho fatto uscire vedi?-
-Si per portarmi in una missione suicida, dove se dovessimo subire un attacco io potrei anche morire dato che non ho neanche un briciolo di potere!-
-Smetti di essere cosi negativo  Fratello!  E poi ammetterai che al momento fidarsi di te è bene ma non fidarsi è meglio!-
-La pianti con questi detti Midgardiani? Mi tediano!-
-Io li trovo affascinanti! come trovo affascinante Midgard checchè tu ne dica fratello.-
-Ah non farmici pensare ero a un passo dal distruggerla , la tua amata Midgard.-
-Hai detto bene , la mia amata Midgard e sono felice che tu non l’abbia distrutta!.-
Restarono un attimo in silenzio a fissarsi, mentre gli altri fortunatamente stavano ancora dialogando fra di loro persi nel rimembrare le vecchie avventure., occhi negli occhi i due principi duellavano con solo lo sguardo  come se ciò fosse la più tagliente delle lame   e continuarono quella lotta senza ne vinti ne vincitori per una buona manciata di secondi.
- Amo Midgard  ma non è l’unica cosa che amo.-  disse infine Thor sospirando gravemente e cedendo infine per primo ad abbassare lo sguardo , stanco di quella lotta perenna che sorgeva non appena le iridi azzurre incontravano le compagne smeraldine dell’altro.
-infatti ami anche una sciocca Midgardiana.-  Ribattè Loki prontamente sia soddisfatto per la pur lieve e futile vittoria sia di nuovo infastidito  per la nuova piega che aveva dato alla discussione.
Se Thor non fosse certo di conosce Loki avrebbe sicuramente detto che quella appena palesata fosse gelosia.
-Con Jane è finita molto tempo fa e lo sai.- sussurrò quasi titubante guardando il fratellastro di sottecchi.
-Non mi riguarda, e non mi interessa.-
Lo sguardo di Thor si indurì di nuovo di fronte alla risposta fin troppo secca e  rabbiosa del fratellastro.
D’altra parte  reputava  il fastidio di Loki riguardo all’argomento Jane un fastidio totalmente ingiustificato a maggior ragione sei il dio degli inganni continuava a negare spudoratamente che ormai qualcosa d speciale li univa.
-Smettila Loki.- borbottò irritato  allontanandosi di qualche passo.
-Bene, infatti mi sembrava che avessimo una missione da compiere e non che dovessimo perderci in inutili chiacchere.-  rispose l’altro con tono volutamente irrisorio nei confronti del fratellastro.
 Thor stava di nuovo per ribattere ma sentendo improvvisamente lo sguardo di tutti puntato addosso decise di lasciar correre  senza rispondere al fratello, si limitò a mormorare un –si parte- in direzione dei presenti che prontamente cercarono un contatto con una parte del suo corpo mentre lui cominciava a mulinare il mjolnir per creare un varco dimensionale per Svartálfaheimr , solo pochi attimi prima che venissero risucchiati via dal vortice dimensionale si voltò verso Loki indirizzandogli solo un breve sussurro velato di dolce ironia. – Tu non morirai perché ti proteggerò io Loki.- ma Thor fu troppo preso dal risucchio del vortice per accorgersi degli occhi sgranati di Loki che lo fissavano a metà fra il sorpreso e l’irritato..
 
 
 




Svartálfaheimr era un luogo  cupo e minaccioso, costituito da immense foreste di querce e cipressi , il sole non splendeva mai alto nel cielo e l’area era illuminata solo da un fioco bagliore arancio che manteneva il luogo in un perenne tramonto che culminava nel buio delle ore notturne.
Ad accogliere l’ambasceria fu mandato un manipolo di soldati elfici che li scortarono fin dentro le mura del palazzo dopo averli accolti con i dovuti onori
Durante il viaggio per raggiungere il palazzo Thor fu sommerso dalle silenziose riflessioni  che sussurravano i suoi compagni di viaggio riguardo quel nuovo pianeta che visitavano e in linea di massima potè constatare che tutte vertevano sul negativo, tuttavia  vi era un eccezione rappresentata dallo sguardo sinceramente ammirato di Loki che guardava il paesaggio circostante completamente rapito e affascinato ma Thor non ne fu comunque molto sorpreso, quel luogo oscuro ma pur sempre incantevole si addiceva perfettamente all’indole di Loki e per questo si ritrovò  a ghignare fra se e  se, Certe cose non sarebberò mai cambiate, pensava, Loki era sempre Loki.
 
Mentre si erano tutti fermati nel piazzale centrale del palazzo un elfo oscuro si fece avanti inchinandosi a Thor – Io sono Amdir capo della guardia reale, mi è stato dato ordine di mostrarvi i vostri alloggi e di comunicarvi che domani si terra l’assemblea reale. Sua altezza  , la principessa Kendra  vi invita a visitare il palazzo a vostro piacimento e tuttavia vi consiglia vivamente di non lasciare le mura del castello dato i tempi difficili  che il mio popolo si trova ad affrontare.-
Thor registrò meccanicamente le parole dell’elfo e si battè un pugno sul petto in segno di assenso.
-Faremo come sua altezza ci ha consigliato.-
Amdir assenti col capo, volse loro le spalle invitandoli a seguirlo verso  gli alloggi.
-La cena verrà servita alle otto.- Furono le ultime parole dell’elfo prima che sparisse dopo aver eseguito un perfetto inchino ossequioso, portò con se anche la guardia reale.
Thor e gli altri sospirarono di sollievo , lieti d’aver ricevuto una sì degna accoglienza.
-Bene  Io e Loki prenderemo la stanza con il terrazzo, Sif quella di fronte alla nostra e voi quattro Fandral, Volstagg, Hogun e Heimdall dividetevi le ultime due stanze.- Date le ultime disposizioni Thor trascinò nella loro stanza Loki , chiudendosi immediatamente la porta alle spalle per evitare di assistere ai futili litigi riguardanti a chi spettasse la camera migliore
Il primo gesto di Loki  una volta in camera fu quello di affacciarsi al terrazzo inspirando l’aria a pieni polmoni godendosi quella temporanea libertà vigilata.
-Mi piace questo posto.-Disse Loki sinceramente ammirato da quel luogo.
- Non avevo dubbi , è un luogo oscuro, fa per te.- Thor si tolse gran parte dell’armatura prima di raggiungere il fratello sul terrazzo
- Vedi sempre a pensar male, se tu ti fermassi ad ascoltare noteresti che questo luogo è particolarmente silenzioso.-
Thor segui il consiglio del fratello  interrompendo il loro discorso e lasciandolo nel silenzio per pochi attimi.
-Hai ragione.- asserì infine il dio del tuono, voltandosi a guardare il volto ora sereno del dio degli inganni.
- Dovresti essere sempre cosi Loki.-




 
-Through the darkness I can see your light
and you will always shine,
and I can feel your heart in mine.
Your face I've memorized ,I idolize just you.
-




 

 
-Cosi come?- fece curioso dall’improvviso cambiamento di umore del  dio dei tuoni che ora gli sembrava quasi amichevole..
 - Cosi sereno, è bello quando sei cosi.- disse l’altro come fosse la più grande delle ovvietà.
Thor lo sapeva, Thor lo vedeva e non poteva essere ingannato dalla fredda maschera di odio che Loki si era cucito addosso, Loki per quanto lo negasse era una creatura  che possedeva un anima cosi fragile ed incline alle emozioni  che proprio per quella sua debolezza venivano amplificate a dismisura, e a Thor dispiaceva immensamente che la sola che il fratellastro non fosse in grado di gestire fosse l’immenso rammarico e la profonda delusione causata dalla scoperte delle sue vere origini.
-Forse perché non siamo a casa.- disse il dio degli inganni distogliendo Thor dalle sue  riflessioni.
-Quella è casa tua Loki, sei cresciuto li anche se non sei figlio di Odino per sangue lo sei di diritto, il tuo posto è al nostro fianco, al mio fianco, quello è il tuo posto Loki.-
Mentre parlava  strinse con forza le mani sul muretto del terrazzo rapito da tutta l’enfasi che aveva messo in quelle parole dettate sia dal cuore che dalla ragione.
-Rendi la questione fin troppo semplice Thor.- ec l’altro cominciando ad irritarsi ed anche ad allontanarsi fisicamente dal dio dei tuoni.
 Male, pensò Thor , Loki cominciava ad irritarsi così  per placarlo poggiò delicatamente una mano sulla sua che al tocco risultò gelidissima.
-Se solo tu non fossi così cocciuto Loki, se solo accettassi di stare al mio fianco, al posto che ti spetta, Io farei di tutto per renderti sereno Loki.-  disse convinto addolcendo il tono perché non voleva irritarlo e perché gli stava parlando con il cuore.
Loki rimase per alcuni attimi interdetto alle parole del fratello ricambiando la stretta della sua mano si perse negli occhi color ghiaccio di Thor annegandovici dentro senza possibilità di ritorno e
Thor forte di quella debolezza dimostrata dall’altro , improvvisamente lo tirò a se chiudendolo in un forte abbraccio volto a trasmettergli  tutto il calore e l’affetto che sentiva per lui.
-Thor.. Thor non fare così.- farfugliò Loki visibilmente impacciato e irritato ma non troppo dato che non fece poi troppi sforzi per togliersi  dall’abbraccio dell’altro.
Thor gli sorrise di rimando ed entrambi non si accorsero dei loro visi che si avvicinavano pericolosamente arrivando fino a far sfiorare le loro labbra  in un contatto appena accennato ma dolce ed intimo, erano sul punto di approfondire quel lieve contatto ma furono interrotti da un insistente bussare alla porta.
I due , uno irritato e l’altro semplicemente sbalordito dal gesto che stava per compiere
Si staccarono repentinamente mentre Sif faceva il suo ingresso nella stanza, -Thor potresti venire un attimo per favore?-
-hm si certo.. Sif.- Thor cerco di trattenere tutto il fastidio provocato da quell’intrusione prima di seguire con malcelata rassegnazione la guerriera asgardiana..
Prima di lasciare la stanza lanciò un occhiata a Loki sia di monito ma soprattutto  di profondo dispiacere.
-Io credo che mi preparerò per la cena.- aveva detto Loki all’indirizzo dei due tornando in possesso del tono glaciale che prima aveva messo da parte per pochi istanti e per parlare con Thor.
Quando furono usciti dalla stanza , il dio degli inganni  sbuffò irritato e critico nei suoi stessi confronti.
Altri pochi secondi e sarebbe stato coinvolto in .. bacio.. si un bacio passionale con colui che aveva giurato di odiare ed uccidere! Si prese la testa fra le mani, tormentato da quel nuovo risvolto nei fatti si abbandonò stancamente sul letto come se in quel momento non avesse neanche la forza di rialzarsi in piedi.
“ è stato solo un momento, passerà, è tutta colpa della situazione misera in cui mi trovo, sconfitto e imprigionato, debole e in catene.. di certo non è affetto per quel miserabile asgardiano!” si disse ritrovando per un attimo lucidità.
 Ma fu solo un attimo e nel profondo Loki sapeva bene che non avrebbe potuto continuare a mentire ancora a lungo, almeno non a se stesso.
 





