amori e punizioni

di Jessire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 capitolo ***
Capitolo 3: *** terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** quarto capitolo ***
Capitolo 5: *** quinto capitolo ***
Capitolo 6: *** sesto capitolo ***
Capitolo 7: *** settimo capitolo ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** nono capitolo ***
Capitolo 10: *** Decimo capitolo ***



Capitolo 1
*** primo capitolo ***


Vide confusamente tre ragazze che si davano da fare intorno ad un unico ragazzo, steso su u divanetto verde

- FESTINO - di Jessire

 

 

 

 

Vide confusamente tre ragazze che si davano da fare intorno ad un unico ragazzo, steso su u divanetto verde.

 

La vergogna non la sfiorò nemmeno, tanto era nel mondo governato dall’alcool.

 

Qualcuno le passò affianco sfiorandola con spalla e poco dopo si ritrovò in mano un bicchiere pieno di un liquido violaceo

 che ingurgitò senza pensarci.

 

Percepì un calore al fianco e abbassando lo sguardo vide una mano diafana posata possessivamente sulla sua vita.

 

Sentì un capogiro e si appoggiò al ragazzo che l’abbracciò ulteriormente ridendo.

 

Vide la stanza girare e non senti più il pavimento sotto i piedi, né il camino su cui stava appoggiata con il braccio sinistro.

 

Le braccia calde del ragazzo l’avvolgevano tutta e sentii una forza premerle sotto le ginocchia e sul fianco.

 

Quel “tipo” non ben definito attraversò la stanza con la ragazza in braccio, sino a raggiungere un corridoio buio su cui si

 aprivano molte porte di legno massiccio con delle targhette su di esse.

 

Quando la ragazza tornò con i pedi per terra, nonostante il pulsare della testa, la sua incapacità di stare in piedi e di non

 barcollare esageratamente, fissò il ragazzo.

 

In quel momento non riusciva a capire cosa volesse da lei quel ragazzo.

 

Da sfocato il viso del giovane assunse pian piano una forma abbastanza simile a quella normale,

 così la ragazza potè distinguere dei capelli neri lisci e corti, due occhi chiari di un azzurro luminoso e un corpo ben fatto.

 

Non riusciva a collegare un nome preciso a quella faccia.

 

Poi vide solo la faccia del ragazzo appiccicata alla sua.

 

Le mani del ragazzo la premettero contro il proprio corpo maschile sodo e ben delineato

 

La lingua del ragazzo esplorò e forzò la bocca della ragazza che non oppose resistenza (ripeto: era ubriaca fradicia…nd_A)

 

Improvvisamente sentì il corpo del ragazzo moro irrigidirsi così aprì gli occhi, trovandosi davanti non solo il giovane a cui era

 ancora abbracciata ma anche un ragazzo biondo.

 

Quest’ultimo aveva una cosa luccicante sull’abito scuro, e teneva  per un braccio il ragazzo moro.

 

- che cazzo fai, Nott??!!-

 

La ragazza spalancò gli occhi stupita.

 

Nott…un serpeverde bello, tenebroso, corteggiato e desiderato da molte studentesse - naturalmente mai quanto era odiato e adorato

Malfoy - ma bastardo come tutti gli altri Serpeverde.

 

- lasciaci stare, Malfoy! Non vedi che siamo piuttosto impegnati?!- borbottò il moro

 

Nott strattonò il suo braccio ancora imprigionato dalla mano di quello che ora la ragazza sa essere Malfoy.

 

- so benissimo quello che vuoi fare e so pure un’altra cosa- disse il biondo prendendolo per le spalle e allontanandolo dalla giovane

 

 – sei ubriaco fradicio e fatto fino all’ultima punta dei tuoi dannatissimi capelli di chissà quanta roba, stupido!-

 

Nott però si avvicinò di nuovo alla ragazza e la schiacciò al muro.

 

Le accarezzò i capelli rossi e lunghi per poi abbracciarla goffamente, risultato di chissà quale erbe illegale e di quintali di Whisky

Incendiario.

 

Il biondino si infuriò ancora di più

 

- NOTT!! Cazzo, smettila! Sei un purosangue e comportati da tale! Dio è una babbanofila,

anzi è LA babbanofila, amica di Lenticchia, Potter e della Mezzosangue Zannuta! SVEGLIATI!!!-

 

- ma smettila tu! Senti non venire a dirmi cosa devo o non devo fare! proprio tu che ti fai mezza Hogwarts e ti ho visto parecchie volte

 occhieggiare la Mezzosangue e anche lei - disse il moro indicando la rossa tra le sue braccia - ora che me la sono presa fai tutte ‘ste

storie!! Fottiti!-

 

E detto questo posò di nuovo le labbra su quelle di Ginevra Weasley, la ragazza schiacciata al muro da Theodore Nott,

sotto lo sguardo schifato e furioso di Draco Malfoy, Caposcuola di Serpeverde.

 

- PIETRIFICUS TOTALIS!-

 

Il moro si immobilizzò mentre il biondo prese Ginny per le spalle la trasportò fino alla Sala Comune

 

- dove sono le tue amiche?- chiese il biondino senza guardarla

 

Lei rimase zitta

 

-Weasley ti ho fatto una domanda-

 

- sta zitto, Malfoy! Ho un mal di testa allucinante!- disse la rossa portandosi una mano alla testa

 

Lui le si avvicinò all’orecchio e le mormorò con un tono di voce sostenuto – vai a cercarle- e poi se ne andò.

 

La ragazza lo maledì mentre si aggirava ancora barcollante per la Sala Comune piena di Serpi e di altre Case.

 

Individuò la chioma bionda della sua amica Luna e si accinse a raggiungerla quando, a metà strada e nello spazio lasciato libero dagli altri ragazzi, vide una scena orripilante.

 

La sua amica Luna ubriaca che schiacciava al muro l’orribile, per lei, Roger suo compagno di Casa nonché capitano della squadra di Quiddich.

 

A quella vista Ginny rimase immobile indecisa se interrompere l’opera della sua amica o fuggire.

 

Come se si risvegliasse da un sogno, scosse la testa e sembrò che la stanza assumesse un colore più vivo e soprattutto che smettesse di girare.

 

Così, con occhi più “normali” vide parecchie ragazze svestite stese su ragazzi anche loro mezzi svestiti nei divanetti sparsi per la sala.

 

Si senti inorridita vedendo lo sfregamento di tutti quei corpi in cui la vergogna e il pudore non operavano.

 

Sentii di essere nel posto sbagliato e che l’unica ragione della sua presenza lì era un ragazzo.

 

Già! Ginevra Weasley era innamorata di un Serpeverde.

 

Non si erano mai parlati, tranne i lievi insulti quando passava davanti a lui e alla sua compagnia con il Trio- anche se non succedeva spesso.

 

Ma nonostante questo il suo cuore aveva iniziato a battere per il questo ragazzo.

 

Questa cotta la portava ad attraversare mezzo castello solo per vederlo, per scambiare qualche sguardo con lui. Più di una volta era stata sul punto di rivelargli i suoi sentimenti ma rimandava sempre dicendosi

 

- gli parlerò la prossima volta quando sarà solo, senza Malfoy tra le calcagna o altre Serpi in giro-

 

Naturalmente il ragazzo non la degnava di uno sguardo.

 

A lui interessavano solo belle ragazze, truccate sino all’immaginabile, con gonne cortissime e maglie aderentissime che non lasciavano nulla all’immaginazione e con una reputazione non proprio immacolata.

 

In quel momento vide questo ragazzo con Pansy Parkinson seduta sulle sue gambe la quale gli accarezzava il torace e con il viso a pochi centimetri da quello del ragazzo.

 

Ginny sentii una fitta al cuore e percorse gli ultimi metri verso la porta della Sala Comune dei Serpeverde, contrassegnata da una giovane donna molto bella dai lunghi capelli mossi neri e un bel viso dai lineamenti austeri.

 

Dopo aver detto la parola d’Ordine uscì nel buio e nella tranquillità del corridoi con lo scopo di raggiungere il suo adorato rifugio: la Sala Comune dei Grifondoro e precisamente la sua camera calda e accogliente sperando di non trovare ancora svegli Harry o, molto improbabile da quando si erano messi assieme, Ron ed Hermione.

