Vivendo un sogno

di shasti9x
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio del sogno. ***
Capitolo 2: *** Lungo viaggio ***
Capitolo 3: *** Eccoti, Seoul. ***
Capitolo 4: *** E' un incubo? ***
Capitolo 5: *** C'è un motivo per ogni cosa ***



Capitolo 1
*** L'inizio del sogno. ***


Ed eccomi qui in aeroporto! Ancora non ci credo, mi sembra di sognare!! 
E’ da quando sono arrivata che non faccio altro che guardare l’ora. Mancano ancora 40 minuti prima della partenza dell’aereo delle 17.50 diretto verso Seoul. Mi sembra strano anche dirlo, ho sempre sognato questo momento, ma non avrei mai creduto che si sarebbe avverato così velocemente! Oh cavoli, star ferma ad aspettare mi farà andare fuori di testa, quindi è meglio se mi faccio un bel giretto qui in torno! 
Stare in aeroporto mi è sempre piaciuto, c’è sempre stata quella bella atmosfera. Persone da tutto il modo che si muovevano di qua, di la, tutti indaffarati e diretti verso diverse destinazioni. Trovo che sia così affascinante..  l’entusiasmo dentro di me non riesce a cessare, mi sento così FELICE!! 
Trascinando la valigia, comincio a gironzolare di qua e di la. E‘ davvero molto pieno, come lo è di solito in un normale aeroporto. Molta gente si ferma a mangiare o a bere qualcosa. Le cose solitamente costano un botto, quindi preferisco tenere da parte i pochi soldi che mi sono portata. Ad un tratto due ragazze mi fermano. 
- Hi, are you hungry?- mi dice una di loro con un sorriso grande stampato sul viso. E’ davvero molto carina. Capelli di un castano vivo, lunghi ondulati e molto morbidi. Ho una gran voglia di toccarli! 
Ricambio il sorriso - Ehm.. Yeah, a little bit- perché cavolo ho risposto di sì?? 
- Ok perfect, you can eat in “Fast Pizza-Zer”, the restaurant over there! The pizza is very good and it’s so cheap, you can have a slice of pizza and something to drink with only 5.90€!-Interviene l’altra ragazza. E’ più snella della prima, e ha un certo fascino, il suo modo di parlare attira molto. I suoi capelli sono corti, le arrivano fin sotto le orecchie e sono corvini e liscissimi. Non mi stupisco se le hanno scelte per questo lavoro, sono bellissimi. 
- Really? Oh, this is a good thing! I’m Italian, so I love pizza!- 
-Oh, are you Italian? Sei italiana??- dice la Beicapelli. 
- Sisi! Siete italiane anche voi?- 
- Sì, siamo italiane! Dal tuo aspetto non lo sembri!- 
-Ahaha sisi infatti, sono italiana per la cittadinanza, in realtà sono di origine egiziane!- 
-Davvero?? Io amo l’Egitto!!-  l’entusiasmo della mora era contagioso. 
- Oh, mi fa davvero piacere!! Comunque dato che ho un po’ di fame, vengo volentieri a mangiare la vostra pizza- dico sorridendo 
- Grazie! Il ristornate è proprio la- me lo indica Beicapelli. 
- Grazie a voi, è stato un piacere! Ciaoo- saluto e mi dirigo al ristorante. Costa poco, quindi meglio approfittarne. 
  
C’è una fila molto lunga, ma ancora manca mezz’ora quindi ho tutto il tempo del mondo. Uff, perché passa così lentamente? Ormai è così’ da poco più di una settimana, da quando ho saputo della mia vittoria del contest e quindi della mia partenza per Seoul. Ripenso a quel giorno con commozione, ero scoppiata a piangere di gioia, gridavo e saltellavo per casa. Non ci credevo e tutt’ora non ci credo. E’ stato uno dei momenti più felici in assoluto di tutta la mia vita. Nell’attesa del mio turno (sono la numero 31 e loro sono fermi al numero 18) metto le cuffie alle orecchie e comincio ad ascoltare musica ripensando a ciò che mi ha portato fino a qui. 
  
Sul web ero abbastanza conosciuta. Non dico di essere famosa, ma grazie al mio canale Youtube ero conosciuta per le cover che facevo. Ero molto apprezzata e i commenti positivi non facevano altro che farmi sentire piena di forza ed energia. Nonostante nessuno della mia famiglia mi sosteneva, c’erano i miei amici, soprattutto virtuali, a farlo. Avevo creato il mio canale circa un anno e mezzo fa. Lo avevo creato più che altro per poter dare mie opinioni commentando, mettendo “mi piace” o “non mi piace”. Passavo moltissimo tempo su Youtube, il mio passatempo principale era appunto quello di cercare le cover per potermi confrontare con gli altri. Vedendo persone che mettevano in mostra i loro talenti mi faceva sempre chiedere“perché non farlo anche io?”. Anche perché notavo che c’era gente meno brava di me che riceveva dei commenti positivi. Ho cominciato quindi a pubblicare qualcosa. Inizialmente non ottenevo tutte queste visualizzazioni, anzi erano davvero poche, ma avevo scoperto il segreto che attirava le persone: non pubblicare solo video con solo audio, ma video in cui mi mostravo. Ho deciso di pubblicare le mie prime cover di ballo, non dimenticherò mai la prima cover che ho pubblicato: Thriller di Michael Jackson. Grazie alle lezioni di danza che prendevo sin dalla quinta elementare, mi sapevo muovere abbastanza bene. Le visualizzazioni cominciavano sempre a crescere e ho beccato anche qualche condivisione su Facebook nelle pagine Jacksoniane. La mia felicità era così tanta che dedicavo sempre un po’ di tempo per registrare qualcosa e pubblicarla. Sia video in cui ballavo che in cui cantavo e grazie a questo mi mettevo sempre in sfida ad imparare sempre coreografie e canzoni più difficili. Alcune persone mi chiedevano anche delle cover da fare. Appena potevo le facevo, era una cosa che mi piaceva molto. 
  
Il tempo è cominciato a passare e il mio turno per la pizza è arrivato. Ordino la margherita, è l’unica che mi piace mangiare. Come bibita decido di prendere la coca-cola. Mi sistemo in un tavolo libero e comincio a mangiare, sempre con la musica alle orecchie e continuando a pensare alla mia esperienza. 
  