 
 
La cena fu servita puntualmente alle otto nella grande sala centrale del palazzo reale, La Principessa Kendra sedeva a capo tavola vestita con una prezioso vestito composto da una casacca scarlatta  con le maniche tagliate  che le lasciava scoperto il punto vita per dei buoni centimetri che lasciavano intravedere la bella pelle lucida ma scura dell’elfa  che veniva di nuovo coperta da una lunga gonna dello stesso colore della casacca.
Ella  non toccava cibo limitandosi a piluccare il piatto con la forchetta senza mangiare qualcosa realmente, aveva l’espressione austera degna di una anziana regina con l’unica irregolarità che lei era ancora una giovane principessa che a breve sarebbe stata incoronata al posto della madre soltanto per un crudele gioco del destino e che quindi della saggezza di una vecchia regina non ne possedeva poi molta e ppur aveva accettato sulle sue giovani spalle la guida del suo popolo cercando  di muoversi sempre al meglio delle sue possibilità nell’ambito governativo per il bene del suo popolo.
 A tavola fu Thor il primo a prendere parola mentre nel resto della sala regnava sovrano un innaturale silenzio.
-Principessa Kendra , sono molto desolato per la vostra recente perdita.- cominciò l’asgardiano con tono grave.
Kendra si riscosse dallo stato catatonico in cui versava  e prese un sorso di vino prima di rivolgersi a Thor.
- Vi ringrazio per le vostre parole di cordoglio ma soprattutto vi sono grata per l’aiuto che ci avete portato tempestivamente rispetto alla nostra richiesta . Tuttavia  non vorrei appesantire la vostra prima cena qui con argomenti pesanti  per questo avremo tempo dopo, ho organizzato una riunione con l’intero consiglio domani mattina, se siete d’accordo.-
Thor annui- Sono perfettamente d’accordo .-
Dopo quel veloce scambio di battute diplomatiche e quasi di circostanza la conversazione divenne più leggera e dai toni meno austeri.  La principessa si perse nel raccontare le meraviglie dei loro boschi, coltivati per anni dai nativi erano diventati favolosi boschi incantati con rari esemplari di vegetali e di fiere, Loki fra tutti fu il più appassionato a quei racconti di fiere leggendarie che vagavano nei boschi di Svartálfaheimr   e non appena senti nominare l’immensa biblioteca  situata nel palazzo Loki chiese impaziente se vi sarebbe potuto entrare.
-Ma certo principe Loki, anzi vi invito io stessa a farlo, se lo desiderate dopo cena vi potrei accompagnare io stessa.- Kendra era rimasta molto colpita dal genuino interesse nutrito da Loki per la cultura del suo popolo per questo con piacere appena finita la cena  aveva condotto Loki nella grande biblioteca situata nella sala est del palazzo reale almeno subito dopo che Thor   aveva di nuovo  avvertito il fratello  di comportarsi in modo adeguato, cosa che aveva di nuovo fatto tornare l’astio che quel pomeriggio Loki aveva soppresso nei suoi riguardi.
 Una volta nella biblioteca Loki si era subito avvicinato agli alti scaffali ammirando con devozione gli antichi tomi contenuti  in quel luogo pieno di cultura, dopo un occhiata iniziale Loki si diresse nel reparto che trattava la magia e dopo aver scorso vari titoli di libri  afferrò un enorme tomo color verde muschio interamente ricoperto di polvere e osservandolo meglio si ritrovò a sgranare gli occhi.
-Per Odino cercavo questo libro  da secoli!- Sembrò felice come un bambino il dio degli inganni mentre si rigirava quel libro fra le mani.
-Il libro che insegna la tecnica della telepatia e del teletrasporto?-
- Esattamente, nel mio mondo di questo libro non ne esiste neanche una copia.-
- Voi vi intendete di magia?- chiese la principessa a metà tra lo stupore e l’incredulità.- Non credevo che voi Asgardiani..-
-In effetti sono l’unico della mia fa- volevo dire… sono l’unico ad Asgard ad avere un ampia conoscenza della magia da quando morì il creatore del bifrost..-
- Capisco. Sapete anch’io sono una maga , per la mia specie è una dote naturale. Io controllo i quattro elementi naturali.-
La principessa allargò le braccia aprendo i palmi delle mani dalle quali cominciò a fluire pura e vera magia.-
-Acqua- disse mentre una sfera d’acqua si formava sui palmi delle sue mani – Fuoco- ed improvvisamente la sfera si incendiò per qualche istante prima di trasformarsi in una sfera di terra dura e compatta – terra ed infine aria- e la sfera si trasformo in un piccolo uragano in miniatura che poi scomparve non appena la principessa chiuse i palmi riportando le braccia conserte lungo i fianchi.
-Notevole. Che ne dite di uno scontro? Amichevole si intende. – E sorrise di malizia  il dio degli inganni facendo quella proposta per lui allettante, era sempre un brivido nuovo mettersi alla prova.
-Dico che conosco il posto giusto.- e la stessa malizia si riflettè negli oscuri occhi della futura sovrana degli elfi oscuri non meno attratta dalle sfide rispetto al dio degli inganni.
-Dopo la riunione? –
-Perfetto.-









NOTE: Salve a tutti! mi scuso in anticipo per eventuali sviste di battitura od  "orrori " grammaticali, per quanto la possa correggere lo so che sicuramente mi sfuggirà sempre qualcosa  D:
 Bene ecco qui il primo capitolo, la storia comincia a delinearsi e gli effetti della vicinanza di Thor e Loki cominciano a farsi sentire lasciando il nostro povero Loki sempre più arrabbiato e confuso :P 
Spero che quetso capitolo vi piaccia e che continuerete a seguire la storia, se volete lasciate qualche recensione per esprimere il vostro parere o per qualche consiglio che è sempre ben accetto!
 Grazie a chi ha letto, e a chi ha inserito la storia tra le preferite e le ricordate,  arrivederci al prossimo capitolo!
P.S. la canzone usata è "You're still you" di Josh Groban

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Capitolo 3
*** Chapter Two : Friendship. ***


Chapter two : Friendship.

 















 
 
La riunione era iniziata da una buon’ora  e Thor era sempre stato con la testa altrove o almeno rivolta a tutt’altro soggetto.
Il suo chiodo fisso era Loki, gli era letteralmente caduta la mascella al suolo quando aveva visto il fratello tornare dall’incontro con la principessa  tutto felice e pimpante come se gli fosse  appena andato in porto un piano di distruzione, da lì tutti i possibili e immaginabili viaggi mentali se li era fatti tutti il dio dei tuoni.
Insistentemente si chiedeva cosa potesse aver reso cosi  vivace il suo adorato fratellastro di solito cupo e depresso con manie di distruzione di massa, e più andava avanti nei suoi viaggi mentali più la principessa veniva vista come il colpevole di quel repentino cambiamento.
Che Loki si fosse invaghito?
Non fece in tempo neanche a concepire questo pensiero che si strozzò con la sua stessa saliva interrompendo le chiacchere dei consiglieri con dei violenti colpi di tosse.
-Tutto bene  principe Thor?- chiesero in coro più o meno tutti i consiglieri compresa la principessa Kendra.
-Oh io ehm si.. vi chiedo scusa , vi prego proseguiamo.-
Thor si diede dell’idiota mentalmente , come aveva solo potuto porsi una domanda cosi imbecille?  era certo che fra Loki e Kendra non vi fosse nulla, eppure il solo pensiero del cuore di Loki  nelle mani di qualcuno che non era lui lo faceva impazzire.
-Allora principe Thor siete d’accordo?-
-Si certo.- e Thor si ritrovò a pregare di non aver appena acconsentito allo scatenarsi di una guerra di proporzioni cosmiche.
Dannato Loki!
 
 



- Ma posso sapere che ti è preso?! Non hai sentito una sola parola di quello che hanno detto!!-
-Per questo ti porto appresso Sif! – Lady Sif  rifilò al dio dei tuoni una micidiale occhiata torva accompagnandola con una decisa botta di gomito nel muscoloso fianco del dio.
-Ahio Sif!-
-Cosi impari a trattarmi male come se fossi la tua segretaria!.-
Mentre Thor cercava di cavarsi fuori dall’ira  della guerriera più formidabile di Asgard notò in lontananza  Loki che si allontanava con la principessa Kendra  per i corridoi del palazzo reale, subito Thor zittì Lady Sif  trascinandosela dietro nella stessa direzione presa prima da Loki e Kendra .
-Thor ma dove mi stai portando?!-
- Shhh non urlare! Voglio vedere cosa combina Loki.-
La guerriera fece di nuovo per protestare ma fu brutalmente interrotta dall’occhiataccia del futuro re di Asgard .
 Thor e Sif seguirono i   due fino a che non arrivarono in un ampia sala con diversi tipi di armi appese alle pareti, fortunatamente vi erano molte colonne e i due asgardiani ne approfittarono per andarsi a nascondere dietro una di esse  in attesa che gli altri due facessero qualcosa che rivelasse il motivo della loro presenza in quella stanza.
 





-Andiamo, mostrami che sai fare Asgardiano!.- Provocatrice per natura Kendra si mise subito sull’attacco
Seguita poco dopo da Loki.
-Sai non sono un Asgardiano.-
-e cosa saresti?- Kendra rimase per un attimo interdetta dimentica che stava per iniziare un combattimento per quello Loki riuscì facilmente a prenderla alla sprovvista evocandogli  accanto un illusione che tentò di colpirla all’addome  ma fortunatamente lei si scanso all’ultimo minuto ringhiando di disappunto.
-Sono un gigante di ghiaccio.- Fece laconico il dio degli inganni mentre evitava una sfera di acqua appena lanciatagli da Kendra.
-Ma Thor  è un asgardiano…-
- ottima osservazione principessa.- Loki si preparò per sferrare un attacco frontale spedendo contro Kendra una scarica di elettricità partita dal nucleo del bastone che aveva appena evocato.
Kendra evocò mulinelli d’aria con entrambe le mani e indirizzò i suoi palmi contro il raggio mandatogli contro dal bastone di Loki e non senza una certa fatica, riuscì a deviarlo verso una colonna.
 
Intanto da dietro la colonna Thor e Sif assistevano ammutoliti a quella specie di battaglia fra maghi , profondamente turbati si chiedevano perché mai quei due stessero lottando.
-Secondo me si stanno solo divertendo a modo loro.- mormorò Sif all’orecchio di Thor.
-Che bel modo di divertirsi ..- fece sarcastico il dio dei tuoni senza staccare  gli occhi dalla battaglia.
- Beh sai uno di loro è un sociopatico con manie di distruzione e l’altra discende da un popoli di oscuri sciamani, pensavi si divertissero pettinando le bambole?- rispose Sif spazientita dall’ingenuità che albergava nel cuore di Thor.
.




-Andiamo non sai fare di meglio?!- Giocava a stuzzicare l’avversario il dio degli inganni  dimentico che si trovava  davanti l’erede di un impero di oscuri sciamani votati alla guerra.
Kendra per tutta risposta spedì addosso a Loki una vera e propria tempesta di meteoriti infuocati che Loki fece molta fatica a schivare infatti uno dei meteoriti andò a colpirlo dritto sulla fronte procurandogli una piccola ferita superficiale.
 Con uno scatto repentino del suo scettro il dio degli inganni fece terminare la tempesta di fuoco e si avvicinò alla principessa per ingaggiare una specie di lotta corpo a corpo  e quando fu sicuro di aver distratto a sufficienza Kendra la spedì con una nuova scarica elettrica contro una colonna .
-Ma questo è sleale!.- si lamentò la principessa toccandosi la schiena dolorante.
-Che dire principessa, in guerra e in amore tutto è lecito!.-
- Mi piace il tuo stile-
 - anche il tuo non è male , i miei complimenti.-
I due maghi si incontrarono al centro della sala  e si strinsero la mano rispettosamente ed entrambi con un bel sorriso compiaciuto stampato sulle labbra.
-Ti va di vedere un posto?-
-Perché no?-
 Così i due maghi lasciarono la sala chiacchierando del più e del meno diretti verso un nuovo luogo ignari dei due asgardiani che ancora li spiavano da dietro la colonna.
 