 

I due ragazzi ritenevano adeguati ogni tipo di luogo buio ed estraneo ad altri ragazzi per non essere scoperti in atteggiamenti intimi.

 

Per quanto riguarda Harry…beh non gli importava poi molto del moro perché:

1-     era lui che l’aveva mollata

2-      non le piaceva più da tempo

3-     doveva anche lei avere una vita sociale sennò sarebbe diventata una donna vecchia e ancora zitella come la prozia Tessy, l’adorata vecchietta che aveva una predilezione per il fratello di Ginny, Ron e non perdeva mai l’occasione per sbaciucchiarselo per bene.

 

Questi orribili pensieri furono interrotti da una voce piuttosto stridula che urlava

- Ehi tu, bel giovane! Sto parlando con te! Ma guarda che maleducato!non si saluta più una bella donna?!-

 

Si sentirono come risposta dei borbottii incomprensibili e si vide un’ombra avanzare dalla porta dei Serpeverde.

 

Ginny si era fermata, nel frattempo, così il ragazzo le si avvicinò. Man mano che si avvicinava alle luci delle candele il viso prendeva un’espressione che agghiacciò la rossa.

 

Pensando che fosse uscito per fare i cavoli suoi Ginny riprese a camminare anzi a barcollare dato che la quantità di alcool bevuto quella sera era ancora alto nel suo corpo.

 

- Weasley!-

 

- Z-zabini?-

 

- non mi sembri nella condizione migliore per girare nel castello-

 

- fati i cavoli tuoi!Mi sembravi piuttosto impegnato prima; non mi sarei certo aspettata che ti accorgessi che c’ero pure io alla festa organizzata da voi-

 

- me ne ero accorto, invece- lui la guardò attentamente e poi disse - sei ubriaca-

 

- ma noooo! Sarei mai entrata nel festino organizzato da voi serpi senza avere in corpo almeno la metà delle bottiglie di Whisky Incendiario di Hogsmeade?? E per te avrei mai provato questa cosa da lucida??!!-

 

Lui rimase immobile davanti a lei con un ghigno divertito – hai fegato, ragazzina-

 

- non sono una ragazzina! Ho solo un anno meno di te, brutto idiota ed egoista e presuntuoso e…non mi viene in mente nient’altro- disse Ginny tristemente soprattutto per le ultime parole

 

Lui ghignò ancora di più.

 

- maledetta quella volta che ho deciso di venire da voi!!-

 

- spiegami allora che ci facevi da noi-

 

- perché…abbassa la voce, per Merlino! Ho un terribile mal di testa!-

 

Ginny ritornò a camminare senza accorgersi che Blaise la osservava dal punto in cui si era fermato tempo prima e non muoveva un passo verso di lei.

 

- Ehi Weasley io sono ancora qui!-

 

- e come posso dimenticarmene dato che entri ogni notte nei miei sogni più segreti??- pensò la rossa cercando di far scomparire il rossore comparso sulle guance e di apparire il più fredda possibile

 

- e cosa dovrei fare,scusa?-

 

Lui non rispose ma la ammirò così a lungo da far apparire sul suo viso meraviglioso un ghigno malizioso, che lei non vide poiché si girò subito aver pronunciato queste parole.

 

- Zabini, sono stanca e ho mal di testa! vorrei andare a dormire-

 

 -Beh se era solo questo potevi chiedere ad uno di noi di accompagnarti in una delle sue stanze-

 

- no grazie mi basta l‘esperienza con Nott- disse senza pensare Ginny

 

Blaise si accigliò - scusa? che significa ?-

 

- quello che ho detto. Se vuoi delle delucidazioni chiedi al tuo compagno di Casa-

 

- ci sei andata a letto?-

 

La rossa si fermò immediatamente

 

- nooo!- rispose Ginny scandalizzata

 

- e allora che è successo? Nott non è un tipo che rinuncia così facilmente a passare una nottata di puro piacere-

 

- come tutti voi,d’altronde-

 

Il ragazzo non si accorse che la rossa si era fermata o almeno non lo diede a vedere fino a quando, guardandosi affianco, si girò fermandosi.

 

- beh, che fai? -

 

- scusa? ma volevi seguirmi??- mormorò lei sperando che non l’avesse vista ammirarlo mentre camminava

 

- Guarda che il mondo non gira attorno a te, Weasley!-

 

- ma senti chi parla! Proprio tu!! Tu che ti credi il più figo del globo..- stava per ribattere ancora ma si ritrovò tra le braccia di Blaise.

 

- è uno dei miei sogni??- si chiese Ginny ma poi, messa la mano sopra quella di Blaise posata sulla sua vita, si rese conto che era la pura realtà.

 

- ma è possibile che non guardi mai dove metti i piedi??!!- mormorò un pò stupito il moro

 

Ricapitoliamo: Ginny stava per cadere dato che a causa del “litigio” con il moro e con la quantità- non proprio limitata- di alcool in corpo, non si era resa conto di essere arrivata alle scale che portavano ai piani superiori. Per cui, per evitare alla ragazza una brutta caduta, Blaise la trattenne.

 

- ti ricordo che sono ubriaca fradicia-

 

- e anche un pò ritardata-

 

 - Saranno i fumi che aleggiavano nella TUA Sala Comune e ti ricordo…quei fumi li hai aspirati pure tu- disse Ginny cercando di liberarsi dall’abbraccio che la stava rendendo nervosa.

 

Quel ragazzo così bello, il suo corpo così vicino a quello della rossa, le sue labbra così vicine alle proprie, quei capelli fatti per essere accarezzati.

 

La vicinanza fece andare in balla il sistema ormonale di entrambi i giovani.

 

Blaise mollò la prese facendola vacillare, ma subito accorsero di nuovo  le braccia del moro come aiuto.

 

Il moro si chinò sull’orecchio destro della Grifondoro e le mormorò- meglio che ti riaccompagni alla tua Torre, Grifoncina-

 

Ginny non si lamentò del termine grifoncina, tanto era estasiata dalla voce così roca del moro all’orecchio.

 

Percorsero il resto dei corridoio in perfetto silenzio.

 

Dopo un po’ di minuti arrivarono davanti alla Torre dei Grifondoro.

 

Ginny stava per dire a Blaise di lasciarla da sola ora ma il moro le prese un braccio e l’avvicinò dandole un piccolo bacio a fior di labbra, pensando

 

- tanto non se lo ricorderà domani, essendo così ubriaca. Che bella è questa sera, nonostante abbai gli occhi scintillanti più del solito a causa dell’alcool. Devo calmare il battito del cuore, che non si ferma più da quando vidi Malfoy e lei uscire dal corridoio che porta ai dormitori maschili di noi, Serpi-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** 2 capitolo ***


- cavolo non di nuovo

 

 

- cavolo non di nuovo!-

 

Un sussurro disperato arrivò alle orecchie del professor “unticcio” come molti lo chiamavano, il quale con un sorriso soddisfatto si avvicinò alla ragazza.

 

- ma bene! Signorina Weasley vedo che non ha ascoltato quello che le ho detto poco fa-

 

- signore io..-

 

- Weasley mi legga  la quinta riga scritta alla lavagna-

 

- “aggiungere la pietra di luna in polvere, mescolare tre volte in senso antiorario, lasciar bollire per sette minuti, poi aggiungere due gocce di sciroppo di elleboro”. O cavolo-

 

- sì signorina Weasley? Cosa ha detto?- chiese Piton con un sorrisino soddisfatto su quella faccia da sberle

 

- ehm…ho dimenticato di..-

 

- 20 punti in meno per Grifondoro. Più una punizione-

 

- cosa?! Per una stupida pozione errata?- si lamentò la ragazza

 

- qualcosa da obiettare Weasley?-

 

- no signore- borbottò Ginny con gli occhi scintillanti di rabbia

 

- la farò chiamare io. Adesso può andare-

 

Ginny finalmente si ritrovò nel corridoio assieme ad altri studenti del suo stesso anno.

 

Individuata una chioma bionda, iniziò a correre e arrivata dietro alla persona in questione la chiamò.

 

- Luna!-

 

Luna Lovegood si girò e le sorrise- Ginny! Come è andata Pozioni?-

 

- da schifo! Mi ha messo in punizione quel…-

 

- shh.. serpi in arrivo- le disse subito la bionda tirandole un pugno nelle costole

 

Le Serpi passarono senza rivolgere loro una parola, tralasciando gli sguardi infuocati che mandarono alla rossa che ormai ci era abituata.

