Il ragazzo di cui non ricordavo il nome

di AlberoDiBanane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Eravamo pronte a partire. Dopo tanti anni ecco che coronavamo il nostro sogno. Sidney e Charlie. Charlie e Sidney. Due scapole a zonzo per Londra.
Certo, non sarebbe stato facile; soprattutto se sei la cugina di Louis Tomlinson. Sì, esatto, proprio lui. Uno dei membri dei One Direction. Charlie, la mia migliore amica, li amava follemente (il motivo non lo avevo mai capito), a me non facevano né caldo né freddo.
Se non avete mai sentito parlare di me non sorprendetevi. Nessuno parla di me. Persino nella mia piccola cittadina inglese mi dicevano “Tanto sei solo sua cugina, scommetto che vi sentite solo una volta l’anno”; il che era vero. Da quando era diventato famoso dire che lo sentivo una volta l’anno era tanto, non che prima ci sentissimo più di tanto.
Comunque, dicevo, il programma era sistemarci nel nostro appartamentino in affitto, dopodiché Louis e compagnia bella ci avrebbero fatto fare un breve giretto per la città. Wohoo...
 
-Emozionata?- mi chiese Charlie.
-Tantissimo- risposi ironica.
-Andiamo! Ci divertiremo, fidati.
-Certo che ci divertiremo, ma mi fa uno strano effetto rivedere mio cugino, soprattutto se ci sono anche... gli altri.
-Senti, devi solo sopportarli finché non finisce il “tour” di Londra. Poi loro prenderanno la loro strada da star e noi la nostra da normali londinesi. E poi, non saranno così male!
-Sì, forse hai ragione. Mi sto facendo troppi problemi.
-Forse?! Io ho sempre ragione!
-Sì, ed io sono la regina d’Inghilterra!
-Be’, sua maestà, mi aiuti a portare questo scatolone, pesa una tonnellata!
 
Apriamo una piccola parentesi ([) per una breve descrizione mia e di Charlie. Io ho i capelli neri e gli occhi di un verde indefinito; Charlie ha i capelli castano chiaro con dei perenni colpi di sole, gli occhi azzurrini. Io sono introversa e sfacciata; Charlie è estroversa ed esuberante. Ok, chiusa parentesi (])
 
Avevamo quasi finito di sistemare gli scatoloni quando qualcuno bussò alla nostra porta.
-Sarà il proprietario.
Andai ad aprire aspettandomi l’ometto basso e pelato a cui pagavamo l’affitto, e invece...
-Cuginetta bella!!!
-Lou... Louis! Ti ricordo che sei leggermente più forte di me! L... lasciami!
Finalmente mi lasciò e potei respirare di nuovo.
-Scusa, ma sono così felice di rivederti!-
-Sì, certo, come no.
-E così tu sei la cuginetta di Louis- disse quello che doveva essere Harry.
-Quanto sei tenera!- aggiunse pizzicandomi una guancia. Scostai la mano infastidita.
-Senti Styles, ho la tua stessa età e ho passato la fase ormonale da un po’. Quindi smettila, ti prego, perché non ti salterò addosso.
Un coro di “Ooohh” si sparse per la stanza. Il sorriso di Harry si spense e mi guardò in cagnesco. Toccò a me sorridere, maleficamente, ma pur sempre sorridere.
Charlie, che fino a quel momento aveva allagato la sala con la bava, mi si parò davanti.
-Ciao, sono Charlie, la sua amica. Ti prego, non badare al comportamento di Sidney, è così con tutti.
-Non ti preoccupare. Molto piacere Charlie- rispose Harry, una strana luce che gli attraversava gli occhi. Non osai immaginare cosa ne pensava della mia amica.
Passai all’altro ragazzo.
-Piacere Zayn.
-Piacere, Sidney... - dissi osservando i suoi capelli.
-Belli, vero?- disse sistemandosi il ciuffo.
-Più che altro strani... funzionano come rampa da skateboard?
La sua espressione carica di egocentrismo lasciò posto a un muso alquanto offeso. Potei sentire Charlie incenerirmi con lo sguardo. E anche un altro era andato.
-Ciao, io sono Liam, quello “normale” della band.
-Menomale che ce n’è almeno uno!
Mi guardai intorno. Un ragazzo biondo se ne stava in disparte da tutti, ma stranamente mi sfuggiva il suo nome.
Stavo per avvicinarmi, ma Louis mi bloccò la strada.
-Piacere, io sono Louis, quello carino, simpatico e divertente.
-Ma anche idiota, infantile e irritante!
-Sì, mi sei proprio mancata!- e detto ciò mi strinse in un altro abbraccio.
Sbuffai sonoramente non appena mi lasciò. Poi mi avvicinai al biondino.
-Piacere, Sidney.
-Ciao- disse un po’ imbarazzato.
-...
-Oh, giusto! Io sono Niall- aggiunse arrossendo notevolmente.
Ecco come si chiamava!




 

Buonassssssssera, io zono il Conte Draaaaacula.
Ok, no.
Salve! :)
Prima di tutto vorrei scusarmi per l'obrobio che ho pubblicato.
Lo so, fa schifo D:
Ma cercate di capirmi, questa è la mia prima FF in assolutissimamente assoluto.
Lo so che è corto e per di più scritto in grande, ma non sono ancora molto pratica.
Ehm... allora, non so neanche se questo è un vero e proprio capitolo, per cui non mi aspetto neanche una minima piccolissima recensione.
(ma non sarò io a fermarvi se volete lasciarla ù_ù)
Ok, me ne vado, prima che il tizio che il fruttivendolo arrivi con il cibo da lanciare.
Buontutto a tutti!!!
 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Il giro procedeva bene, ed era anche già quasi finito.
-Allora- disse Louis -Dovete decidere se andare al noiosissimo British Museum o al divertentissimo London Eye.
-Oh, per favore, andiamo sul London Eye, è così... romantico!- esclamò Charlie, avvicinandosi pericolosamente a Harry.
Si girarono tutti verso di me con uno sguardo speranzoso.
-E London Eye sia!- dissi esasperata.
-Yahoo! Chi arriva ultimo è una faccia da culo!!!
Iniziarono tutti a correre lasciandomi sola. Solo Niall si fermò quando si accorse che ero rimasta indietro.
-Tu non vieni?- mi chiese.
-Passo, sono troppo matura per queste cose- risposi, sapendo bene che la verità era un’altra.
-Perché non torni a correre con loro?
-Mh... tanto avrei perso comunque.
Sorrisi istintivamente.
-Come mai vi siete trasferite qua?- riprese.
-Era il nostro sogno fin da piccole. Londra ci ha sempre affascinato molto.
-Sarà, ma dopo un po’ ti sembrerà una città come le altre.
-Tanto prima o poi me ne sarei dovuta andare di casa, quindi...
Parlando non mi accorsi che eravamo arrivati.
-Finalmente! Pensavamo vi steste accoppiando in mezzo alla strada- esclamò Zayn.
-Ah ah ah, Malik, la tua simpatia mi uccide- dissi.
-Lo facesse davvero...- lo sentii sussurrare.
-Sette persone, per favore- disse Louis all’addetto alla ruota.
-Mi dispiace, a causa di un problema tecnico non possiamo caricare più di cinque persone per cabina. Dovete salire in cinque e in due.
-Be’, saliamo!- esclamò Charlie. Nel farlo appoggiò una mano sulla spalla di Harry, che non esitò a circondarle i fianchi con un braccio. Le loro intenzioni erano fin troppo chiare: sarebbero saliti loro due da soli per poi fare cose poco pure – atteggiamento tipico di Charlie. Intenzioni che andarono subito in fumo quando Louis prese a braccetto Harry e lo trascinò sulla cabina.
-Tu Sid?- chiese Louis.
-Io salgo da sola.
-Io con quella vipera non ci salgo!- esclamò Zayn.
Lo fulminai con lo sguardo. Liam mi guardò.
-Non posso lasciare Zayn da solo. Soffre di vertigini, ha bisogno di supporto.
Guardai Niall. Mi aspettavo una scusa come “Preferisco rimanere giù”, invece mi sorrise, un sorriso mozzafiato nonostante l’apparecchio.
-Saliamo?- mi disse.
-Certo.
-Perché ti stanno antipatici Zayn e Harry?
-Non è che mi stanno proprio antipatici... li trovo solo troppo presuntuosi.
-In fondo sono simpatici.
-Molto, mooooolto infondo.
Rise.
-Hai una bella risata- “Maccheccazzo! Penso troppo ad alta voce” pensai.
-Dici davvero?
-Sì...- dissi arrossendo leggermente.
-Grazie, tu invece sei bella in tutto.
-Oh, grazie...- e a quel punto il rossore delle mie guance risaltava sul pallore del mio viso.
Sorrise ancora, con quel sorriso che ancora adesso mi scalda il cuore.
Strano a dirsi, ma in quel momento desiderai che la ruota si bloccasse. Ma, sapete com’è, la ruota si blocca solo quando sei con il ragazzo che odi con cui sei destinata ad avere una solida relazione (menomale che non ero salita con Zayn!).
Infatti il giro finì, come, dopotutto, il breve tour di Londra. Peccato però, cominciavo a divertirmi.
Una leggera fitta alla pancia mi fece tornare alla realtà; “Oh-oh” pensai...
-Ragazzi!- esclamò Louis non appena ci vide -Vi siete persi Zayn che strillava come un bambino!
Risero tutti meno Zayn.
-Oh be’ ragazze, pare che il giro turistico sia finito! Vi accompagniamo al vostro appartamento- disse Liam.
-No dai! Andiamo da qualche parte tutti insieme, mi diverto tanto con voi!- esclamò Charlie.
Si girarono ancora tutti verso di me.
-Voi andate pure- dissi -Io preferisco andare a casa, sono stanca.
Charlie mi si avvicinò.
-Sei sicura? Guarda che se non vuoi rimango con te.
Sorrisi.
-Davvero, vai, divertiti. Io voglio riposarmi un po’.
-Ok... ma fai attenzione, stai vicino al bagno.
Sorrisi e annuii.
-Ti accompagno!- si offrì Niall.
-Poi ti diciamo dove siamo bello!
Ci incamminammo verso il mio appartamento. Era la terza volta in quel giorno che rimanevo sola con Niall, ma la cosa non mi dispiaceva più di tanto.
In poco tempo arrivammo all’appartamento.
-Allora... grazie per avermi accompagnato, sei stato molto gentile.
Lo abbracciai leggermente e chiusi la porta. Un po’ mi dispiaceva di non averlo invitato ad entrare. “Non posso stare con uno come lui... Ma che minchia dico?! Certo che posso, dov’è il problema” pensai.
Mi precipitai in bagno (e non per il motivo a cui pensate).
Una forte fitta alla pancia mi fece cadere proprio vicino al water, “Appena in tempo...”.


Charlie

Vedemmo Niall arrivare dalla finestra di Starbucks.
-Ehi bello! Non ti sei fermato a castigare quella vipera?- disse Zayn.
-Io non sono quel tipo di ragazzo.
-Oh, giusto. Lui le ragazze le rispetta.
-E fa bene!- esclamai. In quella giornata ero solita ad esclamare molto spesso. -Vedrete che prima o poi si aprirà alla vostra amicizia.
-Non credo... mi ha praticamente cacciato.
Un brutto presentimento si formò dentro di me.
-Torno subito, devo fare una telefonata- dissi.
Mi alzai e andai nel bagno del locale. Composi velocemente il numero di Sidney che conoscevo a memoria.
Uno, due, tre squilli. Non rispondeva. La mia preoccupazione crebbe e decisi si mandarle un messaggio.
«Ehi Sid, tutto ok? Se è successo ancora dimmelo che torno a casa. Vedi di non farmi preoccupare, baci».



 

D: zono zconvolta.
Per il capitolo.
Che ho pubblicato.
Non so che dire.
Non mi uccidete.
Per favore.

Arrivederci (forse...)