-Lo dicevo io che  si era invaghito di lei .. cioè Guardala!.-
-Oh andiamo Thor non fare la scolaretta gelosa ed apprensiva! Io invece credo che Loki abbia appena scoperto l’amicizia.- fece Sif tirando una pacca sulla spalla dell’amico come per rassicurarlo.
-Amicizia?- quella parola associata a Loki faceva molto strano  ma forse doveva ammettere che da quando erano arrivati a Svartálfaheimr , ed era appena passato un giorno, Loki sembrava molto diverso dalla persona che Thor aveva avuto affianco negli ultimi anni. Forse aveva trovato un posto che lo faceva stare bene?
- Forse hai ragione Sif, magari stare in compagnia di Kendra  gli farà bene, sono disposto a qualunque compromesso pur di salvare la sua anima.- Thor sorrise malinconicamente prima di avvolgere un braccio attorno alle spalle di Sif e spingerla nella direzione  dalla quale erano venuti decidendo saggiamente di lasciare in pace gli altri due.
-Sei diventato davvero molto saggio Thor.- Asserì la guerriera sorridendo dolcemente al suo amico di sempre.
- Ti stupiresti Sif di come si può cambiare quando in ballo c’è l’altra metà del tuo cuore.-
 
L a principessa Kendra condusse Loki  su di una terrazza che affacciava direttamente su degli splendidi giardini interni al palazzo; Cascatelle d’acqua sgorgavano dai quattro lati di un imponente costruzione  rettangolare posta al centro di un ampia area verde e piena di fontane  finemente decorate mentre la costruzione centrale era percorsa da scale e diversi porticati che portavano in cima ove una sontuosissima fontana a tre vasche faceva bella mostra di se, il resto dei giardini era colorato da miliardi di fiori variopinti e stupendi  che  Loki non aveva mai visto in vita sua.
- Ma è  Stupendo!- esclamò il dio degli inganni mentre si guardava intorno sinceramente  meravigliato da cotante meraviglie riunite in un unico posto proprio davanti ai suoi occhi.
- Questo posto lo fece costruire mia madre appena dopo la sua incoronazione ben 200 anni fa, venivano spesso qui quando lei non aveva gli impegni di corte, e parlavamo per ore ed ore…- Lo sguardo della principessa invece ora aveva assunto delle sfumature malinconiche che non sfuggirono di certo all’attento dio degli inganni.
- Ti deve mancare molto.-  disse appoggiandosi con calma alla ringhiera del balcone con lo sguardo fisso innanzi a se verso quella meraviglia di giardini.
- Molto.. ma ormai la mia incoronazione è prossima , devo restare lucida.-
-Sbagli a seppellire tutti i tuoi sentimenti, potrebbero riuscire fuori nel momento meno opportuno se non li metabolizzi per bene .-
Kendra sorrise – è per questo che hai combinato tutti quei casini? Perché eri pazzo di dolore.?-
Loki si voltò di scatto verso di lei, palesemente irritato le regalò un’occhiata gelida.
-Non parlare di cose che non sai..- sibilò.
Kendra rimase molto scossa dalla reazione del  dio degli inganni, non voleva di certo risultare fastidiosa.
-Ti chiedo di scusarmi, non volevo certo infastidirti.- si affrettò a dire guardandolo con apprensione.
Loki dal canto suo rimase in silenzio e non parlò per molti minuti rimanendo con lo sguardo perso nel nulla  e con gli ingranaggi del cervello furiosamente in moto.
 
-Forse è meglio tornare.- Fu Kendra ad interrompere il silenzio imbarazzante che si era venuto a creare  tra di loro riuscendo finalmente ad attirare di nuovo l’attenzione di Loki.
-Ho sempre vissuto all’ombra di Thor, nonostante tutti i miei sforzi ero sempre la pecora nera di Asgard, poi una volta grande ho scoperto che non eravamo fratelli e improvvisamente ho capito il perché di tutto quell’astio. Non ho mai metabolizzato il dolore per quella scoperta , in realtà non ho mai metabolizzato niente, ed è successo quello che è successo.-
Loki prese un profondo respiro palesemente sorpreso dalla sua improvvisa voglia di sfogarsi, con un estraneo poi! La verità… la verità era che quel posto gli piaceva da morire, gli dava la pace e quella giovane principessa dall’aria sperduta, troppo giovane per un trono poco desiderato, gli comunicava un inspiegabile senso di fiducia mai provato con nessun’altro essere vivente .
-Sai Loki io credo che la cosa che tu non abbia metabolizzato davvero sia tutto l’odio che provi per la tua famiglia, hai provato a distruggerli , hai provato a distruggere tutto ciò che amava Thor e non hai ottenuto niente , l’odio non ti ha portato a niente  e non sto qui a dirti vai da loro e perdonali, ma perdona te stesso per esserti trascurato, perdonati per essere stato cosi autodistruttivo, alla fine dei conti sei sempre stato tu a soffrire più di tutti. Amati  Loki, amati  e  non rovinarti la vita per nessuno.-
Il fiume delle parole di Kendra colpì Loki nel profondo liberando in lui un incandescente mare di emozioni che fece fatica ad arginare lasciando che il suo viso cambiasse diverse espressioni in pochi attimi .
-Nessuno…nessuno mi aveva mai parlato così.-
-Forse perché nessuno che conosci ha mai  passato duecento anni di esistenza ad odiare trascurandosi. Ma questa è un'altra storia.- Ora era la principessa ad essere a disagio per aver detto troppo.
Loki le sorrise rilassato e più calmo di prima.
- una storia che mi dovrai raccontare, come ho fatto io con te!.-
-Sissignore!-  Scoppiarono entrambi in una risata ilare , chiunque li avrebbe visti in quel momento li avrebbe presi per pazzi, infondo entrambi avevano riso cosi di rado durante la loro intera vita.
-posso chiederti n altra cosa Loki?.- Fece Kendra ora con la luce della malizia accessa nelle sue stupende iridi nere come la notte.
- dimmi.. se posso..-
- E Thor,  sei proprio sicuro di odiarlo? Il mio intuito femminile mi  ha fatto ben notare gli sguardi possessivi e amorevoli che ti lancia spesso il tuo biondo fratello, tu che ne pensi? E sii sincero Loki! –Kendra alzò un dito minacciosa, desiderava ardentemente sapere la verità su quella questione.
-Ah patetico fratello, mi guarda come una donna innamorata!.- fece una smorfia con la bocca come se tutta quella faccenda lo disgustasse.
Kendra rise.- Fossi in te non  ne sarei cosi disgustato. Il suo interesse sembra sincero e il suo amore grande, in fede mia non ho mai visto nessun uomo guardarne un altro con tanta intensità come  ti guarda lui.-
Loki tacqe per qualche secondo , soppesando le parole di Kendra si fece annichilire da esse
Che davvero Thor l’amasse davvero cosi tanto? Se anche un estraneo come Kendra se n’era accorta  la cosa doveva essere davvero palese e magari ..sincera. Non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma Loki sperava ardentemente nella veridicità di quei sentimenti.
Sospirò pesantemente.-è..è…. è molto complicato.-
Kendra gli posò una mano sulla spalla per rassicurarlo che non c’era motivo per agitarsi.-  Lascia che il tempo ti riveli la verità e che ti faccia capire  dove cercare la tua felicità.-
Loki si ritrovò a sorridere per la seconda volta, fin troppe volte per i suoi standard che includevano un muso lungo e perenne.
Kendra lasciò la sua spalla avviandosi verso l’interno- ti chiedo scusa Loki ma ho un importante ennesima riunione e tante carte da firmare per la mia incoronazione. Se vuoi restare in questo luogo sentiti libero di restare fino a quando vuoi.  è stato bello parlare con te.. amico.-
- Credo che resterò ancora, tu vai pure.. a presto .. amica.- ed alzò la mano in cenno di saluto  che fu ampiamente ricambiato dalla principessa che ora si allontanava frettolosamente.
 Una volta sparita Kendra , Loki tornò a gustarsi in pace la meraviglia di quel panorama ripetendo ogni tanto fra se se  la parola- amica…-  con un insolito sorriso sereno stampato sulle labbra e mentre  guardava l’orizzonte si ripromise che avrebbe seguito il consiglio che le aveva dato Kendra non solo riguardo la sua vita ma anche riguardo la questione “Thor”.






 
 
- The glory of friendship is not the outstretched hand, nor the kindly smile,
nor the joy of companionship:
it is the spiritual inspiration when we discover that someone believes in us and is willing to trust us. -
 

-

 
Thor faceva avanti e indietro  davanti la porta della stanza che condivideva con Loki, il nervosismo si leggeva palesemente nello sguardo del dio dei tuoni, erano ormai passata un ora da quando Loki e Kendra erano spariti  e lui cominciava a spazientirsi e a prendere seriamente in considerazione uno dei mille piani omicidi che il suo cervello aveva partorito a discapito della giovane futura regina degli elfi oscuri.
 Mentre questi ed altri pensieri offuscavano la sua ragione ,Thor non si era accorto di Kendra che si avvicinava velocemente in sua direzione e riuscì a fermarla solo in exstremis .
-Principessa Kendra!.- La richiamò correndole dietro e toccandole una spalla per farla voltare.
Lei si fermò di colpo palesemente stupita.- Si mi dica principe Thor ma la prego di fare in fretta , ho un urgente riunione e..-
Thor non la fece neanche finire di parlare che subito la interruppe con la sua apprensione.- Dov’è Loki?-
- Loki? Vostro fratello  è ad ammirare le bellezze dei giardini di palazzo, sono sicura che a breve vi raggiungerà. Non abbiate timore siamo chiusi in una fortezza e non può di certo scappare.-
 Thor tirò un sospiro di sollievo, almeno ora sapeva dove si trovava Loki.
- Vi ringrazio.-
Kendra sorrise di compiacimento tipico delle donne quando  sono perfettamente consapevoli e padrone della situazione.
-Non vi dovete preoccupare  principe Thor, non ho alcun interesse verso il cuore del principe Loki ne tantomeno  Il principe desidera prendere il mio di cuore dato che il suo cuore è palesemente rivolto verso .. qualcun altro di più vicino.-
Kendra capì d’aver colpito nel segno quando vide Thor sgranare gli occhi con il viso stravolto dallo stupore di quelle parole fin troppo dirette per l’ingenuità tipica del dio dei tuoni.
-Io..Io  di certo non volevo..- Thor boccheggiava incapace di proferire parola completamente confuso dalle parole dell’altra che tuttavia non sembrava intenzionata a dare ulteriori spiegazioni.
-Non vi preoccupate ,principe va tutto bene . Ora perdonatemi ma devo proprio andare. Buon proseguimento.-
Kendra non gli lasciò neanche il tempo di ribattere che subito fuggì via per i corridoi del palazzo reale lasciando un Thor completamente confuso alle sue spalle.
Thor si sentiva impazzire , con una terribile confusione nella testa decise di rientrare in camera e di aspettare Loki li .
Si stese sul letto intenzionato a rimettere ordine nella sua testa arrivò alla conclusione che sia Sif che Kendra  avevano avuto ragione sul fatto che per Loki si trattasse solo di una specie di forma di amicizia nei confronti di quest’ultima, ma ciò che più tormentava Thor  erano le ultime parole di Kendra che si riferivano a  qualcuno  vicino a Loki , qualcuno che Loki amava,ma Thor non sapeva neanche immaginare chi potesse essere e come facesse Kendra a sapere questo dopo aver parlato con Loki solo per pochi minuti!
 E proprio A quest’ultimo quesito  Thor non sapeva proprio che rispondere cosi decise di lasciar perdere decretando che se ci sarebbe realmente stato qualcuno che Loki amava  l’avrebbe presto scoperto e una volta scoperto avrebbe tentato di attirare le attenzioni del fratello su se stesso, determinato più che mai a farsi amare da Loki.
Messa una momentanea pace nel suo cervello , il dio dei tuoni si sdraiò sul letto deciso ad aspettare Loki ma il sonno di Morfeo lo vinse accogliendolo nei suoi meandri proprio poco prima che Loki entrasse nella stanza.
Tuttavia Morfeo fece un gran favore al dio degli inganni che potè restare per molto tempo ad osservare Thor che dormiva serenamente e nel mentre potè pensare ancora sulle parole di Kendra.
 
