Nulla è come appare

di Regine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3°Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° Capitolo ***


Un dolore atroce le impedì di parlare, tanto potente da piegarla in ginocchio e non permetterle di fermarlo.
Era di nuovo sola, dopo tanto tempo. Era strano, ma si era abituata alla sensazione di familiarità e sicurezza che l’avvolgeva quando era con i suoi amici…i suoi amici… era tutto finito e la colpa era solo sua e del suo maledetto orgoglio.
 Non aveva risposto quando l’avevano cercata…non li aveva contattati quando ne aveva la possibilità, e loro si erano stufati di cercarla per mari e monti per stare con lei.
Le lacrime scesero veloci su quel volto abituato a celare agli altri i propri sentimenti, anche se adesso avrebbe fatto di tutto per poter piangere su di una spalla amica.
Nascose il viso fra le mani acquietando il proprio stupido orgoglio che non le permetteva nemmeno di piangere in pace.
Si ritrovò a guardare con rammarico ai giorni in cui chiacchierava e rideva tranquillamente con i suoi amici al parco senza un pensiero per la testa.
Una mano calda e rassicurante le si posò sulla spalla allontanandola bruscamente dai propri pensieri.
Mark le allontanò le mani dal volto e le asciugò tranquillamente le lacrime osservandole attentamente quasi fossero state gemme rare.
Christie lo osservava senza parole con una muta richiesta nello sguardo… perché era lì? Perché le era rimasto vicino? Perché non la odiava come tutti dopo ciò che aveva fatto? Perché era così gentile con lei?
Finita la sua opera di caccia alla lacrima fissò la ragazza negli occhi e inaspettatamente l’abbracciò.
Christie rimase a bocca aperta nessuno si era mai comportato così e non capiva perché lui la stesse abbracciando quasi a chiedere scusa… ma di cosa?
Quando si staccò, Mark, resistette a stento all’impulso di riderle in faccia ma quell’ espressione stranita e scombussolata l’aveva colto di sorpresa.
-Perché?
Era stato un sussurro ma Mark  se lo aspettava e lo sentì.
-Perché so tutto!
Disse risoluto facendo perdere un colpo al povero cuore di Christie che cercava di riparare facendo finta di non capire.
-Cosa, che non puoi fidarti di nessuno? E in tal caso mi dovresti ancora una spiegazione.
-So che Drake ti ricatta. So che ci hai detto e fatto tutte quelle cose solo per allontanarci da te e così proteggerci. E credimi mi dispiace tanto che tu abbia dovuto sopportare tutto questo da sola!
Un’ ultima lacrima solcò il volto di Christie che rapida la nascose, ma stavolta non era per tristezza ma solo per la commozione davanti a tanto affetto.
Christie abbracciò di slancio Mark facendo cadere entrambi a terra con il sorriso sulle labbra.
Quando si rese conto, però, che lui era l’unico che aveva capito cosa era successo e realizzò che aveva comunque perso tutti gli altri suoi amici.
-Non dire niente agli altri, perché come hai potuto capire preferisco soffrire per la loro mancanza che vederli ricattati da Drake per colpa mia.
Cercando di non far tremare la voce per quello che stava per dire, prese un bel respiro e continuò:
-Forse sarebbe meglio se mi dimenticassi anche tu.

Spazio autrice
Chissà cosa ha combinato Christie per allontanare tanto i suoi amici? Chi è Drake? Come fa Mark a sapere dei ricatti? Che deciderà di fare?
Spero che questa storia piaccia a voi quanto piace a me. A presto Sangue Folletto XD

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Capitolo 2
*** 2° Capitolo ***


