Your smile,is My smile.

di Onedirectionaremylifebro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -PROLOGO- ***
Capitolo 2: *** -CAPITOLO 2- ***



Capitolo 1
*** -PROLOGO- ***


Ciao, mi chiamo Jennifer, per gli amici Jenny, ho 17 anni e vivo a Londra con le mie due migliori amiche più fantastiche del mondo e anche le più pazze che io abbia mai conosciuto; loro si chiamano Valerie ed Eleanor. Ci siamo conosciute il primo giorno delle elementari ed ora siamo all’ultimo del Liceo Linguistico.
Viviamo tutte insieme in una casa (woow) che ci ha lasciato la zia di Valerie che si fida ciecamente di noi (e forse fa male xD).
Ascoltiamo musica tipo 25 ore su 24; io ed Eleanor siamo Directioners, Valerie non proprio, ma è solo indifferente, non li insulta né li detesta, anzi, quando noi li ascoltiamo alla radio o in casa, a lei non dispiace, semplicemente preferisce ascoltare altri tipi di musica come quella Rap. Ah, anche se i nostri nomi sono“stranieri’’ siamo italiane heart , ma ci siamo trasferite a Londra da circa 4 anni; abitare qui era il nostro sogno da quando eravamo piccolissime anche perché ci sempre piaciuto l’inglese!
Abbiamo un hobbie che noi preferiamo chiamare sport, l’hip-hop ma non tutti la pensano come noi.
Che dire, siamo alte, magre, more, capelli lunghi e ricci e occhi scuri, tutto il contrario di quello che in genere piace ai ragazzi. Ci assomigliamo molto e anche caratterialmente; siamo tipe sportive e ci vestiamo eleganti solo quando ci sono occasioni importanti Cominciamo? Allora:
CAPITOLO 1
E’ mattina, sono le 7:30 e la sveglia suona. Che palle, un altro giorno di scuola, a dire la verità non ci ha mai creato tanti problemi, a noi piace andarci, soprattutto adesso perché sono le ultime due settimane e poi… LIBERE!
Facciamo colazione, ci prepariamo come tutti i giorni e poi ci dirigiamo verso la scuola.
Eleanor: Allora Vale, pensi di venire con noi domani al concerto o preferisci stare a casa?
Valerie: Lo faccio solo per voi, sia chiaro!
Io: … e anche per i ragazzi che potresti incontrare!
V.: Jenny!
E.: Ahahah. Jenny, sei sempre la solita!
Io: Ma è vero, scusa, abbiamo 17 anni e non siamo ancora fidanzate, permetti che almeno una delle tre ci pensi??
X: Su ragazzi, entrate.
Se solo il portiere della scuola non avesse parlato, avrei potuto vedere la faccia di Vale dopo la mia uscita.. Ma secondo me anche lei pensava le mie stesse cose.
Prima ora inglese, seconda ora italiano, terza ora tedesco, quarto ora di nuovo inglese, evvai, il giovedì c’erano solo tutte le lingue che studiamo come materie. Divertimento al massimo!
Appena usciamo da scuola ci dirigiamo verso casa.
E.: Domani a quest’ora saremo al concerto!
El ci teneva davvero tantissimo, era il suo secondo sogno dopo vivere a Londra e, quando ne parlava, le brillavano gli occhi.
V.: *voce ironica e scocciata allo stesso tempo* Evvai!
Io: Guarda Vale che puoi anche non venire se vuoi, noi non ti obblighiamo!
V.: Figurati, per rimanere a casa da sola a far niente? No, grazie!
X: Ehi, ragazze!
Io-E.-V.: Davide!
Davide: Come va?
V.: Bene grazie e tu?
D.: Bene, facciamo la strada di casa insieme?
Io: Per me non ci sono problemi!
E.: Neanche per me!
V.: Ok, andiamo!
Chi è Davide? Beh, Davide è un ragazzo molto simpatico e anche abbastanza carino che abita sotto casa nostra; con lui stiamo bene, è il primo ragazzo che abbiamo conosciuto quando ci siamo trasferite ed è pure italiano. Ha amici normali, ed è un tipo apposto.
D.: Va bene ragazze, ci vediamo domani dopo la scuola!
Ci saluta con un bacio sulla guancia ed entra in casa. Noi saliamo di un piano in ascensore, era davvero molto alto il palazzo abitavamo al 15°, ma la vista era stupenda, sulla London Eye e si vedeva pure il mare; la parete era tutta in vetro e così potevamo goderci tutto il panorama *-*.
Io: Vale , hai visto le mie scarpe per hip-hop?
V.: Sì, eccole, per sbaglio le avevo scambiate con le mie prima!
Io: Grazie!
E.: Jenny, ma domani tu cosa ti metti per il concerto?
Io: Non lo so ancora, mi vesto in modo semplice, non voglio dare una brutta impressione! Tu?
E.: Anche io. Tu Vale?
V.: Bhoo, si anche io.
Vale non era minimamente interessata al concerto, e si vedeva, al contrario di El che era emozionatissimaaa!
Andiamo alla lezione di hip-hop dalle 16:00 alle 19:30. Appena usciamo andiamo a mangiarci una pizza come al solito, ritorniamo a casa e ci buttiamo nel letto stanche morte, dopotutto, 3 ore di hip-hop sono molto stancanti!
Io: Ho come l’impressione che domani sarà una lunga giornata!
V.: Già, ma non illudetevi di tornare a casa intatte!
E.: No di certo! Con gli urli striduli delle altre certo che no!
Io: Per non parlare delle gomitate che riceveremo!
E.: *voce rassegnata* già. Vabbè ora buona notte! heart
Io-V.: Buona notte! heart