 





-Love is a flame that can't be tamed and though we are its willing prey,
my Darling We are not the ones to blame -



















 

Note :  Terzo capitolo molto  basato sui sentimenti  individuali dei signgoli personaggi, una nuova amicizia per Loki e un pò di sana gelosia per il biondo dio dei tuoni! Chiedo scusa  al solito per eventuali errori di battitura , sperando che il capitolo sia di vostro gradimento un grazie va a chi segue, a chi ha preferito e a chi  ha ricordato la storia o solo a chi ha letto! alla prossima  :)


 

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Capitolo 4
*** Chapter Three : Beyond the Rage ***


Chapter Three :  Beyond  the rage
 

Note :  Chiedo immensamente perdono per l'immane ritardo nel pubblicare, giuro non lo faccio più ç_ç è stato un periodaccio , fra scuola e internet che  non andava, quindi non uccidetemi * si inginocchia* inoltre scusatemi per il capitolo cortino, in compenso è pieno di tanto ammore!
Grazie a chi a recensito, mi avete reso un autrice felice *-* grazie inoltre a chi segue, a chi ha preferito o a chi ha soltanto letto.
Bien , vi lascio al capito  e per farmi perdonare vi lascio un immagine che ho trovato su Tumblr. Bye Bye e al prossimo capitolo!  <3






 
 
 



-Sommes-nous les jouets du destin ?
Souviens-toi des moments divins
Planant, éclatés au matin Et maintenant nous sommes tout seuls,[...]
Protège moi de mes désirs.-

 

 

 
 
 
















Le tenebre lo circondavano quasi soffocandolo e facendolo sentire impotente lo rendevano ceco a qualsiasi cosa. Si ritrovò ad abbrancare nel buio senza un appiglio, incespicando nei suoi stessi piedi ad ogni due passi , il suo respiro pesante era l’unica compagnia in quell’oscuro mare di silenzio, mentre l’angoscia stringeva sempre più forte intorno  al suo cuore pesanti catene ,
Sempre più oppresso cominciò a correre ,come un folle annaspava in cerca della luce e corse  finchè non vi arrivo e vide una luce lontana che rincorse come un assetato in cerca d0acqua.
La stanza in cui entrò per rifugiarsi dalle tenebre  era fiocamente illuminata   da alcuni bracieri  posizionati ai quattro lati della stanza, al centro invece   vide ciò che gli gelò il sangue nelle vene.
-Loki!!- urlò in preda al panico correndo subito al capezzale del dio degli inganni che era legato ad una colonna con delle catene che gli aveva penetrato la carne diafana dei polsi sottili facendogli perdere molto sangue.
Il dio degli inganni non rispose a quel richiamo ne agli altri che seguirono rimanendo immobile e impassibile al suo posto persino quando Lui cominciò a scuoterlo e a chiamarlo con sempre più insistenza  finche  non ritrasse le mani scoprendole completamente imbrattate di sangue vivo.
-NO! Loki!-  chiamò ancora disperato scoprendo infine la fonte di tutto quel sangue , trovandola nel ventre squarciato del dio degli inganni.
Cominciò a tamponargli la ferita con le sue possenti mani ma il sangue non si fermava e Loki non dava alcun cenno di vita  e dentro di lui si faceva sempre più strada la consapevolezza che quello scempio fosse avvenuto a causa sua  e proprio quella consapevolezza gli cacciò  fuori un urlo da animale ferito che gli fece perdere istantaneamente i sensi.









 
 Era già la mattina del giorno successivo  al loro arrivo quando Thor cacciò un terribile urlo ,nel quale si distingueva bene il nome del dio degli inganni , svegliandosi di soprassalto si mise a sedere nel mezzo del letto con la fronte imperlata dal  sudore e il respiro affannoso che gli alzava ritmicamente il possente petto. .-Loki!- chiamò  ancora palesemente sotto shock e guardandosi intorno meticolosamente .
Sentendosi chiamare a gran voce  Loki apparve sulla porta del balcone con un evidente espressione di disappunto stampata sul viso .
 - Alla buon ora Thor!-  Aveva dormito cosi tanto che Loki aveva addirittura pensato fosse piombato nel sonno profondo tipico di Odino.
- possibile che non conosci altro modo di comunicare se non urlare Thor?-
Thor si passò più e più volte le mani sul viso imperlato di sudore per pulirsi un po’ e riprendere l’autocontrollo di sé. Setacciò con gli occhi  ogni piccolo lembo della figura di Loki , in cerca di un eventuale ferita che non trovò mai.
Thor sospirò pesantemente, finalmente calmatosi si rigettò all’indietro atterrando nei morbidi cuscini di seta.
-Mi hai spaventato a morte Loki…-
Loki fece qualche passo in direzione del letto con lo sguardo sempre più perplesso rivolto al fratellastro.
-Thor ma che vai blaterando? Io non ho fatto assolutamente niente.-
-Era un incubo.. un bruttissimo incubo… eri pieno di sangue.- disse Thor con un tono di voce spaventosamente piatto e con lo sguardo vacuo puntato al soffitto.
Loki rimase interdetto per pochi secondi colpito dallo stato vegetativo in cui versava il fratellastro per un solo semplice incubo. Lentamente si avvinò al letto arrivando all’altezza della sua testa, con le mani gli prese il volto e lo costrinse a guardarlo.
-Sono sano come un pesce.- disse solamente ma di certo basto a sciogliere le catene di panico che tenevano legato Thor che subito afferratolo per un braccio lo trascinò sul letto accanto a sé ignorando bellamente le proteste vivaci dell’altro. –Thor dannazione piantala! Non sono la tua bambola di pezza!-
-No non lo sei Loki, sei molto molto di più, per questo devo prestare attenzione prima di perderti definitivamente.- Thor lo teneva imprigionato sotto di se e nonostante cercasse di toglierselo di dosso fu folgorato dall’improvvisa espressione grave che era apparsa sul viso del dio dei tuoni.
-E pensavi la stessa cosa quando mi hai condotto in catene, ferito e umiliato su Asgard?-  rispose con risentimento deciso più che mai a non farsi convincere dallo sguardo disperato del suo biondo fratellastro.
-Dovevo farlo! Ma non ne vado fiero.. sai per l’amore che ti porto che non t’avrei mai fatto una cosa del genere , ma tu Loki, oh Loki sei stato cosi crudele, ti sei fatto credere morto, e poi hai tentato di distruggere milioni di vite innocenti solo per fare del male a me , il tuo odio mi ha reso cieco di rabbia, come potevo accettare la verità dei fatti?!- mentre parlava Thor  assunse un espressione tormentata  e sofferente che ammorbidì almeno di un po’ il cuore gelido del dio degli inganni che tuttavia non lo diede a vedere.
-Tu parli di malvagità da parte mia e la vostra ? della vostra non parli? Mi avete cresciuto nella menzogna per tutto questo tempo! E tu  mi hai rubato il trono!- Loki crecò di nuovo di divincolarsi dalla presa del fratello ma questa si fece più forte a causa della rabbia che stava montando nel dio dei tuoni.
-Smettila con questa storia! Quanti anni hai Loki, per quanti anni hai non ho mai smesso di amarti, dal primo giorno in cui Padre ti ha portato ad Asgard, sono sempre stato al tuo fianco come fratello maggiore, e basta con questa storia del trono, io sono il maggiore Loki è nella legge di Asgard che il trono mi spetti, ma quando non me ne sono dimostrato degno ho capito e ho taciuto gaudioso di vedere il mio popolo nelle tue mani che ritenevo sicure e invece tu mi hai tradito.-
Mentre parlava Thor si alzò sorreggendosi coi gomiti per non pesare sul corpo di Loki ma trattenendolo al tempo stesso. Stavolta Loki avrebbe dovuto ascoltare fino alla fine.
Loki dal suo canto sapeva che in quelle parole purtroppo vi era un ampio fondo di verità  ma non poteva di certo darla vinta così facilmente al dio dei tuoni.
-Fratello Maggiore? Andiamo Thor sappiamo entrambi  che non mi consideri più tuo fratello da molto tempo.- Loki seppe di aver colpito nel segno quando l’altro improvvisamente abbassò lo sguardo colpevole.
-Loki..io mi tedio ogni maledetto giorno per questi scomodi sentimenti, ma non riesco a cancellarli  e mi addolora che il mio amore per te ti disgusta , ma io davvero non trovo rimedio.- Thor lasciò andare definitivamente il corpo di Loki liberandolo del suo peso, Profondamente amareggiato e in pena strinse i pugni per controllarsi al meglio che poteva, tuttavia Loki non sembrava ancora intenzionato ad andarsene e lo squadrava con un pungente sguardo indagatore.
- Non puoi amarmi.. siamo fratelli…- lo disse a bassa voce come se stesse parlando più a se stesso che a terzi.
-No non è vero, non siamo fratelli, il sangue non ci vincola, ma l’amore si. Hai passato tutta una vita nell’odio cercando chi ti amasse senza mai accorgerti che chi poteva farlo era al tuo fianco.-
Thor aveva allungato una mano e cautamente l’aveva avvicinata al viso di Loki per posare una delicata carezza sulla sua pelle diafana.
Loki lo lasciò fare, stranamente, forse perché infondo ma molto infondo bramava quel contatto e i suoi occhi lucidi cominciavano a tradire le sue vere sensazioni.
- Tu non sapresti amarmi, anteporresti sempre te stesso o il bene degli altri a me !- si stava arrampicando sugli specchi ormai e lo sapeva bene, Thor era andato addirittura contro il padre degli dei pur di salvargli la vita. Ma Thor, l’ingenuo , credette davvero di non avergli mai dato ciò che si meritava.
-Io lo so di aver sbagliato ma.. se tu capissi, anzi tu capisci , Lo sai che ciò che provo per te è vero  io non so mentire Loki e se lo stessi facendo un esperto di menzogne come te mi smentirebbe subito, ma dato che io sono sincero perché non ci aiutiamo a vicenda?- mentre parlava Thor aveva cinto a coppa il viso di Loki con entrambe le mani portandolo sempre più vicino a se tenendo incatenati i loro sguardi.-  Se tu abbandonassi per sempre ogni proposito di vendetta potresti prendere il posto che ti spetta al mio fianco, regnando al mio fianco e ricevendo ogni giorno il mio amore la tua anima sarebbe salva e io sarei per sempre salvo dalla dannazione in cui cadrei per averti perso per sempre. Non farmi questo Loki , Non farci questo .. Salvaci entrambi.-

 
 
 
 
 


 


 
- I Love you and it’s crushing my heart,
All I want is you to take me into your arms
When love and death embrace…-
 

 
 
 
 


 
 