Cap.2 Domande.
-Forse sarebbe meglio se mi dimenticassi anche tu.
Christie sapeva che era la cosa giusta, che sarebbe stato meglio che lui facesse finta di non sapere niente. Anche con questa consapevolezza, però, non riuscì a trattenere le lacrime. Un sorriso pieno di doloroso sarcasmo le si dipinse sul viso e combattendo contro le lacrime disse:
-Strano, non pensavo di essere una tale frignona! Conosco il sapore delle lacrime… ma questo è diverso! E’ come se qualcosa mi stesse scavando dentro ed ogni lacrima, ogni singhiozzo alimentasse questa cosa.
Mark le si avvicinò lentamente fissandola in viso e le diede uno schiaffo. Christie lo guardò spaesata, non capiva il senso di quel gesto.
-Riprenditi! Non puoi comportarti così! Smettila di piangere, non sei più una bambina è giunto il momento di essere forti, ti sei sfogata ora basta! Tu non sei una ragazzina frignona e spaurita, tu sei coraggiosa, lo dimostra il fatto che tu abbia deciso di affrontare Drake da sola. E io non ho nessuna intenzione di andarmene! Resterò qui con te!
Christie, ancora scombussolata, lo guardò e abbassò il capo. Mark aveva ragione si stava comportando come una stupida e non era da lei. Rialzò il capo e incatenò i suoi occhi blu a quelli castani dell’altro e disse:
-Hai ragione, mi dispiace. Il fatto è che è troppo tempo che non mi posso sfogare con qualcuno. Sono contenta che tu non mi abbia creduto al mio comportamento. Grazie di aver scoperto la verità, e di avermi fatto rinsavire la solitudine mi stava rendendo pazza!
Per lei era dura mostrarsi così debole e dipendente da qualcuno, ma glie lo doveva, infondo lui era lì a catturare le sue lacrime e a proporsi come suo cavaliere. Il pensiero che non fosse più tanto sola le tolse un peso dal cuore. Sorrise al ragazzo che in pochi minuti l’aveva salvata e sorpresa tante, troppe, volte. 
-Ti vado a preparare la camera degli ospiti, stasera pizza!
-Grazie, sicura non ti serva una mano?
Mark si sorprese della straordinaria autonomia della ragazza. Viveva da sola da poco tempo eppure sembrava abituata a gestirsi da sola.
-No, grazie non ce n’è bisogno tu và a farti una doccia che tra un po’ si cena.
Christie era abituata alla solitudine e quella compagnia le creava una strana sensazione di euforia che andava espandendosi nel suo corpo. Quando, però, si rese conto che la situazione non era migliorata molto l’euforia svanì nel nulla. Dove vanno i ricordi, gli oggetti e i pensieri che releghiamo in un angolo della nostra mente dimenticandocene. Il problema di Drake persisteva e, anche se piacevole, la presenza di Mark complicava solo le cose. Questo pensiero riportò alla mente una domanda che era passata in secondo piano e che ora faceva pressione per uscire… come faceva Mark a sapere?
 
Spazio Autrice
Ed ecco il secondo capitolo spero di mettere il terzo al più presto ma non so quando sarà possibile. Grazie a chiunque legga ma sopratutto a chi segue/preferisce/ricorda questa storia. Ogni commento è gradito anche se è una critica! XD

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Capitolo 3
*** 3°Capitolo ***


3° Capitolo
Quello stupido ricatto, non fosse stato per quello ora starebbe con i suoi amici a divertirsi, non in casa a deprimersi e a piangere senza tregua. Per fortuna c’era Mark! Il suo arrivo era stato come un faro che l’aveva trascinata lontana da quel buio. Ricordava bene quando, qualche giorno prima, Drake aveva cercato di ricattarla:
“Erano nel parcheggio del supermercato vicino casa sua, quando lui le si era avvicinato e aveva cominciato ad elogiare la sua indipendenza. Sfoggiando un’aria di studiata gentilezza, ma esibendo uno sguardo freddo e distaccato.
-E così sai tutto…!
La ragazza non si fece intimidire e mantenne fisso lo sguardo. . . . occhi verdi che si scontravano con occhi blu decisi a non cedere.
-Dipende da cosa intendi per tutto. Ma se intendi ciò che è successo ieri. . . .sì!
Drake sembrava shoccato, chi si credeva di essere quella mocciosa? Aveva una vaga idea in quale guaio si fosse cacciata?
-Sai già che se non vuoi avere problemi non ne dovrai parlare con nessuno!
-Ah, sì? Se no che mi fai? Non hai potere su di me!
Christie si sentiva imbattibile, non aveva niente a che fare con lui, non la poteva toccare! Drake sembrò soppesare le sue parole, dopo un attimo di riflessione un ghigno comparve sul suo volto.
-Forse non su di te ma sui tuoi amici. . . .tipo quella tua amica così carina. Com’è che si chiamava? Ah, sì, Serena!
Al suono di quelle parole il cervello della ragazza si staccò e la sua mano corse a stringersi attorno al collo dell’altro.
-NON OSARE SFIORARLA NEMMENO CON UN DITO! Non sei degno nemmeno di baciare la terra dove cammina!
Il ghigno anziché affievolirsi sembrava crescere con l’aumentare della presa della ragazza. Christie lo lasciò andare, recuperò le sue cose e se ne andò, ma sapeva che non era finita.”