 

- mi stavi dicendo che Piton ti…-

 

- MI HA MESSO IN PUNIZIONE!!PER UNA POZIONE SBAGLIATA!!!quando uno di Serpeverde ha fatto esplodere il suo di calderone!!.-

 

- sai che Piton non brilla certo per il suo cuore e la sua bontà, soprattutto quando si tratta di voi…-

 

- Grifondoro- terminò la farse Ginny, con un sospiro

 

- Ora devo andare ad Erbologia, Gin. Tu?-

 

- ora libera. Adesso vado in Sala Comune, ci vediamo dopo-

 

- ciao-

 

Arrivata nella Sala Comune dei Grifondoro, sorrise vedendo il trio seduto davanti al camino

 

Raccontò anche a loro la sua “disavventura” con Piton e Harry disse con un sorriso comprensivo

 

- Povera la nostra Ginny! Piton è davvero un verme- 

 

Le accarezzò gentilmente la testa e la fece sedere tra le sue gambe, naturalmente sotto llo sguardo torvo di Ron.

 

Il rosso non sopportava che i ragazzi le mettessero le mai addosso, anche se questo ragazzo era il suo migliore amico.

 

- che pozione hai sbagliato?-

 

- la pozione Felix -

 

Harry rise guadagnandosi un’occhiataccia da Ginny

 

- che c’è? Fa ridere?-

 

- no no .È che quella pozione l’ho sbagliata anche io lo scorso anno.-

 

Risero tutti e tre, Hermione naturalmente dietro ad un tomo di 550 pagine che, da quello che le disse lei- parlava della maledizione di Junglish - argomento affrontato dagli alunni del 7 anno.

 

Dalla finestra aperta entrò un gufo che si depositò sulle ginocchia di Ginny.

 

La ragazza gli accarezzò le bellissime e ordinate piume in segno di ringraziamento e prese la pergamena attaccata alla zampa.

 

“ Weasley, ti informo che la tua punizione avverrà questa sera alle 8 precise nell’aula di pozioni.

Dovrai ordinare i 7 armadi presenti nella stanza, senza magia naturalmente e mettere ogni genere di pozione in ordine alfabetico. La punizione continuerà per tutta la settimana.

Il sottoscritto sarà il tuo supervisore.

B.Z.”

 

- ZABINI!!!- urlò Ron una volta letto i messaggio

 

- calma Gin! Se ben ricordo è l’unico “abbastanza”normale tra loro- intervenne Herm emergendo

dal suo libro

 

- ma è pur sempre una Serpe…e la Serpe perde la pelle ma non il vizio-

 

- Ron quello è : il cane perde il pelo ma non il vizio-

 

- è lo stesso!-

 

- no che non è lo stesso! È Blaise Zabini!- intervenne Ginny con gli occhi scintillanti

 

Herm la guardò sorridendo, sapeva che la piccola di casa Weasley aveva una cotta per quel moro e sperava che questa punizione servisse a smuovere un po’ la cosa.

 

Aveva visto lo sguardo di Ginny mentre osservava Blaise e  aveva sorpreso anche il ragazzo fare altrettanto, naturalmente quando non c’erano i suoi “amici” intorno.

 

Nelle ultime settimane Zabini si faceva trovare nei pressi dei luoghi in cui Ginny andava: l’aula di Trasfigurazione, Pozioni, Erbologia persino nell’ultima uscita a Hogsmeade.

 

 

 

RINGARZIAMENTI: ringrazio di tutto cuore tutti quelli che leggono e recensiscono questa mia fic..un grande bacio! ps: grazie mille Beatrix Black

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Capitolo 3
*** terzo capitolo ***


Blaise e gli altri Serpeverde erano fuori dall’aula di Pozioni da ben 30 minuti ormai

 

 

Blaise e gli altri Serpeverde erano fuori dall’aula di Pozioni da ben 30 minuti ormai., non avevano nulla da fare data l’ora libera e così avevano deciso di aspettare fuori dall’aula l’inizio della loro lezione.

 

Certe Serpi ridacchiavano per delle battutine fatte su ragazze o sui Grifoni, prenderli per il culo era la loro attività preferita infondo.

 

La porta si apre ed uscirono i Grifondoro assieme alle Serpi del 6 anno.

 

Quelli del 7° entrarono e si sedettero comodi con i piedi sopra i banchi mentre Piton era occupato a parlare con una ragazza. Ginevra Weasley.

 

Blaise mettendo le braccia sul tavolo e prendendosi il mento tra le mani , osservava la ragazza

 

Prima che il suo cervello capisse quello che aveva intenzione di fare mormorò

 

- piccola Weasley-

 

Ginny si girò e i loro sguardi rimasero incatenati per pochi minuti, interrotti da Piton

 

-Signorina Weasley! Le sto parlando!-

 

- scusi professore.-

 

- la punizione avverrà questa sera e per tutte le sere di questa settimana. Si dovrà trovare davanti quest’aula alle 17 in punto e sarà controllata da un supervisore a mia scelta-

 

Sul viso di Blaise si levò un ghigno.

 

Aspettò la fine della lezione per “agire”.

 

Mentre i suoi compagni uscivano, il moro si avvicinò alla cattedra.

 

- scusai professore-

 

- sì?-

 

- vorrei offrirmi per fare da supervisore alla Weasley-

 

- eh eh, vedo che hai origliato! Beh vedi, Zabini, ci penserà già Malfoy, è uno dei suoi compiti da Prefetto-

 

- signore insisto-

 

- chiuderò un occhio sulle tue motivazioni. Vai ora ho da fare-

 

Blaise sapeva che questo equiparava ad un NO così si diresse verso la porta, su cui draco Malfoy stava aspettando il suo migliore amico

 

Arrivati in Sala Comune, si sedettero su due poltrone verdi.

 

- Draco?-

 

-uhm?-

 

- sai che non ti chiederei mai nulla…-

 

- dimmi cosa vuoi?-

 

- prendere il tuo posto come supervisore della Weasley-

 

- perché?- chiese alzando u sopracciglio il bel biondo

 

- perché…voglio divertirmi anche io un po’ a prenderla per i fondelli-

 

-beh…non lo so Blaise. Questa è una mia soddisfazione personale… vedere la Weasley in punizione…-

 

- Se ti procuro un appuntamento con mia cugina Elizabeth??-

 

Draco si illuminò subito- tua cugina? Elizabeth? Quella Elizabeth??-

 

- sì non ne conosci altre-

 

- affare fatto. Qua la mano, amico-

 

 

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Capitolo 4
*** quarto capitolo ***


Ginny scese di corsa le scale del sotterraneo e si trovò davanti Blaise

 

Quella mattina i due ragazzi entrarono insieme nella Sala Grande

 

- ma dico è una tua abitudine quella di mandarmi messaggi?- si lamentò Ginny con il volto in fiamme

 

- ti ho solo avvisata della punizione. Se volevi evitarla e vedertela poi con Piton-

 

- ma perché proprio tu?-

 

-perché sono il tuo supervisore- e alzando le spalle si diresse al suo tavolo dai colori verdi e argento

 

A metà cena arrivò nel tavolo di Grifondoro un altro gufo, lo stesso della mattina.

 

La ragazza guardò irritata, con occhi a fessure, il “caro” Blaise Zabini che intanto aveva iniziato a parlare con Malfoy.

 

- ricordati di arrivare in orario. B.Z.-

 

Sotto lo sguardo divertito di Zabini, Ginny strappò il foglietto

 

Finita la cena, con un sospiro, si alzò dal tavolo e dopo aver salutato la tavolata uscì.

 

Vide Blaise fare lo stesso ed ebbe un moto d’ira

 

- stunz!-

 

Credendo che stesse raggiungendo l’aula di Pozioni e che volesse giocarle u brutto scherzo accelerò il passo, finendo tra le braccia di una persona.

 

- Weasley! Non sapevo fossi così interessante anche per una pezzente come te-

 

- Malfoy levati -

 

- oh oh! E perché dovrei farlo?-le disse cingendola alla vita

 

-leva subito quella mano da lì!-

 

- e se io non volessi?-

 

-e se io volessi spaccarti quella faccia che ti ritrovi, bel furettino?!-

 

Cercò di liberarsi ma senza risultati.

