Un incontro del destino.

di Lallyna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un altro litigio. #1 ***
Capitolo 2: *** Tutto sta per cambiare. #2 ***
Capitolo 3: *** E' solo destino. #3 ***
Capitolo 4: *** Poca memoria. #4 ***



Capitolo 1
*** Un altro litigio. #1 ***


#un altro litigio.

Ciao, sono una ragazza come le altre, come voi, non sono famosa, non sono popolare, a scuola mi conoscono a malapena, ma delle amiche le ho, sì le ho, e sono meravigliose, le adoro. 

Non so cos’è l’amore, boh, chissà, forse perché non ho mai avuto una relazione seria, ma c’è una persona che occupa il mio cuore, purtroppo, siamo lontani e non sa nemmeno che esisto; non svelo ora chi è, ma lo saprete presto.
Mi chiamo Maggie, ho sedici anni e sono di Roma; ho i capelli castani-biondi col ciuffo al lato destro, gli occhi verdi, non sono tanto alta, anzi, sono bassina.
La cosa che mi piace e che mi riesce meglio è cantare.
Sono figlia unica, mi sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella, ma la famiglia non si sceglie, no?! Sono continuamente in conflitto con i miei genitori, non mi lasciano vivere la mia vita, non riescono a capirmi, ecco; boh, sarà il periodo adolescenziale.

16 Giugno 2012.
La scuola è finita da poco e già mi mancano le chiacchierate sfrenate con le mie amiche, le imitazioni che facevamo dei professori… in questi giorni le vedo, ma non è come a scuola: svegliarsi tutte le mattine, incontrarsi e stare cinque o sei ore insieme.

‘Drrriiiin’ ‘Driiiiiiin’. 
Sono le 09:00 del mattino, prendo la sveglia, la lancio contro la porta per zittirla e dormo ancora un po’.

-
Mamma: “Maaaag, svegliaaa. Sono già le 12:00.” Urla dalla camera affianco.

Mi alzo finalmente dal letto, con gli occhi ancora socchiusi e la faccia peggio di uno zombie.
Affero la sveglia e la rimetto a posto, guardo l’ora… sono le 09:30. 

Io: “Mamma, perché mi prendi in giro?! Io ho sonno, devo dormire!” Dico scandendo bene la parola dormire.

Mamma: “Mag, non fai altro che dormire, hai intenzione di continuare così per il resto dell’estate?!” 

Io: “Sì, allora?” Uno dei soliti litigi tra me e mamma’ penso.

Mamma: “Allora?! Non mi sta bene, quest’estate andrai dai tuoi zii, a Londra, così almeno passerai un’estate diversa.”

Io: “No! Dagli zii no! Sono così noiosi; non puoi farmi questo.”

Mamma: “Ci vai, punto. Chiamo oggi stesso e domani parti.”

Io: “Uffà, vabbè, se non posso farti cambiare idea…”

Mamma esce dalla mia camera sbattendo la porta.
Non mi rimane altro che rassegnarmi… comunque non permetterò né a mia madre, né ai miei zii, né a nessun’altro di rovinarmi estate; troverò un passatempo lì, a Londra.

Angolo autrice.
Ok, sciao ragazze :)
Vi faccio un quadro generale della storia, un'anteprima, insomma.
Questo è solo l'inizio e ci vorranno un po' di capitoli affinchè Mag incontri gli One Direction, perchè non mi piacciono quelle storie in cui dopo già tre giorni si fidanzano (?), mi avete capito, no? Non sono frettolosa.
Dunque, ci sarà un triangolo amoroso, un ragazzo inventato e... poi boh, non voglio svelare più niente, altrimenti che sorpresa è?
Grazie a chi leggerà la mia storia, big love guys! c:

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Capitolo 2
*** Tutto sta per cambiare. #2 ***


#tutto sta per cambiare.