  
Un giorno poi, esattamente un mese fa, ho letto un articolo su internet che annunciava di un certo contest che riguardava le band KPOP. “Contest? Di cosa si tratta?”, mi chiedevo. Ero tanto curiosa e cominciai a leggerlo. L’articolo diceva che bisognava creare un video in cui si ballava o cantava una o più canzoni delle band elencate. Le band in questione erano 8 e per ogni band ci sarebbe stato vincitore e cioè chi avrebbe creato il video migliore. Ciascun vincitore avrebbe vinto un volo per Seoul di una settimana, avrebbe eseguito la sua performance insieme agli altri vincitori nel programma Star King e avrebbe avuto l’occasione di incontrare i suoi idoli passandoci un’intera giornata. ………. Avevo smesso di respirare per non so quanto tempo. Non ero in grado di muovermi ne di pensare, ma una sola cosa era certa. AVEVO DECISO DI PARTECIPARE. COSTI QUEL CHE COSTI. Non avrei mai e poi mai perso un’occasione del genere. MAI. Era la mia occasione. Ho cominciato a leggere le altre informazioni: bisognava essere maggiorenni, avere il passaporto, poter viaggiare da soli e altre regole che PER FORTUNA non mi impedivano di partecipare. Nelle ultime righe erano elencate le band in questione. Erano 4 maschili e 4 femminili. 
-          SNSD 
-          2NE1 
-          4MINUTES 
-          F(x) 
-          BIGBANG 
-          Super Junior 
-          MBLAQ 
-          SHINee. 
Ero..  INCREDULA. Non ci potevo credere. Ho letto di nuovo la lista per assicurarmi che stavo leggendo bene. Sì, non mi ero sbagliata, ho letto bene: MBLAQ…. MBLAQ……. SI CAZZO, MBLAAAAAQ!!!!!!!!!!!! 
Ero così felice in quel momento che sembrava di aver già vinto!! Ero totalmente decisa di partecipare e di VINCERE!! Sì, DOVEVO VINCERE!! Avevamo tempo solo 3 settimane, ma ero disposta di non dormire pur di fare un lavoro perfetto!! Ho avvisato subito i miei genitori di questo progetto, ma loro annuivano giusto per zittirmi. Non credevano in me, non credevano che proprio io avrei vinto. Me ne fregai delle loro opinioni e cominciai a pensare come fare il video. Ormai le maggior parti delle coreografie le sapevo ballare dato che avevo creato qualche cover. Gli unici pensieri che avevo in mente erano “MBLAQ… Seungho, G.O, Joon, Thunder, Mir……. Aspettatemi, sto arrivando”. 
Passai i la prima settimana a provare, pensare, creare e mi sentivo di merda perché tutto ciò che facevo sembrava fare schifo. Ero tanto insicura e il pensiero che loro mia avrebbero vista, mi faceva agitare molto. Avevo molto paura, c’era qualcosa che mi frenava e ogni giorno mi sembrava di peggiorare. Finché una volta decisi di smetterla con tutte queste stupidaggini, non era il momento di rovinare così questa occasione. Mi vennero subito delle idee. Avevo deciso di creare un mix di diverse canzoni, così chiesi aiuto alla mia migliore amica Shailene, suo fratello maggiore era un DJ e sapeva mixare bene le canzoni, mi piaceva il suo lavoro. In più avevano una videocamera professionale, perciò mi diedero una mando a girare il tutto. Voleva partecipare anche Shai, ma non essendo ancora maggiorenne non poteva… avrebbe vinto sicuramente, secondo me.. con quella voce meravigliosa.. 
Senza il loro aiuto, non ce l’avrei mai fatta. 
Pubblicando il mio video, ho ottenuto subito molti commenti positivi e molti “mi piace”. Ero felicissima. Mancavano cinque giorni per scegliere i vincitori. Non dormivo la notte ed ero agitata. Ogni secondo aggiornavo la mia pagina per vedere i commenti e le opinioni. 
Finché è arrivato il fatidico giorno. Continuavano a rimandare la pubblicazione della lista dei vincitori: “Tra due ore verrà pubblicata…. Tra Un’ora e mezza… tra tre ore”. STAVO IMPAZZENDO. Ma perché mi facevano questo?? La mia mente stava scoppiando. 
  
Ero a casa di Shailene, quando d’un tratto lei mi ha chiamato faccendoni sobbalzare 
- SHAIMAA, SHAIMAAAAAA, l’hanno pubblicata, L’HANNO PUBBLICATAAAAA!!! 
- Oddio-  ho sentito subito un nodo alla gola e non ero neanche in grado di deglutire. Cavolo, l’avevano pubblicata, avevano già deciso i vincitori!! 
- Dai, vieni a vedere!! - 
- N-nono, c-chiudi, non sono pronta, nono!!!!!-  Stavo impazzendo 
- Daii, aspettavi così tanto questo momento! Vieni, su!! 
Tremavo. Sì tremavo, era tutto così assurdo, il mio cuore stava esplodendo, non vedevo più niente di fronte a me. 
-  Ti prego Shai, no, dammi qualche minuto - dicevo coprendomi gli occhi. 
- Ok come vuoi. Intanto posso guardar.. 
- NO!!!-  le ero saltata addosso coprendole gli occhi. 
- Ti prego, aspetta qualche minuto 
In quel momento è entrato suo fratello. 
-  Whei, ecco le 2Shai! Allora, novità?- Ci chiamava 2Shai, perché i nostri nomi cominciavano con Shai. Lei però mi chiamava Sha, io la chiamavo Shai. 
- Sì, hanno pubblicato la lista ma lei non se la sente di guardare. 
- Aaah, come può, stava impazzendo fino a qualche minuto fa! Dammi, dammi qua! 
Le ha predo il tablet di mano e ha cominciato a scorrere la pagina. 
- NOOOO, FERMOOO!! – gridai saltandogli addosso e cercando di prenderlo dalle sue mani, ma con la sua forza gli è bastato spingermi con una mano per allontanarmi. Ho cercato senza successo di tornare a bloccarlo, ma finii per arrendermi. 
L’espressione sul suo viso era cambiata. Era diventato pallido. Mi guardò con serietà e mi porse il tablet. Mi guardava fisso. Un brivido mi ha percorso tutta la schiena. Quell’espressione non mi piaceva, avevo paura. Ho deciso però di non fuggire più, tanto non dovevo montarmi la testa, c’erano centinaia di persone più talentuose di me su questo web.. con rassegnazione presi il tablet e cominciai a leggere. 
“ECCO A VOI I VINCITORI DEL CONTEST “CHI E’ IL FAN PIU TALENTUOSO?”. Congratulazioni ai vincitori. Ci teniamo a ringraziare anche tutti gli altri partecipanti” 
Deglutii e continuai a leggere. 
Ecco la lista: 
-          SNSD: Fuxylot89 
-          2NE1: Richykass91” 
-          4MINUTES: 4minutes4life89 
-          F(x): tiaghy1788 
-          BIGBANG: supervip8912 
-          Super Junior: elfforlife7828 
-          
MBLAQ: Lilijackson100 
-          SHINee: Bestshawolever4523 
  
Ho dovuto leggere un’infinità di volte la lista per riuscire a capire bene ciò che ho letto. Leggevo e rileggevo, mi sembrava di vedere solo bianco. Ma anche dopo averla letta centinaia, migliaia, milioni di volte capii che non mi sbagliavo. 
Il nome del canale Youtube vincitore del contest degli MBLAQ era il mio. 
  
----- TO BE CONTINUED ----------

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Capitolo 2
*** Lungo viaggio ***