Thor anelava così ardentemente alla salvezza e Loki solo aveva il potere di darla a se stesso e all’altro, una sua misera decisione e la vita di entrambi sarebbe  cambiata per sempre. Ma cedere significava respingere anni di odio, anni di sofferenze e di lotte con annessi fallimenti, cedere significava salvarsi e salvarsi significava imparare finalmente ad amare e ad essere amato, proprio come solo poche ore prima gli aveva detto Kendra.
Alzo lo sguardo  specchiandosi in quello di Thor, mai gli era sembrato più sincero , i suoi occhi non mentivano e trasparivano solo una grande  ed incontenibile emozione.
Non avrebbe mai dimenticato tutto ciò che aveva passato su Asgard, non avrebbe mai dimenticato le umiliazioni subite, ma forse poteva fare il primo passo verso la liberazione e verso un futuro nuovo  da costruire con amore e rivincite.
La prima rivincita Loki se la prese avvicinando le sue labbra a quelle di Thor catturandole in dolce ma intenso bacio senza che questa volta nessuno li interrompesse si assaporarono a vicenda inebriandosi dei loro profumi intrapresero con le loro lingue una danza umida e passionale colma  di tutti quei sentimenti che avevano a lungo represso. Si staccarono non appena la necessità di aria si fece sentire , ancora ansimanti rimasero  vicini e Thor ne approfittò per stringere Loki a se in un abbraccio che finalmente non era scacciato dall’altro.
Thor lo tenne contro di se quasi fosse vetro fragile, incapace di muoversi temeva che sarebbe svanito da un momento all’altro  e che tutto quello  fosse soltanto l’ennesimo incubo    in cui era intrappolato, eppure Loki era presente corpo e anima in quell’abbraccio così decise di non dire niente  solo di stringerlo ancora e ancora.
Loki da parte sua trovava estremamente piacevole quell’abbraccio che era estremamente caldo ed accogliente, e non l’avrebbe ammesso mai neanche sotto tortura ma stare tra le braccia di Thor era il suo posto preferito, le braccia di Thor avevano il sapore di “casa”.
-Non è un si, non è un ti amo e non è uno sposiamoci.- Loki parlò per primo ma senza ugualmente staccarsi dall’altro.
-è un proviamoci. Io ti aspetterò Loki,  Ci restano ancora tre settimane in cui tu puoi decidere  liberamente se vuoi stare dalla parte del bene , per il resto abbiamo tutta l’eternità.-
Un Thor sereno  e felice gli accarezzava amorevolmente i capelli color pece e lo guardava intensamente perdendosi nei suoi occhi smeraldini  e Loki seppe com’era la pace.
Rimasero in silenzio per molto tempo persi in quelle nuove sensazioni che  avevano scosso i loro animi fin nel profondo, risvegliando sentimenti che entrambi credevano sopiti , in particolare il più spaesato tra loro restava sempre il dio degli inganni che pur non avendo la forza mentale di staccarsi dal corpo dell’altro continuava a chiedersi come potessero esistere in lui sentimenti così forti e positivi nei confronti del fratellastro,eppure non si curò di darsi una risposta a  quella domanda anzi nella sua mente torno nitido un detto che aveva sentito proprio su midgard l’amata terra di Thor.
“Al cuor non si comanda” recitava il proverbio midgardiano e solo ora Loki poteva comprendere quanto quel detto fosse vero, perché la sua mente avrebbe continuato pure a elaborari piani malvagi e di distruzione ma ora sapeva bene che il suo cuore  l’avrebbe sempre messo in guarda e sempre gli avrebbe impedito di fare del male alla persona che ora lo stringeva tra le braccia.
Loki non poteva più essere padrone del suo cuore , non ora che aveva finalmente scoperto quanto ci si sentisse a casa fra le braccia di Thor.
 


Poco dopo il momento idilliaco fu interrotto proprio dallo stesso Loki preso dalle tenaglie della curiosità.
-Cos’avevi sognato prima?- chiese  alzando il volto dal petto di Thor per osservarlo bene in viso.
-Mhh niente di che…- rispose l’altro in tono fin troppo vago.
-Thor!-
 -E va bene!- si arrese subito, troppo rilassato e felice per non accontentare il capriccioso dio degli inganni. – Eri in una stanza e avevi….. avevi il ventre squarciato… ed ero stato io.- Concluse tuto d’un fiato mentre un brivido gelido gli attanagliava le viscere al solo ricordo di quel maledetto incubo avuto solo poco prima e ancora vivido nella memoria.
 Loki dal canto suo rimase in silenzio senza approfondire ulteriormente quella discussione, come se il gelo che aveva preso Thor si fosse improvvisamente  trasferito a lui che di natura non avrebbe dovuto temerlo.
-Non è reale.. non era reale…. Non succederà mai.- Gli sussurrò Thor nell’orecchio come se volesse tranquillizzarlo e portarlo via da quel gelo che lo stava lentamente facendo estraniare dalla calda armonia che regnava fino a poco prima.
-non succederà mai.- ripetè con più enfasi andando a cercare sul letto la mano gelida e diafana del dio degli inganni per stringerla nella propria con forza pur non essendo brusco nel gesto.
Loki, dal canto suo si lasciò andare scacciando via quella nube di pensieri oscura che aveva preso possesso della sua mente.
-lo so.- disse solamente ricambiando la stretta del fratello con la stessa veemente intensità. 
Dopo che l’armonia era tornata sovrana fra di loro Il dio degli inganni e il dio dei tuoni rimasero ancora a crogiolarsi nel loro abbraccio, giacendo tranquilli sull’ampio letto finchè la loro pace non fu interrotta nuovamente da un insistente bussare che li fece repentinamente separare di mala voglia
- Chi diavolo è ora ?- sbottò seccato Thor in direzione della porta , alzatosi dal letto si stava avvicinando alla porta per aprila e una volta aperta quello che vide gli piacque molto poco.
Davanti a Thor apparve Amdir trafelato ed evidentemente scosso .
- La principessa è stata sfidata a duello dal reggente dei nani   per mettere fine a questa guerra, sono diretti verso la foresta a nord, dovete fermarla!!!-    disse tutto d’un fiato l’elfo oscuro in fibrillazione e con il terrore dipinto negli occhi.
Thor si fece subito serio usci dalla stanza e andò a chiamare tutti i guerrieri asgardiani ordinando a tutti loro di prepararsi alla svelta,   una volta riuniti fece cenno a Loki di seguirlo insieme a Amdir.
-stai indietro nelle retrovie, non fare mosse false , se solo ti dovessero fare del male non me lo perdonerei mai.- sussurrò Thor all’orecchio del fratellastro in modo che solo lui potesse sentire quelle parole di riguardo .
 In breve i guerrieri asgardiani si lanciarono all’inseguimento della principessa Kendra e dei nani, guidati da Amdir sarebbero presto giunti nella foresta e Thor  sperava che quell’occasione  sfruttata a dovere riuscisse a metter fine a quel tedioso conflitto civile.
















Note 2 : le canzoni usate sono Protège moi dei Placebo e When love and death embrace degli Him.

la traduzione dal francese di Protège moi  :


Siamo noi i giocattoli del destino?
Ricordi tu dei momenti divini  Fluttuano, schegge luminose al mattino
E intanto noi siamo tutti soli [..]
proteggimi da ciò che desidero..

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Capitolo 5
*** Chapter Four : Sacrifice. ***


Chapter Four :  Sacrifice










 

-I am worry for you without me-
-I am nothing without you.-

 







 

Non molto tempo dopo che era stato dato l'allarme, i guerrieri asgardiani e la guardia reale erano  già giunti sul luogo dello scontro,   qui un verde spazio limitato  da alte querce e cipressi che con la loro  ombra incombevano cupi , premonitori di un oscuro fato, su tutti i presenti , fungeva da palcoscenico a quell’evento sciagurato.
Un esercito di nani stava alle spalle del Sire Jalèt signore dei nani e infine solo uno stuolo di guerrieri stava alle spalle della principessa Kendra, tuttavia si poteva ben dire che ognuno di quei guerrieri valesse per 20 nani.
Jalèt e Kendra erano fermi al centro della natura si fissavano con astio entrambi puntandosi contro i rispettivi  scettri magici,  entrambi  si studiavano cautamente con l’unica differenza che il re dei nani sembrava molto più sicuro di sé rispetto alla principessa, fu allora che Thor e Amdir lasciarono i ranghi e si diressero al centro verso la principessa  mentre in contemporanea due nani eseguivano gli stessi movimenti allontanandosi dalle schiere nemiche .
In quanto ambasciatore diplomatico Thor si mise al fianco di Kendra e prese per primo parola
-Io sono Thor , figlio di Odino, ambasciatore per conto degli otto mondi  e venuto qui su Svartálfaheimr per riportare la pace tra le vostre popolazioni. Per questi motivi pregherei entrambi di mettere giù le armi.- A conferma delle sue parole  il dio dei tuoni alzò le mani e cercò di abbassare entrambi gli scettri incontrando poca resistenza da parte di Kendra ma molta di più da parte di Jalèt, che manteneva il proprio scettro saldo nella mano con un espressione parecchio contrariata sul viso.
- E voi chi sareste? Il primo venuto qui a spadroneggiare?.-Il re dei nani allargò le braccia platealmente per provocare Thor che non raccolse affatto la provocazione- a differenza di quanto i guerrieri asgardiani e Loki si sarebbero aspettati dopo quella provocazione. Andiamo io non darò retta al messo di otto mondi che si sono sempre curati di trascurare il mio pianeta!.-
-Il nostro pianeta!.- sibilò Kendra nuovamente sulla difensiva.
Jalèt fece alcuni passi indietro mentre i due nani arrivati dalle sue schiere gli si posizionarono davanti per difesa e nello stesso momento Thor strinse la presa sul Mijolnir .
-I patti sono infranti principessa, alcuna pieta vi sarà e ora… alla guerra!.- con ultimo gridò fece immediatamente dietrofront e tornò nei pressi del suo esercito che già aveva alzato le lance per iniziare la battaglia. Thor capita la situazione afferrò Kendra per un braccio trascinandola al sicuro dietro la guardia reale la affidò a un paio di soldati scelti apposta da Amdir , tornò subito nelle prime file  , nelle mani stringeva il Mijolnir  pronto all’uso .
Al fianco di Thor si schierò la guardia reale insieme agli altri guerrieri asgardiani, Fandral e Sif erano i più prossimi al dio dei tuoni  e a questi ben presto si aggiunse Loki ma non appena Thor lo notò cercò subito il suo sguardo in una muta richiesta, Loki dal canto suo intercettò lo sguardo del dio dei tuoni  e lo restituì fermamente. No  non si sarebbe messo al riparo mentre lui affrontava un esercito.
-Cocciuto.- Gli sibilò Thor di rimando seppur decidendo di lasciarlo combattere  pur di evitare inutili liti che in quel momento non poteva permettersi, ci avrebbe pensato lui a guardargli le spalle come al solito.
 
