Aghi Soporiferi, Occhiali e Amore

di EnglandLove98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** ...questo non è un vero capitolo ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** ...e nemmeno questo si può considerare un capitolo.... ***
Capitolo 8: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


La giovane Makiko Saji era seduta alla scrivania, con le spalle che davano al balcone. Stava disegnando e su tutta la scrivania erano sparse montagnelle di trucioli di gomma da cancellare. La ragazza allontanò una ciocca marrone dal suo viso e osservò la sua opera con aria critica. Infine sospirò e cancellò per l'ennesima volta un ciuffo di capelli.

-Possibile che io non riesca a disegnare Ran? Che diamine! Sono giorni che tento di completarla...manca solo lei sulla mia parete.- Così pensando si voltò verso la parete alla sua destra e osservò con tristezza il buco fra i disegni di Shinici e Conan. Era davvero giù . Per un'appassionata del Detective Conan come lei, non saper disegnare i personaggi del Manga era un affrono incredibile.

Con gli occhi dolenti, posò il materiale da disegno in un cassetto, si infilò le cuffiette, avviò il lettore musicale e si stesse sul letto. Era sola a casa, dato che i suoi erano partiti per un viaggio di lavoro . Alle 16 in punto si levò le cuffie, accese la TV e si sistemò sul divano: non poteva perdersi nemmeno una puntata dell'anime di cui non riusciva a disegnare la co-protagonista.

Non appena inizò la sigla, Makiko notò che c'era qualcosa di strano: infatti lo schermo era attraversato da linee scure e l'audio era disturbato. Così si alzò e cercò di sistemare l'antenna, ma non appena toccò lo spinotto, una luce 'densa' e luminosa l'avvolse. Non appena quella si dissipò, l'unico essere vivente presente in casa Saji era un moscone che volava indisturbato per il salotto.

 

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-Piccola peste, quante volte ti ho detto che non devi ficcare il naso nei miei affari!?- Il detective Kogoro Mouri colpì un bambino dai grandi occhiali e i capelli scuri che stava frugando fra le carte che una cliente aveva appena consegnato all'agenzia investigativa.

-Papà!- una sedicenne accorse a consolare Conan. Non appena Ran abbracciò il piccolo detective assunse una colorazione purpurea. Quel dolce quadretto familiare fu interrottò dall'atterraggio piuttosto rumoroso di una ragazza nel salotto di casa Mouri

*Angolo Autrice*
Salve a tutti :)
Piacere, tutti mi chiamano Maky. Sono una fan del Detective Conan questa è la mia prima FF.....Perciò tutte le recensioni, positive o negative, sono ben accette :D
P.S. Per creare Makiko mi sono inspirata a me, dato che nemmeno io sono capace di disegnare Ran >.<
A presto <3


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


La scena che vide Makiko non appena si risvegliò fu piuttosto singolare:nella stanza rischiarata solamente dalla luce della luna che filtrava dalla finestra, un bambino sugli otto anni , con degli incredibili occhi indaco e dei ribelli capelli nero-marroni accarezzava con aria protettiva la testa di una sedicenne che dormiva ai piedi del letto in cui lei era rimasta per non si sa quanto tempo. Rimase ad osservarli per un po', finchè il ragazzino non si accorse che la loro giovane ospite era sveglia.

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Quella era stata una giornata movimentata. Dall'apparizione di quella strana ragazza nel loro salotto era accaduto di tutto: Kogoro aveva inziato a delirare, tanto che aveva dovuto utilizzare un ago soporifero. Ran invece aveva mantenuto la calma ed aveva portato la ragazza nella sua stanza ed era rimasta a vegliare su di lei fino a tarda notte, poi era caduta addormentata. Lui l'aveva aiutata come poteva e quando lei sia era addormentata, aveva preso il suo posto. Ascoltando il lieve russare di Ran, Conan osservò con attenzione i lineamenti della ragazza svenuta: aveva dei capelli marroni lunghi fino alle spalle, un fisico abbastanza alto, di corporatura normale. Avrà avuto quattordici, massimo quindici anni. Gli occhi, ci avrebbe scommesso, dovevano essere dello stesso colore dei capelli e quando era sveglia dovevano essere contornati da degli occhiali neri, che adesso giacevano sul comodino. Mentre osservava questi ultimi, il bambino notò che la ragazza si era svegliata.