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Capitolo 3
*** 3 ***


Stavo guardando la televisione quando sentii Charlie chiudersi la porta alle spalle.
-Sid! Tutto bene? Come stai?- chiese agitata.
-Ora sto meglio.
-Ti avevo detto di avvisarmi se ricapitava!
-Charlie, sto bene! Almeno adesso starò bene per un po’.
-Ahh... Comunque, i ragazzi ci hanno invitato a cena da loro, ma a questo punto...
-Ci andiamo.
-Co... Davvero?
-Certo, vado a prepararmi.
-Ok...
Andai in camera e aprii l’armadio. Cercai qualcosa di carino, ma allo stesso tempo semplice. Inutile dire che i miei vestiti facevano tutti schifo.
Alla fine optai per la maglia di Superman, dei jeans, una felpa pesante e le mie amate Converse. Eravamo in estate, ma il clima londinese era estremamente freddo.
Feci una doccia rilassante e mi preparai.
Per le otto in punto eravamo entrambe pronte. Mi ero mentalmente imposta di smetterla di allontanare le persone. Dovevo farmi nuovi amici.
Prendemmo un taxi che, nel giro di un quarto d’ora, ci portò a casa dei ragazzi. Diciamocelo, in confronto al nostro piccolo appartamento era un castello.
Alla porta venne Louis ad aprirci.
-Ehi Supergirl! Si vede proprio che siamo cugini. Prego, entrate in casa Direction.
-Buonasera!- dissero tutti in coro.
-Prego ragazze- disse Liam -Sedetevi a tavola, io e Zayn abbiamo preparato un piatto speciale: la pasta... alla bolognese!
Zayn mi passò a fianco.
-Nella tua c’ho messo il veleno- mi sussurrò.
-Malik, i Plasmon andati a male non sono veleno!
Mi guardò male. Non so perché, ma ci trovavo un non so che di rilassante nello smerdare Zayn.
Niall e Louis si sedettero a fianco a me, mentre Charlie mi stava di fronte (Inutile dire che era seduta vicino ad Harry).
Discretamente mi avvicinai a Niall.
-Scusa se ti ho cacciato oggi pomeriggio, ma ero davvero stanca- gli sussurrai.
-Non ti preoccupare, non mi sono offeso.
Sorrisi.
-Ecco la pastaaaa!!!- urlò Liam dalla cucina.
Poco dopo lui e Zayn uscirono con una pentola piena di spaghetti fumanti. Cominciarono a servire. Nel mettermi la pasta nel piatto, Zayn schizzo appositamente la mia felpa.
-Ops!- esclamò, fintamente dispiaciuto.
Presi uno spaghetto dal mio piatto e glielo lanciai in testa.
-Ops!- esclamai a mia volta.
Mi guardò sconvolto, poi corse in quello che doveva essere il bagno.
Quando fummo tutti seduti cominciammo a mangiare. La cena fu un misto tra risate, lamenti, scherzi e lotte col cibo. Poi, senza neanche sparecchiare, si alzarono tutti e andarono in salotto.
-Facciamo il gioco della bottiglia!- urlò Louis.
-Io devo andare in bagno!- esclamai.
Charlie mi seguì preoccupata. Quando fummo in bagno chiuse la porta e mi guardò.
-Tutto a posto? Sta succedendo ancora?
-No.
-Allora... perché siamo in bagno?
-Non voglio fare il gioco della bottiglia con loro!
Mi guardò come un leone che osserva la preda; non mi sarei meravigliata se mi fosse saltata al collo, cosa che tra l’altro fece. Sempre tenendomi per il collo mi trascinò fuori dal bagno mandandomi qualche insulto.
-Scusate, cose da donne- si giustificò.
-Non vi preoccupate, nel frattempo abbiamo trovato la bottiglia!
-Ragazzi, io non so se gioco...- dissi.
-Tu giocare! O Zayn spacare botilia e amazare familia!
Quella battuta mi fece ridere così tanto (ammetto però che anche la faccia di Zayn fece la sua parte) che non potei rifiutarmi.
Ci sedemmo tutti in cerchio attorno alla “botilia” che poi Louis fece girare. Ovviamente puntò subito me, grazie alla mia solita (s)fortuna. Imprecai sotto voce.
-Va bene, ma sia chiaro che io non bacio nessuno con la lingua!
Fecero girare di nuovo la bottiglia che dopo una serie di giri puntò...
-Io mio cugino non lo bacio!
-Vieni qui cuginetta, andiamo, vieni, su!
-Noo!
Aimè, mio cugino fu più forte di me e mi toccò baciarlo. Bleah!
Continuammo così per un’ora buona. Era esilarante vedere i ragazzi costretti a baciarsi, o come Charlie si eccitava se doveva baciare Harry. Fui pure costretta a baciare Zayn, ma credo che il più schifato dei due fosse lui.
Ci fu anche un momento in cui dovetti baciare Niall; entrambi arrossimmo violentemente scatenando una forte risata da parte degli altri.
-Cavolo, sono già le undici e mezza, noi dobbiamo tornare a casa- disse Charlie.
-Potete fermarvi qua sta notte!- esclamò Louis.
-Louis, noi andiamo a casa nostra. Ciao- dissi.
-Ciao ragazze- dissero gli altri.
Prendemmo un taxi e tornammo a casa.

 

Louis

Chiusi la porta dopo essermi assicurato che fossero salite sul taxi. In fondo era stata divertente quella serata.
Mi diressi in salotto dove i ragazzi erano ancora tutti seduti per terra.
-Allora- dissi -Che ne pensate delle ragazze?
-Sono... simpatiche- disse Liam.
-A me piace quella... Charlie?- disse Harry.
-Lo sai benissimo come si chiama Styles, e abbiamo capito anche le tue intenzioni.
-A me piace Charlie, ma odio tua cugina!- disse Zayn.
-L’hai detto anche oggi pomeriggio.
-Sì, ma ora mi sta ancora più sul cazzo.
-A me non sta così antipatica...- disse Niall.
Ci girammo tutti verso di lui.
-Niall si è innamorato!
-Non è vero!
Cominciammo tutti a prenderlo un po’ in giro. In effetti, tra tutti noi, Niall era quello più adatto a lei. Era dolce, sensibile, paziente... Sì, mia cugina aveva proprio bisogno di un ragazzo come lui!




 

Zaaaaaaalve,
zì ezatto
ho pubblicato ancora.
Niente mi fermerà.
Non zono le notifica a mandarmi avanti (anche perché non ce ne zono D:)
Ma zono le vizite, zì perché almeno qualcuno zi caga la storia,
zono arrivati a leggere anche il zecondo capitolo.
Ze qualcuno leggerà il terzo mi zentirò realizzata.
Zo che i capitoli zono corti, ma in compenzo aggiornerò in fretta (zpero...)
Che dite, me la laziate una recenzioncina? piccola piccola? Ze non volete ok.

Mi dileguo.
Addiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiio
°O°

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Capitolo 4
*** 4 ***


La sveglia suonò provocando un rumore assordante che si sparse per la stanza, svegliando me e Charlie.
-Porca puttana, ti avevo detto di disattivarla quella merda di sveglia!!!
Com'è fine la mia amica di prima mattina. Mugugnai senza però muovere un muscolo; ero troppo stanca anche per spegnere la sveglia: a quanto pare le risate della sera precedente mi avevano tolto tutte le mie energie. 
Sentii le coperte muoversi, poi una leggera brezza mi fece raggomitolare ancora di più nelle coperte. Alla fine non sentii più la sveglia. Mi alzai di scatto e mi girai verso Charlie che ora dormiva indisturbata.
-Hai gettato la mia sveglia dalla finestra??!!!- sbraitai.
-Non prendertela con me, ha detto lei che voleva suicidarsi.
-Fumati meno canne Char!
Detto ciò mi rinfilai sotto le coperte e ricaddi in un sonno profondo.
 
Fu il vibrare del cellulare a svegliarmi sta volta. Lo presi dal comodino e controllai il display: 7 chiamate perse e 12 messaggi. Cacchio! Ma erano solo le... Controllai ancora il display: le 13:17. "Le 13:17??? Porca merda, ma perché non è suonata la sveglia??? Oh... Già, la sveglia...". Pensai alla mia povera sveglia abbandonata sull'asfalto divisa in tanti piccoli pezzi. Maledii mentalmente Charlie e mi alzai velocemente. In tempo olimpico mi lavai, mi vestii e feci colazione. Mi ricordai del cellulare. Tutte le chiamate erano da Louis o da Niall. Da Niall? Che voleva Niall? Lo richiamai senza esitazioni e dopo un paio di squilli rispose.
-Pronto?
-Niall, sono Sidney. Mi avete cercata?
-Oh, sì! Volevamo chiedervi se vi andava di venire a vedere un film da noi oggi pomeriggio. Vi va?
-Certo che sì! Vado a svegliare quella mongola di Charlie così ci prepariamo.
-Perfetto! Allora... vi aspettiamo. Ciao!
-Ciao.
Riattaccai. Sentivo una strana sensazione allo stomaco. Che mi piacesse Niall? Ci pensai su un attimo. “Mh, probabile” ammisi.
Tornai in camera dove Charlie dormiva indisturbata. Capii perché era così scorbutica appena sveglia: quando dormiva era semplicemente angelica. Anche io mi sarei incazzata a veder andar via quell’espressione. Però dovevo ancora vendicarmi della sveglia, perciò...
-SVEGLIA MINCHIONA!!!- urlai, saltandole letteralmente addosso.
-Ma vaffanculo, stronza! Giuro che appena ne ho le forze ti uccido!
-Ha chiamato Harry; ha chiesto se ti andava di andare a vedere un film da lui tra un’ora.
Si alzò di scatto. Senza dirmi niente mi buttò giù dal letto e corse in bagno. Sbuffai allegramente. Andai in cucina e presi un post-it da un cassetto. Scrissi: “Io vado a comprare il giornale per trovare un lavoro, torno tra poco”.
Dopodiché uscii e mi diressi verso il giornalaio più vicino - che poi era l’unico che conoscevo. Appena entrata cominciai a guardare i vari giornali londinesi. Una conversazione tra un gruppo di ragazzine attirò la mia attenzione; stavano sfogliando una rivista da adolescenti facendo commenti poco casti su...
-Oh mio Dio, ma quant’è figo Harry?
-Harry? Vorrai dire Zayn! Scommetto che è un mago a letto!
Strabuzzai gli occhi: ma che razza di discorsi erano per delle dodicenni.
-Oh ma andiamo. Avete visto Louis? Lui sì che è uno gnocco da paura, e poi ha un culo perfetto!
A quel punto scoppiai proprio a ridere.
-Lo trovi tanto divertente?- mi chiese la Louis-ofila.
-Sinceramente sì! È proprio esilarante il modo in cui parlate di quei cinque coglioni (Niall esonerato, ovvio)!
-Non osare insultarli!- esclamò la Zayn-ofila -Come fai a insultarli se neanche li conosci?
-Come fai ad amarli se neanche li conosci? Li conosci per caso?
-Non ancora, e tu li conosci?
-Sì!
-...Tanto non ci credo!
-Cazzi tuoi, sono la cugina di Louis-culo-perfetto!
Pagai il giornale e uscii, lasciando spiazzata quella ragazzina.
Arrivata a casa trovai il mio post-it ancora sul frigorifero. Lo staccai e lo buttai. Charlie uscì dal bagno tutta pronta e profumata.
-Sto bene? Dici che gli andrò bene? Sono troppo elegante? O troppo casual?
-Senti... Ehm... Praticamente la verità è che mi hanno chiamata e hanno invitato tutte e due a vedere un film con tutti- dissi tutto d’un fiato.
Mi guardò, prima come chi guarda un matto, poi incazzatissima. Andò alla porta dicendomi dietro di tutto e di più. “Questa notte non pregherà per me” pensai.
-Muoviti!- disse. Mi avviavi verso l’uscita del condominio cercando di trattenere un sorrisetto.

 

Niall

Suonarono al campanello circa un’ora dopo che aveva chiamato Sid. Andò Zayn ad aprire, ma richiuse subito la porta dopo neanche un secondo.
-Malik, apri questa cazzo di porta!- si sentì dire. Doveva essere Sidney.
-Mi dispiace- rispose Zayn -Non vogliamo comprare accendini!
-Disse il vu-cumprà fumatore!
Scoppiai a ridere e andai alla porta, prima che Zayn potesse ribattere.
-Ciao ragazze!- dissi.
-Ciao Niall- risposero raggianti.
-Prego entrate, così scegliamo un film.
Vidi Zayn guardare con disprezzo Sidney; lei in risposta gli alzò il dito medio.
Trattenni una risata e mi diressi in salotto, dove ci aspettavano Harry e Liam.
-Dov’è mio cugino?- chiese Sidney.
-È andato a fare shopping con la sua ragazza- rispose Liam.
-Non sapevo avesse una ragazza, ne tanto meno che si lasciasse trascinare in giro per negozi.
-Infatti è lui che ha trascinato lei.
-Ehi, siamo qui per vedere un film, non per parlare di come Louis sia effemminato- ricordai.
Presi due dvd e li mostrai agli altri.
-Allora- dissi -Comico o horror?