Finalmente sono già in aereo. Il tempo è passato molto lentamente, ma se ci penso è come se fosse volato. 
Non faccio altro che guardarmi intorno, pure stare in un aereo di una compagnia coreana mi sento così tanto emozionata. Spero che la persona che occuperà il posto vicino a me sarà simpatica o simpatico, insomma, per passare undici ore in volo direi che è più che necessario! 
Meno male il mio posto è quello vicino al finestrino, il mio preferito in assoluto così potrò ammirare il panorama. Pian piano l’aereo si sta riempiendo, per la maggior parte è gente coreana oppure orientale, ma ci sono anche altri turisti. Li guardo con occhi sognanti. Com’è possibile che mi emoziono così tanto a vederli? Mentre attraversano i corridoi uno alla volta, io li guardo e qualche volta i miei occhi si incrociano con qualcuno di loro. Io sorrido e alcuni di loro ricambiano, altri sono così tanto indaffarati che non mi notano. 
Decido così di stare tranquilla e a pensare alle undici ore che mi dividono dal Paese dei miei sogni. Metto le cuffie alle orecchie e comincio ad ascoltare musica a random, Kpop ovviamente. 
Non faccio altro che pensare agli MBLAQ. Ancora non ho afferrato l’idea che sto andando a trovarli, a vederli finalmente DAL VIVO. Sento anche un po’ di imbarazzo a pensarci perché non saprei come reagirò. Ogni volta che provo ad immaginare come sarà il mio incontro con loro, cerco di cambiare subito pensieri. Non voglio perdermi ancora nel mondo dei sogni perché tra non molto sarà tutto reale e la fantasia non mi servirà più dato che dopo l’incontro con loro mi rimarranno tanti ricordi. Non detterò più immagini alla mente, non le dirò più cosa vorrei che succedesse. Ora sono di fronte alla realtà e devo cercare di godermi il tutto senza pensare che sia la solita illusione. 
-          Siamo ancora all’inizio del viaggio e già ascolti musica. Che farai se poi ti si scaricherà l’mp4?- 
Qualcuno sta parlando con me? Nonostante io abbia le cuffie, ho sentito leggermente una voce. Le tolgo e mi giro. Non mi sono accorta che l’aereo è ormai già pieno e il posto accanto a me è stato occupato da un ragazzo  coreano….. Lo guardo e non riesco a distogliere gli occhi. Lui mi guarda aspettandosi una mia reazione, ma non arriva, io non reagisco. Lo fisso solo con occhi spalancati. 
-          Oh scusa, forse prima non mi hai sentito perché eri con le cuffie- parla ancora. 
-          Ee, n-no no scusa ti ho sentito leggermente- rispondo 
-          Ti consiglio di ascoltare musica quando è davvero necessario, perché una volta scaricato l’mp4 sarà davvero difficile far passare velocemente il tempo. 
Ancora lo guardo con occhi curiosi. Parla come se già mi conoscesse. Sembra avere sui 20-25 anni. Indossa una camicia a quadretti rossi con un paio di Jeans attillati. Cerco di non far notare che lo sto scrutando, quindi guardo il tutto con la coda dell’occhio. Sta rilassando la testa sul sedile e tiene gli occhi chiusi. Sembra essere molto stanco. 
Sono persa nei pensieri, ma lui ritorna a guardarmi. Sobbalzo leggermente. 
-          Ehm sisi hai ragione però.. ho qui con me il portatile che ho portato apposta per poterlo caricare durante il viaggio.. e poi ho anche il cellulare.. 
Mi scruta anche lui con curiosità e poi sorride. 
-          Hai fatto bene, vedo che ci hai pensato. 
Ritorna ancora a rilassare la testa. Non so davvero cosa dire, come prima impressione di sicuro gli sembrerò una tipa molto introversa. 
-          Ma.. come facevi a sapere che parlo italiano? 
Ritorna a guardarmi. Ha lo sguardo come se lo avessi svegliato da un lungo letargo. Indica con il dito il libro che ho davanti. “I segreti dello scorpione”. 
-          Ah sì giusto, non ci avevo pensato- mi gratto leggermente la testa 
-          L’ho letto anche io, tempo fa. Quando però ero ancora adolescente. 
Arrossisco sentendomi in imbarazzo. E’ vero, sarebbe un libro per ragazzini, ma a me comunque piacciono tanto. Schiarendo la voce rispondo. 
-          Ssisi lo so, in realtà lo sto leggendo perché me lo ha consigliato fortemente mio fratello di tredici anni e.. (…ma io non avevo un fratellino) leggo però cose anche più complicate, le trovo davvero interessanti!! 
Sempre con gli occhi chiusi ridacchia. 
-          Sisi tranquilla, non è per giudicarti, li leggo anche io qualche volta. Comunque piacere, io sono Alex-Mi offre la mano. 
Ricambio la stretta -– Piacere, io sono Shaimaa. 
  
  
  
Sono passate quattro ore. Meno male che la musica mi aiuta un po’ a far passare il tempo. Ho cominciato anche a giocare un po’ con il portatile, anche se solo per una mezz’oretta dato che la batteria rimaneva carica solo per due ore. Ho letto qualche pagina del libro, e ho cercato anche di disegnare qualcosa anche se il tremolio dell’aereo in viaggio non mi ha fatto fare niente di preciso. 
“Alex ancora dorme. Sembra essere molto stanco. Infatti qualche minuto dopo il decollo, è caduto in un sonno profondo. Qualche volta lo scrutavo. E’ davvero affascinante. Mi ha spiegato che stava ritornando in Corea dai suoi per vacanza. Lui vive a Milano da anni e ne ha 24. Subito ho pensato che ha l’età di Joon. Sembra però molto più giovane, ma dal suo modo di parlare dimostra l’intelligenza di un quarant’enne. Quando gli ho detto che ho vinto in contest per gli MBLAQ, inizialmente non mi credeva. Non me lo ha fatto subito capire, ma non dimostrava di esserne molto interessato,  ma quando gli ho fatto vedere la lettera con il permesso per entrare nello studio di Star King (solo a pensarci non ci credo), è rimasto senza parole. Ha cominciato a farmi qualche domandina e dopo qualche minuto dal decollo si è scusato e ha cominciato a dormire.   
Le hostess ogni tanto passavano e ci chiedevano se avevamo bisogno di qualcosa, ci portavano da bere e anche il pranzo. Sono bellissime, sembrano proprio delle Idol. 
Alex dormiva così profondamente che non se la sono sentiti di svegliarlo. Mi hanno detto di dirgli, quando si sarebbe svegliato, che quando voleva il cibo era pronto. 
  
  
Sono passate sette ore e ho un urgentissimo bisogno di andare in bagno. Ho dormito circa due orette, non di un sonno profondo però perché continuavo a svegliarmi. E’ già buio fuori e guardando sotto vedo tutto nero. Sicuramente stiamo attraversando un mare. Mi vengono i brividi. 
Spero davvero che Alex si svegli al più presto perché non ce la faccio più. Non me la sento neanche di svegliarlo, sembra dormire così bene. Ho cercato più di una volta di passare cercando di non svegliarlo, ma non avevo le palle per provarci. 
  
Dopo un’infinità di tempo, le undici ore sono quasi passate. La mia vescica sta letteralmente scoppiando. Hanno cominciato ad avvisare che saremmo atterrati tra circa un quarto d’ora. Qualche minuto dopo, Alex si sveglia. 
-          Buon risveglio- gli dico. 
Sembra confuso e si guarda intorno. Non sa sicuramente quanto tempo è passato. 
-          Che ore sono?- mi chiede 
-          Non saprei che ora sono in Corea adesso, ma stiamo per atterrare. 
Spalanca gli occhi. Non ci crede di aver dormito per tutto il viaggio. Mi ha spiegato che è da due giorni che non dorme perché la stessa mattina aveva un esame molto difficile all’università. 
Io non riesco a godermi il nulla in quel momento, anche le emozioni non riesco a manifestare o provarle al cento per cento dato che non riesco neanche a respirare perché devo andare assolutamente in bagno. 
-          Ehm scusa, Alex. Ti dispiace se passo? Vedi, devo andare in bagno- 
Si allarma leggermente – Cavoli scusa, non ci avevo proprio pensato. Che sciocco, ho dormito per undici ore bloccandoti il passaggio, scusami ancora- 
-          Ma nono tranquilla, non ti devi preoccupare, tanto non è urgente (eheh si non lo è affatto :’D). 
-          Ok, passa pure- 
Comincia ad uscire per spostarsi, ma una hostess lo ferma. Gli dice di sedersi allacciando le cinture perché si stava per atterrare. Le ho detto che avevo bisogno di andare in bagno e mi ha detto di resistere un po’. 
STO RESISTENDO DA PIU’ DI CINQUE ORE, CAVOLI!!! 
Si lo ammetto, volevo gridarlo, ma non mi va l’idea di fare una brutta figura di fronte a così tanti coreani. 
Devo resistere, devo devo devo, non devo pensarci. Nei sedili al lato opposto ai nostri,  un uomo sta bevendo acqua, quasi con passione. Si sarà bevuto un litro in un solo sorso. 
MA COME FAA, MI CHIEDO COME FAA!! 
Aaaaaish, sto impazzendo, proprio davanti a me doveva bere, proprio nel momento in cui sto per farmela addosso. Chiudo gli occhi e cerco di non pensarci. Respiro lentamente. 
-          Gwenchanah?- Mi chiede lui 
Mi giro e lo guardo. – Oh yeh, gwenchanah-yo
Che emozione però, mi ha parlato in coreano!! Credo che gli sia uscito un po’ spontaneo. Sorride vedendo che ho risposto. 
Ed ecco che l’aereo comincia ad atterrare, avvicinandosi al suolo. Tutto si sta facendo più grande, mi sto immergendo a Seoul, la città dei miei sogni. Guardo dal finestrino e vedo tantissimi paesaggi, tante macchine che si muovono in fila e pian piano riesco persino a vedere le persone. Il mio cuore batte batte batte,  batte all’impazzata. Ho come l’impressione che da un momento all’altro possa saltare dal mio petto. Non ci credo. Oddio cavoli non ci credo. Tutto ciò che avrò  visto in foto e video lo vedrò DAL VIVO.  Sapere che tutti gli Idol per cui rimpiangevo le undici ore che ci separavano erano qui, mi faceva scoppiare la testa. Dentro di me sono in movimento miliardi di emozioni che non saprei decifrare. So solo guardare il tutto con occhi increduli cercando di convincermi che non sono in un sogno.. Mi viene da urlare di gioia. 
  