-Shinici? Sei davvero tu? Shinici Kudo?- la ragazza aveva inforcato gli occhiali e adesso lo stava osservando...Ma come diavolo sapeva la sua vera identità?

-No ti sbagli, il mio nome è Conan!- Shinici stava sudando freddo. Gettò un'occhiata a Ran e con sollievo notò che lei stava ancora dormendo: per sicurezza le sparò un ago soporifero.

-Oh, a me non me la fai! So tutto di te.-

Non sembra cattiva, pensò lui, ma meglio essere prudenti.

-Come fai a saperlo? Chi sei? Come hai fatto ad apparire nel nostro salotto?- cercò di porle quelle domande senza apparire troppo spaventato.

La ragazza prese fiato e gli raccontò tutto. Dopo una buona mezz'ora, Makiko tacque, aspettando una reazione da parte di Conan/Shinici. Lui , dal suo canto, era leggermente scosso : scoprire che in una realtà 'parallela' tutto il tuo mondo è un fumetto è un po' traumatizzante.Ma aveva anche scoperto che Makiko non aveva intenzione di rivelare tutto a Ran e questo lo tranquillizzava.

-Cosa pensi di fare con lei?- la voce di Makiko lo scosse dai suoi ragionamenti.

-Con Ran, intendi? Temo di doverglielo dire, prima o poi...preferirei tornare prima Shinici, però.

Ma ho paura di rimanere per sempre Conan.........- il viso del detective si scurì.

Uno sbadiglio avverti i due che Ran si stava svegliando.

-Che confabulate, voi due?- sussurò, con la voce impastata dal sonno, la sedicenne.

-Niente- sussultarono i due. Poi Makiko raccontò tutta la sua storia a Ran, evitando la parte che aveva traumatizzato Conan.

-OH, che cosa strana! Forse il Dottor Agasa ti potrà aiutare, Makiko... Nel frattempo ,perché non ti trasferisci da noi?..Potresti venire nel mio stesso liceo!- Ran sembrava piuttosto entusiasta.

 

*Angolo Autrice*
Ehm Ehm..... Scusate, i Capitoli saranno brevi  ma ne pubblicherò circa tre-quattro a settimana.
Vorrei sapere cosa ne pensate... 
Baci baci, 
Maky

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


-Pff, questa casa sta diventando un orfanotrofio- protestò sbuffando il Detective Kogoro.

Ran gli aveva appena comunicato che una sua 'compagna di scuola' ( tutti e tre concordarono sul far credere al detective di aver soltanto sognato una ragazza che appariva dal nulla nel salotto) aveva bisogno di ospitalità e che lei aveva dato la loro disponibilità.

  • Signor Mouri, mi spiace essere d'intralcio.... ma non si preoccupi, i miei genitori la ricompenseranno : sono entrambi attori e adesso sono in giro per il mondo a promuovere il loro nuovo film, ma presto torneranno e leverò il disturbo.- Makiko cercò di non apparire troppo nervosa.

-E sia....Chissà, magari qualche ricca ereditiera mi nominerà 'Benefattore dell'anno' e mi consegnarà un qualche assegno...si si si si- Kogoro stava parlando più a se stesso che ai ragazzini presenti nel salotto.

 

-Makiko, vieni! Avrai bisogno di vestiti nuovi, perciò dovremmo andare.....- Ran fu interrotta da un'entusiasta Makiko.

-Shopping!! Su andiamo! Shi...Conan, vieni con noi?- la ragazza si corresse velocemente e Ran non si accorse di nulla.

-Si... non mi fido a lasciarvi sole in un centro commerciale. Insieme potreste sperperare l'intero patrimonio dei Mouri.- Conan si piazzò fra le due ragazze e le guidò verso l'uscita.