 
 
 

Zalve perzone!
Zììììì, ho pubblicato ancora.
Incredibile ma vero, non mi hanno ancora ucciza per voztra zfortuna.
Oddiiio, mi zembro Claus di American Dad; avete prezente il peziolino arancione??
Zì, lo zo, chizzenefrega.
Quezto capitolo lo vorrei dedicare a
cupayne_98, mia prima recenzitrice.
Con uno zpeciale ringraziamento a
Ely_7
che zegue la mia ztoria.
Mi dileguo.
Addiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiio.
(notare che ho inventato le parole Zayn-ofila e Louis-ofila XD)

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Capitolo 5
*** 5 ***


Avevamo optato per un horror. Non ricordo il titolo, ma non era questo gran che. Charlie guardò il film attraverso la tela del cuscino, cosa alquanto impossibile. Io invece ero abbastanza annoiata, gli horror non mi avevano mai impressionato più di tanto, anzi, a volte mi divertivano pure. La stupidità delle ochette urlanti era troppo esilarante!
Non so se fu per le luci, o forse per il calore che emanava Niall, fatto sta che mi addormentai come un sasso dopo la prima mezz’ora di film.

 

Niall

Capii che Sidney si era addormentata quando mi accorsi che era letteralmente appollaiata addosso a me. Era così bella mentre dormiva... Non fraintendetemi, era bellissima anche da sveglia!
Lentamente e senza che se ne accorgesse la circondai con un braccio e la strinsi a me. Quella situazione era così piacevole che finii per addormentarmi anch’io.

 

Harry

Quel film era una palla totale; non aveva assolutamente senso! A una cosa serviva: tranquillizzare la povera piccola Charlie con dolci carezze. Volevo spingermi oltre, ma dovevo andare per gradi.
Notai che, sull’altro divanetto, Niall e Sidney dormivano indisturbati. Mi venne un’idea; una brillante, sciocca e malvagia idea. Corsi al piano di sopra e recuperai la mia fotocamera da camera mia. Riscesi di sotto e mi piazzai davanti ai due piccioncini. Charlie era praticamente seppellita sotto i cuscini, per cui non poteva vedermi.
-Levati dalle palle, non vedo il film!- ringhiò Zayn.
-Sta zitto. Questo è molto più importante del film.
Scattai una bella foto in cui si vedevano chiaramente entrambi i visi.
-Questa va subito su twitter- sussurrai avviandomi su per le scale.
-Sei pazzo?!- disse Zayn -Hai una vaga idea della reazione delle directioners?
-Non me ne frega niente, devo vendicarmi per ciò che mi ha detto quella stronzetta.
-E a Niall non ci hai pensato?
-A Niall non faranno un bel niente, se la prenderanno solo con lei.
-E se le faranno del male?
-Non lo faranno, non sono così terribili.
-Se lo dici tu...
Arrivai in camera mia e accesi il computer. Entrai nel mio profilo segreto di Twitter (quello che di solito uso per sputtanare le persone senza essere scoperto) e, senza pensarci due volte, caricai la foto mettendoci Niall e Sidney e scrivendo “Ecco la nuova coppietta”. Molto bene. Ora dovevo solo aspettare.
 

Sidney

Aprii lentamente gli occhi guardandomi intorno. La stanza era buia, ma sentivo chiaramente qualcosa di caldo addosso a me. Mi girai e vidi Niall che dormiva beatamente. Scattai all’indietro e caddi rumorosamente dal divano, anche se ciò non sembrò disturbare il sonno profondo di Niall. Mi alzai da terra e focalizzai gli eventi che avevano preceduto il mio pisolino. “Allora, sveglia, telefono, giornale, film... Ah, ora ricordo!”. Cercai il mio cellulare senza risultati. Fortunatamente un piccolo orologio stava appeso ad una parete. Le 19.35. “Cazzo, oggi sto dormendo fin troppo!” pensai. In casa non c’era praticamente nessuno. Dei rumori provenivano dalla cucina e dal bagno. “Ok, qualcuno c’è”. Salii le scale e cercai la camera di mio cugino. La trovai facilmente: era l’unica porta con su disegnata una carota. Mi appropriai del suo computer e andai su Twitter. Appena entrata vidi che qualcuno mi aveva messo in una foto. Mi aspettavo una delle tante uscite che avevo fatto con i miei amici, ma ciò che vidi mi lasciò spiazzata.

 

Charlie

Sentimmo un urlo acutissimo provenire dal piano di sopra.
-Sidney!- esclamai.
Corremmo al piano superiore per poi trovarla in camera di Louis, davanti al computer. Subito arrivò anche Niall che le si avvicinò preoccupato. Sfortunatamente anche lui cacciò un urlo appena vide la foto. Alla fine mi avvicinai io, per capire cosa gli aveva tanto sconvolti. Sullo schermo appariva una foto di loro due che dormivano accoccolati insieme.
-E questa chi cazzo l’ha scattata?!- sbraitai.
-Non lo so... nessuno di noi farebbe mai una cosa simile- disse Louis.
-Ehi, davanti al loro divanetto c’è una finestra che fino a poco fa era aperta. Qualcuno deve averli visti- disse Liam.
Annuimmo tutti e tornammo di sotto, cercando di calmare sia Niall sia Sidney. Qualcosa però non mi quadrava; la data di pubblicazione della foto risaliva a quando stavamo ancora guardando il film. Io ero completamente nascosta e non vedevo ne sentivo nulla, ma possibile che i ragazzi non si fossero accorti di nulla? Bah...
Di sotto la carne che avevamo cucinato era pronta per essere mangiata. Ci sedemmo a tavola, Sidney il più lontano possibile da Niall. Cominciai a preoccuparmi del fatto che la foto avesse potuto allontanarli; erano troppo carini insieme, non poteva andare tutto in fumo per un foto!
Nessuno parlò finché Louis non prese parola.
-Ci sono delle carote? Avrei tanta voglia di carote!- disse, imitando un coniglio.
*Cri cri cri*
-Qualcuno vuole vedere la mia favolosa t-shirt nuova?- disse con una voce un po’ effemminata.
*Cri cri cri*
-Oh che palle, io la vado a prendere lo stesso!- disse alzandosi.
Sfortunatamente non si accorse che un lembo della sua felpa era rimasto impigliato nella sedia, così volarono a terra entrambi. Questo sì che scatenò le risate di tutti, persino Sidney accennò un sorriso.
 
-Oh be’, si è fatto tardi. Meglio tornare a casa- dissi a cena finita.
-Possiamo fermarci qua ‘sta notte?- disse una molto assonnata Sidney.
La guardammo tutti a bocca aperta.
-S... sul serio?- chiesi.
-Certo. Io andrò in camera di Louis e tu... dove vuoi.
-Ok...
Detto ciò si alzò e salì le scale.
Mi girai verso gli altri che mi guardavano interrogativi; in tutta risposta feci spallucce.
 

 
 

Allooooora, zalve.
Zzzzzzzzzzzzzzz, non zo che zcrivere a parte le mie amate z.
Come vedete in quezto capitolo ci zono molti pov. Zcuzate per la confuzione ma non zarei ztata in grado di zcriverlo zenza.
Ringrazio
cupayne_98 e wengouwe per le magnifiche recenzioni e per aver mezzo la ztoria tra le preferite e le ricordate. RingrazioEly_7e Giulia_rachele che zeguono la mia ztoria. Infine ringrazio coloro che zi zono cagati la ztoria fino a quezto capitolo, grazie, davvero.
Che dite, me la laziate una piccola recenzioncina? Eddai... non vi cozta tanto.
 
Con affetto, la voztra Claussina(?) di American Dad.
:)))))

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Capitolo 6
*** 6 ***


Mi svegliai nel cuore della notte. Uno dei tanti tuoni del temporale mi avevano svegliata. Sentivo freddo, ma mi alzai. Fuori dalla mia stanza faceva ancora più freddo, per cui stabilii che non c’era niente di male se andavo a dormire al caldo con qualcuno...
Louis dormiva sul divano, Harry era sicuramente con Charlie, Zayn neanche per sogno, Liam... lui... “Oh, ‘fanculo!” pensai, prima di dirigermi in camera di Niall. Non ero una ragazza che si donava a tutti senza problemi, ma non stavo a farmi inutili complessi su cosa fosse giusto e cosa non lo fosse: finché non si arrivava ai fatti per me non c’era alcun problema, e che vada a quel paese il giudizio degli altri.
Aprii e richiusi velocemente la porta per non far uscire il calore. Mi avvicinai lentamente al letto.
-Cosa ci fai tu qui?- mi chiese con un occhio aperto.
-...Posso dormire con te? Ho freddo.
-Certo.
Mi fece spazio tra le coperte e mi stesi a fianco a lui.
-Mi dispiace per quella foto, dovevo stare più attento- disse ad un tratto.
-Non preoccuparti, non è colpa tua. È colpa della gente che non sa farsi i cazzi suoi, non tua.
Sorrise e mi baciò leggermente la testa. Mi strinsi al suo petto e mi lasciai andare ai miei pensieri. “Mi piace Niall, è così dolce e sempre allegro. Ma che minchia penso?! Non mi può piacere un ragazzo dopo due giorni! D’altronde esistono anche il colpo di fulmine, l’amore a prima vista... Ma io ho sempre pensato che fossero tutte stronzate! Però... l’umano ha degli istinti primari naturali per certe cose, una di queste è il riconoscimento dell’anima gemella. Sì, ora suona molto più realistico; sono proprio brava a convincermi!”.
Quello fu il mio ultimo pensiero, dopodiché mi addormentai profondamente.
 
La mattina seguente mi svegliai ancora stretta a Niall. Non avevo più sonno, ma i miei occhi mi stavano dicendo così tante parolacce che li tenni chiusi. Almeno fino a quando potei. Infatti poco dopo sentii qualcuno che, ridacchiando, entrò in camera. Mi tirai su appena in tempo per vedere un sorridente Malik che mi lanciava una secchiata d’acqua gelata. Niall scoppiò immediatamente a ridere come un idiota. Ma perché cazzo era così allegro?!
-Sei morto Malik!- urlai.
Lo inseguii fino al piano di sotto e afferrai la prima cosa che mi capito sotto mano: un libro. Si coprì istintivamente la faccia, mentre io, invece, gli colpii la pancia. Approfittando del momento in cui era piegato mi avvicinai e gli scompigliai completamente il ciuffo, facendolo assomigliare ad un porcospino impagliato. Mi guardò ancora più sconvolto della storia dello spaghetto.
-Tu! Come ti sei permessa, brutta stronza di m...
Si bloccò di botto lasciando la frase in sospeso. Lo guardai confusa per poi girarmi e notare Louis, appoggiato alle scale, con uno sguardo assassino.
-Si può sapere perché insulti mia cugina?- chiese freddo.
-Mi ha tirato un libro e mi ha scompigliato il ciuffo- rispose, con lo stesso tono di un bambino a cui è stato fatto un dispetto.
-E questo perché mai?
-Perché l’ho svegliata con una secchiata d’acqua dal suo sonno tranquillo con Niall.
Scoppiò a ridere.
-Malik, sei proprio un gran... aspetta, aspetta, aspetta... Perché dormivi con Niall?- mi chiese con uno sguardo malizioso.
- Non riuscivo a dormire, avevo freddo. Smettila di pensare male!
-E perché non sei venuta da me?
-Perché dormivi sul divano, russi e ti agiti come un pazzo di notte!
Lo scostai bruscamente per andare in camera. In cima alle scale mi fermai, raccolsi i miei capelli ancora bagnati e li strizzai, lasciando che un rivolo d’acqua scendesse per i gradini.
-Io non asciugo, sia chiaro- affermai.
 
Una volta in camera di Louis presi i miei vestiti e mi diressi verso il bagno.
Stavo per aprire la porta quando essa si spalancò, lasciando passare Niall con solo un asciugamano legato in vita. Mi sorrise visibilmente in imbarazzo.
-Hai bisogno del bagno?- mi chiese.
-S... sì- dissi, rivolta più al suo fisico che a lui.
Si fece da parte per lasciarmi passare. Entrai e mi chiusi la porta alle spalle. “Dio, ma questo ragazzo è da stupro!” pensai.
Mi feci una doccia veloce, mi vestii e scesi in salotto.
Di sotto c’erano già tutti, seduti sul divano che guardavano MTV. O quasi tutti.
-Dove sono Harry e Charlie?- chiesi.
-Non lo so- disse Liam -Ma ‘sta notte sentivo degli strani mugolii, e a meno che Charlie non parli nel sonno...
Lo guardai leggermente sconcertata. “Stupida Charlie che si fa abbindolare da un bel faccino!”
Scoppiarono tutti in una sonora risata, mentre io mi decisi ad andare a controllare.
Salii per l’ennesima volta al piano superiore e andai in camera di Harry.
Aprii di poco la porta, giusto per poter vedere all’interno. Non poteva esserci visione più vomitevole di vedere la mia migliore amica baciare animatamente quell’essere approfittatore che è Styles. Spalancai la porta facendoli separare all’istante.
-Char, vestiti, dobbiamo andare a casa. Dobbiamo trovarci un lavoro, altrimenti col cavolo che lo paghiamo l’affitto!- dissi, senza preoccuparmi degli sguardi scocciati dei due.
-Oh, a proposito, vedete di fare meno casino la prossima notte; il povero Liam ha fatto fatica a dormire!- aggiunsi, con un sorriso malizioso stampato in volto.
Riscesi al piano inferiore, dove tutti mi guardavano divertiti. Evidentemente avevano sentito la conversazione svoltasi poco fa.
-Dite a Charlie che ci vediamo a casa, non ho voglia di aspettarla- dissi, avviandomi alla porta.
-Sidney aspetta!
Mi voltai e vidi Niall avvicinarsi a me.
-Sì?
-Ascolta, so che ci conosciamo da solo due giorni, ma... ecco... mi chiedevo se ti andava di uscire con me domani pomeriggio.
Gli sorrisi dolcemente.
-Perché no? Facciamo che mi passi a prendere verso le tre e mezza?
-Certo!- esclamo raggiante.
-Allora, a domani!
Lo salutai e mi incamminai verso il mio appartamento.