E così era stato, lettere e telefonate minatorie, finché non aveva trovato il modo più efficace per allontanare i suoi amici! Si era fatta odiare, ed era stata male per questo, ma almeno loro erano al sicuro!
Il problema ora era. . . . come faceva Mark a sapere del ricatto?
Preparò la tavola mentre la pizza si cuoceva nel forno, aveva la testa tra le nuvole così non si accorse dell’arrivo di Mark che le arrivò da dietro spaventandola. Le disse che il giorno dopo sarebbe andato a prendere dei cambi e che sarebbe rimasto fino alla fine, che non l’avrebbe lasciata.
Christie sapeva che se avesse fatto troppe domande la situazione sarebbe precipitata ma la curiosità ebbe la meglio su di lei che senza riuscire a trattenersi chiese:
-Perché lo fai? Come fai a sapere di Drake? Come fai a essere così tranquillo? Io-io…
Il ragazzo le mise una mano sulla spalla per calmarla. Vederla in quello stato era come uno schiaffo in piena faccia. Lei sempre così composta e tranquilla stava crollando tra le sue braccia.
-Calma! Una domanda alla volta! Allora. . . . Perché lo faccio? Beh perché ti voglio bene e so che hai bisogno di me. Come so di Drake? Mi dispiace ma non te lo posso dire, non ora almeno. . . .
Christie era stanca di risposte a metà, ma non voleva costringerlo a fare qualcosa che non voleva.
-D’accordo, per stavolta passo e smetto di farti domande ma spero che deciderai di dirmelo prima o poi!
Un allarme le fece capire che la pizza era pronta, corse in cucina per non farla bruciare e con un sorriso tornò nel salone. Cenarono, videro un film e stanchi dopo la lunga giornata andarono a dormire.
 
XXX
 
Un fievole raggio di luce le colpì il viso, svegliandola. Lentamente aprì gli occhi e guardò la sveglia sul comodino segnava le 11:00. Era tranquilla la scuola non riprendeva prima di qualche settimana. Finalmente dopo molto tempo riusciva a dormire tranquillamente, si alzò dal letto avviandosi in cucina e ancora assonnata si scontrò con qualcuno che riuscì a prenderla prima che potesse farsi male. Christie era stranita non capiva che ci faceva quel tizio nel bel mezzo del corridoio che portava alla cucina. La consapevolezza della serata precedente si intromise prepotente nella sua mente rendendola lucida. Il ragazzo le sorrise e con allegria le disse:
-Buongiorno, bella addormentata! Abbiamo dormito molto oggi!
-Buongiorno, Mark! Non ti preoccupare, rispetto ai miei soliti standard oggi mi sono svegliata anche presto!
Rivolse al ragazzo un sorriso pieno di gratitudine per quella piacevole compagnia mattutina.
-Io vado a fare colazione, la fai con me?
Mark ,che non aveva nemmeno pensato di mangiare abituato a non fare colazione, acconsentì con un lieve cenno del capo.
-Ma non ci conviene aspettare un po’ e pranzare direttamente, oramai è già quasi ora di pranzo!
La ragazza scocciata mise il broncio, pronta a lamentarsi finché non avesse ottenuto la sua colazione. Mark riconobbe la situazione e si arrese mostrando bandiera bianca conscio di aver perso in partenza.

Spazio Autrice
Evvivaaaa!! Sono riuscita a completare anche il 3° Capitolo, credevo di non farcela!
Finalmente si riesce a capire qualcosa ma non tutti i segreti devono essere svelati, o almeno non subito! Spero la storia vi stia piacendo e appassionando e ringrazio chiunque la legga e si interessi, anche minimamente. Un commento sarebbe gradito, anche se critico! Giusto per sapere cosa ne pensate! XD
A presto
SangueFolletto <3

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Capitolo 4
*** 4° Capitolo ***