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Mentre Ran si trovava nel camerino di prova, Makiko si piegò leggermente verso Conan, che stava fissando annoiato una mosca.

  • Conan, non pensi che Shinichi debbe farsi sentire? Stamattina sul presto mi sono alzata per andare in bagno e sono passata davanti alla stanza di Ran, che aveva la porta aperta. L'ho sentita mormorare cose come 'Shinichi torna da me' e in più stava piangendo.....-

 

Conan stava per rispondere, ma in quel momento Ran lo interruppe.

-Allora, come sto?-

 

Al ragazza indossava un vestito attillato dello stesso colore dei suoi occhi che la fasciava perfettamente e metteva in risalto il suo fisico stupendo.

 

-Sei una favola!!- squittì Makiko, affrettandosi a chiudere la bocca ad un emozionatissimo Conan.

Non appena si fu ripreso, quest'ultimo continuò:

-Si Ran...sei davvere stupenda!-

-*Click* Questa la mando a Shinichi!- prima ancora che Ran potesse rendersene conto, Makiko prese il telefonino, scattò una foto e la inviò, stando ben attenta ad urlare qualche altro apprezzamento per non far sentiro lo squillo del telefonino di Conan.

 

-Io devo...andare a fare un bisognino- Conan corse verso il bagno , tenendo ben stretgto in tasca il telefonino.

 

Pochi attimi dopo, il telefono di Ran squillò.

-Pronto...Shinchi? Oh scusa, ma la mia amica Makiko ha preso il mio telefono....oh...davvero? Grazie mille......Oh? Si....ci sentiamo...- Ran posò il telefono e poi , arrossendo, disse:

-Mi ha chiamato solo per dirmi... che con questo abito sono stupenda.....-

-Allora lo devi comprare assolutamente!- disse Conan, tornato dal bagno, clacando forse troppo la sua voce puerile.

-E sia, mia avete convinto!-

Mentre pagava l'abito, Ran pensò che sarebbe stato stupendo da indossare il giorno in cui Shinichi sarebbe tornato.

*Angolo Autrice*
Saaaaaalve!
Come avrete intuito, 

i primi capitoli sono 'introduttivi'....non so ancora con precisione quando questa storia finirà, ma vi assicuro che non ne rimarrete delusi :D
Al prossimo capitolo
Maky <3

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Capitolo 4
*** ...questo non è un vero capitolo ***


Quella mattina, Ran si svegliò prima di tutti. Si alzò , si rifece il letto e iniziò a vagare per la casa: sembrava così vuota a quell'ora.
Passò davanti alla stanza di Conan e si fermò: il 'bambino' stava parlando nel sonno.
Poggiò la mano sulla maniglia e per un po' rimase così, combattuta fra l'aprire o no la porta. Si decise solo quando sentì Conan agitarsi e sussurrare  -'Scusa Ran'-.
La ragazza abbassò la maniglia ed entrò a passo felpato. Si sedette sulla moquette e iniziò ad accarezzare i capelli di Conan : quel bambino era così simile a Shinichi, che a volte quando lo guardava sentiva un forte dolore al petto.
Shinichi le mancava moltissimo: le mancavano le loro litigate, le sue deduzioni e quei strani atteggiamenti del ragazzo nei suoi confronti, che la confondevano.
- Ran scusa- il piccolo riprese a parlare nel sonno proprio mentre Ran era immersa nei suoi ricordi.
La ragazza ebbe un sussulto, ma si calmò e cercò di capire cosa stesse sognando il bambino. -Di che ti dovrei scusare? -

-Scusa Ran....Non ...sarei ...dovuto sparire.....così- detto questo, il ragazzo riprese a dormire normalmente.

Per non disturbarlo ulteriormente il piccolo detective, la ragazza uscì, chiuse la porta con attenzione e tornò nella sua stanza, lasciando la porta aperta.

-Non sarei dovuto sparire così... ma cosa diavolo poteva intendere? Conan non è sparito! Shinichi dovrebbe......- in quel momento Ran si bloccò. Shinichi le avrebbe dovuto chiedere scusa, non Conan.