La battaglia cominciò fin da subito cruenta , Thor mulinava il suo mijolnir spedendo all’aria decine e decine di nani decimando fila dopo fila, al contrario  Fandral, Hogun e Sif insieme agli altri soldati combattevano i nani a suon di spada cozzando le pesanti asce di questi ultimi che nonostante la statura erano dei combattenti formidabili tanto che sul terreno si scorgeva già qualche elfo morto  con il cranio fracassato dalle asce dei nani , tuttavia molti nani erano caduti e l’esercito avversario grazie a Thor e Loki   era palesemente in difficoltà.
Amdir si batteva con altrettanta abilità maneggiando una lunga spada che volteggiando mozzava molte teste dei nemici, il capo della guardia reale sembrava posseduto da una rabbia sottile   che lo attraversava interamente anche se tuttavia l’elfo continuava a vantare una micidiale eleganza nei movimenti.
Il re Jalèt osservava basito la furia degli avversari  così pochi ma così letali , così afferrato il suo scettro si diresse verso il suo pari in magia, si fece strada attraverso la marmaglia di corpi combattenti o morti e si ritrovò ben presto faccia a faccia con Loki che aveva appena finito  di stendere un paio di nani con la magia del suo scettro .
-Ehi tu mago da strapazzo affronta qualcuno che combatte con le tue stesse armi!.- Gridò schernitore il re dei nani  con un ghigno tutt’altro che rassicurante  ma Loki non si fece affatto intimorire   e posizionato lo scettro innanzi a sé aveva cominciato ad ingaggiare battaglia  certo che se il re fosse morto tutta quella follia sarebbe cessata all’istante  e lui sarebbe potuto finalmente tornarsene a mansioni ben più interessanti di queste .
- Forza vostra bassezza stupitemi!- Il dio degli inganni in quanto a scherno non era certo secondo a nessuno . La battaglia ingaggiata da entrambi fu durissima, entrambi erano fortissimi e perfettamente padroni della magia  per questo erano arrivati persino a uno scontro a corpo a corpo dove Loki si ritrovò notevolmente svantaggiato anche perché il braccialetto che Odino lo aveva obbligato a portare per tenere sotto controllo i suoi poteri cominciava a dargli qualche problema, tuttavia sarebbe presto riuscito a sopraffare l’altro se non fosse stato per due nani che l’avevano preso alle spalle bloccandogli completamente tutti gli arti .
Preso dallo sconforto Loki si guardo intorno accorgendosi di essere completamente solo ed isolato dagli altri, il più vicino a lui era Thor ma che da parte sua era impegnato in combattimento con ben 5 nani.  Sul volto di Jalèt  si era disegnato un ghigno di trionfo vedendo il dio degli inganni completamente alla sua mercè e subito gli puntò lo scettro contro cominciando ad accumulare magia per dare il colpo di grazia a Loki .
 Il dio degli inganni cercò ancora di dibattersi  per scampare il peggio  e in muto grido urlò il nome del dio dei tuoni, inconsapevole che quel grido poi tanto muto non fu  poiché in realtà gridò davvero  e fu sentito immediatamente dal dio Dei tuoni, poi Loki chiuse gli occhi e dallo scettro di Jalèt  partì una maledizione che non si sarebbe mai scagliata sul corpo di Loki ma bensì su quello di Thor.
 Tutto accadde in pochi secondi, Loki spalancò gli occhi accorgendosi di avere addosso il corpo esanime di Thor  e  gli bastò solo un attimo per capire ciò che era successo, per capire che Thor ai suoi piedi non respirava più  e che la Colpa era di Jalèt.
Con urlo terribile e disperato Loki si getto contrò il sovrano dopo aver afferrato il martello di Thor  schiacciò con tutta la forza che possedeva il re dei nani sotto il Mijolnir riducendolo a un ammasso di carne sanguinolenta. La battaglia finiva lì.

 







-Chiunque se ne dimostri degno potrà sollevare il martello di Thor.-







 

Loki gettò a terra il Mijolnir   mentre le parole di Odino gli rimbombavano nella testa fornendogli una prima spiegazione razionale a ciò che era appena stato in grado di fare.
Malfermo sulle gambe e tremante da capo a piedi si avvicinò al corpo di Thor che stava a terra  ancora caldo ma irrigidito nell’inequivocabile posa della morte che se l’era portato via e poi improvvisamente Loki  realizzò che egli aveva offerto la sua vita per salvare la sua.







     

- Tu non sapresti amarmi, anteporresti sempre te stesso o il bene degli altri a me!-    
 









Quella frase  pronunciata solo poche ore prima  bruciò e dilaniò la mente del dio degli inganni, quelle parole dette prima con disprezzo e usate per inutile protezione ora gli si ripercuotevano contro mostrandogli con la crudeltà dei fatti che mai parole più sbagliate avrebbe mai potuto pronunciare giacchè  l’uomo a cui le aveva indirizzate ora giaceva morto proprio per aver protetto la sua vita offrendo senza esitazioni la propria.
Urlò forte Loki, urlò fino a sentire il sangue nella gola , urlò in mezzo ad altre persone che urlavano per la gioia di una battaglia finita bene ma lui non urlava per gioia ma per la disperazione di aver perso qualcuno che non avrebbe rivisto mai più, qualcuno che aveva appena cominciato ad apprezzare allora Gli tornarono alla mente alcune parole di Thor pronunciate dopo esser tornato da Midgard.
“ Se c’è una cosa che ho imparato sulla terra è che amore a volte significa sacrificare noi stessi per un bene superiore.”
 E quale dimostrazione migliore ci sarebbe stata di amore se non sacrificare la vita, la cosa più preziosa , per la persona che si è giurato  di amare da anni?
 Kendra osservava la scena di un Loki annientato abbandonato contro il corpo del fratello intento a piangere tutte le lacrime che gli restavano, fu l’abbraccio di Amdir a riscuoterla dal suo torpore, trascinandola in calore molto più confortevole.
-Mia signora.- sussurrò l’elfo solamente ma bastò perchè lei si rifugiasse in quell’abbraccio sicuro e desse libero sfogo alle lacrme , partecipe del dolore del suo neo amico Loki.
 Dall’altra parte del campo , Fandral , Sif , Volstagg , Hogun e Heimdall osservavano la scena basiti e disperati, solo la dea Sif si era lasciata andare al pianto muliebre  china su se stessa incapace di avvicinarsi  a guardare il corpo morto del suo amico  di sempre.





 





    









 





     -... should have died hereafter;
There would have been a time for such a word.
Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow,
Creeps in this petty pace from day to day       
To the last syllable of recorded time,
And all our yesterdays have lighted fools
The way to dusty death. Out, out, brief candle!
Life's but a walking shadow, a poor player
That struts and frets his hour upon the stage
And then is heard no more: it is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing.-

 






















Dopo  si svolse tutto come a rallentatore, Kendra ripresa la fermezza d’animo, ordinò di raccogliere i caduti  e che l’esercito dei nani fosse condotto a palazzo per poi decidere cosa farne inoltre ordinò che il corpo di Thor venisse trasportato immediatamente a palazzo, così il corpo del dio dei tuoni fu caricato sugli scudi e portato in braccio dai suoi fedeli guerrieri asgardiani con Loki a soli pochi passi da lui che con gli occhi vuoti persi nell’oblio e la mente altrove percepì a malapena le condoglianze rivoltegli da Kendra.
Una volta che il corteo fu arrivato a palazzo Thor venne deposto in una stanza e furono disposte subito delle ancelle che si occupassero di imbalsamare e profumare il corpo del dio secondo le usanze, non appena terminate queste fasi di rito cominciò una vera veglia , il primo giorno vi erano solo i guerrieri asgardiani  con la muta presenza di Loki che sedeva in un angolo senza emettere un fiato o una sola sillaba tenendo solo lo sguardo fisso sul corpo di Thor quasi si aspettasse che da un momento all’altro avrebbe aperto gli occhi.
Ma i giorni passavano e Odino informato via missiva  da Kendra dispose immediatamente il necessario per il trasporto della salma ad Asgard.
Loki partì con la salma solo pochi giorni dopo incurante  di ciò che ne sarebbe stato della sua sorte ora che Thor non c’era più, di questo non si curava affatto per lui ormai persino la morte era un alternativa allettante al sopravvivere, perciò segui silente la salma ad Asgard e una volta li accettò di essere rinchiuso nelle sue stanze con la sola possibilità di uscire per andare a guardare la salma di Thor  ancora per quei pochi giorni che precedevano i funerali ufficiali.
 
Loki ormai passava le sue giornate accanto a Thor vegliandolo come un fedele guardiano, ripensando al tempo perduto che non sarebbe mai tornato.
Tutta una vita gli ci era voluta per cominciare ad accettare quel sentimento che il suo inconscio aveva sempre provato per il fratellastro,  e un solo misero breve attimo gli ci era voluto per perdere tutto. S e solo avesse dato retta a Thor, se solo si fosse andato a nascondere invece di combattere forse ora non starebbe a piangersi addosso eppure allo stesso tempo mentre si riempiva la testa di “se” sapeva fin troppo bene che quella era la giusta punizione che il fato gli aveva inflitto crudelmente , aveva sprecato per anni la vicinanza di Thor, aveva persino tentato di ucciderlo lui stesso ed ora rimpiangeva quella mattina  a Svartálfaheimr quando il suo cuore aveva finalmente cominciato a battere nel modo giusto, perché non importava ciò che aveva detto a Thor quella mattina, la verità è che aveva finalmente capito quale fosse il suo posto  ma ora che  il “posto” a cui sentiva di appartenere  era morto  si sentiva svuotato di qualsiasi energia.
Se solo quel giorno avesse almeno fatto capire a Thor  che aveva deciso di voler stare al suo fianco almeno ora avrebbe avuto un peso in meno sul cuore e forse Thor se ne sarebbe andato felice di essere riuscito finalmente nell’intento di aver dato a Loki una motivazione valida per cambiare la propria  vita, ma ciò non era avvenuto e ora Loki pregava che almeno nel Valhalla Thor trovasse la pace che Loki gli aveva tolto in vita.
Loki si avvicinò alla salma del fratellastro  e dopo essersi abbassato alla sua altezza gli aveva lasciato un lieve bacio a fior di pelle sulla fronte accarezzandogli allo stesso tempo i dorati capelli .
- ti avrei amato davvero,  se il fato me l’avesse concesso.-gli sussurrò ancora con le labbra attaccate alla sua fronte.
Dopo quel semplice gesto lasciò la stanza per non farvi mai più ritorno.










































 




-Forgive me , my weakness but I don’t know why
 Without you it’s hard to survive.-





























 

Note : Allora scusate, di nuovo capitolo corto  D: scusate per gli errori eventuali che troverete nel testo e scusate per aver scritto una cosa così crudele ç_ç Spero che comunque in una qualche maniera contorta  questo capitolo vi piaccia anche perchè credo proprio che sia il penultimo  , " evvai " direte voi XD
Bene, ci vediamo al prossimo Chap, non odiatemi mi raccomando u.u come sempre grazie a chi leggerà e a chi recensirà, e un grazie particolare a chi ha inserito la storia nelle seguite e nelle ricordate  :)
P.S. la prima citazione è presa da uno dei miei film preferiti , ovvero 'Alexander' nel momento in cui il nostro caro Efe ci lascia. La seconda è una citazione del Macbeth  , che so che non ci azzecca niente  ma mi è venuta in mente proprio mentre scrivevo  quindi non potevo non metterla!  e l'ultima è della canzone di cascada - every time we touch.
P.P.S. : L'immagine è presa dalla favolosa pagina facebook di ' The rainbow side of Marvel '

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Capitolo 6
*** Chapter Five : May it Be a new Beginning? ***


Chapter Five : May it be a new beginning?


