 

- Malfoy…lasciami-

 

Ma il risultato fu la stretta di Draco che si fece ancora più forte e la ragazza si trovò praticamente incollata al ragazzo

 

- Malfoy…ma che ti prende?-

 

- e secondo te, cosa prende a Blaise?-

 

- cosa? Che centra lui?- chiese spaesata Ginny

 

La bocca del biondo era ad un centimetro da quella della rossa.

 

Lei tirò indietro la testa, ma la mano del biondino la sorresse facendola avanzare di nuovo.

 

Fu un secondo.

 

Le labbra di Draco furono su quelle di Ginny…Ginevra Weasley la pezzente.

 

- mi dovevi almeno questo-

 

- d-dovevo? Per cosa?-

 

Draco la guardò con un sopracciglio alzato.

 

-Ah! Tu intendi la festa!! Beh bastava dirmi che dovevo ringraziarti…non serviva mica un bacio- disse Ginny abbassando la voce

 

- ma vuoi mettere il divertimento di un bacio con quelle futili parole?-

 

- per te saranno futili ma per noi non lo sono-

 

- …voi Grifondoro siete sempre onesti e tutto quello che continua a dire quella pezza vecchia del Cappello Parlante-

 

E detto questo il biondo se ne andò.

 

Ginny rimase un attimo spiazzata da tanta spigliatezza di Malfoy, ma poi si riprese subito conscia del ritardo per la punizione.

 

Ginny scese di corsa le scale del sotterraneo e si trovò davanti Blaise.

 

Dopo aver ripreso fiato disse

 

- dirai a Piton che sono in ritardo?-

 

- andiamo!prima inizi  e prima me ne torno in dormitorio-commentò il ragazzo moro

 

- guarda che poteva benissimo venire Malfoy, è lui il Prefetto non tu!- ribatte Ginny, ringraziando mentalmente tutti i maghi famosi che conosceva per non averle mandato Malfoy

 

- perché lui è impegnato-

 

- ma se l’ho visto due secondi fa-

 

- ora è impegnato-

 

- ok ok, non voglio spiegazioni. Sono già scombussolata adesso, figurati come mi ritroverei dopo aver analizzato questo fattore-

 

Sorpresa, senti Blaise ridere.

 

Le aprì la porta e la lasciò passare per prima.

 

- quello è l’armadio della 1, devi rimettere in ordine le pozioni e riempire i contenitori vuoti.-

 

Detto questo prese un libro e sedendosi sulla sedia che di solito era occupata da Piton  fece finta di leggerlo; in realtà osservava tutti i movimenti della Grifondoro.

 

Ginny iniziò subito il lavoro conscia che- prima iniziava e prima finiva- così da poter tornare nella sua Sala Comune e perdersi nei ricordi dell’osservazione accurata fatta al moro

 

- che bello! Ma è possibile che un ragazzo bello e gentile come lui possa finire in mezzo a quelle odiose Serpi? Infondo non è proprio cattivo e neanche odioso. Forse è l’eccezione che conferma la regola…basta Ginny pensare a lui. Devi metterti al lavoro-

 

La ragazza si portò una ciocca rossa dietro l’orecchio e alzò gli occhi verso di lui, per poi subito abbassarli.

 

Il ragazzo la osservò mentre, mettendo delle boccette contenenti diversi filtri dagli sgargianti colori, le ordinava per nome.

 

Ne prese tre e cercò di porle nel ripiano in cui avrebbero dovute esserci, ma essendo troppo alto il piano anche se la rossa si fosse alzata in piedi non ci sarebbe mai arrivata senza un aiuto materiale.

 

Stava pensando a cosa prendere- probabilmente una sedia- quando due braccia comparvero all’altezza delle sue spalle e le presero di mano le boccette per poi riporle nel ripiano adeguato, senza fatica.

 

Si girò e trovò Blaise a pochi centimetri.

 

Il ragazzo la guardò intensamente facendola arrossire in una maniera pazzesca.

 

Blaise le accarezzò dolcemente una guancia e non sentendola arretrare e né  fremere di disgustoso si avvicinò di più.

 

La prese per la vita; avvicinò il suo volto  a quello della piccola di casa Weasley.

 

Lentamente le labbra del moro separarono la distanza presente da quelle della rossa, finché si unirono in un bacio appassionato.

 

Quel corpo premuto al suo; quella lingua che giocava con la sua; quei capelli soffici che gli sfioravano la mano; quel suo odore particolare che gli faceva partire gli ormoni ogni volta che la vedeva passare affianco a lui.

 

La mano del ragazzo si insinuò sotto al maglione della ragazza e le accarezzò la schiena liscia.

 

Salì anteriormente e le toccò il ventre, la pancia.

 

Tornò dietro e arrivò all’allacciatura del reggiseno.

 

 Lo avrebbe sciolto se un colpo di tosse non li avesse sorpresi e fatti sussultare entrambi.







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Capitolo 5
*** quinto capitolo ***


Ginny si liberò difficilmente dall’abbraccio che la circondava

Ginny si liberò difficilmente dall’abbraccio che la circondava. Si girarono lentamente verso la porta e li vi trovarono il Principe delle Serpi: Draco Lucius Malfoy.

 

Ginny si girò verso Blaise rossa in viso, il moro stava per stringerla a se quando lei mormorò

 

- p-posso andare adesso?-

 

Il ragazzo mormorò un rabbioso- si-

 

Rabbia verso Draco più che verso Ginny ma questo non impedì al ragazzo di far sussultare Ginny.

 

Il tono era così freddo, così astioso, così….così diverso da quello di prima

 

 

Le braccia di Blaise le si strinsero ancora una volta attorno impedendole la fuga da quella situazione imbarazzante.

 

- Zabini….ti ho detto di lasciarmi andare-

 

Disse di nuovo lei….ma fu un mormorio e di conseguenza non ci fu nessuna conseguenza.

 

Ginny mise le mani sul torace del ragazzo e lo spinse, delicatamente ma con fermezza, indietro.

 

-Blaise, non peggiorare le cose.-

 

Sentendosi chiamare per nome, Blaise guardò negli occhi la ragazza e prima che il suo cervello potesse rimpiangere quella scelta, la lasciò andare.

 

Ginny corse fuori dall’aula evitando il braccio teso di Draco posato sullo stipite della porta e si diresse verso il dormitorio Grifondoro

 

- MA CHE TI SALTA IN MENTE!-

 

- non urlare- rispose tranquillo Blaise

 

-NON DIRE A ME QUELLO CHE DEVO O NON DEVO FARE, ZABINI!-

 

- ah! Adesso mi chiami per cognome? È triste Draco…triste questa sceneggiata-

 

- STAI ZITTO! NON SONO TRISTE…E TU…TU- Draco ormai tremava…di rabbia.

 

Non voleva credere alla scena da lui appena vista: Blaise Zabini, il suo miglior amico e forse l’unico verso amico, che baciava Ginevra Weasley,. La babbanofila traditrice del suo sangue.

 

- COME HAI POTUTO!!!! DIO! MI FAI SCHIFO!-

 

- Draco…lo sai, come lo so io, che questa è una scena patetica e che non è da te farne. Quindi dacci un taglio-

 

Blaise si avvicinò al primo banco e, tirata in fuori la sedia, ci si sedette sopra appoggiando le gambe sul banco.

 

- IO MI PREOCCUPO PER TE, IDIOTA! COSA DIRANNO I TUOI??!!!-

 

- scusa ma…non me ne sbatte un cavolo! Questa è la mia vita e loro non ci fanno parte. Almeno finchè farò parte di Hogwarts loro non mi vedono e non possono farmi nulla-

 

- ma come la metti con le vacanze di Natale e con i paini che loro hanno per noi?? Ti sei reso conto che non possiamo avere una storia seria???-

 

- Draco…quanto la fai lunga. L’ho solo baciata.-

 

- questo significa che non hai intenzione di andarci a letto??-

 

- Draco Draco…quel che avverrà avverrà, non sarò certo io a dirle di no-

 

-MA SENTITI!!!!!! MA…CON TUTTE QUELLE DI SEPREVERDE, CARINE E PUROSANGUE E DI NOBILE FAIMIGLIA PRORPIO LEI DOVEVI TROVARTI??!!!!!-

 

- Draco…lei è una creatura diversa da tutte le altre-

 

- risparmiami i dettagli. Non voglio vomitare di già-

 

- non ho nessuna intenzione di rivelarti nient’altro. Soltanto…sappi che ho scelto lei perché è diversa da tutte le oche di Serpeverde. E tu, come tutti gli altri, sai che le mie scelte sono sempre azzeccate e motivate-

 

- allora motiva questa tua scelta come la chiami tu…io la chiamerei più che altro una pazzia-

 

- beh…certo che non te la motivo. Questi sono cavoli miei come le oche che ti porti nel tuo letto ogni sera. Draco io sono cambiato…non voglio più avere nulla a che fare con le oche assetate di sesso. Ti conviene tirarti fuori anche tu, non sai come si sta bene qui nel mondo reale.-

Disse infine Blaise incrociando le mani dietro la testa e stiracchiandosi sulla sedia.