Non era possibile. Eppure tutto coincideva.

-Che pensi?- Makiko era in piedi sull'uscio della porta, mentre si stropicciava gli occhi.

La voce della ragazzina riportò Ran alla realtà.

-Uhm? Niente niente.

-A me non me la fai! Ti ho visto prima...si tratta di Shinichi, vero?

 

Ran guardò Makiko e poi scoppio in lacrime. Makiko l'abbracciò e la fece sfogare.

Mentre Ran piangeva, Makiko decise che prima di tornare nel suo mondo, avrebbe dovuto aiutare Conan a tornare normale.

 

 

*Angolo autrice*

Ok, questo non è un vero capitolo........è più una 'introduzione' al prossimo capitolo, in cui Makiko incontrerà il dottor Agasa..... 

Vorrei poi ringraziare  Hoshi Kudo e Black_Princy, vi adoro <3

A presto!

Makita-Chan ( hai letto bene hoshi, mi piace un sacco questo nomignolo ù.ù)

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Dopo una buona mezz'ora, Ran si calmò.

-Adesso mi devi spiegare tutto!- le disse Makiko, asciugandole le lacrime con il bordo della manica del pigiama.

Ran le riassunse l'ultimo anno e mezzo: la scomparsa di Shinichi e la comparsa di Conan, quel bambino così simile al suo amico d'infanzia, con il suo stesso fiuto.

Le riassunse anche tutti i suoi dubbi. Makiko ascoltò tutto in silenzio, annuendo soltanto un po' con la testa.

Dopo un po' Ran si fermò, attendendo il parere della ragazza.

-Oh Ran, come puoi pensare che Conan sia Shinichi? Non vedi che è un BAMBINO?- Makiko cercò di non apparire tesa e nervosa, ma convincente.

-So che sembra assurdo ma..... Secondo te è possibile?- Ran non demordeva.

-Cosa?-

-Rimpicciolire, regredire.....fino a tornare ad avere 7 anni!- negli occhi di Ran ci fu un lampo di follia.

-Perché mai?- rispose Makiko allarmata: lo sguardo della sedicenne non prometteva nulla di buono.

-Voglio verificare una cosa......Vieni, andremo dal Dottor Agasa!- Ran si alzò di scatto, trascinando Makiko con sè.

                            ------------------------------------------------------------------------------

-COOOOOSA? Ma non ti sembra un idea ridicola? Te l'ho detto, Conan è UN PARENTE di Shinichi, non è Shinichi! E poi... no si può 'ringiovanire' e comunque io non so come si fà...altrimenti non avrei questi capelli bianchi!- Il Dottor Agasa stava sudando freddo, Ai e Makiko con lui. Ma Ran non si convinceva: era una ragazza testarda.

-Glielo dica anche lei, Dottore....è da stamattina che delira!- Makiko era davvero spaventata. Ran non doveva fare mosse avventate.

-Già..Aspetta..TU CHI SEI?- Ai e il Dottore sussultarono vedendo Makiko.

-Calmi Calmi...sono nuova di qui....Piacere Makiko.- La ragazza tese la mano ai due, ma poi si avvicinò ad Ai e le sussurrò -So di te e di Shinichi, non sono dell'organizzazione..e nemmeno di questo mondo!-

Ai si spaventò parecchio, ma rimase calma.

-Dottore, so che lei sa dov'è Shinichi e che sa anche la verità su Conan...quindi o mi fa tornare bambina, oppure mi dice dov'è Shinichi.-

Il Dottore non sapeva più che fare.

-Devo pensare che le mie teorie siano fondate?- Ran stava assumento un'aria vittoriosa.

Bisognava fare qualcosa.

-Vedo che non rispondete. Tornerò domani...Makiko, vieni!- Ran si avviò verso l'uscita.

-Io resto un altro po'....-

-Fa come vuoi.- Ran sbattè violentemente la porta. 