 
 
-May it be you journey on
To light the day
When the night is overcome
You may rise to find the sun –

 










Quando Thor aveva chiuso gli occhi e si era posto davanti a Loki per proteggerlo dalla maledizione scagliata dal re dei Nani , aveva tenuto ben in conto che probabilmente gli occhi non li avrebbe riaperti mai più se non nel regno del Valhalla.
Quando si ritrovo ad osservare un paesaggio luminoso adornato di stupendi porticati in pietra ai quali si accedeva tramite altrettante scale in pietra , riconobbe subito in esso il Valhalla  e nonostante sapesse che chiunque al posto suo avrebbe gioito di trovarsi in quel luogo  ove riposavano i guerrieri più illustri, Thor invece si lasciò andare allo sconforto per niente dimentico di ciò che aveva lasciato nella vita precedente, di certo non dimentico che non avrebbe mai rivisto Loki né in questa vita né in quell’altra.
 Preso dallo sconforto si era lasciato cadere su di uno scalino in pietra seppellendo poi la testa fra le braccia come per evitarsi la visione di quel luogo di luce.
Poco dopo un uomo fece il suo ingresso nella stanza, aveva delle vesti dorate  la barba candida e lunga fino al ventre e un aurea dorata  gli aleggiava intorno , somigliava vagamente al padre degli dei -Thor Figlio di Odino.-  lo apostrofò pacatamente  giunto a pochi passi da lui.
Sentendosi chiamare  il dio dei tuoni aveva alzato il capo e aveva fissato lo sguardo sull’aurea figura appena giunta che ora lo guardava con una certa pacata comprensione come se fosse a conoscenza del tormento che scuoteva internamente il dio e proprio per questo a Thor sembrò inutile proferir parola quindi attese in silenzio nuove parole dall’altro che non tardarono ad arrivare.
- Io sono Bragi Il guardiano del Valhalla .- L’uomo fece un sorriso che sembrò quietare il tumultuoso animo di Thor che nonostante le apparenze di calma  che cercava di mantenere continuava a preferire internamente che si fosse svegliato  in tutt’altro luogo.
Si limitò ancora al silenzio il dio dei tuoni  mentre Bragi  continuava a oseervarlo con un espressione calma come a volergli trasmettere quello stesso sentimento.
-osservo da tempo le tue imprese , figlio di Odino  e sono molto compiaciuto,  sei divenuto un uomo saggio..e un grande guerriero.-
-Non saggio abbastanza da evitare una morte prematura ..-  si schernì il figlio di odino sorridendo a sua volta.
-Già , ma vedi sacrificarsi per amore è sempre in qualche modo una scelta che prescinde dall’esser saggi o meno.-
Thor sobbalzò , Bragi l’aveva punto sul vivo andando a rivangare le cause per le quali si era lasciato uccidere.
Tuttavia all’altro non sfuggì l’improvvisa agitazione di Thor e subito gli lasciò una lieve pacca sulla spalla per rassicurarlo e per  spingerlo ad accompagnarlo in una breve passeggiata per quei luoghi calmi e così silenziosi che Thor credette che in quel luogo ci fossero solo loro due.
- Nessuno scandalo figliolo, io so tutto ciò che riguarda te e Loki, e vedi la tua improvvisa morte ha reso impossibili alcuni piani che avevo in mente. Come tuo padre, credevo che saresti riuscito a  riportare il senno nella mente di Loki in modo che egli non fosse più un pericolo  ma un alleato. Ci sono tempi oscuri in avvicinamento, il vostro potere unito sarebbe stato una potente arma per la salvezza del vostro popolo.-
-Mi dispiace signore ma se avessi avuto una scelta di certo non sarebbe stata quella di morire.- rispose il dio dei tuoni quasi innervosito da quelle parole, infondo non era dipeso da lui lo svolgersi dei fatti che avevano portato alla sua morte, lui aveva agito secondo la legge del proprio cuore.
 Bragi si accorse subito del sentimento che le sue parole avevano provocato nel dio  per questo portò nuovamente la sua mano sulla spalla del dio invitandolo  tacitamente a placarsi , quindi si  girò a fronteggiarlo innestando un contatto visivo con il dio  pose una domanda che lasciò Thor alquanto spiazzato.
-Allora dimmi, cosa provi per Loki? E sii sincero non vi è alcun motivo di mentire.-
Thor rimase in silenzio per qualche istante indeciso su cosa e come rispondere, non era una domanda difficile, il difficile era ritrovarsi a parlare die propri sentimenti di fronte a qualcuno che non fosse Loki, tuttavia infine  prese il coraggio a due mani e disse tutta la verità sui suoi sentimenti per Loki.
-Io lo amo, lo amo come nessuno l’ha mai amato e non ho mai smesso di combattere per la salvezza della sua anima corrotta. E poco prima di morire credetemi ero riuscito a tirare fuori la luce da Loki. Tutti pensano che Loki sia malvagio , ma in realtà non è mai stato così, ha sempre avuto la luce in sé, soffocata dalle tenebre certo ma c’era! Ma adesso penserà che l’ho abbandonato di nuovo , si sentirà solo e  e tradito  invece il mio unico intento era che continuasse a vivere per ricostruirsi una vita migliore!- disse spinto dalla foga dei sentimenti che avevano ripreso a scuotergli l’animo nonostante tutti i tentativi dell’altro di placarlo.
Bragi  annuì solamente e con un gesto della mano  lo invitò  poi a seguirlo verso un recipiente dall’aspetto molto antico che conteneva dell’acqua limpida che rimandò a Thor subito il riflesso di se stesso.
-Vieni figliolo, vedrai che ti sbagli sulla rabbia di Loki.-
Con tocco gentile Bragi spinse la testa di Thor leggermente verso il basso mentre l’acqua nel recipiente diveniva leggermente torbida e cominciava a mostrate delle immagini che si facevano via via più nitide.
-Loki!!!- escleamò Thor non appena vide apparire nell’acqua il volto corrucciato di Loki.
-Siede accanto alla tua salma dal giorno della tua morte, non ha fatto altro che urlare e piangere.-
Spiegò pazientemente Bragi guardando a sua volta nel recipiente.
-Loki? Perché dovrebbe piangere per me a quella maniera disperata… davvero gli è dispiaciuta così tanto la mia dipartita?.-
-pIù di quanto immagini , figlio di Odino. Guarda.-
Thor più  confuso che mai si ritrovò a guardare di nuovo nel recipiente  e vide Loki intento a baciargli la fronte e ad accarezzargli i capelli in un gesto quasi amorevole, ma ciò che più lasciò di stucco Thor furono le parole pronunciate da Loki prima di lasciare la stanza.
 










- ti avrei amato davvero,  se il fato me l’avesse concesso.-

 







 Una sola ed unica lacrima percorse la guancia di Thor  scivolando poi nell’acqua e facendo sparire poco dopo l’immagine di Loki.
- Loki…- Mormorò il dio dei tuoni con tono disperato e con la mente annebbiata dalla tristezza di essere stato strappato dalla persona che amava  che dopo anni e anni passati a combattere  contro di essa per farsi amare vi era finalmente riuscito  solo poco prima che la morte crudele lo strappasse per sempre dal suo amato.
- Leggo la disperazione nei tuoi occhi ragazzo, ma non temere  , già dal primo momento che giungesti qui la mia decisione fu chiara.-
Thor  sembrò riprendere il senno, improvvisamente si fece attento alle parole di Bragi.
- Parlate vi prego mettete a parte anche a me delle vostre decisioni.- implorò il dio dei tuoni tornando ad essere irrequieto .
- Loki ha una mente sensibile, ai  drammi risponde molto male lasciandosi condurre alla pazzia, per questo ha bisogno di te al suo fianco, sei l’unico per cui ad oggi  smetterebbe  di avere un animo tormentato , per questo ti lascerò tornare ad Asgard prima che reagisca alla tua morte con un ‘ennesima follia.- concluse Bragi solennemente.
Thor  sgranò gli occhi quasi non credeva alle sue orecchie, avrebbe potuto rivedere Loki e tornare alla vita di cui già sentiva la mancanza.
 - dite sul serio? – chiese , il fiato corto e il battito accelerato.
-Si figliuolo e ora è meglio che ti sbrighi . Possano il tuo amore e la tua saggezza  farti vincere dove altri hanno fallito.-
Bragi senza attendere una risposta alzò le mani   verso  Thor  e mormorando una breve litania fece comparire un fascio di Luce attorno al corpo di Thor  che poco prima di sparire fece in tempo soltanto a mormorare un grazie al guardiano.
-buona fortuna ragazzo.- sussurrò Bragi ormai al vuoto certo di aver preso una delle migliori decisioni di tutta la sua millenaria esistenza.
 
 



 
 
 
 
Thor si ritrovo catapultato nella sala dove tenevano la sua salma, di nuovo padrone del suo corpo si rialzò dal giaciglio profumato sul quale era stato deposto  , fortunatamente la stanza era vuota e ne fu felice poiché se avesse incontrato qualcuno  lo stupore generato dalla sua “ resurrezione”  avrebbe creato un gran caos che gli avrebbe impedito di trovare Loki al più presto.
Velocemente attraversò il palazzo nascondendosi dietro ogni colonna o arazzo che incontrava non appena sentiva  dei passi e  quando  giunse  negli alloggi reali  che risuonavano del pianto straziante della madre, tuttavia non si fermò , avrebbe dato in seguito le spiegazioni e conforto alla madre ma  adesso doveva correre da Loki.
Una volta raggiunta la stanza di Loki apri la porta con molta lentezza come se non volesse farsi sentire, ancora indeciso sul come rivelarsi all’altro sussultò di stupore quando vide il gesto che Loki stava per compiere così decise di palesare immediatamente la sua presenza chiudendosi con forza la porta alle spalle.
Allora Loki lo vide e dallo stupore lasciò cadere in terra la lama che prima stava rivolgendo verso se stesso.
Mentre Loki teneva gli occhi sgranati dallo stupore, Thor avanzava verso di lui con un espressione  terribilmente sfigurata dalla disperazione e dal dolore che aveva provocato in lui la visione  del gesto che stava per compiere il dio degli inganni.
-Volevi toglierti la vita?.- tremò la voce di Thor mentre pronunciava quelle semplici e parche parole senza staccare mai lo sguardo da Loki .
Loki fece un passo in avanti tendendo la mano tremante verso Thor impaurito che potesse sparire come un illusione ottica.
-Si…. Sei venuto a prendermi?- soffiò mentre calde lacrime cominciavano a bruciargli le guance gelide , lacrime che non si degnò neanche di trattenere .
Loki non l’aveva visto avvicinarsi ma solo pochi attimi dopo il corpo di Thor lo stringeva spasmodicamente a se tremando di diverse emozioni diverse, paura e rabbia, amore e desiderio scuotevano l’animo del dio dei tuoni che finalmente rasserenato stringeva a se l’uomo che amava.
-Loki..Loki non farlo mai più.. non osare neanche più pensare per un solo istante di lasciarmi….-
Mentre Thor lo stringeva  a se disseminava il viso del dio degli inganni di teneri baci  che raccoglievano quelle poche lacrime che erano sfuggite al controllo del dio.
 - E tu non osare mai più lasciarmi solo.. mai più.. Giuralo!-urlò disperatamente aggrappandosi sempre di pi all’altro.
Thor si avventò sulle labbra di Loki mormorando un giuramento dietro l’altro per tranquillizzare l’anima del suo amante , facendo aderire i loro petti gli faceva percepire le emozioni che stavano accelerando vertiginosamente il suo battito cardiaco.
Thor prese in braccio Loki trasportandolo sul letto facendocelo ricadere sopra dolcemente già pregustandosi ciò che avrebbe seguito da quel gesto ,ripresero subito a baciarsi con foga imponendo alle loro lingue un ritmo serrato  si assaporavano profondamente come a volersi imprimere nella mente per sempre l’uno il sapore dell’altro.
Fu Thor il primo a interrompere il contatto guadagnandosi un cenno di disappunto da parte dell’altro.
-Shh non lamentarti ,presto avrai soddisfazione… ma prima dimmi se è davvero questo che vuoi e  soprattutto dimmi se mi ami…-  Gli occhi azzurri di Thor si specchiarono nello smeraldo del dio degli inganni , determinati e decisi ad ottenere una risposta dalle labbra del padrone di quei due preziosissimi smeraldi.
-Ti amo Thor.. ma se non ti sbrighi  tornerò ad odiarti.-
Detto ciò il dio degli inganni riattirò su di se il corpo del dio dei tuoni tornando poi a baciargli le labbra più audacemente di prima avvolse le gambe attorno al bacino di Thor che lo sovrastava, facendo sfiorare i loro corpi provocò un brivido ad entrambi.
 