L’aereo atterra toccando il suolo di Seoul, la mia capitale. La capitale del mio cuore. Applaudiamo tutti, è così bello vedere i visi sorridenti delle persone. Sono riuscita a resistere a undici ore, non sento neanche più il bisogno di andare in bagno. 
OH NO CAVOLI, NON DOVEVO PENSARCI, ORA LA MIA VESCICA SCOPPIA SERIAMENTE! 
Non ho neanche le palle di andare a chiedere di usare il bagno dell’aero, che figura farei? Anche perché da qui vedo che vicino al bagno un assistente di volo figo che assomiglia tanto a Lee Minho. Oddio. 
Dovrò resistere. DI NUOVO. Vabbè dai, saranno cinque o dieci minuti. 
Alex comincia a prepararsi e mi aiuta a prendere la mia borsa che stava negli scaffali. Ho portato solo quella, tanto sarei rimasta per una settimana. Prima di salutarmi, mi sorride scattandoci una foto dal suo Samsung Galaxy 3. 
-          Ti taggherò su Facebook quando accetterai la mia amicizia. Ciao Shaimaa, è stato un piacere. 
  
  
Percorrendo il lungo aereo e addentrandomi di nell’aeroporto di SEOUL (oddio, non ci credo) ho solo un unico pensiero in testa. 
No mi dispiace, questa volta non siete voi, MBLAQ. Ho solo in mente di cercare un bagno adesso. IMMEDIATAMENTE. 
Una volta fatto i controlli ecc, mi metto alla ricerca. 
Dopo averlo trovato finalmente mi libero. Pochi secondi e sarei sicuramente scoppiata. 
Ritorno in sala d’attesa. Han detto che ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarmi. 
Noto infatti una persona, che sembra essere una guardia del corpo, vestita di nero che si guarda intorno. Ha in mano un cartello con su scritto il mio nome: SHAIMAA EMAM. 
ODDIO ODDIO NON CI CREDO. NON STO SOGNANDO ALLORA. 
Oh, mi sento così imporatante!! Lo scruto un po’ da lontano. Sono scema, lo so, ma i vergogno parecchio a presentarmi. Alla fine mi decido a muovermi. Ci sono gli MBLAQ ( e sì, lo sto veramente dicendo) ad aspettarmi. Mi avvicino lentamente. Schiarendomi la voce lo saluto con insicurezza. 
-          Annyoung haseyo, naneun Shaimaa ibnida.- 
Mi fissa un po’ e poi controlla la foto che ha in mano. COOOSA, HA UNA MIA FOTO? Sono pronta a morire. Mi chiede la lettera di permesso e dopo averla vista mi sorride e mi dice di seguirlo. Prendendomi la borsa, mi supera e comincia ad incamminarsi. Io lo seguo e comincio a realizzare davvero che sono a Seoul. Ci sono molti orientali e la maggior parte dei cartelli erano scritti in coreano con sotto l’inglese e qualche altra lingua. Wow, è così magico. 
La gente mi guarda, vedendo che sono accompagnata da una guardia del corpo penserà sicuramente che sono una famosa. Due ragazzine mi indicano. Mi avranno riconosciuta? 
Naaaah, e io chi sarei! 
Finalmente arriviamo dalla macchina. E’ nera metallizzata e la trovo talmente lucida e pulita che sembra nuova di zecca. La guardia mi apre la porta e mi invita ad entrare. 
-          Prego signorina, ora siamo diretti allo studio di Star King- 
  
Me lo sono fatto ripetere ancora una volta perché ancora non ci credo. 
Sì, io ancora non ci credo. 
  
  
--- TO BE CONTINUED---- 

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Capitolo 3
*** Eccoti, Seoul. ***


Mi hanno detto che il viaggio in macchina non sarebbe durato a lungo, massimo quaranta minuti.  Da una parte non vedo l’ora, dall’altra ho una fifa pazzesca. Sono le sette di mattina e il sole già è sorto da un po’ di minuti. C’è molto movimento e il traffico si fa sempre più intenso. Anche il popolo della capitale si risveglia per lavorare. Scruto il tutto con meraviglia ed emozione.
Prendo dalla borsa gli occhiali da sole e li indosso. Non per il sole, ma per nascondere le lacrime. Si, sto piangendo. Non ci posso credere, finalmente sono a Seoul. Solo ora me ne sto rendendo veramente conto. Solo adesso posso capire che ciò che vedo davanti ai miei occhi non è assolutamente un sogno, è la realtà, la vera realtà! Il tutto ha un sapore nuovo, ha un sapore diverso che non avrei mai immaginato! Mi accorgo che è da un po’ di minuti che do dei pizzicotti al mio braccio per capire se sono davvero in quella macchina insieme a due persone che mi stavano portando dagli MBLAQ.
Oddio, i veri MBLAQ!!
Chissà come sarà vedere Seungho! Il fantastico leader che ho sempre ammirato dietro a quello schermo, quel leader che avevo accarezzato attraverso le foto che mi ero stampata per tappezzare tutta la camera!!
Come sarebbe stato vedere G.O? Non dimenticherò mai quei giorni in cui l’unico aiuto era la sua voce che mi coccolava e mi consolava! Quel suo modo di ridere, quella sua aria così rassicurante!
Più penso e più le lacrime mi rigano il viso! Come sarebbe stato vedere Joon? Oddio, Joon muoio al pensiero! Joon Joon Joon!! Lui è il mio bias! E’ lui, il bias non si mette in discussione!! E’ lui la persona a cui sono legata più in assoluto! Quanta risate mi ha fatto fare? Quanto mi ha contagiato quella sua allegria e quel suo modo di fare?
E Thunder? Come sarà vedere Thunder? Senza rendermene conto, comincio a singhiozzare silenziosamente. Le lacrime non finiscono. Sarà effetto anche della loro meravigliosa musica che sta risuonando ora nelle mie orecchie?
Io ho sempre invidiato Thunder per la sua semplicità e tranquillità, ma soprattutto anche per il suo talento. E’ una persona così educata, umile e la forza che ci mette per raggiungere i suoi obiettivi mi è sempre stata di esempio..
Non potrò resistere a Mir.. a quei suoi occhi, a quel suo sorriso.. a pensare che ha debuttato quando aveva la mia età,  solo a pensarci mi vergogno di me stessa..
Sono sicura che con loro mi sentirò molto a mio agio, anche se sarò imbarazzatissima. A questo non penserò assolutamente. Deve essere tutto perfetto. Sono loro, gli MBLAQ che mi hanno sempre fatto compagnia sia nei miei momenti più felici che in quelli più tristi.
Il signore che ho incontrato all’aeroporto e che è seduto vicino a me e notando le mie lacrime mi offre il suo fazzoletto. Lo ringrazio con gentilezza inchinando lentamente la testa.
Dopo essermi asciugata le lacrime, decido di godermi lo spettacolo: SEOUL.
Comincio a guardare fuori dal finestrino, è tutto così meraviglioso. Tiro fuori la fotocamera e comincio a scattare tante foto, anche alle cose più semplici come cartelloni, alberi, semafori.. a Seoul anche un granello di polvere è prezioso. E a pensare che avrò il resto dei giorni, dopo l’incontro con gli MBLAQ e l’esibizione a Star King, per visitare tutta la città! Oooh, se solo Shailene fosse qui con me!! Le avevo promesso che le avrei comprato qualcosa di bello da qui e ho intenzione di mantenere la mia promessa!!
 