 

Ma il moro potè stare tranquillo solo un minuto…poi

 

SBAM!

 

Un pugno partito dal biondino gli arrivò in pieno viso.

 

- MA CHE CAZZO FAI??!-

 

Blaise, non essendo di meno di Draco, gli offrì un pugno per uguagliare i conti.

 

Così i due si azzuffarono per una buona decina di minuti; prima che la McGranitt allarmata dai rumori che provenivano dall’ aula non aprì la porta e con un colpo di bacchetta allontani i due lottatori.

 

-ZABINI! MALFOY! Venti punti in meno a ciascuno! Come vi salta in mente di picchiarvi in un’aula per di più!-

 

Dopo una buona ventina di minuti la professoressa lasciò andare i ragazzi, ma non in Infermeria ma nel loro dormitorio.

 

Infatti la donna per punizione disse loro

 

- ora non andrete da Madama Chips ma i lividi vi andranno via in maniera normale, nessuna pozione, nessuna magia….alla maniera babbana. Questa è la punizione-

 





SPAZIO AUTRICE ehm..devo confessarvi una cosa. Mi avevate messo in difficoltà riguardo l'identità del ragazzo che scoprì Ginny e Blaise nell'aula di Pozioni. Avevo pensato a Draco non a Piton e così ero insicura se mettere il primo o il secondo con conseguenze punizione...poi ho deciso di lasciare tutto così com'era. Cosa ne pensate??

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Capitolo 6
*** sesto capitolo ***


Quando Blaise uscì dall’Infermeria cercò di parlare a Ginny ogni qualvolta il tempo – dato che si avvicinavano il periodo folle delle verifiche- e i suoi amici- beh

Quando Blaise uscì dall’Infermeria cercò di parlare a Ginny ogni qualvolta il tempo – dato che si avvicinava il periodo folle delle verifiche - e i suoi amici lo circondavano sempre mettendolo al centro della loro attenzione - beh.. essendo Serpeverde…non potevo certo capire cosa provasse il nostro moretto

 

La cercò in tutta la scuola ma era sempre con le sue amiche o con San Potter e la sua combriccola.

 

- e il bello è che lei sa che le voglio parlare da sola!!!ah! questa me la paga! Chi crede di prendere in giro?- pensò Blaise

 

Individuata una testa rossa si avvicinò furtivamente.

 

- Weasley- disse con la voce più sinuosa che aveva

 

 

- Zabini…che vuoi? Di solito non parli con noi Grifoni- disse l’appartenente alla Casata rossa e oro

 

 

- beh devo darti un’informazione che riterrai molto utile.-

 

 

- e cosa ti fa credere che a me interessi?-

 

 

- beh visto che si tratta di tua sorella pensavo volessi essere informato- disse con un sorriso furbo Blaise

 

 

 

- COSA?? E che centra Ginny con voi Serpi??- disse urlando Ronald Weasley, prefetto di Grifondoro

 

 

 

- più di quanto tu sappia-

 

 

 

- COSA???? DIMMI SUBITO QUELLO CHE SAI!!!!-

 

 

- beh…devi sapere Lenticchia…che al contrario di te e i tuoi compari, la piccola Weasley sa come divertirsi-

 

 

-C-CHE I-INTENDI –D-DIRE??!!- urlò arrabbiato Ronald

 

 

- beh sa che le feste migliori del castello si fanno nella nostra Sala Comune -

 

 

- NOSTRA?? Intendi la… vostra??!!-

 

 

- già..noi belle Serpi!-

 

 

- cosa??? La mia sorellina!! Nel covo dei Serpenti!! Da sola!!-

 

 

- non era sola-

 

 

- chi?? Chi c’era con lei??-

 

 

- la sua amica.. una tale chiamata Luna Lovegood mi apre-

 

 

- ah! Adesso mi sente.. anzi mi sentono tutte e due!! Sono troppo piccole per andare ad una vostra festa!-

 

 

- se non te ne sei ancora accorto hanno solo un anno meno di te!!|-

 

Disse Blaise arrabbiatosi e spingendo sempre più il prefetto dai colori oro e rosso verso il muro

 

- sono  vaccinate  e si sanno difendere da sole!-

 

- Blaise…Blaise tenta di calmarti sennò il tuo piano non funzionerà!!-

 

Una vocina nella testa di Blaise iniziò ad espandersi per l’anticamera del suo cervello e pian piano entrò all’interno di esso; seguita da un’altra voce.

 

- ricordi lo scopo?? Devi metterla in punizione e solo così potrai parlarle da sola e lei non potrà più scappare. NON . DEVI . UCCIDERE . NESSUNO . NE . SCHIANTARLO .! –

 

 

Ripreso il controllo sul suo corpo e della sua mente si staccò da Ron.

 

 

- bene ora Weasley ti lascio. Ricordati di portare i miei saluti alla tua cara sorellina-

 

 

E il Serpeverde – serpe -  tornò alla sua tana.

 

Ron camminò, apatico, sino alla Torre dei Grifoni.

 

 

Una volta entrato si sedette sulla sua poltrona preferita.

 

 

Un po’ sdrucciolata, con le molle rumorose, un po’ sfondata sul fondo…ma il profumo di vecchio gli si insinuava su per le narici e gli offriva il conforto degli anni.

 

 

La poltrona era stata usata per chissà quanti alunni della scuola prima di lui;

 

quanti ragazzi o ragazze si saranno seduti in balia di pensieri scolastici e non;

 

 

quanti fratelli si saranno preoccupati così come fa lui adesso sapendo che la sua sorellina, piccola e unica femmina della famiglia, aveva violato le regole della sua morale e dei valori insinuati dai suoi genitori??

 

 

Questi erano i pensieri che volavano nel cervello del povero Ron, che chiuse gli occhi sentendosi come sommerso da tutte le parole e i sentimenti che provava in quel momento.

 

 

Rabbia, dolore,tristezza e molta molta preoccupazione…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




lo so...non è molto lungo questo capitolo ma...è successa una disgrazia in famiglia e non ho potuto scrivere molto poichè il mio stato psicologico non era molto attivo, e non lo è ancora tutt'oraa...ma cercherò di riprendermi e continuare,....intanto ditemi come vi sembra questo cpaitolo...baci baci

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Capitolo 7
*** settimo capitolo ***


Ginny nel frattempo cercava in tutte le maniere di non incontrare nella sua strada ogni tipo di Serpeverde moro che potesse anche minimamente assomigliare a Blaise Zabini

Ginny nel frattempo cercava in tutte le maniere di non incontrare nella sua strada ogni tipo di Serpeverde moro che potesse

anche minimamente assomigliare a Blaise Zabini.

 

- e se me lo dovessi ritrovare davanti lo stesso, con la fortuna che ho potrebbe ancora succedere!!che farei??-

si chiese la piccola rossa che poi tanto piccola non era.

 

All’improvviso all’orizzonte, o meglio dalle parti della Sala Grande, vide una testa mora avanzare.

 

Spaventata si ritirò subito dietro una statua lì piazzata

 

- come se volesse salvarmi la vita! Merlino sia ringraziarlo!-pensò tirando un sospiro di sollievo

 

 

- ma bene! Guarda chi abbiamo qui, la piccola Weasley!-

Non si era resa conto che quel nascondiglio nascondeva un’altra persona…il miglior amico del moro

 

- Malfoy levati di torno! Non è aria che poi arriva anche il tuo amichetto-

 

 

- è proprio di lui che voglio parlare-

 

 

- no. Ti ho detto che non ho voglia-

 

 

Fa per andarsene ma Draco la fermò

 

 

- noi due facciamo due chiacchiere

 

 

E la trascinò per il corridoio.