 
 

Zalve bella gente.
Zono viva. Aw yeah!(?)
Ma ho la febbre D:
Zarà per quello che ho pubblicato quezto capitolo.
Come al zolito ringrazio
cupayne_98 eTouis Lomilson per le recenzioni. Ringrazio anche chi tiene quezta ztoria tra le preferite/ricordate/zeguite e tutte quelle che hanno letto fino ad ora.
GRAZIAZZZZZ(?)
 
Addio mondo crudele *espressionedrammatica*

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Capitolo 7
*** 7 ***


Charlie

Arrivai a casa e trovai Sidney ai fornelli, probabilmente intenta a preparare il pranzo.
-Grazie per avermi aspettato!- le dissi sarcastica.

-Non c’è di che, tesoro- rispose.
Le feci la linguaccia a cui lei rispose con un risolino da idiota.
-Allora- attaccò -Come è andata la notte di fuoco con Styles?
-Oh... Ehm... Cosa vuoi che sia successo, abbiamo dormito.
-Sì, e io sono follemente innamorata di Malik. Non raccontarmi stronzate!
-Ok... forse qualcosina è successa, ma ho sempre avuto i vestiti addosso!
-...Fai schifo! Come hai fatto ad andare a letto con uno che conosci da appena due giorni?!
-Sid calma! Uno: non siamo andati a letto! Avevo sempre i vestiti addosso. Due: è una star a livello internazionale, non uno sconosciuto totale! Per me è come se lo conoscessi da una vita.
-Ma non è così!
Ormai stavamo urlando.
-Perché mi fai la predica se proprio tu hai dormito con Niall?!
-Io non sono passata ai fatti!
-Però avresti voluto!
Abbassò lo sguardo. Bingo!
-Ooh! Sidney fa pensieri poco puri sul piccolo irlandese!
-Senti, non è colpa mia se mentre andavo in bagno c’è uscito quello lì a petto nudo!
-E... com’è?
-Da stupro!
Scoppiai a ridere vedendo il suo sguardo sognante.
-Be’ dai, ora mangiamo, così dopo ci impegniamo a cercare lavoro.
-No bella. TU cerchi lavoro, IO esco con Niall.
-CooOoosa?! E quando pensavi di dirmelo?
-Te l’ho detto adesso, quindi adesso.
-Va bene, ti do il permesso di andare, ma dopo mi racconti tutto!
Mi sorrise. Era tanto che non usciva con un ragazzo e Niall sembrava proprio quello adatto a lei.
Servì il pranzo e cominciammo a mangiare.

 

Sidney

Erano circa due ore che mi preparavo per uscire con Niall. C’era qualcosa che mi attraeva in quel ragazzo... forse il modo in cui si distingueva dagli altri, per l’insolita gentilezza o la timidezza. Fatto sta che ai miei occhi appariva molto tenero. “Ma perché mi sto impegnando tanto? In fondo è solo un’uscita tra amici, giusto? Giusto?! Ma certo che non lo è! Devo uscire con uno dei ragazzi più fighi del mondo e io penso a lui come un amico! Ho seri problemi...”
Mi vestii con dei jeans un poco aderenti, una t-shirt bordeaux e una giacchetta di Abercrombie.
Alle tre e mezza in punto suonarono al campanello. “Cazzo, puntuale!” pensai.
Stavo per andare ad aprire quando Charlie mi precedette.
-Ehi Niall!- esclamò -Sono così felice che tu le abbia chiesto di uscire, perché vedi la mia amica è una forever alone arrapata che non fa altro che masturbarsi segretamente davanti alle tue foto. Mi raccomando falla vivere e ricordatevi le precauzioni, non vorrei avere un marmocchio che gattona per casa!
Niall scoppiò a ridere, mentre io la guardai sconvolta. L’aveva detto davvero? Andai in cucina e presi una brocca con del succo d’arancia.
-Ehi Char, hai sete?- chiesi.
Si girò confusa.
-Cosa?
In un attimo si ritrovò la magliettina bianca completamente arancione e la faccia zuppa.
-Ciao, noi andiamo!- dissi allontanandomi velocemente.
-Tu, maledetta bastarda!- urlò, poco prima che le sbattessi la porta in faccia.
Scendemmo le scale e arrivammo al piano terra.
-Scusala, ma quando Charlie era piccola le hanno dovuto trapiantare il cervello di un procione. Spero tu non le abbia creduto!
-Oh... e io che mi ero già illuso!
Gli diedi una spinta amichevole.
-Allora dove andiamo?- chiesi.
-Stavo pensando che, se ti va, potremmo fare una passeggiata in un parco.
-Perfetto!
Camminammo alla ricerca di un parco; non appena ne avvistammo uno ci fiondammo dentro. Era molto tranquillo, a parte noi non c’era anima viva. In lontananza c’era una panchina che si affacciava su una piccola radura.
-Facciamo a gara a chi arriva primo alla panchina?- esclamò Niall.
-Cosa? No.
-E dai, che c’è di male?
-Niall, no.
-Daiiiiiii!
-NO- dissi fermamente. Non volevo deluderlo, ma non potevo proprio correre.
Mi guardò confuso, subito però un sorriso si allargò sulla sua faccia.
-Se non ci vuoi venire tu, ti ci porto io!
Non feci in tempo a ragionare su ciò che aveva detto che mi prese in braccio e mi portò alla panchina.
-Niall Horan, lasciami subito!- ordinai. Non mi prese molto sul serio dato che scoppiai a ridere.
-Signorina, siamo arrivati- disse, adagiandomi sulla panchina.
-Ma grazie mille, signore.
Ridemmo entrambi. Era divertente stare in sua compagnia.
Passammo tutto il tempo a ridere, tra una battutina squallida e varie figure di merda (mie...)
-Sono contento di averti conosciuta, sei una fantastica amica!- disse ad un certo punto.
-Sìììì... amicaaa...- dissi con una faccia alla IfyouknowwhatImean.
Mi guardò divertito, con un sopracciglio alzato. Mi portai una mano alla bocca.
-‘Orca minchia! L’ho detto davvero?
Scoppiò a ridere, seguito da me.
-Oh cacchio, sono già le sette! Devo andare a fare la spesa, Charlie non avrà comprato niente.
-Va bene. Allora... ci vediamo!
-Certo.
Mi diede un veloce bacio sulla guancia e se ne andò. “Cazzo, più di lato no, eh?” pensai.
Mi avviai verso il supermarket più vicino, ma non avevo idea di cosa mi aspettava.

 
 

Ehilààààààà!
Ok, ‘zto capitolo non zerve a una minchia,
è più un’introduzione al prozzimo.
Come al zolito ringrazio chi mi ha recenzito e chi tiene la ztoria tra le preferite/zeguite/ricordate.
 
Ora vado che il libro di ztoria dell’arte mi chiama, devo ztudiare a fondo.
E fu cozì che prezi 4 in ztoria dell’arte.

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Capitolo 8
*** 8 ***


Stavo per entrare nel supermarket quando tre ragazzine mi si pararono davanti. Le guardai con un sopracciglio alzato.
-Ci conosciamo?- chiesi.
-Tu non ci conosci, ma noi conosciamo te- disse una.
-Uao, che frase fatta.
-Tu sei la ragazza di Niall Horan- disse un’altra.
Le guardai e scoppiai in una fragorosa risata.
-Vi sbagliate, ragazze. Tra me e lui non c’è assolutamente niente.
Parvero non sentirmi.
-Devi lasciarlo in pace, hai capito?
-E voi dovete lasciare in pace me, devo fare la spesa!
-Stai lontana da lui, stronza!
-Ma vaffanculo, puttanella.
Mi guardò scioccata per poi tirarmi un ceffone. Fui abbastanza veloce da evitare lo schiaffo, ma non abbastanza da evitare che una delle sue unghiacce mi graffiasse una guancia. Mi guardò con un ghigno soddisfatto stampato in faccia; non resistetti più. Il mio pugno scattò in avanti repentinamente colpendola dritta sul naso. Non prendetemi per una ragazza violenta, ma quando ci vuole, ci vuole!
-Fottiti, stupida troia!- le urlai.
Mi allontanai a passo di carica lasciando che le altre ochette mi urlassero dietro di tutto e di più. ‘Fanculo la spesa.
 

Harry

Stavamo guardando un film tutti e cinque. Non stavo prestando realmente attenzione. Ero impegnato a pensare alla scorsa notte con Charlie. Che ragazza facile era stata! Un paio di carinerie ed era già sopra di me. Fortunatamente era carina.
Ad un certo punto bussarono freneticamente alla porta.
-Harry?- disse Louis.
-Liam?- dissi.
-Niall?- disse Liam.
-Zayn?- disse Niall.
-Louis?- disse Zayn.
-Scansafatiche!- esclamò Louis alzandosi e andando ad aprire la porta.
-IO ODIO LE VOSTRE STUPIDE FANS!!!- sentimmo urlare.
Ci precipitammo all’ingresso dove c’era Sidney sulla porta. Un taglio fresco le sormontava la guancia.
-Che ti è successo?!- disse Louis, facendola entrare.
-Una vostra fan mi ha deliberatamente ferito a una guancia. Questo perché sosteneva che io fossi la ragazza di Niall! Evidentemente chi ha messo quella stupida foto non ha pensato alle possibili conseguenze.
Sbiancai.
-Oh no! Mi dispiace. Non credevo arrivassero a tanto! Ora stai bene?- chiese Louis preoccupato.
-Sì, tranquillo. Quella messa peggio è la troietta.
-...Cosa le hai fatto?
-Credo di averle rotto il naso.
La guardammo tutti a bocca aperta.
-Be’? State a succhiare peni invisibili o mi date un cerotto?
Louis e Niall la portarono al piano di sopra, mentre Liam andava ad avvisare Charlie. Zayn si voltò verso di me guardandomi torvo.
-Posso parlarti?- chiese.
Annuii e lo seguii nel giardino sul retro.
-Devi togliere quella foto! Hai già combinato un bel casino, pensa se la vedessero tutte le altre fan. E, soprattutto, pensa se Sidney lo venisse a sapere. È stata capace di dare un pugno ad una fan, con te non si limiterà più di tanto.
Abbassai lo sguardo. Aveva ragione. Quella semplice foto aveva scatenato un bel casino, e, fin’ora, era solo una fan. L’avrei tolta entro ‘sta sera, ma non ora, mi avrebbero sicuramente visto.
Salii le scale e andai verso il bagno. Nello stesso momento, Sidney, Niall e Louis ne uscivano.
-Come... come stai?- chiesi a Sidney.
-Bene, grazie- rispose fredda.
Li seguii al piano di sotto, dove stava entrando Charlie tutta trafelata.
-Come stai? Che ti hanno fatto quelle stronze? Se le becco in giro io... io- disse senza respirare.
-Char, calmati, sto bene. Alle stronze c’ho già pensato io. Ora respira.
-Ehi bellissima!- la salutai.
-Ciao Harry!- disse, lasciandomi un leggero bacio a fior di labbra. Sidney ci guardò schifata.
Intanto Liam spuntò dalla cucina.
-Ehi, ho ordinato le pizze per tutti, così ceniamo insieme- disse.
-Bella idea!- disse Zayn.
Ci accomodammo tutti sul divano parlando del più e del meno. Dopo un po’ mi ricordai che avevo una faccenda in sospeso.
-Io vado un attimo in bagno, scusate- dissi
 
Ero in camera e stavo accendendo il computer. Dovevo togliere quella foto.
-Harry, la pizza!- mi chiamò Liam.
-Arrivo!
“Dai, muoviti!” pensai. Il desktop del computer apparve sullo schermo. Velocemente aprii internet.
-Harry, muoviti!!- ancora Liam.
-Un attimo!
Entrai su twitter ed entrai con il mio secondo profilo. Cercai la foto, ma qualcosa mi distrasse. Dei passi. Qualcuno si avvicinava. Uscii velocemente dalla camera e fermai Liam, prima che potesse vedere la foto.
-Menomale! Pensavamo fossi caduto nel cesso!- esclamò.
Sorrisi e scesi di sotto

 

Sidney

La cena procedeva bene. Il taglio bruciava un po’, ma non ci facevo molto caso. In fondo mi divertivo con loro. Ok, più con Niall, ma anche con loro.
Tutta l’acqua che avevo bevuto si fece sentire dopo poco.
-Scusate, devo andare in bagno- dissi.
-Cerca di non perderti come Harry- disse Liam.
Sorrisi e mi avviai su per le scale.
Una volta fatto, stavo per scendere, ma qualcosa attirò la mia attenzione. Nella camera di Harry il computer era acceso e sullo schermo appariva quella foto...
Mi avvicinai sospetta. Guardai per un po’ la pagina per poi accorgermi di una cosa. E rimasi spiazzata quando capii che Harry era entrato col profilo di chi aveva messo la foto. Era stata colpa sua.
-Schifoso bastardo...- sussurrai.