Non appena rimasero soli, Ai salto addosso a Makiko.

-Chi sei???Come fai a saperlo?Su DIMMELOOOO! Chi ti manda?-

Il dottor Agasa dovette mantenere la 'piccola', per evitare che facesse del male alla ragazzina.

-Se ti calmi, ti spiego tutto.- Makiko prese fiato e raccontò tutto, così come aveva fatto con Conan: conosceva bene il manga e l'anime e sapeva benissimo che se ci si poteva fidare di qualcuno, bhè quel qualcuno erano il Dottore ed Ai.

La reazione fu unanime: i due rimasero immobili e leggermente scossi.

A rompere il silenzio a fine spiegazione, fu Ai – Come credi di tornare nella tua....dimensione?-

-Non so...ma prima devo aiutarvi a tornare normali!-

-Ed hai qualche idea?- Ai sembrava molto scettica.

-Sì. Entrare nell'organizzazione.- Quella frase ebbe lo stesso effetto di un fulmine a ciel sereno.

 

Angolo Autrice

CA- BOOOM

Riassumendo:

Ran ha capito tutto e vuole tornare bambina per stare con il suo Shinichi

Makiko vuole imolarsi per la causa

E io sono esaurita dal greco e dai compiti, quindi ritardo un po' la pubblicazione dei capitolo...

Alla prossima,

Makita <3

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


 

-Tu...COOOOOOSA?- Makiko non aveva mai visto il Dottore e Ai così fuori di sè.

-Su! Non vedo altre possibilità: m'infiltro e non appena troveremo il modo di rispedirmi nella mia dimensione ruberò il medicinale e sparirò!- cercò di suonare il più possibile convincente.

-Ma ti rendi conto dei rischi?-  il Ai era ancora un po' titubante, mentre il Dottore si era convinto, a giudicare dai progetti che stava disegnando...

Parrucca e lenti a contatto cangianti a comand per permetterle di venirci ad aggiornare senza farsi notare...... fermaglio con le stesse caretteristiche del farfallino di Shinichi...stessa cosa per scarpe e cintura...auricolari.......minigonna con tasche nascoste fra le pieghe interne.........- stava parlando più per se stesso che per le due ragazze.

 

-Stupendi!! Così non correrò pericoli!!!...allora Ai.....mi aiuterai?- Makiko porse la mano a Sherry.

Quest'ultima, dopo averla scrutata con due occhi gelidi, le sorrise e le strinse la mano.

 -E sia. Su, devo farti un corso accellerato di......-

-.....organizzazionologia?-Makiko terminò la frase per lei.

Ai riassunse il suo solito atteggiamento distaccato. -Più o meno....-

 

Ai inziò a snocciolare tutta una serie di nomi, dati e luoghi utili: il modo più semplice per inserirsi nell'organizzazione era fare una scoperta sensazionale...se fosse andata sui giornali, gli uomini in nero si sarebbero subito mobilitati per trovarla.

 

-La fai facile tu. Che c'è di nuovo da scoprire? E poi sei tu il genio scientifico...non per niente nella mia dimensione studiavo ad un liceo classico!-

 

Tranquilla. Anche se ho il corpo di una bambina non vuol dire che io sia meno geniale....-

            

 

                          ---------------------------------

 

-Vi prego di accogliere con un caloroso benvenuto la giovane scienziata Fixuki Suji!-

Con la parrucca impostata sul nero pece e le lenti a contatto sul verde, Makiko era davvero irriconoscibile. Nervosamente salì i gradini che la portavano al palco, dove un presentatore incipriato e con un sorriso molto falso le stava tendendo una mano. 

Con un movimento fluido, sistemò l'auricolare : sapeva tutto della 'sua' invenzione, oramai, ma se le avessero fatto altre domande, senza Ai appostata fra il pubblico, non avrebbe saputo che rispondere. Dal palco riuscì a vedere il dottore, Sherry e un Conan piùttosto imbronciato: prima di andare lì aveva salutato Ran e il Detective, dicendogli che aveva trovato il modo di tornare a casa e Conan si era dovuto sorbire i pianti della ragazza, che non aveva ancora abbandonato le sue idee folli. Conan era contrario all'operazione ,ma Makiko, o meglio, Fixuki, aveva insistito moltissimo. Erano riusciti ad acquistare una casetta in centro dove la ragazza poteva vivere da sola. L'avevano riempita di invenzioni e libri di scienza per rendere il tutto più credibile.