 

 

Arrivati nei sotterranei…

 

 

- NOO!! NON CI VENGO LÍ DENTRO UN’ALTRA VOLTA!!-

 

 

Ginny urlò con quanto più fiato aveva in gola

 

- oh sì invece! Ti ho detto che voglio parlare ed il luogo più sicuro è la nostra Sala Comune-

 

Draco, sordo alle lamentele della rossa, la trascinò all’interno del dormitorio maschile.

 

Una volta lì, la fece sedere senza molte grazie su un letto.

 

Prese poi una sedia e si sedette davanti alla rossa per evitare la sua fuga.

 

- bene. Ora che mi hai portata qui.. che cavolo vuoi?- chiese lei piena di rabbia

 

- Blaise-

 

- ancora?? Ma vuoi dirmi chiaro e tondo che centra lui??-

 

- devi smetterla di frequentarlo-

 

- ma guarda che io mica lo frequento. Solo perché ci siamo baciati

la rossa arrossì fino alla punta dei capelli - una volta non vuol dire che usciamo insieme o cos’altro ti passa per la mente…-

 

 

- bene. Quindi…non spingerti troppo in la-

 

- non ne ho l’intenzione-

 

 

- che bugia!!! Ginny Weasley se ti sentisse tua madre ti farebbe una testa così!!!- pensò lei

 

 

- meglio. Lui non è un semplice ragazzo…come d’altronde non lo siamo metà di noi Serpi- riprese il biondo con voce stanca

 

 

- diventerete mangiamorte…è questa la vostra diversità??-

Ginevra fronteggiò apertamente il problema che più le premeva, con uno sguardo di sfida

 

 

- io non ho detto nulla.- disse burbero il biondo

 

 

Ginny intendendo la verità continuò:

 

- e quando succederà?-

 

 

- molto presto. Molto-

 

Draco parlò abbassando gli occhi, per la sua prima volta.

 

Quando gli rialzò Ginevra vide un strato di offuscamento in essi….e dedusse che

non era il vero scopo della vita del Serpeverde diventare un lurido Mangiamorte.

 

 

- toglimi una curiosità…ho capito che tu non vuoi diventare un mangiamorte…ma allora perché lo fai? Per tuo padre? Per obbedire a lui?-

 

Draco stette zitto

 

- da quando tu, Draco Malfoy, ti sottometti ad una persona?? Non sei forse tu che reclami il fatto dei Purosangue??

E non sai che il vostro signore oscuro è un Mezzosangue??-

 

Draco si alzò e si avvicinò alla finestra aperta.

 

Ginny non credeva di averlo turbato in quella maniera.

 

Si alzò anche lei, un po’ cauta.

 

Si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla

 

- Draco…mi dispiace-

 

 

- lo sai che chiedere scusa è un segno di debolezza?- disse lui con un ghigno…il solito

 

 

- e lo sai che sei uno schifoso furetto bianco??-

 

Entrambi risero

 

Si udirono dei passi fuori dalla stanza.

 

- Blaise-

 

 

- che c’è, Nott?-

 

 

- o cavolo! Weasley nasconditi qui- disse Draco

 

E spinse la rossa sotto il letto su cui era seduta in precedenza.

 

La porta si aprì di due quarti e la voce di Theodore Nott entrò.

 

- ricordati che devi prestarmi il libro che mi hai detto prima-

 

- ok passa tra due minuti-

 

Ginny sentì la porta chiudersi

 

 

Draco continuò a guardare fuori dalla finestra…

 

- ciao Blaise-

 

 

- ah. Mi rivolgi la parola? Nonostante i tagli che hai sul viso?-

 

 

Draco si maledisse mentalmente

 

 

- me ne ero dimenticato-

 

 

- beh…a me fa piacere -

 

 

- dove sei stato?-

 

 

- in biblioteca…a cercarla-

 

 

- ancora?! Blaise quante volte ti ho detto che lei non…-

 

 

- è adatta a me?! Lo so lo so. Ma cazzo Draco io me ne sono innamorato!-

 

 

- ehm…di solito evito di immischiarmi nelle tue cavolate…ma ora…so quanto male ci stai…e ho deciso di non intromettermi-

 

 

- ma che hai?! Cioè…non mi hai mai parlato così-

 

 

- smettila-

 

 

- cosa ti ha fatto cambiare idea?-

 

 

- beh  forse….e dico forse…non siamo solo noi Serpi perfette…ma anche altre persone hanno  una sensibilità che è…

grande…insomma sento di poter sopportare la piccola Weasley-

 

- ok…Draco i tagli ti hanno fatto male. Vado a chiamare…-

 

 

- stai fermo! Zabini…ascoltami perché non lo ripeterò…ti do il via libera con la Weasley-

 

 

- tu? Il via libera? Scusa sai ma io la frequenterei anche se tu non sei d’accordo-

 

 

- mi sono espresso male. Tu frequenta pure la Weasley…io non interferirò-

 

- an..ok allora si che va bene. Hai sentito Ginevra? Non sei contenta?- disse Blaise guardandosi intorno

 

Ginevra diventò rossa, ma essendo ancora nel buio nessuno la vide, per sua fortuna

 

Non uscì ancora dal suo nascondiglio…aveva paura.

 

-Draco pensavi che non mi sarei accorto che lei fosse qui? Il suo profumo lo riconoscerei tra mille-

 

- Weasley non metterti il profumo la prossima volta- borbottò Draco

 

Ginevra uscì

 

- si così poi puzzerò in una maniera schifosa- mormorò senza alzare gli occhi su Blaise e Draco

 

 

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


I tre si guardarono a vicenda

I tre si guardarono a vicenda.

 

Blaise aveva gli occhi luccicanti, Draco aveva un sorrisetto ironico sulle belle labbra, Ginny invece tintinnava: una volta guardava Blaise, una volta Draco, una volta la punta delle sue scarpe nere.

 

Il primo a parlare fu Draco.

 

 

- ora vado da Elisabeth ( la cugina di Blaise per chi non si ricordi ( cap. 3))

 

 

I due rimasero soli.

 

Blaise si avvicinò.

 

Ginevra si spaventò e indietreggiò involontariamente, finendo distesa su un letto dietro lei.

 

Il moro ghignò divertito.

 

- Ginevra…non devi avere paura di me

 

 

- non ho paura- disse lei recuperando il coraggio e mettendosi a sedere sul materasso.

 

 

- sul serio?? E allora perché le tue guance sono rosse? E gli occhi luccicano più del solito??

 

 

- maledizione! Ma come ha fatto?- pensò la ragazza- ora dobbiamo finire qui questa…questa…questa cosa di noi due!

 

 

- Zabini dobbiamo parlare- disse con voce sicura, più di quanto non fosse in realtà

 

 

- concordo- disse lui sedendosi al fianco della ragazza

 

 

Subito la ragazza senti i suoi muscoli tendersi…non era abituata a sentirlo così vicino.

 

- ecco…- disse guardando la stanza –Zabini….si insomma…perché mi hai baciato l’altra sera?-

 

 

- beh perché mi piaci

 

 

- C-cosa?- disse lei in un sussurro

 

 

- mi piaci e sapendoti in punizione ne ho approfittato per farmi avanti

 

- bene.- disse lei non sapendo che altro dire

 

Calò il silenzio. Un silenzio che imbarazzò non poco Ginny, che guardava in ogni direzione tranne in quella del moretto.

 

Era inutile fingere che questo le dispiacesse.

 

Ad un certo punto una mano abbronzata le prese il viso e lo girò verso destra.

 

Blaise le stava sorridendo dolcemente.

 

- tu invece?

 

 

- io cosa?- chiese lei confusa

 

 

- cosa provi per me?

 

 

- niente- mentì lei

 

 

- se non provi niente, come mai hai risposto al bacio??

 

 

- maledizione! Mi sono fregata!- si maledì lei

 

 

- beh…ecco…si anche a me…tu piaci..

 

Blaise si avvicinò al viso della rossa….le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza.

 

Si baciarono.