 
 

Heyyy, bellezze!
Non zcrivo tanto poiché zono di fretta.
Mi zcuzo per averci mezzo tanto ad aggiornare.
Ringrazio le 2 che tengono la ztoria tra le ricordate, le 2 delle preferite e le 3 delle zeguite. Ringrazio chi recenzize e chi zegue la ztoria in zegreto.
Pz: in quezto capitolo ci zono un bel po’ di parolacce eh.
Pzz: ma as long as you love me non vi fa pensare a LOL o TROLOLOL (lololololololove me)  

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Capitolo 9
*** 9 ***


Niall


Sentimmo un forte trambusto provenire dalle scale. Andammo in soggiorno per vedere Sidney che, come una furia, si avvicinava a noi.
-Tu, brutto stronzo!- urlò a Harry.
Lui non fece in tempo a ribattere che lei gli assestò una ginocchiata ai gioielli di famiglia. La guardammo tutti abbastanza sconvolti.
-Sei stato tu a mettere quella foto, vero?!
Harry balbettò qualcosa di incomprensibile.
-La prossima volta, ricordati di spegnerlo il computer!
Guardammo tutti Harry cercando un suo assenso.
Abbassò lo sguardo.
-Io me ne vado- disse Sidney.
Detto ciò prese la sua giacca e uscì.
Guardai malissimo Harry, per poi seguirla in strada.
-Sidney, aspetta!- dissi.
-No! Non aspetto un cazzo. E’ stato tutto un errore. Voi... voi dovevate solo farci fare un giro.
-No, Sidney, non dire così...
-Invece è vero! Ora voi prenderete la vostra strada e io la mia.
-Sidney, ma... noi oggi siamo stati bene. Ti prometto che...
-Che cosa?! Che si risolverà tutto? Che Harry cambierà? Anche se fosse, ci saranno i paparazzi e... Dio, Niall, guarda la mia guancia! Lo vedi questo taglio? Sai chi me l’ha procurato? Le tue stramaledettissime fan!
Boccheggiai, senza saper cosa dire.
-Mi dispiace Niall, ma io non voglio una vita così. Ora voi dovete solo smentire tutto e lasciarmi in pace.
Si girò e si mise sul ciglio della strada per chiamare un taxi. La osservai scomparirvi all’interno e allontanarsi.
Rientrai in casa furioso.
-Niall, io...- cominciò Harry, ma lo bloccai.
-Perché l’hai fatto?- gli chiesi.
Non rispose, si limitò a guardarsi i piedi. Salii in camera mia e mi chiusi dentro. Per una volta che trovavo la ragazza giusta, Harry doveva rovinare tutto!
Mi abbandonai ad un sonno ristoratore. Non so bene da cosa dovevo riprendermi, ma dormire fa sempre bene.
 
Quando mi svegliai sentivo le guance umide. Avevo pianto nel sonno. Ma perché? Mi ero innamorato? Mi ero innamorato di una ragazza che conoscevo da due giorni? A quanto pare, sì.
Scesi al piano inferiore, dove Louis, Zayn e Liam stavano parlottando sommessamente.
Liam mi si avvicinò.
-Niall... ci dispiace molto per quello che è successo! Vedrai che si risolverà tutto; Louis può parlare con Sidney, può convincerla a fare pace con noi... o almeno con te. Solo, per favore, non litigare con Harry, lo abbiamo rimproverato anche noi ed era davvero dispiaciuto.
-Certo ragazzi, non vi preoccupate- dissi –A proposito di Harry, che fine ha fatto?
-Oh, è andato a fare un giro, dopo che Charlie gli ha mollato una cinquina sulla guancia- disse Zayn.
-Oh... ok.
 

Harry

 
Un giro al parco. Ecco cosa avevo detto agli altri. In realtà, la mia meta era un’altra.
Dopo un bel tragitto a piedi, arrivai di fronte ad un condominio di un grigio sporco.
Controllai la via. Era quella, sì.
La porta era aperta, e ne approfittai per salire, controllando ogni porta di ogni piano fino a trovare quella giusta.
Suonai.
Sentii dei passi avvicinarsi alla porta, dopodiché la faccia di Sidney mi si presentò davanti.
Neanche un secondo e la porta era di nuovo chiusa.
-Sidney, ti prego!- dissi.
-Non voglio sentire le tue inutili scuse!- la sentii urlare.
-Non sono qui per scusarmi; cioè, sì, ma non solo per quello.
Aprì la porta con il catenaccio.
-So che me ne pentirò presto, quindi sbrigati, parla.
-Ok, prima di tutto scusa. Lo so, sono stato un coglione a mettere quella foto. Non so cosa mi passasse per la testa, ma sai io sono molto permaloso e...
-Sì sì, salta questa parte.
-Giusto. Lo so che probabilmente non riuscirai mai a perdonarmi, ma per favore, non rovinare ciò che c’è tra te e Niall. Lui... si vede tantissimo che gli piaci, sei quella giusta. Poi lui non è come me. In realtà non è proprio come tutti noi. Lui è sempre così... allegro, gentile, dolce... Quindi, odia me, ma non Niall, per favore.
-Hai finito?
-Sì.
-Bene, ci penserò.
Detto questo, richiuse la porta.
“Almeno c’ho provato”.
Uscii dal condominio, abbastanza sconsolato, quando mi accorsi di essere circondato da un’orda di fans urlanti.
Feci un sorriso tirato e mossi qualche passo, ma prima che potessi dire o fare qualcosa di concreto, una secchiata d’acqua mi raggiunse, bagnandomi da capo a piedi.
Stranamente, le urla cessarono abbastanza da farmi sentire chiaramente una voce.
-STYLES! Porta la tua mandria di ochette urlanti lontano da casa mia!
Sidney.
Sorrisi istintivamente e mi avviai verso casa.
 
Mi richiusi la porta alle spalle e mi guardai intorno.
I ragazzi, o almeno tre quarti di loro, erano seduti sul divano.
-Dov’è Niall- chiesi.
-Di sopra, dorme ancora- mi rispose freddamente Liam.
Tra tutti, era quello che aveva preso peggio la storia. Per lui l’onestà era fondamentale, sia in una relazione sia in un’amicizia.
Sentii un forte sbadiglio, dopodiché vidi Niall scendere dalle scale.
-Oh, se qui- disse.
-Ascolta Niall, io...
-Per favore, no. Facciamo finta che non sia successo niente. E’ meglio che mi concentri solo sulla mia musica e sulla band. Pace fatta, ok?
Sorrisi.
-Certo bro’- dissi abbracciandolo.
Suonarono alla porta.
-Louis?- dicemmo tutti in coro.
-Ma andate a ‘fanculo- rispose lui, correndo rifugiarsi in camera.
Scoppiammo in una ristata comune, poi Niall andò ad aprire.
 
 
 
 
 

Hey hey hey(?)
No, non è un miraggio
Dopo due mezi ho aggiornato.
E’ che... no, non ho zcuze.
Pozzo zolo dirvi che ho attraverzato un bruttizzimo periodo.
Zì, lo zo, zono una piccola baztarda, peggio di Harry.
Non mi uccidete però.
In fondo... è Natale, e come io mi zono riappazzionata alla ztoria, voi non mi ucciderete, vero?
Ok, vabbè, zolo...
Zcuzate zcuzate zcuzatemi!!!
 
Pz: nel frattempo, per chi volezze, ho iniziato a zcrivere una FF demenziale zui Jonas (zì, i Jonas Brothers)
E una os.
Bazta andare zul mio profilo per vederle.
Non vi chiedo le recenzioni perché zono ztata troppo baztarda c:

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Capitolo 10
*** 10 ***


Niall

 
-Sidney?!- esclamai.
Che ci faceva qua? Aveva dimenticato qualcosa?
-Dobbiamo parlare Niall- disse.
Uscii con lei in giardino, incurante di qualche fans che passava e urlava.
-Ascolta, non so se lo sai, ma penso di no. Prima Harry è venuto a parlarmi e...
La bloccai.
-Oh, no. No, no, non devi dare ascolto a niente di quello che dice Harry, lui... lui sa solo rovinare le relazioni, per cui fai finta che non ti abbia detto niente!- esclamai tutto d’un fiato.
-Oh... ok. Allora farò finta che non mi abbia convinta a darti un’altra possibilità- disse girandosi per andarsene.
La bloccai di nuovo.
-Oh, be’, in questo caso, se ti ha convinta, dovresti dare ascolto ad Harry!
-Niall... sono confusa, devo o non devo dare ascolto a Harry?
-Devi! Cioè, no, non devi, ma questa volta devi. Cioè... ehm... dagli ascolto questa volta ma non le altre volte, mi sono spiegato?- chiesi speranzoso.
-Sinceramente? Non ho capito una minchia!- disse.
Sbuffai.
-Per questa volta dai ascolto ad Harry, ma non farlo mai più, ok?
-Ok.
Le sorrisi grato.
-Be’, che ne dici di accompagnarmi a casa, dato che è notte e ho già rischiato venendo qua?- disse.
-Certo!- esclamai con un po’ troppa enfasi.
Infatti mi lanciò uno sguardo sconcertato.
Camminammo in silenzio per tutto il tragitto.
-Siamo arrivati...- dissi.
-Bene. Allora... ci sentiamo.
-Certo.
Si avviò verso l’entrata del condominio.
-Sidney?- la chiamai.
-Dimmi.
-Domani hai da fare?- chiesi un po’ in imbarazzo.
Mi sorrise.
-Passo da te alle tre in punto!- disse.
Dopodiché sparì all’interno del palazzo.
Sorrisi tra me e me e me ne tornai a casa.
 

Sidney

 
Mi chiusi la porta dell’appartamento alle spalle e, esausta, mi buttai a peso morto sul divano.
-E’ mezzanotte e mezza e se così stanca?- mi chiese Charlie.
-Non ti ci mettere pure tu! E’ stata una giornata sfiancante.
-Oh be’, ci credo. Alla fine come hai risolto con Niall?
-Domani usciamo insieme!- dissi sorridente.
-Ti piace?
-No... Ok, un pochino!
Mi sorrise.
-Anche io ho una buona notizia- disse.
-Dai, spara!
-Ho trovato lavoro per tutte e due!
Balzai immediatamente in piedi.
-Davvero?! E com’è? Dov’è? Quanto durano i turni? Lo stipendio? Le vacanze?- chiesi.
-Calma, calma, ho trovato lavoro allo Starbucks qua all’angolo. Io lavorerò di pomeriggio e tu di mattina, così quando inizia l’università facciamo metà giornata a scuola e metà al lavoro! Lo stipendio... è abbastanza buono da mantenerci, e le vacanze, ci ha dato le ultime due settimane d’agosto!
-Fantastico! E quando iniziamo?
-Ma che domande: domani!
Il mio sorriso sparì.
-E me lo dici solo ora?!- urlai -Cazzominchia, è quasi l’una e io domani, anzi oggi, devo svegliarmi presto per essere al lavoro alle...
-Alle otto e mezza!
-Alle otto e mezza?! Ti ucciderei se non dovessi andare a dormire!
Corsi in camera per mettermi il pigiama e sentii giusto la sua risata che riempiva il salottino.
In tempo record mi buttai sotto le coperte e mi abbandonai ad un sonno profondo.
 