Pochi minuti dopo i vestiti di entrambi erano finiti  sul pavimento completamente dimenticati dai rispettivi proprietari ben intenti ora in attività molto più piacevoli.
Dopo averlo preparato con una cura immensa  Thor aveva portato ormai Loki al limite della sopportazione e per questo ora il dio degli inganni spingeva il suo bacino contro il suo in una muta richiesta.
Thor gli lasciò un umido bacio sulle labbra prima di posizionarsi meglio tra le sue gambe  e cominciare ad entrare in lui nel modo più delicato possibile mentre Loki palesava il suo dolore graffiandogli la possente schiena e con alti gemiti che Thor repentinamente metteva a tacere  con le proprie labbra.
Per alleviare un po’ il dolore di quell’intrusione Thor portò una mano fra i loro corpi uniti e sudati cominciando a dare piacere al corpo di Loki che lentamente andava rilassandosi sempre di più sotto i suoi tocchi esperti E quando Thor cominciò a spingere in lui , Loki si sentì finalmente completo e felice, mentre le braccia di Thor lo stringevano e i loro corpi diventavano un tutt’uno Loki comprese che un posto a cui sentiva di appartenere l’aveva finalmente trovato, ed era fra le braccia del suo non più odiato fratellastro.
Thor da parte sua era semplicemente incredulo  e straordinariamente felice di esser riuscito finalmente a conquistare il cuore di Loki, lo stesso che aveva cercato di ucciderlo, che l’aveva rinnegato, che lo aveva accusato di un amore sporco ora era tra le sue braccia e si stava facendo mare e  lui lo stava amando con la promessa muta che non si sarebbero separati mai più.

 












-The worst is over now and we can breathe again
I wanna hold you high, you steal my pain away.
There's so much left to learn, and no one left to fight
I wanna hold you high and steal your pain.-








 

 
 Quando la loro danza giunse al culmine entrambi gridarono il nome uno dell’altro  come se quello appena pronunciato fosse il nome di un dio da pregare e sigillarono questa preghiera con un nuovo e violento scontrarsi di labbra.
Dopo aver raggiunto insieme il massimo del piacere ,Thor  si stese al suo lato trascinandoselo addosso senza smettere mai di abbracciarlo, gli prese una mano e se la portò alle labbra riempiendola di baci dito per dito la vezzeggiava e venerava sotto lo sguardo addolcito di Loki.
-Avevamo bisogno della morte che ci separasse  prima di capire che l’uno senza l’altro non può sopravvivere?- chiese Thor  tra un bacio e l’altro.
Loki rise   di una risata cristallina, di quelle che Thor non sentiva da tempo e che per questo restò in silenzio a godersela a pieno.
-Meglio tardi che mai NO? .-
Thor rise a sua volta in risposta mentre  posava un bacio fra i capelli di inchiostro e cosi morbidi di Loki che però si sottrasse a tale dolcezza  sollevandosi sul gomito  punto i suoi fari di smeraldo in quelli azzurri di Thor improvvisamente divenne serio  e quasi preoccupato.
-Andrà tutto bene?.- chiese con un urgenza irrefrenabile nella voce.
-Te lo giuro  amore mio .. andrà tutto bene …-
Loki sorrise finalmente rasserenato e si sporse verso Thor per baciargli le labbra per suggellare con un patto tanto dolce una promessa così importante.
Rimasero abbracciato ancora per un po’ fra le lenzuola sfatte , beandosi del reciproco calore non avevano la minima intenzione di alzarsi dal letto tanto presto, o almeno Loki la pensava così dato che poco dopo scattò seduto  sorpreso dalle parole di Thor.
-Loki.. mi vuoi sposre?.-
-Thor ma dico sei impazzito?- chiese Loki con una espressione molto prossima all’isterico.
-Thor si mise a edere a sua volta prendendo una mano di Loki fra le sue lo guardava negli occhi mortalmente serio.
-Dico sul serio Loki.. prima dell’attacco su Midgard ,  Padre voleva che mi sposassi  e che scegliessi una persona degna tra le pretendenti. Io scelgo te Loki, prendo te e amo te.. perciò sposami!-
Loki era sempre più agitato di fronte alle affermazioni del fratello e sinceramente non sapeva proprio che tipo di risposta potesse dare.
-Ma Padre non accetterà mai la nostra unione.- fece titubante certo di insinuare il dubbio anche nella mente di Thor.
-Al contrario.. secondo me ne sarebbe entusiasta… se tu ti legassi a me vorrebbe dire  che nessuno avrebbe più da temere niente da te,Padre e Madre sarebbero felici di riavere loro figlio e tu regneresti al mio fianco al posto che ti spetta.. Ti prego Loki dimmi di si.-
Gli occhi di Thor brillarono entusiasti ammorbidendo  l’animo confuso del dio degli inganni che si sporse verso l’amato per lasciargli un breve ma dolce bacio sulle labbra.
- ci penserò.. okay?-
E Thor sorrise sornione.

























Two Months Later….






Loki rimirava la sua immagine allo specchio mentre si chiedeva per la milionesima volta come avesse fatto a farsi convincere da quel brutto bestione di Thor , ma come si fece la domanda si diede anche la milionesima risposta  mentre la sua mente infame gli riproponeva scene non molto caste per  ricordargli come Thor l’avesse convinto a camminare verso l’altare.
Lo maledisse ancora una volta , amorevolmente si intende.
Inoltre al tutto avevano contribuito i pressanti consigli della sua amica Kendra , ormai regina di  Svartalfheim da ben due mesi, era salita al trono non appena loro erano partiti per fare ritorno ad Asgard e nel frattempo anche lei si era data abbastanza  da fare nella sua vita sentimentale giacchè solo due mesi dopo il suo matrimonio con Thor, la regina aveva fissato le sue nozze con il capitano delle guardie reali Amdir del quale, aveva poi confessato tramite missiva, era sempre stata invaghita ed era stata sempre ampiamente ricambiava  ma sembrava che solo lo strazio  a cui avevano assistito ,quando Loki Piangeva Thor freddo fra le sue braccia, li avesse finalmente convinti a dichiararsi senza perdere ulteriore tempo. Infine Kendra l’aveva preteso come testimone di nozze al che lui aveva risposto proponendole la medesima cosa per il proprio matrimonio.
Sorrise mentre ripensava alla regina degli elfi oscuri  che considerava ormai una preziosa amica, la prima che avesse mai avuto.
Ormai ben avviato sulla strada dei pensieri positivi  tanto per scacciare quelli negativi che rischiavano di mandarlo in crisi pensò alla prima cosa positiva della giornata che era rappresentata  dallo splendido abito che indossava , costituito da una lunga tunica di un viola molto scuro che ricopriva un'altra tunica bianca finemente decorata e cinta a sua volta da un lungo drappo verde smeraldo decorato da intarsi argentei,  nel complesso costituiva un vero spettacolo per i gusti di Loki.
 Nonostante la palese sensazione di essere stato incastrato fosse ancora vivida in lui, Loki covava anche una certa gioia per quel giorno, infatti proprio quel giorno con un semplice rito , si sarebbe assicurato per sempre la sicurezza di possedere un posto a cui appartenere, poiché questo posto era ampiamente rappresentato Thor che di li a pochi minuti sarebbe divenuto suo eterno compagno nel bene e nel male.
 
Pochi minuti dopo una seva venne ad annunciargli che infine l’ora era giunta  e che doveva avviarsi verso il salone principale dove si sarebbe tenuta la cerimonia.
Loki prese un bel respiro e fingendo una calma che non aveva si avviò verso il salone delle cerimonie.
Loki non appena varcò la soglia del salone ebbe il forte impulso di darsela a gambe e lasciare la sala senza mai più farvi ritorno, al diavolo Thor e le sue lagne.
Tutti i presenti nella sala lo fissavano da capo a piedi parlottando fittamente fra di loro , squadrandolo come se non l’avessero mai visto in vita loro. Loki guardando innanzi a se trovò solo lo sguardo di Odino che esprimeva una gran serenità  che però non riuscì a fare effetto con Loki  , ne tanto meno fece effetto il cenno di incoraggiamento che gli lanciò Kendra la sa testimone.
Fece un passo indietro pronto a scappare dalla sala ma non aveva fatto i conti con Thor che lo aveva preso sotto braccio e lo guardava con lo stesso sguardo con cui si guarderebbe una cosa rara e preziosa e Loki se ne senti tremendamente lusingato e rasserenato.
Thor avendo capito fin da subito il turbamento del suo futuro sposo aveva deciso di andarlo a prendere senza farlo arrivare da solo all’altare e ora lo stringeva  a sé cercando di infondergli tutto il suo amore affinchè compiesse con serenità quel passo importante della loro vita.
- Andrà tutto bene .. io ti amo.. tu mi ami ci basta questo pe vincere qualunque cosa.-
E c’era talmente tanta convinzione nello sguardo e nelle parole di Thor che Loki gli credette ciecamente e  dopo essersi scambiati un dolce sorriso si avviarono all’altare più sicuri che mai del loro amore, ma soprattutto certi di aver trovato finalmente il loro luogo di appartenenza che li avrebbe protetti e amati per tutto il resto delle loro esistenze divine.
Insieme si diressero verso un futuro radioso che talvolta  sapevano sarebbe stato costellato di ostacoli ma loro di certo non lo temevano poiché sarebbero stati insieme ad affrontare qualsiasi cosa e di lì a poco avrebbero sigillato le loro speranze e promesse  in un giuramento d’amore e di fede  eterna davanti ai loro cari e al mondo intero.




 
 




 
 

-So my love embraces this life,
  In its freedom  I'll take you with me
 and  there I'll marry you.-




 

 
The End..? No It’s Just a New beginning.





 





 



 

Note : Saalvee ! che dite mi sono fatta perdonare ?! XD questo finale trasuda  zucchero da tutti i pori o quasi però se siete amanti dell'happy ending almeno quanto lo sono io possiamo dire che è un buon finale u.u  ho dovuto alzare il raiting della storia perchè mi ha preso un pò la mano l'ultima scena tra i nostri eroi. Per ora lo metto ad arancione perchè comunque mi sono contenuta, se   in caso non andasse bene fatemelo sapere e provvederò ^^ 
As usual perdonate eventuali errori  di battitura e/o orrori grammaticali. Le canzoni usate sono May it be di Enya, Far away dei Nickelback e l'ultima parte è la trascrizione inglese di Non ti Sposerò di Marco masini, canzone a cui sono molto legata a prescindere dal cantante.
Passiamo ai saluti; Grazie a tutti voi che avete letto, recensito e inserito la storia tra le seguite, le preferite  e le ricordate, spero che questa storia vi sia piaciuta e che vi abbia regalato qualche minuto di tranquillità nel leggerla ^_^. Se You Soon Guys <3



P.s.
Essendo Kendra un personaggio di mia creazione  vi posto una foto alla quale mi sono ispirata per descriverla
.

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