 

La folla applaudì calorosamente. Non appena si placo, l'intervistatore attaccò.

-Allora, cara Fixuki, quanti anni hai?-

-Ne compio 17 oggi.- mentì lei. In realtà ne aveva poco più che 14, ma ne dimostarva di più.

La folla scoppiò in un 'tanti auguri a te' frenetico .

-Su calmatevi! Comunque auguri, mia cara. Vorresti parlarci un po' della tua invenzione? Insomma, non si sente tutti i giorni di una 'pozione' che rende più forti, agili, scattanti....più giovani, insomma!-

Makiko prese fiato e riassunse brevemente il testo che aveva imparato a mermoria : una storiella molto carina su come, mossa dall'amore per la sua ormanai non più arzilla nonnina, era riuscita a creare un medicinale capace di restituire forza ai muscoli eccetera eccetera. Dopo i vari convonevoli e la consegna di un premio, 'Fixuki' fermò un taxi per tornare a casa.

Mentre scendeva dal taxi, Makiko notò un auto parcheggiata vicino al portone d'ingresso, con un uomo vestito di enro poggiato sul cofano, nell'ombra.

Non appena la vide scendere dal taxi, quell'uomo, senza scomporsi, la salutò.: -Salve, Fixuki. Finalmente sei tornata.-

Subito dopo si sposto, permettendo alla luce di illuminare lui, un ragazzo alto, con un capello a falda larga, gelidi occhi e lunghi capelli castano-biondi ed una sigaretta fra le labbra,  e la sua auto, una Porsche 356A nera.

Makiko rimase impietrita: aveva progettato tutto con grande convinzione, ma adesso aveva un po' paura. Ma raccolse tutto il suo coraggio per rispondergli.

-Salve anche te, caro Gin.- poi si zittì, studiando la sua reazione, che non tornò ad arrivare.

Il ragazzo spalancò la bocca, lasciando cadere la sigaretta e con un unico, fluido, movimento afferrò la Beretta e la puntò verso Makiko.

Adesso tu stai zitta e vieni con noi.-

 

Un altro uomo in nero, Vodka, afferrò Makiko, le legò le mani e la costrinse ad entrare in auto. Subito dopo chiuse le portire posteriori e si sedette al posto del guidatoro, mentre Gin si sistemava nell'altro posto libero.

 

-Hanno fatto presto...- pensò la ragazza. Ai l'aveva avvertita, ma erano stati fin troppo rapidi, per i suoi gusti.

-Adesso mi spieghi un paio di cosette, mia cara.- 

-Con immenso piacere, Gin... oppure dovrei preferisci Jin Kurosawa* ? Per me è indifferente.........-

*Così si firma quando accompagna Sherry sull'isola della sirena nel volume 28  

 

Makiko sapeva doll'ossessione di Gin per Ai e quindi immaginava una reazione violenta, ma non avrebbe mai immaginato che Gin scendesse dalla macchina e rientrasse per sedersi dietro, affianco a lei, per metterle la mani al collo.

-Ah, ecco chi ti ha detto chi sono! Se ci tieni alla vita, dimmi dov'è Shiho se ci tieni alla tua misera vita!! Adesso capisco anche la tua invenzione....è di Sherry vero? VERO?- ad ogni parola stringeva di più.

-Hey, se la uccidi non ti potrà dire nulla- gli fece notare vodka, spiando dallo specchietto retrovisore.

Gin la mollò di scatto, ma Makiko era svenuta.