Dopo circa 25 minuti, la macchina si ferma. Mi dicono che è il momento di scendere.
Il nodo alla gola si sta stringendo sempre di più, il battito cardiaco ha cominciato ad accelerare e mi sento le labbra secche. Oddio non ci credo, siamo già arrivati. Come mai questa volta il tempo è corso così tanto che neanche me ne sono resa conto?
Hanno dovuto ripetermi un’altra volta che siamo arrivati per far sì che io cominci a muovermi. Inizio a scendere, ma mi sento le gambe molli, le mi e mani tremano e sento il respiro quasi affannato. E’ come se avessi corso una maratona lunga 50 chilometri.
Mi dicono di seguirli e cominciano a camminare, io però esito. Sento che sto per piangere ancora, cavoli.
Forse non me ne sono resa conto, ma lì dentro ci sono gli MBLAQ. Pochissimi metri mi dividono da loro. Pochissimi metri separano il mio respiro dal loro. Pochissimi metri separano i miei occhi dai loro.
Ecco, comincio a piangere di nuovo. Portandomi la mano alla bocca, continuo a chiedere scusa, tra un respiro e l’altro. La guardia del corpo di prima però con pazienza mi prende per il braccio e mi porta con lui dentro.
L’interno dell’edificio è davvero grandissimo. Anche se è ancora presto, vedo gente che va avanti e dietro. Una donna notandomi si avvicina salutandomi calorosamente.
-          Benvenuta a Seoul! Tu sei la vincitrice dei contest degli MBLAQ, giusto? Complimenti, sei stata bravissima!
Io sono ancor sotto shock per poter rispondere. Guardo solo con le lacrime che mi annebbiano leggermente la vista. Meno male però si stanno mostrando disponibili, infatti lei mi accarezza fortemente, ma con dolcezza, le spalle per tranquillizzarmi.
-          Grazie mille, davvero, grazie mille (Gamsahapmnida, chommal gamsahapmnida) - finalmente risento la mia voce.
-          Oh che cara! E’ andato bene il viaggio vero? Immagino che sei molto stanca e affamata!-
-          Si un poco.. più  che altro mi sento molto emozionata- Mi sento ancor molto insicura, ma sto acquisendo pian piano sicurezza.
-          Parli molto bene il coreano, hai un bell’accento!-
Sorrido.
-          Ho cominciato a studiarlo online anche se negli ultimi sei mesi sono andata ad un corso privato-
-          Sei davvero brava, complimenti!- e rivolgendosi a una ragazza che stava al bancone vicino al nostro - Portala a fare colazione e indicale la stanza dove potrà riposare un po’!-
Ma come? E gli MBLAQ quando li avrei visti? Cerco di acquisire un po’ di fiducia e schiarendomi la voce chiedo: - Ehm scusate ma.. gli MBLAQ quando li vedrò?-
-          Oh, loro probabilmente arriveranno verso le sette, sette e mezza di sera. Hanno molti altri impegni e non possono venire prima.
Mi sento cadere tutto il mondo addosso. Non ci posso credere, ancora undici ore mi separano da loro. Sento che il tempo non passerà più.
-          So bene com’eri entusiasta per vederli,  ma tranquilla, vedrai che il tempo passerà velocemente! Sei l’ultima arrivata comunque, gli altri vincitori sono venuti tutti ieri e uno è arrivato stanotte alle tre.
Sono anche l’ultima arrivata! Alcuni vincitori erano coreani, quelli degli SHINee e BIGBANG. Altri asiatici invece hanno vinto il contest delle 4MINUTES, delle f(x) e dei BEAST. Il resto viene dall’Europa o dall’America. Io sono l’unica ad aver vinto dall’Italia.
La ragazza comincia a condurmi verso il bar che c’è nell’edificio di Star King. Prendo un cappucino e una brioche. So che il loro modo di fare colazione è diverso dal nostro, ma ho trovato lo stesso queste cose. Dove sono gli altri vincitori? Magari stanno già dormendo.
Gente continua fare avanti e indietro, chi con i documenti, chi con abiti, chi con caffè.. non c’è tanto movimento, ma per essere le sei e mezza di mattina è già tanto.
Mi guardo molto intorno, è tutto così interessante e curato, proprio come vedevo nei drama. Comincio a ripassare nella mente alcune regole della lingua coreana consultando anche il mio dizionario portatile. Lo so parlare abbastanza bene, ma riesco a capire meglio che parlare. Non devo fare alcuna figuraccia con loro.
Ascoltando anche la loro musica, traduco mentalmente le parole. Faccio di tutto per non cadere ancora nella commozione di prima. Avrei avuto poi tutto il tempo per pensarci, tanto ancora li vedo tra undici ore. Guardo l’ora  e vedo che sono passati solo 7 minuti.
Finito di fare colazione, la ragazza di prima mi dice di prepararmi per andare nella stanza dove avrei dormito. Prendo la mia valigia e la trascino, lei comincia a condurmi nella stanza. I corridoi sono molto lunghi e larghi. Finalmente raggiungiamo il corridoio dove si trova la mia stanza. Percorrendolo do un’occhiata alle stanze che incontriamo. Su ciascuna porta è segnato il nome del gruppo che era all’interno. BIGBANG, SHINee, 2NE1 ecc. Mi sta venendo un infarto, ma dopo aver visto che anche sulla porta della mi stanza c’è scritto MBLAQ, ho capito che non erano altro che le camere dei vincitori dei contest.
Non ci posso credere, l’emozione sta per scoppiare dentro di me.
-Tieni le chiavi, dentro questo dormitorio troverai un piccolo salotto, un bagno ed una stanza. La stanza la trovi subito alla tua sinistra al centro del salotto appena entri. Puoi lavarti prima e poi non pensare altro che riposarti che stasera andrà in onda il programma. Ti verremo poi noi a svegliare quando sarà il momento di fare i provini. Riposa bene, a presto.- E con un inchino se ne va velocemente. Ha proprio fretta, direi. Ho notato però che rispetto al normale modo di parlare in coreano, ha parlato piano scandendo ogni parola per farmi capire.
Guardando la porta, inserisco le chiavi nella serratura e girandole due volte, la apro.
La luce dentro è accesa e sento anche il suono di una TV. Wow, allora ce anche la TV!
Entro lentamente portandomi dietro la valigia. Chiudo velocemente la porta prima che passi qualcuno perché mi sentirei una maleducata a chiuderla mentre passava qualcuno.
Mi giro per guardare un po’ la stanza.  Sembra essere abbastanza grande per una sola persona. Comincio ad entrare guardandomi intorno lentamente. Una volta girato l’angolo per entrare nel salotto, il mio cuore si ferma rischiando di provocarmi un infarto.
 