* * *

 
La sveglia era suonata alle sei e mezza puntuale.
Avevo fatto una doccia, mi ero vestita, truccata leggermente e mi ero catapultata al lavoro.
Il mio primo giorno di lavoro.
Mi sorpresi di quanta gente ci fosse così presto, eppure era fine luglio!
Dopo essermi fatta spiegare le cose basilari dal mio capo, mi misi un grembiule e andai dietro al bancone per servire.
-Ciao!
Mi girai.
Un ragazzo, alto, capelli color pece e occhi azzurri, mi stava fissando sorridente.
“Molto carino...” pensai.
-Ehm... ciao- risposi titubante.
Indossava il mio stesso grembiulino, per cui dedussi che fosse un mio... collega.
-Io sono Josh- disse tendendomi una mano.
-Oh, molto piacere. Io sono Sidney.
Mi sorrise, un sorriso bellissimo.
“No, no, il suo sorriso non è bello, non lo è, no!”
-Hai una faccia molto stanca!
-Sono tornata a casa tardi e non ho fatto colazione stamattina.
-Cosa? Male, molto male, la colazione è il pasto più importante!- disse, mentre mi preparava un caffè.
“Be’, gentile...”
Mi porse il caffè, che cominciai a sorseggiare.
-Sei molto carino sai?- dissi.
“Merda! Ma perché non so mai stare zitta?!”
Rise.
-Oh, grazie! Ma come tutti i ragazzi carini ho un difetto!
-Ovvero?
-Sono gay!
Mi strozzai col caffè.
-Che c’è? Sei omofoba?- disse, senza smettere di sorridere.
-Oh, n...no, certo che no! Anzi, dicono che i gay sono i più simpatici!
“Oddio... che figura...”
Rise di nuovo, dopodiché i clienti cominciarono ad aumentare.
 
Erano circa le dieci, quando uno strano cliente mi chiese un Moca White con tanta schiuma.
Indossava dei pantaloni della tuta larghi, una felpa blu notte e un berretto di lana che gli copriva quasi tutta la faccia.
-Amico, non credi di essere un po’ troppo coperto?- gli chiesi.
Non mi rispose, si limitò a lanciarmi uno sguardo veloce.
Lo osservai per tutti il tempo che si fermò a bere la sua bevanda.
Aveva un non so che di familiare...
Lo riconobbi quando si avvicinò per pagare.
Gli scoppiai a ridere in faccia.
-Zayn?! Come cazzo ti sei vestito? Hai deciso di ritornare a vivere con la tua tribù?- dissi, ridendo per la mia stessa battuta.
-E’ per non farmi riconoscere dalle fans! E parla più piano...
Soffocai una risata.
In effetti, c’erano un po’ di ragazzine sparse per il bar.
-Quindi oggi pomeriggio esci con Niall?
-Te l’ha detto, eh?
-L’ha detto praticamente a tutti, era troppo euforico!
Aspettò che gli consegnassi lo scontrino e si avviò all’uscita.
Non resistetti.
Mi allungai sul bancone e gli strappai via il berretto di lana.
-Oh mio Dio, ma è Zayn Malik!- urlai con fare teatrale.
-Bastarda!- riuscì a urlarmi, prima che un gruppo di ragazzine lo assalisse.
Sorrisi per la ciò che avevo fatto e tornai al lavoro.
 
 
 
 

Zaaaaalve!
Ho aggiornato in fretta, eh?
Beh, in confronto ai due mezi...
Comunque, davvero, non mi azpettavo le recenzioni, e invece avete recenzito!
Prave Pimpe!
No cioè, faccio zchifo, non vi ho neanche augurato un buon natale.
Ve lo dico ora in ritardo. E faccio in tempo a dirvi BUON ANNOO!
Lol, vabbè.
Cioè, avevo in mente anche di zcrivere il momento in cui Sid va a caza direction, ma poi è venuto lungo il capitolo...
A propozito di Sid, che baztarda eh?
Povero Malikuccio.
E beh... vedo che è piaciuta la mia os thriller, mi fa piacere
Ora zcappo bellizzime!
E ricordate: più recenzioni mi laziate, più... più qualcoza di bello!
Ciaoooooooooo!
Ah giuzto
Grazie alle chi ha mezzo la ztoria tra le zeguite/preferite/ricordate e a chi recenzize.
E, non zo ze lo avete notato, ma ho mezo tematiche delicate. L’ho fatto perché... be’ per ciò che ha Sid. Poi capirete...
Ciaoooooooooo!
Davveroooooo!

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Capitolo 11
*** 11 ***


“Ok, sono calma” pensai.
“In fondo, devo solo uscire con Niall. Un’uscita tra amici, giusto? Certo Sid, come no, e magari Josh è fidanzato con Louis! No, aspetta... E magari Zayn ha preso la patente!”
Sbuffai, sistemandomi i capelli per la centesima volta.
Mi ero vestita semplice.
Jeans, t-shirt, converse.
Quello era il mio stile.
Diciamo che ero pronta da un’ora, ma presentarmi da loro un’ora prima era una cosa un po’... strana?
La sveglia suonò, facendomi sobbalzare.
Sì, avevo puntato una sveglia per avvisarmi quando era momento di andare.
Recuperai la mia tracolla e uscii.
 
Durante il tragitto tra il mio appartamento e la loro casa non trovai ostacoli. C’erano una o due ragazzine che ogni tanto si giravano a guardarmi curiose.
Quella foto aveva già fatto il giro del mondo...
Arrivai davanti alla villa e suonai il campanello.
Sentii dei passi, dopodiché la porta si aprì, lasciando scorgere uno Zayn alquanto scocciato.
Prima che mi sbattesse la porta in faccia, misi un piede tra questa e lo stipite, procurandomi una dolorosa fitta che contagiò tutta la gamba.
-Ahi! Cazzo, mi hai fatto male!- sbraitai.
-Non te l’ho chiesto io di metterci il piede lì- mugugnò.
A quanto pare, stava schiacciando un meraviglioso sonnellino, prima del mio arrivo.
Sbuffai, facendomi largo in casa.
-Sidney? Arrivo subito, dammi solo un secondo!- urlò Niall, dal piano di sopra.
Mi accomodai sul divano, proprio di fronte a Zayn.
Cominciammo a fissarci.
Io scocciata, lui minaccioso.
-Ok, che c’è?!- sbottai dopo un po’.
-C’è che non ti ho ancora perdonato per quello che mi hai fatto!- esclamò.
-Intendi lo scherzetto di stamattina? Quanto sei permaloso!
-Non sei tu quella che è stata attaccata da un gruppo di ragazzine urlanti!
-Quanto sei melodrammatico! Erano solo ragazzine...
-Ragazzine con manine curiose!
Scoppiai a ridere, mettendomi una mano sulla pancia.
Davvero gli avevano toccato...
-Be’, questo è il prezzo da pagare per...
Mi bloccai.
Cominciai a tossire furiosamente, facendomi bruciare la gola.
Zayn mi guardava stranito.
“Ma perché cazzo non mi aiuta?!”
Continuai a tossire per un po’ di minuti, poi, finalmente riuscii a calmarmi.
-Menomale- disse Zayn, mettendosi una mano sul cuore -Pensavo stessi per... ehi, ma che hai alla bocca?
Lo guardai interrogativa. Che avevo alla bocca?
Mi si avvicino cauto, per poi passare un dito sull’angolo della mia bocca e mostrarmelo.
Sangue.
Ecco cosa avevo.
Mi passai una mano sulla bocca per pulirmi.
-Oh, eh, ehm... sì, le mie gengive! Sono così sensibili; ogni volta che mi lavo i denti sanguinano! Già...
Sperai vivamente che credesse alla mia storiella, inventata palesemente su due piedi.
Stava per aggiungere qualcosa, quando Niall scese dalle scale.
-Andiamo?- chiese.
-Certo!
Mi aprì la porta di casa e uscimmo.
 
-Allora, dove mi sta portando mr. Horan?- chiesi.
-Vedrai.
Sbuffai.
Eravamo in macchina da un’ora e ancora non mi aveva detto niente.
-Non puoi fare qualcosa per far passare il tempo?- chiesi, sull’orlo dell’esasperazione.
-Tipo?
-Che ne so... canta, facciamo un gioco, contiamo quante macchine gialle vediamo passare!
Ci pensò su un attimo, poi mi rivolse un sorriso meraviglioso.
-E’ arrivato un bastimento carico carico di... animali!
Lo guardai a bocca aperta.
-Inizia per L e finisce per O- continuò.
Scossi la testa divertita.
-Leopardo?- tentai.
-No.
-Lamantino?
-No.
-Leprecauno?
-Ehi!
Risi.
-Scusa, dimenticavo che sei irlandese.
-Allora, ti arrendi?
-Mi arrendo.
-Liocorno!
-Niall non vale! Non esiste!
-Sì che esiste! Mai sentita la canzoncina? Ci son due coccodrilli ed un orangotango...
Lo guardai.
Ma faceva sul serio?
-Due piccoli serpenti, un’aquila reale, il gatto, il topo e l’elefante...- continuai.
-Non manca più nessuno...
-Solo non si vedono i due liocorni!- urlammo insieme.
Anche cantando una canzoncina, la sua voce era perfetta.
Continuammo a cantarla per quasi tutto il viaggio, finché non cominciai a storpiare i versi.
-Ci son due Zayn Malik ed un Harry Styles, due piccoli Louis Tommo, un Liam Payne reale, Charlie, Paul ed Eleanor, non manca più nessuno, solo non si vedono Niall e Sidney!
Rideva così forte che saremmo potuti finire fuori strada.
-Siamo arrivati!- annunciò.
-Mi hai portata al mare?!- esclamai incredula -Ma non ho portato il costume!
-Non importa, neanche io.
La spiaggia era deserta, completamente. Nessuna persona, nessuno sdraio, niente di niente. Solo sabbia e mare.
Il posto perfetto per due che volevano stare soli.
Scese dalla macchina e venne ad aprirmi la portiera da vero gentiluomo.
-Allora, che ti va di fare?- gli chiesi, togliendomi le scarpe.
-Non lo so... A te che va di fare?
-Uhm... una passeggiata sul bagnasciuga?
-Perfetto!
Cominciammo a passeggiare fianco a fianco, lasciando che l’acqua fredda del mare ci bagnasse i piedi.
-Dimmi Niall, come ti è venuta la passione per il canto?
-Non lo so... mi è sempre piaciuto. Cantavo così... tanto per. Poi mi hanno sentito cantare e da lì è partito un po’ tutto.
Annuii distrattamente.
-E a te che piace fare?
-Sinceramente non lo so... pensavo di laurearmi in medicina. Mi piacerebbe fare l’ostetrica!
-Ti piacciono i bambini?
-Solo quelli appena nati, quando non sono ancora in grado di romperti le palle!
Rise.
Mi allontanai un po’ da lui, andando un po’ più in acqua, e lo guardai.
-Che c’è?- mi chiese.
-Niente, volevo solo guardarti.
Mi sorrise.
-Oppure... volevo fare... QUESTO!- esclamai, schizzandolo con un piede.
Mi osservò con uno sguardo di sfida.
-Non avresti mai dovuto farlo!- disse, cominciando a rincorrermi.
Sembravamo due bambini. Due bambini, sì, ma almeno ero felice.
 
 
 

Zaaaaalveeeeeeeeee
Zono tornata
No, non vi ho abbandonate ancora.
Ci tengo a voi e a quezta ztoria u.u
E poi... con quel “Non lo so... A te che va di fare?” di Niall ho ufficialmente raggiunto le 10.000 parole zu Word!
Aw Yeeaaah
Ma tralaziamo.
Lo zo che è un po’ che non aggiorno, ma zono ztata molto impegnata, anche con la zcuola.
Ma oggi... oggi avevo una verifica per cui non avevo ztudiato e ho finto di ztar male. E cozì ne ho approfittato per zcrivere il capitolo.
Be’, grazie a chi recezize, a chi ha inzerito la ztoria tra Preferite/Ricordate/Seguite e a chi la zegue in anonimo :3
Ziao beleeeeeeeeeeee!

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Capitolo 12
*** 12 ***


Mi lasciai cadere sulla sabbia esausta.
-Be’... è stato divertente- mormorai.
-Divertente?- chiese Niall, piazzandosi di fronte a me.
-Divertente sarà stato schizzarmi, spingermi in acqua e correre fino a farmi cadere e insabbiare, ma stai pur certa che subire quelle cose non è stato “divertente”!- sbraitò.
Scoppiai a ridere.
-Sei lagnoso. Ti ho solo fatto un favore! Da quanto non ti facevi la doccia? Eh?
-L’ho fatta tre ore fa.
-Ah...
-E poi, ti ricordo che l’acqua del mare è salata! Ora sì che dovrò farmi un’altra doccia!
Sbuffai e mi alzai in piedi.
-Dai, su, vendicati! Non opporrò alcuna resistenza- esclamai, allargando le braccia.
Ovviamente mi aspettavo rifiutasse.
E invece no.
Senza farselo ripetere due volte, mi caricò in spalla avviandosi verso un piccolo pontile.
-Niall! No! Ti prego! Giuro che faccio tutto quello che vuoi, ma non questo!- urlai, aggrappandomi a lui.
Sì fermò.
-Hai vinto.
-Davvero?!- domandai incredula.
-Sì, ma ricordati: hai promesso di fare tutto quello che voglio!- disse, sorridendo malignamente.
Mi allontanai di un passo guardandolo circospetta.
-Che cos’hai in mente Horan?
-Mh, non te lo dirò subito. Devo pensarci per bene.
Iniziava a inquietarmi.
Insomma... dicono che Niall sia quello più puro, dolce e gentile della band... ma nessuno sa veramente cosa gli passa per la testa.
Ci incamminammo verso la macchina.
Avevo perso la cognizione del tempo.
A che ora eravamo usciti? Quanto tempo era passato?
Appena in macchina controllai l’orario sulla radio: le cinque e quarantacinque.
Era ancora presto, tutto sommato.
Osservai Niall, in piedi davanti allo sportello aperto.
-Che fai, non sali?- gli chiesi.
-Ora per colpa tua sporcherò anche i sedili della macchina!
Alzai le spalle, con fare innocente, e mi allacciai la cintura.
Accese il motore, dopo avermi guardato male, e ripartimmo verso casa.
 