4° Capitolo
La ragazza scocciata mise il broncio, pronta a lamentarsi finché non avesse ottenuto la sua colazione. Mark riconobbe la situazione e si arrese mostrando bandiera bianca conscio di aver perso in partenza. Così andarono in cucina e si concessero un’abbondante colazione. Mentre Christie si imburrava una fetta biscottata Mark la guardava in modo strano.
-Ho della cioccolata sulla faccia?
Il ragazzo come ripresosi da uno stato di semi-trans la fissò stranito.
-No, è solo che ti vedo un po’ pallida, dovresti uscire un po’!
La ragazza gli rivolse uno dei suoi bellissimi sorrisi, e con tranquillità gli disse:
-Avevo intenzione di andare al mercato più tardi, così tu puoi andare a recuperare la tua roba senza preoccuparti!
Mark si stupì di quanto quella ragazza sapesse sempre intuire le occasioni e il modo di comportarsi.
Dopo una decina di minuti Christie si alzò e dopo essersi sparecchiata si avviò verso il bagno per prepararsi. Mark sospettava che ci sarebbe voluto un po’ prima che quella ragazza uscisse dal bagno, così si accese la tv e cominciò a vedersi un film.
Più o meno un’ora dopo Christie usci dal bagno trovando un Mark addormentato profondamente sul divano. La ragazza pensò che era proprio carino quando dormiva e un dolce sorriso sbocciò ad illuminare il suo volto. Christie si andò a vestire permettendo al ragazzo di riposare un altro po’. Quando era ormai pronta ad uscire gli si avvicinò all’orecchio e lentamente, sussurrando gli disse:
-E’ ora di alzarsi!
Il ragazzo lentamente aprì gli occhi e guardandola confuso e un po’ intontito le chiese:
-Che succede?
-Succede che ti sei addormentato aspettandomi!
Gli rispose sorridente la ragazza. Così dopo averlo aiutato ad alzarsi si avviò all’uscita e con un mezzo saluto e la lista della spesa si dileguò.
XXX
Drake stava passeggiando tranquillamente per il parco quando una figura femminile, vestita molto semplicemente con un jeans chiaro aderente ed una t-shirt bianca, attirò la sua attenzione. Aveva lunghi capelli neri, occhi di un intenso blu e labbra sottili ed eleganti. Era da tanto che non la vedeva, le si avvicinò lentamente e un ricordo lo assalì violentemente.
“-Drake!
Christie lo guardava sconvolta mentre lo vedeva arretrare spaventato, ricoperto di sangue e con un coltello insanguinato in mano.
-Che cosa hai fatto?!
Il ragazzo avrebbe voluto dirle che non era come sembrava, che era innocente, che non c’era nessun reato. Ma sapeva bene che non poteva, che non sarebbe servito a niente, forse solo a peggiorare le cose.
-Tu non hai visto niente, perché non è successo niente!
La sua voce era così tranquilla che spaventò ancora di più la ragazza che fuggì terrorizzata dopo avergli urlato contro:
-Drake, sei un mostro!
Il ragazzo si era guardato le mani sconsolato, non avrebbe mai potuto dirle che era stato tutto un equivoco, non poteva spiegarle che aveva solo aiutato suo cugino e che non c’entrava niente. Lei non avrebbe mai saputo che quello era sangue finto…. Lei non avrebbe mai saputo niente, perché aveva promesso al cugino che nessuno avrebbe dovuto sapere niente.
-Christie……
Solo un sussurro, una silenziosa preghiera di perdono e comprensione che il vento rubò alle sue labbra e portò via.”
Si riscosse presto dai suoi ricordi quando si accorse che la ragazza lo stava fissando con astio e in tono acido gli aveva chiesto:
-Che vuoi da me? Non puoi ricattarmi in nessun modo perché mi cerchi ancora?
Christie era spaventata, non tanto dalla sua apparizione ma dai ricordi che tale apparizione aveva rievocato.
Le lacrime cominciarono a rigarle il volto, presto raggiunte da silenziosi singhiozzi. Christie odiava mostrare la propria debolezza e presa dalla necessità di nascondere le proprie lacrime era scappata via.
Si asciugò le lacrime riprendendo il suo solito contegno e, con l’espressione di Drake di quella sera in mente, ritornò alla sua spesa.

Spazio Autrice
Salveeeee <3
Mi scuso con chiunque stesse aspettando questo capitolo, ma ho avuto una piccola crisi, non riuscivo a scrivere! XD
Comunque so che il capitolo non è granché ma era necessario per spiegare un po' di cose!
Spero continuerete a seguire la storia!! XD
SangueFolletto

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