 

*Angolo Autrice*
Ehm Ehm.......Non so che dirvi xD
Questo capitolo è più lun go del solito :3 Comunque aggiornerò più spesso.
Baci Bacetti,
Makita-Chan ù.ù

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Capitolo 7
*** ...e nemmeno questo si può considerare un capitolo.... ***


Makiko si ripreso dopo una mezz'ora. Non appena la vide tornare in se, Gin tornò all'attacco.

-Allora, come fai a sapere tutte queste cose?-

Nonostante fosso MOLTO scossa, 'Fixuki' mantenne la calma e gli rispose, svoggiando il suo miglior tono non curante:

-Io e Shiho eravamo amiche....e un bel giorno, prima di scappare, mi ha raccontato un po' di cose simpatiche sul suo.....'lavoro'....-

Gin rimase sorpreso dalla tranquillità della ragazza.

-....lavoro che diventerà anche il tuo....se ci tieni alla pelle, è chiaro.....-

L'uomo si gustò l'espressione di terrore della ragazza, per poi aprirle la portira

-Benvenuta fra noi, Marsala.-

Poi si allontanò, lasciando la ragazza in mano ad altri due uomini in nero, molto giovani.

La fecero entrare in un condominio all'apparenza diroccato, ma all'interno incredibilmente nuovo.: il quartier generale dell'Organizzazione.

I due tizi la scortarono in un ascensore e poi in un appartemento-laboratorio-cella e ve la chiusero dentro.

------------------------------------------------------------------

 

-Sonoko....secondo te....sarebbe possibile tornare bambine?-

Ran e Sonoko erano sedute nel cortile della scuola, chiacchierando un po' prima di tornare a casa.

-Intendi tornare all'età di Ai, Conan e Compagnia?- Sonoko continuò a limarsi le unghie con non curanza, perciò non notò la faccia afflitta dell'amica, che le rispose , seccamente -Si-

-Bhé....non credo...anche se....Si forse ci sarebbe un modo...Ma perchè ti interessa?- chiese Sonoko, sospettosa.

-Niente niente...curiosità....- Ran cercò di nascondere il panico.

-Scommetto che anche tu hai il mio stesso dubbio!- esclamò trionfale la Suzuki

-Ossia?- chiese Ran, un po' spaventata.

-Che il piccolo Conan non sia esattamente ciò che ci fa credere di essere.......-

 

 

Angolo Autrice

Chiedo umilmente perdono per l'infimità (?) di questo 'capitolo', che non si può deefinire tale >.<

Ma dovevo scriverlo, perché nel prossimo succederanno un po' di casini :3

Baci,

Maky-Chan  

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Capitolo 8
*** Capitolo 6 ***


*Prima di leggere questo capitolo, ascoltate e leggete la traduzione di questa canzone www.youtube.com/watch?v=IC0QeOTAxF0, secondo me il nostro Shinichi potrebbe dedicarla ad una certa personcina*

 

L'espressione di Ran era talmente stupita, che Sonoko non potè fare a meno di scoppiare a riderle in faccia.

-Che c'è? Scommetto che siamo arrivate alla stessa conclusione.......il piccolo Conan ed il tuo adorato Shinichi sono la stessa persona!....e scommetto anche che tu vuoi tornare piccola per poter stare di nuovo con lui! Tranquilla, ho una soluzione!-

-E come?-Ran da sorpresa si era fatta curiosissima

-Basterà potenziare un po' queste.....- e così facendo, Sonoko cacciò dalla tasca delle pillole gialle.

-Cosa diamine sono?-

-Sono delle pillole ringiovanenti molto potenti, fabbricate da un amico di papà per mia madre...sai,per le rughe: ha il terrore di diventare come mia nonna....comunque....se ne prendessimo un blister a testa......-

-Sei matta? Potremmo anche morire per overdose!-

-Come sei esagerata! Io ci provo...mi piacerebbe tornare a quando avevo 7 anni....- e iniziò a ingerire pillole. Finito il blister, la ragazza svenì.

Dopo alcuni minuti, davanti agli occhi di una sbalorditissima Ran, c'era una ragazzina di 6 anni o poco più, incredibilmente simile a Sonoko.