 
In questa stanza ci sono gli MBLAQ.
 
 
------ TO BE C0NTINUED----
 

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Capitolo 4
*** E' un incubo? ***


Non so quanto tempo sia passato. Non sono neanche più in grado di capire dove sono. I miei occhi sono fissi verso quell’unica direzione che mi attira più di quanto potesse fare una calamita con un pezzo di puro ferro. Non mi sento più le gambe, non riesco neanche a deglutire. Come mai loro sono qui davanti a me? Come mai siamo nella stessa stanza? Non erano ancora undici ore a separarci? Come mai ora sono pochi metri a separarci? Non è che è solo una mia immaginazione? Non è che è solo una visione? Forse la stanchezza mi sta facendo brutti scherzi. Ho sognato così tanto questo momento che non mi stupisco di queste strane visioni.

Qualcosa di diverso però c’è. Quegli occhi che mi fissano sono così reali, così vivi. Nonostante la TV fosse accesa, la confusione nella mia testa non mi fa sentire niente. E’ già tanto se sento dentro di me un po’ di vita.

Un mucchio di emozioni e sensazioni dentro di me si muovono tutte strette l’una accanto all’altra. Sembra che ci sia un grande traffico, sembra che viaggiano su una strada senza segnali ne semafori, a grande velocità e per di più contromano. Non saprei riconoscerle, sono incapace in questo momento.

 

 Quando il mio cervello comincia a fare il suo lavoro da routine, comincio a visualizzare meglio ciò che è davanti a me.

Sì, non mi sbagliavo. In questa stanza ci sono i miei MBLAQ. Ci sono loro, tutti e 5. Li ho contati, sono proprio loro. Non manca nessuno.

G.O e Thunder sono seduti per  terra con la schiena poggiata al sofà che c’è in mezzo a quella specie di salotto. Hanno in mano delle consolle, stavano giocando alla playstation.

Mir è seduto sul sofà e ha un libro in mano.

Seungho è sul divano accanto e ha in mano un tablet e sul ginocchio tiene un portatile.

Joon invece è in piedi vicino ad una stanza, probabilmente il bagno. Porta un asciugamano sui capelli che come il viso sono un po’ bagnati.

Si sono accorti della mia presenza, infatti tutti e cinque mi stanno guardando, mi stanno fissando. Io sono immobile, non so da quanto tempo. Non riesco neanche a parlare. Neanche loro lo fanno. La situazione si fa sempre più tesa.

Mi do una leggera scrollata che solo io ho potuto percepire e cerco di parlare, anche se sento come se le lacrime stessero per scoppiami negli occhi.

Il cuore batte a non so quanti battiti al millisecondo. Pian piano mi inchino lentamente pronunciando le mie prime parole.

-          Ciao io.. io s.. s-sono la.. la ragazza… sono la ragazza che ha vinto il contest..-

Ho fatto una fatica immensa a parlare, sicuramente sarò sembrata un’idiota, però almeno ho fatto il primo passo.

La situazione però non è cambiata.

Loro ancora mi guardano. Mi fissano. Mi sento gelare, voglio che il tempo cominci a muoversi.

 I loro sguardi sono strani. Sono diversi. Mi guardando con molto distacco e quasi con freddezza. Deve essere una mia impressione, non posso vedere tutto come mi veniva mostrato dietro allo schermo. Forse anche loro sono imbarazzati o stanchi. O forse non si aspettavano che entrassi. Mi è stato detto che ci saremmo visti tra undici ore, ma in questo momento ci separano molto meno di undici metri.

Il loro atteggiamento non accenna a cambiare. Anzi, G.O e Thunder ritornano a giocare la loro partita. Mir sospira molto lentamente ritornando a posare lo sguardo sul libro che ha in mano. Sembra essere molto scocciato. L’attenzione di Seungho è stata catturata dagli oggetti tecnologici che ha in mano. Ho sempre saputo che aveva un debole per la tecnologia, ma non pensavo fino a questo punto.

Joon è ancora in piedi e ancora mi fissa. Il suo sguardo mi trafigge il cuore. Non ho mai visto qualcuno guardare una persona con così tanto odio. La sua espressione mi ricorda la sua in This is war, quando puntava la pistola su Thunder e la ragazza. Non distoglie lo sguardo. E’ fermo immobile, appoggiato al muro.

Passato qualche secondo (credo) , rientra nel bagno.

La scena davanti a me è incredibile. Si comportano come se non ci fossi.

No no… che sta succedendo? Che incubo sto vivendo? Perché si stanno comportando così?

Joon.. Joon, perché mi hai guardata con occhi tanto duri?

Mir, perché mi hai ignorata in quel modo?

Thunder, tu che a malapena mi hai guardata.. perché lo hai fatto?

G.O.. io credevo che saresti stato il primo ad accogliermi!

Seungho.. dov’è finita la dolcezza e la sicurezza che trasmettevi?

Questi non sono assolutamente gli MBLAQ che conosco! C’è sicuramente un errore!

 

 

Il tempo è ancora fermo, sono in mezzo alla stanza, ma intorno a me vedo solo nero.. non sono più capace ne di vedere ne di sentire niente.. non ho la forza di reagire..

Che cosa faccio adesso? Mi sento come in una trappola.. mi sento il cuore a pezzi.. voglio scappare, andarmene via..

Con la coda dell’occhio noto alla mia sinistra la stanza di cui la ragazza mi ha parlato prima.. senza accorgermene il mio passo mi porta verso di essa.. non so perché ci sto entrando, dovrei andarmene..

 

Ormai sono già dentro..

Nell’esatto momento in cui ho chiuso la porta, le mie ginocchia cedono. Mi ritrovo per terra con le lacrime che mi riempiono gli occhi, che mi rendono la vista sfocata. Il mio respiro si sta facendo più affannato.. com’ possibile?.. com’è possibile che i miei MBLAQ siano così?.. com’è possibile?.. perché, perché? .. vi prego, ditemi che è solo un brutto sogno.. ditemi che ora sono ancora in macchina e mi sono addormentata durante il tragitto.. per piacere, ditemelo.. qualcuno me lo dica, qualcuno mi svegli..

Più ripenso a quello che è successo e più la disperazione cresce dentro di me.. sapere che loro sono dall’altra parte della stanza e stanno facendo come se non esistessi mi distrugge.. perché mi succede questo, perché?

I miei singhiozzi si fanno sempre più acuti, le mie lacrime non facevano altro che crollare scivolando sul mio viso. Mi porto la mano sulla bocca cercando di trattenermi, trattengo anche il respiro, ma il tutto è inutile..

Noto che a pochi metri da me c’è un letto.. non so come, mi alzo e mi ci butto sopra.. il cuscino soffoca le mie lacrime.. Con un gesto automatico, metto le cuffie e comincio ad ascoltare musica.. non so cosa sto ascoltando, non sento niente.. ma voglio sentire tutto tranne il mio pianto..

Voglio andare via.. voglio andarmene subito.. voglio tornare a casa.. vorrei che tutto questo non fosse successo.. mi sento di merda, provo una grandissima vergogna ad essere qui.. vorrei sparire, vorrei sprofondare, non voglio che nessuno mi veda in questo stato..

Cos’avrei detto a Shailene? Come le avrei spiegato il tutto?  Vorrei tanto il suo abbraccio in questo momento.. sarebbe l’unica a capirmi, gli altri mi prenderebbero per pazza giudicando esagerata la mia reazione per dei semplici cantanti..

Per me non sono dei semplici cantanti.. non lo sono mai stati.. per me loro erano come una seconda famiglia, mi facevano compagnia in tutto.. la loro musica, le loro risate, i loro sorrisi.. facevano parte di me.. com’è che ad un tratto il tutto sembra essersi rovinato così?