 

Blaise, con una piccola pressione, la fece stendere su letto e ricominciarono a baciarsi

 

 

Ginny stava camminando tranquilla per il corridoio che conduceva al dormitorio dei Grifondoro.

 

Aveva un sorriso soddisfatto sulle labbra.

 

Labbra che avevano appena percepito la dolcezza di un Serpeverde, contro tutte le convinzioni mentali che Ginny aveva.

 

Blaise si era dimostrato dolce, tenero, gentile e sembrava realmente interessato a lei.

 

Giunse davanti al quadro della Signora Grassa, l’accesso al dormitorio dei Grifoni.

 

- Lupus in fabula

 

Il quadro si aprì di lato e lasciò libero il passaggio che conduceva ai dormitori.

 

Raggiunse la Sala Comune, e con sua sorpresa, vide suo fratello seduto su una poltrona vicino al fuoco.

 

Aveva gli occhi chiusi, segno evidente che era totalmente immerso nei suoi pensieri.

 

Si avvicinò curiosa…non capitava spesso vedere Ron Weasley, solo e immerso in pensieri importanti tanto da farlo assumere un’espressione così seria.

 

Non c’era il solito sorriso nella sua faccia, il colorito era un pò acceso sulle guance, le sopracciglia aggrottate così da formare delle rughette tra di esse.

 

- ehi fratellone- sussurrò

 

Vide Ron fare un salto sulla poltrona, per poi portarsi una mano sul torace

 

- Ginny…mi hai fatto prendere un colpo!

 

Lei sorrise dolcemente. Ma il sorriso si spinse quando vide l’espressione severa di Ron.

 

- Che c’è Ron?

 

- dimmelo tu, Gin

 

- non capisco- disse lei confusa

 

- sto parlando del fatto che tu sei stata dove non saresti mai dovuta andare

 

-ehm…puoi ripetere quello che hai detto in maniera più comprensibile?

 

- Gin…perché sei andata al festino dei Serpeverde??

 

- Io…non…ecco…chi te lo ha detto?

 

- non è questo il punto. Dimmi perché hai fatto…questa pazzia

 

- ecco…-

 

Stava pensando a come dirglielo…

 

Come faceva a spiegargli che era andata solo per rincorrere il suo desiderio di amare

quella persona che l’aveva ignorata per questi 6 anni scolastici…

 

Come dirgli che si era innamorata di una Serpe?....come dirgli che aveva preso

una mega cotta per il miglior amico di Malfoy??....

 

Era impossibile spiegarlo, a lui più di tutti.

 

- non capiresti….non accetteresti quello che ti direi

 

Vide Ron diventare viola di rabbia.

 

Istintivamente si ritrasse indietro per paura che la mano del ragazzo arrivasse al suo viso.

 

- come sai che non capirò?? Cosa vorresti dirmi? Che sei diventata una Serpe?- disse lui brusco

 

- no, questo mai

 

- e cosa allora?

 

- Ron…non capiresti. Sappi solo che sono e rimarrò sempre una Weasley, e una Grifondoro…solo…magari certi miei ideali riguardo i ragazzi cambieranno…ma non voglio nella maniera più assoluta far del male a nessuno-

 

I due fratelli si guardarono a lungo.

 

- Gin….stai attenta

 

- lo sono sempre

 

- bene. Ora vado a dormire. Buona notte

 

 Si avvicinò a lei.

 

La baciò su una guancia e si diresse verso il suo dormitorio.

 

 

 

 

 

 

 

 






Beh che ve ne apre?? scusate il ritardo ma le idee non venivano..kiss

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Capitolo 9
*** nono capitolo ***


La mattina dopo arrivò troppo presto, secondo la piccola di casa Weasley

La mattina dopo arrivò troppo presto, secondo la piccola di casa Weasley.

 

Nonché avesse fatto un incubo oppure non avesse chiuso occhio

 

No, la colpa della sua impazienza nel sapere che la notte era conclusa era un bellissimo sogno.

 

Un sogno che riguardava anche un bel serpeverde, moro e dagli occhi luccicanti…un ragazzo misterioso ma che le aveva rubato il cuore.

 

Erano in un mondo dove i problemi non esistevano, dove la casta dei Purosangue era uguale a quella dei Mezzosangue….dove non esistevano rinnegati e né sporchi ideali razzisti.

 

Purtroppo il sogno si era concluso e lei doveva tornare alla dura realtà…doveva uscire da quel letto caldo per iniziare un latro faticoso giorno.

 

A rendere faticoso quel giorno fu l’arrivo di un gufo grigio…il tipico gufo scolastico.

 

Ginny lesse la lettera con il cuore in gola.

 

 

Signorina Weasley,

 

ho appena appreso che un paio di giorni fa lei ha partecipato ad una festa illegale nei dormitori dei Serpeverde.

 

Ora, per quanto dispiaciuta sia, io e il professor Piton riteniamo che per raffreddare i futuri desideri di partecipazione ad ulteriori atti illegali, sia necessaria una punizione.

 

La preghiamo di farsi trovare nell’aula di Trasfigurazione questo pomeriggio alle ore 15.00

 

Prof.ssa Minerva McGranitt

 

 

 

- ma come avrà fatto?? -si chiese Ginny preoccupata

 

Dopo aver fatto una doccia veloce scese a colazione con la sue compagne di stanza

 

Si sedette al solito tavolo dai colori rosso-oro, baciando sulla guancia Ron, Harry ed hermione.

 

Decise di non guardare il tavolo delle Serpi poiché non era ancora pronta al confronto con ma due paia di occhi scintillanti

 

Mangiucchio una brioche e bevvè un po’ di cappuccino, leccandosi poi quel poco di schiuma rimastale sulle labbra.

Draco tirò una gomitata al suo compagno affianco

 

 

- e cribbio! Un po’ di contegno!!

 

 

- ah!! – sospirò lui

 

 

- Blaise devo dedurre che con la Weasley ti sei spinto oltre le parole di ieri?? Precisamente dentro il tuo letto?- chiese Draco malizioso

 

 

- deduci male, amico. Non abbiamo fatto nulla se non baciarci

 

 

- Blaise?! Sicuro di star bene?! Ti ricordo che…

 

 

- si si.. la nostra sfida. Draco ormai non me ne importa più nulla. Ora che ho trovato lei non sento nulla verso le altre ragazze

 

 

- tu sei proprio partito, caro vecchio! Come fai a non sentirti attratto da….Daphne - disse Draco al passaggio della ragazza

 

 

-uhf se la sono fatta tutti! E anche io un paio di volte- disse Blaise stizzito

 

 

- quindi pensi che la Weasley sia.. una suora??

 

 

- non una suora ma…non è simile alle nostre ragazze

 

 

- è per questo che ti piace tanto??

 

 

- penso di sì. Sai ho riflettuto stanotte…sono stanco di tutte queste oche e di tutte le loro superficiali attenzioni.

 

 

Draco bevvè in silenzio il suo tè verde

 

Lui non era abituato a queste riflessioni…secondo lui queste oche, come le aveva chiamate Blaise, erano ancora eccitanti e soprattutto era disponibili al momento del bisogno.

 

 

Si riteneva ancora giovane per buttare via la sua vita e dedicarne una parte solo ad una donna, quando invece poteva averne quante ne voleva.

 

Più tardi, quel pomeriggio

 

Ginevra arrivò davanti all’aula di Trasfigurazione.

 

Si bloccò di colpo.

 

Blaise Zabini era appoggiato con le braccia incrociate sul muro davanti all’aula.

 

- Ginevra- la salutò lui, con un sorriso malizioso

 

 

- Zabini-

 

 

Lui le si avvicinò, con un sopracciglio alzato

 

 

- chiamami Blaise…non avevi problemi a dirlo ieri, se mi ricordo bene

 

 

- ecco…Blaise…questa nostra amicizia, se così la posso chiamare, non so che fine abbia-

 

 

- per me, intendi?-

 

 

- esatto

 

 

- Ginevra ti ho detto che mi piaci…e molto. Cos’altro vuoi che ti dica??

 

 

- la parola di un Serpeverde non vale nulla

 

 

- oh è questo il punto! La mia casata- disse lui assottigliando la vista

 

 

Dopo una breve pausa ritornò a parlare

- Ginevra…tra poco la scuola finirà. Cosa hai intenzione di fare? Di tenermi alla larga finché io non mi sarà dimenticato di te? Beh non servirà. –

 

 

Ginevra rimase muta

 

 

- cosa vuoi fare?? Passare con me questi pochi mesi e poi chi si è visto si è visto?!