Vado a fare colazione, e mentre preparo pane e nutella, guardo male mia madre che per dispetto chiama subito mia zia e va di sopra per non farmi sentire la conversazione. La seguo stando attenta a non farmi sgamare, ma lei se ne accorge lo stesso, va in un’altra stanza e non riesco a sentire un bel niente… mi rassegno e vado a finire di mangiare. Dopo dieci minuti arriva mia madre e mi dice che partirò domani mattina alle 10:00.
La giornata passa lentamente e nel modo più noioso, fino ad arrivare a sera e comincio a preparare le valigie, ci metto di tutto e di più, quasi tutta la cameretta e tutto il bagno, infatti una valigia non mi basta, sono costretta a portarne due; ora il tempo passa velocemente e vado a dormire presto per svegliarmi alle 08:00.
‘Drrriiiin’.
Ecco. Puntualmente arriva mia madre a buttarmi giù dal letto perché non voglio alzarmi. Non sono molto entusiasta di partire, i miei zii sono così… pallosi, però ho deciso di cambiare, voglio godermi al meglio quest’estate, perciò mi alzo e indosso ciò che ho di più carino. Dopo mezz’ora, finalmente ho deciso cosa indossare: 
http://weheartit.com/entry/30447865, con un bel fiocchetto turchese in testa, una borsetta a tracolla bianca, senza mai dimenticare la mia collana col nome; giusto un filo di trucco che non manca mai e via.
SONO PRONTA.


Angolo autrice.
So che questo capitolo è breeeeeeevissimo, però nei prossimi due succederà qualcosa di hrewedrtfhjhgtfrewertfgh, non so descriverlo, ok? :3
Baci e alla prossima 

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Capitolo 3
*** E' solo destino. #3 ***


#è solo destino.

Mia madre mi accompagna all’aereoporto con l’auto e prima di salire sull'aereo, ci guardiamo negli occhi.

Io: “Mi mancherai, mammina.”

Mamma: “Questo non mi convincerà a non farti partire.”

Io: “Uffà, mi mancherai lo stesso...”

Mamma: “Anche tu.”

Ci abbracciamo e vado.
Attendo con ansia che l’aereo decolli e alle 10:00 in punto, comincia ad alzarsi e spicca il volo (?). 
Metto le cuffie nelle orecchie e ascolto un po’ di musica: One Direction - Another World. 
Ripenso a tutto ciò che è successo e che mi sono separata dalle mie amiche e dai miei cari, potrò sentirli solo al telefono, però in compenso conoscerò gente nuova e farò nuove amicizie; il solo pensiero di essere quasi a Londra mi rende felice, non mi importa dei miei zii noiosi, avrei trovato sicuramente il modo per divertirmi... all’improvviso mi viene un colpo di genio: andrò a casa della mia vecchia amica Allyson che si è trasferita a Londra qualche anno fa, sempre se lei e i miei zii sono d’accordo. 
Sono passate due ore e quarantacinque minuti e a Londra sono le 11:45 del mattino. 
L’aereo è atterrato, metto piede a terra e sento l’aria fredda sul mio viso; Londra non è come Roma, è sempre nuvoloso ed imprevedibile.
Mi incammino per andare a casa dei miei zii, credevo di ricordare ancora la strada perché almeno una volta all’anno ci vengo con i miei genitori, però negli ultimi anni non ci siamo più andati, infatti mi sono persa, perciò prendo un taxi e indico all'autista la via della casa. 
Arrivo e busso. 
Mi apre mia zia sempre sorridente e mi accoglie in casa con molta gentilezza, chiedendomi del viaggio. Io arrivo subito al sodo:

Io: “Senti zia, quest’estate voglio divertirmi come non mai e vorrei andare da una mia amica qui vicino anziché rimanere qui.”

Zia: “Certo, fai come vuoi, io voglio che tu stia bene e non voglio trattenerti.”

Io: “Aww, grazie zia, sei la migliore! Chiamo Allyson e vado domani.” Dico abbracciandola.

Zia: “Va bene.”

Poso le valigie di sopra, la casa è enorme e incontro mio cugino Alex. Da piccola ho sempre avuto una cotta per lui, ma adesso lo considero come un fratello maggiore. Alex ha diciassette anni, è alto, muscoloso (?), ha i capelli chiari e gli occhi marroni. Adoro gli occhi marroni. 

Alex: “Ehi Mag, ti aspettavo con ansia!” Esclama ridendo.

Mio cugino è sempre stato un tipo molto simpatico e scherzoso.

Io: “Perchè?”

Alex: “Non so, forse perché non ti vedo da tanto tempo e mi mancavi... e sei cresciuta bene!”

Io: “Anche tu mi sei mancato, sei diventato proprio un bel ragazzo!” Dico abbracciandolo. “E, grazie...”

Alex: “Di nulla, adesso esco, ci vediamo dopo!”

Io: “Ok, ciao!” Lo saluto sorridendogli.