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Capitolo 2
*** -CAPITOLO 2- ***


CAPITOLO 2 La notte l’abbiamo passata normalmente, certo, l’emozione saliva sempre di più, ma, una volta addormentata, sarebbe potuto venire un terremoto che io avrei dormito tranquillamente. 7.20, oh, mi sono svegliata senza sveglia e con 10 minuti di anticipo! MIRAOLO! Faccio colazione, mi siedo sul divano davanti a quella meraviglia di paesaggio , me lo godo fino a quando non suona la sveglia e vado a cambiarmi mentre le altre fanno colazione. Appena finiamo usciamo e ci incamminiamo verso la scuola; avevamo lo zaino sulle spalle e l’ombrello in mano: cavolo, ma proprio quel giorno doveva piovere? E in più il concerto era all’aperto. Entriamo a scuola: prima ora matematica, seconda ora francese, terza ora francese, quarta ora arte e ultima ora italiano. Una palla mortale, le ore non sembravano finire più. Campanella, YOUPPY… Torniamo a casa con l’autobus. Ci cambiamo: io metto un paio di jeans un po’ strappati ma non tanto e una maglia grigia con il disegno di un bacio rosso-rosa e Nike. Vale invece mette dei jeans normali, una maglia a maniche corte bianca con sopra una giacca come quella di Zayn con delle All Star. Eleanor si mette la sua maglia preferita bianca a righe grigie che mette solo nelle occasioni importanti, dei jeans e delle scarpe da ginnastica. Arrivate davanti all’entrata, c’era un casino di ragazze che sbraitavano come delle oche. Che poi io mi chiedo che cosa c’è da gridare tanto, alla fine arrivi a casa con un tremendo mal di gola; per di più la pioggia scendeva fitta, perciò non ci si capiva niente , né si vedeva qualcosa. Dopo due ore di attesa iniziano a cantare, le loro voci erano una cosa d’indescrivibile, rimbombavano nel cuore e dentro di ognuno sembrava ci fosse la ‘’Terza’’ Guerra Mondiale. Sentirle dal vivo faceva un effetto stranissimo, forse perché sapevo che erano a meno di quattro metri da me… Ad un tratto la pioggia cessa e la canzone iniziale finisce. Louis: *indicando Eleanor* TU E.: Lo.: Sì, sì, proprio tu, come hai osato ricopiarmi e metterti una maglia a righe? Zayn: Louis, non fare il cretino, continuiamo, dai! Guardo El e vedo che aveva uno sguardo triste, tutti si giravano a guardare chi era stata la ‘’fortunata’’, ma i suoi occhi si riempirono di lacrime. Quella era la sua maglia preferita, quella che e aveva regalato il suo nonno prima di lasciarci. Io: *gridando per farmi sentire* Dai El, non prendertela, sei al concerto dei tuoi idoli, divertiti e lascia stare tutto il resto! E.: Ok. Si era un po’ ripresa; mi giro e vedo che Zayn dal palco guardare Valerie. Io: Ehmm… Vale, Vale, Zayn ti sta fissando! Si gira a guardarlo e i loro occhi si incrociano (che cosa teneraa ok, scusate!) V.: Jenny, ma che dici suu! Io: Ma, ma, guardalo! V.: Ma noo, sta guardando quella dietro! Io: Convinta! xD Il concerto finisce, a malincuore usciamo dal cancello, ricomincia a piovere. Andiamo verso la strada e ci mettiamo sotto il portico di una casa per ripararci. E.: Jenny, io vado un attimo al bar, vieni con me? Io: No, no, vai pure e mi prendi qualcosa da mangiare? E.: Certamente ! Arriva Vale che era rimasta indietro. V.: Devo ammettere che sono davvero carini, soprattutto quello con i capelli scuri, come si chiama? Z.. Z.. Io: Ahahah…. Zayn? V.: Sì, lui *-*. Vabbè, vado a vedere che fine ha fatto El, tu vieni? Io: No, mi siederò qui *indicando la panchina lì vicino* ad aspettarvi. V.: Fai come vuoi, torno subito! Mi siedo sulla panchina. Tutto ad un tratto arriva un vento gelido e rabbrividisco… Io: Cazzo la maglia l’ho scordata a casa, ma dove ho la testa! X: Ehi, cosa ci fa auna ragazza così carina seduta tutta sola e per di più al freddo? Mi giro e…

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