 

 

- non so cosa succederà da questo lato… so solo che non voglio separarmi da te. Non adesso

 

 

- Blaise viviamo in due mondi totalmente diversi…e seppur io provi lo stesso che provi tu…-

 

 

- e allora perché fai tutte queste storie?!

 

 

- sai benissimo che una volta finita la scuola non ci potremmo più vedere!Tu diventerai un Mangiamorte come tuo padre e dovrai uccidere…io tornerò dalla mia famiglia e..

 

 

- l’ordine??

 

 

- come fai a sapere dell’Ordine?

 

 

- ho le mie fonti

 

 

- anche. Non sarebbe così lontana la possibilità di dover combattere l’uno contro l’altra

 

 

- pensi che alzerei la bacchetta contro te??

 

 

- non so – disse la rossa scuotendo la testa rassegnata.

 

 

Aveva molta confusione in testa…e anche sui suoi sentimenti

 

 

Sì certo si sentiva attratta da quel bel moro e dai suoi incredibili occhi…ma i loro mondi erano differenti.

 

 

Non lo conosceva molto anche se quello che sapeva non le era poi così utile.

 

Certo non era un bastardo come Malfoy…ma un qualcosa di oscuro c’era sempre dentro di lui.

 

 

Il problema era: sarebbe riuscita a trovare il coraggio di rompere la barriera che sentiva dentro di sé?

 

 

Quell’ostacolo creata dai pregiudizi e gli stereotipi ripetuti sino allo sfinimento sulle persone che appartenevano alla casata dei Serpeverde??

 

 

- ho davvero il coraggio di intraprendere una relazione con Blaise Zabini??- si chiese

 

 

Le sue riflessioni furono fermate dalla porta dell’aula che si aprì.

 

 

La professoressa McGranitt era ferma sulla porta, e osservava i due ragazzi.

 

 

Erano posti l’uno di fronte all’altro.

 

 

Di solito in una situazione simile si sarebbero sentite urla e risate sguaiate.

 

 

Ma i due ragazzi stavano discutendo piano e non sembravano insultarsi

 

 

- beh…un passo avanti, almeno c’è stato- disse lei, con voce severa

 

 

- scusi professoressa?- chiese confusa Ginevra

 

 

- Signorina Weasley entri…e anche lei signor Zabini-

 

La donna girò le spalle alla coppia e si diresse verso la cattedra, lasciando così la possibilità di chiedere chiarimenti al moro

 

- perché anche tu?

 

 

- sono il tuo supervisore

 

 

-di nuovo?! Ma cos’è una persecuzione?!

 

 

- no. Solo la mia astuzia.- disse lui ghignando piano

 

 

- è inutile. Sei sempre il solito bastardo

 

 

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Capitolo 10
*** Decimo capitolo ***


ALLORA! BENTORNATI A QUESTA FIC!!!! Avevamo lasciato Ginevra e Blaise chiusi nell’aula della McGranit perché la rossa doveva scontare la punizione con Blaise come supervisoreJ scoprirete un Blaise un po’ più profondo di tutte le Serpi in questo capitolo J spero vi piaccia J

 

 

 

I due si avvicinarono alla cattedra, ove la professoressa si era seduta nel suo solito comportamento glaciale e seppur efficiente

 

- allora signorina Weasley…la punizione consisterà nel risistemare lo sgabuzzino di quest’aula assieme al qui presente Gazza. Le sarà vietata l’uso della magia. Quindi consegni pure la bacchetta al signor Zabini

 

- cosa??! Non ci penso neanche!

 

- Signorina Weasley…le assicuro che poi le sarà restituita – confermò la donna

 

Seppur con grandi incertezze, la rossa diede la bacchetta a Blaise, sotto lo sguardo della professoressa.

 

- Bene. Ora la lascio alla sua punizione-

 

Ginevra, Blaise e Gazza furono lasciati soli.

 

La ragazza si mise subito al lavoro, mentre gli altri due si guardavano in cagnesco.

 

Gazza non aveva dimenticato lo scherzo del moro, quando due mesi prima aveva messo assieme ai suoi compagni di Casa, una decina di bottiglie di Whisky Incendiario negli archivi del suo ufficio per poi accendere un rogo con una candela.

 

- stupidi ragazzini - mormorò il custode andando alla porta

 

Lasciò i due ragazzi soli.

 

Blaise si sedette comodamente sulla cattedra, lasciando penzolare le lunghe gambe coperte da pantaloni di seta nera.

 

Si spostò un ciuffo di capelli dalla fronte e osservò i movimenti della ragazza.

 

- Ginevra…abbiamo un discorso in sospeso

 

- non vedo dove vuoi arrivare. Sono in punizione

 

- e io sono il tuo supervisore. Se non hai presente cosa fa un supervisore ti illumino subito. Deve riferire se la persona in punizione ha svolto correttamente il lavoro assegnatole. Nessuno controllerà se le informazioni sono corrette o meno

 

Ginny si girò piena di rabbia:

- intendi dire che diresti alla professoressa che non ho svolto il mio compito?!!

 

Si avvicinò pericolosamente alla cattedra, dove il bel moro era seduto.

 

- esattamente

 

- come osi dirmi questo?! Come osi parlare così?! – si infuriò ancora di più Ginny

 

 Vedendo che le sue parole sembravano vuote alle orecchie del moro, i suoi occhi divennero scintillavano di indignazione.

 

- sei bellissima quando ti arrabbi – mormorò il moro avvicinandosi alla rossa.

 

- non cambiare discorso! – mormorò Ginny, un po’ impaurita

 

Le intenzioni non erano chiare a nessuno dei due…

 

- cos’è questa attrazione che provo per lei?? Sembra di avere un filo che mi attragga verso di lei; verso la sua anima e verso il suo corpo; verso quegli occhi azzurri scintillanti; verso quella bocca da baciare -pensò Blaise

 

La ragazza si ritrovò ben presto la cattedra come ostacolo.

 

- non puoi più fuggire ora.

 

Ginny lo guardava con due occhi spaventati.

 

Non aveva dimenticato la durezza dello sguardo del moro quando l’argomento era andato a puntare sulla differenza dei loro due mondi,sul fatto dei Mangiamorte e dell’ Ordine..

 

- non devi avere paura di me, Ginevra

 

- come faccio a non avercela?! Io…tu…

 

- cosa?- chiese Blaise piano, mentre le accarezzava i capelli lentamente.

 

Lei sbuffò, scostandosi quasi immediatamente.

 

Blaise la guardò, indeciso su che comportamento assumere:

 

- come devo essere con lei? Dolce?oppure arrogante?

 

Ancora indeciso si avvicinò nuovamente alla rossa, che nel frattempo aveva girato lui le spalle.

 

- ah ah Ginevra.. mai insegnato che non si volta le spalle a chi ti parla?soprattutto se si tratta di una serpe??

 

La ragazza osservava, cercando di rimanere calma, la pergamena posta sopra la cattedra.

 

- Non avevamo bisogno di difenderci da delle serpi se non a parole, almeno fino a poco tempo fa.

 

 

- Era un passatempo molto divertente prendere in giro tutti i Grifoni, devo ammetterlo – ridacchiò Blaise – ma ora è diverso

 

- Non lo è poi molto. La scuola è sempre la stessa con i medesimi comportamenti tra Case. Solo il mondo esterno è cambiato

 

- è come se Hogwarts fosse un mondo apparte – confessò Blaise

 

- esatto. Qui dentro sentiamo solo degli sprazzi dei disastri e della sofferenza che si vive fuori, nel vero mondo

 

- Io credo che anche questo sia il vero mondo – disse Blaise indicando a braccia aperte, i muri di pietra della stanza – anche qui è reale, è tutto vero, Ginevra

 

Appoggiò una mano sulla vita della rossa.

- Lo senti il calore della mia mano? – disse lui al suo orecchio

 

- si – mormorò lei

 

Blaise con l’altra mano prese il lato del collo della rossa e avvicinò la testa alla sua in modo che le fronti si toccassero.

- Le senti le nostri fronti che si toccano? è tutto molto reale – e detto questo la baciò.

 

 

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