* * *

 
Durante il tragitto, avevo ricevuto una chiamata da Charlie, dove mi aveva detto chiaramente che ci saremmo viste a casa dei ragazzi.
Ormai potevamo benissimo fare a meno del nostro appartamento. La maggior parte del tempo la passavamo in quella casa!
Appena entrata in casa, però, vidi solo Louis.
-Dov’è Charlie?- chiesi.
-Di sopra, a procreare con Styles- disse, con nonchalance.
-Vaffanculo Tomlinson! Stiamo solo guardando un film- si sentì dal piano di sopra.
Ridacchiai sotto i baffi e andai a sedermi sul divano, accanto a mio cugino.
Quest’ultimo, come se solo in quel momento si fosse ricordato di qualcosa, si illuminò.
-Niall, potresti aiutarmi con quella cosa...
Niall parve confuso.
-Ma sì dai, quella cosa... di cui ti ho parlato stamattina...
-Uhm... ok- disse Niall titubante.
Li osservai allontanarsi e sparire dalla mia vista.
Spostai lo sguardo su un tavolino proprio accanto a me, dove se ne stava indisturbato un iPhone.
Senza pensarci lo presi per giocarci. L’immagine di sfondo raffigurava Zayn con una ragazza bionda, probabilmente Perrie.
Codice.
Mhm...
“9296” digitai, velocemente.
Si sbloccò.
“Prevedibile...” pensai, cominciando a giocare.
 
Dopo circa un quarto d’ora che giocavo, sentii la voce di Zayn provenire dalla cucina.
-Qualcuno ha visto il mio telefono?!
Immediatamente lo nascosi nella tasca dei jeans, per non farmi scoprire.
-Oh, sei qui- disse con disprezzo, non appena mi vide.
Temevo avrebbe fatto domande su quanto era successo prima che uscissi, ma non disse niente.
-Hai visto il mio telefono?- mi chiese.
-Lo devi vendere su ebay per comprare altra droga?
Mi guardò furioso.
-Non sei divertente- sputò, a denti stretti.
-Sì che lo sono! Per esempio: sai quanti Zayn ci vogliono per andare a comprare una bottiglia di vino?
Mi guardò dubbioso.
-No, quanti?
-Nessuno! Perché tutti gli Zayn spacherebero botilia!- esclamai scoppiando a ridere.
Il colorito della sua faccia divenne di un rosso acceso.
-E sai quanti Zayn ci vogliono per buttare una ragazza in piscina?- mi chiese.
-No, non lo so.
-Solo uno!- disse, prendendomi di peso.
-Zayn! No! Fermati! Cazzo fai?! Fermati, è un ordine! RAGAZZI AIUTO!
Nessuno mi sentì, o almeno non in tempo, e Zayn mi scaraventò in piscina, senza troppi complimenti.
Riemersi boccheggiando.
Zayn, sul bordo della piscina, mi guardava soddisfatto.
Improvvisamente apparirono Louis e Niall, proprio dietro Zayn.
-Fatemi capire, voi le avete sentite ora le mie urla?!- sbraitai.
Niall si avvicinò, aiutandomi a uscire dalla piscina.
Mi piazzai davanti a Zayn, sorridendo debolmente.
-Sai Zayn... non sono arrabbiata con te- dissi.
-Ah no?!- chiese incredulo.
-No, perché... io avevo... ehm, avevo il tuo iPhone in tasca...
Posso giurare di aver sentito il suo cuore smettere di battere.
I suoi occhi si ridussero a due fessure, mentre le mani strette a pugno rendevano bianche le nocche.
-Tu... TU SEI MORTA!- urlò.
Cacciai un piccolo urlo e cominciai a correre spaventata, sentendo le risate di mio cugino alle spalle.
 

* * *

 
Presi l’ultimo piatto rimasto, asciugandolo, e lo riposi nella credenza.
Alla fine, dopo aver corso per circa un’ora per le strade di Londra, ero rimasta a cena a casa dei ragazzi, insieme a Charlie.
Insieme a Charlie per modo di dire. Perché la pincipessina, assieme al suo principino, avevano rubato due piatti di pasta e si erano richiusi in camera.
Il “film” stava durando decisamente troppo.
-Allora Sid...- cominciò Niall.
-Se non sbaglio, tu devi fare una cosa per me a mia scelta.
-Sì, mi pare avessimo accordato una cosa simile- risposi vaga.
-Bene, credo proprio mi sia venuto in mente cosa.
Lo guardai, in attesa di sapere cosa aveva riservato per me.
 
-No.
-Dai Sid, ti prego!
-No Niall, scordatelo. Faccio tutto, ma questo proprio no!
-Andiamo! Non ti ho mica chiesto di andare a letto con Zayn...
Rabbrividii al solo pensiero.
-Niall, Niall caro, se c’è una cosa che proprio odio, be’ quella è una serata di gala.
-Ma non sarà così male!
-Una parola: tacchi. Questo mi basta per rifiutare.
-Puoi mettere delle ballerine!
-Vestito lungo. Odio i vestiti lunghi.
-Potresti mettertene uno fino al ginocchio.
-Ci saranno persone dell’alta società che parleranno solo di politica e moda. No grazie.
-Dai, ti prego! Mi serve un’accompagnatrice, solo per domani sera!
-Niall, guardami negli occhi.
Fece come gli avevo ordinato.
-Bene, questi occhi, domani sera, saranno incollati ad un bellissimo libro di Verne a casa mia.
Sbuffò.
-Ma cosa ti costa!?
-Tutta la mia forza di volontà.
-Ti prego ti prego ti prego! Farò anche io quello che vuoi per un mese intero!
-Niall, ho detto di no.
 
 
 

Zaaaaalve bellezze!
Come ztate?
Mi zcuzo per il ritardo e... ma azpettate... ma almeno zono in ritardo?
Boh.
Be’, che ve ne pare del capitolo?
Devo eliminarlo?
Ok :(
Vabbuoh.
Zono in fizza con le pizine O_O
Le ho mezze anche nell’altra FF e in una OS...
Tralaziamo.
Lo zo che praticamente quezto capitolo non zerve a niente.
E’ un po’ di pazzaggio.
Ma nel prozzimo zi zcoprirà finalmente qualcoza!
E devo ancora capire dove mettere un certo bacio...
Ma non vi azzicuro niente.
Charlie e Harry, al contrario di Niall e Sid, hanno già fatto tanto...
Ma la ztoria non parla di loro due!
Okok, me ne vado, devo ancora zcrivere un tema per zcuola D:
E... a propozito di OS... passate dalla mia OS 
Pranks' Day! su cui scriverò la prossima FF una volta finita questa

:D
ok ciao.
Peace & Love & Food & Much love for Seguite Preferite Ricordare.
P.s.: per chi non l'avesse capito, il codice 9296 corrisponde a "Zayn" sugli iPhone!

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Capitolo 13
*** 13 ***


Un clacson.
–Sidney, muoviti! E’ arrivato Niall!– urlò Charlie.
–Sì, lo so, ho sentito!–
Finii di aggiustarmi i capelli, mandando qualche imprecazione agli orecchini che m’irritavano l’orecchio.
Eh, sì. Alla fine avevo accettato di andare a quella pallosissima serata.
Con Niall che non perdeva occasione per farmi gli occhi da cucciolo - che, tra l’altro, con i suoi occhi ha un doppio effetto - e Charlie che mi rompeva le palle ogni due minuti, non avevo resistito a lungo.
Così, appena avevo accettato, Charlie mi aveva presa sotto braccio e mi aveva trascinato per tutta Londra alla ricerca del vestito perfetto.
Niall era così felice che ci aveva messo a disposizione la sua carta di credito, o meglio, la carta di credito di Harry.
Credo cercasse di farsi perdonare...
Be’, dopo aver camminato per ben quattro ore per strada con buste piene di acquisti, avevo visto una vetrina di un negozio che mi attirava particolarmente.
Le pareti all’interno erano color panna, con dei decori che le facevano sembrare come spruzzate da una bomboletta.
Su queste, risaltavano i numerosi vestiti.
Ce n’erano di lunghi e corti, chiari e scuri, appariscenti e non.
Rimasi in quel negozio per tre quarti d’ora buoni, passando da un capo all’altro della stanza e provandomi ogni vestito che mi attirava.
Charlie insisteva per farmene comprare uno decisamente orrendo.
Era bianco, ma non quel bianco bello, un bianco... quasi vecchio.
Molto aderente e lungo fino alle caviglie.
Mi convinse a provarlo, ma a malapena riuscii a uscire dal camerino.
Era troppo stretto, e mi impediva qualsiasi movimento che non fosse un passo di dieci centimetri.
Poi, un vestito aveva catturato la mia attenzione.
Era color acquamarina. Lungo fino al ginocchio, senza spalline. Il busto era composto dall’intreccio di due fascia, mente dai fianchi in giù scendeva morbido.
Charlie non lo apprezzò subito, diceva che non era adatto ad una serata di gala.
Ma a me cosa importava?
Non dovevo fare bella figura, e non volevo neanche andarci, quindi era più logico comprare un vestito che mi piaceva che avrei potuto mettere in numerose occasioni.
E poi costava anche poco!
Sì, insomma, £192 non erano niente in confronto alla cifra stellare che aveva speso Char.
Per non parlare del vestito!
Blu, stretto e lungo fino a terra.
Io non avrei mai avuto il coraggio di indossare una cosa simile.
 
Rassegnata al prurito, tolsi gli orecchini, appoggiandoli sul lavabo del bagno.
Mi guardai allo specchio: il trucco era ok, i capelli pure, il vestito era una meraviglia.
Sì, ero decisamente ok.
Arrivai all’ingresso nelle mie comode ballerine, mentre Charlie rimaneva appoggiata allo stipite della porta, per evitare di cadere dai trampoli che aveva acquistato.
Scendemmo al piano terra, utilizzando ovviamente l’ascensore, e ci avviammo verso una macchina parcheggiata proprio di fronte a noi.
Dal lato del passeggero scese Liam, che, appena ci vide, fece un fischio di approvazione.
Da vero gentiluomo, ci aprì la portiera aiutandoci a salire.
Alla mia destra Charlie, alla sinistra, sfortunatamente, Zayn. E alla guida, ancora più sfortunatamente, mio cugino.
–Cerca di andare piano– dissi, guardandolo negli occhi attraverso lo specchietto retrovisore.
–Tranquilla cuginetta, so come si guida!–
–Infatti sei già stato fermato dalla polizia–
Sbuffo e spostò lo sguardo sulla strada.
–E gli altri?­– chiese Charlie, non vedendo il suo amato.
–Ci aspettano là­– le rispose Liam.
Vagai con lo sguardo finché non mi soffermai sulle scarpe di Zayn.
Scoppiai in una fragorosa risata.
–Oh, mio Dio! Ma che razza di scarpe ti sei messo?!– esclamai.
Char seguì il mio sguardo, nascondendo una risatina non appena vide l’obbrobrio che aveva indossato il ragazzo.
–Sono scarpe eleganti! Ma forse questo termine ti è sconosciuto– rispose indignato.
–Quelle eleganti? Zayn, quelle non stanno né in cielo né in terra! Sono troppo esilaranti!–
Le scarpe erano completamente diverse dal suo solito stile sportivo, ma non si avvicinavano neanche ad un paio elegante!
Erano bianche e nere, lucide, quasi laccate, e sembravano un misto tra delle scarpe da tiptap e delle scarpe da bowling.
 