Sono appena arrivata e già mi annoio, voglio uscire un po’.
Saluto mia zia e raggiungo Alex.

Io: “Dove vai di bello?”

Alex: “In giro, vuoi venire con me?”

Io: “Ok, perché sai, mi annoio a casa.”

Andiamo a fare una passeggiata in una stradina un po’ affollata. 
Dopo qualche minuto passa davanti a me un ragazzo che mi guarda fisso negli occhi, mi sorride e poi il suo sguardo passa sul mio collo (scoprirete poi perché) e poi scompare in mezzo alla gente. Aveva gli occhi color cielo, non li avrei mai dimenticati. Indossava un cappello, ma sono riuscita ad intravedere delle ciocche di capelli biondi. Ad un tratto, mi fermo, perplessa, penso e grido a mio cugino:


Angolo autrice.
So che sapete (?) chi è il misterioso ragazzo che Mag incontra, ahahah e_e però vi lascio nel dubbio.
Questo è soooolo l'inizio, ho tante idee, hbgfdefgvbhnbhgfrde c:
Alla proooossima :3

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Capitolo 4
*** Poca memoria. #4 ***


#poca memoria.

Io: “Niall, Alex, era Niall, quel ragazzo era Niall, no, non ci credo. No non può essere, gli One Direction non sono a Londra. Avrò visto male.”

Alex: “Niall degli One Direction?! Bah, impossibile.”

Io: “??!” Rimango ferma a pensare dubbiosa e poi ricomincio a camminare.


“Siamo tornati.” Urliamo all'unisono rientrando a casa.

Vado in camera, mi siedo sul letto e penso. Quegli occhi li conosco, sì, erano i suoi, quelli di Niall, forse sono tornati qui e nessuno lo sa… boh, lo scoprirò.


INTANTO… Gli One Direction sono veramente a Londra, quello che ho incontrato era Niall insieme al suo bodyguard. 

Niall: “Non riesco a non pensare a quegli occhi che ho incrociato prima, così dolci, così profondi. Mi ha fulminato.”

Bodyguard: “Ma se non la conosci nemmeno.”

Niall: “Scoprirò chi è, la devo trovare, fosse l’ultima cosa che faccio!” Dice determinato e sicuro di sé. 

Bodyguard: “Non hai nessuna traccia per trovarla.” (Quant’è incoraggiante).

Niall: “Sì che ce l’ho. Il nome. Si chiama Maggie.”

Bodyguard: “E come diavolo lo sai?”

Niall: “Aveva una collana con scritto il nome; però col nome non ci faccio niente.”

Bodyguard: “Già… Londra è grande, ci saranno migliaia di ragazze che si chiamano Maggie.”

Niall: “CI SONO! Resterò nel posto in cui ci siamo incontrati, giorno e notte, fino a quando ripasserà, e a quel punto… BAM! Le parlerò!”

Bodyguard: “Ottimo piano, ragazzo.”

(E' ciò che accade dalla parte di Niall, io nella storia non so tutto questo).




Dopo aver pranzato i deliziosi manicaretti che crea mia zia, decido di andare da Allyson, per lei sarà una grande sorpresa.
Esco e mi incammino, Allyson abita a dieci minuti da casa e fortunatamente, almeno la sua, me la ricordo, spero.
‘Drin’ ‘Drin’.
Busso ad una porta, mi sembra familiare, è tutta fucsia, e nelle vicinanze ci sono delle piante; ‘Numero 33’ è inciso sulla porta.
Apre una signora, direi che ha una quarantina d’anni.

Io: “Salve, c’è Allyson?”

Signora: “Allyson? Qui non abita nessuna Allyson.”

Io: “Ne è sicura? Credevo fosse la casa giusta. Ho sbagliato. Scusi.”

Signora: “Si figuri.”

Chiude la porta.
Che grandissima figura di cacca’ penso, ridacchiando e arrossendo.
Giro un po’ per il quartiere in cerca di qualcosa (?), eppure ero convinta che quella fosse la casa giusta.
Mi siedo su una panchina lì vicino, triste, abbasso la testa e vedo i piedi di un ragazzo che si avvicina e dice qualcosa, rivolgendosi a me, naturalmente.


Angolo autrice.
Volete sapere chi è il ragazzo e cosa dice alla nostra protagonista? Siete curiose?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo, lol.
Baci, baci girls c:

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