Le lacrime scorrono come fiumi, più penso e ripenso e più mi dispero..  voglio andare via, voglio sparire..

Avrò fatto qualcosa di male? Magari non mi volevano, magari questa cosa del contest è stata imposta a loro dai manager.. si saranno trovati anche loro in una brutta situazione, mi dispiace aver creato a loro tanto disagio..

Mi vergogno così tanto di me stessa che li difendo.. sono così importanti per me che non riesco a prendermela con loro.. l’unica cosa che provo in questo momento è la vergogna.. staranno passando qualcosa di fastidioso per colpa mia.. sicuramente anche loro non avrebbero voluto trovarsi in una situazione come questa.. deve essere molto scomoda per loro, molto..

Mi odio.. MBALQ, vi chiedo scusa.. non volevo per niente causare tutto ciò.. sono una stupida, pensavo che solo per aver vinto un contest, sarei potuta essere importante per voi anche solo per un briciolo..

 

Sono ancora sul letto, il mio viso sprofonda ancora nel cuscino e la musica nelle mie orecchie mi distacca dal mondo che mi circonda.. Non so quanto tempo sia passato, non so che aspetto ho in questo momento.. loro saranno ancora fuori? O se ne saranno andati appena ne hanno avuto la possibilità?

La mia mente è invasa da molti pensieri che non riesco ad ordinare, la confusione regna in me..

Improvvisamente una mano si posa sulla mia spalla facendomi sobbalzare e alzare automaticamente lo sguardo..

 

 

------ TO BE CONTIUNED----

 

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Capitolo 5
*** C'è un motivo per ogni cosa ***


Quella mano che si è posata sulla mia spalla, mi ha fatto prendere un spavento. Credevo ormai di essere in un altro mondo, lontano da quello dove mi trovavo. Quella mano che si è posata sulla mia spalla, mi ha fatto tornare alla realtà. Alzare lo sguardo è stata una cosa del tutto istintiva. 
Sento i brividi che mi percorrono tutta la schiena, come se qualcuno mi avesse buttato addosso un secchio pieno di acqua gelata. Forse sto vedendo male per via dei capelli che sono appiccicati al mio viso. Con una mano li sposto con aria un po’ di difesa. La luce della stanza era ancora troppo forte e i miei occhi si stanno ancora abituando. Eppure quella sagoma mi sembra di conoscerla più che bene. 
Sempre quella mano, mi aiuta ad alzarmi e a mettermi seduta sul lato del letto, al centro. Alzo ancora una volta lo sguardo guardando quella persona che intanto si è seduta accanto a me alla mia destra. 
Ma.. cosa cavolo sta succedendo? Ormai la mia mente sta scoppiando, non ci capisco più niente.. 
Come mai quella persona che è seduta vicino a me con lo sguardo sorridente è G.O? Come mai è qui? Cosa sta succedendo? Fino a qualche momento fa mi ha ignorata completamente e ora è accanto a me che mi sorride. Cosa sta succedendo? 
 E non è il solo. Solo ora noto che alla mia sinistra è seduto Seungho e ha anche una mano poggiata sulla mia gamba. Anche lui mi guarda sorridendo, con un sorriso così rassicurante. 
Qualcuno da dietro ha messo entrambe le mani sulle mie spalle.  Mi giro e mi trovo Thunder inginocchiato sul letto, sempre sorridente, con quel sorriso così timido e splendente. 
In piedi accanto a Seungho ci sono Mir e Joon. Mir è piegato e i suoi occhi sono quasi al livello dei miei. Joon invece mi guarda abbozzando quel sorriso leggero e spontaneo che non saprei descrivere. 
Io ancora sono confusa, non so se sono in un sogno o in una realtà, perciò non reagisco. Rimango a guardarli, non mi muovo, sul mio viso non c’è alcuna traccia di reazione. Il mio cuore è come se fosse fermo, non si muove. Non batte, sembra privo di vita. 
Ci siamo, è un altro dei miei sogni. Com’è possibile che sia riuscita ad addormentarmi in quella situazione terribile? E’ sicuramente un sogno perché li vedo parlare, ma non sento niente.. anzi, sento una strana melodia nelle mie orecchie. Cerco almeno di godermi i loro visi sorridenti nel sogno, come ho sempre fatto. 
Ma sempre sorridente, G.O avvicina la mano al mio viso. Sento il suo calore, è vicina a pochi centimetri.  Sta per sfiorarmi. La avvicina alle mie orecchie e con delicatezza mi leva le cuffie che ancora portavo. 
Ma come, portavo ancora le cuffie? Soltanto in questo momento mi accorgo che ora posso sentire le loro voci, prima erano non le sentivo per questo, non perché ero in un sogno! Quindi.. quindi questo non è un sogno! 
Rendendomi conto che non sto sognando, spalanco d’un tratto gli occhi portandomi la mano alla bocca. Sono incredula. Continuo a guardarli di nuovo, uno alla volta. Loro ridono e parlano insieme, ma il mio cervello non è ancora in grado di capire cosa sta succedendo. 
Seungho attira la mia attenzione perché comincia a parlare. La sua voce cavoli, questa è davvero la sua voce. A pochi respiri dal mio, c’è davvero lui accanto a me. Lui, Seungho, il mio Seungho! 
-          Noi tutti ti chiediamo scusa, non avremmo mai voluto che tu ti sentissi in questo modo, ti chiediamo davvero scusa. 
-          Dev’essere stato terribile per te, ci sentiamo davvero in colpa- il mio sguardo si rivolge verso quello di Mir dato che ora è lui a parlare. 
-          Spero ci perdonerai- La voce di Thunder da dietro è così vicina è come sentirla nel mio cervello. 
Io ancora sono incredula e non reagisco. Li guardo ancora con sguardo confuso e sembra che io abbia perso la facoltà di parlare. 
-          Forse è meglio spiegarci meglio, la stiamo confondendo sempre di più – il suono della voce di G.O che viene dalla mia destra mi ha fatto capire che finalmente sto per capire cosa sta succedendo. 
-          Vedi, tutto questo non era altro che una specie di Candid Camera che il programma ha deciso di fare a tutti i partecipanti. Non riusciamo a capire esattamente qual è il motivo, ma avranno voluto fare qualcosa di divertente.- spiega parlando lentamente perché sa bene che non capisco al cento per cento il coreano. 
-          Noi non volevamo, ritenevamo davvero brutto che questo potesse accadere ai fan che vedono per la prima volta i loro idoli. Perciò non è stata una nostra scelta – riprende Mir 
-          Abbiamo provato ad opporci, ma non tutte le decisioni stanno nelle nostre mani- interviene Thunder. 
Io ancora sono senza parole. 
-          Se vuoi proprio saperlo, lo scherzo doveva essere ancora più cattivo di questo, infatti ci doveva essere una seconda fase. Ma tramite il tablet e il portatile che avevo in mano, potevamo osservare tutta la scena, infatti in questa stanza ci sono delle telecamere nascoste- Quello che mi ha detto Seungho mi ha fatto agitare ancora di più. Quindi per tutto questo tempo mi stavano vedendo? Hanno visto tutta la mia lagna e il mio modo stupido di comportarmi? Oddio, sotterratemi. 
-          Vedendo la tua reazione siamo stati tutti addolorati e abbiamo deciso di non continuare questo scherzo di cattivo gusto, non ci sembrava giusto. Il nostro cuore non ci avrebbe permesso di farlo – riprende il discorso G.O. 
Vedendo che ancora non sapevo cosa dire ne cosa commentare, cercano di mettermi più a mio agio. Le mani sicure di Thunder stanno ancora sulle mie spalle e ogni tanto lo sento picchiettare lentamente per tranquillizzarmi. 
Seungho tira fuori il tablet e si offre di farmi vedere tutta la scena dall’inizio. 
Schiaccia play e tutti si avvicinano per vedere con noi il video. Anche Joon si avvicina lentamente, lui ancora non ha parlato. Si limitava solo a guardare i suoi compagni spiegare la situazione sorridendo un po’ dispiaciuto. 
Il video parte con loro cinque che salutano 
  
“Ciao a tutti, noi siamo gli MBLAQ!” 
Seungho riprende il comando dicendo “Ora è il nostro turno di fare lo scherzo alla nostra fan che ha vinto il concorso. Le vogliamo chiedere anticipatamente scusa, non è nostra intenzione davvero.” 
“Perciò ora ci prepariamo, sperando che vada bene” dice G.O. 
  