Arrivammo al luogo della serata.
Era una grande sala unica. Le uniche porte che aveva erano quelle dei bagni e della cucina, dalla quale uscivano continuamente camerieri con vassoi pieni di drink e stuzzichini.
Mi sentii fuori luogo non appena varcai la soglia dell’entrata, e, stranamente, rimpiansi di non aver comprato il lungo vestito bianco.
Charlie, al contrario, sembrava perfettamente a proprio agio.
Vidi Harry e Niall avvicinarsi a noi.
–Wow, sei splendida!– disse questo, squadrandomi da capo a piedi.
Si fermò qualche secondo di troppo sulla scollatura, ma non gli diedi molto peso.
–Sei... sei molto bella– disse Harry.
Gli rivolsi un sorriso di cortesia, dopodiché mi avvicinai a Niall.
–Chi la organizza questa roba?– chiesi in un sussurro.
–Quel tipo laggiù– mi indicò con il capo un omaccione in tuxedo –E’ una serata di beneficenza. Dopo ci sarà un’asta e i soldi ricavati li manderanno ai bambini in Romania– disse.
–Beneficenza? Quelli non hanno mai visto né la Romania né i bambini! Si stanno solo facendo pubblicità– esclamai.
–Può darsi, ma a quei bimbi servono soldi, e quello di soldi ne ha a palate–
Sospirai.
–Ora, scusami, ma devo andare a far sentire la mia presenza a degli ometti gonfi di ego– disse, allontanandosi.
Ridacchiai e mi andai a sedere su uno dei pochi divanetti che, per mia fortuna, erano tutti liberi.
–Vuole, signorina?–
Alzai lo sguardo.
Un cameriere mi aveva messo davanti al naso un vassoio su cui campeggiavano dei bicchieri, di quello che dedussi fosse champagne.
–Mh... perché no?– dissi, afferrandone uno.
In fondo, alzare un po’ il gomito non mi avrebbe fatto male.
Dovevo stare attenta, ma era solo un bicchiere, giusto?
 
Mi misi una mano sugli occhi, per ripararli dalla luce intensa.
Tutto intorno a me girava vorticosamente, mentre le immagini mi apparivano sfocate.
Ok, forse avevo alzato un po’ troppo il gomito.
Sapevo che non dovevo farlo, il dottore me lo aveva vietato tassativamente, ma non era abbastanza lucida per pensare razionalmente...
Un leggero bruciore si fece sentire all’altezza dello stomaco.
Non ci badai molto, troppo occupata a mettere a fuoco ciò che mi stava intorno.
Poi aumento, sempre di più, fino a diventare vero e proprio dolore.
Improvvisamente, la ragione sembrò riacquistare potere sul mio corpo.
Mi alzai di scatto dai divanetti, rischiando di fare una rovinosa caduta.
Camminai velocemente verso i bagni, ritrovandomi a correre poco dopo.
Entrai, spalancando la porta, pregando Dio che non ci fosse nessuno.
Era deserto, e la musica classica di sottofondo giungeva ovattata.
Aprii una delle cabine con le toilette.
Il dolore divenne talmente forte che persi l’equilibrio, cadendo in ginocchio.
–Basta...– sussurrai, con le lacrime agli occhi.
 
Sporcai il wc, il vestito e le mie mani.
Mi sporcai della mia stessa anima.
La porta del bagno si spalancò.
Qualcuno doveva aver sentito i miei versi strazianti.
–C’è nessuno?– chiese una voce.
“Merda, Zayn...” pensai.
–Ehi? C’è nessu... Sidney?!– esclamò, bloccandosi davanti a me.
Lo guardai negli occhi, poi scoppiai a piangere disperatamente.
 
Non so per quanto piansi.
Un’ora, forse...
Zayn cercava di tranquillizzarmi, sussurrandomi all’orecchio che andava tutto bene.
Finalmente, mi calmai.
–Ehi– disse, asciugandomi le lacrime spaventato –Che ti succede?!–
Esitai un attimo.
–I-io ho una malattia, Zayn...–
 
 


SBADABUUUUUUUUUUUM
TAN TAN TAAAAAAAN

E finalmente zapete coza ha la mia piccola Sid!
Ok, non zapete ancora che malattia è, ma almeno zapete che è una malattia!
Zono ezattamente 1200 parole! Lunghino, vero?
Be’, zpero che con quezta rivelazione mi zia fatta perdonare per l’immenzo ritardo D:
Fatemi zapere che ne penzate!
Come al zolito grazie ai seguiti:

1Dforever97
Ariju
EleHoran97
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Tata1995
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Ai preferiti:
Gy_Directioner01
Just a Smile
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KathrineJones
Merewen_
Moony_4
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victoriaL
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_hopeful_
_trytobeperfect_
e ai ricordati:
Giu2ly
Merewen_
wengouwe
_hopeful_
E grazie ai recenzitori dello zcorzo capitolo:
Katprim
Moony_4
Nialls_smile

Le voztre recenzioni mi riempiono il cuore :’)
Be’, io mi dileguo.
Devo andare a deprimermi perché il mio idolo è a Roma e io zono qua... *zi nazconde il vizo per non far vedere che zta piangendo*


Ziao belezeeeeeeeeeee

P.s.: avete vizto il video i One Way Or Another? Asdfghjkl
E IL PEZZO DI NIALL ZOTTO LA DOCCIA CHE E’ FINITO ZU UN ZITO PORNO HAHAHAHAHAHAHAHAHAH mh zeczi irish boy.

P.p.s.: per chi ze lo ztezze chiedendo, il tuxedo è lo smoking! Vizto che ragazza colta zono?

Twitter: 
@Fumo_Meridiana

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Capitolo 14
*** 14 ***


Charlie

 
Vidi Zayn venirmi in contro, la sua faccia non prometteva niente di buono.
–Possiamo parlare, in privato?– mi chiese nervoso.
Annuii e lo seguii in un angolo della sala.
–Perché non ce lo avete detto?!– sbraitò.
–Detto cosa?– domandai, innocentemente.
–Della malattia di Sid!–
Sbiancai.
–Non so cosa ti abbia detto ma...–
–No, lei non ha detto niente, l’ho visto con i miei occhi!–
Spalancai la bocca.
–Cosa?! Dov’è? Come sta?– farneticai, in preda al panico.
–Calmati! È in bagno, si sta sciacquando la faccia; tra poco la porto a casa vostra.–
Non so spiegare cosa provai in quel momento.
Quella malattia... era un segreto.
Non lo sapeva nessuno, neanche i genitori di Sidney.
Solo io, lei e il suo vecchio pediatra.
Ricordo quanto aveva pianto quando l’aveva saputo, e ricordo quanto aveva pregato il dottore affinché non raccontasse niente a nessuno.
Aveva accettato, alla fine, a patto che Sid, ancora bambina, fosse andata regolarmente a farsi controllare.
Poi lei era cresciuta, aveva cambiato dottore e aveva deciso di interrompere le cure.
Non era una malattia terminale, e diceva che le cure la impegnavano e indebolivano troppo.
Io avevo protestato, certo, ma è impossibile far cambiare idea ad una testa calda come Sidney.
Mi passai una mano tra i capelli, rovinando l’acconciatura preparata per l’occasione.
–Okay, vengo con voi– dissi, infine.
Annuì, per poi indicarmi con un cenno il bagno delle signore.
Cercai di camminare quanto più velocemente le scarpe mi consentivano, e, traballante, raggiunsi la porta del bagno.
Trovai la mia amica appoggiata con le spalle al muro, il trucco colato, il vestito stropicciato e sporco.
Fissava un punto indefinito del bagno, giocherellando con la gonna dell’abito.
Mi avvicinai lentamente, appoggiandole una mano sulla spalla.
–Come ti senti?– le domandai.
–Fisicamente o psicologicamente?– chiese, accennando un sorriso privo di felicità.
La guardai senza dire niente.
–Fisicamente: bene. Il dolore è passato e mi sento più leggera. Psicologicamente: una merda. Ora non solo un’altra persona è a conoscenza del mio segreto, ma potrebbe dirlo a mio cugino, ai miei genitori, a... Niall. Andiamo, chi vorrebbe frequentare una ragazza malata?– disse, con gli occhi lucidi.
–Hai ammesso che tu e Niall vi state frequentando!– esclamai sorridendo.
Si lasciò scappare una piccola risata.
–Io ti faccio un discorso serio e tu mi spari una cazzata del genere?!– disse, dandomi una leggera spinta.
Sorrisi e le circondai le spalle con un braccio.
–Senti, con Zayn ci parlo io, okay? Tu non ti preoccupare! Adesso ti portiamo a casa, ti riposi e pensi ad una buona scusa da rifilare agli altri quattro sul perché ce ne siamo andati. Se non ti viene in mente niente... improvviserò io–
Si fiondò tra le mie braccia, stringendomi forte.
–Grazie– disse debolmente.
Ricambiai la stretta e la condussi fuori dalla toilette.
–A proposito: se ti fanno notare le macchie sul vestito, tu di’ che è punch– le sussurrai.
Annuì distrattamente e mi seguì fino all’uscita dell’edificio.
 

Sidney

 
Avvolta in una coperta sul divano, osservavo impassibile lo schermo nero della televisione.
Sentii dei passi avvicinarsi a me, prima che qualcuno si fermò al mio fianco.
Avrei riconosciuto quelle scarpe orribili ovunque.
–Ti sei accorta che la televisione è spenta?– disse Zayn.
–Ti sei accorto che quelle scarpe sono da bowling?– risposi.
Scosse la testa e si sedette.
–Perché non ce ne hai parlato?– chiese.
–Dovevo?–
–Diamine, sì!–
Abbassai lo sguardo.
–Sid, quello che ho visto, quello che stai passando, è una cosa seria!–
–Non poi così tanto... Ho i miei farmaci, sono sopravvissuta anni convivendo con questa “debolezza”, non è più un problema–
Si passò una mano sul viso.
–Ti prego, non dire niente a mio cugino– lo supplicai.
–Dammi una buona motivazione per non farlo!–
–Lo direbbe ai miei genitori, mi riporterebbero a casa, o, peggio, mi farebbero rinchiudere in qualche clinica. Non voglio che tutti i miei progetti futuri vadano in fumo per un piccolo problema–
Mi guardò, non molto convinto.
–Senti, lo so che tu ed io non ci stiamo particolarmente simpatici, anzi, se fosse possibile mi faresti sparire all’istante, ma ti prego, mantieni questo segreto. Giuralo!–
–Va bene, va bene. Lo giuro. Ma devi promettermi una cosa–
–Cosa?–
–Promettimi che riprenderai le cure–
–Non posso, con il lavoro, la scuola che dovrà iniziare, dove lo trovo il tem...–
–Non voglio sentire scusa– mi interruppe –Domani andremo da un buon medico e riprenderai le cure da dove le hai interrotte!–
Acconsentii rassegnata e appoggiai la testa sulla sua spalla.
Non importava il fatto che lo odiassi con tutto il mio cuore, avevo bisogno di un sostegno in quel momento.
Mi lasciai cullare dal suo profumo e, pian piano, mi addormentai.
 
 
 

Faccio.schifo.
Il.capitolo.è.esageratamente.corto.
Mi faccio così schifo che non sono neanche degna delle mie bellissime “z”.
Questo capitolo passerà alla storia come “il più corto”, “il più brutto” e “il capitolo senza ‘z’”.
Avete il diritto di uccidermi, ma, prima, lasciate che spieghi.
La scuola mi prende tantissimo, ho gli esami, ho il ket (o trinity o non so che altro), ho il delf (ket versione francese) e ho avuto altri problemi vari.
Poi l’ispirazione è anche andata a farsi fottere. Devo ammetterlo, questa storia sta abbandonando il suo charm. Diciamo che sono più da storie allegre, demenziali, tipo
Pranks' Day!.
Quindi, siccome vi ho fatte aspettare un sacco, ho pensato di pubblicare comunque qualcosa.
Passiamo ad altro.
Piccolo avviso: da ora in poi, cambierà qualcosa tra Sidney e Zayn.
Magari, forse, maybe, perhaps, per farmi perdonare, nel prossimo capitolo metterò qualcosa di molto Niall/Sidney.
Ora potete uccidermi.

Salve, sono un’amica della povera AlberoDiBanane.
Siccome è in coma, mi ha chiesto di ringraziare alcune persone.
Quindi grazie a:
Preferiti:

Ciutz
Gy_Directioner01
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Karolina
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Tata1995
Una Zebra A Pois
_hopeful_
_kissmeback_
Ricordati:
Giu2ly
Irishboy is mine
Merewen_
PiccolaDoddi
wengouwe
_hopeful_
Recensitori:
marty_ina
fiore22
Nialls_smile
stargigia1D
Moony_4
E aggiunge, testuali parole:
“5 RECENSIONI?! OKAY, QUANDO LE HO VISTE HO AVUTO UN MANCAMENTO. IO VI AMOOOO, I LOVE YOUUUU, JE VOUS AIMEEEEEEE, YAAAAYYYYY”
Grazie per la vostra attenzione e arrivederci.

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