-Allora? Dalla tua faccia deduco che ha funzionato........- Sonoko le porse un altro blister, che Ran quasi le strappò di mano.

 

-Conan!! Conan!! oh,insomma!- La piccola Ayumi cercava disperatamente di attirare l'attenzione del piccolo detective, che se ne stava seduo sotto ad un albero, pensieroso:

da quando Makiko aveva fatto quell'annuncio, non era stato tranquillo nemmeno un minuto. Se l'Organizzazione avesse scoperto tutto? Se fossero sulle loro traccie? Se avessero ucciso Makiko?

Quella bambina stava strillando un po' troppo per i suoi gusti, ma era impossibile zittirla.

Stava per andarsene, quando vide due bambine corrergli incontro......

-Shinichi!!!! Shinichiiiiiiiiiiiii!- una delle due, che aveva degli incredibili occhi lilla-blu e dei lunghi capelli scuri, gli saltò al collo, piangendo.

-Hey CARINA! Lui non si chiama Shinichi! Lui è Conan, il MIO CONAN!- Ayumi stava per saltare addosso alla bambina, ma l'altra, dai capelli motlo più chiari e corti, la bloccò glaciale:

-Perché non vai a giocare con le bambole?-

Lo sguardo di quella ragazzina, persinopiù assassino di quello di Ai, fece ghiacciare il sangue nelle vene della piccola, che corse a casa.

Dal suo canto, Conan rimase pietrificato: si perché non c'erano dubbi, quella bambina ch lo stava stringendo fin quasi a strangolarlo era Ran e l'altra era sicuramente quell'ochetta di Sonoko.

-Hey, Kudo....non ci facevi così furbe, vero? E non trovi che io sia decisamente deliziosa, così?

Ora scusatemi piccioncini, vado a cercare qualche bambino carino da cui farmi offrire un gelato!- Sonoko cinguettò due paroline, per poi dileguarsi fra gli alberi.

 

Ran non si decideva a staccarsi da Conan, che dal suo canto non voleva lasciarla andare :...forse trovare l'antidoto non era poi una così grande priorità.....

 

-Quando mi avresti detto la verità?- la piccola Ran si staccò lentamente dal suo migliore amico. Una grossa lacrima le stava rigando la guancia. Lacrima che shinichi si affrettò ad asciugare con il lembo della sua felpa.

-Ran.. non è semplice....le persone che mi hanno ridotto così.....se si fosse saputo..-

-Non ti fidavi di me?- Ran era di nuovo sull'orlo delle lacrime.

-Certo che mi fidavo! Volevo solo...proteggerti..cosa dirai adesso a Goro?-

-Inventerò qualcosa.....Scusami.-

-Scusarti? Ran, perché dovresti scusarti?-

-Se non ti avessi costretto a venire al Tropical Land, quel giorno.....tu non...-

-Suvvia Ran! Una promessa è una promessa!-

La bambina sembrò tranquillizzarsi.

-Allora, signor Kudo.... come facevi adaddormentare ed ad imitare la voce di mio madre oppure di Sonoko?- Ran si avvicinò al bambino finchè i loro nasi non si sfiorarono.

-C-c-co-co-con q-questo...- il giovane detective si indico il papillion che teneva in tasca.

-Fa vedere un po'.........'Hey Ran! Mi porti la birra?!'.- L'effetto fu sorprendente: i due si trovarono a rotolare nell'erba, tenedosi la pancia per le risate.

Dopo un po', i due sentirono qualcuno piangere: si nascosero dietro ad un tronco caduto e stettero a guardare...

La piccola Ayumi stava piangendo disperata, mentre un alcuanto imbarazzato Mitsuhiko ed una perplessa Ai stavano cercando di calmarla.
Tenendosi teneramente per mano.

*Angolo autrice*
...Ok, questo capitolo non ha nè capo nè coda, ma ero ispirata.
So che il sacrificio di Makiko vi può apparire futle, adesso ...ma ci saranno diversi sviluppi interessanti, nei prossimi capitoli :3

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