Devo dire che è davvero strano vederli in un video quando loro sono davvero accanto a me. 
  
“Dovrebbe arrivare tra poco e noi siamo pronti. Saremo freddi.. Ice MBLAQ! Yeah!” scoppiano tutti a ridere con la battuta di Mir. 
  
Comincio a sorridere anche io e sento un po’ di vita tornarmi dentro. 
  
“Ci faremo perdonare, vedrai” abbozza Joon con un sorriso da far svenire. 
“Scusa scusaa” dice sorridendo Thunder. 
La scena si interrompe e riprende con la porta della stanza che si apre. Eccomi, sono io che sto entrando nella stanza e chiudendo dietro di me la porta! 
  
Oddio, è così strano vedermi nello schermo! Mi porto di nuovo la mano alla bocca. 
Il tutto è fatto così perfettamente, come quando guardo un programma coreano in TV! Qualcosa simile ad Idol Manager e a Hello Baby. 
  
Le scene si alternano, tra me che entro nella stanza e loro che sono seduti ad aspettarmi. Prima che io entrassi in quella specie di salotto, Mir ridacchiava spingendo con i piedi G.O. Seungho li ha ripresi dicendo di stare seri. Eccomi che entro e li vedo. 
  
Oddio la mia faccia!! Non avrei mai creduto che fosse stata così! Li sto fissando con occhi spalancati, come se avessi appena visto un fantasma. 
  
Loro si girano a guardarmi. Pochi secondi dopo riprendono a fare le loro attività. Joon rientra in quella stanza. Io me ne sto in piedi come un’impalata stupida.  Dopo una decina di secondi, mi dirigo verso la stanza alla mia sinistra. 
  
Cavoli, il tutto è così strano! Nella realtà per me è come se passavano minuti infiniti, il tempo si era fermato! Invece nel video è stata solo una questione di secondi! 
  
La scena riprende con gli MBLAQ che si alzano di scatto non appena io chiudo la porta. Si accaniscono tutti su Seungho che aveva in mano il tablet. Anche Joon è uscito di corsa dal bagno. Nel frattempo nel video vengono affiancate la scena di me nella stanza e di loro nel salotto. 
Mi riporto ancora la mano alla bocca vedendomi. Ero a terra e piangevo. E’ strano vedere il tutto. 
Intanto gli MBLAQ stavano rimanendo sconvolti per la mia reazione. Non se l’aspettavano. 
“Nooo no dai basta finiamola qui” continuava a dire Joon con voce un po’ agitata ed innocente, proprio da lui. 
“Aspettate un attimo, vediamo cosa succede” dice una voce sconosciuta. Probabilmente qualche cameraman o il manager erano entrati nella stanza. Guardavano ancora la scena. Lentamente io mi alzo e mi lascio cadere sul letto. 
Il tutto è ancora strano. A me sembrava di essermici buttata sopra si tutto peso, invece qui l’ho fatto proprio con debolezza. 
  
“Non so voi, ma io non me la sento più di continuare” ha detto Mir scuotendo un po’ la testa . 
“No, neanche io, basta smettiamola.. non è una bella cosa” anche Thunder è intervenuto. 
“Ok, dai finiamola qui, spiegheremo poi il tutto al manager” G.O si avvia verso la porta principale del dormitorio. 
Si riuniscono poi tutti davanti alla telecamera e il leader dice “Spiacenti, ma gli MBLAQ si arrendono!”. 
  
E il video finisce. 
-          Ancora il montaggio non è completo, intanto che G.O parlava con il manager, hanno preparato questo piccolo filmato dato che avevamo ha disposizione il video.- spiega Seungho.. 
  
  
Il mio sguardo dal rimanere fisso, si alza guardandoli. Il mio sguardo si posa su ciascuno di loro. Non ci posso credere. Le lacrime mi rendono la vista sfocata, ma con la mano le caccio via. Li guardo sorridendo e piangendo. Non ci posso credere. Tutto quell’incubo non era realtà. Quelli non erano gli MBLAQ cattivi e freddi. I miei MBLAQ che ho conosciuto da sempre, sono sempre loro. I loro sorrisi risplendono e abbagliano il mio sguardo in modo incredibile . Sorrido ancora di più asciugandomi le lacrime. Sono davvero FELICE, LO GIURO! 
Le lacrime non la finiscono. Joon è di fronte a me. Dicendo “ooooh” si avvicina a me e mi tira per il braccio alzandomi dal letto. Mi abbraccia. Ridono tutti e si crea un casino con quel mix di loro voci che parlano insieme, quelle meravigliose voci che mi hanno fatta sempre ridere e rimanere meravigliata da come sembravano musica per le mie orecchie pur non cantando. 
Joon mi abbraccia e dice “Scusaaa, scusaci davveroo” con quella sua vocina stupenda che sentivo spesso nei programmi, quella sua voce! Quando si scioglie il nostro abbraccio, mio giro a guardare gli altri guardandoli sempre con lacrime agli occhi. LACRIME DI GIOIA. 
Cominciano a spintonare Joon dando a lui la colpa di avermi fatta piangere prima. 
-          Infatti sono stato troppo crudele con la recitazione prima, scusami. Sono stato troppo duro- dice lui ridendo. 
-          A dir la verità hyung non doveva neanche rientrare nel bagno dopo, doveva rimanere ad aspettare una tua reazione- risponde Thunder ridacchiando. 
Guardo Joon con occhi sorpresi. Lui sorrideva con quel meraviglioso sorriso un po’ timido ed imbarazzato. 
-          Non ce la facevo per questo sono entrato in bagno!!- Grida con voce un po’ da bambino che si giustifica. Ridono tutti e rido anche io con loro. E’ incredibile, Joon è proprio così anche dal vivo. Si vede però che lo fa anche per farmi sentire a mio agio e per levare via l’imbarazzo. 
D’un tratto Mir si accascia a terra implorando scusa in modo molto comico, facendo quell’espressione piangente quasi alla “Scribble” in Hello Baby. 
-          Mianheeeee, mianheeeee- continuava a dire. La risata contagiosa degli MBLAQ sta risuonando in questa piccola stanza e io sono in mezzo a loro. 
G.O che era accanto a me mi tira a lui stringendomi forte. Quella stretta quel contatto con lui mi fanno tremare le gambe, neanche ci credo. Si unisce anche Seungho e pian piano anche tutti gli altri. Ci troviamo così tutti insieme racchiusi in una stretta forte e sincera. Mi sento inondata di amore, mi sento affogare nel loro amore. Cavoli, quelli che mi stanno toccando ora sono loro. Quei respiri che si confondono con i miei, sono i loro! Anche le risate che si liberano nell’aria e con delle ali volano fino al mio orecchio sono le LORO. Non ci credo. Non ci posso credere, ancora non riesco a crederci. 
Non riesco a crederci. 
  

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